"Elezioni diretta del sindaco"

Abbiamo polverizzato mi scuso a nome di tutti
Sì era una dell'organizzazione
Io mi scuso anche per la sala purtroppo oggi abbiamo avuto un pienone assoluto dappertutto perché nell'allora Sala Aldo Moro che e la sala di un grande l'abbiamo padre Sorge Giovanni Bianchi Eletta Martini eccetera abbiamo la nostra tenore quindi non non riusciamo nemmeno a cambiare fa io vi chiedo un attimo di pazienza magari se ci riusciamo far mettere qualche sedia in più davanti e dietro così sono meno le persone che stanno in piedi l'amico presidente Gava sta arrivando io mi sostituisco impropriamente temporaneamente alla presidenza
Per questo incontro che ha un titolo molto semplice e molto secco ma di grande attualità che elezione diretta del sindaco inutile fare chiose su questo argomento su questo tema io presento solamente realmente quindi relatori
Come
Solidale
No
Noi ecco strutturata in questo modo noi partiremo con la relazione
Dell'amico onorevole Pino Leccisi che le dirigente del dipartimento enti locali la Democrazia Cristiana
Per cui non va un applauso
Decisi farà una relazione su cui poi si aprirà un dibattito tra tutti gli intervenuti abbiamo il presidente della Giunta regionale siciliana l'amico tipo campione che reduce dall'approvazione della legge
In Sicilia abbiamo i grandi del senatore Cesare Salvi del capo del dipartimento provinciale del PDS che ringraziamo per essere presente
Abbiamo l'amico onorevole Adriano Ciaffi presidente la Commissione affari costituzionali della Camera nonché relatore del provvedimento nonché marchigiano quindi giochiamo in casa cui abbiamo Silvio lega vicesegretario della Democrazia Cristiana concluderà
Se l'onorevole Gargani ma Gargani non fa parte della tavola rotonda
Così poi c'è l'onorevole la Ganga capogruppo del Psi alla Camera
L'onorevole Diego Novelli della rete
E l'amico Fioroni che il sindaco di Viterbo per avere una testimonianza diretta
Ho dimenticato nessuno ringrazio tutti gli intervenuti poiché ho detto che sta per arrivare appena arrivati cedola presidente io la parola immediatamente l'amico Pino Leccisi per la relazione
Grazie
Il segretario politico
Della di sia al quale
Proprio dalle sue Marche
Sì anziani
Ma il mio saluto cordiale
Unito all'apprezzamento per la sua azione responsabile
Guida unitaria
Della Democrazia Cristiana
Intervenendo di recente a Rimini ha sostenuto che non potendo presumere
Dico rispondere da soli nove alle esigenze e ai problemi complessi di una società in evoluzione
E in trasformazione
La linea costante della Democrazia Cristiana
Debba essere quella degasperiana
Della ricerca di ogni possibile ragione di incontro
E io credo anche se possibile di collaborazione è questa la ragione per la quale noi abbiamo voluto così autorevole preferenza a questa tavola rotonda
Di questa giornata della festa tra amici
E ancora più recentemente il presidente Gallo all'amico Carlo nella dichiarazione di voto al Senato
Sulla mozione istitutiva della commissione bicamerale
La commissione delle riforme
Considerando che dobbiamo procedere ad un cambiamento delle regole del gioco
In un momento storico in cui si avverte ad un tempo la crisi della politica delle istituzioni rappresentative ebbe i partiti politici
Poteva già in quella occasione affermare che il confronto talvolta per la verità anche astro
Svoltosi nel passato sul tema delle riforme istituzionali
Tra le diverse forze politiche non è stato comunque del tutto vanno perché esso ha in ogni caso contribuito ad un nuovo avvicinamento tra le diverse posizioni originario di tal
Il dibattito politico e costituzionale in corso
Pone in evidenza infatti la centralità dei partiti come strumenti indispensabili nella costruzione di una diversa e più incisiva capacità di governo
Ed anche se da qualche tempo il dettato costituzionale a questo riguardo non corrisponde per la verità più alla realtà
Non appare certamente superato
Come per altri casi
E quindi credo che si debba convenire che va recuperato e ripristinato il ruolo originario dei partiti
Il compito quindi è arduo
Perché ci avverte ancora Forlani proprio Forlani
Esiste il rischio di cadere da una parte nel trasformismo
E dall'altra per la verità in un'adesione
Ha criticato
Perciò negativa a spinte che vengono sin dalla società civile
Ma che possono tuttavia essere irrazionali
Ho nella migliore delle ipotesi
Dettate da ragioni particolare
Ed è necessario pertanto riscoprendo almeno da parte della Democrazia Cristiana l'attualità del pensiero Turchia no
La necessità di dover finalmente praticare i partiti della società
Esaltando il ruolo delle forze popolari come gli strumenti più moderni della democrazia
Funzionali alla raccolta del consenso e al corretto esercizio del potere in un sistema rappresentativo
E in questa direzione non ci possono essere scorciatoie
O improvvisazioni demagogica e o assembleare
A tale ruolo a questo ruolo sono chiamati ancora e soprattutto oggi oggi più che mai i partiti popolari
E le forze che hanno dato un contributo determinante alla trasformazione del Paese
Al superamento delle disuguaglianze allo sviluppo della democrazia
Sollecitati i partiti oggi a lavorare con più determinazione
Per ridurre il peso degli apparati sì
Per combattere Sillaro degenerazione correntizia
Per superare un sistema che nella logica perversa della sua autoconservazione ha eluso in talune circostanze domande le esigenze della gente ha soffocato anche le ansie di rinnovamento
Bisogna tuttavia è comunque preservare una struttura istituzionale garantista è fondata sull'equilibrio dei poteri
Ma anche il valore del pluralismo sociale e politico che ha esaltato le diverse culture le tradizioni le testimonianze sulle quali si fonda e si è fondata la nostra Costituzione repubblicana
L'attuale legislatura
Dopo il voto del cinque sei aprile si è
Aperta
Con l'approvazione avvenuta nel passato del novanta della legge cento quarantadue
Nella consapevolezza almeno da parte nostra ma credo avvertita da tutti
Di dover completare la riforma
Con la modifica del sistema elettorale
Per renderlo più rappresentativo della complessità della unità dell'elettorato
Senza doverne registrare soltanto le frammentazioni territoriali o settoriali di cui il leghismo purtroppo
è stata l'espressione più mi si consenta il termine più deteriore
Eravamo ben conosce tutti che la legge centoquarantadue di attuazione dell'articolo centoventotto della Costituzione sarebbe stata non solo la nuova cornice dell'ordinamento autonomistico
Ma ne avrebbe avviato anche certamente un graduale progetto di mutamento sul piano della qualità
Taluno forse ha parlato
Io dico frettolosamente di una legge Montale ovvero di responsabilità Manero vanifica crisi del governo del Parlamento
è vero in effetti che la legge centoquarantadue è monca se con questo termine ci si
Si si vuole riferire alla vecchia illusione che si possa produrre un cambiamento definitivo e completo tout-court lo
Solo attraverso una legge del parlamento
Il merito e questo richiamo mi sembra opportuno anche in relazione al tema che noi dobbiamo trattare
Questa sera
E il merito da centoquarantadue sta invece proprio nella sua caratteristica di legge quadro dell'autonomia locale
Il legislatore nazionale cioè il Parlamento non ha voluto determinare parametri uniformi
Per tutti gli enti locali
Ma ha voluto favorire scelte organizzative e funzionali decise liberamente attraverso lista Butti comunali
Sta ora quindi agli enti locali Vianesi dare prova del buon uso di questo potere per far crescere insieme la efficienza della struttura pubblica dei servizi la capacità complessiva di governo il grado di partecipazione dei cittadini
La democrazia e quindi
In maniera non non sussidiaria
La trasparenza
La legge sulla elezione diretta del Sinico del sindaco quindi
Vuole rispondere alle esigenze poste con fermezza
E ripetutamente dalla società civile nel nostro Paese
E che le forze politiche devono ormai finalmente concretizzare
Le esigenze della partecipazione
Quella della trasparenza
E quella della governabilità sono questi io credo di i tre grandi obiettivi che con questa legge noi intendiamo noi come classe politica noi intendiamo
Crediti
Il Paese la società civile chiedono un cambiamento radicale di merito di egli strategie
Un più diretto rapporto tra titolarità e l'esercizio del potere tra elettori ed eletti
Una più ampia partecipazione affinché la capacità e la qualità del Governo si possano sostanziare in scelte e indecisioni autonome
Coraggiose e tempestive limpide
Alle quali deve corrispondere una chiara assunzione di responsabilità
Accompagnata da una dirigenza
Non più subordinata o condizionabile o condizionata dalla logica del sistema dei partiti
Occorre proprio nel rispetto del mandato elettorale modificare ed ampliare gli strumenti della partecipazione democratica RIA
Aggiornare i vecchi meccanismi per un più corretto vincolante rapporto tra volontà elettorale mandato amministrativo creare le condizioni anche formalizzi anche formali affinché le aspettative espresse dall'elettorato non si frammenti e non assumano in ogni caso significati controversi e in alcuni casi in contraddittorio come nel passato
A causa di una proporzionale pura che anziché incanalare il consenso lo disperde lo diversifica in ambiti ormai difficilmente componibili
Compromettendo sì in questo caso in queste ipotesi ogni strategia politica
E vanificando ogni tentativo di fare emergere
Questo è un altro tema una nuova classe dirigente nel nostro Paese
I cittadini quindi devono avere la facoltà di indicare con chiarezza ruoli
E secondo noi maggioranza e da cui intendono essere amministrati
Rendendo possibile sia la realizzazione di un programma sia il controllo sull'operato del sindaco e della giunta
Sia un rinnovato coraggioso ed un radicale cambiamento di Mengoni per vincere il degrado la indifferenza la conservazione e in moltissimi nella sala grande maggioranza dei casi per vincere l'immobilismo
Se la legge centoquarantadue ha riguardato l'ordinamento e con l'approvazione degli statuti un nuovo modello più trasparente certamente del funzionamento degli enti locali
La Regione diretta del sindaco alla riforma elettorale rispondono invece ad una rigorosa esigenza ancora più sentito
La ne sia la possibilità di un mandato questo sì vincolante di un rapporto questo sì più diretto la estensione del principio della democrazia e la statua del valore della partecipazione
Essa assume quindi il valore di simbolo
Un saluto al Presidente Gava
Essa assume il valore di simbolo in quanto pur affondando le radici in una serie di questioni teoriche sostanziali
Come combattere le degenerazioni partitocratiche
Rafforzando le istituzioni e garantendo l'input d'imputazione delle responsabilità questo è quello che si evince chiaramente Cesare nella proposta del PDS
Nella distinzione tra maggioranza e minoranza senza alcuna possibilità di ribaltamento di queste per effetto delle famose e dannate trasversalità come si evince chiaramente nella proposta della dell'onorevole Novelli nel raccordo funzionale tra sindaco e consiglio comunale per prevenire i rischi di una eccessiva personalizzazione del confronto politico Giuzzi nella proposta del dissi del Psi
Nel ridurre la frammentazione nei consigli comunali
Nel dare stabilità durata nei governi locali nel garantire la partecipazione dei cittadini per ampliarne il potere di scelta della maggioranza e del governo Adriano nella proposta della Democrazia Cristiana
Si misura e si richiama già computer di reti in troppo enfatizzate per la verità espressione della volontà popolare come i risultati referendari richiamati invece nella proposta
Dell'amico onorevole sei
O lo qua o là quali
O la quasi totale adesione che invece viene dai sindaci interpellate col questionario dell'ANCI
O il grande impatto di novità e io direi mi permetto di dire è una mia considerazione personale il non proprio ortodosso effettuò trascinamento che ha avuto nell'opinione pubblica
E per la verità in un certo senso in un primo momento tra le forze politiche la legge
Approvata il tredici agosto dalla dall'Assemblea regionale siciliana
E con complesse e articolate in alcuni casi anche per la verità contraddittorie queste proposte
Di legge tuttavia e se è univocamente sono state sorrette da un da uno stelo di novità di razionalità di concreta positiva sperimentazione delle modifiche sostanziali già introdotte dalla legge centoquarantadue
Caro amico Antonio Gava
E l'estensione del sistema maggioritario le procedure per la sezione dei consigli comunali la percentuale di sbarramento l'incentivo di maggioranza la mozione di sfiducia costruttiva nei casi previsti
Le diverse ipotesi per la presentazione del candidato sindaco e i tempi e i meccanismi se volete anche diversi per la sua elezione
Sono tutte indicazioni che devono trovare fondamento coerente
E una impostazione nel precetto costituzionale oltre che io mi permetterei di aggiungere e non è una la mia una novità
Una conformità e e Luna aderente compatibilità di procedure operative proprio in riferimento alla legge centoquarantadue del mille novecentonovanta che e la prima grande vera riforma che il nostro Parlamento democratico apre approvato
Ma la elezione diretta del sindaco
Con la ricerca di ogni indispensabile ed anche tecnicamente compatibile soluzione Adriano
Per la nomina dei consiglieri comunali ci sono dispute lo sentirete anche attraverso la tavola rotonda
Che si erano adatte ad arricchire Sila capacità di incidenza
Ma a rafforzare in ogni caso è sempre la stabilità dei governi locali
E immerse talmente innovativa di grande condivisione popolare
Che non può e non deve apparire o diventare occasione strumentale
Di diversificazione o divisione tra le forze politiche specialmente fra le forze popolare
Distinguendo ci fra presunti innovatori
Ho vituperati conservatori e noi questo non lo so
E bisognerà quindi non soltanto e non soltanto dal punto di vista tecnico formale Adriano e tu sei mi rivolgo a te
Nella tua qualità di presidente della commissione Affari costituzionali che la sede propria sul piano legislativo
Per l'approvazione della legge per l'esame e io mi auguro per la
A presto prestissimo approvazione della legge conciliare le diverse questioni poste dalle elezioni diretta del sindaco dal collegamento con uno o più liste di maggioranza dall'incentivo delle coalizioni
Il basterà sarà sufficiente in ogni caso sarà determinante quaestor lo sto dovrà essere lo spartiacque la questione dei poteri
La distinzione dei ruoli fra il sindaco e l'aggiunta che esso chiamerà e i poteri del consiglio comunale
Si è in altre parole
E direi anche conseguentemente la necessità di conseguire contestualmente
Alla elezione diretta del sindaco
Il rinnovamento di una intera classe dirigente di amministratori locali
Saluta Forlani ha
Dovranno essere favorite
Le assunzioni di responsabilità distinte
è diverso
E perché no e non da ultimo certamente una più elevata qualità della proposta politica
Attraverso anche la elezione la ricerca di soluzioni elettorali le più adeguate
Che si fondi non in ogni caso però è sempre su uno stretto rapporto
Tra sindaco eletto direttamente dal popolo
La lista dei candidati al consiglio comunale
E il progetto politico di cui essi l'uno e gli altri siano espressione garanti e fedeli esecutori nella rigorosa visti distinzione dei ruoli e delle competenze
Una scelta di tale ampiezza e di innovazione non può limitarsi a risolvere solo una questione di immagine cari amici
Che qualifica Webber l'intero processo riformatore
Essa investe invece
