"Dopo la crisi del comunismo, più o meno democrazia in Occidente ?"

Va bene io otto il benvenuto al presidente dalla Camera onorevole Giorgio Napolitano con un applauso
Che ringrazio per essere venuto nonostante gli impegni
Legati a gli impegni parlamentari che che anche io e De Mita come parlamentare dovremmo
Comunque cercare di
Rispondere positivamente moda dalla settimana prossima saremo consentisse
Ringraziamo amico Arrigo levi che con grande simpatia
Invito a moderare questo più impongono su questo temo dopo la crisi del comunismo più o meno democrazia in Occidente e poi ci tolsero il per poi serrato arrivo molto vale queste cose per spaziare su certi argomenti evitavamo saluto perché di comodo stamattina
Lo ricordiamo
Lo ringraziamo perché ho potuto forse però sottoposto e do subito la parola amico agricole
Grazie grazie io sono molto colpito molto impressionato da questa da questa da questo gran numero di persone insomma mi sembra veramente un patto abbastanza straordinario anche perché se ho capito bene era stamattina chiamarsi fanno dibattiti politici e quindi credo che sia il terzo di del presidente De Mita mentre credo che il Presidente Napolitano avesse altri
Dibattiti altrettanto impegnativi a Roma io sono stato contento di venire Wonder l'amicizia che ho nei confronti di ambedue i i i contendenti di stasera
E un po'perché il il non ho capito l'interrogativo del il titolo di andate al convegno e non avendolo capito ero molto curioso di vigilare di spiegarlo e di capire un po'meglio
Perché è un titolo molto bellino è molto poco tempo misterioso dopo
La crisi del comunismo più o meno democrazia nell'Occidente in realtà poi riflettendoci sopra ed Enzo di di gli stimoli di spunti la prima riflessione che mi è venuto a patto di fare io parlerò solo cinque minuti poi dopo lascio solo per impostare al poco non introdurre un po'il tema
La prima riflessione c'è un legame diretto non c'è un legame diretto fra la democrazia dell'Occidente la crisi del comunismo cioè sicuramente
La fine del comunismo più che crisi a questo punto credo che sarebbe forse potuto dire la fine del comunismo no magari come certamente come ideologia figlio come filosofia ma come sistema politico
Non nasce infatti soltanto dalle contraddizioni interne del sistema ogni sistema delle contraddizioni interne anche la democrazia
Le decrebbe contraddizioni del sistema comunista le conosciamo già ma poca produttività economica
Poca soddisfazione individuale un livello molto alto inaspettato di alienazione vera di espropriazione dei lavoratori l'arretratezza tecnologica consumistica
E poi ancora altri altre altre deficienze intende deficienze di libertà individuale deficienze di libertà collettiva delle comunità che erano all'interno del sistema quindi le contraddizioni interne del sistema comunista le conosciamo bene
Ma erano do non erano necessariamente delle contraddizioni nomi di delle contraddizioni invivibili o insuperabili ogni sistema le sue contraddizioni la intenda la rottura del sistema nasce dal confronto con un altro sistema
Che viene visto perché veniva visto era al di là di una Cortina sempre più trasparente
E che funzionava meglio in ognuno di questi campi nella libertà individuale la libertà delle comunità
Nazionali o etniche nella libertà degli individui nella nella nella fruizione dei dei vantaggi economici in quello stesso senso di proprietà nei confronti della società o del frutto del proprio lavoro che nasce da tante cose diverse non solo dalla proprietà privata ma dai sindacati da tutte queste cose
Ora il quindici non c'è dubbio che la democrazia è in un certo senso alla responsabili insuccesso sia pure imperfetto perché non è certo una società perfetta quella di cui parliamo nei confronti della del sistema comunista la lei è lei la causa la della rottura della fine del sistema comunista caduto il sistema comunista però non è che con questo noi ci ritroviamo di fronte a un sistema compiuto perfetto che è quello democratico occidentale prima di tutto perché la Democrazia per definizione imperfetta
E per definizione sistema di cambiamento in realtà la la la la vittoria al trionfo diciamo nel sistema occidentale sul sistema Como comunista è stato la il trionfo del cambiamento sull'immobilismo è nella natura della democrazia di cambiare è nella natura della democrazia di essere imperfetta perché sia data al momento di nascere
Delle idealità supreme la libertà totale degli individui l'uguaglianza degli individui la fraternità o la solidarietà oggi si direbbe il benessere prodotti che non sono di oggi né di domani sono nella storia si fanno si costruiscono
Caduta lì confronto col comunismo però il mondo cambia in molti modi molto complesse e quindi il problema della democrazia nell'Occidente più o meno si pone e non soltanto perché perché dice ah bene abbiamo visto che abbiamo trionfato abbiamo dimostrato che il nostro sistema era superiore tant'è vero che anche la controparte lo finisce per accettarlo
Ma dalla rovina dalla caduta del sistema comunista noi fra le rovine vediamo risorgere un'infinità di cose che non ci piacciono a patto e che non sono solo al di là sono anche al di qua vediamo risorgere delle strutture di cose che c'erano prima
Per cui i problemi di fronte ai quali il problema ma l'alle democrazia occidentale si trova di fronte al quale si trova sono problemi venti e nuovi problemi vecchi vecchissimi
Che precedono la guerra fredda che precedono i blocchi che precedono il confronto
Problemi di alle confronti etnici degli odi etnici religiosi nazionali le ambizioni nazionalistiche il gusto la volontà della guerra che sembrava scomparso
E queste cose non sono solo dell'altra parte non sono solo una reazione alla repressione del sistema imperiale o o comune comunista o del del metodo ma sono anche della nostra parte sono anche da noi riaffiorano anche da noi in questi giorni
Riaffiorano tutte delle cose delle vediamo che non ci piacciono e che erano lì la tempi e che in qualche modo curiosamente riaffiorano più forte proprio perché non c'è più questa specie di emergenza che dominava tutto
Non solo ma succede qualche cosa di diverso noi stavamo costruendo fra le varie superiorità del sistema democratico in Occidente
C'era una capacità di provocare un incontro un confronto e una convivenza e una cooperazione fra società nazionali
Che la vera svolta di questa storia piccola dopo la seconda guerra mondiale
Che però si svolgeva sotto la pressione e la spinta e la sfida e la minaccia che veniva dal sistema comunista venuto meno questo
Le condizioni stesse del progresso diciamo dell'integrazione europea per dirne una battuta cambiano profondamente
Cambiano perché non non possono più essere lasciate a delle élite
Ai governi che decidono fra loro alle burocrazie
C'è una domanda a questo punto di rientro nella storia nella decisione dei popoli della gente che non viene più mesta zittita dicendo ma c'è un'emergenza nazionale dobbiamo immensa dobbiamo andare avanti no
E lo vediamo né i referendum improvvisamente l'irruzione per esempio
Sul grande teatro della col della integrazione europea delle masse della gente e la gente molte volte a vivere in un ancora nell'ambiente Attali tardi trenta o quarant'anni fa e quindi la democrazia è una democrazia che deve evolversi
Se vuole realizzare quelle cose che stava facendo nel campo della integrazione internazionale
Come nel campo della gestione delle condizioni di vita interni perché ripeto democrazia sistema in evoluzione
E anche in questo caso la fine della sfida comunista fa esplodere improvvisamente all'interno di ciascuna delle società nazionali in modi riversi dall'una all'altra
Ma fa esplodere del una dialettica di versa nuova che è una dialettica non più fra partito il partito ma fra società i partiti
Fra società e potere politico e questo accade in America durante queste elezioni presidenziali in Germania
è accaduto in Francia tutti i referendum laudi preferendo un francese sull'Europa finisce per acquistare un significato di contestazione del potere politico come è accaduto in Danimarca e accade non occorre che io lo dica in Italia
Dove di nuovo è come se uscendo da una grande emergenza la Società Democratica si ritrovasse
Improvvisamente più più più vitale ma anche più problematica
Una società che nel momento stesso in cui è realizza una grande
Conquista storica
Si trova a doversi ripiegare
Su se stessa e lungi dall'essere come in quella malaugurata espressione di come si chiama Fukuyama la fine della storia questo storico americano la fine della storia lungi dall'essere la prima della storia chiamiamo conto che siamo agli inizi di una storia
