Futuro significa inclusione, lavoro e giustizia sociale

Guai
è un grande onere
Per la città di Foligno
Così e mi ha autorizzato a dire il signor Sindaco che saluto
E per festa di scienza di Filosofia
Ospitare una personalità
Come
Tollo Luigi Ciotti
Tutti ne conoscono l'impegno
Culturale
Sociale
La grande lotta
Che egli fa quotidianamente contro ogni forma di ingiustizia
Contro le mafie
La sopraffazione
In questa festa
Carissimo don Ciotti
Abbiamo parlato di
Futuro innovazione
Non solo come elenco
Di realizzazioni
Di conquiste della scienza
E della tecnologia
Ma anche
Come
Generalmente
Problemi
Talvolta gli scoop disoccupazione
E il titolo che lei ha scelto per la sua conferenza
Non solo rispecchia riproduce la sua
Attività per la quale tutti ne siamo vicino
Il fatto che vi siano sintetici con la fascia testimonia come questo territorio vicino alla sua lotta
Ma questo titolo diceva è strettamente inerente a questa festa
Io ho di nuovo la ringrazio
Ringrazio i Sindaci del territorio insieme a tutte le persone che sono venute
I numerosi relatori della festa che sono qui alla nostra sinistra
Che hanno voluto fermarsi nella nostra città per ascoltarla
Ringrazio
Gli sponsor ringrazio la Fondazione Cassa di risparmio per questa ulteriore presenza qui
Il Presidente del laboratorio di scienze sperimentali
Professor Maurizio Renzi
Ora la parola spetta Rita Barbetti
Che presenterà
Molto meglio di me don Ciotti presenterà la Conferenza e io scenderà in mezzo al pubblico grazie
Grazie a tutti benvenuto a don Luigi Ciotti
A inizio di questa presentazione vorrei ricordare che proprio oggi
Ricorre il trentacinquesimo anniversario della morte
Di Pio la Torre
Che
è morto il trenta aprile
Del mille novecentottantadue
Un uomo
Che sia tanto battuto per quei valori per cui anche don Luigi Ciotti si sta battendo è agitato la sua vita
La legge che porta il suo nome Rognoni la Torre
Che per prima riconosceva il reato di associazione mafiosa e introduceva la possibilità di confiscare i beni alla mafia fu approvata quattro mesi dopo la sua morte
Insieme a Luigi morto anche Rosario Di Salvo che era suo collaboratore
E voglio ricordarlo
Saltando di palo in frasca voglio salutare anche la scorta i ragazzi di scorta a don Luigi Ciotti per il grande lavoro che fanno mettendo insieme
La loro vita a repentaglio insieme a quella
Di don Luigi
Ricordo ancora che quando don Luigi Ciotti ha fondato nel mille novecentonovantacinque la associazione di libera associazioni numeri nomi e numeri contro le mafie
Si è prodigato perché la raccolta di ben un milione di firme per poter ulteriormente perfezionare questa legge Rognoni-la Torre
E far sì che ne fosse approvata un'altra nel mille novecentonovanta sei la legge centonove
Che introduceva un
Un passo avanti la l'utilizzo sociale di questi beni confiscati alle mafie che spesso con vari artifici tornavano le mafie stesse con questa nuova legge che Libera ha contribuito a fare approvare
L'il riutilizzo sociale ha permesso dip strapparle definitivamente alle mafie e di utilizzarle in tante cooperative
Detto questo don Luigi
è una un sacerdote come si suol dire che non si incontra spesso in sagrestia ma si incontra per le strade nasce a Pieve di Cadore ebbe una maestra che lo fece anche arrabbiare
Perché discriminava
E in un momento non felice ed è un'espressione e lo definiti ITO e gli disse tutti zitto tu che sei un Montanaro
Ma come tutti Montanari i montanari spesso hanno un'indole checché rientra e fra tali all'ingiustizia le iniquità
E lui reagì male e per quello fu punito lo posso dire don Ciotti quello che successe che ha
Nella sua biografia lei ha rilasciato in un'intervista che in un attimo di rabbia lancio a breve il calamaio contro questa maestra
Ed io ho letto così mi scuso se non è la notizia precisa e comunque
A me ha fatto venire in mente un po'la figura di quella straordinaria personaggio letterario che padre Cristoforo no perché
Diciamo un atto di ribellione che poi si sconta ma poi e si continua a combattere sempre
Per la giustizia
A circa venti anni ha fondato un gruppo insieme ad altri ragazzi che poi sarebbe avrebbe preso il nome di gruppo Abele siamo nel mille novecentosessantacinque
Rivolto ad aiutare
Gli emarginati gli ultimi ragazzi di strada
Idee vittime di dati ingiustizie sociali
Successivamente ha lavorato molto per i ragazzi rinchiusi nei carceri minorili
Nell'ottantasei ha partecipato è stato primo presidente della lega la Lila la nelle per la lotta contro l'AIDS per affermare i diritti dei sieropositivi
Per arrivare poi
Dopo il novantadue a fondare la rivista narco mafie dopo le stragi di Capaci e di via D'Amelio
E quindi dal novantacinque in poi appunto libera è giornalista saggista collaboratore di varie riviste ha scritto diversi libri vorrei citare solo il titolo di qualcuno persone non problemi
La Terra e il cielo e ancora chi ha paura delle mele marce
E non ha
Intervista
Ha detto che
è felice di dedicare la sua vita per saldare terra e cielo
Io con questo non contino perché è giusto che ascoltiamo don Luigi Ciotti però questa idea del saldare la terra al cielo mi piace tantissimo e tra l'altro mi fa pensare anche ad un bellissimo Arcobaleno che metaforicamente unisce la terra il cielo e io spero che oggi le sue parole ci possano riempire di colori di speranze
E soprattutto di inclusione di equità sociale nessuno come dice sempre don Ciotti nasce delinquente
Delinquenti a volte si diventa e bisogna vedere anche per quali motivi grazie di aver accettato l'invito di essere nella nostra città benvenuto
Ebbene quella sera a tutti io vi devo subito dire che non sono quello che lei ha detto
è stata molto generosa è molto gentile io sono una piccola ma proprio una piccola cosa vi prego di credere che non è un modo di dire e oggi più che mai
Sento la fragilità anche l'essere piccolo rispetto alla complessità di quello che ci circonda
Sono cosciente
Come tutti voi che mai come in questo momento la strada in salita
Non è semplice non è facile questi percorsi
In un momento storico come il nostro e tre parole
Per me
Hanno bisogno di non essere iscritta solo sulla carta ma che devono diventare carne e vittima
La prima
Parola che io sento e che ho cercato di mettercela tutta
Nell'arco di questi anni
E la continuità nel fare le cose
Perché non diventino delle parenti si degli eventi dei momenti e poi tutto finisce lì la continuità
La seconda parola che non può essere solo scritta sulla carta ma che deve diventare vita e carne
E la condivisione
Noi io sono qui perché tanti altri in questo momento del gruppo Abele
Che la realtà da cui io sono nato
Cominciato questa storia diciassette anni a vent'anni gruppo Abele
La strada ai poveri gli ultimi e si continua
A vivere
La condivisione e quindi questo noi che mi sembra importante fondamentale
E quindi
Io sono qui perché tanti altri stanno facendo e stiamo facendo insieme e penso a libera
E vedo molti amici di Libera qui presenti a cui va il mio grande
Affetto e stima
E la terza parola che ha bisogno di essere carne di essere vita di essere impegno e la corresponsabilità
La disponibilità di collaborare con le istituzioni nel cammino
Nella chiarezza dei ruoli delle competenze
Di chiedere il conto
Se le cose
Non vengono fatte e di collaborare per costruire
Di percorsi insieme per il bene comune
Quindi la continuità
La condivisione
La corresponsabilità di una strada che oggi in salita
Ecco mi accompagnano da cinquantadue anni da quando è nato prima il gruppo Abele e come tu hai ricordato
Dopo le stragi di Capaci riveda meglio questi percorsi che porteranno a mettere insieme nel nostro Paese alcune migliaia di realtà
Di Bondi viversi
Perché sono e noi che vince
Bisogna unire oggi più che mai le forze degli onesti per diventare una forza oggi necessario una rivoluzione per me lo dico
Ah premetto
Che io sono venuto per amicizia
Ma assai festa della scienza della filosofia
Mi metto Empoli imbarazzo rispetto a tanti
Che mi sono maestri
Perché io l'unica laurea che io
E in scienza e confuse nati ecco
Tecnico
No io
Il loro iter Laura chiodi scienza e confuse
Però vi devo dire riporto il mio piccolo contributo con imbarazzo e la stima e la riconoscenza a quanti hanno portato qui delle testimonianze
E degli spessori ho visto le dentro delle persone che sono veramente maestri io rappresento questo noi venuto volentieri ma con questa consapevolezza
