"Chi disegna la città ?"

Dove
Vorrei intanto brevemente presentarvi gli interlocutori di questa discussione e anche spiegare bene un po'il senso o almeno quello che era nelle nostre intenzioni
Darvi conto delle presente anche delle assenze ma forse allora la cosa più importante e spiegargli il senso di questa discussione volevamo discutere un po'dello sviluppo delle aree metropolitane in particolare della nostra azione quella in cui viviamo
Cercando per un attimo di dimenticare anche se poi entreranno io credo vivacemente nel dibattito i problemi concreti di ogni singolo insediamento ma invece volendo ragionare sulle risorse le prospettive della città in un ambito un po'interdisciplinare cioè in un ambito che non interessasse soltanto amministratori e architetti ma che chiamasse a questa discussione competenze diverse che forse potevano darci ragione della complessità che sta assumendo l'agire politico nella metropoli soprattutto dal punto di vista della definizione degli insediamenti dell'orientamento delle risorse dell'orientamento del lavoro anche nella città questo era un po'il senso di questa discussione
Per questo vedete a questo tavolo accompagni
Persone provenienti da esperienze diverse e qui dobbiamo subito dire la prima assenza doveva venire Cacciari
Voi credo lo conosciate tutti filosofo ma soprattutto anche
Personaggio molto presente nel dibattito politico ci ha fatto sapere oggi che per motivi
Personali non poteva essere presente tra di noi
Comunque noi abbiamo voluto proprio mantenere questo dare al dibattito un carattere se posso usare un termine un po'così molto abusato interdisciplinare sono dunque presenti tra noi
Roberto Camagni docente della Bocconi di economia e politica Giuseppe boati architetto Alberto Secchi che è il presidente dell'Inu
Franco Cazzaniga che so che è in sala che il presidente del CIMEP sì volesse venire tra Dinoi
Luciano Minotti del Pim proprio istituto che si occupa del Piano intercomunale milanese
Antonio molesti Roli che stiamo ancora attendendo che un docente
Di composizione
Sì sì
A al Politecnico e infine Piero Puddu architetto
Ecco brevemente
Io credo che noi siamo in una condizione nel genere
Assai
Difficile
E sono contento di dire queste poche parole mentre si avvia il disturbo che avremo stabilmente quindi bisogna credo parlare dentro forte nei microfoni questo fa parte ecco munizioni
Fa parte della tradizione nel delle feste L'Unità forse sarebbe stato possibile evitarlo ma così è andata mancano alcuni elementi alcuni pannelli a completare questa sala che fanno sì che questa creste Onde musicali ci raggiungano insomma abbiamo avviato voluto avviare questo dibattito proprio per la situazione in cui è questa città
Noi abbiamo assistito anche per le iniziative della magistratura a una messa in discussioni di molti degli atti della storia la recente e passata dell'urbanistica cittadina tanto da farci dire d'essere in un momento di passaggio in una difficile
Frangente che separa un modo di fare e sviluppare questa città del passato rispetto ad un modo che ci auguriamo sia del futuro ma nel frattempo non possiamo nasconderci che gli eventi che stanno accadendo il combinarsi della crisi economica delle iniziative della magistratura stanno gettando un velo plumbeo sulla vita economica civile e politica di questa città
Recita è sempre stato una città capace di inventare ambienti produttivi risorse modi anche a assai importanti della convivenza civile e a questo punto ci troviamo con una parte distruttiva che viene interpretata dalla magistratura
E che viene interpretata della dinamica stessa della crisi economica e con pochissime idee e confuse
E dico questo per tutti interpretando sia le idee che ci sono nel ceto politico che credo le idee che ci sono nel ceto professionale su come riannodare i fili della costruzione di una convivenza che noi vogliamo
Continuare a affondare sul lavoro ma che ha bisogno di nuovi rapporti produttivi e nuovi rapporti spaziali quindi il tema è un po'come si può in modo nuovo tenendo conto dell'esperienza anche difficile del passato riannodare
Questa storia della nostra città se è possibile evitando che la nostra città dette rischia e degrado
Ora io passo rapidamente a dare le parole ai agli intervenuti a questo dibattito per una Breve introduzione dopodiché saranno le vostre domande a orientare una replica che speriamo ci consenta di contenere il dibattito entro la mezzanotte per primo io darei la parola a Puddu poi
A
Alberto Secchi poi a Roberto Camagni e via di via Po e agli altri
Bene io farò un discorso mi auguro abbastanza breve ma da architetto e con qualche contenuto teorico perché mi auguro che poi il dibattito ci consente invece di andare a un confronto più diretto sulle cose che in parte molti di noi conoscono ma che anche in parte molti di noi invece ignorano che premono sulla
Credo che anche l'allusione di Lanzone all'esplodere della questione morale
Sì richiami richiami la nostra attenzione a questa rottura di questa specie di patto sociale che hanno voluto lì che a Milano negli ultimi tempi ha in modo abbastanza concreto davvero disegnato la città io credo che questo accordo tra imprenditoria in qualche modo e potere politico abbia pesato e i risultati in parte si vedono in parte invece minacciano in qualche modo ancora la città all'interno dei cui noi viviamo
Mi riferisco all'accumularsi di una serie di scelte e di decisioni che a me sembrano sempre più isolate da un quadro di riferimento complessivo è comprensibile
Per quello che riguarda la città ne sembrano sempre più puntuali sempre più singolari
Fino ad avere ridotto quello che a me pareva quando qualche anno fa
Ho cominciato a lavorare a Milano un sistema urbano molto forte è largamente fondato sulla propria capacità produttiva sia sul piano industriale ma anche industriale produttivo
Ma anche sul piano culturale e sul piano sociale a Milano per me è stata un punto di riferimento è un punto di formazione assai importante credo che invece l'insieme la crisi che oggi coinvolge la città sia una crisi molto profonda
Così profonda da andare oltre ai normali crisi economiche da essere certamente qualche cosa di non congiunturale da obbligarci ha delle riflessioni molto molto seria e credo che dentro questa perché insieme queste crisi ci siano anche le responsabilità dell'architettura e degli architetti vedremo come e vedremo come invece sia possibile a mio parere perlomeno portarsi fuori
Voglio fare un esempio abbiamo sentito negli ultimi anni a fronte dell'abbandono della sistema produttivo
Avanzare delle tesi generalissima e sulla trasformazione della città in una città di servizio in una città terziarie a me sembra che unendo questo discorso a quello dei progetti puntuali che in parte conosciamo in parte non conosciamo sia questa tesi più una tesi che copre forme di rendita e di speculazione e in qualche modo dovremo imparare Aida abbandonare ancora riprendere a combattere io credo che i termini che ci sono familiari come quelli della dimensione quelli della qualità quella dell'efficienza siano ancora dei parametri a cui riferirsi per disegnare la città se ne aggiungono certamente altri
La nostra letteratura ormai Celia ampiamente consegnati tutti i discorsi sulla forme discorsi sui sistemi relazioni
Io credo che lo spesso oggetto la città non può più essere contenuto in una dimensione geometrica ed è un discorso vecchio quello della trasformazione industriale quando ancora la città era contenuta delle mura ma oggi e ancora per noi per Milano più per per altre città ai confini non possono essere la forma geometrica dei confini comunali evidentemente
La città è un insieme di relazioni che può essere configurata dall'identità riconoscibile in una parte del territorio ove le relazioni appunto costituiscono una insieme particolarmente intenso e credo che la città vada pensata in questo insieme non so se sia giusto il termine
Città metropolitana città territorio citare d'ora non mi interessa molto ora però è chiaro che esiste una parte del territorio dove la gente si dice ancora milanese se domandate loro di dove venite siamo di Milano ecco questa la parte del territorio a cui io credo debba essere estesa la qualità di città la città non è un nemico noi non ritroviamo qui noi anzi la città è un modo di esprimere una ricchezza e un insieme di qualità che devono essere estese a tutto il territorio
Io credo di poter evocare qui alcuni criteri di approccio tipicamente
Tipicamente da architetto alle questioni della della città che fin qui noi abbiamo largamente utilizzato per gli interventi sul territorio costruito si diceva sul centro storico piuttosto che sul sul territorio tra insediato
Credo che debbano essere conservati i valori storici come una componente fondamentale della nuova città cioè noi dovremmo imparare a superare questa apparente contraddizione tra conservazione e rinnovamento sono convinto che i valori e gli insiemi di insediamenti tessuti storici presenti nella territorio della città sono una parte fondamentale per costruire la Città Nuove
Io credo che debbano essere individuati e
Conservati i tessuti significativi del territorio come segno di un rapporto tra l'uomo e l'ambiente che può essere ripreso nei suoi valori a guidare connettere le nuove e diverse utilizzazioni del territorio
E cosa vecchia per molto di noi ma credo che sia una cosa largamente abbandonata in molti dei progetti e delle proposte che abbiamo visto in questi ultimi anni
Io credo infine che debbano essere riscoperti i valori e le regole del buon costruire perché si costruisce male
Anche il punto di riferimento del progetto architettonico assai raramente la capacità di costruire buoni edifici dal punto di vista qualitativi sappiamo benissimo che la città sarà diversa io ho detto che è diversa come dimensione diversa come forma è diversa come simili rivelazioni e diversa certamente come attività che la commetteranno che la e la con noteranno perché è chiaro
Che le trasformazioni economiche esigono il loro spazio la loro forma le loro relazioni
Io credo che poi il Progetto della città ci debba aiutare a scoprire quelle che anche Lanzone richiamato stasera
Le numerose ricchezze le numerose risorse che città e territorio sono in grado di mettere in gioco e non di scoprire soltanto alcuni punti della città o alcuni luoghi ove la speculazione è particolarmente forte o gli interessi
Possono dalla romanzi credo che anche questi debbano trovare una loro collocazione in un disegno che ne renda comprensibile l'efficienza e l'efficacia rispetto agli obiettivi e noi vogliamo assumere vogliamo sapere per chi disegnare la città per che cosa disegnare la città nel processo di formazione
Questo problema del disegno della città le esplodono anche in questo le contraddizioni tra la nuova rivoluzione scientifica e tecnica cioè lordo dico soltanto con un titolo per farmi capire
Il ruolo e l'importanza del sapere la condizione materiale del lavoro che invece ci vede vede anche noi architetti sempre più alienati subalterni e imposizioni precario
Io la proposta del PDS sulla valorizzazione delle competenze la leggo perlomeno in questo modo e in questa direzione
è evidente che nel disegno della città non si tratta solo di valorizzare i saperi architettonico per carità
Ma delle competenze necessarie per esempio a superare nell'economia il modello della deindustrializzazione che è una cosa che a me fa Grande impressione verso quelle dello sviluppo E delle qualificazioni produttivi io li accenno solo può darsi che mi sbagli non sono certo
Una un economista ma credo che questa questione delle aree dismesse nella città sia anche il segnale di un privilegio alle operazioni e puramente da reddito puramente speculative che e siano anche il frutto di una politica che non ha saputo sostenere i processi di riconversione industriale nel modo nel modo dovuto
Io credo che congestione inquinamento che sono i due termini che abbiamo poi imparato a considerare i due mali più pesanti della città non siano però i soli mali della città
Credo che inefficienza e abbandono siano gli altri due mali gravi belliche anche Lanzone io credo abbia accennato come per momento oscuro nel nel nostro futuro e credo che proprio la città debba invece reagire abbia la possibilità e la ricchezza per reagire diventare il luogo dei di un nuovo e diverso sviluppo credo che ognuno in un processo democratico debba fare i propri compiti debba fare debba svolgere il proprio ruolo credo che le istituzioni debbano e possano scrollarsi di dosso il peso del partito e ritrovare la loro efficienza e la loro capacità di direzione di proposta
Credo che in questo modo anche l'architettura gli architetti possano uscire dalla propria subalternità
E al potere economico a quello politico e farsi interprete dell'esigenza di qualità che ormai preme su può su tutti noi da parecchie parti penso alla qualità
E ai valori immobiliari delle zone qualificate dal punto di vista ambientale ma penso anche avevi detto di qualità che viene espressa nella negli incarichi dati alle grandi personalità dell'architettura che in qualche modo coprono solo un alibi dispetto altro alle procedure della lottizzazione ma esprimono anche l'esigenza di una qualità del progetto che in qualche modo dovrebbe essere coperta dall'indubbia qualità di queste proposte
Io vorrei concludere con quattro punti che abbiamo posto anche al centro dell'inizio del dibattito del congresso che si sta preparando a Milano per quello che riguarda il PDS
Mi sono e che a me stanno particolarmente a cuore mie il punto fondamentale della conoscenza
Noi abbiamo il diritto e il dovere di conoscere quali sono i progetti che hanno in sé la capacità di trasformare tanto profondamente città e territorio da prendere poi inutile qualsiasi
