Cortile di Francesco 2017 - Genti del Mediterraneo. Dialogo tra Gianfranco Ravasi e Marco Minniti

Il cardinale monsignor Ravasi rimesso interno Minniti confrontarsi sul tema dell'immigrazione d'accoglienza ma prima prima di questi contro molto importante voglio dare il benvenuto e la parola al presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini che qui
Presidente Marini eccola qua
Bene allora sono già arrivati insomma abbiamo fatto uno strappo la procedura al ministro dell'Interno Marco Minniti
Il cardinale Gianfranco Ravasi presidente del Consiglio pontificio della cultura
Presidente Catiuscia Marini a lei Presidente
Sì grazie
Buonasera a tutti ringrazio
Molto che saluto anche a nome della Regione di tutte le istituzioni
Il cardinale Ravasi e di ministro Minniti
Che ringrazio anche il Sacro Convento di Assisi la Conferenza episcopale umbra
Ed il Pontificio Consiglio della cultura per aver promosso ancora una volta queste giornate del cortile di Francesco dalla mia terra la dalla nostra terra all'Umbria ad Assisi dalla città Di Francesco e per me anche un grande onore introdurre salutare questa prima parte che conclude queste quattro giorni di lavori
Beh dedicata alle genti del Mediterraneo le genti del Mediterraneo noi e lo voglio fare con un punto di vista e sarò brevissima che quello delle istituzioni sul territorio
Dei comuni delle città delle regioni
Ma anche nella comunità civile fatta di cittadini di associazioni
Di Chiesa
Di associazionismo di scuola è di quelli che rendono viva la vita delle nostre comunità
In questi settimane in questi giorni molto abbiamo letto ci siamo confrontati
E c'è chi ha scritto che siamo in presenza anche di un cambiamento di umore ben la nostra città la nostra terra sa cosa è le l'accoglienza la sa la pratica non solo nelle responsabilità dirette ma lo ha fatto in una storia plurisecolare che ne ha contraddistinto la forza le radici i sentimenti la cultura l'appartenenza
Ma sarebbe altrettanto stolto non vedere e non sentire non cogliere anche i segni che le comunità ci mettono a disposizione
Sono segni profondi e gli illustri ospiti e relatori si confronteranno e ci daranno un contributo qualificato
Vogliamo però vere uno sguardo anche noi lungo saper ascoltare le comunità e farlo non con gli occhi rivolti solo alle nostre città dei nostri quartieri ma con lo sguardo lungo sul mondo di chi nel mondo vive e di chi ne coglie i cambiamenti e le trasformazioni
E lo dobbiamo fare anche da un'Europa chi oggi più o meno il continente dei ventotto Paesi dell'Unione ha quasi ha poco di meno degli abitanti del continente africano ma tra venti trent'anni
Questa Europa sarà molto più piccola
E quel continente di fronte a noi parte del nostro Mediterraneo Zahra quattro volte l'Europa
Ecco
Uno sguardo che parla al territorio alle nostre città a quello che facciamo tutti i giorni di cui cogliamo lo sforzo di accoglienza e di integrazione ma vogliamo anche a vere a disposizione
Quegli elementi della cultura del pensiero delle idee e dei valori che ci fanno affrontare anche la realtà e il quotidiano sullo sguardo lungo del mondo
E noi che siamo quelli che vivono sul territorio quello che a volte ci pongono nei quartieri delle nostre città e delle nostre comunità
Quei quartieri anche più popolari che spesso vivono al loro interno le contraddizioni delle sfide economiche dei nuovi bisogni sociali delle difficoltà aperte dalla crisi
Quelle comunità che si pongono il tema delle abitazioni e delle case ma si pongono anche il tema della propria cultura e dell'identità e dell'apertura alle culture all'identità e alle religioni
Che non rinunciano ai grandi valori dell'inclusione sociale che sono la scuola la salute i servizi
E allora di tutto questo abbiamo bisogno di un pensiero lungo e profondo complesso
Fatto di idee e di valori il fatto di soluzioni e di politiche fatto anche del coraggio di pratiche istituzionali e della comunità a volte coraggiose e controcorrente
Un pacifista legato alla nostra terra disse prestiamo umanista Human
Qualunque politica possiamo fare di questo tempo viene vissuta sui temi delle migrazioni
Come una politica impopolare e a volte quella politica impopolare fa sorgere soluzioni che ci allontanano dall'identità e dai nostri valori sono quelle soluzioni difficili ostili fatte di fili spinati e di mura che sono tornate anche sul continente europeo
Ma tenacemente ci sono degli uomini e delle donne silenziose che lavorano in sintonia con i livelli istituzionali sui temi dell'accoglienza
Quella accoglienza che ci sfida che sfida anche il nostro essere le nostre relazioni umane
Penso anche a volte a quelle profonde delle relazioni uomo-donna che ci sfidano sull'identità della nostra religione della nostra cultura
E al tempo stesso facciamo un lavoro straordinario dove richiamiamo principi di solidarietà ma anche di responsabilità
Dove sicurezze d'accoglienza proviamo a declinarlo insieme e a far fare un passo in avanti anche dalla nostra terra
Da questo a Umbria che continua nonostante tutto ad avere una bassa disuguaglianza sociale alti tassi di scolarizzazione una buona capacità di inclusione sociale e questa cultura la vogliamo mettere a disposizione anche dell'accoglienza
Ci sfida i piccoli amministratori locali non da soli e di questo ringrazio anche il coraggio del ministro ha messo nei in una nuova relazione con gli enti locali con i comuni con le città con le regioni a fare ciascuno un pezzo della propria parte
E non lo vogliamo fare abbiamo resistito più volte ai sentimenti ostili alle persone quando qualcuno voleva negare l'accesso ai servizi pubblici essenziali si discussa di sanità
In passato a volte di scuole di formazione non ci rinunciamo ad offrire quella che è la nostra identità profonda e ci occupiamo di tutto ciò sapendo che anche se nel primo momento questo non paga paga sul piano della cultura e dei valori che attraversa i secoli siamo in grado di trasmettere ecco da un'ombra da presidente dei questa regione anche con orgoglio noi preferiamo di essere accusati perché accogliamo piuttosto di essere accusati per aver rifiutato l'accoglienza e il sostegno all'integrazione ai bambini alle donne ai più poveri emigranti è una sfida culturale altissima
