Conversazione settimanale con Riccardo Magi

Nel momento dell'intesa regionale con Riccardo mali segretario dei Radicali Italiani salutiamo vogliono Ricardo buongiorno con i loro cari ascoltatori allora Riccardo come già segnalata la notizia del mattino ieri una notizia che però si rivela tra non notizie cioè
Dal Governo è arrivata la relazione annuale al Parlamento sulle dipendenze sulle tossicodipendenze
Di quest'anno che però un siamo erano notizie perché intanto è arrivato il sei dicembre e non se n'è accorto nessuno perché nessuno a fatti in modo cicchetti ci si accorgesse di questa notizia ma anche una volta uscita la notizia è rimasta una notizia perché oggi sulla stampa non c'è
Ecco non ci sono la non ce l'hai con adeguata quanto meno ad un documento così importante che era per da sulla carta un momento di riflessione dell'intero Parlamento sulle politiche si fanno in materia di trova invece
Esatto invece diciamo che è grave quello che è che è accaduto rispetto a questo documento che ricordiamolo è un documento
Obbligatorio per legge che deve
Sere presentato entro il mese di giugno di ogni anno quindi già è stato depositato come dicevi tu all'inizio di dice
Il sei dicembre quindi proprio all'indomani del risultato del referendum costituzionale un giorno prima delle dimissioni del Presidente del Consiglio
Ma la cosa ancora più grave è che è rintracciabile sul sul link indiretti diciamo del sito istituzionale del Senato
Ma evidentemente non è stata data la pubblicità adeguata solamente nella giornata di ieri è stato rilanciato da alcuni significato è fuori luogo da fornirò che da noi
Ma il il dissenso istituzionale e politico e istituzionale di questa relazione annuale dovrebbe essere quello di dare luogo a un dibattito un dibattito su
Sugli effetti sull'efficacia delle leggi vigenti in materia di droga e evidentemente questo dibattito non c'è stato ora speriamo che si recuperi
In questa legislatura questo appuntamento necessario anche perché da un primo sguardo a questa relazione poi sono cinquecento pagine fitte di informazioni anche di grafici
Però insomma quello che intanto si può confermare che viene fuori un mercato di dimensioni abnormi perché si tratta di
Quattordici miliardi di euro di mercato delle droghe nel nostro Paese è quasi un punto percentuali di PIL e le operazioni che sono state fatte nel nella durata nell'anno preso in considerazione in realtà è un po'più di un anno perché sei mila quindici con anche delle anticipazioni che riguardano i primi mesi del due mila sedici si tratta di diciannove mila operazioni antidroga con
Ventisette mila persone
Segnalate all'autorità giudiziaria come sempre come già ci aveva detto un altro documento che
Rimane sempre troppo clandestino che è quello la relazione annuale della Direzione nazionale antimafia la maggior parte di queste operazioni
Riguardano reati collegati alla cannabis e i suoi derivati quindi in realtà con un impatto è relativo e piccolo ma con un grosso impatto repressivo
E rispetto alle persone che vengono diciamo vengono colte mentre commettono questi questi reati
Allora questa è un'occasione per rilanciare ancora una volta invece la necessità di fare una profonda riflessione di aprire un dibattito politico profondo e di cambiare
La nostra la nostra normativa sugli stupefacenti
Sempre nella giornata di ieri su questo tema è arrivato un altra allarme che va sempre in questa direzione è arrivato dal Garante
Per i detenuti della Regione Campania che ci dice che nella sua regione esattamente i reati legati al traffico di stupefacenti sono la prima
Il primo fattore di entrata e di ingresso nelle carceri
Allora noi ci chiediamo e ed è quello su cui ci impegneremo nei prossimi mesi nelle prossime settimane forse c'è tempo forse è doveroso che in questa legislatura
Al di là di quanto durerà e di quanto può andare avanti si dedichi l'attenzione dovuta ad un dibattito su questo tema
Anche perché siamo inattesa diciamo di pensiamo che che inizia anche che che ci sia il vaglio definitivo da parte della Camera alla promosso leggi Consiglio popolare ma parliamo di una formalità e che si inserisca nel dibattito o dell'iter già in corso che si affianchi il testo di legge d'iniziativa popolare l'iniziativa legali diamo ai ai testi già presentate partirà quello dell'intergruppo promosso da Bette la vedova