I fondamenti del sistema democratico rappresentativo gli stessi presupposti Delanoë della legge centoquarantadue e verista tutti aventi ormai forzabile
E con la riforma elettorale e quindi non può prescindere
Da una proposta da un progettato da un nuovo itinerario diretti a perseguire il buongoverno ed il bene comune
Che abbiano uno spessore politico
E che conseguentemente non disconoscono il valore storicamente dato ed altamente democratico rappresentato dalle
Dalle Autonomie garantite dalla Costituzione dalle assemblee elette Ets nelle assemblee elette dai partiti politici ed ai gruppi consiliari
Anzi proprio da le riforme avviate dalla centoquarantadue mi avvio alla conclusione la legge duecentoquarantuno sulla trasparenza sulla pubblicità
Ora alla elezione speriamo diretto del sindaco
Si sono rese necessarie per superare nei consigli comunali
Facility deteriore preoccupante degrado rappresentato dalla caduta del ruolo del significato della politica vera Rispetto sì al prevalere degli interessi dei singoli o di gruppi
Che si sono via via costituiti
E che hanno potuto consolidarsi nella trasversalità e nella contrapposizione si in moltissimi casi all'autorità delle forze politiche
In un sistema democratico ogni singolo struttura che tenda
A porsi in una condizione privilegiata di autonomia istituzionale fuori e in contrapposizione al principio della distinzione dei poteri contro la logica delle responsabilità del sistema dei controlli
Potenzialmente può costituire un rischio di sconvolgimento delle regole democratiche
Può costituire sì una tentazione autoritaria nella migliore delle ipotesi
Una risposta qualunquista populista o demagogico
Il problema politico sociale mi si passi questa citazione
Ha scritto che se nella sua raccolta di saggi dal titolo la democrazia
E soltanto sapere in quale modo il migliore o i migliori possono arrivare al potere
E in quale modo poterlo mantenere questo metodo è la elezione ecco perché noi siamo per la elezione diretta del
Ma tutto ciò cari amici può avvenire correttamente seconda avvertito lo stesso che il seme in democrazia Kultur
La moderna democrazia si fonda interamente sui partiti politici la cui importanza è tanto maggiore
Quanto maggiore applicazione trovò il principio democratico
Solo la illusione o la IPO Krizia può credere che la democrazia sia possibile senza partiti
Nessuna istituzione nessuna struttura in cui negli ultimi tempi possano essersi sviluppate condizioni di crisi
O questa è mancata la fiducia della gente ed è mancato
Deve rimanere ambito inesplorato esigenza inevasa di un nostro primario nuovo dovere di intervenire
Con un diverso spirito di servizio e con una rinnovata capacità per rimuovere finalmente inefficienza debolezze illegalità connivenze e nato in alcuni casi anche per rimuovere la corruzione
Il bene e il male della politica
Per evitare di cadere nella fuga delle responsabilità o nelle tecnica dilatoria o peggio ancora per scadere nell'immobilismo
Pongo una ciascuno un problema di etica personale
Il nostro dovere e pertanto quello di vivere una nuova resistenza ed una nuova fase costituente
Di ricominciare partendo dalla coscienza individuale di ciascuno in un'azione che abbia il valore di testimonianza vissuta al servizio della verità
Il coraggio della umiltà anche nel perseguire il buongoverno il bene comune la forza del rinnovamento per consolidare per arricchire e per tramandare le conquiste dello stato di diritto del nostro stato di
Non si tratta pertanto di contrapporre la efficienza e la stabilità dei governi locali
Alla democraticità e alla rappresentatività politica delle più varie espressioni delle comunità locali
Si tratta invece di assicurare letture paralleli direzione di marcia entrambe essenziali per la crescita della democrazia locale
I partiti devono ritirarsi dall'amministrazione e dalla gestione della cosa pubblica
Per elevare la loro funzione alla esclusiva e grande opzione delle scelte di indirizzo che riguardino la intera comunità
A tale prospettiva il nuovo sistema della elezione del sindaco
Adriano
E del consiglio comunale io credo possa debba dare in questa ottica un grande decisivo contributo
E con la tavola Pondo finito
Che abbiamo ritenuto di proporre qui alla festa dell'amicizia io credo certamente al di là di questo mio povero intervento ci aiuterà a capire meglio gli orientamenti e le indicazioni più congrue
Al conseguimento di questi obiettivi
E alla soddisfazione io credo
Che viene dalla società civile
E che non io credo che nella società dei che io sono venire dalla società civile e che credo sia giusto a questa società dare finalmente una risposta questo è lo sforzo e don ed in ogni caso Riccardino che vuole compiere con voi la democrazia
Ringraziamo
L'amico Pino Leccisi per la introduzione per la relazione introduttiva
E diamo inizio così al dibattito alla
Cosiddetto tavola rotonda ma tavolo rettangolare comunque
Alla tavola rotonda dando per primo la parola al giovane sindaco di Viterbo Fioroni ha facoltà di parlare
Grazie presidente
Momento alcune brevissime considerazioni
L'onorevole decisi entrato già nell'importanza
Ci spinge eccelle dal Parlamento
Verso la riforma per l'elezione diretta del sindaco
Noi dobbiamo fare due brevissime riflessioni su quali possono essere i motivi che spingono a una necessità dell'elezione diretta del sindaco
Da una parte una
Necessità impellente che chi vive all'interno delle amministrazioni avverte avverte sulla propria pelle di ricreare un collegamento nuovo tra la gente e il palazzo per usare una frase fatta ma soprattutto tutti avvertiamo la necessità di trovare una forma più utenti Ca'
Di legittimazione della nostra rappresentanza ma contemporaneamente a questo che si inserisce in un quadro più complessivo di riforma della politica e di riforma dei partiti
Non abbiamo perde di vista l'importanza che l'elezione diretta del sindaco a e soprattutto deve avere per quello che riguarda il processo più complessi complessivo di crescita delle Autonomie locali nell'ambito della nostra Repubblica
E quindi che cosa può significare in termini di recupero di efficienza e di efficacia per l'attività amministrativa
Delle macchine comunali di questa prima linea dello stato e poi il primo impatto
Per il cittadino in da cui aspetta risposte chiare e precise
Per questo credo bisogna ribadire nell'esame delle tante proposte nello sforzo che la Commissione affari costituzionali sta facendo di quei della centralità di questa riflessione dell'importanza e del riflesso che deve avere tutte le valutazioni che devono avere tutte le valutazioni che si fanno sui meccanismi dell'elezione diretta del sindaco proprio incentrate nell'ambito della crescita del cammino delle autonomie locali e del loro recupero di forme diverse di efficienza e di efficacia ma non dobbiamo neanche far sì che in questo dibattito
A mio avviso si vincenti non si sovrappongono contenuti impropri o aggiuntivi di un dibattito più complessivo che forse troveranno interno della commissione bicamerale quelle forme di risposta
Che il nostro la nostra gente sia spetta ma che non possono essere caricate direttamente sull'elezione diretta verso
Non ci dobbiamo neanche dimenticare lo ricordava l'onorevole decisi che era prima vera legge di riforma che il nostro Parlamento approvato della centoquarantadue
Che ha caricato di impegno di lavoro
Costante in questi ultimi anni tutti gli enti locali mi riferisco alla centoquarantadue trecentoquarantadue coi suoi tre capisaldi principali
Che hanno portato progressivamente stanno portando progressivamente ad un cambiamento di mentalità un cambiamento di cultura che riguarda contemporaneamente gli amministratori e la gente
Mi riferisco allo scorso
Recepito dagli otto mila statuti che i Comuni hanno fatto al contributo autentico che ogni comunità cittadina si è dato per cercare di interpretare a proprio modo quei tre capisaldi principali favorire la distinzione tra la gestione politica e la gestione del quotidiano e l'amministrazione quotidiana distinguendo i ruoli tra amministratori e burocrazia
Io credo che questo sia una conquista che non possiamo dimenticare non possiamo sacrificare di fronte a nessun ulteriore riforma
Distinzione di ruoli chiari tra Giunta e consiglio una diversa possibilità di partecipazione pere i cittadini
Questo sforzo gli enti locali continuano a farlo i Comuni e le Province continuano a farlo dopo l'approvazione degli statuti con l'approvazione dei regolamenti che debbono essere poi le gambe
E le mani con cui fa concretizzare lo sforzo che i Consigli hanno fatto allora in questo complesso tenendo ben presente questa legge di riforma che va inserita a mio avviso l'elezione diretta del sindaco e ho seguito con difficoltà la la moltitudine di proposte
Che sono state portate all'esame che sono state presentate in Parlamento ma credo che sostanzialmente ciascuno di noi a chiaro le due grandi distinzione da una parte il collegamento di un'elezione diretta del sindaco collegato alla maggioranza consigliare che dovrà poi governo concorrere al governo della città
E dall'altro la separazione tra il l'elezione del sindaco e l'elezione del Consiglio poi al di là del tecnicismo della scherma
Io credo che entrambe queste proposte presentano e credo che i relatori che dopo di me interverranno potranno con dovizia di particolari illustrarlo presentano vantaggi e svantaggi ma credo che la cosa peggiore che potrebbe accadere e che tra queste due linee si imbocchi
Così imbocchi no di niente di compromesso potesse vigne che possono portare in una maggiore possibilità di governabilità per gli enti locali ma un elemento ulteriore di poca chiarezza
Pensiamo ad esempio al problema del voto incrociato questa mattina in un convegno dell'ANCI se ne discuteva pensiamo al Sindaco e viene eletto direttamente con un proprio programma e pensiamo ad una maggioranza consiliare che esplica un altro programma né che si trovino in sede di consiglio informa contrapposta
Ipotizziamo un conseguì il sindaco e vada in consiglio comunale non avendo all'interno del Consiglio una maggioranza certa come punto di riferimento io credo che questi elementi
Di valutazione debbano essere tenuti presenti per fare optare una scelta in una delle due linee chiare o con il collegamento
Con un'elezione diretta del sindaco la maggioranza consiliare o dall'altra con la separazione diretta ma una terza via credo che presenti elementi di rischio di ingovernabilità che rischierebbero di fare vanificare completamente quella ventata di novità nel rapporto fiduciario con la gente ma soprattutto in un clima di chiarezza
Che individui bene chi è la responsabilità di governo e chi aspetta invece in un in un clima di stabilità la possibilità di svolgere il proprio ruolo di opposizione costruendo alla possibilità la fine
Della mandato di rappresentare l'alternativa Kia gestito a chi ha indirizzato la crescita e lo sviluppo delle comunità in una di di queste due soluzioni
Che si stanno profilando resta però la necessità di una correlazione con la centoquarantadue nel ridisegnare i ruoli e le competenze del sindaco della Giunta e del Consiglio credo che a nessuno sfugga il rischio che la Giunta da organo collegiale così come l'ha vista la centoquarantadue possa diventare più organo di consulenza del sindaco nessuno possono sfuggire neanche i rischi che chi partecipa alla giunta possa di fatto acquisire delle caratteristiche tecniche Polo portino in contrapposizione con i capi ripartizione con i capi settori con i dirigenti
Con i burocrati riproponendo quindi una specie di conflittualità tra assessore che poi diventa dirigente di settore
Ma
Nonostante queste difficoltà se il Parlamento saprà operare una scelta chiazza
Che faccia comunque perno sull'indicazione preventiva del sindaco perché la gente possa scegliere preventivamente chi sarà chiamato alla guida
Dell'amministrazione approvandone il programma e i contenuti del proprio impegno sicuramente avremmo dato un contributo di crescita al mondo dell'autonomia la credibilità della politica il rischio di non farsi trascinare dalle mode
Dalla necessità di dare impasto magari alla gente un toccasana uno stregone tutto questo forse danneggerebbe solamente il mondo delle autonomie e bloccherebbe quella spinta in avanti che invece i comuni e le province hanno necessità di trovare per il per dare la gente quelle risposte rapide chiare soprattutto efficienti che tutte noi avvertiamo
Ringrazio l'amico Fioroni e do la parola all'amico Giuseppe Campione Presidente della regione Sicilia
Prego
A me tanto devo ringraziare Lusetti per questo invito
Devo ringraziare
Gli amici della migrazione per avere voluto favorire questo confronto che che già altrove comincia a svilupparsi in maniera molto significativa che ha caratterizzato questa nostra è stata in sostanza e poi un saluto a tutti gli amici che sono qui
A cominciare dal segretario del partito al quale rivolgo una affettuosa caloroso
C'era un
Ma io credo che sbaglia chi pensa lo ha fatto forse l'onorevole la Ganga che è stato particolarmente
Ispido
Nei confronti della nostra solo se le siciliane e anche nei confronti dei suoi Miss socialisti voglio dire
Sbaglierebbe chi pensasse che qui si sia fatta si sia fatto un esercizio di velocità
E quasi a a rinverdire un discorso che altre volte fu fatto sulla nostra volontà di essere essenzialmente il luogo di elaborazioni
Così in provetta
Questa Sicilia laboratorio che no che doveva a un certo punto stupire tutti sul piano delle novità
Sbaglierebbe chi pensasse queste cose perché in realtà queste cose non sono nate per caso
Appartengono ad una fase della vicenda politica regionale che credo sia stata guardata con molto interesse da tutti
Una fase nella quale forze politiche diverse e sono riusciti a ritrovare consapevolezza e alcune per la prima volta scommetterci
Come forse di governo per cercare di affrontare non tanto i temi dell'emergenza i temi dell'emergenza siciliana sono tragici quanto di riuscire a immaginare un percorso all'interno di una riforma delle strutture
Per modificare le condizioni che determinano poi le emergenze
Cioè in sostanza questa formula che supera la ripetibili ripetitività la la ripetizione portata alle estreme conseguenze di formule logore stantie
Corno tutto quel significato di
Impotenza che alla fine finivamo collo registrare facendo politica in una situazione drammatica ecco essere riusciti a immaginare che potevamo iniziare a riscrivere le regole
Non per un'alleanza senza tempo
Ma per un'alleanza capaci di appunto di garantire una stagione di riforme
E che poi li potesse appunto dar luogo ai necessari ricambi in fondo il malessere nasce anche dal fatto che le stesse presenze per troppo tempo sono state imposizione di governo e che le stesse assenze ci sono state dal Governo per troppo tempo ecco uno rimescolamento delle carte le regole le nuove regole che possono una volta riscritte consentire anche processi di ricambio di alternanza credo che appartengono in qualche modo a questa necessità di arrivare ad una democrazia compiuta che forse una volta non era possibile ma che adesso
E i processi che si sono sviluppati
Sulla scena del mondo credo che ci consentano con maggiore facilità soprattutto a livello locale ma non soltanto a livello locale perché sono personalmente convinto che le cose che abbiamo fatto
Non hanno soltanto significato per la Sicilia ma credo che abbiano un significato più generale
Ecco all'interno di questa nuova consapevolezza abbiamo cercato di utilizzare lo strumento Statuto con la sua specialità in un modo positivo
