Intervista ad Andrea Scanzi in occasione dell'uscita del libro "I migliori di noi" (Rizzoli)

Radio Radicale ben trovati nuovamente questo spazio di approfondimento culturale
Siamo in diretta Facebook una delle nostre prime dirette Facebook e abbiamo oggi nostra compagnia Andrea scansite entro ad Andrea grazie dell'invito buongiorno a tutti ciò allora Andrea oggi Ciriani a presentare i migliori di noi un tuo romanzo edito da Rizzoni
Non certo chi sono questi migliori di noi
Sono due amici che hanno appena compiuto cinquant'anni che non si vedono da venticinque che sono cresciuti insieme hanno vissuto forse gli anni più belli della loro vita all'università
Qualcosa ci ha divisi e chi leggerà il libro scoprirà cosa cosa sia successo tra i due quando si ritrovano a venticinque anni dopo come capita nelle migliori amicizie tutto riparte come se nulla fosse successo
E a un certo punto c'è un dialogo tra i due quando
Provano a toccare l'argomento che li ha divisi precedentemente e uno rinfaccia all'altro perché mi hai lasciato solo noi eravamo i migliori di noi
Quindi è un direzione o da soli ma è anche un confermare come l'uno abbia bisogno dell'altro perché sono i migliori di noi soltanto se stanno insieme altrimenti sono
Fatalmente irrisolti come capita nelle migliori amicizia
Ecco questo romanzo a tanti dati al suo interno ha un potenziale umano molto forte che viene espresso con dei personaggi con dei protagonisti molto ben delineati
è molto sfaccettata e al suo interno grazie e e da diciamo una narrazione che si poggia sulla tacita sua Rizzo
Che in qualche modo diventa anche un luogo letterario perché poi Arezzo in qualche modo è
Diciamo è una città importante città ricca di tantissime cose vinca di
Un grande patrimonio storico artistico culturale e letterario perché però poi un po'scompare dalle cronache culturali italiane tu ha il pregio nel merito di in qualche modo
Parlarne e riportando e poi al centro quelle che sono anche le atmosfere le peculiarità di posto che viene voglia anche di visitarlo Gianni
Mi fa molto piacere quello che dici vi libero cito sette giorni fa otto giorni fa però alle recinzioni che sto ricevendo dai lettori nessuno tutte incentrate ci sono vari aspetti ma c'è sempre un certo punto la frase fa venire una gran voglia di andare a visitare Rezza
E questo mi fa piacere credo anch'io chiarezza sia diventato un vero e proprio personaggio del romanzo non è soltanto uno sfondo è qualcosa che ha a che fare con la storia è qualcosa che diventa addirittura dominante in alcuni aspetti
Arezzo è la mia città ma non per questa automaticamente doveva diventare lo scenario del romanzo mi sono però reso conto che questa storia la potevo raccontare soltanto dentro il centro storico di Arezzo
Un po'perché mi veniva bene proprio logistiche amente trovavo che i personaggi sarebbero stati credibili se avessero camminato in queste
Viuzze splendide del centro storico
Un po'perché
Se io mi guardo indietro e penso agli scrittori che ho amato di più
Quasi tutti hanno raccontato le loro storie migliori nella loro città penso faccio degli esempi altissimi sia chiaro ma penso a a Beppe Fenoglio la sua Alba penso a penna che è alla del vile quindi a Parigi
Penso a Valses Montalbán e quindi a Barcellona penso soprattutto a uno cromato tantissimo lo scrittore D'Amato molto Jean-Claude Izzo alla sua Marsiglia
E mi piaceva nel più piccolo che anche a Rizzo potesse diventare un personaggio letterario aggiungo tu hai fatto riferimento con grande garbo
Arezzo è una città molto nota ma non necessariamente nota per delle cose belle un po'perché una città che non si rende conto di essere così bella e un po'perché fatalmente le cronache degli ultimi a mi hanno fatto sì che ha reso fosse la città di Licio Gelli poi della Banca Etruria podere ministro boschi ecco mi piaceva nel mio piccolo dire ok Arezzo può anche essere quella cosa lì