Ulteriore studio pianificatorio di correlazione tra queste proposte individuale dobbiamo conoscere e poi qual è la situazione reale della città e del territorio in cui noi abitiamo credo che la nostra conoscenza del territorio della città sia ormai molto lontana
Dall'informazione che poteva muovere all'inizio degli anni Ottanta credo che molti di voi sappiano raccontare assai poco abbiano coscienza assai modesta
Di quelli che sono i fenomeni territoriali delle cifre che girano per esempio sulla dimensione delle aree dismesse sono impressionanti si parla di milioni
Di metri quadrati due milioni quattro milioni quindici milioni
Io non lo so esattamente però è un punto quello della conoscenza del territorio non solo per capire in che situazione il rapporto tra l'uso del suolo e le trasformazioni economiche e sociali
Culturali che avvengono nella città ma anche per individuare quali sono
Del sistema territoriale del sistema urbano quelle parti essenziali su quote e noi dobbiamo ad ogni costo su cui dobbiamo puntare come I pilastri della costruzione della nuova città intorno a cui noi possiamo costruire questa nuova città credo infine che debbano essere individuati strumenti nuovi e diversi per il governo della città e del territorio chiedo che il piano regolatore di tipo tradizionale abbia in sé non abbia la capacità di fornire lo strumento giusto per dirigere i processi di trasformazione di cui al noi abbiamo bisogno ma credo anche che debbano essere individuati strumenti finanziari nuovi e diversi
Per sostenere i processi di trasformazione che devono essere individuati anche strumenti operativi apparati non voglio dire impresa e strutture di consorzi eccetera che permettano di superare la vecchia struttura imprenditoriale milanese infine credo e questa è una discussione abbastanza vecchia che fa riferimento a uno urbanistica di base a una esperienza della forse addirittura della mia giovinezza della che il dibattito sui problemi della città ma sui progetti concreti della città debba essere assai esteso e approfondito a partire dalla conoscenza e che gli si debba dare in qualche modo una conseguenza se da un dibattito su un progetto escono dei giudizi o escono dei suggerimenti o escono delle indicazioni io credo che questi non debbano essere lasciati cadere ma debbano diventare un modo nuovo di produrre la città in qualche modo di progettare la città ecco io credo di dare questo contributo all'inizio del dibattito vedremo poi nel concreto come si possano e dai si possa dare sostanza a questi dei generali
Al grazie Alberto se
Va be'devo dire che quando ho visto il titolo di questa di questo dibattito sono stato preso da una immediato senso di diffidenza e di preoccupazione
Per ridisegnare la città cosa significa nelle accezioni più recenti ridisegnare la città ha significato
Ridisegnare la città tentare di riprogettare la città per parti circoscritte
Per singole episodi
Questo ha significato ridisegnare la città nell'esperienza recente quelle dei tanto per intenderci dei Grandi Progetti dei grandi dei meno Grandi Progetti
Questo titolo poi nasconde anche un'altra un senso che io non vorrei maliziosamente interpretare ed è quello che e in fondo il problema che sta davanti a noi sia prevalentemente quello di ridare diciamo forma estetica
Una confusione azione formale a parti di città che non sono
Adeguate da questo punto di vista ecco io credo che questo diciamo questo punto di vista semmai esiste ancora vada completamente come lo non dico abbandonato non sarei un architetto se sottovalutasse i
Gli aspetti anche formali estetici compositivi
Ma che i problemi della città sono di tale portate natura che sicuramente questi problemi di configurazione formale di ridisegno della città vengono dopo altra scelte
Un esempio mi pare possa essere citato a a riprova di quanto dico nel recente concorso Garibaldi Repubblica è il caso più evidente di un atteggiamento formalistico che si può sovrappone alla come dire alla mancanza di idee precise strutturali rinvii non sostanziali di che cosa fare alla maga de di cosa fare di quell'area e insieme a quell'area di un un bel pezzo della città
Al voglio dire con quel progetto non sia scelto per esempio
Se prede leggerne veramente il rapporto col metodico ascolta sporto pubblico non si è scelto per esempio se incominciato costruire un pezzo di città senz'auto tanto per ma usare un se volete uno slogan molto appariscente molto significativo a non si è e e non si esce tosse come dire come entrare in città
Dal dal Nord al nostro territorio eccetera si è semplicemente dato una o dignitoso anche affascinante
Credo nel progetto vincente vincente affascinante esito formale ma vuoto di contenuti e dice
E quindi siamo attenti diciamo a dare al problema del disegno urbano ha questo significato deteriore è pericoloso
I problemi che ci stanno davanti al sono di ben altra natura noi abbiamo accumulato nella nostra città un disavanzo ambientale soprattutto di tale gravità e dimensione che non può essere affrontata con progetti singoli portuali deve essere affrontato con
Una visione nuova dello sviluppo della città che metta l'ambiente i problemi ambientali al cento di un nuovo come dire programma urbanistico
E quindi con strumenti che siano anche adeguati a recepire e a valorizzare i parametri ambientali in funzione dell'urbanistica cioè del disegno e delle delle scelte urbanistiche
Quindi diciamo la prospettiva che si apre se guardiamo ai problemi e non agli aspetti formali supera il problema è una prospettiva completamente differente
E nuova anche che va che in augurerebbe per Milano una stagione finalmente diversa rispetto alle più recenti stagioni dello sviluppo urbanistico e degli strumenti e dei programmi urbanistici per la città
Quindi l'ecologia l'ambiente al centro di un progetto di un piano chiamiamolo così generale per la città un unico piano è stato usato anche questo termine che diventi vera la vera sostanza delle scelte urbanistiche
Il vero che dia veramente i parametri retributivi indichi I limiti dello sviluppo a cui ci dobbiamo attestare a cui ci dobbiamo riferire questo è il secondo me il punto di partenza per di ridisegnare la città effettivamente resina la nella sostanza oggi siamo di fronte a un effetto di popolazione a gente che va abitare sempre più lontana che ha dei figli e che non li porta a vivere a Milano questo fenomeno
è per le otto in modo preoccupante crescente si sta a Milano perché si vede che si è costretti non perché si veda Milano veramente il cento di valore di promozione della propria condizione di vita eccetera tale per cui valga la pena ormai non vale quasi più la pena si sta meglio all'esterno con questo sì
Si accentuano tutti i problemi di comunicazione di spostamento di pendolarismo e Jack ecco tende
Voglio dire sono i contenuti quindi nuovo che devono guidare le scelte e anche scelte relative agli strumenti poi giuridico amministrativi da utilizzare per dare consistenza il senso a queste uno sbocco effettivo a queste serie
Io dico subito che non sono forse se ne parlerà questa sera se ne parlate in altre se non sono per un nuovo piano regolatore non penso che il piano regolatore almeno che a questo strumento non subiamo cioè il un significato un una valore del tutto nuovo serva alla città piano regolatore nato con la legge del quarantadue è nato è nato e cresciuto
Con una contenuti che non sono adatti ad affrontare i problemi di oggi contenuti che non sono ambientali sappiamo che il parametro dei piani sono Emily preminentemente quantitativi dimensionali
E non di tipo qualitativo occorre
Diciamo anche dal punto di vista degli strumenti e fare scelte completamente nuove e ci mettano in grado di affrontare questi problemi della città ripeto che sono di natura ambientale
Prima ancora e che economica perché sarai sarebbe interessante che gli economisti per esempio ci dicessero quanto sono cresciuti i costi sociali
Del i costi sociali
Di questa crescita urbana cioè a questa crescita urbana si accompagna a quale nel diciamo trendy sviluppo dei costi costi sociali e dei costi indotti idolo che cosa comporta diciamo il il il il disavanzo ambientale delle nostre città non solo in termini di salute ma in in da Tampa vari punti di vista dame di costi sia individuali e che sociali questi sono i punti di riferimento che dobbiamo prendere per un diciamo e impostare un discorso urbanistico sulla città di Milano dico subito che credo che gli strumenti se devono essere completamente diverso
Ci debba essere un grande piano strategico di portata extra comunale per bisogno incominciare a dire che anche il partito deve riprendere fortemente una come dire una linea a favore della pianificazione d'area vasta della pianificazione intercomunale e poi anche della pianificazione regionale impossibile andare avanti diciamo con questo vuoto di indicazioni di livello superiore non si possono risolvere i problemi
Della città di Milano dentro la città di Milano bisogna risolverli oltre la città di Milano in area in aree dimensionalmente adeguate quindi c'è da la dal riprendere proprio sul piano politico una battaglia forte per riportare l'attenzione il verso la necessità della pianificazione d'area vasta e verso la necessità della pianificazione indotte intercomunale era il giornale quindi io credo che siano questi i punti l'ambiente
Un piano che sia capace di reperire e reperire parametri contenuti di natura ambientale e di riflettere lì e di trasmetterli poi Aldair successivi sotto piani diciamo così i piani d'area dentro i quali poi anche la progettazione diciamo formale può intervenire con le sue capacità a dare certe risposte e soluzioni
Un piano quindi che sia però poi annullato al di fuori della città di Milano che non pretenda come abbiamo fatto anche noi amministrando out anticamente di risolvere all'interno della città tutte le sue contraddizioni e tutti i suoi problemi
La parola
Roberto Camagni
Grazie
E io sono economista e giocherò fino in fondo la mia parte non voglio far finta di fare l'urbanista
In naturalmente offrirò una visione abbastanza parziale noi economisti abbiamo un coltello poco affilato per scendere sul territorio abbia una visione molto ma pro
Andiamo per con una scure piuttosto che con un cesello
In ma ecco questa visione può essere utile per
Affrontare la problematica dello sviluppo urbano nella sua totalità eque e qui
Quello che ha detto secchi proprio due minuti fa di confortante è esattamente quello che serve ricco riconquistare
Una visione complessiva e possibilmente proiettati in avanti e pur similmente strategica dello sviluppo della città
Dicevo farà fino in fondo l'economista userà una metafora economica la città come impresa ecco è qualche cosa che non siamo abituati a fare
M ma spero di mostrarvi con una metafora come questa possa darsi parecchi suggerimenti per azioni concrete
E la mia diagnosi sulla situazione di Mila no oggi è abbastanza pessimista io sono un ottimista di natura
Sono in questo momento molto pessimista sulla condizione attuale di Milano nella competizione europea
Occasione di
Avere contatti
Abbastanza frequenti con e gli uffici di pianificazione e di altre città non solo europee
E mi sto rendendo conto come stiamo accumulando dei ritardi giganteschi giganteschi nella affrontare i problemi che
Il giorno d'oggi ci impone nell'affrontare i problemi della riconversione dall'industria
Che sono problemi tutti non sono problemi inventati secondo me dagli speculatori
Abbiamo un problema di gestire la competizione a livello europeo perché ormai le città competono una contro l'altra
Direttamente come minimo in un ambito europeo come minimo no il grande salto istituzionale proprio in questo mille novecentonovantadue l'abbiamo compiuto verso l'Europa
E elisione porta via imprese a Torino e al Piemonte lo sappiamo bene tutti
E quindi dicevo userò questa metafora della eccita come impresa
Ecco a mio avviso Milano oggi è un'impresa con una grossa caduta di immagine internazionale immagine di mercato
Un'impresa senza un piano
E le imprese fanno piani strategici come quelli di cui parlava secchi prima un'impresa senza un'idea di quale prodotto cioè di quale città vogliano i suoi clienti che sono i cittadini prima di tutto
Ma anche le imprese che potenzialmente possono localizzarsi nella città
Un'impresa con una forte crisi manageriale
Cosa abbiamo tutti basta leggere i giornali ma quando parlo di managerialità parlo soprattutto parlo sia del milione politico che del milieu amministrativo che in questo momento eh completamente paralizzato
Un'impresa in sintesi di cui nessuno vuole comprare le azioni e quindi la Borsa crolla come sta crollando in questi giorni per quanto riguarda le imprese italiane
Perché siamo in questa condizione sicuramente Milano sconta molte deficienze del sistema Italia incapacità decisionale su vasta scala
Siamo ancora interrogarsi se vogliamo se sia giusto avere i treni a grande velocità Italia in Giappone c'erano dal mille novecentocinquantacinque stanno studiando i i treni a levitazione magnetica cioè ma ci stiamo interrogando se se dobbiamo veramente incominciare a richiedere di andare a Torino in meno di due ore come attualmente ci si mette no ecco questa è la situazione no della pianificazione territoriale a scavalco non abbiamo un'Agenzia perito ad intervento territoriale
Come per esempio anni francesi la tatara
Che
Organizza tutto l'intervento territoriale anche l'intervento di riconversione industriale i Lorena per dire ma organizza anche le rendite riceve organizza le reti di infrastrutture e via discorrendo no ecco quindi sicuramente
Abbiamo scontiamo questa questa arretratezza e sicuramente scontiamo la caduta di immagine del persisteva paese in questi in questi tempi
Secondo elemento che sicuramente spiega molta della crisi attuale dell'attuale ANPAS ma non è una un ANPAS che dura da da da da sei mesi no è un ANPAS
