ARCI: illustrazione dei documenti che verranno presentati al vertice della Vallette tra Ue e Stati africani

Buongiorno iniziamo
Questa conferenza stampa
Che abbiamo
Organizzato per
Parlare del del vertice che si tiene oggi e domani
Alla Valletta un vertice tra
I ventotto paesi dell'un euro pena e i Paesi africani che come sapete ha per
Argomento il
Le politiche per il di gestione del dei flussi migratori gli accordi che l'Europa vuole fare con i Paesi africani essenzialmente per bloccare questi flussi
E noi abbiamo
Chiesto innanzitutto a
Erasmo palazzotto che vice Presidente la Commissione affari esteri della Camera con il quale abbiamo già seguito
Questo processo di esternalizzazione delle frontiere
Che stiamo monitorando attraverso un
Un progetto dell'ARCI segue
Da alcuni mesi di monitoraggio del politica di esternalizzazione delle frontiere che ci è stato che ci viene sostenuto dalla da open society foundation con il quale stiamo cercando di
Monitorare gli accordi che l'Italia e gli altri Paesi europei fanno con i Paesi
Africani diciamo dell'aria intorno al Mediterraneo e anche
Appunto le politiche che vengono messe in atto e questo vestito dalla della Valletta e certamente
Un appuntamento fondamentale da questo punto di vista per cui avevamo deciso
Assieme ad Erasmo di
Raccontare appunto questo
Lavoro di monitoraggio abbiamo anche il piacere la ringraziamo
Di avere qui l'onorevole Li accorta pelle che dell'ufficio di presidenza della Commissione affari esteri e che nei giorni scorsi assieme
A Paolo bene che ringrazio ha presentato una interrogazione alla quale Governo mi pare abbia già risposto che di cui poi lei ci parlerà ce qui accanto a me il padre Musio Zerai dell'Agenzia Habeshia che da tempo segue
Lei conseguenze le vicende legate alle conseguenze delle per delle politica di esternalizzazione in particolare per quanto riguarda
Gli eritrei ma non solo per
Su su su questo particolare gruppo e poi ce Marco
Bertotto che di Medici senza frontiere Paola
De Meo di Terranova che parla anche a nome
Della voi
Io sono Filippo Miraglia dell'ARCI dunque dicevo
Di questo vertice della Valletta nella cartellina che abbiamo distribuito vi abbiamo fotocopiato i documenti che preparatoria anche se tra i documenti preparatori ci sono anche le conclusioni perché di solito questo succede nei
Nei summit internazionali che
Di il la burocrazia europea diciamo prepara le conclusioni prima anche se
Non è detto che siano quelle
E e noi ci tenevamo a denunciare
Quello che
Si sono preparati a fare in questi due giorni Governi europei perché ci sembra che dopo tutti ricorderanno
L'immagine
La foto di quel
Bambino morto sulla spiaggia che ha fatto piangere lacrime di coccodrillo a tutti governanti europei e quindi
Da quelle dichiarazioni di apertura che il Governo ai Governi europei hanno fatto rispetto di fra i flussi migratori in particolare i flussi di chi viene in Europa a chiedere protezione
Le scelte dello europea siano andando esattamente nella direzione opposta il vertice della Valletta pur per esplicita direi dichiarazione del piano d'azione di in tutti i documenti preparatori
Servirà essenzialmente a costruire un
Un insieme di strumenti di cui alcuni sono già
Stati avviati pendenza o per esempio al processo di Khartoum di cui è protagonista il Governo italiano
Che per
Dare
Contributi finanziari
Appunto si parla in di una
Dotazione di circa due miliardi di euro uno virgola otto miliardi di euro che verrà ma in qualche modo contrattata in questi giorni appunto a la Valletta da parte dei ventotto Paesi europei
Una un contributo che verrà dato
Ai Paesi africani in cambio di politiche che blocchino i flussi migratori prima che questi arrivino in Europa quindi
Di fatto quelle morti quelle immagini terribili che sono arrivate
Nei mesi scorsi nel
Sulle sui nostri schermi televisivi hanno portato i Governi europei a fare delle scelte che dicono essenzialmente scarichiamo sui Paesi africani in cambio di aiuti allo sviluppo ma questo diciamo è e la dichiarazione
Che viene fatta è questa o meglio non è questa nel senso che il Governo non dice questo ma
Questa la nostra interpretazione ovviamente di quello che succederà oggi e domani a la Valletta ma soprattutto
In cambio di
Aiuti e sostegni alle forze di polizia di quei Paesi alla strumentazione per la gestione delle frontiere all'implementazione dei campi di transito per stranieri all'implementazione di politiche di dissuasione penso per esempio
A un accordo che l'Italia sta facendo col Niger per costruire un
Dispositivo
Per dissuadere i migranti che passano dal Niger vengono transitando dal Niger delle Mendola solo OPA a quindi investendo diciamo centinaia e migliaia di euro ad Agadez d'
Per convincerli a non partire una cosa che già il Governo italiano ha fatto in passato
E che poi di solito a come
Risultato nulla perché
Questa propaganda per impedire alle persone di partire non convince nessuno essenzialmente i flussi certamente non dipendono da questo
E
Il vertice di Malta come tutti quelli che l'hanno preceduto non si pone minimamente e non c'è in agenda se voi andate a leggere non c'è scritto da nessuna parte
Lumi europea non si pone il problema di come le persone arrivano in sicurezza in Europa scappando dalle zone di guerra non ce lo pone per i siriani non c'ero pone per gli eritrei non ce lo pone per quelli che arrivano dall'Afghanistan
Non c'è
Come ripetiamo da mesi ormai ne neanche una persona che può rivolgersi a uno dei ventotto Paesi europei ed arrivare in sicurezza venendo da una zona di guerra invece diciamo
La discussione che ci sarà oggi e domani
Alla Valletta sarà una discussione che punta a
Da un lato a frenare i flussi convincendo i Governi africane e quindi a collaborare in questa sorta proprio in questa esternalizzazione delle nostre frontiere e dall'altro a rafforzare i dispositivi di rimpatrio e da questo punto di vista voglio solo affrontare il tema perché noi purtroppo siamo stati protagonisti in queste settimane
Di quello che è successo
Alla nostra frontiera
Molti di voi avranno registrato gli sbarchi ci sono stati nei mesi scorsi noi in tre di questi almeno tre di questi sbarchi siamo stati attori diciamo attivi nel senso che
Le persone che sono arrivate a Siracusa scusata da uno staccata né a Pozzallo sono state tra fine settembre inizi di ottobre
