L'Agenda europea sulla migrazione. A che punto siamo?

Benvenuti grazie di aver voluto essere presente a questo momento di riflessione al quale attribuisco un valore non rituale quindi
E non è molto importante ritrovarsi qui in questa sala per discutere e riflettere sua a che punto siamo
Poco meno di un anno fa
Ci ritrovammo a Bologna
Ed oggi ho voluto promuovere questa nuova occasione sempre sotto l'egida del Gruppo Socialisti democratici
Al Parlamento europeo
Per riflettere insieme sullo stato di avanzamento dell'agenda europea sulla migrazione perché ritengo che su questo terreno si giochi molto del futuro del Progetto europeo
Come a Bologna
Ci aiuteranno in questa riflessione e un gruppo di avevano docenti universitari che ha
A questo tema dedicano le proprie energie
Vi ringrazio sentitamente per il loro prezioso a costante contributo ed un grazie particolare lo rivolgo fin d'ora al professor Gian Donato cacciano
Che questo gruppo di riflessione ha voluto e può mosso per accompagnare me e le istituzione che rappresento il Parlamento europeo in questo non facile cammino
Appunto questo dialogo fra l'azione politica il processo legislativo e il mondo accademico strategico ed essenziale
Ringraziamento
I ringraziamenti che ha estendo ovviamente anche a tutti gli ospiti che interverranno
L'arrivo in Europa di oltre un milione di profughi nel corso del due mila e quindici ha messo definitivamente in crisi un sistema già agonizzante
Di fronte ad una situazione che la stessa Commissione europea definito senza precedenti dalla seconda guerra mondiale
Gli Stati membri
Hanno reagito in modo schizofrenico percorrendo strade non coordinate
E mettendo in campo scelte poco conciliabili tra loro
Ci siamo dominati di fronte a
All'apertura della Germania il posto di siriani lo scorso anno
Ma abbiamo tremato di fronte alla costruzione di muri il primo accade penso che ciascuno di voi si ricorda ancora le immagini che passavano innova moltissimo in televisione
Ma abbiamo tremato di fronte alla costruzione
Han di altri nuovi poi a seguire in Ungheria
Per peut-être confini con Serbia coatti sia e con mania in seguito la Bulgaria e la Turchia la Macedonia la Grecia per risalire infine a nord
Il futuro Moro tra Estonia e Russia
La cui costruzione dovrebbe iniziare il prossimo anno
Ma la storia dei muri risale ad un periodo più remoto assente nella
Il primo fu costruito nel mille novecentonovanta e nel due mila fu rinforzata con i contributi dell'Unione europea
Poi
ATI su questo tema come vedrete anche all'interno del programma che avete nella vostra cartella lo approfondiremo tra qualche minuto quali il contributo appunto del mondo accademico
Lo scenario e desolante una politica migratoria costretta a colpi di cemento armato complice una Commissione europea che timidamente manifesta il suo dissenso vittima degli egoismi nazionale degli Stati membri
L'Unione europea di oggi manca di coraggio ed è vittima di una crisi di solidarietà interna
Fra i diversi Governi degli Stati membri
E a mio avviso questa crisi di solidarietà all'origine di tutte le udienze difficoltà ad affrontare questo banco di prova rappresentato dal fenomeno migratorio e anche da un flusso straordinarie di rifugiati
Quindi siamo di fatto di fronte a una crisi di solidarietà
Sono prevalenti sentimenti come la paura e l'egoismo a tutto vantaggio di un euro scetticismo dilagante
E le battaglie anti europei si saldano con quelli anti immigrati con il conseguente spostamento dell'elettorato verso i partiti nazionalisti e populisti
Qualcuno parla già di raccontato dia populismo del populismo un mondo che si nutre del rigetto dei leader e delle paure della globalizzazione dell'emigrazione di un Islam sempre più visibile
Se non saremo in grado di fornire risposte concrete sulla gestione del fenomeno migratorio
Lo bizantino pensante che si deve dirigente delineata da qui al due mila e diciassette Horizonte per peraltro già offuscato dall'esito elettorale di break Sita ma anche dalla vittoria di Tampere
Sarà ancora più a fosco
E farà da sfondo alle destre radicali non solo quelle consolidata il potere in Finlandia Slovacchia Polonia Lettonia Lituania Ungheria ma anche quelle che potrebbero insediarsi nei prossimi appuntamenti elettorali
Mi riferisco in particolare al nostro vicino cioè alla Francia
E anche alla Germania con l'avanzata degli antieuropeisti xenofobi di alternative fuori ed chance
Per fermare l'avanzata incoscienti che xenofoba l'Europa deve fornire delle risposte concrete al fenomeno migratorio e che vadano al di là della gestione e del controllo delle frontiere
Le migrazioni vanno affrontato coordinando a livello europeo
E deve devono essere affrontati proprio cercando di coordinare la politica interna con la politica estera integrando a asilo
Accoglienza con la cooperazione internazionale stabilendo strategie condivise con le organizzazioni internazionali e gli organismi sovranazionali
Un approccio questo che il Parlamento europeo ha definito olistico nella risoluzione adottato lo scorso aprile della quale sono stati come l'attrice
Un anno di intenso lavoro portata a termine anche grazie a contributi di questo gruppo di riflessione che ha permesso l'allineamento delle posizione dei principali gruppi politici del Parlamento e il consenso su aspetti molto controversi
La riforma del Regolamento di od un vino il sistema obbligato a vedere l'insediamento la necessità di maggior sporsi comuni nel contrasto della traffico dei migranti
E nelle operazioni di ricerca e salvataggio in mare il richiamo all'applicazione dei corridoi e dei fissi umanitari fino ad arrivare all'apertura di canali legali
Canali legali che oggi definiamo anche canali di migrazione economica alla necessità di una politica europea di integrazione dei migranti
E l'azione esterna sulle cause profonde di spinta dia
Dei flussi migratori rivedendo la nostra politica di cooperazione e sviluppo
Questi non possono i pilastri dell'appoggio olistico al fenomeno migratorio che abbiamo proposto perché lo reputiamo l'unico realmente efficace
Con l'ambizione di abbracciare con coerenza tutti fattori in gioco al base del fenomeno migratorio e quindi tutti gli strumenti e le politiche di Prete medio e lungo termine
Con questa consapevolezza di fondo il fenomeno migratorio è un fenomeno strutturale da gestire e non una crisi temporanea da fronteggiare
La maggioranza in Parlamento e a è stata trasversale tutti i gruppi politici hanno dato prova di grande responsabilità e il consenso è stato raggiunto anche sui punti più controversi
Il lavoro da fare ora e consolidare questa maggioranza e trasferire sul piano legislativo gli impegni contenuti nella risoluzione del Parlamento che intendo operativi gli articoli settantasette
Settantanove e ottanta del Trattato sul funzionamento dell'Europa
Articolo e che sanciscono il principio di solidarietà e piena condivisione delle responsabilità tra i diversi Stati membri e questa deve avvenire anche sul piano finanziario
Le proposte legislative presentate dalla Commissione europea per
Riformare adeguare il sistema europeo di asilo sono al vaglio del Parlamento europeo
Siamo ancora nella fase embrionale in cui i singoli gruppi discutono al loro interno e alle loro priorità in attesa dei primi documenti di lavoro che saranno presentati dal relatore nelle prossime settimane
Il progetto di relazione sul Regolamento di Dublino e previsto per la fine dell'anno e sarà sa Colfelice di poterne discutere con voi e raccogliere le vostre istanze
E questa potrà permettere a tutti voi ma anche al nostro territorio di partecipare alla fase ascendente del processo legislativo
Posso soffermarmi sua su quelli che saranno i punti più controversi appunto di questo nuovo Regolamento
A partire dall'impostazione
Che non solo lascia preservato il criterio di primo ingresso ma anzi lo rafforza
Il mio gruppo si è dichiarato contrario
A la previsione dell'articolo tre paragrafo due che impone allo Stato di primo ingresso l'obbligo di effettuare i il accetti di ammissibilità in ragione del fatto che il
Richiedente proviene da un primo Paese di asilo o un Paese terzo sicuro
Ci siamo inoltre già opposti al così detto meccanismo correttivo di allocazione che si attiva automaticamente ogni volta che lo Stato membro si trova ad affrontare numeri sproporzionati del richiedente asilo
Ricordo che il flusso di richiedenti asilo si considera SPÖ posso nato quando il numero di domande presentate sul territorio di uno Stato membro di sua competenza
Supera un
Il numero che equivale al centocinquanta per cento della quota differimento
Un meccanismo a mio avviso fallimentare innanzitutto perché è una soglia del centocinquanta per cento e a sta ad indicare che il Paese di prima accoglienza e già oltre il suo collasso
Così come fallimentare si sono rivelati le due decisione del Consiglio deve collocare in due anni centosessanta mila richiedenti protezione internazionale da Italia e Grecia
La scorsa settimana la Commissione ha pubblicato il settimo rapporto sulla ricollocazione tre insediamento per il periodo dal ventotto settembre all'otto novembre due mila sedici
La Commissione ci estiva ad interpretare positivamente gli sforzi degli Stati membri e vede tendenze positive si dichiara soddisfatta del lavoro compiuto
In poco più di un mese sono stati ricollocati dall'Italia duecentonovantuno persone dalla Grecia novecentoventuno per un totale di mille duecento dodici persone
Questo
E il nome scorso come si può dire di solidarietà da parte degli Stati membri porta il numero totale di persone ricollocate fino ad ora a sei mila novecentoventicinque di cui cinque mila trecentosettantasei
Dalla Grecia
E mille cinquecentoquarantanove invece dall'Italia
Ricordo che in Italia sono dal ventisei settembre al sei novembre sono arrivati ventinove mila ottocento quarantaquattro persone
Di fronte a questi numeri la Commissione non possa implicitamente invitare gli Stati membri ad assumere i loro impegni
Sul versante dell'insediamento la Commissione ancora più entusiasta degli sforzi compiuti
Alla data del sette di un del sette novembre un totale di undici mila ottocento venticinque persone erano state era insediate inventa un Stati dell'est insediamento
Esattamente la metà del numero delle persone che gli Stati membri nel due mila e quindici si sono impegnati ad accogliere
Dal mio punto di vista il numero non è certo di confortante
Ci sono delle decisioni vincolanti sul piano giuridico che gli Stati membri hanno sottoscritto e del tempo che le istituzioni svolgano il loro ruolo che è stato il
I loro atti
Che è stato loro attribuite nei trattati
Un altro elemento che fa discutere e proprio il contributo di solidarietà
E a
E vi prego di ascoltare bene questo concetto
Perché una sanzione di duecentocinquanta mila euro a rifugiato a carico di uno Stato membro che non partecipa all'assegnazione correttivo che suona come una provocazione
E non so in quali termini avverrà la discussione in seno
Al Consiglio
Ma certo è un concetto che deve attirare la nostra attenzione
Se non vogliamo peggiorare già lo Stato anche di diffidenza o l'aumento il terreno fertile verso il populismo che ci annotiamo su tutto il territorio dalle prime dell'Unione che il Parlamento ha avuto con il Consiglio sono emersi segnali preoccupanti
Innanzitutto sembra prevalere una tendenza verso un regime di solidarietà flessibile
Secondo me l'avete sentita anche voi in questi giorni il concetto di solidarietà flessibile
Una sorta di opting out degli Stati membri verso gli obblighi di solidarietà imposti dalla legislazione da compensate o con il versamento di denaro
Non è detto ancora non è dato ancora sapere se al bilancio dell'Unione o se allo Stato membro di accoglienza
O con la messa a disposizione di personale beni e servizi
Tutto fuorché accogliere persone che lo ricordo hanno diritto alla protezione internazionale
Ma forse l'aspetto più preoccupante riguarda proprio l'iter legislativo il Consiglio sta cercando di attivare il Parlamento del suo con lo dico legislatore attraverso delle manovre incamerare
E in camera dalle quale sono escluse le altre istituzione
Riunioni ristrette o cene di lavoro
Documenti secretati innova qui il pacchetto asilo è usato come merce di scambio per poter ottenere maggiore flessibilità su lo zero virgola
O qualche altro vantaggio su altre linee di bilancio
La procedura legislativa ordinaria nell'ambito dello spazio di libertà a
Sicurezza e giustizia è una conquista del Trattato di Lisbona che vogliamo salvaguardare
E l'adozione di atti legislativi deve passare attraverso unitario democratico ma che deve essere anche trasparente che permetta non solo hanno i rappresentanti dell'istituzione
E ma anche alla società civile al mondo accademico di potersi esprimere liberamente e partecipare a tutte le fasi dell'iter legislativo
è dimostrato che quando c'è la volontà di adottare uno a provvedimento secondo un iter trasparente i risultati sono visibili
è il caso del Regolamento che istituisce l'Agenzia europea e della guardia costiera di frontiera adottate reso operativo a meno di un anno dalla Corte dalla proposta iniziale della Commissione
Certo
Non ci siamo spinti fino alla creazione di una mare nostrum europea ma abbiamo concretizzato il principio che la frontiera esterna dell'Unione di uno Stato membro e la frontiera esterna di tutti gli Stati membri sul piano sia giuridico che operativo
La guardia europea avrà come funzione principale quella di contribuire a una gestione integrata delle frontiere esterne garantendo almeno sulla carta
Una gestione efficiente deflussi migratoria nella piena salvaguardia della libera circolazione all'interno dell'Unione europea e nella pieno rispetto dei diritti umani
Grazie a un emendamento che ho presentato insieme al mio gruppo la Guardia costiera di frontiera fornirà assistenza tecnica e operativo a sostegno delle operazioni di ricetta e salvataggio delle persone delle persone bisognose
Di soccorso in mare durante l'operazione di sorveglianza di frontiera
Per la una proposta legislativa che si è conclusa positivamente ce ne sono altre la cui sorte appesa un filo
Le quasi me settimane saranno infatti decisive anche perché sul banco di prova ci sarà la proposta di Regolamento sui Paesi di origine sicuri
Le posizione del Parlamento e del Consiglio sono diametralmente opposte per quello che riguarda la lista appunto su questo Regolamento la lista dei Paesi terzi di origine sicuri
Mentre in Commissione LIBE la Commissione parlamentare
Abbiamo votato a grandissima maggioranza la graduale eliminazione in tre anni delle liste nazionale a vantaggio di un'unica lista europea nell'ottica di un'armonizzazione appunto tra i regimi dei diversi Paesi
Il Consiglio ha ribadito la sua volontà di mantenere pienamente tanto le liste nazionale quanto la lista europea
Non mi soffermo sulla le nuove proposte di Regolamento può cedute qualifiche in quanto la discussione in Commissione Libe non è ancora iniziata preferisco quindi ascoltare i contributi che emergeranno nel corso della giornata
L'unica considerazione che mi permetto di fare
E che quella che potrebbe sembrare un primo passo verso una vera politica europea d'asilo in realtà rischia di trasformarsi in un inasprimento di alcune misure restrittive
Vorrei chiudere con un accenno alle vie
Alle vie di migrazione legale legati a motivi professionale e di studio
Lo scorso giugno il Parlamento europeo ha adottato la direttiva relativa alle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per motivi di studio ricerca volontariato e Collocamento nella alla PATI
In parallelo la Commissione ha presentato una proposta di di direttiva sulla carta blu
La novità più importante di questa modifica ed io la direttiva consiste nell'abolizione dei regimi nazionali paralleli di conseguenza la bloccata diventerà il principe
Mi pare strumento attraverso il quale
I cittadini attualmente qualificati potranno entrare legalmente nell'Unione europea
Tuttavia
Gli Stati membri conserveranno la competenza di determinare il volume d'ingresso nel loro territorio dei cittadini appunto di Paesi terzi allo scopo di cercarsi un lavoro
Anche qui
Non vi nego che le resistenze in seno al Consiglio sono tante gli Stati membri dimenticano deliberatamente o meno che l'Unione europea ha bisogno anche di immigrazione
Sia da un punto di vista demografico
Ricordiamo che nel due mila e quindici de ventotto paesi della dell'Unione la popolazione e cresciuta passando da cinquecento otto virgola tre
A cinquecentodieci virgola uno milioni Macciotta evidenzia Eurostat
è avvenuta solo grazie agli immigrati perché tra i residenti le nascite sono stati inferiore alle morti
E quindi possiamo dire che questo punto di vista da un punto di vista demografico e a
Gli Stati membri non
Non puntano abbastanza non non attirano abbastanza l'attenzione Perra cercare anche di fare un'analisi più approfondito un'analisi che deve essere fatta anche da un punto di vista potuti Ivo
Quindi secondo il Fondo monetario internazionale
Emigrazione attuale nel due mila diciassette continueranno con lo zero virgola tredici per cento al tasso di crescita del PIL delle ventotto nazione dell'Unione europea
Come vedete sono tantissime di elementi di discussione
In gioco c'è il futuro stesso dell'Unione e di milioni di persone all'inizio di questo mio intervento poi tanto lo sguardo agli appuntamenti a degli accosti mimesi siamo a Roma
Saremo ma anche a marzo due mila e diciassette qui celebreremo l'anniversario del Trattato di oggi comma che ha gettato le fondamenta del processo di integrazione europea
A quello spirito e anche a quei valori a partire dalla solidarietà dobbiamo tornare a dispiegarsi per fare un passo in avanti nel processo di integrazione europea
Pena il declino appunto definitivo
L'Unione Europea riuscirà a governare il fenomeno migratorio quando avrà il coraggio politico di farlo affrontandolo solidalmente con un approccio globale come farebbe uno Stato federale di cinquecento milioni di abitanti
Lascio ora la parola agli e Sperti e resto naturalmente a disposizione per eventuali domande o richieste di approfondimento
Prima di passare la parola alla offeso Caggiano che ha coordinerà appunto il tavolo della degli accademici quindi per
La la prima parte
Ci sono due ospiti che non sono qui con noi e che ci hanno mandato un contributo o video parlo dell'Alto rappresentante Federica Mogherini che ha
Ci ha mandato un messaggio video e che potremo aspettare ascoltare tra poco l'altro ospite il Presidente del Gruppo Socialisti democratici Gianni Pittella
E anche lui ci ha mandato un videomessaggio quindi chiederò un po'di pazienza al professore proiettiamo subito i due videomessaggi per poi passare alla prima parte dello al nostro
Del nostro convegno grazie
Carissimi amici carissimi amici rischio tessitura
Permettetemi di iniziare congratulandomi proprio con Telecom consensi
Sirchia invio che una
Grandissima stupendo collega altri o al Parlamento europeo
Per l'impegno la determinazione con cui
Clausola dura ovvero a politiche migratorie euro mi dispiace non essere lì con voi fisicamente
Di impegnarmi di potervi impedire l'articolo dibattuto
Indubbiamente molto fecondo sicuramente sarà così tuttavia
Voglio condividere con voi alcuni aspetti che ritengo importanti nella discussione che voi
Svolgente all'indomani delle elezioni entrando vi sono grandi venti di cambiamento
Spinti da i perdenti della globalizzazione questo era avvenuto ancora Brezzi
Nonostante le conseguenze altamente pericolose controverse dobbiamo però considerare un margine di manovra per una forte iniziativa politica da parte dell'Unione europea
Come ad esempio un sistema europeo che in maniera
Sistematica ordinata gestisca i flussi migratori e anche
I richiedenti asilo che possa avvenire tutto questo all'insegna del principio dell'ASI solidarietà e della sicurezza due S che non vanno disgiunte solidarietà come principio di accoglienza e il rispetto degli altri
E sicurezza che è un bene che noi dobbiamo preservare i nostri cittadini e i cittadini che vengono da noi
Come gruppo dei Socialisti Democratici al Parlamento europeo
Abbiamo costantemente in questi anni chiesto un approccio europeo all'immigrazione
Un approccio che promuova la solidarietà la ripartizione equa degli oneri
Un sistema di Dublino riformato
Che erano scarica la responsabilità sullo Stato primo di accoglienza una più forte politica delle frontiere esterne
Dell'Unione europea
E abbiamo chiesto e sviluppare delle significative strategia di integrazione a livello locale regionale nazionale dei richiedenti asilo infine
E affrontare le cause profonde della migrazione irregolare nel Paese di origine di transito la promozione i percorsi sicuri per la migrazione legale
E da questa iniziativa nasce anche il migration compatta che ha presentato il Governo italiano
Che lo abbiamo sostenuto il Parlamento europeo che ora è la Commissione lo europea sta elaborando una vera partecipi politica sociale ed economica privilegiata Corno d'Africa abbiamo per decenni trascurato la priorità politica di una porto forte con l'Africa oggi finalmente c'è qualcuno grazie Matteo Renzi grazie a tutti noi che abbiamo
Rilanciato
Questo tema che era stato posso nel dimenticatoio da
Da decenni e possiamo avere davvero la possibilità di risolvere lì dove ci sono le cause
Delle migrazioni perché nessuno di
Delle persone che vengono
Dall'Africa vogliono lasciare i propri cari proprio la propria terra la prima pazzia
Ma lì dicono la miseria nella violenza e noi possiamo contribuire con
I migration compatta con una parte ci fu politica economica
E culturale al costruire condizioni locali che consentano una vita migliore su questi l'inglesi situa il nostro impegno è un impegno difficilissimo
Non lottiamo contro un modo che si va spargendo nei confronti degli altri
Lottiamo con una propaganda che distorce la realtà dei fatti
Ma non ci arrendiamo andiamo controvento così come si addice a persone che hanno un cuore una mente e che non vogliono rinunciare nostri valori questo
Percorso in questa lotta se si ritiene che è una grande protagonista grazie
Case dispiace veramente moltissimo non essere con voi però per fortuna abbiamo l'opportunità di a parlarci anche se a distanza anche attraverso questo mezzo di comunicazione procederemo a Strasburgo la prossima settimana
Credo che sia molto importante il punto che fate oggi su
Quanta strada abbiamo fatto ma soprattutto quanta strada ancora c'è da fare sull'agenda europea sull'emigrazione io ricordo molto bene credo che ricorderò sempre esattamente due anni fa quando è iniziato il mio ruolo di Alto rappresentante avevamo la presidenza italiana dell'Unione e abbiamo dovuto combattere come Italia per mettere in agenda una riunione congiunta di Ministri degli esteri e Ministri dell'interno
Proprio sulla questione di come gestire a livello europeo flussi migratori
Oggi
A due anni di distanza possiamo dire che il tema di come gestire a livello europeo con politiche europee
Le migrazioni e l'asilo è un tema riconosciuto come centrale nell'agenda di tutta l'Unione europea e questa sicuramente è stata
Una battaglia è una vittoria dell'Italia e del nostro Gruppo politico
Ci sono molte cose che abbiamo fatto che abbiamo iniziato a fare soprattutto sul versante esterno delle politiche per l'immigrazione ed è quello di cui io ho la responsabilità istituzionale
E di cui vorrei parlare di un po'di più innanzitutto abbiamo e vorrei dire sono entrambe sono tutte le cose abbiamo fatto sul versante esterno delle politiche migratorie sono
Iniziative nate su impulso e con il sostegno dell'Italia del nostro Governo e del nostro gruppo Parlamento europeo quindi c'è stato
Una chiaramente una spinta in una intelligenza italiana e del nostro gruppo a a Strasburgo
Nel sostenere un'agenda europea sulle migrazioni che guardasse i nostri partner internazionali soprattutto all'Africa soprattutto
Al Mediterraneo centrale cosa per la quale vorrei anche ringraziarvi personalmente perché
In Parlamento sempre sentito fortissimo sostegno in alcune che sono state battaglie politicante complicate da portare avanti a livello europeo
Cosa abbiamo fatto sul versante esterno delle migrazioni innanzitutto laddove due anni fa nel Mediterraneo centrale c'erano solo navi italiane
A combattere la tratta di esseri umani ma anche a salvare vite umane oggi ci sono navi europee
L'operazione Sofia
Che è nata da un'idea italiana che a un comando italiano e un comandante italiano a Roma
Ma in cui sono impegnate forze di quasi tutti i nostri Stati membri
E che ha già salvato più di quattrocento mila vite umane e portato
La consegno all'autorità giudiziaria
Di molti sospetti scafisti il sequestro di diversi diverse imbarcazioni
è un'operazione che credo abbia segnato un punto di svolta nella nostra gestione le nostre percezioni la nostra responsabilità comune come europei sarebbe la gestione del fenomeno migratorio identificando esattamente nel Mediterraneo centrale nelle cose nelle acque internazionali tra Libia l'Italia il luogo dove
Operare come europei
Innanzitutto sul
Contrasto alle organizzazioni criminali che trafficano esseri umani ma anche il salvataggio di vite umane e recentemente proprio in queste ultime settimane abbiamo aggiunto due
Due compiti aggiuntivi alla alla missione all'operazione
Ovvero il
Il contributo che diamo al lavoro richiesto da una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU sull'embargo delle armi ma soprattutto abbiamo iniziato a fare la formazione della Guardia costiera
Libica su richiesta delle autorità libiche
Abbiamo iniziato con il più i settantotto come settantotto persone continueremo con altri pacchetti questo consentirà ai libici stessi di fare un lavoro di controllo delle acque territoriali libiche di contrasto alla tratta di esseri umani
Che ci consentirà di essere ancora più efficace e ci consentirà anche di stabilire un rapporto di cooperazione sulla gestione della rotta del Mediterraneo centrale coordina i libici che è esattamente il modo in cui vogliamo gestire questo questo fenomeno
Cos'altro abbiamo fatto una cosa molto importante ancora un'ITEA un'iniziativa dell'Italia un forte sostegno del gruppo al Parlamento europeo del nostro Gruppo Socialisti democratici
Questa estate abbiamo a iniziato avviato il lavoro sulla crescita comparse iniziamo dal cinque Paesi chiave in Africa Niger Nigeria
Mali Senegal Etiopia cinque Paesi chiave ministro Gentiloni Paolo era
Proprio nell'ambito del lavoro comune dell'Unione europea sui magri son compatto il Niger qualche giorno fa a nome dell'Unione europea
E quindi un lavoro di squadra
Per iniziare belle partnership con questi Paesi che sono Paesi di origine o Paesi di transito molto importanti
Per vedere insieme in quale modo possiamo gestire in modo più efficace un fenomeno complesso che riguarda noi quanto loro
I primi risultati dopo solo qualche mese tre quattro mesi di lavoro stanno già arrivando faccio l'esempio del miscela che forse l'esempio più rilevante per l'Italia perché dal ministero in particolare dare adesso che passa
La grandissima maggioranza del flusso che poi entra in Libia e attraversa il Mediterraneo verso l'Italia in Europa
In Niger abbiamo iniziato abbiamo potenziato il lavoro che già facevamo da cadesse appunto nel nord del miliardo sulla rotta porta in Libia
Con una presenza sul terreno dell'Unione europea come finanziamenti mirati con una presenza sostenuta dall'Unione europea anche finanziariamente dell'Organizzazione internazionale per l'emigrazione che ha iniziato a fare assistenza
Informazione ai migranti perché ne vediamo quelli che vogliono al mare ma non vediamo con il comunismo nel deserto