Che dura da da da da una trentina di anni che cosa sia realmente progettato a Milano in trent'anni
Sono quattro cose se vogliamo
Sicuramente dicevo la una delle concause è il il permanere di procedure e di regole urbanistiche assolutamente assolutamente obsolete a il lo strumento del piano regolatore
Probabilmente non possiamo buttarlo via non dobbiamo buttarlo via ma non è più sufficiente è uno strumento che va bene per città che non crescono che agiscono in sistemi economici che non crescono
Di questo sono sempre più convinto e e poi se guardiamo in quali città tutto sommato non l'urbanistica tradizionale
Ha ben funzionato ci accorgiamo che sono città che sono state ben regolate esattamente nel periodo in cui non crescevano non avevano immigrazione no venivano saltate per esempio i grandi flussi di immigrazione nord sud sud nord
Sicuramente una cultura urbanistica poco attenta al nuovo molto lenta a recepire le novità molto lenta a liberarsi da alcuni bagagli del passato anche quando era chiaro a tutti
Era stato promesso all'inizio un'autocritica degli urbanisti nel sono contento di ascoltarla e in questo senso perché gli urbanisti all'interno di queste regole del gioco no che erano chiare a tutti pare che sono ancora oggi chiaro a tutti no hanno
Lavorato e hanno difeso in qualche modo no questo tipo di regole ecco
Quindi dicevo nel momento in cui e si vedeva che occorrevano decisioni più flessibili occorreva delegare al settore privato una serie una serie di operazioni
Anche di progettazione naturalmente all'interno di un controllo di un controllo molto preciso
Un'urbanistica che per esempio ha sempre irriso al modello dell'urbanistica contrattata di stampo americano ma dove la contrattazione avveniva alla luce del giorno
Io sono stato proprio quest'estate in America e in particolare a visitare alcuni uffici di pianificazione per esempio a Vancouver Vancouver e si sono pianificati negli ultimi sei mesi
Circa sei miliardi di fronte fiume
Lo spazio
In cui si era fatta alle spalle c'è suo dello del mille novecentottantasei attraverso una delega esplicita a un gruppo privato
Con una capacità di contrattazione dicevo alla luce del sole no e ma soprattutto di estrema competenza da parte dell'amministrazione che io non ho mai visto
è in città
Europea proprio perché appunto un'amministrazione molto come dire ad USA a questo tipo di cosa sì assegnavano delle delle questo blocco
Territoriale da pianificare si davano delle indicazioni precisissime in termini anche talvolta di standard ma soprattutto gli standard ma con urbanistici i collegamenti con le reti di trasporti eccetera
Si faceva una valutazione si fa una valutazione della rendita emergente cioè si creano valori
Ma si valutano
Che si tosare la pecora fino alla pelle
Sicuramente i margini i margini
Degli operatori che agiscono con questo ti sistema di contrattazione o degli operatori immobiliari che ci sono con questo sistema sono sicuramente inferiori ai margini
Che hanno di cui hanno goduto i nostri grandi operatori immobiliari nell'attuale sistema
E infine un'altra una un'ultima ragione della insoddisfazione per la situazione attuale
Sicuramente la lentezza con cui sì sì sì si è salta sexy non si è ancora saltati realmente su un'ottica metropolitana
E abbiamo avuto una legge naturalmente il giorno dopo della legge questa legge venire stata è stata criticata da tutti
Perché non era chiaramente visti mo'non era chiara c'erano un sacco di partiti dentro ma è chiarissimo che almeno per una città come Milano non son tante le città seri in Italia città come Milano hanno bisogno assoluto
Di una visione
E metropolitana e non più ridotta all'interno del dell'ambito municipale altrimenti si muore Simona soffocati
E ecco eppure non non questo tipo di di di visione e e di
Ottica non è stata ancora realmente realmente in bocca
Che fare
E uso di nuovo la metafora della della città impresa occorre come fanno le impresa un piano strategico un piano strategico e ormai nell'urbanistica di tutto il mondo si fa strategic planning si fanno piani
Orientati al lungo periodo che guardano avanti e non guardano indietro
Che cercano di capire che cosa vuole essere la città che vengono realizzati attraverso un meccanismo partecipativo fortissimo perché
è sono gli interessi sono i cittadini che fanno che pianificano la città non il burocrate investito da dire dalla legge di inventare la città migliore del mondo
Vengono realizzate attraverso partnership pubblico-privato sono piani che devono soprattutto
Per suo persuadere la città ad agire in una certa direzione piuttosto che piani impositivi che dicono che cosa si vede che cosa non si deve non si deve fare
E soprattutto sono ma piani che usano ampiamente lo strumento del marketing ma anche qui attenzione
No non pensiamo che ecco questa metafora sia penalizzante no marketing attenzione non significa solo promozione no andare a vendere Milano in giro per il modo dire che Milano è bella
E non è questo no market insignificante
Interpretare
I desideri dei clienti e dei clienti potenziali del mercato chiedere rendersi conto di qual è la città che i cittadini vogliono
Ma per usare questa metafora e poi naturalmente
Predisporre
I migliori servizi no Emilio i beni no da vendere su questo mercato e naturalmente pubblicizzarlo dei pubblicizzava e soprattutto in direzione di quei potenziali clienti le imprese straniere per esempio no che possono portare
Posti di lavoro possono portare ricchezza alla nostra città
Dicevo è uno strumento che ormai da da più di dieci anni si usa all'estero il primo piano strategico esodo parla San Francisco dall'ottanta
Successivamente in molti paesi si è tentato attenzione non non non non non è l'uovo di Colombo non è e il il lo strumento che ci rende tutti felici
Però è consente consente il il giusto approccio a mio avviso alla pianificazione territoriale dicevo
Sono seguite Lionello Strasburgo
Il Bau Barcellona
Attualmente Parigi e Madrid
Però mentre Milano non fa parte di questa lista ma forse qualche cosa di nuovo c'è
E ne parlerà è sicuramente Minotti perché il PM in particolare si è lanciato in un'operazione che va in questa direzione nella proposizione di un piano direttore che è in qualche modo l'inizio
Di un piano strategico anche se come dire la committenza provinciale no o attualmente non è una committenza forte in termini di pianificazione no e quindi anche l'apertura di un dibattito e di una contrattazione con le parti sociali
E con gli interessi non ha potuto fino ad oggi essere naturalmente fatta
Dicevo
Un piano strategico un piano di marketing urbano sono essenziali oggi a Milano soprattutto nella prospettiva della competizione degli anni novanta
Lei e città le grandi città oggi sono le punte di diamante dei sistemi economici nazionali i sistemi economici nazionali competono con alcune armi che oggi sono le città
E non a caso da da quando si è superata l'ultima crisi degli anni ottantuno ottantadue ottantatré
In tutte le aree metropolitane del mondo se assistita a una crescente domanda di localizzazioni urbane e quindi a un'esplosione della rendita urbana in presenza di un'offerta
Dice città che o era impreparata no non aveva capito
Come stavano andando le cose tipicamente caso di Madrid no si è fatto un piano negli anni all'inizio degli anni ottanta in cui si prevedeva prima deridono sarebbe cresciuta
La Spagna è entrata nella Comunità europea ma lo si sapeva già
Il perché era già caduto Franco da tempo è partito il meccanismo della competizione farcita no su Madrid e si è scaricato una fortissima domanda di localizzazioni che hanno portato alle stelle il
Ivi mercato delle aree e che hanno quindi porta buttato fuori dalla città i ceti che non potevano pagare quella rendita urbana ma quindi da una parte al una qualche impreparazione da parte delle strutture di pianificazione
Dall'altra dall'altra un un un elemento naturale di mercato quando cresce la città la domanda di patate il prezzo le patate cresce no e se la domanda si ride si dirige alle grandi città e non più alle piccole-medie città come ha fatto per venticinque anni
Prevalentemente detta dal dagli anni sessanta alla fine degli anni settanta no chiaramente la rendita urbana in queste città cresce maggior a ivi Amis in misura superiore in misura superiore alla media tema e in presenza appunto di un mercato unico europeo
Che crea questo grande no mercato all'interno dell'Europa un mercato molto interessante per le imprese per esempio giapponesi americane
Attenzione dove vanno le imprese giapponesi americane voi ne avete viste tante Milano e sì che Milano dicevo è una delle poche città serie che Alitalia è sicuramente la capitale volere volare la capitale economica del paese e quindi dovendo venire in Italia si viene sicuramente a Milano nell'ottica appunto dell'impresa multinazionale ma l'intervenuta non viene a Milano
Non viene a Milano
E però se andiamo a vedere che cosa sta succedendo a Barcellona che cosa sta succedendo a Madrid e trattasi glielo all'io one-man che ne incitamenti entità che non hanno il rango di Milano in Europa a Monaco di Baviera Stoccarda per esempio ecco ci accorgiamo citata
Tra l'altro in cui i costi
Sia di produzione
Che di localizzazione anche sono anche superiori a quelli di Milano pene queste città hanno una domanda di suolo
Estremamente rilevante da parte di nuove imprese
Nuove imprese che di nuovo sono quelle che portano
Ricchezza posti di lavoro eccetera
Quali dovrebbero essere gli obiettivi di questo piano strategico perché attenzione un piano strategico un metodo ma va riempito di contenuti e i contenuti cambiano da caso a caso
Los Angeles ha fatto un piano strategico tutto incentrato sulla qualità dell'aria per esempio no e avendo deciso che bisognava cambiare nettamente di rotta no in due anni ha emesso una serie di regulation se sulla su tutta la pollution seduta la sulla qualità dell'aria sugli agenti inquinanti no ecco che in Europa non ci siamo mai sognati e noi pensiamo naturalmente che l'America sia il paese della deregulation e via discorrendo ecco a al alla al ritmo di dieci quindici regulation nuove ogni mese no si viaggia in ottemperanza ai dettami di un piano strategico che è stato discusso con la popolazione e e addotte
Primo la competitività del sistema economico milanese che soffre di vecchiaia di infrastrutture e di congestione
Tutto accade in un ambito così ristretto che non possiamo assolutamente stupirci no sì a Milano non si circola assolutamente più se non si respira eccetera
Quindi primo elemento dicevo la competitività del sistema economico secondo elemento ma strettamente collegato a questo la qualità ambientale complessiva del sistema urbano eventualmente in una secondo in un secondo round e ho già parlato troppo le dirò anche un'altra cosa e cioè che questa metafora cita come impresa ci consente anche di individuare quelli potrebbero essere gli attori
E i finanziatori dei processi di riconversione della città i finanziatori dei processi di modernizzazione della città perché anzi giacché ci sono lo dico subito la città come l'impresa a dei proprietari che sono coloro che hanno le azioni della della società no chi ha le associazioni della società
Città
Sono naturalmente i cittadini
Che posseggono l'appartamento sono le imprese che posseggono terreni sono e le grandi strutture di immobiliari che posseggono no vaste a fare è la città e qualunque tipo di politica di rivitalizzazione di rilancio
Della città
No automaticamente fa salire le azioni della città
Far salire le azioni della città significa sostanzialmente no fare in modo significa che coloro che posseggono Halil bene città dal punto di vista immobiliare fisico e traggono un vantaggio
Bene questi ceti e questi persone sono quelle che a mio avviso sono chiamate a finanziare prima ancora di chiamare in causa sempre lo Stato e qualcun altro che passa a pagare i costi della nostra modernizzazione o del nostro benessere e sono questi soprattutto i ceti secondo me che devono essere chiamati a contribuire a pagare
Il costo della modernizzazione di Milano
Fortunatamente Milano ha delle chance di mercato talmente alte anche se assolutamente non sfruttate che questi processi di rilancio e di modernizzazione possono ampiamente autofinanziarsi nel caso di Milano ci sono autofinanziate
Con processi di modernizzazione città che avevano molto meno chance
Pensiamo solo a Glasgow per esempio che purtuttavia ricevuto ma non tanti Patrini dallo Stato cita sicuramente più scassata e con minori prospettive sono riuscite ad autofinanziare i processi Milano può farlo benissimo ringrazia
Grazie
Adesso tocca Alberto sì no scusa pagine per l'uomo
Dunque
La la serata propone di affrontare tematiche vastissime e stimolante
Credo che occorra tentare di farlo anche Petretto così comporterà una richiesta un appello all'attenzione alla partenza degli ascolti
Ma credo che occorra valga la pena di Parma perché mi pare chiaro che
Milano ha di fronte un grave momento di crisi
Quello che è successo che sta succedendo a livello degli scandali che hanno colpito la pubblica amministrazione
Non possono non produrre di riflesso domande profonde
Sul significato delle linee strategiche sulle quali la città lavorato finora
La domanda che c'è qui sul tavolo
E noi la dichiariamo esplicitamente o non la dichiariamo esplicitamente ma insomma
Con tutto quello che è uscito sulle motivazioni profonde di tipo degenerativo che hanno mosso una parte della classe politica gli obiettivi strategici per la città che finora sono stati perseguiti erano obiettivi strategici
Comunque in qualche modo Salvi e da salvare o inquinati dall'inquinamento di fondo di una parte della classe politica
Questo è il punto
Da affrontare per e non c'è dubbio che l'appello appare che rivolgeva adesso nel suo intervento cammelli è un appello sacrosanto
