Apertura della 1ª Biennale dell'Economia Cooperativa

Allora
Buonasera a tutti e benvenuti alla prima penale delle forme a cooperativa
Nel video in sei minuti abbiamo visto i nostri cento trent'anni di storia io in cinque minuti cercherò di spiegare perché la lega Coop
Nazionale ha deciso di organizzare la Biennale della cooperazione
Mi rifarò a tre suggestione che erano nel video le suggestioni partendo dalla prima progettare il futuro
Allora negli ultimi anni dall'inizio della crisi nel due mila otto in cui le cooperative sono entrato un pochino dopo e stanno durando pochino più fatica degli altri ad uscirne
L'attività principale di tutta la cooperazione è stata quella di cercare di uscire dall'emergenza abbiamo cercato di mantenere processi produttivi in piedi abbiamo cercato di mantenere il lavoro
In un assetto produttivo in cui sono scomparsi interi settori produttivi
E arrivati a questo punto in cui forse si vede un po'di luce alla fine del tunnel ci facciamo una domanda bisogna incominciare a riprendere un pensiero lungo nella cooperazione
Bisogna uscire dall'emergenza incominciare a pensare al domani e qui viene il video
Nel video sono tutti immagine del passato di cento trent'anni di storia che ci ha accompagnato da prima da dopo l'Unità d'Italia fino a oggi però in quel passato si progettava un futuro
E in quel passato si sono creati prodromi
Per lo sviluppo della cooperazione
Se creato un futuro quando nelle immagini dispacci cooperativi sono stati deciso
Di diventare supermercati di fare grandi cooperative
Se pensate al futuro e se progettato al futuro quando
Quei lavoratori si mettevano insieme creavano imprese sette più grande
Per riuscire a stare nei mercati
E rafforzare l'altra parola che era nel video che è il lavoro che è la base la linfa della nostra attività
E quindi ecco noi bisogna riprendere e la Biennale è un'occasione una visione di quello che succede nei mercati di come saranno e di come noi possiamo potremmo starci all'interno del mercato
La Biennale
è un'occasione di attrici all'e sterno ci saranno incontri con il mondo della politica il mondo della cultura
Per
Iniziare una contaminazione per mettere in discussione delle nostre idee
Però cercando di mantenere sempre noi stessi
La seconda
Suggestione sono i cooperatori i nuovi operatori
E qui lo diceva
Perché c'era stamani mattina il Presidente USA detti
Il tema per la cooperazione del capitale umano è un tema fondamentale lì nell'immagine
I cooperatori di prima o almeno una generazione sapeva chi era sapeva perché faceva cooperazione
Li Scorrano tante immagini incedibile ci sono gli operai i braccianti di portuale
Ci sono le immagini del Primo Maggio le immagini di lotta
Per un lavoro migliore ci sono le bandiere rosse
C'era un DNA comune è un'identità collettiva
Lo diceva bene Lusetti stamani da quella fornita quelle fonti
Non si vede più
Quelle fonti sono seccate nocivo più prendere da quelle fonti
Si rischia
In un mondo in cui la cooperazione ha raggiunto livelli dimensionali importanti di
APPI appiattirsi
Verso la ricerca della managerialità e delle competenze ma essere cooperatori essere qualche cos'altro è uno spirito di servizio e cercare di dare agli altri prima di pensare a se stessi
è cercare di mettere in atto la parola che la mutualità cercare di praticare la democrazia
Allora ecco il rischio per la cooperazione e come nella fase storica dell'Italia degli ultimi vent'anni un riformismo senza popolo il rischio di avere una cooperazione senza cooperatori
E allora ecco
Ci sono le generazione fatto dalla mia scendere a quelle più giovani in cui ci siamo trovati ad essere cooperatori non abbiamo potuto attingere a quel mondo di valore di identità
E quindi la cooperazione nella biennale vediamo un elemento straordinario per aprire
Una nuova strada per ragionare e per trovare una nuova politica culturale
Per cercare di
Creare un'identità cooperativa
Nuova e condivisa dei cooperatori e questo ci sarà bisogno di strumenti nuovi di nuove idee
Quindi l'apertura che dicevo prima saranno fondamentali per guardare avanti
Da oggi si apre un cantiere oggi non è la conclusione un percorso da oggi e nei prossimi giorni con le iniziative che metteremo in piedi saranno l'inizio di una discussione che ci porteranno i prossimi anni
E poi la terza parte del percorso
Il percorso che una parte sarà un percorso fisico ma anche di raccolta di idee quello di itinerario
Il viaggio che è già partito e che durerà fino a marzo
Nelle città italiane dove porteremo sia la mostra di Peter Bottazzi sia sarà
Temi e posti in luoghi di persone cooperatori per dibattiti
Ma il punto uno punto cinque quello che abbiamo indicato negli ultimi anni che alla creazione dell'Alleanza delle cooperative
Noi cerchiamo di portare avanti un percorso in un sistema
In un Paese in cui la crisi della rappresentanza è sempre più forte
E allora ecco
L'Alleanza delle cooperative italiane non potrà essere soltanto un elemento di modernizzazione della rappresentanza è una formula di sostenibilità e di efficientamento
Noi
Con la Biennale parliamo delle nostre origine per parlare del futuro
In sala lo avete visto l'abbiamo salutato il Presidente emerito della pur della Repubblica Giorgio Napolitano ci porterà il proprio saluto
Napolitano rappresenta un pezzo importante delle nostre radici
Noi
Nel percorso dell'ACI
Dobbiamo portare a sintesi storie diverse che in questi anni sono stati spesso conflittuale
Allora io durante il video era dalla parte opposta ho visto degli occhi lucidi in sala le storie le parole
Raccontate hanno suscitato emozione
Essere cooperatori vuol dire provare mozione avere un'identità comune
Vuol dire che rispetto
Ha delle immagini a delle parole si prova le stesse mozioni la casa comune che dovrà essere lasci
Lo dovrà essere solo fatta bene dovrà far riconoscere a chi c'è dentro una propria identità fa provare emozioni è uno spirito di appartenenza ca tutti si dovranno porre riconoscere nella nuova casa
Noi cercheremo di creare un futuro coerente con le nostre radici vi ringrazio
Invito sul palco la nostra madrina Ilaria Capitani
Eccoci qua buongiorno a tutti
Come
Buongiorno buongiorno a tutti meno male che è stato lei a rompere il ghiaccio perché appena detto c'era
Equazione quello che mi consola che c'è un po'all'azione da parte di tutti anche diciamo la verità
Un posto di Segretario c'è buio Barbetti
Vogliamo ringraziare insieme tutti i volontari
Tutti gli operatori che hanno organizzate così
Poco tempo questa Biennale
Lo diceva stamani Lusetti in sei mesi siamo riusciti a mettere in piedi queste vento che durerà tre giorni grazie principalmente
A agli amici stavo per dire compagni
Di Bologna
Principalmente
Simone
Gamberini
Termoli natanti
L'eredità che viene fatto un lavoro straordinario
Per raccogliere le presenze
Grandi degli intervenuti
Bene l'aspetto accadere questo con affetto
C'è chi ci ha lavorato poi fisicamente
E quindi volevo ringraziare la cooperativa open e poi i ragazzini della
Della cooperativa CFP di Firenze e hanno permesso
L'allestimento e montaggio
Della sala e di tutte le cose potrete vedere i prossimi giorni grazie
Eh sì e un ringraziamento particolare a manica Fantini a Simone Gamberini perché veramente non è stato semplice organizzare tutto quello che vedremo in questa tre giorni è un lavoro frenetico nelle ultime ore PAI dicevo tanta emozione
Per me è sicuramente
Una notare a vedere oggi con noi il presidente marito Giorgio Napolitano e la signora Clio che ringrazio per essere qui con noi ma mi ha colpito molto l'emozione del Presidente Mario Lusetti allora
Di confido una
Una cosa che mi ha detto il presidente sapendo di poterlo fare Presidente allora mi ha chiesto se siero io che potevo presentare
Alcune personalità che hanno fatto grande la lega delle cooperative perché il Presidente Lusetti mi ha detto io non ce la faccio perché mi emoziono allora con piacere