Per salvare vite umane anche lì ma anche
Per facilitare il niente ri volontari di tutti coloro che arrivati a quel punto del deserto vogliono ritornare nelle loro comunità di origine ed è un lavoro molto importante non soltanto per gestire flussi
Ma anche come dicevo per salvare vite
E garantire i diritti umani non soltanto in mare non soltanto
Sulle coste ma anche
Nel deserto è un lavoro che stiamo facendo insieme l'autorità del Niger è un lavoro che
Spero possa essere
Aumentato in modo consistente nelle prossime
Settimane io riferirò ai Capi di Stato di governo al Consiglio europeo a metà dicembre su
Lo stato di avanzamento
Della realizzazione dei mentre su un comparto e chiederò loro
Di investire ancora di più
Risorse risorse economiche ma anche risorse politiche
E lavoro comune di tutti e ventotto per fare in modo che il nostro lavoro con i paesi dell'origine di transito soprattutto in Africa sia un lavoro che porti risultati
Perché accanto al lavoro che facciamo sul terreno cioè lavoro importantissimo dell'offrire alternative
Ai giovani alle donne che decidono di partire
Alterati economica
Perché possono trovare
Lavoro opportunità sociali opportunità economiche nei loro Paesi e possano vivere quindi dite dignitose nel pieno rispetto dei diritti umani anche in Africa anche perché sappiamo molto bene l'Africa
Una continente in fortissima espansione demografica e questa sarà una delle grandi questioni del nostro secolo
C'è un terzo elemento del nostro lavoro che penso vada fatto sto valutato e anzi secondo me sarà veramente la chiave di volta per risolvere nel lungo periodo nel medio lungo periodo la relazione
Con l'Africa con il continente africano continente giovanissimo
Abbiamo lanciato
Ed è oggi in questi giorni arriverà il Parlamento europeo con la discussione su questo e mi auguro che possono essere prese decisioni in modo rapido abbiamo lanciato un piano di investimenti per l'Africa
Mobilitando fino a
Quarantaquattro miliardi di euro
Per sostenere investimenti privati in Paesi chiave in Africa Paesi fragili Paesi in cui il settore privato europeo
Non va naturalmente ma potrebbe avere un interesse strategico ad andare e noi potremmo avere un interesse strategico apportare sviluppo economico sviluppo sociale
Realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile le Nazioni Unite lavoro su le priorità anche di sviluppo sostenibile con un occhio attento al cambiamento climatico che produce di per sé
Grandi flussi migratori
Un lavoro quindi che consenta di accompagnare
I fondi di finanziamenti e l'impegno
Delle istituzioni del pubblico a livello europeo e a livello nazionale con un lavoro delle imprese e del settore privato per creare opportunità posti di lavoro infrastrutture
Sviluppo sviluppo economico sviluppo sociale sul campo sostenibile
Questa credo che sia la strada per il futuro del rapporto forte che c'è e che deve esserci sempre di più tra l'Europa e l'Africa Investimenti investire nel futuro nel presente del continente investire nel futuro il presente
Delle giovani generazioni delle donne creare anche spazi di partecipazione
Di diritti e di partecipazione nel continente africano e lavorare in questo senso ad una partnership che è un'amicizia più ancora che una parte nasce
Questo è la svolta che abbiamo dato al lavoro e sterno sull'emigrazione un lavoro che ha visto una fortissima attenzione come dicevo soprattutto all'Africa rapporti con l'Africa
Un continente che sino a qualche anno fa da parte dell'Europa era un po'dimenticato e che per me è stato soltanto naturale invece rimettere al centro della nostra azione europea
C'è poi
Ma parte interna dell'agenda sull'emigrazione perché non è mia competenza specifica come sapete bene non è mia competenza istituzionale
Meini attenzione politica seguire ed è un'agenda che richiede per forza di cose una solidarietà interna all'Unione europea nella gestione e dei flussi migratori e delle politiche di asilo
Su questo la Commissione ha messo sul tavolo delle proposte molto avanzate molto importanti proposte che so il Parlamento e il nostro Gruppo in particolare ha sostenuto in modo molto forte che si sono arenate nella realizzazione pratica ed in particolare
In una resistenza presente in parti del Consiglio
Questa è una battaglia politica è una battaglia politica che appunto non riguarda il la mia competenza strettamente intesa in senso istituzionale che è una battaglia politica che
Come famiglia politica ma anche come Paese credo sia indispensabile portare avanti
Anche perché lo vedo nel mio lavoro di tutti i giorni
Se
Come stiamo facendo mettiamo in campo delle politiche esterne
Per la gestione
Del fenomeno migratorio e del fenomeno di asilo in solidarietà e in partenariato con i nostri amici nel mondo
I Paesi di transito di origine in Africa ma anche
Anzi al Canada all'Argentina Paesi che sono pronti a condividere la responsabilità globale della gestione dell'emigrazione ecco se mettiamo in campo politiche esterne
Che funzionano per gestire l'immigrazione
E poi non abbiamo politiche interne che funzionano nella gestione della solidarietà interna dell'accoglienza della responsabilità
Anche le nostre politiche esterne avranno meno impatto anche quelle funzioneranno meno e il meccanismo penso soprattutto alla necessità di dare protezione a chi ha bisogno di protezione internazionale sia
Titolo per a per avere protezione internazionale anche quelle politiche rischiano di incepparsi e la nostra credibilità nel mondo rischia di diminuire
Noi di vita oltretutto l'abbiamo riconquistato in questo ultimo anno a fatica dopo aver visto
In Europa assente per molti anni nel Canale di Sicilia di fronte morti
E oggi finalmente riusciamo
A ricostruire con una nuova presenza europea al di fuori dei nostri confini ma questo si basa
Su la battaglia politica che so voi volete fare so che voi state facendo so che noi stiamo facendo insieme
Per cercare di fare in modo che la nostra Unione europea riesca a dotarsi di una politica interna dell'immigrazione dell'asilo basata sulla solidarietà e sull'efficacia
Vi auguro buon lavoro ci vediamo soltanto tra qualche giorno a Strasburgo e vi ringrazio per questo invito e anche per questa opportunità di avere una discussione seria
Pubblica vera sul lavoro che grande lavoro che voi state facendo il Parlamento per dotare la nostra meno europea di politiche efficaci e anche di un'anima grazie buon lavoro
Buongiorno e grazie a tutti di essere qui
Grazie all'onorevole chiarisce di questa iniziativa alla quale
Abbiamo il diritto come un gruppo di accademici
Che vorremmo sempre più coordinati utili al lavoro istituzionale
Che il Parlamento europeo porta avanti
In un momento nel quale l'agenda europea come voi vedete soltanto dai titoli di questi interventi
Determinati
Nella
Mi in due gruppi uno o più in generale l'altro più legata a Dublino
Si sta sviluppando in questa in questa fase che è la fase
Dopo la crisi dei Balcani
La crisi dei Balcani ha realmente terremmo tanto
Ogni residuo sistema
In particolare quello dalla migrazione economica
Diventato soltanto il tema dell'asilo
Il tema della sicurezza il tema della esternalizzazione
Vale a dire e se l'Europa
Possa Deidda
Adottare un sistema australiano
Nelle celle di NAU Rodi Christmas
Per attenere lontani
Le richieste che il diritto di Ginevra consente a chiunque di presentare
In con Paese
Che appunto aderisca
Alle regole consuetudinaria debba rispettare le regole consuetudinario
In materia di essi dunque
è impossibile separare migrazione da assillo
E da frontiera
Cerchiamo oggi con questi interventi di fare un quadro ovviamente sarà un quadro
Spero essenziale non approfondito come potrebbe essere ciascuno potrebbe essere oggetto di una riflessione
A parte
Però io penso che una carrellata un quadro che poi sia un po'la punta
L'iceberg di un iceberg che ti comporti questa collaborazione accademica una Rete Accademica di persone
Di studiosi che lo fanno perché questo è il loro lavoro ma che finalizza hanno anche il loro lavoro alla
Capacità tecnica del Parlamento con emendamenti con sostegni con motivazioni
Per che il Parlamento europeo possa avere il suo ruolo di struttura democratica
Devo dire in contrapposizione non solo al Consiglio il che nella dinamica
Stessa perché son portatori di interessi diversi della costruzione europea ma AN anche nei confronti della Commissione che sempre più
Assume a mio avviso una forte caratterizzazione legata agli interessi intergovernativi
Non avremmo mai pensato che la Commissione potesse sostenere le posizioni che sta sostenendo in questo settore dopo magari un primo documento particolarmente interessante ne segue poi uno che sembra immediatamente legato
Alla realtà
Alla Realpolitik dettata da alcuni Stati bene
Avrò modo di parlare un pochino di più sul sistema europeo come destino ma
Avrei bisogno di chiedere tutti i miei Miccichè colleghi di rispettare dei tempi molto brevi altrimenti non riusciremo
A fare questo quadro che vogliamo fare
E do la parola per primo
Intendo dire
Otto minuti proprio al massimo dieci minuti
Validare del primo una parola di Emanuela Pistoia che
Al quale io ho dato un titolo che è veramente secondo me il
Chi questo senso di estremità
Che ciascuno di noi però va in Europa con tutti questi muri muri giuridici muri fisici muri legittimi muri di fatto
E perché certamente uno può pur dire che bisogna che Eataly chi sia hanno
Attraversa attivi in un certo punto che per il resto non si possa valicare il confine quindi diciamo dalla
Tutte le esperienze dei muri di cui si parla dal Messico a Israele
Questi muri sono veramente l'epifenomeno di una senso di estraneità che succede
Rispetto a la circolazione delle persone soprattutto al diritto di cinese
Non so se ce n'è uno si fa ce ne basta farlo allora buongiorno a tutti gli ordini mi Rosi si o forse secondo per ringraziare moltissimo l'onorevole Chianti al professor Cagiano di questa iniziativa che trovo
Molto utile sacrosanta in qualche modo e quindi spero veramente che che si avvii un dialogo proficuo
Allora i muri visibili li conosciamo tutti mi ha parlato ne ha accennato l'onorevole che Angela sono diversi tra di loro ci sono i muri alle frontiere esterne più preoccupanti in qualche modo saremo delle frontiere interne la Grande Muraglia ho sentito che la chiamare i giornali dica lei
E e poi quello ventilato al Brennero in occasione delle lezioni Austria che poi fortunatamente non
Effettivamente tirato su
Ma questi muri visibili sono in qualche modo i meno preoccupanti perché da Stano facilmente l'indignazione ci ricorda del muro di Berlino
Ogni gelato quindi facilmente insomma ci diciamo che bisogna abbatterli questi muri anche se poi non vengono abbattuti
Rappresento come del Brennero non è stato costruito forse un po'sull'onda delle dell'indignazione
E quelle più preoccupante secondo me sono i muri materiali e tra questi muri materiali va fatta una distinzione ci sono quelli
Che mi pare che chiamerei visibili puri corse immateriali
Perché perché sono i muri i fatti di regole certe mi riferisco al ripristino dei controlli delle delle verifiche di frontiera
Che è stato chiesto autorizzato dal Consiglio oramai a vari Stati da qualche mese e di qualche giorno fa dell'undici novembre il rinnovo dell'autorizzazione per altri tre mesi
A ripristino delle delle frontiere delle verifiche di frontiera a beneficio dell'Austria della frontiera terrestre con l'Ungheria nella frontiera terrestre con la Slovenia
La Germania nella frontiera terrestre con l'Austria e via dicendo
E questi sono muri che sono fanno parte del sistema in qualche modo perché è il Regolamento al Codice frontiere Schengen l'articolo ventitré che consente questo ripristino del controllo alle frontiere le verifiche di frontiera con una procedura comunque comune quindi non sono decisioni unilaterali che prendono gli Stati questo mi sembra molto importante per
In qualche modo ridimensionare l'importanza di questi muri
Muri che però sono comunque preoccupanti perché sono evidentemente delle situazioni di emergenza previste dal Codice frontiere Schengen anche se questa non è più un'emergenza è quella che stiamo vivendo e quindi c'è questa preoccupazione dovuta al fatto che si utilizzano misure emergenziali per affrontare una situazione che invece sembra in qualche modo stabile e e quindi da questo punto di vista del sono preoccupazione ma timori però più preoccupanti di tutti
E sono i muri i propri invisibili de tutti invisibili perché sono fatti di regole
Lei vuole però diverse da queste la quali sono queste regole quali sono i muri invisibili a cui mi riferisco sono le regole che nel Codice frontiere Schengen rendono possibili
Dei controlli di polizia diverse dalle verifiche di frontiera che sono vietate controlli invece che sono possibili sulla base di norme contenute nel Codice frontiere Schengen che però sono molto scivolosa e e perché sono scivolosa e perché trattano di conciliare
Cose effettivamente difficilmente conciliabili e cioè il fatto che le verifiche di frontiera da una parte sono abolite perché c'è la libera circolazione delle persone senza riguardo alla cittadinanza ovviamente perché se la circolazione deve essere libera non si può distinguere tra cittadini di Stati terzi e cittadini europei
E da un lato e poi invece fatto i controlli di polizia il fatto che lei gli Stati
Conto mantengono la possibilità di fare i controlli di polizia perché mantengono sostanzialmente la possibilità di fare e a indipendentemente autonomamente il contrasto all'immigrazione irregolare
E questo fa sì che ci sono dei controlli di polizia che sono possibili ma come è possibile distinguere in pratica delle verifiche di frontiera qui la Corte di giustizia ha avuto una posizione generosa a mio avviso nei confronti degli Stati
E di fatto adottato dei criteri di distinzione che si presta ad una valutazione caso per caso e di conseguenza si prestano ad abusi continui sul campo
A mio parere i controlli di polizia che vengono effettuati dalla Francia al di là della situazione in cui la Francia ha ripristinato effettivamente le verifiche di frontiera per racconti contrasto al terrorismo in maniera regolare ma in tanti altre situazioni da anni dal due mila undici
La Francia affetto a delle verifica e di frontiera e il muro invisibile lì c'è c'è a Ventimiglia lo vediamo tutti i giorni ci sono tantissimi i migranti che se non lì ad aspettare quindi l'muro nessuno lo vede però che ci sia indubbio altrimenti non ci sarebbero migliaia di persone
Fermi a Ventimiglia che non possono sono trattenute in Italia
E questi muri sono molto scivolosi ripeto perché sono fatti sulla base dell'incertezza delle regole tutti in fin dei conti
Questa incertezza si fa ambiguità l'ambiguità favorisce la tensione fra controlli leciti e controlli leciti
E e questa attenzione appunto il muro invisibile ora per intaccare questi muri alla fine c'è bisogno di ricorsi giurisdizionali e tipi di ricorsi un ricorso che
Per esempio l'Italia potrebbe fare contro la Francia il che ovviamente non non fa non muove come nella logica delle porte intestatari fra l'Unione europea
E e quindi iniziamo un percorso così delicato da rimanere non percorso e poi invece c'è il percorso dei ricorsi individuali che dovrebbero essere fatti dai migranti che sono in difficoltà
Di fronte ai giudici nazionali poi con il supporto del rinvio pregiudiziale la Corte di giustizia
Va da sé che si tratta di un percorso lungo tutta la gente vuole anche questo molto delicate per cui alla fine si traduce diventa un ricorso inefficace ma queste regole
E che e fanno o il muro sono regole che alla fine sono strumentali ad altre regole e queste altre regole costituiscono la struttura portante del muro
Adesso io non avendo modo di dare un quadro completo mi riferisco alle più importante ed è più note anche tra queste regole che sono precisamente regole di Dublino del Regolamento di Dublino alla guida cui razzio
è quella di evitare che i migranti si scelta nel paese dove intendono ottenere la protezione internazionale
E e anche nella riforma proposta del Regolamento di Dublino c'è questa ossessione di evitare i movimenti secondari
E quindi il dogma che viene tenuto assolutamente fermo dalla proposta del Regolamento di Dublino e che gli Stati devono mantenere un assoluto controllo circa i Paesi di destinazione dei richiedenti protezione internazionale
Per cui la protezione internazionale non è dell'Unione europea ma rimane dei singoli Stati di conseguenza questi Stati devono fissare dei criteri precisi e questo è esattamente il muro che che c'è ma non si vede
Allora qual è quindi alla fine la causa ultima di questo muro perché nasce questo muro invisibile
La causa il diverso grado di integrazione in fin dei conti che è è ravvisabile tra due settori dell'Unione europea quello della gestione delle frontiere interne
Per integrazione è veramente molto avanzata perché l'intento è quello di creare uno spazio unico dell'Unione europea in cui tutti possono circolare senza verifiche di frontiera
L'altro settore invece in cui gli immigrati dall'impianto di integrazione invece
Assolutamente insoddisfacente appunto quello della gestione delle politiche di asilo dove gli Stati ragionano come se fossero delle
Pedine sciolte ognuno fa da sé ognuno ha le proprie stranieri si rivolge stipendi per conto proprio quindi la mancata l'assoluta mancanza di solidarietà l'assoluta mancanza di sentimento comune nel voler gestire un problema
Che ci si ostina a non sentire come Comune
E allora
Cosa fare di questi muri come lottare contro questo muro ecco l'unica soluzione durevole appunto è modificare le regole di Dublino e da questo punto di vista ci si può dire diciamo se volete con una nota ottimistica che in fin dei conti uno si può dire che iniziamo ci troviamo in questo settore
In una situazione di stallo che è un po'tipica del processo di integrazione europea un po'coerente con le regole di fondo del sistema e cioè non abbiamo un problema oggi un problema molto rilevante causato targato imperfetto di integrazione
Se l'Unione europea che quindi può essere risolto in due modi o se fa un passo indietro nel processo di integrazione quindi costruiamo un sacco di muri visibili
Oppure si fa un passo avanti invece del processo di integrazione si riforma Dublino si fanno anche magari passi avanti anche nella gestione dei rimpatri comune
Abbiamo iniziato
Quando con grande
Capacità di sintesi di Manuela Pistoia ma di dire le cose che a era questo il ruolo del suo intervento di mettere sul tappeto
Il
Tutto si tiene
La visione olistica che il Parlamento europeo a promosso con il rapporto di se si chiarisce qualche mese fa quindi muri ci si scandalizza dei muri visibile ma in realtà
Le regole sono quelle che creano le difficoltà soprattutto la mancanza di senso di appartenenza perché non si può parlare di solidarietà se non si appartiene a un gruppo
E quindi solo in una comunità esisteva solidarietà questo e il nervo scoperto dell'integrazione europea quindi o facciamo un passo indietro come ha detto
Emanuela speriamo proprio di no anche se i rischi sono molto molto forte in questo momento storico
Eppure
E quindi e quindi torniamo ciascuno con
I suoi interessi intergovernativi il suo bravo nostro diritto Rizziconi internazionale di Westfalia oppure facciamo un passo più avanti
Subito il tema più importante perché parliamo di solidarietà tra gli Stati membri tre ventotto ma il problema è abbiamo un Piano Marshall
Per l'Africa
Perché questo e il punto
Migration compatta ottima iniziativa a
Però non bisogna cambiare il nome non è soltanto cooperazione allo sviluppo che diventa partenariato perché da più aiuto allo sviluppo perché da maggior senso
Di appartenenza del partenariato di e quali gli anziani ma se in sostanza ci mettiamo delle risorse adeguate
E chiedo a Francesco Ippolito di parlarci
Di qual è la situazione del migration compattamento ne abbiamo sentito
La
Mogherini che ci ha detto l'impegno a non dubito che l'impegno sia anche sotto promozione della
Governo italiano sia in corso ma il problema è anche della consistenza di tutto queste della capacità di cambiare tutto cambi perché niente cambi
Allora buongiorno a tutti ringrazio anch'io il professor Cagiano all'onorevole che anche per l'opportunità anzi quali poter intervenire con una riflessione su questi temi attuali oggi qui con voi l'oggetto diciamo di questo brevissimo intervento che vorrei mantenermi sulla linea della collega insomma nei tempi
Vorrebbe essere un po'provocatorio anche in un certo senso mia ricorrere vorrei toccare
Tutti i punti che sono stati toccati dall'a l'Alto rappresentante e quindi dalla Mogherini è anche nell'introduzione dall'onorevole Kiang stia
Siamo con riferimento all'approccio olistico che quindi la l'introduzione di una dimensione esterna della migrazione dovrebbe portare con sé però focalizzando né su alcuni punti in particolare
E quindi andare a guardare da un lato questo concetto a cui faceva riferimento anche il professore della solidarietà esterna guardandola come solidarietà finanziaria
E poi invece ricollegandomi alle ultime parole della Mogherini che diceva che questo partenariato è la realtà lo qualificherebbe come amicizia
Dove io invece vedo più adatto un termine inglese di bene mi cioè un qualcosa a metà tra Lini in i circa e l'amicizia dove diciamo di facciata si vuole proporre questa amicizia da un punto di vista anche semantico appunto con l'introduzione del compatta e di partnership quel tratto Cantores
Ma dove in realtà è sottesa piuttosto una logica securitaria e quindi non proprio di amicizia nel vero senso della parola allora
Questo compatta di partenariato che l'Unione europea lanciato già nell'agenda per fare la migrazione di cui c'è già un primo Rapporto sullo stadio di evoluzione
In realtà diciamo dette riprendere idee del Governo italiano del Maghreb Shawn Coppa che lanciava un pochino una palla l'Unione europea sul fatto di identificare i Paesi con cui
Intraprendere una nuova forma di cooperazione da identificare
Quale che fosse ma vederla come crei Loreggia quindi come modellata sulle diverse esigenze dei Paesi coinvolti quindi Paesi di origine Paesi di transito e Paesi di destinazione che hanno esigenza di vasta
Ora si sono individuati i Paesi in quelli che ha presentato già vennero vorremo Andrini Quini Gianaria Niger Senegal Mali Etiopia però già in questo si vede un pochino
Una non tanto attenzione alla situazione geopolitica attuale perché per esempio in un in Etiopia abbiamo avuto dal nove ottobre la dichiarazione di stato di emergenza quindi già lì
Il problema di come poi intavolare portare avanti questo
Pell ormai presso un compact è un pochino complesse sulla Nigeria
Ci vorrà anche un'attività di coordinamento perché il primo Paese con cui ad hoc e l'Unione europea ha stipulato una sua agenda per la migrazione quindi è un po'da vedere anche il discorso di coerenza
Di Mezza all'interno a dimensione esterna dell'azione in materia di immigrazione dell'Unione europea ma anche coerenza esterna esterna cioè su più piani dell'esternalizzazione
Con questi Paesi
E diciamo le priorità sono state
Individuate in che cosa in degli oneri di identificazione e rimpatrio per il Compact con i Paesi d'origine mentre per quelli con i Paesi ritardi storici ammesso accusato il management delle frontiere
E i rimpatri quindi
Dall'amicizia vediamo che però diciamo il grande focus che anche poi ripreso
Nello stato di avanzamento dei lavori cioè
La felicità azione di come sono condotti rimpatri di come sono a diciamo realizzate di nuovi management delle frontiere con dei punti di contatto specifici con funzionari
Dedicati siano visti come un momento di soddisfazione
Io l'unica soddisfazione che vedo in questo se proprio ne vogliamo vedere una riguarda gli accordi di riammissione
Sotto un aspetto particolare cioè siccome in realtà nel tema dei diritti umani rimane piuttosto sfuocato se vogliamo vedere un punto o di favore negli accordi di riammissione è che diciamo
Intraprendere per esempio un processo di negoziato con la Nigeria
Ma anche con il Niger su questi aspetti
Potrebbe almeno avere il pregio di ricondurre sotto l'ombrello della diciamo di acqua deve amministrare l'Unione europea se c'è una valorizzazione poiché non attacchi implode su cui diciamo delle clausole di tutela dei diritti umani
Presenti è un po'a lettera morta diciamo però oggi negli accordi di riammissione perché con quei Paesi per esempio anche in Italia condotto dei memorandum quindi diciamo tutta una serie di informali accordi di riammissione che non hanno quindi un adeguato profilo di tutela e la Corte europea dei diritti dello Murgia ce lo dice perché la semplice identificazione certi procedure scusate il bisticcio di parole di identificazione dei migranti
Non esclude poi chi pensa che quelle siano poi preludio per espulsioni collettive quindi diciamo il fatto di ricondurci invece sotto l'ombrello dell'accordo di riammissione nell'Unione europea potrebbe essere un qualcosa di positivo se l'accordo diciamo viene ad essere
Posto in essere è scritto in modo tale che poi ci sia una valorizzazione delle clausole di tutela dei diritti umani
Problema dei diritti umani che rimane sfuocato lo si vede anche nel secondo aspetto su cui vorrei diciamo attirare la vostra attenzione ed è quello che la solidarietà finanziaria
Perché perché si dice noi abbiamo stanziato determinati fondi però quei fondi in realtà sono distratti
Diciamo da a
Come ieri rimanda un NARS razionalizzazione di stanziamenti già programmati nel bilancio
Due mila quattordici due mila venti
Per sia diciamo incentivi ordinari che straordinari quindi che riguardavano la crisi siriana ma anche proprio il processo di migrazione
In Africa a favore di questi nuovi
Compatte di partenariato con una però una postilla cioè questi finanziamenti dovrebbero essere usati con una leva di incentivazione e disincentivazione asseconda quindi di come gli Stati
Porranno in essere la cooperazione con l'Unione europea cioè se
A faranno un buon efficace il controllo delle frontiere dei buoni rimpatri quindi tutta politica di ritorno
Allora ci potrebbe essere la leva dell'incentivazione altrimenti la Visentin il disincentivo però non si specifica
Che cosa il disincentivo né poi
Qual è il meccanismo di controllo e l'eventuale
A relazionare azione alla dite reazione al disincentivo
Io vedrà in un ruolo per il Parlamento europeo per esempio su questi aspetti finanziari perché abbiamo
Uno strumento ad oggi usato nella politica di vicinato quindi sempre qualcosa in cui questi fondi rientrerebbe locare abbonamento ENPI
Che diciamo va a sostituire Regolamento vecchio militare che diciamo introduce una possibilità di reazione
Con il coinvolgimento del Parlamento europeo a eventuali non solo violazioni di diritti umani ma anche di traccia di minacce
Al al al diritto umano quindi minacce nella processo di
Poste in effetti Rita della politica di rientro quindi ritorna di rimpatrio quelli ci possano essere rimasti
Per mettere un pochino meglio a fuoco la tutela dei diritti umani che ancora un po'sparsa eterea l'ultimo punto che è quello sollevato dall'onorevole Kiang in apertura del suo intervento cioè quello del canale della migrazione legale
Allora di questo abbiamo poche tracce in questi questo nuovo strumento del Maghreb su un comparto però secondo me abbiamo
Degli strumenti che già potrebbero essere utilizzati e che non sono utilizzate su cui forse diciamo il richiamo dell'attenzione del Parlamento europea potrebbe avere
Un vantaggio e mi riferisco da un lato all'articolo settantaquattro del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea anch'
