Le cose che abbiamo in comune

Benvenuti a questa a seconda serata dei dialoghi di vita buona Milano Metropoli d'Europa
Benvenuti a perché si pensava benvenuti ai relatori ai membri della comitato scientifico e della segreteria organizzativa e a chi ci segue da casa attraverso guardi retta ditele pace di Chiesa TV di Radio Radicale
Una diretta che sarà
Replicata domani sera in differita assunti può duemila alle ventidue e trenta
Tanti sarebbero ringraziamenti da fare in modo particolare ringraziamento più sentito va al Piccolo Teatro
Ai corsi civici di generazione di Milano stretti dal mare dal maestro Enrico Intra che ci offriva una sorpresa musicale all'inizio
Della serata erano i prezzi pagati Toli perché ci ha sostenuto
Quella che vivremo insieme è la seconda tappa di un processo iniziato tempo fa la prima tappa la celebrammo qui e ricordate nel mese di novembre
Una serata fatta di riflessione di parole di musica di immagini di un processo biennale che in queste serate qui al piccolo a dei punti di emergenza
Il processo dei dialoghi di vita buona retto appunto dalla Comitato scientifico in questo secondo appuntamento a che vivremo insieme parleremo delle cose che abbiamo in comune
Nella nostra società meticcia plurale dove diverse visioni del mondo diverse religioni sono chiamate a confrontarci a stare insieme
Appunto quali sono le cose che abbiamo in comune come cita ma canzone famosa di Daniele Silvestri
Il dibattito un tentativo di risposta è già partito molte sono le domande che sono già arrivati sul sociale ufficiali dell'iniziativa suscitò dialoghi di vita buona punto ITEA rilanciate anche
Grazie alle tesi che i tre relatori che ascolteremo questa sera
Ci hanno consegnato in anticipo con le loro vite intervista
Voi non siete semplicemente il pubblico che è collegato da casa non è semplicemente uno spettatore siete parte attiva un certo momento
Arianna Ciampoli che condurrà il tolti e vi darò la parola siete invitati quindi ad abbassare la suoneria dei vostri telefoni ma attenermi attivi
E a mandare le vostre domande le domande che nasceranno mentre ascolterete le tesi dei nostri relatori
Ci potrete seguire su Twitter c'è un account sette dialoghi Fubini vita buona
C'è un'asta grazie dialoghi oppure comune
E su Facebook anche lì possiamo accogliere le vostre domande c'è il profilo dialoghi di vita buona aspettiamo quindi
Le vostre domande che poi saranno raccolte e consegnate la moderatrice che le porrà nella seconda parte della serata
Una serata che non si concluderà a cui oltre a rivivere poi sul sito nella replica di domani sera la possibilità di rivederla in diversi modi
Aspettiamo ancora le vostre riflessioni anche in futuro per alimentare il percorso che condurrà alla terza tappa che ce ne verremo insieme quindi
A maggio
All'ingresso che è stata consegnata una cuffia servirà per ascoltare per chi lo desidera la traduzione dal francese all'italiano dell'intervento dell'arcivescovo di Parigi il cardinale tanto qua
E potete sintonizzare ed è già stato spiegato le cuffie sul canale uno a me non resta che augurarvi buona serata e buona partecipazione
Le cose che abbiamo in comune sono quattro mila ottocentocinquanta le conto da sempre da quando mi ripeto ma da corretto se degli anni ottanta votiamo traccia domani due è evidente che non sono certo tanto lo sguardo non è proprio che il mio normale momento quattro interventi alle cose che abbiamo in Commissione
Facilissima individua
La musica ad alto volume
Intanto lo stereo non può sopportare
Daniele Battisti Lorenzo le urla di Prince il bonus gli annunci chi prima di addormentare
Io piango
Che abbiamo in comune sono così tante città si spacca tranquillizziamo tratti da vent'anni da entrambi comunque già meno di trenta
Mangiare dormire viaggiare ballare sorridere o facciamo dove ci sono tante le cose in comune
Ma non è lesto ci vogliono almeno tre
Allora cosa
Rosati serve ancora
A me basta tra un'ora
Le cose che abbiamo incontrato le ricordi sic tunc prevalente
Ventricelli ma guarda lo stesso locale le stesse facciate lo stesso Presidente ad ogni domanda una nuova conferma un identico al ritmo di finalizzate
E poi l'emozione di quel primo bacio nella precise perché tengono
Abbracciati studiare il tuo corpo le deleghe inviso rigetto Tarozzi
Scoprire stupito il compenso che arrivi le mie stesse identiche
Non c'è sufficiente costantemente serve per esserne certi
In tutte le cose che abbiamo in continuo
Io ne fra noi e non sarebbe presente quando io dormo
Tutto
Mi ricordo io
Quando io fui
Quindi in quanto io abbia
Ma allora cosa
Serve ancora
Fame
Da
Credo
Allora
Le cose che abbiamo in comune sono quattro mila ottocento c'
Tale conto da sempre da quando mi hai detto ma dai corretto se degli anni ottanta
Abbiamo tuttora domani due gambe tutti e due orecchie un solo cervello soltanto lo sguardo
Perché il mio normale ma il suo
Pietro
Ho
Tra l'altro
Ma
Torno
Ma
Allora
La volta scorsa parlando dei confini che possono non essere sbarramenti del passaggio soglie di comunicazione
Abbiamo incontrato l'inevitabile domanda
Abbiamo qualcosa in comune
Di che cosa significa avere in comune
Alcunché ce lo insegna la canzone
Più delle cose che abbiamo in comune conta l'essere in comune
Una comunanza che riguardi resistenza
In questo caso un amore sincero
Tuttavia non basta per stare rimanere insieme
Ciò che accomuna unisce davvero
Se diventa un impegno responsabile un lavoro il lavoro della relazione
Lo so continua rielaborazione
Questo la mantiene viva e feconda
Non incolla tasse
Come quelle labbra delle canzoni
Nel dibattito di questi anni ci è stato ricordato che comunità si proviene da alcun Mussi
Cioè essere insieme in forza di un dono qualcosa di ricevuto comunque assunto come compito
Insomma c'è comunità dove solo dove qualcosa di prezioso ricevuto
Amore amicizia carisma ideale Progetto tradizione promessa speranza
Che crea vincolo responsabilità condivisa per la sua custodia messo a frutto trasmissioni
Per questo l'autentica comunanza non è chiusa nell'autoreferenzialità
Perché riferito al dono prezioso che valore per tutti
E lo si ritiene mai piena e perfetta
Perché sempre in tensione verso il dono che le dà senso
Per questo ancora non esiste la comunità
Ma tante comunità quante sono le incarnazione di una comunanza graziosa e operosa
Amicale religiosa culturale
Ma anche etnica nazionale politica qualora queste ne avessero le condizioni
Fermo restando che il più persuasivo però paradigma comunitario e la famiglia
Che si costituisce proprio assumendo il dono di una relazione come compito e come speranza di trasmissione
A noi non interessa di evitare un comunitarismo romantico
Contrastare un comunitarismo antiliberale recuperare un personalismo comunitario in esaurimento
Ci interessa recuperare un'idea di comunanza che tutti comprendono essere qualcosa di primigenia
Di prossimo alla vitalità delle esperienze alla vita di relazioni reali all'origine della convivenza
Perché sembra invece che abbiamo smarrito e dimenticato
La grammatica e la sintassi della comunanza
A vantaggio di forme idioti
Dell'essere insieme
Il narcisismo della spontaneità amorosa ripiegato su se stessa
L'egoismo di gruppi etnie nazioni chiuso in se stesse
La pseudo comunitarie Tardella veri in comune ieri il carbone e l'acciaio io oggi la gabbia di infinite procedure e l'ideologia di infiniti diritti
Scontiamo il peso di una modernità politica statura visto individualista nata storicamente contro le tradizioni comunitaria
E di una modernità che ci ha abituato a pensare per grandi maiuscole universali astratti
Che anche se hanno unito non non hanno mai accomunato
Natura storia stato mercato scienza tecnica libertà progresso
E ora questa modernità in liquidazione ci lascia un'eredità di un pulviscolo di individui
Raccordati da vincoli contrattuali tecnico procedurali Shami informativi nessi virtuali
Affrontare in queste condizioni l'era della globalizzazione significa destinarsi a diventare sudditi di una qualche forma di tecnocrazia
O forse anche di qualche comunitarismo totalitario magari religioso
Soprattutto significa rendere impossibile una casa comune
Di cui ovvero di cura
Secondo la bella espressione del sottotitolo dell'enciclica valutato sì
Certo
Non tutto può essere né del benessere comunità
Ma senza l'essere in comune non si giunge alla convivenza anzi non si riesce neppure semplicemente a coesistere a lungo
Dunque dobbiamo accettare un arcipelago di comunità facilmente in conflitto tra loro
No ma è un rischio da correre
Non c'è garanzia nei confronti dell'implosione della comunità chiusa in sé o dell'esplosione di comunità in conflitto
Comunque non è barricandosi nelle procedure formali che troveremo risposte
Piuttosto la comunità scopre qui di aver bisogno anche del sostegno di istituzioni normative
Tanto quanto queste peraltro hanno bisogno di una comunanza reale il Sanna per avere l'idea non ideologica di un bene comune
Della buona vita di una casa comune
Nella nostra vita di tutti i giorni ci troviamo perlomeno nel nostro nel mio caso
Essere parte di due comunità che hanno cose in comune
L'impresa
L'impresa a
E lecita le grandi città metropolitane del mondo la grande impresa multinazionale come quella che io presiedo
E come un reticolo di relazioni stabilite sul mondo che si incontra in questo reticolo nelle grandi città
E qual è il livello di scambio e come si può dialogare tra queste questi due mondi il mondo dell'impresa e quali sono i valori dell'impresa i valori delle grandi città metropolitane che posso dialogare
