"L'Italia delle città, l'Europa delle Regioni"

Prima Maniglio poi Grazia
Poi dovrebbe esserci anche una comunicazione si arriva di Miriam Massari su un lavoro che stanno svolgendo per cortesia siete pregati di sedervi
Anche gli amici qui della prima ciao
Per cortesia vi volete sedere ecco bravi porta
Allora diamo la parola Claudio Fava per la relazione sul tema dell'Europa
Ma in realtà io vorrei parlare di di Europa per parlare di Catania
E vorrei parlare di Catania per parlare di Stoccolma
Vorrei tentare di parlare di questo filo che un filo spesso è un filo
è un filo ampio che
Collega molte città molte latitudine
Molte anime del nostro pianeta e che il filo della storia e che è una storia che si è messa in moto è una storia che sta cambiando che sta marciando in questa relazione che troverete c'è un'immagine se volete un po'retorica nel vento della storia che sta spazzando
Sta sconvolgendo questa vecchia geografia è un'immagine retorica ma è un'immagine sincera perché pastore in realtà ha messo improvvisamente bruscamente in movimento in discussione tutte le certezze che fino adesso ritenevamo certezze assolutamente immutabili
Ed è tutto ciò che ritenevamo immutabile che improvvisamente si è strano strass zitta Stars trasformando invecchio
Io credo che sia accaduto qualcosa in un pianeta che per molti anni è stato un brutto pianeta è stato un pianeta rigido è stato un pianeta di frontiere un pianeta di dazi un pianeta di dogane è stato un pianeta di muri un pianeta di Uomini contro
è stato un pianeta molto simile a un condominio la stessa rigidità la stessa anzi e di divisione
Un pianeta di corridori di porte di cancelli di portoni ecco tutto questo sta cambiando sta cambiando perché non per merito nostro non per merito o semplicemente dell'essere umano gli essere umani ma per merito se volete ineluttabile della storia è caduto un muro è caduto un muro importante del muro di Berlino è caduto un muro che separava in modo manicheo se volete Est e Ovest
Occidente Oriente il capitalismo e socialismo
Ed è un'occasione importante sarebbe stata un'occasione importante perché la caduta di questo muro la caduta di questa divisione la caduta di questa geografia che una geografia di linee rette avrebbe potuto offrirci la possibilità e il diritto di costruire un'altra idea di geografia
Una geografia non fatte di linee rette una geografia non costruita a tavolino la geografia di Yalta ecco pensate che cosa è stata la geografia di alta per questi cinquant'anni una geografia costruita a Torino dal coloro che hanno vinto la Seconda guerra mondiale
E che hanno deciso in che modo incastrare
Popoli lingue nazioni storie dentro contenitori rigidi
Con un un colpo di matita con un righello poggiato sulla carta geografica sono state create nazioni che non erano tali e fatalmente inevitabilmente dopo cinquant'anni queste contrizione sono esplose pensate alla carta geografica dell'Africa pensata questa innaturale e geografia
Dettagliata schematicamente con linee rette che separano gente da gente ma che separò gente che parla stessa lingua di gente che appartiene ad altri Stati ad altre nazioni
Tutto questo scomparso rischia o sta per scomparire con la caduta di questo muro che è un un modo per accelerare i processi di sbrigativi della della storia della vecchia storia di alte allora c'era quest'occasione un'occasione soprattutto nostro occasione europea l'occasione per creare un soggetto politico diverso nuovo che sapesse cogliere il senso compiuto di quello che è accaduto nel mondo che sapesse coglie il senso compiuto di quello che sta avvenendo nella storia allora provare a costruire l'Europa dei popoli l'Europa dei popoli che fosse l'Europa delle tolleranze che fosse l'Europa dei diversi
Che fosse l'Europa delle intelligenze che fosse l'Europa della storia di questa storia che si mette in moto
Noi in questo senso credo che abbiamo fallito fino adesso abbiamo fallito abbiamo fallito perché qualcuno ritiene che la caduta del socialismo la lo smembramento di una parte di questa geografia rappresenti la vittoria la definitiva consacrazione dell'altra parte di questa geografia il capitalismo e noi non pensiamo questo ma pensiamo che la caduta del muro di alta la fine di questo modello di geografia sì anche la fine di un capitalismo che è stato di adesso un capitalismo senz'anima
Ma non crediamo in questo capitalismo senza correttivi non crediamo in un economia di mercato sprezzante noi non crediamo in un liberismo che è diventato soprattutto la certezza dei ricchi contro la disperazione dei poveri se andiamo a a riflettere un attimo su una su una delle cifre più semplice più tragica di questo cinquantennio degli ultimi cinquanta anni di storia
Scopriamo che si è moltiplicato per cinque il divario che separa i Paesi ricchi e Paesi poveri questo è il frutto di un capitalismo senza freni di un capitalismo che è stato legato è stato proiettato soltanto sui consumi e non sulla capacità di costruire un altro progetto di sviluppo
Dice Eduardo Galeano uno scrittore uruguaiano che ha partecipato recentemente alla sezione del Tribunale dei popoli che ha tentato di analizzare e di processare questo quinto centenario Stella con questa è l'America ha detto una cosa semplice ed efficace l'abbiamo costruito un sistema di grande libertà è vero il capitalismo un sistema di assoluta
Drammatica libertà ma è la libertà
Di scegliere e non di avere ecco noi crediamo che rispetto a questo dato è un dato incontrovertibile la storia l'Europa avrebbe avuto avrebbe dovuto avere un un ruolo importante costruì un soggetto politico fosse un soggetto politico pensante che fosse un soggetto politico dotato di anima
Se fosse un soggetto politico capace di spesa o rizzare di sintetizzare
Il passato anche le con tradizione di questo passato che fosse capace di superare questa contrapposizione manichea fra Est e Ovest questa contrapposizione manichea fra socialismo e capitalismo che un po'l'Europa e che in questi anni è stata immaginata da Spinelli e l'Europa per la quale altre generazioni hanno combattuto l'Europa cui si sono dedicati
Popoli e ceti politici per molti anni e non è l'Europa di Maastricht io vi dico questo perché
Mi sembra un nostro dovere anche spiegare
Il disagio con cui abbiamo discusso in Parlamento il Trattato di Maastricht si è concluso con questa nostra astensione
La stessa dipende dal fatto che la creiamo profondamente l'Europa creiamo profondamente in un soggetto politico che si chiami Europa crediamo profondamente in un soggetto che sappia contrapporsi a questa ansia di disgregazione
Alla voglia di costruire nuovi muri alla voglia di costruire nuove contrapposizioni questa Europa
Di Risorgimento e xenofobia questo europa
Di Risorgimento intolleranza allora crediamo in un percorso che è un percorso antiteche un percorso inevitabile arrivare a questo forte soggetto politico e si chiama Europa ma non crediamo che il trattato di Maastricht così come è stato costruito sia lo strumento migliore sia il percorso migliore per arrivare a questa Europa perché l'Europa
Dipinta costruita da Maastricht è un'Europa senz'anima è un Europa e l'Europa di bocconiani un'Europa di banche di monete non è un'Europa dei popoli in Europa di ulteriori frontiere è un'Europa di diffidenze
La diffidenza nei confronti della gente a difesa di confronti dei popoli di Firenze nei confronti dei Parlamenti che sono il momento di maggiore dignità della volontà popolare un'Europa che se avete visto se avete e se avrete la possibilità di leggere fra le righe di questo trattato
Ha un forte deficit di democrazia tutti i momenti decisionali sono affidati alle cancellerie sono affidati ai capi del governo tutti i momenti decisionali di questo processo d'integrazione europea sono sottratti alla volontà popolare c'è una grande diffidenza nei confronti della gente nei confronti dell'ansia di nuovo di nuovo in politica di nuovo nella Società di nuovo nella storia che la gente sta portando avanti non soltanto in Italia e questa diffidenza è stata in qualche modo rigidamente codificata
In un Trattato di Maastricht e una
Un'Europa delle cancellerie che un'Europa che guarda più a Wall Street e che alle nazioni e popoli un'Europa che disperde il contenuto e il valore dello stato sociale che una con questa antica non soltanto in Italia le le conquiste le certezze della filosofia dello stato sociale non esistono in questo trattato rimase lo Stato sociale
E una è il frutto di un processo storico che è durato molte decine di anni
E la tutela del lavoro la dignità del lavoro e la sicurezza del lavoro la tutela dignità e la sicurezza della proiezione sindacale
E pensare alla lotta alla mafia la che imita organizzata non soltanto come momento di repressione di controllo del territorio ma come momento anche di ulteriore democrazia di ulteriore giustizia di ulteriore legalità
Lo stato sociale uno stato di equità
E tutto questo manca tutto questo manca
In Maastricht tutto questo manca in una parte del dibattito politico in Europa mentre sta emergendo sempre più affannosamente sempre più pressantemente un'ansia nuova un'ansia che noi non conoscevamo che noi non abbiamo conosciuto e hanno conosciuto i nostri genitori genitori i nostri genitori che è un'ansia di guerra
è un'ansia straniere un'ansia pericolose un'ansia di cui era che ha bisogno di altri nemici nemici non ci sono più i vecchi nemici nemici tradizionali
Le altre frontiere tutto ciò che stava Este tutto ciò che stava estere nostri privilegia la nostra ricchezza delle nostre sicurezze non esiste più non c'è più questa geografia
E allora abbiamo dovuto costruire un nuovo nemico abbiamo tutto costruì una nuova frontiera abbiamo dovuto costruire una nuova l'attitudine contro la quale scaricare questa nostra ansia di guerra contro la quale puntare le nostre baionette questa nuova frontiera il Sud
E mi sembra di leggere in questo dibattito politico nelle accelerazioni questo dibattito politico ha subito recepito un'ansia di contrapposizione di guerra di nuova frontiera verso il Sud
Una nuova divisione del pianeta una nuova divisione del mondo
All'Europa di alta sostituire una nuova Europa al mondo che era il frutto di questa geografia dei vincitori sostituire un uomo né in cui c'è comunque un'altra frontiera c'è comunque un nuovo muro
C'è comunque una forte contrapposizione c'è comunque un'idea di uomini contro coloro che stanno al Nord e coloro che stanno a sud
Questo è un vecchio alibi un vecchio alibi perché
è una contrapposizione fa sul
è una contrapposizione artificiosa il bisogno di scaricare la nostra ansia di giustizia e di verità e di certezze di democrazia qui e adesso su guerre altrove il bisogno di creare altri nemici che possono essere gli ebrei che possono essere gli immigrati nordafricani che possono essere i meridionali che sono comunque diversi ecco tentare di costruire una nuova Europa un nuovo pianeta una nuova geografia di diversi balcanizzato e la nostra storia ancora una volta e il tentativo che è in corso il permettere di versi l'impero e la sua periferia
Io credo che sia un tentativo destinata a fallire in questo senso il nostro voto di astensione a Maastricht la nostra partecipazione convinta un dibattito che un dibattito di costruzione
Un dibattito di futuro non il battito di di pause di prudenza ideologica perché noi crediamo che il percorso la storia sia questa in questo senso
Crediamo che che ci sia bisogno di un grande ottimismo perché la storia non va in questa direzione la storia non Simona direzione di ulteriori separazioni non si pone nella direzione di ulteriori contrapposizioni fra uomini e Freire
La storia non si muove per costruire altre frontiere però non dobbiamo saper interpretare il senso compiuto il senso positivo della storia in questo senso ma non dobbiamo essere un movimento che difenda
Gli ebrei che difenda i meridionali o che difenda gli immigrati extracomunitari non dobbiamo tentare di stare dalla parte della libertà
E della pace qualunque sia la sua cifra qualunque sia il soggetto vincente soggetto per dentro abbiamo tentare di andare oltre questa contrapposizione manichea dobbiamo tentare di capire di fare capire che la pace
Che la pace intesa anche come capacità di stare insieme anche come tolleranza anche come reciproca solidarietà deve diventare non difesa ma diventare finalmente una cultura di governo ecco la scommessa importante del nostro movimento di tutti gli altri movimenti che in questo vento si stanno confrontando con la portata la cifra esatta della cultura della pace e trasformarla in una cultura di governo
Anche se non siamo al Nord perché qualcuno ci potrebbe dire
Siamo siamo Nord dunque siamo vincenti siamo privilegiati siamo sazi
Che importanza questa contrapposizione ha importanza ha importanza non soltanto sotto il profilo etico importanza per il nostro destino che il destino di questa nazione
Questa nazione vero fa parte del grande circo dei degli uomini del
Dei popoli privilegiati ma è una nazione destinata ad essere ancora una volta nazione di frontiera
Cerniera traccia tra ciò che sta a nord e ciò che sta al Sud ciò che siamo stati per cinquant'anni nella geografia di alta la cerniera tra ciò che stava Ovest ciò che sta aveste e quindi una nazione destinata ad essere in qualche modo militarizzata controllata
Una remota è una nazione di democrazia sospese incompiuta una demodulazione
Di sovranità limitata in cui il ceto politico e un ceto politico inamovibile perché la nostra funzionerà questa garantire questa cerniera di sicurezza garantire il presidio di questa frontiera ecco questa platea non esiste più ma si sta creando una nuova frontiera in cui il nostro ruolo è un ruolo essenziale
Euro l'ineliminabile noi siamo un punto di riferimento centrale in questa grande fortezza armata che rischia di diventare l'Europa siamo un punto di frontiera fra ciò che sta a nord e ciò che sta subendo rischiamo di subire le stesse limitazioni alla nostra sovranità le stesse limitazioni la nostra frontiera la stessa protezione di un ceto politico che ancora più vecchie che ancora più screditato
Le stesse limitazioni che abbiamo dovuto subire un in modo umiliante per questi cinquant'anni e questo io credo il senso del nuovo ordine
Mondiale che si sta tentando di di far passare e che rappresenta un passo indietro rispetto alla storia un nuovo ordine mondiale che non ha nulla di nuovo nel mille novecentosessanta l'Agenzia per lo sviluppo le Nazioni Unite
Ci diceva che il venti per cento più ricco della popolazione ha un reddito trenta volte superiore del venti per cento più povero
Sono passati trent'anni e questo divario sia raddoppiato ed un divario che riguarda gli Stati se dobbiamo focalizzare il divario riguarda i cittadini delle nazioni più ricche relazioni Puppo per il venti per cento
Dei cittadini più ricchi di questo pianeta centocinquanta volte più del venti per cento di cittadini più poveri
E anche questo divario negli ultimi tre per trent'anni si è raddoppia
Il nuovo ordine mondiale in realtà è un tentativo di conservare il vecchio
E anche per questo motivo non abbiamo creduto molto in passato e contiamo a credere molto nella cooperazione che è un modo per distruggere lacerare definitivamente questa questa contrapposizione fasulla fra nord e sud la cooperazione come bisogno di costruire una geografia di solidarietà a costo di una geografia di eguali
Una cooperazione come bisogno non soltanto di dare di regalare di offrire le mosse Mario FLI elementi di sviluppo reale le menti di reale capacità di affrancarsi di crescere di essere finalmente libere ad altri Paesi che questa libertà è questo sviluppo fino adesso non hanno potuto avere anche la cooperazione purtroppo
Anche la cooperazione purtroppo è stata è stata una beffa è stata una beffa perché è stata sottoposta alle stesse
Pratiche umilianti di vecchia politica a cui sono stati sottoposti tutti gli altri passaggi la nostra storia democratica
Anche la cooperazione ha costruito cattedrali nel deserto con la differenza che le cattedrali nel deserto erano fisicamente cattedrali in un deserto reale anche la cooperazione a imparai esportato su altre dimensioni su altre latitudini gli stessi difetti le stesse precarietà e la nostra politica la cultura della tangente la cultura della spartizione la cultura del privilegio la cultura dell'interesse privato
Io sono stato diverse volte in Somalia ed ogni volta ho tentato disperatamente di cogliere tracce tracce evidenti tracce fisiche misurabili di quello che avevamo fatto in questo Paese a cui siamo legati la storia a cui siamo legati da responsabilità politiche agrarie a cui siamo legati per il fatto di avere dato due mila miliardi
Due mila miliardi in dieci anni e il paese in cui l'Italia spesso di più
Più che in qualsiasi altro Paese del mondo Grasso mai ad Alitalia dovuto più denari che da qualsiasi altro paese
Io vi posso garantire che di quei due mila miliardi non ho mai trovato traccia
Mai trovato traccia se non nelle Marne il marchio stampato sui bossoli dei proiettili che era sempre tassativamente il marchio di un'impresa
Armiere italiana le uniche tracce fisiche che esistono solo le tracce delle armi dei cannoni delle munizioni delle baionette con cui non abbiamo tenuto in piedi per molti anni un regime prevaricatore un regime dittatoriale e questo è l'unico modo in cui la nostra cooperazione
Ha avuto una un ritorno fisico ritorno visibile in Somalia riparla sommariamente potrei parlare delle ti opere potrei parlare del Peruzy potrei parlare il Salvadori potrei parlare Mozambico di potere parla di molte latitudini di questo pianeta
In cui l'Italia si è mossa con questo spirito di grande apertura di grande democrazia di grande capacità di sviluppo in realtà abbiamo costruito in queste nazioni delle appendici della nostra vecchia cultura politica abbiamo diviso abbiamo parcellizzata abbiamo frammentato il mondo e la cooperazione esattamente come avviene
Come viene parcellizzato viene diviso tutto ciò che passa attraverso la nostra politica
E allora
C'è stato un il dirigente il direttore della direzione generale a cooperazione lo sviluppo che un mese fa con grande candore e il tentativo disperato di salvare se stesso ha raccontato quello che accaduti in questi dieci anni e la cooperazione italiana
Il modo in cui i Paesi in modo in cui le frontiere il modo in cui bisogno drammatici l'umanità sono stati divisi partito per partito ciascun partito dalla sua nazione
L'Etiopia andava democristiani perché la somma che andava in ai socialisti perché del Mozambico andare comunisti perché il Perù andava ai socialisti perché il saldo dello andava democristiani e così via
L'esito di tutto questo e un continente il continente africano che rispetto a vent'anni fa è andato clamorosamente indietro in tutti gli indici di qualità della vita dalla dall'aspettativa di vita al reddito pro capite alla capacità di produzione
La conseguenza l'altra grave conseguenza di tutto questo è che non abbiamo penalizzato fortemente un settore che invece riteniamo sia il settore
Più importante non soltanto sotto il profilo morale ma anche sotto il profilo delle intenzioni che il settore la cooperazione non governativa
Il settore la cooperazione povera se volete il settore di una cooperazione che veramente finalizzata non all'elemosina ma lo sviluppo alla costruzione di progetti di sviluppo alla costruzione di progetti di di autonomia per questi Paesi e alla fine anche le ONG hanno subito l'involuzione della nostra cooperazione anche l'energia hanno finito per essere lottizzato per lottizzare
Se non andiamo a vedere l'elenco delle otto società più importanti per la cooperazione italiana degli ultimi dieci anni tutte le otto società più importanti sono presenti nell'inchiesta di Tangentopoli e questo vi dà la cifra esatta di che cosa è stata anche la nostra cooperazione
Una cooperazione che è stata colpita dalla manovra Amato con un taglio selvaggio di mille cinquecento miliardi che aggravato quasi esclusivamente sulla parte meno lottizzata la cooperazione cioè sulla cooperazione non governativa anche per questo l'abbiamo presentato una legge per l'istituzione di una commissione d'inchiesta
Una commissioni che sa e che vuole tentare di capire non soltanto le regole perverse a cui abbellito la cooperazione del passato non soltanto le responsabilità e colte e le responsabilità ma anche tentare di capire
In che modo può essere costruita una nuova idea di cooperazione per il futuro perché questo un passaggio essenziale per fare in modo che questa contrapposizione quest'ulteriore divisione quest'ulteriore frammentazione la nostra geografia fra nord e sud venga in qualche modo superato
Sono una politica di cooperazione di rapporti e qui solidali
Ma in realtà cosa sta accadendo
Sa credo che anche noi stiamo portando avanti in modo anche non affannoso frettoloso ansimante
Un uomo dello di difesa che si muove in direzione esattamente opposta
Nel momento in cui si discute
Su come costruire un nuovo rapporto con il Sud nel momento in cui si discute su come costruire un'Europa che finalmente riesca a saldare nord e sud in un unico contesto politico unico contesto economico in questo Paese c'è chi sta tentando di costruire un nuovo progetto di difesa
Che è assolutamente in contraddizione con lo spirito e con la lettera della nostra Costituzione la nostra costituzione che cinquanta anni fa non è stato il frutto di casuali pensieri da salotto politico ma che è stata il frutto anche di due guerre mondiali
Che è stata il frutto anche di sofferenza di dolore di morte che sarà il frutto di un'esigenza che è un'esigenza profonda della nostra politica della nostra storia che la resilienza finalmente di viva in un mondo di pace
Che la esigenza di costruire delle certezze normative all'interno di questa Costituzione affinché la pace
Fosse un valore inalienabile anche finché la pace fosse l'esatta cifra della nostra storia della nostra del nostro futuro pene tutto questo amici della Rete rischia di essere spazzato via
In questo momento c'è un tentativo per ribaltare il senso la nostra storia ribaltare il la cultura della pace abbiamo tentato di costruire per immaginare un nuovo modello di difesa
Una nuova idea di Italia che siano unitaria non legata alla pace ma legata all'aggressione non legata alla pace ma legata all'offesa
Non legata alla difesa ma legata al bisogno di portare avanti quest'ansia di guerra anche fuori dei nostri confini l'uomo dello di difesa che un modello di difesa
Costruito interamente sullo stesso modello di difesa
Che hanno utilizzati in questi anche utilizzato in questi anni Dipartimento di Stato americano è un modello di difesa che dice che noi dobbiamo occuparci
Di difendere i nostri interessi vitali ovunque essi siano in gioco non si tratta di difenda la nostra integrità nazionale un si tratta di difendere nostre fronte si tratta di essere soggetti attivi soggetti attivi con gli strumenti e la guerra in tutto lo scenario internazionale il ministro Ando si è presentato in commissione Esteri poche settimane fare una cosa che giusto che voi sappiate perché nei giornali arrivano tracce rare e fragili del dibattito politico si sta sviluppando su questo tema cruciale in Parlamento si è presentato in commissione esteri
Dando per scontato che questo nuovo modello di difesa era già operativo anche se il Parlamento non è stato mai invitato a pronunciarsi politicamente sull'abolizione de facto dell'articolo undici la nostra Costituzione e ha usato due parole solo due parole gravi e sono le parole che evocano altre storie solo due parole che evocano altri momenti della storia di questo pianeta Chievo con altre culture ha usato la parola azione preventiva e azione sanzionatoria l'azione preventiva nel nostro vocabolario di aggressione l'azione sanzionatoria nostro vocabolario di rappresaglia le stiamo andando a costruire un modello di difesa che vincolato all'idea di aggressione e di rappresaglia
Tutto questo non può a cadere
E perché tutto questo non accade anche perché tutto questo ma cadono abbiamo voluto portare avanti un discorso
Di ferma coerenza e di ferma intransigenza nei confronti del Trattato di Maastricht che anche il Trattato di Maastricht è una legittimazione di questo l'uomo dello di difesa del Trattato di Maastricht dice che
L'Europa non soltanto l'Italia all'Europa a un comune progetto di difesa un comune progetto di politica estera e ha il compito di intervenire con le proprie forze con le proprie armi
Con i propri eserciti laddove siano messi in discussione in pericolo gli interessi della Comunità europea
I valori della comunità europea io ho paura di questi linguaggi perché sono linguaggio oscurantisti perché sono linguaggi medievali perché gli interessi comuni valori comuni
Cinquecento anni fa erano il Santo Sepolcro e facevano partire le crociate oggi sono i pozzi di petrolio non rischiamo di trovarci in guerra perché oggi valori centrali essenziali comuni per l'Occidente sono i pozzi di petrolio
E la nostra economia è la certezza e la nostra economia e allora non abbiamo bisogno di dare un'ulteriore accelerazione a questo processo che ci faccia uscire da un'Europa di prudenza e di diffidenza e di ansia di aggressione
Di ansia di guerra
Danza libera che abbiamo tentato di di respinge un ordine del giorno che che è passato con il voto
Di quasi tutto il Parlamento è un ordine del giorno se volete
Cioè di
Quasi di disperazione il bisogno di far dire a questo Parlamento che non vogliamo azzera la Costituzione i bisogni far dire a questo Parlamento e quindi al popolo di questa nazione che non vogliamo rinunciare all'articolo undici della nostra Costituzione a ciò che quest'articolo undici rappresenta
La nostra cultura di pace esigenza del valore della pace quale valore su cui costruire la nostra democrazia anche perché
Alla fine noi contiamo a chiederci contro chi quest'ansia di guerra
Contro gli quest'ansia di guerra va rivolta contro chi questa questa ansia di guerra va costruito perché continuare a costruire una nuova divisione in questo pianeta fra nord e sud e perché alla fine la Rete in qualche modo e forse il soggetto politico più e coinvolto in questo dibattito che un dibattito
Di se volete di sopravvivenza della nostra la nostra democrazia il nostro futuro e lo dico con grande ottimismo perché soli momenti in cui la storia ci pone di fronte a un bivio il fatto di essere finalmente di fronte un bivio ci consente di dare un'accelerazione anche la nostra indignazione anche le nostre idee anche la nostra fantasia
Noi come Rete noi come Italia dobbiamo essere protagonisti in questo dibattito che sta tentando di contrapporre ancora una volta nord-sud
Dobbiamo essere coscienti che in questo momento il compito della Rete forse più di qualsiasi altro movimento politico in Italia eccoli tentare di unire in questo dibattito Catania a Stoccolma e tentare di unire l'Italia all'Europa
Ed è un dibattito alto è uno sforzo alto di uno sforzo al quale siamo chiamati con tutte le energie tutta la sanità di cui siamo capaci noi dobbiamo capire che non possiamo
Costruire la rete dei campanili
La rete di infiniti campanili dove ciascuno di noi si ombelico del mondo bellico della nostra piccola geografia
Altrimenti rischieremmo di essere il partitino del quattro per cento quello che anzi ma per avere due consiglieri comunali in più dobbiamo renderci conto che la Rete oggi
Per la non tanto per la nostra storia ma per la capacità interpretare la storia di questa nazione può essere veramente il momento politico che fa esplodere questa contraddizione e che riesce a portarla avanti
E che riesce a risolvere che riesce finalmente a riportare la cultura e la pace come cultura di governo ecco la scommessa e mi dicevo poco fa cultura della pace come cultura di governo acuto e la pace una cultura antica in questo Paese ma per molti anni la cultura la pace non è stata cultura di governo è stata
Una cultura di retroguardia è stata una cultura di necessità è stato una cultura di sopravvivenza è stato l'errore del di Battisti sviluppato gli ultimi in panni a sinistra la sinistra ha detto la pace si però dobbiamo pensare una pace opportuna una pace dei giusti
Io ho un grande rispetto della parola sinistri ne discutevo con un giornalista che ci chiedeva se la rete fosse di destra o di sinistra un fosse nessuna di queste due parole possibile che voi abbiate definitivamente dimenticato il valore la parola destra la parola sinistra io detto che io ci credo alla parola sinistra la prova sinistra così come la interpreta la nostra coscienza non la Bardot sinistra così come viene interpretata le segreterie partitiche
Io credo che la parola sinistra che sappia esprimere questa cultura di pace la cultura la pace come cultura inalienabile non come cultura di sopravvivenza
La parola sinistra che sabbia tare all'idea della democrazia un senso finalmente compiuto
Che sappia dare agli della partecipazione popolare un senso finalmente di protagonismo in questo senso io credo che lo strumento e pienamente di sinistra perché vuole dare questo senso alla parola democrazia e questo senza la parola pace ma la scommessa è alta
Perché dobbiamo fare in modo che la pace diventi una cultura di governo con tutto ciò che dipenderà la pace perché la pace anche questione morale
La pace e solidarietà e dignità e partecipazione memore la pace un altro progetto di sviluppo la pace un altro modo di rispettare coloro che sono fino adesso tagliati fuori da questo progetto di sviluppo
La pace è una battaglia che si fa in Europa comunitaria è una pace è una battaglia che si fa nei palazzi come nelle periferie
è una battaglia che si fa in Sicilia
Che si fa in questi mesi si va in queste settimane attorno a Comiso che uno dei punti di riferimento centrali della nostra storia recente su Comiso sono morti nostri compagni i nostri amici su Comiso sono volate molte parole molte promesse molte minacce alla fine dopo anni di di battaglia sofferta siamo riusciti a fare in modo che Comiso
Finalmente diventasse il ricordo di un passato che non è stato mai presente e che potesse diventare una sorta di monumento a un futuro di di distensione di pace Comiso sta per diventare nuovamente un anello centrale di questa geografia vecchia sta per diventare nuovamente un'umiliazione la nostra cultura di pace sta per diventare nuovamente
Un momento di cesura fra nord e sud ecco a Comiso si batte si combatterà una battaglia centrale ma non soltanto per evitare che arrivino le gli F centosei ma per fare in modo che la nostra ansia di pace non sia l'ansia dei vinti lancia risulti ma che sia l'ansia dei vincitori Lanza di coloro che vogliono governare in nome della pace sono battaglie che si fanno in periferia
So battaglie che si fanno
Per condizione di ordinaria legalità io credo che sia possibile in questo momento il nostro Paese ristabilire condizioni di ordinare legalità
In questo momento io penso io penso alle molte caserme io penso alle molte basi militari che sono state costruite in questi anni
Nel l'ossequioso silenzio di buona parte la stampelle incapacità di buona parte del ceto politico di denunciare ciò che stava accadendo ripensare molte basi militari costruite per esempio l'impresa Costanzo
E penso anche che in questo momento nel momento in cui
Nel momento in cui un gruppo di avvocati Sisti affannosamente interrogando sulle sorti dei loro clienti che da un paio di giorni sono in galera non riusciamo severamente a discutere
Di come riuscire a superare questa fase di come riuscire finalmente a riportare questo Paese a condizione di ordinare legalità in questo senso io penso che stiamo arrivando un tempo della speranza
Il tempo la speranza nel tempo le forche ieri Pannella fatto uno dei suoi rapidi esiziali comunicati chiedendo sì
Di quante quante forte sarebbero state alzate in questo congresso della Rete quanti quanti vecchi politici avremmo impiccato quante grida di di dolore e di rabbia avremmo alzato
Io credo che se le forche verranno alzate erano state condannate dalla storia non credo che sia una forte ma che saranno semplicemente esigenze certezze di verità e di giustizia finalmente
La speranza
Tempo nella speranza che anche il tempo della paura
Il tempo la paura è la paura di non farcela perché difficile farcela perché
Rinnovare il vecchio semplice costruire nuove una rivoluzione e noi stiamo tentando di costruire nuove stiamo tentando il costo di una rivoluzione costruì una rivoluzione
Anche perché ha una camicia immacolata come nautica sporcarsi la camicia o di rimboccarsi le maniche
Nessuna rivoluzione viaggia in prima classe noi dovremo viaggiare in terza classe per fare in modo
Che sia veramente possibile costruire nuove quindi c'è paura c'è paura c'è paura di questi tre miliardi poi il giorno in cui questi tre miliardi di poveri crederanno chiederanno al miliardo dei ricchi di avere ciò che non hanno mai avuto questo Poeta scomparirà
Abbiamo paura della nostra memoria abbiamo paura di una memoria che diventa elemento di indignazione che diventa lettura del presente che una memory impegnativa Eduardo Galeano ha detto un'altra cosa molto molto belle molto significativa ci hanno abituato a dimenticare tutto ciò che merita memoria ricordare soltanto ciò che merito oblio perché comodo l'oblio perché insidiosa la memoria perché impegnativa la memoria
C'è una brigata ignorare la storia per obbligarci accettare il tempo presente come se fosse un destino ineluttabile
Abbiamo paura di tutto questo abbiamo anche speranza che non è una speranza cieca e muta dirvi facile Silenzio una speranza di fare io penso reca speranza su cui abbiamo costruito questo momento con la speranza di orgoglio laica militante di ottimismo
Diceva ieri Franco Piro gli itinerari del sogno che devo dire sogno oggi siano a portata di mano
A sud di Maastricht il titolo di questa chiacchierata assurdo dell'impero alla periferia dell'impero perché io credo in definitiva e anche per questo la Rete oggi esiste ed è forte che gli uomini liberi in questo Paese siano sempre più numerosi sempre più forti
Ricordo a voi tutti che è stato distribuito un questionario dal unità di lavoro nazionale seguita dall'amico Angelo Tartaglia sulle questioni dell'ambiente
Siete pregati di compilarlo coloro che sono interessati a questi temi
E di consegnarlo poi alla segreteria della nostra Assemblea
Ha ora la parola Manlio Mele per la prima parte dell'ultima comunicazione
E precisamente
La Regione regionalismo i da per la Europa ed Africa
Manlio Mele
Dire prima di iniziare un grazie a Claudio Fava perché per quello che ha detto per come l'ha detto per averci fatto sentire tutti partecipi a un grazie
è un grazie anche per avermi dato il lato tutto sommato al mio intervento che
Poi alla fine andrà oltre lanciando forse una sfida al movimento tutta da
Da da verificare diceva lui le certezze
Sono realmente cadute quindi i paletti punti di riferimento sono oggi da ritrovare mi è stato affidato alcun per il compito appunto di intervenire su questo tema regione regionalismo i tra Europa e Africa
Mamma mia un un un tema tanto basse così corposo da coinvolgere due continenti
Con aspetti di diversa natura che vanno evidentemente ad essere verificata le luce alla luce di due culture diverse quella europea e quella mediterranea sostanzialmente quella africana il mio discorso vuole essere in alcune parti anche critico critico tanto da rilanciare poi al ai relatori e poi mai passarlo alla platea i gruppi di studio più tardi da innescare appunto
Un meccanismo di di interrogativi prima di iniziare mi sono posto tre interrogativi fondamentali io mi chiedo è possibile e ipotizzabile
Di un discorso fortemente regionale sia possibile alla luce dell'Europa di Maastricht
Altro punto importante altro interrogativo le regioni oggi le regioni sono oggi elemento politicamente significativo all'interno di questo processo di riunificazione dell'Europa
Terzo interrogativo in che termini in che termini è pensabile vera accordabile un discorso che veda compartecipi regioni ed Europa ed Europa unità
Credo che le risposte tutto sommato siano unidirezionali esiste oggi una forte tendenza una tendenza al localismo la linea
Tendente a mettere in crisi quelle che sono le certezze degli Stati degli Stati nazionali una tendenza i valori locali al territorio al territorio oggi un solo probabilmente capace
Di innescare questi momenti questi forti momenti di aggregazione viviamo
Come diceva poc'anzi traumi in una società nella quale sono caduti i punti di riferimento
I punti di riferimento sono caduti i paletti viviamo in una società post-ideologica nella quale ognuno di noi non può più dire di essere comunista o anticomunista di appartenere alla classe borghese o alla classe operaia di essere a favore del resto dell'Ovest dell'America o della o della Russia viviamo appunto in un momento in cui sono caduti questi riferimenti in realtà appunto
Queste queste appartenenze di cui spesso parla il nostro coordinatore nazionale Luca sono state realtà vanificate perché è venuto fuori sempre più forte un valore che è quello del territorio del territorio dell'identità territoriale
Esistono oggi ed è molto semplice perché si sono molto semplice pensarle
Perché esistono perché avvengono a pochi chilometri da noi in pochi tra virgolette si sono oggi centinaia di migliaia di persone
Che sentono forte legame territoriale che danno la propria vita per questo legame per il territoriale per questa identità territoriale basta pensare ai croati ai bosniaci agli sloveni agli irlandesi
E anche noi anche in Italia probabilmente questo valore va sempre più accentuando si va sempre più divenendo forte
Evidentemente in Italia e fortunatamente questo valore del territorio non è così forte come in altre regioni però divenne spesso e stadi venendo l'unica dimensione identificabile ed identificata
Però evidentemente c'è la necessità che anche sul piano politico questo valore che io definisco territoriale abbia e abbia la soglia minima per far scattare questo valore dell'identificazione dell'identificazione politica
In via generale è stata comunque la dimensione etnico territoriale a fare scattare questi valori di appartenenza di nuova di nuova appartenenza anche in Italia dicevo questa questa tensione molto forte grazie a Dio non è tanto forte da fare scattare
Guerre non è tanto forte da immettere in moto meccanismi di guerra tra siciliani o o Calabritto tra tra tra laziali e e toscani o o o Romagnoli però senza dubbio è così forte
Che si mettono in moto altri meccanismi basta pensare la frase del senatore Bossi mi sul lumbard e dietro questa affermazione
Il senatore Bossi di riceve una valanga di voti riceve milioni di voti certa il senatore Bossi dietro questa frase non può non può aggregare la regione lombarda e quindi non fa la Lega Lombarda fa la Lega Nord ha bisogno di un federalismo di regioni per aggregare questo valore di cui parlavo di cui parlavo prima quest'identità allora è anche e altrettanto forte
E altrettanto forte
In Italia è meno forte dicevo di altri stati ciò vuol dire che le Regioni realtà
A proposito di Bossi con la loro dimensione con la loro dimensione divisione amministrativa non possono non possono essere soggetta autonomo politico come lo si era pensato
Nel settanta negli anni negli anni settanta mentre di contro sia per pensato appunto forzosamente che le regioni avrebbero dovuto avere una grande autonomia politica che gli permettesse in alcuni casi di essere assolutamente indipendenti penso questa splendida esperienza che io sto facendo al parlamento della Regione Siciliana penso ai rapporti che
In maniera autonoma a la regione siciliana con Strasburgo nel dialogo spesso devo dire forzato è
E l'onere in alcuni passaggi tanto da mettere poi in crisi queste autonomie regionali nei confronti nei confronti appunto di Strasburgo di Strasburgo sta esso ciò significa che le regioni hanno ancora politicamente bisogno dell'Europa occidentale hanno ancora politicamente bisogno di Stati di Stati nazionali ieri diceva Franco Piro noto un'autonomia delle regioni che non si gioca più all'interno del proprio singolo stato ma alla luce
Di un di un federalismo
Europeo lo ricordava giorni orsono in una in un in una in una conferenza stampa molto interessante tenuta da De Rita
Lo stesso De Rita a Roma e in quest'ottica in quest'ottica appunto
Federalista che andrà ad essere iscritto e sottoscritto il Trattato di Maastricht contrattato nonna tra Stati ma un trattato tra Regioni un trattato non tra Stati ma tra Regioni
Tra tra regioni e tra stati al contempo i quali forte sovente hanno delle caratterizzazioni nazionali nazionalisti allora
Penso alla politica condotta dall'Inghilterra in questi anni una politica che ha fatto sia interna che pochi estera negli anni della Thatcher una politica che ha fatto dell'Inghilterra un monoblocco nei confronti del uno del dell'Europa dell'Europa spesso frazionata
Penso di contro al processo di unificazione delle Germani non di divisione l'unificazione delle due Germanie penso
Anche alla politica fortemente nazionalista condotta avanti dalla Francia in questi anni
In questo quadro nonostante l'inquietudine la forte inquietudine interno all'interno dello Stato italiano io credo
E lo credo fermamente che la nostra politica la politica condotta in questi anni dal nostro movimento sia nella direzione di che di una direzione della politica che forte sente
Senta è lo Stato lo Stato nazionale proprio l'altro ieri in Commissione bicamerale
Istituzionale promise istituzionale bicamerale si presentava l'emendamento che sanciva L'Unità e l'indivisibilità della Repubblica alla luce di una ispirazione federalista la Rete ha votato ha patteggiato per questa per questa scelta occorre allora rafforzare la coesione tra Stato nazionale e regioni
Perché la preoccupazione e che se non le possiamo in questo modo il Trattato di Maastricht per noi per gli italiani più che essere autopubblicati propulsivo diverrà alta fondante nei confronti nei confronti dell'Italia
La realtà è che oggi se dobbiamo fare una seria competizione una competizione europea dobbiamo tentare di non ragionare in termini localistici questo
è venuto fuori è stato una traccia da tutti interventi di ieri e di stamane di Claudio Fava occorre ragionare in termini di una politica di una politica globale di una politica nazionale occorre mettere in rete e non solo nella nel nel modo in cui lo intende Luca occorre mettere in rete tutte quelle aree del territorio europeo ed italiano in particolare
Ed europea altri degli di italiani in particolare altrimenti altrimenti isolate occorre mettere in gioco non solo in termini politici
Ma in termini di politica economica d'altronde la politica chiamare è chiamata a dare risposte concrete ad esigenze reali ad esigenze reali non ultima il problema economico degli Stati
Di contro grande
Di contro di contro il grande mercato europeo determinerà a mio avviso uno e miglioramento delle prestazioni soprattutto economiche soprattutto economiche all'interno della comunità oltre che una maggiore dinamismo un dinamismo che non sarà solamente fisico un dinamismo che con Maastricht ci auguriamo e una Bulsara anche non fisico sarà nel mettere in circuito nuove idee nuove idee con dei dinamismo e delle velocizzazioni
E delle velocizzazioni maggiori ma il problema ritornando un po'alla relazione
Di Claudio Fava il vero problema è che si pone oggi rade e la e della distribuzione spaziale di questi aspetti il vero problema lo diceva ieri anche Luca il vero problema il vero rischio e che alcune aree deboli continua ad essere Comastri Sempre più deboli alcune aree forti Contino a rafforzarsi sempre
Sempre di più Fava diceva siamo ci sono dei punti di frontiera diceva poc'anzi
Poc'anzi Claudio Fava
E il rischio è che alcune marginalità alcune condizioni di marginalità siano sempre più più forti nella nostra Europa ieri diceva Franco Piro nella sua relazione se non sbaglio quaranta regioni in Europa hanno un reddito inferiore rispetto alla media lo stesso Luca diceva un'Europa ancora così piena di poveri e di e di emarginati un'Europa che va diventando sempre più forte ma dall'altro canto d'altro lato il rafforzamento della coesione economica sociale
Si giustifica non solo badiamo bene non solo questa è una scelta credo politiche importanti rimandiamo fare non solo sul principio di solidarietà che incluso all'interno del Trattato di Maastricht
Ma si giustifica anche all'interno di considerazioni di carattere politico economico evidentemente dunque c'è il rischio che sia perché si attenui fortemente l'attenzione per le aree deboli del rischio dettato soprattutto dall'avanzamento dei paesi dell'est europeo a questo punto io parlavo prima di sfida voglio lanciare una sfida a noi stessi al movimento quanto meno un invito alla alla riflessione
Che ora che che che ora Porro a voi io sono convinto che pur restando fortemente legati a quello
A quella che è una politica europea che oggi più di prima proprio alla luce di questo trattato va a vedere l'Italia Italia niente va a vedere l'Italia all'interno di un processo di unificazione l'Europa io mi chiedo
Ed ecco la domanda ma perché perché
Ricordo riprendo quanto ancora diceva Fava perché privilegiare solamente l'asse mitteleuropeo e non guardare con grande attenzione
Ed ecco il tema della mia relazione
Alla bacino del Mediterraneo al allo scacchiere mediterraneo
Sono fermamente convinto che questo processo di polarizzazione dell'Italia nei confronti dei condizionamenti
Non solo economici dell'Europa affatto in alcuni casi in politica estera ma non solo in politica estera ha fatto perdere di vista l'Italia quello che è il ruolo che l'Italia potrebbe giocare all'interno dello scacchiere mediterraneo
All'Inter l'Italia unita non parlo di meriteranno un parlo di
Meridione parlo di Italia unita all'interno dello scacchiere Mediterraneo penso in questo senso evidentemente mi riaggancia Fava alla alla rivisitazione dei rapporti con
Sto l'originalità dell'inserimento dell'Italia nell'area mediterranea e in parte lo stanno già facendo la Grecia e la Spagna chiesta conducendo in questo senso con i Paesi del Nordafrica
Una nuova una nuova politica all'inserita nell'originalità dicevo di inserimento dell'Italia nel circuito mediterraneo
Dipenderà dalla capacità di studiare i vari svolti dal problema di intraprendere delle iniziative finalizzate in questo senso e non e non dall'affannarsi verso obiettivi suggeriti come qualcuno diceva da giochi imprenditoriali altrui mi riferisco all'asse
Della Mitteleuropa si tratta dunque di pensare l'Italia
Come un grosso scambiatore con Grosso non comunque osso meccanismo ma con un grosso organismo capace di innescare a mio parere delle forti relazioni e reazioni tra l'Europa e l'Africa
E io credo che in questo l'Italia è chiamata a dare una risposta Terna quanto diceva
Poc'anzi Claudio Fava sostanzialmente questa azione politica che è un'azione complessa complessa e difficile nulla togliendo ripeto ancora una volta onde evitare fraintendimenti nulla togliendo all'inserimento dell'Italia nel all'interno della compagine
Europea richiederebbe delle forti
Originalità rinunziando alla predeterminazione secondo la quale l'Italia debba costantemente seguire le linee tracciate dai paesi europei spesso o più avanzati tra virgolette se di avanzamento si può parlare appunto rispetto Alitalia stessa sicuro sono sicuro che una scelta mediterranea richiederebbe
Dei tempi dei tempi più lunghi degli approfondimenti successivi intanto sicuramente godrebbe del sostengo da sempre offerto dalla vocazione che l'Italia avuto allora io andrei oltre Claudio Fava diceva leghiamo Catania Sokol ma io direi leghiamo Stoccolma al caldo
By passando la tramite l'Italia passando su Roma passando su Palermo passando
In questo diventa di parte passando sulla Sicilia
Io ho voluto lanciare del mio la mia era solo una comunicazione ho voluto lanciare un interrogativo che può offrire degli spunti alle nostre prossime discussioni e sono fermamente convinto che alcune volte
Anche quando sono state invocate alcune vie ci si accorge degli errori fondamentalmente bisogna cambiare strada grazie
Vi comunico
Che per andare a mangiare
Bisogna avere i buoni pasto e per avere i buoni pasto bisogna comprarli
Si comprano poi li dopo faremo alla sospensione quindi vi ricordo che ci saranno i pullman poi all'esterno
E ci che ci porteranno in una alcuni ristoranti già prenotate che sono qui vicino quindi stiamo tutti assieme non ci Spar parliamo Perugia alla parola Grazia villa per la seconda parte dell'ultima comunicazione
Dunque dopo le relazioni che mi hanno preceduto soprattutto quello di quella di Claudio stamattina
La sensazione di dover trattare un tema Augusto vi è aumentata ancora di più ed era per questo motivo che
Il il desiderio di affrontare anche in un'assemblea come la nostra intitolata L'Italia delle città l'Europa delle Regioni il fenomeno delle leghe seppure contenuto in una comunicazione sembrando ci troppo angusto abbiamo cercato di collocarlo in quest'area comunicazione a due voci dal titolo un po'altisonante e cioè cercando quindi di di dare spazio e di allargare i polmoni su un tema come quello del fenomeno e le leghe che ci sembra ce li debba restringere vi deluderò però in questo senso perché
Avendo i relatori sia di ieri che quelli di stamattina ampliato moltissimo il tema delle regioni del regionalismo e anche nel quadro europeo ho deciso di di tagliare già sarà lungo l'intervento cioè di tagliare la parte relativa alle alle premesse anche perché devo dirvi
Questo il titolo avrebbe dovuto comprendere anche altri sottotitoli ma e qui Franco Piro oltre avervi rubato il cinquanta per cento dell'introduzione mi ha rubato anche l'idea della battute in dialetto
Io nel pensare a come avevamo deciso il titolo di relazioni e cioè due minuti c'avevano consegnato due minuti di tempo per dare il titolo a questa relazione che andava nell'Europa la e avendo due minuti in dialetto lombardo si dice la gatta presso usa la fa i gatti orto e cioè la gatta
Che ha fretta fa i gattini ciechi
E quindi questo spero non diventi il metodo tante volte con il quale siamo costretti dall'affanno delle nostre dei nostri impegni a decidere non solo i titoli ma anche le azioni che dobbiamo proporre quindi scusatemi se rimarrò quindi schiacciata con le spalle al muro del tema del fenomeno della Lega
Perché abbiamo deciso di inserire quindi questo questo tema della lega in questo discorso più ampio su regioni regionalismo avrebbe dovuto comprendere il titolo a parola federalismi perché vorrei con tutti voi riflettere
Su il fatto che a un certo punto del proprio percorso politico
I movimenti leghisti improvvisamente anni incanalato o meglio hanno innestato per alcuni usurpato la propria protesta autonomista nel filone federalista
E mi sono domandata come mai questo è accaduto se questo federalismo è stato un federalismo dell'ultima ora
Come mai oggi in Italia improvvisamente diventi un tema fondamentale sembra che sia stato fuori comunque Miglio dal cilindro del prestigiatore
D'altra parte e allora mi sono andata un po'documentare anche a livello storico e mi sono accorta
Ho scoperto tante cose interessanti purtroppo nella vita non mi occupo di storia ogni volta che mi capita di farlo per delle relazioni per degli incontri mi accorgo che la frase che non c'è proprio niente di nuovo sotto il sole è una frase che ci dovrebbe veramente fare riflettere
E e i libri della Sapienza contengono molti di questi saggi detti che servono anche per i politici e per esempio rispetto al discorso delle leghe
