Lo sguardo di Magellano La diplomazia dei ponti in un mondo di muri

Buonasera buona sera a tutti
Eminenza rete lentissima signor Presidente del Consiglio direttore padre Spadaro
Eminenza eccellenze rappresentanti delle autorità vaticane autorità italiane del Governo e del Parlamento
Cari colleghi ambasciatori tanto numerosi questa sera gentili rappresentanti dei media
Gentili ospiti cari amici
Sono particolarmente lieto di darvi il benvenuto questa sera a Palazzo Borromeo a nome mio e dello staff dell'Ambasciata d'Italia
Per questa tavola rotonda
Che abbiamo intitolato lo sguardo di Magellano la diplomazia dei ponti in un mondo di muri
L'iniziativa odierna vissuto una gestazione di diversi mesi con l'amico padre Spadaro abbiamo riflettuto a lungo sulla migliore valorizzazione dell'evento
Abbiamo ritenuto di proporre una riflessione sulla politica estera prendendo le mosse
Dalla visione di Papa Francesco tratteggiata nell'articolo sullo sguardo di Magellano ringraziamento all'onorevole Bernardo per aver contribuito con passione alla riflessione
E all'ambasciatore Belloni
Per la sua squisita sensibilità
L'evento di oggi rientra in una serie di iniziative culturali che questa ambasciata porta avanti al fine di promuovere il dialogo tra mondo laico il mondo religioso
Stimolando la riflessione sui temi
Più attuali sviluppati dal pontificato di Papa Francesco e con l'obiettivo di sostenere le manifestazioni di eccellenza della cultura italiana
Colgo l'occasione per ricordare
Ma
Due eventi la festa della musica il ventun giugno
è una bella sessione del cortile dei gentili il sei luglio in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la cultura un convegno che stimola era un'interessante riflessione sull'intelligenza artificiale
Stasera celebriamo la pubblicazione del quattro millesimo numero della rivista la Civiltà Cattolica giunto ormai al suo accento sessantasettesimo anno di pubblicazione in Italia
Dopo le udienze concesse in febbraio dal Santo Padre dal presidente la Repubblica le redazione quelle di questa sera intende essere un'ulteriore alto tributo istituzionale
Al contributo della rivista al nostro Paese alla nostra Italia
La Civiltà Cattolica e fortemente legata
All'Italia
La sua vicenda storica ha seguito con passione e con profondità fin da prima dell'Unità d'Italia e si è connessa e intrecciata
Attraverso le vicende italiane dal Regno alla Repubblica la Civiltà Cattolica ha rappresentato un punto di riferimento e di stimolare la riflessione
Pretesa a declinare la fedeltà al Papa con una lettura di spessore aggiornata attenta approfondire gli aspetti culturali delle scienze della tecnologia delle delle arti
Con lo sguardo di Magellano Papa Francesco opera un capovolgimento di prospettive
Dalle periferie verso l'Europa rappresentando un elemento di novità
Del primo pontificato veramente globale della storia della Chiesa
Con una traiettoria improntata ad innescare processi di cui la cultura del dialogo costituisce la cifra distintiva promessa dei grandi ravvicinamento i
Che in ambito politico si scrivono nella visione di una chiesa costruttrice di punti di ciò è stato testimonianza anche il Santo Padre nell'udienza del ventiquattro marzo di quest'anno
Ai Capi di Stato e di Governo per il sessantesimo anniversario
Dell'inizio della costruzione della nostra Europa
La tavola rotonda pertanto interpella gli operatori della politica estera e politici diplomatici gli accademici giornalisti un po'tutti
E ascolteremo dalla viva voce prima di sua Eminenza il Cardinal al Segretario di Stato Parolin e poi dall'onorevole Presidente del Consiglio dei ministri Gentiloni illustrazione delle rispettive linee di politica estera tanto vicine
In molteplici sedimenti
In questa stagione difficile e contrassegnata da sfide multiformi e crescenti
Desidero come ambasciatore d'Italia sottolineare l'ampio sintonia tra Italia Santa Sede su tutti i grandi dossier dell'attualità internazionale
Che si arricchisce di scambi di vedute a più livelli in virtù di ormai consolidate consultazioni rafforzate di salde convergenze e di forti rapporti personali
Ringrazio il direttore Spadaro l'amico direttore Spataro per aver voluto lasciare a tutti noi un segno tangibile
Offrendo in dono ai presenti il numero quattro mila della rivista insieme al volume il coraggio e l'audacia da Pio IX a Francesco la Civiltà Cattolica raccontata da dodici patti
Di cui egli è corto redattore insieme a Padre Giovanni sala sale che pure ci onora della sua presenza ringrazio infine l'amico di lunga data Lucio Caracciolo il direttore di Limes
Che tanto Kuta mente segue l'evoluzione geopolitica del mondo frammentato nel quale viviamo e che voterà il dibattito e al quale volentieri cedo la parola buon contegno
Grazie ambasciatore sì eminenza signor Presidente eccellenze signore e signori
E con grande piacere che
Mi tocca di moderare questo incontro che vede
Rappresentate al massimo livello
Due entità geopolitiche come la Santa Sede la Repubblica italiana che del dialogo e della costruzione di ponti fanno sin tonica mente
Un paradigma
Che non intendono mai abolire
E che in questa fase in cui invece purtroppo i ponti se ne costruiscono pochi e di muri parecchi o quanto meno se ne annuncia la costruzione
Diventa particolarmente importante il titolo
Già dice tutto lo sguardo di Magellano la diplomazia dei ponti in un mondo timori io mi limito semplicemente a citare
Quel passaggio di un'intervista del Papa alla rivista calcolo Agnus una rivista della periferia della grande Buenos Aires in cui appunto viene evocato lo sguardo di Magellano perché credo che
Dica tutto cito Papa Francesco
Quando parlo di periferia parlo di confini
Normalmente noi ci muoviamo in spazi che in un modo o nell'altro controlliamo questo è il centro
Nella misura in cui usciamo dal centro e ci allontaniamo da esso scopriamo più cose
E quando guardiamo al centro da queste nuove cose che abbiamo scoperto da nuovi posti da queste periferie vediamo che la realtà e diversa
Una cosa e osservare la realtà dal centro e un'altra e guardarla dall'ultimo posto dove sei arrivato
Un esempio l'Europa vista da Madrid nel sedicesimo secolo era una cosa però quando Magellano arriva alla fine del continente americano guarda all'Europa dal nuovo punto raggiunto e capisce un'altra cosa
La realtà si vede meglio dalla periferia
Che dal centro
E su queste parole del Papa e con grandissimo piacere e anche con una punta di invidia perché so che non arriverà mai a presentare i quattro millesimo numero di Limes che do la parola all'amico direttore della Civiltà Cattolica padre Antonio Spadaro
