MSI: comizio in occasione dell'Anniversario del 25 Aprile

Entro della federazione di Napoli ma lo voglio fare io come parlamentare
Io ringrazio il gruppo del consiglio comunale di Napoli
Per le splendide battaglie che in questi anni ha condotto nella sala dei baroni
Ma soprattutto per aver dimostrato come in otto sia distrutti una maggioranza di cinquant'
Non siamo preoccupati dicevo onorevole segretario del partito
Per le nuove invasioni barbariche che il mezzogiorno stava bene
E senza che nessuno possa accusarsi di razzismo paralogismo
Siamo preoccupatissimi per le ondate giornaliere di extra comunitari che stanno piovendo piombando nella nostra provincia
Non c'è per loro assistenza non c'è per loro lavoro non c'è per loro classificazione non c'è per loro possibilità di lavoro futuro
Ma soprattutto nella nostra città nella nostra provincia del Mezzogiorno d'Italia decine di aziende stanno chiudendo stanno mettendo la cassa integrazione le proprie maestranze
In questo enorme travolse che sta avvenendo ci sono associazioni politiche o para politiche che pretendono l'inserimento di chi non riesce assolutamente ad inserirsi ed anche la polemica di questi giorni sui giornali
Dove si evince che il trentacinque per cento della criminalità carceraria e composta da persone di colore
Cioè persone che non riescono ad adattarsi a questo nuovo società e vanno ad ingrandire soprattutto il mercato della droga della delinquenza comune
Di fronte a tutto questo le forze politiche stanno reagendo soltanto con slogan o con promesse future
E là dove siamo anche preoccupati onorevole prese il segretario del partito
Petillo a proliferare per esempio di associazioni per la tutela o per la cura delle tossicodipendenze
Alle spalle di associazioni serie dove il volontariato e la presenza è una faccenda costante esistono soprattutto a Napoli una miriade di associazioni che si stanno creando in questi giorni soltanto perché sperano di avere sovvenzioni da parte dei Comuni dagli enti locali dalle regioni
Cioè un cane che si morde la coda quello che sta avvenendo a Napoli sopra
Ma io vorrei dire a voi e vorrei dire ai camerati presenti a questa sessione del corno del Comitato centrale
è un qualcosa di veramente indecente ciò che sta avvenendo in Italia nel Mezzogiorno in particolare perché è bene che si sappia che sono cifre che il movimento sociale italiano ha contestato a livello parlamentare e a livello e a livello locale
Qui c'è un fatturato di oltre cento mila miliardi in Italia il fatturato prodotto dalla malavita
Che raggiunge quasi il fatturato interno dello Stato Italia
Questo fatturato viene reinvestito annerita soprattutto viene investito a nero in operazioni molto sporgente portandola al riciclaggio del danaro spetti al governo sa Inter maniera questo danaro delle riciclato
Il governo sa in che maniera questo denaro viene investito
Ma non interviene soltanto perché torna molto comodo per questo circuito di danaro viene reinvestito elitaria
Soprattutto perché attraverso questo sì si ricicla il mondo del lavoro e si tiene calma una manovalanza e non avrebbe altro sbocco occupazionale
Il ministro dell'interno di oggi viene a Napoli a professare o a festeggiare una data che certamente non ci appartiene
Dovrebbe spiegare ai napoletani o le tante mamme che si sono trovate in situazioni distanziate avendo infila in tal caso il figlio tossicodipendente dovrebbe spiegare perché non sigarette a bloccare le centrali della droga soprattutto dalla nostra città
Si sa benissimo quale solo le famiglie al Napoli e nella sua provincia che fanno dello spaccio della droga un'attività professionale
Si sa benissimo quale solo all'interno dei quartieri le famiglie che detengono il primato della malavita
Si sa benissimo a Napoli quali sono le famiglie che detengono il primato della camorra che determinano soprattutto a scelta della vita della morte di avversari o no il ministro dell'Interno essendo perché soprattutto meridionale campane napoletano sa benissimo queste cose
E allora quando il signor Pastore Matera o matter
Ci manda lettere di diffida ci manda lettere dicendo che chi diffida fare manifestazioni corta io a portare i barbari noi rispondiamo
Ora rispondiamo al signor questore faccia il questore sconti la delinquenza il pezzo di cercare incaricati di cercare
Invece a dissertare di perseguitare ancora una volta questa forza politica che in quarant'anni di rappresentanza a livello parlamentare e a livello locale non si è mai piegata innanzi alle zone
E allora il signor questore il signor capo della polizia così esperto così esperto in funerali e signor ministro dell'interno e soprattutto qual vecchio brufolo dell'Antimafia senatore Chiaramonte venissero qui
All'estero qui a parlare il linguaggio della chiarezza e della verità non cercando arzigogoli o sollevando polveroni ma sapendo che a Napoli esiste piaccia o non piaccia una forza politica che si chiama Movimento Sociale Italiano
Chiede la sua rappresentanza parlamentare sanatoria re o a livello di enti locali consiliari mi ha saputo fare sempre un punto di riferimento è una costante politica
Noi chiediamo alla classe dirigente del movimento sociale italiano
Di guardare con particolare attenzione alla cittadina soprattutto perché noi nel mese di giugno svolgeremo il secondo braccio di ferro a livello politico ci sono le elezioni amministrative
Io la butto lì io spero soltanto di poter avere l'onore personalmente
Di assistere a una grande lista del movimento sociale italiano ma soprattutto a un spiccò e mi auguro e noi ci auguriamo di avere come leader che guidi questa lista il segretario del partito
Ci sarà tempo per la lista
La parola all'onorevole Mazzone mentre in no scusa Mazzone parlato volevo dire onorevole Parlato scusate non è la gaffe perché sono due camerati l'onorevole Parlato
Mentre il mito e componenti l'ufficio politico a prendere posto sul palco c'è Maceratini previsto Gasparri
Lo ha la parola l'onorevole parlato
Grazie presidente
Io credo che noi dobbiamo cogliere questa occasione del partito opportunamente ci offre Caro segretario nazionale Caro Presidente del Comitato Centrale caro Presidente del Consiglio nazionale del lavoro
Perché ormai il treno
Sul quale eravamo saliti giunto al suo capolinea
Il capolinea del cinque sei aprile
Da Movimento Sociale Italiano un ruolo quanto mai difficile
Ed anche estremamente significativo rispetto ai problemi drammatici
Dei quali l'Italia è stata promossa dalla partitocrazia così come essa ha realizzato in questi anni la sua esistenza d'Italia i suoi affetti in Italia su questo punto essenziale che io vorrei dopo l'intervento di quelli che mi hanno preceduto appena qualche minuto intrattenere la platea
Perché io credo che già questo tipo di titolo così come esso è stato indicato e sintetizza questa manifestazione forse a qualche cosa in più
Di quello che sarebbe stato necessario perché noi siamo qui a spiegare
Mi pare che questo sia il dato più significativo una scelta avvenuta
Conseguenza di realtà di immediata
Del venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque quando alla capacità di identificare la società civile la comunità nazionale dello Stato attraverso certamente al partito unico
Pare che il partito unico era quello che la capacità di organizzare attraverso il sindacato nazionale unico altro verso il partito unico altra parte il movimento Levaggi ISMEA Europa il la capacità di identificazione di tutta intera la società civile dello Stato
Ma quando a quello si è ritenuto di poter sostituire altro che la nazionalizzazione delle masse
La frantumazione delle masse la conflittualità di categoria con categoria di Società Civile con istituzioni di partito il partito
Le conseguenze sono queste chiare evidenti drammatiche sul piano economico e sociale
Dinanzi al disastro che è stato compiuto in questi ultimi anni
L'unico sono responsabile altro non avete proprio giusta ma la parte lo grazia
Se è vero che persino eminenti accademici
Hanno individuato il rapporto diretto immediato conseguente tra sistema partitocratico disavanzo pubblico come lo stesso espandersi dalla criminalità organizzata dirette immediata conseguenza
Di una convivenza che non può essere messa in discussione protestano partitocratico sistema criminale
Ecco perché noi rivendichiamo alta e forte da una parte la indicazione politica che intendiamo dare con questa manifestazione l'intervento di liberazione dal sistema partitocratico che significa conseguentemente
Liberazione dalla criminalità ma anche Liberazione dallo straordinaria crisi economica e sociale ma dall'altra dobbiamo rivendicare
è a questo che le richiamiamo la classe dirigente il comitato centrale il consiglio nazionale del lavoro l'organo i massimi del movimento sociale italiano a recuperare in pieno
Le nostre radici in termini sociali come del resto il segretario nazionale del partito ebbe la cortesia l'affettuosità la disponibilità di dichiararmi in occasione di una delle ultime riunioni del Comitato centrale perché noi abbiamo delle nostre radici dare risposte al problema drammatico e la società italiana
