Il rilascio delle concessioni per le emittenti radiofoniche organizzzata da tutte le Associazioni di categoria delle emittenti commerciali e comunitaire (FRT, CORALLO, ANTI, AER, RNA)

è organizzata da tutte le associazioni di categoria delle emittenti commerciali comunitaria esattamente dalle Ferretti che anche l'associazione che raccoglie le televisioni nazionali
Che qui presente con Roberto Giovannini che vicepresidente nazionale delle Ferretti
Poi c'è il corallo che raggruppa le emittenti di
Comunitarie cattoliche di questo Paese oscillanti per le comunitarie cioè
E per il corallo c'è Franco Mugerli che il presidente del corallo per l'anti cioè Eugenio porte credo ci sia bisogno e presentarlo l'anti associazione nazionale delle radio e delle televisioni
Poi c'è la r l'associazione degli editori radiofonici
Qui presente con De Marco Rossignoli che il Presidente con Fabrizio Berrini che il segretario ed infine l'RNA che raggruppa le radio nazionali c'è Paolo vigevano di radio radicale
Sergio Natucci che sono io che segretario sono segretario dell'associazione quindi come vedete un panorama molto ampio di associazioni quindi non è un problema
Come avvenuto per altri settori in altri momenti in cui qualcuno tenta di accreditare una versione qualcun altro
La l'esatto contrario qui c'è praticamente tutto il mondo radiofonico e con grande disponibilità questo mondo radiofonico dice ci rendiamo conto che quello che è successo in questi due anni di che cosa significano quattro mila domande
Quattro mila ecco questo è anche presidente della Ferretti che Michele Martinelli dell'associazione raggio ci rendiamo perfettamente conto di quello che significa intervenire su quattro mila domande con i
Criteri stabiliti
Da questa legge che molte idee per molti versi opinabili
E discutibili ci rendiamo conto che bisogna andare per gradini per arrivare comunque ad una sfoltimento dell'etere e alla prevalenza dei soggetti che svolgono questa attività con intenzioni professionali che siano comunitari quindi emittenza politica religiosa culturale o che siano commerciali nazionali o con locali non interessa devono rimanere
I soggetti che svolgono questa attività professionalmente cioè con tutti i requisiti con la serietà dell'impresa o la serietà del progetto comunicativo cioè dobbiamo sfoltire questo sistema dai soggetti diciamo spuri da quello che significato anche l'attuazione della della legge Mammì
Al Senato in diciamo nel nostro comunicato in quattro e quattro otto in venti minuti in una situazione davvero concitata è uscito fuori un emendamento che
Non ci vede completamente
Contrari però diciamo attenzione perché se quell'emendamento che poi si è trasformato in testo di legge approvato dal Senato nona degli elementi di chiarimento e non ha degli elementi che lo rendano trasparente ed applicabile significa la sanatoria di tutto quello che c'è per almeno due anni
Quindi da un atto da cui può iniziare anche un'operazione positiva c'è il rischio che invece per mancanza di chiarezza per la frettolosità con cui si è fatto e l'incompletezza per la frettolosità con cui si è fatto cementi si è discusso per e tre mesi sulle televisioni poi sulle sue sponsorizzazioni tre mesi dal l'emanazione dal diciotto dal diciannove di agosto
Ad oggi da quando è stato necessario decreto legge per la radiofonia come al solito sono bastati dieci minuti ma non per risolvere il problema per fare una un un pasticcio
Allora le diciamo di fronte a questo pazzo pasticcio tutti noi non ci stiamo quindi non un'associazione contro l'altra o qualcosa tutti tutte le associazioni che noi riteniamo di rappresentare
Certamente non i quattro mila ma sicuramente l'universo totale di tutti coloro che professionalmente e poi dopo magari se vuole genera posti da Porta
Certo
Non solo ma noi se vogliamo dare una dimensione a questo universo sapete che le domande sono più di quattro mila sì pare quattro mila trentaquattro mila cinquanta insomma oltre quattro mila domande
Di queste diciotto sono nazionali circa ottocento Franco correggimi se il numero
Non è esatto sono comunitarie
Sono circa ottocento comunitarie
Diciotto nazionali
Questo non è possibile conoscere perché il ministero non ha mai
Neppure superficialmente esaminato le domande lui faceva riferimento alle domande inoltrate entro il ventitré di ottobre del mille novecento del mille novecentonovanta
A questi dati però ne va aggiunto un altro che è un'indicazione
E si ottiene per sottrazione io no va be'