Però anche molto altro
Ecco questo molto altro anche forse un ritornare a casa un po'per te perché in qualche modo
Diciamo anche nato a formazione giornalistica avete qualche posso su Facebook in questi giorni che se torno da te li Etruria diciamo un po'anche un ritornare un soffermarsi in un punto di snodo poi importante per proprio Carrieri giornalista di autore di scrittori anche in qualche modo
Ma è un punto di riflessione e migliorino mi sembra anche anche questo insomma una narrazione non solo su o cosa eravamo ma su cosa poi un po'siamo anche diventati da questo punto di vista cioè anche come la Società c'ha plasmato perché
Diciamo la cosa che io ho trovato più importante anche nella narrazione dei personaggi che non sono delle narrazioni solamente intimi istiga cioè i personaggi cambiano perché cambia anche tutto il contorno tutta la società
Ecco Andrea scalzi poco è cambiato anche un po'insieme alla Società perché spesso cioè un ruolo diciamo alle volte anche duro insomma diciamo sei lì
Sei impostato su un timer diciamo molti si aspettano che che dici delle cose che non le dici
E e però poi immagino che diciamo come tutti anche come tutti gli esseri umani
E dotati anche di di talento
In qualche modo spesso pensi che che bocche non è forse necessario dire tutto che forse vorresti tornare un po'a casa tua e camminare da solo per il centro storico
No e molto vero quello che dice chiaramente sono cambiato tanto non so se in meglio in peggio e questo romanzo mi piaceva raccontarlo esattamente come è proprio perché mi ha permesso di raccontare più o meno venticinque anni di vita di questi personaggi e quindi come detto tu cambiano indagati nell'arco del tempo cambiano perché cambia l'età ma cambia anche lo scenario attorno a loro
Questo si può applicare anche alla mia storia è vero che soprattutto negli ultimi giorni anche su Facebook e mi sono divertito a citare Arezzo raccontare alcune cose del passato
In linea generale c'è un personaggio dentro questo romanzo che torna ad Arezzo venticinque anni dopo non lo fa da vincente lo fa da persona che poteva avere qualcosa ottenere qualcosa e probabilmente non lo ha tenuto
Nel mio caso io non lo so se ci sono tornato da vincente da perdente non è non è rilevante questa cosa so che è diventato per me importante un certo punto della mia vita tornarci non in pianta stabile però era come se proprio perché
Negli ultimi anni ho accelerato molto e quindi sono successe tante cose e si è anche
Neanche sopraggiunta questo elemento del dire certe cose dover dire certe cose sopravvivere anche al personaggio che in qualche modo la televisione ha creato perché la televisione ti cristallizza fatalmente non c'è niente da fare
Evidentemente una parte di mi ha detto che il questo è bello ma contempla anche dei rischi e uno dei possibili
Antidoti a tutto questo è ritornare alle origini un po'perché ho sempre dato molta importanza le radici un po'perché i migliori amici che ho
Io ad Arezzo perché non c'è niente da fare lei amici gradita secondo me li conosci quando i quindici sedici anni quando ci cresce addirittura anche prima ho tanti amici in giro per l'Italia però quelli di cui mi fido ciecamente sono quelli che mi hanno visto nascere o poco più
E un po'perché mi sembra che Arezzo sia perfetta come può il ritiro cioè io viaggio tanto anche troppo perché viaggio per motivi sentimentali perché una compagnia Milano viaggio perché faccio tanti date teatrali date televisive presenta il libro
Quando viaggi tanta il bisogno di un approdo e secondo me ha reso in questo senso è assolutamente perfetto ma lo è adesso perché se tu mi avessi fatto quella domanda quando avevo venticinque ventisette anni e magari lavoravate De Troia
