Storie di intolleranza religiosa in Italia" edito da Reality Book.
Sono intervenuti: Pastore Ruggero Marchetti, Chiesa Evangelica Metodista di Trieste; Padre Rasko Radovic, parroco della Comunità Serbo-Ortodossa di Trieste, Andrea Maori, autore del libro "Vietato pregare".
Ha moderato: Walter Skerk, Giornalista RAI TGR Friuli Venezia Giulia «Vietato pregare» è un libro bianco sulle discriminazioni e sui soprusi patiti in Italia dalle minoranze religiose dal secondo Dopoguerra alle soglie del Duemila.
Nell’introduzione sono inquadrati … i termini essenziali del processo storico-normativo su cui si sono basati gli atti di intolleranza lungo il Ventesimo secolo.
A fronte di un ampio riconoscimento teorico della libertà religiosa nella Costituzione del 1948 attraverso una serie di disposizioni che escludono qualsiasi ipotesi di persecuzione e disparità per motivi religiosi, per molti anni è rimasto intatto l’impianto normativo fascista sulla base del quale si sono consumate centinaia di azioni di intolleranza da parte degli apparati dello Stato.
Le Intese con numerose confessioni religiose, la prima delle quali è stata ratificata ben 36 anni dopo l’entrata in vigore della Costituzione, ha cancellato solo in parte queste diseguaglianze perché molti movimenti sono rimasti relegati nell’ambito delle leggi fasciste del 1929.
Nella prima parte è puntata la lente di ingrandimento sulle discriminazioni nei confronti di quattro confessioni religiose e sul loro rapporto conflittuale con il potere politico e la Chiesa cattolica.
La seconda parte è un’antologia di testi scelti fra tanti che ho voluto chiamare «Narrazioni » perché contiene una tipologia varia di descrizioni di fatti secondo fonti diverse ma che descrivono la realtà di un paese in cui la libertà religiosa è costantemente in pericolo.
L’Italia repubblicana, con la riaffermazione della laicità dello Stato tutela, anche penalmente, ogni fenomeno religioso come elemento che contribuisce allo sviluppo insindacabile della personalità.
La realtà è molto diversa: la storia ci ha consegnato per anni uno Stato confessionale che ha avuto come compito primario quello della tutela della religione maggiormente praticata dai cittadini e un elevato livello di intolleranza nei confronti delle minoranze religiose.
Tutto questo in un periodo in cui la geografia religiosa in Italia sta notevolmente cambiando per effetto dei flussi migratori e della diffusione di nuovi movimenti religiosi.
A vecchi problemi non risolti completamente se ne sommano di nuovi, tra lo Stato e le confessioni religiose da una parte e all’interno della società, sempre più secolarizzata.
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