"Jugoslavia"

Pal
A un Paese che non c'è più
Ma non è detto che non ci sarà ancora
La Jugoslavia
Sono qui
Occasione per parlare della Jugoslavia è il libro di Dino Frescobaldi Jugoslavia il suicidio di uno Stato e pubblicato dalla casa editrice Ponte alle Grazie
Con noi c'è naturalmente l'autore
Il professor errate Petrovic che uno dei maggior conoscitori della storia italiana in Jugoslavia ci tengo ancora parlare di questo Paese come spazio ampio quindi non soltanto come conoscitore della Bosnia o di Sarajevo ma della Jugoslavia per come l'abbiamo conosciuta fino a un anno fa
Poi c'è con noi ancora Nicoli emigrò giornalista del Manifesto inesperta studiosa di problemi della Jugoslavia e Lusenti come rappresentante dell'Arci
Io da lei per prima la parola proprio a Nicoli anidro come primo intervento queste sono una serie di
Interventi che affrontano anche a partire dal libro un po'i problemi di questo Paese le conseguenze che già sono in atto di una guerra civile
Terribile catastrofica
Di cui non si vede ancora alla fine e che almeno a opinione di chi vi parla purtroppo c'è da temere che possa durare ancora diverso tempo anni perlomeno comunque di questo avremo modo appunto
Per parlarne oggi e diamo quindi subito la parola a Nicoli e Nigro
C'è un po'di rumore sentite perché non se n'è un po'tenuto sotto il rumorosa la infatti numero
Ma io penso che siamo tutti d'accordo sia ne ho i che voi che a partire dal libro di Dino Frescobaldi parto un dibattito che tocchi un po'i temi dell'attualità che sono poi quelli che
Così più
Più interessa neanche più preoccupano per la loro drammaticità io personalmente penso che chi non ha ancora avuto occasione di leggere questo questo libro editore Ponte alle Grazie che infatti ha avuto un notevolissimo successo di pubblico e di vendita
è un libro da consigliare proprio come un introduce un'ottima io credo introduzione al tema della Jugoslavia prima di tutto perché scritto una maniera discorsiva quindi non si presenta come così un un libro pesante come invece spesso appunto il tema Jugoslavia evoca un attimo questa caratteristica di pesantezza e così senza apparire da muovo diciamo strada facendo riesce a dare molte informazioni molte così molte atmosfere anche se il problema del di un libro sulla Jugoslavia dirette cioè dire che c'è in questo senso
Sono usciti dopo il divo di Frescobaldi altre opere che possiamo poi un attimo ricordare però tutte con un problema io credo che il problema principale per quello che riguarda la bibliografia sulla Jugoslavia in Italia e proprio il fatto che la bibliografia e molto povera
E quindi sulla Jugoslavia non si può dare scontato quasi nulla perché è un Paese che in Italia dal punto di vista dei media dal punto di vista dell'opinione pubblica viene scoperto nel momento in cui scompare o di sparare o comunque in un momento in cui la Jugoslavia non è più quella che era
E quindi per chiunque giornalista studioso letterato eccetera voglia affrontare il problema questa è una grossa difficoltà anche perché in italiano non sono stati tradotti nemmeno alcuni libri fondamentali di storia della Jugoslavia e quindi questo è una una una grosso ostacolo che ci si trova davanti l'altro problema e e questo che sulla Jugoslavia però non è possibile non è stato possibile infatti non ce ne sono
Scrivere un instant book come invece non so per fare solo un esempio che può risultare di vicino è avvenuto per la cura del Golfo cioè la cura del golf è stata una cosa molto precisa
Con un inizio è un affine quindi con tutti i limiti anche con tutti i pregi che possono avere libri come instant book comunque un Istanbul su questo era possibile sulla Jugoslavia questo è molto più difficile perché la situazione
Prima di tutto eh continuamente sembra un work in progress anche la guerra è una guerra molto particolare per di più non si può dire che la guerra che le guerre jugoslave sono tutte uguali non è assolutamente vero quello che è avvenuto in Slovenia è completamente diverso da quello che è venuto in Croazia e ancora molto diverso da quanto sta venendo adesso in Bosnia Erzegovina quindi fermarsi a un certo punto lascia lascia la sospensione
Nel in chi legge nel lettore
Comunque altre opere che comunque possono sempre essere utili perché dando così parti Alco informazioni anche approcci particolari e uscito un libro che si chiama Jugoslavia dentro la guerra
Di una casa editrice minore editrice goriziana
A cura di Fulvio Molinari che l'inviato del TG uno spesso avrete occasione di vedere in televisione
E con una cronologia con una cronologia dall'ottantanove fino diciamo proprio al all'inizio della della guerra in Bosnia Erzegovina un'altra parte invece molto interessante di questo libro è un lungo saggio di uno studioso
Storico militare Antonio Segni ma e questo saggio pur essendo molto specialistico molto interessante e questo anche proprio per le caratteristiche di questo conflitto anche a me personalmente e accaduto di leggere
Così studi di esperti militari che possono in realtà risultare molto più interessanti di quanto invece venga in altre occasioni perché perché sulla stessa definizione del conflitto sulla stessa dinamica e sul modo in cui questo conflitto è avvenuto un approccio di questo tipo nel caso la Jugoslavia è molto utile quindi per esempio questo messaggio
Che poi affrontando soprattutto alcuni punti momenti cruciali come per esempio la la battaglia per la conquista o liberazione come è stata chiamata delle due parti di Vukovar è interessante
Un altro libro sempre il però anche qua di una casa editrice piccola non facilissimo da trovare è lettera nessuno della testi edizioni lettera nessuno il titolo giallo dice volutamente provocatorio
Sono missive scritti in gran parte di intellettuali croati
E che così si rivolgono diciamo un po'al mondo
E abbiamo appunto anche qua approcci molto diversi voi vedete che già nel titolo l'idea un po'quella di essere abbandonati e allora qua introduciamo un tema cui possiamo tornare cioè dell'Europa che abbandona la Jugoslavia o o punto in comunque abbandonata cade quando Lazarevo eccetera eccetera nel momento della guerra comunque come materiali anche questo è un libro utile un altro libro anche qua editore piccolo su eh quando i giorni della Slovenia del e spedizione di Trieste
Dove gli così la la la cronologia le informazioni eccetera si si limitano al all'asse alla questione slovena e quindi a la alla fase iniziale della della guerra questo io lo ve lo dicevo anche perché anche con gli organizzatori di questo dibattito l'idea era comunque di riuscire a dare un attimo un po'il quadro di quello che finora è uscito questo vivamente ci limitiamo molto all'attualità ci sono poi altre cose che non direttamente hanno che fare con l'attualità che però credo possano essere utilissimi anche qua per capire tematiche atmosfere eccetera facciamo solo un esempio e poi non parliamo più ci fermiamo in questa Breve bibliografia il romanzo il grande romanzo di insegnanti Ski migrazioni che uscito prima dell'estate
Da Adelphi che è un romanzo scritto verso la fine degli anni Venti e che appunto la cui tematica è e il sono le migrazioni dei serbi alla fine del seicento è un romanzo per esempio che a mio parere introduce può essere letto così come la cui lettura oggi fa addirittura un effetto iper realistico tanto sembra ritrovare elementi dell'oggi è questo può essere per esempio un'altra introduzione al tema io dico tutto questo anche perché sulla Jugoslavia nei nei nei dibattiti e fa le persone spesso la domanda è
Non si capisce niente insomma è una cosa che sfugge alla alla comprensione se ne sa pochissimo eccetera eccetera quindi io credo che questo possa autorità diciamo questo mio così approccio soprattutto informativo io direi di dare la parola adesso che tutto l'autore del libro e poi se mai
Con anche interni
Ma penso che prima forse sarebbe interessante sentire il professor rade Petrovic che tra l'altro quindi da quindici giorni è in Italia abbandonato l'inferno di Sarajevo
E quindi oltre naturalmente a darci alcune indicazioni di studioso su quello che la tragedia del suo popolo e dei suoi popoli naturalmente può darci una testimonianza di quanto tragica sia la situazione in questo momento in Bosnia Erzegovina
Prima di tutto dovrei sapere quanto tempo alla disposizione per che quanto parlano storici questo sono sempre allunga e parlate
Allora del sei dieci minuti prima domanda come io posso parlare di un libro che si trova qui prima edizione noi l'abbiamo ricevuto a Sarajevo quasi un anno fa meno di almeno a meno di un anno
Alla abbiamo prepara preparato in un quadro del del un circolo jugoslavo italiano un convegno su questo libro questo libro merita un convegno non solamente una Presidente presentazione così da poco perché si trovano molti pro purtroppo presto con un maligno non abbiamo riusciti o di fare con amici e studiosi italiani
Adesso sono veramente venuto in una situazione molto diversa dopo la Spd ex l'esperienza della guerra
Ma ho letto questo libro con un grande interesse prima di tutto come un autore vuole descrivere libro su un suicidio perché libri sui su su suicidio non ci sono direi molti così da una da un punto di vista personale si tratta
Il titolo del libro è molto interessante perché suicidi sempre sono collegati con la propria voglia non sono una cosa che fuori dalla propria voleva direi che Nicola sommaria in questo che si chiamava la rivoluzionaria proprio molte cose sono venute
Proprio dal credo la parte della Bolivia dell'i popoli che la vivono in questo libro per me era molto interessante di vedere come Autore
Durante il TAR in tanti anni che seguiva tutta questa politica sviluppo della Jugoslavia che era un sviluppo abbastanza interessante abbastanza buono
Io prima devo chiedere scusa perché mio italiano non è mia lingua materna spero che comprendete cosa voglio esprimere ma si tratta di ogni una singolare pubblicato caratteristiche di ogni singolare pubblica della Slovenia Croazia Bosnia perse Collina Serbia
Montenegro Macedonia tutti questi pezzi che hanno dei quali fatta attesta Jugoslavia federativa
Credo che anche autore molto bene visto io un fondamentale problema di tutta questa situazione che questione nazionale lette Sterninae nazionalità religioni questa diversità di culture di civilizzazioni di religioni lingue una cosa che gran parte anche una parte degli studiosi mai non ha compreso in un profondo senso
Terza dal io ho trovato che questo libro è scritto
Con una intenzione
Di evitare questa terribile guerra
Per me io ero molto contento quanto visto che da parte da altra sponda adriatica
Ci sono li uomini gente che sono preoccupatissimi per destino di questo paese vicino con il quale hanno vissuto tanti anni ultimi anni
Anche sotto governo prima di tutto dei comunisti in ottime relazioni perché la storia prima non era così sempre piacevole erano sulle pagine abbastanza brutte
Per me in questo momento per introduzione
Dal mio punto di vista è un del libro
Buono utile è un libro che può avvicinare al popolo italiano al pubblico italiano anche altri che conoscono la lingua resta
Questa problematica della situazione jugoslava che oggi non possiamo comprendere neanche noi
Io sono la generazione che dopo seconda guerra mondiale vuol dire quarantacinque io la vedo tredici anni pensavo che la Jugoslavia uno stato eterno
E potete comprendere mie delusioni oggi quando vedo che cosa è successo
Credo che in questo libro trova che è molto importante questo che sta Autore Spal sottolineato la situazione in Bosnia ed Erzegovina come un Paese centrale senza il quale non si può risolvere la situazione in una federazione jugoslava
Perché è sempre era un problema fondamentale come risolvere la situazione in Bosnia ed Erzegovina prima di tutto qui è accennato molto bene chi sono i musulmani
Perché molti giornalisti italiani quanto scrivono scrivono delle zone turche di issare o Bashar scia questo non sono le zone turche sono le zone mossi rimane perché nostri musei rimani Mussi rimani bosniaci musulmani della Serbia
Qui non penso Ali albanesi
Che sono maggioranza mostri rimani presto un'altra cosa ma i montenegrini sono islamiche non parlavano turco sale la gente che imparava turco come poteva imparare anche il tedesco o qualche altra Linda
Dopo sono la gente
Che abitarla da tanti hit da secoli sempre mischiata con gli altri con gli ortodossi serbi sempre con i serbi maggioranza dopo con i croati
Perché a questa nazione oggi la noi consideriamo nazione Musto Imana era sempre un problema nella storia della Jugoslavia dopo la unione mille novecentodiciotto
Come risolvere il problema della Bosnia piazze vedete
Nella letteratura gente che conosce la letteratura sempre quando si parla di un grande statista serbo e dopo jugoslavo Nicola pastiche che era un abbastanza vicino