Dalla Terra di Francesco difficile e complessa ma che ci riempie anche dei valori più forti e robusti che questa terra ci offre e quale occasione migliore vi ringrazio veramente molto per essere qui e per farlo dalla da questa basilica straordinaria dal Sacro Convento e ringrazio in questo la famiglia francescana e il custode del Sacro Convento perché ancora una volta sia possibile anche attraverso le vostre parole del cardinale Ravasi e del ministro Minniti di continuare il dialogo e di farlo in una giornata e qui vi saluto di ringrazio in una giornata nella quale da un'altra parte d'Italia
Si punta l'indice
Sulle genti del Mediterraneo pensando che siano le responsabili delle malattie del nostro secolo noi preferiamo riscoprire l'identità profonda di questa terra e anche di farlo nel dialogo delle sfide complesse dell'oggi che un'identità fortissime robusti stima fatta di accoglienza e fatta di valori dove restare umani significa molte cose per gli umbri e per questa nostra terra grazie buona serata
Bene grazie al presidente Catiuscia Marini un grande luogo di chiesa e di cultura cardinal Ravasi
Un un politico importante il politico del momento indubbiamente il ministro Marta Marco Minniti è l'uomo di cui si parla di più oggi in Italia del nostro governo della nostra politica per delle scelte che hanno fatto molto discutere
Che sono appunto il tema centrale della nostra discussione stasera perché hanno a che fare appunto con il controllo dell'immigrazione fuori la gestione della dei grandi flussi migratori che arrivano soprattutto dall'Africa allora prego Mincione con cardinal Ravasi da questa semplice constatazione la penisola degli sbarchi in Italia volume nel senso che è successo qualche cosa negli ultimi mesi
Che ha
Bloccato diciamo la situazione per cui dalla dall'eterna sensazione di emergenza sbarchi ci troviamo in una situazione in cui questa questa questa agenzia sembra finita sulla base di una serie di provvedimenti
Presi dal Governo
Il riassunto molto rapidamente innanzitutto il più importante serie di accordi con
Le comunità locali libiche con le autorità politiche della Libia il posto degli Stati degli impatti principale verso l'Italia
Una dotazione militare diciamo per la Guardia costiera
Gli dica per
Evitare
Che parte questi viaggi della disperazione e un giro di vite
Una serie di regole più stringenti nei confronti del ONG di organizzazioni non governative che stazionavano
Su limiti e talvolta si dice entro i limiti della queste riterrà libiche per costituendo di fatto una sorta di corridoi umanitari informale per salvare
I migranti
Questa situazione ha portato a una
Si chiama un imbuto insomma affermare tantissime persone che fuggono dalle guerre dalla siccità o dalla fame dalla disperazione dal Sudan dal Mali dalla Nigeria dal Niger sono bloccati
Non ci sono sbarchi in Italia ce ne sono pochissimi
Ecco vorrei chiedere da lei da da uomo di chiesa come valuta questa questa da ricetta che il Governo ha messo in campo nei confronti dell'immigrazione
Ma innanzitutto vorrei fare soltanto due considerazioni brevissime anche perché questa è una domanda che forse
Richiederebbe un approfondimento proprio da parte del ministro prima di tutto io la prima considerazione è questa sembra fuori tema descritta
Ma proprio il quadro che lei ha disegnato il quadro che è stato disegnato che un po'tutti conosciamo
Ci invita in questi e in altri problemi che sono laceranti che sono roventi
Ad adottare un verbo
Che fondamentale per l'essere umano per la cultura umana e la società umana
Lo dico io appartengo anche come cittadino altro piccolo Stato del mondo che ha come lingua ufficiale Hill atti
Un filosofo che tutti conoscono Spinosa
Nel suo Tractatus politico russo usava il latino allora perché era l'inglese e allora a questa frase
Che io idealmente vorrei che ritornasse ancora tessere
Nell'interno del ti pacchetto sociale politico culturale
La cito a memoria così sedurlo curabili azione messo umana
Non ridere non Luggeri McQuaid detestare i sette Sollum intelligente
Ecco io avete capito e io mi sono sempre preoccupato dice con molta passione di non
Deve ridere mai le scelte le vicende di non piangere compiangere o lamentarsi mai di non detestare lei ma soltanto di comprenderle intelligente
Ecco noi abbiamo bisogno prima di tutto Ethel merito anche della sintesi che lei ha fatto inizialmente
E che il ministro fa spesso nei suoi interventi abbiamo bisogno di abbandonare questa forma che purtroppo è dominante nelle info sfera cioè la forma del luogo comune dello stereotipo della volgarità anche dell'assalto del populismo e così via ma ritornare anche nei confronti del Problemi ad avere una comprensione una un intelligente entrare nel merito dei problemi
Ed è per questo che i problemi si rivelano estremamente complesse che non possono essere risolti nei con una battuta estremamente
Buonista chiama un così e neppure con tutta la fatuità la brutalità delle risposte che ben conosciamo secondo verbo che vorrei introdurre
Dal punto di vista di un ecclesiastico al problema dell'accoglierei
L'accoglienza
Una realtà estremamente complessa e delicata non è l'accumulo di persone da uno spazio all'altro
Noi sappiamo che questo avviene perché effettivamente c'è questo aspetto materiale
Ma e qui
Concludo perché basterebbe è un tema sul quale si può ritornare in profondità e che entra
E che concluderò con una battuta di papa Francesco
La l'accoglienza un fenomeno nel quale
Mi si permetta anche in questo caso di ricorre a una citazione
Qualche tempo fa io sono stato chiamato a Marsiglia
A commemorare il centenario di due persone antitetiche tra di loro per il pensiero cambia da una parte atteso e tra i più
Quello che si dice adesso sia l'ispiratore del Macro che maniera
Io avevo l'incarico di commemorare camion
Latteo
Mentre una filosofa atte a Kristeva Giulia Kristeva commemorava ricca degna Rick dice
Nell'accoglienza c'è un milione tu
