Europa, politica e passione - Presentazione del libro di Giorgio Napolitano (Ed. Feltrinelli)

Anche il signor la presentazione del libro Europa politica e passione
Buona sera buonasera a tutti
Prima di cominciare forse la presentazione di questo libro varrebbe la pena
Fermarsi un attimo
Per ricordare un
Una persona
Un uomo politico
Che
Ebbe grande passione per gli spazi
Transnazionali per l'apertura
All'Europa soprattutto una persona che
è stato protagonista assoluto della battaglia
Dei diritti civili in Italia Marco Pannella che
è scomparso oggi e che penso che valga la pena che questa questa sala ricordi
Grazie
Siamo qui per
Per discutere per parlare di un libro un libro
Del Presidente emerito la Repubblica Giorgio Napolitano che edito da Feltrinelli
Il titolo è già
Un manifesto Europa politica è passione perché vedo che ci racconta
Che l'Europa ore politica è passione con coraggio o non è questo libro ha una lunga introduzione
Che il Presidente emerito
Ha fatto
In questa primavera ma raccoglie poi quattro momenti dello scorso anno quattro discorsi importanti tutti sul tema dell'Europa il primo pronunciato al Festival del diritto a Piacenza
Il secondo il terzo in occasione di due conferimenti
Di di laurea honoris causa la prima a Tor Vergata e la seconda Pavia e l'ultimo discorso alle al premio Altiero Spinelli
Qui a Roma il
Il libro
Proprio come dire
A incentrato
Non sulla lo sta al Gia
Del
Del passato di un'Europa che è stata e che non può più essere
Ma sul
Sprona a guardare avanti in un momento in cui
Si diffonde l'euroscetticismo c'è la convinzione che
L'integrazione europea non funzioni più ci sono ondate
Se non so di che
Abbiamo avuto crisi come quella del debito greco e
Questo lo abbiamo visto soprattutto nell'ultimo anno l'arrivo massiccio di rifugiati di di profughi di migranti economici
Hanno messo in dubbio l'efficacia dei meccanismi
Che dovrebbero garantire risposte comuni a problemi comuni
Il Presidente emerito Napolitano
Ricorda come di fronte che questi che quella gravità di questi problemi non può essere
Negata e ci sono
Molte preoccupazioni
Però
Di fronte a un con la caduta della volontà delle leadership politiche europee e necessario
Ripartire
Ed è
Quello che c'è nei discorsi
è una grande
è un grande guardare avanti quando cita le parole diciamo nelle nazioni sovrane del passato non sono più il quadro in cui
Possano risolversi le questioni del presente e ci dice come fermarsi a pensare
Di muoversi nell'esistente
Sia l'errore e forse
Non a caso il libro si chiude
Con
Il discorso su Altiero Spinelli
E citando
L'ultimo messaggio tutti lo scrivente
Che dice chiunque si accinge ad una grande impresa lo fa per dare qualcosa i suoi contemporanei asse
Ma nessuno sa in realtà se gli lavora per loro e perse o per loro per i suoi figli o per una più lontana non ancora nata generazione che riscoprire il suo lavoro incompiuto e lo farà proprio
Questo mi sembra il messaggio come un messaggio
Di per sé e l'elenco delle opere e degli autori citati che al termine del libro in cui uno ripercorre capisce come l'Europa è fatta di stratificazioni di idee
Che possono essere oggi la base per guardare avanti e allora trova croce De Gasperi del loro Einaudi
Toni già
Thomas Mann mi terrà
Diciamo le Padoa Schioppa Helmut Schmidt e Altiero Spinelli
Ed è da qui
Da queste d'Adda questo sedimento
Di culture diverse che io partirei
E prima di tutto con l'indirizzo
Di saluto
Del del Presidente del Senato Piero Grasso e poi con
Gli interventi dei nostri relatori grazie
Presidente La Repubblica Presidente emerito autorità signori e signori
Ho colto davvero con piacere l'opportunità di ospitare in Senato la presentazione di questo volume Europa politica è passione nel quale
Il Presidente Napolitano ha raccolto le sue più recenti riflessioni sul presente sul futuro dell'Europa arricchendole
Con una introduzione storico biografica ricca appassionata
Interventi racchiusi nel volume offrono una ricostruzione ragionata dei problemi e dei fenomeni che i Paesi europei si trovano davanti e sono caratterizzati dalla ferma convinzione
Che la via dell'Unione sia l'unica credibile ed efficace soluzione
Nel libro il Presidente Napolitano di fronte
Alla
Tra virgolette tentazione di far tabula rasa
Rispetto a quelli che è stato costruito e alla
Tentazione del catastrofismo impone come unica alternativa l'impegno
Di un'Europa capace di rinnovarsi restando se stessa
E analizza puntualmente le prospettive che si aprono per restituire vigore all'Unione
Il libro ricorda a più riprese che le nazioni sovrane del passato non rappresentano più il quadro entro il quale possono risolversi i problemi del presente dunque
Per sfuggire alla marginalità geopolitica in un mondo che ribolle attorno a noi non c'è alternativa a un'Europa sempre più unita
Ricordo ancora l'autore che l'Europa del diritto e dei diritti e figlia dell'incontro di civiltà e di popoli
E deve giocoforza raccogliere la sfida della solidarietà nel segno della sua migliore storia con un nuovo umanesimo europeo
Che dia respiro ad un'ambizione politica da rafforzarsi su basi più ricche di democrazia partecipata
Sull'emigrazione il Presidente Napolitano ricorda che sulla nostra comune capacità di affrontare un fenomeno di lungo periodo attraverso
Risposte strutturali si gioca non solo l'essenza e il futuro
Dei europeo ma anche la credibilità dell'Europa nel suo ruolo nel mondo
E riflettendo sugli eventi tragici di Parigi chiudere una delle sue lezioni
Chiedendo
Europa se non ora quando
E qui risuona netto il suo richiamo al ruolo storicamente svolto dall'Italia portatrice delle istanze più avanzate per il progresso dell'integrazione dell'unica europea
E la sua convinzione che spetti al nostro Paese un compito propositivo indirizzato a costruzioni
Realistiche nel segno della condivisione della responsabilità
Io sono fermamente convinto che il nostro Paese debba tenere in Europa una tale posizione di avanguardia
E vedo con favore le iniziative già adottato dal Governo che il Parlamento ha condiviso come quella sulla governance economica e quella sulle politiche migratorie che ora sono al centro del dibattito europeo
Tra pochi giorni
Parteciperò in Lussemburgo all'annuale conferenza dei presidenti dei Parlamenti dell'Unione e sulla linea delle riflessioni del Presidente Napolitano avrò modo di ribadire
Che la mancanza di un pensiero strategico condiviso
Di Comuni prospettive di lungo respiro basate sulla consapevolezza della nostra storia della nostra identità della nostra responsabilità nei confronti dei cittadini europei della comunità internazionale
Ha danneggiato la posizione geopolitica dell'Europa la nostra immagine nel mondo
E ha fatto venir meno la fiducia delle persone su pesce
Dei più giovani nella bellezza di un sogno che ha accompagnato molte generazioni di europei
Insistono
Naturalmente sul dovere di accoglienza dei rifugiati vittime di atrocità che noi non abbiamo saputo prevenire secondo i principi di solidarietà efficienza
E sulla necessità di affrontare e diverse minacce che incombono sull'Europa terrorismo criminalità organizzata militare economica attraverso una cooperazione più sincera e completa
Ma sempre e solo con gli strumenti del diritto e dello stato di diritto