Questa è la riflessione che noi stiamo facendo anche qui a Milano ma stiamo facendo in modo generale
Quali sono i valori che oggi percepiamo l'impresa è un una un comunità grande capitale sociale
E quindi siccome io penso che la ricerca della verità nasca dal dialogo profondo
Fra grande comunità ricco capitale sociale
E quindi come dialoga le imprese perché all'impresa è ricca di capitale sociale l'impresa anche multinazionali
L'impresa ha bisogno dell'identità l'impresa non è il luogo dell'università il mio dell'uniformità e luogo dalla diversità
Se voi pensate che tutte le imprese la cosa che fa impressione nell'impresa e chiudo legge mission vision cultura e poi c'è una parola che unisce le imprese passione
Ed è necessario avere un'identità per l'impresa proprio per le imprese grandi nel mondo
Perché hanno do devono confrontarsi con tantissime realtà diverse fra di loro se non hanno un'identità e come la membrana osmotica di una cellula perdono la capacità di mantenere
Quello che viene chiamato le invece la passione della gente che ha la forza la forza delle imprese
E poi per noi che siamo in presento striata io ricordo che le grandi parole che noi usiamo industria uscita operosità sono tutte parole che derivano da industria
E l'industria una caratteristica che poi ci porta al tema di questa mappa dove ci sono illuminate le grandi città in cui oggi si svolge queste città sono quelle che portano avanti settantacinque per cento del prodotto mondiale e sono quelle che crescono l'ottantacinque per cento
Quindi di questo dobbiamo insieme occuparci nell'incrocio fra mondo dell'impresa Mondo del capitale economico che si trasforma in capitale sociale
Ma venendo le imprese industriali stanno condividendo la profondo stato di coma di di minaccia diciamo così perché l'impresa industriale per sua natura fa investimenti che non si spostano su rotelle
Fai investimenti che rimangono sul campo per dieci anni devono essere sposato in quei territori
è molto diverso il capitale finanziare per darvi un'idea in questo momento nel mondo ci sono cinque miliardi di capitale che vanno pagando in cerca di
Investì gli investimenti in cerca di applicazioni tutte finanziarie c'è solo tre miliardi e mezzo che vanno Investimenti cioè che vanno così fisse a cose che si tocca una cosa è stabile a cose che costruiscono ricchezza
Questo mondo viene contro il mondo industriale
Perché si trova costretto i nella sua Ambra lo smoking nei suoi valori che sono valori di lungo periodo solo valori difendere una comunità fatta di occupazione fatta di propri collaboratori che rispetto a un mondo volatile un mondo terribilmente variabile
Pensate per per gente che si occupa di industria come noi ancora quattro anni fa sembrava che il mondo fossero i Paesi libri Paesi in via di sviluppo Brasile Russia India e Cina
Oggi vediamo questi Paesi in modo completamente cambiato pensate che lavoravamo nel mondo il petrolio oggi il mondo il petrolio fai investimenti quasi zero
Noi viviamo con un modo finanziario che oscilla orribilmente ecco come fa a una una grande impresa che difende la sua comunità a muoversi in un mondo così volatile così variabile
Questa è la sfida
In cui noi siamo ogni giorno costretti a combattere ma questa sfida a questo punto si collega con i territori si collega con le grandi città media turni problema perché l'unica difesa a un mondo così variabile non è purtroppo più la grande impresa che difende l'occupazione in eterno rispetto tutto quello che succede intorno perché questo non è più possibile
E allora nascono dei luoghi di cultura di scambio dove noi possiamo difendere le comunità
Perché le grandi imprese sanno che ho creano valore nei nodi con cui si intreccia la loro rete con queste comunità
O si crea valore valore sociale in quei luoghi o l'impresa non è sostenibile nel tempo perché oggi l'impresa sente che la nel suo successo il successo dei suoi uomini è legato al successo di una lunga sostenibilità
E allora nasce il rapporto le imprese con le città metropolitane a me capita proprio come Assolombarda di porsi il problema di quelle aree quale relazione fra molte nostre multinazionali un territorio come questo
E non ci siamo posti anche un problema Nalin Sandonà gli stessi
Di creare una volta si parlava di una borghesia produttiva ma la borghesia produttiva oggi è diverso da quello del passato pensato una realtà come quella milanese a centotrenta Società sopra il miliardo di fatturato Monaco né a cinquanta
Questa è un'altra è una città un letto di fattiva una città fatta di tantissime funzione allora come creiamo su questa base così volate nel mondo un luogo dove noi creiamo
Supporto prendiamo capitale sociale lo trasformiamo in capitale economico prendiamo capitare economico lo trasformiamo in capitale sociale
Io vi dico solo che e nasce e stiamo cercando di far nascere con questo dialogo che il dialogo fra questi due mondi Città metropolitane grandi città
Il mondo delle imprese il tentativo di costruire diciamo una classe sociale una comunità industriale operativa produttiva per usare il termine breve borghese fuga autoconsapevolezza e consapevole di avere dei valori
Che vuole portare alla città dei valori con cui vuole costruire nella convenzione che e nell'interazione delle comunità che nasce in questo dialogo che nasce il futuro che anche definiremo cos'è il bene comune perché il bene comune non è una parola statica ma è qualcosa che nasce da questa relazione
E allora noi scopriamo che la diciamo che il oggi quello che non possono più dare l'impresa in termini di sicurezza lo devono poter dare le grandi città che si sviluppano in termini per esempio per i giovani di impiega verità
Nel passato si parlava l'impiego
Oggi noi dobbiamo dare impiega verità
Quello che regge il nostro futuro è l'innovazione la capacità quindi di arricchire i nostri prodotti la capacità di competere nel mondo questo avviene nelle grandi città metropolitane
Quindi questa rete che sono le grandi anche multinazionali si intreccia in questi nodi in un dialogo profondo da cui trae vitalità e da vitalità per dare sicurezza al sistema che la circonda non è più la sicurezza del passato
Ma diventa la sicurezza del futuro e quindi dobbiamo insieme e qui nasce questo profondo dialogo che porta a lavorare insieme nell'interesse quindi non sto parlando di industriali nominati
Sto parlando di interessi congiunti per cercare le reciproca nelle nel dialogo reciproco la reciproca fortunati successo dell'impresa che è successo la sua comunità è successo
Diciamo della capitale territoriale come io lo definisco che l'altra gamba di questa di questa grande combinazione
Ma c'è un altro fattore perché fa le industriale per noi che siamo uomini del fare l'homo Faber qui più che per gli uomini in sé del pensiero la critica che viene mosso al mondo del mercato al mondo al mondo diciamo dell'impresa
E la critica che è più concentrata su come fare che sul cosa fare
E su questo che futuro dare al al nostro mondo quindi noi siamo considerati un mondo dei mezzi più Mimmo più che un mondo dei figli e quindi questo secondo capitolo
Della mia tesi ecco io credo che il mondo dei mezzi sul modo di grandissimo interesse
E volevo citarvene la mia esperienza quello che è il mondo dei mezzi in un grande settore come quello ospedaliero
Ma è quello della sanità
Non c'è momento migliore nel momento più interessante nel dibattito che si svolge all'interno di una grande istituzione ospedaliera che si è data come obiettivo dare un servizio sanitario nazionale ogni giorno entra quattro mila persone
Di usare le risorse in modo efficiente cosa vuol dire mondo dei mezzi
Vuol dire collegare le risorse cui Fini è stato detto recentemente che il nostro mondo che ha la bulimia dei mezzi cioè concentrato sui mezzi e ci diciamo che i mezzi italiano la posso vita ripensare grandi Fini perché ci limitano tagliano le ali alla al desiderio di far volare i figli ecco io ho l'impressione che noi viviamo certe volte più la bulimia dei fini che la bulimia dei mezzi
Lei populismi si respira la bulimia dei fini
E invece quando si deve duramente scontrarsi con il mondo della realtà qual è il momento in cui secondo me noi come uomini eccomi dignità di quali ci confrontiamo con cose di grandissima approfondita
Voi pensate in tutto quello che il mondo della sanità che è un mondo di risorse scarse
Dove non sappiamo quando introduciamo l'elemento delle risorse scarse ebbene si apre un dibattito di e le norme intensità etica e morale
Quali cure vogliamo dare alle persone si sappiano che gli danno sei mesi in più di vite giusto non è giusto
è giusto dagli elettori se magari da sei mesi di vita mediamente però alcuni vivono poi
Quattro e due o tre anni e quali risorse le possiamo mettere e che se noi sappiamo che se usiamo con efficienza le risorse o di un cittadino di più che può entrare
E quindi diventa un problema in cui l'elemento economico l'elemento dell'efficienza e risorse
Fa parte culturale di un patrimonio di manager di dottori di infermieri di gente che si occupa di salute ecco il mondo dei mezzi è un mondo di estrema importanza ecco quindi la creazione di questa dialogo che esiste fra mondo industriale che si incrocia di linea nella globalità si incrocia in questi capitoli centri metropolitani con la globalità
E poi all'interno del mondo in cui vive si incrocia al mondo dei mezzi col modo dei fini è difficile per noi pensare a un fine senza dire come lo possiamo raggiungere
E secondo me è questa è una disciplina la disciplina della realtà diceva Musil che la realtà e sbattere contro lo spigolo dalle porte ecco io credo che sia nella dignità di un arco di una comunità come la comunità ambrosiana
