1ª Biennale dell'Economia Cooperativa - La cooperazione è unica. Alleanza delle cooperative italiane

Allora la cooperazione è unita l'Alleanza delle cooperative italiane
A che punto è questo processo di unificazione
E di questo vogliamo parlare anche
Facendo un po'un Bilancio di questa di questa Biennale
E
Avevamo cominciato proprio il primo giorno ricordando che quasi in concomitanza alla prima biennale dell'economia cooperativa si svolgeva ad in Canada
Light congresso internazionale delle cooperative e quindi tra poco vi leggo anche un messaggio della Presidente dell'alleanza internazionale delle cooperative che ha inviato a tutte le organizzazioni della cooperazione che quest'anno hanno superato i cento anni della propria fondazione
Lei in maniera maniche l'errore
E vi leggo questo breve messaggio dice queste organizzazioni sono stati capaci di superare guerre crisi e disastri naturali
Che hanno segnato la storia degli ultimi cento anni esse sono la prova vivente che il movimento cooperativo ha messo in pratica lo sviluppo sostenibile prima che esso venisse ufficialmente formalizzato con la loro storia e la loro residenza
Queste organizzazioni centenari hanno dimostrato che un altro modello socio economico non solo è possibile ma necessario per un mondo migliore in questo modo e se il mio nome saggio stimolante realistico
E concreto ai decisori politici ai cittadini alle giovani generazioni specialmente alla luce dei gravi problemi che il mondo si trova ad affrontare dalle guerre alla fame alla povertà al terrorismo dalla sicurezza energetica i cambiamenti climatici
è chiaro quindi una di queste organizzazioni e il prodotto della propria unica esperienza storica ma ognuno di esse
è ognuna di esse è parte della memoria e dell'identità cooperativa collettiva questo dunque il messaggio di monete
Le truppe Presidente dell'alleanza internazionale delle delle cooperative cioè quasi un passaggio di consegna dei Alestra la prima biennale
Dell'economia cooperativa e il vertice internazionale che si svolge appunto in una canna benché back dall'undici ottobre allora
Parliamo del
Futuro dell'Alleanza delle cooperative italiane con il presidente Mauro Luzzetti presidente della lega
Pappa nazionale che invita a salire sul palco e Maurizio Gardini Presidente della Confcooperative nazionale prego
Allora buongiorno ad entrambi
Diciamo subito che manca un
C'è molta sulla terza scherza Gambacciani
Rosaria Altieri che però che è il presidente dell'ATC nazionale che proprio in Canada alla conferenza internazionale della della cooperazione allora Presidente Lusetti
Mi sembra che si possa dire tranquillamente che la Biennale è la prima biennale dell'economia cooperativa è una tappa che si aggiungono cioè al processo di unificazione all'Alleanza nazionale delle cooperative e mi sembra di poter dire che si è fatto un salto di qualità notevole
E che essa il percorso prosegue è così
Sì
Io vorrei
Provare a mettere
A fare un un link tra una
Serie di scenari di
Possibili evoluzioni che il mondo
L'Europa l'Italia potranno vere nel prossimo futuro e che
Ci sono state descritte con grande lucidità per esempio nella
Nel dibattito che c'è stato ieri sera tra Fitoussi Stiglitz e Prodi
Ho
Ci hanno fatto uno scenario che sicuramente non ci ha lasciato tranquilli ma una cosa ci hanno detto e quindi
Di questo ne dobbiamo essere perfettamente consapevoli
Che una parte dei problemi che potremo vere nello sviluppo futuro
La cooperazione può e deve farsene carico perché è lo strumento attraverso il quale
è possibile
Risolvere i problemi che la modernità una modernizzazione della industria quattro punto zero l'evoluzione democratica i grandi i mutamenti che derivano dalle migrazioni comporteranno per la nostra per il nostro Paese e per la nostra e per l'Occidente in generale hanno indicato