Di conte Carlo Sforza statista italiano molto conosciuto mila novecento diciamo otto quanto li hanno presentato una mappa dei una futura Jugoslavia lo domandavano di mettere una frontiera fra i serbi croati anche può darsi Remus rimani
E lui non accettava questa proposta questo grande serbo diciamo
Non accetta dice la Bosnia non si può dividere è una cosa che è impossibile questi statisti servi odierni non sono a livello di Nicola pastiche
Perché Nicola pacis sapeva molto bene
Per a vere una situazione chiara
è una situazione Bonanni nel tutto questo territorio prima di tutto si deve tener conto della situazione in Bosnia perché accada presto la vostra intenzione attraverso disservizi
Della Bosnia Erzegovina c'è contatto con i serbi della Croazia
E questa atteggiamento voleva dire che il Silver e mettere d'accordo con i nostri money e lui è fatto
Questo prima costituzione jugoslava del mille novecentoventi uno la costituzione di Vidor Dana diventi otto giugno mille novecento testo data della battaglia di Kosovo
Che testa data oggi è molto abusata invece lui ha detto una particolare posizione della vostra dichiarazione nella Costituzione
Jugoslavia anche basava sul centralismo e unità RIS perché voleva tennero in questo territorio storico completo oggi proprio questa vera che è scoppiata in Bosnia è scoppiata prima di tutto su questo sono venuti in un urto come organizzare la Bostanica anzi gran pentolone dopo uno Stato unitario jugoslavo federale dicendo perché abbiamo nella nostra storia passato una Jugoslavia unita centralizzata unitaria non erano contenti era il problema dei croati diciamo prima di tutto ma anche altri dopo durante la repulsione jugoslava che secondo me era gloriosa
Molti oggi rinuncia non cambiano la pelle cambiano tutte le cose questo un'abitudine che mai non mi è piaciuta non perché non si deve cambiare sì beh restare alle argomenti allora abbiamo creato uno Stato federale che il secondo Meier Melli ore era e soluzione per la situazione jugoslava il milione
E particolarmente per la Bosnia
Dopo non erano contenti dopo Seconda guerra mondiale quanto Tito era ancora in forza molto attivo tutto questo sistema funzionava la funzione dipendeva dallo capo
Perché la situazione in questi stati funzionano sempre e credo che in questo libro questo è molto bene sotto l'inviato dipendeva dalla esercito dal partito dal partito e dalla polizia segreta polizia segreta politica polizia dopo sono per cosa andavano abbastanza bene
Io devo dire che noi abbiamo avuto un grande progresso in questo periodo può quarantacinque e non si deve disprezzare mi anche i termini socialismo socialisti comunisti sono lì pregiudizi d'vogliamo rimanere sempre alte Reno di oggettività
Il parlare cos'era buono cosa non era poi allora piano piano andando avanti sono diventati in molti il modo si sono visti molti
Malcontenti commi situazioni noi non siamo contenti sloveni non siamo provati contenti Muscle in mano ai serbi tutti insieme Cadeo adesso abbiamo distrutto anche questo strato federale
Una Jugoslavia esiste anche oggi
Questo stato sa restare pubblica questa Repubblica diciamo non so come si traduce Fede federale jugoslava esiste una eredità di nome jugoslavo prima volta Aiello nome Jugoslavia era usato mille ottocentoquaranta otto
E allora ha dato un raguseo
Mattia bande
Un prete cattolico che sia svestite andato in Serbia e dopo presta con questo nome rimane anche oggi come a una eredità
Io credo nelle idee integralisti che adesso siamo in un
Una dissoluzione
Si è creato il Stato indipendente sloveno provato non ancora tutto chiaro perché c'è questa situazione con le unità
Di organizzazioni unite allora situazione non è in Bosnia è un uni un interno
Veramente un interno no non parlo delle cose che sono conosciute delle etnie ma se lei non hanno un bicchiere di acqua di bene
Quanto sono trenta trentacinque gradi sullo zero allora questo è un genocidio verso la umanità
Non si tratta più delli delle diritti nazionali perché diritti nazionali sono solamente uno dei diritti dell'uomo
E dopo questo Stato non si può diciamo costituire anche questa situazione con Macedonia non è ancora chiara ma se ci sono decisi di vivere tutti perse perché non possono vivere diciamo in pace e dei vedere come Po andare avanti questa terza situare soluzione in nostra storia perché con questa situazione che abbiamo creato oggi che si è creata voci
Io non vedo come si può uscire fuori
Io non vedo e per questo sono preoccupato
Direi molto disgraziato
Incesto senso mi piace che in questo Paese il nostro più grande vicino Italia e più grande vicino della Jugoslavia questo spazio rimane jugoslavo io penso e ho fatto anche una proposta
Se non può essere uno Stato va bene non dobbiamo rimanere vivere in uno stato se non siamo contenti ma ci sono al cose che sono fatte in settanta anni de la vie di questa questo stato diciamo Ferrovie strade collegamenti tradizione
L'altra per esempio
Molte tradizioni sono mano diciamo da saremo vanno verso Belgrado verso Lubiana verso Zagabria al di in altre direzioni allora si può fare una comunità economica jugoslava
Non si deve neanche usare questo parola riguardava perché alcuni non la sopportano va bene se non la sopportano si può usare qualche cos'altro ma come si può fare una Europa moderna diciamo una dove la gente si avvicina più i popoli una fratellanza se posso usare questa termine di Mazzini o fratellanza fra i popoli
Con queste spaccature queste a un atto misurazioni di tutta questa situazione in questo senso mi fa diciamo sono un poco lieto che questo interesse in Italia
In Italia esiste per il nostro destino
Il testa disgrazia quando un aereo e altre cose non è venuta perché questo aereo era italiano hanno questo sono esagerazioni della stampa italiana
No si tratta poteva essere anche un aereo tedesco qualche cos'altro ci sono le altri conti
E contributo disegno artista asterisco Baldi è grande
Direi proprio che ha avvicinato a popolo italiano al pubblico italiano presterà complessiva problematiche Nicosia
Ringrazio il professor Pietro dice per questa sua
Testimonianze connesso indicazioni che ci ha dato e su cui soffre ci soffermeremo anche più tardi io ho davvero avrei infatti alcune considerazioni proprio da fare muovendo dalle dalle parole del professor Petrovic penso comunque che il titolo del libro di Dino Frescobaldi suicidio di uno Stato sia veramente azzeccato azzeccato perché e raro davvero che un Paese cerchi così direi purtroppo quasi consapevolmente la propria rovina come ha fatto questo Paese negli ultimi dieci anni
Da questo punto di vista io credo che le responsabilità che ricadono sui gruppi dirigenti repubblicani in particolare in particolare di Serbia Croazia e Slovenia
Siano notevoli anche se certamente di diverso peso e di diversa qualità
Però le responsabilità ci sono sono tante sono tante soprattutto per aver preparato quel terreno a quell'animosità nazionale che punta a dividere
E che non aiuta a riunire o se non altro l'aiuta nemmeno a dividere in modo che ci si possa lasciare e poi che si possa divisi trovare comunque un rapporto come hanno normalmente degli Stati vicini
Perché è evidente che non solo non si riesce a dividere questo Paese ma non si riesce neppure a garantire una sopravvivenza di un minimo di relazioni interstatale comuni
Un esempio eclatante credo che chiude la testa al toro
Siccome noi assistiamo e per molti aspetti anche Regione a una demonizzazione della Serbia per tutte le responsabilità che sa nella guerra
Come se però fosse l'unica responsabile cosa che io invece personalmente non ritengo sia
Senza con questo ridurre nulla delle responsabilità alla Serbia intendiamoci ma se così fosse cioè se lo il problema fosse semplicemente Milosevic e il gruppo dirigente della Serbia questo vorrebbe dire che tutti gli altri gruppi nazionali in qualche maniera troverebbero avrebbero provocato trovato mantenuto un modo di convivere in ogni caso è che il problema fosse appunto solo la questione dell'espansionismo del predominio serbo della creazione la Grande Serbia
Ebbene
Dal momento in cui son diventati indipendente Slovenia e Croazia hanno raggiunto un talmente basso livello di relazioni reciproche che mai si erano avuti dalla storia di questi due Paesi
Talmente basso che ci sono addirittura contestazioni di territori
Ci sono addirittura Ugo lotte doganali che si sono già iniziate fra i due Paesi problemi che implica che proprio confermano una difficoltà di fondo alla convivenza perché questo naturalmente deriva dalla logica e dal modo dalle dai dai processi attraverso i quali si sono costituiti questi Stati indipendenti cioè Stati che miravano Ata a vere un'indipendenza come Stati etnicamente puri
Questa è anche uno degli elementi sui quali bisognerebbe riflettere per capire la tragedia dalla Bosnia altrimenti la Bosnia sarebbe riuscita a vivere come Stato indipendente in cui serbi croati e musulmani sarebbero vissuti insieme
Il fatto che si dividano e che vengono indotti uccidersi
Non dimentichiamo che a Sarajevo c'erano state notevoli manifestazioni pacifiste prima dell'inizio della guerra dove i rappresentanti delle tre un e termine erano insieme laddove evidentemente c'era anche chi invece voleva dividere e voleva provocare la guerra ed era gettato della tragedia un Paese che giustamente come avete preso al petto Ricci indivisibile
E nel quale esulta cui terremo sì in realtà si sta combattendo la battaglia per la creazione degli Stati etnicamente puri
Ho
Per qualche altra cosa che però al momento non si riesce a vedere io credo che però sulle ragioni sulle motivazioni di questo suicidio sia giunto forse il momento di ascoltare l'autore e di sentire un po'anche Dino preferisco Baldi le sue riflessioni le sue osservazioni su su questa grande tragedia
Grazie tanto ma penso che l'di amici e colleghi che mi hanno preceduto
Hanno già detto molte cose hanno già esposto quelle che sono state le finalità di questo mio libro ma io vi voglio oggi
Voglio premettere una specie di piccola confessione e io volevo ero tentato addirittura di fare una premessa in questo libro rivolgendomi al lettore dire caro lettore io sì deluderò ti deluderò perché ma perché io non prospetti però una soluzione
Mentre tanti disinvolti
Politici italiani trincea vanno giudizi e questo ha ragione questo ha torto bisogna fare questo bisogna fare quest'altro io non mi sono schierato innesti da nessuna parte di questi che suppone Ivano di a vere la ricetta della soluzione
E è apposta
Per volgere una polemica sostanziale
Verso questi finti medici io ho cercato come diceva appunto prima Nicoli anidro di presentare la complessità di questo problema esponendo esponendo certe caratteristiche le caratteristiche di questo Paese
Che insieme da un lato quando il suo grande fascino fascino di cui io stesso sono stato essendoci stato là sostato abbondantemente contagiato d'altro lato invece anche Edison per queste caratteristiche che i producono purtroppo le conseguenze
Che noi
Vediamo
Esponendo queste caratteristiche senza associarmi al coro dei nostri grandi e bravi politici che in sede internazionale in sede parlamentare ritenevano di possedere la ricetta miracolosa per risolvere questo problema presentando appunto punto questo cercato di combattere Lavia modesta battaglia contro le soluzioni troppo facili ma illusorie
E quando mi riferisco a queste soluzioni facili illusorie perché lì si è visto poi quanto fossero veramente illusorie mi riferisco alla politica che è stata fatta in sede comunitaria
A partire dall'anno scorso
Con la politica dei riconoscimenti quasi ci si riteneva che riconoscendo
La l'indipendenza delle delle pubbliche si risolvesse il problema deve ricordare a quelli che hanno fatto fatto questa politica legittimano l'accusa legittimano nelle rimprovero la critica e di aver voluto spendere questo fuoco jugoslavo con la benzina dei riconoscimenti sono stati dei pompieri incendiari e questo io l'ho detto l'ho scritto e lo ripeto in questa occasione
Sì ha visto poi che cosa successe perché dalla riconoscimento dell'indipendenza del due repubbliche del nord la Slovenia che aveva una sua omogeneità etnica diciamo la Slovenia aveva sul però già tanto per cominciare
La Croazia questa omogeneità etica non c'era perché c'è un la presenza di un dodici per cento per un dodici per cento ma così tenta presenza di croati ma non parliamo coi della Bosnia che c'era e oggi che ci ha ricordato prima il professor rade Petrovic il problema si è incancrenito quando si è concentrato è passato nella volte e lì è diventato un problema drammatico e anche irrisolvibile
