La sfida dei diritti umani nelle relazioni internazionali tra affermazioni di principio e limiti della Realpolitik

Nel pomeriggio
Si potrà fare nulla e per i porti ci sono molte delegazioni straniere e fa piacere quando si parla di diritti umani
Ma
Vorrei portare l'attenzione su un dettaglio questo convegno pensato diverso tempo fra
Carte proprio nel giorno in cui a Roma è arrivata a rate delegazione egiziane che mostra le carte sul caso ceceni
Ci sono stati depistaggi ci sono stati inquinamenti silenzi si farà un passo avanti o no
Quello che riletta tuttavia
E che la firma mezza dimostrata hanno intanto portato a questo risultato
C'è stata una fortissima mobilitazione delle opinioni pubbliche specie per Tiziano Terzani il
Riterrà comunque perseguita e con essa la giustizia
E anche se non la trovo io continuerò a cercarla
Ecco credo che io aggiungo l'importanza e il peso delle opinioni pubbliche l'importanza della sensibilizzazione su questi temi l'importanza di
Trimestrali
Questo è un caso di scuola quello di leggende rispetto dei diritti umani grandi interessi Nigretti indiretti una situazione complessa
Io non è la domanda le istituzioni i Governi dinanzi a casi come questi
Che evidentemente essi fossero facili non SACE per recarsi
Chi anticorpi hanno e capacità nel cammino dell'umanità si è riusciti a schifo paniere perdere avere quell'atteggiamento che dia una risposta alla domanda di giustizia
Che accompagna
Diciannove nostra società e la ragione stessa di una società che funzione di una società che
Possa definirsi democratica
Di cifre nove per cento proprio
Che i nostri diritti molte volte coincidono con il riconoscimento da parte degli altri e definiscono
Però Stefano Rodotà ci ha anche ricordato che la globalizzazione ha un senso se non è solo quella che innescati ma è anche quella Teti iscritti
E allora oggi
Con questa platea e naturalmente anche con le tante adesioni e ho qui nell'elenco di di persone che hanno ha descritto
A questa iniziativa promossa tardare Presidente Pia Locatelli del Comitato permanente per i diritti umani nell'ambito della Commissione affari esteri comunitari
Noi faremo proprio questo con il relatore istituti a questo tavolo
Cercheremo di parlare di approfondire di ragionare sui fatti e naturalmente anche sugli strumenti perché la sfida che i diritti umani
Rispetto i principi era alla Realpolitik possa toccare la sua diciamo effettività quella che ciascuno di noi comunque auspica
Allora io darei senz'altro la parola al Presidente prezzo Cicchitto Presidente della Commissione affari esteri e comunitari per l'apertura dei lavori
Ma l'apertura dei lavori l'altra l'hai già fatta a te
Ma comunque io riapro diciamo così di in una chiave funzionale
E quindi sono lieto di aprire i lavori questo convegno che
E
Promosso da
La nuova Presidente del Comitato dei diritti umani l'onorevole Pia Locatelli poi purtroppo per
Una concomitanza di impegni scatta ascolterò la sua relazione e dovrò e dovrò andar via ma
Prima
Di farlo voglio fare una
Quella che è un'autentica provocazione
Nel senso che io rilievo una
Che voi noi ma non solo voi e noi nel mondo ci misureremo con una tragica contraddizione
E la tragedia questa tragica contraddizione secondo me è costituita dal fatto
Che per un verso
Possiamo presentarla come vogliamo ma la politica estera è fondata da sempre lo sarà sul anche successivamente sulla Realpolitik e quindi sui rapporti con le potenze gli Stati massimi meriti minori che stanno in campo e con i quali bisogna fare i conti
E invece i diritti umani consistono in scelte derivanti da valori fondati sul rispetto della persona sulla libertà individuali e collettive
Ecco fra queste due esigenze oggi non voglio andare indietro nel tempo i conti non tornano
Nel senso cioè
Che a mio avviso
A partire da alcune grandi potenze penso la Russia la Cina per un pezzo
E ad alcune potenze rilevanti di medie grandi
Grandezze in contrasto anche fra di loro
Specie per il Medio Oriente penso all'Iran all'Arabia Saudita all'Egitto alla Turchia la contraddizione fra questi due momenti e acutissima
E quindi ci troviamo tutti in condizioni di estrema difficoltà
Perché fra gli opposti poli Dione realismo necessario che deve fare i conti con le forze in campo
E la testimonianza di valori fondanti quali sono quelli
Dei diritti umani che tra poco approfondiranno approfonditi dalla relazione
Il Piano cartelli che i vostri contributi il rischio di una contraddizione permanente acutissima secondo me è molto forte ed è anzi materia
Della nostra vita quotidiana sia di chi
è come
Il sottoscritto i parlamentari ma ancor di più gli uomini di governo si devono fu passare
Innanzitutto con la Realpolitik della politica estera sia con chi come alcuni di voi invece si misurano con la tematica dei diritti umani ecco questa nodo questo problema
è il nodo è un problema che
Diciamo così riflesso anche nella tematica alle nella definizione degli di questo convegno
Ma è al di là della definizione teorica di questo convegno secondo me è un nodo è una questione acutissima che ci esplode nelle mani
Praticamente ogni giorno
E comunque a nome della Commissione esteri saluto e do il benvenuto a ospiti prestigiosi che contribuiscono ai lavori odierni al dottor Guido Raimondi che il Presidente della Corte Europea per i diritti umani
A Stavros Labrini disse che è rappresentante speciale dell'Unione europea per i diritti umani
E ad Enrico Calamai un diplomatico italiano che ha servito in Argentina credo in un momento cruciale in cui
Questa contraddizione fra diciamo così il realismo necessario di un diplomatico e invece
La testimonianza di un lavoro
Per
Là non si trattava di un noto teorico dei diritti umani ma di salvare sul campo la vita di persone che
Quelle che non furono s'salvati hanno preso hanno avuto il nome tragitto di desaparecidos ebbene questo nostro amico ha svolto sul campo questo ruolo in modo
In modo assolutamente straordinario
Ringrazio anche i colleghi deputati che interverranno e il Sottosegretario Della Vedova che come sempre capita in queste cose e in arrivo è ovviamente la nostra presentatrice
Fatta questa premessa
Voglio anche aggiungere per misurarmi con il fatto che
Per un paradosso appunto un convegno il quale è stato convocato mesi fa
Prescindendo da ogni
Contingenza oggi si misura con il nodo che è stato poco fa ha detto
Credo che in una chiave diciamo così anche di un confronto parlamentare il superamento di ogni pregiudizio
Su questo tema è stato messo in evidenza dal
Nostro Ministro degli esteri Gentiloni che intere vivendo martedì nelle aule di Camera e di Senato ha precisato che
Per
è per ragioni di Stato che occorre battersi per i diritti umani chiedere la difficoltà chiedere la verità difendere le vittime e la loro memoria
E nel giorno in cui la questione reggente
Entra in una fase
Molto delicata
E che io mi auguro abbia uno sbocco positivo nell'interesse di un antico il profondo legame di amicizia fra l'Italia e l'Egitto nel condividere questo assunto che è stato messo in evidenza dal nostro Ministro del degli esteri
Lo rilancio a mia volta in questa sede
Il rispetto dei diritti umani è un segno di autorevolezza rafforza gli Stati e non li indebolisce
E perché la difesa dei diritti umani
Da parte della comunità internazionale sia nelle sedi multilaterali sia in quelle bilaterali è una questione di dignità critici coinvolge in cui come comunità statuale come dovere individuali in quanto cittadini
E rappresentanti dei Parlamenti
Ringrazio pia CIA costruito avete pensato e costruito questa iniziativa
E carente penso che sia un inizio straordinario per il suo lavoro come Presidente del Comitato dei di come Presidente del Comitato dei diritti umani le do la parola
Grazie presidente Cicchitto e grazie a tutti i pannelli sta a partire dalla nostra conduttrice Carmen Lasorella inizio subito senza fare premesse
Sottolineando questo importante affermazione del nostro Ministro degli esteri è la ragion di Stato che ci
Le posso dire ci impone di proteggere
Dei promuovere
Sta su
E proteggere i diritti umani e quando
Poiché
Al secondo stadio
E quando abbiamo incominciato a progettare questo convegno alcuni mesi fa fatto all'inizio del mio mandato questo tema sembrava assopito
Ed era da tempo lontano dall'attenzione dell'opinione pubblica sia nazionale che internazionale mentre io ricordo da da ragazza perché da sempre mi occupo di questi temi
Decenni fa la mobilitazione per la tutela dei diritti umani era quasi automatica e determinava delle risposte politiche
Ma
Innegabilmente con il passare del tempo si è verificato una caduta di sensibilità e di attenzione
Ora però il tema dei diritti umani e drammaticamente ritornato in evidenza e di attualità per i fatti che è inutile che stia dell'incarico caso dei geni
Che è la vicenda drammatica è un omicidio l'omicidio politico
Di queste settimane che ha reso attualissimo il tema
E che sta ridando la sveglia questa sensibilità e non soltanto in Italia perché si sta creando una
Campagna internazionale europea ma anche oltre l'Europa
E poi altro tema di attualità il tema dei migranti e nella categoria migranti mettiamo dentro tutti richiedenti asilo e rifugiati
E in particolare il tema dell'accordo tra Unione europea e Turchia in tema di rifugiati entrato in vigore proprio all'inizio di questa settimana
Tempo e il contenuto di questo accordo ha visto molte organizzazioni che si occupano di diritti umani reagire con preoccupazione
Perché nel caso della Turchia la considerazione è palese la Turchia non è un campione in fatto di diritti umani per i suoi cittadini non è difficile immaginare credo sia ancor meno chiare
Cittadini che provengono da altri Paesi
Invece se il pensiamo all'Egitto gli all'assegno di Giulio Regene
Noi non possiamo non
Evidenziare un'analogia con la tragedia dei desaparecidos e i tempi della Giunta militare argentina di Videla
Negli anni settanta e inizi degli anni ottanta naturalmente le dimensioni erano molto più vaste però le modalità sono assolutamente uguali
E adesso non si parla più di desaparecidos ma si parla di forse disse Piero ad essa
Sparizioni forzate e dico una sola cosa sulle sparizioni forzate
Sono un crimine contro l'umanità e lo prevede l'articolo sette dello Statuto per la costituzione del Tribunale penale internazionale per la cui nascita il nostro Paese è stato protagonista
Il problema è che noi parliamo di cassa origini ma il caso dei geni non è isolato e lo possiamo dire
Con certezza noi del Comitato diritti umani della Commissione esteri
Perché PRIT prima ancora che venissero pubblicati i nomi dei trecentonovantasei desaparecidos egiziani meno di un anno ecco ci avevano parlato di spartizione lì attivisti
Di una ONG del Cairo che avevamo un audito ravveduti primi ci avevano posto questo problema ma ci avevano chiesto di tenere l'audizione a livello informali stessimo
E di mantenere l'anonimato
Ovviamente la paura era quella delle ritorsioni
Il problema è che l'Occidente noi il nostro Paese ma l'Occidente complessivamente ha accettato di buon grado il regime autoritario ma dal Presidente sì sì
In quanto secolare continuiamo a dire durò con islamisti in particolare con i fratelli musulmani
E
Tra virgolette rassicurante verso i cristiani
E la fortissima repressione attuata dal Cairo ha cancellato davvero ogni spazio di dissenso idea praticamente equiparato la critica pacifica
Al terrorismo io non posso dimenticare e e ce l'ho ancora qui nel cuore e nella testa l'uccisione di Sciain essa Baggio
Una persona con la quale io non l'ha collaborato ma ho collaborato con la Rete della quale lei era militanti lei era stava manifestando in occasione del quarto anniversario il caso del genere quinto anniversario
