"La questione democratica nell'Europa di Maastricht"

Paolo i relatori
Prego quelli che son seduti anche di avvicinarsi poi via via nel corso della mattinata come già capitato ieri vedrete che avremo anche un pubblico più nulla
Devo dire solo due parole intanto ripeto che i nostri relatori riprendono posto sul fatto che l'onorevole Formigoni che aveva su invito dello stesso Ingrao espresso calorosamente l'adesione la volontà di partecipare a questa iniziativa ieri ci ha fatto sapere che ha un impegno ieri a Strasburgo e non sapeva se e come riusciva poi questa mattina raggiungerci ha detto che ci provava noi non ci dispiacerebbe se non serve arrivare perché poi
L'interlocuzione con lui serviva proprio a un confronto per evitare di tenere conto come dire
In famiglia o tra di noi in un dibattito solo tra di noi
Un tema così importante in ogni caso nell'attesa e nella speranza che lui riesca ad arrivare noi cominciamo do la parola a Mario Otello come sapete introduce coordina questa tavola rotonda e ricordo a tutti che all'esaurimento della tavola rotonda cioè alle dodici circa inizieremo la fase della discussione relativa al programma di lavoro e alle prospettive del CRS Tentorio la relazione
Si sente sì
Sì
Credo che sia stata una buona idea quella del CRS di organizzare una discussione tra noi sulla Trattato di Maastricht sul rapporto che esiste
Tra l'evoluzione della democrazia italiana tra democrazia e del sistema dei partiti italiani e il quadro istituzionale europeo per come modificato
Dal processo che ha portato al Trattato di Maastricht un trattato in corso di ratifica ma che comunque costituisce un riferimento importante della discussione europea da un anno in qua
è una buona idea e credo che sia un'occasione straordinaria per nonostante e forse anche perché non siamo moltissimi per avere una discussione vera
Non credo che sia importante vista la qualità di tutti partecipanti alla tavola rotonda e alla anche del pubblico
Credo che non sia tanto importante cercare di convincersi e fare un micro referendum pro o contro Maastricht non è la sede quello che mi sembra sia importante del resto come ha fatto anche a mia conoscenza il CRS in altre occasioni soprattutto cercare di riflettere
Sulle implicazioni in un senso o nell'altro delle degli orientamenti che sono adottati in Italia e in altri Paesi rispetto al Trattato di Maastricht io vorrei dare brevemente alcune informazioni su l'oggetto di cui si parla cioè il Trattato di Maastricht e dire due parole sull'oggetto della nostra discussione che è particolarmente il tema della democrazia nel Trattato di Maastricht
Per quello che riguarda il trattato il trattato sapete è stato approvato dai capi di governo della Comunità europea il sette febbraio mille novecentonovantadue dopo circa o più di un anno di
Lavoro di due conferenze intergovernative
Lanciate proprio a Roma alla fine del novanta che hanno lavorato per l'intero novantuno uno dei momenti importanti della Conferenza intergovernativa è stata poi l'assise delle i parlamenti nazionali a cui Nilde Iotti ha dato un contributo molto importante in quanto presidente della Camera dei deputati
E il trattato ha visto la firma dei dodici Paesi della Comunità europea e da allora e si è avviato il processo di ratifica del trattato un processo molto accidentato a quanto tutti sappiamo cosa ha deciso il Trattato di Maastricht direi che quattro sono le decisioni principali un decisione importante che maturava da circa trent'anni la prima volta se ne parlò intorno al mille novecentosessanta sull'Unione monetaria europea
Il che è stato fissato un calendario preciso di tre tappe di avvicinamento alla creazione di una moneta comune di un sistema bancario comune di una Banca centrale europea
Di qui al mille novecentonovantanove
Con un calendario preciso che prevede delle condizioni e delle tappe di di di creazione del Obiettivo di avvicinamento all'obiettivo finale seconda decisione la politica estera e di sicurezza comune inclusiva
Della politica di difesa comune
Terza decisione
Collaborazione intergovernativa nell'ambito della sicurezza interna cioè delle politiche di sicurezza interna
Quarta decisione una certa ristrutturazione delle quattro istituzioni fondamentali della comunità
La Commissione il Consiglio il Parlamento e la corte di giustizia in vista di queste accrescimento delle politiche comune e delle competenze comunitari nonché dell'ambito di cooperazione intergovernativa
Quali sono state le premesse che hanno portato a questo sviluppo considerato da alcuni troppo limitato i federalisti
Particolarmente ma non solo e quali sono state le cause che hanno portato a un progresso che è stato considerato eccessivamente rapido verso l'unità europea da parte di altri
Due sono state le ragioni principali
La prima è stata che l'atto unico approvato dei Paesi della Comunità nell'ottantasette
A
Aperto una fase estremamente dinamica e di creazione del grande mercato il Progetto novantadue famoso uno primo gennaio novantatré per essere più precisi
Di grande mercato europeo liberalizzazione del circolazione delle merci e dei capitali degli investimenti e delle del del lavoro
E dei servizi e in secondo luogo aperto una prospettiva di dinamite sezione della economie della diciamo del processo integrativo europeo seconda ragione che questo sicuramente aumentava lo scarto tra l'integrazione economica molto accelerata da un lato e l'integrazione politica che rimaneva si è sul terreno strettamente politico sia su quello delle istituzioni sia su quello delle politiche sociali estremamente limitato da questo è nata l'esigenza di avviare un un'accelerazione sui terreni che ho indicato
E aggiungo a undici Paesi anche sul terreno dell'Europa sociale a undici dato che la Gran Bretagna e non ha approvato il protocollo sociale che accelera il processo di costruzione di un'Europa sociale secondo grande ragione dell'accelerazione dell'unione politica in campo di politica estera e politiche di difesa e di sicurezza
Il mille novecentottantanove e le sue conseguenze
Se ricordiamo quello che è avvenuto l'unità tedesca il la fine della divisione quarantennale dell'Europa
L'esigenza da parte soprattutto col metterò si fecero interpreti di questa esigenza di rilanciare un processo aggregativo in Occidente
Che crearsi una specie di soggetto politico motore dinamico
Di una riorganizzazione dell'intero continente
Sul piano paneuropeo una riorganizzazione che diventava necessaria dopo la fine della guerra fredda il crollo dei regimi del socialismo reale e la necessità di creare un nuovo ordine paneuropeo che però bisogna abbisogna di un di un nucleo di un centro di un motore
E quindi l'esigenza di un nuovo soggetto nelle relazioni internazionali in Europa che in parte sostituisca
L'ordine precedente soprattutto le organizzazioni internazionali precedenti nel campo della difesa e della sicurezza
Sapete bene che questi elementi nel giro di pochi anni non si sono dimostrati sufficiente a impedire una sorta di ripiego nazionali in alcuni Paesi
Lo posso dire con estrema apertura in questa sede perché le nelle sue iniziative in campo europeistico il CRS è sempre testimoniato una particolare sensibilità nei confronti del carattere storico della crisi dello Stato nazionale
Ecco invece noi ritroviamo oggi in Francia in Gran Bretagna in parte in Germania
Tendenze verso un ripiego nazionale una riscoperta della sovranità nazionale
Possiamo avere opinioni diverse non è il problema di convincerci sulla le ragioni per cui i francesi hanno approvato con un piccolissimo sì
E i danesi con un piccolissimo no la il Trattato di Maastricht comunque la ratifica e difficile e una delle ragioni della difficoltà della ratifica certamente una sorta di rilancio delle idea dell'appartenenza nazionale della democrazia come Stato nazionale
Allora si tratterà anche di discutere sul carattere vero sul carattere retorico di questa di questo nuova spinta democratico nazionale che ha avuto anche le versioni di sinistra in alcuni Paesi europei non solo versioni apertamente di destra cioè soprattutto in Francia con quando ad esempio l'India ditte riconoscere il diritto di cittadinanza e di voto ai membri ai cittadini di altri Paesi della Comunità ha creato una reazione di rigetto contro l'intero Progetto di Maastricht
Allora il deficit democratico ecco io credo che la nostra discussione si porse concentrare intorno a alcuni punti focali
Alcuni punti focali che sono in primo luogo il il il Trattato di Maastricht si trovava sicuramente una situazione di deficit democratico preesistente
Che è quella che oggi caratterizza la comunità europea dato che il trattato non è ancora ratificato
Cioè c'è un'asta compenso tra le competenze Cré accresciute della comunità in via di accrescimento e il controllo democratico esercitato sull'esercizio di queste competenze
Allora i temi che si possono oggi sollevare sono questi
Le le tue le tre le tre grandi novità unione monetaria politica estera e di sicurezza comune tre terzo la politica di cooperazione nell'ambito interno sono essenzialmente degli ambiti intergovernativi di cooperazione in cui la metodologia intergovernativa prevale su altre metodologie di cooperazione europea allora la top la questione è questa
Si aggrava il deficit democratico con il Trattato di Maastricht oppure no
Qui le risposte tra i giuristi gli specialisti e le forze politiche sono molto diverso
Ad esempio per quello che riguarda l'unione monetaria io qui lancio un tema alcuni mettono in in evidenza
Le i pericoli altri mettono in evidenza il fatto che una volta approvata e messi in in atto l'unione monetaria
Il con le Abba a partire dall'articolo undici del trattato
I l'autorità monetaria europea il governatore centrale estera attenuto a un rapporto annuale all'autorità politica e su domanda al Parlamento europeo cosa che non avviene oggi
Quindi in questo ci sarebbe un progresso innegabile
Cioè ci sarebbe la possibilità di un dibattito parlamentare in Parlamento europeo oggi impossibile sulla politica monetaria e oggi impossibile anche perché la la realtà dei fatti oggi ci dice una cosa molto evidente cioè che la Bundesbank tedesca prende decisioni in materia di politica monetaria senza consultare nel Parlamento tedesco né tanto meno le autorità politiche degli altri paesi europei ecco questo viene considerato da alcuni un progresso assolutamente insoddisfacente ed altri invece un progresso significativo
Il secondo elemento importante della commissione cioè il governo dalla Comunità europea col Trattato di Maastricht viene sottoposto a una doppia legittimazione democratica
Oggi esso e di pura nomina dei governi nazionali con il Trattato di Maastricht articolo centocinquantotto il la commissione viene sottoposta al voto di fiducia del Parlamento europeo che cosa che era stata richiesta dal Parlamento europeo
Non è assolutamente quello che Spinelli aveva proposto nell'ottantaquattro che chiedeva che la Commissione forse un'emanazione del Parlamento europeo
La commissione starà designata dai governi e sottoposta però l'approvazione parlamentare
Questo viene considerato da alcuni un progresso importante i giustifica il fatto che il Parlamento europeo ha approvato il Trattato di Maastricht perché ha visto riconosciuto i questo primo questo principio della doppia legittimità
Dobbiamo discutere qui se questo elemento è sufficiente per garantire una legittimità della commissione legittimità democratica oppure se invece non si richiede come ha contemporaneamente richiesto il Parlamento europeo
Una revisione costituzionale vera perché noi a livello europeo siamo in situazione precostituzione questo elemento di legittimazione democratica del Parlamento è una una correzione importante ma siamo lontani da una Costituzione europea
E qui ultimo punto che voglio toccare il e che mi pare che possa essere oggetto di nostra discussione
Il il trattato di Maastricht prevede una clausola di revisione cos'è che ha giustificato
La clausola di revisione entro il novantasei
Cosa che ha giustificato il voto favorevole di molte forze federaliste e democratiche cioè l'idea è che sarebbe una tappa verso l'unione politica e quindi vada considerato come una fase transitoria verso in un processo verso l'unione politica e costituzionale
Questo è stato considerato importantissimo da alcune forze viene considerato con inquietudine da altre perché la procedura di revisione per ora prego lista è assolutamente insoddisfacente in quanto fa riferimento soprattutto a un'iniziativa del Consiglio qui del consiglio quindi dei governi per il processo di revisione quindi qui c'è un punto molto importante il nelle modalità che si prevedono per la revisione che il trattato di Maastricht lo unica revisione possibile perché la revisione a breve termine viene da ogni giurista europeo esclusa
Per il la prospettiva di qui al novantacinque novantasei
Ecco io credo per concludere che anche i giuristi e i gli studiosi di scienze politiche che hanno analizzato il Trattato di Maastricht non l'abbiamo fatto a Bruxelles
In modo molto dettagliato anche quelli che l'hanno fatto in modo più benevolo riconoscono e devono riconoscere che bisogna distinguere tra un giudizio di velocità assolute velocità relativa cioè se si considera la velocità assoluta della integrazione europea sicuramente entrato i maestri che rappresenta anche nel caso della democraticità alcuni sensibili progressi rispetto alla situazione attuale i punti che ho citato e anche un certo rafforzamento della codecisione del Parlamento europeo
Invece per quello che riguarda la velocità relativa cioè rispetto alla al crescente Gatto al crescente scarto
Tra le competenze della comunità e i problemi le sfide e la insoddisfazione dei cervelli cittadini europee rispetto a un discorso europeistico che è diventato obiettivamente più elitario
Nel corso degli ultimi anni e difficilmente decifrabile c'è una di difficoltà di comunicazione e di informazione per questo è assolutamente benvenuta iniziativa come queste ce ne vorrebbero altri in Italia non se ne parla
Direi che rispetto ad altri Paesi dibattito su Maastricht è in Italia assolutamente deficitario nel senso che non ci sono iniziative e in cui ci sia l'occasione per la gente per formarsi un'opinione questo in credo che CRS svolgono funzione importante in questo ecco quindi la velocità relativa rispetto all'ambiente e alla degenerazione della rapporto tra cittadini e istituzioni è sicuramente insufficiente
Allora direi di cominciare la nostra discussione domandandoci anche dinamicamente che cosa si può fare per colmare questo gatto questa divaricazione
Crescente e qui ad esempio Habermas ha ricordato divenuto europeista convinto negli ultimi anni filosofo tedesco Habermas
Ha parlato della necessità della costruzione di un'autentica opinione pubblica europea
Di un'autentica cittadinanza europea per una Costituzione europea ecco io credo che aggiungerei aggiungo io che questa opinione pubblica va strutturata per esistere quindi necessità movimenti politici europei sindacati europei una costruzione della Confederazione europea dei sindacati autentica forte autorevole cosa che per ora non esiste
Partiti politici europei con i trasferimenti anche di sovranità
A livello comunitario nell'organizzazione dei programmi e dei partiti e implica anche direi un rafforzamento ben oltre Maastricht dei poteri degli organi democratici della costruzione comunitaria
Ecco credo che questo anche questo aspetto dinamico che va oltre il trattato attuale ma che trattato attuale ci ha aiutato identificare come punti sostanziali sia un tema anche della nostra discussione l'aspetto dinamico l'aspetto di prospettiva da qui al novanta quattro elezioni europee
Da qui al novantasei revisione del trattato che cosa si può fare terre la costruzione di un'autentica opinione pubblica europea capace di controllare verificare criticate
Passo per passo il processo di costruzione della politica comunitaria
Ecco credo che il nostro dibattito possa partire e vorrei brevissimamente presentare il gli oratori comincerò dal primo lavoratore Ferrara
Che è professore di diritto costituzionale all'Università di Roma
E che recentemente su politica del diritto è intervenuto su questi temi ecco vorrei sottolineare che Ferrara si può aiutare anche a rispondere a una domanda c'è una come in Francia un un ex una tensione tra il Trattato di Maastricht e la Costituzione italiana e su quali punti su quali punti
Peppino cotture ricordava in una recente intervento che la Costituzione italiana prevede trasferimenti di sovranità a vantaggio di organizzazioni internazionali
Purché siano subordinate alla stabilizzazione della pace
Io posso ricordare che la la politica estera e di sicurezza comune
è orientata sulla base di principi il più importante dei quali la tutela della pace ecco questo è sufficiente per garantire e il un costituzionalità dell'approvazione del Trattato di Maastricht oppure sono necessarie modifiche del tipo di quelle che sono state prospettate in Francia non credo sui punti sollevati dei francesi
La il diritto di cibi voto diritto di di di decretare i visti per i Paesi stranieri e l'unione monetaria però forse su altri punti esistono questioni appena punto di domanda Ferrara
Spero che voi mi consentirà ad una premessa
Che questa
Io per evitare equivoci dico subito equivoci che sono anche possibili
Quando non c'è malizia io vi dico subito che solo per l'integrazione europea
Perché dalle cose che dirò si potrebbe dedurre che io sia anti europeista no io sono per l'integrazione europea soltanto che non solo di quelli che pensano che qualunque integrazione
Vada bene
E sono favorevole invece europea perché ritengo che la interdipendenza economica sempre più ponga e in modo imperioso
La questione della democrazia dei grandi spazi
è soltanto un'integrazione europea una forma istituzionale che intendevano roba può consentire la democrazia necessaria
Per compensare i poteri non democratici che lei ha che l'interdipendenza suppone
E incentiva detto questo io mi devo dire che penso che il trattato di Maastricht non si conformi non si compone
Neanche a quel minimo
Il democraticità
Che pure
Il processo storico
Mi pare che imponga o per lo meno consideri
Indispensabile per una costruzione di tipo statale
E tengo subito a far notare quelle che io credo sia una singolarità del trattato
Non formale o meglio non solo formale
Non cioè tale da ritenere che un trattato in quanto tale essendo atto interstatale posso dar luogo ad una costituzione
Cioè alla identificazione di un soggetto
Politico di tipo statale si parla di
Un qualche cosa che quasi stato un processo parastatale una forma che costituisce costa per costituire lo Stato da parte di molti giuristi
Che si occupò di definire
Che cos'è questa comunità europea io pongo il problema in altri termini in termini molto più contenuti etici e materiale
E parlo di singolarità
Usando questa parola
Nel senso in cui la usano i matematici cioè come rottura anomalia delle serie della serie nelle quali
Andrebbe inquadrato questo atto
Costitutivo della Unione Europea
Una rottura
Che mi pare che si possa considerare sulla base di una riflessione io credo che la Roma linea sia quella di assumere come fa il trattato
E assumere come principio fondativo
Come solo fondamento dell'identità
Che si mira ad istituire una economica di mercato
Che
E l'economia che vede la moneta
La misura la norma fondamentale
Sulla quale si basa questa costruzione
E credo che questo sia un fatto del tutto
Insolito nella storia
Delle entità statuali
E parlo del gas dall'in quanto tali
Non mi riferisco
Agli stati d'azione alletta statale
E non c'è alcun precedente storico
Di processo formativo di un soggetto politico stato male federale o confederale che sia nata nazionale unitario meno unitario decentrato incentrato che ha assunto come fondamento e così brutalmente
Come fondamento inerente alla sua è senza
L'inerenza di questo fondamento all'economia di mercato
La quale economie di mercato e anche Assunta nella forma che attualmente
Nella forma che la fase attuale dello sviluppo del modo di produzione la definisce c'è una economia monetaria un'economia di mercato diretta
Dalla monete
La fine in servizio la finanziarizzazione dell'economia su scala mondiale
Si collega
Al dato istituzionale che pure la moneta
Come misura
Fondamentale
Di tutte le implicazioni inerenti all'istituzione che sta per costruire
Lo stesso Leviatano
A suo fondamento
Il rifiuto
Della violenza
Individuali diffusa
E assume
La violenza come Monopoli dello Stato in quanto fonda lo Stato
Si fonda il Leviatano sulla pace sociale
Sulla non violenza all'interno della statualità
Lo Stato assoluto
Assume come suo fondamento L'Unità pacificata e protetto dal monarca
Di una comunità
Che
E dal monarca pacificato e di una comunità pacificata perché contro
Qui si pone contro l'arbitrio diffuso dei singoli e contro la minaccia esterna
Un principio etico politico
Anche qui
Lo stato borghese
Assume ed assolutizza
L'idea di Stato di diritto
E infatti riconosce diritti sì certi riti borghesi ma i diritti
E nel riconoscere che si pone lo stato borghese
Come termine Della dialettico la società come uno settembre ha detto solita di una società di uguali di liberi
Che poi la libertà e l'eguaglianza fosse soltanto formale è un altro discorso ma intanto
Pone a suo fondamento un principio etico-politico
Lo Stato
Lo Stato costituzionale né l'espressione più pura ed è uno Stato
Che ha nella Carta dei diritti
Il suo fondamento e nella separazione distribuzione rottura
Del potere
Uno dei suoi tratti distintivi
Queste forme di Stato appunto perché assume un principio etico loro fondamento parlo per me dell'etica storicamente determinata
E si ponevano fine generali
Compiti non enumerati non esclusivi
E certo che si trattava di assunzione di una ideologia
Volta a volta mistifica Antea anche demistificare
Ma è anche vero che dalla convivenza pacifica
Si è poi sviluppata la lotta per il diritto per lo sto al delitto
Così come dalla lotta per lo Stato delitto è sorta la lotta per lo Stato costituzionale
E da lotta contro la formalità
E la non generalità
E la non sostanzialità dei diritti è nata la lotta per lo stato sociale
Quello che è stato costituito in Europa e non solo in Europa negli ultimi trenta quaranta e che in crisi certo
Maestri una conquista della civiltà giuridica e politica
La lotta per lo Stato diritto in lotta per l'eguaglianza e l'eguaglianza è stato il tramite
Attraverso il quale è stato possibile allo stato
