"Un ponte tra due generazioni"

Io
A me a tavola rotonda per la presentazione
Di questo volume di questa corrispondenza
Fra Igino Giordani e Luigi Sturzo con il titolo un ponte tra due generazioni
A cura di Paolo Piccoli
Un volume uscito in questi giorni
Frutto di attente considerazioni
Da parte del piccoli
Teniamo presente che si tratta del di una delle corrispondenze forse più intensa e belle
Sotto il profilo non soltanto storico politico per quello che ci dice appunto il contenuto di queste lettere ma per la tensione morale e civile che Annina che anima i due corrisponde
Queste lettere fanno parte di un periodo che ci può sembrare oggi lontano
Dalla nostra vita politica la nostra vita pubblica
Periodo dell'esilio dei primi anni dell'esilio di Luigi Sturzo dal mille novecentoventiquattro a mille novecentoventotto quando la prima fase la corrispondenza
Cioè un po'proprio ragioni altre ragioni
Che non sappiamo ancora decifrare comprendere esattamente poi c'è la seconda ma fase che si apre durante il periodo della dell'esilio negli Stati Uniti di Sturzo dal mille novecento quaranta al suo rientro in Italia di novecentoquarantasei e poi le poche lettere che riguardano l'ultimo per il periodo del ritorno di Luigi Sturzo
Il in Italia in tutte e tre le corrispondenze si conferma la profonda amicizia dei due corrispondenti del due interlocutori amicizia fondata su un senso profondo vorrei dire
Della del sentimento cristiano per la pietà cristiana
Il loro affetto qualche cosa che si misura non soltanto con le ragioni della politica Marcone ragioni più profonde della fede
Dando inizio la tavola rotonda io do subito la parola al presidente della campagna onorevole Mazzotta per la sua prima introduzione
Non è certamente un'introduzione solo saluto ed una presentazione
Di questa pubblicazione nel quadro delle iniziative abbastanza larghe che Cariplo sul piano editoriale da tempo fa
Pubblicazione della quale poi parlerà il professor Riccardi
Pubblicazione che onora
Sia Cariplo che la casa editrice Laterza con la quale viene da parte di Cariplo una lunga proficua e positiva collaborazione con la quale quest'opera è stata pubblicata
Interesse particolare perché la vettura di quest'opera consente non soltanto di conoscere un carteggio prima non noto
Ma anche di riflettere su tanti elementi del passato che aiutano enormemente a capire con curiosità qualche volta con timore qualche volta con speranza il presente e forse anche a congetturale sull'avvenire
Pubblicazione che fa parte di un discorso articolato largo che l'istituto di credito milanese che ho l'onore di presiedere porta avanti da tempo
E che si pone nel filone delle opere di cultura storica
Che hanno due collane fondamentale una dedicata alla storia monetaria e finanziaria moderna l'altra alle vicende della Lombardia dall'età Teresiana alla grande crisi
E poi la collana dei Quaderni di cui fa parte quest'opera i Quaderni della Rivista milanese di economia
Che non soltanto pubblicano saggistica economica e finanziaria ma cercano di dare un contributo a momenti di interesse culturale e sociale più largo con particolare attenzione alla pubblicazione di documenti di archivio e di carteggi
Tenuto conto che infinito è il patrimonio di ricordi di cultura di esperienza di vita civile che restano ancora nascosti nel nostro Paese e che è necessario credo da parte di istituzioni
Come Cariplo può essere concorrente rendere pubblica conoscenza e quindi di elemento importante di arricchimento della realtà culturale complessiva del nostro Paese
Prima di quest'opera è stato pubblicato uno stralcio del diario inedito di Primo Mazzolari
Dopo il carteggio Giordani Sturzo sarà poi saranno pubblicate le di le memorie inedite di Riccardo Bauer
Volendo con questo concorre per in maniera rispettosa della realtà complessa della vita civile del nostro Paese al miglioramento della conoscenza di quanto è accaduto del dibattito difficile duro talvolta drammatico che ha interessato le forze di libertà del nostro Paese in momenti in periodi difficili
Di grande interesse evidentemente quest'opera che ripetono ora coloro che l'hanno pubblicata e che hanno concorso in questo lavoro
E che il colloquio tra un esule un dissidente pieno di elementi di straordinario interesse io speri presenti vorranno ripercorrere nelle pagine di questo libro che sono di lettura utile e straordinariamente arricchente
Un ringraziamento in conclusione tutti coloro che all'interno di Cariplo hanno operato e hanno lavorato per la pubblicazione di quest'opera e soprattutto e in particolare al professor Confalonieri che ha dedicato all'animazione all'arricchimento e all'orientamento di queste collane tanta parte del suo tempo della sua capacità e della sua cultura grazie
La parola al professor Riccardo
Tre pacchetti di lettere scambiati
Scambiate tra Sturzo e giordani
Questi tre pacchetti di lettere che l'editore Laterza con la Cariplo sottopone alla nostra attenzione ci fanno entrare nel segreto di un rapporto di amicizia tra due uomini
Molto differenti
Va detto subito che l'asse del rapporto tra Giordani e Sturzo e l'asse di un rapporto importante
Certo non è un rapporto decisivo nel rapporto molto importante è un rapporto importante quasi il ponte tra Sturzo che abbandonerà che lascia d'Italia e il giovane Giordani che resta a Roma e vive gli anni della crisi del popolarismo del fascismo ed è la ricostruzione poi da parte del giovane Giordani aveva quasi vent'anni di meno di Sturzo c'è devozione verso il professore stimatissimo professore