Lo faccio io abbiamo in sala ovviamente Mauro Lusetti e poi Silvio Milazim Gargnano che è stato Presidente o negli open Dini Giancarlo Pasquini Lanfranco Turci
Linea dimenticate mano Barberini ecco non è la signora Barberini la signora Nerina Gilbert fine
è ovviamente Giuliano Poletti e il Ministero della mora
Dalla passione
Con quel ridata la lega delle cooperative ora nella sua esperienza di governo ed è con noi anche Giorgio Bertinelli che è stato vicepresidente della lega flottante
Allora prima Biennale della tot e con economia cooperativa la prima di una lunga serie questo lo possiamo dire vedrete le basi forti
Che in questi giorni si sono gettate per un lungo percorso che rappresenterà
La Biennale che coincide con i centotrenta anni di storia della lega porta allora non sarà una celebrazione
Della storia della lega pappa e tanto meno un'autocelebrazione l'intento è diverso l'intento è quello di mostrarsi davvero come una finestra aperta al mondo
Tentando di cogliere anche le opportunità che può dare la globalizzazione ma tenendo sempre la barra dritta
Su cui i principi e sui valori della cooperazione non è un caso che la Biennale
Coincide con e il Congresso internazionale delle cooperative che comincerà subito dopo l'undici ottobre in Canada in cui è bene che quasi
Una passaggio di consegne quasi una staffetta tra
Bologna e permette lì in Canada si parlerà in particolare di obiettivi fissati dalle Nazioni Unite
I cosiddetti Millennium folla e sì perché
Se si realizzassero sarebbero davvero leggo le tutto nella cornice della
Tentare di diciamo abbattere le disuguaglianze nel mondo abbattere la povertà del mondo
Aiutando i Paesi poveri con l'obiettivo di abbattere appunto il loro debito verrebbe da dire perdonate l'enfasi un altro mondo è possibile certamente sarebbe possibile se sì
Applicassero davvero i principi della
Della cooperazione e lo accennava
Prima le al vice presidente della Biennale è
Anche itinerante perché da Bologna dal nord al sud si parlerà dei temi della
Cooperazione dopo Bologna Reggio Calabria Udine Pordenone Trieste Milano Palermo Cagliari Napoli Genova Livorno Ancona Pescara Torino eh Roma perché perché le radici territoriali sono da sempre
Diciamo la caratterizzazione della lavoro delle cooperative e da lì si prende la linfa la linfa per andare avanti non solo
C'è una bellissima mostra che vi invito a visitare si chiama centotrenta misure del cooperare curata da Peter Bottazzi lo abbiamo accennato prima
Ma ringrazio anche la dottoressa Doni Cini per l'organizzazione e il centro italiano di documentazione sulla cooperazione ed economia sociale
Se visitate questa mostra vedrete che
Centotrenta anni della Legacoop vuol dire centotrenta anni di storia del nostro Paese ci sono
Dei materiali storici molto molto interessanti Presidente l'aspettano se vuoi
Sì ok visitare la mostra allora tantissime personalità ci saranno in questi tre giorni
Ne accenno qualcun all'economista Fitoussi di fama internazionale sugli ultimi lavori si concentrano sul rapporto tra democrazia e sviluppo economico
E poi e poi il premio Nobel Yunus Stiglitz il premio Nobel per all'economia Stiglitz calmi molto critico direi da sempre sulle economie politiche europee sull'economia
Di rigore e che Bruxelles e in Polonia e gli altri Paesi vedete tema assolutamente attuale con la legge di bilancio che proprio in discussione in questi giorni
E con l'intento del Governo italiano di tentare una maggiore flessibilità
E non solo ci saranno P.A.I. tanti giornalisti accanto a me adeguarne in questo in questo impegno ma vi dicevo grandissime personalità e allora
Abbiamo ricevuto dal cardinale Pietro parolina Segretario di stato di sua Santità una messaggio del Papa piano l'onore di leggerli
In occasione della Biennale dell'economia cooperativa che si tiene a Bologna
Nel contesto della Giubileo straordinaria della Misericordia che tutti invita alla generose esercizio delle opere di misericordia corporali e spirituali promossa dalla lega poppe per i centotrenta anni della sua attività
Il Santo Padre francesi rivolge il suo cordiale benaugurante saluta gli organizzatori ai relatori e dagli intervenuti
Egli esprime vivo apprezzamento per l'opportuna iniziativa chiamata a riflettere sulla necessità di un'economia illuminata dall'etica che ponga al centro la persona ed il suo integrale sviluppo
Sua Santità auspica che l'economia del cooperare concorra alla promozione di società inclusive creative rispettose della dignità di tutti
E la chiesa possa contribuire alla realizzazione di una convivenza più giusta risvegliando le forze spirituali senza le quali la giustizia non può affermarsi e prosperare quale autentico motore dello sviluppo
Con tali voti il Papa in bocca copiosi doni celesti per il buon esito dei lavori e mentre chiede di pregare a sostegno del suo ministero Pietrino in via
Al Presidente alle autorità ai relatori e a tutti i presenti impreparata benedizione apostolica invocando su ciascuno la Misericordia del Signore
E la sua pace Papa Francesco
Allora cerchiamo di tenere un ritmo sostenuto perché sono davvero tante le persone che saliranno se ho preso parte cominciamo allora dalla il saluto delle istituzioni e invito sul palco il
Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini Prati
Un giorno un giorno a tutti ringrazio davvero tanto per questo invito
E voglio fare i complimenti innanzitutto a coloro che hanno
Organizzato al movimento cooperativo questa tre giorni nel tempo in cui con un Twitter si brucia tutto in pochi secondi tre giorni di riflessione
Di mi auguro condivisione di valutazione su ciò che oggi
Questo mondo ci offre oppure ci ho che nel mondo ci preoccupa credo sia noi saranno tre giorni importanti sia per la qualità dei protagonisti
Che si alterneranno in questa discussione sia anche per i temi
Non banali che vengono
Affrontati temi non banali peraltro per insieme I cooperatori abbiamo cioè Capo da subito appena iniziata la nuova legislatura che mi vede oggi da un anno e mezzo Presidente attorno al tema che definì la nostra la mia ossessione quello di provare in Emilia Romagna a riportare tra qualche anno la piena e può non
Bene come è stato per tutto il lungo dopoguerra ad essere la cifra con cui in cui si poteva guardare con speranza di fiducia al futuro
Sappiamo che il lavoro e qualcosa di rilevante della vita delle persone delle famiglie perché lavoro prima di tutto e dignità per se stessi per i propri cari per i propri figli
E dunque
Quell'ossessione per la quale in una terra che pochi sanno alla fine dell'ottocento euro una tra le tre aree più povere del pianeta
Del di questo Paese ma che grazie al lavoro che è stato fatto da parte dei tanti che si sono succeduti a partire da tanti imprenditori e a partire anche da tanti
Cooperatori questa terra ha saputo diventare una delle aree più ricche
Dell'Europa probabilmente persino del mondo e per ricchezza peraltro chi vive qui o chi è venuto da altre parti del Paese o da altre parti del mondo a viverci lo sa bene
Richiesta non è soltanto il tema di poter garantire e già sarebbe tantissimo un lavoro un'occupazione
Qualità della vita per noi ricchezza è anche garanzia che le persone possono avrebbe ad avere ad esempio
Dei servizi di welfare di qualità perché magari nel corso della loro vita per i propri figli per se stessi per i propri cari magari anziani per le persone disabili CIP possa essere sempre qualcuno che si occupa di loro qualità della vita che al centro anche ho visto di questo dibattito in un mondo dicevo che nella globalizzazione
Vede due facce della stessa medaglia laddove da una parte persino economie
Che fino a qualche tempo fa facevano parte di Paesi che sapevamo voglia di incontrarli
Ci andavamo per debba visitarli come turisti
Ma che negli ultimi anni sono persino diventate economie che hanno portato via anche una quota di parte del lavoro che da queste parti si produceva ma l'altra faccia della medaglia Paesi che crescono che stanno meglio e chiunque come dire
