Presentazione del libro "Vivo per questo" di Amir Issaa (Editore Chiarelettere)

Allora Amir Amir un rapper però ora perché è qui per parlare di un sacco di cose principalmente
Per parlare del suo ultimo libro che è vivo per questo edito da Chiarelettere sia il mio ultimo e il mio primo libro quindi due libri in uno di lo acquista Arafat alla modica cifra di quindici euro idea comprarne ma credo che il primo è l'ultimo vere Grazia mi era buona serata dice grazie
Allora Amir c'è una diciamo c'è un periodo un po'complesso perché questo libro è è uscito in un momento di grande dibattito pubblico dibattito pubblico sullo ius soli
Questa legge che insomma facciamo così fatica a fare entrare non tanto nella testa e nella pratica delle persone ma facciamo fatica a fare entrare all'interno di
Del del nostro codice
E diciamo che lato evitare
Un po'alla rappresentazione plastica di queste difficoltà cioè di una doppia di difficoltà tu sei romano
Ai un padre egiziano una madre italiana e però al tempo stesso diciamo le classificazioni non solo la prima parte della tua storia bensì è la storia stessa
E e questo diciamo che è già molto importante perché quando si parla
Di seconda generazione di immigrati immigrazione migranti sono tutte parole che ho viabilità lì annuale italiani insomma sono tutte parole contribuiscono alla alla retorica complessiva ma mai voi alla sostanza ovvero che ci sono delle persone che nascono in Italia
Così come ENEA
è nato da un'altra parte ha messo le radici qua
Ed ecco ecco insomma c'è tutta questa complessità che tu cerchi di raccontare con vivo per questo che l'Autorità
Allora innanzitutto come chi è venuto in mente di cambiare registro e genere narrativo perché tu sei un rapper e e passare dalla parola
Cantata occorre padana alla parola scritta è diciamo tutta un'altra storia
Come è stato innanzitutto scrivere la tua storia perché poi c'è anche un libro duro intenso forte molto molto struggente Belluno alcuni passaggi
Allora per chi non lo sa anche su RAI ci sono tantissimi stili
Non tanti non lo conoscono come io non ero molto esperto sulla letteratura
Io sono un rap perché staffato sempre disparità Helen quindi sono vera perché fanno Freestyle deve perché parlano di di cose frivole io ho sempre raccontato storie
Cioè spesso le mie canzoni ho fatto dieci album ho scritto circa duecentocinquanta brani che potete trovare in rete
E ho sempre raccontato storie perché inizialmente in una fase della mia vita adolescenziale ho incontrato proprio questo genere musicale mi ha permesso proprio di devo dirlo anche di sfogarmi
Avevo una vita va particolarmente difficile mio padre detenuto tante storie che troverete nel libro e con il re sono riuscito a incanalare le quindi a raccontarle
Dopo tanti dischi tanti anni sentivo che questo e questo proprio questa forma narrativa iniziava star Mistretta volevo approfondire di più la mia storia ho sempre raccontata perché ascolta la mia musica il libro quando lo leggerà troverà tante cose che già conosce
Però veramente scrivere una canzone come intuito Douai quel tot di di caratteri devi essere bravo a sintetizzare avevo già negli anni scritto non delle canzoni ma dei racconti che facciamo parte della mia vita che avevo messo da parte
E pensavo prima o poi di pubblicarli quindi non avevo questa esigenza questa necessità mi ha cercato Chiarelettere
Avendo letto delle mie interviste mi hanno contattato e non ho proposto di fare questo libro che ho scritto in circa quattro mesi quattro cinque mesi riandando nei luoghi ritornando proprio nelle zone che frequentavo da da bambino
Quindi lo ius soli cioè le seconde generazioni ci sono ma c'è tantissimo Roma cioè tantissimo la cultura hip pop dove sono cresciuto io che luogo che mi ha accolto da quando ero bambino
Poi ritornando a quello che dicevamo prima dello ius soli delle seconde generazioni io fino al mio primo album che è uscito nel due mila sei con la Virgin non mi ero mai chiesto veramente siero di seconda generazione io lo dico nel libro l'ho raccontato in modo anche ironico
Quando mi hanno detto nella prima intervista mie come sentirsi di seconda generazione io sono tornato a casa sono entrato gli ho detto a mia madre alto mamma sono di seconda generazione
Che cosa spiega
E mia mamma c'è sia rimasta un po'così dice secco nel libro lo racconto seconda già sembrava di seconda mano dico nel libro già una cosa da scartare