In cui rimettiamo in discussione le stesse realizzazioni che la democrazia occidentale aveva fatto in campo interno le grandi realizzazioni sociali lo stato sociale lo stato assistenziale
La democrazia compiuta la democrazia sociale tutto questo è di nuovo profondamente in discussione come in discussione la meccanica e non solo in Italia dei rapporti tra società politica e società civile
E quindi
Io invece di avere il riposo del guerriero abbiamo un guerriero che stanco esaurito
Vorrebbe prova in mente
Mondello cedenti credo che avrebbe voluto un anno sabbatico no deve pensare più per un anno attutiti problema stiamo tranquilli nossignore esplode la Jugoslavia
Per fortuna io ho l'impressione c'è abbastanza buon senso nel dopo RU Unione Sovietica per cui fra ucraini e russi eccetera mi pare che si stiano andando molto cauti e quindi forse limone esploderanno altre Jugoslavia
Però noi vediamo però abbiamo delle due tramvie forse in casa o alle porte di casa
Quindi il dire più o meno democrazia la risposta teoriche molto semplice più democrazia
è chiaro occorre più democrazia la democrazia domanda sempre più democrazia è un là lei la democrazia che crea stessa spessa una esigenza sempre di più democrazia
Ecco io adesso qui abbiamo due personaggi che per l'arte responsabilità e per la storia personale
Indubbiamente abita sì affrontano questi temi da forse da angolazioni diverse ma non diverse perché abbiamo un
Ex a grande esponente demo comunista
L'esponente comunque dei DS ma proprio per storia personale per angolazioni e per responsabilità attuali
Perché nel più o meno democrazia in Italia sono seduto fra due persone che sono fra le quattro cinque che in Italia avranno maggiore influenza
Su come Ambra la democrazia e su dove andrà la democrazia italiana fra una presidenza della Commissione non ancora una prova un giorno all'altro referente
Riforma di riforma istituzionale il presidente della Camera dei deputati
Beh io credo che i nel quadro di questo dopo
Di se fossi al posto loro mi sentirei un poco schiacciato dalle immenso compito che attende Kiowa delle responsabilità di leadership in una democrazia occidentale vitale
Critica
Contraddittoria che si interroga che attraversa una fase che questa nostra cara Italia
Questa nostra amata Italia con tutti i suoi difetti
Che non sono di quelli di altri Paesi ma sono nostri è a volte ci sono casi più di quello che dovrebbero essere circa
Comunque qui abbiamo delle grosse responsabilità Legros due grandi esperienze di vita politica
Terna internazionale
In ordine no non smetta mai di ricordare che la prima il primo che ha parlato di necessita di un Piano Marshall per l'URSS è stato Ciriaco De Mita allora l'abbiamo preso poco sul serio se ben mi ricordo temo di averti forse anche un poco criticato anch'io
Per l'espressione non vorrei averlo fatto perché aveva in realtà ha ragione lui anche se il problema era mille volte più complicato di un Piano Marshall
E Giorgio Napolitano che ha dato un contributo personale di tanto rilievo all'evoluzione di quella parte della società italiana così viva così fondamentale così importante che era che è il mondo ex comunista allora ex comunista
Quindi abbiamo due forze politiche grandi importanti mi domando come come come vi introducete in questa in questa tematica della democrazia dopo il comunismo e io credo che dovremmo dare la parola come ospite ospitato enti che è ospite ospitante penso che dovremmo andare prima la parola Giorgio Napolitano
Giorgio
Non so non ho mai è una dibattito senza regole cioè io semplicemente se voi avete l'intenzione di parlare mezz'ora l'uno dopo venti dopo dieci minuti in comincerò a tossire ma
Penso che sarebbe meglio per tutti se riuscissimo ad avere degli scambi ma insomma no io l'ho ce lo giochiamo così penso che a me ma penso che sia meglio approfittare
Questa concessione che chi disponeva farceli mezz'ora ciascuno conto di essere più breve
Dibattito potrà essere anche più animato ma la mia prima tentazione di commentare introduzione di Arrigo levi in modo più semplice ha detto tutto
Ha spiegato bene
Quale fosse il tema ha anche dato la risposta agli interrogativi tira tratto dal tema spesso io mi ritrovo in sostanza anche se sono obbligato ad aggiungere qualcosa
Io mi ritrovo in sostanza nella impostazione dell'approccio di Arrigo levi
è vero può darsi che
Non fosse facile immaginare quello che sta accadendo
Può darsi che ci si aspettasse uno svolgimento assai più pacifico e lineare del dopo comunismo del dopo comunismo nel mondo del dopo comunismo in Europa e del dopo comunismo nelle
Società democratiche dell'Occidente e invece ci troviamo dinanzi ad un groviglio di problemi
Mi sembra che il punto essenziale sia quello che è stato già indicato è venuta meno
Una sfida che rappresentava un'eccezionale il motivo di tensione e di mobilitazione di coesione
Io ho avuto occasione di citare il
Scrivendone circa un anno fa
Di questi problemi
Un famoso saggio di Kennan diplomatico studioso americano
Un saggio che non firmo in quel momento col suo nome ma con una x
E un saggio del mille novecentoquarantasette
Che aveva per titolo
Le fonti le fonti del comunismo
Della sfida del comunismo e
Si concludeva quell'articolo
Dicendo che in realtà il popolo americano doveva ringraziare la Provvidenza
Per essere stato posto di fronte a quella sfida implacabile
Sfida tra sistemi
Che e i poneva sulle spalle
Nell'America delle responsabilità così rilevanti e quindi spingeva le forze della società americana al massimo di mobilitazione e di coesione
Ebbene quella sfida è finita
Più o meno dopo quarant'anni
E hanno cominciato a venir meno anche i motivi di quella coesione io parlo degli Stati Uniti perché non c'è dubbio
Che si tratti del punto focale di questo cambiamento
E gli Stati Uniti si trovano apparentemente di colpo ma solo apparentemente
Di colpo dinanzi a problemi di enorme complessità
Da un lato l'unica superpotenza in modo particolare l'unica superpotenza politico-militare
Rimasta nel mondo dopo il crollo dell'Unione Sovietica dall'altro una superpotenza economica invece fortemente colpita nelle sue basi e con accentuati elementi di declino di perdita di dell'uscita e di influenza nell'economia mondiale
Grossissime questioni diventate sempre più acute digestione di gestione tanto per cominciare
Del bilancio federale dei conti pubblici dell'economia del sistema creditizio del risparmio
E che cosa si deve dire si deve dire in realtà che la utenza che stava via via crescendo di certi problemi è rimasta fino a un dato momento occultata
Dal permanere della sfida anche se dopo il bidet novecento ottantacinque ottantasei l'avvento di Gorbaciov
E si stava già via via allentando la contrapposizione si stavano aprendo nuove prospettive di cooperazione ma insomma fino a quando restava oltretutto una formidabile superpotenza militare
Forse appariva anche più formidabile di quanto non fosse antagonista b reggeva ancora quel vecchio schema
Ebbene Stati Uniti Occidente in Europa io voglio mettere l'accento su un punto su cui si è intrattenuto di meno
Arrigo levi perché e gli ha detto
Riaffiorano fenomeni latenti che non ci piacciono e che noi consideravamo superati per esempio i contrasti etnici
Per esempio fenomeni di intolleranza perfino di vero e proprio razzismo
Poi sia anche un allentamento della tensione della spinta all'integrazione europea
Come impegno dei governi e delle forze politiche o perlomeno non si accetta più
Per scontato da parte della opinione pubblica
Di grandi paesi europei che si debba andare in quella direzione lasciando però ai governi la responsabilità delle scelte ha detto bene io vorrei toccare il punto della crisi della politica
C'è una crisi della politica che noi sentiamo
Molto profonda in Italia ma c'è una crisi della politica negli Stati Uniti c'è una crisi della politica
In tanti Paesi dell'Europa occidentale adesso non voglio parlare di che cosa sia il crollo della vecchia politica come il regimentazione
E colazione nei Paesi già comunisti e delle doglie terribili della nascita di una nuova politica democratica in quei Paesi non parlo delle nostre società
Democratiche
Parlo delle nostre società democratiche dell'Occidente io
Sono stato qualche settimana fa a fine agosto a Vienna per partecipare ad un convegno sui rapporti con l'Europa centrale e orientale con la Russia eccetera
Un convegno a cui partecipavano