Ma devo un po'spiegare la storia della maestra
Perché
Ti ringrazio del pensiero
Io sono veneto emigrato da piccolo con la mia famiglia mio padre e mia madre
Dal Veneto a Torino per la stessa ragione per cui
Milioni di italiani si sono sposati
All'interno del nostro Paese
O in tempi diversi
Verso altri paesi la pagnotta
La pagnotta dissi chiamate così quindi Pagnotta residue la stessa ragione
Mio padre aveva motorino
C'era il lavoro ma non c'era la casa
L'impresa di mio padre disse signor Ciotti lei sua moglie sui figli c'è un bravo lavoratore se vuole usi pure quella baracca del cantiere
Ma attenta
Per il fatto stesso che Together in una baracca fuori da quello steccato di legno ed è già giudicato eri già etichettato storie di ieri
Storie di oggi
Io andavo vestivo con gli abiti della San Vincenzo
Mia madre da ben parrocchia
E li lavava esistita va benissimo
Perché uno può essere povero e dignitoso e la mia famiglia signori era povera ma dignitosa
E voi capite
Che la storia di ieri
Della storia di oggi
è qui che nella storia della maestra
Perché in prima ne montare il cantiere del mio padre lavorava
Era
Non è un giudizio
Era nella zona ricca di Torino la costruzione del nuovo Politecnico di Torino siamo agli anni Cinquanta
E la scuola dove io in prima elementare doveva andare a scuola nel quartiere
Dove c'erano più possibilità e quindi allora c'era un Regolamento nella scuola che ci voleva un ambito fatto
è un fiocco un fiocco interminabile
Ma siccome
Lì se lo potevano
Permettere
Vi risparmio il tipo di confezioni dell'abito e sto benedetto fiocco
Mia madre
Donna di grande dignità
Di grande dignità
Andò dalla maestra
A dire signore Maestri io non posso mandare almeno per il primo mese mio figlio a scuola
Perché
Non ce l'abbiamo fatto e mio marito comprarli sto benedetto fiocco testo gran violino che ne so
L'ho rimosso l'ho rimosso
Perché abbiamo dovuto comprarlo uno
Alla sorella più grande
E la sorella private e mia sorella
Più grandi di me
E non ce l'avevano fatta non ce l'avevano fatta
Semplicemente
La maestra
Che era certamente una brevissima maestra dal punto di vista della sua professionalità quindi abituata avere tutti i fiocchi in fila siamo agli anni Cinquanta ecco
Non di giri molto tutto questo dicendo a mia madre
Signora mi raccomando fra un mese suo figlio
Ma ero l'unico nella scuola
E tu diventi la persona diversa e tutti a chiedersi come mai tenore dei grembiuli non avendo il fiocco e tutti senti diverso sei considerato diverso
La diversità e un grande dono facciamo in modo che la diversità non diventi mai avversità nei nostri pensieri dei nostri linguaggi
Che succede
Ecco la storia
Scusa se mi dà puntualizzo se no sembra che avevo né
Da Stintino a
Voglio difendere che la mia medesima
Io do venti giorni di scuola
Lei quella mattina arrivata tesa nervosa
Certamente avrà avuto problemi fissava ritirato con il marito con i figli
Non lo so so solo che io
Oggi
A settantuno anni compiuti
Nella mia testa e nel mio cuore ho pensato a tanti momenti in cui anch'io
Ho dovuto andare in alcuni luoghi
E magari l'atto a testa era preoccupata per altre cose
E tu sei costretto invece svolgere un po'servizio
E certamente la mia mesta arrivata con qualche preoccupazione con qualche tensione con la sua carica di nervosismo chissà che fatica che sofferenza si portava dentro
Quando lei entra in classe in fondo la classe dei compagni ridono bambini prima elementare ridono scherzano è lei si mette a gridare
Non guardando che disturbava ma guardando me che raggiungono le rapine più visibile
Era già in difficoltà
Prima banco l'unico in tutta la scuola senza grandi volet senz'altro Benedetto fiocco
Perché questo è quindi un rito verso di me che ero l'unico Pieroni bloccato così
Che non riuscivo a quasi dalla timidezza muovermi che mi sentivo giudicato
Lei grida invece che gridare
Verso chi avrebbe dovuto gridare
Guarda nella mia vita io mie sono spontanee l'uso delle mani in senso positivo con tranquillità
Ecco
Anch'
E che succede che deve aver fatto un gesto per dire ma perché te la prendi con me sì le chissà cosa ha capito in quella sua fragilità di in quel momento i bambini a ridere e scherzare ma bambini bambini bambini
Eletti a certo punto perde le staffe
Hai grida verso di me ma cosa vuoi tu Montanaro a me
Che io sono orgoglioso sono nato a Pieve di Cadore Provincia di Belluno da tre anni il patrimonio dell'umanità per l'UNESCO io sto Natoli faccio parte del patrimonio dell'umanità
Meno ecco che la crisi
Giulio piscina
Fra loro non c'era tutto quel settore
Battute piccolo
Avevi già sofferto lasciare alle tue radici
Ai piedi delle grandi Dolomiti arrivare a Torino
Diderot una baracca sentiti diverso e questa creditizie cosa voi tuo Montanaro voi mi insegnate
Che l'unità di misura dei rapporti umani e la relazione
E dare parola e l'ascolto
E io ho cercato una comunicazione con la mia maestra che in quel momento aveva la sua sofferenza i bambini ridevano mi sentivo umiliato
E ho usato
Sbagliando sbagliando ricordati i banchi di una volta che i calamai incastrati dentro
E io
Ho preso stoccata Maio
Con un gesto
Chi voleva essere anche di comunicazione paradossalmente
Glielo ho tirato disgrazia buone
Che la centro in pieno
No no
E lo
è no no vi prego
Espulso in prima elementare
Dopo venti giorni di scuola
Accompagnato a casa
Ma no non ce la voleva
Dimentica oramai una persona
Mi chiamavano i bidelli
Io ero ma di un contratto e la mia vita ma quell'uomo per me era grande alto alto aveva capito tutto
Però ha capito al mio errore
La mia fragilità ma aveva capito che era stata una reazione
Così gli affetti tutelare l'Alto Adige ente che quella semplificazione avevo preso un bambino
E ce la fatica che non ha maestra
Espulso da scuola
Vi prego mia madre mi diede una di quelle elezioni che ho mai dimenticato e di cui issato sempre grato una di quelle punizioni che ti se io non la vittima
E non come oggi magari ci si attenesse prende sempre con la maestra rotoli professore quando anche a volte
Quando anche a volte
Giustamente fa idee richiami
Comunque io espulso prima elementare dopo venti giorni tu non capisci
Ma il vero dramma e le dodici e trenta
Perché era il dodici e trenta i bambini uscivano da scuola ed era zona bene
Chi che andava la cameriera che andava l'autista ci che andava anche la mamma lo stress della Vegliò se mamme
Lo sai mamma che è successo già scuola Dimich cc oggi a scuola è successo che il nostro compagno tirato il calamaio la maestra a povera maestra
è anche giusto ma qualcuno dovrà pure chiedersi del compagno
Seconda tappa lo sai mamma Dimich cc
Che il nostro compagno con inchiostro sporcato il vestito della maestra
A
Povero vestito della maestra nessuno si è chiesto del compagna come si chiama il tuo compagno Ciotti guai
Guai se ti vedo con quel compagno
Quello è un compaio capito
Io dovrò cambiare scuola perché in quel quartiere sono diventato il compagno cattivo chiaro
Ecco allora la Regione forse che la mia vita
Ringrazio la mia madre
Che non ha giustificato nulla
Aveva compreso tutto
Però violenza qualunque sia non si risponde con la violenza
è la sua abolizione menare me la porto ancora qui dentro
E vi sarò sempre grato grato perché i paletti nel percorso della nostra vita sono atti di amore sapete evolve lo insegnate
Ed educare la cosa più difficile che esista
Ma la dimensione educativa
C'era ieri c'è oggi ci sarà domani
Il futuro ha bisogno di questa continuità che comincia proprio
Per me
Da quella lezione sonora da quella fatidica
Da quel giudizio
E credo che
Veramente
Come dato il là l'educazione il primo April perché è più preziosi investimento di una comunità aperta al futuro
Un investimento che trova nella famiglia innanzitutto
E nella scuola
I suoi vincoli principali
Ma vi prego
Non sono e non devono essere gli unici
Ogni contesto può
E deve essere educativo
Vedo i sindaci che ringrazio il mio augurio rivolto a voi lavoriamo insieme per costruire
La città e tu ca Titta
Non lasciamo solo alla scuola e non lasciamo solo la famiglia
La città educativa ruoli e competenze diverse ma che devono viaggiare una comunità aperta al futuro
Estoril ieri è storia di oggi rimettiamo al centro questa dimensione
Educazione
Il primo
Ripeto è più preziosi investimento di una comunità aperto al futuro
Ma voi mi insegnate che non si può educare da soli
E voi mi insegnate che mentre si educa Sivieri educati
Che oggi sono chiamato a leggere mondo di giovani di oggi
