Cerimonia commemorativa del 24º anniversario della strage di Via dei Georgofili

Buonasera diamo il nostro benvenuto al Presidente del Senato Pietro Grasso e la invitiamo a salire sul palco per i saluti
Grazie veramente
è sempre un'emozione essere qui in questa bellissima piazza ogni anno come da tanti anni e io
Ci tengo veramente a esserci
è un'esigenza
Etica morale non so come definirla
Ma mi pare che
Essere qui
Sia un qualcosa che non può più venir meno nella nella mia vita e la mia esistenza perché
Ho vissuto
Insieme a questa città tanti momenti
Momenti che sono fatti della mia vita professionale di indagine insieme al grande amico Gabriele Chelazzi al Pier Luigi vigna fatta anche
Di
I momenti
Di sofferenza di dolore
L'insieme
Appunto a questa città che però
Ha saputo
Reagire
Ha avuto la forza di riprendersi con dignità Tuzzato la teste ha continuato la sua vita
Senza però dimenticare
E oggi siamo qui ancora una volta per
Ricordare quei momenti
Devo dire che
Ringrazio veramente di cuore
La
Maggiani chiesi che
Con l'associazione delle vittime la strage Georgofili continua a perpetuare quella fiaccola della memoria che diventato una
Bonino per la verità per la ricerca della verità
E ha fatto della sua azione un impegno
Diffuso per tutta quanta la collettività noi dobbiamo molto questa azione che rende veramente importante né in questo momento e non dobbiamo fermarci
La memoria certo sono state fatte
L'indagine di tante verità sono state accertate ma sappiamo che ancora
Non
C'è questa completezza di conoscenza e dobbiamo continuare non ci dobbiamo fermare
Questo lo dobbiamo
Lo dobbiamo
A Caterina Nadia genitori Addario Capolicchio a tutti quanti tutte quante le vittime tutti quanti differiti i parenti le vittime lo dobbiamo
è qualcosa che dobbiamo sentire
Continueremo continueremo ognuno
Per in relazione alle proprie funzioni io ho fatto il magistrato
Fino a pochi anni fa adesso nella nuova funzione certamente non ho perso di vista è mio obiettivi quelle di legalità di giustizia
Di eguaglianza di ricerca della verità e come possiamo cerchiamo di
Continuare su questa strada
Io ringrazio anche
I cittadini di Firenze che stasera vedo numerosi sempre più numerosi grazie Fidenza grazie veramente grazie
Grazie perché questo è un tributo
Alla memoria che noi dobbiamo dobbiamo
E con l'impegno l'impegno di tutti di continuare per cercare attraverso anche
La ricerca della verità di rendere il nostro Paese sempre migliore grazie a tutti buona serata
Saremo qua naturalmente Point per andare accetterà celebrare il momento dinanzi
In via dei Georgofili appunto
Per
La strage il momento della strage grazie ancora
Grazie Presidente adesso è un invito a parlare per cortesia il nostro Sindaco Dario Nardella
Caro Presidente caro Presidente del Senato Grasso anzitutto a nome di Firenze voglio esprimerle
Un sincero ringraziamento perché la sua presenza sempre costante di cui io sono stato testimone ogni volta
Per noi non è un fatto formale è una vicinanza vera
Di cui Firenze le grato e quindi anzitutto a lei il nostro abbraccio il nostro benvenuto e il nostro ringraziamento perché la sua presenza vuol dire
Anzitutto che le istituzioni ci sono le persone che le rappresentano sono persone come lei grazie
Poiché grazie
Alla signora in vie Chelli per
Di lavoro che ogni volta porta avanti con la sua associazione iscritti l'associazione tra i familiari delle vittime dei Georgofili
Prima parlavamo insieme di quanto sia importante ritrovarci sempre qui
Per ricordare come in un ritmo della memoria quanto sia anzitutto doveroso umano
Onorare
Le vittime della strage di Georgofili nel novantatré Angela fiume Fabrizio Nencioni
Che era un membro della Polizia municipale del nostro Comune
E che ancora oggi portiamo come
Ferita
E così le due piccole bambine Nadia che aveva pochi giorni Caterina
E lo studente siciliano di architettura Dario Capolicchio era iscritto da poco tempo alla facoltà di architettura i quarantotto feriti di quella strage
Oggi
Noi siamo qui anche per non dimenticare mai i caduti e i feriti della strage dei Georgofili
Infine
Come giustamente ha ricordato il nostro Presidente
Ricordare è fondamentale esercitare la memoria è un compito di civiltà
E vorrei dire anche un esercizio di una comunità
Che ha un patrimonio di memoria oltre a questo noi sentiamo tutto il peso
E il dovere
Di fare di compiere anche atti concreti oltre al ricordo
Penso ad esempio al lavoro che il Parlamento sta portando avanti ne ho parlato con la senatrice Rosa Di Giorgi che qui
