Il grano di sale e quello di senape. L'ossigeno che serve per costruire l'alternativa

Nicola Zingaretti Presidente la Regione Lazio che ci è venuto a trovare
Daniele Fichera consiglieri appunto della Regione Lazio anche esso anche esso Presidente ringrazio la delegazione della Segreteria nazionale della CGIL Rossana Dettori Nino Baseotto i
Ringrazio Cesare Salvi che è qui in sala
E ringrazio i tanti che hanno già inviato il loro sicuramente rischio di dimenticarmi di dimenticarmi qualcuno ma ce ne sono tanti che ci hanno raggiunto questa mattina che hanno aderito all'appello che ci stanno prestando molta attenzione
Grazie per questo sforzo di anche uno sforzo o organizzativo siamo o un gruppo di aderenti a Sinistra ecologia Libertà parlamentari dirigenti nazionali dirigenti territoriali che hanno inteso promuovere un appello
Un appello che parte da una parzialità noi pensiamo di
Guardiamo tra l'altro questo fine settimana un fine settimana estremamente denso di
Iniziative immagino che Nicola Zingaretti tra poco ci dovrà lasciare
Per andare all'Assemblea nazionale del Partito Democratico ieri mattina accertata la l'Assemblea di conclusione della vicenda di Sinistra ecologia Libertà ma c'è stato anche
La a l'assemblea della sinistra il Partito Democratico domani ci sarà una iniziativa importante a Milano con Pisapia Pisapia che tra l'altro ci ha inviato una lettera di di di sostegno di incoraggi a mente che poi leggeremo è con noi vogliamo far vivere questa mattinata esattamente nello spirito di portare un contributo
A a quello che diceva anche Marco Doria del suo video praticare la necessità di provare a partire dalle fratture che sono innanzitutto fra sociali fratture di senso provare però a ricomporre con la consapevolezza evidentemente che oggi di fronte alle
Difficoltà drammatiche che attraversano la società c'è la necessità di provare a ricomporre
A ripensare anche una soggettività politica che sia capace di rappresentare appunto questa a complessità
Una complessità che oggi
Parla a alla sinistra ma parla soprattutto alla necessità di ripensarla la sinistra di pensarla in profondità
Parla alla necessità di interpretare domande che sono domande dissenso domande radicali pensate per esempio a quanto sta succedendo in queste ore alla lì per capire quanto oggi un punto di vista democratico di sinistra sarebbe necessario ovviamente non per testimoniare semplicemente un punto di vista l'aver provare
A affermare quella quel quello che sta succedendo appunto non lontanissimo dalle nostre nostre coste basti pensare alla ah alla vicenda dei migranti a come la vicenda dei migranti stia diventando un fatto costituente anche nelle nostre delle nostre suscita
Basti pensare a quello che è successo la settimana scorsa il con il referendum che ha sancito
Anche
Un nella nella vittoria enorme del no ha sancito anche una presa di parola
Di quanti in questa società
Vivono male di quanto in questa società non sono disponibili ad accettare semplicemente la a narrazione Renzi Anna della propaganda senso da fare i conti finì in fondo appunto con il fatto per esempio che l'altro giorno è venuto fuori che a Udine una ragazza di quattordici anni sviene in classe per fame
Per fame per senza fare i conti con il fatto che
Nella nostra società gli anziani specie nelle a grandi aree metropolitane rinunciano al riscaldamento perché non ce la fanno
Senza rinunciare al fatto che ormai si risparmia sulle medicine
Ecco noi vorremmo oggi il sottotitolo di questa nostra iniziativa e dare ossigeno alle al all'alternativa vorremmo riconnettere quest'la nostra parzialità con il contributo di tanti che appunto sono venuti qui questa mattina provare a riconnettere questo punto di vista più politico
Con tutta una serie di esperienze sociali che provano a mettere insieme però la parlare del dei disagi delle difficoltà di quanti
Appunto tenterò di vivere la politica non semplicemente come giochino politicista dico ma come
Occasione concreta per modificare le proprie condizioni di vita e qui mi fermo qua
Diamo il via
Formalmente a questa nostra Assemblea invito tra l'altro Lara Ricciati a a farmi compagnia
A farmi compagnia e all'aiutarmi nella gestione di questa Assemblea e do la parola a Massimiliano Smeriglio per l'intervento introduttivo
Perché la ruota giri perché la vita Riva ci vogliono le impurezze
E lei in purezza delle impurezze anche nel terreno come è noto se ha da essere certi le ci vuole il dissenso il diverso il grano di sale e di Siena bene
Buongiorno a tutti voi abbiamo voluto aprire questa nostra giornata di lavoro con una frase
Appunto di Primo levi
Che ci indica una strada che è quella di non avere paura della discussione della pluralità del mettersi in gioco
Questo appello
Io tra l'altro ringrazio i tanti i firmatari i primi venti
Ringrazio Ciccio Ferrara e Marco Furfaro
Insieme abbiamo fatto uno sforzo straordinario per organizzare questa mattinata e poi ringrazio tutti gli altri
Firmatario ormai quasi duecento di questo appello
Che è nato prima
Del passaggio referendario
E però indicava già dentro il passaggio referendario
Una una prospettiva
E la prospettiva è quella di un no ricostruttore
Uno certamente legato
Alla
Forza
Del legame appunto costituzionale
Dell'idea me sentirete Repubblica come lo chiamava Calamandrei cioè del comune sentire
La cosa pubblica
Ma anche un no
Legato alla
Al cambiamento alla volontà di cambiamento dell'agenda politica
E sociale per questo Paese
Per una politica che trasforma che non conserva e che non si fa abbassare l'identità
E in questo senso vorremmo metterci a disposizione di un cambiamento del cambiamento possibile c'è il cambiamento necessario
E c'è lo spazio del cambiamento possibile
I referendum e poi ci ha indicato in realtà una dinamica che attraversa tutta l'Europa
E arriva fino agli Stati Uniti d'America
E cioè quella fondamentalmente che di fronte alla crisi
Alla crisi economica
C'è una scorciatoia che è quella di rafforzare
Di come vengono rafforzati gli esecutivi
Ed è il divorzio in corso tra rappresentanza ed economia tra democrazia ed economia
Questo è il punto che ne abbiamo voluto segnalare
Con un no che non era né identitario né
Soltanto legato alla conservazione
Ma era un no che cercava di mettere al centro il tema della democrazia della rappresentanza
Sono dieci anni che
L'Europa in particolare gli Stati Uniti vengono attraversati
Da una crisi economica terribile
Che ha aumentato le povertà
Che ha tenuto al palo il prodotto interno lordo anche per chi crede a quello strumento noi abbiamo dei dubbi ma insomma anche guardando soltanto al prodotto interno lordo
I numeri stanno al palo il sistema produttivo è stato devastato
E i consumi interni
Tendono sempre
Al peggio ecco dentro le politiche di austerità
Europea
Muore l'idea di futuro e di speranza
E che che produce in realtà qualcosa di peggio
E cioè una sorta di rincorrere identitario
Di paura di paure
Di rancore di furore più populista
Non solo tornano in auge idee antiche sbagliate tornano torna il protezionismo tornano i confini
Tornano i muri
Torna il nazionalismo
Soprattutto torna la dimensione della ricerca del capro espiatorio
E della crisi
Metto il SIT Sissi si investe anzi c'è ci sono dei veri imprenditori della paura che investono sulla dimensione del razzismo perché è una moneta a basso costo che produce consenso
Ecco io penso che la dobbiamo mettere in connessione
Con molta lucidità
La dimensione della crisi della democrazia
Del rafforzamento degli esecutivi con le politiche
Che impoveriscono soprattutto il nostro continente
E questo impoverimento produce
Il sonno della ragione può produrre di nuovo le forme della banalità del male noi dobbiamo essere coscienti del passaggio storico che con l'elezione di tram qua
Arrivando fino
Persino alla Brecht scritto arrivando a governi che già oggi in Europa dentro l'Europa dei ventisette sono governi
Che fanno paura
Penso alla Polonia penso ieri una straordinaria mobilitazione in Polonia
Contro le leggi che limitano la libertà di stampa pensate un po'leggi che limitano la libertà di stampa penso all'Ungheria di Orban
Esplicitamente non è un
Diciamo un'aggettivazione folkloristica ma sono processi di fascistizzando sezione
Di alcuni Paesi
Che di cui dobbiamo tener conto perché sono cose che stanno accadendo in questo momento nel nostro continente
Di fronte a un'Unione Europea muta e spesso colpevole che si accanisce contro la Grecia Rizzi prassi che prova a fare politiche
Di redistribuzione che tenta di mettere in campo politiche di redistribuzione chiude gli occhi di fronte
Agli scenari
Davvero preoccupanti di quei Paesi con appena citato o che pure
Fa finta di non vedere
Qualcosa di ancora peggio che sta accadendo in questi giorni
Nella Turchia in Turchia nella Turchia di Erdogan
Dove centinaia di migliaia di
Dipendenti pubblici di insegnanti di intellettuali di scrittori sono stati incarcerati ecco permettetemi tra l'altro di
Diciamo
Continuare a dignità in qualche modo ad indignarci e a
Ricordare in particolare la vicenda del popolo curdo
E soprattutto nostro saluto addebitato
Ai parlamentari ancora oggi incarcerati
All'IST Cha ha fatto è una scrittrice turca
Che scrive
Parlando della Turchia
Parlando della Turchia ma tenendo lo sguardo sulla dimensione globale
Lei scrive ondate di nazionalismo isolazionismo e tribali smonta si infrangono sulle rive dei paesi di tutta Europa era aggiungono gli Stati Uniti
Show vini ISMU e xenofobia
Sono in ascesa
All'età dell'angoscia
E dall'angoscia la rabbia e dalla rabbia all'aggressione il passo è breve dalla rabbia all'aggressione il passo che a breve
Ecco io penso che noi quando
Riprendiamo la discussione di come si organizza nel campo progressista democratico di sinistra nel nostro Paese e nel resto d'Europa dobbiamo tener conto di questo scenario
Della condizione che stiamo
Attraversando
E in questo senso se l'offerta politica
Alla fine della fiera se l'offerta politica Sideri vedrà compatibilità tecnocrati di e politiche definite non roba
E la rivolta populista c'è da essere preoccupati
Noi dobbiamo rompere
Questo meccanismo dobbiamo rompere l'attuale tripartizione dell'offerta politica
Che diciamo nel campo
Progressista rischia di diventare
Il partito delle élite
E dell'austerità
Ecco se il campo a Borgo Pio progressista diventerà definitivamente il campo delle élite dell'austerità dobbiamo essere certi che il populismo reazionario straripa era
Se arriverà nel nostro Paese extra liberata nel resto
Dell'Europa
E da dove ricominciare io penso che
C'è un dato tra gli altri che a me ha colpito profondamente
In quei no in quella valanga di no c'è un ottantuno per cento di ragazzi e ragazze tra diciotto e trentacinque anni
Che testimonia la distanza tra il Paese raccontato tra la narrazione
Di Matteo Renzi e il Paese reale
Certo
In cui l'ottantuno per cento
C'è anche una parte diciamo di attenzione democratica di attenzione
Al bene più prezioso alla nostra Costituzione nata dalla Resistenza però più prosaicamente
Io penso che la dentro c'è la bocciatura
Delle politiche
Che negli ultimi anni si sono prodotte rispetto a questo blocco sociale e generati male e quindi là dentro c'è la buona scuola là dentro c'è l'alternanza scuola-lavoro e poi un giorno di questa cosa mi piacerebbe discutere a fondo
Sull'idea che la scuola in un Paese che non produce lavoro
Che non produce lavoro
Che la scuola invece di essere lo spazio della libertà
Lo spazio dell'autonomia del talento della potenzialità debba diventare lo spazio esclusivo dell'addestramento professionale a me fa impazzire lo ritengo un errore drammatico
Non lo posso dire da assessore della Regione Lazio però lo posso dire sul piano politico
A me pare un errore daranno idea vecchia è un'idea da anni Novanta e l'idea di Blair dell'addestramento professionale
Della
Dimensione produttiva che innerva la dimensione formativa è esattamente il contrario il modello di sviluppo si rifonda sulla conoscenza
E non la sulle rincorrere modelli produttivi che hanno prodotto la crisi l'hanno determinata
Là dentro c'è il Giobatta dentro quell'ottantuno per cento e là dentro c'è l'infamia dei voucher l'infamia
Quali Marco
Ci ricorda sempre che si come dire che il voucher a sua volta
è meglio del lavoro nero certo
Ed è
L'incastro in cui ci troviamo
Ma oltre un milione di voucher uno strumento nato per lavori stagionali occasionali di dimensione piccola
Oggi
Sostanzialmente sia diventata la moneta sonante con cui si pagano le persone i più giovani io penso
Che è uno dei punti da cui dobbiamo ricominciare
Ecco io penso al vento dobbiamo prendere questo ottantuno per cento questo pacchetto di cose e già questo sarebbe un programma
Di alternativa di governo
Cambiare la buona scuola cambiare l'alternanza scuola lavoro abolire Giobatta e buttare a mare i voucher sarebbe uno straordinario
Programma il Governo
Per questo non ci facciamo bastare la dimensione identitaria della sinistra vogliamo cambiare l'agenda politica del Paese non vogliamo cambiare la sinistra vogliamo cambiare l'agenda politica del Paese
è il tema non è chi sta al Governo il tema è sempre cosa fa un Governo cosa fa un Governo a me per esempio se domani mattina
L'attuale Governo aprisse una discussione sul reddito minimo garantito
Sul rafforzamento di salari e pensioni e appunto sull'abolizione del Giobatta i voucher io sarei pronto a discutere subito immediatamente
Perché il tema è quello che si fa è quello che si fa per chi sta peggio
E non quello che non si fa
Per alimentare la nostra separatezza
Ecco io penso che abbiamo l'obbligo le persone i compagni le compagnie che stanno qui oggi hanno l'obbligo di compere di contribuire
Alla organizzazione di un campo
Capace di Progetto di conflitto di presenza territoriale
E di Governo il Governo non è l'unica cosa non siamo governi visti ma è parte integrante di una prospettiva politica che non si può rimuovere
E lo vediamo quanto è importante il Governo lo vediamo
Quando assistiamo a fenomeni apra
Ha esperienza in su
Vicenti nel campo progressista e lo vediamo permettetemi l'unica battuta che farò su Roma oggi su quello che sta succedendo in questa
Disgraziata città
Il gol i populisti al Governo
I populisti al Governo
Io dico solo una cosa
Alla si indaga raggiri
Rispetto a tutto quello che sta accadendo perché noi voi a differenza loro siamo garantisti sempre e comunque e le cose vanno viste nelle sedi opportune che sono i tribunali e non i giornali e non le piazze
Ecco però una cosa la voglio dire
Cara si indaga le scuse non le devi fare a Beppe Grillo le devi fare ai romani che aspettano
Deve assumere la responsabilità delle scelte che fai
Tutti i giorni non ti devi nascondere
Perché se è stata votata per
Governare questa città
E ci sono centinaia di migliaia di persone che aspettano che questa città torni a respirare perché è una città che non respira più che è contorta che che che è piegata su se stessa
Ecco io penso
Che il nostro compito è come riconnettere la politica la vita al presente
Alle condizioni di vita delle persone e delle persone in carne ed ossa
Su questo credo che dobbiamo dialogare con chiunque
Con chiunque abbia la nostra medesima urgenza
Che abbiamo dato no ed è la cosa più facile ma anche
Sì ha votato sì a referendum costituzionale perché guardate in quel no se non vogliamo raccontarci le solite barzellette che ci bastano
E come dire che fanno forte la comunità interna in quel no ci sono un sacco di cose positive ma ci sono anche un sacco di preoccupazioni un sacco di cose regressive c'è un sacco di destra c'è un sacco di rancore di paura
Così come nel sì
Io penso
Che noi
Dobbiamo non solo continuare a parlarne ma per noi
I compagni compagni come Giuliano Pisapia Massimo Zedda sono interlocutori indispensabili e preziosi per la nostra ricostruzione
La sinistra per noi al plurale
E accogliente
è capace di discutere con maturità è democratica e partecipata perché se non è tutte queste cose semplicemente non è e diventa un'altra cosa
è un'altra cosa diventa una cosa che sa di caserma
Ecco noi non ci facciamo bastare l'idea di un capo assoluto
Vale quando osserviamo o a volte dimentichiamo il Partito Democratico facciamo che vale anche per noi che ci dobbiamo educare a una discussione plurale e a dispetto delle idee di tutti
Ecco la sinistra è un collettivo come è stato un collettivo quello che ha organizzato questa straordinaria mattinata di partecipazione
Sono tre giorni decisivi quelli che stiamo attraversando per la discussione nel campo progressista
Ieri la sinistra del Partito Democratico oggi l'Assemblea del Partito Democratico
Ieri lo scioglimento definitivo di sinistra ecologia e Libertà
Non ho avuto l'opportunità di dire quello che penso su questo passaggio
Non penso che vadano cercate polemiche voglio solo ringraziare Nichi Vendola per questi sei sette anni straordinari
Sia
Permesso
Passare
Insieme
Oggi questa nostra Assemblea domani a Bologna l'incontro proposto dal Sindaco Merola appunto con Giuliano Pisapia con Massimo Zedda tanti altri
Penso che dobbiamo cogliere gli spazi agire in maniera corsara
Provare a praticare l'egemonia la forza delle idee dei progetti dei progetti per la trasformazione che mettono al centro la centralità del vivente
Non c'ero non ci ha convinto il Governo Renzi e non ci convince il Governo Gentiloni
Siamo lontanissimi
Dalla potenza sociale e culturale della destra radicale
Che fa fatica a trovare un leader
è una è un contenitore ma che è fortissima nella società italiana e siamo lontanissimi
E ovviamente siamo lontanissimi
Dai comunisti a cinque stelle
Eppure
Dobbiamo avere quella capacità di discernimento
Che non fa di tutta l'erba un fascio da una parte una ridotta minoritaria e dall'altro il resto del mondo
Noi questa cosa non possiamo permetterci dalla nostra critica deve essere puntuale al campo democratico
Alla destra reazionaria populisti e non ci facciamo bastare neanche l'idea di una sinistra settaria
Parolaia
Supponente
Noi osare
Che fa lo spiego né spiega tutti
Spiega tutti quelli che prendono al trenta per cento quello che devono fare
Siamo straordinari nel fare l'autocritica degli altri
Noi spieghiamo RNC quello che deve fare spiega mai Cinquestelle quello che deve fare poi andiamo alle urne e quando superiamo il tre per cento brindiamo champagne è una cosa fantastica
Alla straordinaria
A noi la sinistra delle pacche sulle spalle non ci basta più
Non serve non serva al Paese non serva a nessuno e una ridotta che porta
Storie già viste
Noi la cioè io vengo da Rifondazione Comunista
Tale e quale l'abbiamo già vista questa vicenda e non vogliamo ripercorrerla
Penso che dobbiamo
Disarmare linguaggio
Dobbiamo disertare la logica della ricerca del nemico se poi al nemico interno è ancora meglio
Perché rafforza la dimensione identitaria dobbiamo ossessivamente ricercare il vincolo di popolo misurarci col consenso
Perché il consenso a un metro
Non è l'unico ma è un metro per verificare se le cose che fai hanno attecchiscono arrivano
Ecco uno dobbiamo ricercare una connessione sentimentale costruire con umiltà
Papà Francesco parla della globalizzazione dell'indifferenza ecco questa è uno dei prego praticamente il tema uno dei temi principali che dobbiamo
Affrontare
E guardare ai nostri limiti
Guardare i nostri limiti guardarci dentro e capire
Come noi possiamo fare un
Un passo in avanti sarebbe
Estremamente importante che già da oggi questa mattina riuscissimo tra di noi a prendere un impegno
Basta parlare dei limiti del Partito Democratico parliamo dei nostri limiti per superarli in avanti parliamo minori come ci mettiamo in gioco
Da oggi siamo in campo
Le nostre idee
Le reti le pratiche le sedi l'organizzazione
I parlamentari che ringrazio che sono qui che sono fondamentali per testimoniare un punto di vista
Le gli amministratori locali sindaci
Un collettivo appunto di liberi e uguali te sceglie la politica per cambiare le cose
Per cambiare le cose
E per cambiare se stessi
Una coalizione di persone di affetti di solidarietà
Perché la sinistra si fa insieme
Con pazienza e cura
Io penso che è tempo di tornare a costruire ricucire
Tenere assieme il Paese noi dobbiamo avere questa assillo di come si rimette insieme una prospettiva per il Paese un Paese lacerato noi dobbiamo sentire questa come responsabilità principale
E penso e lo dico in maniera molto chiara
Che saremo ovunque e con chiunque condivida l'urgenza del cambiamento vogliamo discutere con tutti e non ritrovarci esclusivamente i luoghi piccoli e separati
è tempo di prendere il largo
Di prenderci dei rischi
Senza paura
Con coraggio e determinazione
Fuori dal luogo di chiusi e piccoli
Con la vocazione dell'insufficienza
Vi ricordate c'era la vocazione maggioritaria quella dell'autosufficienza
Noi dobbiamo esporre le nostre fragilità la nostra insufficienza noi abbiamo bisogno necessità di incontro di incontrare nuovi compagni di viaggio perché se no non ce la facciamo
Ma io sono ottimista
Inguaribili mente ottimista nonostante tutto
E penso che anche questa mattina ne è testimonianza di una volontà di un'attenzione
Di una voglia di battersi che attraversa tante realtà del nostro Paese ecco penso che il nostro compito la nostra responsabilità è quella di dare
Fiducia a questa Energia
Che ci attraversa e che mettiamo a disposizione del cambiamento