Di realizzare quel compromesso Charlie Cuglieri Pietro Ingrao
Ci parlava accerto
In termini non di rifiuto
Trattato di Maastricht
Si pretende di diventare la Carta Costituzionale va be'tenete conto che la stessa corte
Di giustizia europea ha considerato già l'atto unico
Come sua carta costituzionale
E quindi il problema
Di questa sorta
Di carta costituzionale che sarebbe il trattato è un problema che esiste su sistemi stava posto alla corte di giustizia
Però le seguono le questioni che
Poc'anzi te lo poneva
In che termini di compatibilità incompatibilità si pone tra toghe ma di Maastricht rispetto
Rispetto alla democrazia costituzionale italiana e non solo italiano ecco
Io che faccio di mestiere il costituzionalista
E che non sono però uno studioso neutrale e mi pongo Bory qualche problema che riguarda la democrazia
Quale il tipo di democrazia in Italia in Europa che può scaturire
Vallardi del Trattato di Maastricht così come
E francamente delle obiezioni cedo
Dell'obiezione che data avverte sono anche suffragate
Ma quello che sta facendo in questi giorni queste time in Europa
Lo stesso Mitterrand
Dichiarò
Dopo il referendum francese che bisogna ripensare bisognava tentare di modificare divisionale
Trattato di Maastricht
So che
I socialdemocratici tedeschi
Hanno votato a favore ma motivando il voto con la neve SITA Devi vedere già dal dibattito sul piano
Del deficit Murazzi a che contiene lo dice Matteo non so che cosa eccetera alla Camera dei Comuni tra qualche giorno
Ma insomma i minatori che hanno sfilato l'altro ieri per Londra
Qualcosa hanno detto di una certa opinione pubblica nel golfo di quelle che sono le conseguenze sociali Totò dei mass
E io credo che
Io credo che ci sia una questione di fondo da porre
Ed è questa intanto rispetto alla carta risalgono quell'italiana o quella spagnola
Assumere
L'economia di mercato ribadirà cinque volte sei volte
Nel trattato
Assumere come fondamento de L'Unità
Europea
E quindi come principio prioritario a cui tutti gli altri sarebbero subordinato
Questa constatazione che comune
Consente
Di poter ritenere che ci sia compatibilità tra la cartuccia italiana e quella
Che sarebbe la Carta Costituzione d'Europa
Non è che l'economia di mercato non sia riconosciuta come tale come base
Della qua basta gutturale su cui secondo le costituzione Occidente
Ma viva dio finanche il Codice da di Napoleone monumento dell'economia capitalistica riconosceva
Per esempio
Il potere dello Stato ad espropria la proprietà privata pur essendo il monumento ed è
Il monumento
Alla proprietà privata
E poi c'è il problema del rapporto
Tra diritti
E questo principio fondativo
E poi c'è la questione di cui parlerò
Del beneficiario
Di questo trasferimento di sovranità
Dallo Stato italiano alla Comunità europea
Su queste questioni spenderò qualche parola prima questione
Che io pongo
E la questione dell'articolo undici della costituzione che dice
Che la Repubblica consente alla limitazione allibita azione della sovranità e qui si tratta di cessione della sovranità che è altra cosa
è altra cosa cessione
Definitiva
Del potere dello Stato italiano di decidere di politica economica e finanziaria in modo autonomo rispetto a quelle che sono le direttive di indirizzi
Gli indirizzi
Che verrebbero terminate dal Consiglio d'Europa dal pontile cioè decabrista di governo
Tant'è vero che la strada la Repubblica è stata presentata una proposta di modifica del Regolamento del Senato
In materia di discussione della legge finanziaria la quale proposta di modifica tende a stabilire che
Non sono ammissibili emendamenti alla legge finanziaria
Se non
Se questi emendamenti non hanno il consenso del Presidente del Consiglio
Riproducendo un bagno Diotti
Tu me lo insegni
Una norma regolamentare
Che in Italia
Von voluta e fu statuita
Ma esattamente nel mille novecentoventinove
In un clima perché non mi pare che fosse proprio più consentano allo sviluppo della democrazia
C'erano questo è un ulteriore
Che riguarda
Che riguarda
Il rapporto
Tra cessione
Di sovranità
E uso dei poteri che sono c'è tutto
A chi sono ceduti questi poteri e in concreto
Sono seduti
Al Consiglio
Dei capi di stato di governo e per quanto riguarda l'Italia sono ceduti al Presidente del Consiglio a
E sono poteri reali effettivi di Indirizzo
Generale
Insomma
Io qualche perplessità ce l'avrei io ieri qua ho sentito dal mio collega ed amico contabile collega e compagno ed amico Augusto Barbera una rinnovata Apologia della personalizzazione del potere
Beh insomma io francamente non vorrei che presto analizzando che via via personalizzando
Si giunga poi al momento in cui Augusto non c'è mai
L'elogio per telefono via via personalizzando se dunque al momento in cui il nostro Comune collega perché faccio istituzionale che Giuliano Amato
Un giorno tornando da una riunione del Consiglio di capitale di governo
Magari nel momento di sonnolenza del suo spirito critico
Possa pensare
Che la sovranità e lui stesso
E lo dice a Lou e lo dice lunga questa cosa qui
Del potere che viene ad assumere presa del consiglio in tema di sovranità nazionale in sede europea su quelle che potrebbe essere dovrebbe essere la configurazione di questa organo in sede di riforme istituzionali
Nella commissione nella Commissione bicamerale
Ecco io spero che i revisionisti della Costituzione
Io parlo di revisione non parlo di nuova costituzione per ragioni che non sto qui a
A ripetere
Spero che questi revisionisti abbiano qualche attenzione
Alle conseguenze che derivano Teocoli smaltimento quanto ambisce usura del potere
Personalizzate per il consiglio
Basta questo
Beh no cioè pacata cosa ancora
C'è la questione dei diritti
Io non posso concepire non concepisco una carta costituzionale come pretenderebbe che fosse
Questa la corte di giustizia della comunità
Che non includa una carta dei diritti
No c'è questo no però dice con giusto diceva che c'è una disposizione
L'articolo
Del trattato De Masi che dice che il trattato di Maastricht vedete che insomma riconosce
I diritti
Che sono
Che sono iscritti nella Carta europea e quelli che
La tradizione comune
Dei Paesi europei
L'ha fatto
Una indagine approfondita di uno studioso anziché i tre studiosi
Tra cui un italiano
Su questa formula accertato che questa formula è priva di qualsiasi contenuto
Non essendo possibile trarre
Dalle carte costituzioni europee
Principi tali o criteri tali per individuare quali sono i comuni diritti che la Regione di questi Paesi ha individuato come diritti soggettivi certamente c'è un bar
Tra queste misure del sociale
Non possono esserci
Perché abbiamo abbia almeno tre Paesi europei
Intanto uno denuncia costituzione scritta ma almeno tre petto robe che non hanno nelle loro carte costituzionali riconoscimenti d'élite sociali
Quelli che la Costituzione
Dei quarantotto alla vituperata costituzione quarantotto
Vituperata naturalmente non da me
Per villeggiare
Certamente aveva riconosciuto e abbiamo sancito
A questo punto
Io credo che la compatibilità tra Maastricht e la preziosa la Repubblica italiana sia una comporta almeno due piante
Almeno dubbi
Che fare questo
Ma io parla francamente se fosse stato membri del Parlamento o se fossimo del Parlamento non voterei a favore della titolo rimasto
Dico qualche altra cosa
Cioè troverei qualche altra soluzione per esempio dice proprio bisogna
Fare professione di europeismo
Sulla base di una spinta anche a me sembra retorica
Di tipo europeistico si potrebbe
Non votare l'articolo due del disegno di legge che accompagna e che contiene
La clausola dell'esecuzione l'ordine esecuzione del trattato
Per conseguire poi
Una revisione del trattato in tempi più accelerati di quelli che sono previste otto con lo stesso cioè prima del novantasei
La ringrazio Ferrara anche perché indicato su quest'ultimo punto una prospettiva di discussione sui prossimi anni
Non crede invece che a breve termine stia immaginabile come lui diceva una revisione del trattato in quanto implicherebbe una
Un intero ciclo di nuove ratificazione anche nei cinque o sei Paesi che hanno già ratificato il Trattato esistente mentre invece una revisione per il novanta cinque uno anche se anche accelerata anticipata come diceva Ferrara è possibile per quello che riguarda i diritti mi permetto di ricordare che il CRS affetto
Due anni fa ha pubblicato una ricerca per il gruppo parlamentare Sinistra unitaria al Parlamento europeo per cui emerge con chiarezza che sul campo dei diritti sociali la la Carta sociale europea approvata nel mille novecentottantanove da undici Paesi con l'opposizione del governo britannico rappresenta un punto importante cioè non siamo nel vuoto assoluto siamo né in un quadro
In cui esiste un precisa decisione che è stata rifiutata per ragioni politiche e sociali da un Governo ma trovata da undici governi io direi di continuare la nostra discussione se dando la parola Riccardo Terzi così possiamo particolare continuare su questo tema il Trattato di Maastricht ripresenta una correzione rispetto all'atto unico in quanto l'atto unico
Davvero
Aveva come asse fondamentale il la costruzione del grande mercato europeo a cui faceva riferimento Ferrara invece il Trattato di Maastricht corregge questa impostazione economicistica
Introducendo la dimensione dell'unione politica della politica di sicurezza e di difesa
Biagio De Giovanni e recentemente ha sottolineato questo elemento storicamente importante
Inoltre si aggiunge al all'unione politica l'unione sociale
E allora su questo cosa c'è di meglio di ridiscuterne con Riccardo Terzi segretario regionale della CGIL della Lombardia
Che nel corso degli ultimi anni ha dato un contributo importante non solo al dibattito ideologico della sinistra politiche sindacali italiane ma anche proprio su questo tema
Il sindacato di fronte alla sfida del grande mercato alla sfida di una organizzazione capitalistica dell'economia che si sta ristrutturando sul piano continentale
E rispetto alla quale il sindacato nazionale non è in grado di rispondere però quali strumenti sono oggi disponibili quali possono essere costruiti nel corso dei prossimi anni
Dal punto di vista dell'azione sindacale e sul terreno dall'Europa sociale Riccardo Terzi
Io sono un esperto di di politica europea
Soltanto per l'insistenza di di cotture
Ho accettato di partecipare a questo incontro
L'unica esperienza molto episodica non non consolidata e quello che sto facendo nell'esecutivo del
L'accesso questo sì
Strano organismo ancora molto pesante e molto burocratico e non riesce ancora a svolgere con efficacia una sua iniziativa sociale
A livello europeo comunque le mie opinioni
Certo discutibile con il massimo di brevità possibile
Io credo che
Il Trattato di Maastricht sia da considerare un
Un passaggio obbligato
Dunque lo riterrei inutile una posizione di
Una posizione contraria alla ratifica del trattato
Con tutti i limiti che esso ha che sono stati qui ricordati da te lo
Qui possiamo nel corso del tempo vedere quali possono essere gli aggiustamenti si può ipotizzare appunto una anticipazione della
Ma oggi la discussione su Maastricht sostanzialmente una discussione
Intorno a questo quesito se procedere o no sulla via dell'unità europea
Una battuta d'arresto
Che può avvenire appunto con una mancata ratifica del trattato di Tomba nel senso di un unità europea più forte più democratica va nel senso del blocco de dell'interruzione del processo di unificazione europea
Così è la discussione così è stata la discussione negli altri Paesi
Io credo tra l'altro che noi abbiamo bisogno di a vere sul
I problemi sulle prospettive strategiche del gruppo vige l'unità europea
Una discussione Dimas
Capace di mobilitare l'opinione pubblica democratica questo non c'è stato
In Italia meno che altrove
Forse si poteva con qualche coraggio in più non so se questo era possibile dal punto di vista
Le tecnico-giuridico
Fare un referendum finita
Perché il referendum
Ha consentito negli altri Paesi in Francia ad esempio la discussione politica molto vasta
Il tema dell'Europa è diventato un tema di su cui si è appassionato l'opinione pubblica
In Italia probabilmente avremmo avuto anche meno rischi perché sono meno forti le posizioni contrarie
Alla al processo unitario
Però è importante
Punto far partecipare la gente non lasciare il processo europeo
Nella cerchia ristretta degli specialisti
E anche misurare
Le volontà collettiva
Il dato francese
Importante perché consente ai Caputo di capire come stanno le cose
Il fatto che che
Nella valutazione dei diversi comportamenti sociali
Il sessanta per cento degli operai in Francia abbia votato no al ratifica del trattato un problema
Va bene va
Soprattutto per i sindacati forte sindacati che il patentato sono divisi su questo punto a differenza di quelli di quanto non avvenga in Italia in tutti gli altri Paesi dell'ora
Quindi il problema puntare che noi abbiamo è
Al di là appunto di di quelli che sono i limiti del trattato di Maastricht come riusciamo a attivare un processo che mette in primo piano le esigenze di superare il deficit democratico che tuttora esiste
Come superiamo lo scarto che c'è tra due diverse velocità che un la velocità dei processi di unificazione sul piano economico i processi che avvenga sul terreno politico
Che la base della dell'Europa sia l'economia di mercato non non mi pare un dato sconvolgente non vedo su quali altre basi potrebbe essere potrebbe costituirsi
E allarmante il fatto che a questa base economica non corrispondono istituzioni politiche democratiche forti
Capace appunto poi di governare democraticamente i processi economici
Questo è il problema che abbiamo
Che abbiamo di fronte
In questo scarto tra appunto un po'accesso economico
Che viene avanti che guidato poi dalle per converso dalle autorità monetarie per un altro verso dalle grandi società multinazionali
Lo scarto appunto tra la rapidità la forza di questo pubblica i processi economici e la debolezza delle istituzioni politiche
Avviene che
Nella nel processo di unità europea si presentano del degli squilibri sociali
Molto cortese
Sicuramente nel ad esempio del no degli operai francesi oltre ovviamente anche a qualche elemento di tradizione nazionalistica presente nel movimento che va in Francia c'è
Se poi la considerazione degli effetti sociali dirottano gli effetti sociali di Maastricht
Sono gli effetti sociali di
Sì dipendono da dalle scelte politiche che i vari governi hanno fatto e da una debolezza complessiva del movimento sindacare le forze democratiche della sinistra in Europa
Certo questo fa sì che le il volto di di questa nuova Europa che si sta costruendo attaglia in molti casi ai lavoratori come un volto stile coinvolto nemico
Ma qui cioè la debolezza della sinistra
L'opera la sinistra oggi l'Europa ha un peso
O
Molto relativo
Sono le forze conservatrici oggi dominanti in generale nei maggiori nei maggiori Paesi europei
E
L'Europa fine usata come Ali Bitter fa passare politica antisociale
Per raggiungere determinati ecologisti condizioni di equilibrio occorre punto realizzare delle politiche colpiscono i diritti che colpiscono il lavoro dipendente
Un tipico caso abbiamo davanti è quello della linea di politica economica di questo governo dal governo ma ma dipende da Maastricht
Dipende dalle scelte politiche di questo Governo ha fatto il fatto che i vincoli europei costringano il governo italiano a non procedere più come ha proceduto nel passato
Con la politica
Tipica dei governi Andreotti è che non andavano mai alla radice delle dei grandi nodi della crisi economica d'Italia
E si debba affrontare il problema del debito pubblico che debbano affrontare i problemi
Di una del differenziale di inflazione tra vita negli altri Paesi e questo è un fatto utile positivo naturalmente questa visti i medesimi problemi possono essere affrontati con delle politiche diverso
Con delle politiche diverse si può fare come ha fatto Amato si possono fare
Delle scelte di politica economica di segno diverso disegno sociale di per e rosso che però stanno dentro una prospettiva di unità europeo
Sul piano sociale
Il
Lo spazio sociale europeo ancora uno spazio molto angusto
Qualche cosa in più c'è stata
Negli ultimi anche le
Eviti liberati connessi alla Trattato di Maastricht
Io credo che
La cosa essenziale al di là di quello che si può scrivere sui nei documenti ufficiali
La costruzione di un del soggetto societario cioè la costruzione di un sindacato europeo e di una per la contrattazione collettiva su scala europea
Accennavo prima l'accesso all'ultimo congresso dell'accesso un'iniziativa anche del sindacato italiano insieme ai sindacati di altri paesi si è tentata una svolta nell'accesso
La Chiesa dapprima agiva un po'come agisce il potere a livello europeo cioè
In
Questi mi riservavo appeal
A livello europeo non c'è un potere politico democratico che un meccanismo intergovernativo così l'accesso era stiamo cucù uno strumento di mediazione tra le diverse confederazioni sindacali
Il tentativo fatto non ancora non è ancora riuscito con l'accusa Rizzato è quello di fare dell'accesso non una sommatoria tra le delle varie Confederazioni che di volta in volta di trovare delle estenuanti mediazioni
Ma un vero sindacato europeo complotto nipote Quirico dura con lo spostamento di sovranità delle decisioni sindacali dal livello nazionale a livello europeo con la la costruzione di esperienze di contrattazione collettiva a livello europeo
Qui
Siamo
Ha un passaggio a un passaggio difficile questo saputo un terreno occupato aveva tutto da conquistare ad su questo ci sta lavorando su questo si sta lavorando
Alcuni temi di di grande rilevanza sociale possono essere affrontati soltanto in questa ottica penso ad esempio al tema della dell'orario di lavoro le battaglie per la riduzione del lavoro è evidente che queste o hanno una dimensione europea con un passato
O vengono avuto schiacciate che stanno in una dimensione soltanto
Soltanto nazionale così come i temi di tutela dell'ambiente hanno bisogno di un di una posizione di carattere europeo i temi dei diritti
Sindacali e sociali noi abbiamo qui un terreno molto vasti io credo che si tratta di cominciare a fare delle esperienze
Comincerà pare esperienze moltiplicando le occasioni di confronto di lavoro in comune tra i vari sindacati per costruire questo sì nuovo soggetto sociale europeo che oggi ancora quegli elementi di fragilità
Che prima dice
Sul piano più strettamente
Politico pur cioè dicono d'accordissimo col di codici battello c'è un problema pur BTP democratico
Questo dei pc democratica non viene accentuato da Marte il ma però la velocità del processo non è adeguata rispetto a le esigenze abbiamo che abbiamo di fronte
Può essere un passo importante utile che
La Commissione
Passi da una voto di fiducia del Parlamento europeo però non è cambiata
Poi non cambiano le modalità di
Formazione della commissione continua a essere e qui è un non è ancora quello che sarebbe necessario voi abbiamo bisogno di costruire un vero potere
Democratico
A livello a livello europeo
Perché senza di questo punto resta un carattere prevalentemente tecnocratico delle funzioni
Della della commissione
E
Resta
Un processo europeo per cui
Le grandi le grandi potenze economiche che sono organizzate su scala su scala sopranazionale non trovavano un contrappeso
Può un'autorità politica in grado di intervenire di guidare il processo economico secondo determinate finalità
Democratici
Io vorrei aggiungere quel un punto liquido è stato toccato
Il rapporto Europa e regioni
Credo che questo punto vada affrontato perché
Nel momento in cui noi chiediamo un trasferimento di poteri dal livello nazionale a un livello sovranazionale io sono perché si acceleri questo processo
C'è bisogno di per realizzare nel contempo un movimento di segno opposto cioè di
Avere un processo
Che consente di rafforzare i poteri più vicini ai cittadini dei poteri di carattere locale e regionali
Il lo Stato nazionale viene mo'cambia la natura cambio alle funzioni dello Stato nazionale sui due versanti
Sui due versanti questo è un problema complicato questo richiederà sicuramente anche delle revisioni costituzionali
Io credo però di questo c'è bisogno di questo duplice movimento perché un Europa che ancora non ha una sua come dire qua poté non c'è una una coscienza europea diffusa
Questo ritira quel processo
Di cui parlava prima te lo poi costruzione l'opinione pubblica democratica di soggetti partiti sindacati
Oggi non c'è una un tessuto connettivo forte della coscienza europea
E allora per evitare che questo può accesso venga contrastato che prevalgono appunto delle chiusure nazionalistiche Opel e per impedire che sia guidato esclusivamente in una logica autoritaria tecnocratica c'è bisogno di avere un contrappeso in potere decentrati forti
Pure questo è un tema che andrebbe un po'affrontando io peso avuto più che all'Europa delle dazioni a una Europa delle regioni
Inoltre un altro
Aspetto vorrei qui
Soltanto accennare perché anche in mano
Una risposta con lei aveva da altri che come
Vediamo il processo di unità europea nel rapporto con le nuove società del
Che è chiaro che non possono entrare come tali oggi dentro le istituzioni della Comunità europea così come oggi però mi pare che sia presente un problema di cominciare a costruire le basi di una dimensione va be'più vasta
Se non vogliamo che i Paesi dell'Est si trovi maestri a subire un processo di colore di di pura colonizzazione
Di degrado di degrado che alcuni patti alcuni cavi spaventoso sociale ed economico e di pure colonizzazione
Quindi non è più soltanto l'Europa dei dodici ecco il punto di riferimento devo vedere come l'Europa dei dodici riesce a e esercitare un'azione più vasta e come si gettano le basi anche di istituzioni
Europee con una dimensione con una dimensione più larga
E quindi infine credo che c'è bisogno di una punto dura
Una discussione democratica di massa che manca
Dovevo di più attivarci per
Costruire le condizioni per una che un dibattito democratico di massa in Italia
E per l'appunto cost comincerà a costruire i soggetti nuovi soggetti dell'Europa perché questo è quello che che ma anche qui non ci può risolvere nel marzo foibe qualsiasi revisione di Maastricht se non c'è appunto una coscienza democratiche europea istituzioni politiche sindacali sociali europee
Questo è un processo lungo su cui la sinistra si deve impegna qualche cosa sta facendo adesso almeno a livello del gruppo a livello del Parlamento europeo si va verso un unico gruppo della della sinistra qui cominciano ai fini dei passi ma ancora molto ancora molto timidi ancora molto lenti questo vale per il sindacato di cui già ho detto
