Futuro Periferie - La cultura rigenera

è vero quindi che c'era bisogno di fare un punto su questa questione delle periferie italiane
E Laid era programmata della giornata è se rapidissimo quindi
Chiedo scusa in anticipo a tutti coloro i quali faremo segno di rimanere nei tempi perché
I curatori saranno molto intransigenti su questo punto ma d'altra parte per far parlare tutti e avere una pluralità di contributi è veramente necessario essere un po'severi
Allora io saluto e ringrazio le istituzioni che hanno voluto portare porteranno il loro saluto istituzionale alla manifestazione
L'architetto Anna Maria pur con Uto che assessore alla Regione Puglia ma è nella sua veste di rappresentante della Conferenza delle Regioni
Poi l'amico Michele Civita che è l'assessore all'urbanistica della Regione Lazio quindi per la Regione
Il vice Sindaco e Assessore alla cultura Luca Bergamo per il Comune di Roma e il dottor Luigi Fiorentino che il vice Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Leggerete sul programma un'assenza dell'onorevole Morassut in qualità di vicepresidente della Commissione di inchiesta sulle periferie che lavora alla Camera
Ma come sapete oggi c'è la votazione alla Camera per la legge elettorale quindi
C'è stata una precettazione direi di tutti i deputati per questa votazione vi dirò solo che la Commissione parlamentare che si è dotata di un gruppo di consulenti dei quali io mi onoro di far parte
Sa lavorando per la redazione di un rapporto istituzionale che compatibilmente con i tempi dei durata della legislatura verrà portato all'attenzione della della Camera dei deputati speriamo comunque che anche qualora questo lavoro non fosse completata nel suo insieme diventerà un work in progress e quindi di proseguire con nella prossima legislatura
Bene mi fermo e do subito la parola alla dottoressa Anna Maria pur cornuto grazie
Grazie
Buongiorno a tutti a me e l'onore di introdurre questa questa giornata sono
Molto orgogliosa di rappresentare proprio la Conferenza delle Regioni qui con voi oltre che la mia regione la Puglia anche perché oltre a essere l'assessore all'urbanistica
Il anni io lavoro per trent'anni è stata la direzione di uffici tecnici compreso sedici anni e l'urbanistica del Comune di Bari quindi la la rigenerazione lo praticata sul serio e ne sono una convinta SerT trincee
E e soprattutto ritengo che sia fondamentale il concetto di partire dalla cultura secondo me la riqualificazione di un territorio avviene partendo dalla cultura e dalle infrastrutture
Per i motivi che potete ben immaginare e ho avuto anche il grande privilegio di essere componente della delegazione italiana come rappresentante delle Regioni ancora una volta
Alla Conferenza mondiale habitat tre acchito a ottobre e di lei il concetto della della la sottoscrizione della dichiarazioni di Quito
Ha comportato appunto alla scali scrittura della nuova agenda urbana introducendo una serie di di concetti che sono comunque presenti
In tutti i nostri principi sia della Unione europea sia dell'agenda e italiana
E quello che mi ha sorpreso che nonostante
I discorsi a Quito fossero su
Tutta un'altra scala stiamo parlando di una fortissima presenza
Del Sudamerica della dell'Africa e dell'Asia avessero introdotto anche loro nei principi anzi addirittura già dal preambolo della Dichiarazione
E la cultura come valore economico di sviluppo
Quindi l'avevo l'avevo proprio sottolineato questo aspetto perché rispetto a problematiche tanto più grandi rispetto a una prospettiva di sviluppo della città e norme
Con ormai più della metà dei cittadini del mondo sono ricadono nelle città
E le città producono il settanta per cento del PIL
E il settanta per cento delle emissioni
Di di gas quindi lecita sono un grosso problema ed è un grosso problema quello di questa espansione delle periferie
La nuova agenda urbana Ari a conclamato il diritto alla città anche questo è estremamente preoccupante perché significa in me immaginare questa forza tre centripeta
Esercitata in questi territori dove non c'è niente
Ma noi abbiamo altre situazioni abbiamo un'area un'altra realtà una diffusione culturale
è una diffusione storicamente centri medi e piccoli che merita anche una grande attenzione proprio per arginare il fenomeno delle periferie
Infatti io accolto con grandissimo piacere
E la la la proprio la il provvedimento del ministro Franceschini dicembre
Che ha costituito il due mila diciassette come l'anno dei borghi italiani con una grande attenzione i piccoli
è io ritengo che oltre alla rigenerazione l'altra faccia della rigenerazione delle periferie sia la riqualificazione i territori
Evitando che nel caso italiano così il ricco sul territorio e con un un a urbanizzazione diffusa
Evitando che si crei no ulteriori periferie
Quindi è giusto rigenerare attraverso la cultura come questo polo che diventerà certamente un polo della creatività e sarà estremamente attrattivo e di qualificante sul territorio
Ed è giusto perché
Bisogna ridare un'identità ai quartieri anonimi delle periferie
Ma è giusto anche mantenere d'identità e i valori culturali di chi non vorrebbe andare alle periferie se non ne fosse NN fosse assolutamente costretto
Quindi e dobbiamo lavorare su tutti e due i temi ma la cultura è sempre centrale perché la cultura
è
Certamente la storia del popolo un'altra cosa che ho apprezzato moltissimo delle attività del ministero
E che unisce mio binomio cultura infrastrutture e grande progetto dell'Appia Antica
Che peraltro ha un notevole trattorie interesse proprio in Puglia tra Taranto e Brindisi zone per noi cruciali nello sviluppo e nella riqualificazione
Anche i fini della sostenibilità
Ambientale sociale e e culturale grazie
Grazie all'assessore Coccoluto vedo che i temi sono perfettamente in linea con quello che ne tratteremo oggi e quindi questo mi fa molto dicere in cinque minuti assunte già ATO
Presidente tutte quante il contributo che avremo nelle sessioni grazie davvero passo la parola all'Assessore Michele Civita Regione Lazio
Sì grazie grazie dell'invito grazie di averci fatto conoscere questa bella locali Sean
Che tutti ci auguriamo possa diventare
Un laboratorio utile per tutta l'Italia un laboratorio di creatività come voi dite certo già al vostro il lavoro che di fatto in questi giorni un lavoro molto molto bello quindi
Questo ci consente di poter di poter di poterci ragionare senza
Fare saluti istituzionali rituali il tema delle periferie un tema centrale
Per affrontare i nodi e i problemi
Di questi anni
Siamo tutti consapevoli che la crisi economica che fatichiamo ad affrontare indi in Europa in Italia a
Il suo cuore sono proprio le città e dentro le città
Sono aumentate le disuguaglianze questo sempre più un problema che le istituzioni e la politica devi affrontare
E le disuguaglianze a nome impatto le distanze tra il centro e la periferia certo anche il centro i suoi problemi
Ma le periferie sono i luoghi in cui vivono i cittadini per questo perché sono stati investiti da processi molto ampi
è importante intervenire in modo
Unitario e sicuramente per l'Italia per il nostro Paese e per la nostra città
La cultura le uno degli elementi più importanti quindi il convegno c'entra proprio il tema
C'entra il tema sia in modo simbolico per cui appunto il posto in cui stiamo per il progetto che presentate ma cento al problema peius futuro
Per il modo come noi in futuro vogliamo dobbiamo affrontare questi grandi temi noi adesso è un caso
Lunedì inizieremo la discussione in Consiglio regionale su una legge urbanistica
Che dica che danno nuovi strumenti e i Comuni e ai cittadini per intervenire per ovvi generate riqualificare e rinnovare certo il patrimonio edilizio esistente
è una misura che tende a
Limitare il consumo di suolo
E che
Indirizza all'attività della nostra collettività verso la città già costruita verso il territorio già urbanizzato
Ovviamente non lo facciamo per aumentare i vari strumenti e i Comuni e i cittadini per l'adeguamento antisismico conci possiamo ricordare di questi problemi solo quando ci sono i terremoti
Ma deve essere anche questa una parte organica delle nostre politiche per l'efficientamento energetico
Le case producono più CO due di quante ne producono le macchine noi siamo in ritardo come sistema Italia
Per aumentare i servizi e per fare in modo che soprattutto nei grandi quartieri periferici
Ci si avvii una politica di riqualificazione che aumenti serio vizi perché i servizi danno la qualità urbana
Sono un elemento di civiltà che dalla qualità urbana però tutte queste norme sono astratte se poi non sono calate nella realtà
E sa che non sono anche figlie di un'iniziativa di promozione sociale e culturale di promozione di nuova occupazione
E torno e la cultura l'elemento fondante di questo aspetto che può allegare
Questi ragionamenti e questi obiettivi che sono ambiziosi ma sono gli obiettivi
Su cui io credo le istituzioni e la politica scommette deve scommettere per il futuro per riconquistare una sua credibilità quindi in bocca al lupo per il lavoro e brava Federica davvero organizzato tutto ciò color
Grazie
Naturalmente perché ringrazio Michele il merito e di tutto lo staff della Direzione generale che ha lavorato per un anno per questo convegno e dei curatori ma poi veri presenterò nel corso del mio breve intervento
Chiedo alla regia se siamo pronti per mandare il contributo del di Mattia Palazzi nella sua qualità d'il responsabile della cultura di ANCI e sindaco di Mantova che non è potuto arrivare ma ci ha mandato una suo saluto
Un giorno tutte a tutti grazie verrà l'occasione limitate di poter anche secondaria presente fisicamente di poter dare un contributo e un saluto a nome dell'ANCI
Saluto naturalmente tutti i relatori gli ospiti rappresentanti delle istituzioni autorità progetti naturalmente il presidente Gentiloni ministro Franceschini e il Ministro Pinotti
Grazie davvero perché questo importante convegno è un convegno
Quando si può ripartire
Ripartire dopo un lavoro importante che è stato fatto subito riferire
Pertanto che il Governo il Governo Renzi Governo Gentiloni sta portando avanti bando che a Roma permesso molte città che permetteranno implicita di ricucire sparsi delle proprie città ma è importante l'approccio culturale attorno al tema delle periferie perché non è semplicemente due una sfida per tutti i Comuni io sono convinto che da questo dipenderà il futuro delle nostre città e processi tra generazioni banda come riusciamo a ricostruire un mix
Funzionale molte delle nostre città delle nostre periferie grandi o piccoli
Ma significa anche rimettere al centro una sfida tutta politica che dal basso dai Comuni dei soggetti del territorio arriva anche determinare le politiche nazionali
Non vi è dubbio infatti che
Necessità oggi non è semplicemente tra virgolette quella di mettere mano all'urbanistica alle tante porzioni di territorio che non sono tra loro connesse che sono magari
Filippini lottizzazioni degli anni Ottanta e Novanta finite poi nel pieno della crisi oggi abbandonate significa in realtà rimborsi al centro il tema dei cittadini e dell'abitare
Ridando all'abitare una funzione diverso che quella dell'erogazione delle connessioni con la possibilità di riappropriarsi
Di porzioni di citato il territorio è una definizione della possibilità di esprimersi ricostruire
Economia Attività culturali
Imprese culturali mobilità diverso mobilitato Terna attorno al tema della vegetazione con un approccio diverso l'approccio che
Convegno che veniva organizzato e ben presente
Io credo che noi possiamo davvero ricostruirli sette insieme economia la possibilità di riprodurre anche innovazione
Ma anche una nuova governance territoriale
Esperienza che sto facendo nella mia città Mantova c'è molto di queste necessità di ricucire il centro leggo quartieri più periferici ma di evitare
Centralità allochi urbane che sono privi oggi di servizi
Che non sono attrattivi e al tempo stesso sparsi in un
Non utilizzati sparsi molto spesso sono anche insicuri sono luoghi di degrado sull'obiettivo sicurezza
L'intervento quindi è un ragionamento sulle periferie oggi riguarda recita riguarda l'Italia ma riguarda tutta l'Europa perché attorno alla rigenerazione attorno alla possibilità di riportare la vita
La vita e l'organizzazione la comunità nel recupero di spazio bancario aperta c'è molto a che fare con la sicurezza come il protagonismo dei cittadini e tutti lo sappiamo che quando
I nostri ci e lui si sente morti insicuri protagonisti processo cresce anche il valore stesso su quelle aree cresce la possibilità di costruire interventi che sono in grado anche dell'impopolare gare stesse
Anni ad esempio la città che molti periferia bisogno di giovani ha bisogno di riportarci le nuove opzioni riportarci organismo e ci sono spazi inutilizzati
Ci sarebbero perfetti per ospitare attività precedente
Però riuscire
Coinvolge anche nuove energie
Il lavoro che qui oggi inquinante inconveniente avevamo svolto un lavoro che parla di questo e di molto altro parlo anche dell'economia parla anche
La necessità di appropriata di darci pro strumenti nuovi
E questo è l'ultimo punto sul quale vorrei venire abbiamo necessità che come ANCI l'avremmo molte lo dobbiamo fare naturalmente nel rapporto com'conto con il Ministero e con il Governo dobbiamo lavorare molto anche per capire quali sono gli strumenti strumenti amministrativi le risorse
La possibilità anche di formare riuscire a darci quelle figure che c'è ancora oggi per gestire progetti complesse a costruire alleanze territoriale che sia in grado di dare valore a progetti di sviluppo
Il gruppo stiamo parlando del nostro territorio e la qualità della vita che da questo può dipendere per molti cittadini ma anche della possibilità dell'innovazione novazione ne ha
Pensare il nostro territorio nell'intervenire anche da un punto di vista edilizio nel riappropriare però arrecherebbe ok troppi territorio sono state
Occupa sono state in qualche modo mangiato negli scorsi anni
E quindi è davvero un processo una sfida politica molto molto rilevante ANCI cioè
Idee pianola contati dare una mano di contribuire piene forte
E non c'è alcun dubbio che questo lavoro che tutti i Comuni italiani
Chiedono che il pacifismo infatti fatti in questi anni scomparso il
Importanti con contributo di oggi si può fare ancora di più grazie e buon lavoro
Grazie per il contributo del sindaco di Mantova e il responsabile la cultura di ANCI passo adesso la parola alla vice Sindaco del Comune di Roma Luca Verdun Assessore alla cultura
Grazie mille
Intanto benvenuti a Roma sto
E benvenuti aceri mentre
I Comuni
Che in più a mio giudizio
Un luogo su cui è possibile fare una sperimentazione interessante
Ne ho parlato con col ministro quando ci siamo incontrati
E su questo confermo la disponibilità
Dell'amministrazione capitolina lavorare perché questo si trasformi in un poco culturale
Suggerisco anche
Guardando a questo oggetto
Di guardare a ciò che ha intorno
E in particolare al confine questa bellissima esperienza che si chiama mamma
Chi non è di Roma non la conosce gli attacchi stanno Yorker la conosce
Chissà Berlino la conosce chiesta Londra la conosce il nome dell'Italia un po'meno si tratta della
L'esperienza che nasce da
Da un'occupazione
Più spazio privato da parte di comunità di migranti su cui intervengono degli artisti a protezione diciamo dell'occupazione qualche modo dopodiché si trasforma
Probabilmente nel più importante museo di arte vivente che c'è in Italia e che apra una caratteristica fondamentale secondo me
Deve far parte delle riflessioni su cui
Anzi
Si svilupperanno e cioè
Privi cioè
Un grandissimo museo
All'interno di cui abitano delle persone
Per l'interpretazione della funzione museale che è totalmente diversa da quella che noi siamo abituati a conoscere
E nel momento in cui noi cerchiamo di unire cioè riconoscere il valore della partecipazione culturale complemento di ricostruzione della trama sociale quindi la qualità della vita
Anche questo tipo di riflessioni che riguardano non solo no gli oggetti ma come questi oggetti vengono vissuti con le sua relazione stabiliscono con chi è intorno
Va fatto deve diventare elemento strutturante le discussioni
Io pirata avrei piacere di rimanere qua tutta la giornata perché la materia come dire chi mi conosce l'interessata da tempo
Ahimè
Nel fatto positivo di avete Roma per la prima volta
Un assessore alla cultura che fa il vice Sindaco che simbolicamente è importante però si porta appresso alcuni difetti del fatto che poi l'Assessore avuto a che fare anche il vicesindaco
E questo di diciamo sottrae una o no la quota di tempo da dedicare attività che
Più ritiene non pertinente il proprio compito per cui alla fine di questa
Sessione ahimè
Andrò via credo insieme anche a Michele che oppure Myanmar altrove però
Augurando buon lavoro volevo consegnare una
C'è un breve uno spunto se possibile
Io credo che
In questa discussione
Viene
è matura
Fondamentale
Vorrei che non fosse limitata
Al concetto di periferia
Perché
La cultura rigenera
Rigenera capitale sociale rigenera relazioni umane rigenera qualità della vita è questo
Fa parte
Di un
Fondamentale diritto
Che fu riconosciuto con la dichiarazione alzava i diritti umani che carta scritta in un momento delicato della storia umana del probabilmente l'insieme di ritiro degli individui o diventa della collettività
Più articolato ricco che noi abbiamo prodotto
All'articolo ventisette
Dove si dice che ciascuno ha diritto di godere dell'arte
E dei benefici dei progressi della scienza
Quell'articolo sta lì perché quella cosa lì parla di emancipazione umana
Non parla di economia non parla parla dell'emancipazione umana cioè del diritto di ciascuna
Persona
Di essere pienamente cittadino
E anche accedere no in modo uguale
Ai benefici del progresso che ne siamo stati capaci di costruire
Perché secondo me oggi
Questo è così importante e questo peraltro è l'elemento fondamentale a cui si ispira all'azione dell'amministrazione capitolina in questo momento
Così inviti però per capirsi aiuta forse anche a leggere number le scelte sul perché abbia fatto e che vadano in certo modo piuttosto che altro
Perché la descrizione che noi abbiamo
Nostro tempo adesso concludo brevemente però
Dopo
Insomma dopo Lehman Brothers il racconto è questa è la più grande crisi della storia dopo il ventinove anzi e ancora più grande
Dopodiché l'anno prossimo la risolviamo CUP ritornando al
Modello no insomma socio economico al contratto sociale che abbassato nostro produzione di beni e servizi
Che preesisteva ora a parte due dettagli uno che
Diciamo presentino è finita la seconda guerra mondiale quindi insomma c'è stato passaggio
Secondo è che la parte del mondo in cui non rinviamo cioè questa di di cui stiamo discutendo e per cui io ritengo che quello che essi
Sul ragionamento semplifica e che la zona più critica no lo si estende a tutta la società non solo qui pensate a Parigi o a Londra
è che poiché
La struttura diciamo la demografia che su cui non abbiamo posto in Uefa non esiste più poiché la parte del mondo in cui siamo non è più quella che ha determinato
L'orientamento del resto del mondo poiché esistono dei poteri più grandi degli Stati e quindi la capacità degli Stati in quanto tali regolare
No le condizioni delle attività economiche e civili per ridotta noi stiamo vivendo in questa parte del mondo un periodo che va descritto come una transizione sono è la fine di cinquecento anni di storia
Non è più l'Occidente questo Occidente che deciderà fra il resto del mondo
Dunque la sfida che noi abbiamo davanti non è semplicemente quella di riguadagnare competitività di produrre no ricchezze consuma di capire come una società
Che è fatta prevalentemente di persone sarà fatta prevalentemente di persone che non sono inserite nei processi produttivi e che non possiamo considerare i cittadini sono in misura in cui consumano
Perché così su questo significa avere una no una società in cui la maggioranza delle persone sono fuori dall'età produttiva e non possiamo risolvere problema aumentando la popolazione perché nel pianeta ce n'è troppa
Noi
Possiamo con compensare fenomeni stiamo andando in quella direzione l'abbiamo che abbisogna di capire no come funziona la costruzione di una trama civile nociva che sarà fatta così non oggi non domani fra vent'anni trent'anni
La
Parte in questi in questo momento l'azione dell'una frammentazione norma se guardate i dati dell'eurobarometro è accettabile vedete come nelle nostre città in particolare il livello di fiducia dei cittadini in una e l'altro crolla
Allora la partecipazione alla vita culturale
Nel momento in cui diventa una esperienza di relazioni umane e per questo è importante che si accessibili a tutti e che si è fatta con modalità che consentono a ciascuno di entrare quindi abbatta barriera nessun problema gesso re partecipazione attiva
è probabilmente l'elemento primario
Insieme a quelli strutturali di cui no parla di chiedere se non ci sono quelli quest'altro non si può fare masse con quelli solo questo non non regge è l'elemento primario per la ricostruzione
Di relazioni all'interno non si sa che sono alla base di un Sviluppo Sicilia di un nuovo contratto sociale ora il tema di cui si parla qui oggi
Secondo me a interamente questa complessità interamente questa sfida e vere
Essere
Tema centrale di governo di tutti i livelli di Governo del Paese chiudo dicendo solo una cosa la ragione per cui io
Ho più volte proposto
A ministro Franceschini di costituire un l'organismo unitario integrato di governo del patrimonio culturale della città univoche acconto su tutto il territorio che contiene no che qui insieme al Comune e il Governo
Perché solo attraverso una strategia di carattere unitario coordinata noi l'utilizzo del patrimonio culturale di questa città che è immenso
Lo possiamo mettere a servizio dello sviluppo del Paese
Questa è a mio giudizio la condizione diceva il il Sindaco
Palazzi prima strumenti
Questi strumenti cioè gli strumenti che consentono lo sviluppo di strategie unitaria che investono grandi territori in modo coordinato è fondamentale fondamentale nel rapporto no tra lo Stato agli enti locali non ce n'è uno che può prevalere sull'altro
Noi siamo disponibili io vi amo davvero buon lavoro mi scuso da lunghezza ma visto che la materia mi interessa volevo insomma essere un po'meno istituzionale grazie organizzato
Ringraziamo il
Il vicesindaco Luca Bergamo per il contributo e allora assicuriamo sappiamo quanta integrato l'approccio col quale bisogna affrontare il tema della rigenerazione urbana
E anche tutti i temi che lui ha trattato vedrete che sono i temi che usciranno dal convegno compreso quello delle politiche abitative le pubbliche amministrazioni per
Ampliare l'ascolto diciamo proveniente dalla base
Ecco cedo adesso la parola al vice segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri dottor Luigi Fiorentino
Grazie buongiorno a tutti grazie all'architetto Calloni per l'invito che ha fatto la Presidenza del Consiglio di partecipare
A questo importantissimo evento anch'io come i relatori i rappresentanti istituzionali che mi hanno preceduto
Non voglio fare un intervento diciamo rituale come ha detto Michele Civita voglio fare
Un intervento invece di sostanza
Basandomi i portando qui a conoscenza di questo pubblico molto qualificato quello che la Presidenza del Consiglio il Governo centrale ma non solo insieme qui in una logica molti di lo come diceva il vicesindaco adesso con tutti i livelli di governo stiamo lavorando al famoso programma periferie vorrei approfittare diciamo di questa platea per dire qualcosa
Innanzitutto il programma periferie è un importante programma culturale quindi questo è il primo aspetto
Che sia un importante programma culturale basta pensare diciamo a come il concetto stesso di periferie nel corso degli anni si è evoluto come è cambiato io vorrei qui citare brevemente
Tre
Che importanti personalità della cultura
Che hanno parlato in vario modo di periferie iniziando da Pasolini la religione del mio tempo Pasolini voi sapete vi deve a Ponte Mammolo a Rebibbia dove c'è oggi la metropolitana e il termine terminal della linea B della metropolitana
Viveva lì e lui del periodo in cui si trasferì andava a Ciampino per lavorare sostanzialmente mi aveva scritto in questa raccolta poetica la religione del mio tempo
Che cosa diceva della periferia
Qui da periferia tagliata in lotti tutti uguali assorbiti dal sole troppo caldo tra cave abbandonate rotti gli argini tuguri fabbrichetta ecco questa era la periferia che in quegli anni vedeva Pasolini
Ma più recentemente Baumann fiducia paura della città il volume del due mila cinque
Ci parla di periferie come di trincee fortificate il bunker destinati a separare tenere lontani gli estranei parlando loro l'accesso stanno diventando rapidamente uno dei tratti più visibili delle città contemporanee
Ancora più recentemente un antropologo francese che tutti voi conoscete Marc Augé
Prima in un articolo in un'intervista sulla su vita e più recentemente in occasione del Festival del libro a Torino in un'intervista sulla stampa
A
In realtà o diciamo elaborato un concetto di periferia molto interessante perché dice che la parola per i sei via assenso solo in relazione all'idea di centro noi associamo la parola le immagini della miseria e delle difficoltà urbane
Ma la mettiamo quasi sempre alcuno al plurale
Quasi a rendere conto del fatto che in questo modo si designa il tessuto urbano come sei per dirlo al contrario di Pascal la circonferenza fosse ovunque e il centro da nessuna parte ecco
Questi tre concetti ci dicono
Come il concetto di periferia è cambiato nel corso del tempo come c'è bisogno che l'Inter e le istituzioni pubbliche tutte se ne occupino e questo a questo voglio rispondere il programma delle periferie programma delle periferie che cosa vuole fare lo dico brevemente ci sono urbanisti
Architetti che non sanno fare
Meglio di me sicuramente
Vogliono connettere gli spazi per connettere le persone
Perché per connettere le persone per fare cosa per ricreare la comunità quella comunità che a volte manca ecco la sfida dei nostri programmi è questa ritagliare come lei diceva prima il vice Sindaco dignità alle persone di fatto
Ma per fare questo anche l'amministrazione pubblica deve
Fare un salto di qualità deve fare uno scatto questi sono progetti complessi progetti che non possono essere gestiti con un'ottica burocratica
Questo è il vero punto
E su questo io vorrei soffermarmi brevemente su tre profili sugli aspetti rilevanti dal punto di vista istituzionali sugli aspetti qualitativi del programma e sinteticamente alcuni dati i numerici del programma stesso
Un programma di questo tipo come tutti i programmi complessi possono avere successo se c'è un forte commitment politico
Bisogna infatti connettere strategie ed azioni
Bisogna che vi sia un rapporto diretto
Tra la politica e l'Amministrazione perché bisogna integrare le decisioni politiche con l'esecuzione amministrative l'implementazione sono parole
Però
Qui si gioca il suo la la possibilità che programmi di questo tipo si traducano in realtà perché quello che la nostra gente che noi stessi da cittadini vogliamo perché vogliamo vedere
Appunto che quelle opere
Siano realizzate non ci basta l'annuncio della politica o dell'amministrazione dobbiamo andare oltre è compito di un'amministrazione moderna e fare in modo che quelle opere sì quel progettista trasformino in opere
Io credo che fino a questo momento questa esperienza sia un
Un'esperienza di successi e lo dico senza enfasi mi rendo conto di tutti i limiti perché
Perché sostanzialmente noi abbiamo lavorato co con personale dell'amministrazione pubblica
Ma
Rompendo quella che è l'organizzazione tradizionale della mia iniziazioni pubblica costruendo dei gruppi di comunque un po'di Progetto molto corto molto coeso
Che si basa essenzialmente sul responsabile del procedimento e sul capo della segreteria tecnica in raccordo con un gruppo di monitoraggio formato da professionalità anche esterne all'amministrazione non è stato lasciato al caso non è
Venuta la prassi e poi si è formato diciamo l'idea di organizzativa abbiamo pensato a quale fosse il modello organizzativo
Idoneo per far fronte a a questo naturalmente questo importante importante soprattutto
Perché
Per programmi di questo tipo ci vuole una nuova visione dell'amministrazione pubblica cooperativa e quello che dice il vicesindaco prima diciamo condivido moltissimo
Un progetto in un'Amministrazione come la nostra multilivello in cui non vi è una sola amministrazione lo sapete bene che ha il potere per fare qualcosa da sola
Se noi non troviamo dei modi nuovi di interagire di costruire di cooperare tra i vari livelli amministrativi i progetti rimarranno tali
Quindi
Visione di un'amministrazione pubblica cooperativa per fare questo abbiamo fatto anche un salto un po'tecnologico perché altrimenti la più la Presidenza del Consiglio dei Ministri sarebbe stata invasa da milioni tonnellate di carte di progetti
Abbiamo costruito pro un sistema informativo integrato che consente calate mera dematerializzazione dei flussi cioè tutto avverrà
Diciamo on line dal centro alla periferia dai Comuni alla Presidenza del Consiglio
Quindi esperienza di successo panforte comicamente politico esperienza di successo dell'Amministrazione nuova mi visione di un'Amministrazione cooperativa ma queste anche un banco di prova per le città metropolitane io ho vissuto ero all'epoca capo di gabinetto degli affari regionali
Il decollo della legge cinquantasei non ero agli affari regionali quando è stata fatta la legge cinquantasei ma mi son trovato diciamo a gestire una fase devo dire la verità
Le città metropolitane
Hanno un senso se si mettono alla testa di progetti come questi e superano la parcellizzazione dei singoli interventi dei Comuni della cintura metropolitana
Se
Apportano un valore aggiunto quindi questo Progetto il Progetto periferie è questo e noi da questo punto di vista devo dire abbiamo fatto il possibile perché fosse l'occasione per le città metropolitane in che modo dove vogliamo l'interlocuzione con la città metropolitana il rapporto cooperativo con i singoli Comuni è una questione della Città metropolitana
E del suo modello di lavoro
Cosa che noi avremmo ammazzato l'idea di città metropolitana se avessimo acceduta qualche richiesta che pure c'è stata di avere contatti diretti con i singoli Comuni della città stesse
L'altro aspetto lo diceva palazzi ruolo strategico dell'ANCI io penso proprio di sì l'ANCI sta supportando molto bene stiamo lavorando molto bene con loro sta supportando molto il il programma
Stiamo cooperando questo è il modo giusto nella distinzione dei ruoli in cui diciamo sì si coopera e si collabora
Qualche idea su qualche notizia file aspetti qualitativi
Delle programma
Questo è un programma davvero unico nel panorama europeo pro voglio dire che è un programma che ha un forte impatto economico noi abbiamo già finanziato i primi cinquecento milioni
Tra cui ci sono importanti Illy progetti del Comune di Roma su cui poi dopo dirò una cosa velocemente
Cinquecento mila però il Governo ha già quindi non è ancora non è l'idea
A livello amministrativo è già stato realizzato aggiunto l'altro miliardo e sei
Che serve per finanziari tutti di
Progetti quindi di tutte le centoventi città che vi sono sono nella graduatoria quindi tutti i capoluoghi di provincia e di città metropolitani in parte con i fondi di sviluppo e coesione in parte appunto con
Il decreto in infrastrutture
Queste un programma importante questo gli architetti gli urbanisti sanno meglio di me perché qui non c'è
Consumo di suolo ulteriore e si
Bada molto a quello che
Diceva l'assessore la Regione Puglia su concetto direi rigenerazione urbana
Io ho partecipato o diciamo i lavori del gruppo di selezione di questi progetti e devo dire visto com'quanta attenzione sì guardava alla a
Ai singoli progetti a vedere se appunto avevano un impatto in termini di
Consumi di di suolo
Devo anche dire che da questo progetto possiamo imparare molto
Vi faccio il dieci per cento dei dei progetti a livello di progetti esecutivi il tredici di progetti definitivi e alle settantasette gli studi di fattibilità questo qui ci sono amministratori importanti loro lo sanno bene è uno dei tiranni
Della nostra pubblica amministrazione il fatto che oggi non progettiamo più e quindi sostanzialmente non non vi sono più
All'interno delle amministrazioni quelle energie tecniche capacità tecniche che ci fanno progettare e quindi questo incide poi sui tempi di realizzazione naturalmente
Su centoventi proposte solo undici non hanno previsto un cofinanziamento pubblico e privato
Quali sono dico brevemente i le tipologie dei progetti che sono stati gli ammessi
Sono interventi di voler fare spazi pubblici verde sposto cultura mobilità sostenibile ecco
Queste sono soltanto alcuni degli esempi
Per Roma Roma voglio dire avuto diciamo tre progetti di Roma c'è un progetto simbolico molto molto importante
Che io credo veramente sia un bel progetto
è il progetto di Ostia
Nel cuore del quartiere degli Spada quindi quella famiglia criminale diciamo che il logora il tessuto civile di quel
Territorio sostanzialmente lì quella
Quello quelque quegli edifici diventeranno o sostanzialmente che sono stati sequestrati agli Spada stesse diventeranno un centro delle forze di polizia quindi nel cuore
Appunto
Delle
Quartiere di un quartiere di più criminali del lungomare del della periferia romana
Ecco questo volevo dire per chiudere che cosa qual è l'insediamento che noi possiamo trarre da questo da questo noi dobbiamo
A in primo luogo realizzare i progetti in tempi rapidi ma in secondo luogo
Soprattutto riuscire a imparare
Da questi progetti perché i progetti complessi non sono soltanto questi ce ne sono tanti se noi riusciamo alla fine di questo programma ad in varare come le amministrazioni pubbliche devono tra loro dialogare come devono gestire pro programmi di questo tipo avremmo fatto una cosa buona grazie
Ringraziamo il dottor Luigi Fiorentino anche perché la nostra direzione generale con l'architetto Stefano D'Amico direttore del servizio secondo ha partecipato alla redazione dei bandi di entrambe
Le le leggi di stabilità che hanno dato poi questi fondi per le periferie per cui questa notizia che ci ha dato che
Slitterà la graduatoria per completare tutti i progetti è veramente un'ottima notizia
Bene io vi ringrazio PRI nostri contributivi saluto
Prende ora la parola Federica Galloni direttore generare arte architettura contemporanee e le periferie urbane
Grazie
Un brevissimo intervento perché come vedete il programma è veramente ricchissimo di contributi
E da da questi contributi che ci hanno voluto lasciare le diverse istituzioni emerge chiaramente quanto l'azione di rigenerazione urbana i processi di rigenerazione
Siano di per sé dei processi plurali e complesse e che non sono mai uguali tra di loro per questo
è necessario affrontarli con un approccio integrato tra le diverse istituzioni abbiamo visto quanto ogni istituzione ha portato
No non saluto istituzionale tout-court ma veramente ciò che l'Amministrazione sente che può fare per il successo di questi processi
Per quanto riguarda il MIBAC ter parliamo di acronimi
Il la mission è chiara già dal sottotitolo del convegno la cultura rigenera e non è un caso come si è detto se oggi siamo qui li abbiamo accolto qui nella periferia romana di Tor Sapienza
In questo complesso militare del Ceri Manta per cui ringraziamo la difesa per averci accolto così così grande calore
E che diventa di prossima un passaggio dalla difesa al Ministero dei Beni e delle dita culturali e del turismo
E che diventerà un Polo della creatività contemporanea quindi come diceva anche il vice Sindaco in questo caso è il centro che va verso la periferia e non viceversa
Questo è un'operazione che completamente in linea con
Le politiche europee e mi riferisco in ultimo al patto di Amsterdam del due mila sedici all'istituzione dell'agenda urbana dell'Unione europea della quale ci ha parlato l'assessore pur con Uto
E che dialoga in stretto contatto con quella ONU venti trenta
Sullo sviluppo sostenibile e che di fatto suggerisce ai Paesi membri di considerare i propri paesaggi urbani come veri e propri centri di creatività contemporanea
Certamente su questo tema il nostro Paese non è davvero secondo a nessuno cioè noi abbiamo un patrimonio immateriale non parliamo di quello materiale parliamo di quello immateriale così vasto e diversificato
Che veramente poco contribuire in modo concreto per una ripresa economica basata su politiche culturali e sociali che semplicemente mettano al centro dell'interesse il superamento delle diseguaglianze in senso generale
E il miglioramento della vita di tutti i cittadini anche di noi che magari non abitiamo in periferia
Questo è quindi il motivo per cui il ministro Dario Franceschini a voluto istituire una direzione generale che avesse una linea d'azione specifica sulle periferie
è considerando le quindi come obiettivo politico strategico biette direi intervento politico strategico a livello nazionale
In qualità di direttore generale insieme a tutto il mio staff che naturalmente ringrazio quotidianamente perché da soli non si fa nulla
Era quello di elaborare una policy
Culturale che appunto concorrenze a questo approccio integrato del quale parlavo prima è che semplicemente considerasse la cultura nella sua accezione più ampie plurale
Come una leva strategica per i processi di rigenerazione urbana
Quindi proprio perché è stato chiaro anche dagli interventi che mi hanno preceduto quanto questi processi debbano essere fatti insieme con le istituzioni
Ho voluto condividere il percorso che ha portato a questo convegno del quale poi ci parlerà più in dettaglio Esmeralda Valente con
E che è durato un anno non è stato la processo immediato
Sia diciamo con coloro i quali sono più coinvolti nei processi di pianificazione perché noi come Direzione del generale non interveniamo direttamente nei processi pianificatori né urbanistici né paesaggistici
E quindi con coloro che fossero coinvolti su questo tema e quindi il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti la Conferenza delle Regioni ANCI
Ma anche con e coloro i quali con quella rete di innovatori sociali e culturali i cosiddetti portatori di interesse gli stakeholder che concorrono
Alla ai processi di rigenerazione quindi mi riferisco alle università alle associazioni culturali a chi lavora sul territorio alle Onlus
E quindi a tutti questi soggetti
Che vedremo sono essenziali e protagonisti in questi processi
I contesti sui quali la Direzione generale si è mossa in questo breve lasso di tempo di effettivo lavoro perché noi lavoriamo veramente da due anni e mezzo dalla istituzione quindi due anni e mezzo di effettivo lavoro
Sono quei territori in continua evoluzione e anche che cambiano continuamente proprio passato perché sono quelli deputati ad accogliere i cambiamenti repentini della Società specialmente quella degli ultimi trent'anni
E che sono di deficit di difficile definizione quindi diciamo la ricerca ci ha insegnato che
Una definizione la più ampia e plurale del concetto di periferia è quella più utile
Lascio comunque al professor Maurizio Carta il compito di sbrogliare la matassa su questo tema e anche di illuminarci sulla geografia delle periferie italiane
Le tre linee di azione su cui si è mossa la direzione generale fino ad oggi sono state essenzialmente tre e ovviamente vi riassumo molto sinteticamente sono conoscere attivare ed agire
Allora ho scelto per ognuna di queste tre linee di al di azione uno o due progetti perché era ovviamente troppo lungo e non volevo tediarvi con tutto quello che abbiamo fatto ma voi troverete tutta la nostra attività puntualmente restituita sul sito web
Quindi la prima al primo punto che ci siamo posti è stato quello di conoscere è ovvio che l'attività di conoscenza di un patrimonio così basso non si conclude in un anno né in due mentre ed è un work in progress
Però abbiamo voluto proprio per mirare i primi i nostri interventi sul territorio
Conoscere il questo patrimonio periferico nazionale così oltre ad aver collaborato alla redazione con la alla redazione di un numero speciale della rivista di geopolitica Limes
Sul tema delle periferie avete visto fuori c'è qualche volume in distribuzione
Ci siamo posti il tema della conoscenza del vastissimo patrimonio di edilizia residenziale di iniziativa pubblica
Così alla ricerca di una città normale è stato o il titolo di una mostra che abbiamo realizzato lo scorso anno
E diciamo è stato una sorta di viaggio in Italia che toccando circa sessanta quartieri di edilizia di iniziativa pubblica diffusi su tutto il territorio nazionale
Realizzato negli ultimi cinquant'anni volutamente abbiamo scelto quest'arco temporale
Ci ha presentato un quadro di interventi paradigmatiche tanto logici su tutto il territorio che ci ha consentito attraverso la ricerca affidata ultima curato Riale di docenti universitari di individuare quei temi trasversali alcuni dei quali sono stati già enunciati dagli interventi che mi hanno preceduto
Che potessero essere l'inizio di un percorso
Di di progettazione di interventi di rigenerazione quindi delle azioni chiave dalle quali intervenire e cominciare a intervenire
Il processo di analisi e poi continuato con
La redazione di una primo monitoraggio su nove aree metropolitane e italiane e Roma impreparazione lo sarà in autunno
Per giungere alla redazione di una atlante delle forme periferiche contemporanei italiane
Questo è una un atlante ovviamente che non pretende di essere una pubblicazione esaustiva ma che ci dà la il la per
Cominciare ad indagare il territorio non più con parametri meramente dimensionali
Ma cominciando indagarlo dalle sue funzioni e specialmente dagli usi culturali
Quindi dalla da questo primo risultato dalla rarefazione sul territorio di
Alcune molte in alcuni casi tutte le funzioni che corna loro mix i Têtes concorrono all'effetto città che è già stato enunciato pocanzi
Ci siamo subito resi conto quali sono le aree sulle quali concentrare principalmente la il nostro interesse
Nei monitor fuori c'è un
Una piccola sintesi di queste ricerche quindi potrete prenderne visione e prossimamente la pubblicheremo anche su una piattaforma connessa al nostro sito web