Diciamo che formalmente hanno fatto domanda commerciale noi riteniamo che i soggetti commerciali operanti in questo il Paese siano intorno ai settecento questo dato lo desumiamo
Lo desumiamo da coloro che si iscrivono all'indagine Audiradio poi può darsi che ci siano anche i soggetti che vi ebbe potranno di essere commerciali e che non intendono iscriversi al
Audiradio che l'indagine nazionale più accreditata ce ne sono anche altre questa e quella più accreditata quanto meno per la vastità della committenza c'è dentro l'UPA lassa per tutte le associazioni anche degli utenti
Dicevo c'è un altro dato interessante noi abbiamo chiesto all'ufficio del Garante competente che ci fornisse almeno il dato del numero dei bilanci presentati però blu con obbligo di legge
Nel primo anno della Mammì Ceglie i bilanci relativi al primo anno i secondi di stanno ancora contando
Sono due mila seicento quindi noi riteniamo che ormai ci sia lo spazio per scendere da quei quattro mila ad un numero più limitato di soggetti
Indicherebbe che comunque al di là del numero dei richiedenti di soggetti sono operanti ed operanti diciamo con un'attività professionale sia commerciale che comunitarie ma comunque con le caratteristiche di rispetto e di serietà dice professionali solo minori
Non solo ma in questi anni
è il garante sì e questo dato ufficiale due mila seicento
Elevati
è chiaro
Uno
Questi dati per darvi il segno della della nostra volontà di quello che vogliamo fare cioè non ci interessa più un polverone in cui si vanno anche a resuscitare situazioni che probabilmente sono già definitivamente
Morte per vendita per chiusura per per va per molti motivi spesso
La legge si è creato questo soggetti che avevano più frequenze hanno fatto più domande spezzettando l'impresa con più canali radiofonici e poi sono state lentamente di
Riassemblati e per ritornare ad essere unica emittente insomma noi non vogliamo un polverone in cui si dalla concessione anche se soltanto per due anni a tutti perché non serve a niente perdiamo due anni diciamo che è necessario procedere graduata mente gradualmente per arrivare a un numero di soggetti tali che permettano l'attuazione di un piano perché il piano lo vogliamo o non vogliamo sanatorie vogliamo un piano ci vorrà due tre anni benissimo in questi due-tre anni già previsti dal testo del senato di concessione provvisoria vogliamo però che si faccia strada e che non si faccia il condono delle domande
Luca del della radiofonia
Per questo noi a nome di tutte queste associazioni abbiamo preparato un testo di emendamento
Che proponiamo alle forze politiche un testo su cui incredibilmente anche qui si sconta sempre il fatto di essere probabilmente per fatturato e non per udienze meno importanti della televisione il fatto che sono tutti d'accordo
è d'accordo nella sostanza il ministro che non eccepisce alcunché su questo tipo di intervento sono d'accordo le forze di maggioranza
Il governo sono d'accordo le minoranze l'opposizione alla non capiamo perché
Ve lo spiego semplicissima perché ancora una volta non possiamo perdere tempo con la radio ci sono altre cose più importanti la Camera un calendario praticamente modificabile in queste ore
Perché le leggi in esame sono importanti l'elezione diretta del sindaco ed altre cose quindi questo decreto andrà in Aula la prossima settimana a due giorni di tempo decade alla mezzanotte
Del diciassette dicembre quindi va in Aula il è stato presentato il decreto diciannove ottobre sessanta giorni se non vado errato decadono perché si chiudono alle
Sì alle ventiquattro del diciassette
Quindi non c'è tempo siccome questo decreto contiene elementi esplosivi come il problema della RAI il problema delle sponsorizzazioni le provano i problemi televisivi quindi è meglio non toccarlo
Non solo è meglio conduca ma non assolutamente correre il rischio che decada per essere reiterato per la terza volta perché è la prima volta non si sono trovati d'accordo ministro maggioranza opposizioni partiti Parlamento tutti sono responsabili questa vicenda
Non si sono trovati d'accordo e questa terza volta non si può reiterare allora il rischio è che questa norma del Senato può essere interpretata in qualsiasi modo dalla sanatoria alla perdita di tempo non c'è la volontà di fatto poi perché ripeto una sosta sono tutti d'accordo per introdurre
Questa pagina e mezzo è vero sono molte cose però è anche vero che se e quando scrivono gli emendamenti