E voi capite che
Non è la lettura che avremo fatto qualche anno fa
E quando è oggi sei-sette anni c'era chi cercava di leggere
Quello che lo era presente ramo quello che ci bolliva dentro
Non si può educare da soli
Menti si educa si viene educati
Per non so se coi coglioni conosciuto Danilo Dolci
Io l'ho conosciuto in età avanzata
Ah fra il petto
A tappeto
Danilo Dolci
Era partito
Proprio dal rischia poi DAT Trieste
Arrivo in Sicilia
Grande pedagogista grande educatore
Capace di mettere insieme i contadini marinai
Adottare per la loro dignità e per i loro diritti
Costruiranno loro la dica sull'oliato
Ma lo diceva una cosa meravigliosa
L'educazione e un progetto corale
Non lo definiva un sogno condiviso
Ecco che guardare allora il futuro
La dimensione delle educare si deve accompagnare
Leggendo oppure i cambiamenti e le trasformazioni
Siamo tutti educatori
Educare il PCI
Un'educazione continua
Per chi le
Esercita e anche perché era esercita e una crescita culturale e continua
In cui bisogna continuare ad avere speranza nel cambiamento
E voi mi insegnate che giocare vuol dire relazione
Vuol dire in panchina
Educare inalazione
Bisogna instaurare un rapporto di fiducia
Che alla base del rapporto educativo il dialogo l'ascolto
E voi mi insegnate anche che la relazione
E crea titola
E attenzione
Non esiste un'edificazione neutrale
Non esiste l'educazione neutrale anche se lo diciamo
Perché ognuno di noi poi da Fini grazie porta le sue esperienze sue vissuti le sue mozioni
Ma perché
Son partito dall'educare che non era per me
Stimolate ti ringrazio di questo dette
Perché forse ho imparato lì
Che devo mettermi sempre in gioco nella vita
Leggere le mie fragilità
Ma anche alle cose belle che ci sono dentro ciascuno di noi
Ho anche imparato
E voi me lo insegnate
Che l'educare
E anche
Un prezioso sismografo che resiste i cambiamenti sociali in corso
Quali
Guai
Se noi non leggiamo i cambiamenti sociali
E la dimensione locale un sismografo perché il faccia a faccia con i nostri ragazzi come lo siamo stati noi lechi oggi più adulti
è fondamentale
Registrare i cambiamenti e il primo vero grande dovere a cui siamo chiamati tutti con una
Premessa
Non sono cambiati i valori delle educare la libertà solidarietà la giustizia la fraternità l'attenzione all'ambiente e la pace non sono cambiati i valori diciamo così
Sono
E resto
I nostri valori
Ed è sempre in questa direzione che deve camminare rieducare
I valori non si trasmettono solo con le parole si testimonianza
Se cambia il sistema sociale
Cambia anche il modo di incarnare questi valori
Non sono perciò in discussione i valori
E non è in in discussione oggi l'educare
è in discussione il modo con cui proviamo
O continuiamo ad educare il PCI o a illuderci di educare
E in discussione chi e tocca
Siamo noi in discussione sono io che dove temi in discussione per quello che mi riguarda
Perché non posso tenere conto nel cinquantadue anni del gruppo Abele partito sulla strada di ventidue anni delibera dopo le stragi di Capaci divida meglio
Non posso non tenere conto
Per quella faccia a faccia quotidiano che ai con le persone
Tel cambiamenti
Siamo in discussione noi per la nostra parte di responsabilità
E allora voi capite
Che legge dei cambiamenti e fondamentale
Per sintonizzare il nostro parlare i nostri in guanti le nostre comunicazioni l'avresti detto tu qualche anno fa che il Debré ci avrebbe cambiato la vita
Ma io a non avere neppure detto qualche anno fa che adesso a Torino
Noi diamo per letto stiamo aprendo un'accoglienza per gli eremiti digitali
Guardate
è una delle grandi fragilità
Con le quali noi siamo chiamati a confrontarci
E ci comprende confronteremo sempre di più
Sono ragazzi
Che vivono
In quella rete
Che navigano
Che Camus fono anche leggi rituale a loro identità
Che abbandonano può da cari la scuola Davigo onore ore si chiudono una stanza
Nascono delle dipendenze non c'è una sostanza in mezzo ma nascono dipendenze nascono patologie
Io ho cinquant'anni fa
Aprendo le prime accoglienze
Alle altre forme di dipendenza
Non avrei mai pensato che ha ridotto
Dove sono la porta
Per le famiglie dei ragazzi
Che sono diventati dipendenti dipendenti
Ecco che noi dobbiamo leggere i cambiamenti le trasformazioni
Per fare un servizio per andare incontro le fragilità di oggi presto in un sostegno
Alle
Famiglie
Il secondo passaggio che volevo fare il primo ad educare è venuto fuori così
Ma ti ringrazio
Io ho cominciato sulla strada
E la Guardia di devo dire
La strada a me
A molti di noi
Ha insegnato il cammino
Ha insegnato soprattutto guardarci dentro
E credimi
La strada
Mia educato a mettere al centro la persona
E sulla strada del gruppo Abele continua ad esserci dal cinquantadue anni
I poveri gli ultimi
Le dipendenze le ragazze sui marciapiedi
Oggi
Allora richiamavano i barboni il popolo della strada e oggi un Bobo della strada che non si è
Rimpicciolire troppo
Ma che con la grande crisi economica finanziaria si è moltiplicato almeno per cinque
E noi dalla strada continuiamo ad accogliere
Sono cambiati i volti le storie
Ma i bisogni di fondo e le speranze sono rimasti gli stessi
Perché la strada c'è educato a mettere al centro la persona la persona umana
Episodi di fondo sono gli stessi
E dobbiamo guardare in avanti verso un futuro nel nostro presente creando le condizioni di un'attenzione ai bisogni profondi delle persone giovani anziani adulti che siano
Per me
I poveri
E i poveri non è mai stato sordo il metro culturale ed economico
Io ho incontrato nella vita come molti di voi
Persone che hanno tutto
Ma avevano una seria
Anoressia esistenziale
Sono disperati e poveri dentro
Io ho scelto di stare dalla parte dei poveri senza nessuna distinzione
E i poveri in questo senso
Hanno sempre bisogno di aiuto
Ma prima ancora vi prego
Di dignità
Però non basta accogliere
Accogliere riconoscere le persone
Basta che gli accordi bisogna riconoscerle
Cioè dare cittadinanza
A tutti
Quella cittadinanze oggi che non solo negata tanti ma che spesso anche tolta tante persone
E io credo ritratti chiamerete
Che non possiamo costruire speranza
Se non partendo da chi della speranza è stato escluso
E a partire da loro che possiamo sperare di nuovo perché la speranza o è di tutti o non è speranza
Si parte dalle fatiche delle persone ripeto
Povertà non solo economica e culturale
Sono loro a indicarci la via del futuro ed è la speranza per me sono questi ragazzi con le loro fragilità ma anche con loro grigio
Sono le persone anziane
L'altro giorno sono andato in un ricovero dove veramente
Mi sono chiesto
Ho salutato un anziano
Non è altro che un'altra persona che stava male i test ricovero
Questo ha cominciato a parlare
Non finiva più
Il bisogno il bisogno e mi sono chiesto
Mi sono chiesto
Che cosa di più per umanizzare tutti i nostri servizi non lo so non lo so ma volte sento che non possiamo
Non possiamo vogliono prima
Ma voi me l'avete detto
L'amico
Apprendo generosamente
Questa serata
L'ha detto molto bene e anch'io me l'ero appuntato che è sbagliato intendere lo sviluppo solo in termini economici
Sviluppo e prima di tutto è estensivo letterale dei diritti a fianco di quella dei doveri
Sviluppo sono le politiche sociali
Sviluppo e la giustizia sociale
E ha ragione Papa Francesco
Quando senza mezzi termini
Continuo a ripetere che oggi
Non ci sono due crisi separate una ambientale e una sociale
Bensì una sola e complessa crisi socio ambientale
è l'unico Arda che belli immaginavo tutto consegnarci
L'ecologia integrale
E lo dice perché il mondo e un ecosistema
Non si può agire sulla parte senza che le aritmie risse aiutano
E allora anch'io condivido che lo sviluppo
Ha una dimensione trecentosessanta tra centosessanta gradi in questo senso
E anch'io voglio solo dire
Che scritture il futuro ha bisogno di alcuni punti fermi nel presente
è il primo punto fermo per guardare in avanti
Lo dico come sono capace
E abitare il tempo
Dobbiamo abitare questo tempo presente
E questo tempo presente dobbiamo abitarlo insieme
Occuparci insieme del bene comune la città educativa
Ma anche insieme
Perché la città è un organismo vivente
Che per vivere ha bisogno il contributo di tutti
Ho il tempo
E dobbiamo prendere un impegno con il nostro futuro
E l'impegno che ci prendiamo per nostro futuro abitare questo tempo per costruire
Ne ha deciso ITA di informarci
Di conoscere
Un tempo che va vissuto non consumato non sprecato