A quel punto ha reso mi stava stretta adesso ne vedo gli aspetti positivi e quegli aspetti negativi che alla Provincia e l'essere un po'ferma un pochino
Usa un po'in dolenti e paradossalmente mi piacciono perché la dose o ci sto cinque sei sette giorni e ne vedo soltanto gli aspetti positivi che sono davvero tanti perverso
Pesi infatti si scorge anche questa differenza e leggendo il libro mi veniva in mente una citazione di paese che diceva un Paese ci vuole non foss'altro per tornare niente in qualche modo diciamo Arezzo diventa anche questo per il sì sì si comprende da queste pagine
Una riflessione sull'aspetto linguistico perché ovviamente
Per un giornalista è sempre rischioso addentrarsi voi in un registro narrativo
Come romanzo che ovviamente ha dei tempi dei movimenti era dei sogni ha dei ritmi che sono completamente differenti rispetto alla parola scritta su un giornale su un blog
Ecco come I lavato due panni in Arno in questo perché in qualche modo
La scrittura molto scorrevole però è molto incisiva molto
è quasi Tagliente in alcuni aspetti come sia riuscito a diciamo unire queste due componenti perché in qualche modo a
La scorrevolezza la chiarezza di cui tu sei capace insomma e per cui riconosciamo però dall'altra parte diciamo anche
Degli aspetti in cui la pena diventa quasi una trivella insomma va quasi a scalare
Beh intanto grazie perché è un bell'effetto se se mi dici che che hai percepito questo è difficile risponderci da soli darti una risposta da solo nel libro precedente nel romanzo precedente posso dirti che c'avevo lavorato molto di più
Avevamo avvertito sia io che Rizzoni che ci fosse bisogno di un bel lavoro di editing come diciamo in questi in questi casi cui è nato un po'tutto naturale quindi ho avuto la sensazione quando ho fatto già la prima stesura
Che questo libro mi si fosse formato nella testa molto prima di scriverlo
è venuto tutti in maniera abbastanza chiara abbastanza precisa e quando è finita la prima stesura mi sono reso conto che ero molto vicino al risultato che volevo temere
Io credo
Che per quanto mi riguarda quando scrivo credo di avere varie velocità e varie varie marce c'è la marcia del adesso schivo di politica
E a quel punto mi scrive in un certo modo nel cartaceo e scrive in un modo ancora diverso sui sociali o comunque on line e perché è una forma di scrittura completamente diversa
C'è la scrittura musicale intesa come adesso ti racconto un disco e allora esige un'altra forma di scrittura degli mentre un'altra marcia ancora
C'è il tipo di scrittura più perdonami da cazzi già magari quando parlo di temi su di calcio e allora poi permettete anche la battuta in più il romanzo ma trasporti romanzo un'altra cosa
Mi viene da dire che è forse il tipo di scrittura che io amo di più
Tra quelle che posso tenere ma non mi viene sempre l'idea forte ogni anno in questo caso mi è sembrato che tutto sia scorso abbastanza naturalmente abbastanza linearmente quindi è nato un po'da solo
Ma ti dirò più avanti se questa e la conferma che io posso scrivere altri omaggi oppure no questo credo che sia venuto come volevo che fosse e quindi credo che ci sarà e spero ci sarà un terzo romanzo al tempo stesso
Visto che a me lo chiedono ci sono delle forme di scrittura che io non sento minimamente vicine per esempio mi è capitato recentemente di
Riceverà la proposta di scrivere delle canzoni dei testi di canzoni ecco quella è una forma di scrittura che io non sento minimamente mia secondo me non sono in grado di farlo
Come non credo di essere in grado di scrivere una sceneggiatura di un più film o di una serie televisiva mi piacciono essere televisive però non credo di essere adatto a scriverlo nel romanzo forse e il tipo di scrittura che sento più mia dove possono essere più me stesso