Ma non basta noi dobbiamo essere capaci di migrare noi nel le memorie dell'altro
Allora vedete che l'accoglienza ma realtà hub molto più complessa che deve assicurare all'altro anche la possibilità di conservare le sue memorie e ecco allora la frase di papa Francesco
L'accoglienza e la carità sono fondamentali
Ma si incunea
La virtù della prudenza e la virtù della prudenza l'organizzazione dell'accoglienza in modo tale che essi conservo la memoria dell'altro nella quale siamo invitati ad entrare e teli di invitato ad entrare nella nostra
Bene di pare mi pare chiara Cardinale
Perché sala la posizione qua Papa Francesco
Ministro Minniti però c'è una questione che fondamentale nessuno mica
Governo diciamo con le le sue scelte abbia ottenuto dei risultati perché tutto gli sbarchi sono diminuiti drasticamente
Molti però diciamo Pezzano che in qualche maniera questa azione di forte realismo politico
Sia poi abbia corrisposto una perdita un po'di sentimento umanitario no insomma
Le persone che prima venivano si dicono un sogno cercavano di fuggire dalla miseria dalla povertà cercavano riscatto arrivando in Europa oggi non possono più venire da noi
Devono rimanere in condizioni spesso terribili in Libia
Ecco lei come risponde a questa questa cosa che arriva da molte parti
Vi è una sorta di poche sia del governo cioè siete stati bravi siete stati efficaci siete avete applicato realismo politico ma vi siete dimenticati
Quel sentimento umanitario che ha un patrimonio fondamentale della sinistra
L'accoglienza e i poveri anche se non fuggono dalla guerra anch'essi fuggono dalla siccità alla povertà e famosi migranti economici devono essere Accolti dei Paesi più ricchi
Invece rimangono lì in Libia spesso in carceri infami senza sorveglianza sul rispetto dei diritti umani ecco come risponde a questa che credo sia la critica più dura no ad accettare ovviamente per un uomo di sinistra come lei
Vede
Noi dobbiamo partire Proton punto di concezione della vicenda
Noi abbiamo a che fare
Con un fenomeno che è un fenomeno di poca
Che ci ha accompagnato negli anni passati che ci accompagna e che ci accompagnerà anche nel futuro
Il punto fondamentale non è il realismo politico tutto fondamentale come una democrazia affronta queste grandi questioni
La mia opinione e che una democrazia affronta queste grandi questioni con l'obiettivo di nonni inseguire fenomeni ma di governare
Conferma
Sapendo che tutto questo comporta
Due
Gigantesco
Primo
Io devo governare e dall'altra parte del Mediterraneo
Devo governarli perché c'è una ragione che fondamentale
Io non posso lasciare le chiavi delle democrazie italiane ed europee ai trafficanti di esseri umani
è chiaro
è quello che abbiamo cercato di fare
Sapendo che non ci misuriamo con un Paese da Libia
Che oggi è un Paese essenzialmente di transito anzi esclusivamente in transito
Il novantasette per cento dei migranti arrivati in Italia vengono dalla Libia ma non c'è un mitico
Posso aggiungere ai dati che lei ha dato un dato che
Lei non ha qui ripetuto
E cioè accanto ai migranti che vengono dall'Africa per esempio la seconda il secondo Paese di immigrazione verso l'Italia attraverso la Libia il Bangladesh
Questo vuol dire per essere più precisi che non abbiamo a che fare con un traffico mondiale di esseri umani
Qualcuno che parte da tacca dalla capitale del Bangladesh
E pensa di arrivare in Europa passando attraverso il confine meridionale della Libia poi risale il deserto del Sahara arriva Sabratha e con i gommoni arriva in Italia
Vorrei trasmettervi un messaggio vorrei trasmetterla tutti abbiamo che fare con qualcosa di più complesso
Che naturalmente ha a che fare con i grandi flussi demografici ma a che fare anche con una gestione criminale senza sconti
L'obiettivo che dobbiamo darci a sconfiggere questa gestione criminale
Secondo punto
Governare i flussi significa per esempio stabilire
Che c'è
Una capacità quella dell'accoglienza il cardinal Ravasi ha detto parole da questo punto di vista per me inarrivabili
L'accoglienza è un punto cruciale e fondamentale in una democrazia
L'Italia è un Paese che ha colto è un Paese che in queste ore mentre noi parliamo sta accogliendo
E continuerà attacco
Il punto quattro
Il punto che ne possiamo ragionare su un principio in cui l'accoglienza non sia collegata ad un altro tema
E cioè il tema della integrazione
Noi guardiamo in maniera evidente quello che è avvenuto che sta avvenendo in questi anni in Europa
Noi abbiamo una sfida drammatica di un terrorismo
Di integralismo religioso
Questo terrorismo l'integralismo religioso ha finora avuto i suoi principali soldati in Europa
Che non venivano dalle terre che lei conosce molto bene da lì racconta la si chiama erano figli per l'euro
E quelli che hanno fatto gli attentati da Charlie Hebdo in poi in Europa non erano
Persone che tornavano indietro dalla guerra erano figli del bimbo
Possiamo di una cosa un po'impegnativa erano i figli di una mancata integrazione
Allora io sono il ministro dell'interno e io devo essere pensoso del futuro di sicurezza del mio paese del presente di sicurezza del mio Paese so una cosa semplicissima
Che io devo tenere presente un principio e cioè che l'accoglienza deve avere un limite nella capacità di integrazione
Se io non tengo presenti questi due assi spenti io finisco per essere poco pensoso del presente e del futuro del mio Paese posso aggiungere una cosa
Terzo punto e poi non mi fate perdere tempo al terzo punto e poi arrivo ai centri d'accoglienza in Libia
Terzo punto
Un Paese
Quando gestisce l'accoglienza deve tenere conto di due diritti fondamentali
Il primo diritto fondamentale il diritto di chi e accolto
Il secondo diritto fondamentale e il diritto di chi accordi
Una democrazia che ascolta soltanto che tiene conto di uno soltanto del due diritti e una ecco le cose da Bocca zia che non sta ingiusto equilibrio
Il diritto di chi accoglie e diritto di fiacco
Perché vedi il problema fondamentale è quello che ha detto il cardinale suo evidenza citando Spinoza il problema è intelligibile
Se io rispetto alla
Punto di vista di chi accoglie