Così si aprono le lettere del giovane Giordani a Sturzo
Ma nello stesso tempo Giordani è libero
E i suoi sono commenti molto Moro daci sulla situazione politica sugli uomini
Sui cattolici che Mammano lasciano la sponda del popolarismo per passare a un'altra sponda più tranquilla più confortante per la loro vita personale
E direi che Giordani
Fa giungere a Sturzo e sulle notizie sul suo ambiente e sul suo mondo infatti il pacchetto più consistente di lettere copre appena un biennio mille novecentoventiquattro mille novecento ventisei e sono tutte meno una
Successive a quel venticinque ottobre in cui don Sturzo parti dall'Italia su invito esplicito del Carignano Gasparri
E dalle lettere appare un uomo Sturzo che comincia a capire che non si tratta di un allontanamento contenuto nel tempo ma che comincia un lungo esilio
E queste lettere quelle lettere di Sturzo sono percorse dalla sete di notizie tipica del sulle in una lettera del quarantacinque a Giordani Sturzo dice e tanta la fame che ho di leggere i giornali italiani che accetto oppure briciole stantia
E giordani risponde sempre a Sturzo Sturzo che l'aveva preso a benvolere inserito nel popolo risponde a Sturzo inviando notizie e facendo le commissioni che con una certa perentorietà Sturzo gli chiede
Ed era stato proprio il giovane amico Giordani a infilare nella borsa di Sturzo un libretto l'inglese in undici lezioni con cui Sturzo si doveva preparare dopo due-tre lezioni rudimentali di Giordani che parlava inglese a un lungo esilio nei paesi anglosassoni
E lungo le lettere Giordani da buon professore si informa sull'inglese di Sturzo su quell'inglese che Sturzo comincia a usare nelle prime conferenze ed i primi incontri
Così nel primo pacchetto di lettere al di là di questi particolari anche simpatici e caldi pure all'interno di un rapporto molto rispettoso nel primo pacchetto di lettere affiora la cronaca drammatica della stretta
Che a tenaglia il Partito popolare il cattolicesimo democratico italiano de Rosa nella sua introduzione da conoscitore fine dell'universo popolare e dell'universo cattolico di quegli anni nota come progressivamente in quegli anni
I cattolici democratici siano Chiusi in una stretta convergente tra mondo cattolico e fascismo questa stretta vuole cancellare la memoria e la presenza del popolarismo
Va bene
Per il mondo per il fascismo questo è naturale è ovvio ma il mondo cattolico perché e come e quando si dice mondo cattolico si pensa alla gerarchia si pensa la Santa Sede
Ma si deve pensare anche alle organizzazioni cattoliche Fucci compresa
C'è una lettera molto mordace di Giordania Sturzo del settembre venticinque in cui si ride un congresso della Fuci a Bologna messo sotto il patrocinio del re e un po'troppo nota Giordani di sensibilità fascista inquadrato con il regime
Debbo dire subito
Che nell'epistolario c'è un problema centrale così almeno mi pare di coglierlo attraverso i frammenti di questa amicizia di questa esperienza di colloqui a distanza c'è un problema centrale
è il problema dell'atteggiamento della Chiesa nei confronti dei cattolici democratici ed è la democrazia
E il problema del momento è un problema di quel momento sarà un problema del secondo dopoguerra
Proprio perché in in quel periodo c'è un pesante pro cesso in corso all'esperienza popolare nel mondo cattolico
Io penso al lavoro che gli integralisti facevano in quegli anni penso all'agenzia di Benigni URSS a Roma che lanciava costantemente una serie di attacchi
Diffamatoria al popolarismo accusando il popolarismo di essere un modernismo politico questi attacchi diffamatori rispondono a una tecnica tipica diffusa nel mondo clericale
Sì non sarà proprio così però qualcosa ci sarà lanciare il sospetto diffamata e diffamati e qualche cosa resterà
Sono regole vecchie in uso nel mondo clericale non che colpiscono il popolarismo dei primi anni
Il popolarismo e modernismo in politica
E lo spettro del modernismo
è uno spettro talmente grosso che fa rabbrividire i dirigenti delle associazioni cattoliche e progressivamente lo si nota qua e là nell'epistolario le associazioni cattoliche prendono la distanza dal popolarismo
Giordani non risparmia le associazioni cattoliche parla in una lettera Sturzo di mestieranti e di salariati della Azione Cattolica
In fondo De Rosa la nota nella sua introduzione c'è qualcosa nell'esperienza popolare che non va giù a certi ambienti cattolici organizzati eh
Aver tentato di risolvere in maniera positiva e costruttiva il rapporto con il sistema liberale
Il sistema liberale va in una qualche misura ripensato e superato nella riflessione delle organizzazioni cattoliche degli anni Venti e trenta
E allora questo epistolario è anche un epistolario interessante sulle sulla sensibilità culturale vorrei dire di questi cattolici io nodo fosse per non fosse altro che per antica Ca'Simpatia e familiarità di studi con il cattolicesimo francese dell'ottocento noto un interesse
Molto forte per la sorte dei cattolici francesi dopo il quarantotto e il loro rapporto con Napoleone terzo
De Gasperi propone a Giordani di fare insieme una storia sull'atteggiamento dei cattolici nei confronti di Napoleone terzo
E Giordani scrive in maniera rapida e incisiva una biografia di quel cattolico-liberale che è stato montava Amber e studia la Corder
Bene io credo che questi interessi la radice di questi interessi la radice politica e personale di questi interessi è chiara dimostrare la possibilità di una resistenza del cattolicesimo democratico di fronte all'esperienza dell'autoritarismo e della dittatura