Divise secondo una procedura che prima non veniva applicata sulla base di un di un questionario che viene fatto nel senso che alle persone di viene chiesto di che nazionalità sei
E una volta che uno dichiara la nazionalità viene messo diciamo nella fila dei buoni o nella fila dei cattivi la fila dei buoni dove stanno i siriani gli eritrei viene mandata
Poi nei centri di svista mento per quelli che andranno nei centri d'accoglienza e invece per esempio i subsahariani vengono messe nella fila dei cattivi a loro viene dato un
Respingimento non gli viene un provvedimento di respingimento differito nel senso che gli viene dato questo respingimento sul territorio italiano e non prima del territorio italiano cioè quando arrivano e e poi vengono rilasciati per strada
Un centinaio di queste persone sono arrivate appunto nei nostri uffici noi abbiamo seguiti tra questi che hanno subito un respingimento quindi che hanno un provvedimento di respingimento lo dico perché questo la cosa che è vietata dalla nostra legge c'erano anche quattro minori a cui noi abbiamo
Ovviamente abbiamo provveduto a portarle in questura farli fotosegnalare come minori e adesso loro diciamo hanno aperto una una una procedura di tutela
E e chiederanno asilo in quanto minori però erano stati respinti è ovviamente hanno avuto la fortuna di incappare in qualcuno che gli spiegasse cosa deve fare ma noi non sappiamo quante
Con questa nuova procedura legata arrecato diciamo all'ideologia dello del lotto spot
Quanti appunto quanti minori ma anche quante persone vittime di tratta vittime di persecuzioni ci siano ribadiamo che a questo vertice parteciperanno
Governi che notoriamente sono governi dittatoriali l'Eritrea
Il
Il capo del Governo della carta del Gambia
Il Sudan a cui noi diamo una patente a livello internazionale in questo modo oltre a promettere gli aiuti diciamo una patente di autorevolezza che ovviamente
Diciamo li aiuterà a continuare queste
Diciamo il loro potere nei Paesi da cui provengono uno di questi minori di cui vi parlavo un minore cambiano ci ha raccontato che nei giorni nei mesi scorsi anzi prima
Prima che lui scappasse suo fratello la polizia
è andato a prendere solo da casa loro sono mesi che lo cercano non sanno più che fine ha fatto per dirvi che come tutti sanno in Gambia contraente a quello che dice il nostro Governo non c'è una democrazia ma noi ci ricordiamo di quando ci dicevano che anche Gheddafi era un
Un chiaro democratico con il quale
Il Governo italiano fece degli accordi
Con il quale fece anche a fare perché ricordo che
Con la Libia il Governo italiano ha fatto a fare Finmeccanica avuto trecento milioni di euro per un sistema di monitoraggio della frontiera sud
Mi fermo qui do la parola a a Erasmo palazzotto che ringrazio ancora e poi subito dopo agli altri e alle domande
Grazie
Parto dalla continuità questa conferenza stampa come ricordava Filippo in continuità con un percorso che in questi mesi dire nell'ultimo anno
Abbiamo fatto insieme all'Arci un alcuni rappresentanti parlamentari e il mondo dell'associazionismo che si occupa di questi temi anche costruendo appunto l'Osservatorio di cui parlava Filippo su quelle che sono le politiche che in questo momento
Sono messe in campo sulla gestione del fenomeno migratorio ma la continuità
Sconvolgente e da parte delle scelte diciamo dei Governi europei con le politiche che sono state la causa principale del problema
No io oggi si apre diciamo il il vertice della Valletta come il dichiarato non come noi supponiamo e in perfetta continuità con quelli che sono stati il processo di Rabat prima è quello di Khartoum dopo
Nel esprimerò molta preoccupazione in questo momento
Per questa scelta politica da un lato
Per la politica di esternalizzazione dei confini cioè l'idea che in qualche modo un fenomeno epocale e strutturale del nostro tempo quale il fenomeno migratorio
In questo momento storico si affronti e si risolva allontanando la drammaticità del fenomeno dai nostri occhi e quindi spostare più a sud sotto il Sahara i confini dell'Unione europea da una parte
E più a est in Turchia i confini esterni europea dall'altra
Questo è purtroppo diciamo la linea guida che i Governi europei hanno seguito finora ed è
Dichiaratamente l'obiettivo che in qualche modo si sono dati anche dietro una parvenza di in qualche modo
Prova nascondere questa scelta e non lo vediamo in tutto guardate che cambia livello degli interlocutori e di conseguenza anche diciamo la compravendita di Quinta lo punto
Oggi l'Unione europea mette un miliardo e otto sul tavolo della Valletta per i Governi africani che devono gestire per conto dell'Unione europea il fenomeno migratorio qualche giorno fa
Sono stati messi sul tavolo della Turchia che oppure se in un solo Paese ha un peso politico militare ed economico maggiore rispetto a tutti i Paesi africani sanno la Valletta
Quasi tre miliardi per gestire la i flussi migratori dalla Siria
è non cambia in nessuno dei due casi il fatto che l'Europa vincoli quegli aiuti alla gestione dei flussi migratori
è non li vincoli mai all'acquisizione di nuovi diritti in paesi in cui la parola diritto è una parola che probabilmente ha perso il senso da molto tempo
E questo è il
Il punto principale noi ci troviamo davanti a un fenomeno migratorio che per la sua portata
E soprattutto per le cause che sono diciamo legate all'insostenibilità di un modello di sviluppo a processi che in qualche modo non sono arginabili
è un fenomeno strutturale e che cambierà probabilmente anche il volto della nostra società così per come si sta connotando è un fenomeno che non è arginabile no i le scelte di politica del dei Governi europei fatte fino ad ora
Hanno ottenuto solo risultato di drammatizzare questo fenomeno ma non lo hanno fermato non lo hanno ridotto non hanno prodotto nessun risultato dal punto di vista né della gestione del governo del fenomeno né della sua riduzione
E siccome le politiche che vengono promesse oggi col vertice la Valletta sono in continuità con tutte quelle che hanno continuato a drammatizzare a creare il problema noi non abbiamo alcuna fiducia rispetto al processo in campo
E allora vorremmo provare a dire diciamo quello che secondo noi
Andrebbe fatto in questo momento perché
Appunto dicevo prima o mentali fondi per la cooperazione internazionale è sicuramente come dire una scelta lodevole
Se quei fondi però vengono vincolati alla gestione dei flussi migratori il rischio che corriamo è di ottenere l'effetto in opposto
Venivano qui citati probabilmente