Abbia un'etica pubblica rilevante pensa che questo sia un bene soltanto cioè che altre persone nel mondo possano
Stare come siamo stati noi nel corso di questi decenni è quella parte di mondo che cerca sempre di più il made in Italy ne parleremo ne parlerò anch'io dopo in un dibattito col direttore generale De Luca sul tema ad esempio dell'agroalimentare e della cucina nel mondo il made in Italy nel quale anche voi con tante vostre imprese siete protagonisti
Che vede un export che in questo Paese sta volando e pensate questa Regione dello scorso anno ha superato di cinquantacinque miliardi di euro di esportazioni record mai raggiunto e che quest'anno avete visto pochi giorni fa i dati
Nel secondo trimestre addirittura ho avuto un ulteriore aumento del sei virgola sei per cento che la pone adesso la prima Regione italiana su base relativa non era mai successo anche in termini di esportazioni dicevo con i cooperatori così con come tutte le altre par sociali di questa per
Proprio un anno fa poco più di un anno fa nel luglio del due mila e quindici e vi ringrazio per l'apporto che avete dato in quella discussione durata pochi mesi ma non banale a volte persino aspra abbiamo tutti insieme firmato quel patto per il lavoro
Che per noi all'orizzonte strategico per il quale da qui al due mila venti ma poi successivamente che ma intanto il due mila venti
Con quindici miliardi di euro di investimenti
Tra fondi europei fondi nazionali regionali e privati per le infrastrutture vogliamo tornare alla piena e buona occupazione avete visto i dati di questi giorni
Pubblicati anche questa mattina l'Emilia Romagna
Lo dico tenendo i piedi per terra
Utilizzando tutta l'umiltà
Che come dir della quale tenere sempre conto ma avete visto per il secondo anno consecutivo certo le stima reale si conosceranno a fine anno ma siamo proiettati lì
Sarà la locomotiva
O una delle locomotive del Paese una crescita che ci pone nelle previsioni addirittura sopra la Lombardia ma non è tanto importante il punto degli ci male in più in meno
O si sia primi e secondi o persi quello che è importante è che se il buongiorno si vede dal mattino quell'ossessione che abbiamo indicato grazie
Al contributo del rapporto di tutti ha fatto sì
Che in un anno sono stati creati quarantasei mila nuovi posti di lavoro in questa Regione
Con una prospettiva che è quella ripeto di tendere abbinò disoccupazione che al nove per cento la trovai un anno e mezzo fa appena insediato Presidente e che in questi giorni è diventata del sette e mezzo per cento certo abbiamo rischi che sono dati dal terrorismo internazionale
E dalla competizione globale o dal rischio anche di frenata dello stesso Paese ma non mi piace guardare a cosa dovrebbero fare gli altri
Per poi a addossare colpe vogliamo partire da quello che dobbiamo fare noi perché
Perché dobbiamo essere capaci non soltanto di fare bene per noi ma di essere una Regione che vuol dare all'altezza dell'orgoglio
Riguardo il mio sto Poletti per questo di dare un contributo anche al Paese accrescere magari ancora più rapidamente di quello che ha fatto oggi vado a concludere certo ho parlato di opportunità
Ho parlato di lavoro
Ho parlato di sfide
Che con il buongiorno dicevo se si vede dal mattino le abbiamo incanalate con quel patto verso una prospettiva nella quale ci possiamo dire
Che oggi i segni sono tutti più rispetto a qualche anno anche in Emilia Romagna in cui purtroppo i segni erano diventati meno
Ma la povertà c'è c'è ancora c'è stata anche in questa ricca Emilia Romagna negli ultimi sei anni
è arrivata quella crisi che ha raddoppiato ad esempio le persone in povertà certo
Se li paragono ha i numeri di altre parti del Paese d'Europa o del mondo
Ci potremmo dire che stiamo bene ma coloro che sono andati in povertà in questi anni non gliela puoi raccontare così è per questo anche rispondendo alle bellissime parole che ha utilizzato mossi l'ordine via di questo lo ringrazio descrivendo quello che anche gli ha definito il possibile modello emiliano abbiamo deciso che vogliamo guardare anche a quelli
Per la prima volta tra poche settimane approveremo una legge in Assemblea legislativa il reddito di solidarietà che si aggancia era
Al contributo e al Fondo per il Governo darà la povertà minorile e metteremo trenta milioni di euro
Della Regione Emilia-Romagna che serviranno a dare un sollievo ad altre persone che su lo caduto in quella condizione con politiche però permettetemi credo condividiate non di carità
Ma di dignità
Perché non ci interessa dare un assegno perché
Un padre di famiglia magari
Guardi l'attivo nel la pelle di John in poltrona davanti i propri figli ma ci interessa dagli domando per quel tempo necessario per il quale poi
Nel giro di breve tempo vogliamo aiutarlo a trovare una nuova occupazione grava ho concluso davvero
Vi ringrazio io credo che questi tre giorni saranno davvero utili
E penso che il lavoro e la discussione che faremo
Potranno garantire a questa terra di dare davvero un contributo alla nostro paese a cui vogliamo davvero bene grazie
Grazie stavano Bonaccini
La prima biennale dell'economia cooperativa non poteva che essere da qui non poteva partire che da qui dalla patria della della cooperazione in Italia per tre giorni Bologna capitale dell'economia sociale forno e lei è sindaco di Bologna Trigilia ma era la prego
Carico per attrici carri curatori vi ringrazio innanzitutto perché parte da Bologna la Biennale dell'economia cooperativa questa città come sapete l'epicentro quel capitale umano il soci cooperatori nella comunità
Come modello di imprenditorialità che costituisce la prima deformante risorsa del movimento cooperativo una risorsa che torna oggi di estrema attualità
E che deve diventarlo ancora di più
Perché la cooperazione ha nel suo patrimonio genetico un valore importantissimo la dignità del lavoro
L'impresa come è successo dell'umanesimo oltre che del business il valore etico come ispiratore fondante della propria missione
Voi come me conoscete i fatti di cronaca che hanno coinvolto alcune cooperative ma conosciamo bene anche la vostra pronta capacità di relazione di preso avvio distanza il riscatto
Che il movimento saputo opporre a questi incidenti di percorso di pericolose derive per fortuna riconducibili a pochi passi io vorrei qui con voi però sottolineare il fatto che poco si evidenzia
Nel dibattito nazionale che molte cominciano avessero invece i casi di false
Cooperative che inquinano la libera solo
Concorrenza e sottopongono i lavoratori a pratiche di lavoro umiliante io sotto pagate
Permettetemi perciò di ricordare qui la mia convinta adesione alla proposta di legge popolare avanzata dalla cooperazione contro il fenomeno delle false cooperative
Mi auguro che il Parlamento trovi il modo di discuterne perché indispensabile disporre di un quadro normativo più efficace
Mi permetto di fare notare questo clima sul referendum costituzionale
Nel quale tutto si discute tranne che del merito che l'eventuale approvazione della riforma costituzionale comporterebbe anche l'obbligo
Per il Parlamento e non solo la facoltà come oggi di discutere le leggi di iniziativa popolare entro un definito lasso di tempo
Oggi siamo qui
Sono onorato anch'io
E lo saluto con deferenza della presenza del Presidente emerito Giorgio Napolitano
E della signora Clio
Di tante personalità
Studiosi politici economisti per partecipare a questa aggiornati che sono importanti per Bologna per il nostro Paese
Questa giornata discuteremo di cooperazione ma anche di come affrontare il cambiamento
Come trovare le risposte e per l'Italia per le prospettive di rilancio e di crescita del nostro
Del nostro Paese
Mutua Lisma democrazia economica autorganizzazione d'impresa di lavoro unità del movimento cooperativo si ripropongono dunque in un contesto
Di ridefinizione della capacità di una nuova rappresentanza anche del movimento cooperativo
Come capacità di reagire alla crisi dalla società civile intermedia