Asseriti stati di emergenza non devono mai essere la scusa per comprimere immotivatamente diritti e libertà fondamentali
Ringrazio dunque il Presidente Napolitano per aver dato alle stampe questo bel volume per il contributo di riflessione passione
Che quotidianamente offre anche i lavori del Senato in particolare nei dibattiti di politica europea e politica estera
Concludo con le autorevoli
Parole del Presidente Mattarella che nel suo intervento il suo intervento al Parlamento europeo a Strasburgo
Ha voluto
Sottolineare che sessant'anni di progressiva integrazione nel rispetto delle differenze specificità e tradizioni hanno creato un De Musso europeo
Una
Crescente fusione delle nostre società ebbene io credo fermamente che sia dovere primario della politica affrontare queste poca di di soluzioni di frammentazione seguendo la via della fiducia
E dell'impegno che ci ha mostrato proprio al tedio Spinelli
E
Significa edificando progetti per il futuro attorno a quell'idem sentire europeo
Che e tanto
Profondamente radicato nelle coscienze individuali quanto spesso drammaticamente assente in politiche governative di visive egoistiche e di menti che del nostro passato grazie
Darei la parola Carlo Calenda Ministro per lo sviluppo economico
Fino a pochi giorni fa rappresentante dell'Italia presso le istituzioni comunitarie grazie fino a pochi giorni fa e per relativamente pochi giorni
Ringrazio il presidente napoletana Napolitano per me
Mente un grande onore essere qui e lo farò parlerò del libro a partire dalla mia prospettiva della conoscenza dell'Europa che è una prospettiva che parte dal mio lavoro
Precedente come ministro da col viceministro per il commercio internazionale e a una generazione che appartiene a quella che è il Presidente Napolitano nel suo libro chiama la marcia trionfale del lavoro
Una marcia trionfale poi interrotta io pre partire da questo già una uno una delle ragioni delle quattro ragioni
Che il Presidente individua come cause della attuale situazione dell'Europa ed è
Ed è questa
è stato sconvolgente per l'Europa
Nella percezione degli europea il profondo cambiamento intervenuto nelle realtà negli equilibri mondiali ecco
Io penso che questa non è una delle ragioni ma è la ragione cercherò di spiegare il perché
L'Europa ha vissuto il suo momento trionfale la sua marcia trionfale dall'ottantanove citato dalla dalla dal Presidente Napolitano anche per
Diciamo un referendum che in Italia aveva raggiunto gradi elevatissimi di
Di di di diciamo adesione all'idea di Europa
Fino
A la grande crisi diciamo probabilmente prima della crisi del due mila otto già si manifestavano problema allora cosa caratterizzava cosa caratterizzato quel periodo una dimensione delle relazioni internazionali quello era un periodo in cui
Il mondo sembrava essere diventato piatto
Primo punto cioè la globalizzazione una promessa sostanzialmente positivo
Secondo elemento in conseguenza di questo a
Il multilateralismo era fortissimo cioè l'idea che la comunità internazionale la sovranazionalità era un valore forte capace di governare i fenomeni del mondo era un'idea molto molto radicata
Il terzo elemento era il modello anche liberaldemocratico no e lì il modello avanzato liberaldemocratico l'accettazione multiculturalismo
Erano tutte caratteristiche di un'epoca che si era aperta con grandissime speranze il mondo sarebbe stato questo in qualche misura in un processo lineare
L'Europa ecco questua cioè l'Europa incarna fortissimamente questi valori e quella stagione lì
è stata una spiaggia stagione trionfale per loro OPA anche perché il rapporto tra quello che succedeva in Europa è quello che succedeva nel resto del mondo era molto sintonico
E a mio avviso questo ha consentito però all'Europa dall'alto un altro punto di vista di non affrontare fino in fondo il nodo della governance politica perché in fondo in un mondo che si evolve così placida mente o così si ipotizza si possa evolvere così precisamente
Un'integrazione che va per gradi
Delle strutture sovranazionali che piano piano si integrano a partire dall'economia in fondo vanno anche bene
Perché meno complesso il nostro la nostra idea era che il mondo lo sviluppo sarebbe stato meno complesse io
Cito la cito l'ONU la speranza dopo la prima guerra del Golfo che l'uomo fosse veramente un grandissimo elemento di governance mondiale il da vecchio
L'idea che i grandi round multilaterali avrebbero assicurato un riequilibrio dei rapporti nella globalizzazione una progressione è consensuale tutti questi sono valori molto europee rimasti molto alta
La realtà e che però
Così non è andata
Se così non è andata perché la storia SIAE fortemente riappropri atta del del presente e quello che è avvenuto e che
Il mondo non è diventato piatto linea di faglia sono ben presenti ben radicate in qualche modo anche
Oggi ci sembrano molto più profonda di quello che forse anche su uno ma comunque ci sembrano oggi molto forti multiculturalismo è diventato un problema
Problema idem percepito come un problema che mettesse in discussione l'identità mette in discussione la sicurezza mette in discussione
Molti altri ai valori fondanti che
Diciamo danno sicurezza i cittadini la liberal democrazia entrata indica discussione perché perché per un certo momento ve lo ricordate
Quando soprattutto nella nella due mila otto nella prima crisi si diceva ma forse modello cinese è il modello vincente il modello con una fortissima governance il nostro modello liberale e democratico un modello che non riesce a produrre cresce
E allora
La globalizzazione non sia riequilibrando e tutto questo sistema ha fatto sì che l'Europa rimasta in qualche misura spiazzata nel libro del Presidente ha citato spessissimo un libro l'ultimo libro di Kissinger che costruito tutto intorno a questi due fattori
Alla il realismo e idealismo nella costruzione di un ordine mondiale allora
E come se l'Europa fosse rimasto dal lato dell'idealismo mentre il mondo andava dal lato del realismo verso la banalizzo in modo assoluto
Allora
Questo assetto della intorno a noi rimarrà questa la mia percezione cioè l'assetto del mondo rimane va sempre più complessa rimarrà complesse
E allora paradossalmente l'esigenza oggi di fare
L'Europa politica la necessità di farle di farla presso proprio a partire da che cosa non nasce da l'idealismo oggi o non nasce solo da questo
Ma nasce dal realismo cioè dalla necessità di affrontare sfide che sono molto più radicate in un ambiente più duro intorno hanno e che necessitano del fatto che ci sia una progressione che non può essere più quella a ritmo di prima
E nella dimensione esterna che oggi l'Europa va ricostruito e guardate io vengo da un Consiglio commercio la scorsa settimana
L'Europa aveva la competenza sul commercio in discussione
Anzi l'unica cosa che non veniva messo in discussione che dovevamo avere quella dimensione per poter negoziare con gli altri Paesi
Nell'ultimo Consiglio commercio è stato plastico il fatto che gli Stati membri si vogliono riappropriare del diritto
Che peraltro in parte gli spetta derivante anche dalla nuova conformazione trattati internazionali di ratificare i trattati a livello nazionale
Trattati commerciali questo vuol dire che la politica europea quesiti politica commercio Roberto così fatta non esiste