Guardate la nostra generazione non ha mai creduto che lo Statuto doveva essere immaginato come una sorta di muraglia cinese
Sappiamo che questa nostra specialità forse talvolta ci ha reso anti basi nei confronti delle altre regioni ha fatto male il ministro Costa a pensare di utilizzare questo elemento per creare una sorta di guerra tra le Regioni
E per portarci ad un incontro in sede di Conferenza Stato Regioni in cui lui già prefigurava una maggioranza che possa appunto derivare da questo conflitto fasullo sull'utenza di fare insorgere
Ma voglio dire ecco il problema a
Dello statuto lo abbiamo visto
No no per una competizione con i poteri centrali che non avrebbe senso ormai netta una riaffermazione di temi di identità Sicilia mista che sono appartenuto altre epoche spesso hanno finito col coprire anche cose inconfessabili
Ma per consentirci di poter operare di più all'interno è una possibilità in più per guardare alle cose di Cosa Nostra
Alle cose di casa nostra di poter guardare di più a queste cose per cercare di sciogliere nodi per cercare di risolvere di risolvere temi antichi non risolti
Certo anche alle cose di Cosa Nostra perché nel momento in cui riusciamo a far funzionare di più il le istituzioni abbiamo dato un contributo a a farsi che certe situazioni diventano marginali
E che le istituzioni diventano più impermeabile rispetto a questa grossa pressione che su di noi che studino e qualche volta anche con la nostra complicità perché no perché negarlo
Finiscono col volle entrare col penetrare direttamente all'interno del mondo delle istituzioni quindi istituzioni più forti anche per respingere questo attacco
E allora se dobbiamo tener conto di questa nuova condizione politica e di questa volontà di utilizzazione dello statuto in modo giusto
Il tema dello Statuto è un tema che Ri affronteremo nel momento in cui sì riparlerà degli statuti delle Regioni confrontandoci con gli altri
Non per mortificare la nostra specialità ma per creare condizioni speciali anche per le altre regioni perché il tema del futuro qui forse introduco matematica che non c'entra molto con l'altro discorso ma che comunque in qualche modo finisce con l'appartenere anche i nostri temi il tema della nuova regionalità
E il tema verso il quale dobbiamo necessariamente andare se vogliamo che la democrazia in Italia riesca a funzionare dell'apporto di questa di questa realtà variegate che hanno bisogno di vedere e riscritte le regole dell'unità in un nuovo clima di solidarietà e e allora ed è per questo che dall'interno di una regione di parte questo discorso delle Autonomie io mi auguro mo'con molta consapevolezza che le difficoltà che noi abbiamo avuto che abbiamo superato anche voi le possiate superare al Parlamento nazionale oggi ne ho parlato a lungo in un confronto a Ferrara col presidente della Camera
Napolitano che mi ha parlato appunto degli sforzi e iniziano a essere compiuti nella commissione affari istituzionali e della Camera voglio dire il tema non è di demonizzare c'è vicenda né di immaginare che dietro posizioni scelte in un modo o nell'altro ci possano essere guerre di religione da instaurarsi onorevole la Ganga
Qui il punto è che noi partivamo dalla convinzione che fosse necessario lo ripeteva adesso la dico dell'ANCI
Che fosse necessario aveva detto anche decisi pare nel suo intervento introduttivo separare in maniera chiara il momento della gestione dal momento dalla politica immaginando che la politica dovesse tornare ad essere il luogo dell'analisi dei bisogni il luogo che dà la parola bisogni talvolta inespressi il luogo che aggrega il consenso ma anche le speranze che prefigura le finalità che che costruisce gli obiettivi che programma il modo di essere dell'amministrazione ecco e che controlla la fine dalla parte della gente
Il risultato del lavoro delle istituzioni questo la politica una politica cioè separata dal momento della gestione per gli esiti disastrosi che ha avuto la politica trattino gestione in tutti questi anni
Che la questione morale sia spostata soprattutto sul
Parti sempre eccolo sbaglio il potere deve servire per costruire ipotesi di società diversa e che debba poi essere anche sottoposto a verifiche e quindi anche ai podisti di ricambio appartiene alla fisiologia dell'esercizio di un potere che non deve servire soltanto a creare fatti di moltiplicazione o di durata ecco poco fa Leccisi sita Raquel se ne io vorrei ricitare le senza ritmo francese dicendo che in questo caso la qualità dell'essere non era durata radure
Come dicono i francesi perché sarebbe la fine se in politica
Pensassimo che la durata comunque è un valore la democrazia che dura è un valore non la durata delle forze politiche o del potere che non riusciamo a costruire attraverso l'esercizio in proprio dalla politica
E allora per separare e la politica dalla gestione abbiamo ritenuto che fosse necessario dare un segno forte di distinzione tra l'elezione del sindaco è l'elezione
Della del Consiglio comunale da una parte un sindaco eletto direttamente
Che mutò il suo consenso in un rapporto diretto e che poi sulla base di un programma
Sulla base di una a forma di una proposta di Giunta che non si identifica con i consiglieri e presente all'interno del Consiglio propone una serie di azioni e il consiglio che ha questa funzione di controllo
Tenendo presente che il Consiglio interviene nei momenti fondamentali che sono quelli appunto della gestione delle risorse dono della gestione della programmazione dei modi di uso
Delle risorse finanziarie la politica di bilancio la politica di programmazione anche di pianificazione urbanistica e quindi anche logica di controllo adesso non entro nel merito di questi particolari perché su questi punti i giornali sono stati ricchissimi nello specificare quali sono i punti di questa faccenda che cosa si è detto in sostanza si è detto che tutto questo potrebbe creare una sorta di doppia maggioranza Elena TAC dicono gli anglosassoni l'anatra zoppa
Ma io dico incerto rischi di questo genere possono esserci così come possono esserci i rischi del sindaco che pensa di essere unto dallo Spirito Santo e quindi di prescindere totalmente da un rapporto con il Consiglio immaginando immaginando sì
Dotato di un consenso che sia autoreferenziale e che non deriva e quindi sfuggendo alle regole del controllo tutti questi rischi possono esserci in una certa misura i rischi possono essere eliminati in sede di Statuto e qui vorrei dire nostro amico dell'ANCI che probabilmente il tema dello Statuto
Va ha reso ancora più pregnante rispetto a come diceva a quello che diceva la centoquarantadue perché appunto ci muoviamo in una logica diversa dovendo fare queste cose e molte altre cose saranno risolte in tema di costituzione materiale
Ma soprattutto se i partiti funzioneranno se la politica funzionerà queste cose le recupererà diceva De Mita all'onorevole segni per cercare di spiegargli perché non fa parte della Bicamerale che dalla Bicamerale fanno parte i figli dei partiti e non i figli dello Spirito Santo
Ora noi in Sicilia non siamo stati figlio dello Spirito Santo ci consideriamo figli del partito abbiamo lavorato spesso perdendo spesso con dei ritorni all'indietro
Spesso con delle cadute anche vistose ma abbiamo lavorato per cercare di cambiare lo strumento partito vogliamo continuare a farlo vogliamo che tutto questo appartenga alla logica di partiti riformati
Se la politica e i partiti funzioneranno anche il tema di come si raccorda questo sindaco col Consiglio sarà risolto in sede politica non mi soffermerei su questioni di dettaglio ecco vorrei dire
All'amico Presidente della Commissione affari costituzionali all'onorevole Ciaffi vorrei dire
Di affrontare con molta serenità queste cose
E io credo che non ci sia con buona pace l'onorevole Leccisi la proposta della democrazia cristiana
C'è un a modo articolato dalla democrazia sia di accostarsi a questo tema all'interno del quale tutti assieme mature Remo soluzioni e me diremo
Approcci andando ad approcci uno dopo l'altro fino ad arrivare ad una soluzione che ormai non potrà che essere una soluzione unificante la crisi del Paese e così grave che ritrovare su un tema come questo le convergenze più ampie credo che sia importante e probabilmente quando avremo le convergenze le più ampie
Su un tema unificante come questo avremo contribuito non solo a risolvere il problema dell'elezione diretta del sindaco ma anche a migliorare in parte il nostro sistema di democrazia grazie
Ringrazio il presidente campione
E diamo la parola
All'amico onorevole Diego Novelli che il capogruppo della Rete
Prego
Io vorrei che subito evidenziate due pericoli visto che siamo tra persone abbastanza addetti ai lavori amministratori sindaci consiglieri comunali assessori due grossi pericoli stanno di fronte a noi il primo ritenere che con l'elezione diretta del sindaco si risolvono i problemi degli enti locali facciamo attenzione
Perché senza autonomia finanziaria quindi senza riforma della finanza locale e senza una legge che fornisca gli strumenti per il governo del territorio i problemi rimangano tutti aperti
Anche se Gesù Cristo decidesse di riscendere sulla terra e lo mandassimo fare il sindaco di Roma un sindaco di Milano dice non gli diamo l'autonomia finanziaria
I mezzi finanziari e gli strumenti urbanistici per governare
Il territorio non riuscirebbe a fare il sindaco
Seconda questione
Secondo pericolo gravissimo avere una legge pasticciata ambigua contraddittoria destinata a condannare alla paralisi lente e ad incentivare
Il malaffare
Ecco non vorrei che
L'ambiguità la contraddittorietà venissero Gabe latte per dialettica o per soluzione articolata ecco io di queste soluzioni articolate debbo dire che sono un po'stufo
Allora prima cosa
Discutiamo una volta per tutte che cos'è un comune
Non è un'azienda si dice certo non è un'azienda però a delle analogie
Non produce cioccolatini o automobili per stare ai prodotti tipici della mia Torino ma fornisce servizi
E quindi deve rispondere a dei criteri di efficienza di efficacia le deve dare delle risposte all'utenza che sono i cittadini
Quindi è profondamente sbagliato
A mio avviso un meccanico parallelo con il Parlamento il Comune il consiglio comunale non è il Parlamento son due cose diverse quindi chi cerca surrettiziamente
I servizi della legge di riforma elettorale per i Comuni per in affermare dei principi che poi possono essere trasposti a livello nazionale e commette un azione scorretta
Sono state presentate diciotto proposte di legge in Parlamento l'amico Ciampi attentato generosamente una sintesi una prima sua proposta
è stato relatore di questa prima proposta dopo un ampio dibattito in Commissione si è deciso di costituire un comitato ristretto informale dopo un ampio dibattito nel comitato informale l'altra sera
Ormai al calar della notte abbiamo deciso di sciogliere il comitato informale perché non si era trovato un'intesa questo per parlarci chiaro
E tutto Stato
Demandato di nuovo in plenaria la commissione che tornerà a riunirsi
Mercoledì pomeriggio e ci siamo dati questo sport nazionale ormai una pausa di riflessione per quello che succede nei comuni con i rimpasti le verifiche le pause di riflessione gli abbiamo anche in Parlamento
Sono stati presentati oltre trecento emendamenti
Allora la legge elettorale dovrebbe servire innanzitutto ad una cosa precisa dichiara che il giorno dopo le elezioni si sappia chi ha vinto e chi ha perso nonché incomincino le trattative e nottetempo i vari la Ganga Salvi
Guzzetti ecco ci devono riunire e incominciano le trattative a livello nazionale o a livello locale
Molte volte degni senza offesa per i protagonisti del Foro Boario ecco del mercato e allora si decide a Roma che il sindaco di Genova deve andare nella ripartizione delle possibilità ad un farmacista però era repubblicano e quindi bisognava dare il Sindaco ad un farmacista repubblicano di Genova
Si sappia con chiarezza chi ha vinto e chi ha perso
Chi assume la responsabilità di governo e chi assume la non meno importante responsabilità dell'opposizione o meglio del controllo
Quindi di fronte a noi come ci ha ricordato molto bene l'amico sindaco di Viterbo Fioroni abbiamo due ipotesi
La
E la B non esiste la terza via
Poi delle varianti interni ma sono delle varianti molto così tecniche diciamo di ingegneria elettorale
Due varia solo due ipotesi che a mio avviso si ispirano due filosofie
Entrambe legittime che hanno una dignità politica culturale e giuridica
Quindi non può esserci per quanto mi riguarda non può anche se io optato per la soluzione a la mia proposta di legge che risale al mille novecentottantotto era diciamo nel filone della filosofia della soluzione a dell'ipotesi ha però non demonizzato la soluzione Bic e in caso il Parlamento dovesse optare per la soluzione di mi ritrovo anche nella soluzione mi purché sia una soluzione chiara di consenta il collega presidente della Giunta regionale siciliana io l'ho definita scherzosamente anche qui non c'è
Ma lì offesa ecco è una soluzione levantina quella siciliana e poi dirò perché perché non sceglie o meglio crea una situazione di grande imbarazzo per i Comuni
E allora non ai pasticci no alle furbizie no alle Mantini Isma'
Soluzione a
Un vuoto
Cittadino va a votare e sceglie il sindaco
Il programma e la maggioranza eh ma allora ricadiamo nella partitocrazia no scusate i sindaci chi li candida se non sono i partiti saranno le leghe saranno i movimenti sarà Nicola c'erano le società sportive sarà la la comunque la la la confraternita Ripa
Lettieri ma qualcuno dovrà pur fare il nome di chi deve essere candidato ci sono i partiti è uno scandalo ci sono invece i panettieri o i trovieri riuniti non è uno Stato è la società civile io credo che questo sia anche un dato che va una volta per tutte chiari
Allora si elegge il sindaco con un vuoto un sindaco che ha presentato un programma e che ha con sé una maggioranza
Due turni
Con il premio di governabilità come l'abbiamo definito
In in Commissione qualcuno ha detto che è una dizione un po'salesiana ecco si dovrebbe dire un premio di maggioranza diciamo premio di governabilità va be
Comunque è chiaro netto sì al primo turno ha il cinquanta per cento più uno dei voti ai il sessanta per cento dei seggi al secondo turno parteciperanno sedici su uno ha avuto il cinquanta per cento dei seggi va al secondo turno e ci sono gli accorpamenti si presenteranno le liste accorpati
E chi avrà la maggioranza dei voti avrà la maggior il sessanta per cento dei seggi e l'altro quaranta per cento dei seggi viene distribuito ripartito in modo proporzionale a tutte le altre forze quindi avremo una rappresentanza
De tutta le forze che hanno partecipato alla competizione ecco perché ha ragione Fioroni quando dice
Che il voto incrociato è veramente una cosa e si fa rientrare dalla finestra e quello che si è messo fuori dalla porta cosa vuol dire il voto incrociato o meglio il voto strabico che uno può votare per un sindaco che poi la soluzione siciliana facciamo attenzione voti per un sindaco il quale a norma di legge siciliana deve presentare un programma i cittadini gli danno il consenso viene eletto sindaco per realizzare quel programma ma però al cittadino si dà anche la facoltà di votare per il consiglio comunale
Il quale chi presenta la lista è tenuto a presentare un programma che magari è diametralmente opposto al programma del Sindaco ma ma che razza di soluzione mai queste io ho detto l'altro ieri in Commissione io potrei ripresentando è un pericolo che i torinesi difficilmente corrono ma comunque potrei ripresentarvi di nuovo candidato sindaco di Torino
