Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Tra gli argomenti discussi: Cinema, Critica, Cultura, Film, Venezia.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
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critico cinematografico
Con tre a firma di grande intensità presentati ieri il concorso principale della Mostra di Venezia sparato le prime delle cartucce di una competizione che si annuncia assai tesa
Infrastrutture al Nord polso ha detto conta la storia di un prete di campagna tormentato nella sua fede per alcune tragiche vicende personali
Ma come dice lui stesso in una battuta del film saggezza vuol dire far convivere due pensieri contraddittori speranza e disperazione
Così il film si muove tra questi due estremi l'abisso della disperazione verso il quale spingerebbe il vissuto personale ma anche il fosco avvenire del mondo e la speranza nell'amore sulla quale si chiude il film girato con un'asciuttezza che richiama alla mente i grandi autori del cinema spirituale trae la Bresso questo profondo costruisce la sua forza attorno al difficile equilibrio tra la carne e lo spirito nel quale prevale ora l'uno ora l'altro
Il secondo film in concorso ieri è stato già scesi o vuoto fantasy di Guglielmo di Toro ambientato nell'America della guerra fredda nella quale prosperano le spie russe i servizi che ne contrastano
In un laboratorio nel quale lavora come inserviente la protagonista una ragazza minuta sensibile all'amore si muove anche una strana creatura solo parzialmente umanoide
Che è oggetto di attenzioni e progetti da parte di tutti i contendenti
Ma nonostante l'alterità della creatura tanto più sentita nell'America di più di cinquant'anni fa
Le paure che essa evoca saranno più bilanciate dallo strano amore che è capace di suscitare in una rinnovata versione che la bella e la bestia
Girato con straordinarie capacità di invenzione visiva lo scippo vuoto letteralmente la forma dell'acqua e anche una riflessione sulle forme della diversità sulla loro mutevolezza e imprevedibilità
Sulla vita che supera ogni confine
Perfino è più intenso della giornata è stato il sorprendente vertenza altro insulto opera del libanese Ziad due ieri
Che racconta le tensioni tra etnie contrapposte come quelle dei libanesi cristiani e dei palestinesi
Tensioni che vengono da lontano e che sono sempre pronte ad esplodere con qualsiasi pretesto
Qui il pretesto non banale insulto pronunciato da un capomastro palestinese contro la presidente libanese che resiste in maniera violenta e lavori in corso cioè immobile
Di parole in parola lo screzio cresce attraverso giochi di sguardi che si fissano le inquadrature di folgorante bellezza
Reazione inconsulta nei confronti serrati fino a sfociare in una causa sostenuto in tribunale
Il film acquista allora un'intensità ancora maggiore sia per la precisione drammaturgica con cui sono scandite le tappe del processo sia per la qualità visiva che sprigiona
Sia infine per la rappresentazione efficace di un modo diverso di pensare e praticare la giustizia
Un modo che tiene insieme le ragioni conciliabili delle parti e che considera la sensibilità del contesto nel quale si opera
Film duro insensibile al tempo stesso segnato dei profili scolpiti dei protagonisti e dall'andatura molto umana della loro contesa
Due in salto trova l'ennesimo punto di forza nel finale che basta da solo a spiegare la cruda realtà al centro del film
Da Venezia speciale Festival per radio radicale Augusto Sainati
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