Come
Infrastrutture intangibile la cooperazione
Come una delle strutture intangibili necessarie per
Verrà realizzare e gestire i problemi che e l'evoluzione si presenterà bene queste sfide nessuno di noi è in grado di affrontarlo di caricarle sulle proprie spalle da solo se
Una
Motivo una ragione per unire i cooperatori
Questa biennale ci ha consegnato un ulteriore motivo credo che lì ci sia
Veramente uno uno spazio enorme è una grande motivazione per
Procedere nel percorso che già da tempo stiamo costruendo quella prepararsi a quel pacco
Diciamo che interventi più autorevoli come siamo stati quelli del Presidente marito Napolitano che ha sollecitato il mondo della cooperazione ad unirsi ha detto
Bisogna superare interessi di campanile bisogna superare interessi di parte è utile avere un soggetto unico addirittura fatto un parallelo fa con la politica non c'è quello che deve avvenire nel mondo della cooperazione deve avvenire anche in politica superando
Le divisioni e poi come ricordava Lusetti
Arriva un premio Nobel dell'economia Stiglitz che indica la cooperazione come il modello alternativo per creare sviluppo sostenibile alternativo ai fallimenti lui dice
Della globalizzazione di come è stata gestita la globalizzazione
Sì non solo Stiglitz ma ieri
Il Presidente degli Stati Uniti Obama
Ha consegnato un messaggio al Presidente che veda un messaggio al Paese
Che potrebbe essere il manifesto cooperativo
Perché è in sintesi
Dice
Questo sviluppo
E quindi questo
Produttività aumento di ricchezza complessiva
Che negli Stati Uniti già si vede in Europa un po'meno
è uno sviluppi regolare che genera
Ancora maggiori distanze fra chi sta bene chi sta male
Uno sviluppo fatto dall'industria quattro punto zero ma non solo sempre più frutto di multinazionale di grandi
Capitali che fanno economie di rapina ma anche per scendere in basso fra
Fatto di differenze fra chi il lavoro ce la e chi il lavoro non ce la
E quindi in questa economia delle diseguaglianze la politica deve intervenire e la cooperazione non può che dare
Il suo apporto non può che rispondere a una chiamata perché è un mondo fatto di diseguaglianza è un mondo dove c'è un humus più ostile nei confronti della cooperazione dove le cooperative fanno fatica
A trovare case anche per questo
Che l'Alleanza delle cooperative
Di cui io rivendico orgogliosamente il percorso fatto in questi anni
Perché noi siamo sempre
Molto tollerante rispetto ad altre siamo molto esigente rispetto
Alle nostre azione e lo rivendico con orgoglio il percorso fatto in particolare
Degli ultimi di anni
Dove ci siamo presentati di fronte all'istituzione di fronte alla politica come una cosa unica
Abbiamo interloquito portando anche a casa dei risultati significativi
Non solamente nell'ottica di una politica lobbistica portano a casa risultati significativi che
Confcooperative da sola ma neanche legata sola e tanto meno ci si avrebbe potuto
Portare a casa insieme
Abbiamo portato a casa la
Il riconoscimento di un valore di una distintività e questo è
Il grande risultato che l'alleanza portata a casa grande risultato che
Nel Comune nostro pensiero possiamo anche dirlo nel Comune nostro pensiero ha bisogno nei prossimi mesi e di una forte azione di rilancio dal punto di vista politico delle dell'interlocuzione
Perché
Abbiamo
Un percorso di legislazione innovativa cooperativa da portare a casa in un contesto in un clima che non vede sempre tutti gli attori favorevole a cominciare
Dal Ministero
Ma abbiamo un processo sussidiario da accompagnare da portare avanti per il Paese
Abbiamo
Vorrei dire
Abbiamo l'approvazione dell'articolo quarantacinque della Costituzione
Che si riconosce una funzione sociale
Che
Un