Che significa in questi giorni in questi mesi ma ancora di più nelle prossime settimane
Se ne indica il taglio le pensioni significa nuova redazione economica produttiva significa chiusura di aziende significa perdere la conflittualità incredibile
Delle nuove emergenze sociali
Tra chi aveva il posto di lavoro dopo avergli sparato mentre conservare chi viceversa aspirava ad averne uno
Per questa speranza deve cancellare dalla propria prospettiva totale ed individuale
Rispetto a queste cose il movimento né dal Vaticano a tutto intero il bagaglio Gea Progetto iniziativa politica reparto a cui puoi insegnare
Dal momento nel quale si saldano strettamente la crisi istituzionale quella economica sociale può dare delle risposte per il futuro dell'Italia nove riprendiamoci questa grande iniziativa nel momento in cui la svolta politica realizzato dal cinque sei aprile sento andando alla partitocrazia da noi nuovi ruoli a nuove speranze non perdiamo quest'occasione male chiama dalla capacità del nostro contributo intellettuale politico e culturale dalla nostra capacità di presenza in sede parlamentare
Anche in sede sociale attraverso il sindacato ed essere protagonisti
Proprio con tutto quello che ha caratterizzato il nostro passato perché noi dal nostro passato possiamo prendere la linfa la vitalità la speranza la certezza di vittoria per il nostro futuro
Ringrazio i tre parlamentari tre deputati alla Camera di Napoli
Che hanno preso la parola saluto anche i senatori di Napoli e ne approfitto per salutare
Tutte le rappresentanze parlamentari che da quasi tutte le circoscrizioni sono oggi venuti qui a a Napoli a portare sostegno e solidarietà non solo alla federazione napoletana ma l'azione del movimento sociale italiano
Che vi sia da corti non si è fermata con le elezioni ma subito iniziato ripreso meglio continuato questa azione incessante
Di martellamento contro la partitocrazia
Do subito la parola all'onorevole Franco Servello che oltre che capogruppo uscente alla Camera e anche nuovo coordinatore della segreteria e quindi lo salutiamo con un caldo applauso
Anche
Camerati di Napoli ma non solo di Napoli perché vi sono rappresentanza come dicevamo orrore presidente del Comitato centrale di varie zone del mezzogiorno e non solo del Mezzogiorno d'Italia
è superfluo che io sottolinei l'importanza di questo incontro
Che avviene in una giornata particolare
Significativa in senso negativo per quanto ci riguarda
è stata già sottolineata dall'intervento di tra la collega Alessandra Mussolini
è significativo per noi questo incontro perché
Si muove all'insegna di un programma di un programma di ieri
è un programma di domani
Quando nacque il movimento sociale italiano il ventisei dicembre mille novecentoquarantasei già da allora e qui lo può testimoniare uno che rappresenta la fondazione e cioè e le camerata Cesco Giulio barchino
Quando nacque lancia un appello agli italiani
Dicendo avvertendo che la Repubblica che era nata che stava nascendo attraverso la costituzione appariva già da allora
Come la repubblica dei partiti e non la Repubblica degli italiani
Ebbene dopo tanti anni ormai tutti danno ragione al Movimento Sociale Italiano in quella sua antica profezia
Ma soprattutto a una ininterrotta lunga battaglia solitaria battaglia che fu condotta in Italia dal Movimento Sociale Italiano e soprattutto fu condotta con una leadership di alta attenzione politica e morale rappresentata da Giorgio Almirante
Oggi noi chiediamo luogo ad una celebrazione sì
A una celebrazione alla fine della Repubblica nata dalla Resistenza e all'avvento all'avvento della nuova repubblica quella che abbiamo sognato per la quale ci siamo battuti per tanti anni
Il movimento sociale italiano non ha esaurito il suo ruolo come molti hanno pensato sua tutti i transfughi del nostro movimento
Il movimento sociale italiano non assolve solo ha un ruolo politico e storico
Ma assolve ad un ruolo che assolutamente ineludibile
Il Movimento Sociale Italiano oggi deve guidare può guidare
Il movimento delle riforme delle grandi riforme istituzionali e politica del nostro Paese il movimento sociale italiano può ancora portare avanti il discorso dell'Europa
Perché siamo consapevoli che soltanto difendendo i caratteri di distintività identità nazionale ci potremo presentare nel mille novecentonovantatré all'appuntamento con l'Europa non dimenticando mai
E questo lo dico da meridionale che vive a Milano da tanti anni non dimenticando mai non facendolo dimenticare all'Italia del nord che senza il Mezzogiorno d'Italia
Senza unitaria che si proietta nel Mediterraneo è verso e verso l'Africa
L'inabissarsi nell'Europa sarebbe un non senso
Sarebbe un venir meno a una nostra tradizione ha un'altra missione o un nostro ruolo europeo e Mediterraneo è questo il ruolo che noi assegniamo a noi stessi alla nostra battaglia alle nostre prospettive e io penso alla nostra certezza per un futuro migliore del nostro Paese dell'Italia e dall'Europa
Bene
Credo che tra gli iscritti a parlare vi sia un camerata che saluto con particolare piacere perché un camerata che naturalmente conserva il titolo di onorevole ma che ha deciso dandoci anche un segnale monito
Di conservare non l'incarico parlamentare perché non si è ripresentato ma di rappresentare ancora più ampiamente il partito come presidente del partito mi riferisco all'onorevole Pazzaglia a cui do la parola
Carissimi camerati
Io torno a Napoli
Con immenso piacere
Perché ci ho vissuto qualche tempo all'indomani del venticinque aprile
Quando
La libertà era tale
Da non consentirci di tornare nelle nostre città reduci della Repubblica sociale italiana
Napoli
Raccolse tutti
Con animo aperto e con grande affetto
Dobbiamo essere sempre grati a questa città e al suo popolo
Per questa grande sensibilità morale
Che fece partire da qui il famoso venticello del Sud che si contrappose ve lo ricordate al vento del Nord
Adesso
Ci troviamo cui dopo il grande successo del cinque di aprile
Che è stato merito di tutto il movimento sociale italiano
Guidato in questa campagna elettorale in modo
Egregio eccellente
Dal segretario nazionale del partito
Con il convincimento generale che non è stata soltanto la vittoria del Movimento Sociale Italiano ma che il cinque aprile finita la partitocrazia
Sono passati
Alcuni giorni
Da che tutta la stampa quindi tutta l'opinione pubblica
Ha registrato questo risultato elettorale ha indicato questo significato alle risultati del cinque di aprile che incominciamo a vedere che le cose non sembrano essere andate esattamente in questo modo perché è vero che le elezioni del cinque aprile hanno sconfitto la partitocrazia
Ma ad abbiamo visto dalle vicende dei giorni immediatamente successivi dei quali è stato l'esempio clamoroso il modo in cui si sono svolte le elezioni dei presidenti del Senato
E della Camera
Che in merito di
Dei partiti sconfitti dalle elezioni
E mi riferisco in particolare la Democrazia Cristiana il Partito democratico della sinistra
Sono esattamente gli stessi
Senza alcun cambiamento
Ed ha quindi esattamente ha ragione
E il Presidente della Repubblica quando dice
Che nessuno di questi partiti ha preso la lezione dovuta ha preso l'insegnamento raccolto l'insegnamento che è venuto dalle votazioni del cinque del sei di aprile
Oggi noi siamo qui a Napoli
Con un atteggiamento certamente
Durissimo nei confronti delle celebrazioni
Ufficiali
Fra l'altro il presidente della prima seduta
Del Senato della Repubblica il senatore De Martino
Ha infilato nel suo discorso anche il venticinque di aprile del mille novecentoquarantacinque
Segno che è la sua età
Cosa molto importante in questi casi
La sua età non gli consente di vedere come sono cambiate le cose in questa Italia
è il fatto che non siano stati soltanto il senatore del Movimento sociale italiano a non applaudire quella frase dimostra che sta ormai allargandosi
Il senso di fastidio verso questo ancoraggio al passato come strumento per cercare di sopravvivere per il nel futuro
Abbiamo visto quindi che le cose sono andate in questo modo
La partitocrazia
Cerca di mantenere il potere e di gestirlo con i metodi di prima
Quindi quando noi intitoliamo questa nostra giornata
Alla lotta alla criminalità della quale non credo di aver bisogno di parlare
Era la partitocrazia
Non stiamo combattendo con qualcosa che non è più da combattere che è già sconfitta se gli elettori hanno detto di no ma questa cerca dei sopravvivere è di mantenersi aggrappata al potere che ha avuto coi metodi che ha usato nel passato
Siamo qui la tesa
Non solo da un punto di vista formale
Perché l'onorevole Fini è in contatto permanente e giustamente in contatto permanente col Quirinale
Ma siamo qui tutti
In attesa di conoscere
Se il Presidente della Repubblica oggi
Si dimetterà o non si dimetterà
Facciamo la ipotesi che il Presidente della Repubblica si dimetta
Credo che queste dimissioni siano anch'esse se si dovessero verificare conseguenza del tentativo della partitocrazia di continuare a gestire l'Italia coi metodi di Brema
Contro i quali si è schierato questo presidente La Repubblica c'ha trovato in questa campagna elettorale in una posizione chiamiamola così