Domus Zerai ci dirà anche qualcosa in più ma
Tra gli aiuti previsti tensioni aiuti previsti a un Paese come l'Eritrea a un Governo come l'Eritrea
Che
Allo stesso del che dovrebbe essere nel
Nell'immaginario dei Governi europei o meno nelle scelte fatte a la Valletta
Causa e soluzione del problema stesso cioè il Governo e l'Eritrea è in questo momento la causa principale della nascita i flussi migratori da quel Paese
Perché sono quasi tutti essendo uno dei Paesi africani che più contribuisce flussi migratori non essendo nonostante sia molto piccolo
Sono quasi tutti diciamo rifugiati profughi che scappano da un regime terribile allo stesso tempo noi forniamo gli aiuti a con lo stesso regime perché
Attraverso quegli aiuti migliori la condizione di vita delle persone per non farla scappare CEM un controsenso enorme dentro questa scelta e allora noi pensiamo che bisogna da un lato rispondere all'emergenza umanitaria che si è generata e dall'altro programmare politiche strutturali per governare questo fenomeno senza drammatizzare
E nello specifico perché non voglio
Rubare troppo tempo agli altri intervenne a questa Conferenza
Noi pensiamo che in primo luogo serva a garantire le vie d'accesso legali i cosiddetti corridoi umanitari noi non possiamo continuare come Europa ad assistere
Alle immagini tragiche veniva richiamata diciamo
La commozione con lacrime di coccodrillo davanti drammatiche immagini della morte di
Del bambino di Dylan curdi
Sul sulle spiagge la Turchia ma non possiamo diciamo comunque il CIPE il ventiquattro ore e poi tornare a dimenticare quello che accade ogni giorno nel
Nel vivere sulle rive del Mediterraneo e che accade anche dentro
I confini europei penso alla drammatizzazione del
Del fenomeno che determina quella abominio rispetto e non si riceverà sui valori che il muro dall'Ungheria e allora su questo io penso che noi dovremmo provare a
Dire delle parole chiare
Dovremmo dire che non serve a niente e mettere
Delle navi in mare contro gli scafisti quando abbiamo visto che per esempio per quanto riguarda il fenomeno
Migratoria in arrivo da est gli scafisti dei trafficanti di esseri umani spesso sono diciamo cittadini europei che agevolano il traffico al transito dentro i confini e quindi probabilmente dovremmo guardare anche a casa nostra prima di preoccuparci di quelli di casa degli altri
Dicevo quindi prima di tutto garantire delle vie d'accesso legali
In secondo luogo data l'emergenza io penso che non ha dubbi abbiamo la necessità di ridare le stesse regole di ingaggio che aveva Mare Nostrum le missioni attualmente in mare Mediterraneo
I numeri parlano chiare noi abbiamo rispetto al due mila quattordici dove abbiamo registrato qualche centinaio di input di morti per non fragile oltre tre mila cinquecento morti quest'anno nel Mediterraneo
Se i numeri sono questi evidentemente la retorica sul fatto che prima tra i toni e poi Poseidon
Abbiano in qualche modo sostituito Mare Nostrum non è vera perché Mare Nostrum e chi come me ha avuto la fortuna di stare a bordo navi di Mare Nostrum aveva un mandato a regole di ingaggio chiare che coprivano uno specchio d'acqua che arrivava fino alle coste dell'Egitto con l'obiettivo preciso è una struttura che aveva
Lo detti preciso di fare o solo e soltanto se verrà in Schio mentre questa queste missioni in realtà continuano a fare quello che tecnicamente si chiama protezione delle frontiere non si capisce bene da chiedo a cosa
E
In
Terzo punto bisogna abolire nel più breve tempo possibile Dublino
Il Regolamento di Dublino uno delle principali cause dei problemi legati soprattutto al sistema d'accoglienza e processi di clandestinizzati Simone se noi abolissimo Dublino non avremmo bisogno di fare io sfottò di immaginare una forma
Di nuova Gestapo che controlli centri
Che di su cui ancora non si ha idea come funzioneranno che sono questi nuovi hot spot
Che verranno istituiti soprattutto
In Sicilia e nel sud Italia e avremmo probabilmente invece la fila
Al all'arrivo delle persone per identificarsi potere fare la richiesta per andare nel paese dove proprio progetto di vita è stato pensato immaginato
Infine abbiamo bisogno e
Abbonamento Dubino di una legge
Sul diritto d'asilo europeo
Non è pensabile che noi abbiamo un'omogeneità sul piano fiscale in Europa ma quando si arriva a parlare di diritti ogni Stato faccia quello che ritiene
Su questo ci sono due velocità dell'Europa che sono insostenibile lo abbiamo visto quando sono stati solerti i Governi ivi i Presidenti dei Governi di ventisette Paesi europei quando è stato l'ora e il momento
Di versare il Governo greco il popolo Greco perché non aveva rispettato i parametri fiscali è chiedeva maggiore flessibilità non abbiamo sentito una parola quando sono stati invece messi in discussione i principi fondamentali l'Unione europea da un Governo come quello ungherese
E questo è un silenzio assordante che pesa
Come un macigno rispetto al futuro dell'Europa
Diciamo appunto quindi una legge sulla sito europeo un piano straordinario di accoglienza che individui Standa dei criteri unici di accoglienza per tutti
I Paesi europei per non assistere più a quelle scene che abbiamo visto anche quelle raccapriccianti dei campi di detenzione di fatto nell'est Europa
Chiudo infine con una sola cosa mi mi scusi ero
Mi scuso se sullo fatta lunga
C'è un po'una questione che viene messa nel centro del tavolo la Valletta rispetto aiuti alla cooperazione
Ma una parte di questo fenomeno non è un fenomeno legato semplicemente a conflitti o a dittature
C'è un tema che riguarda l'insostenibilità di un modello economico di sviluppo anche dal punto di vista ecologico bisogna mettere al centro che cosa sarà nel continente africano da qui a vent'anni o trent'anni
Bisogna cominciare a immaginare di ripagare una parte del nostro debito cancellando il loro debito
Non deve rimando andavano rimanere solo nella bocca del Papa
Alcune parole ma devono essere ripreso dalla politica rispetto all'idea che c'è un debito ecologico che i Paesi i Governi occidentali hanno nei confronti dei paesi di quella parte del pianeta che oggi determinò nuovi profughi come gli eco profughi
E quindi noi dobbiamo cominciare a pensare anche di cambiare la legislazione sull'immigrazione in Italia a partire dall'abolizione della Bossi-Fini perché i migranti economici