E dove posso anche toccare quei vari registri che hai detto tu da quello più tagliente quello più dolce a quello più la stessa forma del dialogo mi diverte da morire racconta cioè scrivere i dialoghi nei romanzi solo che non lo posso fare quando parlo di politica
Quando scrivevo questo libro mi sembrava di sentire personaggi che parlavano era come se Fabio parlasse da solo Max parlasse da solo io fossili con un registratore e con grande fortuna registra sì quello che diceva
Ecco punto cioè in qualche modo questa tendenza all'interno del libero a liberarle le parole perché poi alla fine tutti personaggi qualche modo ritorna un po'a se stessi contante vicissitudini interiori con tanti fallimenti contante giovedì contante
Anche problematiche che si portano dietro non risolta in questi anni
Ecco proprio facendo ragionamento proprio generazionale intergenerazionale questa generazione che tu racconti che poi è un po'la nostra
In realtà quanto fa i conti con se stessa perché sembra irrealtà che tutto quanto quello che abbiamo intorno è un po'questo libro mi ha portato anche a questa riflessione ma che modo ci distragga dal nostro vero intento cioè dall'impegno vero in politica dall'impegno vero
Nel proprio lavoro dall'impegno vero nelle relazioni e le amicizie cioè
Sembra che in qualche modo scorriamo un po'la Time line delle nostre vite
In maniera indiscriminata e poi gli spazi poi anche un po'non tanto per fare i bilanci che pone fine quelli
Purtroppo non abitavano sempre di lungo periodo quindi non riusciamo a farli io su un piano neanche quinquennale però la riflessione in qualche modo sembra un po'essere mancante in noi
ATO avviso qual è la motivazione di questo non guardare sì di questo anche non guardarci perché poi alla fine tutto diventa
Quasi bulimico
Mai possibile che sia la mancanza di tempo è possibile che sia l'aver paura di fare un bilancio è possibile che si è anche una disillusioni un disincanto sempre più crescente nei confronti di quello che accade soprattutto a livello politico
Tu hai parlato di generazione un mini mio
Terzultimo libera la propria un saggio sulla generazione dei quarantenni che io avevo chiamato non è tempo per noi citando Ligabue dove trovavo a riflettere sempre con tutti i limiti che può valere raccontare una generazione che contiene tutto il suo esatto contrario
Cercavo di raccontare quelle che erano le cifre dei nati negli anni Settanta effettivamente l'abbiamo un po'ordine in questo senso di
Questa propensione un po'all'involuzione al a un po'al disimpegno e un po'al non andare mai troppo in profondità
Non lo so perché siamo cresciuti negli anni forse perché siamo cresciuti negli anni ottanta che è stato un po'un decennio da giù box dove conoscevamo tutto ma in realtà non conoscevamo niente non lo so perché forse può essere perché non siamo dei nativi digitali ma facciamo finta di esserlo anche questa complicato molto le cose
Quello che c'è in questo romanzo dove i protagonisti sono un po'più grandi di noi perché realtà sono dei cinquantenni ma
Non è così poi rilevante la differenza
Ed è voluto e questa caratteristica entrambi protagonisti sono un po'in una fase
All'interno della quale conta tantissimo il private conta pochissimo la sfera pubblica ed evoluto mi piaceva anche provocatoriamente fare un romanzo che avesse pochissimo di politica perché magari tutti si aspettavano l'esatto opposto
Ma non è solo questo altrimenti sarebbe stato un un esercizio narcisistico e basta dell'autore
Credo che in questa fase storica si rischia un po'di vivere quello che uno dei miei autori preferiti visse negli anni Ottanta cioè a Giorgio Gaber
Gaber è stato un un grande cantore anche del teatro politico militante anche dell'assenza dell'appartenenza negli anni Ottanta creo
