Il convegno del Movimento 5 Stelle dal titolo "Intelligence Collettiva: storia dei Servizi Segreti": interviste sul diritto alla conoscenza ad Umberto Saccone e ad Adriano Soi

Radio radicale intelligenze sicurezza nazionale ci per spazia sono stati i temi al centro di un convegno del Movimento cinque Stelle alla Camera dei deputati dal titolo intelligenze collettiva storia dei servizi segreti
Che si è svolto presso l'aula dei gruppi parlamentari
A Palazzo Montecitorio via Campo Marzio settantotto
L'occasione è stata utile per ricostruire narrativamente la storia dei servizi segreti italiani e per studiare
E le tecniche di ricerca analisi e gestione delle informazioni in Italia
Radio radicale ha seguito questo appuntamento per apporre ad alcuni dei relatori a questo
Convegno delle domande sul diritto alla conoscenza sulla battaglia radicale per il diritto
Alla conoscenza Radio Radicale interpellato Umberto Saccone trentatré anni nell'Arma dei Carabinieri e nel SISMI che ha curato la sicuri ti di mi
E allora professore Adriano so i
Docente di sicuri di studi di settore
Alla scuola Cesare Alfieri di Firenze ascoltiamo che cosa hanno detto questi due studiosi ed esponenti del
Del delle ditte le istituzioni in merito alla battaglia radicale perché il diritto alla conoscenza
Fino
Radio radicale con il professor Umberto Saccone ex SISMI ed ex direttore della sicuri che vieni per a parlare Intelligence collettiva al convegno del Movimento cinque Stelle allora
Noi sappiamo che il in cui mai come in questo periodo l'ha il diritto alla conoscenza importante i radicali si sono battuti su questo ovvero una mozione per il diritto
Alla conoscenza oggi i servizi segreti sono al servizio della cittadinanza o della ragion di Stato
Ma guardi innanzitutto ritengo che lo siano sempre stati
Tutte le volte che abbiamo parlato di deviazioni abbiamo cercato
Di individuare i responsabili poi di fatto non ci sono ma individuati non ci sono mai stati responsabili
Purtroppo il la questione del segreto è una questione che ha vincolato fortemente i servizi perché non hanno messo a disposizione la loro conoscenza
Alle altre struttura dello Stato che potevo o no
Avete una migliore interpretazione del loro ruolo semplicemente qualche settimana fa il dottor Roberti in una intervista abbastanza interessante mi sembra che dicesse che oggi proprio grazie a una maggiore apertura si comincia a comprendere meglio qual è il vero ruolo dei servizi e dell'intelligenza
E quindi anche l'approccio che le altre amministrazioni hanno nei loro confronti
Un approccio più corretto fatto di collaborazione
E meno competitivo come era nel passato secondo lei che cosa ha rappresentato il caso della guerra in Iraq nel
Due mila e tre che all'origine di molti degli sconquassi che oggi stiamo vivendo i servizi segreti e l'intelligenza qualora come si comportarono
Allora ha perfettamente ragione uno sconquasso
Mi rimane difficile pensare che nessuno aveva fatto le previsioni corrette certe volte sono portate a ritenere che
E le scelte erano delle scelte ben pensate e si volesse arrivare a portare il Medioriente nella situazione in cui si trova oggi
La vicenda Wikileaks che cosa dimostra secondo lei ma che è difficile essere completamente blindati
Anzi è quasi impossibile oggi le variabili
Sono aumentate in progressione geometrica
E quindi sarà sempre più facile che ci sia qualcuno che farà filtrare informazioni all'esterno quindi il diritto alla conoscenza è necessario
Darlo aprisse per un servizio ai cittadini o o i servizi alla ragion di Stato non ho diritto alla conoscenza è un diritto necessario a dei tempi
Ovviamente che devono essere dilazionati
Per fare in modo che delle operazioni non possono bruciare di non dimentichiamo che sul campo ci sono agenzie che sul campo c'è gente che rischia e quindi la prima cosa e tutelare gli operatori dei servizi
Che ovviamente nel mondo si trovano in situazioni abbastanza complesse
E quindi si conoscenza indubbiamente i tempi lo deve decidere al Governo
Il secondo lei i governanti degli ultimi dell'ultimo decennio sono stati attenti al diciamo al rapporto con i servizi segreti alloro giù corretto utilizzo
Ma mi ricordo che Andreotti diceva che era meglio non parlarne
Ultimamente penso che ci sia una maggiore attenzione perché anche i politici si sono accorti
Che è uno strumento fondamentale per la nostra stessa domina Grazia e oggi per la nostra stessa sopravvivenza