Cioè il problema della migrazione legale dice non si non si arriva mai a una vera operazioni
Ma forse solo come nella carta blu racconti ricordava l'onorevole ha un'abolizione di parallelismi nazionali perché ha la competenza sul volume d'ingresso rimane agli Stati membri
Però gli Stati membri per esempio l'Italia lo ha già fatto o all'interno di accordi di riammissione o attraverso la stipula di accordi bilaterali
Con questi Stati africani fissa già
Dei volumi ringrazio allora l'articolo settantaquattro potrebbe essere usato per instaurare una cooperazione amministrativa
Nella gestione nella migrazione legale l'altro strumento utile potrebbe già essere lavorare all'interno degli accordi di associazione che già ci sono quindi gli accordi euromediterranei
Perché è la Corte di giustizia ci dice nella sentenza danni perché comunque
Nastro voleva già latini l'articolo duecentodiciassette costituisce la base giuridica per garantire l'adempimento da parte dell'Unione europea dei suoi obblighi verso i Paesi terzi
Tutto i settori contemplati dal Trattato e allora questa parte utile
Per diciamo potenziare o funzionale a riconoscimento per esempio della portabilità dei benefici previdenziali oppure a riconoscimento delle qualifiche professionali quindi reintroduce al discorso sulla carta blu ecco questi potrebbero a tre
Piccoli strumenti per segnare quei passi in avanti a cui faceva riferimento l'onorevole che anche e l'Alto rappresentante grazie
Tutto si tiene ma soprattutto
Lo vediamo adesso nella nei due interventi successivi c'è un problema di
Rimpatri che è diventato il problema diciamo principale
Di tutti quelli che non avrebbero diritto al
All'asilo ma anche a quelli che nocivi affrettano a chiederlo a chiedere l'asilo
E poi in questo si inserisce chiaramente la lotta al traffico dei migranti darei prima la parola a Mario Carta
Perché ci dica cosa possiamo fare
Ovviamente solo in chiave diciamo de iure condendo nella prospettiva
In questo settore non basta prendere qualche scafista oppure si
Grazie
Grazie agli organizzatori di questo interessantissimo incontro all'onorevole che Angela professor
Caggiano in effetti
Io mi occuperò questa breve intervento
Di una problematica che potrebbe sembrare a margine degli argomenti che sono stati finora trattati che è quella relativa appunto alla allo smaltimento e quindi a favore del cemento all'ingresso al transito e al soggiorno e legali
E partendo da alcune considerazioni un che mi vi sono importanti perché
Qualificano questa fattispecie in maniera particolare
Nel contesto del Mediterraneo cioè nel contesto del Mediterraneo siamo di fronte
A degli elementi che contraddistinguono il traffico di migranti rispetto ad altri aree geografiche e mi riferisco in particolare al confine
Dal Messico agli Stati Uniti
E che in
Comportano sia un ripensamenti simbolo dell'attuale quadro normativo esistente a livello europeo
Sia ad una ripensamento della stessa distinzione che oggi si fa comunemente anche a livello dottrinario
Tra il lo smaltimento del Traffic Inga quindi tra la tratta e il e il traffico di migranti oggi ci sono degli elementi per cui questa
Distinzione che ben nota
Questa netta Nieri Marche azione nel contesto del de del Mediterraneo oggi è difficilmente tracciabile
E e se viene tracciata in realtà si traduce a mio avviso in una deminutio nella tutela dei diritti che spettano ai migranti trafficati rispetto alle vittime della della tratta dove esiste
Una legislazione anche a livello europeo più avanzata
Un quadro normativo che è stato aggiornato quello della tratta a differenza di quello del traffico perché nel due mila undici appunto è stata data adottata una specifica direttiva
Mentre per quanto riguarda
Il la normativa in materia di traffico siamo fermi alla fine Citation pecche cioè del due mila e due direttiva decisione quadro
Che solo un po'semplicisticamente
Concentrati sull'utilizzo dello strumento penale quale
Appunto un mezzo di contrasto al traffico
Quali sono quindi è un argomento che riprenderemo nei tempi previsti più avanti quali sono questi elementi che a mio avviso qualificano
Il traffico nel Mediterraneo il primo
L'alto numero di perdite e di vite umane forse signora che i tre quarti dei decessi legati all'attraversamento delle frontiere si realizza nel Mediterraneo
A livello globale in tre parti a livello mondiale delle perdite di vite mandi quindi questo
è un elemento è un elemento che pone un'esigenza per quanto riguarda l'incolumità di coloro che attraverso il Mediterraneo
L'altro elemento è legato al fatto che spesso correlazione dei trafficanti vengono smagrito
Tutti coloro che richiedono protezione internazionale quindi asilanti e rifugiati
Nel Mediterraneo l'ottantadue per cento
Dei dei flussi migratori che provengono
Dei migranti che arrivano sulle coste greche e turche proviene da solo quattro Paesi Siri Afghanistan Iraq ed Eritrea quindi già questo quadro ci dice che stiamo parlando di migranti che partono da paesi ci dove ci sono
Situazioni di conflitto armato o o gravi violazioni sistematiche i diritti umani quindi
L'ottantadue per cento ora il terzo elemento è
Quello la è quella cui facevamo riferimento prima
Ovvero il fatto che siamo in presenza di modalità
Di azione dei trafficanti soprattutto per quelle tappe
Che precedono l'arrivo né produttive punti d'imbarco quindi stiamo parlando Africa subsahariana stiamo parlando delle Libia stiamo parlando anche Della Rocca ad esempio del Sinai quand'era aperta la frontiera israeliana
E insomma parlando di modalità che implicano spesso violenza sfruttamento
Per e trattamenti disumani e degradanti e quindi questo elemento ci porta a riflettere su quello che dicevamo all'inizio cioè stiamo parlando di ipotesi dove
Quell'accordo che è tipico della del traffico di migranti realtà si traduce si tramuta in una subalternità della
Del migrante rispetto al trafficante quindi porta ad una parziale sopra posizione rispetto all'ipotesi di
Di Traffic in casa cosa
Cosa un
Quali sono le implicazioni giuridiche di questi elementi è evidente che c'è una maggiore esigenza di protezione dei migranti trafficati
E come reagiscono le istituzioni rispetto a questo dato istituzioni europee chiaramente
E dal punto di vista normativo l'abbiamo detto siamo affermi al due mila e due quindi in un contesto dove lo strumento penale viene ritenuto l'unica modalità di intervento in questo contesto
Mentre per la tratta nel due mila e uno è stata adottata una normativa una direttiva che protegge i diritti delle vittime della del traffico a livello di istituzioni l'agenda europea sulla migrazioni
Sulla mediazione continua ad avere questa impostazione focalizzata su soprattutto sull'utilizzo dello strumento penale
Non ci sono passi in avanti di questo rispetto a questo dato se non forse il fare il riferimento al fatto che lo strumento penale potrebbe essere anche uno spetta una modalità di tutela dei migranti
Nel momento in cui evita quelle situazioni di sfruttamento alle quali facevamo prima
Riferimento prima quindi il passo successivo e costituito dal documento quasi contemporaneo dell'action plan della Commissione
Che però ripeto continua ad avere la stessa impostazione e sempre rafforzamento del quadro penale
Con un riferimento però alle necessità di modifica legislativa che la Commissione avrebbe dovuto adottare nel due mila sedici quindi nel corso di quest'anno
Ci dovrebbero essere delle proposte in questa
Direzioni io per la verità non ho trovato traccia finora comunque cominciamo dei documenti c'è questo riferimento questo impegno della Commissione a modificare
Il quadro penale il quadro normativo
Il del cambiamento di impostazione sicuramente rappresentato dalla Risoluzione che ricordava l'onorevole che cioè la riduzione del Parlamento europeo cambia completamente la prospettiva
è effettivamente una
Visione olistica di integrata perché perché ci si rende conto c'è la consapevolezza che lo strumento penale non basta per
Intervenire su questo fenomeno
E molte delle misure che vengono suggerite nella Risoluzione vengono lette nella prospettiva proprio del contrasto mi riferisco all'insediamento l'insediamento viene detto vista anche come uno strumento che fa in modo che i migranti non debbano rivolgersi ai servizi dei
Dei trafficanti stesso discorso per gli accordi per i Paesi con i Paesi terzi
Vengono
Favoriti quegli accordi con i Paesi che si impegna solo su questo fronte vorrei solo ricordare che ci sono dei paesi del Mediterraneo io faccio l'esempio perché
Conosco forse meglio dell'Egitto che non ha una legge sulla sullo smaltimento
Cosa significa questo che l'Egitto attrae
Attrae naturalmente per mancanza di una degenerazione di questo tipo le attività dei trafficanti forse la cooperazione con i sei Paesi terzi potrebbe essere anche rivolta all'adozione di una legislazione in questo
In questo settore in quest'ambito quindi ci sono una serie di ma anche la valorizzazione della direttiva sulla protezione temporanea che non è mai stata utilizzata potrebbe essere uno strumento per favorire cosa
La vera misura cioè la predisposizione di vie di accesso sicure legali per
Per l'ingresso nella nell'Unione che sarebbe appunto la strada maestra solo qualche brevissima
Proposta concreta prima occorrerebbe stabilire la oblato obbligatorietà nella direttiva della clausola di assistenza umanitaria
Cioè prevedere
Obbligatoriamente per gli Stati l'esenzione
L'esimente penale per coloro che prestano assistenza migranti oggi facoltativa quindi gli Stati possono decidere se ammiro non punire coloro che prestano assistenza i migranti bisognerebbe prevedere invece la obbligatorietà di questa clausola
Per per per gli Stati e l'altro elemento importante a mio avviso e il rilascio del permesso di soggiorno per coloro che come operano con le autorità di polizia giudiziaria non solo rivolte alle vittime della tratta ma anche per le vittime pere le vittime chiamiamoli così
Dei trafficanti quindi
Obbligatorietà del rilascio del permesso di soggiorno per favorire le
Indagini un'ultima considerazione è chiaro che una disposizione di questo genere che sempre di natura premiale perché stiamo parlando di
Cooperazione sia e
Più difficile da applicarsi
Da parte di quei Paesi che hanno
Che prevedono la penalizzazione il reato di ingresso illegale perché nel momento in cui
Il
Il migrante e indagato
Non può più deve essere interrogato e non può più fornire testimonianza
La testimonianza delle e dare le informazioni necessarie che potrebbero invece aiutare ad identificare i trafficanti quindi
E dunque difficilmente compatibile una modifica di questo genere con una legislazione che prevale che prevede il reato di ingresso illegale
Grazie grazie
Rete quanti aspetti ci sono che
La visione olistica fogne
Sullo stesso piano io ci aggiungerei la protezione sussidiaria cioè l'Europa è diventata quella che
Grazie ad aver raggiunto
Aver apportato una novità fondamentale negli anni due mila che al diritto di asilo
Coloro che vengono perseguitate su base individuale si aggiunge la protezione di persone che hanno il rischio della vita coi così come è stato sviluppata dalla Corte
Di giustizia e questa questo faro di civiltà
Che è diventato d'Europa con una soglia più alta viene richiamata in tutte queste situazioni perché
Le situazioni nelle quali fuggono o vengono sfruttati e nelle quali vengono superati i migranti sono tutte
Situazione nella quale c'è la guerra
Non importa se civile o internazionale la Corte ha detto di giustizia ha detto che questo non credeva
E quindi situazioni di rischio per la vita
Do la parola di Eugenio Zaniboni
Che siccità un breve fisco Ursus sulle difficoltà già richiamate la riammissione cessi
Chi non neon richiedenti asilo
Deve essere rimandato diciamo può essere rimandato perché
Come dice la direttiva rimpatrio gli Stati possono sempre decidere di dare
Il soggiorno
Non deve essere rimpatriato un po'essere rimpatriato ma
Sì rimpatri a verso chi per esso che cosa se dall'altra parte
Non c'è un coinvolgimento con gli accordi emissioni con immigrata comparto con incentivi con premialità con tutte le cose in cui abbiamo parlato fino adesso
E allora grazie onorevole chi esce per l'invito grazie al professor Cagiano voluto riunire questa Rete diciamo di gli studiosi con un'occasione di confronto che spesso non ci dà neanche l'università
E se anche grazie per aver sollevato a queste presenta relativi che renderanno più semplice il mio intervento congiuntamente a quello che è già stato detto
Si è parlato molto di questo pilastro diciamo legato alla prevenzione degli ingressi che poi culminato con l'accordo firmato tra Unione europea e Turchia
Vorrei dire che qualche giorno fa il Ministro dello della difesa austriaco lanciato un warning sul fatto che nell'accordo siamo d'accordo comincia a mostrare qualche crepa e quindi potrebbe
Diciamo implodere il sistema probabilmente non è destinato a funzionale per il meglio però si è parlato
Meno diciamo anche sul piano scientifico di questa problematica molto vasto allegata
Diciamo così all'esecuzione dei rimpatri io occorre rinviare diciamo ad un contributo che in uscita su s'monografia che ha curato dal professor Cagiano
Per quanto riguarda gli aspetti diciamo così verticali già di tutela dei diritti individuali nel nell'applicazione del del diritto diciamo dell'Unione
E vorrei concentrarmi invece solo gli aspetti per così dire orizzontali cioè della applicazione della
Del diritto dell'Unione quindi verso l'esterno con i Paesi terzi facendo proprio qualche flash visto che se ne è parlato anche prima
E poi in rapporti che in realtà sono diciamo pseudo Rizzon tali anche tra l'Unione e i Paesi membri per diciamo solo noi linee direttrici legate all'operatività no della del dell'obiettivo principale cioè qual è l'obiettivo principale quello di aumentare il tasso di esecuzione dei rimpatri con quale modalità e in maniera celere c'è diciamo con procedure amministrative che siano le più spedite possibili allora
è l'esempio diciamo degli accordi di riammissione è già stato fatto quindi mi limito a dire
Che stanno nascendo questi accordi diciamo così ventidue punto zero cioè ad estremamente semplificati e qualcuno chiama corpi di polizia che qui non passano mai per il Parlamento pur avendo natura politica pure impegnando
Diciamo risorse dello Stato e che quindi consentono
Sono esigiamo su quale base il il rimpatrio ecco mi permetto diciamo di aggiungere quindi un punto rispetto a quello di la prima l'Alto Commissario Polverini e sulla stessa scia quindi ci troviamo perfettamente allineato con quello che hanno detto i colleghi che in realtà non c'è questa parità
Cioè è o molto forte diciamo il profilo della deterrenza se noi andiamo a vedere piano d'azione sul rimpatrio allo strumento della pressione da esercitare
Diciamo sui Paesi membri dedicato un paragrafo intero la parola pressione
Ricorre leveraggio no ricorre dodici volte il problema esiste perché i paesi diciamo di rinvio dei migranti spesso non sono collaborativi
Cioè non ammettono i migranti che sono loro cittadini
E neanche i cittadini di Paesi terzi e quindi contravvengono a quello che in realtà è un obbligo del diritto internazionale quindi ammettere i propri cittadini ma il problema diciamo così si pone ecco però vorrei sottolineare
Questa diciamo questo meccanismo che ormai è abbastanza chiaro
Di indotto da esso se ne andiamo a vedere le conclusioni del Consiglio sulle migrazioni del venti ottobre ecco questo scambio è ormai esplicitato cioè tra offerte di aiuto allo sviluppo
Il e diciamo legami commerciali e quindi obbligo diciamo deve ammettere i propri cittadini quindi questi sono aspetti che vanno un pochino diciamo approfonditi
Ma questo aspetto diciamo della deterrenza quindi non riguarda soltanto le azioni con i Paesi terzi ma comincia a diventare un tratto caratteristico diciamo al Comune di rapporti tra l'Unione e i Paesi membri se noi vediamo
Il piano d'azione sul rimpatrio
A un certo punto si legge la Commissione ricorrerà a tutti i mezzi di cui dispone per la piena ed efficace attuazione del processo di rimpatrio e avverrà avvierà procedure di infrazione nei confronti degli Stati membri che non rispettano pienamente tutte le disposizioni la direttiva
Compreso l'obbligo di emettere ed eseguire
Le decisioni di rimpatrio
Al professor Cagiano mi ha facilitato diciamo con il suo commento io non ho trovato nella direttiva due mila ottocentoquindici un vero e proprio obbligo diciamo di emettere ad ogni costo le decisioni di rimpatrio esposte diciamo di dare esecuzione si perché lo dice la Corte di giustizia e poi sarebbe quelli incongruente con l'effetto utile della direttiva quello di non dare seguito
Però in realtà la direttiva due mila ottocento punire costruita in un modo che lascia parecchi spazio di manovra agli stati sale sul decidere diciamo sul da farsi vorrei soltanto citarne un paio
Il mantenimento diciamo del diritto interno dello Stato o addirittura un diritto successivo che può contenere disposizioni più favorevoli che quindi consente diciamo un anno e non rimpatrio
Ma vorrei anche dire che la stessa Corte di giustizia siccome la direttiva fa salvo da chi comunitario quindi anche la giurisprudenza della stessa Corte di giustizia
Per non parlare poi di quella di Strasburgo a cui poi dedicherò una riflessione successivamente che in una sentenza del del due mila nove in un caso di rinvio pregiudiziale nei confronti diciamo di una
La questione diciamo le sollevata dalla Spagna sul codice di procedure Schengen ha detto testualmente che quando un cittadino di un Paese terzo si trova in situazione irregolare nel territorio di uno Stato membro perché non soddisfa o non soddisfa più le condizioni di soggiorno
Di breve durata
Tale Stato membro non è obbligato ad adottare una decisione di espulsione nei suoi confronti
Diciamo per i non tecnici decisione di rimpallo decisone di espulsione possono essere considerate le come sinonimo sia ai sensi della normativa italiana sia della stessa Corte di giustizia quindi il caso salgono qua ci quattrocentotrenta del del due mila undici
Quindi questi automatismi diciamo non ci sono anche se la spinta sembrerebbe in questa direzione
Che cosa dice quindi l'organo politico quella Commissione diciamo è l'organo tecnico ma cosa dice l'organo politico il Consiglio su questi temi
Troviamo una traccia del pensiero del Consiglio molto apparentemente generica o generalizzata
Nelle conclusioni del venti ottobre scorso cioè l'invito praticamente in materia di rimpatri rivolto agli Stati membri e quello a rafforzare le procedure amministrative nazione
Allora qui bisogna veramente riflettere perché
Se diciamo così un internazionalista legge questo invito al rafforzamento le procedure amministrative nazionali magari se ha qualche lettura alle spalle
Comincia a pensare che bello la stratificazione normativa questo processo di consolidamento delle norme che sottrae la discrezionalità agli Stati
La geologia del diritto internazionale a Weill ero no quindi come dire un processo che tende a ridurre no alla discrezionalità quindi rafforzare la le procedure amministrative vuol dire ridurre la discrezionalità
E non non occorre diciamo essere un amministrativista o aver letto diciamo Giannini
E pensare a come si va a rafforzare cioè le modalità in cui si dice il rafforzamento delle procedure amministrative e quali sono cioè ci sono dei
Tratti che devono essere
Diciamo rispettati
Il primo è quello di contenere l'azione amministrativa nell'operato della legge
E qui diciamo torni al discorso che facevamo prima con gli accordi di riammissione che non passano per il Parlamento mentre invece sarebbero accordi
Diciamo coperti dalla riserva di legge l'articolo dieci secondo comma perché il trattamento lo straniero è soggetto ad una riserva di legge rinforzata l'articolo ottanta perché hanno natura politica impegnano risorse quindi diciamo
La la va sfumando diciamo questo limite della della legge
La seconda caratteristica e quella di una controllabilità dell'azione ma è stato detto anche prima cioè il diritto al giudice va arretrando non si va affievolendo
Le possibilità di ricorso diciamo di di sospensiva dell'atto al momento rimpatrio non sono previste sono discrezionali non sono previste come obbligatorie
E
Diciamo un altro carne altra caratteristica importante per ridà forza mento delle procedure amministrative e quale può essere quella di dare contezza all'opinione pubblica sull'opportunità e sul merito diciamo della dell'azione
Ecco qui mi volevo collegare a quello che diceva prima anche del senatrice Chienti sociale qui per dare contezza l'opinione pubblica sull'opportunità dei rimpatri bisognerebbe cominciare a fare qualche discorso serio
Sul declino demografico e sul declino economico perché affronta diciamo di un allungamento notevole diciamo della vita media l'Italia
A diciamo un saldo demografico negativo
E i democratici spiegano che occorrerebbero per diciamo trasformare questo saldo in positivo ingressi di giovani che lavorano per trecentocinquanta mila persone l'anno
La funzione di queste persone sarebbe semplicemente quella di pagare la pensione a coloro i quali poi un giorno andranno in pensione e tutti diciamo avranno diritto la loro pensione ma non ci sarà nessuno che lavora per per pagarlo
Quindi ogni stato come dire avrebbe tutto il diritto di fare una propria politica migratoria anche in grado di attrarre diciamo le figure
Che preferisce da poter inserire diciamo nel proprio sistema economico bene tutto questo non esiste diciamo
Io non vorrei che ci troviamo di fronte come si diceva prima ad una truffa del dirette cioè quando si parla di partnership con i Paesi terzi realtà si parla di deterrenza e di scambio dottoressa perché
Non i Paesi terzi non sono liberi non possono sottrarsi diciamo chiaramente alle risorse che arrivano da fuori
E per quanto riguarda invece il rafforzamento dei procedure amministrative
E realtà oggi lo studioso di diritto dell'europea che deve essere più realista del re cioè in un'ottica di lavori di Realpolitik che cosa capisce capisce che bisogna dare speditezza diciamo alle procedure e realizzare diciamo efficacemente quindi questi quindi questi rimpatri
Chiudo facendo dicendo che c'è un argine fino adesso l'argine a tutto questo è stato dato dalle Corti dalle Corti internazionali con in particolare alle corte di Strasburgo
E vorrei citare a questo proposito il caso che egli sia
Del dell'ottobre scorso perché si è occupato esattamente di questi profili quindi possiamo andarcelo ad approfondire
Relativamente appunto alla fatto che procedure sommarie non possono essere considerate procedure di rimpatrio sommare non possa essere consegnate soddisfacenti
Dei requisiti della Corte della come se vorrete dell'uomo è un caso diciamo sub iudice quindi primavera alcun prossima dovrebbe essere
Deciso però diciamo fa parte di questa giurisprudenza evolutiva della Corte di Strasburgo che in qualche modo
A arginato diciamo
La l'aria e grigia no di esercizio della l'attività amministrativa libera diciamo così da ogni vincolo
Grazie
Sì grazie volevo solo fare una comunicazione tecnica non avremo il coffee break però abbiamo pensato di predisporre fuori dalla sala a caffè a
E tutto quelle che avete bisogno quindi nel rispetto anche dello svolgimento della convengano modo molto
Molto tranquilla anche perché siamo estremi quando lo riterrete opportuno vi potete ciascuno di voi in un modo autonoma indipendente accomodati per
Fare un posto coffee break grazie
Grazie Eugenio per questo quadro perché effettivamente
Cioè l'aspetto internazionalista dico e c'è un aspetto di diritto interno amministrativo ma punto io ci tenevo a dire non siamo obbligati
E visto che non ci sono più i canali legali i flussi di ingresso non sappiamo che cosa siano forse si può decidere di rimpatriare cubo utili ciò si può e il gas
Do la parola a Flavia Zorzi Giustiniani
Che ci parla di questa cosa che lei ha seguito mentre non era ancora definitiva che è uno dei risultati guarda caso una che sono stati più veloci
Della dell'agenda con
Oggetto va giù lo ha già detto sì sì il
Chi esce con un contributo del Parlamento europeo
Siamo chiedo chiedo a Flavia Zorzi Giustiniani
Questo vuol dire che abbiamo le frontiere dell'Unione Europea finalmente e non
Diciamo uti universi uti singoli quale il ruolo dello Stato
Costiero fino a che punto lo Stato costiero responsabile nei confronti della comunità
Grazie professor Cagiano mi unisco anch'io ai ringraziamenti nei confronti cresciuto dell'onorevole chianche poi dello stesso
Professore per aver organizzato questa occasione di di incontro di dibattito
Beh questo Regolamento sulla Guardia costiera di fronte a europea
Diciamo che non si presta valutazioni affrettate perché è un Regolamento molto lungo e complesso quindi io cercherò semplicemente di far riferimento ad alcuni punti che considero
Rilevanti però poi si vedrà nella nell'attuazione concreta anche
Si alcune
Ambiguità verranno risolte e in che modo
Allora innanzitutto partiamo dal ricordare qual era il modello di gestione delle frontiere esterne che era stato creato nel due mila quattro con la
Creazione dell'Agenzia Frontex
Bene la l'istituzione di questa Agenzia è stato il frutto di un compromesso come molto spesso accade a livello europeo
Compromesso che derivava dalla coesistenza di due elementi apparentemente contrapposti
Il fatto che la politica europea delle frontiere dell'asilo fosse caratterizzata da una governance multilivello
E l'altro elemento
La fortissima resistenza da parte degli Stati membri accedere i loro poteri sovrani in materia e quindi il risultato di questo compromesso è stato quello di un'agenzia il cui compito essenziale era quello di coordinare
Le operazioni congiunte degli Stati membri e poi di fornire assistenza tecnica i e dati sulla sulla sorveglianza
Modello che non è stato
Sostanzialmente modificato dalle riforme che sono intervenute nel due mila sette nel due mila undici ma che invece
A subito sicuramente un Tagliamento se non radicale ma
In qualche modo rilevante con il Regolamento mille seicentoventiquattro approvato nel settembre scorso
Ebbene questo Regolamento dichiara di istituire una guardia europea di frontiera i costiera
Quanti europea di frontiere costiera che comprende da una parte la la vecchia Cinzia Frontex che viene sostanzialmente possiamo dire semplicemente rinominata anche se le vengono attribuite
Molte più competenze
E dall'altro dare Tristan nazionali preposte per l'appunto alla gestione delle frontiere e l'intento è quello
Come ricordava l'onorevole che anche
Di garantire finalmente una gestione efficace delle delle frontiere gestione efficace ed integrata tensioni integrata che per la prima volta tra l'altro viene definita in in un documento vincolanti quindi in atto normativo
Un elemento importante di questo ragionamento è che si fa riferimento a una responsabilità condivisa e su cui ritornerò tra un attimo e non solo si fa riferimento la responsabilità condivida con me pare ovvio dal fatto che
Nella la guardia di frontiera cui esistono
Guardi europei e autorità nazionali anche un elemento di gerarchia perché almeno formalmente starà alla Agenzia
Definire una strategia operativa e tecnica per la gestione europea integrata delle frontiere
E questa era la conseguenza che le strategie nazionali dovranno quantomeno essere conformi allinearsi alla strategia
Europea e questo
Sicuramente inevitabilmente comporterà un ruolo più attivo della
Neo nominata guardia di frontiera europea rispetto
Alla vecchia Frontex
Un elemento di grande novità della del Regolamento è il ruolo di supervisione che viene
Affidato all'Agenzia europea in particolare mediante i