Quindi un maggiore impegno politico della sinistra in questa ottica in questo dimensione europea era condizione perché poi devo operano sia guidata soltanto dalle grandi forze economiche ma ci sia una sinistra politica capace si ha la forza di gioca un suo ruolo
Grazie terzi preleverà approfondito soprattutto questo elemento che non solo l'Europa sociale tu hai ricordato l'Europa delle Regioni d'Europa dei soggetti
Mi pare di poter mettere in evidenza che tu critichi Maastricht perché non è sufficientemente capace di introdurre una dimensione democratica transnazionale sovranazionali ecco questo è un tipo di di critiche che si molto diffuso in alcune aree della sinistra europea compose testimoniare in Germania in anche in certe componenti del dibattito francese inglese eccetera
Il sindacato britannico ha riconfermato il suo sia a Maastricht contro invece la Thatcher che si oppone che sta facendo una battaglia del Parlamento britannico perché trattato non si rettifica
Dare la parola Nilde Iotti Nilde Iotti è a non non è soltanto molto nota a tutti i partecipanti è amata da questo pubblico particolarmente ma direi vorrei ricordare e testimoniare dell'Ais de l'apprezzamento per il suo lavoro volti Presidente della Camera
Nel paese in cui in gran parte invito cioè in Belgio ci sapete che ci sono incontri regolari tra i presidenti delle Camere che si sono accentuati anche nella fase di preparazione delle assisi dei Parlamenti europei
Momento importante dell'elaborazione del Trattato di Maastricht del nel mille novecentonovantuno ecco a cui che Assisi che si sono tenute a Roma e a cui Nilde Iotti in qualità di presidente me lo confermava il presidente del Parlamento belga ottobre e ha dato un contributo determinante
E vorrei chiedere affrontare con il dei ottimo anche a parte tutti gli altri temi su cui darà sicuramente il suo contributo un punto importante in Germania in Belgio in Francia
E anche ho sentito l'altro giorno interista di Napolitano e su questo punto un argomento è stato sollevato i parlamenti nazionali i parlamenti nazionali non possono essere associati in maniera più o efficace al processo decisionale della Comunità europea accanto al Parlamento europeo
Ma con una funzione specifica
è una questione che si pone ad esempio rispetto alle tappe successive di evoluzione verso l'Unione monetaria queste avranno un automatismo oppure saranno sottoposti a ulteriori voti dei parlamenti nazionali ad esempio il passaggio dalla seconda alla terza fase la fase più delicata
Nel novanta
Cinque ecco questo è un è una delle tante questioni che si possono porre a Nilde Iotti ma sicuramente avrà molto da dire su tutto l'arco delle questioni che abbiamo sintetizzato sul intorno al tema
E l'insufficiente Risoluzione del deficit democratico Nilde Iotti
Elia credo che
Possiamo essere tutti d'accordo perché basta sfogliare
Del Trattato di Maastricht per rendersene conto
La linea fondamentale questo trattato
L'unione economica e monetaria e direi
Che questo è lo scopo primo del tartan
La moneta unica Cogne passaggi di cui si faceva cenno adesso fino alla creazione di un della banca unità
Quindi un potere che sul piano economico
E di integrazioni anche dell'economie e sul piano al mondo azionario direi addirittura un'economia direttamente alla moneta come diceva giustamente Ferrara
Eccezionale
E vero
Quanto riesce partendo all'inizio
Che da considerare un passo in avanti non secondario il fatto che il governatore della Banca europea sia obbligato a presentare
Ogni anno un da Relazione al Parlamento europeo che si apra una discussione
Su questa relazione cosa no inesistente in nessun Paese attuale della comunità però il Cana
Del Trattato di Maastricht rimane molto quali questo cioè l'unione
Economica diretta dalla politica dei demoni
Ci si può certo noi credo tutti noi avremmo voluto che il trattato di Maastricht che sostituisce in larga misura i precedenti trattati europei forse anzi senza forse ha perso un'altra impronta un'impronta più democratica più legato all'alcol al coinvolgimento dei popoli europei più legata ai Parlamenti nazionali
Per certi aspetti però le cose sono così
E io pongo una domanda a cui do personalmente molta importanza
Era possibile dopo il mille novecentottantanove
Arrivare a un trattato come sarebbe stato auspicabile e non vedere invece il passaggio in avanti della comunità
Su questa strada
Perché secondo me i fatti del mille novecentottantanove mille novecentottantanove novantuno
E il trattato del sette febbraio novantadue se non vado errato
Hanno creato il mio corrotta uno spirito soprattutto perché qualcosa di più di uno spirito umano forte s'
A un orientamento che già preesisteva nella Comunità europea nei trattati di Roma ma sono stati fortemente rafforzati
Non ci dimentichiamo che quel periodo è stata l'esaltazione
Della vittoria del capitalismo di cui adesso nessuno parla più
Insomma cose non vanno poi così bene però qua Periodo ecco rassegnato da questo
E allora è abbastanza difficile pensare che il trattato di master potesse aderire un'altra
Io dico questo per dire che avrei preferito ovviamente in un'altra
Però bisogna anche essere io credo molto frequenti
Oggettivi nel giudizio sul Trattato di Maastricht e anche capaci di come dire di di liberarci delle nostre passioni dico passioni in senso nobile della parola per vedere anche quello che dal punto di vista di un passo avanti della democrazia negli organismi comunitari il Trattato di Maastricht rappresenta
E vorrei rapidissimamente ricordare queste posizioni che a mio avviso costituisco
Un passo in avanti
Dirò voi che il passo ho visto non è sufficiente però non dimentichiamo alle cose che però insistono
Io non credo che il fatto
Dell'unione politica
E della cittadinanza dell'Unione non sono fatti secondo
Perché introducono un fatto non di poco conto ieri abbiamo ascoltato tende bellissime le in modo particolare aveva l'introduzione di Ingrao ma delle bellissime
Relazioni sulla democrazia senza i partiti punto interrogativo io sottolineo il punto interrogativo
è io credo che no possa essere indifferente perdendo voi considerare che l'Unione politiche la cittadinanza dell'Unione comportano consiste il diritto di voto
Non ritengo questo un fatto secondario dal punto di vista del processo democratico europeo
Un diritto di voto che per il momento così come è formulato commento allattato e limitato alle elezioni municipali e alle elezioni europee
Però tuttavia questo diritto esiste con tutto ciò che questo comporta
Aggiungo anche che io ritengo anche se non è strettamente collegato come dire a ai diritti democratici esercitati per i cittadini europei ma un'acquisizione democratica delle organizzazioni europee ritengo altrettanto importante la codificazione della politica estera ed è la sicurezza con
Poi io riconosco quanto ha detto il nostro moderatore
Che
Nella nel Trattato di Maastricht si cerca di così cerca di affrontare anche il deficit democratico di cui sia a lungo discusso e si discuterà ancora adesso lungamente
Per quanto riguarda il Parlamento europeo e tutti noi conosciamo le cose dette a suo tempo star Spinelli tra l'altro tra noi com'
Il Trattato di Maastricht c'erano Cati fare un passo in avanti
Io credo che parlando di democrazia dobbiamo dire sempre passo in avanti non punto di arrivo perché si tratta di passi in avanti
Quando il Trattato di Maastricht attribuisce al Parlamento europeo alcune funzioni che fino adesso gli erano state mediante non dimentichiamo che il Parlamento europeo letto a suffragio universale diretto da tutti i popoli componenti la comunità
E quindi l'acquisizione di nuove funzioni da parte del Parlamento europeo è senza dubbio un fatto che segna un progresso
è stato ricordato dartelo che il
Vi è un punto certamente importante la Commissione che è formata secondo la tradizione comma fino adesso secondi tra i i Trattati di Roma
Ma deve avvenire ottennero il voto di fiducia del Parlamento europeo certe un passo in avanti ma io non ritengo che questo sia la cosa più importante dal punto di vista del deficit Democratic
Pur condividendo con Ferrara il fatto che la
CRI critiche la l'osservazione critica che la formazione della commissione resta la stessa che era precedentemente
A mio avviso il passo più avanti costo perché come per compiere il Trattato di Maastricht è quello relativo al nel ruolo del parlamento europeo nel processo legislativo comunitario
Ritengo che questo sia il punto più avanzato tentano Patto di Maastricht
Se voi me lo consentite vorrei rapidissimamente poche parole
Per ricordare che cosa stabilisce il trattato di Maastricht in primo luogo l'estensione della procedura di cooperazione ad alcune nuove competenze nonché a settori
Precedentemente oggetto ti voto di unanimità
L'estensione della procedura di parere conforme che comprende ora anche gli accordi internazionali più rilevanti la procedura elettorale uniforme per il Parlamento europeo cosa anche questa
Non di poco conto
La cittadinanza in nuovi fondi strutturali sui nuovi fondi strutturali
Si potrebbe però dal punto di vista democratico apparire tutto un discorso che io non voglio aprire perché porterei via tra l'altro troppo tempo
Ma
Ripeto la partecipazione alla nomina delle commissioni e del suo Presidente attraverso la fiducia
La parificazione dei mandati di Commissione e Parlamento a partire dal mille novecentonovantacinque
Con la conseguenza di rafforzare il legame di fiducia tra le due istituzioni
Maggiori poteri di controllo in materia di bilancieri di verifica della gestione finanziaria
Codificazione dei diritti di petizioni d'inchiesta consultazione informazione nel quadro dei nuovi settori dell'unione politica
Dell'unione politica per quanto riguarda la politica estera e di sicurezza Affari Interni e Giustizia unione economica e monetaria
Però mi pare che la più grande di queste modificazioni sia costituita dalla creazione di una nuova procedura legislativa
Che in sostanza è una forma
Diciamo così di Coggi decisione l'articolo centottantanove di del trattato
Essa prevede che se il consiglio non approva un atto emendato dal Parlamento europeo
Venga convocato un comitato di conciliazioni
Composto dai membri del consiglio e da un numero uguale di rappresentante del Parlamento europeo in caso di disaccordo in caso no del Parlamento europeo in caso di disaccordo il consiglio può riconfermare la sua posizione e l'atto in questione
E adottato definitivamente e questo è l'anno vita
A meno che il Parlamento europeo non lo respinga a maggioranza assoluta dei suoi membri entro un termine disse settima
Ritengo che questa sia l'introduzione più importante dal punto di vista del
Come dire di un metodo democratico dell'accettazione dell'approfondimento della democrazia nel riconoscimento dei pozzi del Parlamento europeo badate io anche su questo che ritengo il punto più importante non è che mi faccio molte illusioni
Perché è vero che vi è è questo discussi compresa in considerazione degli emendamenti del Parlamento europeo da parte del consiglio vi è la nomina di una commissione paritaria però so benissimo proprio per i lunghi anni di vita parlamentare che mi stanno alle spalle che prima di raggiungere la maggioranza assoluta del Parlamento europeo per respingere quali l'atto
Insomma
C'è l'intervento dei governi sulle loro maggioranze che sono presenti nel Parlamento europeo e noi sappiamo bene che cosa questo significhi
Però
Non posso negare che dal punto di vista dei principi sia la prima volta che il Consiglio e la Commissione ammettono di non ha vere sia pure ipoteticamente l'ultima parola sulla un atto legislativo della comunità e questo ritengo sia un fatto dando dimentica
Ma vi sono anche una serie di altre considerazioni che io vorrei fare e che rapidamente voglio ricordate già è stato detto da terzi e non voglio
Non voglio da questo punto di vista prolungare il mio dire la presenza di un Comitato delle Regioni
Esistente ma anche qui non dimentichiamo che il suo potere solo consultivo
E quindi anche abbastanza limitato nel momento in cui nei paesi della comunità ivi compreso il nostro siamo di fronte a una spinta regionalistica molto forte
E che assume qualche volta con me negli atteggiamenti della lega sia pure un po'più moderati negli ultimi negli ultimi tempi
L'aspetto addirittura di secessione dallo Stato unitario
Allora questo Comitato delle Regioni col solo potere consultivo mi pare che sia sì un passo in avanti ma un piccolo passo in avanti
Poi vi è anche un riconoscimento della funzione dei partiti ed è importante che avvenga codesto è la prima volta in sede comunitaria
Proprio nel momento in cui noi discutiamo di una possibile democrazia senza perché
Vorrei aggiungere una cosa per quanto riguarda l'Eurostat l'Europa sociale
E c'è stato giustamente ricordato che questa è l'Europa degli undici non tutti perché per quanto riguarda questo punto è è contenuta in un protocollo aggiuntivo al trattato
Per la ragione che tutti conoscono il mondo ha bisogno di ricordarlo che l'Inghilterra non ha voluto fare proprio questa parte bella euro associa però dobbiamo dire e su questo protocollo
Ci sono cose anche di grandissimo interesse aggiungerei una ragione a quanto è stato detto sul voto contrario derivi operai francesi al Trattato di Maastricht
Se non erro in questo protocollo si Dadorante sita valore come dire si istituzionalizza una parola milioni un anno perché oltretutto è difficile pronunciarla
Ma si si Fund si è un riconoscimento non lo so come potrei chiamarlo dei sindacati che fanno parte della della Confederazione europea dei sindacati ora dobbiamo dire che la
La sei sette francese fuori dalla Confederazione
Europea dei sindacati e quindi è sul piano dell'Europa sociale i sindacati francesi sarebbero tagliate fuori io credo che anche questo è un delle Riggio Faggioni
Del voto contrario degli operai francesi una una delle tante ragioni
Oltre al nazionalismo che fa parte anche della classe operaia ma ecco io vorrei dire che però il punto concreto di livello dell'EUR Roma passo sociale così come previsto nel Trattato di Maastricht è molto basso
Tant'è vero che noi ci troviamo ed è bene ricordarlo in una situazione difficile
L'Italia è tra i Paesi europei facenti parte della Comunità
Forse il Paese che ha avuto conquiste sociali più avanzate nel corso di questi quaranta
Ecco è questo a mio avviso dato dalla presenza e la dinamica di un forte movimento operaio e democratico nel nostro Paese
Ma
Adesso cito un caso da tutti noto la legge sulla tutela delle lavoratrici madri
Noi italiani dovremmo essere costretti a modificare questo che è stato l'oggetto di grandi lotte intende il sindacato io non dico delle donne soltanto come facilmente si dice ma del sindacato oltre che del Parlamento italiano
E dovremmo rinunciare alle parti più salienti di questa legge per uniformarci ai punti del trattato di Maastricht
C'è una grande pressione
Su in nostri compagni e amici che al Parlamento europeo perché noi approviamo un un come si chiama direttiva comunitaria
Ma noi resistiamo naturalmente perché significherebbe rinunciare a una conquista importantissima per noi
Ma per i vinti lesi significherebbe per la prima volta fare una conquista
E a vere e quindi un punto di riferimento comune in Paesi europei più avanzato dei quanto Sindona
Quindi il discorso sull'Europa sociale che a mio avviso è un fatto di grande importanza e molto complesse
E a insieme aspetti politici e concreti di straordinaria importanza che forse noi non abbiamo approfondimento Finzi
Vorrei dire due cose ancora se me lo consentite una riguarda gli organismi europei
E l'alta riguardo all'atteggiamento nel sul Trattato di Maastricht farò molto in fretta
Io credo che dopo il mille novecentottantanove novantuno
La comunità europea si è trovata di fronte
A un fatto
Del tutto inaspettata
E a cui forse non era preparato
Stati fatto
Che nei Paesi che Mammana conta
Parto dalla Lituania dall'Estonia valuta tra i primi Paesi che si sono separati dal contesto dell'Unione Sovietica quando ancora esisteva un Niño nessun ferito etica
Vi era una forte richiesta di ingresso nella comunità anche ingenua
Perché il meccanismo della comunità non è un meccanismo semplice e che si possano da un giorno all'altro aprire a tutti i Paesi europei
Ma io verifico una delusione che si è manifestata nei Paesi dell'Europa orientale
E ciò è quando essi guardavano alla strutture europee la comunità
Come altri punto di ancoraggio per il loro futuro e l'Europa non è stata in grado di dare risposte
Chi ha dato risposte con una grande abilità e è una grande forza dobbiamo riconoscerlo anche economica perché c'è un anno
è stata la Germania la Germania federale poi anche alla Germania unificata
E qua esto ha creato nell'Est europeo un distacco dalla comunità
E un orientamento che diventa per quanto ho potuto io resisto a registrate come delegata facente parte della delegazione del Parlamento italiano alla Conferenza per la sicurezza e la cooperazione europea la CSCE diventa sempre più forte il legame tra i Paesi dell'Europa orientale unione
Unione Sovietica Russia compresa e Paesi dell'Unione ex Unione Sovietica contro la Germania federale con una investimenti con Investimenti
Da parte della Germania federale in questi Paesi che in alcuni Paesi come la Cecoslovacchia o l'Ungheria raggiungono il cinquanta anche il settanta per cento
Cose che nessuno evidentemente estremamente importanti il la conclusione di questo discorso è corista come ossia ecco oggi noi abbiamo una comunità che avrà mastri
Ma isola in euro
Abbiamo quello che è successo che noi tutti conosciamo purtroppo
La la supremazia del mandato su tutte le altre monete europee e della supremazia della Germania sugli altri Paesi
Sui Paesi dell'Europa orientale
E se mi consente a bere se mi si consente avendo un ruolo che a finisce per influire anche nello sviluppo della comunità di trama
Aggiungo cioè non è possibile avere in Europa la comunità europea con quello che il Consiglio
La sicurezza in Europa la CSCE troppi organismi prodotte
E poi a un certo punto bisogna
In qualche modo aprire il discorso mi rendo conto di difficilissima io non saprei
Dare delle idee a questo proposito ma bisogna anche aprire il discorso di Human graduale unificazione di questi organismi per andare a una visione son d'accordo con l'espressione che è stata usata paneuropea
Perché dico Heston oggi sentiamo la mancanza
Che atteggiamento dobbiamo avere nei confronti del trattato di massa
Io credo che è il mio amico Ferraro se mi consente di usare laparotomico dico io poi una
E mi amico Ferrara abbia calcato un po'la mano sul deficit democratico del Trattato di Maastricht e anche sulle nei suoi rapporti tra la Costituzione italiana e il lo stesso Trattato di Maastricht voglio dire che anche la Corte di giustizia dell'Aja non ha detto che il portato di Maastricht come non aveva detto neppure per l'atto unico ossia la Costituzione europea
Ha detto che è un passo avanti verso la Costituzione europea ma un passo avanti
Un po'diverso da costituzione euro io credo che oggi innanzi siano contrasti tra la Costituzione italiana il Trattato di Roma
Ma penso anch'io che Mammano si andrà all'approvazione del Trattato di Maastricht potranno sorgere conterà tutta la Costituzione e l'attuazione
E allora che atteggiamento prende io credo ci sono due ipotesi che vengono adesso avanza
La prima una sospensione della ratifica badate sospensione nomi sospensiva
Sospensiva sarebbe rinviare alle calende greche sospensione col l'impegno di ratificare entro il trentuno dicembre data stabilita come voi tutti sapete dallo stesso Trattato di Maastricht ma di sospensione inattesa temi avvenimenti delle ratifiche di altri paesi dalla comunità
Tra cui in primo luogo alle vicende inglesi che hanno una particolare rilevanza perché se per ipotesi
In Inghilterra venisse rifiuto del Trattato di Maastricht è credo che è vero che non si può modificare insomma credo che stasera
Patto di Maastricht almeno io credo che diventerebbe davvero un organismo fosse scritto sulla carta ma non so fino a che punto esiste
Comunque vi è questa proposta dalla sospensione io devo dire apertamente la mia opinione personale
Che io guardo con un po'di riserva Alda sostegno
Mentre sarei del tutto favorevole alla per approvazione di un ordine del giorno che indicasse i punti che su cui noi pensiamo che nell'attuazione del
Trattato si debba andare a correzioni e a molti
Questo ordine del giorno vivamente dovrebbe essere fatto proprio nella sostanza ovviamente dal Governo
E presentato nel momento della del deposito della strumenti gli strumenti di ratifica presentato come il Riserva cosacche ammessa al procedure internazionali appunto su quei determinati ma va da sé su questa questione l'ordine del giorno dovrebbero essere approvato non dico dall'umanità unanimità ma da una stragrande maggioranza del Parlamento e il governo dovrebbe farlo pronto
Non sono due obiettivi così facilitare vi ringrazio
La ringrazio molto Nilde Iotti anche per quest'ultima precisazione che riguarda la messa in pratica anche degli sbocchi possibili della della discussione sulla ratifica in Italia io vorrei dire tre parole in conclusione di questa discussione interessante la prima e che permettetemi di dire abbiamo portato un piccolo contributo a una situazione scandalosa di disinformazione che è tipica dell'Italia sulle implicazioni della ratifica del trattato di Maastricht
Un piccolissimo contributo ma che vuole andare controcorrente cioè i cittadini devono essere informati qui persone che contano che sono qui presenti in queste sale
Dio non contributo a moltiplicare le iniziative di informazione il metodo della controversia
Tra opinioni diverse che noi abbiamo utilizzato è mi pare efficaci
Efficace al di là delle decisioni che poi vengono presi in altra sede non è non è questa la sede delle decisioni
Dirò quindi a titolo personale quelli che mi sembrano tre punti conclusivi
La prima è la questione sollevata da Nilde Iotti sul che fare in Italia ecco io vedendo l'evoluzione della situazione europea con un'ottica forse
Diversa da quella dell'ottica di Roma dato che vivo prevalentemente a Bruxelles
Devo dire che un sospensione dell'approvazione da parte del Parlamento italiano aumenterebbe gli elementi di incertezza
E risponderebbe a una certa subalternità rispetto a quelle che sono le decisioni degli inglesi o di altri l'Italia deve decidere sulla base dei suoi criteri