Invece riscriverli nell'emiciclo in quattro e quattro otto usassero un attimino anche le facoltà di cui senatori
Hanno diritto e quindi conseguentemente coordinasse pretesti usassero linguaggio il le espressioni corrette avremmo avuto già questo testo
Noi lo riassumo brevemente poi ci sono i colleghi soprattutto avvocato Rossignoli L'avvocato Porta se vogliono possono aggiunte come tutti gli altri del resto ma viottolo Giovannini in sostanza noi che cosa diciamo
Uno vogliamo sapere deve essere fissata la data esatta
Del momento in cui scattano i requisiti i i requisiti soggettivi su cui si va all'emanazione delle concessione provvisoria mi spiego il decreto del Senato stabilisce che si danno delle concessioni per due anni sulla base dei requisiti
Soggettivi
Non c'è scritto quando si valutano questo il
Requisiti
Quindi conseguentemente i soggetti che possono essere esclusi
Possono facilmente ricorrere rispetto ad una data che rischia di essere opinabile quale il ventitré agosto il ventitré ottobre il diciannove ottobre novantadue data d'entrata in vigore del decreto il momento del
Della conversione del decreto
Non vogliamo situazioni in cui ognuno poi di fronte a l'autorità competente può teorizzare può sostenere
Quello che giustamente ritorna più comoda perché altrimenti non non otteniamo nessun risultato
Altro aspetto
Estremamente importante in questo periodo di tempo che intercorre da ora al piano
Definitivo e alle concessioni definitive vogliamo che sia possibile l'acquisizione la compravendita delle aziende radiofoniche perché se vogliamo favorire il
La compri
La compressione del settore la diminuzione dei soggetti operanti dobbiamo far sì che sia possibile la compravendita altrimenti se non per estinzione naturale nel senso che per fallimento per chiusura perché uno non dismette l'azienda non è possibile diminuire questo questo numero quindi rischiamo di ottenere
No perché potrebbe scattare l'articolo trentaquattro della Mammì che dice che
Prego
Il tre no l'articolo trentaquattro Stane norme transitorie
Stabilisce che coloro
Che già trasmettevano hanno un titolo preferenziale rispetto ai soggetti che non trasmettono questo titolo preferenziale di porta più in alto in graduatoria ma fa sì che nei primi quattro anni della concessione non è possibile
Trasferimenti di aziende di quote di azienda se non inferiore al dieci per cento
Allora questa norma di blocco
è in contraddizione se noi vogliamo una parte di Mila il numero ma se le cristallizziamo tutto perché non solo ma al Senato si discusse di questa norma addirittura
Sembrava che fosse stata approvata poi evidentemente si è persa nella confusione dell'emiciclo e anche su questo sono tutti d'accordo anzi dicono certe abbia farlo perché così si riunisce il numero delle delle azienda
Visse gli anni
Qua invece quella ordinaria voi sapranno della concessione quella che ha introdotto il governo al Senato la consegna provvisoria di due anni che senso ha applicare un blocco di quattro su una concezione già incompatibile di per sé la fase che si introduce è una fase intermedia compiuta dal regime definitivo e questo Consiglio provvisorio più controllare
Certo certo poi dopo entra in vigore al momento del rilascio concessioni definitive la qua
Avrebbe cioè aveva
Ventuno
Nato
Approvato sia sulla base del del del degli emendamenti erano da noi proposti
Portano a a un regime di concessione provvisoria per un biennio quindi sarebbe e non è non si va a regime definitivo cioè constato che l'applicazione della legge in nel in toto impossibile in questa fase si passa attraverso una fase intermedia del Co del biennio delle concessioni delle concessioni provvisorie furono diciamo
In questa in questa in questa fase che comunque diverso dal dal dalla fase definitiva del rilascio delle concessioni
Si deve sicché proprio perché finalizzata alla riduzione del numero dei dei dei soggetti operanti per permettere di arrivare poi congruamente arrivare concessioni definitive
Facilitiamo questa operazione anche attraverso la possibilità ai trasferimenti sia dall'intere aziende sia attraverso la maggioranza delle quote societarie azionarie in modo in modo tale che questo contribuirebbe anomala a una a una razionalizzazione quantitativo del settore assicura sicura sicuramente se per questi due anni e poi questa norma praticamente in questo modo scivolerebbe l'applicazione di questa norma al momento in cui vengono rilasciate le concessioni definitiva c'è rimarrebbe invariata la situazione al momento del rilascio del Commissario delle delle consegne