Parecchi autorevoli parlamentari americani e che ho sentito fare tanti racconti della ampi Politics l'antipolitica il vento che soffia al di il fenomeno Prospero che poi sembra essere tramontato non sappiamo se sia tramontato definitivamente non sappiamo quali sedimenti abbia lasciato voi sapete quel signore miliardario come
Con vecchia espressione con vecchio termine
Si può dire grande capitalista grande imprenditore che si è improvvisamente lanciato nella gara presidenziale guadagnando punti ha speso di bus
E e e dell'avversario democratico poiché è scomparso si è ritirato ma è un fenomeno che ha scosso gli Stati Uniti che ha dato la misura di questo
Umore di questo modo anti politica contro la politica contro i partiti contro i politici contro i politici può darsi che ci sia un recupero in atto
Negli Stati Uniti da parte del partito democratico attraverso un rinnovamento attraverso la presentazione di candidati nuovi per la presidenza degli Stati Uniti che per questa via si possa recuperare
Una certa fiducia nella politica e nei politici da parte di una uno strato consistente del corpo elettorale ma e una scommessa è una scommessa sono stato colpito dal fatto che in un paese che può sembrare assolutamente indenne
Da questi venti un po'torbidi
Come l'Austria sia esponenti amici del Partito socialista austriaco sia esponenti del Partito popolare come voi sapete
Tra l'altro governo lavori insieme mi hanno detto che il vento che soffia lì è esattamente lo stesso
Contro i partiti contro i partiti storici contro contro i politici e in Francia in questo referendum in questo referendum noi sappiamo che confluiscono tanti fattori
La gente non voterà speriamo che non sia la maggioranza a votare no ma chi voterà no non voterà no soltanto al Trattato di Maastricht tantomeno voterà no all'idea di unità europea
Voterà no magari a quella concezione verticistica e tecnocratica se non burocratica dell'unità europea
Con il rischio di gettar via il bambino insieme con l'acqua sporca ove prevalesse il no ma voteranno anche contro i partiti storici e contro i politici
Come da contro i politici al governo i socialisti e anche contro i politici all'opposizione ci ska
E Chirac che pure si sono pronunciati per il sì alla ratifica del trattato noi dobbiamo molto riflettere su questo dato io sono d'accordo
Nel partire dalle considerazioni che ha fatto
Arrigo levi anche per spiegarci questa crisi della politica e direi così molto semplicemente
Fin quando c'è stato
Il riparo delle giustificazioni ideologiche
La politica non mostrava le sue crepe le sue debolezze le sue magagne o le mostrava meno non venivamo in piena luce non venivano in primo piano
Si perdonava da parte della gente assai di più alla politica perché c'era una guerra almeno ideologica c'era appunto ancora sia pure in via di affievolimento quella minaccia o quella sfida o quella contrapposizione
C'era il riparo delle giustificazioni ideologiche e c'erano state anche ideologia è profondamente vissuta e seriamente vissute ad esempio in Italia le opposte ideologiche sia pure in versione italiana la ideologia comunista
Ebbene caduto quel riparo io direi che la politica ha mostrato la politica tradizionale la politica dei partiti storici
La politica dei politici di professione o quasi ha mostrato i segni di un lungo processo di un processo in atto da lungo tempo di impoverimento di i meschini mento
Di perdita di valori ideali e morali e e perché la questione
E che cadute le ideologie la politica però non può essere pura pratica di potere
Se vuole davvero poter contare sulla partecipazione e sul consenso
Il fatto che non ci siano più le ideologie contrapposte il fatto che non ci siano più limiti
Non teme significare che non ci siano più favori ideali e morali alla base della scelta politica e dell'impegno politico
Ma questi sono da ricostruire sono da ricostruire cessato
Per un lungo periodo
Un processo non visibile o non abbastanza visibile di impoverimento di inneschi Chimento della politica e oggi improvvisamente alla politica ai ai politici
Non si perdona più di ente poi io dico che c'è stata non solo in Italia e non solo in Italia non solo in Italia poi va bene io dico che c'è stata non solo una perdita di valori ideali e morali
Ma c'è stata anche una caduta di ordinaria moralità
Nella gestione della cosa pubblica e si pagano le conseguenze di ciò che rischiano di pagare le conseguenze di ciò tutti i partiti storici anche o in particolare in un Paese come il nostro e allora ha ragione Arrigo levi
Siamo agli inizi di una nuova fase storica
Sono in discussione tante cose anche le forme della politica
Occorre più democrazia
E perché ci sia più democrazia in un Paese come il nostro certissimamente occorrono anche riforma delle regole occorrono anche riforme istituzionali e morali
Ma insomma queste fanno parte di un discorso più profondo il più ampio che è un discorso di recupero di fiducia
Che è un discorso di recupero di prestigio che un discorso di recupero di rapporti con i cittadini
Con la opinione pubblica e davvero insomma se si pensa alle scelte che dobbiamo fare nel prossimo futuro io per il prossimo futuro intendo i prossimi mesi nei prossimi anni ma mica tanti
Beh sì ci si può sentire schiacciati dal peso delle responsabilità io francamente in questi tre mesi da quando sono stato eletto presidente della Camera
Per scelta il col concorso dei maggiori partiti storici dei maggiori partiti democratici del nostro Paese non ho avuto il tempo ecco di di misurare quanto grande fosse il peso delle responsabilità perché sono stati tre mesi febbrili che tuttavia mi hanno permesso di misurare quale sia la portata dei compiti delle contraddizioni da dominare da padroneggiare in un momento in cui davvero tante crisi parziali rischiano di sfociare in una crisi compressiva estremamente pericolosa
Per la nostra democrazia per cui la democrazia di cui conosciamo i limiti di cui vogliamo superare i limiti che deve svilupparsi che deve anche crescere in forme nuove ma che non può essere che non può essere messa a rischio
Da ondate
Come dire limacciose di rigetto perché ci sono questi venti dell'antipolitica
Stiamo attenti la la nostra casa ha bisogno
Di essere profondamente rinnovata e ristrutturata ma non saranno le trombe d'aria
A risanare e ristrutturare gli edifici della democrazia
Bisognerà fare i conti in tutta la loro complessità e durezza con problemi di rinnovamento con esigenze di riforma
Grazie presidente napoletano Napolitano per questa così impegnate appassionata riflessione che in cui riecheggia così fortemente l'esperienza personale di questi ultimi mesi e di questi ultimi anni esperienza così sofferta che sta culminando in questa assunzione di responsabilità in un momento di così grande passaggio e consentitemi solo prima di ridare di dare la parola al presidente di imita
Di notare che forse una delle cose che ci portiamo dietro noi italiani in questa fase difficile in cui stiamo entrando è però una capacità di dialogare
E di capirci
Cara forze politiche personaggi che venivano da così lontano questo è
Uno dei valori mi dispiace perché tanto di moda
Parlare male del consociazione Isma'eccetera eccetera ma non sottovalutiamo il valore del saperci parlare del saperci capire da parte di forze che erano state che sono state così a lungo così lontani così conflittuali
Non lo sottovalutiamo questa perché è una dei patrimoni che abbiamo costruito affatica e che ci stiamo portando dietro
Presidente De Michele
Io vorrei dire che sono d'accordo
I le considerazioni che immagino di sviluppare
Allargando il discorso ma non lo contraddicono
E e anch'io come Napolitano mi fermerò alle considerazioni
Di ordine generale internazionale probabilmente poi faremo un'appendice per le questioni nostre
Ma ritengo che collocare anche
La nostra vicenda in un contesto più vasto sia utile siamo un pezzo della storia del mondo
Negli anni passati
Quando parlavamo di politica planetaria
Probabilmente facevamo riferimento più ad un contesto vasto anziché ad una interdipendenza ormai dei problemi della coscienza delle singole persone e invece questo è più vero di quanto la nostra intelligenza non ci abbia ancora ha spiegato
Io
Vorrei dire questo
E questo serve anche per le nostre vicende interni per chi vorrebbe
Per ridurre la nostra comunità nazionali anziché avere il respiro
Dell'orizzonte fino al punto della visibilità
Che la crescita lo sviluppo le contraddizioni contrasti
Che ci sono stati in questo dopoguerra
Indubbiamente nel contesto internazionale che adesso credo possiamo dire tutti con molta serenità
Chi era di qua e chi era di lana
Era un su contesti tutto spartiacque di processi di democrazia e di libertà io non parlo delle intenzioni