O meglio rispetto al discorso delle Autonomie ismi dei separatismi dei federalismi dei localismi abbiamo io mi sono fermata a cento anni cento anni di storia che parlano di queste cose e sarebbe stato sarebbe di divertente anche se appunto non abbiamo tempo in una comunicazione leggere non so alcune frasi e poi fare un giochino ed indovinare di chi sono per esempio
Nord e Sud sono due termini riducibile riconciliabili
E la colpa non è nostra non è neppure dei fratelli del Nord ma via che si pretende che lo Stato adesso Muti tonno inizi una finanza a favore del Sud e non del Nord che l'indirizzo industriali si Mutiny indirizzo agrario
Don Sturzo
Oppure altra frase che dei dei prendo solo come effetto simbolico perché ce ne sarebbero state diverse molto anche interessanti
Oggi si mena grande scalpore per la di legante e corrotti dilagante corruzione la mafia nel Sud
Nulla di più falso e di più arbitrario che sia sono un fenomeno legato al sud dell'Italia
Già il Germinal di Torino onestamente aveva protestato osservando che la meraviglia nel caso Giarre fuori posto
E qui città scusate la corruzione nordica dalle medesime relazioni risulta più brutta
I buoni contadini del Veneto della Lombardia del Piemonte hanno venduto il loro voto davvero per un piatto di lenti per un po'di busecca per mezzo litro di vino
Gli elettori di corte Leone nel mille ottocentonovantadue detto e un calcio Felice Cavallotti eccetera
Potrei parlarvi di Pietrasanta della corruzione nel collegio di pietra stante viareggio potrei parlarvi della definizione di elettori sudici da parte degli elettori del Nord mille ottocentonovantotto
E questo dovrebbe farci riflettere potrei parlarvi dell'esperienza del Cisalpino Gruppo federalista
Lombardo
Costituitosi a cavallo delle due guerre e se dovessimo eleggere per esempio alcuni di questi testi potrebbero essere stati ricopiati pari pari nelle riviste della lega Lombarda lega nord eccetera eccetera perché faccio solo questi questi flash anche se probabilmente mi sarebbe piaciuto anche con voi ripercorrere questa strada perché dovremmo veramente nel momento in cui facciamo le nostre analisi le nostre proposte non dimenticarci del dei soldi
Cioè di quello che è già successo di quello che è già accaduto e di come non si debbano ripetere alcuni errori e soprattutto nemmeno strapparci troppo le teste o infatti Zare
Fenomeni che magari hanno radice per certi versi nel passato e che sono invece coperture per meccanismi di cambiamento in atto nel presente
Fatta questa lunga premessa arriva a dire una piccola mia sta ricostruzione della storia dei fenomeni leghisti sarà una ricostruzione di tipo esperienziale
Nel senso che evidentemente tra europea Africa io dovrei rappresentare in questa relazione la parte mitteleuropea e quindi la mia vita Lombardia e nel nord dell'Italia
Mi ha distinto vedere crescere da vicino al fenomeno delle leghe al nord
Avrei potuto affrontare questo tema dal punto di vista culturale dal punto di vista statistico oramai negli ultimi due anni ce sta tre anni sia stato una produzione copiosa di documenti ho chiesto però invece aiuto ad amici amministratori locali amici che stanno in associazioni culturali di farmi dei loro Flash su questo fenomeno e soprattutto cercato di dire quello che ho visto crescere in questi anni
Alla ci sarebbero due modi secondo me di approcciare il tema della lega da un lato l'evoluzione del fenomeno leghista al Nord e dall'altro l'angolatura di quella che io chiamo dei degli avversari dei cosiddetti avversari di questo fenomeno sono due ottiche diverse
Ah ma altrettanto interessanti
Cercherò di correre perché altrimenti vi faccio perdere troppo tempo allora all'inizio io credo che il fenomeno della Lega mi chiaramente mi fermerò soprattutto sulla lega lombarda perché essendo la relazione esperienziale conosco di più questo fenomeno
è sicuramente un movimento fortemente autonomista la prima rivista della lega lombarda si chiamava autonomia lombarda fortemente antimeridionalista ed antistatalista
è inutile nascondersi sotto dietro un dito agli inizi era così
E dove l'unico la l'elemento omogenee ho molte cose che è un ricreato omogeneità in questo gruppo di poche persone all'inizio erano sicuramente quelli slogan leasing di linguaggio semplificato quella che De degli intellettuali viene definita la rozzezza del del linguaggio leghista tutto incentrato su questi tre aspetti e cioè autonomia antimeridionalismo e anti statalismo
C'era in questa fase un'assenza totale di programmi cioè non esisteva non solo la parola programma ma non esistevano le prospettive così come c'era un'assenza totale di pensiero leghista cioè di elaborazione di pensiero politico su questi contenuti
Poi si è passati ad una seconda fase dove l'elemento della protesta
Si è maggiormente consolidato da un lato e dall'altro se cominciati avrà porsi sì un obiettivo di conquista di potere di spazi politici a livello locale sempre e per quanto riguarda il sistema il meccanismo della protesta in questa seconda fase
Tutti quegli elementi che ho detto prima l'autonomia e l'antimeridiano Nismo è l'anti statalismo si diventano si approfondiscono e cominciano ad assumere anche delle delle metodologie e dei linguaggi più di politica tradizionale da autonomia lombarda
Si passa nella rivista la lega lombarda ma anche dai gruppi originari si va a Pontida cioè si cominciano a trovare delle identificazioni anche spesso artefatte di tradizioni locali insiste
E c'è la Liga Veneta eccetera rispetto all'anti statalismo si comincia a cavalcare la protesta fiscale e rispetto all'antimeridionalismo si cominciano a temperare
Il le spinte fortemente anche soprattutto a livello lingua linguistico antimeridionali
Con delle concessioni successi comincia concederà agli integrati a coloro che hanno residenza per più di sette anni in Lombardia la possibilità di accedere a questo sistema sempre autoreferenziale che evita di acque di via costituendo siccome lega lombarda
Per quanto riguarda secondo obiettivo cioè la conquista degli spazi di potere politico si è fermi a livello locale
Roma non c'è ancora dei nostri discorsi che stiamo considerando
E in questa conquista del livello locale gli sto facendo anche questo discorso sperperi imparare anche alcune cose oltre che per capire c'è da un lato l'utilizzo dei mezzi non tradizionali di diffusione del linguaggio
E e guardate che è importante considerare quanto si è diffuso questo messaggio senza i mezzi tradizionali in media eccetera dall'altro
Si cominciano i primi approcci con gli strumenti tradizionali il voto la ricerca del voto nelle realtà locali
In queste fasi non si parla assolutamente di federalismo non ci sono tracce
Di questo discorso nessuna articolo qualche sparuto pensatori mai pensatori in questa fase non sono ancora saliti sul Carroccio
Terza fase dalla lega Lombarda alla Lega Nord
E qui mi riaggancio anche a quanto diceva Mario del bisogno di diventare lega nord e anche queste divisa in due momenti storici prima del cinque aprile e dopo il cinque aprile novantadue e Mantova
Allora prima del cinque aprile cosa succede
Innanzitutto per quanto riguarda la conquista degli spazi di potere e di spazi politici abbiamo appunto il l'obiettivo d'elezioni amministrative con la parentesi referendaria
Per quanto riguarda l'obiettivo elettorale c'è un affinamento delle tecniche tradizionali e cioè il voto si utilizza i visi metodo classico della ricerca del consenso nella democrazia Attraverso ancora strumenti non tradizionali però sì spinge sempre di più presto questa richiesta di consenso che ottiene dall'elettorato proprio il meccanismo che no i danni critichiamo e cioè la delega in bianco
La rappresenta la la l'affidamento totale della rappresentanza senza controllo
C'è quindi e questo è uno degli elementi di maggiore tradizionalismo che esiste all'interno della richiesta di consenso della lega lombarda e cioè si chiede una delega totale e in bianco e viene affidata
La campagna elettorale in questa fase è fortemente caratterizzata ancora
Da spinte autonomistiche però sempre di natura localistica e come si pone come obiettivo il distacco dal Governo ladro si comincia quindi a parlare di Roma
Ci si rafforza su per quanto riguarda l'identità e le tradizioni locale locali
E
Però questo rafforzamento e qui mia riaggancio alle relazioni che mi hanno preceduto anche se in questo microcosmo che sto affrontando è uno spray forzamento dal punto di vista della conservazione della difesa del territorio
Non c'è ancora in questa fase prima del cinque aprile
L'idea del buongoverno eccede l'occupazione da parte di del dei leghisti dello Stato centrale
Lo Stato centrale visto ancora come il prosciugato ore delle risorse come dissipatore come ladro di risorse della economia fiorente lombarda
Ma non è ancora lo stato corrotto che non è ancora allo stato di Tangentopoli che viene fuori dopo
E più vicino quindi il concetto
A quello dell'idea dell'appropriazione indebita piuttosto che della corruzione c'è lo Stato Roma si appropria indebitamente di patrimoni che non sono suoi di ciò che non è suo
Che è dei lombardi che diventerà progressivamente della gente del Nord
In mezzo al a al prima del cinque aprile al dopo c'è quello che io mi permetto di definire lo scivolone referendario
Ho almeno apparentemente poteva essere uno scivolone referendarie c'è Bossi che invita ad andare al mare insieme a Craxi ma anche su a Craxi però vorrei anche qui
Farvi riflettere il non voto de parte dei leghisti Danny lanciato come protesta anche qui sempre contro qualcosa che riguardava ancora una volta il centro del potere cioè Roma
E non tanto cioè proprio nella nel clima del non ti curare di loro ma guarda e passa ed è completamente diverso dall'invito che aveva fatto Craxi ad andare al mare
Anche se però chiaramente l'esito di questo invito di Bossi
Dimostra esito negativo nel senso che invece il l'elettorato leghista andò a votare a favore comunque del referendum se controlliamo i dati dimostra come in questa fase cede il nove giugno siamo solo a una a poco più di un anno fa
L'elettorato leghista non è un elettorato compatto non c'è ancora il consolidamento del consenso alla lega e proprio per questo da parte dei vertici
Per questo e per tanti altri fattori comincia a partire la riflessione e l'obiettivo della conquista del potere centrale e la riflessione sul rapporto con le istituzioni di Roma
Si passa così dal nove giugno al cinque aprile e che cosa succede in questi mesi innanzitutto c'è primo una radicalizzazione fortissima della protesta contro Roma ladrona
A cui anch'inefficiente e corrotta parassita rispetto alla Milano pulita
Alla capitale morale
Questo importantissimo vedere come che cosa è successo che cosa ha travolto anche rispetto a questa analisi il dopo cinque aprile Tangentopoli
Cioè la radicalizzazione della protesta fiscale come cavallo di battaglia e anche qui vorrei invitarvi sempre che la cosa interessa i a sostituire
A vedere come questa protesta fiscale dati al via a sostituirsi con l'antimeridionalismo in termini strategici
Dove invece l'antimeridionalismo a due sfoghi si sfoga da un lato nel nella radicale Iddio lenta battaglia contro la legge Martelli
E quindi si trasforma in una specie di sorta di anti extracomunitari Isma'piuttosto che antimeridionalismo si spostasse un attimino più a sud e dall'altro si comincia a distinguere tra meridionali e Meridione cioè la lotta più che verso i meridionali non come veniva definito
è si sposta verso il Meridione in quanto realtà da staccare come peso
E quindi cominciano qui le prime spinte ambivalenti tra secessionismo e federalismo anche se ripeto ancora non si parla di federalismo
Quindi la conquista del potere del al centro si traduce si comincia a tradurre nella proposta della marcia su Roma
Anche se qui si punta ancora contraddittoriamente in questa fase
Da un lato sul meccanismo
Sostituiamo i ladri di Roma e cioè occupiamo le istituzioni
Dall'altra però sempre di più si insiste sull'autonomia dell'aria nord e in questa fase c'è non avendo ancora scoperto il federalismo come copertura e come soluzione di queste di questi di questa contraddittorietà
C'è da un lato la spinta a occupare Roma dall'altro
Il desiderio di aumentare questa autonomia di tutta l'area nord sì infatti si comincia a parlare di Repubblica del Nord
Ed è importante perché qui in questo momento in questa fase comincia ad affacciarsi l'aggancio europeo cioè il il la la Repubblica del Nord come agganciata
Al allo schema mitteleuropeo appunto Norditalia Sud Europa
Ed è questa che poi è una delle basi anche teoriche che spingerebbero prima dell'entrata del dell'idea federalista Allon sganciamento dei del della Lombardia dell'area nord nei confronti del Sud
è importante qui sottolineare come in questa fase cioè prima del cinque aprile in vista del cinque aprile
Sia mutato mutato radicalmente le l'elettorato e il cosiddetto popolo leghista
Alloggiò collo duro della prima ora che comunque rimane intatto e quindi con tutte le manifestazioni ancora il linguistiche xenofobi
E sarebbe interessante poi vedere anche alcuni di queste manifestazioni che nel mille non sono ancora cambiate
Non so per esempio
Questo la lega Brescello dove ci sono state delle elezioni alla domanda se c'è
Ancora avanti medio nanismo si risponde dare il capo delega cosa dice la nostra lotta ci ha portato consensi loro sarebbe meridionali sono arrivati qui hanno portato Capula Rato
Caporalato nessuno sapeva cos'era poi si sono aggiunti gli extracomunitari gente del Senegal del Bangladesh ma cos'è questo Bangladesh io non sapevo nemmeno che esisteva oppure Ino mio compatriota Marco Romanello riferendosi alla Lega dei ticinesi
Oltre confine dice il Ticino e ha concluso onorevole est e grande solo come un quartiere di Roma quindi non conta rispetto a noi
Oppure ci teme ci temono perché sanno che sono alla canna del gas ma devono continuare a preoccuparsi perché noi abbiamo la pallottola sempre in canna
Dice
Altro linguaggio che piaccia lo zoccolo duro dice che siccome i ministeri sono in rosso allora taglia i trasferimenti ai Comuni cosa c'entra come sia uno che ha lunghe incarnata in Italia se ero l'orecchio
Cioè non è che anche nel linguaggio della lega in doppiopetto sia mutato questo
Ammiccamento alla allo zoccolo duro dell'elettorato della prima ora però in questa fase dicevo si aggiungono
Tre categorie di personaggi e di elettorato i delusi
Che sono i delusi del fallimento della protesta referendaria siamo tra il nove giugno poi i delusi del processo di rinnovamento del PDS e tutti delusi di processi di rinnovamento che non abbiano altri quadri di riferimento
Poi salgono sul Carroccio
I carristi quelli che io definisco i carristi e cioè tutti i gli ambiziosi dell'ultima ora tutti coloro che vedono la possibilità di raggiungere un obiettivo e che intuiscono aria di vittoria sul carro
E tra questi c'è né di tutti i colori di tutte le specie di tutte le professioni
Infine ci sono i protestatari doc del senso Piove governo ladro che però non si sentono identificarsi in altri movimenti
E guardate che l'apporto di queste categorie è fondamentale per il mutamento anche di linea al vertice della lega primo perché da incredibile ma vero un apporto di tipo culturale
Perché è vero che i carristi che salgono sul Carroccio per obiettivi di ambizione
Cioè perché è vero
Sono sono professionisti sono intellettuali sono industriali inevitabilmente dopo un po'non ce la fanno sopportare il linguaggio giuridico e quindi cominciano ad introdurre concetti idee che differenzi no questo linguaggio
Comporta anche la la il mutamento della rappresentatività dell'elettorato quindi non ci sono più soli piccoli artigiani contadini gli operai ma ci sono anche gli industriali e comporta
Però anche l'innesto delle vecchie logiche del potere spartitorio cioè i delusi dell'ultima ora degli altri partiti non si tolgono i difetti d'origine
E quindi salgono sul carro pensando a quale delle municipalizzata a loro toccherà
In questo senso vengono fatte riunioni prima delle elezioni del cinque aprile delle varie momenti elettorali il quali si decide preventivamente alta al collega avvocato viene affidata la CSM all'alta la GM eccetera eccetera
Poi si arriva quindi alla campagna elettorale sto devo velocizzare i ritmi guardate male
Dove diventa decisiva la svolta federalista e questa è la cosa che mi interessa di più
C'è un abbandono quindi al vertice ricordiamoci però al vertice e mai o quasi mai alla base degli slogan antimeridionalisti razzisti almeno nelle fasi del così detto della lega in doppiopetto come viene definita dalla stampa anche se in questa campagna elettorale siamo ancora prima di Mantova ve lo ricordo
è ancora molto forte la spinta della base di quello che è definito lo zoccolo duro
Per il quale sia il Senatur che il professore danno veramente ampi contentini e quindi durante la campagna elettorale ragazzi miei ne abbiamo sentite delle belle
C'era la fase in doppiopetto che serviva per la RAI per il per il futuro Parlamento eccetera la fase non in doppio l'aspetto non in doppiopetto che era per la campagna elettorale
E in questa fase la trovata scusate se uso questo termine perché poi invece lo lo valuterò in senso positivo federalista diventa un mezzo efficace sia per superare le contraddizioni di cui sopra
Andare a Roma a occupare le le istituzioni e staccarsi da Roma
Sia per ammantare perché è stato veramente così di progressismo tutte le spinte autonomiste locali viste e sia aperta a citare e questa è un'altra cosa importantissima che dovremmo valutare per capire come è nato questo discorso
Tutte le critiche di assenza di prospettive di programmi da parte degli avversari
Quindi il popolo leghista il popolo in questa fase ancora lontano dal capire la prospettiva federalista se tu chiedevi a un elettore o a qualcuno ma che cos'è il federalismo che ti dice il professor Miglio
Dice basta che lo dice Miglio vuol dire che va bene
Ripete quindi anche un altro slogan e rispetto in mezzo a tutti quegli altri ma
Questo dà il senso all'ormai consolidato atteggiamento Roma ladrona
E anche su questo bisognerebbe riflettere guardate che a un un elmetto detti istante parlare di Roma ladrona rispetto al Sud cioè perché la colpa non è
Dei poverini del Sud dei meridionali mai di Roma che ha gestito male la Cassa del Mezzogiorno eccentrici per questo in termini strategici serve per recuperare tantissimo
Alla lega in doppio petto il discorso dell'antimeridionalismo perché ti dice ma lei non siamo stati mai antiche veramente antimeridionali ma siamo stati contro Roma che ha gestito mai la politica del sud
Arriviamo a dopo il cinque aprile e qui gli atti è successo di tutto è crollato il sistema o quasi completamente l'Effetto lega più Tangentopoli ha dato le spallate che sappiamo si arriva anche a Mantova
Pene tenete conto che nonostante altre forze da anni avessero sostenuto l'esistenza di questo regime della corruzione e non da ultimo la lì la Rete anche nelle nostre zone tutto ricade nel bacino di di di di accoglienza della del consenso per la lega ricade tutto a vantaggio della lirica che prontamente con una velocità che dovremmo veramente imparare in termini di cambiamento delle e movimento
Soprattutto nei vertici Vieira da Roma ladrona alla regime corrotto al sistema dei partiti politici corrotti allo stato corrotto con una per operazioni velocissima
Di cui ci accorgiamo noi gli effetti trasformisti ci ma di cui al popolo leghista non importa assolutamente niente bisogna notare come l'elettorato leghista
Perdona tutto perdono ogni svista s'noi non siamo in grado di perdonare lo stesso modo Leoluca Orlando o o non ci perdonate le nostre
Le cose che non ci piacciono tanto che non non ci piacciono tanto non abbiamo questa misericordia
Tra di noi invece gli si perdona tutto ogni contraddizioni ogni miopia si perdono tutte le défaillance o almeno quelle che i leghisti in doppiopetto definiscono défaillance e qualche frase di migliori discorso
Le urla in piazza Duomo secessione secessione queste cose qui sono considerate défaillance e si per e l'elettorato perdona Martini perdona la secessione perdona la défaillance di Trento dei manifesti
Perdona il profumo dur perdona le case chiuse perdono agli ammiccamenti ai futuri alleati soprattutto perdona gli ammiccamenti ai futuri alleati
Da dopo Mantova l'importante oramai che la lega vinca ovunque
E a questa vittoria si riconosce tutto tutto il merito di aver rotto gli immobili ismi di avere sconvolto sistema di potere si affida un accomunato tali deleghe in bianco il cambiamento
Ed è importante questa che a questo punto c'è una distinzione è sempre più netta tra l'elettorato e questo elettorato crea un fenomeno di massa cioè perché qui e però è un fenomeno di massa completamente diverso da quello che ci hanno insegnato a scuola o all'università vede pensiamo alle masse come masse popolari elettorato leghista è una massa
Che non è nemmeno interclassista diventa troppo soft o intellettuale queste definizioni è un insieme non omogeneo non solo popolare che è cori chiara chiaramente era mai orientato con questa delega in bianco ad affidare ogni sorta di cambiamento nelle nostre zone della vecchia politica
Anche se in questo diciamoci la verità la Lega ha avuto degli aiuti dei tappeti dati fornite Italia dei suoi avversari
E e qui brevemente mi piacerebbe da dare solo alcuni spunti su come quella seconda parte
Di approccio al fenomeno della lega visto dei così detti avversari
è una travolti che ha completamente diversa all'inizio avversari non ce n'erano
Non ce n'erano perché la lega era lei che era avversario a tutti gli altri
Non esisteva questo questo meccanismo in quanto tutti i partiti tradizionali prima di tutto l'avevano sottovalutato regala reti relegandolo in quei fenomeni di provincia un po'di intolleranza che prima o poi sorgono sempre nel nostro variegato paese
Ma tranne qualche profeta un pochino più avvertito o sul piano culturale o più che profeta
Federico un po'sul piano religioso e cioè culturale sul discorso la paura del ritorno ai localismi e separatismi questo linguaggio secessionista faceva paura sul piano religioso perché minacciava l'unità dei cattolici
E
Nella seconda fase gli avversari politici sono i feudatari locali a scuola fate la querela conquista degli spazi locali
Siccome che difendono i propri feudi le proprie clientele le proprie corruzioni e pertanto i partiti di governo gli ospiti osteggia l'una lega in periferia
Non vedono ancora un pericolo per il centro ma semmai per la logica feudale e quella delle spartizioni
La lotta quindi è facilitata la lotta dei partiti tradizionali alla lega dalla permanente rozzezza del messaggio ed è la differenza degli altri fenomeni per esempio delle liste civiche ad una
Ad un partito tradizionale la DC o al dopo parli delle sinistra degli altri partiti di governo delle realtà locali lombarde
Era più diventava più spinoso difendersi di dalle liste civiche non campanilistiche ma progressiste rispetto alla lega perché lei sa tanto quelli sono dei Roddy non hanno progetti non hanno programmati non ci importa né quindi
Non era uno una un oste una lotta molto molto dura i partiti della sinistra poi hanno delle gravissime responsabilità come si sta anche in questo campo
E perché rimuovono o rimuovono completamente la cosa o semplificando in ogni ambiente definiscono alla lega come un fenomeno di destra quindi da mettere nel pacchetto della lotta contro le destre emergente
E dopodiché non colgono minimamente la spinta popolare e protestatari e di questo fenomeno ma appena scatta la conquista di Roma
A questo punto scatta
Durissima
La avversione da parte dei partiti tradizionali salvo la parentesi referendaria botta dove Bossi da Saba parentesi referendarie dove ci sono degli alleati
Bossi è solo contro tutti almeno esternamente così la storia sotterranea dell'Italia nella sapremo sempre fra venti o trent'anni e purtroppo la possiamo sapere adesso perché o siamo ciechi e non vediamo bene segna
E questa sua solitudine soprattutto ignoranza da parte dei media ne rafforza incredibilmente l'apprezza
Perché intanto i i meccanismi di comunicazione non tradizionali si sono rafforzati il tam-tam non è più il cantante è diventato una rivista sono diventati dei circoli sono diventati dei modi di raggiungere tutti
E qui mi piacerebbe chiedere agli amici che si occupano di informazione io non me ne occupo non lo so
Come mai c'è questa stranissima smentita del potere dei media si diceva
Chi non ha passaggi X la televisione non ha consensi invece qui meno passaggi più consensi alcuni miei amici maligni dicono meno la lega parla più prende voti più parla più li perde
Però questi sono di parte dicevo che a meno che non sia invece una conferma del potere dei media
Una conferma a contrariis come dicono gli avvocati
Comunque dopo il cinque aprile dopo Mantova e la Lega è per alcuni assurdamente mio padre mia opprimente l'ha già detto ieri anche Luca il nemico numero uno legge si Martinazzoli per altri è il potenziale alleato comunque è
E questo e Ida e il salto completamente diversa rispetto a questo discorso che io che ho viola fa e qui c'è e il il voltafaccia francese suona più carino perché vi si dice in giro ma anche sembra che ci si giri così la le piace dirlo in italiano il voltafaccia della stampa la l'unità di lavoro delle informazioni di Como che mi ha preparato
Un pochino di fotocopie per fare questa cosa mi dice grazie che abbiamo preparato un po'di materiali ultimi tre mesi tre giornali due settimanali quattrocentocinquanta pagine di fotocopie sul fenomeno della Lega gli ultimi tremendi
Voltafaccia che rientrano i voltafaccia tradizionali della nostra stampa pilotata e che però dovrebbe farci meditare anche su questo tema cosa combattono questi avversari
Combattano antimeridionalismo
Combattano autonomismo combatta la protesta fiscale combattono i metodi politici anti democratici o per o temono la perdita del potere non si capisce o meglio quei della lega lo capiscono benissimo ma nello capiamo
Nessuno o quasi nessuno degli avversari prende in esame il federalismo tutti lo giudicano quella copertura giusta apposta e non ne valutano la portata
Solo in questi giorni perché qui le relazioni si fanno quattro giorni prima poi succede qualcosa sono già vecchi
Nella Bicamerale qualcosa sta cambiando poi gli altri avversari sono quelli culturali morali ed ecclesiali e fondano io mi mi sono collocate in quelli culturali
Mi sento con Locatelli
E si e fondiamo la nostra critica naturalmente dico più correttamente sul piano dell'analisi dei contenuti della protesta del fenomeno inserito nei mutamenti nordeuropei del vento antisemita dei problema razzistico del del problema nord sud anche se nell'ottica che ci ha detto oggi Claudio quanto l'autonomismo
Ne teniamo l'aggancio con
La riapertura delle questioni etiche né e etniche nazionaliste lo vediamo persistente autonomismo non quello di tradizione democratica ma quello pendente allo stop al secessionismo
Lo vediamo persistente rispetto alla proposta federalista
Quanto la protesta fiscale
Citrus rimaniamo disturbati dal fatto che le vengono sviluppate le parole come resistenza passiva o disobbedienza civile per definire l'evasione fiscale quanto al metodo vorremmo smascherare la vecchia politica
Sotto le false spoglie del cambiamento la delega in bianco eccetera
Poi ci sono gli avversari etici ecclesiali questi sarebbero esigerebbe un trattato solo quelli di non so quanto tempo perché io io chiamo gli avversari etici quelli che imbracciava la battaglia del solidarismo dove chiaramente la levata di scudi è rispetto alla raccolta delle firme nei confronti degli extracomunitari poi ci sono quelli ecclesiali anche qui double-face però quelli tendenti alla paura Dellas delle spinte etniche nazionalisti eccetera quindi di cui a agli avversari culturali quelli però preoccupati ancora una volta dell'unità politica dei cattolici
Sto finendo e tra questi così detti avversari si si distinguono ossia la Chiesa cattolica che il Presidente della Repubblica e sarebbe interessante capire le differenze e capire come in questo momento la difesa dell'unità nazionale
Venga da queste due forze massime delle nostra del nostro Paese
Importante sottolineare che però la défaillance secessionista che attraverso la défaillance
Che loro definiscono défaillance secessionista se affrontato almeno il discorso la proposta federalista ma nessuno ci crede ancora perché viene ancora vista come maschera del secessionismo
E la Rete come si pone nei confronti della lega almeno
Allora la retta a livello locale cioè scusate la lega come si pone nei confronti della Rete la Rete a livello locale
Nordico ha una diffusione che non fa paura
Evidentemente rispetto all'obiettivo della conquista del potere in termini numerici a Como la rete ha preso il tre e trenta per cento con un insuccesso inaspettato contro il trenta virgola tre per cento netto aveva sta cambiando e qualche virgola non non importa
Dico quindi non c'è il timore
Che c'è rispetto agli altri partiti tradizionali e non c'è nemmeno la critica nei confronti della Rete perché grazie a Dio almeno in quello non ci vedono omologati col sistema dei partiti quindi non siamo nemici vedremo però a Varese a Monza che cosa succederà
Tranne ovviamente per la fascia antimeridionalista per lo zoccolo duro che teme moltissimo la Rete in quando in quanto seguace di Orlando mafioso
Dico questa cosa perché è vera cioè non non la sto inventando e diffusa abbiamo appena fatto un'intervista radiofonica nella quali tutti gli intervistati hanno detto che la Rete potrebbe andargli bene peccato che il capo e Massimo
Per
In quanto siciliano ovviamente anche se devo dire Cossiga ha fatto un bel servizio con la storia di camoscio comunque la mafiosità e in quanto Sicilia per la fascia secessionista invece la lega
Va benissimo la Rete va benissimo in quanto ci vede come lega del sud e quindi
Una convergenza di forze comporta il distacco quindi noi pensiamo di qua loro se ne vanno di là e quindi Amici come prima potremo fare delle alleanze diplomatiche magari io verrò come ambasciatrice appare
Però prima chiederò l'asilo politico invece da parte nostra che cosa secondo me dobbiamo fare
Innanzitutto pensare sicuramente e soprattutto comprendere al di là del dell'imposta faccia della stampa delle posizioni in termini strategia romana
Affrontare capire su che cosa si innesta il fenomeno della Lega e capire perché cresciuto quali sono i valori cui si ispira e stanare
Stanare sia l'elettorato che le persone di governo sui sui valori in cui noi crediamo e quindi non è tanto il problema nostro è qui io devo ringraziare Claudio che stamattina veramente a c'ha aperto questa prospettiva quindi non tanto porci nemmeno su questo tema in termini di difesa
Di difesa dei valori della solidarietà contro il disvalori che vengono portati avanti dal dalla lega quindi ancora con logiche contrapposte bisogna stanare lì e chiede di che cosa volete fare per risolvere questo problema degli extracomunitari
Che cosa cioè perché dite che la lega e il secondo partito cattolico
Io ogni dibattito radiofonico per fortuna Commitee non televisivo con Miglio contiamo a fare una specie di giochetti Not Fair Play cioè e non si capiva bene sì eravamo uguali o diversi
A un certo punto io gli ho detto ma sul discorso della solidarietà e lui mi ha risposto che nostri nel corso dei cattolici l'ha detto che la lega il secondo partito cattolico gli ho detto ma come la mettiamo sul valore la centralità della persona io protetto lampo non so con quali idea divenuto di parlare dell'amicizia
Al che Emilio mi guarda fa amicizia
Ma l'amicizia non è compatibile con la politica sentimenti ma i sentimenti sono assolutamente incompatibile Lomelo Mall lupus la logica è quella dell'amico nemico io ho detto grazie a meno marittimi per ispirazione perché a questo punto tutti avevano capito qual era la differenza
Quindi dicevo comunque affrontare questo tema soprattutto non sottovalutare la proposta federalista quando e dicono sottovalutare uso un termine anche qui soft che invece vorrei cambiare anche all'interno di assemblea politica come la nostra
Quando dico sotto utilizziamo le nostre risorse sottovalutiamo il nostro potere è troppo leggero non facciamoci scippare le battaglie non facciamo che ci facciano gli scippi
Allora ci sono ci sono già gli scippi pilotati ci sono già gli scippi pilotati dalla stampa
Leggi Pannella e riforma della legge Russo Jervolino noi da anni
Non solo come Rete ma come Rete prima della Rete continuiamo a denunciare a dire che ci fa schifo ci sono proposte di legge
Protesta molta gente venuta alla rete grazie a questa battaglia contro Elio Russo Jervolino egli ai detenuti in carcere mi hanno detto avvocato ma perché è Pannella e non lei
Cioè non la Rete
Allora gli abbiamo dovuto spiegargli che cosa significa cos'è il potere dei media come mai eccetera eccetera e come mai ci si va be sarebbe un discorso che gli faccio trascinare ecco non facciamoci scippare le battaglie non facciamoci scippare la battaglia federalista però anche qui anche qui anche se facciamo fatica a farci capire anche se il nostro linguaggio non è quello del profumo giugno cioè non imbracciano la consistenza spiegare alle persone che cosa vuol dire
Senza che questo abbia un substrato di storia di pensiero di proposte politiche economiche
E soprattutto non sottovalutiamo anche i fenomeni i sentimenti che stanno al di sotto del lettorato leghista e non parlo solo della protesta legittima quanto sistema dei partiti potere corrotto lo sappiamo tutti lo adesso lo dicono tutti sui giornali
Non sottovalutiamo il bisogno di identità il bisogno di protezione il bisogno dell'habitat ne parliamo dell'Italia delle città la città potrebbe diventare la risposta democratica a questo bisogno di identità senza che diventi campanile
Perché c'è questo bisogno di relazioni le città oramai sono state espropriate dei cittadini e se loro non parlano tra di loro ricorrono a questi fenomeni di massa
Cioè io non lo sono facciamoci carico di questi bidoni
Non sottovalutiamo il modello di sviluppo che ha creato la mentalità dell'egoismo non basta da parte anche della Chiesa dire
Non facciamo i particolarismi non facciamo gli scorsi egoistici io io io ci dev'essere il TUEL noi ma come si traduce questo tue inoltre nozze non cambiano i modelli di sviluppo se non si fa quello che si diceva stamattina non è abbastanza
Alla fine non sottovalutiamo e qui specie la mia mente il mio doppio e l'ambivalenza femminile impresso salta fuori marca il machiavellismo non sottovalutiamo in termini strategici la divisione che c'è tra i vertici e l'elettorato
Non sottovalutiamo che non esiste una lega sola mani Sisto montante
Non tante la lega Nord Liga Veneta anche quello è un fenomeno di divide et impera però cominciamo a stanare anche su questo e appare affare che le divisioni di tipo politico interno spezzino
La parte della Liga buona compresa la lega cattiva
Cioè se non lo facciamo noi questo discorso non lo fa nessuno perché gli altri fanno ancora la vecchia e non
I vocazione quella protestatari a quella non è antimeridionalista non secessionista non autonomista ma quella contro Roma ladrona eccetera che inevitabilmente potrà essere orientate diversamente ma non in termini di consenso al consiglio comunale chi se ne frega Quenya adesso interessa il futuro
Salice dei nostri figli c'è dei figli del del domani
E quindi dobbiamo lavorare sul piano culturale a livello nazionale
E qui veramente chiudo io ho voluto mi sa intestardite a Luca lo può dire nel voler fare questa relazioni che appunto sembra angusta rispetto a tutti le belle cose che abbiamo letto in questi giorni perché io credo che non si può parlare di federalismo e di che gemellini di respiri nord e sud
Se tutti noi siamo consapevoli delle armi la reale portata del fenomeno siccome lì siamo ingabbiati dalla stampa che dice quello che vuole io volevo che qui tutte le persone della Rete
Tra il nord e il sud eccetera eccetera sentissero qualche idea su questo fenomeno per cercare di capire come da il piccolo si possono trarre considerazioni anche per il nostro grande e per il nostro grande sogno
Qui i sogni sono diversi ognuno i suoi incubi
Evidentemente e quelli che stanno in prigione ogni anno alcuni nomi detenuti purtroppo per tossicodipendenza e gli altri corruttori
Noi abbiamo abbiamo avuto termine questo incubo del quaranta per cento e penso che gli amici che non sono qua oggi perché stanno facendo una campagna attanaglia Montanari
Se lo sognano di notte quaranta cinquanta per cento negli anni ma non possiamo lasciarli da soli
In questa battaglia ma non per il consenso elettorale a perché può diventare anche nel piccolo la battaglia simbolica pensare che i nostri non siano Win Comina diventino sempre di più micro sogni insieme il sogno
E la cultura della pace il Governo che quello che segnano diffusa
Grazie a Grazia
Allora
Voglio ricordare
Forse ieri non ci siamo spiegati bene che i gruppi di lavoro
Non sono per tema non è che ci sarà un gruppo di lavoro sulla città un gruppo di lavoro sull'Europa un gruppo di lavoro sulle regioni un gruppo di lavoro
Sull'Africa il resto dell'Europa verso
Sono gruppi di lavoro
Che ci consentono di dividere questa assemblea plenaria int. cinque
Ridotte assemblee
Ma in ognuna di queste assemblee si discutono tutti i temi che sono stati qui affrontati
E ognuno che interviene a dieci minuti di tempo a disposizione ovviamente non è che è obbligato a trattarli tutti può fare una scelta questo ci consente di averi e un contributo anziché delle trenta quaranta persone amici che avrebbero potuto intervenire in plenaria di moltiplicato per cinque
E quindi a vere alla fine di queste tre giornate il contributo di almeno centocinquanta duecento
Dei partecipanti a questa Assemblea
Allora vi ricordo che la
Divisione per gruppi non avverrà in ordine alfabetico perché si crea delle complicazione da un punto di vista organizzativo ma in base al numero che ognuno di noi a sul cartellino siamo tutti targati ecco allora
Dall'uno al settanta dal numero uno al numero settanta
Coordinatore di questo gruppo e poi relatore domani mattina in assemblea plenaria sarà Nando Dalla Chiesa dall'uno al settanta si riuniscono alla sala di Angioni è così
Pianciani
Dall'uno al settanta cartelle inoculo cartellino settanta compreso
Il secondo gruppo che sarà coordinato da Rino Piscitello
Va dal cartellino settantuno al cartellino cento e quaranta e si riunisse nella sala Oderisi
Il terzo gruppo
Che va dal cartellino centoquarantuno al cartellino duecento e dieci che sarà coordinato da Passerini e da Galasso
Passerini Galasso Galasso e sta rientrando dopo il match di ieri sera con il Picconatore vi faremo tutti i complimenti vi faremo tutti i complimenti ecco si riunisce alla sala Trinci
Tre in C uno abbiamo una Trinci uno poi abbiamo una Trinci due
Dove si riuniscono gli amici dal cartellino duecento e dieci al cartellino duecento ottanta e questo gruppo sarà coordinato da Franco Danieli
Quinto ed ultimo gruppo che dal cartellino dal duecento ottantuno
All'infinito
Si riunisce la sala Auditorium
Che è questa ed è coordinato da Angelo Tartaglia
Allora siccome
Scusate come te non muovetevi un momento per cortesia
Siccome ormai siamo verso la fine della mattinata io penso che prima che ci trasferiamo nei gruppi eccetera
Varrebbe la pena di sentire una breve comunicazione di Gaspare Nuccio sulla informazioni cioè questo è una comunicazione diciamo di tipo anche operativo di lavoro che ci serve
Ecco poi
Penso possiamo andare Marcello
Possiamo andare a mangiare prestino come in caserma sì
Ma iniziamo diamo i gruppi
Almeno i formati gruppi ecco la formazione di gruppi poi ecco e prevista
Salvo una sollevazione generale
Una seduta notturna
Anche perché in giro per Perugia fa freddo quindi cosa volete andare a fare Pd facciamo buona parte del pomeriggio
E poi una seduta notturna perché se no il tempo rimane molto molto limitato abbiate pazienza dove siamo venuti in vacanza anche se Perugia è bella
Vedete un po'di vederla domattina tra le sei e le otto ecco chi non è
è acquisito avete andava bene la parola Gaspare Nuccio
Ma
Io
Ah per le sale siamo tutti a alfabetizzati cercate le voi
Gasparri sei io volevo toccare solo alcuni punti punto in questa piccola piccolo intervento e poi concludere questo intervento con una lettera che io ho scritto stamattina e che ho già inviato come componente la commissione di vigilanza della RAI ha presidente della RAI per nulla al direttore generale e anche al di là al presentava commissione vigilanza
Dottorandi
Che vi leggerò alla fine
La prima cosa che io volevo dirvi è che noi abbiamo offerto io non so se voi l'avete avuto l'ufficio stampa preparato questo piccolo lavoro di ragionamento sulla sulla comunicazione interne ed esterne al movimento
E nell'introduzione noi cominciamo questo ragionamento da un assunto un assunto che come dire diventato anche senso comune che nell'informazione nella comunicazione la realtà purtroppo ciò che appare e non ciò che cioè questa la verità rovesciata che vale nella comunicazione e nell'informazione il nostro sforzo e dovrà essere quello scusando il bisticcio di parole di rovesciare il rovesciamento
Non è facile ma è ciò che cerchiamo di fare ogni giorno nel nostro lavoro
Questa è probabilmente una delle ragioni per cui siamo un soggetto politico tra un po'con alcuni dati per tentano di dimostrarlo
è un soggetto politico ad alta percentuale di censura di censura sui contenuti e di censura sulla nostra stessa esistenza
E infatti sempre più difficile riuscire a fare diventare notizia la realtà per quello che e non per la sua interpretazione
Solo così è possibile spiegare come una stupidaggine di Craxi o Martinazzoli a una battuta di De Mita sia più importante di ottanta assemblee della Rete che coinvolgono decine di migliaia
Di persone in giro per l'Italia sul rapporto politica affari mafia e massoneria voi non avete trovato quasi nessun giornale una riga su questa iniziativa che ha coinvolto permessi il nostro movimento
E ancora
E ancora
è ancora presto per tirare o un primo bilancio nella nostra attività credo però che evidentemente qualche risultato del nostro modesto lavoro comincia a vedersi
Continuare su questa strada accrescere la nostra esperienza migliorare la nostra professionalità sono gli obiettivi necessari per rendere visibili ed efficaci messaggi della fretta
Nessuno però immagini proprio per ciò che diceva che dicevo all'inizio che ruolo che noi fa abbiamo dell'ufficio stampa degli di altri strumenti di cui ci stiamo dotando possa sostituire la capacità di proposte di messaggio del soggetto nel suo insieme
Quello che abbiamo messo in questo dossier e un percorso di ragionamento sul nostro lavoro
E io ho voluto cominciare
Questo piccolo intervento leggendo che questa cosa perché il problema che noi abbiamo ogni giorno il problema o nel quale noi ci troviamo costretti a misurarci ogni giorno
E che come dire è difficile vendere lo dico in senso buono il prodotto rette perché vi è uno vi sono una serie di cose che ci stanno e che ci hanno affibbiato addosso
Io credo che la qualità della riflessione che c'è stata in questa Assemblea ma la qualità delle cose che noi diciamo e facciamo ogni giorno in giro per l'Italia e tale e però sui giornali sulle televisioni le cose che fanno notizia è l'Orlando Furioso l'Orlando contro tutti
Che la la Rete da sola contro tutti
Io credo che nessuno in coscienza io ho un grande rispetto faccio da tanti anni il lavoro di ufficio sta io ho un grande rispetto per il lavoro e per la professionalità dei giornalisti e Rispetto evidentemente loro lavoro larga parte
Delle cose che loro fanno poi sono duramente distrutte
Dalle dai titoli o dall'impaginazione che sicuramente non fanno loro e io vi faccio un esempio a questo proposito ieri voi avete visto un buon servizio del TG uno
E un buon servizio del TG due un buon servizio del TG tre e commenta il TG tre ha avuto l'accortezza la l'affetto e la simpatia secondo me facendo unicamente il loro dovere
Di mettere la notizia di questo con Assemblea congresso nei titoli di testa il TG due che ha avuto un buon servizio non esisteva né i titoli mentre sistema di tutto nei titoli
Il TG uno come di è stato il migliore ammesso il nostro servizio il quattordicesimo il quindicesimo servizio intorno alle otto e ventiquattro quando notoriamente con me Sky istmo nello zapping già la gente ha cambiato da tempo
Una notizia messa quasi prima degli spettacoli
E dello sport ecco impagina Ando un giornale così quindi giù e in questo caso il TG uno è evidente che nessuno si accorgerà che esiste la rete ed è evidente quello che tentavo di dire all'inizio la realtà e ciò che appare e non ciò che cioè si riesce a fare una manipolazione sulla realtà omettendo un fatto perché badate se ne può anche parlare
Ma il problema è come si parla di quel fatto e quindi come viene costruito se in un giornale tu fai un titolo che titola e per esempio legge deve il Corriere della Sera un buon pezzo
Ma con un titolo l'Orlando furioso che non è evidentemente fatto
Dal giornalista già dai il segno all'Ettore di quello che deve cercare in quel pezzo di Rai il senso l'indirizzo ora io non voglio fare la pulce
Al lavoro dei colleghi della stampa però io credo che sia tempo che la smettano di trattarci così
La smetta perché
Perché il nostro lavoro il nostro lavoro
Il sacrificio di tanti di voi di tanti di noi che ogni giorno spendono larga parte della propria giornata per cercare di comunicare alla gente le nostre opinioni le nostre riflessioni
I nostri ragionamenti noi non godiamo ad occuparci io questo lo voglio dire con estrema chiarezza
Noi non godiamo ad occuparci di morti ammazzati di mafia di massoneria non godiamo ad occuparci di queste cose
Lo facciamo perché riteniamo che questi sono i problemi che vive questo Paese io vi voglio quando noi abbiamo cominciato questo tour chiamiamolo così sui temi dalla massoneria
Non era assolutamente oggetto di riflessione sui giornali dopo grazie anche al lavoro che abbiamo fatto noi ma soprattutto al lavoro che ha fatto Cordova e diventato notizia mentre se lo dicevamo noi
Se lo dicevano i poveri pazzi
I farneticanti gli Eretici e della Rete
E quelle sono i soliti professionisti una volta i professionisti dell'antimafia una volta i professionisti dall'anti massoneria
Ma sono semplicemente delle persone chi con maggiori responsabilità chi con minori responsabilità tenta da di dare un contributo di verità alla gente
E lo scopo dell'informazione e rendere chiare le cose non occultarla
Io non ho il tempo e non voglio entrare nel merito di tanti argomenti però vi dico con convinzione che uno degli agenti più forti della comunicazione nel rapporto con la gente siamo noi stessi
Io credo che dobbiamo lavorare con più sforzo per costruire un rapporto positivo e credo che ci siamo riusciti in questi mesi a come dire quanto meno a a a produrre simpatie con per il lavoro che facciamo per le cose che facciamo
Però io ripeto lo sforzo ulteriore che dobbiamo fare questo compete come dire a chi si occupa quotidiana lo sforzo che noi dobbiamo fare ogni giorno è quello di essere noi soprattutto strumento e agente
Di comunicazione solo così riusciremo a interrompere come dire questo circuito perverso io vi dicevo all'inizio qui voglio fare solo tre esempi per capire quello che voglio dire voi pensate
Io sto lavorando insieme con altre a questo grosso problema del TG uno è un gruppo di persone ha lavorato a due anni di direzione Vespa
E io vi do solo un dato un dato nostro è un dato della DC
Noi dal sette aprile al venti di agosto del mille novecentonovantadue cioè da quando siamo in Parlamento abbiamo avuto sul TG uno trentotto secondi per sei passaggi
La democrazia cristiana nel per la conferenza di organizzazione che non è neanche il congresso la conferenza di organizzazione del mille novecento
Novantuno ad Assago quattro giorni ha avuto la bellezza di trentasei servizi nove al giorno di cui dodici di approfondimento di Linea notte significa circa
E dieci minuti nell'edizione di mezza sera questo vi dà un senso della sproporzione ma non perché noi dobbiamo avere proporzionalmente lo stesso spazio
Perché di quella conferenza che rappresentava un processo di rinnovamento io credo che siete tutti d'accordo con me che vi è stato sicuramente un processo di rinnovamento
Cioè nel senso e di fronte agli occhi di tutti anche lì ecco allora io questo o un altro dato che a me ha molto colpito di come si manipolano le info Boy lo sapevate che al TG uno hanno censurato il Papa
Sulla guerra nel Golfo è stato censurato il messaggio del Papa
Che lo rifiutava la guerra vi è stato uno scontro durissimo non tra rivoluzionari tra Vittorio uscite Ricci Angela Buttiglione che sono espressioni nella Curia nella del Vaticano e sono stati duramente censurati o come le notizie vengono cambiate
E fra i essa in questo è un maestro è riuscito a far diventare una manifestazione del PC
Del PDS di quest'anno contro Gladio la notizia era manifestazione del PDS contro la struttura segreta della NATO voi sapete che sono sopra cosa mo'
Cioè sul piano del della comunicazione dire Gladio e dire struttura segreta della NATO non è la stessa cosa
E lo sono questi piccoli esempi io spero stiamo lavorando con alcuni giornalisti a pubblicare
Questo piccolo volumetto e di questi due anni di direzione Vespa al TG uno per dimostrarmi io voglio concludere allora non vi tedio
E il nostro lavoro qualcuno di noi interverrà nei gruppi di lavoro e vi vi dirà un po'le proposte che stiamo mettendo in piedi una rete fax che continua a lavoro dell'ufficio stampa
All'idea di bollettino quindicinale che stiamo mettendo in cantiere io vi prego però ecco di stare molto attenti a questi problemi perché non bisogna solo lamentarsi cioè il problema e non è che bisogna dire sono cattivi gli altri perché ognuno fa il suo lavoro il problema è chiedere un po'a tutti supplementi di coerenza e supplementi di attenzione
Concludo con la lettura di questa lettera
Perché così rimanga anche agli atti in maniera pubblica e non in un carteggio privato tra me e i vertici della RAI gentile Presidente le scrivo all'assemblea nazionale della Rete che si sta svolgendo a Perugia dal venti al ventidue novembre
Il momento in cui i delegati di tutte le realtà locali del nostro movimento si riuniscono per dibattere sulla politica nel nostro sparisse e sulle sfide che la Rete dovrà affrontare nel prossimo futuro
Perché le racconto questo perché se lei ieri ha osservato i suoi telegiornali i telegiornali della RAI difficilmente potrà essersi fatto un'idea su questo nostro assemblea nazionale
Se poi ha avuto la sfortuna di preferire il TG uno di Vespa come su un mezzo di informazione allora davvero della nostra assemblea nazionale non saprà nulla
Avendo Ciampi certamente cambiato canale alle venti e venti pensando che la pagina politica del telegiornale fosso finita
Visto che ormai si era parlato proprio di tutto dalle mucche al celibato dei preti inglesi
Si è perso così il servizio mandato in onda dalle venti ebbe alle venti e ventiquattro ovvero la medesima collocazione delle notizie di spettacolo davvero caro Presidente siamo alla farsa di regime
Lei sa meglio di me che mai l'apertura del congresso di una forza politico dell'Assemblea nazionale rappresentata in Parlamento che rappresenta il due per cento e oggi certamente ancora di più dell'elettorato nazionale ha ricevuto questo trattamento della RAI
L'unico telegiornale che ha inserito la nostra assemblea nei titoli è stato il TG tre evidentemente per le altre due testate siamo meno importanti delle scelte di Baresi ampiamente titolate nei giorni scorsi