E impazzito decido che la mia città deve essere la città dello sport ecco per non usare un'altra un'altra un'altra espressione
No ai cittadini anche loro impazziti mi hanno votato
Io devo realizzare la Città dello Sport
Come posso realizzare la Città dello Sport che il mio programma se quando vado in consiglio comunale il consiglio comunale che è espressione di un'altra maggioranza dicendo tu non devi fare laicità dello sport dei fa la città delle farmacie
Ecco la proposta levantina
Presente anche nel proposta di legge del Partito Repubblicano che dice no può intervenire nel bilancio e cambiare i capitoli di bilancio fa scusate ma se io nei capitoli di bilancio ho investito del mio Baget l'ottanta per cento per realizzare le opere sportive perché quello era il mio programma e sulla base del quale ho ricevuto il consenso no in consiglio comunale meno possono cambiare
Altra soluzione ipocrita scusate ma al sindaco qua in Consiglio comunale e si cerca la maggioranza il voto incrociato
Ma vi rendete conto cosa vuol dire anche da un punto di vista dell'inquinamento tutte le sere che il Consiglio va in Consiglio comunale io l'ho fatto per dieci anni ed aveva una maggioranza abbastanza compatta
Prima di certi episodi poi Giusi la Ganga ha pensato bene di crearmi delle difficoltà ma non è questa la sede degli a prendere quel capitolo fra ma acqua passata ecco va be ma quando Roma in consiglio comunale ma come sarà di andare alla Lotteria di Capodanno scusatemi
Cosa succederà questa sera ma pensa ad un piano regolatore un sindaco che si impegna sulla base di un programma per redigere un piano regolatore che risponde ad un certo modello culturale della sua città
Però avere la maggioranza va a contrattare a macchia di leopardo come dice
Il sindaco Fioroni cioè io do una cosa a te mi dà il vuoto e faccio una variante qui poi dà una cosa a te e mi dà i voti emetto assieme una specie di arlecchinata ma questo non è serio abbiate pazienza
Amici
E compagni penso che almeno uno ci sarà ancora in questa sarà anche se siamo e non alza in via di estinzione ecco
E allora io credo che Cuesta deve essere
La tesi
Che io mi auguro che i sindaci gli amministratori locali sappiano far sentire
La soluzione di e anche degna di attenzione e quella che dice separiamo il voto del sindaco da quello del consiglio comunale quindi
Sancisi già in partenza l'ipotesi di avere un sindaco espresso da una maggioranza e un consiglio espresso da un'altra maggioranza quindi l'anatra zoppa americana cioè il Presidente degli Stati Uniti eletto repubblicano il congresso eletto con la maggioranza democratica la colpita c'è un francese
Mitterrand e Sira
Niente di scandaloso ma non la discutiamo le competenze del consiglio comunale
I compiti del Consiglio comunale e allora in Commissione con un gruppo di colleghi abbiamo definito quattro funzioni
Iniziativa politica per il consiglio comunale e quindi la la opposizione
E legittimata a creare le condizioni per diventare futura maggioranza interdizione degli atti del sindaco ma semplicemente interdizione
Controllo degli atti dell'amministrazione quindi eliminazione dei Coreco mi scusi ma se ci sono degli amici dei colleghi membri del Coreco credo che sia proprio una posa da eliminare
E della rappresentanza e della rappresentanza politica cittadina queste sono le quattro funzioni
E concludo
Chi ha sostenuto anche se si tratta di autorevoli giuristi come il professor Manzella o come l'amico Paolo Flores d'Arcais la possibilità del voto strabico o
Della netta separazione tra sindaco e consiglio mantenendo al consiglio tutti i poteri di cambiamento
Lasciatemelo dire con molta
Franchezza e brutalità queste persone conoscono i comuni attraverso le cartoline postali che spediscono quando vanno in giro per il mondo non hanno mai visto un'amministrazione comunale non sanno cosa vuol dire gestire una comune
Personalmente come movimento per la democrazia siamo per la soluzione a qualora si determinasse una maggioranza per la soluzione B siamo disposti anche ad accettarla a condizione che
Perché siamo contro gli stregoni è stato detto l'Italia ha bisogno di tante cose meno che di stregoni e di nuovi uomini della Provvidenza abbiamo avuto per vent'anni è stato più che sufficiente quindi la non rieleggibilità
Del sindaco e della Giunta dopo due elezioni non dopo due mandati dopo due elezioni a casa
Rinnoviamo il ricambio e la riduzione la riduzione del mandato da cinque a quattro anni in questo caso noi siamo anche disposti ad accettare la sua soluzione B nel ringraziare
La democrazia cristiana
Per avermi invitato a questa incontro questo dibattito vorrei fare una domanda un po'maliziosa mi spiace che Furlan si è andato via vorrei conoscere qual è la posizione della Democrazia Cristiana a questo riguardo
Perché in Commissione noi abbiamo avuto una posizione dei deputati della DC
In una certa direzione un mattino abbiamo comprato il popolo in prima pagina abbiamo letto che la direzione del partito ne aveva un'altra
Dopodiché in Commissione c'è stato generoso amico e collega capogruppo in prima Commissione della dissi che ha cercato di dimostrare che quello che non non non di Porta amici cari non si possono mettere assieme i cavolfiori con le orchidee le orchidee si mandano alle belle signori cavolfiori si consumano a tavola quindi o ci si è una cosa o si sceglie l'altra
Abbiamo bisogno di chiarezza e allora il partito di maggioranza relativa
Durante questi giorni tra una festa e l'altra un dibattito l'altro faccia questa pausa di riflessione
E venga mercoledì a dirci alla prima Commissione affari costituzionali qual è la posizione ufficiale della democrazia cristiana poi affronteremo il rischio dell'aula e del voto segreto in aula ma come diceva un mio vecchio maestro vetero marxista che Dio ce la mandi buona
Io ringrazio
Ringrazio l'amico Novelli
E soprattutto rinvengo ammirato per questo suo vecchio amico
Vetero marxista che già da tempo si augurava che Dio ce la manda seppure e che quindi anche ora obiettivamente noi siamo portati a la parola l'amico il Giusi la Ganga capogruppo alla Camera dei deputati del Partito Socialista Italiano anche il vino
Per lungo tempo impegnato nell'attività il Dirigente Centrale degli enti locali quindi a lui la parola né mentre ringrazio ancora per il contributo dato con tanta competenza perché ricordato Rovelli che è stato dieci anni sindaco di Torino
Che poi
Giusi la Ganga comincia a creare qualche difficoltà olio fare solo una battuta
Se bisogna rinnovare dopo due come ITC propone in questo momento dopo due mandati mi pare che il giudice abbia cominciato nei tempi da previsti dallo stesso dallo stesso dallo stesso Governo rompe la parola all'amico Laganà
Grazie presidente Gava che io sono lieto che presieda anche questo incontro perché o un vivo ricordo dell'apporto che richiede come ministro degli interni al varo della centoquarantadue che credo se non avesse avuto lui al ministero degli Interni probabilmente avrebbe continuato andare tra Camera e Senato e non ci sarebbe concluso nulla con i limiti che ha questa legge ma anche con le grandi cose positive che ha introdotto nel nostro ordinamento
Io devo dire che l'intervento dell'amico e compagno Diego Novelli a testimonianza del fatto che a l'acqua passa sempre sotto i ponti ha già introdotto molte delle considerazioni che volevo fare io mi dichiaro pienamente d'accordo congrui
Qualche parola sulla legge siciliana perché c'era tirano tutti i giorni addosso
La Sicilia una sua autonomia speciale
Bene ha fatto bene a utilizzarla
Però se è vero che la Sicilia autonoma dall'Italia consentitemi di dire che anche il Parlamento nazionale e autonomo dall'Assemblea regionale siciliana e che cioè non siamo obbligati a considerare quello come un modello del massimo possibile in termini di innovazione in materia di elezioni locali secondo il mio parere che ho già Espresso quella legge
Frutto di secondo me è un frettoloso abborracciare di opinioni diverse cumula
I difetti della maggioritaria giacché non rappresenta in modo eguale le forze
Con i differenti ed è un paradosso della proporzionale perché di fatto lascia sopravvivere tutti senza indurre alcun elemento aggregativo significativo
Ecco una questi due difetti con iter il terzo elemento con i difetti del presidenzialismo cioè di una forte personalizzazione
Apicale
Al di là del fatto anche qui che si possa essere a favore o contro questa tesi istituzionale ma la legge elettorale siciliana senza scegliere nitidamente nessuna di queste strade cumula ahimè i difetti di tutte e tre e non assicura
Pienamente i benefici di nessuna di queste soluzione
Non aggiungo altro
La seconda riflessione che vorrei fare
Riguarda un po'tutti noi noi parlamentare in particolare i colleghi impegnati nel lavoro di rinnovamento istituzionale quelli che operano nella commissione Affari costituzionali è quella delle riforme
Che si è insediata l'altro giorno che preceduta
Dal vostro presidente De Mita ecco noi dobbiamo guardarci da una pericolosissima tendenze
Che quella di concorrere da soli
In questo assecondati dai mass media in maniera
Accentuata ed esasperata a svalutare system mette sistematicamente i frutti del nostro lavoro
Questa legislatura è partita in mezzo a enormi difficoltà ma con una grande voglia di rinnovare e ha già prodotto risulta risultati
Interessante
In materia di legge elettorale locale
Al di là dei punti ancora controversi
E diciamo la verità si sono già acquisite cose che fino a qualche tempo fa sarebbero state impensabili
E allora perché non rivendicare ciò che intanto abbiamo già acquisito che quindi sicuramente entrerà
Nel nostro ordinamento a merito di una classe politica che non è solo meritoria di censure ma che deve anche essere considerata per i risultati che produce
C'è un largo consenso al di là di Rifondazione comunista per il principio dell'elezione diretta cioè per l'investitura popolare di chi deve guidare le amministrazioni e questo dobbiamo considerarlo un fatto acquisito fino a molto tempo fa non lo era
C'è la conseguenza che c'è un nulla un accordo largo e acquisito per stabilizzare il mandato amministrativo
Ad insieme aggiungendo anche l'idea della riduzione della durata del mandato da cinque
A quattro anni e io concordo con Novelli anche sull'idea della Novo rinnovabilità del mandato per più di due volte visto che è un mandato popolare diretto chi è investito di compiti di governo non più di due mandati può esercitare che è cosa completamente diversa
Dalla questione della limitazione dei mandati elettorali elettivi d'Assemblea rispetto alla quale io personalmente sono contrario ad produrre dei vincoli perché quella è una piena ed esclusiva
Funzione di rappresentanza che è diverso dalla funzione di governo cioè esecutivo gestionali
Si è acquisito quasi al con compiutamente un altro principio fondamentale
Che il sindaco eletto direttamente non subirà più il ricatto dei condizionamenti dei partiti alleati nella formazione della giunta giacché di una volta eletto nominerà
La Giunta scegliendo la fra cittadini
Eletti in consiglio comunale o estranei in consiglio comunale al consiglio comunale sulla base di un principio che la DC ha già introdotto per il governo nazionale c'è quella delle incompatibilità
Fra chi è investito di funzioni esecutive e chi è
Investito di funzioni di rappresentanza consiglia
In questo modo caro campione separandola funzioni di gestione
Dalla funzione di indirizzo e sono lieto in questo senso di riconoscere la democrazia cristiana che si pure per lui è un po'rocambolesche avviato al suo interno un'iniziativa che poi adesso potrà trovare a livello locale inattesa di farlo ad altri livelli una sanzione
Legislativa cioè la separazione fra le funzioni d'assemblea e i compiti esecutivi e gestionali
Infine tende ad acquisirsi ormai un altro principio che il sindaco così eletto si dovrà emancipare
Dall'altro logica della lottizzazione dalla logica del condizionamento delle maggioranze delle negoziazioni in ordine a quello che grande tema delle liti e delle battaglie a livello locale il cosiddetto sottogoverno
Sarà il sindaco investito della responsabilità ridisegnati designare i rappresentanti dell'ente laddove questi devono essere designati
Auspicabilmente con Ugo ridimensionamento del numero di queste presenze ma in ogni caso con una responsabilità politica individuale e alla luce del sonno
Come si fa a dire che queste innovazioni non costituiscono già da sole una rivoluzione nel sistema delle relazioni politiche locali come si fa negare che questo non costituisca un fatto profondamente innovativo della vita dei partiti chi come me ha seguito per dieci anni e più
Le vicende delle giunte in tutti Italia sa che ogni volta che c'era il congresso di uno dei partiti della maggioranza e la corrente a aveva un risultato migliore del Congresso precedente bisognava o prima o poi fare un risparmio un rimpastino
Per dare qualche delega in più all'assessore della corrente che aveva vinto rispetto a quella che aveva perso oppure darà una compensazione in un ente tutte queste cose diciamo la verità indecorose fastidiose a cui ognuno di noi si è dovuto piegare
Perché questo era il sistema e che almeno per quanto mi riguarda non vedo l'ora che passino all'archivio degli orrori della nostra democrazia
Come si fa quindi
A svalutare tutto questo io credo che questo debba essere valorizzato già di per sé come risultato che il lavoro della commissione ha prodotto e che l'amico Ciampi ha già in qualche modo tradotto in uno sforzo di sintesi naturalmente permangono
Due questioni non secondarie che sono già emerse nella discussione io mi identifico nello stesso slogan di Novelli un sindaco un programma una maggioranza e i cittadini
O in uno o in due turni a seconda di quando si coagula
La scelta devono pronunciarsi insieme su questi tre elementi
Che è l'unica garanzia di dare insieme legittimazione democratica e coerenza di comportamenti nell'arco della legislatura
Tanto più
Che questa è la logica di tutti i sistemi elettorali locali Europee io vorrei mettere in guardia gli amici che sono qui presenti
Da una curiosa tendenza di questo Paese Annoni documentarsi mai
Salvo dichiararsi esterofilia per principio non documentarsi mai di quel che succede nel mondo
Per cui sembra quasi che i fautori dell'elezione diretta del sindaco all'americana
Abbiamo non solo dalla loro il favore di una serie di mass media interessati ma abbiamo anche il favore dei fatti cioè dell'esistenza di questa soluzione negli ordinamenti democratici del mondo
Bene questa soluzione è inesistente nei sistemi democratici europei
Sia quelli che hanno relazione diretta del sindaco sia quelli che ce l'hanno
Indiretta che ancora la soluzione prevalente
E persino nel sistema nordamericano
L'idea dell'elezione diretta del sindaco porta quasi sembra la conseguenza della scomparsa del consiglio comunale proprio per risolvere quella contrapposizione di cui si parlava prima
E allora là dove si elegge il sindaco si elegge il sindaco una piccola commissione intorno a luglio
Che sarebbe l'equivalente della nostra giunta senza nessun Assemblea che eserciti funzioni di controllo che evidentemente competono agli elettori in un sistema istituzionale peraltro verso completamente diverso dal nostro perché li eleggono anche il procuratore distrettuale leggono lo sceriffo e quindi francamente pensava ad una via americana o meglio nordamericana per risolvere i problemi istituzionali del nostro Paese quando abbiamo grandi democrazie europee che possono essere più utilmente prese appunto di riferimento