Quarto anniversario trenta persone manifestando pacificamente con una cosa in un anno è stata uccisa
Appunto il dissenso che viene
Trattato in questo modo
Certo la questione dei diritti umani non si limita al caso di questi giorni infatti che chi la cronaca di questi giorni pone in evidenza e ricordo che sia la Commissione esteri sia il Comitato dei diritti umani ecco hanno fatto diverse audizioni nell'elenco due o tre che per me sono importantissime
Il dissidente mosse Mustafà dei millenni vana
Che il leader del Popolo tartaro l'abbiamo ascoltato sulle violazioni dei diritti umani della Crimea occupata sulla quale è sceso un silenzio impressionante
Non si parla più di crine si parla di accordi di ministri non si parla di Crimea
E poi abbiamo audito Shin da un liuto una delle poche persone che sono riuscite a fuggire dal campo nordcoreano
Poi abbiamo ascoltato esponenti soprattutto donne di ONG che si occupano di violenza sulle donne dei conflitti e degli stupri come arma di guerra
E lasciatemi ricordare brevemente perché voi sapete che i temi dei diritti delle donne i diritti umani delle donne mi stanno particolarmente a cuore
Ecco ricordo le mutilazioni dei genitali femminili duecento milioni di donne e bambine che convivono
Comunque otto Bartoli atto da questa il tema dei matrimoni precoci forzati si dice Child lì forse una reggenza
Che
Ecco sono delle come posso dire che sono delle
Pratiche tragiche terribili che migrano come migrazioni e quindi questi casi adesso sono arrivati in Europa e sono arrivati in Italia
Due mila casi di matrimoni forzati d'Italia che però sono stili perché ovviamente
Non non sono registrati perché queste giovani ragazze queste ragazze vengono mandati in vacanza il loro Paesi d'origine e ritornano sposate
Allora
Poi un altro caso per non parlare della pena di morte che meriterebbe una trattazione a parte ma voglio solo ricordare con orgoglio perché il merito del nostro Paese e dell'Unione europea la prima di mozione ONU per la moratoria sull'uso della pena di morte nel due mila e sette ed è stato su iniziativa dell'Italia e dell'amore e adesso siamo alla quinta risoluzione
E ogni ad ogni risoluzione riusciamo a ad acquistare alla causa nuove adesioni o quanto meno nuove astensioni il passaggio da voto contrario ad astensione
Allora
Tema attuale quello dei diritti umani della promozione della protezione dei diritti umani ma anche tema che richiede risposte e nel tentare di
Provare a risolvere queste questioni internazionali che che ruotano attorno al tema dei diritti umani allora qual è la teoria o meglio l'approccio che ci può essere d'aiuto del di lei e me idealismo o realismo
E
Si tende a sentire questo come proprio una contrapposizione ma
Contrapposizione tra imperativo etico dei principi dei principi e il limite realista degli interessi ma forse
Non è inevitabilmente così e mentre cercavo di
Di raccogliere un po'l'origine
Studiando un po'i testi mi è capitato parli male ma veramente casualmente una
Un interrogativo che si era posto Daniel ma antiche dirige l'ufficio di sicurezza
E dei diritti umani del Dipartimento di Stato in particolare indietro dalla democrazia dei diritti umani di lavoro e due anni fa ha scritto un saggio dal titolo anche io le all'Istituto possono stanno ancora sostenere i diritti umani stare dalla parte dei diritti umani perché lui dice quali state all'origine dei diritti umani
Ecco il concetto dei diritti umani emerso quando gli Stati sovrani hanno sentito la necessità di stipulare accordi
Con l'obiettivo che era quello di proteggere i propri cittadini in Paesi stranieri quindi un obiettivo molto concreto molto realistico è questa l'origine dei diritti umani io l'ho scoperto studiando un po'questo caso immaginavo delle filosofie invece proprio concrete
E allora però a questo tipo di
Come posso dire realismo ideale
Si è mantenuto poco l'abbiamo un po'perso è che di fatto noi non possiamo dire che sia confermato nella storia perché non siamo stati testimoni di tante situazioni
In cui il mantenimento di buoni rapporti tra i Paesi ci ha fatto chiudere gli occhi di fronte a gradi casi di violazione dei diritti umani esempio chi spesso citiamo e quello dei desaparecidos Manani mica il solo esempio ahimè
Quindi si pone con forza questo il tema delle nostre azioni al di là delle affermazioni di principio perché li facciamo le affermazioni di principio ci richiamiamo gli ideali
Però
Come coniughiamo e questo si pone in particolare per i diritti delle donne
Come coniughiamo le culture diverse e i diritti universali oppure come coniughiamo la libertà
E la sicurezza e questo tema del coniugare il
Pur non coniugare rinunciare a coniugare il tema tra
La libertà e sicurezza si è posto soprattutto dopo la
Asset TERNA rileva e la tragedia delle Torri gemelle
Quando fu teorizzato e ampiamente accettato il concetto della rinuncia ad una parte ma quanto è grande questa parte delle libertà individuale in favore della sicurezza si è personale che collettiva
E oggi la sfida è diventata ancora più complicata perché perché questa sfida ci viene lanciata dal mondo islamico
Le cui espressioni politiche anche sottolinea questo aspetto anche quelle moderate
Mettono in discussione la imprescindibilità dei diritti umani che sono diritti umani proprio perché afferiscono
Alle persone nella loro
Insieme umanità e unicità
Condizione delle donne mondo islamico condizione delle donne condizioni degli omosessuali condizioni di chi si converte ad un'altra religione dall'islamismo
Anche i regimi moderati presentano problemi su questi temi
E allora forse porre il tema in termini di dicotomia impedisce di vedere una possibile soluzione
E però nemmeno il dogmatismo ideologico aiuta a trovare una risoluzione non dobbiamo essere dogmatici ma non dobbiamo nemmeno essere agnostici
Non so se mi spiego perché se vogliamo difendere i diritti umani la promozione la protezione dobbiamo difenderli ma estere
Agnostici non può funzionare
Inevitabile dobbiamo dire che questo tema sconta una certa fatica dovuta molti fattori ne cito due o tre
Gli esiti disastrosi dei tentativi di esportare la democrazia e i diritti le delusioni derivanti dalle aspettative traditi delle cosiddette tre materie arabe
Le ipocrisie metterci ne accennava il nostro presidente Cicchitto alle ipocrisie nei rapporti contro dei degli interlocutori imprescindibili e grandi Russia Cina e meno grandi l'Arabia Saudita vera
E tante cose ne abbiamo fatto finta di non vedere o di non sapere
E il problema
Si sta ponendo adesso proprio adesso adesso
Quando un po'di appigli diritti umani l'hanno perso sembra emergere
Che i diritti umani possono essere
Come posso dire un aspetto tanto elemento di Realpolitik ed è quello che stiamo facendo adesso nel tentativo di arrivare alla verità perché questa
La richiesta della ragion di Stato arrivare alla verità in questo caso come in altri casi caso dirigente e allora se
Fino al venti trenta anni fa
Quando ero ragazza la negazione totale dei diritti umani produceva un output tra virgolette rassicurante sotto il profilo della sicurezza questa cosa non funziona più
Questo è un elemento interessante perché
C'è
Secondo gli analisti almeno un elemento della primavere arabe che
Posso dire
Ed ha in irreversibile e potenzialmente contagioso per il resto del mondo e la dimostrazione del fatto che i movimenti popolari anche se persino quelli spot spontanei possano rovesciare i regimi
E gli autocrati adesso non hanno più la stessa sicurezza e di un tempo e questo lista tenta sicuramente e non so se dire e puro li induce a prescindere in modo parossistica o sulla leva della repressione come nel caso dell'Egitto di Assisi o come nel caso della fieri ha della Siria con assaggia
E sono delle reazioni che incomincerà a pagare il pesantemente con quale risultato non sappiamo ancora ma li stanno pagando
E allora il problema è Corcos prodotti strada possiamo indicare per strada di mantenere una relazione forte c'è una
Una causa di una tensione etica tra una tensione tra etica
Principi e realismo cioè
Operare sulla base dell'etica dei fini e del realismo dei mezzi tenendo aperti i canali di comunicazione anche con le parti gli attori gli Stati che i diritti umani sembra no o indifferenti
Ma non si può essere indifferente nella sostanza essere indifferenti significa esteri ostili
E queste indicazioni ci sono venute
A me insieme ad altre persone ecco quella della costruzione di un consenso graduale
è una proposta che ci pare realistica e che ci viene suggerita da qualche anno
Da alcune donne islamiche convinte attiviste dei diritti umani che ci hanno chiesto di rispettare ha usato esattamente questo termine
Rispettare i i loro ritmi
Perché ci dicono le rivoluzioni non ci aiutano ma linee misurabilità dei tassi e la certezza della direzione questo sì ci serve
La prima volta che ho sentito questo concetto è che non avevo capito è stato nel mille novecentonovantotto quando come Commissione nazionale di parità avevamo organizzato un convegno su questo tema delle culture diverse
A Castel dell'Ovo a Napoli poi il pensiero si è
Rafforzato stato diventato più sofisticato elaborato ma
L'approccio sempre confermato
E allora quali sono le nostre azioni concrete come televisioni principi gli obiettivi in relazione le interlocuzioni e faccio due proposte una diretta al nostro
Rappresentante unguento
Stava Ruslan Brini disse
Rappresentante speciale dell'Unione europea per i diritti umani
Io ti chiedo
A nome del Comitato diritti umani della Camera della Commissione esteri della Camera di rendere
Obbligatoria in ogni presidenza UE
Sapete il semestre di presidenza dei singoli Paesi in questo momento alla Presidenza è olandese
Di rendere obbligatoria l'organizzazione della Conferenza interparlamentare degli organismi che si occupano di diritti umani dei diversi Parlamenti perché viene considerato un optional qualcuno l'ha organizzata
Qualcuno ritiene che questo sia un tema di non grande importanza in all'organizzatore perché io vorrei che diventasse una un obbligo un impegno
E siccome il nostro sopra presentante speciali ha il compito di rafforzare l'efficacia e la visibilità delle politiche UE
In tema di diritti umani avanziamo questa potente proposta precisa
La seconda invece ci riguarda noi come Comitato diritti umani come Commissione esteri
Noi potremmo avviare uno scambio ma sistematico proprio sistematico anche attraverso visite noi che andiamo altre Commissioni che arrivano
Con le Commissioni estere o organismi di diritti umani degli altri Paesi paesi dove
La
Sofferenza dei diritti umani ma insieme una
Certa disponibilità al dialogo anche determinati da relazioni economiche esistenti non solo economico insomma se ci sono delle relazioni sono problemi paesi che hanno sofferenze di questo tipo noi
Potremmo fare questo lavoro sistematico di incontro confronto anche anche acceso di darci questa e nelle nostre possibilità
Ad esempio potremmo dialogare con diranno sul tema della pena di morte
Non più tardi dallo scorso due mila e quindici quasi mille sentenze pena capitale quasi mille
E ad esempio con l'Iran potremmo discutere della ratifica dal sito la Convenzione contro le discriminazioni non ancora ratificato uno dei pochissimi Paesi al mondo d'altronde anche gli Stati Uniti non l'hanno ratificata per essere
Chiari oppure con la Tunisia che un Paese che ha dato qualche libro in cui
La primavera araba dato qualche risultato
Però
In Tunisia l'omosessualità è ancora un illecito penale
E potremmo affrontare questo tema con quel Paese
Oppure la Turchia libertà di stampa l'espressione di critica al Governo al Presidente sono repressi sappiamo bene si chiuderà i giornali e finiscono in galera i giornalisti gli intellettuali gli accademici