Parlo dei fatti
Di come poi la storia dei Popolizio sviluppo
E finché c'è stato
Questo dopo un testo in alcune fasi
Più acuto
Più elemento di divisione anziché di competizione
Ma anche nelle fasi in cui
Questo contesto e questo con vini assumeva il contorno della competizione meno dello scontro
Le comunità
Che all'interno di questi equilibri si riconosceva hanno
Avevano un riferimento comune unificante le comunità sono cresciute
è vero che uno è crollata
Ma è vero anche che anche dall'altra parte della evoluzione c'è stata io non do un giudizio di quantità
Do un giudizio di movimento un giudizio di evoluzione
E io vorrei
Sottolineare ad Arrigo levi
Del quale apprezzo l'intelligenza e credo di aver sorpreso anche
Giudizio che lui aveva nei miei confronti sui problemi internazionali
Me l'ha perdonato no no no no non io
E perché io prima di diventare Presidente del Consiglio non
Parlavo spesso di politica estera ma ritenevo che fosse una funzione di governo quindi ero molto rispettoso delle competenze non è che fossi non possiamo tenuto a i problemi
Io vorrei che non ci saltasse dalla memoria
Questa considerazione che probabilmente è il punto di partenza per un'eventuale ripresa
Se non vogliamo limitarci a descrivere il disordine l'impazzimento
Che l'equilibrio che prima vaga aveva garantito la non guerra
Nel momento in cui stava per trasformarsi in equilibrio di cooperazione noi abbiamo vissuto alcuni anni gli ultimi anni li abbiamo vissuti così
Caratterizzava la politica all'interno dell'uno e dell'altro blocco
Lungo una linea di evoluzione della situazione con riferimento ad una intelligenza e di
Questo ci deve servire anche per la politica interna io sono stato
Tifoso
Perché questo era illo mio ruolo dell'esperienza Gorbaciov via
Io
Da luglio aveva avuto una spiegazione molto precisa
Ma da questa volta mi eccitata perché perché ti chiama per Gorbaciov l'ho scritto io due ispettorato Roma
Sì
Aveva avuto una spiegazione molto precisa di quello che era il programmi in prospettive la cosa che mi aveva colpito
Adesso indipendentemente dal ruolo delle persone
Che immaginava alla evoluzione salvaguardando un contesto di solidarietà non solo tra quelli dell'Est e quelli dell'Ovest che era l'obiettivo strategico della politica estera
Ma anche come la condizione di evoluzione di quella che fu l'Unione Sovietica
Se noi oggi costa chiamo che la crisi grave e aver perduto questo minimo di contesto unitario di quello che metteva insieme i popoli sterminati e complesse
Che caratterizzano la popolazione dell'Unione Sovietica dobbiamo dire che aveva visto giusto
E io
Farei anche questa considerazione che vale per l'Unione Sovietica ma può valere anche per il nostro Paese
Che rispetto ai problemi la risposta non è la denuncia dei problemi
Che vince il responsabile nonno chi urla di più
Ma che vince il responsabile lei chi compatti Ca'e in condizione di far fare un passo avanti alla situazione
Lo scontro mortale la posizione di conservazione anche lanceranno gli innovatori e conservatori
Questa liturgia della Parola si trasferisce anche nel dibattito politico in Europa e nel nostro Paese
Beh si dice
Come la politica e l'intelligente guida degli avvenimenti in politica vince chi risolve in politica non vince chi denuncia
E la politica non è la registrazione degli eventi
La politica è fare in modo che alcuni eventi si verificano si verifichino ed altri eventi non si verifica
E io vorrei dire a lei che un commentatore acuto delle vicende internazionali
Che da quest'altra parte
Negli ultimi anni
Quelli che anche Napolitano ci ha richiamato come i problemi di leadership degli Stati Uniti
Beh erano problemi sorti anche in presenza del conflitto est-ovest
Il modificarsi degli equilibri economici all'interno del mondo occidentale la crescita del Giappone
La crescita dell'Europa
E la parità per essere benevoli degli Stati Uniti era una parità il ribasso rispetto alla competitività del Giappone e dell'Europa
Non aveva aperto un conflitto anche se potenzialmente alimentava un conflitto economico tra i tre grossi blocchi economici ma aveva fatto crescere all'interno di questi un principio di solidarietà come risposta ai problemi anche in terra
La concezione dei diversi rapporti nord-sud
La considerazione del debito dei Paesi non sviluppati
Negli ultimi anni gli ultimi ultimi vertici dei Paesi industrializzati si erano fatti carico di questo problema valutando il debito non più come un adempimento non non realizzato
Ma come la necessità di rimuovere un ostacolo
Per cui i paesi in via di sviluppo potessero utilizzare risorse per la loro crescita
Acquisendo alla consapevolezza dei Paesi industrializzati che anche la loro crescita
Era più facilmente le Gabriele non allo sfruttamento dei paesi in via di sviluppo ma processi di cooperazione perché solo allargando il mercato anche i paesi industrializzati potevano continuare a crescere
C'è noi abbiamo registrato nell'ultimo decennio grossomodo questa maturazione straordinaria della concezione dei rapporti internazionali
Questa evoluzione si è interrotta si è interrotta per la crisi del comunismo e per la caduta di Corbaccio
Questo è un dato
Io ho visto che sulla stampa ma non solo sulla stampa anche politici del nostro Paese
Si sono divisi tra chi sosteneva Gorbaciov chi era a favore di Jerzy
Io non ho mai partecipato allo schieramento politico per servizi indetti e personali
Io ho sostenuto non lo l'altra persona ma l'altra opinione
Perché non era difficile prevedere che venendo meno un minimo di disegno un minimo di concezione dei rapporti internazionali fondata su equilibri possibili la crisi sarebbe diventata drammatica ed ingordo
Nella parte progredita
Qua io darei una lettura un po'più articolata
Un po'più ricca è una riflessione che abbiamo fatto anche all'interno della Democrazia Cristiana la crisi dell'Occidente non è conseguenza diretta della crisi del comunismo non crolli il comunismo e l'Occidente si trova in difficoltà l'Occidente si trovi in difficoltà prima che crolli il Comune x e oggi credo lo dico soprattutto a Giorgio Napolitano
Io farei questa considerazione soprattutto sulla realtà europea poi dirò qualcosa anche per quella americana
Che anche l'Europa
Nel dopoguerra ha realizzato progressi enormi
Dalla memoria nostra non parlo dalla memoria dei giovani ma dalla memoria nostra sì
Ebbene l'idea della guerra come elemento di risoluzione dei conflitti tra questi popoli perché questa è stata la storia europea da quando la conosciamo era scomparso
Addirittura l'idea della guerra come un fatto esaltante creativa sega ce l'abbiamo appena alle nostre spalle fino a questi fino a a non considerare che a differenza della propaganda
Che descriveva all'Europa subalterna gli Stati Uniti
In realtà ci aveva messo di fronte ad un evento diverso che mai l'Europa era stata così autonoma
Così protagonista perché aveva abbandonato la via della rissosità e dello scontro tra le varie nazionalità come dal dopoguerra quando l'alleanza con gli Stati Uniti aveva creato questa condizione di stabilità e di
Però all'interno di questa posizione di crescita di trasformazione che tutte le realtà europee hanno avuto l'esperienza laburista nell'Inghilterra è avvenuta dopo la guerra
La crescita economiche democratica della Germania avvenuta dopo la guerra la stessa trasformazione della Francia che noi immaginiamo ossia un modello ma per chi conosce questa realtà de de
Convenire che la struttura sociale francese è stratificata in termini di distinzioni di classe ancora oggi in maniera più accentuata di quanto non sia avvenuto i i in Italia nel dopoguerra cioè la evoluzione c'è stata gli scontri sociali sono stati forti
La introduzione di quello che definiamo lo stato sociale Corno forme varie nelle varie delle rivolte delle realtà dell'Europa hanno caratterizzato fasi di crescita enorme di questa comunità
Solo che la crescita si è legata culture vecchie in tutto l'Occidente
Non vorrei che fosse colta come nota polemiche solo registrazione di un fatto
Il socialismo e le culture che ha queste si sono ispirate e che hanno guidato motivato i processi di trasformazione nelle varie società europee
Dopo la trasformazione utilizzando un'espressione berlingueriana Abem hanno esaurito la loro fase propone propulsiva
Tanto profonde crisi il tipo di organizzazione della protezione degli spazi di socialità
Dopo la crescita messo tutte queste società in difficoltà la crisi in Inghilterra la crisi in branchi
La crisi i nella stessa Germania vera non legata queste difficoltà non superate