Non sono pericolosi criminali e clandestini che vengono qui a rubare qualcosa ma sono una parte del fenomeno e quella parte va governata e chi fugge da fame e miseria perché non ci sono più le condizioni del suo Paese per costruire un futuro
A lo stesso diritto di venire qui di chi fugge da una guerra perché la fame la miseria sono un pericolo altrettanto tanto altrettanto grande per la vita delle persone grazie ripasso prossima
Sì io darei la parola adesso Aldo Musio Zerai e poi gli altri velocemente così lasciamo proviamo a lasciare cinque minuti seri allora
Stato tanto detto tante cose
Anche questo meeting che si sta tenendola
A Malta in continuità col processo di Khartoum quindi chi siedono
Sul tavolo oggi Malta
Paesi come l'Eritrea l'Etiopia il Sudan la Somalia
Sennori vogliamo fare accordi di riammissione verso questi Paesi
Forse l'Eritrea adesso no però liceo che ha sì
Però sappiamo sappiamo anche qui così oggi l'Etiopia
Che cosa sta succedendo anche lì per esempio Dio Romo che sono continuamente bersagliati per quelli movimenti che cercano un'autonomia o comunque
Tentano di fare opposizione al Governo centrale lo stesso nella zona di Ogaden lo stesso nella zona
Dove si sta costruendo anche tre di cui un'azienda italiana che sta costruendo la dica
Di nella zona di homo e giovedì proprio oggi questi giorni sono stati dei massacri per cacciar via i pastori e agricoltori dal loro territorio perché ostacolavano il progetto della costruzione della diga
E allora e però l'Etiopia viene ritenuta come Paese abbastanza democratico per cui
Stai Uniti io poi viene a chiedere asilo in Italia o in giro per l'Europa
Difficilmente
Viene riconosciuto rifugiato
Tranne sei non dimostra che era parte del partito di opposizione che abbia un segno di tortura sulla propria pelle
Perché così è stato chiesto per esempio in Svizzera ma non solo in Svizzera Falconi appartenenti di questa etnia
è stato chiesto fammi vedere il segno dove sei stato torturato
Ecco
Paesi che sono la causa di questo è l'esodo vengono invitati oggi ha espresso l'opzione del problema
Però
Come bisogna ricordare che quando è iniziato il processo di Khartoum negli stessi giorni mentre
La
La presidenza di turno italiana guidava
A Khartoum
Per iniziare il processo negli stessi giorni al confine tra l'Eritrea il Sudan venivano fucilati quindici ragazzi e ragazze tra cui
Quattro erano minorenni
Per il semplice fatto che stavano tentando di varcare il confine per andare dall'Eritrea in Sudan e continuare il loro viaggio
Allora se questo è il metodo di arginare o di impedire il flusso in uscita da quel Paese e l'Europa si assume anche una responsabilità gravissima di essere complice di un regime
Chi usa metodi brutali per
Controllare la propria popolazione
E in questi giorni l'Eritrea al Consiglio di sicurezza dell'ONU è sotto processo
Appena stato prolungato le sanzioni appena stato manda dato mandato per un altro anno per investigare
Per crimini contro l'umanità in Eritrea per cui
E non riesco a comprendere questo tipo di atteggiamento da una parte c'è l'ONU che sta processando che sta indagando che sta
Facendo inchiesta su quel Paese ritenuta responsabile delle violazioni più gravi dei diritti delle persone lo stesso momento l'Europa
Mi è stato detto in più parti sia a Bruxelles in Francia in Italia
Continuano a dirmi noi vogliamo tenere il canale aperto di dialogo con questo regime vogliamo tenerlo dentro
Il consenso
Internazionale rare nella diplomazia il tutto la
Questione geopolitica e strategica del Corno d'Africa
Però
A nessuno interessa le sorti della gente
A qualcuno
Mie neppure fatto capire guarda che il tuo popolo essa criticabile
E sa criticabile
Per un disegno geopolitico molto più ampio del Corno d'Africa
Quando io dico insistevo ma perché se volete veramente la soluzione del problema del i giochi Eritrea c'è il problema del confine che li da quindici anni
L'ONU Collazzo a commi si era fatto ridisegnato il confine e però non è stato in grado di
Costringere i due Paesi ad accettare quella risoluzione quella decisione
Però
Non possiamo invitare più di tanto l'Etiopia costringerla ad accettare quella risoluzione dell'ONU perché l'alleato Fini fidato l'alleato perfetto nel Corno d'Africa quindi
Si sacrifica il popolo eritreo
Il nome di quell'alleanza di quella
Strategia geopolitica
Nella zona allora finché si ragionerà con questi metodi e noi non avremmo
Soluzione dei problemi
Che cosa sta succedendo se noi torneremo I respingimenti perché di questo si tratta
Bisogna andare a ricordare che cosa succedeva durante i respingimenti dai respingimenti sono nati
Tutto il traffico di esseri umani che noi abbiamo denunciato tra il due mila nove e due mila dodici
Che avveniva nel Sinai i primi a raccontarci di essere stati sequestrati erano ottanta persone che sono stati respinti dall'Italia verso la Libia i quali poi hanno cercato via alternative
Verso Israele
Sappiamo che cosa succedeva i respingimenti nel deserto che venivano lasciati morire di fame di sete assunto della Libia al confine con il Ciad con il Niger
Ci sono lì
Le ossa di tantissime c'è persone che la sabbia nasconde che testimoniano quello che avveniva
Se non vogliamo tornare a questo
Quindi bisogna
Tener conto e sensibilizzare la società civile che costringa i Governi a ripensare
Questi tassi che stanno
Facendo es quasi mercifica Ambro
I diritti delle persone
Se noi stiamo vedendo quello che è stato detto adesso l'Europa promette due miliardi di in cambio di impedire o di arginare o di controllare
Sapete cosa sta succedendo in Ruanda
Per per i profughi eritrei Tivoli sudanesi che vengono espulsi da Israele Israele li manda con tre mila dollari
In mano arrivano all'aeroporto il Ruanda
Perché il
Israele era uscita fare accordo con il Ruanda accordo di riammissione se anche non sono cittadini ruandesi ma sono sudanesi eritrei etiopi vengono mandati in Ruanda voi lì all'aeroporto sono già pronti
I pass eroi trafficanti quello che vogliamo che li prendono e li portano in Uganda in Uganda oltre confine vengono abbandonati
Arrangiatevi
In questi in questi ore ci sono
Anche i trafficanti che sono già organizzati di alternative
Se il truppa di quindici mila dollari che organizzano il viaggio dal Sudan in Sudafrica dal Sudafrica in Brasile dal Brasile per gli Stati Uniti attraversando
Io vengo contattato da gente che è finita in Filippine gente che è finita in Vietnam in campo già in Thailandia
Incarnati
