25 anni fa. Via D'Amelio, memoria e impegno

Facciamo subito
La manifestazione una manifestazione per evidenti venticinquesimo anniversario della strage di via D'Amelio voluta fortemente dalla Regione Lazio dal Primo Municipio
Dal cioè per il e dall'Associazione libera
Una serata per ricordare
Il giudice Falcone i suoi agenti cinque agenti di scorta Emmanuelle allori
Montinaro è di così Ida persone che hanno in qualche maniera dedicato la loro vita
Con senso del dovere senso dello Stato ecco non solo degli errori solo delle persone che hanno fatto loro lavoro hanno fatto il loro mestiere con responsabilità
Sono persone insieme al giudice Falcone e tanti altri
Che rappresentano un punto di riferimento
Noi sappiamo però che non
Che quando c'è solo la memoria e non c'è alimentata dall'impegno
La memoria rischia di essere un esercizio retorico e quindi memoria e impegno impegno acconto do la presenza della criminalità organizzata
Delle mafie nella nostra città per troppi anni si è negata la presenza delle mafie a Roma ci sono fanno affari
Fanno cartelli comuni a Roma non leggo ma non è una città di mafia ma è una città dove la mafia esistendo ben radicata ma a Roma e anche una città in cui è forte la presenza dello Stato
Investito attori di eccezionali
La Procura della Repubblica il
Procuratore
Giuseppe Pignatone il Procuratore aggiunto e Prestipino ma anche una qualità straordinaria investigativa da parte della Direzione Investigativa Antimafia l'Arma dei Carabinieri la Polizia di Stato la Guardia di Finanza
E sono molto contento e onorato che questa sera è con noi anche il questore Marino
Scrive come dire uno sia arrivato a Roma con un curriculum importante del
Del subito entrato in sintonia con
Con la la qualità eccezionale delle della capacità investigativa delle forze di polizia
A Roma in particolare
Scopo esultante operazioni che ci sono state anche negli ultimi mesi
Io non la faccio lunga prima di cominciare lo spettacolo ci sono alcuni piccoli di tre quattro minuti interventi saluti istituzionali
Saluto anch'io
La presenza del di Francesco Zerbi lì che il dirigente del commissariato
Trevi Campo Marzio del maggiore Schettino che il comandante dei carabinieri dell'Arma dei Carabinieri di
Di Roma centro cominciamo subito i saluti ringraziandola molto per la disponibilità la gentilezza
Con cui ci ha ospitato e Clara vecchio perché la dirigente del
Del liceo classico di sconti per
Noi abbiamo scelto il liceo Visconti en per una ragione molto importante
Paolo Borsellino nella sua lunga attività affatto una sola Assemblea nell'ASS nelle scuole a Roma
Tra gli studenti il quattro
Maggio mille novecentottantanove e Paolo Borsellino stava qua in questo cortile con ottocento studenti
Lanciando l'appello l'allarme invitando gli studenti romani a scendere in piazza contro la mafia dicendo loro guardate noi da soli non ce la facciamo dateci una mano e gli studenti
O lo mi hanno raccontato alcuni che stava non la fu una cosa di cui
Paolo Borsellino ne parlo all'un qua a lungo anche quando rientrava a Palermo quindi la ragione di tutto della scelta della
Della scuole anche in ragione del fatto che Paolo Borsellino quel giorno incontro ottocento studenti spiegando loro che la mafia non è solo criminalità comune ma è qualcosa di più e quindi necessitava e necessita del protagonismo
E della partecipazione delle persone di tutte le persone che in qualche maniera assumono e hanno responsabilità grazie
Grazie a voi benvenuti nella nostra scuola siamo veramente onorati di ospitare questo evento perché Paolo Borsellino qui tenne un discorso
Molto significativo è anche molto profetico
Il cui cuore consiste in questi toni la mafia si potrà battere solo se
Ci sarà un virtuoso incontro tra i giovani formati a combattere la mentalità mafiosa
Con le istituzioni che con loro copie Rino e collaborino
è mio compito stasera leggere parte dell'intervento che fece Paolo Borsellino qui il quattro maggio mille novecentottantanove quindi ventotto anni fa
Se ne andava un magistrato antimafia alla fine degli anni ottanta nelle scuole di tutta Italia a parlare di mentalità mafiosa non sapendo o forse ben sapendo
Che da lì a tre anni la mafia all'Hui non avrebbe risparmiato la morte
Il discorso di Paolo Borsellino al liceo Visconti di Roma ventotto anni fa durante una conferenza sulla mentalità mafiosa è rivolto non solo agli studenti ma soprattutto agli adulti I professori
Borsellino in quel discorso spiego il perché dell'importanza di parlare di mafia gli studenti e disse
Perché della mafia fosse soltanto criminalità organizzata una forma pericolosa quanto si vuole di criminalità organizzata