Con la consapevolezza che il rafforzamento della rappresentanza associativa intermedia
è una delle risposte più efficaci
Moderne per accompagnare il Paese con decisione verso
Lo sviluppo cooperare significa competere come mi insegnate nel quadro globale e quindi affrontare le questioni dell'aggregazione dimensionali necessarie
E delle nuove priorità a cominciare da quelle dei servizi dell'innovazione tecnologica della rigenerazione urbana
Dell'agricoltura e dell'agroalimentare non ultimo ma decisivo dell'istruzione della formazione e della ricerca
Ma significa anche
Riaffermare una coerenza tra mezzi e fini attraverso un metodo di partecipazione fondato sulla collaborazione
Sull'applicazione concreta da parte delle istituzioni
Della Costituzione dove vai dove intendiamo agli enti locali a sostenere i cittadini che si auto organizzano per svolgere servizi o attività di interesse generale
Altro dunque ben altro
Che una presunta difficoltà di uscire dal con la lettera realismo tra politica e cooperazione
Non c'è nessuna nostalgia per quell'epoca semmai c'è una consapevolezza comune che diventa oggi centrale fisso oggetto personale
L'esercizio della cittadinanza come libertà responsabile e solidale
La condivisione di progetti la ricerca di
Affinità
In un mondo plurale
In un quadro dove le istituzioni
Debbono
Rilanciare la centralità dell'intervento pubblico come redistribuzione di risorse contro la diseguaglianza
Insieme però ha una capacità
Di redistribuzione del potere
Inteso come capacità delle persone singole o associate
Di cercare la propria realizzazione attraverso la sussidiarietà
Cari cooperatori carico operatrici e questo è dunque
Il mio augurio come sindaco di una città dove siete tanta significativa parte che la vostra riflessione ci aiuti come è stato ed è
A rafforzare la nostra democrazia urbana come comunità appena fatta
Come la consapevole consapevole organizzazione della convivenza tra diversi
Che nella storia della nostra città perché soprattutto oggi è la chiave per il nostro Comune futuro auguri a tutti noi
Grazie al Sindaco del piena ma era la
Prima vi ha letto il messaggio del papà Papa Francesco parla della giustizia quale autentico motore dello sviluppo
E e ha detto anche la persona il suo integrale sviluppo l'etica che devi illuminare lo sviluppo sociale mi sembra che le assonanze con i valori cristiani e con il mondo cattolico ci siano
Ed è con noi monsignor
No monsignore Matteo Maria zuppi arcivescovo di Bologna buonasera
Fabio
Grazie io ringrazio tantissimo per questa opportunità che
Mi offre ci offre credo molto motivo di di grande riflessione anche di consapevolezza delle sfide
Perché effettivamente non è c'è niente di celebrativo direi tutt'altro CEM a meglio c'è molto di celebrativo
Ma c'è anche credo la consapevolezza delle sfide che oggi
Movimento cooperativo ma tutti coloro che circa del bene comune si trovano ad affrontare
E lo sono sfide virtuali sussidi drammatiche
Sono cento mila ragazzi che vanno all'estero
Sono le migliaia di persone che cercano un futuro e disperatamente il futuro che ci aiutano a guardare al futuro perché lo cercano disperatamente
Io credo che sono le sfide di dite antichi e il lavoro l'hanno perso tutti non lo trovano
Quelli che appunto a cinquant'anni come veniva ricordato prima oppure di lavoro nero io non condivido molto la la la la sottolineatura che il Sindaco operato perché le false cooperative e poi c'è anche un altro sfruttamento ma quanti ragazzi guadagnano quattrocento cinquecento euro al mese
Andando avanti lavorando tantissimo in maniera del tutto precaria penso che queste sono le sfide a cui in tutti
E per questo anche che sono qui perché
Nessuno c'era
La chiave nessuno c'è la bacchetta magica e credo che
Soltanto in quelle segreto
Che penso che
La casa comune per usare un attendiamo vocabolario
Caro papà Francesco
E chi richiede le energie di ognuno che lei Lella di meglio di ognuno il fondo questo nasce
è da sempre con la cooperazione che la cooperazione c'è una cosa su cui si è
Si è convinti per fortuna che non ci si salva da soli
Che non se ne esce da soli che si esce soltanto
Cercando di trovare insieme la soluzione
E di aiutarsi insieme allora
Circa la deriva di essere brevi break even
La solidarietà non è un'ispirazione lontana
La solidarietà è un esigente
La solidarietà pone dei limiti perché qualche volta
E lo sappiamo bene ognuno
Quando poi la su Italia diventa l'ispirazione lontana prevale un'altra logica
E in cui quel rapporto che c'è chiaramente che ci deve essere tra
Il mercato la solidarietà
Si è poi
Dissi l'equilibrio
Diciamo così
Si perde e la solidarietà diventa un riferimento lontano qualche volta di la fastidioso oppure
Talmente evocativo da giustificare tutto sappiamo che poi
Si vive solo di presente ai
Queste la seconda cosa che volevo dire ieri ho presentato un libro bellissimo Dipiazza ancora l'autore credo che sia qui
Il libero
Il presente non basta
Del
Ex
Del ispettore in merito dell'Università di Bologna e
Vedo presente non basta
E ma qualche volta ci accontentiamo di tenerci il presente perché perché dell'ultima cosa che voglio dire
E bisogna provare a guardare con esigenza il futuro
E il futuro richiede
A accettare queste sfide e trovare l'etica senza una visione
Non c'è
Una ricerca seria vera
Direi con tutte le urgenze da ricostruzione guardando certe immagini chi era blanking ieri abbiamo visto prima ma oggi abbiamo il problema di questa ricostruzione
Quindi dobbiamo avere quella stessa passione
Quella stessa etica
Che permette ha permesso a tanti di rendere grande il movimento cooperativo noi di avere questi eredità
E credo anche quindi di volare a guardare a lasciare a chi verrà dopo tanta speranza
Chi non deve essere ricercata altrove perché la debbono poter trovare qui finisco con una
Affermazioni di Pato Francesco
Perché credo che il Papa Francesco
Al ecco ma al mondo cooperativo come abbiamo già ascoltato richiede qualche cosa
Globalizzare la solidarietà
Le lacrime incessanti dei poveri le necessità di riprendere lo sviluppo che sia un vero progresso integrale non fermati lì a guardare soltanto quello che avete saputo realizzare continuate a perfezionare
Rafforzare e aggiornare le buone e solide realtà
Che avete già
Costruito
Ecco credo che queste
Siano
Le che la grande eredità perché possiamo
Rispondere a quelle sfide epocali e soprattutto lasciare
A chi verrà dopo
Non soltanto il
Nostro presente ma quello che sarà il loro futuro quindi grazie di quello che fate che farete
Accadrà
Che bello globalizzare la solidarietà
E e adesso il Presidente emerito Georgia Napolitano prego Presidente
Dove preferisce
Prego
Grazie
Sì
Signor
Presidente della
Signor Presidente della Regione Emilia-Romagna
Signor sindaco di Bologna otto Rita partecipanti tutti come io ho sentito poco fa citare riqualificare
Operatori e volontari che avete costruito questa Biennale cooperativa
Io
Ringrazio sinceramente il Presidente Lusetti e la lega pop per l'invito che mi è stato rivolto a dare sia pur verrete viene
Contributo a questa magnifica
Assemblea
Così partecipata e motivata
Vi ringrazio
Perché suppongo l'invito abbiate fare anche
Con l'attenzione che io
Sempre riservato hai problemi era la realtà viva della cooperazione
In particolare vorrei aggiungere
Anche se l'orizzonte oggi l'orizzonte anche in questa Biennale non è quello
Di una
Sola parte del movimento cooperativo
A
Dire quanto agli uomini alle donne della lega io sia stato personalmente legato per via politica per via istituzionale e financo come qualcuno fa per via familiare
Comunque ringrazio
Perché
Ho trovato qualcosa di estremamente interessante e quindi
Leggendo anche i materiali preparatori l'interesse di questa Biennale
Detti economia coro cooperativa vorrei dire sta nello sforzo volto a rilanciare valori e ideali del movimento cooperativo e a sollecitarne una operante unità