Mi limito soltanto ad avere un atteggiamento di distanza e di non comprensione
Io in quello che ha cogliere non metto in moto un percorso virtuoso
Faccio sì che qualcuno possa tra virgolette mettere in campo la parte peggiore che sta in ciascuno di noi
Noi dobbiamo comprendere che il tema dell'accoglienza è un tema che va coniugato con il termine comprendere noi dobbiamo comprendere quello che viene e che arriva nel nostro Paese dobbiamo comprendere anche quello che nel nostro Paese e stavo aspettando quello che era prima
Infine un'ultimissima considerazione per non sfuggire alla domanda
So perfettamente qual è il tema il tema delle condizioni di vita in Libia nei centri di accoglienza faccio presente una piccola cosa
Non è una questione di questi mesi
I centri d'accoglienza delle condizioni di vita in Libia erano già negli anni passati
E tuttavia non sfuggo alla domanda
Il problema quale il problema è che di fronte ai centri di accoglienza che hanno queste condizioni drammatiche in Libia io due modi per affrontare il primo
Non mi occupo delle condizioni di vita in Libia come abbiamo fatto in questi anni perché tra virgolette tutti quanti cerchiamo di portati in Italia
Secondo approccio cerco di governare i flussi Libia e mi occupo delle condizioni di vita dei centri d'accoglienza in India cosa che stiamo incominciato a fare adesso
Posso sommessamente far rilevare una cosa lo dico alle nostre coscienza
La comunità internazionale ha responsabilità molto severe su quello che è avvenuto i tipici
Noi abbiamo fatto un intervento militare in Libia
Senza porci nemmeno per un attimo il problema di quello che veniva top
Posso chiedere
Se adesso qualcuno si occupa della Libia per cercare di stabilizzare le condizioni Libia quello non può essere considerato un pericoloso estremista
Seconda questione
Vedete
La Libia non ha mai firmato la convenzione di Ginevra del mille novecentocinquantuno
Quella che stabiliva la possibilità di ingresso in quel Paese delle grandi organizzazioni che rappresento nazioni unite
Dal mille novecentocinquantuno sono passati sessanta sei atti unici
Io sono un signore anziano non sono leggermente più piccolo di sessantasei anni
Posso chiedere
Posso chiedere Alley posso chiedere a voi
Di chi sono le responsabilità di coloro che per sessantasei anni non hanno visto che la Libia non aveva firmato la Convenzione di Ginevra
O di qualcuno che in questi mesi ha portato l'UNHCR l'odierna ritornare in Libia operare in Libia
Io penso che sia molto meglio
Per la comunità internazionale per la nostra coscienza
Che l'UNHCR oggi sia in Libia
Venerdì scorso
Abbiamo fatto una riunione che e passata sotto silenzio
Non se n'è accorto nessuno non se n'è accorta una sua peraltro sempre ci sia perché abbiamo affrontato nel comitato italo-libico alla presenza di UNHCR da organi sole mondiale per l'immigrazione il tema dei centri d'accoglienza e
Abbiamo fatto un comunicato
Che nessuno ha ripreso
In quel comunicato c'era scritto due cose che io considero molto importanti che qui di sono costretto a dire qua perché siccome era un comunicato nessuno l'ha ripreso le dico io qua primo
Che si è convenuto in quel tavolo
Di avere un'iniziativa straordinaria per aumentare le condizioni di vita e rispetto dei diritti umani inviti
Secondo
Che l'UNHCR accennato visitato
Ventisette dei ventinove i centri d'accoglienza che sono in Libia viaggia visitati non li deve visitare terzo l'UNHCR ha già selezionato mille tra donne bambini anziani che hanno diritto alla protezione umanitaria e sta organizzando un Progetto di ricollocazione
In tutto il mondo
Cinquanta andranno in Canada accento andranno d'Europa duecento verranno in Italia
Terzo
L'organizzazione mondiale per l'immigrazione
Ha già fatto sette mila e trecento rimpatri volontari assistiti dalla Libia
Insisto
Volontari e cioè fatti secondo la libera volontà assistiti a ciascuno di emigranti viene offerto un bacio che per potere consentire di potersi ricostruire una vita ritornati nel Paese di provenienza l'organizzazione mondiale per l'immigrazione in quella riunione ha preso l'impegno entro la fine dell'anno di organizzarne tra quindici e venti mila
So perfettamente
Che ancora siamo tra virgolette all'inizio
Ma posso dirvi una cosa semplicissima
Se noi una su un milione
Riusciamo a fare quello che abbiamo detto in quella riunione
E cioè che in Libia separiamo il più deboli e coloro che hanno diritto e la protezione umanitaria di quello se ne occupa la comunità internazionale
E coloro che invece non hanno diritto alla protezione umanitaria perché non scappano dalla guerra vi rimandiamo il punto di partenza fondo un bar gestito dipende la loro vita
Se ci pensate bene questo è un modello che se dovesse funzionare ci dice una cosa semplicissima
Che si può governare e si possono governare i flussi migratori tenendo in conto due principi fondamentali
Il principio di umanità
Il principio di umanità e il principio di tenuta democratica dei singoli Paesi
Tutto questo
Tutto questo
Lo si fa
Senza costruire nessun muro
Sapendo che in questi mesi e in questi anni l'Europa ha visto nasce dal suo interno l'idea che l'unico modo per governare i flussi migratori fosse quello di costruirò Murri
Io non so se noi ce la faremo e ma questo non so se non ce la faremo lo so perfettamente ognuno ha sempre dei dubbi e tuttavia
Io ho il dovere di fare in viaggi io non so se ce la faremo
Ma se non ce la faremo questo costruttiva un riferimento ad un modello capisce qual è la sfida della quale ci siamo cimentati alzerebbe mi piacerebbe che ci fosse un impegno da parte del suo governo voti
Di di di essere pronto però a cambiare linea laddove capiremo
Che uomini che lasciamo dall'altra parte del Mediterraneo dorma non troveranno condizioni di umanità non operano lesioni minime cioè noi è giusto al PRA lei dice una su un milione ma nel caso che non si verifichi questa una su un milione che cosa fai ma non siamo ma guardi
Perché alisei mano a Laura rimandiamo alla vittoria nel sesto guardi cerco di spiegare una cosa con molta rapidità
Vede noi in questo momento abbiamo un dato
Abbiamo un dato che sono diminuite le partenze dalla Libia