Il problema della mafia interesserebbe soprattutto gli organi repressivi dello Stato polizia in magistratura
E ai giovani della scuola servirebbe ben poco se non come interesse generale acché la criminalità organizzata venisse comunque repressa
Ma per borse Lino la mafia non è e non è soltanto una forma di criminalità organizzata e quindi invita a cedere
A non cedere alle lusinghe di una via alternativa più facile a quella dell'onestà
Alla mafia ci si rivolge sia perché più efficiente dell'amministrazione statale sia perché si pensa che la mafia possa creare addirittura una possibilità di sbocco
Di crescita economica e una ricchezza che lo Stato non riesce ad assicurare
In realtà si trattava e si tratta sia nel campo della giustizia sia nel campo della sicurezza sia nel campo dell'economia di mistificazioni di enorme portata
Perché soltanto apparentemente le organizzazioni mafiose sono riuscite storicamente
A distribuire questo tipo di sicurezza questo tipo di giustizia questo tipo di economia sono riuscite a distribuire ad alcuni a pochi togliendole ad altri
Per questo Borsellino era indispensabile int insegnare i giovani di tutta Italia ad essere soprattutto cittadini e che il consenso dovete andare verso le leggi lo Stato e le istituzioni pubbliche
Tale necessità di parlare anche i giovani nasceva in quegli anni dalla consapevolezza che la mafia strada invadendo l'Italia a macchia d'olio
E che il rischio era che si potesse Pola rizzare anche nel resto d'Italia
Il lunedì era la consapevolezza che le forme di repressione tradizionali fossero inutili
Se non si toglieva e queste sono le sue parole attorno alla mafia
L'acqua in cui questo immondo pesce nuota e l'acqua la si toglie insegnando ai giovani a diventare cittadini a sapersi riconoscere nelle istituzioni pubbliche
Ecco perché il discorso che si fa a proposito della mafia è un discorso che va fatto i giovani di tutta Italia e non soltanto i cittadini
La conclusione del grande magistrato è una fotografia agghiacciante dell'Italia di oggi
Questo è solo metà del cammino perché quand'anche tutti i giovani imparassero veramente a diventare cittadini e rifiutare queste forme
Di organizzazioni che si pongono in alternativa sotto questo profilo allo Stato sarebbe stato fatto metà del cammino perché l'altra metà del cammino debbono farla le istituzioni
Altrimenti questo incontro a metà strada fra i giovani che crescono e le istituzioni che rispondono a questa crescita culturale dei giovani non può avvenire
E sino a quando purtroppo le istituzioni saranno intese dalle organizzazioni partitiche come posti di occupazione
Sino a quando i pubblici amministratori non impareranno che i loro incarichi sono loro attribuiti per l'interesse pubblico e non per gli interessi particolaristici singoli distrazioni di lotte
Sino a quando occuperanno quelle poltrone occuperanno quei posti soltanto per rispondere agli interessi dei loro partiti o delle loro lobby questo incontro non potrà avvenire
Ecco perché se da un lato si deve parlare ai giovani di mafia soprattutto per insegnare loro a diventare cittadini dall'altro bisogna insegnare politici a fare politica
Che significa soprattutto agire nell'interesse di tutti e non nell'interesse né dei singoli né delle frazioni
Un luogo di incontro istituzionale dove si incontrano studenti insegnanti e sicuramente la scuola
I giovani studiando hanno l'opportunità di diventare uomini liberi cittadini e gli insegnanti hanno il privilegio di indicare loro il metodo
Grazie professoressa
Parole di grande attualità adesso Cinzia Guido Assessore alla cultura del primo Municipio
Buonasera a tutti e tutti ringrazio di quale la Regione Lazio per aver voluto organizzare questo momento
L'incontro a venticinque anni dall'alto strage di via D'Amelio
Parto con un ricordo personale perché ricorda è un ricordo personale Marche e collettivo anche
Il giorno in cui ci fu l'attentato io che all'epoca vivevo a Bari dove ero impegnata in percorsi associativi
Però appena arrivata in un'altra città del nord Italia per motivi di studio
Fui raggiunta dalla notizia dentro un bar mentre guardavo la televisione in capì che cosa era successo e in quel momento sentì fortissima il senso di vuoto non solo
Perché era morto Paolo Borsellino e la sua scorta ma perché in quel momento
Non avevano il sono accanto a me dei miei compagni dei miei compagni di viaggio con cui condividere
Quel dolore perché quelli erano anni in cui
In molti al sud giovani e meno giovani
Avevamo alzato la testa stavamo iniziando buon lavoro che sarebbe durato anni che non è ancora compiuto per combattere le mafie