Non vi è presso la nostra Assemblea nessuna struttura fissa della RAI il cui costo non avrebbe superato alcuni milioni ma certo per la RAI e più importante distribuire miliardi magari alle imprese dei figli e delle figlie
Dei leader di qualche partito di Marco
Opera
Soprattutto però
Soprattutto però
Occorre ancora una volta constatare che personaggi come Bruno Vespa la cui incapacità professionale si accompagna alla totale dipendenza politica
Verso la più vecchia politica solo un oggettivo ostacolo al compimento dalla democrazia
Nel nostro Paese non si può attendere ancora per la loro necessaria rimozione
Mi pare ovvio comunque per Porro quanto scritto in questa lettera formalmente nel corso alla prossima riunione la Commissione di vigilanza sulla RAI cordiali saluti Gasparri
Allora
Allora tu
Gli amici sono pregati
Di riunirsi nelle cinque sale indicate che ripeto rapidissimamente Nando Dalla Chiesa
Coordina il Gruppo uno che va dalla cartellino uno al settanta alla sala Pianciani Rino Piscitello coordina il gruppo due che va dal settantuno al cento e quaranta la sala Oderisi
Passerini e Galasso gruppo tre Sala Trinci uno che va dal centoquarantuno il duecento e dieci
Franco Danieli coordina il gruppo quattro che si riunisce la sala Trinci due dal duecento e dieci al duecentottanta
Angelo Tartaglia coordina il quinto gruppo Sala Auditorium che è questa che va dal duecentottantuno i gruppi scusate un attimo scusate un attimo i gruppi si riuniscono subito e rimangano riuniti sino all'una e mezza alle tredici e trenta alle tredici e trenta partono i pullman e riprendiamo alle ore quindici
E le i lavori dei gruppi si protrarranno sino alle ore diciannove poi ci sarà la pausa e i gruppi che ritengono proseguire non è obbligatorio anche questo dopo cena
Possiamo anche fare un gruppo unico ci siamo in meno in questa sala dalle ore venti e trenta sino all'esaurimento delle forze fisiche
Domani mattina per cortesia abbiamo bisogno di iniziare puntualmente quindi diciamo diciamo alle nove per incominciare no un quarto ecco perché abbiamo ancora molta carne al fuoco grazie e buon lavoro
Senta numero chi è senza numero e partecipa all'Auditorium cioè all'ultimo gruppo detto dal duecentottantuno in avanti
Senza dubbio anche per il servizio per il se ci sarà il popolo turco ci sarà poi un polmone per portarvi agli alberghi
No persone quindi chi è incerto se raggiunge qualche altro gruppo trovandosi in meno ha maggiori possibilità di parlare
Detto questo abbiamo detto che questi gruppi sarebbero stati dei gruppi di discussione in parallelo come ricordavo prima che vuol dire che chi interviene interviene su quello che ritiene più opportuno
Gli argomenti sono i prendendo un attimo l'elenco tanto quelli relativi diciamo al la politica del movimento e alla vita del movimento cioè quelli diciamo sul sul come nel movimento si è posto si organizzato si sviluppa in giro per l'Italia questo è un primo gruppo di argomenti
E poi sono quelli che abbiamo sentito nelle relazioni generali introduttive quindi il tema delle città valutazioni su quanto abbiamo sentito l'impostazione e la la politica mettiamola così che la rete può pensare di fare riguardo al tema delle città la vita nelle città il significato recita eccetera l'altro tema è quello
Delle regioni sia nel senso istituzionale federalismo regionalismo ossia nel senso che ci è stato ricordato dal la le relazioni di questa mattina cioè nel senso del diciamo il dei rischi di localismo il significato che questi hanno alla posizione della Rete
E infine c'è il tema dell'Europa che è stato ricordato nella relazione di stamattina di Claudio Fava anche qui tanto in termini istituzionali se volete che in termini politici generali questi sono gli argomenti
La parola Bombasi dati la chiede il numero cui è relativamente elevato rispetto ad altri gruppi
Quindi i pregherei di fare uno sforzo io lo ricorderò a chi parla per stare entro questa dimensione dell'ordine dei dieci minuti
Che è stata ricordata in modo da consentire al massimo l'uno di persone di poter intervenire di potersi esprimere anche se la Sala Grande tende a intimidire un ricciolino perché c'è questo dislivello tra il palco e chi è seduto in una platea
Chi viene per cortesia dica solo il nome la il gruppo di di provenienza in modo da più o meno presentarsi all'Assemblea
Possiamo un attimo possiamo ricordo ancora che adesso continuiamo fino alle tredici e trenta dopodiché ci sarà l'intervallo ritorneremo nel pomeriggio primo intervento Carlo Federico Reggio Calabria
E intanto io devo
Venti ficcare mi siamo in un'Assemblea nazionale nessuno può avere la pretesa
Di essere riconosciuto
Io sono un avvocato o la tessera del PDS
Milito nel movimento comunista
Da oltre trent'anni
Come spesso succede sulla via di Damasco io mi chiamo Paolo
Ho avuto anch'io la mia folgorazione
Per fortuna non era una rete elettrica ed è stata solo una folgorazione di pensiero
Sono qui per capire sono qui per rendermi conto se un fatto così di folgorazione
E sufficiente per fare scelte
Che mondo erano il segno della propria esistenza
Chi è giovanissimo forse il problema lo avvertirà un po'meno
Chi ha dietro una storia personale
E anche certe tradizioni di osservanza dir regole
E di sistemi partitici prima di
Ecco decidere
Di cambiare scenario non uso il termine di cambiar cavallo
Di cambiare scenario ha bisogno di capire
E la mia partecipazione appunto voleva cogliere se un'intuizione avesse avuto le corrispondenze necessarie per potere concretizzare una scelta devo dirvi che quel che ho sentito stamattina
Corrisponde quasi totalmente alle cose ed io penso alle cose che io penso come vecchio militante del vecchio e glorioso Partito Comunista un po'meno rispetto alle cose del dell'odierno PDS
E in quindi sullo piano del
Ecco della comunicazione delle idee mi pare che l'approccio possa considerarsi senz'altro positivo
Quel che invece io vorrei qui per un attimo
Segnalare agli amici presenti per perché se ne parli così come io ne parla voi
E la questione più
Più delicata e più importante
Del rapporto che sta tra movimento del partito
Io credo che la Rete
Ha paura di non essere più un movimento
E altrettanta paura di diventare un partito
Succede a tutti a tutti i movimenti nel momento in cui
Una spinta
Per aprire varchi per il creare certe condizioni hanno realizzato
Un certo risultato
Ma viene il momento in cui anche un movimento
A la fase in cui
Occorre registrare certi risultati programmare
Decidere di andare avanti
Nella direzione di quello che il movimento assegnato
A quel punto il treno si ferma e bisogna decidersi come organizzarsi
Se non si rischia di restare in mezzo al guado questo è un problema
Diceva giustamente una delle
Delle via Billé degli amici che hanno fatto la relazione stamattina
Si dicono cose vecchie quanto il mondo da Marchese che diceva che ogni movimento che inizia sempre con una tragedia
Se non trova uno sbocco alla fine rischia di finire in farsa
Non è questo il caso della Rete io credo che ci sia ancora una una fase movimentista
Forse non ci sono le condizioni perché la Rete diventi un partito nel modo tradizionale ma siamo in una fase estremamente delicata difficile rispetto alle quali le regole che fino a oggi questo movimento si è dato secondo me non sono più adeguati
Occorre fare uno uno sforzo non tanto di ingegneria organizzativa perché di questi di regole e regolette ce ne sono a iosa e da per tutto
Bisogna cercare di capire un movimento come questo come Possa organizzarsi in una struttura stabile senza cadere nelle logiche perdenti impraticabili del partito tradizionali ma senza che questo significa
Di immaginare che i partiti sia una qualche cosa da demonizzare la storia del mondo non ha insegnato alternative è inutile che qui stiamo a illuderci
O c'è movimento o c'è quello che diceva Alain N organizzazione organizzazione organizzazione
Sono le tre regole diceva Alain per fare la rivoluzione
Quindi la fase del movimento necessariamente tenda esaurirsi opporre un momento
Organizzare il movimento stessi
E quindi questa è un'occasione per parlare di queste cose
E io voglio dire che
Se questo non facciamo badate bene io che i movimenti sono nel momento in cui gesso a loro spinta positiva
L'anticamera
Del più negativo degli esperimenti politici
Perché mentre i partiti sia pure al negativo riescono a organizzarsi orizzontalmente attraverso strutture e daranno correnti daranno situazioni ma garantiscono un minimo di crescita democratica
Il movimento quando resta movimento in perenne rischia di rallentare un'altra cosa rischia di vent'deve diventare il monopolio di uno Oddi una persona di un gruppo di un delegato
Il che non vuole togliere niente alle persone che pure si trovano in queste condizioni avranno e potranno avere le migliori intenzioni ma come si fa a gestire un movimento di questa portata quando non vi sono adeguate strutture decentrate orizzontali e verticali secondo regole che purtroppo abbiamo a riferimento soltanto quelle dei partiti e che ripeto con le modifiche e con lo spirito diverso restano sempre soltanto quelli
Io debbo dire non so se ancora qualche minuto due due minuti io vengo dalla esperienza dei fatti di Reggio Calabria
L'esperienza dei fatti e Reggio Calabria durante il boia chi molla io ero consigliere comunale del PC in quel in quella in quella fase tragica della storia italiana non deve gioca labili
Durante i fatti di Reggio Calabria e avvenuta una prova generale di quel che è successo e sta succedendo oggi
Vi fu un movimento cosiddetto popolare
Che spazzò via la partitocrazia fu Ciccio Franco il famoso capo dei boia chi molla che ripesca o una parola una nomenclatura che era vecchia anche questa e tutti i partiti vengono messi alla gogna
Allora si commise il grande errore da parte della sinistra e qui parallelo è chiaro al discorso delle leghe di poc'anzi di ritenere che quel movimento era un movimento fascista e che andava contrastato muro contro muro
Quell'esperienza invece ci insegna che c'erano spazi amplissimi perché quella spinta di protesta potesse essere incanalata in una certa direzione quindi io sono d'accordo con le cose che sono state dette
Poc'anzi ma il problema più grave è stato un altro
E che il movimento di resistenza contro quell'ondata eversiva e municipalista
Diventò nulla dal momento in cui questo movimento non si seppe organizzare per dare risposte organiche organizzati ai fatti ai fatti di Reggio quindi la storia
Cinzia Egna
Anche la storia più recente che vi sono percorsi quasi ineludibili rispetto ai quali noi dobbiamo fare riflessione per non incorrere negli stessi errori
Le vicende poi del dei contrasti che siano potuti succedere e ritorno al discorso di prima nelle formazione delle liste in realtà come Reggio Calabria o altrove
Sono poca cosa non torcono assolutamente l'interesse di un'assemblea di questa portata però sono il segno di un rischio di un pericolo che noi dobbiamo voi scusate no io sono già entrato nello spirito e la rende dobbiamo cercare
Di combattere con tutti i mezzi per non rischiare
Che questa realtà che l'unica che può riempire vuoti e spazi enormi che vi sono nel nostro Paese
Rischi di disperdersi per difetti organizzativi oppure oppure per il desiderio la paura di non cadere il logiche partitiche e quindi la paura di affrontare quel che si è perché questa è la realtà la sua la Rete e
Non occorre altro riscontro grazie
Una una comunicazione è stato perso in sala un obiettivo Nikon da ventiquattro millimetri chi eventualmente lo trova è pregato di rivolgersi a Francesco me Lina o se non sa individuarlo rivolgersi alla segreteria
Ripeto un obiettivo fotografico nei conventi quattro millimetriche insomma sì ve lo trovate fra i piedi
Portato in segreteria continuando dunque tu sei
Sì provvisoria sì Rampini Pavia
Salve
Io volevo comporre il una questione sul federalismo
Ieri dura durante tutte le le relazioni ci sono state tema comune è stato aperto il federalismo una posizione che mi ha lasciato abbastanza lo so sorpreso nonché nelle posizioni della rete non ci sia un'autonomia delle regioni anzi è sempre stata portata avanti come argomento abbastanza importante ma mi sono trovato spiazzato trovandomi questa posizione del Ferrari federalismo così marcata
Cosa che le sono secondo per ordine dei lavori visto che altri si preparano siccome qualcuno si è segnalato prima per non dare poi la
Fatemi per far arrivare un bigliettino col nome così fallimento nell'ordine in cui lo chiedete scusami continua certi grazie e volevo chiedere proprio a Franco Piro aveva Valletta
Da qual è la motivazione per cui c'è stato questo non dico cambiamento perché non voglio del c'è uno Stato un cambiamento però questa accentuazione della posizione federalista nella Rete
Che mia non mi ha lasciato un po'anche se personalmente sono d'accordo però
Senza
Abbiamo
No no sì volevo sapere le ragioni e le motivazioni e poi volevo anche per aprire come si dice un dibattito volle l'avvocato di Reggio Calabria ha parlato prima Ballet Renzo Arbore
Volevo dire di che
Qui alla Rete ci sono tutti i coordinatori coordinatore che rappresentano altre persone io non sono coordinatore qui c'è il coordinatore di paglia eccetera che rappresenta un punto di riferimento per la mia città quando Nando Dalla Chiesa che è un mio idolo fate tutto quando Nando Dalla Chiesa organizza a Milano organizza delle conferenze i cui SMI spiega io che l'ho letto mi dice guarda noi a Montecitorio stiamo facendo questo questo e questo
Io ho un rapporto con lui ora porto con cioè sento quello che le sta facendo poi se devo mette alle cinque mila lire nel cassettino perché lo invece il teatro è costato un milione e mezzo purtroppo i soldi non ce l'abbiano perché se ne sono già spartiti tutti sol più felice ancora perché medico questa è la politica che piace a me
In fondo partitocrazia non so cosa voglia dire perché non non capisco quando e mi dice
Dobbiamo arrivare sono un partito non dobbiamo trasformarci da movimento ma no qual è la base del partito essere un punto di riferimento per per le persone un punto di riferimento politico ma allora c'è il coordinamento cioè ci sono i coordinatori ci sono le riunioni si parla uno può mettersi nell'Unione negli ambienti non so cosa voglia dire quel quello che lei assume come partito sulla decadenza il partito il partito ormai si è trasformato lo sappiamo tutti
Qui siamo tutti persone intelligenti aveva
Per i veneti a parte
Perché
Però il sappiamo come si sono trasformate i partiti politici tradizionali c'è ormai clientele è inutile visto spiegare cos'è diventato referente politico il Vittorio De Lorenzo per non parlare da Pavia il Romeo Rognoni eccetera però quello il movimento c'è una forza sana nella Rete bello il bello che non c'è
Esp anche spontaneità quando ci si riunisce il coordinamento anche nella mia città e il bell'e la spontaneità certo bisogna organizzarsi il più quello che mi sembra che si stanno organizzando il più niente io sono felice se della rete fra
Successivamente iscritto Valiani
Valiani di Vaiani Avagliano Bajani di Prato
Dovrete avere pazienza con me perché anche se Prato è diventata provincia un po'provinciali si resta sempre il mio vuole essere per l'appunto lo sguardo provinciale su una piccola cosa un piccolo aspetto della vostra vita del nostro lavoro
Io quando Orlando è partito
Mi sono accorto il venti ottobre del mille novecentonovanta un'Assemblea Roma gli ambientalisti mi sono accorto che Orlando stava proponendo sci di uscire da questa fase storica che lui definisce di moralità legalità il sovranità limitata
E che finalmente ci si poteva incamminare verso un Paese verso una repubblica in cui chi faceva politica non veniva più ucciso e questa è una cosa
Drammatica ed è la tragedia da cui parte il nostro il nostro movimento
E vedo
Dalla città in cui vivo che siamo
L'unica formazione politica di questo Paese
No leninista
Non centralizzata non partitica
Non fondata sulla cultura del sospetto dell'intolleranza delle risse interne
Aperta a termine non settaria non chiusa
Una fossa una rivoluzione per questo Paese una rivoluzione
Che poi l'evoluzione delle regole Brenda struttura più stabile o meno stabile più leggero meno leggera a me questo non mi interessa non è il punto fondamentale di cui noi stiamo discutendo e per il quale noi stiamo insieme
E non ci deve spaventare anzi dobbiamo apprezzare questa fase delle responsabilità monocratiche
Che nelle città nelle unità di lavoro nei gruppi a tutti i livelli è stata adottata perché questa fase delle responsabilità monocratiche personali
E lei mandati certi contenuti certi e tempi certi nelle assemblee locali è stato a un passo positiva
E deve essere sviluppata e rilanciata
Perché la responsabilità chiara su una persona che conduce il suo mandato lo sterminato e poi se ne va
è una cosa positiva per questo Paese
Siamo legati
In questo modo a partire da questa incredibile libertà che abbiamo dentro la Rete come persone dà un respiro un disinteresse di tipo europeo
Che ci permette anche di essere infermieri intransigenti senza alcuna paura
Non si diventa veramente della Rete nessuno diventa veramente della dette e tanto meno si diventa retiniche con l'accento toscano diventa quella brutta parola abbiate pazienza
Nel senso ingabbiare anti autoritario della vecchia politica quelli di possessivo autoritario terribile per cui io sono il segretario
Di questo partito significa che questo è il mio questa gente mia queste persone sono mi in questo senso non si diventa veramente in nessun modo Dellai
E l'espressione in Rete deve essere valorizzata e anche nel nostro linguaggio perché parlare bene ci fa bene deve essere utilizzata più frequentemente dell'altro
No e non avremo nessuna ricetta nessun paracadute quando arriverà una stagione molto più impegnativa di quella che abbiamo passato il che mi fa quasi tremare perché i primi sei mesi dell'anno sono stati
Se sbagli eran andranno a casa
Tutti i gruppi di cittadini che stanno tentando di fare la stessa cosa di inventarsi un Orlando una Rete delle figure dei contenuti dei progetti per la loro città
Ampi ristretti una lista della Rete liste civiche non mi interessa in la forma non mi interessa ma dal punto di vista del contenuto quello stanno facendo anche loro e quindi anche noi
Giocheremo noi stessi e se sbaglia rimandiamo a casa
In tutti i villaggi i quartieri i Paesi le province noi andiamo a candidare capi degli esecutivi
E questo il motivo vero secondo me una uno delle tematiche profonde di questa Assemblea questa a mio parere capi degli esecutivi che siano delle persone libere
Libere da appartenenze massonica
Da complicità di partito da fedeltà di correnti
Da fedeltà clericali o da sudditanza industriali che non rappresenti no con il denaro il potere l'accesso ai media soli forti
Che quando c'è da prendere una decisione non possano fare rinunciare a prenderla perché prima sono la camera di carità con cui devono discutere qual è la decisione
Individuate queste persone libere
Messe accanto ad altre in delle squadre da presentare alla gente su progetti non ambigui la rete ha fatto una rivoluzione
E come si chiameranno in futuro questi fronti queste proposte questi progetti attorno a questi sì invece a me non mi interessa
Non è questo il punto re saranno comunque inglese al di là del fatto che oggi siamo qui o facciano parte o meno della nostra organizzazione politica
Credo
Che le queste candidature sanno migliaia
E perché i Comuni di questo Paese i paesi quartieri di questo Paese sono migliaia
E distretto per distretto i nostri compagni di strada saranno diversi
I nomi e i contenuti dei nostri progetti politici saranno diversi che cosa c'è di veramente fondamentalmente maleodorante in Alleanza democratica
è che qualcosa da Roma si è autodefinito il nuovo e senza badare né a storie mi a Paesi mi accomuni né alla differenza minima fa una regione rossa una regione bianca di questo Paese automaticamente tutti i loro accoliti si autodefiniscono il nuovo e voi sapete dalla vostra esperienza lo saprete che non è la stessa cosa ritrovarsi attorno a un innovatore democristiano in Toscana
E in Veneto non è la stessa cosa non possono est non può essere la stessa cosa perché questo Paese sfaccettato
è frammentato e in ogni distretto in ogni angolo di questo Paese i compagni di strada veri non sono quelli sì sono auto nominati rappresentanti di Alleanza democratica da Roma in giù ma sono quelli che si vedranno veramente sulle cose sulle cose che succedono nella nostra città
E questo vuol dire che ci dobbiamo preparare veramente a tutto perché a a dialogare con tutti al massimo livello
Possibile nel termine dei contenuti e dei valori al più basso livello possibile nel senso di impedire ogni riproduzione e trasformismo diciotto politico sesso di destra che di sputi sinistro
Io voglio dire se rinviamo a nove minuti non sono sì Oba terminato per fortuna ce l'ho fatta dire la cosa che volevo dire
Che non considerò l'elezione diretta dei sindaci e dei capi degli esecutivi in generale io non la considero la panacea del male ma nessuna riforma elettorale istituzionale la conosce insomma
Però guardate
I padri dell'ambientalismo ai quali dal quale sono andato a scuola mi hanno insegnato che nelle realtà Cinquesensi
Dove è possibile vedersi parlarsi dove camminando vedendo sì un distretto una città cento mila abitanti duecento mila abitanti
Una piccola provincia in queste realtà effettivamente
Queste che gli ambientalisti chiamo a cinque sensi nel senso che pressoché tutti hanno la possibilità di vedere tutti
Quando vedo una persona che si alza la mattina va a lavorare e torna a casa va una riunione cioè quando le persone sono davanti a tutti la persona che noi andiamo a candidare ha un effetto fluidificante liberatorio
Ah unite e io non ho paura di questo localismo
E considero questo passaggio il mattone indispensabile per costruire quel sistema che offrono mie
Responsabili
Sussidiaria dai quartieri fino all'Europa intera
Quella forma di federalismo democratico o quegli aspetti del federalismo democratico che finalmente sono emersi dalla migliore tradizione politica di questo continente e di questo se
Torricelli
No in questo momento abbiamo quattordici iscrizioni a parlare man mano che qualcuno pensa intervenire in mani un bigliettino dopo Torricelli sono iscritto io spesso poi c'è un nome che riesco a leggere solo per la parte del nome che Luisa di Pisa
Poi continueremo di seguito ora per il futuro mi limiterò a dare a segnalare il nono e decimo minuto questa a voi decidere cioè non è che si siano dette i blocchi rigidi a un certo punto che uno sappia quanti hanno parlato prego
Ah scusa Torricelle di dove leggibili Fregene
Poco fa ho sentito una ragazza dietro di me che diceva certe molto bello qui
E perfetto il quadro è perfetto ma caso mai ben diverso consentito qua
Effettivamente io le ho dato ragione perché evidentemente almeno io parlo per la mia città
Ci sono stati sin dall'inizio i famosi carristi anche alla Rete
E continuano io credo ad esserci
Allora io siccome sono stato un po'il fautore di questa disputa dialettica di tipo democratico no voto palese ho avuto col voto ho avuto segreto un coordinatore collegato con degli altri naturalmente che lo osservano evidentemente quindi lo ratificano se è il caso ovali più coordinatori come mi risulta dall'altra parte sette addirittura
Allora io ho colto nella nella discorso di Orlando in di apertura di di una cosa che mi ha confortato
Ha parlato di un solo coordinatore io
Lo recepita nel senso pregresso esatto non tanto come figura di segretario del vecchio sistema politico quanto come non so
Catalizzatore dei gruppi di lavoro coordinatore selettore attuato attuatore per un periodo limitato di lavoro e significativo per il luogo dove lui opera altrimenti la Rete non ha nessuna ragione di penetrazione questa è la mia sensazione è che io ho avuto la Regione
Questo per quanto riguarda l'elezione dei coordinatori quindi io pregherei il relatore di date una risposta naturalmente se a vostro apparire si debba scrupolosa scrupolosamente burocraticamente guardare gli dello Statuto oppure se comportarsi di merito con una certa diciamo
Un certo equilibrio ma ma collegato con l'ambiente perché ogni ambiente evidentemente se lo vediamo essa dei retini non ho paura di dirlo cioè piccoli quadretti di una Rete evidentemente dobbiamo identificati con la realtà in cui operiamo questa è la prima osservazione vorrei una risposta perché per me è molto importante
La seconda e queste si è parlato sin dall'inizio la Palermo io partecipato a Palermo e a Roma poi le successive no di responsabilità della politica
E quindi responsabilità del sindaco elezione del sindaco in
In avuto avuto diretto
Allora il sindaco adesso allora questo abbassamento di voce non è suo del microfono perché disturbiamo le altre sale qui volume troppo alto quindi è stato abbassato se ci sono problemi a sentire corrosiva vi avvicinate e
Prego
Il sindaco
Il signor è stato abbassato parla solo un po'a voce alta dopodiché il sindaco oggi come oggi fa politica solo attraverso il piano regolatore
L'unica forza coercitiva diciamo del potere locale nei confronti di amministratori e il piano regolatore
Ve ne parla uno che e nell'ambiente edilizio
Allora io faccio questa proposta la Rete deve farsi proponente di togliere la legge fascista evitare al sindaco alla facoltà di dare le licenze edilizia
Perché questo è l'unico modo di pressione politica mafioso Bini certi luoghi meno mafiosi in certi alti ma pur sempre mafioso perché quando io per esempio
E devo una zona da un indice di zero quattro e la porta un indice di uno ho fatto un atto amministrativo sostanziali a Milano si chiama Tangentopoli a Reggio Emilia ancora a Roma in un serrato
Questo non per far polemica ma per fare realtà in realtà operativa quindi allora evidentemente io ho elaborato un mio punto di vista il sindaco e il controllore fiscale come a volte apposta sposta periodo fascista ricordo delle prime denunce e c'era la la la la tassazione familiare non rinuncia andato in comune allora proprio perché il sindaco un è un eletto diciamo dalla cittadinanza delle cellule a farsi parte integrante della salvaguardia delle entrate della pubblica amministrazione proprio perché Louie deve gestire quindi non dovendosi occupare di grosse cose perché si poteva benissimo limitare piccole cose il commerciante
Il fabbricato è diviso esistenti sul luogo pubblico e esempio la piccola azienda autonoma
Queste sono cose che ci sta dentro il Polo benissimo controllare
Però di testo si ha paura perché evidentemente secondo la logica della della partitocrazia esistente non si è più rieletti
E quindi se vogliamo fare veramente politica dobbiamo andarle contro politica dire sindaco
Va ideale del calzolaio oppure valida dal dallo scaffale voglio dire che le le le le sue le sue le sue entrate sono esattamente non corrispondenti alla realtà
Mentre invece il discorso e qui finisco
Il discorso invece il piano regolatore
Visto che si è parlato di sposato un poema
Di federalismo di regionalismo di stata egli statualità
Allora niente di più bello che vedere per esempio la realtà emiliana
Diversa dalla non so e mi realtà calabrese perché è per esempio Arezzo
è collegata con Modena dodici chilometri Palma diciannove chilometri
E quindi per esempio l'Italia ha visto in un contesto europeo evidentemente non può più essere l'Emilia di quella che è stata fino adesso ieri si è parlato degli anni due mila e trenta deve allora io dico il più
Un regolatore non è più del sindaco della giunta di Reggio Emilia il piano regolatore qualcosa il più vasto di più organico di più condito le giornalistico perché non è possibile ma almeno smembrato in tre quattro parte personalistico
Se andiamo vogliamo o inutile i pori diciamo di lavoro imporli commercio il poi distruzione i poli della del del dello sportivo devono essere collegati in un contesto
Allora a questo punto cosa succede il piano regolatore dovrebbe essere fatto attuato e nessuno e fatto un referendum perché per me è la massima espressione d'espressione democratica e l'accettazione del proprio modo di essere nel proprio ambiente e quindi ho il diritto di votarlo di nuovo Barlow
Allora voi vedete che molte responsabilità politica spariranno
Ci sarà meno mafia
E ci sarà più libertà in che senso
Se io faccio un piano regolatore che dura trent'anni vent'anni si può fare perché se la viabilità che va che va controllata
E poi dopo la facoltà di inserire i piani quali gli annali quinquennali diciamo di intervento perché diciamo ci sono delle esigenze che vanno molto forti
Posso però altrettanto realizzare quelle opere in modo privato pubblico collegato dove costi e ricavi vanno a finire in un posto solo
Dove quei ricavi netti che sono resti cioè io parto da cinquanta allievo urbanizzato accento posso vendere attraverso asta di tribunale a duecento questa versione di cento ritorno al pubblico
E al privato perché devo lamentarmi che il costo di costruzione di una casa
Urbanistico cioè un venditore primaria secondaria il costo di costruzione
E quasi pari al sessanta settanta per cento del costo del terreno
Quindi ci deve essere un intervento pubblico operativo un discorso di rientro di recupero economico che va a beneficio del cittadino
Ad una detassazione di quanto gli spetta il compito impagati
Io ho finito
Mi do la parola da me dopo di me come detto prima quel nome Luisa diciamo di Pisa che poi dirà più completo il cognome
Allora io faccio intervengo sul i problemi relativi al movimento tra l'altro esiste una traccia scritta che dovrebbe essere distribuzione fuori su non so in sé le copie basteranno ventuno e te ne faremo ancora qualcuna
Questo aiuterà forse a sveltire un po'anche lei i tempi
Allora al io parto da questa osservazione noi abbiamo costituito questo movimento formalmente un anno fa la Rete come idea ne ha due di anni e poi nelle persone di ciascuno di noi chissà quanti anni attraverso l'esperienza di di ognuno però come movimento abbiamo un anno
Il organizzato in questo anno è successo un po'di tutto abbiamo dovuto galoppare
è successo di tutto nel senso che si è molto accelerato il processo di decadimento del sistema politico in cui siamo inclusi
Siamo partiti proprio su questo sulla crisi della politica e del sistema politico istituzionale italiano denunciandolo denunciando nelle caratteristiche
Con l'intenzione di svolgere un ruolo
Insomma sì di svolgerle un ruolo in questa trasformazione per
Influenzare il nuovo ordine che dovrebbe essere costruire costituito nel nostro Paese nel senso della maggior democrazia dell'affermazione di una serie di ideali che son quelli che troviamo presenti nel manifesto costitutivo e tutto quello che è stato elaborato successivamente
Questa è la premessa ora lo strumento che è stato pensato così fa riferimento a una situazione di emergenza ed è stato pensato come uno strumento di emergenza non come uno strumento per lungo per queste rientrare nel dibattito sempre presente tra movida Vito qual è la forma migliore quanto organizzazione quale pare peso dare a ciascuno noi siamo partiti in una fase di emergenza con l'idea di costruire uno strumento eccezionale che ritagliato sulla fase di emergenza il che non significa che vada bene sempre in qualunque condizione
L'altra osservazione la mia personale convinzione che
Noi quello che possiamo fare lo daremo potremo darlo in tempi relativamente brevi secondo me un anno due nel senso che in un intervallo di tempo come questo si gioca la partita grossa per quanto riguarda le trasformazioni
Istituzionali e in parte anche di classi politiche e di costume politico nel nostro Paese
Non è che poi dopo si scompare si torna tutti a casa
Dopo bisogna pensare qual è lo strumento giusto per la fase successiva che sarà di nuovo una fase tendenzialmente stabile in cui certe regole saranno state o non saranno state cambiate in cui certi assetti si saranno di nuovo consolidati
Lì dovremo interrogarci su come vogliamo organizzarci siccome continuare se continuare conti continuare al momento noi dobbiamo agire per ottenere efficacemente dei risultati in questa momento in questa fase di trasformazione detto questo come premessa come come mio modo di interpretare diciamo l'esperienza che stiamo vivendo insieme
Ci sono alcuni punti alcuni elementi di riflessione che secondo me qualche accenno c'era anche l'intervento diva di Torricelli poco fa
Dovremo farlo su come concretamente la la Rete è vissuta ha vissuto durante questi mesi nel diverse realtà del paese io ho conoscenza della rete della della rete torinese delle delle delle realtà piemontesi poi quella la mia la mia area però anche conoscenza diretta o indiretta di parecchi altri esempi dalla Sicilia al Friuli dalla Puglia la Liguria insomma conosco un pochino
Quello che è successo in giro per il Paese e ci sono una serie di concezioni modi di pensare comportamenti su secondo me sui quali bisogna in qualche modo riflettere
Ora noi ho l'impressione come dato di partenza che siamo cresciuti tutti quanti continuiamo a vivere in una sostanziale cultura dell'intolleranza
Io avviso ha ravvisato credo di aver ravvisato in molte situazioni una sostanziale atteggiamento di faziosità reciproca a volte quando si discute che figlio di una cultura dell'intolleranza particolarmente vivace
A volte
Laddove si affermano i principi della mitezza della non violenza della del rispetto degli altri e così via
In sostanza c'è un coinvolgimento estremamente forte personale nelle dibattito interno che fa sì che le posizioni differenziate siano molto spesso vista e non semplicemente come diverse
No magari sbagliate le une giuste le altre non è convinto che sia giusto e le cose che pensa lui naturalmente
Ma sono pensate anche come sbagliate cioè c'è una carica etica in qualche modo che viene messa su diverse impostazioni
Il che in qualche modo drammatizzano i rapporti e soprattutto reprime oggettivamente perché si creano situazioni di paralisi le differenze
Noi siamo un movimento che è nato in qualche modo esaltando le differenze no al discorso cosiddetto del trasversalismo le diverse storie di ciascuno di noi
Queste differenze non sono solo passate possono essere presenti nel diverso modo di concepire l'opportunità di un'azione oppure un'altra ci sono certe differenze che non sono ammissibili perché riguardano gli obiettivi generali del movimento se uno non condivide questi ovviamente
Nel posto sbagliato bisogni un po'rivedere tutto ma
Al di là di queste ci sono altre differenze che sono differenze di opportunità di condizione di di di valutazione
Le quali a priori sono ovviamente tutte ugualmente legittime ma possono tutte convivere no convivere se la loro espressione si manifesta sul piano operativo
Viceversa quando vengono caricate di una di massa dimensione assoluta quando vengono caricate di valore in qualche modo diventano un blocco diventano luogo essenziale di conflitti e di contrasti più o meno vivaci più o meno acuti a seconda dei casi
Questo è un dato iniziale perché quando parliamo di elementi di cultura e di lievito culturale abbiamo ricordare che abbiamo un problema anche dalla cultura che ci troviamo dentro e secondo me questa cultura sostanziale dell'interpellanza del diverso non del diverso
Che lei dia la i DS ho la pelle d'un altro colore perché lì siamo tutti omogenei ma del diverso che esprime una posizione diversa dalla mia sull'opportunità di fare un'iniziativa l'altra
Se un clima molto spesso di estrema conflittualità che non è in genere giustificato dal come in realtà il movimento dovrebbe muoversi
Un'altra caratteristica che secondo me è associata a questo dato culturale
E una diffusa a mio avviso Nostalgia di partito nostalgie di partito che si manifesta a volte spesso anche in particolare in coloro che non hanno mai avuto un partito fosse più forte in questi che in quelle che hanno avuto un esperienza di partito
Nostalgia di partito non vuol dire che uno vuol fare il partito perché uno può dire con la massimo vigore che assolutamente non bisogna essere un partito bisogna fare un movimento ma cionondimeno avere nostalgie ripartito perché sia Nostalgia di linea di organi che definiscono la linea di disciplina formale di rapporti formalizzati in un determinato modo questa è sostanzialmente a mio avviso una Nostalgia implicita di partito
Il partito non è da demonizzare come stato ricordato prima ma è il tipico strumento del tempo ordinario del lungo periodo noi stiamo facendo un'operazione se ci riusciamo se riusciamo a contribuire con tanti altri che del tempo straordinario dell'emergenza
Della transizione chiudere l'emergenza pertanto il nostro strumento non è quello del tempo binari ora poi si vedrà poi bisogna in qualche modo ripensarlo
Questa nostalgica di partito è anche legata un'attenzione esasperata in conseguenza di questa nostra sia ripartito ai problemi del delimitazione del movimento terra delle appartenenze
Io sono d'accordo con chi dice che noi non dobbiamo assolutamente creare una nuova forma di appartenenza
Il fatto di dire io sono della Rete non è un modo per settare il mondo in due parti quelli che hanno già capito cioè noi che siamo nella Rete quelli che non hanno ancora capito o peggio non vogliono capire che sono quelli fuori non è assolutamente questo la rete non è un valore
E quindi non è una discriminante di valore tra quelli che hanno già capito e quelli che non ho capito che non capiscono nulla la rete è uno strumento un banalissimo banalissimo si fa per dire strumento così come dovrebbe essere un partito è uno strumento per perseguire gli obiettivi
Gli unici valori è l'unica fonte di valore siamo noi stessi cioè gli esseri umani ma non solo per i sa che stando entra nella Rete anche quelli che stanno fuori che sono i nostri avversari questo è ciò che vale
La Rete non vale nulla se non consegue gli obiettivi per cui è stata messa in piedi è uno strumento uno strumento serve assenso se serve
Ora se uno strumento ha senso se serve non è fisso e stabile perché bisogna semplice vedere in quali circostanze lo sia dello si adotta lo si utilizza non è senza esempio non esistono strumenti universale che vanno bene per tutto uno strumento serrata un obiettivo se io modifico l'obiettivo devo cambiare che lo strumento se l'obiettivo lo stesso ma cambia le circostanze devo cambiare l'obiettivo il lo strumento ancora una volta le forme sono pertanto debbono pertanto secondo me essere flessibili per avere il massimo di certezza per quanto riguarda gli obiettivi e i valori perché quelli sono quelli che contano lo strumento va e viene
Questo anche per dire che le diverse impostazioni circa l'opportunità di una formula organizzativo di un'altra di una manifestazione piuttosto che un'altra sono ovviamente contingibile
E pertanto le diverse valutazioni al riguardo hanno tutte lo stesso grado di fallibilità e non hanno altro modo per essere valutate che nell'operatività cioè una cosa la poniamo in concreto vediamo se raggiunge l'obiettivo se serve allora va bene se non serve raggiunge l'obiettivo la si butta via
Questo non è il partito ma la nostalgia di partito tende ad attribuire un valore come dire etico al di sopra delle persone che partecipano a un'iniziativa la formula organizzativa
La Rete non vale di più di ciascuno di noi noi ciascuno di noi vale di più della rete tutta intera
E insieme parliamo tanto ma perché siamo noi non perché la Rete la rete è uno strumento la formula in cui si esprime è un solo uno strumento non deve avere alcun altro valore perché altrimenti la cosa diventa pericolosa a mio avviso sempre in questo filone c'è un grosso problema
L'attivo i ruoli che ciascuno svolge e qui di nuovo la Nostalgia eventuale di partito l'esigenza di delimitare il dentro e il fuori in maniera netta chi sta dentro e chi sta fuori porta ovviamente a valutare a sopravvalutare i ruoli formali rispetto a quelli sostanziali ruoli formali vuol dire coordinamento il coordinatore
Il tizio che eletto con un incarico e via discorrendo
Se è vero che lo strumento vale solo per quando in quanto serve altrettanto vale per i ruoli il ruolo di ciascuno e in relazione all'obiettivo da conseguire
Allora un ruolo va valutato se serve a conseguire l'obiettivo e finché serve
Ogni ruolo è per definizione di servizio per definizione non per volontà così di moraleggiante o che altro si è per definizione di servizio ed è transitorio tanto quanto è l'obiettivo a cui si mira un ruolo vale se serve serve se servono servono si vedano i fatti se conseguano consegue l'obiettivo per cui è stato individuato
Da questo punto di vista le formule organizzative entrano perché uno cerca di definire determinati ruoli in vista degli obiettivi ma attenzione sono sono al servizio non sono prima non è che uno le definisce dunque valgono una volta che la definite
In realtà e la di la flessibilità legata all'obiettivo che è quello che conta perché noi dobbiamo in questo anno due o quanti saranno essere efficaci per raggiungere degli obiettivi altrimenti non saremo serviti e quindi potremo illudersi di aver avuto un ruolo e non l'avremmo avuto
In altre parole i ruoli non sono posizioni da occupare nella tradizione di partito la quello che conta è la posizione la polizia e la ottiene sei l'alleanza giusta dentro il partito o fuori dal partito
Questo a noi non interessa non può interessare un ruolo ce l'hai se sul svolge un compito
E ha il ruolo se dimostra di essere capace di svolgeva il compito noi abbiamo fatto sovente del del valutazioni sulla necessità di non mortificare il consenso per esempio ma noi non dobbiamo nemmeno mortificare la capacità di ciascuno di esprimersi e di servire uno degli aspetti tragici del sistema politico tradizionale di dar luogo a delle configurazioni degli assetti di potere indipendenti
Dalla questioni di merito anche lì conta compisse alleato e quindi se hai la maggioranza non conta molto quello che dici e strumentale al fatto di occupare una posizione noi abbiamo inteso ribaltare questo discorso questo vale anche nella valorizzazione del ruolo di ciascuna persona in questo movimento è sempre stato detto ciascuno è chiamato a svolgere un'attività al esprimere una creatività a prendere l'iniziativa
E la valutazione del del del quanto lui serve al movimento e quindi dal ruolo che ha in relazione al fatto che si consegue l'obiettivo che uno cerca di conseguire io valgo se servo no per altri motivi non perché mi hanno votato o cose del genere io valgo se servo e se serve lo si vede lo si vede nei fatti e se tutti quanti insieme serviamo gli obiettivi di cui siamo convinti perché quelli sono legati valori quelli sono legati ai valori
Questo è difficile pensare che possa essere ingabbiato in qualunque formula organizzativa la formula organizzativa importante ma questa dimensione sfugge a qualunque formula organizzativa non c'è niente da fare
Pertanto noi dobbiamo riuscire acconsentì a stimolare a consentire eccetera ciascuno di svolgere un ruolo chiedendo a ciascuno conto del ruolo che ha svolto che svolge l'abbiamo insistito molto sul principio di responsabilità e questo di nuovo un altro lo stesso lo stessa un'altra faccia dello stesso problema responsabilità vuol dire autonomia autonomia vuol dire responsabilità
Se tu ti assumi la tua responsabilità sei autonomo la colpa è tua se le cose vanno male non è di altri non c'è una linea non c'è una organo superiore per cui io dice va be'non ero convinto ma ho fatto come si era deciso di fare la cosa non ha funzionato
Se tu sei convinto di una cosa te ne assumi la responsabilità procedi che la fai semmai sbagliato si dirà che è sbagliato tu non caldo agli ATO un'entità superiore misteriosa che chiamiamo il movimento perché non esistono Entità Superiore misteriose al di sopra di ciascuno di noi in relazione con gli altri
Questo è importante responsabilità autonomia iniziativa se noi non abbiamo iniziative a esercitando la nostra autonomia assumendoci la responsabilità il movimento non esiste anche se facciamo i congressi anche se facciamo le assemblee anche se facciamo le manifestazioni il movimento esiste se abbiamo iniziativa se ciascuno si assume l'iniziativa assessore ciascuno non ha paura di assumersi responsabilità
E naturalmente se si tratta di fare in modo che questo venga riconosciuto in qualche misura valorizzato
Ci sono delle concezioni che vanno in una direzione diversa che è il caso di richiamare almeno a me sembra di cogliere
Una concezione che a volte si troverà e quella che tende a pensare che dato il movimento una formula organizzativa in un certo senso con una sorta di l'anarchismo politico la funzione crea l'organo cioè l'idea che se io in carico uno di svolgeva un compito scegliendolo votandolo
Questo qui sarà in grado di farlo questo è falso
Noi siamo convinti che le persone umane hanno un valore intrinseco indipendentemente dalle loro caratteristiche uno vale chiunque vale allo stesso modo in pari misura indipendentemente da quello che in grado di farlo non è in grado di fare se io devo conseguire un obiettivo il mio problema da conseguire l'obiettivo e cercare di fare emergere da da tutti quelli con cui sto lavorando chi presumibilmente col rischio di sbagliare e più in grado di conseguirlo
Se devo partecipare a una gara di Santo salto in alto non mando un lanciatore di peso mando uno che sa saltare in alto poi magari non vincerà ma ci mando quello e viceversa
Questo è un fatto estremamente importante non si crea una attitudine personale di qualunque genere per il fatto di dare un incarico formale una persona bisogna riconoscere le caratteristiche di ciascuno tenendo conto che tutti valgono indipendentemente da queste caratteristiche questo è un punto delicato perché a volte nella accezione da nostalgie ripartito si privilegia la logica del controllo su quella dell'iniziativa e il controllo
Legato all'idea che in realtà è la struttura che crea la funzione e quindi è in grado di garantire che questa venga svolta anziché essere il fatto di
A sfruttare la differenza è la ricchezza delle differenze che esistono tra le persone per conseguire un obiettivo che tutti quanti insieme si ricrea ritiene sia sia corretto
Un ultima punto che vorrei citare diciamo di generale di principio e questo ci anche un modo di pensare che a me
Pare di cogliere qua e là
Che io giudico pericoloso onestamente e quello ultima siccome deve assumere così la società e la politica sbagliata per molti rispetti ci sono rapporti sbagliati prevaricazioni un sacco di altre cose di questo genere
Allora la società è sbagliata noi abbiamo inventato la Rete per mettersi insieme perché c'è questo questo problema costruiamo dentro la Rete un embrione di società giusta
Secondo me questa percezione pericolosa esiste un'unica società e quella in cui viviamo tutti con i difetti del caso e con le persone che gli stand entro quei belli brutti buoni cattivi il nostro obiettivo è trasformare quella unica società
Noi non possiamo costruire delle isole felici da qualche parte perché se volessimo costruire la società un embrione di società giusta
Diversa da quella esterna allora diventa drammatico il problema di chi entra e chi sta fuori di chi entra e chi esce perché dobbiamo in qualche modo scegliere gli eletti
E ci sono quelli che viceversa portano con sé la la la malattia il vizio del partiti sono che altro e quelli devono assolutamente stare fuori solo che sapete giudicare a priori
Chi può esserci o non esserci mica tanto semplice allora quel punto si vale scomuniche reciproche a chi ha interpretato veramente lo spirito della rete chi non l'ha interpretato e altre cose di questo genere
La rete è uno strumento non è un embrione di società diversa è uno strumento e deve servire per ottenere la trasformazione della società l'unica e sola società in cui tutti quanti viviamo e la democrazia vogliamo realizzarla in quella società
La giustizia vogliamo realizzarla in quella società la pace vogliamo regionalizzata in quella società la Rete uno strumento lo pensiamo come tale rispetto alla sua capacità di conseguire quegli obiettivi
Nell'altro modo si formano dei gruppi chiusi che tendono con un'ottica più o meno millenari Istica dire noi costituiamo qui dentro quello che non c'è fuori no e questo trova analogie con gruppi come sette religiose a volte comma determinati gruppi appunto che in qualche modo anche se non lo dichiara vedevano ne sono esplicitamente consapevoli pensano di essere gli eletti o il seme di qualcosa di diverso noi non siamo geneticamente diversi dagli altri abbiamo i pregi e difetti di chiunque
Stiamo facendo uno sforzo tutti insieme per riuscire a creare una struttura in cui tutti insieme viviamo tutti quanti viviamo la quale non faciliti lo sviluppo delle nostre qualità peggiori ma viceversa facilita lo sviluppo di quelle positive questo il nostro obiettivo
Noi non stiamo costruendo una nuova casa
La casa e quella in cui viviamo tutti e vogliamo lavorare per quella casa lì
Perché se no la casa vuol dire appartenenza vuol dire eticità della prova del della degli strumenti politici e altre perversioni di questo genere
Ancora una considerazione le unità di lavoro credo che siano la cosa più famosa e più perché attirata nostro movimento e meno praticata qua andando in giro sia la sede situazione che ci sia una gran confusione sulla vita di lavoro perché sovente sentono che son solo sulla carta altre volte se ne trovano che però non si sa che cosa facciano pure magari unità di lavoro è quella cosa che si ritrova tra discutere per dei mesi ed è sempre fumata le stesse persone eccetera vita di là dove la l'unità fondamentale del nostro movimento ed è uno strumento da conseguire degli obiettivi che può essere fa manifestasse presso la discussione attraverso l'iniziativa pubblicò alto ma è il luogo anche dell'esercizio dell'autonomia
Voglio dire quando un gruppo ed è convinto che si può ottenere un buon risultato come avete iniziando mi facendo un'iniziativa bene il problema è che la faccia proceda la la faccia a meno che basti andando contro i principi generali del movimento se un il gruppo è convinto che approfondendo e studiando un tema si riesce a creare le basi per ottenere usato positivo come Rete bene che studia approfondisca
Non ha nessun senso pretendere di avere degli organi centrali di qualche o locali di qualunque genere i quali fermi restando i principi generali del movimento stabiliscono quello che stai proponendo documento gruppo come iniziativa una fesseria quindi non la fai
Viceversa la cosa giusta quest'altra allora tutti dobbiamo fare questa nessuno può essere obbligato a fare ciò che non ritiene giusto fare ma ciascuno deve fare ciò che ritiene opportuno fare senza pretendere che lo facciano gli altri
L'unità di lavoro è il modo di esistere se si riesce di questo movimento ed è un luogo in cui il confine tra chi è dentro e chi è fuori non c'è
Perché unità di lavoro e caratterizzata dal suo contenuto dall'obiettivo specifico e sull'obiettivo specifico non ha nessuna importanza sapere se uno è aderente alla rete o no quello che conta è l'obiettivo eh si lavora con tutti quelli che confluiscono su quell'obiettivo
è fondamentale quindi che l'Unità esistano se le unità non esistono possiamo avere la struttura le regole l'apparato tutto quanto potremo persino avere le pagine dei giornali che non abbiamo ma non saremmo quello che tutti quanti insieme stiamo cercando di essere molto fare questo intervento perché mi pare che sia questa la sede per fare emergere anche problematiche di questo genere
Sia opportuno rifletterci a fondo altrimenti così ognuno pensa di avere dei problemi a casa sua che non esista un altro invece sono problemi diffusi e presente in questo contesto e in questa fase grazie
