Trasmissione dell'Associazione Non c'è Pace Senza Giustizia

Buona sera cara ascoltatrice cari ascoltatori di Radio Radicale bentrovati acconsenta appuntamento settimanale con l'organizzazione non c'è pace senza giustizia
Dallo studio di Bruxelles chi vi parla Nicola civili inermi scopo di questa rubrica di approfondimento settimanale e come sempre aggiornarne sulle nostre iniziative attività in corso future
Nonché fornire commenti e analisi su notizie di rilievo rispetto alle nostre campagne politiche
Quest'oggi dedichiamo la puntata integralmente all'Iraq e in particolare alla situazione delle minoranze religiose ed etniche nel Paese
Un tema su cui si focalizza un rapporto appena pubblicato ed elaborato da un consorzio di quattro organizzazione tra cui appunto non c'è pace senza giustizia
Il rapporto verrà presentato domani mattina in sede al Parlamento europeo presso i membri della delegazione per le relazioni con l'Iraq
Ad illustrarci questa iniziativa sarà Nicola Giovannini che per vari anni accordino anzi l'attività portata avanti da non c'è pace senza giustizia in Iraq per sostenere il processo di ricostruzione e di transizione democratica del Paese dal due mila cinque impone
Nicola a te la parola
Sì grazie Nicola
Addirittura la settimana scorsa avevo già brevemente accennato
Alla pubblicazione di questo rapporto ma vista la sua presentazione domani domani mattina di una sede ufficiale come il Parlamento europeo
Abbiamo pensato utile dedicare oggi uno spazio più approfondito
All'argomento
Come l'hai appena indicato si tratta quindi un rapporto congiunto ossia elaborato per l'appunto da un consorzio di quattro organizzazioni e associazioni internazionali
Non c'è pace senza giustizia ovviamente
Ma anche un'altra organizzazione che fa parte della galassia radicale l'Organizzazione delle Nazioni dei popoli non rappresentati
Meglio conosciuta dall'acronimo il cui impiego le altre due associazioni che sono Marino ritirare il gruppo Internacional
Nonché l'Istituto per il diritto internazionale i diritti umani un'associazione americana consente a Washington banche con sede operativa a Baghdad in Iraq
Allora sul piano della metodologia vorrei indicare che il rapporto si basa su ampie interviste ricerche sul campo
Condotte da rappresentanti delle quattro organizzazioni e menzionate per vari mesi condotte per vari mesi fino a febbraio di quest'anno
Le visite per essere preciso le visite si sono concentrate negli accampamenti sia insediamenti nell'Iraq settentrionale quindi nel nord
Del dell'Iraq ma anche negli attorno dignità Baghdad
Le interviste sono state fatte con
Leader di minoranze etniche e religiose numerosi esperti rappresentanti della società civile
Ma anche membri
Del Parlamento iracheno alti funzionari del Governo iracheno anche membri della comunità internazionale di organizzazioni umanitarie
Che sono coinvolte sul terreno
Per non c'è pace senza giustizia vorrei anche notare agli ascoltatori di Radio Radicale che vorrei notare il contributo particolare di Alessandro Magno che si è recato in Iraq e s'che se gli ascoltatori
Silvia ricordo bene
Conduceva anche questa rubrica di approfondimento voti non c'è pace senza giustizia due anni fa per conto di Non c'è pace senza giustizia
Vorrei infine anche come introduzione ricordare che questo documento fa seguito al rapporto pubblicato nel febbraio due mila quindici dalle stesse organizzazione
Con il titolo tra le macerie le minoranze irachene dopo la caduta di Mossul quindi
Questo rapporto fornisce dati aggiornati anche un aggiornamento sulle raccomandazioni effettuate un anno fa
Il titolo di questo rapporto noi romani e le minoranze irachene sull'orlo della scomparsa
Documenta come dopo la caduta di Mossul nel giugno del due mila quattordici Mossul
Diventata roccaforte del califfato imposto dalla Edison dai Chirac quindi dimostra come dopo la caduta di questa città e le minoranze e sono state prese di mira
