PDS: Assemblea Nazionale del Lavoro

Leone è un saluto
Come già insieme a Silvana da Mary
Vorrei anch'io porgervi care compagne e cari compagni gentili ospiti un breve cenno di saluto Furio di buon la massa di buon soggiorno in questa nostra città sono particolarmente lieto di far questo anche perché vedo un grande valore simbolico nel tenere a Torino l'Assemblea nazionale sul lavoro
All'apertura di una campagna elettorale decisiva per il nostro partito e per il futuro di tutta la sinistra
Vedo questo grande richiamo simbolico prima di tutto nella storia di questa città
Che è stata sede di pensiero forte della sinistra e del movimento operaio
Non soltanto in quelle che ne sono state le sue espressioni più alte come quelle di Antonio Gramsci e di Piero Gobetti
è stata una città queste in cui ci sono vi sono state tensioni lotte vittorie esaltanti ed anche sconfitte drammatiche tutte sempre decisive per noi e per la sinistra
Ma vedo anche questo grande richiamo simbolico di cui dicevo
Sulla scelta di Torino per il presente e il futuro di questa città
Un presente ad un futuro ed ed un futuro che parlano di una città in cui appare sempre più evidente che il lavoro
è la risorsa strategica per eccellenza di questo nostro Paese
Il lavoro in tutte le sue forme ed in tutte le sue articolazioni
Quel lavoro operaio prima di tutto che per lunghi anni è stato l'asse centrale della forza lavoro
Fino a coincidere come immagine sindacare politica e culturale di questa città da qualunque punto di vista la si osserva as quel lavoro di fabbricazione che lungi dallo scomparire si va ridefinendo al suo
Cosa più precario anche meno paga
Mentre per altro verso va acquisendo e non solo nella grande impresa maggiori contenuti di organizzazione di controllo e quindi di conoscenza del ciclo produttivo
Poi il lavoro di organizzazione aziendale e di progettazione tecnologica
Quello dipendente nella grande nella piccola impresa come quello autonomo che dà vita alle centinaia di software house di piccola impresa nella nostra città
Un lavoro che è sempre più capacità di comunicazione tra ambiti diversi del sistema aziendale
Fra l'azienda e l'ambiente esterno e non soltanto più come era un tempo attivazione di conoscenze tecniche specifiche seppure ad elevato livello e vorrei ancora dire il lavoro di organizzazione di gestione del territorio e dei servizi quindi in particolare il lavoro pubblico in cui ancora di più per certi aspetti tendono a prevalere le capacità
Come contenuto specifico di questo lavoro le capacità di mettere in contatto in rapporto soggetti e sistemi che compongono una società Complesso fin dalla progettazione degli interventi
Il presente e il futuro di questa città parlano inoltre di una città è una regione appunto attraversate da una crisi seria profonda dell'apparato industriale produttivo ma parlano anche di una città e di una regione dotate di risorse di opportunità ampie di ripresa di sviluppo
è una crisi riversa queste più difficile anche se forse meno traumatica di quelle dei primi hanno anni Ottanta perché vi sono i vincoli stringenti ineludibile dell'Europa dopo Maastricht ma perché vi sono anche perché vi sono margini anzi o meglio non vi sono margini per uscirne
Soltanto pensando di introdurre più tecnologie nel processo produttivo né tanto meno né tanto meno pensando di aumentare l'utilizzo della forza lavoro che già ai suoi massimi storici
Una crisi dunque che richiede per essere governate superata la costruzione di una nuova dimensione organizzativa generale sia a livello della singola impresa sia nel sistema dell'impresa sia nel sistema ambientale
Una nuova dimensione che può costruirsi solo con il convergere di politiche di strategie diverso che coinvolgono necessariamente tutti i soggetti e le forze in campo
Dalla politica industriale che deve prima di tutto decidere di e di indicare quali sono i prodotti e le famiglie riprodotti su cui sistema Italia può ancora avere una capacità competitiva sul mercato europeo e mondiale
Alla politica economica che deve farsi carico in termini di redistribuzione sulla fiscalità generale dei costi che oggi gravano impropriamente sui principali fattori produttivi smettendola una buona volta con questa stanca litania sulla scala mobile sui salari troppo alti quando tutti sanno che è vero esattamente l'opposto
Ancora alla politica attiva del lavoro certo adeguando gli ammortizzatori sociali che possono essere utilizzati fasi congiunturali di puntando soprattutto a costruire strumenti capaci di accrescere con il concorso di tutti i soggetti il valore della risorsa lavoro e le sue potenzialità soprattutto investendo sul piano della formazione
A questo alla politica di sistema ancora
Per dotare l'ambiente e Torino mi sente particolarmente di questa esigenza delle infrastrutture delle infrastrutture tecnologiche territoriali ed ambientali che sono oggi decisive
Sia per potenziare le condizioni operative dell'impresa e sia per accrescere le opportunità di lavoro
Sì anche per migliorare la qualità della vita dei cittadini noi su questi temi ci siamo permessi di elabora diamo messo insieme un breve documento che abbiamo distribuito ai partecipanti a questa assemblea pensando così anche di dare un contributo alla costruzione di una proposta
Nazionale ma a questo proposito a proposito di questa questione delle politiche di sistema consentitemi un cenno che mi scuserete di tipo locale o forse non vorrei apparisse localistico voi sapete che in questa città ci sono un'impresa è un avvocato che contano molto
Ad un certo punto probabilmente perché hanno capito l'importanza appunto di queste politiche che ho definito di sistema
Hanno deciso di mettere le mani nella politica di questa città in modo più evidente di quanto di quanto non avessero fatto fino ad allora
Mi riferisco al elezione del sì di un sindaco Zanone che come abbiamo come abbiamo detto noi come hanno detto hanno poi ripreso altra fatto un giro in giostra ed è sceso subito per tornarsene a Roma
E
Mi riferisco anche alla soluzione che si è trovato dopo un mese un mese e mezzo di faticose trattative per cui adesso abbiamo un nuovo un nuovo sindaco una Gentile signora di cui si dice anche che abbia molta determinazione e capacità ma di cui le stesse persone che l'hanno eletta già dicono che di giri in giostra per così dire non riuscirà probabilmente a completarne nemmeno uno
Nel frattempo come forse molti di voi si sono anche accorta divenendo cui metropolitana viabilità ed altri progetti strategici per questa città giacciono più o meno congelate
Io ho posto questo problema perché come dire credo abbia molto a che vedere con i temi di cui discutiamo qui lo pongo sotto forma di un interrogativo è possibile cioè che la classe dirigente di questa città continui ad essere nel migliore dei casi il prodotto residuale
Quando non il cascame in alcuni casi la caricatura della cultura del personale politico prodotti dall'impresa è possibile cioè chiedo intelligenza diffusa ed accumulata prodotta dal lavoro in tutte le sue forme ed articolazioni comprese quelle che riguardano la direzione l'organizzazione aziendale
Non debba trovare un suo ruolo una sua concretizzazione nel governo di questa città questo è il problema di fondo che a questa città davanti a sé e soprattutto alla luce della prospettiva europea ma voglio tornare per chiudere al tema principale di questa mia brevissima apertura
Il lavoro dunque è la risorsa strategica su cui investire per riportare il Paese sui binari di crescita equilibrata devono investibile impresa in termini di nuovo organizzazione
Della produzione del lavoro superando la gerarchizzazione la separazione fra i comparti ed i soggetti che operano nell'impresa spesso devono investire vere organizzazioni sindacali e le istituzioni pubbliche garantendo livelli retributivi adeguati offrendo servizi efficienti non solo per chi se lo può permettere
E pensione che consentono di vivere dignitosamente a tutti in modo tale che fatemelo dire così anche il mercato riconosca il carattere strategico della risorsa lavoro
Devono investirmi infine alle forze politiche e mi pare che con questa assemblea dimostri chiaramente di volerlo fare il nostro partito
Riconoscendo un ruolo centrale il ruolo centrale che la soggettività delle donne e degli uomini che lavorano dovrà avere nella fase di riforma dello Stato che il mio nobilmente la prossima legislatura
Dovrà aprire ma con questo sono fin troppo nel vivo di questa la discussione di questa Assemblea e lascio dunque il campo atti ben più di me potrà dire su queste ed altre questioni consentitemi ancora care compagne cari compagni di rinnovare a voi l'augurio di buon lavoro e di buon soggiorno in questa nostra città
Bene
Produce ora i lavori dell'assemblea e lavoro del Pd è il compagno Fabio Mussi del coordinamento nazionale responsabile nell'aria problemi della
Care compagne e cari compagni
Sabato ventidue febbraio eravamo più di duecento mila romani
Una piazza San Giovanni come da tempo non si ricordava
Una piazza San Giovanni delle grandi occasioni per il lavoro per la democrazia
I due grandi beni inestimabili
Che fanno la dignità degli uomini e delle donne
E l'onore delle nazioni i due grandi danni a rischio nell'Italia di oggi
Quei duecento mila è stato inutile cercarle coi suoi telegiornali e sui giornali
Sugli organi del conformismo e dell'obbedienza governativa scomparsi
Siamo qui oggi a Torino per insistere
Per rompere un muro del silenzio
Per dire che non accetteremo la parte di spettatori Mutti nel gran teatro della politica spettacolo
Della sceneggiata dei mandarini del potere di sempre delle esternazioni del capo picconatore
Ricorda ricordate il più famoso dei innumerevoli discorsi televisivi di Francesco Cossiga
Piuttosto recente
Io e voi
Ogni frase cominciava così io e voi
Presidente e popolo
Ma quel popolo di cui parlava non è composto da tutti i cittadini liberi e sovrani titolari di uguali diritti e doveri organizzati in partiti sindacati associazioni
Governati da istituzioni costituzionalmente regolate e liberamente elette
Mal tollerate o esclusi da quel popolo sono gnomi e zombie opposizione democratica il parlamento
Magistrati indipendenti giovani obiettori di coscienza
Operai e cittadini che si ammalano di amianto
La legge sull'amianto è tornata in vigore grazie al Parlamento
Sull'obiezione come avete visto
I partiti di governo hanno imbavagliato e spodestato la Camera un fatto di inaudita gravità
Tanto da far dire persino ad Andreotti
Che la costituzione di Olanda
Noi non ci rassegniamo il PDS raccoglierà le firme per riconvocare le camere ma perché queste due leggi amianto io obiezione di coscienza
Mancava la copertura vicepresidente
Invece la legge finanziaria
Firmata il trentuno dicembre del novantuno
Roba da galera dice ora il Presidente
A febbraio
A dicembre invece andava bene per questo la firma
Eppure le orecchie dovevano fischiare il PDS aveva detto che si trattava di un falso in atto pubblico e lo aveva dimostrato la Banca d'Italia aveva avvertito è fasulla tutta costruita come sulle una tantum
Arrivano puntuali ora anche i fulmini delle autorità internazionali a partire dal Fondo monetario e da Mutis
Il problema è che la finanza pubblica sono in rapida aggravamento è quella legge dunque per immorale riconoscimento di quegli stessi che l'hanno voluta scritta e imposta a colpi di fiducia nell'ipotesi migliore non servirà a nulla
O meglio a qualcosa servirà a far pagare le tasse pesantissime a quelle che già le pagavano a condonare gli evasori
A far gravare di più i ticket sanitari sui redditi dei più deboli per il resto è una truffa
Ma il presidente l'ha firmata
Perché
Perché la verità è la seguente il presidente non è un Robin Hood
Il venti club indicatore della gente comune contro il sistema e contro i potenti
Il presidente figlio legittimo del vecchio sistema viene da corridoi interni del Palazzo
Non ero di nuovo dello sceriffo
Ha scoperto la sterminata piazza Venezia del Duemila che può essere la televisione
E si è messo a capo di una specie di partito di destra
Qual è il problema
Non so dirlo meglio della compagna Nilde Iotti anche se al Presidente ma grande presidente
Qualcuno ha detto giorni fa la compagnia Iotti vuole cambiare la Costituzione
è legittimo ma solo quando la Costituzione sarà cambiata ciascuna delle cariche dello Stato dovrà seguire un'altra Costituzione finché c'è questa
Bisogna stare né poteri stabiliti da essa ragionamento che non fa una grinza seguendo il quale il partito nostro ha promosso l'impeachment Fedora mi sembra sia chiaro a tutti che si è trattato di un iniziativa sacrosanta
La crisi della democrazia c'è ed è devastante
C'è anche una sola via d'uscita buona la via di una riforma dello Stato e delle istituzioni la via di una democratizzazione di tutti i poteri di una democrazia più avanzata
Che rimuova da ogni porta il cartello del vietato entrare non solo dalle porte blindate dietro le quali hanno lavorato al sicuro servizi segreti deviati Gladio P due
Queste vanno letteralmente buttate giù a spallate ma dal portone della scuola dell'università o dal cancello della fabbrica
Il due mila e vicino ai rischi sono enormi per l'Italia
L'Italia è matura per porre il suo sviluppo storico su nuove basi per sviluppare il principio democratico
Per far vivere quei valori di libertà giustizia uguaglianza solidarietà
Che il Partito democratico della sinistra messo a fondamento della sua nascita della sua esistenza
Che abbiamo voluto trasfondere nel manifesto elettorale medesimo approvato dal Consiglio nazionale recenti
Che gli intellettuali son tornati a discutere con noi nel recentissimo importante forum sulle idee della sinistra
Siamo qui dunque per affermare con forza il PDS prima di tutto
Quale partito dei lavoratori e delle lavoratrici italiane
Siamo qui per mettere in campo di nuovo la potenza politica del mondo del lavoro
Siamo qui per far vedere il mondo del lavoro perché non venga sopraffatta e cancellato nell'aspra battaglia politica in corso che avrà tra un mese esatto il suo momento decisivo le elezioni politiche
Straordinari cambiamenti e non vi si del lavoro la struttura semplice della società proletari e capitalisti
Che Marx e studio nel capitalismo della prima rivoluzione industriale non c'è più
E il viaggio nel mondo del lavoro si è fatto un viaggio nel labirinto
Ma è da riprendere con rinnovata lena con una rinnovata passione per lo studio della società le figure le condizioni
Le relazioni reali tra le classi e gruppi sociali ci serve di nuovo l'analisi differenziate l'incontro con gli individui sociali concreti la vita come
Di uomini e donne che costruiscono entro un sistema sempre più complesso di rapporti la loro identità e le loro personalità diverso
Bisogna tornare a sottoporsi alla fatica della conoscenza ed il contatto altrimenti resta una pura frase il radicamento sociale del partito obiettivo che deve avere il primato nei nostri interessi
Non abbiamo voluto un partito gassoso tutto immagine niente corpo abbiamo voluto un partito nuovo un partito solido organizzato di massa
Erede del partito comunista italiano e della migliore tradizione democratica e socialista italiana partito di lavoratori e lavoratrici
Nel nostro nuovo viaggio nel lavoro torniamo innanzitutto ad incontrare gli operai sono un comparto essenziale dei lavoratori dipendenti
E si avvertono però da tempo una solitudine è una sballo Rizzo azione del loro lavoro la condizione operaia è diventata sempre più insopportabile
In una società in cui la ricchezza e la misura del prestigio del valore personale
Vestire la tuta blu
Colloca l'individuo agli ultimi posti della scala sociale quasi non se ne parla più
Vicini al loro contigui lavoratori di fabbricante che essi quadri tecnici gli impiegati del settore privato che a differenza dei primi anni ottanta
Sono direttamente investiti stavolta dalle ristrutturazioni
Nel nostro viaggio incontriamo il continente sterminato del Pubblico impiego dipendente del ministero dell'ente locale il medico e l'infermiere
Il ferroviere l'insegnante che il Governo ha sempre voluto tenere allaccio di un rapporto che ha prodotto insieme a qualche vantaggio e a qualche privilegio
Un regime di subalternità e di arbitrio
Una dipendenza politica immorale dal potere politico a detrimento di un'autentica valorizzazione della professionalità mentre il governo proprio in questi giorni
Ha voluto agganci automatici
Cioè indicizzazioni
Delle retribuzioni dei dirigenti civili e militari dello Stato
Sterminato mondo di lavoratori la cui professione si consuma in un'assenza
L'assenza delle grandi riforme di comparto pubblica amministrazione regionalismo e decentramento scuola università ricerca sanità telecomunicazioni
Da cui deriva questa particolare arretratezza italiana e per le quali ancora una legislatura è stata sprecata in una danza di solenni annunci di riformismo e di continue rinunce a promuovere le riforme
è una storia già attraverso il lavoro incontrando i contadini lavoratori imprenditori agricoli certo drasticamente diminuiti di numero ma essenziali come in tutte le economie moderne
Che oggi devono misurarsi con gli sconvolgimenti del mercato agricolo internazionale e con la peculiare crisi di quell'indescrivibile sistema democristiano che si chiamo Federconsorzi
Incontrano gli artigiani quelle al perito nella imprenditorialità diffusa maschile e femminile privata privato sociale cooperativa
Che è un elemento di forza del Paese incontriamo il vasto mondo dell'intellettuale dei ricercatori degli addetti all'informazione e al mondo dello spettacolo
Incontriamo i vasti territori del professionismo
Dei mille mestieri in rapida evoluzione del terziario quello tradizionale quello dei servizi più moderni più avanzati il laureato e diplomato
E poi lo stagionale l'addetto al turismo il commerciante compreso quei commercianti che in questi giorni
Tengono la prima linea della lotta racchette alla mafia a Capo d'Orlando a Sant'Agata di Militello a Tortorici a Castellammare e adesiva alla solidarietà e il sostegno di tutti i lavoratori del partito democratico della sinistra
Nel nostro viaggio incontrano i disoccupati giovani soprattutto del Sud
Che cerca non trovano lavoro che invecchiano torna duecentootto è un articolo ventitré
Passano gli anni
Ma quella percentuale di disoccupati cronici può più su può più giù
Non si schioda dall'undici per cento delle forze di lavoro e in certe regioni meridionali passa il venti per cento
Il nostro viaggio ci porta anche nelle zone grigie del mondo clandestino nero fuori contratto fino alla palude velenosa del lavoro che si esercita sotto il dominio dell'economia mafiose criminale
Che sarà bene non dimenticarlo ha conosciuto il suo boom esattamente nel decennio che abbiamo alle spalle
Il nostro viaggio ci portate nove lavoratori colorati extra comunitari
Che si trovano a dover scalare il muro impegno dell'intolleranza e del razzismo
Contro il quale testimonia tutta la storia del movimento operaio un muro da abbattere il nome dell'uguaglianza di tutti gli uomini cittadini del mondo e dei pari diritti di tutti i lavoratori
Il viaggio si spinge fino ai territori di quel lavoro gratuito in cui si scambia solo amore solidarietà chi ha prestato dal volontariato
Di cui si è così bene occupati al recente congresso dell'Arci
Il nostro viaggio potrebbe diventare interminabile ma c'è un'ultima tappa obbliga le donne propongo che questa Assemblea assuma pienamente il punto di vista e le conclusioni del Forum nelle donne cambia nel lavoro tenutosi a Milano il ventotto ventinove febbraio
L'ondata delle donne nel lavoro e sul mercato del lavoro rappresenta forse il fatto più sconvolgente
Il mutamento più radicale della società dei nostri tempi tutto l'aumento dell'occupazione è stato femminile
Al tempo stesso la disoccupazione resta prevalentemente femminile perché c'è un'enorme domanda non soddisfatta
La parità è lontana
Il salario medio delle donne inferiore a quello degli uomini del trenta per cento le carriere sono frenate quando c'è crisi le donne più degli uomini sono spinte ad abbandonare la produzione
Si tingono così rapidamente di rosa le casse integrazioni le liste di mobilità può cadere
Come a Macerata ma non solo lui che devi scambiare non solo diritti in generale
Ma l'essere integralmente donna
Con l'assunzione
Abbiamo un governo che scopre intermittenza una intransigenza europeista per esempio quando si tratta di ridurre i diritti delle donne in maternità
Ora di mettere in discussione il diritto a non svolgere lavoro notturno
Sia chiaro
Sono diritti costati tante battaglie e non siamo disposti a vederle cancellati con un colpo di spugna tanto più che l'esperienza insegna a Melfi
La FIAT che ha avuto la deroga per il lavoro notturno delle donne ma fra i nuovi assunti le donne sono pochissimi
Ci sono state nuove conquiste ora da difendere da applicare
Dalla legge sulle pari opportunità e le azioni positive alla legge sull'imprenditoria femminile
La presenza delle donne anzi la doppia presenza delle donne nel lavoro e nel lavoro di cura ha di colpo spostato le frontiere dell'economia e della società ha sconvolto la divisione sessuale del lavoro che viene da grandi profondità storica
Ha posto il problema cruciale
Comincia alle sei si pensa ad una società equilibrata ad uno sviluppo sostenibile ad un mondo in cui crescano le chance e si arricchiscano le forme di vita di tutti gli individui
Del tempo l'uso la distribuzione
L'organizzazione del tempo durante la giornata la settimana all'anno la vita
Non sono un'utopia idee belle e impossibili
Sono idee con cui si entra nel futuro prossimo
Allora dobbiamo sentire nostro di tutto il PDS lo slogan delle nostre compagne lavorare tutti e tutte
Lavorare meno lavorare meglio
Tutto il partito deve sentirsi impegnato a riproporre nella prossima legislatura
Con la forza necessaria la legge sui tempi
Una proposta palpa che sta scavando già ora le sue gallerie a Modena in Liguria nell'articolo trentasei della legge centoquarantadue sulle città
La vita può cambiare ritmo
E può porsi concretamente a questo punto della storia questo livello delle tecnologie l'obiettivo di una riduzione dell'orario di lavoro
Non basta un Paese solo
Ma la questione è matura
Abbiamo nell'ultima legislatura avanzato la proposta delle trentacinque ore
Sapendo che partiamo da un orario di fatto di quarantatré ore e mezzo
Lo straordinario in molte situazioni è diventato ordinario
E parliamo delle ore statisticamente rilevate ma bisogna dirci con brutale sincerità che dice anche un patto tra produttori al ribasso che ci sono al lavoro nero e orari fuori contratto
Ritenuti spesso di reciproca convenienza da imprenditori lavorato
Il lavoro va redistribuito e ne vanno liberate quote significative
Se non si vuole sbattere la porta in faccia ai giovani ragazzi e le ragazze con la riduzione d'orario non è solo un tema sindacale è un grande tema politico che investe tutta l'organizzazione della società
Unificare il mondo del lavoro secondo il principio di solidarietà
Di fronte a questo grande obiettivo che è stato al centro del congresso della CGIL
C'è davvero da tremare oggi un compito immenso
Ma un imperativo categorico per la sinistra Antonio Gramsci aveva visto bene in un'altra fase storica
Quale minaccia costituisse per l'emancipazione dei lavoratori per il cammino della libertà
Il prevalere dell'economico corporativo
Lo interpretava come una forma di egemonia delle classi dominanti vediamo bene il rischio il rischio delle divisioni degli interessi contrapposti del decadimento corporativo che cos'è socialmente il lentissimo
Che cos'è il sindacalismo da Cobas
Che alterna gli scoppi di vendicativi e lunghi silenzi alla bonaccia sotto l'ombrello protettivo del potere politico
Ma come come aprire un processo effettivo di nuovo l'implicazione
Esistono strade già battute ormai impraticabile
L'appiattimento egualitario istigò l'abolizione delle differenze la rappresentazione esclusiva di una sola porzione del lavoro dipendente
No non è questa la strada le differenze sono un valore è una ricchezza per tutta la società
La via è piuttosto quella di un diritto comune del lavoro
E perciò sosteniamo tra l'altro il Progetto della contrattualizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego
A proposito dov'è finito il disegno di legge che il Governo
Sia pure platonicamente vecchia legislatura scaduta si era impegnato con i sindacati a presentare
è un foglio privato non c'è un testo presentato
La via è quella di un diritto comune del lavoro
La via è quella della valorizzazione di tutto il lavoro della padronanza degli uomini e delle donne sul loro lavoro
Tensione compagni perché già cambiata aria il vento liberista dell'epoca reaganiana rallentato il sì e di e di aspetto
Il capitalismo ha vinto
Ma il capitalismo si trova di nuovo ora di fronte ai suoi interni problemi
E non sa rispettare le sue promesse
Piena occupazione benessere libertà per tutti
Siamo forse entrati
Come scrive il vecchio Habermas
Vecchio anche lui non non di vino
Come scrive il vecchio Nader masse nell'età dell'incertezza
La storia non è finita e tornano con un sorprendente contenuto di radicalità a ripresentarsi agli interrogativi di fondo dell'umanità contemporanea con il carico dei problemi nuovi di antichi problemi riso
C'è bisogno dunque più di ieri
Di una politica di un pensiero critico
Bisogna serbare bene i processi reali
Vediamo riemergere con relativo oblio esattamente ricordava poco fa Chiamparino il fattore umano il vero fattore strategico dell'economia moderna
Dunque il lavoro azione la professionalità al
Il pilota l'informazione di cui dispongono uomini e donne
Lo ritroviamo nei luoghi più distanti nell'enciclica del Papa
Scopriamo sorprendente citazione di passi maxi anni sull'alienazione
Nei documenti delle imprese europee si colgono segni dal mille episodi per esempio questo recente
Chiede un giornalista che cosa bisogna fare per risolvere la crisi economica americana
Riformare la scuola pubblica
Risponde il grande capitalista che in questo caso si chiama Rockfeller
Questo nuovo movimento delle idee che può anche venire sopraffatto dal prevalere di una destra che non ha cambiato granché opinione dal tempo dell'homo homini lupus
Origina però da cambiamenti profondi delle strutture
La società industriale sta oltre Platone oltrepassando il modello taylorista fordista siamo ad un cambiamento di fase
Il telo di Isma'fordismo che tanti anni fa
Gramsci osservava ai suoi albori proprio qui da Torino
è stato un modo di produzione è un modello di società che ha segnato tutto il Novecento
La serialità delle macchine del lavoro
Ha elevato enormemente la produttività rendendo possibili gli alti salari il consumo di massa lo stato sociale
Fino a rovesciare la struttura del mercato del lavoro con una drastica riduzione di occupati in agricoltura all'inversione del rapporto tra industria e terziario a favore di quest'ultimo
Il nuovo balzo tecnologico
Provocate dalla rivoluzione microelettronica cambia ora la produzione e la distribuzione e consumo si è aperto il capitolo della qualità
Di un modo di produzione che trasforma caratteri del lavoro e organizzazione dell'impresa e dei servizi
Che mira ad un mercato individualizzato e orientato da una domanda più complessa e più ricca
Qualità tecnologiche del lavoro di sistema ed ambiente
è appena iniziata all'epoca in cui si pone in termini urgenti e concreti
La questione dello sviluppo sostenibile e della ristrutturazione ecologica dell'economia
Gli esiti di tale profonda trasformazione sono aperti possano portare nuove forme di comando di dominio di controllo sociale
O all'opposto ad una riduzione delle gerarchie e una nuova valorizzazione del lavoro
Vedete
Questione sociale questione democratica democrazia e lavoro si ricongiungono
Il mondo del lavoro Siri unifica
Se ne prende coscienza è una nuova coscienza politica che può riunirsi Carlo non è certo facile perché le distruzioni compiute sono notevoli la perdita di solidarietà all'egoismo il consumismo
La caduta del senso di una comune cittadinanza terzino del valore di una comune appartenenza nazionale
Chi ha governato è massimamente responsabile
E non so come il richiamo alla coerenza tra valori cristiani e comportamenti politici possa ancora spingere una parte dei vescovi all'appello per il voto democristiano
Noi lo abbiamo imparato dall'esperienza del secco
I lavoratori sono stati forti quando hanno collegato Lavoro è democrazia i loro interessi a quelli generali del Paese
Ed oggi la storia d'Italia richiede se si vuole disegnare un futuro desiderabile
Una nuova scesa in campo del lavoro è questo il compito fondamentale del partito democratico della sinistra
Sì il problema è l'Italia
L'Italia che si è modernizzata
Chi ha investito lavorato creato ricchezza
L'Italia che è diventata una delle maggiori potenze industriali del mondo l'Italia che ora non ce la fa
Che alle prese con la recessione e con una crisi pesantissima dell'industria
C'è da temere una vera e propria deindustrializzazione non siamo i soli a dirlo
Niente paura però a giudicare dai giornali suonano già fanfare tromboni
Questo è normale si vota
Ma basta mezzo punto in meno l'inflazione a gennaio e già son pronti titoli di scatto la sui giornali fiancheggiatori del governo peccato che capitino spesso raffreddamento ed inflazione
Quando l'economia frena età della domanda
Disoccupati
Niente affatto niente paura per chi esce dall'industria c'è posto nella pubblica amministrazione parola di Remo Gaspari
Peccato che esse si sega il ramo del sistema industriale venga giù alla fine tutto il sistema economico
Le sciocchezze ci perseguitano
Egli risparmi a quelle sentite che so da Cirino Pomicino e compagni orsono pochi mesi alla vigilia della legge finanziaria
Veniamo piuttosto alle cose serie dure difficili
La prossima legislatura sarà quella nella quale dovrà essere applicato l'accordo di Maastricht
Inflazione non più di un punto e mezzo oltre la media europea
Debito pubblico al sessanta per cento del prodotto interno lordo deficit al tre per cento
Non è impossibile ma è difficilissimo
Non è impossibile a patto che si vada verso una vera e propria svolta politica e si imbocchi
Una nuova politica economica
Un governo stabile efficiente di lunga durata
Annuncia
Craxi
Con chi
Dici SDI Partito Liberale naturalmente
Sa perché verrebbe da chiedere la banda della finanziaria dovrebbe diventare l'Esercito della Salvezza ad aprile
C'è da temere che bisognerà aspettare almeno Maggio che venga per ottenere questo risultato
Un governo per la ripresa promette Craxi giurando fedeltà alla DC magari con tentando sì ora dopo poche settimane di campagna elettorale anche di qualcosa di meno di Palazzo Chigi
Un governo si intende buono almeno come quello
Del mille novecentottantatré
Mille novecentottantatré cominciava il pentapartito il debito era il settanta per cento del prodotto interno lordo sono passati dieci anni il debito ha passato il cento per cento del prodotto interno lordo
I nostri figli Shima le diranno disse qualche tempo fa il ministro Formica poi se ne dimentica
Compagno Reichlin un suo recente articolo ha parlato di un complesso politica affari dispensa pubblica
Al posto del complesso militare industriale caratteristico di altri paesi
è proprio così
Le alleanze conflittuali costano e il duello Craxi De Mita di ricordate di quegli anni lo ha pagato il Paese
Vorremmo non continuare a pagare magari le spese di nuove intese nomi finti duelli di nuovi matrimoni litigiosi
Mille novecentottantatré cominciava il pentapartito sono passati dieci anni la pressione fiscale è cresciuta di dieci punti tutti a carico del lavoro
Nulla in più è venuto dai redditi da capitale e dalla ricchezza mobiliare immobiliare
Sono passati dieci anni
Il Mezzogiorno è tagliato fuori la rendita
Vi siete accorti compagni come questa parola sia scomparsa dal dibattito politico ed economico lamenta
Con delibera
I settori esposti alla concorrenza internazionale vengono messi fuori mercato
Sono passati dieci anni
Sette due punti e mezzo di crescita per ciascuno del prodotto interno lordo sono stati parole di Craxi dibatte grazie
Se le sono mangiate tutte se
Ora è davvero tempo di interrompere il banchetto bisogna spezzare il cerchio magico del debito pubblico
Che produce distribuzione ineguale delle risorse perdita di competitività e il nuovo debito
Bisogna rompere la macchina economica sbagliata su cui si emette un sistema di potere un equilibrio politico e un blocco sociale con la DC al centro
Quel sistema è quell'equilibrio non hanno più niente da dare all'Italia ed è stupefacente che il Partito socialista non lo veda
Ed è penoso che le forze minori di una sinistra frammentata neppure se ne accorgano appagate dal gioco di una concorrenza accetta col PDS
Guardate Rifondazione Comunista
Caricano a testa bassa noi sotto lo sguardo compiaciuto di chissà che la forza del PDS la vera posta in gioco di queste elezioni
Non sono certo loro il Partito Comunista rinato e anzi dell'insegnamento del Partito comunista italiano non conservano davvero nulla
I gruppi dominanti
O almeno una loro parte che punta davvero ed entrare in Europa si rendono conto che non si può continuare così ma alla fine stringi stringi non riescono ancora immaginare nient'altro di concreto senno il taglio dei salari e licenziamenti
Avete visto il bollettino della Banca d'Italia la strigliata di Azeglio Ciampi governatore
Durissima verso il governo e la legge finanziaria appena approvata Ciampi chiede con urgenza un'altra una seconda manovra finanziaria almeno di venticinque mila miliardi
Confesso di non aver capito esattamente come propone di affrontarla ma una cosa del suo discorso è apparsa chiara
Fermare i salari abolire la scala mobile
A Genova oggi è cominciata un'importante assemblea promossa da promossa da Confindustria dove parlerà anche il segretario del partito
Bisognerà studiare attentamente e le cose che vi saranno dette
Anche la Confindustria i suoi problemi
Ha preso le distanze dai partiti dal ceto di governo questa importante ma è piuttosto confusa sulla strada da imboccare
Ha qualche difficoltà anche dalla legge ad eleggere un presidente dopo averne plebiscitaria uno indisponibile
Sono decisionista di decisamente indecisi
Ma attualmente anche loro dotati di un'idea stabile fissa
Libertà di licenziamento abolire la scala mobile
E magari anche con celare i contratti del pubblico impiego che invece sono scaduti da troppo tempo e vanno rinnovati contratti che possono stare
A livello dell'inflazione vera
E che devono realizzare quegli istituti dell'efficienza e della qualità del lavoro finora rimasti sulla carta
La scala mobile non è un tabù
Le parti sociali decidano come deve essere riformato il meccanismo di indicizzazione
Difendiamo sì però dalle manie
Va ricordato di recente il compagno Bruno Trentin segretario CGIL
La scala mobile il quaranta per cento del salario
Il quale a sua volta rappresenta che a sua volta è una frazione del costo del lavoro il quale a sua volta rappresenta il venticinque per cento dei costi di produzione abolire la scala mobile
Vuol dire risparmiare uno zero tre per cento sui costi di produzione
Sarà difficile solo con questo risparmio dilagare sui mercati internazionali
Del resto
è universalmente noto che se il costo del lavoro ha una forte dinamica
In Italia esso oggi non è certo ai vertici europei e soprattutto anomalia e paradosso nazionale
Produce una busta paga tra le più leggere sale corse duecento il salario ottanta
Mi ha dunque andare a pescare in quelle centoventi lire come avevamo proposto noi a partire dalla fiscalizzazione degli oneri sanitari