Perché la possibilità di negoziare un trattato internazionale vederlo ratificato
Vedeva approvato alla dinamica dal Consiglio a maggioranza al Parlamento europeo e da trentotto non ventotto Parlamenti nazionali voi vi rendete conto che di fatto si può
Commerciale europea io sono stato l'unico
L'unico nel Consiglio commesso dire che questa cosa va ripensata nel senso di riattribuire aumentando le belle che la Commissione l'unico perché
Perché oggi i cittadini questa cosa non la sento non la vogliono non pensano che un'Europa accusi improntata a quell'idea che oggi non trova corrispondenza sembra non trovare corrispondenza nella realtà
Non li può protegge
Allora
In
Tre secondi e meriterebbe una discussione più ampia dove penso dove ritengo che bisogna ripartire bisogna ripartire da questo l'Europa deve dare segnali di essere capaci di dare sicurezza ai propri cittadini cioè di essere anche capaci di realismo non solo di dialisi
E che vuol dire questo
Utile alla dimensione esterna la ragione per cui abbiamo costruito il ma è cresciuto fatte queste
Il rapporto con le migrazioni quei Paesi di origine e transito non può essere più un rapporto naïf
In cui l'Europa spende tantissime risorse ma non chiede anche i paesi di fare uno sforzo nell'aiutarci a gestire questo fenomeno e così
Nella controllo delle frontiere a giugno verrà varata finalmente la guardia di frontiera europea è un passaggio importantissimo
Questa è la dimensione su cui maggiormente bisognose insiste molto più importanti della dimensione di politica economica l'Europa non è in crisi per l'austerità io non sono convinto di questo in crisi per questa
Deviazione per questa divaricazione impediva i divaricazione tra
Un'anima idealista è un mondo molto realisti
Finisco
Finisco con un punto
Noi abbiamo davanti il ciclo del due mila diciassette che un ciclo difficilissimo elettorale al termine del quale
Se l'Europa lo riprendo un cammino molto rapido buona politico
Non a mio avviso andrà come succede per il commercio verso una rapida regressione
Quello che su cui dobbiamo essere chiari questo cammino non potrà essere di tutti i Paesi probabilmente neanche tutti quegli all'euro zona
Perché esistono differenze che sono differenze culturali profondissima e che in qualche modo possono anche essere capite quando io parlavo con i miei colleghi Altran famigerato famoso corre perché dirsi voglia alla a Bruxelles
Uno dei temi che sollevavano i Paesi dell'est era la loro differenza dice qui siamo stati per tantissimi anni chiusi Paesi chiusi per noi il multiculturalismo un problema gigantesco nostri cittadino lo capisco
Però se non lo capisco questo è un problema nella costruzione di un'Europa politica allora lì e andranno fatte delle scelte
Chiudo tutto dicendo questo
Noi dobbiamo dire che l'Europa politica va costruita non perché ha un grande ideale un non solo perché è un grande
Ma perché l'unico modo di dare una risposta a un mondo molto più difficile
E quindi non solo si colloca nel mondo dell'ideale ma si colloca straordinariamente bene nel mondo del realismo che è quello che oggi si i cittadini sentono di dovere a vedere
Dalle istituzioni come meccanismo di protezione che come meccanismo di progresso grazie
Dare la parola Marta Dassù già vice ministro degli esteri signor diretto Loiero piena fare dell'Aspen Institute
Io vorrei
Usare questa occasione molto brevemente per ringraziare una volta per tutte Giorgio Napolitano
Che nella mia vita politica che ci è stato molto poco ma intellettuale è stata data davvero una figura molto importante per le ragioni
Che descrive nella prima parte di questo bellissimo libro la prima parte dedicata all'evoluzione della sinistra italiana ed europea e in cui spiega in che misura l'Europa è stata importante
Per traghettare usando una brutta parola la sinistra italiana in particolare la sinistra comunista dalla iniziale opposizione a un'Europa sentita commi occidentale il capitalista
Il Giorgio Napolitano scrive fu un errore maggiore in cui in corso e da sinistra fino all'europeismo
Di cui Napolitano è stato in tutte le funzioni che ha avuto un grande protagonista io vorrei ricordare queste questo primo passaggio verso vive ok
Che davvero appassionante in cui lui scrive credo di poter dire che l'Europa di sentirmi europeo
Il rapporto con la realtà dell'Europa e con il progetto dell'integrazione l'unità europea
Ha rappresentato uno snodo essenziale nella mia esperienza nel suo graduata evolversi e nel suo profondo rinnovarsi credo sia
Veramente così
E lo dico anche perché io ero una Giovanni direttrice del CESPI centro studi di politica internazionale collegato in quegli anni al pc di cui Napolitano è stato il Presidente e mi ricordo quanto
Fu profondo lo sforzo per intrecciare i rapporti con la socialdemocrazia europea vespe dei socialisti francesi seppur parti
E anche con gli Stati Uniti famoso viaggio ad Aspen dove adesso lavoro con Richard Gardner la prima occasione di un'apertura atlantica da parte né da parte della sinistra italiana patentini Napolitano parte della sinistra comunista italiano da parte di un po'il TAR quindi piazze mine Giorgio perché
Nella mia evoluzione intellettuale cinque politica perché appunto politica ho fatto Mino
Se è stato davvero molto importante volevo ringraziarti oggi davvero
Seguendo Carlo
Invece sul assumeva il contenuto del libro
Io credo che IdV abbia un doppio registro rispetto a quello che tu hai detto cioè una lettura tutte idealistica dell'Europa non credo io credo che il libro parli di due cose
D'Europa come una grande scelta valoriale ideale è questa una parte importante del libro anche per chi per le giovani generazioni gli oggi Napolitano spiega molto bene
Per esempio come nel Rapporto Italia Europa questa sia stata una scelta di fondo in chiave valoriale quindi un'Europa idealista per scelta
Lo spiega con i riferimenti storici di cui parlava prima Mario Calabresi fra
Frase bellissima di Croce
Sulla possibilità di amare in merito le piccole patrie proprio attraverso la prospettiva europea fra l'altro una profezia del mille novecentotrentuno una frase molto importante il discorso di Einaudi all'Assemblea Costituente e così via
è importante perché perché secondo me è uno degli errori che che abbiamo compiuto un po'tutti negli ultimi anni è stato di presentare d'Europa solo come una sorta di vincolo esterno
Qui invece si dice molto chiaramente nel libro del molto bene secondo me quindi è un libro adatto
Alle giovani generazioni che hanno sentito molti di questi interventi nel
Nelle università che in realtà l'Italia è in grado e dire dare un contributo positivo né opache e in serissima difficoltà naturalmente questo avviene in una fase storica
Molto diverso in cui per la prima volta abbiamo un'opinione pubblica anche in Italia con forti tratti euroscettici effettivamente gli ultimi sondaggi sono abbastanza impressionanti
E per la prima volta in Europa divideva radicalmente la politica
Questo era un bel tema secondo me da affrontare Carlo Giuliano se votai dopo questa politicizzazione dell'Europa che in fondo
Abbiamo anche voluto perché egli al meccanismo della Spitz ha in cantiere tout-court ad esempio
Alla presidenza della Commissione è andata in questo senso