Solo che venivano riassorbite in questo contesto più generale in questa forma di equilibrio di solidarietà internazionale come se nelle comunità
Sì forse reali altre realizzate insieme una convinzione profonda di garanzia il contesto internazionale su questo
Per grazia di Dio l'Europa è stata abbastanza unita lo stesso processo di integrazione europea figlia di questa convinzione
Mentre le culture i processi di guida delle trasformazioni che sono intervenute nelle società hanno cominciato ad avere il fiato corto
Le crisi in delle società occidentali precedono la crisi del comunismo anzi toccano il punto di maggiore oculatezza
Prima che sia visibile la crisi dello comunismo prima nei Paesi dell'Est dopo Rossi Mo e poi addirittura nell'Unione Sovietica
Negli stessi Stati Uniti
Dove io dare una lettura un po'diverso alla vicenda degli Stati Uniti e la società americana e analoga ma non simile a la Società europea
La crisi della partito democratico e non è solo crisi elettorale e anche crisi culturale io non so chi vinca negli Stati Uniti
Ma io non lo sono nella schiera di quelli che ti fanno per gli uni contro gli atti immaginando che gli Uniti siano i salvatori della democrazia e gli altri no
Nell'ultimo periodo negli Stati Uniti la ricerca più viva meno schematica meno legata alla difesa delle minoranze
è sorta più all'interno di quella che è stata la tradizionale cultura repubblicana diciamo che il nonno la cultura democratica c'è un saggio
Di Furio Colombo molto bello scritta alcuni anni fa che faceva riferimento a questa condizione cento anche la società americana e in presenza di una crisi del sistema e del sistema politico
Noi esaltiamo adesso il presidenzialismo c'è chi vorrebbe introdurlo in Italia
Come la soluzione verità ignorando però che negli Stati Uniti la discussione sul presidenzialismo in una società ricca trasformata
E corno gli strumenti di comunicazione moderna
Eh beh avevano fatto ipotizzare da parte di alcuni ricercatori e che questo meccanismo corrode Eva i meccanismi della democrazia la discussione se il presidenzialismo
E l'elezione dell'immagine dopo l'elezione di Reagan Reagan una ha grandi meriti
Diciamo assegnategli dalla provvidenza sul piano della politica internazionale bene però che per la prima volta negli Stati Uniti si elegge un'immagine anziché una cultura un programma e un'intelligenza era un fatto è un fatto che è un grosso rischio
è un rischio che poi nell'esperienza brasiliana
Credo che ci metta tutti di fronte a ipotesi disastrose sulle tecniche della democrazia televisiva nonno sulla democrazia partecipata sulle grandi convinzione
Se fosse vera
Io faccio un'ipotesi di analisi
Se fosse vera nel queste analisi appena accennata che esigerebbe una documentazione più ricca un rifornito il riferimento più puntuale
Io ne terrei questa considerazione
Che il contesto internazionale
Se non prova un nuovo equilibrio
Un'ipotesi di equilibrio che questa volta non né più collocabile lungo le direttive di un equilibrio militare
Come condizione per salvaguardare la pace i problemi della pace e della guerra sono diventati DiVersi
Ma c'è bisogno di un equilibrio
Tra Paesi sviluppati hanno
I problemi dell'estorsore o i problemi dell'Ovest
La crisi del processo di crescita dell'Europa non sono solo la difficoltà dei conti pubblici sono anche questi
Ma credo che noi commetteremmo un errore profondo se immaginassimo che l'Europa possa crescere solo lungo la linea del risanamento dei paesi che si stanno sviluppando i dodici sono cresciuti con una geografia che non c'è più
Come le case costruite
A sostegno di un muro maestro il muro di Berlino certo che era un muro convenzione però era un confine sorrido molto più solido dei confini geografici perché quella convinzione
Che non era disegnato sulle disegnata sulla sulle carte geografiche
Era l'elemento aggregante della coscienza civile dell'Europa occidentale l'Europa occidentale cresciuta lungo questa convinzione non lo solo per l'integrazione del processo economico questo non c'è più
Questo non c'è più lo stesso processo di unificazione della Germania ricordiamo le discussioni che ci sono state anche in Europa tra di noi
Tra chi vedeva questo evento come une vendo positivo e chi viceversa lo vedeva con qualche preoccupazione in realtà
E le ragioni positive le preoccupazioni erano collocate nel passato o nel futuro non erano collocate sul presente perché sul presente
Può sembrare strano chi aveva visto meglio chi aveva visto forse con maggior intelligenza ed il cancelliere tedesco
Perché aveva la preoccupazione che in presenza della evoluzione dei rapporti Est Ovest se lui non avesse unificato la Germania collocato la Germania nel contesto di crescente europea
Quelli che in in questi giorni nel dibattito in grangia vengono visti come rischi e oggettivamente sono rischi sarebbero stati i rischi difficilmente governabili
Perché all'interno di una Europa allargata perché oggettivamente si è allargata all'Europa porno
Il venir meno della distinzione ideologica est-ovest la presenza economica unificata anche con le difficoltà che ci sono della Germania
Ho vedono una crescita di solidarietà teste Ovest europeo o diversamente la presenza economica forte
Della Germania al centro dell'Europa sarà una forza attraente difficilmente correggibile dal Trattato di Maastricht sono queste
Abbiamo una conclusione ma le questioni che secondo me dovrebbero sollecitare la nostra riflessione e che la riflessione nostra
Di tutte le forze politiche del nostro Paese non per una ragione di dialogo e di cortesia ma per una ragione di consapevolezza democratica
Nell'individuare il contesto internazionale da definire perché quello vecchio non ci basta più quello nuovo non ancora l'abbiamo creato al quale raccordare anche la ripresa della politica del nostro Paese
La
E le ultime parole pronunciate da Ciriaco De Mita mi conducono a quella che io vorrei proporre appunto con il tema di questa seconda parte con della conversazione di stasera noi abbiamo tracciato insieme un quadro abbastanza tutto sommato armonico insomma ecco Ernie sembra che abbiamo ci siamo trovati molto più vicini e lontani nel disegnare questo quando
Un quadro che per certi aspetti può essere anche più lanciare delle Lucci anche più minacciose sulla crisi italiana che è l'argomento al quale io vorrei portarvi in questa seconda parte
Perché
Si può dire ma se la crisi è crisi così vasta
Se questa crisi della politica come diceva Napolitano
Se questa crisi della democrazia che precedeva la caduta del muro di Berlino ma che dia da questa dalla caduta di questo muro in qualche modo può venire aggravata se c'è una crisi così vasta uno può essere ancor più preoccupato allarmato dalla serietà dalla difficoltà della crisi italiana oppure si può rovesciare l'atteggiamento dell'ottimista può dire
Non siamo soli ad avere dei problemi abbiamo una versione italiana di una problematica generale che il problema della democrazia in evoluzione
Noi abbiamo descritto questo quadro di democrazie appesantite da problemi loro che erano in qualche modo coperti nascosti che sonori affiorati
Democrazia pesanti che da vecchie difficoltà
Che riaffiorano perché diciamo così non siamo più in guerra e da nuove responsabilità e dall'ingresso di nuovi protagonisti sulla scena
E e quindi siamo tutti in un discorso abbastanza difficile immersi in una fase storica la stanza difficile complessa è questo il quadro in cui si scrive la crisi italiana
E mentre siamo tutti credo molto consapevoli dell'importanza che quello che c'è di quadro internazionale di cooperazione solido la comunità le grandi organizzazioni internazionali
è di grande aiuto di appoggio alla nostra stessa crisi individuale però credo dobbiamo ebbero propongo come punto di partenza della seconda
Parte del della del di della discussione dobbiamo anche però dirci che in un certo senso ognuno deve badare a se stesso perché tutti sono in crisi
E non possiamo aspettarci che vide tutti stanno bene noi siamo i soli in crisi e ci danno una mano fanno fatica a darci una mano questo momento la Germania in crisi economica profonda
Che tende in qualche modo forse a scaricare sugli altri ma è una crisi vera reale
La Francia l'Inghilterra sono in crisi psicologica di vocazione identità e altrettanto può dirsi dell'America non possiamo aspettarci che ci aiutino gli altri possiamo e vogliamo aspettarci che gli altri conti meno insieme a noi a costo a a a ai simboli sviluppare questo quadro generale di cooperazione al di fuori del quale vediamo soltanto drammi e pericoli grandissimi
Grandissimi pericoli grandissime dalla rottura di questo quadro