O perché oggi tutto in fretta
A volte siamo sempre tutti di corsa contro il tempo
Noi dobbiamo tenere conto del passato non ignorarlo
Una memoria viva
E togliamo
Tarcea Mirko il tempo
Dobbiamo diventare capaci di farci amico questo tempo
Perché anche la vita è un tempo imprevedibile inafferrabile
E quindi il futuro ha bisogno che nel presente noi abitiamo questo tempo e che lo abitiamo insieme
Che non lo sprechiamo
Ma un altro elemento che per me importante
Potrà sembrare ovvio a voi
E scusate se lo dico con forza
Che la conoscenza la via maestra del cambiamento
Conoscere per diventare persone più responsabili
E la cultura
E la cultura che dà la sveglia le coscienze
E ne abbiamo mai mai come oggi
Gli abbiamo mai come oggi tanto bisogno
è il terzo elemento per guardare avanti
E cogliere il positivo che c'è
Perché riprendono stessi enfatizza il negativo
Non si riesce a illuminare il positivo che leggeremo sostenere valorizzare riconoscere
è un dato innanzitutto anche educativo educare uccide educare accogliere le positività che ci sono dentro tutte le nostre realtà
C'è il rischio che sintetizzi sempre le cose negative
No ogni realtà cominciando da casa nostra sapere cogliere gli aspetti positivi che ci sono
Certo abbiamo tenute fragilità dobbiamo essere lucidi sui nostri limiti ma caspita ci sono delle cose meravigliose
Da illuminare da valorizzare
E soprattutto
Con il cogliere in positivo che c'è
Chiamati a confrontare la difficile situazione presente perché è difficile
Confrontarla
Con le speranze con la speranza
Vi prego non ci prenda lo sconforto non lasciamoci travolge dal pessimismo
Nessuno fuga dal presente
Dobbiamo combattere una malattia terribile
Che la delega
Ma c'è anche la rassegnazione intanto le cose non cambieranno mai
Ma oggi c'è un'altra sottigliezza
Quando trovate qualcuno che dice sono indignato
Bravo
Che non diventi anche l'indignazione una morta
Se indignato
E dati una mossa
Facciamo la nostra parte
Non siamo sempre a guardare perché il problema più grave non è solo chi fa il male da quanti guardano e lasciano fare
E allora
Allora
Ma un altro punto fermo nel presente per guardare verso il futuro
E rimanere semplici
Parlo di come
Piccolo piccolo nelle mie fragilità
Rimanere semplici
Già il nostro un vivere nella complessità
Ma dobbiamo rimanere se PC umili
Non è essere gli specialisti della perplessità sapete vi gli specialisti da perplessità
Quelli che sono sempre perplessi ma via
Non esservi specialisti delle perplessità
Neanche prigionieri delle ischemie
E poveri di coraggio
Allora mi auguro a voi
L'imparare e avere più coraggio
Che comincia poi in un orizzonte di quotidianità un coraggio quotidiano
Ho incontrato una gentile signora
Con lo sguardo profondo che mi ha salutato li dicendo io sono mai stati infanzia se ho capito scusi
Queste diverse
Io non credo
Diceva
O l'affetto una stima per lei e io gli ho risposto così come avrebbe detto Carlo Maria Martini grande biblista
Gesuita
Quando Martini
Buongiorno disse che diano le cattolico
Perché Dio ma a tutti Dio e di tutti
E voi capite
Che verrà vigilia
Che meraviglia
E certo che ognuno deve avere i suoi riferimenti edere livelli con coerenza
Ma lasciatemi dire guardando al futuro io piccolo piccolo in questo presente
Che anch'io due riferimenti
Avete capito che ho cominciato che non ero sacerdote lo diventerò dopo
Per me importante saldare la terra con il cielo
Avendo come punto di riferimento oggi più che mai per me il Vangelo
E poi la Costituzione italiana
Perché queste alla mia vita
A spetta
Perché c'è molta politica del Vangelo
Quando politica inteso proprio servizio per il bene comune o come l'aveva definita Paolo sesto la più alta ed esigente forma di carità il servizio per il bene di tutti
Per me c'è molta politica in questo senso il Vangelo
Quando il Vangelo denunce soprusi le violenze le ipocrisie
E c'è molto da Angelo nella Costituzione laddove stabilisce l'uguale dignità delle persone
è il loro diritto a vivere in pace e giustizia la terra che si salda con il cielo
Io amo una chiesa che ci invita a guardare verso il cielo Varotto perché a quei riferimenti che ci invita anche a non distrarci dalle responsabilità che abbiamo verso la Terra
Credo che nel nostro presente siamo chiamati a bonificare le parole a volte fare anche una dieta delle parole una bella dieta
Dietro a delle parole
Quante parole oggi
Che diventano stanche retoriche che Cicchetti uno che giudico no che umiliano
Amplificati con i nuovi strumenti
Abbiamo bisogno di un agente anche noi delle parole
Ma dobbiamo bonificare le anche alcune sapete ripensando alle radici
Perché le parole sono impegni
Le parole sono responsabilità
Le parole sono la via di accesso alla verità non uno strumento per manipolare dalla verità
Perché la verità non ammette appropriazioni nei manipolazioni ma nemmeno approssimazioni
E quante parole dobbiamo bonificare
Perché c'erano svuotate del loro senso profondo e del loro significato
Una di queste legalità
è diventata la bandiera
Che tutti e usano cominciando per primi da quelle che alla calpestano tutti i giorni
Perché molti hanno scelto dicono legalità ma hanno scelto quella malleabile e quella sostenibile
Se mi conviene rispetto le regole si conviene e mai in questi anni in cui
Io per primo
Abbiamo tante investito anche su questa parola che oggi dobbiamo saldare l'ancora di più alla responsabilità che viene prima
Proprio saldare responsabilità e legalità insieme
Questa parola
Chadha rubata svuotata volte dissenso di significato
Molti la usano come un lasciapassare
E mai come in questi anni cresciuto all'illegalità nel nostro Paese la corruzione in testa
Allora diamo bonificare delle parole io non posso sentire parlare
Del mondo dell'immigrazione dell'integrazione
Ma non voglio neanche semplificare
Perché tu sai che l'integrazione
Supponete uno che integra quello che è integrato
Gli assi metrica
Bisogna togliere una G
Grazie è interazione perché ognuno porta la sua storia il suo vissuti le sue culture le sue tradizioni i suicidi la sua lingua
Noi dobbiamo bonificare delle parole come lo chiamiamo casi
Io guardate sono venticinque al data stragi di Capaci
Ieri ero
A Piana degli Albanesi
Sono stato a Portella della Ginestra perché bevo questo impegno qui
Domani non ce la facevo arrivare per tempo
Ma i parenti delle vittime di Portella della Ginestra
Ieri troppi sentito lo sapete albanese
Con loro Vesco
Abbiamo fatto la celebrazione insieme
Ecco
E pensavo settant'anni di Portella
Venticinque anni dalla strage
La strage
E Pio la Torre trent'anni dalla sua uccisione
Trentacinque sì
Ma non posso dimenticare
Primo Riverside era stragi di Capaci
Io sono Palermo
Vicino a me c'è una signora tutta vestita di nero col foulard metro con il Cagliari le mani avevo visto il Cagliari
Liberal doveva ancora nascere ma già operavamo sul tema delle dipendenze io Giovanni Falcone l'ho conosciuto due mesi prima della strage di Capaci dove a Gorizia
Per un corso di formazione sul tema delle dipendenze alla Polizia di Stato perché ha bisogno di conoscenza ha bisogno di cui
Nel percorso della vita siamo chiamati tutti per avere gli strumenti per leggere
Ci siamo salutati da undici un appuntamento che non avverrà mai
Ma i segni e la vita sono molto importanti
Il ventitré maggio di venticinque anni fa
Io ero in Sicilia quel sabato per un corso di formazione per gli insegnanti delle scuole sul tema delle dipendenze in quegli anni i segni sono importanti
Dobbiamo saperli cogliere
Io voi
Cinquantasette giorni dopo la Palermo il sabato diciotto e la domenica diciannove mattina
Per un lavoro per il mondo della scuola
Per un testo uscito poi in Europa con delle realtà che opera a Palermo operavano
Per il mondo della scuola sul tema delle dipendenze
Quindi aveva una ragione di essere lì
Sentivo questo momento di grande dolore di grande fatica
E vicino a me una signora vestita di nero
Che piangeva
Disperata e tutti e ricordare giustamente giustamente giustamente Giovanni Falcone Francesca Morvillo
Era Agazzi della scorta
E a un certo punto il pianto di questa donna si blocca
Mi prende timidi stima piccola
Meravigliosa
Io ho visto i suoi gli occhi pieni di lacrime
Che mi prende la mano
E nella sua timidezza me la strattona per richiamare un'attenzione e mi fulmina
Perché queste donne mi dice ma come mai
Non dicono ma il nome di mio figlio
Il primo diritto di ogni persona e di essere chiamato per nome