Per quanto riguarda la fase di attivazione ecco dirò solamente questo ci siamo chiaramente resi conto di quanto sia fondamentale l'incrocio degli interventi bottom-up top down
Quindi per quanto riguarda il bottom-up abbiamo cominciato a sondare il territorio italiano con questo processo con questo progetto scusate che si chiama arte alla luce organizzato in collaborazione con Save the children
E che è nato per diffondere la conoscenza dell'arte contemporanea
E per favorire tra i giovani che frequentano i punti luce dell'associazione Save the children della propria consapevolezza creativa proprio questo sia per
Colmare un vuoto culturale ma soprattutto per infondere speranza a questi ragazzi e così
Con sempre naturalmente avendo ben presente i nostri temi non siamo al Dipartimento delle politiche sociali quindi cosa abbiamo fatto abbiamo affidato ad artisti
Contemporanee del calibro di Domenico Mangano Massimo Grimaldi botte Bruno Elisabetta Benassi Adrian Paci tutti artistiche in un certo senso ce l'hanno fatta non erano artisti partiti dall'alto
Abbiamo affidato dei progetti e li abbiamo fatti cimentare con i ragazzi delle periferie dello Zen ma di Palermo Gioiosa Ionica Bari Roma
Torino Genova quindi ad oggi abbiamo fatto sette workshop ma questo è un programma che continueremo perché abbiamo visto che ha avuto un notevole successo
Quindi invece partendo andando poi sull'azione
E quindi su questi progetti invece più provenienti dall'alto uno mi fa piacere illustrarvi che è quello della Progetto nazionale scuola spazio aperto alla cultura è stato un investimento per nove straordinario si tratta di tre milioni di Euro una risposta corale dalle scuole in periferia centosettantatré scuole su tutto il territorio nazionale
E praticamente il Progetto consiste in questo voi sapete quanto la carenza di uno spazio pubblico e soprattutto di uno spazio pubblico di qualità nelle periferie sia un problema
Ormai ogni unanimemente condiviso
Per cui abbiamo pensato che la scuola in orario extra curricolare
Grazie a piccoli interventi manutentivi sostenuti dalla direzione generale Sui gli spazi di uso pubblico della scuola quindi le palestre le aule magna i cortili
Bene si sostituisse allo spazio pubblico e quindi si aprisse alla comunità di riferimento
Con progetti artistici e culturali di vario tipo e questo Progetto veramente c'ha reso un successo straordinario e quindi è in corso e spero di riferimento quanto prima
Questo naturalmente perché perché le scuole
Con la loro rete capillare di diffusione su tutto il territorio
Ci assicurano una o come posso dire un intervento corale sulla
Sulle periferie e
A volte su o no insieme alle parrocchie per chi è di religione cattolica l'unico posto dell'unico centro di integrazione di relazione e per le comunità
E a volte in alcuni contesti particolarmente difficili
Sono gli unici presidi di legalità
Quindi oppure che l'ultimo progetto del quale vorrei parlarvi invece sempre su tutto il territorio è il concorso che noi abbiamo fatto insieme
E alla consiglio nazionale dei pianificatori degli architetti paesaggisti e conservatori che ha riguardato un concorso pubblico sud dieci aree periferiche italiane soggette ad interventi di riqualificazione ovviamente il numero dieci è molto esiguo ma corrisponde
Alle nostre finanze avrei voluto farlo per cento mille ma se ma abbiamo preferito diversificare gli interventi sul territorio
Anziché concentrarli tutti su un punto
Quindi cosa abbiamo fatto attraverso una manifestazione di interesse abbiamo chiesto a tutti i Comuni italiani di segnalarci delle aree
Da assoggettare a interventi di riqualificazione e l'unica condizione che abbiamo chiesto era quella che fossero inserite in programmi pluriennali di attuazione questo per dare
La possibilità che questi interventi poi venissero realmente realizzati
E parallelamente abbiamo fatto un concorso pubblico con gli ordini degli architetti abbiamo individuato i dieci progetti migliori e l'abbiamo premiati
E abbiamo anche messo in contatto gli architetti con i Comuni in quanto questi progetti li abbiamo Donati alle amministrazioni di riferimento e quindi speriamo anche con questo di attivare nuovi nuove connessioni tra gli architetti e
E le Amministrazioni questo anche perché io sono una sostenitrice convinta che
E mi unisco a tutti coloro che lo sono insieme a me che un'architettura di qualità si possa vere unicamente tramite lo strumento del concorso di progettazione
Quindi ecco perché oggi siamo qui a promuovere questo convegno futuro periferie la cultura rigenera
Mi avvio rapidamente alla conclusione ho voluto affidare le tesi in discussione oggi a un team di curatori specializzati
Nei diversi settori pregando loro di mettere in evidenza
L'importanza di investire in cultura una cultura concreta che non sia come dicevamo solo una voce di spesa ma che sia capace di generare
Delle economie concrete sul territorio e dall'altra parte
A normativa vigente perché veramente non non è che pensiamo di cambiare la norma altrimenti andiamo in pensione forse anche i nostri nipoti quindi a normativa vigente
Abilitare le pubbliche amministrazioni a ad aprirsi a nuovi processi partecipativi quindi ascoltando anche le associazioni che a vario titolo lavorano sul territorio
Quindi abbiamo Paolo Cottino urbanista e policy designers che affronterà in dettaglio il tema del siti melting
Presenterà le nuove prassi per progettare la rigenerazione sempre tenendo presente che come dicevo la rigenerazione è un processo combinatorio e mai uguale a se stesso
Andrea Mariotto esperto delle politiche del territorio che proporrà il superamento degli approcci tradizionali e fornirà spunti per facilitare i rapporti fra le pubbliche amministrazioni e gli attori principali della rigenerazione
Ezio Micelli docente you Aldo
Tratterà il tema di quanto la cultura del Progetto debba essere a fondamento di interventi capaci di tumore di dare nuovo valore agli spazi delle nostre periferie quindi non solo interventi di qualità ma anche architettura di qualità
E Smeralda Valente responsabile dei progetti di architettura del mio staff
Che ha portato al centro del dibattito le tesi della direzione generale sulla rigenerazione e che ha grazie alla ricognizione sul territorio curato in particolare i tre Seminari preparatori di Catania
Parma e Novara
Tutto questo ripeto e concludo con il semplice Obiettivo di superare le diseguaglianze e migliorare la qualità di vita di tutti noi grazie buon lavoro
Prende ora la parola Esmeralda Valente Responsabile progetti speciali presso l'Ufficio Staff del direttore generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane
Buongiorno e benvenuti a tutti portiamo oggi qui al convegno il risultato di una ricerca costruita sul campo in un anno di lavoro attraverso i tre seminari organizzati dalla direzione con i curatori
Si sono tenuti questi abbiamo voluto indagare
In tre luoghi particolarmente simbolici il tema della cultura che rigenera a Catania presso la sede della Città metropolitana in un complesso nato da recupero di edifici industriali di raffinazione dello zolfo
A Parma presso il work out Pasubio uno spazio che sta sperimentando usi culturali temporanei ed ospitato nel padiglione industriale ex Manzini ex essa
In prossimità del centro storico di Parma presso il quartiere multirazziale di San Leonardo
Hanno vara verso casa Bossi un edificio ottocentesco dell'architetto Alessandro Antonelli da qualche anno aperto alla collettività con le attività culturali
Si è trattato quindi di un vero e proprio viaggio in Italia che ha reso concreto il processo di ascolto e di confronto di tutti i soggetti coinvolti nella rigenerazione urbana attraverso la cultura
In primis le amministrazioni pubbliche che operano sul territorio
E la Rete gli innovatori culturali una rete di protagonisti che quotidianamente contribuiscono alla sviluppo culturale sociale ed economico dei contesti periferici fragili e marginali
Lei seminari sia soprattutto discusso e ci si è confrontati su alcuni temi che oggi porteremo all'attenzione di tutti voi
In particolare sulle caratteristiche progettuali ed economiche che rendono possibile attivare nuove forme di imprenditorialità
Eccoli mettere le reti esistenti senza tralasciare le dinamiche organizzative che rendono possibile fare tutto ciò
Ci siamo chiesti se è possibile in Italia immaginare un nuovo approccio creativo per affrontare la complessità nell'ambiente urbano delle periferie
Abbiamo tentato di capire come integrare le politiche per la rigenerazione tra pubblico privato e
Terzo Settore e con quale governance ragionando su quali sono gli strumenti a disposizione delle amministrazioni che ora stanno operando già proficuamente
Sul campo del significhi Menchini per comprendere se ci sono degli standards minimi da raggiungere
Come estrarre il massimo valore dalla città quindi con la
La il Valium in Don Baget quindi con scarsezza di risorse
A queste domande hanno risposto i nostri interlocutori e oggi siamo qui per presentare delle dialogare e dibatte e su questi temi per tale motivo da ognuna delle sessioni emergerà una proposta d'azione concreta
Che sarà proiettata sul monitor alla mia destra
E verrà discussa nella sessione conclusiva del convegno per creare una strategia condivisa
Il viaggio ha quindi costituito un'occasione per la direzione generale
Di avere conferma sul campo di quanto il contributo dei siti makers sia un contributo intellettuale e creativo di grande qualità
Che raccoglie fa proprie le aspirazioni le esigenze i sogni delle comunità di riferimento
Incontrandoli e misurando sul campo l'intensità dei loro convincimenti e la bellezza delle relazioni che attivano sul territorio attraverso le pratiche culturali
E l'ERSA ancor più l'importanza di dare valore a queste istituzioni
Da parte del pubblico quindi dello Stato e di favorirne lo sviluppo e di metterlo in valore concludo quindi
Per lasciare la parola I protagonisti alle esperienze agli esperti citando un pensiero di un antropologo indiano
Vargiu una pardon dai che ci invita a essere mediatori catalizzatori e promotori dell'etica delle possibilità
Che anche lui chiama KD litis
Le
Appunto a fronte lunatica della probabilità
Favorire e ciò che può accadere non attendere passivamente ciò che grazie alla nostra inerzia è probabile che accada occorre piuttosto incrementare l'etica della possibilità che può offrire una base più estesa per il miglioramento della qualità della vita sul pianeta e accogliere una priorità pluralità di visioni della vita buona
I presunti centri ci parlano di un futuro pianificato da algoritmi e tecnologie
Le periferie cimentano un'altra strada quella del futuro come fu fatto culturale
Bisogna fare il futuro avendo capacità di aspirare ovvero nutrire lasciar nutrire aspirazioni non solo individuali ma comuni
Spesso sono proprio gli abitanti delle periferie a fare la città di Vendola praticando la lavorando fianco a fianco in un'ibridazione tra vissuti che è ricchezza cultura e futuro
A questo punto accendiamo
Il primo punto che riconoscere
E invito a salire sul palco e a presentarci le loro aspirazioni divenute però già da qualche tempo realtà
Laura Caruso project manager dell'associazione caserma archeologica di Sansepolcro Arezzo
Uno spazio dedicato ai linguaggi contemporanei delle arti visive digitali applicate
Attiva in Val Tiberina l'Associazione lavora ogni giorno per cogliere tutte le opportunità piuttosto
Che stare a guardare i limiti dell'operare in un'area cosiddetta interna
Andrea D'Urso direttore di trame di quartiere Progetto di innovazione culturale volto a riscoprire il patrimonio materiale e immateriale del quartiere San Berillo nel centro storico di Catania
Filippo Santolini architetto cofondatore di spazi indecisi di Forlì
Un'associazione culturale attive Romagna dal due mila dieci che sperimenta interventi di riattivazione a partire dalla mappatura partecipata dei luoghi in stato di abbandono
Serena Sinigaglia regista e direttore artistico della compagnia Atir Teatro ringhiera di Milano
Situato nella periferia sud
Di Milano il teatro è divenuto un luogo di incontro dove non solo la compagnia svolge le proprie attività nel luogo di aggregazione dell'intero quartiere la piazza antistante il teatro
Era chiamata la piana prima dell'arrivo dell'Atir è stata intitolata nel due mila dodici a Fabio Chiesa a tre ore tra i fondatori della compagnia scomparso prematuramente
Anche in questo luogo da terra di nessuno è diventata terra di tutti e anche un po'nostra dopo che è stata scelta la foto della piazza
Come immagine rappresentativa del convegno invito inoltre sul palco Maurizio Carta Presidente della Scuola Politecnica dell'Università degli Studi di Palermo e professore ordinario di Urbanistica
E pianificazione territoriale che ci presenterà come anticipato dal direttore una geografia delle periferie vecchie e nuove zone marginali e aree interne e chiara Bartolozzi responsabile del Progetto
Laboratorio delle arti interpretative dal vivo e del programma periferie sociali della fondazione Cariplo che dialogherà con Maurizio
Vi ringrazio e iniziamo ad ascoltare le nostre associazioni
Buongiorno
Allora io sono l'avrà Caruso
Sono qui a nome del dello staff di nove professionisti che lavora caserma archeologica
La nostra è una caserma dismessa dagli anni Novanta che si trova esattamente nel centro storico del borgo di San Sepolcro sedici mila abitanti impartite Rina aree interna un luogo appunto che era una ex caserma
Nelle stiamo parlando in un luogo a cinquanta metri dal Museo Civico e cento metri da la casa di Piero della Francesca
Qui nel due mila tredici la mia amica compagnie ricercatrice collega binario Margutti che è un artista ma soprattutto anche un insegnante ha scoperto grazie l'Amministrazione questo spazio stiamo parlando di mille metri quadrati
E a chiamata a raccolta alla sua forza più grande che erano suoi studenti
E così tra il due mila tredici e due mila quindici è un gruppo di ragazzi di sedici anni guidati dal loro insegnante intorno a questo con una comunità che si aggregata subito fortissima intergenerazionale pro attivati cui faccio parte anch'io
Ha cominciato a lavorare in due anni
E qui abbiamo organizzato quattro mostre d'arte contemporanea con giovani artisti sei eventi musicali una quantità incredibile di performances di laboratori in un ambiente completamente diverso da quello del Burgo dove viviamo
Due mila tredici due mila quindici alla fine due mila quindici
I vigili del fuoco ritengono che il nostro spazio si è inagibile effettivamente poteva avere ragione
E comunque ci fanno un verbale di inagibilità noi oggi pensiamo che quel verbale che agibilità se è stata la più grande occasione che caserma avuto per quanto sul momento c'ha gettato proprio una crisi profonda pensavamo che sinceramente quel percorso così forti vivace fosse finito per sempre
E invece intorno a quella quella crisi forte ci siamo raccolti abbiamo cominciato a progettare per il medio e lungo periodo soprattutto in vista della sostenibilità
In quel periodo è uscito il bando cultura BdT della fondazione di Polis abbiamo lavorato fortissimamente
E per fortuna insieme al tra cinquecentoventidue progetti in Italia abbiamo vinto
Con cultura vivete abbiamo vinto io dico soprattutto un corso di formazione pazzesco che ci ha messo in connessione con il Movimento per la rigenerazione urbana che credo che in questo momento in Italia si è veramente ciò che di più vitale esistenti
In più abbiamo vinto cinquanta mila euro e con questi cinquanta mila euro insieme ad altri trenta mila euro di risorse nostre e che ci vengono dalle nostre attività e da attori del territorio
Da parte del territorio sono felice di dirvi che il nove di luglio con grandissima nostra gioia
Riapriremo la caserma archeologica restituendola con un anno sforzo enorme che viene dal basso su trenta dal basso alla città di Sansepolcro
La mostra che riapre la caserma ha un titolo programmatico che agibile
Quindi vi invito assolutamente veramente davvero il nove di luglio aprirà Sansepolcro perché sarà per noi un momento storico ma anche per la città sinceramente grazie
Il lavoro di Casamassima ove su due assi fondamentali
Uno è quello della visione che per noi è rappresentata dall'arte contemporanea perché pensiamo che l'arte contemporanee linguacce il contemporaneo siano bucati per natura l'innovazione e ci aiutano veramente a trovare soluzioni inedite
Nel nostro tempo
L'altro asse fondamentale quello delle pratiche eterno in pratica in questo tempo di lavoro perché caserma che logica vuole produrre lavoro e magnati retta e indiretta
Per questa dentro casa Marche logica c'è uno spazio di Cortina non perché servono scrivanie perché serve un contesto di collaborazione
Che possa mettere i giovani professionisti in connessione tra di loro in connessione con il tessuto economico produttivo del territorio
E in più l'altro elemento che attiene alle pratiche la formazione perché noi abbiamo bisogno di nuove competenze che da immettere per affrontare veramente nuovi modelli che dobbiamo veramente immaginare
Dentro caserma archeologica dall'inizio An Sky incubate un progetto che stiamo arte sui carte residenze di artisti in abitazioni private è un progetto che lavora su un articolo sulla logiche di impresa sociale autosostenibile
Ovvero un famiglia privati che decidono di ospitare un artista e o entrare in con tensione con un artista l'artista
Restituisce
Un'opera d'arte originale
Che di proprietà del del committente mai anche accessibile creando così o anche un meccanismo di turismo sostenibile perché ne stiamo creando un museo diffuso su tutto il territorio in in un anno l'abbiamo fatte sei l'ultimo abbiamo inaugurato a Varese
Così che diventa anche un'azione complementare a quella di caserma perché mentre caserma è un edificio con altri parte riusciamo ad avere mente avere un raggio d'azione più ampio
E attraverso questo progetto veramente riusciamo anche a connettere persone intorno alle famiglie che non sempre vanno per gallerie per musei ma condividendo l'esperienza e committenti entrano a far parte di questo museo
Chiudo dicendo una delle cose che hanno i proprio ci motiva quotidianamente dà il senso del nostro lavoro quello che ci dicono i ragazzi di caserma archeologica
Caserma che logica è un luogo imperfetto non finito colloco precario
Ma da
è uno spazio dove cittadini tra i sedici e quaranta anni a San Sepolcro hanno trovato un tempo lo spazio fisico per agire nella nostra città
Molto diverso rispetto al contesto meraviglioso che noi diamo che però soprattutto chiede di essere conservato caserme archeologica chiede di essere immaginata creata ogni giorno Eno ci sentiamo onorati
è altrettanto sentiamo la grande responsabilità di stare facendo questo percorso è un progetto che ci mette in quell'essere col passato perché stiamo recuperando un edificio storico che agisce nell'oggi fortemente e che vuole andare verso il futuro
Però veramente per andare verso il futuro né a questo punto abbiamo bisogno oltre che del nostro Comune che però un piccolo comune che però già si sostiene abbisognerà mente di un forte forte forte sostegni istituzionale perché caserme una cosa meravigliosa che però ogni giorno rischia di morire
Lascio la parola tranne di quartiere
Quel giorno tutte a tutti io sono Andrea D'Urso solo in rappresentanza di un team di lavoro
Veramente interdisciplinare vediamo dai registri ed i video teatrali lungo urbanistica antropologi insomma
Proprie c'è dentro il nostro team la complessità anche di avere un'azione
In un contesto complesso come quello di
Di San Barings nello che appunto come si diceva introduzione un esempio
Di periferia che sta dentro il centro storico che sta nel cuore del centro storico a alla tra gli spazi monumentali della nostra città agli il famoso barocco
Siciliano è e le vie di comunicazione ecco però dentro questo diciamo questo contesto
Sandri l'ha vissuto una grossa ferita un progresso una devastazione urbanistica nel nel negli anni Cinquanta che fondamentalmente Lara Sassuolo per dare e spazio a quegli diciamo a quei quartieri del terziario dedite ottanta un banche
Assicurazioni e quindi rimane un margine rimane un rione di quello che è stato una diciamo un quartiere vitale della città
Secca Daniela chiamata la la Milano del Sud era proprio grazie a questo diciamo un quartiere che era un corteo produttivo un qualche culturale un quartiere dove e ricco di esperienze di saper fare e di relazioni e quotidiana tra le persone con tutto questo non c'è più rimane oppure il filo dove noi dove noi agiamo cos'è oggi San Berillo oggi San Berillo è il quartiere che ospita gli invisibili
Al proprio nel cuore di Catania quelli che che sono stati forse espulsi alla città ma che non sono state messe dislocate nelle periferie periurbane ma che voglio rimanere nel centro perché nel centro comunque
Riescono a lavorare ottavo avere una risorsa con quella dell'appunto della vicinanza
E allora ci ridiamo anche rispetto al tema del del convegno se oggi è ha senso parlare proprio nel nostro caso di periferia o no di marce i qualcosa che comunque dobbiamo sempre tenere in considerazione rispetto all'altro c'è arresto della città oggi è facile che un porzioni di territorio
O con palazzi storici antichi possa essere rientrare dentro quel circuito della diciamo nel salotto monumentale della Catania barocca nuova e quindi siamo uno spazio dalla scena teatrale allestita per i turisti non è facile
Fare un tipo di di operazioni di questo genere ecco di ecco noi invece dobbiamo partire dalle alterità che questo territorio per questo territorio dimostrano oggi
Tamberi lo è uno spazio vissuto ma anche non vissuto perché
Sono tante le diciamo le proprietà agli immobili abbandonati lasciati diciamo lo stato di degrado allora qual è stata la nostra sfida la nostra sfida è stata
Quella di dire perché non questo patrimonio
Presente e passato non lasciamo che gli abitanti raccontino questo patrimonio come come punto di inizio però per smontare un po'questa equazione
Osseo ossessiva nuovo che periferia uguale decadono perché a pure di dire che la periferia è degradata lo sarà sempre e lo continuerà a essere quindi ne abbiamo fatto questa operazione diciamo culturale abbiamo fatto questo per
Azione culturale però cercando di utilità degli strumenti diciamo ribatte innovativi nuovo il tizio o la o il teatro di drammaturgia e di comunità
Abbiamo prodotto una web serie che permette diciamo agli abitanti di esprimersi anche di confrontarsi
Col vidi attraverso lo strumento del video abbiamo realizzato un anno di laboratori drammaturgia di comunità
Dove appunto gli abitanti
Riuscivano a tirare fuori le loro storie loro desideri le loro passioni ma anche loro i loro problemi e questo diciamo poi ha prodotto anche uno spettacolo teatrale itinerante proprio dove dove le persone si riconoscevano quindi
Costruire entità significa anche costruire una comunità che se no piene sempre
Orsi smaltito dall'esterno o essa stessa non produce un
Non costino che gli permette di
Divini permette di di di diciamo di migliorare e di
Di stare dentro le dinamiche relazionali delle che la città of
Tre
è tutto questo l'abbiamo fatto recuperando uno spazio co che è stato dato da un da un da un privato quindi diciamo questo ci dà un po'l'idea anche indico una distanza purtroppo con le amministrazioni pubbliche e questo fa se è diventato una risorsa per il territorio che viene utilizzato dagli abitanti stessi se non ci fosse stato forse poi si darebbe posto il problema ecco oggi ci poniamo nuovi problemi che forse non no a un nuovo pensato prima diciamo
Di di realizzare questo progetto
E e che è utilizzato dagli abitanti quindi innescare diciamo quelle forme di cooperazione di pratiche di comunità che spesso nascono e sono nella informali tale che viene riconosciuta ma che può
Può avviare un processo di formalizzazione quindi anche costruire costruire diciamo nuove relazioni anche nuove opportunità e di lavoro grazie
Buongiorno a tutti così non tutte a nome dell'associazione spastici si permettetemi di ringraziare mi batto gli organizzatori per averci invitato a raccontare erano stati con l'esperienza
Per fare nostro contributo questo importante momento di riflessione sul ruolo della cultura nei processi di rigenerazione delle periferie
E proprio tono a quello che noi riteniamo nuovo contratto di periferia la periferia diffusa che proverò a sintetizzare l'approccio da una sua attività tipo dato spazio decisi nasce dalla volontà di un collettivo multidisciplinare di esplorare riscoprire
E poi mappali luoghi abbandonati presenti nel nostro territorio alla Romagna
Un territorio caratterizzato dall'assenza di grandi centri urbani metropolitane ovviamente
Ma soprattutto da periferie culti urbane contenute nelle dimensioni ma che contempo
Ha vissuto un fenomeno di espansione
Spesso frastagliato che ha portato oggi alla presenza di una periferia moto scomposta
Questi luoghi non rappresentano grandi aree urbane appunto quartieri isolati di grandi città ma frammenti sparsi in una sorta di città allargata dove il confine quali non sono più ormai chiaramente distinguibili pensiamo alla costa la riviera
La Romagna come gran parte della Pianura Padana capitata infatti dalla presenza di nuovi disseminati nel territorio a volte di no di enorme preso
Spesso però dimenticati
Da cui moria saper sa sui quali diventa necessario non lo sguardo occorrono nuovi strumenti di lettura di intervento capaci di ritardi none
In questo contrasto astrazione guarda in particolare i modi un abbandono ai margini ma che continuano a contenere delle storie
Come
Archeologia esploratori cerchiamo di investigare territorio la ricerca di questi frammenti di resti di memorie da documentare mappare catalogare e a cui dare un senso a memoria dando vita ad una piattaforma multimediale di mappatura dal basso
Dove l'insieme di questi spazi al conto appunto di una periferia diffusa
Attività risposte precise ricostruisce poi uno sguardo consultare patrimonio bando nato attraverso interventi che contaminano gli articoli temporanee e che determina uno scarto percettivo rispetto alla quotidianità dell'abbandono e del degrado
Perché come ha scritto professor Roberto Balzani le macerie le rovine non sono fuori di noi prima cioè che sono dentro di noi
Siamo noi che attribuendo togliendo significato siamo in grado di riconfigurare il paesaggio nei suoi molti livelli simbolico emozionale fisico e culturale tutto
Si pensi luoghi del sistema rurale romagnolo penso alle case contadine il silos giusti edifici o luoghi del divertimenti fisso nella riviera le barriere più moderne discoteche i parchi acquatici
O le colonie marine
Ecco qui tutti accomunati da uno stato di abbandono moltissimi questi oggi si trovano sotto l'abbandono e quindi riconnettere questi spazi periferici diffusi e le memorie che rappresentano i contengono significa per non creare nuovi percorsi tematici di rilettura generale dei nuovi degli ex
Dar vita a una rete di paesaggi culturali per la comprensione e la valorizzazione del territorio rivolta all'istruzione i cittadini
è un'operazione di ricucitura culturale
Che cerca di ritrovare prima di tutto un senso di vietare nome appunto a questi luoghi mettendoli a sistema attraverso lo sguardo complesso del contemporaneo chiaramente che pesca molteplici campi disciplinari ballata la fotografia l'architettura l'urbanista paesaggi opinabile
Quest'attività comporta la sperimentazione di dispositivi culturali non dichiariamo questo modo che trasformano i luoghi in abbandono in un campo di indagine di ricerca punto dando vita a processi di patrimonializzazione in primo luogo dell'immateriale della memoria
Per consolidare nella percezione delle core della comunità delle delle persone la presenza prima di tutto di questi luoghi ricordare che ci sono
è il caso del Progetto in loco in uso diffuso dall'abbandono
Prodotto per me abbastanza recente che accoglie appunto questi luoghi periferici dissennati Romagna accomunati secondo diversi itinerari tematici che valorizzano in prima istanza il patrimonio culturale di storie racconti le mozioni
Di un territorio delle sue evoluzioni patrimoni che riesca Lupoli ovviamente ma che se riletto con questa accezione
Anche volendo turistico-culturale diventa innanzitutto una chiave di comprensione valorizzazione a sistema del territorio attraverso i propri paesaggi culturali appunto nuovi itinerari per un turismo alternativo
Per noi riteniamo anche di stoccaggi che importanza rispetto turismo mordi e fuggi classico della riviera
O il caso deputato totali Lost
Che è un po'sotto volto alla valorizzazione del patrimonio difficile scomodo cioè gli architettura abbandonate dei regimi totalitari del ventesimo secolo in Europa dato prodotto per la lotta culturale
Europea Atrium
Sotto il nostro dettata fondamentalmente il tema del dissonanza e tredici mettendo a sistema questi nuovi luoghi periferici alla Scala geografica coprirà dalle colonnine a il bunker e la sistemi di fortificazione o alle Case del popolo in Europa
Creando un sistema di relazione di itinerari possibile diverse scale quindi Romagna Italia Europa e mostrando come un approccio
Si parte dalla cultura anche non luogo come strumento di comprensione moria possa creare le basi dopo sassi di rigenerazione stabili e condivisi tali progetti diventano
Occasione per sperimentare gli usi temporanee di voli in abbandono spesso differente dei percentili dimostrando contemporaneamente le molteplici potenzialità ed opportunità appunto di questi spazi
è il caso per esempio che stabilendo che cosa che stiamo realizzando in provincia di Forlì che partono per il tutto per la rigenerazione culturale e poi dalla riqualificazione fisica
Ed è cosa tirare la quello scandalo chiudo velocissimamente io che la Regione Emilia-Romagna ha provato a febbraio due mila diciassette Tosato Genova dei giovani sia utile del consumo
Zero tutte del suolo evidente questa periferia diffusa su un'era per noi il ruolo centrale in processi di trasformazione capaci deve dare un valore aggiunto al nostro territorio
Soprattutto
Seri generata partendo da processi culturali che contengono questa capacità di lettura e di riconnessione sistemica grazie
Buongiorno
Mi è sempre piaciuta la parte sud di Milano sì perché vedete
Se tu parti dal Duomo e cammini diritto per poco più di una mezzora vedi cambiare il paesaggio urbano con una velocità è un'evidenza straordinarie dal centro più centro che c'è
Alla periferia metropolitana più periferia che c'è e in meno di un'ora
Quando arrivi a piazzale Abbiategrasso devi proseguire per via dei Missaglia poi giri a destra su via Boifava cammini fino al diciassette sei arrivato facile
Ma dove qui non c'è un teatro salari le scade superi l'ingresso dell'anagrafe arrivi ad un'enorme spiazzo con tutto l'asfalto crepato lì troverai l'entrata del Teatro ringhiera
Ma come si chiama questo enorme spiazzo sopraelevato dall'asfalto tutto crepato non ha un nome qui lo chiamano una piana
Quando arrivammo dieci anni fa la Pianera abitata da microcriminalità e tossicodipendenti alla sera coprifuoco
I pochi abitanti del quartiere che sia rischiavano ad attraversare quella piazza quella specie di lavagna di di cemento vuote distrutta lo facevano a passo spedito gli altri evitavano di passarci
Sono anni che chiediamo che ci rimettano ha posto l'asfalto della Piana io sono vecchia inciampo mi rompo il femore poiché faccio Corini Potì a cui badare mica posso andare in malora questo ti sentivi dire
Un giorno stavo arrivando con un attore per fare una prova di non so quale spettacolo dovevano essere suppergiù le nove del mattino sede sere sede
Ma
Cosa sta facendo quel tipo non ci credo sta
Ma qui
Un ragazzo probabilmente hanno inviato dalla droga
Stava letteralmente beccando davanti all'ingresso del teatro insomma lo scenario era quello di un disagio manifesto immerso in un quartiere di casermoni silenti indifferenti
Si trattava di costruire con l'aiuto del nostro pubblico un presidio sociale aperto vivo trasversale si trattava di agganciare convincere infine coinvolgere più gente possibile del quartiere
Si trattava quindi di costruire una grande comunità capace di proteggere animare quel luogo accanto a noi laboratori per anziani per diversamente abili per comuni cittadini per adolescenti per Bindi per da qui ne King spettacoli di giovani promesse
Ma anche di grandi star concerti festival feste dj setta pure la scala ci portiamo ma che viene Bahrain Boine prima della prima e sette
Dicembre ma veramente e come facciamo non abbiamo abbastanza sedie poi fa freddo va beh dai ognuno si porterà la sedia da casa come si faceva un tempo poi noi portiamo tutte le coperte cambiamo le chiamo su un po'di vin brulé
E se l'asfalto crepato della piana non abbiamo la le forze di pareggiarlo potremmo semplicemente con un largo
Che le immagini di indire il nostro laboratorio che colorano fiori seguendo le crepe se le guardi dalla giusta prospettiva tutte queste crepe potrebbero essere essere petali e corolle
Facciamo fiorire la Piana laboratorio dopo laboratorio allora io rilancio e ti batto che lei dice se ci inventiamo un festival di street artist il Boifava diventa come uno di quei quartieri periferici fichi simili Londra Berlino
Che ci vanno gli esperti d'arte a vederli per quanto belli sono i loro murales
La Piana cominciava ad animarsi di gente di giorno come di sera e di fiori e di colori diventava quel luogo accogliente nel quale chi veniva voglia di sostare anche solo per prendersi un caffè chiacchierare con un amico
E quando un amico un grande amico umori travolto da un'auto mentre pedalava in piazza della Repubblica
A centinaia avvennero ad onorarlo non nel luogo del fatale incidente no sulla piana che l'unità del primo aveva contribuito all'animale a rianimare
Li volevano venire in quella casa che era la sua ma anche da loro per condividere il dolore per starsi vicini in un momento tra tanto tragico
Oggi la Piana un nome c'è la si chiama Piazza Fabio Chiesa attore artista di strada mille novecentosettantatré due mila dieci
Quando alla sera mi fermo a guardare quella targa per quanto stanca o disperata io possa essere mi sento meglio oggi questo posto ha un nome e quindi esiste ecco a mio parere cosa fa la cultura nominale cose facendole diventare reali
Reali come le migliaia di persone del quartiere di tutta Milano che ogni ogni anno frequentano le attività di piazza Fabio Chiesa reali come fiori che adornano l'asfalto
E i murales che le rallegrano le pareti è vero che i quartieri periferici e difficili delle grandi metropoli hanno bisogno come l'acqua per l'assetato
Dei progetti come il nostro ma è anche vero che il centro delle grandi metropoli ha bisogno di periferie così animate esse le periferie diventano polmoni di gioco e di partecipazione
Che il centro per sua natura architettonica ed urbanistica prima ancora che per volontà politica non può offrire luoghi di libertà
Fuori dall'ansia di prestazione tipica della nostra epoca è freschissima la notizia che saremo costretti a lasciare ringhiera
La dichiarazione ufficiale da parte dell'Assessorato alla cultura di Milano e che da tre ottobre dovremmo andarcene
Gli uffici tecnici non hanno dato il via libera alla stesura del bando e di conseguenza anche del relativo contratto di locazione gravi problemi strutturali all'intero edificio niente autorizzazione niente rinnovo
Potete immaginare la nostra costernazione
Il problema però non è tanto quello se vogliamo privato della compagnia Atiyah perché pure ha dedicato energie denari sforzi amore in quel luogo fa male malissimo ma ce la care caveremo
Il problema è l'assenza di certezze sul destino di quello spazio davvero unico speciale così importante per la città di Milano
Persino i curatori di questo convegno hanno scelto piazza Fabio Chiesa come immagine di riferimento sulle loro presentazioni e loro manifesti ora
Quando cominceranno i lavori quando finiranno quale sarà la destinazione d'uso una volta ristrutturato verrà ristrutturato potrebbe persino essere possibile che venga abbattuto perché considerata troppo onerosa la ristrutturazione
Perché si aprono nuovi spazi enormi o si offrono cifre imbarazzanti ad alcuni e non si valorizza investe di più su realtà esistenti e funzionanti perché troppo spesso parliamo di periferie
Ma poi vengono abbandonate al volontariato e allo sforzo immane di pochi visionari
Domande semplici necessarie a cui nessun organo istituzionale competente ha dato ancora risposta restiamo fiduciosi naturalmente
Ringraziamo quest'ultimo intervento
Che ci auguriamo che lei ne agibilità come è stata appena Renzo un'opportunità possa esserlo anche per voi
Io
Cioè invitò Maurizio Carta ad avvicinarsi al porti o per sviluppare il tema di periferie vecchie e nuove zone marginali e aree interne grazie
Grazie
Io ringrazio a me tocca un compito particolare
Quello di recuperare un po'di tempo
Visto che siamo un po'in ritardo quindi cercherò di usarne un po'meno di quello che mi avete concesso io ringrazio
Architetto Federica Galloni il direttore della della direzione perché è una neonata Direzione che ha però già imboccato con chiarezza io Rizzon te la strada la strada giusta ringrazio i colleghi curatori scientifici di questa iniziativa un grazie speciale Smeralda Valente che ha veramente preso cura di questa di queste iniziative anche di questo percorso le tappe precedenti e un grazie a voi un grazie a loro avete notato lo sguardo di Esmeralda quando in quando vi citava mi un misto di affetto Errico e gratitudine che è quello che davvero sentiamo per voi perché non saremmo oggi qui a parlare di periferie se non ci foste stati voi che prima di altri magari non prima di noi ma sicuramente prima di altri aveste capito quanto fosse lì il luogo della battaglia il luogo della buona battaglia
E poi ivi volevo segnalare una cosa grazie ai
Avete capito qual è l'indirizzo del della giornata del convegno è stato detto con grande chiarezza Federica Galloni anche all'inizio
E grazie potenti mezzi tecnici del ministero vi sarete accorti idee nel programma il titolo futuro periferie sta sparendo nella sua seconda parte quel periferie si sta facendo sostituita la parola città
Perché di questo che parla questo convegno del futuro delle città forse tra guardate attraverso una consuma loro componente che finora abbiamo chiamato contermine probabilmente Dame da cambiare periferia
E per capire in che modo qual è la direzione perché davvero si si concretizzi la nostra volontà di parlare del futuro delle città attraverso un segmento importante della città a me fa piacere me lo consentirete
Fare un riferimento a questo lavoro che è stato citato questo Atlante
Delle periferie funzionali metropolitane un lavoro monumentale
L'ha fatto curato da Paolo Cottino e da
Che i siti sotto la direzione l'indicazione del Ministero del dei beni culturali dei Beni e Attività culturali del turismo perché monumentale
Perché non si accontenta di essere un'altra lo ha dei sei stato detto all'inizio
è
Un lavoro che ci permette di ricostruire quello che potremmo chiamare il genoma
Culturale il genoma urbano dei luoghi di cui parliamo delle periferie
Perché ci permette di comprendere meglio come funzioni codici codici sociali i codici spaziali ci permette di ri di riconoscere alcuni codici che forse avevo perso introduce delle metrica
Ci restituisce una mappatura che ci permette di capire in che modo il nuovo metabolismo delle città dovrà essere attivato riattivato prima che prima di essere rigenerare
E poi a partire da questa mappa e dalle altre mappe che sono state prodotte in questi io hanno
Di di lavoro le mostre che sono state citate inizialmente altre che verranno
Io credo che siamo in una fase delicata della riflessione della riflessione proattiva sulle periferiche
E che
Quella in cui siamo costretti ci troviamo di fronte alla necessità di gestire la seconda metà della scacchiera
Che cos'è la seconda metà della scacchiera un punto topico nelle nei momenti di innovazione di cambio di paradigma
E ricorderete tutti il il
La leggenda dell'inventore degli scacchi
Che è convocato dall'imperatore compiuta nel sesto secolo avanti Cristo per essere premiato chiese soltanto di avere un chicco diviso per il primo quadro ante della scacchiera chiave inventato il doppio del secondo quadrante la scacchiera il doppio del secondo quadrante nel terzo quadrante del terzo quadrante e così via
L'imperatore Bouchta pensò di esse sarà cavata con una manciata di chicchi di riso
Proseguendo cominciando a mettere questo riso si rese conto che è arrivato alla metà della scacchiera ed il numero di chicchi di riso era quattro miliardi
Non esisteva non esiste oggi al mondo
Sommando tutta la produzione di riso una quantità necessaria raggiungeva sessantaquattresimo a Caselle la scacchiera perché lì servono diciotto Quintili ioni di chicchi di riso una quantità stratosferica
C'è il passaggio tra la prima metà della scacchiera dove ancora il
La la quantità è gestibile la seconda metà la scacchiere dirimente
E noi oggi siamo davanti a questa soglia perché le pratiche
Di rigenerazione urbana attraverso la cultura nel nostro nel nostro Paese si sono moltiplicate si sono raddoppiate con questa velocità negli ultimi anni
Non le avremmo potute raccontare se non fossero state anche così tumultuosa così così potenti così evidenti oggi però siamo in un discrimine fondamentale
Non possiamo più soltanto lo darvi non possiamo più soltanto ma appare di non possiamo più soltanto rappresentarvi adesso abbiamo la responsabilità abbiamo tutti insieme la responsabilità di gestire questa esplosione
Perché il raddoppio continuerà
E arriveremo a quella quantità di trasformazioni tale che se ne contiamo continuiamo soltanto a guardarla o a
Censire la non riusciremo a gestirlo allora serve quella che io chiamo la fase
Di istituzionalizzazione delle pratiche è un momento difficile
Perché la necessità che queste pratiche entri udenti processi strutturali di sviluppo delle città senza veste di Zarzis
Senza perdere quella carica eretica eversiva militante che è stata la vita della vostra iniziativa ma oggi abbiamo la necessità se è vero che questi luoghi sono diventati la città di
Gestire di governare di guidare di questa
Tumultuosa espansione
Terzo elemento farò BA soltanto alcuni punti terzo elemento necessaria che entra con maggiore dettaglio nella