Eminenza Presidente ambasciatore
Grazie per questa bella opportunità di celebrare la pubblicazione del fascicolo quattro mila di Civiltà Cattolica in questa ambasciata ringrazio di cuore tutti i presenti personalità ecclesiastiche e civili
Ambasciatori siete tanti grazie
Colleghi giornalisti a Michel che hanno voluto celebrare con noi questo evento grazie di cuore
La nostra rivista è nata prima dell'Unità d'Italia nel mille ottocentocinquanta e accompagna le vicende del nostro Paese quindi da cento sessantasette anni
Per questo mi piace dire che la rivista alle sue radici saldamente piantate su due colli il Colle praticano il Colle Quirinale
Per questo i gesuiti della rivista
Come ha già detto l'ambasciatore sono stati ricevuti in udienza da Papa Francesco lo scorso nove febbraio e dal Presidente Mattarella lo scorso sedici febbraio
Per questo oggi siamo qui nell'ambasciata Italia presso la Santa Sede
Per questo la presenza del Segretario di Stato vaticano del Presidente del Consiglio italiano ci onora e ci incoraggia nel nostro impegno
La crisi e
Globale
Ci ha detto senza mezzi termini il Papa in un appello alla nostra rivista quando ci ha ricevuti il nove di febbraio e ha aggiunto solo un pensiero davvero aperto
Può affrontare la crisi e la comprensione di dove sta andando il mondo
Di come si affrontano le crisi più complesse e urgenti la geopolitica le sfide dell'economia la grave crisi umanitaria legata al dramma delle migrazioni che
Il vero nodo politico globale dei nostri giorni
Solo un pensiero davvero aperto può affrontare la crisi
Il Presidente Mattarella a sua volta c'è indicato un compito
Ci ha detto in una stagione come questa in cui c'è il rischio di un'informazione breve superficiale che tralascia l'approfondimento delle questioni
C'è bisogno di una rivista che induce a riflettere a coltivare lo spirito critico ad approfondire
E questo ha detto e questo è molto importante
Per mantenere
Solido il tessuto culturale su cui fondare la vita del nostro Paese
Intendiamo impegnarci in questo compito alto
Con un senso di continuità profonda con i nostri predecessori per mantenere solido il tessuto culturale su cui fondare la vita del nostro Paese
Ecco perché abbiamo deciso insieme all'ambasciatore Mancini amico e compagno di riflessione
Di dedicare la celebrazione del fascicolo quattro mila di Civiltà Cattolica al tema della diplomazia dei ponti in un mondo di muri
Del resto questo è stato l'augurio del Pontefice alla rivista vergato personalmente in un chirografo che abbiamo riprodotto nella copertina del fascicolo quattro mila
Possa continuare ad essere una rivista ponte di frontiera e di discernimento la Civiltà Cattolica sia una rivista ponte non una rivista muro
Una rivista che intende consolidare il tessuto culturale del nostro Paese questo ce lo chiedono il Pontefice e il Presidente
Il Presidente Mattarella nel suo viaggio in Cina visitato la tomba del gesuita maceratese Matteo Ricci
E non è un caso
Il Presidente Xinping abbia accolto a Pechino nel nostro Capo dello Stato parlandogli di padre prospero in torcia ettari gesuita siciliano di fine seicento grande esperto di confusione
Papà Francesco ci ha dato come modello proprio Matteo Ricci
Questo gesuita dicevo di fine Cinquecento che si trasferì in Cina trent'anni compose un grande mappamondo che il Papa ha ricordato
In cui raffigurava i continenti e le isole fino ad allora conosciuti così il popolo cinese poteva vedere raffigurate in forma nuova molte terre lontane
Ricci le oppure nominate le ha brevemente delle scritte tra tra le quali anche l'Italia l'Europa
Ecco ci ha detto il Papa con i vostri articoli anche voi siete chiamati a comporre un mappamondo
Mostrate le scoperte recenti date un nome ai luoghi
Il mestiere di giornalista e il nostro è un mestiere di giornalisti qui e definito come quello di un costruttore di mappe geografiche
Che sa riconoscere spazi e distanze e che sa dare un nome alle cose
Interessante questa tendenza geografica e geopolitica del Papa la rivelata peraltro nella intervista appena citata da Lucio Caracciolo dicendo che Magellano arrivando alla fine del continente americano capiti
Che l'Europa vista da lì
Dal sud dell'Argentina era un'altra cosa
Nella misura in cui usciamo e ci allontaniamo dal centro scopriamo più cose vediamo che la realtà è diversa
Ricordiamoci che idealmente Francesco ha visitato Strasburgo e le istituzioni europee partendo da Lampedusa e Tirana
E questo sguardo che definirei estremo si posa su tutto il globo col desiderio di dialogare con tutti dagli Stati Uniti al Venezuela dall'Egitto all'Iran dalla Russia alla Cina
E lo sguardo del grande crocifisso di legno che è giunto da Cuba alla parrocchia di Lampedusa
Tramite le mani di Francesco collegando così due isole due porte la porta d'Europa e la porta d'America
E anche il Presidente Mattarella a Buenos Aires ha appena detto
Che gli emigranti cito provenienti dagli antichi Stati peninsulari preunitari si sono riconosciuti italiani a Buenos Aires
E questo prima ancora di essere cittadini del Regno d'Italia
Costituendo con la istituzioni e organizzazioni comuni gli italiani dei vari degni si sono detto il Presidente Mattarella riconosciuti italiani a Buenos Aires dell'emigrazione
La periferia ha costituito il centro e l'ha intuito prima che fosse costituito
Vista da Buenos Aires l'Italia era già un'altra cosa
Lì ha detto il Presidente è stata custodita INDA i momenti di crisi del processo unitario del Paese la nostra identità
Gli sguardi che il Pontefice il Capo dello Stato ci indicano sono dunque quello di Matteo Ricci e quello di Magellano l'estremo oriente
E l'estremo occidente
La Civiltà Cattolica vuole avere questo sguardo aperto inclusivo ed estremo
Occupandosi di ogni materia dalla politica alla storia dal cinema alla psicologia dall'arte alla scienza lo sguardo della frontiera
Non siamo solamente una rivista di cultura cattolica ma di civiltà cattolica
Come ha acutamente interpretò Giovanni Paolo secondo San Giovanni Paolo secondo incontrandoci nel mille novecentottantadue civile disse e ciò che umano
E il nostro sguardo cattolico è stato ben definito dei nostri predecessori che nel mille ottocentocinquanta scrivevano mille ottocentocinquanta
Una civiltà cattolica non sarebbe
Cattolica cioè universale
Se non potesse comporsi con qualunque forma di Cosa pubblica
Oggi la rivista raggiunge doppia il capo dei quattro mila fascicoli i suoi redattori in questi cento sessantasette anni sono stati e sono rema attori