E Roberto Giachetti evidentemente le due cose possono andare bene insieme al dibattito che ereditiamo anni dovrebbe dovrebbe aprirsi questa finestra i piedi
Di conoscenza rispetto a tutti questi dati di questa relazione e poi di discussione prima in Commissione delle proposte che già ci sono e della nostra proposta ricordiamolo
Frutto della campagna legali diamo di radicali italiani dell'associazione Coscioni di molte altre realtà antiproibizioniste del nostro Paese che è stata depositata agli inizi di novembre
E che noi speriamo che quanto prima possa raggiungere gli altri testi nelle Commissioni competenti e poi in Aula
Riccardo intanto per quanto riguarda il dibattito di questi giorni iniziativa politica di dica italiani sappiamo quanto sia centrale il tema dell'immigrazione
E in in siamo il l'anno nuovo si avverta con una conferenza stampa del Ministro degli Interni
Minniti che annunciato importanti novità in materia e
Poi è andato fisicamente in Libia dove e come dimostrano i fatti avvenuti ieri
Non è nemmeno diciamo facile recarsi per per un Ministro degli Interni esazione comunque rischioso una fase molto delicata a anche significare un nel voler riaprire un dialogo ma anche qualcuno ha evocato il ritorno agli accordi già fatti con con Gheddafi in in precedenza si è dibattuto in questi giorni sui quotidiani anche quanto fosse rimasti o segreto in parte quell'accordo rimaste scudo doverosa ma la battaglia che fecero i parlamentari radicali in quella legislatura insieme a Furio Colombo insieme a Sarubbi del PD ma ricordiamo fra su tutti Matteo Mecacci quello
E che che riuscì a a far emerge in quel passaggio parlamentare in particolare nel dibattito che si tenne alla Camera ecco si parte da dalla Libia
Sì sembra ripartire dalla Libia e su questo insomma ci sono anche delle dei dei forti dubbi perché
Se l'obiettivo è quello di fare in modo che
Grazie a questi accordi si arrivi a una chiusura della frontiera meridionale libica quella
Con Illy con il Niger e quindi affermare il flusso che arriva
Diciamo da tutta la la regia della Regione subsahariana
Quindi a rinnovare per quanto in modo nuovo questi accordi che tu ricordati quello del due mila otto poi quello del due mila dodici
Al di là del fatto che le condizioni in Libia in questo momento non sembrano far
Presumere che ci siano delle istituzioni in grado di controllare non dico tutto il territorio libico ma forse neanche quello della capitale da quello che stiamo leggendo generali e anche molti commentatori dicono in
Questione va chiusa la rotta del Mediterraneo come se questa fosse una cosa che si fa con uno con una proposta così vita siccome se queste rotte che riguardano centinaia di migliaia e milioni di persone che sono in fuga da guerre o che sono
Alla ricerca di condizioni di vita semplicemente di di possibilità di vita e di sopravvivenza sia una cosa facile da fare come se queste rotte non siano rotte che variano quando trovano degli ostacoli che cambiano percorso e qua quello che è già avvenuto dopo l'accordo ad esempio fatto con la Turchia dall'Unione europea rispetto alla rotta balcanica vedremo questo pacchetto di misure che è stato annunciato dal Ministro Minniti per la fine di questo mese
Quindi entro un paio di settimane si dovrebbe sapere qualcosa di più è stato annunciato in realtà un pacchetto che
Dovrebbe coinvolgere anche nella discussione al Parlamento un pacchetto normativo sì questo è un inizio ha detto che lo assicurato insomma no il passaggio parla
Tale nella conferenza stampa era è stato molto chiaro su questo non può che porterà in Parlamento su proposta ed ecco allora la domanda che
Come radicali ci sentiamo di fare è una domanda molto diretta questo pacchetto includerà una riforma
Della legge Bossi-Fini
Perché va fatto come dire un tagliando e va fatto un serio tagliando a quella normativa che ha una normativa che quando è stata fatta impostato tutto il problema del governo dell'immigrazione
I in un'ottica di ordine pubblico e uniche in un'ottima in un'ottica di repressione
Noi crediamo che sia arrivato il momento di modificare la nostra normativa mentre incidente lo di fare accordi bilaterali mentre si tenta di chiedere all'Unione europea che e quindi agli altri Paesi dell'Unione europea attenzione di condividere maggiormente