La valutazione della vulnerabilità valutazione della bollare abilitati a un meccanismo che si affianca a quello già esistenti e che è previsto da cosiddetta valutazioni Schengen che previsto dal Regolamento mille cinquantasette mila tredici ma che ha degli elementi di maggiore regolarità di questa valutazione e che tra l'altro diventa obbligatoria
Ora nella proposta della Commissione era previsto che nel caso in cui
A seguito di queste azioni di di monitoraggio
L'Agenzia riscontraste minore idealità da inidoneità da parte dello Stato interessato a gestire le frontiere esterne
Fosse possibile adottare delle misure correttive che in extrema ratio potessero completare anche un intervento diretto mediante
Delle squadre di intervento rapido senza sostanzialmente il consenso dello Stato interessato ora siccome questa proposta
Aveva suscitato problemi
In particolare per la sua compatibilità col diritto primario che
Comunque riserva agli Stati membri le funzioni di mantenimento dell'ordine pubblico i della sicurezza nazionale
Il Consiglio coi ha modificato la proposta su questo punto
E in sostanza ha avocato a sé
Questa decisioni
Un elemento interessante è che nel caso in cui uno spunto lo Stato interessato non dovesse conformarsi a questa decisione che ora previsto verrà adottata dal Consiglio
Questo potrà in sostanza raccomandare agli Stati membri di escludere lo Stato interessato dal dallo spazio Schengen e qui si vede che
La solidarietà in un certo senso
è il grande assente
Ed infatti nel Regolamento il principio di solidarietà viene evocato sostanzialmente una volta sola nella definizione degli elementi della gestione integrata delle frontiere esterne
E quando si fa riferimento alla solidarietà si specifica in particolare francamente particolare alla sua dimensione finanziaria
E e quindi
Il risultato è che secondo il Regolamento
Una diciamo un'altra manifestazione sostanziale bella solitari fatti però non viene chiamata
Solidarietà nei confronti in uno Stato che abbia che si trovi e di fronte a delle
Minacce delle delle pressioni particolari alle frontiere esterne è quello di fornire eventualmente soltanto un'assistenza tecnica operativa di carattere emergenziale e quindi
Questo è stato
Affermato autorevolmente dal dal professor del week-end
In sostanza potrebbe parte portare paradossalmente a ad aumentare l'esigenza di solidarietà perché nella nell'ordinaria amministrazione diciamo
Gli istanti si trovano a dover gestire l'allora parte di frontiere esterno
Che ora viene definita frontiera europea ma
Comunque è sempre soggetta alla al contrario alla gestione dell'autorità nazionali si trovano sostanzialmente da soli
Ora acquisterà a questi elementi si aggiungono poi dei problemi che riguardano dell'accountability della scienza dell'Agenzia in particolare in materia di violazioni di diritti umani
Perché
Il sotto questo profilo vi è sol un solo elemento di novità che viene introdotto da Regolamento è quello della creazione di questo meccanismo di denuncia individuale meccanismo di denuncia
Individuale che si dice sarà aperto a
A chiunque sia direttamente interessato dalle azioni dei membri delle delle squadre di guardia frontiera e che ritenga di essere oggetto di di una violazione
Però ove ci sia effettivamente direttamente interessato non è specificato e ed è questo il primo
Punto ambiguo
Come così come non è specificato quale sarai seguito che si dice dovrebbe essere un seguito adeguato che sarà dato a a questi denuncia che dovranno essere gestite dal responsabile diritti fondamentali che viene creato dalla del Regolamento
Così come non è chiaro se sarà quali saranno le le eventuali sanzioni in caso di di mancato seguito quale sarà il tipo di rimedio disponibile
E e tra l'altro non è prevista una procedura di appello davanti un organismo indipendente
è solo previsto come diciamo estrema ratio che in caso di violazioni gravi o persistenti che si verifichino nella
Nell'ambito delle delle attività dell'Agenzia
Che il direttore esecutivo dall'Agenzia posta o sospendere di finanziamento dell'attività corso o addirittura sospendere o annullare l'attività in questione però niente di più
Poi chiaramente a livello concreto l'efficacia di questo o meno meccanismo dipenderà
Da al margine di manovra che verrà lasciato al responsabile dei diritti fondamentali e
Oltre a questo naturalmente alle risorse al personale chi
Gli verranno messe a disposizione ora a norma del Regolamento formalmente si dice che i responsabili del tifo andamentali è indipendente
Però considerati che nominato dal consiglio di amministrazione ed è membro della dell'agenzia e quindi chiaramente la nel suo operato
Dovrà quanto meno cercare di
Avere dei buoni rapporti con il resto del personale dell'Agenzia e poi potrebbe essere
Eventualmente limitato proprio dal
Dallo stesso Consiglio di amministrazione
Da ora a parte lei lacune che riguardano questo meccanismo
Di rinuncia individuale quello che a me sembra più grave è che non venga invece
Definita in alcun modo Clai eventuale responsabilità istituzionale
Dell'Agenzia e degli Stati membri in materia di diritti fondamentali
Ora ritornando a questo benedetto principio della responsabilità condivisa che viene sancito dalla Regolamento il problema è che
In realtà Regolamento non fa riferimento a dei criteri per poter
Poi verificare determinare in concreto come effettivamente la responsabilità
Dovrà essere ripartita tra
L'unione di Stati membri
E
In materia di con delle varie competenti che vengono affidati all'Agenzia
è anche indicativo il fatto che si utilizzino molti termini diversi che poi non vengono definiti come coordinamento cooperazioni facilitazione supporto e questo chiaramente complicata
Le cose
Poi tra l'altro bisogna considerare
Che
Soprattutto considerato le numerose e nobile competenti che vengono attribuite all'Agenzia
E anche le rivelazioni che ci sono sono stati fatti recentemente sull'uso di armi da fuoco
Nell'ambito di diverso operazioni congiunte
Chiaramente è suscettibile di di aggravare il quadro e in sostanza
Malgrado sia in un C questo concetto di responsabilità condivisa nel Regolamento non è assolutamente affermato in termini chiari
La sussistenza di una responsabilità autonoma in capo alla Cinzia e quindi il rischio è che effettivamente la governance delle frontiere esterne
Risulti ancora più confusa di quanto non lo fosse grazie
Sì appunto
Lo Stato costiero frontaliero è ancora lì con la sua solitudine però l'Unione vorrei mamme un posto
Mi sembra
Vale a dire insomma sì però il Consiglio cioè la sovranità cioè gli Stati membri
E non va sovranazionalità vorrei dare la parola Simone marinai facendo in modo che ci sia una piccolissima circolazione dei relatori
Vale a dire che possano venire Simone marinai
I Vanin gravavano Roberto Giuffrida
è nata Petrovic nella sua qualità adesso di relatore poi sarà invece
Coordinatore al mio posto
Grazie
Grazie
Sì adesso vediamo di se potessimo arrivare alla fine di questa prima sessione sarebbe meglio perché abbiamo diviso in due il quadro generale e Dublino
Allora
Uno dei temi più importanti di cui gli devo dire noi siamo particolarmente orgogliosi
E questa noi come individui no senza frapporre rappresentare
Necessariamente di italiani nel loro insieme e quello che esiste un obbligo di diritto internazionale
Della Convenzione di Montego Bay che ci obbliga a salvare chi è in pericolo sia su un magnifico gli otto
Extra turistico o sia su un pezzo di legno e un gommone tutto il resto viene dopo primo comma salvare
Do la parola a Simone marinai che mi fa molto piacere che parli su questo argomento perché lui
Da
Un pochino
Si occupa di questo anche all'Accademia Annaba aventi Livorno come
Professore di prima fascia neo procede con fasce sono per l'amicizia che ci lega particolarmente felice che serve a luglio a parlare di questo
Grazie grazie professore per le parole per l'invito così come ringrazio l'onorevole tiene certo il tema è inutile dirlo le operazioni
Di salvataggio in mare un tema particolarmente caldo qualche qualche settimana fa sfogliando spulciando il sito di
Di Frontex ero rimasto devo dire se piacevolmente sorpreso dal fatto che
In uno dei comunicati stampa che a metà ottobre il venti ottobre
Si faceva presente che nel mese nel mese di settembre gli arrivi via mare in Italia provenienti quindi dal
Dal Mediterraneo erano
Diminuiti drasticamente del quaranta per cento ma allora
Ero
Pensata
Ritenevo beh che qualcosa potesse questo poteva significare che qualcosa effettivamente si era mosso a seguito del dell'intervento anche dell'Unione europea
Sono andato ieri a controllare di nuovo il sito ieri al contrario Frontex a
E messo un nuovo comunicato stampa riguardante questa volta il mese di ottobre e ha dovuto constatare che al contrario nel mese di ottobre il numero di arrivi
Sempre in Italia sembra che sia arrivato per il solo mese di ottobre ha circa ventisette mila
Cinquecento persone e dice Frontex che tale numero
Rappresenta il più alto numero per mai registrato per quanto riguarda gli arrivi in un unico in un unico mese quindi questo semplicemente per dire che il problema
Lungi dall'essere dall'essere risolto ora tenuto conto del del tempo perché abbiamo a disposizione
Voglio voglio prendere prima quindi per evitare per
Che il professor Cagiano mi mi tolga subito la parola gran voglio evitare voglio innanzitutto indicare quali sono i punti salienti che vorrei toccare e che anticipare le conclusioni
Ovvero punti salienti per innanzitutto voglio ripartire dal
Dall'agenda europea sulla migrazione che cosa prevedeva in materia di salvataggio in mare la gente europea per le migrazioni
Che cosa prevedeva a che cosa effettivamente è stato fatto
è
Quali ripercussioni le misure che sono state adottate hanno concretamente avuto ripercussioni che anticipo senz'altro vanno evidenziate una serie di ripercussioni positive in termini
Di numero di vite salvate in mare
Ma anche una serie di elementi elementi propri quanto meno problematici
Elementi problematici che
Per il momento mi
Mi limito a indicare
Ce ne potrebbero essere senz'altro senz'altro altri ma non primo un primo
Elemento elemento problematico è proprio un ma naturale conseguenza dell'aumento dell'intervento anche in termini finanziari
Che è stato disposto mediante l'agenda europea sull'abitazione è stato previsto appunto un incremento
Del finanziamento delle operazioni europee uno che sono stati triplicate
Tale aumento però ha comportato innanzitutto un come prima conseguenza un aggiornamento delle tattiche dei
Degli scafisti e
Un aggiornamento delle tattiche
Sapete bene che gli scafisti e i trafficanti di migranti
Sono sono fini conoscitori del del della tante attività legislativa sia nazionale sia dell'Unione europea e che sono in grado nel giro di
Di pochi giorni di adeguare il loro comportamento al nuovo al mutato quadro il quadro giuridico
E questo merci tornerò dopo ma all'adeguamento delle tattiche utilizzate è una problema di cui io occorre evidentemente tener conto
Un secondo un secondo elemento bene già prima la
L'Alto rappresentante anche gli interventi che mi hanno preceduto hanno ricordato che senz'altro dopo l'agenda europea
Dell'immigrazione è senz'altro
Nel Mediterraneo
Non sono più impegnate soltanto le le navi italiane lo sforzo non è più soltanto italiano ma si può dire che oggi effettivamente l'Unione europea è presente
Senz'altro ci si riferisce alle attività di Frontex senz'altro ci si riferisce alle attività di dell'opera mi di carattere militare l'operazione Sophia
Va detto va detto che a ben vedere le operazioni di salvataggio tenuto conto dell'obbligo
Richiamato dal professor saggia dal Caggiano obbligo di diritto internazionale di salvataggio delle persone che si trovano in pericolo in mare
Va detto che le operazioni di salvataggio vengono condotte anche da altri attori ecco voglio mettere in evidenza un fattore che spesso e volentieri viene
Forse dato per scontato o comunque non a mio avviso non adeguatamente
Evidenziato ovvero nel Mediterraneo non opera soltanto Frontex non opera soltanto l'operazione Sofia esistono tutta una serie di altri attori attori che sono nazionali
Che operano indipendentemente dal cappello di carattere internazionale
Esistono attori privati
Attori attori privati sto facendo riferimento ad esempio
Al alle organizzazioni alle ONG alle imbarcazioni delle ONG che danno un contributo effettivamente
Particolarmente significativo altre operazioni militari
Beh
Oltre alle operazioni condotte al da parte dell'Unione Europea Ampa tenuto conto ad esempio anche l'impegno della NATO
L'impegno della NATO in particolare nel mar Egeo favore piede anche semplicemente navi mercantili quando si trova ho di fronte
A migranti che hanno bisogno di essere trattate salvati hanno l'obbligo di per Marzi hanno l'obbligo di
Assistere e di a
Fornire le prime cure in modo tale da evitare il peggio invitare il naufragio ora
Senz'altro la cui esistenza di più attori è un fattore
Che può essere considerato positivo perché aumenta vanno nella direzione di
Migliorare le possibilità di salvataggio d'altra parte però questa cui esistenza comporta una serie di problematiche di cui bisogna tener conto
Una serie di problematiche e innanzitutto
Penso al fatto che il quadro giuridico dell'Unione europea è un quadro giuridico che in realtà è pensato
E
Ovviamente per le operazioni europee quindi in primo luogo un quadro giuridico
Che pensato per Frontex per le operazioni gestite da Frontex o alla nuova guardia costiera e di frontiera europea
Non è un quadro giuridico che sì applica a tutti gli attori che sono presenti che si trovano a dover sale fare vite umana ecco questo è un ulteriore punto di riflessione che si riuscirono dopo su cui dopo tornerò
Il quadro giuridico dell'Unione europea del quadro giuridico e l'opera senz'altro negli ultimi anni è migliorato anche dal punto di vista della tutela dei diritti umani tanto
Dal
Punto di vista del rispetto del principio fondamentale di minore il pullman
Va detto però che questo quadro giuridico presenta ancora oggi tutta una serie di
Incertezze lacune me dico soltanto che dico soltanto che molti aspetti ad esempio vengono rimessi
Al piano operativo delle singole operazioni mi riferisco in particolare alle operazioni di Frontex
Una serie di aspetti che attengono alle modalità concrete con cui i migranti devono
Esser accolti a bordo delle navi o devono essere fornite le loro prime acque cure ed assistenza legale ed chi altro di altro tipo ecco una serie di specificazioni vengono rimesse i piani operativi
I piani operativi delle singole operazioni io capisco che esigenze esigenze di sicurezza di sicurezza legate al buon esito del
Dell'operazione impongono che tali piani operativi
Debbano rimanere
Riservati non sono noti se voi andate a cercare sul sito di Frontex il piano operativo dell'operazione tra Eaton piuttosto che
Dell'operazione osei donna non trovate il piano operativo in qualche modo alcune parti su internet sono sono state
Divulgate ma solo solo parzialmente ecco
A mio avviso
Visto che
Quindi
Abbiamo rappresentare rappresentante del Parlamento europeo a mio avviso il Parlamento europeo dovrebbe spingere per cercare di precede per di riprendere il più possibile pubblici
Salvo evidentemente quelle informazioni strettamente necessarie ai fini della buona riuscita della sicurezza dell'operazione
La l'esigenza di trasparenza inutile dirlo è un'esigenza fondamentale ai fini del controllo democratico
Che deve essere esercitato anche in relazione alle modalità con cui
Le operazioni in questione vengono vengono poste
In essere
E poi un ultimo punto che mi limito che per il momento mi ed evita di chiamare un ultimo punto
è sempre e comunque collegato al quadro giuridico dettato dall'Unione europea in relazione
Alle operazioni dal gestite gestite da Frontex o dalla nuova guardia Guardia costiera
Beh va detto che
Tali tali operazioni
Tale quadro giuridico conduce
Conduce
Quasi sempre al
A farsi che sia allo Stato che ospita l'operazione
Di Frontex a ad essere poi lo Stato che si deve assumere essenzialmente la responsabilità oltre che nel
Coordinamento delle operazioni anche successivamente
Nello sbarco e con tutto quanto le quanto ne consegue ecco questo è un punto particolarmente delicato perché se vogliamo effettivamente
Che effettivamente che l'attività di salvataggio in mare venga portata avanti da parte dei vari attori nel modo migliore possibile è evidente che
è necessario cercare discolo legare
Da una parte e gli obblighi di salvataggio e gli obblighi
Collegati all'esigenza di individuare un porto sicuro dove condurre i migranti con tutto tutta la fase successiva la fase ovvero relativa alla alla presa in carico
Dei migranti Oro richiedenti richiedenti asilo
Ecco detto questo e questi sarebbero già soltanto le
Le conclusioni come come avevo anticipato beh sono sono vari gli aspetti non pretendo certo di riprendere di riprendere tutti tutti questi punti avevo iniziato dicendo che un per i io aspetto collegato alle alle tattiche all'adeguamento alla capacità degli scafisti di adeguare le loro tattiche a fronte del mutato quadro normativo
L'agenda europea triplicato ha triplicato l'ambito
Di operatività i finanziamenti per le operazioni di Frontex aver triplicato i finanziamenti per Frontex ha comportato
Che ad esempio l'operazione try torna abbia sia stata in grado come auspicato dalla stessa agenda europea sia stato in grado di estendere anche la propria area geografica di di attività
Barelle precedenti trenta miglia a sud delle coste italiane nella
Try torna l'operazione try torna avuto un ambito geografico opera
Affido a centotrentotto miglia assunto delle coste italiane certo questo ha comportato
In termini di
Vite umane salvate senz'altro un un importante un'importante miglioramento
Un'importante miglioramento che però
A
Però al contempo a
Provocato una serie di conseguenze a catena come dicevo liste di scafisti
Sono in grado di si sono subito adattati cosa cosa hanno fatto
A a fronte del
Dell'estensione dell'ambito geografico hanno iniziato a
Dotare di un
Di PIL sempre meno carburante le vecchie imbarcazioni che partono dal
Nord per applica in modo tale che abbiano la a abbiano il carburante sufficiente per arrivare per varcare il
Limite del mare territoriale libico a quel punto a seguito di una telefonata Corneli
I vari satellitari perviene avvertita subito il centro di coordinamento a Roma
Anche se siamo sempre nella zona Sarr Sarr libica ma spesso e volentieri la la Libia
O non può o non vuole intervenire con con la conseguenza che a quel punto a quel punto sì mette in moto tutto il meccanismo per arrivare al salvataggio dei migranti in difficoltà
Questo quindi che cosa comporta sì certo sì aumenta l'area geografica di azione quindi si meeting aumentano le vite il numero delle vite salvate
C'è però Frontex in questo modo e l'Unione europea si sottopone alla critica di quanti affermano
Che tali operazioni in realtà rappresentano un raro pool fatto logge rappresentano un incentivo alle partenze
A questo a questo proposito che cosa si può risponderebbe
A mio avviso e come già del resto il professor Cagiano
Ha detto subito quando mi hanno
Dato la parola a fronte della possibilità di salvare vite umane non deve esserci
Non deve esserci altro interrogativo che tenga sieste si tratta di un
Fattore che spinge a partire ma si spinge a partire
Persone che siamo in grado di salvare questo senz'altro deve essere considerato positivo a prescindere dalle conseguenze bene mi fermo qui
Grazie
No molto di più sono sicuro faccio mai mai avrei potuto dirci ma cerchiamo di conservare questa formula diciamo di brainstorming
Diceva giustamente
I per San Marino ai gli scafisti si adeguano sentivo che si adeguano a tal punto che hanno lanciato questo messaggio che
L'Europa sta preparando la guardia di frontiera libica
Dunque il caso di accelerare prima che la
I controllori sia hanno all'interno i libici che non sono considerate persone diciamo
Particolarmente sensibili al dolore umano in situazioni di grande violenza generalizzata che si trova in Libia e quindi addirittura mandano un messaggio questa sarebbe la ragione di un incremento
Spettacolare degli arrivi negli ultimi giorni fate presta poi fate presto prima che
I libici non solo rappresenterà un push factor ma operino con me contenimento
Rispetto
Alla generosità degli europei
Ho delle in particolare degli italiani in questa fase storica non è sempre stato così
Diceva giustamente Simone Marina c'è un tante operazioni
In corso una che Succi suscita
Una qualche curiosità parecchie curiosità e l'operazione Sofia ma
Sentito dei numeri giganteschi di salvataggio non lo so volevo sapere da
Da professori in grava allo ma l'operazione Sofia che sta facendo funziona e ed è realmente un'operazione europea
Che ribalta diciamo la visione oppure diciamo quanto è rispetto al Consiglio di sicuramente decisione del Consiglio di sicurezza
Capace di stabilire
A un contenimento della situazione libica
O comunque una sorveglianza della evoluzione della situazione libica
Grazie grazie già sul testo che non lo so così mi metto subito a parte
A parte civile io la ringrazio per
Per l'invito che denota che una sensibilità non comune della diciamo della politica verso verso l'Accademia quindi sono particolarmente lieto
Per questo per questo motivo
Ora questa operazione è un altro porre mente poiché richiamata suo filosofia come può come si voglia
Come si voglia dire anche a testimoniare forse sin dal nome una formula meno tecnica meno arida darle invece il nome di una bambina di quelle nate
Insomma in occasione di uno di questi salvataggio di questi sbarchi
E un'operazione
Lanciata appunto per contrastare lo Smile legga il traffico indire i due però mi sono vanno assieme in questa nel contesto di questa operazione la mia presentazione si favorito l'ha fatto di aver già sentito
Mario Carta e si muore marinai che in parte hanno detto delle cose che io quindi non
A ripeterlo
L'aspetto interessante di questa operazione e che si sostituisce un approccio diciamo sì multilaterale a un'iniziale approccio unilaterale qual era quello che l'Italia aveva messo in piedi da sola con molta fatica con molto
Sforzo impegno anche da un punto di vista economico nel diciamo nel contrastare questi fenomeni nel mediterraneo centromeridionale
In particolare diciamo nelle acque libiche o comunque subito a ridosso delle acque nelle acque libiche
Approccio multilaterale che quindi caratterizza questa operazione così come l'operazione try try tono Tritone di cui abbiamo già già sentito
La finalità però la finalità di questa operazione è una finalità principalmente di sicurezza nei documenti relativi
Ci sono riferimenti se non molto generici a questioni umanitarie lo è un'operazione militare un'operazione volta contrastare in modo che subito dirò questi
Fenomeni di trafficanti sfruttatori
Di di persone
La base giuridica una base giuridica prettamente pesche no quindi
Su questo poi dirò qualcosa su che cosa potrebbe fare il Parlamento europeo pur essendo nella pesca apriamo i suoi poteri assai limitati
Quindi base giuridica nei Trattato sull'Unione europea piccolo quarantadue articolo quarantatré no e poi decisioni pesca non sto a perdere tempo sui numeri
Le decisioni del Comitato politico di sicurezza legate a queste decisioni pesca
Che trovano come contraltare risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite perché
Perché c'è un problema di sovranità
Di esercizio diciamo di sovranità in in zone vidimare rispetto alle quali
Non si può andare se non autorizzati dal Consiglio di sicurezza o dallo Stato territoriale solo che e questo è uno dei problemi
Lo Stato territoriale di riferimento e la Libia
Sì c'era un Governo ma volendo essere propri obiettivi
Sotto i profili dell'effettività ecco
Degli che il diritto internazionale richiede per un Governo non è un Governo particolarmente effettivo controlla e uno dei tanti Governi che ci sono in Libia diciamo che
Questo è quello che
Ci torna comodo utile ai fini del dello svolgimento di questa operazione ma ecco io non parlerei poco del Governo libico ma di uno
Dei governi libici quello un po'più riconosciuto dalla comunità internazionale
Quindi c'è un
Diciamo un rimbalzo positivo di richiami tra le decisioni
Pesca e dell'Unione europea le decisioni del Comitato politico di sicurezza dell'Unione europea e le risoluzioni e così sicurezza delle Nazioni Unite ai sensi del capitolo VII quindi esercitando il Consiglio sui poteri più
Significativi
La
Operazione a diciamo si sviluppa attorno ad alcune fasi rispetto a certi compiti
Anzitutto il contrasto al traffico dei migranti primo compito sviluppati in tre fasi
Una prima fase che si è concluso ottobre due mila quindici di individuazione e monitoraggio delle reti di immigrazione di immigrazione quindi sfruttamento
Una seconda fase è cominciata nel due mila e quindi c'è che è attualmente in corso di
No Terni ispezioni sequestri e dirottamenti in alto mare quindi non nelle acque territoriali libiche ma nelle acque a ridosso delle acque territoriali libiche come sentivamo anche da
Da Simone marinai
C'è poi una terza fase che attualmente non è ancora
In piedi e che quella più delicata e quella che prevede di adottare delle misure nei confronti delle imbarcazioni anche a terra
Quindi che prevede di andare sul territorio libico con delle forze militari per
Come si può che far venir meno quel discorso direbbe più arriva avanti diciamo le missioni internazionali meno carburante mettiamo nelle nelle navi vi è poco arrivare sulle imbarcazioni quando sono ancora sul territorio
Dello Stato libico questa terza fase non c'è non c'è perché anca no quei due requisiti con il consenso del sovrano territoriale o il la risoluzione del Consiglio di sicurezza e capite bene che
Un andare sul territorio di uno Stato per svolgere delle attività significa intromettersi molto nella sovranità di quello Stato
Seconda funzione che è venuta dopo formazione delle attività libiche lo dicevamo prima lo diceva anche la
L'Alto rappresentante Mogherini nella nel suo video la formazione delle autorità libiche la Guardia costiera in particolare la marina libica per diciamo
Forse anche per evitare il passaggio a quella terza fase no rinforziamo le autorità locali in maniera tale che non sia necessario per le forze internazionali andare sul territorio libico
E c'è poi il terzo il terzo compito che ecco mostra chiaramente come strappi di un'operazione di sicurezza e non di un'operazione a carattere umanitario
L'assistenza all'embargo militare o un un embargo per alle armi dirette o provenienti dalla
Dalla Libia qui come capite bene Forlì cambia un po'proprio il carattere dell'operazione non ha più a che fare contratti in più Madeleine di esseri umani ma
Con un embargo
Di armi
Dunque la durata delle operazioni al momento l'operazione è stata decisa fino al ventisette luglio due mila diciassette non funziona dopo il giorno dopo il mio compleanno poco potrò vedere se mi fanno questo regalo di terminare l'operazione e quali sono gli elementi critici
Consenso del Governo libico detto nasce un po'perplessi c'è poi il problema del finanziamento e qui torno a quell'idea di solidarietà non c'è solidarietà perché qui
Gli Stati che mettono le navi si devono pagare il costo di queste navi quindi diciamo il costo non è un costo che sul sito sostiene il bilancio dell'Unione europea
Che cosa può fare il Parlamento europeo e quali sono le prospettive un minuto e mezzo per dire questo
Dunque la prospettiva principale secondo me per l'Italia parlando del nostro Stato ma
Non è indifferente quanto dirò e che dal