Prima delle tredici e trenta abbiamo ancora due interventi e poi faremo l'intervallo continuiamo dopo allora scusa se non ho detto completamente il tuo nome adesso dici tu
Dopo Luisa parla
Per missino Sergio proprio emendamenti anziana di
L'a fianco Maria Luisa
Le sedi dove
Paolo italiana
Nel mondo
Molte persone anche troppe identificano perimetro che molto più vicino che l'anno passato ha abbassato il volume molte persone anche troppe identificano alla denuncia il la retta ecco le denunce di Orlando quasi che esse
Orlando al movimento che rappresenta non denuncia no non protestano non polemizzano quasi non esistono non li meno questo è quello che traspare all'esterno per molte moltissime persone del movimento
Mafia Massoneria malgoverno non sono i soli interessi del della gente sono al loro preoccupazione quotidiana malaffare il posto di lavoro
Io trovo anche un po'rifacendomi
No ho trovato qua interessante importante che si che essi
Scusi
Sì
Preveda di fare una una una convegno
Ridefinizione pancette libertari guarda alcuni problemi sui bambini sulle donne sui disabili potrei chiedere chi va in alto di dire Odino pardon parlare voi possibilmente ma appunto anche di dire chi è fuori conti non disturbare grazie
Sull'informazione
Così come è importante che ci sia stato distribuito questo questionario su relativamente nostri interessi sull'ambiente
Trovo che a qualunque si sono aspetti specifici di argomenti più importanti più vasti un possono questi argomenti sono i sogni delle persone
E noi dovremmo occuparci un po'più da presso di questo Grazia villa prima detto qualcosa di importante prima andiamo stanare i leghisti andiamo a chiedere bene cosa significa questo cosa significa quell'altro
Ma ha detto anche un'altra cosa appropriamo ci delle dei desideri delle persone
Diventiamo processo di identificazione con quelle persone
Ci sono dei temi vitali per le nostre esistenze
Che ancora vengono o non vengo Vernon Vern sono totalmente trascurati o vengono ancora affrontati immanente interno in maniera troppo generica
E e ci sono dei temi che riguardano più in particolare l'Italia la nostra economia per io
Tenterà di individuare questi temi
Di farne oggetto di studio approfondito e di proposta legislativa di di dibattito pubblico
Questi temi a mio avviso sono l'economia la giustizia e l'istruzione l'istruzione
Basi largamente e l'investimento che noi facciamo sul nostro futuro
La giustizia perché ancora troppo in atti e importante troppo nelle il nostro sistema economico e troppo corrotto per trascurare questo aspetto io ricordo anni addietro non tanti anni addietro un articolo di Rodotà su Repubblica che invitare i lettori a scrivere al ministero da internet al ministero della giustizia
Per chiedere del perché nella finanziaria per quel ministero la giustizia fossero previsti trecento e dico trecento miliardi cioè pari più o meno anzi meno alla cifra che è stata spesa allo stadio
A Roma all'olimpico
Io non sono quanti miliardi sono previsti per le armi mister ministero delle Giustizia nella nuova Finanziaria mi piacerebbe saperlo perché senza soldi possiamo fare tutti i progetti che poi hanno ma rimangono sulla lettera morta quindi intanto vedere ci sono i soldi per non solo per pagare gli stipendi e salari ma per informatizzare
I club lepri per fare informatizzare infici per modificare le procedure per accelerare i tempi
Cento mila cose si fanno con i soldi senza non si fa assolutamente niente
Quindi l'istruzione questo troppo troppo importante spiegarne che aspetto istruzione trascurata in Italia estremamente trascurata la giustizia e l'economia
C'è adesso si parla tanto di privatizzazioni certo si può entrare anche in questo dibattito vedere l'esperienza degli altri Paesi
Ma c'è anche un problema di rilancia l'economia questo mentre e bloccata ferma metà delle il sistema economico italiano inquisito e l'altra metà sta a guardare che cosa accadrà
è il momento anche di parlare di economia e trent'anni che si dice che il sistema di sviluppo il modello di sviluppo adottato per il il Mezzogiorno è sbagliato
In modo il le cattedrali nel deserto le industrie di base sia economisti hanno parlato per le avevano parlato di industria manifatturiera hanno parlato di turismo ma chi mai poi ripropone in termini concreti
Questi argomenti chi quale movimento e quale partito
Elaborare disegni e progetti
Che faccio il no che indicherà una strada una una nuova strana strada che non va che oggi più che mai ma correlata con quella dell'ambiente
C'era il nostro modello di sviluppo in materia di sviluppo capitalistico modello di sviluppo capitalistico e antagonista all'ambiente sappiamo tutti allora sforziamoci all'interno di un di una sede dove ci sono intelligenza e dove ci sono spiriti vivaci
Immaginare un modello di sviluppo
Ambientalistico teniamoci nome non solo compatibile con l'ambiente ma che sfrutti le risorse la niente
Che ripuliscono il mondo si possono fare soldi anche ripulendo punto c'ha provato qualcuno ma voglio dire no facendo le operazioni tre andando a comprare quattro rottami di nave
E facendo essere pagare decine di miliardi e così facendo finta ecologo sì sì sì sì si faccia magari di concreto si può rifare il mondo
Per risolvere ricominciando a fare quello che abbiamo già distrutto sporcato rovinato e quant'altro
Questo era quello che volevo dire cioè mi piacerebbe
Appropriare mi desse del Saint dei sentimenti comuni quelli più generali quelli più grandi ma dare a questi beh una sostanza concreta di cose che si possono fare si può fare assolutamente tutto
Anche realizzare adesso
Abbiamo Sergio Sergio per minacciano di Cagliari che l'ultimo intervento della mattinata poi facciamo l'intervallo e riprendiamo nel pomeriggio ma richiederà adesso diciotto iscritti a parlare altri che siamo interessati se lo faccio l'aveva Lola che gli ha detto prima novembre due e mezza
Tre allora le tre al solito la solita preghiera di usare il fuso orario giusto e di essere qui alle alle tre per la ripresa prego camicia colorata allora io credo che
Nelle relazioni di ieri
Una questione fondamentale sia stata quella di porre il problema del federalismo ponendo anche il problema che veniva definito di otto centri sono nella relazione di Piro ma che quello dell'autogoverno regionale io vengo da una regione
C'è qualcuno ha definito anche tra virgolette nazione mancata una regione che è per la sua storia e per la sua allocazione
è un'isola ha vissuto nei secoli
Coeva poi nell'ultimo periodo la questione a a Cattaneo con dei movimenti regionali rispetta l'autonomia dal Regno Sabaudo eccetera ha vissuto tutta una serie di problematiche s'particolari tant'è vero che è una regione a statuto speciale
Vuole spazzare il campo da due pregiudiziali prima di tutto pensare che si affronta il problema del federalismo unicamente per togliere dalle dalla dalle mani di di Bossi o della lega una palla importante io credo che sia il quanto di più fuorviante ci possa essere per il dibattito la seconda cosa che volevo dire
Cuesta siccome non si può affrontare in maniera complessiva il problema del federalismo è il tutte in tutte le sue implicazioni tra i quali tra le quali quella che a me è sembrata carente era quella quella etnica no
Allora vorrei affrontare soltanto per grandi linee
La questione del modello di sviluppo centrato sulla questione regionale allora
Maastricht propone un assioma
Diventare tutti più poveri per entrare tutti in Europa
Che è una questione che va fondamentalmente contro un concetto importante che è quello dello sviluppo delle risorse per quanto riguarda la Sardegna ripongo soltanto i do alcune cifre
Un'economia che era basata sulla sulla sull'agricoltura e sull'allevamento beh si trova oggi con la distruzione di
Se ci si dovesse allineare a Maastricht
Adesso abbiamo il quattordici per cento per quanto riguarda l'agricoltura scenderemo al quattro per cento
Il che vorrebbe dire a distruggere completamente le risorse alimentari sulle quali poter auto sostentare una Regione già questo discorso viene portato avanti
Il vino dati tre milioni ottocento mila ettolitri passiamo a settecentoquaranta mila distruzione di un'altra risorsa
Tutto perché è perché tutto nella logica del profitto
E non nella logica dello sviluppo delle risorse
Diceva poco fa quella chi mi ha preceduto e c'è un problema no che il problema che viviamo in una società capitalistica che ha come stella polare il profitto ma il problema è noi dobbiamo porci rispetto a questa cosa sapendo che non è facile che non è una questione risolvibile nel blu nel verde neanche nel medio periodo
Il problema rispetto al profitto il problema rispetto alla centralità della persona la vivibilità del territorio in cui vive allora se il problema è questo allora bisogna andare a rivedere un pochettino di questioni per esempio sul modello di sviluppo in Sardegna abbiamo avuto una gestione del modello di sviluppo tenete presente in regione a statuto speciale
Fondata sul famoso discorso delle capitali nel deserto grandi fabbriche che sono servite a distruggere
I grandi poli di sviluppo
Della chimica che voi sapete tutti essere uno dei
E abbiamo avuto questo grande sviluppo la distruzione
Delle risorse locali anche di quella che era una tradizione produttiva cosa radicamento dalle campagne accentramento eccetera poi quasi tutti i poli hanno chiuso hanno chiuso e la Sardegna si trova oggi con un livello di disoccupazione non giovanile complessiva del ventotto per cento uno di quei livelli che vengono definiti
Il livello limite e anzi forse al di sopra del livello per cui la gente può anche decidere violentemente di interrompere certi rapporti istituzionali
Questa è la realtà sarda questa è quello che è un modello di sviluppo totalmente slegato da quella che era la realtà anche produttiva ci ha dato allora
Ha dato in questi in termini oggi di produzione un appunto
Questi grandi centri sono stati questi grandi poli di sviluppo ci hanno dato alcuni record a livello europeo come quello a Portoscuso dal record di luce mia per i bambini
Perché sono stati costruiti dei poli di sviluppo
Unicamente sulla logica del profitto
Senza fare un discorso sull'indotto che era una cosa che non interessava a nessuno ma anche al di fuori totalmente al di fuori di quello che è un un processo di produzione ecosostenibile quindi al di fuori completamente un discorso ecologico corretto
Allora noi ci troviamo oggi a dover gestire questo tipo di sfacelo all'interno del quale stiamo attenti
Non è solo una questione romana
Non è solo una questione dei partiti romani
All'interno dei quali una classe politica come quella sarda
Ha avuto un ruolo importante
Nella gestione di questo tipo di modello di sviluppo
Appoggiandolo volendolo perché poi appoggiava tutta una serie di potentati economici
E con soci hanno non solo i partiti ma addirittura tutti i Poteri nel senso che le grandi famiglie
Stanno dentro sia alla politica
Sì alla gestione della cosa pubblica sia all'interno della giustizia siamo un milione e mezzo di abitanti non siamo tantissimi no quelle a queste cose son possibile c'è un livello di consociazione che comprende sia i partiti che i poteri dello Stato una situazione gravissima che venne denunciata già questa estate nel momento in cui si andrà parlare dell'esercito in Sardegna
Allora
Il problema del federalismo vorrei tornare un attimo alla questione non è il problema di Bossi
Perché se la mettiamo in questi termini beh allora diamo l'impressione di essere quelli che giocano in difesa e che utilizzano in maniera strumentale la pressione invece in realtà non è così
Dalla relazione di pilota la polis respiro della relazione di Pilo si vede una posizione
Che si orienta verso un federalismo orientato verso la centralità della persona rispetto allo sviluppo delle risorse da ottocento il moto governo regionale beh su queste cose possiamo andare tranquillamente a confrontarci col con Bossi e a chiedergli
E a confrontarci a porre sul tappeto le questioni a chiedergli beh voi come la pensate
Perché se no prestiamo perché poi bisogna anche capire insomma federalismo o confederazione
Su queste cose insomma con Bossi bisogna essere molto chiari con la lega lombarda tenendo presente che alcune tematiche che loro pongono secondo me almeno secondo mio punto di vista non sono solo strumentali
Perché discendono da quello che
Che sono che sono i risultati di una gestione centralistica dello Stato
In cui
Decentramento si amministrativo mai possibilità di autogoverno delle risorse
Di autogoverno dell'economia e quindi influenza potente è grossissima da un punto di vista dell'autonomia politica
Allora se questi questi questi sono soltanto alcuni temi che io ho voluto porre in questa in questo breve intervento anche molto limitato da un punto di vista del tempo
Però direi riflettiamoci un attimo su queste questioni
Perché secondo me diventeranno fondamentali diventeranno un momento di scontro è un momento di elaborazione
Importantissimo nei prossimi mesi nel prossimo periodo politico Grazia
Bene allora chiudiamo questa sessione ci rivediamo alle tre in questa sala ci sono per ora venti ventuno iscritti a parlare
Ecco come già detto di iscritti a parlare
Sono ventotto persone complessivamente come già detto son duecentottanta minuti allo stile del dieci minuti a testa che vuol dire quattro ore e quaranta
Allora io direi questo pregherei tutti ognuno va valuti perse non è possibile dei tanto essere formali o rigidi uno ha bisogno di tempo per esprimersi però pregherei tutti di intervenire
Su gli argomenti di cui si è si parla in questa in questa sede in queste due giornate e mezza
Cercando di stare su quegli argomenti e non su altri pregherei tutti di sforzarsi di essere concisi per quanto possibile di non ripetere cose già dette da altri perché se sono già state dette sono già state dette
E se possibile di stare sotto i dieci minuti adesso non vorrei dire che oggi sono cinque statina dieci per il Trentino dice ma come se lo sapevo mi scrive questa mattina no
Però se sono dieci minuti ripeto sono quattro ore e quaranta ininterrotte dopodiché anche difficile seguire a parte tutto resto
Ancora una cosa ce qui sul tavolo ci sono alcuni c'è un c'è un chiamiamo un documento insomma due fogli illustrativi
Di uno spettacolo teatrale dal titolo Mafia utilizza testi di di farla Giuseppe Fava di Calogero Gueli Ditano avanzato
C'è la descrizione della NATO del come come organizzata insomma come fatto questo spettacolo
Ed è un qualche cosa che è stato allestito e preparato tramite un'associazione culturale il teatro magico di Ardea vicino Roma dalla Rete diciamo locale quindi chi è interessato vuol saperne di più e pregato poi riprendere uno di questi fogli questo spettacolo può andare in giro ovviamente può essere in cui richiesto si si può organizzare a terra terra
Il primo iscritto a parlare che io nel pomeriggio è Mazzoli Alessandro di Parma è presente sì perfetto
Sale dovranno me da scudetto potrei trattare velocemente un argomento si collega un quello che è stato detto anche da taglia nata taglia stamattina
Vale a dire su sulla rete e un concetto che vorrei richiamare velocemente cioè
Ne ha parlato io sento importante vale a dire la la TAV la trasversalità
Da cane era venuta una domanda da un intervento di Novelli di ieri
Riguardante il problema sull'alleanza democratica cioè io mi chiedevo se è vero che dobbiamo guardare
Più alle alle persone no
Anche in un'ottica di collaborazione con queste e secondo l'idea della Rete cioè del lettera insieme delle persone che lavorino
Anche come vediamo dal simbolo
E gradi state ente non considerare delle atteggiamenti come completamente nemici o persone tutte all'interno di una valutazione ma fare entrare il discorso anche subisco sopra sonaglio chiedevo
è una domanda che faccio in generale anche se poi fate nettamente novelle se cambiando le persone questa persona che erano state proposte
A fianco dei
Le nostre cioè fare che Zanone Ayala con alto tra persone che non avessero le polemiche sono state definite fosse stato possibile invece per la Rete vedeva un'altra un'ottica di collaborazione
Nella presentazione le liste o cose di questo genere
A destra questione che volevo
Riprenderà era sul piano regolatore
Volevo dire un piccolo contributo su cui Vocaj
Che si lavorasse vale a dire che non solo e trovo giustissimo il piano regolatore venga rimandato poi anche a una certificazione da parte dei cittadini ad esempio con un referendum ma anche che si tentasse di classiche alla costituzione del Piano regolatore partecipassero anche persone quali sociologi o storici dell'arte anche cioè che guardassero vale aspetti non solo quello edilizio tecnico e quello collegato politico
E per ultimo all'oboe ricamata su un problema che io procedo molte pompa ma è importante che è quello della istruzione vale a dire della scuola l'abbiamo detto che
La lettera movimento a termine
è vero però
Abbiamo quindi diciamo che sarebbe o due o tre gli anni in cui dovremo lavorare si potrebbe comunque anche in questo tempo che è relativamente breve gestire quello che è il problema della così migliorare l'istruzione perché secondo me i giovani e quindi la poco i dati che si guadagnano con la scuola
è importantissimo per la creazione della società futuro
E in più un problema che secondo me è molto importante è la mancanza di una coscienza critica
Da parte della città c'è della società civile vale a dire si direi
Se è vero che il nostro punto è anche quello del debito culturale
Dimissioni inteso non che assumiamo su di noi la capacità di capire di scegliere di dire cosa è giusto e cosa è sbagliato ma di fare informazione per creare a persone coscienti
E capaci di critica
Secondo me è importante prendendo un esempio del
Come gli attacchi su quello che è stato fatto dal presidente Cossiga
Fare in modo che la gente possa essere cioè la società civile capace essa stessa di intuire dove il presidente può essere uscito dalla Costituzione e vale a dire sarebbe importante se come poca male
Un un informazione molto più approfondita di quella che è la Costituzione
Che secondo me manca molto in quanto a parte pochi momenti a livello scolastico
Più avanti a livello universitario poca gente se non è cosciente capisce bene e conosce i meccanismi costituzionale e questo potrebbe tra una coscienza critica del cittadino che lo vedrebbe capace di scegliere e gestire democraticamente le sue posizioni e così via grazie
Grazie
Anche per la sintesi che inviterei a prendere ad esempio il successivo ventiquattro Giovanni dopo di lui parlerà Toffolutti di quattro
Reggio Emilia
Sì sono giovani di quattro di Reggio Emilia
Però essere lucido anche se dopo pranzo si fa fatica
Io stamattina di devo dire che ascoltare con molto interesse la relazione che ha fatto Claudio fare grazie a villa
E penso che
Penso che abbiano colto in qualche modo quelle che sono le esigenze della Rete oggi
Noi abbiamo fatto questa sembra cittadina c'è questa Assemblea nazionale l'abbiamo intitolata
Della l'Italia delle città l'Europa delle Regioni in qualche modo ci avviamo a governare fare degli esempi da fare governare Palermo probabilmente con Leoluca Orlando a Milano probabilmente ci sarà o qualcosa di simile con Nando Dalla Chiesa e vogliamo proporci penso che sia questo lo spirito vogliamo proporci come punto di riferimento lì dove almeno non andremo a governare come punto di riferimento governare
E per i governi locali chiedo scusa
Ecco però a me sembra e lo dico vivendo una la Rete a Reggio Emilia cedendo la Rete al Nord erano che la rete da questo punto di vista soffra soffra perché in qualche modo è abbastanza sbilanciato
Noi vorrei fare con voi rapidissimamente un breve un un breve escussi quelle che sono state le nostre tappe da quando siamo nati è semper TT con Peschiera
In cui aveva discusso e farebbe il bellissimo documento di Nando Dalla Chiesa e in cui si parlava di come ci volevamo organizzare poi siamo andati a Firenze
Lì dove a Firenze ci siamo dati dei degli argomenti su cui volevamo riflettere la pace solidarietà
L'informazione la giustizia e la democrazia
Poi ci sono state le elezioni politiche nel mezzo
Puoi
Diciamo così abbia rallentato questo processo solo ultimamente almeno da quello che mi risulta abbiamo fatto ci siamo riuniti tre volte sono così le tre unità di lavoro a livello nazionale quelli sugli enti locali quella sulla sulle Greta quello sull'ambiente abbiamo cominciato riflettere
E questo va benissimo però bisogna farlo con una maggiore rapidità perché e perché chi vi parla vive con costantemente qui messi allaccio al l'argomento è stato trattato ampiamente da Grazia villa chi vive chi vive al Nord e vive in contrasto con la legge al nord non è la le non è la Rete a essere il nuovo non è la Rete diciamocelo chiaramente purtroppo al nord rinnovo e la lega
E molte volte con la lega che che dà delle risposte immediate certe false
Che non ha non risolvono i problemi ma che molte volte raccolgono stesso lo allo stesso modo il consenso e inerente che da questo punto di vista è su a determinati argomenti ha qualcosa da proporre ma su determinate altre è Comense ad evacuate difficoltà proprio perché i nostri i nostri le nostre riflessioni secondo me
Non sono state approfondite sugli argomenti che ci eravamo prefissati e non si sono allargate io le posso raccontare brevemente che da quando ci siamo presentati alle elezioni politiche da quanto da quando la la Rete a Reggio Emilia ha ottenuto lo scarsissimo risultato dell'uno virgola uno per cento
E in Emilia Romagna qual è la prassi ecco la Rete a Reggio Emilia è stata invitata a parlare a tre volte con
Le altre
Forze politiche a confrontarsi ma non sulla democrazia non sulla giustizia dove sicuro o sulla madre su cui sicuramente la Rete aveva col col aveva molto da dire
E sono stati inviti siamo stati invitati a parlare sul mondo del lavoro sull'economia sulla crisi del sindacato
Sempre hanno fesserie fra lì che cosa ci andiamo a raccontare quando noi possiamo raccontare la sua opinione personale su questo sì la nostra visione cercando in qualche modo di trovare quella visione
Che condividiamo e che può essere quella più in linea con i principi del movimento
Ecco su questo secondo me noi dobbiamo rapidamente avviare dei processi di riflessione anche allargando i gli argomenti
Gli argomenti di su cui noi vogliamo trattare diceva stamattina che azzeri la parlando della lega fatto bellissimo intervento in denaro che mai nomi dell'Emilia Romagna mi ha chiesto se ci manda una copia la sua relazione
Ebbene
La lega abbiamo visto come la lega si trasformi no
La lega probabilmente potrà rappresentare io mi auguro di no ma potrà rappresentare in futuro
Un grosso handicap perché su questo dualismo che c'è tra sistema dei partiti che adesso si stanno sempre più colonizzando per arginare la Lega e la Lega e non sa non sappiamo dove andremo a finire può darsi che la legava davanti
E la lega non è un un'accozzaglia di persone che si mettono lì la lega è un movimento politico se volete populista
Ma ho è una un movimento politico una forza politica all'interno del quale sta cominciando a fare cultura e pieno di giovani e questo noi dobbiamo dircelo e su questo dobbiamo cominciare riflette perché se è vero ecco diceva Grazia villa dobbiamo cominciare a stanare la lega su quelle che sono i valori io direi non solo sui valori perché sui valori possiamo farlo oggi domani ma anche sui contenuti
Ecco se noi non faremo questo l'impressione che a Nord avremo sempre saremo sempre molto fatica chi ve lo dice non è uno che è nato al Nord e uno che sta al sud
E la cinque anni sta note quindi uno che tutto sommato sente proprio nella parte però se noi vogliamo risolvere i problemi del Sud e anche della mafia dobbiamo dare
Al movimento io penso dobbiamo dare al movimento una visione nazionale
Leoluca Orlando diceva quando a Venezia do lezioni politiche che non era un presidente a Catania come a Milano
Benissimo non lo slogan andava bene
Adesso elezioni politiche l'abbia finite almeno quelle nazionali non so se la dobbiamo cominciare a dirci che siamo presenti sia a Catania o a Palermo come come a Bologna ma a Bologna e siamo presenti in una piccolissima quantità ecco noi dobbiamo avere la capacità di diventare un movimento forte anche a Bologna o anche a Milano
Perché se è vero che
Al sud si lire una situazione drammatica ed è volte purtroppo anche tragica
L'impressione di chi vi parla e che il futuro della della Rete si possa giocare in quella zona franca
Che in qualche modo è ancora zona di di confine tra la lega e sistema dei partiti mi riferisco all'Emilia Romagna
Le Marche promozione della del Veneto o noi facciamo abbiamo questo processo di riflessione coglierne suppergiù di questi interventi presenti Fava e l'ho trovato imperfetta sincronia
A con quando per esempio è stato detto da ancora su disco soli compressione economica della dell'ambiente ecco se noi abbiamo questi processi e dobbiamo farlo rapidamente urgentemente oceano ci ritroveremo fra quattro anni qui a parlare forse a fare solo un'Assemblea sull'avanzata della lega
Grazie
Silvano Toffolutti dopo di lui parla Marco Damilano
Situato frutti di Sanremo
Va be'gli argomenti che si dovrebbero trattare questa sera sono moltissimi io mi limito proprio per questioni di tempo anzi faccio scattare
L'orologio
Ecco io rappresento un coordinamento del Ponente ligure
Dove
Diciamo che ci sta vivendo una realtà antesignana dei Tangentopoli
Infatti vorrei ricordare qui che in questo momento sui processi a Milano c'è il processo in appello per lo scandalo del casinò municipale che è coinvolto il sindaco e assessori questo del minore centottantatré contemporaneamente si sta svolgendo il processo per lo scandalo del Festival che sta coinvolgendo ex Sindaci
E assessori in questo momento
Anzi qui mi piacerebbe un attimo aprire una parentesi qualcuno questa mattina ha parlato dello scandalo della RAI noterà Tangentopoli della RAI che ha distribuito contino distribuire miliardi a parenti di
Personaggi illustri ecco io dico lo scandalo della RAI che continua ad affidare il Festival a quella Aragozzini che seduto in prima fila
Nel processo quale imputato di corruzione assieme ai personaggi della politica i rampanti personaggi della politica sanremese di questo di questo pregherei i parlamentari della Rete di tenerne conto
Chiusa questa parentesi zero che poche come noi che facciamo politica in questa zona quindi proprio per la cogenza di questa di quello che viviamo
Dei problemi sentiamo
Pochi come l'hai sentono veramente bisogno di cambiare ma di cambiare fino in fondo il modo di far politica e anche i soggetti stessi della politici della politica certo che verrebbe voglia di dire come molto spesso diciamo che i nostri politici quelli che fanno politica nostre parti andrebbero rincorsi col forcone come si faceva nel seicento nei confronti dei notabili corrotti
Purtroppo non ci riusciamo
E vediamo che il dramma più grosso è quello di vedere che malgrado questi scandali malgrado queste cose quando ci sono momenti elettorali queste persone o i loro caporali ritornano a governare come fosse non fosse successo niente
Quindi nessuno come noi sente questo bisogno di cambiare di cambiare le formule e di cambiare anche gli uomini
Però ecco davanti a questa cruda realtà
Noi crediamo sia è il caso di fare quella riflessione per questo l'abbia ma fa fatta delle grandi alleanze delle alleanze per cui ecco io vorrei dire solo così brevemente affrontare il tema di Alleanza democratica
Noi siamo molto attenti a quello che succede attorno di noi pensiamo che per governare bisogna aggregare su Progetti aggregare e consenso
Su su obiettivi e quindi l'avere dei denominatori comuni come altre forze ma io dico non tanto con altre forze perché se no ricadiamo nel difetto vecchio quello di allearsi con le forze di allearsi con altri uomini
Perché noi uomini della Rete noi cioè scusate persone perché sono del pari dignità femminili si arrabbiano giustamente ecco dico a persone
Della Rete con altre persone che sentono come noi soggettivamente il bisogno di fare politica in modo diverso
Noi comprendiamo timore anche certa apprensioni apprensione che ha suscitato qualche nostra iniziativa tipo un dibattito che abbiamo fatto proprio su Alleanza democratica a Ventimiglia
Tra l'altro uno di quei dibattiti che ha attirato molta gente stranamente perché la mai quando si fanno riunioni questo tipo pensate che tempio Ventimiglia città di frontiera non ha una sala dove si possa fare una riunione abbia dovuto chiedere ospitalità alla Croce Rossa
Comunque a parte questo risultato che secondo noi è stato notevole di interesse di presenza sicuramente noi ecco vediamo questo problema di Alleanza democratica così come di qualsiasi altra forma di aggregazione di alleanza con molta prudenza direi anche con sospetto però con attenzione
Perché allora a questo punto scatta un meccanismo dico
Credo che del quale noi dobbiamo così darci a al quale noi dobbiamo dare una risposta cioè la Rete e o non è un movimento a termine
Ce lo siamo detti e credo che la risposta sia sì
Se è un movimento a termine sicuramente è un movimento che ritiene debba ampliare il suo settore di aggregazione no perché altrimenti che scopo avrebbe se no in essere movimento al termine
Quindi la Rete non credo possa ritenere di essere autosufficiente
Allora se questo è vero dobbiamo trovare e qui penso che sia il l'arma in modo veramente diverso di fare politica
Dobbiamo trovare dei denominatori comuni come altre forze ma questi denominatori comuni non devono essere assolutamente totalizzanti cioè non vedo perché noi dobbiamo trovare delle aggregazioni in cui ci sia d'accordo sulla riforma istituzionale sulle conosce i temi dell'economia sui temi del lavoro sui temi della socialità no
Possono essere anche delle aggregazioni proprio con gli uomini che su un determinato tema
Sono abbastanza in sintonia con noi
Poi su altri temi faremo delle altre aggregazioni sono non dobbiamo per sempre aggregarsi con altre forze non devono essere dei matrimoni indissolubili
Perché altrimenti se no resteremo nel nostro piccolo resteremo diventare un partito in poche parole
Vi garantisco che da parte mia di parti di molti di noi non vi è nessuna Nostalgia di essere partito
Di molti di noi che sono usciti da un partito quando questo partito era ancora vivo non era sciolto proprio perché non sta non ci sentivamo così come Leoluca Orlando
Non sentita sentito che la propria identità entrate in contrasto con la appartenenza l'abbiamo sentito che noi
Ecco
Per cui non abbiamo nessuna Nostalgia di essere partito e non vorremmo voglia e faremo di tutto perché la Rete partito non diventi torno a ripetere dobbiamo con molta attenzione verificare a questo il nostro comportamento questi sono i nostri obiettivi con molta attenzione vedere
Aggregazioni dobbiamo mettere i famosi paletti per capirci mettiamo dei paletti e vediamo nella coerenza degli altri con molta attenzione se dentro questi paletti ci stanno
Se stanno dentro questi paletti con queste persone con questi altre persone mai faremo le nostre battaglie per raggiungere determinati obiettivi
Se queste persone non staranno dentro questi paletti sia otto escluderà hanno da sola dobbiamo vedere propone la coerenza dei comportamenti al di là delle etichette e delle formule
Quello che può rappresentare il nostro avvenire ecco io credo che questo debba essere l'orientamento
Della del nostro movimento e su questo credo che ci sia necessita di un grosso di continuare un grosso dibattito di continuare una grossa verifica
Però appunto senza senza abbandonare così tout-court una possibilità che potrà essere non Alleanza democratica potrà essere qualcos'altro però comunque dobbiamo essere a essere ben avrebbe in diciamo prioritari in questa ricerca perché se non riusciamo a raggiungere questo risultato sicuramente avremo sbagliato i nostri obiettivi non avremo raggiunto i nostri obiettivi
Chiudo anche se spero di essere stato chiaro questa parte per fare un appunto
Ho sentito parlare di piani regolatori
Credete a me che ho sentito parlare di questo anche con molta confusione io sono un urbanista lo faccio per mestiere
Faccio parte dell'Istituto nazionale di urbanistica da tanti anni dico vivo questa realtà con tutti i contrasti che l'urbanistica del nostro Paese ecco io credo che forse la Rete farebbe bene io penso che nella Commissione
In cui che fa capo a Tartaglia che riguarda i problemi del territorio sia necessario approfondire questo tema per capire bene cosa significa piano regolatore che è uno strumento ricordiamocelo sempre ed è uno strumento e quindi come tale va usato non si può affidare a uno strumento
Una sua autonomia
Ecco su questo sarà necessario approfondire per anche in questo settore come dire diffondere una cultura che deve essere meno approssimata possibile grazie
Marco Damilano dopo di lui parlerà Fabio Piemonte
L'annuncio
Scusa un secondo la c'è una proposta che sta girando per le varie sale quindi ascoltiamo un attimo
Scusatemi se interrompo il dibattito politico però c'era un problema di fondo
E i lavori si dovrebbero chiudere domani sera alle venti con grande disagio difficoltà da parte di chi deve raggiungere le sedi più lontane anche perché qua siamo un pochettino decentrati
Allora per non corre il rischio che poi le votazioni del pomeriggio e tutto il dibattito dei delegati sul sullo Statuto eccetera
Venga ristretto solamente a settantacinque persone sul settecento che sono state presenti nei tre giorni del dibattito e dare quindi la possibilità a tutti di di esprimere un il proprio convincimento sul sul su tutte le cose che sono oggetto della dell'Assemblea la proposta era questa alle otto di un chiudiamo il il dibattito dopodiché dopo la dopo cena si fanno le relazioni concluso il momento delle relazioni ci riuniamo sempre
Nella tarda serata in in assemblea plenaria e discutiamo con le dobbiamo discutere modo che domani mattina
Entro l'una riusciamo a chiudere i lavori del resto non è che siamo qui in in villeggiatura siamo qui per lavorare è un modo per dà la possibilità a tutti di
Di partecipare democraticamente
Nelle altre sale la la proposta è stata accettata potente all'unanimità fatta con sì trascurate solo un secondo cioè non so se le altre sale concorrente quello c'è però un problema pugno sono avanza come su questo però stare qui questa signora vuol dire spendere qualcosa come tre milioni mi è stato detto
Allora il problema è che dobbiamo saperlo se se dobbiamo far carico di di questo costo in più a tutti nove sta non lo sapevo no appunto cioè cioè se voleva del del abbinamento responsabilità eccetera allora io direi la proposta teniamola presente credo che ci siano molti disponibili chi è più disagiato
Chi chi meno disastrato si deve far carico ovviamente i problemi di chi ha diritto come gli altri a partecipare a questo disagio
Però chiederei un attimo di verificare meglio nel dettaglio questa possibilità e dei costi relativi alla discussa l'ho la segreteria o ecco avverse Mirabelli la suk
Si occupa dell'organizzazione scendono a come farla Stradella su forse c'è per capire meglio tutto il
C'è anche perché così vediamo
Ci penserà il costo che
Scusa così almeno
L'asilo lo conosce circa un milione di spesa per il personale che fa straordinario ha detto i vari servizi che dopodiché c'è il problema dei gli autobus perché chi alle undici quando si finisce non trova mai il suo per rientrare coniato uso normali ciascuna al gusto per la serata costa quattrocento mila lire quindi
Fazzi questo di giorno non so nemmeno la notte si se vengono e quanto costano quindi c'è da pensare un minimo di per tre milioni di spesa se non di più
Considerate che noi questa questa Assemblea costa cinquanta milioni e che il rientro che c'è stato fino a questo momento e dell'ordine dei venti venticinque quindi movimento nazionale esige già deve volevasi venticinque trenta milioni sul su conti che ventuno tutti sanno che sono altamente deficitari
Ma si sa è che sì qualche pendenza ecco però Ida Novelli deve essere informate dell'allarme la perché se no io vorrei alla firma sugli assegni tanto per interessa
La ragazzina sugli assegni però io la responsabilità nei confronti di quei personaggi stiamo relazionando questo quindi sono io che poi materialmente sto pagando insomma
Devono non so se posso vige prima quando gli ho segnalato questo problema quando c'era stata proposta merito loro non se ne fa niente
Adesso io non voglio minimamente interferire politicamente su questa decisione però il mio dovere come organizzatore segnalare
Il problema allora io direi questo adesso non è tanto il fatto che adesso decidiamo seduta stante questa qua noi siamo organizzati in modo tale che il dibattito diciamo come tale si può concludere prima di cena
A questo punto c so Putin alle ventuno e con altre sono effetti il dibattito riesce concreto la proposta è quella di trasferire a questa sera quello che apre può
Proposta va in mattina in modo da una parte in maniera tale da poter anticipare a domani mattina una parte di quello che era previsto per il pomeriggio queste vale la sostanza
Allora per la tregua dei nostri lavori la cosa direttamente non interferisce
C'è da chiarire un attimo proprio questo problema molto corposo
Dei costi ed ecco del del come si si fa carico ci si fa carico di questi Calastri lasciando che il prima di andar via ancora in tempo
Perché non è un altro punto questo lasciando impregiudicato perché devo contattare gli autisti degli autobus devo trattare il personale che oggi e sabato che non è neanche una normale giornata quindi
Cioè le difficoltà sono queste semplici io sono tenuto a dire resta
Senta
Boh da Milano che abbiamo un po'
Interrotto vai
Allora io volevo dire prima di tutto che ho apprezzato particolarmente l'intervento di Angelo e anche la la sua riflessione scritta
E la la condivido pienamente avrei poco da aggiungere su per quanto riguarda la la vita interna del movimento a quello che che già ha detto lui
Però penso che questa sia l'occasione in cui ognuno di noi dovrebbe esprime il suo le sue speranze i suoi desideri come come penserebbe di migliorare la Rete
E anche qual è il suo disagio si accenna e io o al o qualche disagio vorrei anche esporrò
Durante la campagna elettorale mi ricordo quando andavamo parlare con la gente io non avevo ben colto prima cosa voleva dire che eravamo un movimento a termine o meglio l'razionalmente ce l'avevo in mente però mi mi faceva rabbia pensare che che una cosa così così bella così importante così
Che mi appassionava così tanto come il movimento della Rete un giorno sarebbe potuta finire
E invece partecipando alla campagna elettorale in particolare partecipando a incontri in cui c'erano esponenti di altre formazioni politiche capivi cosa voleva dire essere movimento a termine
Voleva dire non avere una verità per ogni stagione voleva dire che tu non modellati quello che pensavi sull'esigenza del momento che tu non ti facevi la semplice cinghia di trasmissione di quello che aveva deciso
Il leader del tuo partito durante la tribuna politica ma che tu credevi veramente in quello che dicevi e però perché vederci doveva essere evidentemente
Una verità termine cioè nel senso più nobile della parola
Una verità non non scambiabile per ogni stagione uno strumento oggi io faccio politica nella Rete perché spero che domani la faremo in un altro modo in qualche altra cosa
Perché spero che domani i miei valori saranno cultura di governo e così via
Però credo che basterebbe questo per tenere lontano da noi tanti politicanti tanti parti tanti tanta gente che si vuole
Riciclare tanta gente che magari non si deve riciclare perché è in buona fede perché non ha mai fatto esperienza politica e che pure trasuda voglia di di partito voglia di di ruolo voglia di apparato
è mi ha impressionato la differenza di clima rispetto all'anno scorso a Firenze noi a Firenze siamo arrivati carichi di tanta intransigenza io per primo eravamo i Pasdaran della Rete quelli che dovevano eliminare tutti tutti coloro che si sarebbero voluti avvicinare a questa nostra cosa per sport Carla
E abbiamo votato lo statuto ci siamo dati delle regole
E soprattutto abbiamo detto alcune cose alcune cose che forse è utile rinfrescarci perché altrimenti rischiamo di dimenticarcene
Con quanta cautela noi abbiamo detto che la rappresentanza istituzionale era solo il terzo momento della nostra attività politica
Perché prima veniva il lievito culturale la sintesi politica
E solo dopo la rappresentanza istituzionale
Con quanta cautela l'abbiamo ripetuto non vi preoccupate non saremo come tutti gli altri
Né ci candideremo solo dove ci sono storie solo dove le storie sono facilmente riconoscibili dalla gente e che non si e che siano pure storie fuori dalla Rete non importa perché quella è la rete che c'è già
Ce lo siamo ripetuti ma conviene ripetercelo ancora oggi e conviene ripartire dei primi due momenti per evitare che il movimento si appiattisca solo sul terzo momento sul momento della rappresentanza istituzionale
Scusate ma io sono un po'sconcertato quando sento fioccare liste dappertutto stiamo attenti perché questa è l'anticamera di quello che non vorremmo mai essere
E invece riprendiamo gli altri due momenti la cultura politica è la sintesi politica
La cultura politica chiediamoci quale cultura politica abbiamo prodotto in questo Paese nell'ultimo anno diciamo dal momento che l'assemblea di Firenze in poi
Noi abbiamo prodotto una cultura politica assolutamente moderna probabilmente la più moderna che c'è nel nostro Paese siamo totalmente in sintonia
Con le culture politiche più moderne de del mondo cimentare le dell'Est europeo
Siamo totalmente in sintonia con con Praga siamo totalmente in sintonia con con i movimenti che che nascono dalle macerie del muro di Berlino che nascono dalle macerie
Del
Dell'Occidente capitalista
E tuttavia questa cultura politica deve crescere cioè noi dobbiamo crederci in queste ore dobbiamo puntare in questo non è non non facciamo cultura politica se non sappiamo indicare alla gente un obiettivo uno scopo un qualcosa per cui credere combattere sperare e soprattutto un modo per comporre un modo di comportamento non facciamo cultura politica se i nostri comportamenti non sono coerenti con quello che diciamo
E in questo senso dovremmo farci credo un po'tutti io per primo un esame di coscienza per i per i comportamenti che abbiamo tenuto e spesso anche per quello che diciamo cioè noi spesso partiamo da dalla cultura politica del movimento del crollo delle appartenenze che ripeto è la più moderna che esista
Però poi la traduciamo in pratica superficialmente cioè noi pensiamo che basta dire che siamo nuovi che siamo un movimento che siamo contro
Per potere essere per poter saltare la fase dello studio la fase della formazione non si parla di riforma elettorale così Yui porrà non si parla di questioni economiche così
Non non non si non si può eludere un problema mentre lo Stato sociale va a pezzi senza avere senza capire di cosa stiamo parlando non si può andare in televisione a dire
Certe cose senza sapere di cosa stiamo parlando
E poi la sintesi politica che è una diretta conseguenza la sintesi politica cioè noi saremo in grado di fare veramente sintesi politica tra le associazioni movimenti e coloro che ci stanno più vicini solo se sapremo parlare il loro linguaggio solo se queste persone questi gruppi questi rappresentanti sapranno che di fronte a loro si hanno delle persone che non fanno i professionisti della politica quindi tra una cosa e l'altra devono magari anche prepararsi degli esami non hanno il tempo di studiarsi e l'ultimo rapporto Unicef sull'infanzia però devono anche avere la consapevolezza di avere delle persone di fronte che sono veramente disponibili a fare questa sintesi politica che il dare voce a chi non hanno ora non ha voce in capitolo in questo Paese
A quelle fasce di emarginazione di debolezza di povertà a tutti atti a tutte le persone disoccupate e tutti giovani
Però una una voce vera un c'è una voce matura sul problema non non una voce demagogica
E questo era un primo problema che volevo dire il secondo problema vado rapidamente perché quello delle unità di lavoro
Sottolineo soltanto che molto spesso le nostre unità di lavoro sono un acquario politico
Cioè un qualcosa in cui si agitano essi ribattono Problemi come si è fuori dalla stanza dove li dibattiamo non ci fosse nulla cioè sono molto spesso nella migliore delle ipotesi sono gruppi di studio
Nella peggiore appunto non non si sa cosa fanno addirittura non esistono e sono sono messe su per giustificare l'esistenza di una realtà a norma di statuto
Il terzo punto che vorrei affrontare ma ne ha già parlato l'amico di Sanremo e mi ha appena preceduto sono le alleanze politiche
Io credo che noi dobbiamo risolvere questa contraddizione ce ne dobbiamo chiederci cosa vuol dire essere movimento a termine cosa ci sarà quando noi quando noi finiremo quando finirà l'inverno e ne potremo uscire dall'arca della Rete e andare insieme ad altri a governare questo Paese
è un problema che ci dobbiamo porre fin da adesso anche perché è un problema molto concreto qui non si tratta di dire Orlando Segni Martelli eccetera
Qui si tratta di di dire che quando io incontro un mio coetaneo che magari iscritto al PDS
E con il quale abbiamo fatto insieme la marcia contro la guerra del Golfo si tratta di dirci se noi insieme possiamo ancora fare qualcosa
O siamo destinati a scontrarci perché perché ognuno di noi magari vuole difendere il suo recinto ecco nei abbiamo una forza incredibile non abbiamo nessun recinto da difendere non possiamo non possiamo permettere che che in nel movimento prevalga prevalga il recinto prevalga l'appartenenza ma come ne siamo la Rete siamo qua siamo quelli contro la cultura e le appartenenze e noi non possiamo assolutamente permettere che prevalga nella rete la cultura del recinto
E allora io vorrei concludere richiamando uno dei dei principi che che ci sono stati diciamo insegnati io vorrei procurare questo termine insegnati tramandati cioè il costume sopra le le regole era uno degli elementi del del famoso in passo culturale sul quale abbiamo sghignazza dove un anno perché non si capiva cosa era però credo che che resta la discriminante principale non si tratta di dire loro lo spirito della Rete ce l'ho io lo spiego della rete ce l'hai tu
Però il costume sopra le regole cioè il comportamento sopra la regola la persona sopra il ruolo credo che da qui dobbiamo fare derivare tutto il nostro agire politico grazie
Fabio Pia Monte dopo di me parlerà Fabio Repici nove pc
Abbiamo interi Monza
Sì io sono rappresentante di Monza la mia partecipazione è stata decisa all'ultimo momento perché gli impegni di campagna elettorale non ci hanno consentito di di occuparci di questa Assemblea per cui non abbiamo concordato nessun intervento io posso parlare
Soltanto della mia esperienza personale innanzitutto se e mi consentite due parole di retorica devo dire che devo ringraziare la Rete per avermi fatto ritrovare l'entusiasmo della politica io ho militato anni fa dall'ottantadue all'ottantasei
In un partito tradizionale nei giovani repubblicani insomma lì era molto difficile suscitare interesse lo ma sempre tirare leciti per i capelli per farla
Venire qui invece qui invece con ha praticamente ad ogni riunione abbiamo qualcuno nuovo facciamo tantissimi incontri con sale stracolme andiamo veramente l'idea di poter coinvolgere la gente per di di di eliminare quella concezione distorta che c'è in Italia della politica la politica vista soltanto vista come cosa sporca vista
Vista soltanto come lotta di potere fa far rinascere Lidia della politica come cosa di tutti
Beh tornando cose più concreti all'esperienza di Monsanto la campagna elettorale e devo dire che siamo proseguendo molto procedendo molto bene giovedì abbiamo fatto un incontro con Nando Dalla Chiesa che ha avuto un ottimo Successo
E che abbiamo c'era e ci siamo già fatti conoscere
A ottobre organizzando le nostre elezioni simulate in piazza che dovevano essere una protesta contro il rinvio delle lezioni rinvio che poi è stato cancellato pochi giorni prima del di quest'iniziativa degli sette un non ha avuto un grandissimo successo però è già stato un un primo segno della nostra presenza poi appunto adesso stiamo facendo una campagna
Un campagna molto capillare stiamo andando nei quartieri a discutere stiamo ne siamo suscitando noti interesse anche da parte di gente
Dai di gente diversa dalle dal nostro pubblico normale dalle dei ceti più popolare di gente che magari non aveva mai sentito parlare di noi
Poi appunto non credo che
Abbiamo lavorato molto bene con l'unità di lavoro che appunto che danno le unità di lavoro lavorano sul serio appunto non so non so per le altre realtà comunque punto mi dissocio completamente da quello che diceva il mio predecessore sul problema delle unità di lavoro oltre bene hanno fatto un programma per le lezioni che non penso che nessun'altro possa vantare un programma così dettagliato sui problemi della città in programma così innovativo
Grave poi in in generale su quelle sulle mie le mie impressioni su quello che su quello che si è detto qui finora penso che questa Assemblea rappresenti un
Ho
Concentra soprattutto sulle regole del gioco a un mondo ha un addio a un partito diciamo pure anche se poi vi anche se so che la cassa e la cosa cassa imbarazzo poi ci tornerò su a a un partito della a un partito della sinistra che si candida a essere sinistra di governo molto più udì con prospettive molto più serie di quelli di quelli che vogliono costruire appunto una sinistra di governo unendo due partiti moribondi è uno che sta un po'meglio ma è comunque seria crisi
è una una sinistra di governo che naturalmente non vogliamo costruire non vogliamo costruire da soli checché ne dicano i vari sì nove
I varesini o marroni come esponente del inviato della Repubblica avviati da tre giornali che vogliono dipingere ci con la forza settaria
Dire tu accetti a Sky che ha attribuito ad Orlando la frase frasi come nuovo sono io io neanche noi per cui si riduce si continua a ridurre anche una fossa con trenta mila aderenti via un singola paga un singolo individuo
E e e che e che anzi credo che che quello che ci divide maggiormente dalle altre fosse dalle altre forze che vogliono rappresentare l'innovazione dal dal PDS degli inizi che si candidava essere Luís partito degli onesti poi abbiamo visto come se cioè cosa è successo
Dal PSE degli inizi ad Alleanza democratica si è proprio questo che che loro pretendono di avere il monopolio della novità il mondo polo dell'innovazione e noi no
Poi appunto ho apprezzato moltissimo soprattutto la relazione di Franco Piro e anche è anche quella di Claudio Fava a proposito delle questioni regionali della questione europea che è andata anche i miei studi è un mio campo di interesse particolare
Che credo che sia una proposta molto interessante di conciliare regionalismo
Ed europeismo regionalismo molto diverso da quello della lega che dice più lontani da Roma più vicina all'Europa ma che poi in realtà si propone di di istruiti e di instaurare in Italia quelle divisioni che si vorrebbero eliminare in campo europeo
Nel qual è la nostra proposta è un di un'Europa delle Regioni appunto consente di conciliare lì al l'autonomia regionale con la necessità di
Con la necessità di rally già una certa convergenza nei sistemi o pay
Qua e comunque appunto credo che ed è importante ed è importante anche sottolineare punto il nostro regione come nostro regionalismo sia diverso da quello della lega perché si basa su un'autonomia regionale volta da ad avvicinare
Ad avvicinare le istituzioni ai cittadini e non in base a a mio rivendicazioni etniche che sono abbastanza ridicole perché non capisco perché io debba sentirmi più vicino a uno di Sondrio che è uno di Piacenza