Ma la cosa più importante e che sono diminuite significativamente gli ingressi indice
C'è c'è un dato semplicissimo
Che nel momento in cui passa un messaggio che i flussi migratori vengono governati
Tra virgolette anche i trafficanti di esseri umani devono fare i conti con i loro Baggio
Devono fare i conti con la loro sete di guadagno in questo momento invece non abbiamo un meno trentacinque per cento degli ingressi
Vuol dire una cosa semplicissima che quel rischio di cui lei parlava e cioè che la Libia diventi un gigantesco collo di bottiglia è un'ipotesi e tuttavia in questo momento è un'ipotesi che può anche non avvenire se lei consente con il dono della prudenza che il politico deve avere come è stato detto autorevolmente io ho finito vere di non fare un ragionamento ipotetico io ho il dovere di ragionare tenendo un principio fondamentale che una grande democrazia tiene insieme il principio di coesione interna e il principio di umanità io penso che in questo strada noi stiamo facendo quello che dovevamo fare
Vorrei che lei avesse chiesto che al principio di umanità per quanto mi riguarda io non rinuncio e non rinuncerò ma per quanto mi riguarda chiederò sempre al mio paese di non rinunciarci ma
Gli ho risposto quindi deve sapere che c'è una stella polare per quanto mi riguarda c'è una storia è una formazione personale
Rispetto alla storia la formazione personale più dico con grande chiarezza e con grande nettezza
Io governo e cerco di governare i processi e tuttavia il principio di umanità l'Italia non rinuncerà ma perché è giusto che sia così tra poco arriviamo tema fondamentale perché l'apparato
L'azione
Come l'altra faccia
Tutto questo grande progetto politico arriveremo al tema delle Mussolini anche dalla Bossi-Fini però io voglio andare un attimo al cardinal Ravasi perché
C'è una c'è una frase che ha fatto molto arrabbiare ministro Minniti che è stata pronunciata da un Metra pensieri diciamo del pensiero laico italiano Ezio Mauro Ezio Mauro certo punto ha usato di fronte a queste a questo progetto del Governo Gentiloni Minniti la parola inversione morale perché perché lui
Tutta la nostra attenzione sull'azienda ma io non mi sarebbe la produce la ma io non mi sono arrabbiato non mi arrabbio mai sul serio veramente non mi sono non è stato contento
Intento no nove detto un problema l'approccio il ministro dell'Interno non ascolta le critiche anche le più serie anche che magari quelle che sente ingiuste ma non si arrabbia e non reagisce ha sentito ingiusta bensì diciamo così
Però il tema è questo mentre per i profughi di guerra mentre per i morti e e le persone in fuga dalle zone di guerra con io sono appena tornato da Racca
E ci sono migliaia di morti civili sotto le macerie ci sono famiglie disperate e nessuno noi si sogna di pensare che un bambino che fugge da racconta Aleppo puntammo sulla
Non ha detto di essere accolto quel profugo di guerra in Europa no lo stesso ragionamento poi invece non lo utilizziamo il povero che arrivano dai paesi dell'Africa
Polemiche sfuggono ad altri tipi di guerre guerre determinate dai cambiamenti climatici dalla fame dalla sete dalla siccità e con questa distinzione che la politica fa ossessivamente tra migranti economici e profughi di guerra però la considera ingiusta appunto da questo punto di vista rischiamo di far pagare il conto ai poveri neanche i profughi di guerra ai più poveri perché loro non hanno neanche il diritto di essere accolti perché sono soltanto poveri non sono profughi di guerra ecco non c'è un'ingiustizia questo ragionamento
Ma certamente assunto così il il ragionamento è indiscutibilmente ha una risposta
Positiva cioè che si è trattato di un modalità ingiusta
Di fronte alla molteplicità delle povertà le povertà sono in pratica come un arcobaleno che ha tanti colori perché in ultima analisi esistono anche le povertà che sono in mezzo a noi che sono per esempio quella dell'ignoranza stessa dei problemi per ritornare al tema di prima povertà sono molteplici
Io penso che dobbiamo certamente a vere
E la religione in questo caso ha il compito di essere una spina nel fianco nel continuare a ricordare che tutte le tipologie di povertà hanno una loro dignità e devono essere in qualche modo esaudite
Però dall'altra parte è fuor di dubbio che esistono anche delle gradazioni nell'interno di un mondo di un orizzonte che così molteplici e allora se è vero se fosse possibile esaudire chiudere tutto l'arco intero delle povertà con un progetto che è un progetto unitario questo anche sarebbe l'auspicio supremo in realtà si devono fare dei percorsi
E qui ritorna ancora il discorso che non è soltanto politico e anche etico neanche che il religioso alla fine
Cioè da un lato
I principi devono essere come la stella polare che ininterrottamente tu ripeti ripropone i metti nel tuo cielo come punto di riferimento capitale ed è in questo caso l'uguaglianza ideale di tutti i poveri di tutti coloro che fanno una domanda di aiuto
Poi dopo però c'è il percorso storico e nell'interno del percorso storico ci sono delle opzioni da fare ecco in questa luce e tra il gioco da un lato dalla politica ma anche dall'altra parte di quella virtù che è stata citata prima che quella dell'equilibrio tra le parti della dosaggio delle situazioni e in questo caso io credo che bisogna affidare il giudizio da un lato alla comunità ecclesiale alla comunità dei anche culturale che continua a ritornare dicevo prima d'essere come una spina nel fianco a dire Non dimenticate
Anche questi però contemporaneamente bisogna lasciare che l'opzione abbia delle sue concrete declinazioni ecco per questo motivo io credo che c'è non una unità assoluta nella povertà ci sono gradazioni diverse e queste devono essere messe sul tappeto e sviluppate
Io non voglio però a questo punto direi quale è la più grave o la meno grave perché se da un lato ovvero quelli che fuggono dalla guerra che impressione hanno subito perché arrivano appunto con questo ultimo anelito che può essere troncato