Siamo stati a fianco dei sindacati quando si sono presentati al tavolo della trattativa con una proposta importante la politica dei redditi
Era esattamente la mossa del cavallo
La mossa che Vittorio Foa suggerisce al movimento dei lavoratori nel suo bellissimo libro
Ma Confindustria e governo hanno risposto schierando le torri
E poi hanno sbaraccato la scacchiera
Lo confermiamo e necessaria una politica di tutti i reggenti non spingiamo certo noi in direzione del massimalismo salariale anzi non veniamo
Da una cultura estremista rileggiamo queste parole
Per noi l'austerità il mezzo per contrastare alla radice un sistema il cui carattere distintivo dello spreco lo sperpero l'esaltazione dei particolarismi dell'individualismo più sfrenati del consumismo più dissennato
L'austerità comporta nuovo quadro di valori significa rigore efficienza serietà giustizia
Furono pronunciate nel mille novecentosettantasei
Queste parole le ha pronunciate né Andreotti né Craxi né le ama nella ma
Le ha pronunciate Enrico Berlinguer
Quello che non si può accettare ora vero è la suprema ingiustizia di presentare la lista del conto ai lavoratori proteggendo la rendita e la speculazione per questo abbiamo detto e penso che abbiamo fatto bene
Il salario operaio oggi non si tocca
E intanto il punto di maggio ma paga
Va pagato perché contratti
Della piccola impresa dove è più difficile la contrattazione articolata e la difesa dei diritti
Abbiamo per queste ragioni presentato la legge di proroga della scala mobile tutte novantadue
Siamo convinti che l'affare di aver fatto bene
E insistere
Nell'industria
L'occupazione calata nel novantuno di due punti e mezzo c'è stato un vero balzo della cassa integrazione i prepensionamenti sono decine di migliaia siamo alla vigilia di una nuova grande ristrutturazione che va governato
Code terminali
Il sindacato si trova di fronte a compiti e responsabilità grande
Si devono ogni giorno aprite difendere tavoli di trattativa cercare accordi non è sempre facile l'ultimo caso importante quello dell'Olivetti
Lo dimostra con i limiti di quell'accordo e anche di altri accordi che sono stati firmati ci sono crisi di azienda di comparto di intere aree geografiche
Nessuna parte del Paese risparmiata tanto meno il Nord industrializzato quello che una volta si chiamava il triangolo industriale
Importante mantenere forte sempre
Il legame con lavoratori far vivere la democrazia di rappresentanza e di manda
Le imprese non possono dal canto loro cullare l'illusione primitiva delle mani libere considerare lacci e lacciuoli l'organizzazione democratica all'esercizio dei diritti da parte di chi lavora
Si sente persino crescere
Le voci di fastidio per lo statuto dei diritti dei lavoratori un'antica con queste c'è chi perde la testa e dimentica che nuove relazioni industriali e democrazia economica sono strumenti più maturi e più potenti per governare il cambiamento delle società industriali e dell'economia ad avanzata tecnologia
Bisogna far ritrovare la testa chi la perde è un buon metro e la difesa integrale dei diritti l'accensione dei conflitti necessari la lotta sociale e la battaglia politica
Non possiamo consentire le mani libere distruzione di risorse umane insostituibili a intervalli sembrano rendersene conto anche in Confindustria
La ristrutturazione deve essere governata al mercato del lavoro regolare
Avvertiamo a pochi mesi dalla sua approvazione l'insufficienza della legge duecentoventitré anche il sindacato ha chiesto modifiche
Abbiamo presentato una proposta ai primi di gennaio che spende gli ammortizzatori sociali e la piccola impresa che reintroduce l'indennità di disoccupazione speciale che rende più difficile il ricorso alle liste di mobilità
Mobilità nelle condizioni attuali non dal lavoro al lavoro ma dal lavoro a casa perdita del lavoro
Lo facciamo non solo nell'interesse dei lavoratori che vogliamo certo rappresentare lo facciamo per una convinzione profonda
Gettare salario il lavoro dalla mongolfiera dell'economia che si sgonfia
Può far guadagnare qualche metro di quota poi la mongolfiera piombi era inesorabilmente a terra
Per farla volare ci vuole altro una politica industriale che si rispetti ed una profonda innovazione di sistema di sistema
Pubblica amministrazione servizi tecnologie scuole formazione ricerca telecomunicazioni questa è la vera sfida che ci lancia l'Europa e il mondo delle interdipendenze e della competizione globale
La sfida della qualità
Qualità dei prodotti di qualità complessiva dell'ambiente
E troviamo qui ben collocata la stessa questione ecologica che diventerà sempre più importante come questione di una nuova riforma
Simile più grande di quella introdotta dal new deal meritano degli anni Trenta la riforma ecco sociale del mercato
Ed ecco che la crisi italiana si proietta sullo schermo di un processo storico planetari
Si va formando sotto i nostri occhi in un groviglio di contraddizioni alle soglie del prossimo secolo l'esigenza di un nuovo ogni utile su scala globale
Il tempo storico accelera
Ma anche quando si corre i passi si fanno uno dietro l'altro la prossima legislatura noi la pensiamo costituente si deve rifondare una democrazia
E l'economia certo non attende
Dobbiamo in questo quadro proporci di fare molti passi veloci verso una più avanzata legislazione sociale del lavoro
Nella passata legislatura si è lavorato molto realizzato poco basta pensare alle conclusioni della commissione lama che sono restate per lo più sulla carta e non per volontà nostra ma del governo
Non c'è bisogno di andare a cercare chissà dove le priorità l'inventario e già fatti
Fisco pensioni sanità su ogni altro problema
Priorità assolute su cui ha miseramente fallito il pentapartito e su cui il PDS ha elaborato una sua proposta forte e positiva
Per un fisco giusto
Perché è un fisco giusto e possibile
Piuttosto che con l'assunzione dei contrabbandieri
Con una riforma
Ed è quei capisaldi la nostra riforma onnicomprensività del prelievo e forte riduzione delle aliquote a parità di gettito
Al fine di realizzare un'effettiva parità di trattamento tra contribuenti e tipi di reddito e di garantire al tempo stesso un effetto di redistribuzione ben maggiore di quella tua
Una forte riduzione del carico fiscale e contributivo su redditi di lavoro
L'introduzione di un prelievo su base patrimoniale da affiancare all'imposta personale a quella sulle società e con il compito di sostituire altre imposte
La restituzione di un effettivo potere impositivo agli enti locali come premessa logica e pratica per una loro responsabilizzazione nella gestione della spesa pubblica e come strumento di decentramento ed effettiva democrazia
L'eliminazione di ogni riservatezza o segreto nei confronti del fisco
L'uso della leva fiscale per promuovere il risparmio energetico
E la riduzione dell'inquinamento e delle feto serve
Un progetto complesso di riforma non può essere attuato senza prevedere una gradualità temporale
Da questo punto di vista noi riteniamo che il primo punto debba essere la fiscalizzazione dei contributi sanitari da noi proposta fin dal mille novecentottantasette da finanziare con l'introduzione di un'imposta sul valore aggiunto prodotto dalle imprese e destinato al consumo interno che sente Rebbe gli investimenti e le esportazioni
La proposta consentirebbe la riduzione del costo del lavoro di oltre dieci punti e l'abolizione della cosiddetta tassa sulla salute e sta inoltre renderebbe possibile
Un autonomo finanziamento di una parte rilevante del costo del servizio sanitario nazionale la cui gestione sarebbe interamente attribuita alle Regioni
Ed ecco che la riforma fiscale si aggancia quella sanitaria urgentissima
La gente paga sempre di più un servizio sempre più scadente
Se continua così
Finirà che negli ospedali sentirà facilmente
Ma difficile sarà uscirne sani
Ho persino vivi
Le cronache quotidiane sono eloquenti sono tali da mettersi le mani nei capelli
Un programma per un sistema previdenziale poi giusto che unifichi regimi previdenziali
Favorisca il recupero dell'evasione contributiva mantenga i termini attuali dell'età per donne e uomini resi flessibili semmai dalla volontarietà dell'anticipo e levi le pensioni minime
Si deve realizzare un sistema di auto pianificazione della vita lavorativa che comprenda anche periodi di allontanamento dal lavoro per motivi di studio e per il lavoro di cura
Ed è evidente che una riforma delle pensioni che li ieri anche al riequilibrio finanziario del sistema deve prendere atto della varietà di fonti di finanziamento dando spazio accanto alla retribuzione dei lavoratori
All'intervento diretto dello Stato alla previdenza integrativa finanziata dal risparmio delle famiglie
Per quanto riguarda quest'ultima occorre ribadire anzitutto l'importanza di promuovere
Forme pubbliche di assistenza integrativa e insieme
Di andare a un superamento dell'istituto del trattamento di fine rapporto
Insopportabile sarebbe la continuazione del teatrino sono tre legislature che nel governo si duella si sciabola sulle pensioni
Con l'unico risultato di fare i buchi nella
Scuola università ricerca scientifica formazione professionale
Bisognerà gridare su queste questioni
Gridare con quanta voce abbiamo in gola ma com'è possibile
Queste come dice il nostro programma elettorale sono le carte del futuro
Ma restano inutilizzate nel mazzo
Sulla formazione professionale il fallimento l'autentico tonfo di una politica è stato denunciato giorni fa dallo stesso ministro Marina
Gli investimenti per la ricerca scientifica oscillano stancamente poco sopra l'un per cento del prodotto interno lordo dalla metà a un terzo di quanto spendono i Paesi concorrenti e l'Italia importa sempre più brevetti e licenze
Per l'università al netto delle spese correnti per stipendi si spendono cinquecento miliardi da ridere
Se non ci fosse da piangere
E la scuola
Della riforma della secondaria si discute dal mille novecentosessantuno e siamo tra i pochi paesi europei non solo che perdono per strada il grosso dell'esercito degli studenti il più grande il più scandaloso degli sprechi
Ma che non hanno ancora l'obbligo a sedici anni
Mezzogiorno
C'è tra gli altri che hanno il nostro appoggio un referendum per abolire il vecchio intervento straordinario siamo l'unico partito che ha depositato un progetto di riforma della legge sessantaquattro
Bisognerà anche riprendere e sviluppare le ed esposti nella conferenza del Mezzogiorno tenuta a Napoli a dicembre a partire dall'imponibile di civiltà che dal reddito di inserimento lavorativo
Diritti
Il principio democratico deve entrare ed estendersi luoghi di lavoro bisogna riprendere le proposte di legge sulle rappresentanze sindacali unitarie
Sicurezza e salute
C'è stato un rapido peggioramenti
Nel novanta i casi di infortuni denunciati all'INAIL sono stati un milione centosessantasei mila trecentottantadue novemila in più dell'anno precedente quelli veri si calcola che si avvicinino ai due milioni di case la prevenzione e sempre più aleatoria
E il governo con il decreto duecentosettantasette dell'agosto novantuno
Ha seccamente peggiorato appellandosi falsamente la direttiva comunitaria la precedente normativa in termini di principi e standard
C'è già un importante convergenza parlamentare per modificarlo è un altro impegno immediato per la prossima legislatura
Vedete l'elenco non è completo
Ma si profila un progetto di riforma dello stato sociale che ci impegna anche su nuovi controversi confini
Come quello delle ipotesi di un sistema nazionale di garanzia del reddito minimo corre Vito Vitale
Articolata e modulato a seconda delle esigenze da soddisfare
E ispirato a criteri di universalità e di accertamento oggettivo dei bisogni
In modo da eliminare ogni discrezionalità di intervento da parte degli organi centrali e periferici dello Stato un sistema volto a coprire le condizioni di povertà ed emarginazione
Ma anche i diversi bisogni della popolazione giovanile e femminile anziana
Grandi problemi grandi impegni per il Partito democratico della sinistra
Per portarli avanti serve accanto alle idee la forza occorrono i voti
Ecco perché l'attacco si accanisce contro il maggior partito dell'opposizione contro la forza fondamentale della sinistra
Contro di noi che rappresentiamo gli interessi fondamentali dei lavoratori
Contro l'opposizione che poco ostruire l'alternativa
La lotta e aspra
Si usano tutte le armi
Noi abbiamo dato davvero l'assalto al cielo proponendosi di smontare questo regime
Parola forte regime
Ma ormai non più fuori luogo
è un regime quello in cui un partito governa ininterrottamente da mezzo secolo e un uomo un uomo solo
Batte ogni inimmaginabile Recco
è un regime quello in cui si tollerano le opposizioni solo se sono interne alle maggioranze di governo
è un regime quello in cui la corruzione è diventata la regola e la tangente è un comportamento normale
Sui lavori pubblici
La notizia di stamani
O sui visti tutti la notizia della scorsa settimana fa l'hostess
è un regime quello in cui i cittadini devono chiedere per favore ciò che spetta loro di diritto
è un regime quello in cui il novanta per cento dell'informazione filogovernativa
E le carriere
Dalle ambasciate alle banche si fanno quasi sempre per motivi politici
Un regime quello in cui dopo un ventennio marcato da una scia di sangue
La verità di Stato coincide perfettamente con la Bugia
è un regime quello vigente che mette a rischio esattamente democrazia e lavoro e che porta all'Italia questa Italia che pure ha le energie per superare l'ostacolo per entrare in una storia nuova
A battere tutti tristi primati della legge violata
Un
Paese che sembra in guerra a giudicare dal numero dei morti ammazzati dove l'impunità è la norma dove si può spendere come fosse un'informazione corrente
L'annuncio che un terzo del territorio accrescere
Sostanzialmente fuori dal controllo dello Stato e nelle mani della mafia della criminalità
Il far West se già onorevole Martelli
E la parte degli indiani è già stata assegnata ai cittadini onesti
Bisogna reagire
Se perdiamo l'occasione se non diamo una battaglia all'altezza dei problemi che abbiamo di fronte
C'è il rischio non che non ci sia più niente da fare c'è sempre qualcosa da fare in qualunque situazione storica anche le più negative
Ma c'è il rischio dove ricominciare molto molto più indietro per la sinistra
Per i lavoratori italiani
Il cinque sei aprile cittadini riceveranno una scheda che assomiglia ad un grafico della crisi
Quindici venti venticinque ventotto simboli
è una rappresentazione della crisi politica italiana il segno di uno spappolamento di una frammentazione
Bisogna dirlo chiaramente a tutti i lavoratori votare leghe
E mettersi nelle mani dei nemici
Sparpagliati il voto rendere la quantità ininfluente perché divisa e ridotta in schegge è autolesionista
La DC alza lo scudo con noi politica s'e proprio preoccupante questo stile nel mille novecentoquarantotto che scommette sul malessere sulla paura per spingere ad un voto conservatore
Il PSI sia messo su una brutta strada giura eterna fedeltà alla DC
Promuove modeste campagna acquisti delle nostre file
Annuncia altri cinque anni dentice a quelli che abbiamo passato
Il PSI è un grande partito della sinistra italiana nato dal seno del movimento operaio
Bisogna promuovere
Un grande appello in favore del Partito socialista
Salvate il PSI toglietegli devoti
è importante sconfiggere la politica di Craxi se si vuole riaprire una prospettiva unitaria della sinistra italiana
Sì è possibile un risultato importante è possibile apportare quadri partita sotto il cinquanta per cento è possibile far prevalere a sinistra il Partito democratico della sinistra
E allora la partita sarà tutta da giocare durissima ma appassionanti
Questa è la prima volta del PDS tutto è cambiato in pochi anni in pochi mesi
Con inaudita velocità nel mondo
Con la svolta abbiamo tutti noi insieme
Obbedito ad un dovere e ci siamo assunti una responsabilità
Il nuovo partito abbiamo voluto chiamarlo democratico della sinistra
Perché Democrazia e sinistra sono davvero le parole chiave del nostro tempo il crinale al di qua e al di là del quale si dispongono le forze su scala nazionale su scala mondiale
Democrazia e sinistra sono davvero i concetti che segnano il campo
E noi campo ci siamo con una politica con un bagaglio prezioso di valori
Con un singolo espressivo
La Quercia all'albero nuovo della sinistra che deve radicarsi cresce
Alle radici della Quercia la bandiera rossa che sventolava già prima del mille novecentodiciassette e il nome Pizzi
La continuità con una tradizione di una storia di cui per libera scelta degli scritti siamo i legittimi eredi
Spetta a noi compagne e compagni
Insieme alle altre grandi forze della sinistra europea e mondiale ricongiungere ciò che storicamente si era diviso libertà ed uguaglianza
Siamo alla prima grande prova ci battiamo con tutte le nostre forze per far vincere tutto il mondo del lavoro per rinnovare l'Italia
Ringraziamo il compagno Mussi della ricavare relazione che ha presentato a questa Assemblea nazionale io chiedo la collaborazione tutti i compagni per poter svolgere i nostri lavori in modo utile in modo sono previsti interventi di laboratori di lavoratrici dirigenti del nostro partito come sapete
Assemblea si svolge alle giornate di oggi domattina io chiamo per il primo intervento il compagno Renato Kovacic della Michelin di Alessandria
Le dico subito che sarò un po'severa perché credo che i dieci minuti dovremmo cercare di rispettabile potuti per riuscire a realizzare appunto il massimo di utilità riunione dopo di lui il compagno Lorenzo Tonti Celli dell'Ilva di Piombino
Care compagne compagni e amici
Per il Partito Democratico della Sinistra e irrinunciabile il consolidamento di un rapporto politico diretto ancora più saldo e diffuso con i lavoratori dipendenti
Recuperando la distanza tra partito fabbrica e luoghi di lavoro
La separazione tra la politica e produzione si sono manifestati in maniera preoccupante negli ultimi anni
Questi fenomeni accompagnati dei processi di ristrutturazione hanno determinato un generale indebolimento delle nostre organizzazioni di base ed era partecipazione militante dei lavoratori
Tutto questo ha condizionato il numero e la composizione sociale
Degli iscritti nonché il peso e la rappresentanza che hanno nella vita e negli organismi dirigenti del partito ad ogni livello gli operai e i lavoratori dipendenti
E perciò necessario riconsiderare le forme con cui il partito riesce a collegarsi con tutta l'odierna molteplicità dei luoghi di lavoro in cui cresce
E può crescere una coscienza democratica e di classe
Oggi le condizioni della crisi sono chiare peggiorare la situazione occupazionale e produttiva a livello nazionale perché manca una politica industriale
E perciò necessario
Anche per un partito come il nostro riconsiderare le forme con cui è possibile collegarsi con il mondo del lavoro nella sua globalità in cui cresce e può crescere una coscienza democratica di Crasso
è urgente
è importante arrivare a costruire nuove unità di base nei luoghi di lavoro
E di studio quindi non solo nelle fabbriche ma anche nelle università nelle grandi strutture sanitarie negli enti locali negli uffici della pubblica amministrazione
Questa scelta risponde alla fondamentale esigenza di avere strutture del partito soprattutto dove le trasformazioni economiche produttive tecnologiche sono più intense
E sviluppano vecchie e nuove contraddizioni
Si tratta cioè di costruire strumenti di espressione sociali
Diretta e canali di rappresentanza politica in grado di estendere la presenza del partito oltre le trasformazioni che riescono ad organizzare le strutture territoriali
Bisogna evidenziare che è in atto un attacco padroni padronale e governativo verso il mondo del lavoro
Vedi la volontà di non pagare la contingenza maggiore e far crescere il numero di disoccupati chiamandoli oggi esuberi
E si parla di undici mila unità la figlia di due mila duecento l'Olivetti da mille trecento abitante e qui è qui che il Governo evidenzia un'altra volta di non sapere affrontare con politiche moderne la crisi industriale
Per questi motivi riteniamo che tutti i lavoratori devono essere uniti
Come dovrebbero esserlo anche i sindacati
E per arrivare a tanto occorre avere un rapporto dinamico con i lavoratori nonché a una nuova capacità di proposta di autonomia progettuale
Questa significa che nel sindacato come nel partito possono essere utilizzati anche coloro che non sono iscritti
La nostra grande lotta deve essere rivolta verso una redistribuzione del lavoro attraverso nuove forme di organizzazione produttività e riduzioni di orario
Per affermare un diverso rapporto fra lavoro tempo libero
Nello specifico cioè interessa le donne che oggi continuano ad essere i soggetti
Più interessanti legge più interessati alle donne che oggi
Continua ad essere i soggetti fondamentali della vita quotidiana e del lavoro famiglia
Il partito democratico della sinistra come le organizzazioni sindacali
Non deve dimenticare che nei casi nelle sue nega nelle sue rivendicazioni le tematiche femminili debbono essere tra gli obiettivi più importanti d'altra parte non dobbiamo inventarci niente di nuovo
Esistono esista una proposta di legge molto chiare proprio nella riorganizzazione dei tempi delle donne e sulle loro esigenze di lavoratrici e di madri e di persone impegnate nel sociale
A Modena il sindaco che peraltro è donna hai sperimentato e realizzato nel concreto questa proposta di legge
Ha cercato di fare in modo che gli orari degli uffici dei servizi delle attività commerciali fossero strutturati in modo tale
Che le professioni donne e uomini avessero il tempo di svolgere tutte le attività della giornata senza trasformare la stessa e una corsa fan Hassan affannoso
Tutto ciò deve farci riflettere si può fare qualcosa che possa aiutare
Le donne ma si ma in più in generale i cittadini a vivere meglio
I ritmi di vita in una città di provincia non sono così Frank frenetici come quelli di una metropoli ma proprio nella piccola realtà le donne
Per un fatto culturale sono maggiormente penalizzati
Quindi una riorganizzazione della vita cittadina vuol dire anche
Un'apertura nei loro confronti un primo passo insomma
E fondamentale arrivare a una condizione di vita più umana all'interno delle fabbriche e dei luoghi di lavoro
Facilitando il raggiungimento dell'equilibrio tra impegno professionale e responsabilità della famiglia
Da queste argomentazioni emergono alcune proposte prima l'unità sindacale deve essere auspicabile
Secondo piena autonomia decisionale sulle scelte di base questa autonomia la intendiamo non solo fra sindacato e partito ma anche all'interno di quest'ultimo nei suoi livelli intermedi
Questo perché è capitato che i livelli più alti del sindacato abbiamo imposto programmi o persone ai livelli più bassi
Terzo
E poi io ritaglio il problema di una verifica del grado di rapporto di rappresentatività
Che oggi esprimono i consigli di fabbrica e quindi e di quanto gettare e gli gli attuali criteri della loro elezione e organizzazione corrispondono alle esigenze di una nuova fase di contrattazione
Il tema non è più eludibile il rinnovamento del consiglio di dei consigli di fabbrica il loro funzionamento il loro potere il loro destino non riguardano solo il sindacato ma l'insieme della democrazia italiana
Quarto una nuova cultura dello sviluppo inoltre deve misurarsi quello giustamente con la questione ambientale
Notevoli sono i ritardi del movimento sindacale su questo tema vedi tutta la vicenda a china
E se una divisione tra cittadini e lavoratori e partiti politici Pontina continua ad inquinare
E quindi richiesta una più alta capacità di analisi e di sintesi
Alle forze politiche della sinistra e quindi allo stesso Partito democratico della sinistra
Noi lavoratori del partito democratico della sinistra dobbiamo e possiamo fare di più
Estendere ancora di più la nostra forza organizzata fino a diventare un punto di riferimento reale per tanti lavoratori nelle fabbriche e in tutti i luoghi di lavoro
Far capire
Che essere militare nel Partito Democratico della Sinistra e una scelta non solo ideale ma utile e necessaria per difendere e far crescere il peso di tutti i lavoratori e lavoratrici grazie
Compagno Lorenzo Torricelli dell'Ilva di Piombino si prepari Mercedes Bresso
L'assenza di una seria politica industriale amplifica gli effetti recessivi internazionali nazionali
Qui ci sono le pesanti responsabilità del governo DC e PSI non hanno fatto politica industriale e non si capisce perché dovrebbero Horst avrebbero farla dopo il cinque di aprile
La politica industriale immaginare funzione ruolo all'interno ed internazionale dei vari comparti industriali e costruire politico e di governo di sostegno ma in questo senso allora c'è molto da fare anche per l'opposizione che costruisce cioè e noi pidiessini
Dobbiamo incalzare il governo ma questo richiede tu ne faccia una politica industriale in modo chiaro e concreto se vogliamo che iniziative la lotta dei lavoratori di enti e processi delle organizzazioni nei vari settori industriali abbiamo una sponda politica un riferimento generale altrimenti si dedicheranno insiste il sito in un contratto all'ISU tutto interno all'azienda demoralizzate perdente subalterno
Ce lo dice questa Piombino la nostra esperienza sulla crisi riorganizzazione della siderurgia in particolare dell'Ilva che proprio in queste settimane sta conoscendo nuovi sviluppi
A quale politiche un display il PDS pensa che la siderurgia
Quali obiettivi si pone succosa attacca il governo quale riferimento politico programmatico generale offre lavoratori del settore
Lo scorso tre marzo c'è sulla Roma una nuova trattativa
Tra il va e organizzazioni sindacali
Ancora sei mila eccedenze in siderurgia
Delle quali circa mille tre mila e cinque nel settore acciaio prodotti lunghi comuni speciali per il quale l'Ilva a inizio dell'anno ha costituito uno specifico raggruppamento Coppi Urbino
Con dove Torino Sesto San Giovanni Milano denominato aceri e Ferriere di Piombino
Uno specifico raggruppamento a tutt'oggi ha solo capitale pubblico comunque distinti dai va la cui sigla copre la truppa netto che produce cioè i piatti come prima mossa del suo rapporto con i privati
Le eccedenze indicate per Piombino sono sette ottocento tra impiegati e operai dopo che attraversa varie fasi del processo crisi riorganizzazione dallo stabilimento sono stati messi fuori circa cinque mila lavoratori
Un nuovo duro colpo dunque dell'insieme del nuovo raggruppamento siderurgico e per Piombino particolare
Un colpo da cui i pidiessini Piombino dissente radicalmente
Che nasce da un'idea paranoica di destra sul risanamento e la produttività tagli agli organici alla scala mobile ai delitti di libertà in fabbrica comunque tagli sul versante dei lavoratori
Ma non vogliamo fare il lamento su queste ulteriori aggressione a livelli di occupazione
Vi è dunque ritiene condizioni di lavoro di chi rimane in fabbrica e la cronaca sociale di questo Paese
Su questo punto ci saremo noi dissentiamo nettamente abbiamo un approccio non demagogico ma di metodo e di merito concretamente alternativo
L'esito sarebbe la porta la nostra iniziativa nella città nel comprensorio all'unità alla capacità contrattuale che la lotta dei lavoratori in ogni caso non potranno e non dovranno esservi liste di mobilità
Vogliamo se raggiungere questo obiettivo richiede anch'esso una sponda politico generale
La legge duecentoventitré che nei fatti orienta le impressi verso la mobilità deve essere cambiata il gruppo parlamentare nostro ha già presentato le proposte di cambiarla e abbiamo fatto bene
Ma se non vogliamo dare l'idea di non nuova mossa elettorale dobbiamo lavorare per costruire un modo di opinioni affinché non si aspettino Parlamento e si imponga invece al governo la via del decreto che sarebbe operativa subito
Ma ciò che ci interessa non è solo che siano predisposti tutti gli strumenti di difesa ciò che ci interessa soprattutto è definire i nostri obiettivi d'attacco cioè quale politica industriale nel comparto produzione di acciai lunghi comuni speciali
Il nuovo raggruppamento che è stato costituito e dunque anche a Piombino occorre corrono un rischio micidiale
Quello di una fase storica produttiva che si chiude senza che se ne apre un'altra il rischio cioè della fine per consunzione più o meno lunga l'erba continua a parlare di disimpegno e fuoriuscita il settore più concentrati su prodotti piatti vendendo totalmente privati o in subordine rimanendo ritualmente
Ora dice il primo nodo da sciogliere quale rapporto con i privati non c'è dubbio che nel settore dei lunghi la siderurgia italiana è fatta di partecipazione si tale e di privati non possiamo e non dobbiamo avere perciò pregiudizi sul rapporto pubblico privato
Anzi l'incontro tra risorse tecnologiche professionalità va visto come l'occasione per portare in questo settore l'Italia in Europa
Ma questo è il punto di un incontro pubblico private deve trattarsi non da altro
Noi pensiamo cioè che le partecipazioni statali non può astenersi dal settore ci dentro totalmente a privati ma debbono anzi rinnovare le ragioni della presenza e che l'intesa con i privati debba avvenire su questa base noi pensiamo che l'intesa non possa neppure consistere gli una sorta di condominio nel quale privatissimo proprietari di parti del raggruppamento in generale e dello scorrimento di Piombino particolare e il pubblico
Proprietario di altri parti o a riproduttivo con il rischio di smembrare il raggruppamento di singole fabbriche
Pensiamo in sostanza che l'unico accordo utile ecco che mantiene l'unitarietà del raggruppamento dello stabilimento che vedo una partecipazione di maggioranza delle partecipazioni statali nel capitale sociale
Il secondo nodo da sciogliere è quale politica quale azione di investimento sono necessarie per il gruppo lezione insieme per il piombino
Noi pensiamo che sia vitale realizzare del Complesso di iniziative e programmi denominati Progetto utopia
Realizzare cioè quell'idea che riguarda insieme più Urbino Cornigliano e Bagnoli di un riassetto e razionalizzazione nazionale della se Ducci Blasi Dulcinea nel comparto dei lunghi
Che è contemporaneamente un idea forte di innovazione di cicli con cui si produce acciaio in sostanza di rivoluzione tecnologica a più alto contenuto ecologico e di produttività
Ecco gli elementi di una politica industriale di settore
Ma siete d'accordo
E se si è d'accordo quali sono i segnali da inviare subito in una partita che già aperta e quali le mosse più di fondo che vanno subito progettati a partire dal nostro governo ombra
C'è anche un problema di tenaci coerenza che riguarda ogni livello del partito ed ogni momento da vostra presenza istituzionale dei Comuni alla Regione al Parlamento
Pensiamo che tra le cose da fare ci sia quella di rilanciare presenze funzione dei coordinamenti nazionali di settore
Senza cui la politica industriale rischia di rimanere un po'astratta o comunque un'istituzione dei gruppi dirigenti
Mentre nel Paese debole la nostra azione di orientamento e le nostre forze si muovono in ordine sparso
Sicuramente il coordinamento di Piombino di partito scusate noi lo proponiamo per la siderurgia
è dentro questo sforzo che la difesa dei diritti in fabbrica acquista maggiore credibilità e concretezza
Vedete compagni e compagne
Io sono opera della fabbrica un delegato
Credo che sia anche un pensi la rabbia che dentro di me ma credo anche in ognuno di noi
Ma rare più grande che proprio non è sicuramente legata all'hotel che noi stiamo facendo stiamo conducendo per difendere il posto di lavoro e che più che legittimo
Ma bensì con il di dover affrontare talvolta in modo impotenti un pesantissimo attacco sul fronte dei diritti
L'Ilva con i suoi dirigenti a dei turisti la Madonna con il cavalier Lucchini la Dalmine con il dottor manuali
Vogliono governare i processi di riorganizzazione no con il consenso sociale Bam bensì con la sconfitta di lavoratori lanciando una pesante ipoteca sui diritti queste fabbriche sono secondo l'azienda zone franche nella quale le garanzie costituzionali di leggi contrattuali non possono essere praticate lavoratori
Diritto allo sciopero assemblee tribù libiche diritta la contrattazione alcuni giorni fa l'ennesimo attacco sono stati espulsi dalla fabbrica cinquantacinque lavoratori impiegati l'azienda afferma lo stesso tempo di guitti questa categoria non è di competenza del sindacato quindi non se ne discute Massimo si fanno discutere fino a alla capoturno ma per gentile concessione
In toto insomma intendano eludere questi diritti defraudato i lavoratori di queste garanzie
Alla ma pone alla Dalmine compagnie praticano già questi loro volontà attraverso ripetute messe libertà di interi reparti che entrano in sciopero contro la volontà dell'azienda
Lo a Piombino siamo impegnati da mesi contro questi prevaricazione dritta al lavoro alla vita dei lavoratori a tutti quei diritti conquistati negli anni passati costati Durello
Che fare dunque occorre innanzitutto una più incisività da parte del sindacato nell'affrontare tutti i problemi legati alla tutela della dignità umana
Magari facendo qualche ore di sciopero in più considerando che i leader di conflittualità nel novantuno è stato uno dei bassi dei più bassi in Europa concerto perché le cose stanno andando bene
Compagni e compagne offrire veramente
Viene nostro Paese un duro attacco alle istituzioni sociali e politiche che fanno vacillare la tenuta della democrazia in Italia abbiamo dinanzi trenta giorni di fuoco e la campagna elettorale contro di noi in atto ormai da molto tempo
Il voto politico del cinque aprile e la prova decisiva Ica decisiva il PDS dinanzi ad un anno circa dalla sua tormentata nascita
L'obiettivo che non deve mancare è quello di confermarsi come primo partito la sinistra italiana e ciò è essenziale per un processo di aggregazione a sinistra nel segno della che nativa al sistema di potere imperniato sulla democrazia cristiana
Ma per raggiungere questi obiettivi dobbiamo rafforzare condurre una forte battaglia in Parlamento e nel Paese
Non dobbiamo perdere di vista il nostro punto di riferimento riferimento fondamentale che il mondo del lavoro e in particolar modo i lavoratori dell'industria
Dobbiamo radicare in ognuno di noi la consapevolezza di essere stati e di continuare ad essere un partito di massa un partito in difesa delle istituzioni democratiche per tutti i cittadini per i lavoratori
è questo l'unico modo per andare avanti grazie
Affarone alla compagnia Mercedes Bresso presidente nazionale dell'associazione ambiente e lavoro seguirà il compagno Andriani
Grazie
Il la relazione che che farò la alcuna una breve sintesi di un una riflessione che trovate anche nei materiali in distribuzione e che è stata condotta insieme a da altri compagni che hanno responsabilità di sulle questioni ambientali nella nella direzione nel gruppo parlamentare come Fulvia Bandoli Chicco Testa
E nasce da da una parte da una preoccupazione e anche da una convinzione che abbiamo la preoccupazione
Quella che in un momento di grave crisi e di profonda ristrutturazione del dell'apparato produttivo come ci troviamo di fronte i temi e le questioni relative alla salvaguardia dell'ambiente possano essere poste in secondo piano la convinzione e la proposta sono invece legate alla dipendono dal fatto che noi pensiamo che siano invece come Zaha messo in evidenza nella relazione Fabio Mussi siano invece una grande occasione di rilancio produttivo e di avvio
