Intervista a Riccardo Magi sulla disastrosa situazione dell'Atac e sulla campagna referendaria "Mobilitiamo Roma" promossa da Radicali Italiani

Addio radicale parliamo ancora una volta della parte del trasporto pubblico locale l'occasione ce la dà una lunga intervista oggi uscita sul Corriere della Sera al direttore generale proprio dell'Arpac Bruno
Nota noi di tutto questo ne parliamo con Riccardo omaggi che ricordo i nostri ascoltatori che naturalmente c'è Losanna o il Segretario di radicali agli italiani Riccardo benvenuto su Radio Radicale grazie al proprio gli ascoltatori allora cosa ci dice questa intervista
Fagli intervista del direttore generale e Rota tra l'altro
Entrato incaricare chiamato dalla Giunta raggi davvero pochissimo tempo fa
Finalmente diciamo dice una parola di verità sul disastro disastro dichiara che vi è un disastro finanziario quindi di debiti noi avevamo parlato fino ad oggi di un miliardo e duecento milioni
Di euro di debito accumulato in molti ci avevano detto che stavamo esagerando che le cifre non erano quelle oggi ruotava oltre e parla di il miliardo e trecentocinquanta milioni di euro di debito ma il disastro è anche nella incapacità di questa azienda ricordiamolo completamente
Totalmente controllata dal Comune di Roma quindi una municipalizzata al cento per cento di fornire un servizio che sia minimamente in grado di rispondere all'esigenza dei cittadini romani
La questione e anche nazionale oggi il Corriere della sera dedica l'apertura e due le prime due pagine del giornale
Quindi non c'è del dorso romano perché è evidente che si tratta di un disastro di una tale portata che ricadere poi sulle finanze sulle tasche di tutti i cittadini
Cottarelli nella sua revisione della spesa aveva dedicato una parte proprio le municipalità de in particolare
Al caso di attacca finalmente quindi inizia a mettere a fuoco il problema e dobbiamo dire che noi in qualche modo con l'iniziativa che abbiamo in corso di un referendum per la messa a gara del servizio di trasporto pubblico locale a Roma referendum mobilitiamo Roma che è arrivato diciamo alle ultime settimane di mobilitazioni
Abbiamo probabilmente anche accelerato cioè abbiamo creato delle condizioni per cui
Tutti adesso devono giocare a carte scoperte dire cosa vogliono fare si
Senti mi è sembrato leggendo l'intervista che sia un un grido d'allarme anche anche di più perché a un certo punto Luigi se penso che non si possa andare oltre le due settimane
Ma qui perché è evidente allora la cosa grave di fronte a questo grido d'allarme e di un'urgenza immediata che va rispetto alla quale va fatto qualcosa nel giro di pochi giorni di poche ore è viene da dire beh finora
La maggior parte della politica e anche dell'amministrazione capitolina che aveva continuato a dire
Percorriamo tranquilli e sicuri la strada del risanamento dell'azienda
è stata responsabile di nascondere la polvere sotto il tappeto
Questo è proprio quello che noi abbiamo rifiutato di fare con l'iniziativa referendaria di fronte all'immobilismo del quadro politico e dell'amministrazione capitolina la Giunta Ratti non si può certo attribuire la responsabilità di quello che
Un malgoverno che va avanti almeno degli ultimi dieci o quindici anni però è anche vero che nell'ultimo anno le condizioni dell'azienda sono peggiorate non ci sono stati i segni di miglioramento
E i problemi sono arrivati a un punto di non ritorno insomma il debito lo abbiamo detto ma la settimana scorsa sono state cancellate nella capitale i tempi linee per mancanza di automezzi non venti corsi ed è incline
Quindi siamo a un disagio pesantissimo il disagio sociale è certo quello dei lavoratori ma è anche quello di tutti i cittadini
Questa è una città che soffoca e evidentemente è un caso nazionale poi anche politico razionale perché gli equilibri politici della capitale come sappiamo hanno sempre un peso sugli equilibri politici nazionali
Sentieri che siamo alla al rush finale con il referendum per la messa a gara del del trasporto pubblico locale
Sì noi siamo arrivati a ventuno mila firme un po'più di ventuno mila firme dobbiamo consegnarne ventinove mila che è l'uno per cento della popolazione residente dei cittadini degli anche a Roma entro il dodici agosto
Una siamo andiamo a un ritmo di sei settecento firme al giorno che riusciamo a raccogliere
Quindi davvero possiamo farcela o non farcela per poche centinaia o per mille firme
I cittadini hanno capito di che cosa stiamo parlando hanno capito che questa è un'iniziativa da sostenere perché è un modo per rompere
Diciamo questo muro che è evidente che è un muro anche legato alle clientele alle clientele locali delle clientele politiche
I sindacalisti intorno ad un'azienda così grande che ha un indotto così grande che riceve i tanti
Finanziamenti pubblici negli anni ci sono solo solidifica ATE
Andremo avanti in queste poco più di due settimane due settimane in effetti che mancano
Facendo tavoli facendo mobilitazione nonostante le temperature i cittadini troveranno ogni giorno almeno venti venticinque punti di raccolta nella capitale
Sono tutti elencati nel sito www mobilitiamo Roma punto IP è fondamentale che andiate a firmare fondamentale anche se ce la fate
Darci una mano sia dei dei due ore di tempo durante la settimana
Perché questa è una grande questione che può consentire a questa città e anche più in generale in senso lato al nostro Paese di rilanciarsi non è un referendum per la privatizzazione ricordiamolo la privatizzazione quello a cui si va incontro se non si fa nulla se si lascia fallire l'azienda
è un referendum per la messa a gara del servizio per ridare al Comune il ruolo di programmazione
E di controllo del servizio rispetto a un gestore che a quel punto diventa secondario se è un pubblico o a un privato importante
E che rispetti il contratto Riccardo in chiusura proprio in merito alla raccolta firme qual è la cosa più utile dica che coloro che vengono a firmare vi dicono
O quelle che ha colpito di più non sa ma mi ha colpito come in molti cittadini ci hanno raccontato i tavoli di dita dichiara
L'ente per far che abbiamo avuto persone che ci hanno raccontato soprattutto in periferia e diciamolo perché questa è un'iniziativa che sta raccogliendo molto consenso
Nei quartieri più periferici a Tor Bella Monaca ad Anagnina Rebibbia
Cioè lì dove il disservizio diventa davvero pesante sulla vita dei cittadini
E sulla vita dei cittadini che molto spesso sono quelli che non hanno condizioni di vita già di loro da un punto di vista economico agiate ed elevati i cittadini che hanno avuto dei richiami al posto di lavoro perché
Hanno atteso un'ora e mezza un autobus che non passava si sono incamminati sotto il sole non c'era neanche un taxi
Questi sono costi sociali ma è anche una fotografia di una città che
Soffoca che non riesce più ad attirare
Investimenti enti e quindi è una capitale europea rispetto alla quale stati
Tu
Sto a tutte le istituzioni anche nazionale dare delle risposte a breve assembleare caldo bisnonni rimane che augurare
Il buon lavoro a naturalmente enti ringrazio ringraziamo Riccardo mangi che ricordiamo è il Segretario di radicali italiani grazie grazio presto