Ma la questione vera data lontana eh se sappiamo che cosa debba essere fatto perché da questo punto di vista salti logici non sono accettabili non è possibile
Che da un appello appare anzi tassi a fare qualunque cosa o senza aver accertato che le cose da fare siano per la città positive questo è il punto secondo me che dobbiamo affrontare allora io partirà intento da una da un breve riferimento a una domanda creazione ecco bene è quella che intitola al dibattito
La domanda è
Se ho ben letto non ridisegna la città ma è una domanda e chi disegna la città
Allora su quel topo volevo sanzione dedicare una riflessione brevissima per dire che se qualcuno ponendo questo punto di domanda alce come prima questione del dibattito come primo interrogativo del dibattito
Pensava di alludere ad una riflessione
Sulla localizzazione effettiva dei poteri che determinano il disegno lo sviluppo della città oggi
E
Pensava di alludere al fatto che si possa legittimamente ritenere che questi poteri sono spostati
Non appartengono più alle istituzioni che li detengono formalmente istituzionalmente ma in qualche modo appartengono al mondo per esempio dall'economia al mondo dell'impresa e che riescono a condizionare e ha stravolgere i poteri istituzionali che invece apparterebbero al consiglio comunale in primo luogo agli altri livelli della pubblica amministrazione bene io credo che sostanzialmente nonostante tutto quello che è successo in questi anni in termini di progressiva consapevole disgregazione della legislazione urbanistica vada detto che ciò non è vero
I poteri sostanzialmente ridotti in qualche punto
Messi
In discussione da un punto di vista giuridico astratto ma ancora non completamente operativo
Limite atti in ordine a questioni specifiche a che prezzo è possibile il problema delle aree però sostanzialmente i poteri relativi alla decisione su cosa si possa fare nella città appartengono sostanzialmente ancora alla pubblica amministrazione
è chiaro che
La possibilità di utilizzare potere di corruzione che appartengono al mondo e l'economia è in grado di distorcere l'utilizzazione dei tre di questi poteri
Ma questo patto è un fatto normale portano è un fatto drammatico ma drammaticamente normale presente
In qualunque società la quale non dipende dal fatto che questi poteri siano spariti dipende semplicemente dal fatto che non funzionano più i meccanismi del controllo democratico senegalese controllano viatico
Funzionano tutto sommato che pare di una certa area che pare di una di un certo quartiere cosa decidere sul trasporto o sui servizi di una certa dalla città avvertito questo appartiene ancora ai poteri della pubbliche
Il nodo mi pare che sia quello di capire come questi poteri sono stati utili e io credo che da questo punto di vista con riferimento non solo a quello che sta succedendo in questi mesi
O in questa fase diciamo di incertezza ma con riferimento a quello che è successo negli ultimi anni diciamo oppure e con riferimento ad un periodo più esteso che ormai è un periodo quasi decennale dalla metà degli anni ottanta
Credo che si possa dare un giudizio negativo sul modo di fondo in cui sono stati utilizzati questi poteri io sono perfettamente d'accordo con quello che diceva scannati
Manca per la città è un progetto strategico ma il progetto strategico non banca da oggi ma anche ad almeno dieci anni a questa terra
Vediamo di capire se questa affermazione è vera
Ma intanto credo che si debba dire che dal punto di vista della modo di presentare le cose del modo di presentarsi da parte della pubblica amministrazione del del del Comune di Milano in particolare il tentativo di presentare l'elaborazione e l'esistenza di un progetto strategico c'era stato nella metà degli anni alla metà degli anni ottanta
Mi riferisco al documento direttore del progetto passante
Come documento nel quale si era tentato di indicare sembrava che si fosse trattato di indicare una strada per una crescita e uno sviluppo ordinato dalla città io credo che a questo documento sia giusto fosse giusto allora c'è tutt'oggi modera ed intanto a queste linee strategiche
Una accusa in qualche modo di economicismo
Sì proponeva con queste scelte con la infrastrutturazione
Sostanziale pesante dalla città con nuove linee metropolitane col passante ferroviario con l'aumento dell'accessibilità nelle zone centrali
Di creare le condizioni per un ulteriore accentramento delle funzioni economiche trainanti nel centro della città delle funzioni terziarie
Dando per scontato che la città avrebbe accettato un aumento di tutta la serie di affetti di congestionamento di inquinamento e così via che in qualche modo inevitabilmente l'accentramento delle funzioni terziarie nel nucleo della città si porta avanti anche se il progetto strategico è un progetto strategico che cerca di minimizzare questi affetti
E questa è l'accusa che bene o male era stata mossa a questo progetto dall'inizio dalla metà degli anni Ottanta da una parte degli urbanisti che appunto avevano visto in questo disegno una esasperazione degli obiettivi di tipo economicistico ritenendo che questa esasperazione degli obiettivi di province il tipo avrebbe alla fine limiterebbero gli stessi risultati economici del Progetto perché in fondo lei impresa i cittadini lavoratori gli impiegati del terziario le imprese che hanno la possibilità di scegliere tra diverse città de chiedono sì
Una macchina funzionante matto chiedono sempre più anche una macchina vivibile vi era il rischio che questa accentuazione del molo centrismo del traffico sulla città
Eliminasse questa qualità fondamentale di tutte le città che si muovono interni di competizione in Europa le città che ben diciamo hanno da questo punto di vista Successo sollecita efficienti ma anche città altamente
Non è però questo il nocciolo della critica che io intendo muore Dozzo della critica che intendo muovere è che al di là del economicismo del Progetto strategico e diciamo stato avviato dal documento direttore sul progetto passante poi dalla serie delle varianti di piano regolatore che erano state prodotte vi da questo progetto in realtà questo progetto non esisteva minimamente
Con un minimo di rigore logico tecnico con quel minimo di rigore logico tecnico che si chiede sempre ad un'impresa se la città è un'impresa va chiesto anche la alla città per
Sino dal punto di vista dell'efficienza puramente economicistica del Progetto
Qual è il nocciolo del Progetto no cioè Progetto era che ritenendo si diciamo la concentrazione delle funzioni produttive in particolare reputo riproduttive tendo produttive in senso lato
I delle prove delle funzioni terziarie nel centro della città un forte fattore di rilancio della competitività e ritenendo sì che la città di Milano
Non potesse realizzare questa concentrazione di terziario porte nel centro della città con la utilizzazione del mezzo di trasporto su gomma cioè utilizzando l'automobile a causa dalla struttura viabilistica
Della città estremamente modesta
Questo obiettivo avrebbe potuto essere raggiunta attraverso una forte infrastrutturazione superbo dalla città realizzando la metropolitana realizzando il passante ferroviario e poi concentrando
Le nuove localizzazioni di uffici che non era uno scherzo
Erano uno scherzo dai dieci milioni di metri cubi uno scacco dieci milioni di metri cubi
Vuol dire una dimensione in termini di addetti potenziali rilevantissimo la vide una una dimensione diciamo pure spaventosa
Il raddoppio della eccedenza attuale di pendolari sulla città attualmente c'è un'eccedenza i duecento mila pendolari l'eccedenza sarebbe diventata un'eccedenza potenziale di quattrocento mila pendolari in più
Come si consentiva la realizzazione di un piano di questo genere ovviamente i termini tecnici puramente promessi si diceva va be quanto meno occorre che tutti questi vari vive in automobile oppone di tutti questi possono arrivare con la Polonia col passante ferroviario con le metropolitane e questo era il nocciolo discutibile
Secondo me negativo secondo me stupidamente economicistico di questo progetto ma che poteva avere una sua valutare logica di tipo pagati & Ale applicato alla città
La critica radicale che io rivolgo a questa operazione la prima critica radicale e che in realtà il Progetto Strategico è stato inesistente fin dall'inizio
Il minimo di razionalità economicistica che in esso poteva essere contenuto in realtà e mancato fin dalle primissime battute e credo che questa cosa sia evidente sia evidente nel fatto che di tutti i progetti che avrebbero dovuto decollare attorno a a ridosso delle idee del ferro per consentire lo spostamento del modo di trasporto dalla gomma al ferro e quindi per alleggerire da questo punto di vista gli affetti altrimenti tremendi dalla concentrazione Tatiana la città dovuti al male eventuale mantenimento dall'attuale grado
Chiuso l'automobile ed è i progetti che decollano
Che ci tendano a decollare sui quali si spinge maggiormente
Che nascono anche al di fuori del documento direttore del Progetto passate sono esattamente quelli pesantissimi più pesanti di trasformazione terziaria
Che non sono supportati dall'esistenza aderii trasporto su ferro pone primo progetto che parte e che in qualche modo arriva a buon fine
E che diciamo conosce il un ulteriore passo in avanti esattamente un mese fa con autobombe del consiglio comunale del sei luglio B ecco l'oggetto di trasformazione terziaria italiane della Pirelli alla Bicocca aree che sono assolutamente prive i sistemi efficienti di trasporto su un perno sulle quali è prevista nell'insieme
La costruzione di qualcosa come di due milioni metri di mettere tutti e l'altro progetto che decolla rapidamente sul quale si spinge fortemente l'acceleratore è Progetto del Portello non solo per la parte piena Predators più complesse non lo voglio
A Priapo governato porterebbe via un sacco di tempo ma per la parte terziario privato anche qui si tratta di una cifra rilevante si tratta di centinaia di migliaia di metri cubi di terziario
Che vengono realizzati in un punto non accessibile dal sistema di trasporto metropolitano
Il terzo esempio è già stato citato da secchi ma io lo ripeto
Demenziale in termini di autodistruzione da parte della città impresa per le proprie speranze imprenditoriali
Il terzo caso tendenziale da questo punto di vista è il caso del Progetto Garibaldi Repubblica Garibaldi Repubblica è il punto
Di massima accessibilità esistente in tutto il territorio italiano tra tutte le città italiane
Mediante il mezzo di trasporto pubblico su ferro collettivo di massa non inquinante
Era quindi punto le aree sostanzialmente in gran parte di proprietà comunale e quindi il punto nel quale era possibile
Tradurre in pratica la Teoria
Astratta del documento di un attore facciamo nuovi uffici a Milanello ma facciamo in punti accessibili prevalentemente o diciamo tendenzialmente nuovo trattarli esclusivamente mediante trasporto pubblico nota il Comune ha inviato un indiano
Emette un bando e lo gestisce in modo da questo punto di vista rigido rigoroso cattivo è attinto sbagliatissime o mediante il quale l'area a più alta accessibilità mediante trasporto pubblico esistente in Italia viene sfondata con la principale direttrice di ingresso Bianchi Milano viale Fulvio Testi
La direttrice storica sviluppato dalla fine dall'Ottocento che può potenzialmente vomita la massima da massa di traffico nel centro della città e che finora era chiusa da un intoppo di tipo viabilistica e dall'altra parte
Prevede sulle aree di Garibaldi Repubblica l'aggiunta di qualcosa come dieci mila posti auto nuovi che vuol dire che va bene
Piano è aperta una competizione puramente mercantile trame del trasporto pubblico a me del trasporto privato quale c'è reticenza globale del trasporto boomerang milanese
è noto e quindi è chiaro che di anche in quel punto il Progetto strategico svanisce ora io quindi sono assolutamente d'accordo sulla assoluta necessità di a vere e per la città
Progetti strategici in grado di far reggere alla città la competizione con la città europea sono però anche dell'opinione che non sia ammissibile nessun salto logico nella verifica della coerenza di questi progetti strategici e sono dell'opinione e se un progetto drammaticamente non funziona da un punto di vista banalmente tecnico come non puliscono i tre progetti che ho citato
Tutti debbano strillare contro questi progetti non solo gli urbanisti rischiando così di essere accusati di volare dietro le nuvole ma anche gli economisti quali dovranno dire sbagliate da un punto di vista innanzitutto economico
E questa è la prima la prima considerazione di fondo che volevo tale la seconda considerazione di fondo
è che
Non solo nella nostra città si è sbagliato per inizialmente economicismo del progetto strategico
E nel senso che dunque dovevano essere posti all'attenzione della città come obiettivi fondamentali da perseguire non solo il suo ingrassa lamento funzionale che l'unica cosa che si è vista
Ma fondamentalmente dai diceva queste cose cioè che io sono perfettamente d'accordo con lui il miglioramento ambientale visto come elemento determinante nella città Sciutteri inquinare nella quale viviamo
E il miglioramento dell'efficienza infrastrutturale cioè il vero nodo la vera strozzatura di Milano
Norme e non è mai stata il fatto che Milano non abbia aree edificabili disponibili per l'uso terziario
Il vero l'altro vero nodo oltre alla pessima qualità ambientale l'altro vero nodo strozzatura
Della città e quindi gli impedisce di competere sul mercato internazionale e la condizione di pane e collasso in cui si trovano quasi tutte le sue infrastrutture
Mentre l'altro due immobili termale infrastrutture di servizio e quindi lavorare su questo è altrettanto determinante non basta il progetto di ingrassa mento dalla città occorre un progetto di adeguamento delle infrastrutture in piena se vogliamo