Di una politica di sviluppo sostenibile nel nostro Paese la politica di sviluppo sostenibile credo che sarà la sfida del prossimo secolo della fine di questa dell'inizio del prossimo secolo e nessun sistema produttivo moderno potrà evitare di confrontarci sì chi non sarà riuscito a risolvere la questione dello sviluppo sostenibile
Sarà condannato a un ad essere un sistema produttivo di secondo livello e arretra e certo il nostro paese non è sulla buona strada da questo punto di vista noi siamo partiti da alcune riflessioni anzitutto il fatto che le politiche per l'ambiente sono e sono state usate in questi anni anche come tipiche politiche anticongiunturali cioè proprio come politiche che
Agendo dal lato degli investimenti non dal lato della domanda dei consumi sono tipicamente politiche adatte a intervenire nei periodi di crisi industriale e occupazionale nei periodi di recupero
La seconda considerazione
Riguarda il fatto che è proprio nei momenti di ristrutturazione dell'apparato produttivo che è possibile intervenire per modificare la struttura dei processi produttivi in favore di politiche di prevenzione in campo ambientale
E lì poi e che le politiche preventive non tanto le politiche curative bassi invece le politiche preventive sono politiche che creano occupazione creano occupazione qualificata sono politiche ad alta intensità di posti di lavoro per unità di capitale investito cosa non più frequente negli investimenti
Industriali e produttivi
La terza considerazione riguarda la questione della competitività competitività estera non c'è dubbio che oggi è in particolare nel nei prossimi anni con l'avvio effettivo del mercato unico
I settori ambientali che sono settori a rapida crescita di di domanda e di occupazione saranno settori estremamente competitivi e nei quali l'Italia in condizioni debolissime
Sul piano della competitività e quindi un forte investimento nei settori ambientali è un investimento che paga in termini anche di competitività
Resterà in particolare all'interno del mercato
La preoccupazione invece che sentiamo sentiamo cresce
Compagno
Ma compagni parto anch'io come Mussi dal problema che sento sentiamo tutti in modo assillante
E cioè dal fatto che la questione sociale
Non ancora in quel posto centrale che dovrebbe aprire
E non perché questo è sempre giusto ma
Data anche la natura della crisi
E dati dilemmi reali che sono sul tappeto
Dilemmi che non riguardano solo la sorte dei partiti ma gli assetti economici e sociali di lungo periodo
Dunque una drastica correzione è necessaria
Come farla
Ora io non credo che basti aggiunge il pistolotto sui salari le tasse le pensioni licenziamenti è un discorso che restasse tutto incentrato sulla tradizionale polemica tra i partiti
Deve emergere credo che sia questo lo scopo della nostra conferenza
Il perché oggettivo
Al di là delle nostre buone intenzioni
Il perché la questione del lavoro sta al centro di quella che è la vera posta in gioco
E che emerge anche dal carattere inedito di queste elezioni che ricordo soltanto per dire
Che non si vota come altre volte per ridefinire i rapporti di forza tra i partiti all'interno di un regime tutto sommato stabile
Perché quella è la costituzione politica
Quelli sono i fondamentali qui libri economico-sociali rapporto Nord subdolo fisco
Stato sociale collocazione internazionale del Paese
Questa volta il voto è costituente
Si vota cioè permettere un segno o un altro di progresso di reazione a quello che non nascondiamocelo compra
A quello che è già un cambio di regime in qualche modo in atto
Per cui la cosa
Veramente più autolesionista sarebbe astenersi o disperdere il proprio voto nei voti di protesta
E questa non è propaganda
Che vada in un modo o nell'altro
Dopo il cinque aprile nulla resterà come prima
Dalla forma dello Stato ai diritti dei cittadini che non hanno altro potere che la loro intelligenza il loro lavoro
Dalla scala mobile
Al chi paga il costo dell'aggiustamento al quale non possiamo più sottrarci
Sì anche il Nord non vuole fare in Europa la fine che ha fatto il Mezzogiorno elitario
Mi sembra questa poi in poche parole la ragione per cui il mondo del lavoro
Non può essere spettatore di questo passaggio storie
E io voglio insistere un momento su questo punto
Perché non si tratta soltanto di far fronte al rischio d'una svolta autoritaria certo anche
Ma io penso che se riduciamo tutto a Cossiga alle leghe al tintinnare delle sciabole noi non siamo in grado di vedere
Quali rotture più profonde
Di blocchi sociali e di compromessi sociali sono Ina
E quindi quali forse si possono mobilitare
E quali nuovi schieramenti si possono costruire
Altrimenti lo dico tra parentesi il PDS non si ratifica
Rischia di diventare un partito di opinione
E non ci si riaprirà dica soltanto perché lo si vuole
Ma perché si diventa necessari
In quanto protagonisti di una vicenda non soltanto politica ma storica
Che riguarda la sorte tentare
E della sua parte più vita
Compagnia oggi di questo si tratta
Finisce davvero un'intera fase della storia italiana non so se la Prima Repubblica certo però molta parte di quei sistemi di regolazione di quei meccanismi reali
Che rappresentano la costituzione materiale di un Paese
E di un Paese così complesso come il nostro
Ed è questa la ragione per cui il problema economico appare sempre meno separabile da quello dello Stato da riforme che voglio dirlo non si limitano solo alle leggi elettorali o alla forma di governo
Il fatto nuovo che ha accelerato la rottura dei vecchi equilibri
è che dati i vincoli europei non sono più praticabili alcuni degli strumenti fondamentali che hanno tenuto insieme quello che Andriani giustamente stamattina chiamato il blocco
Industriale proprietario
E cioè libertà di manovrare il cambio e quindi di scaricare sulla svalutazione della lira i costi interni
L'aumento dalla pressione fiscale il debito pubblico
Gli strumenti cioè attraverso i quali il vecchio origine dominanza democristiana usato le risorse dello Stato in funzione di un sistema di mediazioni assai complesso
Che se da un lato ha soprattutto rafforzato una ristretta oligarchia economica finanziarie che in Italia più che non gli peraltro Paesi d'Europa
Conta moltissimo più che in altri Paesi d'Europa
Dall'altra compensato vasti strati popolari
E settori terziari e micro imprenditoriali cresciuti all'ombra della spesa
Vorrei però fosse molto chiaro che quando si parla di settori protetti assistiti
Che pesano sul settore produttivo
Non si può parlare solo del Mezzogiorno in generale come fanno le leghe
O di una parte del pubblico impiego del lavoro autonomo
Ma bisogna parlare anche di quel coacervo di interessi speculativi
Che vive all'ombra di un sistema finanziario e creditizio
Che è quanto di più protetta
Bisogna parlare degli appalti pubblici con quei meccanismi di revisione prezzi per cui si spende anche il dieci dieci volte più del previsto
Dei servizi fasulli o di questi servizi premiati ma sovvenzionati dal pubblico
Che si aggiungono inutilmente
Ai servizi collettivi
Si deve parlare delle erogazioni tientela neri
Ma anche degli sprechi incredibili nella sanità nei trasporti per non dire delle tangenti
E dell'intreccio sempre più evidente tra politica affari malati
Al sud come al Nord
Mi pare cioè che oggi siamo in grado di capire meglio
Che cosa è stata la grande modernizzazione
E che cosa è stata la traduzione in italiano della rivoluzione reaganiana
Che ha caratterizzato gli anni
Senza togliere nulla al grande salto compiuto dall'industria italiana
Nel campo dell'innovazione tecnologica e organizzativa
Meno in quello della diversificazione produttiva
Noi credo siamo stati i soli a capire
Già parecchi anni fra
Che buona parte del boom degli anni ottanta
Il Craxi della nave che va
Il Craxi che taglia la scala mobile facendo credere che quello era il nodo da sciogliere
Mentre in realtà il debito pubblico compiva in quegli anni il più grande balzo
Passando in tre anni dal sessanta all'ottanta per cento del PIL e non per caso
Appunto questo voglio dire perché il comma
è stato costruito
Ha un prezzo altissimo
Consistente nel dar vita a un sistema di accumulazione di distribuzione delle risorse molto costoso dobbiamo tornare a parlare meccanismo di accumulazione
Profondamente distorto
E reso asfittico dal che dal peso crescente del parassitismo
Questo cari compagni e il nodo che oggi viene apre
Un'economia in larga parte assistita un settore pubblico che non funziona
Disuguaglianze e ingiustizie crescenti una progressiva emarginazione del mezzogiorno e alla fin fine la perdita di competitività de settori industriale
Questa è la grande novità
E anche qui noi raffigurati come il partito dell'effimero credo possiamo dire che fummo i primi a porre questo problema un anno fa nella prima riunione
Della direzione del PDS
E a dire che non si trattava di un fenomeno congiunturale ma strutturale
E che si configurava
Le analisi più recenti di Prodi sono soltanto una conferma
Si configurava come reale per la prima volta dopo decenni il rischio per l'Italia di una deindustrializzazione
E che quindi il futuro per la nostra democrazia non possiamo parlare solo di costringa
Dipendeva in larga misura non solo da leggi elettorali ma dalla capacità di invertire questa tendenza
Che ci condannerebbe un ruolo subalterno nel processo di integrazione con tutte le conseguenze politiche
Questo è il problema centrale
Dell'Italia
E perciò siamo qui oggi rapporti
E debbano gridare al dissesto della finanza pubblica se non si comprende che esso dipende ormai in larghissima misura
Dal fatto che il costo del coacervo di parassitismo gli sprechi inefficienze e rendite
Quindi in pratica dei settori protetti proliferati all'ombra del sistema cosa grossa badate milioni di persone
Si riflette non più solo sul deficit pubblico
Che nonostante tutto come deficit corrente al netto degli interessi cioè al netto di quella remunerazione altissima del capitali
Prestati allo Stato
Si è ridotto quasi a zero
La si smetta quindi di accusare la spesa sociale
E sei pessima e anche ingiusta ma questo è un altro discorso
E questo dovrebbe essere sempre più nostro discorso come no certo
Si riflette dicevo non soltanto sul deficit pubblico ma soldi più d'inflazione italiana e quindi dato il vincolo dei cambi fissi sui prezzi relativi dell'industria
E quindi sulla competitività del cuore produttivo del Paese quello da cui dipende in ultima analisi il progresso o il declino della nazione
Col risultato che oggi sotto gli occhi di tutti che l'industria ha perso peso questi questa è la verità
Grazie anche questi grandi condottieri
Sedicenti Schumpeter rianimata finanzieri
Sia peso economico che peso politico
Io non so a quanto si è ridotto oggi realmente il nostro manifatturiero un parliamo di industria con le costruzioni
Credo che siamo a meno del venticinque per cento
E conta sempre meno come forza strategica l'industria italiana sui mercati europei e mondiali tanto che tra gli annunci di battaglia e dalle dichiarazioni d'indipendenza dei Romiti
La Confindustria pari ripieghi sul nuovo presidente che è un uomo di fiducia della Democrazia Cristiana
Per cui devo riconoscere che aveva ragione Cirino Pomicino giorno che ho incontrato a Montecitorio dicevo ma non siete preoccupati di questi attacchi nell'ultima risposta Rimbaud napoletani altri
Quelli non tengono chiuso quelli qui devono allo Stato alla Democrazia Cristiana
E adesso i lavoratori
La classe operaia dovrebbero pagare il conto
E il PDS dovrebbe far finta di credere che con l'aspirina della scala mobile si può curare il cancro
Cioè quel coacervo di sprechi di parassitismo ed inefficienze
Che gravano sul lavoro e la produzione
Il conflitto questo conflitto quindi fondamentale
Certo
Perché il solo modo per rompere il blocco industriale proprietario chiamiamolo così profitto rendita se volete
E finanza
è che il gigante sulle cui spalle grava questo peso
Intanto sollevi la schiena
Spalletti la schiena
Basta un dato
Un sistema fiscale che si mangia ormai quaranta e più per cento della ricchezza prodotta nella dal paese
Ma quale
Quindici anni fa la pressione fiscale non superava il trenta
Su chi aggravato questo aumento enorme dieci punti della pressione fiscale
Grosso modo mi pare disco mi corregga cinque punti sono venuti dall'IRPEF dal fiscal tra
Salari pensioni stipendi un po'di profitti cinque punti per i contributi sociali i salari Stipe è un po'di profitti
Il che significa che a questo momento non ha contribuito il nulla
Lamento e norme che in questi anni c'è stato della ricchezza finanziaria dei guadagni da capitale speculativi dalla valorizzazione degli immobili e dei terreni
Dagli utili commerciati da tutto quello che guardiamo torna
Perciò il conflitto
Sociale distributivo è condizione necessaria masse questa analisi che sto facendo è tale da
Esso non è sufficiente
Non è sufficiente se non si mette in campo e questo è il nostro ruolo di TAR
Un progetto politico economico che faccia i conti con questo blocco e questa complessità
E indichi una via d'uscita
C'è ai nostri fianchi non voglio dire alla nostra sinistra una forza estremista e scissionista
Che cerca di rubarci i voti
Il nome del fatto che essa sarebbe più di noi critica del capitalismo
La criticità ma che idee hanno del capitalismo questi comparti
Il capitalismo non è una cosa e non è solo il padrone
è un rapporto sociale strutture e sovrastrutture e il modo di essere dello Stato e della classe dirigente
E blocco di potere
E quindi la prova della criticità stanno nelle chiacchiere ma nella capacità di analizzare concretamente il modo di essere del sistema italiano
E di presentare una possibile alternativa
Un sistema sempre più politico economico in cui lo Stato il mercato sempre più si confondono l'analisi che ha fatto musei anche stamattina quella che io stesso ho fatto altro che molte volte nulla ripete
La ricordo per mettere in rilievo soprattutto una cosa
Che il tema del mio intervento
Le conseguenze enormi in un senso o nell'altro che la rottura degli equilibri di un sistema così strutturato
In ogni caso determina
A seconda del segno che ne metteremo su questo passaggio
Penso soltanto al fatto che salta il vecchio patto tra il Mezzogiorno e lo Stato
Mediato dal ceto politico di governo per cui
Al Mezzogiorno si dice tu resti subalterno ma io ti proteggo e ti assisto no
In un'Europa dove i capitali circolano liberamente e si vanno dove trovano cioè per convenienza e queste non sono più Formica
Ho Gava o Lattanzio
Non sono lo scambio voto favore a fari politica ma sono servizi moderni pubblica amministrazione oggetto Nesta trasporti veloci qualità sociale
Ambienti urbani vivibili legalità sicurezza
A che serve allora più l'intervento straordinario questo è il grande tema
Così come il grande tema diventa il fatto che il ruolo del lavoro e della sua valorizzazione e non parlo solo del lavoro salariato
Diventa decisivo nel Mezzogiorno al di là dei numeri di quello che è questo lavoro che poi è enorme
Per ricollocare il Mezzogiorno nel circuito
Penso al tessuto delle piccole imprese italiane schiacciate sempre più tre due che nasce da un lato produttori asiatici e domani dell'Est europeo
Più capaci di competere per ragioni di prezzo
Farà ridere lavoro nero italiano
E dall'altro la forza dei produttori dell'Europa centrale
Molto più capaci di competere per ragioni di qualità di controllo dei mercati di finanza di sviluppo tecnologico
Compagnia me sembrano queste le ragioni per cui le misure immediate
Possano avere stretto solo se coerenti con una strategia volta a porre su nuove basi lo sviluppo italiano
E nuove basi significa da un lato mezzogiorno
E dall'altro non disperdere una ma arricchire il patrimonio umano
I lavoratori dell'Olivetti per esempio pensa a loro
Ma la matrice tecnica scientifica manageriale
Che c'è così diffusa
Nell'altra parte Tita
No
D Italia alle risorse per il rito e questa è la questione del licenziamento
Per cui ci opponiamo
L'Italia ha le risorse per evitare il degrado io credo di sì
Ed è con questa consapevolezza che il PDS si prepara all'appuntamento del dopo i tempi sono molto stretti
Entro l'anno ne dovremmo ratificare il Trattato dell'Unione Europea con quei vincoli pesantissimi
Di finanza pubblica che comporta
Quale governo quale maggioranza ci governerà
A me interessano poco le formule
Mi interessa molto invece dire anche qui da questa tribù un
Che noi non cederemo sul fatto
E il problema del risanamento della finanza pubblica non è più separabile ha dei problemi dell'economia reale
I quali non possono più essere affrontato in un secondo tempo
E qui compagni anche il discrimine profondo tra noi e non soltanto la democrazia cristiana
Ma l'onorevole lama
Che cosa propone costruì di nuovo rispetto alle politiche seguite finora io non l'ho capito
Ho capito solo che vorrebbe che a gestirle fosse ci fosse Andreatta invece che Cirino Pomicino
Il che mi sembra francamente troppo poco
Il Nord industriale non può accettare
Noi non siamo a dieci anni fa
Quando il deficit ormai costituito presso che soltanto dagli interessi ed essi crescono il termine reale più del prodotto
Beh una cura di questo genere significa distruggere l'economia reale
Significa spiazzare gli investimenti produttivi significa ridurre il capitale fisso sociale significa tagliare fuori non soltanto il Mezzogiorno ma altre parti significa fare l'Italia più e più
E inoltre insostenibile diventa l'ingiustizia distributiva questo nuovo diciamo abbastanza forse
Giacché i titoli e quindi la relativa rendita
Centocinquanta mila miliardi all'anno
Si concentrano sempre più in mano gli strati più ricchi del Paese la Banca d'Italia dice l'ottanta per cento
E in mano alle famiglie
Che hanno un reddito superiore ai sessanta milioni all'anno
Bossi non dice questo
Non dice cioè che è vero che il Nord paga più tasse trasferisce risorse
Ma è altrettanto vero sempre cito la Banca d'Italia
Che essendo quasi il novanta per cento dei titoli in possesso poi di famiglie banche imprese del Nord
Il novanta per cento di centocinquanta mila miliardi che sono gli interessi
Si trasferiscono ogni anno
Adesso no
Questo per dare l'idea del pasticcio siamo e del perché il rischio che il Paese si spacchi Eurisko così secco
Di qui
Le nostre proposte io non sto a ripetere perché le abbiamo presi anche molto esplicite in questi giorni e lì esposte stamane con chiarezza Fabio Mussi il cuore della manovra economica che noi proponiamo consiste nell'operare uno spostamento di risorse molto consistente in tempi brevi dei settori protetti assistiti a quelli produttivi e creare così le condizioni per una vera politica dei redditi attraverso riforme fiscali e riforma dei meccanismi
Dei meccanismi
Dei settori pubblici e del settore e per settori di sviluppo
Si tratta di una politica certamente molto difficile
Ma la sola realistica che ci consentirebbe ricomincerà sgonfiare il bubbone del debito senza distruggere l'economia reale questo è il punto
Ma cominciando a estendere la base produttiva del Paese e aumentando l'efficienza complessiva del sistema
Stiamo attenti compagni perché le alternative possono essere molto drammatico voglio chiudere con questa osservazione
Io non sono in grado di fare profezie
Però noi possiamo trovarci presto di fronte al dilemma è molto pesante
Ho una grande inflazione
Che brucia i risparmi e allarghi la forbice tra il costo della vita e i salari non indicizzati
Cosa forse poco probabile dati i vincoli internazionali oppure
Il tentativo di operare un drastico taglio dei salari e della spesa sociale ma senza alcun risanamento del bilancio se non si toccano le rendite di parassitismo
E le arretratezze del sistema
Altra quindi è la via d'uscita il nostro messaggio dovrebbe uscire con chiarezza da questa conferenza
è che le forze del lavoro della produzione
Dell'intelligenza creatrice con questi in un peso maggiore nella vita nazionale anche politico
Oltre che sociale
E aprendo una lotta decisa contro il parassitismo qui occorre fare delle scelte anche non facili
Si incontrino con quei milioni di giovani e di donne
Esprimono il bisogno che aspirino e che aspirano a nuovi modi di vita e che sono attualmente e mancina
Ringraziamo il poi giocare per il contributo di una serie di proposte che ciò peraltro riprendiamo con l'Inter
Do
Devono essere contenuti nell'arco di dieci minuti
Adesso la parola Paolo poco Ucci aiuto il primario dell'ospedale di Padova si prepari il compagno Paolo vero
Ma ringrazio l'opportunità che mi si è data di parlare da medico dando quindi un contributo su un settore che oggi sembra essere
Nel centro dell'occhio del ciclone della tutto il sistema assistenziale italiano
Alcune considerazioni sullo stato della sanità italiana
Proprio perché in quel momento in questo momento sembra concentrarsi e in questo settore
Tutte le proteste tutte le contro deduzioni per come che lo rendono l'imputato principale dell'insufficienza
Per insufficienza statale dice dell'insufficienza del governo in questo stato provengo da una regione come il Veneto in cui nonostante la gestione della DC
Si è riusciti a portare i dati relativi alla produttività e all'indici degli efficienza in maniera ottimale tante che nel Veneto
Praticamente scomparsa
La competitività del sistema privato
Questo è stato possibile perché si è capito
Che nella sanità soprattutto pubblica si doveva investire molto
E in realtà negli ultimi vent'anni sono tanti e tali i parametri che si sono evoluti e multati all'interno della sanità in generale
Che si può senza dubbio affermare che siamo davanti al settore
Forse più dinamico e più problematico di tutto il mondo del lavoro e del mercato in generale e forse è per questo che la sanità in questo momento diventa l'oggetto più appetibile da parte del privato
La medicina in particolare è stato il campo di convergenza e di sintesi di tutte le scienze naturali delle discipline tecnologiche che hanno trovato nel suo ambito nuovi impulsi realizzativi e nuove motivazioni
Ricordiamo lo sviluppo delle metodiche diagnostiche e terapeutiche che hanno mutato radicalmente la prognosi di una lunga serie di malattie ritenute fino a poco tempo fa incurabili
Non dimmi nondimeno i rilievi epidemiologici mostrano un obiettivo miglioramento dello stato di salute degli italiani
Ed è un aumento medio della qualità e della quantità della vita
In senso sanitario naturalmente e non in senso un pensionistico perché sappiano come la qualità e la quantità della vita di venti precaria quando ci ci si cimenta di fronte alle pensioni
Né si può sottacere che gli indici di mortalità nei nostri ospedali non sono certo i peggiori raffrontati ad altre nazioni europee
Anzi
Le statistiche generale sulla popolazione e non sulla casistica selezionata evidenziano una migliore ma soprattutto una più diffusa assistenza in Italia che non negli Stati alla sanità privata come gli Stati Uniti d'America
Possiamo quindi in qualche modo dire fin d'ora no all'applicazione in Italia i modelli di tipo straniero
Che rappresentano per qualcuno forse i non più su ultrà ma che nella realtà dimostrano delle discrepanze e delle disuguaglianze molto gravi
Da noi inoltre non esistono criteri oggettivi ed effettivi di esclusione per quanto riguarda letta in Italia è diffusa l'assistenza comunque a tutte le età
Faccio questa precisazione perché la sanità di riferimento se fossi assetati riferimento per gli Stati Uniti d'America tutte le statistiche sia passano al di sotto dei settantacinque anni
Mentre generalmente dei nostri ospedali letta non è un fattore efficiente né tanto meno un fattore di esclusione
Ne a me sembra oggettivamente che le condizioni sociali attualmente fintanto che non rovinerà hanno tutto
Siano fattori di esclusione oggettiva né il sesso
Quindi oggettivamente
Possiamo tirare generalmente un Bilancio da un punto di vista sociale ed epidemiologico si badi bene
Anche positivo ed a scrivere fra i successi della riforma sanitaria
Su questo sviluppo
Sì è proporzionalmente spesso spontaneamente modulata una crescente domanda di servizi da parte dell'utenza
Che oggi si orienta sempre più verso la richiesta di prestazioni altamente qualificati aumenta quindi una richiesta di mercato sulla qualità globale del servizio
Ora davanti a questa oggettiva evoluzione tecnica e culturale l'ente pubblico programmatore qui
Di socio la medicine la sanità nel generale dall'ente pubblico programmatori
Ha generalmente risposto rafforzando le vecchie strutture sanitarie che già da molto tempo si erano dimostrate rigide inadeguate
Inadeguata a soddisfare i diversi proprio oggi i diversi problemi epidemiologici e quindi si sono di fatto creati più ospedali e meno servizi
Si è cioè perseguita una politica statica sulle strutture più che sull'organizzazione che puntasse sui reali problemi e chiudo epidemiologici sulla programmazione sull'utilizzo delle risorse sulla verifica dei risultati
In particolare la contraddizione fra bisogni e struttura organizzativa esplosa nell'ambito ospedaliero dove comunque si è concentrata si sono concentrate tutte le tele che e le aspettative del servizio sanitario nazionale
Questa situazione che già presenta i sintomi di una grave degenerazione
Non trova da parte gestionale una seria autocritica che possa porre le basi per una credibile ristrutturazione Manzi si tenta di scaricare gran parte delle responsabilità sulle sulle operatori sanitari è importante invece rilevare come la quantità di prestazioni richieste alla struttura sanitaria siano di gran lunga superiore alle sue capacità operative
E che il concetto di responsabilità oggettiva della dell'operatore sanitario a questo punto debba essere modulata e proporzionata alle condizioni oggettive in cui opera
Ci sono a tal proposito molti esempi
Sappiamo che il problema dell'urgenza il problema centrale oggi del sistema sanitario ospedaliero sia per quanto riguarda le pratiche private che quelle pubbliche ora il sistema pubblico di pronto soccorso è ancora modulato
Ricreando nello stessi negli stessi spazi fisici
Il momento dell'accettazione e il momento dell'urgenza che cosa succede succede quelli dove si sviluppano delle urgenze che necessitano del massimo delle energie si crea immediatamente il disservizio
Sulla
Sulla gente che aspetta le normali
Prestazioni ambulatoriali quindi si formano dei pronto soccorsi che grosso modo assomigliano alla stazione dei treni di Mombasa
Non siamo qui a perorare la difesa d'ufficio dell'intera classe medica in quanto tale ma respingere la demonizzazione che viene perpetrata strumentalmente nei confronti di quegli operatori sanitari che sopportano giornalmente tutte le inefficienze del nostro sistema sanitario
Si tratta quindi
Di definire e collocare su quale ruolo si vuol porre oggi il medico e quali siano gli aspetti deontologici chiedevano essere ritenuti fondamentali
In una sua efficace azione diagnostica e terapeutica
Fino ad un recente passato la norma deontologica principale era quella di astenersi
Di procurare il minor male possibile
Di spendere tante buone parole su questo si modulata principalmente l'azione del novanta per cento dei medici oggi la colpa principale invece ecco contrariamente l'astensione l'astenersi dall'intervento
E le aspettative da parte dell'utenza sono totali
La nostra società ha in parte solo citato la malattia come evento naturale e li e in questo senso
è da ritenere che una delle cause principali di malattia oggi viene identificata nell'incapacità nell'imperizia e nella non tempestività del mezzo
Esiste quindi anche un problema di profonda disinformazione
In campo strettamente chirurgico
Questo aspetto è quanto mai drammatico e massime sono le tendenze a crimini Rizza a criminalizzare l'azione dell'operatore inconsapevolmente si assiste all'incriminazione del medico prima ancora che si sviluppi l'intervento chirurgico
Riteniamo assolutamente pericolosa questa tendenza perché può produrre un dannosissima immobilismo e soprattutto o portare ad una rottura del rapporto fondamentale tra utente e servizio
Oggi tutto sommato si muore meno di ieri e l'assistenza arriva nelle classi soprattutto più disagiate creando un punto di riferimento tuttora importante anche se problematico
è quindi necessario ritenere la risorsa sanitaria nella sua espressione pubblica con uno comunque in inalienabile
Sappiamo che la sanità privata non è in grado di gestire se non marginalmente
Gli attuali problemi sanitari
E tesa invece ripropone un diritto mercenario che affossa la salita la sanità a livelli di sottosviluppo e di arbitrio
Ritengo invece che a questo punto il modello che abbiamo perseguito fino adesso pura riformato debba essere difeso
E che si crei fra nel rapporto fra medico e paziente il nuovo diritto deontologico della nuova sanità grazie
La parola Paolo Leon si prepari Alex Iriondo responsabile lavoro di Milano
Care compagne cari compagni
Le analisi di Mussi RAI cento
Degli altri compagni e le proposte sono state fatte a me sembrano coerenti
Sufficientemente precise
E anche convincenti
Derivano da una allo studio una lettura della realtà dalla sperimentazione diretta dei processi e dei meccanismi che sono in corso forse durante gli ultimi dodici anni
Però c'è qualche cosa che in queste analisi è anche nelle proposte non riesce a smuovere vi e mi sono accorta varie volte danneggerà
E benché benché il ragionamento sostanzialmente o fare sulla violenza
è veramente preciso
Confermato dai santi dei dati quando si va in giro si parla con i compagni
Si ha la sensazione che ci sia qualche
Schermo di comprensione
Qualche difficoltà poi a trasmettere il significato di queste analisi ulteriormente avanti agli altri compagni è domani agli elettori
Io penso che c'è da fare una piccolissima traduzione almeno ci prova perché voi ci serve il cinque aprile questa essenziale
Bisogna avere qualche traduzione che consenta di rendere questo messaggio
Pienamente comprensibile anche se nella rendono comprensibile certo qual chi elemento di difficoltà sorge nel rapporto con gli elettori
Intanto a mio parere bisogna dire effettivamente ripeterlo sottolineando la UFO con forza che a viviamo abbiamo vissuto dodici anni di mistificazione sul lavoro
E in alcuni casi ci siamo cascati anche noi
Questo non c'è bisogno di dirlo in campo intatta elettorale però bisogna che ne siamo coscienti
Una quantità gigantesca di mitologie soprattutto nella prima parte degli anni ottanta si sono capitate sulla testa sembrava la cosa più importante di tutela che sembrava che non ci fosse nessuna reale differenza tra il lavoratore e l'imprenditore anzi vi ricorderete
Molti hanno parlato del lavoro traducendo lo con un'altra formuletta l'hanno chiamato capitale umano la formuletta che non è senza significato perché se il invece di chiamarlo lavoratore o lavoro lo chiamiamo capitale umano il lavoratore esattamente identico a un'impresa un'azienda
Ma le cose non stanno così una delle più grande mistificazione proprio questa sperimenta un'azienda si può vendere il lavoratore non si può vendere
E quindi il potere dell'imprenditore sarà sempre più forte del potere del lavoratore però per rubati buon numero di anni questa fondamentale verità
Non è più un po'tutta
Percolare dentro le coscienze e anche in relazione alla diversificazione dei redditi al fatto che insieme al reddito da lavoro c'era patrimonio al fatto che insieme a radio del primo lavoro
Tassato c'era spesso un secondo lavoro non tassato il fatto che molti lavoratori Colluto no col padrone sempre in relazione sia gli oneri contributivi che alle tasse
è in relazione alla sconfitta sindacale che non si può non ricordare dopo il mille novecentottantuno
La chiarezza della del significato del ruolo del lavoratore del lavoro nell'economia si è perduta
Dodici anni di mistificazione una crisi economica però non è che non producono niente producono qualche cosa che è già stata descritta ma che io vorrei descrive con parole leggermente diverse
Hanno prodotto stanno producendo oggi ed è questo l'elemento a mio parere più importante di tutte
Due forti demagogiche
Di destra con le quali ci troviamo a scontrarci due demagogie che pescano profondamente dello strato dei lavoratori italiani
La prima tutte e due sono ben note la prima è il partito di Cossiga la seconda sono le leghe
Tutte e due sono presenti nel cuore produttivo del nostro Paese entrano profondamente nelle coscienze riescono a cambiare il punto di vista determinano delle culture e non semplicemente delle posizioni
Determinano anche una visione del lavoro ed è per questo che bisogna insistere durante la campagna elettorale
In modo che sia chiaro che questo attacco che viene al PDS da queste forze non è un attacco al partito ma è un attacco al lavoro perché ciascuna di queste due demagogiche
Ha una visione caratteristica
Dell'amore e del ruolo del lavoro nell'economia italiana la prima il partito di Cossiga
Poi ha una visione nella quale sostanzialmente il valore principale quella della disciplina
E ciò che bisogna migliorare non è né il benessere nella cultura nella qualità della vita
Bisogna semplicemente a rafforzare valori dittatura mitica a ah patria non che non esistano ma quando sono usati sono mitici la patria bandiera azione elementi che però naturalmente hanno una risposta nella coscienza della gente perché non sono sono astratti ma sono la base di ogni demagogia sempre stati quel grande diceva
Che il patriottismo e l'ultimo rifugio di Mascalzone in politica ebbe così
è questo l'ha tirato fuori perché la gente invece ci casca
è quando così si vede o quando gli si pone il problema del lavoro in relazione a questa visione che forse gli si può far capire la mistificazione
Se si parla di patria di nazione inevitabilmente non si può parlare di lavoro di qualità della vita di Giustizia e Libertà
Allora il collegamento che c'è tra l'attacco al PDS il sorgere di questo partito e l'inevitabile riduzione dello spazio del lavoro nell'ambito delle decisioni che riguardano la nostra società va posto in assoluto rilievo
Non è occasionale perché i presidenti della Repubblica passano ma questi rigurgiti rimangono poi e poi c'è un partito persona le più straordinarie si sono schierate con questo partito il secondo partito quello delle leghe a un'altra concezione del lavoro
Le leghe prendono nemico esterno gli immigrati oppure i meridionali
Li configurano come la causa del malessere
Che agita la gente creando questo nemico determina una nuova demagogia
E non è un caso che le leghe sono le più forte nelle parti più ricche più avanzate del nostro Paese non sono presente nelle parti più povere più arretrata del Paese quindi non riflettono affatto un disagio
Prodi è razzista
Perché la demagogia gode proprio delle sotto tanto che alcuni temevano
Che a furia di insultarlo in questi due partiti con questi due termini si nobilita nei termini
E allora sia il pacifismo che vede meno torneo diventare argomento di discussione invece di essere lasciati sotto il tappeto da cui stanno mettendo fuori i capi no
Invece sono tutte e due le patologie piccole provinciali di nessuno rilievo di nessuna importanza non appena si alzi un pochino sguardo
Bisogna provocare queste due forze pensate che un qualcun qualsiasi rappresentante del partito di Cossiga sia in grado di negoziare con l'Europa uno Statuto dei lavoratori europei
Pensate che un rappresentante della lega sia in grado di immaginare quali rapporti dovranno allegare tra di loro i lavoratori europei ai lavoratori europei e le imprese
Poiché siamo alla vigilia del mercato europeo e non siamo i lavoratori del Paese Italia o della Regione Lombardia o del distretto della Brianza non è così
La realtà è più vasta
E non è propaganda che la realtà sia più vasta proprio più vasta
E quali tra questi due partiti riuscirà a mettere d'accordo i lavoratori italiani e le loro rappresentanze politiche con i lavoratori tedeschi e le loro rappresentanze politiche e i lavoratori inglesi e quelli francesi