Per migliorare il Codice antimafia dopo la riunificazione delle norme del due mila undici
Se ne è parlato anche oggi pomeriggio in Regione Toscana e penso a quello che possiamo fare noi nelle città ad esempio con le scuole con gli studenti
Perché
Chi ha avuto la fortuna di non vivere quegli anni comunque oggi deve sapere
Che
Il pericolo è sempre presente deve sapere che il terrorismo la violenza cambia le sembianze ma mantiene sempre viva quella
Quell'intento di colpire al cuore i simboli e le vite umane
Io credo che ciò che la mafia feci a due passi da qui nel novantatré non è così distante da quello che oggi il terrorismo fa colpendo guarda caso simboli di cultura
Perché la cultura e quanto di più forte può avere una comunità la cultura
Cioè il tratto distintivo di una città di un Paese di un intero popolo
Non è un caso che il terrorismo di allora e di oggi sotto le diverse sembianze punti ancora una volta a colpire le vite umane la cultura
Sono dunque considerazioni che dobbiamo fare con i nostri giovani come faremo domani mattina con il Presidente incontrando duecento ragazzi delle scuole superiori qui a Firenze e come dobbiamo fare ogni giorno
Perché non basta solo un giorno all'anno ricordare cosa è stato per Firenze comici ricco come ci dice sempre anche la Presidente Chiarelli
La strage dei Georgofili questo è il dovere che sentiamo tutti noi ogni anno e ogni giorno dell'anno dobbiamo ricordare e operare perché quello che è successo non Ristuccia e da più
Ascoltando il Presidente Grasso in conclusione mi è venuto in mente
Pensiero di Giovanni Falcone presente Grasso ha parlato di Firenze della capacità di reagire i di reagire a testa alta
Ricordo una fase di Falcone non ha memoria ma nella quale
Diceva che
Chi non parla chi tace
Muore ogni volta che lo fa
E chi invece
Parla
Cammina a testa alta muore una volta sola credo che anche il nome di questi grandi eroi della nostra Repubblica noi ci troviamo tutti qui viva Firenze viva il nostro Paese e grazie
Grazie Sindaco e adesso per cortesia invito la
Signora Maggiani Chiarelli Presidente dell'associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Buona sera grazie a tutti della vostra presenza siete come al solito veramente tanti questa cosa non possiamo che
E dire che ci gratifica abbiamo bisogno della vicinanza delle persone soprattutto in questa serata
Importante perché
Sempre ricordiamo le nostre vittime
Che avete sentito già nominare parecchio in queste in questa serata ma che comunque
Di ritento Caterina Nadia Dario Fabrizio e la Angela fiume
Perché abbiamo bisogno della vicinanza delle persone in modo particolare questa sera
Diceva Gabriele Chelazzi il magistrato
Di chi ha seguito tutte le indagini e poi a seguito i processi ha fatto da pubblico ministero per la strage di via dei Georgofili per tutte le stragi del mille novecentonovantatré la memoria viene meno
In un Paese quando
è soltanto materia per i libri di storia o per quei pochi che se lo ricordano la memoria non c'è più
La memoria è una cosa molto importante e necessita di vicinanza così
Come è già stato detto da altri prima di me
Ma necessita soprattutto che rappresenti qualcosa che sia divulgata e questo soprattutto nelle scuole noi oggi abbiamo avuto tutto il giorno con noi gli studenti
Di scuole delle miliardi due quest'anno è stato un anno che abbiamo dedicato più all'Emilia che alla Toscana abbiamo incontrato parecchi studenti diciannove di maggio gli ultimi erano circa duecento
E proprio perché la forza della scuola che va diffusa la memoria e non vi è un altro di quei problemi che sentiamo molto
E quindi ecco che approfittiamo di questa serata per ringraziare il MIUR nelle
Dell'università e della ricerca della scuola che ci ha supportato in questa nostra manifestazione ci ha dato la possibilità di utilizzare il loro logo perché siamo impegnati all'interno della scuola vorremmo altrettanto impegno
Nelle scuole toscane
Per il mantenimento di quella che
Come dicevo la memoria
Questa manifestazione ci viene consentita ogni anno con l'aiuto della Regione Toscana del Comune di Firenze della città metropolitane come vi ho già detto del MIUR e tutto questo è per noi
Una forza per poter andare avanti
E poter fare manifestazioni come questa
Perché e si ricordi che cos'è successo
Quella notte tremenda del ventisette maggio del mille novecentonovantatré
Noi questa sera abbiamo dedicato per noi per le prima per le nostre vittime Paul per noi e per tutti voi