Dallo Stato islamico dell'Iraq alla Shammah quindi ai senso dai esce
Che con strategie veramente sistematiche li hanno sterminato ho cacciato definitivamente dall'arrivare dell'Iraq
Parliamo di decine di migliaia di persone appartenenti quindi a minoranze etniche per religiose irachene
Che sono state uccise mutilate ora capite compreso un numero imprecisato di donne e bambini
Costretti a sposarsi o alla schiavitù sessuale
Riguarda vorrei anche sapere questo aspetto che riguarda principalmente lei minoranze di cristiani Kacaj Scelba che Turk Menia Iliesi di
Che sono state le più colpite dal conflitto quindi rientra il mosaico culturale iracheno e composto da un numero molto più elevato di minoranze siano etico religiose ma ci siamo concentrati
Su questo cinque componenti
Perché a seconda dei dati che abbiamo recuperato sono quelle
Queste sono le minoranze che sono state più diciamo vittime dei crimini commessi dai SIS infatti questo vorrei anche aggiungere
Le minoranze queste minoranze ma non solo sono state ovviamente soggette a discriminazioni violenze su larga scala anche
Da ben prima dell'arrivo della esista
Tuttavia oggi o almeno dal due mila del giugno due mila quattordici in poi sotto gli attacchi via esista
Stanno hanno e stanno sempre affrontando una nuova minaccia alla propria esistenza
Per riassumere il dati i di questo un rapporto direi
Direi su quante cose oltre a fornire una cartografia delle varie minoranze che compongono il mosaico culturale era che non è soffermandosi su quelle cinque che voi appelli che ho appena menzionato
Il rapporto fa anche una RAI un'analisi sulla tipologia giuridica
Delle varie violazioni dei diritti umani ODIHR crimini di cui sono stati vittime
Per per entrare nel merito il rapporto dimostra come le Forze armate
Le milizie dello Stato islamico dell'Iraq della Siria quindi a esistere hanno commesso crimini di guerra crimini contro l'umanità
Anche genocidio esecuzioni sommarie omicidi mutilazioni stupri violenze sessuali torture trattamenti crudeli
Utilizzo utilizzo il reclutamento di bambini oltraggi alla dignità personale reale e hanno anche fatto uso di armi chimiche
Allo stesso modo e questo anche è un dato importante le Forze di sicurezza irachene
Le unità di mobilitazione popolare e i pesci vere paga Curti
Hanno a come esso anche loro crimini di guerra vietati dal diritto internazionale quindi elementi non è non stiamo parlando di crimini dello stesso
Diciamo della stessa rilevanza la stessa ampiezza rispetto a quelli commessi da laici ma anche loro anche loro possono essere considerati responsabili di violazioni del diritto internazionale
Secondo poi le nostre stime le stime che abbiamo prodotto per questo rapporto la situazione ad oggi è la seguente la popolazione che se vogliamo parlare in termini di
Minoranze cioè la popolazione cristiana che prima del due mila tre ammontava a un milione quattrocento mila persone
Si trova ora sotto i duecentocinquanta mila
Per quanto riguarda gli esiti ieri Kacaj altre minoranze importanti la maggior parte di questi sono stati costretti ad abbandonare le loro terre e sono ora dei profughi
Loro hanno del tutto abbandonato il proprio Paese mentre Sciti turco Manni riesce a banche sono stati cacciati verso sud
è ovviamente questo allora abbiamo parlato di crimini di violazioni di diritti dei diritti umani
Un altro un'altra dimensione
Tragica della situazione alto quale
Si ricollega ovviamente alla questione umanitaria a alla questione degli
Sfollati dei profughi secondo gli ultimi rapporti internazionali o anche elaborati da organizzazioni
Non governative che lavorano quindi sul campo
Questi rapporti indicano che circa tre milioni quattrocento mila individui
Compongono a costruire questi sfollati tra questi oltre un milione di ragazze e ragazzi in età scolare quindi stiamo parlando di tre milioni quattrocento mila profughi
Ricordo che secondo i dati del rapporto che abbiamo quindi lasciato l'anno scorso e
