"1942 - 1992: Cinquant'anni dopo la legge urbanistica italiana"

Prendiamo i nostri lavori come da programma do subito la parola Edoardo Salzano per la sua introduzione
Vezio De Lucia ha aperto la sessione di ieri
Ha aperto la sessione di ieri
Con una relazione rigorosamente segnata dal pessimismo Della Ragione
La chiusa con un segno di speranza fornito proprio da questo convegno
Alla fine della relazione di Vezio che voglio idealmente riallacciarmi per aprire questa seconda sessione dedicata al domani e quindi necessariamente aperta la speranza
Speranza critica naturalmente
Ed è proprio questa mi sembra l'indicazione che ci viene dall'Europa
Con la ratifica del Trattato di Maastricht
L'Europa diventerà una realtà politica ed economica questo non significa che l'unità europea sia dietro l'angolo
L'incapacità di governare la crisi monetaria e l'impotenza politica rivelato la lacerante crisi dei Balcani
Testimoniano che non è più tempo se mai lo è stato gli ottimismi a critici né di fiorita retorica
Un dato però rimane fermo le frontiere che separano i cittadini dei Paesi dell'Europa già diventate sempre più permeabili dal Capodanno del novantatré saranno scomparse del tutto
Trecentoquaranta milioni di cittadini europea circoleranno liberamente
Si imporranno confronti sempre più ravvicinati
Tra le condizioni di vita al di qua e al di là del dei confini relazioni europee
Quali che siano le vicissitudini della congiuntura
L'Europa rimane del resto l'unico orizzonte possibile
Perché la civiltà della sua storia non si dissolva nel prossimo secolo in una miriade di micro civiltà affidate all'attenzione degli etnologi
Occorre allora pazientemente a lavorare
Per proseguire la costruzione di una unità europea nelle culture specialistiche nelle politiche nazionali e soprattutto nella formazione delle condizioni dell'esistenza e della vita sociale
Abbiamo avviato un lavoro in questa direzione nel convegno svolto in questa stessa sala un anno fa lo stiamo proseguendo adesso
Parlare di città in Europa
Significa oggi parlare di crisi
I due termini in questo scorcio di secolo sono sempre più frequentemente associati nel convegno l'anno scorso abbiamo ragionato a lungo a partire dal libro verde per l'ambiente urbano dell'Arce sulle caratteristiche della crisi ricordiamolo alcuni aspetti
Ricordiamo la crisi d'identità personale e sociale che si consuma nelle metropoli
Ricordiamo il disagio nella ricerca e nell'accesso ai luoghi indispensabili per resistenza Dellomo sociali is
Ricordiamo le difficoltà crescenti a usare abitazioni adeguate per località tipologia e prezzo alle esigenze delle famiglie ricordiamo l'inquinamento dell'aria e dell'acqua la nove produzione di rifiuti che minacciano di seppellire il PCI gli umori che ci assorda no non a Venezia
Rendono più ardua la riflessione del colloquio
Ricordiamo come la città è diventata inospitale spesso nemica delle persone appartenenti alle Categorie alle condizioni più deboli
Ricordiamo soprattutto quello che nel convegno dall'anno scorso abbiamo definito il paradosso del traffico
Muoversi spostarsi dicevamo è diventato un tormento un'angosciosa perdita di tempo un'assurda dissipazione di risorse pubbliche e private un un ingiustificato spreco di spazio e di energia
Una preoccupante fonte di inquinamento diciamo ancora che la crisi è la mobilità non è solo l'aspetto più appariscente drammatico della crisi della città ma neanche
L'aspetto più emblematico infatti la città è stata storicamente se c'ha un valore ancora oggi che questo il luogo degli incontri e delle relazioni dei rapporti tra le persone e gruppi diversi
Sta degenerando nel luogo delle sedi negazioni dell'isolamento delle difficoltà di comunicazione
Ma la crisi e la città è solo una faccia della sua attuale condizione
Esiste anche un'altra faccia le città dell'Europa sono anche una grande risorsa sociale
L'intelligenza di lavoro di rapporti di cultura e sono il più grande depositò non solo di testimonianze ma di viventi patrimoni della civiltà
Nelle città d'Europa si è consolidato il conservato nonostante i saccheggi perpetrati ai molteplici effetti della crisi qualcosa che è un valore in molti sensi è un valore come testimonianza del passato e perciò come fondamento del futuro
è un valore come fonte di insegnamento di cultura di godimento estetico
Ed è un valore in termini strettamente economici come risorsa primaria di cui l'industria del turismo che acquista un peso sempre maggiore e pone lo viviamo quotidianamente a Venezia problemi sempre più urgenti per il suo governo
La ricchezza costituita
Dalla cultura delle città la maggiore risorsa per il futuro delle città europee
Condizione perché essa non venga dissipata e Possa di spiegare tutte le sue potenzialità è che la città venga sottratta al suo possibile destino di crisi
Le città d'Europa sono già un unico mercato
Ciascuna di esse vuole attirare risorse flussi di interesse Investimenti visitatori turisti valuta tra le città insomma eh in atto la concorrenza
Dove i politici e gli amministratori sono più attenti alle ragioni del governo del territorio si corre ai ripari si lavora ci si attrezza
Così per timore della forza attrattiva già esercitata dalla grande concentrazione che da Londra attraverso i Paesi Bassi e la valle del Reno si può lunga fino a Milano la cosiddetta banana blu
Lecita della Francia e della Germania si stanno organizzando i berretti tentano di coordinarsi e spesso ci riescono con efficacia
Attraverso l'integrazione cercano di diventare più forti sul terreno difficile dalla concorrenza
Per restare vittoriosamente sul mercato mettono in gioco le loro qualità e si sforzano di accrescerne le qualità ambientali storiche artistiche e le qualità urbane qualità dell'attrezzatura e dei servizi di qualità della vita qualità dell'organizzazione dell'insediamento qualità dei Ras dei trasporti
Qualità e ricchezza delle occasioni di incontro di arricchimento culturale di ricreazione
L'investimento nella qualità e sempre più considerato nelle società davvero moderne la garanzia più forte per un futuro migliore
La sua democrazia tedesca l'aveva capito
Più di vent'anni fa
Nella Ruhr la terra vivi gli Brahms del grande leader della sinistra europea la cui scomparsa ci lascia tutti più poveri e più inquieti
Per accrescere la loro qualità urbana rafforzarsi mediante l'integrazione delle loro differenti potenzialità le città ben governate dell'Europa
Scelgono come strumento il come metodo la pianificazione territoriale urbana
Ho detto recentemente il Primo Ministro della Francia Pier Belegrouh a ho intenzione di fare del pianificazione territoriale nella prospettiva della realizzazione dell'Europa una vera priorità nazionale
In Europa insomma l'urbanistica
Questa pratica sociale vituperata negli anni ottanta da i fautori della modernizzazione fasulla che ha prodotto Tangentopoli e la crisi economica è di nuovo all'ordine del giorno
Ma quale urbanistica per quale città
Una nuova urbanistica deve in primo luogo fare i conti con una nuova visione dell'economia
Quel mistica moderna quella che in Italia si è affermata nel segno della legge mille centocinquanta
Si è forgiata misurandosi con i problemi dell'espansione espansione della città espansione dell'urbanizzazione sul territorio ed espansione dell'economia
Lo sviluppo è stato visto concepito misurato vissuto in termini meramente quantitativi
Tutto questo è cambiato
La cultura urbanistica più attenta alla scoperta da tempo
L'età dell'espansione è terminata siamo entrati ormai nell'età del recupero del riuso della riqualificazione
La cultura economica lo sta scoprendo anche essa misurare lo sviluppo nei termini quantitativi tradizionali significa condannare non solo la società ma il genere umano alla morte
Fare i conti con l'economia significa allora per l'urbanistica fare i conti con l'ambientalismo come l'esigenza profonda che questo movimento esprime
Abbiamo cominciato a farlo nel convegno dell'anno scorso quest'anno anzi proprio alla fine di questo mese la lega ambiente riprende il ragionamento con un convegno significativamente intitolato ambiente chi ama urbanistica
Al come l'anno scorso abbiamo lanciato uno slogan ci siamo rifatti alla definizione di sviluppo sostenibile come coniata dalla Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo dell'ONU
Per applicarlo alla città
Per lo sviluppo sostenibile si legge nel rapporto della Commissione dell'ONU si intende uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i popoli per città sostenibile dicevamo bisogna intendere qualche cosa di più
Così grave la situazione di crisi che non basta non compromettere la capacità delle generazioni future non basta in altri termini conservare la quanto la qualità urbana esistente bisogna aggiungerne e abbiamo definito città sostenibile una città che soddisfi i bisogni del presente accrescendo la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri
Io penso che l'obiettivo della città sostenibile debba essere il fondamento della nuova urbanistica
A volte si ragiona come se l'urbanistica
Fosse compito presso che esclusivo di una determinata categoria professionale
Se il compito dell'urbanistica come io penso e quello di costruire la città del futuro allora è evidente che non può essere così
Leonardo Benevolo con la sua consueta rigorosa chiarezza afferma che l'urbanistica e una parte della politica
Certo l'espressione di Benevolo va interpretata
L'urbanistica è una parte che richiede determinati specialissimi e una sua propria autonomia disciplinare
Che quindi richiede un apporto determinante di tecnici determinati formati debitamente capaci di esplicare nella sfera delle loro attribuzioni l'autonomia necessaria per ogni attività creativa
Urbanistica pretende un rapporto dialettico tra il personale politico e quello tecnico tra le responsabilità e le capacità dell'uno e dell'altro
Ma guai da una parte a delegare in chi era mente all'urbanista tutte le scelte che concernono la città del futuro
E ad attribuire a lui solo la responsabilità di tracciare le linee del percorso i traguardi le priorità
E guai dall'altra parte a ritenere che queste scelte
Possano essere tracciate da un mero atto di volontà politica senza un'accurata prospettazione dei rapporti tra causa ed effetti
Una verifica delle coerenze necessarie una individuazione delle alternativi possibili
Guai a confondere e guai a separare occorre distinguere i ruoli e gli apporti
Ma ciò che oggi soprattutto occorre e che in Italia la politica si riappropri della responsabilità di dare il suo determinante contributo alla soluzione dei problemi di fondo
Delle scelte di sistema che sono necessarie per costruire una nuova città se così non avvenisse ogni impegno sul versante della cultura urbanistica servirebbe solo all'Accademia cioè annulla
Quando la politica non si occupa responsabilmente della città
La crisi investe il terreno della morale Tangentopoli lo insegna
Non assumere le questioni dell'urbanistica come questioni politiche centrali significa abbandonare la città e i grandi interessi che la sua trasformazione comporta
Ai faccendieri della politica dell'urbanistica e degli affari
Quando non si occupa dell'urbanistica la politica alta essa diviene terreno di pascolo della politica bassa
Diviene ter Reno di impaludamento della politica
Le scelte sul futuro della città coinvolgono interessi di grandissime dimensioni
Ogni ipotesi di trasformazione del territorio ogni progetto premia interessi economici di alcuni soggetti e punisce altri aspettative
Basta un segno con il pennarello la correzione di un numero di un avverbio nelle norme di un piano per costruire ricchezza senza fatica per nessuno
Ma se le cose stanno così come è pensabile che per un decennio almeno si siano calpestate violate svuotate le regole nate dalla legge di cui oggi celebriamo il cinquantennio
Cui era affidato quel tanto di trasparenza di responsabilità di dimostra abilità delle ragioni
E delle conseguenze delle scelte
Che il legislatore era riuscito ad escogitare
Se le regole date non soddisfano e se vanno cambiate con regole nuove non farlo limitarsi a distruggere senza ricostruire significa aprire varchi smisurati attraverso cui passano il malaffare e la corruzione la prepotenza della concussione
E la stessa delinquenza organizzata
Risolvere la questione morale denunciata da Enrico Berlinguer vent'anni fa e aperta dalla magistratura in questi mesi significa ricostruire un sistema di regole per il governo del territorio
Regole certe regole valide nei confronti di tutti regole blindate contro le deroghe e le violazioni
In che modo però sulla base di quale ipotesi sul ruolo del potere pubblico dal governo del territorio
Con quali rapporti tra i vari livelli del potere pubblico e di questi con i poteri e le iniziative private occorre formare il nuovo sistema di regole e quali metodi e quali strumenti sono necessarie per definire nella chiarezza e nella reciproca responsabilità le scelte politiche quelle tecniche
E delineare così è sistematicamente gestire il Progetto del futuro della città
Quali attrezzi infine adoperare per avere ragionevoli garanzie del fatto che si progetta e costruisce una città sostenibile
E non non in forma invivibile agglomerato di squallide e inquinate periferie
Ma è necessario in primo luogo ribadire che le scelte che determinavano l'assetto del territorio sono di competenza degli enti pubblici elettivi
Costituzionalmente costitutivamente rappresentanti della volontà popolare e responsabile dei suoi destini
Ha poi necessario completare questa affermazione che è già scritta nella Costituzione con un'altra che tarda a farsi strada
Occorre affermare che tutte le scelte suddette che si tratti di tutele infrastrutture opere pubbliche di competenza statale o regionale
O che si tratti delle più estese compiute competenze delle Province e dei Comuni
Non possono essere il prodotto di decisioni casuali separate le une dalle altre
E neppure possono essere unicamente il portato di politiche e programmi di settore
Occorre insomma che a ogni livello di governo le scelte che incidono sul territorio
Vengano definite verificate nella loro coerenza complessiva e nei loro effetti dimostrate nella loro necessità rese trasparenti nel procedimento della loro formazione nella loro attuazione
Mediante l'applicazione dell'unico metodo che non ce lo siamo inventati noi
è stato escogitato finora come l'unico idoneo a ottenere i risultati siffatti il metodo della pianificazione territoriale e urbanistica
Prima di essere un insieme di strumenti
La pianificazione territoriale e urbanistica un metodo questo metodo evidentemente richiede applicazioni diverse strumenti diversi a seconda delle differenti situazioni alle quali si applica
Una pianificazione forgiata in relazione all'esigenza dell'espansione deve evidentemente essere profondamente modificata in un'epoca in cui altre sono le prospettive esigenze
Una pianificazione immaginata quando la tutela dell'ambiente era preoccupazione soltanto per qualche intellettuale qualche esteta
E certamente insufficiente quando la questione ambientale diventa consapevolezza di massa
Una pianificazione costruita quando gli interessi privatistici dominanti erano quelli della grande proprietà fondiaria
Deve rivedere i suoi strumenti e le sue priorità in una realtà dominata dal grande capitale finanziario transnazionale
Quale deve essere oggi la pianificazione per le cose che ho appena detto certa una pianificazione diversa da quella del passato
Intanto non dovrà ridursi a formare una volta ogni tanto un pacco di documenti contrassegnati dal nome piano
Occorre per dirla sinteticamente passare dal piano alla pianificazione occorre dar luogo a notti vita continua e sistematica di governo delle trasformazioni urbane e territoriali
Caratterizzata dai due requisiti complementari sussidiari della coerenza e della flessibilità
Ma per comprendere quale pianificazione necessaria
Occorre domandarsi quale città vogliamo costruire con la pianificazione
Vogliamo costruire innanzitutto una città libera di disporre del suo destino e quindi affrancata dal dominio della proprietà immobiliare e della rendita
La questione del regime degli immobili
E perciò basilare poi fondamentale Foncière con un'espressione dal doppio significato direbbero i francesi
Oggi più che mai l'attuale assenza di certezza e chiarezza e alla radice sia delle condizioni disastrose del nostro territorio
Sia dal del diffusione di Tangentopoli
Il Presidente del Consiglio dei ministri
Accogliendo una proposta del segretario del PDS ha promesso di porre la questione all'ordine del giorno l'attività legislativa
Proprio per consentire ai comuni parole testuali di superare la prassi dell'urbanistica contrattata
Non si tratterà quindi solo di indennità di espropriazione si tratterà di regime degli immobili di decidere che cosa appartiene alla collettività e che cosa appartiene al proprietario in termini economici e in termini di potere in ogni trasformazione di rilevanza urbanistica operata sugli edifici e sulle aree
Alcuni principi vanno affermato il Confort sa
E devono costituire i cardini di una nuova politica in materia
Voglio proprio lì alla discussione appunto come punti politici sui quali il confronto non può essere solo specialistico
Il primo punto è che il potere di decidere quali trasformazioni aventi rilevanza urbanistica siano ammissibili e quali no
Ossia in concreto il potere di decidere sulle scelte sul territorio spetta al potere pubblico il quale lo esercita mediante gli strumenti della pianificazione
E lo esercita davvero non mettendo lo spolverino sulle decisioni prese capitale finanziario o immobiliare come nell'urbanistica contrattata
Il secondo punto è che il valore riconosciuto alla proprietà immobiliare non deve comprendere le quote o gli incrementi derivanti dalle decisioni dagli interventi
E dalle opere della collettività ma deve compensare solo l'uso legittimo Del Bene
Questo principio del resto oggi sembra rivoluzionario ma era già nella legge generale dell'espropriazione del mille ottocentosessantacinque novecento mila ottocentosessantacinque
Il terzo punto
E che il meccanismo di determinazione dei valori deve essere tale da rendere uso l'espressione ripresa a suo tempo da Aldo Moro da rendere il proprietari indifferenti alle destinazioni dei piani
Questo principio essenziale per ottenere la perequazione tra le posizioni proprietari
E la perequazione caro Campos Venuti non è la prerogativa di una proposta legislativa magari quella basata sulla spalmatura di un indice di edificabilità su tutti i terreni
La perequazione almeno a partire dalla sentenza costituzionale cinquantacinque
Del mille novecentosessantotto il requisito minimo indispensabile di qualsiasi soluzione
Che voglia essere certa che anzi che non voglia essere certa di ricadere sotto la scure della corte costituzionale
Il quarto punto infine è che la determinazione dei valori degli immobili
Deve essere tale da non essere punitiva nei confronti dei proprietari nel senso di privarli dell'investimento che essi hanno effettuato
Questo risultato deve ovviamente essere raggiunto secondo modalità che non siano contraddittorie con i punti precedenti il che è possibile per esempio consentendo al proprietario di ottenere in alternativa al valore standard
Quello l'equivalente del prezzo che è stato corrisposto e dichiarato in atti pubblici nell'ultima transazione
La proposta di legge che Luigi Scano ha predisposto e che illustrerà più tardi una delle possibili traduzioni di questi punti politici
In una più complessiva normativa dei modi e degli istituti attraverso i quali esplicare un efficace governo del territorio
Ma disporre di un testo legislativo idoneo questo il punto che voglio sottolineare non è sufficiente per condurre davvero una politica Fondiaria efficace e moderna
Così come del resto non dispone ancora non è una buona ragione
Per accodarsi agli interessi fondiari e subirne la volontà come troppe amministrazioni pubbliche ancora fanno
Qualità ambientale qualità sociale
Queste due espressioni mi pare che era chiudano l'insieme dei requisiti che chiediamo alla città del futuro
Qualità ambientale significa in primo luogo tutela delle qualità naturali e storiche presenti
Significa tutela dei centri storici ancora oggi devastati dalla miopia culturale dei progettisti e dalla miopia politica degli amministratori come il caso
Eclatante assolutamente aberrante di città vecchia di Trieste minacciata in questi giorni di distruzione da un devastante piano di recupero
Significa tutela dei centri storici nelle loro caratteristiche fisiche e nella loro struttura sociale cosa che si ricomincia a dimenticare significa tutela delle ville ancora presenti delle pendici collinari delle vidi campagna eccetera eccetera
Tutela insomma di tutti i segni che il paziente intreccio tra storia e natura hanno lasciato a testimonianza di una civiltà significa poi costruzione di qualità nuove soprattutto laddove la speculazione l'incuria e l'individualismo sfrenato hanno costruito ambienti invivibili
Significa protezione delle risorse dell'integrità fisica della terra dell'acqua e dell'aria
Significa disinquinare smaltire rifiuti senza produrre ulteriore inquinamento ma significa in primo luogo produrre meno inquinamento meno rifiuti
Significa sottrarre nemmeno terreno possibile al ciclo naturale asfaltare cementificare nella più stretta misura possibile
Occupando sei impermeabilizzare nuovi terreni è davvero indispensabile soltanto i suoli già sottratti al ciclo biologico
Significa progettare le città in modo da rendere da risparmiare energia e ridurre l'impatto delle costruzioni sul clima e quelle del trasporto sulla produzione dello formi nocivi
Significa perciò anche più trame meno automobili ma significa in primo luogo progettare città nelle quali l'energia e il tempo necessario per i percorsi casa lavoro servizi lavoro
Casa servizi siano di minori possibili
Qualità sociale significa certo in primo luogo una città che funzioni
Una città nella quale i luoghi in cui il cittadino deve recarsi siano riconoscibili piacevoli raggiungibili con il minimo dispendio di tempo e di energie
Significa una città che funzioni per tutti
Una città al cui interno non ci siano barriere quelle che ci sono siano facilmente superabili dai forti ed ai deboli
Penso più che alle barriere architettoniche a quelle barriere invisibili costituite dalla selezione sociale a sua volta determinata dai prezzi delle case
Significa perciò anche una città nella quale le qualità e i luoghi da trazione non siano tutti localizzati al centro della città ma siano adoperati come elementi di riqualificazione di vitalizi azione delle periferie e facciano di queste non le parti subalterne marginali della città il lavoro Vescio del cento ma parti dotate della stessa qualità e degli stessi diritti
Significa una città nella quale le infrastrutture per il trasporto siano organizzate per il cittadino e non per l'automobilista
In cui si è realizzato semplicemente quel modesto obiettivo che li può avere per sull'ambiente urbano della CEE proponeva rendere l'automobile un'opzione non una necessità
In cui quindi il trasporto pubblico abbia la priorità assoluta degli impegni degli Investimenti degli spazi urbani in cui parcheggino siano collocati in luoghi centrali o addirittura torniamo al caso di Trieste recentissimo ma anche a Lucca per esempio
Nei centri storici o ai loro margini ma siano collocati nei punti di scambio periferici dove si può lasciare l'automobile prendere il tram o la metropolitana
Una città sistema urbano in cui diversi vettori nel trasporto pubblico non siano progettati e gestiti come entità separate ma come elementi di un unico progetto al servizio
Del cittadino e non delle aziende
A ben vedere una città dotata di qualità urbana è una città dotata di qualità ambientale
I requisiti necessari per costruire la città sostenibile sono ben più che la base di partenza
Per conquistare la città sociale ne costituiscono parte sostanziale la città sostenibile e già in una misura ampia anche la città sociale
Le procedure di formazione di un qualsiasi atto esprimono il modo in cui le diverse volontà e diversi poteri Conco a formarlo
Gli atti della pianificazione esprimono la volontà di un unico potere la collettività l'insieme dei cittadini
Nel nostro regime la volontà dei cittadini espressa nelle forme della democrazia parlamentare
è a queste forme a questi istituti che bisogna quindi necessariamente riferirsi in particolare agli istituti e rappresentatività generale territoriale cioè al Comune alla Provincia o la città metropolitana la Regione allo stato oggi i rapporti tra questi livelli di governo sono caratterizzati dalla confusione e dall'incertezza dalla deresponsabilizzazione dalla prepotenza
I giuristi dice una devono anzi perché gli atti di pianificazione sono atti amministrativi compressi
In realtà sono diventati a causa del sovrapporsi caotico di leggi decreti regolamenti e comportamenti soltanto atti complicati
Occorre riordinare profondamente la materia ispirandosi a pochi principi chiave
Occorre intanto stabilire quali sono gli oggetti e gli aspetti di competenza di ciascun livello di governo l'ipotesi più convincente che rientri pienamente nelle competenze di ciascun livello nazionale regionale provinciale o metropolitano comunale
La determinazione prima propositiva e ultima decisionale circa quegli elementi e aspetti della struttura territoriale che hanno influenza diretta sulle trasformazioni che operano a quel livello si tratta in sostanza con qualche
Approssimazione assimilazione di quello che la c'è definisce il principio della sussidiarietà
Una volta stabilite quali sono le competenze di ciascun livello
Diventa poi agevole stabilire procedure che consentano precisa attribuzione di responsabilità concorso di ogni livello sulle decisioni di competenza degli altri
Tempestività e anzi automaticità nei tempi alcuni di noi stiamo lavorando da anni e proposte che possono risolvere in modo soddisfacente il problema possiamo cominciare a verificare se il lavoro merita di essere proseguito il portato a una conclusione politica
La chiarezza delle responsabilità e delle competenze ove mai fosse raggiunta
Aiuta poi a risolvere l'altro grande problema quello di rendere chiare ed esplicite al cittadino le scelte le loro motivazioni e conseguenze le responsabilità circa la loro formazione e la loro attuazione si tratta del grande problema della trasparenza
Parlo di problema perché mi sembra che non sappiamo bene ancora che cosa bisogna intendere con questo termine e soprattutto in che modo dobbiamo attrezzarci per raggiungerlo
Non basta cambiare nome all'ufficio reclami chiamarlo Ufficio trasparenza occorre un'operazione più complessa
Che forse esige nuove professionalità nuovi modi di elaborare i media
Non come semplificazione spesso distorcente
Ma come compiuta interfaccia degli atti tecnici per loro natura compressi e perciò stesso poco comprensibili a chi non abbia le conoscenze necessarie
Sappiamo ormai da tempo che la pianificazione se deve servire davvero a costruire una città migliore non può essere un'attività episodica
è un modo di governare le trasformazioni territoriali da parte della pubblica amministrazione
Un modo nuovo profondamente diverso da quello tradizionale
Ma se è così allora la questione che viene prepotentemente in campo è la necessità assoluta e urgente che la pubblica amministrazione a tutti i livelli
Sia attrezzi per divenire capace di assumere davvero il metodo e la pianificazione quale suo generale criterio di condotta
è finito deve essere considerato finito
Il tempo in cui la pianificazione si riduceva da affidare a un'équipe tecnica estranei alla pubblica amministrazione il compito di redigere il piano poi consegnandolo infiocchettato al sindaco
è esperienza comune di tutti i Paesi realmente moderni dell'Europa
E anche delle regioni d'Italia dove la cultura della pianificazione non è parola vuota
Si può governare il territorio in modo efficace
Conforme agli obiettivi politici e culturali che la collettività si pone solo laddove l'amministrazione pubblica e dotata di strutture efficienti autorevoli competenti
Capaci di richiedere e di utilizzare competenze esterne senza delegare ad esse la propria responsabilità
In questa direzione c'è moltissima strada ancora da compiere nel nostro Paese soprattutto in alcune aree penso in particolare alle strutture degli enti locali
Che mi sembrano francamente nelle zone più felici del Paese in uno stato di profonda e regressiva demotivazione
E nelle altre zone praticamente inesistenti
E penso in particolare al Mezzogiorno dove paradossalmente l'intervento straordinario sembra aver spento del tutto la possibilità di costruire gli strumenti di un'azione ordinaria per il governo del territorio peggio ancora ha contribuito a ridurre il ruolo del potere pubblico
A quello più che di mediatore di complice e socio di gruppi di interessi privati spesso malavitosi
La ricostruzione e spesso la costruzione ex novo di una burocrazia pubblica autorevoli efficiente a tutti i livelli ma soprattutto in primo luogo al livello degli enti locali
è davvero l'obiettivo e l'impegno centrale si tratta di un'impresa politica così ardua da far tremare le vene ai polsi
Ma senza affrontare risolvere con risolutezza questo problema
è impensabile che il nostro Paese Possa effettivamente modernizzare la propria vita sociale la propria struttura economica
Che possa tenersi al passo con quelli che guidano la costruzione dell'Europa
Ed è altrettanto impensabile che si possa davvero sconfiggere la corruzione politica che indubbiamente alimentata anche dalle discussioni e dalle sregolatezze dell'amministrazione pubblica