Manifesto di questo di questo convegno la cultura qual è il ruolo e la cultura
C'è un documento che a mio parere può essere perfettamente il complemento il compagno di strada di questo convegno che il rapporto dell'UNESCO crescete in grado Calciopoli SIS
Uno documenti più importanti perché per la prima volta cultura e creatività patrimonio innovazione vengono posti alla base delle politiche strutturali di sviluppo sostenibile non soltanto complemento qualitativo delle politiche di sviluppo
Significa che la cultura
Se volesse re fattore rigenerativa o deve entrare in tutti i settori e in tutti i processi in tutti i grandi
Della trasformazione cioè deve generare quella che a me piace chiamare il dividendo culturale
Non basta più che produca valore
Questo ormai le vostre azioni hanno dimostrato che è fattibile
Non basta più che
Produca plusvalore molte delle iniziative oggi qui raccontate già producono Pruzzo allora deve produrre dividendo
Cioè deve produrre una quantità di valore più estesa della dimensione locale entro cui agiamo capace di con tendere
Il ruolo ad altri Capitalia da altre monete nel nostro mercato della dello sviluppo questo è il dividendo culturale una nuova monete
E ancora
Ultimo elemento anzi penultimo
Serbo nuovi strumenti è stato detto questa mattina
Servo nuovi strumenti non possiamo continuare o può non possiamo pensare che sia soltanto un problema di manutenzione degli strumenti servono gli strumenti anche a legislazione vigente
Perché alcune parte nostra legislazione vigente ci consento di spende sperimentare nuovi strumenti
Che non siano più soltanto regolative che non sia più soltanto redistributivi di risorse ma che siano invece generati di risorse collaborativi che siano in grado di
Mettere insieme di estendere gli affetti di immaginare anche nuove forme di
Produzione di valore di progettazione non possiamo continuare a usare utilizzare per disegnare per progettare per gestire per normare le nostre città quegli strumenti che erano stati forzati nel momento in cui
Il problema di cui oggi parliamo se ha generato perché quegli strumenti puramente regolative redistributivi di funzioni sono quelle che hanno generato
Quella cosa che a un certo momento abbiamo chiamato periferie perché stavano attorno al centro di cui quegli strumenti si facevano carico come lamento di futuro
E per chiudere
L'ultimo elemento ve l'ho accennato all'inizio forse venuto il momento è questa secondo me è la sede anche per ragionare sull'identità dei luoghi di cui parliamo
Forse è venuto il momento di abbandonare persino il termine
Periferie
Perché non basta né aggettivare le né arricchirle di senso perché è sempre quello vorranno dire finché le continuiamo a chiamare così che serve anche un'etica del linguaggio e allora io vi propongo un altro nome
Chiamiamo le policy seria
Fusione
Di
Poli numerosità essere invece sono luoghi generatrici generatori di molteplicità sono i luoghi capaci di generare la città policentrica che ci serve
Ma può riferire significa anche generatrici di città Police Ferente
Perché questo sono le periferie per il modo con cui le stiamo vedendo
Luoghi generatori di nuova città di quella città che Platone in Politeia dichiarava essere pascolo e nutrice della società io credo che sia questo che il nostro obiettivo grazie
Ringrazio Maurizio e chiedo a chiara della fondazione Cariplo se vuole concludere questa sessione con delle osservazioni come preferisci dal podio tazzina grazie a tutti
Io eccetera e a fare una osservazione molto veloce e poi simbolica andiamo avanti ma
Penso che questa sia
Questa fase un'occasione veramente importante per rinnovare il rapporto tra le istituzioni i cittadini facendo leva sulle istituzioni culturali e sugli operatori culturali che
Oggi ci stanno raccontando le loro esperienze come i broker come
Intermediario tra
Istituzioni purtroppo oggi spesso sentite lontane e disattenti rispetto alla alla realtà quotidiana che li Tersani dicono
Ma veramente l'opportunità è quella di
Creare un nuovo rapporto di fiducia
Che è reciproca che
Dei cittadini rispetto alle istituzioni ma anche delle istituzioni rispetto i cittadini
Perché credo che quello che queste prime esperienze che abbiamo ascoltato ci raccontano e che sicuramente verrà confermato anche nel corso della giornata
Enti finalmente l'attenzione che si rivolge verso queste aree urbane e le persone chi rivivono è di
E di scoprire che la conoscenza e lì
Che chi vale disegnare le politiche deve prima cosa andare a fare ricerca interpellare interrogare chi
Dite operando in questi contesti e con loro disegnare gli interventi più giusti per ottenere soluzioni più efficaci per evitare
Effettivi di rigetto che nessuno ovviamente vorrebbe per evitare che le periferie diventino nuovi lo alti
Belli dovere portare a vivere persone che in realtà potrebbero tranquillamente dire era altro tema
Far vivere meglio coloro che già ci sono dando loro
Maggiori opportunità
Un altro punto cui personalmente tengo molto
è questo ed è
La la cultura
Secondo me è
Ciò che consente ad ogni cittadino innanzitutto di comprendere il contesto in cui vive
E poi anche e soprattutto attraverso le pratiche artistiche per immaginare una un nuovo futuro una nuova visione quindi
E importanti che chi opera in maniera capillare sul territorio si ponga come proprio missioni
Quella di mettere a disposizione di tutti includere tutti i cittadini il più possibile
No non con una visione paternalistica ma proprio nel senso di
Di schiudere potenzialità che solo l'arte la cultura sono in grado di disco precise
Grazie io ringrazio tutti quanti chiudiamo la sessione e accendiamo quindi la prima frase la prima azione che è riconoscere le periferie
Dove la povertà di funzioni e servizi si unisce a diseguaglianze sociali e degrado edilizio e in lascio la parola alla seconda sessione grazie
Allora inizio la sessione la cultura per la rigenerazione della città con Ezio Micelli docente dello io Aldo di Venezia
A me il compito di cominciare questa seconda sessione chiedo di salire sul palco diversi ospiti che insieme a me gestiranno questo tempo insieme a voi
Chiamo prima di tutto le esperienze le chiamo guardandoli o tre protagonisti di altrettante importantissime io credo vicende che hanno caratterizzato il processo di degenerazione al basso a nord riassunta andrà Capaldi
Amministratore e fondatore di una importante iniziativa a mare culturale urbano che ha io credo ho avuto il merito di riportare il tema della produzione culturale come motore dell'economia urbano lo fa nelle periferie milanesi e ce ne parlerà tra poco
Abbiamo Roberto coloro Roberto covo escono ma è uno dei più interessanti promotori di processi di rigenerazione urbana che dal basso mobilità non energia non solo per la produzione culturale tradizionalmente intesa
Ma anche per processi produttivi che sono innervati dalla cultura lo fa in una regione la Puglia
In cui normalmente il capitale sociale non è considerato così importante illusi è riuscito in questa operazione anche in un contesto non favorevole a promuovere processi di assoluto rilievo
Florina sa Ieva la terza persona che chiedo di a cui chiedo di salire devo dire che l'esperienza di Favara in provincia di Agrigento è fenomenale per la capacità della cultura intesa come arte direi generare processi
Che altrimenti forno sarebbero nemmeno possibili nemmeno immaginabili l'arte è in grado di dare nuova vita nuovo spessore o un intero porgo creando le condizioni per uno sviluppo assolutamente discontinuo rispetto i processi di abbandono
Che invece hanno caratterizzato quel borgo fino a poco tempo fa
Tra esperienze tre testimonianze e abbiamo anche tre persone che partecipano al dialogo insieme a me ora chiedo di salire lo vedo in prima fila Filippo Dellepiane
Vice Presidente dell'ANCE oltre sarà anche un caro amico che come dire è l'ospite che oggi si deve più o meno giustificarsi perché oggi non abbiamo parlato di cemento non abbiamo parlato di mattoni però costruttori ci sono
E chiediamo qual è la loro prospettiva qual è la loro visione rispetto a questi temi
Abbiamo poi Annibale D'Elia devo dire che se esiste una persona che ha il merito di aver innovato il policy design nell'ambito di
Processi che altrimenti
Tradizionalmente pochi risultati offrono ecco questo lui devo dire che la sua testimonianza mi sembra assolutamente centrale per capire come effettivamente anche pensare queste testimonianze all'interno di un quadro più vasto e articolato
Anche gestito attivamente proattivamente dalle stesse amministrazioni
In ultimo Paolo Verri
Che forse ODIHR il testimone privilegiato di un processo che riguarda l'intera città perché
Chi
Può meglio di lui raccontare l'esperienza di Matera che diventa capitale della cultura
E viene investita da un processo di rigenerazione attraverso la cultura stessa che riguarda l'economia e la società di un borgo che ero voglio ricordare
è stata la vergogna di questo Paese in anni che non sono così remoti rispetto allo
Quindi diamo in via senz'altro e fare partire
In ordine quasi alfabetico Andrea Capaldi con l'esperienza di mare puntuale Cuba dovrebbe esserci un microfono qua
Se non c'è
Buongiorno
Il mare è un'impresa sociale start-up innovativa vocazione sociale fondata da tre persone che in un modo o nell'altro hanno vissuto
Vivono e continueranno a vivere con e per il teatro
Mare culturale urbano il progetto di mare sarà l'impresa sociale ed è un centro di produzione culturale
Che vuole attivare a residenze d'artista innescare processi di attivazione urbana
E lo fa ve lo sta facendo non a caso non luogo non centrale della città di Milano siamo a cinquecento metri dallo stadio San Siro
Oggi mare vive lavora in una cascina del mille seicento ristrutturata
All'interno di un virtuosismo Progetto di housing sociale che si chiama cenni di cambiamento promosso tra gli altri tra da Fondazione Cariplo Cassa depositi e prestiti investito eccetera domani invece sarà anche
In un nuovo polo culturale che costruiremo gestiremo di nove mila metri quadri grazie a un bando vinto con l'Assessorato al demanio del Comune di Milano
Che cosa significa residenze per artisti residenze per artisti per me significa contribuire processi creativi di chi proveniente da tutto il mondo abbia la necessità di confrontarsi con lady ma dinamiche di un territorio di riferimento
Artisti che sempre di più abbiano una visione politica
Del loro atto di creazione e abbiano la necessità di dialogare profondamente con le persone che abitano un territorio di riferimento
Mare dunque un luogo di incontro confronto e crescita collettiva un luogo di contaminazione
E di ibridazione
Un luogo di formazione un luogo di inserimento lavorativo è un luogo che volesse anche un'opportunità di lavoro soprattutto avendo uno sguardo molto attento rispetto ai giovani che abitano questo territorio così difficile
Mare diventata quindi una nuova piazza per la città di Milano ed è diventata anche una nuova casa e un nuovo palcoscenico per gli artisti che arrivano dal mondo
Allora siamo diventati credo e stiamo diventando spero che lo saremo sempre di più un punto di riferimento per una comunità che vogliamo inclusive trasversale e che ridia una funzione civica e politica a ruolo di un centro culturale
Quando abbiamo iniziato a lavorare all'idea progettuale di mare noi avevamo due aspetti ben chiari volevamo che fosse un percorso imprenditoriale
Ne volevamo costruire quindi un piano industriale che abbattesse il più possibile le necessità di fondo perduto pubblico-privato che di solito sostengono l'attività culturale
Ne è nato così un business dal molto complesso
Che prevede prima di tutto un grosso investimento di due persone che hanno deciso di investire i loro soldi per
In cultura in produzione culturale
E questo investimento molto grosso è chiaramente dimensionato proporzionato rispetto all'obiettivo finale che appunto la gestione di una cascina del mille seicento e la costruzione di un nuovo polo un polo culturale a trecento metri di nove mila metri quadri
Il nostro piano industriale tiene insieme attività commerciali
Caratteristiche non caratteristiche
Tema insieme attività caratteristiche non commerciali
Parliamo quindi di coordini parliamo di formazione sale prove promossi sia chiaramente soprattutto di udienze degno di un'intensa attività culturale di produzione culturale e per formativa
Quindi
Attivare un progetto del genere capirete porta con sé un mare di complessità un mare appunto
Una su tutto una su tutte e quella che un soggetto che riesce a produrre contenuti culturali che che si che si riversino concretamente e positivamente sui cittadini e che sappia innescare davvero dei processi di comunità
Deve
Avere un sostegno rispetto alle capacità gestionali perché chiaramente non sono il loro il il know how prioritario super dei di inziative di questo tipo
E quindi questa visita questa criticità può e deve essere affrontata facendo sì affiancare da chi è in grado di osservare le strutture organizzative ed economico finanziari con un rigore tipico delle imprese
Non culturali ma entrando in dialettica con quelle che sono le necessità appunto di un'impresa culturale
è proprio questo dilemma che nasce da questa dialettica è punto di disequilibrio che necessita un sostegno continua queste start-up che follemente decidono di investire in cultura
Ed è qui che le istituzioni le fondazioni gli stakeholder dovrebbero prendere sempre più consapevolezza del valore aggiunto lo stanno facendo e questa giornata chiaramente è un esempio concreto
Che tali soggetti imprenditoriali portano alla Società tutte qui dovrebbe un po'custodirli proteggerli soprattutto quando l'agenda politica decide di portare all'ordine del giorno queste tipo riteneva questo tipo di tematica
Soggetti come mare come altra impresa che lavorano in modo analogo
Incentivano e lavorano per un cambio di paradigma sostanziale
L'abbandono di un sistema puramente speculativo che divarica sempre di più la forbice economica in favore di un nuovo corso che riconnette a persone
Le riavvicini socialmente ed economicamente
Infine
Quello che posso dire è che l'impresa culturale
Chiaramente evidentemente nasce spesso da una partnership pubblico-privata noi viviamo Milano un esempio concreto di quanto sia vivo o quanto sia in una fase
Virtuosamente risparmi in trazione questa partnership e per esempio abbiamo qui in prima fila Assessore comunque c'è un e con tutta la gli assessorati che compongono la Giunta del Comune di Milano CEE una collaborazione quotidiana che porta che sta portando dei risultati concreti
Ciononostante chiaramente c'è sempre migliorare quindi noi alle istituzioni chiediamo di abbattere sempre di più il rischio amministrativo
Che legato prevalentemente I tempi quindi tempi più controllabili chiediamo di facilitare processi o quanto meno di nove di non immobilizzato lì
Di facilitare le costruzioni di reti internazionali e nazionali e di creare dei ponte con l'impresa
Tradizionale
Concludo ringraziando per questo per questa opportunità perché credo che
Qua stiamo seminando un qualcosa che deve crescere con forza e che rappresenta il nostro futuro grazie
Testimonianza diretti Andrea
Da un lato radicalmente discontinuo nel modello di economia di società che sottesa a questo tipo di esperienza devo dire che però la richiesta di snellimento delle procedure amministrative resta uguale che si tratti di imprenditori assolutamente tradizionali ovvero di imprenditori
Come dire di una economia di una società diversa Roberto coloro
Per cortesia la vostra impresa all'ex Fadda che ormai è diventata quasi come dire un classico dei processi di rigenerazione dal basso da raccontare
Buongiorno a tutti mi chiamo Roberto cordolo intervengo in rappresentanza di una rete di imprese cooperative associazioni
Che da qualche anno lavora per riqualificare un vecchio spazio abbandonato in una periferia del paese San Vito dei Normanni un paese del sud come molti
Distante dei flussi principale di beni e di persone disoccupazione giovanile al cinquanta per cento abbandono del patrimonio edilizio privato ci sono oltre due mila case sfitte
Dinamiche tipiche dei paesi della nostra regione che faticano ancora trovare un'identità
No presentare un modello di sviluppo rispetto rispetto alla crisi
Nel due mila dodici abbiamo cominciato a
Immaginare che un vecchio stabilimento enologico abbandonato potesse diventare un'opportunità per il territorio trasformandosi da problema di carattere urbanistico di carattere sociale a risorsa per poter creare lavoro
Di lucrare lavoro perché
Nel corso di questi cinque anni quello che abbiamo provato a fare non solo riqualificare culturalmente
Dello stabilimento proponendo una programmazione culturale aiutando il ragazzo sviluppare i loro progetti va beh ho provato immaginare che si potesse produrre valore
Che questo potesse essere quantificabile
Ad oggi la struttura genera bene sui vari servizi di carattere commerciale di carattere sociale di carattere culturale circa ottocento mila euro di fatturato ridistribuisce un suo valore sul cinquantacinque persone
Di fatto quindi è una media impresa che sta traguardando dei risultati però partire dei presupposti inverso rispetto a quelli che tradizionalmente vengono messi in campo quando si pianifica un'attività economica
E per i sempre attinti
Attraverso un dispositivo di coinvolgimento utile la base della nostra riflessione cioè come si fa a generare partecipazione laddove vige l'ASP Lucio cioè come si fa a promuovere coinvolgimento laddove tutti pensano che niente se possibile ma che l'unica soluzione è quella di
Di andare via
La foto che vedete proiettata le nostre spalle è una delle foto icone anzi abbiamo costruito in questi anni per dire la collaborazione di tutti può riqualificare il nostro patrimonio e creare occasioni di lavoro per i più giovani abbiamo lavorato con l'autocostruzione però di Sisto Marolo stabilimento per permettere a chi volevo sviluppare il loro progetto accompagnati dentro il nostro programma di poterlo fare esattamente come quando si costruisce una casa bisogno di stare sul cantiere di parlare con le maestranze magari di
Dare una mano ecco il primo Consiglio per il policy makers non grandi piani ma piccoli interventi interconnessi tra di loro ispirati al principio dalla dalla puntura vano il piccolo di molti può generare effetti più positivi più residenti rispetto a grandi piani di trasformazione di porzioni di città
In questi giorni
Abbiamo fatto una ricerca interessante sui servizi pubblici a San Vito dei Normanni la biblioteca di San Vito dei Normanni costa alle casse del Comune circa duecento mila euro
Tra personale utenze manutenzione da una media di utenza di venticinque persone al mese
Duecento mila euro venticinque persone al mese e noi non costiamo niente e per le casse del Comune di San Vito dei Normanni Moni settimana cinquecento persone contribuiscono al nostro piano
Comprando in servizio e quindi un laboratorio un ruolo su come attività ha ritenuto la struttura questo cosa vuol dire che
Disegnare politiche efficienti in dire non solo locale più risorse ma anche gestire in maniera migliore le risorse sufficienti soprattutto revochi dalla scarsità soprattutto nel
Periferia
Perseguito la norma regionale masseria questo si chiama scarna Tizio non ho voluto parlo solo di noi
Ma perché
Vorrei parlare come dire di tutte le cose che facciamo di sbagliato quando però il campo ad agire dei nostri territorio nascano addizionale c'è masseria residenziale dei primi del Novecento
è stato oggetto di tantissimi finanziamenti senza Regione Puglia Ministero Gal al termine di ogni cantiere lautamente finanziato l'immobile veniva chiuso
Siamo allora va partivo un altro progetto partivo un'altra ristrutturazione una specie di circolo vizioso
Delle opere pubbliche Consiglio per i policy makers mai più un intervento di riqualificazione di uno spazio pubblico senza immaginare come si costruiscono a comunità intorno è un soggetto che la gestisca
E questo penso che sia molto importante mi abbiano concluso rione diceva Maurizio le nostre esperienze si devono istituzionalizzare io penso invece che le istituzioni si devono movimentare
E per questo motivo che
Ballava Sandas
Perché dico questo perché noi siamo riusciti diciamo con a questo approccio anche le conversazioni che abbiamo messo in campo in questi anni
A dire al Comune di San Vito dei Normanni comuni seguito una norma mi sa che c'è che c'è un bando sulla rigenerazione urbana sostenibile
Piuttosto che farlo diciamo attraverso forme di partecipazione legata ai posti letto e dalla potentissima lobby della tre M
Perché non possiamo pensare di fare
Un processo di partecipazione legato alla partecipazione delle persone la trasformazione dello spazio pubblico e sopra gettate andò con il Comune di San Vito dei Normanni interventi di rigenerazione urbana che partono dalle nostre pratiche derivano la città quindi questo penso che possa essere un esempio di come dal basso le politiche pubbliche possono essere contaminate anche nel contesto di periferia
Per produrre trasformazione grazie dell'invito
Se c'è una cosa
Che devo dire va a merito di Roberto come quello di ricordare sempre con questo non sia un percorso fatto di successi
Se l'esperienza che presentiamo qui hanno tutte ha avuto successo e tutte in un qualche modo ci sono in posta l'attenzione di una comunità beh per queste esperienze ci sono altrettanti errori altrettanti sbaglia
Altrettante occasioni mancate e sarebbe davvero delittuoso non ricordare come siamo di fronte a quelli che ce l'hanno fatta
E dietro di loro tante altre spenti che però sono a fondamento dei processi di apprendimento che qui troviamo ampiamente capitalizzate
Florina sta Ieva per l'esperienza di Fava
Buongiorno a tutti mi chiamo Belinda enti ma a mio marito sono la fondatrice di farmaco il tram parka questa Anna la vera sfida è raccontare la nostra esperienza in cinque minuti
Prevedeva sintetizzarla mettendo dentro anche delle delle riflessioni
Farmene anzitutto un progetto di persone un progetto di una famiglia che poi diventa un progetto di una di una comunità
Una comunità che ha iniziato a prendersi cura degli anziani dei bambini degli artisti e delle persone come no mai e abbiamo deciso di vivere in Sicilia
Ed è mani Falcone diceva quando c'è qualcosa da fare inizia non c'è sempre qualcosa da mettere in gioco e quindi tutti preferiscono lamentarsi piuttosto che fare e mai siamo messi alla parte di quelli che volevano fare
Abbiamo deciso di vivere a Favara che Ranieri citasse chilometri dalla Valle dei Templi e li abbiamo iniziato un processo inverso non abbiamo preso degli immobili pubblici e le abbiamo affidato a dei privati
L'abbiamo acquistato noi degli immobili e li abbiamo messi a disposizione dell'Ente pubblico
Questa interamente a oggi con le nostre risorse però creando attorno a noi una comunità gli strumenti che abbiamo utilizzato sono quelli dell'arte dell'architettura e comunque del mondo del contemporaneo
E soprattutto quello che diceva Roberto poco fa ha ristrutturare gli immobili anche noi abbiamo visto
Bandi PUM vicine immobili privati che sono stati ristrutturati tre quattro volte perché la rigenerazione non passa attraverso la ristrutturazione
Ma passa attraverso l'occupazione e le azioni quotidiane
E farne oggetto presto è un luogo vivo ogni giorno luogo della sperimentazione dove viene data la possibilità a tutti di mettersi in gioco
Perché anche i chi non ha diciamo spesse facile avere una squadra giocare e vincere con i quali classe ma ne dobbiamo dare l'opportunità anche a chi non è fuoriclasse
E per questo farmaco oggi è diventato un progetto importante un progetto di una di una comunità
Una l'ultimo a diciamo azione neonata infatti nessuna scuola di architettura per bambini che è stato un dispositivo importantissimo perché
Ci ha consentito di lavorare assieme alle famiglie
Perché chiunque ha un figlio sa anche vedere tornare a casa il proprio figlio felice interessato è divertito ma soprattutto che ha avuto a che fare con gente straordinaria
Allora anche se non capisce di arte contemporanea probabilmente si avvicinerà a quella a quel progetto
Una sollecitazione invece fare vorrei fare oggi è un invito spesso si parla quando si parla di cultura si subito così si dice ma siete sostenibili quanto
Ce la farete
Mentre stanno siamo al settimo anno
E quasi quasi siamo in crisi viviamo come i matrimoni la crisi del settimo anno
Però spesso ci sono dei valori con questo Maurizio ne avevamo parlato che non possono essere misurati
Perché a farmi attualmente non si auto sostiene
Però farmaco prodotto su Favara venti milioni di euro di investimenti privati siamo passati da diciannove posti letto a duecentocinquanta posti letto da zero a centoventi mila visitatori
E quindi se farmi non è sostenibile credo che la città comunque di Favara sia diventata sostenibile
E quindi l'augurio che io oggi mi faccio che questo rapporto che si è creato con le istituzioni non rimanga un rapporto a distanza ma si trasformi in una relazione
In una relazione in un accompagnamento perché
Ogni giorno facciamo fatica a scontrarci con
La burocrazia ma facciamo fatica proprio ma ad andare avanti grazie
Oltre al ringraziamento per questa esperienza che credo assolutamente straordinaria il mio ringraziamento anche per un rispetto dei tempi che tre relatori che devo dire però quasi minacciato e
Devo dire che la sintesi ha sicuramente fatto premio anche sull'intensità dei loro diversi interventi
Tocca a me adesso tracciare un po'il tema
E provare a ragionare insieme prima a voi tutti voi e poi in particolare con i tre ospiti rispetto
A una terna di concetti che vogliono davvero condividere con voi
Il tema centrale per la
Giornata di oggi e lo voglio sintetizzare in pochi punti
In realtà come è stato anche già ricordato prima il Paese c'è profondamente trasformato dalla crisi diciamo del due mila otto premiamo quello come riferimento temporale e devo dire che
Questa crisi che chiamiamo ancora qualche volta in questo modo non è più una condizione
Transeunte destinata essere soppiantata dalle nuove mirabili stagione del progresso ma è diventato una condizione permanente una condizione con la quale dobbiamo confrontarci
Dobbiamo non solo confrontarci con le ricadute economiche sociali di questo passaggio ad una fase diverso del nostro mondo ma dobbiamo anche considerarne le ricadute spaziali
Qualcuno in sala sono rimasto davvero sorpreso nel vedere per esempio che il concetto di periferia e che abbiamo impiegato si estende anche i territori dell'Italia interno abbiamo parlato Della Toscana centrale abbiamo parlato anche di centri storici
Ebbene sì non certo tutti i centri storici ma alcuni di essi in particolare nelle regioni meridionali del nostro Paese vivono una stagione di grande difficoltà
Abbandono spopolamento crisi economica ebbene anche lì ci sono periferia così come le troviamo ovviamente nei grandi
Sviluppi metropolitani degli anni Cinquanta e Sessanta la periferia di Milano è stata ampiamente ricordato tra le altre in cui ovviamente i problemi del degrado sociale del degrado edilizio della marginalità delle funzioni poveretto
è sotto gli occhi di tutti
Dunque l'idea che il tema delle periferie non riguardi più solo i grandi casermoni dello sviluppo degli anni Cinquanta degli anni Sessanta ma riguardi molte più aree del Paese dal resto Maurizio Carta nel suo intervento introduttivo
Diceva scolo ora la parola periferia e diventa molto più pregnante l'idea che
Tutta la città abbia i problemi che qui stiamo discutendo
E quando la chiede dove Alloni mi ha chiesto insieme agli altri due curatori ai Smeralda Valente di ragionare su questo tema ho pensato che davvero dovessimo ragionare diversamente rispetto a questo problema
Immaginando una radicale discontinuità nei processi di rigenerazione
Una radicale discontinuità che parte proprio dal concetto di cultura e dal valore che essa può dare allo sviluppo delle nostre città dei nostri territori e in particolare alle periferie
Mobilitare la cultura il capitale umano al capitale sociale è sicuramente il tratto decisivo che noi riteniamo possa essere a posto a fondamento
Di un nuovo ragionamento sulle città quel ragionamento che l'esperienza che mi hanno prima preceduto hanno evidenziato essere già nelle pratiche ben prima che nei manuali
E i miei testi di policy design
Se pensiamo al concetto di cultura abbiamo sempre in mente
Quello che magari ASCO abbiamo studiato la letteratura possiamo anche spingerci alle Performing Arts possiamo iniziare a pensare al teatro all'arte contemporanea
Devo dire che noi abbiamo voluto allargare grandemente il concetto di cultura ed estenderlo anche a un insieme di pratiche a un insieme di conoscenze TAC citate
Che sono invece costitutive del nostro Paese abbiamo ragionato per esempio su quelle conoscenze implicite che stanno dentro
L'artigianato evoluto stanno dentro settore primario stanno dentro forme di produzione che contengono una cultura spesso secolare anche millenaria del nostro Paese
E questa cultura deve essere mobilitata deve essere fatta interagire con l'altro concetto di cultura quello più tradizionale quello più hanno i no
E questo per innervare nuovi processi produttivi nuovi processi divisi istigazione spaziale nuovi processi di appropriazione da parte della comunità di luoghi altrimenti destinati al degrado all'abbandono
Ora si dirà tutti concetti lodevoli
Tutti i concetti che la pubblica amministrazione non è in grado di reggere sostenere nel nostro viaggio in Italia come lo chiamava prima molto efficacemente Smeralda Valente abbiamo incontrato numerosissimi amministratori e la loro prima riflessione
Non abbiamo le risorse
E devo dire che anche nelle diverse occasioni è che abbiamo ascoltato in precedenza si è capito molto bene che non è che corrono fiumi di denari a disposizione delle
Esperienze che abbiamo considerato
In realtà
Se devo considerare qual è la risorsa in gioco che ne possiamo mettere
In campo per favorire per promuovere questi processi bene voi non abbiamo che da guardarci intorno
Qui in questo luogo non abbiamo la manifestazione concreta di quello che è sovrabbondante questo Paese di ciò che è stato oggetto di un investimento costante pluridecennale
Probabilmente anche esagerato e che oggi può non essere essere messo in gioco a disposizione di comunità che cercano nuove strade per crescere per dare nuova forma al proprio sviluppo sociale economico identitario
è il patrimonio la risorsa che possiamo mettere in gioco
Sono di tanti luoghi abbandonati di un paese che come dicevo prima ha costruito troppo sono le tante caserme sono i tanti luoghi del terziario gli ospedali
Gli uffici abbandonati che possono essere oggetto di un recupero a partire da processi organizzati dal basso favoriti dall'Amministrazione
Questi processi partono da un patrimonio che altrimenti è destinato a rimanere lì senza vita senza destino lasciarmi solo un passaggio o devo dire autobiografico in questa vicenda se mi sono detto
Ha decimato questi temi e perché io nasco nel settore immobiliare né studio gli aspetti costitutivi
Da un certo punto all'ennesima asta andata a vuoto all'ennesimo bando andato senza assegnazione ho iniziato a domandarmi se questa potesse essere utilmente una strada credibile per lo sviluppo delle nostre città
La coazione a ripetere di modelli privi di fondamento economico era evidente non potevano più continua
La ripetizione ossessiva di meccanismi d'asta di meccanismi di allocazione un settore immobiliare che non ha più interesse a questi processi di valorizzazione che una volta davamo per scontati
Lascia lo spazio invece a un utilizzo del patrimonio inteso come
Risorsa a disposizione delle comunità
Per fare che cosa per fare ciò che
Dal basso sembra emergere una nuova economia una nuova società
E questo lo voglio sottolineare avviene nei centri storici oggetto di inquietanti anche abbandoni in molte parti del Paese riguarda le prime periferie delle nostre città riguarda anche i territori aperti perché non immaginare processi di riuso di reimpiego del patrimonio agricolo che oggi
In molte parti del nostro Paese lasciato senza utilizzi
Dopo l'ultimo punto per ragionare sul valore perché anche in questo caso Maurizio Carta mi ha preceduto e devo dire che con grande utilità segnalato alcuni aspetti legati alla necessità di pensare il valore anche questa volta
In funzione di una pluralità
Di dimensione
Noi sicuramente pensiamo i processi partecipativi e processi dal basso secondo una dimensione che è volta a integrare il capitale sociale a crearne di nuovo a creare nuovo capitale umano
Tuttavia vorrei essere chiaro su questo punto è inammissibile che noi pensiamo a queste pratiche partecipative esclusivamente con un rituale
Che si celebra all'interno delle periferie rinsalda in modo effimero spesso processi comunitari nel no iniziare a pensare
Che questi processi diano vita ha un valore anche diverso siamo a fondamento di una cultura e di un'economia radicalmente Visconti
Allora senza riprendere il neologismo a cui insomma dove tutto il merito Maurizio Carta io penso che
Ci sia la necessità di pensare
Alle differenze che ogni luogo
A
I soprattutto in questo Paese alla contaminazione di questi diversi tratti identitari con la cultura del contemporaneo non già solo per rinvigorire
Il capitale sociale di una comunità ma anche per portare avanti un progetto di sviluppo che faccia delle differenze del nostro Paese differente esaltante dalla cultura motore di sviluppo economico e di sviluppo durevole per quella comunità
Aggiungo infine che il meccanismo che ne possiamo immaginare riguarda sicuramente
Processi di partecipazione dal basso in grado di mobilitare il capitale sociale di una comunità processi anche di natura nuova economicamente stabile nel tempo capaci di dare prospettiva a comunità altrimenti marginali e residuali
Voglio sottolineare che ogni cultura genera uno spazio ogni cultura genera forme
Io credo che in questo caso ne dobbiamo pensare che questi processi dal basso
Generi ma anche nuove architetture
Voglio sottolineare perché la direzione per cui abbiamo lavorato si occupa anche di questo e l'arte ed architettura sono in gioco perché la produzione di nuovi spazi non può che essere necessaria conseguenza
Di una società che ha ritrovato il proprio cammino
Prima Laura Caruso in un'espressione che ho trovato di grandissima intensità diceva spazi incerti spazi indefiniti spazi di cui non riconosciamo ancora pienamente la qualità
Ma credo che quella sia la strada la strada di un percorso di riappropriazione
Che è anche di creazione dello spazio di anche di risse unificazione di immobili come questo che altrimenti sono destinati all'abbandono e alla perdita di senso e di qualità
Ecco su questo che voglio introdurre la discussione con i tre miei ospiti e in particolare voglio chiedere per primo a
Paolo Verri che
Su questi temi ha lungamente lavorato anche con espressioni molto potenti di sintesi molto capaci di rappresentare in estrema
Rapidità qual è il ruolo della cultura nei processi di rischi insiti azione e anche di creazione dei luoghi qual è il suo pensiero a questo riguardo
Grazie a Ezio Micelli grazie molte per l'invito a Federica Galloni a tutto il team del del
Del Ministero
E per me intanto molto singolare pensare che io debba da torinese che ha lavorato venticinque anni nella sua città curando nel piano strategico e cominciando occuparsi di queste cose dopo essa scopato di editoria
Parlare di periferia a partire dal sud ci son persone ben più qualificate esperte e competenti di me
Bisogna non vorrei questa identificazione fra il Piemonte Matera diventasse eccessiva ci sono personaggi ben più importanti come
Carlo Levi come Adriano Olivetti che si sono occupati partendo la teoria del Piemonte della della della città Bucaria
Quindi non vorrei
Partire da Matera magari ci arriviamo ci arriviamo anche dopo vorrei invece partire dall'esperienza che abbiamo ascoltato in giro per l'Italia che anche qua questa mattina ci
Ci sono state
Rappresentate cui
In questo spazio bellissimo avuto l'onore di visitare in anteprima qualche mese fa che qui faccia vedere alcune opportunità di
Di riutilizzo di sistemazioni vorrei condividere
Delle cose che mi sembra manchino cioè quali sono le opportunità future giammai interessa
Poco e anche un po'mi annoia al passato
Invece mi interessa molto cerca di capire quali sono i varchi nuovi cioè quali sono le tendenze
Nelle quali andremo a lavorare
Qua mi sembra che ci sia
Una assenza significativa di spazi per la scienza
Soprattutto di spazi per la scienza dal basso si fatta tanta cultura di Performing Arts sono tanti spazi che riguardano tutto quello che il mondo dei makers
Ma c'è molta poca rispetto ai bisogni e di sviluppo del Paese
Cultura che riguarda tutto quello che è la matematica le scienze è un problema storico dell'Italia dovuto a un coro cioè lesivo che ha
Influenzato lo dico da studi su letteratura
Negativamente il sistema Paese
Che rende ancora poco competitivo il Paese
E rispetto al quale dobbiamo fare
Tesoro di insegnamenti che non solo nel nord dell'Europa ma anche in Africa fanno
Ci sono degli esempi molto belli l'esempio più bella quello dei Co da dodici o dei grandi raduni di coding che si fanno in giro per
Il mondo noi a Matteo gli ho fatto il più grande d'Europa per i bambini under dieci con novecento bambini under dieci che in inglese
Lavoravano su cosa fare coding per il racconto del territorio ma credo che questo sia uno spazio enorme
Di lavoro per tutti noi il secondo spazio
Laila il citato nell'ambito del per intervento
Di un popolo vedo importantissimo e il tema della rinaturalizzazione il sistema
Italiano
Siamo assistemmo noi partiamo domani da Forlì coraggio tre per un viaggio lungo tutto l'Appennino che ci porterà a Matera Regione Di Matteo vado dal ventidue al ventiquattro settembre
A vedere le esperienze più interessanti di cultura fissano dirigendo sull'Appennino italiano si sta
Nell'Appennino si sta rinato utilizzando in maniera
Potentissima
Vogliamo contrastare vogliamo riaccompagnare vogliamo ride mistificare questo è un lavoro che non si può fare soltanto con l'ingegneria istituzionale bisogna lavorare sulle comunità e capire quelle comunità
Su a fini cosa possono
Puntare io faccio solo un esempio molto chiaro una comunità abbastanza piccola di ottocento mila abitanti come
Gli ottocento mila abitanti del British Columbia
In Canada
Hanno trentacinque mila occupati soltanto nel settore della mantenimento della qualità della cultura
Scusate della natura noi non abbiamo per Corsi culturali
Efficaci usando le basi naturalistiche o se dobbiamo morire abbiamo ancora
Con utilizzo turistico molto molto
Modesto
Ultimo ultimo punto
Altri ultimi due punti
C'è poi il tema dell'education diffuso
Facciamo si fa tutti molta education diciamo così in
In maniera implicita però non lo si fa in maniera esplicita
A è in corso un ripensamento complessivo dei cicli scolastici
è evidente che bisogna puntare sul ciclo quattordici diciotto come ciclo fondamentale pari pensare il Paese anche su questo credo che siano capitato delle cose che devono diventare molto più centrali nella vita delle città ma soprattutto dei
Dei villaggi dei Paesi sotto i cinquanta mila abitanti quelli sono i luoghi in cui l'Italia non tiene non tanto prospetto urbano ma prospetto di comunità di saperi e di competenza
Ora questo tema dei saperi e delle competenze per le comunità
Va assolutamente affidato in una fase che ha prima di quella universitaria perché è evidente che la fase universitaria il tema della mobilità e centrale nessuno può impedire a un ragazzo
Del sud di andarsene aveva un ragazzo del nord di scegliere un'altra usato però nella fase invece quattordici diciotto la presa in carico dei responsabili per la comunità può essere molto
Molto forte e quindi questi tre permesso con gli indirizzi fondamentali lavorare sul tema della scienza lavorare sul tema della natura lavorare sulla tema dell'education
Nella fascia quattordici
Diciotto chiudo soltanto con un accenno proprio
A Matera e anche una discussione che abbiamo avuto ieri in Confindustria su a cosa deve servire alla cultura rispetto alle impresa quali investimenti possono fare le imprese in cultura
Io credo che per noi operatori culturali mi mi sento di far parte di questa categoria e se lo Stato editore direttore Salone del Libro organizzatore di eventi e di
Appuntamenti pubblici ormai da venticinque anni la cosa fondamentale sia pensare agli operatori del mondo della
Del del dell'economia non come un mondo BIT Ussi
Cioè non colta come dei consumatori
Ma come dei partner come debito Ubi persona che imparano attraverso la cultura
Nuove opportunità e che la utilizzano per comunicare al meglio la propria qualità di la
Ora questa cosa guardate è ancora troppo occasionale e va approfondita Maigret tutto magari esige un secondo giro dirò delle cose su Matera più tardi
Devo dire che soprattutto l'ultimo passaggio mi ha particolarmente colpito perché immaginare che la cultura non sia semplicemente
L'aspetto legato a meccanismi di consumo ma che diventi vera e propria infrastruttura dei nuovi processi produttivi e di organizzazione sociale mi sembra assolutamente centrale
Devo quindi a questo punto sospendere
Per l'arrivo delle autorità chiedo a tutti di scendere perché il protocollo così ritiene poi risaliamo
Signore e signori accogliamo insieme il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni accompagna
Accompagnato dal Ministro dei beni della cultura
Attività culturale del turismo Dario Franceschini
Prende la parola Dario Franceschini Ministro dei beni delle attività culturali ed il turismo
Buongiorno buongiorno a tutti grazie
Veramente al Presidente del Consiglio di essere
Di essere qua è un segno della
Volontà del Governo
Di investire
Concretamente operativamente
Sul tema periferie urbane
Abbiamo scelto e ringrazio l'architetto Gallione di questore il direttore leggi
Tutti quelli che hanno lavorato per questo incontro abbiamo scelto questo luogo molto simbolico
Di cui credo abbiate potute ammirare almeno in parte perché le dimensioni impediscono di girarlo tutto un luogo davvero straordinario e simbolico di quello che si potrebbe riuscire a realizzare in Italia il complesso passa prevalentemente con l'accordo firmato ieri alla mi batto al Ministero dei Beni e Attività culturali del turismo il progetto è stato già finanziato