Grazie a tutti per essere qui il nostro cammino è appena cominciato
Grazie Massimiliano
Adesso Lara rifugiati leggerà il messaggio che ci ha inviato Giuliano Pisapia
Care amiche e cari amici cari compagni e cari compagni
Mi dispiace molto non poter essere oggi con voi per impegni precedenti alla convocazione di questo incontro ma sono convinto che questa giornata grazie a voi che vi state ritrovando sia un seme gettato nel campo
E per continuare con le parabole i semi germogli hanno crescono e poi danno i frutti
Nelle ultime settimane ci è capitato di prendere posizioni differenti in alcuni passaggi politici importanti a partire dal voto sul referendum costituzionale
Ma io continuo a pensare che dobbiamo cercare il molto che ci unisce piuttosto che il poco che ci divide
Opinione diverse sui singoli temi non possono essere un ostacolo quando si hanno gli stessi valori gli stessi principi e gli stessi obiettivi
Il dialogo il confronto sono qualcosa in più non qualcosa in meno
Io credo che una sinistra oggi spaesati alla ricerca di una casa politica di riferimento debba disperatamente cercare il suo minimo comune denominatore
Dopo quattro dicembre come dicevamo è arrivato il cinque e l'Italia si è svegliata come gli scogli stessi problemi del giorno prima a combattere con la crisi economica con un italiano su quattro a rischio povertà
Condiviso uguaglianza crescenti e con una disoccupazione giovanile spaventosa soprattutto al sud
Sono convinto che ci siamo svegliati tutti a prescindere dal nostro porto consapevoli di avere una responsabilità importante
Costruire un campo politico largo aperto e di sinistra che sfidi populismi le destre e che segni sia sul piano sociale che sul piano elettorale una discontinuità con le scelte
Che le contingenze politiche ci hanno consegnato in questi anni
Come forse saprete io credo che alcune leggi approvate in questi anni siano state importanti e di buonsenso come l'ampliamento dei diritti civili o la legge sul caporalato
Nonostante questo sono consapevole che oggi il ruolo della sinistra è quello di riaprire la sfida la precarietà alla povertà alle disuguaglianze
Segnando anche evidentemente alcune significative discontinuità rispetto al governo di questi anni in cui il PD era alleato con il centrodestra
In questo senso i temi sui quali la CGIL ha raccolto le firme per il referendum possono costruire una sfida positiva per tutto il campo che vogliamo costruire questo ho in mente e questo vorrei con di aree con voi di questo vorrei parlare con voi nelle prossime settimane per costruire uno spazio di sinistra autonomo ma che si assuma partire da ora la responsabilità della sfida del Governo da sinistra
Significa stare al Governo a qualunque condizione ovviamente no significa avere una sinistra autonoma ma che riconosca l'importanza di ricostruire insieme le condizioni per un centro sinistra o sinistra centro che mi piace di più di Governo
Governo non come potere ma come assunzione di responsabilità per fare quelle riforme necessarie per far uscire il Paese da una crisi che bisogna affrontare con i fatti
Non con le parole non con la semplice testimonianza sappiamo che il centrosinistra così come l'abbiamo conosciuto nelle stagioni precedenti non esiste più dobbiamo ricostruire il campo
Mi è sembrato semplice chiamarlo campo progressista per dire che vogliamo affrontare le sfide prima di tutte quella del lavoro e che per farlo dobbiamo rinnovare vestirsi e il nostro metodo di stare insieme
Per quanto mi riguarda sono sport disponibile a mettermi al servizio insieme a tutte che tutti voi per costruire il nostro campo politico Imad una sinistra nuova attuale aperta civismo che parta da proposte concrete e dare tantissime energie che a livello locale si sono già messe in moto in questi anni
Consapevoli della responsabilità che avremo nei prossimi mesi
Non ci sono molte alternative ricostruire un centrosinistra nuovo e costruire un programma che indichi le priorità oppure arrendersi all'inesorabile sta delle larghe intese o peggio I populismi reazionari e di destra
Per ricostruire una speranza un campo progressista con ambizioni di governo serve una sinistra credibile autonoma curiosa coraggiosa che sappia dar voce al Paese e alla sua voglia di cambiare in meglio
Questi sono e il percorso cui vorrei partecipare insieme a tante e tanti altri un abbraccio Giuliano Pisapia
Grazie a Giuliano Pisapia
Adesso incominciamo con gli interventi del delle realtà sociali che hanno
Aderito a questa a questa giornata e che hanno voluto portarci un contributo io ho chiamo o a parlare Elisa Marchetti dell'Udu
Buongiorno a tutti grazie dominante per questo invito mi fa molto piacere insomma che il primo intervento sia stato lasciato annoieranno e studenti
Parlo ovviamente per l'Unione dei mezzi tanica l'organizzazione di cui sono mediatrice nazionale anche a nome della rete degli studenti medi appunto la più grande associazione studentesca del Paese che si occupa appunto di studenti gli studenti delle superiori
Già negli interventi precedenti è stato fatto un gran parlare di ma i giovani in una relazione in relazione al referendum ma è vero e siamo come organizzazioni abbiamo
Comunque fatto parte di quell'ottanta per cento di giovani che hanno detto no a questo referendum
Avevo fatto la nostra campagna è stata una campagna nel merito abbiamo spiegato agli studenti perché fosse giusto votare no e quali fosse perché ritenevamo quella riforma sbagliata
Siamo vicini al nostro intento soprattutto quando abbiamo stirata gli studenti che tutte quelle promesse fatte attraverso questa riforma
Erano carta straccia e che non non avrebbero avuto un'attuazione nella realtà non basterà riforma per cambiare il Paese bisogna investire bisogna investire le politiche dell'istruzione dalla scuola all'università
è questo quello che abbiamo sempre richiesto ed è questo quello che continueremo a chiedere
Noi ci siamo stati a quando c'era bisogno eravamo in piazza contro una buona scuola abbiamo fatto campagna contro questo referendum che ritenevamo sbagliato ci siano stati quando si parla di accesso al mondo dell'istruzione ad ogni livello
Quindi ad cioè se le scuole superiori anche soprattutto accesso all'università siamo il Paese con il più basso numero di laureati la dispersione scolastica nel nostro paese altissima c'è un diritto allo studio che viene negato non si investono fondi nel diritto allo studio siamo fanalino di coda siamo fanalino di coda in Europa
Siamo in prima linea quando si parla di accesso al mondo del lavoro questo per me è un tema molto importante e soprattutto è un tema molto sentito dagli studenti gli studenti
Come prima con preoccupazione quando a scuola li superiore quando si iscrivono all'università hanno quella di che lavoro faremo che lavoro troveremo
Alternanza scuola lavoro stage e tirocini praticantato gli studenti lavoratori sono tutti temi che ci stanno a cuore su cui ci battiamo
Là ci sono sempre più studenti lavoratori e sono stati richiamati prima i famosi voucher un numero immenso di studenti viene pagato al Sarezzo voucher e quindi insomma se vengono pagati senza che a questi si garantiscano diritti ovviamente su questo insomma saremo
Anche in prima linea se insomma quando saranno affrontati i referendum referendum sul lavoro
Siamo in prima linea anche quando si parla di cittadinanza studentesca vogliamo essere inclusi nel tessuto sociale vogliamo fare qualche comunque delle politiche del territorio che dei territori dove siamo presenti
Quello che chiediamo è che chiediamo comunque la sinistra in questo Paese è che
Insomma si ritorni a vedere l'istruzione come il vero ascensore sociale molto spesso questo è venuto meno nel nostro Paese abbiamo anni di disinvestimento siamo diventati fanalino di coda ignorato per gli investimenti scuole ed università
Noi alla sinistra di questo Paese ai partiti a alle organizzazioni che insomma si comunque si affacciano nel nel panorama politico chiediamo questo chiediamo comunque un'inversione nella nelle politiche dell'istruzione chiediamo che
Insomma si investa veramente nell'istituzione e che appunto si investono risorse soprattutto chiediamo un dialogo chiediamo di essere ascoltati
In quanto sindacati studenteschi ovviamente siamo indipendenti siamo autonomi ma abbiamo le idee chiare abbiamo delle idee di sinistra e siamo ovviamente a disposizione apportare queste nostre idee a chi vorrà accogliere chiediamo però di essere ascoltati questo sì ci sarà a volte condivisione a volte non avremo le stesse insomma sicuramente abbiamo delle divergenze ma chiediamo che
L'ascolto con chi rappresenta gli studenti che sono coloro che vivono a all'università e le scuole tutti i giorni e coloro con dunque
Che andranno a formare la classe dirigente ma semplicemente i lavoratori di questo Paese che diamo il confronto con le sia fondamentale
Quindi insomma l'auspicio è quello di rivederci presto di insomma di avere un confronto dialogo un confronto un dialogo proficui
Grazie di nuovo e buon lavoro a tutti
Allora adesso Maddalena di averlo
Della piattaforma nulla di meno che ha promosso la manifestazione del ventisei di novembre
Buongiorno tutta e a tutti e grazie per questo invito il venticinque novembre la giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne vi sembrerà banale che ve lo ricordi ma sono tanti troppi a non saperlo
Da un certo punto di vista questa è anche il meno perché c'è più ignoriamo in tutte le accezioni del verbo ignorare
In tutte le eccezioni del verbo ignorare e la violenza in sé non la ricorrenza
La violenza la ignoriamo quando pensiamo che non ci riguardi e che sia sempre un po'più in là la ignoriamo quando crediamo che in fondo in fondo le donne se la sono cercata forse quella gonna era un po'troppo corta
Forse quell'orario era un po'troppo sconveniente forse quello schiaffo te l'hanno proprio tirato via dalle mani le donne a volte si sa quando ci si mettono
La violenza la ignoriamo quando sosteniamo che è un'emergenza come se fosse una calamità la violenza invece strutturale
Legno abbiamo quando sosteniamo che gli uomini violenti sono malati colti da raptus passionale non c'è amore nella violenza né passione non c'era l'atto s'c'è premeditazione pianificazione e reato
La violenza la ignoriamo quando ci rifiutiamo di usare la parola femminicidio sostenendo che invece la parola omicidio racchiuda perfettamente tutto il senso delle cose
Femminicidio invece è una parola importante include qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura patriarcale allo scopo di perpetuare nella subordinazione e annientarne l'identità attraverso l'assoggettamento fisico e psicologico fino alla schiavitù o alla morte
Non possiamo cullarci pensando che la via di che la violenza sia nascosta chissà dove
Le statistiche ci dicono che siate in questa sala stamattina fra di noi vittime di violenza e uomini violenti
Tutto questo e molto altro è stato portato in piazza il ventisei novembre in una bellissima manifestazione nazionale contro la violenza
La prima manifestazione nazionale ampiamente partecipata dopo molti anni una marea di donne ha sfilato per il centro di Roma senza bandiere senza partiti ma con forza e con determinazione
Il grido di latte è stato non una di meno traslato dalla battaglia delle donne argentine
Non accetteremo un'altra sola donna ammazzata picchiata abusata
è stato il corteo
Più bello che potessimo curarci c'erano quattro generazioni di donne le nipoti le figlie
Le madri e le nonne c'erano donne giovanissime fra le organizzatrice fra le partecipanti perché non è stata una mobilitazione di poche madri del femminismo
E poi
C'erano gli uomini ce n'erano tanti giovani e meno giovani e questa per me è stata parte della rivoluzione
è stata la più straordinaria relazione all'evidenza che la violenza ci riguarda tutti e tutte che tutti e tutti ogni e tutte ogni santo giorno dobbiamo avere sempre per il coraggio di puntare il dito e di dire basta
Il vero straccia stato rendersi conto che mentre tutta questa forza si metteva in moto il disinteresse di molti era manifesto
Il Movimento cinque Stelle organizzato contemporaneamente un corteo per il no al referendum mentre alla nuvola all'EUR il sì celebrava gli ultimi giorni di campagna referendaria tutto questo accadeva a Roma a qualche chilometro e contemporaneamente
Altri
Altre
Con maggiore delicatezza hanno aspettato il giorno dopo
La sera stessa i servizi dei principali telegiornali erano poveri e inadeguati e il giorno dopo a parte il manifesto dalle prime pagine dei giornali ma dei giornali sembrava che non fosse accaduto assolutamente nulla
Poi c'è stato il referendum e quanto il seguito il sipario accaduto e a distanza di qualche settimana quella manifestazione sembra non esserci mai stata
Ma quella piazza oltre alla fine della violenza sulle donne rivendicava molto altro e sono tutti temi aperti e urgenti e che desidero porre alla vostra alla nostra attenzione
Poneva con esasperazione il problema della precarietà una precarietà che il Giobatta arrivi a radicalizza ATO e non smussato e i dati sul mercato del lavoro anche se gonfiati dall'utilizzo improprio dei voucher cominciano a mostrarlo
Una precarietà che picchia duro sulle donne e che si fa esistenziale una totale assenza di servizi che rende la scelta dalla maternità sempre più di classe o un folle salto nel vuoto
La piazza rivendicava anche l'aborto libero e sicuro sappiamo che abortire sempre più complesse in questo Paese
Le percentuali e residuali di medici non obiettori non sono in grado di garantire un servizio che tuteli la salute fisica e psicologica delle donne così come dice la legge
Già
Perché la centonovantaquattro è una legge dello Stato anche se disattesa di fatto in Italia sta riemergendo l'aborto clandestino e non so se mi spiego
Quella piazza rivendicava anche il diritto all'autodeterminazione in tutte le sue forme e ancora
La lotta contro la violenza deve essere strutturata garantendo i servizi a partire dai centri antiviolenza
E deve cominciare fin dalla più tenera età
Perché è lì che inizia a tutto perché fin da piccolissimi dobbiamo imparare a rispettare l'altro e l'altra
Per questo l'educazione sentimentale il sensuale obbligatoria nelle scuole è urgente imprescindibile
Bisogna insegnare ai bambini a rispettare le bambine bisogna che capiscano che le bambine non sono fragili che nessuno deve prendersene cura e che nessuno può decidere per loro
E che non ci sono cose non adatte o che le bambine non possano fare e che nessuno può abusarne
D'altro canto bisogna insegnare alle bambine che sono forti
E che nessun Principato duro deve venire a salvarle che possono sboccia arsi le ginocchia sugli alberi e segnare qualunque lavoro
Possono fare ed essere tutto ciò che vogliono possano arrivare fin dove le porta l'immaginazione
Possono fare tutto possano fare da essere tutto ciò che vogliono possono arrivare fin dove le porte all'immaginazione e il loro talento e quindi
Molto molto lontano grazie
Grazie Maddalena Tizio Ferrara
Come è stato detto da Massimiliano questo è un week-end i grandi appuntamenti
Unica in più lungo di discussioni di confronto tra
Quella sinistra larga diffusa che si interroga da tempo
Sulla fase politica su dove è arrivato l'Europa il nostro Paese del mondo
Soprattutto alla luce dei referendum alla luce della vittoria del no
Infatti non a caso a partire da venerdì sei c'è stata già una prima discussione dei comitati del no
Dei quali hanno giustamente rivendicato la necessità di continuare quell'esperienza
Di non disperdere quel patrimonio o no che hanno accumulato durante la campagna referendaria ma è stata anche ieri come ricordava sempre Massimiliano
Il momento in cui
Anche la minoranza del partito democratico si è rivista per
Provare a discutere su come
Andare non solo oggi all'Assemblea ma come riprendere la parola nel Paese e non solo con la candidatura di speranza che da qui a poco tempo verrà
A dire e a portare il suo contributo ma anche apporre i temi diciamo di come si riapre una discussione non solo gli nel Partito Democratico ma nel campo democratica e progressista di questo Paese come si cambia la rotta delle politiche economiche e sociali
è stato il giorno in cui si sciolto
Ed è finita l'esperienza di Sinistra ecologia Libertà
E oggi c'è la nostra la nostra discussione c'è quella dell'Assemblea nazionale del Pd
Domani ancora
Come è stato detto c'è Bologna dove ci sono
Merola Pisapia Cuperlo Zedda Smeriglio anche lui sempre a discutere appunto
Da dove partiamo come ricostruiamo un punto di vista
Che ci consente di riprendere quel filo rosso che in questi anni si è spezzato
Filo rosso non solo che in questi anni si è spezzato diciamo all'interno delle nostre comunità ma si è spezzato anche il rapporto
Al popolo del cosiddetto mondo del centrosinistra del popolo della sinistra del popolo democratico
Fino al punto di ieri
Essere diciamo finiti nel momento più basso del rapporto di fiducia tra le persone e la politica e le istituzioni
C'è un vuoto un abisso che si è creato in questo Paese non solo nel nostro Paese un abisso profondo dove appunto l'utilità
Di chi fa politica non solo non è
Non è minimamente vista ma addirittura diventa controproducente diventa il suo nemico
Perché ora la condizione materiale di vita degli uomini e delle donne è terribile perché questa politica per troppi anni non è stato in grado di dare una sola risposta
Noi non potevamo essere immuni
Da quanto è avvenuto non potevamo né tanto meno potevamo pensare che bastava alzare alla nostra bandiera identitaria
Per distinguerci da tutto quanto è avvenuto in questi anni
Si è creato un solco profondo
E questo solco profondo apportato come abbiamo visto e com'era inevitabile
Alla destra che avanza
I populismi la vittoria di Trump quello che sta avvenendo in Europa la vicenda drammatica anche della Francia e il povero anzi prassi che in Grecia prova resistere ma con una difficoltà oggettiva
Di fronte diciamo alla burocrazia di alla tecnocrazia
Delle politiche europee
E quindi dentro questo quadro io penso che vada ricostruito il campo democratico e progressista della sinistra italiana
Ma lo dobbiamo fare
Non pensando di mettere le braghe al mondo
La politica può esistere ma la sinistra può anche non esistere noi non pensiamo non possiamo pensare
Diciamo
Che
Appunto provando a mettere i voti a quando succede sul campo e affari commentatori
E molto spesso anche quelli che oltre il commento ci aggiungono la critica non vedere invece dentro di noi quali sono i problemi di fondo che oggi
Cinque ma è torno da un lato che ci consentono diciamo di non avere uno sguardo largo
Inclusivo capace in qualche modo di intercettare
Diciamo il malessere cacce Massimiliano qui ha ricordato io non lo voglio fare perché dobbiamo parlare pochi minuti per dare la possibilità a tutti quali sono i nuovi
La sinistra nasce se nasce su una vicenda sociale se si distingue appunto dalle forze che sono in campo quelle economiche e sociali
Diciamo quelle
Che anno guardate guardano alla destra e quindi alla prospettiva di uscire dalla crisi a destra anche in questo Paese o
Appunto
Hai populismi Cinquestelle che appunto non hanno una fisionomia non hanno un profilo ideale e culturale
Che è in grado di intercettare il malessere sociale non c'è
E quindi io credo che noi io appunto chiamiamo per nome e cognome
Quale deve essere il nord la nostra opzione programmatica oppure non ce la faremo non s'ha da fare
Il referendum ha detto una cosa
Importante non è solo diciamo la quantità di giovani che hanno votato che proprio perché non vedono il futuro hanno votato no
Ma detto che c'è una rabbia sociale
E questa rabbia sociale non è scontato
Non è scontato non è scritto da nessuna parte che questa rabbia sociale diventa appunto la leva sulla quale provare a uscire a sinistra dalla crisi italiana al contrario e noi dobbiamo saperla guardare
Ma saperla guardare vuole dire appunto uscire fuori dai politici ismi noi non possiamo pensare
Che si fonda una sinistra come purtroppo lo devo dire
Con grande amarezza io faccio parte di tante compagne tanti compagni che vengono
La Sinistra ecologia e libertà e che insieme abbiamo deciso di dare vita e corso a un nuovo soggetto politico e tuttavia io lì
Il Sinistra italiana vedo questo limite
E cioè appunto anziché provare
A partire dalla realtà del Paese di come tutti i rigori netti a parlare con questi soggetti con quelli che non votano che voto non ci questa delle con quelli che hanno una rabbia dentro perché nessuno parla della loro della loro condizione materiale di vita ecco
Noi offriamo la purezza
La purezza della posizione dell'opposizione della non contaminazione e non capendo che questa assorbe ancora di più
Perché oggi non c'è diciamo la verità una richiesta dal Paese non c'è la richiesta dal Paese di fare un partito di sinistra
Oggi ci hanno un altro problema che non riescono a guardare il proprio futuro che non sono in grado di vedere nel futuro dei genitori né quello dei figli
Che davanti all'ora hanno l'abisso e quindi non gli interessa la costruzione di un partito ma gli interessa chi oggi è in grado di parlare alla sua sofferenza è in grado di portare risposte a quei bisogni che loro hanno e che la politica tutta la politica ha dimenticato
E allora non ci prendiamo diciamo
Se sul folklore ci sono differenze
