La visita della delegazione del Partito Radicale Nonviolento nella Casa Circondariale di Reggio Calabria "Arghillà"

Siamo usciti adesso dalla nel carcere di Reggio Calabria argilla Casa Circondariale aperta dopo tanto tempo
Inserite in un contesto che dire deve durante poco
è una struttura apparentemente nuova
Che però presenta delle criticità notevoli
Per come ci hanno riferito un po'tutti dal personale dal comandante che ci ha accompagnato dal dei detenuti
Un carcere che dirette anche dalla direttrice la dottoressa Delfino che la direttrice facente funzioni che
Per presente almeno due volte a settimana ad argilla argilla c'è un rapporto di Polizia detenuti veramente basso cioè zero ventitré per cento
Lo porta a zero ventitré e in poche parole abbiamo un dotazione organica non solo carente ma per come è congegnata con una presenza notevole femminile nonostante non ci sia una sezione femminile
Per cui e parte del personale che viene utilizzato sostanzialmente per uffici
O per
La porta carraia ma non certo per attività all'interno del delle situazioni
Un
Numeri di detenuti presenti sono trecentoquindici su un capienza regolamentare di trecento due però abbiamo approfondito perché trecentodue e
Come dire del la capienza in astratto
Ma le celle le sezioni che sono effettivamente utilizzati in realtà presentano un sovraffollamento di circa una trentina di detenuti in più rispetto all'effettivo
All'effettivo capienza effettiva capienza di utilizzata
La problematica più evidente che ci hanno rappresentato i detenuti perché qui c'è una sezione
Alta sicurezza che viene utilizzata come fosse una casa di reclusione cioè l'est l'esecuzione della pena di detenuti in condannati in via definitiva per alta sicurezza in nel settore
Inseriti nel settore dell'alta sicurezza
Che sono stati uno sfogo per il sovraffollamento di alcuni e di alcuni istituti della Sicilia della Campania della Puglia
Però per una struttura che non è attrezzata per essere una casa di reclusione perché non fanno per nulla ti vita trattamentale questa bella cosa gravissima di questo istituto
Perché non è accettabile che ci siano soggetti che hanno una lunga pena detentiva venti trent'anni e non sia previsto proprio per questo allora lunga
Detenzione non sia prevista attività trattamentale rieducativa cioè una violazione gravissima della nostra costituzione al di là del dato numerico in sé è una cosa veramente che
E drammatica per come viene vissuto perché si tratta di soggetti che hanno una lunga detenzione da espiare ma che non non svolgo nessun tipo di attività
Per non parlare delle dei problemi che ci hanno rappresentato anche lo stesso comandante a proposito del SerT
Qui nonostante ci siano numerosi casi sia di detenuti appunto casi psichiatrici sia tossico dipendenti o ex alcolisti e comunque
Che meriterebbero una terapia continua costante la presenza costante del personale sanitario del SerT beh quest'altro miracolo calabrese della sanità calabrese c'è un ordinanza una disposizione di servizio del commissario
Straordinario per la sanità in Calabria
Che ha imposto dal venticinque ottobre la presenza del personale sanitario del SerT presso la struttura e in realtà
Oggi siamo al quattro di gennaio del due mila e diciassette l'unico personale che saltuariamente si vede del SerT sono degli assistenti che fanno le funzioni dei sanitari
Somministrando anche loro la terapia invece dica che avrebbero dovuto somministrare
Dei medici
Altra cosa allucinante di questa struttura non inganni l'apparenza ma all'interno non esiste un campo di calcio quindi sostanzialmente non possono fare nessun tipo di attività fisica perché non possono utilizzare nemmeno la palla nei passeggi
E non hanno una palestra funzionante
Quelli dell'alta sicurezza addirittura c'hanno uno una stanzetta in cui dovrebbero svolgere attività
Di formazione ed istruzione ma che siccome la la stanza è veramente piccola in realtà l'utilizzo e alternato
Siamo stati lì anche a ringraziare i numerosi detenuti che d'argilla hanno aderito con intuizioni di digiuno