Dai trafficanti che li promettevano passerai transito da Vietnam poi andrai in Australia o andrai in Svezia intanto si sono presi sette otto dieci mila dollari da
E questo è
Più restrizione più chiusura sta producendo sempre più traffico i trafficanti si sono
Sempre più arricchiti
Mettendo in pericolo però la vita delle persone
Quando dal Vietnam mi ha telefonato una donna incinta con un altro bambino
In mano che gli è stato promesso che stava passando da lì solo di transito per poi arrivare in Svezia poi è arrivata all'aeroporto
Non c'era niente da fare il documento era falso il fisserà falso tutela fa sono stata trattenuta lì
Poi vietnamiti hanno detto
Questo è tutto falso carta straccia adesso vai arrangiati doveva non parla nella lingua non conosce adesso non c'è
Esposti a ogni rischio e pericolo
In tutto questo discorso che si sta facendo nell'Unione europea ma anche in questi giorni a Malta nessuno si sta sta parlando della prevenzione e protezione
Come prevenire questi
Esodi e poi consequenzialmente anche le tragedie nel deserto nel mare
Quindi noi dobbiamo tornare a parlare di prevenire
Quindi vuol dire bisogna andare a cercare la soluzione dei problemi nei Paesi di origine
Quindi prima quei regimi devono essere costretti a cambiare
La loro politica che oggi sta causando quei flussi
E come proteggere nei paesi vicini queste persone
Quando si sta si parla di creare questi mega campi in Niger o insultano perché il processo di Catto prevede anche questo però dobbiamo ricordare che dal Sudan dai campi profughi in Sudan nasce gara venivano rapiti le persone
Dai trafficanti ogni spesso i poliziotti stessi consegnavano le persone ai trafficanti
Perché dietro la corruzione quindi chi garantisce la sicurezza
Delle persone dei questi campi
E poi è stato detto bisogna creare questi corridoi umanitari e
Che permettono a quelle persone di arrivare in sicurezza l'ultimo su questi famosi col spot
Già stato detto come vengono selezionati in base alla nazione al nazionalità senza tener conto che anche
In quel nazioni ritenute
Abbastanza democratici ci sono delle persone che vengono perseguitati ma non non è solo quello
Anche per quelli eritrei ove il RIS siriani e così via si sta usando anche lì quant'è l'altro giorno sono stato contattata da un gruppo di eritrei che erano
In un centro
Questi lo sport
Quando
Stavano per prendere le loro impronte digitali gli è stato detto scegliete dove volete andare
Quindi hanno scelto chi sversa chi Norvegia chi Germanie
Dopo che hanno preso le loro impronte qualche giorno dopo gli hanno detto no non c'è più posto in questi Paesi andrete in Spagna forse qualcuno in Francia
E quando si sono rifiutati che è stato detto allora vi rimandiamo indietro a casa vostra
Con
Anche
Un po'a fare minaccioso
Allora che cosa succederà adesso quelli là sono stati fregati hanno dato le impronte quello che passa l'informazione però adesso e
Non fidate di più
Questo vuol dire il famoso riallocazione salta perché nessuno si fiderà nessuno vorrà dare le impronte e quindi
L'Italia si ritiene
Un altro problema quelle persone che dopo il primo aprile che sono arrivati in Italia
Sono arrivati in Italia che però erano andati in altri Paesi senza dare le impronte per esempio is il
La Svizzera solo quest'anno ha rimandato indietro più di settecento persone
Arrivati qui che vogliono entrare nella procedura gli è stato detto no come se è stato in un altro Paese tu non rientri più nella procedura
E quindi anche questi rimangono bloccati qua bisogna trovare anche soluzione a questo grazie grazie ad un museo dello però adesso all'onorevole
Lì è quarta pelle che ringrazio ieri siamo stati a una riunione al ministero all'interno del ciò se è questa il Paese europeo che prende la cifra più alta di riallocazione che c'era
Detto ieri Morrone la Romania che prende trecento
Cresce che veramente diciamo su questo i famosi centosessanta mila al momento si tratta di qualche decina di persone appunto e la quota più grossa dovrebbe andare perché comunque queste sono le dichiarazioni disponibilità in Romania sono trecento
Allora è evidente a tutti noi diciamo che ci occupiamo da tanto tempo di Africa e di questioni la cooperazione che
Il summit della Valletta un summit importante raramente capita di effettivamente
Avere così tanta attenzione su questi temi che fino a qualche mese fa erano temi considerati di nicchia e non strategici
Il tema degli aiuti è diventato un tema strategico il tema del rapporto Europa Africa diventa un tema strategico questo non lo dobbiamo
Secondo me dimenticare in una giornata che comunque marca
Un cambio di passo reale nelle relazioni tra Europa e Africa dove vada e quali criticità ci sono sono state dette poi lo dirò anche nell'intervento
Non dimentichiamoci però che l'anno scorso il round previsto dalla cooperazione un Unione o impegna Unione nei Unione europea Africa dell'aprile dello scorso anno è stato sostanzialmente un summit
Senza un nulla di fatto è che finalmente ci sia un momento in cui viene rilanciata la necessità di parlarsi tra Paesi africani e Paesi europei per risolvere un problema comune a mio giudizio
Un passaggio abbastanza cruciale certamente la cosa che io vedo più preoccupante e su cui penso insomma che l'Italia debba dare un contributo vero e reale
è il tema della qualità delle relazioni se appunto Rappo e la partnership Europa Africa è una partnership sostanzialmente congelata da anni che non ha prodotto nessun tipo di
E di risultato concreto al di là di un finanziamento
Per è l'African Peace Facility quindi per i per le truppe africane che andavano a risolvere problemi dei conflitti africani oggi siamo di fronte invece alla necessità di avere un dialogo rafforzato tra Europa ed Africa su un tema che diventa un tema comune che è quello delle migrazioni
Ecco il rischio più grande del del summit della va letta e che ci si è incontrati per parlare ma non si stia parlando la stessa lingua
E cioè che la lingua europea sia una lingua che parla di rimpatri controlli dei confini politiche securitaria e invece dall'Africa dice esce una voce che è diversa che dice certamente insieme possiamo provare a controllare meglio questi flussi ma ci sono da un lato delle cause strutturali e dall'altro lato una serie di questioni che devono essere condivise insieme allora il messaggio più grosso che io spero insomma che il nostro Governo riesca a trasmettere ragiona o di oggi di domani e questo anche rispetto a una serie di iniziative che il nostro Paese ha preso in anni di vacche magre erano tutti bravissimi ad andare negli anni novanta in Africa apportare