Comunque appunto mi è sembrata rispetto rispetto ai relatori io sono un po'più indulgente sul Trattato di Maastricht io più che di inadeguatezza di Maastricht parlerei di insufficienza di Maastricht dal punto di vista di l'unione del progetto di unione economica e monetaria mi sembra un trattato abbastanza buone che comunque la sua Non approvazione avrebbe carta avrebbe causato momenti molto difficili per la Coppa avrebbe reso molto difficile ogni prospettiva di cooperazione europea
Per cui direi che fosse l'astensione può dire che forse abbiamo fatto bene ad astenerci ma solo perché non si corre un effettivo rischio di non approvazione tanti La Loggia sua Non approvazione avrebbe causato veramente una catastrofe
Dice voglio più de appunto e direi che il trattato appunto è abbastanza valido dal punto di vista dell'anonimo Italo Dope a me sensato incompleto perché perché appunto non
Non non sanno non fa nessun passo avanti nella democratizzazione delle istituzioni europee come appunto potrebbe essere se pressione di un
Di un parla nelle comminare io vi citazione dei poteri del Parlamento della commissione farà renderli più simili al Governo e ama al parlamento e al governo di un singolo stato e naturalmente e coerente e naturalmente e in
Naturalmente insufficiente sul piano della cooperazione internazionale in come diceva Orlando sì un'Europa non so a un'Europa aperta all'Est che però non deve essere intesa come spesso si sente qualche volta un'Europa un'Europa così come che incorpori Leste sul modello della riunificazione tedesca che abbiamo visto tutti i quali disastri e con quali disastri ha causato perché è una è una cosa abbastanza evidente che io ne che un'economia non può essere governata da leggi che furono pensate per un'economia
Totalmente diversa io direi un'Europa una comunità europea per adesso dell'Ovest ma aperta ma aperta alla Cobra alla cooperazione col resto del mondo e soprattutto col resto d'Europa un'ultima cosa sulla relazione del graffia villa sulla lega un un'ottima relazione senz'altro ma quello che manca e che la nostra contrapposizione alla lega e anche e anche se vogliamo usare vecchi miti
I vecchi termini ideologica nel senso che lo so che loro sono un partito di destra come si intende per destra nel nel nel resto del mondo c'è un partito conservatore un partito che vuole proporre e l'eleganza cerris mo'che ha causato danni quando è stato quando è stato fatto da esperti figuriamoci adesso che lo vedevo fare loro che sono dei principianti e per di più quei movimenti si basavano su sulla rivolta fiscale di gente che le tasse le paga le con aliquote molto alte loro popoli hanno la riforma fiscale di gente che le tasse non le ha mai pagate
Che appunto sono un partito sono un partito di destra che pulsata molto equivoco perché da noi di destra considerato sino fascista punto conservatore considerato quasi un insulto tanto che non non si parla mai di progressisti e conservatori si parla di progressisti e moderati
Punto punto loro sono senz'altro partito conservatore noi no questa in questa è una delle fondamentali differenze non dovremmo dimenticarlo dove mancato farlo presente grazie concluso
Pecci
Fabio Repici di Messina dopodiché parlerà Laura Giuntella vi ricordo sempre l'esigenza della concisione eccetera eccetera eccetera non non come su un riferimento al prima la ricordo periodicamente perché l'elenco ancora a lungo prego
Uno dei temi che è sempre trattato con maggior rilevanza e che probabilmente il destino della rete fino al momento spiegato
Da alcuni anche lontano del suo scioglimento è quello della differenza forma partito forma movimento
La paura di essere un partito o la paura di non essere più un movimento
è un problema che probabilmente spesso viene richiamato solo a livello concettuale che poi invece nella prassi non si verifica
Così frequentemente
Rispetto a quanto invece se ne parli o e faccio delle considerazioni abbastanza sostanziali abbastanza di di conclude in vari delle conti azioni concrete
La il merito maggiore probabilmente di coloro che hanno fondato la Rete coloro che hanno messo a disposizione della Rete la loro esperienza personale le loro storie personali storie fra l'altro diversissime e già qui dovremmo riflettere
Sulla possibilità che esista un partito con delle persone che hanno storie così diverse fra loro diciamo il merito più grosso probabilmente è quello in questo momento particolare drammatico in questo momento in cui non si vive una condizione ordinaria di vita come ricordava Tartaglia prima noi siamo nel momento dell'esigenza
Non siamo più nel momento del dell'ordinario
Il merito più grosso è stato quello di fare interessare e dare una possibilità uno strumento per poter far politica la politica seria politica con la P maiuscola quella che nei partiti non viene più fatta
Dare appunto uno strumento anche a persone che pur interessandosi di politica pur avendo la passione politica
Avevano sempre omesso di impegnarsi direttamente e attivamente se non a livello di lettura di giornali io al massimo di letture di altro divo dare appunto un uno strumento di impegno diretto e noi possiamo dire che
La Rete una grossa componente che ha è quella di persone che non so se iscritte né alla democrazia cristiana né al partito comunista né a nessun'altra
Forma il gruppo politico
Preesistente alla Rete è questa da una considerazione
Che fa un po'pensare riguardo al fatto che alcuni paventano la possibilità che la rete non sia più un movimento ma sia soltanto un partito d'altronde la stessa considerazione che ci ritroviamo qui in seicento settecento persone non so
La il modo in cui ci troviamo qui pagando di tasca nostra avendo delle spese sostenendo le spese per partecipare a una assise come questa e poter partecipare anche direttamente intervenendo qui al microfono
Sono delle condizioni che ordinariamente nel nei parti fra virgolette tradizionali non si verificano
Allora a me pare evidente che se Lanna e il nostro movimento si differenzia da partiti e si differenzia e quindi se il nostro il gruppo politico si può connotare col movimento
Questo dipende esclusivamente dalla qualità
Dell'impegno di ognuno di noi
Da quali dall'impegno personale
Che abbiamo all'interno del movimento
E e sinceramente credo
E le il mio auspicio che tutto vedo tranne che o impegno di tipo partitico
Che e ci possano essere delle disfunzioni non c'è dubbio probabilmente mia considerazione noi siamo condannati a fare tutto di corsa tutto nel massimo del caos
Per disfunzioni di organizzazione o di altro tipo
E questo è un ulteriore constatazione del fatto che tutto possiamo essere tranne che un partito al momento in cui noi decidessimo di e qui mi richiamo all'il primo intervento che ha detto la serie di quel signore Reggio Calabria divisa che probabilmente è un passaggio ineludibile ineluttabile quello di arrivare al partito
La RAI dal momento in cui decidesse di diventare un partito io e sei più un movimento di aggregazione di singoli individui che si impegna a livello personale quello sarebbe il l'inizio della fine del della Rete
Con questo chiuso le negoziazioni riguardo all'essere movimento o essere un partito ora soffermarmi un attimo sulla problema già trattato del regionalismo e su Hui
Sulla sorpresa che ha un po'o destato lo schierarsi della Rete per un federalismo accentuato regionalismo che dir si voglia
E intanto credo di poter interpretare la sorpresa
Delle persone riguardo al termine federalismo sulla significato deteriore che spesso viene data questa parola
E cioè il fatto che la forza politica che più di tutti si è interessata al federalismo sia la lega nord abbia un po'fatto Enea tutti una una sorta di o reazione
Negativa nei confronti del federalismo
Federalismo
Non significa assolutamente confederazione prima c'era stata una persona che ha fatto un po'venire l'equivoco fra i termini e federalismo e e competere e Confederazione federalismo significa esclusivamente una autonomia molto accentuata di enti locali all'interno della stessa forma statale cosa che invece non succede con nelle nelle forme di e nelle coltivazioni di confederazione
E allora dobbiamo anche fare una valutazione molto semplice e sole sei Sanna guardare la carta costituzionale
La vediamo che il disposto costituzionale che era stato approvato originariamente è che non fu mai attuato nella pratica era quello di un abbastanza accentuato regionalismo
Che poi questo regionalismo non si sia concretizzato questo regionalismo spiegato dalla Carta costituzionale non si sia concretizzato nella azione politica dei cinquant'anni nella nostra Repubblica questo è un altro fatto
Ciò non toglie che non bisogna appunto confondere il regionali
No o anche a forma di federalismo con altre cose che invece hanno significati totalmente diversi anziché se considerazioni dovrebbero farmi dare ancora di più sulla gravità di quello che è successo anche ieri
In Commissione bicamerale c'è al momento in cui si era bloccato il voto della lega sull'unità indivisibile ai la Repubblica pur con un accentuazione del del potere autonomo delle regioni prove in quel momento in cui di deputati della lega votavano per l'unità indivisibile a e la Repubblica quindi assolutamente spazzando via i timori sulla su una possibile su un possibile piano secessionista della lega
Però in quel momento l'onere quali partito con le loro stampelle come Pannella o altri o repubblicani così hanno deciso di o far crollare quella proposta
Un'ultima considerazione che volevo fare riguarda un problema che non si è trattato molto accentuatamente in questi giorni forse per paura di essere rimproverati per questo
Nel senso che veniamo spesso criticati per occuparci di problemi di di legalità di magistratura di inchieste giudiziarie
Un
Problema che invece si è trattato senza avere paura di occuparsene è proprio quello dei rapporti fra poteri e in questo senso mi riferisco e soprattutto ai rapporti Parlamento cioè potere legislativo magistratura che ultimamente sono sempre stati agli onori della cronaca
Ieri stesso ancora Cossiga trasmissione televisiva cui ha partecipato Galasso ribatteva sulla differenza fra pubblico ministero è giudice
Inventandosi dal dettato costituzionale una differenza come se l'ordinamento della magistratura non fosse uno sviamento unico ma il Pubblico ministero fosse
Connotati maniera differente rispetto all'ordinamento giudiziario
Probabilmente questa di Cossiga peraltro è una deformazione mentale che già negli anni Cinquanta parlava di un pubblico ministero alle dipendenze dell'esecutivo dell'esecutivo quando scriveva come assistente della fine del dell'università di Sassari dicendo che dal disposto costituzionale si poteva intravedere
Una differenza di funzioni
Del Pubblico ministero con il magistrato giudicante
Ecco questo è un problema che magari sarebbe stato bene trattare meglio alla luce delle polemiche che hanno arroventato i giornali soprattutto con gli ultimi casi di inchieste giudiziarie mi riferisco particolarmente alle ai sequestri che sono stati disposti dai giudici di Napoli e i confronti e le segreterie Vito Di Donato De Lorenzo
L'ultima se non voglio fare ritorno alla siamo tutti quanti cosa siamo dieci minuti corrispondono ecco l'ultima cosa a quello del del movimentismo
Ripeto che il cono darci come movimento divenne esclusivamente dal il nostro impegno per cui ora faccio una proposta un poco le ardita ma anche pratica
Prego per questo perché il movimento dipende anche dal nostro impegno personale
Divenne anche dalla forma del nostro impegno ora a maggio probabilmente e ve lo so speciosi ci saranno delle elezioni comunali importanti sicuramente a Catania ma probabilmente anche a Milano a Palermo ci può c'è questa possibilità
E in questa città ne potremmo avere dei candidati a sindaci con buone possibilità di successo a Caramia ci potrebbe essere Fava Palermo si dovrebbe essere Orlando a Mirafiori avesse alla Chiesa Novelli si potrebbe a Torino ci vorrebbe essere Novelli
Ribadiremo Lai il nostro essere movimento se ognuno di noi che ne ha le possibilità io né alle possibili averti o fortuna
In dislocazione di parenti in questo senso nel se se posso essere ospitate in in ognuna di queste città che ognuno di noi si rendesse disponibile a fare campagna elettorale
Nelle in queste elezioni comunali dando il suo appoggio a che Orlando possa diventare il sindaco di Palermo Dalla Chiesa possa diventare il Sindaco di Milano Novelli possa diventare il sindaco di Torino è famosa vietare il sindaco di Catania
Laura Giuntella dopo di lei Giulio Adamo
Le iscrizioni a parlare dalle segnalati sono ancora venticinque io direi entro l'intervento di Laura chi può eventualmente volesse aggiungersi lo faccio dopodiché chiudere le iscrizioni ricordo a tutti l'esigenza di una ragionevole concisione tavola
Allora io vorrei riprendere il discorso un pochino dalla intervento e di Angelo Tartaglia che permea centrato in pieno quello che dovrebbe essere anche un po'il punto di riflessione
Di questa nostra Assemblea cioè capire la realtà di questo movimento in movimento che non vuole essere in tutto se stesso completamente un movimento
Andrei anche oltre rispetto alle riflessioni che Lucia
Sottoposto che riguardano soprattutto la struttura se così si può dire di un movimento che non vuole avere
Di per sé ha una struttura ma proprio farsi Rete andare oltre a queste riflessioni e per affrontare anche quelli che sono i nodi contenutistici di questo movimento io penso che quello che manca alla rete oggi in un certo senso una
Bisogna di storici guardarsi
Noi da diciamo l'ultimo sforzo che abbiamo fatto per mettere nero su bianco una serie di contenuti minimi
Sulla quale tutti
Ritrovarsi contenuti minimi anche massimi diciamo come punti di arrivo
Sono state le famose ventuno domande che abbiamo utilizzato per la campagna elettorale ecco da quelle ventuno domande sono passati pochi mesi mai passata tantissima storia nel nostro Paese
Non è passato soltanto Di Pietro ma è passato anche la fine in qualche modo di quello che chiama chiamiamo abbiamo chiamato in questi anni lo stato solido e lo stato sociale
Io guardo con estrema apprensione e con estrema preoccupazione alla situazione del nostro Paese da questo punto di vista Sorento c'è da questa prima maratona della finanziaria del nostro movimento e devo dire che l'ho vissuta con estremo disagio estremo disagio nei confronti di quello che avveniva
Intorno a me
Perché mi sono resa conto per la prima volta purtroppo ci si rende conto soltanto quando sia lì dentro perché purtroppo l'informazione parlamentare non riporta mai quella che è la realtà dei fatti mi sono resa conto per la prima volta del perché è nel nostro Paese non funzionino le cose e del perché le finanziare nel nostro Paese servano soltanto a finanziare determinati progetti e non altri mi sono resa conto lo accennava Fava stamattina del suo intervento che è molto facile nel nostro Paese dare Ventimila stanziare Ventimila miliardi per un progetto di aerei militari sorpassati e è molto difficile nel nostro Paese trovare cinquanta miliardi per i centri di prima accoglienza
Mi sono resa conto che quando alla fine al termine la Finanziaria sentendo le dichiarazioni di voto sentivo parlare di Progetto economico del governo appunto con in quello che io pensavo era che questo progetto era tutto tranne che economico era tutto tranne che un progetto che le scelte che vengono fatte nel nostro Paese sono tutto tranne che scelte razionali
Non tanto per parlare sempre di solidarietà ma però per parlare invece di razionalità
Nel nostro Paese non abbiamo dei problemi enormi uno dei quali è proprio quello dell'arrivo
E della presenza massiccia di terzo mondiali che noi dobbiamo affrontare con gli strumenti della solidarietà e della razionalità abbiamo problemi enormi
E continuiamo a non affrontare questi problemi perché gli unici punti su cui in questi dieci giorni di maratona c'è stato un dibattito caldo in aula sono stati la decisione dei fondi dell'Anas la decisione dei fondi sul Mezzogiorno e la decisione di destinare fondi alla Difesa sono stati gli unici momenti in cui il nostro Paese nel nostro Parlamento ci sia scaldati perché per tutto il resto
Non c'è stato alcuna forma di dibattito
Da parte del della maggioranza non si sollevava ovviamente alcuna obiezione a gli emendamenti numerosi presentati dalle opposizioni
Non veniva sollevata alcuna forma di dibattito si votava premendo il bottoncino in maniera ormai quasi automatica
E non ci si rendeva conto che si stava pianificando o semplicemente e lasciando passare quello che è lo il disfacimento di la poi la possibilità di affrontare il nostro Paese in maniera razionale e concreta e significativa i grossi problemi che abbiamo nel nostro Paese non ci troveremmo tra pochi giorni ad affrontare una sanità
Fatta soltanto per i ricchi o i molto ricchi nel nostro Paese noi non sappiamo che De Lorenzo si appresta a far pagare quaranta mila lire al oltre a tutti i balzelli di cui già abbiamo avuto conoscenza quaranta mila lire al giorno per i ricoveri ospedalieri
E di questo non si dice nulla sui giornali e continuiamo a a subire queste cose senza sapere nulla perché nessuno fa informazione su questi temi nel nostro Paese noi ci affronti a non ci troviamo ad avere per esempio un PDS che vota contro i parchi nazionali perché dice che sottraggono terrena l'agricoltura è vuota invece a favore dell'alta velocità che come è noto non sottrai terreni all'agricoltura
Nel nostro paese non c'è nessuna voce di opposizione seria nel nostro Paese non c'era nessuno che porti realmente in questo momento quelli che sono i problemi fondamentali della gente che solo il problema della casa del lavoro e della salute
Per non parlare della scuola e di altre cose
Ora io dico che il nostro movimento pur restando movimento pur non dovendo dedicare il suo tempo a costruire grossi progetti su questi temi proprio perché è la rete cioè è un movimento che dà voce a quanti nel Paese a quante realtà vive nel Paese si occupano di Problemi
Socialmente rilevanti se ne occupano proprio per portare la voce della gente dentro le istituzioni nostro movimento deve diventare un movimento che dà voce e che mette in relazione in maniera competente queste V queste istanze devo dire che appunto non soltanto il mio disagio è stato vedere quello che succedeva intorno a me ma anche un pochino quello che succederà
Come Rete eravamo presenti pochissimi come gruppo parlamentare
Ex effettivamente mi dicono tutti i colleghi che la prima Finanziaria citava spiazzati siempre dal punto di vista nella competenza perché è molto difficile entrare capire come muoversi come fai emendamenti come presentarle eccetera eccetera però mi è sembrato molto significativo insomma che la nostra voce fosse molto debole su alcuni dei temi che hanno caratterizzato e caratterizzano il nostro impegno io in questi giorni da ieri ho incontrato molti giovani perché quasi tutta la nostra realtà è fatta di giovani che di varie realtà della Rete
Che si occupano in maniera competente dei temi dei quali poi uno si trova a lavorare
Concretamente dentro il Parlamento giovani che si occupano di accoglienza agli extracomunitari giovani che si occupano di problemi della salute ai giovani che si occupano di bambini a rischio e cose di questo genere ora io dico che la rete dovrebbe è proprio perché erette e quindi è una realtà diciamo non di appartenenza o di auto partenza o di autoreferenzialità ma eretta Giovannetti in relazione realtà insistenza esistenti la rete dovrebbe mettere in relazione proficua queste realtà
Portare fino in fondo questi contenuti che non possono restare demagogia o testimonianza ma che devono diventare anche contenuto legislativo contenuto programmatico e svolta di Governo del nostro Paese
E per fare questo io penso che dobbiamo camminare ancora molto dobbiamo dare voce all'unità di lavoro
Che ci sono nel nostro movimento che si stanno facendo ma che devono essere comunque coordinate devono diventare progettuali devono lavorare su progetti precisi devono seguire obiettivi precisi devono diventare concrete
Nel nostro Paese pensate
Sono state date dodici mila estradizioni e ne sono state attuate Duemila il che significa che ne abbiamo dieci mila lavoratori extracomunitari che vivono in clandestinità
Io penso che questo è un problema che creerà ulteriori problemi di sicurezza
Di ma la vita ovviamente e di difficoltà nelle grandi città ecco io penso che appunto la Rete S vuol essere tale deve proseguire su questo cammino
Giulio Adamo dopo di lui pare parleranno di ammassare
Io ero titubante se rileggere queste
Riflessione quando all'inizio volevo del del pomeriggio che il Presidente ha detto mantenete vi sul tema
Anche perché queste mie riflessioni riguardano un po'un tema di natura economica quindi non attinente a quello proposto però non credo di essere proprio del tutto fuori dal tema fin quando io non personalmente non credo che l'economia sia un qualcosa che sulla anche da quell'argomento tessuto connettivo di tutte queste cose no ma è molto limitato e un collegamento un particolare aspetto una la prima riflessione è questa la leggo per fare prima che ogni governo che si costituisce si presenta come un profeta in grado di salvare l'economia pubblica provveda ad introdurre nuove imposizioni fiscali nuove gabelle
Che hanno le stretto di spremere sempre più i cittadini trattati come sudditi o meglio considerando il particolare aspetto come tante volte di San Patrizio senza tuttavia riuscire a fare quel miracolo di risanamento sempre promesso dal governo Emma ha realizzato nella prova la situazione pubblica attuale che ci viene presentata un deficit di un milione e mezzo di miliardi vuol dire
Trenta milioni di debito per ogni cittadino considerando che l'Italia non so o fa un previsto cinquanta ho pensato a cinquanta milioni di cittadini quindi mercer Cusco uno di noi c'è un debito di trenta milioni soltanto per il bilancio dello Stato
Trascurando ovviamente tutti quegli altri debiti e degli altri enti Comuni Province e così via più
Dando a questa catastrofica situazione la cosa più buffa è strana e che lo stato ci dice qual è il suo debito ma non ci dice qual è il suo credito
Un bilancio per essere attendibile deve essere completo e non monco
Diceva la Giuntella qui noi ci troviamo a Parlamento come parlamentare lei come parlamentare eccetera ovviamente se queste cose ci dicessimo anche noi dentro la Rete penso che sarebbe meglio per tutti
Di recente e io ho partecipato ad un seminario te organizzato in modo molto bello e dalla Rete di Padova e mi sembra di Bologna sono stati trattati questi argomenti credo molto interessante spero che un pochettino tutte le varie venite riescano a fare qualcosa del genere
Davanti a questa situazione che ho definito catastrofica ne scaturiscono alcune domande la prima e questa nel quale sono le cause di questa gravissima situazione in cui ci siamo venuti a trovare e che vorrei fare una riflessione che potrebbe su un po'la risposta fino alla seconda guerra mondiale ci siamo rimboccate le maniche
Con uomini corretti come Einaudi
De Gasperi Nenni e tanti altri che è sentita compromessi realmente preparati senza chiedere nulla hanno messo se stessi le proprie energie
Al servizio del Paese e così abbiamo raggiunto quel cosiddetto miracolo che economico che tutti conosciamo
Ma il benessere purtroppo quando ereditato si sa spesso non viene custodito ed incrementato sono sotto gli occhi di tutti
Le situazioni familiari in cui si vede ingenti patrimoni sperperati in poco tempo
Da figli la cui principale attività e quella di distruggere fortune ereditate
E accumulate con tanti sacrifici dai genitori nel nostro Paese mi sembra è accaduto sta accadendo qualcosa del genere considerando il bilancio pubblico mi sembra che siamo proprio sull'orlo del fallimento nello stesso modo che accada ad un'azienda male amministrata e il fallimento si tenga presente non è mai Dan votare soci nel caso specifico hanno i cittadini soci dello Stato ma gli amministratori cioè ai responsabili della cosa pubblica
A questo punto una seconda domanda che mi son posto è questa usciremo a superare questa gravissima situazione in cui ci troviamo
Le continue manovre fiscali che stravolgono qualsiasi logica di economia finanziaria
Lungi da sollevare paese da profonde crisi contribuiscono sempre più a formare un sistema tributario Complesso contraddittorio tortuoso e quasi ingestibile Colle scritto che la legislazione italiana e fra le più complesse ed inestricabile mica il mondo civile conosca inoltre i provvedimenti Monviso improvvisati al quale purtroppo siamo abituati e che subiamo che da una parte che inventori ci presentano come delle panacea
Producono affetto soltanto di Spogli alle nostre tasche senza produrre quegli effetti positivi che loro ci presentano ad esempio qui non voglio toccare nessuna suscettibilità
Anche perché penso che se avessimo tempo a trattare quest'argomento arriveremo a fare apprende della decisione esegue multe prevenzione della minimum tax o meglio tassa minima per i lavoratori non mi mi chiedo serva a qualcosa
Trascurando i vincoli della carta costituzionale che quando fa comodo a qualcuno con la cupa Iusco l'ovviamente non a noi si ricordano che esiste la carta costituzionale ma quasi sempre trascurata quando riguarda la massa e qui e ricordando la Costituzione aprendo una parente sì vorrei chiedere al Governo visto che ho accennato ad quella
Tragico del reddito di Sava e
Passività dello Stato in che modo è stata tenuta presente quella parte dell'articolo ottantuno della Costituzione che impone la copertura finanziaria delle spese visto che ci troviamo davanti a questa situazione
La Costituzione se la ricorda quando gli fa comodo
Mi chiudo la parentesi mi chiedevo serviva qualcosa servirà a qualcosa alla minimum tax probabilmente a qualcuno farà pagare più tasse forse a quel qualcuno che vale di più e che continuano ad evadere
Ma chi non ce la fa già si parla di marginale cioè tutta quella massa di persone che hanno cercato inutilmente di entrare nel mondo del lavoro dipendente e soltanto nell'aria del lavoro autonomo hanno trovato quelle unità alternative percorribili non credo che per queste persone la Minnuta che se provo non so quale effetto possa produrre forse di fargli cessa l'attività ed aumentare quel numero di disoccupati i di cassintegrati validi cioè veri e di correre perché nota a tutti che la cassa integrazione per alcune categorie
Una benedizione
Una benedizione
Il problema ritengo che è molto complesso comunque per cui non si può continuare ad accettare provvedimenti qualificate di risanamento che ad un'attenta analisi dimostrano la loro debolezza come Rete
Ritengo qui ovviamente ho sentito movimento partito struttura organizzazione però se siamo un qualcosa di
Volendo
Pubblico politico io penso che noi potremmo trascurare questi aspetti dovremmo occuparci in modo organico e sistematico dei problemi macro economici e non non restare assenti in queste tematiche che realmente toccano il portafoglio della gente
Sul sole di ieri vi era un articolo che diceva la DC chiede il riassetto e la semplificazione del sistema tributario che ebbe il coraggio proprio la DC che ha creato questa situazione
Negativa da tutti i punti di vista
Dicevo non si può continuare con una politica di risanamento che non riesce a risanare alcunché
Ovviamente la nostra le considerazione nostre e non dovremmo le non devono essere soltanto di critica di lamenta di lamenti ma anche delle proposte
Penso che il risanamento della cosa pubblica innanzitutto si fa diminuendo le spesse se io non ce la faccio a sostenere un determinato ritmo di vita ovviamente la prima cosa che devo fare per un derby indebitare ulteriormente di ridurre le spese quindi analogamente il risanamento dell'ASP cosa pubblica si fa diminuendo le spesse ma quale quelle non necessarie e se potesse usare un termine non proprio di macro economia direi eliminazione delle spese voluttuarie
E nei bilanci pubblici non è certo difficile trovare grosse fette di spese voluttuarie
Ed incrementando le entrate facendo pagare le tasse in base al principio costituzionale quello previsto dall'articolo cinquantatré secondo il quale il tutti sono tenute a pagare le tasse in in ragione della loro capacità contributiva
E non come si va facendo da alcuni anni a questa parte
Sei ricco Sella domestico la grossa moto o tutte le altre diavolerie che si sono inventate intimorendone gente
Con l'oppressione di tipo diverso e pura prepotenza il sistema di riscossione delle imposte se sbagli agibile la distinta se e sbaglia indicare codice fiscale se sbagli ammette quel numeretto vinte contributo sono grossi guai
Problemi che non può che i traumi producono alle persone sensibili e mettono paura alla gente
Siamo intorno agli otto minuti Judi ricordi si legge di recente in un convegno sulla imprenditoria ho sentito dire espressione di questo tipo oggi iniziare un attività e un atto eroico qualcuno l'ha qualificato in altro modo
Arrivare a queste
Considerazioni mi chiedo è un sistema degno di un paese civile quello nostrano
Che produce l'affetto dimettere i contribuenti gli uni contro gli altri impresse
Contro non impresse lavoratori autonomi contro lavoratori dipendenti etc volendo dare l'impressione che gli onesti e siano tutti da una parte e disonesti esso sembra gli altri ma ma classica tattica divide ed impera
Senza dilungarmi non sarebbe difficile trovare soluzioni che eviterò tutto questo e facciano pagare le tasse a tutti in modo ragionevole senza intimidire e fare la caccia alle streghe
Innanzitutto occorrerebbe dare il buon esempio da parte degli amministratori pubblici con fatti che sono l'opposto di quello che tutti i giorni leggiamo sulla stampa io credo che la lega proprio su questo particolare aspetto affatto
Molto a molto affidamento di mette in evidenza gli scandali mette in evidenza quello di mette in evidenza quell'altro la gente che non lavora più l'agenda che viene spogliata
E quindi dando esente da parte degli amministratori pubblici con fatti dicevo che sono l'opposto di quello tutti i giorni leggiamo sulla stampa successivamente educare i tutti al buon uso della cosa pubblica
E proprio in questo seminario di Padova c'era un gran sicuramente tra
Ti pregherei di leggerezza gli incisi preferenza Sydney messo seminati Padova c'era un amministratore pubblico
Che ha detto chiaramente quando generalmente negli enti pubblici quando si spendono i soldi miliardi e miliardi spendono come se fossero soldi venuto dalla luna non come se fossero soldi nostri
E successivamente
E e dunque e oltre ad educare tutti al buon uso della cosa pubblica
Inventarci degli incentivi al controllo fiscale incentiva al controllo fiscale che non deve essere e la paura di uscire dal negozio senza lo scontrino o uscire dal ristorante senza la fattura per non essere multato
Tirando fuori un po'di idee diverse da quelle dell'obsoleta classe politica ancora in sella
Anziché continuare la lotta all'evasione fiscale in buona parte con strumenti repressivi militari polizieschi non ha fatto giustificabili nella maggior parte dei casi
Miria Massari dopo di lei Francesco assai ammiriamo
Proprio
Noi crediamo Chamber e il diciamo il microfono mobile
Se qualcuno mi sente dalla regia se può dare il canale microfono mobile sembra che sia senza grazie
Dunque io farò un intervento domani quindi mi non mi dilungherò oggi mi premeva adesso intervenire in questo gruppo perché mi è venuto in mente un paio di cose che sono opportuni adesso ascoltando un po'tutti gli interventi che sono si sono succedute fino adesso è Laura Giuntella che si occupa del degli affari sociali
Ecco ci sono due cose che mi sono venute in mente parlando dell'Europa delle regioni d'Italia delle città è chiaro che si andrà io lo spero perché sono d'accordo su una federalismo cioè un'unione delle delle regioni
Su certi su certi Creek con certi criteri che saremo noi poi probabilmente a discutere e a sfornare in qualche modo per ora è certo che irretito il reddito lordo ho detto del dell'Italia intera sarà suddiviso nelle regioni più equamente cioè con criteri più equi queste quello che ho capito
E questo è quello che condivido e una cosa che mi è venuta in mente immediatamente sarebbe questa cioè sarebbe bello che già le idee che io porto
Sulla libertà delle persone con disabilità se sono già patrimonio comune
Non lo sono ma io sono qui per lavorare per cui non mi spavento certamente di questo che nessuno ancora sappia o pochi sappiano quello che significa un patrimonio comune sulla disabilità significa che lavorando tutti per la libertà delle persone comprese quelle con disabilità si va poi concretamente a risparmiare una quantità di soldi che invece fino adesso sono spesi per rinchiudere
E isolare di istituti costano un mare di soldi e sono luoghi dove la gente viene mantenuta in vita ma non certo fatta vivere questo quando va bene e quando va male invece poi scoppiano gli scandali ecco sapere Giacco Heston del Progetto cioè sapeva adesso mentre si comincia a fare significherebbe convogliare una quantità di energie e quindi poi spendere energie e danaro nel modo giusto anziché trovarci a fare con vecchi metodi per poi scoprire delle cose nuove e dover dissipare quello che è stato fatto e ricominciare a fare da capo
è uno spreco enorme mi ricordo che Young quello che ha scritto su Hiroshima non io lo psicanalista
Che diceva che si costruiscono che si anzi sono inventati nuovissimi
Nuovissimi invento di di
Di usare l'Energia usando vecchi materiali e questo in Deva critica qualsiasi centrale nucleare
E e altre cose del genere così ci sono cose nuove ma se stanno usando vecchi sistemi una delle cose che si dovrebbe subito
Recepire credo e comunque discuterne pecche il mondo il problema della disabilità non è un problema sociale già se si capisse questo si solleverebbe il sociale da un un immenso
Patrimonio speso per rimandare il problema che è squisitamente politico a domani o a dopodomani
Affrontandoli immediatamente si capisce subito che c'è una quantità di soldi da spendere ma una volta per tutte
Dopodiché ci sarà un riciclaggio e quindi si sarà creato diciamo un sistema ecologico che si auto mantiene vi spiego perché quello che ho capito io lo passo non è più un problema sociale ma è politico perché il problema sociale a mio avviso è il problema che esplode all'improvviso e quindi prende di sorpresa
La Società faccio un esempio se gli zingari decidono di fermarsi quindi non ci sono più nomadi ma vogliono stabilire di more fisse creano un problema sociale perché l'imprevisto
A parte che se uno sta attento poi queste cose non lo prende proprio proprio alla sprovvista Marco
Diciamo che questo può essere un problema che prende alla sprovvista la società e nasce così
Il problema sociale ma quando una cosa è conosciuta se per esempio ancora fra cinquanta o sessant'anni o cento anni staremmo qui a parlare degli zingari che vogliono fermarsi
E non abbiamo trovato lo spazio il modo il come
Integrare queste persone vuol dire che è un problema politico non può essere più un problema sociale problema sociale e all'inizio dopodiché la soluzione di questo problema sociale dipende esclusivamente dai politici ovvero dalle scelte politiche che si fanno
Per cui io penso che il problema della disabilità non è più un problema sociale non lo è mai stato perché non è che nasce in qualche modo o rompersi le ossa facendo un viaggio può prendere di sorpresa qualcuno questa mi sembra abbastanza
Evidente ormai che non è più un problema sociale ma un problema di scelte politiche
Avete acquisito questi fondamenti significa aver fatto con la Rete quel passo che nessun sistema politico oggi affatto tranne il Canada probabilmente che ha capito bene
Come si investono bene i soldi superato questo problema c'è appunto quel sistema ecologico che si auto rigenerativo
Questo era mi pareva giusto dirlo oggi perché stiamo già parlando
Di cose che sicuramente in alcune zone avverranno anche se non le regioni federate ma sicuramente chi diverrà sindaco avrà un potere comunque da gestire avrà quindi una possibilità in più di altri di convogliare certi finanziamenti nella direzione giusta cioè nella direzione della libertà delle persone con disabilità e non della loro tutela tra virgolette che costa molto senza rendere umanamente proprio niente
Quindi questa mi sembrava opportuno dirlo adesso per quello che diceva
La Giuntella che chiaramente preoccupata io ore dopo è strettamente ragione ci sarà uno Stato sociale sempre più piccolo cioè si ridurrà si sta sgretolando
Per cui avrà luogo quello stato in cui chi può fatta secchi non possa attacca al tram detto
Brevemente ora visto che io non mi posso sprecare nemmeno al tram avrei qualche problema non ci posso salire
Diversamente se ognuno di noi prende coscienza che può dire no
A qualcosa che sembra ovvio da sempre
Ecco queste secondo me sono gli elementi essenziali con cui cominciare a costruire qualcosa di nuovo semplicemente ragionando in modo nuovo si può dire no prima di tutto
E lo possiamo dire tutti si può spendere meglio
A vantaggio di tutti e Frey tutti ci devono essere proprio quelle persone che fino a oggi abbiamo pensato c'è qualcuno che se ne occupa evidentemente se non muoiono più buttando lì dalla Rupe Tarpea ci sarà qualcuno che se ne occupa ecco questo è un modo di pensare economicamente sbagliato perché creiamo la persona che viene assistita e prigioniera la persona che assiste è schiavo noi siamo come io uso dire da un po'di tempo gli ultimi spero generatori di schiavitù
Perché noi non potremmo vivere se non schiavizzare Ando qualcuno questo è assolutamente antieconomico se non anche umano
Anche umano di conosciamo perde perché poi lo sappiamo tutti questa ecco quella cosa in più che voglio dire che non è economicamente buona questa
Ma se questo assetto sociale
Io credo che non serva molto di più all'inizio per cominciare a guardare le cose in un altro modo e trovare poi soluzione scatenando la fantasia perché solo questo serve
Quando il potere così oppressivo
Quando è così ottuso quando è così poco democratico serio per scatenare la fantasia per trovare soluzioni non pensate dal potere che quindi non si può difendere immediatamente ecco solo questo volevo dire grazie
Francesco Saia
Messina dopo di lui Mario Cianca
C'è ancora il c'è ancora l'audio ci si possono chiedere una cosa oppure alle la chiedi tu c'è un ascensore da aggiustare
Perché io sono prigioniere in questa sala in questo momento non è stato previsto l'ascensore di riserva la Uscita di sicurezza una scalinata enorme come negli Stati
E già che ci sono vi offro un'informazione gratis che è quella che i vigili del fuoco non hanno l'obbligo di controllare le uscite di sicurezza
Se sono adatte anche alle persone con disabilità perché non esiste normativa in merito
Questa è una notizia fresca e grati insieme però io voglio uscire di qui
Io spero questo sì è stato sentito dato ai tecnici da qualcuno sono pregherei qualcuno di coloro che sono qui alla mia destra di avvisare la segreteria perché certi ma il tecnico giusto effettivamente su situazioni paradossali queste grazie prego risaia corregga il mio nome io mi chiamo Francesco Saia cioè nel giugno ecco
Ma io vorrei riprendere il discorso che faceva questa mattina Gaspare Nuccio
Quando diceva ciò che appare e diverso di ciò che io non vi nascondo che tra l'altro sono un po'dentro un po'fuori la Rete ecco ho avuto dei dubbi
E son venuto qui all'Assemblea proprio per cercare di risolvere anche di risolvere anche questi questi dubbi
In quanto sono di sinistra da tanti anni era da ventisette anni esattamente e quindi voglio restare tale
Ora alcuni di questi dubbi diciamo sono stati mi sono speso si sono risolti un po'nella mia mente in senso in senso positivo cioè vorrei soprattutto evidenziare qualcosa che è stato detto inventare relazioni in modo particolare nella anzi in quattro da quella di Leoluca Orlando a Novelli Piro
E e Fava quando dico di sinistra lo intende quindi su questo non non approfondisco intendo nel senso in cui lo intendeva Fava quindi mi pare questo discorso sia abbastanza chiaro
Ecco volevo evidenziare un punto e in questo mi aiuta molto gli interventi che affaticano fattore a Miriam
La Giuntella ma anche l'intervento ha fatto quel ragazzo con la sciarpa rossa mi pare di Roma di cui non ricordo ecco di cui di cui non ricordo non ricordo il nome
E con Leoluca Orlando parlava nella suo nel suo nel suo intervento nella sua relazione introduttiva
E poi lo riprendo questo discorso brevemente di proposta federalista che esalti il ruolo delle regioni e poi accennava lo smantellamento dello Stato sociale
Diceva anche che questo governo ha avuto le simpatie dei forti dei potenti
E ma anche ma anche noi diciamo nuove nuove informazioni politiche o para politiche che vengono fuori in questo momento hanno diciamo l'appoggio l'appoggio dei potenti e poi diceva parlava dell'intreccio che a mio avviso è fondamentale
Anche se va approfondito ovviamente tra questione morale
E questione economica e accennava anche al fatto delle privatizzazioni in questo momento si pensa che tutto che tutto ciò che privato è bello sì il mercato qualcosa qualcosa di positivo ma non dobbiamo neanche dimenticare per esempio
Che Enrico Mattei che invece parlava del pubblico è stato assassinato questo e questo lo sappiamo e forse il giornalista di Mauro di Palermo dell'ora è stato assassinato perché aveva scoperto qualcosa
Sull'assassinio di Enrico Mattei ecco su queste cose bisogna andare a mio avviso senza senza andare per mode perché non è vero assoluto a mente che tutto ciò che è privato e bello e buono
Ma questo discorso in cui io riscontro in questo senso dico mi pare positivo il discorso che è venuto fuori in questa Assemblea nelle varie relazioni o almeno alcuni alcuni frammenti di un discorso che va sviluppata divisi in questo senso
E con la rete dovrebbe forse approfondire ancora questi discorsi a livello a livello diciamo delle singole realtà anche in appositi convegni eccetera perché nell'intervento anche di Diego Novelli
Si parlava si parlava ecco della trasversalità ma diceva Diego Novelli giustamente la trasversalità si fonda su valori e su principi
Non è la trasversalità di moda
Ecco io personalmente ritengo di essere di non volere per dire un rapporto con la Malfa col partito repubblicano non perché la Malfa sia brutto e cattivo ma per questioni precise perché la Malfa il Partito repubblicano e quindi l'Alleanza democratica in certe situazioni
Rappresenta solo il partito repubblicano penso in Sicilia penso bianco penso ciò che per esempio Alleanza democratico vuole essere per esempio a Messina eccetera
Ecco perché la Malfa e per un certo tipo di politica economica perché la Malfa anche su una brutta legge che è stata la legge Martelli sugli immigrati è stato contrario
E perché la Malfa è stato per la guerra il Partito repubblicano è stato ecco su contenuti su contenuti precisi allora l'incontro ma l'avete già dovrebbe su uno strumento di incontro
Deve avvenire con tutti coloro che si ritrovano su determinati valori e su determinati contenuti possono essere singoli ma possono essere anche gruppi perché ci sono anche gruppi politici in Italia che possono arrivare a incontrarsi con quest'altro gruppo politico movimento che la Rete su determinati su determinati contenuti e questo discorso c'è all'interno diciamo della
Delle intervento dell'intervento di di Novelli quando anche lui riteneva e necessario proteggere le masse diciamo più più emarginate
E anche nel discorso di Pirlo a proposito del federalismo ecco qui io avrei stare attento anche al linguaggio
Sarete avvisarmi quando finisce il mio il mio orario anche a linguaggio
Perché e la parola federalismo e un po'pericolosa perché per esempio Bossi la usa in un certo senso federalismo per esempio tra nord e sud
Mentre una diciamo una forma di regionalismo
Abbastanza nel senso che diceva Franco Piro quando parlava di capovolgere l'articolo centodiciassette dalla Costituzione
Stabilire cioè le materie che sono di competenza dello Stato e per il resto e tutto di competenza
Delle delle regioni e con questo discorso va approfondito perché ecco io ho qualche dubbio per esempio oggi lo diceva Lucio Magri sul manifesto
Io ero rimasto un po'perplesso ecco spesso Laba com'era la stampa trasforma le cose
Ma perché Rifondazione comunista ho dato con Gava addirittura con con la democrazia cristiana col Partito socialista
Ma no diceva oggi Lucio Magri sul Manifesto perché fu probabilmente il PDS cavalca un po'la tigre e il momento in cui dice beh io sono per il federalismo e sappiamo almeno io non ho sempre combattuto un po'lo statalismo del
Del partito comunista italiano conduce nel Partito comunista perché aveva una visione abbastanza a abbastanza abbastanza statalista così o così anche il discorso disegni ecco ma Segni fonda tutto sull'ingegneria sull'ingegneria elettorale ma quali sono quali sono i contenuti ecco incontri avvengono avvengono sui contenuti
Certo segni non ha i discorsi che fa segno Anita che vedere che so Corolla cattolicesimo sociale per dire
Di un Dossetti o con lo stesso Sturzo che viene riesumato ma mai lo Sturzo del diciannove degli anni Venti di questo secolo e lo Sturzo degli anni Cinquanta proprio lo Sturzo che era contro Mattei quello Sturzo che scriveva
Gli articoli sul giornale sul Giornale d'Italia e così via di seguito erano Sturzo fondamentalmente reazionario Sturzo del secondo dopoguerra non era lo struzzo degli anni Venti o del diciannove quando fondava il Partito popolare e coso queste cose a mio avviso
Bisogna stare molto molto attenti e un'ultima cosa uso ancora contro in poco
Pongo finendo aiuto e
L'ultima cosa che volevo dire si riferisce anche al discorso che faceva
Che faceva Claudio Fava che mi sembra importante e colto il discorso di Maastricht per il Sud e c'era un posto approfondirlo questo ma e fondamentale stare attenti su questo e cerca era Reda mi avvisi in questo senso dovrebbe cercare di
D a studiarlo meglio questo problema
Perché Maastricht Maastricht gli a mio avviso io non sarei indulgente come diceva
Un i un altro poco fa Maastricht l'Europa dei vecchi e contro l'Europa dei poveri su questo non c'è dubbio e l'Europa
Che accetta come diceva Claudio stamattina l'attuale modello di difesa che è in atto che è in atto proprio stamattina leggevo
E non sulla stampa di regime scusare io leggevo sul manifesto che nell'Adriatico e iniziato il blocco il blocco navale che la Germania ha ritirato l'incrociatore ma le nostre navi sanno per dare l'assalto all'altra agosto in un certo senso ecco e capitanati capitanate dal dal ministro dal ministro andò
Cioè di questa Sicilia che viene di questo ministro siciliano che è contento della militarizzazione ad oltranza della Sicilia di questa Sicilia che ha due sottosegretari alla Difesa addirittura mi ha citato da sottosegretario a difesa un democristiano
E un socialdemocratico recentemente accusato di collusione con la mafia
Ma la Bono Parrino al presidente del gruppo delle del dalla Commissione Difesa del Senato e il generale Cappuzzo pure siciliano i vicepresidenti pare dalla stessa Commissione o giù di lì ecco in questo senso io vorrei chiudere
Eco con due con due proposte una e quella di mobilitarci
Mi rivolgo soprattutto ai siciliani ma anche ad altri calabresi eccetera per il sei di questo mese del mese di dicembre
Perché il movimento pacifista siciliano organizzerà una grossa iniziativa di lotta a Sigonella
Contro o lo stanziamento degli F sedici che la Spagna mandato via che verranno probabilmente in Sicilia quindi Comiso resterà base militare poi un altro problema a cui vorrei accennare ma il dovrebbe essere secondo me ho finito
Diciamo oggetto di approfondimento anche da parte della Rete
E il discorso a cui accennava Mele che poi contenuto anche l'intervento di di Claudio Fava
Ed è il fatto di allargare l'Europa di allargare l'Europa allora secondo me un problema maturo non è solo una mia idea questa ma anche di tanti altri pacifisti un problema loro sarebbe quello del Medioriente
Nei confronti del popolo ebraico del popolo palestinese l'Europa dei debiti grossissimi sia nei confronti del popolo ebraico per quello che sappiamo per l'Olocausto
Sia nei confronti dei palestinesi mi riferisco a ciò che hanno fatto le potenze coloniali a all'inizio all'inizio di questo secolo allora per esempio
I due Stati se due Stati voglio sognare ad occhi aperti come diceva Ernest Bloch un filosofo eretico marxista di questo secolo
I due futuri stati del Medioriente cioè lo Stato palestinese lo Stato di Israele potrebbero essere associati potrebbero essere associati alla alle all'Europa questo sarebbe un debito
E e sarebbe un segno un segno di pace cui chiudo qui perché non ho più speranze
Potrei chiedervi un secondo di attenzione allora mi reame sempre cui ma essenzialmente qui perché il suo problema non viene risolto cioè sostanza non se ne può andare perché
Non si trova l'ascensorista Brocchi sacche siccome il problema che lei sempre imposta giustamente in termini di libertà no qui dire progetti rate prigioniera qui perché non è non c'è la possibilità fisica di uscire
Io proporrei se siete d'accordo che nessuno esca di qui dentro finché il problema viene risolto
Ora io chiederei per una cosa
Non tanto una decina di principio presumete son sempre tutti d'accordo siamo tutti d'accordo si d'accordo poi ovviamente siccome abbia siamo in grado di alzarsi in piedi di uscire se vuole andare a metà fra prendere un caffè sono stato d'accordo però esco per favore non usciamo
Cioè proprio materialmente se c'è
Diciamo così un prigioniero siamo tutti prigionieri e
Posso contarsi
Cianca nella Mario
Viareggio dopo di lui ci sarà di Polotti Isabella
Dunque sicuramente devono essere fermato perché non riuscirei ti ferma a dire in dieci minuti tutto quanto
Io voglio comunicare un
Un disagio rispetto al problema con il quale ero arrivato perché già dal primo intervento si è qualificato
Cioè il disagio del del tentativo strano non dichiarato in termini molto trasparenti noi parliamo di trasparenza
Del passaggio da movimento al partito qualcuno ha incominciato oggi dicendo che è un passaggio ineludibile non dobbiamo averne paura
Però io non ho sentito
Fare emergere un grosso discorso di cultura di Rete
Quella che io presumo sia una cultura di Rete
E ho sentito parlare soprattutto di risultati di collocazioni di progetti di progetti da realizzare
E di decisioni da prendere in relazione all'organizzazione
Sono sembrati un po'dei discorsi stile sirene
Fascinosi che mettono abbastanza tranquilla la coscienza di chi si era impegnato in un movimento
A termine
In una situazione di difficoltà e di emergenza particolare della società e della politica italiana
Perché le aree delle condizioni e delle situazioni in ben precise al termine del quale visto che si parlava di movimento a termine forse ci saremmo dovuti ritrovare insieme per dire abbiamo portato a compimento
Il l'obiettivo abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo posti finiamo quindi come formazione che aveva un obiettivo ricominciamo daccapo chi vuole ricontare dolci da capo chi voglia far far parte di una nuova formazione politica
Invece mi sembra che surrettiziamente si voglia dire che siamo arrivati al punto di aver bisogno dell'organizzazione di partito
Senza verificare fra di noi se realmente siamo in grado di aver sviluppato la cultura dirette nelle città
Nei luoghi dove dove viviamo noi che dicevamo in campagna elettorale