Erano intensissimo i rapporti con il movimento antimafia nato a Palermo in Sicilia
E con molti di loro c'era una frequentazione
Non dico quotidiana ma sicuramente molto intensa
E perché racconto questo perché credo che
Per poter rispondere in modo adeguato a quello che le mafie provano a fare nella nostra terra nella nostra nel nostro Paese sia importante scoprire riscoprire il senso forte di appartenenza ad una comunità stare dentro un progetto che costruisce valori alternativi a quelli che
Le mafie potrebbe vorrebbe imporre
Luoghi in cui la capacità di stare insieme di fare progetti insieme
Sia vincente rispetto
All'interesse egoistico individuale rispetto al fatto di poter mandare avanti i propri interessi
Oggi è importante essere qui
Ed è importante farlo non ricordando la morte di questi uomini dello Stato ma noi dobbiamo essere qui insieme
Per ricordare la vita di queste persone l'unico modo veramente degno
Di rendere omaggio alla loro memoria perché per le loro scelte consapevoli responsabili
Il discorso che abbiamo appena ascoltato ma tante interviste che in questi giorni ritornano fatte all'epoca sia Paolo Borsellino che a Giovanni Falcone ci dicono quanto loro fossero consapevoli
Dei pericoli cui andava incontro e di come nonostante questa scegliessero di continuare a fare quello che stavano facendo perché non ci si deve rassegnare alla violenza criminale
Aggiungo non credo che li onoriamo pensando di come eroi dobbiamo pensarli come uomini che hanno saputo testimoniare al massimo
Le capacità le possibilità che ciascuno di noi in realtà è in grado di è in grado di esprimere il miglior modo gli onorarli eh fare delle nostre vite un capolavoro
Fare in modo che ciascuno di noi si impegna al massimo della propria passione della propria competenza che si spenda senza riserve e l'unico modo che abbiamo per continuare a condurre questa battaglia
Che diventa sempre più difficile perché le mafie si nascondono sempre di più
Trasferire ha ricordato prima quello che succede in questa città
è una città in cui
Non c'è una percezione discutibile delle mafie in cui non ci sembra di vivere in un territorio controllato dalle mafie eppure sappiamo ce lo dicono le inchieste giudiziarie ce lo dicono le inchieste giornalistiche
Sappiamo che la città è pervasa di interessi mafiosi
Che condizionano lo sviluppo della nostra città che condiziona la capacità dei nostri territori di generare ricchezza la capacità di saper dare un futuro concreto alle nuove generazioni
E questa non è solo
Modo di dire è una dura consapevolezza che deve accompagnare
Il lavoro delle istituzioni affiancando a
Questo lavoro che fanno le istituzioni giudiziarie è di polizia
Un lavoro costante e continuo
Culturale perché ciascuno impari nella propria vita a dire di no ai compromessi all'illegalità a tutto quello che le mafie poi sanno gestire a proprio vantaggio
Grazie Cinzia
Adesso
La parola al colonnello Francesco gauche su capo del centro operativo della Dia di Roma
Abbiamo preso un impegno con la moglie del colonnello che oggi compie cinquant'anni a un certo punto
Dovrà abbandonarsi altrimenti perché
Buonasera a tutti è per me è una casa un privilegio essere qui stasera mi scuso anche se dovrò andare via un po'prima ma appunto
Il compleanno di mia moglie ha mi ricorda come appresi la notizia venticinque anni fa della della morte di di Borsellino mi trovavo con i miei colleghi
A conclusione della della Scuola ufficiali in Inghilterra presso la Polizia inglese effettuare
Il cosiddetto viaggio di istruzione che si fa alla conclusione del corso Vacca venti
E quella circostanza all'epoca non esistevano i cellulari bisognava chiamare col telefono fisso
Chiamai mia moglie per fargli con gli auguri e mia moglie sconfortato annui
Dette la notizia che era appena stato ucciso Borsellino
Ricordo lo sconforto che provai ieri Eniko lei in quella circostanza lontani dal nostro Paese
Che ci
Diciamo
Approcciavamo a quella che doveva essere una vita votata proprio contro
Ogni genere di sopruso affare appunto il carabiniere l'ufficiale dei carabinieri e combattere quelli che sono i fenomeni criminale in particolare quello mafioso quindi rimane questo ricordo è oggi chiaramente ogni diciannove
Luglio io ricordo sempre quel momento che fu un momento di TPL sconforto
è stato molto interessante sapere scoprire stasera che Borsellino ben ventotto anni fa qui a fare una lezione a parlare di mafia a ragazzi di Roma
A cosa mi ha colpito notevolmente ma soprattutto mi ha colpito la la straordinaria lungimiranza di quest'uomo così come
Lo era anche Falcone