Tra quello che pensiamo noi tra la relazione che qui
Massimiliano ha svolto e le cose che abbiamo ascoltato ieri quando abbiamo sciolto sinistra ecologia e Libertà e differenze ci sono
Devo dire ieri ho scoperto anche differenze di analisi ma
Il tempo è breve quindi voglio andare al dunque
Noi pensiamo che è una sinistra possa avere la possibilità
Diciamo
Di
Avere una prospettiva di riparlare al Paese innanzitutto sia e se fa un bagno di umiltà
Perché non sempre
Abbiamo indovinato tutto no
E non possiamo continuare a mettere i volti
Accompagni che pure sbagliano e che hanno avuto un atteggiamento che noi non abbiamo condiviso come il compagno Giuliano Pisapia che però come vedete
Manda una lettera perché non si sottrae perché vuole restare dentro questa ricostruzione
Perché vuole contribuire anche avendo una posizione altra dalla nostra di tutti quelli
Probabilmente che sono in questa sala però si mette in connessione
Perché prima di guardare alla sua opinione pensa che bisogna ricostruire un popolo bisogna ricostruire un luogo bisogna ricostruire un confronto
Bisogna ricostruire
Ecco
E allora una sinistra che fa queste o è probabilmente capace dei ricollegarsi di nuovo a quel popolo una sinistra invece che annuncia che mai e poi mai
Con quelli che non la pensano così si può fare un partito francamente io lo trovo fuori dal mondo non si può dire
Il partito del no ma quale partito del no
Noi abbiamo bisogno di fare il partito che vuole cambiare il Paese
Eh no nel partito per noi il partito per il Paese
Perché il Paese ha bisogno
Della sinistra oggi
Una delle tante come dicevo all'inizio lo momenti di approfondimento di confronto io credo che una cosa sola noi non possiamo
Diciamo anche noi per me
Tracce di sbagliare
Ma voglio dire apertamente noi non siamo la corrente di nessun partito né che c'è n che nascerà
Noi vogliamo essere insieme a tutti i luoghi di questo weekend
Utili a costruire un percorso e a non perderci di vista mettiamo tutto il resto è tra di noi costruiamo appuntamenti siccome questo su tutto il territorio nel proviamo per questa via a mettere in discussione le certezze che molti hanno perché invece noi non abbiamo
Grazie fruizione
Io chiamo Claudia Claudia confini quella cooperativa sociale il puntiglio né che è una grossa cooperativa
Che opera qui ribellarci vorremmo in Provincia in provincia di Roma prima di lasciare la parola Claudia vorrei ringraziare Nicola Fratoianni per la sua presenza questo motivo
Buongiorno a tutte a tutti grazie per l'invito io sono appunto Claudia buon Fini sono la Presidente di una cooperativa sociale
Che lavora su tre territori della della Regione Lazio
Visto il poster e faranno ma mi piaceva iniziare leggendo l'articolo tre della Costituzione italiana visto che tra l'altro ieri c'è stata un'importante manifestazione
Su Roma dei migranti promossa dal Baobab che a mio avviso è stata quasi censurata visto che nessun telegiornale e nessun giornale questa mattina ne ha parlato
Questa è un dato che invito tutti quanti voi a riflettere che forse anche la politica stessa dovrebbe essere capace di riportare all'attenzione la raggiera sicuramente impegnata
Sulle sue vicende politiche interne ma le istanze che portava ieri il baobab credo che siano le istanze di tutti quanti noi anche perché in questo caso si sta parlando di una Roma
Che non accoglie né i migranti e nelle persone che si trovano
In situazioni di difficoltà
Allora la mia esperienza quale io parto dalle disuguaglianze quindi parta anche da quelle che sono le disuguaglianze dei migranti lei siamo una cooperativa sociale che
Opera io dico in modo politico laico nei confronti della gestione dei servizi alla persona
Perché non non ha una visione prestazionale eccessi di leciti amiamo Pongiglione ci tengo a dirlo perché tendiamo a pungolare
Mettiamo una cooperativa di tipo mista non voglio entrare nelle forme tecniche però ci occupiamo di gestione servizi alla persona e di inserimento delle persone che si trovano in condizioni di difficoltà
Espongo Marta mi ha invitato mi diceva racconta quella che è la tua storia la tua quotidianità quelle che sono le tue battaglie
Io sono la Presidente di questa cooperativa da da dodici anni da tredici anni e ad oggi io non faccio altro che portare avanti le istanze dei cittadini che si trovano in condizioni di difficoltà
Istanze legate al mantenimento dei servizi alla persona perché in questo momento i servizi alla persona sono rilegati fortemente a delle reti regionali
E in cui i Comuni non sono in grado di rispondere a mio avviso perché stretti da un patto di stabilità che far sì che i servizi sociali continuino
A nostro parere fuori al punto dal patto di stabilità e credo che io mi aspetto che la sinistra un partito di sinistra sia in grado di portare questa istanza come primo elemento
Prima Merigo diceva bisogna riconnettersi
Con
Con il territorio e dico che bisogna riconnettersi con i cittadini con la base con la base sociale di partendo dal basso perché questa ad oggi non c'è
C'è un forte scollamento tra
La cittadinanza
I cittadini che si trovano in difficoltà e che mi sento di dire a voi che in qualche modo fate politica attiva anche più di me
Rischiano di andare dietro a un populismo Riscone o rischiano di stare dietro a Salvini che promette che in qualche modo parla
In termini di ridiamo all'Italia quello che è di vita degli italiani perché gli stranieri si stanno prenda do tutto ma ne tutti sappiamo che hanno le cose non stanno così quindi la cosa fondamentale a ritornare a parlare con la cittadinanza
E non essere autoreferenziali io
Sento di
Di dire questa cosa perché questo purtroppo è quello che accade che noi che stiamo sul campo e che ripeto portiamo avanti le istanze dei cittadini è quello che succede quotidianamente
Quindi
Oggi pensando a cosa dover dire volevo portare delle aspettative io continuo ad essere una di quelle che dice servizi sociali devono stare fuori dal patto di stabilità sono tre anni che diciamo questo
Da un sacco di tempo sono tre anni quattro anni che questo non succede se i servizi sociali non stanno fuori dal patto di stabilità
Il livello di povertà in Italia continua a crescere ogni giorno perché le disuguaglianze sono tante non riguardano solamente cittadini migranti ma riguardano anche i cittadini tagli Dani io come Presidente di cooperativa sociale che inserisce al lavoro anche soggetti svantaggiati persone che vengono da storie difficili dipenda Monterotondo che anche una cittadina
Mi ritrovo a vedere a fine serata anni era oratori ex detenuti con cui abbiamo fatto un grande percorso per
Ridare dignità la loro storia che purtroppo
Per ritardo ne paga ti dei compensi perché i Comuni non sono in grado di farlo cioè di pagare si trovano a frugare nei cassonetti per poter mangiare questa è una quotidianità reale non è qualcosa che sta lontano da noi
E non è qualcosa che riguarda solo i migranti torno a ripeterlo è qualcosa che riguarda
Le persone che ci stanno accanto
Io non però come dire io non
Non mi commuovo di fronte a questo per me la rabbia è una rabbia positiva c'è ancora rabbia che mi deve fare agire per che la rabbia un sentiment anche positivo non esse lamenta un sentimento negativo se lo viviamo come sentimento negativo non andiamo da nessuna parte
Quindi ove io invito una forza politica come questa che continua a pensare che una forza politica sana
Che non deve
Criticare ma agire perché se esso ci soffermiamo a criticare non mettiamo in atto delle forme di azione e non siamo in grado di richiamare alla nostra attenzione è quella che è la cittadinanza che anche la cittadinanza più fragile e che ha bisogno di essere ascoltata
E Xabi sogno di avere delle risposte
Le risposte quale ha una forza importante che secondo me sta sottovalutando
La politica italiana visivi che ad oggi non accoglierla come critica ma come stimolo positivo in Italia c'è la cooperazione e sociale che ha una forza importante perché quello è il pezzo che essa contatto e con lavora e connette la cittadinanza
Anche col mondo politico molto probabilmente non tutta
Roma in modo particolare viene fuori da un periodo difficile ma ne sono anche stanca in quanto come era triste
Sociale di sentirmi ma c'è di essere marcata sotto quell'aspetto
Quindi forse bisogna recuperare il rapporto anche con la cooperazione sociale con una cooperazione cassa che è capace di connettere i cittadini con il mondo politico
E che in qualche modo può recuperare quel rapporto che ad oggi non c'è più e non c'è da tanti anni
E questo assolutamente quello che sta facendo perdere la politica io sono sincera sono molto preoccupata se si va alle elezioni in tempi brevi perché se cosa potrebbe significare tutto questo quello che può significare per una Presidente di cooperativa che ci accento dieci posti di lavoro
Da garantire cento dieci stipendi da pagare tutti Nesi e che ad oggi
Con la crisi italiana tutto questo non viene più garantito nella cooperazione sociale si continua a pensare a lavoratori giovani e non sono una giovane donna o quasi cinquant'anni all'interno la cooperativa il Pongiglione c'è una media di lavoratori di cinquantacinque anni che hanno famiglia che tutti i giorni lavorano garantendo servizi pubblici perché noi garantiamo i servizi pubblici
Quindi chiudo dicendo una cosa
Che è sempre un po'una provocazione in questo momento il Welfare State è fortemente sostenuto dalla cooperazione sociale
Perché la cooperazione sociale che anticipa garantisce quello che dovrebbe garantire lo stato sociale
Questo non è più possibile
Perché
Fra un po'la cooperazione sociale sarà svuotata e allo Stato deve deve tornare quella che è la sua competenza io vi ringrazio vi auguro un buon lavoro
Grazie Claudia
Un richiamo
Stefano svuotarsi
Dei comitati uscito il coro referente
Grazie
Buongiorno a tutti
Si sente
Sì
Grazie molte dell'invito
Grazie a Massimiliano Smeriglio e a molte altre persone per essere qui questa mattina insieme a voi
Bello rivedere molte delle persone che ho frequentato nei passati giorni nelle passate settimane
E anche
Persone molti di voi con cui
Ho condiviso questi ultimi tre mesi di campagna referendaria
Per il no ovviamente e a difesa della della Costituzione che la costituzione di tutti noi
Io come forse alcuni di voi sanno non sono non sono iscritto a nessun partito non
Non sono iscritto a sinistra italiana non ho la tessera del PD
O di possibile o di nessun altro o partito per lavoro da precario faccio faccio altro non sono un cittadino mi sono occupato del referendum perché penso fosse
Una cosa molto importante per tutti i cittadini e che ci fosse veramente bisogno di un momento di cittadinanza attiva però per lavoro da precario perché sono un precario anche se lavoro per le Nazioni Unite
Mi sono intestardite o di volermi occupare della pace
Che di fatto spesso vuol dire occuparsi della guerra
Degli ultimi dei di sede area diseredati scusate e anche degli under diciotto dei giovani di cui spesso si parla senza sapere bene dove stanno
Io sono qui questa mattina che ringrazio veramente di di questo invito per condividere con voi veramente solo tre pensieri
Il tra idee diciamo così
Il primo è la plebe o il popolo bisogna bisogna decidersi
Io credo che in questi tre mesi in cui abbiamo assistito di fatto una campagna plebiscitaria questa sì veramente un plebiscito sul Matteo Renzi
Mi si è chiarito molto bene da che parte stare non è che prima non mi fosse chiaro ma questi tre mesi mi hanno chiarito che a me
Quel quel mondo lì non interessa perché qualsiasi plebiscito chiunque
Lo ponga come tema presuppone che ci sia una plebe
E io con quella cultura una cultura politica sicuramente non voglio avere niente a che fare non è proprio la mia
Cultura politica
è una cultura politica quella del Presidente del Consiglio che ha anche molto antica
Pane Insiel senza siamo a Roma ma politica fatta di slogan non di ragionamenti non non di
Non di frasi
Voi una politica in cui c'è praticamente un rapporto diretto ci sarebbe in realtà tutta finzione no sappiamo molto bene un rapporto diretto
Con la prevede
Ma io non faccio parte della plebe io sono
Una cosa diversa
Faccio parte invece di un popolo questo Rossi
Orfano
E credo che molti di noi e molte persone che guardano
A voi a
A molti voi come uomini politici dirigenti di un partito si sentano orfani di cosa di una rappresentanza
Io credo sono fermamente convinto che tra il popolo e la propria rappresentanza ci debba essere un rapporto ci debba essere dice una sfiducia si debba esserci
Un
Una comunicazione vera non via Twitter
E quel rapporto deve essere però un rapporto adulto mentre spesso si tratta né i cittadini come dei babbeo anche scritto durante queste questa campagna referendaria come se
I cittadini italiani fossero da mettere sotto tutela
Io penso e anche di questo sono molto convinto e voglio condividere con voi e non mi sembra tanto chiaro nel dibatto pubblico italiano
Che l'Assemblea alle assemblee non possano esaurire la rappresentanza c'è un passaggio in più è quello fondamentale
Quindi primo concetto prima idea bisogna decidere io credo che bisogna lavorare per il popolo e non per la prevede la seconda è un termine inglese constituency
Riflettendo sulla costituzione in questi mesi sono stato costretto anche a riflettere su quello che in inglese appunto si chiamano le coste Itohan senza cosa diavolo sono qual è la reati la relazione tra la Costituzione le constituency
Ma io penso che non possa esserci un partito
Della Costituzione per intanto
Ho coordinato i comitati a difesa della compostezza Costituzione scelgono ma non credo che questi si possano diventare un partito non esiste il Partito della Costituzione allaga Costituzione al di sopra
Di tutti noi dei partiti del Presidente del Consiglio
E credo anche del Presidente della Repubblica che giura sulla Costituzione
Io
Prima si
Alcuni di voi citavano non si può essere il partito del no anche questo sono molto molto d'accordo e ho rivendicato in tre mesi di campagna referendaria che quel noi ad andare a un minor per costruire
Non era un no a tutto perché quella
Era retorica della propaganda governativa purtroppo ripresa moltissimo dai maggiori organi di informazione di questo Paese
Io credo però che qualsivoglia strumento di rappresentanza si voglia mettere in piedi parlando di costituendosi uso
Sì si voglia mettere in piedi e può essere di qualsiasi tipo può essere un movimento può essere un partito l'etichetta mi interessa meno ma io penso che si ci si debba chiedere
Chi
Scusate chi e cosa si voglia rappresentare dove si vogliono portare le persone cosa si voglia proporre chi rappresentiamo
E poi le persone che vogliamo a presentare che volete rappresentare
Devono votare
Sì
In qualche maniera e prima Massimiliano Smeriglio diceva in consenso è un metro ha molto ragione io credo che
Se non è così se non ci si misura col consenso con chi ASPI ieri amo a rappresentare in Parlamento nelle istituzioni e allora facciamo un esercizio totalmente solipsistica o che di fatto è di un pezzo di ceto politico che si vuole
Auto sostenere e quella cosa lì a mio parere da
Umile cittadino è inutile
Un partito di sinistra deve essere utile io credo e deve essere a servizio è questa la parola secondo me
Importante su cui riflettere degli ultimi deve essere al servizio degli ultimi un partito di sinistra se no semplicemente non è e un'altra cosa ok
Ho usato questo termine un partito
Io non sono per forza per
Un partito
O ne ho una in in particolare esistente o i che esisterà domani
Però anche per gli studi che ho fatto di scienze politiche
Che ormai le Facoltà di Scienze Politiche sapere non esistono più sono state smantellate
Però credo che ho imparato diversità e anche prima scuola che nel nostro Paese i partiti che sono garantiti dalla Costituzione che hanno abbiamo difeso
Hanno svolto diverse funzioni una educativa estremamente importante e sembra ogni tanto che ce la siamo dimenticata e poi ci sono altre funzioni che i partiti devono svolgere una di queste
Per diciamo Vivarelli una democrazia una di queste non è la sola e secondo me è bene non scordarsi lo perché ogni tanto sembra essere la sola però è importante
è quella di selezionare crescere accompagnare
Una nuova classe dirigente che però deve essere diversa
Deve essere
Pulita e non può essere solo di facce pulite deve essere proprio quell'alternativa di cui si parlava
Prima diversa
Direi quasi antropologicamente deve essere un'altra cosa la quella che abbiamo lì perché quella che abbiamo riceve abbiamo già ed è di dente che i cittadini italiani quella cosa lì la rifiutino negli interessi più e non ne vogliono più sentirne parlare
Come il come
Si fa questa selezione e un punto assolutamente dirimente vado verso il fondo
Roberto Tricarico che una persona che voglio citare in cui perché mi ha insegnato molto ha insegnato molte cose non solo a Torino da dove vengo ma anche in questa città nella breve esperienza purtroppo che ha avuto
In Campidoglio
Mi ha insegnato e mi ha ricordato nei passati giorni una cosa molto molto semplice ma che credo sia importante citare in cui
Che quando
Diciamo si occupi degli altri sia molto importante ricordarsi di tenere sempre a casa la la porta di casa scusate aperti tra
è vero un qualcosa di molto banale ma sì ce lo dimentichiamo chiudiamo spesso la porta di casa invece se lavori per gli altri se veramente si è interessato agli altri agli esclusi
Ai poveri allora il primo passo è veramente non lasciarli fuori di casa e questo mondo deve essere la casa degli ultimi
Che bisogna non solo invitarli ma far rientrare riconoscerli e Dessì restituire loro la dignità perduta io credo che
Il Movimento cinque Stelle e alcuni dei compagni
Che
In passato hanno votato questo mondo sia in grado ogni tanto di incertezza intercettare un malcontento
Però per il momento mi sembra non sia in grado di essere un vettore di coscienza bene
L'alternativa è quella essere io credo
Un vettore di coscienza e io credo che tutta
La sinistra la sinistra alternativa con l'alternativa per una Nuova Sinistra non debba cavalcare
O a cui era e l'odio sociale ma debba fare esattamente il contrario in molti
Devono semplicemente a rendersi conto che solo insieme
Possiamo ca cambiare questo mondo non solo questo Paese questo mondo ed è un mondo dimmelo dal scusate seri permetterebbe perché è un mondo che massacra i bambini
è un mondo che prende un ragazzo italiano
Ne friulano elogi dettagli un fosso in Egitto dall'altra parte delle coste del Mediterraneo Giulio ora i geni ovviamente mi riferisco all'UIC è un dono che è uscito è un mondo in cui si uccidono donne anziani
E questo non succede solo ad Aleppo non succede solo in Kurdistan succede sono in Turchia ci sono una marea di posti in giro per il mondo di stragi
Totalmente dimenticati quella del nostro mondo quello a quello dobbiamo
Riferirci quando pensiamo infantili fare
Tutte le politiche le cose che facciamo
Io penso che solo insieme precari e garantiti
Chiamiamoli Lupi grigi e i giovani generazioni sole insieme questa battaglia è possibile
E io credo che la battaglia per il no che in parte ho combattuto insieme a molti di voi abbia dimostrato plasticamente
Sessanta quaranta infinito che ai sessanta quaranta sono andata a votare il settanta per cento degli aventi diritto
Cioè nomine non succedeva da moltissimo lì c'è un fatto politico Abbott taglia per il no a sicuramente dimostrato una cosa che forse c'eravamo dimenticati
Che le persone in Italia ci sono sono lì sanno benissimo dove andare ma abbastanza per le ascoltare e sono migliori
Io credo che
Si tratti di essere all'altezza noi che siamo qui questa mattina di essere all'altezza delle loro aspettative e soprattutto dei loro sogni noi ci siamo
I comitati scelgo no che ho coordinato si è deciso di di di non soglia minima di andare avanti
Abbiamo abbiamo e nelle prossime settimane convocheremo una grande Assemblea a Roma il ventuno gennaio lei non solo noi ci siamo ma
S'arriviamo di averli accanto e speriamo che nei prossimi mesi ma mi permetto di dire nei prossimi anni saremo compagni di strada grazie
Grazie fanno
Io chiamo
Quarto polo fuori
Alla quale vorrei rivolgere al cloro Curio collettivo visto che oggi il suo compleanno
E poi si prepari simulazioni
è persino banale direbbero ma sono felicissima di festeggiare con voi davvero è una bella festa
Sono quaranta quindi
Allora
Io volevo dire questo
Che si può guardare
Al referendum è risultato del referendum
In tanti modi ci si guarda certo da Assemblea ricche come queste ad altre assemblee che in contemporanea la nostra
Si stanno consumando ci si guarda dai numeri degli istituti di ricerca dai retroscena sui giornali ci si guarda purtroppo anche per responsabilità nostra Agli scambiatori su Facebook che sono un vizio che secondo me noi dobbiamo toglierci se vogliamo fare qualcosa di nuovo
E insieme
Tali pagine voglio proporre un altro sguardo sul dopo referendum
Qualcuno di voi già lo conosce perché mi è rimasto qua o forse mi è rimasto qua in quella Pansa che interroga molti e molte di noi ed ai referendum visto la San Basilio
San basilare una borgata di Roma oggi si chiama periferia e da quel posto dove davvero in contemporanea con la lettura dei dati del referendum dopo la chiusura delle urne alla nostra vittoria
Un gruppo di inquilini delle case popolari ha difeso gli occupanti per necessità