E mi ritorna in mente una pagina di Victor Hugo a proposito dei cattolici democratici francesi negli anni Cinquanta Vittorio gol dice questo cattolico democratico è una figura ambigua
Dice sospetto ai suoi compagni Democratici ed è debbo otto tanto da essere considerato gesuita dei socialisti e poi aggiunge
Si capisce benissimo un cristiano repubblicano ma non si capisce affatto il cattolico democratico è uno spirito in cui la negazione il cattolicesimo sbarra il cammino all'affermazione la democrazia è un neutro
E in tempi difficili chi dice neutro dice impotente
Questa affermazione di Victor Hugo ritorna in un modo o nell'altro nella coscienza di questi cattolici democratici che vogliono attraverso la storia riflettere sulla loro esperienza
Nel presente e nell'attualità
Ma l'attualità vuol dire vuol dire anche il Vaticano
Sturzo e molto rigoroso sulla questione vaticane sul papato e riprende in una lettera giordani perché Giordania un po'una sbavatura
O gli amici di parte guelfa anche Giordani credo hanno un po'una sbavatura che va verso il Gioberti Isma'Il quel firmo il papato che guiderà la libertà dei popoli stolto dice attenzione è rigorosamente vorrei dire separatista e ostile a ogni ruolo temporale del papato e della chiesa
E in una lettera molto interessante afferma
Afferma la Chiesa sarà cercata dei popoli solo se si muoverà sul terreno della libertà evitando tanti compromessi con la reazione quanto le debolezze verso le democrazie e si mantiene ferma nell'ambito spirituale
Per Giordani e per Sturzo
La chiesa è un problema dominante la chiesa in rapporto alla democrazia
Ma la Santa Sede comincia intervenire e comincia intervenire in maniera chiara vorrei dire pesante
Affiora nella corrispondenza il nome di pizzardoni che chiama i redattori di Parte Guelfa e parte guelfa finisce e il Vaticano è determinante nel nel togliere ossigeno diciamo a questa esperienza di resistenza di resistenza cattolico democratica e mi colpisce quanto poco questi popolari abbiano una politica vaticana
C'è una lettera del venticinque settembre
Mille novecentoventicinque di Giordani dove Giordani dice dovete bene scriva Sturzo io vado a conoscere i fratelli dell'altra sponda del Tevere che non ho mai incontrato finora mille novecentoventicinque e va a conoscere il conte Dalla Torre
Tutto organico ai fratelli dell'altra sponda del Tevere soprattutto ai fratelli delle logge della Segreteria di Stato era una figura che aveva come tutti ben sappiamo un suo spessore di autonomia politica e civile questa assenza di una politica vaticana mi colpisce ma è un tappe un tratto tipico anche di Sturzo
Mi sembra di ricordare che e De Rosa lo dice nel suo libro Sturzo mi disse mi disse
Che Sturzo gli ha detto negli anni del dopoguerra io ho fatto ho fondato un po'lì un partito ha inventato una politica senza passare per la Curia dice Sturzo
A De Rosa
E aggiunge sì carina Rampolla l'ho conosciuto ma non perché cardinale ma perché era siciliano come me
Ecco con questo pezzo vuole esprimere il suo disinteresse la sua assenza di una politica vaticana questo mi colpisce
Mi colpisce perché su questo problema De Gasperi interverrà nel secondo dopoguerra con tutt'altro atteggiamento
Convinto assertore dell'esigenza per un partito cattolico di avere una politica vaticana anche se riservata
Non mi sto a dilungare su questa prima parte del carteggio che pure molto interessante non mancano i lamenti anche così drammatici povera religione nostra
Scrive Giordania Sturzo Sturzo e sempre più contenuto Giordani si lascia andare povera religione nostra in mano a questi farisei che hanno distrutto il nostro impegno sociale così nel ventisei
Poi vent'anni di silenzio
Vent'anni di silenzio espressivi di un isolamento dell'isolamento di Sturzo della difficoltà a comunicare i rapporti riprendono il ventuno agosto quarantaquattro
Giordani ormai è un uomo maturo
è diventato direttore del giornale dell'Azione cattolica il quotidiano un foglio che non piaceva molto a De Gasperi perché De Gasperi non capiva l'esigenza di creare un giornale dell'Azione cattolica tra il popolo e l'osservatore romano
E giordani ha maturato una sua scelta che vorrei definire una scelta una scelta religiosa in cui il suo ribellismo cristiano
In fondo il titolo del volume richiesto gli dà da Gobetti era rivolta cattolica in cui suo ribellismo cristiano si è nutrito dei Padri della Chiesa di Giovanni Crisostomo di Giustino Martire
Il suo ribellismo cristiano è diventato un senso di moralità politica di sdegno civile
Io non sono convinto lo dice Renato Moro che Giordani appartenga la vecchia apologetica del muro contro muro
Certo Giordani un disorganico non partecipa al Progetto di ricostruzione cristiana che matura negli ambienti della Fuci e dei laureati ha una sensibilità vivace
Una sensibilità acuta
Però Giordani in una qualche misura e l'uomo adatto per il quotidiano perché democratico senza essere troppo organico alla Democrazia Cristiana
Sturzo coglie questa collocazione di Giordani questa collocazione molto opportuna di Giordania quotidiano si congratula e dice la tua funzione ora e quella di abituare i cattolici italiani a pensare da cattolici da democratici e da italiani
E da Montini
Con forte probabilità a volere Giordani in questa collocazione bene ancora la corrispondenza riprende su questo problema come i cattolici italiani possono maturare in maniera tale da aderire sinceramente e fortemente alla democrazia e dare il loro contributo e qui c'è un senso secondo me di differenziazione da De Gasperi in fondo per De Gasperi innanzi tutto essenziale il consenso del Vaticano