Perché e la Beauté io lo lo dettano volta non anche un dibattito la televisione progettate anche dei ci sono state delle critiche adottate materie giuridiche ma la Bosnia si è stata un regno che si perde nella notte dei tempi ma è stato sempre una Regione contesa è stata se al sempre al al centro
Di dispute da un lato l'impero turco l'altro lato l'impero austro-ungarico poi le rivendicazioni nazionaliste dei serbi
Sì lui movimenti dei croati che invece si appoggiavano più alla all'intero
Mou asburgico tant'è vero sì c'era questa tendenza all'India alla vigilia della prima guerra mondiale la cosiddetta pendenza Tria lista fare dell'Impero Austroungarico ma e ha anni unirli c'è anche la componente serva e slava ecco e questo è stato una delle ragioni che in chiamarono i giovani che poi dopo uccisero il l'arciduca
Francesco pedinando Dardano do inizio a quel processo che tutti sappiamo
Per cui la Bosnia
è diventato veramente il cuore non sottese cuore da ricordare anche in cui è diventato anche il cuore
Del problema e ed è difficile uscire da questo groviglio perché nella la Bosnia e Tito aveva trovato questa formula Beha inventato usata la formale inventato alla Repubblica coi qualcheduna criticato in cima alla Val di Non è stata inventata da Tito no inventato la formula della Repubblica
Della Bosnia creando questi tre gruppi etnici conferendo al gruppo musulmano i caratteri di gruppo nazionale in modo da a realizzare un equilibrio a questi in all'interno
Di questa comunità in questa regione che aveva visto non dimentichiamoci che mai le lotte più sanguinose durante la seconda guerra mondiale era stata al centro della resistenza dove si dice
Che i tedeschi persero all'indice ti dice sei che dice cinque che dice quanto al delle loro migliori divisioni che si scorda narrano del tentativo di soffocare resistenza vacante a questo c'è stato c'è stato una lotta durissima anche tra gli elementi ustascia
Una parte degli elementi musulmani che a un certo momento si erano avvicinati molto alle posizioni degli ustascia
Poi dopo invece poi partigiani comunità artigiani di Tito questa era stato veramente il cuore della e per appunto per superare e le lire
Queste ferite era stata creata questa Repubblica dove non esiste diciamoci la verità non esiste una vera maggioranza perché anche i mussulmani che sono maggioranza però sono sempre maggioranza relativa al di sotto del cinquanta per cento sono quarantaquattro per cento quindi non è il gruppo
Maggioritario in senso assoluto quanto poi ai sei arabi si dice tanto alla la Serbia ha invaso
La Bosnia no non è vero perché i serbi sono un terzo della popolazione su tre persone cioè ce ne sono c'è un c'è un serbo quindi è c'è una consistente consistente gruppo serbo già nella nel is installato nella Bosnia quanto poi a tutta la storia da serpenti ha inviato ha mandato armi Man ma la la stella
La Bosnia era il deposito il centro dell'armamento jugoslavo sia dal punto sotto l'aspetto della produzione
Perché le fabbriche militari erano state concentrate per ragioni strategiche strategico politiche da Tito in Bosnia ed erano stati creati in maggiori depositi di armi in previsione nella previsione di un attacco del del patto di Varsavia capito aveva dato per scontato che se un giorno ci fosse stato un'invasione
Sovietica della Jugoslavia delle armate del Patto di Varsavia la resistenza sarebbe stata impossibile nella valle della Sava e del Danubio e carri armati sarebbero arrivati davvero facilmente
Arrivati a Belgrado sarebbero dilagata e abbreviato l'unica maniera di opporre resistenza era di attestare attestarsi sul baluardo sul bastione
Bosniaco
E ripetendo in fondo la guerra partigiana
Scrive si è svolta Litta quarantuno e quarantacinque reti
Seguendo il modello della guerra partigiana quindi aveva creato in Bosnia il concentramento di industrie belliche e di Arbib belliche Picabia restavano sul posto quando e si è inserita questa spirale perversa
Di odio di si si sono riaccesi questi antagonismi
E Lilli l'incendio bosniaco ha trovato un materiale sul posto un materiale particolarmente particolarmente favorevole purtroppo particolarmente favorevole e ora come come si spende Jack questo fuoco
Io ritengo che la politica che è stata fatta
Dalla Comunità europea sotto sotto in gran parte per responsabilità tedesca perché all'origine statale tra è stata una politica sbagliata cui si sono piegati tanti Paesi per delle regioni di politica estera per cui il nostro ecco
Il c'è stato forse un'influenza a mio giudizio negative del resto lo scritto
Sul giornale a cui collaborò della Repubblica nell'ultimo articolo la politica del vaticano che si è identificata con l'interesse dei cattolici contro gli ortodossi a mio giudizio è stato una politica sbagliata
Al punto che a un certo momento il Musil i chiese giardini ho avuto l'impressione che i cattolici il conto di ortodossi si schierasse dà diritto da parte dei musulmani ecco questo perché questo si può spiegare col fatto che in fondo gli scismatici
Per al per una religione son sempre peggiori nemici di quelli di che appartenenti ad altre ad altre regioni ecco
Quindi come dico io non ho delle soluzioni miracolose l'unica maniera e l'unico suggerimento che dove di studiare di affrontare questo problema jugoslavo non per quello che noi vorremmo che fossimo che fosse e nemmeno per quello che riteniamo che sia gente che è stata in questo Paese c'è stata passato una bella vacanza in sulle sul lago di Bled ostruire le coste dalmate e il semplicemente per questo fatto ritiene di potere già esprimere dei giudizi e di trincea delle sentenze no
è un Paese nella sua complessità richiede una analisi molto più approfondite quest'analisi più approfondita
Dovrebbe
Distoglie ac dalle avventure dalle vetture troppo facili dovrebbe consigliarci evidentemente una partecipazione la presenza diplomatica ma la presenza diplomatica Patta con molta maggiore cautela con molto maggiore senso di responsabilità di quello che si è visto degli ultimi tempi
Da parte e di molti governi europei e io credo di aver detto la prima parte ora se ci saranno gli interventi su questo punto sviluppare anche il mio mi amici qui presenti potranno sviluppare il loro pensiero qualcheduno il pubblico lo potrà dire io ho già chiarito per quanto mi riguarda
Le carte
Le mie carte queste sono le carte a cui mi sono ispirato grazie
Grazie all'autore
E ha detto molte cose interessanti su cui poi torneremo
Se mi permette giustamente regione dicendo
Dobbiamo studiare questo Paese
Se posso dire ha subito una battuta
Amaramente feroce i primi da mandare a studiare sarebbero i politici il Papa il governante il Papa il rappresentante anche dall'opposizione perché anche lì invero come posizione di incerte ne sono state prese tante
In realtà io vorrei soffermarmi un posto proprio sull'impotenza d'Europa ma credo che sia giusto prima sentire un po'Lusenti dell'Arci che fa parte dei movimenti pacifisti ha seguito una carovana
Per la pace a stare proseguito i profughi e quindi anche qui possiamo ricevere una dimensione ulteriore su quello che il dramma e la lotta per lenire questo danno nei limiti del possibile per quanto se possibile
Naturalmente le vittime agli docenti di questa guerra prima di arrivare forse a qualche osservazioni più di carattere generale
Ma io credo
Credo che Miccoli anidro abbia dato un ottimo quattro all'inizio della conoscenza che c'è e c'è stata nel nostro Paese
Di quella che era la Jugoslavia che cos'era la Jugoslavia nell'immaginario collettivo era un Paese unico
Poco si sapeva che esistevano serbi croati che parlavano lingue diverse che c'erano religioni diverse come ha detto adesso chiudendo il suo intervento Frescobaldi era il paese dove si andava in vacanza
Dove si stava abbastanza bene ed era il paese dell'eresia comunista che stava di fianco all'Italia ma non molto di più
Questo immaginario collettivo della stragrande maggioranza della gente ha portato oggi a quella che è la domanda anche perché successo questi Jugoslavia e il fatto che tutti ancora continua a domandare con insistenza perché persone che hanno vissuto
Per tanti anni assieme oggi diventino combattenti uno contro l'altro addirittura anche attori protagonisti di stragi incredibili di violenze di violenza incredibili e questo è un po'un peccato che non si sia approfondito molto di più a parte qualche studio isolato nel nostro Paese la situazione della Jugoslavia perché oggi possiamo dire che forse in questa situazione
C'è molto di più del nostro futuro di quello che pensiamo
La Jugoslavia crogiolo di popoli di lingue di culture e esperienza federativa
Trenta quarant'anni prima
Del discorso che si va facendo oggi in Europa
E sicuramente ed era sicuramente una interessantissima banco di prova di una convivenza che noi cerchiamo oggi di sperimentare con il processo di unificazione di unificazione europea
Questo sicuramente sta anche alla base di un disorientamento della gente di fronte al dramma jugoslavo e anche un disorientamento che bisogna riconoscere del movimento pacifista
Di quella non capacità di intervenire immediatamente con chiarezza
Di riuscire a prendere posizioni chiare e magari anche iniziative che in qualche modo potessero incidere sulla situazione sicuramente non è il movimento pacifista io credo o non solo il movimento pacifista quello che può credere oggi di fermare una guerra o di ricostruire sopra un minimo di convivenza civile all'interno di un Paese specialmente se con questa guerra assume gli aspetti come Jugoslavia di una guerra civile anche se credo che questo sia vero fino a un certo punto ma che sia anche improprio chiamarla guerra civile po'però compiere alcuni atti che in qualche modo inseriscono in questo tessuto sociale
Dei primi anticorpi contro questo virus che si è questo male che si è sprigionato
Che qui viene
L'attuale la situazione attuale che mi sembra divisa in due da una parte la questione politica immediata di quelli che sono i soggetti che sono oggi in gioco
Quindi la classe dirigente delle varie repubbliche della ex Jugoslavia
Questo scontro fra il governo Panici
Milos sedici e l'ala dura della Serbia e dall'altra parte però e quindi questo come dire
Un ragionamento politico nell'immediato ma dall'altra parte un ragionamento che dobbiamo fare molto più ampio che è proprio la questione della convivenza oggi in questo caso all'interno dalla Jugoslavia ma della convivenza nel nostro continente
Perché poi noi parliamo di Jugoslavia ma il ragionamento e la previsione che si fa solo di dieci milioni di profughi nei prossimi anni
In Europa con provenienza in massima parte
Ma era e in altre Repubbliche della ex Unione Sovietica e si combatte in modo drammatico incruento come si combatte in Jugoslavia
Altre situazioni meno cruente ma altrettanto drammatiche si stanno aprendo nella nella cosiddetta Europa occidentale e Germania oggi da questa sera il telegiornale faccia vedere quello che è successo a Londra
Fra altri esponenti di razzisti e antirazzisti e quindi questa discussione che noi dobbiamo tenere aperta oltre a quella che è la soluzione che può venire nell'immediato
Della Jugoslavia io ho fatto questa esperienza nel mese di agosto oltre ad altre iniziative prese sulla Jugoslavia come ARCI commento del pacifista di girare nei campi profughi della ex Jugoslavia in Croazia in Vojvodina
Ministri atti
E a metà di questa esperienza era il quattordici di agosto sono arrivato Belgrado e ho avuto la possibilità di intervistare Tibor Baraldi che il ministro della federale della Giustizia nel nuovo governo Paniccia
Devo dire una persona di grande umanità che mi ha colpito molto per le cose che diceva che viene dai movimenti pacifisti di Novi Sad collegato con la Rete pacifista e per i diritti civili a livello europeo che è l'assemblea dei cittadini di Helsinki
Questo uomo come dire sembra già proiettato nel dopoguerra parlava di amnistia per le persone che hanno non sono voluti andare a combattere in questa guerra
Come sapete fino a credo ancora adesso ci sono delle punizioni per avere chi decide di non presentarsi la chiamata alle armi
Parlava di dover far rientrare i profughi nella propria terra di ricostruire un ragionamento di convivenza quindi di riportare le popolazioni che adesso stanno questi due milioni di profughi che stanno in tutti questi campi che ci sono nella ex-Jugoslavia di farle ritornare nella loro terra riaprendo un ragionamento di convivenza e qui io mi domandavo
Ed è una domanda che faccio
Quanto contasse realmente questo uomo e quindi quanto contasse il suo entourage e quanto contasse anche questo nuovo governo Panici e con tutta la stranezza di questo uomo d'affari americano che diventa capo di origine jugoslava che diventa capo del governo della nuova Federazione
E gli ultimi fatti hanno dato perlomeno un po'una risposta pare che quello che sembrava come dire un fantoccio messo su da
