Intervista a Lorenzo Vidino sulla minaccia terroristica in Europa

Abbiamo in linea il professor Lorenzo vitino che direttore del programma sull'estremismo alla Giorgio Washington University esperto di islamismo ed è attualmente nella Commissione di studio di Palazzo Chigi sull'estremismo jihadista in Italia professor vino
Buongiorno benvenuto a Radio Radicale oggi lei in un corsivo sulla stampa scrive che l'antiterrorismo britannico ha fatto passi da gigante ma il tipo d'attacchi predatoria cui assistiamo appunto da Nizzola Berlino come diceva il Ministro Minniti per la loro natura sono difficili da bloccare d'altra parte anche quando lo Stato islamico sarà sconfitto non è detto che la minaccia terroristica verrà meno ecco in questo scenario come possono operare i Governi euro europei
Ma è chiaro c'è uno scenario molto difficile in quanto appunto dalla parola imprevedibili è stata fatta ripetutamente oggi da Bari
Da vari capi politici è un tipo di terrorismo diverso per quanto mi ha centralismo più strutturato di attacchi più complessi non sia totalmente scomparso prossimo vedendo
Del prendere divieto di portare apparecchiature elettroniche sugli aerei deriva da un tipo di terrorismo quello più legato dal caldo e più strutturato
La maggior parte degli attentati che vediamo sono di questo tipo imprevedibili ed è chiaro che
Non esiste Paese al mondo che ad una una capacità di fermare tutto anche un Paese militarizzato con Israele
Piccolo Emily paventate con esperienza come Israele non si può fermare tutto questo tipo di attentati con veicoli con
All'arma bianca sono tutto corruttive quali quotidiana
Quindi ci vuole un controllo del territorio indubbiamente ci vuole un miglioramento delle dell'Intelligence e una consapevolezza che certe cose succederanno devo dire che l'atteggiamento inglese
Io chiudo il mio corsivo in un certo senso complimentandomi con con gli inglesi perché comunque l'atteggiamento di Londra è stato la notevole cioè il classico dal motore la seconda guerra mondiale chi calme che arrivò nasce stiamo calmi continuiamo
L'attentato c'è stato i coloro i terroristi vanno
Vanno presi vanno arrestati vanno
Da parte investigazione un'inchiesta però la vita deve continuare non bisogna dare una dietro
Eccessivo questo tipo di fenomeno a vita deve continuare dopo due ore e la metropolitana di Londra continua ad andare la città non era paralizzata
Ancora una domanda sabato prossimo Roma sarà la sede delle celebrazioni del sessantesimo anniversario della fondazione nell'Unione europea ne sappiamo che il nostro Paese con tra diverse vittime diversi episodi allarmanti però non è mai stato sede di un attacco terroristico compiuto quali sono le ragioni secondo lei
è veramente difficile dirlo per non
Assolutamente impossibile a dirlo con esattezza
C'è un un filone è che pensa che sia per dei calcoli Stra critici dello Stato islamico che ci vede come
Una un un luogo dove entrare in Europa da usare come base logistica
E che quindi non vorrebbe aperto attaccare quindi apparsi dichiarate dal Governo italiani loro non rientrino reputo che questa
Che questa crisi greca
Beh per vari motivi prima di tutto perché siamo in una fase di terrorismo spontaneità esattamente come Londra cioè non è chi dà maggior parte con qualche eccezione ma la maggior parte degli attentatori non sono soggetti che hanno colpito l'Europa non sono soggetti che vengono per attivati dai guide dall'ISI sia cui vengono dati degli ordini precisi semplicemente sono
Ricevono un messaggio generale di attaccare l'Occidente in generale quindi il pensare che ci sia un disegno preciso per ogni attacco è chiaramente cozza con quelli che sono sue diciamo che in Italia abbiamo dei numeri minori di soggetti radicalità
Rispetto ad altri Paesi europei abbiamo una un'ottima Intelligence i onestamente abbiamo avuto un po'di fortuna finora perché comunque pensa adesso non voglio assolutamente essere uccello del malaugurio
Chiese qualcosa succedesse da qui a breve un tipo di attentato tipo quello di Londra di ieri nessuno ci sconvolgerebbe che ritarda chiaro quindi è un insieme di fattori
Un'ultima domanda per la lasciamo al suo lavoro sulle carceri italiane che non sono esattamente un modello rieducativo quanto è alto il rischio di radicalizzazione nel nostre carceri dove alto numero di migranti in custodia cautelare
L'Italia vede dinamiche di radicamento nelle carceri simili a quelle di altri di altri Paesi europei forse con una dei numeri leggermente inferiore se penso alla Francia dove la popolazione
Carceraria di origine musulmane attorno al settanta per cento in Italia non sono questi numeri e non sono neanche le dinamiche francesi
Di di vicine se non centinaia di soggetti radicali dati nelle carceri di vere e proprie blocchi
Ci ha visti all'interno di carceri francese diciamo che però come nel caso Ammari cioè l'attentatore dei mercatini di Berlino Natale ha dimostrato dato che sia radicalità dalle carceri siciliane ma non è certo l'unico e non certo solo in Sicilia
Esiste un fenomeno anche in Italia ci sono dei tempi per quanto l'attenzione del dell'Autorità c'è e forte sulla tematica se ne parla esiste una
Un controllo esercitato dal DAP l'ente preposto alla la sorveglianza di questo tipo di fenomeni all'interno delle questioni
Le risorse sono quelle che sono più a capire che
Monitorare lei migliaia e migliaia di prigionieri per i detenuti nelle carceri italiane
Capire le sfumature dei loro dialetti capire le sfumature le loro conversazioni è chiaro che le risorse e non non ci sono penso che nessun Paese radio così ricco di risorse
Grazie grazie al professor Lorenzo vidi no buon lavoro
Lorenzo di Dino era come fa parte della commissione di studio di Palazzo Chigi sull'estremismo jihadista in Italia ricordiamo è stato direttore direttore del programma sull'estremismo alla George Washington University