Con quaranta milioni di euro
All'interno della delibera dell'anno del primo maggio dello dello scorso anno del CIPE
Per il quaranta milioni di euro una cifra importante ma è del tutto evidente che per le dimensioni incredibili di questo luogo è un sono risorse
Utili per un avvio perché dico è un luogo molto simbolico Tor Sapienza sapete è stato un luogo anche di molte tensioni qualche anno fa tensione sociale pensioni
Difficili da risolvere
E
Questo luogo con una destinazione che sarà naturalmente multifunzionale in parte depositi in parte attività culturali in parte industrie creative
E quindi anche con molti enti che concorreranno a riempire questi spazi
Può essere il luogo che vince la sfida di invertire i flussi
Non le persone delle periferie urbane che vanno nei centri storici e per le attività per la
Per per qualsiasi cosa che riguarda la loro vita ma invertire i flussi qui dentro arrivano come avete visto di fianco i binari
Direttamente dalla stazione Termini questo consente delle modalità di spostamento molto più agevole e molto più importante e credo che sarebbe davvero importante con un Progetto questa molo volando grande recupero urbanistico dimostrare che le periferie urbane possono diventare attrattori
Di flussi di persone attorno ad attività originale innovative abbiamo anche
Visitato diversi luoghi
Che nel mondo hanno costruito in zone periferiche iniziative di questo tipo a cominciare da Parigi nessuno alle dimensioni e le potenzialità del cerino quindi ringraziamo il Ministero della difesa
Per
Tutte le l'Agenzia del demanio tutti quelli con cui abbiamo lavorato in questi in questi mesi
Qui davvero si può gestire uno dei progetti più ambiziosi
Dei prossimi anni nel nostro Paese
Che sta perfettamente dentro la filosofia su cui
Prima il Governo Renzi e oggi il Governo Gentiloni si stanno muovendo c'è un grande investimento sulle periferie urbane poi
Ne parlerà il Presidente del Consiglio io lo so voglio soltanto dire per quello che riguarda l'attività del mio ministero
Non esisteva una direzione che si occupasse di
Arte architettura contemporanee per i periurbane
è un po'un paradosso
Ma noi abbiamo pensato nel settore dei beni culturali
Per troppo tempo che nella nostra
La vastità del nostro patrimonio storico culturale archeologico
Il patrimonio materiale immateriale che ci hanno lasciato le generazioni PRIN venute prima di noi il compito di tutelare e valorizzare quel patrimonio fosse talmente vasto talmente importante talmente assorbente
Da non lasciarsi spazio per il presente per il contemporaneo
è stato una
Colpa grave
Del sistema in questi anni perché è del tutto evidente che a fianco del
Del lavoro per
Per la tutela
Di ciò che le generazioni precedenti ci hanno lasciato si poco assolutamente si deve fare un investimento sul presente
Arte contemporanea architettura contemporanea e soprattutto un grande investimento sulle periferie urbane
Anche dal punto di vista della valorizzazione della tutela
Settant'anni stanno passando quindi molte delle zone
Periferiche costruite nel nostro Paese nell'immediato dopoguerra stanno via via è semplice più sarà così finendo
In una
Nella nella zona temporalmente in cui è possibile il vincolo
Le nostre Sovrintendenze
Che hanno la competenza straordinaria di cui dobbiamo essere orgogliosi
Per sul
Sui centri storici
Anche da questo punto di vista devono trovare e costruire delle competenze nuove per affrontare tutto il tema delle periferie urbane
Noi siamo sempre molto poco orgogliosi come sistema Paese delle cose che facciamo anche di eccellenza rispetto ad altri però penso possiamo dire
Che abbiamo vinto nel secolo scorso il Paese
Ha vinto nel secolo scorso la sfida della tutela dei centri storici
Non stava scritto da nessuna parte che quella sfida si sarebbe vinte in anni in cui i concetti di tutela protezione del patrimonio non erano così acquisito con delle ferite con degli errori ma complessivamente quella battaglia cementa
La tutela dei centri storici grazie a una legislazione vincolistica importante molto antica molto consolidata grazie alla presenza del
Alla alla alla buona amministrazione di molti enti locali grazie alla presenza radicata delle Soprintendenze
Ma non ci siamo dedicati
Sufficientemente anche in questo caso al nuovo e quindi alle periferie urbane
E allora credo che se il secolo scorso
Che è stato il secolo in cui ci siamo concentrati sulla tutela dei centri storici
Questo secco deve essere il secolo in cui facciamo un grande investimento sulle periferie urbane
Perché sono i luoghi in cui si giocano tutte le sfide di questo tempo la sfida della crescita democratica la spinta dell'emarginazione la sfida dell'integrazione ci giocano tutte le periferie
E sono anche il luogo lo dico per la parte di competenza del mio ministero in cui si può giocare una grande sfida che l'innesto di architettura contemporanea il Grande Progetto su cui ha lavorato
Architetto piano il senatore a vita Renzo Piano innesti davvero
Possono diventare le periferie urbane non soltanto un luogo da tutelare ma un luogo in cui
Introdurre innovazione introdurre creatività introdurre lavoro di grandi maestri ma anche di giovani talenti quindi è veramente una sfida importante mi fa piacere che
Il convegno sia andato un po'molto bene dal punto di vista della presenza
E dal punto di vista dei contenuti credo che oggi la presenza del Presidente del Consiglio ci dimostri davvero che siamo all'inizio passiamo all'inizio di una grande sfida già avviata che ci farà vincere in questo secolo la sfido delle periferie urbane grazie
Ringraziamo il ministro Dario Franceschini prende la parola Paolo Gentiloni Presidente del Consiglio dei Ministri
Bene grazie a tutti grazie Dario
Grazie al
Ministero della difesa al demanio
Al Ministero dei beni culturali
Direi che la sensazione
Per chi
Si avvicina entra in questo luogo anche per un per un romano non giovanissimo come il sottoscritto
Innanzitutto una sensazione di stupore almeno
Questa è stata la mia
Cioè noi qui scopriamo un riscopriamo per chi aveva avuto altre occasioni di vederla
Una
Una specie di
Città nella città
Una
Potenzialità straordinarie di riqualificazione non solo di Tor Sapienza ma di tutto un quadrante di Roma o addirittura
Della città in tema
E lo facciamo io credo
Associando allo stupore la discussione che c'è svolta qui stamattina
Sulla tema delle periferie
A me è capitato
Di fare diverse iniziative in questi mesi in diverse città sul tema delle periferie
Con un discorso che alla semplicità che prima Dario ha richiamato
E cioè la
Urgenza
Di un impegno
Dimettere la riqualificazione la ricucitura delle nostre periferie al centro dell'azione di governo
Io credo che non con un certo orgoglio noi dobbiamo rivendicare il fatto
Che negli ultimi due o tre anni
Il Governo in Italia è riuscito a rimettere le periferie al centro della propria azione urbana è un risultato importante di cui dobbiamo essere orgogliosi
E
Naturalmente il concetto di periferia è un concetto che si evolve
Quelle che noi consideravamo periferie quaranta cinquanta anni fa oggi sono qualcosa di molto diverso
Un punto deve esserci credo molto chiaro e cioè che
Periferia non è un concetto che si identifica per la distanza
Dal centro
E periferia non è soltanto
Una porzione delle nostre città
Da
Tutelare dal degrado
Rispetto alla quale bisogna intervenire perché
Il degrado non si
Trasformi in disperazione
Le periferie sono una realtà complessa diversa dar luogo a luogo da città e città
Ma
Il filo che tiene assieme questo ragionamento
E che dalla innesto di qualità nelle nostre periferie
Può venire uno dei grandi attrattori
Di qualità delle nostre aree urbane
Oggi si investe sulla qualità delle nostre aree urbane
Non soltanto come ricordava Dario tutelando
Le bellezze dei centri storici ma
Innestando qualità in tutta la città e utilizzando per far questo
Intelligenza e progetti
Sapienza urbanistica e architetto
A questo lavoro abbiamo
Dedicato
Un impegno notevole in questi
Due o tre anni
Risorse economiche rilevanti
L'obiettivo
Io credo
Sia
Dentro queste parti delle nostre città di
Inserire quegli elementi che
Guarda non c'è in un certo senso non solo alla conservazione ma la proiezione del sud del tessuto urbano verso il futuro
E quindi parliamo di qualità ambientale
Di sostenibilità
Di progetti legati alla dimensione culturale molti se ne svilupperanno nell'area in cui ci troviamo
I progetti legati all'innovazione tecnologica
Quante grandi aree come queste forse non così grande
Ci è capitato di incrociare
A Barcellona Lisbona Parigi in diverse metropoli europee
Aree nelle quali si concentra
Sapere innovazione attività culturale
Funzioni pubbliche anche come sarà
Anche in questo
Per i Tory in questa zona
E contemporaneamente i nostri interventi mirano
Naturalmente all'obiettivo più sociale dell'inclusione perché certamente dobbiamo sfatare il luogo comune secondo il quale
Le aree centrali tutto sommato sono quelle abitate dal benessere e quelle periferiche sono tutto sommato quelle abitate dal disagio
Perché sappiamo tutti che
La situazione è molto più articolata di così
Ma un altro faro della nostra iniziativa e quello di mettere
Gli interventi di inclusione sociale al centro delle nostre azioni per le periferie
E lo abbiamo fatto in questi due o tre anni con
Un innesto di risorse pubbliche molto rilevante
Pensate che il piano complessivo per gli interventi nelle periferie
Ammonta all'incirca quattro miliardi
Quello che stiamo sviluppando
Di questi quattro miliardi oltre la metà sono risorse pubbliche quasi l'altra metà sono risorse che vengono
Da privati
Fondi immobiliari fondazioni bancarie impresa
In molti dei progetti che hanno
Vinto il bando che il Governo ha promosso negli ultimi due o tre anni c'è una collaborazione straordinaria tra pubblico e privato
Che adesso siamo in fase attuativa
Centoventi progetti
Hanno si sono aggiudicati
Il bando che appunto al finanziamento di circa quattro miliardi
Con
Circa venticinque trenta di questi progetti abbiamo già
Firmato le convenzioni a Palazzo Chigi con i sindaci
Io personalmente ho avuto occasione di inaugurare già un paio di interventi uno a Mantova e uno
A Cagliari
Che cosa li tiene insieme li tiene insieme molto spesso
La combinazione di cui parlavo prima tra
Lavoro per la sostenibilità ambientale
Soprattutto sul terreno della mobilità
Del verde
Talvolta del risparmio energetico
Li tiene insieme il recupero di aree dismesse o di grandi manufatti
Industriali o pubblici dismessi
Non di queste dimensioni ma che comunque ci ricordano questo tipo di realtà
E li tiene insieme una
Destinazione che mette in gioco forse sociali del territorio e dei quartieri
Perché guardate questi progetti vivono nella misura in cui
In queste periferie
Si attiva
Un contributo di partecipazione civica
Non sarà solo l'intervento pubblico a trasformare questa area straordinaria in quello che noi oggi
Stupefatti sogniamo sarà l'intervento pubblico ma dovrà essere anche la partecipazione attiva dei quartieri che sono qui intorno attraverso forme
Che il Governo e le istituzioni pubbliche dovranno individuare
E trovare solo una grande vitalità
Del territorio attorno a questi manufatti li può restituire davvero una funzione attiva
Importanti
A questo progetto il bando
Dei quattro miliardi per la riqualificazione
Delle
Periferie aggiudicato per ora a centoventi città si associa un altro progetto strategico su cui il Governo si sta impegnando da negli in questo ultimo
Scorcio di tempo
Che è il progetto che noi chiamiamo Casa Italia
Il cui obiettivo è addirittura un obiettivo
Che ha una
Percorso ventennale trentennale
è un lusso per certi versi
Perché a responsabilità pubblica svolge un'attività di Governo
Almeno in Occidente in altri Paesi stanno programmando gli eventi del due mila quarantanove ma da noi normalmente si ragiona più sulle cose da fare nei prossimi mesi ecco il bello di questo Progetto Casa Italia
Che molto deve alla
Creatività e contributo volontario di Renzo Piano è che è un progetto per i prossimi venti trenta
Per cercare attraverso dieci cantieri pilota che si apriranno nei prossimi mesi alcuni che
Molto molto presto
Di riportare sicurezza al nostro patrimonio abitativo
Alle scuole alle abitazioni agli edifici pubblici saranno cantieri
Prototipo
Di grandissima qualità ma di spesa ridotta che potranno diventare
Un fattore di moltiplicazione di contagi no per diffondere sicurezza nel nostro patrimonio abitativo in giro per l'Italia
è un lavoro che
Avremmo forse dovuto fare
Da cinquant'anni
E che io penso dobbiamo tutti impegnarci a fare nei prossimi venti trenta
Rendere più sicuro il nostro patrimonio abitativo queste Casa Italia e di nuovo per questo ringrazio Renzo Piano e tutti gli architetti che stanno lavorando a questo progetto
E il motore di questo
Di questa spinta
Per le periferie
è l'idea che in fondo attorno alla qualità delle nostre città
Si giochi molto della capacità competitiva del nostro Paese
Abbiamo parlato spesso con Dario anche in occasioni
Per
In cui abbiamo visitato città capitali della cultura europea capitale della cultura italiana
Attraverso diverse modalità con cui si riesce a valorizzare questo
Straordinario asset del nostro Paese
Di questo dobbiamo essere consapevoli noi abbiamo un patrimonio
Rispetto
Alla realtà urbana alle realtà metropolitana la realtà delle città
Che costituiscono ormai
Il motore trainante dello sviluppo globale
Non sempre positivo questo travolgente sviluppo delle città però dobbiamo sapere che è così che l'ottantadue per cento del prodotto
Lordo mondiale e prodotto dalle città alle grandi aree metropolitane
E noi abbiamo un primato da questo punto di vista quando si parla di città il modello ideale di città cui in molte parti del mondo si pensa solo le città italiane
Dal buon governo delle nostre città dipende moltissimo del buon nome e della capacità competitiva del nostro paese non dobbiamo perdere
L'abitudine la capacità
L'impegno costante al buon governo delle nostre città se lo facciamo cadiamo una delle risorse strategiche fondamentali per il futuro del Paese
E dentro questo futuro
Di buon governo delle città la cultura svolgerà un ruolo straordinari
Motivo in più dell'importanza
Dell'evento di oggi della firma che c'è stato ieri
Dell'assunzione da parte del Ministero dei beni culturali
Della leadership in questo grande progetto pubblico che interessa
Roma ma che può avere anche una grande rilevanza nazionale
Il treno della cultura qui tra l'altro abbiamo un treno
Che
Io penso che dovremmo
Continuare a far funzionare perché cosa c'è di meglio che con le gare
Un'area di questo Stradis di interesse straordinario come questa che non attraverso
Un collegamento ferroviario
Il treno dalla cultura è fondamentale per tutto il discorso del futuro e della valorizzazione dei nostri
Assetti urbani e di questo straordinario biglietto da visita che le città italiane sono nel mondo
Quindi stupore
Che è stata la prima cosa che
Mi è capitato di pensare quando siamo entrati in questo
Luogo del future
Prudenza perché
Le dimensioni di questo luogo ci dicono che sarà un lavoro impegnativo
Che dovremo farlo con grande qualità con costanza con il coinvolgimento del territorio non sarà
Una operazione che si fa
In tre mesi
E impegno alla qualità nella capacità di governo e di valorizzazione del territorio con queste caratteristiche io credo che
La realtà di Tor Sapienza potrà diventare uno dei simboli positivi del futuro di Roma e di tutto il nostro Paese grazie e buon lavoro
Ringraziamo Paolo Gentiloni Presidente del Consiglio dei Ministri
Preghiamo i gentili ospiti di rimanere seduti per agevolare l'uscita
Allora inizio la seconda parte della sessione di cultura patrimoni valori e ne ricominciamo chiederei gentilmente ai diversi aspetti di riprendere le loro posizioni
Ci sono tutti e questo mi
Rassicura
A riprendo un passaggio di Paolo verrei se ecco c'è anche l'ultima sedia
Poveri ha fatto un passaggio che mi ha molto colpito questo tema della scienza questo tema della cultura scientifica sembra essere un po'fuori agenda rispetto ai tanti temi che sono stati discussi anche nell'esperienza precedente
Parliamo sempre di cultura intesa come performing gas parliamo sempre di
Arti visive facciamo più fatica a pensare che la cultura sia anche cultura scientifica
La cultura scientifica serve anche per fare innovazione
E anche nell'intervento
Ho personalmente molto apprezzato il Presidente del Consiglio ho ritrovato alcuni passaggi che parlano in modo molto chiaro della necessità di innovare processi produttivi inadeguati rispetto al presente se dobbiamo mettere in sicurezza interi
Ambiti del nostro Paese sotto il profilo del rischio sismico dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo
Se c'è qualcosa che i costruttori dicono sempre quando si parla di processi di riuso e che riuso costa troppo è che il riuso non anima convenienza come possiamo tenere insieme processi di rigenerazione
Di ambiti che riteniamo
Belli importanti che ci accingiamo a rigenerare e tecnologia una cultura scientifica e che spesso
Non è
Ancora all'altezza chiedo questo a Filippo delle piante
Sì buongiorno a tutti
Ve a me delle titolo di questo convegno è perché è tutto particolarmente il per gli offro che dice che la cultura rigenerante io sono molto convinto che la cultura di generi ma provo a guardare questo concetto di cultura da un angolo un po'diverso rispetto a quello che è stato fino a qui trattato
Nel senso che ho particolarmente apprezzato l'intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha centrato delle tematiche fondamentali
La prima sulla sicurezza del nostro patrimonio abitativo e non
E e la seconda sulla grande sfida che legata al patrimonio residenziale perché
Io ho sentito degli straordinari esempi che in qualche maniera per me sono degli incubatori di rigenerazione tutte le persone che hanno parlato prima di me hanno parlato di esperienza straordinaria in cui vuoti urbani in qualche modo vengono riportati alla vita questo è sicuramente
Una scintilla fondamentale perché certi fenomeni partano però credo che
Sia necessario anche fare i conti con quello che è il nostro patrimonio edilizio generale che per circa l'ottanta per cento è rappresentato da residenza
Quindi di fatto e
Secondo requisito forse ancor più fondamentale che questa residenza straordinariamente parcellizzata noi
Italiani siamo possessori di casa
E la mia categoria accampato di questa accampato del fatto che gli italiani avessero propensione anzi ha stimolato la progressione degli italiani ad acquistare casa
Oggi ci troviamo però con questo patrimonio che per oltre il cinquanta per cento stato realizzato prima di ogni tipo di normativa sismica
Che di fatto sta portando alla luce determinate caratteristiche negative di se stesso una tra tutte la vetustà che prescinde anche dalla zona sismica la vetustà dei materiali prescinde da dove l'oggetto è stato realizzato
C'è molta sensibilità per quello che riguarda l'efficienza energetica del nostro patrimonio c'è forse un po'meno
Riguardo alla sua sicurezza ahimè
Ci stiamo sensibilizzando negli ultimi tempi cause eventi tragici che sarebbe opportuno cercare di far di fare in modo che
Avvenissero sempre meno bene
Io credo che la grande sfida della rigenerazione passi necessariamente attraverso la messa in discussione di questo enorme patrimonio abitativo però se da un lato è molto facile
Convincere le persone sull'opportunità di un utilizzo consapevole del suolo di un Bilancio zero di utilizzo del suolo
Di ripristinare aree verdi di de impermeabilizzare are è molto più difficile andare a parlare con quelle persone che abitando zone periferiche e per periferie intendo luoghi dell'abbandono che possono essere fuori dal centro ma anche nel centro
Beh quando viene toccata alla propria abitazione molto più difficile convincere le persone
E allora quali possono essere i due grandi requisiti due grandi motori che fanno partire questo questo fenomeno poi magari della tecnologia ne parliamo nel secondo giro se ne avremo il tempo
Uno è senz'altro quello che parte dalla pubblica amministrazione che prima ancora che disegnare un quadro delle regole diverso perché noi lavoriamo con regole nate per un mondo in espansione quando abbiamo bisogno di regole per un mondo in trasformazione che sono
Fondamentalmente diverse ma prima ancora che la pubblica amministrazione
Capisca individui l'importanza del fenomeno e metta l'interesse pubblico nella rigenerazione urbana che quello che permette anche di tutelare gli interessi di molti
Contro l'ostracismo dei pochi quindi avere chiaro che la rigenerazione urbana e il percorso è questo l'intervento del Presidente del Consiglio mi è sembrato molto chiaro
Però manca secondo elemento e qui siamo colpevoli tutti io sono davanti a professionisti io sono a mia volta professioniste costruttore la cultura intesa come comunicazione
Il nostro cliente tipo il possessore di casa quindi la stragrande maggioranza degli italiani cosa sanno del prodotto che possiedono quasi nulla
Eppure è il prodotto più prezioso che hanno cosa sanno quando lo comprano cosa sanno quando lo vendono quanto sanno di come è fatto di quale la tecnologia che sta uno sta dietro questo prodotto
Troppo poco
E quindi come possiamo fare a convincere le persone dell'importanza della rigenerazione dell'importanza di un edificio nuovo rispetto all'edificio vetusto se queste persone non sanno nulla di come è concepito di come realizzato questo oggetto
Quindi questo caso la cultura deve anche essere un percorso informativo in cui rendiamo consapevoli le persone di cos'è l'abitare
Perché attraverso la consapevolezza attraverso questo tipo di messaggio sarà molto più semplice ed agevole affrontare dei programmi di rigenerazione che necessariamente dovranno coinvolgere sia interventi puntuali che interventi ampi
Ma che dovranno nascere da un consenso delle persone che non può che essere figlio di un percorso di informazione perché poi le persone sono molto più
Pronti a capire di quanto noi ogni tanto in maniera un pochino presuntuosa riteniamo e la mia categoria in questo tanto lavoro da fare
Abbiamo per troppo tempo deciso noi quello che doveva essere il prodotto che altri dovevano vivere
Ecco deve ricominciare un percorso invece in cui si informa si comunica e da lì secondo me potremo combattere e io credo e spero vincere quella che è la grande sfida della rigenerazione che non può che investire il patrimonio abitativo del nostro Paese
Mi sembra che
Sembra che il tema
Ci sia tutto ma dopo non lascerò tregua e al nostro Delle Piane perché io voglio sapere se la cultura la conoscenza entrano anche per non può essere solo che la cultura innova
Devono essere anche i soggetti che fanno le produzioni tradizionali abbiamo detto che cambiano regole del gioco devono cambiare per tutti quindi dopo non ti darò tregua su questo
Proprio perché non voglio dare tregua passo a Annibale D'Elia che devo dire ha un merito almeno ai miei occhi di aver profondamente innovato sotto il profilo
Quello che un po'unicamente in modo un po'roboante usando l'inglese che no policy design la predisposizione di politiche innovative
Ho visto che questi processi non vengono fuori di solito nel vuoto e sono figli di politiche
O comunque sono accompagnati da politiche che cosa poi darci come riferimento per favorire esattamente come è stato anche richiesto dai tre casi presentati in questo senso
Va bene
Mi sentite sì grazie grazie a te domanda interessante la prenderei da quello che ho visto riconducono
A ho visto molta innovazione sociale e culturale che ho visto parole tipo la condivisione del patrimonio con la messa a valore proprio la condivisione del patrimonio
Il processi dal basso
E che più aiuta il cambio di paradigma insomma mi sembra di sognare perché è evidente che siamo in un contesto fortemente istituzionale ma che sviluppa
Una sensibilità rispetto a dei temi che sono abituati a nascere sono più nelle cantine erano dei garage come si dice in Clifford
Bene
Quindi sta succedendo qualche cosa di nuovo ed interessante molto molto bene
A
E ho anche l'impressione che queste pratiche che sono state invitate tra l'altro complimenti al dibattito anche perché ma dettagliata uscirne bene no Saso che sono effettivamente molto delle pratiche più interessante che ci sono i vitale visibili che non è un lavoro
Come dire messo sugli per caso c'è un lavoro di ricerca dietro
Mi sembra rappresenti in questo racconto di questo convegno la parte propositiva no se c'è un cambio di paradigma c'è un mondo in crisi ci sono delle cose che stanno nascendo
Ho letto i miei come dire vi ruberò due minuti dei cinque che mi hai dato per fare un piccolo esercizio e richiedere il chiedere la collaborazione di tutti
Qui in sala ci sono sicuramente dei docenti degli urbanisti poi ci sono da degli studenti persona la pubblica amministrazione e poi ci sono gli innovatori sociali e culturali
Posso sapere quanti sono quelli che effettivamente fanno innovazione sociale e culturale sul campo comprese le persone seduti accanto a me potete alzare la mano per favore
Quanti sono quelli che si confrontano effettivamente a con la pratica dell'innovazione in questo cambio Giovanni anche va bene l'accordo giù le mani
Tra queste persone qua sono quelli che stanno una vita all'inferno una fatica da cani che veramente Tirano l'anima schizzi sbattere in maniera terrificante sulle mani
Ok mi sembra a tutti
Come già qui si amministri come perfetto
Cosa voglio dire voglio dire che questa rinnovata sensibilità interessantissima
Deve essere accompagnata da certi accorgimenti sul versante delle policy per evitare certi rischi sul versante delle policy vengo i rischi è una
Come dire l'argomento noto cioè l'idea che questa capacità straordinaria di chi fa innovazione sociale e culturale di operare in condizioni di difficoltà traendo valore apparentemente c'è soltanto un problema
Non può essere una specie di bacchetta magica che fa dire I policy maker e i decisori benissimo prima si facevano delle cose con i soldi che adesso lo facciamo senza
Questo attenzione senza sottoponendo sottovalutare in alcun modo il fatto che invece
E preziosissimo il lavoro di trasformazione del vincolo in opportunità
Quindi non sono assolutamente convinto
Che in realtà sia una retorica che è semplicemente la faccia buona dei tagli del welfare e molto più interessante condividere il patrimonio come tu scrivevi Ezio per rigenerare
Le vie delle dinamiche sociali economiche culturali sui territori è un'operazione strategica anche perché
Quel mondo lì prima quello delle aste deserte effettivamente un mondo che sta morendo ma nessun tema di
Scarsità di risorse è un tema di cambio di paradigma ma capire da cosa verso cosa e vengo al punto delle policy
Ecco ho capito che in un contesto come questo in cui tutti dicono molte cose si dicono ma ci sono molti invitati molte opinioni conviene scegliere una cosa da dire che sia una
Io scelgo questa
Ma io penso che la radice di questa nuova generazione di policy non è tanto suo alto basso no
Io credo che sia una stagione di policy da inventare
Politiche pubbliche basate sulla dopo mandato non politiche pubbliche basate sull'offerta attenzione perché le politiche pubbliche sono ossessionate dall'offerta
Pensiamo l'apprendimento siamo tutti quanti convinti che questa sfida delle periferie come molte altre si giochi sulla conoscenza sono certo che siamo tutti d'accordo
Cosa vuol dire che facciamo tanti corsi di formazione professionale offrendo conoscenza io credo proprio di no ira dove il tema sia capire dove c'è domanda e rispondere a questa domanda e domanda di chi domanda di quelli che alzavano la mano
Cioè stiamo dicendo che noi operatori siamo a servizio della domanda di quelli che alzavano la mano e quelli che sono sopra di noi cioè i nostri capi perché tutti abbiamo campi
Via via salendo in questo organigramma rovescio sono tutti più al servizio dell'altro fino a un curiosissimo condizione in cui più in alto stai e più difficile
E questo mette fatemelo dire perché altrimenti c'è un solo tutti d'accordo e invece credo che sia opportuno usare questo occasione anche per stressare no dei concetti arriviamo al punto in cui più sei potente più se nei guai
In cui maggiore è la tua
Posizione più a irresponsabilità di servizio
E questa cosa inverte compete questo il cambio di paradigma avere una politica pubblica che capace anche dall'alto è anche prendendo scelte
Cioè non stiamo parlando del alloggi per i biglietti e dei posti che diceva Roberto decidiamo tutti insieme ma stiamo parlando di una pace vera la capacità di decidere
Rispondendo delle domande cioè evitando versetto contenitore vuoto senza contenuto
Corso dove prima dobbiamo organizzare il corso poi trovare le persone da metterci dentro
No convegno in cui prima che decidiamo chi parla e qui diciamo che chiamiamo che il pubblico ci sarà un valoroso de portiamo gli studenti no ce ne siamo abituati a a un contesto in cui le politiche pubbliche moltissimo lavoravano
Sulla dimensione dell'offerta
E chiudo dicendo due problemi e tre soluzioni primo problema
Il nostro ordinamento giuridico questa roba la fa con grandissima difficoltà
Perché parlare di cultura come si intende in questo convegno significa parlare di innovazione
E pagare l'innovazione vuol dire padre di incertezza e le politiche pubbliche hanno grossi problemi con l'incertezza significa parlare di rischio le politiche pubbliche hanno grandi problemi per il rischio
Significa parlare non lo so di errore della fatto che in inevitabile che una certo tasso di progetti possono fallire no diciamo prima con
Avvocato Andrea di male secondo problema
E questo lo dico per la mia parte meridionale del lavoro che foto in Puglia per molti anni con una cosa che si trovava bollenti Spiriti ictu oculi avrà sentito nominare e che cercava di mettere in pratica queste logiche
è il problema che ci sono dei contesti che non solo degli incubatori naturali di questi processi no io ora di nominato
Il lavoro sui processi di nuova manifattura prima lavoravo su politiche giovanili in Puglia sono metà giugno di sub dagli giù quindi come dire
Ed una preziosa possibilità di di vedere diversi punti di vista bene
Se stiamo parlando di rigenerazione delle periferie e naturalmente sappiamo bene come questo possa essere di Pinato interni urbani geografici regionali europei continentali eccetera
Dobbiamo profondamente sapere che ci sono dei contesti che non solo incubatori naturali abbasso capitale sociale diceva Roberto ritornarvi anche tu Ezio
L'incrocio tra
Basso capitale sociale problematiche in cui ci non dobbiamo costruire degli ecosistemi
Dobbiamo smontare degli ecosistemi esistenti
E questo è molto più difficile
E contemporaneamente con gli strumenti dell'agire pubblico che certe cose non le vogliono sentirlo nominare no come incertezza come costa poco
Come non si sa appunto dura come può darsi che sia scalabile può costare pochissimo adesso può costare moltissimo dopodomani sono tutte cose che attendono i principi del del nostro ordinamento amministrativo come si fa e chiudo
Io penso che due
Non le cose principali forse tre la prima apprendimento apprendimento conoscenza ma sul campo
Cioè dare alle persone la possibilità di entrare nei processi
Attenzione perché ognuno delle caratteristiche fondamentali di questi nuove dinamiche e che tra l'altro nubi sogno di un continuo ricambio cioè non solo come modello di sviluppo vecchio in cui se ci sono dieci commercianti speriamo che non entri l'undicesimo
Quando parliamo di innovazione sociale e culturale più cene e meglio è perché la montagna da scalare molto alta quindi processi aperti attenzione perché non basta allocare le risorse anzi talvolta più risorse ci sono e meno è facile
Che le persone giuste tra virgolette entrino in contatto con quelle opportunità
Primo punto apertura inventare ogni meccanismo possibile di apertura
Seconda cosa
Quindi fare entrare persone nuove
Cioè l'idea che l'innovazione sia un processo che prescinde da chi la fa c'è semplicemente un processo in cui il
Eravamo mai prima e adesso facciamo una cosina nuova dalle con cappellino diverso innovazioni richiede un costante processo di immissione di nuovi sguardi nuove intelligenze nuove possibilità e quindi collegato l'errore che significa questo all'atto pratico
Significa che dobbiamo cambiare in modo di progettare in questo
Polizia design può essere un roboante
Termine ma è molto utile cioè immaginare che molte cose che lo Stato fa non sono valutabili perché ci si occupa di quanti soldi si spendono non ci si occupa di come si spendono invece molto importanti immaginabili dispositivi
Che facciano la fatica di non essere Comites fastidiosa mente interrotti da qualcuno che fuori dovuto schema alza la mano dice ma io veramente prevalsa idea
Ecco quando la mano pubblica riesce in mettere in comunicazione la propria potenza la proprio terremo lettere proprie risorse con queste energie che vengono dal basso io credo che forse cioè lo possiamo fare grazie
Se non fosse che ce la possiamo fare l'ha già usato a qualcuno in altri contesti devo dire
E devo dire che sono lo potremmo usare come slovacco con l'ha già fatto andata così
Ribasso e poi però chiederò anche una battuta voi tre perché siete stati implicitamente chiamati in causa come operatori coraggiosi è che sfidano
Le intemperie anche di un contesto che non necessariamente favorevole e che e che prevede errori prevede rischi prevede incertezza prima tuttavia voglio passare la parola al secondo giro a Paolo Verri
Perché venisse anche sotto questo profilo alla luce delle sue esperienze che tu hai ricordato sono torinesi sono sabaudo e sono
A meridionali alla luce delle prospettive che delinea Annibale delineando suo intervento tutti ritrovi e che cosa poi aggiungere
Mi ritrovo anche però con molta autocritica vorrei aggiungere alle cose che dice Annibale tanta autocritica prima autocritica che purtroppo anche nel mondo da cultura soprattutto quella tradizionale c'è molta sindacalizzazione
C'è molta autoreferenzialità
Molti credo nella loro unicità che invece va molto vista in un termine di grandissimo cambiamento e rinnovo cioè purtroppo è molto difficile
Fare politiche dove fai emergere dei nuovi e continuo e Conte uno e fai anche continuare
Quelli che già c'erano con una battuta
Serena Sinigaglia vieni a Matera
No dov'è dov'è serena c'è ancora
è andata via ha detto una cosa bellissima cultura nomina le cose per farle diventare reali no allora questa cosa bellissima che ha detto
Non può sempre continuare a essere solo a Milano ma non per togliere una brava teatrante a Filippo Del Corno e non è questo il tema
Per sottrarre e neanche togliere un problema a Milano e a dire avallate dal mero mettiamolo Amantea e per dire
Tutti noi dobbiamo essere molto pronti al ricambio
Non possiamo mai assumere le nostre posizioni come delle posizioni
Permanentemente favorevoli c'è questo tema che per me è rappresentato da quella mio meravigliosa poesia di
Eugenio Montale felicità raggiunta si cammina aperte sul filo di lama agli occhi sei barlume che vacilla al piede teso ghiaccio che si incrina vado potrei davanti ma mi fermo
No è molto bella quella posso del clima declinare male
Però è no no va beh adesso ovvero la proforma statale era per dire a quel tema espresso in quella poesia cioè del fatto che camminiamo sul ghiaccio e sempre si può interrompere il nostro cammino deve essere molto chiaro a tutti non soltanto come metafora esistenziale ma proprio come problema di lavoro
No quindi dobbiamo essere pronti a ricambio non solo degli altri ma soprattutto di noi stessi questo è un ponte ma
Fondamentale
Il secondo ma queste con la questione io vorrei mettere al centro quattro parole del lavoro che stiamo denunciando oggi il la prima parola
Per la quale vuole spezzare una lancia a favore del mondo delle amministrazioni soprattutto di quelle che con
Tanto coraggio e quindi vedo alcuni proprio delle nelle prime file che conosco personalmente
Danno atto quella che chiamiamo acre atti burocratici oggi noi tutti lavoriamo diciamocelo molto onestamente senza che nessuno ci arresti subito contro le leggi
Lavoriamo sembra bypassare delle cose a cercare di capire come
Fare nonostante le leggi questo è un bravissimo è un gravissimo problema che si supera solo se si tengono in equilibrio tra le parole
Coraggio umiltà e invidia
Nelle nostre comunità che sono comunità anche piccole di operatori spesso l'invidia genera delle accuse diffuse che non fanno bene al concetto di responsabilità di chi opera
Allora le persone devono essere molto responsabili rispetto non solo alle azioni male le parole le parole come diceva Carlo Levi sono pietre
Dobbiamo farci molta attenzione c'è un momento di responsabilità collettiva dove basta che qualcuno parli male di Roberto Coculo Prüm motivo STU benissimo e quella cosa ingenera subito dico Roberto perché quello più robusto e dove so che
Se dico una cosa del genere non patisce
Proprio moralmente otto che fisicamente sa tenere la scena la
Questa cosa può capitare a tutti e genera un ciclone di ingiustizie molto spesso insopportabile soprattutto nelle piccole comunità cioè si sommano sforzi enormi per
Cinque otto dieci anni che possa essere messi indisposizione in in pochi minuti e questo genera veramente la necessità della responsabilità
Collettiva mi piace molto e chiudo
Quel concetto diciamo così di
E lo se lo sento lo sento spesso e mi piace sul fatto di che più se in alto più sei al servizio
Da mi piace anche dire
Però mi piazzo potuto praticarlo ci sono persone che sale che hanno lavorato con me e quindi lo faccio con molta tranquillità senza timore di essere smentito
Che più si è in alto e più devi far parte di un processo orizzontale oggi i processi di sviluppo culturale non sono piramidali sia al servizio se tu fai parte in maniera consapevole di un sistema orizzontale di lavoro
Ringrazio e riferendo riprendo perché devo dire che la
A l'immagine molto bella Della presidi Montale che hai sollevato mi riporta a Filippo del pianeta e a un mestiere è quello del costruire quello della
Realizzazione degli interventi che poi concretamente fanno nostro mondo materiale e di torno a chiedere se questo rimettersi in discussione questa difficoltà Oja accettare anche paradigmi che cambiano non si è anche nel settore delle costruzioni
E credo anche che sia assolutamente doveroso immaginare un percorso di innovazione che riguarda tutti noi riguarda anche chi realizza e chi fa
Per adeguare paradigmi e tecnologie a un percorso quello del riuso time tendiamo sempre a leggere solo in termini negativi no al con modici solo o dobbiamo anche imparare a declinare anche sotto il profilo dei processi produttivi in positivo a saper lavorare sui processi come quello che riguarderà inevitabilmente anche questo manufatto tutta rare che ci sta intorno
Ma sicuramente cambiare non è un percorso facile cambiare non è vorrei quasi dire un percorso naturale bisogna un pochino
Sforzarsi al cambiamento perché il cambiamento spaventa perché si abbandona m'non modelli che nel tempo e nella tradizione ci portiamo dietro si devono rimettere in discussione in questo
Sicuramente il nostro principale motore è stato la crisi perché
Anche nell'attività associativa che che che svolgo che svolgiamo dove approviamo che io credo che le associazioni funzionino bene
Specialmente nei momenti di crisi e siano utili se lo sono quando c'è la crisi non quando le cose vanno bene ecco la crisi aiuta a mettersi in discussione perché quando non si intravede possibilità nel futuro se più propensi a farlo
Però non è semplice nel senso che anche la dimensione delle nostre aziende non aiuta al cambiamento una grande azienda con centinaia di addetti poté di carne alcune ricerca e sviluppo piccole aziende lo fanno con molta più fatica
Però
Ci sono dei però la tecnologia ha fatto degli straordinari passi da gigante che ci permettono veramente di affrontare il retro fitti India ma anche la demolizione e ricostruzione ma anche la prefabbricazione spinta
Conte cronologie veramente di avanguardia ed efficaci e anche convenienti
Abbiamo bisogno torno a dire di un sistema di regole che lo permettano perché noi viviamo una una normativa urbanistica
Che scoraggia la demolizione e ricostruzione per tanti motivi che non non mi sto dilungare qua spiegare perché tutti conoscete come meglio di me
Però
Torno a quello che ho iniziato a dire nella nella prima parte del mio intervento siccome cambiare non è facile siccome non è facile fare in un settore che è un settore abbastanza tradizionale
è fondamentale continuare a insistere nella comunicazione e qui lancio l'evento dire vide che che che Ezio mi ha portato a conoscere che ci sarà a fine mese a Riva del Garda
Perché lo dico perché tutto questo sforzo tecnologico tutti questi nuovi sistemi tutto quello che all'estero fanno già da anni
Tendenzialmente noi siamo portati a dire che
O non si può fare del tutto o se mai non si può fare in Italia
In realtà si può fare e si può fare anche da noi abbiamo bisogno di spiegarlo farlo vedere farlo capire far capire come si fa perché per creare nell'imprenditore questa spinta voler cambiare
Non è facile però io credo davvero che stia cominciando a permeare un c'è una certa cultura del cambiamento
Il cambiamento io voglio sottolinearlo riguardava voi tre perché l'alzata di mano non l'avete fatta ma solo per pudore immagino perché eravate l'avete fatta l'avete fatto
Io guardavo la platea non ce ne hanno tantissime ma erano tutti convinti soprattutto nella seconda al stata rima Allocca da questo punto di vista voi
Con una battuta secca perché i tempi sono ovviamente stringenti
Come potete leggere la provocazione anche ma non è una provocazione così di stomaco e di pancia vocazione su tante razionale pensata
Che Annibale degli ha lanciato sotto il profilo delle politiche pubbliche che potrebbero facilitare intraprese come la vostra
Parto io grave nel mio intervento era incluso chiaramente questo questo aspetto le davo a questo dato fondamentale importanza di più posso dire che
è una pratica
è una pratica che sartoriale
è un corto circuito di cosa eterogenee che magicamente si deve ritrovare e può essere messo in discussione in un anno secondo se si incrina qualcosa come diceva prima
E