Voleva sentire nomi di suo figlio
Il nome di suo figlio
Non so dei ragazzi della scorta hanno un nome hanno un cognome
Voleva sentire il nome di suo figlio che è morto per la stessa ragione che è morto il giudice Falcone non dimenticatelo mai per la libertà per la democrazia del nostro paese
Allora
Lì
Lì nasce l'idea
Il pensiero di unire questo Paese che Alitalia
Era la mamma di Antonio Montinaro di Calimera provincia di Lecce
E lì c'era
La famiglia di Vito Schifani
E di un alto Pogliese Rocco Di Cillo
Son passati venticinque anni
Noi li ricorderemo
Ma vi consegno
La ricerca di poche ore fa
Sul campione di tre mila nove
E trenta tre Milano ventuno studenti delle scuole dalla Lombardia alla Sicilia
E c'è anche una fetta del centro Italia
Perché uno si chiede ma questi ragazzi mondo di scuola tensione ci fermiamo solo al mondo di scuola
Però quattro cinque elementi sono fondamentali proprio in quella proiezione che ne vogliamo verso il futuro
Per l'inclusione di lavoro che vuol dire la libertà la dignità delle persone il campione tre mila persone grande lavoro
è una ricerca molto seria molto complessa
Ma io mi fermo strutture tra i punti che ci riguardano per guardare la
Sono ragazzi
Come percepiscono ad esempio i problemi
Della corruzione
Dell'illegalità
Oggi delle mafie
La domanda è questa una delle domande queste
Secondo il tuo parere
Cosa permette le organizzazioni di stampo mafioso di continuare ad esistere
Attenzione nessuno si offenda
Sono i nostri ragazzi
è mio dovere cercare di capire loro
Dalla Lombardia
Certi colori sono più accentuati in alcune regioni dove si è toccato direttamente
Però non si dispone di molto
Le risposte al primo posto la corruzione della classe dirigente
I ragazzi vivono questo
Io mi devo chiedere perché
Il settanta per cento dice la Commissione la classe dirigente nel nord Italia
In Lombardia soprattutto settanta per cento mentre in Sicilia scende cinquantun per cento a Palermo
Al secondo posto attenzione
I nostri ragazzi indicano
Con loro linguaggio lo chiamano così la mentalità dei cittadini
La nostra mentalità
Ma è sorprendente il terzo elemento
Che mi aiuta a capire
Io l'incontro migliaia di ragazzi
Nelle scuole eccetera
Dobbiamo dobbiamo
Entrare lì
La terza grande risposte la mancanza di coraggio
Dei cittadini
I nostri ragazzi dicono che forse non abbiamo sufficiente coraggio
Se da secoli che perdiamo prima
E al quarto posto
Le scarse opportunità di lavoro
Soprattutto in la percentuale più alta nel Meridione ma anche nel nord
E poi trovato al quinto posto la sto scarsa fiducia nelle istituzioni
I ragazzi parlano del clientelismo
E poi c'è una minoranza ma
Che anche il suo il peso
Il basso livello di sviluppo vi è un fatto riferimento
E allora capite
E che mette in gioco la classe dirigente perché loro vedono tutte queste
Atti di corruzione queste forme di violenza i fallimenti la grande crisi finanziaria economica ecco
Non voglio offendere nessuno
Ma la verità a volte scomoda
Alla domanda
Attuabili solo
Tra lo Stato e la mafia chi è più forte
Sono ragazzi e scuole superiori
Sono
Dell'ultimo mese
Il quarantasette per cento ha risposto
Risponde che più forte la mafia
Il ventisette per cento sono egualmente forti
E quindi siamo lì
Solo il tredici per cento dichiara dimostrare maggiore fiducia nelle istituzioni
Io sono qui
Per dire con voi che non è possibile
Ma che dobbiamo accogliere il loro linguaggio i loro segnali
Questi sono i casi che vanno a scuola
Non parlo pensate quelli che hanno finito la scuola due milioni trecento mila giovani nostro Paese centellinato gli studi non trovano lavoro e che devono momento di fragilità di ricerca di ansia
Penso i ragazzi che si perdono per strada
E l'altra domanda
Di un lungo questionario mirato serio
Secondo te il fenomeno mafioso
Potrà essere definitivamente sconfitto
I nostri ragazzi dicono il quarantadue per cento media nazionale no silenti nove per cento
Il ventisette per cento quasi il ventotto non lo so
Io sono venuto qui
Per dire insieme a voi che è possibile
E possibile
Dobbiamo tirare fuori le nostre forze e le nostre energie
Anche le nostre passioni
Vi prego
No
Ma una cosa meravigliosa ripeto si parla ragazzi della scuola
C'è una domanda che dice
In chi avete più fiducia
Ripeto dalla
Sono varie regioni italiane
Ma mentre da
Canto grande gioia
Ciao ragazzi nel mondo della scuola ecco
Però mi ha dato gioia vedere che l'ottantasette per cento
Al sud l'ottantatré per cento al nord la fiducia al primo posto e soprattutto nei loro insegnanti
Che li compagna
Chiedo aiuto ad hoc che li aiutano
Che li aiutano
Guardate come è importante
E avrei mai pensato che in questo momento storico i ragazzi che vanno nelle scuole al secondo posto ci sono le forze dell'ordine
Io vorrei cogliere questo segnale
Perché quando
Non vi dico la città
Una mamma con due bambini piccoli ferma dice mi dia una mano
Io non voglio che le mie bambine
Crescono in questa cultura mafiosa mio marito in carcere
Ve lo dico con molta umiltà credetemi
Questa donna mi dice vent'anni fa
è venuto nella mia scuola a parlare
Io diciassette anni questo abbraccio mortale questo matrimonio combinato
Famiglia mafiosa
E che famiglia
E questa dalle ricevo mai dimenticato quello che scuola
Non abbiamo preso
Ora voglio ribellarmi per la mole delle mie figlie
Sono le donne però posso garantire
Che stanno aprendo una breccia in questo momento noi ci stiamo inventando di tutto per raccogliere per accompagnarle perché loro le cercano
Per portare dei bambini secondo i codici e molte erano mazzate c'è una rivoluzione
Ma se questa dice vent'anni fa lì alla scuola
Guardate l'importanza della dimensione educativa l'educare alla responsabilità è la responsabilità delle educare
L'importanza della cultura
Bravi
Tredicesimo edizione
Perché non è solo il festival è graffiare nelle coscienze e porre dubbi interrogativi conoscenze
Diventa importante
Devo fare in modo che questi strumenti raggiungono anche chi ha meno strumenti
Però è importante tutto questo
Allora
Che dire
Ma c'è un passaggio brutto
Che vorrei condividerlo con voi amministratori in positivo
Perché
Lo dico sempre i ragazzi
Che la nostra responsabilità è quello di destra distinguere per non confondere
Non è tutto uguale
Noi dobbiamo dare una mano i ragazzi e capire che non è tutto uguale
Ma da questo sondaggio i politici locali nazionali
Non tutti ma loro hanno una loro lettura
Raccolgono una sfiducia sistemicamente superiore all'ottanta per cento
Attenzione a volte
Ci sono anche delle semplificazioni
E il nostro dovere
E aiutarli stile per non confondere
Io spiego sempre
Vi chiedo scusa se mi rivolgo a voi ma per me vedere quattro sedici con la faccia
Qui fa onore sei senza fasce agli altri resisi disponibili ma che avrà vi chiedo scusa
Ma mi rivolgo con affetto a voi
Anche con gratitudine
L'ho detto e lo ripeto ma di fronte a questi dati attenzione sono i nostri ragazzi
Non abbiamo la responsabilità di accompagnare lettura
L'ho detto prima la politica nasce per governare le città
Nasce per garantire la giustizia sociale la politica nasce per
La pacifica convivenza
Voi lo sapete ve lo insegnate
La politica
Nasce dall'etica
E oggi molte realtà
Spesso c'è un divorzio della politica dall'etica
Ma non dappertutto
E dobbiamo dare una mano la gente capirà che non è così dappertutto
Per illuminare
Le cose belle quegli uomini quelle donne che
Vincono
Questo servizio per il bene comune
Politica e verbo
Etica della comunità e servizio per i beni
Comune
E abbiamo bisogno di una politica che sia proprio servizio per il bene comune
Affermazione dei diritti
L'impegno per la riduzione delle disuguaglianze
Lasciatemi citare il Papa qualunque sia il vostro riferimento
Io la prima volta che l'ho incontrato gli ho portato un regalo proprio Francesco
Tuo sindaco cosa resti portato al proprio legale
Figlio di italiani
Passi dal Piemonte
I suoi nonni col bambino piccolo che diventerà suo papà
E allora andare da noi
Pensate la delicatezza
L'ho e che chiede a me
Di vedere come possiamo mettere la mia agenda posto per incontrare Lugli se era un altro dice questo il giorno buongiorno buonasera
E lo dice no vediamo la tua discenda perché tu fai un sacco di cose
La delicatezza
A volte noi rischiamo è così no lui diceva un atto di rispetto
A Torino c'è un piccolo bar ma che fanno un caffè eccezionale
Dovevo andare dal Papa
Passo da questo amico