Perché fiancheggiatori del terrorismo io sono stata in una in un carcere turco a visitare una signora professoressa accademica che insegnava i bambini curdi per questo accusate di collateralismo con il terrorismo
E poi l'Egitto
Queste mi paiono due proposte concrete che sono la seconda sicuramente la nostra disponibilità la prima ascolteremo poi il nostro rappresentante UE
è un tentativo perché non possiamo accontentarci di parole di buone intenzioni di un wishful thinking ma sappiamo anche quali sono i nostri limiti quindi proposte realistiche forse non ambiziosissima proviamoci
Sarà un confronto scontro in alcune realtà e però abbiamo anche il vantaggio dell'esteri colleghi alla pari e quindi questo ci aiuta
Si tenta
Credo che ne valga la pena e
E impegniamoci
Grazie a tutti per essere qui e adesso visto che i nostri relatori sono già stati presentati passo deplora la nostra conduttrice e le darò la parola i nostri dall'altro
Eccetera le Presidente io sono stati sempre un carcere io nella mia qualità di giornalista sono finite in carcere almeno un paio di volte una volta nello Yemen e un'altra volta che Salvatore
E devo dire che quando appunto sia una prevaricazione così ti elette così forte ci si rende veramente conto di che cosa stiamo parlando perché altrimenti
Le cose rimangono inevitabilmente poi parole anche secco intanto di parole importanti ne sono state dette il presidente Cicchitto che se ne sta andando
A posto subito l'accento che politico sul fatto che la politica estera si faccia con la Realpolitik
Però correggendo il tiro sul fatto che l'autorevolezza degli Stati si misura anche sulla loro capacità di rispettare i diritti umani quindi tra queste due cose ci sono tanti altri soggetti
Ci sono i pesi e contrappesi Circolo della Stampa il ruolo delle associazioni cioè il la possibilità del cambiamento esiste
Meridiano tra l'altro in un momento che attraverso un sistema il sistema digitale che non è
Un piccolo passo tecnologico e un sistema che proprio ci sta cambiando e ci sta scoppiando tra le mani
Che dimostra come alcuni elementi tipo l'acconto avvilenti tipo la trasparenza penso guitti lex Panama Peppers e quant'altro
Sono tutti elementi che arrivano improvvisamente che sono capaci di destabilizzare chiedere degli effetti dirompenti ecco noi non possiamo non tener conto anche di questo
E quindi di che cosa fogli attirare diritti umani in realtà politiche rispetto in tanti casi che siano messi su piazza dalle grandi potenze piuttosto che da potenze medie o piccole
E poi naturalmente la sottolineatura
Del problema
Che non sono stati cosche esiste per il pit bull e il rispetto dei diritti delle donne a troppe l'attitudine che naturalmente per ricordato
Il riproposto perché anche quello è un fattore importante ma
Ettari cedo la parola al Presidente della Corte europea
Questo
Questa situazione bollente dei migranti
Prima io nonché l'ascoltavo mentre il retroscena precisazione critico ho colto quello che lei riceve diceva comunque il dichiarante nel momento in cui arriva come l'Europa comunque nel momento in cui chiedono asilo
Anzitutto i diritti e devono essere tutelati
Ecco noi ci troviamo in una situazione che poi approfondiremo anche con chi la sta seguendo direttamente dunque e questi diritti invece nella cronaca quotidiana purtroppo
Non ricco
Allora io le cedo la parola per il suo intervento ma la pregherei anti di entrare proprio nel merito dell'accusa più una delle dichiarazioni che questo momento sono quelle che in qualche modo stanno mettendo a turno approva il sistema Europa
Grazie grazie Presidente io vorrei innanzitutto cominciare proprio con dei ringraziamenti ringraziamenti
Gli organizzatori di questo incontro e quindi innanzitutto al Presidente Cicchitto al Presidente a lei signora Locatelli questo invito rappresenta un segno di attenzione è un segno di considerazione
Verso la Corte europea dei diritti dell'uomo e la sua
Giurisprudenza un segno al quale io stesso posso dire tutti i miei colleghi siamo molto
Molto sensibili
La politica estera dei Paesi democratici lo ha detto
Il presidente Cicchitto è certamente anche Silvio ha cominciato vuol dire come rilevato la nostra Presidente di Sezione che tutto è basato sulla Realpolitik qua finito per riconoscere che in realtà
La politica estera dei nostri paesi che è una sintesi di valori ed e di interessi
E il titolo dell'incontro di oggi debba sfidare i diritti umani nelle relazioni internazionali tra affermazione di principio i limiti della Realpolitik
Invita ad una riflessione assolutamente e necessaria nel momento in cui i Paesi europei si trovano a doversi confrontare con problemi infatti assumono dimensioni nuove e sempre più
Preoccupante cioè il terrorismo cioè la crisi dei migranti per cui si è riferito nel particolare la nostra Presidente
Di di sessione e qui la Presidente mi ha invitato ad una riflessione che non pensavo di fare oggi ma visto che c'è questo interesse
Naturalmente la crisi dei migranti a cui assistiamo oggi a dimensioni
Insomma che definire inconsueto sarebbe riduttivo inconsuete sarebbe riduttivo perché è una crisi di dimensioni credo mai viste qui nel sul nostro continente
E naturalmente la Corte europea dei diritti dell'uomo immagina di essere in prima linea in questa crisi anche se in effetti fino ad oggi
Non si è verificato quell'massiccio arrivo di ricorsi che per la verità ci si attendeva
Distale viste le dimensioni del fenomeno ma e qui la presidente signora sorella voluto ricordare qualche dichiarazione che facevo a proposito della giurisprudenza
Che la Corte ha già elaborato sul tema dei migranti e lo faccio e non la ricordo ancora una volta qui volentieri effettivamente il principio fondamentale rimane quello della sovranità degli Stati quindi Stati
Conservano il diritto sovrano di regolare i flussi flussi medica migratori sono gli Stati che decidono su una persona deve entrare o non deve entrare nel loro territorio detto questo però se una persona entra anche illegalmente
Nel territorio di uno Stato europeo
Questa persona ha diritto ad essere trattata con rispetto della sua dignità e di tutti i suoi i diritti e se questa persona
Richiede la protezione internazionale cioè se è una un richiedente asilo lo Stato a di dovere di esaminare questa domanda con equità e con la dovuta
Attenzione
Ultimamente
La Corte europea a trovato una violazione mi riferisco una sentenza di Grande Camera del mese scorso marzo due mila sedici FG contro Svezia
E qui e la la Corte ha trovato che le autorità
Svedesi non avessero sufficientemente indagato sui rischi cui i richiedenti asilo si trattava di un iraniano che si era convertito al cristianesimo surclassare questo va detto perché
Le conversioni sul las sono cioè quelle conversioni che si verificano quando la persona già raggiunto il territorio europeo sono guardate e devo dire non del tutto irragionevolmente con un certo sospetto
Dalle autorità degli Stati ma qui la Corte ha ritenuto che gli si le autorità svedesi non avessero sufficientemente indagato sui rischi
Cui il ricorrente sarebbe andato incontro in caso di respingimento verso il suo Paese di origine che era
L'Iran
Dicevo quindi nuove sfide
Nuovi problemi e anche la tragedia Di Giulio geni che pone una sfida difficilissima verrà definito nella definizione della linea da tenere nelle relazioni bilaterali con un'importante
Paese amico è questione che presenta rilevanti tratti di novità nel senso che nonostante la crisi nella quale si dibatte l'Egitto da molti anni e sarebbe stato veramente difficile prevedere una cosa del genere
Detto questo determinare la misura del livello di condizionamento per la difesa dei diritti umani deve imporre un'azione di politica estera
Il cui successo o insuccesso può avere ripercussioni anche gravi sul futuro di un Paese quindi sulle sue prospettive economiche e ovviamente una questione eminentemente politica
La Corte europea
Dei diritti dell'uomo si deve tenere vi lentamente lontana dall'arena politica e questo vale anche per il suo Presidente anche se oggi chi vi parla lo fa certamente a titolo personale
Credo però che sia possibile anche da un punto di vista che e deve rimanere neutro ed imparziale formulare qualche osservazione utile per
Alimentare il dibattito un dibattito come dicevo assolutamente indispensabile nel momento attuale
Un primo rilievo
Che a molto a che fare tra le altre cose con il concrete con il concreto funzionamento e con il corretto funzionamento del sistema europeo di protezione dei diritti umani
E che se nei limiti del possibile un Paese desidera improntare le proprie azioni di politica estera alla difesa dei diritti umani o almeno dichiara
Di non volere consentire che determinati risultati in politica estera si raggiungano apprezzo del sacrificio per la protezione dei diritti fondamentali delle persone
Allora questo Paese deve essere per così dire in regola relativamente al rispetto dei sui propri impegni internazionali in materia di tutela dei diritti fondamentale
è abbastanza ovvio che se questa condizione non è soddisfatta l'azione del Paese in questione manca di credibilità e quindi rischia di essere probabilmente inefficace
Dicevo che questa osservazione ha molto a che fare in particolare
Con il corretto funzionamento del sistema europeo di protezione dei diritti umani
Questo sistema è
Per un riconoscimento che credo si possa considerare unanime il più avanzato del più efficace al mondo
Pur
Riconoscendo agli Stati un ampio margine di apprezzamento nelle scelte da compiere in materia di diritti umani anche tenendo conto della notevole diversità
Delle notevoli diversità che esistono tra i quarantasette Paesi che partecipano
Al sistema la Corte di Strasburgo riservarsi un controllo finale sul rispetto di standards minimi che come tali vincono tutti i Paesi del continente
La giurisprudenza della Corte basata su queste premesse
A consentito notevolissimi progressi nella protezione dei diritti umani in Europa e quindi ha contribuito al progresso sociale e civile della nostra società
E proprio il valore aggiunto che è dato dal così detto controllo esterno al quale provvede alla Corte di Strasburgo che permette agli Stati parti della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Di potersi proclamare con un certo orgoglio Paesi democratici e rispettosi dei diritti fondamentali
Della persona e quindi di potere credibilmente realizzare azioni di politica estera volte all'affermazione dei diritti umani nei confronti di Paesi terzi
Del resto e la consapevolezza
Della grande importanza di questo valore aggiunto del controllo esterno che ha spinto gli autori del Trattato di Lisbona sull'Unione europea a prevedere l'adesione dell'Unione alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Questa decisione è stata presa nonostante non vi siano certamente gravi preoccupazioni sullo stato di protezione dei diritti fondamentali nell'ambito dell'Unione europea
Protezione che viene efficacemente assicurata come credo sappiamo tutti dalla Corte di giustizia dell'Unione europea la Corte di Lussemburgo
Che applica la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea ma applica indirettamente anche la Convenzione europea dei diritti reali dell'uomo cosa che
La Corte di Strasburgo riconosce
Esplicitamente con la sua dottrina cosiddetta boss focus
Una
Delle Regioni importanti che hanno condotto a questa scelta e certamente quella di aumentare con il valore aggiunto nel controllo esterno offerto dalla Corte di Strasburgo
La credibilità dell'azione esterna dell'Unione che in tutti i casi improntata all'affermazione di una sempre migliore protezione dei diritti fondamentali della persona
Nei Paesi terzi che sono desiderosi di cooperare con l'Unione