E la Deledda da parte del Vaticano alla Democrazia Cristiana sarà la democrazia cristiana come partito politico a lavorare per la crescita di cattolici dei cattolici democratici italiani
Bene qui il discorso si annoda e appare nella corrispondenza con il problema del rientro di Sturzo in Italia però non ci sono elementi nuovi a questo proposito non emergono dal carteggio elementi nuovi
Anche se mi sembra ed era l'opinione dominante in un convegno su Sturzo tenuto proprio qui indetto dall'Istituto Sturzo che
La realtà del veto degasperiana hanno al rientro di Sturzo prima del referendum sia un fatto piuttosto accerto anche se poi va sfumando e va ancora documentato
Direi che ci sono alcune cose divertenti per esempio Giordani che scriveva Sturzo al gruppo parlamentare dopo il quarantasei volevamo presentarla tutti come candidato alla Presidenza della Repubblica poi è venuto De Gasperi e ci ha spiegato che forse la cosa non era troppo opportuna
Sono alcuni particolari divertenti di una ingenuità tra virgolette di Giordani
Alcune questioni grosse emergono nel carteggio del secondo dopoguerra la questione della chiesa e la democrazia e qui ci sono delle pagine molto belle se noi poi andremo a fondo a questa corrispondenze la utilizzeremo e mancava un po'in sede storiografica ci sono alcune cose estremamente interessanti nella prima lettera che del ventuno agosto quarantaquattro con qualche colpo magistrale Sturzo fissa i compiti dell'Azione cattolica del partito cattolico dice il quotidiano deve evitare
Di tirare la Chiesa nella politica militante ma anche di trasformare il partito politico una branca dell'Azione cattolica la Democrazia Cristiana deve essere invece un partito laico e via dicendo ma non vi voglio tediare con lunghe citazioni
Primo problema la adesione della chiesa alla democrazia e l'impegno di cattolici democratici seconda questione l'accenno appena la questione comunista
La questione comunista Giordani chiede a Sturzo un suo autorevole pare aree è un po'critico su una certa campagna elettorale sulla campagna del quarantasei che definisce di sapore troppo anticomunisti Co.
Il parere di Sturzo viene preciso e puntuale carico di senso di distinzioni non si può confondere
L'imperialismo sovietico con il comunismo bisogna stare attenti a non insistere troppo sulla teismo del comunismo e ricordare che anche che esista un liberalismo materialista esisteva un ma un marxismo socialista ateo
E direi che la sensibilità di Giordani si muove un po'in questa linea forse non così rigorosamente ma si nota che gli articoli di Giordani sul quotidiano ha proposto la questione comunista hanno un sapore diverso da quelli di Alessandrini
Hanno un sapore differente da quelli di Alessandrini
Ma anche Sturzo
Anche Sturzo soprattutto nel momento della scomunica del quarantanove avrà delle pagine avrà una pagina molto chiara a proposito della del della questione comunista di comunisti in un giornaletto diocesano
Della Ciociaria queste cose strane queste collaborazioni strane di Sturzo in un giornaletto diocesano quello di Veroli
Interviene molto duramente dopo la scomunica e dice
Quando sentì dire da un che un cattolico dubitava e se aiutare o no una famiglia un fanciullo perché erano comunisti me mi rattrista e di cuore
La carità non agisce invano noi speriamo nel Signore e perché speriamo dobbiamo pregare perché speriamo dobbiamo lavorare in spirito di carità
C'è quindi un modo di Sturzo professore sociologo e di Giordani politico appassionato di affrontare la la questione comunista in una maniera non appiattita su certi moduli del tempo su certi moduli de la stampa cattolica
Per avviarmi a concludere
Il secondo il terzo pacchetto di lettere quarantaquattro quarantasei e quarantasei cinquantotto sono più rade Sturzo scrive di più Giordani di meno probabilmente dopo il quarantasei quando sporse a Roma usa il telefono questo telefono che ha distrutto i carteggi
Sturzo non accetterà mai l'uso eccessivo del telefono
E continuerà a scrivere a all'amico Giordani
E direi in questo Periodo nella conversazione tra i due
Emerge una certa insofferenza io penso al clima al clima degli anni quaranta dopo il periodo del roveto ardente come lo chiama ieri il molo qual prima degli anni Cinquanta a una certa caratteristica provinciale della cultura politica italiana
Che eredità dell'esperienza del fascismo ebbene sia in Sturzo sia in Giordani in maniera molto differente emerge una certa un certo fastidio per il provincialismo di una certa cultura italiana Sturzo sollecita il direttore del quotidiano ad aprirsi al mondo lo riempie di pacchi di ritagli di di giornali americani invade la scrivania
Gli presenta amici americani ripresenta amici statunitensi lo invita a riflettere sul peronismo sulle su grosse questioni mondiali Sturzo non si chiude in un orizzonte provinciale come già ben sappiamo i giordani
Di Giordani degli anni Cinquanta appare meno in questo carteggio
In fondo Giordani
E molto pudico su quell'incontro che ha caratterizzato la sua vita negli anni quaranta e cinquanta l'incontro con i focolari ma in altre lettere emerge emerge il fastidio per il clima politico degli anni cinquanta scrive in una lettera del cinquantotto io non sono ascoltato dai cattolici non sono ascoltato i politici non sono più ascoltato come giornalista
Cioè in Giordania un'ansia l'ansia di un politico anomalo con venature di profezia morale lo si vede per esempio nel discorso sul Patto Atlantico coniugato con il tema della pace