Questo meccanismo meccanismo che facilità la possibilità di un'Europa forte adatta spunta ad affrontare le sfide di oggi o la rende più difficile un grosso tema io credo
Ed è un tema su cui misurarsi in ogni caso
Mettere rapporti Italia Europa su queste basi è l'Italia che può positivamente contribuire
A una Costituzione europea più adatta al mondo di oggi è molto sano è molto giusto io credo
Naturalmente devono esistere le condizioni regni cito rapidamente i due da prima e di avere dei de capite sui tavoli da questo punto di vista io credo che negli ultimi anni abbiano visto un serio sforzo per farlo ricordo quale magari c'è un contatto per il contributo che che Carlo ha dato ma è un bell'esempio delle idee che si possono e si devono avvenire
Fra l'altro
C'è questo articolo che tutti noi penso avremmo detto dell'Economist diciamo rimane
In cui si dice che l'Italia che si io rock durezza under circa novanta in un certo senso è stato vero potevamo ottenere di più e gli ultimi due anni gli ultimi mesi sono stati impegnati in questo grazie idee
E grazie alla credibilità che è un grande che è un grande assente che è una condizione ineliminabile
E io credo che in questi giorni c'è un dibattito su questo ma io penso che in questi giorni
E siamo verificando che avendo delle idee e avendo una credibilità politica ed economica in Terna che stiamo cercando faticosamente di di costruire e questo sia possibile quindi
è un libro importante da leggere io credo sul Rapporto Italia ROPPA l'Europa come grande scelta ideale
E poi è importante legge avrà invece per la ragione che diceva che diceva Carlo adesso per il rapporto Europa mondo di Europa invece come necessità
E qua Giorgio Napolitano cita molto Kissinger
E cita molto elmo ci mette ma altro grande della Costituzione europea la frase famosa in cui ci mette dice
Se noi europei vogliamo avere la speranza di mantenere un significato per il mondo possiamo farlo solo in comune e Verona grande frase il problema
Oggi è come e allora anch'io andando molto velocemente
Vorrei dire su questo due cose e credo che
Il divo di Napolitano ispira una riflessione sia su sulle politiche che sulla politica policy dissente politiques scrive molto giustamente Napolitano che
Lo scarto fra politiche che sono diventate in parte europea che e una politica un processo politico che è rimasto da ovviamente nazionale è uno dei problemi di fondo della costruzione europea
Io credo che i due punti su cui riflettere sono i seguenti il primo è la questione della politiques processo politico e delle istituzioni e qua io credo possiamo discutere che
E sia inevitabile e problema break SIT comunque vada al referendum del ventitré giugno pone questo punto sia inevitabile andare io nella direzione di un nucleo più ristretto di Paesi
Questo è un tema accennato nel libro naturalmente la grande differenza
E se questo nucleo coinciderà con l'euro zona sarà un nucleo attorno all'euro zona di tipo unitario quindi si trova in un certo senso alla logica degli cerchi concentrici
Che fu la uno dei due dei temi del dibattito nel primo allargamento io fra l'altro giorno mi ricordo che
Quando si discusse
Del primo allargamento del grande allargamento del due mila e quattro i dubbi
Sulla sul fatto che questo avrebbe generato delle difficoltà per l'Europa chi erano molto ben presenti comunque una cosa è questa ma è molto difficile l'altra possibilità è che invece si crea il nord dei gruppi
Di Paesi delle cooperazioni rafforzate molto più differenziate l'integrazione differenziata non tutti i Gruppi coincideranno i partecipanti saranno diverse quindi sarà molto difficile tenere insieme da costruzione istituzionale
In uno scenario di integrazione
Differenziata non in una logica lineare il nucleo
E l'area del mercato interno ma in una logica più più disgregata in un certo senso e infine le politiche qua
Capo ha già detto molto bene io vorrei solo
Dire questo credo che
Il problema delle migrazioni che sta producendo
Il primo io credo vero rischio esistenziale per l'Europa di oggi è anche un grosso incentivo a ritenere di avere bisogno di una risposta europea in fondo cadono con le migrazioni
Le differenze i confini fra sicurezza interni sicurezza estera diventa evidente quando si quanto sia importante una politica estera
Abbiamo nei giorni scorsi si è svolto in Italia un'importante conferenza dal Sudafrica
Quindi in linea di principio la percezione dei cittadini europei dovrebbe essere più fare onorevole all'idea di un'Europa che riesca a governare la dimensione testé
Infine così anche per fare una domanda giorno Napolitano che mi sembra importante
Ogni tanto nel libro si si parla in termini intelligenti del rapporto fra all'Europa di Stati Uniti oramai sappiamo quanto la nascita dell'Europa unita
è stata avuta una avuto una delle sue condizioni nelle gamme Atlantico
Sappiamo anche sulla scorta del Lido di Kissinger che che Napolitano riprende quanto una rottura drastica tra Europa e Stati Uniti avrebbe dei rischi
Per l'Europa che secondo Kissinger sarebbe ridotto ad una specie di appendice geopolitica dell'Eurasia e per gli Stati Uniti
Che tornerebbe ero a una tentazione isolazionista che che come sappiamo e ricorrente nella storia americana è e come vediamo
Corre molto fortemente nella
Nella campagna elettorale americana e quindi la domanda partenze tu credi che sia pensabile effettivamente un'Europa unita con meno America perché in questo momento la possibilità che il TTP venga
Firmato è molto scarsa molto fragile
Nel messaggio che viene dall'America incluso Obama
Che l'America ha bisogno di un'Europa forte ma anche più indipendente sostanza di una o Europa capace di avere una propria politica estera e di difesa sono tutte condizioni
Difficili da realizzare anche se necessario e quindi
Io credo che sia un grande tema di discussione se sia pensabile in futuro un'Europa unita commi nomi grazie
Lascio la parola al professor Massimo Salvadori
Professore emerito Università di Torino
Insomma
Mi pare che il libro del Presidente Napolitano poggi su tre pilastri
Una disamina critica condotta con molto realismo dello Stato affannato
In cui si trova attualmente l'Unione
La valorizzazione dei passi positivi compiuti
Una vigorosa vi fese ha delle ragioni per le quali l'Europa può avere posto e futuro nel mondo solo rafforzando le comuni istituzione
La disamina critica che riconduce nei confronti dei limiti ed edile occasioni perdute e severa senza sconti
L'autore contrappone contrappone lo slancio del tempo quando si sentirono forti le voci
E lei incisive leadership del di Schumann dei dicasteri degli Adenauer del Monna che gli spinelli anche di altri ad un presente nel quale
Cito
Ha ceduto
L'asse portante dell'idea di età dei valori dei garanti lineamenti del progetto iniziale
è venuta meno la capacità di promuovere un'adeguata avanzamento economica e sociale delle donne dell'Unione
Sono risorta in diversi Paesi pulsioni nazionalistiche e reazionarie
Un momento in cui
E questo è un aspetto la cui gravità non occorre sottolineare
è
Cito caduto via via e l'uso il livello di lungimiranza di autorevolezza di volontà politica e di capacità di guida delle leadership politiche europea
Poi
Altro problema
Si è avuto nei primi anni due mila
Un allargamento dei confini dell'Unione condotto alla luce di un ottimismo che ha aperto e che apre molti interrogativi