Quello che lui chiamò insieme a Sandro Luporini il teatro di vocazione dove al centro di tutto c'era quello che lui chiamava l'albero cioè il privato il quotidiano come stavano le radici dell'albero cioè di noi e non c'era la politica scomparve completamente ed era clamoroso nel teatro canzone di Gaber non averla
I due protagonisti vivono un po'quel momento lì in cui si sentono così soli così smarriti così abbandonati da tutto che hanno soltanto che cosa nel privato
E quindi fa di uva una compagnia straordinaria che si chiama Federica ha un cane così intelligente bello che addirittura capta i pensieri del padrone ma anche di tutti quelli che abitano ad Arezzo una sorta di cane telefonate
Ma lo stesso Max anche lui si rende conto che tornando dagli Stati Uniti tornando da un mondo teoricamente bellissima cosa gli è rimasto lì è rimasta l'amicizia e la politica sta profondamente sullo sfondo gli unici
Che alludono ogni tanto alla politica sempre con dei toni molto sarcastici sono i vecchietti che hanno per ottant'anni
E hanno vissuto una fase storica densa di dire oggi è densa di riferimenti
A cui probabilmente cinquantenni del libro non riescono più ad appartenere non riescono più ad aggrapparsi e io lo dico in chiave abbastanza ironica nel romanzo perché credo e spero che abbia anche una componente ironica di divertimento
Però è una riflessione che io faccio costantemente io stesso che sono cresciuto con dei grandi ideali con dei grandi punti di riferimento sì mi chiedi adesso cose che ti accende nella politica di oggi io faccio una grande fatica ma più ancora della fatica che facevo due anni fa una grandissima fatica
Quando mi capita di parlare di politica in televisione o sui giornali lo faccio con grande piacere perché è anche il mio ruolo e comunque uno dei
Delle cose che devo fare proprio devo fare è giusto farle
Ma non ha più la passione che avevo anche solo due anni fa credo di che sia un marker non soltanto mio ma condiviso dalla mia generazione ma non solo dalle generazioni bensì diciamo che se serviamo anche forse
è un po'quello che sta succedendo anche con questa campagna referendaria non poter parlare di temi di attualità sarà un po'quello che ci si rende conto cioè
Nel senso magari o giusto sbagliata comunque una riforma costituzionale sempre un motivo di riflessione anche banalmente per capire dove stiamo andando se
Diciamo senza partire da punti preconcetti vere realtà poesie trasformata in un gioco le aggregazioni ha un grande congresso di partito allargato ma per tutti voi a diciamo se questo sia dal fronte del no che sul fronte del sì quindi
Alla fine è diventata un'occasione altra per creare un dibattito intorno a cose che però non vanno ma nella sostanza
E in questo forse ti faccio la domanda un po'provocatoria anche la parabola se vogliamo discussone di diciamo di rinnovamento interiore pubblico che doveva avere il Movimento cinque Stelle forse
è già un po'si è esaurita che ne pensi di questo
è difficile da dire allora se uno si limita
Soppesare e quelli che sono i sondaggi e quelli che sono le vittorie o i risultati nelle varie città il Movimento cinque Stelle sta abbastanza bene perché i sondaggi lo danno più o meno alla pari con il Partito Democratico e questo è abbastanza clamoroso
E anche sintomatico perché in questi anni Movimento cinque Stelle ha fatto non pochi errori e nonostante questo mo'scende
Questo credo un po'dipenda dalla bravura di alcuni esponenti che sono emersi penso a Di Maio penso Di Battista penso a Morra potrei fare anche altri nomi ma penso dipenda soprattutto dalla crisi della cosiddetta politica tradizionale
Secondo me sono molto aiutati dalla luna di miele che durata pochissimo di Renzi dal fatto che nel centrodestra l'unico punto di riferimento sembra essere Salvini o al massimo la Meloni che chiaramente non possono essere così aggreganti