Gli anni Cinquanta sono per Giordani duri e mi sembra che alla fine degli anni Cinquanta il suo viaggio in Asia ma qui siamo fuori dal carteggio significhi lo sbocco di un approccio nuovo ai temi mondiali e internazionali
E qui c'è tutto un campo di studi molto vasto che
Non solo quello degli anni Cinquanta ma tutto il rapporto Giordani Focolarini e tutto il tema dei Focolarini non è stato per nulla studiato malgrado malgrado la vicenda si emblematica della Chiesa italiana c'è ci sono grossi una grossa documentazione sulle misure prese dalla Conferenza episcopale italiana e la Santa Sede nei confronti di questa esperienza che allora veniva definita carismatica
Esperienza a cui di cui Giordani non parla mai a Sturzo mentre invece provocherà una serie di incontri piuttosto divertenti tra De Gasperi e il movimento dei Focolari incontri su cui esistono
Delle relazioni che non sono proprio convergenti alcuni sostengono un De Gasperi contento entusiasta altri sostengono che De Gasperi abbia confidato alcuni intimi che i canti dei Focolarini e le testimonianze lo avevano un poco annoiato
Ma siamo fuori dal carteggio siamo fuori dal carteggio siamo su questioni dove la documentazione ancora scarsa e questo libro da un grosso contributo di documentazione e vorrei dire anche una lezione di metodo in linea con il metodo con cui sono stati pubblicati i carteggi scorsi anni dall'Istituto Sturzo
Due personaggi molto diversi Sturzo e giordani centraline entrambi di ispirazione religiosa ma un'ispirazione religiosa che in Sturzo
è riservata si ferma alle soglie della politica in Giordani un'ispirazione religiosa che straborda che invade il livello della politica che diviene impegno di Profezia morale e civile due sensibilità molto diverse ringraziamo Paolo Piccoli
Gli editori e la Cariplo di averci dato la possibilità di sentire da vicino queste due diverse sensibilità nel loro colloquio nello la loro amicizia nello scambio di nello scambio di informazioni di notizie di opinioni di pari ieri
Di averci fatto entrare in un ambito riservato nell'ambito riservato dell'amicizia tra due uomini nello scambio di sensibilità tra due nature profondamente religiose ma a modo loro in maniera molto diversa profondamente politiche e innervata e di impegno civile grazie
Ma normalmente gli autori ascoltano
Poi tremore
Sono i commentatori
Ma forse anche perché manca qualche autorevole il presentatore per ragioni
Come diceva un noto giornalista l'hanno ripetuto stamattina la presentazione del Premio giornalistico Trento i fatti sono noti e quindi non occorre spiegare perché qualcuno non è qui
L'ora fanno parlare anche noi
E io dirò alcuni per i pensieri annotati mentre parlava il professor Riccardi approfittando immediatamente per ringraziare loro per una presenza così numerosa e così autorevole
E l'Istituto Sturzo che ci ospita ed in particolare il professor De Rosa che ha seguito con grande affetto questo lavoro fino ad onorarlo di una sua prefazione molto importante
E credo che sia molto significativo che questa presentazione sia effettuata qui nella sede dell'istituto che è intitolato al nome di Sturzo anche perché le lettere che Giordani iscrizione scrisse a Sturzo sono conservate
Qui in questo istituto e se è stato possibile
Completare la raccolta di queste lettere e quindi fare in modo che il carteggio avesse un senso compiuto è perché l'Istituto Sturzo
E il suo presidente il professor De Rosa hanno consentito con grande generosità Alexander dell'archivio in modo da poter individuare tutte le lettere che Giordani scrisse a Sturzo
Io credo che il volume si inserisca in un filone di pubblicazioni analoghe che è venuto Mammano alla luce nel corso di questi anni e che arricchisce progressivamente quegli studi che riguardano il movimento cattolico
Il Partito popolare che hanno appunto nella scuola del professor De Rosa
L'interprete più autorevole e che ci ha dato negli anni precedenti a questi ultimi un quadro estremamente esauriente di quella che è stata la storia del movimento politico cattolico in Italia
Se sono una serie di lavori che riguardano aspetti particolari del mondo cattolico ci sono state pubblicazioni recenti del carteggio di Ferrari
Di che riguardano Donati le lettere tra Luigi Sturzo e Mario e sono state pubblicate proprio di recente a cura delle Edizioni di Storia e letteratura se non sbaglio
Sempre a cura del professor De Rosa e quindi anche questo volume molto modestamente si inserisce in questo filone che ci consente di andare a scavare un pochino più nel profondo quelli che erano i rapporti tra gli uomini del popolarismo e del movimento cattolico e andava a capire quali erano le loro motivazioni politiche ma anche personali umane
Quali sono state le loro capacità di resistenza morale per quel che riguarda le battaglie che hanno compiuto sia negli anni Venti sia negli anni quaranta e cinquanta
Studio graficamente è chiaro che da carteggi di questo tipo non esco non grandi novità rispetto al quadro complessivo tracciato in precedenza sa dalla storiografia
Ma emerga emerge una grande ricchezza di temi ad alcune curiosità
Per quel che riguarda la ricchezza di temi che emerge da questo carteggio ne ha già parlato il professor Riccardi io direi che molto in sintesi per il primo gruppo di lettere emerge in modo particolare
La sconfitta dei dei popolari di fronte all'avanzare del fascismo ma anche la grande capacità di resistenza morale di alcuni uomini di fronte al progressivo sfaldarsi della situazione politica