Che già in quegli anni quando ancora si faceva fatica ad ammettere l'esistenza della mafia in Sicilia c'era qualcuno che aveva addirittura capito che la mafia non era un fenomeno rilegato esclusivamente a quella terra ma che era un fenomeno
Che si proiettava su tutto il territorio nazionale
è straordinario ancora oggi qualcuno nega la presenza della mafia fuori dalla dei territori diciamo di origine ma in realtà sappiamo benissimo che saranno ovunque chiaramente sono meno visibili perché le elezioni
Diciamo ricevute dopo che si erano erano arrivati aspirare lo Stato uccidendo appunto in questa maniera assolutamente brutale i più importanti servitori dello Stato
Dopo le conseguenze di questo che chiaramente furono abbastanza nefasta per loro
Oggi si muovano in maniera assolutamente riversa non si vedono non fanno atti eclatanti non commettono grossi reati ma
Sì solo ormai praticate a fare quella che un'attività
Diciamo che li rende sicuramente più invisibile ed è quello dell'infiltrazione in quello che il tessuto sano della società e dell'economia per per per appunto reinvestire i loro problemi
Io ringraziamo ancora per per avermi invitato in questa circostanza e porta appunto i saluti della Direzione investigativa antimafia che come ben sapete proprio nacque da un'idea di Falcone
Con il contributo di Borsellino proprio venticinque anni fa grazie buona serata
Grazie Colonnello
E adesso Silvia Albano che della Giunta esecutiva dell'Associazione nazionale magistrati
Sono molto lieta di portare il saluto dell'Associazione nazionale magistrati che in questa in questa giornata come anche il ventitré maggio per l'anniversario della morte di Falcone
è impegnata un po'in tutta Italia nel
Celebrazioni per la
Commemorazione della loro scomparsa
Questi sono eventi che portano un po'tutti ho visto anche quelli che mi hanno preceduto a soprattutto noi che abbiamo una certa età
A ricordare che cosa abbiamo provato in in quei giorni in quel periodo
Questi omicidi così efferati uno dopo l'altro quando
Morì Falcone io avevo appena
Concluso le prove scritte del concorso in magistratura
Che si erano tenute a mercoledì giovedì e venerdì nella Commissione d'esame Cera Francesca Morvillo il venerdì quando finimmo le prove scritte
E uscimmo c'era Giovanni Falcone che aspettava Francesca all'uscita
Dalle leggi fare dove si svolgevano le prove scritte il sabato mattina il giorno dopo partirono
Per Palermo e saltarono in aria in autostrada tornando a casa
Rimase anch'io ho molto colpita non solo per l'efferatezza di quell'omicidio ma anche perché colpiva persone che insomma già in qualche modo sentivo
Vicine con cui avevo future per fare il giorno prima poi dopo poco pochissimo tempo
La terribile strage di
Di via D'Amelio con dove
Fecero saltare in aria con
Diversi chili di tritolo Paolo Borsellino alla sua scorta mentre andava a trovare sua madre lì
Ecco lì prese lo sgomento perché insomma
Diciamo era una straordinaria manifestazione di sfida di potenza del potere mafioso nei confronti dello Stato due omicidi così efferati a distanza di
Di così poco tempo era iniziata il periodo delle stragi e poi c'è stata via dei che profili ce ne sono state altre
Io non non sono molto adatta devo dire alle come mozioni ma credo che sia importante ricordare perché
Falcone Borsellino sono morti non è solo perché sono morti che li ricordiamo loro fecero una grande battaglia
E questa era un'idea di Giovanni Falcone venisse istituita la Procura nazionale antimafia perché la mafia se
Si era sparsa
Sul territorio nazionale e c'era bisogno di coordinare le varie indagini non furono battaglie semplici perché furono anche osteggiati da questo punto di vista
Si contestò anche la necessità
Di effettive di costituire il pool specializzati
In criminalità in criminalità organizzata sono assolutamente d'accordo non non si tratta assolutamente
Di
Celebrare ROI loro erano magistrati erano persone come mille altri magistrati che ogni giorno cerca non di svolgere con dedizione il il proprio
Il proprio lavoro
La mafia non si batte con gli eroi credo ma assumendosi ognuno di noi ogni giorno
La responsabilità di affermare praticare la cultura della legalità voglio ricordare una frase di Paolo Borsellino
La lotta alla mafia il primo problema da risolvere della nostra terra bellissime disgraziata non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione
Ma un movimento culturale e morale che coinvolga tutti e specialmente le giovani generazioni le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà
Che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale dell'indifferenza della contiguità e della e quindi della complicità
Il processo sulla strage di via D'Amelio purtroppo ancora non si è concluso