In realtà chi nasce qui in Italia come me vive con i suoi amici e si vive la sua vita non si fa tutte queste domande se possiamo chiamarle crisi di identità me l'hanno fatto venire
I giornalisti voi è colpa vostra quando inizia da chiedermi come chi sente grato come mangi a casa allora mire veniamo a casa tua facciamo un una volta vogliamo fare un servizio che MTV
Allora veniamo a casa tua arriviamo mentre tu stai facendo colazione con tuo padre poi predica allora prego perché prego non sono musulmano sono andato a scuola dalle suore questa cosa lo spiegava anche un giornalista poco fa
Cioè dare per scontato che a mio Issan musulmano eh prima liberamente stupido e come pensare che è uno che sia Pasquale deve essere Napolitano
Veramente la stessa cosa cioè viviamo in un mondo nel due mila diciassette dove io devo ancora spiegare ogni volta che Amir Issa non equivale a Islam
Seconde generazioni non equivale a Islam
Io sono andata a scuola dalle suore cioè io facevo le preghiere in a scuola come tutti
Quindi mia mamma era cattolico ha avuto l'educazione cattolica quindi quando parlo di seconde generazioni parlo di questo parlo di seconde generazioni
Quando ci associamo il terrorismo i rifugiati cioè si fa un'operazione veramente dove si fa una confusione enorme
Ho scritto una canzone che ho dovuto scrivere in un momento della mia carriera che si chiama non sono un immigrato
Questo non vuol dire vergognarsi non mi vergogno di mio padre sono fiero di mio padre di tutto quello che ha fatto anche delle difficoltà che ha avuto di come ne è uscito in qualche modo
Ma io non ho dovuto lasciare il mio Paese capito questo il mio paese io sono nato qui
Spesso viaggio per fortuna per lavoro vado all'estero e quando vado sono stato in Giappone negli Stati Uniti nei collegi
Ha lavorato e per l'Istituto di cultura italiana vado e venti e rappresento l'Italia mi accolgono come un italiano quindi e sono fiero di questo il mio Paese ma tornare qui ogni volta starà specificare specificare non è piacevole
E tutt'oggi in questo periodo storico proprio in questo mese diciamo il libro uscito il primo giugno
In cui si sta parlando tanto dello ius soli continuo
Noi ogni giorno a discutere con persone che spesso non si documentano veramente sullo ius soli
Partono veramente una confusione enorme ma anche tanti utenti di internet chiamiamoli così che commentano sotto le mie interviste che pubblico scrivendo
Musulmano di merda torno al tuo paese senza aver letto quello che io ho detto
Veramente mi fa capire i pregiudizi agli stereotipi che ci sono
E sono e c'è un lavoro da fare con la cultura nelle scuole c'è un bel lavoro da fare lungo
Con le parole perché quello che dicevi prima insomma che il lessico giornalistico
Sminuisce Silvia in qualche modo distorce soprattutto perché in realtà le storie non riconosce perché paradossale spesso
Diciamo mi rendo conto di quanto voi
Alle volte questo lavoro è fatto di una sottile linea di demarcazione cioè da un lato ai la possibilità di entrare nella di una complessità di appassionarti eredità le storie alle mozioni e colori e sapori di tutto quanto il mondo e dall'altra parte lo puoi fare come l'impiegato postale quindi realtà come dicevamo prima anche Condino insomma stanno più
Ma io guardate chi parlo di cose che mi son successe proprio in questi giorni non proporre Centi vado ad Adnkronos l'altro ieri mi chiamano per fare una diretta Adnkronos laico sono andati in redazione è stato bellissimo divertente
Prima di entrare gli ho detto per favore non parliamo solo di ius soli non parliamo solo di immigrazione perché altrimenti il mio lavoro inutile cioè in un libro dove io di ius soli o messo tre pagine
Dove parlo tre b tre quattro pagine della mia storia c'è anche quello ma c'è tanto tanto altro purché lo avverto
Facciamo questa diretta bellissima divertente i commenti stranamente sotto la diretta e non positivi cosa che
Non mi succede sempre
Esco da Adnkronos pubblica il pezzo invece sul sito da tiene Kronos lì il titolo
Era
E immigrati non è un'invasione allora solo mettere quel titolo e pubblicare quello ha cambiato tutto quindi dopo il posto della diretta divertente carina simpatica c'era questo posto
Il tenore dei commenti è cambiato proprio radicalmente erano solamente offese offesa me a mia madre a mio padre a tutte
