La nota antiproibizionista

Buongiorno dentro malati all'ascolto della nota antiproibizionista del lunedì oggi lunedì ventisei dicembre siamo arrivati alla fine dell'anno è abituale in questo credo ripercorrere i dodici mesi che stiamo per lasciarci alle spalle
Lo vogliamo fare anche noi proponendovi una veloce carrellata degli eventi che hanno caratterizzato in maniera significativa l'anno che sta per concludersi almeno per ciò che riguarda la politica delle droghe
Un evento importante è stato senz'altro la sessione speciale sulle droghe dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che si è tenuta ad aprile
Come previsto non c'è stata una netta rottura con il passato ma dal palazzo di vetro è venuta ha comunque la conferma che un movimento di riforma si è messo in moto e il proibizionismo non è più un dogma e che l'antiproibizionismo non è più un tabù
La discussione finalmente si è spostata dall'illusione di eliminare la droga dal mondo alla tutela della salute e dei diritti umani
Un altro evento significativo sono state le elezioni presidenziali né negli Stati Uniti di novembre perché mentre tra la sorpresa e lo sconcerto di molti da un'altra veniva scelto come successore di Barack Obama
Dalle urne usciva però anche la conferma attraverso dei referendum popolari che gli Stati Uniti almeno sulle droghe sembrano essersi incamminati su una strada più ragionevole
Altri quattro Stati LAR Cassola flore dal Montana nord accolta si sono aggiunti a quelli che hanno legalizzato la cannabis terapeutica
E altri quattro Stati il Menna sacciu sette innevate soprattutto la California lo Stato più popoloso che non solo conta il dodici per cento degli abitanti dei interessati uniti hanno legalizzato anche l'uso ricreativo
è sempre la Nordamerica sono venute le buone notizie del Canada dove il neopremier Justin tenuto ha rotto nettamente con le politiche previste liste dei precedenti Governi promuovendo politiche più pragmatiche
Sia per quanto riguarda la cannabis sia per quanto riguarda le sostanze più pesanti anche dal Messico
Teatro da dieci anni di una sanguinose terribile guerra alla droga che ha provocato decine di migliaia di morti
Ma dove il Presidente Peña Nieto sostiene ora un approccio più ragionevole almeno per quanto riguarda per ora la cannabis terapeutica
Discorso diverso purtroppo per le Filippine dove il Presidente tutte arte ha varato invece una politica di vera e propria eliminazione fisica di tutti coloro che a torto o ragione sono ritenuti spacciatori o anche solo consumatori di sostanze illegali
In Francia invece e veniamo all'Europa c'è da segnalare il positivo avvio a Parigi della prima stanza del consumo sul modello
Di quanto da anni si fa per esempio in Germania o anche in Spagna
Da segnalare tra i segnali di cambiamento emersi nel due mila sedici
Anche il seminario internazionale che si è tenuto a novembre in Vaticano dove la Pontificia Accademia delle scienze per espresso desiderio di Papa Francesco
Ha messo a confronto esperti internazionali per discutere a tutto campo di come affrontare la questione del consumo e dell'abuso di droghe
Per ora la posizione ufficiale della Santa Sede non cambia ma è evidente la volontà di affrontare la questione senza pregiudizi e soprattutto su basi scientifiche
E dal Vaticano richiamo all'Italia
Dopo il due mila e sedici ci lascia almeno tre eventi significativi il primo è che la Camera dei deputati avviato la scorsa estate l'esame della proposta di legge lavorato dall'intergruppo parlamentare per la cannabis legale
A queste in autunno e siamo il secondo evento positivo si è affiancata la proposta di legge d'iniziativa popolare sostenuta da radicali italiani dall'Associazione Luca Coscioni da altre organizzazioni
Anche se la discussione si presenta tutt'altro che facile tanto più nell'attuale e complicata situazione politica il tabù rotto
E a questo si aggiungono e del terzo evento importante le iniqui può Kabili prese di posizione della Direzione nazionale antimafia antiterrorismo del procuratore nazionale Franco Roberti insieme a quella del presidente dell'Autorità nazionale anti corruzione Raffaele Cantone
Proseguita poi per tutto l'anno la battaglia di Rita Bernardini per il diritto all'accesso alla cannabis terapeutica ammessa dalla legge del due mila sette ma resa ancora difficile
Complicata e costosa la burocrazia e da troppi ostacoli politici e anche culturali
Rita Bernardini tra l'altro ha intrapreso della qualche giorno una nuova coltivazione di cannabis dopo essere tra l'altro stata assolta a Siena per una precedente disobbedienza civile come importante sentenza di cui abbiamo parlato molto da Radio Radicale
E a questo proposito visto che ormai anche da noi c'è la consuetudine di scegliere una persona dell'anno allora vogliamo
Noi voi abbiamo deciso di scegliere proprio i malati ai quali viene impedito di accedere I farmaci o che sono perseguiti perché coltivano da sé la cannabis per non rivolgersi al mercato nero
E a simbolo di tutti i cittadini malati a cui viene impedito l'esercizio di un sacrosanto diritto di libertà
E leggiamo Fabrizio Pellegrini cui caso abbiamo seguito molto da Radio radicale che è stato anche oggetto di iniziative e di azioni concrete da parte appunto dei radicali
Infine chiudiamo questa carrellata sintetiche sicuramente incompleta degli eventi che hanno caratterizzato l'anno che sta per concludersi almeno per ciò che riguarda la politica delle droghe con le parole di Marco Pannella che ci ha lasciato sette mesi fa
Se tu vuoi vietare l'esercizio di una facoltà umana che per qualsiasi motivo e praticata a livello di massa Toffali RAI e sarai costretto l'illusione autoritaria del potere che colpisce il colpevole e lo colpisce a morte
L'avete sentita tante volte da Radio radicale perché sono la sintesi più chiara ed efficace dell'antiproibizionismo come lo intendeva Marco Pannella e come lo intendiamo
Da Radio Radicale ci sembrano il miglior modo per chiudere questo due mila sedici però curare a tutti a tutti con buon nuovo annuo radicale e antiproibizionista ci sentiamo alle tredici e con il notiziati proibizionista un saluto da Roberto spagnoli