Adesso il numero preciso non lo so ma ritardare sicuramente Eyupi preparata di me
Siamo stati qua ovviamente la richiesta che ci veniva fatta un po'da tutti a che punto stiamo con dei provvedimenti legislativi che consentono
Non l'uscita perché io ho notato che non chiede un gesto di clemenza individuale o collettiva questi detenuti questi detenuti chiedono
Sì ma chiedono ovviamente ma dietro quel gesto c'è
La loro desiderio di essere realmente altre inseriti nella società quindi anche attraverso un gesto del genere del Parlamento ma soprattutto un percorso trattamentale che consenta una rieducazione del
Del del del detenuto
Anche qui come abbiamo notato al Panzera abbiamo un alto numero di soggetti che sono in attesa di giudizio quindi una custodia cautelare anziché la carcerazione preventiva a me piace chiamarla così col termine corretto senza ipocrisia senza infingimenti
Te molto elevato rispetto anche agli standards europei conteniamo nella sollecitare le autorità competenti una cosa allucinante di questo di questo istituto
Abbiamo settantuno mi pare settantuno detenuti stranieri di questi settantuno detenuti stranieri bene non c'è nemmeno un mediatore culturale quindi una struttura il cui vengono collocati
Questo grande fenomeno degli scafisti
Poi vinta dirà qualcosa di più su quello che abbiamo visto anche rispetto a chi vorrebbe tornarsene al proprio Paese però viene costretta a rimanere qui in Italia da noi
Quindi è un gravissimo problema quello di non avere il mediatore culturale
Dicevo il problema della carenza del personale e notevole perché influisce sullo stesso
è sulle stesse condizioni di detenzione perché non possono utilizzare alcune aree del dell'istituto perché non c'è la virtù la sorveglianza non c'è la vigilanza
La mentre anche essi ormai una costante
Il il distacco rispetto alla magistratura di sorveglianza con tutto quello che ne consegue continuiamo a fare la nostra battaglia sperando che dal ministro Orlando
Il capo del dipartimento Presidente della Repubblica e al Parlamento per quanto possa sembrare difficile nelle condizioni politiche di oggi
Ci si renda conto che noi non vogliamo solo spezzare le catene della schiavitù che tiene prigioniere un uomo fisicamente vogliamo anche spezzare le catene di una schiavitù culturale di questo Paese che su questo ci battiamo perché anche questo è il rendere giustizia a rompere le catene di una schiavitù culturale
Bene dell'impianto uno i abbiamo avuto la fortuna in questa visita di essere accompagnate anche da un professionista da un anno psicologo
In un istituto dove praticamente gli psicologi non esistono ma così come in tutt'Italia che può darci una il suo punto di vista particolare
Perché dobbiamo ricordarci che la figura dello psicologo è fondamentale in un istituto penitenziario
Ma è una di quelle figure professionali che sono ormai in via di estinzione quindi do la parola al dottor Santo Cambareri
Sì io mi permetto di dire queste insomma oggi qui ritardi l'abbiamo abbiamo notato
Quello che
C'era sembrato anche non ha visitato il precedente
Con qualcosa di paradossale cioè si interviene costruendo delle strutture però poi queste strutture non si riempiono di servizio e nello specifico per quel che diceva Rita
La questione dello psicologo penitenziario
Apre diciamo situazioni a loro volta paradossale cioè molti servizi vengono magari assolti dai volontari e e non da chi professionalmente dovrebbe dovrebbe fare questo tipo di lavoro
Magari avrebbe anche i mezzi per rispondere alla domanda che che i detenuti stessi fanno
E e poi è fondamentale la continuità del carcere con l'esterno
Il problema sicurezza è chiaro che noi non stiamo qui a metterci il progetto sugli occhi e dire che il problema sicurezza non c'è
Però sicuramente se c'è un problema sicurezza c'è la possibilità di fare in modo che il carcere possa essere
Il più possibile aperto e che quindi la società entri nel carcere
E allora se è vero come indicono anche i nostri stessi ordini professionali che lo psicologo deve avere una funzione sociale
Non può assolutamente mancare da questi contesti
