La relazione del Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco: intervista a Guglielmo Epifani sulle strategie di uscita dalla crisi economica

Radio radicale con il Presidente della Commissione attività produttive della Camera Guglielmo Epifani e il Partito Democratico
Per parlare delle considerazioni finali del Governatore di Bankitalia Visco
Allora nella sua relazione Visco ha parlato di una ripresa ancora non
Non non strutturata mentre oggi noi abbiamo visto dei dati sono stati fusi dei dati OCSE che invece danno una ripresa più sostenuta chi dobbiamo dar retta
No guardi bisognerebbe evitare mese dopo mese di fare
Di dare un giudizio troppo affrettato così avviene che ogni mese va molto bene a me se va bene va bene
I dati si confrontano superiori omogenee
La ripresa c'è
Una ripresa diciamo
Non grande ma anche questo si si sapeva
Ci sono
Diciamo caratteristiche tipiche di tutta l'Europa che non è che crescano in maniera
Particolarmente forte ci sono caratteristiche italiane che dicono che
Malgrado gli sforzi fatti ancora alla ripresa troppo debole troppo debole per cosa per garantire un rientro ai livelli di occupazione di reddito ante crisi
Che poi il problema vero se non ci mettiamo quindici anni ad arrivare
Dovevamo prima della crisi è chiaro che c'è una generazione che soffre questa situazione
Che cosa manca in questo sono d'accordo con Visco lo dico anche un po'da tempo quello che manca sono investimenti
Cosa che diceva oggi anche l'OCSE e che aveva detto qualche giorno fa io credo lo avevano detto anche lei l'avevo detto in altra occasione perché se si guardano bene i dati di questi anni ci si accorge che sono gli investimenti seccati in maniera incredibile
Quelli fissi lordi addirittura il venticinque per cento
Dieci anni
Questo vuol dire che se non ripristiniamo il livello la qualità degli investimenti di pre-crisi non riusciremmo a crescere in maniera soddisfacente quindi tutti gli sforzi secondo me quello che dico anche al Governo
Tre persone a Commissione vanno concentrate verso sana e investimenti
Ecco c'è qualche scelta di politica economica che è stata sbagliata secondo lei
Per la quale si sarebbero dovute coinvolgere delle politiche
Che iniziano e da mettere in atto sugli investimenti pubblici ed è quello che dico cioè una parte
Gli investimenti non può che essere pubblica per tenere
La domanda viene attraversata viene fatta soprattutto nei momenti l'uscita dalla crisi attraverso la leva pubblica e poi naturalmente ci pone anche
La leva privata quindi investimenti pubblici
Incentivi alla agli investimenti privati perché se no non non se ne esce e anche lì concordo con Visco riduzione del cuneo fiscale
Perché chiaro che sulla
Costo del lavoro gravano troppi oneri che sono un freno sia le soluzione sia
Alla politica aziendale con gli ottanta euro non sono stati sufficienti e che cosa direbbe sulle polemiche che sono affiorate su alcun qualche quotidiano che dice che Renzi si sta riprendendo in qualche modo no guardi gli ottanta euro in quel frangente
Sono stata una misura di sostegno alla domanda come pure Visco riconosce pure ma dove che non si può andare avanti con ottanta euro per ottanta euro c'arrivo un punto in cui bisogna ridisegnare mettere mano alla Corte dell'IRPEF
Ed è il problema antico io peraltro anche
Già segretario CGIL lo aveva sostenuto in tutti i modi e gli ottanta e passa per cento dell'IRPEF lo paga muratori dipendenti e pensionati
Quindi se si riduce
Quel carico fiscale attraverso una rimodulazione attenta di detrazione di aliquote allora è evidente che tuteli la mano a quella parte del Paese che in questi anni ha sofferto di più
Quando Renzi parla di ceto medio ceto medio mondo del lavoro Mondo del reddito da pensione
è una riduzione di detta strada grande vantarci PET-TAC delle sofferenze bancarie sono state messe in evidenza da Ignazio disco ritiene che siano un grosso problema uno spacco lo si pensa troppo la leva monetaria
No ci son problemi perché non abbiamo visto crescere sofferenze bancarie con l'allungamento dalla crisi è finita la crisi le sofferenze si riducono ma anche lì
Non con la velocità necessaria quindi pur essendoci tanta liquidità
Bisogna sperare che questo non per crisi nella salute e delle imprese soprattutto bancarie soprattutto del Piruea semmai c'è da dire che lì andava con più forza rimarcata anche la responsabilità e la gestione responsabile di molte banche
Perché un conto è la crisi ed è difficile poter prima capire se il credito e anche gli ho dato in buone mani o meno onestamente non sempre facile capirlo
Però di fronte a certe gestione di alcune banche popolari ti selezionati servizio nei capelli
Che il Veneto avesse le due banche in quella condizione nessuno poteva immaginare ma quando si è andato a vedere allora che rende conto che lì davvero sono sperperati risparmierei
Cittadini
L'ultima valutazione riguarda la giustizia e i limiti allo sviluppo economico esista un problema del della giustizia del
I ritardi della giustizia comunque della criminalità organizzata che impediscono lo sviluppo del Paese quello detto che noi cresciamo riusciamo poi
Se noi guardiamo all'Europa cresciamo meno degli altri Paesi ancora una volta
E
Articolo diciotto è stato ridimensionato
Una detrazione fiscale comunque c'è stata un po'di incentivi anche fiscale imprese sono date però non cresciamo
Non cresciamo come gli altri quindi dove il problema cioè se non è l'articolo diciotto se non è la leva fiscale probabilmente si annida in parte in una pigrizia gli investimenti di una parte della nostra impresa non tutto
Perché le imprese che innovano le imprese che investono stanno facendo dei risultati straordinari e fuori da ogni
Immaginazione perché durante le crisi son cresciute hanno fatto profitti come nel passato
E poi è evidente che ci son problemi burocratici in alcune aree del Paese la criminalità organizzata Siena non si può spiegare perché noi cresciamo meno della Spagna che non al Governo da cinque sei mesi
Ringrazio e ringrazio il Presidente la Commissione attività produttive Guglielmo Epifani del PD