Per noi un diritto ma è allo stesso tempo un dovere
Interrogarci su cosa all'alleanza oggi e come l'alleanza
Deve interpretare l'articolo quarantacinque la promozione e la funzione sociale
Che non è solamente quella e concludo di fare bene il mestiere di organizzazione di rappresentanza dalla visione classica fare lobby
Ma che molto di più per noi operatori
Perché significa
Vivere il nostro Paese vive nel territorio leggeri pigioni e costruire le risposte
Nel caso di una sede in crisi dove nasce dopo che la paglia out
Nel caso di una di un piccolo comune del nostro Appennino che attraverso la cooperativa di comunità trova la risposta a un bisogno ma anche nel caso
Delle città metropolitane dove c'è
Un degrado a cui dare una risposta nel campo dell'innovazione
Sul tema della del welfare nel campo delle innovazione sul settore dei beni culturali
Dove che faccio fatica a pensare
Che il pubblico possa dare
Una risposta a trecentosessanta gradi
Presidente Lusetti diciamo l'altra strada è tracciata e e c'è anche l'orizzonte no cioè l'alleanza nazionale delle cooperative è un percorso un plesso
è un percorso che si basa sulla l'obiettivo appunto di condividere gli stessi ideali
Quali sono le difficoltà che ancora devono essere superate in un processo che so che entrambi volete senza strappi no cioè ognuno si dovrà sentire realmente in una casa comune e quindi
Inutile fissare adesso una data un obbligo insomma un percorso complesso che continua quali sono le difficoltà da superare
Ma
La Biennale la
La prima tappa di una celebrazione
Di un dei centotrenta anni di Legacoop centotrent'anni fa il perimetro all'interno del quale la cooperazione italiana era
Si riconosceva era unico
Noi stiamo lavorando su una
Progetto che vuole a ricomporre quel perimetro sono passati centotrent'anni ci sono state guerre ci sono state separazione divisioni ideologiche
Oggi noi rappresentiamo un mondo nel nostro teorizzazione rappresentano un mondo che in parte a questa storia queste radici anche questi condizionamenti
In parte a maturato at consolidato nel tempo modalità organizzative di lavoro che sono sicuramente diverse
Quello che del quale noi dobbiamo essere consapevoli e che
Gli interessi che rappresentiamo invece sono identici
Perché è tra un comparatore della Confcooperative è un comparatore della lega una cooperativa e
Di dell'AGCI è una
Della della Confcooperative le differenze i bisogni e necessità non sono
Assolutamente diversi principi cooperative i quali ci ispiriamo
Sono identici ma sia per quanto riguarda
La alleanza internazionale delle cooperative sia per quanto riguarda il riferimento costituzionale dell'articolo quarantacinque quindi abbiamo da questo punto di vista
Un
Un mondo che richiede una una
Unica organizzazione noi dobbiamo avere questa consapevolezza che stiamo realizzando insieme dobbiamo avere anche l'orgoglio di
Costruire questo pezzo
Qualche cosa che centotrenta anni fa ero unite che poi nel tempo le vicende ed è la storia separato oggi siamo in questa condizione abbiamo come diceva il presidente Garbini
Una immagine nei confronti delle del del pubblico nei confronti delle istituzioni fortissima perché anche nel linguaggio entrate lei da Comuni l'attrice bene bene lo sa è entrato il
La questo acronimo anzi Alleanza delle cooperative è qualche cosa che è passato nelle
Nell'immaginario politico noi dobbiamo lavorare sugli aspetti organizzativi per renderlo stabile nel tempo questo successo opera ambire ad avere
Un ruolo che riteniamo la cooperazione debba vere in questo Paese e quindi gli ostacoli sono quelli normali che si incontrano nella costruzione di un progetto complesso come questo la
Io poi credo che
Ci debba essere da parte di tutti noi
Questa