Che ha questa capacità di unire l'attenzione a a tutti ai piccoli e grandi in un'ottica di innovazione in un'ottica di grandi università in un'ottica di città per i giovani in un'ottica di Citati Istat dato per darvi un'idea proprio per questo tema che il tema dell'occupazione lo abbiamo fatto uno studio recente in cui il quaranta per cento dei posti di lavoro dei giovani e nelle società che sono nate da meno di cinque anni
Il venti per cento dei posti generale di lavoro nasce da società che sono nate negli ultimi cinque anni
Questo cosa vuol dire vuol dire che le Società Grandi tendono a ridurre la loro occupazione
Bisogna quindi far nascere il nuovo bisogna vivere nel futuro e farlo con passione ecco questo mondo dei mezzi mondo dei figli secondo me quando si unisce in una realtà come quella milanese o quella lombarda può acquisire una forza notevolissime questo e il dialogo e io dico un dialogo dalla vita buona che è un dialogo di una ricerca di una ricerca continua e vorrei concludere dicendo che non è strano che in un momento come questo si cerchi fra
Leader dell'impresa possibili sindaci
Uno si domanda come mai ma essere leader di un'impresa vuol dire creare anche in dieci metri visione e soprattutto unire mezzi con i fini
Ecco non è un caso secondo me che nella scoperta anche di un modo nuovo di affrontare il futuro noi ci poniamo un problema è certo che e nella nostra capacità comune
Di avere empatia capacità di andare
Avere una visione avere empatia e avere una cultura dei mezzi che noi possiamo veramente creare insieme un percorso verso il futuro grazie
Quali sono le cose che abbiamo in comune
Le passiamo intere giornate intere serate a sentirci raccontare quelle che sono le cose che ci dividono molto più che le cose che abbiamo in comune
E le cose che ci dividono sembrano delineare degli spazi dei modi di vivere che rendono al nostro quotidiano impossibile poi ci sono di momenti in cui
Cose come il terrorismo come gli attacchi terroristici sembrano portare a livello zero la nostra possibilità di vivere insieme
Ho deciso di partire da lì da Dahbi la rivista dello Stato islamico con la copertina è stata pubblicata nel febbraio del due mila e quindici
Ed era qualche settimana dopo l'attacco alla redazione Charlie e dopo un luogo dove è stato sparso sangue dove si sono massacrata delle persone per delle cose che avevamo detto e non per delle cose che avevamo fatto l'ABI
Da Bic Hein copertina due Imam francesi che quel giorno scelgono di sfidare i muri e addirittura le parti estreme della propria comunità per dire già speciali per dire io sono con quelli che sono morti
E allora chi c'è dall'altra parte terroriste scrivono dall'ipocrisia la posta di via l'estinzione della zona grigia la zona grigia quello lì e il posto in mezzo e il luogo
è il luogo in cui noi forse abbiamo una possibilità quella di costruire territori comuni invece che lascia arci possedere dall'idea che il nostro contemporaneo debba essere tracciato dei confini dei muri ed alle separazioni
Come è possibile
Quella sette gennaio del due mila e quindici sono le
Dodici e dieci quando sullo schermo vedo apparire per la prima volta la scritta degli uomini armati sono entrati nella redazione Charlie reddito
Capiamo al volo che stiamo raccontando una cosa che ci riporta di colpo indietro indietro di almeno quattordici anni
Settembre due mila undici quando abbiamo detto che
C'è stato un prima non dopo della nostra storia comune qui c'è un prima non dopo
Del nostro vivere come europei del condividere gli spazi del racconto dell'essere persone libere che liberamente raccontano
La propria esistenza
Ma ci rendiamo conto in quel momento quando io vado indiretta insieme a tutta la mia redazione ci rendiamo conto che come raccontiamo quella storia sta diventando parte della storia
Perché quei muri che stiamo cominciando a costruire non sono più muri fatti solo di azioni comuni costruiti con il sangue che i terroristi e stavano spargendo diventano anche muri che si costruiscono attraverso le nostre parole
Cercare di capire di più
Diventa da quel momento in poi il nostro mantra la
Cosa che ci attraversa la testa in ogni istante del racconto perché è capire di più capire di più significa essere in grado di costruire una realtà che non è fatta in bianco e nero
Una realtà che non contrappone in modo semplice banale una realtà all'interno della quale si fanno i distinguo si capiscono le complessità e si capisce il perché
A dispetto di quello che sembra i terreni comuni esistono
Allora che cosa succede succede che noi cerchiamo di capirci di più e loro pubblicavano quell'immagine noi cerchiamo di capirci di più i loro per quarantotto ore
Fanno questo questa è l'immagine dei reperti nasce quarantotto ore dopo la presa di ostaggi e la Francia rivivrà tutto questo pochi mesi fa a novembre
Batacchi laghi i luoghi simbolo che vengono attaccati allora qual è la reazione più semplice di tutte la paura spargere paura
Far diventare tutto il nostro vivere insieme un elemento di contrapposizione pura e noi che siamo in mezzo
E noi che siamo i mezzi di comunicazione e noi che siamo i grandi raccontato registrare cosa facciamo inconsapevolmente ci troviamo in mezzo a un racconto che fatto di paura incrementiamo la paura
Loro che cosa hanno detto in quella loro prima rivista distruggere la zona grigia e noi ci prestiamo la distruzione della zona grigia ma che cos'è quella zona grigia di cui ci hanno parlato
L'uomo ogni dello Stato islamico gli uomini di Abu Bakr Al Baghdadi gli uomini del dell'ISEE
è una zona in cui ci sono i musulmani che vivono con noi quelli che semplicemente pensando che il loro credo
Sia una questione di fede e non di ideologia non una questione assoluta la cui presenza esclude necessariamente l'altro
Dentro quella zona già dirigersi son persino altri musulmani riusciti
Perché nel nostro costruire muri distanze e sguardo contro l'altro ci dimentichiamo che il maggior numero di morti di questa lunga scia di terrorismo
Non è di cristiani non è di persone di altre religioni e di musulmani e questo dovrebbe indurci a pensare questo dovrebbe farci capire che che c'è un problema più complessa di come lo stiamo affrontando noi
E allora tra nella zona grigia c'è persino chi fugge dalla loro guerra perché sapete che uno degli ultimi proclami benché arrivano darà h e proprio contro i profughi contro chi fugge da quei territori dalla guerra
Noi ogni volta che con le nostre parole invece di costruire complessità costruiamo semplicemente paura e alziamo i muri stiamo esattamente facendo il gioco dei terroristi
Allora che cosa ci rimane ci rimane uno spazio all'interno del quale
Dobbiamo evitare
Di banalizzare dobbiamo evitare di costruire barriere dobbiamo ripristinare
Quella piazza complessa tra gli uomini che è fatta di incontri
Di situazioni diverse di storie complessa che si mischiano sarà molto difficile in un momento come questo ma non possiamo permettere che il nostro racconto sia dominate dalle loro scelte vedete esattamente per quello
Che
Un mese dopo gli attacchi lasciarle dopo
Avevo deciso di dire basta condividere leaders trasmessi dalle nostre televisioni perché perché attraverso quei video attraverso quei racconti stupendi tra virgolette Holy Wood Diani
Estremamente complesse noi stavamo veicolando il loro messaggio non il nostro e il loro messaggio era quello che raccontavo prima la distruzione della zona grigia la distruzione in quel pongo
Intermedio in cui le differenze si compongono e in cui
L'altro è una ricchezza il diverso desse è un valore aggiunto e non un elemento di paura
All'interno di quello spazio grigio ci sono le persone che ho conosciuto in tutti questi anni nei miei viaggi
All'interno di quello spazio grigio ci sono le persone che abitavano al monastero di San Giorgio dentro mosse sulle che fino all'ultimo momento non hanno voluto lasciare quello spazio ci sono gli asili in fuga che ci troviamo arrivare
Con i barconi fin dentro le nostre città eppure noia continuiamo a vedere le persone che arrivano da quello spazio
Come unica e forte minaccia e allora egli
Che
La il senso di responsabilità di chi racconta deve ritornare fuori ed è lì che il senso di responsabilità di chi oltre a essere ora contatore di storie lo fa e lo è dall'interno del servizio pubblico assume un valore ulteriore assume un valore ulteriore perché
è proprio all'interno del servizio pubblico di noi che stiamo per esempio la RAI
Dobbiamo prenderci quello spazio in più ci serve per dare conto della complessità della storia che stiamo vivendo quello spazio in più per rendere i pensieri profondi per avere la capacità di scendere in verticale nelle questioni complesse che non si risolvono in due slogan
Quello spazio in più che toglie il terreno a chi pensa che con uno slogan urlato si possa ridefinire una società
è troppo facile per quelli del mese estivo e per tanta politica semplice pertanto populismo a basso costo
Definire oggi come ci si comporta come ci si ridetermina all'interno di questo spazio grigio di questo spazio compresso
In fondo difendere quella zona grigia attaccata dei terroristi eh la nostra missione di oggi
E
Per difenderlo le parole diventano centrali diventano centrali per riuscire a dar conto delle storie delle persone
Come si fa ad vere meno paura di chi arriva e come si fa non lasciarlo di là dal filo spinato da semplicemente raccontando che lui prima abitava
In una cittadina siciliana in cui esattamente come in centro a Milano si usciva si beveva il caffè si andava a mangiare una cosa in centri schierava magari pure un pallone e lui la sua bambina lei appena tornata la scuola probabilmente