Ma dobbiamo renderci conto che poi ai problemi nostri dobbiamo pensarci noi
E dobbiamo pensarci noi e a questa è la domanda come si è parlato di riforme si è parlato di risposta ai problemi che non è la denuncia ma la ricerca di una soluzione pragmatismo di De Mita
Sceglie questa formula con cui io sono perfettamente d'accordo si è detto da Giorgio Napolitano non saranno le trombe d'aria a risanare l'edificio
Malato della democrazia
Però la via la strada da percorrere una strada che che che che che segue questo crinale fra le trombe d'aria la sfiducia le incertezze le crisi anche di fiducia in se stessa
Degli stessi leaders politici che non possono non sentirsi sotto accusa perché allo sportello sono di fatto e perché si sentono in colpiti nella loro stessa nel loro stesso disegno
Di di sviluppo e di vita politica io in questo momento penso che essere un politico un leader politico ossia una sfida tremenda lo ha detto a Giorgio Napolitano dicendo questi tre mesi sono un'esperienza che mi ha sovraccaricato dalla consapevolezza di tutti i problemi e credo che Ciriaco De Mita tratta nemesi di dopo che avrà passato tre mesi alla testa della commissione di riforme sarà pronto a controfirmare questa dichiarazione
Allora io volevo veramente questa la risposta lavora in termini molto personali molto molto personali che cosa e per le persone gli uomini Giorgio Napolitano e Ciriaco De Mita politici che hanno patto della politica la loro vita la loro ragione d'essere
Che hanno avuto delle ideologia e le hanno sviluppate le hanno abbandonate non hanno le hanno fatte crescere
Che hanno creduto in partiti che vedono in crisi in un modo o nell'altro come ad ognuno di voi due si presenta questa fase
Con quale animo con quale sentimento con quale spirito la state affrontando e che cosa potete dire a quelli che stanno a sentendo che nonostante tutto vorrebbero una parola di rassicurazione
Vorrebbero una parola di incoraggiamento
Di fiducia ritrovata
Siete in grado di darla
Facciamo parlare prima Giorgio Napolitano questa volta parli prima tu Poupard
Cambiamo le parti lasciamo io direi che dieci minuti ma ben ritorniamo a Giorgio cambiamo le voci ritorniamo a Giorgio Napolitano e vi pregherei veramente nella misura del possibile più che di dirci catalogo dei problemi
E quello lo conosciamo
Le soluzioni singole che ha emergeranno dire come voi vivente questo ma
Cercherò di farlo senz'altro Stato nei dieci minuti
Risposte molto personali chiede fare dei governi
Ma tanto per cominciare le mie risposte non solo rispetto e lo chiedo perché opera andava ai due lati due amici insomma in cui ho fiducia gradito io me lo chiedo per comprenderlo chiederebbero l'orecchio la fiducia mi potete dare hai ragione di farlo
Non rispondo da un uomo di partito perché tanto da alcuni mesi non ho avuto più il tempo di fare un uomo di partito
Perché poi i considero la mia funzione istituzionale talmente prevalente rispetto a ottiche
Partitiche
Da dove erano naturalmente prescinderne in questo momento e anche in questa discussione
Qualcosa di personale anche voglio dire nel senso che io mi sono occupato molto per parecchi anni fino al momento in cui sono stato eletto Presidente della gara di politica estera beh adesso mi trovo immerso nella politica Interna dei fatti istituzionali di governo delle istituzioni di questo paese e tuttavia ecco io voglio stare attento io voglio stare attento perché è perfettamente vero quello che dice Arrigo Levi oggi anche nell'Occidente e anche nella Comunità europea ognuno deve badare a se stesso
Ciascun Paese deve risolvere con le sue forze i suoi problemi nello stesso tempo non non possiamo separare i problemi del nostro Paese dalla vicenda dalla Comunità europea una vicenda ragione Ciriaco De Mita ma io non ho alcun dubbio in proposito una vicenda
Carica di progressi enormi storici e tuttavia oggi una vicenda in qualche modo in questione se non in crisi
E ancor più voi e non parlo più soltanto di noi italiani ma Dinoi europei europei della comunità non possiamo Sud Erchie
Nell'ambito dei dopo dici paesi membri della comunità europea
Quayle se lo facessimo noi dobbiamo guardare oltre i confini della comunità ai Paesi dell'Europa centrale e orientale
E alle Repubbliche della ex Unione sovietica perché oggi cercheremo poi non solo le soluzioni ai problemi di casa nostra ciascuno per conto suo ma
Insieme le soluzioni ai problemi della cooperazione paneuropea o ricadranno su ciascuno dei nostri Paesi sviluppati Oricchio Prosperi o o democratici di vecchia data tali contraddizioni e tali ricadute negative che ne risulteranno ancora
Di più complicate e aggravate le condizioni del nostro stesso sviluppo e infine non possiamo nemmeno chiuderci
Nella grande Europa
Dobbiamo guardare anche oltre la grande Europa qualche diamo farci carico di tutto qualche giorno fa ad un convegno qui in Italia
Ho sentito l'ex cancelliere tedesco Schmitt che senza dubbio
Si poteva magari sospettare in altre epoche di euro centrismo
Ha richiamato Luís bruscamente l'attenzione su grandi temi mondiali
Primo
Crescita demografica sconvolgente sovrappopolazione migrazioni secondo dei viva di tanta parte del sud del mondo terzo
Degrado ambientale quarto ha detto disordine e sregolatezza dei flussi finanziari insomma enormi problemi di governabilità mondiale
Necessità assoluta per riprendere l'espressione di Ciriaco De Mita di un nuovo equilibrio mondiale questa è la premessa che volevo fare ecco non intendo spogliarmi di un ambito di maggiore sensibilità e dimestichezza con i problemi della politica internazionale nel momento in cui mi sono concentrato sull'agenda domestica come dicono gli anni
Che cosa si può fare in cui nel nostro Paese insomma oggi è ho voglio ripetere terribilmente
Difficile essere leader o esercitare una leadership politica intatto perché è più facile per quanto fosse già scossa vero
Negli Stati Uniti o altrove anni fa ma comunque era assai più facile essere leader quando c'era il nemico
Essere vivere del proprio Paese o o di uno schieramento di Paesi alleati quando c'è il nemico molto più difficile esserlo quando il nemico è scomparso
Questo sempre
Che si voglia intende per il leader e ciò che il termine letteralmente significa perché il termine leader significa colui che guida e Ciriaco De Mita dice ma la politica stessa e guida guida intelligente degli avvenimenti ma ce ne ricordiamo sempre
Di dover guidare e non farci guidare non farci guidare
Dalle sollecitazioni dagli interessi dai particolarismi
Che ovviamente poi si possono tradurre anche in scelte elettorali
Pericolose per chi si prova a guidare controcorrente ma o si guida anche controcorrente o non sia il leader o non sia il leader
E questo è un punto cruciale
E oggi noi dobbiamo risalire la china
Si dice
Ci vogliono leader nuovi benissimo benissimo per quello che mi riguarda come uomo di partito io consiglio di avere già passato la mano al leader nuovi arbiter mi auguro sempre più giovani ma non è solo una questione di ricambio generazionale
è una questione di forte capacità
Di affermazione appunto di una guida e di una guida lungimirante rispetto ad un coacervo di problemi e di contraddizioni il sovraccarico come si deve affrontarlo come lo si sta affrontando badate io credo chiederei proprio dal tuo sì Vastola incisione di vediamo seduto esatto
Da lassù in cima io sento ovviamente soprattutto la congestione istituzionale come tremendo
Ostacolo o intralcio la congestione istituzionale perché noi abbiamo una crisi
Del sistema dei partiti una crisi della politica una crisi dei politici abbiamo una crisi morale abbiamo una crisi finanziaria abbiamo una crisi anche dello sviluppo economico però purtroppo però purtroppo abbiamo un sistema istituzionale congestionato sovraccarico inceppato perché le riforme di cui discutiamo ora avrebbero già dovuto esservi perché c'è un ritardo di anni nell'affrontare queste riforme
E io per riforme intendo essenzialmente due cose che poi sono i capitoli del mandato
Che il Parlamento ha conferito alla commissione bicamerale intendo
Le riforme del Parlamento e dei rapporti tra Parlamento ed esecutivo e dei rapporti tra Parlamento o meglio Stato il regioni
E quindi
Risolvere specificamente il problema della congestione legislativa un Parlamento che soffoca sotto una montagna di leggi e di leggine
Da partorire ogni anno a scapito di una più efficace fusione conoscitiva di indagine di indirizzo e di controllo è anche a scapito della qualità delle leggi
Quindi io sento il peso di questa gestione e credo che noi dobbiamo riuscire