Questo approccio nella costruzione dell'alleanza che deve partire da una consapevolezza stiamo battendo una strada mai
Battuta da nessuno non abbiamo riferimenti se non quello che siamo capaci noi di costruire le esperienze nella rinnovamento della nei tentativi che ci sono in questo
In questo in questa epoca della
Di rinnovare di rivitalizzare la la intermediazione non la rappresentanza sono tutti i tentativi che o sono di natura squisitamente economica c'è un tema serio di sostenibilità ma attraverso il bilancio il conto economico raggiungere risultati che non sono però quella della del de di una tua
Proiezione rispetto al futuro oppure sono degli elementi di dire degli
Degli
Dei coordinamenti di organizzazione che mantengono loro autonomia che non sono destinate a durare me incidere ieri adesso
Qualcheduno anche un po'inorridito ma
Ce lo siamo sentiti dire che c'è il rimpianto della concertazione vecchia maniera no o del collateralismo è stato quindi se è stato rievocati collateralismo bene
Le noi non si è non abbiamo quel rimpianto abbiamo un'ambizione diverso che quella di rappresentare gli interessi dei cooperatori
E delle cooperative ci delle cooperative in maniera autonoma matura nella relazione
Con con la politica le istituzioni per fare questo abbiamo bisogno di tenere salda il Progetto obiettivo finale che è quello di realizzare una unica organizzazione e un'unica
Modalità di rappresentarsi organica nono da latte e quindi questo percorso noi ci siamo dati delle date delle scadenze
Se misuriamo dei ritardi su questo aspetto
Non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia perché ciò che ci siamo posti è un obiettivo ambizioso importante non possiamo pensare che qualche mese in più qualche mese in meno faccia la differenza perché
Abbiamo centotrenta anni in Canada ci
Premieranno perché siamo tra le poche organizzazioni ultracentenaria esistenti al mondo è un
Premio che dovremmo condividere con le altre due organizzazioni perché all'epoca il perimetro era e era unico
E quindi non possono essere alcuni mesi che si fanno la differenza perché davanti abbiamo un percorso ancora secolare gli obiettivi che ci sia indicato ieri Stiglitz richiedono un'organizzazione di questa natura
E quindi le sfide se vogliamo
Prenderle se le vogliamo affrontare con
Una ragionevole possibilità di successo lo possiamo fare solo se siamo uniti non ama su questo non c'è dobbiamo Stedile se è stato molto chiaro ricetta non è stata
Diciamo una piaggeria da parte sua nel senso che un premio Nobel e a portato grafici e ha spiegato benissimo qual è la situazione economica in America e e sia il presidente Prodi che sito si
E sostenevano che era
La sua analisi
Perfettamente conciliabile con un'analisi
Europea e anche e anche in Italia devo dire presidente Guzzetti che questa sfida che vi siete posti a un ingrediente inedito
Nel senso che
E
Si cerca un'interlocuzione che
Ovviamente già c'è con il Governo con le istituzioni
Ma allo stesso tempo si rivendica una propria autonomia e si ricordano i valori della cooperazione e si ricorda anche gli interessi dei cooperatori
E delle singole cooperative ecco questo mi sembra
Giusti la parte inedita rispetto ad altre associazioni penso alla Coldiretti penso a Confindustria non a caso questo sociali che si sono schierate
E in questo dibattito politico o sul sul referendum costituzionale ecco da parte della
Cooperazione c'è stato un atteggiamento diverso ognuno esprime le proprie idee le proprie opinioni personali
Ma non sa non ci si è voluti schierare
No
Ma
Mi sembra che ci sia una
Perfetta consapevolezza delle proprie capacità delle proprie forze e della tutela di interessi che sono innanzitutto quelli della cooperazione Presidente
Sì assolutamente sì
Questo è un un percorso guadagnato costruito ed è un percorso irreversibile