Di vera e propria identità di vedute
Ed allora questa nostra manifestazione di oggi
è una manifestazione necessaria
O utile
Una manifestazione che si colloca proprio nel momento giusto
Per contrastare questo tentativo di riappropriazione del potere da parte dava il partitocrazia eliminato Corsica dalla presidenza la Repubblica Ringo vincerebbero i giochi di prima per la formazione premi per la elezione di un nuovo presidente per la formazione di un governo ci sarebbe una una rivalsa
Dei gruppi sconfitti
Nel tentativo di poter continuare qualcosa che già gli elettori hanno condannato
Cari camerati di Napoli
Queste poche parole mi limito a dire per dimostrare ancora una volta se ce ne fosse la necessità che la nostra battaglia
Che è una battaglia anti sistema
Che è una battaglia da sempre per la riforma dello Stato
Per dare agli italiani uno stato giusto
Uno stato che sia in grado di affrontare i problemi che noi dai quali siamo travagliati da tanto tempo uno Stato che ristabilisca la sicurezza dei cittadini e che garantisca il funzionamento delle istituzioni che questa nostra battaglia oggi più che mai
è una battaglia di attualità per evitare e una partitocrazia sconfitta posso ritornare a dominare nel paese grazie per la vostra attenzione vogliamo
Molto bene
C'è un nuovo presidente dei gruppi
Parlamentare del anzi del senato in questa occasione profittiamo per salutare il senatore filetti che non c'è ma che è presente con noi spirito farli valere graziato questo ricambio di nuove energie di nuovi entusiasmi il senatore Pontone a cui diamo volentieri la parola
Cari camerati
Scusa Pontone reti interrompo subito
Mi informa Storace il nostro responsabile per la stampa che signori giornalisti se vogliono possono accomodarsi da questa parte del palco mentre il mito tutti gli amici ospite dei lavori del Comitato centrale di prendere posto di non stare qui qui davanti perché c'è ancora posto fatto ci sono anche le riprese televisive bene
Dare la completezza dei dei posti della sala
Visto che le persone ci sono in abbondanza e altre meno arriveranno grazie
La parola al senatore Pontone col quale mi scusi cari camerati
Mi sento onorato
Lieto e commosso
Di prendere per prima la parola
Proprio qui a Napoli
Nella mia città
E ritengo opportuno e doveroso
Portarvi il saluto
Dei senatori del movimento sociale italiano
I quali ieri e l'altro ieri
Hanno per la prima volta
Sconfitto il dualismo Democrazia Cristiana partito della sinistra
Abbiamo in questi due giorni
Annullato completamente
Quello che era il disegno di formale di Occhetto
Di eleggere nella partitocrazia è soltanto per l'alto il partitocrazia
Due presidenti al Senato e alla Camera
Noi abbiamo dato ieri e l'altroieri il marchio della nostra presenza al Presidente Spadolini il quale ieri ha ritenuto opportuno ricevere
Una delegazione del movimento sociale italiano capeggiata dal nostro segretario nazionale per ringraziare
Il movimento sociale italiano dei voti dati alla sua persona
Il saluto
è doveroso anche a lei
Per un altro motivo perché la sceneggiata la pagliacciata del venticinque aprile
è nato proprio del Senato della Repubblica quando una vestale della Resistenza
Pecchioli si è lamentato
A ha pianto perché a Napoli i fascisti scendevano in piazza il venticinque aprile per oltraggiare la resistenza
Ieri noi abbiamo dimostrato che tutto questo non esiste che tutto questo non è vero perché c'è una pagliacciata in alto che aveva accettato quel Fellone del singolo di Napoli
Vietando al Movimento Sociale Italiano di fare la sua manifestazione del Maschio Angioino
Oggi noi siamo qui a ripetere che il movimento sociale italiano è forte più di prima e aveva ha il diritto di parlare di essere presente tutta l'abitazione le piazze di Napoli e dell'Italia
Quello
Quella sceneggiata che era iniziata
Dal Pecchioli è continuata ieri del Senato della Repubblica quanto l'ultimo corifeo l'ultima vestaglia l'ultimo piagnone della Repubblica vestito presidenziale
Ha osannato
Tra il silenzio generale della Senato alla Resistenza alla venticinque aprile
Quel piagnone è stato zittito dagli sberleffi dei senatori del Movimento Sociale Italiano nel silenzio glaciale
Stevenson glaciale di tutto il Senato
Dori
Riteniamo Doyle senatore del Movimento Sociale Italiano che questa giornata deve essere consacrata
Non soltanto a coloro che non Repubblica sociale hanno dato l'atonalità per gli ideali del fascismo ma anche per la prossima vittoria che glielo auguro che noi auguriamo ai ai camerati di Napoli per le prossime elezioni amministrative che effettivamente ci possano essere andato lì una vittoria una vittoria splendida una pistola fuggente
Che possa dissipare
Che porta a distruggere
Completamente quelle che sono i sogni interista entrata esistenzialisti che non si vogliono piegare che non si vogliono rendere erano voglio riconoscere che il movimento sociale italiano
è l'unica forza autentica l'unica forza viva l'unica forza pulsante che è veramente esiste in Italia ed è un punto
Abbiamo salutato prima l'onorevole Servello che ha assunto nuovi incarichi nuovi incarichi prestigiosi all'interno del partito
Alternandosi alla ruolo di presidente del gruppo della Camera con consentitemelo di dire oltre che con un camerata con un fraterno amico con Pinuccio Tatarella nuovo presidente del gruppo parlamentare a cui do molto volentieri la parola
Generali camerati del Comitato centrale
Caro segretario del partito caro Gianfranco
Qui a Napoli
Nella tradizione della nostra storia
Si è sempre ispirato aria di vigilia
Qui a Napoli
Nella tradizione del movimento sociale italiano
Abbiamo fatto atti costitutivi
Qui a Napoli nella tradizione del nostro partito del nostro movimento
Qui a Napoli come diceva
Anticipando il mio dire
Il nostro Nardino napoletano
Alla Sala tassi fu fondato il Movimento Sociale Italiano di giorno e di notte
Con un tripudio di attese e di fiducia
Qui a Napoli nella tradizione del Movimento Sociale Italiano al cinema fiorenti Giorgio Almirante
Qui a Napoli la tradizione unificante dissalata Arsia Eder cinema fiorentini a Santa Lucia
Gianfranco Fini rilancia nel futuro nel due mila nel movimento sociale Italia
Qui a Napoli caro Segretario
Poi il botto ieri il Parlamento non ha saputo interpretare
E che Cossiga ha rilevato il nuovo Botto
Contro la partitocrazia qui a Napoli si avrà prossimamente nelle elezioni costituenti per l'Italia del nuovo che avremo a Napoli che Esione elezione di Napoli e di tutta Italia
Qui a Napoli
Qui a Napoli
Caro segretario
Solleviamo la questione morale indicando qui da Napoli
Che la capitare morale Bell a corruzione nel mondo & Milano come vedrete avrà modo come il movimento sociale italiano
Nelle sedi istituzionali e politiche prenderà alla luce dello scandalo che sta scoppiando in questi giorni a Mila
Qui amena qui a Napoli
Caro Giambra
Mandato rate delegato adatte
Partecipai alla prima conferenza stampa di Alessandria
La cosa che mi colpì
Fu quando in un tripudio
Di omaggio televisivo mondiale
A quella conferenza stampa
I giornalisti e i giornalisti
Avery grani inglesi cinesi
Non riuscirono a capire a tradurre una frase di Alessandra in inglese
Quando disse citando Almirante che lei rappresentava aderendo nella tradizione alla nostra a vista la Nostalgia dell'avvenire
E i giornalisti stranieri non seppero tradurre questa frase noi qui oggi la traduciamo praticamente abbiamo la nostalgica dell'avvenire perché forti della tradizione Forti dal concetto di destra politica noi siamo qui oggi venti annotare Berti andare qui e insieme caro Gianfranco del nostro avvenire
E nome vera nostalgica dell'avvenire caro Gianfranco io gli ho sempre dato in più occasioni
In tutti i congressi in tutte le riunione ti saluto commosso qui a Napoli perché da Napoli col Napoli l'avvenire e il sole il sole e il nostro futuro
Bene l'abbiamo capito benissimo
Grazie proprio
Di
Ho detto dobbiamo salutato Polidoro che è uno degli intervenuti alla riunione leggiamo gli anzi un saluto più affettuoso ancor e a proposito
Voi sapete meglio di me perché rimette in questa città le polemiche che hanno preceduto questa nostra manifestazione questo nostro incontro è il modo direi puntuale preciso con cui tutti i camerati la federazione in particolare di Napoli ha risposto
Amedeo Laboccetta ha il compito di portarvi le parole del sindaco che dopo aver fatto il provocatore vediamo cosa da dirci
Sentiamolo sentiamolo prima in dando l'applauso all'oratorio
Io ringrazio l'onorevole la Russa
Non mi sarei permesso di chiedere la parola
In questo momento se non c'era fatto significativo sul piano politico di estrema rilevanza
Nei giorni scorsi abbiamo bollato e marchiato il sindaco Polese come provocatore ribadiamo questo concetto Polese arresto un provocatore
Ha messo in atto una strategia insieme ai nostalgici del comunismo nei nostri confronti nel per bloccare una riunione politica che tra l'altro abbiamo tenuto sempre da alcuni anni in tutta Italia
Ma solo perché c'è la campagna elettorale amministrativa a Napoli luglio ci faceva paura e fa paura ve lo posso assicurare