E quindi è veramente un sistema complesso che deve unire le relazioni umane e lo un processo di crescita collettiva con un assist ma che poi deve stare in piedi e quindi questo corto circuito che tra va trovato l'equilibrio che veramente sottilissimo e questo è veramente una pratica sartoriale più al mese più di dire ricucire
Mi piace pensare a un ambito nuovo
Completamente che parte da materie prime da un humus veramente virtuoso proprio perché tra l'eterogenee contraddittorio e da lì giorno dopo giorno
Sartorio a mente costruire un abito che sia quello giusto che
Sia poi anche d'attuazione per tutto perché vivo perché assolutamente pieno di fermento
Dire che la
La metafora
Passate la metafora sartoriale fa il paio con quater rammento solo che qui tue sollevato
L'elevata qualità di questi processi non è un rammendo ma un'alta sartoria c'è una battuta anche da parte vostra rispetto alla convinta alzato rimane soprattutto in seconda battuta
Io volevo solo dire una cosa si è parlato tantissimo di regole
Però non settanta Lata di responsabilità e di buonsenso
Da parte delle Amministrazioni anche da parte nostra che spesso
Ci pone a a camminare in un campo minato ASS soccombere in qualsiasi momento perché siamo dei disobbedienti agiamo fuorilegge
E questo è molto difficile perché chiunque da un momento all'altro può arrivare e diretto stiamo facendo una cosa sbagliata oggi chiudi dopo tanti sacrifici
E poi è vero quello che dice Annibale che non non esiste concorrenza nel nostro mondo è più siamo mediamente anzi non è aspettiamo che anche nascano tante di di realtà
è pari perché vedere quello che diceva lui
Nessuno ha mai ci ha chiesto cosa avreste di bisogno per strutturare dei per poter andare avanti e per potere crescere
E questa dalle dicevo che questo rapporto diventi una relazione
Una relazione reciproca è che e i mi auguro che questo non sia l'ennesimo convegno a cui io partecipo è da qui vengono stilati tantissimi atti ma di quel giorno dopo tutti hanno dimenticato
Questo inizialmente assolutamente condivisibile auspicio Roberto allora mi pare
Evidente che sta venendo fuori diciamo una lettura condivisa che dice che
Piuttosto che una rigenerazione urbana avevo bisogno di una rigenerazione urbana un che riguardi gli uffici delle politiche pubbliche che riguardi gli operatori culturali che riguardi chi studia
Ricerca solitamente le politiche pubbliche sono abituato a guardare
Le persone i cittadini come dei portatori di bisogni come un target su cui orientare le proprie azioni
Nella nostra esperienza e l'abbiamo detto diciamo da principio le persone sono portatori non solo di bisogni sono anche portatori di risorse
Penso che questo volesse dire Annibale quando dice che chi alza la mano in realtà non porto solamente un bisogno rispetto al quale chiede che si venga
Avviato un tavolo fatto un ascolto capiamo dobbiamo farla sopravvivere ma capire come chi sta agendo è un portatore di risorse per l'operazione di trasformazione urbana legata alla cultura
Questo cosa significa che bisogna disegnare delle politiche dal mio punto di vista che mobiliti con le nostre risorse
Piuttosto che immaginarci corruzione che sono inattesa di risorse perché qualcosa accada
Se
Questo punto di vista diciamo viene assunto da parte del decisore
E del policy makers cambia completamente la maniera in cui si struttura le bande le iniziative perché vuol dire allora probabilmente che un Ministero piuttosto che fare bandi sulla legislazione delle periferie che puntano esclusivamente i comuni
Potrebbe fare misure che riguardino il giudizio delle periferie che puntino agli operatori
No cioè
Cambia un po'no come dire quindi cose molto semplici ok cerchiamo nel senso che
C'è un progetto molto bello che degli amici vocione alle ci si chiamava Assessorato delle piccole cose utili Marco veramente avremo bisogno come dire di politiche delle piccole cose
Chiudo con
Dopo queste considerazioni che ha fatto assolutamente niente chiudo con l'ultima replica da parte di Annibale D'Elia che ha potuto sentire anche la viva voce di persone che peraltro conosce assai bene ma
Che credo arricchiscano un quadro che lui stesso delinea
Sì sono sono
Abbiamo fatto parecchi i pezzi di strada insieme anche con molte persone in sala e naturalmente a scanso di equivoci lo sottolineo tre volte
è un processo di trasformazione doloroso che non mette assolutamente da una parte
Gli operatori del pubblico e dall'altra parte gli operatori del privato del privato sociale come se fosse una linea di conflitto e tutt'altro
E piuttosto un momento di alleanze asimmetriche in cui persone che stanno portando avanti spesso sulla propria pelle e sulla poco lavoro responsabilità
Nuovi modi di fare le cose
Diciamo colgono l'occasione per inventare pratiche di è King no come come accennava accennava Paolo un'ultima ampi ma considerazione invece un po'
Proiettato sul futuro
Anche perché altrimenti lo diventa un una cosa un po'schiacciato sul presente cioè questo tema qui delle periferie che si sgancia dalla dimensione territoriale diventa un po'non solo un tema di dell'area
Lontano dal centro ma diventa un po'un tema di rigidità non è il tema della generati vita
Debutto un'altra
Per arricchire anche la riflessione
Che invece da quest'ultima esperienza fatta col Comune di Milano e che riguarda
Il le azioni
Per riportare la manifattura dentro la cerchia urbana questo piano evasiva manifattura Milano che abbiamo presentato con l'Assessore Tajani intorno alla metà di aprile ecco
A rispetto alle tensioni e le dinamiche di trasformazione che stiamo descrivendo ed eliminando qui c'è una parte importante
Che esistiamo intravedendo e che probabilmente nella sua grande parte non abbiamo ancora visto
Ricordiamoci quanto del ragionamento sulle periferie
Sia importante il processo di trasformazione del mondo industriali italiano noi processi di delocalizzazione hanno inciso pesantissima mente nel fare delle periferie ciò che sono adesso
Noi utilizziamo dinamiche sociali e culturali per riempire dei vuoti
Perché alcune parti di un processo tradizionale produttivo vecchio stile sono state proiettate lontano oltre frontiera in Paesi basso costo del lavoro
Che cosa sta per accadere e che cosa c'entra questo con il futuro della nostra città sta per accadere qualcosa di molto grosso o meno così diciamo l'opinione
Convergente di chi si occupa di queste dinamiche è cioè l'idea che tutti i processi di trasformazione che hanno interessato il mondo immateriale
Per cui la musica il teatro il cinema la finanza eccetera stanno per essere
Schiff Stati anche sul mondo materiale e anche lì grandi rischi e grandi opportunità
Non abbiamo il tempo per svilupparlo per un pensiero perché perché diciamo è stata anche una riflessione nata qui
Tu dicevi Ezio la cultura non in non soltanto come attività di
Culturali e credo non solo come industria culturale creative non so come attività interstizi che in senso stretto un confine che si allarga
Ecco la dico un po'grossa e poi e poi diamo via
Io ho la forte impressione che in questo mondo G.I.P. progressiva probabile sostituzione del lavoro umano con le macchine con intelligenza artificiale con il robot con tutto quello che viene comunemente chiamato quattro punto zero con tutte le ansie che porta questo processo
Cultura e tutto ciò che le macchine non possono fare
E ciò che ci rende umani
E che di conseguenza in un mondo in cui gran parte della parte esecutiva
Verrà sostituita noi alla cultura dobbiamo prestare un'enorme attenzione crepe probabilmente è la principale risorsa che ci troveremmo a maneggiare grazie questo
Questo non posso che convenire anche perché credo che la sintesi di questa
Seconda sessione sia esattamente in questa linea se la regia Amanda ma e noi crediamo che proprio
Sulla linea di queste ultime considerazioni investire sulla cultura rappresenti di fatto un investimento su quella che la nuova infrastruttura immateriale di processi
Che hanno a che fare con la rigenerazione non solo delle nostre periferie molto probabilmente delle nostre città della nostra comunità tutta insieme
Prima di lasciarmi
Un ringraziamento doveroso devo dire che ne esco grandemente arricchito semmai ho avevo dubbi sulla vostra prontezza capacità sono stato ancora smentito siete
è stato eccellenti almeno lo siete stati per me
Tre considerazioni che rendono questo mio coordinamento assolutamente straordinario avere un Presidente del Consiglio ho visto la cultura rappresenta per me è comunque un fatto eccezionale
Sentire una poesia di Montale parlando di politiche urbane mi rappresenta ancora una volta un fatto assolutamente eccezionale finire praticamente puntuale mi sembra ulteriormente un elemento di assoluta straordinarietà comprare
La sessione di lavori mattutina si conclude qui la
Lei dice
Votazione nel campo della rigenerazione nella prima parte rispetto al modo di inquadrare le periferie nella seconda parte rispetto all'orizzonte di senso che guida gli interventi
Che si vogliono alleva culturale questo pomeriggio invece
Il tentativo sarà quello di scendere su una scala più operativa
Cercheremo di approfondire
I modelli attuativi meccanismi
Attraverso cui gli interventi di rigenerazione culturale si attuano
Lo faremo in particolar modo intatta verso due sessioni due sotto sessioni la prima
Dedicata agli aspetti progettuali cercheremo di ragionare rispetto al modo in cui cambia il modo di fare il progetto attraverso la rigenerazione culturale
E in una seconda sottosessione cercheremo di approfondire sistemi organizzativi e modelli di governance che
Che stanno alla base di questi progetti di rigenerazione culturale
Sì D Urso André Mariotto faro chairman della seconda sessione di questa del diciamo così la seconda parte di questa sessione
Direi che
Possiamo solo aggiungere una nota rispetto all'esperienza che abbiamo raccolto e che era un portato oggi qui che sono esperienze che potrebbero essere interessanti per vari argomenti e per varie questioni
Perché coprono diciamo così una un'ampissima gamba gamma di di di interesse di vedete ditemi
Atti ciascuno dei relatore perché sto di selezionare all'interno della loro esperienza della loro vicenda la loro iniziative
Quelle che sono diciamo così i temi più pertinenti rispetto a quello che trattiamo per cui adesso appunto avremo due esperienze
Nessuno vuole allo sport
Do esperienza che sono più legate ai temi del si teme che poi avremo due esperienze che ci mostrano un po'più da vicino quelle che sono diciamo così
Le peculiarità dal punto di vista organizzativo nel modo in cui si strutturano punto questi soggetti che sono gli operatori veri diciamo così della rigenerazione urbana per come la intendiamo in questo convegno
Bene per quanto riguarda
Gli approcci progettuali che sottostanno all'esperienza di rigenerazione culturale che in questo convegno intendiamo
Analizzare fare oggetto di riflessione per cominciare vale la pena di
Considerare il fatto che come qualunque Progetto che ha luogo nella città anche i progetti rigenerazione culturale hanno come esito la combinazione di spazi e funzioni
è pur vero che
Il lavoro che ci ha portato a Traversi seminari di qui l'archetto Valente stamattina diaria resoconti seminari che sono Prato attraverso il Paese a indagare a incontrare e a interagire con l'esperienza di legislazione culturale
Abbiamo colto una peculiarità di queste esperienze che non sta tanto e soltanto nel fatto che quasi tutte queste esperienze hanno luogo all'interno di edifici dismessi di spazi inutilizzati che vengono riattivati
Non sta nemmeno nel fatto
Che questo tipo di funzioni che sono le funzioni culturali hanno una natura prevalente all'interno di questi progetti
L'elemento che ci sembra la peculiarità principale a che vedere con il modo in cui questi spazi dismessi e queste funzioni prevalentemente culturali si combinano tra loro e generano
Un diverso un un diverso modo di interpretare la rigenerazione
Mi sembra interessante anticiparli delle cose che adesso attraverso l'esperienza che andremo a considerare risulterà ancora più evidente che queste esperienze di rigenerazione culturale segnano innovazione abbastanza significativa rispetto al passato
Non sono tanto esperienze in cui la scelta delle funzioni che cosa fare precede la riqualificazione degli spazi come avveniva nella tradizione Sicilia una destinazione d'uso e a partire da quella si andava a adeguare lo spazio
Molto diversamente invece in questi casi
Abbiamo a che fare con progetti di esperienze nel corso delle quali ci sono delle modalità di gestione
Del tema degli spazi di modalità di gestione sperimentale degli spazi che è stato possibile aperte attenta dialogare col territorio incrementali progressive
E con l'obiettivo di arrivare in maniera sperimentale a definire il contenuto finale del progetto
E per questo che abbiamo scelto la parola sperimentazione come terza parola chiave di questo nostro
Di questa nostra elenco di
Di idee di proposte di
Indicazioni per il per il lavoro da fare nei prossimi anni nelle periferie a partire da quello che è stata l'osservazione di come oggi dentro questi territori queste esperienze di rigenerazione o culturale
Procedono
Allora in questo senso e per avviare la riflessione su questi aspetti abbiamo individuato due casi tra i tantissimi che abbiamo indagato e il riconosciuto analizzato due casi che da questo punto di vista ci sembra che mettere in evidenza
Aspetti emblematici sono due esperienze che si sono si posizionano si collocano in punti diametralmente opposta del Paese a Parma l'una e a Palermo l'altra sono due esperienze che rendano in maniera evidente
Conto di questo modo di progettare diverso che assume la gestione sperimentale degli spazi come occasione per ragionare delle possibili combinazioni delle funzioni più adeguate ad intervenire un determinato contesto
Chiamo pertanto sul palco ad a a popolare diciamo questa sessione pomeridiana Gabriella incerti dell'ordine degli architetti della provincia di Parma ordine che da alcuni da alcuni mesi
Anzi da alcuni anni direi è impegnato in un lavoro interessante di gestione sperimentale di un edificio di archeologia industriale
In un quartiere prossimo al centro
Storico della città di Parma segnato da vista difficoltà e problemi importanti
E l'ordine sia ci si è speso in prima persona in prima come come soggetto autorevole la città per inaugurare questo modo diverso di mi pare il Progetto di una struttura che fino a questo momento era risultata difficile dare risolvere nella sua
Nella sua destinazione
A fianco abbia veleggiando invece invito a salire sul palco Cristina legate l'Associazione claque di Palermo
Che tra le varie attività di impresa culturale da alcuni anni è coinvolta nella nella gestione di un Ecomuseo all'interno di un ex depositi locomotive nella città di Palermo allora sono due esperienze che
Vi renderete conto dei loro racconti sono hanno dei tratti comuni importanti e che ci aiuteranno in una discussione
Che faremo successivamente le loro presentazioni rispetto a queste innovazioni del modo di progettare
Che hanno evidentemente anche le implicazioni importanti per le politiche
Perché si progettisti Costes costruiscono in questo modo i bandi e le modalità di assegnazione degli spazi devono e non posso non tener conto della necessità di fare delle sperimentazioni prima di arrivare a definire il contenuto finale e significativo di un progetto
Di questa criticità legata all'implicazioni per le politiche rispetto questo modo di progettare abbiamo chiesto di limitarci somma riflettere
Due figure che in questi anni so che molti impegnate in programmi di innovazione culturale legati al processo di rigenerazione urbana
Invito pertanto a sedere sul palco Roberta Franceschi Nelli dell'area cultura di fondazione unico all'INPS
Ideatrice coordinatrice del del programma cultura avviliti già ampiamente menzionato durante la mattinata dall'altra parte Alessandro Coppola collega urbanista docente di sociologia urbana al Politecnico di Milano
Già coordinatore del programma a Roma resi niente e recentemente nominato esperto nell'ambito del programma Urban innovative action della Commissione europea
Allora due figure che rispetti sperperi e con una certa esperienza è stata la costruzione di programmi
Che sono destinate ad abilitare l'innovazione in questo senso con loro cercheremo di capire come queste esigenze che emergono dalle esperienze devono e possono essere gestiti all'interno di programmi innovativi
Nel mezzo fra queste esperienze concrete queste riflessioni sulle politiche di proporrò a un mio intervento che cerca di restituirmi le riflessioni che abbiamo fatto nel corso dei seminari preparatori di questo convegno proprio su questi temi
Pertanto direi Gabriele incerti lasciata la parola per
Iniziare questo la sessione pomeridiana il profano
Buonasera a tutti io penso di essere stata invitata PUA per portare un'esperienza proprio perché è stata fatta dall'ordine degli architetti quindi diciamo rispetta l'esperienza che abbiamo sentito prima questa
Una cosa un po'diversa ma è nata abbastanza per caso cioè non per caso l'esperienza in toto ma proprio quella di riuso temporaneo noi come ordine di a che e ti di Parma ci siamo sempre occupata del tema degli edifici dismessi e abbiamo concentrato l'attenzione su questo edificio della prima periferia di Parma
Suggestivo per impianto architettonico importante commetto sezionamento strategico una periferia urbana
Vicinissima al centro storico ma assolutamente degradata cosa abbiamo voluto fare abbiamo voluto che questo luogo abbandonato ritorna sono paternità ma tramite la partecipazione attiva
Del maggior numero possibile di cittadini quindi abbiamo fatto un bando pubblico
Per e farsi che chiunque cittadini architetti associazioni eccetera potesse dire la loro sulle destino di questo edificio quindi siamo partiti da un discorso diverso da quello che ha fatto Paolo Cottino ora quindi la ricerca delle funzioni questo
Da questa partecipazione è stata intensissima bellissima
I risultati sono stati ottimi e ed è stato lì che è stato un certo punto ma questo è un luogo bellissimo si sta benissimo
Cosa potremmo fare e perché non attiviamo un riso temporaneo e premetto che questo luogo era ci ha si era già stabilito che avrebbe sarebbe stato oggetto di una ristrutturazione parzialmente finanziata dalla Regione Emilia-Romagna quindi anche l'input è l'incentivo a far partecipare il cittadino era molto importante perché tu dici io stabilisco delle funzioni per una cosa che è realmente avverrà cioè non si sa quando però diciamo c'erano tutte le premesse per una ristrutturazione
Quando questi cittadini questi architetti son trovate così che in questo blocco tutti ha detto ma quota cui al momento della strutturazione bisogno usarlo questo luogo ci siamo guardati in faccia
E nessuno avrà il coraggio di portare avanti questa cosa quindi lo degli architetti si è presa in carico questa cosa
Anche perché e soprattutto l'ipotesi interessantissima era di sperimentare gli usi perché sapevamo che questo luogo sarebbe stata abitato di lì a poco e quindi siccome è un lo Ugo io mi trovo a casa qua perché è un luogo molto simile a questo
Si diceva che l'avesse fatto l'ingegner nervi non è vero però alle volte sono un po'così c'è un grande spazio di novecento metri quadrati in il viso suggestivo e quindi insomma noi abbiamo detto bene facciamo questo uso temporaneo con zero aiuti da parte di tutti ma io questo lo voglio dire perché magari può servire noi abbiamo preso un bare in gestione c'abbiamo affidato la gestione del Bara un soggetto terzo che ci affascina anzi atto quei pochi soldi per partire
E quando siamo partiti non abbiamo detto certe cose ci facciamo qui dentro chi lo sa e
Le funzioni li sapete che gli ha stabiliti li ha stabiliti lo spazio e la gente
Cioè questa è una cosa incredibile noi le prime cose che abbiamo fatto abbiamo detto ma qua abbiamo messo un palco un'americana poche cose ci facciamo qualche evento teatrale qualche spettacolo eccetera
E luogo non era intimo non era sufficientemente buio in questa cosa è stata l'unica cosa che ha fallito i primi che hanno capito come usare questi spazi e in in modo migliore per usare questi spazi sono state le comunità straniere
E le comunità straniere chiamano il grande amano la luce a me hanno il chiasso lo dicevamo ma non fate qua questo questa cosa perché sono acustica pessima perché c'è una luce
Fino alle nove e mezza di sera ma e lo diceva no questo è quello che vogliamo abbiamo fatto una festa da ottocento persone abbiamo fatto un matrimonio della comunità del luogo è stato una cosa molto belle stato interessanti so che sono stati i primi che hanno capito le cose e tutti gli altri le hanno capite cioè lo spazio e la funzione viene inventata da chi ci chiede il cosa fare e quindi chi ci chiede cosa fare ce lo fa in modo assolutamente irrituale nel senso che ci hanno fatto le proposte più ma su va bene e credo che tutti siano state recepite per esempio per due anni nel mese di Natale noi abbiamo ospitato all'interno di questo spazio che vi dicevo chiamato padiglione a rinnovi di novecento mq uno chapiteau darci arco e quindi è era una situazione spaziale meravigliosa noi abbiamo risolto tramite questo tendone il problema ostico del padiglione il circo ha risolto i problemi termici che aveva quando stava al di fuori e così tante altre cose c'è una come unità del quartiere che va vicino ad una biblioteca lo avevamo un angolo abbandonato nell'ingresso che non sapevamo cosa farci le esigenze del quartiere di creare una piccola biblioteche questo spazio si sono messi insieme e questa Bibbia e che questo bookcrossing funziona benissimo ospitiamo spesso artisti anche se io sono molto d'accordo sono mi ricordo più chi diceva che cultura cultura non sono gli artisti non è la attività metto tutto ciò che non è macchina e quindi noi ospitiamo cultura facciamo cultura ma credo in modo diverso e irrituale abbiamo ospitato pochissimo tempo fa
La stazione creativa distrugge azzurro questo grande gruppo di artisti milanesi che hanno fatto per un mese un laboratorio creativo all'interno degli spazi io ho conosciuto tutti gli artisti che hanno partecipato avevano un'idea completamente diversa
Di quello che fare una volta che sono stati negli spazi li hanno vissuti hanno cambiato completamente il loro approccio sono usciti istallazioni laboratori meravigliosi ma totalmente diverso sì da quello che loro avevano immaginato
Quindi diciamo lo spazio e ripeto la gente crea le funzioni e la sperimentazione credo che sia utilissima campano è stato un privilegio avere questa cosa ma abbiamo che Pinto che certe funzioni non ci stanno e certe funzioni sono adattissima quello che abbiamo capito nella contemporaneità degli eventi da noi è bellissimo quanti minuti ho che non vedo
Vero
Bene due secondi comunque contemporaneità degli eventi per noi è bellissimo quando persone
Vengono un convegno poi escono con la gallina prese al mercatino biologico le mostre da noi hanno successo perché non vengono per la mostra ma vengono
Per una conferenza per uno spettacolo e poi vedono la mostra quindi flessibilità e sperimentazione credo che nel nostro caso ne siano state le tue cose vincenti fin Visco per una frase che mi piace molto di tabella i limiti di tempo riuso che dice che gli spazi abbandonati diventano luoghi per sperimentare sogni collettivi
Grazie Gabriella quel che fa sarà Cristina
Buonasera nella giornata sarebbe quella data quindi io proverò a portarvi al mare perché il progetto di in cui vi racconta si chiama mare memoria viva
Ed è una una narrazione collettiva del rapporto tra Palermo e il suo mare
Ebbe anche adesso una sorta di finché tante di pensiero creativo sulla costa e in particolare sulla costa a sud della città
Che è una periferia che porta ancora i segni ed è diventata il simbolo del sacco edilizio politico mafioso degli anni sessanta in poi
è un progetto che ha portato alla realizzazione di quello che oggi si chiama Ecomuseo urbano mare memoria viva che abbiamo realizzato grazie a un finanziamento della Fondazione con il Sud
Ed è un museo che è stato creato con la partecipazione bene era diretta di tutti gli abitanti delle borgate marinare che abbiamo incontrato perché il museo al fatto delle loro testimonianze di racconti di storie fotografia filmini in super otto oggetti
E abbiamo deciso di raccontare in questo modo questo rapporto travagliato tra il mare Palermo
Oggi lo gestiamo un con una di quelle alleanze i mediterei etiche sperimentali con il servizio musei o spazi espositivi del comune di Palermo quindi in partnership pubblico-privata
Lo Spazio sono lo vedete mille duecento metri quadri non penso spetti all'interno con un giardino intorno
A parte gli exit ditte molto leggeri dove ci sono appunto le storie il percorso di ogni tipo ci sono molti spazi lasciati vuoti proprio per essere trasformati e abitati e trasformati da chi vi abita
Oltre le storie e quindi ci sono pochi elementi delle sedie per sedersi in cerchio delle sdraio a volte per riposare panchine che abbia molto costruito spazi per i laboratori e per le attività
E tutto il resto lo fanno le persone perché pensiamo che il rigenerazione voglia dire proprio iniziare ogni volta dal daccapo a partire dal cui è ora di che cosa e sta in uno spazio
E quando abbiamo aperto a proposito di spazi e funzioni tre anni fa avevamo in mente di fare un spazio espositivo una sorta di Urban Center perché Palermo non è a uno novanta interrompo può etico con dentro queste storie
Accolte romantiche a volte molto molto dure
Né quindi uno spazio che fosse un presidio di cultura e di partecipazione dove si potesse coprogettare fare quelle cose con i posti letto e che venivano citate stamattina
Non è stato così la nostra è una storia di cambiamenti in corso d'opera abbiamo capito che non bastava tenere le porte aperte ed essere ingresso gratuito perché le per sono entrassero e partecipassero i processi partecipativi ma che c'era bisogno di maggiore accompagnamento di maggiore capacità di ascolto di andare incontro alle persone
Per quella sfiducia diffidenza disabili tutine all'utilizzo condiviso degli spazi soprattutto nelle nelle periferie
Che veniva citato
E allora abbiamo virato come no siamo bravi a navigare dobbiamo mirato il timone verso mettendo al centro la funzione educativa
Abbiamo scelto come missione principale il contrasto alla povertà educativa cerchiamo di contribuire a questo contrasto creando opportunità educative non allineate
Significa esperienze di educazione non formale non istituzionali e in cui si mette al centro un fare è un imparare insieme quindi senza nessuna forma di gerarchia tra qualcuno che ha
Ero con un sapere qualcuno che lo precede
è così più che una missione diciamo che abbiamo una sorta di mission mix molto residente emette a partire da quello che abbiamo iniziato a chiamare educazione al patrimonio a rigenerazione umana per citare una cosa che diceva
Stamattina Roberto Cuocolo dalla rigenerazione urbana alla rigenerazione umana ci siamo arrivati
Sperimentando sul campo
E quindi è lavoro quelli infantili adolescenti oggi la principale attività dell'Ecomuseo ed è arrivato appunto così in qualche modo fondato pompe tante cose nello spazio sono cambiate rispetto all'apertura proprio per adattarsi
A questa nuova da questa nuova destinazione d'uso
Pensiamo che sia fondamentale il potenziale trasformati voto illuso condiviso degli spazi il fatto che gli spazi possano prendere forma proprio a partire da un uno utilizzo collaborativo in condivisione delle persone che ci stanno dentro
In questo potenziale trasformati può riguarda tanto l'interno è un po'quello che vi ho raccontato ma anche gli spazi all'esterno del museo ma siamo né come un serio quindi siamo un museo anche del paesaggio del territorio museo diffuso
Questa trasformazione avviene negli spazi fuori tanto negli spazi pubblici per esempio abbiamo in qualche modo adottato il nel molo di Sant'Erasmo che un certo punto si vedrà
Ma anche negli spazi privati per esempio al Luglio inaugureremo questa prima mostrati museo narrativo di condominio non palazzone di tredici piani che ci sovrasta detto un palazzo nel quartiere
Me quindi non è soltanto il Museo questi sposta altrove ma è proprio il territorio stesso che diventa che diventa un museo vivo
Perché la periferia si riscatta proprio a nel valore delle narrazioni e dei vissuti ed è quello che noi cerchiamo di mettere al centro perché questo che dà valore gli spazi al di là della bellezza o del prezzo artistico architettonico
Stiamo sperimentando che si possono tenere insieme qualità del Progetto visione a lungo termine ma anche una forma
Di gestione in qualche modo libertaria che permette di rispondere alle sollecitazioni delle persone e quindi a volte modificare in profondità nel corso degli eventi che avevi che avrete stabilito
E quindi mi veniva in mente stamattina una frase che si può adattare alle periferie una frase di rito dei Malavoglia di Verga
Disse il mare non apparisse nemmeno lui chiede di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare allora forse anche le periferie possono essere di tutti quelli che sono capaci di ascoltarle
Questa nostra caratteristica hanno forse proprio questo lo Kamel colmare ha permesso di farci diventare un museo liquido che in qualche modo Stra porta i confini della mozione oggi o delle funzioni classiche museali
In cui l'unica cosa certa l'unica cosa certa in questi tre anni è stata la nostra possibilità di cambiamento
Se posso dire solo una cosa brevissima rispetto al dibattito di stamattina Berro questa possibilità di cambiamento va riconosciuta e supportata dalle istituzioni è qualcosa che deve essere in qualche modo permessa
Dare la possibilità di trasformare di trasformarci
Di sbagliare di correggere ma soprattutto di durare il tema della durata e della continuità di questi interventi nelle Perina un tramano fondamentali
Grazie
Dunque a questo punto mio compito è di restituirvi le riflessioni che su questi temi con la Direzione Generale con me gli altri curatori al diamo sviluppato a partire da queste storie tutte le altre che abbiamo intercettato nel corso della del periodo di e del lavoro preparazione di questo convegno
Questi casi questi queste vicende narrano di un intervento nel contesto delle periferie che è un intervento
Che si trova da che fare con contesti diamo sentito questa mattina mono funzionali spesso poveri di servizi ed è un intervento mirato a generare nuovo mix Monique site introdurre nuovi funzioni
è evidente che tuttavia questo mix non può essere definito a tavolino il mix giusto in ogni contesto può essere
Interpretato e capito soltanto attraverso un lavoro che in quello stesso contesto va fatto
Tenete presente che in una fase storica in cui la domanda le domande sociali si fanno sempre più mutevole difficili da interpretare
E al contempo si affermano modelli funziona libri di funzioni nuove e diverse da quelle
Tradizionali e in più in un panorama come quello periferico così eterogenee variegato come non sito questa mattina
Ecco capite che risulta
Arduo pensare di affrontare le criticità delle periferie procedendo per destinazioni d'uso procedendo attraverso l'utilizzo delle categorie funzionali tradizionali
Diversamente queste esperienze ci insegnano ci dimostrano che è possibile un modo di progettare diverso significativamente diverso rispetto al passato un modo diverso di arrivare a definire l'offerta culturale che è utile e necessaria nelle nostre periferie
I protagonisti di queste esperienze si calano entrano dentro i contesti periferici mettono in gioco in molti casi che rimettono in gioco degli spazi seguendo una logica e un approccio differente e il termine distinti making che questa mattina direttore Galloni a a ha già preannunciato è un termine che ci aiuta a a definire a cercare di interpretare questa nuova modalità di fare il progetto nelle periferie è un termine che di recente introduzione il dibatto disciplinare si associa al passaggio dall'idea della riqualificazione all'idea della rigenerazione
è mentre la prima affidava centralità e priorità al progetto fisico architettonico la seconda si misura invece con la difficile sfida di promuovere delle connessioni delle interconnessioni fra quegli elementi che sono
Costitutivi della realtà urbana e che larga parte hanno a che fare con l'hardware con la parte fisica materiali dura con la parte software quindi la parte di materiali le reti sociali le capacità dei soggetti
E degli attori
Allora questa connessione fra hardware e software è tutt'altro che scontata
Ed è difficile individuare capire in ogni contesto quali sono le modalità giuste per comporre hardware e software i sentimenti che era questa figura che per in molti casi una figura collettiva che si anima di diverse di diverse componenti
è una figura progettuale che interviene in questi contesti facendo delle prove esplorando il potenziale di trasformazione di luoghi cercare lo dico poi proporre di ipotizzare di mettere alla prova delle forme di combinazione fra attori risorse problemi opportunità
Alla ricerca di nuovi modelli di urbanità che possono caratterizzare i contesti periferici allora capite bene che questo lavoro combinatorio ricco minatorio tentativo
è un orientamento ad assemblare i materiali che ci fa capire perché usiamo il termine siti meeting perché così come i miei che avesse nel campo delle tecnologie cronologie così come dell'artigianato a chi creatori di luoghi urbani che poi appunto sono oltre alle istituzioni associazioni professionisti comunità creative fanno delle prove lavorano in questi toni territori come se fossero dei laboratori veri e propri
Maneggio Nader ingredienti molte e ciclici lavorano e provano rimettere in gioco degli scarti
Trovano inventare delle strategie adattive per riproporre modelli era tali modelli che in passato non hanno funzionato e provando a vedere come inno farmi
Metto provano ipotizzare mettere alla prova meccanismi sinergici e potenti procederò per step incrementali
Detto in altre parole questi soggetti affrontano a mio modo di vedere la complessità dell'ambiente urbano
Secondo un approccio creativo che in definitiva l'impunità e mira a valorizzare gli in prima battuta le risorse esistenti e le opportunità contingenti
Allora le periferie così come in parte l'abbiamo definita e questa mattina
Che da da molti sono ritenuti luoghi emblematici della complessità sociale io ve la complessità sociale si manifesta le sue forme più estreme e radicali capite bene che i siti meriti è da una parte particolarmente complicato perché le risorse a disposizione sono poche
Dall'altra parte è particolarmente necessario perché questa condizione di isolamento funzionale di mancanza di opportunità penalizza particolarmente chi abita in questi territori
E allora noi anche indagando queste esperienze ragionando sulle
Sulle sui loro insegnamenti abbiamo provato a mettere a fuoco un po'il modus operandi di questo modo di progettare il nuovo e diverso che per comodità riconduciamo al termine siti meeting
Allora
Proverò in molto brevemente a richiamare alcuni di questi aspetti che ripeto sono in larga parte trasversale tutte le esperienze che abbiamo considerato
In prima battuta rispetto alla gestione degli spazi in quasi tutti i casi che ne abbiamo considerato la riapertura fisica di uno spazio chiuso tanto tempo ha sempre rappresentato il punto di partenza per dei processi aperti al territorio
Un organizzati utilizzati per apprendere per capire lo diceva sia Cristina che che Gabriella poco fa per capire per apprendere dalle da chi vive dentro un territorio quelle che sono come dire le opportunità intervento e le necessità
Che caratterizzano la realtà periferica in questione dopodiché i promotori i promotori di queste esperienze si sono rivelati tanto più efficaci tanto quanto Stati abili nel generale nel costruire nelle basti dire processi progettazione collettiva forme di coinvolgimento di soggetti del territorio forme di coinvolgimento delle intelligenze delle conoscenze delle capacità che quel territorio abitano
I progetti in questione sono quasi tutti i progetti che hanno proceduto in maniera incrementale ci sono
Nei fatti rivelate nel corso del tempo tanto le potenzialità degli spazi quanto l'opportunità d'azione quasi mai sono progetti che si sono risolti in breve tempo nel caso tanto parmense quanto palermitano potremmo dire che la storia è in corso tuttora
Abbiamo alcune parole chiave che ci possono aiutare come dire a fissare alcuni di questi elementi una anticipava già Gabriella prima il tema degli usi temporanei molto spesso di temporanei servono ad aprire i giochi aprire le danze
Creare interesse attorno allo spazio rimetterlo come dire sul palcoscenico
E di innescare dei processi che poi richiedono un investimento progettuale molto più consistente
In ogni caso alla funzione temporanea nell'uso temporaneo garantisce un presidio che contrasta tutti quegli effetti degenerativi edili e di degrado del territorio che ben conosciamo perché sono abbinati all'abbandono
C'è una seconda parola-chiave che vale la pena di ricordarsi che è cantieri sociali
Questi processi in definitiva se ho ben chiaro a tutti che non basta aprire uno spazio per coinvolgere la comunità ce lo dimostrano gli innovatori sociali quanto è faticoso si diceva questa mattina il lavoro che praticano
Però ecco
Allo stesso tempo ovvero che socializzare reparto nello spazio è un'occasione straordinariamente unità per fare tutti uniti building
E non c'è occasione migliore perché io e modalità migliore per attivare nuove relazioni mettere ritrovare i test relazioni comunitarie che non aprire lo spazio e provare a renderlo un luogo di condivisione
Gli spazi a loro volta per le caratteristiche fisiche che hanno in quasi tutti i casi influenza alla costruzione del Progetto perché danno delle suggestioni indicano delle possibili modalità di uso che poi vanno messi alla prova dell'usura reale e concreto
L'uso è quasi sempre progressiva e incrementale perché attraverso questo procedere per step che si possano individuare possibili operazioni nuove si possono co sto unire delle relazioni con partner e soggetti del territorio che in fase iniziale premente nessuno avrebbe immaginato di coinvolgere all'interno del progetto
E infine il tempo il tempo che etichette è una questione di apprendimento bisogna darsi del tempo lo si diceva anche questo poco fa per arrivare
Ha dato ad attivare dei progetti di relazioni che siano quelle strategiche per consolidare il poi la funzione e questi processi attribuiscono agli spazi
Secondo aspetto è quello legato alle funzioni
è interessante cogliere che
La cultura ha un ruolo preponderante è sempre presente tutte queste esperienze ma quasi mai esclusivo
Cioè c'è sempre cultura ma c'è sempre punto affiancata qualcos'altro e questo qualcos'altro insieme la cultura definisce l'equilibrio attorno a cui si costruisce l'anche la sostenibilità di queste esperienze
Nei casi di revoca considerato c'è sempre un equilibrio importante farà offerta e produzione culturale tra attività rivolta al pubblico locale attività rivolta ad un pubblico cittadino
Tra soddisfazione di domande puntuali e risposta ai bisogni sociali
Tra attività gratuite e attività commerciali tra servizi istituzionali e attività informali allora ogni volta in maniera specifica e puntuale l'equilibrio fra tutte queste componenti va a configurare l'identità specifica di un progetto
Altra cosa interessante rispetta la tagli alle funzioni è che come dire parliamo di mix funzionale l'abbiamo anche tener presente che le funzioni si attivano quasi mai in maniera contestuale sentono attivazione successiva
E quindi il mix che andiamo a definire un mix che si costruisce gradualmente nel tempo in fase
Così attraverso un processo consecutivo
Che vai ogni volta ad arricchire e a moltiplicare i grandi utilizzo di uno spazio
Infine attraverso la sperimentazione si arrivano anche a configurare dei format di intervento che se funzionano possano essere replicabili previo evidentemente la DARC rammento all'esplicita di un contesto ma che costituiscono come dire la capitalizzazione di quello che è stato il lavoro di sperimentazione messi in campo con fatica
Sposo pienamente quanto stamattina
Nel lavoro nel lavoro di sperimentazione
Anche qui qualche parola chiave che ci aiuti a fissare in in testa quanto sto dicendo c'è il tema dell'integrazione rispetto alle funzioni che all'integrazione molto multidimensionale i soggetti promotori di queste esperienze fa dovrete sul territorio fanno rete con la città e con altre esperienze simili o per certi versi assimilabili mettono a sistema politiche settoriali in tema di interesse per la vita che verrà ripreso anche
Successivamente al mio intervento e mettere a sistema atti fruitori e promotori di esperienze di progettazione culturale
C'è il tema dell'incubazione in questi progetti in questi processi spesso si fa come dirette si tenta di mettere al lavoro le competenze esistente ma sta esistenti ma sito in tante di alimentare la costruzione di nuove competenze
Attraverso processi di autoformazione apra altresì attraverso la creazione di spazi di momenti dedicati a creare all'interno le competenze necessarie allo sviluppo di queste esperienze
C'è un tema di forze radicamento al territorio che tutte queste esperienze cercano come da una parte individuando i temi funzionali partitamente capaci di aggregare
Dall'altra parte cercando di di attivare delle sinergie con quei soggetti che già il territorio abitano o con i soggetti economici che quel territorio vorrebbero e potrebbero vitale
C'è un tema di promiscuità che già anticipavo fra attività commerciali e attività sociali che in alcuni casi attività come Ciari sono molto di sostenibilità in altri casi sono occasioni di auto imprenditorialità
E infine ultimo tema ma non meno importante un tema di identità
In molti casi alcune funzioni servono a garantire l'accettabilità sociale della nuova attivazione dello spazio per cui sono funzioni molto attente a lavorare con la comunità locale
Dall'altra parte premesso si abbinano queste funzioni anche funzione rivolto un target allargato a un target cittadino proprio per promuovere dare riconoscibilità e promuovere l'ampliamento delle reti coinvolte attorno al progetto
Allora vado a concludere dicendo perché