Tutto quello che avevano l'han potuto mettere in due sacchi
In quel comunque due sacchi sono partiti dalla loro città hanno iniziato il cammino e pensavano che sarebbe stata la salvezza sono arrivati sul confine turco
Al confine turco gli hanno detto no se volete a salire sull'autobus distacco non solo lui la bambina in un sacco sono arrivati fino all'autobus fa gli han detto no dovete salire su un gommone dovete lasciare tutto
E forse qualcuno degli amici che quella bambina non è mai arrivato dall'altra parte col gommone
Se li guardiamo così le guardiamo in faccia uno per uno questi uomini e delle minacce ricominciano essere uomini
E le storie che stanno dietro le loro partenze e le storie che stanno dietro gli strappi che li hanno portati fin qui diventano delle storie che ci riguardano direttamente
Questo dobbiamo fare perché sappiamo raccontare le storie nel che sappiamo dare conto delle cose complesse
Perché poi vedete succede che l'identità è una cosa molto importante all'identità anche una cosa complessa racconta
Una persona di cui dirò tra poco l'identità e RAI
Mille novecentoquarantaquattro da H all'epoca da che era il Bengala in India c'era un bambino di undici anni questo bambino
Vede arrivare di fronte a sé un uomo ferito che chiede solo da bere e nessuno lo vuole avvicinare
Questo bambino va vicino all'uomo ferite richiede perché ferito e dice perché sono musulmano
E lì non mi hanno massacrato
Amartya Sen che era quel bambino di undici anni non se n'è mai dimenticato
Quando è diventato un economista un filosofo di fama mondiale ha vinto il Nobel quando ha scritto identità e violenza
Dice che lo ha scritto quella bambino che ha continuato a pensare dall'ora perché la definizione di fare
Dovesse essere necessariamente contrapposta la decenza nell'altro
E quanta ricchezza c'era in un uomo e quanta complessità accelera quante facce quante articolazioni in quanti modi di essere
Che non si potevano risolvere in una sola contrapposizione
Codella diceva la nostra canzone all'inizio
Quattro mila ottocentocinquanta cose che abbiamo in comune
Forse ancora di più e da lì che dobbiamo ripartire e dobbiamo ripartire da tutte le parole che sono in grado di dar conto di quelle quattro mila ottocentocinquanta cose i più che abbiamo in comune
Cioè voi me assidue ma il prelievo su sua
Un peso appreso x più y en passant
Voi alcune riflessioni ispirate agli attentati terroristici che abbiamo vissuto in Francia durante l'anno trascorso questi eventi drammatici riguardano direttamente il vivere insieme
Nella misura in cui lo scopo
Fissato dagli organizzatori di questi attentati che si proclamano dello Stato islamico proprio quello di frammentare la società civile
E allo scopo è quello di alimentare una sfiducia delle comunità le une nei confronti delle altre il che dovrebbe portare secondo loro un spiccio
A una specie di guerra civile che aprirebbe le porte di un predominio del cosiddetto califfato sulle democrazie occidentali che sono incapaci di conservare la loro unità nazionale
Vorrei porre adesso tre domande tre punti vorrei dare innanzitutto
Capire come questi attentati sono stati un rivelatore ovverossia rivelatore un ruolo
Che si dà un rivelatore nel lo sviluppo delle fotografie per così dire
Hanno mostrato nel nostro ruolo sociale quale fu quanto e quale fosse la precarietà e la fragilità del nostro sentimento di sicurezza comune
I nostri territori nazionali sono stati risparmiati dalle guerre per diversi decenni e quindi ormai
La mentalità che si andava formando era quella della sicurezza assoluta dove soltanto gli incidenti stradali l'epidemia comportamenti incivili potevano
Turbare questa sicurezza assoluta e i responsabili politici mettevano la loro responsabilità in un ruolo di protezione sì
Definivano si designava hanno come coloro che esistevano per proteggerci per garantire questa sicurezza totale
Le attentati hanno invece gettato una luce cruda sulle debolezze del nostro sistema educativo i giovani attori di questi attentati erano quasi tutti i francesi
Che erano passati dalle nostre scuole della Repubblica hanno almeno non erano particolarmente emarginati dal punto di vista economico sociale come è possibile che un giorno
Si hanno così abbiano siano catapultati nel fanatismo islamico
Anche vuoto ideologico sono stati abbandonati quale assenza di progetto umanitario ha permesso che la loro generosità fosse votata all'ammasso
Questo affatto con provoca affatto in questi attentati hanno fatto apparire la polvere la povertà del patrimonio realmente condiviso dei francesi dopo l'attentato contro scialli e dopo
Se ha invocato la difesa dei valori della Repubblica ma ci sono poche
Però che non ci atti che sono stati fatti nella sostanza di questi valori chiaramente la libertà d'espressione fa parte di questi valori
Ma come misurare fino a che punto questa loro libertà di espressione è un diritto assoluto come possiamo concludere che il diritto alla derisione sia diventato l'equivalente della libertà di espressione
Dopo gli attentati di novembre è il modo di vivere che noi avevamo che è stata
Sovrapporlo s'sopravvalutata sopravvalutato
Il fatto di festeggiare di vivere sulle terrazze dei bistrot lo Stato islamico sia attaccato tutto questo perché era la vetrina di un modello di lire di vita spensierato
Migliaia di rifugiati vivono in condizioni disumane d'altra parte H alle NI lei nei dintorni
Possiamo limitare le ambizioni dire della Repubblica in una situazione come questa ha un genere di vita festaiolo
Questo scarto che c'è fra le preoccupazioni vitali che dovrebbero riguardare l'insieme del Paese
E una certa concezione libertaria dell'esistenza
Potrebbe rifarsi a dirle altissimo di pesca di Pascali ha una memoria
Per concludere questa prima lettura possiamo citare tre minacce che sono state anche in maniera
Inadeguata percepite
Una minaccia fisica la cui realtà continua a essere molto pressante di cui si tiene conto dalle misure preventive e di polizia
E dei servizi di informazione
Una minaccia strategica che corrisponde al progetto di frammentare la società e di spingere le comunità la guerra civile infine la minaccia morale che ci costringe a rendere conto dei nostri valori
Secondo col secondo idea secondo un punto di riflessione che vi vorrei
Sottoporre l'appello alla coesione nazionale
Dinanzi agli eventi drammatici che appena
Evocato e alle minacce che ne conseguono abbiamo assistito a dei fenomeni di espressione e di coesione nazionale sia attraverso manifestazioni spettacolari come nel gennaio del due mila quindici
Oppure attraverso delle manifestazioni spontanee di raccoglimento su luoghi dei drammi
E non c'è bisogno di essere degli esperti di Psicologia per interpretare per capire
Che queste manifestazioni che possono significare anche il bisogno di un numero di superare lo choc attraverso dei gli atti simbolici
Di ponendo dei messaggi degli accendendo dei cieli eccetera e il bisogno collettivo il bisogno comune di vivere un'espressione di solidarietà e di lutto comune ma al di là dell'emozione che ha seguito gli avvenimenti al di là del bisogno di sentirsi vicini altri esseri umani in un momento di sgomento come possiamo interpretare questi riflessi di solidarietà elementare
Sono soltanto la coniugazione effimera di sgomenti multipli privati oppure esprimono veramente una presa di coscienza di una solidarietà più profonda la convinzione che siamo
Uniti attraverso un patrimonio comune e attraverso un progetto comune
Queste domande ci invitano a porci una domanda di Filosofia sociale e politica perché guarda gli elementi che costituiscono il corpo sociale
Una comunità nazionale è semplicemente un'aggregazione di una massa di individui i cui interessi privati coincidono fortuitamente Emma
Che rimangono assolutamente estranei all'interessi privati dei loro simili in altre parole la Repubblica e soltanto l'espressione politica e l'arbitrio dell'interesse di ognuno
L'evoluzione storica della nostra società francese è stata effettivamente animata dall'obiettivo di emancipare li individui
Che si supponeva fossero alienati e dà delle comunità particolari come le chiese la famiglia
Gli ordini sociali le corporazioni eccetera ma le strutture
Economiche tradizionali della società anche quando venivano contestate consentivano
Che in questo movimento di affrancamento sia articolasse attraverso delle soldati solidarietà fondamentali che le
Facevano da contrappeso ovverossia il villaggio la famiglia eccetera
La frammentazione o la diluizione di queste solidarietà fondamentali assegnato tutto il ventesimo secolo l'urbanizzazione l'industrializzazione hanno provocato la frammentazione delle funzioni umane
La dissociazione delle persone in insiemi completamente scollegati gli uni dagli altri per esempio il campo del lavoro il campo dei del divertimento il campo della vita affettiva eccetera eccetera
La crescita di questi individualismo
è stato poi accentuata dallo sviluppo della concorrenza o della competitività mettendo l'accento su un imperativo che quello che ognuno deve difendere i propri interessi particolari e privati
Ci misuriamo quindi davanti ha una doppia sfida che ci viene posta dalla società attuale innanzitutto come
Ricostituire unno tessuto sociale e non abbandoni gli individui alle un loro proprie risorse di fronte i rischi della vita
E in secondo luogo come formulare esprimere gli obiettivi collettivi gli obiettivi comuni di una società