C'è l'ultimo punto l'accenno soltanto ma non vorrei che questa cosa sfuggisse è una città che diciamo si dimostra come porte città europee incapace di garantire un minimo di protezione agli interessi deboli credo che la cosa sia nota ma credo che non vada dimenticate anche questo nel documento
Diciamo nel progetto Tardelli dagli anni dalla metà degli anni ottanta era messo a trattamenti c'è un altro punto che vorrei accennare e che costituisce il secondo me un grave difetto della politica che è stata fatta in questi anni che dovrebbe essere a mio giudizio radicalmente cambiato radicalmente da poco non solo è mancata l'idea strategica cioè la capacità di capire dove la città è difettosa e di lavorare con coerenza per risolvere i problemi della inefficienza della insufficienza prestazionale dalla città
Sì anche commesso un errore temo molto collegato a questo nella non gestire il rapporto di convenienza negli investimenti immobiliari tra pubblico e privato
Qualcuno sostiene oggi che si può considerare che diciamo i difetti del sventure i guai eccetera eccetera l'urbanistica milanese dipendano dal fatto che essi è accettata una logica di contrattazione
E quindi qualcuno sostiene va soprattutto al trattato dobbiamo decidere di testa nostra indipendentemente da ogni atona Paparoni predato quali debbano essere le scelte da fare io credo che un'affermazione di questo genere sia totalmente errata e fuorviante non ci fa capire nulla di quello che è avvenuto in questi anni
è vero che vi è stata una virgolette ma virgolette quadruple contrattazione tra pubblica amministrazione e privato molto probabilmente da una serie di episodi non solo gli appalti ma anche le decisioni di carattere urbanistico ma questa contrattazione in italiano non si chiama contrattazione questa contrada Torre si chiama corruzione e quando si scambiano decisioni urbanistiche può affidamenti di appalti per mazzette questa non è constatazione trattare corruzione
Per contrattazione si intende un'altra cosa per contrattazione si intende
Bruno conflitto terra
Interno essi privati che sono i rimanenti alle operazioni immobiliari a qualunque operazione immobiliare e io costruisca una casa un chiosco per le divide un grattacielo un quartiere terziario lì dentro c'è una potenzialità di guadagni immobiliari
E vuota
Del della rendita del guadagniamo degnamente invece viene avvocata la collettività di Emmett osannata dalla collettività stabilendo che
Essendo lo sviluppo della città non merito di Tizio che costruisce una casa
Ma merito dall'amministrazione grattato le strade le fognature il trasporto eccetera eccetera una quota del reddito può tentare dalla costruzione di questa casa debba tornare alla collettività che ha creato le condizioni Prato Donali perché quella casa si facesse
Questa è contrattazione è sacrosanta e Tino un pacco contrattazione regala tutto ai costruttori alle immobiliari Milano non ha fatto neanche una virgola ricontrattazione del passato perché il più banale degli strumenti di contrattazione quello previsto dalla legge obbligatorio per legge che richiedeva semplicemente un aggiornamento delle aliquote che dovevano essere pagato dall'immobiliari da costruire
Gli oneri di urbanizzazione fino all'anno scorso
Sono rimasti fermi ai valori del mille novecentosettantasette perdendo pong Puerto ai ieri all'anno scorso scusate l'ottanta per cento circa del suo valore reale
Figuratevi se un'amministrazione che ha perso l'ottanta per cento di quello che dove era dovuto per legge ha poi avuto la capacità per non so quale altra mano di contrattare
Vantaggi per la collettività che servissero in qualche modo a tosare in maniera non assolutamente irrilevante come tutto sommato fanno gli oneri di urbanizzazione
In una città ad altissima rendita di tentare come Milano anche se applicati al massimo di legge e applicati non erano perché erano applicati al venti per cento della loro potenzialità
Allora visto e considerato che a spesso le motivazioni degli urbanisti sono state contrapposte le motivazioni dell'economia
E si è tenuto a sostenere che la città UE bella orrende insomma che bisogna scegliere una cosa o l'altra io su questa questione usano una motivazione di tipo economico
Questa scenetta di lascerei grandissimi margini alla rendita non solo una scelta sbagliata dal punto di vista urbanistico ma è una scelta esiziale dal punto di vista economico
Perché la scelta che convince gli imprenditori che nel sistema Italia anche se non si sa stare sul mercato internazionale come in fondo per ragioni che adesso non voglio giudicare nel merito ma solida tritato
Sfortunatamente non ha saputo stare sul mercato e dall'altra la tieni ben ma insomma i margini per recuperare i capitani nel settore della vendita ci sono sempre ed è questo da un punto di vista economico il vizio di fondo
Storico non lo sport coprendo oggi della società italiana dovremmo cercare di correggere la pressione non correggiamo
Questi i vizi di fondo dalla Cina italiane si riflettono nel modo di produrre la città beh io credo che in euro dall'Europa usciremo completamente io sono perfettamente d'accordo sul ritiro pessimistico sciupato l'attuale situazione do la parola tanto dico solo un'ultima cosa
L'ultima cosa e i difetti di quello che c'è stato a Milano ed urbanistica non consistono solo a della mancanza di qualunque progetto strategico vi nella svendita del rapporto pubblico privato tutto a vantaggio dei privati con risultati pesantissimi negativi non solo tu devi fare cubani tirato deriva economico
Mai terzo difetto gravissimo è la vera accettato di operare in condizioni di sgorbio istituzionale
Io così definisco il l'esistenza di una frantumazione totale di poteri in un'area la più fortemente interrelate strutturata ritagliato metropolitano milanese
Il pool poteri sono ancora spaventosamente suddivisi tra centinaia di soggetti quasi tutti che non contano quasi niente è uno solo il Comune di Milano che punta in maniera a norme rispetto portarne sul è un quadro istituzionale
Di tipo Medioevale il problema che ci si pone superare la medio di parità di questo quadro istituzionale temi urbanistici questo vuol dire che l'unico modo per ripartire ripartire per carità non più da un dibattito sul Piano regolatore Milano-Torino sentire neanche usare questo termine
Partire dal dibattito sul piano territoriale devo però dire pace pagarmi notizia che conteneva qualcosa sulla linea che stanno elaborando in questo senso che il lavoro del Pim
Deve essere considerato che ha incominciato a studiare il piano territoriale deve essere considerato l'inizio della discussione perché sulle linee del piano territoriale della intera area metropolitana
Deve essere tatto il ragionamento di fondo per Cana cuori quegli obiettivi strategici di merito
Senta il quali fare è peggio che non pare nulla perché obiettivi sbagliati possono precipitare la città in fondo al baratro
Grazie Minotti
Grandemente richiesto
Dettaglio parte anch'io dal tale interrogativo che segna la città
Per dire che però non mi pare esista un disegno di città cioè un progetto
Che espliciti cosa deve essere il futuro di Milano un progetto sul quale
Istituzione pubbliche Società Civile élite economica locale possono ricercare le necessarie alleanze per realizzare davvero cose concrete esistono vari progetti moltissimi miei i più rimasti sulla carta che non concretizzati
C'è un grandissimo dibattito su progetti che non si attuano addirittura sono girate tangenti su progetti mai attuati mai realizzati
Certamente pesa il ruolo dei grandi gruppi immobiliari e finanziarie
Che l'interesse di questi gruppi si sia concentrato su Milano
è assolutamente normale le grandi città a dispetto delle teorie sulla crisi urbana si confermano centri di direzione strategica dei processi economici e non solo economici non è normale che questi gruppi finiscono per imporre la loro visione della città perché questo tentativo
Di imposizione a dispetto pre esempio di alcuni fatti a dispetto del fatto che la città a un governo eletto dal popolo per far prevalere il disegno di interessi collettivi
A dispetto del fatto che ci sia un piano regolatore con i suoi vincoli e i suoi ragionamenti
A dispetto del fatto che in Italia abbiamo un apparato legislativo e norme di controlli autorizzazione iter mezzi eccetera ecco come può succedere come è potuto succedere questa prevaricazione
Innanzitutto per te perché è entrato in crisi il rapporto fra elettori e governanti
Perché alle venir meno dei requisiti di democraticità ed efficiente del potere legale se un posto un potere diverso
Esterno alle istituzioni elettive le grandi decisioni sulla città e sul territorio
Vengono registrate nelle assemblee elettive e prese fuori con tutto quello che di degenerazione che conosceva
è potuto succedere perché il piano regolatore che abbiamo e gli strumenti tradizionale che usiamo noi urbanisti
Appaiono insufficienti inefficaci nel disegnare la città nel governare lo sviluppo può assunte potuto succedere perché è un quadro normativo
Accanto a un quadro normativo e legislativo farraginoso confuso abbiamo delle strutture tecniche amministrative e burocratiche inefficienti vede e teme la paralisi
Nell'azione e che è il terreno di coltura poi più favorevole per la corruzione come uscirne
A mio parere bisogna sciogliere dei grandi nodi quello di riformare il governo della città il Parlamento sta discutendo dei meccanismi dell'elezione del sindaco
Quello di innovare gli strumenti del pianificazione degli strumenti con i quali lavoriamo quello di cambiare do spire
Di funzionamento
Della di tutta la pubblica amministrazione ecco questi sono i grandi temi che una legge di riforma recente la legge cento quarantadue ha posto sul tappeto e che avendo voi sono stati trascurati
Questa legge è una legge importante di difficile attuazione ma carica di novità che è rimasta purtroppo al palo di parte
è una legge che chiedeva di affrontare la questione dell'istituzione di un ente nuovo di governo di questa città metropolitane
E che
Non sia possibile governare Milano indossa in una dimensione metropolitane regionale mi pare sia stato ampiamente detto sembra un'ovvietà ma i comportamenti vanno nella direzione volte
Opposta
Milano come grande realtà urbane e metropolitane
Sono questa scala i problemi che ci assillano dei trasporti dell'ambiente dello stessa organizzazione del gruppo economico possono essere più agevolmente risolti badate
Nella realtà milanese poi abbiamo una grande complicazione in più questa Città metropolitana dal punto di vista amministrativo
Si basa su un'articolazione che vede vede da una parte il gigantismo del comune capoluogo un Comune di Milano che ha un potere economico certo forte ma una base democratica debole i Consigli di Zona partecipazione della gente ricordo città sono state finora fatti fallire dall'altra parte abbiamo una polverizzazione di centocinquanta comuni il solo comune di roba
è grande quasi quanto la Provincia di Milano escluso il Lodigiano
In una situazione del genere tutto è più difficile c'è da una parte l'atteggiamento dei supremazia del capoluogo dall'altra gli egoismi & municipalismi e ci sono i veti incrociati non si decide
Le decisioni da prendere maniera concertata non vengono prese con l'accento quarantadue
Soprattutto per la parte relativa al gol al nuovo governo alla metropolitana voleva Schio dare questo aspetto è possibile farlo occorre mettere in moto un strategia di transizione verso la
Città metropolitane intesa come ente di governo ma
Oltre il governo dell'area metropolitana come pensare cosa fare per questa città metropolitane lo sviluppo di queste aree non può che essere in una visione policentrica e perché
Una città policentrica
Perché è l'attuale organizzazione dell'area metropolitana crea evidenti disfunzioni
Nel sistema complessivo
In termini di
Possibilità e opportunità negate da parte della popolazione Marche da parte dell'impresa insediate o che si voglia insediare di poter godere dei vantaggi metropolitane che è un'area come questa mette a disposizione
è necessaria una città pulizie policentrica perché
L'attuale
Agglomerazione metropolitana che è cresciuta sostanzialmente lasciando immutato il lo storico modello mono centro unico
Ha creato congestione nel centro ma è anche esportate in periferia
Nella cooperazione che cresce problemi enormi risolti abbiamo una grande macchia grigia nella ponderazione fuori Milano che è una non città dove mancando valori urbani opportunità che i cittadini metropolitani tutti han bisogno di vedere garantiti una città che cresce a dismisura
Pensate che dai calcoli che abbiamo fatto fuori di Milano la città continua a crescere con un ritmo tale che e come se ogni non nascesse una nuova Cinisello Balsamo come espansione del agglomerazione urbana e molte volte ci si accapiglia su
Mille metri cubi in più o in meno del Milan e ci si dimentica che la città metropolitana sta crescendo
In una maniera abnorme al di fuori di un
Indi Rizzo in diritto positivo
Policentrismo dunque come criterio di funzionalità e di equità
Vuol dire che in una città metropolitana bisogna mettere in primo piano i temi dei trasporti
Affinché e ci siano condizioni
E di accessibilità e garantiscano pari opportunità famiglie in paese le grandi questioni dell'ambiente
Le questioni cruciali della riqualificazione delle periferie urbane da una parte della valorizzazione dei centri della reticolo metropolitano più Esterno
La città metropolitana reticolare si diceva Voltaire
Nel senso che bisogna mettere in grado i vari punti
Di questa di questo reticolo metropolitano di compartecipare lo sviluppo secondo un rapporto di cooperazione e integrazione reciproca
E questo discorso chiama in causa il tema del decentramento di alcune grandi funzioni da Milano