Dato che quella è la strada per poter effettivamente dare un valore reale a questo così importante fondamento strategico della società e dell'economia
Oggi sono deboli tutti semplicemente perché ci hanno diviso il lavoratore tedesco non sta insieme con quell'italiano gli fa concorrenza di toglie posti di lavoro
E lo stesso avviene tra lavoratori Trieste quelle inglese una situazione di questo genere non è sopportabile nemmeno al risanamento si può fare in una situazione di questo tipo quando le forze lavorative nei diversi paesi sono l'un contro l'altro armati
Ma quale tra questi due partiti e le loro componenti sarà mai in grado di negoziare seriamente con la Spd io col Partito laburista
Qual è lo status futuro dei lavoratori italiani io penso appunto solo il PDS grazie
Hanno a Padova il compagno Alex Iriondo responsabile lavoro di Milano seduttore il compagno Giorgio Vigolo da Olivetti di Ivrea
Laura Pennacchi stamane ci ricordava in questa situazione di crisi dobbiamo sempre avere presente
Come in una crisi si prepara il nuovo ed il nuovo va colto per tempo
I tanti compagni anche che sono venuti qui da Milano credo che siano perfettamente consapevoli di ciò preoccupati delle tendenze in atto
L'apertura del mercato europeo anziché come occasione di nuovo sviluppo si propone come apertura di una dura riorganizzazione e ristrutturazione che per lo più rischia di essere inefficace
La crisi danno investe piccola media e grande impresa pubblica e privata
Ed è una crisi che anziché produrre riorganizzazione sta generando solo deindustrializzazione
Le aree industriali si svuotano abbiamo dismissioni e la via più facile può rischiare di presentarsi come quella del speculazione
Per questo credo che già uno dei primi argomenti sui quali lavorare alacremente dovrebbe essere quello di una iniziativa nostra rinnovata discutendo su come queste aree che si vanno dismettendo devono riempirsi di nuove missioni produttive perché su queste si giochi il ridisegno del sistema produttivo del Nord
Noi leggiamo dei grandi gruppi delle grandi aziende ma non ci sono soltanto questi
Nella piccola e media impresa c'è un calo dei contratti di formazione lavoro della ricerca c'è il raddoppio dalla cassa integrazione
Perché mancando un pensare un agire strategica di sistema chi ne soffre maggiormente proprio quell'impresa minore che palesa problemi di dimensionamento di innovazione di cooperazione che soffre il mancato rafforzamento delle risorse esterne
Le piccole imprese stanno anche nella nostra area ormai ricorrendo all'indebitamento non per svilupparsi ma per sopravvivere
Soltanto il due virgola sei per cento delle imprese esportatore del suo consorzi
Entra in crisi anche un'area citata anche prima dalle on come la Brianza con la sua vecchia patriarcale idea d'impresa
Nelle proiezioni come quelle dell'artigianato delle macchine utensili e cresce la tentazione trasferire le attività oltralpe abbiamo una delocalizzazione dei grandi gruppi e chi viene colpito da questi processi è un insieme di soggetti rispetto ai quali noi dobbiamo mostrare una grande rinnovata capacità di rappresentanza
Sono donne giovani anche i poco professionalizzati
Perché l'occupazione diminuisce un po'per tutti non ci sono più rare garantiti
Ci sono gli impiegati ma ci sono gli occhi sono gli operai ma ci sono anche tecnici impiegati e gli operai sono quel soggetto che per un verso si sente battuto piegato senza più ruolo
De in questo
Perdita di identità che la protesta distruttiva il consenso alla lega cresce
è una perdita di identità e di ruolo di una grande comparto di lavoratori che hanno grandi identificata se stessi come un luogo di traino dell'economia nazionale
E che oggi invece si sentono persi
Emergono però prime difficoltà e non le vediamo anche fra altri soggetti creativi la operatori dell'informazione lavoratori del commercio quadri
I laureati che per esempio ormai prendono da un milione e due un milione quattro con mansioni che non corrispondono a competenze e sapere acquisiti in anni di studio
Cioè si fa largo una crisi di ruolo che si estende a diversi soggetti si farà largo sul gol fra i lavoratori del pubblico non solo del privato dove ancor più occorrerebbe sentirsi soggetti e non parcheggiati io credo che proprio al Nord dove ci sono i mille lavori giochiamo la più grande scommessa sulla possibile battaglia unitaria perché il movimento dei lavoratori ritorni soggetto protagonista nel Paese
E non vale il discorso del recupero dell'occupazione nel terziario il terziario non assorbe più non è in espansione perenne
A Milano due milioni e mezzo di metri quadri di spazi per terziario cercano inquilino
Impossibile pensare un nord di solo terziario i servizi crescono se aumenta la domanda delle imprese e fra industria e terziario vi è un circolo virtuoso che da noi rischia di rompersi
Così come fra territorio reti e servizi e in presi
Siamo in difficoltà ormai crescente nella competizione con le altre aree europee
E allora viene da chiedersi dove vanno le aree metropolitane del Nord che ruolo svolgeranno io credo che siamo arrivati veramente al punto del passaggio dallo sviluppo quantitativo lo sviluppo qualitativo e per fare però tutto questo serve un nuovo concorso dei soggetti politici sociali economici e istituzionali per disegnare lo sviluppo e se questo concorso non lo qui del lavoro esso non verrà e non eviteremo quello che è in atto cioè frammentazione corporativi Zazie ogni non stiamo difendendo anche a Milano le bandiere delle fabbriche vogliamo occupazione ridare fiato all'economia il contrario dell'assistenzialismo del protezionismo non possiamo più affrontare casi di chiusura uno ad uno
Per questo abbiamo anche fatto una conferenza pochi giorni orsono sul Nord Milano e li abbiamo chiesto che subito ad esempio con le partecipazioni statali ci si interroghi sulla loro presenza in quella realtà
Sì freni non le dismissioni pura e semplice definendo nuove più qualificate missioni produttive che solo lì o in buona parte lì sono possibili
Noi non possiamo solo accettare le compatibilità dei piani nazionali delle aziende dobbiamo chiedere di discutere le strategie industriali puntando un ridisegno del sistema produttivo che Robusti Scalpelli
Occorre in sommario corre subito un governo programmato della generale ristrutturazione
Le sedi regionali sono le più qualificati avviare da subito questo confronto
Lì occorre mettere in campo tutte le proposte del mondo del lavoro anche per risvegliare un interesse delle imprese al negoziato che io credo sia scaduto ed è scaduto anche per la debolezza degli interlocutori
Negli ultimi grandi accordi per grandi gruppi non siamo soddisfatti occorre una diversa e più forte gestione territoriale delle linee di strategia industriale nazionale
Casina salde Pirelli credo che siano ben più significativi
E subito occorre intervenire sul quesito quale mercato del lavoro in fase di recessione gli ammortizzatori sociali si ma anche riqualificazione soprattutto se cambia lo scenario del sistema produttivo
Anzitutto al nord con un diverso rapporto verso il Sud
Occorrono nuove politiche attive della formazione e del lavoro e anche qui i tavoli regionali sono necessaria e tavoli per la gestione e l'applicazione della legge due due e tre che non può essere lasciata se stessa con l'iniziativa dell'impresa a Milano le alternative Frette industrializzazione superamento dell'assetto produttivo attuale con un nuovo e partecipato Governo del modello di sviluppo ma non si vuole il lavoro come soggetto del ridisegno e allora può il tessuto economico riprendersi senza sforzo partecipato io credo di no
è aperta la partita sul nuovo modello sociale ma credo che sia un ritardo della sinistra
Mentre la fase ci dice che idealmente e culturalmente ora anche storicamente abbiamo ragione ossia che la risorsa centrale il soggetto lavoro mentre il Papa dice che l'impresa non è una società di capitali ma una società di persone mentre si riconosce che le ha strategico del fattore umano
Ebbene il punto ancora aperte sul fattore umano lo si considera come donne e uomini presi come individui nel loro insieme autonomi
Coscienti di sé e del proprio ruolo e valore in modo più complesso che nel passato in modo più ricco e maturo cioè possibili soggetti attivi nel modellare l'impresa alla società
O se il fattore umano lo si vede come variabile comunque subordinata
Come nel caso FIAT variabile comunque è servita alle necessità critiche del sistema
La qualità o il superamento del fordismo io credo sia invece occasione per costruire non subirà un nuovo modello di impresa
La partecipazione deve essere conseguenza e non causa del mutamento delle relazioni industriali e allora non basta registrare recepire il modello di relazioni sindacali della figlia
L'incontro con i lavoratori deve avvenire anche innovazioni e non export bisogna poter condividere ossia quel decidere le finalità dell'impresa in cui si opera pubblica o privata che sia anch'essi ancora di più nel pubblico per motivare io credo che vi sia un grande vuoto legislativo sulle nuove tematiche della partecipazione e allora anche come il PDS dovremmo provare a colmarlo
Pensando mentre c'è chi vuole abolire lo Statuto dei lavoratori ad una ricca legislazione del lavoro del lavoro presente del lavoro futuro
Un nostro decalogo della partecipazione potremo provare a scriverlo col quale andare a trattare gli accordi ricco determinazione per una qualità nuova qualità del lavoro dell'ambiente e anche dell'impresa
Perché il vero differenziale per nel rispetto al Giappone e la democrazia
Vada a finire su questo dovremmo scrivere quel patto civile che il giovane industriale Fumagalli ogni tanto ci rilancia
Quello oltre il consociativismo politico ed economico ossia il patto di chi vuol cambiare io credo che questo sia l'unico fra tanti per noi patto interessante possibile
Le ricette per uscire dalla crisi sono all'ordine del giorno c'è una profonda relazione fra il voto fra trenta giorni e la trattativa fra tre mesi
Possiamo avere un esito neo democratico come diceva compagno Mussi o neo autoritario
Può venire un nuovo compromesso fra vecchi attori io credo che ci siano due ipotesi una è quella che diceva Leon frammentazione corporativi trazione potere forte e questo al nord si sente molto anche fra i lavoratori
Oppure rinascita di democrazia partecipata del tessuto sociale ed economico
Io non credo che con l'attuale politica possiamo pensare di agganciarsi alla ripresa quando ci sarà con questa politica per le imprese no e con questa politica per il sistema Paese nemmeno l'Italia del lavoro deve bocciare che ha fatto bancarotta ma fra aprile e giugno passa anche l'affermazione del ruolo del lavoro il suo peso il PDS deve darsi tutto perché solo noi nella politica difendiamo il lavoro
Bisogna attivare una politica che porre distribuendo le presenze produttivi manifatturiera fra Nord e Sud costruisca però un nuovo equilibrio nel Paese cioè faccia crescere omogeneamente
Tutti i temi che abbiamo tirato fuori democrazia sindacale orario e salario piena occupazione
Devono essere immediatamente tradotti e tempo di concretizzare io credo che il convegno delle donne se è stato importantissimo Milano perché la domanda di rappresentanza si è estesa e articolata non è caduta e la sinistra il sindacato devono rimettere radici è aperta la battaglia sulla condizione di autonomia del soggetto lavoratrice lavoratore che è donna giovane quadro tecnico precario impiegato commessa e per noi sin da
Ha aperto un problema di rappresentanza di interessi dei diversi soggetti e al contempo dell'interesse generale del lavoro che va di nuovo prescritto autonomia diritto identità potevo finiti il lavoro credo che possa contare deve accelerare l'unità sindacale devono svilupparsi confronto è ricerca fra noi sindacati in un clima nuovo di Autonomie a cui però abituarsi culturalmente con apertura e meno nervosismo anche su questa questione della scala mobile
In questi tempi in cui le donne il Papa sembrano gli unici a rilanciare ideali noi Riprendiamoci il grande ruolo di Partito del lavoro per l'eredità del PC ma anche per la capacità di proposta per i lavoratori per l'oggi ed il futuro
Alla Padova Giorgio del Gotha dell'Olivetti di Ivrea si prepara Antonio Pizzinato
Ma io credo che se analizzare le evidenti le vicende di un'azienda multinazionale impegnata in un settore strategico e innovativo può essere interessante
Ci possa cominciare col dire subito
Nulla di quello che è stato poi la crisi dell'Olivetti era ineluttabile
Dopo i successi della metà degli anni ottanta quando l'Olivetti allargato moltissimo le quote di mercato nel settore dov'era forte nei prodotti per ufficio
Quando l'Olivetti ha
Tirato fuori un personal computer che motivo incroceranno le ventiquattro di cui sono state vendute un milione di copie quando l'Olivetti si incominciata fermare nel campo dei sistemi c'è sulla gamma di aggeggi di informatica che sta sopra il personal computer soprattutto nelle banche
A un certo punto si è trovata con grandi risorse migliaia di miliardi da parte ma non si è trovata a corto di idee in quella situazione
Perché con il successo nella metà degli anni Ottanta l'Olivetti ha avuto soldi da parte e anche idee una strategia una linea lucida e anche invidiabile da un certo punto di vista non è un caso che in quegli anni l'Olivetti ha dichiarato
Esso tutti i grandi personaggi Olivetti anni l'ingegner De Benedetti ma anche una buona parte del top che non aveva più bisogno di alcuno
Dello stato o di altri che poteva da sola diventare competitore globale Global competitor and system Integration
Bene
Una cosa interessante credo potrebbe essere analizzare questa strategia e capire poi perché non è andata avanti
Le cose che l'azienda aveva già previsto quattro cinque anni fa il così detto da un sai leasing
L'affermazione degli standard la discontinuità la discontinuità tecnologica che c'è stata
Nel campo dell'informatica e anche la previsione dello Shaykh autrice dello scolo Lone competitivo della crisi degli anni novanta tutto questo era stato dalla Olivetti abbondantemente previsto
Da usare se in il fatto che i personal computer diventassero sempre più uno standard che poteva crescere attraverso il quale si potevano fare macchine sempre più complesse collegati in Rete aperte
Perché c'era l'affermazione degli standard e cioè di moduli hardware e software
Che non bisogna più costruire tutti all'interno dell'azienda ma che si potevano prendere architettando un insieme un prodotto Complesso
Si potevano prendere attingendo al al supermercato for mondiale dell'informatica dei moduli hardware e software
Che vengono prodotti nel mondo
Bene tutte queste previsioni si sono avverate guardate che queste previsioni che venivano fatte negli anni ottantasette ottantotto tutte si sono verificate
I personal computer sono diventate la base per dei sistemi molto più complesse
Ci sono affermate architetture aperte si sono affermati gli standard e soprattutto soprattutto c'è stata la crisi degli anni Novanta l'OSCE i cow la prima crisi prevista
Bene guardate che non ottantasette nell'ottantotto l'Olivetti si ispirava aria di euforia perché la crisi era giudicata una grande opportunità
La crisi che sta si sarebbe stata negli anni novanta doveva essere allora per l'Olivetti la crisi dell'IBM la crisi della digital la crisi di coloro che avevano un'offerta fatta tutta all'interno tutta proprietari proprietaria
La crisi di coloro che progettavano il singolo componente la piastra l'hardware che avevano i sistemi operativi fatti in casa e anche ma gli applicativi
Disse di e dei pm di fatti sono in crisi a questa crisi reagiscono reagiscono anche rendendosi conto che devono fare i contro loro stessi anche si hanno
Una grossa clientela un grosso parco macchine con le vecchie macchine al mondo che anche loro devono fare i conti con gli standard loro reagiscono e non schiantano c'è un particolare l'Olivetti che aveva
Risorse e lucidità strategica rischia di schiantare
Ed ecco sarebbe interessante cercare di individuare velocemente le cause di questo evento infausto di cui abbiamo già avvertito alcune avvisaglie
Bene le risorse come sono state dislocate dove sono andate a finire
Tutte le volte che lo tocchiamo questo argomento l'ingegner De Benedetti
Naturalmente il top manager si inalbera e ci spiega che l'ingegner De Benedetti non ha mai portato via la sera col carretto i soldi dall'Olivetti verso l'Asia e questo è vero
Oltre a essere una questa è una cosa poco stilosa corsa anche col Codice Penale problema non è questo
Il problema è un altro le risorse prodotte dall'Olivetti che si possono anche quantificare facendo un'analisi
Anche veloce dei bilanci quanto si è guadagnato dove sono andate
Se noi accorpiamo un'analisi anche veloce dei bilanci delle aziende in questi anni alcune dichiarazioni
Del top management e poiché stiamo attenti a dichiarazioni che sono stati fatti in occasione del prestazioni i dati semestrali o quadrimestrali capiamo che le risorse
Beh sono andate
Aiuti quelli sì
Non reinvestiti in azienda alla rendita perché l'Olivetti anche l'Olivetti acquistato centinaia circa migliaia di miliardi di Bot e CCT i CCT
C'è stato un dichiarazione nell'ottantasette credo del signor Serino Piol che adesso ricopre un ruolo importante in aziende già allora lo faceva
Spiegava che non è che aveva due mila miliardi sì gli aveva questi due mila miliardi voleva dire che non erano stati investiti in quel momento lì quindi aveva già accumulato ma
Oltre a essere andate queste risorse agli utili non rivestite ripeto la rendita salate anche alla finanza
Perché in effetti l'Olivetti quegli anni ha speso di nuovo migliaia di miliardi pesa acquisire società che adesso ah magari ancora in comproprietà e che si sono poi dimostrate la fine dei benedetti Ciulla rocche è un termine Italo piemontese e sta per fregatura ed esso non valgono più niente fatti i conti di quanto è costata triumphalia banche avremo le grandi società
E guardate che allora costavano più o meno il fatturato di un anno e arco acquisito società che avevano anche dieci mila dipendenti come la trionfale quando
Da qui si
Le risorse per continuare velocemente questo discorso sono andate anche agli investimenti non facciamoci impressionare però delle cifre che ci danno
Perché se noi dato che nel mondo tutto è relativo compariamo gli investimenti che l'Olivetti ha fatto in questi anni con quelli della concorrenza di riferimento
Riprendiamo un parametro la percentuale di investimenti sul fatturato scopriamo che sono all'Olivetti esattamente la metà di digital dotazione del pari della concorrenza di riferimento
Ma poi le risorse sono andate anche al al lavoro come vanno in tutte le impresa ma in che in che modo sono andate devono essere andati in un modo strano se è vero che per problemi di costo di lavoro noi siamo costretti oggi anche così dice l'impresa a chiudere gli stabilimenti che facciamo Cordì che purtroppo prendono atto della chiusura di stabilimenti
Sono andati al costo del lavoro e la struttura del costo del lavoro è tale che oggi non rivetti il costo del management che è di poco superiore al tre per cento è pari circa al costo degli operai che sono circa il il trentatré trentaquattro per cento
Questo è la struttura del costo del lavoro e quindi questo credo sia un problema perché in qualche modo riconferma anche in un gruppo illuminato quelle che sono le tendenze che interventi più autorevoli hanno già fatto e che la dicono lunga su come il periodo delle
Vacche grasse è stato poco utilizzato per il futuro
Dell'impresa e questo è successo anche in Olivetti
Ora io credo che queste cose le dobbiamo dire e dire con chiarezza
E dirle forte e non avere paura delle sconfessione che vengono da parte di chi era presente ufficialmente l'Olivetti perché solo facendo questo facciamo un'opera di verità e solo facendo questo possiamo rimuovere quelle che sono le cause vere che impediscono lo sviluppo delle aziende cui possiamo anche permetterci un'altra cosa
Se facciamo queste critiche per i corrispondono a verità possiamo anche qualche volta accondiscendere con dichiarazioni dell'ingegner De Benedetti
Possiamo anche difendono dagli attacchi la costa da parte di Cossiga e possiamo anche quando dice delle cose sensate sul costo del lavoro dire chi ha ragione e distinguere naturalmente le sue dichiarazioni e dai comportamenti concreti che fai da aziende in fondo
Oggi non c'è più nessuno
Tra noi che educato da buon comunista come sono stato educato io da bambino a leggere ed imparare quasi a memoria il capitolo quarto delle questioni
Leninismo di Stalin che si tinto intitolava capitalismo curate materialismo dialettico e storico però la dialettica ci interessa moltissimo soprattutto la dialettica dentro la Confindustria e quindi credo che se noi facciamo
Questo passo quello di dire tutto quello che sappiamo è quello che si merita sulle sue responsabilità l'ingegner De Benedetti possiamo anche voi fare politica evitare di fare quello che fa stiamo facendo sovente che quello di chi non solo l'Arci un pochino perché sul sui guai che ha combinato all'Olivetti e poi anche di censura arsi sulle
Opinioni che sovente esprime ora
Oggi l'Olivetti
Scarica le sue responsabilità sul mercato sullo stato sullo stato non aggiungo niente un capitolo molto importante ci serve perché siamo gli unici abbiamo effettivamente dato una battaglia sulla politica industriale riprendere fare propaganda e materiale di lotta
Non soltanto perché c'è una campagna elettorale ma perché ci crediamo sul serio le cose già dette dalla relazione sono proprio vero dobbiamo portare avanti non la faccio più lunga
Ma c'è un un'altra questione che mi interessa perché l'ingegnere temetti anche ragione ripeto scarica sullo stato ma scarica anche sul mercato e questa è la cosa più incomprensibile che io abbia mai sentito parate fino a poco tempo fa il mercato
Era
Il deus ex machina ora se l'Olivetti non vende lo sapete di chi è la colpa la corte del mercato
Cioè voglio dire questa è una cosa che culturalmente noi non possiamo accettare se no facciamo dei pasticci facciamo anche qualche volta degli accordi bruttissima accettiamo
Allora
Velocissimamente
Che cosa
Possiamo dire su questa questione della colpa del mercato che quando il mercato e diventa critico
Quando diventa duro il mercato soltanto i duri sopravvivono cioè le aziende che hanno investito che hanno fatto le scelte giuste e gli altri spariscono questo è il problema
Questa è la questione
Un dato solo la dice lunghissima sulle responsabilità del mercato e sulle responsabilità dell'azienda guardate nel mille novecentottantacinque l'azienda costruiva progettava vendeva cinquecentocinquanta mila personal computer professionali
Nel mille novecentonovantadue spera di vendere per centocinquanta mila c'è la crisi del mercato c'è la concorrenza ci sono tutti i diavoli che sappiamo c'è un mercato che non si sviluppa più a due cifre che non si sviluppa ne ha sovente neanche più ad una però voi capite che è un conto
è un mercato che rallenta tantissimo i tassi di sviluppo un conto invece la situazione di un'azienda che ripeto in termini assoluti quasi dimezzata la prolusione in un settore importante come quello del personal computer ora
Io credo scuole quanto occorre finito
Ho credo che alla prossima conferenza operaia continuano il discorso e vi spiegherò in due parole che per salvare l'Olivetti bisogna mettersi in testa che come in tutti i momenti di grande crisi
C'è da risolvere all'Olivetti il problema anche della capitalizzazione della proprietà
E questo è un problema che deve impegnare le forze e intelligenze Ludo partito perché far fare affluire attraverso una sinergia tra pur volete privato capitali all'Olivetti modo te in modo tale che se resta da sola non sia un'azienda assistita anche siamo rapporto Rizzato con lo Stato
Se fa accordi con altri ci sia anche un intervento dello Stato che però non la rende simile
Ha un'azienda a partecipazione statale ma che la rende invece l'azienda competitiva in grado di diventare sul serio
Capace di colloquiare con bullet Simest e altre due aziende che contano livello europeo per fare una politica europea deformati Ca'se ci vogliamo questo nodo io credo che va abbiamo fatto un passo per la soluzione del problema da Olivetti
Adottato da adesso Antonio pensionato si prepara il proprio fosso da me cantieri prevedo di Marghera
Compagne e compagni io desidero
Svolgeremo tentando nei di rimanere nel tempo prefissato
Poiché non un testo scritto con lo sporco a braccio
Su due problemi
Il partito
E l'esigenza di una legislazione del lavoro
Che ritengo sulla base della mia esperienza di queste ultime settimane
E che sono decisivi
Per un risultato positivo per il nostro partito
La relazione del compagno Fabio Mussi
Sottolineava con forza
Come il Partito democratico della sinistra e
O meglio vuole essere è più corretto dire
Il partito delle lavoratrici e dei lavoratori italiani
Cioè del lavoro
Dei lavori
Degli oltre diciassette milioni di italiani che vivono onestamente del loro lavoro non partecipano a tangenti sia che si trovino negli slip o siano spesi strati del computer
Di qualche finto manager milanese
Lo Snipe quello del consigliere democristiano di Roma
Che hanno la tecnologia e che si dimostra il fatto rampanti Stich coso del pentapartito questa è la novità
Che hanno dicevo
Diciassette milioni di italiani
Che hanno le mani più o meno callose
Poi che per tanta parte e ormai
Se ha vicino ad esser la maggioranza
Non svolgono lavoro matto manuale ma bensì in materiale
Ma comunque tutti hanno un dato che è comune
Che sono salariati subordinati
Che non si tirano indietro
Quando bisogna affrontare problemi drammatici
Come le ristrutturazioni
Le casse integrazione i processi di vera e propria reindustrializzazione come ricordava Iriondo ma si impegnano per dare risposte positive
Ma per fare questo ed è questa la richiesta forte che io ho registrato in queste settimane davanti le fabbriche hanno bisogno di precisi punti di riferimento
Uno di questi punti di riferimento che chiedono e il partito
Si è detto nella relazione la ripresi molti compagni
E giustamente si è sottolineato che siamo gli eredi delle tradizioni e dei valori dei Comunisti italiani
Una di queste tradizioni
E quella dei Comunisti italiani
Di aver dato vita ad una rete organizzativa del partito
Che collegava le lavoratrici e i lavoratori dei luoghi di lavoro
Che contribuì Dramatic contribuiva a dare ad essi una identità
Cioè il partito
Come sede che consente ad essi lavoratrici e lavoratori
I definire le scelte gli orientamenti per la lotta politica
Cioè il partito lo strumento che consente
Sottolineo e vado a citare alle lavoratrici ai giovani
Ai tecnici ed anche agli operai
Ed anche agli operai di fare politica
Ma per essere e diventare ciò che questo è un problema che abbiamo di fronte
Diventare partito delle lavoratrici e dei lavoratori è necessario che il lavoro
Ridiventi centrale oggi non lo è neanche per la sinistra
Nell'ultimo decennio non è stato così
Il lavoro è stato svalutato
Emarginato sul piano sociale politico ed economico
Questo si misura
Non solo che mentre il Paese diventava più ricco
Con un decennio come diceva la relazione
Senza precedenti di Indro mento
Del prodotto interno lordo
E che il reddito netto che è andato al lavoro dipendente diminuito quantitativamente percentualmente non quantitativamente
Ma è che all'interno di questo il reddito del lavoro salariato è diventato più ingiusto
Vi sono differenze azioni forti anche fra i lavoratori manuali anche fra gli operai fra quelli addetti ai settori che producono i beni di consumo siano essi manifatturiero dei servizi che devono far fronte
Alla competitività
Rispetto ad altri questo è un primo elemento di questo decennio
Secondo
Di minor peso e di non centralità del lavoro
E che hanno pesato e pesano meno i lavoratori e lavoratrici il lavoro
Nei luoghi di lavoro
Poiché non vi è stato come è necessario una ridistribuzione dei poteri
Nella loro nel luoghi di lavoro
Che è cosa ben diversa dalle commissioni paritetiche magari decidono a prevalente maggioranza come previsto dall'accordo Sanussis
Ci vuole democrazia economica democrazia d'impresa ridistribuzione dei poteri se si vuol farli diventare centrale il lavoro
Hanno contato e contano meno
Sul piano dello stato sociale
Non solo con i tickets e altri aspetti ma l'elemento più sconvolgente è che si
Si sia tornati
Tornare indietro di molti decenni dalla mia esperienza come è successo a Macerata mentre si prepariamo l'Europa di costringere lavoratrici per avere il lavoro sottoscrive dichiarazioni che non si sposano che non
Hanno maternità siamo ritornati mi ricordo le lotte degli anni cinquanta per eliminare conquistato una legge che abolisse il licenziamento per matrimoni maternità
Questa è la modernità di come che cosa ha significato
Non essere centrale il lavoro
Che cosa ha significato avere un ministro del lavoro
Come quell'attuale che ha denunciato la norma del Bitte che consenta in violazione della legge delle norme contrattuali i turni notturni per le donne senza contrattazione
Ecco attorno al problema
Come far diventare centrale il lavoro perché è questo il punto che ci rende credibile come il partito delle lavoratrici e dei lavoratori
Come ridiventa centrale
Sul piano politico sul piano istituzionale sul piano economico
Se il lavoro è centrale avanza il Paese avanza la democrazia
Se arretra il lavoro rispetto alla centralità qui tutte le attività
E delle scelte che vengono compiute arretra la democrazia
è stato così negli anni Quaranta quando aveva conquistato la Costituzione la Repubblica e la democrazia
è stato l'inverso negli anni cinquanta e cd davanti le fabbriche nelle campagne
Legge truffa Tambroni
è ritornato in campo il lavoro luglio sessanta Genova Reggio Emilia Roma
Sia riapre una stagione statuto dei lavoratori riforme anni ottanta e il sindacato
Dei consiglieri anni ottanta
La sinistra arretra sconfitte sindacali arretra lo stato sociale arretra la democrazia
E qui giungono secondo problema
Anche questo tentò di farlo più sinteticamente ancora del primo
Per farlo diventare centrale come salviamo
Le riforme istituzionali con una legislazione del lavoro
E questo non mi solo presentando le leggi noi siamo l'unico partito
Attraverso il gruppo parlamentare comunista del Partito democratico della sinistra che ha le carte in regola avendo anche in questa legislatura con tutti i limiti avendo presentato tutte le leggi su tutti i terreni nessun altro partito
Può dire quel che può dire il nostro partito ma non basta
E necessario saldare l'attività parlamentare con un'iniziativa politica nel Paese
Voglio fare comma alcuni esempi che quello vi sono quelli che ci consentono meglio io credo di capirci
è importante la elezione del sindaco ma esse contemporanea diretta del sindaco per l'amministrazione città ma è altrettanto importante se conquisto anzi se non lo è di più
Perché è il presupposto per la democrazia del Paese se con questo diritto gli oratori ogni due anni di eleggersi
I loro rappresentanti sindacali unitarie
Se conquistò una legge che Carito che nessuno può fare l'accordo se prima non si è misurato con i soggetti di quell'atto
E da questo punto di vista è sorprendente
Ma io stupito
Vedere l'altra sera al TG uno
Il segretario generale della CISL dire che in questo momento per i lavoratori è importante per andare in Europa mette in discussione la proporzionale avere una scelta maggioritaria pensavo che parlasse dell'esigenza di una legge della democrazia nel sindacato e nell'attività sindacale
Pensa invece di mettere in discussione quella politica anche questo credo che sia sull'elemento che ci fa riflettere
Dicevo l'importanza saldare sono importanti
è importante il diritto d'accesso sugli atti amministrativi ma lo è ancor di più quello sugli atti che riguardano le aziende ritorno dei sinistre attraverso la democrazia economica
è decisivo
Se vogliamo essere protagonisti del ripensamento di cita visibili per l'uomo la realizzazione delle centrali delle città metropolitane il governo delle aree dismesse ma lo è ancor di più
Se conquistiamo finalmente una legge sulle trentacinque ore e sui tempi di vite e di lavoro in particolare nelle grandi aree metropolitane
E decisivo la per la qualità della vita
L'ambiente
L'acqua larga il diritto alla mobilità ma lo è altrettanto
Per i lavoratori avere il delegato alla sicurezza
E da questo punto di vista è sconvolgente
Almeno per me sul piano personale
Visto che eravamo assieme
Dopo la tragedia di Ravenna
Mai Benvenuto e sottoscritto a chiedere al ai presidenti del Parlamento di darsi una commissione d'inchiesta ma anche il delegato alla sicurezza che sia stato Marini dopo che la provata al Senato che l'ha bloccata alla Camera prima dello scioglimento del Parlamento
Non costava niente non c'era il rischio che fosse come quella sull'amianto messa respinta dal Presidente della Repubblica perché non vi erano i finanziamenti perché in quel caso avrebbe fatto risparmiare allo Stato
A fronte delle migliaia delle centinaia migliaia di infortuni
è decisivo e vado a concludere
La battaglia per la riforma fiscale
Ma è comprensibile se nel contempo
Portiamo avanti la battaglia sui redditi di lavoro
Respingendo
Sia le posizioni di Confindustria ma anche quelle di Banca d'Italia
Eliminare la scala mobile
Dei salari che siano sotto
Al reddito all'andamento quando all'andamento dell'inflazione e quindi una riduzione
Una riduzione dei redditi di lavoro
Ma non basta dire
Che noi
Ripresenteremo il ventitré di aprile la legge
Per dare continuità alla scala mobile
Avendo la presentata prima e questo non mette in discussione l'autonomia del sindacato il suo ruolo contrattuale
Perché fino a quando non diventano legge erga omnes mille novecentocinquantanove milioni di lavoratori italiani non avevano il diritto dalla contingenza perché la pattuizione privata e sono fra i soggetti interessati e diventa un diritto di tutti solo quando è legge
Ah vuol dire in termini concreti come
Contemporaneamente pareri creiamo le condizioni oggi
Cioè siamo credibili e di questo ci chiedono conto questa è la mia esperienza giorno dopo giorno in queste settimane che cosa fate in concreto per prepararci all'ora
Perché se reggere un passo dobbiamo avere come saldiamo
Iniziativa parlamentare con utilizzazione
Perché sulla scala mobile
Non mi
Come diceva mi dispiace che non sia qui Luciano solo il fatto che i salari sono bassi
Ma la scala mobile è l'architrave per poter lasciare le mani libere al sindacato di poter assolvere al suo ruolo di contrattare le condizioni di lavoro
Se non c'è la scala nove non solo non è unificante per tutti in particolare per quelle piccole ma è costretto continuamente a rincorrere i salari mentre se vuole assolvere al suo potere di ridistribuzione dei ruoli nell'azienda bisogno evitare non di essere tutti gli anni a rincorrere al Salario
Allora importante
E vado veramente a finire che ne discutiamo non solo che ci vuole la scuola mobile ma anche che tipo di scala mobile
Che nessun sistema generale
Che deve avere una cadenza semestrale perché se non è così ci rimettono trecento quattrocento mila lire se diventano uguale i lavoratori e i pensionati che ci vuole il paniere ma a mio parere grave che non lo discutiamo e preferibile abbassare
Se non ce la facciamo
La percentuale di copertura ma che sia non un minimo che emargina
Gli strati più bassi un minimo uguale per tutti ma abbiamo bisogno che sia parametrata perché solo in questo modo noi rivisitiamo un mondo del lavoro così frantumato e così diverso