Tra pentiti che ritrattano che si sconfessano tra di loro siamo
Al
Dopo al borsellino quater l'epoca delle stragi senza sembra finita ma
La mafia a ancora una grandissima
A capacità di infiltrarsi nelle istituzioni nell'economia
Nei centri di potere economico negli appalti oggi però credo che possiamo dire che la società civile più forte rispetto al mille novecentonovantadue è cresciuta la consapevolezza
è cresciuto il rifiuto di compromessi e contiguità c'è un movimento ci sono associazioni che offrono di volontariato che offrono occasioni di lavoro i più deboli dei territori dove lo Stato
Era assente questo grazie anche
I patrimoni confiscati alla mafia credo che così si combatta la mafia costruendo una società migliore
E questo grazie anche al sacrificio di chi ha cercato di combattere il fenomeno mafioso
Con i mezzi che aveva a disposizione si tratta insomma di costruire nella società una profonda cultura della legalità
Del rispetto del rigore rompe morale un sistema di valori alternativo combattendo la marginalità sociale ed essendo presenti nei luoghi del disagio offrendo risposte alternative rispetto a quelle che offre
La criminalità per questori Poglio ringraziare molto gli organizzatori perché penso che occasioni come queste siano molto importanti per di fare per diffondere questa cultura grazie
Grazie Silvia
Roba il
Formano monto donne che il Presidente del Centro per il libro della lettura che è un istituto autonomo del Ministero dei beni culturali
Buonasera
Devo dire io sono molto mosso nato parlare in un ambiente come questo avendo poi sentito tutti i riferimenti
Prima di me il giudice che ha parlato qui di fronte ad Grassi cercherò di dire pochissime cose sono molto felice di essere qui con voi
Vorrei ascoltare perché parlare però dirò qualche cosa quindi
Lo scorso ventitré maggio me lo sono scritto perché ho avuto avevo poi per il filone lo scorso ventitré maggio abbiamo comandato a Palermo la strage di Capaci dove il venticinque anni fa hanno perso la vita
Il Giudice Giovanni Falcone a sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Rocco Di Cillo Antonio Montinaro e Vito Schifani
Sono passati e cinquantasette giorni e oggi siamo qui per
Ricordare un'altra strage di quel terribile mille novecentonovantadue
Parlo dalla strage come sa ho già detto di via D'Amelio dove solo morto il Giudice Paolo Borsellino gli agenti della sua scorta
Li voglio citare uno per uno Agostino Catalano Walter cosina o così una Vincenzo il Mulino Emanuele noi e Claudio trentina
Credo che sia importante citarli tutti con nomi e cognomi perché stiamo parlando oltre che di donne degli uomini
Glieli servitori dello Stato che avevano scelto di dedicare la loro vita rischiando di perdere la come poi l'hanno fatto emersa a rendere migliore la nostra città
Loro volevano cambiare questo Paese chiedevano che fosse possibile cambiarlo penso che se oggi siamo qui il loro sacrificio non sia stato inutile
Perché la legalità lo ricordo ve lo ricordo sempre le parlo è un argomento importante su cui riflettere e con il quale misurarsi ogni giorno
Proprio pensando a questo il cento per il libro ha creato un filone ad occhio nell'ambito della programma nazionale di promozione della lettura che si chiama il Maggio dei libri
Per ricordare i venticinque anni delle due stragi di mafia sotto l'hospice del centro il ventitré maggio a Palermo è stato organizzato un programma ricco prenotazione di Giovanni Falcone a cura del Ministero dell'istruzione
Come anche questa sera alcuni scritti di Falcone e Borsellino sono stati letti ad alta voce da scritto nei magistrati di fronte ai Gruppi di studenti riuniti in alcune vie della città
La RAI poi ha raccontato la settimana di legalità con i suoi appuntamenti tra cui l'arrivo a Palermo di una nave con a bordo mille ragazzi e ragazze delle scuole di tutta Italia
Che adesso l'unipi in un covo di cinquantamila giovanissimi contro le mafie
Solo nel tempo
è fondamentale quindi che i giovani comprendono l'importanza della legalità e quando parlo direttamente e non l'ho solo il rispetto delle leggi
Ma anche una pratica quotidiana di regole condivise che riguarda tutti i settori della vita una pratica per intenderci
Che preveda anche a pagare il biglietto sui mezzi pubblici e non pagate pirateria pirati Pira tagliare la musica i film quindi la legalità è un'esigenza ineludibile della vita sociale
è solo attraverso di essa che si può concepire il pieno sviluppo della persona e la costruzione di un bene comune che può essere condiviso da tutti
E allora l'educazione alla legalità diventa non solo necessaria ma indispensabile