Le responsabilità nel governare questa questo fenomeno quindi anche una capacità di ridistribuire
L'accoglienza e l'inclusione dei richiedenti asilo e dei profughi per dall'altra parte dobbiamo guardare ai nostri strumenti che abbiamo per governare questo fenomeno se gli strumenti attualmente non sono in grado di creare dei canali legali di ingresso nel nostro Paese
Anche la soluzione che è stata rilanciata dallo stesso ministro devo dire dopo quei primi giorni dell'anno sembra un po'scomparsa quella dei CIE di riaprire i CIE
è una soluzione che noi abbiamo sperimentato ed è una soluzione che non ha funzionato per quelle finalità per cui erano stati istituiti FIR cioè quelli di identificare ed espellere queste perché a me perché sono state espulse nell'anno passato due mila cinquecento persone in Italia abbiamo quattrocento cinquanta mila circa
Persone che sono irregolari molte delle quali lavorano svolgono un'attività e noi dobbiamo avere una normativa che consenta la regolarizzazione di queste persone così come è contenta
Per il futuro per quelli che arriveranno strumenti
Appunto di regolamentazione non di repressione adesso abbiamo una legge che produce irregolarità produce la clandestinità quindi la nostra proposta ad esempio quella di
Avere dei permessi di soggiorno per ricerca di lavoro
Da un'altra parte in quello che stiamo leggendo
Questo accordo che è stato fatto grazie all'impegno della Conferenza episcopale e della Comunità di Sant'Egidio di un corridoio umanitario per quanto su numeri piccoli si parla di cinquecento persone già in passato queste esperienze avevano anche
Ha avuto luogo in maniera positiva ecco quella è un'altra delle direzioni secondo noi per sviluppare a livello istituzionale quanto più possibile è un segnale importante ci può essere un segnale in poi altri diventa una via da percorrere esattamente è chiaro che dovrebbe avere un impegno maggiore delle istituzioni in collaborazione con
Con il terzo settore
Un altro tema che poi voglio dire tocca quello del della presenza dei migranti in Italia e quello del lavoro e
Di quello che ha visto in questi giorni protagonista la Corte Costituzionale perché diciamo interpellata dalla CGIL che ha promosso tre quesiti referendari uno quello che riguarda la normativa relativa alla ai licenziamenti non è stato dichiarato ammissibili gli altri due quesiti si uno
E sui voucher EUR l'altro è sulla responsabilità fra
Appaltante fra diciamo fra fra fra diversi livelli di
Di appaltanti diciamo i subappalti detto questo Riccardo la battaglia sui voucher voi avete segnalato con un
Comunicato un pericolo a vostro giudizio che si ripeta di nuovo una guerra di religione come già è stato con il referendum dello scorso quattro dicembre
Sì diciamo uno scontro frontale che non aiuterebbe nella comprensione poi nel merito di che cosa stiamo discutendo né in generale gli interessi dei lavoratori che insomma a sentire i vari
I vari esponenti politici e sindacali stanno a cuore a tutti allora bisognerebbe partire un po'dai numeri e per conoscere di che cosa parliamo ad esempio quando parliamo dei voucher parliamo di
Uno strumento che in realtà ha un'incidenza molto più
Molto più limitata anche di quello che è stato raccontato in queste settimane in questi mesi perché
Insomma gli studi più recenti ci dicono che numero medio annuo nel due mila quindici di occupati e sono stati remunerati sono stati pagati con questi strumenti è dell'uno virgola tre per cento del totale degli occupati ma soprattutto questi studi ci dicono che il settantasette per cento di di questi lavoratori
Hanno svolto questa attività come secondo lavoro fonte integrativa del reddito quindi sono dei lavoratori dipendenti dei lavoratori autonomi degli studenti dei pensionati
O dei beneficiari di altri ammortizzatori sociali che poi hanno anche
Svolto delle attività
Accessorie che sono state remunerare in questo modo solamente il ventitré per cento di chi è stato pagato con i voucher è aveva questa come unica fonte di reddito allora
Quello che c'è da evitare ed evitare appunto la guerra santa mi pare di capire che l'impostazione che la CGIL secondo me anche per una dinamica interna dei tempi