Della della propria cultura politica delle proprie dei propri interessi nazionali credo senza aspettare che gli altri decido io
Credo che un un equivoco dovrebbe essere tolto di mezzo
Il mille novecentonovantadue significa la fine della retorica europeista dica dell'idea dell'Europa come una sorta di abbracciamoci tutti
E un limite armonici istiga per cui tutti ci guadagnerebbero Europa significa anche conseguenze negative conseguenze difficili vincoli significa che certi interessi vengono a prevalere sua credo che si apre una fase nuova della nostra discussione ma deve essere chiaro io devo portare questo contributo a mio parere di conoscenza io non credo che anche nel caso della non ratifica della Gran Bretagna
I sei Paesi che costituiscono il nucleo centrale della comunità non vadano avanti
Un'ipotesi molto concreta che i Paesi che hanno già ratificato cioè grigie Germania Francia e Benelux andranno avanti verso l'Unione monetaria e questo ha delle implicazioni di straordinaria portata per l'Italia
Lo stiamo vedendo con la svalutazione della lira e con le implicazioni che questo ha sulla livello di vita di milioni di persone perché viviamo in un'economia aperta quindi ieri il sogno del ritorno all'autarchia è impossibile
E lei la modifica delle parità monetarie coinvolge destino dei cittadini il fatto che il governo italiano non abbia più voce in capitolo
Sull'evoluzione del dei tassi di interesse della politica monetaria europea avrà delle conseguenze sulla vita dei lavoratori italiani questo lo dobbiamo dire
E quindi su questo vorrei che le ambiguità non ci fossero
Non è che le incertezze italiane di oggi possano indurre i sei Paesi centrali a frenare la loro marcia verso l'Unione monetaria l'Europa a due velocità e già in gran parte una realtà Serra probabilmente sancita in questo caso la seconda ragione è che quello che ha detto deve Iotti estremamente importante per quello che riguarda l'aumento dei poteri del Parlamento europeo
Si tratta di una procedura che non corrisponde alla codecisione vere e proprie che era stata sollevate e richiesta dal rapporto Martin nel nome del Parlamento europeo nel corso della conferenza intergovernativa ma c'è sicuramente un potere diciamo
Negativo per Parlamento europeo di bloccare decisioni del Consiglio per la prima volta quindi ha ragione Nilde Iotti e dire che è un fatto di grande importanza
Questo giustifica il fatto che il Parlamento europeo abbia votato a favore del Trattato di Maastricht
Sollecitando una ulteriore avanzamento un'ulteriore tappa perché il trattato si presenta il suo stesso ufficialmente come tappa verso una revisione costituzionale vere e proprie mi permette afferrare di ricordare che il trattato di Maastricht non è una Costituzione non è una Costituzione quindi non va trattato come una Costituzione
Nel senso che non non esiste un non ha la struttura di un unitaria di una Costituzione è un è un trattato diviso in tre strutture parallele la comunità europea la politica di sicurezza e di difesa e la corte no ma è importante quel tappo un giurista non è una Costituzione e quindi e aperto il campo per approvazione di una vera Costituzione come richiesto dal Parlamento europeo che si spera nel novantacinque novantasei sta era l'oggetto di un dibattito europeista ma dipende anche da noi
Ultima cosa io credo che se si andrà verso una Costituzione europea come noi auspichiamo allora la sinistra dovrà dire con chiarezza
Che non è accettabile una comunità europea basata su un'unione monetaria e questo è un punto importante potremo discutere
Sull'Unione monetaria che si è ispirata da criteri deflazione mistici e di pura parità
Di bilancio
Questo è assolutamente inconcepibile che la sinistra europea forza principale nel Parlamento europeo possa concepire
Un prezzo una carta costituzionale che non prevede per esempio il pieno impiego Orwell far stette o il benessere dei cittadini come valori fondamentali
Della costruzione europea quindi questo ovviamente in una prospettiva veramente costituzionale bisognerà distinguere con chiarezza
Tra quello che è l'aspetto congiunturale dell'unione monetaria lassù il suo carattere deflazione distico ispirato dell'attuale politica della Bundesbank il l'orientamento e strategici
In cui la politica monetaria da Keynes in poi è considerata come uno strumento per una politica da riempire la politica economica e che si può fare sulla base della moneta unica poi essere diversa e opposta
Si possono avere politiche di tipo deflazione mistico potevo politiche di crescita e di e di politiche della domanda dipende da chi da quale forze politiche sociali e avranno il controllo avranno l'egemonia sulla nuova costruzione europea
Quindi non non coincide non confondiamo il mezzo con il fine
Lunga la moneta è un mezzo di cui l'Europa si può mettere a disposizione per contrastare il potere del dollaro e dello yen
Sta dipenderà dai rapporti di forza
A livello nazionale e sovranazionale quale politica economica estera costruite sulla base di questo strumento nuovo di cui oggi noi manchiamo perché la situazione di oggi è una totale subordinazione alla politica della Bundesbank
Perché non esistono istituzioni all'interno delle quali la Bundesbank può essere controllate e verso la cui politica può essere discussa
Oggi c'è l'unilateralità totale in un'altra situazione costituzionale la politica monetaria potrebbe essere costa vincolata in un ambito di e discussioni e di dibattito democratico che polvere nel Parlamento europeo una sede un riferimento fondamentale
Quindi distinguiamo l'aspetto diciamo congiunturale dall'aspetto di principio per quando parliamo di moneta europea ultimo punto quello sollevato in particolare da terzi ma anche recentemente da Nilde Iotti il rapporto tra la piccola Europa e la grande Europa
Tra i dodici
E le tematiche paneuropeo
A non bisogna dimenticare che Maastricht è un trattato per l'unione politica e non solo per l'unione monetaria e in quanto unione politica è un tentativo di rispondere al al problema di come si riorganizza l'intera Europa
è una risposta che è limitata il dodici in quanto è passata l'idea che prima è meglio rafforzare i dodici e successivamente costruire una struttura paneuropea sappiamo bene che su cui questo è un tema in cui il dibattito è interamente aperto sappiamo ad esempio che Margaret Thatcher il governo britannico e le forze più conservatrici in Europa volevano un'altra cosa volevano che non si procedesse al rafforzamento dei dodici con l'unione politica e monetaria
E che invece immediatamente si aprisse a cinque dieci quindici paesi dell'est in modo da distruggere la comunità europea come esiste oggi
Con una forza che ha delle potenzialità sovranazionali
Non dobbiamo dimenticare che esiste questa strategia del in Europa da parte delle forze più conservatrici che hanno sempre visto con avversione le tendenze politiche sociali e sovranazionali che esistono nella nostra comunità dei dodici
Quindi non è che l'allargamento di per sé sia diciamo un elemento favorevole ai Paesi dell'Est e invece l'approfondimento della nostra unione sia un elemento ostile ecco questo fatto un dato che la problematica
Si tratta poi di vedere quale approfondimento per quale allargamento allo stato attuale la ratifica di Maastricht è considerato una condizione per iniziare i negoziati per l'allargamento ai Paesi della Scandinavia all'Austria alla Svizzera
Alle Ungheria alla cecoslovacche e alla Polonia questo l'allargamento di cui si parla per il decennio Novanta
Con la il consiglio di Lisbona
Sei mesi fa ha deciso prima la rettifica e poi i negoziati ovviamente questo non è una soluzione dei problemi paneuropea cui giustamente facevano riferimento terzi e Nilde Iotti
è una è una strada e la strada secondo la quale la prospettiva paneuropea non può essere basata sulla sovranità degli Stati nazionali unicamente cioè e questo credo che per il CRS sia un elemento sensibile dato che l'approccio europeista del CRS è stato se ben ricordo bene se ho ben capito sempre basato sulla analisi della
Non praticabilità
Del rilancio delle sovranità nazionali
Per rapportarsi ai problemi dell'epoca contemporanea Aristide economiche ecologiche sociali politiche della pace della ed epoca contemporanea ecco una struttura paneuropea
Come pura cooperazione internazionale tra stati interamente sovrani
Corrisponderebbe a un modello che sarebbe illusorio e che impedirebbe
Quella cooperazione pacifica quell'intervento anche nel nelle situazioni critiche che invece è l'unica strada per poter costruire davvero un ordine di pace e di cooperazione in Europa ecco io credo che in questo senso
E proprio perché si vuole uno un nuovo ordine di pace in Europa che dei passi sostanziali verso la democratizzazione della Cei attualmente esistente devono essere praticati in quanto l'ordine paneuropeo necessità
Una forza democratica un motore
Che lei sia l'ispiratore e l'elemento dinamico
Ecco credo che su questo l'alternativa è tra dare un segnale importante verso l'Unione o dare un segnale importante verso la disintegrazione
Questa è la vera portata della della questione di Maastricht dare un segnale storico verso passi sostanziali verso l'Unione o dare un segnale
Storico di rassegnazione la disintegrazione
Delle della realtà paneuropea per cui tutte le previsioni pessimistiche sull'impossibilità di costruire un'alternativa pacifica e democratica l'ordine bipolare starebbero drammaticamente conferma
Credo che abbiamo dato un piccolo contributo a discutere di questi temi di questi problemi ringrazio tutti i partecipanti per la loro pazienza e per il loro interessa grazie
Queste grazie anche io tutti i partecipanti mentre per loro settanta vanno dall'altra parte spero che continuano a seguire i nostri lavori ci accingiamo alla
Fase conclusiva
La discussione del nostro lavoro e le prospettive il programma chiederei di prende il posto qui naturalmente Pietro Ingrao a Pietro Barrera e il vicedirettore a cui chiedo poi di
Fungere da presidente di turno io farò la relazione
C'erano delle richieste già di dibattito di intervento sul tema che avete appena sentito ne abbiamo previsto la tavola rotonda ma appunto per innescare una discussione credo che sarà possibile farla
Nel dibattito che segue la mia relazione anche perché nella relazione come vedrete farò delle proposte di lavoro che riprendono i temi che qui abbiamo discusso e quindi sarà possibile per tutti intervenire riprendendo cose sentite per specificare le linee del lavoro Petter Remo
Ancora un minuto per comporre il tavolo
Compagno Ferrara non se ne deve andare deve sedersi a stare con noi
Quelli che sono in piedi sarei contento se si sedessero se venissero avanti
Fare diciamo pure che chi intende intervenire dopo la relazione di cottura di durante il suo intervento mi può segnalare il nome così comincia a fare una scaletta degli interventi successivi
Dico anche un'altra cosa che può servire a snellire i nostri lavori mi sembra evidente qualche compagna fatto anzi una precisa proposta in tal senso che forse noi essere lavoriamo a oltranza possiamo concludere verso le due e mezzo
Dipende molto da noi dalla capacità che avremo io per primo poi anche voi intervenendo di tenervi nei tempi e poi dalla spiega che prenderà la discussione beh sulle proposte che facciamo per il rinnovamento degli organismi
Se nessuno fa obiezione in questo senso io credo che mi pare che possiamo ritenere questa proposta come raccolta cioè andiamo avanti a oltranza voteremo alla fine della discussione anche se non sarà l'orario indicato lì nel cartoncino mi pare che alle quindici e trenta se potevamo alle quindici credo che non succede nulla
Allora nessuno alza la mano nessuno si oppone riteniamo approvata questa proposta
Pietro Ingrao ti prego di venir qui
Devi essere al tavolo
E lo so che voi stare questa vicina Barcellona non so
Segrete portati Pietro qui Barcellona alta se il direttore della rivista
Vieni qui
Ed è a questo punto se davvero quanti stanno in fondo alla sala si siedono e possibilmente sono pure silenziosi
Coturi può cominciare così riusciamo a tener fede all'impegno e ci siamo appena dato che fare matura dirà Tura dirà rapide conclude per le due e mezza questo punto dire che alla relazione tocca couture direttore del celebre sta
Nelle poche parole che dicevo ieri aprendo questa Assemblea
Ricordavo
Che essa segue a una tenuta all'inizio dell'ottantanove è cambiato tutto diceva ed è cambiato è cambiato il mondo è cambiato la struttura del mondo è cambiato il panorama politico internazionale e anche le coste inglesi italiane sono cambiate sono cambiate per Novi del CRS le figure di riferimento
Non c'è il PC
è in crisi il sindacato non c'è la sinistra indipendente i Verdi che in quell'ottantanove
Conseguire un importante risultato alle elezioni europee ora appaiono in crisi e così tante aree politiche culturali che hanno costituito diciamo le figure politico-culturale di sfondo
Da cui poi sono state sono emersi alle forze individuali quelli che hanno composto il CRS
Sono tutte cambiata
Credo che occorre dare anche fare un uno sforzo di ripensamento in chiave storico-politica
Qualche cosa proverò a dire anche nella relazione introducendo c'è un bel libro degli Alberti meritoria che traccia fino a negli anni settanta la storia del rapporto Piccini intellettuali
Una storia dell'Istituto Gramsci ecco quella storia si interrompe proprio alla soglia degli anni settanta anni in cui nato il PCI pregressa nel settantadue il ventennio
C'è adesso in questo senso anche vent'anni oggi
Il ventennio che abbiamo alle spalle la storia degli anni settanta e ottanta e andrebbe ripensato proprio per io credo che la tematizzazione che è affidata alla mia relazione ricerca e politica
Abbia bisogno di in assenza di una storia io proverò anche dare uno schema interpretativo di quello che abbiamo alle spalle per capire anche le trasformazioni e le proposte che avanzerò sia per il lavoro sia per la forma
Organizzativa che possiamo prego
Una parola devo dire anche sulle caratteristiche del nostro lavoro
Sono stati questi tre anni anni
Aspetto un mutuo ossidi vita politico istituzionale interno abbiamo votato ogni anno campagne referendarie scioglimenti congressi
E quindi è stato anche difficile tenere un ritmo intensità di lavoro
Che noi abbiamo tenuto
A me pare
Scusate il l'orgoglio ma mi pare legittimo che io rivendichi un lavoro collettivo do dei numeri dei dati perché questi non sono poco significativi
Nei quaranta messi tolte i periodi estivi di effettivo lavoro noi abbiamo tenuto c'è una documentazione che avete visto presso l'ingresso cinquanta iniziative di maggiore rilievo convegni seminari in collaborazione con altri istituti e non solo italiani quarantotto iniziative
Cosiddette minori ma si tratta di tavole rotonde presentazioni di libri o corsi di formazione politica abbiamo pubblicato trentatré volumi e tre stanno per uscire tra la rivista
Libri della collana Quaderni e poi un numero sterminato di documentazione dossier per parte
In pratica si è trattato di due o tre iniziative al mese di quasi un volume al mese mi pare che la quantità Segni indichi quanto impegni e quanta fatica abbiamo profuso
Non è solo questo gli aspetti significativi qualitativi del non so lavoro sono risultati confermati dal fatto che in tutto questo tempo
Questa sede è stata riconosciuta con un punto quasi obbligato di incontro non solo della sinistra che volesse discutere di riforma istituzionale ma in un arco anche più ampio penso appunto oltre i nostri interlocutori più vicini Comi Giugni campo socialista altre posizioni in un'area vasta della sinistra penso Foglia Manzella penso ad un'offerta in soldi parità insomma Elia ecco per fare solo i nomi degli studiosi più significativi di quelli impegnati con partiti
Nell'arco e poi l'interlocuzione con dirigenti sindacali la frequentazione la collaborazione con le associazioni col volontariato avete sentito anche nel dibattito di ieri queste voci
Se poi pensiamo che
Diciamo la aggregazione originario del CRS salvo ok compagni che hanno ritenuto di allontanarsi sostanzialmente rimasta addirittura quella della Fondazione l'associazione nell'ottantacinque ottantasei
L'area di forse Sterne veniva
Cambiando dicevo io figura le figure collettive scomparivano anche si trasformavano radicalmente ma gli individui persone noi quelli che abbiamo lavorato insieme in questi anni siamo ancora quelli
Beh nonostante anche
Diaspore le difficoltà la elaborazione del lutto come è anche stato detto per una vicenda che comunque ha segnato la nascita di un nuovo travagliato partito beh tutto questo ci obbliga a pensare agli aspetti di qualità
Che siamo riusciti credo assegnare nel rapporto tra ricerca e politica
Al modo come abbiamo determinato qui un rapporto
Se non riflette una questione non capiremmo alla domanda che esprime un'assemblea come questa di questi due giorni non capire mi passi da fare
Nel momento in cui preso atto comunque di una svolta che è intervenuta nei rapporti tra la gente la politica tra la gente i partiti lo abbiamo tanto detto ieri
E dobbiamo ridefinire io credo per inventare questo rapporto
Anche ripensare le i nostri stessi centri studi
In questo senso le pur positive cose che ho già richiamate produttività intensità dei ritmi di lavoro formazione di giovani interlocuzione assai larghe continua in un campo coperto tutte queste cose non bastano e non bastano per un doppio ordine di ragione anzitutto perché pure in queste condizioni di una crescente domanda di senso di elaborazione di aiuta a capire ma il nostro contributo è stato sostanzialmente io credo marginale
Poco incisivo poco raccolto
E dobbiamo farci una domanda su questo perché in secondo luogo perché comunque la fase nuova che si è aperta che chiamiamo costituente
Richiede uno sforzo di elaborazione di proposta assai forte sacche accelerato deve essere la nostra capacità di pensare insieme i temi che si stanno già dipanando o che sono già sul tavolo di una qualche decisione in Commissione bicamerale
Insomma imprese come le nostre imprese politico-culturali devono buttarsi
Decisamente in avanti in questi anni in realtà dubbi
Preoccupazioni lo riprenderà più avanti hanno dettato tra nomi nei GPRS come una soglia al di là della quale non siamo riusciti a gettare uniti il nostro cuore e soprattutto il nostro pensiero il nostro lavoro comune tra questi due punti allora
Che passa la linea di una riflessione non solo critica ma autocritica del CRS medicine ressa sul rapporto ricerca politica
La mia relazione si svolgerà lavora per altri due passaggi uno che cerco di dedicare a come si è configurato negli anni che abbiamo alle spalle rapporto ricerca politica
Ho detto uno schema di interpretazione proprio di quel ventennio su cui non c'è una storiografia depositata e infine una terza parte che propone temi che indica le linee del lavoro che questo
Organismo il nuovo organismo esecutivo dirigente del centro dovrà poi assumere una proposta che appunto voi dovete di scoop
Per quel che riguarda
Gli anni che stanno alle nostre spalle a me sembra che alla metà degli anni ottanta che ha sfondato anche nel Partito Comunista Italiano
Una cultura decisioni Istica io ricordo su Rinascita tutto un dibattito
Su contro la democrazia discuti Dora
Che il problema era adottare nuovo Stieg nella decisione
Io penso che
è sbagliato porre così i problemi
Penso che il problema non è come si decide che poi si riduce al chi decide
Ma è come si discute
Come si forma il pensiero in un organismo collettivo come si prepara
La discussione come si formano le elaborazione come se si mettono a confronto
Una debolezza di cultura politica che
Importo
A quel partito a cui io pure ho partecipato ma una debolezza lo dicevo prima lo riprendo c'è certamente anche dal lato dei centri studi nazionali
Che in attuazione collo in quel periodo danni a metà degli anni ottanta in attuazione di un deliberato del Comitato centrale comunista dell'ottantadue che appunto varava la via delle fondazioni associazioni si costituirono quindi sono uno statuto di autonomia che a lungo era stato rivendica
Ecco io credo che dobbiamo capire in che contesto si inseriva quella richiesta di autonomia
Io credo che non capire mosse non guardassimo
Al decennio che sta ancora prima metà degli anni settanta a quel sommovimento profondo di una società dicemmo nel voto settantaquattro settantacinque settantasei sommovimento profondo e le cui proporzioni sorprese per PC non si aspettava che parti così rilevante della società con cui non aveva rapporto diretto che non organizzata cui credeva di non parlare autonomamente si mettevano in marcia verso sinistra
Sceglieva uno di investire su quel partite non solo col voto
Ma con una domanda di partecipazione
Saliremo iscrizione fu che suscitò non pochi imbarazzi e problemi in un corpo strutturato rigidamente su un principio di autorità e direzione centrale e dotato di una fortissima questione di alloggi la strada della costituzione di nuove rappresentanze autonome di Sinistra indipendente consentì di raccogliere per il governo nazionale per l'espressione nazionale molte individualità prezioso
Portatrici di sensibilità culture competenze diverse necessari a stabilire i contatti con quei pezzi di società più lontani per parlare con essi
Ma anche per assumere le responsabilità istituzionali che sembrava la grande avanzata ponesse
La promozione però è la garanzia di autonomia di questo tipo di Force oltre i i pregi del funzioni che ha assunto aveva anche effetti non desiderati
Sul corpo vecchio partito
Perché queste nuove figure evidentemente avevano immediatamente la possibilità di interloquire colloqui gruppo dirigente accesso a alle istituzioni per la funzione che assume il corpo tutto il corpo delle sezioni il corpo del partito il militanti si sentivano in qualche misura dei privati una possibilità di rapporto faceva una domanda di questo tipo ai nuovi e quali naturalmente
Ecco
Quello che ho detto deprivazione
E il vissuto delle sezioni di partito ma i nuovi arrivati così tutti
Sorprese quasi aggredito dalla quantità di domande dalla macchinosità di una procedura democratica di quel tipo di partito di massa di cui non aveva e non è idea concreta nei esperienza
Possono invece raccontare raccontano di essersi gettati senza risparmio nell'esperienza nuova limite talvolta della dissipazione delle proprie energie
Negli antichi comunque c'è stata penetrazione circolazione interscambio fiducia ma ci sono voluti anni appunto più di un decennio
E d'altro canto