Di una caravella che ha solcato il tempo
La rivista nasce internazionale nel mille ottocentocinquanta diventa nazionale nel mille ottocentosessantuno diventa nuovamente internazionale nei suoi contenuti e nei suoi autori nel due mila diciassette
Rispondendo a un desiderio antico
Adesso infatti esce in inglese francese spagnolo e coreano
Speriamo anche in altre lingue nel prossimo futuro e in tal modo la rivista collega continenti popoli e visioni del mondo
Perché
Perché così davvero può essere ponte
Il ponte non è
Una casa
Il ponte attraversato e fornisce il contesto del passaggio
Ma soprattutto la rivista diventa internazionale da Roma
Luogo di grande storia e di una importante cultura civile e politica
Il luogo nel quale risiede non solamente un leader religioso importante ma anche un leader morale e in un certo senso politico di livello internazionale
Grazie dunque grazie per la preziosa opportunità di riflessione che oggi ci offrite
E il modo migliore per noi gesuiti per celebrare la storia della rivista culturale più antica di Italia
Grazie
Grazie padre Antonio ancora congratulazioni
E complimenti per il lavoro straordinario anche di carattere internazionale che poi mi
Mi dicevi si sta probabilmente allargando anche ad altre culture alle altre lingue grazie per avere
Messo al centro
Del il tuo intervento la figura così straordinaria di
Di Matteo Ricci se c'è un costruttore di ponti ecco sicuramente non solamente in Cina
Il riferimento Ricci è quasi obbligatorio adesso e con il
Grande piacere credo la parola sua Eminenza il Cardinale che trovo parolina Segretario di Stato sessantasette
Signor Presidente del Consiglio dei Ministri Eminenza ed eccellenze evidentissime signor ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede
Distinti i membri del Corpo diplomatico rappresentanti dei mass media signore e signori
Ho accolto con piacere l'invito rivoltomi dall'ambasciatore Daniele Mancini e dal padre Antonio Spadaro ad intervenire insieme al Presidente del Consiglio l'onorevole Paolo Gentiloni
All'odierno evento di riflessione a due voci
Dedicato al tema della visione globale
Che Papa Francesco e la Santa Sede rivolgono al mondo alle sue problematiche alle sue esigenze attuali racchiuso sotto il suggestivo titolo di lo sguardo di Magellano
Tale incontro si inserisce felicemente nel solco delle celebrazioni per il numero quattro mila della rivista la Civiltà Cattolica
Una rivista che possiamo dire è uno strumento privilegiato qualificato
Per la comprensione e l'approfondimento del magistero dei sommi pontefici dal Beato Pio nono a Papa Francesco
Essa nasce da una comunità di riflessione di preghiera che accompagna ormai da centosessanta a sette anni il cammino della Chiesa cattolica
Mi sia permesso dunque in questa sede di rinnovare i migliori auguri al direttore il padre Antonio Spadaro
E all'intero collegio degli scrittori con le parole stesse usate da Papa Francesco nel chirografo inviato per l'occasione la Civiltà Cattolica lavori citava già il padre
Spadaro ossia una rivista ponte di frontiera e di discernimento
In pari tempo sono oggi grato al professor Lucio Caracciolo
Che ha accettato di moderare il nostro dialogo
Il nove febbraio scorso Papa Francesco ricevendo nella sala del Concistoro del Palazzo apostolico
Vaticano il Collegio degli scrittori e ricordando il peculiare contributo della rivista alla vita della Chiesa nel mondo contemporaneo
Fece ricorso ad un'immagine suggestiva quella della navigazione
Nel fluttuare delle situazioni storiche nel mutare degli avvenimenti e delle prospettive egli a invitato a restare in mare aperto
Ovvero in un orizzonte vasto di navigazione di esplorazione
Ove si possono certamente incontrare tempeste e vento contrario
E tuttavia e cito qui le parole stesse del patto e tuttavia il santo viaggio si fa sempre in compagnia di Gesù che dice i suoi coraggio sono io non abbiate paura
L'immagine della navigazione in mare aperto che il Santo Padre evocato in quell'occasione penso abbia molto da dire anche per quanto attiene alla visione che anima l'impegno della Santa Sede
Di fronte alle gravi sfide internazionali del momento presente
Infatti da diversi anni si parla di un tempo di crisi sperimentiamo crescenti tensioni e conflittualità ci troviamo in un orizzonte nel quale molti punti di riferimento sono venuti a mancare
Ove il sistema degli equilibri internazionali appare fortemente indebolito e con esso anche alcuni elementi essenziali del diritto internazionale
Attraversiamo una stagione segnata tragicamente dalla violenza cieca del terrorismo fondamentalista
Che avvelena l'umana fraternità addirittura con la pretesa idolatria sta di invocare il nome di Dio
In parete in pari tempo registriamo una nuova e crescente affermazione di nazionalismi e populismi che rischiano di minare alla base la pacifica e ordinata convivenza tra i popoli
Non viviamo solamente un'epoca di cambiamenti ma come ha sottolineato il Santo Padre ci troviamo in un vero e proprio cambiamento d'epoca
Ed ecco perché in questo passaggio d'epoca siamo chiamati a recuperare in qualche modo lo sguardo di Magellano mi sia concesso qui di citare un fatto storico legato anche alla mia terra di origine
Quando nel mille cinquecentodiciannove Antonio Pigafetta giro geografo studioso di matematica di astronomia e rampollo di una delle più importanti famiglie nobili di vicenza
Si trovava a Barcellona al seguito del Nunzio apostolico monsignor Francesco che ricatti
Rimase affascinato dall'impresa della circumnavigazione del globo
Che Ferdinando Magellano stavo organizzando
Così con l'appoggio del rappresentante del Papa ottenne da Carlo quinto il permesso di prendere parte alla spedizione
La sua presenza sarà provvidenziale perché dopo la morte di Magellano avvenuta il ventisette aprile mille cinquecentoventuno nella battaglia di Mach tra nelle Filippine
Insieme a una sessantina di superstiti Pigafetta poter portare a termine quell'incredibile impresa
Dopo aver doppiato il Capo di Buona Speranza e giungendo a San Luca presso Siviglia il sei settembre mille cinquecentoventidue
All'origine di quella straordinaria avventura di Magellano e di altri simile nella storia
Vi era un radicato atteggiamento di fiducia nella Provvidenza di Dio da una parte e nelle capacità dell'uomo dall'altra
In generale quegli indumenti esploratori aspiravano a qualcosa di più grande ovvero a scrivere una pagina nuova nell'avventura dell'umanità
Alla base di quell'approccio con di quell'approccio coraggioso verso l'incognito vi era tra l'altro un triplice e radicato dinamismo dello spirito
