La nuda verità - Conversazione con Francesca D'Amico

Uno due tre ciao ciao
Collegamento pronto pronto una già Francesca Bongiorno no scusate il ritardo immane tranquilla ti manderemo un un cesto natalizio copioso no
Resca
Allora non so Claudio mi dice tutto a posto
Tutta portò non dovrebbe affrontare la comunicazione per cose insomma
Riusciremo va bene
Radio radicale bentornati ad un nuovo appuntamento della nuda verità in studio come sempre Massimiliano Coccia al mio fianco Maria Antonietta Farina Coscioni benvenuta Maria Antonietta
Allora l'occasione c'è gradita per a vere ospite in collegamento telefonico e la ringraziamo di questo perché ha in ter rotto anche una
Villeggiatura per essere con noi insomma la ringraziamo anche di questa abbiamo Francesca D'Amico benvenuta radio radicale Francesca grazie grazie a voi
Allora Francesca
La tua storia
Una storia importante direi importante per conoscere e capire quello che avviene purtroppo spesso sempre di più e lo leggiamo dalle cronache dei giornali
In relazione al suicidio assistito innanzitutto tu sei figlia dell'ex giudice Pietro D'Amico ai trentatré anni sei una laureanda in medicina e trova era sostituto procuratore generale di Catanzaro fino al due mila e dieci ecco ci poi un po'raccontare chi era innanzitutto tuonava e e cosa faceva nella vita
Mio padre sostanzialmente era una buona persona una persona semplice molto molto sensibile molto premurosa come padre come magistrato di rally estremamente devoto alla professione
Anzi direi che il lavoro era proprio una ragione di vita per voi
Era anche un uomo con grande dell'umorismo averla un sincero gusto per la vita
Ecco questo che infinite vie
Ecco e diciamo che la vita di tuo padre così come possiamo dire capita molto spesso radio radicale
Diciamo ce ne occupiamo purtroppo tante volte e dico purtroppo perché
In qualche modo la mala giustizia o la gogna mediatica non dovrebbero appartenere a uno Stato di diritto tuo padre ebbe nonostante sempre stato un fiero uomo delle istituzioni un fiero servitore dello Stato
Si è trovato in qualche modo in mezzo così come tanti altri all'inchiesta Why not all'epoca perché punto tuo padre al procuratore generale di Catanzaro e e questo che è un particolare
Diciamo che che sta un po'lì sullo sfondo però è importante ha creato illumina ferire ha creato in una una frattura molto probabilmente è indubbiamente quella di fatto mica difficile per voi
Cioè non è stato un passaggio irrilevante che ha vinto Malik rivivere che negli ultimi anni lo aveva qualche modo colpito ecco fortunatamente anche non fortunatamente io ero certa che poi si sarebbe fatta chiarezza
Su sulle accuse che gli venivano mosse però tuttavia per lui il fatto che in qualche modo fosse stata messa in discussione la sua integrità morale come in qualche modo sicuramente ha
Come dire minato quella che era la sua il suo equilibrio
Più certo e questo comunque alla fine diciamo molto importante perché poi ci piace e ci dispiace anche ricordarlo spesso quando delle persone vengono
Come dire buttate un po'nel tritacarne mediatico per vicende a cui poi risultano estranee ovviamente mentre molta prudenza certi a tutti i livelli cioè poi è chiaro che
Come dire le indagini svolgo Bonaccorso e il più delle volte che riesce a fare chiarezza anche se non sempre è così anima
Il caso per eccellenza di un una persona che poi si è ammalata verbale
Ingiuste condanne non ce l'abbiamo in casa fuori Enzo Tortora che diciamo poi il suo diciamo che il suo corpo ben assorbitutto quanto quello che che che ricche ricevette invita ecco e a un certo punto qui avviene un po'il discrimine perché
Tuo padre aveva sessantadue anni nel nell'aprile del due mila e tredici
Ed era affetto da una forte depressione e sceglie di sottoporsi al suicidio assistito in una clinica di Basilea
Ecco questo è un passaggio molto diciamo importante per comprendere un po'la storia
Importante perché critico subito correlate il termine forte depressione
Io e la mia famiglia avevamo come dire consapevolezza che stesse attraversando con lui difficile una fase calante diciamo come però nella vita può capire non avevamo idea che la sua depressione fosse così profonda questo per dire che è una patologia molto subdola
E quindi occorre fare molta attenzione anche questo sì sono perché la dissimulazione è un rischio tangibile