Quindi abbiamo bisogno mi scuso
Volevano superarlo ma temo di aver superato il tempo concessomi Santhià bisogno
Partito
Costruirlo in queste quattro settimane
Andando davanti le fabbriche ci può andare la mattina del sette a mezzogiorno la uno alle cinque costruire la rete
Se facciamo questo in queste settimane costruiamo anche l'identità del partito per dopo
E diventiamo concretamente già in queste settimane
Il partito delle lavoratrici e dei lavoratori del lavoro
E se facciamo questo
Sconfigge amo e contribuiamo a sconfiggere coloro che vogliono dare picconate al patto costituzionale
Che era basato sull'antifascismo la democrazia la centralità del lavoro e che vogliono costruirne uno nuovo quando parla di Seconda Repubblica
Basato su un atto trinomio anticomunismo autoritarismo e mercato
Subordinando adesso tutto
Come coloro che vivono del proprio lavoro e onestamente vivono onestamente il proprio lavoro non dovessero montare questa mi sembra che la scommessa questi sono i punti
Su questo
Ci aspettano
Con un'attenzione
Io ho fatto un comizio ieri davanti a un insieme di fabbriche
Alla fine è finito il comizio ho salutato molti di quei compagni conoscevo perché era suonato al fischio che doveva riprendere
Hanno deciso di non entrare hanno voluto stargli a discutere se paghiamo la mezzo non si preoccupa vogliamo sapere concretamente quali sono gli impegni che il partito ha sciupato
No ma non è Milano esce riprendono bella uno sia centrale
E ritorna
Mentre mi sembra che
Tanta parte nota attività non ne dedicata a questo
Questa mi siedo questo era il senso del mio intervento perché diversamente possiamo e giustamente rivendicare con orgoglio
Che noi siamo gli eredi della tradizione gloriosa e migliore dei Comunisti italiani ma se lo vogliono limitare forzatamente
La parola Claudio Fois anni della Fincantieri preda di Porto Marghera si prepari Vincenzo Visco
Io penso che questa Assemblea sul lavoro che oggi il Partito democratico della sinistra promuove qui a Torino non sia propaganda elettorale
Ma significa una riaffermazione del ruolo e del peso che i lavoratori italiani hanno all'interno di questo partito
Prendere coscienza di ciò per il PDS diventi importante perché il lavoro diventa l'asse strategico di scontro sociale e politico che oggi la sinistra deve assumere
I problemi del lavoro risanamento economico e di una diversa politica industriale diventano obiettivi essenziali se si vuole costruire un Paese moderno all'altezza di un'Europa moderna
Io sono un operaio tratte in cantieri un settore quello della cantieristica da molti considerato maturo non competitivo
In questi anni il settore dell'economia marittima è stato attraversato da profondi cambiamenti che hanno determinato lo stato di ridimensionamento dell'industria navalmeccanica
Conseguenti a sei gravi si sono avute sui livelli occupazionali negli ultimi dieci anni per effetto della crisi la Fincantieri di Marghera ha visto ridurre la sua occupazione da tre mila a mille cinquecento unità
Gli ultimi lavoratori circa quattrocento sono stati espulsi con i propri giovamento a cinquant'anni alla fine di febbraio
I lavoratori dunque hanno già dato in termini occupazionali e in termini di produttività
Ora spetta alla Fincantieri fare la sua parte primo del Nizza nel settore facendo investimenti tecnologicamente avanzati all'interno dei cantieri per far fronte ad un mercato europeo e mondiale sempre più aggressivo
Una prima risposta ai problemi del settore potrebbe venire alcun intervento strutturale da parte del governo sul sistema dei trasporti italiani
Non c'è stato in questi anni alcun tentativo di razionalizzare il settore dei trasporti italiani che era un intervento che riequilibri il trasporto a favore delle ferrovie e dal mare
Un intervento dello Stato in tale settore si impone quindi già da ora ma si imporrà sempre di più nel futuro si assicurare realizzare coerente coerentemente una politica di risparmio energetico
E di decongestionamento del traffico sulla dorsale appenninica e sulle grandi aree metropolitane
Oltre che ad un possibile incentivo allo sviluppo della flotta nazionale
Al CUP alcune cose si sono fatte la pressione che lavora sotto la pressione dei lavoratori ma siamo lontani dal considerare l'Adriatico e il Tirreno
Due autostrade naturali e di conseguenza di totale di dotare il Paese di un'adeguata politica di cabotaggio
Ma la crisi non riguarda solo i settori tradizionali maturi
E se investe anche i grandi realtà industriali quali ad esempio il polo chimico di Porto Marghera sul quale il piano di ristrutturazione prima targato ENI in modo e poi Enichem ha portato ad un aggravamento della situazione produttiva industriale
Ed a una città e al di tutta l'area chimica con pesanti ricadute occupazionali visto che ha concentrato a Porto Marghera un terzo degli esuberi previsti in tutta l'Italia
Il polo industriale di Marghera che fin dalla metà degli anni Settanta subisce un declino pesante e che progressivamente ha ridotto le sue capacità produttive e occupazionali passando da trentacinque mila detti
Agli attuali diciotto mila a questo si somma una ristrutturazione che fa sentire sempre di più il suo peso peggiorando le condizioni di lavoro e di vita di migliaia di lavoratori
Descrivere la situazione e il clima di incertezza che grava sui mari all'industriale e quasi una fotocopia di tante situazioni industriali esistenti oggi in Italia
Ogni giorno dalla stampa non tutta per la verità viene messo in evidenza il dissesto economico di una crisi sempre più profonda nella quale il nostro Paese immerso
Sembra quasi di leggere un bollettino di guerra a qui a cui ad ogni accordo sindacale di tenuta e di rilancio delle attività produttive corrisponde un crescente disimpegno delle Pretoria pubblica e privata
Con chiusure di impianti e cali occupazionali
è il caso dell'industria della metallurgia non ferrosa infatti appare estremamente preoccupante la gravissima difficoltà che attanaglia il settore
Tutto ciò dovrebbe suggerire a chi ne guida le sorti di accelerare a costruire un'iniziativa in grado di fare uscire dalle sabbie mobili un compatte con un comparto così determinante per l'economia e l'industria del nostro Paese
Cose sicuramente ardue da realizzare all'interno del gruppo Efim
Disastrato dalle Prato pratiche ed ai meccanismi spartitorie clientelari all'interno del quale il malgoverno ha imperversato realizzando la sopraffazione dell'interesse privato su quello pubblico
Questa linea prodotto nel settore alluminio una situazione pesantissima in tutto il comparto a partire da produzione strategiche sui quali i tagli produttivi produttivi e occupazionali stanno agendo come una scure
Alla chiusura di impianti storici quale la Sava di Marghera e alla fuoriuscita di quattrocento lavoratori senza nessun concreto impegno di consolidamento rilancio delle seconde e terze lavorazioni laminazione e prodotti finiti
Infatti le partecipazioni statali letti e l'Alumix hanno oggi più che in passato svolto una funzione di cinghia di trasmissione
Sempre più esplicita tra i partiti di governo e aziende pubbliche sopra intendendo in modo diretto e indiretto al massimo concentramento di nomine apparentemente pubbliche
Ma in realtà private perché controllate dai partiti di governo
Questi sono alcuni esempi di come oggi le partecipazioni statali a Porto Marghera ma non solo a Porto Marghera gestiscono l'industria pubblica sommando gli interessi particolari a logiche partitiche clientelari di governo stanno insistendo da troppi anni con queste logiche di sperpero e malcostume scaricando poi sulle spalle dei lavoratori la colpa di una mancata competitività con i mercati europei per un troppo alto costo del lavoro
Oserei dire che ormai ci hanno quasi convinto la colpa è nostra compagna la colpa è dei lavoratori che si ostinano a non capire
Che oggi la causa del dissesto economico e il costo del lavoro
L'Italia rischia la serie B e la recessione in Europa perché i lavoratori italiani difendono il posto di lavoro il loro salario per che difendono la scala mobile perché non accettano supinamente le ristrutturazioni con conseguenti perdite di migliaia di posti di lavoro
Perché rivendicano il diritto di decidere e contare sulle scelte economiche di politica industriale
Su questo il sindacato deve uscire dal letargo che ormai dura da troppi mesi deve promuovere Assemblea all'interno dei posti di lavoro riappropriandosi del movimento
Che ormai da troppo tempo all'interno delle fabbriche appare estromesso dalla partecipazione
Fazione democratica e che invece è fattore decisivo per imprimere una svolta nei rapporti col governo e che ecco e con le controparti pubbliche e private
Il sindacato deve far suonare la sveglia dunque e riprendere quella dialettica che lo ha sempre contraddistinto riproponendo con forza questioni essenziali salario occupazione diritti equità fiscale
Ma forse qualcosa in questo senso il governo italiano lo sta già facendo
Leggevo con soddisfazione l'altro giorno sul giornale che finalmente si colpiscono gli evasori fiscali
La Guardia di Finanza ha preso con le mani nel sacco un grande evasore fiscale un bambino il quale aveva comperato un cioccolatino del valore di cinquecento lire e non aveva la ricevuta fiscale
Questi accortosi dei finanzieri all'uscita dal tabaccaio tentava di occultare le prove mangiando sui difetti infuria il corpo del reato il cioccolatino
Io mi chiedo a tanto siamo arrivati oggi in Italia
Ci colpisce un bambino di appena due anni e la madre multando lì perché non in possesso dello scontrino fiscale e si condona evasori fiscali che hanno evaso il fisco per centinaia di miliardi questa è l'Italia del due mila
è ora di dire basta evitarlo con forza compagni come con forza hanno gridato sabato ventidue febbraio quelle centinaia di migliaia di persone oneste di lavoratrici e lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione indetta dal partito democratico dalla sinistra
E che sfilano per le vie di Roma gridavano con rabbia la propria indignazione contro malgoverno che ormai sta portando questo Paese ad un declino economico inarrestabile
Ingiustizia sociale clientelismo convivenze con mafia e camorra malcostume politico rispecchia l'ormai senza ombra di dubbio quasi cinquant'anni di potere democristiano e dei suoi alleati
Ma certamente la TV di Stato
Preferisce non fare una parole celtici
Ne è una parola sulla maglia sulla manifestazione del PDS né una parola sulle condizioni che oggi i lavoratori sono costretti a subire
Poi una politica economica industriale inadeguata ai bisogni veri del Paese certo diventa più facile parlare di Togliatti scritta da un grande uomo politico che si è battuto per la libertà e la pari dignità dei lavoratori e di tutto il popolo italiano
Diventa più facile fare dei processi sommari sostenendo come ormai è stato dimostrato falsità costruite ad arte
Da chi oggi ha come scopo un solo obiettivo colpire più grande partito della sinistra il PDS la sua politica sapendo che esso rappresenta una grande parte del mondo del lavoro di uomini e di donne onesti
Su questo scontro elettorale oggi il partito della sinistra si misura come grande forza sociale politica di opposizione consapevole che su questioni strategiche di fondo equità sociale e giustizia libertà e democrazia si gioca la possibilità vera di fondare le basi pull alternativa per un ricambio di blocco politico e sociale che domina l'Italia dal dopoguerra
Via proviamoci allora nuovi lavoratori militanti del PDS
Di quella dialettica democratica quella per aprire nei luoghi di lavoro fra i lavoratori e la gente un dibattito schietto facendo conoscere le nostre proposte le nostre posizioni
Sul progetto di riforma delle istituzioni sul progetto di riforma delle pensioni
Sul risanamento della spesa pubblica su una più equa distribuzione di distribuzione fiscale
Su questi temi noi militanti del PDS che l'unità di base della Fincantieri e di tutta la zona lavoro dipendente di Porto Marghera siamo impegnati nella campagna elettorale scuotendo quei compagni che dopo il congresso ancora oggi sono indecisi a dare la propria adesione al PDS e rimangono alla finestra ad aspettare
Ebbene noi diciamo quei compagni che pensano di essere rimasti orfani che orfani non lo sono mai stati perché il partito della Mou democratico della sinistra è in campo con tutta la sua forza candidandosi per l'alternativa di sinistra a questo sistema di potere
Siamo qui per dare compagne e compagni forse al Partito democratico della sinistra
Perché si rafforzino sempre di più le radici che sostengono la Quercia siamo noi i lavoratori con la nostra storia la nostra cultura con le nostre lotte fatte per affermare i valori di libertà e giustizia
Le prime radici di quell'albero tutto dipenderà da noi mantenere integre
Per farne maturare delle altre per dare alle nove al nostro Paese uno sbocco per l'alternativa
Occorre che questi temi e chi non la vive con il sei di aprile buon lavoro compagni
Ha ora la parola Vincenzo discorsi preparati Paola Cicognani di Forlì
La compagnia e compagni io penso che tutti siamo consapevoli della difficoltà di questo momento noi stiamo affrontando una campagna elettorale in condizioni molto difficili
Con un partito che ha stentato a
Mettersi in movimento
E con una incertezza sulla collocazione stessa
Del partito per cui io penso sia molto importante questo convegno che ribadisce la caratteristica di fondo del PDS come Partito del lavoro Partito dei lavoratori
Questa su queste sono le nostre comuni radici e queste radici non vanno perse e vanno vanno spiegate riconfermate alla gente nel corso di questa di questa campagna elettorale che è un'occasione per verificare un consenso antico in situazione in una situazione nuova
Voi sapere noi affrontiamo questa prova nel in una situazione di grave crisi economica
Questa volta la crisi e beve
E robusta e comporta rischi
Rischi per il Paese
Rischi seri tutti hanno parlato di pericoli di de industrializzazione ma voi siete voi sapete
Che non poche aziende
Piemontesi ma anche liguri
Stanno spostando a decentrando i nuovi impianti al di là del confine in Francia dove tono condizioni condizioni produttive costi del di produzione incentivi e e situazioni servizi molto più favorevoli di quelli che non si trovano in Italia abbiamo un un governo che ha portato in dieci anni il Paese in una situazione di disastro finanziario vero e proprio e allora noi in in questa cambia in campagna elettorale dobbiamo cercare di far capire alla gente quale su qual è la situazione in quali sono le sue origine sulle cause qual è la posta in campo intanto noi ci troviamo oggi di fronte a una un nuovo dualismo nell'economia del Paese in parte inedito anche se si sovrappone in parte coincide col tradizionale dove dualismo nord-sud noi abbiamo parlato e parliamo di un dualismo tra un settore esposto la concorrenza in un settore protetto
Fa un settore che ha i i prezzi vincolanti dai mercati internazionali e settori che possono invece aumentare i prezzi del otto dieci quindici per cento
Tra lavoratori che hanno un vincolo all'aumento al momento i loro salari
Nella nel fatto che lavorano in settori che sono settori esposti alla concorrenza e viceversa un settore pubblico dove le retribuzioni possono aumentarle del
Dieci quindici per cento l'anno come è successo negli ultimi negli ultimi tre anni
E allora
Qual è il la linea al la la nel l'attacco che noi dobbiamo dobbiamo indicare che dobbiamo seguire in questa campagna elettorale elettorali ma evidentemente evidentemente il problema e quello di individuare i settori protetti di proporre interventi che riducono gli spazi e potere di questo settore protetto
E settori protetti lo ricordava ai più in sono anti
Sono un coacervo di interessi compositi nel settore protetto c'è buona parte del settore finanziario c'è una parte del settore industriale e cioè che il settore quella parte delle imprese che vive di commesse pubbliche
C'è una parte di assistiti no vigente che vive di trasferimenti indebiti pensate le pensioni invalidità negli ultimi anni sono aumentate di tre quattrocento mila unità
A
Sono
Anche
Settori settori che beneficeranno di regolamentazioni particolarmente
Diciamo che tutela no a pensate a tutto il sistema sistema distributivo le licenze gli orari e e e quant'altro
Ecco noi dobbiamo dobbiamo avere la forza la capacità di indicare indicare
Alla gente che
Su o noi riusciamo a riportare in linea
Nel settore produttivo al mondo del lavoro industriale con il il restante la restante parte dell'economia del Paese oppure inevitabilmente questo Paese destinato al declino
Noi
Abbiamo accumulato accumulato in dieci anni governi di centrosinistra qualcosa come quaranta punti di prodotto interno lordo lordo di debito pubblico nel mille novecentottanta
Il rapporto tra il debito del medio nazionale ma del sessanta per cento esattamente la percentuale che la Cei indica come obiettivo per poter partecipare a pieno titolo all'Europa
Ebbene nell'ottantatré questo rapporto era salito di dieci punti
Quando Craxi ha lasciato il il potere nell'ottantasette questo rapporto era salito al novanta per cento
Quindi la peggiore performance mai a realizzare fra nella storia intera storia italiana dopoguerra su in un campo di finanza pubblica ventuno punti di indebitamento in quattro anni e questa è quella che è stata chiamata governabilità
Ed è questo quello che fosse Craxi ci prospetta per il futuro
E allora in questo contesto noi dobbiamo dobbiamo vedere anche le nostre
Opposte
Di riforma fiscale questo avere questo è un tema è un tema centrale nella politica del partito
E ed è uno dei nodi via e degli strumenti di attacco assetto vedi protezione e di privilegio
E noi
Abbiamo da tempo articolato una proposta di riforma fiscale che si basa essenzialmente su tre punti che ricordava Fabio Mussi stamattina e che
Adesso ripeto anche io
Il primo a a che vedere con una robusta
Fiscalizzazione di oneri sociali
Voi sapete ENI in Italia noi abbiamo una situazione particolare per cui circa un terzo
Anche più di un terzo dell'intero gettito fiscale viene da contributi sociali contributi sociali cosa sono sono un importo un prelievo obbligatorio commisurato al Monte salati
E quindi s'sono una tassa sull'occupazione sovrattassa sul lavoro sono apparso sulla produzione
E sono diventati ormai così elevati che come ricordava Mussi su un costo del lavoro di cento corrispondo salario netto di ottanta
Bene noi
Non è un caso che la primo pezzo di riforma fiscale che abbiamo proposto ma è nel mille novecentottantasette
Quindi son passati cinque anni
Era proprio una ipotesi di soluzione di un tecnica è un problema complesso però noi discutibili riuscivamo a fiscalizzare il interamente siamo con la nostra proposta i contributi sanitari come premessa coi anche per ulteriori riduzioni di prelievo di prelievo obbligatorio sul sarà
Si tratta di qualcosa come venti ventidue mila miliardi cioè non è uno scherzo si tratta i dieci punti del costo del lavoro
Bene lei ricorderà come allora ci fu un dibattito all'interno all'interno del partito e come ci fu un'opposizione un'opposizione anche dura che alla fine fu superata non ricordo bene come questo pulsione veniva dalla sinistra del partito in particolare si opponeva fieramente l'attuale segretario di Rifondazione comunista
Il quale evidentemente è non sapeva concepire il passo che no
Ulteriore oltre la propaganda
O non lo si individua un problema si fa propaganda quasi le fa una proposta e quella cosa deve essere praticata
E si dà il caso che questa proposta è stata in questi cinque anni son tanti anni sezionata studiate esaminata da economisti indipendenti dalla Banca d'Italia dallo stesso governo tutti hanno retto che andava benissimo
E il ministro delle Finanze la persino messo
In una ipotesi di intervento per sul costo del lavoro va bene non se n'è fatto nulla
E uno qualche motivo ci sarà naturalmente c'è una perplessità da parte
Confindustriale perché una cosa del genere cosa farà con scombina tutti gli equilibri esistenti cioè ci sono imprese che ci guadagnano molto imprese ci perdo cioè e settori i settori con più lavoro ovviamente sono avvantaggiati
E gli altri lo sono lo sono meno poi ci sono settori che in in patteggiano la fiscalizzazione i quali possono avere un vantaggio marginale quindi si sono ci sono lentamente problemi all'interno al mondo delle imprese
Ma questi accoppiati all'inerzia l'incapacità del Governo fa sì che noi adesso ci troviamo una situazione in una situazione di grossa difficoltà guardate a livello di competitività
A una fiscalizzazione delle dimensioni di quelle che noi proponiamo
Equivale a una robusta ci valutazione
No non è possibile non è opportuno
E sarebbe sbagliato pensare svalutare adesso ma appunto la cosa più elementare che viene in mente a Concesa economista in questi casi e quella di opere ottenere lo stesso risultato per altre vie
E questa è una appunto una punto fondamentale
Fondamentale del nostro la politica fiscale il secondo punto e altrettanto importante un punto e un punto le fosse
Nel la gente
Su quella gente forse meno sensibile anche se uno se io è un aspetto che la
Fenomeno leghista vende tende invece invece
Molto urgente ed è quello del decentramento fiscale
No spostiamo con mentale con le nostre proposte istituzionali diamo potere agli enti locali alle regioni
Con le nostre borse fiscale noi trasferiamo una parte rilevante del prelievo della responsabilità tassazione averle comune ai comuni alle Province dalle regioni
E arriviamo a ad assicurare circa la metà del bilancio di questi enti con entrate proprie con aliquote poco
E questa è un'altra cosa importantissima perché noi dobbiamo avvicinare momento della decisione politica della decisione sulla spesa pubblica al momento della responsabilità nella imposizione
E su questo siamo probabilmente anzi sicuramente l'unica l'unica forza politica
Chiave dei delle proposte pronto e infine c'è la riforma fiscale vera e propria quella che ricordava Mussi stamattina anche lì la questione è molto semplice manico grazie nostro sistema fiscale
E e disastrato almeno veniva in mente
Dovendo intervenire una definizione di un presidente della Repubblica e Stati Uniti qualche anno fa che definì il sistema fiscale americano una disgrazia del genere umano
E così abbia un sistema assolutamente assolutamente folle abbiamo un sistema che tassa il sessanta per cento di quello che dovrebbe e potrebbe tassare abbiamo quindi un sistema che aliquote altissime rispetto a quelle che potrebbe aveva e se andiamo a vedere quello che non tassa ecco qui e voi pensate subito all'evasione fiscale certo c'è l'evasione fiscale ma l'evasione fiscale su una metà della storia
Ed è probabilmente una metà in parte derivata dal resto della storia verso della storia e il fatto che intere categorie diretto intere zone del Paese
Sono esentate dalle imposte esistono per le grandi imprese il molti precipuo sui Britta di evitare di pagare le imposte legalmente per cui quello che viene fuori è che appunto un
Un'impresa
Magari soprattutto poi meglio ancora se multinazionale elude le tasse e il bottegaio all'angolo invece elevate realtà tutte e due rispondono a pagare meno tasse solo uno rischia di andare in galera l'altro invece a pure pure gli applausi allora noi appunto dico la risposta è molto semplice eliminare tutto questo guardate poi chi quali sono i redditi che non pagano
Lì legalmente diffuso o comunque o comunque che sfuggono
Beh se sia per vedere chi sono sono tutti i redditi legati alle in qualche modo alla al diritto di proprietà non sono i Verdi e i terreni verdi e fabbriche atti i media capitale una parte dei redditi di impresa
E allora la risposta appunto quella che non avevamo sintetizzato in uno slogan ricettive diceva pagare meno pagare tutti
Azzeriamo tutto eliminiamo il più possibile gli atti trattamenti di favore incentivino indebiti e cose del genere
Riduciamo le aliquote detassiamo il lavoro aumentiamo le detrazioni che escludono i redditi più bassi più bassi dal
Dall'imposizione e dei creiamo un patto fiscale tra gli italiani
E lo vedete in questo momento non ci sono molte cose possono unire il Paese
Paese va in direzione opposto ci sono appunto quelli che soffiano sul fuoco noi dobbiamo fare uno sforzo per prospettare
All'italiani l'idea che e possibile una di un risanamento che non sia pagato
Dai lavoratori che è possibile ricostruire un sistema di convivenza democratica come abbiamo avuto per parecchi decenni in questo Paese
E il nostro compito è compito del nostro partito e la funzione stessa nostro partito non può che essere queste
La parola Cicognani maestre di scuola materna diffonde si prepara e Claudio Sabattini CGM piemontese o
Così come dai materiali di impostazioni di questa Assemblea
Un ponte è sicuro il lavoro la sua qualificazione la professionalità le competenze l'abilità l'informazione di cui dispongono uomini e donne torna centrale
Strategico è il fattore umano
Vorrei partire da questa affermazione per poter dire innanzitutto che queste tanto più vero se ci poniamo all'interno del lavoro pubblico l'approccio ormai scontato nella cultura collettiva che dipinge il pubblico come rigido immodificabile il riformabile a fronte di un privato che si vuole efficiente efficace e flessibile
Può essere in alcuni settori Duffy edificare ma di fatto sta producendo un vero e proprio consenso a una cultura politico-amministrativa
Che muore in progressivo smantellamento dello Stato sociale in particolare di tutti i servizi rivolti alla persona
I problemi ineludibili di debito pubblico vengono oggi scaricati su pezzi dello Stato se sociale senza mettere in discussione le ragioni vere del da deficit a partire dagli necessita di nuove modalità della Spesal e finalmente della giustizia fiscale anzi cercano e di salvaguardare i meccanismi clientelari e il sistema di potere della democrazia cristiana negli apparati centrali dello Stato
Significativo da questo punto di vista e la verifica di come nel corso di questi ultimi anni i trasferimenti di risorse agli autonomie locali sono sempre stati inferiori al tasso reale di interesse
Mentre invece fortemente superiori per le funzioni centrali
Il bisogno urgente di cambiamento e lei rimandabile riforma della pubblica amministrazione non possono non avere al centro anche una concezione nuova del lavoro
Non più ingessato in provvedimenti legislativi logiche burocratiche o addirittura nei suoi aspetti deteriori come dare cioè dell'argentino elettorale ai dirigenti dello stata utilizzato come tante altre volte strumento di governo del consenso
Il sindacato ha condotto in questi mesi un ampio confronto con i lavoratori su un'ipotesi di riforma del rapporto di pubblico impiego che porti alla piena contrattualizzazione del lavoro e alla sua delegificazione
Questa proposta ha riscosso consenso fra la gente ma non a caso il governo non sta mantenendo gli impegni per una rapida approvazione di una legge che affermi questa prospettiva
Un governo che forse vuole ancora una volta a gestire il rinnovo dei contratti secondo schemi vecchi superati nei fatti e dalle ultime leggi di riforma
Due per tutte la legge centoquarantadue di riforma delle Autonomie locali la duecentoquarantuno di riforma del procedimento amministrativo
Mentre invece nelle ipotesi di piattaforme in discussione emerge chiaramente la necessità di primi importanti elementi di rinnovamento e flessibilità del lavoro
Per questo è interesse di tutti un positivo rinnovo dei contratti e non la logica degli acconti elettorali
La mia esperienza professionale di insegnante nella scuola dell'infanzia e significativa da questo punto di vista per la marginalità che essa assume all'interno della cultura politico-amministrativa ma anche più complessivamente nella considerazione sociale del un lavoro che richiede capacità professionali relazioni affettive autonomia di giudizio sul singolo caso specifico nella sostanza parametri informali
Che sfuggono completamente agli attuali criteri di valutazione burocratico amministrativa
Che non trovano riscontro nei meccanismi vigenti di valorizzazione del lavoro
Un'esperienza professionale nella regione Emilia-Romagna che investe sull'istruzione producendo nella fruibilità del diritto universale in alienabile per oltre il novanta per cento dei bambini nella fascia tra sei anni e per oltre il venti per cento nella fascia zero tre anni
Con una ricchezza di sperimentazioni in corso che ha prodotto centottanta cosiddette nuove tipologie nella nostra regione c'è il ludoteche nidi appartamento uniti part-time centri per le famiglie centri gioco scuola per i padri eccetera
Questa cultura prodotta all'interno dei servizi intesa come cultura della partecipazione
Che ha da tempo individuato l'utente non come oggetto di decisioni e provvedimenti ma soggetto capace di interloquire organizzare strategie sofisticate risposte che tenta di delineare un idea di stato sociale non più riparatorio ma al contrario luogo solidale che si propone Center di più di differenziarsi e personalizzare sì nelle risposte in una parola promozionale nei confronti dei bambini e più in generale delle famiglie
Tutto ciò rischia di essere cancellato non solo se le risorse con cui lo Stato interviene su questi terreni restano inadeguate
Ma anche da riproporsi di un modello centralistico e standardizzato che punta ad annullare le differenze
è quindi indispensabile anche da questo punto di vista che il nuovo Parlamento affronti il tema della riforma dello Stato in chiave regionalista e autonomista
Ad esempio concretamente l'articolo centodiciassette della Costituzione va affrontato dando piena potestà alle regioni per tutto ciò che concerne l'istruzione e la formazione
A partire da una nuova legge quadro sull'infanzia che abbia come filosofia questi criteri ispiratori
La sconfitta del disegno o modello centralista deve significare una coerenti iniziativa che torni ad investire anche sul ruolo del servizio pubblico e sul ruolo degli operatori come una delle possibili allieve della riforma dello Stato che porti a un nuovo patto di fiducia fra i cittadini e le istituzioni
Il PDS proprio per la sua natura costitutiva partito dei diritti e Partito del lavoro può e deve in personifica re questo progetto e questo percorso
A Padova Claudio Sabattini segretario generale della CGIL piemontese si prepari e Marco Lombardi
Di Brescia
Credo compagna compagni riflessione che ci ha proposto la relazione
Del compagno Mussi questa mattina
Abbia bisogno di un approfondimento proprio su uno dei punti essenziali di questa riflessione
Cioè qual è la crisi che stiamo attraversando
Ora io credo che sia decisivo a sapere interpretare con precisione questo problema
La crisi che stiamo attraversando non è la crisi degli anni ottanta
La crisi che stiamo attraversando è una crisi di trasformazione di innovazione tutto l'apparato non solo industriale ma dei servizi e della pubblica amministrazione è una crisi cioè che tenderà a modificare radicalmente
La faccia del nostro Paese nell'Europa e tenderà quindi a ridisegnare in modo totalmente diverso gli stessi rapporti di potere che oggi ci sono dalla fabbrica alla società allo stato
Ora proprio per questa ragione proprio da isoliamo di fronte a una crisi di innovazione di trasformazione io credo che la centralità del lavoro non va semplicemente intesa
Come il fatto che i lavoratori hanno diritto ad una difesa essenziale del loro potere d'acquisto e a un loro accrescimento
Spero che questo sia giusto
Anzi devo dire che la cosa più utile anche da un punto di vista degli slogan quello che la conferenza sul lavoro del partito democratico della sinistra dica che la situazione politica italiana non è interpretabile nella sua crisi come una crisi derivata dal costo del lavoro
Ebbene che questo messaggio sia chiarissima
Ebbene che sia chiaro che la CGIL non ha alcuna intenzione
Di liquidare la scala mobile ebbene che sia chiaro che l'insieme dei lavoratori italiani hanno la possibilità di crescere la propria forza e il proprio e la propria capacità di intervento
Ma proprio perché siamo di fronte ad una crisi di trasformazione e quindi che modificherà l'insieme del sistema Italia io credo che si debba dire con assoluta precisione
Di questo sistema non si potrà trasformare non si potrà innovare
Non potrà cioè essere competitivo sul piano internazionale se di lavoratrici e lavoratori italiani non saranno in grado di dare un contributo decisivo un rafforzamento essenziale dei loro poteri nella fabbrica nella sosta come condizione di queste innovazione e di questa trasformazione
La questione del lavoro quindi non è solo una questione salariale che pure c'è
La questione lavoro è una questione di potere di capacità di intervento di essere in grado cioè di intervenire proprio sui fini strateghi sì che oggi si possiamo proporre di essere in grado di intervenire sui gangli fondamentali in cui si risotti il potere nella nostra società
Il conflitto cioè non è un conflitto semplicemente distributiva il conflitto diventa un conflitto di potere ed è a livello dei poteri
Che il movimento sindacale dei lavoratori e lavoratrici italiane possono determinare una svolta radicale la situazione politica sociale e istituzionale del nostro Paese
Ora e per questo periodo proprio per queste ragioni
E noi non possiamo farci affascinare da discussione che sono astratte è sbagliato
La regalerei questa crisi ha messo a nudo al fatto
E i grandi Padova italiani molti dei quali vivono in Piemonte i grandi padroni italiani sono in una situazione di crisi di direzione
Come è stato detto l'Olivetti non è arrivata a quel punto per le difficoltà dei mercati internazionali delle vette arrivata a quel punto proprio perché il padrone in quanto tale non è intervenuto sulle questioni nemmeno sostanziali che riguardano la sua impresa
La crisi manageriale che attraversa la zia
Il fatto di non essere in grado di innovare la situazione all'interno della FIAT i rapporti interni di non essere in grado cioè di proporre una diversa cooperazione all'interno della FIAT fondata su protagonismo dei lavoratori e le lavoratrici è una condizione che ci dice
Che il padronato italiano non è in grado oggi così come la Pirelli di affrontare questa competizione internazionale ma per le sue intime difficoltà che sono difficoltà di cultura di interesse e che sono sopruso difficoltà
Di in grado non in grado di permettere appunto quel processo di innovazione di rinnovamento che è fondamentale non solo per l'industria ma per l'insieme dei settori produttivi del nostro Paese
Insieme compresi ovviamente la pubblica amministrazione i servizi
E quindi crisi frotte di direzione
Fra l'italiano si trova in una situazione in cui in bocca la questione del costo del lavoro perché non sa rispondere alle grandi sfide internazionali non sa rispondere serve sfide del Giappone non sa rispondere sfida la Germania non è in grado di affrontare questi problemi perché manca di capacità innovativa perché non ha il coraggio di affrontare proprio sul punto chiave
Che è quello dell'innovazione dei rapporti sociali all'interno dell'impresa la sua possibilità di potere effettivamente compete sul piano internazionale
E per questo e bisogna dire che siamo davvero di fronte ad una crisi delle classi dominanti
Proprio nel senso classico
Se non ricordo da chi è una crisi del sistema politico italiano
No semplicemente per l'impazzimento tra virgolette di un Presidente della Repubblica siamo di fronte ad altri se il sistema politico italiano guarda basta guardare
Come si svolgono in Parlamento le discussioni per capire che siamo proprio di fronte a questa situazione