Legittimano di rinunciare a certi interessi privati per il bene comune e si potrebbe aggiungere poi una terza sfida ovverossia come alimentare questi due obiettivi
L'uno con l'altro la risposta a queste domande sarebbe fortemente precisata da un riferimento filosofico alla dottrina sociale della Chiesa che forma dal ventesimo secolo un corpus continuo
E uniti sviluppo permanente questa dottrina si articola intorno al due imperativi da una parte la ricerca la promozione del bene comune e dall'altra parte la promozione dei corpi intermediarie
Ora la nostra cultura di paese industrializzato
Cosa vista Lizzani insieme dei gli elementi di prospettiva sui campi economici di crescita di competitività di controllo finanziario
E gli unici corpi intermediari corrispondenti sono le industrie sono le industrie le imprese industriali o la borsa
è difficile
Capire in una società
Con troppa informazione che le grandi sfide da cui dipende il futuro delle unità solo così tragicamente ignorati per esempio la conservazione delle risorse naturali
La responsabilità del futuro della Casa comune per riprendere l'espressione di Papa Francesco
Ma anche lo scarto tragico che esiste tra i diversi livelli di vita dei Paesi sviluppati e la miseria di una grande maggioranza dei nostri simili
Ma anche all'interno delle nostre stesse Società l'indifferenza Oricchio dispetto ai processi di distruzione reale come le tossicomani la via avanzerà la violenza sulle strade
E ci sarebbero moltissimi altri esempi di cantieri per i quali potremmo fare appello all'impegno dei nostri concittadini e mi sembra che sia la responsabilità degli uomini politici quella di esprimere queste sfide
E di chiamare all'azione comune
Ma bisogna però che questi appelli vengano poi così ripeto utilità i gruppi sociali che siano in grado di decentrare se rispetto ai loro propri obiettivi e qui
Ritroviamo la responsabilità delle chiese e delle famiglie dei sindacati dei Comuni della scuola dei
Circoli sportivi e eccetera
E va da sé che tutte le istituzioni in tutte le istituzioni educative e di educazione sono in prima linea per raggiungere questo obiettivo
Per concludere vorrei dire qualche parola sul ruolo delle religioni da noi le tensioni succitate dalle aggressioni terroristiche
Hanno posto in maniera ancora più forte la questione della posizione delle Regioni nella vita sociale e questo è avvenuto
In maniera dal talmente pressante perché vi realtà anche perché in realtà gli atti terroristici
Si definivano di ispirazione islamica anche se questa era la scuola Rosa imprecisa per molti nostri concittadini
Era impossibile
Crecco contribuire allo sviluppo del modello economico della nostra società
E in secondo luogo i sistemi di credenze dovevano essere riservati alla sera di le libertà dell'individuo
E non doveva né interferire con le decisioni comuni supposte neutre senza nessun altro riferimento se non dei contrappesi fra le attese
Private
Ora la fede che sia cristiana o no introduce un dibattito comune o una riferibilità oltre l'agente trascendente che opera una differenza tra i tessuto dei desideri spontanei degli uomini
Nello sgomento collettivo che abbiamo vissuto abbiamo constatato una certa evoluzione nell'approccio della questione religioso
Si potrebbe dire che il cambiamento principale è stato quello di prendere di nuovo in considerazione l'utilità sociale e delle religioni teso non corrisponde chiaramente a un cambiamento di opinione
Sulla supplizio felicità del cammino del credente che veda mette evidentemente a uno
Cammino privato ma corrisponda un giudizio utilitaristico in cui una società i gruppi particolari cercano di a ostacolare lo sviluppo della coesione nazionale
E e dei gruppi pensano che sia più utile appoggiarsi su delle forze pacifica attrici che sui perché profitto ali in questa prospettiva questi aspetti hanno dai responsabili religiosi
E questi si sviluppino dei rapporti pacifici fra di loro e che così coraggio risolvano i possibili conflitti fra cristianesimo giudaismo e Islam
Torino no
Ci possiamo
Rallegrare questa evoluzione ma non dobbiamo farci trarre in inganno infatti non significa che siamo entrati in una nuova fase di rapporti istituzionali
Non si tratta di un nuovo concordato dobbiamo essere coscienti che la nostra posizione nell'avvisare vita sociale deve essere riflettuta e costruita secondo i criteri propri di ogni religione
Per concludere vorrei per tutti condividere con voi
Alcuni punti il sensibili di questa opposizione lena prospettiva realmente cristiana la nostra comprensione al nostro impegno nel tessuto degli eventi della storia
Non deriva soprattutto dall'analisi politico-strategica dipende
Dal nostro sguardo di credenti sulla totalità della storia se noi crediamo realmente alla resurrezione del Cristo
Dove siamo chiamati a giudicare gli eventi non in funzione della sola la situazione attuale ma nella certezza che il Progetto di salvezza di Dio si compirà
Si concluderà malgrado delittuose gli episodi drammatici che non possiamo sempre evitare e dire che senza mai mancare alla compressione compassione che è il segno della missione di Gesù
Noi non possiamo lasciarci trasportare dal panico e dall'ansia come quelli che non hanno speranza alla nostra esperienza estatica millenaria dell'alleanza
Che ha insegnato che il richiamo di Dio ha sempre portato e diffuso dall'individuo si si rivolge a un popolo e che il soggetto della fedeltà umana non è solo la somma diffida l'iter di fedeltà individuali
Ma è il popolo intero anche quando questo si percepisce come popolo minoritario il che significa e l'impegno dei cristiani nella storia non si riduce a delle prese di posizioni istituzionali questi atti questi appelli istituzionali
Hanno la funzione di mobilizzare il popolo
Di suscitare l'azione dei fedeli ma in tutti i domini in tutti i campi della vita sociale e così
La Chiesa è chiamata a contribuire al vivere insieme non attraverso appelli pubblici non soltanto attraverso rapporti pacifici con le altre religioni
Ma soprattutto attraverso il segno che deve fornire attraverso la sua esperienza comunitaria
Del fatto che esiste una possibilità reale di vivere in pace
Le nostre comunità devono essere il segno di rapporti nuovi fra i cittadini o per ritornare all'espressione del Concilio Vaticano II come il sacramento dell'unità a cui è chiamato il genere umano
Ed è così che noi possiamo manifestare che il project progresso del vivere insieme indizio lanciato indispensabile dal riconoscimento
Delle fondamenta trascendentale e delle dei rapporti fraterni fra gli uomini
E il riconoscimento di Dio come padre universale il rispetto dovuto a ogni essere umano non possiamo vivere da fratelli se non accettiamo di a vere uno stesso padre vi ringrazio per la vostra attenzione
La Terra dell'Ovest inquieta alle prime avvisaglie del cambiamento
Gli Stati dell'Ovest impianti come cavalli prima del temporale
I grossi proprietari incapienti nell'intuire un cambiamento incapaci di cogliere la natura del cambiamento
Incassi proprietari agguerriti sull'immediato l'espandersi del Governo la crescente unità dei lavoratori abbelliti sulle nuove tasse sui piani di sviluppo
Non capendo che questi sono effettiva non causa
Effettivo
Non cause
Effettive
Non cause
Le cause stanno in profondità e sono semplici
Le cause sono la fame di un ventre moltiplicata per un milione l'affanno di una singola anima fame di gioia e di un minimo di sicurezza moltiplicata per un milione
Muscoli cervello Smanio sì di crescere e di lavorare e di creare moltiplicati per un milione
L'ultima funzioni chiara e distinta dell'uomo
Muscoli smania usi di lavorare cervelli smanioso di creare al di là del singolo bisogno
Ecco cos'è l'uomo
Costruire un muro costruire una casa una diga e in quel muro in quella dica in quella casa mettere qualcosa dell'uomo e in cambio prendere per l'uomo qualcosa di quel muro di quella casa di quell'attività
Prendere i muscoli d'acciaio dal faticare prendere le linee le forme nette dal progettare
Perché l'uomo diversamente da ogni altra cosa organica un'organica dell'universo capisci al di là del suo lavoro sale i gradini delle sue idee va oltre il limite dei suoi risultati
Ecco cosa poi dire dell'uomo
Quando le teorie cambiamenti crollano quando le scuole le filosofie gli angusti vicoli bui del pensiero nazionali religiosa ed economico crescono e si disintegra no
L'uomo non si ferma
Procede branco Lando ferendo sì e a volte ingannando sì
Fatto si avanti può darsi che indietreggia ma sono di mezzo passo mai di un passeggero
Ed ecco cosa poi sapere per certo
Terribile il tempo in cui l'uomo non voglia soffrire in morire per un'idea
Perché quest'unica qualità è fondamento dei
Uomo
E Cristo unica qualità eh l'uomo in sé
Peculiari nell'universo
Buonasera buonasera a tutti
Grazie di questa possibilità dell'opportunità di
Scoprire insieme le cose che abbiamo in Comune dentro un posto bello come
Questo
Che
è pieno di mattoncini
Di Mori
Creata si sgretola non per poter
Lasciare la possibilità
Che quelle parole costruiscano invece di innalzare diventare barriere i cui confini
Forse si muova non si spostino prendere verso l'altro incontrarlo e furore il brano estenda che abbiamo appena ascoltato ce l'ha letto Elisa cacciò libel Piccolo Teatro e le cause le cose stanno in per condita e sono semplici diceva questo brano le cause sono la fame di un ente moltiplicata per un milione la fame di una singola anima prigionia
Minimo di sicurezza moltiplicata per un milione muscoli e cervello Smanio sì di crescere di lavorare e di creare
Moltiplicati per un milione questo siamo