Articolo
Aspetto immaginiamo dati generali insieme a questo noi chiediamo anche la possibilità
Per i soggetti che hanno inoltrato domanda di concessione nazionale di potere entro una breve tempo spalla i due-tre mesi dall'entrata in vigore della di di questo decreto che possano optare per la concessione locale in sostanza sono diciotto i richiedenti nazionali tutti noi sappiamo perfettamente che non ci saranno diciotto
Concessioni per la radiofonia nazionale allora ci sembra inutile sosteneva tesi o nazionale o morte
Ma diversamente dal televisivo dove questo non è stato voluto dai soggetti nel radiofonico sia locali sia nazionali sono concordi nel dire che uno adesso c'è prima che poi si vada alla predisposizione del piano se ritiene di modificare la sua domanda da nazionale a locale non altre modificazioni ma da nazionale locale fermo restando tutti i limiti previsti poi per le locali non è che hanno dei vantaggi più ciò deve essere ammissibile
Oltre a questo noi
Be'è difficile stabilirlo preferiamo non dirlo perché vediamo come si procede dovrà essere per poi la legge stabilisce pari sulla riserva di risorse per le locali diversamente dal televisivo qui al settanta per cento e locali il trenta per cento
Sì sì settanta e trenta sine die è invertito il rapporto rispetto alle tredici e di cui venticinque per cento riservata alle
Di cui trenta locale e il trenta per cento
Del comunitaria
Sì
E anche del trenta il trenta vale nazionali e il venticinque per cento venticinque per cento dei rendere cento alle comunità
Sì quindi un quarto della radiofonia comunque comunitaria fino a un quarto Fania comunitarie
Noi sosteniamo anche che con delle concessioni provvisorie queste due anni devono scattare tutte le norme previste dalla legge non solo gli obblighi sull'informazione
Delle locali ma anche il pagamento dei canoni
Perché diciamo questo è strano che dei sindacati di categoria
Delle associazioni di imprenditori comunque di professionisti chiedono l'applicazione di canoni ma noi non siamo in contraddizione dire questo perché coloro che hanno
In attività un'azienda concreta o un'attività comunitaria reale che ha dietro alle spalle un movimento politico religioso culturale non hanno un problema a pagare il canone
C'è chi seriamente si pone con la logica dell'impresa può pagarlo il canone anzi deve pagarlo
Anche questo per selezionare ma non per compiere ingiustizie sul censo ma perché se uno vuole esercitare un'impresa un'attività commerciale paga la licenza di commercio
Perché se volevo fare l'ambulante pagherà il suolo pubblico perché se uno vuole avere un impresa vuole esercitare un'impresa paga le tasse previste dall'impresa è anche uno dei modi con cui si schema la parte speculativa spuria non corretta attualmente nessuno paga
Assolutamente niente perché la legge dice che all'atto delle concessioni siete risaliti si deve pagare il Canone il Canone
All'atto delle concessioni allora siccome queste sono concessioni atipiche non previste in legge né ci siamo fatti anche carico di preparare nel testo dell'emendamento le norme di coordinamento perché se non ci fossero queste norme il cane non si applica perché ci sono le concessioni provvisorie ma siccome i canoni previsti dalla Mammì non erano per le concessioni provvisorie ma bensì per quelle stabilite per quelle definitive si citano dei parametri come i bacini come altri parametri che non sono non ci sono oggi e quindi si rendono inapplicabili queste norme noi diciamo signor ministro non solo per poteva fare demagogia raccontarvi e dire a tutti ben guardate noi così contribuiamo al Paese
No vogliamo semplicemente che chi fa queste attività faccia seriamente
Dalle cose serie cede a pagare personale viale rispettare i contratti di lavoro bisogna anche pagare i canoni bisogna rispettare la legge perché altrimenti questa categoria settore radiofonico rimarrà un caos
E noi non vogliamo che questo sia fermo restando il diritto a trasmettere per tutti
E la libertà
Di espressione perché e questo è un elemento fondamentale non è che non pagando il canone a
Ecco queste sono sostanzialmente gli elementi
Generali della della nostra azione che cosa poi però ha però anche altri colleghi che cosa faremo in queste ore andremo da tutti i componenti della Commissione cultura perorare
La nostra
Posizione
Abbiamo compiti abbiamo convocato contatteremo gli altri colleghi della stampa e poi siamo mezzi di comunicazione e come tali