La fiera il Policlinico l'università e i centri tecnologici eccetera e chiama in causa la necessità per Milano
Di affrontare radicalmente un grande problema che se non risolto mi può minacciare la sua stessa identità il problema cioè della residenza a Milano se non riusciamo a produrre nuove case
Nel centro di queste grandi città metropolitana Milano sarà destinata a invecchiare sempre più e a spopolarsi e a perdere
Tanta parte delle sue storie che caratteristiche
Ecco quali strumenti per ridisegnare la città io sono assolutamente d'accordo su molto di quello che è stato detto dobbiamo ripensare la politica del del piano ma ripensare gli strumenti di piano
Quindi è giusto porre il problema da una parte della pianificazione strategica e si è detto che il pin
Per la Provincia di Milano qua prodotto un documento che va in questa direzione è un documento che deve riuscire a orientare far discutere mettere in grado gli attori gli operatori di assumere valutazioni
Prefigurare azioni concrete decisione da assumere secondo il metodo del operazione interistituzionali
E da questo punto di vista mi pare che il tormentone del piano levata di Milano che da rifarò tornano certamente può trovare una soluzione
Cominciamo a pensare a un piano strategico per Milano e la sua area metropolitana rispetto al quale certamente avremo gli elementi per riformare anche uno strumento che dovrà continuare a vivere come il abbiano regolatore da pianificazione strategica però anche un altro momento del fianco
Il momento più operativo abbiam bisogno di strumenti aperti flessibili di tipo negoziante
Tra operatori pubblici dal pubblico privato e qui vengo e questo famoso problema dell'urbanistica contrattata per l'urbanistica contrattata come se data finora
Cioè
Senza regole senza un piano che definisse obiettivi e valori non contratta degli al di fuori delle istituzioni accerto che
Ha rappresentato il veicolo della degenerazione ma il problema se ed è reale il rapporto negoziale contrattuale tra i vari attori è ineludibile
In ogni intervento sulla città e sul territorio entrano in gioco
Interessi diversi trattare di amministrazioni pubbliche tra amministrazioni pubbliche cittadini quartiere le zone nei comuni tra pubblico
E privato il finanziatore i promotori ecco sarebbe impensabile
Predefiniti rende
Ogni intervento
In un grande disegno di dettaglio deciso a priori una tantum neanche una mente sovrumana potrebbe pensare di fare tanto bisognerebbe sostituire a una logica di razionalità assoluta la logica della razionalità procedurale
Che deve permeare i processi decisionali
Si devono confrontare gli attori e gli interessi in gioco
Occorre saper valutare degli interventi i vantaggi e gli svantaggi in termini di redditività economica per l'impresa incerto
Ma anche in termini compatibilità ambientale e certamente interni di compatibilità sociale
Ecco questo processo decisionale per funzionare ha bisogno di trasparente ha bisogno che il processo sia pubblico e che delle valutazioni e dei risultati e delle decisioni si rendano pubblicamente conto per finire un ultimo
Con cento
Anche a me pare che Milano abbia di fronte una grande sfida
Che quella del competizione internazionale il professor Camagni ne ha parlato ampiamente ma canto questa c'è una grande sfide Stella qualità della vita dei cittadini metropolitani
La competizione internazionale
Certamente importante vuol dire garantire lo sviluppo delle funzioni strategiche
Quelle che sono necessarie per
Migliorare il posizionamento di Mila no sullo scacchiere nella arena competitiva internazionale ma la competizione la corsa competitiva effetti retroattivi che possono essere pesanti
E negativi
Lo contro la contraddizione cioè di uno sviluppo a a due velocità
Perché le contraddizioni perché un tensione competitiva
Può creare grandi problemi sul mercato delle abitazioni che spiazzano
I ceti sociali più deboli perché si può accentuare l'emarginazione urbane perché si creano squilibrati
Nel mercato del lavoro siamo di fronte un futuro in cui avremo un'offerta di forza lavoro non qualificata che non troverà domanda ma avremo una domanda di forza lavoro qualificata che non troverà Offerta ecco a me pare per dir l'ultima che
Vincere entrambi entrambe le sfide la sfida della competizione internazionale la sfida della qualità della vita sia un impegno primario per la sinistra e vincere entrambe le sfide vuol dire operare affinché lo sviluppo possa dispiegarsi secondo un itinerario ambientalmente socialmente compatibile
è un'impresa difficile certamente ma sarebbe una impresa addirittura impossibile se la collettività milanese nel suo complesso rinunciasse a dotarsi di un progetto per il proprio futuro di un disegno della città
E di regole in grado di incidere sul mercato in funzione si diceva prima non solo della efficienza ma anche della e soprattutto della equità
Grazie allora con il tiro oli
Fatto nove titoli per l'ultimo il più breve mente
Credo che si debba dar spazio al dibattito però
Vorrei dire due cose partendo da
Questa definizione di Camagni che mi è piaciuto molto
Della città come impresa
Intendendola magari non tanto in senso non soltanto ma immagino che Luce d'accordo con me in senso aziendale
Ma magari in senso al rinascimentale
Quando si intendeva impresa come opera d'arte cioè io direi cita come impresa come opera d'arte
Sempre per
Fissare un livello un orizzonte
Forse addirittura utopico che però ci serve a capire in che direzione muovere certo che laicità come opera d'arte richiederebbe innanzitutto e anche questo è un concetto rinascimentale
Un alto livello di razionalità
E qui il mio pessimismo
Nazionalità
Indispensabile
Oggi ancor più che allora per la democrazia
La vita impossibile la condivisione delle scelte nella discussione delle scelte la
Il pensiero e il terzo aggettivo e il possibile e quindi la città come corpo collettivo e qui pessimismo mi domando perché di questa
Caduta della razionalità
L'unica risposta possibile cortei che in questo momento nessuno tranne i cittadini che però per fortuna insomma idee ritratta da adulti della città vuole la città come operata
Forse non la vogliono gli amministratori ma la voglia di imprenditori forse non la vogliono nemmeno agli architetti ed urbanistiche dovrebbero costruire
O forse come accennava Lanzone all'inizio nella sua introduzione
Le idee
Su cui costruire questa città sono ancora largamente Confindustria
Io credo anch'io che ritiene siano conclude però vorrei anche
Ricordare che viviamo in epoca di trasformazione della correzione della città senza precedenti
Cioè questo passaggio dalla città Bono centri come diceva Minotti prima alla città policentrica è un passaggio ed infine definirei epocale cioè
Mai nella storia della città niente
Dice trovati di fronte a questa contingenza per cui della città policentrica non soltanto vanno inventati gli strumenti di pianificazione ma bah
Inventata anche la nuova forma
Perché è una forma tutta bardata sulle relazioni tra parti che tempo madre che dovrebbero avere ricordando oggi una loro forte identità
Quindi le idee conclude sono o un patto strutturale non credo soltanto culturale sono dovute alla necessità di questa grandi trasformazione
Mi dispiace che notizie fa col tempo stasera perché meno appeal spiega anche un po'più a fondo i contenuti di questo piano direttore appunti lui ha lavorato
Perché lei sarebbe venuto fuori il patto che questo piano direttore e composto da tanti anni non è un unico piano ma sono tanti piani e qui è l'altra grande novità rispetto a per esempio il piano regolatore
Cioè il fatto che la complessità di questa sistema di relazioni intera città policentrica mette il gioco richiede la complessità dei piani per poter Marlon
Per cui il piano dei trasporti ma poi il piano descritte di funzionale poi il piano della residenza poi il Piano dei parchi e delle aree libere
Sono tanti i diversi piani che si intersecano eversivi assommano e e dichiarano e mi pare abbastanza chiaro mi pare che per il bambino attivamente anche accennato dichiarano Lando loro insufficienza
Nel testo che dichiarano la loro impraticabilità al di là del Progetto di architettura questo mi sembra un'altra grossa novità rispetto agli strumenti di pianificazione tra tradizionali
Cioè il fatto che i livelli di pianificazione che richiedono per verificarsi il progetto del direttore che si
Ricco giungono all'architettura urbanistica in onda unico grande complesso sistema di chiarificazione
Quindi sono anch'io d'accordo fonda tutti coloro che dicono che Milano non ha un piano strategico nel fare un piano strategico però vorrei mettere in guardia sul patto che questo piano strategico non può purtroppo essere un tempo un unico e tempi The Piano perché per aderire alla complessità di questa nuova grande città policentrica che vive è il sistema di relazioni deve a sua volta diventare un piano
Di complesse relazione
Quindi un piano che va fatto a partire a volte anche dalla concretezza dei problemi ed ha la particolarità dei luoghi
In questo senso io non mi sono mai accanito contro i progetti d'area proprio perché gli sto attento sono d'accordo anch'io
Ad esprimere un giudizio negativo su quei progetti dare così come sono stati fatti a Milano però lo strumento del Progetto dare a uno strumento che ha una sua potenzialità s'è capace di tirare in ballo tutto il sistema di relazioni che è necessario perché ribalta faccio un esempio
Io ho lavorato come sapete all'interno dell'università sul Progetto del Politecnico alla Bovisa
Questo progetto che è partito come un progetto d'area ha necessariamente è dovuto mettere mente diventare un Progetto generale di localizzazione delle tesi universitarie all'interno del territorio ecco questo potrebbe essere impedito considerato uno dei piani uno dei Grandi Progetti anni Progetto di cui è composto il piano direttore della città metropolitana cioè il progetto del sistema dell'istruzione universitaria
Così si potrebbe estendere ragionamento ad altri progetti per il pool tonali
Tutti governati da quel grande piano che coordina tutto e che è la la spina dorsale della città policentrica che il piano dei della viabilità e dei trasporti
Questa livello di unificazione nuova rivendicazione dei tulipani tipica è poi importante però un altro
Per un'altra questione che viene spesso trascurata o intesa malamente e qui non sono del tutto d'accordo con con il pensiero di difetti di prima
E cioè la sottovalutazione dei problemi della forma urbana
I problemi della forma urbana non vanno intesi come troppo spesso si fa a livello
Decorativo o sovrastruttura ho una cosa che in un modo o nell'altro può venire dopo le grandi decisioni strategiche
Nel senso che
La forma urbana va intesa proprio come
Riconoscimento rappresentazione della identità dei luoghi urbani cioè forma è questione di identità
E il problema della nostra città anche questo diceva Minotti prima e The aldilà dei luoghi storici della città contemporanea tutto il resto della nostra grande Milano eh privo di identità
Questa mancanza di identità ancora una volta incide nella questione generale della città come corpo collettivo perché non consente ai cittadini di riconoscere i luoghi che abitano non contente i cittadini di riconosceva loro appartenente a questo corpo collettivo per la scritta quindi la necessità del Progetto all'interno della pianificazione urbana petto
Tetto mi interessa sottolineare è una necessità
Di conferimento di identità agli Paoli ai di per titoli di testa grande città policentrica Thermal terrebbe costruire come opera d'arte come in preda a intesa come opera d'arte
Tutte le epoche storiche hanno patto questo tentativo ci sono riuscite l'ultima grande pietà come opera d'arte alla città dell'Ottocento nella Parigi di Hofmann
Che tutti conoscete per la città costruita su un programma molto preciso ma che arrivava fino alla architettura dei luoghi urbani
Quindi questo lo dico per dire che non abbiamo di fronte un un grosso lavoro da pompiere anche se non si deve essere del tutto pessimisti sul lavoro già compiuto
Credo presente che questo documento che il primo prodotto in questo dei ultimi mimesi sia un punto di partenza di discussione di grande interesse
Proprio perché chi otto e un quadro Complesso
Delle relazioni tenga esistono sul territorio e quindi che noi siamo in grado di riconoscere sul territorio preferita metropolitane non è un'invenzione di urbanistica una città che Taibi che va soltanto costruita con un maggior livello di razionalità e di Kazakistan riusciamo come dicevo prima di
Conferire identità ai luoghi urbani
Io credo che le conclusioni su
Le responsabilità che ognuno di noi e anche questo grande processo poi magari le trarrà Lanzone
Però credo che sia necessario a trarne sia necessario concludere sul patto che all'interno di questa costruzione di lotta grande opera d'arte insisto sull'allegoria ognuno debba svolgere un suo preciso ruolo ed Eva assumersi delle pepite del contabilità
Allora
La questione diventa
Per parte immediatamente quella del governo di Pepita
Proprio perché è impossibile separare Porto ultrattività dal governo della città e allora io mi domando
In che modo è possibile offrire a chi governa la città punta preti identificazione ricco costruire questa città mi domando noi forme
Partito intellettuale del gruppo non so come definiti in questo momento possiamo elaborare un programma su cui
Chiedere unità l'impegno delle
Forte di governo a tutti i livelli dalle zone amministrative Tino il governo regionale proprio perché la città in questo momento è un grande sistema che ad accarezzarmi amministrati dal governo regionale
Probabilmente mettendo in piedi dei dei gruppi di lavoro proprio diminuite impegnando più di tutti
Di ricerca che hanno compiuto vada al lavoro il test per sovranità utilizzando tutta l'annata di ricerche