Concludo per accontentare questa o quest'altra categoria di cittadini
I pensionati invece che farmacisti metalmeccanici invece che i pacifisti gli imprenditori o i risparmiatori cacciatori io ho i commercialisti
Ecco possono bastare impegni politici congiunturali o al più di medio periodo
Per affrontare in modo non effimero la questione cubana è indispensabile un impegno di lunga lena
è necessario saper guardare a un futuro che si prolunga molto al di là del mandato elettorale
Questa è probabilmente la ragione per cui l'urbanistica in Italia ha avuto la fortuna dell'attenzione solo nei grandi momenti di progettualità politica
Solo quando la politica era essa stessa proiettata verso il futuro e verso un futuro di cambiamento radicale nutrito da una critica impietosa alla situazione data e questa è anche per converso la ragione per cui l'urbanistica è stata gettata alle ortiche quando hanno prevalso l'opportunismo la rincorsa dell'emergenza la ricerca del potere per il potere l'indifferenza ai contenuti e ai discrimini tra le posizioni quando insomma la forza vincente è stata costituita dal connubio fra doroteismo non solo democristiano rampa antismog sei auto moderne Zante non solo socialista
Oggi però siamo chiaramente a un bivio
Ho la politica la politica della sinistra
Ha la forza di superare in modi della politica dell'ultimo ventennio insomma la capacità di indicare un futuro convincente e credibile
Del quale tutti i cittadini possano riconoscersi e per il quale possano lavorare e sperare
E allora essa stessa ha un futuro una prospettiva oppure se ciò non accadrà allora sarà inevitabile la vittoria di quelle forze dispiegate ICI che si alimenta non lusinga Andone della miriade di insoddisfazioni e frustrazioni mortificazioni che la nostra disordinata società il suo io posso letti ma ancora irremovibili reggitori producono a getto continuo
Come poche altre questioni quella urbanistica offre alla politica l'occasione di costruire un progetto in un programma per il futuro
Sta alla politica coglierla smettendo di oscillare tra delega ai tecnici e indifferenza per le loro ragioni
Passiamo alla seconda comunicazione
L'illustrazione della prende la proposta scusate norme in materia di governo del territorio predisposta dall'associazione Polis abbiamo voluto come dicevo ieri in apertura dei lavori
Il nostro convegno fosse anche una sede di confronto e quindi nell'autonomia di queste
Soggezione da poco costituito e c'era una proposta su cui si ci sarà poi anche dibattito una serie di interventi per quanti non erano presenti ieri ricordo che è in distribuzione la cartella con tutte quante le comunicazioni gli interventi che sono stati svolti già nella giornata di ieri delle comunicazioni di oggi
La parola dice Scaroni
è parso a molti negli ultimi mesi
Di dover evidenziare come la vastissima ragnatela di concussioni e corruzioni parzialmente è venuta alla luce grazie all'inchiesta Mani pulite e alle sue ormai innumerevoli ramificazioni e repliche
Come abbia Trovato nell'urbanistica contrattata
Nell'abbandono o nella vanificazione delle regole contenutistiche procedimentali della pianificazione della programmazione territoriale e urbanistica
Nell'intreccio di emergenziali Isma'di deregulation e di arbitraria discrezionalità decisionale che ha finito per informare le scelte di trasformazione del territorio
La locazione delle risorse finanziarie largamente pubbliche
La stessa individuazione degli operatori
E anche già stata rilevata in riflessioni sviluppate in questi mesi
La diversità e la superiore gradita dell'urbanistica contrattata rispetto alla pur sfrenata speculazione fondiaria ed edilizia dilagante in Italia negli anni cinquanta e sessanta
La speculazione di quegli anni poteva addirittura non violare regole ove le regole dettate dagli strumenti urbanistici non sussistessero per nulla ovvero ove fossero tali da consentire di lucrare in termini abbastanza generalizzati almeno le rendite assolute
E comunque si riconoscevano ai proprietari degli immobili gli aumenti di valore che non sono prodotti né dal capitale né dal lavoro del proprietario ma che sono dovuti al capitale e al lavoro della collettività
Come era stato denunciato nel Parlamento italiano nel mille novecento e sette
Per suffragare le misure disposte dalla cosiddetta legge Giolitti
E si pretendeva comunque che il mercato regolasse attribuendo i suoi propri valori cioè i prezzi la produzione e la distribuzione di beni che il mercato non può per sua natura correttamente a regolare in quanto nient'affatto Old assai scarsamente divisibili riproducibili e fungibili
Quali sono gli edifici urbani e le aree fabbricabili
Ma da più d'un decennio all'invarianza di tale riconoscimento e di tale pretesa si è aggiunta in concomitanza con gonfio contrarsi quantitativo della domanda primaria di manufatti edilizi
Ormai soddisfatta in termini aggregati
La più o meno accentuata selettività delle operazioni tipicamente proprio dell'urbanistica contrattata che privilegiano quindi piuttosto la lucra abilità delle rendite differenziali
E da cento hanno le distorsioni monopolistiche oligopolistico ecco del cosiddetto mercato immobiliare
A questa nuova speculazione non era come non è funzionale l'assenza di pianificazione ho una pianificazione che annerita ammetta massicci se e scarsamente differenziate trasformazioni urbane e territoriali
Lei ha bisogna piuttosto che un simulacro di pianificazione provveda a contenere l'offerta complessiva e che puntuali trattative con il potere politico istituzionale consentano a soggetti determinati di offrire alle quantità da Issey stessi volute con le caratteristiche nei momenti nelle circostanze
E ai contraenti che garantiscano la massima lucra abilità dei valori più elevati
Le abbisogna quindi che il potere politico istituzionale sia detenuto non già da formazioni politiche
Genericamente moderate ed altrettanto genericamente legate agli interessi proprietari immobiliari ma da soggetti disposti a partecipare a precise cordate politico affaristiche
Al contempo la logica delle cordate politico affaristiche assunto crescente dominanza nel comparto degli interventi pubblici e con risorse pubbliche sul territorio condizionando e non di rado determinando la stessa decisione degli interventi e dei relativi stanziamenti e comunque la scelta degli operatori
Così il mercato è stato largamente soppresso proprio in quella fase dei processi di trasformazione del territorio in cui avrebbe potuto e potrebbe ottimamente operare
Trattandosi o dovendosi trattare della fornitura a seguito di domande definite di prodotti perfettamente divisibili riproducibili e fungibili
Così si sono violati essenziali diritti dei cittadini in quanto consumatori in quanto utenti in quanto contribuenti
La concorrenza tra i soggetti economici che dovrebbe stimolare i soggetti offerenti al miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza delle proprie prestazioni e quindi garantire prodotti migliori prezzi più bassi
è sostituita con la complicità quando non addirittura per volontà delle pubbliche istituzioni
Dai cartelli la competizione è sostituita dalle concessioni date a Dudù unico cartello in ognuno dei campi di operatività
Tali pratiche con connesse scelte discrezionali dei concessionari da parte dei concedenti
Oltre ad alterare il mercato costituiscono come si è visto un terreno eccezionalmente Fertile per la proliferazione di comportamenti di corruzione concussione
A loro volta i comportamenti di corruzione concussione non soltanto inquinano il mercato e lo degradano con effetti anche di lunga durata
Comunque a danno del contribuente utente ma distorcono altresì la competizione politica democratica
Ma la questione urbanistica non si salda soltanto condizionandola ed essendone condizionata con la questione morale o con la questione criminale
E non soltanto nei termini finora da me accennati si salda con la questione democratica cioè con l'effettività di funzionamento dei meccanismi democratici
L'Italia detiene ormai alcuni primati europei
Quello della minima percentuale di abitazioni fruite in locazione sul totale del patrimonio abitativo
E per converso com'è ovvio quello della massima percentuale di abitazioni direttamente Fruit dei proprietari
Quello della minima percentuale di alloggi pubblici sul totale del patrimonio abitativo mentre una delle più basse la percentuale degli alloggi pubblici sul totale di quelli dati in locazione
E l'Italia detiene anche il primato europeo sfiorando quello mondiale dei prezzi medi degli edifici residenziali
E palese
Che la possibilità di trovare risposta al bisogno abitativo solamente attraverso l'acquisto dalla proprietà dell'alloggio e a costi rilevantissimi
Ha dato e continua a dare luogo ad immani spostamenti di risorse dai redditi di qualsiasi genere alle rendite immobiliari e che il medesimo condizionamento e per converso prelevata convenienza nel breve e nel lungo periodo degli investimenti immobiliari finalizzati ai guadagni di capitale è realizzi attraverso le vendite quasi non intaccati da effettivi prelievi tre fiscali
Hanno potentemente concorso a sottrarre risorse ad altri comparti ben più moderni e produttivi di ulteriore ricchezza dell'economia nazionale
Mentre l'alto costo del soddisfacimento del bisogno abitativo cioè di un bisogno primario costituisce un ovvio elemento di rigidità nella definizione di qualsiasi politica dei redditi
Come lo costituiscono indirettamente i costi che sempre la rendita immobiliare magari assieme ai fenomeni corruzione concussione fa gravare su servizi e con
Come sociali e collettivi riducendo un la possibile quantità e qualità e quindi la suscettività a compensare contenimenti dei redditi privati una delle forme nelle quali settori parassitarie protetti danneggiano i settori produttivi ed esposti alla concorrenza senza contare che le pressoché sole modalità di possibile soddisfacimento del bisogno abitativo contribuiscono per molti versi a ingessare l'intera società italiana
E in particolare proprio i suoi segmenti meno capitalizzati
E quindi impossibilitati ad accedere all'acquisto dell'alloggio i quali si identificano con buona parte di quelli almeno potenzialmente più dinamici i giovani in primo luogo poiché la convenienza degli investimenti immobiliari raggiunge i suoi massimi nel campo degli edifici e utilizzazione non residenziale cosiddetta terziaria
Le dinamiche di trasformazione urbana e dominate dalla rendita e realizza ante si attraverso l'urbanistica contrattata hanno inoltre mutato il volto l'identità di quasi tutti gli organismi urbani riducendone brutalmente la complessità sociale produttiva ed anche questo ha comportato costi umani sociali culturali economici tutti rigorosamente esternalizzati rispetto ai bilanci delle specifiche operazioni e scaricati su diversi gruppi sociali
Comparti produttivi soggetti economici nonché sulla finanza pubblica e comunque a ben vedere sull'intera collettività
E con tutto ciò non si è neppure riusciti a conferire efficienza almeno a parti privilegiate del territorio
E dire
Che libro verde sull'ambiente urbano della cioè di cui parlavamo in questa sala un anno fa ha ben messo in luce che un Governo del Territorio orientato alla qualità fisica formale funzionale del territorio spesso è una necessità anche per non farsi tagliar fuori dalla competizione europea ed internazionale
Ma i responsabili italiani delle pubbliche amministrazioni ormai non più soltanto bevuta mente subalterni agli interessi della mera rendita immobiliare ma largamente ad essi partecipino preferiscono continuare a praticare uno scopo erano del territorio distruttore della sua integrità fisica e della sua identità culturale cioè del più essenziale patrimonio collettivo delle presenti e delle future generazioni
Si è voluto esporre queste insieme sommario e schematico di profili e di considerazioni
Non già per ribadire la rilevanza della questione urbanistica in quanto connessa intrecciata con tutte le altre grandi questioni nazionali e quindi per invitare a concentrarsi su di essa sforzandosi definirne le possibili soluzioni
Magari soltanto in termini di innovazione legislativa specifiche settoriale al contrario
Lo si è voluto fare per evidenziare come la questione urbanistica non possa trovare risposte soddisfacenti neppure teoriche
Se non nel quadro di un complessivo disegno sistemico e coerente di profonda incisiva riforma degli assetti e delle dinamiche del Paese
Naturalmente essendo parte essenziale largamente determinante di un tale disegno
Occorre la riforma del sistema politico e dei partiti occorre un ridisegno dell'attribuzione delle funzioni e diversi livelli e soggetti istituzionali
Occorre ricostruire letteralmente gli apparati delle pubbliche amministrazioni a tutti i livelli e si tratta di modificare non marginalmente ma radicalmente sotto i profili quantitativo e qualitativo l'allocazione delle risorse pubbliche e private
Ebbene essere lucidamente consapevoli del fatto che non può trattarsi di operazioni facili né indolori sotto i profili sociale e politico
Certamente per risolvere la questione urbanistica non basta proporre e nemmeno eventualmente varare una nuova legge urbanistica per quanto organica compiuta matura essa possa essere
Le peculiarità del modello di governo del territorio praticato in Italia in questo cinquantennio
Non sono discese né da norme di legge che le determinassero né da norme di legge che gravemente ostacolasse lo pratiche diverse
E financo alternative
Sia chiaro che quanto fin qui sostenuto e soprattutto quest'ultima affermazione non hanno non voglio che abbiamo non vogliamo che abbiano nulla a che spartire con il benaltrismo mi sembra che l'espressione l'abbia coniata Beniamino Placido
Cioè con quell'atteggiamento per cui sarebbe vano e dunque sbagliato avanzare proposte precise relativamente a specifici argomenti e battersi affinché siano attuate in quanto la soluzione di qualsivoglia problema richiede sempre e comunque ben altro
Infatti non già nonostante ma in ragione nel contesto di quanto fin qui ho sostenuto
L'associazione Polis ritiene che occorre dotare il Paese di una legge organica in materia di governo del territorio
E che comunque sia necessario doveroso predispone la proposta non fosse altro che come strumento ulteriore di evidenziazione della complessità delle tematiche in gioco
E della loro interdipendenza e di definizione almeno concettuale di risposte coerentemente sistemiche e di assunzione consapevole di uno schema di riferimento per i più diversi comportamenti
E di aggregazione di consensi e di mobilitazione di interessi
Ed è però pienamente convinta che la migliore proposta di questo mondo sarebbe destinata ad essere del tutto inutile
Arrestare un mero un libro dei sogni se non ci fosse prima ancora della sua eventuale auspicabile approvazione una volontà politica convinta della sua necessità e perciò determinata ad adoperarla
Una legge organica in materia di governo del territorio dovrebbe a nostro parere disciplinare l'esercizio delle competenze che sia oggettivamente indispensabile residui no una volta trasfuso nel trasferito quanto necessario alle regioni e agli enti locali allo Stato
O comunque a soggetti istituzionali sovraregionali in tema essenzialmente di tutela dell'integrità fisica e dell'identità culturale del territorio nonché di servizi di vera ed effettiva rilevanza nazionale ancora dovrebbe dettare i principi e criteri direttivi per riordina mento dei ministeri e degli altri soggetti statali o di rilevanza nazionale aventi funzioni in materia attinenti il governo del territorio
Ancora stabilire i principi fondamentali delle norme legislative di competenza delle Regioni in materia di urbanistica
Ed infine definire il contenuto del diritto di proprietà degli immobili con particolare riferimento alle facoltà di operarmi trasformazioni fisiche funzionali e correlativamente quindi stabilire dettare i criteri di determinazione dei corrispettivi delle concessioni di facoltà di trasformazione che siano stati definiti non inerire il contenuto del diritto di proprietà degli immobili
E quindi i criteri di determinazione dell'indennità da corrispondere nei casi di espropriazione di mobili per motivi di interesse generale
E infine dettare i principi e criteri direttivi per un coerente riordino dei tributi afferenti gli immobili
La legge dovrebbe enunciare alcune finalità generali ed essere ad essa ad esse finalità complessivamente informata
La prima finalità generale dovrebbe essere quella dell'assunzione del metodo dalla pianificazione della programmazione come criterio fondamentale di guida delle azioni delle pubbliche amministrazioni
Che siano suscettibili di incidere sugli assetti fisici e funzionari del territorio quale che sia il livello istituzionale competente
In secondo luogo si dovrebbe prevedere che nell'attività pianificatoria ad ogni livello
Vengano determinate in via preliminare le disposizioni finalizzate alla tutela sia dell'integrità fisica che dell'identità culturale del territorio interessato
Da porre come condizioni nella duplice accezione di limiti e di pre requisiti ad ogni possibile scelta di trasformazione del medesimo territorio
E anche che l'attività pianificatoria si ponga coerentemente l'obiettivo di conferire al territorio e in particolare al sistema insediativo antropico più elevati caratteri di qualità formale e funzionale tutto ciò anche al fine di perseguire uno sviluppo sostenibile cioè come ricordava Salsano che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri in terzo luogo si dovrebbero definire i criteri per l'attribuzione delle funzioni ai diversi livelli e soggetti istituzionali
Assumendo come primo generale criterio quello per cui devono spettare all'ente esponenziale della comunità più vasta
Tutte e soltanto le funzioni relative aspetti che incidono su interessi la cui titolarità non sia interamente a riconducibile alla comunità meno basta criterio che mi sembra complementare a quello più consolidato anche nella cultura e nella prassi della CEE così detto della sussidiarietà
Per cui debbono competere ad ogni livello ogni soggetto istituzionale tutte le funzioni che a quel livello da parte di quel soggetto ragionevolmente
Si possa ritenere siano esplica Abbili con efficacia e efficienza tali da rispondere accettabilmente agli interessi dei cittadini amministrati essendo soltanto le funzioni residue via via deferite ad altri soggetti o livelli istituzionali
Soprattutto il primo dei criteri che ora affermato dovrebbe fortemente informare di sé la ridefinizione delle norme di tutela dell'integrità fisica e dell'identità culturale del territorio e delle relative competenze dello Stato
Ridefinizione che dovrebbe muovere dall'assunto per cui l'integrità fisica e l'identità culturale del territorio costituiscono beni almeno dell'intera collettività nazionale
E non sono quindi attribuibili alla piena ed esclusiva disponibilità di istituzioni rappresentative soltanto di Barty di tali collettività
I principi fondamentali delle leggi dello Stato
Denunciare chiaramente come tali e da porre come unico limita le leggi regionali in materia di urbanistica rispettando così finalmente il modello di produzione legislativa voluto dalla Costituzione repubblicana dovrebbero convenientemente applicare puntualizzare articolare le finalità generali a cui o del suo accennato
Ad esempio ci dovrebbe stabilire che sulla base dei affermati i criteri generali per l'attribuzione delle funzioni diversi livelli e soggetti istituzionali
Le norme legislative regionali procedono ad una precisa identificazione degli oggetti specifici di competenza della potestà decisionale di ognuno di tali livelli e soggetti e quindi di ogni livello di pianificazione
Potendo in conseguenza di ciò prevedere che gli strumenti di pianificazione di ogni livello abbiano poter dettare contemporaneamente sia disposizioni immediatamente precettive direttamente operative
Sia direttive per la definizione degli strumenti di pianificazione sottordinati o integrativi e di maggior dettaglio
Ancora ad esempio il principio generalissimo della predefinizione delle condizioni alle scelte di trasformazione pone le premesse per un attività pianificatoria altamente e correttamente flessibile
Tale principio consente infatti di
Poter distinguere fra le disposizioni che definiscono le trasformazioni fisiche ammissibili e le gamme di utilizzazioni compatibili degli elementi territoriali
In vista dell'obiettivo di assicurare permanentemente la qualità dell'intero territorio
E le disposizioni che definiscono invece le specifiche destinazioni d'uso
E soprattutto le concrete trasformazioni fisiche funzionali attivabili anzi almeno tendenzialmente dati Varé in relazione ai fabbisogni riscontrati in un determinato periodo di tempo alle esigenze che si esprimono le disponibilità di risorse alle propensione all'intervento
Sarebbe quindi possibile stabilire che le disposizioni del primo ordine siano suscettibili soltanto di verifiche periodiche al fine del loro approfondimento arricchimento adeguamento alle maturazione delle consapevolezze culturali e collettive e che le disposizioni del secondo ordine debbano invece essere sottoposte
Necessariamente a periodici aggiornamenti affinché i tempi delle decisioni relativo alle trasformazioni attivabili o da attivare a rispondano ai tempi di espressione delle necessità sociali e sarebbe allora anche possibile stabilire che varianti singole alle determinazioni pianificatorie possano essere formate al di là delle circostanze periodiche che ho accennato soltanto in via eccezionalismo Sima per eventualmente indispensabili adeguamenti a disposizioni di legge
O di strumenti di pianificazione sovraordinati oppure a seguito dell'emergere di esigenze aventi dimostrabile dimostrato carattere di intessere Beretta e d'urgenza dovendo comunque tali varianti
Singole specifiche essere verificate quanto effetti indotti delle proprie determinazioni rispetto allo stato di fatto e al complesso delle disposizioni pianificatorie inerenti sistema territoriale
Suscettibile di essere influenzato e quindi avere contenuti atti a garantire il ripristino delle complessive coerente voluto infine la ridefinizione del contenuto del diritto di proprietà dell'immobile dovrebbe a nostro parere escluderne da tale contenuto la facoltà di operare trasformazioni fisiche o anche meramente funzionali dei medesimi immobili aventi rilevanza territoriale ed urbanistica in quanto capaci di modificare il carico insediativo puntuale o il preesistente sistema di relazioni tra gli elementi del territorio
L'attuazione di tali trasformazioni decise dagli enti territoriali competenti
Dovrà del potere essere concessa in senso giuridicamente proprio ai proprietari degli immobili ovvero ad altri soggetti aventi titolo dietro pagamento di corrispettivi
I corrispettivi delle concessioni oltre a coprire gli oneri di urbanizzazione dovrebbero corrispondere all'indebita plusvalenza derivante agli immobili dalle trasformazioni concesse
Cioè alla quota del maggior valore degli immobili trasformati eccedenti il costo di produzione delle trasformazioni è un giusto utile d'impresa
Il sistema dovrebbe venir completato da un riordino dei tributi afferenti di immobili che principalmente realizzi l'avocazione delle plusvalenze immobiliari al momento del loro realizzo mediante trasferimenti di proprietà a titolo oneroso
E che per converso consideri redditi degli immobili ai fini della costituzione dalla base imponibile soltanto i loro redditi effettive
Si potrebbe e dovrebbe conseguentemente stabilire che l'indennità di espropriazione degli immobili corrisponda al giusto prezzo che sarebbe riconosciuto agli specifici mobili una contrattazione di compravendita in considerazione a loro consistenza dello Stato
Ed è a loro lecite utilizzazioni in atto
Senza tener conto della loro suscettività ad essere oggetto di trasformazioni aventi rilevanza territoriale ed urbanistica di una siffatta previsione
Ci sarebbero infatti
Con le operazioni precedentemente accennate poste le premesse non solamente giuridico-formale i massi stemmi che e reali
Realizzando sì una sostanziale soddisfacente perequazione tra i proprietari di immobili soggetti ed espropriazione e gli altri proprietari di immobili come richiesto dalla Costituzione secondo la costante lettura data né dalla corte ma anche come richiesto dalla cultura urbanistica per ottenere la massima cosiddetta indifferenza dei proprietari degli immobili alle scelte pianificatorie
In aderenza agli assunti che ho fin qui enunciato
Il segretario dell'associazione Polis cioè chi vi parla ha provveduto negli ultimi mesi a redigere il testo di una proposta di legge recante norme in materia di governo del territorio che è stata messa a vostra disposizione a disposizione di tutti i partecipanti di questo convegno di cui organizzatori approfitto per ringraziare di aver voluto assegnare a Poli su un autonomo spazio di presenza e di proposta
è opportuno precisare che il testo dalla proposta di legge riordina completa e sviluppa precedenti elaborazioni anche collettive risalenti a diversi momenti almeno dell'ultimo decennio
E puntualmente indicati in note bibliografiche negli scritti consegnati
E infine più che opportuno necessario precisare che l'essere avvenuta la redazione del testo in tempi assai ristretti
E per di più nei mesi di luglio e di agosto ha impedito che il testo medesimo fosse approfonditamente esaminato valutato variato ove ritenuto opportuno e infine consapevolmente fatto proprio dall'insieme dei soci di Boves
E so per tanto nei suoi contenuti più puntuali e specifici nelle sue formulazioni tecniche e soprattutto nelle sue manchevolezze e nei suoi errori
Deve essere ha scritto all'esclusiva responsabilità di chi l'ha redatto cioè di chi ora vi ha parlato grazie
Grazie Luigi Scano adesso do la parola a Roberto Barzanti il quale oggi vicepresidente del Parlamento europeo
Ma io lo ricordo ancora
Quando era assessore all'Urbanistica nel Comune di Siena e con Luigi Piccinato Ranuccio Bianchi Bandinelli fu l'autore del piano di Siena del mille novecento
Adottato sessanta quattro
La parola Barzanti non su Siena
E non su Siena ma le cose che ha detto mi Imbrogliera ebbero invece a parlare proprio di di quell'esperienza che appare così lontana e magari di farlo con la nostalgica che non è mai buona in politica ma è abbastanza in frenata dei miei sentimenti lasciamo perdere
Mettiamoci
I panni ufficiali sottolineando qualcosa circa la dimensione europea che credo
E in particolare la dimensione dell'Europa comunitaria
Non è stata introdotta in modo estrinseco o come tema aggiunto assai in voga tra le questioni cruciali di questo incontro
Che vuole anche proseguire approfondire il lavoro già svolto dal convegno nazionale più volte richiamato dedicato proprio questa sede un anno fa all'ambiente urbano delle citati Europa
Quell'incontro muoveva si ricorderà da una riflessione tempestiva circa il libro verde sull'ambiente urbano e si sforzava
Di trarne tutte le possibili indicazioni assumendo l'orizzonte europeo come riferimento essenziale di una nuova stagione di ricerca culturale di tensione progettuale di intervento politico
Perché quella scelta
E più ancora perché l'insorgenza per la prima volta in termini espliciti in sede di Comunità europea del problema della città
Delle città colto è affrontato nell'ottica delle politiche ambientali
Evidentemente ciò accadeva e accade
Perché non ci si può occupare di ambiente non si può non sia potuto attribuire alla stessa comunità europea una serie di inediti e nuove competenze in tema ambientale senza incontrarsi e incontrarsi corposamente con la questione città
Occuparsi di ambiente oggi significa per la comunità essenzialmente dettare direttive
Parametri criteri principi in tema di risparmio energetico in tema di valutazione di impatto ambientale
In tema di smaltimento di rifiuti
Per sollecitare tutte misure restrittive opportuno circa le emissioni di CO due o eventualmente di individuare modalità di tassazione che possano contrastare tutto questo ma se noi consideriamo valutiamo con uno sguardo d'insieme
Tutte queste politiche
Cioè accorgiamo immediatamente che esse rischiano di essere compensative o o aggiuntive
Rischiano di considerare l'intervento in tema ambientale
Da una sede sovranazionale qual è quella comunitaria come qualcosa che punta a correggere le distorsioni o a appunto compensare
Cadute difetti di arretratezze mentre
Credo che l'obiettivo che ci dobbiamo porre ed è difficile porselo oggi in una fase tanto contrastata e contraddittoria del processo di integrazione comunitaria
Più importante più decisivo e se lo è non può non incontrare la questione appunto della crisi della città su scala europea dell'ambiente considerato nelle interrelazioni tra natura e storia
Che essenzialmente nelle città sì riflette e si esprime per questi motivi credo
La nozione di ambiente urbano lo stesso libro verde sull'ambiente urbano non ha risposto a un'invenzione ingegnosa ad un'estensione di competenze per ora solo annunciata da parte della Comunità europea
Ma avviato si propone di avviare anche delle risposte concrete e puntuali
Senti consideriamo queste possibilità di risposta anche oggi non possiamo non riferirci a quello che veniva detto nel convegno di un anno fa
E in particolar modo io vorrei riferirmi ad alcuni dei temi che allora furono enunciati riprenderli
Nel merito
Dell'ambiente urbano
Una nozione come dicevo che pone l'accetto sulla dinamica territoriale il sull'intreccio di funzioni storico naturali terziarie produttive di residenza e di fruizione