Quando magari c'erano appunto conflitti guarda in altre parti e a rifarsi un po'all'immagine
Dicendo che però si era governi che avevano anche attenzione al tema che la povertà facendo il tour africano negli ultimi anni in Africa si sono visti molti meno Capi di Stato
A anche europei c'è stata una difficoltà di avere dei rapporti strutturati con i Paesi africani di dialogo politico e diplomatico Italia in questo ha fatto uno sforzo sta facendo uno sforzo su vari versanti ecco io spero che domani circa e oggi e domani il messaggio che il nostro Governo porti sorveglianza confidente un messaggio diverso un messaggio che si debba dialogare con questi Paesi perché
Noi come Paese diciamo cardine di un rapporto tra una parte
Perché ci rendiamo conto prima degli altri
Che o si dialoga parlando dei problemi comuni oppure pensare di dare dei soldi perché qualcun altro si risolve il problema è una cosa che non ha funzionato molto bene nel passato che non funzionerà
A fronte di fenomeni come questi quindi spero davvero che il nostro Governo abbia la capacità
Di portare qualità
E livello a delle relazioni che in questo momento sono delle relazioni deboli e che il summit non necessariamente rilancio nel modo più giusto perché non si parla la stessa lingua questo il primo elemento secondariamente sul tema degli aiuti di cui sopra si è parlato
Ancora una volta
Finalmente gli aiuti sono diventati uno strumento strategico delle politiche estere dei vari Paesi europei e non solo prima non lo erano erano appunto un elemento di solidarietà che si doveva fare anche alcuni governi di centrodestra l'avevano
Vista così
Non è più così che aiuti fanno parte di una idea di proiezione
E di
Tentativo di risolvere una serie di cause strutturali quindi bene che ci sia finalmente un un un fondo un fondo fiduciario con delle risorse allocate delle risorse una parte che appartenevano già
Pensiamo alle risorse degli aiuti della cooperante la della Commissione ma quarantotto cento milioni addizionali
Bene che alcuni Paesi a partire dall'Italia che darà dieci milioni in più oltre a quelli già stanziati dalla Commissione europea ci mettono delle risorse loro
Certamente anche qui il varco a parlata la stessa lingua
Gli aiuti non sono uno strumento per cui altri fanno delle politiche che noi non abbiamo il coraggio di fare in particolare sul controllo dei confini che aiuti sono uno strumento strategico per risolvere le cause strutturali del perché queste persone si muovono
E finché su questo non c'è attenzione comune da parte in particolare dei Paesi partner europei cioè che lì
Si devono spendere delle risorse perché altrimenti i problemi
Diventano più problemi di conflitti problemi legati al cambiamento climatico problemi legati in particolare disuguaglianze economiche
Aumentano poi ci sono problemi che arrivano da noi e quindi forse la prevenzione forse
Il riequilibrio degli squilibri globali fuori se ci sono anche del delle azioni che possono essere fatte tramite gli aiuti devono essere messe in campo con un'idea un po'diversa e questo è il secondo elemento di criticità vera
Della Valle tali tagli ha già ribadito nella risposta all'interpellanza di venerdì scorso che noi non siamo per l'idea che se uno diciamo che se uno Stato membro non prende rifugiati
Ci sono delle condizionalità per cui vengono tolti gli aiuti e questo è molto buono perché insomma questo principio spia che verrà spinto da alcuni Paesi europei nel corso del summit dell'Est for less
è un principio che non ha senso perché se gli aiuti sono un pezzo strategico
Per il rilancio di politiche che vada a risolvere problemi strutturali delle migrazioni devono essere utilizzati per varie azioni al tempo stesso però
Io credo insomma est mi auguro che il nostro Governo sono abbastanza che qui insomma penso anche rispetto ai alla risposta dell'interpellanza spero che il nostro Governo riesca a proporre una serie di azioni
Positive
Attraverso cui utilizzare gli aiuti stanziati nel tra Spagna per risolvere alcuni problemi strutturali a causa alla radice delle migrazioni a partire dal tema di come utilizzare i soldi del transponder
Sul tema dell'impiego delle persone dell'impiego nei Paesi africani nelle persone che invece ha altrimenti partirebbero che ha un'ottica un po'diversa da dire o lo fa che voi o non bomba volgiamo controllate voi confini o non vi diamo gli aiuti e questo è il secondo punto il terzo punto che credo resti un po'di più invece
A noi per le prossime settimane per i prossimi mesi di lavoro è il tema delle coerenza delle politiche ma ho fatto una legge di riforma
Della cooperazione che prevede una governance per far sì che insomma il tema degli dello sviluppo della cooperazione internazionale
Diventi un tema che orienta alcune politiche a partire dalle politiche migratorie
Su questo c'è ancora molto lavoro da fare c'è molto lavoro da fare per rilanciare certamente come chiedono in alcuni documenti anche l'organizzazione la società civile i programmi di all'insediamento
C'è un problema sulla di locazione all'interno dei Paesi europei ma poi quando noi parliamo di corridoi umanitari e il totale di persone che passano attraverso i piccoli doni umanitari che esistono cioè le politiche di reinsediamento sono ventimila persone in Italia ne arrivano due mila sono sono tantissima rispetto a ventimila ma molto poche rispetto i numeri
Di rifugiati che ci sono in alcuni in alcuni Paesi penso in particolare I Paesi cosplay rifugiati la crisi siriana ecco sulle politiche di reinsediamento si può fare di più e lo si può fare con un'ottica appunto
E di coerenza delle politiche per lo sviluppo
Il nostro Paese deve fare di più perché vengano implementate
Quelle idee che girano all'interno della Commissione europea sul tema delle blue card e quindi la migrazione legale per ragioni di carattere economico penso che non si può pensare
Esclusivamente di ragionare solo in termini di rifugiati perché in Europa stanno arrivando due due tipi di flussi bisogna capire come legalizzare questi tipi di flussi e in terzo luogo
Una riflessione tra di noi dovrà essere fatto sul tema delle condizionalità ma non le condizionalità lessi slash
Ma le condizionalità
Lo dicevano anche chi è intervenuto prima di me in particolare nei confronti di quei regimi che oggi generano flussi di rifugiati