Questa è l'uomo queste sono quelle quattro mila ottocentocinquanta cose che abbiamo in comune e che hanno
Consigliarle tutte fanno quasi spavento come diceva popola canzone all'inizio allora queste parole
Perché le parole
Si sono incontrate si sono ripetute ce ne sono alcune
Che son partiti dal mondo dell'impresa al mondo dell'industria visioni
Possibilità investimento
E poi quel capire capire di più del degli uomini informazione per poi andrà avanti verso quel Comune e continuava Aster la cifra di tutti e allora partecipa
Questa possibilità è e a quella di partecipare le persone possano temere accesi i telefonini e senza la suoneria
Per continuare a chiedere e fare domande e allora io vorrei che c'era giungessero le persone che hanno dato vita a tutto quello che stiamo insieme ascoltando insieme vivendo e anche tutti voi tutti voi che siete a casa continuate a partecipare
Partecipa chiocciola dialoghi di vita buona appunto iter le vostre domande saranno quelle che io raccoglierò e cercherò di offrire
Ai nostri ospiti e allora Gianfelice Rocca che come ha detto lui noi siamo
Uomini del fare allora ben ritrovato
Presidente di Assolombarda
Noi grandi racconta toni di storie Monica Maggioni la Presidente della RAI benvenuto al cardinale
Dentro a
Che l'arcivescovo di Parigi ognuno di loro ci ha dato ci ha offerto la sua visione per continuare a usare questa parole sono arrivate tante domande già un po'l'abbiamo raccolte spero di non perderli perché
Sono tante sono importanti e allora partiamo da
Da Pietro
Che scrive a Rocca e chiede se non si possono difendere i posti di lavoro a tutti i costi come creare un link comma economia inclusiva capace di dal valore no valorizzare quel capitale umano di cui si parlava come si fa
Ma io credo che
Quando dubbi vissuta all'interno di un'impresa noi scopriamo che la passione anzi non ritardo diciamo che fare l'imprenditore e fare una cosa per la passione della cosa stesse
Quindi io credo che noi dobbiamo riuscire a creare una società dove le persone si dicono cercando una passione eccetera cercheremo di realizzare qualcosa che riguarda se stessi
La nostra società
è ricca di possibilità di innovare se io penso una società come la nostra l'abbiamo moltissime possibilità di contare nel mondo di essere presenti abbiamo tantissime caratteristi abbiamo un'industria vivissima
Abbiamo nell'essenza e la ditta una grandissima capacità abbiamo detto delle università meravigliose quindi io credo che noi
Lavorando insieme lavorando come uomini Fatah c'è gente che crede nel futuro dove stiamo creando già oggi il futuro
Le la unisco la fondo un'altra domanda
Che è arrivata e che più o meno diceva questa cosa perché l'altro non sia solo un costo perché in questo mondo si ragiona
Costi e quindi facciamo i conti l'Europa fai contino a quanto costa tutta questa gente che arriva a quanto ci costa cerchiamo i soldi per poter lì
Far vivere fare esistere da noi perché sia un investimento l'altro che arriva
è
Ma vero è reale come si fa però devo dire che abbia un'esperienza che quell'ora la grande presenza in Messico
Dove non abbiamo visto crescere l'emigrazione dalla dal Messico verso gli Stati Uniti moltissimo e per darvi un'idea invece adesso si era invertito il fenomeno
Qui non è che voglio dire con questo dire che l'economia si intreccia con la sua lei messicani sono diventati dodici milioni e adesso stanno scendendo cioè
Quando noi riusciamo a dare un futuro lo sviluppo economico e lo vediamo che anche i grandi fenomeni di immigrazione come quelli
Si invertono quindi due abbiamo il dovere morale come uomini dell'azione umani fare per creare le occasioni nelle occasioni le possibilità allora le persone non sono mai un costoso non è incredibile opportunità perché otto ognuno dei collaboratori dell'impresa crea un valore che non è il valore economico solo
Tutti sanno le imprese sanno che
Se infondo rispondono sempre una Challenge cioè voglio rispondere un bisogno una domanda quindi quella passione di riscontra qualcosa quindi la nostra esperienza e che oggi più che mai l'impresa è fatta di tanti collaboratori che non sono affatto un costo son tanti collaboratori che che il nostro quando andiamo invece al tema che citavo prima la sanità
Il tema del costo non diventa e diventa il tema dell'efficienza
Sì perché ogni tanto e qui sono i linguaggi quadro e parliamo di profitto e io nel caso la sanità mi sento spesso dire profitto sulla salute è un termine
Ecco ma io ricordo a queste linguaggio fra i nostri fondi che profitto del misuratore diffuso di efficienza presso il misuratore migliore che è stato trovato per misurare come si usa le risorse
Qui è interessante perché se si usano bene risorse
Noi possiamo e questa è la durezza della vita reale ma anche il bello di rispondere a delle sfide facendolo con i mezzi più adeguati quindici alla bellissimo occasione per tutti quindi il costo è anche un'opportunità pazzo andare oltre e osare
Quel costo può diventare un investimento per noi possiamo trasformare questa parola così sicuramente quando noi parliamo di creare
Risposte al futuro vuol dire che stiamo investendo i nostri costi sono costi che serva per costruire delle cose cioè in generale
Sempre la il diciamo che in un'impresa la pura parola costo
è veramente relativa perché costruire costo la ricerca
Costo costo delle persone ma le persone sono anche l'attivo di tutto questo quindi sono la creazione di futuro quindi veramente il costo diventa certo al più rilevante rispetto a quello che è la creazione con cui si fanno le cose quindi è un dettaglio
Ci sono tante domande che poi cercherò di farle così con le sono tante terra la Maggioni e e Pier all'arcivescovo allora per la per la maggiore è l'arcivescovo questa insieme arriva da Maurizio
Di fronte alla gravissima strage di Parigi che ha ferito il cuore dell'Europa voler ignorare o negare le profonde differenze tra culture non aiuta si vorrebbe una scorciatoia facile alla convivenza
Possono Islam e Cristianesimo le due civiltà che intorno alle due religioni si sono sviluppati convivere a Parigi e in ogni città europea e come si può convivere sta nemmeno si cerca di parlare
Mi sembra che la risposta sia nella storia
La convivenza dato di fatto di millenni anche le guerre anche conflitti sono un dato di fatto che attraversate millenni la convivenza e la base stessa
Delle nostre città pensiamo ai secoli di vita lungo il Mediterraneo dove so internati confini firme lunghi periodi convivenze convivenza cosa vuol dire vuol dire poi contributi di una città all'altra vuol dire contributi tanto dall'altra vuol dire lo scambio vuol dire il migliorare nell'incrociare le esperienze le storie vissute incerto le scorciatoie non servono a nulla conserva nulla dire tutto per fare tutto serve a nulla utilizzare vedete io volevo prima iniziare il nostro racconto insieme con la provocazione dire che la parola dialogo non serve più a nulla se non decidiamo di far corrispondere alla parola dialogo dei fatti precisi
Allora quello e lo spazio che ci dobbiamo ridisegnare insieme uno spazio in cui abbiamo la certezza che la convivenza dal mio punto di vista non solo è possibile mandato imprescindibile e nelle cose e nella realtà
Il nuovo solo non ci fermiamo con lo sguardo apposta citavo Amartya Sen alla convivenza tra
Cristiani musulmani a una convivenza intra europea noi stiamo vivendo in un mondo che totalmente globale e questo ormai sappiamo ce lo dimostra l'economia ce lo dimostrano i guai della finanza che sono diventati globali le persone vivono su scala globale quindi porsi il problema del
E post si deve convivere no è un non problema dobbiamo convivere quindi il tema è capire come quali sono le strade quali percorsi quali le costruzione di percorsi possibili
Ma signor Ventura dobbiamo convivere cui assistiamo questo è un fatto è una realtà ma come
Come possiamo farlo come vincere la paura dell'altro
Vediamo come nemico
Ma se ha sempre paura di qualcuno
Sulla coabitazione vorrei dire tre cose la prima
è che la prima difficoltà della coabitazione nella coabitazione dei musulmani fra loro
La guerra fra gli sciiti sunniti questa in sanguinando il Medioriente
Il problema non è il problema delle nostre città europee la seconda questione il secondo punto sulla coabitazione sapere se accettiamo
Sì incontrare di parlare e di convivere con persone
Quali sono così come sono quelle persone così come sono vere ossia
Se accettiamo che i musulmani siano dei musulmani
Se si sogna
Che questi non siano veramente dei musulmani
Come per esempio si potrebbe dire che non si è completamente cristiani per esempio ecco si confronti
Beh l'ombrello un ombrello molto bello che si chiamerà
Il libro si parlerà delle religioni del libro
Se facciamo questo
Ma non è lo stesso libro
Dobbiamo
Accettare che i musulmani abbiano un libro nel quale loro credono
Ho detto prima che non si poteva a vere e non si può essere fratelli se non c'è un padre comune il mondo in voi noi rappresentiamo tutti io come padre non corrisponde affatto alla rappresentazione che musulmani hanno di Dio
Quindi se ne vogliamo coabitare insieme dobbiamo accettare che ci sono delle differenze bisogna accettare che loro siano mussulmani
E che la nostra società
Deve riconoscere la loro fede musulmana
Altrimenti chiaramente si può sempre convivere coabitare con persone che abbiamo prima purificato
A cui abbiamo tolto le specificità particolare e a cui che abbiamo trasformato semplicemente in piloni e quindi si si può far coesistere dei cloni insieme ma non parliamo più di persone umane a quel punto
E la terza cosa che vorrei dire sulla coabitazione