Che si hanno nelle città europee il modo tutto particolare con straordinaria intensità le due direttrici di lavoro da esaltare dal punto di vista della comunità sono ancora oggi
Quella che punta a favorire scambi di esperienze fra città e regioni
E a varare progetti pilota per situazioni esemplari o di particolare crisi
E tra gli obiettivi che occorre ribadire o meglio come veniva detto allora dal commissario Ripa di Meana
Tra i principi da sottolineare
Vuole anch'io riprendere quelli che si riferiscono a come favorire l'uso misto delle aree e delle aree vuote nei centri urbani
A ridurre il trasporto fino a configurare vere e proprie esperienze di Città senza auto questo proposito è uscita di recente una ricerca che mi pare di grande significato di grande anche utilità come si favorisce in tutto into qua questa prospettiva la qualità degli spazi delle aree verdi e ma questo è il punto decisivo su cui vorrei tornare
Come si può valorizzare l'identità e la farà teorizzazione la specificità e la specializzazione dei centri urbani o meglio dei grandi sistemi urbani
Che si dispongono nel nella basta ormai sempre più unificata lo ricordava Edoardo Salzano Area europea
Dire queste cose credo siamo tutti consapevoli rischia di configurare l'azione o l'intervento della comunità come una ripetizione blanda di buone intenzioni una sorta di ripresa in chiave meno generica
Di quelle carte che enunciano straordinari
Perfetti obiettivi da raggiungere
Penso alle varie carte sui principi di tutela del patrimonio storico ad esempio oppure a certe carte che sono state prodotte quando si è svolto l'anno europeo dei centri storici a cui non si è riusciti a dare un seguito efficace dal punto di vista normativo dal punto di vista politico
Perché
Considerando le cose dall'ottica della Comunità europea dobbiamo nutrire questi dubbi e queste perplessità
Soprattutto tenere ben presente le possibilità che sono a portata di mano ma anche le difficoltà enormi che si frappongono al loro raggiungimento perché qui riprendo un tema che è stato enunciato fin da dall'apertura
Da Cesare De Piccoli e che poi ha trovato riscontro poco fa più che altro mi pare nella relazione di Salzano perché il processo di integrazione europea quale oggi si presenta di fronte a noi
Appare estremamente contraddittorio marca il passo si trova di fronte ad ostacoli di enorme gravità
Credo che sia giusto ribadire come è stato fatto
Che la ratifica del Trattato di Maastricht l'assunzione dell'obiettivo dell'Unione Europea ha come obiettivo essenziale sia un passaggio obbligato nonostante le difficoltà agli scompensi e ritardi
Ma credo che sia facile anche constatare
Come l'integrazione che apre che avremo di fronte che abbiamo di fronte ma avremo di fronte anche nei prossimi anni con cui dovremo fare i conti è un'integrazione che sicuramente
Porterà a più rapiti facili movimenti dei capitali anche dei cittadini ma non ad un governo politico europeo più incisivo
Proprio nei settori che ancora hanno registrano delle competenze comunitarie estremamente deboli o estremamente frammentaria che sale ricche di potenzialità appunto come nei settori a Bianzale
Il Money carissimo domina Inca il campo e un monetarista o piegata alle esigenze di corposi forti disegni di egemonia
Di uno o più Stati membri non incerto collegato ad una visione comunitaria l'ampliamento di competenze e il consolidamento delle nuove politiche è del tutto a rischio
Lo stesso principio di sussidiarietà così finemente evocata da Sarzana nella sua relazione
è come si constata ogni giorno un principio continuamente ripreso in chiave molto difensiva
E per sottolineare come la comunità non debba occuparsi o debba occuparsi il meno possibile di competenze che si difendono essenzialmente come competenze
Delle comunità locali delle comunità regionali degli Stati nazionali e questo perfettamente giusto ma lo si fa appunto non per
Stabilire gerarchie o allocare le funzioni giuste alle sedi opportune ma piuttosto
Per impedire che decolli un credibile misurato
Anche debole nel senso se Origo del termine ma efficace governo sovranazionale di fenomeni di problemi di tematiche che ormai non sono più governabili s'entro infetti desueti confini
è facile dunque accorgersi
Del resto
Questa tematiche era ben presente nella comunicazione di Scano abbiamo ascoltato
Che in concreto fra città e fra sistemi di città
Fra sistemi metropolitani più o meno definiti ad alta i densi i densità già individuabili su scala europea farà aree pregiate
Di forte attrazione turistico residenziale o terziaria
Fra regioni deboli suscettive di ingordi rapaci Investimenti si accentuano vanno accentuando sì competizioni senza regole
Va profilandosi una più corposa
Agguerrita spietata concorrenza
L'integrazione europea oggi significa essenzialmente questo il mercato unico che sarà Giarre altana a partire
Dal primo gennaio del prossimo anno ma non si tratta di una soglia da varcare già realtà da tempo diventerà realtà più percepibile anche più normata più più facile per così dire
Accentuerà proprio tutto questo d'accordo più mobilità
Dal cordolo più mobilità di cittadini e di capitali ma
In che senso tutto questo potrà incidere e incide fin da ora nella morfologia delle città nel mercato immobiliare
E la capacità o meno che si avrà dei rispondere alle nuove esigenze che si prospetta
Bisogna misurarsi con questi affetti
A mio parere soprattutto considerando quello che ne deriva fin da oggi di drammaticamente contraddittorio se non negativo
E cioè credo assistiamo ad un mercato i cui parametri
Sono dettati solo imposti da uno spazio che non è più o è sempre meno quello consueto del passato
Da una tendenza al va omologazione banalizzando perché fondamentalmente punta a fare di ogni luogo un luogo fungibile
Perché dunque tendenzialmente per chiunque abbia il denaro e la possibilità di comprarlo di insediare bis
Tendenze ad una mercificazione sbrigativa
Ad una estensione del terziario stravolgente a cui sono sottoposte anche quelle città anche quei luoghi che siamo
Riusciti a difendere o si riusciti a difendere nonostante tutto è malgrado tutto direte una visione troppo pessimistica non lo so non lo so però mi rendo conto anche ci rendiamo conto credo anche se prendiamo in esame
Salzano ricordava Siena citati medie dimensioni ad esempio che non hanno subito o non hanno troppo subito
Né i contraccolpi di Tangentopoli nell'usura spietata delle grandi aree metropolitane ci rendiamo conto come questo svagarsi naturale e inoppugnabile
Della del del mercato delle dinamiche di mercato questo addensarsi di domandare che preme proprio sui punti che hanno più serbato Inc di qualità che possono più offrire di risposta davanti alla crisi dei grandi sistemi metropolitani tutto questo
Ci pone di fronte problemi inediti inquietanti a cui non si può rispondere semplicemente riproponendo un rilancio del piano secondo i vecchi termini né certo riproponendo un'urbanistica che sia essenzialmente una urbanistica disciplinare
Corre una vera e propria ripresa della politica urbanistica della cultura e della pratica del piano
E della pianificazione
Ma questa ripresa
Può solo fino a un certo punto e dirò quali possono essere gli interventi più specificamente comunitari
Guardare a livello sovranazionale anche se è importante che guardi fin da ora come qui si è fatto e si continua a fare alla dimensione europea in senso anche istituzionale
In primo luogo è una questione nostra
Certo lo diceva molto bene ieri Campos Venuti è una grande questione nazionale
Perché l'Italia si presenta a questo appuntamento all'appuntamento dell'integrazione europea anche se si guardano le questioni urbanistico ambientali ormai strettamente collegate l'uno all'altra
Si presenta a questo appuntamento
Trascina riuscissero non scene
Più cioè tralasciato
Cioè
Ma insomma caccia
Cha Cha Cha
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Sì Sciascia e
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Tornano chances lasciate multa lascia una e tre a a a
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Riconosciuto facciano sciopero
Scene città Sciascia Nicola
L'ordine scena
Che lasciata c'era c'ha lascia
Una
Tutti a una da ci ha altissimi
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Tutti c'era tra nasce tu
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Allora cioè esce
Lotta no Sciascia
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Sciutti show lascia
C'è tra nasce tra c'è Sassari i è chiaro scena tra cioè di
Riuscì qua
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No
Vorrei
C'aveva
Da
Degli interventi che può rafforzare per la salvaguardia del patrimonio storico
Per favorire la formazione delle nuove professionalità che debbono o consentirono nuova gestione anche delle risorse ambientali architettoniche la comunità europea
Deve
Battersi è questo l'impegno penso uno degli impegni essenziali delle forze della sinistra che la lavorano per la costruzione di una cittadinanza europea di condivisi diritti
Che
Restituisca
Che conferisca vivibilità e qualità alle città in crisi penso al grande tema dell'immigrazione alle lacerazioni
Che esso induce in tutti i centri urbani al mix di culture e dirette lire che sono presenti nelle città e che danno luogo sempre di più ad antagonismi o localismi rovinosi
Se guardiamo le cose da questa prospettiva non è davvero lei l'Italia né altrove il tempo del localismo sfrenato il rissoso
Non è davvero il tempo dell'intolleranza solo da un soprassalto corretto è ambizioso morale e politico di senso della nazione
Si potranno affrontare di appuntamenti esigenti dell'integrazione oggi prevalentemente economica della comunità e in prospettiva
Di una più ambiziosa unione politica europea ben sapendo che l'Europa unità consapevole delle differenze e delle diversità sarà devo RAI essere in buona misura l'Europa delle città delle loro eredità irriducibili della loro vivente memoria
Grazie Barzanti adesso la parola l'onorevole Chicco Testa coordinatore del nucleo l'ambiente del territorio
Del Parlamento
Per il PDS naturalmente grazie
Spero che il fatto che io l'abbia preparato una relazione scritta a questo punto della mattinata posso servire a mantenere desta quel poco di attenzione anche via
Rimasta dopo tutte queste importanti dense relazione
Io intendo svolge tutti un po'il microfono sì grazie
E
Sì io intendo svolgere tre considerazioni la prima relativa al punto in cui ci troviamo la seconda relativa ai lavori di questa giornata di ieri e di questa mattina la terza relativa ad alcuni impegni operativi che ci siamo presi
Per quanto riguarda la prima questione il punto in cui ci troviamo
Io credo
Che noi dobbiamo avere chiaro la consapevolezza del fatto
Che anche per quanto riguarda
Le questioni relative agli argomenti che sono in discussione
Qui ieri e oggi
Il nostro Paese si trova
A mio parere
Ad un punto di svolta importante e decisivo che noi dobbiamo saper affrontare
Con grande determinazione e con grande senso di responsabilità
Un punto di svolta che
Deriva dal fatto che in pochi mesi
Per le ragioni che voi tutti conoscete ma non solo per la vicenda Tangentopoli ma per tutto
Per tutti i collegamenti che questa vicenda ha portato con sé
Sono venuti al pettine tutti i nodi dei difetti delle difficoltà
Dei problemi creati dalla cultura urbanistica e territoriale degli anni ottanta quel sistema non esiste più quel sistema
Sopravvive certamente ieri è stato ricordato che la cosiddetta urbanistica contrattata non è sicuramente morta ma quel sistema non ha più la forza e
Diciamo la spinta propulsiva per affermarsi come una risposta
Ai problemi territoriali Dubai mistici del nostro paese
Sono diversi gli eventi che hanno determinato questa situazione l'ultimo stare sui giornali anzi lo sta nemmeno sui giornali di questa mattina perché una cosa avvenuta ieri sera
Lollo sentite in televisione l'arresto di Longarini conseguente all'avvio conseguente diciamo evidentemente Merloni
Avuto il sospetto che qualche cosa stesse succedendo ieri ha provveduto la cancellazione della concessione unica
Per Longarini sulla città di Ancona e sulla città di Macerata
Uno dei grandi scandali
Della di una determinata cultura degli anni ottanta l'altro giorno il ministro Merloni a cui riconosco riconosco perché ciò che
è giusto dire va detto riconosco una deciso a operazioni di ripulitura e di trasparenza all'interno del ministero dei lavori pubblici
A annunciato che finalmente si procederà si intende procedere per lo meno la trasformazione dell'Anas in un'azienda autonoma
Scendendo i legami strettissimi funzionali che oggi essa con il ministero dei lavori pubblici sapete che il presidente l'ANAS il ministro dei lavori pubblici
Nei giorni passati
Sono stati finalmente portati in Parlamento finalmente portati in Parlamento sempre da Merloni
Dati che le opposizioni chiedevano da anni
Ricordo il lavoro dalla collega Donati perché è giusto ricordarlo relativamente allo stato di attuazione delle opere cosiddette mondiali di calcio e colombiane
E da questi dati abbiamo preso naturalmente che come sospettavamo e come sapevamo per alcuni scomparti addirittura il cento per cento delle opere è stato affidato con cosiddetti metodi discrezionali dalla trattativa privata ad altri
Senza procedure d'appalto e che però tutto questo sistema che sta poi alla base del delle degenerazioni che voi conoscete non ha in alcun modo prodotto più efficienza e più capacità di abbreviare i tempi è arrivare rapidamente a delle realizzazioni
Questa era la grande giustificazione che si era costruita intorno alle leggi sui mondiali di calcio di calcio e sulle colombiane ma al contrario la situazione che oggi viene presentata al Paese è quella di una gigantesca incompiuta
Per quanto riguarda per esempio le opere date in concessione alle Società delle Autostrade da parte dell'Anas per le colombiane abbiamo percentuali di realizzazione di di completamento delle opere che sono all'incirca intorno al dieci per cento parlo su ottanta novanta opere diverse
Date in concessione le percentuali sono leggermente Mintz Mazzola migliori per l'Anas ma anche lì abbiamo una grande parte di lavori che non è mai stato completato
L'indagine conoscitiva che la Camera dei Deputati congiuntamente al Senato della Repubblica sta svolgendo
Indagine conoscitiva non Commissione d'inchiesta finalizzata quindi senza poteri di magistratura diciamo ma semplicemente finalizzata alla conoscenza dei ad una più esatta conoscenza
Dei meccanismi che in questi anni hanno reso possibile quella che ormai viene universalmente riconosciuta come una degenerazione profonda dell'intero sistema
Ci sta portando dati molto interessanti e devo anche dire che emerge da tutte le forze per lo meno dalle forze più sane del Paese
La necessità e l'urgenza di un cambiamento proprio nelle regole nelle regole del gioco cambiamento che c'è fra l'altro imposto ormai anche da una serie di normative europee alle quali dobbiamo applicare
Dovrebbero potrebbero
Non essere più dovrebbero non essere più possibili in questo Paese
Tutta una serie di procedure di deviazioni che negli anni passati
Abbiamo ampiamente denunciato dalla concessione unica più di e all'irresponsabilità il progettista le direzioni dei lavori sempre affidati all'esterno le progettazioni
Sempre affidate anch'esse con trattativa privata e completamente all'estero dall'amministrazione pubblica
Eccetera eccetera eccetera e fra l'altro una circolare del ministero dei lavori pubblici la cito perché spesso le cose importanti avvengono attraverso strumenti piccoli una già c'è una circolare del ministero lavori pubblici una circolare che è stata emanata il quindici di agosto che semplicemente basandosi sulle leggi esistenti
Richiama tutte le amministrazioni dello Stato
Al rispetto delle procedure previste
Indicando esattamente quali tipo quali tipi di procedure quali tipi di approccio le amministrazioni pubbliche devono avere nei confronti del grande sistema degli appalti
Viene cancellata viene chiesto espressamente il la cancellazione del ricorso alla trattativa privata esame tutte le cose che voi sapete
Un altro fatto importante lo cito perché è stato qui ricordato che emerge dalla nostra indagine conoscitiva è ne hanno parlato praticamente tutti questa mattina credo che non se ne sia parlato anche ieri
E la la progressiva autodistruzione degli apparati pubblici per quanto riguarda la capacità di progettazione
Lo stiamo parlando di piccoli comuni i quali possono trovare difficoltà considerevoli nel recuperare al proprio interno capacità progettuali superiori a quelle che il normale tecnico comunale
Possiede ma stiamo parlando di enti importantissimi e centrali nella struttura del nostro Stato quali l'Anas le Ferrovie dello Stato la Sipra lei nel
No lei nel forse l'unica che
Ancora mantiene quote di progetto di capacità progettuale all'interno della propria amministrazione per queste altre amministrazioni andiamo ormai l'ottanta novanta per cento dei lavori tecnici dei lavori di progettazione vengono
Portati e allestendo
In una parola io credo che
Questo hanno
Questo anno a cavallo tra la vecchia e la nuova legislatura abbia consegnato al Paese per lo meno la certificazione dello stato di fallimento
Delle procedure della dura degli anni ottanta per quanto riguarda per l'appunto il Governo del territorio Italia
Abbiamo bisogno di un cambiamento abbiamo bisogno di un cambiamento abbiamo bisogno di mettere in atto procedure e regole nuove e abbiamo bisogno soprattutto di riempire queste regole queste procedure nuove con contenuti
Altrettanto muore
Io credo che ritengo che il PDS e noi tutti e voi tutti soprattutto che avete responsabilità d'amministrazione o comunque responsabilità molti di voi hanno responsabili concorrono le decisioni pubbliche in parti importanti del territorio italiano noi tutti
Dobbiamo essere in grado dobbiamo essere in grado di fornire
Risposte serie
Efficienti
Capaci
Di riempire in un tempo ragionevolmente breve
Questa voragine
E questa grande incertezza che il crollo di questa cultura
Lascia alle nostre Spal
Noi non possiamo ritardare sono d'accordo con quanti hanno detto che giù per fare un lavoro di questo genere ci vuole
Una grande svolta anche di tipo politico culturale e morale non c'è alcun dubbio
Ma io credo che questa svolta vada costruita nel lavoro di ogni giorno in un qualche modo quella capacità che prima richiamavo
A fornire risposte ad indicare soluzioni non può
Questa svolta essere come dire una
Grande premessa dopo la quale sarà finalmente possibile
Mettersi in movimento un pezzo di questa svolta questo partito credo che l'abbia compiuta anche ieri
Quanto dopo i toni duri che Campos Venuti ha usato nei confronti
Non di questo o di quell'amministrazione ma credo in generale del del del del tipo di approccio che anche le nostre amministrazioni è i nostri amministratori locali hanno avuto nei confronti città in questi anni anni pare ricevuto
Un consesso molto ampio è giusto che noi partiamo da lì che partiamo dal riconoscimento
E la subalternità che in molti casi abbiamo avuto è dimostrato
Nei confronti di quelle
Il De
E proprio da questa autocritica noi dobbiamo costruire una grande capacità di reazione
Una cosa abbiamo chiara
Dobbiamo tornare a mettere al centro dalla nostra iniziativa un sistema di regole chiare
Di cui l'attività di pianificazione
L'insieme delle attività di pianificazione
Rappresento certamente il presupposto fondamentale il presupposto fondamentale
Se posso permettermi una sommessa critica pronunciata sottovoce perché non voglio sollevare polemiche
L'ho già fatto nel passato
Forse non
Serve a poco
Ma invece volessero cose
Una considerazione positiva
Io trovo avendo ascoltato le relazioni anche lei degli amici dei compagni che mi hanno proceduto questa mattina che noi dopo aver fatto questo affermazioni a proposito della necessità di tornare ad un sistema di regole certe della cultura di piano
Beh ci fermiamo ancora un po'alti qua nel pronunciare e nel come dire nel
Nel dire con nel nella nostra capacità di individuare chi cosa poi anch'va messo all'interno di questa attività
Pianifica trincee di questa capacità di dotarsi di un sistema di regole nuove
O in un qualche modo l'impressione per spiegarmi meglio che mentre siano chiari i presupposti
Diciamo giuridici e legali all'interno dei quali vogliamo svolge la nostra azione non manchi manchi in un qualche modo in questo partito per
Per il lungo silenzio che è stato fatto su queste questioni
Una capacità culturale di proporre quello che viene chiamato Bolt non voglio chiama un un modello di città un modello di organizzazione urbana un'analisi fattuale delle trasformazioni
Che sono avvenute in questi anni
Figuriamoci se io non posso non essere d'accordo su uno degli aspetti che qui è stato sottolineato con molta forza sia da Salzano che adesso da Barzanti quello diciamo della qualità ambientale e della conservazione del patrimonio storico e culturale dell'identità delle nostre città sapete qual è la mia origine e quindi potete immaginare qual è il mio accordo con queste tesi ma credo che non basti
Che non basti per due ragioni
Primo perché non fornisce assoluta risposte sufficientemente articolate all'altro aspetto del problema cioè come governare le le trasforma come governare
E soprattutto la qualità delle trasformazioni che vanno introdotte nelle città italiane che stanno morendo anche di staticità anche di questo fatto di immobilismo
E in secondo luogo insufficiente perché non credo che un approccio di questo genere sia in grado di mobilitare è una osservazione che ci fa spesso Ciccio indovina di mobilitare costruttrice uno una le regole Massa sufficiente di interessi forti grado di mobilitarsi intorno al nostro progetto forti e legittimi tendo dire
Penso per esempio al invece alla forza che ha avuto in un certo momento nostro la capacità di aver coniugato questa visione del territorio con le grandi battaglie per la casa per certi spie per per per per le metropolitane abbiamo in un qualche modo bisogno di guardare di più alla struttura materiale delle città e a ciò e e una capacità di proporre di più
Premette e di
Credo che e di non mi ascolta perché imprese da opere stavamo commentando intervento comune
Sì dico vuole essere un ragionamento sommerso Campos norma anche se lo pronuncia ad alta voce non è una polemica io credo che sarebbe presepi interessante che questo gruppo che ha dato vita alla Coughlan a convegno dell'anno scorso a questo convegno oggi saremo di interessante sa io avverto posa più bisogno che spesso soddisfo privatamente di sentire di parlare di più della città dal punto di vista sociologico demografico delle Trust la distribuzione la popolazione delle trasformazioni industriali della distribuzione delle funzioni per capire di più
Io lo so Campos che tu queste cose le sa e gliele metti nei tuoi piani ma non so quanto queste carte faticosamente ma non so quanto questo aspetto dell'analisi materiale
Della struttura delle città la quale porta con sé naturalmente poi una dislocazione
Dei bisogni delle aspettative delle proteste eccetera eccetera di chi ci abita delle città non è un'analisi strutturale per il gusto di farla ecco non so quanto questa analisi è questa cultura
Sia
Parte della cura parte della cultura di questo partito e quanto quindi poi ne siamo capaci effettivamente di governare queste trasformazione ho finito
Il su questa questione non ho ancora finito
Devo ancora dire è una cosa per quanto riguarda saltò le informazioni sulla Finanziaria altre cose che sono scarsamente interessati devo dire ancora una cosa invece su come sul lavoro che possiamo fare noi e su come intendiamo agire in parlamento
Come credo voi sappiate il PDS ha presentato subito in apertura di legislazione o piccolo Progetto di legge piccolo ma importante progetto di legge
Piccolo soprattutto se commisurate invece alla al volume cioè di festa nuove iniziativa che ci propone Police relativo a tre punti
Un tentativo di risolvere se diviso di fornire un aiuto consistente ai comuni per quanto riguarda la questione di esproprio Traverso l'applicazione della legge di Napoli ridotta al quaranta per cento eccetera eccetera la questione della decadenza dei vincoli e la questione dell'adeguamento degli oneri di urbanizzazione di concessione allora forse chi ha seguito un po'queste vicende si sarà accorto che rinunciando un po'al metodo delle riforme generali approfittando invece del dei metodi un po'corsari che talvolta si usano nelle battaglie parlamentari siamo riusciti a
Dare una risposta diciamo stop non completamente soddisfacente ma certamente migliore di prima per quanto riguarda la questione di esproprio oggi è legge dello Stato il fatto che per regolare il pezzo di esproprio sì posso fare ricorso alla legge di Napoli e questo dovrebbe consentire siccome si applica fra l'altro anche al contenzioso in corso dovrebbe consentire risparmi considerevoli per le amministrazioni comunali e possibilità di uscire da quella situazione di incertezza che tante volte è stata denunciata dagli amministratori locali tenteremo una operazione di questo genere anche per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione l'adeguamento del canone di concessione il il governo ha già presentato un nuovo disegno di legge sulla finanza pubblica
Nel quale contenuto anche sono contenute anche alcune novità per le cosiddette tasse ambientali lo dico tra parentesi perché so che qualcuno di voi ha interessato
Noi porremo questa questione come uno dei punti da de uno dei forse con come il nostro uno dei punti da inserire all'interno di questo disegno di legge faremo battaglia su questa questione più complicato è risolvere in modo temporaneo la questione dei vincoli perché
Essa ha bisogno di Cardinals in un provvedimento in un qualche modo omogeneo perché oggi non è disponibile in Parlamento
Se riusciamo a fare questo lavoro io credo che abbiamo mantenuto fede a degli impegni che ci siamo presi
Prima dell'estate
E credo che la stipula par le due parziali soluzioni la parziale soluzione per quanto riguarda gli espropri e la soluzione per quanto riguarda l'urbanizzazione possa rappresentare intanto un'inversione di tendenza e poi è un grande sec. segnale di respiro molto forte
Per molti amministratore
Poi dobbiamo decidere come affrontare la questione è stata alto cuore Campos Venuti e che sta tanto a cuore anche tutti voi che è quella del dell'indifferenza della della possibilità di riuscire a individuare uno strumento in grado di sottrarre
La decisione pubblica dal ricatto della valorizzazione delle aree quindi della cosiddetta urbanistica contratta
L'associazione Polis ci indica una strada che è stata esposta questa mattina da Scano che che all'interno di una generale riforma
Dei
Del delle leggi urbanistiche italiane io ho ascoltato con interesse Scano anzi lo scontato un orecchio solo perché intanto legge con la sua relazione
E penso che quel Progetto di legge se l'associazione Polis lo consente debba essere oggetto di una discussione seria negli organismi dirigenti del nostro partito gruppi parlamentari eccetera eccetera perché lo ritengo un lavoro che mette sul tavolo questioni di medio lungo periodo di grandissima di grandissima importanza che possono anche farci capire qual è l'altezza e la dimensione del problema che dobbiamo risciò
E penso che potrebbe diventare un testo con tutte le osservazioni che volete farci pervenire intorno alla intorno al quale ricostruire anche una parte fare una parte di quel lavoro di ricostruzione della cultura urbanistica nel nostro paese e far capire anche la dimensione della svolta che noi vogliamo opera fra l'altro mi risulta che anche la presidenza del Consiglio incominciano a rendersi conto che c'è qualcosa che non funziona e che vogliono mettere al lavoro
Diciamo soprattutto commissioni di studio per un riordino generale della legislazione urbanistica italiani
Io credo conto che contemporaneamente queste l'ultima cosa ho finito veramente
Noi dobbiamo però riuscire a trovare una soluzione praticabile nel prossimo anno due anni per quanto riguarda il l'aspetto specifico della perequazione e della indifferenza delle scelte urbanistiche
Voi ricordate la lunga discussione che c'è stata nel quinquennio passato intorno al disegno di legge Cutrera ricordate che esso è stato provato solo in un ramo del Senato sapete che intorno adesso ci sono state molte critiche
Lo stesso Cutrera con cui
Ho avuto alcuni incontri alcune discussioni e che diciamo devo dirlo per onestà
Ricerca nel rapporto con il nostro partito già con la stampella principale il rapporto principale per poter procedere
In una certa direzione lo stesso Cutrera diceva riconosce che vuole mette in in quel testo stravolto cambiato eccetera eccetera ci son delle difficoltà
Difficilmente superabili e mia siamo promesso di sottoporsi nel giro di poche settimane una nuova ipotesi che tenga conto
Di quelle questioni ma che in un qualche modo anche attraverso l'uso di sistemi fiscali o parafiscali riesca a semplificare a rendere più trattabile tutta la materia
Ecco io credo che noi dobbiamo impegnarci seriamente non abbiamo un disegno di legge nostro su questa specifica questione
Ne abbiamo uno un po'datato ma credo che non sia un problema di bandiera di orgoglio di partito credo che dobbiamo impegnarci
Seriamente e rapidamente
Nella direzione di trovare nel breve per i nel breve-medio periodo una soluzione a questo problema anche in questo rapporto con il nostro amico Achille Cutrera vi ringrazio
Franco Bassanini è stato trattenuto a Roma come molti parlamentari del resto
Per i voti