Insieme alla somatizzazione a tutta quella corte difeso che tendono a spostare il disturbo dall'aspetto emotivo psicologico a quello organico
Ecco soprattutto la la questione della parterre diciamo relativa alla depressione ne parleremo tra poco perché secondo me è un argomento molto centrale della parte
Relativa alla procedura che ha portato al suicidio assistito tuo padre forse l'evidenza che spaventa l'evidenza che in qualche modo rende a mio avviso del tutto
Quasi Barbara ed inumana questa questo tipo di procedura che da questa struttura Svizzera non è mai arrivata mi una telefonata alla famiglia né alle persone che comunque poteva diciamo averlo accanto ma soprattutto l'idea che la morte non sia una
Un pezzo della vita in cui è necessario l'accompagnò lo stare intorno ma quasi sia un'evidenza un dato protocollare e questo diciamo che forse leggendo la storia di tuo padre a Mele è l'evidenza che ha colpito di più che in parte ha fatto anche più male personalmente
Andrà in realtà la telefonata accertata posteriore sa che io sono stata informata della mia esperienza con la morte volontaria assistita è limitata alle diciotto e venticinque dell'undici aprile due mila tredici
In un momento in cui ero totalmente affaccendata un altro e sono stata colta da questa telefonata che non sono prospettata ma che non riuscivo nemmeno a contestualizzare perché io sapevo che mio padre era in Calabria
Non non avevo avuto percezione i particolari di diciamo problematiche che nel recente passato si fossero acquisite e quindi io mi sono trovata del tutto impreparata a gestire uno colloquio che era completamente sbilanciata Perca
La dottoressa Taha indica mi dice suo padre venuto varie volte qui da noi e oggi finalmente morto
Quindi voglio dire non non avevo strumenti che in qualche modo per poter
Ribattere se vogliamo perché sono stata poco davanti al fatto compiuto
In realtà però il discorso dell'accompagnamento la dottoressa l'ha vissuta in maniera come dire molto autonoma cioè lei mi ripeteva io ero con Luís io ero con lui
Come dire c'ero io
In qualche modo lette sentita autorizzata
Di poter sostituire tutto il resto del contesto affettivo relazionale familiare che comunque circolare a mio padre
Quindi come dire ci sono varie distorsioni in questa vicenda
Ecco la cosa sì sì sì certa ora la cosa poi lascio la parola Maria Antonietta che così magari andiamo anche su su altri versanti della questione
C'è poi stato in questo ovviamente
Una diciamo una vicenda c'è una vicenda giudiziaria perché diciamo il percorso che poi ha portato tuo padre in Svizzera è stato in qualche modo
Diciamo agevolato se così possiamo dire da un certificato medico falso che c'è diciamo aveva al suo interno conteneva una diagnosi di una malattia degenerativa
Due certi dieci falsi redatti dai medici italiani
Che attestavano tenta di tutto una condizione patologica totalmente inesistente
Tant'è che mio padre si è recato autonomamente Svizzera le condizioni che era riportate su quei certificati Cavallo al ribasso terminale
Quindi voglio dire lontanissimo dalla realtà e per di più venivano carte autografe di patologie che già io sapevo non sussistevano
Ma prelevamento autoptico altrimenti dall'inquinamento
è certo che per l'appunto il l'istituto di medicina legale dell'Università di Basilea che si è occupato dell'autopsia
Ovviamente ha riscontrato che non c'era nessuna grave patologia che affliggeva tuo padre quindi quel questa diciamo è un altro e un altro elemento ecco la parte giudiziaria
A che punto esse se così si può purtroppo che arenata
Nel senso che io non ho notizie in merito o inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica
Insieme ai miei legali ci siamo più volte mossi anche per richiedere aggiornamenti ma al momento ancora non abbiamo avuto a distanza di oltre quattro anni
Alcun tipo di riscontro in questo senso
Perché è tutto sommato di fronte all'interista etico anche l'ordinamento italiano fa un passo indietro
E non solo ma non la riconosce nemmeno il fatto che mio padre non si sia recato solerti Pera Marco è stato accompagnato da un fotoreporter che ha
Documentato con fotografie e filmati peraltro Poli venduti alla stampa italiana ed estera tutta la procedura
E quindi anche lui io ritengo sia corresponsabile chi non avverta si informato
Perché voglio dire avrebbe avuto tutto il tempo nell'arco di almeno tre giovani terrà eventualmente lanciare cioè ecco