E che
Bisogna
Ammettere cosa che secondo me è vera in Italia come in Francia che l'ottanta per per l'ottanta per cento dei musulmani la coabitazione è un fatto
Da noi una coabitazione pacifica è un fatto vanno a scuola lavorano
Vivono in certi quartieri frequentano negozi
E non sono tutti addetti a detti de a da allo stato dello Stato islamico
L'ottanta per cento dei musulmani sono francesi coordinati francesi normali possono avere delle particolarità levarle che grazie alla loro fede ma non più che per esempio dei buddisti
Tutta del tutto normale che ma ce lo dica per esempio
Rade in giro con un vestito rosso amaranto con la testa ignare alzata e ci si stupisce invece musulmani Özil si veste diverso da noi perché perché Mattioli cave francese per quello che lo troviamo normale nell'altro caso no
Credo che
Ieri concludo propositi mila
Venti diverse una parte c'era una ragazza una ragazza mussulmana una ragazza col vecchio che si confrontava si confrontava con altri ragazzi coetanei e
La difficoltà
Primaria questa ragazza è nata a Perugia che in Italia
Era
Riconoscere il fatto che fosse italiana aveva il velo era impossibile cioè i ragazzi si con giacché delle
Ma il suo Paese norma nelle sue origini e lei ha detto
Cioè a Perugia Plan il Paese oppure Milano perché ho studiato lì mio ai Velo non sei
Dei nostri cioè non riusciamo comunque a rigore ci vanno riuscivamo a riconoscerle lastre tagliano
Non so
Fa abbastanza strano pensare
Non si riuscisse a riconoscere l'essere italiano allora significa che veramente
Quando raccontiamo le cose quando cerchiamo di dirci che c'è un mondo fatto in un certo modo non ci riusciamo
Basterebbe sfogliare dei libri neanche di storia del metà del secolo scorso e vedere come si abbigliata dalle donne italiane in moltissimi angoli d'Italia perché si a definire
Nazionalità un'appartenenza basta un pezzo di tutela
Di cinquanta centimetri per cinquanta questo mi sembra veramente limitativo e mi sembra ancor più limitativo pensando a uno scambio tra persone che ormai
Sanno che per esempio c'è una parte
Di persone di religione musulmana pensano che coprirsi il capo sia parte della loro devozione religiosa ora diverso è il discorso e che era stato un discorso molto presente in Francia e della politica non c'è tre che cosa si può fare quando si tratta di velo integrale che cosa si può fare quando i simboli diventano evidenti lo accettiamo non l'accettiamo fino a che punto è lo Stato e laico e fino a che punto invece si deve fermare nel rispetto dell'altro ma
Immaginare oggi che ci possa essere una platea credo che tu fossi in Italia a condurre il programma vero ecco
E che si stupisce del fatto che c'è una ragazza seduta accanto che ha il velo in testa e che per rendere urgente italiana
Lo trovo francamente difficile da accettare
Ripeto diverso è stabilire al limite quali sono i limiti quali sono le leggo le quali sono le regole di convivenza che ci diamo male non riuscire a riconoscere nell'altro uno vicino a terra perché è un velo in testa francamente complicato
Allora vi chiedo di essere più preciso potete perché arrivano tante domande arrivano proprio indiretta quindi le leggo un po'con voi per Rocca da Elio
Come mai una città ricca di possibilità risorse qua mi l'anno registra uno dei più alti tassi di precarietà nel lavoro tra le capitali europee
Su cui quest'ultimo per la precarietà
E che noi cerchiamo ultimi idea di un lavoro permanente in un mondo dove è precario mercato
Questo è un problema grossissima per cui noi dobbiamo cercata perché
C'è cioè la l'idea che sia oggi è possibile trovare una zona di stabilità io dicevo prima che le grandi imprese industriali oggi e soffro del fatto che nel passato erano una specie di barriera collocata nel mondo che proteggeva la sua comunità
Cosa importantissima oggi contino a proteggere i suoi valori lo farà al massimo grado ma è diventato un mondo quella vera protezione quello che ho chiamato l'occupabilità e io vedo che moltissimi giovani oggi si propone per noi è importante che si formino
Perché nei limiti in cui si formano la loro non precarietà che possono
Cambiare lavoro perché troveranno lavoro quindi
La risposta education
C'è una vera risposta alla precarietà
E scadere una preparazione adeguata per potersi
Cambiare post e trovare posto l'idea che possa trovarsi una stessa impresa
Temo che sia illusorio
Che spesso i ragazzi ci raccontano di essersi preparati tantissimo di aver fatto il master contro master della destra e poi non basti ma che non basti mai sui quindi la preparazione comunque si scontrano abbandonare chiaro che quando c'è un sistema economico che
E il
Crisi non è che noi possiamo inventarci una risposta di lavoro e di qualità fra l'altro mio suggerimento anche sulle scuole
E che noi prepariamo i ragazzi a Tizio perché il la gente i ragazzi che lasciano l'Italia dopo l'università per le vasche periodi che vanno in altri Paesi è minore di quelli tedeschi
Cosa vuol dire che però non entrano pochi cioè queste un mondo quando uno si prepara per l'Europa ci sono dei paesi dove nelle la Germania soffre di mancanza totale vedere di occupazione giovanile nel sito che mancano giovani in moltissimi settori qui noi dobbiamo abituarci a pensare che il mondo per lo meno un certo mondo era nostro risposta
Se cerchiamo nel vecchio mondo ottocentesco quella sicurezza che purtroppo non possiamo più brave e che soffriamo ovviamente come imprenditore perché la nostra lucro quindi
E è un mondo come dicono a me brava osmotica dai bordi varianti che non è più quella membrana osmotica delle cellule fisse Queen io conto molti su cui puntiamo moltissimo sull'educazione sulla formazione sullo scambio lavoro scuola già in fase iniziale perché da lì che ceppo l'occupabilità che la miglior garanzia perché un ragazzo che c'è all'occupabilità da anche a noi perché lavoriamo con lui un certo un senso di tranquillità
Questa la domanda per per lei Cardinal rientra ed è molto personale e cioè come appreso la notizia della strage al batta clan qual è stato il suo primo pensiero e ha avuto paura
Non ha certamente avuto paura
Perché quando ci sono eventi come quelli ci sono solo due possibilità oggi si è in mezzo o non ci si è in mezzo se si è in mezzo a quell'evento non sia tempo di aver paura e se non si è in mezzo all'evento non c'è nessun motivo di aver paura perché non si rischia nulla
Penso che
Se è stato uno dei motori sociologici e mediatici
Che hanno
Suscitato una reazione e in moltissime persone perché la gente si è detta ecco mi sarebbe potuto succedere a me
E quindi c'è stato una sensazione di insicurezza che si è diffusa ma io sono troppo terra terra
Per
Così farmi questo cinema è la mia prima reazione è stata quella
Di pensare soprattutto alle persone che erano a casa loro che aspettava non ritorno di loro figli e dei loro mariti delle loro mogli dei loro amici e che
All'improvviso avrebbero
Saputo che questi non erano più vivi
Questo devo dire mi ha sempre molto più impressionato che non ha paura e poi
Mi sono detto che bisognava cercare trovare cercare
E trovare
Dei gesti collettivi dei gesti comuni
Che permettessero
A tutti quelli che lo desiderava nodi esprimere quello che avevano sentito quello che avevano vissuto e siccome era venerdì bisognava fare molto
Veloce dovevamo agire velocemente per
Avere qualcosa da domenica sera quarantotto ore sono
Poche
è un tempo breve
Quindi
Ecco
Ma la sua domanda sulla paura
Tra una domanda molto importante per me
Perché rappresenta veramente la questione stessa della fede
Ovvero sia se io credo in Dio
Se io credo che Dio prende in mano la mia vita che cosa mi può succedere
E quando nel seguito dei cristiani pieni di buona volontà e che del resto
Rispetto assolutamente che non voglio certo criticare che raccontano di che cosa hanno paura io mi dico ma
Di cosa potete aver paura per esempio
Possiamo vivere nel terrore
Del fatto che l'Islam invada all'Europa
Si sente continuamente dire saremo invasi dai musulmani l'Europa cristiana
Sparirà
Sì e forse
Come nell'Africa cristiana è sparita dal resto
Ma insomma
Io non si è impegnato a far sopravvivere la Chiesa cattolica per sempre
Se è impegnato a salvare l'umanità non è la stessa cosa
Quindi se io credo veramente
Che dire attiene alla storia dell'uomo una visione storica se tiene la villa rigidità storica dell'uomo nelle sue mani non mi può succedere niente non vi può succedere niente
Non so se
Meno o sono spiegato
Per ammanicamento
Poi c'è
Ce n'è una per tutti e tre che qui stiamo quel tempo per declinare
Comprovi insomma nelle varie
Realtà nelle varie realtà che stiate non c'è la comunicazione giornalismo il racconto c'è l'impresa l'industria
E e il mondo appunto economico e cioè il credere l'uomo la fede Lo Moro a descrivere allora Daniela
E e Fabio
Per la Maggioni
Secondo lei la comunicazione italiana e penso in particolare i talkshow anche della RAI
Non sono un po'troppo divisi studiati per contrapporre più che per trovare le cose che mi ha molto in Comune che ha un po'il punto di partenza de La Maggioni siamo tante passiamo il tempo a sentire cosa ci divide e Fabio dice bene la valorizzazione delle zone grigie ma se poi i media le confinano nella zona d'ombra che non ne parlano che facciamo purtroppo esiste solo ciò che appare fa notizia in politica come nella società non potrei essere più d'accordo è troppo facile in questo comma