Che volevamo dire delle parole che avevano un senso e non erano più parole buttate all'aria dicevamo di riconsegnare la città ai cittadini
Parlavamo di trasparenza parlavamo di concetti di responsabilità
Nelle decisioni di governo parlavamo di una cultura di governo che non è necessariamente la governabilità perché hanno ricevo ponevano proprio il discorso della frammentazione della governabilità e io qui ho sentito parlare di governabilità
Cioè del cinquantuno per cento parliamoci chiaramente
La governabilità così come viene intesa vuol dire la ricerca del cinquantuno per cento la ricerca delle alleanze per poter essere al governo delle città e su questo mi sembra che dovremmo essere molto più franchi
Perché quando parliamo di cultura di un discorso di restituire ai cittadini la città e poi troviamo tanti di noi
Che hanno continuato a non leggere la Costituzione come non l'avevano letta prima del cinque aprile o prima di venire nella Rete
Che quando si parla di Costituzione
Dicono sci ma insomma c'ha cinquant'anni questa Costituzione
Che quando noi dicevamo che la ragione dell'etica
Doveva essere prevalente sulle ragioni della politica come c'erano state poste negli ultimi trent'anni
Ricordando quelli che ci dicevano Silletti che è una bella cosa ma la politica altro
Sì la solidarietà una bella cosa ma la politica è altro io credo che noi stiamo scivolando Mammano anche Noemi nel nel gruppo dei santini il gruppo dei santini che sono i nostri parlamentari
Sì Orlando bravissimo parla di mafia ma insomma viareggio un'altra cosa
Sì Galasso è bravo
Sommaria la politica della città è un'altra cosa Galasso sentito stamattina viene a viareggio per fare l'attrazione di votino Galasso viene a viareggio perché viareggio è invasa dalla mafia
Ed è e Galasso viene a Viareggio per dare la testimonianza di un parlamentare che fa il consigliere comunale di viareggio con una cultura di governo dove le persone della Rete di viareggio dovranno verificare e mettere a rischio la propria credibilità se sono veramente diventati Rete se sono capaci di offrire al rappresentante istituzionale quella rete di rapporti quel rapporto con la città di cui favoleggiava hanno e invece siamo già tornati proprio su questo concetto strano
Che i nostri dicono delle belle cose ma la politica che dobbiamo fare noi sulla città e altro perché le nostre facce
Insomma va bene che Orlando rischi la sua ma le nostre facce tutto sommato difficile rischiano il dobbiamo avere dei rapporti ora noi gli diamo in un in un sistema vorrei chiedere se veramente non ci crediamo che questo sistema
E il sistema immani uno alla corruzione degli affari della politica e della mafia
Unita alla massoneria siamo stati accolti a a Perugia dal dal grande manifesto dei massoni non so se l'avete visto in giro
Che con una cultura
Appena appena un po'attenta alle cose
Si può leggere subito immediatamente
Come un qualche cosa di attenzione alla Rete
Ma noi ci crediamo o no a queste cose
Ci credevano che abbiamo un sistema bancario
Che e al servizio di questa di questa di questa turpe connessione fra politica affari e criminalità organizzata
Visto che la parola mafia la collochiamo subito in Sicilia o in Calabria da qualche altra parte
Noi abbiamo un sistema bancario che è stato preavvisato così come per le prime per le privatizzazioni circa venti giorni prima della manovra economica
Per cui prima del nove luglio
Le grandi banche hanno chiamato i grandi
I grandi clienti
E i conti superiore a quattrocento milioni nella maggioranza dei casi non hanno pagato il nove per mille perché sono spariti il sei di luglio sono riapparsi il dodici
Banche hanno chiamato i migliori clienti invitandoli a disinvestire in borsa italiane a investire in Borsa estere
E abbiamo avuto nelle due settimane un crollo credo del diciannove per cento
Non abbiamo avuto queste banche che hanno fatto disinvestire in botte e investire in ECU tant'è vero che erano terrorizzati che se non passava l'approvazione i mastri ci infrange gli avrebbero distrutti questi mega clienti
E di conseguenza i botta sono saliti alle stelle con dei rapporti di lira interbancaria che sono andati fino al trentasette per cento inginocchiandosi giorni l'economia italiana
Abbiamo avuto un Presidente del Consiglio che ha detto davanti agli italiani sul più grande quotidiano italiano di aver mentito agli italiani sapendo di mentire e poi di essere andato in un cinema a verificare la propria credibilità
Ci crediamo davvero che dobbiamo porre il problema le dico il dito su queste piaghe su queste banche che sono il servizio di riciclaggio dei grandi capitali in Toscana ormai una cosa
Spudoratamente sotto gli occhi di tutti
Ci crediamo che non può venire solo Orlando non può venire solo Claudio Fava non può venire solo Galasso a parlare di queste cose ma dobbiamo rischiare la nostra faccina la nostra reputazione le altre cosettine che c'abbiamo per parlare di queste cose
Non è vero che è finita il partito ci mette seduti ci mette tranquilli per avere una linea per rispondere a tutti su che cosa dobbiamo fare di Maastricht
Però stranamente pochissimi Dinoi almeno io parlo delle realtà dove vado a conoscere quando dibattiamo queste cose hanno approfondito come funziona la Rete di Nando Dalla Chiesa cioè la costituzione della Rete
Poco la Costituzione nazionale poco la costituzione della Rete
E vogliono far politica
Abbiamo dentro di noi
Una voglia di governare che è superiore alla voglia di far politica vera
Con una cultura di governo rischiamo dico perché se siamo qui poi non è del tutto vero
Però noi non abbiamo ancora pensato a nessuna iniziativa parlando di solidarietà
Per denunciare ufficialmente
In tutte le maniere possibili
Che è incredibile che dodici
Parlamentari di opposizione
Vivano una vita blindata
Che dei giudici italiani che stanno facendo il loro dovere contro i nemici dello Stato vivano una vita blindata
E quella stessa vita blindata non arrivano il ministro degli interni è il capo del governo
Se il nemico è lo stesso
Noi diciamo nuova resistenza per una nuova democrazia fatemi vedere se durante la Resistenza ci poteva essere un solo partecipante della Resistenza che poteva tranquillamente girare sotto gli occhi dei tedeschi del nemico occupante
Parco pativa gli stessi rischi a maggior ragione un capo
Invece a noi continuamente lasciamo che vengano volgarizzato e le vite blindate dei Lima degli Orlando dei Galasso eccetera le esagerazioni quasi che loro fossero i ministri degli Interni e si potesse rassegnare le scorte
Allora i casi sono due o questa questo pericolo è vero
E allora noi abbiamo degli elementi di opposizione
Che vivono blindati mentre non lo sono coloro che dovrebbero combattere con il massimo
Con la massima disponibilità di mezzi questa gente il vero nemico dello Stato
Oppure non è vero allora vuol dire che questo Stato sta brindando uomini dell'opposizione come se fossimo in Cile siamo al decimo minuto c'è poi vado vado via subito c'era tanta altra roba però
Volevo
Dire questo io non vorrei arrivare che a pensare che la Rete
Uno in questo movimento politico abbia bisogno di qualche vittima eccellente all'anno per ritrovare la carica delle parole che dice
La carica delle parole che noi diciamo
La dobbiamo mettere all'interno della politica che facciamo nelle città
Perché quando ci dicono che non abbiamo delle soluzioni di economia ricordiamoci che nei nostri trattati
Di economia c'è scritto che gli amministratori devono trattare la cosa pubblica
Come con i criteri del buon padre di famiglia il che vuol dire che non deve essere solo Prodi perché il buon padre di famiglia amministra con determinati criteri che possono essere di tutti
Però facciamo oltre che delle scommesse facciamo delle verifiche fra di noi perché e troppo bella una politica pensata
Come un servizio al governo e alla politica e non quella che cerca di rinchiudersi ritrovare il suo spazio la sua seggiola all'interno del sistema
Isabella P. Polotti di Roma dopo di lei mi mi termine nelle
Vi ricordo che in base a quanto abbiamo detto prima siamo sempre prigioniero in questa sala castrazione esattamente la stessa di prima
Spiegato la quelli fossero entrati per favore se ritengono di non riuscire a però
Sottolineo aver fatto prego io sono stata stimolata al ad intervenire dal primo intervento di questa mattina
Non mi rifaccio a quell'intervento perché è stato fatto un un altro intervento da Angelo Tartaglia che io condivido appieno e quindi non mi dilungherò allo Lo Faro mio
Però partendo da quanto ha detto Angelo Tartaglia cioè dalla nostalgica di partito io voglia arrivare a ha un un dissenso diciamo a oggi solo una proposta che è stata fatta seriamente de da Orlando nella sua relazione cioè quella del coordinatore politico
E unico diciamo nelle nelle e nelle reti cittadine
Diciamo che questa proposta io la capisco nel senso cioè credo di capirla nel senso che per
I nostri referenti nazionali è più facile coordinarsi diciamo intrattenere rapporti politici
Con un'unica persona anche po'diventa che diventa il referente per tutto quello che succede in quella città però questo a secondo me un grosso difetto
Proprio e questo c'entra anche nel discorso che stiamo facendo
Abbiamo detto che dobbiamo arrestare movimento però tra movimento e partito come ci ha già detto parlando di un'Assemblea Roma c'è una via intermedia che è quella del soggetto politico
E chiaramente e e quindi rileggo questa proposta nel riguardando
Considerando questo momento in cui noi viviamo in e che nel quale noi siamo diventati soggetto politico un soggetto politico non è più un movimento ondivago e e libero diciamo di di espressioni le più diverse ma diventa può dire vuol dire che questo movimento è diventato un punto di riferimento reale per altre forze oltre che per se stesso e e quindi che necessita di una organizzazione maggiore io penso che il disagio che tutti proviamo e la nostalgica di partito deriva proprio da questo senso e da questa un po'mancanza di organizzazione che c'è nella Rete tutta e allora si pensa di fare questa proposta del coordinatore unico pur essendo io una che sofferenza e che capisce
Il problema dell'organizzazione sono contraria a questa proposta sono contraria da sola motivo motivo la mia contrarietà perché l'ho già sperimentato io un io una storia simile al primo intervento io sono uscita dal Piccini non dal PDS
E nel in attesa di incontrare la Rete che ancora non c'era o io ancora non la conoscevo
Ho partecipato alla costruzione di Rifondazione perché volevo praticamente pensando che fosse una formazione che ripensava
Sui difetti e sulle cose che diciamo sugli errori fatti che avevano portato a questa decadenza della forma partito e del fare politica
Potesse aprirsi al nuovo e quindi io pensavo di portare un'esperienza come pensavo che Rifondazione fosse possibile un'esperienza di tipo la Rete ahimè mi sbagliavo Liviana appartenenza Rifondazione durata quattro mesi però che sono bastati perché all'inizio in Rifondazione noi eravamo con un'organizzazione del tipo della Rete oggi
Non c'erano segretari c'erano coordinatori nella nella sezione di Rifondazione di Ostia Antica del dove
Provenivo io c'erano tre coordinatori per esempio il tutto è decaduto quando si è fatto il coordinatore unico
Che è anche e per necessità organizzativa per rapporto diretto perché il coordinatore unico è diventato no un filtro un tappo addirittura perché era l'unico poi forse lui si è già generava in altro senso forse nella rete sarà meno possibile però c'è questo pericolo forte coordinatore unico diventava l'unica persona che interagiva fra la formazione romana Lili non al centro nazionale perché era più su più burocratica diciamo la formazione di Rifondazione però era l'unico che interagiva appunto quei dirigenti romani e riportava e allora non riportando in due non c'era il più verifica fra di noi
E non c'era nemmeno più passaggio di informazioni ed è stata una cosa terribile proprio nel senso che poi precipitato è una forma partito chiusa di nuova vecchia non è più passato un nuovo
Inoltre porta questo è questo il pericolo reale anche per la lega le tende a per lo meno nelle grandi città forse nelle realtà più piccole meno
Ma è una città come quella di Roma sicuramente porta un professionismo politico perché è una città come Roma uno che fa il coordinatore della Rete romana
Deve abbandonare il lavoro
Perché e sono tanti gli incontri le canoe l'input che vengono dai vari quartieri uno diventare è chiaro questa funzione non può farlo due ore al giorno
Quando esce dal lavoro deve per forza
Diventare un professionista della politica e qui vengono meno le le cose che non ci diciamo qui né del rimanere in movimento
E e diciamo e poi io quando Orlando ha fatto questa proposta mi è venuta naturale scrivere con la segreteria è venuta dei coordinatori delle unità di lavoro con l'aiuto diventava comune segreteria quindi queste e dal momento che tutti abbiamo detto qui e non solo noi che la forma partito tradizionale e in che non sono in crisi è tramontata la noi vediamo il disfacimento dei partiti su questo cerchiamo di essere innovatori anche cioè di pensare nuovo del momento non siamo portatori d'una rivoluzione gentile momenti alti delle rivoluzioni non sono mai quando si restringe il potere lì in genere la rivoluzione mostra già la corda e precipita spesso quasi sempre quasi nella dittatura comunque tradisce se stessa quand'è che vieni a questo mo'a questo punto quindi il momento alto della rivoluzione e quando c'è questa c'è questo interscambio questa osmosi queste quando tutti possono partecipare quando tutti contano quindi non bisogna restringere
Bisogna cercare di organizzarci meglio magari con tre pensare cercare di organizzarci meglio ognuno per quanto gli compete
Però lasciando questa rete a maglie larghe anche nell'organizzazione nostra un'ultima cosa il
Quindi chi mi ha preceduto
Anche lui aveva certe perplessità diciamo diceva che si sentivano
Un po'un linguaggio un po'fino a un po'di nostalgia di partito non quando in e anche nel nostro linguaggio poi è naturale perché proveniamo
E da inventare nuove difficile
E quindi faceva alcune critiche però Aime dopo è scaduto anche Luís nel linguaggio di partito e qui faccio una critica ancora più grossa che però secondo me
E la faccio da tanto tempo anche nella rete romana per esempio che a dire Reggio
Badate Alfredo Galasso
A fare consigliere comunale secondo me è un modo vecchio di fare politica ed è molto noi abbiamo avuto lo stesso problema Roma diciamo a Fiumicino nel presentare
E ci siamo nel presentare la lista Fiumicino ci siamo chiesti
La nostra lista di persone poco conosciute e quindi una lista debole ci sembra nel modo vecchio di per di pensare la politica c'eravamo chiesti anche noi se fosse il caso che il capolista fosse un un esponente nazionale nostra poi nella discussione abbiamo deciso che fa che era meglio sperimentarsi nuovi perché io se Galasso o chi per lui va S vanno da si va sempre a tamponare delle situazioni noi non impareremo mai A.S. a sperimentarsi a spendere il meglio di noi
E la Rete verrà vista come un partito perché e perché queste cose le fanno gli altri partiti l'anno fa sempre fatti
Chiunque facciamo come fa Pannella Pannella fatto il il presidente a Ostia della Circoscrizione tre mesi adesso si candida a Fiumicino
Pannella poi non era non era mai sempre presente la gente allampanato a firmare per Luís perché allora o Galasso non c'è niente si dimette da parlamentare fa il consigliere comunale a viareggio perché fare il consigliere comunale
Secondo me è ancora più defaticante che fare il deputato perché il consigliere comunale deve essere presente tutti i giorni sui problemi reali incontrare la gente
Non deve soltanto parlare bene vedere lontano
Essere profeta ed essere un legislatore anche perché al Parlamento ha degli strumenti ai led e ha ai segretari che lo aiutano a fare certe cose là dove non c'è l'urlo fa al gruppo
A una fare il il consigliere comunale vuol dire risolvere i problemi reali della città
Dei cittadini sentire che cos'è non soltanto fare un intervento politico impariamo anche noi
Sperimentiamo civili i primi giorni forse non saremo bravi a parlare a cose però io sono sicura solo con il solo fatto che noi siamo riuniti oggi qui che a un anno chi si sperimentiamo
Che ci siamo fatti conoscere che mettiamo paura perché avendo letto la conferma diciamo la rassegna stampa che ne ho finito la rassegna stampa
Su di noi io ho visto la paura dei diritti e mettiamo dal momento che e e Facchetti attiva diciamo nella maggioranza dei dei degli interventi dei giornali non sono stati benevole nei nostri confronti
Molto probabilmente noi sia e incominciamo ad essere tenuti e allora noi siamo capaci a fare politica sperimentiamo sì non siamo timidi e sicuramente noi saremo essendo un movimento che sta è radicato nel cuore delle persone né i problemi delle persone saremo capaci sicuramente
Ad essere rivoluzionari e ha da dare un grosso contributo
Minimi per Minelli di Palermo seguirà Gennaro De Falco invito ancora cercate di essere essenziali per quanto potente
Abbiamo ancora almeno due ore di interventi non ci sono quindici persone iscritte le iscrizioni sono chiuse già da tempo comunque sono tanti comunque
Prego termine un anno fa a Firenze c'ero anch'io ed è vero in quest'anno sono successe tante cose direi tante tantissime cose forse anch'e forse ancora tantissime altre una realtà diversa quella che
Vediamo adesso questo movimento è cresciuto è cresciuto tanto dato il suo messaggio all'intero Paese
Basti dire che oggi non siamo rappresentati da una da una componente che sta in Parlamento da una componente che sta in Senato e allora una crescita importante
Uno sforzo per raggiungere un linguaggio comune uno sforzo per le città uno sforzo per rendere molto più forti le regioni a dispetto e la frammentazione
Ma una realtà non dimentichiamolo ancora molto molto difficile difficile nelle regioni difficile in Sicilia difficile in Calabria difficile in Campania difficile in tantissime in tantissime altre città
è vero che in questo anno tante tantissime cose sono cambiate persona cambiate
Alcune anche in modo drammatico un anno fa ad esempio due uomini a Palermo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino facevano i magistrati oggi non lo fanno più
Un anno fa a Palermo
Otto uomini di scorta vivevano intorno alla vita di questi due magistrati oggi non sono più vivi tra di loro anche una ragazza Manuela Lori
Allora un modo di confrontarci di fronte a questo anno che è passato
Comprendendo che in questo Paese ci sono ancora delle zone alle quali noi siamo presenti nelle quali siamo forti
Ma dove esistono certe cose che fanno credere che queste città in parte sono ancora ancora in ginocchio così come Palermo e io da palermitano lo dico
Cerca una speranza ma la speranza sarà il risultato
Delle discussioni degli incontri di quello che saprà fare la speranza non è ancora del tutto guadagnata l'importanza la questione morale grande
Ma il regime che sì vero sta crollando è ancora molto forte pensate ancora la vicenda per chi non le conosce del tutto ancora del comune di Palermo
Laddove si manifesta in pieno perché non è quando siamo presenti quando oggi la stampa titolava che ne siamo contro tutti dimostra perché noi non potremmo essere altrimenti c'è chi parla in alcuni giorni la settimana di rinnovamento
C'è chi parla addirittura in certe città di rinnovamento
E in tante altre in quelle magari dopo l'emergenza sono maggiori
Rimane ben ancorato alla vecchia politica allora ministro mi chiedo sempre di fronte alla situazione di Palermo di fronte ai problemi di Palermo dopo le stragi dove Mario Segni dove sono lumini che si battono per le riforme istituzionali a Palermo se continuano a permettere che non si vada di nuovo ad un voto da uno scioglimento del comune di Palermo o dove il rinnovamento di Mattarella certamente a Roma a fare da garante con la propria faccia a un filone conduttore che oggi mi fa sempre più pensare alla sua faccia vicina a quella di Andreotti
I mezzi di informazione chiudono
Chiudo il nostro modo di essere presenti ieri dico Novelli ha parlato di ipotesi suggestive e ha proposto i duelli ismi in alcune città fra alcune figure candidate a fare il sindaco ne parliamo spesso di sogni
Il sogno che sicuramente tutti condividiamo in questa sala perché in città come Palermo Milano Torino Catania Leoluca Orlando dando alla Chiesa dico Novelli e Claudio Fava possano essere sindaci ma per fare questo è importante è importante avere sino in fondo l'impegno di tutti è importante essere presenti importante fare il massimo sforzo e dobbiamo rafforzare un aspetto al nostro movimento di questo ne sono convinto il lievito culturale ecco perché io invece sono assolutamente d'accordo all'ipotesi secondo cui coordinamenti cittadini vengano ridotti è che attraverso una figura quella del coordinatore che possa essere affiancato da quelle che secondo me sono in questo momento le maggiori chance per un rinnovamento alla politica vale a dire tutte le potenzialità presenti alla società civile
Pensiamo che ancora nelle associazioni nell'esperienza di volontariato nei circoli culturali nei tanti movimenti a sfondo culturale esistono tante tantissime potenzialità nelle quali il nostro movimento deve tenere conto e con le quali il nostro movimento dove senz'altro
Senz'altro lavorare e a questo punto il problema delle alleanze eccome dicevo prima quello di essere assolutamente di fare assolutamente barriera verso chi dice di essere pronto il rinnovamento in certe città e chi invece sta ad un'assemblea regionale come quella siciliana al governo
E allora proprio in questo propone l'impegno verso un nuovo rilancio del lievito culturale sta a mio avviso la grande scommessa
E tutto questo dovrebbe essere un processo assolutamente normale qualcuno stamattina ancora revocato il termine alla rivoluzione gentile ma questa rivoluzione gentile in questo Paese ma su questa rivoluzione gentile dobbiamo stare
Bene attenti beh io vorrei ricordarvi alcuni a spetti nel dire che noi dobbiamo essere presenti perché la presenza del movimento è un termometro rilevare ciò che in questo Paese tra società civile le forze nuove e la politica potrebbe non andare
E allora pensate ad esempio ad un evento legato ancora la città di Palermo il giorno dei funerali degli agenti di Paolo Borsellino
In quella città
Schiacciata da un dolore
Schiacciata dalle forze dell'ordine che sbarrava no pur P & Gendo l'ingresso nella chiesa ai palermitani
Forse
Era una delle uniche occasioni in cui quella rivoluzione poteva e rimaneva Gentile non so oggi cosa potrebbe a cadere in una giornata come quella in una giornata in cui c'è il più grande divieto esprimere il dolore nel quale il una giornata nella quale il capo alla polizia accusa certe forze di essere potenziali istiga attrici delle contestazioni e allora volevano farci apparire eversivi volevano fare apparire Palermo una città inferocita io dico che queste cose queste impressioni questi Flash fanno molto più male delle stragi a Palermo all'intero Paese
E allora dobbiamo essere vigili e pronti ad essere tempestivi mettermi più delicati più delicati che investono soprattutto il tema portante al nostro movimento che è quello della solidarietà pronunciarci sull'intolleranza e a questo proposito invito Angelo Tartaglia prendere nota di una proposta che voglio fare
Io credo che ne dovremmo procedere a proposito di intolleranza per dare una presenza su un tema sul quale non ci siamo pronunciati invece dovremmo farlo a parlare di quello che sta avvenendo
Nei confronti degli ebrei allora quello che è avvenuto queste forme di nuovo razzismo verso gli ebrei io credo che ne potremmo fare come movimento una cosa molto semplice per differenziarci dagli altri ma assolutamente importante
Incontrare avere un contatto in ogni città dove esiste il movimento
E là dove esistono delle comunità ebraiche queste ultime ed insieme aprire un confronto essere interlocutori e portare avanti le loro motivazioni credo che dobbiamo assolutamente farlo ancora sul tema della pace
Che in questo momento a livello internazionale fortemente in discussione e io penso ancora la Jugoslavia penso ancora alle scene che ogni tanto televisivamente vediamo sulla Jugoslavia
è allettante che purtroppo non vediamo e penso con grande timore all'incubo di un giorno di vederne nuove pensando che ci saranno dei giovani che potranno chiederci voi di fronte a quella situazione cosa facevate
E allora in questa l'Italia e le città Europa delle Regioni devono essere certamente chiari i nostri obiettivi nostri intenti dobbiamo lavorare attraverso il confronto gli incontri le unità
Di lavoro valorizzando le al massimo pensando a tutti i moduli che possono far sì che il nostro messaggio sia forte e dobbiamo avere anche il bisturi il bisturi
Non dobbiamo assolutamente permettercelo e io credo che anch'io sarà una nella vittoria alla fine e dobbiamo lottare tutti non dimenticando però una cosa che secondo me sta alla base di tutto
è stata già una grande vittoria quella di stare insieme certamente è stata questa la più grande vittoria il fatto diede di avere dato vita a questo movimento il nostro trovarci insieme l'avere vissuto il vivere ancora è stare tutti insieme nella Rete
Gennaro De Falco di Napoli dopo di lui Giuseppe Lobefaro De Falco
Io vorrei scindere il mio intervento in due
Diciamo fasi una prima fase che riguarda i problemi organizzativi beh io penso che noi abbiamo un po'sbagliato la focalizzazione del problema qui il problema non è come fare le cose ma cosa fare qui il problema non è che forma dare la nostra attività ma di contenuti dare la nostra attività
Io ho l'impressione che ne spaventati dal degenerazione partitocratica andiamo alla ricerca di forme estemporanee spesso neanche efficaci senza guardare il problema fondamentale non è il fatto che il partito si chiama Partito ma il fatto che il partito ha attraversato una caduta verticale di legalità e chiaro che ne non poteva mai accettare una definizione una forma che sia partitica
Ma è normale che l'aspetto formale rispetto all'aspetto sostanziale all'importanza assolutamente relativa voglio dire i coordinatori possono essere uno cinque quattordici e quarantaquattro non cambia nulla
L'importante è che i coordinatori abbiano ben chiari che un certo sistema è un certo il i o i cordoli abbia megaconcerto sistema o un certo modello di fare politica e morto e sepolto e ne rappresentiamo l'alternativa e la modifica a questo sistema
Fatta questa premessa voglio dire che secondo me un solo coordinatore senza una riferimento organizzativo che prescinda almeno parzialmente dal modello del gruppo di lavoro forse non è sufficiente a gestire delle realtà in cui la rete è molto presente e molto articolata
Secondo me la risposta a questo o modulo organizzativo potrebbe essere quali lo sviluppo dei punti Rete perché da perché l'importanza del territorio è fondamentale perché il punto Rete è un momento di aggregazione chiamo riferimento casuale e che impedisce poi un domani
Il crearsi di spontaneismo il crearsi di gruppi che potrebbero un domani dare un'altra volta l'embrione delle correnti
Fatta questa premessa che mi pare fondamentale sotto il profilo del metodo anche se assolutamente secondaria
Rispetto al problema dei contenuti vorrei passare al problema diciamo primario di quella che l'Assemblea che il discorso del federalismo o in genere dei contenuti voglio dire che secondo me certamente l'aspetto del federalismo e dello sviluppo dell'auto nel mio locale e pienamente compatibile e diciamo fondamentale rispetto a quella che è la nostra visione
Cioè nel momento in cui c'è un maggiore intervento della gente nel momento in cui si esaltano le differenze o le particolarità secondo me non c'è alcun motivo perché noi ci poniamo è la posizione di contraddizione diverso è però se attraverso il discorso federalistica
Si fa passare un discorso razzista
Razzista sotto il profilo culturale razzista sotto il profilo economico e purtroppo il pericolo cui noi andiamo incontro Italia è proprio questo voglio dire una a uno stimolo delle del dei localismi usuale indossare una parola diciamo abbastanza negativa sotto certi aspetti e presenta un po'in tutta Europa è un fenomeno presente dovunque non necessariamente negativo diventa negativo allorché diventa espressione di razzismi ideologici religiosi culturali o economici in Italia il problema potrebbe essere appunto economico quindi nulla da dire per uno sviluppo del localismo o del anche in chiave federalista molto da dire rispetto a una e chiave di entrata
Che presupponga un razzismo economico culturale sotto questo profilo secondo me diventa fondamentale un nostro impegno sotto l'aspetto della legalità
La legalità intesa nel suo senso più ampio come organizzazione sociale e come fatto orizzontale io ho l'impressione che la nostra battaglia antimafia sia stato un fatto molto esatto sotto il profilo politico ma scarsamente efficace sotto il profilo pratico dico perché
Chi ha letto il libro gli uomini del disonore verificherà una cosa la mafia per come viene descritta secondo me veramente finalmente in quel libro è una struttura verticale che sublima ed esprime al massimo livello una cultura dell'illegalità diffusa
E veramente che permetta talune regioni la nostra Italia a potremo restare cento duecento trecento mafiosi potrà valere cinquanta stragi non cambierà nulla ne restiamo ora ne arriva un altro
Il blitz sei contro bizza altro non sono che una potatura che rafforza un albero noi dobbiamo andare alle radici come sviluppando una cultura della legalità
Legalità che deve andare a colpire quelle che apparentemente sono le più minime violazioni della legalità ma sono quelle che poi la generano voglio dire la Busa Lisma edilizio
Le violazioni all'obbligo scolastico che vengono punite con ammenda di lire trenta mila come ha già detto a Napoli a Napoli e più grave passare al semaforo rosso che non mandare il figlio a scuola c'è condannarlo disoccupazione ed emarginazione
Questi sono i terreni in cui dobbiamo essere presenti voglio dire l'inchiesta che ha creato il terremoto napoletano vale a dire l'inchiesta sul voto di scambio e nato dei posteggiatori abusivi
E ha fatto molto di più dell'arresto di cinquanta boss dalla camorra perché morti cinquanta ne arrivano cinquecento non c'è problema bisogna andare alle radici le radici sono
Disoccupazione che significa ignoranza quindi violazione dell'obbligo scolastico
Abusivismo edilizio e così via egli che deve rivolgersi la nostra attenzione perché quello è il luogo fondamentale di creazione delle condizioni che però generò l'illegalità che poi ne è massima espressione arrivano a delinquenza organizzata
Ora vorrei dire sotto quest'ultimo profilo nel Sud Italia si stanno aprendo dei grossi spazi grossi spazi che rischiano di essere colmati lo lo si è visto alla missione di qualche settimana fa
Dal Movimento sociale perché noi non riusciamo o comunque siamo ancora troppo giovani per occupare tutte le nostre potenzialità dobbiamo sviluppare una cultura di governo che che in una cultura di governo è necessariamente pragmatica non c'è niente da fare
Non possiamo avere un approccio elitario se vogliamo avere un approccio di governo dobbiamo rinunciare necessariamente a taluni principi che potrebbero essere fondamentali o potrebbero apparire fondamentali per realizzare il possibile che comunque non è poco sotto questo profilo quindi io penso che bisognerebbe anche risvegliare l'attenzione la magistratura svolta Luni reati che sono fondamentali
La magistratura ci ha messo trent'anni per scoprire che c'è il voto di scambio con tutto quello che è uscito dietro c'è in reati legati al voto di scambio ma esista ancora legge Anselmi di dieci anni fa sulle associazioni segrete che è completamente ignorata
Ogni città è governata da un comitato di affari che significa scambio di incarichi professionali assunzioni nelle aziende statali o parastatali in cambio di potere
E nepotismo queste realtà allorché esistono secondo me concretano l'ipotesi della legge Anselmi significa società segreta che controlla il problema non è massoneria come simbolo di problemi massoneria come modulo organizzativo degenerando associativo di una società che attraverso assi trasversali governa e dirige le risorse dei della dell'Italia
Sotto questo profilo secondo me questa legge che è completamente dimenticata da dieci anni va richiamata perché questa legge ha una potenzialità dirompente ed è in grado di come il voto di scambio diciamo colpisce la fase iniziale dell'aggregazione del potere
Questa legge può colpire la fase della distribuzione dei vantaggi e dei privilegi connessi al potere allorché venga acquisito e quindi l'attenzione su questa legge va richiamato e chiamo aumenta una riflessione su questo aspetto
Prescindendo un po'dal dato organizzativo massoneria che tutto sommato è secondario perché c'è anche l'Opus Dei e ci sono una serie dente azioni che prendono i massonico anche se massoniche non sono e queste sono le mie considerazioni grazie
Cioè quello Giuseppe Lobefaro di Roma dopo di lui ci sarà Diego Maggio pregherei di fare ogni sforzo per dire solo essenziale perché sono le sei e dieci appunto ripeto noi possiamo star qui fino alle nove
Comunque noi non vi illudete vi di poter andar via molto prima ecco benissimo per credo che è uno dei deprime
Argomenti su cui soffermarci ha sicuramente rubato ne potrei chiedere di chiudere le porte là in alto perché ci rumore veramente disturbante
Prego uno degli argomenti sicuramente più importanti da affrontare in questo momento ruolo dell'informazione è stato severamente già affrontato e già ampiamente discusso però credo che sia importantissimo ripensare a questo ruolo
Non tanto in termini di esclusione dai
Dal punto di vista l'informazione quindi
Impossibilità di accedere ai mezzi d'informazione quanto di della problema che l'informazione in questo momento sta tramutando sconvolgendo sicuramente delle scelte libere dei cittadini
La gente non è più in grado di poter scegliere liberamente delle cose che esistono perché non non le conosce perché non viene ma non ha la possibilità di conoscere aumenta quello che esiste esiste soltanto quello che appare su i mezzi di informazione e appare soltanto quello che vogliono fare apparire questo ci comunque è stato dato di fatto però ci porta ad avere anche un atteggiamento nei ruoli nei confronti del dell'informazione di persone che devono cominciare a al a saper gestire anche questi mezzi
Credo che ci sia una da parte nostra ancora una incapacità o un ritardo culturale perché ancora andiamo avanti con vecchi con vecchi sistemi
Credo che dovremmo valorizzare e batterci moltissimo affinché le nostre iniziative che specialmente sulle iniziative valide dove c'è da dare il massimo la diffusione siano il più possibile diffuse ci sia la Massimo
Dell'opposizione nei confronti di coloro che non danno questo spazio
Però bisogna diminuire sicuramente gli interventi nel divulgare poi invece inizia a dire che forse non hanno lo stesso non lo stesso valore o di sommergere di fax le redazioni dei giornali con delle notizie che invece avrebbero meno hanno sicuramente un meno importanza
E che hanno meno spazio per ragioni meno spazio e concentrare molto di più il nostro il nostro lavoro sulle cose che contano e non soltanto su quella che crediamo che possono importa interessare agli altri
C'è sicuramente in questo momento il bisogno di concentrare la nostra azione l'azione del nostro movimento su dei temi particolari bisogna passare in questa in questa fase dalla la situazione dall'atteggiamento del dello sdegno giudice cercare della della protesta dello sdegno alla al momento della proposta dal momento di qualificare meglio la proposta
Credo che sia un bisogno nostro interno anche un bisogno di di coloro che ci guarda con attenzione sicuramente c'è molta gente molti dei cittadini che attendono da noi molte cose e noi dovremo tentare di offrire il più possibile delle cose valide tra i temi da sviluppare sicuramente uno dei più importante quello del progettare le città se chi siamo chiamati se ci diamo questo questo obiettivo di governare le città non possiamo farlo soltanto come slogan ma dobbiamo cominciare a a farlo pensando a una progettualità credo che progettare nel momento delle emergenze è sempre la cosa più difficile da fare perché di fronte all'emergenza si tenta di tappare i buchi o di risolvere il problema emergente il progettare presuppone dei tempi lunghi presuppone anche una capacità di rapportarsi anche con altre forze che in questo momento mi sembra che ci dove difettiamo un pochino rapportarci con altre forze però vuole sicuramente dire non assolutamente rapportarci con forze politiche vuol dire rafforzarsi anche con forze sociali con coloro che realmente operano sul territorio realmente sono territorio fanno qualcosa di valido spesso da alleanze io
Portarsi con altre forze ci portò soltanto a metterci in in contatto con coloro che esprimono veramente il vecchio sistema partitico noi abbiamo questo bisogna invece il tentativo di rapportarci con le persone con le persone che operano nel territorio
Un altro argomento che è stato seriamente già affrontato è quello dello stato sociale è un argomento che non va sottovalutato perché gli affetti non si vedranno non si vedono adesso ma si vedranno a brevissima scadenza la gente ancora non sa i cittadini non stanno non hanno ancora capito appieno a che cosa andranno incontro nessuno e non è ancora capito bene quali sono
I disagi di natura economica che verranno che vanno a colpirci e credo che di fronte a alla richiesta di nuovi sacrifici che nei prossimi mesi saremo chiamati a soddisfare credo che ancora di più manterrà la protesta ancora di più sarà difficile accettare questa richiesta di sacrifici da parte di una
Di governanti corrotti che hanno governati hanno portato a questo sfascio quindi riuscire a riportare il tema del sacrificio della ristrutturazione del del dello stato sociale in termini di ride riqualificare il tutto però riqualificarlo partendo da persona che poi che hanno lo la possibilità morale di rifare delle proposte valide e credo che sia essenziale un altro argomento è sicuramente quello della fiducia delle nuove generazioni
Quello che sta avvenendo in questo in questi ultimi anni sta minando sicuramente la fiducia dei giovani sta minando la fiducia del disco e aumenta il distacco delle nuove classi delle nuove generazioni nei confronti del del ceto politico
Il nostro ruolo è quello sicuramente di offrire motivi di speranza a queste a queste persone
Abbiamo anche qui la possibilità la capacità di farlo dobbiamo concretizzare ancora di più queste queste tematiche dobbiamo realmente
Avere la capacità di essere nei confronti delle dei giovani e della dazio del mondo giovanile progettuali di riuscire a offrire anche delle dei progetti
Che possono anche qui offrire almeno nelle città degli spazi di confronto di dialogo di accrescerà anche la cultura della partecipazione
è una colto dall'attivazione che vede sempre in prima in prima fila i giovani perché sono il più portati alla a vivere queste questi questi valori la risposta che spesso i giovani hanno nei confronti della politica sono invece rispose di non partecipazione quello che è successo a Roma durante la manifestazione a San Giovanni di di una repressione di un dissenso da parte delle forze di forze di polizia ha creato secondo me una in un germe che negli anni passati negli anni del terrorismo ha poi sviluppato tutto quello che che ha portato e credo che nei confronti del delle nuove generazioni gli episodi anche dei naziskin nelle grandi città stanno a dimostrarlo
è un un problema molto importante problema dove dovremmo capire che il ruolo di protagonismo dei giovani deve trovare uno sbocco deve trovare una capacità poi di tramutarsi infatti concreti
Sul tema del nuovo e del rinnovamento credo che ormai sia
Una de quelle parole che già è vecchia avrà la nuova parola rinnovamento a già caduta di di tono di significato la usano tutti tutti credono di asset innovatori
Credo che Bogi direbbe soltanto a meglio definire cosa è veramente il nuovo nella politica del nuovo deve essere sicuramente un agire con coerenza di comportamenti non so se questo vuol dire essere in un movimento in un partito però o il movimento nel partito è realmente un atteggiamento nuovo chi ha la possibilità e la capacità di agire ecco coerentemente con le cose che dice una seconda caratteristica del nuovo è la competenza siamo stati governati dai degli incompetenti e degli incapaci oltre le previsioni questi quindi la la competenza deve essere sicuramente uno degli elementi di novità
Chiaramente Perone stava ormai credo che se anche scontato anche se vale la Venere ribadirlo quante elemento è quello del volontariato
Ci stanno arrivando anche i partiti tradizionali il tema del volontario del Po è importantissimo non possiamo assolutamente anche se ci rendiamo conto che le cose da fare sono tante che servirebbe dei professionisti la politica ma non possiamo cadere nel trucco nel tranello di cominciare a destinare o mettere delle persone appagamento a fare delle cose il ruolo di fare la politica da volontari rimettendoci anche in prima persona deve essere solamente per il nostro movimento un aspetto fondamentale perché porterebbe si lamenta dei guasti enormi anche di testimonianza nei confronti della gente siamo arrivati circa al decimo minuto finiscono sul sul ruolo interno
Gli aspetti organizzativi spesso adesso anzi stiamo migliorando però si pensa che l'organizzazione sia legato alla struttura di partito io credo che questo sia un grosso sbaglio
Darsi un'organizzazione vuol dire soltanto non sprecare delle risorse né economiche né umane
è spesso l'abbiamo fatto abbiamo sprecato moltissime risorse ce le siamo perse anche per strada non abbiamo valorizzato le persone
Valide che sono entrate nel nostro movimento e che per purtroppo spreco di energie sono state mandati letteralmente via
Riuscirà a capire meglio che gli aspetti organizzativi non sono delle gabbie ma possono essere dei mezzi degli strumenti per farci lavorare meglio è una tensione importante che potremmo dire grazie grazie
Diego Maggio di Marsala dopo di lui Renato Botta
Diego Maggio cioè
Vi ringrazio
Renato Botta di Napoli
Dopo di lui Angela Locanto
Buonasera sono Renato Motta del coordinamento di Napoli
Voleva fare il mio intervento
Brevissimo soprattutto volevo caratterizzarlo dal punto di vista operativo perché magari da un'assemblea nazionale di un movimento un partecipante si aspetterebbe di avere soprattutto degli input per il suo lavoro quotidiano nella propria città piuttosto che
Così delle delle dichiarazioni di principio oppure
Qualcosa di più generico che voi ogni giorno quando andiamo a fare rete veramente tra la gente a non abbiamo modo di realizzare ecco io volevo fare una piccolissima citazione la faccio perché è una cioè me ne posso permettere prove quindi
La voglio fare è una citazione di Che Guevara non vorrei sembrarvi un nostalgico un sessantottino dando più nel sessantotto io avevo un anno di vita quindi è proprio impossibile che
Teseo nostalgico però ugualmente è una fra una sola frase mi ha colpito molto a chi gli chiedeva che cosa significa essere veramente rivoluzionari
Lui rispondeva che rivoluzionarie colui che è capace di che non perde mai la capacità di indignarsi di fronte a una qualsiasi ingiustizia in una qualunque parte del mondo
E ecco io non dico che ne dobbiamo essere tutti rivoluzionari
Assolutamente non è non siamo essere missina e siamo gente che non ha il senso della realtà anzi il contrario però la realtà è fatta di ingiustizie di di sopraffazioni con le quali ogni giorno dobbiamo confrontarci
Ecco e allora il senso dello stare in Rete è proprio quello di a venire la voglia avere avere la capacità di saper far fronte a queste situazioni secondo me
Ecco oggi come oggi la nostra grande sfida
E quella di passare dalla dalla fase del dell'attacco personale della denuncia di un sistema che oramai non è un fatto che si caratterizzano fatta che vanno a cani e porci anche quelli che fino a ieri rubavano a piene mani ora si indigna razziando riciclando nelle alleanze democratiche
E così via
Ecco la nostra caratterizzarci credo che ha ha bisogno di due ingredienti dire ingredienti fondamentali
Grinta e fantasia
La grinta ad essere quella di tutti noi la grinta di chi non ci sa
Di chi non si rassegna a almeno io a venticinque anni non posso certo rassegnarmi a vedere questa situazione questa Italia in questo stato io voglio crederci voglio credere in qualcosa di diverso e voglio lavorare ogni giorno per per per vedere realizzato questo mio sogno questa mio cambiamento quindi credo che la grinta di ognuno di noi la rabbia con la quale possiamo lavorare ogni giorno è forse la carica migliore per poter rendere veramente e poi la fantasia ma fantasia significa a vere avere la le le idee necessarie e concrete per fare politica concretamente ma quali possano essere queste idee
Innanzitutto ecco hanno e a Napoli abbiamo fatto già due campagne elettorali per fortuna tutte e due a costi ridottissimi a successi
Di cui non ci possiamo certo lamentare probabilmente il vero motivo per cui la Rete ha avuto successa a Napoli è stato quello del fatto che le campagne elettorali tra la gente noi siamo stati per strada ventiquattro ore su ventiquattro
A affermare la gente a dare volantini a raccogliere le lamentele a proporci a far sentire la nostra presenza proprio fisica per le strade e secondo me
è questa la strada la strada maestra da seguire ogni giorno non solo in campagna elettorale ne dobbiamo rappresentare un punto di riferimento costante e visibile fisicamente per tutti quanti
Chiunque abbia qualcosa da dirci chiunque a abbia visto un sopruso deve sapere che ci sono gli uomini della Rete ci sta la forza politica che è la Rete che essa ha dalla sua parte
Dice la satira Claudio Fava ne dobbiamo superare le contrapposizioni maniche
Ma non dobbiamo essere la Rete degli immigrati oppure la Rete del disoccupato e ne dobbiamo essere la rete dell'immigrato e la rete del disoccupato che magari se la prende con l'immigrato perché non lavora
E fa il fatto dei due dei due Capponi di Alessandro Manzoni e altamente condivide azzerata la pigliano tra di loro ce ne dobbiamo essere con tutti dobbiamo essere con tutti quelli subiscono ogni giorno qualcosa che non dovrebbero subire quindi questo
La prima quindi tra la gente superando le contraddizioni poi e questo è un mio vecchio pallino che purtroppo ogni convegno ogni assemblea io rivedo sempre fino alla monotonia
Noi ecco si parlava di giovani l'intervento precedente parlava dei giovani
Noi dobbiamo entrare nelle scuole
E nelle università
Perché da qui dobbiamo cominciare da lì dobbiamo educare la gente non dobbiamo strumentalizzare non dobbiamo parlare ai ragazzi costringerle ad Adana a fare l'adesione a firmare l'adesione mai dobbiamo essere nelle scuole e nelle università perché dobbiamo essere lievito culturale
E dobbiamo saper proporre ai ragazzi una struttura politica
Che non sia una piccola imitazione un gioco dei piccoli politici come qualche struttura di giovanile di partito che conosciamo ma che dia la capacità ai giovani di lavorare e subire concretamente e interpretare la politica con una forma di volontariato
E come una forma di volontà di
Di volontariato nel senso che offre risposte politiche a problemi che sono sociali e quotidiani
Un'altra cosa un'altra iniziativa potrebbe io cerco di buttarle così sono cose che ho vissuto giornalmente nella nel mio stare nella Rete perché a fare la rete era quando praticamente nata ecco dobbiamo dicevo di essere tra la gente dobbiamo essere anche nuovi dobbiamo anche essere originali dobbiamo non lo so fare delle giornate Rete farci conoscere dalla gente perché ancora oggi era e proprio perché lei la li informai i mass media ci boicottano ci sarà tanta gente che non sa proprio che cos'è la Rete o che conosce Leoluca Orlando
E non la Rete ma ne non possiamo sempre essere Orlando dipendenti né non possiamo sperare ogni volta che facciamo qualcosa
Che per far venire la gente o per far venire la tv privata che ci fa la ripresa di tre minuti debba intervenire Orlando perché nove la sarebbe bello che ognuno Chianni citavi stesso Leoluca Orlando ma purtroppo non è così
Ci siamo noi con i nostri noi piccola gente anonima con i nostri pregi i nostri difetti e siamo noi che facciamo la rete ogni giorno e che la portiamo avanti ogni giorno nella nostra città la dobbiamo portare avanti sul serio con coerenza
Poi ecco un'altra cosa che volevo dire si parla sempre a proposito della solidarietà che ha un valore fondamentale credo per noi che siamo nella Rete
Ci sia ci si occupa di tante di tanti problemi ma purtroppo non ci si occupa ad esempio noi non ci è mai come Rete ci siamo occupati raramente di problemi come le alla droga come l'emarginazione sociale ecco come i giovani a rischio
Noi probabilmente dovremmo fare qualcosa di più dovremo lottare quotidianamente anche per questi problemi ci sono ci sono problemi di scottante attualità si parla di addirittura di di milioni di di di gente che lì al di sotto della soglia di povertà in Italia e questi sono dati sconvolgenti cioè noi nessuna forza politica per esempio si è mai preoccupata perché purtroppo non votano alte mai preoccupata dei
Dei barboni
C'è voi pensate un attimo a quante decine di migliaia di barboni esistono in ogni città
Ne parliamo di responsabilità parliamo di centralità della dignità umana
E secondo me ogni volta che qualcuno di noi vede un barbone per strada è un'offesa
Alla propria
A alla propria coscienza secondo lei ognuno di noi ognuno di noi qualche ogni volta che vede un ragazzo a bucarsi per strada un barbone gettato gettato versa dovrebbe chiedersi cosa significa veramente fare i riti e probabilmente in questo dovremmo essere molto piatti
E questa cominciare ramifica uniamoci sei ora qua
La voglio mettermi sul pulpito perché sarebbero che è assurdo siamo arrivati dieci minuti di dieci gradi già allora riuscire chiudo subito voglio fare ultimi un ultimissimo appello
Ecco Noemi cinici chiamiamo Rete perché dobbiamo essere collegati
Però per esempio a livello di giovani meno dobbiamo fare l'organizzazione giovanile del partito perché del movimento e che non esiste abbiamo detto che noi rifiutiamo queste cose che siamo movimento in un partito però è assurdo lo dicevo prima con Craxi o con qualche altro ragazzo e assurdo che non siamo neanche capaci di collegarsi telefonicamente o di vederci ogni tanto per per discutere sulla sull'adesione a qualche iniziativa per organizzarci per proporre qualcosa per farci sentire
Veramente come forza politica allora non lo so se se siete d'accordo i ragazzi che sono qui se mi potete se ci possiamo vedere immediatamente dopo per concertare in qualche modo i termini e le modalità di un'azione politica magari anche una volta ogni tanto ma che faccia sentire la nostra forse faccio sentire tutta la nostra rabbia grazie sulla
Angelo Locanto dopo il il monitor
Molto brevemente spero di recuperare un po'di tempo così da dedicare a qualche altro intervento vorrei soltanto trattare un argomento che non è stato ancora discusso cioè da nessun intervento né dalle relazioni neri appunto dalle persone che hanno parlato oggi pomeriggio
Dico soltanto appunto questo argomento tratto soltanto quest'argomento perché per il resto mi riconosco pienamente per la parte che trattava il discorso cioè il bilico tra il movimento del partito mi riconosco pienamente nell'intervento di Marco Damilano della rete di Roma