Ciò tra l'altro comporta una valorizzazione fondata su esperienze e risultati concreti del contributo della cooperazione nelle sue forme tradizionali e in quelle di più recente
Espressione in particolare
L'impegno posto dalla Legacoop nella preparazione della Biennale vale anche alle agire a danni di immagine e ad attacchi liquidatori
Poca attività fenomeni degenerativi cooperative spurie come si è detto nel documento preparatorio dell'odierna iniziativa e vorrei aggiungere se mi permettete
Che a ciò si è reagito
Con molte forse inspiegabile ritardo visto il clamore soprattutto di alcuni gravi casi
Di devianza da autentica cooperazione
Casi
Sconfinati nell'affarismo è nella corruzione come quello emerso nelle indagini
Sulla vicenda romana almeno fino a ieri
Denominata mafia capitale
Non c'è dubbio che specie nel momento di grande tensione e incertezza dell'opinione pubblica e nello scontro politico che stiamo attraversando è
Assolutamente essenziale
Che i sorge ti del mondo cooperativo esprimono una convinzione profonda e un impegno totale
Sul piano della trasparenza
E della moralità
Dei comportamenti individuali e collettivi
La seconda valida motivazione direttrice di questa
Biennale sta a mio avviso
Nel mettere in evidenza i contributi che la cooperazione ha dato ed è chiamata a dare anche
In una
Riconosciuta funzione anticiclica
Per il superamento pieno
Nella crisi economica che ha investito da otto anni
L'Europa e l'Italia
Con gravi ricadute negative sul piano sociale come dicono
Le cifre sulla disoccupazione e anche sul peggioramento nella quantità nella qualità di vita delle
Fa chez più deboli della popolazione non è superfluo richiamare
Il peso della cooperazione dell'economia italiana
Chiediamocelo pure quanta parte dell'opinione pubblica e consapevole
Dell'incidenza
Delle imprese cooperative ad esempio i settori strategici come l'agroalimentare e la distribuzione
La valorizzazione di questi sviluppi deve peraltro essere accompagnata sempre è un problema non recente quello che io richiamo
Da una attenzione e vigilanza circa le imprese cooperative che raggiungono grandi dimensioni e ci che i problemi che nascono di effettiva compatibilità con i caratteri
E i fini propri dell'impresa cooperativa
Alludo alla combinazione che deve garantirsi
Tra natura e valore di imprese non profit ed esigenze di sostenibilità e competitività sul mercato
Ma al tempo stesso è particolarmente importante valutare il significato della nascita in crescita di nuove formazioni cooperative mi riferisco a una
Tipologia ormai nota imprese cooperative costituite tra lavoratori al fine di evitare l'interruzione dell'attività produttiva messa in forse dalla crisi o dal ritiro dei titolari
A gestire nell'interesse comune beni confiscati alla fine ita organizzata in sostanza imprese cooperative cosiddette di comunità che vanno oltre gli interessi dei soci per guardare ha un interesse più ampio
Di cittadini e di determinati territorio
Parlo naturalmente di fenomeni recenti ma ho cercato personalmente in un di non restare fermo a cinquant'anni fa nell'osservare il mondo della cooperazione
Al di là
Aldilà di questi sviluppi messi in luce ad esempio
Dall'ultimo rapporto redatto da Eurex su dati due mila tredici vorrei mettere l'accento sullo specialissimo interesse che presenta ogni possibilità di aggregazione tra soggetti giovani
Per l'avvio di iniziative che per lo più si fondono su tecnologie avanzate
Occorre verificare io credo attentamente quanto questi gruppi di giovani scelgano la forma cooperativa
Per le loro imprese nascenti e anche
Forse interrogarsi sul perché non lo faccio abbastanza in questo campo come d'altronde più in generale
Dispetto alla fertilità della forma cooperativa d'impresa si tratta di vedere se siano pensabili ulteriori politiche pubbliche di sostegno
Si impongono nel contempo
Come è stato molto sottolineato nella preparazione di questa
Biennale battaglie diretti
Però slancio ideale e anche impegni di formazione su cui appunto la vostra Assemblea largamente si incentra
Questi impegni vanno messi in rapporto con l'attuale oscuramento o aperta contestazione di più generali fondamenti di politiche pubbliche di forme di intervento pubblico o sociale nelle con un via quali apparivano indiscutibili fino a tempi uscenti fino all'insorgere e approfondendo se cioè
Della crisi finanziaria
Globale nel due mila otto e della conseguente crisi dell'euro zona
Pilastro dell'integrazione europea infatti è stato
Come ha ribadito ancora
Il Trattato di Lisbona nel due mila e sette nell'articolo tredici l'economia sociale di mercato ritrattato recita l'Unione instaura un mercato interno sia ad opera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi sulle cono mi associare di mercato fortemente competitiva che mira alla piena occupazione e al progresso sociale
Bisogna in effetti ripartire in una riflessione che riguardi le condizioni ancora oggi dell'economia e dell'occupazione
In Italia e l'Europa dall'analisi e via via compiuta delle cause delle componenti materiali e anche ideali
Della crisi globale pioggia fatto cenno
Vorrei citare
Se mi consentite un'importante studioso e uomo pubblico italiano
Tommaso Padoa Schioppa scomparso alcuni anni fa che ha dato io credo degli apporti illuminanti acquista analisi
E gli enti ci ha parlato in un saggio
Uscito nel due mila e nove della lunga incubazione della crisi e della colpevole disattenzione che sia il registro avverso allarmi che potevano essere colti già un anno e mezzo prima del collasso nella finanziaria americana l'Imam progresso
L'accento e posso da Padoa Schioppa sul crescente indebolimento esterno da molti anni della più grande ricca economia del mondo
Sul puntare su una crescita senza risparmio e poi a prodotto
Il crack finanziario di cui ancora paghiamo le conseguenze e qui in effetti sono state importanti anche idee
Fuorviante
Idee fuorvianti sole politiche economiche dei Paesi sviluppati e esatta
Determinante l'assenza di tempestivi interventi di correzione di una crescita che appoggia si appoggiava sempre di più su dilatate oltre misura e fragili base finanziaria
Fondamentalismo di mercato definizione
Di Tommaso Padoa-Schioppa lo dico perché di solito ci compiacciamo di citare
Economisti americani sapienti e anche
Molto molto pubblicizzati questa una
Espressione coniata
Da Tommaso Padoa-Schioppa insieme con un altro su cui
Richiamo la vostra attenzione abdicazione della politica
Perché alla fine degli anni Settanta prende il sopravvento
Sul piano ideale una componente estremizzato abbia l'esigenza e della scelta di un superamento del trash ed ente eccessivo interventismo dei poteri pubblici a danno
Di un più libero svolgimento delle energie del mercato
Ma se quelle esigenze quella scelta avevamo
Ragion d'essere
In effetti
Le conseguenze della loro estremizzazione in chiave appunto di rinuncia della politica a vigilare e a dettare regole per evitare contraddizioni portatrici di gravi crisi erano state fatali questa l'abdicazione alla politica di cui ha parlato il nostro nostro compianto amico il le regole ormai non potevamo essere più soltanto nazionali
L'economia domestica l'economia
Di casa propria dice Padoa-Schioppa era già diventata il Governo
E si pagava l'assenza di un sistema di regole di disciplina
A livello sia nazionale sia internazionale
C'è da aggiungere che dopo il due mila otto e questo ha aggiunto anche fra di noi ebbene sottolinearla
Non si
Non si deve ricorrere non si sarebbe dovuto e aggiungo ancora oggi non si deve ricorrere a un brusco spostamento del pendolo in direzione opposta
Non bisogna
Coltivare nostalgiche e ideologiche e io ho degenerare politiche del passato
E qui c'è campo per elaborazioni azioni originari che anche l'Italia sta portando avanti e sostiene il concerto europeo e mondiale
Cioè campo anche per una
Rivalutazione dell'orizzonte della economia sociale di mercato e del ruolo dei soggetti di impresa peculiari
Come le cooperative in per gli atti verso fini comuni nel nostro Paese di rilancio dell'economia e dell'occupazione specie tra i giovani e nel Mezzogiorno