Polese pensa di per di poter chiudere questa vicenda a tarallucci e vino
Tipico personaggio partenopeo
Ha scritto una lettera questa mattina all'onorevole Gianfranco Fini che vi leggo
Onorevole Fini
La prego di volermi scusare
Per l'impossibilità di confermare vi pregherei l'uso della sala dei baroni per la riunione di oggi
Sono le di peso
La comportamenti attribuibili o federazione napoletana delusi
Ma dall'insorgere di un clima che surrettiziamente presentava alla riunione come indirizzata contro la festa della Liberazione
Pertanto ritenuto di poter di volere evitare nell'interesse di tutti turbative auguro buon lavoro Nello Polese
Io
Non è da noi
Nello Polese ha chiesto scusa a Gianfranco Fini
E pensa di poter chiudere la partita politica con l'MSI con una letterina per quanto mi riguarda
Per la modestia la funzione del ruolo che ho svolto e svolgo in questa città io chiedo ai camerati di Napoli di chiedere insieme a me al segretario del partito di dare la risposta politica
Al signor l'ingegnere Polese di a tutti polizia di questa città
Candidando a capolista Napoli Gianfranco Fini
Le escluse politiche lei farà a Gianfranco Fini nella sala dei baroni come Gianfranco Fini
Come Gianfranco Fini entrerà da trionfatore Copains trovato mirante negli anni ottanta
Onde il fatto consigliere comunale
Esistono tutte le condizioni segretario del partito
Per far sì che a Napoli tu venga perché questa città ha sperato tanto e spera ancora nella destra e come vedi il cinque e sei aprile ha premiato nonostante i tentativi di tutti i Police di questa città ha premiato la destra politica
E tecniche e tu che rappresenti fisicamente
La continuità
Politica la prospettiva politica di quel grande messaggio che Almirante sette raccogliere sino a pochi camerati in quarantacinque
Deve tornare protagonista in questa città la tua presenza questa mattina un grande significato morale e politico se l'aspettano in tanti Gianfranco Fini questa tua battaglia con Napoli e per Napoli io sono convinto che non vorrei deludere grazie
Grazie ad Amedeo Laboccetta grazie a tutti di camerati della federazione napoletana
E
Mentre si avvicina l'ora fissata per l'intervento del segretario nazionale
Dopo molte volentieri la parola
A uno dei fondatori del movimento sociale italiano è già stato citato ed applaudito atti desco Giulio paghino nostro presidente onorario
Parliamo
Prove
Camerati
Avete ascoltato sino a questo momento
Gli attacchi
Alla partitocrazia
Alla mafia ai criminali
Un attacco dovuto perché se l'Italia praticamente è rovinata nei sentimenti nell'onore
Nella educazione nella solidarietà dipende da questa prima repubblica che è da considerarsi al mai ben maledetta ebbe infinita
è difficile arrivare alla Seconda Repubblica
Perché egli resistenti sono non sempre i più duri a morire e a convincersi che i modi e i tempi sono cambiati
Io ho l'onore
In questo momento vorrei riuscire a farvi comprendere che compresi funzione
Pare dello
Per le voci di Giorgio Almirante per le voci di Pino Romualdi
Sì vorrei che fossero l'aereo
A suggerirmi le parole le parole di azione le parole di entusiasmo letto allora legga il dopoguerra e di tutti missili Decca continuare la battaglia
Cioè noi non le abbiamo Council Garato affinità il venticinque aprile tanto etero caffè ma clandestini per arrivare al Movimento Sociale Italiano
E sia concesso
No andare
L'onere essi carica certe cose certe ritardi commuovono e non riescono a far parlare con chiarezza
Ma allora non Racing
A me
Di poter indire
Al segretario nazionale a Gianfranco Fini
Se possiamo io rappresentando tutti gli altri rappresentando Giorgio Almirante ripeto a Pino Romualdi Michelini da Marcianise e gli altri
Rappresentante ai caduti della Repubblica sociale ma anche antica e soprattutto dice pali Campiotti Thelma villetta sociale italiano
Offrono
Solo retorica no alle ma lunga perda versione d'acqua Salmo tutto
Maggior Piero ma ma c'era da ma
Al segretario nazionale
A Gianfranco Fini
E io non parlerò
Di lotta alle nefandezze di oggi
Io invece
Azzarda il dollaro di Galliavola tech-house ceti alti il programma e la dottrina del fascismo stipendi accusarli
No vivente spaziale italiano
Mentre il cinema è già pieno
Credo che possiamo avviarci
Alla chiusura della dibattito chiamiamolo così di questo Comitato centrale straordinario per immediatamente dopo cioè fra qualche minuto
Dare la parola al nostro segretario nazionale a Gianfranco Fini
Vedete
Accomodati accomodati l'abbiamo fatto anche l'applauso prima a vedete
Non è difficile dare la parola Gianfranco Fini
E come presidente del Comitato centrale e prima come militante
Come dirigente giovanile ho avuto tante volte l'occasione di parlare con Gianfranco ma soprattutto di darli magari la parola di introdurlo
Però questa è un'occasione speciale
E la prima vera occasione speciale
Della gestione di Gianfranco Fini della segreteria nazionale del partito
Voi non c'è bisogno che me lo ricordi sapete benissimo
Che questo incontro all'indomani dal risultato delle elezioni politiche
è un suggello
è un suggello
Tra la nostra gente e la propria classe dirigente voi ricordate assieme a me di sicuro
Che in un periodo estivo
Meno di un anno fa nove mesi fa mi pare davamo nel luglio dell'anno scorso
I nostri cuori non erano così esultante per colpa di tutti e per colpa di nessuno ci trovavamo in un momento difficile
In uno di quei momenti
In cui altri uomini altri movimenti altri gruppi altre formazioni politiche probabilmente abbandonano la battaglia
O per lo meno si disperdono si disgregano
Bene noi
Noi in quel giorno nel giorno in cui Gianfranco Fini tornava alla segreteria del partito abbiamo capito che ancora una volta bisognava giocare tutto quello che avevamo bisognava ancora una volta gettare il cuore oltre l'ostacolo
E la fiducia che abbiamo dato a Gianfranco Fini
è stata ripagata fino in fondo Crissolo
Otto mesi
Questo partito con l'ausilio di tutti per carità
Ma con alla testa Gianfranco Fini è stato ricondotto
In una posizione di prestigio politico in una posizione invidiata dalle altre forze politiche ma soprattutto è stato riportato a quell'entusiasmo a quella capacità di mobilitazione a quella necessità di attenzione da parte degli osservatori dei commentatori politici che credevamo fosse difficile o addirittura impossibile raggiungere ricordate quei venti mila a Roma
Che sfilavano contro l'obiezione fiscale
Ricordate chi di voi c'era e ce n'erano anche venuti da Napoli quella notte attorno al monumento di Bolzano a significare la nostra ferma volontà di rimanere fedeli all'identità nazionale
Ricordate la splendida manifestazione di Trieste per rivendicare la Dalmazia Fiume ricordate i venti mila di Milano a riconsacrata e ancora una volta il teatro lirico dove prima di Gianfranco avevano parlato Giorgio Almirante Benito Mussolini
Ricordate
La galoppata incredibile di questa campagna elettorale è il ruolo politico riconquistato nel nome delle riforme istituzionali
Nel nome
Della volontà di Peace colmare il sistema della partitocrazia e di dare agli italiani un preciso punto di riferimento per il nuovo per il cambiamento ecco tutto questo non è avvenuto in un secolo è avvenuto in pochi mesi molti molti avrebbero scommesso qualunque cifra che non ce l'avremmo potuta fare
Qualcuno anche tra di noi qualcuno che magari ha scelto di fatti di andarsene e sono stati pochissimi quelli che ci hanno lasciato
Non non ci ha creduto ha pensato che non fosse possibile questo miracolo bene
Come sempre come nei momenti della repubblica sociale italiana e mi si perdoni il paragone
Come nei momenti degli anni di piombo quando più necessario era compattarsi quando più necessario era fare uscire fuori il meglio di noi stessi il nostro mondo con Gianfranco Fini alla testa ha dimostrato che eravamo ancora una volta
Capaci di ribaltare la situazione
E allora
E allora
E allora adesso l'altro miracolo che comincia qui oggi ecco perché c'è il suggello perché vedete dopo un risultato quale quello che abbiamo conseguito insperato
è insospettato da molti molti avrebbero potuto dire Barry possiamo ci un po'cerchiamo di capire che succede
Stiamo fermi qualche settimana vediamo come si muovono gli altri
Aspettiamola occasione per inserirci in qualche iniziativa che magari se ci muoviamo
Chi viene preclusa e l'atteggiamento che sta seguendo Miglio è Bossi
State attenti
E l'atteggiamento della lega lombarda che ha già cominciato a occhieggia are a giocare di rimessa a vedere come può utilizzare quei voti che al Nord ha avuto è il ruolo che sta utilizzando al sud la Rete è ferma in attesa di capire
Bene
Noi abbiamo la prova grazie Gianfranco Fini
Che siamo fatti di altra pasta non erano ancora esaurite le ultime proiezioni che ci davano ancora o di nuovo vincenti che Gianfranco Fini aveva già deciso una grande manifestazione a Napoli contro la partitocrazia è contro la criminalità è il segno
Non abbiamo
Nessuna intenzione di smettere è il segno come di gesti appena rieletto segretario che vogliamo continuare a disturbare il manovratore giorno dopo giorno così