Al le forze più propriamente intellettuale più omologhi sul piano delle conoscenze e competenze questa nuova sinistra indipendente vivevano una loro specifica su io direi anche qui frustrazione
Sembrava quasi che l'appartenenza alle virtù di disciplina modeste personale diventassero un demerito o comunque non erano e nacque qui io credo il bisogno di lavorare su questo entro l'intreccio distanza politica di fondo e di motivazione anche individuali recuperarle convertirle creare una collaborazione bionda in dialogo più stretto e diretto a non bastava quello che pure i cento erano fatte per quel che riguarda per esempio CRS nel settantacinque settantasei il contributo dato alla tematizzazione dei problemi aperti da quel sommovimento ricordo soltanto governo democratico dell'economia riforma dell'ordinamento giudiziario
Due grandi tematizzazione che indicavano processi di riforma perché succo intervenivamo così tematizzare doma costruendo anche un un grande
Raduno di forza intellettuale attorno a questi tre non bastava a questo c'era da lavorare sul corpo vivo del partito su uomini mentalità e culture determinati e distanti il CRS si possano loro
Da un lato il compito di virgolette una frase di Pietro contribuire a rinnovare la biblioteca dei militanti e dei dirigenti
E dall'altro a far lavorare insieme vecchie che nuove presenze intellettuale nel tentativo di concorrere a produrre una cultura politica nuova progettuale critica della fase capace di leggere né processi e di contribuire a definire progetti programmi
Non sapevamo di non fare accademia
E di concorrere a una trasformazione fattuale del partito dei saperi insieme
Operavamo su noi stessi sulle nostre conoscenze formazione disciplinari iniziavamo anche soprattutto a formare una nuova generazione di intellettuali politici
Si trattava di forme e anche qui virgolette è una citazione ancora Di Pietro Ingrao
Si trattava di forme nuove di presenza intellettuale ruoli che non sono consueti
E possono anche risultare impossibili o sbagliati
Disse questo nell'ottobre dell'ottanta Pietro Ingrao e parlo di una scommessa e ancora non so se possiamo dire di averla vinta e fino a che punto quello che è sicuro e che non a caso quella scommessa ci si prospettò nel momento in cui più da vicino andammo
A riflettere sulla crisi dei partiti
Fu una ricerca sul partito politico e la crisi dello stato sociale così come oggi che torniamo a prendere questo tema
Dodici anni dopo con la crisi che c'è siamo obbligati a ripensare insieme la crisi del partito della ridefinizione di forme
Istituti modi di lavoro come quello che in questo decennio abbiamo realizza quanto al tipo di conoscenze alla forma organizzativa di questa impresa
Io ricordo
Una riunione dell'ottantuno
Quando proponemmo per la prima volta di costituirsi in associazione attesta sinistra per lo sviluppo dei saperi necessari alle politiche istituzionale
Che mi sono allora chiamata così e che tuttavia da alcuni di noi apparivano già terreno obbligato di ricerca per superare
Gli aspetti di io direi filo sufismo
Storicismo economicismo che erano comuni caratterizzato la cultura politica comunista e che erano concretamente poi materializzati non questi difetti ma il primato di quelle discipline nella nel primato nella primazia di quegli altri istituti che il partito si era dato il Gramsci concesso forse altre compagnie lo ricordano ad esempio Barcellona Barbera che allora dissero di sì alla proposta di apertura associazione offerto darà che qui Violante Ferrara ancora ora mi rimprovera capisce no io avevo detto no
Però la opposizione fu politica venne da Botteghe Oscure
Allora fu netta ma poi nel giro di un paio d'anni un anno e mezzo cambiamo questa posizione
Ma è nel quadro di quella dialettica interna e delle sue insufficienze che io intendo il senso dell'obiettivo di autonomia che più tardi poi riuscì a passare con gli occhi di oggi esso mi pare debole e limitato proprio la formulazione in questi tempi e tuttavia nel discorso che tre centri studi comincio a farsi più concreto ravvicinato si posero altre due questioni che entrarono nella motivazione della scelta di partito per una soluzione autonomistica decenni la conclusione della politica della solidarietà nazionale
Portare a interrogarsi sulle mutazioni intervenuta nel corpo del partito
Sui suoi rapporti non solo con il movimento operaio tradizionale
Ma anche con quelle figure di cosiddetto ceto medio che tanto più numerose si erano accostate che pur nella crisi restavano a sinistra docenti medici impiegati uomini della comunicazione
Lavoro intellettuale di massa per lo più dipendente ma che tuttavia ed è a carico di un ruolo sociale di Indirizzo direzione in questo senso culturale morale della società produzione di egemonia
E li faceva un cenno questo tema Carrieri non è lavoro dipendente usciamo dall'ottica
Che guarda essenzialmente sovrapporre il segretario del partito allora Berlinguer arrivò perfino a interrogarsi
Sulla congruenza delle forme politiche operaie partito di massa e sindacato per la partecipazione di queste figure un più largo movimento democratico delle masse lavoratrici
Il già citato comitato centrale sulla cultura dell'ottantadue fu appunto la scena di questo dubbio di questi interrogarsi di questo proporre di sperimentare sedi diverse o strade diverse naturalmente
La sperimentazione non riguardo il partito e la sua forma maxi proposte proprie centri studi di sperimentare intanto verso le forze culturali intellettuale questa strada
Accanto a questa inquietudine sulla prospettiva di fondo c'era anche l'altra
Quella legata ai materiali bisogno e problemi che il calo del consenso siamo già all'ottantadue ottantatré ottantaquattro
E prospettate una riduzione del finanziamento
Pubblico e anche Piero dell'autofinanziamento una vendita dell'Unità le disposizioni volontaria militare c'era un segnale Forte allora la componente del partito che guardano di più a questo aspetto gli amministratori nel senso proprio di lì amministratore del Bilancio di Botteghe Oscure
Convennero e furono anche parte importante nello spingere verso questa scelta
Perché convennero che la forma del centro studi Fondazione associazione
Era una forma giuridicamente idonea a creare poi diciamo l'accesso risorsa pubblica
Come si vede motivazione di diverso ordine politico e di diverso rilievo che tutte però conversa ero su quella scelta da cui siamo sono nati i centri che noi oggi conosciamo
Io con qualche enfasi allora gennaio ottantasei quand'era nata appena nata l'Associazione provai a presentarla sulla rinascita
E dicevo assenso interpretare il processo avviato come l'embrione di un movimento dei centri di aggregazione intellettuale
E ancora dicevo
Letta la fase come crisi stravolgimento riforma del sistema di governo noi la nostra parte nella legge naturalmente tematizzare l'abbiam fatta ora tocca alla politica ascoltate
I centri del loro movimento esprimono questo Tom questa domanda ecco io oggi non sarei più così convinto che il problema era Eurasia quello del l'ascolto
Come se appunto ci fossero da un lato la solidità dei dirigenti dall'altro un universo di forze intellettuali avvertite di tutto consapevole propositive le cose sono andate diversamente lo dirò nella terza parte
Sono più difficile molte difficoltà nascono da come forza intellettuale noi stessi abbiamo tematizzato queste cose
Qui mi pare che si deve annotare un punto che serve intenzioni altri del disegno di autonomia non
Sono state realizzate forse presto restano ancora costo piccole marginale l'insieme di queste strutture e anche la Rete che si è costituito non il punto è non è questo il punto è che gli aspetti pratici
Quelli che hanno avuto un rilievo bisogna darne atto senza quelle scelte
Questi cinque sei anni di lavoro no stop ora parlo di tutti i centri non sarebbe stato impossibile
Ci saremmo ristretti già allora dobbiamo saper
Paradossalmente invece in questi anni ne siamo cresciuti perché per una lira che metteva il PC e ora il Pd e sei arrivata forse fatti tutti i conti un altro all'IVA un investimento aggiuntivo da soggetti pubblici o privati esterni commesse di ricerca contributi convenzioni quindi è stato possibile ampliare la ricerca e la formazione di gioco si sono prolungate fino ai nostri giorni queste cose
Ecco nel chiudere questo secondo passaggio
Fissa un punto
Noi ora dobbiamo prendere atto
Di questa difficoltà ma anche del bisogno di pensare concretamente come si provo organizza e produce il riproduce una cultura politica
E dobbiamo prendere atto del fatto che allora allora l'incontro era determinato dal movimento delle figure politiche collettive di fondo a quelle che ho già richiamato partiti sindacati Sinistra indipendente gruppi parlamentari aree di giornali cedere ora tutto questo e in crisi
I singoli
Allora in un certo senso erano spostati come da un'onda
Anni settanta e negli anni ottanta per le cose dette sono rimaste aggregato e questo è forse ma quei soggetti quelle culture
Le figure collettive oggi sono frantumati è in crisi l'onda si è infranta su una spiaggia
Ciascuno di noi ora mette piede su una terra nuova e deve camminare con le proprie gambe assai maggiore dunque la responsabilità
E contributi individuale ognuno di noi deve saper da certo che questo implica una in questa fase
Una maggiore debolezza ma questo riguarda tutti e credo che dobbiamo trovare il modo di rovesciare questa debolezza forse non mi in forza immediata ma certi di slancio in convinzione profonda in volontà di ciascuno e di tutti noi
Di misurarci con questa nuova sfida ieri parlavano questo linguaggio l'intervento di Pietro Barcellona o quello di Laura Pennacchi e di tanti altri conti
Vengo alla terza e ultima parte di considerazione che credo possano intavolare almeno Mario in un programma di lavoro e di prospettive
Una Rezza perché
Mentre ho detto in tavolato un percorso
Bicamerale Parlamento prima seconda decisione referendum popolare un anno e mezzo circa entro un anno e mezzo
Si discute e si dovrà di scooter tutti poi a livello di corpo elettorale tutto dei temi di una revisione della seconda parte della Costituzione
Beh
La cultura del processo costituente anche tra di noi non è che sia il punto di incontro e di unificazione abbiamo tra di noi vedute differenti perfino sulla formula che io uso esitazione
Ha scritto nei giorni scorsi un articolo meditato Rodotà che è uno di quelli che sta in quella Commissione
Bicamerale in cui ammonisce cito le sue parole che condivido
Non basta mettere mano alle legge elettorale e la forma di Stato e di governo si devono ridefinire i ruoli degli attori politici che non sono più e non torneranno ad essere i soli partiti dice ancora una seria riforma costituzionale allora
Deve mettere i gruppi gli attori cittadini in condizioni di servirsi anche i canali diversi da quelli della tradizionale rappresentanza politica e questo significa tra l'altro nuove forme dell'iniziativa legislativa popolare un sistema referendario più articolato e razionale diffusione del potere di contro io sono ho detto d'accordo anzi d'accordissimo
Ma ricordiamo da quanto tempo e quante volte sono stati posti non ci arresti interrogativi e proposti su questi due cardini di un processo costituente i poteri popolari ridisegnati
E il ruolo e le forme di soggettività politica non partitica
Negli appunti di relazione o un puntiglioso elenco di questi momenti proposte anni si tratta dodici tredici anni a questa parte di nello risparmi in questo momento
Eppure tutto questo precipitava attorno al nodo chi sono gli attori di un processo costituente quanto questo sia c'è stata una discussione in questi giorni si modificare non modificare il centotrentotto io credo che al di là della questione della doppia lettura del valore simbolico di quella norma che appunto si vuole evitare che si attacca il punto vero non sta nella top punto vero sta che se c'era un problema di tempi forse anziché fare la seconda lettura che non può cambiare nulla deve solo dire sì o no
Si potevano fare le audizioni con quei soggetti che ho detto a quelli quelli che sono portatori di beni comuni non penso ai soggetti che esprimono interessi
E degli associati penso a soggetti che sono portatori di beni comuni che devono poter essere presenti nella discussione devono entrare come stella polare nel disegno della nuova Costituzione
Chi parla dell'ambiente della pace dei diritti della persona o della differenza sessuale rispetto
Ieri ancora ho sentito nell'intervento della compagnia sani che costa qui l'opinione del comitato per la difesa rilancio della Costituzione un dubbio ma no un'avversità
Al referendum popolare finale su questo lo ha detto chiaramente ma al di là della valore del centotrentotto il punto ma veramente qualcuno oggi può credere che i partiti riunendosi possano decidere cose come queste
Senza andare confronto e non far crescere la cultura della riforma proprio il referendum a me pare decisivo e soprattutto una grande strumento che obbliga obbliga
A fare questo confronto a far accrescere la cultura nelle masse della convivenza civile nella costituzione del patto che può affondare
E infatti e così poca questa cultura
Quale attenzione stanno dando in media
Questa farsa
Dice uno dei deputati lo diceva senese che neanche tre deputati corre informazione sui temi su cui si lavora in Bicamerale e come si fa tra un anno e mezzo a far votare quarantena cinquanta milioni di persone
Invece di accompagnare stimolare questo lavoro sostenerlo proponendo c'è quasi una congiura dei politici impegnati non disturbate il manovratore e della stampa amica a dare se volete il pettegolezzo noi sappiamo tutto su i pettegolezzi qui ha detto queste che ha detto quello ma non sappiamo i temi sui quali che esiste diciamo una prospettiva di lavoro comune o comunque non sappiamo che indirizzo prendere su quei temi il lavoro
Per fare solo una polemica fatto credo ormai da un mese formalmente all'unità una proposta difforme mensili permanente per tutto il tempo della Bicamerale sui temi federalismo quale
E così via non ha avuto neppure usare la cortesia della risposta del direttore dicendo non mi interesso oppure mi interessa solo questo
I giornali non c'è aiuto
Noi dobbiamo essere tra quei soggetti che costruiscono in sedi come queste l'occasione di un confronto che segue faccia crescere la cultura e anche l'attenzione del controllo su questa vicenda
Ma siamo in ritardo anche nel pensare perché oltre le cose che già ha detto Rodotà quelle che non ci sono in quel dibattito io ricordo altre cose che noi abbiamo detto e che lo stesso Rodotà che in questo momento è arrivato entra ha detto in più occasioni
Sono temi che stanno nella prima parte della Costituzione ma che non devono essere stoccati in quella prima parte ma che richiedono un'armatura una costruzione nella seconda
L'informazione tutta la prima parte della Costituzione da in termini di diritti individuali e di garanzie al cittadino singolo
Le libertà d'informazione e il diritto alla politica pensa di partiti stanno l'iscritte come diritto del cittadino di concorrere a punto e poi gli articoli trentadue trentatré trentaquattro per fare solo degli esempi sulla salute il diritto allo studio la scuola l'università
In termini di diritti individuali
Non c'è il profilo delle istituzioni che devono consentire la realizzazione di questo non c'è una parola su come si devono strutturare i poteri di dentro i poteri di indirizzo il controlli rapporto interno Esterno
Apparati enormi sistema dei media
Sistema dei partiti
Scuola università che decidono di quello spirito pubblico di cui ieri abbiamo parlato
Che respingono i diritti dei cittadini e dico in Costituzione e nella cultura che sostiene questo dibattito non c'è il segno non c'è la discussione non c'è l'elaborazione non c'è la proposta di intervenire su queste cose quante volte l'abbiamo detto in alto
In altre nostre occasione che e quello il dibattito di processo costituente che bisogna introdurre non quello sullo sbarramento e la soglia non tarda spazio a questo confronto
Le cose hanno travolto e ora dobbiamo misurarci con i nostri militari
Io non voglio parlarti tanto e quindi salterò molte cose mi sembrava che le ragioni di questo nostro ritardo anche nostro del CRS stessero in ragione tipicamente culturale ma anche politica
Per quel che riguarda
Le gli aspetti culturali ho fatto solo un cenno non posso fare di più credo
Che
E no intente abbiamo riflettuto in termini di crisi di Stato nazione di crisi di stato sociale
Ma poi nonna abbiamo sviluppato la cultura relativa a tematizzare come ho detto prima
Nel nel quadro di integrazione mondiale di di processi sovranazionali queste crisi quindi anche lo sviluppo lasciatemelo dire così me lo passa in Ferrari Ferraro gli altri amici costituzionalisti la cultura costituzionalistica non solo italiana e una cultura ancora ferma le costituzioni democratiche diciamo il primo Novecento diritti più poteri divisi
Struttura pubblica del politico
Non vedo non trovo una cultura dello stato sociale e neanche delle relazione una dottrina costituzionale
Dello stato sociale una dottrina costituzionale delle relazioni internazionali
Nella costituzione politica del mondo e la costituzione politica dell'Europa e dentro questi processi e la crisi delle costituzioni politiche nazionali degli Stati nazione che si sta consumando lo diceva ieri Assante stamattina ancora Ferrara
Badate che la corte di giustizia internazionale con una qualche complicità della Corte Costituzionale italiani intendono per costituzione europea i trattati proprio quello che Mario che lo si affannava a dire che non sono la Costituzione ma con gli organi dico sì pensano
E allora l'assenso sollevare il problema
O pensiamo a un dibattito che corre oggi in Germania che quel Paese che aveva un'importanza decisiva anche per noi su c'è l'immigrazione arrosto e altrove aggrediscono gli assillante
E c'è una discussione aperta che certo c'è un problema di misure amministrative regolare l'immigrazione c'è ma una un pezzo di questa discussione c'è qui Schläfli averla direttore della libertà che tra qualche giorno non promuove un dibattito io sono curioso di sapere come rottami utilizzeranno lo ma la discussione in Germania per modificare nel testo della Grundgesetz l'articolo sedici quello che dà il diritto di asilo
Invece di a fronteggiare il problema chiudono
Nei principi o vogliono che viene principi fondamentali il rubinetto il diritto del ma quando il diritto di asilo e chiesto da migliaia decine di migliaia di persone quando il diritto di asilo si pone insieme come diritto dell'uomo e diritto dei popoli che chiede accesso non solo diritto politico da Siino chiede accesso dei diritti sociali dei Paesi avanzati vogliono
Lavoro stato sociale protezione
Come si fa a tematizzare in termini di restrizione del diritto politico da sigle non si vede che li sta scattando un altro pre Brema che è quello di un diritto alla responsabilità e e alla solidarietà internazionale per il mancato sviluppo
La questione riguarda esattamente tutte le politiche non fatte per lo sviluppo il rapporto tra sviluppo e sottosviluppo è quello che concretamente il Paese più ricco d'Europa oggi intende un ruolo può fare verso i Paesi nei cui confronti evidentemente
Anche il problema di regolare gli accessi o disciplinare contestuale
C'è un'altra linea che va in questa direzione nella cultura c'è un'altra strada
Il nuovo diritto internazionale che io credo stia dando materia alla costituzione politica dell'Europa ma del mondo manca dell'Europa per la parte che diceva Ferrara
I trattati possono disegnare una struttura istituzionale ma i diritti dell'uomo erano o quella dichiarazione della carta del quarantacinque noi popoli delle Nazioni Unite non diceva odierni e non c'era partitiche non diceva correnti due partite in undici
Tra i nomi di signor X signor Caio Olmi terra manca sin qui per luglio
Diceva noi popoli delle Nazioni Unite
Ci uniamo per garantire la pace ma non solo la pace e lo sviluppo e la cooperazione io vedo una relazione così stretta in quella carta vedo nelle convenzioni nelle fonti normative derivate da quella cartella basse
Della costituzione del politica del mondo per la quale vale la pena di battersi la democratizzazione dell'ONU due anni fa nessuno l'ha posto Lomu andava obbedì tale che è stata la guerra Lomu esce segnati il segretario di allora il nuovo segretario lo dicono che esca e lo dicono anche in termini formali la risoluzione se sette otto l'autorizzazione alla guerra un mostro giuridico e ha delegittimato Lone
Boutros Ghali ha presentato un'agenda politica per la pace e chiede alle organizzazioni non governative di affiancare in una seconda Assemblea
L'assemblea dei governi e pone il problema della democratizzazione del Monte rapporti di questa istituzione di quel terzo superiore agli Stati anche con le popolazioni e con gli enti esponenziali di quella società civile di quei soggetti non partitici
Che nelle società civile più sviluppate sono molto presenti e cominciano a farsi sentire tutto una linea quindi di sviluppo
Su cui ci possiamo battere io credo che possiamo collaborare su questi temi con centro come quello diretto da Papisca che nei giorni scorsi ha preso un'iniziativa su questo tema
Ro con Allegretti che o con le cose che hanno detto senese ferraioli quando hanno posto temi di questo genere in un convegno di fondazione bus
Io credo che qui viene fuori concluderò rapidamente
La linea dire interpretazione che noi vogliamo dare del rapporto tra i trattati e la nostra Costituzione poi non è solo il Trattato di Maastricht
Ce l'ho e te lo faceva un cenno riprendendo una cosa che gli ho scritto ma
Non è solo la pace non è solo in termini di problema non è che la nostra Costituzione vede la cessione di sovranità a organismi internazionali solo per le ragioni di pace lì articolo undici testualmente scritto per la pace e per la giustizia fra le nazioni
E questo coppia che deve regolare il giudizio su la vita dei trattati quando un trattato come quello di Roma si costituisce per lo sviluppo economico e il benessere delle popolazioni degli Stati membri bene dobbiamo giudicare se questo sviluppo e questo benessere
Porta anche giustizia tra le nazioni come quali politiche si fanno porta pace o non diventa un fattore rimborso lamento corporativo nazionale europeo ora che chiude le frontiere appunto che lascia o provoco sostiene in forme occulte e vergognoso le guerre civili e bordi di quest'area
La Jugoslavia
Ecco quindi come io vedo una linea di lavoro che riesce a farci tutti quanti proiettare