Milosevic o comunque una persona che non dovesse avere molto influenza sulla situazione oggi sta facendo un braccio di ferro con l'ala dura dei serbi e sembra anche che in parte riesca a portare a casa qualche cosa conferenza di Londra
E ultimamente anche nello scontro con Milos dice conferisce il rappresentante della il l'ala dura dell'aziendalismo serbo con questa mozione di sfiducia nei suoi confronti che poi rientrata per ultima oggi i leggevo sul giornale che anche in questo convegno che c'è stato a Valencia
Organizzato dall'assemblea dei cittadini di Helsinki sulla Jugoslavia con la presenza di molti pacifisti jugoslavi c'era come dire una scelta veri questi movimenti anche del governo Panici come una delle carte che può essere giocata per la pace
E questo
Entra nel gioco perché è finalmente forse ci può essere uno spiraglio politico
In questo groviglio jugoslavo dove non si vedeva come dire una classe dirigente di riserva o per lo meno degli uomini in grado di uscire dal gorgo nazionalista e della guerra
Perché io credo che non possono essere nei vari Milosevici dei vari Tudjman o peggio ancora appare Haga
L'esponente della destra nazionalista croata hashish e che di quella nazionalista serba gli uomini che possono portare fuori oggi il Paese
E questo era un grosso problema credo anche per la comunità internazionale succhi appoggiarsi
Tanto è vero che in questi questo anno e mezzo di guerra abbiamo visto decine di tregua e firmate Gad Milosevic da Tudjman davanti ai massimi esponenti politici internazionale queste tre che non sono mai state rispettate
Oggi forse c'è qualche cosa
Netto negativo che pongo lì è forse c'è qualcosina più di qualche cosa Bianchini so prestato Valencia e magari può tranne che su questo dirci qualche cosa anche la seconda
Parte che ricevo è però il ragionamento strategico che noi dobbiamo tenere aperto quindi anche se si dovesse risolvere questo problema jugoslavo perlomeno risolveranno perché i tempi sono sicuramente molto lunghi
E sì abbiamo presente poi i guasti che ha prodotto l'interno della Società idioti che ci sono oggi in Jugoslavia persone che non si parlano da anni anche perché sono interrotte le comunicazioni
All'interno del Paese per cui la mistificazione dell'informazione è grandissima
Però diciamo se perlomeno si arrivasse ad una tregua delle armi e da un primo passo per andare ad una risoluzione del problema
Noi dovremo comunque tenera pesto questa discussione sulla questione della convivenza e dell'identità oggi in Europa che mi sembra fondamentale
E allora qui noi come associazione umanitaria e con noi tante altre associazioni reati l'AGESCI Mani tese il sindacato ci siamo mossi in questo Periodo sulla questione dei profughi e della solidarietà
Dicendo chiaramente che per noi questo era una scelta politica
E non una scelta di ripiego perché non riuscivamo a fare altro allora andavamo portare i pacchi di cibo e mi di medicine ai profughi ma era una scelta politica perché in Jugoslavia i profughi non solo la conseguenza della guerra mani sono la causa perché si vuole spostare le popolazioni fare la cosiddetta pulizia etnica quindi spostare le popolazioni per impossessarsi di fette di territorio
E che poi dimostrando oggi un movimento di solidarietà nei confronti delle popolazioni jugoslavi colpite dalla guerra noi cerchiamo di inserire un'inversione di tendenza a quella che è una presenza forte ormai nella nostra società di diseguaglianza Diego Ism molti frazionamento di erezione di nuove frontiere di nuove barricate e di nuove divisioni
Quindi lavorare in questo senso dal punto di vista della solidarietà sui popoli jugoslavi perché vogliamo creare questa forma di solidarietà che in qualche modo possa essere un anticorpo non solo per la Jugoslavia ma anche per noi e qui mi viene in mente anche perché sempre in un'altra esperienza andando in Jugoslavia sono passato dalla Carnia dove l'Arciragazzi
Facevo un campo di vacanze per bambini italiani per bambini profughi croati questo campo era ospitato nelle ex baracche dei terremotati nei prefabbricati terremotati
E questa cosa mi ha colpito questa contiguità fra due tragedie di diversa causa ma comunque due tragedie che hanno avuto anche lì migliaia di profughi e allora mi veniva in mente che bene o male in questo Paese si sono mosse le forze dal solidarietà
Firenze sessantasei con l'alluvione in Friuli
Nel settantasei l'Irpinia dell'ottanta c'è stata una grossa sollevazioni in questo Paese di solidarietà di raccolta di materiale di soldi di giovani che sono partiti ad aiutare queste popolazioni
Forse possiamo fare la stessa cosa
Se l'abbiamo costruito una parte del nostro Paese di solidarietà di convivenza civile in Italia forse su questa cosa qui possiamo sul dramma che la Jugoslavia possiamo forse costruire un'Europa diversa
E
Concludo con due proposte piccole che non vogliono essere nessuna soluzione ma semplicemente due proposte di lavoro la prima c'è questa idea lanciata da alcune associazioni del mondo cattolico di andare in cento mila Sarajevo io credo che sia spero che sia una proposta come dire provocatoria perché come potete capire non è realizzabile
è rischiosa e forse addirittura provocherebbe più Casini dei delle soluzioni però possiamo invertire questa proposta e dire se ci sono non dico cento mila ma alcune migliaia di persone che hanno intenzione di andare nei campi profughi a parlare con questa gente
Non tanto ad aiutare può servire anche quello però ce la fanno già abbastanza da solo quanto a parlare con queste persone a fare sentire che c'è uno spirito di solidarietà nel nostro continente
Che ci sono delle persone che si interessano degli altri io ho visto girando in questo mese tanta piccola solidarietà agli occhi dei doni di Udine che partivano con lei gomitoli di lana e li portavano nei campi profughi per farli lavorare gli scout che sono presenti
E ogni settimana si danno il turno e fanno l'animazione dei ragazzi perché conta molto far parlare queste persone che hanno subito questo dramma è che hanno introiettato dentro di sé
Anche una grande violenza un grande odio e nello stesso tempo anche un grande disorientamento
Riuscire a farle parlare con persone che non vivono il loro dramma perché loro si sveglia una mattina sotto le tende o nei prefabbricati e hanno attorno solo gente che hanno vissuto il loro dramma godranno della guerra godranno dello scollamento il loro dramma
Di avere parenti morti case distrutte non avere più lavoro non avere una terra non avete neanche un'identità perché non sanno più neanche che che cosa sono
Seconda proposta che mi sembra molto interessante fatta da ma su chi è vicino ex premier polacco che è stato per l'ONU
Ha fatto questo Giro per verificare quali sono i campi cosiddetti Lager presenti oggi Jugoslavia che ha detto facciamo un giornale per tutta la Jugoslavia fatta dalla comunità internazionale perché jugoslavi oggi si falsifica tutto
A Belgrado si fa vedere di immagini di un eccidio e si dice che è un Icilio fatto dai croati lo stesso eccidio viene mandata la televisione di Zagabria dicendo che questo eccidio è stato fatto dai serbi
Questo è il massimo ma in continuazione questo lavoro di mistificazione fra la Croazia la Serbia non ci si parla in nessun modo le famiglie i parenti gli amici sono divisi
Ci sono persone che son venuti in Italia per fare dibattito che cosa che ci chiedevano gente di Belgrado che ci chiedeva di telefonare alla mamma di fiume perché era sei mesi che non parlava con sua madre
E ci dicevano anche che poi quando riescono finalmente a parlarsi c'è un fondo di incomprensione
Perché chi sta in Croazia dice serve guardate cosa avete fatto
E chi Steiner Serbia dice croate guardate che cosa avete fatto allora io credo che questa che mi sembra una delle poche proposte intelligenti e sensate fatte da un'autorità internazionale che quella di fare comunque non so o un giornale o una radio qualche cosa di informazione per tutta la Jugoslavia sia la cosa
Più importante e noi stiamo lavorando nel nostro piccolo per creare a Milano probabilmente un ponte telefonico per riuscire a mettere in contatto gente che sta in Croazia gente che sta in Serbia
Grazie dunque Lusenti adesso è un po'imbarazzante dover ridare la parola in realtà io non era previsto che presiede essi della preside qualchedun altro poi
Naturalmente ho avuto anche questa funzione in realtà io avrei dovuto partecipare come gli altri proprio al dibattito
E quindi io vorrei comunque
Fare alcune osservazioni
In primo luogo
Io penso che se è vero come diceva Lusenti poco fa che qualcosa si muove e che si muova un po'dovunque politicamente
Nella
A nell'area jugoslava io francamente sarei molto pessimista comunque
Non darei molto spazio all'ottimismo perché in realtà benché ci sia tutto una serie di movimenti politici in particolare poi legati alle possibili novità
Che potrebbero innescarsi in Serbia a causa di conflitto fra Miloshi dice e panni cerca ciò nonostante io sarei estremamente cauto nel tenne Herrera presente questo possa rappresentare qualcosa che modifichi nel profondo la o che fermi la guerra in Jugoslavia
Io sono molto pessimista perché in realtà quello che ancora non viene meno
E purtroppo non viene meno
Anche a Zagabria Lubiana
è la logica
Che ha mosso questa guerra e la logica è la logica del nazionalismo è la logica della divisione della divisione per gruppi etnici laddove come ormai credo sia abbastanza chiaro tutto quello che ha detto i colleghi
Precedentemente no diventa praticamente impossibile è stato facile per la Slovenia perché la Slovenia era già di per sé etnicamente pura mandando se lei l'ha la Slovenia
A alterato talmente nel profondo quella bilancia gli equilibri fra i vari gruppi etnici d'aver condannato tutto il resto del Paese alla guerra
Alla guerra e vedete cosa sta succedendo perché sono così profondamente pessimista sono profondamente pessimista perché in realtà le ragioni di guerra non ci sono non so non stanno venendo meno se la Bosnia divisa in questo momento da una zona ampia controllata dai serbi e da una tendenza da parte la Serbia a mostrarsi più disponibile nei confronti della comunità europea ciò e dovuto Piave a mio avviso assai poco
Per le pressioni internazionali quanto perché i serbi hanno ormai conquistato sul campo quello che volevano conquistare e dunque per loro il problema che si pone è difendere ciò che è stato conquistato con le armi
Il problema è esattamente opposto per gli altri
Per i croati in parte perché è vero che si sono già conquistato in parte le una parte delle Hercegovina ma hanno ancora aperta la ferita della Krajina dove oggi ci sono le truppe dell'ONU
E poi c'è il problema dei musulmani che si vedono ristretti a un territorio esiguo rappresentando oltre il quaranta per cento la popolazione
Pugni alati davanti dai serbi e seppur si non si osa mente alle spalle dagli alleati
Croati perché dico anche pugnalate ma perché siamo arrivati ormai al punto siccome l'accordo serbo-croato Tacito esiste per la divisione della porta della Bosnia
Siamo grati al punto che al di fuori di Sanremo nelle zone dove si è già arrivati ai punti prestabiliti di contatto fra quelli che dovrebbero essere la media Croazia e la Grande Serbia del futuro croati e serbi fra loro non si sparano
Di lirico addirittura si giocano le partite di football assieme
Siamo arrivati al punto che laddove i musulmani non vogliono accedere nei confronti dei croati perché e quelle una zona che nell'accordo se preoccupato è stato assegnato ai croati i croati riescono ad affittare ai serbi per duecento marchi allora i mortai per colpire i musulmani
Questi sono cose che si scrivono addirittura laddove si può in giornali che poi sono anche costretti a chiudere
Appunto perché di democrazia Zagabria appunto giornali che vengono che dovrebbero uscire in Croazia ma che magari vengono stampati a Lubiana o a grazie perché non è nemmeno possibile trovare una tipografia per stampare questi giornali in Croazia questo dunque per dare l'immagine poi vi sono altri problemi
I massacri che sono stati e che ci sono stati in Bosnia in Krajina da una parte e dall'altra adesso verranno alla luce perché la conferenza di Londra ha chiesto lo scambio dei prigionieri e vedrete molti prigionieri non esistono
Questo sarà occasione sufficiente per scatenare nuove campagne di odio
Nuove nuove ondate di nazionalismo irrazionale contro il serbo assassino o contro il croato ustascia e così via e sarà molto difficile in quelle condizioni riuscire a mantenere lei si l'attuale distribuzione delle forze e siccome si sa che le armi circolano e che la Croazia da questo punto di vista si è anche fortemente armata è facile pre vedere prevedere una reazione militare della Croazia