Siamo a mio modo di vedere di fronte a un nuovo modo di fare Progetto che queste esperienze di rigenerazione culturale ci aiutano a vedere
Che segna una inversione di tendenza un'inversione dei fattori rispetto al passato
Passiamo da una fase in cui prima veniva la destinazione d'uso e poi a quel punto il solo a quel punto l'assegnazione degli spazi e quindi la gestione
A un modello progettuale quasi speculare per cui prima la gestione attraverso L'Espresso gestioni sperimentali si arriva soltanto trascrizione sperimentale si arriva a capire
Effettivamente la destinazione d'uso ossia quel mix di funzioni che possano essere utilmente scelte per comporre il contenuto del Progetto
Questo modo di intendere Progetto più definiscono un progetto con un processo di attivazione delle competenze
Della comunità attorno all'opportunità
Offerto dagli spazzini offre un duplice valore aggiunto non è solo il fatto che abbiamo un nuovo servizio per carità aspetto assolutamente importante
Ma c'è un duplice valore aggiunto da una parte il fatto che questo tipo di processi contribuiscono ad innescare percorsi di rigenerazione del territorio molto più ampi articolati che vanno oltre il recupero dello spazio fisico in questione
E dall'altra parte sono stato in varie occasioni di costruzione diritte scrittura di relazioni comunitarie
Allora è evidente che nel momento in cui ci proponiamo di lavorare su questi spazi nell'ottica della rigenerazione sarebbero proprio questi gli aspetti su cui
Prestare attenzione a cui prestare attenzione anche nel momento in cui ci troviamo bandite modalità di assegnazione degli spazi
Che sapete meglio di me tradizionalmente invece hanno perché richiesto quasi esclusivamente requisiti legati alle caratteristiche del soggetto o al contenuto specifico del Progetto rapper di questi aspetti della fattibilità di questa innovazione dal punto di vista delle politiche ed i programmi di chi fa la programmazione delle iniziative che si vogliono abilitanti questo modo di progettare
Io mi rivolgo nel ringraziarvi per l'attenzione Emilio mi rivolgo a Alessandro Coppola e a Roberta Franceschina eletti per capire sulla base dell'esperienza se e come questa prospettiva di innovazione può essere sostenuta e accompagnata nell'ambito di iniziative di programmazione grazie
Grazie veramente per l'invito
Che ci che ci approcciamo
Insomma ci permette oggi ci ha permesso anche nelle nelle occasioni precedenti davvero di venire in contatto con una grandissima
Quantità e qualità di esperienze territoriali che hanno sono sono di di di sicuro interesse ma trovo che come immagino tutti insomma troviamo che moltissimo sia già stato detto molto è stato raccontato dall'esperienza
Moltissime è stato detto ora da da Paolo portino rispetto a questa esperienza che danno un po'citano un po'in delle indicazioni preziose per il futuro stamattina si diceva
Nel Pannella al precedente si diceva che soprattutto nelle grandi aree metropolitane si ha l'impressione che tutta una serie di
Processi profondi di cambiamento una nostra struttura produttiva stanno arrivando ad impattare l'ambiente fisico no e alcuni di questi fenomeni
Che osserviamo sono la dimostrazione che un nuovo modo di relazionarsi di produrre fa un po'a pugni con il modo in cui fino ad oggi abbiamo organizzato ambiente fisico questo un aspetto
Che è emerso con forza ed è per chi per esempio fa
L'urbanista o l'architetto se capisco bene sono molte chi detti sala è un tema
Dica esistenziale molto rilevante un altro aspetto fondamentale che secondo me occorre valorizzare
Capire da dove vengono alcune di queste esperienze da dove vengono da un certo punto di vista un po'diciamo sociologico
Vengono da persone da generazioni relativamente somma giovani che hanno elevata capitale sociale ad un elevato capitale culturale che per varie ragioni la prima ragione il fatto che
Il nostro mercato del lavoro specie al Sud
E quello che si investono lo spazio urbano con delle pratiche nuove potremmo fare davvero una
Un censimento molto facile di quante di queste pratiche sono proposte
Da persone che hanno studiato che si sono formate che
Cerca no in modo anche un po'alto imprenditori modi restituire anche più o meno consapevolmente alla comunità in forme che magari generò anche dei crediti molto limitati talvolta molto
Molto molto militanti vedi fregati
Un altro aspetto fondamentale che veniva richiamata che ogni volta che parliamo di queste esperienze che secondo me poiché altrove la questione su cui davvero i tecnici e le amministrazioni pubbliche dovrebbero confrontarsi una volta per tutte come tutte queste pratiche
Emergeva benissimo dal dal suo racconto
Fanno davvero a pugni e anche in altri racconti con quella che era comprensione normalità normativa e come noi gestiamo normative che un tema che ci diciamo da molto tempo e che però si fatica a capire diciamo come risolvere
Quindi tantissimo ti vi interessa io volevo soltanto
Dare tre o quattro
Diciamo suggestioni che riguardano soprattutto i pubblici queste nuove pratiche e anche il mandato collettivo di queste nuove pratiche esse
Le consideriamo sempre di più
Delle politiche pubbliche che per esempio in futuro questo presumo sia uno dei
Degli obiettivi del convegno possano diventare un oggetto di investimenti collettivi di investimenti pubblici vedi politiche pubbliche vere e proprie queste sono già politiche pubbliche a quello che fate Palermo
è una cosa pubblica bellissima meravigliosa
Che fatte probabilmente anche con un coinvolgimento d'amministrazione limitato
Ci si augurerebbe che a questo tipo di pratiche possano essere sostenute delle per delle politiche pubbliche più organizzata la prima questione che volevo porre relativa ai pubblici non si parla di pratiche culturali quindi ritardi in mente
Si parla si parla di in un pubblico un pubblico che abbiamo visto un pubblico partecipa un pubblico poi protagonista allora quando parliamo visto già stamattina giustamente si è discusso di come questa categoria delle periferie specie
Se declinata spazialmente in molte situazioni lascia il tempo che trova lascia il tempo che trova anche perché se noi guardiamo già le nostre società urbane
Diamo dei processi dei fenomeni di stratificazione di cui dobbiamo davvero essere consapevoli sega Jogna modi pubblici di queste pratiche culturali nelle periferie
Gli studiosi la cittadinanza guardando le Società urbani contemporanea paghino dissidi castrati fiction e cosa vogliono dire di voglio dire semplicemente che se guardiamo alle grandi città ma non solo alle grandi città questo importante sottolineare
Né ci troviamo di fronte a società in cui ormai Società urbane il settanta ottanta per cento per quanto riguarda le grandi aree metropolitane accesso i diritti di cittadinanza perché la nazionalità e magari il venti per cento no venti per cento non sono cittadini
Questo un aspetto importante perché se ragioniamo di pubblici dobbiamo avere benna
Chiara l'articolazione dei pubblici anche i diversi profili di esclusione delle popolazioni e che vivono nelle periferie sia spaziali siano spaziali che vivono
Nelle nostre che vivono le nostre città quindi un primo tema importante se non è di politica pubblica e con l'esplicita che questo aspetto come non non di stimolarlo qua dentro davvero al centro di una riflessione come facciamo a promuovere delle politiche urbane che
Usino linguaggi della cultura della punizione artistica che
Fotocopie fino questa articolazione questa diversità e anche quella che in moltissimi casi un'esclusione previa intervenire positivamente
La seconda questione
Se investiamo delle risorse su queste politiche immaginiamo che che poi possono produrre del benessere collettivo perché altrimenti non dovremmo investire in delle politiche che non producono benessere collettivo quindi
Il primo aspetto un altro aspetto molto importante e capire come lo definiamo
Che cos'è il benessere collettivo di un territorio definibile periferico il tipo di benessere collettivo che può
Essa diciamo migliorato aumentato con queste pratiche
Alcune cose ma se io stamattina mi convincono molte secondo me sono centrali stamattina in apertura si citava Appadurai e si citava il diritto ad aspirare allora se
Per esempio
Se guardo l'esperienza di di Palermo è evidente che quello che avete fatto la vincente dalla vostra professoressa da quello di coltivare dignità da spiegare di dei dei bambini che avete coinvolto in questa attività a Padova in un altro articolo in un altro quello col libro ma un altro ittico dice un'altra cosa bellissima che emergeva stamattina un altro parere che secondo me
Deve essere un altro centro assolutamente un altro cento dipendenti di un'ipotetica politica pubblica
Nazionale che il diritto a fare e dice allora si diceva stamattina grandissimo sforzo nel socializzare la popolazione all'espressione artistica
E alla accinsi artistica la capacità di essere protagonisti della produzione artistica Menon si diceva sulla scienza che dica addirittura meno anche sulle scienze sociali cioè c'è un tema enorme di cittadinanza vale a dire come queste pratiche culturali possono
Diventare delle occasioni per nutrire il diritto alla ricerca di un diritto lì non è il diritto alla ricerca scientifica ma il diritto ad essere soggetti attivi del proprio mondo
E che
Riguarda delle differenze delle divaricazioni fondamentali nella società che riguardano
Il capitale culturale che guardano i livelli di scolarizzazione e quindi devo dire
Questo tema che ha messo di cornice tantissimo ed è un buon modo di di di argomentare che cosa l'interesse collettivo e cose il il benessere collettivo per queste politiche
Qui c'è un altro aspetto molto importante che veniva fuori da alcune esperienze che mettere di nuovo al centro di una riflessione
Cosa facciamo quando produciamo del padre culturali in territori o fra popolazioni periferiche passate non Pola semplificazione
Stiamo e Vangeli dotando qualcuno o stiamo cercando di costruire nelle popolazioni interni in delle fonti i in una comunità in un territorio una capacità di di di di produrre di produrre pratica culturale di asse quattro mesi abbiamo visto a quante di queste esperienze dando voce anche alla memoria locale questo un altro aspetto fondamentale perché talvolta
Vedo una certa
Come dire un certo entusiasmo nella nell'abbracciare fenomeni di rivitalizzazione culturale nelle nostre periferie che però
Omettono di discute criticamente un aspetto che è molto rilevante
La cultura la produzione culturale viene percepita come legittima come socialmente rilevante se percepita come qualcosa di pubblico come se se precipita poca cosa che appunto è nell'interesse
Collettivo quindi secondo me molto importante mettere al centro il tema anche da di prelazione
Relativa cosa voglio dire con questo voglio dire che in alcuni territori periferici alcuni interventi rivitalizzazione culturale sono sono di quelli del genere che abbiamo presenti sono stati presentati
Oggi
Tendono a produrre un effetto paradossali di deprivazione relativa cioè
Sta in un territorio vedi che succedono delle cose le percepisce come delle squadre cosa che non ti guardano in fondo che non pagano il pooling guancia perché non pagano alla toni che paradossalmente quello che dall'occhio
Nella prospettiva della città sembra un fenomeno di rivitalizzazione paradossalmente nella prospettiva
Di alcuni
Di alcuni soggetti sociali può essere invece uno strano fenomeno di depurazione quindi questo è un aspetto molto interessante che di nuovo mi pare che moltissimi di questi progetti
Lo lo lo affrontano in modo molto chiaro perché fanno esattamente il secondo il procedimento inverso vado
Concludo
Velocemente con
Due altre questioni molto importanti una delle due seconda veniva molto forti molto emergeva distintamente nell'esperienza di Favara
In cui si diceva noi facciamo fatica a vivere però oggettivamente senza di noi questo territorio non avrebbe conosciuto l'opportunità di valorizzazione economica che ho conosciuto che ha conosciuto anche Graziano stazione
Allora questo e è un tema rilevantissimo in particolare di via degli urbanisti perché
Queste pratiche mettono in crisi il modo in cui noi capiamo e tematizzato la creazione del valore queste pratiche anche perfino alle pratiche informali persino il mamma qui fuori
Valorizza il territorio ma valorizzano soltanto culturalmente non Romilda nel senso che crea un potenziale di sviluppo
Perché è nostra economia urbane ormai vivono di di di simboli dicono di cultura
E spesso ci troviamo nella situazione paradossale per cui i protagonisti di questi processi di valorizzazione
Possono trovarsi una condizione quasi di essere vittime perché come dire producono processi di valorizzazione che alle città interessano
E che però spesso la mia l'Amministrazione la mano pubblica non riesce ad egualmente
Ha al re distribuire a ridistribuire gli esiti no i gli esiti in termini di di valorizzazione che questi queste esperienze producono insomma io credevo che invece ho finito per intenderci ho finito mi piacerebbe che in una politica pubblica
Che sostiene il gruppo di Favara
Sicché abbiamo anche la garanzia che poi il gruppo di salvare all'ICI può rimanere perché il soggetto che ha creato quel processo
Quel processo di valorizzazione
Grazie mille scuse variamo i tempi proprio strettissimi Roberta Franceschina lei ha chiesto di parlare dal podio
Grazie Paolo grazie al Ministero per l'invito so che siamo stretti con i tempi quindi ti autorizzo a a fermarmi quando insomma il tempo scade
E buon pomeriggio a tutti
Nel corso del mio intervento mi concentrerò come suggerito da Paolo sulle modalità sui processi di assegnazione degli spazi
E anche sulla valutazione cercherò di dare qualche spunto sulla valutazione dei progetti che si candidano a gestirli quindi mi scuserete l'intervento forse poco ispirazione male
Molto molto tecnico e pieno di citazioni dove le citazioni siete voi
Siete ancora una volta voi
Sono le esperienze che fino ad ora si sono raccontate sul palco questa mattina
E sono l'esperienza che nel corso di o nove anni ho avuto l'occasione di incontrare attraverso il bando cultura BdT di fondazione o di Polis che per l'appunto detto in due parole un bando per intercettare e sostenere progetti culturali innovativi ad alto impatto sociale di riuso e rigenerazione gli spazi
Nel corso di quattro edizioni non abbiamo toccato le quasi tre mila proposte quindi insomma per rispondere a D'Annibale per ricollegarmi a questa mattina a me vien da dire che di domanda ce ne e ce n'è tanta nel nostro Paese
Questi progetti
Stanno contribuendo ad affermare un nuovo modo di lavorare un nuovo modo di trasformare
Le aree periferiche delle nostre città le aree periferiche dell'Italia e a me vien da dire che forse stanno contribuendo ad affermare un nuovo modo di cambiare il nostro stesso Paese
Fanno molto moltissimo con poco nascono e agiscono dal basso
E quello che il mille caratterizzanti è la capacità dimettere sente e comunque al centro della loro azione una riflessione profonda su quello che il senso qual è l'obiettivo di questa trasformazione
Qual è il modello di sviluppo locale che vogliono portare avanti
Quali sono i bisogni culturali sociali economici politici i quali vogliono rispondere
Per questo se noi come fondazioni voi come decisori pubblici politici abbiamo l'obiettivo di intercettarli sostenerli
Non possiamo prescindere da questa complessità che si portano dietro non possiamo prescindere dal capire che le forme attuali
Che guai chi vedono alle modalità di assegnazione di relazione con queste realtà sono oggi inadeguate non vanno ripensate vanno rifatte ripensate CNA ex novo e vanno ripensate grazie al vostro lavoro
Quattro punti molto veloci la prima lezione che io apprezzo da tutti voi e quello che io chiamo il primato del Progetto e della proposta di valore sullo spazio sull'intervento architettonico sull'immobile
L'obiettivo di quello che ci raccontate non è il recupero dell'opera in sé è persa non è la riqualificazione e la rigenerazione come ricordava Paolo rigenerazione anche umana come ricordava che finalità
P rilanciano il software e non l'hardware
Questo però non vuol dire
Che queste realtà nascano al di là delle specificità del luogo nascono a partire da quel luogo e nascono a partire dalle istanze del territorio che rappresentano
Tutte questi gli elementi ci portano secondo me a riflettere sull'inadeguatezza e sugli limitante dei bandi per l'assegnazione storici mila in poi si è concentrata solo sull'immobile tanto contenitore pochissimo contenuto
Ce lo storico sbilanciamento tra le spese per la riattivazione materiale e le spese per la parte gestionale e per la parte funzionale chiaramente a totale vantaggio delle prime
Il recupero fisico la ristrutturazione di di questi immobili avviene prima
Senza sapere chi sarà il soggetto che si insedierà senza sapere cosa si farà e quindi il rischio è perso a uno spazio bellissimo di Cagliari dove sono stata lo scorso mese
E ritrovarsi dei contenitori bellissimi mai inadeguati alla sfida comunitarie progettuale che si intende sviluppare lì dentro
Dobbiamo imparare a ribaltare la prospettiva pensare a dei percorsi in cui il soggetto gestore il soggetto proprietario co progettano si metta insieme decidono quello che è e l'obiettivo l'attività che si svuota di sviluppare in quel luogo e lo decidono a partire da quelle che sono le istanze
Della comunità in quel vincolo quello spazio situato
Altro tema è quello di prevedere a mio parere uno spostamento anche corposo anche pesante dei fondi e dei contributi che ha qui in questa fase sono molto schiacciati non sull'immobile ci piace pensare agli arredi
E come sta facendo e secondo me è un esempio molto interessante anche il Comune di Milano in questa fase pensare di dedicare come hanno fatto cinquecentoquaranta mila euro non al recupero degli immobili ma i progetti culturali sociali sportivi che lì all'interno si andranno a fare
Se teniamo alle caratteristiche dei curdi questi progetti
Io vedo tantissime innovazione culturale vedo tantissime ibridazione vedo la manifattura vedo l'agricoltura vedo i servizi da questo punto di vista credo sarà emblematico il caso di Cascina che verrà raccontato dopo
Credo anche però la necessità di avere attività commerciali attività marketplace che come ricordava Paolo sono spesso essenziali per garantire la sostenibilità molto molto fragile di questi piccoli organizzazioni
Caratteristica di questo tipo rendono difficile anzi se non impensabile definire ex ante qual è la destinazione d'uso di questi luoghi anche perché la destinazione complessa che forse sulla carta non può essere inserita
Sono titoli percorsi di coprogettazione in quell'intervento edilizio le funzioni le attività che si faranno e la governance vengono definiti assieme
Soggetto pubblico soggetto proprietario laddove sia diverso organizzazioni che ci lavoreranno e territori di riferimento
Flessibilità apertura adattamento sono le parole chiave che credo dovrebbero orientare sempre di più il nostro lavoro secondo punto il primato del Progetto sul soggetto
La peculiarità la forza di queste progettualità San sanato tale diversità di attori e competenze che mettono dietro sono siti miei terzo sono soggetti differenti rispetto a quelli del passato
Ci segnano Carella capacità di generale interesse pubblico va al di là di chi sia il soggetto proprietario dello spazio ci insegnano che la capacità di generare utilità pubblica va al di là della natura giuridica del soggetto che lo fa
Perché altrimenti sarebbe come dire che fanno parte dal parco non fa interesse pubblico il mette di Bologna che lavora con i rifugiati nella periferia bolognese non fa il bene della collettività
La sfida non è gode definire chi sono i soggetti che possono partecipare al bando oppure chi non può partecipare
Ma la sfida è abilitare tanto i soggetti del terzo settore quanto i soggetti del privato a poter perseguire l'interesse pubblico la sfida è intercettare queste project progettualità
Che spesso vivono una vita molto diversa da noi che sosteniamo i progetti da noi che diamo i contributi dalle che possediamo questi questi spazi dobbiamo intercettare formare accompagnare
Contribuire a creare una comunità di pratiche una comunità di competenza perché credo che questa sia la nostra sfida
Terzo punto il primato del processo sullo spazio non solo Progetto non percorso un percorso di empowerment profondo sul capitale relazionale e sociale di questi territori
La comunità e il primo esperto da sentire la comunità e il soggetto da coinvolgere per avviare percorsi di coproduzione ecco deadline
Al di là dei posti età di là di tutto anche quelli per i posti ogni prostituta ma con l'obiettivo di capire realmente quello di cui hanno bisogno
Questi progetti e pranzo ama Florinda hanno un capo un potenziale genera attivo enorme verso il proprio territorio
Ma anche per quest'anno tempi lunghi ed hanno bisogno di adattamento hanno bisogno come ricordava Cristina come ricordava Roberto coagulo questa mattina di poter fallire
Però questo ci riporta I diritti e doveri quali sono i doveri di cui i progettisti mi sento anche un po'progettista dentro
Il dato deve saper lavorare sulla valutazione di quello che facciamo la valutazione non può e non deve essere solo economica
Perché c'è poco pure a volte da raccontare
Però dobbiamo essere bravi nel rendicontare anche il valore culturale l'eccellenza culturale guardo Andrea parli di guardia Limbadi Pietro guardo Laura Calu Caruso di quello che facciamo dobbiamo saper raccontare i processi di empowerment che andiamo a realizzare sui territori
Un sistema di monitoraggio e di responsabilizzazione rappresenta la sfida posta rappresenta anche la sfida nostra
Infine e concludo
Come Roberto come Cristina che sono compagni di viaggio da alcuni anni anche io quando immagino questi progetti penso a delle agopunture delle pratiche anche piccole
Di rigenerazione urbana base culturale cioè nel momento in cui si appropriano dei luoghi
Degli spazi inventa l'esperimento e sperimentano anche fallendo nuovi modi di agire nei territori nuovi modi di essere attori nella sfera pubblica
Vanno al di là della visione architettonica e urbanistica incentrata sugli aspetti infrastrutturali vanno al di là del masterplan
Eppure eppure nonostante tutto ciò sono una fonte di apprendimento che non possiamo dimenticare
Se laddove si tratti di spazi limitati
Di progetti specifici se laddove si tratti di interventi più grossi su contesti complessi la sfida è l'assenza
Grazie mille Roberta
Sono perfettamente in linea con i tempi non abbiamo
è evidente ma ho anche modo di fare un secondo giro quindi vi prego solo ancora venti secondi per leggervi la la frase che come dire va a completare questo ragionamento e a fissare sulla lavagna
Una équipe sintesi intesi per queste ma possibile di quello che è stato letto quindi sperimentare il riuso di aree difficili abbandono per progettare nuovi mix
Di attività e si servizi speriamo che in questa fase si riesca mira condensare il la quantità enorme di cose di spunti sollecitazioni che questa sessione credo abbia dato vi ringrazio tutti passa la parola ad Andrea Mariotto
Grazie
Ringrazio anche colgo l'occasione per ringraziare anche la direzione arte architettura contemporanee periferie urbane
Perché non solo malato Ladislao la possibilità appunto di essere qui aver curato una parte di questo convegno ma anche perché ha scelto una come vedete una un format molto rischioso molto
Che ci costringe tutti a essere molto sul pezzo e molto stringati nel nei tempi e nel e nei contenuti
Allora
Siamo la penultima fase di questo convegno è tempo diciamo così di debba ribadire alcuni concetti portante di pervenire a sintesi di fornire qualche indicazione pratica anche
Ecco questa parte diciamo così riguarda un po'come dovremmo come potremmo considerare poco o valorizzare queste iniziative che abbiamo sentito in parte
Presenti anche oggi ponevamo raccolte anche molte di più all'interno dei dei seminari di cui eravamo però avevamo parlato e ci sono anche tante altre iniziative che non compaiono
All'interno di questa selezione ma sono assolutamente importanti e devo dire che la dal ma dal mio punto di vista di interesse
Deriva proprio dal fatto che ho imparato forse anche a guardare delle iniziative in qualche modo a valorizzarle per quello che può affidare alla fine producono anche in termini dire si relazionava
La parte successiva versione sessione successiva sarà poi un po'più l'accento spostato sulle politiche sul sul sulla pubblica amministrazione su cosa può fare effettivamente la pubblica amministrazione
Direi di chiamare sul palco Anna Maria tallone le due esperienze che
Facci faranno un po'da riferimento per questa parte hanno avere tallone Presidente dello spazio Marta di Pescara un crocevia internazionale di artisti di culture
Che grazie al
Lavoro di rete alla capacità di gestione divenuto in pochi anni uno dei luoghi più visibile artisticamente produttivi della Regione Abruzzo
Chiamate Paolo corride
Cofondatore socio amministratore di Cassinetta delle società agricole impresa sociale S.r.l.
è giusto così
Fabio molti servizi di ovazione culturale sociale agricola anche organizzati Rita nei campi dell'ambiente del coinvolti per restauro del sociale e del recupero dell'edilizia storica
Che avrei anche due di scarsa anzi che abbiamo sulle chiamato per questa sessione sono il professor Giovanni latino ingegner Claudio Bertorelli che vi presenterò
Con più calma dopo deve
Passare subito alle alla presentazione vostra prego
Anna Maria Perrone grazie
Buon pomeriggio a tutti Jannone della rete di artisti che gestisce l'ex mattatoio di Pescara ringrazio il Ministero e curatori
Per questa preziosa occasione di confronto
Sui contenuti e anche per noi di veramente venire riconosciuti dopo anni di lavoro
Un po'anche a volte diciamo in sordina il Progetto spazio Manhattan nasce da una visione di un gruppo di artisti che
Decidono di iniziare ad operare all'interno di quest'area che è l'ex mattatoio non ancora ristrutturato
Perché sento noto la necessità Pescara di spazi che siano rispondenti alle esigenze delle arti contemporanee
Quindi dopo questa prima esperienza un po'diciamo di ieri occupazione comunque permessa dal Comune ma in un luogo assolutamente non adeguato
Alle attività anche volevamo realizzare vista la risposta veramente positiva della cittadinanza abbiamo deciso di continuare e e non se non ci siamo più mossi da lì siamo abbiamo
Chiesto al Comune di attivarsi per ristrutturarlo e a volte i sogni si realizzano questa visione si è realizzata perché poi nel due mila undici questo spazio è stato ristrutturato un primo edificio di quest'area
E in quel momento ci siamo costituiti in modo formale comunale impedire associazioni in compagnia in grado di dare una risposta professionale all'esigenza culturale che ne semi sentivamo
Esserci nella comunità cittadina
Le realtà che fanno parte dello spazio Mata sono associazioni compagnie
Artisti singoli curatori che si occupano di spettacolo dal vivo quindi danza musica teatro e arti visive
E e tutti prima di fare questa esperienza avevano già delle esperienze pregresse
Io il mio intervento non si concentra sugli aspetti artistici soprattutto quello che è stato un crogiolo un laboratorio di idee soprattutto nella fase iniziale per capire come potevamo
Mettere insieme anche una progettazione artistica quanto sugli aspetti organizzativi così come è stato richiesto
Possiamo dire che l'approccio metodologico dello spazio matta che abbiamo utilizzato e che è venuto facendo non è stato pre
Un pensiero diciamo
Precedente all'affare è stato
Occupa un metodo che è stato trovato facendo
Avendo però un obiettivo molto molto grande e che ne sentivamo molto forte molto comune c'è quello di
Trasformare quest'area è un po'l'artistico
Tenendo presente due riferimenti l'inclusione sociale e quindi noi siamo in una periferia c'è lo spazio mattone in una cerniera tra il centro della città la stazione la periferia
Quindi coinvolgere la comunità cittadina soprattutto quell'anno raggiunta dall'offerta culturale ed hanno altro però mantenere una qualità artistica anche attraverso un confronto
Con le realtà internazionali quindi questo scopo comuni ci ha permesso anche di superare delle differenze tra di noi perché lavoro di rete è un lavoro duro di mediazioni
E dal punto di vista metodologico quindi la diciamo l'approccio direte quello che ha caratterizzato sia il lavoro organizzativo che la proposta artistica
Non avendo sostegni economici continuativi per le attività quasi nulli diciamo pubblici non avendo sostegni per le attività
Abbiamo come dire messo appunto e anche forse maturato un po'a delle esperienze di imprenditoria culturale e non lo eravamo prima lo siamo diventati facendo
E per la per nostra diciamo per gli aspetti organizzativi lo spazio si basa su un principio di economia collaborativa che a un'operatività simile attrattive il cortile attratti delle cooperative
Questo significa che ogni realtà fa Centa passante parte della Rete realizza all'interno dello spazio le attività della propria
Realtà compagnia e condivide le spese di alcuni servizi necessari per realizzare le attività artistica che sono la comunicazione la parte tecnica l'Amministrazione
E l'Amministrazione la sostenibilità economica quindi che abbiamo trovato suddividendo condividendo delle spese con dei servizi professionali e sta un primo livello di cooperazione certo non era l'obiettivo ma è stato un primo Statte per arrivare poi a una condivisione artistica più profonda
Anche alle realtà che non fanno parte della rete ma anche utilizzano lo spazio che abbiamo chiesto di partecipare a questo principio si di sostenibilità economica condividendo le spese dei servizi
Dal punto di vista delle risorse umane artisti per il matta è un'associazione culturale dunque abbiamo cercato di concentrare nel dire tv tutti gli aspetti gestionali facendo avendo all'interno del Direttivo ci c'è un referente per ogni Area tra queste aree hanno all'esterno
Diamo delle collaborazioni professionali esterne quindi referente del Direttivo serve solo
Anche come portavoce tra l'Assemblea di tutte le associazioni e gli esterni che sono dei professionisti che lavorano per lo spazio
Tutta la programmazione artistica invece è un lavoro condiviso e però è fatta di più livelli di voglia di esenta eticamente perché sono in qualche modo una follia che però in qualche modo sta funzionando
Quindi voglio dire la programmazione artistica procede per tre livelli il livello un primo livello che il livello ordinario non lo chiamiamo già tutte le attività
Dei dei singoli delle singole compagnie dei singoli soci un secondo livello è dato dalle collaborazioni però sono collaborazioni che in qualche modo si sono andate sempre più selezionando opera finita
E quindi noi ospitiamo è una sorta di rete diffusa culturale nella regione ospitiamo dei festival delle rassegne che in qualche modo hanno un'attinenza con quello che è
Un po'una vocazione contemporanea dello spazio un terzo livello invece proprio una progettazione artistica che ecco condividiamo proprio con è spazio a Malta e che diventa un po'la linea turistica che lo spazio
Complessiva che lo spazio vuole presentare
Paolo Colli mi
Buongiorno a tutti
Io mentre pensavo come preparare questo intervento in questi giorni sono stato recentemente ad un matrimonio
E e volevo esordire leggendo proprio uno degli articoli che che che viene data durante la la cerimonia una di articoli del Codice civile
L'articolo centoquarantasette e dice non lo risolve tutto scuro ma veramente veloce capirete che è pregnante
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere istruire ed educare l'appello la prole tenendo conto delle capacità dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli
Ecco
Gli ho detto questo questo articolo semplicemente per a sintetizzare qua lo che secondo noi significa promuovere cultura
E promuovere cultura secondo noi significa in qualche modo sposare un territorio cioè significa in qualche modo promuovere la crescita
Dei cittadini secondo appunto le loro capacità le loro aspirazioni e le loro inclinazioni
Promuovere cultura quindi significa promuovere in qualche modo un qualcosa che essenziale
Ora c'era c'era uno scrittore famoso che diceva che l'essenziale è invisibile agli occhi
Ecco in questo promuovere cultura a un delle forti assonanze con una pratica molto antica
Che che all'agricoltura che è il prendersi cura della terra che hai cultivar la terra significa però coltivare la terra
Molti vara la terra significa prendersi cura innanzitutto della sua fertilità
è un terreno è fertile quando a tante sostanze dentro quando a tutti gli elementi che sono al suo interno sono capaci di di di legare quando ha tanti legami tante connessioni
E però proprio come l'agricoltura promuovere una cultura di questo tipo significa sporcarsi le mani in qualche modo è stato detto più volte significa già mettersi in ascolto della gente però l'ascolto migliore all'ascolto collaborativo dove ci si mette a fare qualcosa insieme alla gente
Ed è anche come l'agricoltura una promozione culturale di questo tipo una pratica di di grande pazienza
Perché
Perché il contadino è per eccellenza una delle figure che chi ha più pazienza e e allo stesso modo per promuovere una genera attività reale e profonda implica una pazienza perché è un processo lento che appunto lavora sull'ascolto e sul tempo
Questo per raccontarvi quindi forse come Cascinazza sia un esempio di lentezza per eccellenza nel senso che
Nel senso che
Siamo provo a raccontarvi la raccontando la storia di una persona quindi Magini amo che c'è un momento in cui c'è la nascita
La nascita sono viene attorno al tema delle cascine solo a Milano Cascinazza io vengo da Milano
Il comune so il Comune APT sessanta cascine nella sola Lombardia ci sono più di tredici mila cascine
Che sono state l'ossatura della coesione sociale del secolo scorso
Ecco decidiamo di di partire da da una di queste
E ci troviamo all'inizio che non abbiamo soldi non abbiamo credibilità non abbiamo il titolo del bene non abbiamo niente se non la voglia di fare quindi cosa facciamo iniziamo a battere gare persone a fare degli e venti a a ad aprire il luogo ospiti dei vecchi gestori e iniziamo così a appunto muovere in qualche modo il terreno Addario ossigeno
Il progetto inizia a crescere e piano piano iniziamo ad ottenere sia la fiducia dei vecchi gestori il signor Mario giusto per dare un nome che è colui che abitato e continua ad abitare la cascina
Ma anche la figura delle la fiducia delle istituzioni il Comune di Milano
Ed ecco che quindi costituiamo un'associazione
Costituiamo degli orti immaginate delle spirali di orti coltivate da più di ottanta persone tra pensionati gli anziani bambini diversamente abili e otteniamo la concessione per tre anni
Arriviamo mille seicento soci aumento al numero dei servizi aumenta anche la credibilità nei confronti del Comune ecco che creiamo quindi un alt posso già atto con le spalle un po'più grosse che ha una Società agricola impresa sociale S.r.l. di cui l'associazione è uno dei soci
E con questo soggetto con anche un
Progetto di restauro che nel frattempo abbiamo fatto sono passati tre anni
Otteniamo un contratto d'affitto per trent'anni con l'onere di recuperare il bene
Siamo quindi nella fase
Che si affaccia la maturità e quindi con questo contratto siamo riusciti a fare un po'il passo diciamo così siamo riusciti a ottenere in gestione nove ettari a Milano dove abbiamo iniziato una produzione biologica
Abbiamo partecipato alla bando di fondazioni polista e l'abbiamo vinto con cultura abiliti
E anche questo è stato un importantissimo passo sia dal punto di vista economico perché da un gettone molto importante sia da un punto di vista formativo perché condanne che Cube che è uno dei oggetti che gravita a chiesti supporta alla Fondazione nella nella formazione appunto ci ha aiutato a a mettere un po'la quadra su alcune cose
Che cosa ci ha aiutato in questo processo ci aiutato innanzitutto si parlava di hardware la bellezza non ha scontato che tutti i posti in più tutto siano adatti a creare un abisso c'alé la cascina è un posto bello immaginate che c'era una chiedo del mille cento immaginate che un posto già bello di suo che chiama le persone
Inoltre ci hanno aiutato in ogni fase della crescita dei soggetti diversi e quindi c'era all'inizio cascine Milano che ci ha poi dato come gruppo informale poi c'era stata c'è in questo momento c'è cultura di liti c'è stato in comune che era stato aperto al dialogo
Quindi è fondamentale dal punto di vista di un gruppo
Avere un supporto in ogni fase
Su cosa abbiamo faticato forse è stato un po'citato prima rispetto al multifunzionalità nel senso che il nostro progetto a radicalmente multifunzionale multi ambito
La normativa è impostata sulla mono funzione e e questo lo si riscontra sia appunto nella lo si riscontra nel momento in cui si può si cerca di far convivere diverse funzioni in uno spazio
Voglio chiudere semplicemente citando
Una il il titolo di uno dei gruppi di una delle sessioni di un convegno a cui sono andato quest'anno organizzato da
D'animazione sociale
Che appunto raccontai sintetizza un po'il senso della
Della cultura che che vi ha lanciato all'inizio che appunto è
Coltivare bene comuni e nutrire la capacità di aspirare
Che risuona un po'come una delle dei dei morti del del fondatore di una dei fondatori che
Liberare la libertà delle persone fondamentalmente
Bene grazie
Allora cerchiamo appunto come dicevo prima dei tirare un po'le conclusioni se iniziamo un po'a sintetizzare tendo a ribadire alcune cose che avete già sentito alcune peraltro poco fa
Come cosa si mostra queste esperienze non solo queste quelle che abbiamo visto oggi e anche quelle che possiamo vedere all'interno gli altri contesti
Innanzitutto nel modo in cui nascono e si sviluppano possiamo assimilarle a veri e propri processi di policy non sono figli di politiche sono vere e proprie politiche l'ha detto prima Coppola molto bene
Quanto meno sono elementi costitutivi delle politiche
Sono processi che si innescano grazie all'azione di un soggetto è un soggetto iniziatore
Più che iniziare appunto a partire da un piano o da un progetto prenderla bensì il sentito dire più volte oggi prima la sperimentazione prima l'azione
E poi i progetti
Queste esperienze e via via che in tre non so che altri soggetti
In modo molto pragmatico si confrontano con opportunità e vincoli con so che c'è ciò che manca sia dal punto di vista dei degli spazi sia per quanto riguarda le risorse le professionalità
E a seconda di quello che c'è quello che manca si agisce di conseguenza
A prescindere quasi sempre dei ruoli per costituiti ruoli sì
Trovano si identificano strada facendo in modo molto incrementale
Un passo per volta cioè
Possiamo cogliere generalmente queste esperienze
Come la costruzione di politiche sia intrinsecamente ad attivare il mio punto di vista cioè non si ferma neanche in tempi di crisi
La spending review dal reddito dalla ma da una parte
Dall'atto pubblico diciamo e le difficoltà difficoltà del mercato di cui abbiamo già parlato questa mattina immobiliare di Lizio dall'ATO privato anno solo ridefinito il quadro tra opportunità
Risorse disponibili e operatori sono in pratica ridefiniti gli spazi di azione
Nuovi soggetti abbiamo visto oggi hanno avuto l'opportunità di mettersi in gioco
Guadagnandosi sostanzialmente un ruolo da protagonisti come produttori di politiche pubbliche
Ciò che ci interessa e fate il carattere pubblico di queste iniziative
Se non altro perché altrimenti non si capirebbe perché il Ministero se ne occupa sono pubbliche sono pubbliche innanzitutto perché il travet culturale
Presuppone per definizione un rapporto col pubblico
Uno sguardo all'esterno
Una certa attrattività
Sono pubbliche perché l'abbiamo visto e oggi come percorsi in grado di produrre infrastrutture
Sulla quale poggiare lo sviluppo sociale ed economico di un dato contesta
Sono pubbliche anche perché sono sempre fortemente caratterizzate da una qualche forma di partecipazione pubblica
Nel modo in cui ci si definiscono le funzioni nel modo in cui si programmano le iniziative si offrono veri e propri servizi non me l'ha detto Paolo Gorini ma
Cassinetta produce offre tredici tipologie di servizi diversi
E allora questo mi premeva dire e ribadire
Come appunto questi iniziativa siano essi configurino come vere e proprie politiche
Nella fase di molte interne fase diciamo se matura di molte di queste iniziative possiamo
Anche cogliere come tutti gli attori dal pubblico al privato terzo settore
Gruppi più o meno formalizzati
Ma anche semplici cittadini tutti trovino un proprio ruolo
Ovviamente combinandosi in modo diverso a seconda del contesto a seconda della situazione
Sono infatti vicende che nascono per lo più dal basso
Ma che trovano modo tuttavia
Di entrare in una qualche relazione sia con la pubblica amministrazione di arricchirsi di un contributo che non è solo economico ma anche formativo l'abbia seguito più più di una volta fornito dalle fondazioni
Al trovano modo di alimentarsi di professionalità esterne ma anche di sviluppare come diceva prima la marea Tallone professore professionalità interne nuove figure nuove espertissimo
Nelle riserve di maggiore successo si potrebbe dire autorganizzazione sociale e istituzioni hanno trovato un terreno comune
Sul quale va valorizzare da un lato agli assetti patrimoniali ma anche soprattutto produrre risorse lavoro
Oltre che aggregazione sociale
E allora ci si chiede un po'come facilitare questo incontro lì dove non si è ancora realizzato
Come sviluppare ulteriormente le esperienze già mature
Cioè quali relazioni possiamo auspicare tra azioni dall'alterazioni dal basso
Io penso che
Se vogliamo tentare qualche risposta a questi interrogativi dovremmo innanzitutto dismettere
Quella che è una visione
Funziona listing funziona lista dei processi decisionali c'è una visione per cui
Ci sono attori che sono più legittimati di altri a farsi promotori di iniziative di rigenerazione urbana
L'esperienza che abbiamo visto oggi
Ci mostrano come sia
Cioè come non sia la natura giuridica di un soggetto a contare
Diciamo così per l'esercizio di un ruolo effettivo nelle politiche di rigenerazione in Cascetta abbiamo visto adesso si opera attraverso una S.r.l.