C'è bisogno che tutti noi prendiamo atto e coscienza di questo perché legalità significa innanzitutto responsabilità
Questo concetto non ha un valore assente
Credo che era presente al contrario il punto di incontro tra la responsabilità individuale e la giustizia sociale l'unico tra Lino e nove
Ecco perché le regole
Da sole non bastano regole funzionano solo se incontro alla coscienza e critiche in grado di distinguere cos'è giusto da cosa è sbagliato e di sapere serie il bene
L'educazione alla legalità diventa insomma un'educazione anche ai rapporti umani e alla condivisione dunque comporta la capacità di riconoscere l'altro di ascoltarlo laici avvertita di incontro e di accoglienza
In questo contesto poi è evidente che la lettura la lettura è uno strumento indispensabile tetti avesse nel migliorare
Perché credo che leggere infatti da il potere di comprendere il mondo di difendersi dall'ingiustizie di perseguire i propri sogni
Per questo così importante che giovedì imparino ad amare i libri la lettura
Il terreno dissemina più troppi si era presentato sicuramente dalle scuole per questo che il Centro del libro e do lettura si accinge a organizzare la quarta edizione di liberiamoci una serie di giornate di lettura ad alta voce in tutte le scuole d'Italia
Siamo orgogliosi
Procedendo e stavo siamo orgogliosi del successo ottenuto fin qui del fatto che studente insegnanti abbiano risposto con tanta partecipazione entusiasmo perché leggera in fondo è innanzitutto un piacere
E la nostra speranza di riuscire a trasmettere questo messaggio alle nuove generazioni
Che rappresentano veramente il futuro
Sentiti cosa diceva a questo proposito Nino Caponnetto
Sapete tutti chiedo Polo ci sono di Rocco Chinnici che ha guidato il pool antimafia di Palermo la mafia diceva pene più la scuola della giustizia perché l'istruzione toglie la terna sotto i piedi alla cultura mafiosa
Solo la cultura può risvegliare le coscienze sono nel solo convinto tutti lo diciamo così ed è questa e così importante portano attraverso i libri nelle scuole e in mezzo alla strada civile
Concludo e voglio ricordarvi concludendo una piccolissima frase del grande italianista Ezio Raimondi
Che diceva
Sentivo per istinto che è il rapporto con il libro annullava le differenze di classe non c'erano più i poveri i signori ma uomini liberi che esplora con il possibile e attraverso il fantastico e la sua raffigurazione
Cercavano un senso più profondo e reale grazie
Grazie professore
Siamo un po'
Fuori dai tempi quindi chiedo agli ultimi due interlocutori di essere un po'più brevi mi dispiace adesso Alfredo bollo è lì dell'associazione Libera
Al freddo e il figlio di un maresciallo dei Carabinieri ucciso
Acuto i Calabria nel mille novecentottanta due
Adesso al freddo gira per liberare raccontare la sua esperienza e soprattutto la necessità della memoria prego
Sì innanzitutto buonasera
Devo ringraziare gli organizzatori e soprattutto la Regione Lazio che credo differentemente da altre regioni si è dotata anche a livello di istituzioni di
Diciamo di
Alcune strutture in grado di affrontare il tema
Delle mafie della criminalità organizzata non nascondendo la polvere sotto il tappeto come molto spesso è successo nel nostro Paese
Sicuramente Libera nasce da
Da
Da queste due stragi da queste
Due storie
Insieme alle storie di appunto dei loro
Dei loro agenti di scorta
A tal proposito vorrei insomma iniziare il mio intervento raccontando un aneddoto uno dei motivi per cui
Nasce libera spesso le rivoluzioni sono sì un portato di emozioni di riflessioni di indignazione sociale e civile
Però poi serve sempre quella scintilla che fa nascere il tutto bene
Molto spesso don Luigi racconta insomma come in realtà la necessità di
Di di creare libera di farla nascere come un qualcosa che
Avesse come come principio fondante quello della memoria di tutte le vittime
è nato da un credo fosse il secondo o anniversario della strage di di Capaci quando la mamma del caposcorta del giudice Falcone Carmela Montinaro una donna pugliese molto
Diretta lo tirò letteralmente per la giacchetta dicendogli però io non lo sapevo che mio figlio si chiamava scorta
E quindi
Segnalando con una battuta tutto quello che che c'era dietro fatto che in realtà quell'indignazione
Era un'indignazione che andava giustamente
Veicolata in quello che poi è diventato rendere entrato libera ma senza scordare che appunto sono con novecentocinquanta
I nomi che noi ogni ventuno marzo
Diciamo ed elenchiamo nelle varie piazze d'Italia perché sono novecentocinquanta le vittime innocenti delle delle mafie
è in realtà raccontarle tutte raccontare tutte queste storie vuol dire per noi ovviamente l'ha il potere della condivisione prima