Che secondo me quell'intervento del manifesto costitutivo cioè il nostro modo di essere Rete e quindi parlo soltanto di questa cosa
Cioè per la nostra storia e per le battaglie che ci hanno uniti credo debba essere oggetto di mobilitazione
E anche che occorre la massima intransigenza il discorso che riguarda le nomine alla Procura della Repubblica di Palermo dico per la nostra storia perché la nostra è una storia di lotta alla mafia
Il sangue versato e quello che ci ha uniti dalla primavera di Palermo fino alla costituzione della Rete e fino a vederci qua oggi a un anno dalla prima assemblea del nostro movimento
E allora siccome il discorso della Procura della Repubblica di Palermo è un discorso in nazionale che investe tutto il Paese perché lui che si si fanno investigazioni si fanno indagini sui processi più delicati
Desiste contro il sistema di potere politico economico mafioso e quindi questo è un argomento che non dobbiamo trattare e quindi è lì che dobbiamo mobilitare la gente
Perché è molto importante ed è questo che noi possiamo sfruttare e che possiamo anche fare valere la nostra forza la nostra storia le nostre origini le battaglie che abbiamo fatto e che sono patrimonio nostro e possiamo farle valere anche in contrapposizione alla lega perché la lega non può rivendicare questo tipo di battaglie queste una differenza importante le storie delle persone che ci sono la nostra storia
E quindi su questo disco non è che non potrà mai dire che il problema della nomina alla Procura della Repubblica di Palermo problema nazionale perché la lega vuole fare delle scissioni e tutto quel discorso che ne sappiamo che qui per sintetizzare non tratto allora perché
è importante questo discorso qui perché bisogna vedere se veramente oggi lo Stato
Ha la volontà di combattere la mafia anzi io non la voglio chiamare più mafia io la chiamo sempre il sistema di potere politico economico mafioso
E bisogna vedere se queste nomine che andranno a fare saranno nomine che rappresentano la continuità con il passato
Cioè col procuratore Giammanco che come tante volte ha detto anche Leoluca Orlando è stato cacciato dalla gente e dalle nostre battaglie anche quella retta a Palermo allora se queste nomine che si andranno a fare di procuratore di procuratore aggiunto rappresenteranno la continuità col passato oserà presenteranno la vera volontà di combattere la mafia e quindi saranno gli saranno nominati degli uomini nuovi
Che potranno dare un grossissimo contributo
Alla lotta alla mafia ecco durante la primavera di Palermo quando manderà il sindaco tante volte lui stesso e tutti noi
Dicevamo appunto parlavamo dei dei due palazzi Palazzo della politica è il palazzo di giustizia che il Palazzo che dovrà combattere Amati e da un punto di vista repressivo mentre il palazzo della politica lo dovrà fare un punto di vista amministrativo squisitamente politico
Ecco quindi ecco l'importanza e la cosa lo so che la mafia non si sconfigge soltanto da un punto di vista giudiziario
Però è molto importante in questo momento nel momento in cui tante volte si è detto che dopo il giudice Di Pietro però chi realmente se ne è avvantaggiato in termini di volti eccetera è stata la lega ma se noi invece facciamo valere anche queste cose riconosciamo le nostre battaglie che appartengono alla nostra storia
E ne facciamo di questo discorso le nomine in questo momento forse mentre noi stiamo discutendo già hanno deciso
Le facciamo proprio un momento di battaglia io penso che può essere interessante intanto per il futuro del Paese e anche può essere un momento veramente di riconoscimento
è di importanza nazionale del nostro movimento
Ecco il procuratore Giammanco che è stato cacciato dalla gente praticamente ovviamente non operava solo aveva una serie di giudici che con i dubbi erano la sua linea
La sua linea di di lavoro diciamo così che era una linea che poteva che ha garantito anche l'impunità e quindi è un discorso molto interessante allora diversi dei suoi collaboratori oggi si propongono
Anche come procuratore si sono candidati come procura per occupare il posto di procuratore aggiunto che nel posto
E che è occupava Borsellino e altri si sono candidati per occupare il posto proprio di procuratore
Allora io su questo discorso vorrei fare notare quanto è delicato e quanto è importante il discorso che tra e le persone che si sono candidate per occupare il posto di procuratore aggiunto
A Palermo
C'è anche il la persona che è il secondo me per la famosa anzianità etc sarà poi nominata procuratore aggiunto è un magistrato che si chiama però c'è ed era uno di quei magistrati che avrebbero dovuto collaborare quanto meno sulla carta
Erano dei magistrati che collaborarono con il procuratore Costa che poi fu assassinato dalla mafia ed era uno di quei magistrati che si rifiutò di firmare le quattordici i quattordici mandati di cattura ai boss
Che dovevano essere arrestati e poi furono firmati questi mandati di cattura solo dal procuratore Costa che isolato venne assassinato dalla mafia uno di questi molto probabilmente che appunto è questo giudice a crochet
Andrà ad occupare il posto di Borsellino sempre su questo personaggio
Sarebbe molto interessante e andare a verificare una deposizione Della Vedova Giuliano che la vedova di uno fece al CSM
Dove lei raccontava che il marito Boris Giuliano capo della mobile di Palermo che fu anche assassinato dalla mafia
Si lamentava appunto che tuteli tutti i suoi lavori le sue inchieste andavano a finire poi a questo procuratore veloce che lei insabbiata praticamente ecco
Io vorrei ricordare il discorso che si che faceva sempre Luca Orlando che nei cassetti del Palazzo di Giustizia stavano poi
Appunto conservate le carte le prove per potere portare avanti dei delicati processi che potevano anche rappresentare un momento importante di lotta al sistema di potere politico economico mafioso
E allora però altra acqua alcuni tra questi magistrati che si sono candidati ci sono anche dei magistrati che rappresentano invece la lotta alla mafia che hanno lavorato nel pool
Ecco c'è almeno un magistrato sicuramente per quanto riguarda il posto di procuratore aggiunto
Che rappresenta veramente la gente di Palermo le battaglie antimafia la primavera di Palermo quindi non è che non ci sia nessuno qui
Bisogna vedere se lo Stato ha veramente ripeto per l'ennesima volta la volontà di combattere la mafia oppure se ancora una volta dopo le stragi
Che ci sono state i palermitani gli italiani tutti non solo i palermitani perché non riguarda Palermo questi processi e queste stragi che vengono fatte riguardano l'intero Paese e forse il mondo intero mi pare chiaro
E quindi io penso che sa e che da questa Assemblea di oggi sei Tartaglia cortesemente volesse prendere appunto debba uscire anche un documento una qualche cosa dove questa Assemblea dell'azione della Rete fermamente vuole sottolineare che su queste cose si vuol vedere se lo Stato appunto a volontà di combattere la mafia oppure no quindi se sarà la continuità col passato quindi con quello che ha espresso la linea del procuratore Giammanco se saranno invece delle nomine che potranno finalmente
Aiutare moltissimo nella ricerca della verità e della giustizia e della legalità che una delle delle cose fondamentali che ci hanno unito e per cui ci troviamo insieme anche oggi grazie
Monica Minarelli
Dopo il Orlando Giovanni
Ma solo due contributi uno sull'organizzazione l'altro più di contenuti sull'organizzazione credo che abbiamo accolto ben volentieri la nascita del rete fax perché è uno strumento di informazione come Sacchi informazione e potere
Specialmente laddove poi mass media filtrano le molto l'informazione del nostro movimento e credo che qui sia utilissimo e sia utile anche per lo meno questo un problema che abbiamo in Regione
Che attiviamo ometto di per farlo giungere in modo puntuale in tutte le varie sedi locali ecco quello che chiederei rispetterete fax è che potesse avere oltre alle informazioni relative agli incontri ai lavori del gruppo parlamentare
Periodicamente anche un aggiornamento sulla situazione economica a livello nazionale del movimento
Perché credo che questa è una delle caratteristiche che noi come movimento e che ci differenzia con i partiti abbiamo sempre avuto in campagna elettorale non solo a livello locale a livello regionale ecco sarebbe utile poter avere anche a livello nazionale questo resoconto periodico
Il secondo punto è riguarda l'autofinanziamento e questo è un invito che io faccio nel senso che noi a Bologna per lo meno questo problema lo sentiamo in modo drammatico
E quindi chiedo proprio anche alle altre realtà quali sono stati gli strumenti quali metodi quali le strategie di autofinanziamento credo che vada messe insieme questo patrimonio idee perché il problema del finanziamento brama fondamentale specialmente laddove poi altrimenti si rischia di accentrare in poche mani o per lo meno nelle mani
Solo di quelli che hanno disponibilità la gestione di buona parte dell'attività del movimento
Ecco sui contenuti invece io volevo solo puntualizzare molti poi l'ha già detto il titolo di questo di questa Assemblea l'Italia delle città l'Europa delle Regioni ecco quale cittadino della nostra città io credo che su questo meriti che mai veramente in un documento finale se ci sarà noi lo puntualizziamo ulteriormente perché io quello che vedo che sta succedendo nella mia città ma penso un po'anche a livello nazionale
è che il cittadino o per il quale ci si sta muovendo si fanno battaglie si fanno lotte è sempre più un cittadino che deve essere produttivo che deve essere giovane che non deve essere straniero che deve essere italiano che deve essere efficiente
Si sta mandando a monte Java mire me lo diceva prima un sistema di welfare
Alcune proposte di prevenzione di programmazione tutta una Filosofia un progetto politico
Con una mistificazione che quella della crisi economica perché poi si sa come si spendono i soldi
Con la mistificazione che quella della governabilità perché in qualche modo si deve governare ecco io credo che quel movimento noi dobbiamo invece riproporre che l'uomo a cui noi ci rivolgiamo e l'uomo in quanto tale punto come la democrazia democrazia appunto senza nessun aggettivo ecco in questo senso credo anche che dobbiamo ribadire che a me non interessano
E su questo abbiamo avuto molte discussioni anche noi in città
Nessun tipo di opera di riformismo di ingegnere istituzionale perché non si esce così dal regime ecco
Si esce dal regime solo riproponendo alcuni valori forti solo dicendo no all'amministrazione comunale come quella di Bologna che è notoriamente l'amministrazione efficace efficiente che spende per la politica
Agli extracomunitari tanto quanto spende per il ripristino dei cartelli pubblicitari e dei manifesti in tutta la città ecco io credo che a fronte di questo madre Tudino io ringrazio Claudio che stamattina ha fatto un intervento che siccome c'ha dato veramente un grosso respiro
Soprattutto ci ha ricordato che l'uomo è anche uomo non solo italiano ma sono tutti i doni che la pace è un valore nella misura in cui si realizza per tutti e non solo per qualcuno e a questo proposito volevo ricordare che diversi amici della Rete non sono di Bologna anche a livello nazionale né altre città penso aderiranno dal sette al quattordici dicembre alla marcia per la pace che ci sarà
A Sarajevo ecco al di là che si possano più o meno Juan condividere un intervento quando un conflitto è già iniziato e non sia più utile intervenire prima queste poi sono opinioni di cui si può discutere
Credo che il nostro movimento debba siccome è possibile farlo ci son già di momenti organizzati a livello nazionale appoggiare questa iniziativa che l'iniziativa grossa come terapia che mette a repentaglio veramente la vita degli amici
Che andranno ora ecco è un segnale grossa proposito dei cittadini degli uomini della Jugoslavia che in questo momento stanno vivendo queste situazioni drammatiche purtroppo da diversi mesi
Ecco un'ultima per concludere e qui voglio essere anche un po'provocatoria se volete
Io credo che non sia sufficiente quindi proporre delle riforme non sia sufficiente
Avere come sindaci Orlando Novelli Dalla Chiesa poi benvengano espone anche vengano presto non credo che sia sufficienti delle bandiere anzi io personalmente sono abbastanza contraria perché rischiano di trasformarsi intende se non si sta molto attenti e credo che sia necessario la crescita di una cultura politica
E in questo senso son d'accordo con Angelo con quello che diceva all'inizio in merito proprio al tema della tolleranza credo anche però con la cultura politica di questo genere non si inventa cioè noi
Tendiamo a questi obiettivi ma lasciamo in una in una struttura societaria di un certo tipo
Quindi io a questo proposito invito so già che Nando si è sta operando in questo senso ad attivare anche quella commissione
Sulla formazione e che è fondamentale se come per tutto il nostro operato a questo proposito noi come movimento di quello che abbiamo fatto una piccola esperienza insieme alla rete dei formatori alla non violenza aveva fatto un seminario di due giorni
Proprio sulle modalità di presa di decisione in gruppo sulla modalità di gestione dell'Assemblea
Sulla modalità di appunto in clinico incontro tra differenze ecco è il risultato strabiliante io ho partecipato personalmente che tutti noi persone che pensavamo già di essa non violente pacifiste sensibile a certi obiettivi ci siam trovati invece molto diverso da quello che pensavamo di essere è chiaro che queste sono una piccola esperienza noi
Speriamo di poterla trasformare ed ha esperienza così personali o di piccolo gruppo in strumenti proprio anche ecco di educazione e di formazione alla gestione nostre assemblee all'incontro tra differenze
è che siano veramente non violenti ecco però è una fatica grossa perché io non in quest'esperienza l'ho vissuto personalmente ma credo che se non ce la facciamo se non cominciamo da noi difficilmente poi riusciremo ad andare fuori e tanto più fuori da questo regime
Giovanni Orlando
Io ho un piccolo desiderio quello di poter parlare discutere con ognuno di voi presa per un attimo le vostre idee
E farle mie se l'esecutore idonea eccetera come le mie golosa per quel poco
Farle diventare vostre cioè fare
Non correggere quelli quello con l'indicazione la limite modificarla per appena cioè non l'Italia delle città ma l'Italia della città cioè fare il villaggio globale
Mi ha avuto una certa idea ho cercato un attimo di manifestarla
Ai nostri coordinatori era quella di poter avere una struttura computerizzata idonea a un interscambio di informazioni continuo
Hanno aderito sia Claudio Fava
Se volete farci anche lecco motorie sappiate chi è d'accordo politico dico anche di cosa si tratta
Ma gli ho melenso Carnera Angelo Tartaglia Francesco Torella
Di Reggio Calabria Fabio Pedone
Francesca Carbone
Dice sovrasta di ultimo contattato sotto l'onorevole Claudio Fava
Di che si tratta si tratta di una struttura
Compito Rizzato una data bank cresta possibile per ora in installarla Roma quindi è un discorso tra noi tra aderenti della Rete
Questa data benché a disposizione di tutti i componenti della Rete
Che divise in due parti una per i componenti della Rete e una perché non fa parte talmente non iscritto alla Rete
Un diciamo un giornale a cui posso può accedere chiunque Chiarelettere da quel punto chiaramente sono invitati a dare se lo vogliono un bruciato vivo adesione poi avranno un password in modo tale da poter inserire quelle che sono le le proprie dei all'interno
E dico soltanto il meno di base notare poiché depositate un attimo pensarci
In meno di base che potesse domani questo computer sono il notizia importante a livello nazionale che ci per che ci pervengono chiaramente lo so quando la Roma da tutte le realtà della Rete
Esso S. gruppi di lavoro che cercano collaborazione perché molte volte in realtà locali abbastanza piccole determinati determinati laureati tipo grossi allora di giurisprudenza che ha una certa un gioco di culturale possibile trovarlo in piccole realtà invece in grosse alta come quella romana milanese gioia dal più possibile che queste persone collaborano con noi
Poi ho delle notizie di interesse nazionale in dettaglio le spiega un attimo dopo notizia di carattere regionale e argomenti sviluppati dei gruppi di lavoro e i relativi risultati
Messaggi e poi chi per chi vuole il G è possibile inserire all'interno del giornale rete di USA i propri e l'ala per l'opinione un proprio articolo
Le ho dette di carattere nazionale perché volesse
E possibile riportare sul proprio computer sia tutte sia quelle che provengono dal Parlamento
Sia indirizzare un po'una predicazione al Parlamento conoscere quali sono i congressi della Rete in itinere le riunioni e altre informazioni che potrà presentare Santi
Le utenze invece di carattere regionale possono essere sia recepite
Che inserite
Tutte le notizie che che potrebbero far comodo oppure avere notizie di una determinata regione oppure di una determinata città
L'ultima parte e sono gli argomenti sviluppati dei gruppi di lavoro gli eventuali risultati si possono o reperire tutti risultati al momento ho l'argomento sviluppato in tutt'Italia in ogni città in ogni situazione locale quali sono i risultati o in una determinata città o per un determinato Autore
In questo modo credo che ognuno di noi in qualsiasi parte d'Italia si trovi può sapere in tempo reale quale siano i risultati quali siano le ultime novità di carattere nazionale per quel che riguarda la rete se volete contattarmi il blu il visto che la la struttura e privata abbiamo cercavo di avere un prezzo abbastanza economico tutta una parte di questa data benché abbastanza grande ognuno degli aderenti spende quindici mila lire all'anno
Quindi cui ci dovesse essere un numero di venti trenta quaranta persone il questa quote economica sarà ancora inferiore
Quello che dovrebbe se vostro possesso è un piccolo computer è un modem Parodi piccolo computer Vidoni imputabile voi se del Kosovo interessarvi
La le poste e telegrafi a livello nazionale stanno cambiando i computer perché ha una convenzione con l'Olivetti l'Olivetti sta ritirando i vecchi M ventiquattro sta rimettendo in sede con i nuovi il ventiquattro le stanno vendendo o quali del deposto dai capi o direttamente l'Olivetti a centoventi mila lire l'uno
I modem variano di presso dalle centocinquanta in su un modello che potrebbe andare bene cosa sulle trecento mila lire tende considerazione che correte fax e ottima come come indicazione però non possiamo reperire tutte notizie che potrebbero essere interessanti
Cosa è l'unico motivo che le faccio è un po'il tiro limitata con questo tipo di discorso ventiquattro su ventiquattro possiamo metterci in contatto con questa data bank
Prelevare ciò che Fini ci fa comodo o introdurre ciò che reputa un importante inserire se volevo
Allora io mi sento di dover ringraziare Angelo Tartaglia per la sua relazione
Per la sua sintesi per la sua capacità di focalizzare un problema
Fondamentale per il nostro movimento è quello dell'organizzazione interna quello delle delle mete dei degli obiettivi e di come perseguirli siccome ritengo che questo discorso sia fondamentale vi comunico anche una certa mia delusione
A non averlo visto come argomento inserito nel nelle relazioni iniziali
Per cercare un po'di supplire a questo chiedo se è possibile non so colto come presidente Assemblea se è possibile inserire la questa tua relazione come una sorta di mozione da portare all'assemblea plenaria chiedo se è possibile se bisogna votarla se
Se se si ritiene opportuno sono delle valutazioni di RAI che comunque ne facevano Serenase questa sera ne palme parliamo per c'è una riunione di volante di comitati ad andare al di là del fatto che poi nessuno
E il Vangelo ecco però sicuramente uno spunto di riflessione importantissimo che purtroppo non se l'ha fatto fino a questo momento che comunque mi sembra fondamentale fare nell'assemblea plenaria che andrà a concludere
Questa assemblea nazionale
E proprio su questo io volevo aggiungere qualche qualche valutazione in merito
Cento mi sembra adeguato sottolineare come debba essere una nostra maturità riuscire a fare
Nostre quelle quelle riflessioni che ha fatto Angelo
Senza strumentalizzarla cioè non vorrei che ci fosse il pericolo che in quella sorta di piccole battaglie che magari sono derivanti dal dalle diverse crescite culturali di ognuno visto che questo movimento trasversale ci sono persone che vengono da culture da da da esperienze completamente diverse quindi è logico che il dialogo a volte diventi non dico scontro ma comunque differenze notevoli di vedute e qualora non vorrei che questi di Biscossi sul movimento su sullo slancio di questo movimento possono essere strumentalizzati da un gruppo contro l'altro viceversa qui
Bisogna entrare in una logica che non sia quella delle parti in causa che non sia la logica delle appartenenze
Allora io mi chiedo se questo purtroppo capita Angelo accennava alle le esperienze che lui ha visto io posso aggiungere nel mio piccolo quello del Lazio pur essendo siciliano mai vivo questa realtà da diversi anni
Quindi la realtà di Roma del e e evidentemente ci sono senza busto di polemiche ci sono delle grosse differenze azione di posizione allo io mi chiedo se in dieci inventi
O quelli che siamo nelle varie sedi locali non riusciamo ad andare d'accordo come riusciremo a creare a plasmare per un domani di questo movimento una cultura di governo
Cioè se non riusciamo oggi ad andare d'accordo noi che però male abbiamo degli stimoli per entra a far parte di questo movimento di questo che deve essere uno strumento per la democrazia come facciamo se questa democrazia stessa la calpestiamo
Ogni giorno come facciamo poi a a a farla diventare cultura di governo come come nella nostra nella nostra aspettativa
Io dico che bisogna avere molta umiltà capacità di autocritica
Cioè bisogna stare attenti molto attenti al virus della logica di appartenenza ma non ne siamo immuni cioè il solo fatto di appartenere alla Rete non significa che siamo dalla parte del giusto e che non possiamo sbagliare
Tutti sbagliamo umanamente io credo nella buona fede di tanti scontri diciamo politici interni nostre però questo non ci deve far pensare che comunque tutti siamo detentori di dogmi o di Vangeli
Ecco a questo punto io vorrei portare concretamente qualche esempio secondo me di questo virus che a volte si inserisce portando sul personale che hanno parlato da questo scranno stamattina
Dicendo cose che in gran parte condivido però con delle delle sfaccettature che mi portano a pensare che si potrebbe sviare un po'la strada però nel solo utilissimo intervento Grazia villa arrivato a un certo punto molto concretamente senza osare me fa metafore
Ci ha incitato
A non farci strappare le nostre battaglie ecco e questo ci ha suscitato e non è un grande lungo orgoglio c'ha suscitato un lungo applauso ecco mi chiedo se quell'applauso
Non era tanto l'orgoglio della partenza questa rete per cui quella battaglia e nostra e della rete e come tale deve essere vinta
Beh io dico che come movimento a termine il nostro obiettivo debba essere quello di suscitare delle battaglie civili di stimolare e costruire una cultura della legalità
E poi dopodiché se queste battaglie vanno avanti si vincono non ha importanza mettere il timbro della Rete avremo comunque vinto perché se no se ci voglio mettere il timbro diventiamo un partito guolo comune qualunque che vuole in un certo senso strumentalizzare quella determinata battaglia allora se qualcuno strumentalizza la qualche battaglia l'aveva portata avanti e comunque va a buon fine cioè riusciamo a ottenere il risultato è l'obiettivo che c'ero ho previsto
Ben venga cioè non mi scandalizzo più di tanto nella logica che di di un movimento a termine e che quindi non tenere non deve mettere comunque i propri paletti dappertutto
In questo senso mi allaccio anche un altro discorso fatto da Gaspare Nuccio di quale io stimo moltissimo lo sforzo che sta facendo per inquadrare il problema di informazione
E comunicazione interna
Io quel lavoro lo sprezzo tantissimo però anche lui quando ha fatto l'accenno al discorso sulla massoneria detto che fino a quando l'abbiamo parlato noi
Fino a quando ne abbiamo parlato noi la stampa non ha dato granché di riscontro il giorno che Cordova aperto determinate inchieste ecco che inchieste ecco che il clamore si è allargato a macchia d'olio
Ben vengano se siamo noi a stimolare i giudici se poi i giudici prendono iniziative se poi qualcun altro marcerà su quel cavallo
Pazienza da un lato però se se riusciamo a estirpare il cancro delle delle delle logge segrete che che condizionano la nostra la nostra vita politica e sociale di questa ed economica soprattutto di questo Paese
Ben venga chiunque ci venga a fianco l'importante sconfigge in questo caso il nemico ecco perché non mi interessa questo puntare il marchio sulla lotta alla massoneria come primo lottatore ecco
E sull'informazione e comunicazione volevo dire un paio di cose concludo brevemente
Anche sull'informazione e comunicazione secondo me lo stile del movimento quello benissimo delineato da Angelo Tartaglia deve essere preponderante cioè noi dobbiamo portare un tipo di comunicazione avanti anche in questo alternativa a a al tipo di informazione che ci propongono i mass media
Cioè noi fino adesso per i mass media siamo l'Orlando pensiero non esiste altro della Rete sui giornali eccetera che non passi che non sia Orlando pensiero anche oggi penso che ha letto la rassegna stampa sono pochissimi passi citati di Lou della relazione di Luca
E sono tutti citati invece i passaggi in cui Luca in sala stampa ha ritenuto di dover attaccare questo o quell'altro politico perché questo fa notizia
Allo sforzo nostro è questo parte di pare parte alla base non è un discorso di vertice di informazione di ufficio stampa parlamentare o nazionale ma un discorso di base da sottolineare e quello di portare avanti un nuovo stile di comunicazione cioè noi dobbiamo essere in grado se con le nostre unità di lavoro produciamo del lavoro che si è attendibile
Se la tale unità di lavoro della tale città riesce a scoprire delle connivenze fra affari e politica eccetera ed è in grado di denunciarle deve cercare di avvicinare i giornalisti
Deve dagli quegli elementi che le ha raccolte essa raccolto per stimolare questi giornalisti a un'informazione che sia veritiera
Non ha importanza a quel punto se ci sarà scritto sul giornale che l'unità di lavoro della Rete ha fatto quello noi avremmo fatto lo sforzo per la legalità e per la verità che è superiore ad ogni altra cosa ed è molto più gratificante di reggersi comunicato delle cinque righe in cui si parla del nostro incontro locale con Orlando
E questo secondo me è uno stile diverso che va a mio modesto parere a completare
Quel discorso avviato da Gaspare Nuccio a livello nazionale e che comunque mi sembra interessante come poi è fondamentale ma già l'hanno detto altri il discorso della comunicazione interna come facciamo a creare a a trasmettere all'esterno un'immagine di movimento
Con una dimensione democratica che è fondamentale all'interno di questo se poi comunque l'unica cosa che riuscivamo a comunicare fuori è Orlando e nient'altro lato dobbiamo essere anche capaci di entrare intesa fra di noi sapere che l'unità di lavoro di Torino sta facendo in parallelo un lavoro che magari in parallelo con quella di Bari
E che assemblando questi lavori può venir fuori qualcosa di grosso allora questo tipo di comunicazione ci permette anche politicamente di di di di maturare di portare discorsi avanti
Concludo con una riflessione se volete critica ma io non penso pro benpensante anzi il nostro movimento debba avere la capacità di autocritica non è polemica ma autocritica per certi versi proprio perché tutti ci teniamo a questo movimento tutti penso che la prima cosa che ci affascinato di questo movimento oltre i personaggi e le storie di questi personaggi è stato quel manifesto costitutivo che ritengo qualcosa di di molto elevato politicamente e culturalmente
Allora
Ieri è stato annunciato da questo palco che il movimento per la democrazia e la rete sarà candidato nelle competizione elettorale del tredici dicembre in parecchi Comuni
Non so se in tutti addirittura mi risulta chiedo in questo che alcune di queste liste sono mi pare che già al l'amico di viareggio ce l'abbia fatto cenno
A cura di queste liste siano capitanate da deputati nostri tre deputati rivale in tutto nelle nelle varie nei vari comuni allora mi chiedo noi sempre abbiamo usato
Proverò Orlando in particolar modo ma anche noi di conseguenza un certo tipo di linguaggio contro un modo di fare politica che vecchie che superato allora non rischiamo anche noi che persone e stimabilissima che che hanno contribuito a a creare il solco come Alfredo Galasso Carmine Mancuso
Diventino gli uomini per tutte le stagioni gli uomini per tutte le le le campagne elettorali io lo chiedo veramente non ho una risposta mestamente non sono molto convinto che lo debbono essere però ecco vorrei che questo diventi un uno stimolo a un dibattito più approfondito perché sinceramente mi sembra mi sembra limitativo questo modo di di Candida cioè io anteporrei sempre fatto culturale alla scadenza elettorale
O prima creiamo una cultura della legalità abbiamo la capacità di creare strumenti politici il logo o è inutile presentare delle liste e soltanto dopo scoprire che siamo impegnati nella rete anche perché l'impegno del dei dell'amico magari del piccolo comune che sì si vede si sente unito alla Rete soltanto nel momento elettorale potrebbe essere strumentale Hondo mai ci accorgiamo che l'amico arrivato a consiglio comunale soltanto per con delle magari con delle buone intenzioni ma soltanto per sbrigarsi delle faccende da condominio allora questo non penso che ci stia bene verifichiamo prima il lavoro politico la capacità di crescere di un gruppo a livello locale e poi eventualmente decidiamo se partecipare a queste scadenze elettorali anche perché se no non avrebbe senso il discorso che Orlando mi ricordo fece il ventuno gennaio del novantuno alla presentazione alla stampa del del movimento col coso atto costitutivo di se noi siamo un movimento non siamo un partito e non e non è nei nostri obiettivi mettere le bandierine in tutte le istituzioni dal dal Comune più piccolo alla Regione più grossa al Parlamento
Allora se vogliamo dare veramente questo segnale nuovo forte diverso forse dovremmo rivedere qualche cosa perché in questo momento o la sensazione spero sia solo una sensazione spero che sia sbagliata che stiamo cercando di mettere bandierine in giro grazie
Si tratta di informazione su quest'ultimo punto l'avete presenta proprie liste in una parte minoritaria del totale dei comuni in cui si vota cioè decisamente meno della metà no non la si fa adesso
I luoghi in cui ci sono dei candidati che sono dei parlamentari sono due uno a viareggio capolista Galasso nell'alto e Castellammare di Stabia in cui ci sono Carmine Mancuso Beppe Gambale
Questo
Come informazione Maurizio per nietzschiano di Cagliari dopo di Luigi no Crociani
O per nietzschiano né che parla due volte queste Maurizio con le stamattina si chiama in un altro modo McCoy proprio
Dove le
Le relazioni che ieri stamane hanno trattato del del tema del federalismo sono state molto interesse interessanti ed esaurienti però hanno tralasciato un aspetto importante secondo me
Della vita dell'Europa di questi proprio di questi giorni
E cioè il problema delle etnie se ne è appena accennato parlando di legame tra un popolo il suo territorio
Ma lettini a è qualche cosa di di più Complesso Lettonia un senso di identità che nasce proprio dal rapporto tra una popolazione il suo territorio la sua storia la sua cultura
E l'etnia è quel senso di identità che ti consente proprio di identificarsi come uomo come donna nel rapporto con altri uomini e altre donne in un comune sentire
è che ti consente quindi di vivere la tua vita nella sua pienezza
Grandi Stati centralistici sia est che a ovest il problema delle etnie l'hanno lasciato irrisolto
Abbiamo nell'Europa occidentale ancora irrisolto il problema dello ska di che è divisa tra Francia e Spagna il problema della Catalogna che appena adesso si sta riproponendo e sta cominciando a risolversi
Con la riacquisizione del diritto dei catalani a parlare la loro lingua
Il problema arresto si pone invece addirittura in termini tragici il falso federalismo della Repubblica jugoslava abbiamo visto che cosa ha portato il dramma dello scontro fra le etnie nei Paesi dell'ex Unione Sovietica è una cosa reale drammatica
Che ci pone
Il problema di non saltare questo passaggio noi non possiamo far finta
Non possiamo far finta che anche l'Italia è un Paese multietnico
Io vengo da una regione che vi popolata da un'etnia
Noi sardi siamo un'etnia
Un'etnia che quindi ha una sua storia una sua cultura e che vuole continuare a vivere come etnia perché vogliamo continuare a vivere interamente la nostra vita nel pieno del nostro senso di identità non possiamo farcene tagliare una parte eppure questo è quello che sta succedendo oggi come ti hanno rivendichiamo il diritto di esistere il diritto di auto governarci cioè il diritto di poter scegliere la strada del nostro sviluppo
La strada del nostro sviluppo poteva essere legata a quella che era che veniva dalla storia dalla nostra storia stessa una storia fatta di produzione agricola una storia fatta
Di di allevamento
Una storia che è stata invece completamente ignorata è stravolta per cui oggi noi ci troviamo a fare i conti con la distruzione la disgregazione che ci ha portato un modello di sviluppo noi completamente estraneo
Un modello di Pd sviluppo che è stato calato dall'alto e che ha creato a parte una disoccupazione altissima no
Ha creato però soprattutto la disgregazione di quello che era il tessuto economico precedente per cui adesso che chiudono le grandi cattedrali della chimica non è che uno può può tornare a fare il contadino il pastore chiudono le cattedrali della chimica è uno torna non far niente
Non ce lo dovremmo reinventare questo tessuto economico per riuscire a sopravvivere
Allora che senso ha scusate mi dire che Maastricht forse non va bene
Ma chi si può arrogare il diritto come è stato fatto no a Brussel di stabilire che in Sardegna non più del quattro per cento della forza lavoro deve essere a detta l'agricoltura ma chi l'ha deciso chi si può arrogare il diritto di decidere come un popolo può vivere o non può vivere
Come può
Cercare il rapporto nella produzione con con la sua storia col suo territori
Allora noi dovremo reinventate ce l'ho questo e per poterlo reinventare
Abbiamo bisogno degli strumenti per farlo
Abbiamo bisogno di poter decidere della nostra vita
Quindi l'idea del federalismo come auto-governo
Secondo me ed è importante e non solo per noi
Per tutti quanti oggi si trovano a vivere questa condizione secondo me sono parecchi in Italia e in Europa
L'auto-governo non può prescindere ovviamente da un rapporto corretto tra quelle che sono le competenze
Della regione quelle che sono le competenze dello Stato in questo senso allora per farla breve mi richiamo a quanto ha ha già detto Franco Piro nella sua relazione cosa che io condivido in pieno
Però il problema dell'autogoverno si pone
E vorrei chiarire anche un'altra cosa sia parlato qui di federalismo un po'così un po'cosa io richiarire queste non possiamo intendere il federalismo come uno stato di cose che debba essere instaurato federalismo per noi è un processo è un processo
Un processo che si
Che si può fondare su su almeno tre punti fondamentali
L'autogoverno
La solidarietà
è la riappropriazione della propria identità ecco
Allora su questo poi possiamo fare anche dovuti distinguo con Bossi e con chi altri parla di federalismo
A me non mi spaventa che Bossi pare di federalismo io sono contento anzi perché non è vero che prima di Bossi di federalismo italiano ne ha parlato nessuno in Sardegna sono più di cinquanta anni son cento anni che si parla di autonomia di federalismo
Però siccome sappiamo tutti come la storia dell'informazione questa cosa forse non è mai venuta fuori Bossi spesso l'idea delle tre grandi Repubblica non è che se l'è trovata un giorno per caso
Perché l'idea di una federazione fra la Repubblica del Nord la Repubblica del centro la Repubblica del sud
Quella dell'isola di Sicilia e quella dell'isola di Sardegna non se l'è inventata Bossi è una proposta presentata alcol al congresso di Lione se non sbaglio dei mille novecentoventiquattro del Partito Comunista d Italia da Antonio Gramsci
Quindi se Bossi va saccheggiare il repertorio federalista va be'lo facciano tanto glielo diciamo va bene
Non è farina del tuo sacco
Che poi questa idea oggi possesso possa essere stata superata dalla realtà delle cose una proposta di questo genere secondo me è anche vero perché Bossi mi dovrebbe spiegare allora che cos'hanno di omogeneo le zone sottoposte a servitù militare della
Del Friuli
E la Brianza per spiegare che cosa hanno in comune il Sud Tirolo e luci Tania o ancora che cosa possono avere in comune e cosa hanno di omogeneo le colline del Chianti e la Ciociaria
Allora unità distinte federalismo può essere concepito comunque compatte racchiude per cui metti insieme che ritiene possa essere più forte
No l'idea del federalismo che consenta ai forti di essere più forti e consente ai deboli di andarsene in malora è chiaro che questa non può essere non è la nostra concezione di federalismo
Però si pone un altro problema
Poco prima di me qualcuno ha parlato della della situazione in cui versa la Sicilia io mi sto parlando della situazione in cui versa la Sardegna e guarda un po'sono due regioni
Che hanno la loro autonomia regionale non da ieri
Ma praticamente da quando si è costituita la Repubblica italiana dell'immediato dopoguerra
Allora come è potuto succedere che pur essendo dotati di un'autonomia speciale rispetto ad altre regioni oggi si sia arrivati dove si arriva
Perché la gestione di questo strumento non è una cosa neutra
C'è chi c'è chi gestisce in un modo cioè che gestisce in un altro
Noi potremmo ed è arci tutta la strumentazione migliore di autogoverno e federalismo poi bisogna vedere chi la gestisce
E noi abbiamo questa situazione per cui in Sardegna
A poco a poco
Innestandosi su quel modello di sviluppo è strano Hui estraneo a noi nemico no scuro metro c'è un c'è siamo dieci minuti chiudo sia formato praticamente un ceto politico che su questa disgregazione su questo modello di sviluppo ha vissuto e prosperato
Fino a formare un vero e proprio regime quello che qui chiamavano
L'arte il l'arco dei partiti costituzionali no
Che poi è quello che attraverso la gestione del potere il meccanismo della consociazione arrivata cari un vero e proprio regime quindi tali ma l'hanno chiamato l'arco dei partiti autonomistici e attraverso lo lo stesso meccanismo sono arrivati no alla formazione
Di questo intreccio fra interessi e gestione politica col quale oggi noi ci troviamo a fare i conti allo
Il problema ancora una volta e queste dello stesso problema che porremo ab a chiunque parli cono di federalismo federalismo d'accordo però allora oggi con chi abbiamo a che fare oggi chi è il nemico
Si fa presto
Fino coach anni di Gorizia dopo di lui Umberto Croppi
Prima di fare due proposte sui temi e sono in oggetto a questa Assemblea ecco volevo minimamente go presentare
Dopo quarantasei anni di militanza nella democrazia cristiana anche con gratificazione sua distrazione Kojo concluso l'esperienza in quel partito oltre un mese e mezzo fa
Anche se dal punto di vista formale aderenti alla Rete
Sono dunque da dall'inizio
Questa mia volontà di operare nella Rete era tentare di dare un contributo il mondo nuovo nel momento in cui occorre restituire credibilità e fiducia alle istituzioni governate però da nuovi e migliori protagonisti
Occorre ridare speranza ai cittadini e alla nuova società nel suo complesso
E per questo a dopo dare una mano a quante in Rete si adopereranno senz'altro il comma disponibilità totale e con qualità inimitabile a perseguire questi obiettivi con idealità e compassione molto simili
A quelli che mi sembra del giovane Imam portato militare in un partito democratico credo che tanti altri sono qui presenti quelli che hanno un'esperienza politica l'ha fatto con dedizione disinteresse
Ritengo che proprio con i giorni consultando i dirigenti ma con tanti giovani militante in Rete mi sembra di essere molto più unite in questa casa comune
Nella quale il cittadino deve esser persona rispettata e soggetto primario
Casa comune in cui e la comunità risulterà riferimento essenziale per realizzare solidarietà giustizia salvaguardia nello Stato di diritto e bene comune
Io credo che obiettivamente nel tempo limitato che si pone per cambiare le regole e la pratica della politica la rete può essere lo strumento più idoneo
E spetta e spero di poter avere il tempo per poter contribuire a vederla conseguire gli obiettivi che anche qui a Perugia sono stati posti in evidenza
Penso che appunto una persona anziana connesso penso che sono i più anziani il compito può essere quello dei il ruolo essenziale di favorire a che abbandona Illy strumenti passate di moda in operanti inefficaci di non abbandonare la politica e soprattutto di consentire e tantissimi giovani
Che rischiano per la cattiva pratica della politica passata di non affrontare la politica oppure de cercarla di realizzare ne intravedo nelle leghe che io giudico uno strumento è una scelta di disperazione democratica
Le proposte concrete che penso di dover fare sono quelli innanzitutto
Prego garantire alla maggiore efficacia
Al messaggio della rete di cui tanti hanno paura e quello non di dare le risposte esaurienti ad ogni quesito però sarebbe opportuno che una maggior chiarezza e comprensibilità
Alla politica economica che costituisce la linea della Rete il terreno di battaglia venga precisata perché altrimenti ci troviamo di fronte al l'affermazione qualunque Istica ma efficace nella polemica di fronte l'opinione pubblica si che si sa demolire però che non si sa proporre concretamente l'altro problema e quello della politica internazionale della politica estera
L'onorevole Claudio Fava ha parlato in maniera splendida esaltante nella sua relazione di stamane e il discorso della pace solidarietà come impegno fondamentale permanente dovrebbe essere per tutti democratici ma in particolare per chi o intende militare nella Rete ecco da un po'precisata si è parlato giustamente molto
Oggi s'no il rapporto non sud
Prevalentemente il discorso del ruolo mediterraneo c'è stato qualche accenno in due tre interventi io scottati tutti in questa sede
E al problema della ex-Jugoslavia balcanico ma più in riferimento al tormento in cui vivono quelle popolazioni eh penso di non condividere invece quando diceva oggi Manlio Mele mi pare che il prelato stamattina di dire di rinunciare alla visione mitteleuropea io sono goriziano
Il parlato prima di me era etnica io sarei o tre quanti di sangue friulano un quarto di sangue sloveno una realtà multietnica ma vediamo in un punto estremamente importante io direi che ruolo dell'Italia in parte fallito di esami sul crocevia rapporto nord-sud e est-ovest
Ecco può trovare incerti certe parte del territorio nazionale in parte nella nostra regione la possibilità di utilizzare la potenzialità che si è sprigionata nell'aria danubiana e forse attraverso l'idea mitteleuropea un'entità da valorizzare per metterla al servizio di quel
Impegno
Della dell'Europa nel rapporto convive con il Sud con la il valorizzazione e la risoluzione di problemi di Trani verso l'Est
Io ritengo che vadano coinvolto in questi paesi mitteleuropei per costruire una politica europea lungimirante non è nessuno che può sostituire
Ecco allora noi sappiamo che anche nella ex-Jugoslavia nella Repubblica di Slovenia di corazze che oggi sono realtà autonome che tendono ad entrare nella Comunità economica europea
Esiste una certa predisposizione in molte parti della popolazione della classe dirigente ad un rapporto con i paesi del terzo mondo perché a suo tempo Jugoslavia ha avuto anche un ruolo fondamentale
Che ha favorito ecco la non degenerazione totale anche del rapporto fra Est e Ovest e per il mondo occidentale il mondo comunista quindi io ritengo una proposta che faccio ecco a alla Rete io ritengo che quest'oggi e domani
Va da chiesto
Ma Traverso l'azione dei parlamentari per la al Governo
Che venga cambiata la posizione della del del dell'Italia il rapporto e profondi da lei troverà ed e bosniaci lo sappiamo che questo inverno sarà micidiale potrà morire si è parlato della marcia su Sarajevo ma ne dobbiamo lanciare Otello pretendere che l'Italia cessi cambi la vergognosa linea politica che è stata di Andreotti e De Michelis e di dire noi dobbiamo aiutare
E e i cittadini delle due aree popoli della Jugoslavia a risolvere a vivere in balcanica praticamente ma abbiamo fatto soltanto il nostro interesse oggi abbiamo il triste primato di essere il paese d'Europa chi ha meno
Rifugiati è meno profughi della Bosnia e della ex-Jugoslavia altro che politica dell'accoglienza e noi che siamo fra l'altro il Paese dove c'è
Anche un tanto tasso di cattolicità spesso dichiarata ma non sostanziale dobbiamo pretendere l'ultima in Italia ci sono
Due mila e duecento profughi dalle urla abbia nei campi ufficiale ci sono altre sette mila sparse in varie comuni d'Italia con l'assistenza magari di singoli comuni o di altre entità
Abbiamo la Germania che ne ha duecentocinquanta mila l'Austria quaranta mila
La Svezia trenta trenta mila quindi siamo il Paese della negazione del del rito di accoglienza questa linea di fronte all'appello
Che viene lanciato ancora dai dalla dalla Bosnia Erzegovina di fronte alla dichiarazione che Slovenia Croazia che riconoscendo l'abilità di non essere in grado di accogliere altri profughi noi dobbiamo assolutamente aprire le nostre frontiere
Legato a questo problema c'è forse un secondo si avvia a muoversi politica estera
Il trattato di Osimo si parla di rinegoziazione è un problema aperto né diciamo che l'unico punto da sottolineare chiaramente anche per tagliare le ungherese è che tutto si può rinegoziare suo nemmeno che i confini lo spirito del trattato DS chiede la cooperazione e sviluppo in Europa impedisce il mutamento delle frontiere e non abbiamo diritto se guardiamo alla storia d Italia a chiedere questo però possiamo cercar di suggerire e trovare quegli strumenti
Che nel rinegoziare nella applicare a slovene Croazia informa che nuova di accordi che prima legato non italiano alla Jugoslavia di realizzare
Un project Paul processo di avanza mente di miglioramento trovare le condizioni per migliorare i rapporti io penso che la Regione Friuli Venezia Giulia
E anche la stessa città di Gorizia possono offrire un terreno concreto e sotto questo profilo ciò che l'onorevole Fava parteciperà ai primi di dicembre un incontro a Velia attivo perché la e in entra nel nel nel Quarnaro
Dove si tratta il problema dei profughi noi potremmo anche come Rete mettere a disposizione l'intellettualità e le energie migliori perché in quei Paesi ha bisogno di conoscere di formarsi in democrazia una cultura che possono ottenere come contributo anche da una porta italiano quindi è una grossa opportunità non è soltanto un dovere di umanità di solidarietà che può far sì che e l'Italia sia all'altezza del suo compito è la rete nella sua intemerata Enza
E nella sua i ma con la testa dei di di errori politici può avere l'autorevolezza nel fare delle proposte che siano sentite a livello parlamentare governativo gratis grazie
Umberto Croppi dopo di lui Maurizio Alesi vi leggo anche gli altri iscritti a parlare così di fatto un'idea allora copia adesso poi Alesi poi Colombo Zannier Bianchini Montalbano Oliveri
E poi abbiamo ancora due nomi dei cani e la porta che dovrebbero essere però delle comunicazioni più poveri questa è la situazione in questo momento quindi resistiamo mi raccomando la solito invita la concisione per tutti
Vediamo di mettere a frutto Coppito sono Umberto Croppi di Roma io intanto volevo fare Egisto dare il mio isolato finora stupore per questa decisione
Di smembrare i lavori dell'Assemblea in cinque gruppi diversi
Che secondo me ha portato non ho la moltiplicazione ma alla divisione dell'efficacia era meglio probabilmente parlare di meno ma parlare a tutti parlare in meno persone ma parlare a tutti in un movimento che ha secondo me del necessità e mancanza di luoghi di fondi comuni di formazione e in comune del pensiero in questo modo secondo me si è diminuita l'efficacia l'importanza di questo incontro e comunque comincio con il dare la mia piena adesione come altri già hanno fatto all'intervento del nostro coordinatore Angelo Tartaglia che nella sua veste di report chiedo vada confortato nelle cose che ha detto perché poi le le riferisca anche a nome di quanti come me si riconoscono in quelle cose ecco io credo che nelle cose che diceva Tartaglia ci sia uno dei motivi fondendo i motivi per cui io ho aderito a alla Rete ma ci sia anche la dichiarazione di una sorta di equivoci che su quegli argomenti vanno nascendo che necessitano di una sede di di chiarimento
Io la spinta che ha portato May come altri ad aderire alla Rete sta nelle riconoscere nella Rete il fatto d'aver saputo cogliere come intuizione come previsione come scommessa il momento il tempo del collasso della politica in Italia
Ecco in questo arco di tempo e in questo atto situazione in questo collasso in questa fine tra messa fine e l'inizio di una politica nuova che si inserisce il motivo di esistenza della Rete
Un collasso che non è solo la crisi delle forme atto in cui i partiti si sono espressi e la sua nella loro fase degenerativa ma è un collasso è un affine anche dell'intera cultura progettuali quella che in altri termini viene definita ideologica in attesa forse che ne nascano di nuove
Ma c'è poi in questo vuoto per un movimento che si pone come il nostro come movimento al termine come muove me movimento che nasce nell'emergenza e sulla spinta dell'emergenza
Si crea molti lo hanno rilevato prima di me questa però questo terrore del vuoto e quindi la ricerca costante spesso esplicita della necessità di un nuovo radicamento della costituirsi in una nuova identità e spesso anche la ricerca di questi aspetti più tipicamente progettuali più tipicamente ideologici o dottrinari
E spesso è in questa scontro fra due necessità che sono contrapposte che nascono
Alcune
Delle contraddizioni alcuni dei miti che finiscono per perché le aree degli errori di interpretazione io
Già qualcuno lo ha detto prima di me ove rivelato nella relazione di stamattina di Grazia villa un uno dei momenti più alti di in intervento interpretazione politica
Ci sono però delle cose che rientrano a pieno titolo in questo tipo di contraddizione quando lei parlava degli scippi delle battaglie a parte il fatto che gli esempi che faceva quello della droga è quello che al centro della discussione di queste giornate del federalismo intanto questi due esempi sono sono sbagliati gli esempi perché perché sono perché tra ci sono tradizioni culturali d'intervento politico in questo tema che sono addirittura precedenti alla costituzione della Rete ma non è non è un marketing di gruppo di cui ha bisogno l'avete per cui qualcuno lo diceva prima di me non dobbiamo preoccuparci del fatto che altri utilizzino le nostre bandiere o si muovano sullo stesso nostro terreno ma