Il senso dell'inquietudine l'umiltà dell'incompletezza e il coraggio dell'immaginazione
Sono gli stessi atteggiamenti e di libertà interiore che Papa Francesco ha raccomandato alla comunità della Civiltà Cattolica per svolgere una ricerca che sia davvero al servizio degli uomini e della Chiesa
Infatti una tale libertà dello spirito consente di restare in mare aperto cioè disponibili a scrutare un orizzonte di perenne cambiamento
Senza ritirarsi in quei porti sicuri che garantiscono un'apparente tranquillità ma che in definitiva impediscono di riprendere coraggiosamente il lungo viaggio della storia
Il senso dell'inquietudine l'umiltà dell'incompletezza il coraggio dell'immaginazione
Mi sembrano tre coordinate preziose per comprendere oggi anche l'atteggiamento di Papa Francesco e della diplomazia pontificia di fronte alle urgenti sfide del nostro tempo
In proposito desidero focalizzare l'attenzione su alcuni elementi di riferimento e di valutazione che sono via via emersi in questi in questi primi quattro anni di pontificato
Guardando I viaggi internazionali di Papa Francesco si può cogliere fin dal due mila tredici un percorso che contribuisce a mettere in evidenza alcune priorità ecclesiali pastorali e sociali dell'attuale Vescovo di Roma
A riguardo vorrei ricordare la prima uscita dall'Urbe compiuta dal Papa l'otto luglio due mila tredici
La prende ma intensa visita a Lampedusa
In quell'occasione nell'omelia della Santa Messa Papa Francesco pose tra interrogativi fondamentali
I primi due suonavano così Adamo dove sei
E dov'è tuo fratello
E intendevano richiamare una prospettiva antropologica
Ovvero suscitare una domanda fondamentale sul posto dell'uomo contemporaneo nel progetto della creazione
E sulla sua responsabilità verso il prossimo che non è l'altro da temere o da allontanare ma il fratello ad amare da accogliere
Il terzo interrogativo riferendosi alle tragedie del mar Mediterraneo era il seguente chi di noi ha pianto per questo fatto e introduceva una dimensione ulteriore
Ponendo l'accento sulla società attuale che spesso dimentica l'esperienza fondamentale del compatire cioè del partire con l'altro condividendo le sue aspirazioni e caricandosi delle sue sofferenze
Se non c'è questa empatia si cade inevitabilmente nella globalizzazione dell'indifferenza
Il personale approccio del Papa alle sfide attuali parte da questa dimensione dello spirito
Che diventa una spinta inclusiva capace di abbattere il muro dell'indifferenza di abitare spazi nuovi e di farsi carico dell'altro con creatività responsabile
Così è possibile cogliere il filo conduttore che guida anche la scelta delle mete dei suoi viaggi apostolici
E si rispecchiano la peculiare sensibilità del Papa sempre attento alle situazioni di disagio materiale e morale che feriscono l'umanità del nostro tempo
In tale prospettiva si comprendono meglio gli itinerari spirituali ma anche i risvolti sociali e politici dei diciotto viaggi apostolici sin qui compiuti fuori dall'Italia dal Brasile all'Egitto
Sul piano ecclesiale ed ecumenico le visite realizzate hanno segnato un cammino per la comunione della Chiesa
Basti citare in proposito i due viaggi del due mila quattordici ovvero il pellegrinaggio in Terra Santa e a Gerusalemme nel mese di maggio e quello in Turchia di Istanbul
Ove il Papa ha incontrato il patriarca Bartolomeo a novembre per la festa dell'apostolo Andrea
Poco più di un anno dopo è avvenuto lo storico abbraccio di Cuba con Cirillo Patriarca di Mosca di tutte le Russie nel febbraio del due mila sedici al quale hanno fatto seguito le tappe ecumenica in Armenia nel mese di giugno e in Georgia in settembre
Inoltre vi è stato lo storico incontro all'untore in Svezia in occasione dei cinquecento anni della riforma luterana a fine ottobre due mila sedici
E quello a il Cairo contava però secondo della Chiesa copta ortodossa lo scorso ventinove aprile infine vi è il profondo desiderio del Papa di recarsi in sud Sudan insieme all'arcivescovo di Canterbury
Per portare un comune e fraterno messaggio di pace
A questi itinerari ecumenici vanno aggiunti gli altri significativi momenti di dialogo interreligioso vissuti in Terra Santa Albania Turchia Sri Lanka Bosnia Erzegovina
In Repubblica Centrafricana ed infine in Egitto
Tante tappe di un unico viaggio verso l'incontro e l'amicizia reciproca
Un viaggio che parte da Gerusalemme ove nella fede cristiana tutto ha avuto origine un cammino che si muove da oriente verso occidente come avvenuto per il primo annuncio del Vangelo
Un itinerario che attraversa sensibilità storiche culturali e religiose tra loro assai differenti ma che trovano nella testimonianza del Vangelo il loro comune denominatore
E in questa prospettiva cogliamo un altro elemento caratterizzante la sensibilità del Papa la realtà e sempre superiore all'idea
Cioè ci si incontra sul piano reale quello della vita concreta prima ancora che nel confronto tra idee e sistemi di pensiero differenti
In altre parole solo abbracciando l'altro così come si pone e laddove si trova posso intraprendere con lui un viaggio fraterno verso la verità e la riconciliazione
Se il cammino primariamente ecclesiale dell'attuale pontificato di un pellegrinaggio da oriente verso occidente quello geopolitico assume le caratteristiche di un percorso dalle periferie verso il centro
Anche qui assistiamo ad una sorta di nuova rivoluzione copernicana alla luce del Vangelo
A riguardo tutti conosciamo l'attenzione del Papa per le periferie esistenziali e geografiche del nostro tempo
Egli parte da una semplice constatazione la povertà la fragilità dell'uomo di oggi è la debolezza di una società destrutturata e decentrata feriscono la dignità della persona umana
Il cuore di questa prospettiva evangelica sta nel fatto che le persone nel loro vissuto concreto vengono prima dei sistemi ideologici politici ed economici
In altri termini non debbono essere la volontà di potenza l'idolatria del denaro con le priorità di élite organizzate a dettare l'agenda della comunità internazionale
Ma le attese e le esigenze reali delle persone dei popoli
E paradossale rilevare che nell'epoca dell'assoluta globalizzazione
Nella quale le comunicazioni avvengono in modo fluido immediato e tutti sono interconnessi si senta lancinante l'esperienza della solitudine e dell'abbandono
Per questo il Papa si pone nella prospettiva degli scartati dei feriti di coloro che si trovano i margini facendosi voce ed ecco della loro sofferenza
Ecco perché da Lampedusa lesbo da Cuba fino alla frontiera tra Messico e Stati Uniti