C'era l'Assessore al municipio appunto che raccontava l'importanza della condivisione perché in realtà io lo dico sempre quando vado a parlare nelle scuole in situazioni come queste
Mio padre è stato ucciso l'ottantadue in un Paese a forte presenza di 'ndrangheta ancora adesso purtroppo
Io l'ho solo glielo il figlio si ero il figlio del maresciallo Borrelli
C'erano stati i funerali di Stato c'erano stati regali del Presidente Pertini però poi i la vita quotidiana purtroppo non è fatta
Data dalla presenza costante dello Stato che ovviamente non ci può essere fatta dalla presenza della società civile che in quel momento non c'era non era formata invece libera è stato per noi come se
Far girare nel ramo tante tessere girate dall'ATO dal dorso indistinguibili quasi con la paura di mostrarsi in realtà libera ci ha permesso di girarci raccontare le nostre storie comporre poi il mosaico di un'Italia che si vuole appunto liberare dalle
Dalle mafie a tal proposito siccome appunto la nostra è una storia fatta di memoria e di impegno ricordare che
Oggi ricordiamo i venticinque anni da quella
Da quella strage voglio solo
Ricordare due storie dolcissime bellissime di impegno legate a quell'evento quella di Walter e di cosina che era
A il poliziotto triestino che
Quel giorno non dovevano accompagnare il giudice Borsellino ma
Poiché il suo cambio era arrivato quella notte da Trieste ed era
Ed era quindi decisamente stanco dal dal viaggio appunto gli dissero che riposa di che ci vado io e come vanno i valori che era stata assegnata da pochissimi giorni da qualche settimana
Alla scorta del giudice
Che nonostante avesse avuto una una malattia aveva un certificato di malattia per cui in realtà poteva ancora rimanere in una Sardegna a punto decise di ritornare per fare
Per fare la scorta in un momento
Oggettivamente in cui tutti sapevano che quegli omini erano sotto sotto la spada di Damocle della della mafia e della violenza mafiosa
E di chi sa cos'altro perché ancora la verità la verità non ce l'abbiamo dicevo siccome memorie impegno vorrei ricordare che domani c'è la prima
Sicuramente ci sarà la sentenza sulla
A processo mondo di mezzo
Devo dire come familiare di vittima mia molto ferito in questi mesi in questi anni il sentire alcuni avvocati difensori che hanno detto che questo non era un processo di mafia perché non c'erano le vittime
Ed è una cosa che fa male perché in realtà vittime siamo tutti noi che siamo costretti a subire in qualche modo la violenza legata alla corruzione
Vittime per esempio sono molti di quei ragazzi che
Siccome fanno manovalanza di questi giri di dispacci soprattutto di di droga finiscono poi nel circuito della detenzione senza
Ma senza poi di uscirne veramente veramente ad uscire quindi devo dire che forse dovremmo riuscire anche ad ampliare questo concetto di
Dico sei è una vittima per questo noi riusciamo anche a
Ma cercava di parlare anche nelle nelle nelle carceri a tal proposito e veramente chiudo io vorrei salutare Gabriella sta Mazzoni che è una donna che ha fatto tantissimo per libera ad esso è
A garante detenuti al Comune di Roma a proposito
Della dell'importanza di
Di anche chi sta dall'altra parte perché se non si capisce appunto la corresponsabilità di fare dei percorsi
Di fuoriuscita anche per chi ha sbagliato non riusciamo a diventare una società più giusta e e più libera grazie
Grazie al freddo
Mi associo anche io al
Ai gli auguri per Gabriella stramba ce lo dica a meno di un mese fa è stata nominata garante dei detenuti del Comune di Roma allora l'ultimo intervento
Baldassarre fa vada ed un'altra vita precedente generale dei carabinieri comandante della legione della Lazio adesso è consigliere regionale del Presidente della Commissione
Criminalità e antimafia della Regione Lazio
Grazie
Una sera a tutti sono particolarmente lieto e orgoglioso di essere qui questa sera
E dato che ha fatto l'accenno dalla mia precedente vita professionale vorrei ricordare anche
Dall'inizio degli anni ottanta ho incontrato il giudice Borsellino quando io comandavo la compagnia di Trastevere cui era Marsala e noi avevamo tratto in arresto un personaggio particolare della Banda della Magliana
E Luis trovandosi a Roma è venuto a trovarci perché come dire erano
L'iniziale l'iniziale collegamento della criminalità romana con la criminalità mafiosa e quindi questo legame gli interessava
E ho avuto modo di conoscere un uomo un siciliano come lo era anche Falcone orgogliosamente siciliano coraggioso bravo competente deciso
E che era affascinante nel nel parlare e con tanto non pizzico ma con tanta anche fantasia che portava anche alla Alcamo un aspetto allegro del carattere