E quindi certamente gli aiuti possono essere uno strumento di leva per fare sì che questi Paesi
Cambino alcune delle politiche che oggi generano flussi di rifugiati pensiamo tutti quanti all'Eritrea il Governo italiano ha iniziato un
Dialogo di cui adesso abbiamo anche dibattuto in Parlamento e anche tra di noi
Su cui non tutti siamo convintissimi del dei contenuti ed il senso di questo dialogo io credo che questo dialogo possa avere un senso se noi utilizziamo gli strumenti a nostra disposizione per dare dei messaggi abbastanza chiari sul tema del rispetto dei diritti umani
Sul tema in particolare sempre riferendoci all'Eritrea del della durata della coscrizione militare per ragazze e ragazzi
E quindi queste sì sono le condizionalità che devono essere messe in pratica su cui ci dobbiamo chiarire le idee e che sono condizionalità diverse dal L'Espresso grazie
Grazie sì
Veloci dai Marco Riva Marco poi Paolo due minuti a testa scusate
Allora dico Novello non solo sarò molto sintetico va be'in quanto intanto Pato Donno l'elemento che che stato in parte sottolineato ma che secondo me è il vero paradosso del vertice della Valletta
Il vertice della valle tra un incontro dove ventotto Stati membri dell'Unione europea
Che ospitano il tre per cento circa dei migranti forzati chiedono a trentacinque Paesi africani che ospitano il trenta per cento dei dei migranti forzati
Di dare una mano per contenere i flussi di tenerne un po'di più di aiutare a sigillare le frontiere
Allora viene da domandarsi con quale faccia l'Europa possa chiedere a Paesi che detengono componenti così importanti della popolazione mondiale di rifugiati e sfollati e richiedenti asilo di fare uno sforzo in più
Con quale faccia l'Europa chiede alla Turchia sotto con cambio di tre miliardi divisi tra milioni di euro di finanziamenti
Di tenere il più i rifugiati a un Paese che ospita due milioni di siriani solo Istanbul ci sono più siriani che in tutta Europa
Quindi c'è un c'è un paradosso di fondo ed è un paradosso di fondo che nasconde un un'idea un po'un po'cinica di di negoziato un'idea un po'cinica che intanto si basa su una logica che è quella di costruire delle complicità
In politica e disumane noi cerchiamo di
Chiedere a Paesi extra europei di aiutarci a completare il quadro di di contenimento di
Attuazione di politiche repressive che fino ad oggi ha dimostrato di essere oltre che disumano assolutamente inutile influssi stanno aumentando e questo nonostante politiche che negli ultimi anni l'Europa ha reso sempre più stringenti politiche di contenimento politiche di di repressione
Il segnale è semplicemente che queste politiche
Oltre a essere disumane sono politiche inefficaci sono politiche che non servono a nulla sono politiche che
In capiscono una situazione senza riuscire effettivamente ad arginare ad arginare dei flussi che si generano semplicemente perché a prevalere sono le motivazioni
Della fuga due cose ancora molto rapide il tema della condizionalità delle degli aiuti io condivido gran parte dell'aggiornamento degli a quattro pelle sono un po'meno ottimista io credo che ci sia
In realtà in questa logica un nostro ingente il principio di
Come dire distorsione della logica degli aiuti internazionali distorsivo anche di articolo duecentotto del Trattato di Lisbona dichiarazione comune
Consensus europeo sugli aiuti umanitari tutta una serie di
Buone pratiche di principi che l'Europa molto spesso a
Rivendicato
Che vengono abbandonati nel momento in cui mettendo mano al portafogli si cerca di forzare un po'la mano
Ai Governi ai panni africani si cerca di ottenere dei risultati concreti offrendo vantaggi economici oppure offrendo cose che
Non hanno nulla a che vedere anche se poi nel capitolo del piano d'azione figurano nel nel capitolo passaggi legali e sicuri offrendo ad esempio dei visti Schengen
Paradossale nel l'elemento mancante del del del summit della Valletta eh quello dei delle vie legali è sicuro che l'unico sistema per effettivamente trasformare la retorica della lotta
I trafficanti in il risultato concreto come si fa si prendono i trafficanti in uccisi inutili si costruiscono vie legali sicure
Nel piano d'azione
L'unico riferimento alle vie legali sicure effettivo che riguarda le persone in fuga sono i ventidue mila
Insediamenti che però sono parecchie se ne parla da da da qualche tempo hanno la prima proposta della della Commissione
Della dell'agenda europea e poi c'è un riferimento
Veramente fantastico nella sua da matti cita a visti che vengono concesse concessi a studenti imprenditori ricercatori titolari di passaporto diplomatico
C'è una presa in giro è una roba io come dire noi nelle nostre barche nel Mediterraneo e nei progetti non abbiamo mai visto titolare di passaporto diplomatico studenti o ricercatori utilizzare gli scafisti per arrivare in Europa una presa d'il culo mettiamo lì quella cosa perché serve al all'élite africani e i Governi ad accettare di buon grado una complicità nella nelle politiche europee in cambio di una facilitazioni per l'élite i Governi
Africani di accessi
A Schengen
Concludo l'unico affetto del vertice della Valletta all'atto di alcune
Retoriche che ci sono e che speriamo contengano anche pezzi di verità su tentativi di intervenire sui conflitti sulle cause strutturali ma di fatto il vertice della Valletta riporta il discorso sulle politiche restrittive sulla costruzione di muri sulla costruzione di barriere
Sul contenimento piuttosto che sulla gestione
Più seria responsabile umana del tema migrazioni concludo veramente con un effetto e con una logica con la logica di portare il tema distante dei nostri occhi distante dall'attenzione dei media
Quasi che una persona che muore nel deserto in qualche modo è
Come dire la situazione è meno grave rispetto a una persona che muore in sala sul nostro mare quasi che non ci siano modi più umani più sei più dignitosi
Che gestire questo fenomeno semplicemente
Che invece che espelle spingere persone indietro verso Paesi da cui queste persone fungono o verso Paesi che semplicemente non hanno più gli strumenti le risorse
E la capacità di gestione la presenza per il semplice fatto che già sono Paesi estremamente
Oppure come dire
Sotto pressione per un flusso di presenza di più di popolazioni in fuga che prevalentemente è in questi Paesi indietro la retorica all'ennesima potenza
Grazie Paolo De Meo purtroppo diciamo sacrificata come sempre comunque