Non vorrei che fosse preparatoria non già della via nordamericana ma della Liga sudamericana che non a caso è stata simile nelle forme a quella nordamericana drammaticamente diversa negli Effeti
Detto questo
Mi pronuncio rapidamente sulle questioni
Controverse dal punto di vista tecnico che poi naturalmente hanno una rilevanza
Politica
Io credo che scegliere la strada
Di una sola schede di un solo voto
E quindi leccando maggioranza e il sindaco in un'unica espressione di volontà ci aiuti anche a precostituire una strada che possa valere per la riforma del sistema elettorale a livello nazionale
Perché non ci dobbiamo illudere sul fatto che diamo un contributo di rinnovamento alla politica se ci fermiamo qua
Ma solo se siamo in grado di dare compiutezza e sviluppo ad un'azione di rinnovamento del sistema istituzionale elettorale che arrivi anche a livello dell'Assemblea
Delle due assemblee legislative in particolare della Camera dei deputati e la strada
Su cui noi ci siamo già esplicitamente pronunciati secondo me aiuta a preparare il terreno per una convergenza analoga
In materia di riforma del sistema elettorale per la camera dei deputati
Faccio poi notare che questi idea che
Sì posso uscire dalla crisi dei partiti e delle istituzioni
Per via di un'accentuata personalizzazione anti partitica
Delle campagne elettorali è un'illusoria scorciatoia
è un'illusoria scorciatoia che là dove è stata battuta non ha prodotto affatto i risultati positivi che pensava di raggiungere e diciamo ancora di più
C'è un sapore e un una cultura di destra reazionaria arcaica
Proporrei democratica in tutti coloro che valorizzano ed esasperano questa tesi in contrapposizione alla tesi di una democrazia dei partiti rinnovati e riformati
C'è un Candy arcaico di ottocentesco
Io vorrei suggerire ai tanti amici cultori di storia di andarsi a rileggere cosa scriveva la destra reazionaria alla fine dell'Ottocento durante la crisi dello Stato liberale prima della svolta giolittiana
Troverai gli argomenti che oggi legge su Repubblica sull'Espresso su una serie di giornali che fanno una campagna sistematica contro ogni forma
Di democrazia dei partiti ma un contro le giù le degenerazioni dei partiti che noi abbiamo il dovere politico e morale di correggere
Ma pensando di coglie la debolezza dei partiti oggi per liquidarli e liberarsi e pensare ad una democrazia fatta
Di singole personalità di singoli individui di singoli interessi di singole lobbies di singoli centri di influenza economica e finanziario
Non è questa la tradizione di nessuna delle grandi forze popolari che siedono nel Parlamento e hanno quindi il dovere io credo di ricercare le convergenze possibili per rinnovare la democrazia e rinnovare i partiti che sono della democrazia un elemento ineluttabilmente costituente
Infine
Dico una parola su due questioni
Tecniche ma importanti la prima è che ciò che ancora non abbiamo ben risolto e come organizzare il secondo turno nel caso in cui la facoltà di coalizzarsi al primo turno non consenta di raggiungere
Le maggioranze assolute che danno diritto al premio di maggioranza
La strada più semplice è quella
Automatica i primi due le prime due liste i primi due sindaci visto che c'è il voto unico vanno al ballottaggio
Credo che sia e sarebbe la soluzione più lineare ho l'impressione
Che questa soluzione aiuti però poco un processo di ricomposizione fra le forze politiche che parte da sedici viste da sedici partiti presenti in Parlamento
Tenga poco conto dell'anomalia della situazione del Paese in questo momento come lega al Nord una tendenza alla diaspora la dispersione
Credo che sarebbe più saggio scegliere la strada che già ci suggeriva Novelli
Tra il primo e il secondo turno di consentire una riaggregazione di forze perché la polarizzazione si deve necessariamente realizzare al secondo turno sia la più coinvolgente possibile
Ha poi un gran senso democratico
Che Lombardia poniamo il secondo turno si faccia fra un candidato della lega è un candidato dalla Democrazia cristiana
O che nel sud lo si faccia fra un candidato della DC un candidato del Psi
Decapitandolo senza alcuna possibilità di aggregazione fra primo e secondo turno una serie di altre forze io credo che questo sia un tema di riflessione
Le soluzioni tecniche da trovare ci sono noi siamo aperti alle varie strade possibili sottopongo alla vostra riflessione il punto l'altro elemento e quello che riguarda e ho finito la scelta degli uomini
Nel l'ipotesi avanzata da Ciaffi a risorge la preferenza plurima
Cioè si propongono due voti di preferenza
Io vi dico schiettamente il mio pensiero
Meglio due preferenze di una perché la preferenza unica è stato un elemento degenerativo e non positivo
Dico però se mi permettete anche un'altra cosa meglio nessuna preferenza di due preferenze
Cioè io penso
Che l'istituto del voto di preferenza che peculiarmente italiano anche questo perché non si hanno al mondo esempi significativi di espressione del voto di preferenza potrebbe questo istituto utilmente scomparire
Con l'utilizzo di soluzioni tecniche per la scelta degli eletti che possono oscillare tra l'ipotesi dell'uninominale
Non necessariamente maggioritario l'ipotesi di liste bloccate piccole quindi con una forte personalizzazione ma
Senza l'espressione del voto di preferenza
Per evitare
Quegli elementi degenerativi che ahimè sono purtroppo impliciti nella competizione all'interno delle singole liste
Anche perché ho concluso siccome nella legge utilmente l'amico Ciampi ha introdotto tutta la parte relativa al contenimento delle spese elettorali alla moralizzazione delle campagne elettorali eccetera
Non vorrei che noi da un lato ci dessimo sacrosanti vincoli di moralizzazione di riduzione dei costi della politica e dall'altro mantenessimo istituti che sembrano fatti apposta per scatenare il massimo di competitività e quindi un incentivo a tendenze degenerative che ne sappiamo bene essere state
Molto favorite dal voto di preferenza nel corso di questi quarant'anni ho concluso vi ringrazio per l'occasione di confronto sono certo
Per rispondere io prima degli amici democristiani hanno belle che la DC saprà alla fine illuminata dalla Provvidenza scegliere la strada giusta
Che è quella della convergenza con le grandi forze democratiche che hanno fatto la Repubblica e dovranno rinnovare la Repubblica
Ringrazio
L'amico
Cortesemente per
La illustrazione ulteriore che ci ha fatto e adesso ci conclude
La posizione diciamo degli altri partiti delle altre forze politiche il senatore Cesare Salvi che presidente dei problemi dello Stato per il PDS
Con il quale poi ho avuto il piacere di essere la Commissione affari costituzionali nella quale fermarlo anche se non più da presidente ma come componente della Camera
La parola al senatore Salvi
Ringrazio il presidente Gava e io comincerei dicendo Eppur si muove non cito la Provvidenza se no il presidente Gamal mi richiamo all'ordine visto il partito di mia appartenenza però vorrei dire pur si muove sfogliavo prima il libro degli atti del dibattito su un prezzo delle riforme istituzionali che avete fatto credo che fossi alla vostra precedente festa dall'amicizia cura di Arona nel febbraio del novantuno
Beh un'altra un altro un altro tipo di discussione sembrano passati non un anno ma molto di più molto di più
Sul tema specifico delle riforme istituzionali leggendo qui rapidamente scorrendo quel dibattito si vede come si sia all'ora in una fase nella quale ognuno metteva i suoi paletti e sulle bandierine reclamizzava la sua proposta con un dialogo più apparente che reale e soprattutto tutto era fermo
Parole scritti ma niente di concreto che si stesse muovendo Poggi la situazione e del tutto diverso e forse di questo ci dovrebbe essere più consapevolezza di quanto qualche volta non vi sia proprio ricordare alcuni fatti
Rapidamente
E
Governo Amato per la prima volta accetta anzi pone nel suo programma la netta separazione fra maggioranza di governo e maggioranza sulle questioni istituzionali che si forma in Parlamento
E una prima grande novità che avuto voi un suo prodotto un suo seguito
La riforma elettorale comunale con l'elezione diretta del sindaco questa che sembrava una rivendicazione illuministica e oggi concretamente sul tappeto
Non ci sono quasi o se ci sono non si vedono forse contrari a questa proposta
La divisione sul modello certo rilevante ma nonno sul punto dell'elezione diretta del sindaco perché tutte le proposte di cui stiamo parlando contengono questo elemento si è finalmente insediata la commissione bicamerale per le riforme hai letto con una soluzione valida ed equilibrata e che oltretutto con ferma quella divisione fra maggioranza di governo e maggioranza parlamentare venticinque membri dell'ufficio di presidenza
Sono espressione dei cinque più forti partiti diciamo il peso degli incarichi corrisponde alla presenti in Parlamento corrisponde a questa graduatoria e sul tema poi cruciale perché certo riforme costituzionali hanno grandissimo peso non ci si può limitare alla questione elettorale ma su quello che è il cuore poi della vita di un sistema politico la riforma elettorale ci sono significativi spostamenti significative novità significativi avvicinamenti fra le principali forze politiche
E questo va accolto con soddisfazione anche se tardi
Molto tardi si è perso molto del proprio tempo sequestro si fosse fatto solo un anno fa dopo il referendum sulla preferenza unica prima del voto del cinque del sei aprile
Saremmo probabilmente in un rapporto fra cittadini e istituzioni fra sistema politico sistema dei partiti e consenso popolare molto diverso tamburo nel quale ci troviamo
Si è fatto sulla spinta di un'opinione pubblica si è fatto sulla spinta delle drammatiche emergenze che il Paese ha davanti
Sempre sfogliando questo libro leggevo che il tema di un dibattito era il sorpasso dell'Italia sull'Inghilterra quindi era come dire ancora l'idea che il nostro fosse un Paese che stava vivendo una fase felice della propria vita economica finanziaria
Basta soltanto degli inibitori dei giornali o dei telegiornali in questi giorni per rendersi conto di quanto sia cambiato il clima tuttavia e tardi
Ma non è troppo tardi anche se dobbiamo avere con la consapevolezza che questa credo tutti noi è l'ultima occasione l'ultima possibilità di dare alla crisi del sistema politico italiano una soluzione di rinnovamento profondo ma della democrazia dei partiti di rilancio
Dei principi costituzionali e non di vie d'uscita diversa dalla crisi italiana
Via d'uscita che ci sono naturalmente sono possibili
Furono ventilate dal precedente capo dello Stato in una stagione che abbiamo rimosso forse meglio certamente ricorderete
Ritornano periodicamente ad affacciarsi non so quale fossero le intenzioni del Governo nel tirar fuori questa idea della legge sui poteri speciali del governo in materia economica ma certamente si sente riecheggiare sullo sfondo l'idea di una soluzione diversa della crisi italiana non quella del rinnovamento della democrazia fondata sui partiti non quella di un nuovo e positivo rapporto fra partiti e cittadini
Ma è quello di una restrizione oligarchica tecnocratica del potere intorno addirittura con una centralità dirittura dei viene affidata ci a soggetti del tutto estranee come la Banca d'Italia dal circuito democratico ed istituzionale
Quindi credo che noi siamo davanti a un'occasione importante significativa ma chi deve essere colta fino in fondo
Si ha l'impressione e questo mi colpisce credo che vada detto con chiarezza
Che c'è spia qualcuno a cui non piace proprio questo
Non piace forse nemmeno l'avvicinamento io non non faccio le cose facili abbiamo tanti problemi ancora da affrontare da discutere fra di loro ma l'avvicinamento intanto fra i maggiori partiti su questi temi istituzionali
Ho l'impressione che proprio chi spingeva per un certo tipo di riforme adesso che questo tipo di riforme si fa più vicino cominci a tirarsi indietro e a contestarlo
E allora ci si deve domandare se sono quelle riforme che si voleva o non si voleva invece qualcosa di diverso io sono contrario ad ogni tipo di processo alle intenzioni
E sto ai fatti i fatti sono però che io non accetto che si impuri per quanto riguarda il mio partito di cedimento partitocratico per la soluzione che il PDS sostiene per la riforma elettorale comunale
Da coloro che sono stati protagonisti di una battaglia che aveva questo obiettivo
Perché l'emendamento alla Camera del mille novecentonovanta firmatari Biondi Segni noi ed altri sulla riforma elettorale comunale quella contro la quale il governo ha posto la fiducia prevedeva il voto unico per sindaco e maggioranza
Prevedeva cioè la soluzione sulla quale si sta orientando adesso la Commissione quello è stato un punto di riferimento della battaglia riformatrice della battaglia referendaria se qualcuno cambia idea pienamente legittimato a farla ma il
Giungere nel merito io condivido quello che ha detto sia sul fatto che qua siamo davanti a due soluzioni alternative ed è bene scegliere con chiarezza ognuna di esse al suo interno a tante modalità tecniche che possono essere e articolate come cercando di trovare la soluzione migliore ha detto qualcosa la Ganga questo proposito ragioniamo c'è ancora ma sono due soluzioni diverse e che è necessaria la scelta chiara e me
Io sullo sono adesso non vorrei gettare aggiungere anch'io può darsi ai giudizi negativi sull'esperienza siciliana può darsi che in Sicilia fosse necessaria una soluzione di rottura di quel tipo che non si adatta alla maggioranza presto del Paese non voglio entrare nel merito di questa discussione
Vorrei dire però che si tratta di soluzioni diverse e che campione non credo sia giusto dire che la separazione fra sindaco e consiglio
Sia corrisponda la separazione fra gestione e politica
Perché allora dovremmo dire che la funzione di governo e funzione di gestione e non funzione politica mentre la funzione di governo imminentemente funzione politica
Quella soluzione è una soluzione che instaurò modello di tipo presidenziale cioè la separazione fra l'investitura di chi è chiamato a governare fa politica per governare e di chi è chiamato a rappresentare fa politica rappresentando però allora ragionano vedi la questione deve essere portata fino alle estreme conseguenze
E chi ha l'investitura per governare deve avere i poteri che si accompagnano la scelta è una scelta di governo noi siamo contrari a un modello di questo tipo per lo stesso ragione per la quale per la soluzione della crisi del sistema politico italiano preferiamo una soluzione neo parlamentare rispetto ad una soluzione presidenziale
Quando si dice che il sindaco ha votato separatamente dal consiglio si pongono i cittadini davanti a due volti che hanno significati diversi un vuoto di governo un poco per la rappresentanza e allora anche qui ha ragione Novelli non si capisce il premio di maggioranza
Perché se il consiglio comunale leader rappresentare controllare non so voi bene che farà forse dibattiti su
Giusto e opportuno sulla pace nel mondo su grandi questioni internazionali ma francamente se voi poteri di governo di amministrazione delle città sono concentrati nel sindaco nella Giunta non si capisce bene un consiglio che cosa sia chiamato a fare a meno che non abbia i poteri che gli sono stati lasciati
Nel modello siciliano di approvazione delle grandi scelte e allora attenzione