Voi volete che sia la vostra classe dirigente il vostro segretario così il segretario nazionale vuole essere ed è la parola a Gianfranco Fini
Grazie
Grazie
Grazie
Cari
Cari camerati della consiglio nazionale del Comitato centrale carissimi militanti e simpatizzanti della federazione di Napoli
Non vi nascondo
Che non soltanto il vostro calore il vostro applauso la vostra simpatia penso di poter dire il vostro affetto
Mi hanno per un attimo commosso
Ma non vi nascondo soprattutto che quando qualche giorno sono insieme ai dirigenti del movimento ai miei collaboratori a coloro che avete ascoltato poc'anzi
Ho deciso di convocare proprio a Napoli e proprio il venticinque aprile
Una manifestazione che fosse al tempo stesso la prima grande manifestazione nazionale del movimento dopo il risultato elettorale
E anche contemporaneamente
La prima manifestazione della nuova stagione politica che qui quest'oggi noi abbiamo non confidavo
Ne
Nell'attenzione che al contrario questa manifestazione ha avuto né tanto meno confidavo che per una sorta di ironia del destino
La manifestazione coincidesse con uno dei momenti forse più difficili e più delicati
Della storia della Repubblica italiana
Oggi al contrario noi siamo qui
In un momento in cui all'Egitto Timor Goglio che il movimento sociale italiano deve nutrire per quello che è stato capace di fare
E ringrazio tutti coloro che pur riconoscendomi parte di merito hanno voluto secondo verità riconoscere al Movimento Sociale Italiano tutto intero
Alle sue radici alle sue idee alla sua capacità di lottare alla sua voglia di cambiare al suo desiderio di tornare protagonista il grande merito del risultato elettorale del cinque del sei aprile
Noi stiamo qui dicevo in un momento in cui legittimamente orgogliosamente rivendichiamo quel che abbiamo fatto ma anche in un momento in cui occorre da parte nostra
Quel pizzico di lucidità e di serenità indispensabili per capire da un lato perché è questa manifestazione dovevamo necessariamente celebrarla Napoli e dall'altro lato perché
Come da tante parti si è chiesto abbiamo scelto sapendo perfettamente di determinare polemiche il venticinque di aprile
Perché Napoli
Be'potrei dire anche a costo di apparire forse un po'malizioso
Che a prescindere dal risultato elettorale
Napoli meritava certamente la massima attenzione da parte dei vertici del movimento
Non soltanto perché si voterà per le elezioni amministrative
Penso di poter già dire che quelle elezioni confermeranno che il movimento sociale italiano in questa città ha radici solide a consensi che crescono ha potenzialità enormi ma anche e soprattutto dovevamo scegliere Napoli
Come prima manifestazione come occasione di incontro per la classe dirigente di tutto il movimento perché Napoli
è una città doppiamente simbolo lo è per noi
Perché questa città ha rappresentato
Il momento forse più solenne più bello più magico di un movimento sociale italiano che proprio qui in città
Raggiunse livelli di consenso tali da determinare nel recente passato un'ipotesi di svolta politica che non divenne realtà allora ma che può esser la realtà del domani
Ma anche e soprattutto avevamo il dovere di scegliere Napoli perché Napoli è non soltanto la città simbolo di un movimento sociale italiano
Che nel Meridione ha sempre avuto larghi consensi ma anche e soprattutto perché Napoli è la città simbolo dell'intero meridione è la capitale morale del Mezzogiorno e bene ha fatto certamente
Il capo dello Stato
Nell'indicarla anche se solo per un giorno ma a volte i simboli valgono molto più
Di Imperia attivo di interi discorsi bene ha fatto Cossiga di indicare in questa città anche se solo per un giorno la capitale della nostra Repubblica Italia
Perché questa città di Napoli capitale del Meridione
Lo è contemporaneamente in quelle che sono le enormi potenzialità della nostra patria di questa parte della nostra patria e anche in quelle che sono le gravi sciagure che affliggono il nostro popolo
Napoli è al tempo stesso cita eletta e Benedetta eccita maledetta e negletta
Napoli è contemporaneamente la città del sorriso dalla voglia di vivere
Della capacità di lavorare e di produrre con fantasia ma anche contemporaneamente
La città delle trame e troppe ingiustizie
L'attività dei tanti e troppi delinquenti la città di un sistema e di uno stato che ha mortificato da tanti anni il Meridione e che ha fatto di Napoli la quintessenza
Di tutto ciò che in Italia è noto con quel termine ormai gli a tutti sinonimo di disprezzo che il termine partitocrazia
Dovevamo scegliere Napoli in onore alle nostre radici Ciardo ma anche per ribadire un atto d'amore nei confronti di questa città
E nei confronti di un Mezzogiorno d'Italia
Che non merita
E lo dico senza alcuna volontà
Di captare una benevolenza che nel Meridione già c'è e non da oggi nei confronti della Fiamma Tricolore
Un Meridione che non merita oggi di essere posto sul banco degli imputati da coloro che dovrebbero ad esempio ricordare
Che se l'Italia del Nord è cresciuta
Lo si deve anche al fatto che nell'immediato dopoguerra furono centinaia di migliaia i meridionali che non potendo lavorare nella loro terra si recarono al nord
Gli italiani tra italiani non certo per arricchirsi ma unicamente per lavorare contribuire con quel lavoro con quei sacrifici con quel sudore al decollo
Di un'economia che il sistema
Aveva opposto in particolar modo nel centro e nel nord dell'Italia Napoli è quindi certamente
E non credo di dovermi dilungare a lungo a tale riguardo una città doppiamente caro al Movimento Sociale Italiano
Perché qui come ricordava Pinuccio Tatarella svolgemmo il primo di il primo nostro congresso perché qui abbiamo raccolto in altri momenti consensi entusiasmanti ma anche e soprattutto perché Napoli capitale del Sud
Il punto di riferimento morale e politico per chi come noi rifiuta di poter distinguere gli italiani in buoni o cattivi
Dividendoli unicamente in base alla latitudine sopra o sotto la quale sono nati vivono e opera
Ma anche abbiamo scelto provocatoriamente il venticinque di aprile
Perché questa data e con questa data
Con quello che rappresenta
Con quello che ha significato nel corso di questo dopoguerra credo che sia giunto il momento per tutti quanti gli italiani e non soltanto per noi di confrontarsi e di misurarsi serenamente
Io potrei dire
Mettendola
Quasi sul piano dello scherzo che abbiamo scelto il venticinque aprile per far capire ai troppi sindaci come Polese
Di cui accetto le scuse mi limito soltanto a notare che quando il primo cittadino scrive
Che surrettiziamente si era tentato di creare attorno a questa manifestazione
Un clima polemico nei confronti di coloro che nel quarantatré dal quarantacinque stavano dall'altra parte
Quando c'è un primo cittadino ammette che si è trattato di una banale provocazione non la nostra ma di coloro a partire dal senatore Pecchioli che nel momento stesso in cui si è però che il movimento sociale italiano aveva indetto la manifestazione il venticinque di aprile lanciarono alti gridi contro un presunto attentato da parte nostra alla costituzione alla resistenza
Nel momento stesso in cui cioè il sindaco Polese dice che era surrettizio cioè falso cioè artificioso cioè creato a bella posta
Il clima che ha preceduto questa manifestazione beh è un sindaco che ammette di esser caduto in una trappola non può limitarsi alle scuse
Perché quelle scuse io le accolgo ma credo di avere il dovere di dire che quando si è così ingenui o così fessi o così in malafede da scrivere
Che è influente sì ma era un clima difettoso
Ma anche di ammettere
Di esser caduto intero in quella trappola beh delle due l'una o quel sindaco ammette con quel biglietto di essere nulla di più
Che l'esecutore di volontà altrui o in quel biglietto c'è tutta la patente della sua stupidità politica
Non si può dire
Non si può contemporaneamente dire era un clima creato ad arte e io in quel clima creata ad arte ti chiedo scusa Finizio vietato la sa
E anche nei confronti di queste ipocrisia che da tanti anni la fa da padrona specie a Napoli del Movimento Sociale Italiano conduce la sua battaglia ma poiché il nostro non era e non voleva essere uno scherzo scegliendo il venticinque aprile non credo di potermela cavare
Con questa battuta o con la volontà di ribadire ai troppi Polese che nel calendario politico del movimento sociale italiano
Ci sono trecentosessantacinque giorni esattamente come il calendario politico prevede per tutte le altre forze politiche
E potrei forse anche dire che abbiamo scelto il venticinque aprile rimanendo sempre sul piano della battuta che ha comunque significato politico che l'abbiamo fatto perché tutto sommato ci faceva un po'pena
I resistenti in servizio permanente effettivo
Perché ve l'immaginate cari amici di Napoli
Se il movimento sociale non avesse organizzato quest'oggi la manifestazione
Chi avrebbe mai seguito
Chi si sarebbe accorto chi avrebbe scritto un solo rigo delle rituali ripetitive celebrative sempre più stanche sempre più false sempre più un mestierante celebrazioni
Della data di cui oggi ricorre il quadrante d'acqua frenetico quarantanovesimo avversari