Anche quelli che vengono dalla miseria certe volte hanno un ultimo respiro per cui è veramente la situazione la più difficile possibile non avendo la possibilità di redimere tutti che sarebbe invece il Grande Progetto ideale ed è per questo che ognuno alla fine deve fare le sue scelte concrete e sapendo che purtroppo una parte non viene del tutto esaurita nell'interno della sua domanda lacerante
Sto direi proprio veramente la situazione più difficile del politico ed è la situazione anche più difficile della persona concreta che deve accogliere che deve vivere io qui vorrei ancora dire che il ministro come ha ricordato è una cosa veramente significativa che di solito tiene sì considerata ma in maniera radicale dall'una o dall'altra parte
Il l'accoglienza a due soggetti Saint
E l'uno
è il primo che ci sta di fronte ed è questo non dico soltanto il bambino affamato o dall'altra parte chi ha le ferite di una guerra ma dall'altra parte c'è anche l'altra persona con i suoi beni davanti con le sue potenzialità che sono limitate ed è veramente terribile in quel momento direi a chi ha le disponibilità che siamo noi siamo noi poi come possiamo scegliere alla fine non potendo esaudire tutti
Ministro Minniti
Gli immigrati sono una risorsa per il nostro Paese
Sua risorsa loro lo dice Corrado Formigli che non è nessuno lo dicono i dati gli immigrati regolari contribuiscono al PIL del nostro Paese per oltre l'uno per cento portoni in positivo la bilancia del del Paese economica del paese Pagano il welfare dei nostri paese che crescita zero
L'immigrazione la immigrazione da buon immigrazione e l'integrazione questa convinzione profonda che ho credo che abbia che lei aiutano a fronteggiare il rischio del terrorismo e della radicalizzazione
Un immigrato ben integrato una difesa
Del nostro Paese nei confronti degli attacchi terroristici
Quindi diciamo regolare una buona immigrazione sarebbe imperativo categorico per la buona politica
La sinistra
Ha fatto una campagna elettorale
Parlo del due mila e tredici tutta rivolta al
Alla abolizione della Bossi Fini del reato di clandestinità
Nel suo DNA suo progetto politico il suo programma c'è finalmente una legge sullo ius soli suo riconoscimento del diritto di cittadinanza ai bambini figli di immigrati nati qui certe condizioni eppure una volta che è arrivata al governo il centrosinistra la Bossi Fini non è stata eliminata perché si considerava poco favorevoli clima politico per abolirla e lui io soli non si riesce a fare e pare a questo punto veramente difficile riuscirlo a fare dentro questa legislatura
Ecco ora questa non è un'autentica sconfitta politica quando parliamo andiamo sul terreno di cui parlava lei quello dell'integrazione no
Prima affermiamo i trafficanti poi integriamo ma come si fa a integrare se non riusciamo a far voglio soli e se non riusciamo ad abolire la legge Bossi-Fini
Allora due cose
La prima è questo mi consenta un attimo
Lei ha detto i politici distinguono tra i migranti che scappano dalla guerra che scappano dalla carestia emigranti che s'sfuggono da condizioni economiche negative non sono i politici e il diritto internazionale
E infinite internazionale e qui c'è un punto cruciale che vorrei sul quale anche lei riflettesse
Il diritto internazionale pone due diritti che
Tuttavia ci impongono
Di fronte alla necessità di dovere stabilire una gerarchia
Il primo diritto e quello che scappa da una guerra o da una carestia perché chi scappa da una guerra da una carestia a in discussione la propria vite
Quello che un diritto assoluto ed è importantissimo che la comunità internazionale se ne faccia carico
Il secondo
è un diritto anche qui e il diritto al miglioramento delle proprie convinzioni TG dal punto di vista economico anche quello è un diritto importante ma lei mi consentirà di dire con grande chiarezza che una cosa è garantire il diritto alla vita e un'altra cosa è garantire a tutti il diritto a migliorare le proprie condizioni economiche
Sono due diritti importanti ma che necessariamente hanno bisogno di una gerarchia
Se non li mettiamo sullo stesso piano sa cosa succede
Succede che noi mettiamo in discussione il diritto fondamentale di proteggerla fitte
Perché a quel punto si perde la specificità se una persona scappata Racca
O scappa da Mossul quella persona deve essere necessariamente accorta
Se una persona viene via da Bangladesh perché vuole migliorare le proprie condizioni economiche non è detto che debba necessariamente siriaco
Manca
O se vogliamo situazioni molto più intesa umana sì ma lei lei è sempre sul grigiore vorrei diciamo c'è un vorrei che lei avesse tonalità un pochino più nette
Perché il grigio una cosa sulla quale facilmente ci si muove come lei sa fare La sette popolare chiarezza io sono il ministro dell'interno visto che in terra non si può muovere sulle tonalità di grigio come lei può facilmente comprende anche perché dio non voglia
Se il ministro dell'Interno si muove sulle platea di grigio chissà cosa si pensa da un ministro l'eliminazione del gruppo Abele il però di usare il ministro dell'Interno delle muoversi sulle tonalità chiare anzi il più possibile chiare
Poi uno può essere d'accordo o non d'accordo col ministro dell'Interno l'unica cosa che non si può dire che il ministro intendo cerchi di parlar chiaro
Seconda questione
Io stesso
Io penso che noi dobbiamo fare di tutto
Per approvarlo in questa legislatura
Io ne sono molto convinto
Penso che ci siano le condizioni per potere costruire una maggioranza parlamentare
Penso anche lo dico con grande chiarezza che bisogna fare se vogliamo anche una battaglia politica e culturale
Non c'è un rapporto tra la vicenda di cui parlavo prima quella dell'immigrazione degli sbarchi la vicenda dello ius soli sono due cose profondamente differenti
Lo ius soli che tra l'altro in Italia lo chiamiamo ius soli
Dovremmo definirlo un pochino meglio è uno ius soli molto temperato molto temperato dallo ius culture c'è vuol dire che uno è nato in Italia gli almeno ha fatto un ciclo di scuola nel nostro Paese
Questo riguarda
Il figlio
Di immigrati irregolari
Che hanno passato la loro vita in Italia che sono regolari nel nostro Paese che sono nati qui e che hanno fatto un ciclo distrutti