Il governo Amato come sapete il Presidente del Consiglio ha chiesto la fiducia
Sui i provvedimenti collegati alla Finanziaria
In particolare sulla delega al sulle due provvedimenti delega al Governo credo che questo spieghi anche l'assenza di alcuni altri parlamentari che aspettavamo
Con il segretario del PDS con Occhetto siamo in contatto telefonico
Continuo e sta seguendo come vanno le cose per capire in che momento può prendere l'aereo venire qua comunque Parlamento stanno succedendo stava per succedere cose
Di un certo rilievo
Sono comunque presenti una delegazione della democrazia cristiana
Costituita da Leonardo cubani i ordinario di Urbanistica Università di Palermo e dall'onorevole Parisi
è una delegazione di Rifondazione comunista guidata da Roberto Musacchio ho visto anche alcuni rilevanti esponenti delle liste verdi
Ai quali quando lo chiederanno anzi Stefano Boato la già chiesto daremo la parola
Oggi a un certo numero di iscritti a parlare da Ray la parola sei d'accordo nel cominciare gli interventi a Francesco indovina
Visto che l'indovino si avvicina mentre s'avvicina
Prego Bruno cassetti di presentarsi
E prego no discuta di prepararsi Bruno
Prego di
I relatori che non hanno lasciato un testo scritto fotocopiato o
Ho messo su un apposito dischetto
Per poter essere trattato col computer
E quelli che interverranno di farci avere al più presto un testo scritto in modo che possiamo metterlo negli atti che intenderemmo stampare ancora prima di quelli del precedente convegno Francesco indovina
Agli il microfono grazie
Io condivido molto tutti l'invettiva di Camporosso
Il fascicolo però proprio allo a ragionare insieme a voi
Perché invece quella che non mi pare convincente la sua relazione e anche per in molte altre relazioni e l'analisi che ci sta dietro anche esplicita
Certo un intervento molto breve quindi andrò per
Come dire
Paola titoli di paragrafi
Per una parte peraltro vuole fare un ragionamento non credo per esempio francamente che sia addebitabile
Alle trasformazioni dell'apparato legislativo dell'urbanistica
L'emergere e l'attivazione della corruzione politica
Hanno rubato sulle autostrade hanno rubato sulle metropolitane ma anche sulle merende
è un complesso e allora va fatto un'altra analisi
Le varianti
Non sono una novità degli anni ottanta
Il rito ambrosiano dell'urbanistica fondato sulle varianti e degli anni Cinquanta
Ma anche anche precedenti
La assessore caso appunto la urbanistica contrattata a tutti gli elementi negativi che sono state dette va combattuta
Però di per sé non ha il contenuto di corruzione voglio ricordarlo ai colleghi
E che è possibile interpretare in termini di urbanistica contrattata e di contrattata duramente
La ricostruzione di Ancona dopo il terremoto e quell'urbanistica contrattata in quella fase storica non ha dato esiti negativi
Insomma non ne
Qua che va ricercato
Va ricercato probabilmente e in una trasformazione di cui vorrei chi poi di rintracciare alcune linee ma soprattutto su un aspetto
Per cui la sinistra ha molte responsabilità il Partito comunista ne aveva diverso cioè della
Come dire della suo
Dell'idea che aveva del rapporto tra politiche istituzione tra partito e politica tra politica e tra partito istituzioni già personale politico c'è questa confusione in sostanza in cui il partito e dalle istituzioni
Chi i personaggi politici ma anche personaggi istituzionali privato era pubblico in una confusione generale per cui alla fine in un processo che adesso proverò ma rintracciare molto brevemente non vi preoccupate
Sì molto brevemente si è inserito questo processo di degrado complessivo allora a me pare che una cosa che dobbiamo chiederci non ci sono gli anni ottanta soltanto ma forse conviene partire dagli anni Settanta
Campo solo diceva nella sua relazione c'è un accenno per il grande successo delle forze progressiste a metà degli anni settanta che sono chiamate o meglio spinte
A col Governo
Della maggioranza delle città in molte province in molte regioni forze progressiste che erano stati esclusi da sempre da questa amministrazione
Questa spinta da che cosa veniva
E come è stata interpretata da queste amministrazioni
La spinta ovviamente veniva da quel grande movimento
Di cultura e di lotte sociali
Che hanno come dire ha avuto uno sbocco non scontato
In un successo
Per le forze di successo elettorale delle forze
Progressista e in particolare del Partito comunista
Il quale tuttavia interpreto subito quel successo
Non come
Un risultato
Non certo di quel movimento
Ma con un premio alla sua moderazione
Allora la domanda che veniva
Qual era la domanda che veniva da questo movimento
Era una domanda di fortissima innovazione della struttura urbana
Quella che oggi in termini come dire di linguaggio più corrente possiamo chiamare una nuova qualità urbana allora non usavano questi termini
Però casa trasporti deserte salute scuola spazi di sociali erano queste le domande che si esprimevano in quel voto in quel prodotto
Insieme a un'altra cosa altrettanto importante
Una profonda trasformazione nella gestione politica della città
Che facesse come dire
Ci sfruttare se al massimo il dato di impegno e di partecipazione che quella fase storica esprimeva
Queste due innovazioni
Erano contenute in quel voto
Queste due innovazioni sono state
Non realizzate
Dalla gestione progressiva di città e regioni
Il dato che è emerso all'ora era il dato del buongoverno certo indispensabile
Ma che non era più sufficiente era necessario indispensabile un grande processo di innovazione
Sperimentazione e rischiosa
A livello sia della struttura sia delle della gestione politica
Realtà quella fase
Fu utilizzata per impiantare per riaffermare
Un'ipotesi cultura
Anche di piano
Che come dire
Mi sembra che Salzano Pao ripetesse una cosa che ha detto benevole di cui tutti siamo convinti che l'urbanistica e politica
Ma che il fatto che l'urbanistica si è politica non significa che l'urbanistica e il problema è come interpretiamo questa politica
Se il dato politico è una separazione rispetto ai processi sociali al sentire della gente o è una forma dialettica di uso e di risposta rispetto a queste ecco
Quella risposta non fu all'unisono con quella domanda
Sì e sì salto il grande Periodo come dire della grande
Politicizzazione di massa e si impiantarono dei piani come se quello non ci fosse stato mettendolo tra parentesi
Si continua una gestione politica della città come se non ci fosse stata quella grande
Quel grande laboratorio d'iniziativa con noi elementi estremi cioè le cose di aggiungete voi non c'è problema
E non a questo però
Ha portato
A una involuzioni
Cioè all'assenza all'errore politico di una risposta sbagliata cosa è emerso
Emerso con violenza e con forza il dato della modernizzazione
I discorsi che si son cominciati a sentire è che le nostre città sono in arretrato rispetto alle grandi città dell'Europa arretrate cosa vuol dire che non c'era no opere pubbliche che bisogna fare un'iniezione violenta di capitalizzazione delle città richiesta a allo Stato allora questo dato ha capovolto
L'idea della cultura che le forze di sinistra in qualche modo avevano eccita si fondava sui bisogni delle persone
In questo processo di modernizzazione alle persone scompaiono ci sono solo le opere
Tanto più grossa intanto più moderne
Tanto più ci avvicinano all'Europa
E su questo terreno
Poi emerge appunto
Sulla rete sulle sulle opere pubbliche che lo Stato pagava le tangenti sono più semplici voglio dire
Ma se noi nonno riflettiamo su questo passaggio
Ho l'impressione che la riforma che vogliamo fare nasce malamente
Per chi è questo
Vedete
Figo e chi è che non è per le identità delle nostre città
Ma amici ci vogliamo come dire vogliamo riflettere sul fatto che le identità mille novecentonovantadue delle nostre città
Non è più quella degli anni Sessanta
Che è fatta
Di cose difficilmente gestibili
Di immigrati
Di polarizzazioni
Vogliamo riflettere si viene un po'in mente di riflettere
E non di ripetere questa questione sulla concorrenza tra le città perché ho questa cosa è una cosa banale è senza senso perché a alcuni secoli di storia dietro
Firenze Pisa Venezia non so e Firenze e cioè voglio dire ci sono dei secoli di storia di concorrenza tra le città o è questa cosa un po'banale
Così è un'altra cosa che ha a che fare
Punto con la modernizzazione che dicevamo prima
Ho a che fare in termine un po'più banali
A motivi finanziare certe istituzioni venditori di del cosiddetto marketing urbano
Perché o noi rimettiamo coi piedi a terra
La nostra cultura urbana e ripartiamo dal fatto che la città mi sembra che su questo voglio dire dico anch'io delle banalità scusate mi oltre che sia alla salvaguardia dell'ambiente la salvaguardia delle sua cultura delle sue opere sia però fondata sui bisogni che i cittadini esprimono
Predicano io sono assolutamente d'accordo che sia necessaria una nuova legge urbanistica l'ha detto campo solo ripetono tutti però una cosa vorrei che
Fosse chiaro
Che non è attraverso una legge urbanistica che noi imponiamo alle nostre città di essere riformiste
Come dice Campo so un'altra cosa noi dobbiamo avere una legge urbanistica che venda trasparente che faccia le cose più ossia ovvie sensate
Il regime dei suoli e le cose normali però non pensiamo che attraverso una legge noi imponiamo un regime sociale di regime sociale bisogna conquistarselo tra le persone tra i soggetti sociali
Perché la città chiudo perché credo che sia andato fuoco per i tempi fuori
A questa connotazione di essere contemporaneamente l'espressione più brutale Della formazione sociale a cui appartiene
E nella nostra del livello dello sviluppo capitalistico degli anni ottanta novanta due con le sue crisi i suoi benefici i suoi ma difficile sul corruzioni il suo mercato ma il mercato è sempre stato corrotto il mercato è sempre stato un pasticcio si legge solo sui libri che mercato e questa cosa meravigliosa e sarà sempre così a citare questa
Questi incarnazione brutale dei rapporti sociale di produzione fra lasciatemi passare questa antiche Ria ma contemporaneamente è stato per ragioni storiche ma è stato soprattutto nella cultura di sinistra il tentativo di un risarcimento sociale agli strati meno fortunati
Devo dire
Che negli anni ottanta e mi terrorizza quando sento che il presidente del Consiglio Amato mette allo studio una commissione perché la bussola di questo la bussola sociale di questo Presidente Amato è terribile
La il dato fondamentale degli anni ottanta e su questo vale la pena di riflettere e che abbiamo messo in crisi questo dato fondamentale contraddittorio dell'esistenza della SITA cioè il suo connotazione di essere anche contemporaneamente il risarcimento sociale per lui strati più deboli
E non voglio dire la finanziaria non ciascuno però voglio dire questo allora
Riflettere sulla politica urbanistica significa riflette sua cultura recita da questo punto di vista che altrimenti faremo buone leggi però la affermazioni oggi eccita sono polarizzate
Oggi le città non sopportano più i diversi oggi recita ci hanno degli elementi antagonisti si violenti oggi emerge il dato egoistico tendenzialmente
Razzista di delle leghe e non illudiamoci che l'errore dei dei pesi sui BOT abbia preso molto il problema delle leghe no o noi siamo ingrato
Dico noi i forze progressiste noi PDS a rimettere in piedi questo meccanismo o se no possiamo fare anche molti di questi convegni ma il risultato non cambierà grazie
Bruno Cassetti
Leggerò il testo alcune si prepari Stefano Boato
A cui ha dato la sua adesione anche l'amico e collega Daniele Pini
Il tema centrale di questa iniziativa è certamente quello dell'esame della proposta di legge predisposta dall'associazione Polis e presentata in questa occasione da dieci Scano già altri hanno avuto modo di esprimere la loro perplessità circa l'opportunità di una nuova complessiva e organica legge urbanistica io ritengo di dover manifestare le mie preoccupazioni
Non tanto su questa opportunità quanto sulla congruenza tra lo sforzo in commi e abile fatto da Scano nel predisporre un testo legislativo di principi e la possibilità che il Parlamento italiano nella fase attuale nel clima di ardore riformatore da cui sembra prevalso se è in grado di affrontare un tema di questa portata con lo spirito e l'attenzione necessaria
Altre volte in epoche che sembravano più generose quanto a produzione di riforme significative
Alcuno leggi senza paternità e come tali destinate ad essere quanto prima affossate o comunque smembrata dallo stillicidio delle eccezioni delle Riserve delle precisazioni settoriali
Una legge di princìpi applicabile solo in alcune regioni italiane rischierebbe di riprodurre le stesse frustranti vicende già vissute in epoche precedenti
La legge dieci del settantasette ma anche la quattrocentocinquantasette settantotto per non parlare della tre nove due
Il coronamento dell'impianto riformatore di cui ci ha parlato ieri Vezio De Lucia
Sono rapidamente diventati oggetti ingombranti invece che impianti riformatori perché le forze politiche tutte che avevano contribuito ad elaborarlo in sede parlamentare nell'inevitabile costruzione compromissoria
Le hanno ripudiato e non riconoscendosi alcuna nel prodotto finale e in quest'opera di ripudio non si sono certo tirata indietro le forze della sinistra che pure la loro definizione avevano non poco contribuito
Come meravigliarsi quindi del fatto che in quella condizione di apparente estranee azione sia passato poi Nicolazzi sul sistema di proposte affossa attrici non mi convince Campos l'idea che un libertini fosse così potente da autorevole poter imporre all'allora Partito Comunista Italiano l'assunzione di una linea in contrasto con il pensiero della maggioranza dei suoi membri più rappresentativi e tanto meno mi convince il fatto che in questa operazione egli si è avvalso della complicità dei Corbani e dei Mottini
No
La verità è che negli anni settanta non veniva soltanto maturazione in Parlamento una battaglia per alcune leggi di riforma
Ma si modificava profondamente l'equilibrio politico nelle città italiane con l'assunzione di responsabilità di governo dirette da parte delle forze della sinistra e dei comunisti in modo particolare in molte città italiane non solo a Milano
Di Bertini non era solo né accompagnato soltanto dai Corbani dei Mottini ma era in compagnia degli assessori all'urbanistica alla casa alla centosessantasette di Roma Napoli Torino Genova Venezia Firenze Ancona e via dicendo
Questa è la miscela che non è stata in grado di rappresentare evidentemente un'alternativa vera e credibile all'impostazione che veniva maturando a livello nazionale né i grandi partiti della sinistra
Ovviamente non dico questo per difendere gli assessori milanesi di cui non mi importa assolutamente nulla ma per evitare due possibili rischi che sento presenti in questa come ho sentito in altre circostanze similari
Il primo è quello che si tenti ancora una volta di individuare un nemico una circostanza avversa un complesso di forze su cui scaricare tutte le colpe delle inefficienze e delle incapacità del governo delle città prima la speculazione edilizia poi la democrazia cristiana poi Nicolazzi e infine il dibattito sul progetto sul piano il secondo pericolo che si attribuisca per converso ad un qualche nuovo elemento in questo caso la proposta di una nuova legge sul governo del territorio come è stata in epoca recente per la quattrocentotrentuno o in epoca precedente per la centosessantasette il compito taumaturgico di poter salvare da ogni male il territorio del nostro Paese rende arginando così da salvifica necessità del piano
Sono convinto proprio perché non voglio fare della dietrologia ma nemmeno cancellare la memoria che la sinistra in questo momento un compito fondamentale da svolge in questo come in altri settori questo compito è quello di denunciare il re nudo
è quello della definizione leale e trasparente di obiettivi chiari e perseguibili misurabili
E della indicazione dei percorsi degli strumenti delle risorse e dei tempi è necessaria per seguirli affinché si possa costruire sul perseguimento di questi obiettivi un progetto politico fondato sul consenso consapevole del maggior numero di soggetti possibile
Nella ricostruzione inevitabile della politica lo spazio della sinistra sta tutto in questa capacità di parlare chiaro di misurare senza demagogie i punti di arrivo e quelli di partenza
E di essere consapevole che nessuna riforma nemmeno la più importante avrà davvero un padre sull'avrà le gambe su cui marciare se cioè la sua realizzazione non sarà affidata al consenso convinto della gente
Il patto referendario ha avuto successo che gli riconosciamo non solo per la qualità degli obiettivi che ha proposto ma perché questi obiettivi oltre ad essere chiari sono stati messi in diretta correlazione con il potere della gente di perseguirli senza mediazioni estenuanti ed incomprensibili dei partiti e contenti PIL sufficientemente certi e a questi criteri che io credo si debba ispirare la proposta di riforma anche nel campo del governo del territorio
Ed è di grande utilità la proposta presentata da Scano che nella sua onnicomprensività consente di riprendere alcuni alcune quantità alcuni elementi che ci sembra davvero da approfondire
è in primo luogo c'è un ruolo un obiettivo a mio giudizio discriminante da perseguire
Quello di ridurre per non dire annullare la distanza tra l'urbanistica del piano e la città reale
Tra l'urbanistica parlata declamata disegnata e la qualità degli spazi dei servizi dei luoghi nei quali si svolge quotidianamente la vita delle persone
Ridurre questa distanza significa rimettere le mani nelle mani dei cittadini la possibilità di decidere con il massimo di chiarezza ma vuol dire anche trasformare l'urbanistica in una disciplina disponibile all'uso da parte dei cittadini
A nessuno si richiede di essere un medico per poter giudicare sull'efficacia o meno dell'impostazione del servizio sanitario nazionale
Ma cos'è un medico di base un ospedale come ci si accede lo sappiamo tutti così come tutti sappiamo come funziona il servizio scolastico anche senza essere dei professori
Il compito della sinistra io credo debba essere quello di consegnare finalmente cittadini non tanto la riforma ruba mistica ma il servizio del territorio e in questa ottica predisporre le proposte di riforma
Sotto questo profilo nella proposta di legge presentata da Scano io trovo molti orientamenti positivi e condivisibili anche se ovviamente meritevoli di parecchie precisazioni
Mi riferisco ad esempio all'obbligo dei comuni di tenere in pubblica visione delle mappe catastali relativo aggiornamento
Riferito le trasformazioni intervenute e proprio per questo credo che bisognerebbe trovare il modo di indicare fra gli elementi di conoscenze indispensabili alla formazione di un piano il quadro dell'assetto proprietario delle aree oggetto di futura trasformazione e o acquisizione pubblica
è questa una componente dell'informazione trasparente di un piano o vogliamo continuare a fingere che l'assetto proprietario non guida la formazione dei piani
Certo la cosa comporta più di qualche aspetto tecnicamente complesso ma non per questo è risolvibile
Di analogo interesse e la formulazione relativa al certificato d'uso delle norme vigenti relative ad un determinato appezzamento immobiliare anche se mi sembra positivamente orientate a chiudere ogni possibile spazio di ambiguità interpretativa
Condizione preliminare per la trasparenza dei comportamenti pubblici e privati ma anche per una effettiva responsabilizzazione dei proprietari dei professionisti nei rapporti con le amministrazioni pubbliche
Se questo è l'orientamento forse varrebbe la pena di essere un po'più espliciti per quanto riguarda l'attendibilità informativa complessiva dei piani stessi
Oggi i piani sono redatti su supporti informativi cartacce inadeguati non aggiornati costruiti su dati di informazioni non attendibili
Il compito preliminare di un servizio del territorio regionale non dovrebbe essere appunto quello di costituire degli attendibili supporti informativi numerici e cartacei
Quale valore può altrimenti avere un certificato d'uso una planimetria catastale imprecisa
Può io mi domando esserci un piano senza queste condizioni preliminari
Ma direi di più può esserci un piano validamente costituito sei materiali che lo compongono sono depositati in unica copia solo nella segreteria dell'organo che lo adotta
Non bisognerebbe forse imporre la diffusione non solo l'accessibilità dell'informazione perché il piano sia considerato valido erga omnes
Il partire netti è stato approvato nel dicembre novantuno e a tutt'oggi nessuno ne possiede una copia possiamo considerarlo esistere in modo valido
Certo questi aspetti possono sembra di scarso rilievo e per certi aspetti lo sono anche ma fanno tutti parte della necessità prima richiamata di mettere a disposizione di tutti gli strumenti che riguarda il destino del territorio di tutti
Per quanto riguarda i livelli di pianificazione credo che sia condivisibile l'impostazione proposta
Ritengo tuttavia un momento di debolezza dell'impianto il mancato collegamento tra programmazione e quindi realizzazione di verifica delle previsioni dei piani e pianificazione ai vari livelli regionale provinciale oltreché metropolitane comunale
E in questo quadro rischia di restare nel novero delle aspirazioni tradizione dell'urbanistica italiana il compito della pre normazione completamente svincolata svincolato dall'obbligo del reperimento della destinazione delle risorse ad essa necessaria
Non si può ignorare il fatto che il nostro Paese ha ormai consolidato
Ed è un aspetto che deve essere Scone compreso in questa proposta una modalità di formazione delle leggi di spesa
Chi se lo sono riferite ad aree specifiche sono generalmente organizzate per materia ciascuna delle quali ha incidenza di effetti territoriali espliciti
Penso alle leggi di finanziamento delle divisa scolastica piuttosto che delle autostrade dei palazzi di giustizia piuttosto che dei parcheggi sono state queste e continueranno ad essere momenti devastanti per l'assetto delle finezze urbanistica e ancor più per la programmazione della spesa anche quando non sono state varate sulla spinta delle emergenze calcistiche o telluriche
La credibilità di un piano non può che essere messa a dura prova quando la sollecitazione alla realizzazione di un'opera si accompagna la possibilità di concreta di avere finanziamenti inattesi
Come agganciare programma e piano Progetto e piano
Non può certo bastare la in proporzione programma proprio nell'attuazione e per di più solo a livello comunale per colmare questo divario che oggi appare paralizzante
Uno schema logico possibile potrebbe comprende l'allora una fase un livello di strumentazione generale un piano struttura fosse con la caratteristica di essere specifico nella individuazione localizzativa delle aree destinate a salvaguardare quella che viene definita la proposta di legge l'integrità fisica l'identità culturale
E di orientamento strategico per quanto riguarda le relazioni la congruità delle proposte riferite all'Arena della trasformazione urbanistica il piano quindi potrebbe assumere un carattere limitato ma strettamente collegato alla programmazione cioè alla realizzazione dei progetti in un arco temporale definito e con risorse individuate diventerebbe così uno strumento operativo misurabile nei suoi effetti nella sua efficacia da parte di tutti e a sua attuazione costituirebbe inoltre un buon indicatore della capacità amministrativa delle classi dirigenti ai vari livelli istituzionali
Il piano potrebbe e dovrebbe così essere riferito solo alle aree gli obiettivi perseguibili nell'arco di tempo programmabile potrebbe quindi cessare di essere lo strumento onnicomprensivo incomprensibile
E cosa di importanza essenziale potrebbe essere lo strumento la cui redazione e di conseguenza la cui variazione non necessita come avviene oggi di un lavoro quasi decennale con gravissimo pregiudizio per la sua credibilità ed efficacia
I diversi livelli di piano potrebbero quindi essere riferiti non tanto ai differenti livelli istituzionali ma i diversi obiettivi alle differenti modalità operative con i quali perseguirli
Il Comune di Porretta deve davvero avere lo stesso strumento di governo del territorio del Comune di Roma
Ma siamo davvero convinti che nel comune di Porretta e se necessario impegnare le risorse comunali nel raggiungimento di quota di standard astrattamente definite in modo uguale a quello del comune di Bologna
Non è anche questo uno dei terreni che contribuisce a rendere poco credibile per il cittadino l'urbanistica astratta che è stata disegnata nei piani delle varie generazioni l'urbanistica riformista di cui parla Campos non dovrebbe finalmente partire dalla conoscenza delle realtà e delle diversità del territorio dalle esigenze vere dei suoi abitanti allontanando finalmente l'incubo paradossale per il quale ogni villaggio italiano deve assumere le caratteristiche di Amsterdam o di Berlino
Altrimenti diventa preda del demone della speculazione del disordine ambientale
Perché i piani vengono giudicati tanto più belle corretti quanto più si propongono come irrealizzabili invece che quando avanzano proposte attendibile soprattutto realizzabili in archi di tempo umani e non storici
L'urbanistica contemporanea in Italia è stata fatta per lo più dal ministero dei lavori pubblici regali assessorati regionali comunali e lavori pubblici in epoca recente perché le trasformazioni urbane visibili sono state per lo più fine della legge uno da settantotto delle leggi di settore ha quasi finito
E non dei piani e allora mentre si approvavano i consigli comunali in fretta e furia Progetti di variante per ottenere finanziamenti relativi dall'altra si discuteva in interminabili sedute di Commissione urbanistica di filosofia del piano di filosofia ambientale di piano il Progetto di salvaguardia di recupero urbano non è forse più realisticamente questo il motivo per cui ha prevalso la cosiddetta deregulation ma che questa prevalenza non ha suscitato i moti di indignazione popolare che poi per un Dinoi avrebbe desiderato
L'ultimo nemico del piano della corretta urbanistica che è stato individuato è quella che viene definita l'urbanistica contrattata
So che altamente impopolare non schierarsi contro questo potente avversario
Anche per il clima attuale italiano pervaso di recuperati candore ad ogni livello in ossequio Di Pietro non consente di separare ormai ruberie da edificabilità appalti truccati da destinazioni d'uso eccetera
Tuttavia voglio fare a voce alta la domanda
Quando in uno qualunque degli otto mila Comuni italiani segretari comunali dei partiti alleati della maggioranza che governa si ritrova in una stanzetta magari alla presenza del pool di progettisti incaricati dello stesso del Piano regolatore e fanno l'accordo politico e questo accordo riguarda quasi sempre nuove aree di Ficcardi quasi mai il cimitero lo stanno fosse contrattando l'urbanistica
E mai esistito un piano che non fosse un piano contrattato e per di più in sedi impropria ed ex istituzionali
Ripeto so che non è molto popolare ma se la sinistra davvero a cuore la ricostruzione di un rapporto di fiducia di credibilità tra amministratori e amministrati non può continuare ad alimentare ipocrisie in questo campo
Il punto non è la contrattazione che ogni piano è un punto di mediazione contrattata tra soggetti esigenze convenienze diverse
Il punto è come ricollocare il momento di questa contrattazione entro un campo di evidenza di trasparenza delle motivazioni dei soggetti del sistema di convenienze in una parola come affermare senza falsa vergogna il dovere alla non neutralità di un piano
Grazie
Telefono Boato
Il quale è anche coordinatore nazionale dell'ambiente del territorio dei Verdi se non sbaglio grazie
Anch'io credo come
Prima non l'ho detto ma la sua presenza fa ricordare devo dire che
Qui devo pregarla di contenere gli interventi con qualcuno se in casa mai mi fai qualche minuto prima la puoi provate su microfono
Anch'io sono uno di quelli
Concludendo sostanzialmente al cento per cento l'ipotesi politica di rilancio di gestione del territorio
Che ha grosse perplessità sul come possiamo oggi poterlo fare
E quindi le osservazioni sono tutte in positivo
Perché è la cosa più sbagliata che ne potremmo fare e di avere un'occasione questa come altre questa molto importante ma di convegno senza poi riuscire a tradurre infatti alcune indicazioni una prima cosa appunto non molto sull'onda in parte con la sola meeting con conseguenze diverse ma tipo quello che faceva casino attimo fa il problema del fallimento dell'urbanistica italiana in otto M. forse siamo in molti a pensarlo non solo quello di cui per esempio anche ieri campus non me ne voglia condivido tutto l'astratto del suo intervento
Parlava
Non è ovviamente solo la denuncia l'accusa la la contrapposizione rispetto alle linee emergenziali non ovviamente il rifiuto del condonate sono sono cose ma non è neanche solo il rifiuto dello urbanistica contrattata
Pongo solo i titoli ma credo che dovremo prima o poi chiedersi perché l'urbanistica riformista degli anni sessanta e settanta è fallita
Perché la centosessantasette come ragionevolezza
Prendiamo alcuni pezzi di città che riqualificherà hanno se stessi ed intorno sono stati i più squallidi Betti sociale che abbiamo costruito in Italia
E perché le nostre riviste pubblicano sempre i progetti pieni di grandi programmi e mai vanno a vedere dieci anni dopo i risultati dei nostri capolavori accademici pubblicati ripetono ai nostri viste o perché sistematicamente in tutte le città italiane gestite da diversi tipi di giunte