Dal primo gennaio due mila diciassette l'Italia per un anno diventa membro non permanente del Consiglio di sicurezza
E quindi potrà utilizzare la membership la partecipazione al Consiglio di sicurezza terra consolidare se lo vorrà e se riuscirà a convincere gli altri l'impegno internazionale in Libia
Consideriamo che anche l'Egitto membro non permanente così sicurezza in questa fase quindi caso dei geni a parte
No no commenta
Speriamo se
Diciamo si riuscirà anche a coinvolgere l'Egitto in una qualche forma più forte di
Intervento e cosa può fare l'Unione europea anzitutto l'Unione europea Parlamento europeo
Potrebbe esortare gli Stati membri
Europei che siedono nel Consiglio di sicurezza permanenti Francia e Regno Unito non permanenti adesso fra un po'età
Grazie
Potrebbe ricordargli che il trattato l'articolo trentasei articolo trentaquattro del TG due impegna gli Stati membri dell'Unione europea che stanno nel così sicurezza coordinare la loro azione e a portare avanti delle posizioni comuni
Nell'Unione europea Parlamento uno può imporre ma troppo ricordare lo può ricordare anche
Dica e poi sul piano
Un'altra cosa che può fare può ecco come diceva anche Mario Carta intervenire su quell'approccio rispetto ai trafficanti no I trafficati e trafficante legale vittime e ai carnefici
Invitando anche gli Stati membri ad adeguarsi alle numerose convenzioni internazionali ho finito come sia internazionali richiamate nelle decisioni pesca e nelle risoluzioni del Consiglio di sicurezza
Perché se no si rischia una cosa e si rischia quella che io penso di ho chiamato l'effetto lotteria cioè assecondai quale nave compiere di intervento magari intervento anche di di salvataggio in questo caso
Essendo i vari Stati vincolati da diversi
Accordi internazionali il soggetto può trovarsi soggetto a una diversa normative quindi una lotteria
E ti salvo una nave italiana e l'Italia partecipa dieci convenzioni non ha qualche altra opposizione salvo una nave inglese salvo una nave norvegese e quant'altro
C'è poi un effetto lotteria sui diritti delle persone coinvolte
Sul piano operativo poi bisognerebbe
Rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri impegnati nell'operazione quando dico cooperazione dico scambi di informazioni tra le forze militari tra le forze di sicurezza ci si lamenta spesso per esempio che in Italia la polizia non sa quello che fanno i carabinieri e viceversa ecco
Proiettate questo a livello europeo e potete capire qual è la
Una delle difficoltà grazie
Vedete quanti aspetti in questa carrellata di problemi
Possono essere affrontati sembra molto bella quest'idea della casualità che aggiunge casualità casualità per il destino di dove si nasce casualità
Anche di di di
Di chi è il salvatore
Groenink Banabas mi ricordo un film in cui diciamo c'era una specie di lotteria rispetto alla morte
Delle persone che si trovavano in mare e AN
E questo è il risultato di una situazione molto
Difficile a Roberto Giuffrida ho chiesto
Di parlarci dei corridoi umanitari e de il risega mento
E lui sa che ci deve parlare
Problemi possono essere tantissimi ci deve parlare più o specificamente
Degli aspetti relativi diciamo alla possibilità di entrare in Europa
Senza correre il rischio della vita
C'era possibile diciamo saltare la frontiera che entrare in Europa con non trattamento dignitoso questa una bella domanda
Forse la domanda io ringrazio il naturalmente dell'invito
Effettivamente perché se si riuscisse a insomma essa non ha detto corridoi chiaramente sia terrestri e marittimi in questo caso
Forse molti problemi sarebbero risolti ora noi ci dobbiamo rifare sempre a quello che dice che dicono i trattati da punta diciamo partire poi ad allargare un po'il discorso sempre nei minuti che mi sono consentiti gli otto minuti
Buffo
A un discorso più internazionale vedere un po'cosa si intende per corridoio anche a livello di vita internazionale anche perché sono coinvolti degli organi che mi è stato ricordato prima dal collega invitava Ali come il Consiglio di sicurezza in questo caso
Noi abbiamo una miniera abbiamo l'articolo sette io chiamo la miniera cioè l'articolo settantotto perché anche un articolo scritto bene secondo me e quello che consente al consentire consente consentirebbe alla e che spero consentirà
Nel futuro ad Avignone di svolgere
Delle funzioni di sia appunti se normativo ma anche
Operativo che non che non conoscono l'interprete il concetto l'articolo settantotto in fondo fa sempre riferimento al concetto di protezione
In proiezioni follow-up non ha territorio nella filone non è nel non è un nome non è un
Quando ci si può repubblicana croce per il futuro se vogliamo una protezione qualcosa che si viene accordato laddove lo Stato esercita una forma di controllo
Io dico esercitano anche solo uno dei suoi poteri che rappresentano un pochettino la alla funzione la normati la funzione sovrana di un Paese
E quindi in questo caso gli Stati in qualche modo riconducendo sia questo concetto lato di protezione come di come come abbiamo come ha detto anche la Corte nel caso io siccome
Sì dovesse interpretata come azione o per i TIR uomo all'articolo uno quando dice comunque laddove
Lo Stato può esercitare una forma di giurisdizione del e garantisce di deve garantire
La la protezione degli individui e quindi su questa su questa su questo concetto possiamo anche ai fondi SACE
Che
Gli Stati si preoccupino non solo di
Trovare lo Stato di età accordare uno status appropriato quindi che non s'che non viene fissato o altre forze una volta per tutte in uno Stato che nel futuro dovrà essere appropriato
Per proteggere tutte le persone che cercano di entrare
Che cerco e la protezione ambientale perché necessita di protezione internazionale ma io aggiungere anche i mezzi cioè in qualche modo non solo lo Stato ma anche i mezzi appropriati fare in modo che
In qualche modo
E questi mezzi poi chiaramente il possiamo trovare anche all'interno degli ordinamenti cioè che siano i giudici a poter fare qualche cosa ruoli questo dire una parola da fine euro
Sempre nel tempo
E quindi l'articolo settantotto una base giuridica forte perché basta leggerlo che ci consente dice pure via garantivano sta non solo uno status appropriato ma ma devi fare in modo che questo avvenga nel rispetto del nove Fullone rispetto vi aveva come sa di Ginevra ma anche dice nel rispetto dei trattati internazionali quindi dei trattati sul diritto internazionale umanitario
Sul punto quello tutti i trattati che che prevedono i diritti fondamentali dell'uomo quindi è una è una miniera se vogliamo qualsiasi cosa uno volendo ponte lo si può sempre
Richiamare al testo dell'articolo settantotto
Perché ho fatto questo riferimento articolo dall'entrata in tasca perché ovviamente i i corridoi umanitari vengono intesi come diceva anche il collega cioè
Gli si pongono problemi di sovranità di di di rispetto e la sovranità altrui
E quindi se vogliamo ci dobbiamo anche rifare a tutte quelle disposizione
Del diritto internazionale umanitario che prevedono proprio di corridoi umanitari e che cosa dicono
Quando sono state scritte queste convenzioni
Si pensava dei corridoi che portato l'aiuto l'assistenza umanitaria quindi sono tantissime norme che prevedono cosa debba si deve intendere per libera cioè esso lo si deve intendere per bisogni essenziali quindi li abbiamo già un'altra fonte importante di regole che tutti gli Stati del mondo quasi tutti
Si sono impegnati ratificando la Convenzione di Ginevra che dietro la cortesia di interesse e giustizia la Quarta Commissione giuridica che prevede la
La tutela del delle persone considera diritto consuetudinario
E sono una serie di
Di di di di norme e quindi che che prevedono che il che che si possa in qualche modo
Pensare ad arrivare a raggiungere alla vittima del del che attiene che necessita di protezione internazionale e quindi viene vista in cui diciamo in questo senso la protezione c'è una protezione che viene
Per aiutare una persona che si trova indichi uno stato di bisogno
Quindi no
Ora questa definizione che ne troviamo
Maniera molto specifica per poi ricordiamoci che il
Le la le norme delle convenzioni di Ginevra prevedono zone sanitarie localizzate in di di non difese
Digitalizzate in cui ci sono state anche cambi rispettiva con
Quando sono stati aggiunti proprio conto che si è pensato di creare queste zone laddove già si erano riunite delle persone in grado di
In grado di
Che necessitavano pure sempre aiuto
Però che il tutto sempre visto in in una funzione di creare delle zone in cui le persone possono entrare liberamente perché questa era la
La visione ovviamente che si è ben quarantanove
Che per far possano entrare liberamente incetta di sedi per cercare asilo cercare rifugio
Invece il Consiglio di sicurezza in tutte le decisioni che ha preso l'ha sempre viste come zone o quasi sempre come somma di demarcazione cioè zone invece dove la
Cercare di delimitare delle fazioni che si combattevano e cercare delle zone in cui in qualche modo venissero
Separate i costi dei possibili contendenti qui c'è stata una un cambiamento radicale di prospettiva dall'IVA difficoltà se vogliamo di rifarsi a quelle che sono il corpus forte che è prevista la Convenzione di Ginevra del costo
Quindi il Consiglio di sicurezza si limita in tutte le volte che crea dei corridoi sicurezza a dire semplicemente a precisare modalità di passaggio
è questo però volete esempi in un'ottica in cui vedo comunque un
Diciamo il tritolo separato notizie non non pensa che ci possesso ma non non arriva pensare ancora in maniera organica che possa esserci dei corridoi per fare in modo che le persone passino da un posto all'altro amico che ci sia un trasferimento di popolazione
Quindi questo è un problema grosso che purtroppo non è stato
Non è stato
Né
Nel plotone possiamo rifaccio la normativa se non quella appunto che prevede l'assistenza umanitaria bisogni essenziali però un grosso problema che a livello internazionale quindi all'interazione bisognerebbe pensare
Allora piatto è qualcosa bisogna di fare al quale ad ancora due minuti e mezzo al quale acqua a quale principio bisogni farsi sempre al principio di umanità cioè gli fa sia quella della prassi della seguito dalla dalla Croce Rossa internazionale in questi frangenti
Ovviamente
Diciamo
Ritornando in Europa e cosa dovrebbero fare gli Stati in questo momento di crisi di grande crisi dopo circa il più possibile di
Di torinese questi corridori
Per ragioni umanitarie cioè uscire dalla normativa che noi abbiamo l'abbiamo visto le direttiva quella direttiva del due mila undici cioè per ragione unita agli Stati possono derogare alla normativa e quindi concedere quelle che sono
Come dice il presidente di Sant'Egidio sul mio amico
Professore in paglia sia per ragioni umanitarie concedetevi si temporali
E dovrebbero fare secondo me tutti statico cioè il più possibile tutti stati coinvolti perché in un momento di come questo in attesa di soluzione che son sicura arriveranno e sono state brillantemente voi anche sposti
Qui come quella che riguarda gli accordi di associazione rifarci all'articolo settanta quali mezzi ci fossimo possono essere studiati
E quindi perché la la normativa europea cosa dice purché questa forse tu puoi costato concedere forme ulteriori purché queste forme ulteriori non siano confuse con quello che è previsto ovviamente la Convenzione di Ginevra
Purché non vengono confuse o quello che è prevista anche dalle direttive che non abbiamo sulla protezione tempo sussidiario non viene
E quindi la concessione di visti se vogliamo la concessione di visti
A periodo a territorialità limitata non è stata invocata quello potrebbe su uno strumento che si basa ed è stato utilizzato ma poco visto ma si basa proprio su questa concezione se vogliamo troverebbe un fondamento
E
E potrebbe essere applicata e lì mi spingo un po'oltre ma secondo me si dovrebbe dai giudici nazionali perché i giudici nazionali l'articolo settantotto ormai verso le direttive Colaprico propriamente dei principi informatori che
Il giudice può applicare
Perché in fondo è un il quando c'erano dei principi di questa importanza sono principi a cui comunque deve rifarsi la normativa nazionale che non è che possiamo pensare di fare una normativa a compartimenti stagni qualsiasi cosa qualsiasi azione le spese impreviste alla luce di certi principi
Che che possono servire come norma di chiusure
Di chiusura di interpretative atti applicativa di certe certi problemi
Io ringrazio per l'ascolto la ringrazio
Grazie
E magari ci fosse la possibilità di saltare il rischio della vita nell'attraversare le frontiere
E non con me ha detto giustamente Roberto Giuffrida non sia soltanto un modo di rimarcare ulteriormente le frontiere
E tenere lì campi
Provvisori in cui viene dato una produzione però mi sembra molto importante il discorso della protezione umanitaria questo tertium genus che scompare e che invece resta una
Prerogativa degli Stati nazionali quindi diciamo
L'Unione europea non ha assorbito nonna occupato questo settore della protezione umanitaria che
Gli Stati potrebbero valorizzava nel complesso dei loro obblighi di diritto internazionale
Prende la parola in questa
Prima suddivisione della discussione prendere la parola Nathan Petrovici e che poi
Mi darà il cambio come coordinatore nella l'ultimo giro di tavola
Dedicato specificamente a Dublino
E a un tema improbo perché insomma un po'dovrebbe parlare un paio di giorni ma per questa ragione così lui dirà quello che riterrà utile dire oggi ma noi già possiamo dirvi provvederemo ad una riflessione
A dedicata all'integrazione qua non appena possibile in un contesto nel quale
C'è l'esempio della
Criticabile o apprezzabile della Germania che ha dedicato una legge nazionale e l'integrazione e resta poi il problema di capire
Nell'accoglienza quando scatta il momento dell'integrazione o se l'accoglienza è una fase di
Appesa di un verdetto e l'integrazione inizia soltanto dopo
Quindi do la parola Nathan Petrovic
Che subito dopo senza interruzioni diventerà il coordinatore
Grazie grazie professore grazie a se si ritenga
Perché sta iniziativa una delle tante ormai abbiamo fatto mi sembra due finora è appunto è in in come si direbbe in pipeline della sull'integrazione quindi oggi farò solo
Qualche accenno
Rispetto al peso a questo particolare tema e ed è sempre un po'difficoltà mia parlare al
Di questo tema perché è un tema residuale nelle politiche di immigrazione europea e direi anche nazionale ivi comprese quelle italiane
Ed è un apparente paradosso o no come vedremo
Che il tema di tale portata che riguarda per quanto riguarda l'Unione europea ultimi dati parlano di trentaquattro virgola tre milioni
Di cittadini stranieri e le cose regolarmente soggiornanti sul territorio della uno dell'Unione circa sette per cento sul totale della
Della popolazione
In alcuni Paesi molti e non solo delle che ci vede veramente subito ma anche Cipro il Ruanda alettoni alettoni a ormai più di dieci per cento sul totale della popolazione quel tema eppure non è tra quelli prioritari delle politiche di migrazione europee e questo personalmente mi ha sempre stupito ma la stessa cosa vale per Italia perché se ci pensate non è l'anno scorso abbiamo avuto
Io non so se avevamo avuto una innovazione ritengo di no ma abbiamo avuto una forte pressione migratoria eppure quella pressione migratoria di circa un milione di persone rappresentava circa
Zero venti per cento sul totale della popolazione europea e e pronto utilizziamo
Consumiamo direi enormi energie a livello europeo e nazionale nel definire gli strumenti a partire da lì e di ricollocamento eccetera che riguardano zero zero uno o non so dello zero due sarebbe interessante
Calcolare che
Probabilmente neanche funzioneranno fino alla fine ma il punto è che rispetto invece i temi del integrazione che pure come dire
Riemergono ogni tanto nell'agenda
Nell'agenda quotidiana
Non c'è minimamente questa attenzione questo punto è un come dire apparente paradosso ma è una costante delle politiche europee di migrazione sin da quando noi possiamo parlare delle politiche europee di migrazione
Diciamo dal
Dal dopo Consiglio europeo di Londra del mille novecentottantasei
Che traccia la strada a livello che dovrebbero essere le priorità comunitarie in materia di immigrazione e che individua queste priorità sostanzialmente nel nella politica dei visti
Nel controllo delle frontiere esterne nella lotta all'immigrazione irregolare
Nella promozione di
Immigrazione regolare la cosa che
Come in parte si è persa nell'ultimo decennio ma in parte
Comunque veniva intesa come una cosa utilitaria diciamo non non immigrazione per lavoro e non concetto più ampio dell'integrazione
E proprio praticamente l'unica eccezione a questa a a questa linea di condotta è stata rappresentata in parte dalle politiche d'asilo europee che hanno invece alcune parte
Relative anche ai temi dell'integrazione dei rifugiati e testo sera comprensibile nel mille novecentottantasei è rimasto e questo è meno comprensibile nella
Questa costante rimasta un po'in tutte le politiche europee anche degli anni Novanta due mila e dire anche di recente nonostante
Avviato processo di comunitarizzazione delle politiche di migrazione e nonostante anche un profondo cambio demografico
Dell'Unione europea e degli Stati membri
Allora questo e sostanzialmente il quadro evolutivo della della situazione con parziali eccezioni io mi concentrerò su queste allora eccezione riguardano il fatto che
A partire dai primi anni due mila
Nel due mila quattro avevamo il primo strumento iniziano ad essere elaborati alcuni strumenti comunitari che affrontano anche il tema di integrazione
Con due però forti limiti
Il primo strumento come dicevo è la cosiddetta agenda europea sull'integrazione
Del due mila quattro successivamente nuova agenda sull'integrazione del due mila undici e nel giugno di quest'anno piano d'azione sull'integrazione
Dei cittadini dei Paesi terzi
Che il primo limite di questi strumenti però è rappresentato dal fatto che sono strumenti del cosiddetto soft vo
Non sono certamente queste materie non sono regolamentate con i regolamenti a differenza di Dublino
Una serie di norme anche in prospettiva
Non è poi non parliamo neanche di direttive
C'è qualche direttiva come quella sul lungo soggiornanti sui ricongiungimenti familiari che trattano i temi da
Temi di integrazione
Ma degli strumenti onnicomprensivi quali agenda europea o o successive o piano d'azione sono come dire gli strumenti di indirizzo sono i cornici di riferimento
Accompagnati con i fondi prima fondi cosiddetti solite fondo europeo integrazione e attualmente fondo fammi fondo asilo migrazioni integrazione
Ma appunto non gli strumenti giuridici vincolanti ed è un primo forte limite naturalmente che riguarda questo ambito migratorie rispetto agli altri che abbiamo analizzato anche e che continueremo ad analizzare oggi
Il secondo grande limite e che anche gli strumenti che io che ho menzionato prima
Di fatto iniziano con Delli nettare intervento comunitario dicendo che la competenza in materia di integrazione appartiene agli Stati membri
Questo è richiamo
Agenda europea sull'immigrazione sull'integrazione del due mila quattro non è appannaggio dell'Unione Europea delineare strategie di integrazione ma può stabilire quadro di monitorare
Varie decisioni del Consiglio GAI giustizia e affari interni e strumenti appunto che ho menzionato prima
E quindi l'unico valore di questi strumenti sintetizzato sta nel
Come dire introduzione dei concetti
Di integrazione delle definizioni dedico sarà in che cosa come dire che cosa viene dovrebbe essere inteso non che cosa viene intesa ma che cosa dovrebbe essere inteso
Come integrazione
Dei cittadini dei Paesi terzi e
Come dire vengono fatti richiami alle possibili attività da svolgere a livello dei Paesi membri quali maggiore coinvolgimento della comunità di medie immigrata
Più azione a livello locale le cose tutte di buon senso come dire spesso anche attuate
Spontaneamente direi a livello dei degli Stati membri ma appunto in assenza di quadri di riferimento più tanti
Uno uno ne salvo anche rispetto ai agli strumenti precedenti perché nelle definizioni comunitarie del tema di integrazione viene giustamente inteso questo grande ambito
Molto più ampiamente di quanto viene inteso nella come dire
Nel gergo quotidiano
A un certo punto degli strumenti dicono Integration Islam Just Bozzo Burning offre invece funding Fausto ordine ti ingaggio
Noi siamo abituati anche in Italia a considerare presto integrato e che ha trovato un lavoro naturalmente una spesso è un auspicio non non riusciamo a raggiungere anche questo risultato
In particolare con erano arrivati
Ma non è solo questo siamo molto meno abituati a considerare
L'integrazione come un processo dinamico e continuativo che riguarda anche inclusione finanziaria partecipazione sociale e politica
Fino all'acquisto di cittadinanza le pari opportunità che
La vera parola d'ordine
Allora gli strumenti europei entrano molto nel merito di queste questioni e tracciano diciamo di quello che dovrebbe essere come dire la strada da intraprendere dagli Stati dagli Stati membri
All'interno appunto di questa cornice di
Di riferimento ultimo degli strumenti in testa come dire in quest'ambito è come ho già menzionato molto recente e del piano d'azione per l'integrazione dei cittadini dei Paesi terzi del giugno di quest'anno ed è quello che effettivamente ha
Avviato ho accelerato il dibattito anche a livello di alcuni
Di alcuni Stati compreso come diceva professor Cagiano la Germania che ha adottato una vera e propria legge sull'integrazione
E direi che principale merito della del piano d'azione sull'integrazione che come dire fa un passo in più su quello che dovrebbe essere ruolo d'Europa
In in come dire in in merito delle politiche di integrazione e sostanzialmente dice
Che fatto salvo questa è una specie di mantra che la competenza in materia di integrazione rimane agli Stati membri
Viene detto che Unione europea può svolgere un importante ruolo in supporti in stimolo e quindi e in coordina enti membro States action sempre con il Sistina aerea onde potente o dei Integration
E
Chiudo con questo vado verso le conclusioni con questo perché a questo punto essendo una competenza diventando una competenza alla Canale faccio qualche riferimento a quello che la alla realtà nazionale italiana che naturalmente quella
Della che conosco che conosco di più
E direi oppure i ovvero approfittare di questo invito stimolo diciamo invito a offerta di supporto da parte dello dell'Unione europea a come dire fare dei
I eccetera degli appelli anche alle istituzioni italiane a come dire concentrare gli importi investe la materia dei né un piccolo da accenno
A quello che è la realtà italiana veramente breve abbastanza simile a quello del quadro generale europeo Italease essa è diventato un paese multietnico anzi con una presenza degli stranieri superiore alla media europea con gli ultimi dati otto virgola due per cento
Sul totale della popolazione
Con molti Comuni che hanno già una presentato per le ore dieci quindici venti alcuni Comuni che hanno presenza superiore a venticinque per cento sul totale della della popolazione con alcuni Comuni che hanno più di cinquanta percento nascite
Da almeno un tornitore straniero e conto sempre maggiore numero di nuove cittadinanze l'anno scorso se non sbaglio quasi centotrenta mila nuovi cittadini
Nuovi cittadini italiani di fronte a questo scenario Italia è stata io l'ho avuto sempre come termine è stato un paese resi niente nel senso ha subito più per governare
Ha subito anche inserimento sui territori ha funzionato diciamo abbastanza
Anche perché ha corrisposto un cicli economici e produttivi abbastanza felici grave degli anni Novanta i primi anni due mila
Bene io penso che però rispetto al tema e al dibattito europeo e rispetto a quello che sono esigenze del Paese non basta più rispetto a quello che emerge anche sui territori e penso che anche Italia si deve adottare di uno strumento di un quadro di riferimento che definisce priorità nell'ambito dell'integrazione e ho personalmente ma chiudo con questo non sono e grande fan delle leggi sull'integrazione penso che strumento più opportuno sarebbe più né una cosa modello spagnolo
Programma strategico sull'integrazione cittadinanza con se si ritiene che quando nel suo ruolo del Ministro dell'integrazione abbiamo ipotizzato un strumento simile
Un programma che come dire elaborato con tutti i principali stakeholders istituzionali e privati sia nella definizione delle priorità e delle attività sia nelle fasi di attuazione di valutazione delle politiche
Dove ricondurre tutti gli strumenti anche finanziari ordinari e straordinari comunitari nazionali e regionali
E locali
In
In sintesi un strumento come dire proattivo un strumento di politiche pubbliche approvative che sappiano guidare la Società alla nuova società italiana così come
Attraverso verso una maggiore verso una maggiore coesione
Non non entrerò nel merito di di singole priorità tranne una
Che come dire fatta eccezione ad una vista la sua importanza sia nel dibattito mediatico che rispetto al suo peso
Per l'erario che il tema devo di neo e arrivi o dell'accoglienza
Io personalmente ritengo ok tale non ha bisogno di potenziare ulteriormente il suo circuito d'accoglienza ma a bisogno di riqualificare il proprio circuito d'accoglienza
H comma il bisogno di potenziare i servizi per l'integrazione nei circuiti d'accoglienza
Fa al fine come dire di contribuire a una effettiva integrazione di queste persone non di creare situazioni di degrado sociale successivi ai periodi d'accoglienza
L'impressione che ho che questo che costo di questa operazione che non sostanzialmente non viene fatta sia più politico che economico
Ma direi che anche in questo ci possono essere d'aiuto di piccolo aiuto strumenti europei e che dicono in maniera molto chiaro
Che costi del non integrazione sono molto superiori a come dire a quello che potrebbero essere strumenti proattivi
Grazie
Chiamo Franco
Bene cambierei ancora l'ultima
Tornati tardi interventi
Riprendo riprende la parola
Nathan Petrovic che diciamo cordina anche perché non sarebbe opportuno che io coordinarsi me stesso e quindi
Infatti nel nell'aspettare
Nell'aspettare
Le imprese che tutti i relatori Ciro ci raggiungono
Stiamo andando versare il tema
Verso il tema
Che
Per come è stato concepito nella nell'evoluzione della politica europea di immigrazione rappresentava solo
Una piccola parte del processo ma naturalmente è un po'quello che si direbbe corner Stone delle politiche europee di migrazione d'asilo
E viene rappresentato
Nel senso ampio di quello che anche spazio comune europeo in materia d'asilo tutte le norme in materia d'asilo ma nel senso più stretto avviene rappresaglia dato indubbiamente di quello che è strumento più fino a molto
E più diretto amici errato voi assecondata i punti di vista dei paesi però nell'insieme sicuramente un un
Un su uno strumento molto molto discusso che il regolamento Dublino ex convenzione Dublino poi divenuta regolamento due regolamento
E tre come dire e l'attuale discussione nel merito e quindi ho grande piacere a dare la parola per primo atto loro cacciano di Roma Tre
Grazie ero
La mia figlia di Dublino
E dintorni
E una nicchia
Che realmente
Mi procura
Molto dolore rispetto
Alla evoluzione dell'integrazione europea
Così come accade sui temi economici
Questo aspetto della
C'è ASS della sistema comune europeo di asilo
Fa capire quali sono i limiti attuali
Della integrazione europea nella quale gli Stati non rinunciano alla sovranità molte volte non solo per convenienza o per mancanza di convenienza
Quanto piuttosto per pregiudizi ideologici voglio soltanto dire che