Cioè se le le le generazioni che fanno parte della mia famiglia quindi spesso mi sono reso conto soprattutto su internet le persone non leggono le interviste
Si fermano al titolo e questa cosa qua voi che fate questo lavoro lo sapete
è una responsabilità grande quella che avete in mano nel senso se io faccio un'intervista dove parlo e spiego che sono italiano e tutto quanto e il titolo è così è normale che va a provocare va a provocare delle persone che spesso sono purtroppo però non hanno studiato ignoranti non hanno voglia di leggere
E automaticamente riversa nei loro Dio sui social network
Parliamo anche di questo di questa legge che vogliono approvare mi interessa veramente matematica che mi riguarda
Ecco ritornando al libro si apre praticamente
In modo quasi cinematografico c'è una scena prima come viene scritto nella quarta di copertina
Ci sedute d'armi ha cantato sorella maggiore ci sono
Dei i poliziotti insieme l'ufficiale giudiziario che di notificano con mani piedi tutto quanto quello che c'è uno sfratto esecutivo
Ecco che c'è questa immagine di di di un bambino che che stringe
Le poche cose che che insomma riesce a portar via o attenere e scende in strada e e e da lì fondamentalmente un po'cambia tutto da dare diciamo da quell'immagine un po'cambia tutto
Tu diciamo possiamo dire che dalla strada non si è mai andato via poi perché la strada lei raccontata Lai la racconti in questo libro e e la e la vidi
Diciamo con la Duarte con con il tuo essere e e stare sulla strada è comunque difficile perché ti esplora tanto dispone il marciapiede è una storia diciamo tutta da raccontare
Allora il senso di questo libro immediatamente dalle prime pagine ci sembra
Come dire non solo la storia di Amir ma la storia di di tanti che si possono chiamare pure Francesco Fernando solo di cose
No ma Amir poi il nome questo ve lo devo dire il nome che ho deciso io
Perché mia mamma da quando ero nato due letto il libro eletto mi ha fatto chiamare Massimo quindi c'è stato un momento in cui io non non non ho capito più niente perché da piccolo mi hanno messo a mio all'anagrafe
Poi i primi anni di vita mia mamma per facilitarne i rapporti con gli altri a scuola perché era un momento storico diverso Massimo
Io mi sono sentito chiamare Massimo sempre tutt'oggi se io cammino per strada e Santo massimo mi giro automaticamente normale se per vent'anni della tua vita risentito chiamare così e ci sono miei amici ancora mia sorella mia sorella mi chiama Massimo
Mi fa strano volte
Quando ho avuto diciott'anni ho avuto la carta di identità ho letto Amir Issa e gli
Ho iniziato a riflettere su questa cosa ha parlato con mia mamma e poi ho deciso io
Intorno ai vent'anni c'è stato un momento in cui provo detto basta io sono Amir perché devo vergognarmi di questa cosa non mi devo vergognare di essere me stesso
Mio papà è venuto dal suo Paese ha incontrato mia mamma io sono il frutto della loro storia
E mi chiamo mia e mi sono in sala presentare come la mia questa cosa ha cambiato tutto
Ritornando al discorso che dicevo prima dei pregiudizi cioè mentre io ho fatto una scelta intorno ai vent'anni coraggiosa dove ho detto mi voglio chiamare Amir ad oggi se io mi fossi chiamato Massimo probabilmente come era il mio vecchio nome tanti problemi che mi capita di avere spesso moderatore
Ecco soprattutto cioè questo doppio diciamo binario su cui scorrere la tua vita perché da un lato tu lo racconti molto bene nel libro c'è all'interno della casa cioè il fatto che comunque alla fine per via della storia di nuova Vade del diciamo delle entrate delle uscite dal carcere della
Diciamo di tutto quanto quello che
In qualche modo si muoveva nelle loro vite
Diciamo tu avevi una dimensione casalinga quasi chiusa dove era difficile invitare amici era in cerca di fisiche
Fra delimitare con altre persone però poi c'era dall'altra parte la volontà da parte di tua madre
Che che che tu e tua sorella avesse una vita io non solo normale ma in qualche modo anche più dura rispetto agli altri c'è un'educazione ancora più stringente ma abbiamo in Consiglio si altro bambino
Mia madre ha bilanciato tutto quanto nel senso è un mio papà che aveva problemi com'era tossicodipendente
Entrava e usciva dal carcere l'ho visto poco diciamo nella mia vita purtroppo non l'ho frequentato molto