Di una casa
Cacciando una famiglia di marocchini
Tre bambini che erano lì il signor
Maretta e la moglie
Si è detto razzismo certo c'è anche il razzismo perché mentre quella cacciata veniva alcuni di quegli inquilini usavano squarci Negri tornate sui balconi
C'è illegalità perché San Basilio una delle piazze della criminalità organizzata di Roma è una piazza di spaccio una piazza dove la criminalità capito che l'interesse il Welfare la sostituzione del pochissimo Stato che è rimasto nelle periferie sociali del nostro Paese può essere fruttuosa può guadagnare consenso oltre che denari
Ed è una piazza un luogo dove forse anche un pezzo di quella ottantun per cento di di ragazzi e ragazze si ritrova dopo ma sia capitale a fare da manovalanza farmi pali nelle piazze dello spaccio
Bene a San Basilio il PC prima il centrosinistra poi avevamo quelle che si chiamano percentuali bulgare oggi a San Basilio hanno vinto i cinque stelle
Tutto questo già sarebbe sufficiente per dire quanta importanza una giornata come quella che stiamo condividendo oggi
Ma io aggiungo un pezzo perché c'è una sintonia
Che fa male e che però oggi ci deve far riflettere mentre a San Basilio questi fatti si consumavano noi tanti di voi eravamo occupati su altro
Eravamo diversamente impegnati ritirare impegnata a capire se al tavolo correnti c'era seduto Orlando piuttosto che Franceschini piuttosto che Martina tutti maschi lo dico per le
Donne presenti piuttosto che altri maschile
Invece perché non siamo stati da meno era lamento inviati a dare le pagelle a Pisapia e subito dopo le pagelle a chi la risposta affidati gli atti
Una grande occupazione guardate non l'abbiamo detto cose sbagliate il problema è che abbiamo detto così
Politici insiste che pare la ma non solo di ceto politico e che non si calavano nella carne delle persone nei bisogni non li andavano a toccare
Allora c'è un altro pezzetto di storia di San Basilio che solo chi c'era può raccontare io ho avuto il privilegio di esserci grazie a una bellissima compagnia che saranno i stamattina
C'è stata una riunione a San Basilio in quelle ore in un circolo del Partito Democratico c'eravamo noi di Sella c'era il PD chi del PDA remota votato sì chi no non era un problema in quel momento c'era il prete dell'unica parrocchia
C'erano gli inquilini c'era gente incazzati sì ma con la sinistra che ha mollato quei territori era palloni a per dare una risposta pelli occuparci del destino di quel luogo e di quelle persone per fare sinistra
Allora io credo che dà posti come San Basilio da quei
Lodi noi dobbiamo ripartire perché stamattina e la frattura la lacerazione di cui diceva Doria la separazione di cui sociologici dicono quella che ha fatto Brezzi tra quella che ha fatto Trump quella che ha fatto le ultime amministrative quella che è fra gli ultimi e i primi
Ancora fra il novantanove per cento e l'un per cento ce lo siamo dimenticato ma quella cifre ancora qui avanza dice il Censis dice l'Istat
Questa roba allora devi tra quelle fratture noi dobbiamo trovare le parole dobbiamo ritrovare il senso
Io penso questo che sia l'impresa maledettamente difficile vista la situazione in cui ci troviamo però l'impresa netta chiara è quello lo spazio che ne dobbiamo andare ad occupare
E per farlo lo ripeto dobbiamo intrecciare la vita delle persone
C'è bisogno di parlare il linguaggio della giustizia sociale della lotta alle disuguaglianze della redistribuzione che certamente e non deve esserci alcun du vi ho fra noi perché a volte sono i nostri compagni pensino nel dubbio è linguaggio contraria a quello della buona scuola dei voucher del job Zac etc etc
Noi siamo qui ad affermare questo guardando in faccia a quelle persone
Perché
è mai successo e ve la regalo questa chicca
Un mio collega consigliere regionale Renzi hanno della prima ora commentando i dati del referendum mi ha detto che hanno uno alla fine può anche decidere che non gliene importa più di Tor Bella Monaca e parlato Marchionne certa quello poi decidere però sei tu che stai da un'altra parte noi rimaniamo laddove siamo nati
Per fare da vedere Fenzo
Allora io penso che di fronte a questo quadro sospetta cerca un lavoro faticoso
Però penso anche che di una cosa sicuramente ed è forse l'unica certezza che ci consegna un
Un tempo così confuso e compresso
è l'unica certezza che ne dobbiamo avere noi non abbiamo bisogno di spazi chiusi angusti minoritari i denti TaRi ma non perché siano brutti non è un giudizio etico estetico perché non funzionano perché non intercetta Nun popolo
Non intercetta lo quella rotta
Che a San Basilio già sta sfuggendo di mano e che invece noi dobbiamo andare aria chiappare
Io penso che
Alla fine questo ci consegni il risultato del referendum un sessanta per cento che è difficilissimo l'ha detto Massimiliano
Molto meglio di me all'inizio di questa bella mattinata un popolo potenziale che ne abbiamo dopo tanti anni e rivisto riguardato e però un popolo dove c'è tanta rabbia tanto rancore tanti in l'ENI c'è tanta roba che non siamo noi noi dobbiamo avere la bravura e l'intelligenza dentro a quel sessanta per cento all'ora di
Riannodare il filo del nostro discorso di un discorso di sinistra
Ma dobbiamo anche io sono molto d'accordo con chi l'ha detto avere rispetto di tutti coloro che nell'altro quaranta per cento hanno votato sì per la stessa paura per la paura del baratro per la paura delle macerie allora il io chiudo dicendo questo che oggi noi dobbiamo senza dubbio con la testa alta con lei ed era di cui non manchiamo e con l'umiltà che è stata più volte richiamate con la fatica quel tirarsi su le maniche andare nei posti noi dobbiamo credo essere parte attiva di chi scalza le macerie e dare il nostro contributo per la ricostruzione
Grazie
Grazie Malta
Simone lezioni
Ma subito dopo Corradino Mineo
Marta ha detto che è una bella festa sapete noi ai funerali preferiamo i battesimi e mi sembra che questo sia un bel battesimo fatto tra amici compagni in famiglia e siamo in tanti
Che cominciano a discutere a capire
Se c'è lo spazio politico in questo Paese per una sinistra seria una sinistra che non perde le occasioni del la storia a me hanno insegnato che la storia degli esseri umani quella collettiva come quelle individuale passa per appuntamenti per incontri per episodi che
A volte diventano destino
Non mi riferisco a noi non sono così ambizioso e mi riferisco
A quello che sta accadendo ad Aleppo in questi giorni perché penso che quello sia uno spartiacque della storia di questi tempi perché li hai un bivio
O hai la resa alla barbarie oppure ai l'AK cita di ricostruire
Un punto di vista di pace di progresso di
Di multipolarismo in questo mondo o dentro o fuori rispetto ad Aleppo alla sofferenza di decine di migliaia di persone che oggi sono in Trapp volate ecco io vorrei che ne dicessimo oggi qui insieme al Governo Gentiloni non soltanto alla comunità internazionale e alla Russia
Gentiloni scelga si impegni per evitare che lì un'intera comunità rimanga chiusa rimanga incarcerati da e che invece venga quella popolazione quella gente quei civili quelle donne quei bambini e quegli uomini fatti evacuare fatti messi in sicurezza perché appunto sono le occasioni che la storia di concede è
E che dobbiamo essere in grado di
Accogliere scegliendo la strada giusta questa è la priorità assoluta
E questo penso sia la prima cosa che dobbiamo chiedere al Governo Gentiloni poi viene la legge elettorale poi viene la discussione che dobbiamo fare sulle lauree dei ministri
Sui rapporti all'interno della sinistra ma prima viene Aleppo
Perdonatemi se la prendo da qui un po'da lontano ma io penso che quella tragedia parli a noi io ho immaginato da sempre la sinistra come quella cosa che guarda lontano
Quella cosa che
Elimina le frontiere che toglie i confini che guarda gli orizzonti non quella cosa che mette i muri
E immagina in maniera anacronistica il ritorno alle piccole patrie e anche questo parla la discussione che dobbiamo fare
E poi dopo avere visto Aleppo dopo aver visto la Siria dopo aver visto
La lotta e la sofferenza dei curdi
Prendere uno schiaffo di salute in casa nostra non so se avete visto e avete letto i dati diciassette milioni di italiani diciassette milioni italiani
Che sono o in povertà o a rischio povertà Save the children e dice che in Italia non in Grecia non in Siria
I bambini un terzo dei bambini è povero o a rischio povertà io penso
Che non esista una sinistra non esista una sinistra che non riparte da qui che non riparte guardando negli occhi
Le facce sofferenti della nostra gente perché guardate
Guardate la sofferenza le periferie
Do solo uno slogan no che utilizzi magari a Roma per prendere tre per cento le periferie sono la casa
Della sinistra sono il luogo in cui dobbiamo immergere le nostre forze la nostra intelligenza e io penso che questa è la differenza
Tra chi è di Sinistra chi vuole fari la sinistra e che invece vagheggia magari dicendo il per lo
Al populismo e lasciatemelo dire in maniera molto chiara perché questa è la differenza tra la sinistra è il populismo
Per noi non esiste un popolo indistinto
Da
Utilizzare magari facendo leva sulle rabbie sulle frustrazioni contro l'alto no magari mettendoli in mano ad un capo carismatico che ci salva
Per noi esistono le fratture nella società la complessità le articolazioni ed esiste il bisogno il diritto l'obiettivo di mettere in connessione i pezzi di questa Società le parti
Metterli in dialogo unirli ricostruire un consenso che parta dall'unione tra parti della società mondo del lavoro desertificato il mondo del non lavoro il mondo di chi fatica il mondo dell'impresa innovative delle imprese che nella crisi resistono ecco è il tema delle alleanze
Scusatemi se lo dico ma questo tema è diventato un tabù e a me fa sorridere che darà noi non possiamo più parlare di alleanze e invece il partito della sinistra europea che oggi sta facendo suo congresso
Titola il suo congresso billing agli AFIS costruendo alleanze lo hanno capito in Europa doni socialisti ma la sinistra radicale non lo capiamo noi
Perché abbiamo paura
Di guardare in fondo dentro la politica
E allora
La nostra proposta è Cuesta e dobbiamo dirla senza ambiguità con la chiarezza che serve il nostro obiettivo è ricorso lui re un campo progressista e democratico che governi il nostro Paese che dia una speranza alternativa alternativa alle politiche
Di destra
E alle politiche dei populismi
E lo dico accinsi ironizzava sul campo progressista ho sentito addirittura che sarebbe pieno di erbacce no io lo dico chiaramente nel campo progressista e la storia migliore di questo Paese e la Doria di donne di uomini che hanno fatto l'Italia e l'hanno fatto lottando da sinistra e tenendo insieme la capacità di lottare con la capacità di governare nei territori e potenzialmente a livello nazionale
E allora dico così l'obiettivo è il campo progressista l'obiettivo non è l'ennesimo cartelli elettorali della sinistra radicale abbiamo già dato
Abbiamo già dato abbiamo già sbagliato
Questo è il punto
Che la nostra discussione deve mettere
A fuoco
E perdonatemi se di questo campo progressista fanno parte i la CGIL cioè la più grande organizzazione di massa di questo Paese fa parte l'ARCI fa parte lampi fa parte il MOL do del cattolicesimo democratico fa parte quel tessuto di associazioni che vive nel Paese tiene vivo questo Paese e forse perché no fa parte anche la sinistra il Partito Democratico
Io
Ho ascoltato ieri la relazione di Roberto speranza e ho visto lì dentro la volontà di fare una battaglia dentro quel partito una battaglia diciamo così che non è la nostra ma è la battaglia di una parte del vidi per riportare a sinistra il PD loro fanno la loro battaglia noi facciamo la nostra battaglia fuori dal parti do democratico per impedire che la nostra storia diventi una piccola cronaca di rancore di settarismo di inutilità
Raccogliere la sfida
Questo l'obiettivo
E io penso che siano due battaglie convergenti
Le battaglie che si possono parlare che possono essere utili ma non utili a noi utili al Paese utili per mettere in campo una sinistra che torna a governare che cambia la vita e vuole cambiare il mondo
Però concludo lo dico a tutti noi con la franchezza che forse serve in appuntamenti come questi dobbiamo darci una mossa la sveglia suonata non possiamo più aspettare perché siamo già molto in ritardo io penso che ci voglia
Più coraggio
Più coraggio perché la politica e dura la politica e conflitto la politica è bella se si fa a viso aperto senza nascondersi e senza infingimenti si vuole più coordinamento tra di noi ci vuole più generosità
Perché stiamo costruendo un punto di vista stiamo costruendo un collettivo un orientamento non usiamo la claque di nessuno non siamo un comitato elettorale non siamo una corrente che tira la volata qualcuno siamo un collettivo siamo un popolo di uomini e donne liberi che scendono insieme perché condivido la politica l'orientamento di fare questa battaglia e serve più organizzazione
Scusatemi se sono antico ma senza politica non c'è organizzazioni senza organizzazione non c'è politica senza le gambe non c'è la testa la testa non funziona e anche il cuore non pur essa e noi dobbiamo in qualche modo ricostruire anche organizzativamente ma non a Roma non è al centro nei territori io vedo qui compagne e compagni da tutta Italia
Che nei loro territori tengono viva
La speranza di una sinistra seria
Grande e popolare
Allora da cui diciamo che siamo pronti che siamo pronti però tengo per ultima la domanda più difficile ma noi chi siamo
Io penso che noi siamo quelli che vogliono tornare accorrere che vogliono tornare a rimettere in moto gli lancette della nostra piccola grande storia ma lo fanno e questo è l'elemento distintivo il nostro la nostra carta d'identità la
Con uno stile diverso da quello degli altri con uno stile di sobrietà e con uno stile di serietà guardate sono giorni in cui io mi vergogno di fare politica perché vedo le lacrime di Deborah sera Chiani e non mi piacciono perché vedo gli insulti alla pari avaria fedeli e non mi piace perché vedo toni di rancore di dileggio di urla di insulto di volgarità di imbarbarimento che non ci appartengono noi siamo un'altra cosa
La dico così
Meno
Di Battista più Enrico Berlinguer meno arroganza più umiltà
Più predisposizione all'ascolto al dialogo
Alla costruzione anche morale di fonti
Tra noi e la nostra gente
Noi
Siamo quelli
Che riconoscono come diceva la bellissima frase di Primo levi che riconoscono l'impurezza e che proprio per questo nella vita e nella politica sanno essere gentili sanno sorridere che lottano duramente ma lo fanno senza perdere la capacità di sorridere e persino di ridere e che prendono per mano un Paese prendono per mano la nostra gente ciascuno di noi nei territori e sorridono avendo con pura di ciascuno senza lasciare indietro nessuno questo il nostro obiettivo e se questo sarà il nostro compito io penso che avremo davanti a noi una storia importante lunga grande non da soli ma con tutti i compagni che sino a qui e le compagnie che sino a cui abbiamo intercettato e abbiamo coinvolto e con le tante i tanti che da oggi inizieremo a conoscere e con i quali inizieremo a costo di una storia nuova grazie
Grazie si vota
Corradino Mineo
Vi do
Iozzo
Vi ringrazio dell'invito dell'invito a parlare
Dico subito che c'è una cosa che ho sentito oggi che mi convince pienamente che condivido pienamente
Ed è quella
Che non serve chiudersi in un ghetto
Rivendicare i nostri valori la nostra diversità mentre il mondo va da un'altra parte
Una sinistra così non è mai servite a meno che meno serve oggi
Fatano dire con parole mie non serve dire io sono ecologista io sono pacifista io sono femminista io sono
Per gli immigrati per accoglierli sono contro le disuguaglianze mentre
In Francia nella prossimo anno si confronteranno per le presidenziali due destre una fascista è una ultraliberista non serve
Un modo di vivere la politica come un alibi come una piccola esperienza di promozione sociale poi spiegherò perché
C'è però una cosa che non capisco perché se la capisco non la condivido
Ed è il riferimento al centrosinistra come se il centrosinistra fosse lì bello e pronto in fondo uguale
A quello che ha governato i Paesi dell'occidente in una certa fase storica e che era il sisma sia solo e un incidente di percorso
Non è così non è così in Italia perché prima che arrivasse Renzi e per questo è arrivato il centrosinistra noi se volete si era suicidato c'eravamo succitati
Non riuscendo a organizzare una serie opposizione a Berlusconi a quella destra subendo la ricetta di Monti
Non vedendo
La crescita del Movimento cinque Stelle infine tradendo il mandato elettorale
E
Del due mila e tredici prima con le larghe intese Governo letta poi con le intese trasformista Governo Renzo
Ma il centrosinistra che come dicevo ha governato l'Occidente quasi dovunque verso la fine del secolo scorso
E nei primi anni di questo secolo è in crisi dovunque
Basti pensare alla situazione francese
Una delle grandi
Concorrenti storica della sinistra della della della democrazia francese non sarà probabilmente al ballottaggio pensate al ruolo subalterno che le sta idea in Germania
Pensate
A a quello che è successo in Spagna dove i socialisti prima hanno rifiutato una proposta difficile da accettare lo capisco
Di potere mosso poi si sono ridotti a astenersi per fare in modo che possa governare rancori cioè
Un Governo ultraliberista della Spagna e penso fate soprattutto quello che è successo in America dove la sinistra parlo della Warren ne parlo di Sanders parlo di Obama si è impegnato a ben tre basso per
La Clinton contro Trump però un pezzo del mondo di riferimento di queste personalità parlo delle bugie ogni donne nere parlo di
Giovani afroamericani parlo di immigrati ispanici ha preferito Otranto
Alla
A quella sinistra acque il centrosinistra che
E questo diciamo ci deve interrogare
Perché questo è successo insuccesso lo dico molto semplicemente perché dal due mila e uno e poi nel due mila otto lenta assi di quella idea ed EIRE le passi erano che la mondializzazione andasse di pari passo con una crescita impetuosa dei diritti e che quindi la sinistra potesse governare questo processo sono state Linate prima dalla controrivoluzione islamica che ha avuto come primo grande attore undici settembre poi dalla crisi del due mila otto che ha
Ridotto il ceto medio in condizioni come non si erano mai viste nell'Occidente capitalista ha messo in crisi di conseguenza lo stesso modello bipolare o di democrazia maggioritaria che c'era in merita a
Creato la consapevolezza generale che quel tipo di mondializzazione non si poteva più appoggiare che non potevamo cavalcare l'onda per migliorarla o per attenuarne le conseguenze negative allora
Davanti a questa sfida noi ci troviamo oggi in Italia
Come affrontarla e
Bisogna
Fare una grossa battaglia politico ideologiche
Ferrara dice
Noi
Voglio il partito del no benissimo compagni ma lo chiamate partito chiamavano Ernesto
Ma un modo di affrontare questa battaglia politica ideologica bisogna trovarlo bisogna trovarlo insieme bisogna trovarlo divisi ma bisogna trovarlo perché se ci si riferisce a qualcosa che non c'è più si finisce con l'essere spazzati fuori
Via dalla storia
Poco fa
Matteo Renzi alla si sia del Partito Democratico a ha detto esplicitamente che il suo riferimento al partito del SIC
Il referendum è stato politicizzato ha detto questo è stato il mio errore ma se il quarantuno per cento perde uno per prendo per quarantuno per cento è la
Realtà da cui ricostruire e il Partito Democratico a questa funzione
Bene allora voi capite che se questa e ancora in campo questa proposta ancora di più
La questione è che abbiamo chiamato la questione dell'Ernesto ha una sua
Cogenza assoluta questo il punto nonna voler fare una cosa settaria ma chiedersi come possiamo fare questa battaglia come possiamo proporre all'Italia
E all'Europa un tipo di in modo di produrre un modo di consumare che non siano quelli che la mondializzazione capitalista e che la terza via avevano proposto se lo chiamo questo dato
Non ci
Riduciamo all'impotenza secondo me
Io non sono partiti sta sono unitari è ovvio che dobbiamo parlare con tutti
A se su questo voglio dire una cosa non solo con tutti a sinistra badate che nelle ragioni della destra
Ci sono della destra della destra che ho visto quando facevo giri per il no al referendum ci sono anche delle cose su cui noi dobbiamo parlare non dobbiamo pensare che la destra sia stabile mentre la sinistra instabile
Siamo in una situazione di
Infusione dove tutto cambia e noi dovremmo avere un progetto per l'intero Paese concordo con quello che voi dite su questa cosa ma un progetto per l'intero Paese non può scontare ripicche sono finiti
Cioè non vi immaginate che con le primarie raddrizzata la locomotiva non è vero nonché immaginate che trovando un leader
Risolviamo il problema della nostra rappresentanza non è vero quello che serve è un grande dibattito politico ideologico
Nel Paese siccome
Superare questo modo di produrre latte di consumare il dettato del del neoliberismo e la politica della terza via se non facciamo questo rischieremo secondo me di essere minoritari grazie
Variabilità attenta si prepari Riccardo russo