Perché allora o noi creiamo una situazione di conflittualità permanente fra il Sindaco e un Consiglio comunale all'uso stile e temo che la soluzione che voi avete adottato del referendum popolare come mezzo per dirimere questo conflitto non sia affatto la più apprezzabile ma discutiamone quanto meno ha il pregio della originalità ma certamente se si pensa che c'è una situazione conflittuale tale che l'unica tecnica di risoluzione il referendum si presenta un modello che non ha quella elasticità che consenta di funzionare in un meccanismo normale oppure ancora peggio che quel che temo il sindaco che vara il consiglio comunale a cercarsi la sua maggioranza
Tra i gruppi e tra i singoli consiglieri
E allora noi rischiamo di accentuare gli elementi di trasformismo di degenerazione di corruzione della politica
Io vedo
Inveisce
Un la separazione fra politica e gestione un livello diverso la separazione fra la sfera della politica
Di chi ha il mandato rappresentativo dette o di governo elettivo è la sfera della burocrazia della pubblica amministrazione dentro la sfera della politica una connessione forte fra il momento della rappresentanza il momento del governo secondo quella che è la grande esperienza della moderna e avanzata democrazia neo parlamentare che salvo il caso francese e anche il modello e caratteristico proprio delle democrazie europee delle democrazie che stanno in Maastricht delle democrazie con le quali noi insieme dovremo costruire poi il futuro sistema politico dell'Europa e l'Europa democratica
Una riforma quindi che diceva la Ganga consente al cittadino con un borgo di scegliere insieme un sindaco una maggioranza cioè una coalizione politico-programmatica che esprima quel sindaco un programma nel quale quella coalizione politico-programmatica si fa si fa portatrice
Perché è importante dare questo potere al cittadino ed è importante che si esprima insieme volte rischiamo di smarrire anche le ragioni di questo impegno
Io vedo che spesso da parte di la democrazia cristiana ho letto anche dirvi molto convincenti da tanti punti di vista dichiarazioni rese dal vostro segretario Forlani all'uscita dalla direzione si metteva l'accento sull'elemento della stabilità
Stabilità è certamente un dato importantissimo di uno dei mali del sistema Italia non abbiamo bisogno di riforme che non diano solo stabilità diano anche il rinnovamento della politica rilegittimazione della politica e dei partiti davanti ai cittadini
E allora fra le riforme possibili questa è quella che va in tv questa direzione assicura insieme le due cose la stabilità
Per la ragione del tutto evidente che un sindaco che sia espressione di una maggioranza ha un mandato di governo di consiliatura le due cose stanno insieme insieme stanno insieme cadono e quindi evidentemente se l'unica conseguenza della crisi e lo scioglimento del Consiglio c'è la forte garanzia di un elemento di stabilizzazione
Ma c'è anche una forte spinta al rinnovamento della politica dei partiti in un modello di questo tipo
Intanto per effetto spesso della stabilità che impedisce la contrattazione permanente continua esasperata il trasformismo è stato ricordato che la sua relazione introduttiva da Pino Leccisi non non ritorno su questo punto ma anche per altri aspetti è una è una riforma che va nella direzione di un rinnovamento dei partiti ma non contro i partiti per cambiare i partiti ma non contro il modello del partito come fondamento come strumento essenziale anche se non esclusivo che la democrazia della partecipazione
Intanto perché valorizza giustamente il ruolo della persona della politica
Attraverso l'elezione diretta e quindi la centralità data la persona l'uomo o la donna nel quale si chiede di dare la fiducia
Ma la valorizza in quanto portatore di un progetto di un programma in quanto espressione di uno schieramento politico programmatico non come dire per le sue doping o attrattive
Personali o per Opel l'appello che possa fare in un certo momento all'opinione pubblica
In secondo luogo perché spinge appunto alle coalizioni politico programmatiche io vedo che il vostro presidente ormai possiamo dire il nostro presidente De Mita insiste molto sulla cento sull'importanza della coalizione nella democrazia italiana
Ma oggi la coalizione non può essere più una coalizione che si forma per spontanea aggregazione come nel periodo degasperiana o quando il cittadino quando votava un partito votava una coalizione anche lo sapeva benissimo tanto che si diceva il social comunisti allora
Perché si sapeva benissimo che o si votava Partito socialista o si votava Partito comunista si votava per una sì maggioranza di sinistra se si votava la democrazia che siano gli altri partiti alleati
Per chi per i cittadini o per voi demodé
No ma questo dico allora era un prodotto naturale del sistema politico e del clima culturale politico cioè la coalizione era la proporla con lezione sistema delle coalizione proporzionale convivevano bene perché gli schieramenti erano letti nel Paese
Nella mentalità della gente nell'ideologia nelle culture erano coalizioni naturali
Che c'erano già nell'anima nera adesso fortunatamente tutto questo S barra è superato fortunatamente
Ma allora la spinta alla coalizione deve essere determinata da un meccanismo elettorale che la faccia conoscere decidere prima del voto ai cittadini
Coalizioni Sima coalizioni prima del voto
E e sulle quali quindi il cittadino esprima la sua scelta che non possono più essere rotture e smembrata e messa in discussione dopo il voto è anche questo evidentemente contro il trasformismo contro il degrado personalistico e Carrieri secondo la politica è uno strumento di rinnovamento che lavori
E in terzo luogo la centralità dell'elemento programmatico rispetto all'acquisizione di consenso basata sull'oggi che è diverso
Pensiamo a quello che in un modello come quello di cui e si è parlato questa sera sistema maggioritario che preveda un secondo turno di ballottaggio
Con le tecniche che si vedrà ristudiare che siano le migliori le più trasparenti possibili
è che significato avrebbe che caratterizzazione programmatica avrebbe anche questo voto di ballottaggio
Dove evidentemente noi saremo costretti candidati sarebbero costretti a confrontarsi sui problemi veri sui problemi programmatici su che tipo di soluzione intendono dare intendono dare alle alle questioni cittadine giacché stiamo parlando
Della e elezioni delle elezioni comunali quindi la conferma del ruolo di un partito politico con un certo modello di democrazia ma una spinta profonda rinnovamento
Dei partiti a partiti nei quali le qualità personali respinte programmatiche facciano premio rispetto ad altri meccanismi di acquisizione del consenso del potere
E certamente ha ragione Novelli che non nessun modello di eletti elettorale comunale può essere come dire automaticamente trasposto all'Ali velo di riforma elettorale nazionale perché le esigenze sono del tutto diverse del resto in tutti i sistemi parlamentari il sistema elettorale nazionale non è non ricalca quello comunale e tuttavia evidente che c'è un'indicazione
Di tendenza anche rispetto di fondo
Salve tutte le questioni poi da approfondire anche rispetto alle scelte che dovranno poi essere fatte in un domani fortunatamente parrebbe non più tanto lontano quando si dovrà affrontare la questione della riforma elettorale nazionale
E allora concludo dicendo Pitigliano uno spunto fatto all'inizio se nella Democrazia cristiana
Nel partito socialista nelle altre forze politiche
Sì
Formano rientra menti e convergenze su questo terreno che noi da tempo poniamo della riforma elettorale di istituzionale come strumento della riforma della politica io credo che in chi crede nella riforme debba manifestarsi solamente soddisfazione
A volte c'è un formulo Isma'dalla politica alla rovescia in questo Paese
Si ha l'impressione che se il partito socialista per esempio è d'accordo su qualche cosa questa cosa non vada più bene
E chi di chi prima aveva sostenuto lo debba abbandonare se il gruppo dirigente della Democrazia cristiana fa una certa scelta per questa sola ragione quella scelta magari prima condivisa si colorire ebbe dicono da di partito grafici
Io non condivido questa questa impostazione
Io credo che la forza del movimento referendario si sia espressa soprattutto nella chiarezza della sua parola d'ordine referendum o come stimolo al Parlamento con per legiferare come spinta ai partiti per cambiare
Se si ritiene che non c'è spazio in questo Parlamento per cambiare per rinnovare non ci dovrebbe essere il Parlamento di opere perché sarebbe una manifestazione di sfiducia rispetto a questi obiettivi referendaria
Io credo che se questo movimento riformatore comincia a ottenere i suoi risultati che il Parlamento non è più bloccato ma affronta i temi delle riforme che i partiti non sono più fermi
Alle vecchie soluzioni a posizioni conservatrici ma si aprono al cambiamento in una direzione che io ritengo positiva e comunque nella direzione che veniva indicata in questi anni del movimento referendario
Facendo non non invoco la Provvidenza avrà ragione detta prima diciamo non so se presidente navi sospettati di origine dico facendo i debiti scongiuri e quindi sperando che la cosa vada bene io credo che si debba e per chi è stato
Ieri per chi si è mosso da chi è stato magari dapprima convinto della validità di queste spinte riformatore si debba soprattutto esprimere soddisfazione grazie
Allora
Adesso rapidamente concludiamo noi dando qualche risposta la parola al presidente
E la Commissione affari costituzionali della Camera l'amico Charfi con il quale ho avuto occasione di lavorare a lungo
O no soprattutto per quanto riguarda la riforma del sistema degli enti locali minori lavorando in Parlamento assieme
E
Conosco quindi la sua competenza
E quindi so bene anche la competenza e la passione che sta punendo insieme agli altri per affrontare questo problema nella sede parlamentare della Camera dei deputati la parola l'amico già arazzi e
Io vorrei
Parlare poco fa democristiano e sia pur con il massimo di responsabilità possibile
Rimane poco tempo credo che sia importante premettere che vogliamo continuare il processo riformatore
Per arrivare ad ulteriori conclusioni fino a quelle che maturerà la commissione bicamerale e il difficile processo di revisione costituzionale guai se questo passaggio
Di questa riforma importante qual è l'elezione diretta del sindaco e la riforma elettorale dovesse bloccarsi per schematismi contrapposti o per timori di far valere anche maggioritariamente quello che viene maturando si
Vogliamo
Dire con chiarezza vorrei dire con chiarezza che l'elezione diretta non è da considerare un miracolo non è la panacea di tutti i mali degli enti locali enfatizzare la troppo rischia di rendere più difficile la sua approvazione
Consideriamo l'elezione diretta come ho una innovazione profonda ma non un po'poco un capovolgimento degli indirizzi della legge centoquarantadue
La legge centoquarantadue
Innova perché mette in moto un processo di revisione dell'organizzazione degli enti locali del rapporto di partecipazione dei certa Dini alla vita amministrativa
L'elezione diretta del sindaco come poi
Una seria e responsabile autonomia impositiva agli enti locali completa questa
Ammodernamento stelle i rami bassi della Repubblica per poi affrontare al cuore del problema del Parlamento della governabilità del Paese del bicameralismo
Nella campagna elettorale
Abbiamo detto che vogliamo ampliare i poteri di scelta del cittadino
Oggi sceglie uomini e partiti deve poter scegliere anche maggioranza e governo
No quindi ogni dopo il cimento delle scelte non farli più scegliere i partiti agli uomini ma fargli scegliere solo globalmente le maggioranze e il Governo è un ampliamento un'estensione nella logica di questa democrazia parlamentare rappresentativa
Il capovolgimento ad una democrazia plebiscitaria
Ad una democrazia
Che negli enti irrigui locali riproduca una sorta di mini presidenzialismo di Podestà eletto dal popolo con un sottrazione di poteri fino all'annullamento del consiglio
Ridotto ad un organo di mera
Garanzia e
Controllo dei nostra Ripa menti del sindaco militare che corrisponde ad una concezione diversa
Sì ha detto giustamente che in Europa le grandi democrazie
Da quelle inglesi a quelle medica da quella francese a quella a quelle nordiche non hanno l'elezione diretta del sindaco elezione diretta del sindaco è una soluzione prevalentemente mediterranea
Portogallo Spagna oggi si aggiunge alla Sicilia la Grecia la Turchia sul piano continentale ci sono solo tre Laender della Germania
Federale fra cui la barriera la nostra bandiera che hanno l'elezione diretta del sindaco nascono in un contesto storico dopo esigenze totalitarie deluse
Alla ricerca di Honda governabilità che un eccesso di infrazioni Isma'è un eccesso di proporzionalismo parlamentare o consiliare richiede
In questa logica noi vogliamo realizzare una soluzione originale non una soluzione che da un sistema monistico
Di espressione diretta del popolo del Consiglio passi a un sistema dualistico
Dure la logica e di espressione popolare quella presidenziale governativa distinte contrapposta magari quella consiliari no vogliamo che il sistema monistico si rafforzi con un'elezione diretta
Del sindaco e del Governo quello stesso popolo che elegge il Consiglio organicamente l'omogeneamente scelga direttamente anche il governo e in questa logica che abbiamo timore
Dell'anatra zoppa di due poteri distinti e contrapposti
Di una governabilità che vogliamo raggiungere attraverso la collaborazione del consiglio con il Governo e non del nella contrapposizione possibili ecco perché la nostra direzione a in sostanza ha definito i ruoli di questi due organi indirizzo generale e controllo dell'attuazione puntuale di questo indirizzo il Consiglio
Responsabilità del governo al sindaco con l'organo di collaborazione che è la Giunta con gli assessori Daloui scelti ecco questa è l'impostazione quanto più contrapponiamo a questa impostazione una logica di due sistemi autonomi due elezioni due schede due voti indipendenti e di Giunti l'uno dall'altro
Riapriamo i problemi della governabilità non li risolviamo
Questo non significa che non dobbiamo non introdurre ecco amici cubi parlo un po'dal relatore che ha cercato di fare il massimo nel tentativo di raccogliere il meglio anche di chi non la pensa come noi
Non dobbiamo raccogliere tutti quegli elementi di flessibilità di levi libertà che tutti Lizzani no una scelta rigida quinquennale
Si dice polemicamente partitocratica da sfornare agli elettori o prendere o lasciare
Ecco perché abbiamo raggiunto che ormai tutti sono per l'elezione diretta quando ci Cardini allo stesso segno magari al programma elettorale della Democrazia Cristiana nel mille novecento
Ottantatré proponeva l'elezione diretta del sindaco era ancora una proposta non ben inserita nel sistema e quindi da pochi accettata
Oggi è una proposta accettata da tutti se ci proviamo Rifondazione
Comunista e per certi versi la lega la Lega siamo a diciassette proposte di legge diciassette difficile unificare in un testo unico diciassette proposte di legge
Così come siamo ormai a un'accettazione generale del collegamento necessario tra liste e sindaco
Perché perché anche Segni ha corretto la sua proposta iniziale
Con emendamenti che propongono che ogni sindaco deve collegarsi a delle liste consiliari per sapere chi in Consiglio collaborerà
Per realizzare il suo programma di governo e quindi il programma di governo della coalizione quello del sindaco
E in qui che la proposta siciliana crea delle preoccupazioni quando prevede un programma del Sindaco è una coalizione che si forma per la realizzazione di un unico programma