Dato questo quadro
è evidente e inevitabile il preoccupante indebolimento del consenso popolare il farsi del consenso popolare all'Unione il farsi strada dei movimenti antieuropeisti sì
Lire risolutezza le contraddizioni contrasti nell'affrontare i problemi posti dalle ondate dell'immigrazione
La volontà di alcuni Paesi di mettere in discussione Schengen che si potrebbe continuare
Guardando al passato al presente l'autore evoca le occasioni perdute sul cammino verso
Che cosa
Verso quello che il fine che è stato il fine posto all'inizio
E che non può che essere il fine non solo ideale ma un fine chiesti sia ospita possa diventare incardinarsi nella realtà ovvero L'Unità politica dell'Europa
E tra queste occasioni perdute grandezza nel fallimento dell'accede la mancata approvazione della Costituzione europea
Per non dimenticare le resistenze venute da leader come Margaret Thatcher per la quale stavano da un lato l'Europa continentale e dall'altro la salvaguardia ad oltranza degli interessi del Regno Unito
Ed ecco emergere oggi la politica dell'Ungheria e non solo di essa
Nei confronti della quale il Presidente Napolitano lamenta con toni assai energici che cosa la non perdona bile debolezza dell'euro
Ed ecco ancora persistere l'incompiuta senza nel cammino verso l'Unione bancario delle fiscale la costituzione di un'autorità di Bilancio
E altri cose
Dalle riflessioni sui punti critici dell'Unione
L'autore trae una conclusione che così suona e venuta l'ora di un
Chi a rilento questo termine è chiaro e è veramente chiave
Chiarimento sostanziale sul futuro del progetto europeo
Sì apre insomma l'interrogativo sul che fare avendo come scopo cito un'Europa che divenga soggetto politico unitario capace di competere affermarsi in tutti i campi nel nuovo quadro mondiale
Certo necessità e qui la parola del titolo passione
Per non cedere al pessimismo e tantomeno Alcott artrofismo ma al contempo un programma di avanza mento ispirato insieme
Ai libri all'istmo e al realismo poiché senza idealismo vi è un cattivo realismo senza realismo ovvie un'inutile idealismo
L'Unione
Sottolinea l'autore appunto fatto in
Cito in questo tormentato molto Montpellier io do importanti passi avanti i passi avanti ci sono stati
E importanti
Tra cui nei tempi più vicina moneta unica ruolo dinamico assunto dalla moneta europea diretto da Draghi
La maggior unitarietà incisività della politica estera di sicurezza comune ma
Per procedere l'Unione e qui emerge credo la proposta politicamente più significativa più forte
Le uniche l'Unione ha bisogno
Dice l'autore
Che nessuno se non si formi un nucleo propulsore un'area di Paesi
Che faccia perno sulle gambe storico tra i Paesi fondatori e specialmente tra i maggiori Italia Germania Francia fino a istituzionalizzare
E questo quanto segue anche molto significativo e ha molto a che fare col problema dell'allargamento nei primi anni Duemila e dei problemi non risolti
Suscitati da quell'allargamento
It dicevo attraverso chiarimenti anche all'interno dell'eurozona bene
Dove occorre formare un'aria di Paesi che intendano procedere verso una più stretta integrazione regolanti i loro rapporti con gli altri Stati membri dell'unione
Europea
Che poi
Presidente Napolitano
Per gli
Ritorni speranze
Nelle socialdemocrazie europee
Che però
Anche qui vede
Appartate
Non è all'altezza
Delle sue stesse speranza
Ciò detto
E io pressoché finito
Il Presidente Napolitano affronta da ultimo
Cioè io la pongo da ultimo una questione di molto rilievo
Quella del ruolo della Germania nell'Unione sottolinea come sia cito
Tempo di liberarci di reciproci pregiudizi e stereotipi come quello di un ordo Europa virtuoso e di un sud che nella palla al piede
Ed è egualmente quelli di una Germania dominante
E di un'Italia poco affidabile
E aggiunge
Che semmai si dovesse assistere al predominio all'egemonia di un qualche Paese membro ciò avrebbe come prezzo scrive la fine della stessa Europa dell'Europa stessa
Credo che abbia pienamente ragione ma
Che il solo fatto che sollevi il problema e l'ANCI il suo movimento stia a indicare che questo esiste
Problema della Germania nei termini noi di reddito Minio ma
Forse di una tentazione egemonica
L'intera storia europea dal mille ottocentosettantuno in poi e se è stata sovrastata dai dilemmi posti dalla centralità della Germania esploso
Problema esplosa in maniera drammatica durante le due guerre mondiali l'Europa per quasi ottant'anni ha dovuto misurarsi senza tregua comunque i livelli
E ha avuto più che timore paura della Germania della potenza tedesca
Paura cui hanno leva hanno posto fine soltanto la disastrosa sconfitta subita dalla Germania del quarantacinque e la divisione
Del in due del Paese
Non dimentichiamo che l'avversione verso quel Paese è tornata ad emergere quando la Germania iniziato il processo dalla propria riunificazione
Margaret Thatcher Mitterrand Andreotti Corbaccio tutti guardarono adesso quel processo oscillando tratti more che avversione
Oggi la Germania di Angela Merkel si presenta come un Paese saldamente inserito nell'Unione solido nelle sue istituzioni democratiche e come il pane e con il
Come il Paese con l'economia più rigorosa
Dietro alle affermazioni sconsiderate
Di chi in Inghilterra chiede l'uscita della
Della Gran Bretagna dall'Unione sostenendo che l'Unione nasconde il proposito addirittura
Di rinnovare le ambizioni di Napoleoni e di Hitler vi è chiaramente l'allusione verbalmente taciuta ma chiaramente sottintesa che una simile Unione sarebbe un'Europa tedesca
Orbene una delle sfide che l'Unione si trova e si troverà ad affrontare sarà proprio quella di smentire queste infausta e Cassandre
Ma questo scopo bisognerà davvero che l'Unione avverte l'autore si dimostri in grado di dotarsi di una leadership politica più autorevole
Più forte più coesa e di creare un gruppo di stati capaci di fondare i loro rapporti sull'intesa comune scongiurando ogni pericolo di egemonia dell'uno a diminuzione dell'altro grazie
Lascio
La parola all'intervento di Giuliano Amato
Giudice alla Corte costituzionale che già aperto da solo andando
Signor Presidente
Se c'è un momento nel quale servono non soltanto le cose che uno come Giorgio Napolitano scrive ma serve uno come Giorgio Napolitano è questo
Ebbene questo perché è uno di quei momenti nei quali lei analisi di ciò che ci interessa apportano tutte verso il pessimismo l'Europa si sta disintegra Ando
è finito il tempo della prevalenza delle forze centripeta e che portavano verso una
Sempre più stretta integrazione
è divenuta la stagione delle forze centrifughe che allargano
I suoi ultimi alle fratture che portano verso una crescente disintegrazione
E di Europa si intendeva parlare così e si va avanti per ore e così è la conclusione necessariamente que sera sera
Ecco perché dico che serve non soltanto quello che è un uomo come Giorgio Napolitano scrive come tu dicevi Massimo che fa
Questo punto
Ma serve che lo dica Kia quella esperienza quella attitudine che già in passato
Ha dimostrato esattamente come quella di Spinelli che ciò che può sembrare impossibile può essere reso possibile
E qui sta la chiave della
Lucidità politica e della passione ricche ciò che ha accomunato nella storia passata e gli uomini contano perché le idee riescano a camminare