Infine
Voglio conclude su questo punto questa Assemblea importante perché
Possiamo augurarci che da essa venga un impulso forte determinante al consolidamento dell'alleanza delle cooperative italiane
è un
Processo già avviato ma bisogna andare avanti con molta decisione bisogna andare avanti con molta decisione presa una unità concreta una unificazione effettiva
Senza troppi orgogli e passioni di bandiera bisogna davvero pensare in termini di movimento cooperativo unito
E d'altronde io
Ricordo che
Quando
Nel
Giugno due mila e tre mesi si tenne ritenne in occasione sì del vostro dell'Assemblea nazionale dell'Alleanza delle cooperative italiane
L'esigenza che indirizzarsi un messaggio lo indirizza i proprio in termini
Di forse a peggio apprezzamento per il processo di costruzione
Di una rappresentanza unitaria del movimento cooperativo
Dissi allora precisamente
La vostra assise
Assemblea nazionale dell'Alleanza delle cooperative italiane rappresenta un importante passaggio nel pro cesso Dio costruzione di una rappresentanza unitaria del non del movimento cooperativo in un'occasione di riflessione di confronto
Per riaffermare i principi costituzionali
Su cui si fonda la sua
Lunga esperienza
Solidarietà diritto al lavoro centralità della persona e a dispetto della sua dignità partecipazione attiva
Irresponsabile
Della vita d'impresa ora
Si è già
Andati ma bisogna andare fino in fondo oltre i vecchi confini oltre con Fini della lunga storia
Di filoni fondamentali
Del movimento cooperativo italiano
Il filone cattolico e il filone socialista comunista di sinistra
E bisogna
Reato lealmente a realizzare
Uno unità che è possibile
Organicamente ritengo che questo sia
Un imperativo
Che noi dobbiamo
Assume voi chiunque a voi guardi in questa in questa Biennale
E
Vorrei aggiungere concludendo ancora ancora qualcos'altro vedete la unità piena
Tra
Questi diversi filoni storici del movimento cooperativo può rappresentare quello che io definirei
Una
Unità tra soggetti affini
E questo
Vale
In campo politico in campo sociale soggetti legati da comunanza di ideali da esperienze che si sono via via
Avvicinate danno vita a qualcosa di nuovo insieme
Un'alleanza al Comune quella delle cooperative italiane
Ma anche un'alleanza tra forze politiche affini e questo naturalmente essenziale
Per
Arricchire anche per semplificare la partecipazione
Pubblica italiana
Ma
Non voglio perdere l'occasione per parlare anche di un'accezione più ampia
Della unità della coesione del Paese della unità e della
Coesione della nazione naturalmente
Se guardiamo
All'Italia oggi alla nostra
Condizione alla nostra la nostra realtà ne traiamo motivi
Di ragionata e solida fiducia e anche
Come ovvio motivi di seria preoccupazione per le
Sfide che ci attendono per il problema per i problemi che ci trasciniamo da decenni anche nel campo istituzionale e finora non siamo mai stati capaci di risolvere ed è venuta l'ora di risolverli ma
Noi dobbiamo
Se vogliamo
Se vogliamo
Guardare al futuro che è necessario auspicare per noi che per i nostri giovani
Non basta che ci liberiamo da anacronistici conflitti ideologici dobbiamo liberarci anche dacci Vietti e distruttivi contrasti politici viviamo in una democrazia che si nutre
Viviamo
Viviamo e vogliamo vivere in una democrazia
Che si nutre di distinzioni e di competizione
Ma occorre
Averi anche il senso dell'indice occorre anche
Capo vedere più lontano dell'uno di un orizzonte breve occorre fare nostra una visione degli intere sì di più lungo termine del nostro Paese che esigono
Convergenza di forze al di là del fuoco
E della lotta
Per la conquista della maggioranza in Parlamento e della guida della guida del Paese bisogna che al di là di questa fisiologica e legittima dialettica
Contenuta entro limiti di senso della responsabilità e certe volte perfino lasciatemelo dire di senso della decenza e di dissenso
Tutti il dissenso della raspa della responsabilità contro faziosità dilaganti
E allora bisogna dire che insieme dobbiamo sapere che ci attendono sfide che esigono una convergenza aldilà della dialettica tra maggioranza e opposizione in Parlamento che singolo convergenza nel Paese in il popolo tra i cittadini tra i giovani verso obiettivi che richiedono sforzi prolungati
Che vadano al di là
Della stessi dello stesso orizzonte di un Governo e di una legislatura o noi riusciamo
A riguadagnare
Questo grande senso comune dell'interesse generale nell'interesse nazionale muoveremo molte difficoltà sul nostro cammino intanto auguro all'Alleanza delle cooperative italiane
Di
Saper superare gli ostacoli che restano sul proprio cammino o Sacconi che sono fatti anche di stanchezza
Di vecchie esperienze di impresa che opera
L'IVA ma che sono anche fatte di incomprensioni e di ostilità che non mancano e che bisogna avere la forza di fronteggiare insieme auguri a voi tutti
Grazie
Grazie grazie alla Presidente merita Giorgio Napolitano
Allora un
Un percorso parallelo nell'auspicio formulato dal
Del Presidente
Superare i conflitti
Superare i conflitti in ogni ambito in ogni ambito sociale in politica come ha detto il Presidente anche nell'obiettivo di raggiungere appieno all'Alleanza delle cooperative Presidente Lusetti
Allora vi dicevo in apertura che non sarà da sola in questa tre giorni ci saranno tantissimi giornalisti e tanti
Nicola che da affiancare a me
Il direttore della sera
Luciano Fontana Roberto ben Abbate il direttore editoriale del Gruppo Espresso avremmo
Serena Dandini avremo Federico ATA dia veramente tantissimi tantissimi colleghi e anche tanti tanti artisti ne parleremo dopo dove c'è sì in fondo l'editorialista della Stampa dati reattore di tante testate
Ci sei Giannelli atta
Credo tante
Atti
Atte grazie grazie Ilaria
Grazie
A tutti voi io vorrei subito perché la ovvero l'agenda come ci diceva Ilaria è fittissima invitare il Presidente Bush Setti qui con me
Perché dobbiamo può fare
Due due ragionamenti Presidente accordi ci mettiamo noi vogliamo
E
Devo dire Presidente se denti di che classe sei Presidente te lo posso chiedere
Di che classe sei
Sono note e cinquantaquattro allora
E
Presidente è molto giovane perché le cinquantaquattro nella seconda metà dell'anno io sono dello stesso anno dei primi delle prime settimane quindi siamo diversamente giovani no
E ci troviamo qui conta e con voi con i nostri amici erano statica celebrare centotrent'anni
Di una grande istituzione italiana ed europea
Ascoltando e il discorso Presidente Napolitano che sapeva confuso pensa avete fatto bene
A invitare per diciamo ad aprire i lavori un giovane
Un giovane signori perché
L'invito che ci ha fatto il Presidente
Trovate Presidente
A innovare la politica
La cultura l'economia e a non vedere il mercato buono o cattivo ma
Par citando Padoa Schioppa cioè ho l'impressione che poi queste istituzioni
Siamo vite e che mentre oggi
Bobba molto di moda diciamo
Così il lasciarsi passato un forestale
Invece
Il passato e il futuro è
Voce del verbo essere il futuro e così Presidente si è così io ne approfitto per
Una
Perché il Presidente ci sta non restare ancora qui un po'con noi per
Ringraziarlo
Per ringraziarlo a nome di tutti voi
Perché sia
Regalato
Alcune
Per di saggezza e soprattutto ci ha richiamato
Ha un ruolo che
Come cooperatori abbiamo il dovere dissentire nostro ha una responsabilità
Questa parola così antica al tempo stesso così
Moderna e a volte
Poco praticate poco esita una responsabilità che ci deriva nella costruzione
Dell'alleanza delle cooperative italiane questo è un obiettivo strategico che
è all'altezza delle ambizioni della cooperazione all'altezza della storia nostra dalla storia di Confcooperative di AGCI
Che è una storia
ANCE anzi
Centenaria per tutti quanti noi
Io
Ho davanti a me
Una
Prima fila
Di
Persone che
Rappresentano
Con la loro vita
I Presidenti che mi hanno preceduto e che io immeritatamente
Lavoro voglio dire ricopro la carica che loro hanno