E tra l'altro rigore ricordiamo che anche per la legge svizzera la procedura seguita ovviamente non è
Diciamo non è quella giusta perché ricordiamo che ci che viene prescritta la diagnosi che sia fatta da almeno due medici svizzeri D'Aversa diversi da quello che assiste
Quindi posso dire che nel caso di mio padre non solo non è stato rispettato il principio di terzietà
Ma addirittura di certificati sono stati sottoscritti mi riferisco a quelli redatti dei medici svizzeri in un momento in cui mio padre era ancora in Italia
Quindi esame obiettivo è stato fatto in assenza di mio padre
Cioè il tutto a posteriori sempre dimostra come l'assistenza al suicidio e quindi l'attribuzione della Seriate definitiva come viene definita secondo il loro gergo clinico fosse stata ad arricchire anticipatamente
Certo
Il e quindi tutto l'apparato che si è creato intorno alla alla sua morte di fatto in qualche modo l'abbia
Posso potere utilizzare la parola istigato ma come dire
Più che istigato direi incoraggiato in questo senso o quanto meno fondi Suazo
A quel punto non poteva tirarsi indietro e Kojo
Occultava queste immagini non poteva tirarsi indietro sul piano emotivo prima di tutto ovviamente se ne sarebbe potuto andare ma
Era tali lei fasi del momento che
In qualche modo io percepito rivedendo il filmato che sono stato d'animo fosse questo
E Francesca
Davvero grazie perché
Natura delicatezza
Emblematica anche perché stai
Ripercorrendo stai fornendo e annoia agli ascoltatori di radio radicale degli elementi utilissimi soprattutto perché sono anche sconcertanti sono contraddittori
Così come sostanzialmente contraddittoria questa questa vicenda perché come detto tu
Abbiamo da una parte il male di vivere a me piace chiamarlo come aiutato tu il termine il male dividere anziché squisitamente il termine depressione il male di vivere di di tuo papà
A in qualche modo lo ha portato a a trovare anche delle persone
Che lo hanno immane in maniera ambigue falsa sostenuta perché come detto tu erano dei certificati che che stavano una Condi una condizione e non vera e soprattutto cioè il l'ipocrisia di una condizione umana che è stata come detto tu non sostenuta in senso in senso contrario perché sicuramente il male di vivere è una condizione quale punto di grave sofferenza psichica che può essere appunto tale e da rendere un la persona poco lucida quindi una persona poco lucida nell'affrontare una scelte quindi è più difficile accertare come questa
Sia in grado questa persona
Di intendere e di volere in maniera piene consapevole e quindi la mia domanda
Il male di vivere depressione può essere ascritta tra quelle malattie per le quali è possibile chiedere o scegliere Dio morire anche te lo chiedo perché l'ambito della tua insomma professione studia proprio l'ambito medico quindi penso che
La depressione maggiore è uno di quei disturbi dell'umore che porta anche al suicidio e quindi a in qualche modo sovvertire istinto di sopravvivenza e di attaccamento che contraddistinguere la natura umana
Ovviamente può avere vari grati ma quello che nella vicenda di mio padre
Riteniamo profondamente ferito è stato il fatto che non sia stato attivato nemmeno il tentativo di tipo terapeutico
Anche sotto il profilo è logico perché qui non si trattava di un approccio palliativo oltretutto
La difesa poteva essere ampiamente controllata
Quindi ecco mio padre poteva sicuramente avere una seconda chance
Quindi in questo senso io come dire mi appello anche a tutti coloro che in qualche modo sono così sicuri nel sostenere come
La libertà decisionale possa essere sempre vantaggiosa
Qualche volta occorre anche che il medico uomini quel familiare o comunque colui il quale contiamo sul nostro cammino
Ci aiuti
A capire che in questo momento non siamo sufficientemente in grado di scegliere anche perché
Sì infatti
Il mi ricordo le dichiarazioni alcuni anni fa del del del Presidente della Società italiana di psichiatria che diceva che il lavoro ovviamente dello psichiatra del medico di chi è coinvolto
Nel prendersi cura dell'altro quando c'è una sofferenza una sofferenza psichica
è quello di lavorare sempre per eliminare lo stigma degli incurabili tale degli inguaribilità questo
I i più importante io se posso Khamis mi ma vorrei porre l'attenzione anche su un altro aspetto ci consegniamo un muretto su quella che
La figura di coloro i quali chiedono la morte assistita