Torna via dobbiamo trovarla però una via tibetana però chiarendo all'interno di questo Complesso diciamo il gioco delle parti le responsabilità di ognuno
Grazie all'arresto abbiamo una
Vorrei fatto per discutere
Devo dire che se vogliamo concludere tutti insieme tenta
Scioglierci poco alla volta
Mi sembra giusto farlo dato che abbiamo discusso abbiamo sentito tante opinioni lei domande con interventi Tentorio che dopodiché qualche riportato nettamente da parte di tutti
Lettere sono vecchia una sedia potrà ritirare
Nella
Questo non viverla sono il coordinatore urbanistico della zona due di Milano
Devo dire che
Piero prefigurato dibattito diverso da quello che ha detto avvenuto
Proprio strutturalmente
Non che si arrivato alle undici e mezza con il moderatore che il piede interventi Tentorio come dire fate schifo oppure va bene
Era stata più presentata come lontano
No volevo dire idolatri o isola no era più no meglio di
Confronto
Se vogliamo più con il pubblico forte che non ancora commenti eletti oratori professionisti esperti te abbiamo avuto modo da dissentire anche in altri dibattiti e in altre sedi
Questa del resto è una festa della destra aperta popolare forse per la ricerca del marketing e non l'ha fatta solo completo forte nelle fedi trascritte o professionali forse l'ha fatta anche attraverso un confronto con la gente devo dire a che fare quel poco di marketing che si può capire della città cioè come la gente reagisce tra coloro che parlano in questa città che tentano di organizzarsi
Dovremmo dire che il prodotto che è stato offerto proprio Tomba
Il prodotto è stato offerto da coloro che in un qualche modo hanno avuto modo di governarla con la scritta questa scritta
L'hanno fatto con il sostegno delle forze economiche hanno fatto l'urbanistica contrattata quella che tutto sta nell'essere un elemento predittivo
E devo dire che l'hanno fatta al di fuori di addirittura delle regole
Quindi neppure quindi poi mano libera ancora superiore da dieci anni questo sta avvenendo nella città di Milano porte da nel piano regolatore te che qualcosa potrebbe dirci da questo punto di vista degli inizi di questa contrattazione in termini di una certa pesantezza di scelte Little Pedone piuttosto che in altre
Cominciavano a sentire immediatamente dopo l'approvazione del piano regolatore questa contrattazione avuto carta bianca il piano regolatore era un piano regolatore
Sopra il ministro nato enorme rapporti aveva età tuttora delle possibilità edificatorie vastissime
Questa contrattazione è stata fatta le forze che hanno teorizzato la contrattazione questo tipo di sviluppo sostanzialmente economicistico prometteva bene Boatti hanno governato perplessità in questi dieci anni io mi domando che cosa volete di più
Cioè quali altri strumenti volete per raggiungere gli obiettivi che in un qualche modo salette prefigurato
Che sono quelli di dire perché non ho mai sentito questa parola per dire ha una qualità anche la ditta diverta ma sostanzialmente una città etichette che funziona che rapporti di lavoro che la ricchezza del culto ma latente da quel punto di vista dovrebbe essere contenta perché queste cose almeno darebbe raffigurate da questa competizione internazionale per cui i giapponesi arrivano gli americani arrivano arrivano anche le altre nazioni tutti i proprietari di terreni di casa e comunque metodo l'azionista diretto come di proprietari piccoli ce ne sono tanti dovrebbe essere una città perfetta da questo punto di vista io credo che i risultati non siano pochi in realtà non sono così la gente poi quella poca almeno che riesce ad esprimersi
La pensa mi sembra in modo diverso
L'idea le le altre istituzioni che non siano il Comune di Milano
Tessendo non può più verso il basso appunto tra pontili zona non da oggi hanno presto posizioni profondamente critiche sulle varie scelte che venivano proposte quindi sembra che il risultato sia abbastanza deludente
Io il termine
Urbanistica contrattata non userei boati per non perché l'urbanistica non porta alla fine
Non l'urbanistica diciamo la crescita del Titano debba essere prodotto di una contrattazione ma tratti sui tetti dovrebbero essere molto più vasti molto più rappresentati
Ma perché il termine contrattazione quindi da noi in questa città in modo particolare oggi in modo eclatante prima il modo più strutturato
Acquistato un significato ben preciso
Quindi lei usiamo porta un'altra cosa un'altra parola visto che da nove balistica contrattata tipica esattamente urbanistica io dico corrotta anche insieme ad altre cose e quindi
Sarà opportuno chiudiamo Italia diverso per raggiungere gli otto la Porro Conte
Delle degli obiettivi che sembrano ragionevoli che sono quelli sostanzialmente però
Di partire non da una magica fitta o da una madre che idea di piano che raccoglie tutto ma da tante idee però Minotti da tanti decreti e Pantano fondamentalmente dalle istituzioni che la democrazia a posto alla guida della nostra società tenuti impotente
Economiche
Cambiamo la nostra società facciamole Biserta
Ma la notorietà non pone questo e poi queste porte economica abbiamo la facoltà
Il pervenire tentare condizionare eccetera ma è una cosa diverso
Io credo che in questa democrazia posso ancora lavorare chi si debba lavorare intensamente è un lavoro più difficile
Perché la democrazia ferite i media tenta di strumenti anche economici è una democrazia che è vuota
E questo forse è una delle nostre praticamente noi abbiamo una democrazia formale abbiamo scarsa democrazia economicamente non nulla democrazia economica
E quindi ovviamente le anni gli argomenti degli strumenti che noi abbiamo vengono da questo punto di vista profondamente spuntati
Insieme ad altri stiamo lavorando atte a produrre
Anche delle documentazioni concrete preferite
Siccome il fondo questa contrattazione sia significato solo asservimento
Dello sviluppo della città agli interessi dei gruppi dominanti
L'identità che anche i piccoli azionisti qualche volta hanno avuto dei vantaggi perché per forza voglio dire quali il tempo per poter far passare un tempo protetto bisogna comunque avere una parte che non vi si opponga
E allora in generale l'urbanistica e l'edilizia nella città di Milano è stata gestita in modo incredibile
Io dico guardi se oltre al di fuori della legittimità quindi non solo della giustezza delle scelte sulla quale tipo di tutte rumene ma al di fuori comunque di norme di regole fissate per legge perché non ha una vera e bisogna cambiare
Tutto questo sistema
Credo sia documentabile boati io non voglio poi pediatria citato solo uno degli esempi che forse poi non è neanche quello più clamoroso anche se in termini economici credo che valga centinaia di miliardi
Ma ce ne sono tanti altri che potremmo citare su come
Culturalmente tutti gli interventi nell'edilizia privata e nell'urbanistica siano stati ambientalmente condizionati
Da quelle che era la la spegnimento della sudditanza agli interessi immobiliari principali
Che patita hanno governato
Stiamo lavorando in questa direzione devo dire stiamo lavorando anche in un'altra direzione che è quella se ci riuscirà richiamare l'amministrazione comunale a render conto
Se un piano anche appunto formale e istituzionale e giuridico di queste cose
Perché ripeto se ci sono delle leggi tuttora una serie di regolamenti che ci sono dei limiti quelli che quelli che vengono definiti gli standard eccetera B questi devono essere rispettati
La legge prevale a Milano o che vale nel piccolo comune per comunque valere anche per Milano e noi riteniamo che Milano invece l'abbia più volte calpestata ad esempio come consiglio di zona potenziamo
Primo profilo Didone a Milano Tel tre volte in questa direzione noi abbiamo fatto non come cittadini varo del come istituzione ricorso al TAR contro amministrazione comunale e a novembre frizzante vizio
E sarà Papa decretate perché noi in questa famosa variante Garibaldi Repubblica abbiamo punto chiamato in giudizio il comune di Milano
Con argomentazioni tra l'altro che investono complessivamente in gran parte la struttura del piano regolatore e di tutte le varianti tutte stile che con metodi incredibili sono stati fatti
Quindi sarà un momento difficile perché se dovesse passare questa tesi dei giudici dovessero darti ragione credo sarebbe un'ulteriore dimostrazione è un ulteriore Matata per questa
Pertanto l'arte politica che ha governato Milano di tutti in tutti questi anni
E che appunto abbiamo visto con quale risultato Italo moltissime cose io chiudo però dicendo che appunto mi aspettavo questo dibattito un pochino più poi più calato nelle cose concrete pratiche
Sì e poi per il potente Oricchio ogni volta bisogna scendere ad esempio munizioni quando ci siamo battuti e tu voglio dire in un qualche modo collaborare con Camagna omonimo di quello che il presidente che faceva dottore appunto tra questione dell'idonea
E si tratta ed era per difendere una parte di città che aveva ancora una sua identità interprete tra villette dottor vanifica contrattata verifica il primo e tetra tendeva a cancellare taglia il campo
Tornatene in campo FIAT noti doppiatori partono le manifestazioni Martelli piazza ad assumere posizioni pubbliche contro battersi contro avere la forza e il coraggio non solo dire tante cose ma anche di poi metterli in pratica
Così come noi avremo nei prossimi mesi scadenze importantissime tutte moltiplica ritengo che abbiamo pagato ancora una volta noi dico come Trieste ed è abbastanza logico perché molte delle scelte che sono oggi daranno discussioni in consiglio comunale
E l'abbiamo costruita noi noi può inoltre amministratori e sono certa perché oggi il partito in gran parte non condivido
Però siamo costretti o qualche modo ancora difendere avallando l'ora siamo tenuti evitando di un documento generico che ci sta che porti dovrà promettere
E fra quindici giorni più tardi il corpo delle aree dismesse e titoli valori no molti milioni di metri cubi che verranno in discussione sull'attività come ente e
Queste cose
Discutiamone ma discutiamone con la gente imputiamo anche con noi cioè discutere anche con noi
E soprattutto quel territorialmente io l'ho fatto ovviamente a tutti ma l'ho fatto principalmente al mio partito fintanto che rimarrà tale
Altri interventi
Prego
Intervengo perché il tema e sull'ambiente
Voi sapete che
Tra poco
Almeno
Che dovrebbe dovrebbero incominciare i lavori del depuratore di Nosedo
E sapete che mirano tenta depuratore
Il tono fatte infinite battaglie
Per riuscire intorno a quattordici ammettere il depuratore
Ora
E arrivato un assessore democristiano adesso mi sfugge il nome
De Carolis tentato
Che dice
Che vuol mettere il fango dopo un blocco
Voi sapete cosa vuol dire martire i fanghi
Di
Il depuratore di mille quattrocento
Di un milione e quattrocento abitanti
Beh diventa una quota in ordine
The ma se voi prendete la zona Corvetto è la zona più vicina al Duomo come periferia che dite Milano
Io ho fatto tante battaglie con l'ecologia zona quattordici per non mettere depuratori in quella donna
Va be'alla fine luglio UA non è suo compito lo hanno varato con tutte le garanzie
Con la promessa che il depuratore andava fuori
Fuori Milano
Abbiamo già una marea degli altri a Milano che poi aggiungiamo gli altri dei dei tanti perché checché ne dicano e che che ne vogliono anche se il toccato dei tanti lo mettono nei silos e che cosa fanno
Dovrebbero fare una chitarristi lo per riuscire a contenere tutti i fanghi che usciranno staff
Tango DOP e da quel depuratore
Non vorrei che la zona quattordici
La zona Corvetto Ripamonti Chiaravalle
Oltre a Milano di e per diventata la Tangentopoli d'Italia
Che paragonabili
Un domani venisse
Chiamata a buon diritto Hammer dopo il
Perché questo sarà il nome di quella zona
Vicinissimo al centro di Milano tento per l'inquinamento attenenti a fin troppo all'Iran
E di tentare Veneto da fa questo De Carolis per ritentare bene voi altri che chi è che nell'ambiente
Poi c'è un'altra cosa a che serve la Regione
Se la Regione non è capace
E non è stata capace di trovare un infinito per questo fango da otto che non ti gli ammendanti
A parte il fatto che a Milano ci vengono tutti quanti per lavorare a parte il fatto che a Milano ci vengono tutti per continuare a parte il fatto che a Milano tutti fanno i loro bisogni anche quelli che non che abitano vengono addirittura da Novara non solo dalla Lombardia a fare i loro bisogni
Al Milan
Che la Regione non sia capace e non chi è in grado di mettersi d'accordo e di trovare un posto lontano dalle abitazioni
è il grande la Lombardia
Per fare un tango dottor in un luogo dove non i tetti Nettuno e penso che sia un dovere
Via del comune è un dovere della regione è sia un dovere della provincia di tentare una cosa del genere grazie prego
Dappertutto intorno altri interventi
Io dare ancora magari la parola qualcuno degli oratori che volete prenderla per una battuta ma per quanto mi riguarda io vorrei dire a Di Bella che noi discutiamo spesso discutiamo con la gente il possiamo anche tra di voi
Tetto purtroppo talvolta più tra di noi che con la gente però
Il problema è questo che noi abbiamo cercato di dare il in questo dibattito tutti i partiti viene magari con qualche limite
L'idea di come si possa cercare di produrre delle idee o delle proposte per andare avanti perché vedi i tempi del passato ormai per trattiamo consapevoli molti anche se io non mi pento di sottoscrivere
Appelli che tutta l'urbanistica tutto a tutti gli atti urbanistici dal documento direttore in avanti sono stati violati dalle tangenti
Mi sembra un po'riduttivo sicuramente il tema del pendenti attraversato pesantemente l'urbanistica e come e quanto lo diranno i magistrati fa arrivare ad un diritto così drastico richiede
Una riflessione ed elementi gli analisti superiori però dato questo dato che io pretendo comitato ad amministrare tra queste macerie cioè io e dieci anni che mi occupo di politica del territorio