Intanto conquistare pezzi idioti Hans con questa Repetti di consenso e lo traduco dal successo al alla politica i voti con degli slogan facili che fanno leva su esattamente su quello che si diceva sulla paura sulla contrapposizione sull'idea della chiudiamo le porte tutto diventa semplice non è quella la strada con la quale possiamo costruire un nostro domani con la comunità non è quella la strada sulla quale possiamo costruirlo l'ipotesi di futuro non è quella la strada sulla quale
Lo sviluppo l'innovazione ma che tiene insieme appunto il racconto di impresa che faceva prima e non felice Rocca che
Tenta di essere alla base e di una comunità che si proietta in un periodo che supera di domani ecco non può essere quella la base sulla quale si agisce e si costruisce racconto e si costruisce politica
Sedersi e confrontarsi su degli slogan facili che raramente trovano poi
Verifiche nei numeri nelle possibilità con credete è una di cui le scorciatoie che diceva prima la persona che ci ascoltano e ci ha fatto l'altra domanda che sono però in questa fase estremamente pericolose capiamoci
Giocare in questo momento sul consenso facile è
Una possibilità è un grave rischio per tutti noi piuttosto dobbiamo immaginare
Che abbiamo di fronte un momento complesso si certamente molto che da una parte alla sfida del terrorismo dall'altra parte alle questioni di sostenibilità reale perché non è che l'ondata migratoria sia una cosa semplice da trattare per che richiede un elemento di
Fantasia di costruzione sociale uno sforzo in più lo han fatto gli imprenditori durante la crisi mostrando resilienza lo dobbiamo fare insieme come società un piccolo dettaglio sulle continuiamo a guardare all'angoscia di quelli che arrivano e non capiamo come costruire invece un percorso di sosta insieme immune ce li possiamo dentro che basta stamattina arrivavo da Roma in treno e ho letto su un quotidiano la storia che ho trovato agghiacciante per una società come la nostra
In una scuola curai bambini non viene dato da mangiare se i genitori non pagano la retta e
C'era un racconto in dettaglio di un bimbo che apriva il suo Pannella di fianco a un altro che mangiava la cotoletta perché la gente una rampa Gatto la retta io penso che una società come questa che non è in grado di rispondere a quel pari a quella bambina e non trova la fantasia la soluzione l'idea per evitare che si costruisca quel muro in quel tavolino piccolo così della scuola elementare in Italia è una società che ha pochissima strada davanti dobbiamo metterci tutti insieme a cercarla quella strada
Cercarla
Con creatività trovare la fa
La fantasia
Perché
Cambiano i confini chi
Che arriva lì modificati confini è un continuo spostare muovere che Simone i nostri confini chi arriva cambia
Perché arriva dopo aver fatto viaggi per lasciato tutto polacca lasciato e quindi arriva diverso cambiato ma ci cambia allora forse dobbiamo
Tentare quello slancio
Perché quel cambiamento ossia appunto non per innalzare per dividere tra fili spinati e i muri
E c'è una domanda questa per tutti e tre
E cioè
Ritorniamo vada dove siamo partiti cioè dal professor Botturi che
A
Ha introdotto dicendo
Avere
In comune
Oppure essere
In comune e allora quell'essere in comune
E più importanti delle cose che abbiamo
Come si può declinare tutto questo
Nella chiesa
Nella comunicazione e nell'impresa
Partiamo da
Dal cardinale
Entrate
Sì la domanda la si fa a livello filosofico non è molto difficile rispondere voglio dire si può risolvere il problema dicendo che siamo uniti nel Cristo
E poi si cerca di vivere insieme
Ma sembra però credo qualche volta non basta essere nel Cristo perché le cose funzionino bene e quindi mi sembra
Che la domanda
Che riguardassero un po'di più il modo in cui noi viviamo la Chiesa ovverossia si tratta veramente di una comunità oppure semplicemente un servizio religioso
Capite il coso voglio dire cosa intendo
Tutti gli uomini hanno un'aspirazione religiosa
Ho aspirazione alla religione e questa spiegazione si soddisfano in modi diversi non perché siamo qua in un mondo cattolico
Quello che nato dall'altra parte del mare del Mediterraneo musulmano benissimo benissimo io no percorre il proprio cammino non ha grande importanza questo però
La cosa che bisogna chiedersi eh il fatto di essere cattolici crea dei legami oppure non crea dei legami
Vorrei non essere scortese con gli italiani però mi è successo a volte di andare la domenica in chiesa in Italia
I col mio pregiudizio di cattolico francese mi immaginavo che tutti erano seduti in ordine guardavano nello stesso senso e cantavano le estesi indi ebbene io non ho trovato ha fatto questo e allora mi sono chiesto com'è che si fa comunità qua forse è una comunità più meridionale quella che c'è qui benissimo io non ho niente in contrario
Però ci sono comunioni che si costruiscono attraverso questo perché in realtà
Sì noi sulla base della nostra fede non siamo capaci di costruire una vera comunione
Non possiamo compiere la nostra propria missione che è quella che ho ho citato prima del
Concilio Vaticano II ovverossia il sacramento di unità dell'umanità intera se noi fra noi non siamo in grado di fare comunità
Non abbiamo la possibilità non è possibile che noi aiutiamo gli altri a unirsi ed è per questo che io credo noi stiamo vivendo in un periodo molto interessante perché gli eventi esterni ci costringono a porci questa domanda
è un sistema voi che raccontiamo storie noi che facciamo comunicazione non è che raccontiamo realtà distanti a chi non le può vedere né che rappresentiamo mondi questo dovrebbe essere il momento in cui ognuno di noi si sente sfidato dalla realtà
Dalla complessità di quello che ha di fronte dalla complessità di un racconto che non si esaurisce in una contrapposizione banale
Non voglio sembrare quella buona tutti così non lo sono per niente penso che sia un momento sfidante proprio perché c'è dentro tutta la ricchezza dell'acqua per il Sita di un reale che non si esaurisce in io contro tre bianco un nero non è un momento
Facile non è un momento per racconti Facci quindi per noi dovrebbe essere il momento migliore di tutti
Nell'impresa qui da un punto di vista economico
Anch'io con condivido che sia venuto il momento difficile ma affascinante
Nel senso che
Tanto l'impressione che sia dentro le imprese dentro i giovani e per tante imprese italiane in questo senso questa passione per fare e poi io percepisco anche in questi dialoghi e anche in Milano che nasca una società molto ricca
Questa voglia se noi liberiamo le energie di homo Faber che ci sono
E le liberiamo etica organizziamo un'alleanza che dicono alleanza pubblico-privato quante energie per risolvere anche problemi pubblici l'ho visto lo dicevo prima nella sanità
Questo è un momento in cui bisogna rompere le barriere e cercare di lavorare con creatività passione insieme e pensando moltissimo ovviamente ha come creare siccome questa anche una società che quando si va molto più verso i servizi e qui siamo in una crisi epocale antropologica
C'è un modo di meno atto mi meno oggetti più servizi più bit
Che meno atto di questo dire che l'industria cambia ecco in un mondo di questo gene presento tuttora l'era digitale d'aiutare gli anziani quello che non stia facendo i giovani che segnano le anziane usare digitale
Quindi è un'epoca in cui noi se andiamo rispondendo ai bisogni delle persone lo facciamo insieme e usando la sussidiarietà usando l'uomo fa perché si ecco noi possiamo veramente costruire qui partito da qui questa alleanza fra un mondo globale perché le nostre imprese vanno in giro nel mondo per trovare lavoro a portar qua
E l'innovazione è l'unico modo per andare a cercare lavoro nel mondo e portarlo qua
E quindi questa dobbiamo soltanto insieme lavorare in questo dialogo comprendendo ci capendo Cesar linguaggi diversi che devono parlarsi tra di loro
Domani sera alle ventidue e trenta tutto quello che ci stiamo raccontando sarà in replica su tv duemila
E allora offrono ultimo spunto a Monica Maggioni e il pubblico e chi guarda e chi ascolta se la comunicazione deve far questo noi che dobbiamo fare che possiamo fare
B la comunicazione dice e mette in campo delle cose perché siano recepite perché inneschino dinamiche dinamiche che poi necessariamente diventano positive perché sono questa interrogarsi tra le persone
Io credo che nel Paese in cui la comunicazione e vivace è vitale non si arrende alla banalizzazione anche le persone si sentono coinvolte in un discorso che non è banale e anche l'opinione più dica quel punto non è più attraversata da una divisione semplice da una contrapposizione semplice ma diventa un'opinione pubblica che interagisce e quindi questo costruzione di di comunità di collettività
Ne guadagna ne guadagna davvero molto
Monsignor Mantova
In trenta secondi
Risponde al fatto che
Ci siano delle persone credenti cristiana anche non riescono ad accogliere l'altro e a fare a fare entrare anche qui in Italia perché ieri come un sacerdote mi diceva trovo più resistenza da loro l'indice una cosa lei
Se era già nei Vangeli
C'era già scritto nei Vangeli
Il fatto che il cuore dell'uomo sia
Sia abitato nello stesso tempo da un'onda di buoni sentimenti provocati dalla televisione che fanno vedere delle foto dell'immagine orribile che fanno piangere sul divano
Venti che però se si qualcuno suona bussa alla porta e chiede qualcosa ecco che non si è più lì quindi notizia non è la stessa non può essere la stessa persona che piange davanti allo schermo della televisione e che però non posso voi non fa niente report forse questa persone capaci di far qualcosa ma non può accettare tutti e forse dobbiamo accettare che siamo così di essere così
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Dignità
Buona grazie a tutti grazie a voi davvero buonasera buona notte