Sulle tematiche perché la questione della revisione costituzionale italiana sta dentro questo processo di costruzione definizione della costituzione politica del mondo riformato democratizzazione nono e dell'euro
E questo è chiaro è che poi la proposta che tante
A sorpreso e non ho trovato ascolto ma poi lo risentita da Papisca appunto un'altra cultura altre cose perché tutti gli altri popoli europei possono votare su Maastricht Italia
Servirebbe a discutere a farci discutere come abbiamo cominciato e servirebbe a dare un fondamento popolare democratico di massa alla linea di revisione il ritocco correzione
Lo diceva anche Mitterrand quando uscito sostanzialmente sconfitto prendeva un'ora di opposizione dicendo ci hanno costretti a discutere sui punti della modifica bisogna introdurre ora quello faremo
Il limite politico come ha fatto un cenno chiudo in una battuta qui beh è stato che tra di noi io ho detto c'erano dubbi esitazione perfino a dare ingresso a questo tipo di tematizzazione che metteva l'occhio l'accento critico una rilettura dei problemi costituzionali
Molti compagni hanno fatto valere questo per non autorizzare lo sviluppo della Falck
Quasi che a dirle certe cose risultassero legittimati trovi come respinte
Di Travolta
Qui travolgi mento che erano già in atto ora noi alle spinto edito avvolgimento ci siamo opposti abbiamo presi in iniziative di denuncia in con forse tempestività forse siamo stati anche utili incisivi in quella fase penso alla storia della Gladio penso all'assemblea dello scorso anno sul messaggio alle Camere di Consiglio pensa all'iniziativa preso con i costituzionalisti sulla questione dell'impeachment
Altre cose ancora
Punto che i processi andavano avanti e all'appuntamento che voleva per tornare non siamo arrivati con quel bagaglio di elaborazioni propositive che ho detto e che invece sono un programma di lavoro per i prossimi la fase infatti questa siamo a questo dobbiamo misurarci con questo
Tolgo tutta una parte che riguardava il rapporto cioè questione della riforma elettorale e il blocco sociale
Le società europee dico una sola frase le società europee si vede anche dall'operazione di Amato per andare in grotta non sono più le società dei due terzi degli anni Ottanta Amato va pensa di andare in Europa facendo tagli nel blocco sociale della DC
Il terzo di mezzo i due terzi forti che si allearono contro il terso debole il terzo di mezzo e ricacciato in basso
La parte operaia privata di salario reale di potere di contrattazione e tutti gli altri privati con la svalutazione l'inflazione il colpo alla sanità i servizi pubblici si apre una fase nuova
Io credo che bisogna pensare a questo per capire che poi certe preoccupazioni sbandierata e ma che pensate di decidere a maggioranza in Commissione bicamerale per la maggioranza nel corpo popolare
I processi ciò che sta cambiando i i rapporti di maggioranza sono quelle che ho richiamato e dobbiamo leggere la tematica della riforma elettorale dentro questa scomposizione in apertura di una fase del tutto nuova
Io per questo sono per sempre molto d'accordo l'indicazione che dava Luciani che dicevano calibri amo la riforma elettorale sul tipo di partito non partito che vogliamo chissà come sarà chissà cosa succede
Guardiamo alla gente e ai movimenti delle forze sociali che devono potersi può riconoscere per Scampia dentro un sistema che consente di scegliere il governo
Quindi vedo il compito di stare in questi prossimi anni due molto sui lavori della Bicamerale e per la ragione che ho detto ma non solo per questo
Per le ragioni che sono venute da questi due giorni di lavoro perché li abbiamo visti i partiti nella loro Cristina abbiamo rivendicato il bisogno di separare la questione della crisi superamento o rovinati questi partiti e la questione invece della rappresentanza della ricostituzione di istituzioni della rappresentanza indispensabile per un progetto di unificazione di governo demo e dall'altro lato tutti quelli che partiti non sono e con l'universo di soggetti presenti necessari interlocutori ecco se guardiamo a questo tipo di questi due forme di soggettività politica i partiti che vorremmo
I movimenti che ci sono e che vorremmo fossero protagonisti del percorso costituente noi dovremmo sentire già delineare la figura nuova di fondazione politico di centro
Che possiamo essere che guarda da un lato al bisogno di cultura programmatica per un partito che vuole proporsi come punto di raccordo tra forze sociali per un programma di governo e dall'altro
Alla cultura all'indirizzi alla crescita di cultura politica di questi oggetti che partito non sono e sono la politica diffuso che si stanno accostando a tutte queste domande a tutte queste questioni
Pensare che la funzione debba essere quindi contestualmente sia quella dell'elaborazione di una cultura di base o partecipazione l'elaborazione e comunicazione diffusione di una cultura di base dall'altro contributo
In forme specifiche alla selezione di proposte di tematiche di elaborazione propositive di programma
Per i chiede anche una crescita noi abbiamo discusso in questo anno e mezzo che ci sta alle spalle anche con gli altri centri anche col PDS che resta il principale soggetto che propone che sorregge questa nostra impresa di una ipotesi di integrazione tra i vari centri studi io credo che ne abbiamo discusso altre volte credo che questa Assemblea debba essere esplicita nel nel valutare la proposta nel dare un'indicazione io credo che una fondazione unica si ponga o comunque un processo di unificazione tra le forze ora disperse si ponga se non riusciamo a vedere insieme che la questione non è solo quella della riforma del finanziamento pubblico dei partiti ma attraverso quel tema emerge un'altra questione
La riforma dei partiti da un lato e la riforma il potenziamento delle attività necessarie alla democrazia in termini di elaborazione Progetto propagazione di una cultura democratica
Questo posto esseri dell'idea che costruisce la fondazione se questa e se i temi sono per parte nostra per la componente di ricerca politica istituzionale possono essere quelli che ho viene designato e proposto nella relazione e sarete voi a decidere
Bene con questa ampia non è piaciuta molto questa bella relazione Mirko Turrini
Apriamo all'ultima parte dei nostri lavori come vedete non si tratta di affrontare come dire con in termini routinari dire burocratici le Quistini interne del CRS
Ma anzi facendo tesoro della ricchezza di riflessioni che sono state dipanata in questo giorno e mezzo di lavori si tratta di discutere di noi
Di parlare dei temi che abbiamo affrontato nella nell'assemblea di ieri le due tavole rotonde nella relazione ora dico Turri
Per dare sostanza idee contenuto Progetto a questa nostra imprese comune
Per questo invito chi vorrà intervenire in questo dibattito oltre a rispettare tempi Brevi negli interventi resi obbligatori dall'ora tarda in cui siamo giunti di cercare di tenere presente questa duplicità del dibattito e cura vogliamo fare
Discutere certo i grandi temi affrontati dalla relazione dico Turri discutere certo le suggestioni delle due tavole rotonde ma discuterlo guardando in avanti guardando a quello che il CRS vorrà e potrà fare
Nei prossimi mesi il prima chiede la parola è stato il professor Umberto Allegretti
Veramente avevo chiesto di parlare in particolare sulla tavola rotonda e stamattina ma mi ci ha detto che potevo farlo ora e credo che sia vero perché la tavola rotonda e stamattina è stato anche uno dei banchi di prova mi scuso se invece non c'ero ieri non ho sentito discussione di ieri
Un banco di prova abbastanza significativo mi pare di una anche
Messa a punto di un metodo quale quello che è stato discusso nella relazione adesso di couture cioè un metodo che secondo me dovrebbe
Distinguere accuratamente che non vuol dire affatto a contrapporre fra come dire la la la franchezza la schiettezza intellettuale e poi i necessari vincoli dell'azione
Contingente
Politica perché in un'epoca in cui si tende ad un eccesso di pragmatismo come quella attuale c'è il rischio che i versanti troppo immediatamente su quello che è fattibile che concretamente praticabile
Così netta nel tempo Bree del della lotta politica e parlamentare ossa mancare di bussola se non è chiaro l'analisi concettuale
I principi che che che stanno dietro in questo senso mi pare che il dibattito su Maastricht che su tutti i temi della politica internazionale che giustamente couture lui oggi a andare ora allargato
Che su quale anch'io vorrei fare quale Campori fare anch'io qualche osservazione mi pare che in questo campo
Sia estremamente necessario oggi a vere un'estrema chiarezza se no ecco veramente manchiamo di bussola di fronte a forze che sono senza dubbio cioè anche più grandi di noi se volete perché
Si misurano in un'arena politica e sociale molto più vasta ma che certamente così non non sono per questo più degne di essere passivamente seguite basta pensare
Che la lettura del Trattato di Maastricht che in genere degli atti europei
Fa impallidire in un certo senso il linguaggio compromissoria contraddittorio dei nostri testi legislativi qui c'è veramente un guazzabuglio
Di di di di principi di frasi di disposizioni fra cui è compito dalla ricerca intellettuale mettere un ordine per capire qual è la valenza di fondo se non manchiamo di giudizio
E portati magari dal desiderio di fare alcune cose operazioni pratiche necessarie rischiamo di non capire il senso profondo dell'operazione
Ora su questo piano mi pare difficile non aderire all'impostazione di fondo data Gianni Ferrara stamattina per quanto riguarda il giudizio di fondo sul trattato di Maastricht direi è vero che noi possiamo notare Nilde rock Nilde Iotti e lo ha fatto otto ribollente stamattina e anche mostrato secondo me
Da par suo la disposizione cardine sulla quale si può fondare un giudizio di miglioramento delle istituzioni europee in senso democratico con Maastricht rispetto a prima l'articolo centottantanove lettera d
Beh l'allargamento e il rafforzamento delle procedure di cooperazione e e tuttavia rispetto a questo giudizio che un giudizio puramente interno all'itinerario europeo non è forse più importante avere prima un altro giudizio che quello che viene da una situazione paradossale
Situazione paradossale che Ferrara richiamava quando parlava del Leviatano ma come noi rischiamo di Enti di costruire un'Europa che segna un regresso storico rispetto alle fasi precedenti dello Stato moderno
Questo da un punto di vista della storia costituzionale e politica dobbiamo chiarissimamente dire
Perché è e dobbiamo passare cioè attraverso un semi assolutismo magari con quella delega al Presidente del Consiglio dei poteri esterni interni di cui parlava così bene Ferrara e dobbiamo passare attraverso una fase lunga e buia di semi assolutismo per pervenire alla democratizzazione o non dobbiamo porre come una condizione dei passi avanti
Nella Unione Europea la risoluzione in termini corretti del problema democratico quando si è realizzato in Europa sia pure in forme precarie difficile lo stato sociale
La carta migliore che abbiamo avuto rispetto al blocco dell'Est qual è stata che abbiamo calato abbiamo cercato di calare le disposizioni sociali diritti sociali nell'ambito del mantenimento dei diritti politici e civili delle tali Perale
E ora non vogliamo fare questo non vogliamo portarci dietro la democrazia formale troppa burocrazia la democrazia politica e i diritti sociali nel momento in cui facciamo un passo avanti verso una integrazione per larghi spazi delle istituzioni europee
E allora è preoccupante veramente quello che si diceva del primato del mercato non perché non ci siano parti sociali nel Trattato di Maastricht ma poi qual è la bussola perché una cosa sono i principi diciamo di compatibilità in un certo senso ma una cosa è quando andate a mettere ordine vedere qual è il principio guida il principio guida è quell'articolo tre mi pare
Cioè tre deve essere ci non lo so ecco c'è quella buffa nomenclatura oltretutto
Del del trattato ecco che il valore del mercato visto come parametro essenziale a cui soltanto in quanto compatibili i diritti sociali tengono commisurati vengono realizzati e allora però un altro esempio di questo può essere fatto per la parte di cui forse ne ho parlato troppo poco fa appunto c'è stato un grosso cenno nella relazione ultima delle disposizioni sulla sicurezza e difesa da un lato e sulla sicurezza interna anche non dimentichiamo questo capo chi capo K
Del Trattato di Maastricht
Che sono importanti di fatto che il dibattito politico Pontina sotto valutarle non toglie che sono radicali per capire il senso di Maastricht non meno della questione moneta
Allora in questi di due parti la deficienza dal punto di vista del gioco democratico è gravissima perché per esempio e e gravissima direi sul piano sostanziale sul piano delle procedure sul piano sostanziale perché appunto è già stato rilevato molto bene da Cuturi
La guida è data dagli interessi fondamentali dell'Unione e non da una politica di solidarietà e di pace a livello mondiale pace e giustizia articolo undici eccetera
E i principi della Carta delle Nazioni Unite sono solo salvati in quanto principi
Ma poi non solo richiamati di meccanismi della carta e quindi non è affermata la subordinazione della sicurezza europea alla sicurezza mondiale quindi col le autorizzazioni l e gli altri provvedimenti che nel capo ottavo della Carta delle Nazioni Unite sono il fondamento per la validità sul piano internazionale dell'azione
Di sicurezza a livello regionale come come mastri
Certo Maastricht qualcosa dice ma veramente crediamo che sia abbastanza
Questo oggi possiamo trovare in futuro di fronte ad azioni comuni così le chiama il trattato sia nella politica estera badate sia nella politica interna di sicurezza capo K che è regolato allo stesso modo
Azioni comuni deliberate dai governi eccetera dalle dal dal consiglio europeo eccetera o non possiamo trovarci di fronte ad azioni comuni che violano i principi fondamentali l'articolo undici per un verso i diritti
Civili politici e sociali peraltro verso
Che barriera abbiamo di fronte a un azioni comuni
Di di questo contenuto solo del tutto insufficienti le norme del trattato da questo punto di vista e lo sono anche quelle procedurali perché sia l'articolo J sette che il corrispondente articolo del capo K ancora una volta su questi terreni decisivi di allargamento dell'Unione Europea
Si limitano la consultazione del Parlamento e non mettono in piedi nessuna procedura di cooperazione quindi quello che si notava per la attività normativa articolo centottantanove non vale manca l'esplicito richiamo quest'articolo dice il richiamo ad altri articoli non vale per le politiche né estera né di sicurezza in terra e quindi estromette il Parlamento europeo da una possibilità di guida sia pure congiunta col Governo non essendo sufficiente lo sappiamo dalla lunga esperienza la attività puramente consultiva
Certo
Che cosa fare poi di fronte a disposizioni così carenti di fronte a un trattato così carente ecco questo è il secondo piano del discorso ed è chiaro che dobbiamo avere delle preoccupazioni pratiche che ci potranno essere delle procedure come dire contingenti per
Diciamo venir fuori in qualche modo su queste questioni però ecco purché abbiamo chiari quali sono i principi che ci devono ispirare allora
è veramente una difesa minima probabilmente l'unica possibile e comunque quella però fa sostenuta e qualificata in forma dovuta all'idea delle riserve al Trattato di Maastricht
Che ha circolato in ambienti giuridici prima che ora mi pare fatta propria da gruppi importanti in Parlamento però bisogna stare attenti alla formulazione al modo delle riserve non vorrei che le riserve fossero generici ordini del giorno
Da votare alla camera nel volgere di Corvia del giorno che rinviati auspicasse una revisione del trattato non si tratta di questo la riserva in senso internazionale è un'adesione condizionata all'attuale vigenza del trattato e di questo si deve trattare
La formula per esempio si può si può suggerire arrestata facilmente per quanto riguarda la salvezza dell'articolo undici e del delle del meccanismo dell'IST dello statuto delle Nazioni Unite
Così pure per quanto riguarda le politiche sociali si può pensare a un richiamo esplicito degli articoli due tre e quattro della nostra Costituzione come articoli vigenti non come auspicio di revisione del trattato nel novantasei o nel due mila dieci
Quando si si potrà passare a politiche sociali si tratta oggi di dire che governo e Parlamento italiani sono vincolati in maniera concreta da questi principi costituzionali che rientrano fra sicuramente tra quei principi che la Corte costituzionale ha teorizzato essere il limite nostra corte questionare autorizzato essere limiti fondamentali all'adesione dell'Italia a qualunque trattato internazionale e quindi bisogna stare molto attenti alle formule
Che che vengono votate come riserva e con contenuti estremamente espliciti vorrei nel chiudere sollevare poi un altro problema che qui non è stato toccato
Masters perlomeno sottoposto a ratifica non siamo di fronte a una modifica dell'ordine internazionale che va oltre Maastricht
Che si incarna in quella rete di istituzioni eccessiva come giustamente diceva si dice diceva mi pare Nilde Iotti stamani
A livello soprattutto europeo eccessiva confusa intricata ebbene i delivery leghi deliberati del Consiglio atlantico i deliberati dal Consiglio dei ministri dell'UEO gli accordi diede il seguito di Helsinki del dieci luglio di quest'anno
Hanno trasformato come si ricorda non solo si riconosce e si dice esplicitamente di tre nelle tre delibere
La natura Intini gli obiettivi le condotte della NATO
Dell'UEO e anche della CSC è badate che per il fatto che comprenda l'Est non è che dobbiamo ingoiare la in qualunque modo
Anzi rappresenta per può rappresentare se realizzata in un certo modo il prendere a traino anche all'Est nella politica nella vecchia politica nella NATO tant'è vero che la CSC è rischia di utilizzare la NATO come strumento essenziale della sua dell'attuazione delle sue azioni comuni allora nessuno di questi tre strumenti che si riconosce trasformano completamente l'assetto europeo mondiale
Viene sottoposta a ratifica dei parlamenti questo non imputabile al solo governo italiano imputabile a tutti i partner ma dal punto di vista la nostra costituzione che cosa dobbiamo dire e legittimo dal punto di vista del nostro articolo ottanta
Che quelli che furono in alcuni casi non nel caso era sceso insieme agli altri due ratificati in Parlamento i trattati fondamentali c'era più democrazia né quarantanove che oggi questo intellettualmente lo dobbiamo assolutamente riconoscere c'era più democrazia nella quarantanove perché il Patto Atlantico fu portata fu oggetto di una memorabile battaglia
In parlamento oggi il Patto Atlantico viene trasformato diventando un formidabile strumento di minaccia al Sud del mondo
Senza ratifica dei parlamenti
Ecco allora un altro problema che dobbiamo porci è questo compatibile con la
Colà Costituzione italiana è compatibile con il principio di democrazia io credo francamente di no per il fatto che queste cose siano difficili da sostenere da far passare la sfera politica non credo che noi come associazione di riflessione culturale nel senso più schietto e più nobile del termine possiamo non farcela
Grazie Allegretti ora la parola Giampiero asinelli presidente dell'Arci segue Salvatore Senese
Ma io penso che si tratti di fare un intervento molto breve questo punto devo dire che sono molto molto d'accordo con le riflessioni che ha fatto Peppino poco fa
Mi dispiace che abbia tolto via di mezzo nell'esposizione quel capitolo che a me invece solleticava moltissimo
E c'è quello nel rapporto tra struttura sociale discussione sulla legge elettorale perché altrimenti mi pare che discutiamo un po'come le mosche impazzite attorno a questo tema
Credo che dobbiamo acquistare in breve tempo la capacità di andare a fondo invece nelle
Nel nella struttura di questa discussione né la portata di questa discussione
Essenzialmente io voglio dire una cosa che queste
Diciamo non c'è nessuna regia tra le osservazioni che faceva Peppino cotture
è quello che io adesso voglio dire ma è invece assolutamente interessante ed evidente la convergenza che a questo punto
Si stabilisce
Io credo che noi abbiamo un problema quando punto ci poniamo interrogativi del genere viene di quelli che hanno dato luogo questa stessa discussione
Ci troviamo di fronte ad una realtà che dobbiamo cominciare a chiamare per nome e cognome di interrogare diciamo direttamente
Altrimenti io credo che noi come dire rischiamo veramente di oscillare tra la difesa dei partiti e l'abbattimento dei partiti
Dobbiamo andare concretamente a vedere diciamo il processo di costruzione di nuovi canali della rappresentanza
La loro articolazione e diciamo le ragioni sociali
Di questo di questa nuova domanda di rappresentanza
E della sua terra dB traducibili ITA
Una dimensione istituzionale rinnovata che possa concretamente innovare la nostra democrazia e rispondere ad un altro interrogativo di fondo
Diciamo molto spesso dichiariamo non bastano le regole per affrontare questa fase di crisi non basta la discussione sulle regole non basta la discussione sulla riforma
Elettorale non basta una discussione in astratto sui temi della riforma istituzionale si tratta di affrontare i nodi dello scontro sociale della crisi e della necessaria riforma e trasformazione dello stato sociale ci ha ricordato Rodotà in articoli e discussione di questi giorni che bisogna introdursi di più
Nell'analisi della de de della vicenda sociale della e del momento storico di trasformazione che sta sfondando nostra società ci dobbiamo a comportare a confrontare di più con il tema del passaggio dalla società dell'escussione alla società dell'inclusione ecco ma tutto questo significa che noi dobbiamo porre su basi teoriche analitiche e propositive nuove anche la nostra concezione di Stato sociale
Concretamente che cosa noi intendiamo è stato sociale qual è la fase di passaggio che vediamo quali processi concreti di trasformazione che vediamo e verso quale orizzonte noi vogliamo muoversi
E questo non è soltanto un problema di regole né ma è soltanto un problema come dire di compatibilità economiche è un problema di diritti è un problema di istituti ed è un problema di riorganizzazione della governabilità sociale del nostro Paese