Così come
Lo è in misura in maniera irreversibile il percorso dell'alleanza lo voglio dire lo voglio ribadire qui perché qualcuno
In queste settimane ai qualche misura interpretato che questo parziale rallentamento sia un del ripensamento rispetto all'alleanza non esistono ripensamenti alcuni
C'è il comune pensiero che il percorso è
Irreversibile noi lo vogliamo fare
Noi la vogliamo fare sentiamo la responsabilità
Che io
Come presidente di Confcooperative ho avuto dalla mia assemblea
Della primavera scorsa che ma ho avuto dall'assemblea di Legacoop o un anno uno anno e mezzo prima
E che abbiamo riconfermato in passaggi che abbiamo avuto dell'alleanza ma noi abbiamo il pensiero
E su questo
Chiediamo non la comprensione
Ma chiediamo
Di avere tutti i cooperatori affianco
Perché noi non stiamo costruendo qualcosa per noi
Noi stiamo pensando per la responsabilità le il consenso che abbiamo avuto dalle nostre assemblee di realizza un qualcosa per i milioni di cooperatori che ci sono stati che ci sono
E che ci saranno
Proprio nella visione più classiche
Detti intergenerazionali tacco operativa
Io non lavoro per i miei figli io non lavoro solo per limiti di lavoro per i miei figli e per i figli dei cooperatori che ci saranno
Noi abbiamo però
La forte voglia di realizzare la casa unica della cooperazione italiana è
Mettersi qualche
Tempo in più significa evitare uno strappo o evitare domani un problema che rallenta il percorso dei decenni
Perché lo possiamo essere solo paghi dei nostri sento trent'anni della cooperazione vitale voi dobbiamo tra guardarla e dobbiamo consegnarle dobbiamo
Favorire anche un processo lo dico in questi termini direi comprensione di quei
Di quelle centraline di quelli
Piccoli gruppi di
Di cooperative che non possono essere rivitalizzata e dal malcontento di qualche cooperativa dell'alleanza
Che non trovando
Casa nella nuova alleanza si rifugia in piccole centraline ma noi dobbiamo avere uno sguardo più lungo anche sulle finti mila cooperative
Che si sono costituite in Italia
Negli ultimi trenta mesi
I dati delle Camere di commercio
Le imprese
Costituite e segnalate alla Camera di Commercio in tutto il Paese indicano
Nel due mila quattordici nel due mila quindici nei primi otto mesi del due mila sedici ventimila cooperative costituite e di queste ventimila costituite cinquemila
Hanno aderito alle centrali dell'alleanza e quindi c'è un problema
Di una parte di cooperative che non riconoscono
Forse per colpa nostra
Che nascono fuori e non riconoscono l'alleanza come la loro casa ma c'è anche il problema
Di una numero maggioritario ti cooperative strumentali che utilizzano il modello cooperativo il modello giuridico la Società giuridica
Per fare delle cose
Di cui noi non ci sentiamo fieri
E quindi c'è anche
La grande sfida che dobbiamo combattere assieme perché non basta
Aver fatto la cosa più grande
Che le organizzazioni in Italia hanno fatto dal dopoguerra in poi e noi l'abbiamo fatta raccogliere cento mila firme
Per una legge di iniziativa popolare che spero sia tregua data presto in legge
Non bastasse coi
Non siamo Ficili attivi e conseguenti per fare in modo che
Il modello copre attivo si utilizzato male
E contribuisca ad alimentare quel Comune pensiero in buona parte
Dell'opinione pubblica di chi fa informazione
Di chi anche governa che la cooperativa che la cooperazione ha un male dentro che le impedisce di essere
Quella che è stata
E per ritornare
Al tema su cui lei mi sollecitava sì noi vogliamo essere una forza attiva
Del Paese
Una forza che ha nella sua autonomia ma della sua capacità
Di essere propositivi e di essere
Fedeli
Solo alle nostra cooperative ma io ricordo che nel dibattito dell'alleanza
Noi abbiamo consegnato insieme come Alleanza non come Confcooperative come lega