Che siete qui avete sentito un concerto lirico subito dopo il mio intervento ricomincerà la seconda parte
Del concerto inizieremo con me il coro del Nabucco con il va pensiero che dedichiamo abbiamo fatto una ricerca
Abbiamo scoperto che in questo Paese con
Un elenco certificato diciamo fino al due mila undici in questo Paese sono stati uccisi ventisei magistrati
E quindi noi dedichiamo il l'inizio del nostro concerto a tutti questi magistrati che sono morti in nome dello Stato italiano
E nessuno di loro ma mai dimenticato
In quello che volevo dire questa sera
Che
Fa parte
Diciamo della memoria sempre della memoria il dovere che abbiamo dire fare memoria e di ricordare
Dobbiamo fare questa cosa lo sentiamo come nostro dovere molto forte
Perché siamo sollecitati in continuazione da quella che noi chiamiamo la più paura perché la paura l'abbiamo provata fortissima la notte del ventisette maggio del novantatré poi negli anni già accompagnati ci accompagna ancora
Quando succedono cose particolari
Ma in quello che ci crea ancora molta soggezione la paura che poi tutto sommato
La mafia non sia poi è stata così tanto vinta abbiamo sempre questa sensazione che qualcosa
Possa ancora Ristuccia edere ed è per questo che cerchiamo anche manifestazioni come queste
La settimana scorsa per esempio lo dicevo anche oggi un convegno perché è una cosa che ci ha colpito parecchio in convegno in Regione Toscana
La Commissione antimafia in alcuni dei suoi funzionari si è recata a Sassari presso il carcere dove ora sono stati trasferiti dei mafiosi
Diciamo gli aerei di strage anche a quarantuno bis il famoso carcere
Il carcere duro così detto è un carcere speciale di detenzione il carcere per il quale ecco provato ormai dai processi di Firenze e quant'altro la mafia ha messo in atto qui a pochi passi la strage di via dei Georgofili voleva la l'annullamento di quel quarantuno bis e ha pensato bene
Di cercare di farsa lo toglierei insieme naturalmente a tante altre cose come la non confisca dei beni e quant'altro a suon di Tritto di quintali di tritolo
Nelle mille novecentonovantatré fino a dal quattordici maggio fino ad arrivare al quattordici aprile del novantaquattro gli eventi stragisti contro il quarantuno bis sono stati ben sette M&A
A Sassari quando sono arrivati i funzionari della nostra Commissione antimafia
Bagarella stava il capo del gruppo di fuoco colui che ha mandato i suoi uomini
A far saltare l'attore del Puccini l'accademia la Camera e del giorno Silicon parte della Galleria degli Uffizi e naturalmente anche i palazzi dove stavano dentro
I nostri parenti vi sia informato ha detto ma chi siete
Egli è stato risposto siamo già della Commissione antimafia e lo mette in pensieri del reddito ma la mafia qui non c'è più
Ora la Collins ecco quale messaggio voleva dare Leoluca Bagarella
A quegli uomini dell'antimafia che sono andati peraltro a vedere come stavano gli uomini come lui nella detenzione di quarantuno bis se erano trattati bene si avevano tutti conforto e di cui un carcerato ha diritto
Il messaggio di Bagarella quale poteva essere stato è chiaro che noi siamo di parte siamo abbastanza scossi nel corso
Della nostra vita e possiamo leggere nelle parole di Bagarella qualcosa che poi tutto sommato era solo una battuta
Diciamo poco simpatica di Bagarella ma
Qui dentro la mafia non c'è non è vero Bagarella lo sa bene lì dentro la mafia c'è c'è lui
E ci sono tutti quelli come lui ha quarantuno bis forse non gli va giù dopo aver messo il tritolo via dei Georgofili di trovarsi ora nel carcere di Sassari ad un regime speciale detentivo di quarantuno bis però ironizza e dice qui la mafia non c'è
E noi invece il tre sappiamo benissimo che l'Unione mafioso che lui Elia ad esercitare la sua mafiosità anche lì sicuramente lo farà quando potrà
E la nostra paura è che abbia ancora la forza visto che
Questo quarantuno bis non è poi così no come vorrebbero
Le leggi scritte sulla carta poi tradotte nella praticità noi vediamo questo quarantuno bis che viene abolizione assoggetti in continuazione mi si dice addirittura che gli consentano di potere avere visite familiari tutto i nomi di un garantismo
Che vede
Che deve vedere necessariamente sembra per una questione democratica anche la garanzia dei detenuti al quarantuno bis
Bagarella dice che il quarantuno bis in carcere non c'è io scusate e la mafia non c'è
Fuori mi
Del quarantuno bis ci sarà la mafia