Ecco che allora il confronto diretto con i soggetti della nuova domanda di rappresentanza e alcune questioni cruciali della crisi dello Stato sociale che abbiamo conosciuto diventa un fattore ineliminabile altrimenti io temo che la ricerca su tutta una serie di versanti di questo tipo noi la vediamo ad istituti di area cattolica ad un certo tipo di cultura cattolica
Oppure li facciamo come dire
Sorpassare saltare d'un passo da un certo tipo di cultura laica
Io credo che il Centro studi per la riforma dello Stato o comunque lo stesso processo come dei bimbi renitenti unificazione tra i centri
Del are appiccico adesso di essere
Hanno uno spazio area
Ecco io vorrei sottolineare molto questo fatto hanno uno spazio reale in una discussione che estese e di fusa in soggetti portanti della vicenda democratica di questo Paese in questa fase difficile di crisi ricerche trasformazione
Per questo io concludo dicendo che secondo me sarebbe giunto anche il momento
Di costruire formalmente un'occasione di incontro
Tra il CRS e per quel che mi interessa diciamo
Per quel che interessa noi come Archie diciamo il mondo dell'associazionismo del volontariato inteso come soggetti
Direttamente espressione di questa realtà
E anche con una rete di ricercatori di istituti di ricerca che hanno lavorato in questa direzione in questo campo di ricerca in questi anni e che secondo me possono e debbono essere come dire attivati ad aggregati ad una dimensione di dibattito e discussione quale quella che cinese CRS rappresenta faccio un esempio soltanto di carattere tematico
Ovviamente il tema molto complesse per esempio come passare da uno stato sociale fondato sull'universalità dei diritti esclusivamente sull'universalità dei diritti con il rischio che oggi si riduca magari all'idea dello stato sociale minimo che espone a marzo ad un'idea nella quale l'universalità dei diritti posso essere accompagnata anche all'assicurazione dei diritti per le minoranze o per le differenze
E questo è già un grande tema ma un punto centrale la famiglia
Una riflessione sul tema della famiglia
Un adeguamento della nostra riflessione della nostra cultura della nostra ricerca su questo tema come cellula fondamentale della riflessione sull'organizzazione della nostra società sulle tendenze della nostra società io credo che se non affronteremo questi temi difficilmente noi avremo la capacità di affrontare uno scontro e ad un confronto politico e culturale
Con diciamo forse
Potenti che alla fine alla fine condizioneranno e decideranno fortemente anche quale sarà diciamo destino concreto del processo
Di trasformazione dalla Società italiana e quindi di questo passaggio
Grazie Giampiero anche perché è stato bene in tre tempi ha parlato otto minuti prego tutti i successivi interventi di seguire l'esempio se possibile andare oltre parlare ancora di meno cinque minuti perché così riusciamo a a concludere senza impegnare nostro di Torino a tirare il collo troppo a lungo
Salvatore Senese segue greca
Io credo che la discussione stamattina si colleghi molto bene con il dibattito di ieri
Ieri interrogandoci
Sulla possibilità di una democrazia senza partiti
Abbiamo sostanzialmente convenuto che un'ipotesi del genere sarebbe l'impoverimento e probabilmente la fine dalla democrazia ma abbiamo anche individuato nella crisi dei partiti nella loro incapacità soprattutto dei partiti di sinistra nella loro incapacità di offrire elementi di progettualità alta all'altezza dei problemi del momento
Una delle ragioni fondamentali di questa crisi beh oggi questa discussione che c'è stata su Maastricht mi pare che sia illuminante perché al di là delle accentuazioni anche molto forti che vi sono state sul tema la constatazione comune è stata nel senso che è mancato qualsiasi dibattito su questo argomento
E che si tratti di un argomento di estrema importanza mi pare che le considerazioni svolte egregiamente da Gianni Ferrara hanno dimostrato si parla comunemente di deficit di democrazia la di Maastricht e della costruzione europea e forse questa l'allocuzione finisce con l'essere fuorviante perché sembra lasciare intendere a mancanza di meccanismi puntuali di democrazia rappresentativa che pure ci sono in realtà il problema è molto più complesso dire che riguarda l'esigenza della partecipazione alle decisioni che toccano ciascuno di noi direttamente
Come facciamo a partecipare a decisioni che incidono direttamente sulla nostra Bill gli unici spiragli che il trattato di Maastricht offre sono spiragli ricalcati sul modello della statualità
Senza che
Chi mi sta storica che ha avuto la fondazione dello Stato moderno
E credo che non si posso dubitare che il trattato di Maastricht sia l'atto fondativo di un nuovo soggetto il diritto internazionale
Perché esprima il nome ustioni di questo nuovo soggetto di questa nuova organizzazione delle realtà sociali che in questa cornice sono destinate a memoria
Non mi soffermo su questo punto è stato ben svolto da Gianni Ferrara
E e ripreso da Allegretti e che a mio avviso non è superato dai rilievi che faceva Nilde Iotti sui passi avanti nella direzione della democrazia
Che il Trattato contiene ma maggior ruolo del parlamento e sostanzialmente ancora molto timido quanto poi alla cittadinanza che viene riconosciuta a ciascun appartenente alla comunità soltanto ai fini delle elezioni municipali e mi pare che sia pochissima cosa parlare di una dimensione di democrazia oltretutto questa è una rivendicazione che noi portiamo avanti per quanto riguarda tutti gli immigrati extracomunitari
Vi sono due osservazioni invece più forti al riguardo non si poteva fare di più dato il momento in cui il trattato è stato fermato lo dice nel Palio
E terzi di aggiunge e il trattato è stato firmato in un momento di estrema debolezza della
Sono constatazione probabilmente molto vere ma il punto e quali conclusioni ne traiamo quando conclusioni traiamo da queste constatazioni
E io voglio provare allora a mettermi da un punto di vista di chi sostanzialmente si accostò al trattato con un eccesso di ottimismo e dieci fiducia a mio avviso e quindi in un modo alquanto disarmato
C'è un forte pericolo di disgregazione nell'Europa post ottantanove questo è indubitabile e il trattato in qualche modo serve
A contenere delle spinte centrifughe ad evitare sì l'idea forte legame che già si è istituito tra Germania unificata il Paesi dell'Est diventi un legame che dissi
Sviluppo all'infuori di qualsiasi corna
Questo ebbe e però questo si intreccia a mio avviso con un ordine di ragioni ancora più strutturale
E cioè la dimensione sovrannazionale degli interessi fondamentali che non e dei beni fondamentali che noi vogliamo tutelare
Il discorso è stato già fatto ieri parlando della crisi dei partiti politici oggi quegli interessi che hanno gli stanno a cuore gli interessi dell'uomo che il lavoro era gli interessi della l'ambiente gli interessi della pace
Sì collocano tutti nuda dimensione che trascende le frontiere nazionali
Quindi vi è una stampata e questo è un fatto obiettivo una dislocazione del terreno di confronto del terreno di scontro del terreno di difesa di questo interesse
Ciò implica la necessità di entrare
Per difficile che sia la cosa su questo nuovo terreno di non tirarsi indietro di non chiudersi quindi in una sorta di difesa di ciò che già è saltato
La cornice dello Stato nazionale non costituisce più una trincea sulla quale ci si può attestata
Ma fatta questa costatazione bisogna stare attenti però a non occultare come dire lo stato reale delle cose hanno occultare i problemi che questo passaggio per necessitato che sia comporta e qualche come dire tentazione di occultamento oggettivo mi pare che se arpeggi tra nuovi perlomeno nell'ambito della sinistra mi pare che una certa visione che tende in parte a negare il carattere fondativo di Maastricht
In parte ad accentuare gli elementi di democrazia inseriti nel Trattato mi pare che tutto questo ci sia è credo invece che questo vada decisamente superato oggi questa è l'osservazione che a me sembra centrale siamo per lavoro per l'Europa
All'alba dello Stato democratico
Cioè stiamo costituendo un nuovo soggetto dotato di poteri sovrani
Con scarsissimi gli elementi di controllo parlamentare sull'esecutivo
Nessuna garanzia per i diritti sociali una sottrazione dalla politica estera dalla politica militante alle determinazioni vincolanti del Parlamento
Sembra di ritrovarsi per quanto riguarda l'Europa nella situazione in cui ci si trovava all'alba dello Stato democratico
Bene dobbiamo accettare questo
O dobbiamo fare tutto quanto è in nostro potere per avviare il superamento di questa situazione di arretramento sia pure indotta da processi oggettivi sia pure indotta da una come dire complessiva necessità storica che ha vanificato una serie di conquista
E perché molte delle conquiste realizzate nel quadro dello Stato liberaldemocratico nel quadro dello stato di diritto sociale stanno soltanto stanno saltando come ho detto per via di processi oggettive strutturale
Però non vi è dubbio che il compromesso realizzato con quel fra Stato strette il compromesso realizzato in alcune Costituzione tra cui la nostra veniva richiamata anche la Costituzione spagnola
è un compromesso che non non risponde più cioè che non protegge più cosa fare io credo che esista tuttavia una risorsa molto grande a nostra disposizione cioè la costruzione dello stato sociale di diritto non è passata in Francia
Restano le acquisizioni di coscienza di cultura di consapevolezza nella a grande maggioranza della gente il costituzionalismo e la concezione della politica e della democrazia che lo stato sociale di diritto
Ha introdotto sono ormai un dato irreversibile come dato di coscienza tant'è che noi cerchiamo di proiettarlo addirittura a livello planetario
Bene muovere da questo bateau
Nella situazione che ci è offerta per inserire qui sono d'accordo nella conclusione con Umberto Allegretti qui ed ora subito le premesse per il superamento di questo grave arretramento mi pare un dovere inderogabile
Il che significa è una felice coincidenza che questo dibattito cada in contemporanea con il dibattito che la camera fa sulla ratifica del Trattato di Maastricht il che significa attrezzarsi concretamente per formulare no non vago ordine del giorno ma una risoluzione che impegna in maniera vincolante il governo al momento del deposito della ratifica
De atti inserire una serie di riserve
Che oltre ad avere il valore giuridico che pure hanno precise servano come dire come accensione sin da questo momento di una spia di allarme
Noi ratifichiamo il trattato con la riserva per quanto riguarda l'uso della forza con la riserva per quanto riguarda la tutela di alcuni diritti fondamentali con la riserva per quanto riguarda alcuni beni essenziali
Questo deve essere immediatamente come dire tradotto in azione politica e sono così allora si riuscirà creare una saldatura che a me in questo momento sembra essenziale tra il circuito delle idee il circuito del potere intendo riprendere una formula vecchia di quindici anni fa ma sempre più vale negli ultimi tempi questa formula era passata di moda anche perché il circuito delle idee tranne alcune poche eccezioni sembrava impoverirsi
Ma tanto quanto questa associazione vuole mantenere aperti una presenza culturale impegnata io credo che poi questa presenza debba avere la capacità propositiva di tradursi in proposte che incidono anche negli atti politici che quotidianamente si compì
Grazie Salvatore
Allora Leo quattro iscritti a parlare
Se non ce ne sono altri io penso che poco tempo riusciremo con cure interventi e passare immediatamente alle votazioni sul sui documenti di bilancio sui nuovi organismi dirigenti del CRS
Ovviamente invito chiunque ne avesse voglio certamente i compagni sono iscritti a parlare a pronunciarsi sulla trama avrebbe per questioni proposto da Peppino che salga segneranno poi progetto su cui ci terrei sempre abbiamo se a loro cioè greca segue mi sia bocciato
Ovviamente l'invito a rispettare i tempi del sempre più rigoroso
Rispetterò i tempi anche per non farmi la fama degli scocciatori
Io non voterò a favore del bilancio preventivo novantadue visto che si vota non sul programma novantadue novantaquattro mi pare di aver capito questo
Perché non condivido rurale che l'azione di Kotori ho la massima stima per le persone
I perché credo che si scriva in un indirizzo che sia non sbagliato ma profondamente sbagliato e sarebbe da parte mia e ipocrisia
Concentrare sul terzo punto all'ordine del giorno il rinnovo degli organismi dirigenti quelli che sono le mie riserve
Lui ha detto che cento riforme lo Stato ha goduto e dalla regione di prestigio ha costituito uno snodo Plicato
Attraverso il quale passato appunto obbligatoriamente il dibattito istituzionale in tutti questi anni ed è vero
E il suo contributo però si è rivelato poco incisiva concentrato nel tempo e ha dato alcune spiegazione che non mi convincono intanto il contributo è stato perfino troppo incisivo
Cito il punto del mio massimo dissenso cioè quando un gruppo di studiosi Silvano un documento
Dal titolo un po'bislacco signori giù le mani dalle costituzioni
I partiti dell'opposizione leggi Tame meramente raccolgono le firme per la messa in stato d'accusa capo lo Stato il ceto riforma dello Stato organizza tra l'altro nei locali della Camera dei deputati in via del Seminario
Un'Assemblea per discutere di questi temi non faziosamente debbo riconoscere no ma non mi sento che si possa dire che sia stato poco incisivo poco concentrato nel tempo semmai che quell'iniziativa per forza di cose
Si è caricato di un significato strumentale che fosse nelle intenzioni
Non aveva
Cito invece il punto del massimo consenso a giugno quando ancora non si era formata la commissione De Mita
Si tiene un convegno sempre promosso dal Centro di forma lo Stato sulle leggi elettorali
E quel convegno siccome non era andata a parare sulla conclusione precisa
Viene concluso forse qualcuno ricorda un intervento ripeto incavo che stava
Nel pubblico chiede la parola dice guardate qui non abbiamo concluso assolutamente niente
E quindi ne dobbiamo farne un altro cosa che si è fatto nel giro di pochi giorni oso pensare che non sia stato che so energico intervento diversi da salvato convoca dalla proporzionale
Con la quale ovviamente concordo su questo punto
Penso che sia stato un iniziativa appunto tempestiva efficace concentrata del tempo come di più non poteva e se fosse certi risultati come ieri si sono manifestati ha parlato Cesar cassa
C'è stata anche una volta tanto una volta tanto condiviso l'intervista sul Messaggero di Achille Occhetto
Quindi non mi sembra che sia questo il punto credo invece che l'indirizzo in cui si scrivono queste posizioni che possono essere giuste posizioni sbagliate
Se un indirizzo profondamente sbagliato ora siccome il tempo è ristretto
E le etichette so che sono informate ma spesso aiutano a guadagnare tempo anzi sicuramente credo che oscilli continuamente
Tra organi cinismo radicalismo mi spiego spesso in un minuto
Questione dei partiti e dei sindacati
Lo stesso ordine del Giocondo di questa Assemblea non mi ha convinto considero o o poco catturò io voglio dire non può esistere democrazia senza partiti
Che porti
E purtroppo vuol dire qualcosa usava un indirizzo sbagliato
Cioè quello che siccome i partiti e i sindacati Pinto qui Riccardo Terzi per
E tendono a chiudersi a burocratizzare asse
Di conseguenza per forza di cose questo è stato detto
Bisogna dare spazio a tutto ad una platea di soggetti nuovi ai quali si chiede concretamente non genericamente non fumosa mente addirittura di entrare nella compagine l'articolo quarantanove ripetuto
Qui Kotori
Articolo quarantanove riserva ai partiti politici la funzione di essere strumento dei cittadini per partecipare all'indirizzo politico generale
E addirittura di partecipare al centotrentotto della Costituzione funzione più alta di revisione costituzionale quello che identifica la identità di un ordinamento
Ora non voglio fare la facile demagogia che così si indulge alla posizione per cui corsia DC monito che parla si agita debba avere ragione o parte di ragione o concorrere dialetticamente a formarsi
Ma credo che insidiosa mente pericolosamente ne va avanti un'altra posizione che ci sono movimenti movimenti per la pace associazioni del volontariato
Che per il fatto stesso di essere tra virgolette disinteressati o di nascere spontaneamente per questo spesso intanto sono affrancate dalle regole di democrazia interna che sono partite dalla Costituzione esplicitamente per i sindacati implicitamente per i partiti no
E addirittura debbono a parità di grandezza anche qualitativa e tale Affatati dalla formazione indirizzo politico generale ritengo che sia agitatissima questa posizione
Altra posizione concludo veramente quella proposito dello Stato e qui si dice viene ripetuto continuamente viene scritto continuamente
E quindi debbo servire di un'etichetta a proposito dello Stato e dell'autonomia e si indulge ad una posizione che io chiamerei distorsivo rovesciato che dice
Che lo Stato la sua presenza premetto che secondo me anche se la sinistra dovesse veramente chiudere tutto e limitarsi al
Più piccolo degli obiettivi cioè quello di stabilizzare le fluttuazioni dà credito perché il relativo bisogno e funzione inversa della ricchezza percepita solo queste tenete intorno frutto non si possa fare a meno dello Stato centrale alto di scossa se poi non si riesce a cambiare l'equilibrio gli equilibri politici su cui si regge lo Stato certa e mezza se ne prende un altro di posizione
Per la quale addirittura lo Stato centrale dovrebbe esaurire la sua funzione viene Sky nel sollecitare le Autonomie da quelle individuale a quelle delle comunità intervenga quelle istituzionali a farsi Stato a insediarsi porterà sicuramente
Ora ritengo che questa sia l'ho già detto una posizione sbagliata ripeto per etichetta chiudere rovesciato
E appiglio che delle ipotesi una posizione come questa nella migliore delle ipotesi porta a cristallizzare i rapporti di forza
Nella peggiore e più probabile delle ipotesi porta ad una situazione peggiore dal punto di vista di sinistra quella precedente grazie
Grazie greca ora mafiosi Maria Luisa Boccia segue Valente
Ma io mi attengo strettamente a un punto della relazione cottura dei che riguarda proprio nel centro
La nostra forme la nostra autonomia e il modo di ripensare il rapporto tra ricerca e politica in questa fase Pepino ha detto che ha quella formulata così Commissione Koenig Zevi produce oggi una cultura politica in un contesto appunto fu profondamente modificato da quello concentra innate operato per gran parte del periodo della sua vita
Non pur un primo problema su cui ci ha chiesto un primo modo diciate vera su cui verificarlo su su cui c'è che stanche di pronunciarsi e io su questo voglio dire la mia
E quello che riguarda proprio la a formano la struttura la forma dell'organizzazione l'identità anche formale della del centro si pone un problema di integrazione dei centri di ricerca e ovviamente il mutato contesto politico pone in modo diverso anche da questo punto di vista delle risorse finanziarie dell'organizzazione dell'autonomia lumini della struttura il rapporto con i il partito i partiti diciamo le formazioni politiche
Ecco io credo che quello dell'integrazione dei centri di ricerca sia un problema reale ma che non possa essere posto soltanto come dire in termini di razionalizzazione delle strutture e delle risorse
C'è un problema in più occasioni proprio anche all'originalità della forma del centro il fondo riforma dello Stato rispetto ad altri centri di ricerca intanto la forma associativa
Che non è la stessa cosa di una fondazione oggi un centro appunto che non ha una struttura di aggregazione non si propone anche di essere un luogo di aggregazione
Una peculiarità fino devo esser Breno prossima insomma quello che più prima diceva abbiamo lavorato anche a produrre nuove figure di intellettuali
Tutto da vedere come oggi si pone questo ma insomma e uno un altro terreno di ricchi merita su cui altri scienza e non mi pare che abbiano operato allo stesso modo
E poi anche quella come dire peculiarità che attiene a proprio la sua produzione un sapere sulle istituzioni
Che secondo me non è stata come dire una peculiarità di oggetti ottimo specialismo culturale ma anche perché appunto è stato proprio un modo di culto produrre cultura politica un'originalità di cultura politica
Che tendeva sempre fortemente Comedy entri a integrare l'analisi dei processi istituzionali
Del sistema politico
Delle sue modificazioni con un'analisi invece anche dei processi sociali e un'interazione con altri sapevi anche appunto buttare uno sguardo su altri anziché su altri oggetti
Qualcosa di più quindi di una specializzazione tematica ecco io credo che questa originalità molto sommariamente non possa andare dispersa tanto più in questa fase in cui secondo me è un centro di ricerca sta attive
Ha una sua presenza in campo
Soltanto se davvero riesce a produrre appunto una cultura politica un tono c'ha un proprio punto di vista fortemente anche soggettivo
E rispetto a qualcosa che appunto per brevità mi riferisco al modo in cui la poneva Ingrao proprio nelle nell'introdurre nelle prime parole del suo intervento ieri un modo di guardare oggi è processo ai santi
Che non è l'utente che vuole incontrare ma come dire nemmeno si limita ad assecondare definisce la propria posizione a partire da quelle correnti profonde così la chiamate Luís quel senso diffuso comune che sta già dando una risposta alla crisi dei partiti e della rappresentanza ecco commessi opera come dire controcorrente portante facendo valere un altro autonomo punto di vista che appunto in cuscini per cento di queste correnti non Lenuta ma appunto non si limiti a definirsi a partire da lì
Quindi molto oggi l'accento è sulla soggettività lo richiamava anche Peppino io dico sì siamo di fronte alla crisi dei soggetti collettivi ma non c'è la responsabilità solo individuale c'è il problema di farsi più compiutamente non lui
Questa struttura un soggetto appunto collettivo
Nella nostra storia passata ce ne sono alcune premesse io non credo fra l'altro che l'efficacia della produzione di ricerca e di cultura politica del Centro Padre misurata su quanto nelle sedi politico da parte dei partiti dei soggetti politici in senso proprio stretto