Per anni
Ha avuto
Io credo che
Queste persone con la loro testimonianza dalla presenza ci dicono
Andate avanti ci dicono
Non guardate la vostra la storia con la testa voltata indietro
Abbiate il coraggio di andare oltre
A quelle che sono
Le vostre convinzioni e ho
In
Alcune i momenti
A quelle particolarità che
Fanno parte della vita quotidiana ma per le quali non vale la pena
Dividersi
Ma soprattutto
Abbiate
Cura
E attenzione a quelli che sono gli interessi veri
Della cooperazione come forza viva di questo Paese
Questo è un regalo enorme che il Presidente ci ha fatto questo credo sia
La testimonianza vera dei
Presidente che mi hanno preceduto in questa
Grande responsabilità ed è
Ciò sul quale noi
A partire da oggi in tutto il percorso della
Biennale e degli temeraria dovremmo riflettere
Preciso hai fatto riferimento
A ai dirigenti della lega
Picchetti hanno preceduto e i
Rilanciamo un po'quello che le immagini del filmato avevamo visto che tutti
Il sindaco e Presidente
Della regione e il vescovo in qualche modo ci hanno
Reso rimasti colpiti no perché quell'Italia sembra lontanissima oggi
Anche se poi il vescovo diceva occhio perché magari nelle periferie quelle situazioni
Vengono vengono a riproporsi
Ti vorrei richiamare ancora un attimo
E a un passaggio del discorso del Presidente Napolitano per gli usi mi piace anche
Per i resoconti di stampa che ci serve ed offensivi risottolinearlo
E
Ormai l'Europa velocissima bere si ci sono una serie
Catino dizione trovate
Presidente ha citato l'agenda di Lisbona che
Dovremmo forse i DRG dai
De Bellis scaffali appartano amico
Carissimo com'era
A Padoa Schioppa quando c'è
Economia sociale di mercato cioè
Non c'è
Una contraddizione o
Un'inimicizia
Decisa tra
Il mercato che crea ricchezza
è una società che la sappia poi ridistribuire e dare soprattutto tutti l'opportunità
Dip fare parte della creazione e la ricchezza
Cooperative questo data centotrent'anni è un tentativo di usare il mercato vero
E non solo a fini di creare profitto ma anche di perché alle comunità o sbaglio
No è così se noi
Oggi compiamo centotrent'anni ma abbiamo una prospettiva di altre centotrent'anni magari
All'inizio anch'con un nuovo inizio all'interno dell'Alleanza delle cooperative e perché ciò che noi rappresentiamo ciò per i quali siamo nati risponde a questo bisogno
Risponde
Al bisogno di ridurre le differenze risponde al bisogno di
Dare lavoro a chi non ce la
Risponde il bisogno di
Creare una condizione di mercato che sia trasparente
Che sia equo
Che sia solidale che sia rispettoso delle persone
Se una
Un dato che
A volte
Noi operatori fino a qualche misura sottolineiamo per certi versi subiamo come un elemento di sudditanza psicologica
C'è un pezzo dell'industria privata che ci sta rubando le parole in che senso
Nel senso che quando
L'industria privata
Fa
Sua una
Cultura che mette al centro la persona che mette al centro l'uomo noi siamo servizi che questo avvenga perché più si è nell'affrontare
I problemi
Della sofferenza della disoccupazione e meglio è ma quando questo diventa un elemento di marketing quando questo si offusca all'interno della nostra azione beh questo è un elemento che
Non possiamo né accettare né subire quindi questo richiamo forte che si è fatto anche il Presidente Napolitano ai al
Ai nostri valori cooperativi con un elemento distintivo per competere un come un elemento
Che ci consente di essere
Un fattore
Accenti e di
Cambiamento del mercato in termini solidale cooperativi io credo sia questa la sfida che dobbiamo vincere
Come Legacoop ma soprattutto come Alleanza delle cooperative
Per radicare proprio questa nostra conversazione
Nel nel presente nell'attualità parte le giuste celebrazioni fammi partire dal colloquio che ha avuto tutti
Poc'anzi con il colleghi giornalisti
Hai cominciato dicendo
Noi
Come mondo della cooperazione quelle che tu
Accordino in particolare ma generale il più ampio mondo cooperativo italiano abbiamo ritrovato stiamo ritrovando siamo lieti di ritrovare la fiducia
Non solo dei nostri clienti non solo i nostri consumatori conosco non solo i nostri cooperatori
Ma dell'intera cittadinanza dell'intera comunità perché hai questa impressione
Beh io parto da un rimprovero che il Presidente Napolitano ha già fatto e che io credo a partire da me ne dobbiamo sentirci tutti ci diceva avete reagito diretta
è vero Presidente però dovevamo fare alcuni contatti in casa prima di reagire li abbiamo fatti li abbiamo fatti con grande determinazione
E questo ci ha consentito di
Riprendere un filo un rapporto una
Una un dialogo una comunanza con lecco ma con le comunità e con l'opinione pubblica
Pubblica che oggi si fa a dire che
Un pezzo di strada è stato fatto in maniera importante
Siamo risaliti nei sondaggi nelle
Valutazioni che periodicamente facciamo rispetto al vissuto che abbiamo nei confronti dell'opinione pubblica
E siamo ritornati in termini fiducia oltre il cinquanta per cento che
Il posto nostro non è ancora quello che avevamo prima
Degli
Eventi delittuosi che hanno sfiorato pochi
Ma
Troppi comunque per noi
Che hanno sfogliato il nostro mondo e oggi
Siamo in una condizione dove possiamo attraverso la Biennale attraversi fine agraria
Dire
Che questo rapporto si è ricucito
Che dire che
Abbiamo
Affrontato l'emergenza e della illegalità belle
Difficoltà anche alcuni settori sul piano imprenditoriale del mondo cooperativo hanno vissuto durante questa crisi
Sono che stiamo affrontando non possiamo dirci fuori dalla crisi chi mi ha preceduto faceva riferimento alle forti stabilita ma segnali positivi sull'occupazione sulla tenuta del fatturato sulla realizzazione e l'apertura di nuove cooperative ci sono e queste
Sono gli elementi che si fanno ben sperare per il futuro
Ecco
Dal punto di vista dei osservatorio economico co il tuo mondo Presidente cooperative e davvero unico perché letizia cooperative di produzione che di servizio che grande distribuzione quindi davvero avete il polso dell'economia reale
Italiana dalle grandi aziende grandi gruppi sino
E alle famiglie quando tu dici
Non siamo come ho detto prima e come conferma il suo non siamo ancora fuori dalla crisi anche perché
Correggimi se sbaglio l'impressione che quella crisi abbia una corrente globale dal quale è impossibile che noi italiani usciamo da soli
E abbiamo bisogno che la marea saluta tutta quanta per fare salire anche noi
Quali sono gli elementi che ti incoraggiano di più e quali sono invece
Le preoccupazioni che ai
E in questo senso incoraggiò io anche che richieste ai per la politica
Che cosa vorresti vedere che l'appeal che la politica facesse per dare una mano la ripresa
Le cose che mi incoraggiano venne partiamo dagli elementi positivi che
Per uno ottimista come me sono quelli
Ho sempre
Di fronte
Ci sono settori come
La il welfare la sanità la nel settore delle cooperative sociali che sta crescendo in maniera importante per me un
Voglio dire che è importante sottolineare questo aspetto perché attraverso la cooperazione sociale si realizza anche un pezzo di
Di
Di di intervento e di supporto a delle fasce di popolazione che
Non sono più
Garantite o non sono più
Supportate dalle
Dal welfare statale che non riesce più a mantenere la sua dimensione universale tutta l'area della cooperazione sociale sta crescendo molto bene c'è un tema importante nell'agroalimentare dove rappresentiamo pezzi importanti
Per la produzione della trasformazione che ci mette nelle condizioni attraverso la costituzione di filiere di aggredire i mercati
Esteri c'è tutta l'area della distribuzione che in questi anni non è fuggita
Non ha chiuso come
Le grandi catene estere che per anni hanno imperversato nel nostro
Nel nostro mercato ed è riuscita a garantire una copertura molto importante è una distribuzione dei prodotti italiani sul territorio nazionale
C'è un tema
Di grande prospettiva anche in quei settori maggiormente colpiti dalla crisi e sto parlando dalla cooperazione di
Il Governo ha