Che sotto certi aspetti ci accomunava anche non lo spirito della riscossa siciliana scusi chiedo scusa se
Dico questo termine ma nel senso che
Spesso
E mi è capitato quando ero più giovane quando ero ragazzo che magari
E Rixi però eri siciliano e in quel momento ti veniva un senso di
Di ribellione
E invece noi abbiamo avuto due magistrati siciliani orgogliosamente di esserlo coraggiosi che hanno perso la vita per affermare la legalità per affermare il diritto per affermare
La voglia di combattere e sradicare dalla terra siciliana anche da altre aree meridionale
Questo crimine odioso organizzato che ormai da
Oltre un secolo diciamo avvilisce
La Sicilia e il nostro meridione soprattutto avvilisce sotto l'aspetto
Economico e finanziario Roma un altro lato dalla mia attuale attività come Presidente della Commissione antimafia la del Lazio
Oggettivamente non vedi Hilla né la coppola storta né il fucile lo schioppo alle spalle
Però la realtà e Palese la realtà evidente via della vite stampante ONU via Veneto per non dire altro tipo vedi e si sente
La una che merita diversa una mafiosa mafiosità sotto l'aspetto economico cioè criminalità economica e ce n'è tanta
Combattiamo in maniera serrata
Combattiamo ascoltando intervenendo sollecitando
Diffondendo perché poi alla fine bisogna avere anche una considerare anche un aspetto
I nostri due
Comuni persone che sono state
Uccise dalla mafia non è stata una sconfitta dello Stato alla sino a quel momento c'è stato un senso di riscossione di riscossa un senso di
Rivalsa tante cose sono cambiate l'ha ricordato poco fa anche il magistrato che ha parlato
Tante cose sono cambiate compreso anche la dia la DDA la DNA insomma tutta una serie di reazione a catena che oggi
Consentono di combattere con più carte alla mano una criminalità dilagante che controlla il territorio che è presente ovunque che è difficile da sradicare anche dalla mentalità
Io voglio raccontare questo aspetto che spesso quando mi incontro con gli alunni e lui lo sa lo ricordo il termine mafioso in quando ero ragazzo in Sicilia
Veniva attribuito anche a qualcosa di bello
Per la ragazza e mafiosa e dire ha un aspetto mafioso fate una cosa bella
Bene adesso a distanza di tanti anni nell'estivo in generale diciamo del del dialetto non esiste più questo collegamento di mafioso è bello
E questo è dovuto
A quel senso di riscossa di ribellione che da quel momento tragico che ha visto tutti
Rimanere sbalorditi scoraggiati attoniti io mi trovavo a Genova e veramente sentivo il senso di smarrimento alla secondo al secondo attentato veramente incredibile
Ecco oggi con il perdurare con il e con o il coraggio di continuare di diffondere questo linguaggio antimafioso
Il mondo è cambiato attorno a noi quanto meno c'è più sensibilità oggi bisogna definire sociale e sradicare ancora di più
Quel terreno di quell'un mostro che favorisce lo sviluppo della criminalità ed alla Camera organizzata
Nessuno può pensare che la lotta alla criminalità è un compito esclusivo delle forze di polizia
No ognuno di noi ogni cittadino nell'ambiente dove lavora nell'ambiente dove esercita il suo diritto di cittadinanza deve intervenire deve diffondere devo due
Non è onesto solo quello che fa una sola volta si comportano esattamente onesto che si comporta senta in maniera onesta tutte le volte e quindi
Ricordava prima
Paghi il biglietto per salire sullo sul tram me lo devi pagare non cioè evitare di pagare laico
Cioè c'è questo aspetto sociale che
Ci impegna e ci vede veramente su quel fronte della diffusione della legalità e soprattutto nella sollecitazione nei confronti dei giovani
Di vedere questo aspetto legale questo aspetto della
Capacità di diffusa di diffondere e i principi morali onesta correttezza
E
Anche onore come previsto dalla nota Carta costituzionale come compito dei dipendenti dello Stato che lo devono svolgere anche con onore grazie
Grazie
Emanuela
E dico sin Agostino Catalano Callotta Daina Vincenzo di Muti Paolo Borsellino questa serate dedicate al lordo
E adesso voglio do l'ho fatto prima ma li ringrazio tantissimo Massimo Wertmüller
Riccardo Mei
Che con sarà Scola adesso ci leggeranno dei testi selezionati dal certa del
E dopo la lettura ad alta voce
Molti di di voi sono venuti per assistere al monologo di stare a scuola uno spettacolo io ho visto alcune parti sul web bellissimo una
Una donna una siciliana che ha scelto proprio dopo la strage di via D'Amelio di diventare poliziotta e adesso
Fa l'attrice a tempo perso ma ha vice questore del Ministero degli interni dell'interno quindi grazie a voi tutti adesso le lettere accalcava
Grazie grazie davvero
Sì