Portiamoli un bel pacco e che offre il filo italiani
Arrivo da Francesco dico ti ho portato un regalo
Un pacco di caffè
Abbiamo lavorato
Però la cosa che vi dirò fra un istante
Torno cinque giorni dopo Torino pasto il mio amico al bar piccolo bar
Tostato un'eccezione del Caffé e mi dice il papà mi ha scritto
Perché il Papa
Ha preso la targhetta dell'adesivo che chiudeva il pacchetto egli ha scritto
Il caro Gianluigi me apportati idolo un pacco nel nostro caffè io me lo sono fatto molto buono grazie Papa Francesco Oppus la seconda volta due pacchi di opportunità
Ma si fa così
Si fa così
Papà Francesco
E a un certo punto Barba Francesco che sapeva tutto entro due furbo
La Formed sia di servizio
Mi puntava mi dice che è che per Dinato sacerdote io ho detto uguali qui chissà cosa pensa
Michele Pellegrino
E lei mi ha detto stai
Quando i miei genitori i miei nonni si son trovati in difficoltà
Lo sai chi gli ha dato a Torino la mano un giovane prete di nome Michele Pellegrino che già in quegli anni girava con la croce di legno che si faceva chiamare padre non eminenza non eccettuata
Perché cito Papa Francesco per quello che sto per dire per dirvi
Non vorrei che nessuno si senta escluso nessuno escluso
A un certo punto mi ha detto lo sai
Che i miei nonni
Avevano prenotato una nave per andare in Argentina
Già prenotata
Voi non ce l'avevano fatta
Hanno rinviato la partenza
Nesi mesi dopo
E Francesco vi direbbe come lui fa con molta semplicità
Mi fa lo sai che la nave sulla quale avrebbero dovuto salire i miei nonni col bambino che diventerà il suo papà
E la nave Mafalda
Andate a picco
Con centinaia italiani morti affogati
Noi avremo avuto Papa Francesco ma non è questo che volevo dire
E per dire come la vita ci segno a tutti
Ci sono dei segni che ti cambiano qui dentro
E proprio Papa Francesco
Consegno a voi
Quando della da un dato si dice
Abbiamo bisogno di una politica di ampie vedute
Molte volte la stessa politica responsabile del proprio discredito a causa della corruzione e della mancanza di buone pratiche pubbliche
è un invito alla politica
Anch'io
Con affetto dico tutto questo
Perché appartengono associazione
Libera sarà libera sempre
Finché continuerà a dare spazio i giovani
Coinvolgendoli ascoltandoli
Accogliendo loro desiderio di vita
Ripeto è da sempre la realtà politica
Perché da sempre si occupa del bene comune
Politica si ma partitica
Noi vogliamo collaborare con tutti nella corresponsabilità
Perché così deve essere
Il bene comune laicità visone del contributo di tutti con ruoli competenze diverse
La vogliamo collaborare con chiunque a prescindere dai partiti dalle appartenenze
Noi vogliamo essere un pungolo alla politica
Per far sentire la propria voce e prima di tutto un dovere
Fare sentire la propria voce
è un dovere una delle responsabilità che ci affida
La Costituzione italiana
E voi amici
Noi desideriamo una politica che guardi al futuro non condizionata dalle critiche
Dalle nobili dagli interessi delle multinazionali
Una politica libera
Dalla malattia più grave di quello del potere perché c'è anche il doping della politica
Ma io ho conosciuto nel corso degli anni
Ho incontrato tanti politici seri competenti onesti
E voi mi insegnate che l'autorevolezza e la credibilità
La credibilità
A differenza del consenso si fonda sui fatti non sulle parole
Ecco allora
Futuro a bisogni di una politica
Ma bisogna che anche noi
Sentiamo una nostra dimensione di impegno politico
Non è la politica
Una politica che sia servizio
Per la cosa pubblica
Che sia responsabilità non privilegio che sia integrative integrità morale e non solo competenza tecnica quando c'è
Mauro
Oggi trovi dei politici
Che magari hanno fatto la galera
E qualcuno l'ha fatta tutta
E bisogna riconoscere che l'ha fatta tutta ma non importa chi
Sono interdetti
Però
Promuovono antichi
Hanno pacchetti di consenso
Pubblicamente dicono chi votare ma loro sono interdetti non possibile fare politica ma nessuno le può togliere la parola egli alcune Regioni si stanno lì prospettando dei giochi e allora come facciamo a superare
Certe ombre certe situazioni che si presentano tutto in un certo mondo
L'inclusione i giovani
Questa è la prima generazione di giovani a cui è stato derubato
Lo dico in questo senso un po'del futuro
Non è più una generazione che come altre precedenti
Abbiamo sperato in un futuro ci abbiamo creduto
Migliore
Questa è una generazione che spera che un futuro ci sia
Lavorativo
Che di tempo di delusione a volte anche un po'di rabbia attenzione
E allora diciamocelo qui
Parlando dell'inclusione del mondo dei giovani
C'è una società che non investe sui giovani
Per me
Lo dico con rispetto ma con voglia di fare
Non è una società non è solo una società Bava
E anche una società che divora se stessa
Una società rassegnata
Che non credo al proprio futuro
I giovani sono il nostro presente non possiamo ingannare unico le nostre parole dobbiamo cercare di fronte a quei numeri impressionanti
Di dare delle attenzioni e di creare delle condizioni
Lasciamo quelli di questo sondaggio
Su quel tema più particolare guardiamo quello che abbiamo attorno la stragrande maggioranza vede un domani pieno di rischi di incognite di difficoltà
Che intaccano queste difficoltà lettera p duce delle istituzioni
Detti che in molti c'è un ridotto il senso di appartenenza sociali sono sfiduciati tendono partecipare mille processi democratici
E allora
Dobbiamo chiederci questo
L'Italia ha migliorato molto la dispersione scolastica
Siamo passati dal venticinque per cento il diciassette per cento e stiamo scendendo
Riconoscenza dobbiamo spingere in quella direzione ma nonostante questo siamo agli ultimi posti
Gratitudine positività ma uno scatto in più dobbiamo pure farlo
L'Università l'avete visto i dati dell'altro giorno le nostre presenze cioè il CIPE idolo gli ultimi posti in Europa
E non possiamo dimenticare che uno studente sul tre abbandona le scuole statali superiori senza aver completato i cinque anni nel nostro Paese
Io voto un caro amico
Molto più anziano di me
Suo fratello ucciso dalla mafia suo corpo mai trovato morto due mesi fa Tullio De Mauro
Il grande Tullio De Mauro più grande studioso della letteratura italiana
E Tullio De Mauro
Con la sua strada erronea ironia aveva un chiodo fisso tutte le volte che ci incontravamo mi diceva Luigi forza
Maestre io piccolo così
Però sono quelle cose che la vita ti permette
Lì c'è una forza
Ero al chiodo fisso di quei sei milioni di analfabeti di ritorno nel nostro Paese
Analfabetismo di ritorno
Grazie per il vostro Festival per quanti fanno cultura nel nostro Paese
Lotta alla corruzione le mafie
Anche nell'arte può portare il suo contributo la musica il teatro i cinema questi appuntamenti culturali e scientifici
Uniamo le nostre forze riuniti abbia bisogno degli angeli per portare una scossa e soprattutto morso del più nel nostro Paese
Non possiamo ingannare i nostri ragazzi con una marea di parole
E ora
Delle zone d'ombra è proprio quello del lavoro
Il lavoro il lavoro
I giovani sono rimaste i margini di questa nuova occupazione che sta crescendo mai sufficiente
è troppo poco
E allora in questo senso la nostra riflessione
Sui giovani d'assalto ma voi avete capito il senso non prendiamo in giro
Dobbiamo investire in questa direzione
Lo sono e siamo piccoli
Ma
Usiamole queste forze per diventare una forza alzare la voce
Quando in molti scelgono un prudente silenzio
E i papà Francesco
Nell'alle nella laudatio si incide dica
La prego parlando dei giovani
E dice i giovani esigono da noi un cambiamento
Essi si domandano come possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale
E alle sofferenze degli esclusi
Vi prego
Vale per tutti
Errori dedica un passaggio
Parlando di giustizia stragi nere azioni
E dice
Bene comune
Coinvolge anche generazioni future
è una questione essenziale di giustizia
Dal momento che la terra che abbiamo ricevuto appartiene anche a coloro
Che verrà
A coloro
Che verranno
Futuro significa
Inclusione
E allora
Le sfide di questa epoca ci chiamano noi a una maggiore responsabilità
Resistenza di ognuno di noi trova assenso nella condivisione e nella corresponsabilità
Il cambiamento comincia dentro di noi non si cambia oramai se prima non cambiamo noi noi dobbiamo essere parte di questo cambiamento dobbiamo crederci anche se siamo piccoli
Il sistema in cui viviamo
Papà Francesco della laureatosi l'ha chiamato tecnocratico e dice rischia di trasformarsi
