È la CGIL che mi ha fatto come sono

Buongiorno a tutte
Intanto grazie di essere intervenuti e
Mille Segretario generale della CGIL Emilia Romagna ci già raggiungerà nel corso della mattinata perché ha avuto un imprevisto familiare e quindi lui abita a Reggio Emilia arriverà uno con un attimo di ritardo
Apriamo questa giornata che è una giornata di studio
A cui è dedicata prevalentemente la mattinata e una giornata di dibattito sull'attualità
Nella quale come sempre prassi della fondazione i temi che vengono affrontati nella mattinata avvengono declinati in chiave d'attualità nel pomeriggio
Prima di partire con quella che sarà la mia introduzione ai lavori
Vorrei dare il la parola al Sindaco Virginio Merola il Sindaco del Comune di Bologna
Che il comune che ci ospita spesso
Nonostante la fondazione sia una fondazione regionale
Il Sindaco e qui alla mia sinistra poi seguirà Rolando Dondarini che perché i nomi non lo conosce essendogli fuori Bologna
E il direttore della fondatore promotore della festa internazionale della storia
Che una festa che è diventata davvero davvero importante per tutti i ricercatori italiani anche stranieri sotto il cui ombrello anche l'iniziativa di oggi al luogo
E dopodiché ci sarà l'assessore Mezzetti che l'assessore regionali alla cultura della Regione Emilia Romagna in arrivo come vi dicevo per problemi meramente
Logistici la parola sindaco di Bologna
Prova si
Buona giornata buona giornata grazie per questo invito questa un'importante iniziativa che
Che fa la CGIL nella CGIL che mi ha fatto come sono è un'affermazione impegnativa
Sono tempi erano tempi quelli di Luciano lama ancora tempi in cui risuonavano affermazioni importanti libri importanti
Ricorderete tutti una scelta di vita di di Amendola attende
La CGIL che mi ha fatto come sono va vista in un contesto in un contesto storico e poi l'importanza di questo convegno forse sta anche nel fatto di attualizzare cosa significa
Stare oggi nel nella CGIL rispetto alle scadenze rispetto ai davvero i problemi
Che ci sono da affrontare come quelli che verranno affrontati nel
Nel dibattito del del pomeriggio sui confini le frontiere le opportunità per le politiche di genere da parte mia io devo fare e voglio fare volentieri il saluto del Sindaco questo convegno
Nella storia della città il
Il punto di vista del genere si è via via fermato è diventato un riferimento sia nelle scelte amministrative che anche
Nelle
Nelle composizioni delle delle giunte dei consiglieri il rapporto
Con il sindacato da questo punto di vista est è un rapporto fattivo
E non è stato mai abbandonato cioè non
Questa città non ha ceduto
All'ideologia della decisivo intermediazione al fatto che
Le decisioni per essere autentiche dovrebbero prescindere da un confronto ed è una condivisione
Questo continua a fare la differenza nel territorio bolognese nel territorio regionale
Credo che anche qui la all'attenzione
Al punto di vista delle donne nella pratica rivendicativa ma anche nelle politiche settoriali che si fanno in questa città abbia contribuito a questa attenzione al momento della
Della condivisione del negoziazione per condividere politiche e per fare per fare accordi
Naturalmente stamattina parliamo parlate soprattutto dei dell'esperienza di lama
E quindi mi perdonerete se mi viene in mente questa mattina leggendo i giornali
Pure a delle delle frasi che mi hanno più colpito di lama e lo state riprese anche i recenti convegni
Che non ricordo a memoria ma fosse Dondarini si che fa lo storico ma ecco il senso era non stancarsi mai di cercare le ragioni che uniscono
Rispetto a quelle che dividono
Francamente ci dovrebbe essere un po'stanchi oggi da questo punto di vista veniamo da dieci anni
Pesanti e non solo per il nostro Paese ma per il resto d'Europa però è così penso anch'io che non ci dobbiamo stancare anzi fosse il momento dei nidi
Di dirlo con un po'di aggressività rispetto alla situazione del
Del nostro Paese io a quella che si sta che si sta determinando
Però ecco
La sfida è forte nel senso che noi vediamo come
Tutto il tema dell'immigrazione il tema del lavoro il tema della sicurezza si intreccia con il punto di vista delle donne noi lo vediamo
Bisognerebbe aprire una consapevolezza maggiore di indagare quanto lo vedono le donne in senso lato visti i risultati elettorali anche recenti io
O quelli degli Stati Uniti o quelle che si preannunciano nel resto d'Europa ma sicuramente
Questo tema può essere un tema che se
Via attualizzato anche in base a una riflessione storica ci potrà aiutare secondo me
A impostare un tema fondamentale per il futuro del Paese che abbiamo davanti e sul quale la CGIL ha sempre insistito
Da aggiornato ovvero il tema della dignità del lavoro il tema dell'intreccio fra la democrazia in questione sociale
Questa oggi e squadre armata nel nostro Paese nella difficoltà amministrative dei nostri dei nostri Comuni
Su questo tema mi permetto di dire che da questa realtà da questa Regione potrebbe venire un contributo
Importante un polo importante basato su quello che si fa sulla logica dei patti che perseguiamo ma anche sul Patto per il lavoro il Patto per la città metropolitane
Ma anche io credo ridando spessore e iniziativa a questo tema della dei ceti popolari
Perché se noi oggi parliamo di disoccupazione se noi oggi parliamo di lavoro in realtà
Lo diamo per scontato ma non è così stiamo parlando in maggioranza di donne
Sia per quanto riguarda i giovani disoccupati che per quanto riguarda il tema del
Del lavoro in generale ma anche per quanto riguarda il tema dei migranti
Questa questione è una questione che merita di essere messo a fuoco proprio per rendere più efficaci le nostre politiche sia amministrative
Comunali e metropolitane sia sia nazionali perché seguendo questa ricerca e questa attenzione secondo me possono venire risposte anche più adeguate su come affrontare
Il tema della convivenza democratica nelle nostre aree urbane attraverso il filo dell'emancipazione del del lavoro
Quindi insomma
Poter contare sulla ricostruzione storica che oggi facciamo di un altro contributo che le donne la CGIL i tempi di lama hanno dato al
Allo sviluppo delle politiche e sindacali
Civili nel nostro Paese e importante come importante poi vedere
Come si può raccogliere queste eredità di fronte al tema dei temi che abbiamo oggi viene bene individuato sul tema dei confini delle frontiere e opportunità
La finisco subito quello che abbiamo di fronte semplicemente una una sfida che sembra quasi impossibile cioè tenere insieme il fatto
Che si può convivere e trasformare il problema dei migranti in una opportunità anche per questo
Paese su questo tema io credo che bene consente alla nostra attenzione in un momento nel quale
Alcuni rischiano di fare la fotocopia della destra rincorrendo le parole d'ordine della destra quindi immaginando cita di cittadini di serie A e di serie B prima questo poi quello
Mentre noi
Inteso come movimento progressista generale
Faremmo bene invece avere una nostra posizione rinnovando la che quella di tenere insieme sicurezza solidarietà
E da questo punto di vista io continuo a pensare che l'analisi del movimento femminista raccolta anche dal
Nella storia della CGIL cioè di focalizzare l'attenzione
Sul tema dei generi delle generazioni delle genti oggi sia molto importante la CGIL può dare un contributo enorme perché a queste tre leggi faccio aggiungere la sua di CGIL il filo del lavoro
Recuperare il filo del lavoro in queste nuove contraddizioni dalla società moderna io credo che sia
Il massimo contributo che può venire oggi da organizzazione impegnata come la vostra
Ricordare che
Avreste preferito continuate a preferire la strada degli accordi ma non apprezzo di negare i diritti fondamentali
Quindi
Grazie a voi mi dispiace di non potersi esce dalle perché devo andare in città metropolitana io sono un po'schizofrenico oggi faccio il sindaco metropolitano
Mi dispiace che non si sia Susanna Camusso che avrei salutato volentieri ma sono sicuro che avremo un'altra un'altra occasione
Buon lavoro
Grazie
Grazie Sindaco che oltre i saluti ci ha presentato un programma di lavoro che credo farà molto piacere I compagni alle compagnie di Bologna do la parola al professor Rolando Dondarini direttore della teste internazionale della storia
Grazie un giorno
Vi è un intervento brevissimo ma per me importante perché quando
Quattordici anni fa ci accingeremo a fare la prima edizione della festa della storia
Trovai subito da parte di devo ringraziare bimbetti peraltro e di altre donne
Della CGIL una convergenza nella
Condivisione degli obiettivi soprattutto nel percepire la storia anche quella più recente come un grande patrimonio
Per vivere più consapevolmente per progettare responsabilmente il futuro
Abbiamo condiviso tutti questi anni tra l'altro in questa anche volontà di coinvolgerli scuole
I i dati sono sconvolgenti per noi delle volte ci spaventiamo perché quest'anno con la
Tredicesima edizione abbiamo superato il mezzo milione di presenze per la storia
Sappiamo di essere la manifestazione più grandi in Europa del genere
E adesso comincia gemmare ma non solo nei piccoli centri ma anche
In grandi metropoli come Barcellona Siviglia dolosa che hanno preso la festa dello Stato il Bologna come modello è che ci
Indicano appunto
Perché viviamo soprattutto questa
Questa forma di coinvolgimento dei giovani
Che percepisco una storia in maniera diversa da come in genere siamo costretti a proporre
A livello scolastico la storia è una delle materie più odiate e disprezzati e che esistono ma ad una ben
A ben vedere hanno ragione questi ragazzi perché presentata come presentata
In genere semplicemente ottimistica
Serve a superare le interrogazioni ad avere semplicemente no qualche bel voto o perlomeno non prendere pessimi voti
In effetti quando invece si scopre si scopre insieme
Ed è possibile farlo vedo cliente guerra che è una grande protagonista era i dati che nella storia
Naturalmente fierezza taro sui
Quando si scopre insieme di essere arredi e protagonisti della storia
Cioè di essere non solo i ricettori di tutta
Un di tutto un patrimonio che è durato millenni ma anche coloro che che potranno incidere proprio sulla base di quello che sappiamo
A quel punto veramente troviamo entusiasmo da parte dei giovani abbiamo delle cifre appunto che ci impressionanti non solo le presenze ma pensate che siamo riusciti a fare due mila seicento credenti
E sono tutti documentati e che
Gli operatori attivi tra relatori coristi attori che hanno fatto rappresentazioni solo oltre stati oltre ventisei mila una piccola città
Messe insieme e dalla festa della storia e voi sappiamo anche di mantenere quasi finanziamenti siamo ma non ce ne lamentiamo noi
Non è bastato edere questo riscontro molto ampio in cui davvero le donne che il
CGIL hanno avuto tutti gli anni tutti gli anni un grande ruolo
Quindi
Ringrazio davvero molto auspico che
Anche per le prossime edizioni della quattordicesimo che stemmo bus già preparando ci sia questa collaborazione tra l'altro affronteremo un tema
E
A livello generale sapendo però che
Non è vincolante visto
Che tanti partecipano e tante entità affronteremo il tema dei contesti i quindi del clima dell'ambiente delle calamità
Che troppe volte ci sorprendono impreparati ad affrontare quelle che non sono più emergente ma che attraverso la storia sappiamo sono eventi ricorrenti
Quindi
Auspico ma sul SerT o che queste
Queste ore di lavoro saranno proficue e auguro ottimi risultati ma ringrazio soprattutto tutte le persone che hanno collaborato con la festa internazionale della storia
Grazie professor Dondarini adesso la parola Massimo Mezzetti Assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna tutti i convenuti
Buongiorno a tutti
Ringrazio dell'invito rapportare saluti anche a nome del presidente della Regione Stefano Bonaccini
Io
Ci tenevo anche particolarmente Anna salti mia tenuto passo passo informato sulla percorso che ha portato
A questa giornata
Intorno a quella che fu diciamo così la figura
Che è un po'accompagnato anche la mia crescita politica perché Luciano lama Stato segretario della CGIL dal settanta all'ottantasei
Io diciamo così ho cominciato a far politica più attivamente intorno a metà degli anni Settanta quindi diciamo così nel pieno del solco di quello che era da una parte
La la figura di Enrico Berlinguer dall'altra quella di Luciano lama che non è più grandi figure che si staglia o no
All'epoca e che hanno portato un contributo a mio avviso molto importante a quello che è stata anche l'evoluzione del pensiero dell'azione della sinistra italiana la sinistra riformista italiana nel nostro Paese
Ancora troppo a mio avviso sottovalutata e misconosciuta purtroppo noi viviamo in un'epoca in cui
Siamo molto schiacciati sul presente si fa poca leva poca cognizione di causa del nostro passato
Noi come Regione Emilia Romagna abbiamo approvato dal marzo dello scorso anno una legge importante secondo me che la legge sulla memore del e la storia del Novecento
Proprio perché abbiamo ormai forse anche la sufficiente non dico definitiva distanze distacco dal ventesimo secolo che ci consente di osservare a quei fatti
Con più rigore scientifico e meno travolti dalle passioni
E che ci possa portare ad un giudizio anche più
Completo Tondo intorno ai fatti e personaggi del Novecento che hanno inciso nella nostra Regione che hanno anche
Dato hanno avuto un ruolo fondamentale Luciano la mera fra questi nato a gambe
Quindi romagnolo a pieno titolo
Porto contributo decisivo prima la politica e poi alla
Movimento sindacale italiano e quindi io credo che
Sia importante perché
Dicevo siamo un sì vivere sul presente schiacciato il presente io
Io considero sempre questo una iattura credo che nessuno ma nessuna donna possa sapere bene
Dove andare che cosa fare oggi nel futuro se non ha chiarezze cognizione di causa di ciò che è stato fatto e ciò che ha fatto prima dell'oggi
C'è questa
Discutibile pubblicità della Vodafone di questi giorni che probabilmente avrete visto e sentito dovevo Scalfari metti conclude lo spot dicendo che cui per questo gli piace dimenticare il passato
Per ricordare il futuro
Credo che slogan è più inopportuno a ridosso il ventisette di gennaio non ci poteva essere da parte della Vodafone però la dice lunga su quello che un pensiero oggi che in qualche modo
è stato fatto nostro
E io credo invece che la memore del nostro passato sia un timone per costruire per vive il nostro presente e costruire il nostro futuro perché la memoria come ha detto tante volte un progetto di futuro ma è anche un progetto di libertà
Perché ricordare significa appunto avere cognizione della probità entità
E Luciano lama sicuramente ha
Perché è stato un personaggio una personalità sindacale e politica
Che sicuramente ha costituito fondamentale elemento di identitario credo per tanti che venga appunto da una generazione ora non
La generazione ventunesimo secolo evidentemente ma
Chi tanti di noi che hanno attraversato la seconda parte
Del secolo del secolo scorso
Sono saluti quindi sarò molto breve
Però un pensiero mi ricorreva milieu ripensando a venire
Se venuto qui oggi che cosa avrei detto la figura di luce non ha mai
Fortemente perché io faccio parte appunto di quella generazione che iniziato la politica gliene metà degli anni Settanta c'è un fatto un evento cioè c'è un insieme di eventi che hanno segnato particolarmente
Quella mia generazione ed è appunto i fatti che accaddero intorno al mille novecentosettantasette di cui oggi ricorrono quarant'anni
Non mi riferisco soltanto e unicamente di cui non voglio neanche parlare la carta la cosiddetta cacciata Luciano lama duplicità di Roma fratto io all'epoca ero appunto a Roma ero alla Sapienza nella vissi direttamente mi riferisco invece a quello che fu
Quel passaggio politico importante quello che purtroppo ancora oggi tanti un po'volgarmente secondo me traducono con il famoso appuntamento dell'euro e la politica dei sacrifici
Dico volgarmente perché appunto nel nel
Già chiamarli la politica sacrifici si dà un'accezione negativa quello che in qualche modo fu un tentativo secondo me coraggioso molto coraggioso da parte di Luciano lama della CGIL all'epoca
Tre sindacati ma la CGIL Bruno fondamentale così come altrettanto Corfù coraggioso e contemporaneo e non sono di distinte le due cose ma sono l'una legata all'altro il e lunare il fondamento culturale dall'altra il famoso discorso sullo sterilità di Berlinguer dell'Eliseo
Dove si guardava con grande capacità di previsione del futuro I grandi temi dell'oggi limiti dello sviluppo il limite della crescita
La necessità di
Frenare un consumismo esasperato che dal Papa depauperata pezzi del pianeta fino a quello che sono i dati di oggi vediamo appunto dove
Praticamente il novanta per cento della popolazione il venticinque per cento della del delle famiglie più ricche del mondo tengono novantacinque per cento alla ricchezza
Quindi non era la politica dei sacrifici era un insieme a me un assetto teorico che la sinistra al momento operaio sindacale
E la sinistra politica tentavano in quel momento con grande coraggio
Con grande coraggio di sviluppare
Non la faccio qui sarebbe da quindi anche guardare meglio le radici di quel movimento quote settantasette quello che comportò ma lì ci fu un atto di coraggio la politico si detta politica sacrifici che come qualcuno mi dicono finalmente
Cancello dall'orizzonte sindacale il salario come variabile indipendente
Ecco la dico con uno slogan per farla breve concludere perché non voglio rubarvi molto tempo
è passato molto tempo son passati appunto ormai quarant'anni
Io credo che anche lì ci fu una traduzione eccessivamente semplicistica il tema non era il superamento del salario come variabile indipendente il tema era
Una responsabilizzazione una capacità di una dimostrazione efficace di assunzione di responsabilità dalla classe operaia del movimento sindacale di fronte ad una bravissima profonda crisi
E di quel e quell'assunzione di responsabilità allora e per tutti i quaranta anni successivi mi sia consentito dire è stata prevalentemente della classe operaia del momento e lavoratori
Perché oggi possiamo dire che
Al superamento del salario come variabile dipendente
Successivamente negli anni siamo arrivati al superamento del lavoro come variabile indipendente per cui il lavoro è diventato una variabile dipendente
Di quello che è assurto a luglio in Po del pensiero unico cioè del profitto il profitto che rimasta l'unica cosa
Che una variabile indipendente
Lo dimostrano
I provvedimenti sull'articolo diciotto lo dimostra l'ultima sentenza in ordine tempo sul articolo diciotto che addirittura può essere applicato qualora
Il
Datori di lavoro o padrone come vogliamo chiamare ha bisogno di crescere sui profitti quindi può essere giustificato il licenziamento
Quindi anche il lavoro è diventato una variabile dipendente a quello che appunto è rimasta l'unica variabile indipendente il profitto io credo che dovremmo ripartire invece da lì
Ecco perché dico la memoria ci può giunge in soccorso naturalmente aggiornandola relitti riguarda via
Rivisitando l'hai avendo una capacità anche di innovazione nostro pensiero ma i fondamenti sono lì e cioè
Laddove nasce un'assunzione forte di responsabilità che non era Ceva naturalmente nel settantasette perché la responsabilità della
Ca sopra il momento lavoratori c'è stata sempre a partire dalla anche dal dopoguerra anzi nelle fasi più concitate la sua conclusione Seconda guerra mondiale
Con la difesa delle fabbriche e sarebbe opportuno oggi tornare rileggere per fatti per capire come
Probabilmente c'è una necessità forse ecco scusa e davvero forse se c'è un errore ci fu furono andare fino in fondo in quel pensiero
E cioè fermarsi a quello che era un'assunzione responsabilità della movimento dei lavoratori della classe operaia e non invece a giugno pensare un modello nuovo di contrattazione nazionale sindacale e di il ruolo del sindacato
E che nell'assumerci una responsabilità costringeva anche la classe imprenditrice ad assumersi una responsabilità un po'come
Poi so che su questo materia di dibattito il modello sindacale del nord Europa che però chi ha visto l'altra sera probabilmente
La trenta e la trasmissione presa diretta vi ha fatto in modo dimostrava come nei Paesi del nord del nostro del nostra Europa
Quel modello ha fatto sì che
I lavoratori che hanno assunto una responsabilità negli anni della decisiva pesi e due mila otto due mila e nove
Ma successivamente laddove hanno ridotto il loro sarà ari a partire dal due mila dieci due mila undici salari sono tornati accrescere di anno in anno
Di una media il due virgola otto per cento perché appunto gli imprenditori hanno restituito quello che i lavoratori vedono dato dalla fase di crisi per poter Rina tornare a crescere quindi
Io ripartirei da lì e credo che Luciano lama ed un ruolo fondamentale un coraggio fondamentale nell'aprire una strada che forse ancora oggi dobbiamo ancora percorrere l'assoluta grazie
Grazie all'assessore Mezzetti che ci ha tracciato un secondo tempo della storia su cui dovremo cominciare a scrivere la nostra
La parola adesso dalla salti per l'introduzione dei lavori
Bene
Io dopo aver ringraziato il
Gli ospiti che
Ci hanno portato i saluti
Vorrei ricordare anche il lavoro fatto dall'Associazione pausa
Paolo Petrelli di Bologna su questi temi e del dall'Associazione Luciano lama di Forlì e Cesena
Perché la Fondazione lavora in rette con questi soggetti o un lavoro faticoso perché mettere in rete autonomia e pensieri organizzazioni non è mai facile
Ma io penso che sinceramente sia la modalità del futuro ed è un lavoro come dicevo faticoso ma che produce delle eccellenze sul piano della qualità
Un ringraziamento particolare familiari presenti
Perché se da un lato e è bello sentire ricordare la storia di un familiare tocca anche come dire nel profondo
Questo convegno è stato una fatica
Una fatica che finalmente oggi ha visto il suo traguardo
Realizzare mantenere questo appuntamento non è stato facile
Da prima abbiamo rinviato dal ventinove di novembre
Il perché per impegni internazionali concomitanti che hanno coinvolto la Fondazione di seguito c'è stato il cambio di vertice
Sia della Segreteria regionale e il segretario regionale entrante ci raggiungerà più tardi
Ma anche di ben tre camere del lavoro cambiato il gruppo dirigente di Modena diretta nell'Emilia e da ultimo quello della Camera del lavoro metropolitana di Bologna
Che mi ha riguardata e quindi
Oggi io sono con un piede qui un piede nella su due isole che si allontanano quindici potete immaginare e la mia condizione psicologica e fisica
Abbiamo tenuto la barra difeso questo appuntamento e oggi siamo qui perché UDR
Il ciclo delle tesi celebrazioni e delle iniziative organizzate in Emilia Romagna in tutti Italia
In occasione del ventennale della morte di Luciano lama che ricadeva in realtà nel due mila sedici
Per questo ringrazio tutto per per tutti questi disagi fin qua e ringrazio tutti e tutte per aver rinnovato la disponibilità per avermi sopportata e l'impegno e la partecipazione
Oggi non sarà con noi la segretaria generale della CGIL che ci teneva particolarmente a questo appuntamento e ad esserci
Ma l'accelerazione della campagna referendaria che da qui all'appuntamento elettorale vedrà la CGIL interamente impegnata per promuovere da un lato la partecipazione al voto
Ma soprattutto
Per ottenere l'abrogazione della normazione relativa ai voucher
Ho interni
E agli appalti è stata chiamata al confronto con associazioni diverse e con i gruppi parlamentari
Hai quali spiegare il senso della nostra mobilitazione ma anche per cercare le alleanze necessarie in questa campagna particolarmente difficile
Sarà con noi in sua vece Tania Scalchetti della Segreteria nazionale della CGIL che è stata fino a qualche mese fa la segretaria generale della Camera del lavoro di Modena
E che oggi riveste l'incarico delicato e decisivo di responsabile per la Segreteria nazionale del mercato del lavoro
Questo nostro convegno ha preso il titolo da una frase ormai nota di Luciano lama pronunciate in occasione del suo saluto alla CGIL
E la CGIL che mi ha fatto come insomma questa frase è stata pronunciata da lui in occasione dicevo del suo saluto ma non è una frase che prelude al racconto della sua pur ricca vita politica sindacale e personale
Per lo meno non lo è del tutto è una frase che molti dei funzionari e delle funzionario della CGIL potrebbero far propria
Perché la CGIL non è stata né un'organizzazione sindacale soltanto
La CGIL rappresenta un modo di essere di valori e di principi che hanno cambiato e migliorato ognuno di noi
è una scuola di vita scusate la voce ma manca pure quella
è una scuola di vita dicevo è una scuola sindacale e politica è un luogo tra i pochi esistenti dove ancora si può trovare lo spazio e l'occasione di discutere
Di confrontarsi anche di Stone di scontrarsi e di cercare di capire un mondo ormai convulso e confuso
è un luogo di donne
Lo è stato anche durante l'estate e sta lo è stato anche durante la segreteria di Luciano lama che di certo femminista non era
Luciano lama è stato segretario è stato già ricordato generale dal della CGIL dal mille novecentosettanta al mille novecentottantasei un periodo cruciale per i movimenti dei giovani e delle donne
Sono gli anni della contestazioni studentesche giovanile gli anni delle conquiste sul piano dei diritti sociali e del lavoro
Mille novecentosettanta Statuto dei lavoratori ma anche mille novecentosettantaquattro normazione sulla maternità e legislazione sull'aborto
Mille novecentosettantacinque diritto di famiglia mille novecentosettantasette legge di parità
Un mondo in pieno smottamento cui si deve l'intero impianto dei diritti sociali e di cittadinanza soprattutto di quelli femminili
E in quei movimenti in quelle conquiste il ruolo delle donne della CGIL non Fuda comprimaria
Anzi proprio le donne di Bologna e dell'Emilia Romagna contribuire in maniera determinante anche se non da sole a cambiare il volto dell'Italia
Come è prassi consolidata della Fondazione Argentina Bonetti Altobelli presenteremo oggi un'iniziativa rivolta
Alla narrazione della memoria storica di quel periodo centrando la nostra ricordi frutto ricostruzione e il dibattito che ne seguirà
Proprio sul come la spinta innovativa espressa dalle donne della CGIL dentro la stessa organizzazione sia stata determinante per cambiamenti e innovazioni profonde significative
Ma mio padre non era proprio femminista mi aveva detto sua figlia mentre a Modena le parlavo di questa mia volontà di narrare questo particolare aspetto della sua gestione
Nodi certa avevo risposto io ma di sicuro aveva dimostrato di capire che la spinta proveniente dalle donne andava raccolta
E che era giusto accogliere le loro richieste modificare la struttura stessa della CGIL
Non era una cosa né scontata nei dovuta
E poi medico con una sorella così una moglie e due figlie pensate voi che si potesse permettere di fare diversamente
Questa mattina sotto la regia e di Fiorenza Tarozzi
Coordinatrice del Comitato scientifico della Fondazione spetterà Edmondo Montali intervenire sul merito politico della Segreteria di Luciano di Luciano lama inquadrandolo nella fase storico sindacale nella quale l'AMA ha operato per poterci introdurre pian piano in un mondo ormai diventato piuttosto lontano
Da quei giorni sono passati oltre quarant'anni e forse è giunto il tempo per poterli esaminare nella giusta distanza
Da poterli affrontare in chiave storica disincantata e sincera
Intanto
Vorrei cogliere questa occasione anche per ricordare l'impegno che l'Associazione Paolo Perelli ha intrapreso con l'Istituto Storico Parri e con l'Istituto Gramsci
Per una ricerca su quel periodo e per la sua ricostruzione iconografiche documentale
Ed anche lo sforzo fatto da una nostra compagna che pur lavorando in militando sia nella CGIL che in Amnesty International
è riuscita a laurearsi proprio con una tesi di laurea sull'omicidio di Stato di Francesco Lorusso pubblicato in dono con un titolo omicidio di Francesco Lo Russo una storia
Di giustizia negata
Franca una donna appassionata come ce ne sono tante in CGIL
E un lavoro che sarà valorizzato dalla Fondazione non solo per il valore che ha in sé
Ma anche per l'esempio che offre quello di una giovane donna che si interroga studia e lavora al tempo stesso sia perse
Che per gli altri un tesoro e uno stile da preservare e da promuovere
Sono stati anni anche di grandi scontri e di laceranti fratture se solo pensiamo a quanto sui ha successo qui a Bologna nel settantasette a Roma nel settantotto alla contestazione che prima Massimo ricordava
All'Università della Sapienza proprio verso l'AMA
Hai primordi e poi agli sviluppi del terrorismo e della lotta armata
Che fecero in a bissare scomparire le giuste rivendicazioni studentesche contro il caro affitti la condizione delle mense studentesche una didattica obsoleta
Noi lo sappiamo bene
Anche tra le donne tra le sindacalisti nel movimento tra le femministe i pensieri plurali si sono misurati e scontrati molto spesso
Vedremo attraverso la narrazione di El da guerre di Luisa detti quanto difficile sia stato per il femminismo sindacale rapportarsi con le donne della CGIL che non militavano nei movimenti
Storie faticose
Eroiche e anche belle ma anche piene di sofferenza
Ferite peraltro mai completamente rimarginata
E del mondo Montali che l'estensore di un nuovo saggio che la Fondazione Giuseppe Di Vittorio è in procinto di pubblicare stamattina mi ha detto che ci siamo
E l'impegno sull'impegno sulla vita di Luciano lama e il suo impegno politico sindacale grazie all'iniziativa di oggi e come dire alla costruzione dell'iniziativa di oggi
Potranno essere inserite alcune delle nostre più rilevanti considerazione al suo interno
Sarà così recuperata quella fetta di memoria rilevante resa a volte trasparente come spesso e la memoria delle donne e delle loro vite
Hai Luisa Betti che fa parte del team che cura il Progetto profili biografici di sindacalista è
Emiliano-romagnoli e mille ottocentottanta mille novecentottanta il compito di illustrare quei profili di sindacalista e coeve alla segreteria di lama che hanno vissuto operato qui in EmiliaRomagna
Raggiungendo molto spesso i vertici della Confederazione e delle categorie nazionali e che sono state individuate per contribuire a dare uno spaccato completo rispettoso delle vite degli uomini e anche delle donne
La sessione storica del mattino sarà condotta da Fiorenza Tarozzi cui si deve tanto del lavoro prezioso sulle biografie per il quale la Fondazione
Si avvia ad essere leader nella ricerca e nella ricomposizione tanto che anche altre realtà come le compagnie di Milano della Federazione nazionale dei lavoratori della conoscenza
Hanno tratto spunto e si accingono a promuovere e a cui offriremo la nostra collaborazione
Questo nostro incontro ha ricevuto per la prima volta anche il patrocinio del Senato e questo è una cosa che ci onora e ci rende orgogliosi intendiamo proseguire e sviluppare il rapporto con le istituzioni anche nazionali
Presentando sia alla Camera dei Deputati che al Senato il progetto delle biografie come primo esempio di ricostruzione
Biografica di sindacalista è in chiave di digitali o mentis
Nello scambio con la Londonio diversi ti avevamo presentato la progettazione in fase di start-up e nel corso del due mila e diciassette come un loro stessi hanno sollecitato
Intendiamo ritornare a progetto concluso chiudendo la prima è più difficile fase di raccolta di materiali elaborazione delle schede
A sia anagrafiche che biografiche ma prima di tutto ciò e nel corso di un'iniziativa dal titolo cento nomi in cento anni presenteremo le nostre strutture e a chi ha collaborato con noi questo risultato
Permettetemi qui di ringraziare con il cuore le tante donne e dei coordinamenti Spirit CGIL dell'Emilia Romagna
Che ci hanno sostenuto e hanno contribuito con giovanile entusiasmo alla raccolta di materiali e alla segnalazione di nomi
La Regione Emilia-Romagna si è detta favorevole a presentare in mostra i profili che ritenessero più significativi all'interno di un Progetto o meglio di un atteggiamento
Che l'Assemblea legislativa persegue ormai da tempo finalizzato all'apertura al pubblico
E all'avvicinamento delle istituzioni e cittadini
Infine
Non appena si saranno consolidati i nuovi incarichi in seno alle Commissioni parlamentari europee e nostra intenzione portare a Bruxelles i risultati di questo grande sforzo
All'attenzione della Commissione istruzione cultura
Con la collaborazione dell'Istituto italiano di cultura per divulgare anche a quel livello il rilievo che queste terre queste donne queste storie hanno nella storia per la democrazia in Europa
Come dire che la storia e anche nostra
Come è prassi dei nostri convegni la sessione del pomeriggio affronterà il tema scelto quest'anno in chiave di attualità
E abbiamo scelto di dibattere sul futuro delle politiche di genere scegliendo un'angolazione delle tante possibili quella che ci è sembrata utile affrontare in chiave Mestre in
Parleremo delle donne dal punto di vista delle migrazioni certo l'urgenza dei dati sulla violenza maschile sulle donne avrebbe potuto indurci ad occuparci di questi
Di questo lo stesso i dati sull'occupazione o meglio sulla cattiva occupazione delle donne e delle giovani donne
Abbiamo scelto il tema delle migrazioni e come si sa quando si sceglie qualcosa si prende e qualcosa si lascia
Tuttavia abbiamo cercato di mettere insieme aspetti vari che toccano le donne migranti
Donne che emigrano verso altri posti territori ma anche donne che migrano verso altre generazioni intersezioni e migrazioni linguistiche praticamente il mondo intero
L'apertura affidata ad un video intervista curato da Manuela Fabbri è stata affidata una donna ad eccezione Emma Bonino
Che è sembrata un esempio eccellente di donna che come si dice si è sporcato alle mani per capire e per conoscere lei si è trasferita in Egitto
Per tre anni e oggi avremo il piacere di ascoltare la sua competenza la sua umanità le sue mozioni e anche i consigli che si ci suggerisce con sapienza e con gentilezza
Per me
è stato un incontro importante a lei dedicheremo la tavola rotonda che sarà coordinata da Fiorella Prodi