Potrei cioè limitarmi a dire lo abbiamo fatto perché se non la facevamo noi dire questo venticinque aprile del mille novecentonovantadue forse non avrebbe parlato nessuno
Ma poiché non è così facile così semplice e poiché il movimento rosa italiano a scelte belle posta questa data non per consentirmi di gusto della battuta ma per porre un problema
Che è di carattere culturale di carattere politico macché S. che è soprattutto in base alla soluzione che di questo problema si darà il perno attorno al quale si potrà articolata e finalmente un nuovo Stato lo stato dei nostri figli lo stato del futuro l'Italia del due mila
Perché io esagero e Ray e direi forse cosa falsa se dicessi come qualche volta nella polemica siamo portati a dire
Che oggi in Italia nella coscienza popolare della nostra nazione non c'è più traccia del venticinque aprile delle radioso giornate come le chiamavano di quello che ha significato
Credo che esagera Ray perché certamente viene qualche traccia vi è la traccia rispettabile
Che quegli avvenimenti hanno lasciato in coloro che erano partigiani e resistenti antifascisti in buona fede
Noi li rispettiamo coloro che erano dall'altra parte perché credevano in alcuni valori ma nello stesso momento in cui dico che forse viene oggi in Italia ancora qualche traccia del venticinque aprile
Ma si tratta di una traccia certamente minoritaria che non riguarda la intera comunità nazionale io pretendo
E lo uso raramente questo verbo a nome non solo del movimento sociale italiano ma di quello che abbiamo alle spalle di quello che è il nostro retroterra storico di quello che è stato il sacrificio dei nostri padri io pretendo uguale rispetto premettendo da parte di coloro che oggi celebrato
Cinque di aprile piena libertà e il piena sintonia
Con le loro idee
Altrettanto rispetto per coloro che erano dall'altra parte che furono certamente sconfitti dalle armi salvo poi vedere
I conti con la storia li dobbiamo fare come italiani tutti insieme
Chi fu sconfitto per davvero sotto il profilo morale storico e chi al contrario
Ebbe una effimera vittoria militare salvo poi terminare dopo qualche tempo sul banco degli imputati e in molti casi sotto processo
Noi rispettiamo
L'antifascismo onesto sincero
Noi rispettiamo coloro che erano dall'altra parte perché credevano in quei valori e pretendiamo analogo rispetto noi non accettiamo più ecco il punto politico come italiani che vivono nel mille novecentonovantadue a otto anni dal due mila a quasi cinquant'anni dal termine di quegli eventi non possiamo più accettare
Che ed è l'antifascismo o della Resistenza
Intesa come Apologia di una guerra civile si possa fare la pietra fondante nella Repubblica di tutti gli italiani
Fino a quando
Fino a quando
Fino a quando il nostro popolo
Non avrà il coraggio di fare i conti con la sua storia tutta intera
Fino a quando cioè le nostre istituzioni perché non è compito del popolo quello di guidare una nazione attraverso la storia ma se mai è compito di chi quel popolo ambisce a dirigere
Fino a quando le nostre istituzioni non si incaricherà hanno di ricomporre una volta per tutte le ferite
Di ricomporre il corpo organico della nostra azione di rendere finalmente i meriti a tutti a prescindere dalla parte nella quale combattevano fino a quando cioè non si inizierà in Italia
La stagione non già della ricordo sempre più celebrativo è stanco di chi vinse
Ma al contrario fino al giorno in cui non si inizierà la stagione del ricordo di tutti quanti parteciparono a quel momento nel nome di una pacificazione nazionale che non può più attendere io sarò autorizzato a dire come credo sia autorizzato qualsiasi italiano in buona fede che oggi in Italia non c'è
Nella comunità nazionale in tutta la sua interezza alcun tipo di partecipazione popolare
Nei confronti di una data che è diventata la data per celebrare un sistema ad opera di coloro che dell'antifascismo hanno fatto un comodo mestiere
Ad opera di coloro che è molto probabilmente se si fossero trovati in quei momenti tragici per il nostro popolo non avrebbero avuto nemmeno il coraggio che è pure ebbero tanti dei nostri ma anche tanti nostri avversari di ieri
Discendere in campo ed imbracciare se era il caso le armi l'antifascismo è stato non soltanto utilizzato in questo dopoguerra come comodo lasciapassare per gli uomini di questo sistema
Ma è diventato anche in molte occasioni il comodo paravento dietro al quale nascondere delle vergogne che in questo momento sono sotto gli occhi
Di tutti gli italiani ecco perché
Noi non siamo quest'oggi a Napoli per provocare
Noi non vogliamo provocare alcuno se non nella intelligenza se non la sensibilità nazionale sei non il doveroso rispetto che siedeva la storia tutta quante tutta Inter
Perché fino a quando l'Italia non sarà capace
Di fare quello che altri popoli hanno fatto prima di noi
Vale a dire edificare uno Stato
Non sulle pagine più difficili
Non sui momenti più sanguinosi non sulle lacerazioni e le guerre civili ma al contrario sui momenti di sintesi e di incontro il nostro Stato non potrà avere alcun tipo di Avvenire
E sarà condannato eternamente
A quel degrado anche istituzionale che caratterizza con l'ironia del destino il venticinque aprile del novantadue l'attuale scenario politico e istituzionale della Repubblica nata dalla Resistenza Berkel fino a quando il nostro Stato
Non prenderà atto che ciò che oggi unisce gli italiani non può continuare ad essere ciò che tanti anni fa li divise
Noi non avremo istituzioni in grado di parlare alla coscienza nazionale del nostro popolo ma avremo al contrario istituzioni inchiodate
Ad una logica antica ad una logica superata ad una logica che non è più presente nella società è che qualcuno vorrebbe continuare
A perpetuare all'interno delle istituzioni e allora spiegate le ragioni certamente politiche per cui sapendo di buttarsi a capofitto nelle polemiche
Abbiamo scelto questa data e questa città
Per dare avvio alla stagione politica del dopo elezioni credo di avere anche il dovere di precisare che il movimento sociale italiano
è innanzitutto è perfettamente consapevole di quello che è stato il dato non soltanto elettorale ma politico è emerso il cinque il sei aprile
Il cinque e il sei aprile la pubblica opinione
L'elettorato sovrano il popolo ha espresso chiaramente che questo l'idea e la volontà di portare al capolinea questo sistema
Un sistema politico non soltanto rivelatosi incapaci di affrontare le tante emergenze ma anche e soprattutto un sistema politico che ha perso il necessario rapporto di fiducia che sempre deve esistere tra le istituzioni e la gente
E allora e non è certo un fatto casuale che proprio nelle scorse ore
Nelle scorse giornate si sia tentato all'interno delle istituzioni
Come ancora una volta è stato denunciato dal capo dello Stato di fingere da parte di alcuni che ciò che era accaduto il cinque il sei aprile potesse durare soltanto lo spazio di un mattino quello che non hanno compreso
E che noi al contrario vogliamo ribadire provocatoriamente oggi venticinque aprile è che è una lunga stagione è finita e non è finita soltanto perché in tutta Europa e ormai è accaduto
In Italia il dopoguerra non è finito soltanto perché era finito prima che in Italia
Nella stragrande maggioranza dell'Europa e persino in quell'Europa dell'est che il dopoguerra lo aveva pagato in modo in forma carissimo
Il dopoguerra è finito in Italia perché il cinque e il sei aprile gli italiani
Hanno privato di legittimità politica
Un sistema che non può pensare
Di sopravvivere a se stesso eludendo quello che è stato un giudizio nettissimo
E la gente liberamente ha dato nello stesso momento in cui ha condannato i partiti che avevano governato e ha premiato quelle forze che seppure in modo diverso avevano espresso la volontà e il desiderio sì un cambiamento radicale
Di una nuova repubblica di un altro Stato
Il cinque e il sei aprile per la prima volta dopo molti anni in Italia lo hanno capito tutti chi ha vinto e chi ha perso
Si rifiutano di capire
Questa elementare elezione del voto soltanto coloro ed in particolar modo si tratta dei democristiani e dei pidiessini che non hanno altro tipo ormai di legittimità
Ne storica né politica né culturale
Né altro tipo di strada dinnanzi a sé se non quel di congelare chissà per quanti altri anni ancora la situazione politica italiana negli schemi nelle logiche negli affetti del mille novecento e quarantasei
Perché quello che è accaduto tanto alla Camera quanto al Senato dimostra in modo inequivocabile
Che c'è un evidente tentativo
Magari ammantato ancora una volta con la Resistenza e con l'antifascismo
Di far sì che il sistema politico italiano non cambi
Che tutto si svolga ancora all'insegna del balletto tra i democristiani e i comunisti o ex comunisti come se non fosse successo nulla come se fossimo ancora tutti quanti nel clima nell'atmosfera nella società
Dell'assemblea costituente del quarantasei
Ecco perché quando a Camere appena convocate
Le forze politiche ebbero la sensazione la notizia che il disegno era chiaro ed evidente il disegno della Democrazia Cristiana