Siamo di fronte ad una crisi manageriale grave nel senso che le imprese non sono in grado le grandi imprese italiane non sono in grado di finire loro strategie di competizione a livello internazionale siamo di fronte ad una crisi radicale
Per i rapporti democratici tra Stato e cittadino
Io credo che per questo per queste ragioni al di là delle discussione talvolta futili ma certamente interessati
Che vengono prodotte da questo quella lega da questa o quella rete
Io credo che la prospettiva che noi abbiamo di fronte e quello di essere non solo il partito innovatore dalla sinistra italiana
Ma il partito costruttore di una nuova sinistra italiana
Il partito cioè che è in grado di intervenire proprio sui punti decisionale del potere che è in grado di combattere e di produrre e in grado di combattere e di proporre che in grado cioè effettivamente da qualsiasi punto se trova di governare i grandi processi sociali di trasformazione un pavido cioè che ha sono le questioni il potere non nel senso amministrativistico ma assume le questioni di potere come capacità di decisione e di soluzione
Dei grandi problemi sociali del nostro Paese
Questa è la sfida di questa campagna elettorale come fra l'altro non è solo la conferma della forza elettorale del partito democratico della sinistra
Questa campagna elettorale deve permettere a noi proprio sui gangli fondamentali di dire esplicitamente comunque della questione democratica in Italia è la questione fondamentale sensazione che senza il protagonismo dei cittadini dei lavoratori e delle lavoratrici a tutti i livelli della società italiana questa crisi non potrà essere superata e che un nuovo patto sociale è necessario che ha forti proprio il potere dei lavoratori e lavoratrici come condizione
Per le grandi innovazioni sociale del nostro Paese
Solo il Partito democratico della sinistra è in grado di proporre una piattaforma di questo genere
Di ascoltato davvero e finisco con commozione
Il compagno Pizzinato che ha presentato veri spezzoni decisivi della sinistra italiana
Dentro sottosviluppo occorre tenere conto che la coniugazione tra al sottosviluppo da determinate aree e le aree più avanzate e necessaria è condizione fondamentale se vogliamo assolvere ad una funzione davvero decisiva dall'asta italiana come condizione per una nuova sfida europea e in questo senso che questa battaglia elettorale è una grande battaglia politica e in quest'senso che possiamo costruita negli anni una grande sinistra per la prima volta capace sul serio di governare i grandi processi sociali politici del Paese grazie proposte
Aveva Padova Marco Lombardi di Brescia proprio che essendo Air per il Napoli mille grazie per
Arbitro non andrà così visivo saldamente opportunità avvenuta ma sono francamente imbarazzato dopo
Tanti interventi importanti e qualificati come l'ultimo che ho sentito ma comunque voglio dare il mio contributo
Conoscenze ed esperienze come lavoratore dipendente di una aziende del gruppo siderurgico pubblico il tre
La crisi
Coinvolge decine e decine di aziende medio piccole
E drammaticamente
Si avvia alla dei industrializzazione
Si avvia le vendite rilevazione tra le differente dal più profonda di una classe politica che governa la nostra città
Tutto appello piuttosto che affrontare i problemi a litigare su chi dovrà gestire gli affari urbanistici gentilmente offerti
Da un ministro come Prandini e lasciando ovviamente poi dopo se ne esce rammarica sempre più spazio alle varie leghe
Nascono di fronte ad una associazione industriale si pone davanti ai centinaia e centinaia di lavoratori lo spettro dalla cassa integrazione e del licenziamento come l'unica medicina l'unica risposta possibile
Per coprire l'udienza del quarantacinque per cento che hanno accumulato vertiginosi profitti sembrano decisi non già come avrebbero dovuto
Investire per esempio per reggere la sfida
Ma inutilmente management sappiamo benissimo
Perché i centristi col Giappone decisivi dicevo ad investire sullo scontro sociale e non sugli accordi con il sindacato portando così le imprese al disastro
E d'altronde sembra un'iniziativa che non si ferma questo ma più in generale con le iniziative della Confindustria iniziative che con la complicità di un governo imbelle attacco allo stato sociale ed il salario dei lavoratori e dei pensionati basti pensare alla Nicola legge finanziaria che fece ancora una volta sulla spalla del mondo del lavoro basti pensare alle top
Anche qui come unica ricetta ritiene ricetta per la riduzione del costo del lavoro ritiene di attaccare la scala mobile la contrattazione Artico
Qui qui qui qui qua quindi questa quanto quindi qui quanto qui qui quella qui qui quindi qui qui qui queste qui qui quindi qui qui quasi quindi questo quindi qua qui quindi qui quanto quindi quanto quindi quindi quindi qui quindi quest'qui qui qui quanto quindi quanto quanto qua qui qua qui qui quindi quest'qua qui quanto qua quindi qui quindi quindi quindi qui quindi qui quanto quindi questo qui quindi quanto quest'quanto quest'questi qui qui
Qui quindi quanto qui qui quanto qui qui quindi questo quindi qui quindi qui quindi qui qui questo qui quindi quindi qui qui quindi qui quindi
Qui qui quella qui quanto qui qui qui qui qua quanto quindi quanto quella quindi quanto quindi qui quanto
Quella quest'qui qui qua quanto quindi
Qua quo
Così non solo si bloccano i salari Liside acuta
E scusate compagni
Non ha certo aiutato a sconfiggere questa iniziativa l'intesa raggiunta con il protocollo del dieci dicembre tra governo e parti sociali
Che sancisce di fatto la cancellazione della scala mobile senza vi era concordato un nuovo meccanismo di indicizzazione escludendo qualsiasi intervento di proroga da parte del Parlamento
Tutto ciò a Vienna consensualmente senza che sia stata avvertita la necessità di una consultazione e dal mandato dei lavoratori così non va
Così non si può con continuare compagni dirigenti della CGIL i metalmeccanici hanno visto negato il diritto di decidere sul proprio contratto nazionale e si sentono ignorati oggi quando si decide su questioni di tale importanza
è inaccettabile
Ormai da troppo tempo che il sindacato italiano operi senza regole senza mandati democratici e senza rappresentante eletto rappresentanze elette da tutti i lavoratori partito questo credo sia indispensabile un inizia però a Porta del nostro partito
Che ha l'ambizione di voler rappresentare ancora il mondo del lavoro perché ci sia un intervento legislativo che regoli tutta questa materia in particolare per ciò che riguarda il mandato
Ci vuole certezza e diritto per tutti i lavoratori dipendenti non solo doveri
Bene dunque ha fatto il partito presentando con Ghezzi da vecchie Minucci una proposta di legge per la proroga per la scala mobile
E bene ha fatto il partito
A prendere iniziative per quanto riguarda le proposte sul fisco perché tutti i redditi vengono passati nello stomaco allo stesso modo
Perché si paghino una sola volta con le imposte il diritto all'assistenza sanitaria abolendo gli iniqui contributi di malattia in busta paga e abolendo il PDS
Il di terzi
E che si vada subito alla riforma delle pensioni è questo che i lavoratori chiedono al nostro partito una iniziativa forte
Una iniziativa che li renda protagonisti
Del cambiamento progressista della società grazie
L'approdo di sangue periferico sognando di Napoli cifre fra debba conoscenti
Per l'opinione
Per la verità abbiamo Alfredo Sandro
Compagne e compagni
Il mondo del lavoro produttivo ha subito e subirà nei prossimi anni profonde trasformazioni
Ci troviamo di fronte ad un processo di modernizzazione del mondo del lavoro e attraverso tutti i settori scala nazionale ed internazionale innescato dalla innovazione tecnologica alle questioni ambientali e dalla mondializzazione dell'economia
La decisione di unificazione economica e politica l'Europa comunitaria l'evoluzione dei rapporti Ovest nord-sud la globalizzazione dei mercati portano ad un'accelerazione di questo processo nello stesso tempo è partita una nuova fase di ristrutturazione del sistema industriale e produttivo le cui caratteristiche sono ancora incerte gli obiettivi che le nuove frontiere del mercato unico europeo imporranno all'impresa unicamente unitamente alla patetiche sezione congiunturale in atto faranno decisamente differenti
Sì ne chiederanno all'impresa performance eccezionali pena la macerazione l'anno marginalizzazione dal mercato in special modo dai sedimenti produce dal padre qualità costi affidabilità rispetto dei tempi di consegna capacità di gestire le complessità saranno indicatori per Q con cui le aziende dovranno misurarsi
Fra loro per la ripartizione del più vasto mercato europeo
Chi è presente al suo interno insidie incognite fa parte dei governi nazionali pesa innanzitutto e assist a sanare i deficit interni però voglio e o con problemi di integrazione nazionali
Se realisticamente questo sarà il quadro di riferimento l'industria nazionale sarà chiamato nei prossimi mesi primo ad uno sforzo di trasformazione che dovrà necessariamente riporta di poco di posizionarla settore per settore rispetto alla concorrenza europea
E Pier illusione il pensare di risolvere i problemi sopra esposti con i soli di pannolini cambi già sperimentati a di proposti dal Governo e dalla Confindustria quali la riduzione del costo per lavoro attraverso va be'lamento della contingenza la maggiore quali quali qualità con ulteriore acquisizione di tecnologie per più affidabilità istituendo quella fantomatici circoli di qualità di dispetto dei tempi di consegna con ulteriore incremento dell'attività date in decentramento ci vorrà ben altro per competere alla pari o Nicolotti europeo partecipi Prandelli per inglesi quali l'attinenza l'atto Marge
La Brown Boveri atea nel sole settore dell'elettromeccanica pesante che più da vicino interessa vantando trasporti Aviendha nella quale lavoro
Nel nostro Paese si è sempre perseguita una politica dei due tempi diretta prima di prendere ed a portare le ha riportate e poi a recuperarli a recuperare le aree deboli
Ad una politica di sviluppo nazionale che spesso sostituita l'assistenza questa estate in pratica la politica per il Mezzogiorno dei governi il pentapartito il Paese tende quindi a di vari casi sempre più rischiano di scardinati le culture unitarie che sono state nella società egemoni per lungo tempo superando i ritardi accumulati le negli anni è per questo che bisogna abbattere quell'illusione pericolosa e sbagliata di vantare di diventare viene all'appuntamento con l'Europa posta andarci una sola parte del Paese occorre battersi per una politica che veri che unifica il Paese in campo industriale creando le occasioni per uno sviluppo concreto delle realtà industriali presenti nel Mezzogiorno partendo innanzitutto dal gruppo del sistema dei trasporti nazionali
Senta un po'un sistema di trasporti nazionali e tutto il Paese che rischia di essere immaginato dall'integrazione europea
Le strade le ferrovie come i porti Ellero porti sono stati e saranno ancora per molto tempo un'eccezionale Strumendo non solo di politica economica ma anche di unificazione territoriale e nazionale
La ricerca scientifica e tecnologica la produzione industriale dei mezzi di trasporto sono nel rilevantissimo petto strategico Ionio processo di sviluppo economico le caratteristica dell'arretratezza della struttura dei trasporti nazionali sono note
Ma la partita oggi non si gioca più sulle vecchie detrattori
Rettificazione doppi binari
Ma sui contenuti della modernizzazione dei trasporti e sul rapporto di forte integrazione tra vice tratta trasporti ha indotto e balli valorizzazione del territorio
In denaro internazionalizzazione intermodalità
Alta velocità ambiente e nuove tecnologie sono le frontiere su cui si decidono le gerarchie dei territori e delle imprese delle nuove nella nuova geografia economica nazionale ed internazionale nei trasporti
Per questi motivi non è casuale non è casuale che una delle prime iniziative nostre deve essere proiettate sulle questioni del Polo per ovviare una ragione anche storiche premi sentimentale se volete oltre che un necessaria e razionale
Perché la realtà che ci rende possibile costruire questa proposta guardando la Balbo trasporti nasce da una scommessa accettata dai lavoratori e dal partito di una difficile fase di riconversione industriale
Oggi che quest'area realtà progettuale
Produttive e di ricerca consolidato un tuo ruolo andremo affrontare la porta di una scommessa più alta
Perché riteniamo che se che ce ne siano le condizioni la nascita di un polo nazionale dei trasporto per ovviare a Napoli nel Mezzogiorno partendo dall'unificazione delle risorse pubbliche
Ivi ed è film in dal spento il settore dei trasporti elettrificato è chiamato a svolgere una funzione nazionale di primissimo piano
Infatti improcrastinabile nel nostro Paese il riequilibrio della quota di mobilità dalla gomma al ferro sia nelle grandi città che su scala nazionale
Scelte sbagliate
Compiute ai danni dell'ambiente e dell'uomo hanno ridotto il nostro Paese le nostre città ad un ad immensi parcheggi pianto tutto il resto scoprono che abbiamo bisogno di una rete ad alta velocità
Che non possediamo molto metropolitani
Che le ferrovie regionali in concezioni sono prevede
E si danno da fare in modo concitati concitato ad essa emanare leggi dice pezze formare società di gestione di cercare di opportune alleanze
è in corso e qui bisogna fare molta attenzione l'ennesima ripartizione di un massiccio Butti Business nazionale con un chiari intenti di percorsi obiettivi tempi cotti gli ordini dell'affetto e della gestione servizi e in tal senso è necessaria un avviso che partita assume una posizione chiara in modo da impedire che il tutto non si traduca di una mera spartizione fra tutti i produttori senza nessuna e per finalità né politica Nico novità nel sociale
La situazione nel nostro settore è una delle più disastrate in Italia con caratteristiche di forte polverizzazione dell'offerta circa settanta produttori in quindici regioni sovrapposizione di produzione tra aziende e tra queste le Ferrovie dello Stato
Ricerca quasi assente le aziende acquisiscono all'estero tecnologia vince egli sente il vicentino
Gli esempi non mancano Mitsubishi Alstom c'è uti dici eccetera poca promozione all'estero punti in funzione di general contractor fatto salve poche eccezioni e comunque marginale circa il due per cento del mercato mondiale
Eppure negli anni addietro il nostro partito né i vari appuntamenti conferenze convegni di unione più volte sviluppate ha più volte assunto posizione dato battaglia su questo terreno
Ma la resistenza da parte delle grandi lobby e dei vari interessi che insistono nelle variegate correnti dei partiti di governo hanno determinato una situazione di capitalizzazione ingessando
Un settore strategico per l'economia del Paese relegandolo ad un puro assistenzialismo occorre andare a mio avviso e concludo Azzaretti vivo elevando la risoluzione di tale problema come questione nazionali
Che vincoli il futuro sviluppo del paese evidenziando le contraddizioni limiti rendendo trasparente la spesa pubblica nelle assegnazioni delle commesse per evitare che venga trasformato per l'ennesima volta con cospicue investimento circa trenta mila miliardi in un grande affare per pochi vanificando così la giusta domanda che migliaia di lavoratori e milioni di cittadini pongono la proposta del Polo nazionale dei trasporti e elettrificati tra costruttori pubblici e privati a questo intendimento e chiunque abbia un minimo di competenza con le questioni di politica industriale fa bene che la prima questione da risolvere oggi e quello di unificare le aziende pubbliche idee ed Efim presenti nel settore superando le difficoltà non dando l'interesse di integrazione industriale che certamente sono grandi
Ma di quelle politiche che possono diventare intorno al TAR
Il nostro partita tutto le potenzialità e la porta per impedire che scelte fatte al di fuori e contro un ragionamento di politiche industriali passino a danno della con della collettività
Per questo riteniamo questa proposta come un contributo alla più vasta discussione
Che deve coinvolgere tutti i soggetti interessati al rilancio di un'attività hanno stabili sono strategica per il consolidamento è un nuovo sviluppo dell'industria del materiale ferroviario
Pertanto e poi è opportuna partire da un un capiva pubblica di cui il nostro partito si fa portatore ricercare tutte le le le ansie opportune per addivenire ad una discussione nazionale dei trasporti elettrificati
Tale da coinvolgere le forze politiche nazionali il sindacato l'imprenditoria per definire avviare un progetto non più vi invia a questa e questo è l'impegno che assumono i lavoratori dette Biesse presenti non solo in Ansaldo trasporti di Napoli ma in tutto il Mezzogiorno
Consapevoli come sono che solo attraverso un grande impegno e con decise iniziative di lotta è possibile arrestare l'attacco sferrato dal grande padronato al tessuto produttivo napoletano e meridionale in genere sembra inutile ma ritengo d'obbligo in questa Assemblea ricordare solo per sommi capi la drammatica situazione delle aziende e in particolare dell'occupazione meridionale avanti a avanzano Progetti bis manda elementi di interi settori produttivi la vicenda Olivetti di Pozzuoli eclatante
L'accordo sindacale sottoscritto non garantisce il mantenimento delle risorse produttive proposte professionale esistenti in quell'aria
Eppure si consente qua presso un accordo sindacale trasferimento di questa azienda nelle realtà di Marcianise intenda nessuna garanzia per il futuro questo nuovo modo di fare sindacato va fermato occorre ripartire dalle reali esigenze dei lavoratori
Per non disperdere un patrimonio umano e professionale costruito con anni ed anni di sacrifici e di ottave sviluppare dai lavoratori meridionali
Per non parlare della vicenda collegata alla cantieristica con quello che significa la previdente azione del cantiere della serva del ruolo che dovrà assumere il porto di Napoli e di tutte le attività collegate
Si profilano all'orizzonte forti dubbi anche nel settore euro aeronautico dove Alenia incomincia a pagare il peso della mancanza di scelte tecnologiche precise e concrete è in grado di da Parla decollare in campo mondiale
Non vorrei essere noioso ma bisogna restare per tempo questo scempio senta io che Vella che il mezzogiorno a ad un un ruolo subalterno e marginale Napoli al Mezzogiorno hanno bisogno di occasioni di lavoro certo e professionalmente avanzato e in questo ha un ruolo assai storico importante votò che il sindacato nel suo complesso
Il principale problema sociale del Mezzogiorno resta il lavoro oggi la maggior parte dei vecchi della disoccupazione nazionale concentrata sul ed è qui che maggiormente si annida il decurtamento dell'economia criminale mafiosa per questo il problema del lavoro al Sud non è risolvibile se non nel quadro di radicali cambiamenti strutturali
Questo è il compito a cui sarà chiamato principalmente il sindacato dei prossimi mesi
Non sarà possibile e non si può accettare che si riducano le retribuzioni reali andando innanzitutto a raschiare il barile già vuoto del salario operaio
Oggi sparare un reale non si può toccare queste messaggio che viene lavorato nelle fabbriche
La trattativa sul costo del lavoro prevista per giugno novantadue dei paesi deve partire da questo dato
In tutti questi anni si è ridotto enormemente la capacità di rappresentanza nel sindacato Conte dovrà confederale della e la sua forza
Ritengo giusti posto l'obiettivo della unificazione del mondo del lavoro la politica dell'arco determinazione la strategia dei diritti e della solidarietà definiscono un quadro comuni divisibile rinnovamento del sindacato e di rilancio del della sua funzione
Ma come facciamo seguire le parole ai fatti
Per difficoltà saranno insuperabili
Senta un'ora una rinnovata democrazia di rappresentanza e di mandato occorre cioè una vera autonomia del sindacato e di tutti i soggetti sociali bisogna aprire la strada ad una unità organica che appare storicamente matura e più vi appare sempre più urgente
La necessità politica e sociale
Ringraziamo il compagno al pretore alla parola Marco no Pignone di Firenze si prepari Daniele Panattoni segretario
Compagne e compagni nell'ottobre scorso poco più di quattro mesi fa
Fu organizzata all'opinione di Firenze dalla nostra unità di base ed al nucleo aziendale socialista
Una riuscitissimo iniziativa sul tema del nuovo dialogo a sinistra il ruolo e le prospettive del mondo del lavoro cui invitammo i compagni a Fabio Mussi
E Valdo Spini ora capolista per il partito socialista nella circoscrizione
Ti faccio notare che tale iniziativa fu sollecitata caldamente a noi
Del PDS
Sia dai compagni socialisti che lavorano in fabbrica sia dall'esterno della loro federazione
La sala era stracolma come mai si era successa negli ultimi anni
Un bel dibattito e mettemmo un comunicato finale congiunto come strutture di base il quattro novembre successivo
In cui si auspicava la nascita di una sinistra nuova che passasse attraverso la ricomposizione delle forze di ispirazione socialista e ci demmo un percorso di lavoro in comune su temi specifici come il ruolo delle partecipazioni statali su cui brevemente più avanti voglio ritornare come ha fatto il compagno che mi ha preceduto
Pochi giorni più tardi il segretario del partito socialista Craxi
Fa quella ormai tristemente famosa intervista all'Indipendente in cui preannuncia una rinnovata collaborazione con la Democrazia cristiana nei prossimi anni
Un fulgido esempio di come alcune frasi dette a un organo di informazione riescano a calpestare giorni dei contatti di lavoro di preparazione fatto da lavoratori della cosiddetta base operaia
La prima reazione sia nostra che vi posso garantire
Dei compagni socialisti fu di sconcerto di profonda delusione
O i giorni passano ed è chiaro che l'attuale campagna elettorale ripropone una profonda divisione a sinistra
Ognuno torna alla sua casa
Ed oggi non posso che comunicargli la rabbia verso quanto è successo con quella intervista è stato spezzato un filo faticosamente tessuto danno voi
Come in tante altre parti d'Italia a quanto mi risulta a quel tempo in quel periodo
Sembrano siano passati quattro non quattro messi ma quattro anni dal due ma proprio perché resto convinto che non sia possibile una rinnovata rinascita una rinascita autentica della democrazia italiana senza l'unità delle sinistre ecco che bisogna battersi a tutti i livelli e noi in fabbrica stiamo lavorando capillarmente
Per spezzare quelle che hanno privilegiato del partito socialista con la DC che è un ostacolo pesante al rinnovamento del Paese
La scelta di Craxi deve uscire battuta da queste elezioni il successo del PDS è una garanzia per un'alternativa riformatrice di governo ma anche per una nuova centralità del lavoro come tanti altri prima di me hanno detto e delle sue peculiarità la qualità la professionalità le competenze
Il PDS e questa assemblea nell'occasione
Per il farsi conoscere affermare come il partito delle lavoratrici e dei lavoratori ma in maniera veramente innovativa secondo le nuove articolazioni e moderni caratteri che si sono affermati in questi anni
Ancora di più oggi
Che ci troviamo di fronte a una seria crisi industriale
Grazie alla mio che politica del pentapartito sul debito pubblico e alla scelta puramente finanziaria di tanti gruppi industriali che ha provocato crisi in tante aziende ed anche la Toscana e Firenze non ne sono immuni
Emerge in tutta la sua validità la scelta del PDS di battersi per un sistema di nuove relazioni industriali per il pieno e definitivo riconoscimento reciproco tra le parti sociali
Fino ad attuare una legislazione di sostegno che stabilisca diritti sia per le parti sociali che Pica lavoratori per contribuire a incentivare la codeterminazione
Definita per via contrattuale come avviene d'altra parte in altri Paesi europei
Bisogna superare una prassi nel conflitto industriale fondata sulla pure pura verifica dei rapporti di forza
Si tratta invece di creare regole e procedure per il conflitto spesso e sperimentare forme di autoregolazione lavoro con atti di codeterminazione gestiti da comitati paritetici e come primo passo verso la democrazia economica è per me importante anche la scelta fatta al Consiglio nazionale recente del PDS di inserire nel programma
La istituzione dei fondi d'investimento dei lavoratori con l'indennità di quiescenza se tutte queste scelte sono giuste come io ritengo ci dobbiamo però a battere tutti con più determinazione per la loro affermazione
Anche la CGIL con la scelta positiva di Rimini ha aperto una nuova fase nel sindacato
Un sindacato che ci dobbiamo auspicare possa trovare la giusta strada per una unità organica che appare ormai storicamente matura a giugno riprenderà quella famosa trattativa
Dopo il protocollo del dieci dicembre scorso il punto di contingenza di maggio va paga nella giusta separazione dei ruoli il sindacato deve trovare una giusta intesa che sempre la via maestra delle relazioni industriali
Ma anche il PDS ha fatto bene a chiedere il prolungamento a tutti novantadue della legge sulla scala mobile
Ma si fa anche bene
A dire che non siamo il partito che dice la scala mobile non si tocca
Si può rivedere cambiare il meccanismo riformare siamo però il partito che dice il salario operaio oggi non si tocca in questo senso vi racconto di un documento del consiglio di fabbrica dell'opinione su cui sono state raccolte circa mille quattrocento firme dei lavoratori
In cui si chiede che nella trattativa venga ripristinato un adeguato meccanismo di indicizzazione
Venga effettuato il pagamento della contingenza di maggio e siano rifiutati ipotesi di rinvio della contrattazione articolata un breve accenno al problema delle partecipazioni statali di cui la nostra azienda fa parte
Bisogna sapere più concretamente gli obiettivi che il piano di privatizzazione si propone nella prossima legislatura ma in ogni caso vanno tenute in considerazione le specificità di ciascuna realtà evitando pure operazioni finanziarie
E nei settori esposti a concorrenza industriale internazionale sì devo spiccare la costituzione di poli o comunque di coordinamento di presenze come ha detto di anzi il compagno dell'Ansaldo
E quindi anche nel settore delle turbine a gas dove Nuovo Pignone opera occorrerebbe trovare un accordo con Ansaldo naturalmente nel rispetto delle specifiche autonomia e produttive con la dirigenza di entrambe che metta da parte vecchie e nuove diatribe
E poi bisogna spezzare quelle ingerenze politiche danneggiano ed ostacolano ogni possibilità di intesa
Concludendo
Io riaffermo che il PDS e i dirigenti i suoi militanti i lavoratori iscritti o simpatizzanti si devono battere per introdurre nelle fabbriche nella società nuovi modi di vedere nuovi modi di intervento
Che ci qualifichino nel mondo del lavoro sia nella gestione delle crisi sia nel riconoscimento individuale professionale del singolo lavoratore sia nel problema della qualità dei prodotti
Per rispondere alla politica padronale autoritaria di questi tempi oggi non possiamo più pensare a battaglie di bandiera anche se ispirate da concetti giusti dobbiamo essere una forza di opposizione
Ma anche una forza pronto a governare il cambiamento delle del nostro Paese
Insomma
Sì Gianfranco Antonioli
Aveva la voce
Ringrazio per l'invito che è stato rivolto alla mia organizzazione
Riportare qui
Il saluto l'impegno
Profuso anche negli ultimi mesi e negli ultimi anni
Ah della al al rinnovamento
In cui ce n'è tanto bisogno nel nostro Paese in questo senso
Del viaggio proposto dalla compagnia Mussi
Nel mondo sempre più variegato del lavoro
E che guarda sempre più
Tendenza od inflessioni di carattere ideologico
A rappresentare politicamente ma anche socialmente interessi diversi e talora contrapposti
In un unico progetto in un unico progetto complesso progetto di riscatto e di valorizzazione del lavoro come Progetto appunto per dare un segno nuovo la nostra crisi
Democratica e sociale
Ci convince ci fa sentire per la prima volta coprotagonisti nella costruzione di questo nuovo disegno non più dunque compagni di strada
Non più soltanto
Il volto accattivante serie del vecchio Pci buon amministratore della cosa
Ma finalmente quello di un partito che vuole mettere in campo nuove idee e nuove forze
E tra queste forze individuali grande il contributo che può venire dall'imprenditore imprenditorialità diffusa da lavoro tono molte dalla piccola e media impresa
Un contributo che è importante e determinante
Nell'economia soprattutto negli ultimi anni
Cresce l'occupazione nel settore commerciale
Trentaquattro mila unità nel mille novecentonovanta quarantasette mila unità nel mille novecentonovantuno quasi tutte nella piccola e media impresa
La tendenza interessa soprattutto con un'inversione di tendenza
Il lavoro dipendente
Con tassi di crescita io annui superiori al due per cento e conseguentemente cresce la produttività a tassi vicini all'uno virgola cinque per cento nel biennio novanta novantuno
Ma è l'inflazione che ci preoccupa
E a partire dal mille novecentottantasette che il settore delle imprese di distributive mostrano un buon ma andamento nella dinamica della produttività compositivi Effeti disse inflazionistici
E le polemiche di questi ultimi giorni in questi ultimi mesi
Che vengono anche nei confronti del nostro settore
Nella sua indeterminatezza come settore del terziario come produttore
Di inflazione perché coperto
Dalla concorrenza internazionale
Non fa buon
Un da un buon giudizio nel buona causa
Alle ragioni e alla crescita di questo settore
Se guardiamo i dati divisa crediamo vediamo che le maggiori sentenza in termini inflazionistici provengono soprattutto nel mille novecentonovanta dal settore del credito dell'assicurazioni con un aumento del quindici virgola otto per cento
Superiore al sette virgola sette come media
E al sei virgola due del commercio dei trasporti e dell'Alberti e dei pubblici esercizi
Questo è dimostrato soprattutto da un fatto
Che mentre il regime dei profitti nel settore commerciale
Negli ultimi anni è andato fortemente in riduzione dovuto ad un forte aumento di concorrenzialità tra le imprese e nelle imprese
Nel settore del credito e assicurazioni noi siamo sempre più profonda presenti ad un aumento costante dei profitti quattro virgola nove per cento e la tendenza maggiore
Tra tutti i settori interessati nei servizi destinati alla vendita e quindi siamo presenti ad un regime oligopolistico al quale non si vuole e non si pente apporre rimedio
Ma non è soltanto credo che il di origine inflazionistico che posso proprio
Preoccupa anche la situazione il rapporto
Così come è stato tenuto tenuto da Unipol e disco per quanto riguarda la questione fiscale
L'andamento dell'ultimo decennio dimostra che gran
Sono stati disposti compiuti in questo Paese
Sforzi compiuti ma con grandi ingiustizie che si sono prodotti si sono prodotte nuove ingiustizie all'interno del mondo del lavoro dipendente
E tra il mondo del lavoro dipendente e il mondo
Delle imprese e all'interno anche la stessa imprenditorialità si trovano ingiustizie tra impresa e impresa tra regime e regime fiscale che all'impresa viene accreditato ormai noi siamo in una situazione in cui rispetto al totale delle entrate correnti siamo che ogni però cento lire prodotte di reddito effettivo quarantatré lire
Quarantatré quarantaquattro lire vanno direttamente nelle casse dello Stato questo si desume dalla Relazione generale sulla situazione economica del paese
Con un cambiamento sostanziale dell'ultimi cinque anni che vede un recupero forte di base imponibile per settori commerciali
Delle imprese commerciali delle imprese minori del lavoro autonomo nei confronti delle entrate correnti e soprattutto delle imposte dirette
Nell'ultimo anno
L'anno mille novecentonovanta sull'anno mille novecentonovanta ottantanove abbiamo avuto un forte recupero di base imponibile pari al ventisette per cento
E tutto ciò riguarda soprattutto il lavoro ponevamo il regime della piccola e media impresa
Credo dunque
Che non valgono le polemiche
Degli anni scorsi che tendevano ad individuare del settore commerciale come il settore che più di ogni altro contribuiva
Ed in maniera preponderante
Ma già Visco ha fatto ragione
Nel suo intervento alcune di queste polemiche contribuiva più di ogni altro al sistema il regime inflazionistico e a quello dell'evasione fiscale
Ma il mio contributo qui quest'oggi
Vuole essere soprattutto su una questione che ci preoccupa e che noi riteniamo centrale della battaglia che il Partito democratico della sinistra
Può e deve fare e che deve porre al centro della propria battaglia elettorale
Ed è la questione della criminalità
La questione criminalità come punto di svolta dalla questione democratica e sociale del nostro Paese
E che non riguarda soltanto quattro o cinque regioni meridionali ma che ormai tende a coinvolgere anche altre regioni
Nel rapporto del capo dalla polizia si legge che ormai quattro regioni del centro e del nord Lazio Toscana Lombardia Liguria sono profondamente interessate dal processo di penetrazione dell'organizzazione criminale mafiosa
Non solo nel settore del commercio della distribuzione
Della recite evita ma nel sistema finanziario nel sistema immobiliare e quindi non soltanto nella politica degli appalti
Cioè siamo di fronte ad un problema fondamentale nel quale diventa sempre più difficile nel nostro Paese individuare la discriminante tra la legalità e l'illegalità tra l'economia legale e l'economia illegale
Ma soprattutto nel modo di giorno siamo di fronte ad una decisione storica che può essere preso soltanto da una forza nuova chi riesce ad aggregare soggetti
Politiche ed istituzioni intorno ad un progetto credibile di riscatto
Modificare non solo quel blocco storico che si è formato nel Mezzogiorno e che ha governato per cinquant'anni
La realtà meridionale ma quel blocco nuovo che si è formato nel Mezzogiorno e chi accredita tutti coloro che fanno parte del mondo della illegalità
E nel mondo della legalità non ci stanno soltanto i duecento mila appartenenti alle organizzazioni criminali e mafiosi i capo bastone e di soldati
Nel mondo della criminalità c'è anche il consenso consenso politico il consenso sociale di vaste strati sociali
Di cittadini
Che di fronte ai problemi drammatici dell'occupazione
Come in realtà come Reggio Calabria
O la Calabria col trentasei per cento di tasso di disoccupazione
Non hanno altra fonte di reddito che non quella della produzione del reddito da parte dell'organizzazione criminale basta guardare i dati le statistiche Reggio Calabria e l'ultima e tra le ultime città in termini di produzione di ricchezza e di reddito pro-capite mai tra le prime in termini di consumi
E se vogliamo andare a vedere più dentro
I termini di stili di vita e di consumi vediamo che la città che più di ogni altra insieme a Milano consuma livelli di macchine e di fuoristrada
Consumi di oro e di ogni altra consumo più allettante
Di cui non si capisce la provenienza del reddito prodotto
E quindi è importante anche per noi
Per la battaglia che stiamo conducendo rifondare la nostra Costituzione la Repubblica sui temi dei diritti dei cittadini e sui temi dei diritti degli imprenditori che vengono sempre più Milesi
Il diritto ad essere imprenditori o lavoratori autonomi e a rispettare le regole fondamentali del mercato e della concorrenza
Dove il mercato non funziona lo abbiamo visto nell'esperienza dei paesi dell'Est non funziona la democrazia
C'è regolare arbitrio cioè diffuse illegalità