Quindi non con differenza di schieramento di colore sistematicamente e silenziosamente degli ultimi dieci anni
Abbiamo demolito ciò che gli standard sessantotto avevano costo come posto come condizione pregiudiziale alla visibilità alla vivibilità del dell'ambiente urbano
Non è solo Milano è anche Bologna e anche Firenze qualcuno aveva provato anche a passare in queste condizioni a Venezia non ce l'ha fatta
Ma credo che la stragrande maggioranza delle città italiane hanno sistematicamente ho cancellato il vincolo e trasformati
In zone edificabili private ovviamente o fingendo in qualche caso per salvarsi l'anima di spostare all'esterno nella marzo futura edificazione gli stand alone ho citato le due più grosse riforme urbanistiche fatte in Italia che io sappia purtroppo altro non è stato fatto in questi anni non parliamo poi
Di ulteriore recenti fallimenti della quattro tre uno o non parliamo poi di stravolgimenti come la città di un piano di area vasta trasformati con una cultura anni Cinquanta sviluppi sta economicista in città metropolitane comunque che queste fallite nel silenzio totale
Come la convivenza di tutti i capoluoghi regionali Torino-Milano Venezia forse l'unica che ha votato la Mita una proposta forse l'unica in Italia Genova Firenze Bologna Roma Napoli
Perché ogni città esattamente come aveva fatto la cultura fascista puntava tranne credo sia l'unico caso quello veneziano
Ad ampliare se stesse in cui il Comune capoluogo si mangia alcuni comuni contermini
Negando a priori esattamente in linea opposta come appunto il grande Paolo forte o addirittura qualcuno in questa zona proponeva la somma di elementi per fare il polo forte che distrugge e subordine asse
Tutto il territorio circostante
Ho ricordato alcune forse non sono le ore alcune delle cose più grosso di cui non parliamo mai perché è troppo facile sparare sulla linea emergenziali sul condono e sull'urbanistica contrattata
E io ho spedito anche lo dicevamo in una riunione con parecchi di quelli che stanno le gestendo il convegno quelli Vezio De Lucia Gigi e di altre anche nera stima la scossa
Che in questa situazione di oggi così drammatica abbiamo la possibilità di fallire definitivamente
O di dare una svolta in positivo e cito no scusate due cose siamo nel pieno dello scontro di Tangentopoli
E nel pieno dello scontro sulla crisi economica allora vi voglio ricordare una cosa che ieri ha detto in un intervento velocemente sia Campos sia poi Tozzi da Roma
Ma ora voglio dire molto forte e chiara e numericamente quantificata stiamo parlando dello scandalo sulle opere pubbliche e di realizzazione
E sostanzialmente cioè del cinque per cento della spesa pubblica cinque sette a seconda delle delle trattative del cinque per cento mediamente parlando delle spesi sulle opere pubbliche
Lo scandalo dell'urbanistica italiana di cui nessuno parla è del mille percento non del cinque per cento lo scandalo
Del piano casa a differenza del mese scorso ma di tutte le aree di tutti i piani anche non come urbanistica contrattata e in Italia è del mille percento le aree di Firenze da venti mila lire al metro quadro
A dieci volte tanto duecento mila lire al metro quadro cambiando il segnale sul lettino non facendo un opera quindi tutta pura rendita non è uno scandalo del cinque per cento ripeto il sei in tutte le città italiane e in tutta l'urbanistica italiana e in tutti i piani urbanisti italiani il passaggio di valore del mille del mille per cento vogliamo dirla questa cosa perché se non affrontiamo questo problema alla radice noi possiamo di segnale quello che vogliamo ma la corruzione sistematica di tutta la classe politica e amministrativa del Paese non potrà mai essere fermata perché quando gli interessi in gioco sono di questa natura non c'è proposta morale che tenga
E allora sto dicendo per favore questa cosa
Nell'impastare sacrosanto di Tangentopoli sulle opere pubbliche può diventare una battaglia morale urbanistica e legislativa italiana perché non ne parla nessuno siamo quattro gatti che ci scambiamo questi ragionamenti e queste cifre che conosciamo però in molti degli addetti ai lavori
Questo ripeto è sento a volte lo scandalo Tangentopoli se in tutti i piani urbanistici Saliani in tutte le amministrazioni italiane e poco fa Cassetti con una cosa che come conseguenza una con le riserve almeno rendiamo esplicito
Probabilmente il problema non è di rendere esplicito meglio di niente il problema però è di tagliare alla radice il problema non ripubblicare la mappa delle aree ben venga
E non di rendere pubblica la trattativa sul piano oltre che sull'urbanistica contrattata delle singole varianti il problema è di togliere a monte questa spinta punto uno punto due
Ieri Campos diceva
Giustamente attenzione che queste stare questo inverno o fra qualche giorno ci ricadranno sulla crisi economica
E allora anche qua cosa dobbiamo giocare in difesa o in attacco c'è dovremo dire che noi per carità salvaguardiamo i valori di qualità ambientale o di qualità sociale del territorio delle città o dobbiamo spiegare che uno di McEnroe diceva ieri un ottimo intervento stavamo provando organizzare pochi giorni fa un contributo specifico per ogni città pregresse cose vengano fuori ma è l'intervento di tutti se non vado errato torcicollo
Ricordava delle cifre avere voglio solo dire solo nelle opere di urbanizzazione se non ho letto male le sue cifre ma corrispondono a quelle che noi abbiamo in altre situazioni più o meno
Stiamo parlando di un rapporto uno a cento uno accento tra quello che paga
Chi costruisce su un territorio e quello che spende l'amministrazione pubblica in opere pubbliche per poter edificare serio riorganizzazione solo uno il secolo che spendere pesato le pubblica i cento e nessuno se i conti li fa mai ma è ovvio che siamo pompando in tutte le maniere la crisi economica del Paese perché ogni volta che ci muoviamo noi in realtà stiamo dando la tasca del privato novantanove anche per questa linea no-stop Palano adesso dal valore reale ma sto a Palau delle opere pubbliche e lo stesso discorso vale per gli espropri qui e questa è un'altra
E due cose citato Tangentopoli e crisi economica sono la grande emergenza di queste settimane mi su cui noi dovremmo andare all'attacco durissimi proprio sull'urbanistica tagliando all'origine il problema di Tangentopoli da un alto e del per forza di Sesto pubblico di Comuni Province Regioni Stato ogni volta che intervengono perché questi sono i rapporti di CRI ora questa cosa porta la bancarotta
Tutti gli enti locali o alla paralisi ciò l'impossibilità assoluta di espropriare
Questo io non entro nei dettagli avevamo già cifratura ma queste sono i due nodi o riusciamo a fare una campagna nazionale egemone trasversale alle forze politiche non di bandiera diventando il nuovo egemoni a livello sociale e a livello di opinione pubblica penso all'appello conclude lo posso
O noi non passeremo alla però gli piccoli ieri a fare un manifesto e molto di più va in quella direzione e ancora di più oceano iniziativa politica fortissima che tagliare le radici o saremo comunque frustrati e perdenti per l'ennesima volta
E allora su queste due basi
E ce ne sarebbero altre voglio solo una città da prete di questi giorni e nessuno sta parlando
L'alta velocità delle ferrovie esattamente l'opposto di quello per cui tutta una sinistra verde di grossa ambientalista e non ambientalista si è riempita la bocca in questi anni aumento potenziamento del trasporto pubblico noi sulle ceneri in questi giorni dei trasporti pubblici delle metropolitane e delle ferrovie stiamo celebrando una Tangentopoli altissima che si chiama Italia lo cita corpo separato e privatizzazione e distruzione delle ferrovie italiane
E qualcuno era anche felice perché non è partita la Torino Venezia e lo so che non siamo d'accordo ma le voglio mettere quei
Io i dati se l'abbiamo però se tolgo maglia le forniremo i dati viene forniremo altrove altre non è il senso del mio intervento s'difatti so benissimo che anche su questo all'interno della sinistra nessuno pare comunque non siamo serenità
Ma sulla distruzione delle ferrovie dei trasporti pubblici urbani
E anche dell'ateneo fatta mezza farsa a servizio della FIAT ma regge sulle metropolitane i tram urbani
Sulla demolizione in questi giorni di questo sull'onda della crisi bontà loro hanno demolito la Torino Venezia bontà loro però la Milano Napoli corpo separato privatizzato con i ragionamenti e le cifre che la vita di chi ha dato in più convegni
E Chiellini presentava Lombardia non portare i due mesi fa nel silenzio assoluto e nessuno sta aprendo bocca scusate sta digressione il ci riguarda molto però riguarda i trasporti le opere pubbliche l'urbanistica rientro tra virgolette ma come vedete non sto provando a fare unitamente almeno in questa sede da addetto ai lavori tecnico da urbanista
Allora sul che fare
Io voglio dire chiare che sta cosa qua è vero perché Campos ieri lo dissi e lo dico con molto amore simpatia lo dico senza senso che non voglio che si deve quando Caposele bisogna essere realisti
Io dico bisogna essere a rischio vero solo sulla luna e qui il problema è che tipo di rapporto di forze e di egemonia culturale costruiamo sulla proposta lo dobbiamo dircelo però se in linea di massima
Secondo dice ex costruiamo le condizioni per vincere magra ed anche cominciare perché nomina che scontata l'analisi negativo
Che molti qui a Lecce in assoluta o molti unità stiamo facendo
Perché quasi scontata tra i venti che parlano fino ad oggi al microfono
Ma non è scontata della stragrande maggioranza degli operatori della sinistra progettisti organizzatorio gestori o quant'altro amministratori qui è tutto da costruire già la già la premessa l'analisi nella proposta voi è molto chiaro che è ovvio che a partire dal vecchio astengo se volete vecchio metodo perché non c'è più voglio dire dal nostro maestro di moltissimi di noi forse di tutti noi
La proposta in linea astratta non potrebbe che essere nelle zone di espansione avocazione la mano pubblica urbanizzazione cessione al privato o al pubblico per la realizzazione al prezzo di acquisizione
Più le spese questa è la linea maestra quindi io rimasi ma non ho il minimo dubbio che lo dobbiamo separare il non solo il diritto all'edificazione del diritto di proprietà vedi proposta che stiano presentava prima ma anche la gestione non mi accontento neanche Gizzi
Di piazzare oneri che siano Ione di operazione più il plusvalore perché questo potendo qui non sto facendo il velleitario potendo è ancora poco
L'unica soluzione progettazione complessiva eri cessione delle aree progettate e urbanizzate anche ovviamente i gran parte del privato certo che poi ha ceduto alle mediazioni possibili immaginabili come quella di cui parlavamo ieri con Silvano Bassetti
In cui reale di l'espansione privata vengono date al cinquanta per cento per edilizia pubblica e poi all'interno addirittura della privata c'è un quaranta per ricominciata ma poi le mediazioni le possiamo sempre fare ma dobbiamo dirci
Il mi rivolgo in particolare a Campos se
La indifferenza è la condizione a cui vorremmo arrivare sto chiudendo o no perché la perequazione
Cos'è per dire almeno abbiamo la spinta comunque organizzare a devastare il territorio lo spreco edilizio compì i proprietari di quelle Arezzo è i tre per cento della popolazione italiana che incamera questi valori di rendita e questo perché la stolta dicendo per i non addetti ai lavori la perequazione all'un perse a un metro cubo metro quadro per dirne una e non sto parlando a caso
Vuol dire dare al tre per cento dei proprietari delle aree cittadini in Italia saranno neanche tre per cento
Riconoscere la rendita e dire che i di questo enorme quantità di denaro pubblico questo tre per cento equamente se lo mette in tasca equamente tra di loro tra il piccolo e grande meglio perché il piccolo lotto che è grande l'otto non mi va bene
Non ho detto che probabilità di fatti e può essere massimalista diceva Campus è sì la proposta radicale che toglie voglio dire però che quasi protesta
Rispetto il Colle Cutrera che l'immonda cosa avvenuta per tutto il vecchio Parlamento su Couto era è una cosa immonda e dubbi tutti i doppi avute negli ultimi due anni qui in quattro gatti disperatamente sapevamo di fermare quella cosa
Era quella faccenda in cui la perequazione ragionevole di cui sto parlando
Che era
Come emendamenti fatti al Senato in cui provavamo almeno a rendere un po'meno invece che di quant'era con due emendamenti colpo di mano diventa città metropolitana per cui da un lato
Con l'emendamento riduce a cifre ragionevoli una cosa che personalmente non condivido ma cercando di evitare i danni
E con un altro emendamento quintuplicati i valori nelle aree urbane e dopo li moltiplica ancora con l'altro questi Centi non entra nei dettagli per non buttarla sul tecnico però questa era diventata alla Camera
La proposta di legge Cutrera negli ultimissimi mesi della passata legislatura valuti disperatamente in quattro gatti facevamo il possibile il possibile per impedirgli di passare sperando che si creasse nel Paese una condizione per rilanciare in modo decente
Decente la riforma ove chiudo
In sostanza per quello che mi riguarda io vorrei capire certa Hosseini ai massimi approviamo tagliare completamente la rendita a gestire lo sviluppo a ripianificare complessivamente lo dalla quando tre uno in giù le aree vaste
E quindi dico una frase sola per esempio voglio vorrei come urbanista e aver devo ambientalista rosso progressista chiamato la volete pianificazione di area vasta
Attenzione prescrittiva con i vincoli territoriali di enormi territori che non dovranno mai essere espropriati vedi sentenza che ha reso valida il piano dell'Emilia Romagna quindi fiumi laghi poste montagne
A priori vincolati senza una lira di remunerazione degli arrestano privati per gli usi compatibili quindi vorrei pianificazione di area vasta
Chiamiamola provinciale chiamatela come volete c'è già nella foto quarantadue legge assolutamente non applicata prescrittiva per i vincoli territoriali e per le quantità ridimensionamenti per cui non è possibile che il fabbisogno di cento Comuni sommati poi fatta nelle il fabbisogno a scala sovracomunale fare sempre cento
Perché se no sono aree rendite queste cose mi diceva astengo vent'anni fa allora vorrei tagliare la rete all'origine vorrei gestire l'espansione vorrei pieni di area vasta prescrittivi vorrei piani e anche progetti questa ridicola copertura attuativi Perona garante concessioni singole per avere la dignità dell'ambiente e della vivibilità urbana però tutto questo ero lo riassunto in pochi slogan si fa se noi riusciamo a lanciare di nuovo una egemonia culturale e sociale del Paese lo diceva il Procuratore un'altra CT non la vinciamo lo dico io che ho rotto le scatole con emendamenti molti di noi nell'ombra in questi due ultimi anni tre anni per le cose che ricordavo però saremo sempre perdenti e quattro gatti un angolo anche se presentiamo ottime proposte di legge
Lo sto dicendo che perfettamente quella si può ritoccare milione ho finito uno e riusciamo a far diventare proprio in fase di Tangentopoli e di crisi economica la controproposta per non spreco di soldi di territorio
E per non corruzione di tutte le amministrazioni in Italia la proposta quindi di uomini di cultura e non di addetti ai lavori anzi molte volte troviamo molto più facilmente
Alleati non agli addetti ai lavori Manley storici letterati contino lavora nell'ambiente di cosiddetti Esperti conoscitori preparati che sanno tutto ma novantanove su cento coinvolti fino in fondo in queste situazioni dalle quali anche quando volano le Asturie fuori
Per cui o questa diventa una battaglia della cultura italiana dell'informazione italiana dei sindacati italiani del movimento italiano delle forze politiche progressiste italiane di qualunque colore siano o saremo ancora una volta frustrati che sconfitti
Bene
Roberto Musacchio
Di rifondazione comunista
Ma io assai rapidamente vista l'ora credo che la questione che abbiamo di fronte
Sia quella di come diciamo così riusciamo a mettere in campo un movimento fatto da un lato di soggetti veri di gente davo altro di proposte
Capace diciamo così di rapportarsi alla crisi aperta da Tangentopoli ma credo anche allo scontro sociale più complessivo aperto nel Paese
Che entra dentro le vicende di cui noi discutiamo
Perché poi questo scontro sociale aperto con gli operai in piazza è da un lato anche lo scontro tra la rendita e le forme che essa ha assunto nel corso del processo di modernizzazione e dall'altro invece l'esigenza di sviluppo e di uno sviluppo che sia qualitativamente diverso
Credo che questo sia il punto e su questo un breve contributo su alcuni aspetti il primo questa questione della rendita
Dove giustamente nelle proposte che sono state avanzate si torna e a rilasciare l'obiettivo di un processo di riforma che mette in discussione questa questione della Rete
Io credo che però su questo lo dobbiamo fare un elemento di chiarezza e di attenzione massima
Perché questa questione dei vari forma abilità di un se di un settore al cui interno è presente una componente di rendita così forte è una questione che da lunga data vede una sinistra in grande difficoltà
Io credo che noi dobbiamo un po'ragionare
Sia come faceva indovina sui limiti avuti dal quadro di riforma di riforma degli anni settanta e dalla pratica degli enti locali negli anni settanta e sia dal fatto che nel corso di questi dieci anni il rapporto tra vendite modernizzazione che a Milano il fido non si è sciolto ma si è addirittura stretto rafforzato più fortemente insomma l'Europa di Maastricht è un'Europa che fortemente si fonda sulla rendita
Il rapporto che c'è stato nelle nostre città
Sul nostro territorio tra vendite e modernizzazione tra grandi settori del capitale finanziario che hanno investito direttamente sul territorio essa costretto estremamente rafforzato nel corso di questo decennio così come dall'altro lato invece si è è indebolito fortemente il rapporto tra sinistra soggetti sociali e cultura della trasformazione e perché se non facciamo questa vettura io non riesco neanche a capire da dove nasce Tangentopoli non riesco neanche a capire
E appunto è dove nascere all'urbanistica contrattata e soprattutto dove nascono i rapporti di forza che fanno sì che l'urbanistica contrattata sia quella che noi conosciamo
E questo è un elemento di riflessione necessario perché appunto nella crisi degli assetti produttivi e nel processo di integrazione europea torno a dire io vedo che il fattore della rendita un fattore assolutamente condizionante
Non è un caso che poi quando si va a discutere alla Camera e al Senato del progetto di fondo sulla questione del regime dei suoli quello che viene fuori e il progetto Cutrera
Questa è la prima questione e la seconda la questione delle privatizzazioni perché in questa grande crisi agli assetti pubblici e poi la tendenza è semplicemente quella di rivendicare tout-court il processo di privatizzazione ma all'interno di questo noi dobbiamo guardare perché io voglio capire se la privatizzazione delle ferrovie che viene avanti è un fattore favorevole all'assetto territoriale più corretto che noi proponiamo voglio pre ad esempio vedere se il processo di svendita del patrimonio degli IACP e qualche cosa che è compatibile poi con il tentativo di lanciare la programmazione e il controllo territoriale penso alla città dove vivo Roma cosa significa alienare il patrimonio dello IACP in quartieri come Testaccio Garbatella e così via discorrendo quale elemento invece di rafforzamento della rendita e della sua penetrazione sul territorio urbano mi veri terza questione l'attacco allo stato sociale che viene avanti dal governo Amato che poi conseguenze dirette sul territorio
E non possiamo dimenticare che deve dopo l'equo canone che pure era una legge di compromesso di quel quadro degli anni settanta
Ma cosa significa il rischio del Molise dello scatenarsi di una rincorsa sui bisogni sociali all'interno del territorio e quale contraddizione c'è rispetto a questo all'esigenza rispetto all'esigenza del quadro di programmazioni che veniva detta quarta questione quella delle grandi opere che è tutt'altro che accantonata dice la prima Boato un fatto molto concreto come quello dell'alta velocità
Che non è cosa da poco che si inquadra strettamente del processo di privatizzazione delle ferrovie e che mette in gioco di partenza un capitale di quarantatré mila miliardi con rapporti con le tecnologie direttamente francesi e così via con un impatto ambientale molto forte ma che soprattutto delinea il rilascio di operazioni di grandi opere come non esterno diciamo così ai processi di modernizzazione Manzi che rientra come il cuore dei processi di modernizzazione
E concludo che su questi dati
Appunto noi dobbiamo riflettere perché diciamo così quando rilasciamo la programmazione la pianificazione dobbiamo misurarci con i Fattori reali in campo dobbiamo capire qual è il livello dello scontro e qual è il livello delle forze che gli altri mettono in campo rispetto a questa a mio avviso è molto utile definire un terreno di riforma più avanzato e però sono indispensabili tre cose chiudo uno una battaglia chiara di opposizione rispetta questi processi
Sulle questioni di attacco allo stato sociale privatizzazione rilancio della rendita delle grandi opere ci dev'essere una battaglia della sinistra d'opposizione che sia chiara e netta
Perché se non si ricostruisce dall'opposizione una capacità di progettare il diverso ma come antagonismo a quello che viene avanti le cose non vanno avanti
Due una chiarezza rispetto alla fine di politiche consociative questo lo dico soprattutto a livello degli enti locali e dove appunto
Il diffondersi di governi che può adesso la caratteristica di consociate l'insieme delle forze esistenti
Va in direzione radicalmente opposte alle esigenze invece di una battaglia contro per affermare project processi inversi di trasformazione di riforma
Terza passione e quella che si torni a ragionare del rapporto che c'è tra affermazione di principio di programmazione nuove esigenze ambientali
E c'è però in questa fase anche una crisi del movimento ambientalista e capacità di rispondere ai grandi sorge bisogni sociali enti rapportarsi in primo luogo ai soggetti sociali che poi possono determinare una trasformazione reale
Vedete la lezione di questi giorni è che insomma Tangentopoli ha messo in crisi ma quello che scuote veramente quello che può cambiare veramente sono le grandi lotte operaie che ci sono il quadro di riforma degli anni settanta è stato conquistato nella sua parzialità e della sua anche compromissione però fortemente dalla capacità di soggetti sociali di stare in campo
Questa è la scommessa che noi dobbiamo avere c'è una sinistra che sia capace di rinverdire le proprie idee ma fa di farlo a partire da un rapporto diretto con i bisogni della gente e nella chiarezza appunto come cercavo
Di dire in questo breve contributo su questi punti fondamentali renda privatizzazione attacco alle stati sociali chiarezza sulle gestioni delle grandi opere vi ringrazio buon lavoro
Grazie Musacchio
Una cosa devo dirvi che un po'più di una comunicazione di servizio
Come temevamo i compagni Occhetto a Roma inattesa di intervenire nel dibattito sulla fiducia al governo Andreotti
E quindi ha comunicato di andare avanti nei nostri lavori senza aspettarlo
Le conclusioni del dibattito le farà oggi pomeriggio Fulvia Bandoli membro della segreteria del PDS responsabile dell'ambiente e del territorio
Date queste questo necessario cambiamento del programma
Io proporrei di modificare un pollo ordine complessivo dei lavori e cioè di fare adesso una breve sosta
Diciamo di tre quarti d'ora
Di riprendere alle due e di concluderei in tempo perché chi viene da fuori possa rientrare a casa senza dover pernottare ancora una notte a Venezia
Mi rendo conto che in questo modo tengono conto delle esigenze dei più lontane idee più impegnati e dei più stanchi e non degli altri ma credo che siano esigenze che vadano tenute conto da tutti quindi
Faccio questa proposta se nessuno dissente in modo violento ci rivediamo alle due quarti
L'America
Docente di urbanistica alla facoltà di architettura di Palermo
Si prepari Pier Paolo borderò senza alla
Il pubblico scarso la vigilati o anche se era Antonia vero
Quindi tutto gioca contro di me e contro i cinque milioni siciliani che io rappresento questo consesso
Io ho preparato una relazione per questo convegno sulla Sicilia che ho intitolato dal mito dell'autonomia alla realtà del saccheggio
Siccome arrivata un po'ritardo perché su era basta difficile trattare velocemente cinquant'anni autonomia regionale da questo punto di vista questa relazione resta riprodotta però io conto sulla velocità della stampa degli atti di questo convegno e quindi pochi vorrà potrà leggerla documentarsi anche su tabelle cifre dati oggettivi
Che integrano la relazione
Io adesso non vorrei tanto parlare male della Sicilia che è come sparare sulla Croce Rossa
Quindi appunto il questi aspetti critici rimando alla relazione
Però voglio dire una cosa che anche generalizzabili al resto dell'Italia specie da quando la Lombardia
Si è fatta scoprire con le mani nel sacco in maniera così anche pesante è non solo la Lombardia
Cioè bisogna ristabilire la credibilità delle pianificazione dell'urbanistica è avendo detto in tanti che l'urbanistica e parte della politica anche se praticata da specialisti e con specialisti con sapere specialistico
Dato che la politica è nell'estorsioni e nelle amministrazioni e data la crisi totale delle istituzioni e delle amministrazioni e della politica
E dato che esse gestiscono la vinificazione
è veramente difficilissimo ridare credibilità Alisto delle pianificazione
è ridare autorevolezza
E quindi chi ha parlato di una grossa battaglia politica dire l'ubicazione culturale di un manifesto
Dice ancora troppo poco secondo me
Perché bisognerebbe effettivamente avviare una vera e propria rivoluzione culturale
Che però dovrebbe essere sostenuta da Soggetti
Totalmente nuovi rispetto ai soggetti che bevuto in campo
Signora
Entrando nel particolare io devo dire che per cinque milioni siciliani
Le pianificazioni è una barzelletta e questo è né i fatti
Essendo un terzo del più di un terzo di patrimonio edilizio in Sicilia abusivo sono stime approssimative perché è un fenomeno che sia gli studiosi non studiano sì i club non parliamo poi delle degli enti preposti al controllo la repressione che nelle prime non è controllano comunque si sa che più di un terzo delle case costruite in Sicilia è sono case abusive il fenomeno è in crescita nessuno lo reprime
Le ultime leggi l'ultima legge di sanatoria cosiddetta che ha recepito la nazionale con delle variazioni peggiorative se era possibile
Era una legge secondo me di vera e propria istigazione a delinquere è che offriva un tale quadro di convenienze agli amministratori e agli amministrati
Per cui era impensabile che l'abusivismo fosse represso
è la è evidente che finché tutto ciò si manifesta senza alcun tipo di ostacolo da parte degli enti preposti parlare identificazione almeno in Sicilia quella proprio senso
A questo bisogna aggiungere altre due
Due trovate
Che ha fatto in questi anni la Regione Siciliana
Una è quella relativa ai programmi pluriennali a Tazio attuazione che introdotti con la legge regionale settantuno settantotto
Sono stati rinviati praticamente quasi ogni due anni
E adesso si rinviati al dicembre del novantaquattro quindi non sono mai stati fatti
L'altro provvedimento del novantuno
Che ha fatto la Regione piccola regina Regina molto breve ma micidiale
Fatta con l'accordo dalle forze politiche come sempre di maggioranza e di opposizione
Era riguardava il prolungamento per legge dei vincoli del PRG scaduti quindi per chi si deve regolatorio vecchissimi strumenti urbanistici anche berretti di piani comprensoriali dell'epoca il terremoto del Belice ove chi si protrae indicazione per legge quindi aree già inesistenti perché magari occupati abusivamente eccetera la Regione ha escogitato di prolungare per legge questi vincoli del PRG
Quindi queste tre considerazioni abusivismo prodotto legislativo migrato quindi il rinvio sine die dei dB A fanno sì che proporre in Sicilia
Programmazione e pianificazione insomma è un argomento che veramente non difficile da
Dal proporre con serietà è difficile che la che ha gettato recepisca con serietà credo che tutto ciò sia al ampiamente diffuso in tutta Italia meridionale
è che finché l'Italia ancora uno Stato nazionale bisogna farsi carico
Di questi problemi che investono e per l'Italia meridionale
E secondo me su questi aspetti proprio c'è la maggiore indeterminazione è la minore capacità di aggredire proprio questa pratica specifica anche da parte del nostro partito
Che trova molto facilmente modo di conoscere intervenire avere documentazione dati presenze
Da Roma in su ma molto meno attrezzato dopo vista conoscitivo e di volontà politica
Per quanto riguarda le aree meridionali
Però ritengo invece che un impegno straordinario in questo senso sia assolutamente necessario se vogliamo continuerà occuparci di una riforma di legge urbanistica di una riforma dei contenuti dei piani di una
Rifondazione necessarie perché siamo a pochi anni dal due mila di tutta la normativa che riguarda l'assetto del territorio
Quindi nei fatti
Per dare credibilità a tutto ciò
Io penserei
Ha una grossa inchiesta sull'abusivismo
Fatta nazionalmente
Potrebbe essere inchiesta parlamentare potrebbe essere un'inchiesta ministeriale se per il resto non sono in condizione di stabilire quale ministro e lavori pubblici può sponsorizzare una si si attiva però voglio dire che un sarebbe un segnale