Dalla periferia delle città europee di quelle dei Paesi in via di sviluppo il Papa riporta al centro dell'attenzione internazionale la questione dell'uomo con i suoi diritti e i suoi doveri
Solo una profonda comprensione di queste dinamiche può dare linfa nuova alla società e le istituzioni sul piano nazionale su quello internazionale
Solo a partire da questa prospettiva concreta ci si può impegnare compiutamente nel tentativo di riformare e a rilanciare le organizzazioni internazionali e le istituzioni locali
Il Papa il primo a dare un esempio chiedendo una riforma utenti ca anche delle strutture ecclesiali perché possano essere sempre più al servizio del Vangelo e del popolo di Dio
In questo approccio dinamico e profetico penso si possa cogliere bene anche l'animo gesuita del Santo Padre che mira anzitutto all'essenziale dell'annuncio evangelico e al modo concreto di viverlo
In tale orizzonte la Chiesa è chiamata ad essere perennemente in un in uscita ovvero protesa verso i luoghi di incontro con gli uomini del nostro tempo
Pertanto alla sede apostolica sta particolarmente a cuore di accompagnare il cammino di chi ha nell'alla pace
Di chi cerca la riconciliazione di chi desidera positivamente costruire un avvenire migliore per il proprio Paese sanando le ferite del passato che ancora bruciano nella carne viva dei popoli
Così il Papa ha definito la Chiesa come un ospedale da campo mettendo in evidenza la dimensione terapeutica della sua missione anche nelle prospettive geo politiche
Sul piano diplomatico siamo tutti ben consapevoli che l'attuale complessa situazione internazionale richiede un nuovo slancio di mediazione livello multilaterale
Dato che le crisi conflitti assumono sempre più dimensioni e regionali e transnazionali coinvolgendo i Paesi vicini e richiedendo risposte condivise da parte degli Stati e delle organizzazioni internazionali
Pertanto sul piano dei rapporti internazionali tra le molte su questioni aperte treni sembrano essere le sfide globali che il Santo Padre fa proprie
L'impegno per la pace il disarmo nucleare e la tutela dell'ambiente
E da questi orizzonti scaturisce una serie di altre prospettive le globali
La promozione di una civiltà dell'incontro l'accompagnamento del fenomeno migratorio la condivisione dei beni della terra e la dignità del lavoro specialmente per le nuove generazioni
Ciascuno di questi orizzonti meriterebbe un approfondimento analitico che non è possibile svolgere in questa sede
Mi limito semplicemente a far rilevare come il Papa scrutando l'orizzonte con lo sguardo di Magellano
Sta cercando di aprire nuovi percorsi di comunicazione e di incontro
Anche costruendo ponti ideali tra un continente l'altro tra culture e religioni differenti tra sistemi giuridici e di pensiero spesso distanti tra di loro
Sono queste le linee di azione entro le quali il Santo Padre si è mosso nel suo viaggio che dalla fine del mondo lo ha portato a Roma e che dall'Urbe lo ha condotto sui sentieri del mondo
Al cuore di questo viaggio vi è una parola e la parola che è già stata ricordata che dialogo
Dialogo come strada maestra di un approccio inclusivo che conduce realmente all'incontro con l'altro il quale e visto anzitutto in una prospettiva di fraternità
Infatti è il dialogo che porta ad evitare la Cusi ficca azione dell'altro e a riporre al centro l'uomo e la sua dignità
Ciò implica anche valorizzare la sua capacità di relazionarsi con gli altri
Il Papa non concepisce la persona umana come staccata da ogni contesto sociale antropologico quasi come una monade sempre più insensibile alle altre monadi intorno a sé
Ma come capace di solidarietà cioè di simpatizzare con l'altro e di simpatizzare con il tutto se uno soffre direbbe San Paolo tutti soffrono
Tale concetto e al cuore degli incontri che il Papa ha avuto con i leader europei a Strasburgo come nelle due occasioni romane del conferimento del premio Carlomagno che del sessantesimo dei Trattati di Roma
Nel dialogo si può essere autenticamente inclusivi e secondi nel dialogo ci si apre al mondo del futuro
Hai leader spetta promuoverlo e sostenerlo vagliare l'essenziale per discernere le strade della speranza
Il dominanti sono le considerazioni che il Papa rivolto i responsabili politici europei
Cito i padri fondatori ci ricordano che l'Europa non è un insieme di regole da osservare non un prontuario di protocolli e procedure da seguire
E se una ditta un modo di concepire l'uomo a partire dalla sua dignità trascendente inalienabile e non solo come un insieme di diritti da difendere o di pretese da rivendicare
All'origine dell'idea del nord Europa vi è la figura e la responsabilità della persona umana col suo fermento di fraternità evangelica
Con la sua volontà di verità e di giustizia a cui ITEA da un'esperienza millenaria
Il Papa però non è un demagogo che lanciano slogan bensì un pastore che incontra le persone
Il suo incontro attraverso il tempo e lo spazio come ha suggerito la rievocazione di quattro figure storiche
Che egli ha citato rivolgendosi al Congresso degli Stati Uniti d'America il ventiquattro settembre due mila quindici Abraham Lincoln Martin Luther King Dorothy del e Thomas Merton
Nel cammino di Francesco ci sono le storie le sofferenze di volti concreti ai quali rivolge suo messaggio di fede di speranza e i suoi gesti di carità
Per il Santo Padre c'è oggi bisogno di una globalizzazione solidale cooperativa che sappia invertire la rotta a partire dalla inviolabile dignità dell'uomo
Così il Papa si è rivolto il tredici gennaio di quest'anno ai membri della Global Foundation
Occorre innanzitutto che ognuno personalmente sì Chini sulle ferite dei poveri
Che impari a partire e a piangere con coloro che piangono per le sedi per le persecuzioni la solitudine lo spostamento forzato o per la separazione dalle loro famiglie
Con coloro che vedono morire i loro cari per il mancato accesso alle cure sanitarie
Con coloro che patiscono il freddo e la fame
Questa compassione partire con
Farà sì che gli operatori economici e politici possano mettere il meglio della loro intelligenza e delle loro risorse non solo per controllare e monitorare gli effetti della globalizzazione
Ma anche per aiutare i responsabili dei diversi ambiti politici regionali nazionali ed internazionali a correggere l'orientamento ogni volta che si è necessaria
La politica e l'economia infatti devono essere soprattutto un esercizio della virtù della prudenza
Attraverso questo singolare percorso che ho cercato di illustrare Papa Francesco ci invita a vincere l'indifferenza chiedendoci di alzare lo sguardo e di riflettere sullo stile di Dio