Ciò che ha accomunato Spinelli e Napolitano non è soltanto la convergenza sul disegno europeo
Ma la vera l'ha avuta ciascuno nella propria esperienza
In situazioni
Climaticamente disperate
Vi faccio questo parallelo che è molto facile è semplice io sono sempre rimasto impressionato
Della vita di Spinelli
Dal suo ritorno dal confino dal quale altri tornavano e si trovavano subito inseriti nella forza della famiglia politica dalla quale venivano Spinelli
Ritorno dal confino sotto
Non aveva più la famiglia politica lui non era più comunista il partito comunista non non lo amava e si trovano ad affrontare da solo il futuro ed assumono
Riuscire a creare intorno a sé quella rette da cui nacquero i primi era assembla mandi europeisti del dopoguerra
E quindi i famosi eventi e convegni da cui partire a vicenda europea il poi così allargando allargando
E il suo esempio è proprio quello letto ex-post di aver reso possibile ciò che agli altri e forse inizialmente anche a lui stesso sembrava impossibile
Giorgio Napolitano
Coglie per ragioni che riguardano la sua personale biografia i suoi studi le sue letture la vicinanza Giorgio Amendola
Già da giovane in realtà iscritto al Partito Comunista no per amore per le bene ma per antifascismo
Io lui si lega all'Europa vede l'Europa come parte del futuro politico naturale del suo paese della sua vicenda
Come gli altri europeisti
Ma comunista
Lealmente nel suo partito e il suo problema e rendere possibile ciò che e poteva essere impossibile portare quel partito per il sud Europa
E chi se lo ricorda io sono abbastanza vecchio da ricordarmelo nelle prese di posizione degli anni Cinquanta e Sessanta
Beh insomma
La difficoltà non era inferiore a quella che dovette affrontare Altiero Spinelli una volta rimpalli sbarcato sulla penisola ed è successo
E c'è riuscito
E lo racconta bene nel sua biografia arduo riprende qua nella introduzione
Stabilisce una sua rete di rapporti personali fa in modo che questi rapporti si estendano al partito
E via via questo partito cercherà nell'Europa la sua nuova legittimazione ed ecco che il cerchio si chiude dico queste cose
Perché oggi c'è bisogno di ricordare che queste cose sono accadute
Che sembrava che non potessero accadere esattamente come oggi sembra che non possa accadere che le forze scelte ripete riprendano il sopravvento e riescano a fermare le forze centriste
Questo vuol dire che
Sia alla convinzione che ciò è necessario
Si unisce la visione e la passione la forza la voglia di rischiare di qualcuno allora questo può anche accadere anche quando sembrerebbe di no ora
Le vicende che sono accadute
E che stanno accadendo una cosa dimostrano in modo che
Se volete noi studiosi delle istituzioni siamo riusciti a mettere a fuoco come non eravamo mai riusciti a farlo bene prima
Questa impossibilità di continuare a gestire i problemi europei e nazionali così la necessità di passare al Governo europeo ecco
Perché Cristo ecco noi abbiamo cominciato ad esprimerlo con questa formula che però è esattissimo
Del passaggio dal governo delle regole al Governo di un Governo al governo delle istituzioni cosa vuol dire questo
Vuol dire che noi siamo caduti
In questi io ultimo decennio nel trappolone dell'intergovernativi sommo ma che cosa vuol dire questa formula
Vuol dire che nessuna istituzione europea a in quanto tali potere di decidere ciò che va fatto
E l'unico modo di deciderlo in chiave intergovernativa
E che i Governi stabiliscano delle regole a cui tutti debbono essere assoggettati
Senza che nessuno abbia il potere di decide disse di di adottare una scelta il risultato necessario
Deve venire dalla comune applicazione di regole stabilite in comune
Perché un Governo ha fatto di pari può stabilire solo delle regole a cui tutti pari si assoggettano ma nessuno di loro può far qualcosa che serve a tutti
Perché Mario Draghi e a una specie di mosca bianca in questo panorama europeo efficaci Rocco poco efficace che sia oggi a toglierci dalla deflazione
Ma perché quella è l'unica istituzione europea che ha un potere di scelte
Ha un potere decisionale pure a fare delle cose delle cose può impegnarsi in attività che
Producono effetti su tutti le istituzioni europee
Come tali le altre sono state private di questa possibilità sono solo applicatori di regole
Che inventano altre regole che generano altre regole che suscitano una ostilità generalizzata per le regole
Che diventano algoritmi
Che diventano paradigmi dello zero punto uno
E poi si discute se è stata rispettata la regola dello zero punto uno solo non è meglio scendere allo zero punto zero uno cosa che poi non se ne sta accadendo
Siamo già a questo punto
Questa è una follia un night nera ma pensate di essere inglesi
Che avete l'allergia delle regole che vengono da Bruxelles votate immediatamente per il break sette perché altro rimedio non CM la vedo questa cosa come
Come in fantasia di Walt Disney la l'acqua che usciva e usciva il povero Topolino non non non non riusciva a fermarla ma li uscì agorà un certo punto i secchi d'acqua
Vennero votati qual è il modo di fermare Cristo
Attribuire alle istituzioni comunitarie il potere di fare delle scelte comuni su alcuni limitati punti
Qui in questa trappola è caduta l'euro zona in questa trappola è caduta la questione dell'immigrazione è chiaro a tutti
Che non è possibile pensare che i greci col personale che hanno rispettano le regole come le rispettano gli olandesi
Occorre il controllo comune delle frontiere
Occorrono asilo comune
Questo ora è diventato chiarissimo non è diventato anche noi giuristi figuriamoci se il mondo deve essere anche per gli altri a questo punto
Ma qualcuno lo deve decidere
Ed ecco dico all'idea l'idea
Che
Venne quando si decise a Schengen
Scende non fu deciso dagli organi rappresentativi di tutti ci furono alcuni Paesi che ebbero il coraggio di anti vedere questo futura di dire aboliamo le frontiere freddi
E gli altri e gli altri sia amo
Stati costretti a seguire siamo la Polonia del Settecento mi suggerisce massimo da Dieta polacca
Purtroppo la in Polonia continua a governare la Dieta polacca una persona che sta un altro problema non sono abilitato a dirlo ecco questo è il punto finale
E qui viene fuori la forza
Non solo delle idee dei dei Giorgio Napolitano ma la loro forza la loro testimonianza di vita ecco c'è qualcuno in grado di raccogliere questo testimone
La Germania la Francia l'Italia la Spagna Paesi che abbiano contiguità territoriale per il momento conviene arrivare alla Germania passando dalla Francia più che dall'Austria
E mettere in comune
Più cose della nostra in architettura di governo ecco fare lo Schengen dell'Europa di domani e gli altri seguiranno
Questo è il suggerimento che viene ripeto non da questo libro ma da questo libro scritto da quell'autore ed è per questo che è credibile
Lasciamo le conclusioni all'autore del libro e dei discorsi
Il Presidente Napolitano grazie
Buongiorno a tutti
Io
Desidero innanzitutto ringraziare
Calorosamente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Così intensamente impegnato sulle tematiche europee sul ruolo dell'Italia in Europa
Per la sua partecipazione a questo incontro ed egualmente ringrazio il Presidente del Senato Piero Grasso
Il
Il suo la sua presenza e il suo contributo ed egualmente le personalità di governo