E quindi questo di cui questo rapporto è una specie di follow up i dati che avevamo all'epoca
Si parlava di due milioni di profughi
Ora stiamo parlando di tre milioni quattrocento mila persone questo rende l'Iraq il Paese con il numero più alto il tasso di crescita più rapido di profughi in tutto il mondo nel due mila quindici
Nel complesso
Vorrei anche aggiungere che le Nazioni Unite stimano che dieci milioni di persone sono state colpite da questo fenomeno quindi dall'avanzata
E quindi dal
Dall'avanzata dialisi disse in Iraq e hanno quindi dieci milioni di persone che sono state colpite da
Questo questo fenomeno e che hanno bisogno di assistenza umanitaria
Tra questi sfollati e anche per questo lo scopo di questo rapporto
Si si evidenzia un numero spropositato che appartiene alle minoranze etniche e religiose
A questo il
Per quanto stando a diciamo hai dati rispetto alla tipologia dei crimini ai numeri di sfollati di vittime
Contraccolpi visto la questo questo rapporto questa relazione fornisce anche raccomandazioni chiave
Per a affrontare o attenuare la crisi umanitaria prevenire anche future violazioni dei diritti umani
Infine formulato e proposto in materia di giustizia di riconciliazione di asilo per migliorare la legislazione le istituzione iracheni
Vorrei se me lo consenti piccola cercare di riassumere in tre punti questi diciamo queste raccomandazioni collegandole anche alla situazione attuale in Iraq
Allora sul lato umanitario
C'è abbastanza ovvio che gli sforzi compiuti
Sin d'ora sia dalle autorità locali che dalla comunità internazionali sono stati totalmente insufficienti se non inadeguati di fronte all'ampiezza la carattere tragico della situazione
Vogliamo essere chiari stiamo parlando di intere famiglie che sono state distrutte abitazioni impresa agenzia agricole saccheggiate i patrimoni sono stati demoliti o venduti
Questo significa che i sopravvissuti non possiedo più nulla da cui tornare a meno che l'Iraq e la comunità internazionale non agiscano compiuto rigore
Per rispondere alle isole alle esigenze di questi sfollati tra cui
Si conta una numero spropositato di minoranze etniche e religiose e
Questo l'abbiamo anche anche visto
A seconda delle interviste che abbiamo condotte sul campo eliminerei se li minoranza irachene si sentono sempre più disilluso deluse questo non solo nei confronti del Governo dell'Iraq
E del Governo regionale nel Kurdistan ma anche nei riguardi delle Nazioni Unite perché oggi stiamo parlando di una situazione di sfollamento prolungato
Questo ovviamente aggiungere non poche aggiungere ulteriori tensioni ad una situazione già disastrosa e quindi evidenzia lanni dieci la necessità urgente di un orientamento a lungo termine
Che vada oltre il l'esigenza immediata di assicurare sicurezza e protezione a questi profughi e sfollati
Per dirlo in altri termini molti di coloro che o di coloro che sono stati radicati
O cacciati a causa della violenza in Iraq
Speravano di poter tornare a casa in un lasso di tempo relativamente breve tuttavia i profughi profughi interni che abbiamo intervistato
La maggior parte di questi dichiarano anni dichiarato che la mancanza di servizi di base e di sicurezza in gran parte delle città dove sono ospitate
E quando parlo di servizi servizi di base sto parlando di accesso al cibo acqua assistenza sanitaria ripari altri bisogni
Questa situazione disastrosa implica il fatto che almeno uno uno su cinque tra questi profughi senta di non avere altra scelta che lasciare il Paese
E quindi questo ovviamente ci ricollega all'emergenza profughi
Che di cui l'Europa con molte difficoltà si sta cercando di di DDA occuparsi o di gestire Rodi ma gestire con tutti i problemi che abbiamo visto e si vede nell'attualità
Voleva anche
Sottolineare che come
Indicato in questo rapporto che lo spostamento anticipato da un possibile sforzo per riprendere la città di Mossul che infatti si sta ci sono
Diciamo dei un intervento militare che si sta facendo in queste in