Sul suo modo concreto di relazionarsi con l'umanità così come noi stessi lo possiamo cogliere nella Bibbia
Ce lo mostra molto bene il racconto che la gente si fa del peccato di Adamo e dell'uccisione di Abele da parte di Caino
E il mistero della fraternità infranta
Ritornano quelle due domande da cui siamo partiti Adamo dove sei e a Caino dove confratello
E nell'esperienza dell'esodo che narra della liberazione di Israele dalla schiavitù Dio diciamo sei
Osservato la miseria del mio popolo e udito il suo grido
Conosco infatti le sue sofferenze sono sceso per liberarlo dalla mano dell'Egitto e per farlo uscire da questo Paese verso un Paese bello e spazioso verso un Paese dove scorre latte e miele
Il papa aggiunge è importante notare i verbi che descrivono l'intervento di Dio egli osserva ode conosce scende libera Dio non è indifferente
Vi è poi nello stile di di un atteggiamento ancora più profondo e viscerale quello della Misericordia
Egli osserva conosce le sofferenze dell'uomo e se ne fa carico personalmente e qui entriamo nel mistero cristiano dell'incarnazione
Gesù vede tali sofferenze ma non si limita a questo perché come dice il Papa e gli tocca le persone parla con loro agisce in loro favore fa del bene a chi è nel bisogno
Non solo ma si lascia comunque reti Angelo che agisce per porre fine alla sofferenza la tristezza alla miseria e alla morte
Ritorno dunque allo sguardo di Magellano meglio ancora i primi passi del Pontificato
Mi domando quale appello il Papa rivolge al nostro mondo alla comunità internazionale e a tutti gli uomini di buona volontà
Nella rivolgersi per la prima volta i membri del Corpo diplomatico pochi giorni dopo la sua elezione Papa Francesco vuole tratteggiare il cammino della Chiesa e della diplomazia della Santa Sede sotto la guida del nuovo Vescovo di Roma
Sono tre espressioni chiave dell'attuale pontificato lottare contro la povertà sia materiali sì e spirituale edificare la pace e costruire ponti
Sono anche tre punti di riferimento che indicano un cammino personale sociale e globale
Un cammino difficile se restiamo intrappolati nella prigione della nostra indifferenza
Un cammino irrealizzabile se crediamo che la pace si è semplicemente un'utopia
Un cammino possibile se accettiamo la sfida di avere fiducia in Dio e nell'uomo e se ci impegniamo nella ricostruire un'autentica fraternità custodendo il creato
Di certo quello del Papa rimane un appello pressante impegnativo tanto più oggi
E su ci chiede di avere molto coraggio e di abbandonare alle nostre spalle le facili certezze acquisite impegnandoci in un'autentica conversione del cuore delle priorità degli stili di vita
Solo nell'incontro con l'altro ci è dato di cogliere la presenza della carne di Cristo
Una carne spesso sofferente abbandonata ferita scartata ma sempre capace di mostrarci il vero volto di Dio che non si stanca di accoglierci e di usarci misericordia
Al centro spirituale del pontificato di Francesco c'è la porta aperta della Misericordia che la Chiesa attraversato nell'anno giubilare chiedendo un futuro di pace per tutta l'umanità grazie per i vostri
Grazie davvero eminenza per averci aiutato a ripercorrere con le sue parole quello che è stato finora e che continuerà a essere il percorso il senso
Spirituale e geopolitico di questo papato
Adesso il piacere di dare la parola al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni
Grazie Eminenza
Ambasciatore
Caro direttore Spadaro
Direttore Lucio Caracciolo autorità
Credo che entra a me non
Non è mai capitato ma credo sia raro che capiti
Di avere un'occasione come questa cioè di parlare
In occasione del numero quattro mila di una
Rivista
Di questo veramente ringrazio
La Civiltà Cattolica e la nostra ambasciata per averci
Offerto questa occasione
è stato ricordato come la rivista accompagnato
Perfino nascendo prima dell'Italia unita la nostra storia
NASA sottolineato i passaggi fondamentali ad esempio
Con il giudizio che diede nel mille novecentocinquantasette sulla firma dei Trattati di Roma
Definiti allora come uno dei più importanti e decisivi e venti nella fase storica che si è aperta con la fine della seconda guerra mondiale
Quindi con una certa lungimiranza
Allora
E ancora oggi Civiltà Cattolica continua a essere punto di riferimento
Culturale per il dibattito pubblico strumento di
Discernimento per usare un concetto
Caro al Sant'Ignazio gesuiti
E ribadito da Papa Francesco in modo
Ripetuto nell'incontro che avuto alcune settimana fa
Con i ventisette capi di Stato e di Governo
In occasione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma
Vi invito a usare il discernimento per
Capire le priorità ai problemi dell'Europa non sto citando a memoria ma ha ripetuto questo invito
Tante volte
E forse c'è anche servizio questo invito al discernimento
Il giorno dopo ad avere
Un'atmosfera più positiva
Più impegnata in quella occasione che alla fine si è rivelata tutt'altro che
Forma
E in effetti nel mondo in cui viviamo abbiamo sempre più bisogno di questa saggezza del discernimento
Della capacità di
Distinguere valutare scegliere
In un mondo dove si sta riducendo la fiducia verso il sistema
Cooperativo azione internazionale
Cui la realtà e sempre più frammentata in cui tornano ad avere
Teso
Territori confini nazionalismi
La rivincita la geografia l'ha definita
Robert capo
E la Santa Sede in questo mondo ce lo ha ricordato
Con parole di di grande chiarezza e saggezza adesso il cardinale Parolini
La Santa Sede si presenta come un autentico attore globale
Come un punto di riferimento fondamentale
Con quello sguardo di cui oggi parliamo perché anche il titolo del nostro incontro lo sguardo di maggio dell'anno
Che viene quasi dalla fine del mondo per ricordare le parole usate da papà Bergoglio all'atto della sua elezione al Soglio pontificio
Un viaggio che durò tre anni dal diciannove al mille cinquecentoventidue
E che come ci ha ricordato
Il cardinale Parolini
Continuo anche dopo la morte di Magellano
Il viaggiatore Mori ma il viaggio continuo
Direi una bella metafora della preminenza interminabile del viaggio
Come ricerca
Sulla audacia del singolo viaggiatore il viaggio è più importante
Perfino dell'audacia della saggezza del viaggiatore
Un viaggio che non ebbe risultati commerciali che erano in realtà
All'origine della delle intenzioni del viaggiatore
Ma contribuì alla conoscenza di Regioni ancore ignote
Facendo tramontare la credenza Tolle mai che in una grande penisola a sud-est dell'Asia