Abbiamo consegnato dei documenti negli ultimi anni dove chi eravamo ai Governi che si sono succedute in ultimo
Al Governo le infima l'abbiamo fatto prima
A al Governo metta l'abbiamo fatto prima al Governo Monti e l'abbiamo fatto anche
Abbiamo chiesto con grande incisività un processo di modernizzazione di cambiamento del Paese istituzioni
Istituzioni più rapide più svelte un uno snellimento delle della
Della rapporto all'interno dei singoli Paesi delle istituzioni abbiamo chiesto il superamento di organi obsoleti Sinopoli anche dire
Io appena eletto presidente di Confcooperative
Sono entrato perché c'era il mio predecessore nel Consiglio del tenente
Sono stato sei mesi del Consiglio del CNEL ho fatto i sei mesi la mia personale battaglia perché
Mi sentivo fuori ruolo che poi mi sono dimesso
Giustificando le motivazioni
Per cui non potevo stare lì dentro lì dentro quel consesso a scaldare delle sedie
E a prendere mille cinquecento euro al mese che è molto di più di quello che prendono para era stata la catena di montaggio
E anche questo andava demolito per cui
Oggi non si tratta di dire sì o no
Dipendono la posizione ma si tratta di avere un percorso coerente
Dove noi lo abbiamo rivendicato l'abbiamo chiesto
Poi
Mica tutte le riforme ci soddisfano c'è un pezzo di strada ancora da fare ce ne sono altre ma il processo di cambiamento del Paese che noi vogliamo
è un processo di cambiamento che offre maggiori possibilità al protagonismo dei cittadini e la capacità
Di gestire le diseguaglianze di renderle
E di rendere più vicine il rapporto fra chi sta bene
Chi oggi è scivolato nella soglia dalla povertà ecco questo mi sembra che sia
Il messaggio forte da consegnare al Paese Presidente non sette
I numeri che citava Gardini sulle cooperative che nascono in Italia sono
Sa mecc nettamente inimmaginabile te
Nasce di tutto complice parente una crisi economica che in imbavaglia invita a trovare soluzioni alternative per fare impresa e quindi nasce di tutte è questo abilità l'associazione delle degli anticorpi
Forti no
Contro come ha detto cardini contro il male
Eclissi insidia quindi è una sfida quella dell'Alleanza cooperative che coinvolge tantissimo dei controlli interni tantissimo immagino l'innovazione
Tecnico laggiù tali internazionalizzazione sono sono sono tante queste sfide questi anticorpi ci sono dentro l'alleanza
Allora io parto con citando per l'ennesima volta un
Una frase contenuta nel libero del compianto Ivano Barberini
Ex Presidente della Corte
Di alcuni anni fa
Eleggete
I migliori e controllate le come se fossero i peggiori quello è il punto di partenza se noi non partiamo da una lavoro forte di
Sulla sui soci sul consiglio d'amministrazione sui modelli di governance sul un recupero pieno della
Democrazia partecipata all'interno delle cooperative tutto ciò che noi costruiremo lo costruiremo sul nulla
Nel senso che è il primo controllo deve essere all'interno della cooperativa
La primo livello di coerenza rispetto i principi cooperativi deve essere di altrimenti affermiamo un principio che probabilmente in passato
Era presente del socio occulto esterno i controlli le verifiche sicuramente vanno fatti no perché altrimenti
Affidiamo una responsabilità le parti sociali che
Non non saranno in grado di
Di di di supporto a sopportare nella sua completezza ma il punto di partenza deve essere quello non può essere un ente esterno che
Interviene sulla cooperativa c'è un tema forte grandissimo di recupero di me di
Dimettere il socio al centro della nostra azione della nostra attività all'interno della cooperativa
Di mettere al centro della nostra azione tutti i meccanismi che portano il socio ad
A
A ad applicare con questo termine antico ormai desueto che l'autogestione
L'auto c'è stima le parte da una