Credo che si può dire del Movimento cinque Stelle si può dire purtroppo anche degli altri partiti soprattutto della nostra generazione quindi
Degli attuali quarantenni il grande problema che ha il Movimento cinque Stelle e tutta la politica di oggi eh
Il livello della classe dirigente
Della nuova classe dirigente io lo trovo
Decisivo proprio nella certificazione di un abbandono e di una franare dello dell'appartenenza
Perché ci appassioniamo di meno
Perché è difficile appassionarsi alle persone che vede in televisione le persone che dovresti votare alle persone che dovrebbero generare ente una grande passione io non voglio essere un nostalgico perché non ho nessuna nostalgia della Prima Repubblica
Ma quando mi capita di rivedere dei filmati del passato
Sicuramente non rimpiango né Craxi né De Mita né Andreotti per l'amor di Dio io poi
Però c'era un livello medio del dialogo della parola del concetto del contenuto
Proprio della parola stessa chi era qualcosa di elevatissimo adesso quando mi capita di andare in televisione di rapportarmi agli altri ti posso garantire che spesso mi capita mi sembra di parlare da solo
E questo capita anche a livello referendario il referendum ormai diventato soltanto una ti piace Renzi non ti piace Renzi
Ti sta antipatico Renzi votino atti sta simpatico Renzo chi sta antipatico Grillo voti sì e ma questa è la conferma che c'è qualcosa che non funziona il Movimento cinque Stelle è stato bravo a dare lo scossone
Sono emersi determinate figure
Non è ancora credibile e queste loro grande punto debole non è ancora credibile come alternativa nazionale e questa probabilmente l'unica forza che è rimasta Matteo Renzi non è riuscito a i dati che ha reso grande obiettiva io vinco divento il leader del Partito Democratico nel giro di sei mesi uccide Movimento cinque Stelle perché dimostra di essere più che di Linate Grillini
Non ce l'ha fatta ma al tempo stesso Cinquestelle non sono ancora riusciti a
Dimostrarsi pronti per il Governo nazionale
Forse anche una dimensione che può arrivare un po'a giustificare riso lamento interiore dei protagonisti del tuo libro che forse prima c'era una una dimensione pubblica che pensava al popolo
Diciamo poi qui siamo in un ambiente particolare questi microfoni e in questi studi insomma è passata
Parte io dico della storia bella di questo Paese perché comunque insomma le grandi battaglie di Marco dei dire del Partito Radicale insomma sono sono chiaramente nel DNA positivo delle conquiste degli ultimi decenni
Però in qualche modo una politica che pensa poco al popolo e tanto al populismo perché poi questo un po'che sembra che ci e ci dice anche questo forse è risultata americano
Sì pensa molto al populismo e pensa molto anche se stesso la scelta c'è una frase che mi ha colpito molto di di Alessandro Robecchi che è un collega molto bravo del fatto Quotidiano no che ottimo scrittore di gialli
Lui ha detto a proposito delle lezioni degli Stati Uniti ha detto Stati Uniti due punti la conferma di come la politica del meno peggio porti al PEGI stimo
Non è una battuta io trovo che spesso la scelta della politica attuale sia o il populismo più becero uso questa parola che in realtà secondo me vuol dire poco perché populismo e anche Renzi quando fa Simeone viene risme trasversale a sversare la tutti in campagna elettorale sono tutti più o meno potesse però diciamo così il populismo alla Trump o alla le penne quindi so fatto due esempi terrificanti oppure
La tradizione o la politica in qualche modo ma a cui noi eravamo abituati a rapportarci con cui eravamo abituati a rapportarci che però non convince più perché nel frattempo è franata essa stessa
Ed è franata anche perché si è finta nuova ma non ha fatto altro che dimostrarsi cosa gattopardesca e questa l'altra grande sconfitta che secondo me sta patendo oggi Matteo Renzi l'essersi presentato come elemento di nuovo