Ad andare avanti sulla via delle riforme e fino a quando le riforme non avranno reso più funzionale e più agile
Più trasparente il meccanismo istituzionale però far funzionare le istituzioni che ci sono il Parlamento così come
E ciò richiede una grande capacità di autolimitazione anche da parte delle forze politiche presenti in Parlamento
Il Parlamento deve riuscire a deliberare altrimenti prenderà piedi prenderà piede la tentazione o la velleità o la velleità di sottrarre ogni potere decisionale rilevante al Parlamento prenderà piede la tentazione o la velleità di ridurre il Parlamento a semplice luogo di ratifica di decisioni prese altrove
Fosse anche di decisioni prese dall'esecutivo e l'altro binario quello
Delle riforme elettorali delle riforme elettorali come condizione per una nuova dialettica tra le forze politiche
Per una nuova aggregazione di schieramenti politici e di governo e e anche per una nuova dialettica tra Parlamento ed esecutivo ecco io credo che
Si possano avere qualche ragione di fiducia il Parlamento ce la può fare
Io sono francamente più preoccupato
Per la situazione interna dei partiti
Io vedo grosse difficoltà a sbrogliare la matassa
Del necessario rinnovamento all'interno di ciascun partito
Mentre non credo che il Parlamento sia ingovernabile nonostante che ci siano tredici gruppi parlamentari alla Camera dei deputati quindi costa
Intendiamoci una fattispecie norme governare il Parlamento con questa frammentazione della rappresentanza ma non è ingovernabile
Se scatta la consapevolezza della gravità della crisi la necessità e io
Adesso finisco perché dieci minuti sono scaduti ma potrei dare band degli esempi perché qualcosa deve essere scattato qualcosa deve essere scattato
Se noi in meno di trenta giorni abbiamo convertito nei due rami del Parlamento il decreto-legge con misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica adesso lo si dimentica è perché adesso si dice che il Parlamento tarda in Parlamento in meno di trenta giorni ha discusso e ha convertito in legge quel decreto che c'era stato presentato
Ed era urgente se non risolutivo il Parlamento in tempi egualmente Barelli a convertito in legge a larga maggioranza il decreto antimafia
Il parlamento almeno uno dei due rami ha varato una prima revisione costituzionale l'arte riforma dell'articolo sessantotto sulla immunità parlamentare
Naturalmente l'itinerario continua perché la legge deve essere approvata al Senato e deve avere due letture
Stiamo procedendo con grande rapidità e serietà nel disbrigare il pesante penoso carico delle richieste di autorizzazione a procedere che vengono dalla magistratura
Si è insediata la Commissione bicamerale per le riforme istituzionali ma tutto questo
E con una corpo largo per la Costituzione del suo ufficio di presidenza tutto questo a mio avviso significa che sta scattando una consapevolezza una disponibilità una certa capacità di auto limitazione rispetto ad un uso
Esasperato o improprio dei diritti di ciascun gruppo parlamentare e delle possibilità che consente
Il Regolamento e io vedo anzi proprio il Parlamento con il luogo in cui i partiti possono essere aiutati a superare anche le loro crisi interne
Perché in definitiva in Parlamento poi piaccia o non piaccia coloro che rappresentano i partiti debbono decidere nomino su scenari politici debbono decidere su problemi debbano confrontarsi sulle soluzioni
Datarsi ai problemi e queste soluzioni debbono arrivare tempestivamente il Parlamento può dividersi ma non può restare paralizzato deve deliberare
E io credo anche che insomma coloro che rappresentano i partiti in Parlamento lì possano
Ricordarsi di essere come dice la Costituzione rappresentanti di tuba la nazione e se se lo ricorderanno aiuteranno anche i partiti a ritrovare il loro ruolo nei limiti segnati dalla Costituzione repubblicana
Ciriaco De Mita mi sembra che gli ha dato un buon avvio a questa tua fatica di Sisifo che stai per cominciare condivide questa fiducia nel Parlamento comunque abbiamo sentito un'appassionata esposizione
Personale ma profondamente politica
Vorrei sentire non ha vada
Io leggo
La fiducia di Giorgio Napolitano nonno in un meccanismo estraneo leggo la fiducia in un sistema perfetto il meccanismo può essere sempre perfezionato
Ma il meccanismo può essere perfezionato se lo si conserva
E in un certo senso sia pure con considerazioni diverse io
Per vengo lo stesso giudizio
Sintetizzo
Io credo che siamo in presenza della crisi del sistema politico
A qualche amico della democrazia cristiana che mi faceva notare ironicamente che avendo guidato il partito
Io dovevo rendermi conto di questo
Avevo osservato che ero così convinto di questo perché poi non ci dimentichiamo delle cose che facciamo che nel mille novecentottantasei la Democrazia Cristiana e si impegnò
Nel suo congressi in una riflessione sulla crisi del sistema politiche del ruolo dei partiti popolari quelli abbiamo fatto anche un altro congresso
Che evidentemente riteneva che la crisi non ci fosse più
Succede così
Come perché ammalato e e sta per recuperare la distrazione produce guasti più grossi
Ma anche allora
Questo lo voglio dire a Napolitano
Altre forze politiche del Paese su queste riflessioni immaginavano che la crisi fosse di alcuni non rendendosi conto che se veramente fosse stato così noi non saremmo stati in Carinzia quando due corna se uno non ce la fa più e l'altra energia arriva al traguardo
Ma quando uno è in difficoltà e quello che dovrebbe vincere annaspa nelle retrovie devo dire che gli atleti non sono in condizione di far la corsa
Qual è la mia opinione potete anche stamattina segni che ci ha spiegato che le soluzioni possono essere diverse
Che quando la crisi generale e noi siamo in presenza di una crisi generale del sistema politico per la prima volta nella storia democratica del Dopoguerra
Non siamo più in presenza di indicazioni alternative anche all'epoca del grande conflitto ideologico sinistra Democrazia Cristiana
Nessuno o meglio non tutti accettavano il sistema che c'era
Ma chi lo contestava sì candidata a realizzare un sistema diverso aveva fatto crescere insieme ad un'indicazione una mobilitazione di massa ed una speranza
Perché i processi politici sono stati questi
Noi oggi non siamo più in presenza di nessuna di queste condizioni siamo tutti dentro il sistema che ha le sue difficoltà
E ti potrà sembrare strano questo sistema o lo cambia la classe politica che c'è può sembrare una cosa più rischiosa ma è la sola cosa possibile
O la classe politica che c'è alla consapevolezza il coraggio l'intelligenza di cambiarlo Elkann girandolo sarà sostituito
O l'idea che possa essere sostituita senza che il sistema Siri Senni e un'operazione impossibile
La dialettica rispetto al sistema in crisi che non è il sistema dei partiti il sistema democratico del Paese
Del quale IP i partiti sono i soggetti politici principali ma la crisi è del sistema democratico
L'alternativa sarà data da una logica di ricostruzione degli equilibri di potere fuori della mediazione politica il rischio autoritario che incontra
Nel nostro Paese sta in questa logica non nella cattiva volontà delle persone
Se così e io sono convinto che così
La classe politica dovrebbe impegnarci d'impegnarsi
Io non voglio fare un complimento a Giorgio Napolitano
Perché è venuto questa sera a questo nostro incontro ma e la prima occasione che io per dirgli questa mia riflessione
Affatto una riforma
Una riforma parziale ma direi una riforma di metodo molto importante perché da quando dirige il Parlamento
Io l'ho notato
Ha obbligato il Parlamento a discutere e decidere
è una riforma non da poco
è una riforma molto importante fra l'altro ha accettato un criterio
Gestendo l'approvazione di un decreto
Che aveva visto una grande contesa tra le forze politiche quando io ero presidente del Consiglio senza la possibilità di risolvere
Nelle proposte di modifica dei regolamenti parlamentari
La proposta era e ed è giusto che i decreti vengano convertiti entro i sessanta giorni e convertiti significa approvati o a bocciati non significa provarle per forza
Viceversa noi avevamo introdotto abbiamo direi angoli introdotto meno per qualche ramo del parlamento la procedura è che la reiterazione del decreto
Attribuisce al governo poteri straordinari anche sul piano penale stravolgendo le norme costituzionali
Si era detto sì i sessanta giorni però il governo non può mettere la fiducia sul decreto io avevo detto di sì
Fui contestato
Da rappresentanti della maggioranza perché questo criterio limitato il governo non era vero