Con quali conseguenze ve l'immaginate di se Tudjman dovesse decidere di attaccare la Krajina dove ci sono le truppe dell'ONU
Non soltanto sarebbe un massacro perché i serbi si diffonderà ebbero fino all'ultimo anche perché quei servi non sanno più dove andare ma poi ci sarebbe la reazione
A mio avviso divisa della comunità internazionale
E comunque non dobbiamo nemmeno dimenticare dimenticare che l'esercito
Serbo è un esercito che mantiene ancora una notevole forza i bombardieri non sono stati ancora messi in campo e le truppe le truppe di paracadutisti che pure esistono non sono state ancora utilizzate
Dunque in realtà c'è ancora un potenziale bellico che deve essere messo in campo il problema dunque come fermare questo terribile logica escalation che conoscerà dei momenti di stasi per poi ripartire col questo sarà inevitabile finché appunto rimarrà
Dominante la logica del nazionalismo della divisione l'orrore dell'Europa per cui a mio avviso l'Europa resta impotente e tutti fino ad oggi si sono dimostrati sul piano politico diplomatico impotenti sta nel fatto che pur non dicendo la parole di fatto hanno accettato la logica dei nazionalismi dovendo dire devo riconoscere il la lo Stato la nazione che si può rendere indipendente hanno posto il problema dei territori
E quando se ecco da quando il mondo è mondo come storici sappiamo che sui territori si fa la guerra perché su una delle ragioni normalissima sul quale si fanno le guerre fra gli stati
Ecco dunque perché non c'è fine a questo massacro e perché allora non si riesce a vedere la fine come diceva il profeta professor Petrovic
Perché si vede la fine bisogna cambiare la logica e il nel modo in cui si affrontano questi problemi per cambiare la logica bisogna che la domanda non sia più posta nei termini a ogni nazioni diritto di a vere un proprio Stato
Nel mondo si dice di di di vi siano sette mila razioni pensate un po'se sette mila razioni avessero diritto ad avere sette mila Stati cosa questo significherebbe guerre per i prossimi due mila anni sicuramente
Primo
Secondo a ogni nazione il diritto a vivere nel medesimo stato
Cioè devono per forza tutti i componenti operazione vivere nel medesimo stato
Se noi continueremo a cercare una risposta a queste domande in questi termini non sfugge Remo al problema del territorio lo svolgeremo al problema del nazionalismo e poiché il nazionalismo una carica passionale che duecento anni si è rivelata vincente
A mio avviso da tu il la il problema la logica della guerra sarà inevitabile
Dunque il problema è un altro e diverso è chiedersi come si può garantire il diritto all'identità nazionale
In uno stato che non può che essere multietnico perché gli stati buono etnici quasi non esistono al mondo salvo rarissime eccezioni quindi il problema è come garantire questo diritto e se questo è un diritto collettivo solo collettivo o è un diritto anche dell'uomo e del cittadino
Ma voi capite allora che severamente si salvasse l'identità multietnica della Bosnia
In realtà sì porrebbe di nuovo il problema delle relazioni Interview consolare
Perché è ovvio che se in Bosnia sì lo salvasse l'integrità dello Stato la sua unità
Bisognerebbe per forza stabilire un modus vivendi tu di fra serbi croati musulmani e questo modus vivendi se non si vuole ricadere nelle logiche feudali delle divisioni per aree
Sa alta dovrebbe riguardare appunto il modo in cui garantire il diritto all'identità nazionale come badate bene pur diritto
Fra i tanti
Che non può sopravanzare gli altri diritti non può il diritto all'identità nazionale essere maggiore del diritto della libertà di stampa della libertà di parola delle altre libertà dalla Libia del lavoro della pensione e così via
Questo è la logica invece del nazionalismo il diritto all'identità il diritto della nazione superiore a qualsiasi altro diritto
E allora naturalmente questo è un elemento che nega anche la democrazia oltre a essere un elemento che provoca la guerra e nega la pace
Ecco allora dunque dove bisognerebbe modificare l'approccio proprio del rapporto e nel ruolo che l'identità nazionali redazionale deve a bere
Ma voi pensate allora se in Croazia e in Bosnia croati e serbi e musulmani dovessero di nuovo vivere in uno Stato unitario e in buoni rapporti
Ma questa Bosnia dovrebbe per forza dire ottimi rapporti con Zagabria con Belgrado il che vorrebbe dire che già cadrebbe in grado dovrebbero avere buoni rapporti perché se no cercherebbe una Maniero per o nell'altra di far scattare i meccanismi che oggi hanno provocato la guerra siamo d'accatto stiamo di nuovo parlando di come tenere insieme la Jugoslavia questo è il punto allora
Anche se oggi è profondamente impopolare anche se oggi ci si dice che di fronte ai massacri non si può fare niente che questa è una divisione netta per sempre il problema è che la parcella sicura la convivenza tra i popoli
La divisione in queste condizioni comporta inevitabilmente la guerra e allora si deve sapere che se si accetta la divisione si legittima la guerra e poi non ci si può lamentare delle campagne di di pulizia etnica perché solo la logica inevitabile conseguenza
Per combattere queste questi distorsioni profonde naturalmente che avvengono negli Stati e in quest'area diventa inevitabile dover allora definire una cultura politica anti nazionalista
Che sappia garantire i diritti alle identità nazionali in condizioni di democrazia
E che quindi da questo punto di vista ogni volta che emerge il nazionalismo sappia trattarlo con lo stesso
Arrivo ribellione Mola morale con la quale noi ci riveliamo fenomeni pur DiVersi come l'antisemitismo la xenofobia il il fascismo il nazismo e così via
Questo è il punto la logica attraverso la quale a mio avviso può arrivare a loro un mutamento della questione usare altrimenti la guerra è destinata a continuare fin quando non ci saranno le condizione per gli Stati etnicamente puri ma naturalmente questo vuol dire che la guerra si allargherà
Perché quando si accenderà il Kosovo quando il Kosovo intoccabili andrà a coinvolgere la Macedonia perché in Macedonia die
Una minoranza di albanesi del Kosovo che inevitabilmente interverrebbe a sostenere i propri connazionali della regione serba
Questo significherebbe offrire un'occasione naturalmente alla Serbia
Va o all'esercito serbo per intervenire in Macedonia eccome qualcuno interviene in Macedonia Albania Grecia Bulgaria interverrebbe immediatamente sarebbe per impossibile riuscire a trattenerle quindi la terza guerra balcanica sarebbe inevitabile
E queste condizioni inevitabilmente le divisioni degli interessi di Potenza europei tornerebbero scattare come già si è preavvertito della crisi jugoslava
Dal modo in cui le i vari Paesi Germania Turchia Russia Stati Uniti Francia l'Italia si sono mossi
Questa è la catastrofe che rischiamo di avere di fronte se dunque non si reagisce attraverso altre logiche che dia una risposta anche ispirandosi in un certo senso a quelle tradizioni di quegli uomini del Risorgimento che si battevano nell'Ottocento
Per l'indipendenza anche dei popoli balcanici contro lei prigioni dei popoli l'Austria alla Turchia eccetera e che avevano tutti da Mazzini a Garibaldi da Canini per non parlare poi di tutti
Gli esponenti politici balcanici
Non sto a dire i nomi tanti immagino che per voi sarebbero assume assoluti sconosciuti
Ma che si battevano perché alla fine al crollo di quelle monarchie si sostituisse ero federazioni
Nel danubiane balcaniche slavo elleniche slavo lattine o così figlia questo è lo spirito con cui nell'Ottocento guardavano questi problemi
Perché già allora avevano capito che se porterà a portare la questione nazionale ai suoi estremi avrebbe significato soprattutto nel sud est europeo un massacro continuo
Ecco dunque io credo che questo sì uno i propri l'altro problemi in sintesi cui voglio solo accennare e quello Della assurdità di certe politiche politiche europee come quello di dire che dobbiamo fermare la guerra per consentire il se il ritorno dei profughi ma voi capite che se non esiste uno sforzo culturale immenso
Per su per avvicinare le memorie storiche di questa di questi popoli per attenuare il contrasto che su cui si è fatto leva proprio facendo riferimento alla storia questi profughi ma quando mai torneranno in zone dove come guarderanno il proprio vicino se è stato magari uno che ha denunciato uno che gli ha rubato gli oggetti in casa sei stato uno che ha fatto parte di questo o di quello schieramento
Ma come mai sarà possibile di nuove ritorni questi profughi se non ci sarà un'attenuazione delle memorie storiche di questa gente
Ecco dunque quando si parla naturalmente di certe misure
Anche politico-diplomatica e bisogna vedere in realtà presente che il danno infarto da questa guerra è enorme e che se non ci sarà una spinta anche una ripresa una reazione culturale
Non ci sarà fine della guerra ci sarà solo la preparazione della delle tensioni e delle guerre successive e noi ci troveremo per anni e anni
Di ad a vere un paese in continua destabilizzazione che alle avvierà la destabilizzazione in tutto il Sud-Est europeo e che prima o poi potrebbe rischiare di coinvolgerci
Io dunque ecco perché sono così pessimista proprio perché non vedo questo questa disponibilità questa attenzione a ripensare le collocazioni di tutti anche rispetto alla questione nazionale e qui anche della da parte della Chiesa
Per le responsabilità a cui ha accennato giustamente Frescobaldi prima ma perché accettare uno stato etnicamente eterogeneo vuol dire accettare la confidenza delle religioni e quindi vuol dire che ogni religione deve accettare che lo Stato sia libero da quei vincoli che essa in realtà vuole imporre perché voi sapete dal problema della morte del divorzio approderà al problema del controllo della sanità o delle dell'educazione le religioni tendono a intervenire
Sulla società e sullo stato ecco dunque che anche le religioni hanno bisogno di orientarsi profondamente ecco perché dunque c'è necessità
Di una grande battaglia culturale al di là della quale cioè inevitabilmente la continuazione della guerra grazie
Adesso adesso lasciamo un po'aperta al dibattito ai vostri alle vostre domande quindi prego ciascuno
Vi prego di parlare molto vicino al microfono
Grazie
A tutti
Sono d'accordo con il con tutti quelli che hanno parlato però nessuno ha fatto una proposta cosa fare
Io poi pare una piccola proposta alla quale uno dei relatori e gli ha risposto
Ma prima mi presento sono un cittadino qualsiasi di San Donato
Però Jugoslavia la conosce bene forse dicono da turista ma la conosco bene anche perché sono stato me ne perdoni il professore se permette lo chiamo jugoslavo visto che non le dispiaceva
E sono stato anche tra tra le truppe d'occupazione e quindi ho conosciuto degli episodi orrendi sia allora ancora non da parte nostra perché era all'inizio poi ho cambiato fronte ma una certa idea quali sono stato faccio il salto sono stato pochi giorni fa e passate due frontiere per andare a Rovigno mi ha colpito vedere questo deperimento della società mi ha colpito nel frattempo ho sempre visitato Jugoslavia per tredici anni ho passato una ventina di giorni a voi nell'isola di Brazzà
E la gente che incontravo era la gente urlava erano lo sloveno in macedoni i labili o degli episodi proprio così che non non c'era non c'era problema ed è un sogno un sogno che è svanito
Ho visto due goliardia crescere in questo periodo la miseria delle prime volte che sono stati inaugurati a pian pianino scompariva
C'era un tenore di vita forse basso ma non si vedeva affatto miseria erano lo Stato dove si stava volentieri
Arrivo allo scopo perché stasera mi son fermato qua e qualcuno ha già risposto io faccio parte del movimento per la pace di San Donato
Ho ricevuto io non ero a Milano ricevuto la telefonata per martedì in testa del perdono perché si parla di quella manifestazione partiti spiega a Sarajevo
La domanda che le faccio due domande deporre le risposte di tutte i buoni Polonia se ritenete utile questo perché io vorrei partecipare
La seconda se lo ritenete utile tutto il vostro appoggio e il vostro aiuto tu spero che venga da e ci incontreremo era grazie
Diamo spazio altri interventi
Prego
E non so se il microfono girava però vuoto
Sarebbe bello se potesse venire qua signora
Perché se non vogliamo azionata appunto perché come lei ha detto non sono entrata a parlare davanti tanta gente comunque mi presento sono pastinaca da Sarajevo
Sto ridendo la tragedia della
Di tutta la Jugoslavia soprattutto quella che sta in questo momento scopo sconvolgente soprattutto la postina della mia città che Sarajevo
Comunque adesso siccome non sono stata presente quando incominciato il di Patrono la presentazione del libro non so cosa c'è stato in in precedenza e no comunque ho fatto due o tre appunti su l'intervento del signor mi dispiace non ho sentito il nome quindi non sa come si chiama