Sono stati accolti o non accolte determinati elaborazioni o proposte ma quanto appunto più complessivamente si è saputo produrre questo ha una punto di vista e lo si è reso appunto operante in qualche modo e messo in comunicazione in circolazione con i processi più complessivi che sono intervenuti in questi anni credo che da questo punto di vista non siamo stati molto marginali
E che anzi c'è il problema semmai di valorizzare di più di dare maggiore visibilità quanto da anche diciamo della nostra produzione sono scaturite poi una serie di tematizzazione indiscrezioni
Anche della dibattito non solo culturale ma politico oggi comunque questo mi pare la questione fondamentale allora rispetto a questo io credo che sul punto dell'integrazione bisogna aver chiaro che appunto non è un problema di razionalizzazione e quindi che per esempio una per quanto riguarda lui CRS non è problema soltanto di trovare le forme migliori di un rapporto diciamo no conigli altre fondazioni ma anche di coinvolgere più complessivamente l'associazione cedesse
In questa discussione per definire appunto come il modo dell'integrazione che salvaguardi questa nostra originalità e la faccia pesare anche rispetto agli altri luoghi
Nel merito della nostra produzione di pensiero politico di cultura politica io credo che oltre appunto a quello che produzione di ricerca in senso proprio di conoscenze ci sono due momenti che ci sono essenziali su cui invece abbiamo operato meno in questi anni quello della formazione e quella della comunicazione
Della conoscenza prodotta entrambi attengono alla trasmissione di una cultura non basta avere pubblicazioni che non basta la convegnistica
Nel novantuno per esempio sulla formazione è stata fatta un'esperienza un caso isolato diciamo di un corso di formazione politica ecco io credo che quello sia un discorso da riprendere da potenziare moltissimo questo è un modo per produrre cultura politica anche stando al alla alla novità della situazione per cui appunto cito ore vai Peppino non c'è più da modificare la biblioteca dei militanti della sinistra dei dirigenti ci sono da c'è da produrre una cultura e probabilmente i referenti di questo sono meno definiti nel senso appunto e gli appartenenti ad un partito ha un'aria politica
Vanno individuati e definiti per non lasciarli nel bancomat punto ci sono potenzialità molto grandi
E soprattutto per l'accetta pensare come si ricrea un circuito tra sette e soggettività politiche
Io credo che questo incide anche sulle tematizzazione ed è l'ultima osservazione che volevo fare
Va bene ne parleremo ne discuteremo io o se Peppino mi pare che la a definita ancora molto per linee generali ed è vero che siamo in una fase in cui lui diceva in un anno e mezzo
Arriveranno a maturazione dice proprio di decisione politica una serie di riforme di trasformazioni come dire anche formali e non più soltanto nel a dentro i processi nelle cose ecco però io non credo che noi possiamo darci una tematizzazione come dire tutta letta dall'alto no sull'agenda delle sedi politiche e istituzionali e a partire dai macro eventi del Macro mutamenti
Penso appunto anche alla discussione che qui questo facevate in rapporto alla tavola rotonda su Maastricht e così via io credo che ci sia una tematizzazione che noi ci dobbiamo dare sempre in rapporto appunto se vogliamo rispettare alcuni caratteri propri di questa fase che nasce da un'altra domanda da un'altra esigenza a cui un luogo come questo non credo che si possa sottrarre come si rende significativa intellegibile cioè come si elabora proprio un sapere da esperienze immateriali individuali e collettive che oggi appunto sono in qualche modo coinvolte presenti dentro questi processi ne sono protagoniste di fatto ma non risultano tali pienamente
Perché vengono appunto normalmente analizzate codificate
Lette e valutate a partire da parametri Esterni non ho si ricorda dell'intervento ieri Di Pietro per cello neppure appunto come si produce un sapere autonomo che chi ha davvero valore all'autonomia
Anche che dia statuto di autonomia a queste esperienze quindi ne valorizzi compiutamente la soggettività McCourt contribuisca costruirne soggettività protagonismo c'è questo problema per il movimento
Di sociale oggi presente nel Paese che e secondo me questo è un punto che attiene alla sua durata la sua durata non è soltanto nel quanto terrà le chiazze ma anche se si ricostruisce un sapere da quell'esperienza e potrei fare molti altri esempi queste il modo con cui il movimento delle donne ha costruito il proprio sapere
Dando appunto prendono da quell'esperienza in un nesso fortissimo con la pratica individuale e collettiva
Io credo che la tematizzazione vada costruita anche individuando domande e come dire dando ordine e agenda a una questione come questa
Grazie Luisa Valente poi l'ultimo intervento previsto per questa nostra Assemblea Di Stefano Rodotà sempre non ci si altri che chiedono prova
Dunque io prenderò spunto ma citando i mantenermi in cinque minuti dalle alcune considerazioni programmatica fatto culture in particolare mi sembra di rilevante importanza alla possibilità di realizzare storicamente e criticamente gli ultimi vent'anni della nostra storia politica per quello che attiene un punto di grandissima importanza
Teorico tattico strategica del movimento operaio del PDS cioè la questione dei rapporti tra diciamo dirigenti e
E base sociale all'interno del movimento operaio e quindi secondo me è uno dei temi fondamentali forti da di esaminare che vale sia come una sorta di emendatio all'interno del CRS sia per quello che riguarda la storia futura del movimento operaio proprio la questione di superare la fase che mi è sembrata
Come dire
Cappelletti che ha per il movimento operaio del consenso della democrazia consensuale distinte più per la quale appunto si è scontato si è pagato
Dalla fine degli anni settanta fino all'ottantacinque progressivamente una marcia di avvicinamento una facile di avvicinamento anche da parte del vecchio partito comunista e speriamo non del PDS
Verso un governissimo un governissimo o appunto dico una possibilità di di governabilità dell'efficienza e siccome tutto in questo mondo si tiene e chiaro dico che le cose che ho sentito ieri sia da Ingrao sia da Pietro Barcellona riguardo a nove i rapporti tra tra appunto ai bisogni non considerati naturali mi naturalistici le nuove regole del del vivere sociale collettivo pubblico debbono partire anche da questa disamina
Come si direbbe critica e autocritica
Della storia del del movimento operaio e della sua massima forza rappresentativa soltanto in questo senso posso capire se si va in questa direzione il titolo di questo di questo di questa riunione di questi due giorni c'è una democrazia senza Badini sembra una forma provocatoria penso pensata da Ingrao nella quale si osserva credo suscitando volendo suscitare una provocazione e dico che cosa facciamo di fronte a una a possibilità quale quella che si sta conosce configurando di
Che discesa in campo discesa in campo non tanto di quello che temevano alla fine della seconda guerra mondiale Thomas Mann è Benedetto Croce cioè l'irrompere di masse Rincon di tesi imbrigliati nella possibilità di gestione
Della della cosa della cosa pubblica quanto appunto che cosa noi facciamo di fronte a una a indicazione di obiettivi
Di vasta portato agile e di generalità di fronte appunto alla crisi che invece viene viene appunto da quello che probabilmente forse abbiamo suscitato negli stessi a metà degli anni ottanta e cioè appunto una possibilità di incapacità di rispondere ai problemi sociali problemi politici e quindi illa aveva dato il l'aver dato lo spazio al alle leggi e e altre forze appunto
Diciamo e nate dal dal dalla dalla politica dalla deregulation date da Vega Nismo nati appunto dalla dal dalla dalla politica monetarista di questi ultimi venti anni dalla fine degli anni settanta in poi e che ha consentito appunto a queste forze di poter prendere il campo in una maniera in una maniera direi che ammesso oltre altro che sulla difensiva del movimento operaio ma io vorrei finire perché l'occhio
Sì c'è
E infatti però io io credo che un di Vello è di analisi politica e essenziale elementare basilare ci debba consentire perché son ben perché provvede la regione di dialogare e di essere anche di Cornel in qualche misura nel CRS
E cioè io gli obiettivi che propongo sono senz'altro riferendomi alla alla questione alle questioni pratiche proposte da coturnice
E la questione
Della riesame critico storico critico del delle culture del del consenso della cultura del consenso anche il movimento operaio di cosa ha significato questo
Propongo una attenzione estrema che ricorda da che l'intervento di bocce ma a livello di preparazione organica di lavori ed è il problema dei giovani del problema giovanile e del problema della formazione culturale politica dico è chiaro dico che si tiene tutto quanto che un discorso di Maastricht che poi enfatizzato come addirittura scadenza ineluttabile
Un discorso in Maastricht impone chiaramente in essere
Un intervento non solo dico a dissoluzione progressive rapidissima dello dello stato sociale ma araba molto probabilmente il problema è politico Ingrao alla ragion d'essere
Di gode di un'identità del movimento operaio cioè quali sono i nostri obiettivi per quanto riguarda i valori su cui è nata la Costituzione
Su cui appunto si è fatta la resistenza alla lotta di liberazione per tornare indietro ci deve dire dico e quali qual è ad esempio il problema non tanto dello stato sociale
Quanto della socializzazione dello stato e quanto della necessità di tenere presente Sempre degli elementi importantissimi come obiettivo da indicare JJ azioni che riguarda ad esempio il socialismo io io di questi guai anche la possibilità di riunione nostra qui dentro e e dico a ragion d'essere e ci si può lasciare al evitando rischi di ideologismi
In un senso che andrebbe tutto specificate chiarito e se essi hanno presente
E gli obiettivi anche la possibilità di egemonia nei confronti nei confronti di forze estremamente eterogenee e pulsionalità deriva di di una determinata situazione di questi ultimi vent'anni
Grazie rallenteranno l'ultimo intervento di questa nostra Assemblea Di Stefano Rodotà vicepresidente del Cermes
Io sarò rapidissimo come tutti gli altri perché
A differenza di qualche riserva che ho ascoltato
La relazione che acquisì svolto Colturi
Non solo mi convince ma mi pare che dia buoni argomenti perché il lavoro di questo centro non solo continui Massiah ulteriormente
Non munito di ragioni perché le ragioni mi pare che ci siano e cercherò di dire qualcosa solo su questo ma delle risorse necessarie perché il centro stesso possa lavorare noi siamo sicuramente in un momento in cui a dispetto del gran clamore sui temi istituzionali sui temi della del cosiddetto rinnovamento della politica
Siamo in un momento in cui viviamo neppure direi perché la memoria sembra perduta ma evitiamo di approssimazione
Chi ha avuto la Ventura o la sventura come me di partecipare alle discussioni della commissione Bicamerale delle riforme chi ha avuto modo di leggerne
I gli stenografici si sarà reso conto della strabiliante modestia di questa
E questo pone un problema di cultura politica come problema urgente
Oggi non c'è impresa secondo me politicamente più significativa di quella che guarda alle culture politiche che sono presenti in questo modo
Aver intitolato alla democrazia senza partiti questo convegno non è solo una con una provocazione come ha detto qualcuno è l'invito a riflettere su quella che una delle tendenze o derive che nelle società occidentali e oggi non solo in queste esisteva da molti anni
Dietro la quale c'è qua una Q come su sa dire una cospicua letteratura e per
E dei libri assolutamente con lo stesso titolo o anche più radicali come democrazia senza cittadini
A me sembra allora detto questo che può sembrare del tutto banale sono credo le cose
Che abbiamo intorno
Che da questa riunione del CRS di cui peraltro io ho notizie più per tradizione orale perché sono stato ero fuori ieri è un po'distratto stamattina
Mi pare che vengano fuori delle considerazioni
Che rendono il CRS non dico indispensabile
Ma uno dei luoghi
Che sarebbe assai grave che perdesse colti non voglio dire che sparisse in questa fase
Perché
Perché la tendenza in questa fase alla riduzione dei problemi
All'incapacità di vederle nella loro prospettiva giusta non dico più larga all'essere sempre più imprigionato in un realismo senza prospettive questa mi sembra la condizione nella quale stiamo
L'esigenza realistica è diventata
La tendenza cancellare la possibilità di considerare perfino le implicazioni di sistema delle soluzioni che vengono via via proposte non dico di guardare al futuro che pure sarebbe necessario dunque la Venere provocatoriamente lì allargato la prospettiva mi pare un merito è un impegno del CRS secco
La necessità di una elaborazione che vada al di là degli schemi riduzioni storici che ci stanno circonda
Terzo
E questo meriterebbe un'analisi perché la scomparsa di alcuni soggetti di punti di riferimento che è presente nella relazione dico Turri
Merita una riflessione molto attenti negli anni passati
Partiti e no
Soggetti politici e soggetti con definizione più forte
Come le donne
Avevano adempiuto a una doppia funzione
Di elaborazione di definizione di un campo di presenze possibili
In questo momento alcune possibilità di elaborazione politica sono state cancellate
La possibilità di presenze in un campo che sta a ridosso della politica senza esserne
La politica giorno per giorno
Sono fortemente a Dini
C'è una
Progressiva scomparsa di perso
Ci sono molte persone che prima partecipavano al dibattito e da cui è possibile ancora avere contributi importanti che si estraneo scompaiono perché non ci sono le condizioni per questo perché di nuovo torna più la richiesta della consulenza che non della discussione
E dunque questa è una diaspora che va arrestata per ragioni politiche per ragioni di cultura e a questo io credo che il centro
Non è una cosa farci
Può contribuire assai infine quarto motivo e poi due considerazioni più sul merito
Da io credo che al di là di tutti gli schemi
Ma
Il problema di che cosa ha da dire a sinistra è indicato
Credo che ce lo abbiamo o
Magari per concludere che non ebbe a dire nulla
Ma non possiamo improvvisamente
Rispondere a questo problema col Silenzio coi vecchi nominalistiche
Certo la sinistra in Italia in Europa è oggi lo sappiamo in grande difficoltà e soprattutto io direi su un punto sta scontando il ritardo
Credo che Peppino couture gli abbia usato la formula cultura politica dello stato sociale
E acconto secondo me il punto nevralgico perché la costituirla costruzione più matura piaccia o non piaccia
Della sinistra europea occidentale chiamatela come volete non m'interessa è stata appunto un certo modello assai variegato da paese a paese dello Stato soci
Rispetto al quale tuttavia la sinistra non è stata pari nel momento in cui cambiavano le condizioni
Di non è stata capace di produrre e di proporre no gli aggiustamenti che via via i tempi
Impone
Ma di riflettere su quel modello dello stato sociale nel momento in cui cambiava l'orizzonte nel quale lo Stato sociale doveva essere collocata
E qui certamente c'è il grande problema che abbiamo io credo che sia particolarmente attrezzato CRS perché su questi temi ha lungamente riflettuto se c'è stato un luogo in cui senza mitologica
Si è cominciato per primi a riflettere seriamente su quelle che erano le socialdemocrazie europee queste strategie
Perché si dovrebbe perdere questo a questa risorsa cultura per andare avanti in una riflessione che oggi investe questioni molto importanti investe l'annotazione
Dell'universalismo così come era stata costruita all'inizio dello stato sociale che cosa sono i servizi universali è una questione che compare per esempio nel dibattito degli Stati Uniti questo
Qual è l'area dell'universalismo quali sono i soggetti la versione estremamente semplificata che era stata data in un certo momento tutti i servizi per tutti vale non solo per la scarsità delle risorse
Ma per il modello messicana
Eppoi
Riforma rispetto alla ripresa dei meccanismi dell'escussione che è fortissimo
E necessario riflettere sulle precondizioni non sul minimo di salute minimo di salario minimo di istruzione gli altri minimi che sono stati
Elencare
Ma sul prego condizioni o sulle condizioni costitutive minime della cittadinanza democratica questa è la grande questione questa finestra non c'è dubbio
E questo è un punto intorno quello che appare Mastro è sicuramente tutte le questioni che sono acquistate ricordati ma è soprattutto questo tema
E credo che allora
Siamo di fronte a una serie di questioni che giustificano ampiamente sia la prosecuzione del lavoro del CRS sia l'immediata sua corrispondenza
A
Alla condizione politica al dibattito quotidiano che stiamo vicini ridendo non so chi Salvatore Senese mi pare ha ricordato
Se un altro discusso per ha ricordato la ricchezza del dibattito sul trattato NATO la povertà della discussione sul
Come ha un bel
E la povertà della discussione su must e ma questo permettetemi di dire è il risultato di una condizione della nostra cultura politica e non è soltanto l'effetto del carattere dei caratteri che oggi hanno finito con l'assumere i partiti della sinistra una cultura politica che questa ulteriore dimensione non è ancora riuscito in questi anni o l'ha perduta
Bolas sacrificato questo è un punto importantissimo
Noi non abbiamo avuto nessuna delle discussioni che ci sono state negli altri Parlamenti d'Europa
Non dico davanti all'opinione
Certo lì e sono state anche alimentate da combustibile che non era più rispettabile ma la discussione ce sta
E questa discussione ha permesso di cogliere qua nella dimensione effettiva del problema ma scritta associata un patto come quello di Schengen
Il prospettarsi di una sorta di apartheid mondiale il gioco dell'Europa non solo come soggetto economico ma come protesta
Le dipendenze visibili cioè quella dell'ecologia
Di fronte all'emergere del grande tema delle proprietà comuni dell'umanità quella formula certamente equivoca ma che individua una questione che scardina assenti e modifica concetti interpretativi dalla realtà
Allora io non so se ho allargato troppo la
Questione possiamo caricato il CRS di compiti
Che sono al di là delle forze di cui dispone io mi sono limitato a segnalare una questione che si sta aprendo dappertutto
In questo momento questi sono i veri temi di discussione in Europa e non soltanto in euro
Perfino un uomo prudente come il Consiglio d'Europa
Dedicato un pezzo dalla sua ultima sessione una risoluzione tutt'altro che indifferente al tema dell'esclusione sociale dei minimi da garantire ai diversi soggetti
Perché questo è il vero terreno di scontro e di confronto sui quali sì misureranno anche i soggetti capaci di stare in campo
Perché io credo e ho concluso che certamente c'è una tradizione del movimento operaio una esistenza del movimento operaio un conflitto che altro centro e come protagonista del movimento operaio e dunque sarebbe estremamente prima di tutto ingenti e poi contrastante con la realtà ignorare questi stati ma anche c'è un aspetto mitologico in tutto questo di cui dobbiamo liberarci
Non è scomparsa la classe operaia come qualcuno aveva detto ma un'analisi un po'più approfondita di come oggi la classe operaia si struttura telecamere
In un mondo in cui non c'è più la fabbrica che abbia abbiamo imparato a conoscere
In cui c'è una frammentazione sociale in cui c'è una separazione indotta dalle tecnologie adoperate tra gli individui dentro e fuori il mondo del lavoro
E dunque questi sono i beni conflitti con i quali dobbiamo fare
E dunque penso che c'è un enorme lavoro tasse e tanto per dire di democrazia senza partiti al chiuso sul serio
Il vero problema
E
Anche una delle ragioni per le crisi dei partiti tradizionali
E che da tutto questo tipo di tematiche che non sono le tematiche di una cultura da seminario dal centro studi ma sono i fuochi per la discussione politica si sono progressivamente allontanate
La politica è stata ridotta a gioco di stati maggiori le soluzioni sono state misurate con una con un respiro così breve che non rendono neppure agli accordi ormai guardate che cosa accade nelle vicende parlamentari guardate la penna di questo continuo in faccio che è diventata la discussione sulle sulla legge elettorale ma perché e scusate mi è una battuta polemica non era tutto prevedibile che questo sarebbe accaduto nel momento in cui veniva siglato un una interpretazione del Patto referendaria
Che era veramente Ibis sette re di bis che serviva a tenere insieme queste forze per l'occasione elettorale ma chi l'ha detto allora che dopo si sarebbe scatenato un conflitto è stato rinvenuto un sabotatore
Ma qui non ci vuole lungimiranza è perché abbiamo perduto capacità di usare gli strumenti giusti sperato per analizzare le situazioni coppe è e questa è la verità e abbiamo pensato di poterlo sostituire con il realismo senza prospettive e con l'eterno gioco degli accordi questo è il punto sul quale dobbiamo interi e qui alla ragione poi della crisi dei soggetti collettivi perché questi sono meccanismi che determinano esclusione dai processi di dis di elaborazione di discussione decisione e questa è la storia che abbiamo dietro le spalle allora o si recupera questo filo oppure anche l'invocazione dei partiti come necessari mediatori sociali diventa come dire niente più che alla manifestazione di un'esigenza alla quale però non si risponda con nessun fatto concreto allora gli altri soggetti sociali i non partiti o gli altri partiti si trova aperta non una strada ma un'autostrada e i rischi e alla fine di questo percorso noi riconosciamo penso che c'è
Però una possibilità di lavoro anche a ridosso del lavoro della Commissione bicamerale che deve essere fatta uscire da una parte dallo dall'oscurità e dall'altra da questo gioco
Affidato a poche persone in questo il CRS ripeto può e dette a mio giudizio mantenere il suo ruolo
Emilio credo che l'intervento di di Rodotà va bene chiuso i nostri lavori perché in qualche misura riassunto quelle che mi pare possano essere le linee di lavoro che ci attendono
Quattro votazioni diverse dobbiamo eleggere questo giudice il nostro Statuto il presidente e il vicepresidente del CRS in assemblea dobbiamo poi eleggere i tre organi collegiali
Che guideranno l'associazione consiglio di il comitato esecutivo al consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori dei conti chi per prassi ormai consolidati IST