Consapevolezza del socio che la cooperativa il primo principale attore deve essere lui a esercitare deve sentirsi lui la responsabilità accanto a lui
Poi si spostino pare una serie di
Situazioni che consentono di agevolare questa funzione di controllo che consentono di individuare elementi di devianza partendo da un presupposto però
Che di
Elementi di
I reati che sono
Stati commessi in alcune cooperative pochissime e io insisto comunque sempre troppo e per noi sono state scoperte come me
Anni d'indagine con gli strumenti più sofisticati della Polizia dei Carabinieri della magistratura quindi non pensiamo che alcune situazioni di devianza si possono come dire scoprire con
La revisione cooperativa ci raccontiamo che su Cristo è morto dal freddo affidiamo alla revisione cooperativa una funzione che non è la sua
E qui vi è per questo che io dico che bisogna partire dal socio perché e di che si crea una situazione di
Di prevenzione e poi ci sono degli elementi che ci consentono che sono però più legati alla necessità
Di mantenere
Alto il livello di competizione di capacità di competere sul mercato delle cooperative che riguardano il ricambio generazionale che riguarda la formazione
Dei soci è un insieme di situazioni che ci consentono
Di rivitalizzare quelli che sono i principi cooperativi un'ultima questione noi
Per parliamo di principi
A volte pensiamo che questi siano
Come direbbe adesso aria fritta o cose che
Attengono più alle ai dibattiti politici la realtà vera è che
In questi anni di crisi alcune di questi elementi si sono indeboliti a volte hanno prodotto fenomeni
Di di mala Vito di reati altre volte hanno prodotto un deve una dei focal esazione come si dice dal punto di vista del fare cooperativa del fare mestiere hanno prodotto disastri appunto i sta economico
Sono due entità diverse due emergenze diverso
Ma quando cooperatori e mette a rischio l'interazione Santa del patrimonio non dico che come
Se commettesse un reato perché non interviene la magistratura ma commette un gravissimo e ore perché noi siamo nati per durare questo passaggio delle intergenerazionale town elemento fondamentale è una responsabilità che ci dobbiamo sentire nella quotidianità quando ci assumiamo dei rischi dal punto di vista del fare impresa che sono
Che mettono a pesanti
Ti stimo rischio questo rapporto di interazione la sanità vuol dire che ci stiamo allontanando da uno dei principi fondamentali della cooperazione
Questo io credo che sia
Uno degli
Altri elementi che sui quali le l'alleanza deve lavorare una cultura cooperativa la capacità di avere
Un un sentire comune che che ci consenta di individuare dei percorsi riconoscibili delle reti di persone perché noi non stiamo insieme per legge
Coperto che abbiamo fatto un contratto
Lo step per libera scelta e se nella libera scelta non c'è una capacità di condivisione di riconoscenza di colto da un una cultura comune che un tempo esisteva e che oggi non esiste più
Beh credo che
Costruiamo sulla sabbia questo sono
Molto convinto che
Sia una sfida che come Alleanza dovremo opporsi in maniera forte e decisa a volte
Utilizzo un paradosso il nostro ministero di riferimento non può essere Calenda o non può essere solo calendario noi dovremmo avere anche il la ministra Gelmini come riferimento perché
è allargando la base di reclutamento dei futuri cooperatori attraverso l'inserimento nei programmi di studio nei corsi di laurea
Della copre della economia cooperativa che noi allargheremo questa base che noi costruiremo un sentire comune un punto di partenza comune
Perché è sul mercato competono sistemi diversi e quindi chi viene in cooperativa lo deve fare per una scelta esattamente come lo fa quando va in un'impresa privata
