Intervista a Vannino Chiti sulle politiche dell'Unione Europea e sul ruolo svolto dall'Italia all'interno dell'Europa

Radio Radicale abbiamo qui con noi Vannino Chiti del Partito Democratico presidenti di Senato e la Commissione affari europei cominciamo proprio dell'Europa Presidente Chiti ieri ci sono state le comunicazioni del Presidente del Consiglio che in
I doni in queste giorni ci sarà il vertice e europeo cosa deve fare l'Europa
E deve fare dei passi in avanti non c'è alternativa all'Europa ma l'Europa deve cambiare
Intanto alcuni passi sono annunciate sono concreti ci sarà una maggiore integrazione sulla sicurezza
Penso che ci debba essere anche una maggiore integrazione sulle questioni dei diritti sociali
Sul completamento dell'unione monetaria bancaria su uno sviluppo diverso
Nell'incontro che c'è stato a Parigi
Tra e il presidente francese la cancelliera il Presidente del Consiglio italiano e il Primo Ministro spagnolo è stato dato un spinta in avanti perché si proceda
Con Marco per azione rafforzata cioè passi in avanti per integrarsi tra i Paesi che sono disponibili
A partire mi auguro da quelli
Della zona euro senza chiusure ma senza freni ecco questo è un ma questo è chiarissima ma
L'Italia in condizioni di poter a partecipare alla parte più accelerata del convoglio dei convogli europea ma insomma i problemi strutturali il nostro Paese sono
Se ma io penso che non soltanto l'Italia deve partecipare
A questo processo
Deve partecipare perché tre Paesi fondatori alla credibilità permettere il piede sull'acceleratore
Altri l'hanno messo sul freno siamo noi che si è chiesto che si fosse una flessibilità nelle spese per lo sviluppo qualche cosa si è ottenuto con grandi risultati sul piano economico no siamo
Reca anche su quali conclude risulta sul piano economico perché e
L'inversione
Seppure lenta c'è siamo passati dalla recessione a un leggero sviluppo poi certo ma per avere uno sviluppo maggiore bisogna liberarsi
Di tante incrostazioni e fare riforme che siano riforme vere questo
Lo dobbiamo a noi non all'Europa però l'Italia da un lato la credibilità respingere dall'altro la necessità per spingere perché se noi non siamo
Nel processo di integrazione dell'Europa non risolviamo neanche nostri problemi strutturali è un'illusione pensare che i nostri deficit le nostre debolezze si risolvono stando da soli
Quindi dobbiamo esserci e questo è uno sprone anche per risolvere le questioni strutturali che il
Io mi fermo
Il nostro sviluppo
Chiarissimo passiamo alle questioni diciamo così di politica più domestica comuni delle primarie del Partito democratico e a questo punto
Intanto
Vedo un'esigenza vedo le l'esigenza che ci sia un congresso che sta sui temi
Non sui toni della rissa vede
Il Ministro del rio ha usato rispetto alla scissione un'immagine che a me convince salvo poi che bisogna essere coerenti non fermarsi all'immagine
C'è stata una piccola lievissima fessura nella dica
Però
Questa fessura va riparata perché se non viene riparata si può allargare
Allora un primo elemento per ripararle che il congresso sia su temi seri non sia di rissa
Secondo aspetto è che chiunque vinca il Congresso non ha
Perché il principio chi vince prende tutto il problema non può essere il maggioritario brutale come è stato in questi anni all'interno del PD deve essere la capacità di includere non i numeri per cui chi è minoranza bene diciamo con benevolenza ogni tanto si si ascoltano deve essere inclusivo un partito
Questo è il secondo aspetto perché
La la la diga
Si ripari
Il terzo aspetto
è quello
Di
Essere tutti insieme poi per le elezioni amministrative vede
Se
Ci fosse
Un qualche cosa di negativo ancora in questi mesi
Non è che ci sarebbero dichiarazioni
Di
Alcuni alla stampa che lasciano il partito non ci sarebbero dichiarazioni perché quelli non le fanno ognuno ONU forse non ci arrivano alla stampa leva delle televisioni
Ma ci sarebbe da lo voto e se
Il voto viene meno se non c'è il consenso
De non solo per del PD io penso
Che ci sia meno futuro per l'Italia allora bisogna riuscire a fare tutto questo e io
Questo mi pare che però non coincide perfettamente con l'ipotesi RAI
No tutto questo coincide inc io sostengo la candidatura Orlando tutto questo coincide con il fatto ad esempio che assiste pari la funzione di premier da quella
Di segretario in questi anni io non ero convinto di questo
Pensavo che si potessero tenere insieme che forse servisse ma
Sono cambiati due elementi il primo è l'esperienza l'esperienza ci ha dimostrato che questa coincidenza portatosi che il partito deve risse anzi che si sviluppasse e si arricchisse come sinistra plurale
Si legasse ai cittadini
E non facesse soltanto da supporto
Ed ed dell'azione del Governo
Anziché sollecitare anche l'azione del Governo a fare un riformismo oggi lo dicono tutti non dall'alto ma che
Parte con la partecipazione dei cittadini
Il secondo elemento che mi convince e che mi ha convinto per questa separazione è che non ci sarà il governo di un partito
Perché la legge elettorale per quanto dovrà avvenire secondo me è un principio maggioritario ma non sarà
Dei è soltanto maggioritarie quindici saranno coalizioni e dunque un'esigenza
Non solo per il PD in quanto tale ma anche per il governo del Paese che ci sia questa separazione e questo porterebbe a una riforma profonda dello Statuto che secondo me è necessario se si può riparare
Quella fessura nella diga chiarissimo ringraziamo siccome sempre Vannino Chiti del PD Presidente insegnarla comincia a fare uno per uno scontro da Radio Radicale