Emergenza migranti: intervista a Cécile Kyenge, co-relatrice di un rapporto d'iniziativa della Commissione Libe sull'immigrazione nel Mediterraneo

Se si ritiene già deputata europea iscritto al Gruppo dei Socialisti e Democratici eletta nel PD piccole voglio parlare della crisi dei migranti la crisi dei rifugiati che l'Unione europea sta attraversando ormai da
Oltre un anno perché
Mentre al Brennero l'Austria sta iniziando a costruire la
La barriera per impedire Ventura l'eventuale passaggio di migranti dall'Italia al territorio austriaco
Europarlamento adottato quello che può essere la politica la sua politica per i prossimi anni sulle questioni che riguardano
Immigrazione l'asilo
E e alla fine questa crisi dei rifugiati
Partiamo da uno degli elementi più significativi del di questo rapporto di cui lei è stata relatrice cambiare radicalmente la politica d'asilo cestinare sostanzialmente Dublino perché
Allora al
Cestinare Dublino significa anche un passo molta partite a cambiare radicalmente l'approccio
Penso anche di politiche di asilo da quello che chiediamo è un sistema centralizzato c'è una politica comune per la gestione dell'Asilo e dell'immigrazione cioè alla singola domanda non dovrebbe più essere fatto
Cioè fatta alla a un singolo Stato membro ma direttamente all'Unione Europea quindi
Andare oltre il concetto del primo Paese di apporto in questo modo i Paesi che sono alle frontiere quindi come Grecia ha come d'Italia non saranno più lasciati da soli
A gestire e ha i migranti che arrivano sullo suole europeo ma sarà fatto in un modo responsabile con tutti i ventotto paesi allora quello che noi stiamo chiedendo e ciò che è stato e contenuto già
Dentro il trattato di funzionamento dell'Unione europea all'articolo ottanta che parla di solidarietà ed equa ripartizione delle responsabilità
è possibile che una proposta di questo tipo passi la Commissione europea e in qualche modo la l'avanzata presentando i Governi due opzioni per riformare Dublino una più radicale
Una diciamo lasciare tutto così come con meccanismo di
Ridistribuzione dei richiedenti asilo in caso di emergenza
Ma è realistico perché molti Governi hanno subito risposto alla Commissione europea già i i collocamenti sono troppo
Ha detto a io credo che a bisogna partire dal fatto che non bisogna arrendersi abbiamo chiesto alla Commissione di essere più ambiziosa la Commissione stessa ci ha presentato
Due proposte la prima
Ha che io considero un'operazione di maquillage faccia un'operazione sintetica e quindi non toglie quasi niente e a a Dublino e si rischia metri Dublino
Plus io credo che dobbiamo andare oltre questo e prendere in un modo ambiziosa la seconda proposta che quello che va in linea con quello che noi siamo proponendo ecco perché dico con il voto così all'alta maggioranza del Parlamento europeo non etichettiamo
Di fatto la fine di Dublino e lavoreremo in questa direzione e come Parlamento ci impegneremo proprio quando e all'inizio dell'IST della legislatura sono entrata qui e a non trovando il tema dell'immigrazione come prioritaria riducendo diversi a due righe all'interno della
Del Piano Jünger ma oggi noi siamo riusciti a ribaltare il tutto portando addirittura anche temi che di per sé non ne fanno
Ben visti come quelle dei corridoi umanitari come quelle di vizi umanitari non erano impensabile fino a pochi mesi fa e a e che queste ci convince a dire dobbiamo prendere la più ambiziosa se veramente vogliamo uscire dall'immobilismo Courbet forma la Commissione alcuni
I Paesi membri che ancora non rispettano diciamo lì
Qualche legislazione europea sui sui ricollocamento
Secondo me bisogna essere molto molto chiare anche molto
Molto severi le sanzioni non devono essere solo essere applicati a chi magari non riesce
A applicare supporto i territori le diverse direttive ma anche chi in questo momento non riesce ad adempiere al sui ai suoi
Doveri prendiamo il caso della ricollocazione della ricollocazione quindi ricollocamento così è successo
Ad oggi su centosessanta mila
Poco più di ottocento sono state ricollocati e a in Europa tra Italia e Grecia allora
E a questa bisogna sarà fatta entro il due mila e diciassette come mai c'è questo immobilismo secondo me siamo deviazioni forte che possono essere anche delle sanzione questa siccome cioè e il mio parere ma credo che la Commissione dovrebbe in qualche modo
A spingere chi non si rende conto che qui non è una questione che riguarda Italia Grecia o pochi Paesi nella
Nell'Unione europea ma una questione che riguarda tutta l'Unione europea è una questione che riguarda e a il futuro dell'Europa quindi la crisi avanti stiamo vivendo adesso è in realtà è un impasto poli dica dove non si riesce a trovare una visione unità dove non si riesce ad arrivare a un'unica proposta l'unica proposta vuol dire parlare con un'unica voce e risponderebbe in modo così efficace efficiente
A quello che è una lo spostamento più elevato di uomini e donne
A degli ultimi anni dopo la seconda guerra mondiale
Come come si colloca colloca al Parlamento con l'altro con l'apporto