Spassionata è un'associazione cioè qualsiasi sia la natura Gilli giuridica e anche il titolo di godimento uno di un bene
L'attivazione di un gruppo sociale anche ristretto
Verso l'acquisizione di uno spazio che per produrre diciamo così per una finalità
Che abbiamo anche potenzialmente una valenza una ricaduta pubblica è di per sé uno spunto dal mio punto di vista molto importante
Sia per fare emergere i bisogni ma anche per fare emergere le disponibilità le risorse locali
Oltre che ovviamente come vedremo peraltro la prossima sessione per impostare azione complementari a supporto di queste iniziative
è bene allora sgombrare campus subito dall'idea che l'ente pubblico in queste situazioni debba cedere potere
O addirittura ritrarsi abdicare in favore di altri attori nuovi o vecchi che siano
Chiedeva piuttosto che il soggetto pubblico debba interagire a più livelli dal micro al macro
Fornendo ai processi in atto
Sostanzialmente tre elementi che sono anche peraltro variamente collegate tra loro
Da un lato
Nuove connessioni
Dall'altro un maggior grado di apertura
E come terzo elemento una funzionalità più articolata allora come abbiamo vista dall'esperienza di Pescara
Sono le reti le molteplici connessioni tra diversi soggetti
A tenere in piedi prosecco
Bene cascine tre non solo alla Rete nella propria denominazione no ma propone anche un proprio modello di progressivo allargamento delle reti
E allora un'azione di supporto in questo senso
Potrebbe derivare veramente da ulteriori connessioni non più tanto tra soggette in quanto con altre politiche in atto
Con altri luoghi all'interno di uno stesso contesto umano ma anche tra contesti urbani
Connettere in questo senso
Significa sostanzialmente rendere più solido il progetto culturale
Espandendo quello che è il campo relazionale
Di cui soggetti che abbiamo visto oggi
Già dispongono
Penso ad esempio nei casi che abbiamo visto oggi alle possibili integrazioni di queste esperienze con politiche ad esempio sul fronte scolastico formativo su puliti con politiche del welfare aveva questo poiché su questo poi ci torniamo
Sul piano dell'apertura ha già detto qualcosa anche Annibale questa mattina abbiamo visto che questa esperienza esprimono un primo sforzo sempre notevole per rendere
I luoghi recuperate il più possibile accessibili
Qualche luogo si aprirà anche a brevissimo per cui saremmo ben felici eventualmente il poter assistere a questa apertura
Può essere tuttavia che
Soprattutto nelle fasi nascenti visto che
Ha fatto la la genesi del della vostra esperienza le iniziative si caratterizzano come spazi di nicchia
Che riproducono classiche divisioni tra
Provenienze culturali Gruppi di appartenenza eccetera
Ora non c'è nulla di male
A produrre a creare uno spazio per soli ventenni magari specificatamente rivolta penso alla musica back Nogara su quello che
Ricordiamoci però che
Qui stiamo parlando del valore di queste esperienze come infrastrutture per la rigenerazione urbana che si legittimano in quanto tali
Anche e soprattutto offrendo spazio a più soggetti uscendo dall'inizio
E allora dal punto di vista appunto del supporto potremmo pensare che anche solo il riconoscimento e la promozione da parte i risultati istituzionale di una piccola programmazione magari dentro un cartellone più ampio di iniziative
Poi costituire qualcosa di importante un importante segnale per chi opera appunto all'interno di questi
Luoghi
Ecco questo ci riconduce al tema del mix di funzioni
Che qui guardiamo in termini di
Di mix di soggetti mix fra logiche d'azione un'azione di supporto a mio avviso sta
Per
Un'azione che aumenti l'eterogeneità dei soggetti coinvolti
Aumenti
O meglio faccia coesistere
Logiche profit e no profit
Ma se i mezzi la costituì la contaminazione tra saperi
E faciliti sostanzialmente il passaggio
Dall'essere solo fruitori male all'all'essere prono produttori
Perché penso che solo in questo senso diciamo così produrrò abbiamo diciamo così maggiori chance s.a.s. di innovazione
Ecco allora
Concludo brevemente
Si aprono tre possibili cambi di riflessione su quali vorrei che si conservasse poi la discussione con i nostri interlocutori Claudio Bertorelli giovane in RAI
La prima riflessione è più una considerazione sul valore aggiunto del driver culturale nella costruzione di politiche urbane integrate
A me sembra che la cultura per come la intendiamo in questo convegno possa effettivamente costituire
Quel trade union per pensare le politiche in modo meno settoriale di quanto non si faccia tradizionalmente
Le esperienze che abbiamo visto hanno di per sé è una matrice connotata
Pescare ad esempio fondata sul teatro
Cascine te fondata sull'apicoltura ma nello stesso tempo spaziano tra formazione aggregazione giovanile inclusione sociale lavoro per arrivare anche la salvaguardia
E alla valorizzazione del patrimonio pubblico
Ecco forse la cultura potrebbe massimizzare le sinergie tra i vari settori amministrativi o dista dall'altra parte tutti i settori guadagnerebbero avendo un occhio di riguardo agli aspetti culturali
Di quanto promuovono
La seconda riflessione e sulla partecipazione e fare intervenire su questo poi Claudio Bertorelli conosciuto come ingegnere partecipa azionista
E creatore di eventi culturali riportata elevata soprattutto nelle regioni del nord est ecco per un rimanere su un piano molto operativo penso che l'approccio con la partecipativo sia necessario laddove si vogliono incrementare l'eterogeneità dei soggetti coinvolti la contaminazione tra saperi le chance di innovazione di innovazione
La legittimità degli apporti anche la parte pubblica
Ecco se questi sono gli obiettivi che mi sembra che siano stati espressi già parecchie volte nel corso della giornata vorrei che si sgombra se campo definitivamente dalla partecipazione ideologica e retorica
Che purtroppo vediamo caratterizzare con alcuni contesti
Una partecipazione che non rigenera
Ma piuttosto degenera in manipolazione del consenso o populismo
Come si fa
Chiedo a tra di Martorelli a partecipare per rigenerare nostro titolo
Dato a questa a questa parte del del della sessione a quali condizioni cioè la partecipazione è funzionale
Alla rigenerazione
Ecco la la terza e ultima riflessione
Rinvia alla parola chiave
Che avete visto comparire qui
In questa sessione che attivazione
Attivare
Se torniamo all'inizio di queste note
Riconosciamo queste iniziative come veri e propri principi di attivazione spontanea
Da parte di gruppi sociali che si fanno attore di politica
Allora io chiedo a Giovanni Lai no quali sono le precondizioni per quel possa avvenire tutto ciò
Ci sono delle precondizioni perché effettivamente
Soggetti sociali si sia
Si attivino e diventino attori di politica
Giovani e lei non al Professore ordinario all'università Federico II di Napoli ma è anche Presidente dell'associazione Quartieri spagnoli e riconosciuto diciamo così universalmente come attivatore di risorse locali penso che si riesca a dare delle risposte su questo
Grazie
Bene grazie a tutti grazie al Ministero per aver finalmente
Sdoganato perché dato anche o di un diciamo ha una casa temporanea per tutti questi soggetti che
Almeno da quando sul nulla operativo e militante io cioè circa una decina d'anni
Finalmente trovano oggi un'opportunità un luogo in cui discutere
Dal basso verso l'alto dall'alto verso il basso di questi temi abbiamo tutti attraversato quell'estate in cui una politica ad esempio si intestò questa frase con la politica non con la cultura non si mangia
Molti di noi restarono scandalizzati perché erano gli anni in cui
Si cercava di consolidare anche queste prime esperienze partecipate che hanno la testa ma anche in altre nei territori si andavano costituendo e creando
Noi ad esempio a nord est litigavamo profondamente per riuscirà candidare quel territorio in maniera unitaria a capitale europea della cultura
E quell'esperienza non andò bene a proposito di fallimenti proprio perché andare in crisi linguaggio quando cominciavamo a parlare io ad esempio ero responsabile del documento che doveva spiegare il progetto di paesaggio che aveva quella candidatura
Nel momento in cui si parlava di paesaggio chiara come mettere le dita nella Presa no c'era un'unica definizione il paesaggio è sempre e solo il bel paesaggio
Erano anche gli anni in cui
La crisi si saldava appunto a questa ondata di comitati che avevano avuto un grande ruolo positivo ma in quel momento rischiavano persino di diventare saldo annosi
Insomma c'è stato un grande cresce in quegli anni due mila sette due mila dieci su questi temi
Io temo il fatto che questo stesso crash oggi si possa riproporre anche nei temi della partecipazione no quindi se il paesaggio non è più solo il bel paesaggio
La partecipazione o non è può più essere quel luogo sfogatoio in cui si dà al microfono in una sala chiusi dentro fuori i giornalisti una sera dopo le nove solitamente
Alla comunità locale
Ricordo che quando nel due mila dieci facemmo un'operazione partecipata la prima che forse era sostenuta la Biennale di Venezia e fu una piattaforma territoriale che hanno nei territori arrivavano in questi territori in cui
Il lo spazio pubblico era senz'totalmente considerato dei cittadini strade parcheggi
Tanto tanto si era allontanata
Quell'idea di cultura non tanto come luogo del tempo libero quanto come la definirebbe grande geografo Franco Farinelli e cioè l'ultimo manipolatore di senso che ci resta
Quella manipolazione del senso se era completamente abbandonata e i cittadini pensavano che lo spazio pubblico fossero strade parcheggi a tal punto che quel sindaco
Decise di togliere dal Piano delle opere pubbliche i soldi per fare la piazza perché era convinto che i cittadini chiedessero
L'ennesimo parcheggio o l'ennesimo strada di attraversamento bene andammo in quei territori la prima cosa che facemmo fu quella di montare un tavolo
Lungo circa venticinque metri che restò in quella cittadina in mezzo a quella piazza di asfalto per circa un mese
E finalmente la comunità comincio a trovarsi a ritrovarsi tutta tutte le ore del giorno al tavolo per condividere
Quest'unica domanda che cosa per cui lo spazio pubblico fu molto difficile perché ad esempio quello spiazzo quella piazza
Era luogo del mercato e quindi quel tavolo rubava spazio gli stalli quindi fu necessario costruire un percorso di partecipazione per convincere i
Il gli ambulanti in quella date settimane non fare loro solito business ma farne un altro un un'operazione che poi mente li avrebbe portati a condividere
Una qualità di quel luogo in maniera diversa
Non sto qui a dirvi alla fine di quel processo il Sindaco decise di rimettere a Bilancio i soldi della piazza e quella piazza si fece o si sta facendo parlo del Comune di Trebaseleghe che uno di quei tanti comune che costituiscono l'Alta Padovana
è solo un piccolo esempio ma per dire che
Per l'igiene partecipare per rigenerare
Sicuramente l'unico modo l'unica possibilità è quella di abbandonare gli strumenti consueti che Ciano appunto fatto collocare la cultura nei fine settimana
Che ci hanno fatto essere assolutamente siamo restare nel solco della pretesa predeterminazione
Dei delle trasformazioni urbane e bisogna abbandonare per la forza di mettere da parte tutto questo e lavorare con i nuovi linguaggi
Dal basso verso l'alto ai cittadini al i soggetti che si avvicinano per la partecipazione bisogna assolutamente trasferire le regole del gioco e quindi prima di tutto e gli alfabeti
Ricordo questo pezzo che scrissi
Per il Corriere della Sera inaspettatamente e parlai di questo tipologia classica del nord est che il casa Annone
Era un neologismo come userebbe il professor carte a casa più capannone uguale casa non è tutto il Nord Est e pieno di casa Annoni
No
E quel semplice parola era un gioco nasceva per gioco servizi a un dibattito diciamo che essi
Insediò all'interno di quella candidatura per la capitale europea della cultura sedi proprio per far capire che il casa non è non era un intruso
Non c'era un momento in cui c'erano i buoni da parte i cattivi dall'altra siamo tutti oggi dalla stessa parte del tavolo
Quindi per fare partecipazione che funzioni dobbiamo stare tutti dalla stessa parte del tavolo non fare l'errore di dare un microfono senza aver trasmesso prima un linguaggio
E soprattutto avere una grande dose di una sta nel momento in cui si fanno queste cose pubbliche chiudo dicendo che
Per me è un fatto molto importante appunto che
Questo convegno cada a pacche da pochi giorni di distanza dall'approvazione definitiva in Regione Veneto vedo qui
Architetto Capochin che insomma se si è speso molto perché quella legge sul contenimento del consumo di suolo
Assumesse diciamo una forza anche dei linguaggi importante mio proprio alle al fotofinish finisce sono stato chiamato ad occuparmi di quello che oggi è un articolo
Perché per quanto mi riguarda assolutamente rivoluzionario che istituisce per la prima volta il riuso temporaneo dei luoghi oggi quella Regione la Regione Veneto
Può a si dota da circa una settimana di un articolo che sdogana il riuso temporaneo dei luoghi mettendo da parte questo grande tema delle destinazioni d'uso al quale ormai dovremmo anche cantare un de profundis
E quindi è molto significativo che in quella regione accada questo a livello nazionale accada questo stiamo tutti dalla parte del tavolo e andiamo avanti
Grazie
Sì innanzitutto grazie veramente perché senza infingimenti un'occasione di apprendimento e quindi veramente grazie proverò a dire fosse
Per questo pure qualcuno degli organizzatori mi ha invitato a dire qualcosa senza preoccuparmi proporre la parzialità altrimenti serpeggia polmonare conformista che non è possibile che
A Napoli in un centro sociale occupato c'è un proverbio che dice ogni testa un tribunale nomi personalizza quindi è un po'qual era quindi non può essere siamo tutti così tanto d'accordo
E quindi dare un contributo in questo senso pure per combattere gli abbattimenti i primi sintomi di abbattimento di una platea molto coraggiosa penso che siete stati incentivare una maniera straordinaria che avete una disciplina coreana sostanzialmente quindi
E
Insomma
Forse anche per
Informate abbastanza
Indovinato poco
Sapendo che c'era una disciplina coreani io mi ero preparato
Tre parole li premeva ma all'ultimo momento me l'ha dato una quarta ma
Facciamo finta che parlo più di quello allo le tre parole
Sono plurale pluralità priorità e convivenza
Allora in che senso però periferia attuale non è niente quasi che di nuovo però oggi torna con forza dopo tante cose interessanti dense dette
Perché il
Poi il paesello debutto in di cui tutti i modi guarda il nome del lui di cui ha parlato in questo ma non è esattamente come la periferia di Catanzaro o certi posti dove
Nella provincia di Napoli per andare un po'in competizioni sui giornali negli ultimi dieci giorni hanno ammazzato sette persone diciamo c'è qualche differenza
E cui indicata periferia plurale ma nel senso buono no nel senso inviamo idee gravi problemi Emilia riconoscendo che ci sono macchie di leopardo dappertutto che ci sono questioni dappertutto però
Cercando di fare riduzioni di complessità ma
Non rimuovere mai la pluralità altrimenti incorriamo troppo spesso in errori no quindi è evidente che ci sono
Voi avete fatto un teste molto
Interessante la prossima volta ad abitare pure qualcuno che non avendo mai un progetto e vediamo che fine ha fatto che pure
Come si chiama controfattuale
Non per sminuire ma per
Per perché
Non è che se ne sono andati tutti a casa non hanno provato altre cose ci sono veramente mille cantieri sociali pieni di grande positiva in attivazioni innovazione questo è profondamente vero però
Per esempio fosse già stato detto lo dico in altri modi
Pluralità significa fare attenzione a quello che va bene per le
Fertilizzazione in
Che però non funzionano quando a un certo punto dopo un po'di anni di fertilizzazione c'è bisogno di consolidamento certa che non si può essere dipendenti quindi cascine tra voi
Deve camminare avrà già giurato in cinque sei progetti che lui è sostenibile fra un paio d'anni già sostenibile però
In termini di inebrii ingrato anche hanno di accompagnamento quello che serve per la fertilizzazione dice è diverso da quello che serve per il consolidamento
Ci sono tanti posti dove forse ancora il caso di fare per tipizzazione MOL mai sono tanti posti in cui bisogna fare
Politiche eventualmente di consolidamento e su questo urbana va fatta una riflessione già l'avete detto cose secondo me molto pertinenti no
I
Quello qualcuno ha parlato di istituzionalizzazione
Poi c'è un'attenzione a cui io sono partigiana mente interessato rispetto al tema delle priorità appunto fra questi mille luoghi della rigenerazione
Soprattutto ma non solo ha subito soprattutto nelle periferie corone ma non solo come già è stato detto
Io faccio una stima
Ci sono almeno centocinquanta quartieri dove occorre un programma straordinario di seria lotta all'esclusione sociale dove
Oltre che a un po'di anni agopuntura ci vuole la terapia intensiva
Perché altrimenti l'iniziativa di Tizio Caio che viene in qualche modo che si dice sempre periferia esclusione sociale no
Perché serve un po'ancora avviene molto usato come punti di legittimazione
Viene sovraccaricato di uno straordinario compresso di problemi che non sono affrontabili
Con gli strumenti dell'attivazione culturale che potentissima per carità
è molto rilevante però si rischia di confondere in termini motivo di di precondizioni e forse di produrre non produrre aggio no quindi la
Priorità
Pensare
E magari pensare
Io sono sinceri Simo quando dico che
Questa
Questa porzione di Ministero che dati dar da da tempo si è messa ad aprire questo cantiere obiettivamente meritevole vincerete qualche premio della pubblica amministrazione europea votiamo per voi dateci le indicazioni su Facebook copia
Ha però
Quindi sinceramente me
D'altra parte però c'è un problema che io resto un posto
Meravigliato quando nella periferia e che se che abito vedo che da un lato ci sta il bando
Del ministero un MIBAC pace il bando della Presidenza del Consiglio tendenzialmente non si parlano proprio
E poi c'è pure qualche altra cosa è questa roba
è un po'io sono contro i sistemi non non mi aspetto i sistemi però probabilmente un po'un tentativo ulteriore visto che siete così bravi
Anche
A ai vari livelli di governo a fare un po'laicamente parlando se è vero di approccio integrato forse posto ci sono dei livelli
Di possibile miglioramento e l'ultimo senso di
Della prima parola priorità
E è stato detto però io lo dico in maniera un po'tralasciando parziale per essere criticata però per vedere quanto siamo d'accordo si sono saldamente io penso che
All'importante opera di riqualificazione ambientale spaziale
Per me e è deve essere un momento secondo degli interventi di rigenerazione quindi non è tanto il fatto suo Ade però abbiamo capito non prima le funzioni no no
è pronto io va l'ora di Carige per capirci poco meglio momento secondo e non è vero che siamo tutti d'accordo io credo di avere un testo
Io sono di laureati detto non mai fatto l'esame di Stato insegna facoltà del ticket l'ho bisogno della gente crede molto all'architettura Trenti diciamo minimi vicenza nel senso che c'abbiamo necessita di clienti quindi sono
A parte queste però c'è un testo io credo che in questa
Manifestazione per il
Comprensibili motivi è stato offerto una possibilità di crediti formativi agli architetti che partecipa
Però non hanno pensato di darli agli economisti e sociologi
Perché i perché noi ci abbiamo un nell'impianto culturale profondo che ci agisce soprattutto gli apparati pubblici
Il tavolo da disegno tempo fa Autocad un po'dopo e quello che è venuto dopo a Baghdad ancora un poco dopo si ma diciamo fondamentalmente dentro no
Cultura delle opere pubblico quando pensiamo alla rigenerazione del vittoriale ed è una
Trappola che di cui non siamo liberi quindi probabilmente ci vuole buoni latitante periodico se ma si sa cosa
Nei Comuni ci sta l'ingegnere capo l'architetto e capo amica CEE il
Socialmente ero il Preside la cava e né ci sarà nel senso che non c'è proprio questa legittimazione culturale no quindi
Liberato Gissi non si sa neanche se esistono secondo quello che fa il regime
Però questo è un dato rilevante mi permetto di dire nel senso che e quindi rispetto a cui sapete che bisogna fare una battaglia un po'frontale un po'squilibrate ci guarda e se non mettiamo in un momento secondo
L'idea di riorganizzare gli spazi in termini appunto di Toronto e lavori pubblici non ne usciamo
Quindi
è ma qua c'è un'altra prova di questo fatto e
Tv lungi da me di parlare velatamente male delle autorità politiche che sono intervenuti che ci hanno permesso questo hanno fatto no per carità è Rafah temi budella Paolo sulla macchina la carità e della della verità forse la stessa cosa
Però
Io
Sembra molto giovane ma in realtà esso abbiamo già questa cosa negli anni Settanta e c'era un mito che era il laboratorio di quartiere di Otranto con Dioguardi dove c'entrava appunto
L'ottimo Renzo Piano
Secondo me con questi temi quale etti dal mio punto di vista il eccezionale Renzo Piano e non c'entra proprio niente
è fuorviante
Quindi io c'ho delle tesi un po'parziali non può però io mettendo a sostenere le televisioni argomenti no quindi e il siti metti indizi di medie nel senso
Di tante cose che sono state dette parodia invece pluralità c'è non è che voglio far sparire queste
Contributi di cui si intelligenze certe volte contingenti Hinna logica intelligentemente di razionalità contingente può essere che si inizia pure a parla dello spazio non bisogna esclusione se laici però fondamentalmente delle idee deve diventare
Per necessità un momento secondo
E e quindi che non è esattamente la stessa cosa stesso miglia è stato un po'detto anche se difficile proprio perché le nostre amministrazioni non sono neanche tanto pronte
Prima i contenuti e le pratiche di uso e poi i contenitori nel senso che noi partiamo dai contenitori
è ben nota però ma pure qua guardate non è un problema di innovazione più o meno forte e perché chi è stato che ha avuto la delega pensare
Il governo del futuro a tutti i livelli dei nostri Governi
Ha un'altra formazione fondamento facenti vostra Anna fa gli atti decessi anzi lo sa ne abbiamo ottimi cantautori vitale che fanno gli altri detta quindi
Va bene ti affetti del però ma il problema è culturale profondo nel senso che il quando alcuni nostri amici vanno a fare gli amministratori
Innanzitutto dicendo c'è tanta gente che lavora a fatica suda però riscontra una un problema di telai culturali su cui ceda ci sono di si registrano difficoltà niente
Quindi io ritengo appunto rispetta al tema delle priorità un'altra parola chiave vado presso la conclusione permette convivenza io inizia
Ognuno circa logiche del primato il prima perché ha iniziato prima io iniziato a muoversi da fare
Del lungo si laurea di urbanistica trattare il tema dite che si può cosa nel due mila alcuni di voi andavano alla scuola media l'elementare non so allora sostanzialmente dopo un po'di anni che sono entro oggi dal
Ora
Maturato questa idea dietro la questione di
Ripensare rigenerare ivi significare diete se qualcosa c'è un problema di
Ripensare un modello di società è un modello di
Di di di di organizzazione e la società della produzione della riproduzione sociale le caserme gli ospedali gasometri e via di seguito
Avevano un ruolo un certo tipo di società fordista per fare prima
Cambiando fondamentalmente anche se c'abbiamo un ancora tanti spezzoni quel tipo di organizzazione economica sociale l'apporto fra patrimonio forme della produzione della riproduzione relazioni sociali ruoli mercato del lavoro lo diceva Annibale prima
Non è che un centro mi metto un po'che pensiamo in questi locali cosa ci facciamo
Noi contemporaneamente non c'è una diciamo che evitiamo siamo possibili se evitiamo isola caricarci
Dobbiamo collaborare al ridisegno dell'organizzazione sociale di come si produce la ricchezza come si distribuisce la ricchezza che ruolo hanno le pubblicità
è questo che noi
Facciamo
Quando ripensiamo Linus può essere accolto voi siete stati bravi bravissimi avete preso la crema dell'intelligenza in Iraq deve
Però è proprio difficile quindi dobbiamo andare avanti con la vostra esperienza di lungo corso ha dato obiettivamente un contributo però
Bisogna un po'concepire che la sfida è questa qua niente
E quindi io oltre a pensare all'ex ospedale militare che sta dietro casa mia ho tanti accuse il problema è capire in che senso rigenerare
Un modello di convivenza ovviamente cosa stiamo facendo collettivamente tutti questi cittadini attivi
Sta hanno aperto cantieri perché questa cosa non è un sapere standard come diciamo così il pediatra che sale cose per il bambino e applica il suo sapere
è un sapere da costruire da esplorare non è ancora tutto disponibilità da appunto da rende inventare e ci vuole tempo perché è
Un passaggio la grande trasformazione la metamorfosi sociale probabilmente non ci vogliono un po'di generazioni per maturare bene tutta questa roba qua quindi da questo punto di vista credo che
Su questo ho un mio un moltissimo una mia ultimissima preoccupazione perché
Non solo per l'età io sinceramente lo dico quaranta non mi sento non siamo ripresi in televisione io non sono molto innovativo e quindi Paris con poco invidia e e insofferenze quando arriva lì novantuno innovativo uno innovativo innovato dedurre innovatore delle
Perché sono anche io pur con un altro cappello che ho diciamo
Competitore per i fondi per esempio le fondazioni e quindi dando un po'qua i nervi gli innovatori molto lucido già
Perché perché io faccio delle cose
Faccio insomma coopera a fare delle cose semplici
Che sono una buona attività di aggregazione pomeridiana per soggetti particolarmente fragili semplicemente perché lo Stato che nella Costituzione dice che quella cosa avrebbe fanno la fa questa cosa e la faccio la
Cerchiamo c'abbiamo i paragoni dissero non è che ogni giorno ci inventiamo il ragazzino col fotovoltaico interessenza
Sostanzialmente
Non c'è sempre da questo l'unico punto su cui non ero d'accordo con Annibale no ecco
Io non possa essere dopato diciamo mo'questo due mesi ho fatto questo ma fra due mesi che cala come cambiamo il tetto e gli dico al Ministero la fondazione o se papà ma in alcune cose si possono fare sembra con una capacità di ricerca azione attivazione però si sa come si fanno
E è un po'demagogico entrare una cultura per cui novanta però questo è l'ennesimo bando se l'innovazione sociale sedici quello che già si sa ti fanno fuori e che non sei
Non lo fai strane quindi non funziona bene allora a questo punto di vista c'è un rischio
Per
Per gli innovatori meramente attivi veramente che
Architetti di Cittadinanzattiva ho finito
C'è
Necessità di distinguere sta cambiando tutto dobbiamo ricontrattare tutto ma noi secondo la Costituzione italiana di cui su tutti c'è una palla di ingresso mirate contro la Costituzione no allo
Abbiamo ancora un ruolo dello Stato che via fiscalità lotta l'emarginazione l'esclusione sociale e quindi fa parte disuguale fa qua oppure questa roba sostanzialmente c'ha un diabete gravissimo sta in sala di rianimazione morte quindi
è meglio che ciascuno faccia l'imprenditore di se stesso e organizzi la lotta all'esclusione sociale nelle periferie e chi più si inventa meglio ere il resto si arrangiano esatto che
L'ho detta così e scherzosamente ma questo pericolo con moltissimo profondo rispetto di tanta intelligenza collettiva c'è ed state attenti perché questo pericolo Po in realtà
Profondamente sviare queste stesse
Validissime esperienza
Grazie
Ringrazio davvero Giovanni latino
Claudio Bertorelli
Paolo Colli di Anna Maria tallone
Chiudiamo questa sessione sono richiamando alcune parole
E questa frase attivare nuovi spazi di relazione per sostenere iniziative dal basso e promuovere disperse parte innovazione
Grazie
Prende ora la parola Ezio Micelli con la sessione un'agenda per il futuro delle periferie
Siete numerosissimi siete davvero esemplare nel rispetto come dire dei tempi di un convegno lungo intenso
Avrete notato in tutta questa giornata come le pubbliche amministrazioni si sono mostrate all'inizio che la giornata hanno mostrato i loro saluti hanno mostrato la loro presenza molto e non sono apparse perché ad avere la scena per il parco sono state l'esperienza
Sono stati gli innovatori sociali qui riprendo impossibile non citarlo Giovanni Lai sono stati i soggetti che
Magari con grande difficoltà l'alzata di mano di
Annibale degli ordini mostrava hanno fatto
Praticato il cambiamento
Però ci sono anche le amministrazioni vogliamo anche
Mostrare a voi come alcune amministrazioni locali c'hanno provato ci sono riuscito magari con tanti errori magari con tante sperimentazioni fallite
Ma alla fine hanno portato a casa dei risultati abbiamo tre rappresentano città grandi e piccole del Paese città del nord del centro del sud
Chiamo quindi sul palco l'assessore Carla tedesco del Comune di Bari
L'assessore Roberta Fusaro del Comune di Ferrara e l'Assessore Filippo Del Corno del comune di Milano
Chiedo di accomodarsi
Nelle sede formale avete imparato a conoscere
Dobbiamo costruire un'agenda perché da qui non usciamo se non con un approfondimento su quelli che possono essere gli elementi di concrete azioni di concreti elementi di policy di politiche che ci permettano di tradurre questa stagione di cambiamento di sperimentazione in prassi
Ora qui riprendo il nuovo le parole davvero lucide Giovanni latino
Non è che dobbiamo inventarci ogni giorno che l'acqua Bollea cento gradi se abbiamo inventato se abbiamo predisposto nuove assunzioni che pratichiamo le facciamo diventare soluzioni assolutamente
Condivise tra tutte l'amministrazione del Paese senza problemi
Cerchiamo di standardizzare di promuovere ciò che di meglio l'innovazione ci ha fornito
E di questo parliamo parliamo insieme
A tra le persone che ho il piacere adesso di chiamare sul palco il Presidente dell'ordine degli architetti paesaggisti e conservatori Giuseppe Capochin
Abbiamo il
Padrone di casa e quindi l'architetto Federica Galloni del MIBAC dobbiamo infine in ordine alfabetico
Paolo Testa dell'ANCI che ci permette di considerare
Tutta una serie di considerazioni legate a quello che il soggetto che istituzionalmente alla fine si è rivelato centrale nel nostro viaggio in Italia e cioè i Comuni
Direi senz'altro rispettando l'ordine alfabetico delle dei nomi delle città partire con la città di Bari per la sua
Narrazione per il suo racconto sarò durissimo anch'io proprio già mostrato prima quindi gli artiglio già mostrati cinque minuti per la presentazione perché ho rispetto dei tempi comunque gradito e
Per terminale Nola
Sì quindi taglio sui i ringraziamenti davvero una bella occasione però va detto almeno questo
Se io formulare qualche riflessione a partire da due esperienze due percorsi amministrativi
Portati avanti dall'Amministrazione comunale di Bari uno il processo di riqualificazione di una ex caserma la ex Caserma Rossani
E l'altro è un percorso partecipativo che sta accompagnando la redazione del nuovo Piano urbanistico generale
Cerco di essere breve ma qualcosa sul conta esso su questo contesto della ex caserma voglio dirlo si tratta di un'area
Molto grande e nel cuore della città una reati otto ettari in una posizione centrale ma accada a cavallo tra
Quartieri che hanno la che vedono la presenza di
Sacche consistenti di marginalità di deprivazione
Un'area riconosciuta di valore storico-architettonico dalle Ministero che ha posto un vincolo
è in che modo negli ultimi tre anni
Abbiamo cercato di portare avanti nel concreto il processo di riqualificazione di qua della
Di questa ex caserma
Abbiamo adottato di fatto un approccio incrementale no un approccio incrementale nel senso della realizzazione in tre tale di un Progetto tutto definito a priori quanto ha
Funzioni e risorse localizzazione
Però progettazioni ma proprio definendo nel corso di un processo perché vede continui aggiustamenti tra l'azione della pubblica amministrazione e quello che si muove dal basso
Come dire da parte di Comitati da parte del mondo dell'associazionismo e che nel corso degli anni ha visto maturare l'attenzione per questo spazio o quindi definire nel corso del processo funzioni però oggetti risorse
Ora quello che ha consentito di uscire un po'dalla situazione di stallo e di affinare un po'
La
La definizione delle funzioni e l'attivazione di reti è stato un percorso partecipativo uno di quelli con i posti ter promossa dall'Amministrazione
Che per quanto tradizionale nell'impostazione è servito hard attivare un contesto in una situazione h
Nel corso degli anni aveva portato ad ad un
Conflitto una forte polarizzazione rispetto alla modalità di
Da di realizzazione di questa grande trasformazione urbana quindi partendo da un'idea l'idea era quella di un grande parco urbano
In cui oltre le attività ludico-ricreative tipiche dei parchi urbani fossero allocate attività
Culturali è di Why fare
Si è condiviso nell'ambito del percorso si sono condivise le idee dall'Amministrazione se condivisa
La possibilità di risorse che erano risorse della Regione che erano risorse ministeriali per portare avanti le attività
Moltiplicando i soggetti perché c'era una forte polarizzazione del conflitto e a partire da questo contesto attivato
è anche venuta fuori l'esigenza la la possibilità di costruire una Rete
Una rete che i soggetti che si sono attivati a volte si rifiutano di chiamare rete vogliono chiamarlo piuttosto un arcipelago perché si tratta di persone che a volte non condividono
Fino in fondo i valori degli obiettivi dell'attivazione ma che si trovano a fare delle cose insieme
è quello che ha introdotto ed importante il percorso
è una doppia temporalità nelle mora ed è la definizione dei del grande progetto un progetto complesso ed è la progettazione secondo i canali ordinari c'è una forte richiesta di U.L.S.S. di
Temporanei di attivazione di pratiche di giardinaggio condiviso a pratiche di autocostruzione di arredi per usare al nel
Per usi temporanei dell'aria
E questo molto importante perché e su questo che stiamo lavorando su questo che stiamo cercando di dare spazio e questo è molto importante anche perché questo lavorare continuamente fra il micro e macro serve ad attivare
Il quei soggetti che quando il tutti contenitori saranno restaurati a regola d'arte potranno dare significato e senso a quali attività parlava di attività sociali
Di culturali e sociali il Polo bibliotecario regionale sotto forma di public library quindi colonne l'idea che sia spazio di guai sarà e non sostanza soltanto spaccio di culto ma
Tradizionale perché funzioni importante che ci sia una retto un arcipelago una serie di soggetti attivi cioè contribuiscano a fare di questo spazio non una libreria
Tradizionale ma uno spazio
Rivolto anche ai cittadini rivolto al quartiere perché questo è uno spazio
Che
Può fornire spazi pubblici ad un quartiere densamente popolato che non ha spazi pubblici
L'Urban Center è il primo dei padiglioni restaurati ed è il luogo in cui sta trovando spazio il dialogo con i cittadini non soltanto nell'ambito di percorsi partecipativi ma anche nell'ambito di iniziative di
Attivazione
Di varia natura iniziative che vedono la la voglia anche di di stare insieme di progettare delle cose si ma e poi questo appunto questo Progetto per usi temporanei attraverso il quale l'Amministrazione supporterà associazioni comitati che vorranno
Attivarsi per far vivere quello spazio
In un tempo breve
Però
Avere rivalutato il ruolo di poi perché sono stati imposti vezzeggiati hai posto e devo dire che invece hanno trovato una loro adeguata collocazione
Roberta Fusari
Che da anni segue il tema dei processi di rigenerazione e che a saper lanciato la provocazione per cui un assessore all'urbanistica e anche un assoluto alla cultura e viceversa e
Sì grazie buonasera a tutti ringrazio il Ministero e gli organizzatori diciamo che
Da quando siamo diventati assessori io l'Assessore alla cultura lavoriamo in stretto rapporto e la rigenerazione urbana è sì una mia delega ma è legata e in stretto rapporto con la cultura
Nel due mila dieci due mila undici c'è stato un momento molto particolare nella nostra città una piccola città centotrenta mila abitanti in un momento in cui era molto attiva la domanda di di la domanda di rigenerazione ci venivano rivolte molte domande dalle associazioni dai cittadini anche non formalizzati
Questa parti questo particolare momento l'abbiamo colto naturalmente al volo e con due percorsi di lavoro un primo era come assecondare accompagnare facilitare queste domande per trovare
Per poi far crescere dei casi attivare dei casi di rigenerazione e portarli avanti e farli crescere e ne abbiamo diversi e dall'altro lato c'era il tema di come
Continuare a coltivare questo fermento no
E quindi l'attivazione dell'Urban Center con tutti i suoi posti
I percorsi partecipativi rivolti ai cittadini per cercare di in un certo senso di alimentare che abilitare anche una nuova domanda
Io vorrei parlare sinteticamente di tre casi ma solamente perché sono tre casi molto diversi ed tra loro e possono essere non certo dei modelli ma possono raccontare un tre approcci che anche l'Amministrazione avuto in modo diverso pone con queste domande il primo caso è la factory Idrisu forse il più il più conosciuto
Un'ex caserma dei vigili del fuoco di proprietà della Provincia in centro storico anzi in un'area del centro storico particolarmente delicata perché quella della stazione
Chiusa da anni perché è in alienazione quindi valore immobiliare no da ricavare naturalmente invenduta danni un'associazione che si è creata ad hoc
Dal nome presume associazione Idrisu ha chiesto alla Provincia di poter avere in uso
Gratuitamente quello spazio per provare ad insediare delle aziende creative delle imprese creative non delle associazioni
Eravamo nel momento in cui volevamo lanciare l'idea che
Dopo gli anni dell'intera cultura non si mangia che città d'arte e cultura deve essere anche capace di produrre lavoro di produrre posti di lavoro di produrre condominio
La Provincia in un modo molto
Forte capace ha dato in comodato gratuito e precario perché nel caso in cui si fosse fatto mantenuto in un compratore avrebbe alienato il bene
Non c'è stato un compratore comunque con questo con questa formula di comodato ha dato all'Associazione la possibilità di gestire questo edificio
L'associazione ha selezionato l'impresa e che poi sono entrate imprese che sono entrate avevano gli spazi allo Stato allo stato attuale quindi dovevano investire loro delle loro risorse per adeguarle le proprie esigenze
E non avrebbero pagato naturalmente nessun canone d'affitto l'associazione stessa data anche il compito di fare non solo il capo condominio ma anche di gestire gli spazi comuni egli ISPA anzi
Comuni questa Cardi questa ex caserma apprendo lì alla cittadinanza prendo lì attività ad attività sociali proprio in un quartiere che ne aveva bisogno
Questo inizio poi cresciuto la fase di no alla seconda parte della scacchiera si diceva stamattina
La Provincia poi nelle sue funzioni sia un po'spenta il Comune ha preso in mano la cosa per garantire una comunità
L'associazione in quel momento doveva strutturarsi un po'meglio e quindi con un bar il Comune con un bando di assegnazione assegnato al Consorzio factoring risucchia il Consorzio di impresa che sta all'interno dell'edificio la gestione
Di quello spazio con l'obbligo di aprire il bando una volta ogni anno per poter insediare nuove impresa e questo sta andando avanti
L'altro esempio molto diverso è l'ex Teatro Verdi
Edificio pubblico edificio del Comune di Ferrara un vecchio teatro acquisito alla fine degli anni Novanta primi due mila per realizzare un teatro dell'Opera acquisito dal Comune
Ferrara un teatro settecentesco di tradizione in cui viene fatta l'opera all'epoca si pensava di poter fare un secondo teatro c'era Badon città era un altro momento
E
Noi ci siamo trovati con un un teatro
Acquisito dal Comune chiuso aveva avuto un finanziamento del Ministero di sei miliardi di lire per poter fare lavori che era l'inizio della trasformazione in un teatro dell'opera
Naturalmente i sei miliardi non hanno completato tutti i lavori quindi era del Comune con un investimento pubblico sopra non finito e mai aperto degradato
E qui abbiamo chiesto il Co qui siamo stati noi a chiedere a un'associazione attiva in quel momento in città che si chiama Città della cultura cultura della città
Di attivare un qualcosa
Gli abbiamo chiesto e abbiamo proposto di riaprire insieme temporaneamente per una settimana quel luogo assumendoci tutti dischi del del del caso no ci scopriva amo e che ci scoprivano mole nei nostri problemi perché è un problema nel Comune
Allo stesso tempo era un modo per turbare un po'quell'equilibrio di quel bene è fermo senza una funzione anche se con una destinazione d'uso chiarissima
Farlo scoprire e cercare di attivare voi una delle idee generare una consapevolezza anche di che cos'era quel bene
Quella quell'esperienza è stata fruttuosa perché poi siamo riusciti a capire che
Potevamo rimetterlo in circolo c'era la forza di assorbire quelle quelle bene
Abbiamo fatto un accordo con il Ministero per poterlo svincolare della destinazione di Teatro dell'Opera l'abbiamo sottoscritto e quindi sarà ad uso anche teatrale ma non solo e recentemente l'abbiamo candidato su un bando regionale per fare un laboratorio aperto
L'ultimissima che però è molto importante secondo me è un rapporto con il privato
Un rapporto con in privato la Società resta proprietaria di un ex distilleria aree industriali e di diciannove ettari a ridosso del centro di Ferrara e
Tante città come Ferrara hanno tante aree come questa Conner privati che naturalmente hanno un bene da valorizzare
Nella difficoltà che ci siamo detti oggi che è ben descritta
La cosa interessante di questo di questo caso è il rapporto che c'è stato pubblico-privato per riuscire a ragionare insieme su quell'area sull'evoluzione lo sviluppo di quell'area cruciale per la nostra città per la sua posizione per il ruolo che che ha anche per la dimensione nel rispetto dei relativi delle relative utilità cioè mentre noi abbiamo la necessità di tutelare e di valorizzare l'utilità pubblica no il bene pubblico ovviamente il privato al bisogno di veder garantito diciamo almeno il valore del suo bene per ottenere poi un risultato migliore
Abbiamo lavorato con gli strumenti dell'urbanistica e quindi con l'accordo per una variante Duso con un successivo inserimento in un piano operativo questo ha garantito il mantenimento del valore
Di quel bene
Ci ha consentito di avere delle opere pubbliche in cambio delle fideiussioni per delle opere infrastrutturali delle rotonde delle SIT delle opere importanti per la città e ci ha consentito anche di individuare insieme al privato un percorso
Di tipo culturale di quelli che abbiamo sentito raccontati oggi
Curato da dato appassite quindi date i professionisti di questioni di questo tema che Ciccotti consente al privato ma anche che noi di capire esattamente qual è il ruolo di quella di quell'area nella nostra città per arrivare alla definizione del piano