Ci saranno ancora quelle relazioni interno dal carcere esterno dal carcere che hanno determinato
Quella dirompente strage che via dei Georgofili non siamo così sicuri che non sia così perché ogni giorno
Abbiamo dimostrazione come vi stavo già dicendo e me ne pento
Che il quarantuno bis non sia poi così come vogliono farcelo vedere e in continuazione c'è chi si spende nel quotidiano all'interno delle Commissioni Giustizia del nostro Parlamento
Per farsi
Che tutti i diritti dei carcerati siano rispettati ci mancherebbe altro che non fossero rispettati ma noi sappiamo bene quanto
Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle è meglio che la mafia stia rinchiusa e perda l'abitudine di Rognoni ironizzare come chi rappresenta le Commissioni antimafia e dire qui la mafia non c'è perché la mafia in carcere
E il timore e anche quello che possa essere
Anche fuori dal carcere
Direi utile l'unica cosa che mi resta da fare prima di diciamo di ridare il via
A quello che è il concerto che sicuramente
Ognuno sta aspettando è il saluto di Paolo Bolognesi Paolo Bolognesi io credo che molti lo sapranno qualcuno no
Ve lo ricordo è intanto il presidente dell'associazione tra i familiari delle vittime del due agosto il Presidente dell'Unione Familiari vittime stragi che raccoglie tutte le stragi
E di questo Paese da Piazza Fontana fino ad arrivare giusto
A via dei Georgofili ha mandato un messaggio
Di sentita partecipazione a questa serata di vicinanza a tutti noi
E
Di queste ore un suo diciamo onorevole in questo momento in Parlamento
E volevo anche
Dirvi che in queste di queste ore un comunicato giusto dell'Unione Nazionale vittime stragi insieme alla Vitter che raccoglie tutte le vittime invece che sono del terrorismo
Delle le vittime del terrorismo rosso che ha sede a Torino le due associazioni che raccolgono un po'tutte le associazioni del terrorismo diciamo così mafioso enormi
Anzi sono uscite oggi con un comunicato che ancora una volta
Lamentano la non applicazione delle leggi amministrative per quello che riguarda ancora una volta le vittime di mafia
E le vittime delle terrorismo e delle stragi di tale matrice ancora una volta l'Unione e lato iter si fanno sentire il nove di maggio quando siamo andati
Dalle
Cioè siamo stati ricevuti in Senato dal Presidente Grasso
E precedentemente avevamo ricevuto dal Governo delle assicurazioni un po'tutte le associazioni quelle di cui vi ho parlato avevamo ricevuto assicurazioni che tutto ciò che mancava ancora dopo tanti dopo troppi anni pensate quarantasette anni di Piazza Fontana siamo a quelle che sono e che i trentacinque anni di trentasei trentasette anni della strage di Bologna avrebbero finalmente
Messo mano a quelle che sono le leggi amministrative avrebbero sistemato una volta per tutte perché sta diventando a rasenta il ridicolo
Ormai in questa situazione invece ancora una volta oggi le associazioni tutte insieme hanno scoperto che il Governo disattende ancora una volta ciò che avrebbe dovuto fare e che ormai
è troppo è nella è viene dalla notte dei tempi è qualcosa che non riusciamo più di capire abbiamo quindi tutte le associazioni una per una ancora una volta facente parte all'Unione facente parte al terrorismo rosso delle mi diciamo e a Torino questa associazione abbiamo supportato l'Unione familiare vittime stragi perché
E crediamo che sia arrivato il momento di guardare alle vittime delle stragi
Con
Un grande occhio di riguardo di riguardo
I Governi nel corso di questi anni hanno fatto spesso
Delle cose non sono ancora riusciti a in me a fare tutto e neppure questo di governo che abbiamo in questo momento
In carica è riuscito a mantenere ciò che il nove di maggio di ogni anno riprometto no salvo poi poche ore dopo disattendere a tutto
Mi scuso se ho fatto anche un po'dilaniati chiamiamola pure così ma era doveroso che io riportassi quello che è stato il pensiero il nostro pensiero di tutte le associazioni che oggi ci siamo sentite prima che Paolo Bolognesi
E Della Rocca si chiama dottor Della Rocca iniziassero il loro comunicato e lo dessero alle agenzie
E qui e questo vi volevo dire adesso vi lasciamo a
Il coro del Nabucco che va I ventisei magistrati che hanno dato la vita per questo Paese ricordo la Daniela ci Cucci che una nostra
Diciamo una delle vittime della strage di via dei Georgofili che morirà poi nel tempo ma
Per altri motivi che però c'è sempre stata molto vicina e noi la ricordiamo molto e vi auguro a tutti una buona serata grazie