Tra i più luogo forti oppositori
Della ricollocazione
Delle persone che entrano
Che sono entrate in Grecia in Italia
E quindi sono state in base ai principi di Dublino
Fermate in spazi dedicati
Ho ancor prima nella competenza di Commissioni
Territoriali
Per il riconoscimento del diritto del sito
Che tranne oppositori della ricollocazione c'è
Non ci sono due Paesi i cui sistemi politici sono apparentemente opposti Robert Chicco Slovacchia e Orban
Dell'Ungheria
Che ha chiamato come tutti sanno al referendum ma ulteriori azioni per
Opporsi alla ricollocazione che e stato il primo tentativo ti solidarietà quindi di divisione dell'onere
Insostenibile del Paese dei paesi di primo ingresso che sono per questioni
Geografiche geopolitiche necessariamente solo l'Italia e la Grecia in teoria anche Cipro ma è fuori
Nell'area Schengen in teoria Malta ma ha sempre posto diciamo delle forti limitazioni anche a livello del salvataggio sino all'ultimo Governo
Quello attuale per moltissimi anni Malta conservato una posizione veramente si dovrebbe dire isolazionista
La Francia è troppo lontana non entro nel merito della Spagna che
Diciamo ha costruito i primi muri nelle anche dava di sé è un termine Lia
è veramente
Incredibile che nel due mila tredici undici tredici quando si è rinnovato Berlino tre noi siamo adesso davanti a questo che qualcuno chiama Berlino quattro qualcun altro Berlino flusso Plassas
Non ci sia stata neanche una riserva
Del Governo italiano
Dicendo che questa cosa non CUP non corrispondeva ma diciamo anche volgarmente agli interessi nazionali
Borg mente parlano tutti degli interessi nazionali non mi sembra che ci sia niente di volgare
Nel dire che ci sono delle valutazioni dal contributo all'integrazione che ciascuno misura in termini di situazione economica
Di PIL mamma anche di popolazione ma anche di
Di strutture di accoglienza eccetera eccetera la Grecia sì
La gente la l'Italia no non apposto nessuna condizione quindi veniamo a queste manifestazioni recenti
Sì sì che esce aveva lasciato una dichiarazione ieri così come Berlino quattro non lo voteremo
Ecco io
Penso che questo sia veramente la frontiera
In questo momento dell'integrazione europea
Perché la proposta le proposte del sistema comune di asilo sono assolutamente insostenibili
Sono un peggioramento del dell'esistente
Tutte basate sulla è già stato detto sulla fastidio per i movimenti secondari il diritto d'asilo è un diritto individuale o è un diritto intergovernativo
è piccolo diciotto diciannove della
Della carta pensano e il diritto d'asilo sia la questione dell'individuo sia pure limitato al principio generale di diritto internazionale che gli Stati hanno il diritto di controllare le frontiere
Peraltro ribadite anche nell'articolo cinque paragrafo uno lettera f della CEI
Tutto viene riportato a un problema che di efficienza ma l'efficienza
E veramente discutibile perché a maggio
Ho uno studio di grandissimo valore che poi fatto per il Parlamento ma che si trova su internet
Ha dimostrato che l'effetto di Dublino e vicino allo zero tra quelli che partono quelli che dovrebbero partire quelli che
A tornano indietro stiamo parlando di qualche decina di migliaia di persone e poi in realtà gli affetti compensativi annullano i benefici
Ma allora di fronte a un socialdemocratico e a un
Nazionalista che guidano due Paesi
In questo momento
E che in questo momento
Hanno
Il controllo di
Del negoziato grazie alla presidenza slovacca dell'Unione europea
E che quindi guidano il negoziato andrà avanti soltanto fino a dicembre ma
In questi mesi è importante di fronte a questa divisione e diciamo a questa cosa apparentamento ideologico
Di Dio all'origine che non dovrebbero essere diverse resta la perplessità di dire ma cos'è questa che è un impegno accanimento contro
Per
Per Dublino
Ecco io voglio ricordare un elemento poi entreremo nel merito per quanto possibile dei
Degli atti
Ma
C'è stato apparentemente uno scambio
Voi
Paese di primo e si paesi di prima silo ma la Grecia commenta Spencer Peter fuori
Dopo
Le due diverse decisioni dei delle due Corti europee nelle quali si è riconosciuto che non ci poteva essere fiducia muto riconoscimento senza fiducia
Nei confronti del trattamento della Grecia
Della da violazione dei diritti umani nel trattamento dei richiedenti asilo quindi diciamo voi italiana riconoscete
Vic citate la possibilità di governare questo fenomeno prendendo le impronte
Perché noi non possiamo
A immaginare un flusso ininterrotto di
Clandestini che possono essere terroristi portatori
Di malattie tutto quello che si può temere
Dello sconosciuto del mondo sconosciuto
Dopodiché
Dopodiché
Quando sapremo governare il fenomeno sapremo identificare le persone di cui si tratta abbiamo visto tanti episodi soprattutto qualche mese fa
Di situazioni accreditate addebitate ai richiedenti asilo o addirittura
A persone che si trovavano in centri di accoglienza dopodiché noi
Faremo scattare la fase della solidarietà
Ma io dicevo prima in un passaggio la serenità presuppone una comunità
Il principio di solidarietà nel diritto privato in solido
Quindi lascia la quando qualcuno mette una firma a fronte di un impegno di un altro presuppone una comunanza di interessi e una appartenenza qualcosa sono i familiari
E la nostra Costituzione prevede
Tanti istituti come quello del Welfare sociale proprio nel senso dell'appartenenza ad una comunità per cui la persona non ambiente e deve essere tenuta
Sostenuta da
Chi invece a i mezzi in misura diciamo proporzionata come dice la nostra Costituzione prima costituzione italiana fa riferimento ad una società
Il fatto che non si raggiunga la solidarietà
E che anzi c'è stato questo ricorso come voi sapete alla Corte ma soprattutto i numeri che sono stati appena dati di
In cui praticamente su una cifra risibile e dice entro venti centoquaranta mila persone poi un po'sono stati sottratti nel gioco delle tre carte a favore della
Operazioni Turchia per cui una parte di quelli possono essere utilizzati anche per eccetera eccetera ma stiamo parlando
Di numeriche non corrispondono agli ingressi in Italia negli ultimi mesi
E possibile che non è una questione
Tecnico-giuridica
Ho o è una questione della
Dell'anima
Dell'Unione europea
Che si è persa o non c'è mai stata
E che noi speriamo si possa ritrovare grazie al ruolo del Parlamento europeo
Che può essere la coscienza critica di questa sensibilità non che non ci siano stati già nel passato difficoltà
Della identità europea quando non c'era
Quando ha avuto le sue gravi crisi
E anche rispetto a e gli Stati che vorrebbero uscire o che pensano di uscire per avere vantaggi allora
Il problema se d'età non è un problema tecnico è un problema di che appartenenza
Ad una
Società societas d'una comunità che poi si dà anche un ordinamento giuridico che quello ovviamente
Dell'Unione europea ma che nasce da un senso di appartenenza da dei valori comuni
Valori comuni che all'articolo due
Sono anche nei confronti della
Mondo nei confronti degli uomini nei confronti dei cittadini
Degli Stati terzi
E quindi un problema vero non è un problema che si può risolvere con
Con un documento un non pay per uscito ieri sera sulla solidarietà
Sulla solidarietà flessibile questo vuol dire servirà flessibile
Nulla quello vuol dire
Regalo a volontariato Hammer benefici diciamo generosità non non non ha niente a che fare con
La solidarietà di una Società
Ed è quello che
Circola in questi momenti e appunto sono molto felice che chiarisce abbia rilasciato
Questa dichiarazioni di principio poi bisognerà certamente negoziare che nessuno
Batte i pugni sul tavolo punto ma non è possibile partire dalla negazione totale di quello che si afferma per la contraddizione
Che hanno consente
Allora qual è il quale il
Quadro non solo Dublino di cui adesso parleremo
Un po'più approfonditamente ma anche
Gli atti che riguardano
A parte le impronte che
è il sistema
Di registrazione le impronte che mi sembra oramai abbia raggiunto anche in Italia quasi il cento per cento
Quindi non si può più dire ma l'Italia non rispetta non mi sembra
Mi sembra che l'unica cosa che si è venuta fuori da questa fase dell'agenda per l'immigrazione e la registrazione totale anche con forme di
Coercizione
Non sempre diciamo rispettosa della dignità non dico sono dei diritti umani ma c'è
Il riconoscimento qualificante
Riconoscimento barra qualifiche le procedure e l'accoglienza
Le prime due
Riconoscimento qualifiche e procedure diventeranno dei regolamenti ottimo
L'idea
Gli a venire una procedura che non consente quest'altro famigerato
Problema del forum shopping cioè non ti faccio scegliere e se per caso decidi di scegliere ti riporto come nel gioco dell'oca alla casella precedente
Quindi non scendi non ti faccio scegliere se
Pretendi discenti Chiaretti penalizza
Quindi
Tutto questo
Tutto questo sistema nuovo e puramente impostato a restringere gli spazi faccio solo qualche citazione perché non sarebbe possibile fare di più
Procedura le frontiere procedute procedura accelerata in ammassi di inammissibilità della procedura
Di
Richiesta del sito
Siamo
Tre istituti
Che
Praticamente hanno un solo obiettivo quello di ridurre i tempi
E l'accesso alle procedure gli assi
Quindi
Alle frontiere
Rispetto alla sospensione al diritto alla sospensione
Dell'allontanamento
Il fatto che sia penalizzato immediatamente non aver dato tutti i dati non aver proposto immediatamente alla domanda
Tutte queste
Diventano come Regolamento diritto uniforme
Solo l'accoglienza resta
Una direttiva
E qui si può essere d'accordo essendo che l'accoglienza e
Ovviamente la più invasiva delle
Competenze
Rispetto alla sovranità degli Stati che devono predisporre strumenti luoghi
Organizzazione federale o localistica quindi Spada in Italia oppure
Sistemi regioni in Germania eccede quindi
è plausibile
è vero che anche la Corte qui essa di giustizia è stata generosa perché già aveva fatto un passo indietro la Corte di giustizia nella sentenza all'osso dicendo
Bensì insomma
Per la protezione sussidiaria si può dare con un obbligo di stare in un posto perché questo altera la divisione la suddivisione delle risorse economiche tra i lender
Poi ovviamente il principio vale per tutti distanti quindi si può obbligare a risiedere insomma aveva già incominciato si aggiunga a come dire ridurre
Lo status
Si aggiunge
Anche una forte accentuazione in questi atti del diritto di riconsiderare a intervalli
Tra i più due
Il diritto d'asilo uno più due più due la protezione sussidiaria
Lei ragioni del riconoscimento quindi
Sì è vero è vero che
La protezione sussidiaria è nata proprio sul per sulla circostanza che ci sono situazioni fattuali e queste situazioni fattuali di violenza di guerra e certe ceppo possono cambiare
Un po'improbabile che cambi no in così breve tempo così diciamo giusto nella vita
Prima che diventi un lungo soggiornante
E quindi sia difeso
Dalla
In base alla direttiva del due mila e undici sia difeso dall'espulsione colui chi ha avuto il riconoscimento
Della
Protezioni dello status di protetto delle due per forme di protezione internazionale
E quindi precarizzato ulteriormente uno stato scheggia insiste che già è stato riconosciuto ogni volta che sfida e non solo ma anche creare una forte distinzione forse non creare ma evidenziare
Qualcosa che si era un po'era un po'caduto
In
Diciamo dimenticata nella prassi applicative che
Coloro che beneficio perciò sussidiaria che ripeto il grande faro di civiltà dell'Unione europea
Perché il diritto d'asilo appartiene a tutti ma Preziosi dare e
Il più grosso contributo
Negli anni due mila del Diritto dell'Unione europea sono differenti restano differenti quindi richiedenti asilo
è più protetto
Ho finito
Adesso
Esamineremo
Alcuni aspetti
Della
Della
Sistema
Di Dublino
Tutto questo inizia adesso inizia quindi i tre atti di Julio accennato sono del tredici luglio
Del due mila e sedici e quello di
Dublino del quattro
Maggio e questi atti
Sono adesso oggetto della
Coro decisione ho con me si dice come si diceva una volta della registrazione ordinarie
C'è il Parlamento europeo che ci può che può incidere penso che questa sia una vera guerra di civiltà
Se vogliamo chiamarla guerra ma una grossa affermazione
Dell'anima dell'Unione europea che si è persa
Perfetto
Per effetto della crisi balcanica perché
Quel milioni il fatto che si possa aggiungo un'unica circostanza il fatto che
Gli Stati balcanici
Dell'Unione europea possono unirsi con gli Stati balcanici
Extra Unione europea su un piano più o meno di simil
Solidarietà quella sì sul piano militare e poliziesco e si continuano a riunire dopo l'accordo con la Turchia di cui non dico una parola
E veramente sorprendente che ci sia un gruppo dell'Unione europea che fa rapporti negoziati con una
A la Macedonia o con Paesi Candiana candidati alla cessione per creare
Escludendo la Grecia diciamo che resta sempre diciamo in marcia
Anche per le sue
Oggettive difficoltà
E anche soggettive forme di esclusione
è veramente sorprendente
Grazie al professor calzano come sempre al suolo lucidissima analisi grande capacità anche dello città nel leggere tutti per il perno un paper comunicazione il giorno dopo si professore già
Manda un Mereu con
Come dire con punti chiave per per le sue intervento perché tiene insieme gli aspetti giuridici con quello che indubbiamente di agenda politica
Solo ciò premesso chiedo scusa agli altri relatori dove vorrei dare parola al sottosegretario ma Silone che ci dovrà lasciare per impegni impegni urgentissimi in ufficio peraltro voi vorrei ringraziare
Sottosegretario Manzione onorevoli Nicoletti beni
Senatore Manconi che sono con noi da stamattina
Kennediano ascoltato tutte le tutti gli interventi sottosegretario
Il senatore adesso è uscito però l'ho visto insomma
Vorrei dare parola al al sottosegretari grazie
Grazie nata Mon giorno tutti scusate mi sono un po'in imbarazzo per aver provocato questo leggero cambiamento di scaletta ma ho davvero un impegno al quale non posso rinunciare
Non mi preoccupato non ho scritto la relazione quindi non sono appunti tra le quali vi porterò via troppo tempo
Ho solo sottolineato alcune dell'espressione che ho sentito nel corso
Di questa mattinata e che mi hanno sollecitato diciamo così più più di altre
Chiedo scusa ai relatori che non potrò sentire io ho accettato di venire a questo incontro per tre buone ragioni fondamentalmente alla prima
Rapporto di collaborazione che poi si è trasformata in amicizia con sé sale piange quindi non potevo dire di avere anche con lo stesso Petrovic non potevo dire di no
Il secondo è che in genere quando si discute di queste cose non si fa in modo un po'sguaiato consentitemi spesso col velo dell'ideologia spesso falsificando persino i dati quindi avere un momento di riflessione tra la Torno con autorevolissimi esponenti dell'accademia è una cosa che trovavo stimolante il terzo è
Che abbiamo se sì ma abbiamo anche lo il Parlamento nazionale fa o va bene abbiamo il senatore Manconi quando si deve essere allontanato in questo momento e poi abbiamo vitale Nicoletti che il Presidente della delegazione italiana è capogruppo del PD quindi
E
In qualche maniera abbiamo i veicoli ideale eventualmente per rappresentare quali sono tutte le perplessità che tutti noi abbiamo nei confronti del nuovo Regolamento di Dublino
Volendole riassumere noi abbiamo già immesso in realtà due pareri lo hai messo sia la prima Commissione della Camera che la prima Commissione il sabato affari costituzionale tutte e due i casi
L'attenzione di tutti i parlamentari devo dire quella stessa del Governo si è concentrata essenzialmente sul tre punti
Il primo
Rimane esattamente come prima il criterio del primo ingresso non cambia assolutamente niente siamo alla quarta edizione del resto dal Regolamento di Dublino e i criteri originario che soprassedere alla stesura del primo Regolamento è rimasto esattamente invariato
Qui mi dicono gli uffici tecnici in più la situazione aggravata da quella
Procedimento incidentale un perno di ammissibilità che anziché come dire facilitare lo sviluppo del riconoscimento del diritto d'asilo lo complica
In termini estremamente significativo io immagino che i francesi abbiano avuto un ruolo abbastanza importante in questo perché sapete che sui Paesi sicuri loro sono molto più rigidi quanto lo siano altri Stati europei
Il secondo e la clausola di distribuzione come dire fatto un errore rifacciamo la per la seconda volta la causa di di istituzione esattamente quello che presiedeva l'originario piano Juncker quello che doveva portare centosessanta mila persone è stato più volte detto
Stamattina in quest'Aula
A essere distribuita equamente all'interno del territorio nazionale funziona col senno di poi e funziona
Certo che l'Europa sta cercando drammaticamente di ridurre funziona solo per quelle che secondo me Eurostat si vedono riconoscere all'interno dell'Europa al diritto d'asilo in percentuale superiore al settantacinque per cento danno a voi allo stato attuale sono gli orientamenti
è inutile che giriamo intorno al punto e gli eritrei che sono sbarcati dall'inizio dell'anno a oggi
Sono diciannove mila di questi ne abbiamo ridistribuiti Michel e seicento questo come funziona col senno di poi il meccanismo di ridistribuzione allora
Visto che è fallito il primo lo riproponiamo esattamente negli stessi termini né Dublino quattro e che fissiamo il tetto del centocinquanta per cento
Per
In base a determinati criteri nuovi ammorba quali criteri superato il quale si può procedere alla distribuzione col senno di poi avremo fa acqua che hanno qualche migliaio di persone ridistribuito in base a questo criterio che sta per diventare legge europea con un meccanismo di Dublino solidarietà flessibile
Io la capisco la Commissione e ho sentito stamani è stata fortemente criticata lo dicevo prima con Paolo nel corridoio ma la Commissione però guardate
Non posso giocarsi definitivamente tutta la credibilità che amo senza una serie di proposte nessuna nella quale tra l'accoglimento
Perché e il Consiglio né il Parlamento gli vanno incontro probabilmente si gioca quel poco di credibilità residua che gli è rimasto
Quindi comprensibilmente cosa fa si inventa un meccanismo che in realtà un meccanismo sanzionatorio nasce come ipotesi debba abbiamo sharing
Ma in realtà meccanismo tipicamente sanzionatoria che prende atto del fatto che i Paesi di Visegrad modificheranno ottengano di modificare le proprie costituzioni per dire che migranti e ogni volta
è qui con me si inventa e duecentocinquanta mila euro al migrante all'anno per potere in qualche maniera intervenire da un punto di vista economico visto che non riesce a intervenire e lo spreco
Allora
Ci sono in tutto questo meccanismo e chiudo subito così non vi faccio perdere ulteriore tempo
Cosa che francamente non mi stupiscono il tentativo di contenimento dei numeri per esempio abbiamo visto che cosa è successo da un punto di vista politico
All'interno non solo dall'Europa ma anche dall'altra sponda dell'Atlantico quando i fattori crisi migratoria crisi economica
Crisi della sicurezza interna degli Stati legata al terrorista si miscelano pericolosamente fra di loro creando un effetto di moltiplicazione che non crea solo
Augura tra le popolazioni Mario orienta il loro
Ogni il loro giunto il momento politico per così dire e quindi
In realtà a essere spaventati esattamente come le popolazioni sono anche i politici
La Merkel ha fatto un bellissimo ragionamento quando ha detto apriamo a tutti i siriani però dopo una settimana chiuso le frontiere
E sono stati promotori più insistiti dell'accordo con la Turchia su qualche anno professore nemmeno io spendere una parola però questo è il dato il dato che a noi ci viene rappresentata
Non mi stupisce amiche si possa pensare oltre al contenimento dei numeri alle esternalizzazione e l'accordo dell'accusa o Turchia è uno degli esempi più classi anche se poi il termine statalizzazione secondo come uno lo intende non è detto che debba essere integralmente negativo
Lo stesso migration Compact va a livello europeo è stato accompagnato con un altro principio che voi tutti conoscete molto meglio di me che il cosiddetto morti Fornovo
è chiaro che
Sì da qualcosa pretendendo che ci sia qualcosa in cambio e a fronte di Stati che di qui a trent'anni quarant'anni cinquant'anni vedranno l'Africa
Avere un boom demografico che la la porterà a infrangere il muro del due mila due persone tutti i giovani tutti in età lavorativa e quindi in una previsione di forte pressione migratoria nei confronti
Nella per l'Europa evidentemente la cosa non stupisce poi più di tanto mi stupisce ecco vi dico cosa mi stupisce di più e più
Mi stupisce che in questo palazzo insista sul duplice
Mi stupisce che si continui a immaginare che lo Stato di primo ingresso possa essere lo Stato che sopporta tutto questo
Mi stupisce
Che esista un'operazione come Sofia è una flora citava prima o poi alla prima sulla non è stata ricordata prima e l'abbiamo ribattezzata Sofia Sofia che dieci voglio ha giustamente diceva il professor
Allora siamo tutti d'accordo che è un fenomeno di carattere strutturale sì
Ma davvero possiamo immaginare per i prossimi trent'anni un Mediterraneo che pullula di navi che corrono avanti e indietro per cercare disperatamente di salvare gente
è questa la risposta strutturale che dall'Europa mi chiedo il fatto che l'Europa ci metta le navi vi dico la verità non mi aiuta neanche un po'
Non duravano è stata sottolineata che questo stamattina sul bilancio dà per certa che Londra sbilancio europee perché se gravasse lo sul bilancio europeo dovremmo logicamente
Porci il problema di che cosa questi essi non hanno figli se quelle Nanni sono europea perché il porto sicuro debba essere necessariamente la Sicilia
La Calabria la Sardegna o la Campania o la Puglia nel nostro Paese
Migliorano l'anno sui singoli Stati che pagano volentieri
Perché nessuno degli Stati che mettevano Alava del Mediterraneo considera territorio ottantanove che salva emigranti che all'epoca ero in mezzo al Mediterraneo si preferisce escono adottare questo concetto per arrivare al concetto di Porto sicure qual è il porto sicuro la Sicilia
Lui parla malvolentieri questi soldi
E che sono il meccanismo attraverso il quale possono dire tutti possiamo dire di aver salvato per la vita senza porci come giustamente diceva la prima tutti i problemi del poi per la verità arriveremo al piano nazionale onori tra mille fatti decreto l'unico dato positivo che ti posso dare stava Attilio
Di qui a fine anno probabilmente riusciremo a portare un primo ad una prima ipotesi da discutere ovviamente in Conferenza Stato-Regione di ampliarlo nazionale integrazione dopo aver approvato nel luglio del due mila quattordici il Primo piano nazionale
Accoglienza che abbia mai visto il nostro
Il nostro Paese
Ma mi stupisce che si continui a parlare di rimpasto
Ma non perché io non dipende da che rimpatri siano utili è vero molte di queste qua vi sono accordi di polizia non sono accordi di serie B e A ve lo dico sinceramente io sono stato congiunti non esattamente nella valle dilaga adesso di cui parlava
Prima il commissario voglio nomi perché tutti si sono reso conto anche se non siamo stati i primi a fare una convenzione con l'olio M ammettere in campo per fare
L'informazione sulla pericolosità della rotta formazione ed rimpatri volontari assistiti con pacchetti villaggio
Ma c'è da fare molto di più ci sono micro economie che dicono sul traffico degli esseri umani allora devono avere un'alternativa
E devono avere un'alternativa dove il mio fornitore può non essere scandaloso perché io vorrei evitare che il Niger raddoppia se il suo più nulla facendo lungo e l'alto non so se rendo l'idea quindi è chiaro che uno steppe un controllo ci deve essere
Per evitare che continui questo tipo di mercanteggiamento sugli sugli esseri umani
Ma voi riuscite a immaginare una polizia
Che su centosettanta mila sbarchi son quelli che abbiamo avuto il del due mila e quattordici su centocinquanta tre mila ottocentocinquanta del due mila quindici
E su un numero superiore a quello del due mila quattordici che avremo quest'anno perché siamo già centosessanta mila rispetto a centoquarantadue mila dell'anno passato
Su un accoglimento di tutte e tre le posizioni
Chi politicamente
Vita numeri diversi voi sapete meglio di me che commette due ore prima una speculazione politica perché normalmente prendono solo due quelle idee vengono riconosciuti titolari del diritto d'asilo allora ti dicono cinque per cento su centosettanta mila
Dove li mettete gli altri centosessantacinque mila in realtà sono cinque per cento
Dei diritto di asilo sono quattordici per cento di protezione umanitaria e solo la somma di tutte e due per quanto riguarda di protezione sussidiaria e sono la somma di tutte e due per quanto riguarda la protezione umanitaria quindi siamo intorno al quaranta un per cento
è vero che un numero così elevato esplosivo
Anche se non volete aumentare per effetto dei ricorsi che poi di nuove che provocano dal punto di vista giudiziario
E un'impresa secondo me titanica riuscire a immaginare rimpatri per questi numeri la riprova ce l'avete sotto gli occhi la Svezia
Guardate la Svezia è stata la prima che ha fatto a Rio cash
Perché il primo volo che siamo riusciti a rimandare con il quale siamo riusciti a mandare degli eritrei che ragazzi eritrei all'interno del Piano intere quindi in locazione all'interno dell'Europa a ha visto come destinataria la Svezia
Chiedo il giro di sei mesi ha cessato di fare operations ha chiesto di passare dai Paesi che ricevevano ai Paesi che cedevano e alla fine ha fatto un proclama il quale ha detto che la espellere a cento mila persone
Nel giro di un anno non c'è riuscita ma
Ad espellere certo prima personaggi regionale
Perché c'è dietro tutto a quell'esigenza che voi avete evidenziato stamattina nel corso della discussione dagli accordi con gli altri Stati alla necessità di fare gare europee anche per i charter
Alla impossibilità di certi stati per le stesse ragioni politiche per le quali noi vorremmo fare certe di mondi diceva dei charter esempio banalissimo nel viaggio con Gentiloni abbiamo adottato la Costa d'Avorio
Lo chiedo scusa al Senegal non siamo riusciti a fermare un accordo che era pronto da tre mesi perché
Aspetto che nessuno di loro pronunciata perché le persone presenti all'interno di quello Stato sono nove milioni la comunità che vive all'estero e di circa quattro milioni attraverso le rimesse condiziona la vita politica di quel Paese
Non sarà mai possibile arrivare a fare un accordo di quel genere
Questo significa
Avevo una serie di difficoltà complementari ulteriori in più ecco che allora torna comodo il discorso integrazione
Perché evidentemente
Alla fine di quel processo se non ci sono rimpatri l'alternativa può essere solo l'integrazione ma allora io mi domando
Piuttosto che continuare a rincorrerci in mezzo al mare ammette a innestare un meccanismo dagli esiti Cosimo incerte questo sì non conviene di più creare ponti non conviene di più creare le vie legali
Ma vi è legali siccome in questa materia tutto si tiene non significa semplicemente aprire dei corridoi significa anche saper distinguere più severamente
Tra immigrazione legale emigrazione illegale
Perché creare delle vie legali non può non avere come conseguenza
Quella di di irrigidire i controlli sulle vie legali altrimenti tutto questo non ha nessun senso altrimenti
Accade quello che è accaduto
In Germania molto di più per carità ma talora anche nel nostro Paese l'incapacità di distinguere tra all'ASI tant'è vero fra chi ha veramente il delitto e chi invece sul nostro territorio fa altro
è quello che genera una maggiore confusione sui territori