Io il rapporto tra la CGIL stessa e la la la FIOM ma questa è una mia
Impressione è un'impostazione molto politica che è stata data questo referendum
L'altro aspetto è quello che invece bisognerebbe rivolgersi di più alla parte che manca nel nostro Paese quello che manca nel nostro Paese sono le politiche attive del lavoro
Non è che si crea più lavoro continuando a modificare la normativa sul lavoro come si sta facendo ripetutamente in ultimi anni
Si crea più lavoro ad esempio facendo funzionare i centri per l'impiego e questo è un grande capitolo che manca su cui anche in governo Renzi non si è
Applicato in una ottenuto quei risultati perché in realtà parole erano stati annunciati basti pensare che nel nostro Paese gli addebiti dei centri per l'impiego
Sono pochi più di sette mila sono circa un decimo di quelli che ci sono in Germania questo significa che in ogni ha detto di un centro per l'impiego ogni operatore deve farsi carico di più di duecentocinquanta persone che cercano lavoro e si rivolgono a lui in Germania una detto deve farsi carico di meno di trenta persone questo vuol dire che riesce a svolgere la sua attività in maniera molto quali diretta quasi personale tutoraggio classe esattamente a ora se non si investe su queste si continua solo a fare appunto guerre sante su strumenti che sono obiettivamente marginali e che possono anzi vanno noi siamo la do che vadano modificati il voucher si può modificare la normativa lo si può fare ora in queste ore sembrano dirlo sembrano dicono tutti eliminarlo totalmente significa riconsegnare
Quella parte comunque di lavoro accessorio che è emersa dall'irregolarità e dal nero riconsegnarla meno quindi sarebbe un errore e il famoso modo per buttare il bambino con con tutta l'acqua sporca
Ricardo chiediamo su un'altra iniziativa di radicali italiani che in questi minuti tra l'altro vede presentare la candidatura di Valerio Federico a amministratori guidatore di Infrastrutture lombarde una battaglia ovviamente politica che non
Diciamo non non è volta a c'è una candidatura che ha un po'un obiettivo politico
Diciamo assolutamente sì è una è una candidatura che ha il merito proprio di sollevare una questione di segnalarla con un'iniziativa sta radicale appunto cioè di porre una candidatura dicendo già che la candidatura ha come obiettivo la liquidazione di questa
Di questa società partecipare a una società partecipata Infrastrutture lombarde che è stata al centro e il dossier che è stato preparato da Valerio Federico che
Il candidato affari candidato radicale a fare l'amministratore delegato di questa di questa azienda è stata al centro di delibere sentenze della Corte dei conti dell'ANAC perché è un esempio tipico di come il sistema dei partiti il sistema o dico soprattutto a livello locale attraverso queste aziende che dovrebbero essere aziende strumentali in realtà porta fuori dall'ente dagli enti locali in questo dato dalla Regione ma anche dai Comuni
Porta fuori alcune funzioni tipiche degli enti locali e così facendo le rende di fatto un centro di clientele un centro di clientele di inefficienza perché emerge ad esempio tutte questi
Documenti e tra l'altro sono reperibili su questo dossier che è pubblicato sul sito radicali punto detti centri di spreco centri noi di come dire messa a gara effettiva
In sto caso parliamo di una società che si occupa di realizzazione di progettazione e di essere la stazione appaltante di una serie di fra strutture pubbliche in realtà è stato dimostrato come al di là delle inchieste giudiziarie che pure hanno riguardato anche i dirigenti di questa azienda
Si è verificato uno spreco si è verificata una lesione anche della concorrenza e del mercato quindi anche un danno al tessuto produttivo al tessuto economico della Regione Lombardia e di tutto il Paese
E una violazione della concorrenza su questa iniziativa ci sono già dei libri dei sostegni importanti penso quello di Franco del e detti ma di Alessandro De Nicola di croci e quindi insomma c'è da sperare che si riesca sollevare come caso emblematico e poi magari anche a replicare in tante altre situazioni regionali e comunali che gridano vendetta da questo punto di vista
Grazie davvero Riccardo Maggi gracchia tempo ragionare a petto grazie carrarmati segreta Rita italiani