Di dare nuovamente un ancora a cui appigliarsi una ciambella di salvataggio una sorta di seconda eterna sponda
A quella sinistra italiana che è uscita sconfitta dal risultato elettorale del cinque del sei aprile quando cioè abbiamo saputo che democristiani e pidiessini si accingevano a spartirsi le cariche delle Camere
Così come da tanti anni accadeva dando agli uni democristiani la carica di presidente del senato nella persona del senatore Mancino
E la carica di presidente dalla Camera nella persona dell'onorevole Napolitano noi non abbiamo esitato
A fare in modo
Che perlomeno al Senato
Quel tipo di manovra
Che altro non era che il tentativo di ingessare il sistema per chissà quanti altri anni ancora
Senza tenere in alcuna considerazione il fatto che avevano perso insieme tanti democristiani quanto i comunisti poste sventato
Noi non avevamo cari amici di Napoli e lo voglio dire per evitare altre chiacchiere altre polemiche
Molte ragioni per votare Spadolini al Senato
Qualcuno ha ironizzato dicendo che ad un uomo come quello che nel periodo della guerra civile stava guarda caso dalla nostra parte e non dalla parte altrove un minimo di riguardo lo si doveva pura vere
Ma non è stata questa la ragione
è stata alta che è stata tutta politica
Perché di fronte al tentativo di bloccare tutto secondo schemi e logiche ormai antiche il movimento sociale italiano non ha esitato a concorrere
Al venir meno di quella accordo di quell'assetto dando finalmente il via perché ci siamo ad una fase
In cui il ruolo e il peso condizionante della sinistra e del PDS almeno a livello istituzionale
è del tutto venuto meno
Perché avrete notato con quanta angoscia
Gli orfani del comunismo leve dove inconsolabili del socialismo reale
Hanno evidenziato come per la prima volta da vent'anni tanto il presidente della Camera un presidente che non ci piace certo perché rappresenta la vestale del sistema
Ma che pur tuttavia non fa parte della sinistra
Quanto al presidente del Senato da almeno vent'anni a questa parte i presidenti della Camera e del Senato
Non sono stati eletti con il condizionamento del Partito Comunista Italiano o del PDS come oggi attualmente si taglia
E allora non è azzardato
Dire che è iniziata una nuova fase della politica italiana
E non è nemmeno un caso che il PDS abbia tentato di rientrare nel gioco utilizzando ecco il punto e se lo mettano in testa coloro che in buona fede
Hanno il rispetto per la storia
Nel momento in cui il PDS ha perso le elezioni
Nel momento in cui il comunismo è caduto come prospettive come società reale organizzate in ogni parte d'Europa guarda caso nel momento in cui in Italia il PDS perde la possibilità di intervenire direttamente
Nella controllo delle cariche istituzionali guarda caso in quel momento riparte l'offensiva anti fascista
Perché la sinistra italiana ed in particolar modo il Partito Comunista Italiano
Hanno utilizzato in questo quarantennio l'antifascismo
Come cavallo di Troia per entrare all'interno del sistema e per avere all'interno del sistema un ruolo determinante preponderante anche e soprattutto perché
Come ho detto nel corso della campagna elettorale
Se oggi all'onorevole Occhetto
E agli altri orfani del comunismo venisse meno la possibilità di dire che hanno fatto la Resistenza e che quindi hanno legittimità politica e storica in quelle giornate non avrebbero un solo argomento da spendere
Tra gli italiani e con gli italiani per acquisire consensi e per a vere il grado di simpatie ogni forza politica Mary
Ecco perché era necessario
Questa provocazione ecco perché credo che il movimento sociale italiano abbia fatto bene assumendosi la responsabilità di qualche polemica a porre un problema che sarà centrale per l'Italia del futuro
Italia deve comprendere che la nostra storia non può essere letta soltanto quando fa comodo e soltanto utilizzando le lenti distorte della verità di parte che come tale è quasi sempre menzogne
L'Italia del futuro
Dovranno necessariamente
Fare i conti con la sua storia proiettandosi verso il futuro dando vita ad un nuovo assetto istituzionale e costituzionale che non ponga fondamento i momenti della divisione
Quando ci è stato fatto osservare
Che con la stessa logica per cui al Senato aveva però avevamo votato Spadolini avremmo potuto concorrere ad un atteggiamento un atteggiamento diverso alla espulsione della sinistra dalla presidenza della Camera
Dando qualche consenso l'onorevole Scalfaro c'è stato facile rispondere Canon soltanto della espulsione della sinistra si tratta
Ma si tratta anche e soprattutto di comprendere che non si espelle la sinistra non si espelle il PDS non si espelle il socialismo reale più o meno travestito dalle istituzioni
E dai centri di potere della società italiana se non si comprende che per riuscirvi appieno bisogna espellere il compare bisogna espellere l'altra colonna del sistema
Bisogna espellere cioè coloro
Che
All'interno
Della democrazia cristiana sono da tanti anni il il baluardo il pilastro non l'antagonista ma l'elemento complementare della politica italiana
Come si fa a non comprendere anche dopo quello che è accaduto nel Po nelle scorse ore che abbia un rapporto vi è un asse storico che continua nel corso di questo quarantennio sono nati insieme
Remo cristiani e comunisti sostanzialmente scrivendo a due mani quella di De Gasperi e quella di Togliatti la Carta costituzionale
Insieme sono cresciuti in questo quarantennio insieme hanno perso il cinque il sei aprile insieme dovranno essere ancor più duramente combattuti dal Movimento Sociale Italiano ed alle altre forze politiche
Che vogliono cambiare la società italiana arrivando
E questo è il traguardo
Alla loro contemporanea in simultanea espulsione era quello che è l'assetto di vertice dello Stato
Ecco perché non potevamo al di là del Gantu Misma o che gli ha riconosciuto votare per l'onorevole Scalfaro perché l'onorevole Scalfaro è la vestale
è colui che da tanti anni a questa parte
Rappresenta il sistema nella sua integrità e nella sua interezza
è la sentinella di questo sistema è cioè colui che ha innanzitutto ribadito e lo ha fatto anche ieri nel corso del suo breve messaggio che la costituzione non si tocca
Che in Italia si può tutt'al più qualche si può tutt'al più fare qualche modifica ma che l'impianto centrale
Che l'assetto istituzionale di fondo deve rimanere quello ormai antico del mille novecentoquarantasei
E allora ecco perché siamo legittimati a dire che in Italia i nostalgici
In ogni in Italia a coloro che hanno lo sguardo perennemente rivolto al passato in Italia i conservatori nel senso più Gretto della parola non solo in questa sala in Italy nostalgici ai conservatori
Abitano contemporaneamente
A Piazza del Gesù che a via delle Botteghe Oscure Berkel soltanto
Soltanto individuando in quei due pilastri del sistema il vero autentico nemico da combattere
Si può dare non solo al nostro movimento ma la società italiana una prospettiva che ci porti per davvero nella mitica Europa ma che soprattutto ci faccia voltare la lunga interminabile pagina del dopoguerra
Ed è in questa analisi politica
Che va situato il nostro rapporto col capo dello Stato e che va anche colto quello che è il senso profondo e di grande importanza politica di quello che Cossiga ha fatto e sta facendo perché quando da parte del Quirinale più volte si è individuato nell'asse DC PDS
Il vero pilastro della conservazione da battere se in Italia si vuol cambiare e si vuol costruire un altro stato un'altra Repubblica un altro tipo di istituzioni
Si è compiuto certamente un gesto di grande coraggio
Che è ovviamente è stato ripagato
Con quella mentalità tipicamente camorristica che certi esponenti della Democrazia Cristiana non necessariamente napoletani confidano e hanno in cuor loro da tanti anni a questa parte
Perché il vero schiaffo a Cossiga
Leggendo Scalfaro alla presidenza della Camera è stato volutamente dato da una democrazia cristiana che non poteva permettere ad un uomo come Cossiga che della di chi era stato per tanti anni uno dei punti di riferimento obbligatori
Quel gesto di libertà di ribellione di autocritica e quindi di radicale modifica delle proprie convinzioni che al contrario Cossiga ha fatto la di chi si è vendicata
Di un atto di libertà di un democristiano pentito perché in casa democristiana
Non ci si può pentire fare le feste chi si pente
Come sempre accade
Come sempre accade nelle onorate società quando nelle onorate società ci si pente si è colpiti e allora lo sgarro si è risposto con lo schiaffo il che è stata anche ha dimostrato
Con quale mentalità
Con quale atteggiamento viene oggi considerata
La istituzione la cosa pubblica da parte del partito che ancora il cinque il sei aprile ma forse ancora per poco è stato confermato come partito di maggioranza relativa
Ecco quindi perché il venticinque di aprile come abbiamo detto noi non siamo venuti qui per contro celebrare o per buttare ancora e ne è stato fatto già tanto nel passato sale sulle ferite
Noi non siamo qui per provocare coloro che non dall'altra parte ma semmai soltanto per provocare un dibattito indispensabile sulla necessità di comprendere che occorre guardare innanzi ecco perché ribadiamo