Vi chiederei la cortesia tutte e a tutti di stare entro i cinque minuti perché siamo in dirittura d'arrivo ma ci sono ancora svariate compagna svariati compagni che devono intervenire
Salve buongiorno a tutti a tutti scusate non ho sentito
Allora innanzitutto grazie per l'invito e prima insomma espongo il mio entusiasmo come cittadina per
Partecipa singola fondi duale per partecipare a questa iniziativa che mi dà molto entusiasmo perché anche io
In effetti soffre di questo profondo momento
Qui ci sentiamo un po'tutti orfani di una sinistra di questa alternativa che si sta cercando di
Di costruire quindi grazie per questi in
Vito io mi faccio parte dell'Associazione medici per i diritti umani e quindi porto qui parte della nostra esperienza e portando parte della nostra esperienza portò un tema
Che in questi anni è stato purtroppo molto assente dal discorso della sinistra c'è il tema dell'immigrazione che è stato usato purtroppo invece da dalla destra per costruire in parte il proprio successo politico dunque
Credo che questa sia una grandissima responsabilità da affrontare nella costruzione della Società presente ma anche della società futura
Dunque per quanto riguarda la nostra associazione cosa fa a una clinica mappa si occupa di diritto alla salute come dice il nome insomma
Abbiamo una clinica mobile che dirà vari posti della città occupazioni luoghi abusivi tendopoli baraccopoli stazioni portando cercando di garantire il diritto alla salute
Ha delle fette di popolazione che ne sono non di diritto perché il diritto e per tutti ma che di fatto ne sono escluse
Mia ci occupiamo in realtà in questo momento di immigrazione perché perché l'ottanta per cento delle persone che troviamo in strada sono immigrati e nello specifico
Sono migranti forzati c'è richiedenti asilo rifugiati e migranti forzati che transitano in questa città per poi andarsene in altri Paesi europei
Volevo darvi soltanto alcuni dati per me farvi comprendere per mettervi al corrente l'entità del fenomeno anche se so che molti sono già perfettamente informati
Dunque quest'anno nell'anno in cui più alto che mai stati il numero di sbarchi in Italia Maio numero è stato numero di sbarchi è stato così alto si parla di centottanta mila persone mi
E mai il numero di morti in mare è stato così alto siamo a quattro mila settecento morti in mare solo nella rotta del Mediterraneo centrale è un'ecatombe
A fronte di questo negli ultimi due anni Roma solo la città di Roma assistito al transito di oltre sessanta mila persone
Transitorio oltre sessanta mila persone che sono state completamente abbandonate dalle istituzioni sulla strada avrete sentito parlare dell'esperienza del baobab delle associazioni eccetera
In questo non c'è stata la capacità di garantire soccorso minimo da parte di alcuna istituzioni
Quindi questo è un dato rilevante con cui dobbiamo fare i conti chi sono queste persone sono persone che provengono per lo più dai paesi dall'Eritrea dalla Siria in piccola parte arrivano qui perché sono bloccati in Grecia sono bloccati in Turchia
In Turchia ci sono tre milioni e mezzo di siriani quindi diciamo provengono per lo più in questo momento dall'Eritrea e dall'Africa subsahariana occidentale
Noi visitiamo quotidianamente queste persone e abbiamo potuto rilevare che oltre il novanta per cento siamo un dato che va intorno al novanta
Quattro per cento sono persone che hanno subito nei Paesi di provenienza in molti casi in mano i Paesi di transito soprattutto in Libia in tutti i casi
Tortura vera e propria gravissime forme di violenza e trattamenti inumani e degradanti
Quindi stupri per costretto vetture Pizzadili tortura vera e propria violazioni sistematiche di diritti umani fondamentali
Dunque a questo punto si pone quindi cosa abbiamo fatto noi li abbiamo lasciati in strada e ed escluse dall'accesso per quanto ci riguarda il diritto alle cure ma al diritto ad un'accoglienza dignitosa
Penso che rispetto a questa qui queste persone quindi vengono da zone di conflitto
Rispetto al quale parlo più della Siria forte ancora non so non ho visto una piazza una manifestazione una presa di posizione al di là di ogni speculazione teorica che se ne possa fare ma non c'è stata nessuna la presa di posizione accanto agli in solidarietà con la popolazione civile che ormai e massacrata è allo stremo e finita quasi quindi anche questo è un mio motivo di fortissima preoccupazione in questo momento
Detto questo credo che sia a livello regionale che a livello nazionali è necessario avere un un discorso chiaro rispetto all'immigrazione discorso che sia coraggioso l'Europa in questo momento ha scelto di l'agenda europea del due mila e quindi si prevede soccorso in mare e stiamo dell'anno con il maggior numero di morti in mare collaborazioni e con i Paesi terzi per garantire lo sviluppo di questi Paesi in modo da arginare l'immigrazione stiamo concludendo accordi con delle dittature abbiamo concluso un accordo con il Sudan
Abbiamo compierla rimpatriare le persone anzi per non farli propri arrivare in da Poste è stato concluso un accordo con il Gambia stiamo rimproverando prim'praticando persone in Egitto con cui abbiamo un accordo bilaterale i vigore ormai da anni queste sono le politiche dell'Europa i confini vengono esternalizzati in Italia sono stati istituiti gli hot spot che rendono molto complicato l'accesso alla procedura d'asilo
Nel resto di Europa si procede per muri filo spinato eccetera l'ultima barriera è stata ultimata ora tale
Quindi questo è l'approccio che abbiamo di fronte a fronte di questo credo che siamo chiamati
A dare una risposta netta e coraggiosa vogliamo frontiere non vogliamo frontiere vogliamo accogliere non vogliamo accogliere teniamo conto che dal pool ma di vista oggettivo siamo di è un Paese che di fronte a un calo demografico enorme che ha un bisogno disperato di questa immigrazione ma al di là di queste considerazioni credo che il discorso sia proprio di riportare al centro le parole dell'accoglienza
Della solidarietà della giustizia sociali di quel discorso se l'immigrazione una parti fondamentali imprescindibile quindi soltanto appunto volevo portare alla vostra attenzione questo spaccato spera hanno che nell'alternativa che si vada a costruire questo discorso diventi un pilastro fondante veramente perché è veramente parte costitutiva della società che stiamo costruendo grazie
Maria Rita Riccardo lusso si prepari Stefano quaranta
Salve a tutti sono Riccardo l'uso della rete della conoscenza no in
Questi mesi di campagna elettorale per i referendum costituzionale abbiamo costituito a studenti Perino una specie di Comitato degli studenti e delle studentesse di questo Paese per dire no alla riforma costituzionale per riportare al centro del dibattito anche durante la campagna referendaria
I diritti la democrazia alla voglia di partecipare dal basso e la necessità di ascoltare il basso
Il quattro dicembre lo abbiamo visto chiaramente dalla voto che uscì che è uscito fuori dalle urne il sessanta per cento di persone che hanno votato ha votato no
E ha votato no non contro qualcosa o qualcuno ma contro un'idea di partecipazione di democrazia che esclude
Un'idea di parte si l'azione democrazia che a che abbatte i diritti che abbatte il nostro nostro quel passerei per
Chiave che applichiamo
Ha già portato da tantissimi cittadini milioni di persone milioni di famiglia la povertà assoluta relativa alla alla alla precarietà all'esclusione sociale e debbo è politica
A in siamo siamo delle organizzazioni studentesche in questi anni i nostri sindacati hanno proposto a una serie di manifestazioni hanno promosso una serie di campagna all'interno delle scuole ed le università in questi mesi di campagna referendaria abbiamo promosso non solo una serie di volantinaggio di Porta a Porta sulle e di volantinaggi sulle spiagge sui mercati nei quartieri nelle piazze
I porta a porta per le case delle persone proprio per dimostrare quanto il nostro bisogno di prendere parola di partecipazione dal basso fosse realmente alto ed elevato abbiamo promosso anche però tutta una serie di momenti di attivazione di piazza il set ottobre il diciassette novembre il ventinove ottobre il ventinove novembre il ventisette novembre dei momenti di piazze in cui abbiamo espresso i nostri bisogni abbiamo chiesto tutta una serie di di cose al Governo abbiamo chiesto l'abolizione della buona scuola vi mo'che sta l'abolizione dello sblocca Italia abbiamo chiesto l'abolizione del gioco esatte che ha condannato alla precarietà e all'esclusione milioni di famiglia e milioni di cittadini e di cittadinanza abbiamo promosso di soluzione gratuita di qualità chiediamo che venga istituita l'istruzione gratuita e di qualità all'interno delle nostre scuole e delle nostre università dalle quali ad oggi sono escluse tantissime e tantissimi
E proprio per questo motivo che
Crediamo che il voto del quattro dicembre si dia un segnale forte Acilia un segnale di democrazia di partecipazione dal basso e credo che sia questo quello che deve fare il politico oggi il voto non deve essere tradito e già stato tradito in questi giorni di e in cui solo Nicole ciò si continua a parlare del futuro di questo di quel partito di questo di quel politico non è quello che ci deve interessare il politico deve ritornare a parlare con il sociale a farsi dire dal sociale quali sono le cose che deve fare quali sono i punti di riferimento che deve avere il rapporto tra sociale e politico da riarticolare da ricostruire perché i bisogni che vengono dal bar sto devono essere ascoltati e la democrazia la partecipazione dal basso e sono solo bisogni reali che abbiamo sentito con il voto con il voto del quattro dicembre
Non si interessa un partito che ignora chi si attiva nelle piazze non ci interessa un partito che ignora chi si attiva dal basso non ci interessa un partito che pensa solo a difendere le poltrone e a parlare nelle proprie stanze ci interessa un partito di massa un partito che vada nelle strade nel e piazze che prenda quello che abbiamo costruito in questi mesi di campagna referendaria e capitalizza i quel voto di lo porti ad esprimersi lo porti a dire a apportare alla alle le priorità alla politica e queste partito che ci interessa ricostruire il rapporto fra rappresentanza per rappresentati un partito che si occupi della società un partito che ritorni nello a parlare con il sociale che si faccia influenzare e influenzare dal sociale
Grazie a tutti
Grazie Riccardo Stefano quaranta si prepari Gabriele chi azioni
Ma buona giornata a tutti intanto io sono felice ritrovarmi in un luogo dove ci si ascolta dove si ragiona insieme dove si possono condividere delle esperienze anche delle idee diverse
Io partirò dal referendum costituzionale perché molti di noi hanno passato gli ultimi mesi girando il Paese parlando di costituzione ritrovandosi però a fare un'esperienza straordinaria di conoscenza del Paese
Di conoscenza delle sofferenze dei dolori del nostro Paese
è stato un percorso di ascolto di confronto in cui io che
Fin dall'inizio essendo anche membro della Commissione affari costituzionali mi sono battuto in maniera forte per rinnovo
Ho ritrovato tanti elementi di discussione di riflessione anche in alcune ragioni del sito
E mi sono trovato costretto a ragionare non solo sull'architettura costituzionale del nostro Paese
Ma sulla qualità della nostra democrazia sul senso di appartenenza le nostre istituzioni su un'idea di Europa sul Welfare sullo Stato sociale che immaginiamo per il nostro Paese e per il futuro
Ho trovato tre elementi fondamentalmente nel
In questo Tour del Paese che insieme ad altri ho fatto il primo siamo di fronte ad un Paese debole spaventato in crisi
In crisi economica sociale e politica ma anche etico morale alla ricerca di punti di riferimento veri e seri a persone cui affidarsi a persone con cui confrontarsi
La Costituzione rispetto alla quale abbiamo avuto un grande successi su e su cui si è espressa anche una volontà popolare massiccia anche nella partecipazione a questo referendum
Per molti è rimasto l'ultimo punto di tenuta del nostro Paese
Ma badate un punto di tenuta perché in quello che c'è scritto nella nostra Costituzione ci sono insiemi di un pensiero e di politiche che devono essere ancora attuate nel nostro Paese
Perché è una Costituzione che parla di inclusione sociale di non lasciare indietro nessuno
Che ha una visione dell'Europa che quella delle origini di Altiero Spinelli dell'Europa dei popoli
Perché è una Costituzione che pone al centro la persona e non
L'economia non la finanza non i guadagni
è una Costituzione che quindi dà un riferimento di valori che è fondamentale per ripensare la sinistra
E poi abbiamo conosciuto una sinistra trasversale che è emersa in questo Paese trasversale alle forze politiche perché a me è capitato di fare iniziative con rappresentanti di altri partiti
Ma anche con a rappresentanti di associazioni di sindacato
Di movimenti di carattere culturale ambientale a un ambientalista di singoli cittadini che hanno trovato attraverso questa battaglia il gusto della militanza politica
Allora io credo che oggi ci dobbiamo porre il tema di come rispondiamo a tutto questo
Avendo la consapevolezza dell'umiltà di essere largamente insufficienti per portare avanti da soli una battaglia per la ricostruzione della sinistra
Ma
Partendo però da una valutazione che non può essere secondo me è pessimista
E cioè io credo che oggi in campo vi siano due proposte politiche
Quella della destra
Che sta passando sempre di più non solo a livello diciamo nazionale ma anche a livello internazionale da una destra liberista ha una testa sempre più populista e nazionalista isolazionista
C'è una proposta anti establishment che parla molto
Alla pancia delle persone alla crisi di questo Paese che però io anche in altri Paesi europei o mondiali ha dei riferimenti che sono diversi dal Movimento cinque Stelle perché ognuna di queste forze un legame poi con la realtà dei diversi Paesi
Manca la terza proposta politica che non c'è
Manca la proposta progressista la proposta che abbia il coraggio di contendere un campo e non dimentichiamoci noi abbiamo
Nel passato occupato e anche Gemonio alzate in certe fasi
A me non convince l'idea di una sinistra che rinunci a essere egemonica
Una sinistra che guardando il mondo con disperazione si rinchiude nella sua purezza pensando di non avere la forza della capacità di cambiare le cose
C'è stata una stagione e quella dei movimenti ad esempio sui beni comuni referendum sull'acqua di alcune città governate dal centrosinistra e di alcuni importanti regioni
Dove non abbiamo avuto la capacità di avere idee migliori degli altri e per questo siamo stati seguiti dai cittadini
Ne dobbiamo tornare lì
Io non credo che il problema sia fondare un piccolo partito
Credo come dicevamo qualche tempo fa io continuo a pensarlo che il tema si dà sempre riaprire la partita
E non è che se tu hai fallito perché non è avuto la capacità di riaprire la partita di mettere da parte quell'obiettivo per dedicati al nuovo Obiettivo meno ambizioso e che non serve soprattutto al Paese
Allora io di questo avrei voluto ragionare rispetto le nostre esperienze del recente passato
Mentre noi ambiamo tendenzialmente ha rimosso i nostri errori e abbiamo pensato che tutti quelli che sbagliano sono fuori che sono i cittadini che non capiscono e che dobbiamo aspettare quasi passivamente che arrivi il nostro momento non è così
Però per fare questo dobbiamo essere consci della nostra parzialità
Esteri in collegamento con tutti quelli che negli ambiti più diversi
Hanno quest'idea di sinistra si pongono il problema
E poi dobbiamo fare
Diciamo quelle cose che ci insegnavano quando eravamo in grandi partiti cioè tornare a studiare quello che succede nel mondo conoscere
Provare ad approntare delle risposte che partano dalla conoscenza reale delle cose non dalle nostre fantasie
Provare a costruire un'ideologia un punto di vista diverso che sia una chiave di lettura anche delle tante cose che non funzionano nel mondo delle tante disuguaglianze
E poi provare con una struttura organizzata a farle diventare il senso comune che poi è lo scopo della politica
Ognuno di noi spesso si sente solo e frustrato e noi dobbiamo saper combattere questa solitudine mettendo in campo tante forze
Io vorrei concludere con un'annotazione perché mi fa piacere condividerla io ieri ho ascoltato una parte del dibattito che c'è stato nella sinistra PD
Ho trovato una parte di analisi e una parte anche di proposte concrete con cui io penso si possa tranquillamente interloquire
Ma la sinistra oggi non può essere n'è una minoranza di un grande contenitore indistinto né un piccolo partito autoreferenziale che non è utile a nessuno
Allora il nostro compito è quello di costruire dei ponti stare in tutti i luoghi politici e sociali dove si discute di questi temi ripartire dalla centralità della persona e dei bisogni della persona
E tornare a mettere noi stessi un gradino dietro e mettere avanti il nostro Paese sapendo che però hai del Paese che ci dobbiamo occuparci perché c'è tanta sofferenza intorno a noi
Che deve trovare uno sbocco positivo perché poi siamo anche un Paese ricco di talenti di conoscenze
Di giovani che vorrebbero impegnarsi in qualche cosa di collettivo e non trovano luogo per farlo
Io a volte ho l'impressione che abbiamo davanti a noi delle grandissime opportunità e solo a volte la nostra ormai pigrizia mentale o incapacità di vedere cosa abbiamo davanti
Che ci impedisce di fare quello che per me dovrebbe essere naturale ricostruire la sinistra nel nostro Paese
Gabriele le azioni si prepari Alfredo da Torre
Grazie
Grazie mille questo invito vi porto
Come segretario di Acilia i saluti della mia organizzazione diciamo
Mettere in Ivo in treno qui e questa iniziativa riflettevo su quale poteva essere il contributo che potevo portare a questo dibattito
C'è una camicia di quello che ho sentito è evidente che
Oltre a riflessioni giuste legittime e sulla struttura sul dove ci vuole andare quale tipo di organizzazione si deve dare la sinistra
Molti gli interventi sono stati sono diciamo interventi che vengono dal mondo della sosta civile quindi hanno cercato di portare
Chiamo avete cercato di chiamare qui tutti coloro
Che negli anni sono stati un punto di riferimento che hanno visto nella sinistra un punto di riferimento importante
Che è sempre stato diciamo a loro fianco nelle battaglie che si sono susseguite nei decenni in questo Paese
Per le parto proprio da da questo facciamo quest'anno parte gli ultimi mesi sono stati ovviamente e giustamente dominati dalla questione referendaria i primi sei mesi di questo anno sono stati politicamente
Siamo la questione politicamente più rilevante dal punto di vista mediatico diciamo
Dall'opinione pubblica si apra la discussione sulle unioni civili una discussione molto sofferta articolata sui intorno a questa legge che è stata diciamo
Ritardi questa discussione si è visto diciamo il meglio il peggio del nostro Paese in modo trasversale ha tagliato l'opinione pubblica italiana
E intorno a questa discussione è emerso
Come dirompente il fatto che
Quando si parla di diritti civili delle persone omosessuali com'era in quel momento di legge in verità quale solo uno pezzo di quella discussione
Perché non si può parlare di quello senza parlare dei problemi che riguardano la violenza di genere
Che attacca sia le persone omosessuali che le donne lo si può parlare delle nuove forme familiari che in questo Paese non hanno alcun tipo di riconoscimento
E chi sono tutte tematiche che non possono non far parte di un patrimonio politico ideale di una formazione di sinistra
Soprattutto in un momento in cui
Proprio ora che dopo tanti anni di battaglie comunque sia per quanto ammaccata in mutilata
Quella legge anche in Italia per la prima volta ha squarciato il velo
Diciamo aperto per la prima volta al riconoscimento di un qualcosa di diverso che non fosse la famiglia eterosessuale composta da uomo donna sposati
è la prima volta nel nostro Paese fa questo tipo di parziale riconoscimento apra la possibilità che ci sia qualcos'altro stimolate deve essere capito fino in fondo
Anche da chi rivendica giustamente anch'io credo questo risultato che questo non è il punto di arrivo
Sia il punto di arrivo del nulla in cui eravamo finora negli ultimi decenni ma è un punto di partenza per un qualcosa più ampio che abbraccia una parte
Enorme delle rivoluzioni civile di questo Paese dalla società in generale
Quando noi vediamo
Il continuo aumento delle denunce e dei family cd quando vediamo l'aumento dell'aggressione nei confronti delle donne vediamo uno metro e l'aggressione nei confronti regresso rispondo omofobo diciamo
è un tutt'uno è un tutt'uno legati insieme un pezzo di Paese enorme che passa in tutte le classi sociali da quelle più alta quelle più basse
Che dice in questo schema familiare non ci sto più
In questo schema che vede la l'uomo padrone la donna
Al suo posto ai fornelli non ci si può più non riesco più a riconoscermi
In questo schema in cui lo Stato non riconosce nulla di diverso io non cito i nomi ci trovo più questo qua ha comportato in quest'altro durante questo dibattito un aumento enorme del conflitto e dalla violenza anche tra le posizioni in campo ma come nel male che sia
Nel momento in cui
Si cerca di scardinare uno schema che ha dominato la società italiana per