Perché il governo avendo la garanzia di aver il giudizio sul decreto entro i sessanta giorni non c'era bisogno della fiducia la fiducia è diventato uno strumento di alterazione del dibattito parlamentare
E se il governo sul provvedimento riteneva che avesse rilievo per la stabilità del governo poteva comunicare al Parlamento che qualora non avesse approvato il provvedimento il governo si dimetteva perché la questione di fiducia
Con Vicuron alla possibilità che il governo continua ad essere incarico non che è una considerazione che io stamattina ho richiamato anche in ordine alle nuove procedure alle quali si è fatto riferirmi
Questo è importante
Anche se non basta
Questo dieci anni fa sarebbe stato una grande riforma
Questo terrore l'anticipo di una riforma
Levi mi ha chiesto
Un giudizio cioè uno con giudizio un'opinione sul mio impegno
Io sono convinto che questa possibilità esiste
Sono convinto che solo queste attraverso questa possibilità si esce dalla crisi non credo a le denunce le indicazioni di diverso tipo
Sono consapevole che è molto difficile aprendo la festa dell'amicizia ha detto che temo che non ce la faremo anche se poi precisato che il team e ho avuto dei romani cioè è difficile
Ma bisogna mettercela tutta perché attraverso questa via si può uscire dalla difficoltà noi abbiamo il dovere di conservare i meccanismi della democrazia
Queste il dovere di tutti di chiunque voglia impegnarsi con la politica per quanto riguarda il lavoro che faccio
Questo che mi è stato assegnato ma che in un certo senso me lo sono procurato ecco perché lo vuole evitare
Perché ero convinto che non me lo danno
No non è questa beh onestamente è una battuta ma la no non è una battuta in un certo senso è vero
Ho utilizzato
Come dire questo desiderio non è che mi dispiaccia lo faccio con
Molto piacere
Però mi sarei un po'vergognato di chiederlo po'di pudore cielo non è che non ce ne abbia per niente però quando nel mio partito mimi stavano per soffocare perché mi volevano indicare come presidente
Anche allora pensavo che potessi essere tu
Poi non ho capito perché ti abbiamo eletto dopo per me era molto normale che chi elegge Simo subito
Queste sono
Sale così incomprensibile ordine mi ero mosso
è stato più eccitante per tempo la seconda non lo so
Non lo so per me era forse
Va bene va bene anche così però quando me lo Amici della Democrazia Cristiana dissi no
E perché perché voglio andare alla Commissione quando mi si chiese di fare il ministro degli Esteri corrisposta all'asta allo stesso modo
Allora fu un
Come dire sarebbe piaciuto no
Beh ma ci sarei andato lo dico anche per le cose che ho letto adesso
Questa è una Commissione dove presiede chi ha capacità di proposta non è che chi presiede a chi presiede a qualche limite
Le soluzioni nascono da chi propone non è che le soluzioni nascono da chi dirige
E e siccome ritenevo che comunque il mio partito mi mandarla tra i venti democratici cristiani e non era un problema
Però ci sono andato e ci vado volentieri per un'altra ragione perché ho la consapevolezza che di là tasselli inizio di recupero della politica nel nostro Paese
Io ho non ho chiesto il parere al presidente Napolitano con perché ho fatto una dichiarazione oggi pomeriggio
Avendolo detto prima al Presidente Spadolini spero di riavere il consenso anche del Presidente Napolitano
Siccome si discute si è discusso sulla Commissione sui poteri se sarà una commissione che funziona non funziona
Io la presiederò come se la Commissione avesse già il potere non nel senso che mi approprio di poteri che la commissione Nola
Ma perché interpreto le ragioni e le motivazioni che hanno accompagnato la costituzione della commissione nell'approvazione dell'ordine del giorno
Che ha previsto l'istituzione della commissione nella discussione che è stata fatta
Nelle indicazioni che sono state date da gran parte dei rappresentanti dei gruppi parlamentari
Si è convenuto di dotare la commissione di un potere referente perché poi il potere che la commissione chiede questo è un processo e un potere procedurale
E io mi comporterò come se le avesse
Tra l'altro diciamo operando una coincidenza di tempi perché i tempi per l'approvazione della legge costituzionale esigono alcuni mesi c'è bisogno della doppia lettura
Però nei primi mesi la Commissione deve definire la proposta
Il rilievo dei poteri della commissione quando formalizzata la proposta la trasmette al Parlamento io credo che lavorando così ci sarà una coincidenza mi auguro una coincidenza rapida
Tra proposta della commissione parlamentare e poteri attribuiti dal Parlamento in maniera che si possa arrivare in aula
Con una proposta accompagnata da questi poteri data alla commissione linea d'accordo comunque è stato
Ha detto di sì ma ho la sensazione che io la cordolo ricercato più per una cortesia di rapporti tra i Presidenti delle istituzioni
Anziché per la indicazione di una cosa anomala non è anomala questa è e la normalità
Perché sui giornali si è scritto o l'ho detto oggi lo ripeto qua non c'è nessuna volontà
Di discredito nelle cose che dico ma la commissione Bozzi andò male non dando perché non aveva poteri ma la commissione Bozzi andò male perché fu gestita non con la convinzione di cromare indicazioni possibili certo non aveva i poteri che a queste però se la Commissione avesse lavorato con l'impegno a cercare una soluzione probabilmente avrebbero il suo lavoro utile su che aiuta anche il fatto che la crisi ancora più grande o no credo di sì credo di sì ma la la la la commissione fallì quando il Presidente si lascio condizionare da una sorta di di di
Marchingegno che è diventato un po'il nostro orientamento e Forlani dice la nostra trappola immaginare che le riforme istituzionali e costituzionali dovevano essere legata alla maggioranza di governo
Del resto
Questo argomento è scomparso da qualche settimana dal dibattito politico la commissione se avesse lavorato allora con la consapevolezza che le istituzioni sono della collettività e non della maggioranza
Nelle istituzioni si formano le maggioranze le minoranze ma non ci sono le istituzioni democratiche della maggioranza e quelle delle Poste dell'opposizione probabilmente avremmo fatto un lavoro utile anche nel passato
Però io in politica o questa convinzione che gli errori servono per non ripeterli la discussione non va fatta sugli errori che si sono commessi ma sugli errori che bisogna evitare perciò l'impegno che questa Commissione lavori possibilmente utilmente
Un credo che siamo alla conclusione che credo che era questa seconda parte dopo la prima così vaste ampia questa seconda parte così appassionata impegnata
Ma io non so manesco con qualche conforto ma credo che debbo chiedere a Giorgio Napolitano una breve risposta gli è stata fatta una domanda non sei d'accordo non è d'accordo
No io sono del tutto d'accordo perché se non si facesse così come suggerisce Ciriaco De Mita in quanto presidente
La commissione bicamerale lavorerebbe per senesi in una sorta di limbo
In una condizione come dire di sospensione
No i sei mesi debbono essere impiegati per esercitare immediatamente dopo nella fase successiva i poteri che le saranno conferiti e quindi bisogna lavorare condivido pienamente come se questi poteri fossero già dati noi non possiamo permetterci il lusso di ripetere gli errori e i limiti della commissione Bozzi quando mi si chiede ma ce la farà o non ce la farà fallirà la Bicamerale non possiamo permetterci il lusso di un fallimento
Io riformulerei così un'affermazione che ha fatto Ciriaco De Mita
O questo sistema autoriforma il Parlamento che c'è
Con una maggioranza larga oppure uno
Mi auguro con una maggioranza larga condivisioni dei gruppi oppure uno ma o questo sistema lo riforma il Parlamento che c'è
O si rischia mi sia consentito il ripescaggio di questa vecchia espressione o si rischia il salto nel buio in un'altra festa
Qualcuno ha detto sta per arrivare un circolo ore non ha detto tromba d'aria ha detto ciclone che spazzerà via tutto ed tutti lo ha detto con aria soddisfatta e gioiosa il fuoco è bello
Ebbene io davvero mi auguro di non vivere in quella landa deserta
Non un ciclone e necessario ma un serio responsabile impegno di riforma che riguadagna la fiducia dei cittadini e consenta alla democrazia di crescere
Vediamo credo a anche se il mio mestiere di molto moderatore di giornalista non mi consente di applaudire credo però di esprimere il vostro ringraziamento a due
Personalità nella politica italiana che
Al di là della crisi riescono ad alzare la teste a guardare a quello che si può fare con gli strumenti che abbiamo e che dobbiamo usare perché non ne abbiamo altri