Di grande importanza
Che potrebbe effettivamente avere un un impatto di segno positivo
Per quanto riguarda quelle Sicilia c'è il problema dello statuto dell'autonomia per cui non si sa due possiamo come siciliani dire soltanto che è tutta colpa nostra
Però anche qui secondo me la revisione di queste autonomie si pone anch'io non sono un giurista mi dispiace ormai a una vita sola e non mi occupo di queste cose però o il sospetto
Che proprio sotto siciliane sia stato violato tante volte
Che i tempi sono maturi anche per rivederne
Alcuni aspetti gli aspetti per esempio di impossibilità di sciogliere l'Assemblea regionale anche in caso di arresti indagini giudiziarie
Il deputato regionale siciliano è intoccabile questi punti di vista
Quindi quando si parla di siamo di misfatti che vengo urbanistici siciliani bisogna porsi il problema se come lo sono razionale può intervenire
D'altronde per la fra gli Agrigento ci fu un incendio inchiesta ministeriale fatta da condotta poi da Martin Sorelli quindi dei precedenti ci sono
è io penso che questi provvedimenti che adesso io so così ipotizzando che s'molto sintetica tecnicamente potrebbero essere portati avanti
Sarò molto breve vorrei dire qualcosa sulla questione degli appalti oggi tutti si parla di rivedere la riforma fa la riforma gli appalti rivedere le modalità tecniche di esecuzione delle opere
Io
Sono convinta che non è questo però non è tanto la modalità tecniche l'esecuzione delle opere che si si può razionalizzare sì posso prendere le misure
Però qualunque sistema può essere in qualche modo aggirabile a me sembrerebbe prioritario
Capire quali opere pubbliche cioè intervenire a monte
Lì secondo me è il vero problema la vera tragedia specie delle aree meridionali è specie a causa dell'intervento straordinario
Che è stato un sistema che ha alimentato a mani basse corruzione discrezione inquinamento mafioso
Eccetera eccetera
Vorrei ricordare anche che l'anno che è passato dall'altra puntamento dell'anno scorso secondo me è stato un anno devastante da tanti punti di vista
Tangentopoli i delitti mafiosi le stragi lei sesto inviata in Sardegna e Sicilia
La tempesta valutaria la crisi di dello sfascio dell'Italia
Le minacce Distaso sto razionale ecco mi sembra che il panorama sia veramente
Inquietante fortemente preoccupante
Quindi
Consapevole che ci sono molti aspetti tecnico diciamo strumentali di relativi a queste lavorazioni
Però francamente io credo che oggi prima prevalente sia di natura politica più ampia
Ti premente trascende anche lo stesso impegno di specialisti
E quindi vedo diciamo Prix di primaria importanza
Dei sulla questa mobilitazione intorno a questi temi
Che dovrebbe investire il più ampiamente possibile le diversità la scuola la società
Perché qui la poi la promozione delle pianificazione delle regole
è una vi è una promozione che deve essere integralmente rifondata e secondo me tutto oggi gioca a nostro sfavore grazie
Grazie ISAF
Roberto D'Agostino non c'è
Raffaele Radicioni
Io vorrei
Cercare da una parte
Di capire
Quali sono stati in questi due giorni
Come dire le
Se ci sono come io penso ma le le linee le tesi contrapposte
Vorrei capirne capirle forse un po'meglio
E naturalmente
Insegnò io non mi in questa discussione
Con qualche modestissima considerazione
E con una non diciamo uno proposta ma comunque con un degli elementi delle note
Che ritengo possano
Entrare nel merito delle questioni che stiamo trattando
Le notte le consegno alla Presidenza
Cercherò di
Fare qualche considerazione nel merito
Io credo di aver capito questo
Nella giornata di ieri
La giornata di ieri è stata dedicata prevalentemente alle a un'analisi critica della situazione
Che
è presente nel Paese
In modo particolare l'intervento di Campos che è stato
Fatto con grande
Il grande impegno con grande calore
Che ha messo sul tappeto sotto il naso di tutti responsabilità
E
Condizioni
Nelle quali si trovano
Le amministrazioni nel quale nelle quali nella quale si trova la disciplina
Della giornata di ieri
Nella giornata di ieri o anche
Capito
Che alcuni di noi sostengono sostanzialmente
Non dico l'inutilità ma in qualche modo la
Non urgenza
Di una concezione di una di un ripensamento dalle fondamenta della disciplina
Spinta fino alla formulazione di nuove leggi o di una nuova legge in materia
Mi riferisco ad alcuni interventi almeno io lo colti così dagli interventi che hanno fatto toccava fatto toccare con mano le situazioni presenti in altri Paesi
Dalle quali si può trarre una morale di questo genere
Non sono soltanto importanti
Come dire i manicaretti ma sono importanti in modi coi quali questi manicaretti vengono cucinati
E questa anche in qualche modo la tesi che io ho sentito
Esprimere da molti Ugo
Ed è la tesi che parte il padre se ho capito era echeggiata anche nel
Forte intervento di Campobasso quando lui poneva l'attenzione
E la necessità di invertire un determinato comportamento appuntando quattro o cinque punti comportamenti
Nelle grandi città se ho capito l'approvazione intanto di una legge l'acuto vero che ponga ordine in questa materia
E nel dire questo ad esempio nei confronti delle grandi città
A posto al centro della sua
Come dire prognosi ha posto al centro i problemi l'esigenza del decentramento
Delle galanti dei grandi servizi della come dire della fine di un'epoca che ha visto invece l'attenzione appuntarsi sulle trasformazioni
Localizzate nelle cento nelle nei centri urbani anche in relazione alle trasformazioni avvenute delle industrie eccetera
Io
Non lo so se condivido queste posizioni chiamiamole di concretezza
Queste posizioni che di attenzione che certamente vanno prese in considerazione non so se le condivido
Penso che abbiano anche
Un fondamento ma un fondamento che debba essere sul quale occorre che ci intendiamo
La proposta di Campos mi riferisco a quella perché la assumo un po'come la proposta
Che ha attratto l'attenzione attirato l'attenzione di tutti noi
Mi viene su questa proposta mi viene da Fanny la fa una domanda ma in queste condizioni nelle condizione di nelle quali si trovano le amministrazioni è una proposta credibile
Cioè noi pensiamo che nel Comune di Milano nel comune di Torino nel comune di Bologna e dia il numero annuo
Da domani mattina a Torino si formerà fosse una giunta con la partecipazione del PDS il PDS avrà la forza di dire
Quelle Ale che sono state cucinate
Con
Una forte concentrazione di insediamenti a partire da reale FIAT e sono tutte nella spina centrale della città
Su quelle aveva ribaltata la politica
Quelle Ale vanno usate in primo luogo per le esigenze della popolazione delle tre attività economiche insediate
Qua e leale vanno il destino di quelle Ale
Va giocato in questa direzione
Secondo punto siccome il Comune di Torino
Io non so se ci riusciva visto i chiari di luna che stiamo attraversando ma siccome il Comune di Torino sta raccogliendo sta cercando di raccogliere una somma vicino ai mille trecento miliardi per costruire un pezzetto della prima linea metropolitana
Io credo che secondo capitolo
Di questa rinascita amministrativa
E dire
I mille trecento miliardi non si spendono per sovvenzione
La proposta Vigotti Gregotti della concentrazione di queste quantità
Abitative e terziaria nelle zone centrali di Torino
Cioè
Dico questo
Perché non credo che proposte di questo genere
Possano uscire
Dalla velleitarismo
Se non sono accompagnate da una inversione di politica che faccia i conti con la cornice complessiva nella quale queste politiche vanno collocate sarebbe molto strano che ha un'amministrazione dicesse non si opera la concentrazione
Come dire il nuovo bilancio per la concentrazione urbana nel centro di Torino e poi
Proseguisse nella politica di una spesa abnorme per la dotazione delle grandi infrastrutture nella zona centrale della città lasciando completamente sguarnite le zone periferiche del comune e del territorio torinese
Non capirei come possa venire questo processo di decentramento quindi le politiche sono congiunte
Potrei continuare in questa elencazione in questa domanda su come possa avvenire in queste condizioni nelle condizioni di oggi
Una inversione di tendenza potrei continuare ad esempio con le proposte che faceva molto molto Ugo
Proposta di Morpurgo stanno tutte dentro lo strumenti e politiche di cui disponiamo già oggi
Il cui già oggi disponiamo il bagaglio
Ma allora la domanda è come mai
Queste politiche non vengono praticate è possibile che dipende esclusivamente dalla cattiva volontà
Sto parlando della sinistra di questo o quell'amministratore
è possibile che dipenda dalla mancanza di una cultura
Nella governo delle città io non credo che ce la possiamo togliere così a buon mercato e non credo neanche che sia possibile dare una spiegazione a fare Tata come ho sentito stamattina da parte ad esempio di indovina
Il quale faceva risalire tutta la vicenda del
Degrado del governo delle città in modo particolare da parte delle sinistre da questa sorta di mancato come dire appuntamento con le grandi a richieste che sono maturate negli anni sessanta e settanta questa è una rilettura per me
Nuova
Io l'ho vissuta personalmente in modo totalmente diverso
Io l'ho vissuta
Come
La vicenda delle amministrazioni di sinistra degli anni settanta diverso e il discorso successivo
E dico anche
Di sfuggita che a me piacerebbe una volta farlo questo discorso non in modo affrettato in cui ognuno di noi
Con due battute liquida una vicenda di vent'anni particolarmente drammatica negli anni centrali del settanta con tutto quello che c'è stato a livello nazionale e locale mi piacerebbe veramente farla
Anche perché tutte le volte che ho messo fuori scappino per cercare di balbettare qualche cosa in quella direzione ho ricevuto dei solenni cioè fondi
Quindi personalmente sono estremamente intimo interessato a farla a fare la davvero la storia di quel periodo ma io l'ho vissuta così
L'ho vissuta come l'inizio
Mi riferisco alla parte centrale degli anni settanta governo delle amministrazioni si è vista e in tutti i grandi comuni come diceva indovina
Cioè un punto una fase in qualche modo terminale di un processo lungo faticoso contrastato avviato negli anni Sessanta la cultura di governo che si è immessa nelle grandi amministrazioni e nelle grandi regioni governate dalle sinistre non era una cultura né d'accatto né affrettata
Era una cultura composita che non si riferiva esclusivamente alla sinistra e al Partito Comunista Italiano ma dentro la quale si riconoscevano componenti culturali e politiche di varia estrazione
Da quella cattolica quella socialista e via inumane Lando
Questa cultura
Ha avuto modo di esprimersi sull'onda di grandi rivendicazioni nazionali io ricordo a Torino lo sciopero per la casa del mille novecentosessantanove era uno sciopero che ha fatto cadere il governo Rumor suoi colleghi della casa e non c'erano gli urbanisti
Aldo Allo sciopero del sessantanove c'erano i metalmeccanici dalla Fia ma che rivendicavano non la casa come servizio sociale la casa dalla tutta rivendicavano fa ai esprimevano delle rivendicazioni complicate e complesse c'era dentro la casa a Torino ma c'erano dentro rivendicazione dello sviluppo del Mezzogiorno cioè e avevano rivendicazioni di una maturità di una forza di una consapevolezza di una capacità di governo
Che si è sviluppata per alcuni anni
E quella capacità di governo tradotta nelle amministrazioni locali e rassegnata ad alcuni punti io vi ricordo per li richiamo solo per telegraficamente però si erano le leggi nazionali
E leggi nazionali che andavano dalla casa alla legge dieci e la legge sul
Sulle quote hanno la legge sul sulle aree di recupero che sono state via via approvate sull'onda di rivendicazioni e dia la elaborazioni culturali e io mi domando ma questi grandi intellettuali che oggi fanno una storia così strana così bizzarra a quell'epoca dovevano
Sky vivevano dei librai
Otto arrestato hanno la loro capacità tecnica intellettuale per arricchire ed approfondire quel movimento io non lo so ciascuno dia i i giudizi che crede
Quel movimento quelle amministrazioni si sono avvalse di un clima complessivo
Si sono avvalse di rivendicazioni e di trasformazioni a livello regionale
Non dimentichiamo che le regioni
Io conosco la situazione del Piemonte non ho una conoscenza nazionale ma per quello che mi risulta la regione più in Piemonte è intervenuta in questo terreno su questo terreno e apprestato leggi
Strumenti strumenti operativi Società d'intervento strumenti di conoscenza ed elaborazione delle informazioni
Le amministrazioni locali mi riferisco al Comune di Torino poi io credo che qualche cosa di analoga valga per Venezia valga valga per Bologna a maggior ragione valga per Firenze valga per Napoli
L'amministrazione comunale di Torino ha elaborato uno ASP strumentazione urbanistica che non agitava semplicemente la parole del decentramento
Ma il decentramento è il risultato di una politica complessa in cui dentro c'era la struttura dei trasporti
C'erano le scelte per le abitazioni
Sì era un indirizzo per la localizzazione delle aree industriali in in contemporanea in e in confronto alle scelte della Regione cioè diceva una politica complessa che non può essere liquidata in poche parole dicendo che quella e la base dello sfascio urbanistico
Questo per me
Questa è una lettura bizzarra
è una lettura
Permettetemi
Non lo so da chi non ha partecipato
Da chi l'ha guardata dal balcone questa vicenda
Ma
Io non lo letta così
Chiodo
Questo aspetto per dire semplicemente
Che
Quando
Ci dividiamo discutiamo e qualcuno di noi dice ma è sufficiente cucinare meglio
Dei manicaretti
Perché gli ingredienti ci sono tutti mancano solo i fuochi
Io temo che ma anche qualche cosa di più
Sono d'accordo ad esempio con la cornice tracciata da Salzano che non mi pare dica
Ci sono i cuochi e si può già cucinare mi pare che Salzano abbia compiuto uno sforzo per individuare perlomeno le coordinate gli elementi di riferimento di questa nuova politica e cerco di mettermi dentro cercando sperando di pochissimi minuti di dire quello di farmi capire su quello che voglio dire
Io credo che i problemi dobbiamo affrontarli
Individuando dei nodi
Non ho letto la proposta di polista esposta da
Dark da
L'arcano
Mi preoccupa la come dire
La quadratura della legge la dimensione della legge
Io vorrei mettermi ancora dentro un pezzo di quella legge lì
Credo che mettendo individuando alcuni nodi uno dei nodi fondamentali secondo me e il problema economico dello spazio è il problema della vendetta urbana
E su quello
Possiamo anche dire che non è possibile non è necessario non è poco opportuno
Paolo dove una legge
Perché occorre fare tanta strada occorre andare avanti
Passo per passo e non immaginare una situazione finale complessiva e risolutiva posso anche essere d'accordo
Sono d'accordo con Camus
Su questo sono assolutamente d'accordo quando dice che
La legge è una come dire oppure operazione strumentale in qualche modo perché consente di mettere sul tappeto i pezzi
Del Mosaico e vedere come questi pezzi invece di essere dei brandelli sono degli elementi che possono vi concorre intanto un disegno complessivo organico che abbia una sua logica emetta anche
Sulla base di quell'indicazione mette in moto delle forze su questo io sono assolutamente
Convinto perché è proprio necessario individuate punti di attacco punti di
Movimento e costruzione di una cultura se il tema della vendita
è un tema importante
Non mi dilungo sulla dimostrazione della sua centralità della sua
Posizione centrale nel nel problemi del governo della città
Io credo che
Occorre intanto distinguere due cose
Da un lato c'è ci sono i processi di formazione dalla vendita
E i processi di formazione dalla vendita
Badate che sono processi oggettivi
Noi passiamo da il piano cartesiano
Un foglio bianco illimitato passiamo alla città
Passiamo Allo spazio geografico in funzione dell'operatività della vendita
Cioè gli investimenti le scelte che vengono calate nel territorio sono gli elementi che africano questo territorio
E ne costituiscono come dire le coordinate economiche dello spazio geografico
Costituiscono gli elementi che pongono su questo foglio bianco foglio bianco non è perché
Viviamo in un territorio storico ma pongono su questo foglio continuamente
Modificato gli elementi per centrale e decentrare per selezionare
E rendere possibili determinate funzioni
La formazione di questi valori economici
Sono
Sui processi tutti in mano
Ai governi locali
Oltre che al governo nazionale sulle grandi scelte infrastrutturali del Paese ma sono scelte che da questo punto di vista sono tutti in mano agli enti locali la formazione delle rendite
L'appropriazione delle vendite
Che secondo me costituisce il potere i conti alla determinate scelte è invece in mano ai detentori della proprietà dei suoli
O dei fabbricati come dir si voglia nei luoghi già edificati allora
Mi spiace che non ci sia qui Chicco Testa ma a me piacerebbe che chi dopo Chicco Testa su questa foto su questo foglio qua
Oltre a celebrare i cinquant'anni della legge urbanistica incomincia se segnale due parole
Che cioè la formazione delle rendite
Che ce l'ha in mano né a me ce l'hanno in mano le amministrazioni locali quando decidono i mille cinquecento miliardi della metropolitana debbono sapere che concorrono i processi profonde di trasformazione delle vendette urbane
Che scrivesse
Che il potere aventi
è di chi sì a poppavia delle plusvalenze sui valori immobiliari a me basterebbe che la grande politica il granchio responsabile della politica incominciare sono ad affermare dei principi
Dentro coi quali
Allora si
Che è possibile svolge avere un lavoro come testa
Chiedeva a cui invitava la platea ma in fondo voi che cita tavolette
Vogliamo una città in funzione di quella scelta Scelta che naturalmente si deve tirare dietro un secondo passo chi è che sia Paolo appaia
Chi è che esprima il potere che è insito nell'acquisizione dei valori fondiari delle rendite fondiarie
Allora qui è chiaro che
Possiamo anche discutere
Possiamo anche dire che in fondo ci sono tanti i manicaretti che vanno bene a condizione che siano ben cucinati
Io credo
Che se non c'è una scelta di fondo complicata estremamente complicata e foriera nella società di conflitti sociali non da poco
Io credo che se non c'è una scelta che dice
Che
Le rendite fondiarie
Tornano alla collettività
I discorsi si fanno difficili ogni volta che parliamo di scelte nella città ogni volta che parliamo di
Costo della città ogni volta che parliamo di imposizioni fiscali
Perché
E qui è un altro punto che mi piacerebbe chiarire della proposta Police io non credo che sia solo ho finito che ci sia solo il problema della riappropriazione di questi valori economici al momento delle trasformazioni
Ma c'è un momento di
Controllo nel momento dei rendimenti
E io rendimenti di un'area urbana che vale oggi nelle grandi città dai sette ai dieci alle dieci mila lire al metro quadrato è una propria azione costante e continua
Della vendita
Che non può essere semplicemente come dire colpita attraverso una imposizione fiscale
Imposizione fiscale colpisce quel valore ma attenzione che l'imposizione fiscale libero al potere di decidere che cosa fare perché quando la proprietà immobiliare ha pagato determinati valori attraverso il fisco
La proprietà non può essere controllata ad esempio attraverso gli strumenti del programma pluriennale di attuazione che sono come dire freno e acceleratore per certe operazioni nella città
Non voglio dilungarmi spero di averle occasione per tornare sugli argomenti
Credo
Che
Spetti alle forze politiche
In questo momento per mettere in moto
C'è capacità e interessi delle forze della cultura dell'amministrazione pronunciare alcune parole di Scelta chiare grazie
Ma
Dunque se Luisa Calimani non è e in sala
Se Alessandro Bianchi non è in sala
Ha la parola Luciana Buschini
Poi si prepari Manlio Marchetta
Poi Alessandro dal Piaz che è l'ultimo iscritto a parlare che io dopo ci saranno le conclusioni di Fulvia Bandoli della segreteria del PDS
E io riprendo il discorso già introdotto nella giornata di ieri da Giorgio De Rosa di Trieste
Che avrà ha fatto un po'la storia della dell'urbanistica del Friuli Venezia Giulia della situazione triestina in particolare a Trieste è stato approvato un piano di recupero che prevede una serie di interventi distruttivi del del nucleo antico
L'associazione Italia Nostra che ha come scopo principale la tutela del patrimonio storico artistico e naturale del territorio
Con la sezione di Trieste all'inizio di quest'anno aveva inserito nell'ambito delle sue attività una serie di incontri di carattere culturale
Riguardanti il centro storico di Trieste il processo di formazione della città
Questo perché eravamo a conoscenza di questo piano di recupero che avrebbe dovuto diventare entro per breve tempo attuativo
E ritenevamo che la la cittadinanza non fosse sufficientemente è stata informata
Su quello che prevedeva il piano
Il successo delle manifestazioni determinato dalla presenza durante tutta la serie di incontri di un pubblico molto numeroso e attento
Stava a dimostrare come l'argomento fosse di grande importanza per i cittadini
In quel circuito emergeva che una gran parte del patrimonio edilizio urbanistico del nucleo più antico di Trieste era in pericolo a causa di un piano di recupero che in realtà prevede la demolizione di una parte degli edifici fino ad ora conservati e che prevede inoltre tipi di intervento appunto a carattere distruttivo che portano inevitabilmente alla scomparsa degli ieri elementi identificativi del nucleo di antico impianto
Lacerando il tessuto urbanistico storico originario l'area di intervento
E di circa venti mila metri quadri all'interno di quest'area
Il piano di recupero prevede un parcheggio sotterraneo
Per realizzare il quale verrebbero demoliti degli edifici conservati ancora
E questo parcheggio a una superficie di circa sette mila metri quadri quindi insiste su un'area che è circa un terzo di tutta l'area di nucleo antico del della città di Trieste
In quell'occasione degli incontri
Presa coscienza da parte di un pubblico più vasto della gravità dei programmi dell'amministrazione è nata una richiesta spontanea di conservazione della città vecchia che ha portato all'origine di un comitato denominato per la salvezza di sì città vecchia
In sede alla sezione locale di Italia Nostra che ha ripreso il lavoro già iniziato ai tempi della presentazione del piano questo accadeva nel mille novecentottantasette
Le intenzioni dell'associazione del Comitato
Sono state esposte in una conferenza stampa che ha visto un'ampia partecipazione anche di politici e di esponenti del consorzio delle imprese locali incaricato dal Comune di realizzare il suddetto piano di recupero dell'area si è scelto in una prima fase di sensibilizzazione pubblica di conoscenza del problema di avere incontri interlocutori con la locale Soprintendenza ai Beni architettonici ambientali e culturali
E con lo stesso Consorzio per individuare possibili soluzioni spinti da una forte decisione collettiva per una modifica del Pepe il tipo di intervento
Insieme a questi incontri si procedeva anche con la raccolta di firme su una petizione popolare
Decisa dal Comitato che ha riempito notevolmente la seconda fase di lavoro per verificare con i cittadini tutti il desiderio di salvare Civitavecchia petizione che ha già raggiunto cinque mila firme Italia Nostra a livello nazionale ha chiesto l'intervento del ministro ai Beni culturali Alberto nonché è il quale ha inviato una lettera agli organismi centrali e periferici in cui sollecitava una relazione dettagliata per consentire la conoscenza del problema onde valutare i metodi di intervento ricercando eventuali responsabilità e soluzioni
Seguita con molta attenzione anche sugli organi di stampa e con l'interesse nazionale di molti esponenti della cultura e tecnici
Tutta la questione di città vecchia ha assunto un rilievo che va rispettato per arrivare concretamente ad una soluzione del problema che sia costruttiva
Che metta insieme tutti coloro che vogliono contribuire a salvare città vecchia promuovendo soluzioni alternative al blocco dei lavori per l'effettivo recupero conservativo di città vecchia
L'Osservatorio urbanistico esistente all'interno della sezione triestina di Italia Nostra
Si è posto come luogo di discussione ed elaborazione delle scelte urbanistiche per innescare un processo culturale e professionale innovativo
Sì credo nell'utilità di uno strumento agibile da tutti i professionisti che vogliono avere occasione di confronto sulle proposte urbanistiche architettoniche
Con lo scopo di garantire una svolta di qualità degli interventi sul nostro territorio
In questa occasione di città vecchia l'osservatorio ha avuto una importante funzione di Canale informativo e propositivo
Garantendo il contributo di competenze provenienti da ogni Indirizzo
Si è rivelato quindi uno strumento facilmente agibile evitando blocchi istituzionali
Allora io ho qua una serie di firme a quel documento che era stato illustrato ieri da Giorgio De Rosa e che adesso è stato ulteriormente richiamato la memoria e argomentato
Da Luciana Buschini Francesco indovina Giorgio Morpurgo Giuseppe Campos Venuti Gina Pizzello Luigi Scano primo garante Stefano Silvano Bassetti Felicia Bottino eccetera eccetera
Proporrei se volete ve lo veri leggo il documento proporrei di metterlo in votazione galoppo oltre che dai firmatari approvato anche dal convegno chi è favorevole è pregato di alzare la mano
Chi è contrario
Chi si astiene
è approvato
Adesso ho ancora due tre interventi perché entrato Alessandro Bianchi
Manlio Marchetta Alessandro Bianchi e Alessandro dal Piaz li prego di parlare nell'ordine non tutti e tre insieme
Dovrebbe Manlio Marchetta l'esperimento
Vorrei dire l'onorevole testa
Che certo non abbiamo ancora risposte del tutto mature e sufficienti
All'esigenza di una nuova proposta di concezione la nuova concezione propositiva dei contenuti della pianificazione i da inserire
In una nuova legislazione
Guai se così fosse però abbiamo una parte di cose da dire
E dobbiamo soprattutto lavorare per dirle nei prossimi mesi
Dobbiamo credo approfondire meglio la stretta integrazione fra piano e analisi urbana
Che dovrebbe essere introdotta nella legislazione
Utilizzando la nostra fatica collettiva di questi decenni urbanistica dal punto di vista della sua azione disciplinare è andata avanti al di là delle vicende
Istituzionale proprio per questo l'elaborazione per iniziare subito
Direi senza tentennamenti senza
Mi sembra perciò che almeno su un punto debba essere fatta chiarezza nel dibattito che soprattutto nella discussione
Che l'associazione Poli si dedicherà alla proposta di una nuova legge urbanistica nazionale
E cioè l'uso sulla effettiva necessità attualmente questo per molti può essere un interrogativo
Per l'urbanistica e per gli urbanisti o almeno per l'urbanistica e per gli urbanisti che meritano tale nome
Di una legislazione di fondativo dell'intera materia
Non è questione a mio modo di vedere né di lusso
Né di perfezionismo
Si tratta la contrada di una necessità culturale
Per consolidare con queste culturale disciplinari che hanno caratterizzato nonostante tutto l'ultimo trentennio ma che non hanno ancora fondamento giuridico
Per consentire io credo che questo sia un punto decisivo il passaggio da una fase di difesa
Che francamente sentiamo ancora anche in questo convegno della cultura della pianificazione gli ultimi quindici anni soprattutto ad una fase di affermazione e di sviluppo avanzato della sperimentazione disciplinare
Per con tour per condurre in tale direzione le inevitabili battaglie culturali e ancora una volta necessario come lo è stato in momenti determinante del passato poter contare su piattaforme legislative nazionali e regionali naturalmente
Cospicuamente rinnovate dotate della forza che può scaturire dalla comunicazione piena collaborazione disciplinare sperimentazione sul campo istruttori istituzionalizzazione giuridica
Proprio perché ritengo necessario oltre che opportuno lo sviluppo di uno sforzo collettivo di produzione di un'ipotesi legislativa convincente non posso non rilevare come nel caso nel corso di tale nostro impegno
Debbano porsi con la massima esplicitazioni possibile quanto meno le seguenti cinque questioni
Una quest'la questione del ruolo della cultura urbanistica e della scuola di urbanistica
La questione della natura del piano regolatore
Non è ancora chiara la legge dovrebbe occuparsene dal punto di vista culturale prima ancora che istituzionale
La questione dei rapporti fra i diversi livelli dalla pianificazione la questione del controllo dei processi di trasformazione della città esistente
La questione del mutamento diede la vita dello scambio sociale
Ed è lì timida la vita urbana
Vi è un movimento concreto per una regolamentazione dei tempi della vita della città
Non intendo affrontare tutte queste questioni lo farò nell'intervento scritto sintetizzo alcune osservazioni sono sulle prime due questioni
Rinviando appunto più per il resto l'intervento scritto
La questione del ruolo della cultura e delle scuole d'urbanistica nella costruzione l'ONU ipotesi legislativa
La cultura urbanistica le scuole urbanistica insisto lo stesso istituto una serie di urbanistica
Non possono sottrarsi ulteriormente al loro compito specifico cioè al compito vorrei dire al dovere di essere non già e non più succubi ma soggettivi sollecitazioni di stimolo critico nei riguardi dello Stato del Parlamento delle Regioni delle Province e dei Comuni
Molte di noi sono stati accusati anche da poco tempo