Con una polemica abbastanza accentuata da parte di Giordani nei confronti di questi cedimenti nei confronti del clerico fascismo
Per quel che riguarda il secondo periodo circondo carteggio che riguarda il periodo quarantaquattro quarantasei
Emerge il vigore con cui Sturzo condusse
La battaglia da New York per un'Italia liberaldemocratica nelle ammessa nel consesso delle nazioni libere
Ed emerge anche questa capacità di Sturzo di capire che non è il momento di rientrare di accettare
La
Così il rinvio di questo suo ritorno e questi sono temi che sono detti in modo molto preciso in queste lettere
Fino a vita a rubarlo al settembre del mille novecento e quarantasei la sua lotta per far capire in America
Questa posizione sofferta di un'Italia che era uscita dal fascismo e che aveva riconquistato la sua dignità attraverso vicende estremamente difficili e sofferte e che si trovava di fronte ad una catastrofe che era
Come dice Giordani forse più morale che materiale
Emerge anche in questo periodo un tema molto importante che è quello della laicità della DC della quale Sturzo dice in una di queste lettere che è un concetto civico
E cioè la consapevolezza di essere per quel che riguarda il partito che continuava la tradizione al Partito popolare sia pure su con una impostazione diverso per molti aspetti inserito in un ordinamento civile dove ci sono tante presenze politiche e ideali e culturali ma certamente non un concetto etico nel senso che sia possibile
Concepire questa laicità come uno sganciamento dai valori morali uno sganciamento dalla fede uno sganciamento dalla necessità di innervare l'azione politica costantemente di valori e di riferimento all'ispirazione cristiana
Il Terzo Periodo il terzo gruppo di lettere che riguarda il periodo quarantasei cinquantanove cioè quando da quando Sturzo rientra in Italia fino a poco prima della sua morte l'ultima lettera del cinquantotto
Vede un lo Sturzo le che conduce la battaglia
Personalissima contro le tre male bestie Della democrazia che lui stesso definiva lo così istituì stesso definiva lo statalismo la partitocrazia l'abuso del denaro pubblico
E conduce una battaglia scomoda probabilmente anche nei confronti della Democrazia Cristiana
Ed è una battaglia che conduce sul Giornale d'Italia e sul settimanale di Giordani la via
Emerge da tutto questo carteggio una grandissima tensione morale una grande capacità di concepire la politica come servizio come un qualche cosa che serve a migliorare le cose come un una grande prova per se stessi è una grande occasione di libertà e di democrazia
Emerge anche da questo carteggio e io lo debbo dire una figura grandissima di Giordani noi siamo portati a considerare è naturale sempre i grandi personaggi De Gasperi Sturzo e sperpero per ovvie ragioni perché tendiamo anche a mitizzare questi personaggi e invece trascuriamo personaggi di grandissimo spessore
Umano intellettuale e culturale politico come sono stati un Ferrario intonati in misura forse minore per certi aspetti ma certamente non meno importante Giordani
Che è un uomo straordinario del mondo del panorama cattolico un intellettuale
Di grandissima levatura le sue pubblicazioni sono una novantina ma di spessore estremamente importante perché ha scritto di patristica
Di apologetica dei romanzi è stato un polemista estremamente importante ha diretto la rivista Fides
Della Biblioteca Vaticana diretto da Guido ha lavorato in posizioni importanti alla Biblioteca Vaticana diretto la biblioteca di Montecitorio
Ha collaborato con il frontespizio con uomini negli anni ventinove trenta come Bargellini come Giulio sì
Quindi è un uomo di grande levatura dal punto di vista intellettuale è stato ricordato come nel venticinque pubblicò per Gobetti con il quale ha una corrispondenza non lunghissima perché Gobetti evidentemente muore previsto negli anni Venti ma molto importante
è un uomo di grande autonomia anche dal punto di vista politico perché ritardi lo ha ricordato molto bene fece negli anni quaranta dei discorsi di grande significato sul sull'obiezione di coscienza sulla pace
Strappando applausi da tutti i gruppi politici in Parlamento
Mentre evidentemente il dibattito era estremamente caratterizzato perché nel quarantotto quarantanove il dibattito sulla NATO era estremamente era fortemente diviso per blocchi anche questo dimostra la sua capacità di schierarsi per lei idee per le tesi in cui credeva
è un uomo di grande significato per come presenza nel mondo cattolico perché è il responsabile dell'ufficio stampa del Partito popolare italiano è sostanzialmente qua l'ultimo detiene botta nel momento del disfacimento del partito con il bollettino inviato clandestinamente
Agli amici che resistevano
Tiene il collegamento con uomini con De Gasperi e sarà anche uno di quelli che aiuterà a De Gasperi ad entrare nella biblioteca vaticana
C'è una cartolina autografa di De Gasperi nel nell'archivio Sturzo a Grottaferrata dove De Gasperi è stata pubblicata
Dall'albergo Santa Chiara nel ventotto appena liberato dalla dalla prigionia
Appena dimesso dalla clinica Cianca rally dove era ovviamente detenuto per scontare la pena gli era stata inflitta per il tentato espatrio
Dove scriveva giordani sono tanto solo se pressappoco a memoria sono tanto solo se se se potesse venirmi a trovare ogni tanto per dire come il collegamento era stato mantenuto