è quella che provoca forme di reazione che noi invece vorremmo tanto
E decisamente scongiurare perché senza quella reazione probabilmente una chance di integrazione anche per quelli che arrivano e chiedono protezione sarà sicuramente più effettiva non ringrazio scusatemi
Grazie sottosegretario per rompere il suo intervento per la ancora una volta per la sua presenza nei lavori della giornata riprendiamo
Lordi in prestabilito la parola alla dottoressa Daniela Vitiello sempre dell'Università Roma Tre
Inizio sin da ora richiamare nuovi relatore come ha sempre la seconda parte del convegno inizia la rincorsa i tempi che dovrò essere
Abbastanza rigido in questa fase finale fornirà grazie Presidente ringrazio moltissimo gli onorevoli Candy e per l'invito del professor Cagiano per questa occasione di riflessione
Quanto mai necessaria e sono in realtà facilitata dai gli interventi
Delli e autorevoli e relatori che mi hanno preceduto che si sono occupati di gran parte delle questioni più critiche in relazione alla alla Regolamento di Dublino alla proposta del quattro maggio
Cercherò di articolare quindi una in primo luogo un'analisi che vada nel senso di quanto appena detto dal sottosegretario e fare in poi
Un punto sulle proposte che il Parlamento di cui il Parlamento europeo potrebbe farsi portavoce nell'ambito della codecisione
La mia la mia analisi rifugi rada una prospettiva di tipo umanitario
Non perché io non creda che questa proposta di Regolamento sia contraria a
I presupposti
Fondativi dello spazio di libertà sicurezza e giustizia quella che il professor Giuffrida ha definito la miniera dell'articolo settantotto ma perché credo che nella prospettiva di un accordo con il Consiglio
Forse porre la questione sotto un profilo di tipo economico possa essere più congeniale
Io credo che da questa da questo punto di vista il Regolamento di Dublino abbia ampiamente dimostrato nella sua oltre ventennale
Esperienza di essere un fallimento il tasso di trasferimento
Anno nuovo dei richiedenti protezione da uno Stato all'altro si aggira l'abbia detto il professore Caggiano intorno al tre per cento per un costo della burocrazia pari a circa ottanta milioni di euro annui
Soltanto per la burocrazia
Di fronte a questo la proposta della Commissione va nel senso di una maggiore il cui esercizio pone e richiedenti asilo non sono visti come stakeholders portatori di interessi
E di aspettative rilevanti non sono visti come clienti nell'ambito di un gioco
Il domande di offerta sono visti come oggetto di scambio nell'ambito di un meccanismo che radica la competenza in uno Stato membro in funzione di realtà dell'esigenza
Più che cooperativa competitiva degli Stati membri dell'Unione europea di liberarsi delle proprie responsabilità internazionali e interne in materia di protezione internazionale
Quindi di fatto noi sappiamo danni che questo meccanismo non funziona che questo meccanismo non cementa
Una solidarietà Inter statuale che questo meccanismo di fatto
Provoca uno scarico di responsabilità su alcuni Stati che hanno la sfortuna di trovarsi in una posizione geograficamente
Ti favorevole ai flussi
Ciò detto la coercizione come funziona articolo quattro della proposta un nuovo obbligo in capo e richiedenti protezione di presentare la domanda nel primo Stato di ingresso irregolare
Che letta in combinato disposto con la regola del pari screening da parte dello Stato di prima presentazione della domanda determina un notevole aggravio
Dell'onere sui Stati frontalieri e questo è più che chiaro
Quello che
Non è chiaro e che le sanzioni previste dal Regolamento che vanno appunto dall'esclusione del beneficio dell'accoglienza
Materiale non emergenziale al trattamento della domanda con procedura accelerato ancora al trattenimento
Già previsto dalla normativa vigente peraltro non potranno scoraggiare persone che hanno affrontato il mare
E messo in pericolo la vita
Dalla fuga e dal tentativo di un movimento secondario quindi tutta l'ossessione del movimento secondari quello che la professoressa Pistoia ha definito questo muro e materiale
Non può essere intaccato da una aumento della quel citazione nell'ambito della cooperazione di Dublino questo è
Davvero evidente ad un osservatore anche non tecnico delle dinamiche che hanno interessato l'ultimo biennio
Che cosa che cosa quindi occorre fare
Allora in primo luogo occorre partire dal presupposto che il prescrivente diventa una procedura nella procedura che non fa altro che aggravare la lentezza agli oneri
E io ostacoli all'accesso al prezzo internazionale a questo il Parlamento può e deve opporre
Una visione dei trasferimenti di Dublino che sia basata sulla volontà
Dell'individuo e come si fa sensi al mente si fa tenendo in considerazione che il criterio di radicamento della competenza deve essere basato su un criterio di collegamento effettivo
Della richiedente protezione con lo Stato competente e per effettivo intendo non casuale cioè non basato sul caso
Dell'ingresso nello spazio giuridico europeo in un Paese piuttosto che in un altro
La volontà del richiedente deve essere considerata in una qualche forma che non significa libertà di scelta del Paese di destinazione ma significa contemperare le esigenze della cooperazione intestata alé
Con quelle di un meccanismo che non giova ricordarlo un meccanismo di protezione internazionale
In secondo luogo occorre disgiungere
La parte procedurale di Dublino dalla sua parte sostanziale e cioè dagli e tetti che Dublino provoca in termini di libertà di circolazione delle persone
Come
Riducendo il gatto di cinque anni prima dell'ultima ottenimento dello status di lungo soggiorno i titolari della protezione internazionale devono vedersi riconoscere la libertà di circolazione in questo modo
Sì a soggetti erano a procedure in uno Stato diverso da quello nel quale vorrebbero vivere la propria vita
Inoltre la lotta e movimenti secondari non può prescindere da un riavvicinamento ed oserei dire da una armonizzazione delle condizioni di accoglienza
E da un riavvicinamento dei taxi di riconoscimento della protezione internazionale che sono
Molto estremamente oserei dire differenti da un Paese all'altro
Questo è un incentivo naturale movimenti secondari che non verrà risolto dalla coercizione
Infine per quanto riguarda la solidarietà e concludo
Credo che nell'ambito della procedura di codecisione il Parlamento europeo possa spezzare una lancia a favore di una totale integrazione nel bilancio dell'Unione dei costi della prima accoglienza
Perché se così non fosse la procedura di per in screening da a carico dei paesi di primo ingresso regolare ovvero dei Paesi
Frontalieri si trasformerebbe in una gravi o l'abbiamo già detto di un insostenibile onere
Se l'Europa che si vuole e quella dell'asilo e non quella della deterrenza quella della libertà di circolazione
E non quella dei muri occorre ripartire da questo e occorre soprattutto considerare che il principio di solidarietà non può e non deve essere un principio etico così come la Commissione vorrebbe farci credere anche nella o nella nel discorso sullo stato dell'Unione ma è un principio giuridico che governa lo spazio di libertà sicurezza e giustizia ai sensi dell'articolo ottanta del Trattato sul funzionamento grazie
Ringrazio la dottoressa ditelo anche per essere rimasto nei tempi adesso la parola professoressa Moschetta
La ringrazio presidente anche io mi unisco ai ringraziamenti per la all'onorevole penso al professor Cagiano per aver voluto ed ha realizzato questa occasione di incontro è io mi occuperò più da vicino di quelli che sono i criteri di attribuzione della competenza degli Stati membri ad esaminare le domande le richieste di protezione internazionale
è parto da una riflessione
La ridefinizione di questi criteri da parte della proposta di riforma della Commissione avrebbe dovuto rispondere a un'esigenza fondamentale
Quella di coniugare da un lato
La il rispetto dei diritti fondamentali e delle legittime aspettative dei richiedenti protezione internazionale è d'altro canto
Promuovere una una condivisione una reale condivisione delle responsabilità per gli Stati membri
è stato ampiamente sottolineato il problema fondamentale e lo squilibrio nell'applicazione di questi criteri che vedono gli stati di primo ingresso gli Stati maggiormente esplose esposti a dover agire in termini emergenziali
A doversi occupare non soltanto dell'accoglienza ma anche dell'esame Belaidi limiti entro cui applicare i criteri e quindi dell'attribuzione della relativa responsabilità nell'esame di queste domande
Ora
è stato detto anche qui il mio intervento avviene in chiusura quindi vado a riprendere moltissime riflessioni già fatte
E il la proposta di riforma della Commissione appare assolutamente insoddisfacente sotto entrambi i profili
Il primo profilo già detto a vada a gravare ulteriormente la posizione dello stato di primo ingresso
E ma aggravare perché appunto sullo stato di primo ingresso vengono riconosciuti ulteriori oneri che riguardano l'esame dell'applicazione di procedure accelerate nel caso in cui il richiedente
Protezione internazionale provenga da uno stato considerato sicuro oppure costituisca una minaccia per la sicurezza
Ho ancora come è stato appunto riferito in apertura di questo incontro dall'onorevole chiese proprio lo stato di primo ingresso che deve esaminare se queste domande siano inammissibili
In quanto il SOGEI in quanto esiste uno Stato sicuro di primo ingresso che avrebbe dovuto esaminare appunto tale domanda
Quindi vediamo che questo tipo di esame che lo stato di primo ingresso deve comunque assicurare va bene aldilà
Dell'applicazione dei criteri secondo l'ordine prestabilito dal Regolamento perché ricordiamolo che il criterio dello stato di primo ingresso non è l'unico Vitellio
Stabilito dal del dal sistema Dublino anzi
Il criterio dello stato di primo ingresso è il criterio residuale che va applicato nel caso in cui
Non sia possibile applicare gli altri gli altri criteri
E quindi le situazioni sfuggano alla definizione riconducibile agli altri criteri stabiliti
Quindi questo è un primo punto fondamentale
Ora andando appunto pile vicino a vedere quali sono questi altri criteri perché poi ci siamo molto soffermati sul problema dei sulla posizione le difficoltà incontrate dallo stato di primo ingresso
Ma
Probabilmente andrebbe fatta una riflessione sulla rispondenza degli alti i criteri previsti dal Regolamento rispetto alla tutela dei diritti fondamentali e delle legittime aspettative delle persone coinvolte
Quali sono questi criteri in realtà a una lettura una prima lettura soprattutto a una lettura che
Si ferma a quello che i disposto dal Regolamento
Mi sembra che siano dei criteri che possono anche rispondere a una certa ragionevolezza dal senso sono il criterio che il primo criterio che lo Stato e che mi da applicare per la determinazione dello Stato competente
E la tutela del minore
La tutela quindi delle IGT e della del superiore interesse del minore una seconda categoria fondamentale
Di criteri per la determinazione della competenza riguardano il rispetto dell'unità familiare
Una terza categoria riguarda la preservazione e di
Rapporti giuridici pregressi tra il richiedente protezione internazionale è uno degli Stati membri
Pensiamo per esempio ai casi in cui i richiedenti protezione internazionale sia già
Titolare di titolo di soggiorno scusate
La ripetizione oppure di ADIA silos e titolare di un diritto d'asilo quindi diedi visto un di un visto chiedo scusa
In tutti questi casi
E il Regolamento prevede che
Comunque si badava titolare Amblar valorizzare quelle situazioni di collegamento o per così dire familiare o giuridico ognuno degli Stati membri
Sotto questo profilo la riforma di Dublino non apporta sostanziali modifiche
Perché
Cont ferma il principio per cui questi criteri debbano essere applicati nell'ordine in cui sono stabiliti nel regolamento stesso
Quindi primo tutela del minore secondo unità familiare terzo pregressi legami giuridici con agli stati con uno degli Stati membri dell'Unione europea
Quarto tutti i casi in cui
Tutti tutte le situazioni che non rientrino nell'ambito di definizione delle prime categorie e quindi
E ingresso irregolare
Su cui sostanzialmente la responsabilità ricade sullo stato di primo ingresso e poi appunto la posizione
Particolarmente gravata assunta dallo stato di primo ingresso proprio in ragione
Di una definizione dei criteri che a mio avviso non esiste sbagliata perché poi corrisponde a
Delle legittime aspettative un minore che venga ricongiunti dopo a un adulto responsabile che possa curare lo strumento lo so io al suo sviluppo e la sua integrazione in un contesto di riferimento oppure un soggetto che previa espressa volontà si riunisca a propri familiari già presenti nel territorio di uno Stato membro oppure un soggetto che continua a beneficiare di determinati rapporti giuridici che ha già instaurato con uno Stato membro
A me sembra che questi criteri rispondano a dei criteri di rivedervi di ragionevolezza
Ma
Me e lei confronto con l'applicazione di tali criteri
Che noi ci troviamo dinanzi alle AA
Disastro di questo sistema o comunque di un mal funzionamento di questo sistema
E credo che tutto questo dipenda più che della definizione del criterio dalla sua applicazione nel momento in cui si applica c'è una decentralizzazione delle decisioni in merito all'applicazione di questi criteri
E mi spiego meglio
L'applicazione di questi criteri
Perde di vista la dimensione sovrannazionale delle questioni affrontate è perde di vista
La dimensione sovranazionale dell'esperienza giuridica dell'Unione europea
L'Unione europea ha delle competenze attribuite dei suoi Stati membri esercita i suoi competenze laddove queste competenze siano condivise
Con gli Stati membri mediante il principio di sussidiarietà e quindi agisce nei limiti in cui l'obiettivo da perseguire possa essere realizzato meglio a livello dell'Unione
Allora se ritorniamo al testo del Trattato di Lisbona
Dobbiamo renderci conto che probabilmente sarebbe un spicca vile affrontare la questione della riforma di Dublino e la questione della definizione dei criteri
Per l'attribuzione della competenza esaminare le domande d'asilo
Non è una prospettiva di decentralizzazione a livello statale pare una prospettiva di centralizzazione delle decisioni da prendere mediante anche l'istituzione di Arpac organismi a livello europeo a questo deputati
Mi rendo conto che questa allo stato dei fatti è un'utopia
Però
Probabilmente ripeto anche sul fatto che è il realismo e l'eccessivo realismo dei nostri tempi che genera comunque paura e incertezze è
Il flagello reale della nostra condizione vi ringrazio
Resta Marchegiani dell'Università per stranieri interruzione
Anch'io mi aggiungo mai
Ai ringraziamenti per questa iniziative importanti che come ci ricordava tanto l'Alto rappresentante Mogherini che il professor Cagiano poco fa tenta di parlare all'anima quella forse più bella quella forse più importante dell'Unione europea
Io vorrei soffermarmi su una difficoltà costante che da sempre il sistema comune europeo di asilo se
A
Con cui da sempre il sistema comune europeo di asilo si è confrontato e che sicuramente l'attuale pressione migratoria ha ulteriormente compromesso mi riferisco in particolare alla ricerca di un equilibrio problematico delicato
Difficile
Da realizzare ma
Sicuramente necessario
Tra
Da un lato la difesa delle prerogative sovrane degli interessi nazionali degli Stati membri e dall'altro
I tentativi di gestione condivise sovranazionale della protezione internazionale
Ecco in questa prospettiva il profilo che mi preme in particolare sottolineare
è quello relativo alla dimensioni allora spazio di autonomia che residua in capo agli Stati membri alla luce delle modifiche in corso e alle conseguenze che derivano da quello che appare un progressivo assottigliamento
Di qualsivoglia potere discrezionale in capo agli Stati
E questa attenzione tra autonomia nazionali
E armo di tentativi esigenze di armonizzazione mi sembra emerga bene proprio dalla sarà quella tracciata dalla cosiddetta clausola di sovranità che come è noto si colloca come la cosiddetta clausola di sovranità che come è noto si colloca come un'eccezione alla regola nell'ambito dell'architettura rigidamente strutturata
Del sistema di Dublino in quanto permette
Pur restando
All'interno del sistema e dunque in attuazione del sistema di Dublino stesso di derogare all'applicazione automatica di criteri stabiliti da tali del Regolamento
E si tratta di un meccanismo in deroga estremamente flessibile proprio perché non prevede condizioni particolari non prevede
Presupposti specifici per la sua applicazioni
Pur collocandosi al all'interno di un sistema come dicevamo particolarmente rigoroso dettagliato rigido
E in effetti questa clausola ha dato luogo ad una serie di applicazioni molto eterogenee tra loro
La clausola è stata invocata ad esempio per questioni di tipo umanitario al fine di avocare la competenza per il trattamento di particolari categorie di richiedenti asilo come gli anziani e malati
La clausola è stata posta a fondamento della sospensione in via generale di trasferimenti resto determinato stato su sollecitazione di organismi internazionali che hanno individuato proprio nella clausola di sovranità
La chiave di volta per garantire una certa compatibilità precaria problematica
Ma comunque una compatibilità tra gli obblighi derivanti dal sistema di Dublino e gli standards internazionali a tutela dei diritti fondamentali così è stato per l'UNHCR per la Corte lo per i diritti dell'uomo per la stessa Corte di giustizia e l'Unione europea che come ricordavamo poco fa
Addirittura ricostruito l'esistenza di un obbligo di ricorrere alla clausola di sovranità
In altri corpi di particolari circostanze quindi la flessibilità di questo strumento mio tra l'altro favorito anche un uso insolito recentemente in particolare da parte della Germania che come ci ricordava
Poco fa non mi ricordo il nome il no
Il sotto il profilo scusate il dottor Mantione
Affondato proprio sulla clausola di sovranità l'iniziativa la scorsa estate di accogliere i cittadini siriani viene
Per Irvine per un
Breve periodo di tempo un uso che ha determinato sicuramente
Che ha sollevato
Diversi aspetti critici ma che comunque risulta compatibile in linea di principio con il tenore della disposizione
Si tratta dunque di un elemento di discrezionalità
Piuttosto poliedrico ancorché problematico
Che in ogni caso ha svolto un ruolo nevralgico e si è rivelato utile soprattutto a fronte delle gravi incongruenze e dei limiti che caratterizzano il sistema di Dublino e che ne richiedono come e abbiamo tutti riconosciuto un radicale ripensamento
Se però noi svolgiamo uno sguardo alle modifiche in corso ciò ci rendiamo conto come è stato già opportunamente sottolineato di come le proposte della Commissione
Siano orientate tutte verso una drastica riduzione della discrezionalità in capo agli Stati queste emerge bene nella
Proposta di riforma di Dublino che come è stato detto non contiene alcun elemento di innovazione vera
L'unico reale elemento di novità paradossalmente è proprio riguarda proprio la disciplina delle clausole discrezionali nella nuova proposta le differenze tra le due clausole discrezionali la clausola di sovranità la clausura umanitaria
Che fino ad oggi sono state sono contemplati in come due ipotesi separate tendono a sfumare e il Progetto di articolo diciannove limi da considerevolmente la possibilità per gli Stati di avvalersene sia sotto il profilo temporale che ancora più grave sotto il profilo sostanziale
Finendo in sostanza per abolire completamente la clausole sovranità perlomeno nell'accezione in cui è stata utilizzata fino ad oggi
Tra l'altro la drastica riduzione della discrezionalità in capo agli Stati Salvetti chiaramente anche nella nuova proposta di Regolamento qualifiche non solo nella forma dell'atto come ci ricordava il professor Cagiano
Un Regolamento al posto della direttiva che riduce l'autonomia degli Stati va bene ma non c'è però
Neppure traccia
Della disposizione che consente
Secondo la disciplina attuale che consenta agli Stati di prevedere un trattamento più favorevole ma se ha diritto nazionale anche se è fatta salva la libertà di concedere uno status di protezione umanitaria
A chi non ne abbia diritto ai sensi del Regolamento purché però purché però e sono comprometta l'applicazione del regolamento stesso quindi circondata da un tutta una serie di poteri particolari
Di conseguenza mi avvio alle conclusioni l'esame dei lavori in corso un
All'attenzione della Commissione rivela chiaramente una stretta considerevole sul margine rischi di discrezionalità
Perché la Commissione riduce drasticamente lo spazio di autonomia che restino in capo agli Stati sia con riferimento alla ripartizione in
Della concessione della protezione internazionale
Sia con riferimento alla determinazione della neve comodo in merito alle articolazioni di altri livelli ed altre forme di protezione su base nazionale come protezione umanitaria
Appunto
Ora
Se una maggiore armonizzazioni è senz'altro condivisibile nella misura in cui si renda funzionali ad evitare in quanto meno a tentare di ridurre le disparità nel trattamento dei richiedenti la protezione
Tuttavia la riduzione di questi spazi di autonomia la clausola di sovranità protezione umanitaria finisce per produrre un arco un'armonizzazione
Che io vedo necessariamente a ribasso che non favorisce un'adeguata tutela dei diritti fondamentali che forse la compromette addirittura
Alla luce della prassi infatti si può osservare come l'esistenza e l'esercizio di questa sfera di autonomia in capo agli Stati autonomia di Stati tra l'altro continuano ovviamente a rivendicare con vigore come risulta anche dei lavori preparatori della proposta di regolamento qualifiche
Più che determinare un ulteriore riscontro rischio di deriva intergovernativa tanto paventata potrebbero piuttosto garantire
Una più ampia soluzioni responsabilità da parte degli Stati che sarebbero tenuti in qualche modo ammettere al servizio delle esigenze connesse alla protezione interna male i loro poteri lesivi proprio al fine di garantire la piena osservanza di quei principi di solidarietà e di equa ripartizione delle responsabilità
Che sono in ultima analisi espressioni di quell'obbligo di leale cooperazione posta a fondamento dell'intera architettura dell'Unione europea grazie
Grazie alla professoressa Marchegiani di nuovo oltre che per argomento interessantissime anche per la
Per essere fatta nei tempi io prima di passare la parola all'onorevole Eugenia che gestirà la fase conclusiva del del convegno passo la parola all'ultimo relatore che
Di questa sessione che Martina Guidi del università Floris grazie
Sarò breve come
No innanzitutto ringrazio comunque il professor Cagiano l'onorevole Cancer
Tenga
Ovviamente per comunque il professor Cagiano
Spero insomma almeno brevemente di delineare comunque
Di dare qualche piccolo spunto che possa essere di contributo
A proposito innanzitutto del meccanismo correttivo di allocazione a cui lei
Faceva riferimento perché appunto effettivamente non si è avuto modo
Di vedere diciamo in concreto operare l'attuale esistente
Meccanismo di prevenzione e gestione della crisi previsto nell'attuale Regolamento nella versione diciamo di Dublino treni
Questo appunto la previsione di realtà di un meccanismo di questo genere cioè addirittura di prevenzione ovviamente nei fatti è sotto gli occhi di tutti
è stato assolutamente fallimentare inefficace e non ha raggiunto nella prevenzione della crisi
Del sistema di Dublino ma né è riuscito poi a darmi una risposta nel momento della gestione della crisi quindi nella gestione
E in particolare nel supporto agli Stati che si trovavano diciamo così sotto pressioni quindi sotto a rispondere a grandi oneri nella prima accoglienza nella gestione delle domande
Di protezione internazionale è ovviamente quindi nel momento della riforma o meglio nella proposta di riforma sia ben pensato di cancellare completamente questa previsione tanto che è appunto l'articolo tre è stato completamente sostituito
All'attuale articolo trentaquattro sì ipotizza si propone un nuovo meccanismo correttivo
Che effettivamente innanzitutto
Vuole essere correttivo di una distribuzione iniqua che viene considerata quasi fisiologica nell'operare normale del Regolamento di Dublino e di quei criteri che hanno già descritto le colleghe che mi hanno preceduto
Effettivamente quindi si ammette che il dato di partenza è una iniquità una disuguaglianza negli oneri imposti sui sui sugli Stati membri ovviamente
Un'iniquità che poi va a gravare sul gli Stati frontalieri o comunque stati diciamo così
Che poi per motivi sia fattuali sia forse di
Non solo oggettivi appunto manca per quanto riguarda le loro normative vengono comunque
Ad essere gli stati di primo ingresso
In questo caso appunto io
Ho fatto uno sforzo nel rintracciare nella proposta degli elementi positivi per poter dare comunque una critica in qualche modo costruttiva
E devo dire che si è posto traccia Armenio rintracciati due sui molti
Uno è il tentare di tracciare degli elementi obiettivi o meglio di rintracciare degli elementi obiettivi
Per individuare quale sia la quota di riferimento sostenibile per uno Stato oltre la quale lo Stato non è in grado di gestire viene praticamente considerato come
Appunto soggetta ad una
Pressioni sproporzionata che non sarebbe in grado di gestire
E a questo elemento positivo appunto brevemente realtà si riconduce l'individuazione di una quota di riferimento sulla base del PIL e della popolazione dello Stato membro
Per cui ogni Stato membro a beni avrebbe di per sé è una quota di riferimento di domande che sarebbe in grado di gestire e quindi di esaminare e dietro domande ovviamente parliamo di persone che poi richiedono protezione internazionale
In questo caso appunto l'individuazione di una quota di il un misto diciamo al cinquanta per cento di PIL e popolazione risponde anche ad alcune
Esigenze ad alcune rimostranze se vogliamo dire di alcuni Stati membri e quindi in qualche modo cerca di dare oggettività
A ad un dato fattuale che è stato anche oggetto di contestazioni perché molti Stati membri per esempio da hanno ritenuto che non si trattasse nel caso dell'Italia
Di una sproporzioni quindi di un flusso migratorio eccessivo sproporzionato da richiedere misure di emergenza di sostegno straordinario quindi un primo dato positivo
Secondo me può essere rintracciata in questo tentativo di di oggettiva azioni in qualche modo o di catalogazione di calcolo in questo modo tuttavia ovviamente l'aspetto critico e che poi questa quota di differimento in realtà che viene o dovrebbe essere considerata come il limite sostenibile per lo Stato membro
Poi viene in qualche modo superata da quella soglia del centocinquanta per cento
Che quindi vuol dire che lo Stato è già oltre il cinquanta per cento del totale delle quote e delle richieste che sarebbe capace di gestire che viene considerato come capace di gestire e quindi ovviamente
C'è da chiedersi perché si sia rintracciata questa quota del centocinquanta per cento che come diceva l'onorevole che anche va già al di là di quanto dopo è uno Stato è capace di sostenere quindi già lo Stato è sotto pressione è già in difficoltà il suo sistema di accoglienza è già al collasso
Quindi perché arrivare a questo collasso insomma e non e non agire prima
E agire prima sarebbe possibile in virtù di un altro elemento ahimè l'altro unico elemento positivo che ho rintracciato nella proposta in questo senso
Ossia alla istituzioni di un sistema centralizzato di domande