Ma mia mamma in tutto questo ha bilanciato tutto era molto se erano ci seguiva tantissimo poi ovviamente io a scuola non avevo voglia di andarci ho studiato poco trovato la mia strada nell'arte nella creatività
Ho un figlio e lo mando a scuola lo bastone non va a scuola però devo dire sì che mia mamma è stata lei noi diciamo che la mia storia mia mamma
Non ho mai accusato mio padre gli ho sempre voluto bene ma l'eroe mia mamma a
Questo è vero
è vero comunque sì la vergogna che si prova da bambini hanno da adolescenti quando vivi in una casa piccola dove sai che ci può essere dopo avere che s'addormentano momento all'altro davanti ad amici cioè
La vergogna quindi la vergogna è qualcosa che mi ha accompagnato per tanti anni nella mia vita
Io ho iniziato a parlare di queste cose già da adulto intorno ai venticinque anni ora no trentotto la prima volta che sono entrato a Rebibbia dentro al carcere non ci sono entrato da detenuto non ci sono entrato da familiare
Cosa che facevo prima ma ci sono entrato come volontario per fare un concerto
Gli ho iniziato a tornare spesso dentro al carcere come volontario
Io inizio a trovare il coraggio per raccontare questa cosa con una canzone perché per me il rapper la musica mi hanno aiutato davvero
A ad Alda raccontare al mondo Kjaerum perché non lo raccontavo a scuola io dicevo che mio padre non c'era mai
Quando mi chiedevano di venire a giocare trovo sempre scuse per non farli venire a casa alle una vita parallela che nascondevo e questo succeda tantissimi ragazzi tantissimi infatti spesso quando vado nelle scuole
Una delle cose che mi piace raccontare di ritrovata il coraggio di raccontare delle difficoltà che avete
Hai vostri amici agli insegnanti troverete sempre qualcuno pronto ad ascoltarvi ad aiutarvi ma non tenete dentro queste cose perché prima poi faranno male
Io non ho avuto sempre dei periodi facile o dei periodi in cui avevo del del disagio dentro stavo male
Polo sfogavo a modo mio e sono stato fortunato devo dire perché con l'arte la creatività la cultura i Pop sicuramente la meglio uscire di notte andare a fare un graffito su un treno che è una cosa illegale so che è illegale ma in quel modo io avevo trovato la mia strada
Meglio far quello che andare magari a picchiare persone per strada senza motivo come fanno anche altri quindi un R nella musica nell'arte ho trovato il modo per incanalare per sfogare e per trasformare tutto quello che avevo dentro in qualcosa di di buono qua perché la mia musica quando raccontato mai detto come libero
Raccontando la storia di altri l'ho fatto sempre in musica
Me ne sono accorto quando mi arrivavano dei messaggi dei ragazzi e mi dicevano ho trovato il coraggio perché ha una sua canzone mia mi ha dato speranza mi ha dato forza
E quindi mi sono reso conto vorrà contato una generazione una generazione di ragazzi come me e ho continuato a farlo anche con il libro
Grazie
Ecco penso che è un po'la conclusione c'è una cosa che a me è piaciuta molto all'interno del libro perché spieghi il tema della pace della paternità in modo secondo me è bellissimo
Ovvero c'è il fatto che ovviamente merito si percepisce questa forte assenza di tuo padre
E però un certo punto cioè la totale e incondizionata assuefazione poi a tuo figlio e al ruolo di padre nel terzo e c'è questa roba di cui abbiamo già discusso dice io da padre sono riuscito a fare
Più cose di gente che magari ci ha quarant'anni e non riesce a diciamo ma a sfondare o ad essere felice nelle proprie cosa le proprie dimensioni ecco comunque questa secondo me per esempio
è un pensiero veramente forte e totalmente in controtendenza perché oggi diciamo tutto quanto quello chi è impegno che forza che
Diciamo legame in qualche modo viene cestinato come o eccessivamente complesso sa quello che trovo invece
Negato storia è proprio il punto un altro punto di svolta uno dei tanti enti di svolta che ci sono altri è un mio punto fermo vent'anni a ventuno anni a venti ho conosciuto una ragazza di Trastevere
Di una famiglia borghese di religione ebraica quell'immaginate che io venivo dalla mia famiglia Romeo papà musulmano mia mamma cattolica
Non battezzato perché non sono stato battezzato sono andato a scuola dalle suore la mia educazione sarà cattolica incontro una ragazza di una famiglia ebraica quindi vado a casa sua