Scusi comunque lei ha parlato del invasione serpe lì ha detto che la si poteva dire chi è la Serbia aveva invaso la la Jugoslavia soprattutto non la Bosnia invece non sarei d'accordo e poi spiego anche il perché no poi un altro date che lei ha citato che sono circa il quarantaquattro per cento di musulmani in Bosnia invece come è stato mi permetta di non essere d'accordo perché io o un altro dato e cioè che è dei musulmani ce ne sono circa cinquantacinque per cento e che quarantaquattro per cento s'è stato dato ultimamente appunto non so se da che parte dei serbi vada chi non li ricordo comunque il dato sarebbe secondo la mia fonte non esatto ecco comunque stante il fatto cioè almeno in
Le servì quando hanno incominciato questa guerra perché sono stati loro è incominciato a perché appunto volevano imporre al nella a ai battuto la Jugoslavia tutte le repubbliche la propria legge egemonia
Loro STU sogno della Grande Serbia lo stanno occupando e da tanti tanti anni ancora da quando nel di vantano diciotto si si erano fatte le fondamenta della prima Jugoslavia così no
Poi lei ha dato un altro dato che gli armamenti sono tutti stati prodotti imposti il che secondo me i dati che avevo io norme proprio esatto cioè gli armamenti che ci sono adesso in Bosnia sono stati tutti quanti ritirati delle repubbliche della Slovenia e della Croazia
Dopo il ritiro dell'Armata jugoslava adesso in questi ultimi mesi quando si ritirava dei fronti sloveno sloveni dal fronte sloveno e quello curato quindi Giada mezzi imposti anche prima che incominci a sé la guerra sì faceva appunto il problema di questi armamenti che esiste stanno accumulando nella Bosnia perché posso parlare della gente comune così che nessuno era contento di questa cosa cioè tutti in noi avevamo paura appunto di tutto sto antichisti armamenti messi appunto sulle frontiere non solo sulle frontiere in tutta la la Bosnia poi la Serbia dunque
Lei ha detto che appunto nell'asse del male invase nessuno invece per esempio in Croazia in Croazia e Slovenia dove sono ritrovati non sono andati via per esempio a invadere il territorio degli altri no è stata una seria che pavimento
Sì Crovace imposti appunto i serbi chiede ci sono e che erano anche prima in Bosnia fanno sono parte di tutto il tempo tutta la popolazione della Bastiglia perciò
La maggioranza sono i musulmani resto del patemi appartiene alle alle altre due eletti comunque disse Harry andava c'è L'Armata serba
Continuate continua ancora perché poco prima di arrivare qui
Ho ascoltato per esempio del Pizia Ferrara dalla radio Sarajevo che a dicembre nonostante le promesse fatte anche da Karadzic che avverte messa sotto il controllo tutti gli armamenti pesanti stare ancora bombardando sia a Sarajevo cinese
Goran svegliai OCSE e ha oramai stanno facendo un pool di macerie tutta la Bosnia
La con un danno enorme sia alla popolazione chiave ai beni anche culturali tutto il resto
Perciò dico ottenuto diciamo giusto
Dare questo piccolo questa piccola correzione che secondo me
La convocazione
Grazie signora preso contributo suo punto di vista c'è qualchedun altro che vuole intervenire prego
Io vorrei dire molte cose e cercherò di essere sintetico riallacciandomi alla discorso della signora
Credo che
Forse si potrebbe interpretarlo in questa maniera e cioè io sono molto d'accordo con quello che ha detto dottor Bianchini professor Bianchini su la logica sbagliata che sta alla base di questa guerra però cosa c'è da tener conto di un altro fattore
Che giustifica forse in parte anche il forte orientamento anti serbo dell'opinione pubblica occidentale e cioè che sul campo effettivamente ci sono due forse molto
Diverse cioè da una parte c'è un esercito jugoslavo ex ladro oggi serbo
Indubbiamente mille volte più potente dei degli eserciti contro cui combatte questo mi sembra da un elemento da tenere presente l'esercito lavorerà un esercito forte e diventato un esercito serbo e l'unico terzo dicono di esercito che dispone di aveva nautica come diceva prima professor Bianchi età perché tutti si somma di un esercito non improvvisato allestito
Rapidamente dopo la recente indipendenza ma un esercito organizzato da da decenni già in vista peraltro DVD un utilizzo pratico militare
E questo mi pare un fattore da tenere presente pure così confermando che sono perfettamente d'accordo con l'impostazione del problema dato dal professor Bianchini e cioè che il vero problema di fondo che tutti i contendente di questa guerra hanno ugualmente torto quando cercano di risolverla sul piano del nazionalismo una questa guerra non si può sicuramente vincere almeno non si vede come si possa farlo in un in tempi ragionevoli cioè in prospettive di medio termine almeno come possa essere vinta sulla base del principio nazionalistici
Poi volevo chiedere anche delle delucidazioni perché per quanto si legge sul giornale italiano in non sempre si è molto bene informati sul problema
Per esempio vorrei sapere che cosa sta succedendo in Montenegro questa piccola repubblica che credo etnicamente piuttosto distinta dalla Serbia non meno distinta
Da di altre pubbliche come la Macedonia ontano forse anche come la Croazia e la Bosnia dalla dalla Serbia che pure ha accettato di fare una nuova Federazione jugoslava o pseudo jugoslava insieme alla Serbia quello come spiegare questa Alleanza questa federazione tra Montenegro e Serbia S sapere se anche in Montenegro ci siano quei germi di escalation di cui parlava appunto di anch'io mi cioè se anche in Montenegro ci sono dei rischi di un espandersi
Dei movimenti nazionalisti e quindi di una guerra contro la Serbia sostanzialmente
è la stessa cosa vorrei chiedere anche ma montata ha già risposto comunque per quanto per quanto riguarda la Macedonia al Kosovo dove mi sembra che questi rischi siano estremamente forte
L'ultima domanda vorrei farla rispetto alle opposizioni
Che ci sono dei singoli paesi federale nei singoli Paesi della ex Jugoslavia un problema che non è stato quasi mai affrontato approfonditamente mi pare sui mass media italiani cioè queste opposizioni
E ci sono sia in Croazia sia in Slovenia sia in Serbia che opposizioni sono sono posizioni democratiche sono opposizioni
Che a tendono a sud di superare il problema nazionalista o sono totalmente subalterne a questa logica leggevo sfogliando alle pochi minuti fa il libro di Frescobaldi
Che Resemi ha sorpreso questa notizia che il capo dell'opposizione serba a Milosevici cioè Draskovic
Sostiene per esempio che è la Macedonia non esista che la Macedonia faccia assolutamente parte integrante della Serbia
Quale mi domando se tutta l'opposizione ai governi nazionalisti di recente formazione ex urlare
Sono di questo tipo mi pare che non ci sia proprio niente da aspettarci da questa opposizione vale sapere se tutte le opposizioni sono orientata in questa maniera
Grazie
Bene ci sono altri interventi
Rocchi poche poche parole
Sì abbiamo cioè avete parlato volto di nazionalismi che ci sono non lo svilupparsi in Jugoslavia
Dopo questa sciagura che ci tocca tanto
Io non so perché in Jugoslavia non deve svilupparsi nazionalismo quando in tutta Europa in tutto il mondo in tutto il mondo si stanno sviluppando si stanno sviluppando in nazionalismi Jacques curati
Dove la Germania ci insegna ancora una volta che senza di loro non si farà niente
Visto che hai jugoslavi
E ai russi ai tutti slavi che hanno scusate testa questa metafora tremenda hanno tolto i pantaloni praticamente
Lasciandosi al Hummer c'è di l'Europa e non hanno ricevuto né dalla cultura europea di cui si sono fidati morto mente all'economia europea né da nessuno niente anzi sono stati umiliati a tal punto che lì è rimasto solamente questo nazionalismo e niente altro
Questo nazionalismo non è peggio né meglio da tutti gli altri nazionalismi e quando per cinquanta anni jugoslavi hanno sviluppato un certo socialismo di cui nessuno si vergognava
Perché era un tentativo veramente onesto
Io non so perché oggi siamo tanto sorpresi di una di violente Malta rammenti violenta reazione dalle Nazioni che sono stanati
Messi in condizione di non avverte anche le scelte
Perché i popoli jugoslavi sono dei popoli veramente
Abbastanza primitivi i serbi hanno dovuto cinque cento anni difendersi dalle cose che in Sicilia si dice mamma li turchi non lo so ma cinquecento anni a venire nel una situazione di questo genere crea di un popolo una come dire un animus tale che non si può leggermente
Metterà a parte quando vengono in pericolo diciamo interessi anche nazionali
La Germania Berlenda messe in Germania crea delle situazioni di cui Italia
Tra qualche mese forse non hanno sarà assolutamente conscia
E vedremo dopo cosa succederà io condivido completamente il professor Bianchi se non ho capito Bianchini
Condivido il catastrofismo che lui perché abbiamo dimenticato i russi e gli ucraini caliamo dimenticato polacchi
La Cecoslovacchia mite Cecoslovacchia e che non ha voluto mai fare niente l'hanno divisa perché vogliono fare queste Europa Mitteleuropa
E qui ci sono dei signori che tre o quattro anni fa hanno parlato di queste cose hanno detto anche ai politici italiani che cosa sta succedendo
Che cosa bisogna dire ai croati che cosa bisogna dire ai serbi e nessuno ha detto queste cose perché non Napol lutto dire
Dunque io proporrei al mio amico Dino Frescobaldi chieste in modo tanto e che ha tra i pochi anche la signora negli anni però sono pochi in questa Italia che ha tentato di capire che cosa sta succedendo in Jugoslavia
Quando farà un altro libro richiamarlo assassinio della Jugoslavia perché suicidio non lo era
Perché io guardavi sono troppo vitali per fare qualsiasi suicidio che sono testimoni detesta forza naturale che hanno ci sono stati praticamente i ragusani è stata assassinata assassinata da
Cioè la guerra in Bosnia e non si è fatta fino all'ultimo momento ma quando lo hanno riconosciuta senza risolvere i problemi di tre nazioni
Che confermo completamente con il libro pubblicato in Italia che i serbi non sono ancora stati paracadutati in Bosnia
Ma sono la Bosnia era dopo il Kosovo il regno della Serbia nel due mila e trecento e passa anni
Dunque io il i serbi hanno avuto più di un più di uno Stato
Dopo la Serbia Lanzetta che ella Montenegro la Bosnia erano anche belle regge Street view slava è cioè serbe
Per cui non sono arrivati lì
Non so come ma sono storicamente dal sesto e settimo e ottavo secolo sanno sono lì su quei terreni
Per cui qualche diritto avranno anche loro di dire con chi e come vogliono vivere
Purtroppo
E per un
Per una sorte tragica
Hanno dovuto in falchi e modo
Cioè hanno fatto una cosa che non dovevano mai fare
Hanno
Si sono trovati
Aggressori
Sul
Sul territorio che era loro e essere aggressori sul territorio loro è veramente la più stupida cosa che si poteva fare
Potevano avere quella teca il territorio senza essere così stupidi purtroppo
Detesto un altro tema di cui si potrà parlare
Dunque concludo assassinio della Jugoslavia e molto meno suicidi grazie
Sì ma si ignora l'importante è che non sia una polemica perché le posizioni le abbiamo capite cioè se ad acque delle cose in generale però ecco punto se invece una polemica frontale francamente
Adesso io preferisco dare se c'è qualcun altro che vuole intervenire osi prego prego
Allora singole
Difesa abbiamo
Io ho l'impressione che quando per farlo che si è sta succedendo in Jugoslavia diciamo che di fronte a una crisi dal sistema comunista di sistema socialista diciamo jugoslavo
A dà l'impressione che si stia introducendo i due slavi e diciamo il modello capitalistico borghese nato dalla rivoluzione francese diciamo è anglosassone no
Crea un modello diciamo capitalistico borghese fondato sull'uguaglianza sulla fraternità
Sull'uguaglianza dei diritti diciamo del Cites M i cittadini di fronte alla legge
Però questo modello diciamo borghese e capitalistico
è un po'modello che diciamo fondato sull'uguaglianza sua fraternità però soltanto parole perché poi vediamo nei fatti che le le cose non sono veramente così no se guardiamo la differenza che c'è tra i lavoratori
La differenza che c'è tra il lavoratore il capitalista borghese non e diciamo che introdurre un sistema e dalla ma dalla diciamo da dello sfaldamento del sistema capita del sistema comunista che presentava diciamo nei confronti del sistema capitalistico diciamo dei grossi grossa distanza grosse pecche dal punto di vista economico
E andando a cercare diciamo un'economia diverso che ore sollevi lo Stato socialista dalle condizioni diciamo di arretratezza cioè cercato punto di introdurre questo sistema borghese che fondato appunto ripeto sull'uguaglianza sulla fraternità di tutti i cittadini che però soltanto sulla carta e non nella realtà no ma è soltanto così è un sistema che ha come virus diciamo questo virus dalla del nazionalismo che porto soltanto la guerra