E a contribuire a questo viaggio come ha ricordato sua Eminenza
Furono anche
Numerosi italiani la relazione più nota di questo viaggio fu fatta appunto
Dalla rigature vicentino Antonio Pigafetta che differenti prese parte assieme ad altri ventitré italiani quindi c'era un pezzo d'Italia nel viaggio di
Magellano molto rilevante
Oggi ai tempi della guerra mondiale a pezzi
Papà Francesco propone a livello globale
Una diplomazia della Misericordia come l'ha definita lo stesso padre Spadaro
Una misericordia non relegata nel regno semplicemente delle idee ma vissuta con realismo visionario
Come forma di azione politica
Come ricerca di soluzione alle questioni internazionali
Di fronte alle sfide di maggiore attualità dalla Siria le migrazioni al terrorismo al futuro dell'Europa la questione ambientale
Hai processi di mediazione a Cuba in Colombia in Venezuela
Ha i rapporti con la Cina è
Con la Russia
Papà Francesco la Santa Sede
In tutti questi campi è stata ed è al centro di processi
Politici e diplomatici
Ed è quindi una forma di impegno assoluto totale agli antipodi di quella globalizzazione dell'indifferenza che lo stesso Pontefice ha più volte denunciato
Un impegno a tutto campo il nome
Del dialogo e della solidarietà
Questo è il tempo del dialogo non della difesa di rigidità contrapposte ha scandito Papa Francesco
Un principio che come ha ricordato sua Eminenza
Ha praticato in molti modi con grande coerenza e determinazione
Io ricorderei tra l'altro l'incontro con il patriarca Kirill
E la recente visita al Cairo con l'abbraccio
Al grande i mamma
D. all'azzardo oltre che
A tavola grosso quindi solidarietà e dialogo parole che oggi direi avvicinano ancora di più l'Italia e la Santa Sede nella lettura dei processi internazionali
Sono i concetti sui quali possiamo far leva per costruire
Ancora meglio un partenariato tra due entità geopolitiche molto diverse
Ma che che in questo partenariato trova ragioni e interessi strategici fondamentale
Del resto anche per noi per l'Italia
La nostra capacità di ascolto e di mediazione è frutto di una
Complessa storia millenaria e di una collocazione geografica eccezionale
Che vede il nostro Paese quale centro di civiltà e di culture diverse quale ponte tra nord e sud tra Est e Ovest tra Europa e altri
L'Italia è esattamente al centro del Mediterraneo
Una Regione che chiede a tutti i Paesi che ne sono parte disponibilità al dialogo e rispetto delle diversità
Ed è naturalmente proiettata verso l'esterno verso la costruzione di ponti e non di muri perché è una striscia di terra in mezzo al mare
Con i suoi quasi ottomila chilometri di costa
Il mare è sempre stato importante nella nostra storia fatta di esplorazioni di commerci di contatti continui gli scambi con il Mediterraneo e otto
Quindi solidarietà e dialogo devono essere anche il nostro bagaglio
Oggi
Alle prese con una fase in cui
Tende
A esaurirsi una sorta di
Mitizzazione dell'età dell'oro della globalizzazione
Ma non deve
Tendere ad esaurirsi l'apertura il dialogo lo scambio internazionale la critica alla globalizzazione non manca certo di ragioni ragioni forti
Ragioni degli uomini dimenticati contro gli uomini di Davos come è stato detto
Ragioni
Che ci interrogano nel momento in cui in diverse parti del mondo l'equazione tra libertà e progresso economico non appare più così scontata
Le cose che ha scritto anni fa Marti assente sul rapporto tra libertà e di sviluppo economico oggi sono
Messe in discussione in tante realtà
Del mondo
La risposta a questa difficoltà della globalizzazione
Non verrà
Dai vincenti
Dalle Litta senza terra
Verrà
Forse
Proprio da uno sguardo di maggio dell'anno
E cioè dalla capacità di guardare
All'apertura del mondo nel suo insieme
Anzitutto per i risultati positivi che ha prodotto
Le centinaia di milioni di poveri che in Asia in America latina sono usciti da una condizione di povertà
E si sono avviati a una condizione se non di benessere e comunque di minore disagio
Senza quello sguardo questa realtà noi tendiamo spesso a sottovalutarla o a dimenticarla addirittura
Significa
Protezione sociale dei perdenti di questa grande apertura della globalizzazione che non protezionismo
Sappiamo che proprio
L'emergere di centinaia di milioni di poveri nel nuovo mercato globale ha provocato nei paesi ricchi nei ceti
Medio poveri difficoltà
Un atteggiamento di minore ottimismo verso il futuro e verso la vita
Di questo dobbiamo essere consapevoli della necessità di tutela e di protezione che questo comporta dobbiamo farci carico ma senza chiusure protezionistica
Così come
La lezione del patriottismo
Che in Italia si è venuta da un grande Presidente il Presidente Ciampi che per anni ha insistito sull'importanza per un Paese scettico spesso sul patriottismo come l'Italia
Non deve essere in nessun modo confusa Colin nazionalismo ostile nei confronti dei nostri vicini
Combinare questi diversi elementi
Combinare innovazione tutela del lavoro
Combinare sviluppo economico
E prospettive di crescita sostenibile sviluppo ambientalista
Questa è l'Europa cioè
Questa serie di principi fondamentali che ho cercato di enunciare descrivono la straordinaria unicità del Progetto e dell'edificio dell'unione europea
Non regole o regolamenti prima
Sua Eminenza citava alcune delle cose che ha detto il Papa in occasione del sessantesimo dei trattati di Roma ma quei valori
La cui importanza alla cui unicità nel mondo
Forse stiamo un pochino riscoprendo in questi mesi in queste settimane dopo un periodo forse troppo lungo di sottovalutazione e di
Sentimento di crisi nei loro confronti
Dialogo e solidarietà solidarietà significa per noi
Anche un modo
Odo di porsi nei confronti
Della sfida migratoria e dell'Africa l'Africa che per la mia generazione
è stata per decenni il continente perduto
E che oggi è un continente
Con diverse alternative ci sono tante altre che riversa
Ma comunque e il continente che ci sfida ci sfida sul piano economico sul piano demografico sul piano dei grandi flussi migratori
E interroga l'Europa anche qui lo sguardo di Magellano
A me ha fatto veramente piacere
Che il Presidente della Commissione europea e non il recente incontro a Palazzo Vecchio
Ha detto all'Italia grazie perché l'Italia sul tema dell'immigrazione sta salvando l'onore dell'Europa sono state io credo parole meritate che bellissime
Spero soltanto che non saremo soli
In questo impegno in questo sforzo di salvare
L'onore dell'euro perché
L'onore dell'Europa fa parte di quei valori fondanti della nostra civiltà della nostra comunità e quello che succede attorno a noi