Andando oltre su questo su questo piano io ritengo anche che la bellissima relazione svolta ieri da da Orlando e che aveva anche ovviamente nel ruolo che lui svolge la necessità di un tentativo di una ulteriore galvanizza azione per noi che siamo qua
In certi toni si sia spinta forse un po'oltre nel dire noi siamo gli unici io non credo che siamo gli unici voglio sperare che non siamo gli unici
Voglio credere citando ancora la relazione di Tartaglia che non siamo neanche diversi dagli altri noi abbiamo raccolto esprimiamo tentiamo di esprimere uno uno stile delle modalità di intervento diverse delle esigenze attraverso forme originali inedite
Ma c'è da augurarsi come diceva
Tartaglia che che in realtà noi riproduciamo in bene e in male quello che c'è intorno a noi perché soltanto attraverso un'opera di costruzione su queste basi possiamo sognare il nostro sogno di far partecipi tutti della fase di entusiasmo che siamo vivendo
E quindi da questo tipo di atteggiamento nascono poi quei problemi torno a citare Angelo Tartaglia per cui addirittura si arrivano a riscontrare nel nostro modo di fare elementi di intolleranza diceva luglio aggiungo spesso c'è una cultura del sospetto che non circoscrivono alle mie esperienze personali che anzi sono di altro segno ma proprio a una certo tipo di cultura istituzionale che che fa parte comunque del nostro bagaglio ma io aggiungo una chiosa che qualcuno usava come copia antitetica
La i termini tolleranza intolleranza c'è anche il rischio qualche volta avvertito
Che alla tolleranza si sostituisca quello che non è il suo contrario ma il suo succedaneo cioè la tolleranza io tollero che tu parli io
Io ti lascio parlare quanta guarda quanto sono buone tolleranti il contrario della tolleranza e l'accettazione sia pure che i dica
Della diversità e la capacità di assumere il momento critico e autocritico come come tratto identificando e allora il problema di ricercare una identità che è come diceva Grazia villa è un problema sentito diffuso ecologico quasi per per l'uomo secondo me la rete deve risolverlo in questo cioè nel trovare delle forme di nani che di identità per la Rete quella identità deve essere una funzione dinamica non può attaccarsi a un modello statico non può ripeto
Tornando a quello che dicevo all'inizio
Andare a cercare la sua identità
In una cultura di tipo progettuale in un programma deve avere la capacità di assorbire anche posizioni contraddittorie al suo interno
Il nome di quei gli enunciati di quei principi di quei fondamenti che sono alla base in nome di quel manifesto che è il che noi abbiamo sottoscritto aderendo alla rete che è il quadro all'interno del quale si può essere magari individualmente a favore o contro la minimum tax si può essere che si possono esprimere posizioni diverse in terreni che non riguardano il campo di attività della Rete il mestiere di altri quello di occuparsi di queste cose di queste cose si ci dobbiamo occupare per studiarle per capirle per analizzare
E dicevo questo questo tipo di di contraddizioni non ancora sciolte portafogli spesso da un lato a ha delle quasi a a delle piccole ossessioni di tipo organizzativi stinco
In cui io faccio rientrare questa è l'unica mia piccola nota di dissenso personale rispetto alle cose che diceva da Stalin ti faccio rientrare anche la logica delle unità di lavoro che qualcuno prima definiva come degli acquari d'espressione mi è piaciuta molto
Quando Tartaglia diceva che il tentare di riprodurre l'al nostro interno una simulacro di piccola società per differenziarci rispetta la società nella quale invece dovremmo essere
Io ho la sensazione che l'idea dell'unità di lavoro come titolo di appartenenza la rende sia quello di mimare lei no la nostra capacità di governo in assenza del governo reale da cui nascono poi alcuni esempi di funzionalità e molti esempi di frustrazione siamo sui dieci minuti finisco in un minuto
La
La la controparte l'opposto di questa ossessione organizzativi istiga
è il contrario cioè la costruzione di totem l sorci Zare con molte parole il nostro essere differenti il nostro essere antipartito gradisce
Appuntando troppo l'attenzione su dei dati puramente formali i nomi partito movimento soggetto no secondo me non significa assolutamente niente
E poi scaricando con un processo proprio di esorcisti Coop sui i nomi di queste cose sul parlarne tanto è si nascondono invece in realtà di altro genere e magari non si arriva a interrogarsi veramente sulle sulle modalità organizzative concludo ovviamente saltando molti degli argomenti che temi così nicchie interessanti
Comportavano in una trattazione completa dicendo che secondo me è proprio invece sul terreno che indicavo prima che va recuperata una nostra capacità di formazione di un'identità dinamica
Trovando quello che oggi manca la rete cioè dei luoghi
Fisici o simbolici in cui sia possibile formare costantemente le nostre idee in cui sia possibile scambiarci ed è anche formare i momenti decisionali che poi nella quotidianità della politica vanno presi
E nei confronti del resto del mondo di quello che c'è intorno a noi della società civile e politica
Operare così come la mia idea ha operato continuare ad operare così come la rete operato al suo nascite in questo arco in questa crisi in questa scommessa
Che la Rete sta vivendo la Rete è nata per un processo di fusione
E soltanto attraverso il proseguire attraverso la strada della fusione dell'accorpamento dell'accostamento di posizioni anche antitetiche che poi si vanno a riconoscere in una sintesi nuova in questo processo quasi alchemico
Diffusione la Rete può raggiungere gli obiettivi grandi essenziali che si è posta per il nostro Paese per tutti grazie
Maurizio Alesi dopo di lui Giovanni Colombo
Sì io raccolgo subito il disagio di chi mi ha preceduto in ordine allo smembramento di questa Assemblea
Considerato anche che non essendo le commissioni suddivise per materia e potevano benissimo da questo di essere affrontate tutte in un in unico luogo come questo io sono perfettamente d'accordo con le sue considerazioni
Devo dire anche che il tema della
Su
Fatto che lamenta debba essere movimento stia per diventare un partito devo dire che mi appassiona pochissimo sono poco innamorato di questo problema
Io sto nella vette per per lavorare oggi riduca lo ha detto benissimo la sua relazione bisogna zappare dobbiamo tappare abbiamo già l'appalto per seminare questo e quello
Questo credo che sia la cosa che conti
Per essere più breve possibile per evitare divagazioni leggero velocemente mi appunti per appunto dare spazio ad altri
Credo che dedicare all'Europa la nostra Assemblea nazionale era doveroso e puntualmente le vocazioni che abbiamo sentito sono state né di enorme interesse troppo facile riferimento a quello di Claudio Fava ma anche quello di Franco Piro
Sarà molto interessante tuttavia penso che il nostro Paese in questo momento sia quello che più di ogni altro in Europa susciti maggiori interessi in quanto vive
Un passaggio politico decisivo quasi epocale anzi sicuramente vocale viviamo la una vera occasione per porre fine a un regime che dura quasi da mezzo secolo
E quindi mi auguro che questo tema trovi spazio così come l'ha trovato nel nostro dibattito che non si chiuda semplicemente né problemi europei
Oramai non c'è più nessuno che osi negare la crisi del nostro sistema o del nostro regime fondato sulla lega sull'illegalità e sulla corruzione tutti concordano adesso che occorre cambiare radicalmente non c'è più divisione
Neppure tra chi propone come rimedio l'aspirina o il bisturi una volta c'era questa divisione nettissima tra chi proponeva piccoli cambiamenti piccola giustamente chi invece proponeva un rimedio drastico adesso su questo c'è la massima intesa e il pericolo sta proprio qui
Perché mentre noi conosco intransigenza con le nostre facce col nostro storie personali
Abbiamo posto al centro della discussione politica la questione morale la lotta contro la mafia altri tentano di aggrapparsi al calo del rinnovamento per mantenere intatto il loro strapotere
Ma loro i rivoluzionari dell'ultima ora alla Martelli che adesso pensate persino di Lorenzo Di Lorenzo adesso fa il rivoluzionario lascia la segreteria del partito socialista Protect contesta Craxi e se non hanno le nostre facce nostre storie personali ed è per questo che saranno condannati ad essere ad andarsene a casa o addirittura le patrie galere anche perché gli uomini dal momento a Tura dimenticano che se non fosse stato per i i Di Pietro e altri giudici come lui
Che hanno smantellato e messo in galera un numero incalcolabile di politici corrotti nessuno di essi si sarebbe sognato mai di mette in discussione la tenuta del nostro sistema democratico e continuerebbero ad attaccarci come hanno fatto fino a ieri su questi temi
La vera stranezza però io credo che stia nel fatto che il nostro vista politico sia stato messo in crisi in onda i protagonisti naturali Queen degli uomini politici ma dalla magistratura questo un vero mamma coincidenza singolari stima
E adesso gli stessi uomini che hanno affossato la nostra democrazia
Con serietà altro che solidarietà altrove giustizia lasciale
Cioè nel nostro paese nel nostro mezzogiorno un'infinità di gente che fino a quando non aveva risolto il problema del lavoro noti interesserà mai delle cose di cui abbiamo parlato oggi abbiamo parlato ieri e parleremo domani alto che Maastricht
Perché per loro non c'è c'è un'urgenza superiore cui fare fronte opporre quindi almeno nelle regioni del Sud che il nostro movimento i suoi coordinatori riferimenti di piccole grandi comuni conduca una gigantesca battaglia per il lavoro
Per liberare intere popolazioni dal ricatto di chi pensa che il lavoro sia un favore e non un diritto
Quando un diritto diventa un favore c'è il rischio che i cittadini diventino sudditi e diventino merce di scambio diventino un voto una testa d'un partito e questo è quello che succede almeno in Sicilia ma sono convinto che anche a Napoli le cose non sono di messa diversamente
E questo è il terreno secondo me in cui bisogna muoversi altrimenti la pretesa di porre la persona umana al centro e la politica andrà sicuramente mortificato
Ripristiniamo lo Stato di diritto dunque di portiamo alla partecipazione democratica quanti si sono ormai rassegnati a restarne fuori in Sicilia oramai non si parla più solo di disoccupazione giovanile questo avveniva già dieci anni fa adesso son passati dieci anni i giovani disoccupati non sono più giovani ma sono ancora disoccupati e sono migliaia i quarantenni che non sono ancora in cerca di prima occupazione
Io inventò formalmente responsabile movimento nazionale e delle singole azionare delle singole realtà locali ad impegnarsi in questa direzione in via prioritaria
Tutti parliamo di questi problemi però credo sia il momento di impegnarsi concretamente su questo terreno
Di cosa voi parlate d'altra parte in Calabria ad Agrigento a Gela a Napoli in Sardegna rimasti credo che non sia più neppure cosa sia la disoccupazione non è una calamità naturale dipende dalle scelte politiche e quindi facciamo sì che queste scelte siano diverse
La regione siciliana è la Regione che ha forse la più grande disponibilità economica del nostro Paese ma se invece di creare occupazione si farà un uso clientelare la spesa pubblica il problema non si risolverà anzi si aggraverà ancora di più
Anche altre Regioni fanno scelte di questo tipo
è il caso di dall'onorevole Alfredo Vito vale per tutti sulla situazione per fare una fotografia della situazione nel nostro Mezzogiorno non tolleriamo più che questi metodi
Non con tutte le non troviamo più questi metodi sua vediamo per esempio sui concorsi nel Sud sono tutti truccati lo dico senza tema di essere smentito
Su questo passa anche il consenso della gente so vediamo sui Uffici di Collocamento da cui passa gran parte degli avviamenti al lavoro la nostra associazione ha pubblicato un libro bianco sui tra l'altro ieri il reporter lassù presso gli intrallazzi di questo ufficio
Che invece di gestire il mercato del lavoro gestisce il mercato degli affari invito ciascuno a farne uno nel luogo in cui vive
Disoccupati costretti a pagare per avere anche un mese di lavoro e chi non vuole pagare e doppiamente umiliato una volta perché non lavora è una seconda perché rimasto onesto ma disoccupato
E questo vale anche per Catania per Napoli per Reggio Calabria per tutto il Mezzogiorno facciamo sentire tutta la nostra forza a tante persone umane tra virgolette che non hanno più neanche la forza di reagire se avremo fatto questo anche solo questo concretamente avremo contribuito a costruire un pezzetto di vera democrazia nel nostro Paese
Grazie
Giovanni Colombo dopo di lui Piermaria Zannier
Resistiamo che mancano pochi
Pochi minuti alla fine
Di questo tour de force ma in questa comunità terapeutica volevo anche portare il mio contributo il vista l'ora mi scuserete se sarò molto Breve
Sarò anche in alcuni passaggi brutali io credo che Perugia verrà ricordata per essere l'Assemblea nazionale in cui la Rete ha lanciato questo messaggio da profeti astrattisti
Il sottotitolo dell'azione di Luca ieri diceva la memoria dell'opposizione la strategia per il governo quindi da profeti astratta statisti ecco io non vorrei che questo che diventerà uno slogan
Che questo nostro passare dalla profezia l'assunzione per responsabilità di governo diventasse uno slogan
Fuorvianti io credo che lo dobbiamo continuare la maniere profeti
E lei sapeva dei profeti non sono i visionari non sono i matti non sono quelli che guardando dentro una boccia di cristallo spacciano illusioni i profeti sono coloro che hanno uno sguardo che va in profondità
Che vanno oltre la superficie che leggono il momento e che dicono quello che vedo
E noi abbiamo svolto questo compito e dobbiamo continuare a svolgere questo compito Ceresina promozioni sì sì c'è perché lo vediamo Turone
Non è condivide questa affermazione perché o non capisci e tanti non hanno capito o perché sei dentro e se il protagonista di questo regime la corruzione sì sì c'è il perverso intreccio politica affari mafia
Tu non ci credi perché non capisci ce ne sono tanti che non capiscono nei chitarra di perché sai quante perverso questo intreccio perché ricavi utili
Da questo regime noi dobbiamo continuare essere profeti
Vale a dire essere lucidi nell'analisi nel dare profondità e dire quello che vediamo d'altra parte però bisogna diventare statisti perché non si fa politica se non sia questa sana ambizione di andare a governare
Se non si vuole dare proprio contributo per costruire la città perché la politica non è contesa intorno la verità ma è costruzione della città con tutto quello che ciò comporta con tutta la concretezza che ciò comporta
Però non è uno scherzo candidarsi al governo dalla città
Questo dobbiamo dircelo è molto più facile fare movimento d'opinione che vuole mandare in giro alcune denunce
Che si accontenta di dire come vanno le cose
Non è uno scherzo diventare statisti però io credo che dobbiamo assumerci fino in fondo questo compito quindi profeti e statisti sapendo che bisogna diventare statisti e che non basta proclamare questa nostra buone intenzioni allora le relazioni di ieri e di oggi
A me sembrano troppo troppo poco
Troppo poco
Le cose che abbiamo detto e scritto sono troppo o troppo poco anzi le reti non ha scritto niente non ha scritto niente questa è la realtà guardate che io non sto accusando nessuno ha chiuso anche me stesso ma come si può candidarsi al governo del nostro paese di Milano di di questa nostra Italia senza avere elaborato idee senza averle messe in ordine senza avere è iscritto queste cose anche scrivere bisogna e allora
Io credo che ad esempio come movimento nazionale che si candele governo noi non possiamo uscire di qui senza dire qualcosa sulla riforma fiscale
Cioè non possiamo andare in giro ancora i primi passi mesi a dire che noi siamo contro Golia l'africano mi va benissimo ma non basta se vuoi fare lo statista tu non è non può dire niente sullo Stato sociale
Voi governare ma allora devi dire che è stato sociale in mente non possiamo uscire di qui senza dire qualcosa sulle privatizzazioni
è altrimenti siamo fuori dal dibattito politico facciamo quelli che guardano le nuvole
E non possiamo non dire qualcosa sulla legge
E Vassalli Jervolino nel momento in cui la Rete punto di riferimento per tutti quelle persone che spendono vita e volontariato per tutti quelli che lavorano per il recupero dei drogati e che hanno duramente contrastato questa legge
Novelli ha fatto un intervento che è stato ricco ricco nel momento in cui ha richiamato alla necessità di puntare sulla città della gente perché siamo stufi della città dei consumi queste cose andavano Venere settantadue nell'ottantadue vanno bene nel novantadue però bisogna entrare nel merito perché io sono convinto che Nando Dalla Chiesa si arriva a fare il sindaco di Mila no io sto lavorando perché lui diventi sindaco di Milano
Se arriva a fare sino ad eliminare alcuni meccanismi non sono cambiati Nando Dalla Chiesa si ritroverà impantanato
Ci sta chi si troverà imbrigliato si troverà a fare i conti con una struttura che marcia e alla bisogna essere molto concreti andare a toccare quei meccanismi che hanno permesso tanto in Tangentopoli
Allora noi non possiamo né quindi parliamo di città non dire qualcosa sull'uscita dal consociativismo abbiamo visto che questa è la malattia
Come usciamo
Avrei spero che sia chiaro ma non trova posto sull'elezione diretta del sindaco
Io credo di aver capito però non si può uscire da Perugia senza sapere cosa pensiamo su elezione diretta del sindaco e qual è il nostro posto di riforma pere le la legge dei comuni
Dobbiamo uscire da questo perverso intreccio tra burocrazia e politica e ora dobbiamo dire qualcosa su come specchi spezzare questo intreccio
Gli appalti i trucchi degli appalti la trasparenza degli appalti dobbiamo dire qualcosa sulla trasparenza degli appalti sulla responsabilità negli appalti
L'urbanistica contrattata se non si abolisce
La rendita fondiaria urbana ci saranno altri resti
Adesso ce n'è uno forse riusciamo a bloccarlo ma ne arriveranno altri perché è un meccanismo perverso il controllo chi fa il controllo oggi e se non si studiano nuove forme di controllo siamo al punto di partenza la finanza locale anche su questo punto bisogna dire qualcosa
Ecco io dico che dobbiamo lavorare tantissimo
E vengo ultimo passaggio alle alleanze
Noi dobbiamo andare al governo delle città per andare al governo bisogna come minimo avere cinquantun per cento dei consensi
Io credo che la Rete
Presumibilmente ancora Prix prossimi anni
Non avrà il cinquantun per cento qui si pone il problema di alleanze e non si possono liquidare tutte queste questioni delle alleanze con con due battute non si può perché poi possiamo dirci quello che ci diciamo qui andiamo a casa di maturare alleanze bisogna trovare una strategia su questi punti
Io credo che dobbiamo essere certi intransigenti perché ce l'hanno detto e ce lo diranno che per fare il fronte veri innovatori bisogna prendere di tutto tutto il PDS e non ci stiamo a prendere tutto il PDS
Bisogna prendere tutto il pr i e il PLI non lo vogliamo almeno io personalmente non ho grande stima di repubblicani almeno di quelli milanesi
Certo che bisogna ricordare a seguire sua ambiguità e ha Martelli il suo passato sul presente
Però è anche vero che c'è il problema di mettere insieme tutti regolari io li chiamo così
Cioè tutti gli amanti delle regole democratiche che devono mettere insieme per fare il grande fronte deliberazione che porta il governo moralità legalità questo il problema allora tutti siamo d'accordo e facile dirlo non facciamo i cartelli perché il cartello e la somma di debolezze
Si mettono insieme e i le nostre insufficienze e la gente rifiuta ormai questa formula però bisogna lavorare questo fronte questo fronte dei regolari e la Rete io credo che debba essere in prima fila a fare da polo catalizzatore dei regolari tutto il mondo di tutta Italia
Regolari riunitevi perché la radio pensata così questo Fronte di liberazione che va oltre le logore appartenenza che mette insieme tutte le persone
Che rompendo che logiche perverse decima corruzione vogliono portare la DC portare moralità legalità laddove c'è soltanto i moralità legalità vita allora lavorare certo donne nell'immediatezza della scadenza elettorale ma che abbiamo di fronte alcuni mesi prima di tanti appuntamenti amministrativi
Quando non possiamo fare questo quando noi vediamo che non è possibile mettere insieme queste queste forze perché ci sono troppi trasformismi troppi espedienti troppi stiamo dai
C'è presenteremo la Rete ma con le forze che abbiamo in loco perché non ha senso presentare i parlamentari della Rete cattivista di elezioni amministrative non assenza io l'ho saputo solo io l'ho saputo solo oggi io ho saputo solo oggi ma non ha senso che alla somma da a viareggio
E non ha senso mi sembra e vecchia politica vuol dire importare l'energia all'esterno Pannella che si sia tutti i consigli comunali d'Italia per poi ad andarci per poi domandarci
Allora io vorrei soltanto dire in conclusione questo io sono contentissimo di questa esperienza che stava vivendo come Rete
Uto la fortuna di essere uno dei promotori e credo che la rete sia oggi organizzazione della speranza tante sono le speranze che ci sono su di noi in agosto non bisogna tradirli però io temo il vuoto di De le idee contano e lo aiutiamo cito a elaborare idee temo che la Rete diventi come mi dice il mio amico un'emozione che si indossa le mozioni sono importanti
Però l'emozione va sempre con la razionalità e io vengo dalla scuole professor Lazzati che mi diceva innanzitutto la ragione Giovanni perché è questo che qualifica l'uomo che non è ad esse proprio perché la ragione
E poiché ecco la rete non è una casbah viaggiante qui ci vuole organizzazione precisione
Scrivere cose bene scrivere leggere studiare e scrive io credo che si laureano questa maniera possiamo dare molti frutti io credo che dobbiamo aiutarci a fruscio la parte migliore di noi e se facciamoci la parte migliore di noi io credo che la Rete potrà decollare grazie
La parola
Uno dei vantaggi dell'intervento di Giovanni è anche quello di aver indicato
Anche alla fine di una pomeriggio si può fare un intervento ascoltato con grande attenzione
Allora la parola resa Piermaria Zannier di San Giuliano Milanese
Io vengo da un proseguo nella linea della Rete milanese come consigliere comunale di San Giuliano Milanese
Che è un ridente paesino alle porte di Milano che probabilmente qualcuno di voi conosce in quanto arrivando da Melegnano d'autostrada del Sole si vedono una serie di casermoni che racchiudono trentacinque mila abitanti prima di San Donato
Questo Paese quindi alle porte di Milano
Mi fari chiari Cordaro è a tutti voi il discorso che sta venendo fuori dove noi dovremmo essere anche pronti a parlare sulla problema delle aree urbane e quindi anche sulle scelte amministrative che dovranno essere fatte in questo senso
Oltre però che consigliere comunale di San Giuliano Milanese aderente alla Rete recentemente i io sono stato eletto nelle liste del Partito comunista italiano nel novanta come indipendente
Senza aver mai fatto politica prima o meglio non ho mai fatto Prodi politica attiva in quanto come medico
Né quando frequentavo il Policlinico di Milano la mia era una scelta politica di non prendere tessere e la mia candidatura è avvenuta quando come medico della mutua
Chi si ricorda dove Alberto Sordi e compagnia
Una volta posto come mutuati come si suol dire io parlo abbastanza in maniera semplice non in politichese
Ho ritenuto che a quel punto una volta posto con lavoro potevo essere abbastanza sgombro mentalmente da poter iniziare a fare una attività politica e pertanto come indipendente nel in quel partito che in quel momento sembrava dovesse rinnovarsi e dovesse aprirsi a nuove idee
Mi sono candidato e sono stato eletto a San Giuliano
Voglio quindi riferirmi a quanto all'intervento della
Parlamentare Giuntella per quanto riguarda le difficoltà che lei ha trovato di fronte alla finanziaria
All'inizio della sua attività alla Camera stesse difficoltà che nel piccolo di un comune si possono trovare da consiglieri quando non si è dei mestieranti della politica o dei professionisti della politica
E quindi quando si è semplicemente dei cittadini normali che fanno della politica né interesse di altri cittadini e l'interesse della gente comune stesse difficoltà che quindici atenei sia trovano in un comune quando si dove il parlar di Bilancio e magari facendo il medico difficile per lo meno nel primo anno capire come vanno le cose
Nel secondo nel terzo anno le cose poi si capiscono un pochino meglio
Per esempio
A San Giuliano Milanese paese di trentacinque mila abitanti o meglio paese so che qui molti vengono da Paesi che non sono alle porte di grandi città e che o addirittura da cita cosiddette piccole città che magari hanno meno abitanti di questo paesino questo Paese non ha un distretto sanitario non l'ha mai avuto e a non a ospedali nel senso che gli ospedali sono a San Donato e a Melegnano quindi in quarant'anni di amministrazione rossa
Il
Non si è mai dato questo servizio sociale alla gente questa una cosa
Abbastanza evidente per chi abita in quel posto ma se non è un esempio di tanti Comuni d'Italia
Il per poter fare il distretto sanitario che verrà pronte vuol dire accesso agli sportelli accesso agli specialisti possibilità di andare a fare una radiografia senza prendere il pullman per andare nel paese limitrofo
Questa possibilità per avere questo distretto
Il nella precedente legislatura è stato fatto un il seguente accordo abbattimento del Comune vecchio cioè unico monumento storico nell'ambito di una serie di palazzi di otto piani dove venne dove erano stati messi negli anni Sessanta gli immigrati
Abbattimento del Comune vecchio quindi ripeto con la ricostruzione con Progetto dell'architetto di partito a spese della Cariplo in cambio di una di una un altro locale in quanto la Cariplo avrebbe dato i soldi per ristrutturare questo altro
Palazzo per poter passare questo distretto sanitario quindi questo è stato il giro
In attualmente bloccato per motivi di beni ambientali in quanto il vecchio palazzo è l'unico monumento storico a centocinquant'anni
E quindi questo è un esempio altro esempio piano regolatore di fil di San Giuliano Milanese prevedeva intorno all'abbazia di Viboldone vi invito ad andare a vedere quando cita l'Autostrada del Sole nel mille cento una delle più importanti abbazie cistercensi della Lombardia se non d'Italia
Mille duecento abitanti intorno a questa abbazia che era aveva una importanza
Proprio perché collocata in un ambiente agricolo
Altro problema futuro di San Giuliano Milanese per esempio la discarica rifiuti solidi urbani ha però ci dobbiamo mettere anche rifiuti speciali perché ufficialmente altrimenti la ditta che avrà in appalto questo discorso non della ride la di poter costruire questa discarica ufficialmente non è si impegna
Per così pochi soldi per fare soltanto rifiuti urbani e quindi bisogna mettere anche gli speciali e realtà tra le righe l'accordo consiste nel fatto che la società che dovrà sulla discarica
Di area socialista avrà queste in appalto in cambio del fatto che il PDS mantiene il sindaco
Allora tutti questi discorsi
Tutti questi discorsi mi riportano quindi non poté fare altro evidentemente che aderirà alla Rete a uscire da questa discorsi de tutti questi modi di far politica questi modi mestieranti
Io a questo punto dalla passa dalla da parte riguardante secondario pare in quel modo di fare consigliere comunale in un paese alle porte di Milano voglio parlare come medico
E quindi voglio parlare del no del ministro
Secondo me è triste un secondo picconatore dopo il più noto che il ministro De Lorenzo
Il quale a in questi ultimi tempi cioè da quando è ministro che non sono pochi mesi come lui va dichiarando costantemente dove e quando non assume mai nessuna responsabilità nessun morto di Bari
Nel sulle fustelle di Napoli né sul sul sulla sede sulla revisione del prontuario terapeutico
E mi sembra che sia ministro alla sanità da tre o quattro anni in questo tempo non ha fatto altro che picconata il sistema sanitario pubblico senza proponendo come alternativa discorsi di privatizzazione con interessi
Di parte
E soprattutto vorrei far notare prima ancora di scegliere il tipo di servizi sanitari verso il quale andremo incontro
Vi farebbe ora i fare notare che il tutto questo avviene mentre Ant-Man piante decreti legge
E non avviene nell'ambito di una organica proposta di riforma sanitaria che possano esserci presentata come dovrebbe avvenire in un paese civile dal ministro e poi votata da un Parlamento eletto dei cittadini tutto questo avviene per decreti legge per comunicazioni stampa e per improvvise uscite sui giornali
Allora questo il modo di gestire la sanità pubblica
Si dimentica probabilmente che la spesa sanitaria è fatta anche del fatto che il prontuario terapeutico italiano e patto di almeno cinque volte tanti farmaci quanti sono i Paesi occidentali in quanto semplicemente una ditta produce una molecola mettiamo l'aspirina e cinque ditte la vendono comprando la la Bayer per esempio mettendola nelle loro scatole scatolette
Portando più o meno alto il costo e quindi moltiplicando la spesa anche attraverso sistemi
Di
Corruzione e subdola sotto banco anche nei confronti dei medici di base per esempio se non per non salire poi i medici degli ospedali spero che sia chiaro questo modo di di interpretare se il prontuario terapeutico perché tante volte la gente non capisce che cosa significa questo discorso
La questa qua questo modo di questo fatto che noi abbiamo dei target tre mila quattro mila specialità medicinali quando ne bastano trecento moltiplica la spesa altro discorso il ministro per vari anni andato avanti dicendo che mi avrebbe tirato fuori i politici da due stelle
Allora io non ero ancora aderenti alla Rete l'anno scorso quando stati votati garanti dell'UE selle di Melegnano ma mi sono astenuto non sono andato a votare per questi garanti mi sono rifiutato di questa cosa
Nell'ambito del PDS sono stato preso in giro perché nel periodo del referendum mi è stato detto che probabilmente ha pensavano pensato che fosse andato al mare anch'io
Invece avevo fatto una scelta ben precisa evidentemente
Ritengo pertanto
Altra cosa ultima e ultimo esempio di come si fa il ministro della Sanità qualche sabato fa è andato a Milano ha fatto i complimenti all'ospedale San Raffaele ospedale privato convenzionato con la Regione Lombardia
A questo punto i professori Sirchia professor Pellegrini di Niguarda del Policlinico Ponzo Pellegrini o del più famosi cardiochirurghi italiani hanno fatto una lettera di protesta Ministero della Sanità dichiarando che
Se togliete tutti i vari burocrati tutto i vari partiti ismi che esistono nello SL anche gli ospedali sale pubblici se non meglio potranno funzionare
A questo punto io chi concludo chiedendo un invito se non esiste già
Che si costituisca unità di lavoro nazionale sul problema della sanità in modo che noi siamo pronti a dare risposte cittadini ben chiare e precise perché anche di queste cose fondamentali la gente ha bisogno di risposte anche perché su questi argomenti
Riprendono un attimo a Milano i legaioli propongono che la la sanità venga lasciata ai cittadini lombardi a cose del genere eccetera
Io non l'ho sentito dire andiamo a chiedere ai le ai legaioli che risposte ci danno no non sono d'accordo andiamo noi a dare le risposte alla gente
All'epoca quattro interventi quindi coraggio Aldo Bianchi in dopo di lui Pietro Montalbano
Allora tre oltre
Io volevo fare a differenza di Colombo che mi ha preceduto una valutazione interna invece alla alla nostra organizzazione come Rete
Visto che siamo in sede di assemblea nazionale penso che sia opportuno anche vedere il livello lo status cui siamo giunti attraverso le la mobilitazione dei lavori fatti dall'inizio da quando siamo nati ad ora
Uno degli elementi che a me sembra opportuno per poter fare questo discorso organizzativo interno
è il criterio solito che viene adoperato all'interno dei movimenti politici da cui prendiamo anche deriviamo la nostra cultura
Ed è il rapporto tra movimento e il partito
E che penso sia uno dei nodi fondamentali dei discorsi che quei sono emersi io oggi ho sentito io con molta attenzione tutti gli interventi e tantissimi interventi si sono sempre riferiti a questo punto a questo nodo a questa contraddizione irrisolta il movimento come Area
Luogo delle massime espansioni
Luoghi e dà diritto a tutte quante le presenze
Alle speranze ai momenti di ricarica generale è il partito l'organizzazione come momento che da questo deriva e struttura e quindi limita da un punto di vista efficace dell'efficienza la nostra attività
Allora io dico che oggi e in questa Assemblea di Perugia noi da questo punto di vista no abbiamo risolto
La contraddizione
Vedo sulla relazione di Orlando che l'indicazione che ci diamo eh per evitare le secche partito movimento all'interno del nostro modo di organizzarsi e dire siamo un movimento a termine
Però se non poniamo il termine già subito quella è una risposta che lascia il tempo che trova
Quindi se siamo un movimento a termine e vogliamo risolvere il problema il rapporto tra movimento e partito organizzazione è stato nascente a livello sociale che si esprime ricarica Dash spazia chicchessia all'interno per poter muoversi noi dobbiamo avere il coraggio di dire a termine fino a questo l'abbiamo fatto non abbiamo gli elementi per farlo probabilmente nuove Alfonso il coraggio non abbiamo una maturità sufficiente una proposta diversa organizzativa che esca dalle secche dell'organizzazione di sempre
Per cui poi alla fine quando dobbiamo arrivare a delle conclusioni delle sintesi politiche il richiamo della foresta che richiamo di sempre fa aggio su quelle che sono le aspirazioni e le speranze con cui noi siamo venuti anche a militare o comunque a presenziare a occupare e a dati da fare all'interno del movimento la rete un secondo discorso che a me viene da fare come bilancio è la diversità del discorso del movimento tra nord e sud
Allora il Sud si diceva la Rete è riuscita cogliere a intercettare un movimento di protesta ampio di massa tra virgolette
Se noi poi abbiamo la volontà e la voglia
E il Progetto di morti con gli strumenti di massa
E questo ritiene non è perfetta niente è scontato
Ma comunque a prescindere da questo nel Sud questo si è verificato soprattutto parlo per quello che conosco la Sicilia al nord a questo non si è verificato il movimento di protesta la intercettato la lega e questo la dice lunga sulle situazioni di razze tra un ordo del sud riguardo a un movimento di cambiamento e qua noi abbiamo un ritardo di riflessione e anche di proposta
Un terzo momento che io vedo che riflette le nostre difficoltà organizzative interne il discorso delle liste noi all'interno prendiamo posizione per la formazione di liste che sono o liste della Rete
O liste diciamo così civiche
Su questo noi lo aveva preso posizione no abbiamo distinto no abbiamo detto perché Fano a Corno perché si deve farne un'altra
Prima Colombo diceva io sono d'accordo che probabilmente uno dei criteri e quello di dire che le liste civiche o della Rete dovrebbero risponde a realtà locali che si muovono che sono fermento e che hanno fatto un'attività culturale nel posto
Prima poter proporsi a livello di invito e prima di poter chiedere l'adesione il voto o quant'altro che necessario per l'amministrazione della città
E dico e da questo punto di vista la nostra scelta anche le arrivato della relazione è stata una certa perda cioè dire va bene ognuno scelga come crede
Non è una soluzione
è quello di mettere un po'insieme e affastellare su questi tre punti che io ritengo rende i punti essenziali di un discorso organizzativo interno una risposta che non c'è
Allora non è che la risposta non c'è perché c'è qualcuno che attivo qualcuno che ha il retro pensieri è che su questo manca una riflessione profonda di lungo respiro
Su questo noi non abbiamo una proposta alternativa e proponga un'organizzazione di Varsavia quella che abbiamo visto che abbiamo sperimentato e da cui veniamo e naturalmente ce l'abbiamo il tempo di far questo a livello di un dura proposta di cambiamento da dica
Il fatto le situazioni e le urgenze ci travolgerà allora la mia proposta lì a livello indicativo è che all'interno della nei della Rete nasca un momento
Che si dia un respiro di lunga portata e quindi non può essere che formativo che ponga sul tappeto anche questi nomi che sono nodi culturali di lunga di lunga dimensione temporale che non si risolvono in due due quattro e le urgenze del momento e la necessità di far Listera regista Arias presenti a destra e a manca non risolvono perché questo caso mai ci porrà dei problemi
Che sono in opposizione alla qualità della politica che noi vogliamo
Fra la mia proposta è che l'ipotesi di un momento formativo allunga dimensione ed in durata di tempo possa nascere nella rete che accompagni l'attività pratica non è in alternativa non è in contrapposizione dobbiamo fare le due cose dobbiamo essere presenti
Diciamo così diamo alle mani e dobbiamo essere presenti anche a pensare sapendo che questi sonori che lo abbiamo per niente risolto
E che le relazioni di chi ha la responsabilità anche nazionale non risolvono affatto
Affastellano mettono insieme e lasciano la il discorso aperto e finché il movimento è un movimento di spinta ok discorso appena va bene quando il movimento arriva al punto di sintesi allora son dolori
Allora bensì vengono riproposte tutte qua di meccanismi di divisione partiti Gigliola dice eccetera
Che stanno al sottofondo delle regole di organizzazione da cui veniamo da cui grosso modo chi più chi meno a seconda dell'IMI di militante che ha fatto no è debitore
Un'altra cosa che dobbiamo fare come proposta a mio avviso è allora mantenere la situazione fluida a livello dell'organizzazione interno allora da questo punto di vista la mia proposta è che il comitato si rinnovi ogni anno e in ogni due anni
Che rinnovi il personaggi che ci sono all'interno
Che siano finalmente liquidate i discorsi dei doppi triplicare criteri precari che ce ne sono anche a noi proprio noi facciamo le prega gli atelier per vediamo le stesse cose perché questa è la schizofrenia che Boy da cui poi deriviamo quando manca la capacità propositiva sufficiente a reggere un'innovazione tale e alla fine evitiamo le ibridazioni
Chiedendo loro alle mini stazione regolare dovrei interni le responsabilità e in parte di razze perché quello lì si siede su quattro tavoli lo sa come fa a fare quattro papi
è una situazione certamente nomi invidiabile e io direi che noi non la dovremmo fare
Montalbano Pietro di Velletri dopo di lui Olivieri che il penultimo
Rapidissimamente non riferirò più di un minuto e mezzo
Ringrazio innanzitutto Giovanni Colombo per tutto quello che ha detto perché alleviato il mal di testa che mi ha mi ha prodotto tutto il pomeriggio quella serie di interventi più o meno rumorosi
La il lungo applauso che ha avuto il suo intervento
Secondo me è un segnale dell'esigenza che c'è all'interno del movimento cioè basta è il momento di voltare pagina non bastano più gli appelli fumo sia alla solidarietà bisogna adesso cominciare a lavorare su un progetto politico ed economico dobbiamo uscire dalla secca del degli appelli generici alla solidarietà dal momento che era in alto di stare per favore silenzio di chiudere le porte dal momento che non nascondiamo la voglia di andare a governare le città più emblematiche d'Italia e possibilmente
Ha quindi di essere una forza di di governo positiva allora cominciamo a lavorare concretamente su un progetto politico
è un'ultima cosa la e cedo la parola chi deve concludere mi sarebbe piaciuto vedere là dove sta scritto l'Italia delle città e l'Europa delle Regioni anche il mondo delle persone umane
Grazie grazie
Giuseppe Oliveri dopo di lui Luca degli anni che sarà l'ultimo olive ecco io sono di Novara
Che una zona ad alta densità leghista quindi spero mi scuserete noi abbiamo avuto qualche perplessità sugli interventi di stamattina sulla lega cioè a nostro parere non è è assurdo parlare di etnia lombarda come se è giusto parlare di etnia sarda odierni a siciliana se vogliamo
Da noi la lega non si caratterizza per un discorso di ernia e a noi sembra abbastanza discutibile il paragone che vi ha fatto tra la situazione in Lombardia e situazioni come in Jugoslavia o nell'Irlanda del Nord
Cioè la Lega è nata da noi come un momento folkloristico e quando poi si è affermata è stata quando e se creata la crisi del sistema
Che garantiva l'assistenzialismo al Sud e meno male l'evasione fiscale al nord
L'evasione fiscale che era un privilegio che era diviso in amplissimi strati della popolazione cioè non era solo grosso industriale era il commerciante la l'idraulico era l'infermiere che faceva il secondo lavoro
Quando questi meccanismi di garanzia sono venuti meno
è venuta meno anche l'adesione alla DC è venuta la adesione alla lega
I viene vissuta come un momento in cui il un gruppo privilegiato si rinchiude in se stesso e tende a sfruttare i suoi privilegi abbandonando il suo senso di appartenenza a una comunità più ampia
Per queste ragioni secondo me io sono sia per storia personale che per convinzione sono assolutamente un fotored e il federalismo
Però con questo federalismo e io sono perfettamente d'accordo con Colombo che secondo me ha centrato il problema
Perché noi possiamo opporci a questa situazione va riempito di contenuti perché altrimenti se non si parla in maniera seria del fisco con un programma sul fisco se non si parla di un poco in maniera siriana sanità con un programma della sanità
Loro sono vincenti per rivendono di privilegi e noi siamo delle brave persone però perdente grazie
Grazie
Ultimo intervento Luca Degani
Velocissimo e spero soltanto a Flash permettere il luce qualche problema che secondo me stasera c'è stato
Innanzitutto io credo che si debba ripetere che stiamo movimento non un partito un movimento fa delle scelte fare le scelte d'argomenti non può prendere la pare c'è del tutto come potrebbe fare un partito quindi degli argomenti delle scelte gli argomenti si definiscono si studiano forse soprattutto in questi momenti e invece forse oggi ci siamo un po'persi nel continente Rentis Mossul tutto senza fissarsi su su ciò che poi è importante portare in Parlamento
Andando avanti è importante discorso di nessun timbro noi siamo voi vento abbiamo degli obiettivi che questo obiettivo lo raggiunga la retro giunga Pannella lo raggiunga anche Martelli
E Forlani non ci interessa è l'obiettivo che è importante non voglio fare il partito che poi dice sono partito io voglio essere felice di esserci arrivato punto per queste o non siamo quindi un evento elettorale nemmeno non è importante il segno non è in porzioni importanti l'obiettivo nemmeno il segno non è importante quanto prendiamo e non solo non è importante ma è sbagliata per il promoter che ti porta dei voti
Quindi niente candidature nostre interno è forte tantomeno ricerca della candidatura esterna forte seppure nella singola realtà locale
Sugli interventi alcuni dubbi innanzitutto su Maastricht e sul concetto di sussidiarietà io vorrei dire che concede sussidiarietà importante
All'interno delle costituzioni italiana è alto del concetto di sussidiarietà l'intera il Trattato di Maastricht che infatti è portata avanti da quelle forze europee
Conservatrici inglese lussemburghesi che vogliono difendere solamente interessi propri e di vasta portata contro una necessaria regolamentazione saputo di politiche economiche
Regionali depresse che invece attraverso un concetto di regolazione sovranazionale potrebbero essere meglio definite quindi sul federalismo e sulle regioni brevissimo
Io credo che qua si debba anche dire di no a determinati interventi e dissi ad altri vorrei sentirlo il discorso di etnie io non riesco veramente a digerirlo
Tanto meno come italiano io vorrei continuare a poter essere presi in giro e sentirmi dare del polentone quando dico mi sul lumbard e sentire con simpatia una ragazza siciliana che mi risponde
Sì tu sei lumbard perché gallici e mi fa molto piacere sentirlo dire e voglio sentirmi italiano nella Rete
Multirazziale non multietnico le etnie in Italia sono una presa in giro parere strette insegnamento e personale
Argomento di interesse poi mio sul federalismo il mio campo di azione mio campo di lavoro che l'assistenza sociale
Io lavoro alimenti per anziani ente per minori come consulente giuridico non come operatore voglio riprendere il problema del Ministro dell'attuale ministro della sanità che è fondamentalmente un disgraziato posso dirlo e non ho paura di essere querelato che con dei decreti ministeriali come diceva qualcuno prima sta sanitari Zandonà assistenza
Da una parte privatizzando ala attraverso l'uso dei trenta mila miliardi dell'Ital sanità per cui sono già partite tanto le inchieste parlamentari quanto delle inchieste della magistratura
Dall'altra togliendo il diritto ai cittadini anziani vivere una determinata percentuale di intervento l'assistenza dell'attuale realtà di istituti per anziani soltanto perché provengono da un mondo del privato sociale che non è rappresentativo dei De Lorenzo
Dall'altra per costruire queste famose strutture del privato economico che quando come diceva qualcuno parlando prima azione approverebbe o di Roma nello Del Monte tavolo dell'Ospedale Santa razza Raffaele hanno sempre questo fortissimo interesse del nostro ministro De Lorenzo
Il quale ed è soltanto una piccolissima cosa dirà di avere un paio di cliniche a Napoli ha soprattutto un figlio che è assistente presso l'ospedale San Raffaele quello sono le piccole cose al di là delle grandi cose che spero diverto Kato relativamente anche prima
Ma che soprattutto sono state toccate né i tanti interventi di questa giornata che vogliono dire soltanto una cosa è necessario un nuovo modo di far politica per cui anche chi fa questi piccolissimi interventi di mettere dentro il figlio
In cambio di venti posti per un reparto protetto di Ice come è stato creato al San Raffaele
Non abbia non solo più diritto di fare il ministro ma non abbia più diritto di fare il parlamentare il giorno in cui i nostri parlamentari pace sarà anche solo una piccola cosa del genere nemmeno i grandi scandali dritta la sanità io mi auguro che qua sotto un certo profilo politico non abbiano più il diritto di entrare vi ringrazio mi scuso
Grazie
Durante l'intervento dei vegani è stato riparato ma solo adesso perché si era persa attenzioni famoso ascensore per cui miriamo ringrazia tutti della solidarietà è soltanto adesso come d'altra parte noi che abbiamo finito di lavorare è stata libera di uscire
Credo che sia stato notevole la il tour de force che a cui ci siamo assoggettati tutti perché siamo rimasti qui dentro ininterrottamente quasi quattro gente meno di quattro intervenendo sei ascoltando interventi
Arrigo io ho comunicato scritto di una pagina e mezza che è stato fatto arrivare da Leonardo Benevolo che non ha potuto intervenire di persona
Quindi se avete ancora è una pagina e mezza trenta secondi di tempo vi leggo anche queste così abbiamo completato una panoramica di possibili interventi questo intervento di scritto di Benevolo riguarda in particolare il tema del federalismo ve lo leggo il successo delle leghe non deriva soltanto dalla crisi del sistema dei partiti tradizionali che spinge la gente in una parte dell'Italia organizzare una sua risposta ma anche dall'attualità della principale richiesta programmatica
Che è la richiesta di uno Stato federalista bisogna riconoscere che il dibattito politico italiano non ha una risposta credibile a questa che e dovunque un'esigenza profonda nel momento in cui l'integrazione europea e mondiale rendono interdipendenti e relative le sovranità nazionali
E lei che sono nate perché è fallita la riforma regionale del mille novecentosettanta che non ha prodotto istituzioni autonome antagoniste a quelle nazionali ma una serie B della politica nazionale subalterna questa rivelatrice delle peculiarità locali
Oggi qualcuno parla di riformare rilanciare le regioni ma il discorso sulla distribuzione dei poteri fra lo Stato e gli enti locali attuali non è sufficiente
Quel che occorre infrangere sono le circoscrizioni delle Province e delle Regioni come somme di province introdotte nel Risorgimento sul modello napoleonico per lo scopo opposto di assicurare il controllo del centro sulla periferia
E si sa che i partiti di oggi non sono in grado di toccare questi ambiti consolidati è stata bloccata persino la parte della legge centoquarantadue che istituisce le Province metropolitane per il governo delle grandi città come in tutti i Paesi del mondo
Come togliere di mezzo le realtà di oggi di i consiglieri provinciali e regionali effettivi aspiranti le segreterie di uffici le circoscrizioni perché aree nuove istituzioni nuovi livelli di responsabilità
In Italia gli ambiti formati da una lunga storia è ancora presenti nel mille ottocentocinquantanove sessanta sono ben riconoscibili operanti a un secolo e mezzo di distanza
Al momento dell'unificazione non si è voluto confermarli come avvenuto in Germania dove infatti Land Art continuano a interpretare in modo efficace le peculiarità locali ma si è voluto cancellarli deliberatamente oggi quella scelta fa problema e l'occasione storica per correggerla e l'integrazione europea se concepita non solo come una trattativa fra le nazioni ma anche come un'aggregazione di comunità locali secondo il pensiero di Altiero Spinelli a Umberto Serafini
Nemmeno la lega ha colto tutta l'ampiezza di questo tema
E manca ancora il progetto di una vera riforma federalista che di sagre che nuovamente i Comuni accorpati nell'ultimo secolo
Che abolisca le Province e le Regioni informi corrispettivi moderni dei regni dei ducati delle Città Libere tradizionali con le loro istituzioni differenziate
Non è in questione l'unità nazionale su cui si ascoltano tante inutili declamazioni ma il potere ma il modello ripetitivo imposto dal centro delle istituzioni locali tutte uguali fra loro e questo modello che mette in crisi l'unità statale
Mentre gli spazi dell'autonomia locale come avviene negli Stati federali moderni dagli usa la Germania metterebbero in rilievo il ruolo necessario delle istituzioni centrali
A questo obiettivo occorre avvicinarsi sia per via teorica attraverso gli studi storici sia per via operativa attraverso l'autorganizzazione della gente
Alle istituzioni e ai gruppi e alle persone che si interessano delle tradizioni particolari delle piccole patrie locali
E che intristisce cono in un rimpianto del passato nella coltivazione di aspetti marginali oziosi occorrerebbe offrire la prospettiva di un autorganizzazione che possa sbucare in un migliore assetto delle istituzioni locali
Su questo terreno può avvenire un confronto vero con i partiti tradizionali impossibilitati a muoversi in questo campo e proprio per questo delegittimati
E con le leghe che su questo terreno si muovono ma offrono generiche prospettive nordiste che non hanno riscontro può fonto nel corpo sociale firmato Leonardo Benevolo
Bene
A questo punto credo che siamo liberi di andare a cena e ci ritroviamo domani mattina sperando di essere domani pratici e concisi e di riuscire quindi a concludere un'ora non troppo attardata poter rientrare a casa
Io sono rimasto qui come voi anzi più di un coi dal da dalle tre mezza in avanti non ho ulteriori messaggi quindi restiamo a quello che il programma ufficiale domani mattina alle nove diciamo così comincia di nuovo
Lo vedevo