Non vogliamo fare campagne di nessun tipo ma vogliamo che la nostra posizione sia chiara e sia conosciuta non solo attraverso la stampa ma anche attraverso i nostri mezzi per cui lo metteremo i nostri giornali radio nostre interventi formativi più faremo uno spot una cassetta una cosa che informerà i nostri ascoltatori che della volontà di tutte le emittenti italiani di tutte le emittenti commerciali serie professioniste italiane che non vogliono la il perpetuarsi del cause ma che coscientemente e con grande responsabilità dico dicono procediamo lentamente ma procediamo non vogliamo fotografie dell'esistente perché abbiamo già visto abbiamo abbiamo visto il censimento dell'ottantuno centimetri ottanta acquatici cento del novanta adesso la sanatoria no cioè c'è bisogno
Di trovare dei metodi per cui rimangano affiorino
I soggetti
Questo è insieme a questo non ci dimentichiamo dei problemi più generali che non sono quest'oggi all'ordine del giorno ma che significa il rispetto
Vado per un istante fuori tema per tutti i soggetti radiofonici delle norme di Lecce
Perché noi ci limitiamo spesso a vedere solo la parte privata dimenticandoci che la RAI non rispetta la legge trasmette utilizza un numero spropositato di reti e di canali
Indi specie l'articolo ventiquattro della legge che come per il televisivo da alla RAI la possibilità di trasmettere su tre reti radiofoniche
Per cui anche su questo più volte abbia richiamato l'attenzione del governo ci sono atti di diffida
Sia nei confronti del Garante poi successivamente i confronti del ministro il Garante ha risposto che è competenza del ministro non rinnoviamo in ogni sede invita al ministro perché operi
Con il correttamente perché si arrivi assi a far sì che anche la RAI rispetti come tentiamo di rispettare noi questo tipo di Lecce
Importante che contenuta nel nel testo dell'emendamento approvato dal Senato
Uno dei pericoli che affiora quell'emendamento se non viene modificato comodato dalle nostre proposte e quello che non solo non si va a una razionalizzazione quantitative dal settore ma il rischio che si corre è proprio che all'incontrario vengono legittimate di fatto delle sì delle situazione situazione di soggetti che che non esistono e che hanno soltanto presentato la domanda di concessione
Perché in in realtà andando a a rilasciare le concessioni provvisorie a tutti coloro che hanno io i requisiti soggettivi peraltro senza specificare a quale a quale data si fa ci fa riferimento per questi requisiti soggettivi
Potrebbe accadere che un soggetto sanità proposizione Rex regolarizzi sui requisiti soggettivi senza poi andare a ad accertare effettivamente se questo soggetto opera se esiste
In in concreto
Si può portare si può arriva si può arrivare all'assurdo che chi chi magari ha già rinunciato a trasmettere che di fatto in questo momento non sta operando si trova adesso è legittimato un titolo di concessione di concessionario provvisorio sicché in uno dei soggetti invece di diminuire
Hanno andrebbero addirittura da ad aumentare perché al momento in cui acquisirebbero lo status di concessionario ovviamente potrebbero nuovamente
Se potrebbero nuovamente riprende l'attività di radio diffusione e quindi poi successivamente proseguire anche questo questo tipo di attività quindi questo è molto importante poiché un'altra cosa che e impone ad evidenziare quali sono questi su questi requisiti soggettivi cioè in pratica la legge distinguere quindi soggettivi criteri oggettivi criteri oggettivi
In sede in in sede di valutazione delle concessioni in questa prima fase si dice la cui concessione devono essere lasciate soltanto a chi ha i requisiti soggettivi e noi proponiamo che questi suoi perquisiti soggettivi debbano sussistere al momento della entrata in vigore della legge di conversione del decreto cioè in pratica alla data alla data odierna questi requisiti soggettivi
In in buona sostanza sono quel minimo necessario per in in base al quale un soggetto in astratto può avere la concessione senza quel minimo non non di soggetto non può averlo cioè ad esempio se uno non è laureato in giurisprudenza non può fare l'avvocato non può fare il notaio non può fare non può fare il magistrato e così via ecco per le per le emittenti era per le emittenti radiofoniche
Esistono i requisiti stabiliti dalla legge come determinate natura giuridica Chairs per per sapere se l'emittente commerciale bisogna essere organizzati in una certa forma societaria o imprenditoriale presso emittente comunitaria riceve una certa forma