Mi innamoro di lei il Papa un personaggio pazzesco veramente
Morto da un anno ma è stato il mio secondo papà Lucio Della Seta uno psicanalista scritto tre quattro libri comunque
E questa sarà una storia bellissima perché quando ho incontrato lei mi sentivo in difficoltà all'inizio ma una cosa
Bella difficile particolare stava proprio dietro il carcere dove stava mio padre cioè io uscivo da casa sua senza dirglielo lei perché ancora non le ho raccontato e andava a trovare mio padre che stava Regina Coeli
Lei abitava largo Cristina di Svezia che prende l'Orto botanico di Roma quindi proprio a
Trecento circa quattrocento metri dal carcere
Quindi stavo lì però devo dire che mi hanno anche loro insegnato tanto io avevo dei pregiudizi per esempio che tutti quelli più se lo devo dire tutti volevano i soldi erano di stronzo
Perché son cresciuto con dei miei amici in periferia con la rabbia con il disagio vedevamo le persone ricche ci stavano antipatica
Ci stavano antipatiche quindi da loro imparato tantissimo imparato non giudicare
A non giudicare più ho imparato veramente che ci sono persone buone anche che hanno tantissimi soldi e ci sono tante persone anche negative che abitano a Tor Bella Monaca non è detto
Che c'è ci sono delle squadre buoni e cattivi
Quello e poi la nascita di mio figlio
A ventun anni avere un figlio in un momento in cui cercavo di emergere con la musica avevo capito che il rapper ha l'unico modo che avevo
Anche per campare per per proprio guadagnare dei soldi perché non avevo studiato i lavori che facevo comunque non lavori che trovavo quindi fa ho fatto il lavapiatti ho fatto il pony express ho fatto l'aiuto manovale ho fatto di tutto
Tutto quello che mi capitava ma quando mi hanno dato le mie prime cento mila lire per un concerto detta spetta questa è una cosa che devo fare devo seguire
Ho iniziato nel momento in cui è nato mio figlio tutti i miei amici devo dire pochi ma per un paio mi hanno incoraggiato
La maggior parte mi dicevano ma lascia perdere cioè stai facendo qualcosa che ostacolo era la tua vita che non non avrei più il tempo di fare quello che facciamo noi
Allora io rispetto a loro nel giro di qualche anno ho pubblicato dischi ho fatto Turra e tanti dei miei amici che mi dicevano di lasciar perdere stanno ancora
Li Albareto a parlare tra di loro è cosa del genere
Quindi mio figlio è stata la forza
E ancora la mia forza veramente uno stimolo grande per andare avanti per fare quello che purtroppo mio papà non è riuscito a fare per lasciare all'UI
Qualcosa di di portante che sarà la mia testimonianza non parlo di soldi di eredità però la mia testimonianza la cosa più bella ve lo devo dire che a mio figlio ha letto il libro
Se l'è letto mi ha detto mentre lo leggevo in metro minimi comuni Evo non riuscivo a leggerlo essa è una cosa bellissima a diciassette anni quindi ormai all'età anche per leggere certe cose capirle comprenderle e quindi a essere una grandissima soddisfazione
E hai fatto un doppio regala rottura che l'altro figlio perché poi trovare un padre che si mette a nudo è cosa difficile forse il problema
Che è che ci siamo zii allora all'inizio di somme le canzoni dico una si chiama cinque del mattino una siano inossidabile dove io racconto proprio l'episodio di mio padre che vengono a prenderlo e lo portano via
Quindi insomma forte io non volevo farle ascoltare a mio figlio una volta vado a fare un concerto
Alla festa dell'Unità Terme di Caracalla qualche anno fa vado a cantare e mi trovo davanti al palco mio figlio con i suoi amici
Kabila Garbatella quindi non stava lontano e mentre cantavano agire cantava tutte le mie canzoni cosa che non sapevo perché lui in casa non ha mai voluto ascoltare nel sempre snobbato
Bene ha fatto anche bene perché in quel momento il suo ruolo era quello quindi non è un mio fan
Però in quel momento ho capito che invece l'utero Babi mente da solo se era già ascoltate da sapeva tutto
Se
Allora come avete visto vivo per questo è tante cose quindi insomma se avrete la fortuna come avuto io di leggerlo sicuramente ne uscirete veramente arricchiti
E potete anche vedere un pezzo della realtà circostante un pezzo del dibattito pubblico modo anche differente quindi grazie a vivere grazie per avermi invitato ovvero questa
Grazie
Per vivo per questo io lascio il palco a Graziano Lanzi rei