Salvo poi dimostrarsi che cosa un rottame attore
Di coloro che volevano cambiare e un restauratore di coloro che altrimenti sarebbero usciti senza la sua presenza
è chiaro che se devi scegliere a livello statunitense tra Hillary Clinton a chi ha un meno peggio o il PEGI si modi di Trump non dico sia giusto scegliere Trump ma è saltato completamente quel concetto di
Meno peggio meglio comunque la cosa bruttina che la cosa orrenda ed è saltata perché le nuove generazioni soprattutto essendo post-ideologica e se ne fregano altamente del fatto che la Clinton era democratica non gliene fregava assolutamente nulla perché non c'è più quel concetto
E Cacciari lo ha chiamato secessione della plebe la secessione Plebis che ha un'immagine secondo me splendida ecco questa successione della plebe
Il centrosinistra non ha minimamente capita perché è una cosa che viene molto da lontano io lo ricordo spesso questo aneddoto quando io lavoravo alla stampa l'otto settembre due mila sette ci fu il primo Vaffaday
Su cui anche il buon Marco Pannella si espresso più volte perché anche lui ebbe dei rapporti molto contrastanti e
E anche divertente da ripercorre con Beppe Grillo io ricordo che dissi alla redazione del della stampa guardate c'è questa cosa io andrei a vedere perché può succedere qualcosa questo sono anni che riempite altri il suo blog è diventato un evento
La sottovalutarlo tutti ti sto parlando della stampa non giornale qualsiasi L'Espresso fece la stessa cosa con me abbiamo visto poi quello che è successo sia sul Vaffaday sia dopo
Questa onda e questa crollo tra appartenenze questa successe Plebis il centro sinistra ancora non l'ha capita e nel non averla capita ci metto anche Matteo Renzi
Ecco soprattutto sembra non aver capito un un dato in
Diciamo più che altro
Importante cioè la riforma della politica certamente non passa solamente per la riforma
Di un modo di fare politica cioè non è che alle Sezioni mettiamo Facebook le sostituiamo con Facebook ai manifesti sostituiamo Twitter già forse quello che punto
Pannella visto che laici tradurlo ricito anch'io diceva ha sempre detto ovvero la critica strutturare alla partitocrazia che poi
è quello che sostanzialmente ci troviamo oggi a contrastare cioè
Dei partiti storici che non si arrendono alla loro missione che che evidentemente è fallita e dall'altro lato dei movimenti che
Non avendo una forma su cui organizzarsi tendono alla partitocrazia quindi magari c'è una grande lotta contro l'involucro ma poi la sostanza rimane la stessa
è una buona sintesi si è un po'una lotta tra quel che resta della partitocrazia vecchia o nuova che sia e un nuovo chi era convinto che sarebbe bastato gridare onestà onestà o dire noi siamo il nuovo per andare al Governo è un po'più complicata la politica poi
Ci sono dei buoni esempi di di buongoverno per carità
Però siamo un po'a questo stadio qui
Allora sono quasi scaduti i minuti a nostra disposizione io innanzitutto ringrazio Andrea per essere stato qui con noi ma grazie a voi
Ricordo i migliori di noi edito da Rizzoni c'è qualche presentazione in ballo nei prossimi giorni ce ne sono tante domani farò lo spettacolo teatrale dedicato lo sport a Parma che si chiama eroi
La presentazione prossima del libro sarà lunedì a Milano alle diciotto e trenta galleria Rizzo a lei e sarò combattevo grandi Silvia Truzzi che è una bravissima collega il fatto Quotidiano poi ce ne saranno tante altre ma sul mio sito la trovano tutte
Da qualsiasi tipo dalle date teatrali a cura del romanzo bene ringraziamo ancora Andrea scalzi e ringraziamo voi che ci avete eseguito sia indiretta
Facebook perché per radio e vi diamo appuntamento ad oggi pomeriggio quando Remo ospite nei nostri studi Roberto Saviano
Grazie ancora votata però grazie grazie