Giuridica che può essere Associazione Fondazione
E così via
I titolari legali rappresentanti non deve aver subìto particolari condanne non devono essere sottoposte a particolari misure di sicurezza
Bisogna avere particolari oggetti sociali per l'esercizio del del l'attività di radiodiffusione ci sono tutta una serie di quesiti che sono che sono questi operando conta su cui sulla base di questi di questi Rep di questi requisiti e imponendogli a una data certa cioè quel quell'odierna si si opererebbe con la prima scrematura sui problemi finire scrematura la prima selezione
Dei soggetti che andrebbe verso una razionalizzazione quantitativa del settore in senso in senso progressivo
Gravano su questo sul quale concordo pienamente però volevo richiamare l'attenzione su due dati
E certo che lei mi chiedevano presentato Bilancio è dubbio che esistono perché è inutile che non aveva niente da dire non potevano presentare manco un pezzo di bilancio anche se era possibile fare un bilancio molto ora molto breve e molto sintetico
Ma dice noi abbiamo fatto anche un'indagine complessiva noi abbiamo mandato migliaia quattro mila lettere circa alle indirizza i figuranti dalla domanda
E dico il trenta per cento e quindi siamo siamo poi accecare andiamo di nuovo qua su quei due mila settecento sono ritornati il postino scrivendo non esiste sconosciuto ora una radio non può essere sconosciuta se è attiva
Ecco questo potrà esserci il caso marginale non lo so un due per cento registrato disguido postale però nella stragrande maggioranza queste radio non esistono e per invece per il ministero esistono questo è il dramma
Queste sono ad assolutamente inesistenti ed è questa la prima scrematura che che si dovrebbe fare nel rilascio delle concessioni provvisorie bisognerebbe andare a vedere che effettivamente esista l'emittente il che ministero potrebbe far attraverso i circoli ma non ha mai fatto
Questi accertamenti nelle televisioni sono successe le cose turche
E in tanto per dirne una che è molto vicino a me in Liguria Savona TWA cessato le trasmissioni dell'ottantasei
Figura in posizione utile adesso rispetto alle congenite le visive che non esiste ecco che è quindi ma poi ci sono e questo è uno solo
Ce ne tenere ecco questo però bisognerebbe trovare il modo di evitare perché invece secondo il testo approvato dal Senato se non vengono introdotti quegli emendamenti ecco tutto questo non succederà
Succederà che avranno la concessione provvisoria devi soggettive esistenti proprio che magari hanno i titoli perché verso laureato in giurisprudenza dazio per dire poggia c'ha tante cose ci alla società e generano funziona e che m'interessa che abbia una società che abbia tanti titoli ma che poi non funziona il concreto
Esercizi è quello che deve determinare la ecco quindi questa era grossissima preoccupazione credo che sia anche l'elemento veramente fondamentale per fare la prima scrematura
Se il ministero procedere in questo senso se il Parlamento approva queste emendamenti ed è allora a quel punto lì Cherie si può veramente arrivare a determinare cominciare a determinare subito
Un migliaia oltre mille cinquecento e mille quattrocento evidenti che non esistono e che va e non figura quei quattro mila scendono a due mila settecento edili si può cominciare poi a vedere tante altre cose
E questo è il concetto il concetto di fondo perché e saggio il concetto e non si può uscire fuori da quel sistema di lavorare sull'esistenza e pretendere di non e tenere conto dell'esistente per poi lasciare delle concessioni questo è assurdo
Bisogna invece ecco difetto del del provvedimento del Senato giusto come concetto male applicato
Perché se non vengono immessi quei quegli ostacoli quelle quei richiesti quelle determinate requisiti e io credo che la prima e fondamentale debba essere quella del l'effettiva trasmissione che non si debbano in questo momento dare concessioni soprattutto provvisorie
A ai miceti che non esista una croce non si fa questo veramente allora diventa un sanatoria di tutto il pasticcio che cerca sei pieno sedici
Per evitare di raccontarli tutti la solita storia vediamo se ci sono delle domande no io volevo no soltanto nel scusate una Punto di natura politica però avrei perché mi sembra che che manchi soltanto questo all'esposizione da tanti colleghi
Voi sapete che da settantacinque ne attendiamo la Lezzi
Sono quasi diciotto anni