Allarghiamo ad esempio lo sguardo soltanto verso i Balcani occidentali
E i percorsi di difficoltà e di ritorno di crisi che li stanno attraversando dopo un periodo tutto sommato positivo favorevole ci dice quanto se si attenua
Questa capacità di attrazione
Dell'Europa dell'Unione europea le conseguenze non sono soltanto
All'interno dei nostri flussi elettorali delle nostre opinioni pubbliche ma sono conseguenze più generale
Pensate
Alle contrapposizioni etnico religiose pensate alla contesa tra due grandi ex imperi che possono caratterizzare quella regione se l'Europa attenua il suo messaggio il suo impegno la sua presenza
Solidarietà e dialogo dialogo
Come il rilancio
Del multilateralismo
Un valore che può apparire fuori moda ma al quale dobbiamo essere aggrappati
Noi oggi siamo presidenti di turno di una delle sedi multilaterali importanti il G sette
E cercheremo di usarla anche in questo senso
Io nei prossimi giorni sarò in visita sia in Cina che in Russia
E nei miei incontri con il Presidente Xinping con il Presidente Putin
Cercherò anche in qualità di Presidente di turno del G sette di spingere in questa direzione
Perché l'Italia poi alla fine questo
è un Paese che può
Spingere perché tra questi grandi protagonisti ci sia la comprensione dell'importanza di un rapporto di collaborazione di amicizia
Di cooperazione economica con l'Europa queste ruolo che l'Italia può svolge
E in secondo luogo oltre al multilateralismo io direi il Mediterraneo
Mediterraneo come
Il teatro nel quale questa nostra capacità
Di tessere il dialogo può e deve esercitarsi abbiamo lavorato in questi anni per riportare
Il Mediterraneo in cima alle agende
Multilaterali dell'Alleanza atlantica dell'Unione europea
Dei grandi della terra
Oggi dobbiamo
Io credo non accontentarci di questo certo il Mediterraneo si è presa una rivincita su quanti dicevano
Che sarebbe diventato marginale rispetto ai grandi oceani nei quali si sarebbe trasferita la centralità della storia
La centralità della storia
E molto ancora qui tra le nostre civiltà tra le nostre culture
Ed è qui che dobbiamo io credo lavorare
A più di un secolo dagli accordi di Sykes Picco ricostruire delle basi di dialogo nel Mediterraneo
Ecco su una sfida straordinaria formidabile per due entità geopolitiche così diverse come la Santa Sede e la Repubblica italiana
Farlo Cost si è parlato a proposito del Mediterraneo di spirito di Helsinki
Della necessità di una
Pace di Westfalia nel Mediterraneo ognuno usi
I paragoni che vuole ma certamente
Ripartire dalla tessitura delle cose fondamentali il riconoscimento reciproco dei confuso dei confini
Il riconoscimento delle diversità religiose
L'enfasi sulla cooperazione scientifica culturale
Come premessa alla cooperazione politica sono tutti elementi cruciali attraverso i quali
Soggetti che fanno del dialogo e della solidarietà i pilastri della loro diplomazia possono lavorare
Sono questi elementi su cui si è costruita la strada di Helsinki
Negli ultimi decenni del secolo scorso e non fu un caso ricordo che ne parlammo con
Rappresentante della Santa Sede
In un convegno a Brescia qualche mese fa non fu un caso che la Santa Sede decise di impegnarsi direttamente nel processo di Helsinki come soggetto protagonista di questo
Dialogo che portò poi alla trasformazione rivoluzionaria del nostro continente in direzione della libertà e del benessere
E quindi un impegno che deve continuare e che io credo possa grazie avrà il lavoro il contributo di un Paese come il nostro fare dei passi in avanti
Avendo l'obiettivo ambizioso in momenti così difficili apparentemente in cui il disordine l'attenzione dominano ovunque
Di ricreare le condizioni minime per ricostruire un tessuto al quale non vogliamo rinunciare questa è il grande insegnamento che ci viene dalla nostra storia
E anche della dalla nostra storica collaborazione con la Santa Sede
Vi ringrazio
Grazie grazie Presidente
Grazie anche soprattutto forse di averci ricordato la centralità del Mediterraneo per noi perché
Sembrerebbe un tema quasi dettato dalla geografia e che invece molto spesso questo Paese la nostra cultura
Ha trattato in modo periferico paradossalmente periferico oggi abbiamo parlato di ponti
I ponti non si costruiscono ordinaria o sull'acqua i ponti hanno bisogno di sponde
Hanno bisogno di istituzioni ecco io credo che forse la lezione che ci viene
Dal nostro intorno dal Mediterraneo proprio questo nel momento in cui le istituzioni crollano sin fragili escono vengono delegittimato vengono travolte dalla guerra il dialogo diventa se non impossibile
Molto molto difficile ed istituzioni è parola tipicamente romana nel senso più profondo del termine e non è un caso che
Noi siamo come italiani al centro del Mediterraneo che la Santa Sede sia provvidenzialmente incardinata nel centro di questo centro e quindi la sintonia
Tra queste due
Entità decisive per ricostruire quel circuito mediterraneo senza il quale non vi può essere davvero sicurezza prosperità in Europa
E nemmeno negli altri Paesi che vi si affacciano
Io chiedo ambasciatore Mancini se vuole prendere la parola
E prego anche tutti quanti di non lasciare i posti prima dell'uscita delle due autorità grazie
Non una
Non vi è nulla da aggiungere a quanto è stato detto con estrema eloquenza
Dalla signor cardinale
Paroline dal presidente del Consiglio Gentiloni in materia
Di riflessione per tutti noi verrà coloro che sono impegnati in Italia
Per
I nostri colleghi ambasciatori che
Faranno conoscere alle rispettive diplomazia le rispettive capitali il messaggio che ci è stato ha convogliato a me spetta
Il gradito compito di ringraziare
I nostri ospiti di ringraziare tutti voi di ricordare alla Segretario di Stato il Presidente del Consiglio di non dimenticare Presidente l'ha già preso il prezioso ad una
Coffa netto a che contiene
Il
Il nome era di di della Civiltà Cattolica
E ma invitare tutti voi a trasferirvi di fronte per
Il ricevimento e per continuare a scambiarci delle idee
Ah ma in amicizia e con lo spirito di di famiglia e di collaborazione che ci sia
La spinti fino adesso
All'amico Lucio Caracciolo di ringraziamento per la sua hammam moderazione
E ma
Per il suo ruolo di moderatore direi che è meglio alla l'amico padre Spadaro per le
Considerazioni che ci ha offerto e per continuare a portare avanti per
Molte centinaia di numeri ancora andava questa bellissima rivista
Come ha ricordato lato cerca Ravacciano cortesemente vi chiedo di rimanere seduti e mentre ABA lasceranno la sala
Il Segretario di Stato e il Presidente del Consiglio a tutti buona continuazione della serata