Il percorso questo tipo di percorso culturale che non si è ancora concluso è un percorso partecipativo con il coinvolgimento ovviamente di tutti gli stakeholder della città perché il ruolo dell'area lo imponeva
Trovo che trovo che quest'ultima esperienza emblematica con la riprenderemo senz'altro perché salda insieme strumenti assolutamente tradizionali le partnership pubblico-privato
L'Emilia Romagna conosce questo strumento ormai dal due mila quindi insomma ha già una sua quasi maggiore età
Insieme a strumenti che invece sono di tipo innovativo devo dire che si è parlato molto di Milano oggi separato molto nei sui casi ma si è parlato molto anche nell'esperienza di politiche per quale fine Annibale D'Elia ha citato dei casi milanese
A Milano adesso il compito di presentare
Quello che sembra essere un ampio ventaglio di esperienze di pratiche nono mettendo anche quelle che non funzionano e quelle che non danno buoni
Buongiorno non so se ricordate l'attività delle finestre rotte quella teoria che dice che se c'è una finestra rotta in una edificio quello determina un punto di degrado urbano
Il quale se non viene curato produce un immediato contava giovi degrado perché accanto se ne rompe un'altra e poi un'altra e poi progressivamente
Il territorio viene ad essere appunto contagiato dal degrado patria delle finestre rotte preveda che tu debba curare immediatamente
Il contava ciò e intervenire sulla finestra rotta ora al di là delle pratiche politiche che questa teoria prodotto alcune delle quali non particolarmente commendevoli come per esempio al momento dell'azione Folena spezzina col Giuliani a New York
Questa teoria però ci propone un modelli un modello molto chiaro di intervento ovvero sia bisogna
Subito curare il contagio
Il salto di paradigma che invece secondo me dobbiamo fare per permettere una rigenerazione urbana sopra due territori per fare riceve passare
Dalla cura del contagio al contagio della cura cioè noi dobbiamo contagiare di elementi di cura del territorio
E tutte quelle pratiche a volte singole a volte frammentaria a volte in incarico a soggetti piccoli di cura del territorio devono diventare contagiose perché di fatto producono un elemento assolutamente positivo che è quello della crescita dell'interesse pubblico rispetto agli spazi della collettività
Come abbiamo provato e intervenire su questo fronte io ho fatto parte faccio parte della Giunta sala avendo fatto parte anche della Giunta Pisapia racconta quindi per la prima metà del mio intervento la Giunta Pisapia
La Giunta Pisapia operato su due livelli per quanto riguarda la generazione periferie
Attraverso la cultura un livello concreto livello simbolico il ballo concreto è stato innanzitutto un provvedimento che abbiamo adottato quasi subito che permette la concessione di spazi degradati a soggetti che facciano attività di carattere culturale rosso o sociale
Con i canoni estremamente agevolati concedendo loro l'esercizio di funzioni commerciali purché queste siano a sostenibilità complessiva della loro intervento su tale culturale ed è così che è nato vai cento casi uno particolarmente positivo un ex concessionario d'auto sulla zona della novanta novantuno quindi uno dei confini
Diciamo di simbolici della città che è diventato il Sant'Elia socio del Club c'è uno spazio per concerti
Con uno spazio di Confort King dove c'è un bar che di fatto la funzione commerciale che permette però la sostenibilità complessiva di quel luogo che da finestra rotta diciamo di concessionario d'auto abbandonate inventato oggi uno dei centri più interessanti
E più movimentati della produzione culturale soprattutto in maniera
L'altro provvedimento è stato quello di garantire il più possibile facilitazioni né destinazioni d'uso e soggetti privati
Che accettassero di assumersi una funzione pubblica della trasformazione di uno spazio punto altrimenti degradato restato questo il la leva che ha fatto scattare progetti per esempio come Fondazione Prada che addirittura oltre la cerchia novanta novantuno cioè
Un museo di arte contemporanea di straordinaria qualità di straordinario valore
Che insiste su un territorio estremamente periferico della città e che grazie alla facilitazione di un convenzionamento diretto che l'Amministrazione comunale ha realizzato in poco tempo capi destinazione d'uso di quel terreno che ha permesso di fatto Larizza azione di un po'dell'importantissimo museo
Abbiamo però anche agito sul livello simbolico c'abbiamo portato
Molta della produzione culturale che si svolgeva nel centro della città in tutti i luoghi della città sviluppando soprattutto il modello mi dispiace ma ad usare questa parola innovativo dei festival urbani
Piano siti Books zitti la prima diffusa museo siti sono dei modelli di festival in cui si promuove la diffusione della cultura
Invadendo il territorio urbano e andando a segnalare qua se ne vedono alcune fotografie che richiamo alcuni momenti andando invadere luoghi che sono soprattutto lo oggi dove si concentra il rischio del degrado di attenzione pubblica perché andare a condividere l'esperienza di un concerto in un luogo di un certo tipo
Generò poi quell'attenzione pubblica che promuove quella cura del territorio che efficacemente si contava già attraverso questo processo appunto del contagio della cura
La Giunta Sala la Giunta sala è iniziato il suo mandato con un programma che si chiama fare Milano che i giornali si ostinano chiamare piano periferie ma data si chiama fare Milano
Che cosa è fare Milano lavorare su due ordini di interventi che riguardano appunto la rigenerazione territori periferici su un cui
è necessario intervenire sono state individuare tutti individuati cinque ambiti molto precisi e su questo è stato predisposto un piano farlo c'è un piano di interventi strutturali
Che soprattutto facilitano che cosa la connessione territoriale di questi ambiti con il resto della città
Intervenendo sulla mobilità locale intervenendo sui piani di connessione diretta per farsi di superare con la condizione di isolamento urbano che determinate produce poi condizioni di degrado
E poi invece sul livello software attraverso un intervento molto importante ma è stato parlato prima che permette con un bando di evidenza pubblica un finanziamento per cinquecentoquaranta mila euro a soggetti che intervengano
Con progetti di carattere sociale e culturale ricreativo nei cinque ambiti che sono stati selezionati del Progetto fare Milano questo per accompagnare appunto con azioni di cura del territorio quell'avanzare che inevitabilmente sarà un poco più lento
Un poco più graduale degli interventi strutturali per far sì che davvero queste cinque isole oggi della città tornino a far parte in maniera connessa dell'arcipelago di Milano
Devo dire c'era bisogno di avere una rassicurazione del fatto che le amministrazioni
Non solo hanno visto il problema ma
Operano e danno già risposte concrete bene abbiamo avuto senz'altro la conferma all'interno di questi primi tre momenti di riflessione
Voglio provare a quel momento a ricapitolare alcuni passaggi che mi sembrano centrali sia per dire quello che ci lega quello che ci unisce sì anche per dire quello che
Risulta oggettivamente ancora problematico non perché
Dobbiamo necessariamente dividerci tutt'altro dobbiamo trovare una via d'uscita ma non dobbiamo nemmeno come dire rifuggire da quelle che sono oggettivi elementi di contraddizione e di possibile divisione
Io credo che in tutti gli interventi di questo pomeriggio di questa mattina ci sia stata una ampia condivisione rispetto al ruolo della cultura al ruolo della dimensione materiale del capitale sociale del capitale umano nei processi di rigenerazione
Però credo che soprattutto all'intervento di giovani Larino
Ci sia stata l'evidenziazione di elementi di possibile conflitto che voglio sottolineare non perché ripeto abbiamo ora
Per la
Creazione di conflitti tutt'altro ma non evidenziare quello che è una frattura una discontinuità culturale anche di grande
Rilievo siccome non è utile non è sano non ci aiuta a ragionare
Abbiamo per decenni pensato che organizzare lo spazio
Ci avrebbe permesso di organizzare una società
La cultura del welfare urbano passa attraverso gli standards attraverso lo zone avremmo realizzato attraverso una corretta dotazione del territorio
Di verde di parcheggi di ambiti destinate ad attrezzature collettive avremmo organizzato una buona società
Non dico che ci sia stato un determinismo spaziale non dico che ci sia stata una regola quasi meccanica per cui un buono spazio Genova una buona società
Però questo meccanismo logico è oggettivamente entrato dentro di noi nelle nostre pratiche nella nostra azione amministrativa
Quel che abbiamo imparato oggi e che invece dobbiamo mettere al centro le persone del loro pratiche i loro desideri le loro energie
E questo in modo relativamente indifferente rispetto al ruolo abbiamo visto fabbriche dismesse abbiamo visto
Aree abbandonate abbia visto campi abbandonati oggetto di processi di riappropriazione che mobilitano i desideri i sogni le volontà dei cittadini
E allora non è un caso che poi ripeto anche nel pomeriggio ci sia progressivamente slittata inverso azioni politiche tutte centrate sul sociale
Tutte centrate sulla mobilitazione tutte centrate sull'attivazione delle energie che sono all'interno della società
Ora possiamo trovare delle figure di sintesi e devo dire che
Le persone che mi stanno alle spalle hanno tutte evidenziato uno sforzo di sintesi tra politiche di tipo regolativo
Di tipo tradizionale e politiche invece che abilitano che permettono di
Attivare le energie che all'interno di una determinata cita di un determinato territorio possono essere spinte ad agire
Però la contraddizione c'è e va evidenziato
E qui credo che sia doveroso derivare questo che è un primo problema perché lo schema quasi a
Fondamento delle diverse culture delle diverse politiche
Che guidano l'agire collettivo beh passano da una pianificazione in cui
Un tecnico non politico decidono
E poi dopo qualcuno attua e qua alla fine qualcuno verifica che è il modo classico cui abbiamo operato per esempio per decenni in ambito urbanistico
A invece politiche radicalmente nuove in cui
Le amministrazioni si propongono di abilitare
Che è un verbo che non sta scritto in nessun manuale presente negli studi di urbanistica e di architettura e neanche di ingegneria e neanche delle scienze sociali in generale
Ma che fa parte invece oggi evidentemente alla luce di quello che abbiamo ascoltato di un percorso radicalmente nuovo in cui
Il soggetto pubblico innesca processi di cui non conosce l'esito finale
Lei infatti che è stata posta sui usi temporanei e paradigmatica di questi si cattivo gli studi sulla dimensione temporanea perché innesco esperimento non so dove andò a finire
Mi domando semplicemente se quello che succederà alla fine avrà un valore per la comunità sarà di beneficio per la comunità tutta intera
Ora a questo tema noi dobbiamo porre attenzione perché cambia radicalmente il modo in cui pensiamo le politiche
Le pensavamo in termini sostanzialmente regola attivi le dobbiamo trasformare in strumenti sostanzialmente abilitativi e l'avverbio serve a dire che non è che ci sia una divisione manichea
Perché quello che abbiamo ascoltato poco fa mette insieme entrambi gli anni ma dobbiamo pensare che le in fasi è sul nuovo verbo abilitate
Se è questo il primo punto che credo sia necessario ce n'è un secondo riguarda le norme
Chi come me ha frequentato tantissimi convegni di urbanisti tecnici professionisti sa che in molte associazioni molti istituti si conclude sempre la giornata con una richiesta di una nuova legge
è rituale si chiede sempre la riforma di qualcosa si chiede sempre un nuovo articolato di legge
Ecco se c'è qualcosa che non è emerso dalle tante discussioni di questa mattina di questo pomeriggio è una domanda di una nuova legge e anche le esperienze che sono state fatte alla
Come dire nel nord del sud cento persone qui poco fa presentate in realtà ci dicono che lavorando con gli strumenti attuali
è largamente possibile ottenere dei risultati non voglio minimamente dire che alcuni provvedimenti normativi non potrebbero essere di grandissimo aiuto Claudio Bertorelli ha ricordato una norma sugli usi transitori che permette alle amministrazioni di
Come dire vivere molto meglio l'esperienza dell'uso transitorio dei beni perché le amministrazioni hanno bisogno di essere supportate
Ma si è trattato di un articolo che è stato votato allarga unanimità e che potrebbe essere oggetto di replica in tante altre Regioni del nostro Paese
Non siamo sicuramente può adire che non ci sono migliori e normative e da portare avanti tuttavia possiamo senz'altro dire che
A legislazione data molto è attuabile molta strada è percorribile
Ora se continuo nelle mie considerazioni in merito a questo tipo di
Riflessioni penso al tema delle politiche allora Lissi invece
Abbiamo ascoltato soprattutto questa mattina la necessità di promuovere politiche radicalmente Visconti
Se riprendo un'osservazione che ha fatto Annibale D'Elia che ho trovato particolarmente dura
Le politiche servono a dei costumi Recco sistemi inefficienti e inefficaci e a promuoverne di nuovi più capaci di abilitare quella parte della società che vuole esprimere se stessa e che vuole mettersi in gioco
Era un'affermazione piuttosto dura piuttosto energica
Però sostanzialmente fa reinserimento a un modo di fare politiche urbane di promuoverne per esempio lo sviluppo
Che abilita sostanzialmente i soggetti che sono capaci oggi di esprimere
Quella diversità quella varietà che abbiamo promosso in tutte le nostre comunicazioni in tutti i nostri interventi
Chiudo con un ultimo punto perché non vorrei mai passasse questo è emerso nel corso dei tanti seminari che abbiamo fatto in particolare nei tre sono stati anche ricordati questa mattina
Sulla non autosufficienza delle pratiche dal basso sulla non autosufficienza di processi che
Come dire si muovono
A prescindere dall'azione di governo degli enti locali delle autorità
In più passaggi
Penso in particolare a quello di lavoro a Caruso di altri si è detto
Avere il vincolo di un'Amministrazione che ti spiega che ti dice che quell'immobile deve essere gestito diversamente che i comportamenti devono essere coerenti rispetto a una norma non è una punizione
è l'innesco di un processo virtuoso che porta a guidare lo sviluppo che porta percorrere le strade di una piena legalità in tutti i comportamenti dal modo in cui diamo lo spazio al modo in cui diamo lavoro
E se riprendo il bell'intervento di Andrea Capaldi belli trovo un altro ragionamento da fare tutte queste esperienze che abbiamo presentato molto spesso sono ricche cariche di vitalità e di energia
Sembrano essere esclusi tutti quei saperi che almeno la mia generazione considerava essere il pane quotidiano di ogni bravo studente dagli studi medi all'università
Il diritto la finanza il marketing sembrano essere completamente banditi in queste esperienze che invece fanno riferimento
Al digital Manifacturing all'artigianato evoluto al Welfare sussidiario sembra che tutti questi saperi saperi del terziario avanzato si diceva una volta siamo stati banditi ecco l'esperienza di mare controllo urbano ci fa capire che
I processi di abilitazione non servono solo alle amministrazioni ma servono anche a questa esperienza dal basso perché non tutte le competenze sono disponibili non tutte le competenze sono già pronte
E se vogliamo che diventino esperienze durevoli sicuramente la Pubblica Amministrazione deve fare la sua parte
Ma devo dire che anche da parte di questi soggetti che si mobilitano e che esprimono sentenze stese con tutta la loro Energia B anche da quella parte c'è un processo mi rifiuto di dire di innovazione perché in questo caso proprio non è
Ma sicuramente di irrobustimento complessivo delle proprie capacità manageriali delle proprie capacità di gestione di queste attività che auspichiamo essere duratura nel tempo
Allora su queste osservazioni che capitalizzano anche un po'ciò che ho appena sentito un po'le discussioni di questa mattina è che aprono io credo una serie di riflessioni chiedo per primo ha
Attesta Paolo Testa se soprattutto
Dal suo punto di vista dal punto di vista chi sta in ANCI è possibile immaginare
Per quanto riguarda le amministrazioni locali nuove competenze e nuovi modelli di azioni proprio nella direzione di quel verbo di quel sostantivo che abbiamo detto essere l'abilitazione all'abitare
Bene si immaginare non costa nulla quindi credo che si possa
Ma si può fare anche qualcosa di più
Io intanto una parola davvero solo per fare i complimenti a chi le riuscito io a ho partecipato al percorso che ha portato fin qui e che ha generato questa questa giornata è
Rivedendo vi spesso dall'altra parte perché facendo un polo lo stesso mestiere immagino la fatica la competenza la capacità che si sta dietro devo davvero fare complimenti a Federica Galloni Smeralda Valente a chi con loro ha costruito questa aggiornata perché è stata
Non usualmente anche che ne vedo tante di giornate come questa ma questa garantisco piena piena piena
Di contenuti e non sarà facile pochi non me ne prendo atto la condivido con voi la la responsabilità
Non sarà facile portare queste content con questi contenuti ha valore ma credo che sia assolutamente necessario fare per fare un po'quel passo in avanti che
Abbiamo almeno io ho sentito richiedere da da molte voci che sono passate sul sul palco
In quale direzione concentrare questo sforzo di messa a valore
Sicuramente o almeno non non per il momento nella ricerca di nuove risorse finanziaria per la realizzazione di percorsi come quelli che sono stata raccontati per
Il sostegno esperienze come quelle che sono state raccontate
In questo momento
Spero che non venga preso come un paradosso ma le risorse finanziarie sembrano essere l'ultimo dei problemi
C'è un bando è stato citato prima bando sulle periferie che
Tra soldi fondi del del Governo e la Presidenza del Consiglio
E cofinanziamento che è stato attivato dai Comuni sia attraverso i privati sia attraverso altri fonde fondi pubblici
Il bando come molti di voi sanno mettere
Mette porta a terra tre punto otto miliardi di euro che è una dimensione che nel nostro Paese non si è mai vista così concentrata finalizzata a questo scopo la rigenerazione del delle periferie
Accanto a questo ce ne sono diversi altri anche qui già citati
è calato e altri non citati cervi bando precedente sulle aree degradate
Bandi cultura non solo soldi pubblici soldi privati soldi privati diciamo degli di natura così che vengono vengano messi a bando vada cultura biglietti alle fondazioni e quant'altro insomma
Sembra esserci una
In questo momento una disponibilità finanziaria che raramente abbiamo visto in campo
Mancano forse le idee direi proprio di no perché le idee ne abbiamo sentite tante
Più o meno innovative al di là della della provocazione poi le etichette le attacchiamo in funzione dell'obiettivo che lei se devo scrivere
Che l'idea innovativa trovo il modo per farlo ma
Sappiamo che non è quello che non è quello lo scopo lo scopo invece è proprio quello di
Rendere migliori le nostre città rendere migliori le comunità che che le abitano
E in questo senso direi che anche qui lavoro preziosissimo di raccolta di di narrazione che abbiamo sentito oggi ma che viene da da un lavoro lungo di di censimento di esplorazione sul sul territorio ci testimonia che lei deve ci sono
Sulle regole non mi soffermo nemmeno hai detto benissimo un attimo fa l'esempio della Regione Veneto ci conforta in questo senso a anzi forse l'eccesso di regolazione è stato un freno per per qualche tempo proprio non lo sviluppo di esperienza come quelle che ci sono state raccontate oggi
Allora dal mio punto di vista così credo che l'ANCI in questo senso si possa impegnare fortemente credo che dobbiamo proprio lavorare sulle competenze sulla capacità che in primi
Per primi i Comuni a debbono sviluppare per a realizzare
Iniziative per sviluppare interventi in grado di
Generare un cambiamento duraturo
Quali direzioni sicuramente e la riprendo per prima perché è un elemento che è stato appena affrontato quello della gestione
Abbiamo avuto no in questi anni gli anni due mila fine anni Novanta inizia il due mila tre sta
è in fasi su nulla sul management pubblico sull'aziendalizzazione delle pubbliche amministrazioni questa e in fasi sulle competenze di taglio aziendale gestionale e manageriale
Probabilmente quelle stesse competenze che si sono sviluppate in un modo straordinario io ne sono testimone perché ha cominciato nel novantanove a lavorare con la funzione pubblica ha un programma nazionale proprio di rafforzamento di queste competenze
Non hanno ancora
Nel o meglio non sono in grado di dare risposte a questo tipo
Di a oggetti di di iniziative perché richiedono visione che non sono tipicamente manageriale solo gestionali ma alcuni elementi di di di fantasia di di di capacità
Di sviluppo anche non non ordinarie
Sicuramente un compito
Dell'amministrazione locale
Che
Consentitemi una piccola parentesi Andrea prima diceva i ruoli dei diversi player si vanno costruendo non lungo i percorsi
è vero fino a un certo punto perché il ruolo del Comune quello resta il Comune deve decidere
Deve mettere una firma c'è un dirigente c'è un funzionario c'è un assessore che deve decidere c'è un dirigente o funzionario che deve mettere una firma su un foglio del quale risponde risponde in sedi anche rilevanti ne risponde la Corte dei Conti ne risponde
Se dovesse mai succedere qualche cosa ne risponde alla Procura allora questo ruolo che rimane proprio del Comune e non può essere nessun modo spartito tra i diversi attori in campo
Richiede anche al Comune che si faccia carico di integrare
Queste politiche che abbiamo sentito a diverso titolo in diversi momenti enunciare da questo palco
A partire ne prendo l'esempio citando e contraddicendo che mi spiace che se n'è andato Giovanni Larino ci sono molti Comuni e non è solo l'esempio di Milano che in questo momento sta
Guidando questo movimento di pensiero che stanno ragionando su una logica di integrazione
Ad esempio tra i diversi bandi e quindi non è solo
Il bando come ha detto Giovanni prima al bando periferia e che non si parla con il bando cultura in realtà in tanti territori in tanti Comuni questo lavoro di integrazione
Che potremmo definire dal basso dal territorio si sta si sta facendo in molti altri si deve imparare si deve fare secondo vado a chiudere velocemente
Toccato prima la capacità di dare
Consistenza e durata a iniziative di rigenerazione di animazione territoriale e di animazione culturale perché effettivamente questa questo problema della
Tenuta economica
Della durata di questi di questi interventi esiste io credo che abbia molto a che fare è già stato detto prima
Molto a che fare con una nuova visione di di economia di economia del territorio di redistribuzione della ricchezza
E infine e forse questa veniva per prima almeno temporalmente logicamente viene per prima dobbiamo sviluppare una nuova capacità di interpretare i fenomeni
Ahimè io sto lavorando molto su questo grande bando bando periferie e mi trovo a a ragionare con con i Comuni che
Stanno promuovendo realizzando
Opere in primis ma anche innovazione sociale lasciatemelo dire
Ma ancora con canoni un po'tradizionali perché
Leggiamo la realtà con strumenti
A questo punto un po'datati dovremmo liberarci un po'da una cultura sociologica antropologica è vero quello che ha detto ancora una volta giovani la i nove ho bisogno di
Sociologica PdCI antropologica AP
Abbiamo bisogno e di chi porti queste professionalità nuove dentro all'Amministrazione per consentirci di leggere
I fabbisogni di leggere i problemi e di conseguenza di pensare a interventi e progetti nuovi
Passare la parola senz'altro
A
Ha
Zeppe Capochin perché poi in realtà decide di sono qui presenti largo numero sono stati evocati diverse volte nel corso della giornata
Moltissime delle attività sono state promosse penso al caso di Parma in cui
L'ordine degli architetti si proprio direttamente messo in gioco tuttavia si apre un bivio perché da un lato c'è un grandissimo campo di sperimentazione di attività innovative
E dall'altro c'è tuttavia la perdita dei riferimenti piuttosto tradizionali
Di un mestiere che
Avevamo imparato a fare hanno imparato a fare secondo determinate modalità allora su questo io credo
La voce disapplica buchi non sia affatto casuale tiratura anzi estremamente utile
Grazie non sia da tutti pertanto ringrazio Federica Galloni per questo invito che ho ho molto apprezzato e naturalmente anche
è superata Valente lavora su un rapido anche recentemente a Parigi a parlare di questi temi a livello
A livello internazionale
è un tema fondamentale di particolare importanza
è un tema oggi abbiamo analizzato dei casi e sono praticamente delle eccellenze in questo momento abbiamo realizzato quella parte di chi parlava
Stamattina
Ora
Maurizio poliziotta fa quando parlava tra prima mi pare la scacchiera cioè siamo la prima volta nella scacchiera cioè siamo curiosi tipico di quanto
Piccoli pochi tipi di grano su questo però passare adesso alla seconda fase della scacchiera
Ampliare fino a quando questo concetto
Sia detto anche adesso l'ho detto rappresentante dell'ANCI
Che
Non erano suoi soldi problema pochi soldi ci sono
Lo abbiamo realizzato tutta una serie di esperienze internazionali prima di eco quartieri e poi le capitali per di europee
Con tutti gli indicatori per diventare capitale verde europea quindi con una visione olistica del problema della della città
Ecco io credo che la cosa fondamentale è che manchi oggi su cui ci ha molto a lavorare
Sia proprio il tema di una visione strategica che guardi all'intera almeno due mila cinquanta di quello che sarà lo sviluppo delle città
Se ricordo tanta moda stamattina con la persona al centro del progetto e questo è fondamentale con amici tedeschi di funzioni che una serie di cambiamenti epocali rispetto al modo di fare città l'alito stamattina il Presidente del Consiglio l'ottantadue per cento del PIL si svolge all'interno delle città
Aggiungiamo che
Il
Nel due mila e cinquanta il settanta per cento della popolazione terrestre arriva in centri abitati a loro città elemento fondamentale
Allora ci vuole una visione strategica in questa direzione è quella che ancora oggi manca e analizzando queste esperienze internazionali
Abbiamo visto se fossimo stati a Nantes capitale perdono per due mila tredici e parlando con il vice Sindaco Patrick libertà prima Sindaco
Quale
Ha fatto la storia di come ha fatto tu intervento sull'eterna alta di Turano a campagna elettorale con una visione del Comune due candidati condivisione diverso dell'interna ANTA è prevalsa questa qui e che che hanno poco amanti della permeabilità
Degli dell'ANTA egli ha detto e cosa ha fatto l'ho fatto un concorso internazionale vinto da cemento fa
Per fare il planivolumetrico e masterplan dell'intera pareggia per una visione globale su quello che si va a fare dopodiché son passati a interventi più settoriali
E ha detto la cosa fondamentale
E cioè
Che ed al Progetto credono nasce nel mille norme cioè la pianificazione come si faceva e come si continua a fare ancora in base a legge vigente personalizzazione è superata
C'è quindi ci vogliono le strategie ci vogliono le visioni ciò la condivisione con la gente e quindi che in quel caso la lettura era stata scelta l'ammirazione comunale su questo
E poi ci vuole anche la capacità di vedere appunto in questa in questa direzione
E allora abbiamo visto lì e abbiamo visto in tante ad esprimere stamattina il Presidente Consiglio diceva che è di circa quattro miliardi circa cinquanta per cento viene messo a punto dallo Stato nato cinquanta per cento
Con iniziative private come sinergia pubblico-privato e certamente un elemento fondamentale
Però abbiamo visto queste esperienze trazione analizzate
Che
L'euro pubblico investito non c'era un e privato lesione da tre o quattro di privati perché perché c'è una visione che guarda lontano perché questi interventi
Di architettura di qualità sono un volano per l'economia quindi c'erano plusvalore tutto quanto lì intorno e quindi praticamente aiutano gli operatori privati ad intervenire
Quando sono stati ad altri siti quindi Amburgo altra capitale per ed europea anche lì grande concorso internazionale
Per la riqualificazione di affari siti in entrambi i casi saltava di cantieri navali dismessi
In anche in questo caso praticamente c'è stato
L'intervento prima pubblico con un intervento complessivo di due miliardi trecento milioni e ha generato otto miliardi interventi privati anche qui attraverso concorsi prima concorso generale tutto quanta tutto a fare siti dopodiché per per distretti e dopodiché addirittura imponendo agli interventi privati di intervenire con concorsi da tre a cinque cinque componenti se guardate ha dato esiti
Troverete una qualità e ci sia una lecceta Pluto visto urbanistico sia dal punto di vista architettonico
è un altro dei nodi fondamentali che ogni Stato dibattito qua e con grandissimo piacere l'importanza della cultura nota spunto qualcuno dicevo alcuni servizi qualche con la cultura non si mangia in realtà sempre al di Donata quando siamo nate li Donato
E Patrick Eriberto ci ha portato ai vecchi magazzini ex magazzini delle banane dove se a questi enormi magazzini dove settecento arrivano le banane e gli schiavi
Perché Tato nata era i più provando apporto europeo per gli schiavi bene ha imposto nella riqualificazione dell'il da un'altra che tutto quello spazio fosse dedicato alla cultura
E naturalmente cosparso di cultura tirato giovani attuato Europa tratti da attirato grande qualità
E quindi ha generato un volano economico e quindi dopo la cultura è veramente un elemento fondamentale
La Filarmonica di di di di appositi sanato attrattore di di Digione e Tom quindi noi crediamo che
Sia fondamentale questa qua per far questo però esso parlo da architetto visto che
Sono fondamentali concorsi di architettura abbiamo visto gli altri Paesi però come i concorsi e pittura come si fanno in Italia perché con in Italia i concorsi e di Turano funzionano ero assieme al Presidente che dei francesi recentemente
E ci ha spiegato sapevamo Osama venuto conferma di come funzionano in Francia hanno visto anche negli altri Paesi funziona così
Concorso deve essere Conafi una fase molto semplice addirittura in Francia fanno soltanto un curriculum tutti i lavori pubblici in Francia si fanno prevalso concorso
I cinque che mediamente vengono messi a ciò con la fase tutti quanti ricevono un compenso che pare ottanta per cento posato preliminare
Chi vince il concorso
è normale fa il progetto però se non abbiamo questi elementi anche in Italia difficilmente avremo architetture di qualità
Perché è evidente e poi faccio l'esempio delle cinquantuno scuole innovative i concorsi sulla tua scuola innovative
Critiche penso che sia una delle cose di cui dobbiamo vergognarci di più come sta andando perché non riceviamo telefonate continue tutti quanti giorni e di professionisti arrabbiatissimi perché
Un concorso che doveva praticamente
Essere la giuria amici cinque di settembre siamo arrivati adesso lo sappiamo quando quando si finirà ma soprattutto sono concorsi di idee e non può essere più edifici si passo concorsi di idee
Significa che mille duecentotrentadue raggruppamenti di professionisti hanno lavorato gratuitamente e qui mi sono fatto gratuitamente hanno lavorato nel tempo perso al di fuori dell'orario del lavoro
E qua e serio lavoro fuori dall'orario di lavoro per con i tre sapendo che lavoro gratis e sapendo anche che zero a o zero virgola procedo possibilità di fare non ci posso mettere tutto quell'impegno e la progettazione
è arrivare quindi avere di progetti di qualità e sono indispensabili per arrivare poi a una un'economia forte in questa direzione
E allora è evidente che è indispensabile che
Se vogliamo quello Sidea dei Paesi i cinque progettisti che presi posso con la fase
Già selezionati è chiaro che questi si metteranno tutto l'impegno massimo come il lavoro della vita per dare il massimo delle loro capacità quindi avremo pozzetti di grande qualità e se abbiamo così adeguate di grande qualità è stato detto a Parigi
In questo incontro tutti i diciotto paesi d'accordo su questo genera un volano importante per l'economia e a questo profilo sociale
Un ex ministro a cui evidentemente oggi avranno fischiato le orecchie più volte noi citiamo Marsano poverino è stato raggiunto da risibili prima di lasciare la parola al direttore Galloni per l'ultimo intervento chiedo una replica secca rispetto
Ha un'idea forte che però
O proposto in modo molto tentativo sperimentale i tre assessori troppo una battuta secca
è possibile riorganizzare le politiche a corpus normativo dato
Nella direzione che questo
Giorno di studi e ha proposto
è possibile in altri termini riorganizzare è il modo in cui si organizzano le risorse si fanno le politiche per arrivare a processi di mobilitazione sociale dal basso rigenerazione delle periferie
Nella vostra esperienza lo avete già in parte detto ma credo che sia molto importante prima dell'ultima battuta del direttore Galloni a vere
Anche da parte vostra un giudizio secco partiamo da Milano facciamo il percorso all'indietro
Comporta un grosso sforzo ma si può fare quello che stiamo facendo a Milano va esattamente in questa direzione il grosso sforzo e che il quadro normativo tende a contrastare in certi casi anche a impedire
Alcuni percorsi di buonsenso nell'assegnazione di responsabilità pubbliche a soggetti privati io credo che la chiave sia questa cioè fare in modo che Miracco nel punto in ma che è stato l'attenta di tutti gli interventi oggi
La partecipazione oltre ovviamente a quella che si realizza attraverso il dibattito pubblico con i cittadini sia anche la possibilità di garantire un'assunzione di responsabilità attiva da parte di soggetti
Privati che rappresentano più o meno in forme organizzate cittadini dei processi di cura di rigenerazione del territorio
Questo mi sta su Repubblica lo deve poter permettere in maniera sempre più evidente qualificata e netta
Benissimo il turno di Roberto scusami scorsa ritroso si può fare perché si sta facendo un faticosissimo si potrebbe fare molto meglio togliendo più che aggiungendo
Esemplificando più aggiungiamo il peggio è per noi se invece togliessimo tante cose che anche ultimamente ci siamo dati per garantirci poi delle
Delle cose buone trasparenza concorrenza però tutto questo ci impedisce delle volte di potere seguire facilmente queste proposizioni
Come spesso accade la parola semplificazione fatte aprire semplicemente i nostri amministratori l'ultima parola per l'assessore di Bari
Sì
Più che è il quadro normativo la difficoltà è nella cultura delle organizzazioni la drammatica settorialità Lab drammatica abitudine al lavoro settoriale nelle pubbliche amministrazioni ai diversi livelli
Laddove queste esperienze innovative richiedono integrazione
Io ne approfitto minuto per dire qualcosa che abbiamo tagliato prima perché avevo citato questo percorso partecipativo del piano urbanistico generale
Perché lo strumento più classico anche se nella foto nelle forme innovative
Un piano urbanistico e che cosa ha a che fare un piano urbanistico con queste
Iniziative abbiamo portato avanti un percorso partecipativo ampio articolato aprendo sportelli di ascolto nei diversi municipi nei diversi quartieri diversi municipi e appoggiandoci proprio alle
Ai principi del welfare anomalia strutture che funzionano come centri aperti istruttore innovativa di Welfare eccome
Spazi concessi ad associazioni che portano avanti azioni innovative
è venuta fuori è venuto fuori un uso guardo sulla città dal punto di vista della vita quotidiana è venuta avvenuto fuori una ricognizione di risorse che sono nelle periferie che sono risorse
Dei paesaggi quotidiani non di paesaggi eccezionali paesaggi
Sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista culturale che sono di cultura della cultura che le periferie hanno ormai quarant'anni cinquant'anni ormai hanno delle
Esperienze delle storie che si sono stratificate e sono le risorse che possono essere attivati attraverso una serie di iniziative
Puntuali anche quindi oggi uno dei temi che emergeva e la difficoltà
Di rendere
Strutturali queste iniziative puntuali
Strutturali non è il termine adatto di renderle o saturate intelaiatura della città contemporanea
Allora andando nei quartieri andando ad ascoltare andando a rilevare le risorse emerge chiaramente come sono o proprio queste iniziative che possono supportare la costruzione della città contemporanea
E però se lasciate come iniziative puntuali rischiano di evaporare oggi è emerso chiaramente e quindi la relazione fra strumenti
Generali è queste iniziative può essere importante per
Il riconoscimento di queste iniziative nella loro
Complessità come
Una
Struttura nuova passatemi il termine struttura che non è quello che ha dato della città su questo si può lavorare su questo si deve lavorare
Perché la città contemporanea è nelle periferia e credo che questo sia importante dirlo a conclusione di questa giornata
Ma prima di passare la parola Federica Galloni per l'intervento chiude
Sottolineano
Un paio di aspetti il primo è che si può fare e abbiamo voluto portare sia
Quelli che la letteratura scientifica chiama gli imprenditori sociali sia
Gli amministratori per confermare che altre strade sono possibili per attivare promuovere processi di rigenerazione delle nostre periferie
La seconda che si può fare molto meglio
Si può fare meglio puramente sottraendo si può fare meglio riorganizzando attraverso i processi di integrazione di Brida azione delle politiche Paolo Testa lo diceva ma è stato ripreso adesso in tutti gli interventi
Quindi non dobbiamo necessariamente aspettare una nuova legge certo alcuni interventi potrebbero essere utili dobbiamo riorganizzare il modo in cui facciamo le politiche dalla città
A questo riguardo chiedo Federica con in qual è impossibile contributo che il MIBAC può dare entrando in questo campo dopo anni di prime sperimentazioni e oggi presentandosi con un proprio disegno una propria riflessione sul tema
Grazie innanzitutto scusate un piccolo passo indietro da più parti è stato oggi plaudito all'iniziativa della Direzione generale della ministero per l'organizzazione di questo convegno io vorrei
Oltre a ringraziarvi a mia volta vorrei davvero ringraziare i curatori
Abbiamo con molta umiltà affidato a
Eccellenti personalità fama che trattano questi temi la curatela di questo di questo convegno e ne sono veramente orgoglioso e fiero e li ringrazio perché è stata una giornata dinamica Achille
Ancorata
Ed era giusto che l'amministrazione dopo aver fatto il suo saluto iniziale
Controllasse e se le sue intuizioni erano state giuste e mi pare insomma che questo è stato confermato quindi davvero grazie
Per quanto riguarda quest'ultimo dibattito tengo molto a sottolineare
Una cosa forse banale ma e io dico sempre che i ruoli di fanno le persone
Che può sembrare una cosa banale ma tanto non lo è cioè per dirli all'ora di pranzo con
Il Presidente del Consiglio nazionale abbiamo firmato rapidamente la seconda convenzione per la prosecuzione di quel concorso di cui vi parlavo oggi in apertura
Questo perché non perdiamo tempo però non sulla non è che siamo fatti tutti uguali
Non è questa non è che lo dico per teoria personale o che però è molto così cioè noi oggi abbiamo visto qua un'eccellenza diceva il professor Laino dove sono quelli che non hanno vinto
Può anche essere che alcuni dei progetti che non abbiano vinto magari non erano proprio i migliori progetti da da sostenere
Quindi
E il ruolo invece che deve avere l'Amministrazione e qui rispondo alla domanda che mi faceva Ezio Micelli
è non dimentichiamoci che questa è una direzione generale che lavora su tutto il territorio nazionale non è una Soprintendenza quindi noi possiamo promuovere
Le politiche che noi oggi abbiamo portato a questa giornata
Sicuramente in collaborazione con dei partner istituzionali come ANCI ad esempio infatti
Una delle iniziative che noi faremo sicuramente è quella di bandire un concorso insieme con ANCI
Proprio sui temi della rigenerazione urbana mettendo però come clausola quella di utilizzare ricchezze già esistenti quindi tutti questi queste esperienze che ci hanno
Di cui ci hanno parlato in questi Comuni virtuosi
Sono le esperienze su cui noi puntiamo perché
Io nella mia veste di direttore regionale del Lazio ottenuto il tavolo del federalismo demaniale
Della regione Lazio che ahimè non è stato un risultato grandioso perché perché quando si capisce che con un solo investimento privato
Occorre riqualificare e valorizzare un bene per esempio come questo di trecentotrenta me mila metri quadrati
Beh ecco noi ci vediamo già tanti piccoli supermercati o non arriviamo a progetti di qualità come quelli che ci hanno
Narrato gli amministratori che sono qui seduti commi
Quindi questo complessa e particolarmente fortunato perché gode già come avete sentito di quaranta milioni di euro stanziati con fondi CIPE con i quali però a mio parere mi chiedevano oggi se ci sarà un po'un concorso di progettazione che vorrei vedere che lo dessimo con affidamento diretto insomma sarebbe impensabile
Però io credo che appunto vista l'estensione noi dovremmo puntare sulla riqualificazione di una parte
E poi invece fare operazioni di questo tipo perché gradualmente con un piccolo impegno
Diciamo che con un processo di rigenerazione lungo nel tempo quanto deve durare
Noi potremo piano piano arrivare a una soluzione questa è una città quindi insomma è impensabile per con un finanziamento pubblico possa essere riqualificata non c'è nessun oggi che lo può
Sopportare quindi io concluderei con questo ci sono lì i cinque punti che
Sono scaturiti da ogni sessione
Io ne vorrei aggiungere uno che è proprio questo rigenerare manca il termine rigenerare anche se tutte quelle azioni abbiamo visto che fanno parte dei processi di rigenerazione quindi vorrei aggiungere la il verbo rigenerare
E rigenerare le periferie a partire dalla cultura ma utilizzando le ricchezze e le intelligenze che ebbe già abbiamo nelle nostre città
Grazie
Minuti stante
Personalissimo ringraziamento anzi due ringraziamento è un auspicio due ringraziamento il primo va Federica Galloni perché alla fine
Se insieme a Paolo Cottino e andrà Mariotto verde smeraldo Valente ho fatto il curatore per me è stato un onore ringrazio quindi della fiducia la direzione
Un ringraziamento a voi perché siete rimasti fino alle diciassette e trenta diciassette e ventisei precisamente
E dunque io credo che questo vada sicuramente ha scritto al vostro merito alla vostra disciplina non so se coreana ma sicuramente disciplina
Un auspicio spero che magari tra qualche anno faremo un convegno a Lecce rimane ma questa volta con una
Ceri ma davvero rigenerata davvero trasformata con meccanismi dal basso dall'alto
Chissà come finirà ma sicuramente rigenerata un grazie a tutti voi buona serata
Gentili ospiti le venti e concluso ringraziamo tutti voi per la cortese attenzione e per la vostra partecipazione