E la nuova regola aggiuntiva
Tra le regole del mercato e quella di soggiacere al pagamento del pizzo all'estortore
Pagare il prezzo che la mancata sorveglianza da parte dello Stato che non esercita più la sua funzione essenziale di garante nei confronti dei diritti fondamentali dei cittadini
Per un cittadino
Dunque da questo punto di vista non si comprendono le differenze e non si possono comprendere differenze sul piano anche dei valori che ci possono essere tra chi chiede il pizzo ad un commerciante
E tra il pubblico amministratore che chiede la tangente non la si capisce sul piano morale
E siamo in una fase in cui non si capisce neanche sul piano giuridico per cui un pubblico amministratore che prende la tangente
A una condanna di minore intensità
Un estortore giustamente viene penalizzato e penalizzato fortemente ora chi affronta e vado rapidamente alle conclusioni che affronta dal di dentro il discorso della criminalità affronta temi essenziali della vita economica e sociale e quindi non affronta soltanto l'emergenza economica e sociale del Mezzogiorno ma forza affronta anche gli stessi temi dell'emergenza istituzionale
C'è il problema della riforma delle istituzioni perché nel Mezzogiorno le istituzioni non funzionano o sono diventate sede di scambio tra organizzazioni criminali c'è la commistioni tra politica affari e crimine
C'è il problema del funzionamento della pubblica amministrazione che mente insieme lavoratori lavoratori autonomi imprenditori davanti a quell'unico sportello per cui il diritto diventa un favore che si deve pagare
C'è il problema dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno il grande flusso di spesa pubblica
Che è servito a costruire una classe dirigente ed una organizzazione criminale che è fiorita in virtù di quella spesa pubblica insomma
Bisogna affrontare
Non soltanto il problema criminalità in termini di ordine pubblico e di giustizia
Ma bisogna affrontarla anche in termini di superamento della crisi fondamentale dei valori del nostro Paese la giustizia solidarietà l'uguaglianza la partecipazione attiva dei lavoratori dei cittadini alle scelte fondamentali
Infine per ultimo proprio per chiudere la cosa che più ci preoccupa
Non è soltanto che si mette in discussione un valore fondamentale come quello del diritto al lavorare come imprenditori liberamente e per libera scelta
Senza alcun ricatto pubblico o da cittadini privati criminali
Ma è quello che la mafia ormai si è trasformata in una vera e propria impresa
Che ha le sue radici non solo in Italia ma all'estero in un'impresa fondamentalmente finanziaria
Che ha un volume d'affari di oltre centoventi mila miliardi che si addensa soprattutto in quel quarantacinque quaranta quarantacinque per cento di prodotto interno lordo prodotto nel Mezzogiorno
Coach entro venti mila miliardi che solo il dodici per cento del prodotto interno lordo nazionale tanto quanto l'agricoltura e l'artigianato messi insieme tanto quanto all'incirca il fabbisogno statale che ogni anno ci viene richiesto
Tanto quanto viene pagato dallo Stato in termini di interessi sui buoni del tesoro già acquisiti dall'organizzazione criminale per ripulire il proprio denaro
Ecco
Ho finito
Da questo punto di vista credo che è importante che il Partito democratico della sinistra sostenga l'attività non solo di quei cittadini ma di quegli imprenditori che si sono messi alla testa di una ribellione morale e civile contro questo stato delle cose
Probabilmente anche perché non c'è più lo sfogo dell'evasione fiscale
Ma anche perché hanno messo il primo ordine non solo la politica dei diritti
Ma anche la politica del dovere di essere cittadini che pagano fino in fondo il prezzo allo stato Mark pretendano che ci sia uno Stato che faccia il proprio dovere la realtà di questi giorni di molti
Molti Paesi molte città
Già citate da Mussi inaugurazione
Ma altre se ne potrebbero aggiungere ci dimostra che lo Stato è tuttora assente che la mafia non spara perché ha paura
La mafia spara ed uccide tutte le bombe semplicemente per dare la dimostrazione che lo Stato continua ad essere assente e che il presidio del territorio
Ancora dalla sua parte
In questo senso la battaglia su queste temi da parte del partito democratico da sinistra essenziale per rinnovare la nostra democrazia dare una speranza a questi imprenditori a questi cittadini che vogliono rinnovare il nostro Paese
Allora Gianfranco D'Antoni responsabile luogo Giorgio Di Genova si preparano il prezzo del probabile Cmc problem
Pochi minuti perché
Mi pare che la giornata veramente intensa c'è stato un organizzazione
Di un anche numerosi interventi quindi non so se c'è un livello di tolleranza ancora molto ampio temo di no secondo me è stato giusto fare questa iniziativa a Torino
Quella come ha detto Moussa introduzione una realtà questa di Torino che fa parte di quello che una volta era il triangolo industriale
Dentro questo triangolo industriale che giustamente non c'è più per ragioni storiche economiche che conosciamo
C'è anche la realtà genovese e ligure
Però io vorrei sottolineare il fatto che è stato giusto fare qui questa iniziativa perché qui soprattutto nella situazione italiana nord occidentale che la crisi colpisce in maniera acuta questa caratteristica tipica peculiare di questo momento che sta attraversando l'economia italiana sta facendo pagare prezzi particolari a quello che appunto era triangolo industriale
In ligure abbiamo ormai cento mila persone tra disoccupati le persone in cerca di prima occupazione ed è un dato impressionante
In dieci anni lei nelle industrie che costituiscono la ormai quasi totalità del sistema economico ligure a partecipazione statale sia ridotto negli ultimi dieci anni del quaranta per cento l'occupazione nell'industria PS ligure
Mi pare che siano dati emblematici
Che ieri sono emersi in questa trasmissione
Che forse qualcuno dei presenti dei compagni presenti avrà visto
Così attento ai problemi sociali del Paese come ha fatto a Samarcanda ieri su RAI tre
Sono emersi questi dati emerso anche sono emersi uso così se semplicemente per comodità di ragionamento a partire da una riflessione vedendo ieri con la trasmissione altre due cose una denuncia forte secondo me giusta che è stata fatta anche qui nella relazione in altri interventi per quanto riguarda questa questo piatto nuovo ritrovate europeismo
Che abbiamo conosciuto nel abbassare ulteriormente i livelli di difesa delle condizioni femminili nel mondo del lavoro mi riferisco alla questione del lavoro notturno nella questione della maternità ma Samarcanda mi pare che si è venuta fuori
è un'altra cosa altrettanto importante il rischio che la contrattazione dei processi di ristrutturazione prende il sindacato e non altri controparte dei lavoratori
Non l'ho sentita molto presente questa vicenda questo aspetto in questo dibattito che poi avrei pensato di trovare al di là degli applausi meritati di Pizzinato quando rivendica una maggiore democrazia sindacale ma che penso avrebbe dovuto anche essere sentita da altri lavoratori io la sento nella realtà genovese e ligure noi viviamo vicende decisive per lo sviluppo industriale di questo Paese c'è un piano siderurgico nazionale di dimensioni eccezionale dal punto di vista delle risorse finanziarie che mette in moto della riqualificazione del tipo del prodotto che l'industria siderurgica pubblica con l'attuale e dal punto di vista soprattutto delle ricadute occupazionali
E questo è un problema in termini di contrapposizione tra lavoratori e sindacato che si può determinare il cosiddetto progetto utopia abbiamo da poco superato ma non ancora risolto la vertenza Ansaldo e anche qui stiamo pagando abbiamo visto quali tensioni questa degenerato mi pare che questo debba essere maggiormente un elemento di riflessione per renderci più forti in queste poche settimane che ci mancano
Dalla campagna elettorale
Il problema allora quello di dare visibilità ed efficacia io dico la capacità critica del sindacato verso la politica economica industriale del Governo questo si può dire vale anche per il PDS mi pare che il Pd ha sì in parte l'abbia fatto ha presentato una manovra alternativa di bilancio ha presentato puntualmente è stato detto quindi nell'intervento io sono d'accordo una serie completa di proposta di legge per quanto era tutti i temi del lavoro mi pare che ci sia ancora un problema invece di visibilità di efficacia forte
Di una critica diffusa verso la politica industriale del governo
E io penso che per far questo abbiamo bisogno
E lo dico rapidamente naturalmente anche perché altri hanno fatto molto meglio di me
Di precisare ulteriormente due questioni quale politica industriale del futuro di questa Italia
E soprattutto almeno questo coinvolge la nostra realtà economica quale ruolo specifico dare all'intervento pubblico in economia
Io credo che su
Se non si atto un profondo risanamento del sistema pubblico e dei servizi
Il tema della rete infrastrutturale il tema della qualità complessiva dei servizi del sistema Italia che noi sappiamo offrire al sistema industriale è una grande questione è in altri termini badate che ci fosse la potremmo come dire marginalizzare per quattro settimane ma si porrà secondo me nel dibattito nostro a sinistra
è il tema del rapporto tra i settori esposti alla competizione e settori protetti
Noi abbiamo a segmenti sociali in entrambi c'è un problema dal punto di vista quando si colloca un momento di crisi si colloca anche un momento disperata di Scelta prima saper condurre agevolmente questo momento di scelta perché è un momento delicato
E sul secondo aspetto per quanto riguarda le caratteristiche dell'intervento pubblico in economia
Io penso che occorra cercare di definire una proposta
Formulare un'ipotesi di comparti farlo in modo chiaro creare dei poli nazionali ne abbiamo delle vicende scandalose da questo punto di vista che i compagni che lavorano in settori ben conoscono si potrebbe citare il caso energetico termale trono creare con il rapporto mancato è sbagliato transalpino che opinione si potrebbe citare la questione dei trasporti si potrebbe citare il settore dell'informatica
Tra il dire e Olivetti non solo con un Nieri con industria di Stato divisa al suo interno nelle finanziarie per che hanno competenze nell'informatica di Stato tra la stecca la Finmeccanica la Finsiel si potrebbe citare il settore delle toghe telecomunicazioni possiamo cioè fare una grande proposta che è quella probabilmente anche teso al superamento Della tua liriche dell'Efim e della individuazione di poli nazionale che individuano comparti omogenei che ci rendano competitivi di fronte alla sfida internazionale proprio nei settori là dove paghiamo un problema di competizione
Anche dal punto di vista dei costi queste secondo me sono proposte che vanno precisate fanno formulate perché in campagna elettorale noi dobbiamo avere una capacità di iniziative di ascolto anche non soltanto per sé settori d'insediamento sociale tradizionale che vanno difesi confermati ulteriormente ampliati
Ma anche un sistema più largo di appartenenza sociale del mondo dei quadri dei tecnici che va comunque tenuto in forte considerazione
Badate con questo a pelle con questa preoccupazione io voglio chiudere
Che in queste ultime settimane soprattutto si stanno verificando nella realtà genovese e ligure tutta una serie di dismissioni di licenziamenti di dichiarazioni di cassa integrazione e prepensionamenti e che è un elenco veramente spaventoso
è triste cioè constatare che siamo costretti comunque perché è giusto farlo di portare quotidianamente solidarietà situazioni di crisi del settore alimentare pochi dieci venti trenta lavoratori piccola e media impresa sino alle grandi questioni
Che riguardano l'Ansaldo recentemente che riguardano ulteriori accordi per quanto riguarda l'Iva
Ecco dobbiamo continuare a compiere questa funzione di salvaguardia di rappresentanza forte di partito del mondo del lavoro bisogna anche sapere che dentro il mondo del lavoro c'è una spinta forte
Che le leghe
Tendono a rappresentare la risposta che dava la griglia di risposta che dava Paolo Leon mi pare convincente dobbiamo però saperla proporre forse decidendo di andare in rotta di collisione con una polemica politica forte con quella forma di cultura leghista dominante che corriamo il rischio di vedere ancora premiata dal punto di vista elettorale anche nel movimento dei lavoratori grazie
Per ultimo il troppo a proprio più truppe cambi Cmc di Ravenna
C'è ancora
Dare giusto
Domani il compagno avrebbe dovuto parlare per ultimo ma ci sembra perché un silenzioso il voto democratico ci sconosce proseguire
Ulteriormente il suo il primo iscritto a parlare
Vorrei portare un un contributo alle discussione con particolare riguardo al democrazia industriale un argomento che potrebbe sembrare un lusso degli occupati quasi un voler chiedere troppo nel momento in cui quello che conta e avere un lavoro comunque
Ma questo significherebbe un ridimensionamento delle aspettative e del ruolo del mondo del lavoro
Il lavoro inteso come diritto al lavoro è un fondamento essenziale che rinunciabile per una moderna società civile e la condizione affinché sia salvaguardata la democrazia come istituzione che garantisse i diritti dei cittadini
è il presupposto per impedire l'imbarbarimento della società che si determina con l'esasperazione dell'individualismo e del corporativismo con l'emarginazione con l'indebolimento dell'assone diretta senza la quale non è possibile costruire un contesto umano più civile
Ma affinché il lavoro non rappresenti soltanto la risposta ad un bisogno ed allo stesso tempo non sia vissuto come una condanna e necessarie che si umanizzato non solo attraverso un sistema di diritti codificati dei contratti di lavoro e dalla legge
Ma anche attraverso un'evoluzione dei modelli di organizzazione aziendale che consentano il coinvolgimento dei lavoratori attorno agli obiettivi dell'impresa per permettere di ricavare una gratificazione dello svolgimento della prestazione lavorativa
Si è affermato in più occasioni che la democrazia si è fermata i cancelli delle fabbriche e ciò è avvenuto per molteplici motivi
Per la sordità e la grettezza di un ceto imprenditoriale che anziché ricercare un terreno costruttivo di confronto con i lavoratori finalizzato d'un loro coinvolgimento attivo sui problemi da perseguire ha preferito accentuare lo scontro con il sindacato per ridurne il potere contrattuale
Ma anche a volte da una visione del conflitto sociale che è un elemento vitale di una società democratica che è stato giocato al ribasso e non ha favorito la ricerca la proposizione della sperimentazione di forme di coinvolgimento di partecipazione dei lavoratori al processo produttivo e ad una condivisione delle finalità dell'impresa
L'impiego del profitto richiesta essenziale per l'economia del Paese
Non si è rivelato coerente con i presupposti di interesse generale ma qui entrano in gioco le politiche del governo in materie di indirizzo e di programmazione economica e che sono state sempre latitanti
Resti in dubbio tuttavia che senza valore aggiunto nessuna società accresce la propria richiesta e il livello di vita dei suoi cittadini senza una valorizzazione del fattore lavoro rispetto al capitale non è possibile trovare risposte i cui ai criteri di accumulazione ed a progettare uno sviluppo democratico dell'economia
Dobbiamo riuscire a valorizzare le elaborazioni autonome e le proposte politiche sia del sindacato che del partito evitando appiattimenti e deleghe che non aiutano a rendere più incisive le iniziative da portare avanti
La democrazia industriale non è una materia di esclusiva pertinenza né del sindacato né del del partito dei partiti ma è necessaria
Una pluralità di apporti autonomi e convergenti per utilizzare al meglio le potenzialità del sindacato nell'articolazione di appropriata rivendicazioni da tradurre in conquiste contrattuali seguendo nel contempo obiettivi di riforma che attengono la funzione dello Stato sociale nell'economia sui quali deve misurarsi la capacità di elaborazione e di iniziativa del partito
Così come è essenziale modificare i caratteri di uno Stato dissipatore di risorse incapace di garantire l'efficienza della pubblica amministrazione ma sopra uno Stato verso attore che esercita la pressione fiscale quasi esclusivamente nei confronti dei lavoratori dipendenti e che attraverso una infinità di balzelli
Ha reso il costo del lavoro in Italia ai livelli più alti rispetto agli altri Paesi europei
Penalizzando ossia le retribuzioni nette dei lavoratori che la competitività dell'impresa senza una riforma del sistema economico non si esce dal circuito vizioso del vecchio regime politico economico ci vuole un'altra idea di Stato un'altra concessione dello sviluppo all'altezza del progetto di dimensione dell'Europa che si vuole raggiungere
Oggi in un contesto politico di transizione che esposto anche a rischi evolutivi è necessario introdurre nuovi obiettivi che spingono nella direzione di uno sviluppo democratico della società
Occorre porsi nuovi obiettivi più avanzati per la conquista di un patto civile e democratico che consenta di sperimentare forme di coinvolgimento dei lavoratori nel processo produttivo
Che permetta una maggiore trasparenza sulle scelte economiche delle imprese e la possibilità di poter le condizionare nell'interesse del Paese sull'onda di un movimento politico di opinione che deve radicarsi innanzitutto tra i lavoratori
I contenuti fondamentali di un patto civile democratico finalizzato ad una valorizzazione del fattore lavoro devono basarsi su una cultura della solidarietà e sulla difesa dei diritti dei più deboli valore fondamentale della moderna società civile
Esiste un panorama variegato ed interessante di esperienze di partecipazione soprattutto in Europa ma non solo
Che merita di essere studiato per una valutazione dell'impatto sociale che le diverse esperienze hanno prodotto la partecipazione dei lavoratori può essere esaminata sotto diversi aspetti
Sotto forma proprietaria di azionariato che nell'esperienza italiana si è affermata soltanto nel movimento cooperativo
Mentre presenta lati molto scuri se la si dovesse considerare nell'ambito di imprese e privati perché senza opportuni accorgimenti legislativi a causa della dimensione marginale del capitale avrebbe limitate possibilità di incidere sul potere decisionale
Sotto forma di incentivazione economica di partecipazione agli utili o mediante i premi di produzione rapportati al raggiungimento degli obiettivi che però se non si integra con una possibilità di accesso alle informazioni e di coinvolgimento sugli indirizzi produttivi può migliorare la produttività ma non accrescerà l'attaccamento all'impresa
Sotto forma di partecipazione alla cultura manageriale possibile da perseguire solo in presenza di un gruppo dirigente che abbia consapevolezza dell'interesse che l'impresa può ricavare dal cooperare dalla circolazione delle informazioni sulla gestione e quindi del formazione di una cultura d'impresa che permetta una maggiore responsabilizzazione dei soggetti che vi operano a tutti i livelli
Questa è la forma che attrae maggiormente perché può stimolare apporti creativi maggiore e produrre motivazione gratificazione può essere opportunamente combinata anche con forme di incentivazione correlati alla qualità e quantità dei risultati in un'organizzazione in cui gruppi settoriali integrati e sinergici
Valorizzino collegialmente il loro lavoro le maggiori resistenze che si oppongono a progetti di democrazia industriale sono presenti nella miopie del ceto imprenditoriale italiano che poco concede alla lungimiranza del me ne spende l'impresa nei casi sia pure limitata in cui sussiste
Probabilmente ciò è dovuto ad uno scontro politico vissuto in chiave ideologica che ha portato ad erigere barriere e diffidenze nei confronti di qua organizzazione dei lavoratori giungendo al punto da preferire il caos dei Cobas pur di mettere in crisi il potere contrattuale e la rappresentatività del sindacato c'è una crescente articolazione di posizioni ed un rinnovamento anche negli uomini che il ceto imprenditoriale esprime nei confronti dei quali dobbiamo far sentire la valenza di proposte significative in materia di democrazia industriale
Col presupposto che una umanizzazione del lavoro non è di interesse esclusivo dei lavoratori ma è essenziale anche alla competitività delle imprese oltre a produrre effetti positivi nella società civile
Bisogna superare rigidi pregiudizi rompere i vecchi schemi gerarchici di un'organizzazione del lavoro che poggia ancora essenzialmente su criteri autoritari
Per costruire nuovi modelli di organizzazione dove l'esplicazione di un mestiere non si è più vissute custodita gelosamente nell'individualismo delle rispettive funzioni ma diventi una richiesta che si integra con altre conoscenze e che socializza Ando
Non si limita a produrre una sommatoria ma realizzi una moltiplicazione degli affetti
Per esorcizzare lo spettro di una reale partecipazione corresponsabilizzazione dei lavoratori i processi produttivi e decisionale dell'impresa sia sostenuto che tali forme sarebbero praticabili soltanto in piccole aziende e inaccessibili in realtà organizzative di grandi dimensioni
Io posso testimoniare l'esperienza di un'azienda cooperativa l'azienda ci di Ravenna che con i suoi novant'anni di vita oggi opera nel campo dell'ingegneria e delle costruzioni in tre continenti
Con tre mila e cinquecento soci dipendenti con il cinquanta per cento dal Coni dell'organico in Italia ed i restanti all'estero che si colloca tra le prime aziende del settore nell'ambito nazionale sviluppando un fatturato di cinquecento miliardi
Non intendo certamente enfatizzare l'esperienza della Cernezzi perché non è un modello esportabile in altre realtà ma che resta tuttavia un'esperienza significativa consolidatasi nel tempo di partecipazione azionaria e finanziaria dei lavoratori al capitale dell'impresa
Di nomina elettiva dei rappresentanti dei lavoratori a cui è affidata la responsabilità di governare l'azienda attraverso il consiglio di amministrazione
Dove i dirigenti rispondono del loro operato quando gli obiettivi vengono disattesi come avvenuto l'anno scorso con la sostituzione dell'intero gruppo dirigente del vertice aziendale
Anche nelle aziende cooperative ci sono dei passi avanti da fare alcune sul contesto in cui operano che riguardano il rapporto con il mercato in per una maggiore trasparente per un processo di riforma dell'istituzione
Altre che attengono invece l'organizzazione del lavoro
E dei salti di qualità da perseguire nelle relazioni sindacali che comunque avvengono in genere in termini costruttivi e con uno sforzo di comprensione reciproca realizzando intese assai migliorative rispetto le condizioni del contratto collettivo nazionale di lavoro
Il risultato di sicuro interesse che deriva da questa esperienza dimostra che la partecipazione dei lavoratori all'essenza dell'impresa è possibile
Che la condivisione degli obiettivi aziendali assume un'importanza rilevante per il sistema economico e che in forme nuove e diverse è possibile sperimentare le su più vasta scala per una umanizzazione del lavoro e per una democratizzazione dell'economia
Del nostro Paese vincendo le resistenze conservatrice
Ai pochi restati e la giornata è stata lunga faticosa ora proseguirebbe con la serata che però per chi ha voglia di vederle leggera quasi divertente è un film si vedono cose di certo interessa
Va be'
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Di ma non un attimo petardi
Una Olmi
Tanto per cominciare interessante questo vedere che questo che tutti debbono essere pagati uguali una atteggiamento minoritario
Diffuso aldilà per esempio delle aspettative mie perché più del dieci per cento ci hanno detto che tutti devono essere pagati uguali
Si tratta in particolare di persone più anziane di persone con titoli di studio bassi
Per lo più o operai ma è un atteggiamento diffuso questo valore rispetto a una stessa ricerca che abbiamo fatto dieci anni fa e non di tanto
No no non potrei dirlo a un esame di statistica perché l'aumento statisticamente insignificante ma è un po'aumentato naturalmente però come vi aspettavate la gran parte delle persone risponde che deve essere pagato di più chi ha maggiore professionalità o chi ha maggiori responsabilità e in particolare questo tipo di atteggiamento
è più frequente tra coloro che hanno titoli di studio più alti tra gli impiegati per i dirigenti
Tra i giovani
Viceversa la e questa è la risposta più frequente arriva quasi al cinquanta per cento
Marte risposte sia pure minoritaria su chi deve essere pagato di più danno un quadro interessante per esempio
Chi ha maggiore istruzione
Deve essere pagato di più chi ha maggiore istruzione
Chi lo dice
Lo dicono molto di più ma in misura straordinariamente maggiore quelli che hanno titoli di studio bassi
Addirittura tra quelli che hanno né né né nessun titolo e che sono di solito pagati poco il ventinove per cento dice chi chi ha maggiore istruzione deve essere pagato di più c'è quasi una sorta di mito o non so bene come dire del del del titolo di di di di di studio questo atteggiamento cresce si tratta di persone al crescere dell'età si tratta di persone anziani contigui studio bassi che hanno questo tipo di atteggiamento e così ancora coloro che hanno un titolo di studio più basso o o sono più anziani rispondono che del deve essere del pagato di più chi fa un lavoro più faticoso
Ma l'atteggiamento della professionalità e della responsabilità e quello prevalente
Si capisce da questi dati che si differenziano molto per età e per titolo di studio
E come sapete tra i giovani i titoli di studio sono mediamente maggiori una forte evoluzione di modificazione della cultura del lavoro del nostro Paese per questo che l'ho colpito da da alcuni
Lutto naturalmente nel film ad alcuni stragi di questo filmato pensando come oggi certi aspetti certi valori si siano modificate si stanno modificando
Una domanda interessante a questo riguardo era fatta era di questo tipo
E il pensiero al al suo lavoro tant'cinque anni lei Presidente guadagnare di più
Avere più tempo libero fare un lavoro più interessante o continuare come adesso
Abbiate pazienza lo so che non sono alternativi ma nei sondaggi queste cose si fanno per cercare di accentuare le differenze e per cercare di fare vedere chi risponde che cosa è se ci sono queste diverse culture del lavoro
Noi abbiamo ottenuto una sorta di tripartizione abbastanza interessante di risposte grosso modo le percentuali di quelli che hanno risposto le tre cose più importanti guadagnare di più avere più tempo libero fare un lavoro più i più più più interessante
Sono le stesse ma sono diverse le persone che lo dico
Allora ovviamente Bagnardi più lo dico di più coloro che hanno titoli di studio bassi e anche e anche e questo è ancor più ovvio i giovani
Avere più tempo libero
E detto è dato da coloro che hanno titoli di studi un pochino più alti e specialmente o al nord fare un lavoro più interessante ed è e dato
Specialmente
Nel Meridione
Questa è la richiesta tra tutte queste alcuni colleghi si aspettavano sdrucito guadagnare di più alto nel Meridione continuare come adesso invece è ovvio e delle persone più anziane con redditi scarsi con titoli di studio più bassi
Anche qui si vedono come ci siamo diversi tipi di culture del lavoro per approfondirle
Abbiamo fatto due domande facendo esempi delle storielle una è questa
A un intervistato prima di lei l'azienda ha proposto un aumento di stipendio significativo a condizione di un suo maggiore coinvolgimento nel lavoro ad esempio con gli straordinari
Se lei dovesse dargli un consiglio gli direbbe di accettare atto miglioramento oppure di non accettare perché non è giusto farsi assorbire troppo dal lavoro
Metà anni ma tali comunque
Dovrebbe accettare età che no non è giusto farsi a subire troppo dal lavoro
E qui c'è un po'di difendendo un tanto ma un pochettino di differenza territoriale
Al nord più accettare
Tra i giovani i laureati
I dirigenti
Accettare
I maschi non c'è un'enorme differenza di ma i maschi
Non è accettabile
Al centro può anche al Sud ma al centro
Le persone più anziane
Le persone con titolo di studio più basso
Le donne
Non tantissimo la differenza di genere non è così alta ma c'è viene di più
Nella domanda successiva che riguarda direttamente le donne sui quali risultati sono abbastanza interessante
Una donna giovane sposata con un lavoro soddisfacente deve decidere se fare o no il suo primo figlio come deve orientarsi
Le alternative
Fare il figlio e mantenere il lavoro attuale
Al figlio oppure fare il figlio e cercare un lavoro meno impegnativo fare il figlio e lasciare il lavoro
Non fare il figlio per ora per non interrompere la carriera appena iniziato
E banale dirvi che quasi la metà ha detto la cosa che bisogna dire e cioè fare il figlio mantenere il suo lavoro attuale
L'hanno detto la percentuale diciamo che più si discosta più alta che l'hanno detto sono e naturalmente rivolta al genere le donne
Se in generale nel campione il quarantanove per cento che lo dice tra le donne il sessantuno per cento le donne dicono questo
Di più anche i maschi ma voglio dire le donne di più c'è un'accentuazione femmine
I laureati diplomati
Le persone con i figli dicono questo
Viceversa fare il figlio e lasciare il lavoro
Lo dicono il quindici per cento delle persone
Tra i maschi e ventidue per cento tra un po'più di atteggiamento d'maschile su questo
Ma non è questa la differenza con
Tra coloro che sono non hanno titolo di studio del cinquantasette per cento
Tra coloro che hanno la licenza elementare il trenta per cento
Tra coloro che hanno licenza media inferiore del venti per cento cresce cioè l'atteggiamento è assolutamente correlato con il con il titolo di studio c'è una differenza di genere ma sostanzialmente una differenza di titolo di studio e dunque vieta
E anche diretta i più anziani dicono che deve lasciare il lavoro di fare il film
Non c'è invece proprio non c'è
Una differenza in relazione al territorio nord-sud
Qui la cosa ancora una volta ci sono degli elementi di cultura del lavoro che voglio dire fanno vedere culture diverse ma non passano attraverso il territorio
Non è vero
E c'è una differenziazione territoriale nella cultura del lavoro cioè ma è alta lei specialmente età e titolo di studio in parte Gene
Un altro elemento in questo senso ho quasi finito anch'un altro elemento in questo senso
Era più divertenti film ma io l'ho provato a fare firma non riesco allora oggi è preferibile a parità di qualificazione lavorare per un'azienda privata o per un ente pubblico
Secondo voi provate a pensare come hanno risposto
Mica mica è facile da dire
Maggioranza relativa a dir la verità dice l'ente pubblico
Quarantaquattro per cento
Ma non c'è una grande differenza l'azienda privata trentaquattro non ha una preferenza il ventidue sia molto
L'ente pubblico lo dicono coloro che già adesso ci lavorano
Cavour l'orario a tempo parziale cinquantasei per cento di quelli che hanno un orario a tempo parziale preferiscono volare dall'ente pubblico
Quel che abitano al centro non al Sud e subito Nordio non cambiata
Le donne più degli uomini per via dell'orario
Nell'azienda privata i dirigenti laureati maschi quelli che abito nord-ovest cose prima Gina
C'è anche qui un po'di differenza
Nell'azienda privata quelli che hanno un titolo di studio più alto nell'azienda pubblica quelli con un titolo di studio più basso anche qui questa stessa differenza il titolo di studio e
Conta il ruolo conta più di altre cose anche in questo caso l'aspetto territoriale c'è ma non così tanto
La stessa cosa che sta in un altro modo
Se lei dovesse scegliere preferirebbe fare un lavoro dipendente oppure un lavoro indipendente con la possibilità di guadagnare di più Pavel più rischi
Grosso modo uguali
Quaranta per cento lavoro dipendente cinquanta indipendente questa differenza del dieci per cento c'è ma non è così significativa come
Banale lavoro dipendente dicono di più
Le persone più anziane le persone meno colte
Può di più le donne
Il lavoro indipendente i giovani i dirigenti i maschi
Ma ancora una volta non c'entra il sud al nord
Cioè sono due culture e
Sono maschio
Maschile laureati giovani e l'altro gli altri
Ma non è tanto ma non c'è l'aspetto territoriale questo
Elemento che diciamo viene fuori grosso modo tutto a queste indagini l'esistenza di una cultura del lavoro
L'esistenza
Crescita
Di una cultura del lavoro
Che da o che ha
Acquisito tutto una serie di elementi la sicurezza economica
E che chiede punta ad altri elementi la variata del lavoro l'interesse e così via
La cui esistenza importante non sono mai percentuali piccole anche di quest'altra cultura trenta quaranta per cento di una cultura del lavoro ancora più tradizionale
Delle persone più anziane delle persone meno colte di quelli che hanno redditi più bassi sono sempre le stesse persone
Che sono più legati ai valori diciamo di tipo in qualche misura più in qualche in qualche misura più materiale
Ma questa cultura dell'innovazione chiamiamola così io non voglio dare una valenza positiva l'una o l'altra non non c'è proprio non ho nessuna
Faccio il relatore non opinioni
O meglio le Omar non non momento questo dirle questa cultura che potrebbe essere chiamata più innovativa e dinamica
è un po'
Ma non così tanto come altre cose caratterizzata al Nord rispetto che al sud voglio dire ce n'è un po'più mai perché al Nord oggi ci sono più laureati o dirigenti Goya non è quella l'elemento che visti ma non è non non è non è non è non ne territoriali si Santo su questo perché vi confesso
Che quando abbiamo progettato questa ricerca c'è stata una discussione tra di noi e quando si fanno le ricerche di salute ricercatori
Fanno le loro ipotesi descrive un bigliettino le mettono via per vedere poi cosa viene fuori
E molti dei miei colleghi avevano questa idea del sul nord e con un po'di sorpresa abbiamo visto che c'è questa differenziazione di cultura c'è questo
Arrivo forte prevalenza quasi di una cultura del lavoro diverso innovativa che dà per acquisiti una serie di elementi alcune delle cose che abbiamo visto nel film non non esistono più nella testa di di di di di di buona parte
Più della metà quasi due terzi dei nostri esponenti mentre esistono in un terzo ma la differenziazione nel territorio
Un'ultima cosa
Abbiamo voluto fare anche una
Domando sui sindacati i sei sindacati rappresento non molla presentano
Così i sindacati riescono sempre meno la alcuni intervistati dicono che i sindacati riescono sempre meno a presentare le residenze dei lavoratori altri ci hanno detto che il con tutti i loro difetti rappresentano efficacemente il mondo del lavoro
Con quale di questi pareri più d'accordo
Va
Ormai bus mi ha detto che è stato detto anche al congresso della CGIL quindi du due ter no il sessantanove per cento dice che non rappresenta il trentuno per cento rappresenta
Qui la differenza e secondo un'altra Mariangela differenziazione maggiore di atteggiamento tra chi dice che ancora rappresentano sono sempre minoritari ma sono meno minoritari quelli che sono iscritti al sindacato cioè l'unico elemento che abbiamo trovato differenze anche questo atteggiamento ed essere o non essere iscritto al sindacato anche tre iscritti al sindacato la maggioranza dice che non rappresentano badate bene anche per gli iscritti al sindacato
Tuttavia tra questi la quota di coloro che dicono che rappresentano eh maggiore che tra gli altri è l'unico elemento di differenziazione se no