E tutti i rappresentanti delle istituzioni è un confronto stimolato da questa raccolta di mia interventi pubblici e di mie personali riflessioni
E
Lo definendo lei come momento di dibattito sulle prospettive
Dell'unità europea naturalmente si potrebbe anche tematizzare o diversamente e dire che si tratta di un dibattito sulla crisi dell'Unione
E che
Unione sia in crisi lo sappiamo molto bene e credo
Che io ho dato ampia
Analisi nel mio libro però io insisto su quell'altro approccio perché in effetti
Il punto di partenza di ogni confronto sull'Europa oggi dovrebbe essere la valorizzazione di quel che abbiamo costruito
Mattone su mattone valorizzazione che
Dammi natica mente mancata per lungo tempo e sul
Punto d'arrivo di una
Categorica necessità di ulteriore sviluppo di quella costruzione
Naturalmente
C'è una scuola di pensiero secondo la quale
In definitiva le crisi sono state
Quasi un motore un motore di riserva nella costruzione europea ne sono state
Tratte conclusioni che spesso hanno consentito un avanzamento verso L'Unità europeo e io non sottovaluto tutto questo anzi posso fornire come sussidio
Ulteriore
Ai
Sostenitori di questa scuola che d'altronde credo conoscono anche queste parole le parole diciamo non è
Nelle sue memorie
Io egli scrisse le memorie sono uscite nel mille novecentosettantasei io ho sempre pensato che l'Europa si sarebbe fatta nell'eclissi
E che essa sarebbe stata la somma
Delle soluzioni date all'eclissi
Che veramente una magistrale
Definizione e considerazione
Tuttavia mi permetto di restare dell'avviso che ho motivato nel mio libro che siamo
Dinanzi a qualcosa diverso da alcuni anni a questa parte perché naturalmente quello che scriveva Monnet
Si è rivelato veritiero anche
Dopo il mille novecentosettantasei basti pensare alla crisi che successiva
A quella data tra le istituzioni europee e la Inghilterra della signora Thatcher
Ma da qualche anno si sono
Succedute intrecciate accavallate più crisi ovvero
Si è
Finita per aggrovigliare una crisi dalle molteplici dimensioni dei molteplici profili con degli elementi poi i drammatica precipitazione soprattutto come sappiamo con
La
Con il grande flusso migratorio grande flusso migratorio che si chieda se fosse possibile prevederlo non prevederlo in qualche modo
Era stato previsto dal Consiglio europeo di Tampere quando nel mille novecentonovantotto ossigeno
Tutti i punti essenziali per un regime comune europeo dell'immigrazione e l'asilo
Poi
Quella bellissima intuizione più che intuizione già quasi definizione rimasta nel cassetto
Questo però dobbiamo anche dirci con molta franchezza che quello che non era prevedibile era la tragedia della Siria e quella che non era prevedibile forse ora
Anche salta anche di impotenza
Dell'Europa e dell'intera comunità internazionale affermare quella tragedia ed edili che è venuta
La fortissima spinta ad un'accelerazione soprattutto del flusso degli studenti asilo verso verso l'Europa
Comunque io credo
Che ne dobbiamo fare i conti con questa molteplice realtà che è la realtà di un rilancio nella capacità di crescita economica e sociale dell'Europa che quella anche di una capacità di formazione innanzitutto
Ma soluzione davvero efficace e davvero unitaria del problema delle politiche dell'asilo e dell'immigrazione ed è anche però
Anche la sfida di una Riforma delle istituzioni quello che è diventata aveva paura di parlava
Giuliano Amato
Qualcosa Dini non non allungo sostenibile e forse anche questa idea
Dei ventotto che viaggiano da una riunione all'altra spesso riprendendo
Le decisioni di quella precedente e o rinviando ancora a quella successiva ulteriori decisioni spesso della stessa né natura
Descritta poco fa poco fa da Giuliano
è un problema molto serio
E il problema molto serio che resta è quello di come procedere sulla via chiamiamolo di un'integrazione differenziata
Lo ringrazio
E ringrazio Marta non solo per la sua come dire condivisione autobiografica ma anche per avere messo l'accento su questo punto di cui mi occupo parecchio in queste occasioni di dibattito e di intervento mio negli ultimi tempi perché poi il paradosso sarebbe che dopo avere
Giustamente seriamente negoziato col primo ministro della Gran Bretagna
Un accordo che preveda
Che la Gran Bretagna non proceda verso una unione sempre più stretta e che però altra parte d'Europa lo possa fare poi quest'altra parte l'Europa non si muova mi dice
Acquisito questo consenso diciamo della Gran Bretagna non ostacolare una marcia più spedita e soprattutto con l'obiettivo dell'unione politica dell'Europa
Come iniziativa di altri Paesi
Però questi altri Paesi esistono non si muovono e io effettivamente come versato poco fa ricordato accennato alla questione alla questione del
Che la possibilità
Che anche l'euro zona
Debba essere rivisitata perché può formare davvero le loro suonare il quadro di riferimento ma quanti dei diciannove Paesi sono perché si vada più avanti verso l'unione politica
Quindi le gli interrogativi sono Tesio
Ringrazio tutti
Gli oratori perché hanno dato interpretazioni molto attente corrette di quello che ho cercato di venire e hanno contribuito ulteriormente sia a disegnare
Lo scenario internazionale come ha fatto Carlo calendario sia anche a
Puntualizzare
Le soluzioni a cui occorre lavorare
Dico soltanto una parola anche in questa prospettiva
Di una Europa che marci
Decisamente per via di cooperazioni rafforzate anche di intrecci tra cooperazioni
Rafforzate questo mi pare intendesse dire Marta diversa composizione da esso comunque obiettivi di unione più stretta
Sorge il problema
Posso dare riposto sa
Poco fa notare Massimo Salvadori della Germania io qui naturalmente avendo anche dato un certo spazio a questa tematica non voglio
Soffermarmi oltre misura ho visto che a proposito di egemonia
Il forse il più fine studioso delle unzione storico-politica della Germania che Gian Enrico Rusconi appena pubblicato un saggio il cui titolo è
Egemonia vulnerabile e quindi è diventata un po'un enigma questa questione dell'egemonia abbiamo sentito dire egemonia riluttante adesso e di Lucchina vulnerabile
Vedremo quali sono gli argomenti di questo recente studio per me è una cosa è fondamentale insomma noi siamo un Paese
La cui cultura politica e nessuno meglio di massimo lo sa si è cimentata lungo oltre un certo TIA egemonia noi adesso invece vediamo che taluni parlano di egemonia tedesca
Come si legge negli asili uscita sui romeni ora tutto sul discorso storico e culturale sull'egemonia
Tende a stabilire una netta distinzione e addirittura opposizione tant'direzione e dominio
E io
Sottolineerei di più il fatto che quello che la Germania è stata nel corso del Novecento varie senza dubbio
Quello che ha rappresentato anche di spaventosamente
Degli cistico aggressivo
E
Repressivo beh però
Dopo
Dopo preciso della seconda guerra mondiale dopo la nascita della Repubblica federale
E di una carta fondamentale di una legge fondamentale di quella Repubblica assegnato uno spartiacque
Io non credo che si debba
Usare nemmeno come ipotesi l'espressione di Europa tecnicità perché l'Europa tedesca è quella che voleva Hitler
L'Europa tedesca e quella l'Europa dominata dalla Germania quella si tratta di vedere come una direzione di un'influenza
Politica anche