Da da da da da varie settimane
E mi lo spostamento anticipato da un possibile esoso per riprenderemo subito potrebbe ammontare a ben milione in più di profughi per il prossimo anno
E quindi la comunità internazionale potrebbe assistere alla fuga di centinaia di migliaia di altri profughi nel solo
Nel solo secondo semestre del due mila sedici
Ovviamente di cure di fronte a questo disastro umanitario occorrono interventi pratici per aiutare i milioni di vittime e questi interventi gratis sono urgenti
Secondo secondo aspetto sull'atto della lotta contro l'impunità per i crimini e che per i crimini commessi sia Dellai esiste anche dalle
Le forze regolari iracheni
E
Allora abbiamo visto che per quanto riguarda laicista i crimini commessi sono sconvolgenti
Per la loro portata la loro brutalità e anche la loro natura sistematica oltre che per la sfacciataggine e con cui sono stati effettuati
E e quindi è impensabile che crimini di questa portata e l'impatto
Siano stati commessi in totale impunità
E quindi mentre le azioni militari contro laicismo occupano le prime pagine dei giornali ad oggi non ci sono ancora stati seri sforzi per portare i colpevoli di questi crimini davanti alla giustizia questo non può
Non non può continuare non può esistere il Governo iracheno abbisogna davvero bisogno di adottare misure urgenti per assicurare il diciamogli procedimenti contro questi crimini questo ovviamente una volta
Stabilità ricoverata nel Paese ma ci vogliono delle misure anche legali per assicurare il procedimento contro e questi crimini ma anche un risarcimento alle vittime
Rapporto
In questo in questo in questo senso fornisce importanti informazioni anche su base legali per rispondere a questa dimensione fondamentale centrale diciamo
Le opzioni anche ritenute
Ci sarebbe anche di riportare la situazione alla Corte penale internazionali che sarebbe anche già un buon inizio
Infine terzo punto
Ci vuole anche un piano di stabilizzazione post-conflitto per il Paese e questo non solo sull'atto politico ma anche sull'altro socio economico
Vorrei questo forse per gli ascoltatori anche molto chiaro ma vorrei ricordare che anche la una delle cause maggiori della
Situazione attuale e quindi della
Della resa della conquista di una
Un terzo del territorio iracheno dalla esista è anche dovuto ovviamente alla
Fragilità
Della classe politica irachena quindi a un a all'esistenza di un Governo di autorità quindi centrali molto molto deboli questo non è ovviamente un segreto
Per nessuno ricordiamo che l'invasione del territorio da parte della insiste è avvenuta con pochi intensi scontri come ad esempio il caso di uno sulla
E con molti ingressi incruento in città villaggi che hanno spalancato le porte non tanto ai SISS quanto alle milizie sunnite e soldati
Dell'ex regime di Saddam Hussein oggi massicciamente riunite all'interno di alcuni importanti formazioni dichiaro orientamento Battista quindi
C'è causa di della situazione
Attuale anche della classe una classe di esistenza di una classe politica dirigente
Palesemente incapace di assicurare stabilità continuità e integrità alla nazione
Di fronte a questo questa situazione quindi se ci vogliamo soffermare avevo soffermare la nostra attenzione sul
Versante politico
Il
Il premier quindi il primo ministro attuale Haidar alla badi
Che si trova alla guida del Paese dall'agosto del due mila quattro del due mila quattordici ancora oggi stenta a dar vita ad un Governo forte
Che sia in grado di realizzare tutte quelle riforme necessari a far ripartire il Paese
Sia sul piano non solo istituzionale ma soprattutto anche economico e sociale per non parlare anche di assicurare diciamo una
Un'unità
Non solo all'interno del suo stesso partito Ottawa di quindi di obbedienza Civita ma anche
Un fronte di unità con all'opposizione e questo per riuscire
A diciamo a riconquistare unitariamente