E anche se non entro nella scelta delle relatrici lo farà Fiorella vorrei chiudere con il nome ringraziamento a Tania scacchi ETI che si è dovuta sobbarcare l'impegno di sostituire Susanna Camusso
Se non fosse diventata ministro della Repubblica oggi sarebbe qui con noi anche Valeria Fedeli e so quanto lei se sia dispiaciuto non poterlo fare
Una militante femminista a lei avremmo chiesto il suo parere sulle evoluzioni delle politiche europee ma soprattutto
L'abbiamo l'avevamo contattata come autrice con Mariella commerci del libro da comparse a protagoniste libro che attraverso la storia
Orale raccontate dalle protagoniste narra della storia del coordinamento nazionale delle donne del settore pubblico
Concludo
Dicendo che ci dispiace non aver qui la segretaria generale sappiamo che lei ci tenesse lo dicevo prima
Ma sono sicura e mi fa piacere che sia oggi che lì Tania che conosco e stimo profondamente a lei consegneremo le nostre riflessioni e da lei avremo conto della strada che nei prossimi giorni e nei prossimi mesi la CGIL
Percorrerà con il nostro aiuto e con tutto l'impegno necessario a voi e a noi buon lavoro
Grazie
Allora chiamiamo alla alla tavola Edmondo Montali
E il da guerra e Luisa detti
Che copriranno anche lo spazio di gloria chiami
Sì sì sì senz'altro
Allora
Noi non abbiamo
Si si sia
Sì sì
Sì
Mezza
Ecco lascio la tavola a Fiorenza Tarozzi che coordinerà la tavola rotonda
Sul testo
Anzi
Pensarci
Questa
Sì sì
Sulle
Sì sì scusate un attimo gotico organizzazione di questa seconda questa seconda parte
Perché dobbiamo capire come lavorare allora come avete
Intuito da quello che ha detto Anna la professoressa Gloria Chianese non è presente quindi abbiamo
Come i relatori di questa mattinata Edmondo Montali e il da guerra e e Luisa detti
Io non farei se voi siete d'accordo nessuna interruzione cui su queste tre essendo solo tre le relazioni andrei di seguito proprio per dare continuità
Al discorso che le gli agli amici che gli amici di preesistenti faranno quindi
Credo o che se qualcuno a poi necessità qualsiasi necessità
Anche di telefonare non non eventualmente può uscire tranquillamente e poi
Rientrare ma non facciamo interruzioni
Allora e che ha credo che la professoressa Chianese sì scusi con tutti ma purtroppo come ha detto Anna l'organizzazione di questo di questa giornata
Ha subito tutta una serie di spostamenti e piccole traversie
Quindi magari chi era disponibile in una data non lo è più in un'altra quindi comunque siamo o sicuri che la
Presa Chianese nel caso di pubblicazione di questa giornata degli atti di questa giornata vorrà darci il suo contributo
Io sono va bene l'ha detto Anna più di una volta sono Fiorenza Tarozzi e qui il mio compito oggi è soltanto quello di fare il vigile urbano c'è da fare la parola direzionare gli amici e colleghi le colleghe che sono
Relatori relatrici e a cominciando da Edmondo Montali della fondazione
Giuseppe Di Vittorio
L'amico Edmondo ci parlerà di del profilo della Segreteria di Luciano lama l'uomo e la fase politico-sindacale dentro e fuori la CGIL
Cominciamo per gradi e per arrivare poi a quello che è il cuore della del tema cioè la il tema del genere insomma ecco
Ciascuno nelle relatore vi prego di essere
Rispettosi di quanto vi dico in questo momento ciascun relatore avrà trenta minuti del per parlare
Adesso non fare così non fare così perché c'è io sarò molto più rapido da quando quando io rimetterò il bigliettino con scritto tempo mezz'ora cinque minuti non so a che punto sarà di quello che avrebbe voluto o potuto dire quindi non faccia vi prego di stare dentro a questo da tempo in modo da lasciare spazio
A la discussione ai quesiti alle domande che
Questo pubblico così numeroso può vorrà potrà o vorrà fare Edmondo Montali della Fondazione Giuseppe Di Vittorio di Roma
Capo giorno a tutti
Un saluto agli organizzatori alla Fondazione Altobelli ai relatori tutti a voi è un ringraziamento davvero ho sentito per questo invito che
Che mi onora di parlare di Luciano lama che personaggio
Del quale mi occupo ormai da da un po'di tempo
Sono entrato un po'in confidenza
Più che Luciano lama diventa segretario della CGIL è stato già ricordato nel mille novecentosettanta quarantanove anni
Un curriculum sindacale che il lo ha già visto protagonista delle più alte cariche dello realizzazione ed è
Uno di quei ragazzi che dopo la Resistenza diventano classe dirigente in questo Paese in un ricambio generazionale incredibile se pensiamo che appunto dopo aver combattuto la resistenza romagnola
Lama combatte sia in montagna poi torno a valle perché fu colpito da una malattia da una polmonite e poi combatte anche come Gatto montagna peraltro perse un fratello che venne ucciso nelle strade lamenti Lelio venne ucciso
Era strilla vinti nazisti della piena del quarantaquattro
Furono rastrellamenti ferrosi simili che segnarono la la Resistenza emiliano-romagnola
Fundoni che Luciano lama si trascinò dietro per tutta la vita con
Manca
Come dire lo tiene sempre molto nella sfera privata parlava pochissimo e mai con molta voglia di quell'esperienza io credo avendo sentito anche delle testimonianze che in verità forse si sentisse minimamente responsabile per quella perdita di questo fratello minore che lo aveva seguito forse
Per emulare sullo nella guerra partigiana e che morì mentre lui non c'era perché appunto malato e quindi
Tra l'altro poi anche il riconoscimento della di questo fratello la morte insomma fu molto complessa
Fece la resistenza dopo la Resistenza giovanissimo all'età di ventiquattro anni fu scelto dal Comitato di liberazione nazionale per diventare il segretario della Camera il lavoro di Forlì
Senza nessuna esperienza sindacale
Uno di quei paradossi del destino della vita delle persone
Proprio la vita sindacale che lo travolse per i successivi quarant'anni lo segno in profondità fino a quella frase che abbiamo letto
Sino a delineare nel proprio la vita in verità inizio in maniera casuale il Comitato di liberazione aveva bisogno di un giovane preparato per svolgere quel ruolo di Segretario la Camera del lavoro
Luciano lama era lì a disposizione e lo scelsero per questo tra l'altro in quota socialista Partito Socialista
Non rimase molto nella famiglia socialista anche se lui ricorderà spesso che in verità in Romagna in quel tempo la linea di demarcazione tra il Partito Socialista il Partito comunista non fosse poi così così profonda
Peraltro non fu soltanto il Comitato di liberazione nazionale a vedere in quel ragazzo un grande futuro sindacale
Perché nel giro di pochi mesi circa due anni Giuseppe Di Vittorio all'epoca del più grande Segretario generale della CGIL lo volle a Roma con sé in Segreteria confederale con una scelta in verità sorprendente
Perché la male ha lavorato poco la segretaria Camera del lavoro e di Forlì e vero che aveva seguito una aveva firmato un contratto mezzadri le che all'epoca
Ebbe una risonanza nazionale ma insomma questo giustificava poco una scelta così importante di portare
Quel ragazzo così giovane mila cerchia del dei dei
Degli uomini più vicini a Giuseppe Di Vittorio
La mano smise mai di chiedersi in verità come mai Giuseppe Di Vittorio lo porto in Confederazione così giovane
Continuo a chiederlo sia Di Vittorio che allungo fin quando lo un buongiorno gli serve bassa falla finita l'abbiamo fatto ti basti questo insomma avevamo visto evidentemente qualcosa che tua all'epoca non vedenti
Va quindi in Segreteria nazionale da giovanissimo e incontra Giuseppe Di Vittorio che per lui rappresento una figura chiave sarebbe veramente molto difficile sopravvalutare l'influenza che Di Vittorio ebbe su sul giovane Luciano lama
In forme e modi diversi con Giuseppe Di Vittorio lama condivideva la capacità una capacità fortissima capacità di empatia verso i lavoratori
E da Giuseppe Di Vittorio trasse alcuni dei caposala clip del suo impegno sindacale innanzitutto l'unità sindacale
Che il primo trasmise al secondo e poiché il grande valore che Luciano lama e Giuseppe Di Vittorio abbiamo sempre dato alla dimensione confederale del sindacato
La dimensione orizzontale del sindacato nella convinzione di entrambi che la confederazione fosse il momento di sintesi delle diversità
Che l'interesse generale del mondo del lavoro potesse trovare soltanto in una dimensione orizzontali confederale
Una una dimensione strategica e politica unitaria che allontanarsi il sindacato da tentazioni corporative che pure sono pur sempre presenti erano figli di due italie molto diverse
Lama figlio dell'Italia industriale del boom economico degli anni Sessanta e Settanta Giuseppe Di Vittorio figlio di un'Italia agricola Italia delle leghe braccianti
Eppure entrambi condividevano queste questi valori di riferimento livello confederale l'interesse generale del mondo del lavoro che la vera cifra identitaria della CGIL
E la capacità di sintesi del sindacato nella convinzione che
Tutte le avanguardie anche le più illuminate
Se correvano troppo in avanti rispetto al movimento avrebbero segnato la sconfitta delle une come delle altre c'è un episodio gli voglio ricordare perché a me ha colpito molto da giovane segretario confederale Giuseppe Luciano lama
Firmo una un accordo sulle pensioni degli elettrici
Fu un accordo molto vantaggioso addirittura per l'epoca quasi troppo vantaggioso e quando lo porto al Di Vittorio lui ragazzo appena entrato nella segreteria confederale
Porto questo risultato con grande entusiasmo convinto che Giuseppe Di Vittorio lo riempì sedi elogi
E invece la prima cosa e Giuseppe Di Vittorio gli dice ma no questo contratto non va assolutamente bene a cosa è firmato cioè il problema per Di Vittorio che era un contratto troppo avanzato per una minoranza di lavoratori
Che non sarebbe riuscita a fare da spinta per gli altri e e gli disse attento Luciano perché tutte le avanguardie se si staccano dal movimento generale dei lavoratori non fanno il bene dell'una non fanno il bene dell'altro
Per lama questo primato confederale fu una cifra distintiva di tutta la sua vita di tutto il suo pensiero sindacati che però non si
Non si tradusse in conservatorismo
La ma in verità non era un conservatore fu un un uomo sindacale estremamente aperto alle novità
Lo fu per esempio da segretario dei metalmeccanici nel riscatto operaio dei primi anni Sessanta lo fu sul tema dell'unità sindacale lo vedremo meglio dopo
L'unità d'imputazione prima l'unità organica con il patto federativo lo fu anche da un punto di vista dell'organizzazione sindacale
Con la Segreteria di Luciano lama i delegati consigli diventa un le strutture di base il sindacato con un'operazione straordinaria che permise al sindacato di recepire le istanze di trasformazione che provenivano da una società
In straordinario movimento come quella italiana della fine degli anni Sessanta
Quindi
Un uomo aperto al nuovo un uomo capace di cogliere il nuovo ma di innestare allo su un patrimonio valoriale molto antico della CGIL molto classico della CGIL
Se
Mi è permesso una sorta di ossimoro è un uomo che ha favorito il cambiamento nella continuità
Cioè è riuscito a innestare straordinarie novità all'interno dell'organizzazione non vedendo mai meno a i valori più identitari più classici della CGIL
In qualche modo oggi ne parleremo la questione di genere sicuramente una questione che introdusse novità e enormi nella Società italiana degli anni sessanta settanta all'ottanta e nella CGIL
E lo vedremo meglio nelle successive relazioni
E con lama la primadonna entra nella segreteria confederale CGIL no del prato Donatella tuttora un personaggio straordinario che senso verrà ricordato successivamente
è una segreteria quello di là quella di lama lunghissima è la più lunga della storia CGIL dura sedici anni
E attraversa degli anni talmente importanti in cui il mondo cambia talmente tanto sto qui a ricordare la fine di Bretton Woods settantatré
La rivoluzione fordista e poi il superamento del fordismo quant'altro che insomma elencarla tutta o cronologicamente
E è impossibile occorrerebbe un un esercizio di sintesi di qui sinceramente non sono capace
Perdonerete quindi se ante vado per temi tento di ricostruire questa questo questi lunghi sedici anni per temi è lì che a mio avviso sono i temi per i quali la ma maggiormente si spese che maggiormente lo caratterizzano
Il primo
L'ho accennato e l'unità sindacale la mai ricordato come l'uomo dell'unità qui ancora permettetemi io ricordo la figura l'insegnamento di Di Vittorio è e centrale
E perché centrale perché in verità l'AMA non nasce unitario come tanta parte di quella giovane generazione che combatte la Resistenza combatte la Resistenza perché prefigura una società nuova
è questa società nuova mila CGIL unitaria degli anni quarantasei quarantasette sembra come dire non potersi avverare anche perché il sindacato è legato da mille il lacciuoli del compromesso
Tranne in verità molto diverso è l'anima socialista quella comunista quella cattolica e quant'altro
Quando arriva il momento di recessione il quarantotto lame tra quelli che si sento liberati
Cioè dice esplicitamente finalmente adesso la CGIL potrà fare le sue battaglie
E lì di nuovo una ramanzina di Di Vittorio che la metà sarebbe bastato Vittorio che aveva vissuto il ventidue aveva vissuto il fascismo reali sunto la tragedia della divisione sindacale e la vittoria della violenza fascista richiamo tutta quella giovane generazione ha un senso di responsabilità che non aveva dicendogli guardate che
La precondizione per la vittoria di qualsiasi battaglia del mondo del lavoro e la sua unità
Per l'AMA fu una lezione che introito talmente tanto che l'Unità divenne un valore a cui sostanzialmente era tutto sacrificato
Nella lunga esperienza di sedici anni che la segreteria lama la massa critica o molto alcuni dicono troppo sull'altare dell'unità
Fu un sostenitore dell'unità d'azione la coltivo
Da segretario delle categorie soprattutto della FIOM Puff poi fu un sostenitore di unità organica soprattutto il più settanta settantadue famosi carenze uno Firenze due Firenze tre
Poi si accorse che questo processo rischiava un fallimento verticale
E fu un sostenitore del patto del settantadue della Federazione unitaria un sistema
Un patto li considerava un compromesso al ribasso ma
Si spese personalmente quel documento sostanzialmente lo scrisse proprio Luciano lama
Nella convinzione che si dovesse salvare il salvabile
Che se quel patto non fosse nato probabilmente non ci sarebbe stato nessun'altra stagione dell'unità
E la difesa e la difesa e per sino a quando l'unità sulla vertenza della scala mobile non ruppe la federazione non si ruppe drammaticamente con il decreto di San Valentino e con il referendum
E anche in quell'occasione lama non fece altro che comportarsi come si comportò Di Vittorio nel quarantotto per quell'esperienza che lui aveva imparato così bene lavorare per l'unità fino al giorno prima della loro rottura
Lavorare per ricomporre l'unità il giorno dopo la rottura
Un altro tema a mio avviso ineludibile con il quale l'AMA si confrontò per tutta la sua segreteria fu quello che io sintetizzo come il governo del costo del lavoro
La ma un destino particolare diventa segretario generale della CGIL quando il potere sindacale al suo Zenith e al suo massimo in Italia
I contratti al sessantanove il settantatré
Prova con il più grande spostamento di reddito della storia della Repubblica per la prima volta nella storia di questo Paese i rapporti di forza tra imprenditori e lavoro tra capitale e lavoro si spostano a favore del lavoro
Grandissimi conquiste sul piano salariale e dell'organizzazione del lavoro del potere in fabbrica dei diritti
è una stagione straordinaria Gino Giugni
Per
Sottolineare la centralità del sindacato che in quegli anni diventa forse il maggiore protagonista della vita pubblica e istituzionale parlò di supplenza sindacale
Proprio per mettere in contrasto questo straordinario protagonismo con un momento quasi di paralisi della politica dei partiti
Esaurita l'esperienza del centrosinistra la la la la drammatica esperienza del Governo Andreotti Malagodi e poi un faticoso
Aprire al compromesso storico
Il problema è che per una stagione che dura molto poco poi arriva il mio novecentosettantatré
Gretto un puzza già distrutto il sistema internazionale
Delle del cambio il settantatré lo shock petrolifero piombano le economie occidentali in una crisi che gli storici hanno definito non nel sistema Mattei il sistema
C'è una crisi che mi mettere in discussione il sistema capitalistico così come lo si realizza riconosciuto
E a partire dal settantatré lama si ritrova ad affrontare una combinazione di emergenze che in Italia prendo il nome di inflazione e stagnazione
Che si presentano in una formula del tutto inedita perché sono presenti contemporaneamente un'esperienza che gli economisti dell'epoca sostanzialmente non conosceva
Su questi problemi Cluj impegna la segreteria per tutti i suoi sedici anni a partire dal settantatré dove lui
Nel Congresso di Bari
Della CGIL avanza la cosiddetta proposta globale che forse è stato il momento più alto della sua segreteria non per un giudizio che ne possiamo dare storicamente ma perché nulla racconta così
E lui stesso a dirci il momento più bello della mia vita sindacale il Congresso di Bari al settantatré
Perché la CGIL con una riflessione autonoma lui teneva molto a questa capacità della CGIL di elaborare autonomamente un pensiero politico è una proposta
Politica autonomamente propone al Paese un nuovo meccanismo di sviluppo
Il sindacato che propone sul tavolo governativo delle istituzioni e i partiti politici un nuovo meccanismo Lisi gruppo che tenta di uscire dalla contrattazione il solo salario
Ma tenta di legare il problema del costo del lavoro alle grandi riforme di struttura
Mettendo al centro di questo progetto l'occupazione e il Mezzogiorno
La ma dice aver conquistato la CGIL alla coscienza di questi due problemi è stata mia più grande vittoria sindacale
Non finisce lì naturalmente poi c'è il settantacinque l'accordo sul punto unico di contingenza
Un accordo sul quale la mamma gran parte della CGIL abbastanza scettico raccordo che per la quale
Per il quale spinge più la CISL attiva la parte cattolica
Nella CGIL la discussione non è un po'è un po'più accesa
La svolta dell'Euro è già stata accennata con la quale nuovamente non si richiama la classe dirigente una politica di reti che serva a
Sostanzialmente
Che nasconda un'aggressione alla centralità del del potere operaio nei luoghi di lavoro nella società lama propone un'altra cosa propone
Un meccanismo di sviluppo diverso che contempli necessità del contenimento salariale all'interno di meccanismi sostenibilità per tutto il sistema con grandi riforme
Queste due cose devono andare di pari passo sono d'accordo con quanto è stato detto stamattina quando si parla di sacrifici sembra che l'AMA abbia proposto una cosa unilaterale
Il problema leu non fu quello Leo fu una grande strategia che due a mettere insieme
Una responsabilità nuova da parte di tutte le classi dirigenti e il sindacato era assolutamente una parte di queste classi dirigenti
E poi l'ottantatré ottantaquattro tutta la vertenza sulla scala mobile il costo del lavoro fu il Governo al costo del lavoro fu il vero
Baricentro della Segreteria la con quali risultati B
Direi luci e ombre non poteva essere diversamente d'accordo sul punto unico di contingenza è stato dalla storiografia giudicato più o meno un fallimento c'è stato giudicato
Eccessivo rispetto alle compatibilità il sistema lama se ne accorse fu fu anche critico nella gestione anche personale di quella
Di quella vicenda
Però si ricorda una cosa effettivamente molto difficile in quegli anni dire di no a un accordo che metteva in sicurezza il salario con un meccanismo di adeguamento automatico in in anni in cui l'inflazione era due cifre
In cui era
In gioco
Sostanzialmente tutta la conquista salariale degli anni precedenti perché con quel tipo di inflazione tu affidandoti alla sulla contrattazione rischia molto
Con questo meccanismo ci stavano offrendo praticamente la garanzia del salario
L'euro invece non credo sia stato una un fallimento della strategia della CGIL io penso che l'euro una grande occasione mancata sostanzialmente forse arrivo tardi sono d'accordo arrivo insieme al compromesso storico ma quando il compromesso storico ormai
Dopo l'omicidio di Aldo Moro aveva aveva perso
Era un terreno che stava affannando e la sei già dell'euro fra noi insieme a quel terreno
Con una CGIL
Almeno l'ammalato la ricorda così che
Che non non appoggiò pienamente quel tipo di strategia lui era un po'amareggiato da questo punto di vista nel non aver saputo per primo Lusi conquistare tutta l'organizzazione a quel tipo di Progetto
Sul meteo sulla revisione del meccanismo di scala mobile ci torneremo più tardi il discorso un po'complicato perché sia la pubblicistica sia il dibattito che allora fu molto ideologico
Io
Per come le lo è stata ricostruita penso che in verità il sindacato fosse pronto a ridiscutere modifiche nel meccanismo di scala mobile e anche le forze politiche lo stesso Presidente del Consiglio di allora Bettino Craxi era tutt'altro che convinto di arrivare al referendum
Poi le dinamiche politiche come come si suol dire
Fecero rotolare il sasso che arrivo poi alla avvale come una valanga e la morte di Enrico Berlinguer in qualche modo congelò questa dinamica in strada Angola su un percorso dalla quale era dal quale era molto molto complicato uscire
Permettetemi ancora due temi della Segreteria lama che trovo necessari il primo il tema della democrazia
Diciamo la ma è un giovane che combatte la guerra di resistenza e approda famiglie politiche quella socialista prima e quella comunista poiché con i temi della democrazia non vanno naturalmente a braccetto
Sono culture poli e che non conoscono i la l'alla democrazia liberale nemmeno nella sua variante socialdemocratica
E per quella generazione l'obiettivo della Resistenza non era soltanto a battere il fascismo
Ma era anche prefigurare una società socialista una società nuova lama racconta
Per noi bisogna fare i conti con tutte e due le cose cioè liberarci certamente del fascismo pressore totalitario ma anche fare i conti con quel capitalismo colluso che aveva permesso a quel fascismo di prende il potere e quanta
Quando raccontavo della smobilitazione delle brigate partigiane e in Romagna qui tra l'altro in Emilia Romagna situazione fu abbastanza complessa come voi mi insegnate lama dice sì è vero noi ragazzi consegnavamo le armi ma si sottintende ci sembrava un po'una
Una cosa da teatro cioè noi adesso le riconsegniamo poi americani gli inviti andranno via non li riprenderemo e finalmente faremo la rivoluzione per dire che in verità è una generazione che ha un'attenzione verso
Qualcosa di dialisi Ovest sì che si chiama socialismo all'epoca
Naturalmente non ci sarà nessuna rivoluzione lo sapete meglio di me e anche lì sul tema della democrazia e Giuseppe Di Vittorio assegnare lo spartiacque tra
Una concessione dell'Italia giornalistica una concezione più matura della democrazia
Perché Giuseppe Di Vittorio a dire a Luciano lama guarda che non la vera rivoluzione l'abbiamo fatta ed è la nostra Costituzione
è la Costituzione che recepisce il lavoro come fondamento della Repubblica ed è la Costituzione che per la prima volta include il mondo del lavoro i lavoratori all'interno dei diritti di cittadinanza
Il lavoro nel mondo del lavoro non può senza la libertà assicurata dalla democrazia
Lottare per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori stessi né da un punto di vista salariale né dal punto di vista dei diritti Giuseppe Di Vittorio ha già in mente da costituente mila centocinquantadue e la proposta dello Statuto dei lavoratori
Anche qui grama introiettare talmente conquistato al tema della democrazia che questo sarà un tema sul quale mi spesi se una parte importante della sua segreteria quando l'Italia
Dopo piazza Fontana viene stritolata da due terrorismi di matrice diverso terrorismo nero e stragista Apple terrorismo rosso
La ma impegna l'organizzazione si impegna personalmente in una battaglia difficilissima quando si raccontano quegli anni
Secondo me si corre il rischio di giudicare soprattutto per generazioni come la mia che in verità non hanno vissuto quegli anni
Come una cosa scontata la difesa che allora si fece della democrazia e delle istituzioni repubblicane
Invece tutto fu tranne che una difesa scontata e soprattutto
Per il mondo che l'AMA dirigeva quel mondo del lavoro che mente della mobilità bili immediatamente contro il terrorismo nero
Perché c'è un antifascismo radicato nell'organizzazione nel mondo del lavoro era un mondo del lavoro molto più cauto quando il terrorismo strumentalmente inizio a utilizzare le parole del degli slogan della sinistra marxista
Accanto i fiancheggiatori che pure c'era un esisteva
Una zona grigia nelle fabbriche perché riassunto con lo slogan
All'epoca insomma fu molto di impatto né con lo Stato né con le BR lì c'era un terreno sociale sul quale il terrorismo combatteva una battaglia per radicarsi
E andare su quei luoghi conquistare quei luoghi di lavoro a difesa delle mode della democrazia fu tutt'altro che scontato e fu difficilissimo la ma ci dice una frase che mi ha sempre colpito molto
Fummo talmente impegnati in quella battaglia fu talmente onnicomprensiva e paghiamo dei prezzi talmente alti che in verità ci sfuggì cosa stava succedendo sul piano economico e sociale
Cioè
L'organizzazione faticava a fare il
Altre cose
Di fronte alla battaglia contro il terrorismo e la ma con la battaglia la vinse come la vinse la CGIL senza l'impegno del sindacato dei tre sindacati e di quella classe dirigente probabilmente la storia della Repubblica avrebbe seguito un altro corso
Io credo quello amareggio molto l'articolo gli ammenda del mille novecentottanta su Rinascita in cui Amendola rimproverò in qualche modo al sindacato di non fare abbastanza
Lui rispose rispose con un tomo conciliatorio tra l'altro Amendola pur non prendendo sì molto personalmente ma
Rispose
E amareggiato rispose come se lo avessero colpito su sul vivo come se gli avessero toccato un nervo scoperto e forse quella critica era anche ingenerosa se proprio la vogliamo dire tutto
Un ultimo punto Luciano lama
Di negli anni della fine del fordismo
La fine degli anni Settanta e soprattutto l'inizio degli anni Ottanta sulla fine del fordismo mature italiano siamo un po'
Come dire dieci anni diritti di rito in ritardo rispetto al resto delle economie occidentali fra poco e
Vive i processi di ristrutturazione
Delle fabbriche che appunto tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta modificano i processi produttivi modificano l'organizzazione del lavoro introducono delle novità tecnologiche
Siamo alla vigilia della terza rivoluzione industriale
Questo l'AMA rimaneva figlio invece del suo tempo rimaneva figlio del fordismo maturo rimaneva figlio lo della della dimensione nazionale con la dimensione entro la quale fare le politiche economiche
Rimaneva figlio della rigidità del mondo del lavoro come precondizione del potere operaio dentro le fabbriche
Rimaneva figlio della volontà programmatrice dell'idea che la politica guidasse lo sviluppo economico in verità il mondo che si apriva la rivoluzione neoliberista stava andando da un'altra parte
Stava modificando i processi produttivi flessibilizzare al lavoro introduceva novità tecnologiche l'economia ideologicamente cominciava a liberarsi della politica
No ribaltando delle gerarchie non più la politica dettare i tempi dello sviluppo economico ma l'economia che si liberava delle regole della politica la rete la deregolamentazione del mercato nasce in quegli anni
E lama questi processi fin qui
Ma non era l'uomo in grado di governarlo non poteva esserlo
No anche lui figlio del suo tempo in qualche modo nuova segreteria appunto molto lunga tutti a tutta l'ultima parte di questa segreteria non riesce
Come posso dire a a scrollarsi di dosso un po'di stanchezza
L'idea di un po'di stanchezza quasi che
Quel sindacato stesse combattendo delle battaglie fondamentali ma un po'battaglie in difesa un po'battaglie su un territorio che il sindacato non aveva scelto ma che gli veniva imposto
E qui
Anche in questo la ma ricordo di Vittorio non di Vittorio dopo le elezioni a alle commissioni interne e cinquantacinque e la famosa autocritica sostanzialmente dice
Il mondo sta cambiando la mia Italia non c'è più toccherà ad altri
Capire queste dinamiche aprire una stagione nuova per il sindacato anche lama influisce Kennedy negli negli anni ottanta sta succedendo qualcosa di epocale qualcosa di storico ne intuisce anche che probabilmente toccherà ad altri
Guidare la CGIL l'organizzazione in queste nuove sfide
La sua CGIL purtroppo per troppi anni costretta a lottare sul
Su sul terreno della battaglia sul costo del lavoro
E condivido Dorio con il quale tra l'altro condivide un comunismo tutt'altro che ortodosso
Condivide l'intuizione ma poi l'AMA ha un
A un'uscita dalla Federal dalla Confederazione al suo ruolo di Segretario lunga
Complessa difficile fatta anche di momenti molto amari e e e anche una successione che l'organizzazione
Un po'non capisce un po'un po'non appoggia completamente un'altra delle grandi amarezze di lama fu il destino di Antonio Pizzinato
Toccherà poi a Trentino aprire la vera stagione nuova della Confederazione
Se
C'è una data simbolica in questo lungo processo
Che Dio cercato iscrivere perdonati forse con
Semplificando troppo è del mille novecentottanta la vertenza della figlia
La vertenza in cui il mondo imprenditoriale sino al sindacato sul tema del potere in fabbrica poi sul costo del lavoro e inverte quel rapporto di forza che all'inizio degli anni Settanta era andato a vantaggio del del mondo del lavoro di sindacato
Quella vertenza la gestione che la vertenza la gestione di quella sconfitta apre una ferita enorme nell'organizzazione e appanna la figura di lama appanna la strage si o ne
Degli quella sconfitta e come dire l'idea che
Non si fece una riflessione adeguata su quello che successe in Asia temi novecentottanta che si sintetico un po'
La ragione di quella sconfitto
E
Sedici anni Segreteria generale
Sicuramente un uomo Luciano lama amatissimo
A dire la verità se posso permettermi più dei lavoratori
Che dagli altri dirigenti sindacali e più dai dirigenti sindacali che dei dirigenti politici perché sui quali invece non è che avesse un rapporto straordinario anche qui come Di Vittorio
Con il partito
Carattere con la non erano sempre rose e fiori penso per esempio al rapporto con il ricorda di me
Con il quale per esempio a del quale aveva una grandissima stima ricambiata peraltro ma i due uomini anche caratterialmente come visione politica
Non è che si prendessero proprio eccessivamente eppure e bellissimo e ricordo che che l'AMA farà e ottantacinque di Enrico Berlinguer meraviglioso
Si avverte una stima per l'uomo per il politico per le sue capacità che va anti vanno oltre le asperità che il del confronto politico mi ricorda un po'il
Il confronto che lui aveva all'interno e CGIL ve ne parlerò alla fine con Bruno Trentin in un altro in cui non mancarono certamente motivi di divisione e contrasti
Un uomo quindi molto amato un uomo che fu tra i più rispettati dell'intera storia repubblicana repubblicana per un motivo a mio avviso molto semplice
Era un uomo che univa quello che dicevo prima una grande empatia con una straordinaria coerenza che non abbia nessuna soluzione di continuità tra la vita pubblica la vita privata
So che ha detto oggi sembra quasi una cosa no l'alieno di Flaiano ed era così la vita privata del e la vita pubblica di di quella classe dirigente non solo di Luciano lampo non aveva soluzione di continuità che era straordinario perché
Avvertirli una coerenza priva di contraddizioni
Il suo nome
Quindi un personaggio Amato un personaggio autorevole pure un personaggio che ha avuto una pubblicistica non troppo favorevole
In verità per un destino un po'ingeneroso
Luciano lame è rimasto legato nella memoria più alle sue sconfitte che ad altro si ricorda il settantacinque appunto la battaglia sul costo del lavoro la scala mobile la rottura
Dell'unità sindacale e attenzione il rischio fortissimo dell'Arturo interno la CGIL
La mano manco di ringraziare Ottaviano Del Turco all'epoca per come dire
Per aver contribuito insieme a lui a salvaguardare l'unità della CGIL in una battaglia aspra ma
Che tenesse il valore dell'unità al centro
E e poi la Sapienza il settantasette certamente cioè si ricorda la ma per il confronto con una generazione che non era più la generazione del sessantanove che aveva visto che il sindacato
Come fu poi effettui una possibile risposta ha alla propria volontà di cambiamento il settantasette una generazione diversa ha perso una parte di quelle speranze forse una generazione più rabbiosa
Forse anche
Tra virgolette est scusate il termine più nichilista più violenta lama entra la Sapienza convinto che entra l'autore latta l'autorevolezza del sindacato
Sua personale e non capisce che invece dice una generazione che
Fa anche nel sindacato uno dei responsabili di quello che sa succedendo alle personalmente molto belli ricordo delle figlie da questo punto di vista che sono un po'
Loro come molti di quelli che circondano la ma in quel periodo delle voci della coscienza che lo avvertono di non andare
Di prestare molta attenzione ad andare lì pensando che bastasse presentarsi come il grande segretario della CGIL non avrebbe funzionato eppure la mera così era talmente i
Orgoglioso e convinto della grandezza della sua organizzazione anche della sotto debolezza personale che ritenga in proprio dovere andare in quell'università occupata a a parlare con quegli studenti
E poi ha ricordato appunto vi dicevo la scala mobile la strategia delle orche fallire in verità lama cercato di ricordarlo fu un uomo dalle strade dalle straordinarie conquiste
In
Non soltanto aperto alle novità fece moltissimo per l'organizzazione
La trasformo intrusi consigli delegati la trasformo da un punto di solvenza tiro ma è stato anche l'uomo delle grandi conquiste il bel fasti oltre che a di quelle contrattuali sul piano salariale del potere in fabbrica