Io non dimenticherò mai un'esperienza straordinaria
Vedete
Da poco ero diventato ministro dell'interno e ho fatto due cose la prima cosa so saper inviato qui ad Assisi
Dopo qualche settimana ed è stata per me un'esperienza straordinaria ringrazio sempre coloro che mi hanno invitato
E la seconda che a un certo punto sono andato al giuramento degli allievi carabinieri
Ora gli allievi carabinieri insomma chi è carabiniere questi ricorda sa diciamo la cerimonia viene corso tutti quanti schierati a un certo punto prima del famoso lo giurate voi siccome gli allievi sono senza gli alla macchina
Si stabilisce che tutto i genitori parenti gli amici vanno e gli attaccano gli alamari sulla divisa
A un certo punto ce lo specifico rompete le righe tutti scappano verso questo gruppo schierato militarmente si rompe il ghiaccio c'è un clima straordinario di affetto e di amicizia
Al ministro dell'Interno toccava attaccare gli alamari al migliore del corso
Io scendo a cosa arrivò la ebbero un ragazzo nato metterlo
Scuro di carnagione
E accanto a lui c'erano i suoi due genitori i due genitori erano chiaramente di origine indiana anzi erano in via benissimo questo è l'esempio più semplice per capire cos'è lo ius soli temperato dallo ius cultura
L'allievo carabiniere primo dal posso era diventato italiano soltanto un anno prima
Perché aveva compiuto un anno prima il diciottesimo anno di età
Non è un accusa giusto tutto ciò
Non è una cosa giusta
Uno che è nato in Italia ha frequentato le scuole in Italia
Vive le esperienze da italiano parla perfettamente italiano pensa addirittura di poter fare il carabiniere
Per quale ragione io devo tenerlo diciotto anni prima di riconoscerli il diritto
Tuttavia
Il tema
Che dobbiamo affrontare se posso permettermi va un pochino arricchito
Lei diceva la Bossi Fini il reato di immigrazione clandestina
Vede io ho fatto un ragionamento all'inizio ho detto noi dobbiamo dimostrare di governare i flussi migratori
E che ha
E questo è il mio profondo convincimento
Che quando l'Italia dimostra e io spero apre di sapere sconfiggere l'immigrazione illegale e i trafficanti di esseri umani l'Italia dovrà porsi un altro problema
E cioè il problema che riguarda da un lato i corridoi umanitari per quelli che scappano dalla guerra russi i corridoi umanitari che non vengono gestiti da privati ma vengono gestiti in una cooperazione tra privati e gli Stati democratici
Anche questo è una buona notizia ma le buone notizie non fanno notizia
Noi abbiamo in campo un'iniziativa con la Comunità di Sant'Egidio
Con la Chiesa cattolica con l'accento
Con
I protestanti
I valdesi
Per realizzare corridoi umanitari vi abbiamo portato dignità
Attraverso costi corridoi umanitari centinaia di persone dalla Siria
E l'abbiamo fatto coniugando un principio di umanità e un principio di sicurezza
Perché quelle operazioni l'abbiamo fatta insieme e cioè avendo la possibilità di selezionare persone che avessero tra virgolette diritto a quella protezione umanitaria è insieme l'abbiamo fatto con il ministero dell'Interno per garantire la sicurezza dei cittadini che ospitavano queste persone
Secondo
Nel momento in cui noi governeremo i flussi migratori dovremmo abolire la Bossi Fini per una ragione semplicissima
Perché a quel punto dobbiamo pensare ad una gestione dei flussi illegali nel nostro Paese
Sa qual è il punto cruciale
Il punto cruciale la dico con una battuta ma poi dico una cosa un pochino più impegnativa
Il punto cruciale se io di fronte al record di sbarchi nel nostro Paese
Vado in giro e gli dico oltre ai centottantuno mila che sono arrivati nel due mila sedici
Oltre cento mila che sono arrivati già nel due mila diciassette io vi propongo anche i flussi legali temo
Temo che qualcuno chiama il centodiciotto
Poi naturalmente siccome lei e umanitario
Verrà a trovarmi quando ci sarà il trattamento sanitario obbligatorio non ho dubbi che lei verrà assolutamente e con toni molto chiare e l'odio perdere la non essa hanno per una democrazia che il ministro dell'Interno sia
Sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio
E come vedete io ho cercato di sottoporle diventerà un ciclo fondamentale no cerco di spiegarmi
Io ho messo in campo da visione
Io ho cercato di mettere in campo una idea di gestione del problema dell'immigrazione può anche essere l'idea più sbagliata di questo nostro ne sono del tutto consapevole dei miei limiti ma a una idea si contrappone un'altra idea perché se no altrimenti non ci intendiamo e non facciamo fare un passo avanti al popolo italiano
Vede
Io
Se lei mi aiuta
Se c'entriamo insieme
Noi dobbiamo
Cancellare la parola emergenza dal tema dell'immigrazione
E vede lei è un uomo di televisione
Quando le televisioni devono fare i servizi sull'immigrazione il titolo è sempre emergenza immigrazione
Io sono impegnati in una battaglia solitaria
Voglio che il tema dell'immigrazione Nunzia affrontato in termini emergenziali
Posso dirvi una cosa con prudenza appunto perché lei si richiamava alla mia storia politica io penso che l'emergenza sia populista e la visione dei problemi sia riformista
Forse mi sbaglierò ecco ecco ma questa è la mia idea però quello
Capoprogetto populista destra lei tra l'altro è molto apprezzato a destra tanti complimenti ha ricevuto anche dall'altra parte firme Ogana osso accadono afferente però diciamo che
Diciamo ed è chiaro no cioè essere ho paura
Cioè quelli che porgono doni però no beh dico tra diciamo che fa lei lo aveva già per ora facendo lo ius soli sicuramente riuscirebbe come dire ammettere una distanza a Solone chi l'applaude da destra assoluta ma permangono tesoriere un suo un autorevole dirigente del suo partito che Matteo Orfini non mi ricordo se ancora presidente del partito
Ma insomma comunque presidente partivano proprio dei loro notizie presidente del partner prese il nome per ora presidente del Partenone raggiunta qui la notizia no no non era ma non sarà mai avete anche un'azione di passar si trovava e di tribolazioni Orsini dice mettiamo la fiducia sul tema Sormano e te sarebbe favorevole quella fiducia allora sarebbero più possibilità no ad approvare io penso che noi dobbiamo fare ogni sforzo per