Conosciamo le difficoltà tecniche che attualmente si oppongono all'adesione dell'Unione alla Convenzione europea
E quindi
Dei probabili ritardi che accompagneranno il raggiungimento di questo Obiettivo ma queste difficoltà non tolgono nulla alla validità
Delle ragioni degli autori del Trattato ragione che certamente comprendono la volontà di accrescere la credibilità dell'azione dell'Unione volto al miglioramento della situazione dei diritti umani nei Paesi terzi
Attraverso l'accettazione di un controllo estetica
Questo è vero
Per i Paesi europei diventa vitale se essi desiderano considerare una politica estera volte all'affermazione dei diritti umani
E che o che comunque non tolleri la loro mortificazione che il sistema europeo di protezione che essi hanno creato e che invidiato nel mondo come dicevo non conosca difficoltà di funzionamento
Queste difficoltà possono avere natura materiale ma possono anche avere una natura politica
Sotto il primo profilo gli Stati non dovrebbero dimenticare il loro dovere di provvedere alle risorse necessarie perché gli organi della convenzione quindi essenzialmente la Corte del Comitato dei Ministri
Possano convenientemente assolvere alla loro missione
Sotto il secondo profilo
Non si possono sottacere le difficoltà che talvolta si incontrano nell'esecuzione delle sentenze della Corte
Non penso tanto le difficoltà di ordine economico
E materiale che pure sono gravi e importanti che rallentano la corretta esecuzione
Delle sentenze specialmente quando si tratta di carattere di grandi problemi di carattere strutturale caso tipico
E quello nostro italiano
Dell'eccessiva lunghezza delle procedure giurisdizionali penso piuttosto a quei casi che sono fortunatamente rari
Che nei quali invece la la questione piuttosto politica sono noti il caso britannico relativo al diritto di voto dei detenuti e quello russo che riguarda la responsabilità internazionale della Federazione Russa che ritenuta dalla Corte
Per le violazioni dei diritti umani che si verificano in Transnistria c'è quella regione
Della Moldova che non è sotto il controllo del Governo di quel Paese e che non è stata mai abbandonata dalle truppe russe neanche dopo il crollo dell'Unione Sovietica
Una particolare preoccupazione suscita in questo contesto una legge recente della Federazione Russa che consente al Governo di quel Paese di richiedere alla Corte costituzionale di San Pietroburgo
Di verificare la conformità alla costituzione di una sentenza internazionale
Ottenendo in caso di giudizio negativo della Corte una specie di autorizzazione a non eseguire questa decisione un meccanismo che evidentemente diversi entra intenzione con gli obblighi internazionali del Paese
Per quanto riguarda
Il sistema europeo con l'articolo quarantasei della Convenzione europea che fissa il principio della obbligatorietà delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo per i Paesi che partecipano alle sue procedure
Il meccanismo è stato già approvata attivato a proposito di una sentenza della Corte di Strasburgo in materia di diritto di voto dei detenuti la Corte di San Pietroburgo tenuto udienza pochi giorni fa il trentuno
Marzo scorso e siamo in attesa della decisione
Queste tensioni che evidentemente rischiano di fragilità dare
Il sistema europeo di protezione possono avere un impatto sulla credibilità di un'eventuale azione volta a far rispettare i diritti fondamentali nell'ambito di Stati non europei
Direi quindi che indipendentemente dalla soluzione che di volta in volta venga data sia a livello dei singoli Stati europei sia a livello di azioni concertate tra gruppi di Paesi sia ancora
A livello della politica estera di sicurezza comune della pesca
Dell'Unione al problema dell'equilibrio tra valori e interessi nelle azioni di politica estera da intraprendere se gli Stati
Interessati non rispettano fedelmente ed effettivamente i loro obblighi internazionali in tema di diritti umani in particolare quelli che derivano dalla Convenzione europea
Dei diritti dell'uomo riprendo ancora una volta il titolo che la nostra riflessione di oggi raccogliere la sfida dei diritti umani nel delle relazioni internazionali secondo l'invito appunto della nostra
Riflessione potrebbe rivelarsi estremamente arduo se non impossibile per mancanza di una sufficiente credibilità che condizione del successo di una tassazione
Alla luce di questa osservazione una prima conclusione è possibile ed è abbastanza ovvia mi riferisco alla necessità
Della coerenza dei comportamenti in materia di diritti umani quando si desidera orientare la politica estera verso l'affermazione dei diritti fondamentali
Questa necessità vincola al rigore dei comportamenti
Nel sul piano interno e dunque impone per esempio anche in situazioni difficili per la sicurezza di un Paese di non ricorrere a mezzi che si allontanano dei metodi della democrazia
Penso all'eccessivo uso dalla forza da parte delle forze dell'ordine agli arresti illegali
Penso a tecnica di sorveglianza soprattutto elettroniche particolarmente intrusi vede la sfera privata delle persone tutte situazioni ampiamente esaminate dalla Corte europea dei diritti dell'uomo
E analogo rigore richiesto io credo nel quadro delle responsabilità che imponga che si impongono a ciascuno Stato partecipanti ad un sistema collettivo
Di tutela dei diritti in primo luogo il sistema europeo
Penso al comportamento degli Stati nel quadro della responsabilità
Che incombe al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa di sorvegliare la corretta esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo ma funzione cruciale
Perché il sistema europeo di protezione abbia un concreto impatto nella realtà
Allentare
L'attenzione sulle inadempienze altrui sperando che analogo trattamento venga riservato alle proprie
Sarebbe quindi quindi non solo un comportamento non conforme alla missione che è stata affidata al Consiglio al Comitato due Ministri dalla convenzione
Ma anche un ostacolo alla concreta realizzazione di una politica estera orientata alla difesa dei diritti umani
Un'ultima breve osservazione che consiste
In un richiamo di ordine storico
Un richiamo probabilmente non inutile perché ci conduce o Cirri
Conduce visto che esiste un rischio di appannamento della memoria alle ragioni profonde che hanno determinato all'indomani della tragedia
Della seconda guerra mondiale la creazione del sistema europeo di protezione dei diritti umani
Anzi credo possiamo dire dell'intero Progetto europeo un progetto che vuole assicurare e garantire la pace e la prosperità
Sul nostro continente attraverso il diritto e il mercato quindi non solo il mercato ma anche i diritti civili chiudo subito
Se fossero prevalse allora nel cinquanta considerazione di Realpolitik né oggi non avremmo questo sistema così avanzato e così perfezionato di protezione dei nostri diritti individuali
Allora la litorale la naturale ritrosia degli Stati a fare concessioni in termini di sovranità fu vinta proprio grazie ad un
Potente imperativo morale
Chiudo ricordando le parole con le quali
Questo imperativo morale venne Espresso che sono parole particolarmente efficaci e che sono quelle di per Ritter gente
Uno dei padri della convenzione che presentò questo strumento rivoluzionario l'Assemblea parlamentare allora Assemblea consultiva del Consiglio d'Europa Dissette gente
Che la garanzia collettiva dei diritti assicurati dalla convenzione
Nell'accrescere la sicurezza morale dei cittadini di un'Europa dolorosamente messa alla prova esausta che talvolta arriva persino perso la speranza avrebbe assicurato e qui lo cito
Una protezione contro ogni pernicioso ritorno sempre possibile della ragion di Stato ringrazio dell'attenzione
Grazie Presidente allora avrei una domanda ma se ci sarà tempo gliela farò più avanti cioè lei ha detto mi pare d'aver capito pochi ricorsi abbiamo ricevuto al momento ecco io ponevo capire su questo aspetto qualcosa di più però magari lo lasciamo in coda
Invece adesso verrò senz'altro la parola Stavros al Brinis che rappresentante speciale dell'Unione europea per i diritti umani ha preso mentre Presidente
La Presidente Locatelli parlava devo dire rigorosamente nostra della proposta
C'è la proposta di creare
Questo questo Comitato permanente perorare questa Conferenza interparlamentare pubbliche attorciglia per far sì che
Insomma
Se ne parli più purché Segretario essere continui a parlare ecco volevo Daloui intanto la sua valutazione di questo giacché circa la sua fattibilità e poi naturalmente entrare ancora un po'più nel merito
Di questo problema grandissimo che l'Europa sta affrontando purtroppo fin qui con risultati estremamente modesti prego
Anch'io
Grazie
Credo di essere l'unica parola l'unica persona presente non in grado di seguire l'italiano mi sento davvero
A disagio per questa comunque abbiamo
Abbiamo una ottima interpretazione almeno quella che a seguito appunto versione inglese era eccellente
Quindi grazie Carmen grazie pia soprattutto per l'invito io conosco Pia da moltissimi anni
Stata collega al Parlamento europeo e anche
Politico molto attivo in materia di diritti umani
Sono vuol dietro di sapere che esiste questa Commissione questo Comitato appunto nell'ambito del
E della Camera e del deputati e sono anche letto di incontrare il Presidente Raymond dei quando verrò a Strasburgo accerterò magari di recarmi in visita ufficiale da lei
Ora perché l'Unione europea si occupa di diritti umani Pierre ha detto che non c'era un grande interesse
Nella pubblica opinione in Italia o altrove
Per questo tema allora perché nel due mila e il dodici si è deciso tutto il ventotto gli Stati
Perché si è deciso di adottare o con dichiarazione un quadro strategico che ha stabilito che i diritti umani sarebbero state al centro della nostra politica estera e perché abbiamo nominato
Con il Ministro per i diritti umani dell'Unione europea
O comunque un rappresentante speciale così noi lo chiamiamo una persona che
Deve occuparsi della diplomazia e materie dei diritti umani e alla gestione i livelli tutto il mondo
Perché ci interessa far questo io cercherò di rispondere sono quattro secondo me i motivi principali comunque cerco di rispondere ponendo un altro quesito
Sul
Posso
Perché abbiamo tanta paura di vacanze intelligenti
Ho
Perché poco Aran
Ha deciso
Alcuni anni fa dire a qui trecento ragazze tagliando le dalla scuola perché non andare bombardare un'altra caserma militare
Ossia
Consegnare che ci mette tanta paura se pensiamo a delle ragazze istruite intelligenti perché le Apl perché i terroristi hanno
Sparato a coloro che
Promuovano la causa dell'istruzione femminile perché le donne istruite le ragazze istruite cambiano la struttura del potere in qualunque società
Un cambiamento nella struttura del potere è proprio quell'elemento che i terroristi non valgono
Vogliono loro detenere tutto il potere
Ed ecco perché fioriscono ecco perché cercano di minare le istituzioni in Paesi in le Regioni
In cui non esiste più uno Stato ufficiale un'autorità come in Iraq non Magliano ripeto tirare le istituzioni non vogliono tribunali indipendenti Parlamenti indipendenti voi io non lo detenere tutto il Pater il potere
Se vogliamo contrastare il terrorismo promuoviamo i diritti umani se noi vogliamo contrastare il terrorismo dobbiamo istruire le donne le ragazze naturalmente anche i maschi e se noi vogliamo contrastare il terrorismo
Andiamo a vedere cos'è che l'orologio non approviamo proprio quella cosa promuoviamo la libertà di religione la libertà di parola
In altre parole il primo motivo per cui l'Unione europea si sta ora concentrando
E sui diritti umani nella politica estera
Sul
Perché i diritti umani rappresentano una politica estera
Ho
Haarde e non so storie