Dell'organizzazione del lavoro ma con le pensioni l'epoca hanno nella sanità tutte conquiste che fecero dell'Italia sul modello
Di Vespa scritto un paese un po'più vicino al resto dell'Europa
Fu un segretario dell'ingresso a CGIL nella cessa che segnò in maniera definitiva il come dire la vicinanza alle grandi culture occidentali del sindacato straordinario come la CGIL
E fu un uomo della fermezza furbo l'uomo della responsabilità negli anni e il terrorismo fu una persona che incarnò perfettamente il fatto che il sindacato era definitivamente diventato classe dirigente del Paese
In quegli anni quando si era una manifestazione cubica compresenti le istituzioni era naturale vedere la ma presente
E sì se si leggono le lettere vengono scritte
Da semplici lavoratori ma non per forza di cose iscritti a CGIL o al Partito Comunista sono tantissimi quelli che si rivolgono all'AMA così si se sto rivolgendo al Presidente del Consiglio piuttosto che al Presidente della Camera o del Senato
Cioè il sindacato è diventato classe dirigente del Paese ed è diventato classi dirigenti con il viso la pipa di Luciano lama
è un che sia ingeneroso questo di lama esse ricordato un po'più per le sconfitte che per le vittorie ingeneroso anche perché non è vero nonché la sua segreteria ho cercato di dirlo non abbia di momenti di grandi criticità
D'altronde CUP la Segreteria così lunga in anni così importanti sarebbe strano il contrario gli anni a tantissimi
Le critiche sul piano politico e sindacale sono oggetto di discussione credo debbano rimane interno perché lame interprete di una certa visione il sindacato non per forza di cosa
Corretta non per forza di cosa giusta la ma non era Garavini per esempio per citare alcuni dei personaggi che componevano una segreteria straordinaria della CGIL di quegli anni
Forse non aveva perché non incideva né di qualità contrattualistiche Idis di dichiarati
Non aveva certamente la capacità di cogliere le trasformazioni dell'organizzazione del lavoro con il controllo sullo di lavoro che aveva Bruno Trentin è che su questo abbia un pensiero teorico
Straordinario
Però era un grandissimo direttore d'orchestra
Che teneva insieme queste eccellenze della CGIL come forse pochi altri avrebbero saputo fare torno torno a trentine come accennavo e chiudo prima che mi arrivi
La la segnalazione realmente bravo
L'autodromo trentino fu un uomo che
Condivise è una storia di una vita con Luciano lama enti sono
Come generazioni un po'la stesa c'è qualche anno di differenza ma sotto sono quella generazione sono i figli di Di Vittorio
Si definivano così sono quei ragazzi liquidi Vittorio ci circonda perché immagina di lasciare il loro l'organizzazione quando la sua esperienza personale quella della sua generazione di Novella sì sì esaurita
Quindi come dire dire con lama tutto il percorso di riaccompagna quando Introna CGIL fino
A alla metà degli anni ottanta a battaglie politiche di tutti i tipi Luciano lama devo dire hanno una visione il sindacato molto diverso
Trovano dei punti di contatto ad esempio la ma diventa segretario generale mila centosettanta dopo il congresso di Livorno
Perché sul tema dell'incompatibilità che in verità nasconde il tema dell'unità il tema delle strutture organizzative il sindacato l'accordo è proprio tra la sinistra i trentini in il punto di mediazione che può sembrare grama rispetto a una CGIL come la vogliamo di tempo più conservatrice che quella di Novella che aveva le sue ragioni e adesso non non non vorrei dire anzi sul tema dell'unità forse erano più le ragioni Novella che quelle diciamo ma al di là di questo
Quindi punti di convergenza ma grandi battaglie su tante cose
Niente trentine convinto della centralità dell'organizzazione del lavoro e del suo controllo è convinto che da lì nasce il potere di interdizione lavoro
Lame tutto proiettato sulla sulla dimensione confederale sulle riforme di struttura appunto la proposta del settantatré la svolta dell'euro va be
Ne potremmo citare tanti e e qui voi ne sapete anche molto più di me eppure nei suoi diari Trentin ricordando quei momenti
Ricordando quella strada quell'esperienza di vita quelle esperienze politiche
Io credo ricordando anche con la nostalgia che sia
Della
Della propria giovinezza di quello che si è fatto delle tante battaglie vissute
La nostalgia appunto di quelle battaglie nel né il sindacato per il sindacato chiuderà con una frase sulla quale io convengo lui disse
Luciano lama semplicemente era il migliori tutte in corso
Allora ringrazio Edmondo Montali per questo suo intervento e non è una ringraziamento rituale come magari dicono sempre fare quelli che presiedono è un ringraziamento veramente sentito per la complessità del del del del suo
Parlato e una complessità che anche la complessità di una vita quella di Luciano lama
E di una organizzazione quella del sindacato in una spaccato della storia nazionale italiano cioè quei quindici anni venti mettiamo intendessimo prima un po'dopo che vanno dalla dal sessantotto risk amo così alla fine della degli anni ottanta praticamente sono due biografie fuse in un scompare o due spaccati biografici fusi in uno solo la biografia di lama ma anche l'avvio grazie della CGIL e sono apparentemente se
Kobe in capito quello che ci dice Edmondo Montali due inscindibili cioè non si può parlare tale di Luna senza parlare dell'altra non si può pensare a una senza pensare all'altra quindi ripeto un ringraziamento sincero non rituale e non dovuto
Adesso apriamo alla seconda diciamo così fase della
Mattinata quella più legata alla storia di genere di cui credo la relazione Montali abbia costituito una con ogni c'è di grande spessore qui adesso entriamo in qualcosa di più specifico con e il da guerra
Che ritiene che nella locandina viene indicata come Società italiana delle storiche ma noi sappiamo il ruolo di e da guerra anche all'interno di il Centro di documentazione delle donne di Bologna e nazionale e anche come ha ricordato all'inizio della mattinata Rolando Dondarini della ruolo di grande divulga attrice educatrice sono forma trincee
Della nello nel suo ruolo di insegnante ma anche di ricercatrice di studiosa i suoi libri suoi lavori hanno questa funzione anche pedagogico o formativa e il dato Verra
Essendo appunto Società italiana delle storiche Centro documentazione delle donne ma essendo
Staccarle noi come tutti noi comunque Giovanni nella stagione di da uno luglio anche troppo giovane lumbard Bino ma io e il da guerra eravamo Giovanni e così ascoltavamo seguivamo facevamo tentavamo di fare
Qualcosa in quella stagione della cultura segreteria di lama quindi non dico che lo si parlerà del
Suo della sua presenza all'interno di strutture
Pubbliche dell'epoca ma sicuramente quell'esperienza sarà uno dei fili conduttori del suo intervento il cui titolo è il femminismo sindacali in CGIL un'esperienza di confine
è il dato sono le undici che trenta quindi ho messo tantissimi fanali mi pare se la parola il dato vero allora grazie
Un saluto grazie per questa relazione grazie per l'organizzazione di questa giornata e per grazie dall'assalto alla Fondazione Altobelli a Fiorenza stesse per averci dato l'occasione di riflettere insieme
Sulla storia di quegli anni su questo periodo o storico
Io riprenderò
Molte delle alcune non molte alcune delle cose
Che diceva montati e soprattutto cercano di riprendere
è e di inserire l'esperienza a della presenza delle donne
All'interno della CGIL non solo della CGIL in quegli anni in un contesto un poco più ampio che è il contesto che era stato più volte evocato nella relazione rimonta
Gli anni della Segreteria di Luciano lama sono anche quelli del manifestarsi in modo dissonante sulla scena pubblica internazionale italiana del movimento femminista
Quindi tra i tanti consensi quegli anni
Mille novecentosettanta al mille novecentottantasei sono anni in cui
Sul tardiva un nuovo soggetto in maniera inaspettata imprevista
Sulla scena pubblica dicevo non solo italiano ma sulla scena pubblica nazionale
Un'organizzazione storica così radicata nei processi sociali trasformazione della società del tempo come sindacato italiano non poteva non essere attraversato in modo significativo da questo movimento
Lo fu con contraddizioni e conflitti che ebbero come esito anche mutamenti importanti se sutura organizzativi che vennero sanciti nel decimo congresso nazionale della CGIL quello del mille novecentottantuno
E qui richiamo alcuni elementi della relazione che mi ha preceduto
Perché volevo sottolineare che questo passaggio
Nella relazione diciamo oggi tra gender organizzazioni allora la parola genere non esisteva si parlava di specifici ci si parlava di condizione delle donne di specificità femminile
Si parlava di diversità
A il genere è una parola che come sappiamo si introduce nell'essi con nel lessico
Sia storiografico che nel lessico sociale e politico dentro tutte dell'inglese siamo già intorno alla metà degli anni ottanta
Quindi ma
Lo uso per comunità dicevo quel passaggio della relazione tra genere e organizzazione avvenne è subentrante di più complessive trasformazione organizzative del sindacato
Dalla nascita del sindacato dei consigli non capiremmo per esperienza se non ci fosse alle spalle questa trasformazione organizzativa
Del Consiglio sul luogo di lavoro prima e successivamente un'altra cosa che fosse ci siamo lasciati alle spalle la nascita dei Consigli di zona
Che furono un grande investimento delle trasformazioni organizzative nel corso della segreteria di Luciano lama e furono molto importanti per l'esperienza di coordinamenti femminili
Al processo complesso dell'unità sindacale
Alle prime azione sempre più netta dell'autonomia dei partiti sono tutti questi elementi che hanno a che fare con l'esperienza e la nascita di coordinamento
La forma organizzativa e quindi la democrazia interna alla democrazia di base che si esprime la forma dei consiglieri il problema di una
Tendenziale unità tra le donne al di là delle componenti al di là delle diverse appartenenze
Il problema dell'autonomia diciamo in tutti i sensi
In primo luogo certo anche dai partiti
Ma vorrei cominciare dall'inizio
La storia della presenza femminile nella CGIL molto lunga qui siamo nella Fondazione Altobelli li abbiamo alle spalle vi tratta di una madre fondatrice quindi non non mi fermo forse alcune cose ci vieta e Luisa successivamente
Ma a partire diciamo fermandomi quindi non soltanto alla fase della ricostituzione della CGIL come sembra il sindacato libero
Si possono individuare dal punto di vista della storia organizzativa di questa presenza una serie di fatti
Andrò rapidissimamente la prima è quella delle Commissioni femminili che si costituiscono nell'immediato dopoguerra sono quindi le prime forme di una presenza organizzata delle donne all'interno si fa
Le Commissioni femminili vengo no sostanzialmente step superate all'inizio degli anni IRI degli anni Sessanta in un nome di una
Anita raggiunta
A nella vengono sostituiti con un'altra struttura l'ufficio lavorati logiche diventerà molto importante proprio in questo confronto nel corso degli anni Settanta tra i nuovi strumenti e quello che c'era
A l'ufficio lavoratrici e raccoglie sostanzialmente le donne elette nelle segreterie confederali questi aderire
Camerali confederali e la prima responsabile dell'ufficio lavoratrici fu proprio dalle tende a tutto
A
Ricordiamo che nel mille novecentosessanta si era appena per io ho firmato l'accordo sulla parità salariale quindi l'idea era che ormai
Una fase era finita
Le donne stavano raggiungendo una parità quelle Commissioni separati un pochettino usate e non uno strumento vecchio parlava di una vecchia storia e quindi diciamo nel clima
Di il progressivo dell'inizio di aperture di speranza del nuovo centro-sinistra dell'inizio degli anni Sessanta ecco un nuovo strumento si poteva individuare l'ufficio lavorativa tra l'altro
Diciamo questa presenza non veniva lasciata sola perché si pensava invece di
Costituire estende e Iris che venne fatta una conferenza delle lavoratrici sul piano governativo
E quindi ancora più come dire importante presente che non all'interno De Sica
A queste dell'ufficio lavoratrici è la struttura che sostanzialmente
Rimane per grande parte della Segreteria di Cuccia nulla sarà superato con il Congresso nazionale della CGIL nella sua forma ufficiale nel mille novecento ottantuno
Si aprì però tra i settantacinque tre settantaquattro settantacinque e l'ottantuno un'enfasi invece di grandi conflitti eh cambiamenti e poi con e comincia a nascere l'ultima stagione quella dei coordina
All'inizio alla fine della storia si trovano due articoli entrambi usciti su quaderni di rassegna sindacale in quei due donne Maria Lorini
Allora responsabili dell'ufficio lavoratrici ed Erika Ruffilli
Don da sindacalista che veniva proprio dall'Emilia Romagna
Che dipende responsabile la prima responsabile nazionale sanzioni minacce la responsabile nazionale della la prima responsabile nazionale Coordinamento donne CGIL quando il punto della situazione
Nel primo che dicevo scritto da Maria Lorini e del mille novecentosettantacinque
E atto il numero dei Quaderni dedicato donne sindacato uscite in occasione in un'occasione importante per la storia dell'intero movimento delle donne l'incontro di Città del Messico
Promosso dalle Nazioni Unite che appeal decennio dedicato alle donne dall'organizzazione sovranazionale
Un periodo di intensa attività di importanti elaborazioni perché l'altro scenario che noi dobbiamo sempre tenere presente parlando di queste cose Expo e ciò che avviene sul piano internazionale quindi queste
Sono in due decenni che da Città del Messico passando per nell'OP fino a Pechino sono anni di intensissima elaborazioni delle politiche delle DOP
E in quel numero asse interessante ricco di interventi da quello di nell'anno a Cellino sui dati organizzativi a quello di Sergio Garavini
Che si intitolava
Donna economia società cambiamento delle strutture ed evoluzione del costume che già nel titolo evocava il mutamento il costo Maria Lorini che costruiva la storia di trent'anni di lotte di conquiste delle lavoratrici italiane
Sottolineando conquiste persistenti fragilità e concludeva
Mentre sul piano la rivendicativo all'interno dell'azienda l'azione sindacale ha saputo conseguire risultati importanti
Sul piano della società il cambiamento della condizione della donna condizione della donna il termine usato non appare ancora un un aspetto concreto e tangibile della lotta generale per un nuovo tipo di sviluppo
Quindi entro ci sentiamo l'elaborazione generale del sindacato
Il referendum sul divorzio la battaglia per la riforma del diritto di famiglia la larghe impegnata partecipazione politica della delle lavoratrici
La mobilitazione per il problema dell'aborto sono un indice dei tempi nuovi vi esce si domandava il sindacato cogliere questi segni di una più elevata coscienza sindacali civile e politica di una grande massa di donne
Ora le analisi linguaggio sono evidentemente distanti
Da quello che stava avvenendo sul fronte della nascita e della diffusione sempre più larga di un movimento politico come quello delle donne che voleva essere espressione non di una condizione
Ma di una soggettività differente
Entrambi analisi linguaggio sono espressione
Della cultura politica della generazione di donne protagoniste delle lotte di amici fazione a cui apparteneva Maria duri nate alla politica nella guerre nel dopoguerra cresciute nella guerra fredda
Le prendo buonista del movimento erano diverse in parte per età ma non solo
In parte per background culturale e sociale in molti avevano attraversato il sessantotto studentesco e come lavoratrici invece l'autunno caldo
Penso allo slogan a studenti operai unite nella lotta di quel periodo
Erano quinti stati partecipi
Delle domande di democrazia radicale di una diversa organizzazione del lavoro scaturiti in quelle circostanze
Non solo e non lo state anche partecipi della critica la neutralità del sapere e tanta importanza aveva avuto per fare un solo me significativo esempio per quanto riguardava le lotte sulla salute nei luoghi di lavoro
E già lì darci il termine soggettività come soggettività per aria
Certo ancora in un indistinto in un neutro che voleva dire soggettività operaia maschile era stato al centro delle lotte
Dunque
Questo ho fatto questo quadro per dire che da una parte
C'era per alcune per alcune generazioni di donne di uomini del ci da una parte c'era per quelle generazioni di donne di uomini della CGIL quelli a cui apparteneva allo stesso Luciano lama
Un modo di affrontare la presenza delle donne dentro e fuori sindacato che aveva a che fare con le forme specifiche di quella cultura di emancipazione
E si era costruita nel passato tra guerre dopoguerra
Dall'altra c'era una grande trasformazione anche culturale che era avvenuta non solo per le donne ma era avvenuta per l'intero movimento sindacale
Nella tensione tra queste due facce di un medesimo primissima si inseriscono le protagoniste funzionari delegati lavoratrici di quello che diverrà il femminismo sindacale
Vale a dire di analisi e pratiche segnati
Dal femminismo ed alla sua cultura
Detto altrimenti
Gruppi di donne prenderanno dire interventi in mano e in mano il significato della presenza delle donne
Diremmo poi della differenza di genere nel sindacato
Certamente non è il caso che una delle prime più forti categoria attraversate del questo processo siano stati metalmeccanici
E l'allora struttura unitaria rappresentata dalla dall'eccellente nella Federazione lavoratori metalmeccanici con la nascita nel primo coordinamento
D'altra parte in quel passaggio
Della metà degli anni Settanta la lotta per la cancellazione del reato di aborto e superamento della sua tende ministri clandestinità in Italia come in tanti altri Paesi aveva allargato i confini del movimento delle donne dai primi gruppi femministi
Con voi agendo in un numero sempre maggiore in un processo diffusivo di nuove e diverse consapevoli
è in questo contesto in questo contesto nascono quindi collettivi gruppi sui luoghi di lavoro intercategoriali
E appunto i PRIN coordinamenti
Ho usato denominazioni diverse
E questa diversità e lo sottolineo e di Velletri cioè di molte questioni
Pensate la struttura esistente ed all'Ufficio lavoratrici cioè una struttura che rappresentava le donne elette degli organismi dirigenti
Sì invierà molto distante diciamo quella struttura
E quella struttura era quella che doveva elaborare le politiche per
E sulle donne
Con i quali tipi con i gruppi intercategoriali coordinamenti si opera un rovesciamento
Interno di prospettiva sono invece aggregazioni di donne che si riuniscono per discutere e disse dei propri problemi in forma separata a partire dal Comune dal riconoscimento di una comune appartenenti
Impiegate operare disoccupate in qualche caso con qualche casalinga possono ritrovarsi in quelle aggregazioni che però hanno una peculiarità che si ritrovano nelle sedi sindacali e si vogliano confrontare con le politiche del Sindaco
Quindi un movimento molecolare che nasce dal basso come potremmo dire che si è aggrega in una qualche misura
Se imis pronta niente tutti però si vuole confrontare con uno diciamo dei soggetti protagonisti come vedevamo prima della scena pubblica e politica nella vicenda nella storia della Repubblica italiana
è un movimento dicevo molecolare ed è un'esperienza di frontiera
Che si articola dal basso partire da diverse città molti sono cominciano a esserci studi che ricostruiscono diciamo le singole storie da Genova Torino Bologna Reggio Emilia Milano
E si pone al confine tra autonomia e saper attivismo delle donne parole chiave del femminismo e veicoli dell'organizzazione
Ma ora quelle regole incarnava un una storia lunga e dei valori importanti faccio un solo esempio
E separatismo gesto ovviamente connotativo e fondante del femminismo sono
Molto difficilmente poteva essere compreso da quella generazioni di uomini e di donne di cui ho detto prima e fino a Berti talk come un vulnus per l'unità tra i lavoratori
Valore poiché portante a cui i sindacati si perde quel misti pensa penso proprio Luciano lama attribuivano una delle ragioni fondamentali della forza del movimento sindacale
E quindi era comunque dispetti e c'è una
Di difficile comunicazione
Alle donne ride addirittura alle donne di quella generazione poteva imboccare tra l'altro e ne troviamo traccia nel documento del tempo la memoria della ghettizzazione delle Commissioni femminili che erano là in fondo che non
Che non contavano e non veniva assolutamente compreso nella sua radicalità nella sua forza pratiche simbolica di esercizio di una differente soggettività
Dunque nelle sedi sindacali con tutte queste tensioni si comincia a definire i gruppi assemblee anche sentendo il sole donne
Qui potrei citare esperienze personali a ci sono
Ad obbligare il Corsano che ne possano raccontare io non lo faccio
Tra l'altro una manifestazione importante fu quella del due dicembre della settantasette quando avvenne organizzata una delle grandi manifestazioni del tempo quelle che allora facevano cadere i Governi
A era una Martini manifestazione di metalmeccanici per una nuova politica economica e in questa manifestazione ci fu si manifestò il corteo separato delle top
Voluto dal coordinamento delle per l'm
Che aveva chiamato tutte lavoratrice non lavoratrici donne dell'organizzazione storico come nudi che in quel momento tra l'altro stava essa stessa era attraversata da un grandissimo processo di cambiamento e collettivi femministi
La coreografia era simbolicamente significativa grande lavoro era stato fatto sugli striscioni che dovevano essere diversi da quelli soliti come sindacato con fiori patchwork eccetera eccetera
E anche gli slogan
C'era la rivendicazione ovviamente dell'aborto come libera scelta come autonomia di scelta da parte delle donne ma anche slogan del tipo Compiani in piazza padroni nella vita con questa ambiguità facciamola Fini
Era e settantasette ed eravamo a dicembre di un anno molto difficile e complesso qui non parlerò del settantasette perché porterei via troppo tempo e quindi
Anche perché diciamo questo movimento diciamo il settantasette per questo movimento ha una funzione più tangenziale chiave però bisognerebbe importanti
Parlarne approfondirà anche questa questa prospettiva
Ecco dal punto di vista dell'analisi dando vita era duplice non si trattava più di parlare alle donne organizzare le donne
Ma
Bisognava partire ciascuna da sé dalla propria esperienza esistenziale per individuare le linee di una diversa politiche
Questo significava dal punto di vista diciamo delle politiche sindacato norme non percepisco in più può essere rappresentati divise tra il lavoro per il mercato il lavoro domestico tra produzione riproduzione
Le politiche sindacali e di vendicative dovevano tenere conto delle donne come soggetto a parte anche
Donne lavoratrici indi poi durare non solo permanenti le permanenti di su quegli altri mercato del lavoro ma criticare l'intero modello lavorativo
Per come era distribuito il lavoro per il mercato e di lavoro non per il mercato e come questa distribuzioni nei quali discorsi intrecciata con la divisione sessuale
Tra i generi e tre uno
Come si legge in un documento del tempo del necessario prendere in esame tutti i problemi che sono legati all'identità all'integrità dell'individuo donna
Il lavoro certo ma nelle sue molte forme nel rapporto con la vita con l'insieme delle relazioni tra i sessi
Questo significa un discorso diverso sull'organizzazione del lavoro sull'orario o meglio sul sistema degli orari strappi una grossissima discussione su questo tema
Sulla salute dentro e fuori un pochettino
Un momento fondamentali di quell'esperienza furono i corsi del centocinquanta ore
Insegnanti femministe si trovano infatti accanto alle casalinghe dei corsi per il conseguimento dell'obbligo scolastico
Sta ordinaria è rimasta l'esperienza condotta a Milano con lei a Melandri nei corsi dell'obbligo che ha dato luogo a scritti come più polvere nella casa meno polvere nel cervello
E qui appunto mi dispiace che non ci sia Susanna Camusso che proprio
Diciamo credo che sia stata testimone attiva di tutta quella vicenda
Ma importanti sono state a anche le tantissime esperienze che sono stati diffuse nell'intero territorio nazionale e penso in particolare anche qui in Emilia Romagna e c'è un libro quello di Anna previsione che ad esempio racconta le vicende del coordinamento di Reggio Emilia
Ora le centocinquanta ore che non era stato la conquista del contratto dei metalmeccanici del mille novecentosettantadue rappresentavano una sorta di spazi ideale per questo tipo di esperienza
Ad esempio erano divise tra i costi per l'obbligo di corsi monografici rispetto quest'ultimi i corsi delle donne si svolgevano interamente in orario di lavoro
Perché e questa era la tesi che nei coordinamenti sostenevamo
Era a si diceva le donne hanno un doppio lavoro un doppio carico se escono dalla fabbrica prima poi devono andare a casa a lavorare quindi
Dobbiamo o come dire stabilire un tempo per sé è una sorta di sospensione del tempo in cui occuparci di noi stessi
Si svolgevano nelle aule universitarie nelle scuole del territorio e con un momento di grande circolazione delle persone e delle parole a proposito di democrazia
Donne differenti con i loro saperi tra cui molti femministe si incontrarono con funzionari lavoratrici intorno a temi come la state delle donne alla salute il lavoro in tutte le sue dimensioni
I corsi diventando vuoti e per l'autorizzazione e la conoscenza di sé del proprio corpo della sessualità
Importantissimi Funo quelli legati ai problemi della depressione al problema dello star bene della salute non solo fisicamente alla salute è psicologica
Quasi un evento mitico fu l'occupazione del reparto maternità dell'ospedale Sant'Anna di Torino
Che a partire dall'esperienza dei corsi della salute cadono coinvolto centinaia e centinaia di donne aveva l'obiettivo di imporre un miglioramento della struttura sanitaria un diverso rapporto tra donne e medici
Nel momento in cui andava in vigore la centonovantaquattro
Io mi fermo qui su questo naturalmente potrei raccontare tante cose ma senza questo dire pezzo di storia senza il grande allargamenti coinvolgimento rappresentato dei corsi
Io sono convinta che le esperienze tagliando e del femminismo sindacale
Non avrebbe avuto loro l'originalità che in effetti sembra aver avuto anche nel contesto internazionale
Ci sono ricerche in corso e sono molto curiosa di sapere i risultati di queste sedi cerca se davvero il femminismo sindacale un unico rispetto De Rita
Ovviamente accanto alla critica del modello lavorativo maschile all'analisi del rapporto tra casa al lavoro e a tanti altri temi queste aggregazioni di donne si unirono alle altre nelle grandi rivendicazioni del tempo
Dalla legge sull'aborto prima da sua difesa
Alla sua difesa poi con il referendum dell'ottantuno poi alla grande raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare che abolisse di articoli relativi al Codice d'onore presente nel Codice penale
E considerasse la violenza sessuale reato contro la persona
Fatto che avvenne l'abolizione non dalla legge sulla violenza
Sessuale che dobbiamo aspettare gli anni Novanta
Ma l'abolizione almeno dei reati e del Codice d'onore nell'ottanta
Ecco tutto questo rappresenta una grande ventata all'interno del sindacato e attraverso tutte le organizzazioni e con grande portata CGIE
Furono anni intensi difficili siamo nella seconda metà degli anni Settanta sono gli anni della violenza politica del rapimento decisione di Aldo Moro di Guido Rossa
Gli anni dell'impegno del sindacato contro la violenza e la lotta armata
Sono anche gli anni in cui si comincia ad avvertire nelle crisi era aziendali a partire dai testi di
I primi segnali di quella ristrutturazione come si definiva il tempo che avrebbe portato conseguenze allora non immagina
Dal punto di vista invece della storia delle donne sono anni in particolare quelli del decennio successivo in cui il tema delle politiche non più di uguaglianza ma di pari opportunità comincia a delinearsi sullo scenario europeo
E non solo ma il discorso qui ci porterebbe troppo lontani
Sono anche gli anni in cui si comincerà a far sentire gli effetti del femminismo
Quanto per quanto attiene le leggi li ha nominati prima montati nel noi la hanno assalti nella sua introduzione quindi nuovo diritto di famiglia la legge di parità del settantasette eccetera
Al mutamento dei linguaggi I discorsi alle rappresentazioni delle forze politiche
Esemplare nel mille novecentosettantanove e riconoscimento da parte del Partito Comunista Italiano con l'allora segreteria di Berlinguer
Della contraddizioni di sesso accanto alla contraddizione di sa e di di classe e non subordinata l'una
Sono anche anni di intensa attività dei coordinamenti denominazione queste Orlandi divenuta dominante non sono più di intercategoriali non sono più gruppi diventano i coordinamenti
Le iniziative si moltiplicano e si avvia da parte di molte strutture ad esempio dalla regionale della CGIL il loro riconoscimento formale
Avevo citato all'inizio la sintonia con alte trasformazione organizzative del sindacato
Certamente i coordinamenti tendono all'incontro Quintario e importantissimo fu il ruolo delle donne anche delle accise nell'appoggio al referendum sulla centonovantaquattro
Inoltre i coordinamenti rispondono alla struttura dei Consigli di zona proprio perché sono radicati in ambito territoriale che mette accanto donne di diversi luoghi di lavoro precari e disoccupati
L'elaborazione avviene in alcune parti d'Italia e sicuramente un
Grande contributo viene qui dall'Emilia Romagna e voglio citare non perché sia qui era già scritta nella relazione Garda Degli Esposti
E la sua lotta per affermare le caratteristiche specifiche dei coordinamenti
E si infatti stavano su una linea di confine tra innovazioni portati dalle culture femministe e la storia dell'organizzazione il loro riconoscimento tra conflitti e mediazione possibile avvenne tra il no del decimo congresso della CGIL
La questione oggetto del dibattito congressuale fu il superamento dell'ufficio le operatrici elettrico Veggetti nazioni nuovi strumenti
Le tematiche sollevate dei coordinamenti potevano essere sicuramente spinose dall'orario del lavoro la grande questione del part-time
Su cui non mi posso fermare all'aborto
Ma forse più più urgenti erano le spine legate alle forme organizzative
Erano in questioni infatti separatismo autonomia rappresentanza e rappresentatività che voleva dare dire quale equilibrio tra le componenti siamo ancora dentro a un sindacato
Con gli equilibri delle componenti quale rappresentatività tra i luoghi il territorio e le categorie
Quindi tra rappresentanza
Scusate però presentata e la presenza di vita
La formula di equilibrio tra autonomia regole forti iniziative fu trovata nel riconoscimento dei coordinamenti come spazi
Sì autonomi di elaborazione proposta da porre al confronto con l'insieme dell'organizzazione ne discutemmo tantissimo ma queste riconoscimento
Fu in qualche misura attenuato rispetta le aziende carità della vicenda del femminismo simpatica
La tesi che alla fine fu definitivamente approvata al Congresso
Veniva così infatti formulata la richiesta di più anche spazi di autonomia del sindacato per le analisi delle proprie le attese questa delle problematiche femminili
Compresa la contraddizione la conflittualità nel rapporto tra i sessi queste ciò
Che c'è di nuovo va assunta dalla CGIL mentre
Non si condividono i tentativi di scindere la problematica femminile dalle tematiche dagli obiettivi più generali perché è questo
Questo ridurrebbe l'analisi della condizione della donna
Questa
Consone è compromesso è evidente
Questo passaggio avvenuto al decimo congresso era stato preceduto da
Una grande conferenza delle delegate delle donne elette negli organismi dirigenti delle CGIE
Ultimo atto dell'ufficio dal vertice convocata a Roma nella prima dell'ottantuno al teatro
Per comprendere la rilevanza dell'evento sottolineo che l'ultima Conferenza nazionale delle lavoratrici e l'avvenuta nel mille novecento ottant'nel mille duecentosessantadue ed essa ed è messa a punto l'indicazione di uffici operativi
Grandissima fu la partecipazione intenso e per molti versi anche conflittuali il dibattito
E le conclusioni furono per dare appunto solennità all'evento di Luciano lama
Rileggendo per questa occasione il suo discorso che ancora non sancisce il passaggio organizzativo che sarà fatto a al Congresso mi hanno colpito tre punti
Il primo la concretezza che fu sempre di lama
Con cui affronta
La contraddizione tra le politiche salariali messi in campo al tempo che ribaltavano la professionalità e il rischio che questo
Comportava per i salari femminili che erano confinati nelle qualifiche più basse e questo l'AMA lo coglie immediatamente
La Cyntia la sincerità altra caratteristica dell'uomo nel riconoscimento di essere un uomo di una diversa generazione che tardivamente con fatica si era confrontato con la novità rappresentata da quel movimento delle donne dice lama
Io stessa appartengo a quella generazione di militanti che sono cresciuti convinti che l'emancipazione del lavoro l'eliminazione o sfruttamento risolvessero di per sè di inferiorità della donna
E devo dire che i fatti che hanno la testa più dura delle convinzioni anche dei testardi come me hanno finito per convincermi che non è così
Una consapevolezza questa e si accompagna ad una chiara presa di posizione che la CGIL doveva difendere la legge centonovantaquattro pur sapendo che c'erano tensioni con le altre organizzazioni
La terza quei
Cosa che mi ha colpito è più complessa
Si legge in quelle righe una preoccupazione dominante per lo Stato il sindacato
Cioè la preoccupazione per il confronto sulla scala mobile sulla tenuta dell'unità interna della CGIL
E soprattutto davanti agli occhi del Segretario generale c'è la crisi derivate dei grandi processi di ristrutturazione
E Luciano lama indica in una struttura i Consigli di zona un luogo di aggregazione possibile per le figure flessibili e precari del mercato del lavoro