è un po'questo che abbiamo notato qui perché l'abbiamo notato anche Reggio Calabria qui Amman maggiormente evidente cioè qui è proprio si incarna il paradosso della risposta dello Stato all'emergenza costruiamo una struttura
Ma facciamo solo questo
Poi non la riempiamo di servizi poi lasciamo la Polizia penitenziaria
Sotto organico o comunque con difficoltà
Diciamo
Per rispondere alla queste situazioni e soprattutto non non mettiamo uno psicologo penitenziario che non sia diciamo agganciato a un progetto che rimanga solamente un qualcosa di
Saltuario non c'è un mediatore culturale fisso cioè il mediatore culturale ci hanno detto che
Era qui
Un volontario fino a qualche tempo fa adesso non c'è più diveniva a titolo volontario ma in amicizia quasi
Quindi
Non non credo che sia questa la la risposta data insomma queste questo tipo di situazione e soprattutto a dare una continuità dell'istituzione carcere
Con l'esterno e con la Società per permettere anche quello che è fondamentalmente lo scopo del carcere quindi la rieducazione quindi una continuità una volta usciti da qui
E e quello che è anche il progetto di un qualcosa fuori una volta finito il carcere
Tutto qui
In carcere che non finisce mai anche perché il rapporto dei detenuti con
La figura di riferimento più importante nei loro confronti e cioè il magistrato di sorveglianza
Una figura
Che dai fatti concreti poi con
Giampaolo Catanzaro ITI vogliamo avere un incontro con
Il Presidente del Tribunale di sorveglianza di Reggio Calabria ma la distanza è totale semplicemente perché
I detenuti ricevono due tipi di risposte fondamentalmente o il rigetto
Fotocopia
Oppure la mancata risposta per esempio i giorni di liberazione anticipata loro aspettano c'era pure qualcuno
Che avanzava l'ipotesi di che se fossero stati conteggiati questi giorni che spettano per legge probabilmente avrebbe dovuto trovarsi fuori da questa struttura padrona
Ricevuto risposta quindi un problema serio perché non dobbiamo mai dimenticare che in realtà il magistrato di sorveglianza è una figura anche a garanzia
Del di dei diritti fondamentali dei detenuti e del così detto pretrattamento perché all'Hui
Che i detenuti si rivolgono per l'accesso alle pene alternative per
La liberazione anticipata
Pere le istanze in base all'articolo trentacinque ter dell'ordinamento penitenziario e quindi di risarcimenti che molti di loro avrebbero dovuto aprire ma che si sono visti respinti
Perché non c'è l'attualità del pregiudizio mentre hanno subito in precedenza sicuramente carcerazioni in sovraffollamento e sovraffollamento pesante
Si rivolge si rivolge al magistrato di sorveglianza per aprire permessi
Ci si rivolge intera vere per esempio l'accesso o meno alla legge centonovantanove che consente di scontare gli ultimi diciotto mesi detenzione ai domiciliari
Insomma tutto un lavoro anche per poi la messa alla prova ma questo
Un altro capitolo di cui si occupa
Anche l'Ufficio per l'esecuzione penale esterna insomma o vorremmo incontrarlo anche perché se possiamo dare una mano
E la nostra intenzione è sempre quella ne vogliamo che le cose migliorino non che peggiorino fino a diventare ancora più degradate delle attuali per esempio sappiamo
Che il magistrato il tribunale di sorveglianza si trova in un posto in un'ubicazione sicuramente inadeguata squallida
è e c'è bisogno anche di spazi per svolgere il proprio lavoro sappiamo pure che c'è un immobile che è destinato a questo comma che per motivi burocratici
In realtà saldi che non viene definitivamente assegnato al tribunali pregnanza quindi se possiamo dare una mano da questo punto di vista la daremo
E così come io l'ho accennato molto i detenuti per tutti i problemi che ci hanno esposto qui per esempio sono chiusi non non esiste il concetto delle celle aperte
Ora se consideriamo che le attività trattamentali persino quelle scolastiche sono lavoro a scuola praticamente non esistono sono ridotte proprio al lumicino
Ne è comunque a vere le celle aperte può essere uno sfogo