Rispetto a queste rispetto a questo dopo che finalmente abbiamo detto è entrato in vigore questa legge sono due anni che siamo ancora nel caos perché nessuno ha gestito questa legge la responsabilità maggiore e del ministro attuale che ha fatto come Ponzio Pilato detto rivolge dico al Parlamento non sa ascoltando le associazioni e di fatto delegando tutto al Parlamento e ed è uscito quel decreto il quattrocentosette che di fatto il
Invidiamo la copia ce l'abbiamo
Che che di fatto legittima è la sanatoria è la sanatoria del causa attuale io credo che in questo modo non si debba gestire la cosa pubblica
Mi dispiace dover dire questa del ministro che questi giorni questione sottoposto ad altri attacchi sulla questione di formazione ma di fatto non si gestisce così la cosa pubblica
Lavanda se nettamente le mani questo che si è chiaro che sia netto e preciso ci sono ci sono domande
Responsabilità
Nella manovra
La mente economica vede quando è stata fatta la legge Mammì si è data la possibilità a tutti i soggetti esistenti e operanti o comunque ha tifi comunque sedicenti attivi di inoltrare una domanda
Cosa è successo la legge Mammì stabilisce per esempio che un soggetto ha solo nei primi sei anni due concessioni radiofoniche per bacino un soggetto sia una televisione difficilmente potrebbe avere Ancona raggira un soggetto nazionale non può avere una radio locale tutta una serie di elementi dico di assestamento del sistema che non corrispondeva assolutamente alla situazione di fatto sviluppatasi in allora quindici anni sedici anni di attività senza nessun tipo di regolamentazione
Non solo ma si diceva che per esempio le frequenze non utili per la copertura di un bacino dovevano essere disattivate per cui che cosa è successo molti soggetti
Buona fede qualcun altro può anche José Mari fraudolento comunque molti soggetti hanno
Da una stazione prodotto più stazioni hanno che del resto legittimamente non questa era possibilissimo
Hanno si sono inventati il secondo canale di musica italiana il terzo canale di musica rock d'canali musicali Shoe
Poi in questo Paese non tutti i soggetti che faceva l'attività
Radiofonica prima dell'entrata in vigore della legge erano effettivamente imprese radiofoniche c'erano anche soggetti i cosiddetti tra virgolette ripetitori visti che avevano un traliccio delle antenne
Un trasmettitore che affittavano una volta ad un soggetto una volta ad un altro soggetto
Cosa è successo questi signori con la paura di perdere
In diritti acquisiti e cioè il fatto che trasmettevano che avevano un'attività commerciale legata a questo tipo di trasmissione si sono da nominati immediatamente editori
Anche questo la legge non lo impediva hanno fatte su un foglio di carta hanno detto io mi chiamo radio verde dalle bianca radio gialla e faccio questo tipo di attività
Durante poi questi due anni
Comunque l'onere della gestione forse non è il balzo basate ai continuarla qualcuno che ha raddoppiato il le proprie aziende per fare il secondo i canali ha scoperto che poi non vendeva tanta pubblicità sapete la pubblicità radiofonica sono trecento
Trenta da centoquaranta miliardi tutti insieme compresi cento
Quaranta centocinquanta della RAI quindi non è che la torta sia poi così grande così ghiotta
Comunque la l'energia elettrica si consuma comunque i nastri per mandare la musica ci vogliono comunque via mandare il Bilancio al Garante
Cioè anche se sono pochi gli adempimenti però può darsi che qualcuno di questi ha ceduto ha ceduto questa attività ad un'altra emittente che ha voluto allargare il bacino
Ha deciso che non ne valeva la pena ha pensato che non gli interessava più per cui di fatto da questo si è diminuito il numero qualcuno ha spento perché l'azienda non andava bene sono molte le aziende radiofoniche
Che non vivono in modo florido e che quindi sono state costrette a cessare a cessare l'attività qualcuno è fallito qualcuna venduto qualcuno ha definitivamente chiuso
Qualche anno fa si diceva che il padre ricche danaroso poteva regalare al figlio invece che un giocattolo un'emittente radiofonica può darsi che questo tipo d'attività non ci sia più
Insomma in sostanza d'altra parte la SIA e già al contempo tempi fa parlava di gas per quanto riguarda una sua indagine due mila settecento emittenti operanti in Italia quindi più o meno questo può essere le dimensioni
Le dimensioni del sistema non è che questa dimensione permessi accettate le date cioè noi vogliamo che si scenda
Poi decisamente anche da questo numero però facciamolo per gradini in modo da evitare polveroni