Quindi di un sistema centralizzato meglio di registrazioni delle domande e delle persone che richiedono
Protezione internazionale quindi in questo modo sia consapevolezza se vogliamo per così dire di tutte le domande presentate in tutti gli Stati membri
E viene presa in considerazione quel numero che ovviamente varia poi da Stato a Stato
Anche in virtù dei trasferimenti però diciamo con un sistema centralizzato da un lato
Si incentivano gli Stati alle registrazioni e anche ad operare appunto l'identificazione tramite impronte
Per
Effettivamente far valere la quota di ingressi
Presenti delle persone presenti e fanno ingresso sul proprio territorio dall'altro punto di vista si può con questo sistema centralizzato insomma a livello può informatico gestito dall'Agenzia Friuli Lisa
Si può comunque avere più trasparenza dal mio punto di vista perché si garantisce che comunque tutti gli stati siano a conoscenza delle domande presentate anche negli altri Stati e sulla base di questo si può vivere poi un calcolo della eventuale pressioni sproporzionata che comunque grava soltanto su uno o due degli Stati membri
Detto appunto detti questi elementi positivi realtà molto velocemente segnalo che anche se dal mio punto di vista concordo appunto con con l'onorevole nel fatto che sia negativo comunque prevederei un
Diciamo in qualche modo un contributo di solidarietà a ma che in realtà secondo me è un tentativo di
Solidarietà forzata ammoniti Zandonà coi peraltro ed in una maniera assolutamente sproporzionata o comunque
Aleatoria cioè senza nessun criterio oggettivo monetizzando il valore di una domanda o il valore non voglio arrivare a dire insomma di un di un richiedente asilo
E quindi sicuramente quel quel meccanismo anche di sanzioni e di solidarietà forzata rischia di essere un po'come l'esportazione della democrazia innestati mediante
Insomma attacchi militari e sicuramente dal mio punto di vista fallimentare anche perché non alimenta quel senso di appartenenza cui accennava il professor Cagiano e anzi forse lo ostacola osteggia e crea un
Atteggiamento di ostilità nei confronti della Commissione europea atteggiamento anche alimentato dai populismi dai nazionalismi che vediamo purtroppo insomma ad oggi essere
Andare per la maggiore diciamo così peraltro secondo me questo contributo di solidarietà ammesso che sia accettato sarebbe anche iniquo perché favorirebbe comunque Stati più ricchi
Che da un certo punto di vista potrebbero permettersi di rifiutare di partecipare al meccanismo di redistribuzione mentre gli Stati più poveri o in difficoltà sarebbero costretti ad accogliere comunque
Lei la redistribuzione quindi ad accogliere a partecipare al meccanismo di riallocazione perché non potrebbero tra virgolette permettersi di rinunciare di tirarsi fuori
Dal dal sistema quindi ci sono in effetti in molti i punti che possono essere criticati sotto questo aspetto e certamente
Può essere utile salvare quello che c'è di positivo tentare magari anche
Proprio in virtù di un approccio olistico eventualmente
Di coordinare comunque queste modifiche anche con le modifiche per verso una maggiore uniformità
E trasparenza sia nelle procedure sia nelle normative appunto che regolano lei qualifiche e l'accoglienza poi che sono motivi poi altrettanto di diseguaglianza e di iniquità
Facendo peraltro anche attenzione però che questa equità e questa giustizia
Tenga conto degli aspetti umani cioè delle persone che in questo sistema non possono essere costrette ad una sorta di lotteria anche qui
Nell'essere poiché riallocati in uno Stato scelto casualmente dal sistema informatizzato perché sarebbe la negazione secondo medio anche non solo un criterio di
Equità ma anche di logica di razionalità per cui magari già in una prima fase si potrebbe pensare invece di applicare i criteri esiste non è che la dottoressa Moschetta a comunque analizzato per poter
Direttamente riallocare il richiedente nello Stato che poi sarebbe quello di ultima destinazione
Io vi ringrazio
Come abbiamo visto gli aspetti sono infiniti dunque molteplici della della questione e quindi necessitano
Do sempre di risposte politiche io ringrazio tutti i relatori passo la parola l'onorevole tende che coprono come dire concluderà
Nel senso coordinerà
Alla fase finale del convegno che prevede la partecipazione degli onorevoli Nicoletti brevemente
Grazie mille Nathan grazie al professore quindi chiedo gentilmente
Ai relatori piccoli esempi di accomodarsi dall'altra parte a chiamerei subito l'onorevole Nicoletti e l'onorevole Pedrini
Io vi ringrazio veramente tanto perché siete qui dall'inizio al
Non è a
Non è facile a e soprattutto è difficile comunque vedere a
Persone che con tanto con tanti impegni nel mondo della politica decidono di assistere a tutta la seduta proprio per questo io
Avere in grazio veramente a di cuore
E io non
Non mi dilungherei molto anche perché fare le conclusione alla fine dei vostri interventi passando subito la parola all'onorevole a
Michele Nicoletti grazie
Grazie
Grazie
Se il per questo invito molto gradito grazie a voi
Per
I lavori di questa mattinata io mi di gruppo e scusate perché purtroppo un
Aereo tra pochi minuti ma sono stato molto e quindi non riesco a sentire lei colleghi e le conclusioni
E questa mattinata ma vis sono molto grato apprezzato moltissimo questo metodo di lavoro
Tra accademici i rappresentanti nelle istituzioni è uno dei grandi problemi del nostro Paese è proprio questo divorzio tra scienza e politica che io mi auguro si possa colmare ho apprezzato anche il fatto che ci fossero
Autorevoli studiosi e giovani studiosi anche questo vuol dire che la nostra comunità scientifica
è capace anche di riprodurre
Talenti impegnati sulle questioni di frontiera e e credo molto me se matto di capire anche quest'idea di di costruire un network
Permanente su questi temi professor Cagiano ci siamo incontrati qualche giorno fa in occasione di un convegno sul
European sfocia lasciata alla Carta sociale europea del Consiglio d'Europa dove c'è un accademica network a livello europeo sui diritti sociali
E io penso che se noi riusciamo moltiplicare questi strumenti sarebbe di grande
E di grande utilità
Molto opportuno questo questo incontro perché
Cade appunto in un momento in cui c'è una forte discussione non solo sul tema in generale ma nello specifico sul regolamento di Dublino che dentro la discussione
Nelle nostre istituzioni è stato ricordato da sottosegretario mansione che un paio di giorni fa le nostre Commissioni affari costituzionali hanno espresso un parere fortunatamente negativo e quindi in sintonia con ciò che è stato detto
E un un devo dire questo testo che io non voglio chiamare Dublino quattro perché mi auguro che questo testo non abbia poi un futuro
è stato per noi una doccia fredda perché c'eravamo mossi in una direzione totalmente opposta non solo come
Parlamento italiano con una mozione l'anno scorso come Governo italiano ma anche per quanto riguarda
L'istituzione in cui io opero che l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa con una
Raccomandazione di cui io sono stato relatore dal titolo proprio afta darle in
Del settembre scorso un lavoro coordinato consessi poi appunto che ha trovato un uno
Parallelismo significativo nella sua
Nella sua lavoro anche di nuovo trasversale perché il mio rapporto è stato approvato il settanta ottanta per cento
E anche quello di Cecil con la collega poi del PPE quindi voglio dire ci ci sembrava che ci fossero dei valori condivisi sulla necessità di superare il Regolamento di Dublino e poi siamo arrivati a questa sorta di
Di di quindi doccia fretta che paradossale perché in controtendenza con ciò che avevamo detto e paradossale perché come è stato autorevolmente spiegato prima irrigidisce quei problemi
Che portavano appunto al cattivo funzionamento del regolamento di Dublino la pressione
Sui Paesi di prima arrivo alla equa distribuzione i costi la lentezza tutte cose che appunto avete ricordato in modo molto puntuale
Vorrei richiamare la vostra attenzione sul fatto che l'elemento peggiorativo di questo testo nel memorandum
Esplicativo che lo accompagna che definisce il Regolamento di Dublino d'con sponda
Del sistema europeo di asilo questo a mio modo di vedere un'affermazione politica di una
Gravità inaudita perché fino a questo momento noi criticavamo il Regolamento di Dublino e tutte le volte ci dicevano no ma guardate
Che il Regolamento di Dublino non è il sistema europeo di asilo che noi aspettiamo dal Trattato di Lisbona là c'è un po'anni Stoccolma qui stiamo lavorando che si basa su
Stato se europeo di rifugiato molto ricco di mission eccetera eccetera eccetera ma si tratta di un provvedimento specifico che riguarda l'individuazione dello stato responsabile
Qui invece ci viene detto che ad con Astor prima dopo Cornel sport forse troppo si sono resi conto e questo è un elemento di gravità a mio modo di vedere
E IRI inaudita perché segnerebbe a questo punto la rinuncia di quel
Progetto più ampio e ambizioso a cui noi mirava amo che invece finalmente un sistema
Comune di asilo europeo con uno status di rifugiato europeo ore mutuo riconoscimento può essere fatta di discutere mi auguro che ci siano altre sedi per provare
E occasioni non solo di critica anche di proposta gestione comune delle procedure diminuzione del periodo di lungo soggiornanti
Rispetto che ascolto come dire delle preferenze soggettive stiamo parlando di diritti umani non stiamo parlando di allocazione no distribuzione D merci o di cose eccetera
E e quindi questo mi sembra un elemento su cui vorrei richiamare la vostra attenzione
Proprio perché rischiamo di aprire l'armonizzazione al ribasso come ha detto bene qualcuno dei relatori che mi hanno preceduto
Allora solo tre Flash e concludo io penso che da questa riflessione dovrebbe nascere
Uno sforzo non solo in negativo critico doveroso ma anche
In positivo senso come dire di questo lavoro
Scientificamente politico dovrebbe essere questo sul fronte
Teorico
Perché quindi dobbiamo interrogarci è stato evocato più volte come mai oggi questa questione delle migrazioni è diventata la questione politicamente decisiva dall'Europa agli Stati Uniti
Quella che sposta le opinioni pubbliche da un lato all'altro anche se noi razionalmente continui a vuol dire
Abbiamo bisogno di più migranti ci costa di più concentrarci sulle procedure di Dublino anziché sulle procedure integrazione c'è sono tutti argomenti che diciamo in un
Società che dovrebbe essere governata dalla razionalità strumentale lasciamo per diritti diritti non hanno nessuna prese quindi evidentemente c'è sotto questo tema qualche cosa di
Il Forte di pesante che non è solo io dico sempre xenofobia sciovinismo che pure cene
In abbondanza ma è anche questo senso di rivendicazione io dico del diritto del primo occupante che è uno dei pilastri della nostra cultura
Ne giuridica e anche politica il diritto del primo occupante che si sente in qualche modo insediato da coloro che vengono
Dopo e quindi come
Il primogenito Caino vede in Abele
Sua pericoloso concorrente la storia dell'umanità è fatta anche di
Di questi elementi su questo forse una qualche riflessione
Teorica potrebbe essere fatta anche per fronteggiare il problema nel non dobbiamo dire sulle cose che di principio dovremmo fare ma anche di capire come nell'attuale situazione culturale politica e riusciamo a
Tutelare effettivamente i diritti umani altrimenti rimaniamo con la bandiera in mano la vita delle persone concrete
Rischia di
Peggiorare la il seconda seconda sfida brevemente
Un modello giuridico alternativo io mi auguro che dagli studiosi qui possa nascere effettivamente delle proposte anche
Come dire coraggiose provocatorie su come potrebbe funzionare un sistema
Di asilo europeo alternativo che sia anche fattibile non e questo è un elemento importante tenendo distinte io dico sempre questioni migratorie in generale in questione
Vedi i richiedenti asilo uno è una questioni tipicamente di sovranità nazionale l'altra questione di obblighi sovranazionali e quindi dovrebbe essere il terreno come è stato detto su cui
L'Unione si misura
E la terza questione il livello politico e qui io penso che raccolgo l'invito che è stato fatto a opporsi
Sia in sede di Parlamento europeo penso che anche in sede di Parlamento italiano potremmo dopo il parere delle Commissioni
Proporre anche una mozione che riprenda in qualche modo e che impegni il Governo in modo forte a contrastare questo processo di
Di revisione e mi auguro che appunto sia l'Unione europea che Consiglio d'Europa che il Parlamento italiano possano
Con l'aiuto di ONG e del mondo accademico che su questi temi non sempre svolto un ruolo significativo produrre davvero un
Dublino quattro che non sia questo ma che sia quello che noi auspichiamo e cioè
Un un un framework comune per uno status
Di rifugiato europeo grazie ancora debbono
Grazie Michele e grazie di questo
Contributo quindi sia da parte del Parlamento che del dal Consiglio d'Europa a passo subito la parola a un altro deputato Paulo beni
Grazie
Grazie se Silvio vi ringrazio molto dell'invito ti ringrazio molto vi ringrazio molto soprattutto della della mattinata insomma ora io
Avrò molto meno non ci sarà più il tempo per dire tutte le cose che avrei voluto dire cercherò di proprio di ridurre all'indispensabile e anche con un po'di rozzezza di schematicità
Però va bene così perché penso che ogni tanto
è utile che i politici parte più che parlare e ripetere sempre le stesse cose ascoltino e trovo molto interessante il contributo che ci avete dato anche
Su diversi punti io molto rapidamente
Poi arriva a Dublino ma voleva una premessa io penso che ci sia una qualche ambiguità che andrebbe chiarita
Fra questione migratoria e questione dell'asilo che sono due cose diverse lo diceva ora Nicoletti in in chiusura non sono la stessa cosa
Allora noi oggi abbiamo siamo di fronte in Europa in Italia e
Diciamo pure in Europa
La rotta balcanica poi
A un flusso migratorio consistente
Inusuale per certi versi
Di fronte al quale intanto dovremmo dire
Che
Diciamo le risposte degli Stati membri dell'Unione europea
Dell'Unione europea nelle sue istituzioni
Non il Parlamento che ha approvato alcune risoluzioni ma c'è un abisso fra
Le cose che ha approvato il Parlamento e le scelte della Commissione e del Consiglio
Questo non fa che confermare un deficit di democrazia proprio della di questo modello di costruzione europea chiudo la parentesi e andiamo oltre
C'è un ritardo inaccettabile
Perché di fronte a questi flussi migratori l'Europa non potrebbe
Voltarsi dall'altra parte o lavarsene un po'le mani come di fatto è stato fatto fino
Per tre semplici motivi
Se volete il primo è
La fa a luglio così diciamo il dovere morale ed è dell'umana solidarietà nei confronti di persone che sono in fuga da persecuzioni da guerra
Cioè non la sto a far lungo ulteriormente il secondo motivo è
Perché l'Europa deve pagare un debito
Storico delle sue responsabilità storiche
Nei confronti dell'Africa di quei Paesi
Per le scelte
E gli Stati europei che hanno prodotto in quei Paesi le condizioni che oggi
Costituiscono causa delle migrazioni forzate questo ricordiamocelo perché
No
A partire dal colonialismo e tutto quello che c'è stata
Terzo motivo l'Europa non potrebbe
Voltarsi dall'altra parte semplicemente per un problema di realismo politico se vogliamo realismo politico che è fatto di due cose
La prima
E che la storia ci insegna
Che non c'è reti filo spinato un muro che tenga in grado di fermare lei su tutti un popolo
No le migrazioni epocali da che voglio dire mondo il mondo
So a sono andata avanti accosto magari dei sacrifici umani di morti eccetera eccetera ma il Lollo lo spostamento dei popoli avviene
Ma il secondo motivo di realismo politico è un altro
Che stamani è stato
Citato da più di un intervento ma che è completamente rimosso nel dibattito pubblico nel dibattito politico
E cioè che tutti i demografico non da oggi ma dieci anni fa e quindici anni fa
Io mi ricordo di aver assistito a lezioni a conferenze di demografi
Quindici anni fa che ci dicevano guardate succederà questo
Che è esattamente quello di Forlì quel fenomeno di fronte al quale oggi diciamo siamo impreparati era o meno ce l'abbiamo detto quindici anni fa cioè c'è un trend demografico
Per cui l'Europa è un continente che sta invecchiando rapidamente
E l'Italia è il terzo Paese al mondo per invecchiamento l'Istat ci date i dati per cui nelle proiezioni che sta facendo al due mila sessantacinque senza la presenza degli stranieri e il tasso di natalità degli stranieri saremmo undici milioni di meno in Italia
L'Africa a una
Tasso di natalità alto un un ordini di espansione demografica altissimo come saluti
Allora è inevitabile che nei nei prossimi decenni ci sia un flusso di popolazioni nell'ordine di milioni di persone
Dall'Africa all'Europa
Queste sono le tendenze che cioè ho è quello di quei fenomeni epocali che poi visti con
Il metro di osservazione della storia
Il problema è semplicemente quello se
Un fenomeno di questo tipo noi europei vogliamo provare a governarlo
A gestirlo
Nel
Rispetto dei diritti umani di tutti della sicurezza e dei diritti del del nord del dello studente nostri paesi dei popoli è certa eccetera eccetera eccetera tenendo in equilibrio
Se vogliamo provare a governarlo oppure se ci rassegniamo a
Diciamo esorcizzare non rimuoverlo per poi subirlo
Ci sono solo due strade
L'Europa questo non l'ha fatto finora non l'ha fatto neanche il nostro Paese diciamo
Negli anni precedenti perché le leggi sull'immigrazione fatte in Italia la legge Martelli in poi sono state tutti leggi difensive diciamo anche se
A a seconda delle fasi diciamo così
Più buonissimo dei più aperti diciamo al rispetto dei diritti o più regressive come l'ultima che è tuttora
Quindi le migrazioni sono un fenomeno strutturale costante destinato a cambiare
La popolazione europea nei prossimi decenni
Finora non ci sono state politiche adeguate
Oggi l'attenzione giustamente tutta rivolta alla gestione di questi flussi eccezionali immigrazioni forzate
Ma
Il problema vero e che bisogna ricominciare a parlare di immigrazione legale
E di
Pianificazione delle migrazioni illegali
Altrimenti non ne usciamo con un una dimensione dei flussi adeguati alla dimensione del fenomeno
Oggi per esempio questa impossibile perché non ci dimentichiamo che nel nostro Paese l'immigrazione legale non è possibile in virtù dei
Dispositivi della legge Bossi-Fini
Che rappresenta tuttora il Testo Unico dell'immigrazione
Allora io credo che noi bisogna affrontare anche questo aspetto no
Quindi pianificazione delle politiche dell'immigrazione
Accanto a una strategia di cooperazione per lo sviluppo investire nelle relazioni euromediterranee e quindi benissimo con la proposta del migration compatta se a questo profilo se a questa prospettiva
E non soltanto quella delle esternalizzazioni delle frontiere
Intanto
Mentre lavoriamo su questa prospettiva dobbiamo salvare le persone prima cosa e su questo io credo che al nostro Governo vada riconosciuta una grande coerenza nelle scelte fatte
E garantire un'accoglienza dignitosa
Non posso e e qui entriamo avete già detto tutto e
Nel corso del lunga cartina di interventi che ci sono stati le indicazioni sono chiarissime e secondo me
Anche
Sostanzialmente convergenti e univoche e chiaro che il nodo è il sistema europeo che si fonda sul Paese di prima proprio che non è sostenibile
L'agenda Juncker
Era stata un passo avanti perché non si può negare che almeno a parole
Nelle premesse rappresentasse un passo avanti verso una politica comune europea
Gestione unitaria e solidale in coerenza con il principio di solidarietà e di mutuo aiuto del
Trattato di Lisbona ri location dei centosessanta mila eccetera però oggi dobbiamo finale insomma
Il Progetto per la Rillo crescione è fallito perché si sta parlando poi voglio dire del
Di
Poche migliaia
A fronte dei centosessanta mila ed è fallito per il Veneto di quei paesi non soltanto ma anche perché contemporaneamente la sospensione di Schengen da parte di altri Paesi
Dublino
è stato già detto siamo fermi anzi peggio perché la proposta di cambiamento che sta andando avanti è peggiorativa per tutti i motivi che sono stati ritenuti ripeto sono stati efficacissimo e le illustrazioni
Sulla proposta italiana del migration compatta non arrivano risposte
Non arrivano risposte sull'impegno economico noi intanto sulla legge di bilancio due mila diciassette
Governo italiano mette i duecento milioni nella prospettiva della cooperazione con l'Africa in quella direzione allora
Ultima cosa dico
Dovremmo se dobbiamo tracciare un bilancio il bicchiere non non è che sia mezzo vuoto e quasi go
Possiamo
Continuare a lavorarci non abbiamo altra strada aggiungo solo una cosa
Rispetto alla questione
Delle reti del rispetto delle regole no che ci impone l'Unione europea allora c'è stata tutta la polemica sulle identificazioni gli hot spot eccetera eccetera gli hot spot li abbiamo fatti
Le identità fustelle attualmente l'identificazione le facciamo chi non rispetta le regole non siamo non siamo noi
Sullo sport
Non c'è più il tempo ma vorrei aggiungere una cosa siccome io faccio parte della Commissione inchiesta anch'essa ha fatto la Parlamento italiano sul sistema di accoglienza voi sapete che c'è stata questa polemica anche
Di Amnesty su su questa questione a cui il Governo italiano ha risposto in maniera anche
Un po'irritata nel senso io francamente devo dire che sono stato relatore io
Che ho curato la il rapporto sullo sport che è uscito proprio una settimana fa dalla nostra Commissione francamente noi non abbiamo rilevato
Il
Tali irregolarità e tali lesioni dei diritti negli hot spot italiane sicuramente abbiamo rilevato alcune
Problemi alcune contraddizioni alcuni limiti e abbiamo indicato al Parlamento e al Governo alcune migliori e di affari il modello può funzionare
Ma può funzionare a determinate condizioni ma veramente ormai c'è tempo soltanto per i titoli
Innanzitutto bisogna risolvere il problema della configurazione giuridica di quei cento perché nell'ordinamento italiano attualmente non esiste
E quindi non c'è copertura giuridica
Bisogna
Risolvere le carenze delle strutture che spesso sono indecorose in ospitali e dei servizi offerti per un livello qualitativamente
Elevato di accoglienza bisogna rafforzare la mediazione linguistico-culturali l'informativa legale bisogna cambiare il foglio notizie che non è adeguato e non è somministrato nei tempi adeguati
Soprattutto bisogna mantenere quella permanenza limitata nelle ventiquattro quarantotto ore che non viene mantenuta e non viene mantenuta per un semplice motivo perché i tre possibili canali di uscita
Da quella roba lì che dovrebbe servire soltanto per la primissima accoglienza identificazione sono
Uno l'arredo cresce che non c'è
Di fatto
Le i rimpatri che estivo
Ne abbiamo già parlato iter ma
Il sistema italiano che rischia di intasare sì perché noi attualmente affronti di un incremento anche degli arbitri ma abbiamo un incremento assai superiore delle permanenze
Il questo sarebbe un'altra discussione che rimandiamo ovviamente alla
Alla al prossimo incontro al prossimo impegno perché non c'è più tempo cioè il meccanismo di funzionamento del sistema italiano le Commissioni per l'asilo le censiva lentezza delle procedure la distribuzione sul territorio l'impegno dei comuni che stanno facendo
Sforzi straordinari ma non tutti e dobbiamo allargare la platea dei Comuni coinvolti io mi fermo qui perché ovviamente non c'è più tempo vi ringrazio
Grazie A uno e grazie di aver ricordato che hai fatto parchi fai parte della Commissione d'inchiesta e a su l'accoglienza identificazione
Ed espulsione perché importante è importante anche sentire da parte di un politico a quale
Il
Quale è stato il risultato perché anni sia denunciato devo sentire anche chi era dietro che ha presentato quel rapporto
Ma a parte questa anche la sintesi di tutto quello che ci hai portato qua sul tavolo ho messo alla fine i politici proprio per questo motivo che noi
Dobbiamo essere all'ascolto all'ascolto della società civile all'ascolto del mondo accademico
Per grazie
Per riuscire a
A sintetizzate
E fa un progetto politico e trasformare il tutto in sistema il tutto nel rispetto dei diritti umani nel rispetto dei diritti della persona e all'interno dell'ora di uno Stato di diritto quindi grazie per essere rimasto fin qua osservo con i ringraziamenti li aveva prima di tutto a voi che siete rimasti qui e non vi siete spostati fino
Oltre le due e non è facile rimanere sulla sede ad ascoltare tre o ove via di un convegno che ha
Ad affrontato tutti i temi ecco perché abbiamo detto approccio olistico up solisti Co. proprio per cercare di far capire che dobbiamo uscire da quella concetto emergenziali un approccio emette anziane
Oggi a
Il mio ringraziamento vanno prima di tutto a voi poi secondo
Al secondo punto a chi ci ha seguito in streaming un pubblico numeroso che da casa c'ha seguito fino a quest'ora poi a Vinovo i miei ringraziamenti gialla professor Cagiano e anche a tutto il corpo accademico che ci ha accompagnato in questa carrellata non dimentico lo staff anche dietro tutto quello che avete avuto qui c'è uno staff che ha lavorato dietro accenti personale dei il Senato che ci ha assistito fino adesso a
Mi scuso perché vedo qualcuno che avrebbe voluto fare una domanda ma i tempi sono veramente molto stretti e non possono e a sono costrette a a chiudere
A quindi come dicevo prima i miei ringraziamenti a a tutti voi ma soprattutto ricordandovi che Hilla
Questo cammino possa eque noia quindi abbiamo iniziato qui facendo una seconda fase di quello che il la la seconda fase dopo l'approvazione dell'apporto di iniziativa erano dove sono stata coordinatrice questa è quella che fa vedere le proposte concrete progetti legislativi ci sarà una terza fase quindi cammino possa eque con la
Una convegno sulla all'integrazione un contegno sull'approfondimento di Dublino quindi incontri tematici e ci permetterà comunque ci permetteranno di poter andare oltre quello che
Semplicemente scritta sulla carta ma affrontando forte affrontandolo con voi nel processo ascendente legislativo per arrivare appunto alla modifica di tutto quello che vi abbiamo presentato fino ad oggi
E a
Ripeto che il punto fondamentale è il punto il punto Cucciari su cui ci dobbiamo concentrare in questo periodo e Dublino seria la proposta sarà così come è stata presentata a dalla Commissione noi non l'ha voteremo come Parlamento europeo e credo che il nostro lavoro poteva essere coordinata approfitto anche dalla presenza Di Paolo per dire che il Parlamento europeo Parlamento italiano e anche il Governo devono andare nella stessa direzione perché l'dobbiamo imparare a fare il sistema sistema Paese il sistema Italia sono in questo modo saremo vincenti sono in questo modo faremo capirà di perdere Teo che noi ci siamo e l'Italia su tante proposte è stata all'avanguardia quindi se uniamo le nostre forze sicuramente saranno vincente anche a livello europeo
Chiudo era ricordando che nella
Il ventisei venticinque ventisei ventisette sarà organizzata per la prima volta una Festival dell'emigrazione che si terrà a Modena vi invito tutti a a vedere all'interno della vostra cartella dove abbiamo messo come un po'questo volantino con un programma molto ricco diritto al viaggio noi ieri dopo un approfondimento cercare di uscire da quelli che sono sfotte o da quelli che sono a semplicemente a
Stereotipi mandato ad affrontare tutti insieme è un tema così o no
Delicato quindi io via vi ringraziamo troverete nella cartella anche il rapporto di iniziativa ed aspetto alla nostra prossime iniziative Graziani grazie