Ci sono peraltro soprattutto l'abbiamo riscontrato in media sicurezza anche delle situazioni completamente illegali dal punto di vista strutturale
Perché pur essendo un carcere nuovo però abbiamo ancora i letti a castello a tre piani e quello che sta al terzo piano sicuramente non può mettersi seduto sul letto
Perché sbatte la destra al soffitto
Quindi letti a castello a tre piani poi
Le maglie stretti chi impediscono alle finestre maglie strette le finestre che impediscono
La luce lei all'ingresso della luce in un modo veramente significativo per cui il rischio è che la vista sia bassi notevolmente e in fretta
Allora sono tutte queste che le ultime due che ho citato sono vietate
Eppure ci sono
Ed esistono in questi istituto dicevo
Che sarà importante la prossima settimana incontrarci io veramente spero al più presto possibile con
Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando perché vogliamo sapere anche i tempi del è percorso del disegno di legge che prevede la riforma sul dell'ordinamento penitenziario
E perché chiaramente per chi vive in questa situazione c'è una grossa aspettativa
E c'è una grossa aspettativa per esempio se pensiamo agli affetti familiari molti di questi sono lontani dalla propria famiglia molti di questi non incontrano i figli
Proprio per questo tipo di Regioni quando sappiamo che l'affettività
Deve essere assicurata non solo per un diritto dei detenuti ma anche per un diritto dei figli soprattutto quando sono minori
Perché parliamoci chiaro quando uno poi ha finito di scontare la pena e deve ritornare ritornerà in famiglia e se la famiglia
è stata di Lissa forzatamente persino con
La limitazione dei colloqui e delle telefonate ecco che la famiglia si rovina
E tutto questo scissa è indice di una miopia
Rispetto poi al futuro di queste persone detenute ci sono
Questa non si capisce bene se è una casa di reclusione
Ho una casa circondariale cioè da una parte per i tanti detenuti in attesa di giudizio uno dice beh è una casa circondariale
Dall'altra però i cartelli indicano Casa di reclusione o voi arriviamo qui e troviamo decine e decine di detenuti che devono scontare temi lunghissime
Chi si trovano assieme a detenuti che devono uscire fra tre quattro-cinque mesi
Allora riflettiamo anche che cosa significa
Tenere insieme persone che sono vicini alla vicini alla scarcerazione con quelle che sanno
Che devono farsi ancora venti o trent'anni di galera o addirittura l'ergastolo non a caso sono previste le case di reclusione
Dove c'è il lavoro dove ci sono le attività trattamentale cioè dove si fa un percorso
Veramente individualizzato di reinserimento nella società tutto questo qui non esiste
Ecco perché sarà importante parlare con il ministro Burlando bisognerà io gli parlerò anche del quattro bis
E cioè quell'articolo chi impedisce l'accesso ai benefici penitenziari che
Una sospensione dell'ordinamento penitenziario per alcune categorie e di detenuti va si può capire e che questo articolo
Si può capire fino a un certo punto e che sia applicato per qualche anno ma che sia perpetuo per cui questi sono
Sempre
Considerati il redini bili
Da allora vuol dire anche che la struttura del carcere non funziona perché dovrebbe aiutare il detenuto
Al reinserimento sociale voglio dare atto al comandante che poi è quello
Chissà tutti i giorni qui devo dire che i detenuti
Lo conoscevano lui fa colloqui frequenti a differenza
Degli educatori del magistrato di sorveglianza di tutti gli altri quindi ha il polso della situazione lui per esempio sarebbe favorevole
All'apertura delle Chanel e però vuole anche le condizioni per poterlo fare
Quindi abbiamo questa anomalia per cui
Praticamente argilla e Pansera
Le due carceri di Reggio Calabria
Sono una cosa strana perché sono un unico
Hanno un unico direttore
Tranne la dottoressa che oggi era presente che viene qui a d'argilla per due giorni
Un unico direttore sì ci sono due comandanti in ma
E le unità di Polizia penitenziaria assegnate all'uno all'altro istituto sono molto differente
Seppure tutte si trovino in carenza di personale
Per cui