Che allora sembravano ancora essere essenzialmente le zone
Anche se la vicenda FIAT
Dell'anno appena concluso aveva già fatto per piede un fortissimo campanello d'Adda
Vengo alla fine dalla storia al decimo congressi coordinamenti sono riconosciuti e proposte all'intero organizzazione viene approvato un emendamento dello Statuto una stesso della CGIL che rafforzava in senso attivo le politiche parità
Con questo si conclude una fase
E se ne apre un'altra nella storia della presenza delle donne CGIL una storia su cui sarebbe importante tornare a due anni di distanza è ricca di Pili nell'articolo che citavo all'inizio scrive
Il sindacato potrebbe giovamento dalla grande vitalità presente nei quadri femminile di coordinamento nella freschezza politica nell'ostinazione con cui difendono il valore generale della contraddizione da soggettività femminile
Sono non sono una possibile risposta alla crisi del sindacato e quinta Endesa alla crisi di democrazia del sindacato
Siamo distanti dal citazione con cui iniziato questa storia anche se in entrambe le due dirigenti c'è il nodo l'importanza delle donne per una politica sindacale capace di interpretare istanze i bisogni
In particolare in quella di più figli la parte diventi il tutto vale a dire ciò che le donne affronto nel loro strutture può diventare un riferimento per l'intera organizzazione
In realtà in quel mille novecento ottantatré era finito una fase come dicevo
Quella del femminismo sindacale come esperienza di confini anche come ponte tra dentro o fuori
E il nuovo inizio quello che avverrà nel dagli anni ottanta si svilupperà in un nuovo e diverso contesto
Sono ancora convinta come ha sostenuto alcuni anni fa che infine e nuovo inizio si collegano nel contesto di un duplice contemporaneo mutamento
Il primo mutamento riguarda la storia del femminismo
Che passa dalla forma movimento a quella della Fondazione dei luoghi delle donne del due mila Studies avendo di volta in volta momenti di rinnovata mobilitazioni quando con queste fondamentali sono messi in discussione
Penso per fare un esempio la grande mobilitazione in difesa della centonovantaquattro sotto lo slogan uscire dal silenzio
Che trovo unite ancora una volta donne determinismo delle associazioni del Sindaco
Oppure marcando la sua presenza in grandi drammatici eventi internazionali gli stupri
NC nelle guerre balcaniche o di nuova nelle grandi mobilitazioni mondiali di Pechino che portò come quelle di Pechino che porta al riconoscimento dei diritti delle donne come diritti umani
L'altro mutamento riguardo invece sindacato questi indagato convocazioni unitaria e basato sui consigli che era scaturito dalle lotte nel passaggio tra gli anni Sessanta e Settanta
è un sindacato che cambia perché profondamente cambiano i soggetti del lavoro e la sua organizzazione in un processo che coinvolge radicalmente le società occidentali e non solo loro
Insomma gli anni Ottanta commi I negli anni Ottanta cominciano a farsi evidenti i segni di un'altra grande trasformazione per usare le parole di calcolarlo
Io non aggiungo altro se non
Il fatto che per meglio comprende il rapporto oggi nell'organizzazione credo che oggi ci dobbiamo misurare con quel contesto e con i nuovi contesti
Allora grazie anche a da che con questo intervento ci ha introdotto dentro a problematiche estremamente complesse che però o ha anche contribuito a chiarire a organizzare insomma
Sicuramente ne sappiamo
Di più sotteso pronto siamo curiosi anche magari di
Continuare in questo o studio che mi auguro che egli abbia voglia di andare avanti di Diana e di analisi di questi rapporti estremamente complessi
Tra idee e organizzazioni che sono tra di loro diverse ma che cercano di trovare progressivamente forme di organicità
Organicità che si trovano a dover combattere come rigidi ismi propri di di entrambe le i movimenti e le organizzazioni mi riferisco al femminismo come movimento e al sindacato come organizzazione
Quindi veramente si tratta di andare avanti Stura il Pisu state citate alcune compagnie che va hanno lavorato in quella stagione a me piace ricordare mi spiace che il gas velocemente uscita ricordare anche Vittorina Dal Monte perché Vittorini con Vittorina facevo spesso la strada Gobbato facciamo riunioni boccia la strada assieme a casa e lei mi raccontava
Queste le sue storie queste sue idee e queste sue questi suoi dubbi queste sue incertezze
Questo è un lavoro io ecco a cui erano sta a te chiamate le donne nel passato tra una stagione che era quella che usciva dalla lotta di liberazione dall'antifascismo dalla Resistenza
A una stagione nuova che era quella appunto del femminismo
Quindi ringrazio Elda e dopo questo punto la parola a e Luisa Betti Luisa Betti è è giovanissima
Barra B insomma
Questo
Signori è il futuro della ricerca è il futuro della ricerca storica spero e mi auguro
Anch'che ed monco insieme a del mondo che sono sono imporre
Le nuove generazioni Luisa è assegnista di ricerca all'Università di Bologna ma soprattutto e Luisa è stata
In parte ideatrice cioè ha avuto questa idea un certo punto abbiamo discusso assieme quando facevo tutto al suo
Assegno di ricerca di questo progetto che poi è cresciuto fino a diventare una
Momento della
Della fonda portante della della attività della Fondazione Argentina Bonetti Alto Belice questo Progetto biografie
Credo che ce ne parlerà lei quindi io o mi taccio immediatamente questo
No vitaccia immediatamente poiché se qualcuno dopo a delle curiosità posso o rispondere anch'io oltre a Luisa però o il intanto o credo che possiate vedere torna indietro e lo
Scusa torna indietro come sei entrata alcuni tanto per fare vedere quando quando c'era la schermata iniziale ecco voi vedevate leggevate Sempre
Iniziative pubblicazioni Progetto biografie ecco
è molto banale molto semplice lo so fare anch'io che sono uno degli ultimi nudisti quindi con le macchine o veramente poco
A che vedere però questa cosa la so fare basta cliccare appunto su alla cosca pro decreto biografie e si entra in questo mondo di cui appunto adesso ci parla e Luisa
Nell'ultima relazione della mattinata
Che si chiama sentito la vite biografie delle donne in CGIL in un cammino lungo un secolo scusate prima di dare la parola è Luisa una informazione di servizio alle dal all'una si sarà un buffet
A quale la Presidente della Fondazione Argentina Bonetti Altobelli cioè la l'amica collega
Anna salti vi invita tutte e diciamo che Argentina ed invita tutte e tutti
Il Dubuffet si terrà
Nella al piano sopra nel par di fianco però si entra non si esce ma si entra quando si è il Piano di Sopra cessate la Scala
Sinistra e poi si accede direttamente al bar dove si verrà svolto il buffet poi lasciamoli Anna che fa da vigile ci indirizza tutte al momento perché le mie indicazioni
Se non sono state chiare avremo una ottima perché guida
E lo ISA scusa per questo
Pescato ed in più va puoi cominciare la tua relazione con gli stessi tempi degli altri che sono intervenuti prima e che sono stati molto devo dire bravi i anche sui tempi
Innanzitutto consentitemi di ringraziare non solo la fondazioni Altobelli ma anche i relatori che mi hanno preceduto e non è un saluto formale perché hanno davvero
Come dire reso il mio compito più facile introdotto alcuni degli argomenti che io in qualche modo si ovvero otto che Roma da un altro punto di vista che un albero ad illustrarli
Innanzitutto il mio intervento oggi diciamo così iniziato mostrandovi il sito della fondazione e questo progetto che ci tengo a dire Progetto collettivo che ha visto alla professoressa fiere entrata rotti
Coordina coordinatrice appunto scientifica del Progetto hanno assalti coordinatrice per la Fondazione Altobelli ma anche come dire altre colleghe tra cui saluto
Elena musicali qui presente Simona Sallustri Roberta mira che hanno collaborato come a questo Progetto occupandosi di periodi aspetti diversi dal mio
Come ha detto un'équipe tutto al femminile fattori infatti all'interno di questo Progetto diciamo il mio ruolo è stato quello di occuparmi di profili
Nei grafici dei quali vi parlerò tra un attimo
Che hanno insistito sul periodo del dopoguerra qui dal mille novecentoquarantacinque al agli anni agli anni Ottanta
Questo tuttavia è stato un Progetto di chi non solo dal punto di vista che hanno lavorato più persone
Che si sono occupati di temi di diciamo periodi diversi ma è stato imputato l'équipe anche dal punto di vista dell'elaborazione ci siamo confrontati innanzitutto su come analizzare
Biografie di sindacali insiste e come definire queste sindacalista e questo è stato un confronto con plesso
E che a diciamo in qualche modo intatto Nuccia a un'elaborazione
Non scontata e chianche ovviamente si presta a interpretazioni differenti perché il ruolo della sindacalista
Definita così estremamente diverso se si guarda alla fine dell'Ottocento prima addirittura della Fondazione delle confederazioni o se si guarda il periodo
Di cui mi occupo io quindi questo
è un primo grande tema che sicuramente è stato trasversale alle riflessioni
Dire tutte così come molti altri aspetti del fissione
Sulle fonti che e anche la costruzione stessa
Di queste schede biografiche chi tra un momento vi andrò
A illustrare quindi a cui ci tenevo a sottolineare come prima cosa il fatto che questo progetto che voi vedete è frutto di un'elaborazione davvero
Collettiva collettiva nel merito e collettiva anche nella modalità poi chiaramente ognuna di noi anche a seconda delle sue
Specificità di ricerca a in qualche modo lavorato su un periodo specifico voi vedete nella parte diciamo dedicata al progetto del sito oltre al gruppo di lavoro anche trovate delle presentazioni
Che sono in qualche modo specifiche per ogni periodo storico abbiamo ritenuto infatti di
Come ricercatrici sulla abbiate la guide differenza però si doveva esplicitare quelli che erano non solo i criteri di scelta
Ma anche le criticità da un punto di vista metodologico cambiamento affrontato nel lavoro
E anche tentare di dare un quadro della specificità di ogni singolo periodo storico
Rispetto appunto al rapporto tra
Donne sindacato in mutamento dell'organizzazione quindi in queste diciamo in questi brevi testi voi trovate appunto anche questi aspetti che credo utili a chi voglia in qualche modo
Approcciarsi al database
Innanzitutto ecco ci tengo a ripercorrere alcuni degli aspetti che sono stati appunto messi in luce su cui hanno focalizzato la l'attenzione
I relatori precedenti
E anche riprendere alcuni degli aspetti che immagino sarebbero stati nella relazione di gloria ghanese che a me appunto era intitolata partiva dal concetto di generazione
E che per me sono molto utili appunto per
Parlarvi delle biografie innanzitutto un dato quantitativo voi
Potete forse vedere questo è un elenco piuttosto lungo sono stati inseriti allo stato attuale cento profili ANAS altri annunciava poco fa il possibile titolo del convegno finale del nostro Progetto molto evocativo
E questi cento profili appunto Insiel sono su cento anni ovviamente con Abu distribuzione
Molto diverso da come potete immaginare più di una sessantina sono relativi al periodo dal quarantacinque in poi come immaginabile
Siamo arrivati quasi alla fine in questa fase quello che stiamo facendo è spostandoci dalla ricerca
Archivistica
Alla raccolta di fonti orali che stanno completando diciamo così la ricostruzione di profili più recenti proprio quelli del periodo di cui ci ha parlato e da guerra in particolare
Ecco questa ci tenevo a sottolinearlo perché a quest'ultima fase e è in corso ci sono alcuni
Cofide ancora da completare alcuni vedete
Ma ci tengo a dire un altro ma sottolineare un altro aspetto che mi sembra importante questa Progetto in qualche modo ha avuto uno scopo
Secondo me molto importante anche sul piano di capire realmente quante
E quali erano le sindacalista e di questa Regione
Io credo che nemmeno noi quando abbiamo iniziato avessimo un'idea di quelli che potevano essere anche i numeri della partecipazione delle donne al sindacato non solo come attivisti ma come funzionare ora
Voi qui trovato un elenco di cento nomi ma io devo ricordare che c'è un elenco di altri
Sessanta settanta nomi che stiamo verificando per un plausibile inserimento vedremo in che termini nel nostro progetto che sono anche state funzionari sindacali non di tutti e tuttavia è possibile ricostruire
Il percorso biografico e questo è al tempo stesso una sfida e un limite del lavoro che stiamo conducendo ma anche ci dà il senso io credo dell'importanza fare emergere le donne sindacalisti dagli archivi
Soprattutto dagli archivi della Camera del lavoro più recenti
Sembra fosse cosa ovvia ma non lo ha
Non solo non lo è ma anche quando emergono ricostruirne poi il profilo biografico e di estrema difficoltà mistero ma la difficoltà laddove non hanno magari ricoperto come dire ruoli di importanza nazionale ma anche in quel caso non è scontato
E io devo pubblicamente ringraziare in questa sede e il da guerra e Fiorenza Tarozzi
Perché con un progetto che hanno sviluppato negli anni novanta e che attualmente ha dato origine non fondi un po'documentare importante conservato presso il Dipartimento di discipline storiche
Hanno permesso porta attraverso un ciclo di interviste la ricostruzione oggi di profili biografici di donne scomparse
Come ad esempio Vittorina dal Monte e tante altre
Lavoro analogo importante che è stato fatto ad esempio dall'archivio Petrelli sempre negli anni Novanta dove anche conservato un importante fondo di memorie orali analoghe iniziative sono state fatte sul territorio modenese
E come dire sono alla ricerca di altre in altri territori perché la vera sfida di questo progetto almeno per il periodo che mi riguarda è proprio questa
Ci sono fonti per ricostruire il più figli biografici delle donne
Ormai diciamo non più tra noi questo è stato una sfida e ci tenevo a dirlo
Perché al Progetto si basa anche proprio sulla collaborazione delle strutture sindacali e la memoria storica delle donne e degli uomini dell'organizzazione che possano fornirci informazioni
E qui voi trovato una serie di nominativi con l'asterisco di molti non abbiamo nessun informazioni quindi vi esorto davvero guardare al nostro database da segnalarci informazioni a riguardo a questo ecco ci tenevo a dirlo
Ma nel periodo di cui mi sono occupata io e quindi in questo momento concedetemi di andare oltre il il limite della segreteria di Luciano lama
Il primo dato io credo interessante più una riflessione sul ruolo delle donne nel sindacato ma soprattutto sul lavoro della sindacalista in questo senso
Mi piace anche così definirlo è la questione generazionale questione generazionale che è emersa
E in modo credo molto interessante già dalla relazione dir da guerra quindi generazioni che negli anni settanta si incontrano e si scontrano mi verrebbe da dire
Generazioni di donne conformazioni da Ground e esperienze completamente diverse
Possiamo sicuramente individuare la generazione delle donne che provengono da una militanza di carattere antifascista e che hanno avuto un'esperienza diciamo l'ingresso hanno visto
Il momento di ingresso nella politica in qualche modo durante la Resistenza questa è la prima generazione di donne che è presente ampiamente rappresentata nel nostro lavoro
Sono donne che generalmente non hanno fatto parte solo della CGIL del sindacato ma si sono spostate tra organizzazioni sindacale organizzazioni di partito soprattutto il Partito comunista e socialista e l'associazionismo femminile in particolare ludiche come è noto vera vicino a appunto queste correnti
Politiche quindi una in parte importante delle biografie di queste donne sono donne
Politica a tutto tondo se volete che quindi hanno opera hanno diciamo sviluppato una militanza trasversale nel loro nel loro percorso sono dovevate negli anni venti
Alcune negli anni dieci che hanno già sperimentato la militanza antifascista ripetuta e adeguare sono anche alcune donne nate negli anni trenta e poi su questo tornerò
Non sono chiaramente se le quarte prettamente da un punto di vista
Generazionale della stessa generazione ma hanno conosciuto un rapporto molto simile con l'organizzazione sia dal punto di vista della partecipazione all'organizzazione era il periodo già citato dai da guerra delle Commissioni femminili
Sia dal punto di vista anche spesso della loro percezione del loro ruolo di sindacalista e
E del loro rapporto e poi su questo tornerò tra un attimo
Diciamo intimo con
Le due sfere la sfera professionale intesa come lavoro di sindacalista e la sfera
Privata quindi queste donne pur anagraficamente se volete non facenti parte della stessa generazione possono in questo lavoro essere considerate una
Generazione la seconda generazione è indubbiamente quella
Che ci ricordava ed agguerrita delle donne che entrano nel sindacato tra la fine degli anni Sessanta gli anni Settanta e i primissimi intendo ottantuno ottantadue anni ottanta
Una generazione di donne con un background completamente diverso spesso con diciamo un'appartenenza politica
Una diciamo attivismo ma non sempre
Che si coagula BA diciamo nella partecipazione a organismi dirigenti o nel appunto ricoprire anche ruoli all'interno appunto dei di partiti in particolare
Quindi diciamo la rivendicazione di autonomia che veniva ricordata in qualche modo emerge anche dalla dai profili biografici
Emerge appunto e si sì e si nota nella distanza appunto tra donne che hanno ricoperto ruoli nei partiti doni che hanno scelto di non farlo
Perché è qui molto spesso c'è anche una questione proprio di scelta scelta personale rivendicazione di autonomia
E un altro elemento molto importante se il carattere di di se l'elemento diciamo in qualche modo che accomuna le generazioni è l'ingresso nel sindacato a Traverso
Il lavoro quindi e anche diciamo così l'attivismo sindacale
Il partecipare prima le Commissioni internet voi
Hai di appunto ai Consigli noi dobbiamo lottare che sicuramente questo dato è prevalente nelle donne della generazione degli anni Settanta almeno questo è quello che è emerso finora appunto dalla dall'analisi di una serie di biografie
Di quegli anni quindi questo è un aspetto che importante e tutt'altro che secondario anche per capire meglio poi
Qual è il ruolo che queste donne hanno all'interno dell'organizzazione che dobbiamo pensare che se guardiamo al periodo dei tardi anni Quaranta primi anni Cinquanta pedone che entravano sindacato spesso e volentieri lavoravano dove all'interno delle Commissioni femminili
è stato definito le Commissioni femminili sono state definite in qualche modo anche e questa è stata la stessa critica apportata dall'organizzazione dei primi anni Sessanta un ghetto
Al contrario tuttavia hanno permesso diciamo l'allargamento della partecipazione femminile alle organizzazioni sindacali in un periodo in cui fa ricordato parliamo di una ragazza immunizzazione sindacale in cui come dire
L'elemento se volete tradizionale legato a gerarchia prettamente maschili era un dato di fatto neanche contestato o contestabile quindi questo va ricordato e proprio nelle commissari femminili
La partecipazione femminile diventa molto ampia fino alla metà degli anni Cinquanta perché il mio novecentocinquantacinque che veniva ricordato la sconfitta la FIAT
E la critica successiva la anche l'autocritica interno all'organizzazione porta a una calo della partecipazione femminile nel sindacato
Cont contestualmente in qualche modo a una crisi anche delle Commissioni femminili che già veniva richiamata
è interessante notare però quando si guarda alla connessione tra livello nazionale e livello locale come la stessa struttura delle Commissioni femminili di fatto
Nonostante sia stata formalmente superata dall'ufficio lavoratrici tendano scomparire soprattutto nelle federazioni
Dal punto di vista dell'organizzazione locale e questo è un primo elemento di secondo me contraddizione che potrebbe essere ulteriormente esplorato proprio per capire anche come cambia la presenza quantitativa e qualitativa all'interno dell'organizzazione
Quindi come dicevo il primo dato è generazionale
Il secondo dato che mi piace ricordare cosa significasse il sindacalista sindacalista per una donna
Beh sicuramente significa cose simili cose diverse a seconda del periodo se noi guardiamo al periodo dell'immediato dopoguerra fino agli anni Sessanta
Essere il sindacalista molto spesso significa mettere completamente in secondo piano il subordinare la propria vita privata quasi totalmente
Il sindacato la scelta di essere sindacalista o di essere attiva in un partito politico è spesso una scelta totalizzante
E siamo di fronte a biogas a numerosissime biografie di donne nubili senza figlie e le donne diciamo sposati e con figli
Nelle interviste che ho avuto modo appunto che sono state raccolte da chi mi ha preceduto ha avuto modo di analizzare sottolineando la grande difficoltà di conciliare e anche il fatto che le organizzazioni in qualche modo
Era refrattaria a considerare questo il problema della conciliazione come vero problema nel senso che nel momento in cui si abbracciava sindacato
La scelta quella doveva essere la priorità questo è un elemento molto interessante e quindi il il rapporto tra vita privata e vita professionale si pone non si pone la prima fase nel senso che appunto
La la scelta del sindacato eh spesso totalizzante e sono immerse appunto da queste interviste anche aspetti interessanti relativi a come poiché la sì ogni diciamo extra coniugali non formalizzate venivano gestite all'interno dell'organizzazione qualcosa che ci richiama anche un elemento discriminatorio nella gestione di questi rapporti
Laddove in più implicava il coinvolgimento di una donna o di un uomo ecco questo è anche un aspetto che è rimasto sotto traccia ma mi pare utile menzionare in questo in questo contesto la seconda generazione tuttavia si pone in modo differente rispetto a questi temi
Ascoltando le testimonianze delle donne raccogliendo le
La questione del privato emerge emerge sull'onda di tutto il contesto che veniva
Descritto dai da guerra il contesto di riflessione ma anche nel contesto di sperimentazione il contesto di sperimentazione nel senso che non c'è una rinuncia aprioristica a avere una famiglia o crearsi una diciamo
Vita privata in qualche modo più più intensa e anche
Che può condizionare maggiormente l'attività
Sindacale non c'è una rinuncia ma spesso è questo la riscontrato in alcuni biografie di donne sindacalista e Zane c'è spesso una rinuncia a posteriori
Dopo ho alcuni anni si sceglie negli anni Ottanta di abbandonare l'attività sindacale perché troppo totalizzante per l'appunto
Perché gli orari di lavoro non sono conciliabili con la
Gestione di una famiglia nonostante spesso si sia arrivato ad alti od altissimi livelli e questo è un dato interessante perché credo sia una grande differenza tra la la l'essere sindacalista di un uomo di una donna dopo essere stato segretario generale della categoria
è e poi si pensa abile immaginavo un uomo che abbandona l'attività sindacale per dedicarsi adatto ecco questo
è anche un elemento credo interessante perché non è il primo periodo abbiamo avuto donne che invece entravano il sindacato come impiegate
Tantissime donne che entravano il sindacato come impiegate e come tali in qualche modo rimanevano spesso proprio perché appunto l'organizzazione era un'organizzazione fortemente maschile ecco
Il rapporto tra queste due generazioni già emergeva in parte nelle nelle considerazioni di di Id el da guerra il rapporto estremamente complessa conflittuale espresso secondo me anche come dire in qualche modo
Non solo conflittuale ma anche frutto di una mancata comprensione dialogo
Mi ha molto colpito una testimonianza che ho colto di recente e che in qualche modo attribuiva a una delle biografie che adesso tra un attimo vi mostrerò quella di Donatella tuttora sindacalista
Non sono di grande spessore ma
Nel periodo storico in cui arriva ai vertici dell'Organizzazione per la prima volta all'inizio degli anni Sessanta quando ne sessantuno appunto si trova a gestire può trasformare la Commissione
Femminile nazionale
Grande innovazione
Negli anni Settanta data la tutela viene percepita spesso come virgolette e mi scuso una Cariatide nel senso che viene percepita come una donna la cui spinta propulsiva innovativa di riflessione è in qualche modo non più al passo con i tempi e come lei altre potrei citarvi anche l'esempio di Imifin stessi che quella che si trova dopo donata alla tutela a diciamo
E poi di gestire e coordinare l'ufficio lavoratrici negli anni proprio appunto in cui inizia la Segreteria di Luciano lama e di fatto questi esempi perché queste sono donne sindacalista è dell'Emilia Romagna
E un altro dato interessante che emerge dal database nel periodo di cui mi occupo eccome molte sindacalista emiliano-romagnole
Diventino in qualche modo punti di riferimento a livello nazionale quindi dopo aver svolto una
Importanti attività nell'arco nella nella regione si spostino a livello nazionale sicuramente donata alla tuttora è uno dei casi più emblematici è uno dei casi più emblematici anche perché
è una donna che si occupa
In primo luogo del femminile si occupa di una riforma come si diceva delle strutture femminile all'interno della CGIL
All'insegna di una riflessione però abbastanza complessa una riflessione complessa che matura appunto tra la mille novecentosessantuno e il mille novecentosessantadue che si sviluppa e dialoga con gli uomini della CGIL in primo luogo Luciano lama nella Conferenza nazionale lavoratrici del mille novecentosessantadue già citata
Lì c'è proprio il dibattito che il da guerra citava il dibattito sulla parità aggiunta onore aggiunta e su questo
Vi leggerò sul finale del mio intervento un un un piccolo stralcio da una un articolo di Luciano lama che ci dà anche il senso un po'di come abbia riflettuto forse non sul femminismo ma sul lavoro delle donne sì almeno questa era mia è la mia opinione ma il caso di Donatella tutela secondo me abbastanza emblematico
è abbastanza emblematico e dimostra anche come sono fatte le nostre schede
Che come vedete hanno una parte anagrafica che poi ha seguita da una parte biografica
Più discorsiva
Il caso di Donatella tuttora e secondo me in qualche modo emblematico appunto e interessante l'interessante perché
è una donna che entrano giovanissima ministra giovanissima attività politica si muove
Soprattutto tra ruoli di funzionari all'interno del partito comunista e all'interno della CGIL che poi in qualche modo porterà avanti fino alla fine del suo percorso è una donna anche chi compra alcuni stereotipi di genere veniva ricordato prima da Edmondo non tale appunto che è la prima donna che entra a far parte la Segreteria nazionale
Della CGIL sua appunto proposta sinti dicevamo
Proprio di Luciano lama
Ma è anche una donna che coglie all'inizio degli anni Sessanta una stanchezza della partecipazione femminile all'interno della CGIL
E questa è la motivazione che la spinge all'Istat sulle nuovamente o delle strutture ma questa è anche la motivazione che la spinge al ISPA a riflettere su un'altra cosa su quella che è lire l'importanza del boom economico
Nella trasformazione del ruolo delle donne nella società italiana una riflessione sulla quale la seguono e questo mi sembra particolarmente citando gli uomini della CGIL
Non solo Luciano lama ma anche Vittorio Foa Agostino Novella che diciamo partecipano appunto alla Conferenza
Del mille novecentosessantadue con interventi molto interessanti quindi in qualche modo sicuramente il boom economico provoca
Non sono nelle donne ma anche gli uomini della CGIL un ripensamento delle strutture organizzative femminile un ripensamento più complessivo della strategia del sindacato rispetto alle donne e c'è un'autocritica c'è un'autocritica in quegli anni chi poi condivisa anche
Da altre diciamo strutture
Può più politiche della della della sinistra in qualche modo
Ecco Donatella tuttora rompe stereotipi anche da un altro punto di vista diventa segretario diventa prima segretaria della Federcaccia antico oggi Fly
E in seguito segretario aggiunto del sindacato dei trasporti al sindacato appunto come è noto molto molto maschile anche ruoli
Come dire istituzionale all'interno del Klestil tante altre informazioni più di dettaglio che voi potete ritrovare nella scheda che abbiamo messo a punto e che si basa anche sul lavoro importante fatto da Mario Paolo De Rossi nel libro
Sommaria tolti nel suo appunto data la tutela scusate a lei a lei dedicato
Ecco ma voi da una da una ricostruzione come questa capite anche come le donne si muovano tra vari settori sindacali
Qui non rimangano in un unico settore magari appunto a prevalenza femminile ma
Si muovano e questo diventa un elemento molto importante per la loro formazione che noi ritroviamo
Questa è una sicuramente continuità sia dei puffi delle donne del
Diciamo entrate nel sindacato nell'immediato dopoguerra sia in quelli successivi
Ecco l'altra diciamo Scheda che volevo farvi vedere così molto brevemente perché è stata ecco anche citata da dai da guerra
è quella di Riccardo fili recentemente
Scomparsa appunto e spicca anche il caso di arrecare un filiere interessante lei è nata diciamo così non è della prima generazione nata nel mille novecentoquaranta tuttavia
Ecco guardando 'sto profilo si ritrovano alcuni elementi di continuità con la prima generazione
L'impegno nel partito Comunista all'impegno nella nell'UD
Ma i ruoli istituzionali che ricopre appunto anche come assessore altra caratteristica comune alle donne della prima generazione voi ecco negli anni settanta
Ha un ruolo fondamentale diciamo nella sicuramente CGIL Emilia-Romagna
Costituita alcuni costituita alcuni anni prima
E poi appunto nel coordinamento femminile che veniva ricordato assumendo poi appunto anche negli anni successivi ruoli di carattere nazionale appunto i non mi soffermo su questo oltre perché veniva già citato il DAP il DAP guerra diciamo i termini della sua elaborazioni di quegli anni
Quindi sicuramente questo è un profilo interessante in qualche modo che fa da tre ad unioni tra questi questi due periodi
Ma ci tengo a lecco poi i profili come dicevo sono moltissimi
Non va dimenticato l'importanza della ricostruzione dei periodi precedenti e soprattutto del primo periodo quello dell'età a liberare svolto dalla qui presente Elena museali anche per dare il senso di una continuità diversità e continuità
Ma un altro aspetto che ci tengo menzionare però che l'Ispra riguarda mio periodo è il fatto che non non ci siamo solo concentrate su profili eccellenti come quelli che avete visto e potrei citarvene molti altri come bar Maria bassi
Oppure Nives gessi che fosse anche ho già citato ma ci siamo concentrati anche sui profili di donne che hanno fatto attività sindacale per pochi anni
E questa è una caratteristica del nostro progetto e non abbiamo sullo sci abbiamo fatto la scelta di ricostruibile GAFI eccellenti ma ricostruire le biografie delle donne che potevano essere costruite e di cui sapevamo assestate
Diciamo funzionari sindacali il dato della scelta in questo periodo è stato il fatto di assai funzionari quindi essere usciti dei luoghi di lavoro essere entrate nell'organizzazione a tempo pieno in qualche modo
Albertina vitali la ricordo perché è è ancora tra noi e ho avuto modo di intervistare la di recente e è stato già funzionario della FIOM
Negli anni primi anni cinquanta quindi anche su questo in base agli stereotipi mi pare un caso interessante da ricordare ed Garda degli esposti si diceva una scheda provvisoria ma abbiamo già una scheda anche sua ecco
Quindi mi faccia piacere per darla
Ecco
Che ovviamente sarà molto imprecisa perché io prego tutte le persone a cui di cui scrivo le schede che appunto hanno la possibilità è per dire di di segnalarmi eventuali modifiche
E integrazioni insomma
La foto ed Garda hanno un approccio roseo ad esempio accolto la foto ancora ci serve e in chiusura per l'appunto volevo leggervi semplicemente piccolissimi stralci di questo articolo
Questo articolo che si intitola tre aspetti controversi è stato scritto da Luciano lama nel mille novecentosessantadue
Poco prima appunto della Conferenza nazionale delle lavoratrici
E pubblicato sull'assegno a sindacale nell'ambito di un dibattito dedicato alla valutazione del lavoro delle donne che vedeva molte sindacalista è prendere la parola ma anche alcuni sindacalisti
L'interrogativo su cui da cui scaturisce in qualche modo il dibattito è innanzitutto se l'ingresso massiccio di donne nel lavoro attribuito verificatosi negli anni del boom economico ossia o non sia un processo irreversibile
Ed è questa la domanda da cui parte Luciano lama che dice il Polo gran il processo in corso
Di notevole assorbimento della manodopera femminile nell'industria dei servizi in connessione con un aumento dell'occupazione in generale in questi settori deve essere considerato temporaneo o definitivo
Questa è la domanda che lui si fa e la risposta iniziale e io rispondo che il processo nella sua sostanza eh tendenzialmente irreversibile
E continua non si può affermare a mio parere che passato il boom espansionistiche con le donne ritorneranno a farla causa
E a badare bambini come dice qualcuno magari con una punta di nostalgica il processo di assorbimento delle donne nella produzione di venuto
Nel frattempo un patto organico connesso alle caratteristiche peculiari delle strutture produttiva attuali del nostro Paese ciò non toglie che lama in qualche modo veda il rischio che poi si sarebbe effettivamente sviluppato negli anni successivi di un in qualche modo
Parziale arretramento in conseguenza ad esempio a condizioni di recessione crisi economica ciò che accade
Non molto tempo dopo e che viene rilevato dalle stesse dove il sindacato e non solo tra il mille novecentosessantaquattro e sessantacinque con la cosiddetta
Crisi congiunturale Madama sottolinea anche diciamo la sua posizione rispetto al tema della parità in questo stesso articolo
Mettendo in evidenza che la questione non è più tanto la parità salariale intesi in senso stretto perché sottolinea
Le idee ritira la grande innovazione portata dalle rivendicazioni delle donne e delle donne del sindacato e degli uomini del sindacato con ad esempio il già citato accordo sulla parità salariale