Almeno cinquant'anni e probabilmente di più momenti in cui si trova scardinare quello schema e guardate ovviamente nulla e più antipatico a chi pensa che
Lo schema familiare tradito ultra tradizionalista con l'uomo che fa l'uomo la donna che fa la donna per l'immaginario classico non c'è nulla di più ostile da riconoscere un milione tra due uomini o tra due donne ovviamente quindi
A sa ha fatto saltare il tappo diciamo della
Della della fruizione del contrasto politico
Va bene questa cosa qui è partita e non deve essere interrotta no la le donne che sono scesi in piazza contro la violenza di genere a Roma poche settimane fa
L'aumento costa tra le denunce è frutto del fatto che questo pezzo di Paese non ha più intenzione di ritornare a casa non ha più intenzione di rimanere zitto e chiede con forza che la politica si faccia promotrice di questa necessità voglio cambiamento e rivoluzione civile e sociale che guardate non è meno importante
Per le tematiche che riguardano il mondo del lavoro al mondo l'economia o qualsiasi altra tematica politica
Equamente importante e non può essere sottovalutato
E io credo che proprio per il conflitto che è in corso questo scontro enorme che avete visto e che si sta consumando giorno dopo giorno sotto i nostri occhi anche se in quest'ultimo periodo giocoforza la discussione sul referendum costituzionale
è un pochino diciamo
Uscito dalle cronache dei giornali ma non possiamo non vedere come
Ci sia una riorganizzazione in corso delle forze Licia mo'della reazione conservatrice a questa volontà di cambiare lo stato di cose che diceva da tanti da tantissimi anni il nostro Paese
La
La mistificazione della teoria gender con il quale si crea paura nelle persone la organizzazione di turbe forze della
Del cattolicesimo più integralista corso ha su con supporti anche internazionali rilevanti perché
Purtroppo
Diciamo la Russia è arrivata a finanziare i movimenti integralisti italiani che svolgono i convegni in tutto il Paese creando il terrorismo sulla questione gender sono temi che devono vedere una reazione compatta di quella parte di Paesi che dice la audizione iniziata non abbiamo nessuna intenzione di farci ricacciare nell'altro nell'angolo la politica deve farsi portatrice di nuovi riconoscimenti nuove forme familiari per la necessità di tutelare coloro che vogliono costruire un modello familiare differenti tra Polo tagli si è male deve farsi deve farsi deve tutelare la necessità di avere
Un sistema di istruzione che per primo pongo a questo tema l'attenzione della agenda formativa dei ragazzi perché lì si costruisce Rita vedo ma del domani
è possibile che nelle nostre scuole per paura di un conflitto politico colmare con un pezzo di genitore con un pezzo di politica si decida di espellere educazione all'affettività con l'educazione al rispetto di ogni forma di emendamento sessuato al nostro scuole
è il responsabile
Quindi
Credo questo sia
Forse il contributo che
Posso portare e l'appello più grande che io credo la parte
Io posso chiedere venga preso in considerazione in maniera significativa da una forza di sinistra o da coloro che vogliono cercare di
Ricostruire una forza di sinistra politica capace di interpretare i bisogni del Paese grazie mille
Gabriele credo adatto arresti prepari Annalisa Corrado
Di possibile
Careca aree compagnie cari compagni è una bella mattinata di discussione di confronto di passione politica
E viene nel mezzo nel cuore di una settimana importante lo avete ricordato in tanti una settimana
In cui iniziamo a respirare quel cambiamento quel cambiamento che abbiamo a lungo chiesto nella politica italiana che il voto del quattro dicembre finalmente rende possibile ieri
Le compagne e compagni di Sinistra ecologia e Libertà con un atto coraggioso hanno deciso di rimettersi Maria petto
Io vengo da un altro percorso tanti di voi vengono da quella storia io penso di dovere di ringraziare di cuore perché senza questo coraggio
Senza questa lungimiranza questa sfida più avanzata che oggi noi lanciamo non sarebbe stata possibile
E ieri c'è stata un'importante Assemblea anche di una parte del PD
Ci sarà giungendo Roberto speranza Emiliano non potrà esserci credo per problemi logistici ieri speranza emiliani rossi Bersani tanti altri io credo hanno lanciato un messaggio importante
C'è una parte larga di mondo democratico
Che ha fatto con noi la battaglia per il referendum
E che in campo per aprire una pagina nuova per rimettere in campo insieme un progetto di governo diverso da quello degli ultimi anni
All'insegna del cambiamento del cambiamento vero quello che serve in Italia in Europa nel mondo
Lo sentiamo sulla nostra pelle se guardiamo in queste ore alle immagini di Aleppo
Quanto è necessaria una politica che torni a costruire cambiamento vero e a voltare pagina rispetto ai tragici errori dell'Occidente negli ultimi decenni
Questa partita oggi riaperta perché abbiamo fatto una scelta giusta abbiamo investito sulla partita decisiva del referendum costituzionale
C'erano perplessità qualcuno non era convinto qualcuno pensava che non ci fosse storia invece abbiamo fatto la scelta giusta
L'abbiamo fatta innanzitutto certo per difendere un impianto democratico e costituzionale nel merito lo abbiamo fatto anche per rilanciare
Cosa altrettanto importante
La forza della Costituzione repubblicana come idea in visione della società oggi la Costituzione e più forte ha dietro di sé il consenso popolare
E quindi anche quell'idea della società l'idea di una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla partecipazione è più forte
Ma quella battaglia l'abbiamo fatta diciamocelo anche per riaprire una partita politica
Successo capisco che nelle nostre file nel nostro mondo ci sia un ebbe desuetudine a questa esperienza ma abbiamo vinto care compagne e compagni quella partita l'abbiamo vinta
E io no Anton atteggiamento quasi di ISPA spiazzamento quasi di timidezza rispetto rispetto a questo il sito quella partita l'abbiamo ha vinta
E ora l'impegno che avevamo preso nei mesi scorsi di riaprire la partita
Di riarticolare il quadro politico di smontare blocchi che sembravano inscalfibile e tutta davanti a noi quella cosa la volevamo fare e oggi la dobbiamo fare
E per fare questo non ci serve un nuovo partito di testimonianza
Non ci serve io lo dicevo un anno fa quando sono uscito assieme ad altre compagne e compagni e dal PD e lo ritirerei oggi con le stesse parole non ci serve è una cosa rossa settaria e di testimonianza che fa essa talmente Rocco del Partito della Nazione
Allora ritorniamo occupare
Occupare il campo che la mutazione genetica del Renzis MO ha introdotto nel PD
E per fare questo ci serve una sinistra popolare è una sinistra con cultura di governo
Una sinistra che ha bisogno di una profonda discontinuità di analisi e di proposta rispetto agli errori che vengono da prima e da molto più lontano di Renzi quindi discontinuità radicalità di analisi
Ma grande apertura grande duttilità grande capacità di interloquire sul piano politico il no a qualsiasi forma di settarismo
Il punto chiave quale ho sentito discutere molto in queste ore di di di di di formule di di
Chiamiamolo come vogliamo ieri compagni della sinistra PD hanno lanciato l'idea del nuovo centro sinistra è una formula che anch'io ho adoperato
Capisco che possa suscitare perplessità nuovo centrosinistra nuovo canto progressista e democratico di che cosa stiamo parlando
Io credo che stiamo parlando della necessità di riaprire la partita del Governo in questo Paese e di non rassegnarci all'idea ne ha
Di consegnare l'Italia ha una competizione tra De Lillo e Salvini questa partita noi la dobbiamo giocare
è la nostra parte entità e quella per cui ci siamo battuti e in questa partita noi non possiamo essere degli spettatori
Il soggetto a cui stiamo dando vita a sinistra italiana
Quello di cui celebreremo il congresso a febbraio quello di cui vogliamo insieme essere protagonisti col suo confronto congressuale secondo me dovrà rispondere a questa domanda che una delle domande fondamentali
Di questa ostilità
Siamo spettatori sulla riva del fiume o ci sentiamo attori protagonisti in grado di incidere sul suo esito con tutti i rischi che questo questo comporta con tutte le difficoltà che può significare
E allora io credo che
Se
La risposta è affermativa se pensiamo di dover essere protagonisti io credo che noi dobbiamo lavorare insieme nella distinzione naturalmente delle collocazioni
Assieme alle compagne e compagni della sinistra del PD di chi pensa
Che
Bisogna aprire un'altra fase
E fare in modo che il tema dei prossimi mesi non sia quello della resa dei conti interna del Partito Democratico
Ma sia il tema della costruzione di una grande costituente di un grande momento partecipativo e democratico
In cui il campo largo dei progressisti dei democratici possa insieme trovare le forme
Per scrivere un nuovo programma per definire una nuova identità e per definire un nuovo progetto con il quale il centrosinistra si presenta alle prossime elezioni
è da questo punto di vista
Io credo che dobbiamo essere chiari voltare pagina rispetto al Renzi e agli errori del Renzis MO è una condizione necessaria ma non sufficiente
è una condizione necessaria io su questo punto voglio interloquire con compagni come Giuliano Pisapia che considero essenziali in un progetto di questo tipo
Portare pagina rispetto a quegli errori è il primo passo indispensabile da da da compiere per un recupero di credibilità con un pezzo fondamentale del Paese
Ma attenzione anche qui a non fare l'errore speculare a quello di Renzi lo diceva Corradino Mineo prima Renzi oggi ha detto che c'è l'Italia del sito e c'è l'Italia del no
Io penso che non sia una straordinaria riserva di energie democratiche e costituzionali da cui ripartire
Ma il nord non può diventare il nostro recinto perché ci sono tante energie che ci servono per ricostruire l'Italia quest'anno anche nell'altro campo e noi mettendo
In piedi io credo una nuova idea dell'Italia con quelle energie dobbiamo essere in grado di di parlare
Io immagino nei prossimi mesi una nostra iniziativa attiva in questo quadro una nostra iniziativa in cui la discussione che dobbiamo fare anche sui contenuti perché serve questa discussione fra di noi
Ce la siamo un po'fatta facile negli ultimi mesi la polemica con Renzi è servita anche a nascondere lo avete detto in diverse io sono d'accordo
Una difficoltà un ritardo nostro nel mettere in campo una nostra elaborazione nuova
Nel leggere le inadeguatezze sia della vecchia sinistra riformista sia della vecchia sinistra radicale
E la necessità di un profilo di un'idea di un progetto di una lettura nuova del mondo dell'Europa dell'Italia che non Nuova Sinistra Popolare e di Governo deve mettere in campo
E allora ragionare di un nuovo campo progressista di un nuovo centrosinistra significa dare sostanza a questo nuovo dove nuovo non può volere significare semplicemente la presa di distanza voltare pagina rispetto a Renzi
Vuol dire quale valore noi attribuiamo al lavoro come cambiamo registro totalmente rispetto agli errori che anche noi abbiamo fatto su questo tema già prima
Del job sa perché nel centro sinistra italiana l'idea che la flessibilizzazione a qualsiasi costo fosse sinonimo di produttività e opportunità e dissoluto fin dagli anni Novanta
E oggi invece il meglio o della scienza economica ci dice che il lavoro cresce in produttività e qualità se si accompagna un'idea di sicurezza perché se non c'è sicurezza non c'è informazione
Non c'è l'investimento
La scuola
E l'università anche qui
Sono totalmente d'accordo con le cose che diceva Massimiliano avance Massimiliano Smeriglio chiudo rapidamente
Abbiamo accarezzato anche noi un'idea come dire della valutazione
Intesa come come modo per dare più soldi più risorse alle scuole alle università più avanzate invece nomi dobbiamo riaffermare l'idea dell'uguaglianza e dell'universalità del sistema formativo
Introduciamo
La buona scuola
è un errore ma diciamoci anche che molti errori sono cominciati per la scuola e per l'università già con la riforma Berlinguer nuovo centro sinistra colpire anche altre
Dobbiamo mettere in campo una lettura critica della globalizzazione certo il diritto delle persone di spostarsi è intoccabile
Ma questa globalizzazione ha significato soprattutto l'apertura
Incondizionata alla libertà di movimento dei capitali
Alla finanza e la rinuncia degli Stati a esercitare il proprio compito allora ne dobbiamo rimettere in campo un'idea forte della regolazione pubblica
E del compito dello Stato di adempiere agli ai compiti che la Costituzione gli assegna abbiamo difeso la Costituzione anche perché crediamo nell'intervento pubblico nell'economia
Per me il diritto di una comunità politica
Gli organi di usare le proprie forme di organizzazione sociale di economia di vita dei propri cittadini potrei proseguire
Potrei parlare del modo in cui il nostro europeismo
Deve tornare a essere costituzionale sia all'Europa ma in Europa che ci consenta di attuare potenziare la nostra costa tutti Sirone non a un'Europa che cinquanta nelle condizioni di dover rinunciare a un pezzo fondamentale del nostro disegno costituzionale
Queste idee questo confronto che dobbiamo far vivere
Lo dobbiamo mettere a disposizione di un campo largo era lezione antiteca ma sempre attuale dell'egemonia
Quando si pensa di avere idee forti
Non si fa la spiegazione agli altri non si rintracciano recinto le si mette in un confronto largo si prova a giocare la partita senza perimetri già scritti
E allora rimettiamoci in cammino e facciamolo con la consapevolezza
Che queste idee
Che questa novità che sinistra italiana deve rappresentare la ricostruzione di una sinistra popolare di governo
Non vivranno se noi conta entreremo la nostra purezza le nostre idee varranno esattamente per il coraggio che avremo nel metterci in gioco e nell'affrontare tutti i rischi di una sfida per il cambiamento per il governo dell'Italia buon lavoro
In realtà Annalisa corredata si prepari Chiara Cremonesi
Scusate
Siccome mancano soltanto tre interventi si è facciamo tutti lo sforzo di rimanere in sale in modo e concludiamo insieme
Grazie grazie grazie a tutti grazie a Marco Furfaro di questo invito
E sono contenta di essere qui a partecipare a questo confronto è stato detto se faccio parte del Comitato scientifico di possibile e sono anche la portavoce di dire in Italia che un'associazione ecologista
Prima è stato detto che non serve darsi delle dei titoli però io non ce la faccio proprio e lo dirò che finalmente eliminato
Compagni e compagne abbiamo parlato per tutta la mattinata di buone pratiche io penso che noi dobbiamo far parlare a maggior ragione le nostre e i nostri ospiti in silenzio e con rispetto
Chi vuole uscire può farlo però per favore dimostriamo davvero che abbiamo le porte aperte scusami analizza niente
Dicevo che anche come biglietto da visita visto che comunichi sì non ci conosciamo e sono sia ecologista che femminista insomma è questo a questo non rinunciò
Molto facilmente
E quindi da da questa prospettiva ecologista io volevo iniziare il mio intervento perché purtroppo una parola che anche qui ho sentito poco stamattina
Eppure insomma qui c'è una storia no importante da questo punto di vista
E allora il referendum costituzionale se ne è parlato tanto è stato ritorna un risultato molto importante ma anche lì una buona parte delle persone che hanno votato no al referendum l'hanno fatto anche perché si costituzionalizzato sblocca Italia
Cioè si voleva far tacere il territorio far tacere la voce dei territori nel dibattito su che cosa succederà su quei territori e quindi viene assolutamente in continuità con la battaglia sulle trivelle anche anche quella è un elemento politico o che non può assolutamente essere trascurato è stato sdoganato molto velocemente e con molta facilità da un Governo che in tutti modi aveva ostacolato e la svilito ha toccato il campo di quella partita eppure quei tredici milioni di cittadini e di cittadini e dagli anni che sono andati a votare al referendum sulle trivelle e hanno votato sì in quel caso per chiedere che non
Anche anche se il il
Il quesito era servili Tosi e non era una battaglia definitiva contro le trivelle a maggior ragione quelle tredici milioni di voci sono importantissime e purtroppo non trovano rappresentatività nella politica
In questo Paese la trovano soltanto quando se ne parla l'inizio dei programmi ma quello che succede non va mai in quella direzione si è chiesta una conversione energetica profonda di questo Paese e non c'è traccia da nessuna parte
Neanche di un dibattito serio su questo tema qui
E lo stesso per le amministrative nelle amministrative e si è parlato dei sindaci ribelle delle esperienze civiche dal basso che hanno sovvertito anche in luoghi dove c'erano dei potentati di natura completamente diversa hanno sovvertito lei si ho delle delle delle elezioni perché perché hanno messo al centro i bisogni delle persone e guarda caso in quei bisogni in quelle domande nella carne di cui parlavamo Marta prima è un discorso di periodo moltissimo in quei bisogni c'è sempre la salute cessa nel territorio c'è sempre la difesa dell'ambiente ecco quelle domande rimangono lì e non si danno mai abbastanza risposte quello che noi ecologisti che cerchiamo di fare anche politica di diamo è sempre quando arrivano le nostre istanze da qualche parte c'è sempre ben altro ci vuole ben altro è ma quello è un problema limitata ci vuole il famoso benaltrismo che adesso va
Va tanto di moda no
Allora e e al più la politica che cosa si fa cita due contentini per dire ok ho fatto l'ambientalista ha fatto il mio gesto come buono quotidiano oppure addirittura fa tutto il contrario io come abbiamo visto negli ultimi anni anche dal premier più giovane della storia di questo Paese che dal punto di vista dell'idea di innovazione di futura sembra mio nonno con tutto rispetto per mio nonno
Che a cui sono molto affezionato
Quindi il il problema è che tutto questo non basta assolutamente più perché soprattutto
Tutto questo che è stato fatto e che era più importante di quello che chiedevamo noi
Ha portato a questo punto quattro e questo punto qua è un punto in cui la crisi economica la crisi ambientale la crisi sociale la crisi culturale la crisi occupazionale
La crisi climatica di questo pianeta nel tempo recente è la peggiore mai esistita
Allora invece di continuare a dire che ci vuole ben altro invece di continuare a dire che sono tali che affronteremo il sito ma dopo che avremo risolto questo problema dopo perché avremmo risolto quest'altro invece probabilmente il momento di farsi queste domande e adesso e il momento di dare delle risposte e adesso
Quindi evidente che in questo momento molto fluida dal punto di vista politico il tema delle alleanze è un tema che tutti si devono porre no perché è verissimo che da soli non si va da nessuna parte
Ma le alleanze più che con chi le alleanze per cosa cioè che cosa è che vogliamo veramente fare in questo campo progressista democratico è stato detto più volte e non è stato detto ecologista perché nel campo e quello non si possono scindere
Questi pezzi assolutamente
E allora quello che mi viene in mente l'alleanza con le persone che combattono ognuno nel suo pezzo che qui oggi erano rappresentate bella questa cosa no
Le alleanze con le passioni delle persone che sono quelle che ti tengono al banchetto il sabato la domenica
Che poi ritornava a casa i bambini le cose rifare l'incastri che tengono a dibattere scontate con gli amici con quelli che non la pensano come te e a studiare ad approfondire a leggere a chiedere Dom a chiedere a fare domande tutta questa passione ma là dove si prende se non c'è una visione se non c'è qualcuno che ti dice io sto cercando di arrivare laggiù non lo sto cercando di capire come prendere un pezzettino di potere no
La visione è quello che manca
Allora io voglio dire
Questo dibattito deve assolutamente dare delle risposte
Dal punto di vista dei termini e dal punto di vista della visione che cosa ne pensa quest'aria chiaramente dell'Europa no del sogno europeo che è ancora lì a metà e che qualcuno vorrebbe abbandonare
Che cosa ne pensa questo questo luogo dei cambiamenti climatici che cosa vuole fare sui cambiamenti climatici quanto sono importanti cambiamenti climatici
E quanto è importante tutto quello su cui influiscono i cambiamenti climatici a partire da emigranti climatici che però non abbiamo ancora visto niente appare dire dalle guerre che ci sono per i fossili che
Che producono i cambiamenti climatici non sono più cose che possiamo far finta che non siano importanti perché adesso
Siamo sicuri che non è così
Allora
Chi vuole parlare di come uscire dalle fossili entro il due mila cinquanta di fare nelle città dove chi ci vive non abbia più neanche bisogno dell'autonomia divenga in mente di avere un'auto perché sono delle città pensate
In maniera completamente diversa
Chi è che vuole prendere davvero in mano la questione della salubrità del nostro ambiente perché ci sono ottantaquattro mila quattrocento morti prematuri
Di per malattie legate all'inquinamento in Italia solo lo scorso anno una di queste persone qua chi è che se ne occupa chiarirsi in testa questa battaglia