In buone norme meccanismo di delega di cessione di responsabilità
Allora forza
Assumiamoci di più tutti anche chi è già impegnato
Questo morso di più di responsabilità
è responsabilità agli enti tutte guardare dentro anche alle nostre responsabilità per essere più prossimo le persone per cercare di essere motore di cambiamento
E come insegna evita che il cambiamento comporta una promozione della vita a partire dai diritti sociali civili che la garantiscono
Tu venissi egli chiede dei Comuni non possono vedere solo la logica di mercato
Questi beni sono vita e la vita non è una merce in vendita
Torre insiemi che l'inclusione sociale sta alla base della democrazia
Che il lavoro è un aspetto importante della dignità umana
Perché il lavoro e la pratica attraverso cui la persona abita alla storia collettiva realizza la propria identità sociale
Non è un opzionali che ci può essere o ci può non essere
Non è neppure solo un diritto
è una condizione fondamentale
Per la libertà alla dignità delle persone
E allora si giustizia
E giustizia significa riconoscimento della dignità e della libertà di ogni persona perché chi è povero non è libero chi è senza lavoro non è libero
Quei due milioni trecento mila giovani che non studiano più e non lavoro non sono liberi
Le mafie non ci rendono liberi
Mafia corruzione il sono i parassiti
Che uccidono
La nostra legittimità
Allora amici
Domani la giornata il primo di maggio
Vi prego
Festa per tanti disperazione per altri
Cogliere il credito di libertà
La libertà non vuol dire arbitrio ma responsabilità
Oltre che il più prezioso dei beni la libertà e la più esigente delle responsabilità
Si è liberi per ecco gli altri mai contro gli altri
è il primo compito di ogni persona libera ed impegnarsi per chi ancora libero non
E penso alle cose meravigliose che voi fate
Per dare una mano le persone
Ma noi dobbiamo alzare la voce perché
Ora è passato un meccanismo
Per un reddito di dignità a due milioni di persone e gli altri due milioni e mezzo quanto dovranno ancora aspettare
Ci sarà pure una scaletta di priorità del nostro Paese quando ci sono dei problemi
Dove c'è disperazione
E fanno guardati e sono nessuno
Ma la città dove vivo fatto cinque funerali di cinque padri di famiglia in questi ultimi tre anni
Persone meravigliose che hanno perso lavoro cinquant'anni cinquantacinque anni
La depressione lo smaltimento il suicidio
Io di fronte quelle bare
Io di fronte a quelle bare nove con le parole
Perché quelle bare parlavano
Quelle bare gridavano
Qualcuno dice
Eh ma sono
No non sono cose così
Non sono cose così
Non basta commuoversi bisogna muoversi un po'tutti di più di più
Anche come cittadini
E i diritti a fianco dei doveri
La libertà non è un concetto astratto
La dignità la libertà sono valori infondati sulla giustizia sociale
Libere sono le persone che vivono in dignità
Cioè potendo disporre dei beni dichiarati universali e la Carta dell'ONU del mille novecentoquarantotto
è la nostra Costituzione e la Dichiarazione universale dei diritti umani e la dichiarazione
Della Carta europea
Ma anche senza diritti uguaglianza anche il benessere a tempo determinato
Vediamo purtroppo Rita
Né un sistema fondato sulla disparità in questo momento
Siamo qui per giudicare nessuno per riflettere ma anche per sentire
La nostra responsabilità per chiedere ciò che è giusto
Per essere voci perché non c'era
Futuro significa inclusione l'avete voluto con forza
Io non ho nessun titolo l'unico diploma il mio in telefonia telegrafia
Quello di Lotito
Ma l'esperienza ha messo in atto
La strada i poveri gli ultimi
L'esperienza ha dimostrato che dove c'è uno sforzo di inclusione a beneficiarne non sono solo le persone incluse ma tutto il contesto sociale
La sicurezza nasce dall'inclusione l'inclusione sociale sta alla base della democrazia quindi dovrebbe essere l'obiettivo principale di ogni politica
Con i giusti paletti con i giusti criteri
Sono
è questo il punto
Aiutati
Sono
Se si ha accesso alle risorse
Garantite da i diritti sociali
Si può avere l'opportunità di sviluppare le proprie capacità le proprie potenzialità
I diritti sociali abilitano esercitare gli altri diritti
Non basta avere i diritti civili e quelli politici sia lo sono messo in grado di poter avere altri tipi di condizioni
Questo non possiamo non dobbiamo dimenticarlo
Le divisioni lasciando sguarniti il fronte dei diritti
Ma lo dico come sono capace scusatemi
Sì oggi diritti io dimentico mai dire mai di doveri e
Sì oggi diritti sono così deboli
Ne non ne so la causa di chi li attacca ma anche di chi li difende troppo poco
Anche in casa vostra
Anche
Causa nostra
La riflessione sui diritti negati violati o solo dichiarati deve sempre legarsi alla responsabilità personale
Ecco lettica all'impegno per tornare ad essere democrazia
All'impegno per tornare ad essere comunità e questo che vogliamo fare e questo
Che vogliamo soprattutto essere
Allora c'è bisogno
Di un'opera quotidiana di cittadini
Cittadini
Non a intermittenza
Ma responsabili
Capaci di tradurre la domanda di cambiamento in forza di cambiamento
Vi prego non assegniamo c'è la violenza alla corruzione alle mafie alla povertà alle diseguaglianze
Dobbiamo ribellarci anche se dura a volte difficile all'impotenza a fare in modo che diventare normale non sia
Tutto questo che non va
Ma a diventare normale sia l'onestà la trasparenza i fatti l'impegno la nostra parte di responsabilità
Tocca a me tocca anche a voi no a distrazioni no a sottovalutazioni rischioso passare la guardia
In Italia oggi le mafie sono forte perché è una società disuguale fragile e culturalmente depressa
Tocca a noi
Illuminare le cose positive
Molte cose sono cambiate sono migliorate hanno dimostrato che dei percorsi che è possibile
Ma non si può pensare di contrastare le mafie la corruzione l'illegalità se la società e afflitta da analfabetismo etico
Guardi che questo è un altro la fase etilismo
Se non si trasmettono i giovani oltre che il sapere
La passione della verità la bellezza dello stupore l'avventura del dubbio perché tutti lo stupore sono un bene bene da coltivare se pre
Dobbiamo credere in questi ragazzi dobbiamo esserci vi prego dobbiamo esserci per accompagnarli nel loro meraviglioso meraviglioso percorso
E allora forse amici
Grazie della vostra pazienza
Ma lottiamo sapete
Vi porto un altro esempio per migliorare per migliorare
Per amore
Tutti ci preoccupiamo dell'infanzia dei ragazzi
Allora gli investimenti
La spesa sociale destinata all'infanzia
Nell'Europa la media
E l'otto virgola cinque per cento
Non ho
In Italia
Questo modo il quattro virgola uno per cento
Allora
Non prendiamoci per il naso
Dobbiamo investire sui nostri ragazzi sono nostri infanzia
Vi prego
Non possiamo tacere
Ancora peggio il dato sull'esclusione sociale
L'Italia investe appena lo zero virgola sette per cento lamenti europea all'uno virgola nove per cento peggio di noi solo la mania da Grecia
Dobbiamo incoraggiare la politica del nostro Paese
Con un pungolo propositivo
Ma non si può perdere tempo
Non ce lo possiamo permettere
Dobbiamo veramente esserci
Fare di più
Pongo
Mi sono chiesto
Ma tutto questo lavoro che è cresciuto nel nostro Paese
Su che cosa è cresciuto
Il dato
è il dato consegnato al Parlamento l'altro giorno
L'ex porti italiano
L'export italiano
Di armamenti
è cresciuto negli ultimi cinque anni dell'ottantacinque per cento in più
L'anno scorso dice il rapporto annuale del sempre
Lei scordi armamenti cresciute in media più che gli ultimi cinque anni
La conferma di questa tendenza viene anche dalla relazione annuale al Parlamento italiana elaborata sui dati forniti dal Ministero degli esteri e della cooperazione
Le esportazioni italiane
Gli andamenti del due mila sedici hanno raggiunto quattordici mila o sei miliardi di euro l'aumento dell'ottantacinque virgola sette per cento
Noi vendiamo armi e altri ma meno
Anche qui non nessuno vuole semplificare
Ma possibile
Noi non possiamo tacere
E lasciatemi ricitare Papa Francesco
Quando dopo l'ultimo a strati di terrorismo Stoccolma e poi in Egitto
Ha praticato dicendo il signore converta il cuore delle persone che seminano terrore violenza e morte e anche di quelli che fanno il traffico delle armi
Sì
E aumentarla tutto questo
Non accadeva dal mille novecentonovanta dei tempi della guerra fredda questa crescita di vendita di armi gli armamenti sulla faccia della terra