Nell'industria del mille novecentosessanta sottolinea tuttavia
Tanto che oggi cause essenziali della disparità devono considerarsi in genere la differenza nella fascia dei salari di fatto e nell'inquadramento professionale sua nel livello di qualifica attribuito alle donne
Il tema della qualifica che in qualche modo veniva anche richiamato in precedenza è un tema su cui c'è un grandissimo dibattito in quegli anni la questione è la valutazione per l'appunto del lavoro femminile qual è Hilla il valore del lavoro femminile
E questo poi è un tema che in qualche modo non solo attraversa gli anni Sessanta ma viene portato avanti anche negli anni Settanta con come dice ma il da Quero nuove parole nuovi concetti nuovi laboratori perché lavoro negli anni Settanta non è più solo lavoro come dire
Per il mercato ma diventa anche lavoro in qualche modo
Pronto riproduttivo quindi c'è uno slittamento semantico molto molto importante ma
Un ultimo aspetto che viene sottolineato interessante in questo
Articolo credo che ci dà un po'anche il senso forse di quella che potrebbe essere non so su questo ecco secondo me bisogna riflettere un'elaborazione di lama non sul femminismo ma fosse sul lavoro delle donne
è abbastanza chiaro da quanto precede che la questione delle qualifiche una seria valutazione del lavoro non solo delle lavoratrici rispetta i lavoratori ma di tutta la forza lavoro indipendentemente dal sesso
Diviene oggi la leva essenziale per cancellare ogni disparità nel campo
Salariale e normativo e conclude l'articolo ma l'impegno del sindacato rosso politica rivendicativa e la sua lotta possono contribuire sostanzialmente a conquistare un sistema di qualifiche più giusto che ripudia ogni discriminazione
E a prassi agli uomini che alle donne una sicura
E seria prospettiva professionale quindi e l'avanzamento che mi sembra proposto in questo lavoro che precede appunto
Gli anni della sua segreteria e
In qualche modo non la parità è stata raggiunta del tutto è stata raggiunta una fase della parità c'è ancora molto per cui lottare ma non deve essere più una lotta tra virgolette di nicchia non deve essere più una concezione separato del lavoro femminile ma le donne devono essere considerate a pieno titolo parte
Di quella che all'epoca veniva definita classe operaia
Quindi
Non so se questo possa definirsi innovativo in generale secondo me negli anni Sessanta l'one S.p.A. sicuramente di un tentativo di rinnovare la riflessione del sindacato sul lavoro femminile
E forse in parte anche sulle strutture
Femminili all'interno del sindacato strutture che poi come vedremo negli anni settanta com'era messo molto ben in evidenza il da guerra quindi non non ci ritorno
Vedono un'ulteriore contestazione se l'ufficio lavoratrice Lenovo attivo nel sessantadue sicuramente non lo è più negli anni Settanta quando appunto i coordinamenti di fatto lo superano e sì impongono
Si impongono nella percezione delle donne perché io credo che questo aspetto da terze spione su questo chiudo sia estremamente interessante e il drago era appunto ha usato il termine che tutti noi
Condividiamo di femminismo sindacale
Non è facile capire come si definivano le sindacalista degli anni Settanta
Spesso che facevano parte di questi praticamente a volte si definivano femministe a volte no a volte si a però erano permeata è sicuramente da quel clima che veniva
Descritto che aveva portato a un grande rinnovamento nel pensiero nell'azione e nel rapporto anche col nel
La struttura organizzativa sindacale e con gli uomini del sindacato e su questo chiudo vi ringrazio
Diretto aventi ringrazio il Luisa per quest'ultima a quest'ultimo intervento
Intanto perché vi ha illustrato un progetto che sta andando avanti da anni che sta arrivando alla sua conclusione almeno nella sua fase di sistemazione
Un progetto che come vi ha detto e e lo vada o le le pioniere alle funzionarie
Che può essere anzi vi sollecitiamo a darci i nomi idee per altre schede
Schede che e il terreno ISA dimostrato come possono essere utilizzate possono essere utilizzate per rispondere e le curiosità che uno ha
Così come possono essere utilizzati per riflessioni politiche per riflessioni storiche
Prima che scusate tutti io capisco che è tutta la mattinata che siete qui così però io vorrei chiedervi se qualcuno ha voglia di dire qualcosa
Sia rispetto alle con alle
Relazioni se anche rispetto a quanto ha detto
Anna salti nella sua relazione di apertura o alle sollecitazioni che possono essere venuti dagli interventi di saluto che è qualcosa di più sono stati del Sindaco dell'assessore alla cultura e di del professor Dondarini ecco se qualcuno a
Così perfetto puoi venire qua perché purtroppo io ho chiesto se c'era il microfono da far girare ma al microfono non c'è
Quindi io mi devo chiedere di venire alla
Allora Giancarla poteri Miani chi viene di qualcuno conosco qualcuno non conosco non sono fisionomista
Faccio o del delle delle delle delle figure incredibili per cui prego quelli che vengono è di dire il loro nome e cognome evitando mi figuracce di ringrazio fin da adesso Giancane una io volevo ringraziare perché i discorsi sulla storia sono estremamente importanti
Peccato che non si possono essere lasciate alla storia perché servono per andare avanti allora io in particolare per l'ultima l'ultimo intervento che registra una acquisizione
Che le donne hanno avuto
Una forse una percezione anticipata
La passione degli archivi è molto femminile molte associazioni di donne
Tengono un archivio da qualche tempo può si preoccupano di ricordare perché gli anni che sono stati ricordati sono gli anni della crescita dei movimenti democratici
Di ciò che
Abbiamo chiamato diritti che continuiamo dobbiamo continuare chiamare diritti ma che in questo momento stanno cedendo
Allora ecco che il discorso delle donne diventa fondamentale perché
Per dire una battuta quando è stata eletta la Camusso
Io ricordo che un'aspettativa
Era una sua fotografia comparsa sulla stampa con il suo braccio appoggiato alla tempia con un braccialetto arabo che si congiungeva con una catenella a un anello
E che era tipicamente femminile
Ecco io credo che fra
Mi dispiace che non ci sia perché sarebbe stato carino confrontarci anch'io sono una donna che ha fatto parte delle istituzioni e quindi
Come dire
Quanto riusciamo di portare il discorso di genere dentro le istituzioni
Siamo ancora la storia della CGIL capitolo donne archivio separato
Le cose come dire
Sono indicative
E si è ricordato le centocinquanta ore il beneficio che le donne hanno chiesto perse
Posso dire che le lotte delle donne hanno ha raggiunto le leggi della maternità migliori d'Europa
Gli uomini hanno chiesto la paternità
Gli uomini hanno chiesto lo stesso beneficio deve centocinquanta ore cioè c'è un discorso sulla vita se il lavoro e per la vita
O se la vita e per il lavoro
E in tempi di grandi trasformazioni viste in tutto questo passaggio compreso quest'ultimo con ricorso alle nuove tecnologie
è essenziali noi dobbiamo guardare ha come
Stare dentro un mondo in rapida trasformazione per cento alcuni versi è anche
Penalizzante il lavoro non sarà mai più quello di prima
La presenza delle donne che ha avuto delle percezioni perché le donne hanno più antenne questo è sicuro perlomeno sono meno intasate nella comunicazione quindi io ricordo
Gli anni fra i settanta agli ottanta
Un gruppo di metalmeccaniche tedesche chiese al proprio sindacato
Di comperare ore di lavoro
Per
Quella situazione particolare per cui
Noi donne continuiamo a fare molti Taschin che poi ci danno anche il complimento facciamo un sacco di cose
Però
Costano quindi la lavoratrice
Che deve magari accompagnarla suocera dal medico poi
Deve andare a pagare le tasse fa tante cose
Chiede di comprare un'ora di lavoro adesso è facilissimo perché qualunque impresa potrebbe
Modulare
Anche orari di lavoro parti diversificati perché con le nuove tecnologie si può non si chiede stranamente ma le donne avevano questo è il desiderio
Di comperare tempo perché
Perché vale la pena forse due soldi di meno ma ho il tempo libero in più
Poi magari che spendono per le famiglie non c'è una concezione della vita che noi dovremmo renderci conto
Sta sfuggendo perché noi stiamo
Mano a mano che
Può acquisiamo più personalità più spazio sui giornali e anche più posti in Parlamento siamo sempre più dentro la struttura così come
Accettiamo e siamo
Omologate anche non volendo questo è
Un elemento che ci impedisce
Molte cose perché di fatto c'è una parità
Che non è
L'uguaglianza con la differenza
Non è essere uguali e diversi insieme
E avere una filosofia che si impone nel sistema
Aristotele ha inventato la politica
Hai sui tempi la polizia città contava gli uomini e non le donne e negli schiavi gli schiavi si sono emancipati le donne sono ancora nel sistema
Una
Qualcosa che si vede omologare deve accettare invece credo che oggi
Ci sarebbe una possibilità di un
Prospettiva di internazionalismo delle donne perché il sentire il rapporto tra questa crisi pesante che rimandate il mondo perché ogni effetto della globalizzazione
E non c'è stata globalizzazioni culturale
Le donne sono una potenziale internazionale che comunica
Per vie segrete ma potrebbe produrre Chechi dappertutto
A partire dai discorsi sulla violenza da partire il discorsi sulle carenze di lavoro
Sulla struttura famiglia che sta cedendo senza migliorare e
Tutta una serie di problemi che che vedono in primo piano la vita allora credo che
Per le più giovani e che credo che la generazione che esce debba occuparsi soprattutto di vedere come Sinisi Sirchia prove si procede si parlanti senza arretrare stiano attente perché
In questo momento leggevo adesso sulla Repubblica c'è
Un fenomeno di sessantotto alla rovescia
E questo sessantotto alla rovescia penalizzerebbe ancora di più le donne in prospettiva
Grazie Giancarla qualcun altro vuole intervenire ci sono curiosità anche magari
A cui
I nostri relatori qua presenti possono rispondere prego sedici a suo nome chi mi fa un piacere perduti pubblico su un vecchio
Io volevo chiedere questo in quella relazione che è stato fatto
Noto che l'ente come il sindacato è sempre stato quello dei vaccini scritto sui fiumi eccetera come secondo cui questo condizione perché un certo momento in cui Bertù Amma europei strutture per il quorum eccetera
Questo discorso pubblico che debba essere approfondito in modo tutto almeno uno c'è un offre per capire quel
Questo settore
Allora altre domande o facciamo rispondere alla Montali
Altre domande eventualmente da aggiungere a questa per
Raccogliamo né qualcuno a mancare sia appunto se ci sono altre domande che così possiamo rispondere a tutte assieme
Non siate timidi perfetto
Mauro maggiorati
Basta no guarda che non ti senza vanno ignoranti sentiamo Mauro lo so che uno è convinto di avere una voce possente anch'io sono convinta di questo
Però può accanto alla fine
Mauro maggiorato ovvero il maggior sulla costruzioni
Come si sull'otto bis sul modalità e criteri di selezione delle biografie c'è chi è entrato in vigore il tratto e poi quelli che sono fuori perché non entrano questi accennato anche delle eventuali interviste quelle se sono presenti sono son preservarlo
Qualcosa di più su come già voluto dolosi realizzerà mai certo
Allora altri curiosità altre richieste se no o
Pisanu e di niente
No perché
No chiedevo nel caso
Nel no va beh però magari
Viene colto da
Allora direi facciamo rispondere prima a Montali e successivamente a e Luisa ma poi e il da ovviamente se voi ad uno se su quello che stanno dicendo loro vuoi aggiungere qualcosa
Non ci sono problemi
Tenete presente tutti che abbiamo una decina di minuti quindi
Una relazione dei revisori
Anche se il tema sollevato nel richiedere il procuratore graduatorie se al momento
è per questo che ti ho detto una relazione avere reca
Allora il rapporto con il partito dunque Luciano lama dicevo la nasce come
Cultura politica all'interno al Partito Socialista
Meritano espresse dura molto poco lui approdo al Partito Comunista
Già nel nel quarantasette e rimane un uomo di partito fino
Fino all'esperienza di
Gli americani si vergogna
Un comunista
Poco ortodosso o diciamo appartenente all'ala destra è un riformista come egli stesso si definiva che guarda all'unità della sinistra del Partito socialista come e baricentro della scuola
Nella sua strategia politica in questo
Vedere
Poi ce n'è Remo al fatto che negli anni al compromesso storico venti d'accordo con la stage e di fondo il partito in verità mentre Berlinguer mila l'obiettivo che l'accordo con il partito cattolico e quel mondo cattolico lama invece più figlio di una tradizione
Attenta all'unità tra Partito Socialista il Partito comunista
Il problema vero tra lama segretario della CGIL e il Partito Comunista che il suo partito
E che l'AMA diventa segretario quando come dicevo prima il movimento sindacale italiano oppone sulla scena politica nazionale una novità enorme che l'autonomia di un soggetto unitario
E questo è un tema
E davvero molto grande perché innanzitutto porta ridiscutere in termini del tutto nuovi il rapporto tra i sindacalisti partiti di riferimento questo tema trasversale che attraversa tutte e tre le confederazioni
Ma anche un tema che sostanzialmente
E affianca alla rappresentanza politica su problemi delle riforme di strutture sulle politiche economiche la rappresentanza sociale
Cioè sostanzialmente si spezza all'idea della cinghia di trasmissione che è un'idea che nasce da
Una come lo vogliamo definire una divisione di compiti per i quali il partito si sarebbe occupato delle riforme per il Paese il sindacato avrebbe fa
Otto appunto opere di contrattazione sulla relazione economico sociale il sindacato degli anni Settanta e si parla di supplenza sindacale proprio per quello al sindacato che comincia a discutere su tutti i temi della politica nazionale
Questo crea un problema enorme nel rapporto con il partito evidentemente ed è un un problema che l'AMA deve gestire da un duplice punto di vista cioè da membro del partito fa parte del Partito comunista e da segretario della
Della CGIL e della
Federazione militari
Per tutti i primi anni Settanta questa cosa rimane sotto traccia perché sostanzialmente le strategie del sindacato resta leggi ed il PC soprattutto tendono a convergere tra la linea del compromesso storico da una parte
Che Berlinguer inizia di spiegare settantatré che poi
Prenderà corpo a partire dal mille novecentosettantasei
Col Governo Andreotti
E la CGIL e sul piano delle riforme di struttura e della svolta nell'Euro che arriverà Tezze tanta sette il settantotto cioè
E come se il partito prefigurarsi
La nuova cornice istituzionale all'interno della quale il programma che la CGIL si e la Federazione unitaria stanno elaborando troverà modo di applicata
Fino a quando questa sorta di unità di intenti regge i rapporti tra il partito del sindacato Luciano lama Enrico Berlinguer sono rapporti anche politicamente appunto convergenti quindi solidi
Quando questa cosa finisce però anche dopo l'uccisione di Aldo Moro e si entra sostanzialmente in un vuoto di strategia del PC che probabilmente non riesce a ridefinire in tempi brevi una strategia ma solo un
Un come dire un ribadire quasi meccanico per via del fatto che la sei già politica complesso storiche fallita la sua importanza sulle politiche economiche e sociali in quanto
Il partito dettava la linea classe
E il partito torna intervenire con grande forza sui temi sindacali vi lama per difendere l'autonomia del sindacato per difendere l'autonomia delle scelte del sindacato entra in un contrasto con Berlinguer con il Partito comunista molto forte
La polemica che ricordavo con Giorgio Amendola sostanzialmente è una polemica che tocca tanti temi ma gira intorno e esattamente a questo cioè Amendola richiama Luciano lama ha un rapporto con il partito più classico
Un rapporto il quale il partito detta la linea di politica economica di politica sociale il sindacato tendenzialmente si adegua
Questo gli anni ottantadue ottantuno ottantadue ottantatré sono gli anni dello scontro più duro tra i due leader della sinistra e anche di
Degli anni lo scontro più duro tra il sindacato il partito di riferimento
Poi
La la partita che si sposta sulla sul conflitto sulla scala mobile
E come dire è un richiamo all'ordine in qualche modo in che senso che
Il sindacato quella quella partita voli giocare sul piano della revisione del meccanismo della scala mobile il partito in diciamo
Un'opposizione al decreto di San Valentino molto più dura che cosa sta succedendo
Sta succedendo che
Il decreto del governo Craxi rompe la Costituzione materiale cioè quella Costituzione che appartiene al settanta settantuno aveva previsto una sorta di diritto di veto del partito sulle questioni economiche e sociali
Quando governo Craxi decreta su una questione come la scala mobile
Qui il diritto di veto il PTCP iene scavalcato e il partito assumono posizioni durissima su questo che ora questione consultato di merito politico ma anche di strumentazione con la quale l'Esecutivo tende e tenta di intervenire
Su questo il sindacato a questa condotta molto rigida esclusa ripartirà questa condotta molto rigide sindacato ha dei problemi enormi perché a la soprattutto la CGIL da una parte la componente comunista l'altra componente socialista
C'è il rischio scissioni interne agli lama
Più che il confronto con date il partito ha un problema è che nota interna CGIL
Lo si sia problema tenuto interna della CGIL
Superato quel momento coi lama uscirà della segreteria continuerà la sua azione politica all'interno del partito e
A come dire sarà vicino alla svolta dell'ottantanove cioè mi appoggerà la svolta della Bolognina di trasformazione spicci
Io in questo ci ritrovo recupero delle sue radici c'è il problema che l'AMA quando dicevo che è un comunista poco ortodosso
Cioè è un comunista e quell'aria riformista didattici che in verità è quindi Insiel mente socialdemocratica a mio avviso la ma sempre un uomo di cultura politica socialdemocratica e quindi all'interno al partito
Lontano dalle posizioni tosse quando il partito affronta la sua trasformazione lame naturalmente portato a stare con Ina Politano un con quell'area che era stata amendolea definiamola così
Spero di aver dato sei posti ringrazio spero di sì perché vedo che è stato contento Eloisa velocemente
Alcuni precisazioni sui criteri che hanno
Portato alla realizzazione di questo Progetto da innanzitutto diciamo così sicuramente la definizione dei sin da Calista e quindi il modo in cui le abbiamo scelte è variato da serio da periodo quindi io faccio riferimento al mio che quello che ed è anche il maggior numero
Noi abbiamo dovuto utilizzare un criterio come dire in qualche modo descrittivo
Ma al tempo stesso necessario non abbiamo scelto le funzionare sindacali includendo in questa definizione le donne che si sono
Distaccate dai luoghi di lavoro e hanno lavorato all'interno dei luoghi
Prettamente sindacali Camera del lavoro categorie non solo nei capoluoghi
Quindi Bologna Modena ma che hanno anche lavorato donne diverse però con la funzione di funzionare ora
In realtà l'apposita è molto maggiore nel senso che ci siamo rese conto che nelle zone più piccole magari non erano pagate però avevano un ruolo a volte c'era tutta la questione di donne che erano impiegate ma svolgevano ruoli di funzionali è
Quindi realtà ecco noi abbiamo predisposto anche queste schede per proprio mettere in luce anche questi aspetti
Che ci riportava il fatto che quella definizione non è così netta e soprattutto è diversamente articolata nei mi mi diversi decenni perché nel dopoguerra era molto facile che
è una persona venisse assunta come funzionaria come scusate impiegata voi svolgesse anche qua e di funzionario poteva o non poteva essere un certo punto inquadrata come funzionaria
Ecco e quindi questo è un primo una prima questione il periodo cronologico è quello che ho detto non abbiamo però ha effettuato una selezione
Da un punto di vista qualitativo devo dire questo non è stato da come è stata una scelta
Nel senso che almeno per quanto riguarda il dominio ce l'abbiamo scelto i profili maggiore quelli minori no
Limite del TAR è stato dettato dall'accessibilità a Fonti che consentissero di ricostruire profili quindi in realtà questo ha creato un problema anche di bilanciamento territoriale che stiamo cercando di risolvere proprio attraverso la raccolta di fonti orali perché ci siamo trovati nella situazione in cui Bologna ad esempio a Modena
Avevano lavori pregressi di raccolte di fonti orali importanti e quindi un maggior numero di
Profili sono stati sono stati inclusi mentre sulla benna il numero molto inferiore per quanto abbiamo trovato elenchi perché io la prima fa il lavoro fatto su elenchi elenchi di congressi elenchi di comitati direttivi estrapolando i nomi cioè non non esistevano queste euro
Cioè diciamo questi elenchi e quindi la prima fase è stato individuare i nomi dopo capire
Quali di questi nomi potevano effettivamente dare oggetto ha una biografia e ci stiamo ancora lavorando perché è la Pippo per la problema degli archivi femminili del fatto che le donne emerga non ne ma abbiamo dagli archivi
è un enorme problema perché se uno va a vedere l'elenco questo elenco le donne che hanno fondi personali sono elencate le nostre schede le fonti solo pochissimi
E e quindi tutto il resto è un lavoro di scavo
Su
Fonti di vario tipo che però sono
Frammentarie ed hanno come dire ed è più complesse le coste una biografia soprattutto quando non sono intellettuali o dirigenti di livello nazionale
E qui il problema anche della raccolta delle fonti orali e quindi delle memorie
Delle donne che hanno svolto attività sindacale negli anni settanta pecca e sembra una cosa ovvia ma in realtà non è anche abbiamo tutte queste fonti per ricostruire biografie da qui
La necessità di effettuare delle interviste individuali e collettive abbiamo predisposto anche uno strumento di raccolta di informazioni congiuntamente il gruppo di lavoro questionario che stiamo distribuendo alle strutture sindacali stiamo associando a interviste
Anche di gruppo come abbiamo fatto recentemente a Reggio Emilia speriamo di poter continuare con la collaborazione del Camera del lavoro del dello spin particolare di tutti coloro che vorranno aiutarci
A effettuare queste interviste collettive sui vari territori perché l'unico modo anche per captare quelle donne che se no viceversa rimangono fosse scritte
In un elenco non sempre conservato ecco quindi questo ha proprio il grosso problema dell'accessibilità delle fonti che le mie colleghe hanno avuto per altri
Diciamo Aspertini periodi precedenti poi qui c'è Elena così anche se vuole aggiungere qualcosa su questo se siamo forse abbiamo mancato forse non abbiamo tempo per
Che poi già spetta nata dal momento molto molto importante e credo anche molto emozionante che l'intervista
La videointervista a Emma Bonino quindi però o ecco non so Mauro forse si può dire che siamo partiti dalle pioniere no CEDAP soggettivo che che ai quali non politiche Tatarella cioè non può emettere come etichetta sindacalista infatti se tu guardi c'è scritto non so esponente di Società di Mutuo Soccorso
O del mondo della cooperazione cioè quelle lede le radici ecco o che costituiscono
La storia di un percorso al femminile dentro a organizzazioni sindacali o
Di che sono alle origini poi tu lo sai meglio di me perché le è studiate come le ho studiate io che sono alle radici del movimento o sindacale appunto l'Istat mutuo soccorso le
Le cooperative o altre forme di organi sono i giornali femminili e c'è tutta una serie di fino ad arrivare alla stagione che approntato e Luisa che ed il nome di Roma sarebbe esploso allora
Se prima nella fase iniziale abbiamo dovuto allargare le maglie nella seconda stagione cercare di abbiamo dovuto stringere
Le maglie per ed eseguita mettendo come punto di riferimento il la Lella da parola funzionarie è chiaro che chiunque ci può dire ma c'era anche ma e lo so purtroppo
Le forze che avevamo in campo ci hanno consentito di fare
Questo vorrei dire un'altra cosa
Le biografie sono privi una perché utilizzano il sistema informatico cioè non non abbiamo scritto dei libri non hanno scritto dei libri le però hanno
Corredato le loro biografie da tutta questa Toto collega la bibliografia
E le fonti di archivio cioè abbiamo cercato di essere il più scientifica
Le più scientifiche possibili
Certo ci sono dei limiti siamo ne siamo siamo le prime esserne consapevoli però questa è stata una scelta di necessità ecco quel di limitarci di funzionari ripeto l'appello se qualcuno conosce una età dei nomi non solo per il contemporaneo ma anche per il passato nomi con possibilità di costruire dei profili e da aggiungere lì ben vengano il punto di riferimento di collettore di tutta questa operazione è la Fondazione la Fondazione Altobelli
Trovate tutte le indicazioni visibilissime è il pagine web tutto quello che volete nel sito della fondazione che avete visto fin dall'inizio
Poi dopo chiaramente ammassarsi ci aspettano su o vi raccomando alle dota le quattordici e trenta essere qua per la seconda anche un po'prima anche la seconda
Fase della giornata
Ottantacinque andare
Intanto continuiamo il pomeriggio ricordando anche che c'è la diretta di Radio radicale che ringraziamo molto
Per la disponibilità e anche per il fatto di averci aiutato anche nell'intervista che è stata fatta da Manuela Fabbri
In e che apre sostanzialmente questa tavola rotonda
Però mi sento di di fare una cosa e mi perdonerete se ha un taglio un po'personale
E vi leggo in piccolo scritto
Che ho mandato anche a Emma Bonino
Dopo
La disponibilità che lei ha manifestato di stare al nostro convegno di parlare alle donne della CGIL
Allora
Sì piccola tanto piccola oggi Emma e io devo parlare Conte
Improvvisamente la mia idea di cui ero stata tanto orgogliosa mi appare se non stupido presuntuosa quasi banale
Penso ci si senta spesso così davanti a persone intanto grandi
Quando hai di fronte una persona in carne ed ossa che con la sua testardaggine il suo impegno la sua vita stessa assegnate segna la storia
Ci sono poche donne che possono essere evocate solo pronunciato il nome di battesimo poche anche gli uomini a dire la verità
Non c'è in questa che potrebbe apparire una confidenza inopportuna è maleducata il fatto che la pronuncia immediata del solo nome individui inequivocabilmente quella persona e non altro
C'è di più anche molto di più
C'è affetto il cestina e una voglia i intima e profonda di essere anche solo per un attimo parte della tua vita del riconoscimento e del rispetto che riscuote i
Dell'affetto che hai perso di lei
E della gratitudine per essere venuta al mondo e diventata quello che sei
Era sembrata la cosa più ovvia intervista la
Sentire da lei cosa pensa di questo futuro incerto e complesso
Di quali suggestioni offrire alle donne di oggi per affrontare le sfide inedite che intravediamo senza tuttavia capirle del tutto
Tu che prima di esprimerti sul Mediterraneo o sul cosiddetto mondo islamico di cui sono in molti a riempirsi la bocca
Tanti ma tanti anni fatti si trasferite in Egitto volevi toccare con mano quel mondo di cui non conosciamo neanche la lingua
Parlare con la gente sentire il loro punto di vista discutere e litigare con loro e Dio solo sa quanto sei litigare ma senza offendere mai
Senza ingiuriare solo difendendo compassione il tuo punto di vista
E con quanta passione ma con rispetto perché è un confronto esplicito il non furbesco rimane la più vera illecita pratica del mutuo riconoscimento tra le persone
Questa paura dell'Islam che oggi viene evocata e da alcuni anche promossa e incentivata pericolosamente tu non l'hai avuta mai perché l'attuale ai citati in poteva di capire di sapere
Di discutere prima di potersi fare un'opinione che sapevi no personale come tale imperfetta o almeno perfettibile relativa
Nelle tue parole nelle tue osservazioni e nelle proposte non si ritrova la radicalità astiosa di Oriana
Malavoglia tutta politica di comprendere le cose per provare a progettare una vita comune a tutti e a tutte alla ricerca di una convivenza pacifica e possibile rigorosa e umana
Ci rimani sempre umana come sei Emma e che splendido esempio di radicale rappresenti
Mi avevano detto che avevi anticipato il nostro incontro di mezz'ora Manuela era agitata per questo mi è sembrata tesa come una ragazzina il giorno prima dell'esame
Come non darle torto
Ma lei che ti conosce da tanto avrebbe dovuto avere anche la consapevolezza che il tuo rispetto tedesco dei tempi non toglie nulla alla tua umanità e solo una necessità dovute Emilia impegni che accoglie non rifiuti mai
Al tuo non negarsi che segno di generosità di bontà di amore e di passioni lo dicono i cui occhi stanchi eppure Ducci che oggi sono un po'più tristi
Ci siamo alloggiati sotto un albero in una splendida giornata di sole che ci ha ripagato e dell'orribile scossa di terremoto del mattino sette uno sei uno sei cinque
Dice a Cali della politica erano già in pista con le loro banali orrendi cattiverie noi no avevamo tre
Fatti convenevoli le presentazioni utili alla registrazione io mi sono appartato per non disturbare per non disturbarti solo ogni tanto i nostri sguardi si incrociavano come per chiedere un riscontro
Non certo per in sicurezza ma per educazione
E io scuoteva o leggermente la testa in segno di assenso commossa
Ti voglio bene per quello che sei per come sei hai parlato di mondo di Mediterraneo delle sfide delle donne e delle donne della CGIL a cui porterò questo bel dove
Sì piccola tanto piccola oggi Emma ma in questa mattina di soli mi sembri più grande che mai
La Fondazione Argentina Bonetti Altobelli è stata costituita nell'anno due mila otto dalla CGIL Emilia Romagna dalle Camere e del lavoro e dalle categorie regionali persegue finalità di valorizzazione del patrimonio storico archivistico del sindacato incoraggia le attività di studio di ricerca sulla storia sociale del lavoro promuove la valorizzazione delle donne degli uomini che hanno contribuito alloggi è un po'della storia sindacale nel tempo
Buongiorno a tutti i partecipanti al convegno ammassarsi con Emma Bonino vi presento e così e poi proseguire te va beh approfondimento devi dei temi che consente Luciano con Emma in questa chiacchierata molto tranquilla visto lei ci conosciamo da molto tempo
Cara Emma allora dal momento che tu sei indiscutibilmente e sempre di più leader dei diritti civili in Italia in Europa e forse anche lì
Anzi senza formalmente va bene lo dico io non lo dici tu ovviamente lo riconoscono tutti
A questo punto siccome noi siamo qui in casa CGIL
Secondo te visto che sei quella che sostiene si sporca le mani come dice giustamente hanno assalti si è andata prima di altri per esempio a livelli di Tocai vista tutti presi slanci
Dice che non si tratta più di emergenza
Che questa è una situazione che Caro strutturale nel senso che d'ombra con noi per molto tempo
Peraltro vista la denatalità italiana e anche un numero notevole cento mila mi pare nel due mila e quindici di italiani che sono andati altrove a cercare lavoro altre possibilità
Insomma gli studi più recenti ci dicono che ne abbiamo bisogno di norme europee io di non italiani circa centosessanta mila l'anno
Per i prossimi dieci anni
Lo stesso vale per la Spagna il Portogallo per la Germania per la Bulgaria insomma la denatalità
è in Europa è un fenomeno molto forte
E a trecento chilometri attuali dei giardini d'infanzia in piena esplosione demografica più un inferno le guerre bombe
Di atrocità di vario tipo perché fanno figli che ci sono centinaia di migliaia profondi scappano
E ogni giorno prima era lei poco è stato un boom nullo poi Raccagni insomma abbiamo vicino a noi
Una zona fuoco
E di esplosione demografica conclusione come dai
I tempi dell'umanità la gente si muove la gente scappa dalle bombe scappa dalla povertà
Voi stessi a milioni di italiani come dire tra la prima la seconda guerra mondiale si sono mossi a milioni
Per cercare prospettive di vita per la loro famiglia la prima generazione non ha mai avuto momenti di integrazione facili da nessuna parte al mondo
Ma quello che che mi importa direi che non è un'invasione
è un problema strutturale e ci dobbiamo attrezzare non solo ad essere bravissimi a salvarmi in mare anche se nulla diciamo salvarle tutti
Ma anche ad avere una integrazione più ordinata perché io credo che sia questo che vita
Gli italiani
E da questo punto di vista c'è poca attenzione alla
Popolazione femminile
Di questi migranti e rifugiati e io credo sia un errore in effetti
E stiamo facendo una ricerca come
Lui e e troviamo pochissimi dati
No è commesse e in effetti al contrario io penso ed alcuni dati ce lo indicano che è un'attenzione particolare all'integrazione partendo da dalle donne può essere molto utile e in qualche modo anche più facile
Ecco infatti siccome hanno giustamente essendo Presidente della Fondazione Altobelli che si occupa anche
Come dire di condizioni politiche di genere ti chiede esattamente questo
Se condotte
Che consiglio a dare istituto a una sindacalista ma tante sindacalista e donne che stanno cercando di occuparsi in maniera concreta davvero
Del futuro queste persone soprattutto del sesso femminile ma innanzitutto de cono eccome tentare di conoscere meglio il fenomeno perché come dicevo una politica seria si fa
Se uno conosce di che cosa
Che cosa davanti insomma
è
Mentre invece ripeto c'è poca ma poco studio di quante sono determine sono per queste queste cose più o meno alle sappiate
Però per esempio in alcune città virtuose anche non italiane
Hanno capito che le donne proprio perché hanno a che vedere sul con con l'Amministrazione per gli ospedali per le scuole per il rinnovo del permesso di soggiorno e c'era
Sono quello che hanno più attitudine diciamo per esempio ad apprendere la lingua
Per esempio a ad essere più attenti a
Sapersi muovere tenete anche conto che la stragrande maggioranza
Di queste persone arrivano da paesi e delle libertà al femminile sono
Ampiamente negate pensate al Pakistan tanto per per dirne uno insomma oppure dell'emigrazione da noi che è più africana se voi pensate alla situazione
In Eritrea piuttosto che in Gambia piuttosto insomma sono persone che arrivano