Ma i modelli comportamenti le modalità di fare impresa in una cooperativa sono diverso
E quindi questo richiede un un intervento fortissimo in quella direzione per cui l'alleanza si deve fare carico di questo se vuole dare prospettive futuro alle nostre cooperative raccomandò
Qual è aggiungere ma falso riguardi
La cooperazione gli anticorpi
Però bisogna essere vigili perché i virus
Assumono sempre di più dei caratteri inesistenti
E nel caso specifico quindi il malaffare si annida sempre di più all'interno dello strumento giuridico cooperativo
E quindi per quanto poi facciamo azioni per quanto la parte peggiore
Il virus resistente agli anticorpi tenta di ricostruire il malaffare e allora su questo bisogna essere
Non solo vicini ma molto forti
E molto determinati perché noi
Non possiamo con l'ambiguità
E con la debolezza
Distruggere il lavoro di decenni o mettere a repentaglio
Il futuro dei cooperatori che ci saranno
Noi a Roma
Abbiamo assunto
Diciamolo abbiamo assunto delle posizioni anche due abbiamo azzerato i gruppi dirigenti
Abbiamo commissariato le nostre strutture perché
Scuola siamo quel velo
Non c'era solamente busti a Roma a gestire il malaffare della cooperazione sociale c'era un'associazione a delinquere trasversale
Dove c'erano anche cooperative di Confcooperative cooperative dieci
Sì pezzi di privato
E allora noi vogliamo smantellare tutto quel sistema non lo vogliamo
Fuori per quello che ci riguarda
Fuori
Dalla cooperazione dall'alleanza
Per quei metodi è chiaro che ci sentiamo
La responsabilità dei lavoratori dei cooperatori che hanno operato
E che erano al di fuori dalla gestione di queste cose
Ma è anche per questo più abbiamo chiesto
Ai commissari
Che
La Prefettura ha messo
Dentro gli enti dopo l'interdittiva per mafia abbiamo chiesto di essere garanti
Della discontinuità
Dei gruppi dirigenziali mi rimetto
Che sono state utilizzate
E su questo
Bisogna ripartire forte
Che quelle realtà e quei gruppi dirigenti non possono trovare casa
Perché magari si spostano migrano
Da una centrale a un'altra l'alleanza dell'essere molto rigida su questo perché ne fa
Della credibilità elevate alla sua capacità di costruire
Il nuovo di cui questo Paese ha bisogno
Ecco penso che
Questo debba essere un messaggio forte che deve essere non di gabinetti Lusetti che ne pagano anche le conseguenze in tutti gli aspetti anche più pratici ma deve su un messaggio
Da tutti sostenuto
Noi dobbiamo
E vorrei dirlo qui
Siamo Bologna e non siamo a Roma ma noi
Dovremmo
Forse mettere in campo nei prossimi giorni nelle prossime settimane un qualcosa di fortemente innovativo a Roma
Dove dobbiamo ripartire
Dalla disastro di immagine che abbiamo
Portato a casa ma dobbiamo avere la capacità
A Roma di raccogliere le cooperative sane e quelle che sono state fuori
Dalle nostre organizzazioni perché fino a ieri
Intero vedevano una cupola da cui stare lontane
Noi dobbiamo essere
E se lo facessimo assieme sale per un grande segnale non solo per l'alleanza ma per il Paese
Che cioè
Come possano
Più vuole ricostituire le proprie organizzazioni il proprio gruppo dirigente Presidente mi permetto di suggerirle che sarebbe un no clima
Iniziativa un'ottima iniziativa
E perché il danno d'immagine è stato un fortissimo perché è giusto che l'informazione vada indagare mettere il naso sulle cattive notizie sulle cattive notizie
Però
Insomma a anche questa prima biennale dell'economia alle realtà positive sono veramente bellissime lo riconoscono i ministri che sono venuti lo riconoscono tutti e bisogna un po'riequilibrare riportare la realtà vera
Pulita della cooperazione
Allora
Grazie buon lavoro
Grazie mille
Auguri per l'Alleanza nazionale delle cooperative e adesso lascia il palco a Giuliano Giubilei perché la cooperazione e anche dialogo dialogo interreligioso seguiamo