Ho amministrato per quattro anni e continua a discutere il portello di Tecnost di diritto e continua a discutere dell'urbanistica favorito
Ora io vorrei che noi riuscissimo anche a trovare il modo invece proprio in virtù della critiche viviamo che porti a una grande opera rione anche per liberarci di certi comportamenti di certi meccanismi di consultazione perché per gli attrezzi ridere insomma
E per discutere delle scelte strategiche per per questa città già questo vorrei è un po'questa sera abbiamo cercato che vogliamo
Di dire questo
Si è parlato per esempio molto
Di questo piano promosso dal comune fu richiesta dalla Provincia che ai Weather Report è uno padre di tutti ora per cercare di andare in questa direzione torte qualcuno degli oratori vuole dire ancora qualche battuta
Be pre
Sì vorrei aggiungere alcune battute
Ecco non non ritorno al al sul problema della del termine da dare all'urbanistica contrattata urbanistiche si chiama Prodi non è quella della Tangentopoli
E quella che non è mai stata scaraventata in Italia e quella che non si è mai fatta in Italia qual di cui parlo io e di cui si parla
Siamo indietro nel dibattito comunque giustamente tipo
Cambiare anche entità no ma non è questo il punto punto fondamentali fa il l'elemento su cui vorrei tornare è un altro ed è quello della giustezza delle scelte urbanistiche cioè
E ti vogliamo i due dipinti Bolzano si possono difendere
Dai conti della libreria se vogliamo o delle dalle dalle malversazioni nelle pratiche urbanistiche ma non si possono dipendere da qualche cosa da cui dobbiamo difendere noi e cioè dalla cattiva pianificazione
Dalle cento vagliare
Ecco io ritengo che una delle prime cose che occorre parte proprio a livello di pianificazione operativa
Sia che vogliamo un sentimento da una parte delle risorse territoriali ai due-tre città ivi comprese le aree dismesse
Ma non solo nucleare disponibili l accessibilità da una parte e dall'altra un pentimento dei padiglioni sia pregressi
Che prospetta ecco e cercare
Io un piano come dicevamo complessivo globale
Ecco di mettere insieme non risolte da una parte e padiglioni dall'altra e Rupert significa però innanzitutto incominciare appare una pianificazione integrata localizzazioni trasporti ambiente non è mai stata fatta
No non solo quando non si parlano ancora d'ambiente
Perché anche allora non si faceva la programmazione integrata localizzatore trasporti e papà Stato che il Papa riproporvi di portare i coltelli tenta portare il ferro portare notti continuano a prendere decisioni sempre e sempre fisso prediche e assolutamente irrazionali da un punto di vista non vorrei chiamarlo economico richiede urbanistico da un punto di vista l'irrazionalità territoriale
Ecco io ritengo che su queste cose bisogna avere del coraggio
Quando intende parlare sui giornali che è un'area che è forte non si parlava delle avviare a maggiore accessibilità e quindi a me allora ma gli orti allo spareggio all'interno dell'area metropolitana di un'area come quella di Rocco
Ma dove atto fra qualche anno di il intesa il petrolchimico no la chiara toglierà le tende e tanti pentiti tanto intanto è una delle ipotesi
Anche così accademicamente a dell'ipotesi papale in quella che era reattiva chiesti Telestar Lombardia da richiedere capitalista tale rapporto è il tema del Serrat il tema delle delle autostrade per fare il villaggio olimpico
Ecco io vorrei vedere tutti gli urbanisti convinto l'uomo anche gli economisti che chierichetti che è stato ripeté poi saltare in alto e dire fiori neanche per sogno e così pure il presidente della Regione il sindaco il presidente la Provincia eccetera no quella è un'area è un'area che in in linea d'aria è a un chilometro e mezzo dal quale resti recinto fieristico e dal dal portello no è una donna che con uno shuttle qualunque fuori fuori terra leggerissima chieda può essere collegato benissimo con l'attuale di Chievo reddito Pier il titolo potrebbe a mio avviso non solo a mio avviso esterna localizzazione ottimale
Per la nuova Pier per la la la la la il polo esterno riportano dalla Fia
E quindi nuovo quando l'angelo delle ipotesi perché dobbiamo stare attenti ai nostri lancio delle ipoteche a livello accademico e poi no a queste ipotesi no spuntano le gambe le braccia no ecco e poi camminano da sole delle ipotesi cervellotiche Juan finanzia l'ipotesi di fare invece il polo fieristico a sud di Milano di nuovo io vorrei vedere però l'abbiamo capito tutti no il il terra comunità qualificata all'insegna di come dire no
Perché perché nella ottimizzazione delle risorse territoriali e ambientali localizzative petto è uno penso ma proprio gigantesco no l'unica area verde di Milano
Abbiamo già rapporti Anordest ripetiamo la fiala sud abbiamo che vogliamo intasare lei Raccordo Anulare non abbiamo il ferro dovremmo portarlo Polo porta è un pochino i Navigli poi poi andiamo in barca fino al centro di Mila no no con rotture di carico e che l'odierna nanna ma sono cose che che che che che il nei in Paesi in cui
E niente
Una professione territoriale agguerrita non dico neanche per scherzo
Ecco dette queste cose ti lasciano si lasciano andare no e poi magari si bloccano perché in questo momento no non sarebbe molto fine per tirare fuori di nuovo quest'ipotesi no
Ma e ma ma tutti i poteri sono convinto che invece continua continua a a procedere ecco certe cose che certe cose
Realmente fuori da ogni razionalità di tipo territoriale a mio avviso dovrebbero essere ma proprio da questa come dire partecipazione al dibattito complessivo che è tipica della pianificazione strategica è dovrebbero essere come dire abbattute il giorno dopo l'arte una battuta
Guappi
Patrona battuta solo per dire che sono anch'io convinto che non si possono dire
Che
Le la distinzione Galante la corruzione delle tangenti sia stata tale età diciamo italiane viste ogni atto dell'urbanistica miliardi
Sono però altrettanto convinto che disposta a dire che certamente a meno di pensare come dire a un irrazionalità incapacità di ragionare i cittadini stecca degli amministratori
Che non posto tentare Porta estere ammetta neanche gli elicotteri sono convinto che si debba dire che ti porta a dire che il meccanismo dell'atto ulteriore tangente tappe sufficiente a destituire a togliere
Storicamente ai fratelli piena praticamente a tutti effettuati tutti gli atti urbanistici fondamentali compiuti dal Comune vietato inghiottite antichità tutte come ospiti
Ho citato il Portello Fiera ho citato il modo in cui il proprietario tra i garibaldini e pubblica
Potrei citarne qualcun altro io sono molto critico anche nei confronti di tale tendenza alla Bovisa agli altri episodi
No no no no no no no no no no no no no no no no no no lascia perdere lo so che nota che interna sull'hanno dato vita ci sono un sacco gli aggrediti utilizzerebbe di società gli arredi mente eccetera eccetera ora
Credo che
Sicuramente
Solo questo meccanismo possa spiegare il fatto che il barlume di razionalità anche economicistica perché attento venne nominato il progetto del documento direttore è andato così clamorosamente analitiche
Allora per il pantano così la partita è metta io credo che
Una volta diciamo entrato profondamente né l'accontenta uniti io nel dubbio di ciascuno di questo segnale il timore che insomma le cose che dettavano partendo non rispondesse Vallini tenente della città della collettività dell'economia dello sviluppo
Ma potesse valere più o meno largamente altre motivazioni ed indubbiamente l'invidia di prova che molti amministratori agivano in questo modo per e secondo me è inevitabile tele corretti stavano facendo anche quelle ad uno stretto più ha vantato
Via realizzazione giunte a una soglia per la realizzazione tipiche debbano essere rimesso in discussione io credo che da questa cosa
Non si fosse a questa cosa mi riporto a rinunciare e che i reparti di riguardare non solo diciamo
Fatta
Non solo i piani ancora e indietro dal punto di vista dell'iter formativo
Ma anche quelli aggiunti
In prossimità della realizzazione e al limite e quelli per i quali sono state rilasciate le quante probabilità che queste concessioni non giusti arriveranno
A questi aspetti non conta
Se necessario forse no
Tranquillizzare Monetti vale circa la mia
Non insensibilità
Temi della forma urbana
Perché dando questo punto di vista banale forse ma sì tali
Nessuno nega la necessità che i luoghi Formigoni farà altrettanto filoni informi dell'attività che si sono determinati in questi anni di grande sviluppo vengano come dire nei definitiva ritrovino una loro
Più precisa anche configurazione caratterizzante
Ecco il vero problema però è che questa ricerca di identità dei luoghi deve nascere dal dal riconoscimento dei luoghi di fuoco
Deve nascere non come sopra vuol dire pionieri tardi formali diventa a una città che nel frattempo ha molte voluta
PM ai cittadini nella nella sua configurazione
Come dire spontanea ecco ma quindi questa ricerca di identità deve nascere ripeto dal riconoscimento dei nuovi problemi dalle nuove abitudini e dei cittadini
Da parte anche nuovi dipendenti problemi ambientali no percorre l'imposizione di provvedimenti che sono parlerei
Allora uova eccetera eccetera spingono lo suggeriscono implicano anche
Nuove possibilità di di ritiene cast formale
Per evitare pesante formale alla città
In questo senso sono d'accordo ma richiamo viene prima
Vengono quindi fatti strutturali vengono prima viene prima la richiesta di
Nel senso che delle date a vivere e poi anche la forma contribuisce a piani picchiato
Oltre a un partito politico
No devo in qualche modo risponderà Milella per
Tre ricordando arti tanta come fatto personale
Il fatto che sulla difesa Garibaldi Repubblica
Io ma anche l'assessore
Camagni
Ci siamo espressi molto chiaramente sul progetto dell'isola molto più intelligente da al punto tale tele con grande fatica politica di Camagni non non non certo vigna si era riusciti a mettere nel concorso
A dare ai concorrenti la possibilità di fare nuove proposte anche sul piede lista da
Invece è un'altra cosa non non si riesca mai a chiarire quanto di discutiamo due Dio
E il fatto che in questa logica della città policentrica
Ogni centro dipende dagli altri cioè non non è autosufficiente e questa è una cosa che nelle zone andrebbe discussa compiuti a lei
Non solo nelle donne andrebbe portate qui ancora la necessità di un piano di lettore nelle zone avrebbe portato un Piano generale di relazione
Fra le parti della città per dimostrare come il luogo proprio Gallardo
Sia all'interno di un sistema di relazioni complesse e non può mettere auto tanto meno il Garibaldi Repubblica
Quindi confesso che le le l'accanimento di Bonatti sulla questione della Repubblica non lo capisco proprio non lo capisco
Identifico in buona fede non lo capisco intellettualmente parli come i bambini che non capiscono alcune cose
Questo lo dico perché in quella zona a livello infrastrutturale che tutti voi conoscete non è stato riproposto il centro direzionale nessuno ha riso porta interna sono state è stata proposta l'insediamento di tre posti
Uno amministrativo il palazzo della Regione amministrativi uno finanziario naturalmente uno culturale oltre a non mi ricordo più quanti migliaia di metri quadri di area verde e di altre attrezzature
Previdenza neppure per il quartiere quindi avremmo sembra uno stravolgimento della diciamo qualità della vita dei cittadini della no il sembra certa una trasformazione io non sto parlando del progetto vincitore non non non parlo di quella parlo del bancario lavorato sul bando di concorso poi dalla giuria non ho avuto nessuna possibilità di incidente cultura e territorio che lasciamo stare il dubbio credo mai la donna sarebbe bello che facesse credette lei il suo parere
Sui
Settantadue Progetti presentati al Garibaldi Repubblica perché aiuterebbe anche in fretta sembrare vogliamo questa priorità al no che al prendetevi entrare entrare nel merito però il bando dico
Corso proponeva una trasformazione della zona con l'inserimento di tre Paoli tre parole di cui uno solo Pola finanziario da un polo uno un po'alla culturale e quindi il servizio
Non soltanto del della città ma anche della zona perché
Il resto ma ho già detto
Se si continua appare invece a seguire la logica particolaristica delle no secondo me l'anarchia più totale insomma ecco la caduta di razionalità di cui dicevo all'inizio non si riuscirà mai a costruire questa
Benedetta città policentrica
Se ogni idonea sede della sua logica interno lo stesso discorso io l'ho fatto lavori da dove non è stato facile Park intendere che l'inserimento scura qui affetti voglio dire l'inserimento delle quote di una punizione porte all'interno delle aree periferiche
Diventando il terzo elemento di identificazione della zona perché la Bovisa oggi ha superato approvazione non soltanto naturalmente non c'è il terzo soltanto formale grazie al nostro progetto Politecnico ma dal fatto che lì si inserisce un polo universitario
Con tutte l'indotto
Tutte le caratteristiche di questo polo porterà all'interno dell'alta formazione sostanziale non soltanto formale io non riesco poiché i crediti a dividere forma e la sostanza orditi viene prima la soltanto poi alla forma io non soltanto la corda perché una scottante riconosce solo quando è formata se no non è una sostanza insomma
Adesso è tardi tant'è vero ecco
Da aprile anche quel per aprire anche questo questo discorso fa allora io ringrazio tutti quelli che fanno seguito fin qui devo dire dimostrando l'attaccamento alla nostra città veramente
Encomiabile ringrazio i partecipanti a questo dibattito dico che questa discussione continuerà ovviamente nella città ma anche tra l'altro considerare la preparazione completa del PDS perché questo
Mite per capire dalla vivacità per la discussione è uno dei temi che poi saranno interni al documento contrattuale grazie a tutti