Da una situazione certamente di minore libertà non sempre dovuta a fattori religiose in realtà
Sono soprattutto grande tradizione patriarcale ed in cui anche noi abbiamo avuto una fase esperienza diciamo così ammesso che l'abbiamo superato
E quindi sono persone che sono da una parte curiosa di trovarsi
In spazi più aperti
Dall'altra anche un po'come dire sorprese anche un po'spaventati anche un po'meno
Meno abituate a sostanzialmente quindi non è che
Mi riferisco per esempio questa polemica veramente stupita del bustini questa agosto avremmo altre cose di cui occuparsi ma insomma fu
E per molte di loro era la prima volta che andavano in una spiaggia
Non separata uomini e donne per esempio
Loro per molte di loro l'hanno visto come un passo in avanti di libertà non tutto è chiaro che le tunisine anche a me sono che vengono da una tradizione laica più antica d'abortiva in poi
Non è per loro
Ma per molte altre che si erano
Egiziane piuttosto che pachistane piuttosto che altre
Era un passo avanti comunque non stanno inciuciare a me quello che
Se vogliamo discutere come stiamo facendo di come sostenerle comma aiutarle
Ma io ho detto e starei
Un Paese in cui ho un Governo che viene da me e mi dice di investirmi perché magari sono in bikini e poi vado a temi tecnici esperti perché c'è il Burke cioè francamente penso che abbiamo perso un limite del
Quindi
Penso che anzi questa attenzione a questa parte del mondo molti arrivano per ricongiungimento familiare per esempio
Quindi lasciano delle tradizioni
Si trovano in una situazione
Di cui sono molto curiosa però annualmente
E magari si trovano in una famiglia in cui entri marito almeno ha perso ecco stelle infatti
Mi mi dai
L'occasione per dire che senza voler giudicare per carità senza essere troppo severe e però insomma
Noi che abbiamo
Siamo per la generazione che davvero le conquiste sui diritti civili e le ha fatte ne ha avute
Insinna perdiamo tutte lo Stato e li abbiamo ottenuti abbiamo cambiato in qualche modo nodo qualche generazione di uomini per carità i risultati non è che essi hanno
Religiose esatto però è un
L'Italia cambiare valutazione delle donne è stata l'unica che certamente non violenta veramente e che ha dato dei risultati non lo sappiamo le condotte e ci tengo molto anche personalmente a saperlo
Cambiando nulli
Quella generazione in cui le donne che hanno ottenuto questi diritti cercando di conciliarsi con questi nuovi culture dove la differenza femminile
Semplice riferimento storico
Le mogli dei nostri emigranti
Tra la prima la seconda linea basta per guardare qualche foto
O vendere qualche fermo leggere qualche libro
E si sono portate dietro uomini e donne alle tradizioni patriarcali che esistevano in questo Paese si sono trovate negli Stati Uniti
In altri Paesi a confronto con una società che invece era già più a
E l'adattamento è stata nell'adattamento del viale
Non accadono sarà per ragioni elettorali non voglio semplicissima uno degli elementi maggiori l'integrazione è stata all'ottenimento del diritto di voto
Alle comunità di immigrati e in particolare agli italiani
Perché fruttava questo o quel Presidente non lo so
Io so che
Spesso frutta opprimere
Se frutta aprire
Già siamo un passo avanti
Però e non è tutto uguale non è che appunto una che viene dal Marocco è esattamente
Uguale nella sua prestazione dalla vita di quella che arriva dall'Afghanistan
No non ha mai avuto contatti col mondo il Marocco invece sì piaccia o non piaccia per cui dobbiamo anche stare attento in qualche modo non ci sto sulla campagna sulle mutilazioni genitali femminili che non è che arriviamo imponiamo
è molto più celere lucane dovendo
Avere anche una voglio una curiosità d'ascolto
E sapendo che non è che abbiamo delle ricette però occuparcene già è molto
Occuparcene con l'ascolto
è fondamentale ed è moltissimo e io credo che sia davvero possibile trova profilo che aiuti è un'operazione non impossibile ma certo problematica dell'integrazione
Noi ai tempi facemmo dei gruppi di autocoscienza di essa il felpe di dialogo tra noi
Pensi che quei modelli che abbiamo avuto con me appunto processo di crescita rispetto dei diritti civili
Le donne musulmane per esempio insieme alle donne italiane potrebbero permise farlo senza essere troppo invasive troppo rifarlo derivanti anche tanto provare
Diciamo che non ho
Esempio di incendi
Tecce no non è un problema anche pratici per il momento dalla Francia non ha fatto nulla né noi componenti ma tenete conto che la Francia a una integrazione musulmana molto magrebina e che è
Riaperto esattamente laica sabbatico laica no quindi non è
Però io credo che che tentare questa strada poi vediamo un attimo come mamma almeno propria riconosciamo che sono
Sono una parte importante e vedere commessi sì sì integra tenete anche conto che molte
Stanno sono aiuto domestico nelle case nostre
Potremmo cominciare a
Da lì magari solo formale ma
Non funzionerà alternativa donne laureate e poi ci sono donne laureate quindi teniamo conto appunto che non sono una categoria
Sono una molteplicità di una popolazione che secondo me può anche arricchire di molto il nostro sentire e viceversa e viceversa
Tenendo sempre conto carri in mano da società
Meno aperte e questo lo dobbiamo sapere non avere fretta anche loro hanno i loro tempi
Questo lavoro e delle politiche di genere anche economico
Che
Per esempio anche le categorie economiche sindacati potrebbero fare e quindi tutti consigli molto ascolto
Molto è tranquillizzante ai Utzon affermazione anche della loro auto del determinazione nera benessere quindi insomma è una politica complessa non è che però l'accesso al mercato del lavoro per molte di loro ha una liberazione
Guardiamo un attimo né
Di tutti quelli che hanno fatto l'applicazione del diritto d'asilo per esempio nel nostro Paese
E il sessanta settanta per cento delle domande di
Quindi rimangono qui in una zona grigia non è che il
Nessuno ha il foglio per rimandarli nel loro Paese
In non posto la e spende lavorano in nero quindi sono soggette a tutti i tipi di di ricatto le donne per prime insomma lo siamo ancora qui con la legge Bossi-Fini el coeur reato di clandestinità adesso
Io sono molto io apprezzo molto tutto
E che fanno molti soggetti in molte città dose penso penso a capo A per esempio a Riace
Legnano aste con le cooperative agricole riinizia e però nel limite della legge
E bisogna cambiare
La legge diciamo la Bossi-Fini il reato di clandestinità
La legge sulla cittadinanza insomma se pagano le tasse hanno un lavoro è mai possibile
Insomma
Detto questo e io credo che filone afferma
Possa essere molto un
Tu sei quei più concludiamo all'ultima domanda tu sei consulente del Sindaco il nuovo Sindaco di Milano
Trovo Altero Matteoli Altero che dalle politica internazionale e penso che almeno
Anche dalle prime dichiarazioni e cioè
Milano è una città certamente deluso ma tentare in Camargue deve essere anche una cittadella integrazione rigorosa e quindi dell'accoglienza ordinata
Peraltro si sta mettendo insieme tutta una rete internazionale e di città delle buone pratiche sia Madrid Barcellona Parigi
Tutte con le loro difficoltà ma credo che sia importante Amburgo per esempio
Penso sia importante che si scambino
Delle loro della loro esperienze perché è chiaro che Milano la la conosciamo a Milano anche a una lunga tradizione di terziario
E di buona diciamo presenza sul sul territorio
Ha anche bisogno però di una regolamentazione nazionale un pochino più aggiornato ha portato qui Emma perché noi siamo in Emilia-Romagna stiamo a Bologna siamo al mambo per questo convegno le nostre amiche proseguiranno allora però la prego tot e ci aiuta renderemo anche degli esempi da voi da quello che farete a Milano grazie grazie e buon lavoro
La Fondazione Argentina Bonetti Altobelli e sta
Benvenute tutte a tutti buon pomeriggio
Riprendiamo i lavori di questa giornata che come sapete ha visto nella prima parte della mattinata
La caratterizzazione storica del ruolo delle donne all'interno dell'organizzazione sindacale attraverso i preziosi interventi che abbiamo avuto questa mattina
E oggi pomeriggio ci accingiamo a dare un'attualizzazione ai temi che già Emma Bonino
Enucleare va a partire dall'emigrazione ma anche da quali sono le politiche è un sindacato come la CGIL
Può mettere in campo per affrontare le nuove sfide e le vecchie emergenze
Alla oggi pomeriggio abbiamo organizzato una tavola rotonda che vede la presenza di diverso se donne
Alcune del sindacato alcune no abbiamo scelto proprio anche per le esperienze personali di dar voce alle singole anche qualità
Che nel rapporto con le diverse generazioni e si sono sviluppate
Abbiamo con noi se ricche Entella coordinatrice nazionale delle politiche dell'immigrazione della CGIL
Antonella raspa Dori la responsabile delle politiche di genere della segreteria CGIL Emilia Romagna
Elisa Castellano responsabili del sistema degli archivi storici delle biblioteche e centri di documentazione della CGIL
Maddalena Vianello autrice del libro tra me e me e anche animatrice di un bloc femministe niente
E Valeria Ribeiro che ancora non ci ha raggiunto è una giovane antropologa ricercatrice dell'Università di Modena e Reggio
La conclusione dei nostri lavori verrà affidata Tania Stacche eletti a cui io farei un applauso in quanto
Eletta segretaria nazionale alla CGIL proveniente da un'esperienza territoriale di camera del lavoro di Modena
Noi io direi che anche per un problema logistico non so se riusciamo a starci tutte allora io chiamerei intanto Celly carente
Cane
Antonella raspa dolori
Elisa Castellano
Maddalena Vianello e quando arriverà anche Valeria libero
Ecco
Scorporo aveva abilitante
Il servizio
Antonella vent'anni a stare attenti
Allora quando arriva anche in Italia sarai delle nostre
Allora ovviamente
Gli spunti che l'intervista di Emma Bonino ha fornito al lavoro del al nostro lavoro sono importanti e preziosi ma vorrei partire riprendendo il titolo
Per la tavola rotonda confini frontiere opportunità per politiche di genere del futuro
E con un riferimento al titolo del video nostra patria è il mondo intero
Nostra patria il mondo intero è un molto antico scritto da un anarchico italiano
Pietro Gori che poi è stato ripreso in diverse canzoni popolari che io vorrei proporvi nella sua totalità nostra patria è il mondo intero nostra legge la libertà
è un pensiero di belle in corti sta
Quindi credo che questo rappresenti ancora l'animosità la vivacità
Che all'interno della nostra organizzazione doni e non più gli anarchici ma le donne che costituiscono appunto le nostre strutture ma anche
Le donne nell'insieme della società esso
Se intorno portano
Quindi questo motto antico ci richiama temi costanti sempre presenti nel passato e nella contemporaneità
Mi riferisco in particolare all'idea di migrazioni e di libertà non solo come libertà di circolazione ma anche come libertà di scelta
Le donne si muovono assieme alle altre persone da sempre per cercare prospettive di vita migliore
Per scappare dalle guerre
Abbiamo visto anche attraverso l'intervista di Emma Bonino per allontanarsi dalle catastrofi più o meno naturali per trovare sparsi per la propria realizzazione
Quindi io credo che possiamo davvero condividere un'idea
Che anche Emma Bonino ci ha portato che migrare un diritto umano
E che nessun essere umano è illegale quindi ciò che le persone invece trova vanno non è sempre anzi quasi mai all'altezza dei loro bisogni
Confini frontiere muri fili spinati diffidenze intralci burocratici quando va bene sono la quotidianità dei popoli in cammino
E quindi anche grazie alle suggestioni del Lido intervista io vorrei
Assegni cane coordinatrice nazionale delle politiche dell'immigrazione
Chiedere di aiutarci a inquadrare lo scenario dell'immigrazione oggi nel nostro Paese
E a tratteggiare il campo dei diritti necessari a dare concretezza alle parole inclusione e cittadinanza
Parole oltretutto che stanno alla base delle politiche che la CGIL attraverso
La legge di iniziativa popolare depositata in Parlamento ha fatto proprie nella Carta universale dei diritti del lavoro
Celly tenente
Grazie
Credo ringrazio la Fondazione Altobelli di avere pensato a questa iniziativa secondo me molto importante
E mi complimento veramente perché il
Tema e di grande attualità e di grande lungimiranza soprattutto strategico
Allora quando parliamo del tema dell'immigrazione io come sempre voglio precisare che il tema è molto complesso quando parliamo di migrazione su è un tecnico è un tema
Che attiene a diverse sfere economiche sociali ambientali eccetera perché poi
Rispetto alla fase attuale abbiamo necessità di avere una lettura attenta dei fenomeni che si stanno
Avvenendo in questi in questi ultimi tempi
Innanzitutto vorrei separare
Una lettura che abbiamo avuto negli ultimi quindici anni fino al periodo pre-crisi
Dove noi avevamo un'immigrazione venda definita strutturali in quei cinque milioni di persone che sono presenti in Italia e che rappresentano l'otto per cento della popolazione di qui io Emma Bonino diceva producono ricchezza
Dieci per cento del PIL addirittura sull'aspetto previdenziale l'ultima anche di ricerche è stato fatto dicono che
Questi immigrati riescono diciamo così con loro contributi atterrare seicentocinquanta mila pensionati
Questa è un'immigrazione sul quale noi abbiamo avuto una bella elaborazione e sul quale abbiamo anche sviluppato e delle politiche fino al periodo pre-crisi
Mi piace ricordare questo perché in questo momento questo tipo di migrazione qui ormai es on parso dal dibattito che abbiamo adesso oggi ci sono migrazioni che s'diciamo così cosiddette forzate
Immigrazione che abbiamo ultimamente che la maggior parte provengono sicuramente da zona da conflitti
Da guerre vedi la Siria ma ci sono anche altre zone dodici sono in conflitti ma solo immigrazioni anche dovute diciamo così a come dicevo prima a problemi ambientali accarezzi è poco povertà e fame
E spesso dentro questo questo tipo di migrazione c'è tanta confusione e noi abbiamo bisogno di essere attenti rispetto diciamo a suddividere
Come i mass media vogliono farci capire che sarà fatto che
Noi abbiamo bisogno di accogliere soltanto pro loco provengo nelle zone di guerra quelli che fuggono dalle sponde
Perché quello è il diciamo il tema più visibile perché ci sono i bombardamenti allora lì qui gli hanno diritto di avere come dire l'asilo politico e poi non è sempre così
Mentre tutti gli atti sono considerati i migranti economici metri migranti economici sono proprio quelli che abbiamo conosciuto per il periodo Pitrizzi
Quando tu ai dei flussi migratori molto forti già dentro l'Africa subsahariana o addirittura
Dal Maghreb bis verso l'Europa ci sono delle motivazioni profonde le motivazioni profonde quali sono
E i quiz siamo attenti anche a non come come dire distinguere le problematiche che abbiamo adesso attuali che sono dovute alla crisi no
Rispetto alle letture che diamo a questa crisi l'analisi che diamo a queste crisi e abbiamo detto in questa crisi soprattutto e affetto delle disuguaglianze non la causa equità e e è un elemento molto dirimenti
E la stessa cosa visto che stiamo parlando di globalizzazione perché quel mondo ormai globalizzate non siamo interdipendenti
Su tutti i giorni non si rendiamo conto che quello che mangiamo quello che consumiamo la maggior parte soprattutto saputo part quando parliamo di beni alimentari l'ottanta per cento provengono da questi Paesi qua
Allora perché se coma come dire questi Paesi dove c'è l'ottanta per cento dei beni alimentari vengono prodotti perché proprie quel continente lì che fanno la fame la domanda
Da fare
E essa proprio lì
Perché io lì c'è stato diciamo così un modello di sviluppo quello che noi abbiamo criticato qui neoliberista ha cercato sicuramente no di come dire
Dopo il la caduta del muro di Berlino sempre di più cercare altri diciamo sparsi di mercati
Stasi di mercati che hanno trovato lì sono tantissimi riguardano diciamo
Multinazionali che hanno investito lì per quanto riguarda l'agricoltura piuttosto l'estrazione delle delle risorse di questi Paesi qua questa creato e che cosa non solo non ha creato lavoro spinto questi Paesi qui ha creato povertà
E c'è stato un primo Enzo otto dentro quell'area di
Tant'è vero che è vero che quello che dice ma
Emma Bonino
L'invasione semmai lo potrebbero dire i Paesi confinanti dell'Africa subsahariana o del Maghreb voler ma cresca
Perché questi sì hanno almeno trentacinque milioni di immigrati che stanno lì no e che sono stati accolti diciamo nei vari Paesi quindi l'invasione
Si è mai
Sono antiche lo dovrebbero dire che sono già in situazione di difficoltà questo per dire che cosa noi abbiamo un filo conduttore che dovrebbe farci ragionare sul tema delle disuguaglianze
Tema delle disuguaglianze dovuta a un modello di sviluppo ca fallito ha dimostrato la sua debolezza ha fallito totalmente
E quando mi si dice
Uno che che viene della Siria sicuramente è uno che proprio in una zona di guerra e andiamo a vedere poi che tipo di di guerre ce li anche lì c'è un'analisi che non ho non
Non è che se abbiamo lo spazio qui di di di di approfondire ma sarebbe da approfondire per capire anche lì come mai
Riscattato la la LAN quella lì poi c'è un altro tema dovuto anche qualche volta ma c'è stato anche il passato quando si decide diciamo così di esportare la democrazia nei Paesi
Di cinque diciamo così
Ah fecale l'abbiamo conosciuto per cinquecento anni l'ultimo è stato poi in maniera molto
Strumentale quello della della Libia e etichette mirata
Naturalmente dentro lo scenario del della crisi abbiamo avuto questi due conflitti grossissimi che hanno portato diciamo la destabilizzazione
Completamente di quelle aree lì Africa e Medio Oriente la Libia per quanto riguarda l'Africa perché comunque la Libia
Aveva una un rapporto in termini economici
Con l'Africa subsahariana la guerra in Libia a ha portato diciamo così la destabilizzazione di quell'area lì
Quindi questo per dire che cosa
La lettura che noi dobbiamo dare una lettura comunque che sta dentro una globalizzazione che non ha rispettato no i diritti delle persone ma una globalizzazione che ha cercato sempre maggior sufficienti partendo diciamo così desideri del miglior profitti che avevano qui in Occidente perché qui ormai come
Lo stiamo dicendo come CGIL no il la competitività anche lì delle delle dell'impresa e si è fatto soltanto sul costo del lavoro la stessa cosa dice diciamo in maniera esponenziale se spostato verso questi paesi qua
Allora se andiamo a vedere i dati no rispetto
Al alle persone che muoiono
Dalle guerre dei conflitti il bollettino invece per quanto riguarda per quelle che muoiono per fame malattia disastri ambientali e molto più alta quindi facciamo anche un ragionamento diciamo un po'più serio un po'più attenta settanta anche di
Contrapporre rispetto a un racconto che sistematicamente ci vengono dati alle attraverso immagine ma strumenti che sono fuorvianti però la la verità e che comunque
Questa
Realtà riguarda una realtà che non può essere soltanto circoscritto
A un'analisi diciamo di di quelli più illuminati
Impalpabili molto oltre e quindi e
Un un discorso che si deve tenere i a assieme
Ora detto questo che mi serviva anche per farvi capire
Perché non stiamo parlando ad una una cosa semplice l'ha detto Bonino ma lo continuiamo a dire anche noi come CGIL questo fenomeno che si riguarderà per tanti anni per le ragioni che ho detto
Prima perché poi queste devolve questi ultimi tempi sono ingresso rinforzati molto probabilmente quando si
C'era un curiamo
Che si hanno delle politiche per creare posti di lavoro e una redistribuzione della ricchezza nel nel fare i settori nel fare il Paese Paesi molto probabilmente avremo un altro tipo di
Di di di realtà ma nel frattempo
Se
Diciamo le politiche che vengono messi in campo sono politiche di chiusure secondo me e ancora ancora un'altra volta si sta cercando anche qui
Non sappiamo le ragioni sono sempre comunque politiche di consenso politico perché
Noi abbiamo avuto quest'ultimo otto anni come dire solette pensavamo prima come come CGIL anche altri
Soggetti politici e dicevano attenzione se non si fa
Allora rappresentammo il piano del lavoro che occorre intervenire proprio per creare posti di lavoro perché poi il problema è proprio lì un intervento pubblico investimenti eccetera eccetera
Ma se li non si è fatto nulla oggi si continua comunque appare arrivare delle persone no con questo tipo di di di sfruttamento che è chiaro che arriviamo un certo punto il sistema qualora
Centottanta mila persona sono arrivati l'ultimo anno allora è semplice
Quello che dice la Bonino non fa una piega nel senso che centottanta minuti diciamo
Serve un'accoglienza diffusa cosa vuol dire l'accoglienza diffusa abbiamo finita le sessanta giovane di di persone cosa vuol dire centottanta mila e duecento mila si fanno accoglienza di fare diffusa se vuoi fare una politica vera di inclusione a piccoli numeri ci sono stati
Gli esempi in Germania anche in Italia
In alcune regioni anche lui quindi mille romani se l'abbiamo
Serve soltanto diciamo così un senso di responsabilità per affrontare il tema come si deve anche perché
Nei prossimi
Non dico dieci anni come diceva la la Bonino qui non si sa
Quanto ha bisogno
Il vecchio continente di manodopera per sostenere la sua fortissima perché da una parte Sasso declino demografico che a tutto il settore sotto gli occhi di tutti accompagnate dal denaro denatalità è chiaro che poi
Bisognerebbe
Programmare e cercare di fare delle politiche di inclusione e qui cominci con l'accoglienza e di queste persone
Dandosi di diritti dentro il quadro triste cedendo il titolo nostra patria e il mondo intero che il diritto di migrare è un diritto fondamentale quando si cerca di limitare il diritto di di migrare
Vuol dire limitare il più diritti di libertà di circolazione allora non possa più neanche quelle costituzione questo stati fatti in Europa
Tant'è vero che noi come CGIL abbia conosciamo un lunga esperienza non divertente che abbiamo vinto tutti
Pertanto certo punto
La Costituzione soprattutto quelle italiane che a mio avviso è la più bella
Dell'Europa perlomeno io fu girato un po'
Questa consultazione alla sua bellezza perché intatta
Da una sofferenza da una guerra da momenti difficili
E l'ha fatto comunque un gruppo di persone di soggetti che avevano storie diverse
Quindi i principi della condivisione
Quando tu da quella Costituzione vuole uscire cercando di fare delle leggi speciali che riguardano le persone a un certo punto il sistema crolla allora
Abbiamo un senso di responsabilità tutti quanti guardando le cose raccontando la verità
No e questo
Abbiamo come organizzazione questa capacità c'abbiamo anche
La la
La possibilità perché ci avranno di lavori sparsi sul quale dire questa cosa
Per fortuna questo non siamo soli forse quello che ci ma anche diciamo questa
Come dire questo questo sostegno dei mezzi di comunicazione che preferiscono far rivivere quell'immagine veicolare come dire una
Una guerra tra i poveri che alla fine
Non serve a nessuno perché poi
La il vero problema e che le responsabilità dei vari Governi su questo tema dell'immigrazione dovrebbe essere soltanto
Politiche di inclusione matto non riguarda solo l'Italia
L'Italia sta facendo la sua parte ma l'Italia per la sua posizione sua geografica come la treccia non si può far carico in questo momento qui di questo tema qui occorre un intervento dell'Unione europea e su questo abbiamo visto
Tutti i muri su questo questo dato ma guardate che non è soltanto sull'immigrazione tutte le politiche trasferita dimostrano che questo ROPPA ancora
Ritarda fa fatica
No a fare una vera politica comune sul temi grandi come temi dell'immigrazione temi sociali e che nel Pd diretti di sviluppo
Quindi su questa scia vediamo anche l'America ultimamente la la
Trump
Ha vinto le elezioni e sta applicando quello che ha detto in campagna elettorale ed è vergognoso quello che sta facendo lui fa una cosa
Nessuno nessun Paese al mondo poteva pensare cioè tu chiudi a sei Paesi no perché islamici
Anzi su un più il muro col Messico dimenticandosi la storia completamente di quel Paese lì un paese che è venuto lì imperialista che è stato di a occupato no ha creato questo tipo di come dire l'America
Fino a la mente l'America di di
Vede dei secoli fa e l'America dedicando ideologico e a questo punto Touré regge quei muri ripensando comunque di fermare un flusso io pensando comunque il problema terroristico riguarda diciamo così
L'Islam no perché poi alla fine se andiamo a vedere
Dicendoci la verità il Foreign Fighter sono dei occidentali sono formati qua si è mai bisognerebbe indagare su
O
Qual è la cosa fare il motivo in perché porta un giovani no a stare dentro questa roba qui e abbiamo visto che molto spesso questo l'esperienza francese me lo insegna
Le banlieue francesi l'integrazione l'inclusione in Francia è stata un fallimento perché la Francia ha cercato semplicemente di seguire l'assimilazione cioè io Sequi assorbita nel la mia cultura negando completamente la Turchia e accertato anche diciamo così di volevo fare una politica di integrazione no dove tutti immigrati sono collocati nei pali
Questa è stato
La bomba diciamo così che ahimè dopo cinquant'anni si stanno rendendo conto che fosse stato un fallimento idem l'Inghilterra anche lì accanto a questo Paese
è stato un Paese di italici tradizionalmente di coro coloniale anche lì c'è stato un fallimento
Noi pensiamo pensavamo e pensiamo ancora che l'Italia uno dei Paesi che molto probabilmente e ancora lo crediamo
A le possibilità di essere un modello
Di integrazione perché i numeri non sono tanti
Ancor si fa in tempo e bisognerebbe semplicemente uscire da questa logica no se questo tema chi è un tema elettorale poi alla fine diciamoci la verità limite abbiamo messo Governo Berlusconi
Una volta che poi si star Governo bisogna gestire e governare questo questo fenomeno
Nel breve periodo il consenso ce l'hai ma nel lungo periodo comunque lo perde perché tutti di affrontare i temi urgenti sociali che sono nel Paese
E l'immigrazione è una dinamica dentro questo sì questa cosa qui altrimenti no fare una politica diciamo così di mettere la polvere sotto sotto il tappeto ma prima o poi ti ritrovi poi con delle tensioni più grossi
Quindi presso mi sentivo di dire in questa prima
Grazie selling
A Elisa testé l'anno responsabile del sistema archivistico Rizzi chiederei di darci un contributo nella ricostruzione di profili soggettivi
E sociali dei migranti di oggi e delle donne migranti in particolare eventualmente attraverso una comparazione alla Regione di Henze migratorie e soprattutto
Darci la possibilità di conoscere quali sono i progetti migratori delle donne di oggi
Elisa grazie sì
Dunque quando condanna abbiamo pensato a alle caratteristiche di questa seconda sessione anche al suo statuto o no
E poi con Fiorella siamo partite dalla convinzione dalla convenzione di voler affermare la convinzione scusate
Che le
Le migrazioni l'ammirazione e un fattore essenziale dello sviluppo umano questa è la convinzione dalla quale siamo partite e
D'altra parte
Sappiamo che
Insistiamo
Nel sottolineare che le donne migranti
Sono state e sono sicuramente figure sociali di modernizzazione delle Società di partenza e delle società di arrivo
In un rapporto di
Un andirivieni continuo lì e la qui lui e qui qui ella
I progetti migratorio di delle donne che ne ha naturalmente sono diversi dai programmi migratori no lo sappiamo ma sarò non naturalmente cercherò di essere no sarò
Sintetica i progetti migratori delle delle donne quasi sempre
Influenza hanno
Il loro sviluppo professionale certamente ma anche il progresso delle società dalle quali sono partite ma anche delle Società di arrivo
Con tutte le contraddizioni che a questo livello della platea abbiamo ben presente che d'altra parte dalle quali d'altra parte abbiamo tratto spunto anche dall'intervista
Alla a ad Emma Bonino
Del resto soltanto un brevissimo accenno è stato così anche per le e immigrazioni di ieri delle donne italiani anche questo la Bonino la Bonino ricordava
Per esempio scrive Andreina decrementi che storica che si è particolarmente soffermata proprio sui sui tracce sui fenomeni migratori
Tra questi i fenomeni migratori femminili
Scrive bene
Per esempio ricordando la storia di vita di una donna italiana che parte per raggiungere il marito che era stato ingaggia atto in questo caso nel mille ottocentottanta per lavorare nelle miniere dei per lavorare nelle miniere insomma oltre oceano
E prescrive Andreina Rosa sapeva già
Cosa le sarebbe toccato una vita di Frattini che a fianco
Di un estraneo perché la vicenda era anche un una
Una sulla vicenda di matrimonio sia pure tra italiani ma di matrimonio combinato appunto
Dice una vita di Ferchichi affianco di di un estraneo ed era perciò poco propensa all'ottimismo durante la traversata il mare
Tuttavia racconta lì la donna interessata
Non aveva potuto che racconta di non aver potuto fare a meno di guardarsi intorno intorno
Con occhi con occhi nuovi ecco Olmi di ammirazione non soltanto perché riconosceva vado velocemente una Bondanza l'abbondanza perché andava in un mondo che era più ricco di quello dal quale
Dal quale partiva
Ma perché riconosceva la socialità
Una nuova nuovo una diversa forma di socialità tra uomini e donne in quel caso sia pure nella con sì on ne faticosa difficile dal punto di vista anche fisico di di base durante la traversata
Una socialità disinibita e senza gerarchia
Dove uomini e donne Steps ed Eva no accanto tra di loro
E tra di loro è ed essi stessi sedevano accanto ad altri poteri uomini e donne obbedienza e quindi racconta di con me veniva in ad essere influenzata
E quindi come il suo progetto migratorio veniva ad essere influenzato da questo da questo incontro ma se si va quando si va avanti e si guardano lei le migrazioni di oggi per esempio
Sia pur con sapevo li del fatto che non c'è un legame diretto darà
Tra emigrazione e emancipazione e che questo legame dipende dai percorsi individuali dipende dalle condizioni dai contesti geografici di partenza dipende dalle condizioni culturali come per esempio ci hanno ricordato
Qui da quel era insomma conosco Maddalena Tirabassi Maria Rosaria Stabili in quel numero di Genesis numero uno Genesis due mila quattordici la rivista Al e la Società italiana delle storiche dedicato proprio alle migrazioni di donne tra presente e passato ci ricordano appunto che non c'è un legame un legame diretto
Tuttavia anche essere sottolineano
Ne la
Il fatto che il propri pittori progetti migratorio di
Lo ripeto perché mi mi mi piace il comune non non lo non come fatto ovviamente
Dida didattico insomma non per carità Nello Di Pietro proprio per mia convinzione i progetti migratorio delle donne appunto influenza noi sia il loro sviluppo professionale che quello che le società dalle quali dalle quali partono
Dunque di con giungendo mi a in parte velocemente al contenuto allo spirito della sessione di questa mattina dove in
Da tutte le relazioni emergeva la forza innovativa innovatrice e di modernizzazione del lavoro
Come
Forza delle donne ri congiungendo via quello sì ritrova appunto si ritrova questo concetto anche quando si parla di migrazione tutto quest'oggi lo diceva già
Già l'odio lo ricordava Celly tutto questo oggi e fortemente messo seriamente pregiudicato perché e seriamente pregiudicato anche qui altra convinzione dalla quale siamo partite
Il diritto di migrare
Il diritto di un grande non l'opportunità immigrate la necessità il diritto di migrare
è oggi ci sono nel mondo duecentotrenta milioni di persone
Circa il cinque per cento della popolazione mondiale che vive fuori dal dal proprio Paese
E cioè adesso ci sono tutte le condizioni oggettive i progetti individuali le guerre etc ma
Noi non possiamo che non Spartivento appunto dalla Voeller riconoscere dal voler agire
Per affermare il diritto di migrare come diritto riconosciuto dalle dichiarazioni nella Dichiarazione universale
Dei diritti umani e diritto pensato d'altra parte in nei secoli insomma nel nel pensiero filosofico o dei giuristi
Si pensi insomma sia liberale che che altro insomma si pensi a John Locke si pensi a volte perché nel dizionario filosofico ad Abu o c'è e gradite raccomanda alimentate in tutti i vostri sudditi il desiderio di restare nei confini del loro Stati e agli stranieri di entrare
Noi oggi invece come sappiamo siamo in una situazione in una situazione nella quale
Il diritto di migrare e seriamente pregiudicato in quanto diritto di entrare
Non non come diritto di uscire seriamente pregiudicato compenso sostanzialmente ci sono Paesi nei quali soltanto recentemente si è arrivati umiliate persino alla
Ridefinizione del passaporto deluse anche del diritto di uscire ma né
Il processo i processi con i quali in queste ore in questi giorni stiamo falso ho sotto gli occhi di tutti sotto i nostri occhi mettono seriamente in evidenza che ciò che messo in discussione è appunto il diritto di entrare e con di seria violazione della dichiarazione universali dei diritti umani e con ritornando alla domanda di sorelle anche al titolo
Chi abbia scelto con una insistenza nel proporre le frontiere e i confini innanzitutto come sinonimi tra di loro e che che sinonimi non sono
Tre perché prendendo spunto da tanti i suggerimenti ma basti ricordare Claudio Magris le frontiere sono mobili i confini sono un fan tu fisico ma in ogni caso innanzitutto proponendo di come sinonimi tra di loro ma soprattutto dopo ponendoli come sinonimi di barbiere
E con una se la seria messa
In discussione della possibilità che ci sia un po'ci siano invece processi di democratizzazione delle frontiere
E anche
Diciamo dei confini come fatto come fatto fisico allora ritornando e finisco
Alla soli alla quanto sollecitava Fiorella se noi abbiamo la convinzione
Che lei migrazioni e le migrazioni di donne e le donne migranti sono un fattore di sviluppo un anno e il fattore di sviluppo delle società
Di arrivo e di partenza noi non possiamo che aggiri bene e non possiamo che diciamo
A dire a bere un atteggiamento che parta dal fatto che stiamo parlando di una parte decisiva della nostra vista