Intenditori persi e quindi adesso sotto controllo laicista quindi se non c'è stabilita politica non ci sarà non c'è speranza anche gli avere una
Una comunità a livello delle forze militari coinvolte nei combattimenti militare nei confronti della esista
Questo
Questo aspetto è fondamentale quindi io direi
Nei piani diciamo di
Di stabilizzazioni o di ieri pacificazione di ritorno alla pace se vogliamo
Dopo la riconquista si spera a breve termine dei territori sotto controllo e la esista
Ci sono un sacco ma veramente un sacco di di aspetti che dovranno essere indirizzati affrontati dal Governo iracheno attuale ma anche dal dal dal Governo regionale del Kurdistan allora ci sono
Vorrei anche ricordare l'ascoltatore che non c'è pace senza giustizia per per anni
Dopo il due mila dal due mila cinque al due mila dodici in poi quindi prima dell'emergenza dell'emergenza ai SISS in Iraq abbiamo di di calato molti sforzi con tanti
Appartenere membri la società civile irachena per diciamo sostenere il processo verso la ricostruzione del paese di costruzione che
è passato con l'adozione di una nuova Costituzione del due mila quindici
Con elezioni mia di elezione parlamentare successive e contanti e questo malgrado le tante difficoltà dei tanti ostacoli l'esistenza di anche di una classe dirigente
Molto corrotta devo ammettere però c'erano degli segni molto positivo almeno del degli eletti delle dei segni che dimostrano la volontà di comperare un
E di andare avanti verso un futuro democratico del Paese adesso ovviamente nella situazione attuale sembra che abbiamo perso o siamo andati indietro
E abbiamo quindi perso molti anni di sforzi di energie anche solo sostenute dalla comunità internazionale
Per recuperare e recuperare il Paese per recuperare l'Iraq anche a seguito e come lo ha dimostrato di recente il rapporto Ciccotti a seguito della
Diciamo del disastro
Consecutivo ha alla guerra in Iraq ma oggi oggi tante delle diciamo uno urgenze politiche e di cui vi si parlava
Quindici anni fa sono ancora e sempre d'attualità
Allora di questo in particolare ne parleremo anche domani
Quindi come dicevi tu Nicola domani il rapporto
Verrà questo rapporto sugnu quindi la situazione delle minoranze in grave rappresentato in sede ufficiale al Parlamento europeo
Di fronte ai membri della delegazione
Per le relazioni con l'Iraq
Vorrei ricordare che anche l'anno scorso il rapporto di cui questo rapporto il seguito fu anche presentato al Parlamento europeo quella volta lì di fronte alla
Sottocommissione per i diritti umani questa volta è di fronte ai membri di aggregazione per le relazioni con
L'Iraq
Il
L'evento la riunioni per anche
Diffusa tramite interdetti per
Queste per avere più informazioni su come collegarsi
Su internet e seguire dal vivo
Questa riunione invito le invito gli scrutatori ad andare sul nostro sito dove c'è un annuncio esplicito rispetto a a questa riunione infine ricordo anche che per gli ascoltatori interessati che il rapporto
Integrale può anche essere
Recuperato sul nostro sito internet una versione soltanto in inglese però ripeto un
Un rapporto molto importante
Per il futuro di paesi il futuro politico sociale economico e quindi invito vivamente degli ascoltatori a apprenderne conoscenza
Grazie a Nicola Giovannini per il suo intervento siamo raggiunge la fine di questa trasmissione non mi resta quindi se ringraziare Giulia Marcucci che oggi ha curato la redazione la parte tecnica
Vi ricordo che l'attività di Non c'è pace senza giustizia possono essere seguite anche attraverso il nostro sito internet che www i tempi dubbio Ruggeri Contorbia dove troverete le modalità per seguirci attraverso i principali social networks
Nonché per sostenere e contribuire alle nostre battaglie campagne per la difesa ma anche la conquista e riconoscimento di diritti umani fondamentali
Vi ringrazio molto per l'ascolto e vi do appuntamento a mercoledì prossimo sempre alle ventitré e trenta buona sera e buon proseguimento di serata su Radio Radicale Ciao