Che può essere anzi non è quello del sindaco
E quando le due elezioni in due schiere in sostanza planano autonomamente possono dare risultati contrapposte
In sostanza cioè ci può essere Orlando che prende come candidato a sindaco per la sua popolarità il sessanta per cento a Palermo ma la sua Rete o le sue liste collegate non arrivano al venti al trenta per cento e magari le liste contrapposte su che so io Lo Cascio prendano la maggioranza per cui si verrebbe ad avere un sindaco che ha sfondato il cinquanta per cento
E la sue liste collegate che invece arrancano sul trenta quaranta per cento e invece le liste collegate al sindaco di opposizione perdente hanno sfondato il cinquanta
E siccome il nostro obiettivo la governabilità questa tipo di foto strabico non favorisce la governabilità è qui il punto di contrasto è qui che tutti i tentativi di mediazione e cioè un po'riprodurre nella lista i collegamenti ma lasciare diciamo o la libertà di voto non ha trovato il consenso largo perché perché è chiaro che io nella proposta dovevo prevedere la nullità
Ha del voto incrociato almeno o per quanto riguarda la lista eccoci qui non si sono incontrati più delle
De dei partiti diciamo di partenza
E quindi la diminuzione dei consiglieri la diminuzione degli il numero degli assessori
Questa necessarie necessità del collegamento la riduzione dei mandati del mandato parlamentare tempo da cinque anni a quattro l'incompatibilità fra carica di assessore consigliere
Il fatto che il sindaco non può durare più di due mandati consecutivi e così vogliamo mettere la Ganga se si è d'accordo anche gli assessori che non possano prepararsi la campagna elettorale oltre certi sono tutti elementi di trasparenza e di flessibilità che vogliamo introdurre certo anche favorire le coalizioni è enorme le effusioni di liste nei piccoli comuni
Cinque mila abitanti voi noi vorremmo arrivar su ma forse fino a dieci mila abitanti arriviamo ci sarà la maggioritario tradizionale con o senza pane Assange ma non vogliamo costringere le varie identità fondersi in un'unica lista
Però a collegarsi e a collegarsi fin dal primo turno perché il secondo turno amico Gava non deve essere la soluzione normale ma la soluzione eccezionale
Solo quando nel primo turno le coalizioni non hanno raggiunto la a maggioranza e quindi si consolidano con il sessanta per cento dei Consiglieri premio di governabilità
Si va al secondo turno fra i primi due certo che le coalizioni si possono no ricomporre per cui chi ha presentato un candidato sindaco gli toglie l'appoggio e va a convergere su un altro ma si possono allargare cioè sui primi due possono convergere altre forze politiche magari sei spontaneamente uno dei due si si ritira può anche convergere sul terzo o candida quindi vogliamo raggiungere la governabilità con un sindaco collegato con la maggioranza la stabilità in quanto solo un voto di sfiducia
Porta a casa manda a casa sia sindaco che consiglio tutti gli altri voti contrari
Il sindaco nell'ambito dei poteri del Consiglio deve tenerne conto nell'ambito invece delle sue competenze il Consiglio non può diciamo censurare il sindaco
Aumento della responsabilità con questa chiarezza di potere Rieti funzioni di efficienza e di efficacia in quanto la Giunta non è il il terreno della lottizzazione partitica dando a un fare una fetta di Gionta ad ogni partito ma è la collegialità
Professionale competente scelta dal sindaco per meglio assolvere alle sue funzione
C'è questa abile amento della partecipazione dei cittadini con l'elezione Diretta e qui certo chi sostiene di togliere le preferenze corre il rischio di essere accusato ma con volete ampliare il potere dei cittadini
E invece gli togliete la possibilità di scelta degli uomini si risponde ma noi gli diamo ben di più perché gli diamo la scelta del sindaco e la scelta della maggioranza consiliare ecco mi pare che approvò e contro le preferenze ci militano ragioni di verze
Sapete con quale diffidenza si vedono le preferenze per quel tanto di competizione eccessiva di conflittualità di spreco di danaro che sulle tante preferenze
Si sono accumulate lati sia per ridurre le preferenze forse se tetto due meglio di una
Ma in questa fase in cui proponiamo il voto unico sindaco e maggioranza togliere del tutto le preferenze può significare che nelle grandi città le liste rimangono rigide come le parti le segreterie di partito l'hanno fatto
E quindi è un impegno per i partiti a mettere il meglio anche perché poi c'è il vaglio del per gli eletto e quindi concludo
Che c'è anche questo grande elemento di moralizzazione che è la trasparenza cioè i partiti debbono dire come diceva Salvi prima del voto
Come programma e con chi vogliono governare coalizione
E non dopo il voto nelle trattative nascoste
Tra o non
Alla luce del sole sempre
Tra segreterie quindi queste coalizioni da dichiarare prima del voto sono un fatto di aggregazione di un sistema molto polverizzato e sono un Phantom di grande moralità Paul puliti
Io concludo dicendo che è un passo avanti non è la panacea di tutti i mali siamo arrivati a convincere tutti della bontà dell'elezione diretta del sindaco in un sistema dove il sindaco è sorretto da una maggioranza di governo non di uomini sia Simmel
Ma di forze politiche che si sono di fronte agli elettori impegnati a realizzare lo stesso programma il sindaco a livello di governo il consiglio comunale quindi la maggioranza a livello di indirizzo genera
La parola all'amico vicesegretario onorevole lega
Io Correa
Vorrei ringraziare tutti gli intervenuti per il l'importanza che hanno dato a questo dibattito è un dibattito come giustamente hanno rilevato alcuni degli intervenuti in particolare l'amico Salvi segna un cambiamento di clima molto importante un cambiamento di clima molto importante nel dibattito sulle riforme istituzionali
è un cambiamento di clima che peraltro si era già cominciata a vedere nella precedente legislatura sia intorno al dibattito sulla riforma degli enti locali
Dove la necessità di questa riforma veniva in particolare evidenza e l'impegno dei partiti era stato di dar seguito alla riforma strutturale con la legge elettorale di riforma del il sistema elettorale degli Enti locali e con la legge sulla finanza locale che qui Novelli ha richiamato come un altro punto fondamentale che non dobbiamo assolutamente dimenticare perché nel dibattito istituzionale
Dobbiamo poi anche sempre mettersi dentro una serie di provvedimenti di merito che ci consentano di rendere operativo questo discorso di riforme istituzionali diventi un'illusione che si crea nei confronti dei cittadini rischia di non trovare poi quel seguito che invece deve trovare poi si era verificato anche intorno al tavolo io continuo a dirlo anche se molti l'hanno dipinto non così intorno al tavolo di Martinazzoli cioè
Si vedeva che tutti capivano che forse determinate cose non si potevano fare vicino alle lezioni
Ma già le forze politiche si rendevano conto delle insufficienze gravi del nostro sistema istituzionale e quindi si muovevano sulla strada di un accordo possibile
Oggi intorno a questo tavolo ed è significativo che qui alla festa dell'amicizia siamo riusciti a realizzare anche pubblicamente questo confronto notiamo già anche molte convergenze sul merito
Io penso che nessuno di noi debba fare delle polemiche sul passato altrimenti andiamo a resuscitare delle cose che non servono ciascuno di noi e le sue scelte politiche ragiona anche sugli avvenimenti
E sul clima nel quale queste scelte politiche vengono maturate quindi dobbiamo tutti registrare con particolare soddisfazione che oggi il clima ci consente di assumere delle decisioni
Questo fa giustizia anche della polemica che per esempio abbiamo visto qui ieri intorno a questo stesso tavolo tra alcuni amici referendari e la dirigenza di partito dice ma voi in tanti anni non avete deciso ma certo si decide quando ci sono le condizioni per decidere
Un'azienda fa gli investimenti quando ha i soldi per farli prima fa dei programmi poiché riesce a farle quando esistono le condizioni politiche di condivisione di questa responsabilità
Quindi anche la polemica di ieri e me lo voglio dire con serenità all'amico sei agli altri
è una polemica abbastanza vecchia nei contenuti perché non tiene conto che oggi siamo in un clima radicalmente diverso quindi quelle cose su cui la Democrazia cristiana si è battuto e si sono lealmente battute anche forze politiche magari con opinioni divergenti oggi raggiungono una effettiva possibilità di conclusione quindi anche la commissione bicamerale che abbiamo fatto
Lo dico perché l'amico Gava è stato uno dei protagonisti della necessità di questa costruzione in tempi rapidi della commissione
Non è un'evocazione di fantasmi del passato non è un altro salotto bene in cui si discutono i principi generali della riforma no è la opportuna e necessaria a conclusione di un dibattito tant'è che sulla stessa c'è l'impegno delle forze politiche a rendere immediatamente gli quegli atti in Parlamento che danno a questa Commissione la competenza e la forza per tradurre in atti legislativi di riforma costituzionale
Quelle che saranno le sue conclusioni
E qui abbiamo un pit primo banco di prova e ve l'hanno ricordato in modo sull'elezione diretta del sindaco noi abbiamo al di là di quanto poi magari ciascuno di noi pensa abbiamo il primo banco di prova vero della possibilità di convergenza sulla riforma istituzionale allora io faccio solo tre osservazioni e ho finito la prima è questa
Tutti hanno dette mi sembra una cosa importante oggi non c'è più nessuno che fa polemiche sulle maggioranze alternative su questo tema
Cioè la necessità di discutere con tutte le forze politiche
Lo stesso presidente Amato ha dichiarato e l'ha ricordato mi pare mi pare poco salde qualcun altro lo stesso Presidente Amato ha dichiarato che il dibattito su queste riforme svincolato
Dalla conduzione dalla maggioranza di governo quindi quelli che potevano essere le strumentalizzazioni e i sospetti di chi perché non voleva qualcosa diceva no guai attenzione che se parlate con quelli salta il governo eccetera non c'è più
Quindi tutte le forze politiche sono legittimate con serenità andando sui contenuti e non sulla strumentalità politica ad avere un dibattito conclusivo in sede parlamentare su queste tematiche questo è un primo fatto estremamente importante
Secondo fatto importante che io registro qui non senza una certa soddisfazione loro disturbato dalle parole di di Diego Novelli
Secondo fatto le forze politiche non si sentono delegittimante alle scelte politiche fondamentali sul futuro della nostra Repubblica
Quindi anche quelle formazioni politiche che sono nate magari in momenti particolari della nostra storia repubblicana vogliono concorrere
Ma nella logica e nel filone tradizionale delle grandi forze popolari a migliorare l'assetto della nostra Repubblica
E non è casuale che rimangano fuori proprio quelle frange quei Tronconi che hanno cercato nella trasversalità e nella confusione i la via per le riforme istituzionali
Questa trasversalità e questa confusione non ha spazio nel momento attuale il dibattito si riconduce nei grandi filoni di pensiero che hanno caratterizzato la storia i questo nostro Repubblica io accetto la provocazione che ha fatto Novelli in senso positivo
E anche la democrazia e rischiano allora deve essere all'altezza di questo compito
Non consentendo queste trasversalità ma indicando delle linee precise non consentendo una mediazione estenuante che crei dei pasticci
Ma invece individuando le linee portanti su cui accetta il confronto con le altre forze politiche questo è un elemento di grande rilevanza che penso dobbiamo sottolineare con soddisfazione proprio che
Come emergente da questo dibattito su queste riforme istituzionali il terzo elemento che a me pare estremamente per lo dico per inciso questo solo a conclusioni questo ragionamento sulle forze politiche c'è anche una rivendicazione di un passato in tutto questo
Guardi se voi avete letto bene il dibattito di questa sera c'è un filone che dice più o meno questo le grandi forze politiche vero che hanno fatto degli errori essenzialmente gli errori li hanno fatti sulla gestione
E infatti noi oggi quando andiamo a discutere delle riforme istituzionali e sotto sotto parliamo di una selezione diverso della classe dirigente parliamo di una sede della casa diligente su coloro che devono gestire non tanto su coloro che sono deputati alle grandi scelte politiche è innegabile lo vedono tutti lo sanno tutti che le grandi forze politiche sui temi portanti di questo Paese hanno avuto chiarezza di comportamento e hanno fatto le scelte giuste nei livelli istituzionali
Poi hanno fatto magari anche delle cose inesatte sulla gestione
E questo noi vogliamo correggere
Non privando però la democrazia in nome di errori sulla gestione
Della sua libertà di scelta sui grandi filoni di pensiero e sulle grandi tradizioni e sulle grandi opzioni che hanno contraddistinto la storia del nostro Paese perché queste sono state le scelte democratiche
Su cui si sono garantiti anni di libertà di sviluppo e di democrazia di questo Paese è questo è un elemento importante che è patrimonio poi di tutte le forze politiche
Io noi riteniamo che sia un patrimonio positivo per alcune scelte della democrazia cristiana ma sappiamo che patrimonio di tutte le forze che hanno concorso in vario in varie funzioni alla costruzione di questa Repubblica ho finito con le osservazioni generali vengo a due osservazioni
Particolari e poi lascio immediatamente la parola a Gava per le conclusioni
Le due osservazioni particolari sono queste
Mi pare che su questa legge siamo tutti d'accordo ormai sul principio dell'elezione diretta del sindaco
Si deve scegliere un sindaco capace di gestire svincolato da una contrattazione continua estenuante coi partiti nelle scelte quotidiane nelle scelte di Giunta e nelle scelte della gestione
Si deve però conservare questo secondo pezzo si deve conservare al consiglio comunale
La possibilità di intervenire non pletorica mente da una volta ogni tanto non perché approva il bilancio io son stata Parlamento Roberto dall'anche Novelli
E quando ti dicono il tuo potere la prosa del bilancio come direbbe che praticamente non è al sostanzialmente come quando l'assemblea degli azionisti di una grande azienda dice però la sua detriti approva il bilancio B
Se qualcuno che magari validi se io non l'approvo se non mi dai qualcosa ma finisce tutto lì insomma ragionamento quindi attenzione a non confondere il potere di indirizzo con il solo potere di bilancio
è un potere che si deve articolare lungo il percorso dell'esistenza del potere amministrativo e deve avere dei punti di riferimento precisi
E io qui dico io non vedo questa disponibilità di tutte le forze politiche a ridiscutere a sei mesi il Polo i il l'equilibrio di potere realizzato la sento quarantadue
Lo dica Pino Leccisi che l'ha detto con molta l'ha ripetuto con molta chiarezza nella suo nel suo intervento iniziale
Noi abbiamo fatto una legge che tutti abbiamo valutato come un grosso passo avanti non è che adesso si rimettiamo a ridiscutere tutto questo discorso anche perché abbiamo concesso attraverso il potere statutario un'enorme possibilità di organizzazione e di riequilibrio anche dico addirittura dei poteri all'interno del sistema gestionale dei comuni quindi mi pare che questo sia un dato indiscusso allora bisogna che queste elezione diretta del sindaco