Cioè la questione se è strutturale o è emergenziale non è soltanto con riferimento a lo sviluppo economico a quello demografico certamente c'è un legame
Ma sento molto dico di esprimere questo concetto parte essenziale decisiva della nostra vita
A mio parere persino come la questione paradigmatica della nostra vita oggi e delle nostre delle nostre società
Grazie se proprio vogliamo partendo da questa negazione del diritto di entrare io credo che abbiamo ancora negli occhi ma soprattutto nel cuore le immagini della maestosa marcia delle donne in rosa
Effettuata OSCE intorno all'indomani dell'insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti
Una marcia contro l'onta di nazionalismo e di bullismo maschilista promesse elettorali già perseguite attraverso la sottoscrizione di diversi ordini esecutivi
Una marcia nel nome della diversità concepita come rivendicazione del proprio ruolo nella società americana
I diritti delle donne sono i diritti civili e a partire dai diritti delle donne si fa inclusione delle minoranze
E ugualmente pensiamo alla grande manifestazione non una di meno del ventisei novembre scorso a Roma in occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne
Che ha visto sfilare più di duecento mila donne non solo nel silenzio quasi totale dei mezzi di informazione
Una manifestazione a carattere transgender razionale che non ha escluso nessuno
L'esperienza di provenienza che ha valorizzato e la molteplicità in una grande iniezione di energia e di democrazia per tutto il Paese
Così come la spinta del movimento delle donne che ci è stata raccontata questa mattina è stata determinante per i cambiamenti e le conquiste sociali
Avvenuti negli anni settanta mi chiedo e ci chiediamo tutti cosa può portare l'attuale rinnovata stagione di vitalità delle donne
A Maddalena Vianello e ad Antonella raspa Dori
Vorrei proprio che ci parlassero delle nuove sfide e delle vecchie emergenze per le donne per i loro movimenti
In particolare per quanto riguarda il lavoro e la violenza e sul lavoro soprattutto abbiamo visto questa mattina come le dimensioni del lavoro degli anni Settanta che erano comunque dimensioni di socializzazione
Sono molto cambiate rispetto a un'idea oggi di lavoro diffuso a volte di non lavoro che attraversa la vita di molte ragazze
Prima Maddalena difendendo puoi Antonella raspa Dori i tempi significativamente quindici venti minuti grazie interrompi si sente
Benissimo per prima cosa volevo ringraziarvi molto per questo invito volevo ringraziare la Fondazione Altobelli volevo ringraziare Anna salti
è un invito che mi ha particolarmente cadesse nomi molto contenta di essere riuscito a seguire i lavori fin da stamattina
Perché come diceva dicevano le donne che mi hanno preceduto credo che questo questo incontro abbia centrato dei temi che abbiano anche una lungimiranza molto molto importante
Io Tanda considerarmi ottimista devo dire che dopo l'intervento di Celli che ha proposta che considera che il nostro Paese possa
Diventare io spero che abbia ragione un modello per le politiche migratorie per l'integrazione mi sento bene bene accompagnata e quindi vorrei che cominciare considerando che
E questo lo dico prima di tutto a me stessa che a volte
Ci dimentichiamo
Che viviamo in un momento storico di grandissima avanzamento culturale politico e in termini di diritti soprattutto per le donne
Le donne le ragazze oggi valgono almeno sulla carta quanto gli uomini intraprendano professioni che ha un tanto erano precluse anche solo fino a qualche decennio fa come abbiamo ricordato anche stamattina
Dicono la loro sfonda alcuna sponda nel tetto il famoso tetto di cristallo
E tutto questo era appunto impensabile relativamente poco fino a poco tempo fa
Nel Novecento sia conclusa si è conclusa nelle democrazie occidentali su un percorso attraverso il quale le donne hanno conquistato gli stessi diritti e le stesse libertà fondamentali di cui godono gli uomini
Ma qui cominciano dei nuovi problemi perché quelle uguaglianza uguaglianza formale ammesso che
Ci basti
E non sembra corrispondere un'uguaglianza sostanziale ovvero le donne sono come sappiamo discriminate
E non e non sono assolutamente pari se non sulla carta o perlomeno non sante
L'orizzonte è stato diciamo ricordato anche dal da alcuni interventi precedenti lo richiamava anche anche Fiorella orizzonte internazionale è molto inquietante per cui voglio subito circoscrivere il mio ottimismo
Abbiamo visto la Russia abbiamo visto gli Stati Uniti d'America dove
Dove Trump stata accanto in maniera aperta estremamente violento alle donne
Però come è stato detto il caso degli Stati Uniti secondo me eh uno dei punti da cui partire per per una per una riflessione in America la reazione delle donne non si è fatta attendere
E secondo me ci suggerisce alcune riflessioni che sono estremamente importanti
Intanto
è stata portata nelle piazze e nelle piazze di Washington ma non solo perché come abbiamo visto tantissime piazze l'America si sono si sono mobilitate non solo anche in Europa è stato portato il concetto di intersezione all'Italia
Io credo che
Emma Bonino abbia ottenuto un lezione di intersecazione alita poco fa
Di che cosa parliamo parliamo di tutte quelle dentista sovrapposte e tutte quelle identità che si intersecano
E dei rispettivi sistema di oppressione discriminazione e dominazione in questo caso perpetrati sulla vita delle donne cerco di spiegarmi meglio
Non è
Uguale le donne non sono uguali fra di loro e non è la stessa cosa a vere un colore della pelle diverso non ha la stessa cosa appartenere a classi sociali diverso
Non è la stessa cosa avere o non avere una religione un seguirla diciamo in maniera
Più puntuale o meno
Non è la stessa cosa esse è essere eterosessuali
Ho un non esserlo tutto questo codifica delle forme di discriminazione che si abbattono sulle donne in maniera pesante in ogni caso ma certamente diversa perché in alcuni casi si abbattono in maniera ben più violenta
Allora il caso America nella reazione delle donne secondo me ci suggerisce che dobbiamo stare molto attenta e quando pensiamo alle nostre battaglie le battaglie delle donne a non lasciare che un pensiero unico domini la lettura della realtà
Un pensiero unico bianco occidentale tendenzialmente borghese e tendenzialmente eterosessuale
Ecco il mondo e le donne sono molto molto diverso da tutto questo
Il caso americana ci suggerisce secondo me anche un'altra un'altra un'altra
Un'altra sfera di riflessione altrettanto importante ne sappiamo che Hillary avvinto sostanzialmente in termini di voti ma che per come funziona poi il sistema americano e qui non ci
Non ci dilunghiamo il presidente l'atto è stato tanto
Allora per chi di voi è riuscita a dare un'occhiata come si è orientato in termini di genere il voto
Voi sapete che vado a spanne circa il novanta per cento delle no delle donne nere ha votato per Hillary circa il settanta delle ispaniche e circa
La metà delle donne bianche su questo in America e qui torniamo intersezione aiuta e alla rivendicazione intersezione Alitalia interno delle nelle piazze
Americane
Qui il femminismo americano e non solo il femminismo sia lungamente interrogato e molte
Diciamo hanno puntato il dito sul fatto che forse quelle donne che ancora oggi purtroppo però siamo
Sotto i nostri occhi subiscono dei rischi delle discriminazioni più cocenti sono quelle che mostrano un più alto livello di consapevolezza
Quindi io penso che l'Inter se nazionalità come come vi dicevo è una categoria del pensiero di cui dovremmo armarci e non e non abbandonare
Ne sappiamo che i diritti e le libertà sono state frutto di battaglie molto importanti e di un'alleanza delle donne nella storia
Passo partiamo dal voto il diritto di famiglia l'aborto il divorzio la maternità come scelte non come destino imposto il lavoro
Che a un certo punto abbiamo cominciato a distinguere tra lavoro retribuito e lavoro di cura abbiamo comincio a interrogarci sul lavoro di cura sulla redistribuzione del lavoro di cura inevitabilmente sui servizi sul welfare
Stamattina veniva veniva ricordato questo bellissimo slogan a più polvere nelle case meno polvere nei cervelli e mi è subito venuta in mente mi sono subito ma inutilmente gli ultimi a dati dati dell'INPS a dire la verità ampi
Forse vi farà sorridere mi son venute in mente due cose che solo apparentemente sono molto distante
A dal da un lato i dati che l'INPS ha messo ha messo in evidenza che per me sono stati particolarmente sto strabilianti sullo stiro tratti stira nelle materne le scarse Tajani
E dall'altra parte Virginia Woolf solo apparentemente possono apparire così distanti
Gli ultimi dati dell'INPS sulla distribuzione del lavoro di cura sono
Terribili disegnano un Paese che non sembra praticamente essersi quasi mosso dagli anni Cinquanta
E in particolare questi dati poi se per caso sono stati anche rielaborate se per caso mi interessa in questo volume che s'intitola indaffarata il soddisfatte
D'angolo scorporati e diciamo per livello di studio e per tipo di attività che viene svolta all'interno nella casa ormai sappiamo che la cucina stata tendenzialmente sdoganata dagli uomini parlare puntano
Qualcosa a cui si può che può essere ancora approcciata
E la cosa molto una delle cose che più mi ha colpito che invece i livelli di Steve Ross sono inversamente proporzionali a livello di istruzione
Per cui nel livelli del negli nei dati dell'INPS a ha mostrato gli uomini laureati che tiranno all'interno nuclei familiari sono lo zero per cento davvero
Perché mi veniva in mente d'altro canto Virginia Woolf perché in realtà
Per quanto mi riguarda mi viene quasi sempre in mente
Perché io credo che abbia Gina Watch abbia regalato delle immagini e delle metafore che tuttora sono
Tremendamente attuali che tutti noi ci portiamo ci portiamo dietro una è quella della stanza tutta per sé
E l'altra per me almeno è quella della sto delle stanze buie precluse e non visitate dove Virginia si intrufolava o il sogno di intrufolarsi a lume di candela
Per poterle osservare da vicino
Allora la stanza tutta per sé io diciamo ogni volta che ci penso pensa viaggino vuol fare che praticamente costruisce nella sua stanza tutta per sé che era il sostenuti alle sue carte il suo calamaio la sua scrittura i suoi libri
I suoi testi ma naturalmente vedo anche quella che è la grande metafora della stanza tutta per sé
Che è stato anche uno dei grandi insegnamenti del femminismo non solo che la stanza dell'anima la stanza della libertà dell'esercizio del pensiero
E di tutto quel quel tempo che viene sottratto alle mansioni femminili e qui torniamo al destino a ruolo e a ciò che la società ha deciso che spetta alle donne
Allo stesso tempo quella vedo
Appunto come vi dicevo partire con la candela in mano ed esplorare quelle quelle stanze precluse
Quelle stanze che lei racconta molto bene perché all'interno all'interno di un racconto dove alza dove del suo racconto dove alza le candele comincia appunto ad esplorare le tele i il la carta da parati gli immobili e tutti
E tutto ciò che queste che queste stanze a lei precluse
Nascondono ma cosa sono le stanze precluse se non le stanze preclusa alle donne e qui ciascuna naturalmente di noi può fare
Può fare la sua ipotesi quelle stanze che ancora adesso sono preclusa alle donne dove alcune di noi rinascono a intrufolarsi spesso non bene accolte non particolarmente
Desiderate
E questa io credo che sia una delle parole d'ordine il femminismo non a caso Virginia Woolf parla di una stanza tutta per sé non di una stanza tutta per me
E perché una delle parole d'ordine è
Perse e per tutte le altre
E in questo spirito che qualche anno fa fra l'altro mi piace ricordare che con che nato questo questo libero
Che io ho scritto con mia madre o che mia madre ha scritto con me che veniva citato precedentemente che si intitola fra me e te
E mi piace ricordare come vi dicevo che qualche anno fa per festeggiare un otto marzo
Abbiamo anzi hanno organizzato Tania e fiera nella una mattina di discussione intorno intorno a questo testo che io ricordo come una delle
Presentazioni più emozionanti di di questo di questa delibera
è un epistolario in cui è a mia madre e ci siamo scritte Pier un anno
Ed è stato un confronto senza senza sconti molte lo hanno giudicato attratti un confronto troppo duro attratti violento
In realtà onestamente a distanza di anni continuo a considerarla semplicemente lo scambio molto molto onesto sicuramente Sanza senza esclusioni di colpi
E all'interno di questo volume ci siamo abbiamo parlato un po'di di tuttora di precarietà distrattamente gli stereotipi di violenza di sesso di amore di autodeterminazione insomma due femministe di due generazioni diverse
Con l'aggravante di essere madre figlia e quindi senza diciamo appunto esclusione di colpi
Che hanno ragionato hanno tentato di ragionare a tutto tondo sulle questioni
Del femminismo
Per me è la grande magia di questo libero questa la magia che naturalmente conservo io personalmente e che questo libro per me
è stato molto importante per diverse ragioni ma ma anche perché ho scoperto che in fondo io a mia madre ed è naturalmente un po'una metafora quella che vi che vi propongo di donne degenerazioni diverse non eravamo poi così lontane
Ed entrambe giravamo per le stesse sale con quella candela in mano frequentatrice di quelle stanze non visitate che per l'appunto racconta così in maniera così emozionante Virginia viaggino Wolf
E io credo che questo sia quello che accada alle donne che condividono una storia un impegno una sorella avanza e una militanza
Non per forza all'interno all'interno del femminismo riconoscendosi come tali ma impegnate per la difesa dei diritti delle donne per la conquista
Di queste è una staffetta intergenerazionale che sì
Svolge lungo tutto il corso della storia e quindi è su una di noi arriva sola e riparte da zero ma si inserisce all'interno di un percorso in cui
Per alcuni tratti riesce a camminare con con delle altre
Naturalmente non vorrei dare una visione troppo troppo edulcorata
Della nella dei diritti delle donne del e del femminismo io credo che ci sono a proposito di confine di confronti are due cose che dobbiamo ben tener presente intanto che i confini sono mobili e che quindi vanno difesi
Per quanto ripeto usare diciamo questa
Il titolo però ricondurre riconnettere mi al titolo di di questa di questa tavola rotonda non dobbiamo dare per scontato che i diritti che sono stati acquisiti sono conquistati persa ante
Faccio un solo esempio che fra permette a quelli più cariche nella legge centonovantaquattro che la legge sull'interruzione volontaria di gravidanza
Che è una legge dello Stato ed è una legge dello Stato sostanzialmente inattesa
A Boltiere in questo Paese praticamente impossibile sappiamo che i tetti dei medici obiettori rendono l'accesso all'interruzione volontaria di gravidanza
Sostanzialmente molto difficoltosa e sicuramente non tutela non anche quella che la salute fisica e psicologica delle donne
Allora la centonovantaquattro è uno di quei confini che va difeso è uno di quei diritti che non bisogna pensare
Di dare dare per acquisito
E l'altra invece sono le nuove frontiere l'alto l'ultima cosa con cui
Concludo come ricordava Fiorella siamo in un momento di di grande
Di grande Energia di grande vitalità all'interno del movimento delle donne questo movimento di non una di meno è riuscita ad organizzare una manifestazione ventisei novembre a Roma che per chi di voi c'era
Devo dire che è stata una
Una manifestazione veramente incredibile soprattutto diciamo guardandola anche in un'ottica intergenerazionale c'erano quattro generazioni di donne a sfilare approva quel giorno
C'erano in ordine le figlie le ma le madri le figlie e le nipoti ed è stata la da questo punto di vista devo dire una delle caratterizzazioni secondo me più forti
E e più importanti di questa manifestazione
La manifestazione che era appunto indetta per contro la violenza sulle donne che sappiamo essere una delle grandi emergenza in corso naturalmente nella piattaforma piattaforme era molto più molto più elaborata e molto più complicata
Tanti sanità mi che che che vorrei richiamare ma come sappiamo i tanti il tempi sono sono molto stretti poneva un problema sulla precarietà una precarietà che il Giobatta reali radicalizzare assolutamente non smussato
Poneva il problema dell'utilizzo dei voucher su cui grazie a Dio la CGIL tanto da battaglia e ora ancora più lo darà con il referendum
Poneva un problema ovviamente di ripensamento delle relazioni nel pubblico e nel privato poneva un problema di rapporti di forza di rappresentazione delle donne e
Chi più ne ha più ne metta sono veramente moltissimi temi e poneva si pone anche una sfida molto molto molto importante che è quella di uno sciopero dell'otto dell'otto marzo
Uno degli ultimi temi l'ultimo tema con cui forse vorrei chiudere che vorrei ricordarvi
è quello della dell'educazione sentimentale dell'educazione di genere il problema della violenza siccome dicevamo anche con alcune a pranzo è
E questo Antonella ce lo raccontano adesso
Ma ancora sono più nel dettaglio è un problema imprendibile perché non ci sono non ci sono appigli non c'è
Tra ototipo non c'è modello non c'è classe sociale non c'è
Livello di studi non c'è un'età
Non c'è un luogo non c'è alcun tipo di elemento che in qualche modo ci consente di intercettare la violenza maschile sulle donne e allora l'unico modo in cui possiamo farlo
è sicuramente una legge Ca'Granda il prima possibile
Obbligatorio nelle scuole l'educazione sessuale in primis e una riflessione molto importante sull'educazione senza sentimentale invece nelle nelle scuole dell'obbligo perché finché noi non insegniamo ai bambini che la bambina che hanno di fronte è pari al loro e finché noi non insegniamo le bambine e tutto ciò che desiderano è a portata di mano
Il problema è la violenza non si risolverà grazie
Il Cardarelli al clima di dare la parola tanto nella foglio
Presentarvi Valeria Ribeiro appena arrivata a cui daremo la parola che in seguito
Antonella
Sta allora
Anch'io sono sono contenta di poter partecipare
A questo incontro che devo dire insomma dopo tanti anni
Di diciamo di di militanza di di lavoro dentro la CGIL sono quasi trentuno quindi insomma sono
Sono zar vecchia
Peraltro ma mi ha dato ha fatto conoscere cosa seminato stimoli nuovi erano
Come dire stamattina veramente anche oggi
Dalle cose che voi avete detto imparato delle cose nuove insomma quindi
Questo mi dice che insomma è vero nella vita si impara sempre per chi vuole ascoltare si impara sempre insomma
Ed è sempre importante come dire partecipare sentire il parere le parole dei giudizi i pensieri degli altri
Allora io parto dicendo insomma abbia lanciato un po'la palla ma da sera che la la ringrazio perché
Il tema insomma che oggi vorrei trattare insomma con un po'più di approfondimento proprio quello sulla violenza la violenza di genere
Lo vorrei affrontare perché
Come dire vendemmia è stato chiesto ma anche perché credo che in una discussione come quella che si sta facendo oggi
E
Perché credo una discussione complessa facendo oggi e perché nelle politiche di genere ci deve essere se deve essere sempre presente il tema
Diciamo così della delle modalità culturali con cui
Affrontare contrastare il fenomeno dalla violenza credo che quindi il tema vada trattato insomma
E vada trattato anche all'interno diciamo di organizzazioni sindacali con quella di una CGIE come come la CGIL
Che e si occupa di tematiche del lavoro ma anche di tante tematiche sociali
E il tema della violenza sulle donne credo che si possa racchiudere in in una frase
Credo che forse la frase più significativa la vedetta Kofi Annan
E cioè quella molto conosciuta abbia fatto con manifesti sono cioè della violenza su finché non verrà sconfitta la violenza sulle donne non avremo mai raggiunto il un livello adeguato di civiltà questo è il senso
Peraltro la violenza sulle donne va detto un fenomeno che riguarda tutte le donne qualsiasi Paese qualsiasi etnia
Quasi settanta qualsiasi condizione sociale
Quindi è un un terribile fenomeno che noi in sindacalese di diremmo è trasversale riguarda tutte in e può riguardare tutte in qualsiasi momento e in qualsiasi condizione
Si viva quindi
Come dire affrontare questo problema io credo che per la CGIL sia un
Un tema che la porta la la conduce all'interno di quella visione generale
Di sindacato generale
Che si occupa di Dick del cambiamento della società
A cui stamattina si faceva riferimento
Non è un fenomeno che noi non possiamo che possiamo trascurare perché
Davanti ai nostri occhi praticamente quotidianamente
E devo dire anche questo un non nonna è un fenomeno che non ha mai sessantotto non si è mai fermato
Chi gli esperti ci dicono che oggi ci sono modi diversi
Di violi difendibili di operare violenza sulle donne
Che sono più conosciuti perché è comunque se ci sono più donne che denunciano che sono sui giornali che sono sulla stampa proprio perché è cioè la denuncia
Ma che è un fenomeno antico antico come il mondo
Che non ha mai conosciuto sosta
Quindi
Come dire è un tema dentro è un problema è un fenomeno dentro quale anche noi come CGIL quindi
Non solo per chi si occupa di politiche di genere ma più in generale come organizzazione
Dobbiamo provare a dare il nostro contributo di contrasto a questo fenomeno
Ora velocemente voglio far riferimento a quello che abbiamo fatto in questa Regione
Perché ritengo che
Possa essere comunque un elemento di riflessione una giornata come questa
E soprattutto in una fase storico ben storica e politica come questa
Si è parlato delle delle delle delle donne della mobilitazione delle donne in America
Nei confronti di di Trump
Ma
Ricordiamo c'è stato un accenno di Maddalena ricordiamo che cosa sta avvenendo in Russia
La Duma sta come dire discutendo un progetto di legge che depenalizzare violenza domestica I lecito amministrativo
C'è un fatto diciamo
Assolutamente con una motivazione peraltro politica che questo renderebbe più forti le famiglie
Quindi
C'è siamo all'interno di una condizione anche a livello mondiale che rischia davvero
Di trascinarci indietro
In una condizione molto peggiore di quella che oggi noi conosciamo
E questo deve allarmarci armarci tanto per questo c'è bisogno di mobilitazione di attenzione di mobilitazione di coinvolgimento anche sui posti di lavoro nei luoghi di lavoro
Dicevo
Che cosa abbiamo provato a fare in questa Regione
Intanto la prima cosa voglia essere veloce la legge quadro
Del due mila quattordici la legge quadro della Regione Emilia-Romagna che è stata discussa con le organizzazioni sindacali
Per la parità e contro la discriminazione di genere
Ora
Ci sono altre leggi in Italia che affrontano questi temi
Leggi regionali stiamo parlando ovviamente
Diciamo da particolarità della Regione della legge regionale in Emilia Romagna è questa che appunto una legge quattro
Cioè che affronta il tema delle della della delle della parità e contro le discriminazioni a trecentosessanta gradi
Perché è la tratta viene viene trattata per il lavoro per la buona occupazione per la salute per il benessere per la conciliazione dei tempi per il contrasto alla violenza
Cioè per tutta diciamo quella che è la diversità
Di genere
Perché c'è una diversità di genere che deve essere riconosciuta
E la tratta
Diciamo dando
Delle indicazioni precise di
Definizione di uscita di intervento
Precise e specifiche
Cioè che riguardano il genere femminile le donne
Assumendo quindi il il concetto il principio della diversità
Come un con una valorizzandolo perché una ricchezza il fatto che le donne appunto sì o no diverse dagli uomini
Allora questo
Questa norma è rimasta diciamo abbastanza sulla carta per i motivi che hanno riguardato le vicende politiche dalla nostra Regione
Uno dei primi atti che la nuova Giunta dell'Emilia Romagna ha fatto in applicazione dell'accordo della scusate della legge quadro è stato il piano
Contro la violenza di genere
Ora qui come dire anche qui c'è stato un confronto con le organizzazioni sindacali
E per quanto riguarda la nostra organizzazione e in particolare per quanto riguarda il sindacato c'è stato un salto di qualità
Perché questo piano ha riconosciuto alla CGIL alle organizzazioni sindacali e ha riconosciuto il ruolo
Disse oggetti
Che svolgono attività di prevenzione
Questo significa che si assegna un compito
Che abbiamo un ruolo all'interno appunto della
Piano del Progetto contro la violenza di genere
E questo un ruolo non intendiamo esercitarlo
Allora qual è in poche parole perché altrimenti sarebbe troppo lunga
La definizione del piano
Allora il piano a tre
Condizioni tra quattro condizioni che lo rendono diverso
E anche qui diciamo più attento a a un discorso più rotondo no
Allora intanto
Intende affrontare la cui il il fenomeno della violenza e quindi il contrasto alla violenza partendo dalla prevenzione
Facendo anche un altro per azione creando una rete all'interno della Regione Emilia Romagna
Che se è in grado di dare risposte omogenea su tutto il territorio
Badate che questa è un'impresa non semplice
Non semplice ma rilevante
Perché significa che sul nostro territorio qualsiasi donna si trovi in una condizione una determinata condizione appunto per è quella di doversi rivolgere magari
E per chiedere aiuto ad un perché dell'aiuto tromba alla possibilità trovare una risposta
E non è poco
Il tema della prevenzione viene assunto come tema principe
E qui il ruolo che da ultima diceva Maddalena della degli interventi di carattere educativo culturale nella scuola sono fondamentali
Sono la priorità
Su sui quali diciamo vengono messe anche delle risorse da parte la stessa Regione Emilia-Romagna
E assume
Come luoghi dove fare prevenzione anche i luoghi di lavoro
Anche questo è un salto diciamo così non indifferente
Perché come dire anche nei luoghi di lavoro
Come dire si viene assunto il fatto da
Viene assunto da parte della Regione che ha un'istituzione il fatto che sia necessario fare informarsi informazione e formazione
Deve come dire su superare quelle condizioni quella situazione di molestie e violenze che ci sono i luoghi di lavoro ma anche diciamo delle lavoratrici che potrebbero nelle magari nelle nelle loro case alle loro famiglie a subire violenza
Quindi
Come dire come vedete
è un intervento che tenta che tenta di essere a trecentosessanta gradi
Ora
L'altro operazione che viene fatta che è fondamentale è quella di mettere insieme tutti
Tutti i soggetti pubblici e privati che intervengono
Sul
La prevenzione il contrasto e l'aiuto puri nei confronti delle donne che subiscono fare tutti
Questo come dire
Allora in sindacalese diremo perdonatemi insomma indi in sindacalese diremmo che stiamo ragionando della filiera delle azioni
Cioè li mettiamo vengono messe in fila
Vengono comprese tutte
E tutte è a tutti viene dato un ruolo
Per i centri antiviolenza si stabiliscono delle caratteristiche precise in sostanza una sorta di accreditamento
Per essere cento e via antiviolenza bisogna avere determinate caratteristiche
Essere aperti cioè dare quelle risposte ventiquattro ore su ventiquattro avere qualcuno che è sempre pronto ad accogliere insomma avere esperte specialisti insomma
Non si può non può nascere un centro antiviolenza comunque Congo deve avere determinate caratteristiche e cerchi avrà queste caratteristiche saranno anche come dire date delle risorse regionali oltre che quelle nazionali
Ora qual è il nostro ruolo
Il nostro lo allora è
Quello intanto
Di operare sui luoghi di lavoro
Per fare
Accordi che abbiano codici etici
In questo
Aiuta molto il fatto che
Nella nella nostra regione c'è una legislazione compreso la legge la la legge quadro cui facevo riferimento
Che come dire da il bollino blu alle aziende che hanno un certo tipo di atteggiamento quindi
La diffusione dei codici etici per dovrà essere
E l'applicazione dei codici etici si dovrà essere un lavoro per noi da svolge nell'immediato
L'altro aspetto importante
è che noi facciamo contrattazione sociale e territoriale
Per noi è sul nostro territorio regionale è una pratica diffusa
Quella di fare i confronti con i Comuni e con i distretti socio sanitari
E lì noi abbiamo la possibilità di verificare se i fondi nazionali
Che per il due mila e sedici due mila diciassette sono stati un milione e trecento euro
E i fondi della Regione che sono da sola per il solo due mila e sedici un milione
Se questi fondi vengono spesi come vengono spesi quali risorse effettivamente sono destinate
Al contrasto alla violenza
Ecco allora questo io credo che come dire rappresenti
Unna come dire una buona prassi
Il tentativo di dare
Anche come CGIL il nostro contributo ad un fenomeno
Che
Di di grande
Gravità
Io non so se
Finiamo il giro del tavolo allora vorrei dire solo una RUBERA è solo un minuto per dire questo
Cioè noi come dire
Lacci GR stava operando e opera
Ormai su tantissimi versanti che riguardano appunto
Che dovrebbero riguardare
La condizione delle donne
Credo che però
Noi dobbiamo tener conto del fatto che c'è un filo che unisce
Il lavoro e l'iniziativa della CGIL
Perché guardate
Dall'esperienza che che ho fatto che ho potuto verificare la condizione di molte donne che subiscono violenza
Dentro le mura domestiche è una condizione drammatica dalla quale difficilmente riescono a uscire in molte circostanze perché non hanno un lavoro
O perché
Hanno un lavoro precario che noi consente di uscire da quella condizione
Magari con i figli
Quindi
La priorità eh il lavoro ed è un buon lavoro non lavoro
Diciamo in appalto o
O con il voucher
Perché non è quella la condizione che poco sentire a una donna che magari danni subisce prevalenza di uscire di di avere il coraggio di uscire di casa di prendere i figli e di andare a vivere da un'altra parte
La prima sicuramente il lavoro poi c'è anche la casa ovviamente mai lavorato fondamentale
Allora credo che la battaglia che sta facendo in questo momento che ha fatto in questi anni la CGIL
Per come dire rimettere al centro il tema del lavoro per ridare dignità
Al lavoro
Riguarda tutto tutto quello che noi possiamo fare e soprattutto per migliorarlo soprattutto per migliorare le condizioni di tutti
Di tutti quelli che lavorano quindi delle delle donne
De dei lavoratori insomma la condizione di chi comunque tutti i giorni va a lavorare ci vuole andare
Con la sua dignità sapendo di a vedere uno ruolo nella società
Quindi io credo che
Tutto questo filo insomma che ho provato a a tracciare ecco si definisca un percorso di lavoro
E questo percorso credo che ci possa portare poi gli ha un cambiamento vero in questo Paese
Dove il lavoro finalmente assume il ruolo che ha che ha voluto dare anche la nostra Costituzione
E che significato chi possa significare insomma il fatto di avere un buon lavoro di avere un una condizione buone in questo senso possa significare ripristinare tutti quei diritti
Che sono anche i diritti di carattere sociale che in questi anni sono stati cancellati
Grazie Antonelli l'accordo Valeria Ribeiro vorrei che affrontassimo un po'
Il tema dei meccanismi che il
Che veicola hanno una cultura portatrice di razzismo sessismo omofobia
Lei antropologa affatto diverse ricerche in questo senso fa parte della Commissione pari opportunità dell'Università di Modena vediamo che contributo ci può portare il grazie Valeria
Trotta scusate innanzi sottacere scusare il benessere arrivati in ritardo e mi spiace
Mi spiace molto
Dunque io volevo trovo restituirli delle osservazioni delle considerazioni che ho costruito sia come altro Paolo fra nel corso delle mie ricerche io ho lavorato
Cioè lavoro fondamentalmente in Brasile in Italia sui temi del razzismo e del sessismo
Ma è un lavoro che si intrecciano con un dialogo costante con tutta una serie di i pratiche femministe quindi diciamo con un mondo più composito
I e quindi diciamo quello che riporta anche un percorso che mi pare tra l'altro sia già stato in parte quanto meno nominato se non istituito
Da Maddalena mentre entravo sentito appunto che col portava delle questioni che che mi preme loro
E e quindi insomma diciamo che dietro anche le mie riflessioni c'è un lavoro collettivo come
Spesso com'è assente anzi quando si tratta
Di femminismo di analisi di dispositivi di meccanismi i di potere
E
E voleva anche diciamo scusarmi se eventualmente dirò delle cose che alcuni di voi hanno già detto e su cui avete già avuto modo di riflettere allora uno dei temi che sicuramente mi
Interessa su cui io lavoro né
In l'intersezione l'incontro diciamo di
Diversi meccanismi di potere in particolare quello del razzismo e del sessismo
Che comincia alcuni di voi hanno detto prima di me
Per quanto riguarda il tema della violenza maschile sulle donne trova diciamo un terreno purtroppo molto offerti lei
E ora io però vorrei chiarire che il mio
Interessa parlare di razzismo di sessismo ritira terrò normatività finalmente tanto quello di focalizzarsi su
I soggetti che subiscono le le violenze le oppressioni
E io penso che c'è necessità in Italia in tutti gli ambienti sociali di fare il cui lavoro su quello che è un grande processo di rimozione che è quello del nostro razzismo
E quindi
Secondo me è importante parlare di questi dispositivi di potere
E
Svelando il soggetto che trae dei vantaggi da questi dispositivi di oppressione sono appunto
Il sessismo il razzismo e l'altro normatività
Dei soggetti i di cui io
Peraltro considerevoli mi consta di fare parte perché essendo una donna bianca
Cittadina italiana anche se ho due cognomi gli stranieri è questo quindi gli esponenti a volte sono situazioni
E che
Consideravo inediti vecchio mi senti italiana però mi è capitato che mi chiedessero il permesso di soggiorno a carico dei cognomi stranieri
Ecco quindi credo che sia necessario fare lavora anche in questa direzione e noi siamo veramente molto poche abituati a pensare
A comprendere a studiare a capire il nostro razzismo
E questo penso che sia la prima cosa da fare se vogliamo parlare appunto
Anche di migrazioni di
Di come il accogliamo a quegli aboliamo Barboni chiaramente non va bene no per milione quello che succede appunto
In Italia quando arrivano persone io cerco di arrivare personalità
Paesi che sono stati storicamente scortati dal dal dall'Europa
Ecco io credo che sia necessario anche fare un po'questo spostamento che ci mette un palo