Di voler fa politica quando
Operano in questa direzione
Cioè di uscire da disciplina
Ciò siano i comportamenti che negli atti e quindi le prodotti culturale professionale collettività individuale
Cosa significa infatti riportare al centro del ruolo degli enti locali il metodo la pianificazione significa a mio avviso prima di tutto insieme certo a moltissime altre cose affermare la pienezza di validità culturale
Dell'atto di pianificazione fondato sul rigore disciplinare subiscono omissivo di una disciplina certo che rifondata da rifondare da rinnovare profondamente ma vivaddio di una disciplina che produce pur sempre regole anche se regole certamente molto rinnovate a mio avviso tanto rinnovata da quello Biso Lete tuttora rispetto a quello questo vedo tuttora in uso poi se per la verità in uso
è un uso anche sempre più apparente sempre più formale
Siena senza infatti da anni in quasi tutte le città italiane di un adeguato impegno scientifico di carattere urbanistico complessivo cioè non legato a singole episodi singole questioni singoli progetti singoli programmi economici
Ma molti hanno accettato
Questo modo di fare la citano invece studiata sempre costantemente nel suo complesso i fenomeni urbani sono complessivi per definizione
Lo sanno meglio di noi gli operatori economici e gli operatori sociali la nuova legge dovrà perciò stimolare credo o quanto meno consentire che il piano sia intriso Italie studi
Sui fenomeni urbani ben diversi dal classico superficiale stato di fatto che si allega spesso ai piani regolatori rispetto a cui le previsioni per non essere strettamente coerenti e non essere di fatto un'altra cosa
Ben pochi invece sono i piani urbanistici e per questo chiedo che la legge specifici specifichi questo dovere le cui ricerche finalizzate di base non siano meno nella giustificazione a posteriori delle scelte precostituite
In molte prese di posizioni che mi capita di condividere
Mi sono sempre o quasi sempre o spesso delle dei pronunciamenti positivi come doveroso sulle parti analitica degli studi urbanistici invece delle forti critiche non solo per mancanza di contraddizione ma per assoluta estraneità delle scelte rispetto alla condizione del dell'analessi
Recentissimo anzi in corso in questi giorni è il caso di un'importante città italiana i cui in cui consulenti giungono a dichiarare esplicitamente e la chiarezza almeno rende palpabile una gravissima condizione di crisi disciplinare perfino deontologica
A dichiarare che s'adeguano volentieri alle scelte contenute nel programma politico formativo costituivo costitutivo della Giunta comunale
Ciò senza alcuna verifica disciplinare gli elementi urbanistici elencate in maniera dettagliatissima capitale programma contiene
Non è davvero comprensibile come si possano affrontare così con efficacia con l'efficacia e rapidità richiesta le gravi questioni di governo rubano
Particolarmente grave appare almeno a me ad esempio la sostanziale mancata applicazione la dimensione nazionale specie in alcune regioni dall'importante innovazione costituita a suo tempo dal titolo quattro dalla legge quattrocentocinquantasette fondata su sperimentazioni
Anche questa complessa materia faccio solo un esempio necessarie essere adeguatamente trattata da nella nuova legge
Si tratta delle note questioni su cui non mi soffermo delle destinazioni d'uso governabili da rendere governabili
Della necessità di spazio per le sperimentazioni avanzate
Delle garanzie finanziarie eccetera
Seconda e ultima questione cui
Su cui vogliono
Chiede la vostra riflessione e quella la dalla natura nuova natura del piano regolatore
L'altra metà relativamente ai contenuti del piano da definire la nuova legge contenuti culturali prima di tutto
Occorre a mio avviso considerare come deviante fuorviante fortemente negativa ogni tendenza ve ne sono fondata sulla concezione del Piano regolatore come puro contenitore tecnico-amministrativo
Sia pure ben presentato di elementi incoerenti determinati bene altrimenti che tramite l'uso del metodo sistematico di costruzione logica scientifica né un piano del piano stesso
Ogni tendenza cioè a far assomigliare sempre più l'urbanista ad una sorte gli ha detto di tipo notarile alla sistemazione di obiettivi e scelte predeterminate e che sarebbe secondo alcuni addirittura professionalmente corretto accettare perché non si dovrebbero accettare incarichi
Per poi contestare le scelte del datore di lavoro
Non sono
Mia invenzione sono citazioni da documenti ufficiali talmente sintetizzato
Ciò come se il piano regolatore fosse si potesse paragonare al salotto di casa del cliente di una relatore occorre quindi affermare
Proprio in questa sede particolare
E la forza
Con la forza corrispondente al valore a livello di questa iniziativa
E intendiamo confliggere decisamente sempre più decisamente con chi e sono molti a attualmente molto attivi
Ritiene che il piano urbanistico possa essere considerata una sorta di tessuto elastico deformabile alla fine in qualsiasi direzione
Naturalmente abbia il dovere di occuparci pure contenuti alternativi però credo che vada bene a mente specificato e chiarito che contrariamente a chi afferma peraltro esplicitamente tanto è cresciuta l'assuefazione alla prassi dalla deregulation diconsi di considerare chi volesse considerare subordinato alla volontà dei programmi delle giunte degli enti che conferiscono incarichi
Dobbiamo perciò io credo non sono in più difendere ma proclamare l'autonomia e la intrinseca scientificità della DC di urbanistica
Solo questa è per inciso la via per la riconquista da parte dell'urbanistica di quella credibilità pubblica che le necessarie che ha purtroppo perso da tempo
Con la medesima con la medesima decisione appare necessario osteggiare una tendenza più sottile
Ma altrettanto pericolosa capestro la tendenza cioè a considerare deformabili processi logici e rigorosi che devono caratterizzare il metodo e la pianificazione a condizione che si verificò determinate circostanze
Si tratta di in una tendenza che non so se debba definirsi in Genova subito la perché postula l'esempio in buona sostanza faccio soltanto un esempio fra possibili che qualsiasi carico urbanistico
Possa inserirsi nell'atto di pianificazione o quasi costa o quasi tutti carichi urbanistici di qualsiasi genere
Purché sia garantita la contemporanea esecuzione delle necessarie infrastrutture
Soprattutto di comunicazione di trasporto ovviamente
Posso riferire come accenno esemplificativo
Che è di tale natura per esempio la logica letti con cui cito un un avvenimento conosciuto per per tutti credo la Commissione tecnico amministrativa della Regione Toscana
Ebbe a suo tempo dichiarare compatibile lo sproporzionato interramento previsto dalla ben nota variante nord-ovest di Firenze va bene se c'è la metropolitana va bene se c'è l'asse attrezzato Chet che non ci sono
Così e per certi versi di tale natura logico in cui in moltissime città italiane si posto la positività del tutto presunta credo i pesanti trasformazioni in genere tipo direzionale delle aree di proprietà dell'Ente Ferrovie dello Stato i cui programmi immobiliari stanno in questi mesi e in questi giorni
Perché mi sono accordi precisi che è in corso di stipula per condizionare vorrei dire quasi subordinare fortemente i piani urbanistici di alcune le maggiori città italiane che vengono e festivi UFO misticamente terminati denominati nuovi piani
Non essendo ancora privata non si sa bene se un una questione di contrattazione pubblico-privato qualcosa del genere ecco pubblico pubblico fa la questione è ancora più grave forse perché delocalizzazione di queste aree sono decisive per qualsiasi città perciò e concludo la definizione della natura disciplinare dei contenuti culturale tecnici del piano urbanistico non può questo almeno quello che io credo fortemente che essere un campo rigoroso
Di rigorosa approfondimento concettuale il cui risultato non deve rimanere legato ai convegni di urbanistica
Ma deve poter trovare momenti di convergenza di sistemazione nell'articolato della nuova legge
Altrimenti si dovrebbe operare dando spazio ipotesi interpretative
Speciose e che comunque non condivisibile quale ad esempio quella che partendo dalla generica valorizzazione del sistema delle
La democrazia decisionale democratico cioè la decisione a maggioranza prenderebbe posto vorrebbe più o meno chiaramente la degenerazione dell'urbanistica ancora una volta da scienza e pratica dalla pianificazione in metodica delle simulazioni le più varie le più diverse possibili produce l'urbanista deve prefigurare Evaristo scenari in funzione delle varie scelte possibili e poi fare scegli a qualcun altro lo scenario indicato
Questo non può derivare da un metodo può essere uno strumento di lavoro per concludere un un iter logico ma non può essere la conclusione contro dare interpretazioni è sempre più necessario costruire un fronte culturale di vanta ampio spessore cioè per essere chiari non limitato ai soli addetti
Fronte culturale la cui crescita non potrà più essere da oggi forse possiamo dire da anche da questi nostri convegni estranea all'impegno di tutti noi grazie
Grazie Marche sta
Alessandro Bianchi
Si prepari Alessandro dal Piaz
Dopo di lui si prepari Fulvia Bandoli
Io ho chiesto
Ah Salzano di poter fare un brevissimo intervento
Solo per come dire comunicare un un dubbio
Che poi in qualche modo diventata preoccupazione
Venuto tra ieri e oggi nell'ascoltare le relazioni centrale gli altri interventi
Il dubbio è che in questo argomentare attorno
Alla legge urbanistica del quarantadue che poi diventato ovviamente
Argomentare attorno al modo con cui si è fatta urbanistica
Per cinquant'anni nel nostro Paese e attorno a come
Si fa oggi si pensa si vorrebbe
Avvenisse in futuro
Ecco il dubbio preoccupazione che in tutto questo rimanessero due zone d'ombra su due aspetti eh
Secondo me sono non irrilevanti del problema
Una zona d'ombra è quella della Città del territorio meridionale
Di cui non ho sentito sostanzialmente parlare
Finora
E questo devo dire non tanto perché per le cose come dire non dette esistono né nel nel nella cartella degli atti sono stati consegnati
Numerose relazioni che fanno riferimento alle regioni meridionali
Ma direi per il modo con cui
Soprattutto nei momenti come dire più consistenti
Rispetto a quanto è stato detto in queste due giornate
è comparso meglio non è comparsa questa tematica
Questo che dico presuppone un fatto su cui si può essere poi d'accordo o meno presuppone che il modo di formarsi
E in modo da essere della città meridionale abbia una sua abbia avuto e abbia una sua
Peculiarità una sua specificità
Tanto che valga la pena di occuparsene
In maniera come dire sottolineando alcuni aspetti in modo diverso da come ci si occupa di altre città o di altri territori
Ecco questo sono Vito che sia vero
C'è una lunga tradizione di studi sull'argomento che poi tentano di confortare questa
Tesi o questa affermazione che io non posso vendere anche sfiorare da lontano ma certamente in quello che
è il meccanismo di produzione grazie della città in quello che stamattina Buson sia un'espressione ormai desueta
Come ha fatto indovina
I modi con cui i cicli produttivi cicli economici e sociali si sono trasferiti in modi di farsi della città il Meridione ne ha avuta una particolare
O per lo meno avuto modo con alcune quelli espressioni particolare
Basta riflettere al fatto che per esempio rispetto a temi che qui sono stati sollevati l'imprenditoria
Delle regioni meridionali che a che fare col costruisse la città è un imprenditore che non ha nulla a che vedere
Con quella che tanto peso avute a in altre zone del Paese e che di sostanziale scarsissima consistenza
Basta pensare al fatto che le strutture amministrative
Delle regioni meridionali quelli di comuni degli Enti locali in genere hanno risentito in maniera pesantissima
Di una sorta come dire di di egemonia culturale dieci da determinata dalla presenza dalla Cassa del Mezzogiorno determina la presenza dell'intervento straordinario
Le decisioni sul farsi della pianificazione urbanistica del farsi le città non sono passate se non come ricadute non hanno avuto come protagonisti diciamo gli amministratori di questi enti sono state prese altrove e questo è stato un'egida pesantissima
Che condiziona dimore di farsi della città meridionale c'è una circolazione del denaro
Come dire propria e impropria
Parlo di improprie quelle che deriva da cose non particolarmente lecite che hanno entrambe
Come punto di riferimento preminente l'edificazione che hanno punto duecento preminente il costruire
Che è un meccanismo che scardina ogni considerazione sull'esigenza vitale sui bisogni sulle analisi è altra cosa è un modo di allocare
Denaro che si forma ripeto in maniera propria
E più consistentemente magari impropria in un solo punto perché non esistono altre o esistono marginale diciamo alternativa a questo maniere di allocare denaro quello di edificare solo così si spiegano alcune mostruose
Crescite ieri Ciccone richiamava alcune
Che sono state registrate in aree sulle quali non si capisce che il tempo di domanda forte ci dovesse essere in questo senso ecco allora nel momento in cui si parla di
Rifondare strumenti per intervenire sul territorio di rifondare un modo di fare urbanistica credo
Che vada colta
Questa particolarità di una circoscrizione non
Come dire quantitativamente indifferente del Paese
Certo la la la la questione meridionale assunto carattere ormai profondamente diversi nel tempo però questa questo fatto della questione urbana in quella è una costante che andrebbe tenuta presente
E c'è un'altra zona d'ombra che spesso si sovrappone con quest'altra
O ci può essere il rischio può darsi che io non abbia ascoltato in maniera sufficientemente attenta
E quelle che riguarda non i grandi centri urbani non le grandi aree metropolitane riguarda i piccoli e piccolissimi centri
Cioè riguarda le migliaia di realtà insediative
Che hanno problemi e per i quali occorrono soluzione strumenti sostanzialmente diversi da quelli che attengono alle grandi aree urbane
Il tessuto insediativo delle aree meridionali fin qui richiamo al collegamento con le dicevo prima è un tessuto insediativo in larga misura
Basato su centri di piccole piccolissime dimensioni capiamoci sulle quantità parlo di centri abitati che hanno meno di venti mila abitanti dieci mila cinque mila due mila in Calabria su due milioni di abitanti l'ottanta per cento circa vive in centri più piccoli i dieci mila abitanti
Ora questo è un problema particolarissimo rispetto al quale pensare gli strumenti di Cuba
Col rispetto che va collocato ad evidenziare gli strumenti o come di questi strumenti saranno assorbiti in effettuati
Veniva
Denunciata ieri credo a Campos Venuti una stortura
Che si va introducendo recentemente nell'uso del Piano regolatore generale
Diceva che altro sito essi si si è trasformato
Ovvia la tendenza a trasformare questo che dovrebbe essere lo schema generale un piano strutturale un piano direttive invece anche nello strumento attuativo magari
Introducendo in qualche modo schede Progetto
Ecco questa che può essere vista con una stortura in alcune situazioni di grande dimensioni
è una caratteristica che sarebbe opportuno avvenisse all'interno delle piccole realtà dove costruire un piano regolatore significa un impegno
Economico e tecnico anche vorrei dire come dire culturale complessivo di amministrazioni e di collettività
Di qualità e consistenza tali da non potersi nemmeno l'affrontare a volte con questo problema farlo riuscire a fare un piano regolatore significa anni di fatiche
Non poter tradurre questo in atti immediati della gestione urbanistica recita perché bisogna passare ancora attraverso la vinificazione attuativi da ripartire significa creare un meccanismo di fronte a cui questa il Complesso di questi piccoli piccolissimi centri e inerme è come dire incapace
è inadeguato
Allora l'idea
Che in alcune regioni pure è stata messa a punto del Piano regolatore esecutivo cioè di uno strumento che sia al contempo uno strumento con caratteristiche generali cioè di schema direttore ma contenga gli elementi per la sua immediata traduzione è un problema che nei piccoli centri va affrontato in tutta la sua dimensione
Quando si parla di
Deregulation
E del fatto che oggi finalmente usciamo da questa
Forse usciamo da questa fase
Di completi involuzione che ha riguardato la nostra disciplina ci venisse in maniera particolare
Non dobbiamo sempre dimenticare che in questi centri di cui sto parlando nasce non c'è nessun problema
Di superare la fase della deregulation perché non c'è stata nessuna deregulation ma perché non c'è stata mai nessuna regulation cioè voglio dire in maniera sostanziale questi centri hanno vissuto la loro vita
Autonoma di piccoli espedienti di piccole cose rispetto al problema di controllare le trasformazioni dei loro
Dei loro centri dei loro abitanti così come in un problema che centrale in alcune delle considerazioni
Delle grandi città e che sono state richiamate fra ieri e oggi il
Riuso delle aree industriali dismesse
Questo è un è un problema come dire che tempo fa avendomi invitato a a trattare questo aspetto in un convegno
Con riferimento a
Alle aree di insediamento in Calabria ho dovuto dire che non c'è nessun problema di
Riuso di aree industriali dismesse c'è un prodigioso Dieng sei mai messe cioè via industriali per i quali sono state create una serie di condiziono sono state dette una serie di cose e che non hanno mai non sono mai diventate all'industriale e con le il problema non è di riusare una cosa al posto di un'altra c'è prova di usare quella ha messo lì a questa distanza di tempo come in alcuni casi
Pensiamo a
Al centro siderurgia Gioia Tauro non ha più senso parlarne c'è un problema di riuso di anniversari mai messe
Chiudo perché Salzano aveva chiesto di chiudere in dieci minuti ribadendo questa argomentazione
Che appunto vi prego di scusare nella sua come dire rozzezza non potendoci argomentare intorno
Ma il problema della città meridionale è un pezzo del problema
Della questione meridionale
La questione è che che se ne voglia dire è una questione che non è risolta
Anche se assunto oggi caratteri molto diversi di quelle che aveva quaranta cinquanta anni fa su questi bisogna ragionare ma è una che se non risolta è una questione che non si può rimuovere
A meno di accettare di seguire nella loro desolazione intellettuale le leghe
E quindi se non è risolto e non si può ricorra affrontata
La questione militare oggi è in maniera sostanziale maniera corposa Maria consistente questione urbana e questo è territoriale
Da questo punto di vista mi pare che non possa come dire essere tenuta fuori dei ragionamenti che si vanno facendo
Alessandro dal Piaz mentre Alessandro dal Piaz sia vicino al podio degli oratori
I due che si erano iscritti e che ho chiamato più volte che non si sono presentati sono in sala ricco dove sono Luisa Calimani Roberto D'Agostino
No
Allora non essendo in sala l'intervento di Sandoval Diaz l'ultimo
Sì esiste vorrei insistere anch'io sulla zona d'ombra meridionale
Anche perché da qualche tempo l'impressione che a volte anche tra noi
Ci sia quasi imbarazzo
A riproporre un'analisi dei problemi da una prospettiva meridionalista
E invece credo che con tutta la consapevolezza dei limiti che abbiamo dimostrato come sinistra politica e culturale
Sì è necessario tornare ad analizzare
Le specificità meridionali
Rifiutando né al tempo stesso ogni trattazione speciale
La soluzione speciale della cassa
Ha infatti prodotto altre cose che diceva poco fa Bianchi lo svuotamento delle istituzioni elettive locali
L'emergere l'affermarsi del circuito perverso spesa pubblica grandi opere imprenditoria assistita terziario parassitario
E in ultima istanza
La concreta egemonia del potere delle strutture aziendali nella gestione delle trasformazioni delle città e del territorio
Anche perché tutto questo
Si è calato in un contesto
Economico e sociale
Imperniato sulla centralità
In una struttura produttiva in parte arretrata in parte assistita in parte di recente anche de industrializzata
In cui appunto la centralità economica e sociale è stata
Imperniata sullo sfruttamento speculativo delle risorse del territorio
Sì che quando la cassa è stata sciolta
Non si è avuto il rilancio delle Autonomie locali
Ma il loro asservimento diretto
Agli interessi forti
Non solo quelli aziendali
Insieme ai promotori autori e gestori
Delle grandi opere finanziate in applicazione della legge sessantaquattro
Che venivano firmate dai Comuni solo per una finzione procedurale
La questione meridionale lo sostengo anch'io è sempre più questione urbana
Anzi urbanizzative
E l'urbanistica
Nelle città del Sud o quasi neppure contrattata
è solo la sanzione formale
Del prevalere degli interessi forti anche camorristici e mafiosi
Di fronte a una situazione di questo genere
Credo che la riproposizione di una strategia complessa
Organica
Non sia una fuga in avanti
Se puntata sull'articolazione su un'articolazione per componenti discreti
Io credo che sia indispensabile uscire innanzitutto dalla spirale parassitaria dissipati finisce e inquinante e non solo sotto il profilo urbanistico ed ecologico
Che lega la spesa pubblica alle grandi opere alla promozione delle urbanizzazioni dalle rendite
Spostando risorse verso le attività produttive
In una prospettiva di sviluppo sostenibile
Per usare uno slogan
Privilegiando l'immateriale
Rispetto alla modificazione materiale del territorio
Questa poi ci sarà naturalmente ma come strumento finale non come prioritario obiettivo in sì
Per questo io credo è necessaria una politica nazionale
Articolata secondo le specificità locali
E in questa logica
Legandomi all'aspetto che ci pertiene in questo in questa sede in questo in questa tematica
Alla al territorio all'urbanistica
Occorre secondo me esprimendomi solo per schermi per punti SI schematici
Primo battersi innanzitutto nel Sud
Per una riforma della pubblica amministrazione delle autonomie locali a partire dalla riforma elettorale
Senza delle quali senza dei quali riforme
E quasi impossibile un governo pubblico della città e del territorio
Secondo battersi per una legislazione quadro
Che uscendo appunto dalle impostazioni
Centralistico autoritarie
In qualche modo interiste della legge mille centocinquanta
Definisca le regole per il regime degli immobili le regole per la tutela dell'ambiente intreccio di natura cultura non ripeto ovviamente le cose
Già dette le regole per la pianificazione
Battersi terzo soprattutto nel Sud
Per l'assunzione della pianificazione cioè quel processo continuo di Progetto del piano consistente tecnicamente
Dotato di argomentate argomentati e verificabili elementi di documentazione sulle alternative possibili progettazione del piano attuazione degli interventi gestione urbana
Allora dicevo l'assunzione alla pianificazione come metodo
Per l'uso parsimonioso oste aero delle risorse
Per la trasparenza e la democrazia
Per l'efficienza e l'equità e mi si consenta anche per la bellezza
Delle nostre città
Che deve essere perseguita ad ogni livello di pianificazione non solo a livello di piani particolareggiati con la necessaria attenzione agli elementi della morfologia urbana e della qualificazione degli spazi collettivi
Quarto battersi soprattutto nel sud
Per una pratica relativa edificazione non una pianificazione che quale che sia ma la pratica della pianificazione per la riqualificazione dell'esistente
Utilizzando le occasioni localizzate
Le aree dismesse o le aree mai messe e attivando processi pervasivi di recupero e di riequilibrio anche alla Scala vasta
La questione sulla qualità della organizzazione urbana del Mezzogiorno se si avvicini o no a una Rete urbana o se sia ancora
Legata a una logica di polarizzazione vecchio modello mi sembra che sia poco significativa se non riferita alle concrete condizioni che dimostrano come nelle grandi aree urbane il modello di sfruttamento delle rendite e degli incrementi delle rendite sia strutturalmente legato ad un modello squilibrato
La linea dalla riqualificazione presenta una serie a mio avviso di vantaggi
Perché infatti essa può coinvolgere in maniera consistente le risorse private
Perché apre spazi alle imprese
Che non puntano alle rendite
Immobiliari o finanziarie da anticipazioni di concessioni chiavi in mano per grandi interventi male imprese che puntano alla profitto in prenditi Ivo
Perché richiede flussi finanziari non concentrati e quindi la stiramento e programmabile anche in funzione delle diverse situazioni congiunture
Perché contribuisce a produrre
Ambienti urbani
Più idonei
A concorrere ovvero sul mercato internazionale degli investimenti produttivi
Ecco io spero che su linee di questo tipo
Passa ritrovarsi l'impegno e la mobilitazione del partito democratico della sinistra
Certo non basta l'urbanistica per risolvere i problemi del Sud
Ma senza l'urbanistica e senza un'urbanistica riformista
Come definisce la definisce Campos credo che avviarli assoluzione non sarà neppure possibile
Allora prima di dare la parola Fulvia Bandoli per l'intervento conclusivo vi leggo un messaggio che ci è pervenuto
Da Achille Occhetto
Impegni parlamentari non rinviabili mi hanno impedito di essere presente al vostro convegno ritengo il tema di discussione molto importante la mia presenza non casuale doveva segnare il popolo l'attenzione crescente che il PDS intende sviluppare su questo versante
E materiali che avete avuto molti avevo avuto modo di vedere nei giorni scorsi e dalle informazioni che i compagni mi hanno fornito in queste ore so che il vostro lavoro è stato molto proficuo
Lo scusarmi con voi voglio però di rubriche in tempi ravvicinati mi impegno a riprendere questa discussione
Il soprattutto vi garantisco un crescente concreto impegno politico
Buon lavoro Achille Occhetto allora la parola adesso Fulvia Bandoli membro della segreteria nazionale del PDS responsabile dell'area ambiente e territorio
Sì credo che
Credo che dobbiamo
Comprendere tutti gli impegni del segretario nazionale sono stati proprio non rinviabili
E
Come dire e cercare di fare lo stesso comunque il punto di quello che abbiamo discusso in questi due giorni
Il più possibile anche tesoro delle molte riflessioni che sono emersa
E qui meglio amico
Sono giorni in questi caratterizzati da un insieme di accelerazioni formidabili
Molti sono concordi nel dire che ci troviamo nel pieno di una crisi economico sociale che ha pochissimi in precedenti
E ad aggravare ulteriormente il quadro generale
Contribuisce quella che io chiamo la vera e propria decomposizione di un regime politico che pure attraverso molteplici trasformismi era riuscito a governare l'Italia per quasi cinquant'anni
Le piazze sono pieni di cittadini anche oggi mentre il governo Amato pone la fiducia in Parlamento
Abbiamo notizia di molti scioperi anche spontanee di tanta gente nelle piazze che non accetta più un futuro incerto che non ha più fiducia in istituzioni compromesse
Che chiede di non pagare lei sola i costi di un disastro economico che affonda le sue radici in un modello di sviluppo che già da molti anni aveva mostrato segni di logoramento irreversibile
Le risposte non credo possano essere quelle di un ritorno all'ordine perché non c'è un ordine a cui tornare
Ne possono limitarsi a misure di correzione perché sono le radici appunto ad essere messa in discussione
Sappiamo altrettanto bene che il nuovo stenta a farsi strada che la sinistra italiana si presenta all'appuntamento divisa frantumata e soprattutto ancora su posizioni troppo difensiva
Ed è nel pieno di uno scontro di tale portata che abbiamo scelto come il PDS di impegnare una parte delle nostre forze in un importante appuntamento programmatico come questo non lo fanno molti partiti
Mi sembra occupati a fare altro
E non l'abbiamo fatto perché ci manchi la consapevolezza della gravità del momento lo abbiamo fatto proprio per affermare con forza che a questo punto solo il ripartire dai programmi e dall'azione politica può fornirci una bussola di orientamento e credo che ne abbiamo bisogno tutti
Fortunatamente non cadono solo i gruppi dirigenti dei partiti di governo ma con essi la cultura politica che ha permeato il decennio che ci sta alle spalle assai emblematico
Questo è il primo elemento che noi dovremmo saper cogliere bene infatti io ritengo che la ragione che spiega
Anche se non è l'unica che spiega il perché la questione morale abbia lambito così da vicino anche noi
Stia proprio nella subalternità che la sinistra italiana e anche il PC ha dimostrato rispetto alla cultura della cosiddetta modernità adesso a definiamo in tanti modernità senza riforme rampa antismog deregolazione e tanto altro ancora
Ma se vogliamo parlare il linguaggio della verità dobbiamo avere il coraggio di dire che alcuni dentro la sinistra e soprattutto dentro il partito socialista
La costruirono e la proposero come l'unica risposta possibile alla crisi che aveva colpito l'economia tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta e che altri anche dentro il mio partito
Non ebbero il coraggio di tentare un'altra risposta sta qui
A mio avviso il cedimento della sinistra anche rispetto a quella che è stata chiamata urbanistica riformista
Eppure gli elementi per una risposta diversa potevano esserci l'Unità ha pubblicato alcune settimane fa impresso del famoso discorso di Enrico Berlinguer sui temi dell'austerità
Molti ne hanno parlato
Molti hanno valorizzato l'attualità di quel discorso scritto nel mille novecentosettantasette io vorrei segnalare invece il ritardo quindici anni quindici anni il ritardo con il quale la sinistra è costretta oggi a fare i conti con quegli stessi temi in un quadro però molto più compromesso