Bene io direi data dopo anche anche l'ora che la cosa migliore sarebbe adesso dare rapidamente la parola un po'tutti i nostri oratori in modo che possano rispondere alle domande gli interrogativi dare alcune anche loro valutazioni rispetto a differenti posizioni che peraltro abbiamo sentito quindi e che ci danno l'idea di quante divisioni appunto anche interpretative stiano ormai per passando in nella popolazione della ex Yugoslavia e quindi diamo un po'la parola a tutti magari io per prima dare la parola professor Petroni c'è
C'è una di domanda dal signore se questa azione prestazione che voi avete intenzione di farla di andare sarà secondo me è una cosa molto buona solamente questione come si può entrare saremo e non perde la testa
E questo è un fatto perché potete venire giù potete essere picchiati
Come anche altre senese sapete testo chi invece queste manifestazioni no no questo è ora vera io io sono venuto Dalai che conosco molto bene di che cosa si tratta perché ripeto per le medie molto importante che io nonno un bicchiere di acqua da bere
Queste teoria sull'equità e altre cose sono in secondo piano
Ma testo sono io trovo che queste tutte azioni che vogliono dire dire alzare alle alle gambe diciamo la gente del tutto mondo di difendere diritti umani
Che sempre ripeto per me diritti nazionali non sono diritti nazionali dell'Ottocento abbiamo cambiato alle società sono uno dei diritti umani
Tutte l'azione che si basano sui diritti umani e tutte le azioni secondo me debbano essere utili queste proposte che è fatto signore su informazioni giusta
Laggiù in corrente una guerra fare dei mezzi di informazione
Per esempio se lei sente alla radio di Sarajevo o di Belgrado o di Zagabria su questa precipitazione dal aveva italiano allora subito cara gestisce questo non siamo fatti noi questo hanno fatto i muscoli ma dalla parte musulmana diciamo si dice subito no veramente creste zone noi controlliamo
Ma molto vicino da noi sì o no anche i serbi le unità serbe allora è molto difficile dire chi ha sparato
C'è una interpretazione di tutte le cose ci sono tre quattro cinque interpretazioni come li abbiamo sentita anche in questa sala una avrà una una stazione di radio qualche cosa che voi avete intenzione di fare Sully e diciamo per una informazione oggettiva secondo me molto utile
Una cosa molto un molto utile per i dati sulla popolazione dalla Bosnia per viva la signora
Sono i dati ufficialmente pubblicati dal governo bosniaco e dal governo jugoslavo mille novecentonovanta uno i percentuale età della popolazione della vostra seguenti Musto rimane al primo posto quarantatré virgola cinque per cento serbi circa trentadue per cento e diciotto per cento sono i croati e do dopo poi ci sono anche altri jugoslave dica
Non è importante alla percentuali tale per perché perché in Bosnia e non ultimi duecento anni
Non esiste mai una maggioranza assoluta danno in su un popolo
Da nessun popolo le ricerche che fatto un professore faggi Bacon riciclata Università di stare otto proprio hanno chiarito questa fine sostanza della storia della Bosnia
Per presto qui oggi c'è una grande paura dai serbi e croati di una maggioranza muscoli ma e qui non hanno ragione ma c'è questa paura timore e proprio sostanze chimiche non si crea uno stato musulmano
Efficiente resta diciamo collaborazione fra i serbi e croati scrivo sto sto allo stesso momento lottano fra sé
No secondo me non esiste questa ragione che si creasse uno Stato musulmano non non esiste
Ma invece voi nella sapete il timore un'accusa irrazionale una cosa irrazionale e per questo si deve tenere conto sempre in Bosnia solamente la vita comune
Può confermare lo stato di indipendenti dalla vostra indicazione senza la vita comune
Vuol dire fra i musulmani serbi croati e jugoslavi altri tutti insieme su una concezione allora senza che lo lì la vostra sarà divisa
Teste una terzo posto che in discussione entrato non si parlava delle Democrazia de altre cose
Il resto è sostanza della discussione
Perché cosa Allotta non questi tutti i movimenti sconsiglia ore costo maggior parte di tutta l'opposizione sono nazionalisti maggior parte sono pochi che hanno diversi indirizzi
E adesso entrare nella discussione di chi è la Bosnia storicamente questo sono lì diritti storici diritti di Stato dove si discute dell'IST di diritti storici delitti di Stato
Sì sempre prende un coltello sapete perché permette alla confine
E questo indiscusso
E gli ho detto
Signore
Appunto oltre i libri anche i dibattiti sulle così varia rischiano di essere spesso poi deludenti deludenti nel senso che non si riesce a rispondere a tutte le questioni
Sollevate una cosa che credo sia così un po'emersa da turisti stasera è questa che quando la l'interminabile crisi tra Jugoslavia e che si apre così simbolicamente nell'ottanta con la morte di Tito si trasforma in guerra la Jugoslavia sembra l'eccezione che conferma la regola cioè dopo l'indimenticabile ottantanove e una situazione in cui sembrano appunto cadute barriere muri eccetera e se per si pensa di entrare in una nuova fase
Di pace e anche di maggiore prosperità per l'Europa centrorientale
La Jugoslavia incredibilmente che secondo gli studiosi gli e Sperti dal punto doveva essere il nostro mordendo il nostro modello positivo in quanto modello multietnico infatti della Jugoslavia si parlava come la Svizzera multietnica degli anni novanta ecco si è io cosa avessi a questo drammatico e per certi versi inaspettato rovesciamento per cui da modello positivo non dimentichiamo fra l'altro che la Jugoslavia era fra i paesi non facendo parte di nessun blocco era quella in cui era particolarmente scontato l'ingresso nella CEE era una questione di mesi e la Jugoslavia aveva condizioni come sappiamo particolari di favore con molti Paesi del occidentali appunto avviene questo rovesciamento quello che colpiva anche me stasera che a un anno di distanza
Il così dei diciamo in modo di vedere la questione e completamente cambiato ormai per tutti perché la Jugoslavia non ci sembra più un'eccezione che conferma la regola e quindi ha ragione il signore che dice ma perché il nostro nazionalismo e più brutto più diverso di altri nel momento in cui questo nazionalismo sembra apparire un fenomeno universale che taglia frontiere pianeti classi sociali ceti eccetera
Ecco io personalmente non non solo per demonizzare questo questo fenomeno non solo per Dominique zaino perché penso che il primo elemento sia quello di capirlo anche se sappiamo che il nazionalismo non piace
Non piace a sinistra ma non piace anche diciamo ai governi perché crea molti problemi non piace nemmeno alla tradizione del pensiero liberale e questo è anche un motivo per cui davanti a questo fenomeno
Ci si trova improvvisamente un po'tutti così senza sapere bene fino in fondo che cosa dire perché nessuno se lo aspettava
Cioè questo elemento di stupore e di sorpresa che è presente ed è a un elemento addirittura angoscioso in Jugoslavia perché è presente in tutti perché a Zagabria fin quando la guerra non arriva vicino a Zagabria a Sarajevo fino a quando proprio quel giorno non cominciano gli scontri eccetera la gente fino all'ultimo momento non riesce a credere che qualcosa del genere sia possibile e questa sensazione di vivere un incubo è una cosa che permane permane ancora prove non ci sono anch'che fra le persone ma anche fra gli intellettuali delle diverse ex pubbliche da Jugoslavia o sembra di una vera e strumenti per riuscire a spiegarsi capire fino in fondo quello che Successo ecco quindi dicevo in questo momento appunto questo questa diversità della Jugoslavia si è dimostrate invece un qualcosa che con tutte le differenze del caso perché io penso dopo in salvo prima nel bene lo penso adesso nel male che non bisogna però perdere di vista la specificità cioè per dirla molto banalmente fa di tutto un mondo un Paese che è fra l'altro è un pezzo un vizio italiano molto diffuso
Soprattutto di questioni che si conoscono poco anche si vicine come la Jugoslavia e soprattutto di realtà multietniche in Italia e molto difficile capire una realtà multietnica anche quando è in pace
Cioè la differenza di lingue di religioni una situazione appunto di condizione mista quale per esempio una parte consistente di Europa che qua risulta un così un fattore strano e questo è stato un elemento anche questo elemento di conservatorismo delle cancellerie che c'è stato per esempio anche in Francia che ovviamente è si rifà anche a tutta una tradizione statale che davanti a una crisi dello Stato nazione che in Jugoslavia
Essendo stato multietnico ha preso certe caratteristiche è così si è passati come diceva secondo me giustamente oggi Gambino sulle pubblica
Prima a voler mantenere a tutti i costi lo status quo e poi da un giorno all'altro dire non riconosciamo le repubbliche che lo chiedono senza nessuno e nell'altro caso
Fare i conti in maniera un po'più profondità con la realtà che che si aveva davanti ecco io credo che comunque nel caso della Jugoslavia moltissime questioni rimangono e forse ci saranno più chiare in futuro saranno più che agli storici
Cioè io credo che comunque fra appunto fenomeni come nazionalismo e poi il la guerra ci sia un salto di qualità c'è stato un salto di qualità a in Jugoslavia qua ci sono questi passaggi che rimangono da da spiegare senz'altro noi vedendolo anche oggi possiamo dire che la guerra è quella che dà legittimità continua a dare l'idea legittimità a queste leadership nazionali che rimangono al potere questo è un elemento che continua ad alimentare la guerra oltre a moltissimi altri elementi che è Bianchini metteva in luce anche perché questa guerra proprio per le sue caratteristiche ma mano che va avanti inutile ritrova per strada cioè quelli che prima non avrebbero mai voluto farsi la guerra dopo tutto quello che è successo
Non solo per una seri interminabili di vendette personali familiari eccetera ma adesso hanno veramente il motivo di fare la guerra perché la casa è stata veramente distrutta il parente è stato ammazzato eccetera eccetera eccetera
Quindi anche da questo punto di vista come molti per esempio
Anche in campo pacifista nella stessa Jugoslavia da mesi mettono in luce è una guerra molto difficile da fermare molto molto difficile da affermare anche ammesso e non concesso che tutti volessero vogliano fermarla comunque il discorso
è infinito e quindi Cheadle
So anch'io penso che tutte le le iniziative siano importanti il problema è la praticabilità dell'iniziativa ecco questa detta così suscita un attimo qualche dubbio sulla sua praticabilità perché c'è già una enorme difficoltà di far arrivare gli aiuti ma non dall'aiuto cioè non da qua addirittura da Zagabria eccetera Chi vuol mandate aiuti non riesce a farlo
E quindi bisogna vedere qual è la praticabilità vidi una cosa di questo tipo
Quindi questo è un dubbio però
Ma io mi sono segnato quattro punti che da soli varrebbero un dibattito forse anche di più per cui lecito
Controverso eccellente e basta
Prima di tutto noi continuiamo a parlare di Jugoslavia utili ex Jugoslavia perché giustamente cerchiamo di individuare un territorio nel quale stanno venendo dei fatti però noi dobbiamo parlare di Repubblica sovrane ormai nel senso che c'è la Repubblica di Slovenia e di Croazia di Serbia cioè la nuova federazione di Jugoslavia che raccoglie la Serbia e il Montenegro questo è fondamentale
Perché nel rapportarsi visto che qui sono stati citati anche le opposizioni che ci sono in questi Paesi piccole confusionale più grosse eterogenee
Bisogna sembra portarsi in questo modo i nostri amici pacifisti del fronte del centro contro la guerra di Belgrado e della voi Gortina ormai che un tempo erano Sonni Ali degli altri un punto di riferimento per avere tutta la Jugoslavia sia nella battaglia precedente per i diritti civili ancora sotto il regime comunista oggi nonostante che continua a essere un punto di riferimento anche lucido dal punto di vista culturale però rappresentano la piccolo posizioni pacifista della Serbia
Neanche di renderla Federazione della nuova Federazione jugoslava quindi al primo punto e questo comunque vero che bisogna andare a ridiscutere come queste popolazioni rivivono comunque assieme perché poi si può fare pulizia etnica
Fino a un certo punto visto l'intreccio di situazioni di matrimoni misti tant'è vero che nei campi profughi poi uno arriva e ci trova
Mille cinquecento musulmani trecento serbi duecento croati perché quando vengono espulsi e hanno bisogno di necessità di aiuto dove arrivano arrivano e vengono accolti