Lei conosce la battaglia radicale sul diritto alla conoscenza per affrontare in sede ONU diciamo le ragioni del della conoscenza i cittadini contro la ragion di Stato e la condivide
Sì Radicali ci hanno ragione in questa battaglia ne sono più che convinto
Gli ho detto sono cose che vanno fatte con delle tempistiche che devono essere decise cioè le tempistiche del momento più opportuno per rendere pubbliche alcune informazioni
Bene la ringrazio e ringrazio il professor Umberto Saccone ex SISMI ed ex direttore della sicuri che viene
Radio radicale con il professor Adriano solo i docente di sicuri ti stimo disse all'università all'uso la scuola Cesare Alfieri dell'Università di Firenze per
Parlare di diritto alla conoscenza lei oggi al convegno intelligenza collettiva del Movimento cinque Stelle
Ha fatto un ragionamento molto bello molto chiaro che quello del diritto alla conoscenza dei cittadini oggi né non sappiamo molto di alcune cose che vengono decise all'interno delle istituzioni questo è quello che proviamo a fare noi di Radio Radicale
Volevo sapere che cosa c'è che ancora non è conoscibile I cittadini oggi in generale l'intelligenza
Prima in generale nelle istituzioni e poi nell'intelligenza
Beh nelle istituzioni non l'ho detto io l'ha scritto Sabino Cassese nell'ultimo libro che ha scritto solo sua esperienza in corte costituzionale beh non abbiamo accesso ai verbali della Corte costi della camorra dinanzi alla Corte costituzionale semplicemente perché non vengono tenuti
Ma non è che non è sicuramente l'unico esempio gli stessi verbali del Consiglio dei Ministri restano sottoposte a segreto cinquant'anni e cinquanta e cinquanta
Questo non vuol dire altro che nessun sistema democratico può rinunciare a determinati segreti che in genere sono segreti funzionali a tutela
Della
Libertà decisionale del del dell'organismo decidente
Va tenuto presente questo perché però solo quando si parla di servizi di intelligenze si stringe lo scrutinio essi come dire si pretende di allargare il segreto il che è giusto perché la storia dell'Intelligence per trentaquattro secoli è un'altra è una storia segreta e sono solo le intelligenze democratica che si sono aperte alla alla trasparenza ed è un mestiere che stiamo imparando a fare quindi da questo punto di vista
Condivido assolutamente quello che ha detto questa mattina l'ambasciatore Massolo quando ha detto che nessuna intelligenza democratica non quelle italiane particolare è interessata segreti a perdere va tenuto segreto quello che è necessario tenere segreto per la funzionalità dell'istituzione e per il perseguimento degli interessi nazionali
Tutto il resto il settanta l'ottanta per cento può essere reso pubblico sarebbe bello però applicare questo stesso sistema
A tutto l'ordinamento delle istituzioni democratiche solo questo
Ecco lei è ritiene che oggi
Il il segreto domini nella nella vita istituzionale del nostro
Del nostro Paese la ragion di Stato predomina sul sul diritto all'informazione dei cittadini affinché i servizi
Come ha detto lei nel suo intervento siano servizi ai cittadini che ci sia un predominio del segreto o no
Questo sinceramente ragion di fare
Ma la ragion di Stato sa si chiede negli ultimi
Cinque anni quante volte è stato posto il segreto di Stato zero
Zero
Quindi significa che stiamo imparando a tutelare gli interessi nazionali senza fare eccessivo ricorso a questa ragion di Stato che pregato per
Trentaquattro secoli è stata lo scudo di intelligenza che non lavoravano che organizzeremo gravi insisto molto su questo punto
Va bene per quanto riguarda l'ultima questione lei conosce la battaglia radicale per il diritto alla conoscenza volevo sapere che cosa ne pensa una battaglia che è nata nel due mila e tre quando ci fu l'invasione dell'Iraq
Ritiene che debba essere portata avanti in sede ONU
Guardi io un una cosa ho capito negli ultimi quindici anni
Che
In un Paese come l'Italia che ha problemi serissimi di corruzione
L'arma più efficace e la trasparenza per cui personalmente penso che la finalizzazione
Più più forte più perseguita più diffusa di un accesso alla alla
Alle informazioni che riguardano l'apparato pubblico decidente
Deve avvenire proprio con avendo questo obiettivo rendere la democrazia ha una casa di vetro e quindi espellere
Randa praticamente dal sistema tutte le occasioni di scarsa trasparenza che da noi significa quasi sempre corruzione la ringrazio e ringrazio il professore Adriano solida scelte di secoli di spesa alla scuola Cesare Alfieri di Firenze