Che è il cinque il sei aprile in Italia si è avviato una fase nuova che non può essere così con un colpo di penna dimenticata e occultata da coloro che non vogliono prendere atto di un responso delle urne
Ecco perché il venticinque di aprile noi oggi celebriamo la fine avviata sì il cinque il sei aprile di un sistema politico ci siamo già liberati cari amici di Napoli
Di un sistema che per tanti anni ha danneggiato la società e la nazione Italia gli unici che ancora oggi non se ne sono accorte sono coloro che continua a recitare vecchi copioni
E riti bizantini sempre più oscuri e sempre meno graditi dalla pubblica opinione
Ma il fatto di poter dire che il venticinque aprile novantadue si celebra una liberazione che non è tanto e soltanto nei confronti del rituale antifascista
Ma anche e soprattutto di quello che in questo dopoguerra ha rappresentato il sistema politico italiano costituisce ormai un elemento di verità
Che il Movimento Sociale Italiano orgogliosamente pone all'attenzione di tutta la pubblica opinione
L'Italia ha già cominciato la fase della nuova liberazione
Ci siamo già liberati da molte macerie ci siamo già liberati da tante ipoteche
Dobbiamo continuare a liberarci di tutto ciò che ancora oggi appesantisce il passo che potrebbe esser cedere della nostra società ma per farlo
Occorre certamente continuare a tenere alta ed evidente la necessità di quel cambiamento
Di quelle profonde modifiche di quella radicale rinnovamento delle istituzioni che il movimento sociale italiano non da oggi
Ha come obiettivo strategico e non da oggi pone al centro della sua azione politica
Il venticinque aprile certamente
Rappresenta nel mille novecentonovantadue il punto terminale
Di una crisi e di un'agonia del sistema e negli ultimi anni si è andata sempre più trascinando e che forse è giunta al naturale epilogo
Io non so anche se forse non tutti crederanno a queste parole se per davvero Francesco Cossiga lascerà quest'oggi come potrebbe accadere o di qui a qualche giorno
Credo di poter dire che certamente lascerà in tempi molto molto Brady
Per contribuire ancora una volta ad un processo di rinnovamento e di cambio radicale delle regole che non si può e non si deve interrompere
Perché se per disgrazia della nostra nazione quello che è accaduto il cinque il sei aprile dovesse stemperarsi ancora una volta nei rituali nei bizantinismi nei parlamentarismi sempre più esasperati be'certamente si perderebbe una grande possibilità
Che è quella di ridare finalmente al nostro popolo delle istituzioni degne della storia del nostro popolo
Una storia che non è soltanto la storia di una unità nazionale che deve ritrovare al vertice delle istituzioni un punto di riferimento non soltanto costituzionale ma morale
E così come ho detto che abbiamo apprezzato il fatto che il Presidente della Repubblica abbia elevato Napoli anche per un sol giorno al rango di capitale
Credo che tutti gli italiani a prescindere da quello che fecero nel venticinque aprile del quarantacinque apprezzino il fatto che il movimento sociale italiano al termine di questa manifestazione si recherà
In quella città di Teano che è simbolo almeno storicamente dell'incontro tra il nord e il sud perché l'Italia non soltanto non può esser divisa
Ma è criminale ed è drammaticamente vergognoso che ancora oggi dissi a chi tanto al Nord quanto al sud non comprende
Che è coloro che oggi vorrebbero dividere l'Italia
Altro non sono magari mutando aspetto
Ma con il portafoglio gonfio degli stessi denari
Che coloro che nell'immediato dopoguerra diedero vita ad un modello di Stato è un modello di sviluppo che divideva l'Italia facendo del Nord da la parte che doveva produrre e del Meridione la parte che doveva consumare
Riducendo non soltanto la potenzialità della nostra economia
Riducendo non soltanto la grande possibilità di espansione della nostra forza lavoro ma dando anche vita
A quelle autentiche vergognose situazioni di ingiustizia sociale che rappresentano ancora oggi l'altra faccia del degrado dello Stato
Perché sarei certamente in errore se io limitassi quest'analisi unicamente alla crisi istituzionale
Non credo che occorrano spendere molte parole per ribadire che la Repubblica nata su una guerra civile
Si sta spegnendo giorno dopo giorno del discredito totale della gente per quello che questa Repubblica dimostra ogni giorno all'interno dei palazzi ma vi è anche un altro elemento di più immediata percezione popolare
La Repubblica nata dalle ingiustizie di allora sta morendo giorno dopo giorno nelle ingiustizie di oggi così come la Repubblica nata sul sangue di ieri
Affoga giorno dopo giorno nel sangue che ancora oggi in tante parti d'Italia
Viene sparso da coloro che servono queste istituzioni e che non hanno nemmeno il conforto di avere alle spalle uno stato degno di tale nome
In una Italia in cui per tanti anni
Sì è discriminato chi stava da una parte
Io non credo che ci si potesse attendere
Né per le capacità dello sviluppo dell'economia né tanto meno per la difesa della sicurezza del cittadino altro esito di quello che purtroppo è sotto gli occhi di tutti e allora legare le gare in termini politici in termini propagandistici in termini di immediata comprensione per la gente
La necessità di colpire il sistema dei partiti e di avviare quindi un'altra stagione politica è un'altra fase della nostra storia
Con la possibilità di risolvere i problemi sociali di risolvere i problemi dell'ordine pubblico e e della tutela del cittadino
Non significa compiere soltanto un operazione che logica
Ma significa individuare il vero grande problema dell'Italia nei prossimi tempi perché non cambierà assolutamente nulla fino a quando non cambierà radicalmente il sistema perché sarà impensabile che i democristiani e pidiessini
E i compari vari del sistema riescano ad esempio a ridare moralità le istituzioni
è quindi a garantire a chi lavori a chi vuol lavorare la certezza di aver a che fare con uno stato che è per davvero tutela e difende il mondo del lavoro e della produzione fino a quando cari amici di Napoli
Avremo un rapporto sempre più stretto
Fra la corruzione e il Governo tra la partitocrazia il malaffare fino a quando cioè sarà legittimo citare Giolitti è ricordare che l'Italia del malaffare non è più agli occhi dell'Europa e del mondo quella del mille novecentodieci ma l'Italia del malaffare quella del mille novecentonovantadue tanto a Milano quanto a Napoli
Fino a quando cioè sarà possibile
Ricordare agli italiani tutti i
L'assoluta vitale necessità di dar vita per davvero ad un'opera che sia di bonifica morale
Di liberazione a utenti che
Perché noi dal Movimento Sociale Italiano l'avvertiamo oggi più che mai
La necessità non di celebrare la Liberazione ma di dargli il via alla liberazione dobbiamo per davvero liberarci dobbiamo liberarci di un sistema
Dobbiamo liberarci delle logiche mafiose che in esso sono annidate
Dobbiamo liberarci delle troppe ingiustizie che lo caratterizzano dobbiamo liberarci in una parola sola di una impalcatura che da tanti anni rappresenta unicamente
Quello che
Il volto del forte ma anche purtroppo quella che è la quotidiana Croce che son chiamati a portare gli italiani ecco perché cari amici di Napoli dirigenti del Comitato centrale del Consiglio nazionale
Noi quest'oggi come giustamente ricordava Franco Servello diamo il via nona ad una stagione di commemorazioni per ciò che fu né tanto meno di auto compiacimenti per quel che è stato il cinque il sei aprile
Noi diamo il via ad una nuova stagione di impegno
Di lotta
Un impegno una lotta che avrà certamente il sette di giugno
Nel consiglio comunale di Napoli un nuovo modo è una nuova rappresentanza
Con un maggiori ingresso in pala nella Palazzo San Giacomo degli esponenti del movimento sociale italiano una nuova stagione di impegno di lotte di militanza
Che ha come obiettivo strategico come da tanti anni accade per la nostra Fiamma Tricolore
Quell'edificazione di uno stato che sia per davvero non più lo stato dei partiti non più la Repubblica della partitocrazia ma al contrario la Repubblica degli italiani
La Repubblica dei valori nazionali
La Repubblica del lavoro e della giustizia sociale
Quella repubblica alla quale da tanti anni dedichiamo il nostro impegno è che oggi il cui provocatoriamente il venticinque di aprile Ricon sacri amo non Perry apre lire vecchie ferite ma per fare in modo che coloro che quelle ferite hanno tenuto aperto buttando in molti casi sale sulle stesse al fine di arricchirsi
Al fine di speculare
Al fine di ingrassare quelle ferite che in tanti casi sono state volutamente non rimarginate dal sistema vengano chiuse una volta per tutte le finiti malamente cacciando dal potere coloro che in questi quarant'anni con l'antifascismo hanno in tante occasioni dimostrato alla pubblica opinione
Di essere del tutto incapaci di governare la nazione ma soprattutto di essere non più meritevoli e rispettosi di quello che il grande enorme potenziale del nostro popolo ed è la nostra terra
Viva Napoli veniva al Movimento Sociale Italiano