Si sono però anche io non sottovaluto la politica cioè non è vero che è soltanto dei cross radio nazionali o locali Gavino Sale commerciali vogliono questo riordino
E che questo tipo di sanatoria in definitiva premia e avvantaggiate le radio piccole o comunque ad esempio le radio comunitarie
Che per larga parte rappresento avendone quattrocento nella mia associazione per larga parte comunitari
Cioè pure sottolineare che anche noi vogliamo Riotino una chiarificazione c'è dentro quell'Ottocento comunitarie ne siamo consapevoli che ce ne saranno poco più della metà praticamente comunitario cioè espressione di soggetti culturali politici religiosi
Altre invece sono comunitari convertiti lo sgomento perché magari sperare sperava in questo modo che riesce a portare a casa la concessione che sul terreno comunitario avrebbero più faticato ad ottenere
E che io come padano sottolineatura politica cioè
La radio oggi è un conto è un grossissimo mezzo di comunicazione ciò ogni giorno ci sono trentadue milioni di persone che lo ascoltano venti milioni sono sintonizzati sulle radio locali danni le radio locali hanno superato l'ascolto della Rai
Nell'ultimo negli ultimi due anni addirittura la forbice si è ulteriormente allargata di quattro milioni di ascoltatori quotidiani eppure continua hanno fare opinione continuano a fare notizia continuano a essere preso in considerazione
Perché perché sostanzialmente è un mezzo proprio non ci gira molta molti miliardi in questo settore
Cioè non esiste non esiste voi avete davanti tu i rappresentanti enti tutte le associazioni nazionale delle radio che hanno trovato un'intesa comune
I vi posso garantire che non sempre succede di trovare un'intesa con monete operatori settore così differenti radio nazionale era di commerciare radio comunitaria diversa opinione culturali e politiche
Di più c'è un'intesa come diceva prima che Natucci
Espressa una sintonia spesso su questi emendamenti anche dallo stesso ministro
Ci sono forze di maggioranza e di opposizione che dicono ci stanno bene ma allora perché non lo fate passare perché rimandate tutto di due anni
Dicendo ne riparliamo ne riparliamo perché adesso non abbiamo tempo
Provate a immaginare se questo fosse accaduto per la televisione sarebbe l'insurrezione nazionale allora noi vogliamo sottolineare che e soltanto un problema di volontà politica
Del ministro del Parlamento il fatto di non voler prenda in considerazione questi stanza che unitariamente viene espressa
E né cechoviano che nelle prossime ore è cominciata la Commissione cultura della Camera dove peraltro diversi parlamentari di diversi partiti hanno espresso
Ma solo delle tasse confronti questa solidarietà posso tradusse anche nuovo otto che possa in qualche modo modificare il testo del Senato noi non vogliamo affossare il testo del Senato però non vogliamo che scopre il testo del Senato ha forse noi
Io voglio precisare anche la nostra associazione ha e un centinaio di radio che hanno fatto la domanda come comunitarie ma che in realtà non fanno niente di pubblicità
è un problema che il Parlamento ha completamente dimenticato anche se ci sono impegno di due reti di due leggi
Nazionali a concedere le frequenze a determinate l'aveva angeliche ma io dico la mia concessa a tutti e non soltanto la vivandiere quelli che lo fanno pubblicità attenzione sembra una cosa eccezionale ora gli Stati Uniti che sono certamente il paese più consumisti Paese libero mercato
Il venti per cento delle televisioni non fa pubblicità
E
Una civiltà assira Pramaggiore non so esattamente la percentuale non ve la dico perché non la so comunque superiore al venti per cento di radio non fanno pubblicità
Quindi vuol dire che ci sono le condizioni anche in uno
In un'economia di mercati in un'economia consumistica per questo tipo di radio averlo dimenticato la radio delle università
Le radio delle fondazioni radio di tante iniziative culturali è un fatto gravissimo proprio anche perché c'è questo modello
Che in in America non solo è a queste rilevanze macché
Sia pure lentamente sta espandendosi cioè verificando quelle che erano le radio che non facevano pubblicità dieci anni fa e poi anno per anno cioè un progressivo aumento lieve per carità delle percentuali dello zero dieci zero dello nove uno per cento ma tutti gli anni è aumentarle continua ad aumentare quindi è un settore che dovrebbe essere tenuto presente anche perché non interferisce
Nelle radio commerciali vale come Charlie sul piano economico
No no
Allora
Ma signori era
Poi
Allora