Ernesto nel mandiamo delle casistiche litorali verso venne Salvalaio era nuova rappresento qui le associazioni delle organizzazioni italiane di cooperazione internazionale di solidarietà
La voi
Appunto le onde che si occupano di
Danni di combattere le cause strutturali della povertà e della migrazione e abbiamo di fronte i dati di fame e malnutrizione che accorta mai ancora settecentonovantacinque milioni di persone nel mondo e l'ultimo rapporto sulla sicurezza alimentare il mondo ci dice che anche dove questo dato
Regredisce un migliora comunque aumentano in maniera precipitosa le disuguaglianze
Il nostro punto di vista è poi quello di puntare diciamo sulle nostre responsabilità come occidente come Europa che da una parte diamo agli utili sempre meno tra l'altro dall'altra né annulliamo completamente benefici con politiche di investimento commerciali ma anche di cooperazione competente
Incoerenti e continuiamo a essere sconsigliabile appunto di di guerre come parlavano
Altri prima di me di squilibri di cambiamento climatico attraverso sotto attraverso soprattutto i sistemi di produzione alimentari insostenibili
Comparto agricolo comunque rimane
Il maggior responsabile di emissioni di gas serra
E mentre invece diciamo voglio ribadire come patrimonio nostro delle onde o quello di un partenariato con i movimenti contadini mondiali di averlo invece riportato al centro
Il ruolo di questi per combattere mitigare il cambiamento climatico non Moffa eccome anche produttori riproduttore di biodiversità
Un elemento fondamentale tutto nella loro resilienza
Si parlava di Africa subsahariana un solo dato l'Africa che riguarda l'Africa occidentale che la Regione dove è prevista una maggiore crescita demografica nei prossimi trent'anni avremo un aumento della popolazione del sessantatré
Per cento il che significa circa il venti per cento di persone in cerca di occupazione dire tra i quattordici e ventiquattro anni di età
E non si può pensare che queste persone questa manodopera sarà riassorbito dalle città
Questa è un'opera nella Regione dove il sessanta per cento della manovra e già impiegati in agricoltura e si produce l'ottanta per cento del bisogno alimentare della Regione e da lì che dobbiamo ripartire creare impiego in ambito agricolo e rurale
E questo significa permettere alle persone in maniera e sulla propria terra l'Africa occidentale l'Africa subsahariana FIAT centrale in particolare la maggiore vittima di accaparramento di terre e acque negli ultimi anni con gravi violazioni di diritti umani del diritto a produrre del diritto al cibo
Quindi assolutamente non si può pensare di
Poter garantire lavoro senza garantire prezzi agricoli remunerativi e stabiliti terza dare la possibilità agli agricoltori di ieri autofinanzierà in qualche modo la l'aumento della produzione agricola che sarà indispensabile nei prossimi anni
E non appunto non mettersi nelle condizioni dipendere dall'esterno per nutrirsi si parlava di coerenza delle politiche
Si può vedere da diversi punti di vista un punto di vista mi piace ricordare qui è quello del partenariato storico tra l'Unione europea e le sue ex colonie i Paesi ACP che è stato regolato per anni dalle convenzioni
Dia un dello Mega l'accordo di potemmo adesso diventa accordo di libero scambio l'accordo di partenariato economico che significa mettere in competizione diretto dal punto di vista commerciale
Brenzoni del mondo completamente diverso dal punto di vista dello sviluppo economico dal punto di vista della competitività
E molti studi che non abbiamo fatto ricerche eccetera insieme nostri partner comunque rivelano che questi accordi perché nella se entrano in figure se firmati dovranno essere ratificati anche dal nostro Parlamento
Comunque comporteranno dalla diciamo la la la la mazzata finale all'economia regionale al tentativo di creare un'economia regionale ad esempio in Africa occidentale dove solo il nove per cento dei prodotti agricoli vengono commerciati a livello regionale comporterà
Una maggiore di versione invece del dell'acquisto di prodotti verso l'Unione europea come già avviene non esempio per per tutti il caso del latte in polvere il cinquanta per cento del latte consumato localmente viene dall'Unione europea viene ricostituito
Come un prodotto finito il logo e tiene in competizione diretta con il latte prodotto dagli allevatori né pastori che riesca a commerciale solo il cinque per cento nelle zone periurbane quindi
Coerenza delle politiche da una parte proponiamo libero scambio abbattiamo le frontiere libera circolazione delle merci dall'altra politiche migratorie invece restrittive
E di tutt'altro stampo dal Sampal punto sicuri Dario ma non abbiamo lo stesso approccio quando parliamo di sicurezza alimentare diritto al cibo di queste popolazioni
Chiudo solamente un punto che anche vi piacerebbe sottolineare qui perché ho letto nella c'è un planner letto ancora interrogazione parlamentare che si parla di investimenti
Per l'agricoltura africana non è possibile parlare di investimenti senza specificare di che tipo di investimenti stiamo parlando occorre distinguere tra la con l'industria e le
Il settore privato domestico locale di piccola e media scala assolutamente fondamentale perché l'agricoltura finale in questo momento è
Le nell'occhio del ciclone della suscita gli appetiti delle grandi imprese multinazionali dal punto di vista di
Nuovi mercati per le sementi e modificate per lo GM libri di per le nuove tecnologie eccetera ma secondo un modello comunque ancora occidentale orientato all'asportazione che non garantisce autonomia e quindi comporta dipendenza ancora che comporta
Non non sicuramente non è non favorisce diciamo non la mitica il cambiamento climatico
E sicuramente diciamo abbiamo visto già gli affetti nel dove la crisi alimentare del due mila otto cosa significa dipendere dall'estero per nutrirsi appunto quando coi prezzi le materie prime agricole
Schizzano quindi solamente per chiudere non la riceviamo appunto le i problemi come soluzioni
Grazie
Bene io
Vi ringrazio e chiedo scusa soprattutto diciamo i commessi lo abbiamo sono un peso un po'più di tempo chi ha potuto parlare poco
Vi chiederei se per voi va bene diciamo per eventuali altre battute domande discostarci velocemente verso fuori perché c'è un'altra conferenza stampa sta per cominciare
Così
Risolviamo il problema possiamo anche avere un po'più di calma comodità