Come diciamo noi vediamo i conflitti rincorso oggi in giro per il mondo
Alla base alla radice abbiamo sempre una violazione dei diritti umani che non era stata affrontata e risolta e per poter risolvere il conflitto
Probabilmente noi dobbiamo affrontare queste grandi questioni dei diritti umani i diritti umani rappresentano proprio il cuore il nucleo della politica estera ecco perché noi ci occupiamo di questo
E quindi i valori vengono abbinati associate alla Realpolitik come avete visto questo esempio sono due elementi collegati tra loro secondo motivo
Oltre deve essere
Rappresentare dei valori i diritti umani e rappresentano anche il diritto degli obblighi internazionali giuridici che vengono imposti
Nel
I confronti di Paesi
L'obbligo di promuovere i diritti umani naturalmente ma il di riviste cittadini devono potersi rivolgere a un tribunale nel caso di
Violazione ecco perché abbiamo la Corte Europea ecco perché abbiamo tribunale penale internazionale
Luogo
Il diritto e lo stato di diritto
Rappresentano un valore
Fondamentale e su questo l'Unione europea è stata creata costituita su questo valore proprio al mondo d'oggi
Si dubita fortemente
Questi nostri valori essi cerca di riscoprire
La propria identità noi ci chiediamo chi siamo dove apparteniamo
è molto importante per noi in Europa ricordarci
Ricordare a noi stessi
Di prima ancora del agli altri chi siamo che siamo come fatto il nostro DNA quindi l'Europa è un soft power non una parte Paolo che vuol dire che noi non possiamo imporre la nostra volontà con l'uso delle armi
E se non lo imponiamo con le armi
Allora cosa usiamo come scudo
Nel nostro scudo daccapo il diritto internazionale
Per poter fiorire nel mondo un soft power deve per promuovere il diritto
Internazionale
Il rispetto del diritto internazionale da parte di tutti perché esse non possono farlo loro allora
Possono imporre un proprio diritto attraverso le armi ecco perché l'Europa importa i diritti di importare i diritti umani vogliamo promuovere perché riguarda riguarda proprio il tema del diritto internazionale
Un terzo motivo che forse è più legato alla Realpolitik
Questo
Non possiamo avere la stabilità in giro per il mondo l'Europa vuole ha bisogno della stabilità nel suo vicinato perché senza questa stabilità
Abbiamo poi questi flussi
Oggi persone disperate richiedenti asilo che
Sfuggono alla guerra e alle devastazioni
Ma anche al di là dei confini europea non possiamo avere la stabilità senza i diritti umani
Perché questo fatto perché in sostanza ogni conflitto a alle sue radici una violazione dei diritti umani
Non è possibile neanche avere uno sviluppo economico in Europa
Degli interessi europei nelle società che non rispettano i diritti umani è sostanzialmente impossibile per le aziende europee andare ad investire in modo efficace e in modo sostenibili in aree dove non esiste lo stato di diritto o dove i diritti dei lavoratori non vengono continuamente violati inattesi
Perché e questo è un altro interesse legato alla Realpolitik noi competiamo in termini economici tutto il mondo e noi dobbiamo decidere che tipo di competizione vogliamo portare avanti
Sarà una competizione basata sulla qualità o basata su una disuguaglianza
L'uguaglianza una disuguaglianza
In alcuni Paesi si violano di continuano i diritti dei lavoratori forse così hanno prodotti più economici perché gli stipendi sono più bassi
In alcuni Paesi oggi
Si distrugge l'ambiente per via della produzione nel breve periodo potrebbero avere un vantaggio competitivo perché producono ancora una volta e modo più economico ma questo
è lo sviluppo è la concorrenza la cosa comunque concorrenzialità che loro OPA vuole promuovere tutto il mondo ora che deve conto
Peter di continuo sempre di più
Con questi Paesi
Fuori quindi noi proponiamo i diritti umani
Anche
Per garantire la sicurezza lo sviluppo in un certo modo
Cioè in modo tale da promuovere gli interessi dell'Europa ma anche per le promuovere la stabilità mondiale si parla molto di sviluppo sostenibile nessuno ha parlato Alava alcuni anni fa di questo tema
Però alcuni anni fa abbiamo realizzato che non è possibile avere uno lo sviluppo distruggendo l'ambiente perché è una forma di sviluppo non è sostenibile come quello che vogliamo noi ora via io dico questo temi e all'aiuto Comitato
Oggi in Europa è molto importante
Parlare di sicurezza sostenibile così come
Alcuni anni fa
Non parlavamo di sviluppo sostenibile invece ora quando parliamo di sviluppo è sempre sostenibile quindi io vi dico che la sicurezza deve essere sostenibile
Quando l'Egitto manda in galera
Trenta mila giovani della fratellanza musulmana
Senza prove che ci siano stati atti terroristici compiuti ma dicendo che e stavano promuovendo la sicurezza bene l'Egitto deve
Pensare
Che in sostanza stanno radicalizzare andò questi trenta mila giovani in carcere e nel lungo periodo che tipo di sicurezza può avere l'Egitto e l'Europa che
Lì vicino
Quindi la sicurezza sostenibile quello che noi dobbiamo ricercare non solo la sicurezza
In Egitto in altri Paesi ma soprattutto in Egitto perché abbiamo il caso Regene insomma lo avete detto oggi attualissimo proprio oggi insomma questo tempo non se ne parla con le autorità egiziane
Otto i casi di tortura e di è in forte del sapere se
E in Egitto in altri Paesi esecuzioni arbitrarie ecco l'Unione europea Sita ha seguito questi casi prima ancora di casa Reggiani certo
Federica Mogherini
Ha parlato due volte con il Ministro degli esteri egiziano e tutti noi insomma che ci occupiamo di diritti umani e di sicurezza abbiamo sollevato questa questione con i tiziana i proprio per garantire un'indagine trasparente per riuscire a individuare l'Almeria ve la vera verità
Comunque non ricordiamo oggi tutti questi casi eppure
Ho dobbiamo essere coerenti costanti quando ci occupiamo di diritti umani e solo così che noi possiamo impegnarci anche nei singoli casi per essere efficaci e questa è una sfida che molti
Paesi dell'Europa devono affrontare perché non sempre siamo costanti e coerenti
In alcuni casi noi pensiamo di avere altri interessi
Con alcuni Paesi allora il volume diciamo dei diritti umani viene abbassato in altri casi in altri Paesi
Possiamo non avere degli interessi particolari e quindi noi possiamo innalzare diciamo il tono
Del dibattito sui diritti umani quindi noi
Abbiamo cercato di fare la differenza garantendo la presenza dell'Unione europea in questo scenario diciamo dei diritti umani quindi chiudo con questa considerazione in che modo ne siamo
Perseguendo la nostra politica estera in materia di diritti umani con una strategia che viene adottata in tutto il mondo una strategia basata su sei pilastri
Il sei e io le chiamo
Questi pilastri allora intanto noi dobbiamo dare l'empowerment dare potere a chi è sul terreno chi si occupa dei diritti umani nei diversi Paesi noi diamo l'empowerment a chi insegna le donne andiamo l'empowerment alle donne noi dobbiamo dare Ampa o mentre alle nostre istituzioni giudiziale che non sempre sono indipendenti in giro per il mondo perché se questi organi assumo acquisiranno una maggiore competenza potranno meglio giudicare queste violazioni nei loro Paesi e dobbiamo hanno i dare empowerment amica indipendenti ai Parlamenti indipendenti
Quindi Campa ugualmente importante la seconda e il secondo pilastro della strategia e questo dobbiamo impegnarci engagement anche con i cosiddetti cattivi
Impegnarci anche con i Paesi che vi avevano fortemente i diritti umani perché certo alla fine noi non possiamo usare le armi per cambiarle noi dobbiamo creare la fiducia
Anche
E in questo tipo di rapporto in modo che possano cambiare loro
La terza e
A
Elargita allargare le coalizioni internazionali in materia di diritti umani questo lo facciamo con i singoli Paesi che hanno una stessa idea
Sui diritti umani non come l'Europa ma dobbiamo anche lavorare con le
Organizzazioni regionali
Quelle interamericana e l'Unione africana anche l'organizzazione della cooperazione islamica PTA un anno e mezzo fa i ministri della Conferenza islamica deciso una cosa
In una riunione e con questa decisione hanno dichiarato che le mutilazioni genitali femminili erano contrari alla Corano lo hanno detto loro
E e questo molto più efficace
E se noi vogliamo contrastare questo flagello
E più efficace far dichiarare questo a loro piuttosto che dichiararlo Noè al noi possiamo aver lavorato tanto
E quindi forse per questo nostro lavoro quei ministri hanno fatto la loro addetti dichiarazione comunque dobbiamo continuare appunto cercare di ampliare e allargare queste coalizioni
Coalizioni quindi
La quarta e quale e incoraggiamento e incorre cioè dobbiamo incoraggiare i diritti umani e non lo facciamo non dobbiamo solo dare la colpa a chi viola i diritti dobbiamo unirci ai Governi che vogliono invece cambiare dobbiamo sostenere i Governi quando ha adottato misure favorevole al cambiamento
Misure finanziarie politiche se necessario e questo perché noi ci rendiamo conto che non tutti si trovano lo stesso livello di sviluppo
In materia di diritti umani e noi dovremo essere lì per loro per sostenerli la quintali
è in forse un'anima ex dobbiamo
Applicare
Applicare far rispettare non soltanto con l'incoraggiamento ci riusciremo
A volte i Governi non vogliono cambiare
Affatto e in quei casi noi dobbiamo far sì che vengano applicati questi rispettati di i diritti umani con delle dichiarazioni pubbliche per esempio l'Egitto la Cina queste sono Paesi che sono molto importanti per l'Unione europea
Ma secondo voi
Considerate a Ginevra il mese scorso in dichiarazione della Unione Europea tutti evento otto e gli Stati al Consiglio per i diritti umani abbiamo identificato i Paesi che hanno violato fortemente i diritti umani in tutto il mondo bene tutti questi Paesi sono
Presenti sono indicati
Ecco la coerenza la costanza che ci serve come dicevo prima
So che io dovrei terminare il mio intervento e ora chiuderà sicuramente vogliamo dare totem la parola
D'accordo
L'ultima è l'ultimo pilastro della strategia otto voti
Volti dobbiamo fare cosa
Dunque come ha detto il Presidente impossibile essere efficaci nella promozione dei diritti umani esse noi stessi
Non siamo i sostenitori i promotori i difensori dei diritti umani quindi dobbiamo fare proprio questo
Noi dobbiamo abbracciare dobbiamo difendere questa causa e non possiamo essere contenti della gestione della crisi dei rifugiati
Voglio dire che non ha la mia responsabilità alla mia esplicita responsabilità
Riguarda la politica estera in materia di diritti umani non la politica estera all'interno dell'Unione europea abbiamo varie workshop certo ma qual è la preoccupazione
Beh a partire dalla crisi finanziaria di qualche anno fa
Abbiamo perso uno dei pilastri uno dei valori fondamentali che ci tiene uniti
Come cittadini europei il valore della solidarietà
Abbiamo avuto paura della crisi finanziaria inizialmente e poi abbiamo con cui sviluppato questa paura gli uni degli altri i tedeschi son così greci sono ancora e gli italiani e questi svedesi senza cuore e allora gli ungheresi
Ne vogliamo parlare con la che ecco noi parliamo in questi termini avevamo paura gli uni degli altri
E se noi perdiamo no il senso di unitaria di unità e di solidarietà che è un valore fondamentale dell'Europa sono e non siamo in grado di sostenerci gli uni con gli altri
Anche nei tempi più bui difficili non dobbiamo punire soci
Dobbiamo sostenerci ecco
Così abbiamo creato un terreno fatto di sabbie mobili sui quali noi vogliamo creare delle politiche ma senza un tre meno solido non possiamo le politiche crollano ed ecco perché ora non siamo in grave dei gestirà do di gestire questi arrivi massicci di persone che provengono da
Fuori