Allora ma che si intesta anche le battaglie che parlano di un futuro di lavoro stabile di lavoro duraturo di lavoro sano di lavoro sicuro si sono le battaglie che riguardano l'efficienza energetica
Le fonti rinnovabili diffuse la sovranità energetica di un popolo
Che parlano dell'economia circolare regola mia circolare si supera il discorso di rifiuti zero o non ci saranno più i rifiuti non esistono più e di gli utili deve essere tutto pensato in modo da rientrare in circolo e questa partita sapere quanto vale vale il sette per cento del PIL italiano
Vale il sette per cento del PIL italiano vale seicento miliardi di euro in Europa ogni anno di risparmio per le imprese
E vale seicento mila posti di lavoro allora basta non ci crediamo più nel ricatto Salute ambiente perché ci siamo cascati anche noi di quest'area no il ricatto dalla salute ambiente deve essere dimenticato perché
Il il lavoro è lì il lavoro è nelle scelte ecologiste il futuro è nelle scelte ecologiste
La sovranità energetica la sovranità dei cittadini nelle scelte ecologiste vogliamo parlare di questo
Ecco allora il mio contributo oggi qui non può essere che in questa direzione
Prima di parlare di conti parlare di che cosa e parlare anche di quanto sono credibili le persone con cui noi vogliamo parlare rispetto a quei settori perché le persone non devono essere più prese in giro come sta succedendo si si vince il referendum come se non fosse successo niente ci sono delle cose gravissime che succedono nelle varie città come non fosse successo niente tutti aggrappati al potere senza mai chiedersi che cosa hanno sbagliato allora se noi vogliamo Rivera della fiducia dei cittadini dobbiamo avere prima di tutto noi fiducia nella visione che stiamo portando avanti nelle persone che abbiamo a braccetto che queste persone siano davvero coerenti e credibili in quel percorso grazie
A Cremona
Sì grazie tantissimo è già stato detto e quindi io non mi voglio soffermare su alcune questioni importantissimi importantissime che peraltro erano contenute nella dalla relazione di Massimiliano penso
Alle questioni internazionali ed europee all'aumento dei conflitti
Penso al populismo
Che si scontra contro la destra della finanza e delle compatibilità e ad una sinistra che sembra scomparsa in molti Paesi d'Europa
Riparto nel nel mio discorso da novità quella vittoria del nord
Che ci dice tante cose e che soprattutto adatto ossigeno ad un quadro politico ormai asfittico bloccato e che però si è rimesso in movimento e questo credo che sia il dato più importante la cosa
Che citarla direttamente e gli esiti io credo di quel movimento non sono scontati e non ci devono fare paura io credo che in quelli in questo movimento appunto ci possano essere delle grandi opportunità
Per questo tra le tante citazioni
Che vediamo scorrere alle nostre spalle credo che quella più interessante che a me è piaciuta proprio questa quella di Shimon Peres che dice che c'è sempre un'alternativa
E che bisogna avere anche il coraggio di immaginare a volte una terza strada
Lo dico perché invece la discussione tra chi pensa
Che bisogna partire dal partito dei sì e chi pensa specularmente che bisogna partire dalla Sinistra del no cerca invece di ributtare ci indietro ad un quadro politico bloccato
Quello precedente al quattro dicembre che peraltro non ha nulla a che fare con il Paese reale allora io penso invece che ne dobbiamo guardare avanti riaprire la fa la famosa partita e ad avere un ruolo in questa partita
E penso che bisogna
Fare come cerca di dirci Aldo Bonomi dato un po'di tempo a questa da queste parti cento
Accertare di trasformare le foglie i luoghi di soglia
E allora la discussione che si è aperta nella casa del PD la bella lettera di oggi di Giuliano Pisapia l'intervista di Laura Boldrini ci parlano di un campo di nuovo Campora sperimentare quello progressista
In grado di cambiare le condizioni materiali del Paese delle persone
Di trovare ad archiviare le politiche della rigore i partiti della nazione e le grandi coalizioni io credo che questa sia una sfida davvero che può dare un senso alla sinistra la politica
E penso che sarà fondamentale nella costruzione di questo campo progressista il referendum
Sul Giobatta e mi sembra molto più interessante questo di tenere in vita con l'ossigeno i comitati per il no come cerca di fare
Rifondazione in particolare questo è quello di cui c'è bisogno e io credo che di fronte a queste nuove sfide di fronte a queste faide che fanno anche oggettivamente paura
E che ci parlano di un Paese molto frammentato tutta l'offerta politica oggi in campo in particolare a sinistra
Siano sostanzialmente superate inadeguate e credo che su questo dovrebbe concentrarsi la nostra riflessione
Vorrei chiudere su un punto che per me molto importante perché credo
Che in questa appunto fase difficile è necessario anche ridare senso ed entusiasmo all'impegno personale
Di ognuno di noi in un periodo in cui non è semplice
A volte si smarrisce il senso e si smarrisce anche l'entusiasmo e lo voglio dire per ricordare un fatto che però parla della mia esperienza ma credo che possa parlare anche dell'esperienza di altri lo dico con orgoglio proprio in queste ore difficili per la città di Milano se c'è una cosa che a me ha dato molto entusiasmo nell'ultimo anno
è la la vicenda delle amministrative a Milano e quella vittoria straordinaria con Sinistra per Milano
Ed è eppure quella scelta quella decisione è stata all'origine di un dibattito pieno di pregiudizi
Pieno di rancore che io davvero non voglio più vivere ma non perché credo che la scelta delle alleanze sia da dare per scontata
Non perché dicevo voglio dare per scontata la scelta delle
Delle la questione delle alleanze ma al contrario perché penso che una detto una di non è del genere non possa prescindere come è stato fatto invece
Dal tema dell'utilità della sinistra che è una questione fondamentale
Noi stiamo accogliendo in questi tre anni abbiamo accolto grazie anche
Al nostro contributo cento mila profughi di cui venti mila bambini la città da sola fatto questo e ora si appresta
Che ora si appresta grazie anche al nostro contributo grazie al contributo di sinistra per Milano
A stanziare trecentocinquantasei milioni per interventi nelle periferie guardate la più grande opera pubblica che fa una città in nella storia repubblicana
E se non si riparte da queste dalle questioni concrete ed all'utilità del nostro ruolo temo che non si riesca ad andare lontano grazie
Compagni del Partito Democratico ritardi remora però è anche Roberta speranza e adesso Arturo ascolto
Grazie
Grazie Massimiliano per la bella relazione di questa mattina grazie a tutto il
Tutti voi
Io voglio partire da una cosa
Che diceva secondo me bene Alfredo D'Attorre nel suo intervento oggi discutiamo un po'meglio
Perché abbiamo vinto una sfida che qualche mese fa appariva impossibile
E se
C'è una novità nella scena politica di questo Paese e il rinnovo ricostruttore di una sinistra che si rimette in campo altre novità in questa fase non ce ne sono
C'è un dato
Che emerge in maniera
Prorompente all'interno di tutte le discussioni
E che però vendo che fatica a stare
Nella riflessione del Presidente del Consiglio uscente
E dell'attuale segretario del Partito Democratico
Poi parla
Il problema non è la personalizzazione ma la Puglia politicizzazione del referendum
Io credo che il tema sia un altro
Esiste un flusso profondo nell'identità di questo Paese
Che si chiama Carta costituzionale e che è un bene non negoziabile
Guardate
La Costituzione repubblicana nata dalla resistenza
Si è rivelata più forte
Di qualsiasi tentativo di trasformare un referendum in un plebiscito personale e questa la lezione di queste settimane
Abbiamo bisogno di un Progetto e abbiamo bisogno anche di soggetti che incarni non questo progetto abbiamo bisogno un progetto di paese
Io la dico in termini molto espliciti
Si dice
Si voti prima del referendum
Evitiamo il referendum
Noi
Come sinistra italiana siamo disponibili a firmare una legge domani mattina
Che porti anche in caso di elezioni anticipate a votare insieme il referendum per abrogare il job Sat e le elezioni politiche
Questo
E se questo non si può fare
Si voti prima il referendum sul job Wachter perché i giovani
Che vivono di voucher
Non possono aspettare le alchimie no
Tre
Sulle leggi elettorali
Legge elettorale
Leggo che Renzi oggi in mente il Mattarellum a disposizione di tutti
Non ho una ricetta una cosa mi pare certa che l'Italia con ma alla fine è stato archiviato com'è una pratica
Diciamo mai messa in campo e avrei voluto qualche forma di autocritica rispetto a una legge che è stata bocciata nelle urne
Perché è stata bocciata una cosa che non può più tornare dopo questo referendum l'illusione del maggioritario Delchiappo
C'era il
Tema che stava dentro tutta la narrazione referendaria
E c'è un'altra cosa che non si può sul Mar ridere
Che il voto del valere uno il voto è uguale e libero non ci può essere un voto che vale tre
Perché quando questo accade il rischio che la democrazia deperisce si indebolisce diventa più fragili
Io non ho mai parlato di deriva autoritaria
Non ho mai pensato che la riforma costituzionale fosse
Propedeutica a una deriva autoritaria ma ho visto nel referendum troppe derive autoritarie nel timbro che è stato messo in quel passaggio politico
E quando uno spacca il Paese
Quando uno produsse fratture dopo il più difficile ricucire
Dopo il più difficile andare in quella periferia
Andare in quella zona disastrata e parlare un linguaggio diverso occorrerebbe
Come diceva Smeriglio un po'più di unicità da parte di tutti
E occorrerebbe un programma
Io penso che i programmi non siano mai
Delle ricette
Diciamo scritte
Non siano mai
Come dire delle cifre che vengono messe
Vicino ha un'idea vicino a una legge non siano mai numeri
Come diceva
Qualcuno molto più importante di noi che ha scritto
Tante pagine bellissime descrivendo la Gran Bretagna dell'ottocento i programmi sono bandiere conficcate nella testa dei popoli
In una fase come questa il programma fondamentale di una qualsiasi forma di sinistra
O di una qualsiasi forma di centrosinistra come diceva bene anche ieri Roberto speranza a cui faccio
I miei migliori auguri per la sfida importante che ha lanciato
Si chiama riduzione delle diseguaglianze si chiama un programma vasto di rimessa al centro
Dell'economia pubblica della redistribuzione del reddito e del lavoro di qualità
Io penso che noi abbiamo la necessità
Di scrivere una pagina nuova
Aveva ragione Ciccio Ferrara
La partenza è stata falsa
Non siamo riusciti a capire fino in fondo che non bastava nominare la sinistra per fare
è un dato
Ce l'abbiamo messa tutta
E occorre che ciascuno di noi a ciascuna di noi si assuma la propria quota di responsabilità
Io sono in questa fase
Capogruppo di sinistra italiana
E posso dire con una certa dose di orgoglio
Che in Parlamento non abbiamo mai abbassato la testa
E non abbiamo neanche mai evitato di contribuire a costruire proposte a provare ad aprire qualche crepa
Ma è evidente che dalle istituzioni non ce la puoi fare mai
Se non hai la capacità di seminare
Se non ha la capacità di tradurre quelle proposte in azioni se non hai la capacità di mettere al centro uno sguardo un po'più lungo di uscire dalla quotidianità della battuta
Di uscire dalla quotidianità del confronto come dire all'ok Corral se provi a rendere quel social Compaq perché abbiamo scritto
E che è una proposta radicale di cambiamento di politica economica
Una cosa che vive nel sindacato che vive nella scuola che vive nel mondo del lavoro che vive nelle periferie
Che vive nell'ambiente disastrato che vive in un'Italia spezzata
E la funzione fondamentale di una sinistra come quella che vogliamo costruire e trovare riunificare a ricucire le fratture invece oggi noi non siamo nessuna di quelle fratture
Non siamo in grado di costruiti
Io penso che noi dobbiamo costruire una sfida
Io non credo che possa esserci nessuna sinistra italiana senza queste energie senza questa militanza senza questa forza senza questa passione che oggi c'è stata qui
E immaginare di andare avanti dritto senza guardare le difficoltà è un'operazione che Antonio Gramsci
Spiegava in maniera molto sottile da un carcere di Turi
A sinistra ci possono essere le grandi ambizioni e le piccole ambizioni
Chi coltiva alle piccole ambizioni dei piccoli recinti qualche volta finisce per essere pericoloso per sei e per gli altri
Noi vogliamo coltivare una grande ambizione quella di ricostruire una sinistra autonoma che non si arrenda mari lanci la sfida di un nuovo centrosinistra
E questa sfida significa azioni
Significa proposte significa contendibilità quando noi ci siamo arresi
Abbiamo smesso di svolgere una funzione generale quando noi abbiamo deciso di contendere un campo siamo stati in grado di mettere al centro egemonia e qualità delle proposte
Questo il lavoro che ci attende nei prossimi mesi ci attende
Soprattutto in una fase in cui
Cresce anche dopo il nove il senso di smarrimenti
Guardate io guardo con grande preoccupazione era toccato la relazione a quello che sta accadendo in questa città
La questione morale pervasiva trasversale
Ma vedere i Cinque Stelle inciampare su questo non è
Una cosa che deve indurci a stappare le bottiglie di champagne
Perché quando accade questo il giorno dopo
Rischia di scattare un altro meccanismo
Tutti uguali
Io penso invece che noi in queste levi dobbiamo abbattere sulla politica
Li dobbiamo battere su un'idea diversa di governo li dobbiamo battere su un'idea diversa di partecipazione
E se crolla quelle Nitto il rischio che anche le istituzioni
Riprenda un ulteriore colpo dopo i colpi che hanno un secche sono stati inferti
Dal populismo di governo
Che si è tradotto in antipolitica io credo che rischiamo grosso
Per questo
L'assemblea di oggi deve essere una tappa fondamentale di un cammino aperti oggi partiamo
Partiamo e avremo dei passaggi importanti
Ricucire un campo come diceva Laura Boldrini e le alleanze non sono mai una meccanica le alleanze non ci sono schieramenti come dire
Che vanno costruiti con la diplomazia dei gruppi dirigenti le alleanze sono sfide sono conflitti
E gli schieramenti vengono sempre dopo i programmi
E noi abbiamo bisogno di mettere in campo e al centro un programma
E allo stesso tempo
Dobbiamo avere la capacità anche dentro una discussione interna che si farà difficile di avere in testa una cosa e chiudo
Quello che diceva
Enrico Berlinguer
In una
Pagina bellissima si va avanti e si agisce tutti insieme mai
Uno per uno non siamo
Come si diceva prima
Una scuola di leader
Siamo un collettivo e questo collettivo può cambiare la sinistra italiana
Va bene speranze e poi chiude Marco Furfaro
Bene grazie grazie per questo
Invito credo che sia
Credo
Credo che sia oggi
Ancora più importante ancora più bello provare a ragionare insieme perché credo che
Le sfide dei prossimi mesi che ci riguardano sono sfide in cui è difficile capire
Dove e se c'è un confine tra le nostre storie e tra i nostri punti di vista io
Proverò a dirvi in pochi minuti come la penso con molta chiarezza
Primo punto noi abbiamo una grande questione mondiale
Che è più grande di noi immagina che dobbiamo provare a partire
Il mondo è sempre più ricco questa è la verità
Ma purtroppo
Le diseguaglianze anziché diminuire crescono
E il paradosso di questo tempo il mondo è sempre più ricco ma questa ricchezza anziché essere una ricchezza di tutti diventa sempre più una ricchezza di pochi
E la sinistra in questo tempo
Sembra essere debole senza parole
Macché paradosso incredibile
Nel momento in cui il mondo e più ricco le diseguaglianze crescono noi che siamo nati per batterci contro le diseguaglianze sembriamo essere senza parole incapaci di costruire un discorso
Incapaci di rappresentare gli ultimi quelli per cui la sinistra è nata
E quando dico sinistra dico la nostra storia ma dico molto di più
Mi piace che di tra le parole che avete riportato ci siamo anche quelli di Papa Francesco che oggi è un simbolo straordinario universale della lotta contro le diseguaglianze
E allora se parti dirà
Se parti da questo tema di fondo che è chiaro che mi abbia una grande domanda che una domanda che riguarda tutti noi in cui immaginare piccole soluzioni piccole casacche non serve esattamente annulla
E questo tema che un grande tema mondiale
Io qualche settimana fa ho incontrato Corbin in Inghilterra e mi diceva questo
Mi diceva guarda se non siamo noi
A metterci dall'alto degli ultimi
Consegneremo il popolo ai populisti
Poi son tornato in Italia dopo qualche settimana abbiamo visto le elezioni in giro per il mondo e vediamo che dagli operai del Midwest
Alla nostra gente delle periferie italiane
La sensazione che sia e che a difenderli meglio non siamo noi
Ma sono esattamente quelli che stanno su quel fronte lì quello che ho provato velocemente a raccontarvi allora abbiamo una sfida comune questo il terreno di fondo da qui bisogna partire
Dobbiamo ricostruire
Un messaggio una capacità di comprensione che riparta dalla grande questione sociale che c'è in Europa nel mondo e che c'è nel nostro Paese
E qui vengo velocemente a noi
Questo referendum ci ha detto tante cose
è un referendum che rappresenta in qualche modo uno specchio del nostro Paese
E io penso che abbia detto cose non solo a Renzo
Perché sarebbe troppo facile dire caro Matteo questo referendum uno schiaffo straordinario atte
E cavarsela così
Io invece penso che noi dobbiamo capire che il messaggio di andato hanno unito annoiano il centrosinistra noi democratici progressisti in senso largo
E questo messaggio provare a dare una risposta
Qual è l'Italia che ci consegna questo referendum
è un'Italia spaccata divisa
Nord contro Sud
Centro contro periferia Giovanni contro meno giovani
Ricchi contro persone che non ce la fanno
Io l'ho detto ieri
Ho avuto la fortuna in questi giorni come spesso mi capita di una bella chiacchierata con Alfredo RAI
E Alfredo mi ha detto Roberto in questo referendum si è tornato a votare per classe
Una parola antica
Che sembrava nascosta in un angolo dei nostri cassetti
E invece la verità
Perché se incontrati
Un gruppo di imprenditori di professionisti avevi la sensazione di un sì che era debordanti
Se invece andare di fronte ad una fabbrica come è capitato ad alcuni di noi si rendervi conto di come l'il no era una valanga
E questo è il paese di oggi in Italia di oggi
E noi che siamo centrosinistra noi democratici abbiamo un grande obiettivo di fondo
Cioè provare a recuperare un'agenda che faccia capire a questa società italiana che noi siamo nelle condizioni di offrire risposte vere ai problemi che loro hanno
Perché altrove ci sono illusioni si accarezza le pulsioni ma non c'è la possibilità di dare risposte
Invece in questi mesi l'errore enorme che noi abbiamo compiuto e che ci siamo chiusi ci siamo stretti
Abbiamo commesso l'errore di apparire
In qualche modo il centrosinistra il PD in modo particolare come quello che sta dalla parte di chi già sta dentro questo è il più grande errore del PD di questi anni
Dare il segnale che noi stavamo dalla parte di chi già stava dentro lasciando la rappresentanza di chi è fuori
Agli altri
Consegnando il popolo e populisti
E questo problema qui questo tema qui che è grande come una casa come lo affronti
Lo affronti in un campo stretto lo affronti in un campo la
Anche qui io vi offro una mia riflessione
Lo faccio in punta di piedi in un dibattito che c'è nella sinistra italiana cioè anche dentro il partito che tanti di voi sanno contribuendo a costruire io vi dico come la vedo
Per me oggi nel sistema politico italiano ci sono tre grandi aree
Tre grandi aree politiche
Lasciate stare sigle sigarette che servono a poco
C'è un centrodestra
Forte
Forte
Le ultime elezioni amministrative non hanno vinto i Grillini come tutti dicono lasciate stare le come di antica di Roma e di Torino che pur conta ma in giro nel Paese profondo c'è la destra che di nessuno
Ed è una destra diversa
Una destra per nulla liberale
Una destra che accarezza un moto antiglobalizzazione una nuova destra nazionale una destra che accarezza coltiva le paure che ci sono tra i cittadini le inquietudine insicurezza
Ed è una destra che sarà lì che si organizzerà che ha una sorpresa una sua forza una sua tenuta
Poi vedremo i nomi di troveranno non facciamoci illusioni ritroveranno
Ed è una realtà Astalli
Poi c'è il Movimento cinque Stelle
Anche qui guardate noi abbiamo bisogno di grande umiltà
Umiltà è una parola bella
Dobbiamo riscoprire la la politica pure avvicinarsi e cittadini solo se umile
Tutt'altro che l'arroganza del Salone l'arroganza di chi pensa di avere
In mano il quaranta per cento
Le unità
Nel leggere il sistema politico italiano significa una cosa molto semplice
Che quando milioni di cittadini quando milioni di cittadini italiani una domenica mattina
Si svegliano vanno a un seggio e mettono la croce sul simbolo del Movimento cinque Stelle non c'è da ridere e scherzare c'è un messaggio potentissimo che sta arrivando
Quanta inquietudine quanta attenzione sociale quanta rabbia ci vuole per andare una domenica mattina e mettervi la croce solo milioni di italiani
E siccome come è noto chi fa politica non può giudicare gli elettori si fa politica viene giudicato dagli elettori noi dobbiamo capire interrogarci
E guardate anche il dibattito di queste ore
Mi lascia sinceramente perplesso