Mantiene i rapporti con Sturzo costantemente è deputato alla Costituente deputato nella prima legislatura nella seconda non viene letto probabilmente perché come si definiva lui stesso era un cristiano ingenuo nel senso che badava poco ai meccanismi pure importanti della politica pagavamo solamente e questo forse non è possibile a propugnare i propri ideali con una ingenuità che è stata ricordata anche da Riccardi che poi ha trasferito sul piano dell'impegno ecco dell'ecumenismo nel mondo dei Focolarini
Ci sono c'è qualche curiosità spicciola se volete ma per esempio il fatto che Giordani contribuì a trovare l'alloggio presso le Canossiane in via Mondovì a Sturzo prima che Sturzo tornasse dall'America e questo è un dato che Giordania riportato nella sua notte nel suo diario e che mi è stato confermato da Scelba nel senso che fu Scelba trovare questa sul sistemazione ma la trovo attraverso l'aiuto di Giordani che un giorno incontrò per strada li visse ma tu dove dove si sta Everest distruzione di massa ci potrebbe sistemarlo Lia le Canossiane e consigliando
C'è uno spaccato del tempo credo molto interessante perché da lettere come queste
Possiamo trarre non solamente lo svolgimento storico dei fatti ma possiamo trarre anche le emozioni dei personaggi la loro fatica la loro
Necessità di tenere duro di fronte a vicende tragiche soprattutto negli anni venticinque e ventisei
Io concludo dicendo che ho intitolato questo libro un ponte tra due generazioni che è una locuzione che De Gasperi USA nel programma della democrazia cristiana che ha pubblicato nel popolo clandestino nel dicembre del quarantatré dove dice siamo giovani ed anziani che
Abbiamo che ci siamo dati la mano per costruire un ponte tra due generazioni gli anziani che sono stati sconfitti dal fascismo
E però hanno mantenuto intatta la loro capacità ideale in vista della possibilità di riprendere l'attività politica
E i giovani che si sono formati attraverso una grande capacità di preparazione culturale e intellettuale sulla dottrina sociale cristiana ed è da questo ponte tra due generazioni che può nascere la rinascita dell'Italia
L'ho intitolato così perché in effetti Giordania Sturzo erano di due generazioni diverse avevano ventitré ventiquattro anni di differenza
Ha detto ha ricordato ritardi la deferenza con cui Giordano si rivolgeva Sturzo
A significare che il movimento cattolico è riuscito ad andare avanti in questo Paese continua ad andare avanti in questo Paese con una grande capacità di presenza proprio perché riesce a ricollegare
Idealità energie forze morali ed intellettuali da una generazione all'altra grazie
Impressione una prima impressione della ricchezza non soltanto politica di insegnamento politico democratico ma anche spirituale immorale del carteggio fra queste due
Eccellenze straordinarie personalità del mondo cattolico
Dal dalla periodo il Partito Popolare fino al secondo dopoguerra
Ed un carteggio che si aggiunge agli altri carteggi già pubblicati cominciamo carteggio dei di tutti gli scritti inediti di tutti questi buona parte scritti inediti le corrispondenze di Sturzo in tre volumi cominciato una decina di anni fa dove uno si può meravigliare della vastità della gamma dei corrispondenti di Sturzo soltanto italiani francesi inglesi americani spagnolo perché appunto nuovo mandando in esilio fu partì per l'esilio al centro questa interi di interessi internazionali della lotta contro il nazismo contro il fascismo contro tutti i titoli totalitarismo per la difesa della pace nella guerra civile in Spagna assunse una posizione insieme coi numeri teneramente
Straordinaria per per quell'epoca soggetta a tante critiche gli venivano anche valutare ecco io pensando mettendo a del due mila e duecento lettere che Luigi Sturzo ha scambiato con il suo fratello vescovo di Piazza Armerina
Ma due mila e duecento lettere dal mille novecentoventiquattro dall'ottobre del ventiquattro giorno dalla partenza distrutto dall'esilio fino alla morte battendo il pastore mille novecento qua
Duecento e venti che aggiungo alle migliaia di lettere già che non abbiamo ritrovati rintracciato fino adesso che riguardano questi corrispondenti queste personalità esterni aggiunto a questo carteggio con Giordano è definiti altri carteggi piccoli e grandi che stanno emerge e poi pensando alle opere che è scritta Sturzo durante le le sigle che c'è stato in due volumi
Due volumi di cinquecento pagine ciascuno
Se penso alla comunità internazionale il diritto di guerra al proprio di Sturzo scritto durante i mesi e se penso ancora Italia fascismo di Sturzo la società sono dura evidenti
La vera sociologia nessuno sociologi del soprannaturale una serie di opere scritte durante l'esile da Sturzo è questa sterminata al modo di lei ma quando dormi
Perché a un certo punto il calcolo si fa il cancro si fa questa volta in dovreste né di una capacità straordinarie di lettura e di presenza perché a sessantatré anni quando lui parte per l'esilio
Non è che si chiede una stanzetta all'ombra a meditare sulla Sociologia sull'avvenire della sociologia oppure e non so su sulla comunità internazionale sul destino della Società delle Nazioni no riscrive
Dei testi di grande meditazione
Dobbiamo adoperare la parola speculativa
Dietro c'è un pensiero politico
C'è una teologia
C'è una cultura una cultura che di livello di opere a sessantatré anni Sturzo esce dalla stanza detta stanzetta di Londra va a Parigi si chiude in biblioteca letti studia si mette in rapporto con i maggiori cervello del mondo cattolico francese da Francisco vi è una evidente
A Maurice boss
Tutta gente di alta levatura si mette in bonis in corrispondenza con Benson