Ma io trovo sia importante anche fare riferimento all'altro soggetto e agli altri soggetti coinvolti nella loro dimensione umana
Perché come dire il medico innanzitutto alcuna sforzarsi partitico finisco tanto infatti esiste
Gli scarpini tappato etimologicamente inchinarsi di fronte a lui Diana malattia condividendo con il proprio assistito il percorso di cura quindi significa anche farsi carico degli eventuali successi che ci possano questo significa sapersi spiegare e quindi accettare anche il proprio linfoma gestionale
E questo è molto difficile
C'è convivere con la frustrazione di non riuscire a guarire
è un problema
Che non è sufficientemente affrontato secondo me e che può in qualche modo cozzare queste derive
In cui da un lato l'accanimento terapeutico e dall'altro le pratiche Uta natiche rappresentano una sorta di come dire
Indicativo di addolcire questo senso d'impotenza che caratterizza anche i medici
Sì Francesca sono soprattutto la riflessione
Secondo me a livello intellettuale sociologico
Che dobbiamo affrontare questo di buon dobbiamo un plurale perché riguarda la società dell'informazione riguarda il il mondo degli intellettuali degli scrittori dei degli Autori dei medici insomma di tutti quegli attori che costituiscono il corpo vivo della società riguarda l'idea che della cultura dello scarto l'idea di una società analgesica in cui chi ha un problema qualunque di qualunque natura perché poi il dibattito in questi mesi va via via spostando la sua asticella verso l'imponderabile sia partito ovviamente dalle degenerazioni fisiche della salute di una persona che possono essere delle malattie oncologiche invalidanti piuttosto che di natura neutro degenerativa e mano mano arriviamo diciamo come diceva Maria Antonietta al male di vivere
E allora l'idea che ti fa perché la domanda che ti faccia che atto avviso esiste una società in cui la cultura dello scarto il prevalente che soprattutto la società quasi oserei dire analgesica cioè che fa di tutto non tanto per affrontare il problema con un questo sia perché poi questo diventa secondo me un ragionamento sovrapponibile a qualsiasi dipendenza qualsiasi
Problema di integrazione qualsiasi cosa secondo me
C'è questa idea che forse è meglio asportare meglio debellare
è meglio che ci sia qualcun altro che se ne occupi in modo definitivo invece che vivere quel problema e magari crescere anche all'interno del dolore perché poi possiamo anche affermare che la nostra vita è fatta
Di di gioia ma è fatta anche in una componente di dolore che genera voi altre altri sentimenti insomma di tutta questa complessità che cosa se ne fa la nostra società del due mila e diciassette secondo del
Purtroppo se ne sta facendo poco in un certo senso perché è in qualche modo ha rinunciato a vivere una parte della vita tratti che è fatta anche di dolore e che purtroppo come dire porta pace anche dei lati positivi sembra è difficile secondo me per la società contemporanea anche ieri al principio di realtà
Spenta qua difficoltà a tale
A
In qualche modo come dire sostenere anche il peso della responsabilità che l'esistenza comporta cioè in questo senso se vogliamo mi riferisco anche a il ha l'aspetto legato al principio di autodeterminazione no che di fatto è quello che vale secondo l'opinione comune c'è in nome del principio di autodeterminazione possiamo legittimare l'aiuto al suicidio
Io ho una mia idea personale alcuni espongo cioè trovo che questa sia un'illusione
E che la scelta di morire attacca invece la prova perché significa come il condizionamento che stiamo vivendo in questo momento c'è la nostra incapacità di sostenere la realtà sia talmente
Il sopportabile per indurci a a d'Autore ad autodistruggersi quasi
Cioè la malattia la sofferenza denunciano in modo sfacciato questa nostra l'impossibilità di altri personaggi Ponto
E questo è un grande insulto alla al nostro
Diciamo narcisismo ecco credo dare un termine forse abusato
Altra
Francesca alcuni anni fa
Anche a proposito degli elementi che c'è fornito tu sulla tua scuola può testimoniare in sala con esperienze di vita
In Olanda è stata posta in discussione la legittimità di alcune morti assistite
è stato condotto ovviamente questo studio da parte di alcuni psichiatri americani
E analizzando la documentazione relativa a di pazienti psichiatrici e qui era stata concessa