Che avete approvato rispetto a questo accordo tra Unione europea e Turchia
Che appena entrato in vigore che prevede il rimpatrio di tutti i migranti entrati illegalmente in Grecia dopo venti marzo quindi anche
I richiedenti asilo
è qualcosa di accettabile per il Parlamento europeo
Guardi bisogna partire da questo punto la Turchia è fondamentale anche per gestire
Il flusso dei migranti che poi vengono appunto dei Balcani quindi e a da tutto il
L'est del Paese quindi noi dobbiamo in qualche modo collaborare anche con la Turchia che ha già comunque dei o no richiedente asilo sul suo territorio
Il punto non è mettere in discussione la collaborazione ma il come viene fatto e anche la qualità di questo accordo noi la qualità di questa quando l'abbiamo messo in discussione chiedendo di più
Chiedendo di guardare a quelli che sono e a i nostri valori quelle che sono anche e ne convenzione che abbiamo firmato ratificati in ciascuno di questi Stati come il diritto alla persona in diritto della persona come il diritto della Convenzione di Ginevra che in qualche modo ci sta già indicando la strada allora siccome non c'è una base giuridica di questo accordo e noi comunque abbiamo tenda
Degli accordi delle convenzione su cui si basano anche
Il i diritti delle persone i diritti dei singoli dovremo in qualche modo ricordare di rispettarli
Poi chiedere anche la Turchia il rispetto dei diritti umani su un po'più suolo
Ma anche quella di rinvio diritti fondamentali come anche la libertà di stampa la libertà di espressione credo che e il come il contenuto la qualità di questo accordo su cui dobbiamo spingere sempre di più il Parlamento si era espresso fin dal suo primo momento a a andando in qualche modo a modificare quella che era il e il nord
Progetto iniziale ma sicuramente non ci fermiamo qui andremo a fa anti per riuscire a dire è vero la Turchia ci serve ma dobbiamo essere realisti dobbiamo anche vedere che nonna qualunque costo
A proposito di qualità e quantità di questo accordo c'è l'altra parte che viene spesso dimenticata che il
Facciamo il programma di reinsediamento di rifugiati siriani direttamente dalla Turchia all'Europa
Alla fine il corridoio umanitario se si vuole
Ma
La cifra che ha messo sul tavolo l'Europa settantadue fino settantadue mila rifugiati si rende adeguata per scoraggiare anche la gente a prendere il mare
Quando c'è una in un periodo di crisi noi nel rapporto c'è un passaggio molto forte dove noi diciamo era insediamento di un numero molto elevato a considerevole di richiedenti asilo e a verso l'Europa o lo facciamo per un motivo e alla non è che se iniziamo il numero finisce la guerra e le persone rimangono lì dove ci sono
Autonomi e ci sono le condizioni che non gli hanno permessi di rimanga in maniera indi esistono periodi eccezionale
Dove bisogna andare ai di là anche del numero per riuscire a dare supporto e appoggio a un numero molto elevato e a tempo fa
E io ho parlato anche con un signore che aveva vissuto insomma il conflitto che c'era comunque tra allora
D'Italia in Austria chiedendo e ricordando siccome erano stati messi in salvo molte famiglie mettendo lì dentro queste a
Città in qualche modo dove erano integrati completamente con la popolazione locale e alla fine della guerra ognuno era tornata a casa sua
Mi chiedo e lo zero punto due per cento della popolazione europea di cui abbiamo paura per poter integrare e sul nostro territorio o una mancanza di volontà politica dobbiamo andare oltre a chi fugge da questo non si ferma davanti alla carta davanti ai numeri dobbiamo cercare di andare lì per dare accoglienza e risponda a quelli che sono le sfide del futuro a proposito di oltre il taglio come previsto in questo questo barriere di questo
Come dire
Controllo preventivo le frontiere visto che i numeri ancora non ci sono di di di un di un
Afflusso massiccio di
Migranti ritaglio verso Mosca da condannare da condannare e a e a mio avviso lo devono fare tutti gli Stati e che il tutto è iniziato con
Quando abbiamo lasciato fare in Ungheria e ha l'Ungheria che sembrano così lontano da noi per cui alcuni temi non erano così sentiti perché era qualcosa che era così lontano in realtà ciò che noi dobbiamo
Per cui dobbiamo batterci e proprio l'idea la politica della costruzione dei muri che sia vicino a casa nostra che si allontanano epoca quella politica che piano piano si avvicini anche qui che Cyntia vicina anche a dove siamo noi quindi ovunque sia che sia l'Ungheria che sia un altro Paese
Noi dobbiamo combattere la politica della costruzione dei nuovi perché va contro i nostri valori e non rispecchi valori europei anche di a
Accoglienza quelli che abbiamo sempre
Abbiamo sempre ci in cui ci siamo sempre conosciuti e soprattutto la libera circolazione allora se noi poniamo facciamo un passo indietro sulla libera circolazione su Schengen sarebbe inizio della fine del Progetto europeo il sogno europeo quindi partiamo da questo e cerchiamo di
Affossare di conoscersi riconoscersi in quello che è una
Conquisti epocale che Schengen di libera circolazione
Grazie onorevole Chieti