Ma mentre le regioni settentrionali fanno registrare una percentuale del 56,7%, che si avvicina a quel 65% che avremmo dovuto raggiungere nel 2012 in base a quanto prescritto dall'art.
205 del Codice dell'Ambiente, nel nostro Mezzogiorno la raccolta differenziata segna decisamente il passo, con percentuali che in Basilicata, Calabria, Molise, … Puglia e Sicilia sono ben al di sotto del 30%.
Nelle cinque regioni meridionali citate, le peggiori performance appartengono alla Sicilia e alla Calabria, che nel 2014 hanno differenziato rispettivamente il 12,5% e il 18,6% dei loro rifiuti urbani.
In un sud che fatica a far decollare una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti, si continua a prediligere il binomio discarica-inceneritori anziché applicare quei criteri di priorità, indicati da direttive comunitarie, che mettono ai primi tre posti la prevenzione, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio.
In regioni come la Calabria, a causa di inettitudine e a volte di interessi non sempre limpidi, la gestione degli Rsu continua a rappresentare un problema e non, come pure potrebbe essere, una risorsa.
La storia della discarica di Campolescio, costruita negli anni '90 a nord della Piana di Cammarata in agro di Castrovillari (CS), assurge ad emblema della dissennata e scellerata gestione dei rifiuti in terra di Calabria.
Una discarica che Ferdinando Laghi, vicepresidente dell'Isde, ha definito senza mezzi termini una bomba ecologica.
Bomba ecologica che attende - come sostengono gli attivisti di numerose associazioni e comitati, tra cui "Solidarietà e Partecipazione" e "Il Riccio" - solo ed esclusivamente interventi di bonifica e di messa in sicurezza e dove non è possibile stipare nemmeno un altro grammo di spazzatura.
Non a caso la discarica, già da tempo satura, fu chiusa nel 2002 dall'allora Commissario per l'emergenza rifiuti, a causa delle patenti carenze igienico-strutturali.
Gli ambientalisti locali, guidati dal dottor Laghi, si stanno battendo per scongiurare il pericolo che, in aperta violazione delle indicazioni fornite dalla Regione Calabria e dalla stessa Arpacal, la discarica venga riaperta.
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