Intervista a Renata Polverini sulla campagna Enas-Ugl contro il femminicidio

Con Renata Polverini vice Presidente della Commissione lavoro parliamo di una campagna contro il femminicidio
Che sicuramente è un tema drammaticamente all'ordine del giorno e di cui però la politica si sta
Versante osservabile almeno
Qui a Montecitorio di che cosa si tratta
Ma intanto ringrazio la Presidente Polverini non solo perché si occupi
Ma in prima persona di questo tema così
Importante al tempo stesso delicato ma anche perché ha voluto patrocinare la presentazione di questo evento è un evento organizzato dalle Nazioni patronato
Nato nel mille novecentocinquantatré e quindi con una storia di diritti importanti e che sarà in cento piazze d'Italia dal trenta di luglio al sei di agosto
Laddove le persone stanno appunto
Consumando le loro meritate vacanze proprio perché è un tema che va affrontato laddove ci sono le persone abbiamo
Dalla dall'inizio dell'anno sessanta donne morte il più delle volte alle terna delle mura domestiche significa che ogni tre giorni non nel nostro Paese si compie un femminicidio è un fatto sicuramente di impegno delle istituzioni di coordinamento dell'istituzione ma ormai è un tema che va affrontato anche come sta facendo
Lena appunto dalla società civile cioè tutti coloro che sono in grado di far fare un salto culturale al nostro Paese perché evidentemente anche
Un problema di cultura alla donna ora non è vista come un soggetto al pari
Dell'uomo del maschio se parliamo appunto di femminicidio che interroga una campagna di sensibilizzazione che speriamo possa produrre dei risultati
Dal punto di vista dell'informazione lei ha trovato giusto ad esempio i genitori di quella ragazza
Cinzia
Dopo essere stata picchiata selvaggiamente
Accompagnò abbiano mostrato
Immagini terribili
Ma sono stati pubblicati altre
Democrazia
Ma diciamo che è una decisione forte quella che hanno voluto assumere i genitori di questa ragazza
Sicuramente però
Quando parliamo
Di una questione che ha
Che fare con la violenza ma anche con la cultura di un Paese accolte le immagini sciocco possono far risvegliare gli animi anche quelli che magari di fronte ad altre campagne di sensibilizzazione
Non mostrano la stessa diciamo la stessa prontezza
Se lo hanno fatto e perché immagino lo abbiano abbiano voluto dare un segnale forte perché non accada
Dal tre ragazzi e non è accaduto
Alla loro figlia io ricordo
Che tanti anni fa in Francia mi trovai a camminare lungo le strade provinciali e c'erano delle sagome di persone chiesi perché nere
Con un diciamo con una freccia rossa che le tagliava in due dissero che erano tutti i luoghi dove erano morte delle persone vittime di incidenti della strada
Ecco già allora in quel Paese si faceva ricorso a campagna sciocca e che invece come noi vediamo in Italia sono arrivate proprio perso quindi probabilmente due genitori hanno voluto pensarla in questo modo
Finanziamo la Presidente vorrei