Non è nella più grande ondata di migranti non è la prima volta che succede
Allora lares mentre l'allargamento delle coalizioni è importante adesso mi faccio capire come si può fare leghiamo i valori alla Realpolitik Carmen qual era il più grande sfida
E quando si dice che i diritti umani non sono universali quando si dice che i diritti umani rappresentano un valore occidentale
Scoperti scoperto questo valore per gli occidentali in un contesto culturale tipicamente occidentale e se gli altri non saranno in grado di arrivare a questo
Approccio non non non dovranno applicare tutti i diritti umani possono sceglierli
Ma se noi abbiamo questa possibilità di scelta la struttura crolla quindi è questa la sfida io dico questo
Io dico che
I diritti umani non hanno mai rappresentato una battaglia tra culture diverse tra religioni diverse oppure una battaglia tra diversi sistemi politici
Invece è sempre stato il linguaggio universale degli impotenti
In tutti i Paesi in tutte le religioni in tutti i sistemi politici
Contro il relativismo culturale dei potenti in quel Paese o in quella religione una donna che subisce degli abusi da parte del marito e Roma antenne o a Pechino
O aerea o hanno your come a Mosca
Non vedere ha mai
Non intervenite per mio conto perché i diritti umani non sono riversarle rimanente a casa vostra lasciate che mio marito mi picchi ecco lei nella persona impotente
Inerme e il marito che la picchia molto spesso vi dirà ma noi abbiamo dei valori di famiglia particolari nella nostra società che voi non capite abbiamo dei valori religiosi particolari
Lasciateci in pace con loro sarebbero i potenti invece i diritti umani rappresentano un lingua Maggio universale del i di chi non ha potere non è una battaglia tra culture ma una battaglia all'interno delle culture
Ed ecco cosa ci ispira cosa noi vogliamo promuovere proprio tutto il mondo
Equo indicare otto tutti i relatori a stare nei tempi perché abbiamo ancora diversi interventi e e quindi siccome c'eravamo tanti come orario di chiusura del sedici e quindi ci siamo assolutamente fuori
I temi sottolineati tartassato rosso sono estremamente interessanti parrebbero la pena di essere approfonditi non apriamo cento
E mentre invece per docce prendo la parola a e il ricco Calamai
Si è parlato più volte di desaparecidos si è parlato di questo paura legato alla condizione femminile che cambia le società
Vorrei soltanto ricordare come nella società centinaia il ruolo delle madri il ruolo delle a volersi
Atti a fatto sì che il la ricerca della verità su quelli che sono stati questi crimini che si sono perpetrati nel tempo ma soprattutto durante
La dittature abbia veramente inciso
Nel costume e nel sentire del Paese chiacchierato istituzioni ha finanziato realtà che oggi vive fine anno ed operano quindi questo rientra nell'ambito di quei cambiamenti possibili prego
Ringrazio passo direttamente alle Generali il mio intervento
Niente
Paradossale dover parlare di Realpolitik e diritti umani nel momento in cui l'Europa
Che dei diritti umani e per anni e anni ha fatto la propria bandiera si arroga il diritto di deportare in massa i dannati della terra vittime spesso di crisi
Da noi stessi provocatoria
Vale la pena ricordare brevemente che la complessa normativa internazionale in materia di diritti umani
Con la quale per prima volta si pongono dei limiti alla sovranità degli Stati nel loro rapportarsi all'individuo alle minoranze ai popoli
Trovo a uno sviluppo crescente a partire dal secondo dopoguerra grande era stata infatti la preoccupazione degli Stati
Quando a guerra ultimata veniva fuori il Bilancio
Di oltre sessanta milioni di morti in gran parte tra la popolazione civile
Oltre al fatto terribile che facendo ricorso all'uso della top mica
Per prima volta si metteva a repentaglio la sopravvivenza dell'umanità
Gli Stati occidentali in genere e l'Italia in particolare
Sono ben contenti di firmare accordi internazionali in materia i diritti umani
Salvo poi evitare di rispettarli non appena
Quanto dagli stessi previsto previsto li mette in conflitto con i propri interessi
Cerco di ricordare brevemente perché il tempo è poco due avvenimenti che mi è toccato vivere in prima persona durante il periodo di servizio da mettere Stato presso la Farnesina
Innanzitutto l'Argentina dove riaffoglio Rava un Progetto di ingegneria demografica di stampo nazista
Finalizzato all'eliminazione fisica della parte più sensibile politicamente impegnata
De iure la gioventù che avrebbe ostacolato forse vanificato l'imposizione del neoliberismo già applicato nel Cile di Pinochet
I militari argentini non commisero gli errori dei colleghi cileni incentrare uno la loro strategia sulla densa Parisi on
Vale a dire su qualcosa che sarebbe sempre è stato possibile negare
In un mondo mediatico ormai in prevalenza iconografico in cui opinione comuni al Comune che tutto ciò che accade venga rappresentato
Tutti negarono Unione Sovietica Vaticano compresi
Così fece anche il Governo italiano
Nella convinzione che l'opinione pubblica sarebbe rimasta all'oscuro
Per la caccia all'uomo in corso in Argentina e che di conseguenza non si sarebbe posto il problema dell'interruzione dei rapporti diplomatici
Come si era arrischiato con il Cile il motivo è semplice mantenere rapporti privilegiati con i militari al potere
Voleva dire partecipare ai progetti di sviluppo che costoro intendevano lanciare ottenere commesse e ritorni di vario genere
In un'epoca in cui ormai la componente estera della bilancia dei pagamenti
Acquistava importanza crescente in fin dei conti e assicurarsi una maggiore occupazione e maggior consenso elettorale
Tutto ciò
Grazie anche alla certezza che il sistema mediatico non avrebbe rappresentato quanto stava accadendo
Passo adesso brevemente a richiamare la mia esperienza di una decina di anni dopo come incaricato d'affari a Kabul
Verso la fine dell'invasione sovietica
A un certo punto è arrivato il Segretario generale della Farnesina ambasciatore Bottai
Insieme al quale ebbi modo di venir ricevuto dal Presidente Najib tra
Si trattava di persone invisa alla popolazione in quanto strumento dei sovietici
Ma che cercava di condurre l'esistente il regime afgano verso un sistema moderatamente democratico
Non ebbe difficoltà in tale occasione a sollecitare l'aiuto dell'Italia
Sostenendo che non era interesse dell'Europa che il Governo afgano venisse travolto dalle formazioni dei mujaheddin che avrebbero aperto la strada ad un confuso
Quanto violento e aggressivo fondamentalismo antioccidentale
L'allora Ministro degli esteri senatore Andreotti avrebbe voluto che nel processo di transizione giocassero un ruolo l'Italia dove viveva da anni in esilio le ex re Zeit Brescia
Ma quando l'Armata Rossa effettivamente si ritirò
Non ebbe la forza di sostenere il pressing da parte degli Stati Uniti
E l'ambasciata vieni venne chiusa insieme alle altre rappresentanza occidentale
Quello che seguiti e noto il regime pro sovietico venne spazzato via dai mujaheddin che vennero a loro volta spazzati via dai talebani
Non a Gibellina venne barbaramente linciato
Per togliere di mezzo un politico moderato che conservava certo peso fra la popolazione
E il fondo fondamentalismo trovo in Afghanistan un rifugio dal cui espandersi verso l'Algeria i Balcani nonché per portare a termine l'operazione che si sembra aver cambiato il mondo l'undici settembre del due mila uno una scelta rispettosa dei diritti umani dell'interesse profondo dell'Europa
E del mondo occidentale
Avrebbe sicuramente consigliato di non lasciare alla sua sorte Najib l'Afghanistan
Ma ha finito per prevalere
Una critica sudditanza alla politica statunitense in base alle erronea percezione che i nostri interessi diretti non fossero in gioco è questo il punto
Gli stati seguono nel loro operare a livello internazionale obiettivi di Betlemme respiro che spesso confliggono con una politica avvertita in materia di diritti umani
Ma non è possibile parlare oggi di responsabilità a di Realpolitik e di diritti umani senza far riferimento alle migliaia di morti che da anni ormai
Stanno accadendo durante il viaggio di richiedenti asilo emigranti verso l'Europa
Per via dell'impossibilità di accedervi legalmente
Siamo arrivati al paradosso che l'Italia si è fatta promotrice del processo di Khartoum
Che affida il contenimento del flusso di migranti agli stessi Governi alle stesse dittature da cui i richiedenti asilo cercano di scappare
Il risultato è una gigantesca Tenaglia che insieme al preesistente processo di roba sulla costa africana occidentale
Spinge sempre più a sud l'esternalizzazione delle frontiere
Condannando all'invisibilità soprattutto mediatica la tragedia esistenziale del respingimento che spesso equivale a una condanna a morte
Il massacro di domenica scorsa tre aprile due mila sedici all'Asmara evidenzia l'estrema gravità di quanto accade
In Eritrea
Se in tutto questo qualcosa che rientra nella categoria dell'intollerabilità del dire principi Urso secondo la formula elaborata dal giurista tedesco arrabbiate l'Abruzzo
Al termine della seconda guerra mondiale
Noi del Comitato verità giustizia per i nuovi desaparecidos riteniamo che si debbano istituire al più presto corridoi umanitari per superare il Regolamento di Dublino tre
Alle ventitré mila morti accertate negli ultimi anni cifra sicuramente approssimata per difetto
Non possono essere altrettanti incidenti di percorso costituiscono Perillo lo stesso numero un crimine di lesa umanità motivato da ragioni di politica interna che in ogni caso non lo giustificano a livello internazionale
Il nostro obiettivo adire un tribunale internazionale di opinione o un organismo giudicante a livello internazionale europeo nazionale
Al fine che vengano individuate e perseguite le responsabilità politiche individuali
Delle scelte che hanno comportato questa situazione alle forze politiche sensibile alle problematiche dei diritti umani
Chiediamo una Commissione parlamentare di indagine che possa cominciare a raccogliere elementi conoscitivi sulla tragedia
Che continua ad accadere giorno dopo giorno e i nostri confini e di cui in una società democratica siamo tutti responsabili
Grazie
Bene grazie perché appunto antinomico Calamai vorrei pregare Michele Nicoletti
Presidente della delegazione europea presso il Consiglio d'Europa
Non che un autore lui scrive un filosofo no saltano c'è il tempo come purtroppo di leva volevo farle qualche domanda sulla politica il male di questo nemico ma del quale con riferimento alla sofferenza sociale facciamo una cosa a beneficio della platea venga sedersi qua egli
Questa
Sia
Va bene allora lasciamo tutto come il prego si accomodi prego
Grazie
Grazie dell'invito grazie alla collega
Presidente Locatelli per aver organizzato questo bel seminario che aver posto non solo la nostra attenzione
Il dramma delle violazioni dei diritti umani anche vicino a noi anche che ci riguarda in questi giorni ma anche questioni di fondo tutte sono stati interventi ricchissimi che ci daranno modo di riflettere ulteriormente che ci stimolano anche ad assumere alcune iniziative io voglio solo così porre due questioni brevemente la prima di natura
Teorica che mi sta molto a cuore perché il seminario pone una
Quasi un dualismo tra affermazioni di principio da un lato i limiti della Realpolitik che commesse ne discutessimo in astratto
Tra idealismo e realismo che
è una sfida perenne diciamo delle giro mano però sia il Presidente era in mondi che
Il rappresentante speciale Lambrino ivi sanno ricordato una cosa fondamentale il rispetto dei diritti umani non è un adempimento
Secondario del nostro agire ma di diritti quindi i diritti umani non sono semplicemente dei principi morali di etica o addirittura di etichetta come talvolta nel pensiamo che siano dopo aver