Citiamo un po'più in causa allora ci responsabilizza questo per esempio che sono fermamente convinta come
E le persone che mi hanno e preceduta che lavorare con i bambini sia ovviamente fondamentale
E credo che sia importante
Pensare a di degli interventi e dei progetti che vadano nella direzione di parlare ai IBA bambini tutti i bambini restano nelle nostre scuole
Di quello che loro vivono che sono le esperienze di disuguaglianza quindi io sono molto scettica rispetto
Tutti quei discorsi con le vittorie che parlano di valorizzazione delle differenze
Io credo che i bambini sono molto svegli e sanno benissimo che quello che loro sperimentato quello che una bambina di sei anni sperimenta non è una differenza lei emessa nella situazione per cui
Vestire dirò se giocare con le bambole non è essere diversa diversa da chi
Ecco e quel chi che bisogna nominare e dire che questi
è colui che trae alcun vantaggio il dire che superiori quindi non prendiamo in giro questa bambina e chiariamo subito che il problema appunto non era una diversità non è una differenza
Il problema è un'educazione
Sempre più precoce il
Il a
Stabilire e dei ruoli
E a a confinare lì e a a pensare che ci sono delle diciamo queste questi vuole questi comportamenti diversi sono naturali perché l'altro problema
Che va assolutamente nominano toccare
Questa convenzione che ci sia qualcosa di naturale
Nei comportamenti allora io come antropologa appunto insisto sempre su questa idea la caratteristica dell'essere umano e di produrre cultura i produrla costantemente di essere
Sempre in un processo
Per cui voi CIPE ci auto produciamo anche se poi ci raccontiamo una storia che quello che facciamo e naturale o innaturale
Stare avere
Diciamo una famiglia con un uomo fare dei figli queste sono delle scelte e come diversi antropologi hanno accolto acutamente osservato sono delle scelte che noi occulti Ambu non ci sono tanti modi no di
Crescere i figli e di avere
Figli tra l'altro giorno non è neanche qui la necessità
Fari file possiamo compensare i SIC scandalo che sia necessario per la riduzione del genere umano però
Anche quello non è assolutamente naturale
Fare figli soprattutto dell'ONU specie umana quindi questo diciamo è un po'la premessa perché
Portarvi un po'quello che il mio
Il mio approccio la mia visione
E soprattutto appunto
Il tema del razzismo e del sessismo accordi noi siamo costantemente
Esposti augurio
Un trattamento differenziato differenziale degli episodi di violenza contro le donne
E come dicevamo prima alle donne che hanno parlato prima di me Lella nel la violenza maschile contro le donne come si diceva che la manifestazione del due mila sette
Non ha passaporto dovrà classe sociale e l'altro slogan sostenere alcuni di voi se lo ricordano prendi le chiavi di scarsa di buttarli perché la violenza maschile contro le donne come
Si è detto prima nel rapporto affettivo uno
Ecco quindi questi questi episodi sono tipicamente contattati in due modi diversi per cui quando è un luogo straniero di origine straniera la lasciamo la causa è riportata nella sua cultura o nella sua religione che sono e
Sempre costruite come diciamo delle nature no con una seconda natura quindi quella cultura
Lo programma geneticamente a
Picchiare la donna quando nuovi italiano lo sappiamo invece che si tende a
Individualizzati a guardare a
La psicologia di quell'individuo
Lo si nomina la cartella cultura cattolica anche se si potrebbe ATER a ragion veduta nominarla logistico Rossi nomina neanche la cultura italiana anche perché non avrebbe senso parlare di cultura italiana nel senso che qualcosa di piuttosto va occorrono
Ecco invece noi in modo
Troppo disinvolto parliamo appunto di culture
Araba musulmana
Piuttosto che di altri e Paesi e creando appunto diciamo delle unità compatte in cui noi non andiamo a vedere le differenze interni
Non solo le differenze ma che le tensioni conflitti così come ci sono differenze interni di classe di posizione politica di estrazione sociale all'interno di un Paese come l'Italia in qualsiasi altro Paese del mondo in qualsiasi altro
Possono quindi cosa succede che noi spesso usiamo questi due
Diciamo meccanismi razzismo e sessismo per i prodotti per riprodurli cioè da una parte usiamo il alcuni episodi di violenza maschile contro le donne per
Riprodurre il nostro razzismo e ci tengo a sottolineare riprodurlo perché
è una un razzismo di lunga durata che ne facciamo finta che è iniziato sembra la la pena la la la la
La la storia diciamo ci raccontata così sono arrivati a un certo punto gli immigrati
Siccome erano diversi noi siamo diventati i tassisti dimenticando tutto quello che abbiamo fatto con il nostro colonialismo prima
E parallelamente diciamo questo anche questo tipo di focalizzazione no sugli episodi di
Violenza maschile contro donne quando commessi da uomini
Test dirigente straniera ci permette di chi
No no concentrare l'attenzione su quello che lo stesso la situazione del nostro sessismo mente quello che noi viviamo
Perché probabilmente questo ci costa una faticano ci costa caro andare a vedere come certamente molte cose sono cambiate sono migliorate mano altri c'era un cucciolo il nocciolo duro che persiste
E questo nocciolo duro sicuramente da individuare nel rapporto tra lavoro produttivo e lavoro riproduttivo certi lavoro riproduttivo tutto quel lavoro
Che serve innanzitutto per ricreare la vita umana tutta una sua caratteristica di avere bisogno di relazionalità
Ed era il bisogno di
Confrontarsi no di cura
Il ma anche di lavoro riproduttivo che tipicamente avviene dentro diciamolo unità domestica e anche il lavoro che serve appunto a riprodurre la forza lavoro questa merce così importante no nelle nostre società
Ecco questo nucleo sicuramente lo spazio in cui soprattutto in Italia non si è spostato praticamente niente cioè se voi vedete le statistiche
Gli uomini che si occupano di
Di compiti domestici si occupano di compiti che sono più gratificanti e non quelli che sono ripetitivi e che sono meno gratificanti come tipicamente
Magari pulire il sedere fare queste cose diciamo che sono meno o gratificanti perché va traguardato diciamo questo c'è purtroppo secondo me è una tendenza a
A rappresentare il mondo in cui viviamo che omette quella che
Una realtà molto dura per tutte le donne
E questo mi porta ONU suggerire un ulteriore passaggio noi tentiamo spesso quando facciamo anche questi discorsi fronte episodi di e violenza che poi Mou mobilitano tutte no penso per esempio tutte tutti il caso delle il capo il cosiddetto caso di Capodanno di Cologno come se non ci fossero stati
Nella storia di tutte noi tante
Occasioni di festa in cui una bella Maroni alcuno se capitava perché cosa volete abbiamo tutti bevuto hanno tutto
Tutti bevuto e qui mi però questo PAI non è mai stato problematiche Santon questo non è mai uscito sui giornali allora ci dobbiamo chiedere perché esce sui giornali
In quella circostanza e cosa succede e diciamo quando questo diventa diciamo una buona pratica che è
Ridicolizzato perché quante di noi quando si provano appunto a restituire questo vissuto si trovano di fronte a
Donne e uomini e di non va bene dai non importa aveva bevuto non voleva ecco questo è un dispositivo che noi
Dovremmo osservare piuttosto che concentrarci tanto a dire a quanto altre colture che tipicamente sono quelle che noi o primi arabo e che abbiamo per anni Persepolis portato solo inferiori annui
Allora secondo me quello che noi dobbiamo nominare è una cultura trasversale a tutte le culture
Che una cultura della violenza maschile contro le donne dell'oppressione
è delle diciamo delle donne che si dà signorsì torto dentro casa
Cioè nella divisione dei compiti domestici
Nel tempo che noi dedichiamo
Nell'organizzazione che noi dedichiamo
A per riprodurre quella che è la vita e questa è la caratteristica
Questo lo dico perché chiaramente se ne vogliamo ripensare la distribuzione dei compiti del lavoro improduttivo dobbiamo ripensare anche e il lavoro produttivo
Cioè due cose vanno assolutamente insieme ed è per questo che secondo me è fondamentale sostenere la lanciamo la campagna al
L'iniziativa promossa dal nulla di meno di cui madre mi sembra parlasse prima di fare uno sciopero l'otto marzo che siamo uno sciopero che mette in evidenza cosa vuol dire
Essere costruite come donne c'è se noi ci asteniamo da tutto quello che facciamo naturalmente
E questo naturalmente è il nodo è il problema
Cioè andiamo a
Disinnescare questo questa idea che lo facciamo naturalmente ecco lì secondo me escono fuori diversi problemi diversi rapporti di potere
Ecco
Io credo che diciamo ci sono di forse piste che possiamo seguire pene vedere
Come laddove c'è noi nominiamo differenze
Tra culture tra donne e di diverse culture noi possiamo anche cercare di localizzare alcuni nodi che ci uniscono purtroppo tipicamente appunto il rapporto
Sociale tra uomini e donne il modo in cui le donne sono messe nella condizione di
Allora occuparsi di determinati compiti
Questo
è chiaro diciamo che un discorso che va fatto con molta cautela con molta attenzione perché sappiamo appunto
Che ci sono differenze secondo la classe quello di tutte le donne si occupano di
Del lavoro domestico alcune molte donne alcune donne che diciamo pagano altre donne per fare il loro lavoro ora questo e certamente un problema
Ma il vero problema dal mio punto di vista e che quel lavoro continua a essere sempre fatto da donne cioè che non è distribuito
Noi non c'è una presa in carico non c'è finché io posso sobbarcare certo posso riprodurre con queste il razzismo soprattutto appunto se è un lavoro non pagato non riconosciuto
Ma non vada a toccare il lo zoccolo duro del sessismo e questo
Check c'è un gruppo che tra il privilegio d'acquisto sono gli uomini
Più
Quindi anche perché la donna che diciamo di origine straniera che è pagata per lavorare magari nella casa di una donna che lavora fuori casa
Diritti delle donne italiane bianche italiana comunque quando torno a casa dovrà fare lei il suo lavoro domestico o o troverà un'altra donna che farà quel lavoro domestico queste così in tutti i Paesi del mondo
Quindi credo che dobbiamo
Diciamo andare a guardare le condizioni di privilegio dobbiamo andare a votare i silenzi
Tutto ciò che è a caccia oltre che permette di riprodurre
E lo sfruttamento l'oppressione
Di alcuni gruppi
Io penso sempre a diciamo o c'è un modulo di guardare la terribile tragica stare di Tiziano alcuni toni
è una strada che ci interrogano perché pari dice
Ci sono delle responsabilità che vanno
Perseguite ma io vorrei
Diciamo
Proporre di guardare questa
Storia guardando anche a tutti i silenzi a Totti quello coloro che sono stati zitti o hanno reso delle battute e che hanno permesso di questa cosa continuasse
In più
Ecco questo ecco un tragico un esempio che terribile però per capire
Quanti piccoli gesti che non sono violenza apparentemente il razzismo non è solo dire sporco negro a
Prendere a calci una persona perché ha origine
Straniera
Africana e qualcosa che viene molto prima
E su questo che secondo me ENI bisogna iniziare a lavorare perché altrimenti ci sarà sempre qualcuno che poi
Colpirà fisicamente una persona di origine straniera e ci sarà sempre uno nuovo che ma almeno era ovvio l'intera ucciderà una donna se prima non andiamo a guardare tutto quello che precede
Quell'episodio non possiamo mai guardarlo in modo isolato loro possiamo isolare da un continuo in cui siamo tutte inverse
Sì siano siamo tutti e tutte immerse quindi è un lavoro molto più complesso è un lavoro in cui bisogna chiamare in causa secondo me il nostro passato le nostre responsabilità concentrarsi più studi in
Voi che
Su quelle che appunto su una nostra storia e che sono quelle che sono costantemente costruiti come
Loro come altri credo che questo lavoro ci permetterà anche di vedere meno questa posizione voi loro e quindi che potrebbe pronto essere sicuramente con un modo per avere
Con la società diciamolo con almeno pareggiare
E meno violenza ovviamente
Forse finisco qui
Grazie Valeria come avete sentito abbiamo scelto di raccontare dei pezzi delle parzialità dei punti di vista
Abbiamo affrontato aspetti salienti anche se non esaustivi delle tematiche che coinvolgono l'essere donna oggi
Il filo comune degli interventi sono state le parole diversità inclusione attraverso i diritti piena cittadinanza attraverso l'esercizio dei diritti
Ecco Tania ti consegno questa parole per il tuo intervento conclusivo grazie
Intanto
Ringrazio moltissimo insomma che l'invito spero che sentiate vi porto il saluto di Susanna che avrebbe voluto essere qui ma
Che è stata trattenuta da impegni
Diciamo romani siamo
Molto impegnati nella promozione della carta nel confronto con le organizzazioni e politiche del nostro Paese ed è giusto che lei sia presente a tutte queste queste iniziative e
E però mi fa molto piacere essere qui e anche con compagnie insomma che
Insomma con quali ci siamo confrontate anche in altre
Occasioni e a ragionare di tematiche insomma e parto da qui insomma non hanno la giusta dignità nel dibattito pubblico con ecco
Io sono provo attenere il profilo che ha tenuto un po'a Maddalena nel suo intervento diciamo così tra l'ottimismo e
Anche le grandi questioni insomma che oggi ci devono fortemente preoccupare per un imbarbarimento della discussione politiche anche di alcune scelte politiche
Ecco però somma lo dico in premessa in un qualche modo
Forse bisognerebbe ripartire anche da queste discussioni da queste confronti per ri connettere una distanza che c'è
Fra i bisogni della società e
Le scelte che invece sta facendo la politica ecco che è molto distante dai bisogni
E e io dico anche forse bisognerebbe riconnettere anche il i grandi strumenti di comunicazione a partire da me dai mass media che ignorano questo tipo di
Discussioni i dibattiti che però somma sono scollegati insomma poi tornerò sulla manifestazione ad esempio di utile
Novembre del due mila sedici insomma è l'assenza di una
Non solo copertura ma anche di un dibattito successivo di che cosa vuol dire quel movimento di che cosa può anche produrre e può avanzare
E mi dispiace insomma non essere potuta essere qui stamattina perché ho capito che insomma
Lo sforzo proposto da questo convegno uno sforzo uno sforzo
Come dire grosso cioè quello di ragionare della storia del movimento delle donne nella
E nella CGIL e del ruolo che le donne i cambiamenti proposti da alcuni grandi dirigenti diciamo così a ruolo femminile hanno proposto dei cambiamenti della società
E contemporaneamente a ragionare di un tema che è quello dei confini delle migrazioni e del ruolo del genere vinto queste dentro queste trasformazioni cambiamenti
Diciamo così nella norma ci starebbero quattro-cinque convegni staccati diversi di
Di un giorno l'uno ecco
Ma siccome è organizzato da donne ecco insomma credo che abbiamo scommesso diciamo così ecco abbiamo scommesso sulla
Capacità di costruzione inclusiva ecco perché sul tema dell'inclusione tornerò
E mi ha fatto molto piacere che la tavola rotonda di oggi pomeriggio sia stata anticipata da una
Riflessione molto profonda insomma che forse meriterebbe di essere vista anche fuori dai confini sindacali forse
Quel breve intervento li si andasse in qualche scuola si aiutasse a costruire un dibattito ecco aiuterebbe anche noi a costruire politiche che sappiano essere coerenti con
Le tante cose interessanti che avete detto che avete detto oggi
è un'intervista che io ho trovato sconfortante somma perché è segno che coi si mettono a disposizione intelligenze voglia di fare capacità
Di ascoltare costruire si può fare una politica insomma diverso da quella che vediamo
è stimolante insomma lo dico somma dà anche una
Piccole iniezione di ottimismo che non guasta nella situazione
L'attuale di cui abbiamo
Insomma un ottimismo di cui abbiamo bisogno
E allora credo che in
Con queste vostre riflessioni io non farò un intervento conclusivo non lo faccio quasi mai a quello lo dico così insomma men che meno oggi nel senso che provo
A darvi un contributo di una discussione che dovrà continuare soprattutto dovrà essere capace di connettere questo tipo di riflessione con gli strumenti dell'azione politica e sindacale somme quindi
Capire come noi la capitalizziamo in un cambiamento anche della nostra azione in modo particolare contrattuale
Credo che la sfida che vi siete proposti e che pare raggiunta terre la discussione che abbiamo fatto fin qui
Sia quella di scommettere in un qualche modo sulla PC diciamo così sull'idea che le ditte eterogeneità che le diversità
Che le intersezioni alita come qualcuno li richiamava non debbano essere portate a una sintesi nelle scelte nelle politiche
E nella strumentazione che le supporter hanno ma debbano essere diciamo la costruzione di processi inclusivi che provino hanno un avere già un orientamento predefinito
Lo dico perché questa è una delle sfide che si propone anche al sindacato diciamo così che astenuti Pizzato alcune scelte politiche a chi ha vissuto stagioni in cui certi strumenti hanno molto funzionato che oggi si deve interrogare
Rispetto alla sua capacità di essere soggetto capace di includere quei soggetti che oggi non vedo non il sindacato uno
Una forza uno strumento e una serie di cambiamento ma deve anche essere capace forse di trovare strumenti e politiche i scelte alternative rispetto a quelle che l'hanno guidato
Nella stagione diciamo così della grande crescita del sistema dei dei dei dei dei diritti e delle ed e delle politiche ecco
Ora io penso che diciamo così per tenere gli assi di alcuni interventi che sono stati fatti sono sono molto d'accordo con chi ha detto che parlare di migrazioni e anche parlare di donne diciamo così
Significhi parlare della nostra società della qualità della democrazia di una società e quindi anche del futuro possibile della nostra società
E da questo punto di vista non si può non rimarcare la distanza con cui si affrontano queste tematiche nel dibattito pubblico e nell'azione politica ecco a maggior ragione in tempi come questi dove davvero insomma
Parlare del lavoro in modo non stenotipato parlare di donne in modo non stereotipato parla di migrazioni in modo non stenotipato
Pare quasi essere un'azione rivoluzionaria no insomma o proporre un'alternatività fuori dalle logiche del pensiero
Del pensiero unico
E però penso che tocchi a noi fare questo esercizio proporre questa
Questo luogo ci diciamo così questi queste tematiche di
Di discussione uno perché è
Insomma noi qua diciamo la realtà migratoria è una le migrazioni sono realtà multi dimensionali che
Sono importanti ormai sia per i Paesi di origine sia per i Paesi di transito e si è poi per i Paesi di destinazione
E quindi ragioniamo non tanto diciamo così dell'immigrato come prototipo ma delle storie degli immigrati del valore delle migrazioni dei cambiamenti prodotti dall'immigrazione non solo per chi emigra
Ma anche per la società che
Non solo accoglie ma teoricamente somma vide grazie a questa mobili mobilità ecco e quanta distanza certa questi ragionamenti e queste proposte di discussioni è un linguaggio politico che quando va bene considera diciamo così l'immigrazione come uno strumento di polemica politico elettorale se non addirittura diciamo così come una vera e propria contrapposizione con uno strumento di contrapposizione sociale e quindi di
Messa gli uni contro messa gli uni contro gli altri ecco
Che e quindi ragionarne qui oggi ragionare di come le donne diciamo così possano essere una
Forza di mobilitazione strass formativa della società e quindi anche delle politiche e quindi anche delle
Delle delle scelte come possono essere soggetti di modernizzazione e mi pare un Tirreno e noi dobbiamo esplorare sul quale noi dobbiamo
Insistere anche in una insomma discussione discussioni interne e l'altro tema che insomma ci sono due frasi che mi hanno molto colpito diciamo così nell'intervista di
Di Emma Bonino uno questa
Questa frase che insomma lega dice quasi in apertura diceva anch'chilometri da qui ci sono giardini d'infanzia sono per dire
Quanto come dire anche della nuova popolazione debba venire da quelle aree e sono insieme alle bombe alle guerre ecco con questa immagine diciamo così
Molto educativa no cioè della nascita e comunque della costruzione di un futuro accompagnata
Alle grandi I grandi disastri che l'Occidente ha prodotto in quelle aree del mondo non non è che ci sono auto prodotti da soli accolti quindi chiamano in causa anche una responsabilità ecco
E l'altra cosa che mi ha insomma
Colpito insomma sulla quale credo che dovremmo ragionare questa lei a un certo punto mentre parlano come dire delle politiche contro l'infibulazione insomma di tutto il lavoro che lei ha fatto girando il mondo dice
Ci vuole curiosità di ascolto e importante in tante occuparcene cioè non andare lì e dire devi fare così
E quanto questo cozza con l'idea
Che l'Occidente ha avuto sentiti di importare la democrazia come si può neanche l'Occidente fosse un soggetto in grado
Diciamo di poterlo
Di poterlo fare ecco tuttavia lo richiamavano molti degli interventi somma prima prima di me la fase in cui facciamo questa
E discussione è una fase di grande trasformazione diciamo così sia dal punto di vista
Politico sia dal punto di vista sociale e di questa grande trasformazione di questa di quello che qualcuno chiama il disordine mondiale e che oggi
Diciamo così
Pone all'orizzonte diciamo così un po'il Presidente come Tramper a guida del
Il principale Paese la crisi delle democrazie occidentali che più forte dove la democrazia e dove il
Diciamo così il compromesso fra capitale e lavoro è stato più avanzato
Pone diciamo così
Forze populiste xenofobe non la destra liberale diciamo così a
A fronte diciamo della
Della risposta interroga molto su come queste trasformazioni sono lette sono utilizzate diciamo così per rispondere
A un problema a una insicurezza in grossa parte del mondo dei grossi tanti cittadini cena
Che è quella del rischio di una perdita della propria cittadinanza di una propria identità
Che si rifugiano una battaglia collettiva in un verso orizzonti progressisti ma rischia di rifugiarsi in risposte di chiusura di
Ritorno di politiche protezionistiche diciamo così fuori dalle logiche di quello che accade nel mondo ma questo
In un qualche modo è e in questo in questa perdita del senso della cittadinanza diciamo così c'è anche tanto degli effetti di una crisi economica e sociale
Chi ha lasciato dietro di essa un drammatico cambiamento dal punto di vista del lavoro che io credo sia uno dei fattori sui quali dobbiamo ricostruire una riattivazione anche diciamo così
Della condizione della donna ma
Più in generale di un nuovo modello Speedy sviluppo diciamo così della della società e questo
Impoverimento del lavoro e un impoverimento che economico Matteo anche sociale
E questa è una delle grandi difficoltà che noi oggi abbiamo di fronte perché quando va bene diciamo così del lavoro si parla in termini di quantità
Cioè pur di avere un lavoro diciamo così uno fa una qualunque altra cosa
Questo è quello che ci ha fatto perdere la capacità di analisi non è un caso secondo me che non fatichiamo ad esempio avere dati di genere sull'occupazione dentro i temi dell'immigrazione
Perché è un tema che è stato in un qualche modo marginalizzato dalla discussione collettiva e dal lavoro e dallo scenario
Dallo scenario globale ecco ma è
Forse il grande tema sul quale si
Misurerà la capacità anche delle forze progressiste di recuperare diciamo così un'altra attività no dal punto di vista delle persone dei ceti più deboli della popolazione di quelli che
Hanno bisogno di lavorare come ricordava insomma qualcuno ma hanno anche bisogno di vedere il riconoscimento della propria identità riconosciuto in quel
In quel lavoro che sia lavoro riproduttivo che sia lavoro non riproduttivo insomma è un grande tema di
Di discussione ecco e allora
Insomma proprio per terminare il suo nelle mie le mie riflessioni proprio calare questo ragionamento diciamo così nella
Nel ruolo che possiamo giocare come organizzazione sindacale anche di fronte ludico ai grandi movimenti di massa femminile che
Io la dico così hanno un po'presi in contropiede i soggetti istituzionalizzati della rappresentanza nuova in queste in queste fasi ecco
E anche questo è un tema da indagare cioè come noi manteniamo le antenne rispetto ai processi del movimento e all'ascolto
Perché
Io c'ero diciamo così nella piazza del venticinque novembre credo che siamo
Rimaste tutte colpite dalla
Voglia io la do io la chiamo così cioè la voglia di esserci indipendentemente dalla conoscenza della piattaforma nel dettaglio lì sia misurato un bisogno di
Tirare fuori una voce
E questa è una cosa significativa importante perché per un pezzo di anni noi non l'abbiamo tirata fuori quella voce lì abbiamo forse
Pensato che ciò che ci era stato dato a volte concesso noi abbiamo anche c'è una generazione che ha pensato che ci fossero concessi delle cose
Fosse lì e fosse comunque una questione da misurare individualmente nel nella propria sfera individuale non da recuperare come ragionamento di tipo collettivo
E invece quelle piazze quelle mobilitazioni la Francia Malta all'Argentina diciamo così anche a fronte di eventi
Tragici perché poi noi insomma stiamo parlando di questo di un imbarbarimento nella
Nella violenza che davvero una grossi confine non ha non trova una capacità di lettura una convincente diciamo così che forse ripartire dall'educazione l'unico punto dal quale noi possiamo seriamente ripartire per invertire
Diciamo così una una tendenza e un è un ragionamento e e allora io la prova dire così cento approvo dire rispetto
A un discussione che è partita anche nella nostra organizzazione cioè che abbiamo diciamo così chiamato cosa siamo disposti a fare cioè che richiama a una necessità anche di un ragionamento al femminile che non significa
Farlo solo fra donne diciamo così ma significa consegnare un'elaborazione son così anche di genere a un'organizzazione
Che non è proprio orientata ancora e pronta a fare questo tipo di discussioni insomma lo dico perché
è
Difficoltoso ecco e allo stesso tempo come noi possiamo però diciamo costruire una connessione forte anche su questi temi sulle campagne che noi abbiamo già in campo
Io lo dico perché lo sintetizzo non visto a parlare il piano per il lavoro la Carta dei diritti universali avremmo credo avrete occasioni avete avuto occasioni
Io però vi vorrei dire il filo che c'è lì cioè il filo che io vedo con anche una mobilitazione un cambiamento di paradigma della società nella quale nella quale viviamo cioè il filo sono due i diritti dell'inclusione
Cioè il referendum sui voucher un referendum sugli appalti non sono
Non sono solo quella cosa lì cioè noi non li dobbiamo pensare solo con uno strumento di cambiamento di quell'asse lì
Eppure come dire anche se fossero solo l'asse di cambiamento di quella cosa lì sarebbe una cosa straordinaria perché riguardano milioni di persone che lavorano nella condizione della precarizzazione lì dentro ci sono soprattutto donne storicamente opaca
Fanno i lavori di cura quelli più appaltati stanno West nella filiera della
Esternalizzazione del sistema pubblico fanno il part-time è spesso involontari cioè dettati da un imposizioni piuttosto che da un volere
E anche sui voucher diciamo così che pure non sono un su un uno strumento prettamente femminile
Nell'utilizzo delle donne ha avuto una ripresa molto forte perché voi sapete che il picco di utilizzo in quei settori
Come dire a basso contenuto tecnologico il turismo la i pubblici esercizi dove spesso
Diciamo così si sì Sissi farla secondo occupazione l'a quella delle donne che aiutano ma che
Non sempre sono quelle che devono pensare per prime no al loro percorso a a
Connettere i loro studi eccetera eccetera
E allora sarebbe abbastanza dire che cambiando i voucher e gli appalti ecco però non è quello che ha mosso la nostra organizzazione
E io penso che il cambiamento culturale che noi abbiamo provato a mettere in campo con la carta non sia ancora patrimonio neanche di tutti i dirigenti dell'organizzazione
Lo dico perché significa cambiare profondamente anche gli assi della contrattazione che agiamo spostandola in una
Condizioni di maggiore inclusività cioè significa mettersi a disposizione di quei soggetti che noi oggi non rappresentiamo
E che fatiche Remo rappresentare ancora un po'troppo perché le partite IVA perché ai collaboratori perché i tre carissimi eccetera eccetera non vendono proprio nel sindacato assuma un po'perché gliel'hanno dipinto così il sindacato il soggetto
Che garantisce solo già garantiti è quello di esso oggetto chi tutela solo i pensionati e che quindi
Dobbiamo anche fare uscire dagli stereotipi una discussione pubblica perché invece il sindacato
Ha fatto tanti cambiamenti in questi anni e però la sfida è quella di riconnettere al lavoro la sua dignità
Perché guardate parte il ministro politica è l'unico che continua a dire che abbiamo recuperato tutta l'occupazione pre-crisi e quindi lo elegge i dati in un modo tutto suo e io glielo glielo lasciamo fare da un certo punto di vista
Però guardate questa assenza Tabita di lavoro che peraltro ci accompagnerà per degli anni se non ci sono
Scelte
Diverso e cioè di creazione di retta di superamento del vertice di superamento delle logiche europee è una cosa che sta
Deprimente dopo
Tantissimo i lavoratori cioè rischia di essere prevalente la rassegnazione rispetto alla volontà collettiva e guardate che incrociamo tanta gente che ci dice ma opporvi lavorare io lavoro così
C'è tanta gente che rinuncia anche lui in nel lavoro cosiddetto garantito alle sue garanzie perché le ha
Introiettate come un privilegio
Cioè i lavoratori a tempo indeterminato si sentono dei privilegiati quasi quasi e guardate che questo scatena solo una guerra fra poveri che non cambierà il sistema che non ci consentirà di aprire una discussione vera sul tema vero che la gara
è la grande discussione di questi anni ed è anche la grande sfida della politica cioè che è l'inversione della redistribuzione della ricchezza
Nel Paese nel mondo perché non è vero che siamo tutti diventati più poveri qualcuno è diventato più povero di qualcun altro e
E francamente io credo che c'è un grande interrogativo custodiamo portare dietro
Perché se quella fosse la persona che dice il potere al popolo e uno probabilmente degli otto miliardari che detiene il trentacinque per cento della ricchezza della parte più povera
Voi capite che nella interconnessioni diciamo così della relazione fra i cittadini le istituzioni e la propria propensione a stare dentro la politica partecipare dal proprio ruolo e la politica noi abbiamo perso un terreno
Enorme ecco
Allora noi staremo credo insomma abbiamo aperto una riflessione complicata oltre che l'azione dello sciopero dell'otto marzo
Ecco complicata
è complicata non per le motivazioni che ci sono dietro a quel ragionamento peraltro è un tema
Che come dire non ci serve una giornata e dovremmo proprio davvero essere capaci di agire e tenere alto per tanto tempo
è complicata per quello che significa lo strumento dello sciopero
Nella storia dell'azione sindacale e anche nella misurazione delle nella nella relazione con le altre organizzazioni sindacali
Allora io non lo so che cosa decideremo di fare si accompagnare con altri strumenti se fare ecco coprire se dichiarare delle cose eccetera eccetera
Io voglio dirvi che l'importante è che non fallisca quegli ideali
Cioè che noi anche nelle diversità ci sono anche nel movimento nell'eterogeneità delle posizioni non ne rinunciamo a trovare i terreni di confronto e di azione comune per mettere al centro un cambiamento diciamo così
Che ha due assi uno il primo è della Polo della violenza di genere su cui la prima cosa che vi Chuck dobbiamo dire che con i è un grande problema sul sociale e culturale
Che non riguarda le donne che non può essere affrontato solo dalle donne ma
Come dire sulla sul quale si denso di uomini anche quanto meno imbarazzante ecco
Il secondo asse riguarda le grandi disparità che ancora ci sono sono differenziate
E però insomma diciamo così soprattutto dal punto di vista che a noi interessa di più sociale e lavoro a
Alcuni assi di arretramento
Maddalena ne ricordava uno come nella centonovantaquattro siamo andati finale alla Corte europea diciamo così per rivendicare
Un diritto ma questo non significa che automaticamente lo Stato riconosca la sua inadeguatezza rispetto all'applicazione di quella norma però riguarda diciamo così la disparità nell'accesso al lavoro nella
Nei livelli che si possono raggiungere i famosi tutti detti di cristallo diciamo così nella partecipazione dei ruoli apicali
E invece siccome io credo noi dobbiamo essere convinti e questo lo dico prima le donne che ai dirigenti della CGIL che davvero le donne sono state il grande motore della trasformazione e possono continuare a essere il grande motore della trasformazione dentro quei ragionamenti quelle battaglie noi
Dobbiamo provarci a stare ognuna con le proprie
Possibilità le proprie caratteristiche fino in fondo quindi anche
Un convegno come questo io credo a somma dovrebbe trovare una capacità di diffusione di relazione soprattutto con quelle giovani generazioni
è un pochino vanno educate a una discussione ecco insomma lo dico così lo dico di riferimento sempre all'esperienza che ha fatto Maddalena con il suo libro che io ho trovato un libro
Che dovrebbe essere un testo di lettura diciamo così ecco perché anche quello significa diciamo così trovare i nuovi metodi di comunicazioni fra generazioni
Che non sono così scontati come diciamo nella relazione che Maddalena avuto con sua madre per l'esperienza che ha avuto con sua madre
Cioè
Io credo che tante di quelle discussioni che abbiamo fatto qui oggi molte delle ragazze giovani se ne facciano un po'in autonomia non abbiano un accompagnamento non abbiano un
Costrutto e magari anche
Interrogarci sulle modalità della comunicazione che agiamo è un altro terreno di confronto quindi
Vi auguro buon lavoro e vi ringrazio naturalmente per la invito
Grazie a tutte l'appuntamento è certamente all'anno prossimo per la festa della storia ed eventualmente prima per altre iniziative grazie ancora
Faremo sapere