Guardate un po'l'immagine dell'abbandono di questo istituto non certo per volontà di chi ci lavora
è data dal percorso che abbiamo fatto stamattina per raggiungerlo
Il quartiere credo che si chiami così Arghillà la località Arghillà è una località diciamo
Di quelle degradate e in genere delle città
Ma le montagne di immondizia io le ho filmate poi le metterò su Facebook e che abbiamo ripreso sono veramente impressionanti ti danno proprio la misura
Chiusi e qui non ci arriva nemmeno il camion della spazzatura insomma e poi
Da un certo punto di vista si considera spazzatura umana quella che viene messa qua dentro
Che cosa qual è stata la grande operazione sociologica
Che è stata fatta hanno messo nella località argilla a ridosso delle carceri tutte persone disagiate
O che hanno avuto problemi con e la giustizia e con il carcere oppure che hanno altro tipo di disagio sociale ora se questi nuclei noi
Li mettiamo tutti insieme
Facciamo il ghetto dei disagiati
E quindi significa che e non c'è speranza di crescita di riabilitazione non c'è proprio possibilità e per il futuro rifletteranno perché poi tutto questo dipende da scelte politiche
Che sono state fatte riusciranno a ragionare a correggere ed errori che costano un milioni di euro
I politici di questa zona
L'ultimo accenno abbiamo parlato del magistrato di sorveglianza però qui bisognerà analizzare anche
Alcuni dati della magistratura in generale
E perché i i numeri della custodia cautelare in carcere a me sembrano più alti enormemente più alti che in altre parti d'Italia
La rigidità di questa magistratura per cui sono tutti
Hanno tutti associazione
Ne per delinquere di stampo mafioso persino i Comuni in realtà provenivano da quell'area tante sono stati solo recentemente declassificati allora qui
Come diceva un detenuto di Vibo Valentia in Calabria non si può essere detenuti comuni siamo tutti associati facciamo tutti parte della criminalità organizzata io credo che questo sia un modo sbagliato
Di affrontare il problema
L'ultimo cenno nero chiedeva Giampaolo Catanzaro idee quello sugli gli scafisti
Io ne ho incontrati viversi a ad Agrigento a Lecce a Taranto quindi in Puglia e qui pure ce n'erano un certo numero
Ora
Io vorrei capire perché
Questi tra virgolette considerati delinquenti e criminali io credo
Che nella maggior parte dei casi
Sono
Persone disperate come tutte quelle che attraversano il Mar Mediterraneo e che spesso ci lacci ci lasciano la vita nella nella traversata in un naufragio
Beh mi sono sembrate persone normali e che spesso si ritrovano magari alla guida di un barcone semplicemente
O per risparmiare perché
Quelli che attraversano il mare rischiando la loro vita con i bambini
Lo fanno pagando
Vendendo quelle poche cose che hanno ma pagano cifre consistenti in euro
Questi magari per risparmiare accetta no di fare gli scafisti cioè e mettersi alla guida e perché gli tolgono qualche centinaia di euro oppure
Con una pistola alla tempia all'ultimo momento a le mettono le
E Cecchi testimonia si era alla guida ma possibile che non ci si interroga
Chi lucra veramente
Su queste persone ci ha perché ci sono
I cui i veri capi solo quelli che ci guadagna i ricavi sui gommoni su queste barche di fortuna non ci salutano non ci salgono perché loro tengono sì
Alla loro vita e pochissimo alla vita degli altri questi si fanno anche sette otto nove anni di galera
Senza la possibilità spesso di difendersi hanno avvocati d'ufficio perché era un anno una lira
E allora
L'ultimo messaggio e per il Ministro dell'Interno per Minniti
Abbiamo sentito in televisione dire a se ne devono tornare al loro Paese adesso riapriamo i CIE perché così in luoghi identificazione ed espulsione ecco caro Minniti qui
Ci sono non sono persone che sono state identificate
Che sono vicine al fine pena chi chiedono di tornare alloro Paese ce l'hai belle pronte per alcune abbiamo preso anche nome e cognome
Fa questa
Questa iniziativa anziché ricercarli qui ce ne sono che sono pronti a tornare al loro paese d'origine dopo aver vissuto
Questa esperienza drammatica della traversata della speranza