Già ieri Campos Venuti richiamava gli ostacoli che incontrò quella prospettiva dentro e fuori il partito
E qui sempre per periodi di dare dobbiamo cercare di capirci nel mille novecentosettantasette settantotto settantanove
Dentro la cultura politica del PCC è una vera svolta rispetto all'unità nazionale al compromesso storico
C'è una forte discontinuità tra il Berlinguer del settantadue settantatré e questo Berlinguer
L'unità nazionale alle spalle e la ricerca di un'alternativa politica morale economica è appunto racchiusa in quella riflessione non vedere questa differenza significa non capire un elemento fondamentale
Anche successivamente della crisi della cultura comunista
Il tema dell'austerità evocava l'esigenza di un diverso modello di sviluppo e di consumi di una società più giusta e Nini disuguale più libera e più umana
Proponeva contenimento per garantire un futuro meno incerto imponeva restrizioni per valorizzare la qualità sociale e ambientale dello sviluppo questo nel mille novecentosettantasette
Qualche anno dopo si affiancava questa riflessione di Berlinguer quella sui partiti sulla loro eccessiva pervasività rispetto alle istituzioni alla società civile
è bene ricordare che fu proprio Berlinguer a parlare tra i primi di questione morale
Ebbene
Coloro che oggi tuonano dalle prime pagine di autorevoli giornali contro tutti i partiti
Contro la politica che invocano rigore e misure eccezionali che guarda caso cominciano sente dal taglio dei salari e dello stato sociale costoro scrissero allora di un politico che faceva il moralista
E che pretendeva che gli italiani andassero con i sandali ai piedi come San Francesco
E oggi vediamo che quei sandali verrebbero buoni per camminare sui carboni ardenti di questo disastro economico che travolge il bilancio dello Stato la sua economia il lavoro di molte di molti i diritti primari dei cittadini
Ho fatto questa riflessione
Che non è una digressione per dire che non ci sono solo macerie nella elaborazione della sinistra italiana come alcuni vanno dicendo e non da oggi
E che oggi a distanza di molti anni e con tutte le necessarie correzioni si potrebbe utilmente ripartire da quell'orizzonte teorico è strategico
Per ricostruire con le dovute correzioni una sinistra alternativa capace di candidarsi a governare una vera svolta
Oggi la crisi ecologica incrocia pienamente l'economia e sui modelli di sviluppo le categorie classiche non sono più sufficienti ad interpretare la realtà
Il mercato va regolato da forti e precisi indirizzi statali si sente dire sempre di più
Bontà loro che l'hanno capito perché da solo sembra non può risolvere gli enormi squilibri che attraversano le società industrializzate il sud dell'est del mondo
L'interdipendenza è un principio cardine da assumere pienamente dentro la sinistra europea
Fuori da logiche interdipendenti non vi sarà sviluppo sostenibile perché non può esistere oggi meno che mai il benessere in un solo Paese
Lo sviluppo sostenibile non può essere opzione solo di alcuni ambientalisti o almeno non può essere solo più la loro e adesso si sta dimostrando alla distanza all'unico sviluppo possibile dobbiamo dire che in pezzi importanti della sinistra europea questo concetto è passato molto più rapidamente di quanto non sia avvenuto nella sinistra italiana
Il PDS intende colmare questo ritardo precisando i suoi programmi cominciando ad assumere questa concessione dove governa e soprattutto impegnando l'insieme del gruppo dirigente ad una modifica sostanziale
Delle categorie con le quali leggere la crisi che si attraversa solo così potremo finalmente parlare di un partito democratico della sinistra soggetta ambientalista come abbiamo detto più volte
Solo così daremo piena valorizzazione i temi ecologici nella strategia del più rappresentativo partito della sinistra ciò è tanto più necessario oggi
In un periodo nel quale l'esistenza di un partito solo verde segna difficoltà che sono di fondo
Questo convegno vuole dunque essere un tentativo concreto di riportare il PDS la sinistra a definire un pezzo importante del suo programma
Questa era la ragione principale del perché serviva ma non abbiamo perso tutte le occasioni las la presenza del segretario del partito a questo nostro convegno
Ci siamo chiesti in questi mesi e anche al convegno dello scorso anno come mai tante volte l'incrocio tra politica affari si sia verificato spesso serto non sempre
Spesso sul terreno dell'assetto del territorio e sulle trasformazioni urbane abbiamo risposto in molti che ciò è potuto accadere perché l'urbanistica contrattata presupponeva la demolizione di qualsiasi regola di programmazione
E lo spostamento soprattutto lo spostamento di poteri da un pubblico che abbia di cava al suo ruolo o quanto meno lo cambiava
A favore di un privato che esigeva o comunque sostegni e protezioni anche economiche e anche di mercato perché la tangente è un elemento di stravolgimento del libero mercato
Di quella pratica a dimostrazione di quella realtà ci sono fatti molteplici è vero o no
E qui comincia a entrare nel merito dei problemi che abbiamo discusso in questi giorni è vero o no
Che operazioni di modificazioni di importanti città come Torino Firenze Milano Palermo Roma Napoli non fanno perno sulla qualità urbana così come la definimmo al convegno dello scorso anno sulla città sostenibile
è vero o no che l'urbanistica contrattata non è finita che le immani di gruppi finanziari o meglio di prese che sono prevalentemente o molto spesso finanziarie o società immobiliari
Sono ancora sospese su molte città italiane e la nostra denuncia deve essere puntuale e seria se questo è vero se questi sono fatti di oggi e non del futuro allora ha un senso
Quello al quale ci richiamava Campus Venuti gli interrogativi dell'ultima parte del suo intervento rispondo affermativamente a quelle domande
Il campus si rivolgeva al termine del suo intervento si ci sono battaglie politiche precise
Da fare in diverse di queste città che ho nominato e il PDS deve essere pronto a fare le e così gli intellettuali e i tecnici che lavorano in questo settore
Altrimenti l'impegno che ci prendiamo oggi non avrebbe alcun senso questo lo sappiamo non era solo non è questo solo un convegno di studi
Ci siamo misurati in questi giorni come partito democratico della sinistra su di una proposta alternativa di manovre economiche che sia teso a colpire la rendita
E in Italia la rendita è fondamentalmente di due tipi sono titoli di Stato oppure immobili
Dunque stiamo discutendo di un nodo fondamentale del nostro modello di sviluppo
Sappiamo che il nostro Paese al primo posto assoluto per il consumo di cemento ottocento chili per abitante nel mille novecentonovanta conti trecentoquaranta degli Stati Uniti d'America
Sappiamo anche che l'industria disse rispetto agli altri settori economici rappresenta una fetta sproporzionata del nostro mercato interno
Bisogna dunque pensare ad uno sviluppo economico che riduca il peso del settore immobiliare e della rendita fondiaria questa non è non è un generico appello questo significa ragionare su segmenti dello sviluppo fare delle scelte
Questo dato va invertito consente precise concrete
Il nostro paese ad esempio non ha bisogno di espandere ulteriormente il settore abitativo
Fanny piuttosto corrette vistose anomalie bisogna aumentare il numero di case in affitto invertire la tendenza che oramai dilaga a trovare una risposta al fabbisogno abitativo
Solo grasse l'acquisto della casa
Vanno dunque aumentati consistentemente gli oneri di concessione di concessione edilizia fermi al mille novecentosettantasette e abbiamo presentato ieri nella nostra contromanovra
Proprio un emendamento una proposta di questo genere linee di atto
La adeguamento un adeguamento consistente degli oneri di concessione
Va riformato il catasto che vede circa il quaranta per cento di abitazioni non registrate se vogliamo sapere poi dove come colpire invece di continuare a colpire con tasse assurdo ingiuste come le varie tasse sulla casa
In sostanza bisogna muovere tutte le leve che servono a comprimere le rendite fondiarie
Sul fronte delle opere pubbliche si insiste molto sulla necessità di una nuova normativa sugli appalti io sono d'accordo certe cosa giusta e utile
La proposta di legge che abbiamo presentato è importante ma sarebbe sbagliato lo diceva zattere sa Canna rosso pensare che questa misura possa da sola invertire una tendenza strutturale
Bisogna intervenire con una seria ricognizione che punti ad una sensibile diminuzione qualcuno dice a una moratoria dell'insieme delle opere pubbliche che si aggirano ogni anno in Italia attorno ai trenta mila miliardi
Non credo parlo solo delle opere pubbliche non credo che ci si possa accontentare di a vere opere pubbliche in gran parte inutili fatti in modo regolare ed onesto sarebbe veramente una magra consolazione
Le Colombiadi i mondiali di calcio sono lì a dimostrare che gran parte di quelle opere non sono andati in porto nei tempi con i costi previsti
Ma bisogna chiedersi soprattutto oggi dopo la tragica alluvione di Genova se le opere pubbliche previste per quella città erano veramente quelle necessarie a risolvere le pesanti e dannose questioni idrogeologiche della Liguria
Ma questo discorso non vale solo per la Liguria
L'anno scorso era toscana ogni anno sono enormi costi umani e materiali del dissesto idrogeologico e in questo Paese
Dove si alternano siccità e alluvioni
Come in questi giorni non si riesce ancora a rendere funzionante ed efficace una legge importante come la centottantatré sui piani di bacino
Questo problema mette in rilievo quanto sia poco diffusa una cultura della prevenzione della manutenzione del recupero noi tendiamo a costruire nuove opere e intanto gran parte del nostro territorio cade a pezzi
Le ricopriamo a terra di cemento in proporzioni insostenibili e poi facciamo grandi titoli quando la terra impermeabilizzato oltre ogni limite non trattiene l'acqua e la rimanda in forma di alluvioni e di allagamenti
Si discute tanto di sprechi
L'intervento straordinario a posteriori dopo un'alluvione una frana ulteriore noto una mareggiata è uno degli sprechi più vistosi
Sono montagne di soldi tanti tanti sulle quali è prosperato un sistema di potere a tutti ben noto
Noi dobbiamo dire basta in modo secco all'intervento straordinario e alla legislazione di emergenza perché hanno alimentato un forte centralismo
E soprattutto hanno distrutto qualsiasi logica di seria programmazione territoriale
Questa spirale va interrotta con un rigoroso comportamento dei nostri gruppi parlamentari e dei nostri amministratori e non sempre è stato così
Quante volte anche i nostri sindaci i nostri assessori hanno cercato disperatamente di entrare nell'elenco di questa o quell'opera pubblica
Del figlio per i mondiali di calcio per poter avere finanziamenti pubblici dallo Stato
Ma non soltanto dei nostri amministrati né i nostri amministratori anche dove siamo all'opposizione rigore deve essere il medesimo è ora di dire con chiarezza che ministeri quali la Protezione civile
O i lavori pubblici vanno aboliti è un modo concreto per dare un segnale sarebbe quello di non votare più in Parlamento almeno per un Periodo come forma di protesta politica qualsiasi provvedimento proveniente da quei ministeri
Fece notizia l'avete detto in molti la la telefonata del compagno Occhetto proposto l'operazione FIAT Fondiaria a Firenze se ne parla anche adesso ho avuto modo di dire sempre più volte e non per sminuire la che non ci si può affidare a questo metodo molto a lungo si può fare una volta forse due
Ma già la seconda è meno efficace fu un atto emblematico segnalava una linea che volevamo fosse generalizzata ma quella linea non si generalizzato forse perché non era abbastanza precisa o perché non avevamo
Ancora le idee chiare
Dunque adesso ciò che serve è una sorta di telefonata collettiva o meglio un'azione forte di tutto il partito per il mondo dei tecnici dei ricercatori dei professionisti che operano in questo settore
Di Pietro farà il suo lavoro
Ma il nostro dobbiamo farlo noi ricostruire una rinascita culturale politica non è compito dei giudici e questo dobbiamo capirlo
Il messaggio che vogliono andare deve essere preciso e comprensibile ma soprattutto deve trovare concreto udienza né i compagni che governano importanti comuni nel nostro Paese e nei gruppi consiliari dove siamo all'opposizione
Non possiamo avere cinquanta linee diverse e deve risultare più chiaro qual è il tipo di città alla quale noi pensiamo sapendo bene che oggi la politica e l'amministrazione sono di fronte ad una sfida titanica dimostrare la loro affidabilità recuperare credibilità mantenere gli impegni
Io sono contraria agli attacchi indiscriminati ai partiti
A ridurre tutto alla semplificazione della politica corrotta
Ma so bene che nessuno di noi può pensare di restare al proprio posto come se nulla fosse accaduto parlando sempre lo stesso linguaggio continuando a praticare i cosiddetti tempi della politica
Senza capire che non sono più in sintonia con la larga parte della società e con la sensibilità di milioni di donne e di uomini e a questo proposito non mi tranquillizza
Il ritorno di consociativismo che serpeggia in diverse regioni comuni anche nel mio partito
Le giunti di larga coalizione
Spesso in soccorso di medicine in PSI come in Veneto in Lombardia travolti dalla questione morale sono una risposta sbagliata e nessun programma anche il più avanzato può mettersi al riparo è difficile quasi impossibile che ci si possa presentare con un partito nuovo se si continua nella prassi del consociativismo tradizioni mi chiedeva
Interrogativa mente
Riusciremo a Torino
A fare le cose che diceva Campos Venuti a Torino dove stiamo andando in Giunta ecco io comincerei da quei sto perché andiamo in giunta a Torino quando sappiamo che su uno dei punti più importanti
Il piano regolatore abbiamo da dire nulla ma mille cose critiche
Forse questo è il primo punto dal quale partire
Nel convegno dello scorso anno definimmo i parametri con i quali misurare la sostenibilità di una città non riprenderò qui per esteso perché Zastava Zanica richiamati voglio concentrarmi solo su quelli fondamentali che devono vedere a breve il dispiegarsi della nostra iniziativa politica legislativa e amministrativa
In primo luogo il PDS propone indeciso e rigoroso ritorno alla pianificazione
Non ad una pianificazione qualsiasi
Ma che abbia al centro la tutela ambientale come precondizione e la qualità sociale come indice di progresso non sono parole generiche e la pianificazione che abbiamo fatto non è sempre stata fatta così
Sappiamo bene che non basta invocare piani regolatori rigorosi se non si fissano i criteri si rischia come avviene in diversità di fare piani stessi ma pessimi piani
I criteri che devono guidare la nuova pianificazione sono alti ma è bene richiamare i il ripristino dell'abitabilità dei centri storici e di conseguenza la scelta di spostare il terziario in periferia
Questo è un punto centrale perché sappiamo che molte delle operazioni speculative sono avvenuti in questi anni proprio nel settore dei servizi e del terziario avanzato
In secondo luogo il sistema del trasporto pubblico metropolitano
Sappiamo che il nodo della mobilità è divenuto ormai centrale che spesso decide da solo il livello di vivibilità di un'area urbana ebbene noi l'anno scorso facemmo una scelta chiara
A favore del trasporto collettivo
Ma la legge finanziaria attualmente in discussione taglia seccamente tutti i fondi di questo settore e minaccia di interrompere anche quei timidi tentativi che erano stati fatti in alcune città
Lasciando invece al riparo ai tagli un discutibilissimo progetto quale quello dell'alta velocità
Noi ci batteremo perché questo non accada perché i tagli non siano così consistenti sul fronte del trasporto pubblico
Ma su questo punto penso che vada ripresa con forza l'urgenza di una legge ad hoc per metropolitane leggere di superficie filovie tram via
Noi stiamo pensando ad una legge particolare semplice
Una legge che il sindaco di Bologna sta proponendo già da un po'di tempo forse dovremmo dargli retta arrivati a questo punto
Una legge che trattenendo cinquanta lire al litro sul costo della benzina del gasolio porti alla creazione di un fondo nazionale per i trasporti collettivi urbani direttamente gestito dagli enti locali e dalle Regioni
Tra poco saremo di nuovo all'emergenza in molte città italiane qualcuno riproporrà le targhe alterne Ripa di Meana fluidificare il traffico
Noi parlammo l'anno scorso dell'auto privata con l'opzione e non come necessità
Per arrivare a cita con meno auto
C'è un solo modo rendere competitivo puntuale efficiente il sistema dei trasporti pubblici si tratta di una scelta strutturale
Che tocca il modello di sviluppo dell'Italia che interviene radicalmente su un settore produttivo delicato
Centrale quale quello dell'automobile
E sappiamo quanti interessi ci sono è evidente che una tale concessione dei trasporti implica che i parcheggi non vanno fatti in città o sotto le città ma in periferia oltre a questi tre punti fondamentali abitabilità dei centri storici terziario in periferia trasporti collettivi
Possiamo aggiungere la questione del verde urbano del risparmio energetico riconversione delle aree industriali dismesse che si trovano spesso a ridosso di città la tutela dei beni culturali
Ho richiamato questi punti con una certa pignoleria perché sono convinta che anche dove siamo al governo non sempre siano questi criteri che ci guidano
Neppure ora che abbiamo davanti guasti profondi prodotti dalla cresta senza forma che è stata la costante degli anni ottanta
Vedo una resistenza
Ad innovare in senso qualitativo a cogliere quel punto che saldano indicava prima dare forma a ripristinare le relazioni sociali e tutelare la storia in futuro in una città la sua aria e la sua trama e la trama del suo divenire perché sarà la qualità urbana largamente intesa anche su quei punti che diceva indovina questa mattina la vera cartina di tornasole
Rispetto al tema della competizione con le altre città europee la carta per uscire in avanti da questa grave crisi di identità e di vivibilità che attraverso ormai tutte le città italiane di una certa dimensione
Noi possiamo girarla in tanti modi questa discussione
Masse dove governiamo non risulta chiara una inversione di tendenza sarà molto difficile riproporre la sinistra come alternativa rispetto alle leghe per esempio e non parlo delle leghe a caso
E noi abbiamo una cultura politica per farla questa inversione mentre la lega non può neppure collocarsi su di un terreno simile non può neanche se lo volesse
Ecco più che sfidare la lega dicendo che anche noi vogliamo il federalismo che io non so bene neanche cosa sia
Io penso che sarebbe più utile lungimirante sfidare la sui temi della qualità urbana e del piano almeno sappiamo di che cosa stiamo parlando o ripristinare la sua fra
O ripristinare la sostanza dell'elaborazione dei pizzini negli anni sessanta e settanta sul nuovo Stato delle autonomie sulla finanza locale sull'autonomia impositiva degli enti locali sul regionalismo
Sono d'accordo con Radicioni sulle amministrazioni di sinistra fino a fine anni Settanta fino a metà degli anni Settanta
E sicuramente fosse fino alla fine sono d'accordo col suo giudizio anch'io ritengo che veste De Lucia sulle regioni abbia dato un giudizio estremo troppo tirato all'estremo
Il regionalismo ha senz'altro perso molte battaglie forse quasi tutte e l'autonomia ISMU oppure no
Però allo stato delle Autonomie è un fatto importante però parlare di riforma dello Stato nei termini in cui ne parlammo negli anni settanta e come governano le giunte di sinistra in quegli anni io ritengo che non sia un'esperienza chiusa
E questo non vale solo dove governiamo ci sono elementi che possono caratterizzare meglio la nostra azione soprattutto nel Mezzogiorno
Penso alla battaglia contro l'intervento straordinario al Sud soprattutto ad opera dalla Protezione civile
Per proporre invece ciò che il Sud non ha mai conosciuto una paziente opera di pianificazione ordinaria lenta ma sicura come diceva Alessandro Bianchi qui io sono d'accordo come hanno detto Teresa canna rosso e dal Piras
Una paziente opera di pianificazione ordinaria lenta ma sicura
Senza forzature rispetto ai modelli da esportare con una forte attenzione alla qualità che è del tutto assente in gran parte le città del Mezzogiorno e non è detto che per fare questo ci vogliono meno risorse anzi ce ne vorranno tante
Eppure spesso anche noi
Sì facciamo tentare per il Sud da altre cose il modello turistico intensivo che propone la massima speculazione sulle coste meridionali dell'Italia delle sue isole penso alla Sardegna
E i suoi pericolanti piani paesistici proprio in questi giorni una concezione della ripresa industriale che propone al Sud di essere ancora oggi terra di colonizzazione da parte del gran di di alcuni grandi gruppi industriali
Piuttosto che Area Vasta sulla quale sperimentare uno sviluppo più equilibrato di quello notevolissimo
Ma carico di contraddizioni ingestibili che ha caratterizzato ad esempio la Val Padana e sul quale a mio parere va aperta una riflessione molto seria
Penso anche alle striscianti proposte di sanatoria edilizia che fanno capolino pare in Sicilia sarebbero veramente un disastro
Dalle cose che ho detto dovrebbe risultare chiaro il PDS
Penso ad una pianificazione e ad un governo del territorio costruiti su di un ampio consenso quando la politica si sposta a destra
Si determina quasi sempre un forte calo della partecipazione in questo è il segno del decennio che sta alle nostre spalle
Ma rischi molto seri
Sono anche nella situazione presente nell'operato di questo governo nelle sue risposte alla crisi il governo chiede fiducia in Parlamento
Paralizza la discussione impedisce la discussione il paese scende in piazza due universi che non comunicano
La città alla quale pensiamo deve diventare la città dei cittadini e della partecipazione e la programmazione territoriale deve essere il primo terreno sul quale questa partecipazione si realizza
Attraverso il massimo di trasparenza
Questo è un altro canale concreto attraverso il quale passa oggi la riforma della politica e io penso anche una reazione di massa alla questione morale che non possiamo appaltare ai giudici di Milano o di nessun'altra città
Questi sono i criteri che ci hanno guidato nella preparazione di questo convegno ma non sarei sincera se dicessi che è tutto a posto
Il PDS ha ristabilito in quest'ultimo anno in collegamento con falsi importanti dell'urbanistica di sinistra
Abbiamo ricominciato un'elaborazione ma siamo ancora agli inizi e spero sia chiaro che l'impegno del segretario in prima persona era un atto politico preciso
Ma noi dobbiamo dare un seguito concretamente a questo convegno in tempi brevi con una riunione larga nazionale della commissione urbanistica nostra più gli amministratori e i gruppi consiliari con la presenza del segretario per verificare se gli impegni che mi sto prendendo qui ma gli sto prendendo solo a titolo personale ma io non credo o se invece è un partito che sta su questo punto veramente girando pagina
Dopo questo convegno dobbiamo incominciare a produrre fatti concreti in primo luogo a mettere sotto osservazione critica le principali operazioni di trasformazione urbana in corso in Italia
In secondo luogo a determinare le condizioni anche legislative perché inizi una inversione di tendenza visibile dobbiamo riuscire a lavorare con tutte e due le mani questo rispondo a Campos Venuti
Dobbiamo riuscire a lavorare a principi per la città a principi per il piano ma anche a nuove regole per la legge
Per la nuova legge
Concordo però con quanto hanno già detto molti altri nuove leggi nuove regole non risolvono da soli gli enormi problemi che ho cercato di e sporgere cerco di sciogliere così
Il nodo che hanno posto in molti proponendo un'accelerazione di intervento politico perché vedo tutta l'urgenza della situazione che ho cercato di pensare che molti altri hanno denunciato nei loro interventi
Ma anche un lavoro sulle regole per la nuova legge perché capisco che le due cose si tengono insieme perché non si potrebbe durare molto se non si affianca l'azione politica anche un solido impianto di normative
Serve una forte determinazione in politica un nuovo rigore culturale una più diffusa è stabile sensibilità ambientale
Serve soprattutto che la politica torni ad essere ciò che deve essere ad occupare gli spazi suoi e solo quelli
Garantendo quelle che Vezio De Lucia chiamato le scelte di sistema e favorendo invece molto più di quanto abbia fatto finora gli specialissimi
Se vi sarà questa volontà politica allora anche le leggi avranno il loro Effetto siamo chiamati in questa fine di secolo ad una sfida di grandi dimensioni
Dimostrare coerenza con quello che molti urbanisti da tempo ci stanno dicendo
L'urbanistica moderna
Quella che poggiava sulla legge che abbiano discusso ieri è passata da tempo dalla fase espansiva quella della trasformazione del riutilizzo della riqualificazione di strutture già esistenti di veri e propri pezzi di città
La sinistra deve dunque abbandonare con decisione
Il metro di misurazione quantitativo e cominciare a pensare lo sviluppo dal punto di vista della sostenibilità un taglio netto all'economicismo allo sviluppi su che è stata per tanto tempo la base
E la nostra cultura politica
L'impegno del PDS e dunque duplice politico e sul fronte legislativo sulla prima parte ho già detto sul fronte legislativo dirò poche cose perché Chicco Testa ha detto prima di me
Noi abbiamo già prodotto un atto importante all'inizio di questa legislatura si tratta della legge ponte abbiamo chiamata così non a caso della legge ponte su espropri in vincoli oneri di urbanizzazione
Una legge piccola ma con un notevole la notevole potenzialità quella appunto di intaccare visibilmente il dominio della proprietà immobiliare della rendite soprattutto e qui chiamo le forze della sinistra anche Boato questa mattina mi è parso così sensibile a questi temi a lavorare con voi perché questa legge ponte passi in fretta perché posso segnare una inversione di tendenza
Rispetto alla prassi in atto finora bisogna che tutta la sinistra si impegni perché questa legge venga approvata in tempi brevi altrimenti non capirei come mai
Se non per puro trasformismo o peggio opportunismo il governo in carica abbia accettato del nostro documento
Il documento programmatico che il PDS presentò all'epoca la formazione del governo Amato
Solo le due frasi che si riferiva insistita di superare la prassi dell'urbanistica contrattata
Forse ad Amato piaceva quella frase ma noi non l'avevamo scritta per fargli piacere Milano scritta perché riteniamo che oggi l'urbanistica si incroci sempre di più con i temi del modello di sviluppo
Adesso chiediamo impegni incoerenti e urgenti che passi la legge ponte da una parte e che ieri sul lavoro serio e su basi immobile per una nuova legge sul regime degli immobili non la Cutrera come ha detto qualcuno che non esiste più
Ma una legge che nasca da un confronto su varie ipotesi che sono in campo sono molte le proposte confronto abbiamo sentito oggi qui da Scano quelle dell'associazione Polis
Io voglio ringraziare lui e l'associazione per il prestigioso interessante contributo che ha inteso dare al nostro convegno
Non si tratta di scrivere il libro dei sogni e del resto qui non l'ha proposto nessuno ma di comprendere che serve nel giro di un tempo ragionevolmente brezze una legge vera suo regime dei suoli
Sui contenuti della proposta di Polis e su altre ipotesi che sono in campo il confronto deve aprirsi ancora di più di quanto abbiamo fatto oggi ma già oggi è stato positivo
Adesso bisogna e dirigerlo questo dibattito e cominciare a scegliere tra queste quell'ipotesi
Dopo un confronto più vasto e approfondito cercare di arrivare in tempi brevi RFI ammettere infila i principi se non gli articoli della nuova legge sul regime degli immobili
Non è difficile anche se non siamo abituati più a farlo da tanto tempo ma lavorare con due mani e quello che si fa ogni giorno la sinistra dovrebbe cominciare a fare la stessa cosa
In conclusione permettetemi di dire che faremmo davvero un passo in avanti se questo convegno servisse ad affermare e a praticare con Fossa alcuni concetti
Il primo è questo
L'urbanistica è legata a doppio filo con il modello di sviluppo e dunque è sempre più importante è sempre meno parzialità
Che la città è il luogo dove la sinistra può recuperare Gino mie capacità riformatrice
Che ritorna la pianificazione va fatto sulla base di precisi parametri sociali ambientali e scartando nettamente scelte che si sono dimostrate devastanti
Ho detto a praticare concretamente questi principi
Perché lo scarto più forte lo registriamo proprio nelle azioni e una politica che ricomincia sa produrre atti concreti sarebbe veramente questa assi una grande novità vi ringrazio
Concludiamo qua i nostri lavori
Ringraziamo per la numerosa e paziente partecipazione
Ci dispiace di non aver potuto concludere come da programma con l'intervento del segretario del PDS Achille Occhetto
Ma ritengo tutte Fulvia Bandoli abbia portato un contributo di merito importante e anche impegnativo il partito democratico dalla sinistra
Il risultato di questi lavori lo sapremo nelle prossime settimane nei prossimi mesi dalle iniziative ed al lavoro che primo svalutato pare
Ci prendiamo un impegno è stato ribadito da tanti ci daremo appunto tutto per l'anno prossimo a ottobre in questa sala nel frattempo il tema su cui organizzare una nuova iniziativa a livello