Lanciato questo Progetto di Casa Italia noi all'interno di quel progetto dove
Abbiamo la possibilità di affrontare temi come la rigenerazione urbana temi come la messa in sicurezza del territorio abbiamo veniamo da una
Questa tremenda tragedia del terremoto che ha colpito
Il centro Italia la cooperazione nelle condizioni di essere partner ideale per un programma di lungo respiro che si metta nelle condizioni di uscire dalla logica dell'emergenza invitati
Mettere in piedi un percorso che ci consenta
Di mettere in sicurezza il territorio di salvaguardare le bellezze di questo Paese
Questi sono gli elementi che
Secondo me si fanno sperare oltre a tutto il tema della Schering economica il tema dell'industria che al quattro punto zero che sono elementi sui quali la cooperazione non può
Non essere presente
E come tu sai anche per le chiacchierate che abbiamo fatto preparando questo questi incontri di biennale tutto quello che è innovazione dovuto zero tre punto zero adesso quattro punto zero è stata per me è sempre una passione
Quando non è la rimostranze quando quasi
Faceva arricciare il naso a qualcuno parlarne
è sicuramente il lavoro del futuro essi si dice gli studiosi dicono la grande maggioranza dei lavori del futuro oggi non sappiamo neanche quali saranno perché verranno creati via via
I in Italia ho l'impressione spesso Presidente che se ne parla tanto
Nei convegni e poi però
Si fa poco per esempio c'è un tema che per voi potrebbe essere importantissimo che è quello di
Egli educare i lavoratori
A quaranta cinquanta
Oltre insegnargli nuove mansioni e nuove tecniche che per loro possesso un arricchimento non solo come professionisti insomma lavoratori ma anche come esseri umani
Sì è vero si parla molto di industria quattro punto zero i com'è la nuova frontiera che
Darà spazio e possibilità di sviluppo alle nostre imprese questa dicitura
TG ti all'inflazione molto spinta l'utilizzazione di strumenti innovativi voi dice un pezzo che rimane un attimo
In ombra
Nel breve
Industria quattro punto zero a livello europeo rappresenterà qua dai quattro ai sei milioni di posti di lavoro in meno
Una affrontare questo tema senza
Tenere conto di questo aspetto senza porsi il problema di quali risposte dare
A queste persone che verranno espulse dal
Mercato del lavoro credo sia un approccio
Che non non ci piace non ci convince un approccio sul quale
Una presenza del movimento cooperativo con le proprie idee con le proprie
Con i propri valori può consentire a quelle persone di trovare un'alternativa sicuramente il tema della formazione
Della alfabetizzazione informatica come si dice
è una di quelle questioni che consentirà a queste persone di non essere espulse da dal mercato noi con la nostra capacità di aggregazione sia di piccole e medie imprese ma delle persone siamo nelle condizioni di essere
Non solo utenti di
Difenderle
Di di uno sviluppo informatico ma possiamo anche porsi l'obiettivo di essere gestori delle informazioni e di le cosiddette di tratta
Qualche tempo fa al Consiglio Nazionale Ricerche a Roma proprio con il Presidente Napolitano e con un altro grande amico
Il presidente Gino Nicolais e ampia abbiamo distribuito i premi alle migliori start-up alle start-up italiane che tra i giovani hanno creato più occupazione tra cui qualcuno anche della mia città anche del Mezzogiorno quindi
Quindi possiamo dire Presidente visto che qui se avete tanti importantissimi giornalisti possiamo dire a chi prepara in Italia il futuro i tavoli l'organizzazione la struttura del quattro punto zero che cooperazione c'è
La conservazione
La cooperazione Cenci vogliamo essere
E per usando un paradosso io dico che
Come cooperatori dovremmo parlare con il ministro Colletti con il Ministro Calenda
Tanto tempo quanto dovremmo parlare con la ministra Gelmini perché noi dobbiamo voi siete voi Coletti lo possiamo sequestrare questo un palazzo fa insomma a febbraio tarassaco paragonare fra qualche decennio Fossombrone sequestrare un ministro perché noi dobbiamo
Con dobbiamo far sì che
La economia cooperative la come a sociale diventi materia di studio abbiamo l'assoluta necessità
Di ampliare il campo di reclutamento dei cooperatori di domani di creare una cultura omogenea che consenta i cooperatori del futuro di riconoscersi
Di fare scelte dal punto di vista personale individuale che le
Le false di faccia a condividere una comunità una comunità bellissima come quella che
Oggi e
Raccolte in questa sala oggi tu hai detto e né nella può presentazione e
I i casi di legalità sono stati molto pochi però sono stati troppi
Credo che
Presidente Napolitano avrebbe dato davvero un grande scudo perché la tipo di denuncia che ha fatto il TAR fatalmente
E ferma nel tono morale e talmente efficace nel tono politico che tu fesso veramente I uno scudo
E da Superman fatti chiede quindi una cosa diversa
Quanto è stato doloroso per te
A questo passaggio aperte come
Persona che ha vissuto la sua vita in questo mondo in queste ore quanto esso doloroso per te
è stato particolarmente complicato e difficile anche dal punto di vista emotivo perché in quel periodo si era una parte di opinione pubblica che ci chiedeva non di colpire i colpevoli ma di cacciare le cooperative
Di cacciare le cooperative
In quelle cooperative c'erano migliaia di lavoratori c'erano esperienze in alcuni casi anche il centenario di vita cooperativa c'erano comunità che vi devo notturno a quelle impresa
Cacciare quelle e cooperative sarebbe stato dal punto di vista mediatico e comunicativo la cosa migliore da fare
Se avrebbe immediatamente messo nelle cose dalla parte di chi aveva ragione noi abbiamo fatto una scelta diversa
Più difficile più complicata
Siamo andati alla ricerca delle responsabilità delle persone perché la responsabilità in queste vicende e personale la reputazione del movimento cooperativo non è qualche cosa che
Non dipende se non dalle persone
Attorno primo tanto di nome ed i fondi
Abbiamo fatto questo abbiamo colpito i colpevoli
Abbiamo accompagnato le cooperative in un processo importante di rinnovamento dei gruppi dirigenti e dei consigli amministrazione e oggi quelle cooperative sono avviate
A un percorso di recupero pieno
Della sua capacità e le loro capacità di competere e di recuperare una dignità piena in un percorso di legalità
Salvando migliaia di posti di lavoro e esperienze che dal punto di vista sociale sono un fiore all'occhiello per noi e per tutta la cooperazione c'abbiamo Presidente in conclusione perché se no poi
La Monica fertili ci taglia il microfono e non vorrei questo e centotrent'anni sono tanti non possiamo purtroppo raccontarle discuterli e tutti uno per uno e io ma biennale
Dura è un esperimento ci sarà una Biennale tra due anni dici
Che cosa volete voluto creare con questo laboratorio e come neve di futuro se non per i prossimi
Centotrent'anni per i prossimi tre
La Biennale bella economia cooperativa la prima biennale dell'economia cooperativa è stata
Una
Una scommessa che tutto il movimento cooperativo di Legacoop ha voluto fare accanto alla Biennale c'è questo percorso di itinerari attraverso le città
Della Italia cooperativa
è un
Eredità che noi portiamo un'eredità positiva che portiamo all'interno dell'alleanza
E io mi auguro e spero che la Leanza abbia l'ambizione di far diventare la Biennale uno strumento attraverso il quale si dialoga in maniera matura autonoma e indipendente
Con la Società italiana con le istituzioni con la politica un momento di riflessione e di rilancio e di ridefinizione di quello che
Siamo noi all'interno di questa società del nostro
Modello di società a cui tendere
Quindi
è un appuntamento ormai fisso è un appuntamento che vogliamo che diventi Peace dobbiamo avere l'ambizione di farlo diventare fisso
Io direi che
Davanti a questa platea con questi oratori queste energie che abbiamo visto oggi e sicuramente c'è già materiale per le prossime due biennali Giuseppe certamente sì
Grazie Presidente sette