Costruito un Progetto un'azione basata su ragioni economiche vediamo se anche rispettano l'ambiente i diritti umani le questioni di genere eccetera ma sono diritto
Nel senso forte di diritto internazionale e di principio di legittimazione dell'agire politico
Nei nostri Paesi nessuna autorità politiche potrebbe prendere la parola se non sul fondamento dei diritti umani perché il potere politico nel nostro ordinamento
Si esercita solo sulla base
Della libertà delle persone della democrazia eccetera quindi non è qualche cosa di esterno all'agire ma il fondamento del nostro agire diverso
è la Regione di Stato in età moderna o il realismo politico degli antichi minori abbiamo già consumato l'esperienza di una politica realistiche al non rispetto dei diritti umani
è stata l'esperienza di totalitarismi abbiamo costruito un altro scenario
A livello interno e a livello internazionale perché solo a leggere la Carta delle Nazioni Unite si comprende che anche quei Paesi che nel loro ordinamento interno hanno risposto non rispettano i diritti umani tuttavia aderendo
A l'organizzazione nazioni che si sono impegnati rispettare i diritti umani eccetera torni sempre dobbiamo ricordare che i diritti umani sono il principio
Di legittimazione del nostro potere non qualche cosa di Estero e sulla base di questo io colgo l'occasione appunto per riprendere solo
I titoli di una cosa l'adesione dell'Unione Europea approfitto della presenza e qui del
Rappresentante Lambrino idee sull'adesione dell'Unione europea alla CEDU a un'importanza fondamentale chiediamo solo il rispetto del trattato capiamo perfettamente le difficoltà tecniche
Tuttavia il messaggio che viene dato con un'Antigone adesione
Cuccu nomina indifferenza al problema e un grave indebolimento dell'Ulivo della struttura generale diciamo di difesa dei diritti che così bene rappresentato il Presidente Del Monte
Seconda questione
Il sistema europeo di asilo non è una richiesta morale e l'articolo settantotto del Trattato di Lisbona stiamo chiedendo solo l'applicazione utili trattati
Questo diciamo non è idealismo non è utopia è davvero come dire cercare di applicare gli strumenti giuridici che attraverso tante assetti che abbiamo costruito grazie
La ringrazio davvero per questa su due diciamo sintesi così efficace e al tempo stesso sui punti centrali
Alle ore Marta grande spingiamo ed è la più giovane deputata
Si diceva una volta che dei diritti umani si occupassero con passione ed entusiasmo
Soprattutto i giovani perché curando l'illusione enti cambiare il mondo ce l'abbiamo tutti quanti ce l'abbiamo avuta per fortuna molti
Ancora se la portano appresso e poi magari più avanti nell'età quando ci si rende conto che non esserci riusciti
Ma che in qualche modo questa cosa resta veramente qualcosa di straordinario e quindi anche chi è stato proprio nella Realpolitik trova la maniera di fare qualcosa
Di concreto per vedere di dare un contributo
Il dibattito e sicuramente interessante e rivolgo ancora e complimenti alla Presidente per averlo sollecitato
Vorremmo
Il suo punto di vista dopo le cose che abbiamo sentito e naturalmente il fatto di essere all'interno di questa Commissione esteri che in questo momento
Di contrasto tra diritti umani e Real politica
Purtroppo molte occasioni di confronto e anche di scontro prego
Grazie inizio chiaramente ringraziando la Presidente sia per aver organizzato questo incontro che dal mio punto di vista è sempre futuristi voti
Di di incontri di momenti di discussione decidono sempre la possibilità di ampliare le nostre
Visioni nostri i nostri orizzonti io vorrei iniziare facendo una provocazione portando al tavolo della discussione farò anche molto breve perché mi rendo conto che i tempi sono
Oramai molto stretti
E quella di tralasciando diciamo la questione e largo Mendel diciamo il momento nella quale è stata detta ma la frase di Raúl Castro dettare scientemente all'incontro con il Presidente degli Stati Uniti Obama
Punto la frase per cui mi sto restino nessun Paese rispetta totalmente i sessantuno diritti umani nel senso che ogni Paese
A appunto molti Paesi si impegna non rispetta il diritto alla salute all'educazione alla parità di retribuzione tra uomini e donne
Alla vita ebbene ogni Paese
Chiaramente esistono degli elementi dette di Paesi come faceva riacquista cioè riferimento il presidente Cicchitto
In apertura di questo dibattito che evidenziano delle fondamentali e delle importanti carenze di alcuni diritti
Però la stessa appunto nella provocazione di Raul Castro che non voglio commentare politicamente però diciamo possiamo era in quel riporta trasla traslarla anche nei paesi
Ho europei in qualche modo ci coincidente Ali si potrebbero appunto sottolineare delle carenze
Anche per esempio in ambito nell'ambito non tanto normativo ma nell'ambito del reale della vita per esempio
Italiana od europea ma è un dato di fatto che INEA anche in Occidente le donne siano pagate molto meno del per lo stesso tipo di lavoro dei corrispettivi diciamo vede i loro voi dei propri colleghi
Uomini e questo è un dato di fatto questo chiaramente anche poi desse considerato di termini interna del Paese nel quale si aprirà chiaramente una differenza di retribuzione
Non può essere considerata lo stesso pari e di per esempio la pena di morte che dal mio punto di vista
è uno di quegli elementi uno di quei diritti che deve essere affrontato maggiormente a livello internazionale
Però sicuramente penso che questa riflessione questa frase sia utile per farci
Render conto che i diritti umani i diritti in generale non sono sempre così scontati sono stati frutto di una di una lotta in Europa di una tragedia se pensiamo specifica dichiarazione
Universale dei diritti dell'uomo nata nel mille novecentoquarantotto dopo la la grande crisi al grande alla Grande Guerra
Che ha investito tutta l'Europa ci rendiamo conto che sancire questi diritti in quel momento ha una valenza ancor più particolare
Un altro diciamo spunto di riferimento con il quale poi chiudo ma che secondo me potrebbe essere interessante per un dibattito che mi rendo conto non c'era un non avrà luogo perché
Non abbiamo qua molto tempo è quello del
Di un sondaggio pubblicato negli Stati Uniti e fatto dall'utenza e per il quale due terzi della popolazione americana
Favorevole anche l'utilizzo sarebbe favorevole anche l'utilizzo della tortura
Per cercare di carpire delle informazioni relativamente a dei fenomeni di terrorismo allora in questo conta sono i veramente rimettiamo in discussione
I diritti umani i diritti umani e dove però
In quella parte del mondo che noi crediamo essere in qualche modo
Diciamo di avere già portato avanti tutti i diritti umani di averli già sanciti da averli già messi in pratica ebbene dal mio punto di vista
I diritti umani e qualsiasi altro diritto che le persone sono riuscito a conquistarsi traverso tre lotti attraverso poi una regolamentazione
Normativa all'interno del Paese vanno necessariamente ricordati e la battaglia che è stata fatta per sancire
Deve essere costantemente affrontata perché appunto due terzi via della popolazione statunitense che richiede la tortura accettabile da me un punto di vista effettivamente preoccupante
Per cui si i diritti umani c'è una differenza è vero tra Paesi diciamo occidentali si è detto magari
Rappresentano forse un po'di più alcuni dei valori fondamentali e del dell'Occidente step così vogliamo chiamarlo rispetto ad altri Paesi faccio riferimento per esempio
A delle a delle come si può dire di valori che fanno che comunque sì sì Sissi vengano Alda una cultura tra tutti tradisca tradizione di natura presenta il confucianesimo pure una
Cultura Zohra stiano e che sicuramente sono diverse dalle nostre
Ma anche in casa nostra anche in Occidente non dobbiamo abbassare la la guardia dal mio punto di vista
Per cui appunto ringrazio nuovamente chiudo alla Presidente per aver dato
Averci dato la possibilità di discutere di questo tema perché appunto non è qualcosa di scontato e non a qualcosa che possiamo dare per
Effettivo punto e basta e dire che il problema dei diritti umani allontana una casa nostra grazie
Grazie
Allora siamo alle conclusioni e perché alcuni relatori che avrebbero dovuto riusciamo a parlare anche a nome degli altri Gruppi presenti in Commissione non sono in questo momento qui
E il problema del tempo siete abbiamo risolto il problema del tempo
E e allora io mi rivolgo
Senz'altro a allora te l'ha finito per perché qui sono state dette molte cose oggi
Diritti umani non sono quell'orizzonte che si sposta mano mano che ci spostiamo verso posizioni tre no
Nella logica appunto di un'utopia che muove i nostri tassi lo ha detto poco fa
Anche il presidente della delegazione presso il Consiglio d'Europa evidentemente ci sono degli articoli di legge evidentemente viviamo tra ma in una situazione all'interno della quale e la base stessa del nostro operare
E per quanto mi riguarda aggiungevo come evidentemente siamo in un sistema dove ci sono pesi e contrappesi
E quindi evidentemente c'è anche la possibilità di in un mondo che cambia rapidamente Torre c'è l'approccio voti con sistema digitale
E evidentemente ci mette non solo in una Commissione permanente ma anche nella possibilità di accedere al TAR qui e che ieri sarebbe stato problematico raggiungere
E nelle condizioni di considerare come questo cambiamento Petta necessariamente trasferirsi
Nei comportamenti quindi il contrasto tra Realpolitik i diritti umani non deve essere un contrasto deve essere la consapevolezza di un paese che con la sua credibilità deve poter rispettare gli uni evidentemente poi accedendo alle scelte di politica estera
Quindi è una tematica quanto mai attuale è una tematica della quale
Non è che si parli inutilmente forse se ne parla troppo poco
Allora non se la Presidente Locatelli ha avuto il merito tra l'altro con l'attracco Battisti molla passione tutta femminile rientrare anche su una proposta concreta e concreta
Creiamo una completa facciamo sì che sia obbligatoria una Conferenza europea dove si dibatta quindi non ha come opzione Baldi questi argomenti
E soprattutto si verifichi nel concreto i fatti e le situazioni oltre a da avviare delle possibilità diciamo bilaterali non per caso per esempio proprio con l'Egitto
Abbiamo parlato lungamente del caso correggermi
Cambiare un possibilità di confronto incontro scambio
Verifiche bilaterali a livello parlamentare
Per poter mantenere sempre diciamo un filo e poter mantenere un circuito appena giusto
Quindi le chiediamo alla luce naturalmente del della sua esperienza e del fatto che dietro se qualche notizia più fresca di noi perché siamo stati i primi arriva qualche notizia dal della Procura a proposito delle caste ancora non sappiamo nulla padani
E e quindi di entrare diciamo nella né in quello che naturalmente un work in progress ma che richiede non soltanto buona volontà richiede quella partecipazione indispensabile a cambiare prego
Ma grazie
Giustamente Carmen la Sorella non rinuncia al suo imprinting giornalistico però purtroppo purtroppo non sono no non ho elementi aggiuntivi
A quelli noti sulla vicenda Regene su cui torno troppo ancora io voglio
Andate
Ok
Anch'io ringrazio Pier Locatelli
Nella sua
Sintesi concretezza
Femminile o no ma insomma quel deciso
Da io verso non per purtroppo sono arrivato tardi anche se sono state occuparmi di cose non lontano da queste
E non ho seguito la discussione Bampa parto dall'ultimo intervento che ho sentito quello
Di Marta grande
Io sono stato fermamente convinto che come si dice sempre notoriamente la democrazia non è una meta la democrazia un
Un viaggio
Questo valga anche per i diritti umani a me è capitato in questo mestiere che faccio transitoriamente che è bellissimo