Però comunque oggi siamo di fronte a degli Stati sovrani e in questo senso noi dobbiamo trattarli c'è il piccolo problema della Macedonia che non è tanto piccolo che non viene ancora riconosciuta e qui c'è un ragionamento di comunità internazionale secondo punto che ha introdotto Bianchini che è il problema del nazionalismo
Io sono anch'io convinto che alla base di quello che è successo ci sia questa
Come dire follia nazionalista follia perché non risponde al delle basi e dei criteri che possono ricostituire
Un modo di essere e di vivere
E perché pone questo nazionalismo come il primo valore e nello stesso tempo un nazionalismo di per sé non può difendere tutti ma difende la parte maggioritaria per cui già in questi paesi ad esempio in Croazia si aprono problemi
Con le minoranze che ci sono ad esempio la ma la minoranza italiana
In Istria però c'è un altro ragionamento
Che c'è un risveglio nazionalista anche per una crisi di ideologie per una crisi di valori in cui ha creduto una parte dell'Europa e c'è una città necessità anche di riscoprire alcune forme alcune modi di essere culturali specifici dei popoli sulla disintegrazione dell'Unione Sovietica sono usciti fuori
Decine decine di popolazioni di cui neanche conoscevamo l'esistenza
Le quali difendono loro usi i loro costumi la loro lingua l'allora cultura allora come possiamo a fare fare in modo che ci sia la difesa anche di queste culture di minoranza magari di poche persone
E nello stesso tempo che questi non diventino feroci nazionalismi che si combattono uno contro l'altro
Terzo punto il problema della crisi degli Stati
Nel senso che oggi di fronte alla crisi che lo Stato come si è venuto a configurare l'idea di Stato negli ultimi duecento anni
Questi idea non regge più però si risponde costituendo altri stati
Si ragiona di Europa unita tutti vogliono arrivare in Europa e costruiscono nuove frontiere è stata ricordata quella tra la Slovenia e la Croazia che addirittura tagli all'Istria una Regione molto omogenea
Però allora il punto è discutere sulla crisi dello Stato che cosa oggi andiamo costruire quali sono le forme di nuovo patto sociale che noi andiamo metterà in essere fra le popolazioni che vivono su un determinato territorio
Quarto punto che non è uscito fuori ma che poi aleggia sempre nei dibattiti sulla Jugoslavia che il comunismo
Anche perché c'è ancora una lettura chi dice che c'è il nuovo che sta combattendo per emergere contro il vecchio che non vuole morire che poi sarebbe rappresentato dal comunismo di Belgrado
Io credo che questa cosa qui sia ormai come dire fuori da qualsiasi lettura anche perché il problema vero avevo detto all'inizio che ha un problema di classe dirigente Cruciani
Tudjman e Milosevic ci sono comunque tutti ex comunisti con storie diverse tutti ma neanche un'azione a vista che conosce anche la prigione sotto Tito Cuccia né a ha avuto un'esperienza ha costruito un'esperienza anche di comunismo più liberale che appartato la Slovenia S come dire la punta del processo di democratizzazione della Jugoslavia degli anni scorsi però rimangono dentro a questa visione come anche buona parte stragrande maggioranza della nuova classe dirigente sovietica e questo è un altro punto di discussione dell'unità della dell'ex URSS
Poi per rispondere a questa domanda avevo già detto prima io credo che il problema non è non son tante le botte nel senso che da quando abbiamo fatto i pochi blocchi di Comiso oltre ne abbiamo per prese così tante che come io ce l'ho fatto il callo
Però il problema è io credo che sia impraticabile andare a Sarajevo in questo momento sia impraticabile per una questione di garanzie delle persone ma sia impraticabile anche perché si rischia di diventare il fenomeno
Di creare all'interno della città molti più problemi di quelli che già ci sono di questioni di garanzia di sicurezze eccetera eccetera di una città che in questo momento sta vivendo
Un dramma manca l'acqua la luce tutto il resto io rifaccio la mia proposta che credo che ci sono se ci sono alcune persone decine centinaia migliaia non lo so quante è molto meglio che questi vadano nei campi profughi a parlare con la gente
Sì
Prima di dare la parola all'autore che chiude del libero Dino Frescobaldi che chiude qui il nostro dibattito vorrei anch'io aggiungere rapidamente alcune osservazioni sollecitato dall'intervento del signore
Io faccio lo storico di professione e quindi quando sento a volte degli interventi in cui la storia si è dimenticata e parlo della storia recente mi sento in dovere di tutti di puntualizzare alcune cose la prendo un po'alla lontana ma poi arriverò alla sua questione così è stato detto qui che la guerra è stata iniziata dalla Serbia ora scusate vi io faccio appunto lo storico la guerra del mille novecentonovantuno è iniziata nel momento in cui la Slovenia
Con un atto non concordato in cui tutto il mondo aveva chiesto alla Slovenia di fermare la decisione ha dichiarato la propria indipendenza e il Governo federale
Di Ante Markovic croato vicepresidente di circo prequel sloveno a mosso le truppe per cercare di prendere il controllo dei confini e lì c'è stata la famosa Guerra dei dei dei sette Tour di slovena
Quella guerra è stata la sconfitta definitiva del governo federale e dello stato federale jugoslavo
Che ha perso le porte questa sì al conflitto poi serbo croato che era di altra natura di altra
Motivazione meccanismo rispetto al conflitto così come era iniziato dunque questo conflitto iniziato in una maniera continua ad un'altra e non sappiamo come andrà ancora finire
Ha ragione di collega dicono quando dice che questo è un conflitto in cui appunto le Regioni le si trova per strada ecco questo per dire questo poi non vuol dire che la Serbia non abbia già in precedenza tutta una sua serie di responsabilità legate non solo Milosevic ma bisogna dimenticare non dimenticare soprattutto il memorandum dell'Accademia delle Scienze di Serbia memorandum preparato dall'attuale presidente della Repubblica
Jugoslavia Cion Cion Sicet che il vero ideologo della politica di bilancio dice e quindi da questo punto di vista bisogna poi tener presente che tutta una serie di argomentazioni politiche usate dalla Serbia del conflitto anche aspro con gli altri rappresentanti delle Repubbliche erano dunque precedente all'inizio della guerra ma la guerra non è stato iniziato dalla Serbia
Questo no non lo ha detto ma perché io faccio questo ragionamento perché lei diceva poi c'è l'opinione pubblica che identifica della Serbia
L'aggressore o comunque il maggior responsabile da un lato del momento in cui poi la guerra ha avuto questa modifica non c'è dubbio alcuno che la Serbia vi sembra palese ma come si potrebbe negarlo è stato la parte che con più aggressività e con più violenza a reagito al crollo della Jugoslavia per stabilirsi poi di fatto dei suoi confini su questo io credo non ci sia dubbio alcuno
Ma appunto qui c'è già quella logica che io denunciavo del nazionalismo perché la Serbia si è mossa per stabilire il dissi proprio i confini della Grande Serbia e paradossalmente ogni comportamento della Comunità europea
è di fatto suonato legittimità di questo atteggiamento riconoscere un atto non concordato come è stato io l'indipendenza della Slovenia è stato come dire Ifi dei conti siamo disposti a riconoscere lo status quo
Che poi sia per un atto una dichiarazione o un militare poco ci manca in un certo senso questa è stata la lettura che imposti assetato anche della recente conferenza di Londra
Quando in un certo senso si è come percepito la disponibilità europea a riconoscere la spartizione di uno stato che pur sempre riconosciuto dalla comunità e dall'ONU
E da questo punto di vista come vedete i passi
Per pur gridando contro la Serbia violenta si è nel siccome si è seguita la logica di riconoscere alla fine si riconoscono i i dati di fatto perché o si va a far la guerra alla Serbia per riportarla ai confini del della Serbia dell'epoca di di di Tito oppure inevitabilmente si finirà col riconoscere perché la logica del più forte ecco dunque e lui il noto il punto
Per mettere in crisi quella logica ci vuole dunque un altro comportamento e una delle battaglie fondamentale proprio quello che è stata la salvaguardia dell'unità della Bosnia
Ma alla salvaguardia dell'unità della Bosnia il grimaldello che fa saltare tutto perché il grimaldello che deve parlare di convivenza tra le nazioni
E dunque ecco torniamo al punto di partenza dal punto di vista culturale
Come si garantiscono lei identità nazionali di dei gruppi e dei singoli il Stati multietnici
Da qui viene fuori l'assoluta inutilità della guerra jugoslava per nel momento in cui si risolve questa questione che però riguarda anche l'Europa perché riguarda la Jugoslavia riguarda i baschi riguarda gli irlandesi riguarda i catalani riguarderà noi se dovessimo vere e la comunità europea una volta che i francesi avranno speriamo votato sì a Maastricht anche se Maastricht è verte non è poi quella cosa così meravigliosa
Ecco ma questo è il punto e l'Europa in realtà non affrontando le questioni
Della degli Ugo Sladjana sfuggendo al nazionalismo realtà è un'Europa impotente perché ha paura di guardare se stessa perché sfugge da se stessa nel momento in cui affronta i problemi dalla Jugoslavia ma la Jugoslavia glieli sbatte in faccia tutti i giorni
E sono i i problemi di questo continente non dobbiamo dimenticarci che per nazionalismo si è fatta la seconda quella balcanica sono fate due guerre civili in Jugoslavia e due guerre mondiali nel solo novecento
Forse e caso dunque di trovare una risposta culturale prima di tutto perché solo in questo contesto ne usciranno le logiche diplomatiche
Che permetteranno di raggiungere la pace
Altrimenti le logiche diplomatiche saranno quelle che vediamo sotto gli occhi e alla fine pur gridando contro la ferocia della Serbia
Finiremo con riconoscere l'esistenza dalla Grande Serbia ma la Grande Serbia si fa solo con uno stato etnico blu buono etnico o in cui comunque una nazione se dominante
Questo è una delle ragioni poi per cui si sta continuando questa guerra
Conseguire riti
Trarre alcune conclusioni di questa appassionante dibattito
Prima è un ringraziamento a tutti coloro che sono intervenuti su questo libro che ho fatto
E poi appunto le conclusioni la prima conclusione è che non esistono per quanto riguarda la Jugoslavia soluzioni facili non esistono soluzioni maniche e la passione che è stata questa sera portata in questo nostro incontro dimostra appunto questo che bisogna affrontare il problema di Gorlago con conoscenza
Con cautela e soprattutto con modestia quella modestia che non hanno avuto molti governi che si sono pronunciati per delle ipotesi di soluzione troppo facili che poi sono state smentite dei fatti la seconda conclusione riguarda l'insegnamento che dalla Jugoslavia viene al nostro Paese
Perché i fatti io così gravi sono talmente importanti per l'Italia non sei soltanto la vicinanza la contiguità
Di questo Paese
Ma è perché noi possiamo trarre delli a Mestre mi e quindi ricche mi richiamo
All'origine di questo fenomeno nazionalista la cui pericolosità è stata giustamente sottolineata da Bianchini ma dà anche da tutti gli altri intervenuti perché c'è stata questa fuga
Nel nazionalismo in Jugoslavia è perché a un certo momento non è stato a capaci non sono stati capaci di padroneggiare una situazione di crisi economica il governo jugoslavo è stato impotente
A causa della mancanza di potere della mancanza di personalità
Che hanno potuto frenare una inflazione che era uscita da tutti i limiti ragioni e questo è un insegnamento che non vale soltanto per la Jugoslavia ma vale anche per tutti gli altri Paesi non menziono quale ma voi certamente sapete a quale Paese mi riferisco questo è un insediamento che noi dovremmo terriere presente in queste ore particolarmente difficile e allora a questo proposito consentitemi di fare un richiamo
Riferendosi alla all'interesse e alla pericolosità e l'esempio della crisi jugoslava ricordatevi la famosa pre messa di un libro dinamico e quando voi sentite suonare la campana non vi domandate perché suona essa suona per te ora se noi nel nostro Paese
Non saremo capaci di affrontare i drammatici nodi economici della nostra vita
Che si sono aggravati strada facendo se noi subire in modo certi inviti per lo meno sconcertante e mi riferisco anche all'invito anni dallo sciopero fiscale che viene da alcuni esponenti politici invito sconcertante perché non sarebbe uno sciopero contro il governo ma sarebbe uno sciopero contro lo Stato
Se noi lasceremo prevalere
Le forze della divisione e questo accentua lo faccio proprio intenzionalmente parlando qui a Milano e in Lombardia se noi lasceremo prevalere le forze della disgregazione
Del nostro tessuto nazionale unitario che patrimonio di tutti gli italiani ebbene la campana del rigo slavina suona anche per noi grazie