Legge dei filosofi c'è legge del mondo della grande cultura religiosa francese storica francese che in quel momento in quegli anni stanno nascendo quando in Italia di questi di questi nomi avremo se c'è facciamo eccezione don Giuseppe De Luca non se ne sapeva nulla respira l'area della nuova storiografia degli Anna fa le sue riserva man mano che si informa che riceva dalla Francia dalla Germania
Maggiori storici francesi fanno a gara a dedicargli propri volumi di storia e sono qui in questa sede una vasta biblioteca alcuni chilometri volumi di storia di grossi storici tedeschi dedicati a Luigi Sturzo
E questa è solo un'attività diciamo di persona di di studio potremmo dire pace l'attività organizzativa
C'è l'attività politica vera e propria non si arrende a lasciare che il popolarismo si in Italia non lo vogliono per tante ragioni ma vediamo se così si può fare arresto per mantenere questo popolari smentì
E cerca di inserirlo in un contesto internazionale addirittura viene a conflitto con i cristiano sociali a scriverci e dice che sono deboli che sono dei reazionari
Mascherati da cattolici
Si incontra col loro nel nell'ultima conferenza se ne esce sbatte la porta
E lascia solo i i cristiano sociale a vedersela con e gli amici di fondo von Papen non ne vuole più sapere di certi incontri ma comunque continua la sua attività si appoggia a Francesco Luigi Ferrari quelle che non considerava il suo delfino l'uomo che la pensava come lumi su cui avrebbe potuto contare bisogna leggere le corrispondenze tra Ferrari e Sturzo per riuscire a capire l'ingegno e di Ferrari e la sua prematura scomparsa e così per l'altro per Giuseppe Donati e per una serie di altri nomi che noi ignoriamo
Facciamo male a ignorare strabilianti per esempio etica sentito mai nominare oppure esiste
Eppure ha combattuto adesso le anche lui la sua battaglia a fronte a affianca Sturzo e chissà e chi per esempio sa che scorsa finanziato l'impresa dell'aviatore lauro de Bosis sul cielo di Roma
Quando buttò i i famosi manifestini contro Mussolini e contro il fascismo Sturzo se notiamo a Londra per questa spedizione dimostrative il popolo del boss sporcate
Vicino Roma carte con lei verso la via del del ritorno ma per dire della grandissima attività certo dopo il venti dopo il la conciliazione del mille novecentoventinove
Il cardinale Born manchiamo Sturzo e gli disse sa in base al concordato né non deve fare più politica lei non deve scrivere più e Sturzo rispose scusa mi avete chiesto di non fare più il segretario politico del Partito popolare e non l'ho fatto più mi sono ritirato
Mi avete chiesto di andare via dalla direzione del partito con la e me ne sono ritirate mi sono ritirato dalla direzione particolari mi avete detto che per la mia buona salute era meglio che lasciarsi anche con passaporto dalla Santa Sede l'Italia ora mi chiedete anche di non organizzare non organizza ma guardate io prescrive devo scrivere posso scrivere vedetevela voi e continuo a scrivere e continua a scrivere per grazia nostra perché non siamo pieni CRI ancora in archivio di corrispondenza ma sarebbe poco questa corrispondenza perché ogni tanto dalla periferia dal mercato da parte spunta qualche altra lettera l'ultima lo trovate in una breve commemorazione di Celeste basca netto fatta da tramonti celeste bastioni è stato il primo e l'ultimo segretario del partito popolare hanno allora aveva appena venticinque anni era nato nel mille ottocentonovantanove a Venezia
E il Partito popolare si stava sgretolando
A quell'atto come tutti gli altri partiti non perché lo volesse il Vaticano qui il Vaticano non c'è improntata ogni tanto in pratica oggi era scritto la il Partito Popolare perché il fascismo non lo vuole non li voleva non avrebbe permesso a nessun partito
Di sopravvivere di sussistere quindi fuori il partito popolare questi favori popolari cercavano di resistere a alla bene e meglio ma ci sono ragioni di vivere di vita c'è problema dell'occupazione delle famiglie quindi a poco a poco
Come negli anni di di riti alternativi i protagonisti si ritiravano ognuno doveva sistemare le proprie cose e basta è netto chiedeva un aiuto a Sturzo come tanti altri
Chiedevano un aiuto Sturzo ecco il tipo di lettera che li manda Sturzo alla vigilia dell'ultimo congressi Cino che fanno i popolari avvenenza aver fede dei nostri ideali popolari nel momento della maggiore pressione è un atto di convinzione profonda
Pochi o molti non conta
Quello che conta è la forza intima di coscienza che oggi non per noi ma per molti e purtroppo svalutata in confronto di un'altra forza che tanto è saltato
Che ci importa fratelli se non crediamo quando verrà riconosciuto sul terreno politico la bontà dei nostri ideali ci importa sì che essi penetrano in profondità
E non viene migliore e più potente mezzo a ottenere che la persecuzione virilmente sostenuta esterne il tipo di lettera con cui storto cercava di rinfocolare di dare vigore andare assistenza ed è lo stesso tipo di lettere che così scriveva
Contemporaneamente
Giordani che certamente era più vicino a Sturzo e li mandava a Sturzo Giordani per consolarlo i bollettini uno pensa bollettini stampate sono conservati
Quindi i bollettini sono scritti supplementare ciclostilati
Non addotti lo spazio ha uno spazio
Perché non c'erano i mezzi per poterlo stampa
Queste cose qui a mio avviso che sembrano umili bisogna sapere perché hanno parte della Resistenza di quelle resistenza Morando è più profonda che viene prima della politica e che ha permesso la rinascita del secondo
Ringrazio buona sera