La morte volontaria assistita in Olanda tra il due mila undici e il due mila e quattordici ha evidenziato come un paziente sul dieci non aveva ricevuto nessun appoggio esterno da parte di un di uno psichiatra e più della metà dei pazienti soffriva appunto di disturbi della personalità e quindi è stata sollevata la legittimità della richiesta della scelta del del del suicidio assistito perché ovviamente quella volontà non era chiare non era ben ponderata per il per le caratteristiche di qui erano affetti questi pazienti quindi nella tua
Esperienza
Quella anche la documentazione diciamo che tua fa forza mito o chi per lui ovviamente i medici del suo male di vivere
Chi avrebbe dovuto nel tuo caso verificare la diagnosi di questo mal di vivere prima di procedere e di legittimare sostanzialmente la sua autocertificazione di questa condizione sofferenza
Io credo che gli impegni l'adottabilità e i medici che hanno somministrato che il farmaco letale avrebbero dovuto
Come dire ad operare per
Accertare per fare chiarezza soprattutto a fronte di un uomo che evidentemente ripete tale valute perché
E anche quella del paradosso c'è mio padre non aveva come dire Fini internet che poteva però ricondurlo ad una condizione di prognosi infausta o comunque terminale
Quindi io credo che in primis per chi viene reso disponibile armata ad assecondarlo e ad aiutarli a questo proposito avrebbe dovuto accertare questo credo sia evidente insomma
Poi è chiaro anche tutti coloro i quali precedentemente si sono presentati ha dichiarato il falso hanno una loro responsabilità ma voglio dire permettetemi non l'hanno ucciso
Certo e poi possiamo anche ricordare il caso di di di Lucio Magri anche se ovviamente in questo posso dire che non fa testo perché dopo la morte di di di Lucio Magri nessuno ha chiesto di sapere nessuno ha chiesto come tetro tua madre quindi non c'è stata una famiglia che ha voluto sapere poi la la dinamica io ti chiedo
Il diritto di sapere di cosa
Morto un familiare la famiglia la dei figli mogli ce lo hanno a questo punto oppure pensi che anche questa dice decisione difficile ovviamente in questo caso sostenuta da una documentazione non non veritiera
Però in generale il il diritto di conoscere di cosa queste situazioni estreme la famiglia lo deve avere
Io credo di sì perché questo significa anche mantenere una relazione non c'è più
Cioè non è impossibile che la cosa fino a così gli impegni era così gravi linguistica acciaio molte volte sono stata criticata
Perché in qualche modo quelle dichiarazioni con il mio impegno sembra non aveva assecondato la volontà di mio padre
Di Graziosi sarebbe stata però più facile perché aveva avuto molto consenso
Era assicura anche pensare di essere tutti d'accordo
Io credo che quaestor scartato sicuramente più dolorose più impegnativo per me
Ma in qualche modo come dire mi ampia riavvicinata a mio padre
E a quello che io ho condiviso con lui
Perché vorrei anche dire che tutto questo partire dal giornalista che lo fotografa amica muore a partire da alcune sue dichiarazioni c'è non apparteneva
Al padri che conoscevo io
Per cui io posso anche ammettere che come dire potente
E in qualche modo coltivare anche altri anche alti ideali anche altre però lo trovo veramente difficile in qualche modo anche le ultime lettere che c'è scritto in punto di morte
Dimostrano come lui in realtà fosse attraversato da grande sopra Mentana grande paura di azione atto di devo riuscire a ad autogestirsi in qualche modo
Ma che fosse questa paura la vera spinta
Bene Francesca io ti ringrazio personalmente perché veramente ci siamo incontrati voi in un contesto che anche quello era mediatico era televisivo
Insomma è insieme abbiamo abbiamo esposto un po'le nostre storie e nonostante io faccio questo lavoro tu ne fa un altro è sempre difficile riaprire un po'quel serraglio del proprio cuore dove c'è dentro più di un di un padre che se ne va c'è dentro come dire anche parte del proprio
Della propria storia e della prevede entità quindi grazie per averlo fatto oggi qui con noi grazie veramente grazie a voi terminata questa spaziali
Va bene Cesca grazie Francesca speriamo insomma anche di sentirci presto la nuda verità per questo appuntamento termina qua ringrazio Maria Antonietta Farina Coscioni per aver condotto insieme a me
Questa puntata ringrazio Claudio Franceschetti alla regia e Carmine Corvino alla parte video
Restate sintonizzati con noi perché proseguono le trasmissioni di Radio Radicale