Politica economica
E
In per qualche aspetto ideale della Germania si può realizzare la tenendo certamente per esempio non nego non rinnego quella frase in massimo ha citato
Certe volte mi torna in mente un'analisi che fa nel suo libro nel board
Kissinger quando sostiene che dopo il Trattato diversified via
Qualsiasi grande Paese europeo fosse una volta la Germania un'altra volta la Francia tendeva ad a formare la propria supremazia
Il risultato era una coalizione di tutti gli altri che le impediva di realizzarlo forse questo è qualcosa che può essere tenuto presente anche
Nel
Interrogarsi sulle prospettive dell'Europa
Io quindi non ritorno su tante cose
Sì sono state anche
Da me
Pensate e scritte che conservano credo a distanza di non molto tempo una loro validità ma ecco se li chiedo voglio molto rapidamente non preoccupatevi fare
Qualche accenno all'altro se dicendo ci sono stati fatti nuovi dopo quel mese di marzo
Durante il quale ho scritto
Quel su quel saggio introduttivo
Ebbene i fatti nuovi quali sono stati da un lato attualmente sono continuati faticosamente gli sforzi su un fronto
Sull'altro somme Grisham compatta o comunque lo si voglia chiamare sulle tematiche del
Del rilancio dello sviluppo economico ma i fatti nuovi sono stati
Delle straordinarie irruzioni dall'esterno nel confronto europeo
E mi riferisco
E mi riferisco
A
Interventi di grandi personalità di forte peso nell'opinione mondiale
Che hanno lanciato dei messaggi all'Europa il Presidente Obama e papà Francesco e mi si consentirà anche per economia di tempo soffermarmi sul primo
è stato qualcosa di straordinario la missione di Obama in Europa
Contrattiamo
E voi
Ricordate molto bene quello che
Ha detto Obama
Talvolta con un'acca pletoricità impressionante
Sulla
In Europa unita e forte come necessità per tutti io a questo proposito Malta ritengo insomma che
Sia portatore autentico Obama della convinzione che per quanto
Il baricentro delle relazioni economiche e anche politiche internazionali ci sia spostato dal dall'alto antico pacifico ed essendo
Indubbio
Il forte maggior
Peso e grado di attenzione da parte americana per quello che accade nel Pacifico ossia autentico
L'impegno lo sforzo di sensibilità l'approva di dedizione che da che da Obama a questa necessità che è una necessità anche per gli Stati Uniti ed è una necessità lui dice
Per l'ordine mondiale che noi vogliamo
Questa presenza anche autorevole assertiva che non significa necessariamente
Una drastica
Riduzione
Di legami con gli Stati Uniti francamente per quanto compressa sia la vicenda del ruolo della NATO in modo particolare credo che non sia in questione questo legame nella sua nella sua essenza
Obama
Mi sono interessato a dirlo oltre
A impegnarsi in questa direzione e
A rivolgersi con diciamo un solidità
Categorici Tavo determinazione agli elettori britannici perché votino al referendum per la permanenza
Nell'Unione ha svolto anche qualche considerazione che va oltre l'orizzonte europea in certi momenti palla dell'Europa
Ma sembra che Depeche fabula narrato pallino un poco anche dell'America
Egli ha detto stiamo vivendo tempi sconvolgenti e tra le cause
Di questi tempi sconvolgenti indica l'aggravarsi delle disuguaglianze che non a caso che non a caso e uno dei fermenti più
Più intensi più profondi anche del
Del
Inedito confronto per la elezione per la scelta dei candidati e poi sarà per l'elezione del Presidente degli Stati Uniti
Egli dice a un dato momento dedichiamo accrescere l'intolleranza nei rapporti politici e le voci delicate
Tendono a massima attenzione li migliori posizioni
Difetta uno di forza di convinzione
Mentre le peggiori sono cariche di pensa passionalità e vi assicuro
Che ho letto queste righe anzi queste righe sono state pronunciate dopo che aveva dato quel titolo al libro perché sono profondamente convinto di questo nesso che ho cercato un po'di argomentare in una in una delle mie
In una delle mie elaborazioni recenti
Io ho rilevato nel libro come in effetti le leadership che si sono succedute alla guida degli Stati Uniti abbiamo sempre guardato con favore con meditato sostegno alla prospettiva
Dell'unità europea a partire
Da piano no Piano Marshall a partire quindi a Presidente Truman e dal generale ministro Mascia
E così continuando nelle espressioni più lungimiranti le leadership americane sono state per l'unità europea magari
Talvolta non credendoci molto che ce l'avremmo fatta mantenendo gli serve comprensibili però ecco anche avendo il senso di quanto grande
Fosse impresa fosse questa impresa e di come fosse
Partita al meglio questa costruzione
Cito ancora un momento Monnet perché poi non è con Spinelli sono stati i garanti ispiratori
Distinti diversi e anche però in alcuni momenti cruciali impegnati a lavorare insieme e non è
Nel mille novecento sessantatré eletti data e poi
Si liberò fatale perché fu anche la data dell'assassinio di Kennedy Vannini oltre a ricevere un importante premio il premio della libertà
Che era che era stato istituito e il presidente cani Chennedy non può partecipare ma gli invia una lettera
Che così recita caro signor monde
Nel corso dei secoli imperatori
Dittatori hanno cercato di imporre all'Europa la sua unità tra la forza
Per il meglio e per il peggio
Hanno fatto fallimento ma nel solco della sua ispirazione signor monnezza l'Europa in meno
Di venti anni perché siamo nel mille novecentosessantatré ancora e progredita verso la solita più di quanto non abbia fatto in mille anni
Certe cioè dell'enfasi in questo affermazione forse ma c'è anche
Minima
Partecipazione appassionato una compartecipazione azionata questa impresa di cui dobbiamo avere
Sempre in mente lo spessore appunto storico di lungo periodo quello che talvolta ha fatto dire nel passato ma insomma
Cosa sono cinquant'anni nella storia dell'Europa abbiamo
Di di
Di Pannella mangiare prima di avvicinarci all'unione politica dell'Europa e questo anche suggerito
Come dire una certa dissimulazione dello sbocco a cui si intendeva poi c'è stato
Il Magnifico anche amico splendido amico
Mi atterrò chi ha inventato il più geniale degli Ossi Mori quando
Ha detto ma noi puntiamo ad una federazione di Stati nazione senza sciogliere il nodo e anzi quasi teorizzando che non bisogna asse dichiarare questo obiettivo che bisognava farlo avanzare
Mascherato tutto questo non è più possibile quel chiarimento su cui io insisto come arrivi arrivi
Rilevato qualcuno di voi quel chiarimento e proprio dato da questa necessità dalla dalla necessità assoluta alle necessità assoluta di a vere
Finalmente
Delle prospettive che facciamo uscire da un certo imbrogliare il processo di costruzione europea avremo il coraggio avremo forza questo
Lo si vedrà e dipende adesso mi comporto genericamente Mantini Gian genuinamente da tutti noi o da tanti di noi intanto
Ricordando
Quello che
Ha detto Obama tempi sconvolgenti una
Politica che sempre di più cade nell'intolleranza
Le voci che gli altri che hanno il sopravvento io io
Mi chiedo se in questo scenario burrascoso noi qui in Italia parlando d'Europa e affrontando anche garantito questioni di carattere storico nazionale non dobbiamo riuscire
A affermare un senso di responsabilità e anche
A compiere uno sforzo largamente unitario che è vitale per il nostro Paese e per l'Europa grazie