Un papà che dice la Terza guerra mondiale a pezzi
Ed è vero
E allora
Forza
C'è un ritorno dell'eroina
Mai come è stato il
Sembrava
Questa onda
In questo contesto mentono le fragilità le dipendenze
C'è un ritorno
Perché hanno
Tagliati i prezzi sul mercato internazionale
Armi e droga non dimenticatelo mai quante volte sono andati a braccetto
In particolare vediamo ritorno dell'eroina alla base ci sono strategiche criminali mafiose
Legate alla sovrapproduzione di oppio
Ma ci sono anche carenze gli investimenti sulla prevenzione sui percorsi educativi
è stato così perché
Si son fatte tante cose egregie degli anni poi
Si è passato dall'intero
Dai DS
Per anni abbiamo visto calare numero infezioni sono di loro stabilisca rifiuti
In certi casi si è stato lo smantellamento dei servizi
Anni fa dicevamo persone non problemi
Oggi dobbiamo dire persone non Bilanci
Perché ci sono dei bilanci che devono mettere da vita
Delle persone
Al primo posto
E poi non possiamo non parlare del giocarsi la vita il gioco d'azzardo ormai è un'industria il fatturato annuale quello ufficiale è di novanta miliardi di euro
Tutto questo è cresciuto sotto l'ombrello protettivo dallo Stato io non ci sto
Io non ci sto
E allora
E allora forse amici
Sono cinquant'anni dalla morte di don Lorenzo Milani
Adesso tutti
Lo santificare
Sono contento
Il gesto che Francesco Fanna sulla tomba di don Lorenzo Milani e di don Primo Mazzolari
Che Davilis sobri un sacco di batoste
è un bel segno
Siamo nel grati
Ma non posso dimenticare io Lorenzo Milani queste parole
Se la vita
è un bel dono di Dio
Non va buttata via
E buttarla via è peccato
Se un'azione inutile
E buttare via un bel dono di Dio
Il tempo è poco
Quando il passato non torna
E allora sì
Forza
Ci servono oggi azioni chiare ci servono parola utenti che misurate ma ferme inequivocabili
Capace di mordere le conoscenze cominciando metterci in gioco sempre di più noi
L'ultima parola
Abbiamo fatto tanto chiedo scusa
La voglio dedicare
Non potrei
Non potrei diversamente
La voglio dedicare
Alla locale questo dei nostri giorni
Perché questo
Lo Kaust
Non lo caso di fronte al quale siamo chiamati a fermarci
A interrogarci
Mille novecentoquarantasette Giammiglione
Il sindaco di gestione
Nella Val di Susa scrive al Prefetto
Per chiedere dei soldi
Perché non c'era più nelle casse del Comune
Per comprare le bare
Per i nostri italiani
Che cercavano di raggiungere la Francia illegalmente
Il sindaco di Bardonecchia
Affigge i manifesti
Per le vie della sua città
A cavallo del mille novecentoquarantotto
E scrive
Agli scafisti di ieri
Perché anche ieri c'erano gli scafisti
Lo vera montagna sono persone come crede alla Campania meravigliose
Ma quando ci dà profittare c'è sempre qualcuno pochi
Ma ci sono
E questo Sindaco che fa il manifesto
Che invita
Nonostante che le leggi dicono eccetera eccetera
Ad avere
In ogni caso più umanità
Non era vicina
Lo dico sempre ragazzi
Che devono solo cercare in internet qualche informazione
Ragazzi non cercate solo qualche informazione
Dovete non solo cercare dovette trovare da scusate non dovete solo trovare delle informazioni dovete cercare
E scoprirete la nostra storia
Non posso dimenticare da quella cronaca di famiglie trovate morte sollevai
Perché lì c'è ci facciamo dare i soldi andate dritti piace la Francia
Ma la neve ghiacciai
Famiglie salvate dei contrabbandieri
E la nostra storia
Non lo Castro dei nostri giorni di fronte al quale occorre un soprassalto di umanità di riflessione di responsabilità politica
E anche del mondo della nostra memoria
Io non posso dimenticare quando arrivai a Torino cita seriosa e anche accogliente
Seriosa
Ma c'era anche qualcuno che in quegli anni a Torino Milano Genova
Il cosiddetto triangolo industriale negli anni Sessanta attaccava i cartelli affitti sia all'oggi ma non avere i giornali ricordati
E la nostra storia la nostra memoria sono cambiati i volti le storie mai bisogni e le speranze
Quelli sono ancora gli stessi
Vale per i migranti e vale per ogni Poro del sud come del nord del mondo
La povertà materiale
Ma prima ancora c'era bisogno di dignità
Non basta togliere le persone dobbiamo riconoscerle
Dare cittadinanza
Dobbiamo rimettere al cento per tutti la questione dei diritti a fianco di quella dei doveri
Dobbiamo difendere le persone non i confini
Come qualcuno fa dobbiamo non dimenticarci che i diritti non sono solo una questione di umanità ma il presupposto di ogni progresso sociale civile economico
Dobbiamo impegnarci tutti lottando perché è necessario chi etere
Collaborare
Per restituire l'economia alla vittima
Restituire all'economia la sua dignità di sapere che garantisce la crescita lo sviluppo della Società dell'ambiente e della cultura
E allora è così
Stai nostro impegno
Sta un po'la nostra vita
Vi lascio
Con le parole
Io ma ricorre scopo
Morto giovanissimo
Morendo ma lasciato la sua storia sacerdotale
Per me
Il massimo
Il suo nome qualcuno dice qualche cosa don Tonino Bello
Da vivo un sacco di bastonate della Chiesa adesso tutti lo cito no don Tonino Bello
Stava morendo
E ti scoppio aperto
E mentre sono lì
Un giorno prima due giorni prima
Scavato del cancro
Sul letto
Della porta della stanza arriva un signore
Come in camice bianco tutto sporco
Non dice una parola entra guarda adesso letto di Torino bello fresco innamorato di Dio della gente Riggio porre
Con la mano lo saluta non una trappola
Poi tiro fuori di tasca un pacchetto
Lo appoggia vicino alla porta dove l'ha messo il comodino
E poi li saluta don Tonino Bello si è aperto il processo di beatificazione per don Tonino
Paschi tristi Presidente
Con il cancro con cinquecento Beati costruttori di pace se il rilievo per gridare non alle Nazioni Unite di intervenire per tempo e l'olocausto arriviamo sempre dopo
è un'OPA l'ONU
Abbiamo bisogno di e non di una politica pallida ma di una politica vera
E questo che saluto a Tonino e se ne va
Io guardo Torino dico per dirimere chi è questo
E Torino mi chiama
Faceva fatica a parlare mare ha voglia di spiegarmi
Che quel signore
Chiamavano alcun Paese il mangiapreti
Chissà che esperienze va fatto nella vita
E quindi
Non poter vedere i preti e Chiesa
Ma Torino salutava tutti abbraccia fatture
A volte non abbia bisogno di tante parole ambizione di gesti disegni
E quando ho saputo che il suo amico non lo vedeva più era malato
Tutti i giorni passava
Non diceva una parola
Salutava se ne andava
Faceva il cioccolataio
Era il camice sporco di cioccolata io ogni giorno portavo un pacchetto di cioccolata che Torino non poteva mangiare che regalava gli altri peggiore del Regolamento
Guardate
Guardiamo il nostro futuro
Creando e vivendo il nostro presente
E non dimenticandoci di una ricerca internazionali chi ci dice
Cosa saremo fra venticinque trenta anni
Perché questa ricerca seria
E poi ce ne sono altre
Questo ci dice che tra venticinque trenta anni
Aumenterà la popolazione mondiale di un miliardo e duecento milioni di persone
Crescerà la Cina e l'Africa
Il cinquantotto per cento della popolazione mondiale sarà Allasia ed Europa
Passerà
Dal diciassette per cento della popolazione mondiale al sette per cento
Abbia bisogno di tutti di studiare di documentarci di riflettere di chiederci che cosa fare i giovani oggi l'Italia al di sotto dei diciotto anni solo dieci milioni
Ma ogni cento ragazzi di quattordici anni
Ci sono centocinquantacinque persone oltre e sessantacinque anni
L'Italia che è più anziana
E allora
Tocca anche noi
Riflette
Ognuno mette in gioco la propria parte che comincia da voi riconoscere per poi fare delle scelte non Rizzon ti di normalità di quotidianità
Per costruire insieme per abitare insieme questo presente e per essere anche noi segni di speranza perché la speranza bisogno di ciascuno di noi grazie
Vi ringrazio
Vi ringraziamo tanta auguriamo una buona serata
Ringraziamo
Infinitamente
Per le
Le parole di cui abbiamo tanto tanto tanto tanto ha bisogno
E perché condividere il coraggio
Si fa sentire più forti
E alzare la voce tutti insieme
Diventa un boato
Speriamo
Che la comunque se infusione di speranza e anche di
Incitamento
Hanno un
Hanno stare in silenzio qualcuno dice a che serve avere le mani pulite se quale teniamo in tasca quindi prendiamo coram tutti da questo
E portiamo avanti nel nostro quotidiano Igna ognuno la nostra piccola battaglia sommate diventano grandi battaglie grandi conquiste riprendiamo
Coraggio per il futuro grazie da Luigi salti grazie