Non sia l'anticamera di un potere assoluto del sindaco che viene gestito solo in funzione di controllo dal consiglio comunale perché questo non troverebbe d'accordo chi come noi ha una cultura di rappresentanza politica che molto chiaramente espressa
Inequivocabilmente intanto i documenti della Democrazia Cristiana
Poi ci sono quelli che vanno dietro alle mode quindi magari questi documenti vengono qualche volta un pochettino travisati pensano che si prenda qualche voto in più se uno dice qualche cosa ma non è così
Perché questi modi si prendono del filone nella logica di un partito che ha portato avanti questa concezione con estrema determinazione
Quindi io vorrei dire anche che il documento che fa testo su questo è documento dalla direzione
Rispondo all'amico Novelli rispondo anche all'amico la Ganga che la ripresa in termini di amicizia è chiaro che il nostro la nostra linea e queste si possono essere alcuni dissensi ma chi non ne ha di questi tempi qualcuno si affida la Provvidenza qualcun altro si affida ha un potere carismatico di Unidad noi ci affidiamo più volentieri la Provvidenza ma tutti abbiamo qualche problema che cerchiamo di risolvere
Ma la linea del partito è sicuramente quella espressa dai documenti ufficiali che noi abbiamo deciso deliberato non a caso all'unanimità in Consiglio nazionale lo dico tra parentesi ma lo dico perché secondo una cosa che molti non sanno è pericarpo poi conto
Che la ricomposizione dell'unità della Democrazia Cristiana di cui insieme all'amico Gava siamo stati penso fautori in momenti non sospetti
Nel nostro partito è avvenuta proprio su questi temi istituzionali e sulla linea che io sto a est
Esprimendo a seguito di una lesione del partito e allora questa unità vi assicuro non sarà rimessa in discussione
Da qualcuno che cerca applausi e consensi ma sarà un elemento portante della nostra scelta anche in questa vicenda della elezione diretta dei sindaci
E della legge elettorale
Vengo ancora un'altra cosa che mi pare e ho veramente e ho veramente concluso
Io ho solo dei dubbi su una cosa la Ganga dice
Mi pare Leccisi gli ha risposto lo questi due punti la è anche Alice noi dobbiamo fare ancora scegliere chiarire bene il problema del secondo turno
Io qui ho delle perplessità lo dico con molta chiarezza perché se mai al secondo turno rinegoziando
La scelta delle alleanze il rischio oggettivo è che questa rinegoziazione
Ponga in essere non dico dei processi corruttivi destina politico perché non mi piace dirlo ma ponga sicuramente in essa ora una contrattazione che rischia di non aver senso dirà di rendersi difficilmente collegabile al primo turno
Cioè se nel primo turno due sindaci hanno tenuto il primo e secondo il primo posto è il secondo posto me questi sono espressione della possibilità di coalizione certo può dispiacere sì perché magari quello che sta avvenendo in molte realtà può anche vedere a forze politiche in una posizione diversa però è una logica che va accettata e se mai combattuta ridando alle forze politiche lo spaccio di cioè scegliere delle candidature capaci di essere elemento trainante
La rinegoziazione mi preoccupa un poco ma dal punto di vista concettuale affiderà i però perché su questo non c'è una posizione rigida di partito affiderei un po'mi pare che l'amico decide l'abbia detto agli organi di partito e alla nostra presenza in Commissione la negoziazione su questo punto avvertendo soltanto dei pericoli che si possono correre su questo su questo piano
L'altro problema copra delle preferenze ecco io dico solo anch'io lo ripeto con molta forza sono abbastanza incerto sul sistema delle preferenze sia delle preferenze no è vero che sono strumenti reazione vero che aggiungono libertà di scelta
Ma è anche vero che molte volte possono creare e dei problemi però non ho un'idea precisa ed è finita su questo punto mi pare che anche al nostro interno sia stata lasciata abbastanza al ad una discussione anche se la la maggioranza delle persone di sono espresse hanno espresso la linea della conservatore per certo che se conserviamo le preferenze dobbiamo andare a due preferenze perché i risultati di questa moralizzazione lo dico tra virgolette della preferenza unica
Basta leggere le spese elettorali dei deputati per vedere quali sono stati di questi risultati non ne vorremmo avere più nel futuro ma vorremmo veramente moralizzare il sistema politico esprimo ancora una grande soddisfazione per questo dibattito e lascio la parola alla Nicola grazie
Cari amici mi pare che a un punto di vista generale
Io non posso che esprimere il ringraziamento più vivo
All'amico Leccisi che ha fatto la introduzione
Compiuta
Della nostra posizione e soprattutto anche agli amici
Degli altri partiti che sono stati presenti a questo incontro che ci hanno
Consentito un confronto che d'altro canto in parte io avevo già fatto e quindi non mi ripeto
Per lo meno con la Ganga con saldi
E con Maccanico se non vado errato i loro occasione di un formò fatto al Messaggero che avevamo già incontrato avevamo già trovato
Dei incontri
Voglio dire solo due-tre cose molto rapidamente
Perché io condivido in pieno quello che ha detto
Novelli all'inizio nella introduzione
Rispetto al sistema sono personalmente per la soluzione a e non per la soluzione di abbiamo dato le indicazioni nella direzione del nostro partito e attenzione
Perché ormai questo problema investe tutti
Investe anche le altre direzioni
Noi quando abbiamo fatto nella nostra direzione quando indichiamo una soluzione
Non è che abbiamo fatto un ordine di servizio il quale deve essere applicato abbiamo dato la indicazione dal punto di vista politico generale e questo mi fa piacere se perché io non so se è vero ma ho dato una risposta caro Magnani ai giornali a una giornalista che mi ha avvicinato e mi si è detto che sareste arrivati alla conclusione che non è detto che i ministri debbano far parte della direzione del partito da parte vostra
Finalmente perché noi ci siamo da tanti anni su questo piano appena uno è nominato ministro non è più membro della direzione del partito io mi è capitato o quando fatti ministro non solo anche il sottosegretario ricorderanno gli amici
E francamente a me lo mi sorprendeva una direzione così vasta
Tanto più che voi avevate ministri numerosi non pochi è quindi in effetti si faceva una direzione del partito la quale poi finiva per non essere rappresentativa
Di quella che alla classe dirigente in senso stretto del partito quindi come vedete su molte cose noi ci avviciniamo con l'esperienza per quello che è accaduto per quello che sta accadendo allora che vi voglio bene
Siccome sia Salvi
Sia la gamma hanno detto che noi siamo arrivati
Alla elezione diretta del sindaco finalmente praticamente tu accettando per una parte quel meccanismo diverso da un sistema presidenziale e Noè accettando un sistema al quale eravamo contrari tant'è vero che nell'occasione dell'approvazione della legge centoquarantadue avevamo posto la questione di chi
E però io ricordo
Perché io ero al Senato e alla Camera
E ricordo di aver fatto un discorso nel quale ho detto con chiarezza
Che io non indicava una posizione di contrarietà perché questo era un problema che dovevamo poi esaminare ma che noi ritenevamo
Di potrà di dover approvare la legge centoquarantadue
Per cominciare a realizzare per la prima volta nella storia del nostro Paese una modifica fatta in sede parlamentare del sistema
Degli enti locali minori quindi nessuna volgarità anzi io debbo dire che ci furono alcuni che Java con noi lo Zamberletti di turno l'abbiamo sempre tenuto mi ricordo quando nel settanta scriveva documenti dei quali vi era anche questo problema
Ed io ero ed io ero consigliere Zamberletti si Cartini facevano quel movimento
Poi non
Per fortuna
Se ci hanno impiegato tempo ma comunque su questo argomento che una volta lo ha ricordato bene l'amico Ciaffi ha fatto parte addirittura del programma del nostro partito elettorale
La elezione diretta del sito
Tenete presente che noi quando facciamo i programmi elettorali questa è un'altra modifiche dobbiamo fare scriviamo un libro una specie di romanzo per cui non lo leggono dico gli elettori ma neanche i candidati
Ragion per cui quando sono eletti deputati si trovano a dire le cose contrarie sulle quali noi c'eravamo presentati durante la campagna elettorale al corpo elettorale
Rispetto a quello ma poi e difficile per ciascuno di noi capire che cosa sono le leghe e quindi le interpretazioni sono effettivamente difficili anche da parte da parte nostra
E a Rifondazione comunista perché ritorni indietro e qua non ci troviamo più col Partito comunista e quindi ragioniamo
Se ci trovassimo ancora con il Partito comunista il ragionamento sarebbe molto difficile quindi mi pare logico che il ragionamento non sia semplice con degli amici di Rifondazione
Vogliamo dire la parola in difesa di di di campioni
Perché se mi consentite
Questo sempre per il nostro modo di essere all'interno del nostro partito mi pare che campionessa diventando il campione delle mazzate rispetto al discorso che abbiamo fatto fra di noi perché la il governo siciliano ha proceduto all'approvazione di una riforma avendo il governo siciliano
La possibilità di legiferare in materia anche di sistema elettorale da parte
E allora che voglio dire non è che io condivido o in pieno quello che hanno fatto anche se io penso che alcune cose quando noi per esempio parliamo dello Statuto delle facoltà diverse dello Statuto eccetera noi dobbiamo anche essere capaci di considerare le posizioni ma io merito ci voglio dare soprattutto
E beh loro l'hanno fatto
Poi fatta benissimo il fatto in maniera così è così
Però è questo certamente un motivo di grande spinta nei confronti anche nostri e del Parlamento nazionale perché si arrivi a una conclusione noi non vogliamo arrivare a quella conclusione vogliamo arrivare a dovrà comincerà a fare loro la loro esperienza rispetto a quello che hanno detto questo poi il sistema delle Autonomie così come noi lo abbiamo concepito e così come noi lo dobbiamo concepì
Vi dico una sola cosa perché c'è stato una grande si è sviluppato qui lo ha ricordato il collega Salvi
Quello che ha fatto il Governo in queste ore mi illustra ma al Senato è avvenuto il finimondo di di i plichi pieni poteri da parte di Amato Perri immediatamente cambiare
La situazione il rischio per la democrazia per la libertà io ho detto minuti voglio vedere parliamo con calma esaminiamo le cose e certamente però debbo dire che rispetto a questi problemi che abbiamo dinanzi
C'è una differenza l'addetta stampa Tina del nostro incontro l'amico per mille
Prima perché sembra che questo meccanismo poi nella Germania non sia stato mai adoperato
Secondo perché ci vuole comunque il consenso della camera alta cioè dalla camera in cui sono rappresentati le
Cioè le Regioni
E mi pare una cosa di poco conto quindi
Il problema che dobbiamo esaminare
Da poter ossia esaminare nel momento in cui noi abbiamo trasformato fortemente anche il sistema il sistema regionale nel nostro nel nostro Paese
E allora andiamo avanti cominciamo con questo problema anche io voglio dire una parola e chiudo e sento dire in giro
Che la cosa è pericolosa
Perché pare che ci sia un accordo polveri si è d'accordo no
C'è un accordo tra il PDS
La Democrazia Cristiana il partito socialista
L'amico Novelli quindi la Rete penso poi non lo so perché Novelli
E sembra una bestia rara
Lo è stato nel periodo in cui era del Partito comunista quando svolgeva la sua funzione di sindaco e di parlamentare europeo io non so se sia anche me lo auguro
Che riesca a portare perché in questa mostrato sempre la sua diciamo irrequietezza e la sua autonomia
E io sono sempre rispettoso quando le persone sono irrequiete perché sentono problemi di coscienza e quindi operano anche movimento all'interno anche dei partiti o il massimo di rispetto per
E allora che cosa si dice
Questi partiti son messi d'accordo perché
Perché corrono il rischio di essere fatti furbi
E quindi poi che corrono il rischio di essere fatti fuori si mettono insieme e cominciano col sistema degli enti locali
Ma io vi dico una cosa
Io sono lieto invece soprattutto che le forze popolari del nostro Paese
Si trovino d'accordo al di là di quelle che sono le responsabilità che ciascuno di noi ha o di appartenenza alla maggioranza di governo o di appartenenza all'opposizione
Di trovare i punti di incontro perché ho l'impressione che si vogliano proprio eliminare le forze popolari dal nostro Paese
Ecco quindi sono lieto di questi molto guardate io nella mia vita politica ho passato due momenti
Un periodo in cui era indicato come uno il quale si voleva mangiare
A colazione agire comune
Poi io ho passato un secondo periodo da un po'di tempo a venire in qua
Nel quale anche con gli amici socialisti
In particolare con l'Avanti ho avuto una polemica abbastanza forte perché si diceva da parte mia che sul piano della riforma istituzionale noi dovevamo compiere e si diceva sempre
Che se io volevo tenere come volevo due forni mi si portava il paragone
Di Andreotti li aveva sostenuti due forni che se io avessi sostenuti due forni mi sarei trovato nella brace insieme a tutta quanta la democrazia
Oggi invece siano insieme i due forni quello del governo
Quello del governo e quello invece nel quale stiamo lavorando sul piano istituzionale mi sembra importante e lo hanno detto tutti questo questo passaggio
E allora lavoriamo cerchiamo di realizzare rapidamente questo
Come dobbiamo cercare di realizzare rapidamente le vie levi fu e guardate io e ho concluso paragono questo periodo a quello del mille novecentoquarantasei
Nel quarantasei quando abbiamo fatto la Costituzione noi non avevamo una maggioranza prestabilito
Avevamo la posizione ci ellenistica il tutto nacque successivamente diciamo dopo l'approvazione della Costituzione oggi ci troviamo in un momento analogo nessuno c'ha la maggioranza
Noi abbiamo il trenta per cento
Gli altri hanno le percentuali che hanno dobbiamo essere capaci di insieme di operare le modificazioni che la gente si attende
Che per noi è importante perché le quarantasei questo lo sapremo fare essendo usciti da una situazione difficile io paragono quel tempo a quello di oggi
Oggi siamo come del quarantasei perché sono cambiati e saltati gli equilibri anche in Europa e nel mondo e non lo dobbiamo saper costruire il nuovo equilibrio ed il nuovo modo di esso
E quindi anche attraverso il forte cambiamento dei partiti politici io questo mi trovo d'accordo con coloro i quali l'hanno detto
Anzi io ritengo che sarà difficile a realizzare le modificazioni sul piano istituzionale se noi non sapremo contemporaneamente se non prima
Trasformare i nostri partiti per rispondere alle esigenze della gente
Mi pare che il primo passo
Lo abbiamo compiuto augurarci atti poi che e agli amici della Camera poiché hanno cominciato loro l'esame di questo testo importante di poterlo portare avanti rapidamente
E noi di poterlo approvare in modo da realizzare quello che ha detto mi ricordo chi Amicone ha parlato di fare salvo che in fin dei conti la richiesta di referendum era stata formulata solamente per
Provocare uno stimolo nei confronti del Parlamento perché issò fosse in grado di legiferare perché è inimmaginabile
Che a legiferare sia direttamente il popolo attraverso il referendum ma deve essere
Il Parlamento attraverso il consenso che riceve dagli elettori e allora voi dalla Camera
Auguri di buon lavoro di buon successo e quindi per lo meno per questo argomento
Lavoreremo un poco meno nulli se voi avrete lavorato come io mi auguro bene e meglio di come avremmo potuto fare noi
No