L'arancia Roma sta governando in maniera disastrosa è sotto gli occhi di tutti
Ma guai
Guai a pensare che basterà qualche errore dell'arancia a Roma per far scomparire
Quel soggetto politico lì perché la forza del Movimento cinque Stelle non è la raggi e quell'inquietudine sociale quella roba che c'è sotto S.p.A. non ti occupi di quella roba lì
Sarà impossibile costruire un'alternativa
Ed è da lì che noi dobbiamo ripartire
E quindi c'è il centrodestra
Ci sono i Grillini
E qualcos'altro cioè poi ci siamo noi
Poi c'è questa comunità di donne di uomini
Poi c'è un campo largo oggi difficile e complicato con mille
Rivoli
Che però noi dobbiamo provare a riorganizzare
Io la vedo così
Per me questo è il punto
E mi domando
Da deputato da militante da persona che crede che può stare dentro il Partito Democratico mi domando
Qui faccio alcune domande
Il PD da solo ce la fa
La mia risposta molto semplice e no il PD da solo non ce la può fare
Però mi faccio anche un'altra domanda
Che faccio a me stesso e faccio a voi
Ma questo campo qui
Ce la può fare senza il PD ce la può fare senza che cambi il PD
Io credo di no
Non ho una soluzione
Non ho una ricetta non oltre
Ma penso che la traccia di lavoro che noi abbiamo per i prossimi mesi sia esattamente questa
Io mi batterò per cambiare il PDA e perché un Pd cambiato possa ricostruire
Il centro sinistra
Per fare cosa
Per fare cosa e concludo perché già ho fatto tardi e non voglio prendere troppo tempo per trovare
Far rimetterci sui nostri binari
Per provare a ricostruire una risposta possibile acché i guanti grandi problemi di cui ho provato a parlarti prima
Per riportare un messaggio di fondo all'Italia
Per trovare a riconquistare il nostro popolo la nostra gente che ci chiede questo
E allora per questo motivo oggi più che mai
Non in modo tattico
Non per relazioni individuali quelle ci sono straordinarie profonde con alcuni dire con tanti di voi in questa sala ma oggi più che mai noi dobbiamo provare a costruire un tratto di strada insieme
E per questo penso che la riunione di oggi sia stata utile e positiva e ci aiuti e vada nella direzione giusta grazie
Infine
Ecco
Né
Bene compagni compagni mi hanno scelto di passare con noi questa mattinata grazie agli ospiti
Grazie a chi si è fatto un viaggio anche abbastanza lungo e siamo arrivati all'intervento finale così diamo la parola a Marco Furfaro
Grazie
Grazie
Grazie perché non è mai scontato
Grazie a chi ha firmato l'appello a chi ha diretto a tutti coloro che hanno avuto un ruolo più o meno
Visibile
Ma che ci ha messo tutto quello che poteva
Per riempire un posto così bello per essere così tante persone
C'è una cosa stamattina che voglio sottolineare più di ogni altra
Spesso è facile alla politica come nella vita chiudersi in casa pensare
Che chiudere porte Firenze del trimestre
Operosità luglio abbiate pazienza
Per chiudere
Forte e finestre
In un tempo in cui la disperazione stanza il vento gira forte in cui la vita difficile sempre qualcosa anche di rassicurante
Lo fanno le persone e spesso lo fa anche la politica ecco
Io oggi sono orgoglioso sono orgoglioso di essere qua non solo con chi con me
Ha condiviso un pezzo di cammino nella sinistra
Sono orgoglioso di essere qua con chi si occupa di povertà con le ragazze e ragazzi che si occupano di università
Con Annalisa Corrado che si occupa di ecologia
Sono orgoglioso
Di chi si occupa di migranti del baobab
Sono orgoglioso di chi abbiamo fatto una campagna che rivendichiamo per
Che anche quando ci fa schifo un Governo anche se con il Governo approva le leggi unioni civili noi siamo contenti che quella legge venga approvata
Perché questa è l'autonomia della politica
E siamo contenti
Che ci sia Roberto qua oggi perché è facile
Chiudersi ognuno le proprie istanze ma il modo migliore per regalare agli altri la contesa politica e perdere
Cioè guardate
Stamattina abbiamo messo a fuoco a partire dalla relazione di Massimiliano
Quanto ormai la politica si divida tra quel populismo che scatena la rabbia ma che non incontra la disperazione sociale o che non ha proposte per risolverla
E invece quella sinistra delle compatibilità del gioco Zac dei voucher
Abbiamo parlato di Aleppo in tanti interventi ieri
C'era un'immagine raccapricciante l'ho vista su un'emittente straniera Channel Four news mi sembra si chiamasse
Un ospedale c'era un bambino di quattro anni
Era pieno di polvere di sangue intorno a sé aveva il caos
Sono madre accanto che piangeva perché ha perso i figli il rumore delle bombe quel bambino era impassibile quel bambino non piangeva come se fosse abituato alla guerra
E la cosa più preoccupante compagne e compagni
E che non solo non piangono più bambini dialetto
Ma non piangiamo ne tu neppure noi
Perché dobbiamo dircelo con estrema forza
Fa un po'schifo la sinistra che diventa destra ma fa un po'schifo anche la sinistra che rincorre il Movimento cinque Stelle e accantona la vita e fare la degli stipendi devitalizzati delle pensioni ma che non incrocia più
La disperazione che c'è nel mondo
Perché è la pace
Che porta coalizioni coesione sociale nella fase
Che frena la pressione che dei migranti
E allora per noi quella un terreno su cui esiste ancora la destra la sinistra ed è un terreno scivoloso
Roberto parlava di un paradosso no parlava di un popolo degli ultimi che oggi o votano il Movimento cinque Stelle o non votano oppure dobbiamo dircelo addirittura votano a destra
Gli ultimi di questo Paese sono quelli
Che a volte se la prendono con i migranti
In cui quella disperazione e che tanti di voi tanti di noi incontra ogni giorno diventa rabbia verso gli altri
Ecco badate
La sinistra ha tanti problemi e quei problemi purtroppo
Non nascono e non finiscono con Matteo Renzi
Abbiamo da riprendere a questi locali per un motivo uno solo perché oggi quella disperazione diventa rabbia perché la sinistra è stata ritenuta complice di uno smantellamento del welfare che va avanti da lungo tempo mentre fino a qualche decennio fa
Cos'era per tutti non è la sinistra
Non era certo le stupidaggini con cui facciamo le alchimie politiche know-how Leanza lo stare dentro fuori il centrosinistra
La sinistra quella roba che quando inciampa disabili benissimo che c'era qualcuno disposto a prenderti per mano pensa vedi che facevi parte di un popolo che si batteva pelle ma ci fa le dei più deboli per la salvaguardia del diritto del lavoro per la dignità sul posto del lavoro queste al campo progressista queste a quello che vogliamo ricostruire
Ma
Non cederemo mai a chi vuole la degenerazione della politica delle etichette
Dell'idea che si sta di qua o di lato che la politica e a un prezzo ecco pensionamento di chi deve stare per forza in un angolo
Il campo progressista quello che si è manifestato nel no in quei milioni di no e anche in quei milioni di sì quadrati io lo dico senza assoluta tentennamento
Basta uscire di casa entrare in un bar parlare in una piazza con qualsiasi persona per scoprire che ci sono milioni di persone che hanno votato sì perché la paura del ricatto delle destre ma che condividono con noi laziale dell'emancipazione delle persone più deboli e quelle persone
Devono far parte di una proposta politica progressista
Fai quello
In quel no
Non è sovrapponibile lo diceva benissimo Stefàno Schwarz fatto un bellissimo intervento non c'è il partito della Costituzione anche arrogante pensare di sovrapporre una proposta politica un partito o un voto referendario
In quel no c'è tante cose e c'è anche qualcosa che forse ha poco a che fare con la sinistra sarebbe
Presuntuoso non dircelo sarebbe raccontarci una verità che non ci sta
Ma in quel nuovo in quell'ottanta per cento di giovani in quella
Forza anche lì milioni di persone che sono tornate al voto c'è la disperazione sociale a cui dobbiamo parlare in un
E c'è una disperazione sociale compagne e compagni che non risolverà semplicemente una politica che pensa a trattare solo di alleanze di politici istmo
Io non credo che le persone che oggi vivono la disperazione
Forse è stato lo stesso Papa non c'è solo che una volta ha detto la cifra dell'umanità e la solitudine
E sapete perché e la solitudine quelli della nostra della mia generazione forse l'hanno vissuto sulla pelle prima di ogni altro ma perché quella solitudine è diventata la ricatta abilità
E quella ricca Tabita purtroppo è un fango melmoso
E quella roba lo accennava Massimiliano nell'introduzione
Che Tibet e di fronte la mattina quando ti alzi alle sette e non sai se avrai un lavoro qualche ora dopo di fronte alla scelta se cedere al ricatto del voucher o del lavoro nero oppure finire in una sopravvivenza
Ebbene compagne e compagni quella vita non si incontra con gli slogan
Quella vita si incontra se la sinistra il coraggio delle proprie idee di sfidare qualsiasi Governo qualsiasi partito
A dire che per l'abolizione di voucher per il ripristino del e tutela dei diritti dei lavoratori e anche per l'introduzione del reddito minimo perché altrimenti la politica uno slogan e a chi oggi vive nelle periferie che tanto ci mettiamo in bocca porterà all'idea di dirli perché quella condizione di vita materiale fa schifo pulita di dare una proposta alternativa che gli permetta di dire è tornata la sinistra perché l'a sinistra quella che si batte non solo contro i voucher ma per dire dal giorno dopo che o si dà un reddito minimo oppure si dà un lavoro di dignità
E allora
Il lavoro
E poi ce lo possiamo dire qua ci sono anche le compagne e compagni della CGIL che lo sanno meglio di me
Ma
Sia siamo vent'anni che pensiamo al alla via normativa per raggiungere il benessere del mondo del lavoro ma possiamo cambiare indirizzo e schema di gioco che il lavoro non si crea per via normativa togliendo diritti
Massi crea provando a investire in politiche pubbliche industriali che parlino di economia circolare ha posto il ciclo dei rifiuti e che dicano anche alle persone testa non è la terra dei fuochi
I temi che abbiamo un'idea
Dico a me a farli uscire dal ricatto tra lavoro e salute e quell'idea l'idea che si crea lavoro attraverso una nuova concezione dell'ecologia
Perché non si creerà lavoro attraverso la normativa precari iniziante è un mondo fatto e finito in cui questi vent'anni la sinistra caduta mani e piedi
Per ricostruire un campo
Sta esattamente quattro le fondamenta
Nel referendum e in tutte quelle persone che sono tornate al voto ma pensate ICI ma col scusate la dico fino in fondo ma quale quarto polo
Tornato a partecipare a un compagnie le compagnie della CGIL i precari lampi gente che è sempre stata nel filone la tradizione nel campo progressista e che nel momento in cui
Si è trovata di fronte uno spazio referendario
In cui poter dire la loro è tornata a partecipare e ha fatto vincere quel referendum quello nel campo progressista da ricostruire e da quel campo io lo dico pure a Matteo Renzi ma lo dico pure ai nostri compagni i
Io non mi ci faccio buttare fuori da nessuno se qualcuno intende pensare che il campo la occupato Matteo Renzi e ci si riduce a criticare gli altri dalla tribuna di una partita io non ci sto perché c'è un Paese che non se lo può permettere
Noi quella partita scegliamo di giocarla
Cerchiamo di giocarla insieme a quelli come Roberto insieme a tutta la minoranza del Pd
Insieme a tutti coloro
Che vogliono rompere i confini dei recinti per rimettere in campo una proposta alternativa per questo Paese che parli esattamente a quella disperazione
C'è un Paese oggi
Tutti noi ne fa abbastanza preoccupare quando parliamo il popolo delle periferie i poveri quarantenne questo Paese non hanno raccolto sociale le cose che accadono
O non pensiamo ai visti a come si vestono amministra a sia una più o meno una laurea ma non c'era conto sociale
Il rischio di rincorrere anche il Movimento cinque Stelle guardate di finire una volta ancora nell'epoca di Mario Monti
Perché il più grandi alleati delle destre sono quelli che per rispondere la disperazione sociale pensano di sostiene una casta con un'antica Stacche peggiore dell'antica sta noi dobbiamo su
Lui chiede questa ceto politico una proposta politica che ridefinisca le poi l'idea dello stare insieme che possa andare a raccontare un Paese disperato e a raccontargli una proposta alternativa
Ieri sera ero
Mi stavo scrivendo con un compagno
Che stamattina andato in visita o l'operaio
Lo racconto perché hanno
Perché credo che sia la cifra il Paese quello che che dobbiamo fare anche noi
E credo perché se la sinistra un senso non sia semplicemente una proposta elettorale un posizionamento ma si esattamente recuperare un vincolo di popolo con un popolo che non sta più sotto i nostri piedi ed erano siamo una politica senza popolo è un popolo senza politica
E per occuperanno forse vanno raccontati soggetti sociali che vogliamo rappresentare sia i giovani che non trovano lavoro i voucher chi non ha reddito
E io vi racconto brevetto la storia che
Che non si parla mai
Perché nemmeno nelle fabbriche che quelli come me e magari hanno vissuto meno se non attraverso
Le anzi la pelle dei propri genitori
Chi tanti di voi l'avrà vissuto perché ha ottenuto anche delle battaglie ma aveva almeno la forza di riunirsi collettivamente
Che in quelle fabbriche magari in quando tornare a casa pieno di olio sulla tuta Colle Ruben fronte sapevi anche di far parte una storia collettiva
Oggi quelle fabbriche si continua a morire
Qualche giorno fa un ragazzo di trentanove anni
Due giorni fa stava maneggiando una villetta non so chi di voi ha a che fare magari qualcuno di voi sana una sorta di barra di metallo in quest'oggi da una scheggia che l'entrata dentro l'occhio è passata per la testa
Ieri se ve lo racconto perché ieri sera nell'incrociare questa storia non riuscivo nemmeno a capire come stava a questo ragazzo perché non ne parlava nessun giornale
Ed era l'ennesima morte bianca perché purtroppo in coma cerebrale il rischio che venga dichiarata la morte
Ecco questo lo dico molto su un
Sommessamente ma prima del PD Del Campo progressista della sinistra che si ritira da una parte di Matteo Renzi
Dobbiamo ritrovare la forza di non banalizzare la politica è più facile
Parlare di uno slogan uno stipendio di insultare la boschi la fedeli è un po'più difficile trovare la reazione di chi in ancora oggi in fabbrica amore e portarla al centro del discorso
Io se c'è una sinistra che voglio c'è la sinistra che racconta di un Paese che nessuno racconta più è quello il modo in cui anche noi possiamo raccontare e mettere in campo
L'idea che forse non ci siamo messi in un angolo ma che abbiamo ricostruito
Un racconto pubblico
E quando quel ragazzo magari con la famiglia incrocerà anche l'idea che la politica è tornata a parlare di sì anche dalla forse potremmo rimettere in campo un pezzo di sinistra che in questo paese manca
Il referendum ma ha riaperto la partita
Ha riaperto una partita che in tanti pensavano fosse persa
E ha riaperto una partita in cui adesso tocca a noi anche dire a Matteo Renzi che forse
Quella partita non solo si è riaperta ma quella partita la necessità oggi di incrociare un cambiamento nel Paese
E lo dico chiaro e tondo guardate
Io non sono disponibile a non solo nessuna crocchi elettorale ma io sarò disponibile solo a a provare a giocare una partita insieme a ricostruire un campo che non significa
Collocarsi in un partito un altro oppure pensare di degenerare nell'idea che qualcuno pontifica sulla vita delle persone
Oggi quel referendum segna l'idea che la sinistra può ripartire
Oggi quel referendum segna l'idea che quei milioni Dino e quelle persone che hanno votato sì sotto ricatto possano dare una nuova direzione a questo Paese e provare a ricostruire la sinistra che non teme l'impurezze ma le decelerazioni della politica qua i dati evitiamo diri e ti metterci in un angolo del campo enuncio Carla quella partita dobbiamo rifuggire essere dissacranti
Anche dire a nostre compagne e compagni che non siamo più disponibili a fare la lista cifra due punto zero il punto per noi
Tali lettere in campo una politica di cambiamento
Quei luoghi in cui si darà della bellezza della gente
E arrivo a chiudere
Io l'ho iniziato a fare politica perché
Perché c'era qualcuno che mi narrava quant'era bella la purezza ho iniziato a fare politica perché ho incrociato qualche esponente politico che per la prima volta incrociava la fragilità delle persone
Che aveva il coraggio di dire in un'epoca in cui conta solo la democrazia del Capo che si può essere anche deboli che si può essere anche fragili
Che si può essere anche disperati
E quello che vogliamo contrapporre noi non è solo la democrazia del capo quando lei parla Matteo Renzi ma anche la democrazia dei capi quando ne parlo con la sinistra per e posso dirvelo si ha ragione Roberto un po'più di umiltà o meno di spocchia ma vale anche per noi perché quando si passa dalla stagione
Quando si passa dalla stagione dei sindaci alla stazione di candidati Sindaci c'è da avere molta umiltà cari compagni cari compagni
E allora
E allora
E allora si torna in cammino
Fidone cammino senza la paura di essere etichettati senza la paura di essere catalogati e rifiutando la sinistra che si vuole mettere in un angolo a pontificare quella roba non ci appartiene
Faremo battaglia dentro e fuori i nostri luoghi
Ma oggi per noi importante temere una rete organizzata rompere i confini e fare la battaglia con quelli come Roberto come Michele Emiliano con tutti coloro quelle esperienze sociali che oggi sono qua passate
E che fanno una dura resistenza nei propri luoghi per provare a rimettere in campo una proposta politica che non sia basata sul principio rancore ma sul principio speranza
E allora
E allora arrivando a chiudere
Non abbiate paura
So bene per chi fa politica quanto è facile essere catalogati essere
La caricatura che torna
Le esperienze passate una volta
Nichi Vendola rimproverò Maria Pia quando chiamo nemico Berlusconi perché era un avversario oggi nella sinistra sembra che invece nemici siamo gli uni e gli altri io lo dico chiaramente
Non sono totalmente d'accordo con quello che ha detto ce li hanno Pisapia con il metodo con la strategia penso del campo progressista si ricostruisca partire dalla sconfitta delle politiche Renzi Ale De Renzis mi però c'è una cosa
Io non voglio stare in un altro partito se non quello in cui ci deve essere anche Giuliano Pisapia e Massimo
Perché i partiti si fanno anche con chi non la pensa come noi perché è più siamo e più pluralità c'è e più saremo grandi più avremo consenso io sono fiero di aver incontrato persone sulla strada un po'la strada come Alfredo l'attore su cui ci vuole mi confronto ogni c'ho
No su cui ovviamente ci arricchiamo perché deve essere così la politica deve essere l'in purezza terrazze la capacità di guardarci gli uni con gli altri per riconoscere che si ampliano i divi difetti ma che si andrà lì anche per quello perché a volte possiamo anche non essere da vado ma che condividiamo nelle nostra fondamentali idea cioè l'emancipazione dei più deboli debba tornare al centro cioè la politica può essere anche uno sconto un conflitto ma che la sinistra resterà un campo larga
Che va dalle persone come Annalisa che ci parlano di ecologia quelli di possibilità all'idea giacché ci allarghiamo il fronte e proviamo a fare una battaglia vera perché nessuno si può permettere di ritrarsi
Non sarà la battaglia di testimonianza cambiare il Paese non sarà come pensa qualcuno
L'idea che il diritto di tribuna perché tanto il tre per cento basta scrivere sinistra si prende ma chi se ne frega
Il problema è cambiare la vita della gente
Meritano una risposta alla riparazione
Quello al programma della sinistra
E allora chiediamo la forte
Chiudiamo la porta partirà da Occidente continuiamo a prenderci per mano pentirci già la democrazia del Capo noi torneremo la politica a farla insieme
La speranza non si costruisce pensando di delegare a qualche quadro a qualche leader politico idea salvifica alla politica c'abbiamo già approvato
In tutti i Lidi ed è non è finita bene perché la partita non l'abbiamo poi fino in fondo riaperta
Oggi tocca a noi
E toccano e sapendo che non sarà facile
Che è ambizioso cioè compresso tocca a noi sapendo
Cioè il Mullah molto alto Terence cinismo è qualcosa che ha preso anch'da parte del Paese che la rabbia sociale impera e c'è molto difficile contrapporre
Idea che la speranza possa tornare a prendere per mano le persone
Però se siamo veramente i figli di una storia sia quella del Partito Comunista Italiano del socialismo dell'ecologismo e migliori storie tradizioni di questo Paese
Bene
Allora compagne e compagni chiami ricordo che questo Paese tanti anni fa c'era un dittatore e c'era qualcuno che stava Summonte a fare resistenza
Quelli pensavano di essere nel giusto molto realmente erano in quantità molto minore verso che combattevano ma ce l'hanno fatta
Oggi siamo non perire un po'migliore perché non si spara e non c'è una dittatura
Quindi cari compagni cari compagni per far tornare la speranza non bisogna essere in molti sono le minoranze che cambiano le storia e quando la storia che viene cambiata si diventa maggioranza però c'è un punto
Stare dalla parte giusta della Storia e non aver paura dell'impurezze noi siamo quelli che stanno nella faglia e proveremo a riaprire la partita perché vogliamo dare una speranza a coloro che non c'erano più grazie a tutti a buon cammino a tutti a tutti noi