Ottenere questo obiettivo ogni sforzo riposare anche qui ogni sforzo la fiducia come lei fa perfettamente la decide il consiglio dei ministri su proposta del presidente del consiglio il ministro dell'interno qui può per rispetto nei confronti del consiglio dei ministri e del Presidente del Consiglio dei ministri che naturalmente io rispetto moltissimo
Può dire che faremo ogni sforzo per realizzare questo obiettivo non può porre questo problema
Della fiducia della non fiducia il problema fondamentale è quello che sto dicendo ogni sforzo anche su questo intelligenti Bossi pauca ma lei è ottimista e le persone in irriverenti bastano poche cose è ottimista
Allora io vorrei che non ci venisse dividessimo tra l'ottimismo della volontà e il pessimismo dell'intelligenza io penso che in questa circostanza uno deve mettercela tutta
Lei mi ha visto e terminato sulle cose che le ho detto prima se
Abbastanza alla forza ecco perfetto io metterò su questa cosa la stessa determinazione commesso sulle questioni che magari a lei non del tutto convincente
Per una ragione semplicissima una questione di par condicio nel momento in cui Formigli mi dice
Dei rimedi
E per la stessa forza in tutte e due le cose non posso non seguirlo bene e quindi mettano questa forza senta io ringrazio ringrazio il cardinal Ravasi non so se voleva aggiungere qualcosa volevo volevo semplicismo riguardanti una cosa la conclusione no volevo soltanto dichiarare anche tutta la mia
Adesione al tema dello ius soli che io Presidente chiamare il blues culture eccetera
Perché non soltanto per tutte quelle regioni che possono essere facilmente comprensibili ma anche perché c'è una frase e che nessuno immaginerebbe nell'interno di un testo remoto
Estremamente remoto che però è paradossalmente presente capitale per il credente che è la Bibbia
Dove si legge
Senza nessuna esitazione che siamo nel libro dell'Esodo
Vi sarà una stessa legge
Terra
Colui che
Nato nell'interno della tua terra e per il lo straniero che è venuto ad abitare in essa quindi andiamo ben oltre lo ius soli
E si aggiunge anche che tu tratterà l'altro con la stessa modalità con cui i tratti il tuo figlio
E quindi questa luce dovremmo dire che effettivamente una persona che vive un'esperienza nell'interno Della nostra in questo caso poiché è anche in attivo ma che comunque se ha vissuto un'esperienza significativa nell'interno dalla nostra cultura abbia il diritto di essere membro della stessa comunità e l'altra cosa vorrei ricordare che tante volte il tema emergenza come è stato ricordato diventa e lo ricordava molto bene il ministro che naturalmente si muoveva nel suo orizzonte in queste in tutti gli altri campi mentre noi siamo soltanto all'esterno nell'ascolto delle sue proposte la sua visione
Questa emergenza tante volte noi la facciamo diventare come una sorta di vessillo terribile che genera incubo e paura
Sui numeri che in realtà
Sono
Incomparabili rispetto a quello che io sento spesso dire da un bio collega cardinale
Che il patriarca dei maroniti del Libano dove l'accesso no quattro milioni e mezzo di abitanti per due milioni e trecento mila
Già
Sa se il ministro con la Purtuc mi sembra una cosa che ha cioè cancella per i visi ma siccome ci sono al gruppo di
Giornalista io faccio il giornalista abbia colpito molto oggi la notizia di Lampedusa perché Lampedusa che luogo simbolo dell'accoglienza in Italia ricordiamo al sindaco Giusy Nicolini tu Sindaco uscente uscito diciamo di scena oggi c'è un nuovo sindaco siamo Totò Martello che dice basta accoglienza Lampedusa tunisini commettono crimini molestie la sia se non è più sostenibile lei ministro degli interni se ci può dire come davvero la situazione se davvero così gravi severità politica estemporanea che ne sarà di Lampedusa
Allora lei mi ha letto nel pensiero
Cioè se allora il dato è questo la vicenda di Lampedusa da questo questa emblematica di un piccolo ragionamento che solo per un minuto alla fine
Primo
In questo momento a Lampedusa penso ci siano presenti centottantasette migranti
Forse uno dei numeri più bassi nella storia degli ultimi anni
Se il sindaco di Lampedusa vuole incontrarsi commette discutere su come garantire al meglio la sicurezza
Dell'isola io non ho nessun problema lo incontrerò come giusto che sia perché noi contro tutti quanti sindaci e tuttavia se dovessimo guardare i numeri non abbiamo una situazione che sta sfuggendo di mano
Però avete dietro tutta questa vicenda c'è una questione un po'più forte
E di indi la questione della paura
Ora io so che ho affrontato questo tema di petto e prendendolo un pochino di petto magari qualcuno
Ha pensato che tra virgolette io Street sassi doppio a qualcun altro
La paura e uno dei temi sui quali
Il mondo si misureranno i prossimi
Il punto fondamentale ritornando a Spinoza che assume evidenza e se di fronte a una persona che ha paura
Qual è l'atteggiamento dell'altro
L'atteggiamento dell'altro rispetto alla persona che ha paura e quello di biasimare lo nel momento in cui tu Biasi una persona che ha paura immediatamente si alza un muro di incomunicabilità
Ritorna il termine ritorna riserbo intelligente
Io
Se voglio affrontare il tema della paura debbo stare accanto a chi ha paura
Tempo ascoltare Chi ha paura
Con una semplice differenza
C'è
Chi vuole
Stare vicino ad ascoltare chi ha paura
Perché vuole tenerlo incatenato alle sue paura
Io
Voglio stare accanto a chi ha paura voglio ascoltare chi ha paura per liberarlo dalle sue paure
Questa è la differenza radicale riduzione deve funzionare sempre in una grande democrazia
è chiaro qual è la sfida che abbiamo di fronte altrimenti il rischio e di non parlare ad una parte grande della democrazia europea mondiale
E lascia la democrazia europea italiana e mondiale nelle mani degli aspre nudisti stregoni
Se qualcuno avesse qualche dubbio sugli apprendisti stregoni basta soltanto che alza lo sguardo e vede cosa sta succedendo nel mondo punto
Grazie al ministro Marcolini
Cardinale Ravasi tutti voi grazie