Impegnativa una bellissima che quello del sottosegretario agli esteri ad esempio di trovarmi a un certo punto confrontato con un omologo un omologa nel caso di un paese un po'
Con un grado di complicazione sui diritti umani sicuramente maggiore di quello italiano che immaginando
Perché molti colleghi europei questo approccio usano non lo giudico immaginando che io arrivassi con il ditino alzato
Mi propone un volumetto ed preparato dal quel Paese da quel Governo
Con una pagella dei vari del sui diritti umani in cui c'era un capitolo dedicato i fallimenti sui diritti umani dell'Italia
Di riflesso che io ho avuto istintivo ma credo poi quello più efficace non è di stato di dirmi no ma come tu come molti fanno vieni a fare la morale
A noi italiani sui diritti umani
Il mio riflesso è stato vero c'era il giorno e lo so anzi noi siamo impegnati in particolare per quel che riguarda il Consiglio d'Europa su tutta la vicenda legata alla condizione carceraria no che diceva
Oppure come si citava adesso su su su un diritto scenderà andando su una scala più ancora più ampia la condizione femminile l'accesso al lavoro il salario queste cose qua dico questo perché questo alla fine a mio avviso è il modo più intelligente ed efficace
Cioè di non pensare che c'è chi è arrivato e può insegnare e c'è chi non è arrivato e vede imparare
Evidentemente questo però un approccio che richiede più molta più forza perché tu al contempo devi concedere
Che
Noi abbiamo molto da fare nuovi d'Europa belle sentenze del Consiglio d'Europa che riguardano molti paesi a partire dall'Italia lo dimostra che ci sono fallimenti sui diritti umani ripeto per l'Italia carcere durata dei processi ma non solo accesso più più in generale i diritti
Civili sempre che abbia ormai più senso questa distinzione tra diritti civili tra diritti umani e diritti civili
Credo che un altro elemento della dinamicità dei diritti umani e che oggi ci sono diritti che magari
Trent'anni fa quaranta anni fa nella discussione pubblica erano diritti civili che oggi sono diritti umani
A tutti gli effetti perché fanno parte dal dalla sfera della persona non
Più distinguibile persona parte cittadino all'altra ma dicevo serve più forza perché
Tu devi concedere
Rispetto al fatto che hai molto da fare e l'Italia ha molto da fare senza cedere sul fatto che mal comune mezzo gaudio siccome nessuno è perfetto nessuno può richiamare nessun altro
Questo è la forza
Che devono avere
Le istanze internazionali e io credo vale anche perché il richiamo
Pesante potente che abbiamo avuto io sono arrivato a metà dell'intervento
Da Cala mai sul tema dei diritti umani dei migranti io dei profughi o dei rifugiati
Che non possiamo ignorare solo perché non lo vediamo e quando non lo vediamo trattandosi delle stesse persone a cui noi decidiamo di dare un destino diverso ma cedendo veramente
Devi concedere questo senza cedere sul fatto che appunto non non è vero il fatto che tutti dobbiamo muoverci
Nella direzione
Che che sarà un procedimento infinito credo e non lo so ma insomma io non canterò abbastanza per vedere
Il cento per cento dei diritti umani perché è un cento per cento di una quantità che poi si ampie senza cedere sul fatto che bisogna
Mantenere un rigore la responsabilità di proteggere
E qui entrano in gioco gli organismi istituzionali internazionali nazionali e internazionali
Perché
Commenti diceva la la sorella c'è un un conto è la legge ed è un primo passo ma noi sappiamo benissimo che aveva una legge sul rispetto dei diritti umani dei diritti civili dei diritti di libertà
è è un passo necessario perché costruisce le premesse per cui le premesse per cui il diritto sia esigibile ma non vuole necessariamente dire che il diritto umano sia esigibile
E rispetto a quello che diceva nel
Nicoletti sull'Europa e
E la CEDU in realtà noi sappiamo che
Io ritengo non casualmente all'interno dalla famiglia europea largamente intesa ci siano spinte divergenti che magari convergono sull'essere divergenti sia rispetto all'Unione europea
Che rispetto a alla CEDU come istituzione
Potenzialmente in grado di rendere esigibili i diritti e non di scrivere solo dei pareri ma voglio chiudere
Su due considerazioni quindi senza nessuna pretesa di fare una confusione di lavori Arcai quali sono stato in grado di partecipare
La prima questione regimi non entro nel merito vedremo conosciamo tutti quello che
Quello che è noto leggiamo tutti i giornali
Io credo che da una parte
E chi ha seguito anche da un punto di vista giornalistico oltre che politico le vicende
Italiane degli ultimi decenni sacche fare luce sulle cose che accadono nel proprio Paese
Che hanno profili drammatici violenti
Oscuri non è un'operazione non è mai un'operazione semplice il che non vuol dire che non dobbiamo essere massimamente esigenti dobbiamo esserlo per quel che riguarda le vicende italiane e poi anche per le vicende straniere sapendo
Che non è uno schiocco di dita
Ma dobbiamo anche sapere e questo cercare di trasmetterà i nostri interlocutori che non solo c'è una questione di diritti umani basilari
Che non possono essere rimessi in discussione non solo ci sono le convenzioni l'ONU i diritti umani le convenzioni internazionali
Ma c'è anche un elemento
Forte di opportunità
Si in una Serse facessimo una scala diritti umani de zero cento
Come l'Egitto e l'Italia possibilmente insieme
Collocheranno questa drammatica vicenda che ormai è accaduta non non non restituiremo più
La vita Giulio leggendo
Come riusciremo a collocarci e questo vale innanzitutto per l'Egitto su questa scala zero a cento sui diritti umani rispetto a questa vicenda all'opinione pubblica egiziana e all'opinione pubblica internazionale
Farà la forza o la debolezza dell'Egitto
Farà molta più forza avere il coraggio di riuscire
A collocarsi nella fascia alta della Scala facendo quello che dolorosamente sarà necessario fare per arrivare alla
All'accertamento dei fatti alla verità se possibile e
Ad assicurare alla giustizia coloro che si sono resi
Complici o che hanno agito nell'omicidio brutale di di Giulio regimi
Perché io credo che noi dobbiamo innanzitutto mantenere questa convinzione io c'ero
No non tra idealismo e realismo ma sul fatto che
Quello è il volano su cui noi siamo più forti saremo più forti
In futuro e anche sulla questione dei migranti il richiamo evidente bar noi ne avevamo discusso moltissimo a proposito del primo accordo che l'Italia fece con la Libia
Sui migranti
Io ed ero in Parlamento
E
Non riuscimmo nemmeno a in me allora a ottenere che quel tipo di accordo che non è esattamente l'accordo che c'è con la Turchia ma comunque che quel tipo di accordo
Prevedesse di imporre in qualche modo al Governo libico di riaprire la sede dell'one dell'UNHCR che garantisse il monitoraggio
In Libia non non bisognava nemmeno aprirla di nuovo bisognava semplicemente lì aprire una sede che era stata
Che era stata chiusa
Vale per il processo di Khartoum vale per il processo di di di Rabat sono temi insomma con molti profili
Io credo che però la responsabilità nostra principale debba essere quella di
Agire
Con secondo il principio dalla responsabilità di proteggere a maggior ragione i diritti dei migranti a maggior ragione quando quello che noi decidiamo sul loro sulla loro collocazione significa decido sul loro futuro
Potenziando il più possibile le strutture internazionali i il fatto che l'UNHCR medicine senza frontiere siano andati via da lesbo
Io credo che debba portarci avere come primo riflesso quello di creare le condizioni perché ci torno
Sono forse l'inerzia gel no poi diciamo che siccome sono persone serie
Il ritiro è stato un gesto politico non
Il no non è che se ne sono andati lasciando i malati di
Però evidente che
Io credo che se l'Europa rispetto d'Italia l'Europa rispetto ad esempio all'accordo specifico con la Turchia
Deve avere una risposta che non sia solo un'evocazione generica dalla necessità di ritirare
E lì il bilanciamento tra
Se vogliamo usare i termini che sono stati tra realtà politiche diritti umani è di assicurare il massimo innanzitutto attraverso le strutture imparziali istituzionalmente faccio chiamate devolute
Il massimo di monitoraggio e di
Di di quello che succede perché è la prima cosa per sapere poi cosa
Per sapere poi cosa cosa devi fare così come e chiudo sempre sul tema dei dei rifugiati e non perché voglio chiudere con un un aspetto meno
Vi ho letto drammaticamente violento di quello a cui eravamo richiamati cioè delle condizioni delle persone di che ciclico Leicester nazionalizzazione dalla polizia come è stato detto in una formula molto
Brutale ma efficace
Con rischio che noi non solo esternati esternazione da
Sia
La polizia ma
Lo facciamo con una drastico abbassamento degli standard cioè
Da Lampedusa in poi non sappiamo quello che succede e siamo in grado di intervenire
Dove non si vede il rischio che non ci sia la drammatica drammatico abbassamento dell'istante ma questo vale in termini di diritti umani per quello che succede in Turchia ma in Giordania e in Libano
E riguarda non solo le condizioni primarie
Di dignità minima della vita in termini di di di di di libertà personale e di possibilità se uno sta
Anche i in un campo dove vivono
Rifugiati di muoversi o di cercare il cibo di ma sta per esempio l'accesso alla salute e soprattutto l'accesso all'educazione
Che magari meno drammatico del del
Del del del non essere picchiato ma io credo per esempio che questo sia un tema e adesso non faccio parlare
Come dire la propaganda di quello che il Governo è impegnato a fare vuole fare e anche fatti il Governo italiano non solo oggi anche negli ultimi anni
Per esempio noi continuiamo a insistere sul fatto che il rischio
Che venga misconosciuto per i gli sfollati
In Siria o gli sfollati fuori dalla Siria I siriani bambini siriani il diritto all'educazione chiede avrebbero ricevuto in condizioni di pace nel proprio Paese e lo sforzo che noi dobbiamo fare riconoscere quel diritto e garantire
Che non ci sia la lost generation di DTT di di ragazzini centinaia di migliaia di ragazzi insidia anni senza istruzione basilare oltre che senza servizi sanitari
E certamente nel nostro interesse perché altrimenti chiunque di noi se avesse un figlio che a cinque sei anni si debba magari laureato o con un'educazione che vede che il figlio non ha la possibilità si sposterebbe va bene
Ma soprattutto perché questo
Necessario come responsabilità di proteggere quei quei diritti umani quindi
Io credo che il modo migliore cinque lo dico da chi si è fuori formato la propria passione politica e coscienza politica su questi temi non credo che abbia cambiato
Poi sicuramente l'esperienza non tanto l'età ma l'esperienza del modo aiutano modulare
Però credo che
Non bisogna è molto più difficile
Ed è quello che bisogna fare uscire da Realpolitik diritti umani
Trovando concretamente le politiche per fare passi per fare passi avanti e credo che in parte di questo abbiate discusso e quindi chiudo ringraziando figlia scusandomi asseverato tardiva ringraziando più per questo
Prezioso per questa preziosa occasione di discussione e non solo di discussione ma di lavoro futuro
Allora ringraziamo il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e la cooperazione internazionale dell'affetto per ringraziarla
La Presidente Locatelli che ci ha dato proprio di da approfondire in una sessione dedicata questi argomenti in un momento particolare tutti i relatori e naturalmente voi e ti lascio con un pensiero
Distante costino Sant'Agostino diceva non ci sono tempi facili e difficili non ci sono tempi buoni o cattivi i tempi siamo noi quindici toccato
Arrivederci e grazie a tutti grazie per questa perfetta conduzione grazie tante