Nel bene o nel male purtroppo per fortuna di scuse non la facciamo dopo questo atteggiamento di diciamo minor lo no no dati comparativi non so se sia minore di non completa o o solo
Fiducia o attribuzione di capacità di là pertanto un sindacato passa attraverso giovani vecchi laureati belli brutti maschi femmine e così
Sin qui illustrati molto rapidamente perché o praticamente abbiamo finito le interviste la settimana scorsa i risultati di questa ricerca che mostravano questo tipo di differenziazioni delle culture del lavoro
Ora inviterei cui per un rapido giro più che di opinione impressioni nostri ospiti che ringrazio Anna Maria Mori Lidia Ravera
Ugo Gregoretti Ettore Scola
Per questi materiali
Studieremo vetreria studiare attentamente e questi risultati dell'inchiesta fatta molta a tambur battente da Mannheimer e dai suoi collaboratori che contengono
Dati assai interessanti anche per orientarci
In questo complicato universo il il film al meglio la l'antologia di brani di firme che tenta di ricostruire un po'a frammenti come è stato visto in questo sentimento importante della cultura
Il lavoro vorremmo poterlo utilizzare magari invece che con le relazioni sulla proiezione di questo video
Nelle feste dell'Unità della prossima resta insomma si può aprire delle discussioni solo vedendo un'ora di immagine così deve essere completato perché assai incompleto si può aggiungere un buon quarto d'ora di cose che assolutamente mancano il più due giovani registi che ci hanno lavorato l'hanno fatto a tambur battente anche loro come la ricerca in una quindicina di giorni
E molti firme che avevano messo indole Elenco hanno avuto difficoltà reperirle basta solo pensare ad un film è importantissimo che ha raccontato dei grandi migrazioni dal suo lavoro industriale al nord come Trevico Torino di Scola
Ma
Ci sono anche altre figure che qui non appaiono per esempio tutto il film è sul piano dello yuppismo deve della carriera donne e uomini che sono state un pezzo della cinematografia americana ed europea degli anni ottanta non ci sono mancato Fronte del porto non lo so che prima cosa che mi dà chiaramente
Ma che erano nell'elenco ma è stato difficile trovarli ora il questa antologia verrà integrata con le cose che mancano e può diventare un testo base per discussione su che cosa è stato come è cambiato il mondo del lavoro
Io per guidare questo rapido scorre rapido
Scambio di opinioni e di impressione dalla parola Anna Maria Mori ringrazio
Pronto preclusi allora io dare intanto un piccolissimo suggerimento prima di di sollecitare colleghi via persone in sala a esprimersi sulle cose che abbiamo visto e sentito mi sembra che questo vide andrebbe completato con un pezzettino di un film nuovissimo come uno degli ultimi Cage chiedi la luna di piccioni che racconta il sentimento del lavoro dei più giovani cioè il sentimento del nome lavoro cioè tutto quello che abbiamo visto è un'antologia del cinema del passato e del sentimento del lavoro nel passato
Che il cinema racconta ridendo per non piangere che è tattica
Però costitutivo di un'identità ecco a me sembra al di là delle delle ricerche molto interessanti da cui emerge che chi lavora dice che lavorare bene non sostanzialmente però mi pare che il lavoro come la politica abbia oggi un si direbbe un'immagine un po'appannata cioè non è più costitutivo Sandro Massimo Salvadori
Scusami tanto ma e e e e e ho dimenticato percentuali che viene
Mi sembra posso continuare
Mi sembra appunto che che soffra di questo fatto
Resti ne risentono cioè insomma vede il lavoro non è più il lavoro ma è la carriera o il successo se si parla di lavoro vedevo anche l'ultimo numero di noi donne quello dell'otto marzo che parla delle donne lavora esili parla appunto di di carriera e di successe lavoro in sé è un fatto ma non è più un qualcosa di cui si discute che appassiona poi non so non esistono più nei mezzi di comunicazione di massa
Le masse lavoratrici come si diceva una volta con orgoglio oggi esistono le masse dei consumatori e le masse degli utenti televisivi al posto delle masse dei lavori sono così appunti in libertà perché mi son venuti vedendo queste cose
Le donne e che sono approdate al lavoro vedevo questa sera un telegiornale regionale qui del Piemonte le donne che lavorano oggi sono il trentotto per cento in Piemonte quando lavoravo a un femminile fino a dieci quindici anni fa mi si diceva sempre non si deve parlare delle donne che lavorano perché sono meno del dieci per cento
Quindi non sono lettrici possibili
Le donne oggi lavorano sono il trentotto per cento ma in qualche modo devono farsi perdonare il fatto di lavorare e l'immagine della donna che c'è in tutti i mezzi di comunicazione di massa giornali televisione
Dire ai giornali e televisione sostanzialmente sul cinema il discorso è un po'diverso è una donna che si fa perdonare il fatto di lavorare a furia di giarrettiere recupero di reggiseni a balconcino lifting parrucchieri e e quant'altro perché il lavoro è una cosa che la donna deve nascondere non più rivelare queste sono così pensieri miei adesso mi mi rivolgo alla mia vicina Lidia Ravera non so che cosa può dire
A corollario però che abbiamo visto essere
Ma io non è che me la cavo gran bene con i corollari niente
Presidio delle domande precise non tanto per me che sono rotta tutto quanto per questa platea sparute stremata a cui vorrei risparmiare vendite di aria fritta
Comunque fatto questo preambolo
Vorrei dire un po'si fosse le impressioni che ho avuto non tanto dal filmato che era giustamente come tutti i filmati mi pare retto più da ragioni di assemblaggio artistico
Come è giusto che sia se no sarebbe stato brutto invece era molto carino
Piuttosto che non di teoriche o concettuali o di di lustra azioni di partiti presi invece mi hanno molto colpito i dati di questa indagine fatta a tambur battente sulla cultura del lavoro
Io sono nato a Torino c'ho campato diciott'anni i primi della mia vita e quindi ma sono cresciuta all'ombra della FIAT a pane e lavoro con il lavoro come valore fondante dell'esistenza
Da un lato eticamente per tutti e dall'altro
Sono figlia dell'ultima generazione di casalinghe
Quindi per me la scelta del lavoro era anche il rifiuto del materna il rifiuto della gabbia rifiuto del chiuso
Del dell'isolamento
Della ripetizione del lavoro domestico e del lavoro di cura come unica ampi formati esistente realizzazione allora che cosa mia
Colpite da tutta San nata
Che
Questo rapporto
Con il lavoro
Sia tutto sommato così poco differenziato
Perché io credo che abbiamo avuto un'enorme
Sì è stata una rivoluzione con l'entrata delle donne nel mondo del lavoro io credo che sia stata veramente una rivoluzione una rivoluzione delle famiglie una rivoluzione nel privato una rivoluzione nei ruoli sessuali
E mi sarei aspettata forse che le donne riuscisse ad entrare nel mondo del lavoro
Mantenendo la propria diversità e immettendo la più drasticamente con più forza nel mondo del lavoro quindi
Rovesciando né un po'il
Le regole
Mi aspettavo una maggiore differenza per esempio
Nel rapporto con il tempo libero
Perché io penso che il modello femminile sia un modello che vede il lavoro non come fine ma come mezzo e che rifiuta una forma di identificazione con il lavoro per cui di tutto questo nuova cultura del lavoro che si esprime così positivamente
Che in percentuali così alte lo accetta e lo ritiene tutto sommato soddisfacente
Ecco mi sembra che ci sia ancora in atto una fase di omologazione di rapporto col lavoro tra i due generi sessuali e questo un pochettino mi ha stupito
Un'altra cosa che mi ha che mi ha stupito ma in qualche modo me l'aspettavo perché partecipando a una trasmissione televisiva questa di Barbato sulla crescita zero a commento della crescita zero c'era stato un collegamento con delle operaie ed era stato loro chiesto se avevano un figlio se pensavano di farlo se ne volevano più duro e moltissimi Verano risposto io lo farei volentieri
Ma non non dovrei più lavorare perché ovviamente questa società non mette ancora in condizioni le donne di lavorare avere figli
Cioè tende ancora a costringere le donne a questa scelta questa dicotomia questa schizofrenia questa amputazione
Mentre invece così non dovrebbe essere però sul fatto di mantenere il posto di lavoro ne facevano fondamentalmente un discorso economico
Non erano donne che lavoravano per uscire di casa come la nostra generazione reattiva reattiva un Materno di casalinghi tu Udine ma erano donne che lavoravano perché un salario solo non basta più
E questo era fondamentalmente quello che loro rispondevano noi siamo costretti a lavorare a siamo costrette a lavorare abbiamo scelto di lavorare
E questo essere costrette a lavorare ci porta a non fare figli
Questa non mi sembra un'evoluzione mi sembra un momento di stallo
Un'altra cosa che mi ha colpito poi ce ne sono altre però dico solo più una se non miei buoni proponimenti di non darvi il colpo definitivo dopo questa dura giornata vanno a farsi friggere dico solo più questa cosa sul sindacato
Allora questo è un fatto che dia fiducia al sindacato solo quella percentuale tra l'altro non altissima che al sindacato è iscritta
Mi sembra un dato tragico e mi sembra un dato tragico perché mi sembra un dato televisivo
Io ho notato che il sindacato non passa mai in televisione
Che la classe operaia non c'è mai in televisione c'è una invisibilità del discorso sindacale della politica e sindacale per cui soltanto chi proprio c'è in mezzo sacche c'è perché siccome si scambia ciò che passa in televisione per la realtà
Di conseguenza ciò che non passa in televisione non c'è
E questo discorso vale in realtà anche per il lavoro
Perché io di mestiere sciaguratamente oltre a scrivere romanzi quando posso presenti o su una donna che lavora al mio mestiere riscrivere sceneggiati per la televisione
Per lo più dopo dure battaglie
Ottengo protagonismi femminili cioè delle storie con una protagonista donna che mi piace raccontare che mi interessa raccontare
E che hanno anche un seguito perché pare che il telespettatore sia soprattutto donna quindi furbescamente me lo lasciano fare con un po'di degna azione e il loro tornaconto
Allora come nono essere queste donne
Sembra che sia cambiato lo stereotipo non è mica tanto vero
Andate a guardare come sono le donne che lavorano in televisione
Le donne che lavorano in televisione sono tanto per cominciare bellissime sembra perfettamente qua fate abbigliata eccetera
Poi stanno dei lavori
Assolutamente tolto il che non è vero ma andiamo a guardare quante donne dirigenti ci sono in Italia andiamo a guardare quante donne ci sono in Parlamento anche a guardare quante donne e contano nei partiti Angelo guardare quante donne contano alla RAI ma ridicolo le donne fanno dei lavori nelle fasce basse
Invece quando noi vediamo le donne che lavorano in televisione soltanto nelle fasce alte fanno sempre delle professioni miracolose allora e ha e di nuovo una specie di va riscrittura del solito oggetto di desiderio siccome adesso per essere veramente desiderabili oltre a essere sempre bella ed eternamente giovani bisogna anche essere possibilmente in carriera perché gli uomini espongono più volentieri una graziosa moglie che lavora anche però i lavori devono essere d'un certo tipo
Niente mondine ma neanche niente operaie ma neanche niente impiegate pochissime insegnanti Jonio faticosamente prodotta una se vista almeno un insegnante precaria oltretutto precaria insegnante quarantenne tre trasgressioni anche un po'insicura però le professioni i mestieri i lavori che sono più
Percentualmente più frequentemente femminili in televisione non si vedono come non si vede il sindacato eccetera
Le cose che non si vedono in televisione rischiano di non esistere e poi di trovare la loro conferma nelle indagini di mercato perché la cosa nelle indagini conoscitive come questa la cosa un'ultima che mi ha colpito di questa indagine e che è una serie di conferme
E tutto confermato in realtà quindi a parte il dato iniziale che per chi viene da una cultura di ribellione se vogliamo chiamarla così che contrapponeva al lavoro dei controvalori prendiamoci la vita la qualità della vita
Boicottiamo chi cerca di alienarsi da noi stessi
Ecco perché vi era questa cultura il dato del consenso è sicuramente un dato un po'scioccante anche se gli anni Ottanta ci hanno abituati a queste ad altro però tutti gli altri dati mi sembrano molto dei dati di conferma
Ecco rispetto a quello che diceva in Libia permettono ma una piccola osservazione è vero che non si vedono le donne che lavorano che fanno dei lavori
Un milieu semplici ma neanche gli uomini cioè secondo me la televisione oggi nasconde il lavoro in generale
Ma nasconde tante altre cose nasconde la povertà nasconde indolore
Nasconde l'infelicità
Nasconde la gente che non ha una casa a meno che non arrivi a dare le botte in testa a qualcuno cioè abbiamo uno strumento di comunicazione nato per mostrare che in realtà nasconde
E su questo vorrei dare la parola sia Ettore Scola che ha a Ugo Gregoretti
Quando l'ora è tarda sarebbe certo dire cose nuove per essere sveglio l'uditorio cose interessanti cose non sentite prima non è facile anche perché stasera si abbia avuto delle sorprese ma delle sorprese e purtroppo a mio avviso in negativo cioè confermano
Delle cose che già sapevamo
La sorpresa più grande per me è stata nella relazione del professor Mannheimer
Quel dato che il dieci del cinquantuno per cento degli interrogati ha detto che era contenta nel proprio lavoro
Ecco questa parte di il popolo che ha detto che era contento proprio io credo non credo neanche che mentis però siccome so che non si può essere contenti del lavoro in Italia così come specialmente nelle fasce in cui è stata condotta l'inchiesta
Io credo che c'è sotto la cosa più grave cioè che sono contenti del lavoro ma non di come il lavoro sono contenti di avere un lavoro perché il lavoro ancora non è un diritto in Italia
è un regalo è una riffa un quiz vinto quindi chi ha vinto chi ha vinto questa riffa chi ha questo regalo che ha avuto questo dono è contento per quello non per la qualità del lavoro e questo non è una prima sorpresa per quanto riguarda il video ci sono due sorprese una che purtroppo non è cambiato nulla
Settanta cioè ormai ventidue anni fa ero qui a Torino sono stato qui due mesi per girare un film
E i temi erano appunto il cottimo era la cassa integrazione licenziamenti l'insicurezza sul lavoro di incidenti sul lavoro le donne che non potevano avere bambini perché lavoravano
Le donne che non potevano avere lavoro perché erano bambini ecco non è cambiato nulla in ventidue anni è cambiato in più che dopo ventidue anni le cose sono più gravi di ventidue anni prima perché ventidue anni fa si sperava che le cose cambiassero
Son passati ventidue anni non sono cambiate e quindi anche a parità le cose sarebbero più gravi
La seconda cosa ma colpito del video che sono tutti i brani d'epoca e non credo per una distrazione o cattiva volontà degli estensori del video ma proprio perché non ci sono brani da citare
Anna Maria Mori ricordava chiedi la luna che è un bel film di un giovane regista dove però il lavoro c'è e direi per per per assenza di vivere per lavoro
Ma non c'è più il lavoro dice Lidia Ravera in televisione ma non c'è più nel cinema non c'è più nei giornali non c'è più nella letteratura cioè la classe operaia
Non fa più cultura
Ma non perché sia difficile fare un film sugli operai per tornare un momento al cinema
Certo le difficoltà le abbiamo avute quando Gregoretti o io volevamo fare Luís omicron io Trevico Torino infatti io non ho trovato un produttore l'ho fatto da me e si vede anche che è un film
E che forse carente proprio per i mezzi con cui è stato fatto
Oppure se si voleva fare un film bisognava ricorrere ai grandi attori a Volontè e a Giannini comunque si si riusciva a farli quindi le difficoltà sono più o meno lo stesso non è che il produttore non vuole mi pare che l'autore non voglia
Cioè l'operaio che è un soggetto di diritto forte non è un soggetto di cultura e questo da una parte credo che sia sia colpa disattenzione fastidio da parte degli intellettuali di occuparsi di questo
Perché infatti non c'è stato più un romanzo vive non solo non parlo soltanto decide ANAS non c'è stato un grande protagonista
Che invece fino agli anni Sessanta questo veniva raccontato ecco c'è una voglia di non raccontare il lavoro
Quindi spero che certo le cose debbono cambiare nostro partito per questo e per questo siamo qui a quest'ora credo quindi c'è questa fiducia ma credo che anche gli intellettuali possano aveva a parte la RAI così una diffusa solidarietà ma forse applicarsi anche di nuovo
Su questo è vero che non c'è in televisione bere non c'è un cinema in cinema no però è vero anche che gli autori di televisione di autori di cinema non propongono non non amano fare questo
Non c'è più sarebbe interessante che dei nuovi registi
Facessero rifacesse dei Nuovi Angeli che aveva fatto Gregoretti che era uno studio sui ragazze sul lavoro dalla Sicilia al Piemonte o anche perché no funzione rifacesse prevede la storia di un emigrante del sud che venga a Torino e che quindi si trovino i problemi d'integrazione della città problemi di razzismo allargati oggi concorrenza con la quei lavoratori del terzo mondo quindi una materia ricchissima ma la materia
Assai stimolante ecco quindi questo l'augurio
Perché il lavoro sì certo deve essere difeso ma non soltanto come come salario e qui che credo venga anche la debolezza del sindacato si è perso come scopo come Mila quello che invece deve essere uno scopo e cioè considerare il lavoro certo come salario comunque ce l'ha ma anche come sviluppo della personalità e questo dipende da tutti noi non soltanto per gli operai
Pongo che ha tanti figli oltre che fare
L'autore ma
Lo scrittore raffinato io temo che ci sia in realtà Ettore un problema proprio nella società tra i giovani cioè non questo fatto che il lavoro non è una cultura non è non è casuale non è per la mancanza di volontà degli intellettuali è che diciamo la la cultura emergente giovanile
Soprattutto maschile rifiuta il lavoro come valore mentre forse lo vive ancora come un valore la parte giovane femminile credo che ci sia nell'aria anche un problema di questo genere è così Ugo
Ma
Io come e nell'osservare il comportamento
Dei di quei quattro aspiranti lavoratori che sono quelli a cui allude
Anna Maria cioè i miei figli
Non riesca a ricavare dati molto illuminanti
E quello che rappresenta
La mia crisi di un
Autore siamo ancora definirci autori
Comunque di cineasta
Nei confronti del
Poetica
Ispirata al lavoro
Cioè mentre i miei figli sono quattro giovanotti che cercano di inserirsi nelle attività produttive così individualmente autonomamente avendo oltretutto avuto la temeraria idea di scegliere attività più o meno somiglianti alla mia e quindi di essersi cacciati in una prospettiva di precarietà inesauribile
Per me il lavoro vuol dire un'altra cosa
Vuol dire forse un mito
E quindi confesso denuncia i miei limiti di cineasta che si sente in qualche modo diventato impotente
Sordo
Come se si trattasse di un capitolo chiuso di fronte al tema del lavoro
La ragione è questa racconto in quattro parole
Io come altri miei simili mi sono avvicinato alla
Al partito comunista
A Traverso un'esperienza cinematografica vissuta
Ai margini delle lotte operaie quando nel sessantotto la contestazione investiti
In modo molto diretto il gruppo sociale dei cineasti perché bene o male noi eravamo quelli nello stesso tempo più amati e odiati
Dagli studenti contestatori
Diciamo le vecchie le vecchie componenti di cultura classista diciamo comunista presenti nel nel cinema italiano più democratico e più avanzato riemersero e altri per esempio come me che invece aveva una matrice di tipo diciamo così bene laica di sinistra
Furono investiti da questa da questa venne mi ricordo che si dibatteva molto su come collegare i cineasti con le lotte operaie
Come mettere le nostre cineprese al servizio di queste lotte facendo in modo che epica dava cadevamo Ponnelle
Nelle astrazioni così
Esageratamente
Avuto critiche sostenendo che
Registi devono diventare gli operai e non più i registi in quanto tali
Comunque io ho scoperto
Direttamente
In modo ravvicinato con una un coinvolgimento sempre più crescente fino a trasformarsi in passione io feci mia quella frase di Gramsci
Che parlava appunto del suo sentimento verso gli operai che lui definiva simpatia piena di amore
E questo non è successo solo a me sono convinto che anche Ettore si apre sia passato forse attraverso una un itinerario di sentimenti affini
E quindi
Alla fine io mi sono chiesto ma qual è la forza politica reale che autenticamente rappresenta
Le le masse dei lavoratori sfruttati il Partito comunista e quindi
Attraverso questo itinerario
Diciamo a ben poco
Ben poco filosofico scientifico
Seriamente motivato sul piano politico io sono entrato nel PC che poi diventato PDS ci sto ancora che proprio sicuramente
Che spero affinché durerà sentendomi però
In in un certo senso come detto deprivato di quella che era stata la mia motivazione fondamentale diciamo la simpatia piena d'amore
Per la classe operaia e per le sue rock io non riesco più
A
Interessarmi al lavoro
Da quando il lavoro non significa più lotta di classe non va non sono un un rettore di tipo così archeologico
Ma dal momento che io sono sicuro che in quel sta tante nuove formule non ancora del tutto esplorate
Lo sfruttamento
Esiste come prima se non è peggio di Pericle
Io mi domando per quale ragione noi dobbiamo cadendo in qualche modo archiviato il capitolo conclusivo
Di un di un di un concerto esprimersi
Dello scontro sociale
Dobbiamo far finta che lo scontro sociale non esiste più
Ecco
Noi abbiamo fatto anche del cinema sul lavoro
Inteso sempre come come come scontro come quanto meno come conflitto vi interessa anche perché come diceva era
Il meno gli angeli omicron io fatti ispirandomi a un'abbondante letteratura
Che si che rifletteva sulla fabbrica che era prima tipica dei primi anni sessanta
Paolo Volponi Ottiero Ottieri Giovanni Arpino esistente come dire un nutrita Bibliotechina di romanzi che affrontano l'ambiente del lavoro il mio film monitorando affatto scusate parlo di me ma così come esemplificazione obiettiva l'ho fatto perché Nuovi Argomenti nel cinquantasei cinquantotto pubblico una bellissima inchiesta di Carocci come prefazione di Moravia sulle lotte sindacali alla FIAT su tutta l'operazione di annichilimento della FIOM che fece valletta proprio in quegli anni erano test che noi trovavamo in libreria erano filoni naturali delle nostre biblioteche private e c'era veramente un grande interesse
Per tutto questo
Oggi non c'è più ragione Anna Maria quando dice private revisione nasconde nasconde il dolore nasconde la fatica la sofferenza
Non raccontare cosa che racconta Fabio Mussi che ha parlato qualche giorno fa con i cassintegrati dell'IVA di Piombino
Però ecco io dico che forse noi di usciremo a farci tornare la voglia di parlare della loro se se saremo capaci di individuare dove oggi si nascondono quelle che sono le le le dialettiche anche as che per noi permetterlo meno Hans hanno sempre coinciso con la rappresentazione del lavoro e che sono appunto il contrasto tra chi sfrutta e che ha sfruttato
Ecco e Alberto tra il sociologo e e l'autore di cinema lo storico che cosa dice cioè che cosa che cosa iniziare anche il lavoro cioè e destinato a restare un come come sembrava da i filmati che abbiamo visto un ricordo del passato e per essere una realtà del presente e del futuro che cosa deve e poi fare
Ma io purtroppo credo che
Non sarò assolutamente in grado di dare una risposta soddisfacente a un interrogativo pure così reale e tale
Posso limitarmi a alcune osservazioni che si legano anche a ciò che abbiamo sentito dire ore nella nostra nel corso della nostra discussione
Ma io credo che due cose possano essere date per scontate
Quali che siano le trasformazioni del mondo del lavoro
Il lavoro continuerà ad essere più che Domingo più che mai un fenomeno sociale che interessa gli individui la collettività in maniera dominante
Dovunque
Volgiamo lo sguardo
Il lavoro l'attività umana fondamentale da cui certamente non potremmo liberarci né se volessimo
Eppure se non volessi
Però è molto importante sicuramente cercare di rispondere all'interrogativo di che cosa stia mutante nel rapporto fra lavoro individuo e società
Che certamente le cose che noi abbiamo visto
Nel sisma
Pezzi di film dedicati al mondo del lavoro
In un prospettiva che si sovrappone riversi momenti della evoluzione del rapporto fra individuo lavoro e società
Ma a che punto siamo
E a che punto siamo soprattutto nel nostro Paese
E qual è il rapporto fra la condizione del lavoro nel nostro Paese e la condizione del lavoro nei paesi più avanzati di noi da un lato e nei paesi meno avanzati
Tra l'altro
Io sono rimasto molto interessato da alcune osservazioni che ho sentito fare ora ad esempio quando Scola quando scolo sottolineava il fatto che a suo giudizio
Si è data troppa importanza al problema del salario non abbastanza importanza al problema del rapporto fra lavoro e personali
Certamente e cioè direi che è ovvio che Scola non volesse nessun modo dire che che il salario non sia stata ovviamente estremamente importante era chiaro che il il il senso dell'osservazione andava in un'altra direzione
Andava nella direzione che appunto oggi si trova al centro credo della del dei problemi del lavoro in una società complessa
è del rapporto che esiste fra l'individuo e e la società noi abbiamo alle spalle una Italia di povertà nella quale necessariamente le lotte del lavoro
In nelle società povere lotte del lavoro sono inevitabilmente giustamente indirizzate soprattutto ad assicurare panni assicurare la casa sicula ad assicurare un un salario minimo garantito
Un reddito individuale che consenta appunto di di proteggere la propria identità prima che morale e fisica insomma
Però certo
Quando una società supera una certa soglia anche di benessere allora si pone un interrogativo
Come poco come si può fare cosa si deve fare per per far sì che anche il rapporto fra il lavoratore e la società subisca una adeguata maturazione
Io credo che noi nel nostro paese oggi proprio siamo giustamente indotti a sottolineare
La portata della crisi istituzionale della crisi politica parliamo anche continuamente di degli aspetti più pesanti della crisi economica forse non riflettiamo abbastanza su un punto che io credo molto importante ed è questo
Fino a poco tempo fa in Italia sì e
Assistito ad un alcun nell'oceano fatto continuamente maniere Sting si istituita
Delle virtù
Di un lavoro senza regole
Di un lavoro condotto nelle pieghe più elementari e persino selvagge della cosiddetta società civile in poche parole l'elogio dell'economia sommersa come specchio
Di una vitalità elementare di una formula vincente che si accomunava ad un'altra conclusione
All'elogio di un Paese che unico al mondo può andare avanti senza a vere un governo efficiente perché i problemi si risolvono a livello appunto dell'economia sommersa della della delle prestazioni individuali senza regole
Ebbene noi siamo realmente arrivati ad un nodo in cui ci accorgiamo anche comparativamente con quelli che sono i paesi più sviluppati
Che
Essere usciti dalla condizione della povertà tradizionale essere entrati
Globalmente quando si osservano i dati quantitativi
Nel nel nel novero dei Paesi avanzati
Ci ha fatto perdere in qualche modo
La possibilità di riflettere adeguatamente sul fatto che noi siamo entrati nel novero dei Paesi più avanzati con delle carenze strutturali estremamente gravi
E io volevo a questo punto collegarmi a quello che diceva Gregoretti quale comprensibilmente sottolineava il fatto che poiché esistono tanti problemi irrisolti di natura sociale in qualche modo esprimeva in una forma così molto
Molto limpida molto anche un po'sentimentale ma molto chiara dice ma in un Paese dove esistono
Problemi sociali
Gravi gli irrisolti io Nostalgia per quel per la limpidezza della vecchia lotta di classe
Io credo che in realtà il problema difficile è di scoprire quale sia oggi in Italia e in generale nel sta complesse il livello reale dello scontro sociale
Quindi l'interrogativo è qual è il nuovo livello di scontro sociale
Io vorrei fare attirare l'attenzione su un dato che secondo me rispecchia sinteticamente il punto a cui noi siamo arrivati e in qualche modo è una sorta di questo dato che voglio citare di specchio di tutte le altre contraddizioni e uno di quelle realtà dove si riflette l'uno in realtà i problemi economici problemi istituzionali così
Noi siamo un problema un Paese schizofrenico fortemente schizofrenico continuiamo ad essere un Paese che ha un altissimo tasso di risparmio
E un
Altissimo debito pubblico
Non solo ma siamo anche un Paese nel quale il risparmio individuale
In media continua appunto essere molto elevato ma la ricchezza individuale il reddito individuale che in molti casi è in media alto
Non si traduce in nessun modo in miglioramento del tessuto civile per cui noi possiamo in generale ad esempio a siamo un Paese che a un numero molto una percentuale molto elevata di case di proprietà anche in paragone a ad altri paesi
Però le nostre città la qualità delle nostre città estremamente bassa
Se ne paragoniamo quello che Torino con ciò che gli ioni Rocco ciocche Stoccarda cioè città grosso modo nostra dimensione noi vediamo che proprio i servizi sociali trasporti tutto ciò che è servizi o è un problema ancora da risolvere largamente da risolvere quindi questo riflette proprio quella contraddizione di cui parlava Scola prima quando dice diceva in poche parole
Abbiamo pensato molto al Salario e non a sufficienza a ciò che innalza il livello complessivo dalla personalità io posso prendere questo suggerimento e tradurlo dicendo
Noi abbiamo un eccesso di di privato che in qualche non si traduce in un tessuto collettivo o civile adeguato
E questo certamente è uno dei grandi problemi che noi abbiamo di fronte è proprio quello di alzare il tessuto civile e infatti che rampa anche della
Della questione morale in rapporto alla questi alla alla alla alla moralità pur insomma rapporto fra e anche legato profondamente ad una mentalità che porta che si è radicate che si è sviluppata anche molta la corruzione pubblica specchio così ben noto della mentalità della dei partiti di governo di tutto il tessuto cliente Walter che è cresciuto intorno ebbene questo è proprio lo spot
E che di questi individualismo selvaggio senza regole che diventa anche etica della corruzione e che ha di fronte una frontiera Gregoretti potrebbe individuare una variante
Motivazione di lotta sociale proprio una frontiera che va conquista che è migliorare il tessuto civile ricostruire un'idea del bene pubblico fare politica in un altro modo e
Per tornare ai problemi specifici del lavoro
Anche riuscire a capire che noi non riusciremmo a entrare nel novero dei Paesi più sviluppati se non affronteremo in maniera di
S i problemi del lavoro e la prima condizione di questa rivoluzioni copernicane che dobbiamo in qualche modo compiere
è proprio capire che il lavoro tradizionale è un lavoro ormai condannato a entrare in una crisi irreversibile e la loro tradizionale cosa vuol dire vuol dire che il viso mi sembra che sia importante capire che sempre di più la dimensione la dimensione culturale del lavoro che la cultura che ormai non è più soltanto non può restare soltanto patrimonio Dei dire degli strati dei gruppi sociali più elevati ma la cultura deve entrare globalmente nel mondo
Il lavoro perché ormai sempre di più la cultura in materia prima nella società complessa
Voglio fare un un piccolo riferimento insomma per per capirci
Non tutti tutti siamo preoccupati giustamente anche se dobbiamo essere preoccupati in maniera civile e non incivile siamo preoccupati di
Del di ciò che costituisce il Giappone insomma questo Paese che Acqui che questo piccolo paese che è diventato una superpotenza economica straordinaria
Ora dicevo che quando si pensa al Giappone non bisogna pensare in maniera incivile come in molti casi sta avvenendo ora ad esempio negli Stati Uniti gli Stati Uniti sono in preda ad una sorta di Panico nei confronti del Giappone essi valide non tanto in certi settori in via del pericolo giallo insomma anche con spetti poco gradevoli e certamente non accettabile
Ora il jet il Giappone è un esempio importante è in qualche modo credo lo uno specchio del futuro intendiamoci bene il Giappone presenta delle caratteristiche che io mi auguro non vengano trasferite nelle nostre società
Però c'è un elemento molto importante che inevitabilmente dovrà essere trasferito qui se vorremmo entrare nel nel novero dei Paesi sviluppati e cioè
Noi dobbiamo tenere presente che arrivò alla conclusione che il Giappone un Paese che ha un territorio se non sbaglio un pochino più piccolo di quello italiano
Che ha quasi centoventi milioni di abitanti quindi il doppio della popolazione italiane
Che non ha materie prime di nessun genere
è pieno di montagna come noi a delle pianure scarse dove si produce un po'di riso e basta la potenza economica del Giappone e tutta e soltanto costituito dalla forza del lavoro organizzato ed alla capacità in poche parole di fare veramente della
Della qualità nuova del lavoro una la materia prima fondamentale che è la formula vincente di queste economie io vuol vorrei non non suscitare equivoci l'esperienza giapponese per carità non può essere un modello che noi dobbiamo avere di fronte però contiene un elemento importante quella è un'economia fortemente solidaristica
In con caratteristiche certamente culturali storiche così
Non è un'economia di trionfante individualismo
E non è un'economia ad esempio un'economia in cui sia l'economia sommersa di del di tipo no Sandro non non ha corso perché un'economia in cui
Il private strettamente collegato con la capacità dello Stato di intervenire nelle questioni economiche Inc di orientare una serie di di orientare la produzione schiantare il lavoro
Ho citato questo esempio perché è un esempio che non si può assolutamente ignorare è un esempio che bisogna studiare in maniera forte mente critica ma è un esempio che lancia un messaggio e lancia un messaggio inevitabile che bisogna accogliere perché è una sfida ed è una sfida che se noi ignorasse mo'ci troveremmo in sostanza a precipitare nella Nostalgia di un mondo anche del lavoro che non è all'altezza delle società complesse
Un'ultima battuta
E per spiegare il senso delle mie osservazioni che non vorrei venissero frainteso il senso di un elogio dell'efficientismo del lavoro della tecnocrazia di cose di questo genere
Noi abbiamo due problemi fondamentali o due soggetti da s'mettere in relazione ormai la sotto l'economia e complesse su un'economia di mercato
Però il mercato affidata alle sue regole porta
A degli esiti che per noi non sono accettabili
Noi dopo a possiamo accettare il mercato come regolatore della produzione dalla distribuzione non possiamo accettare il mercato gli automatismi del mercato
Noi dobbiamo avvolgere il mercato con una Rete composta da una serie di Val ori fondata sui principi della solidarietà e dell'eguaglianza per quanto intesa in maniera critica e dalla capacità di costruire una serie di istituti sociali
In grado di dare l'inevitabile l'inevitabile rispetto ai nostri valori la giusta protezione degli strati sociali più deboli
Fatto questo però dobbiamo renderci realmente conto che dobbiamo essere in grado di portare di lavoro ad un com'fine nuovo in grado di con mettere questi tre elementi lavoro individuo e società
In una maniera molto più complessa direi molto più sofisticata perché il mondo tradizionale del lavoro credo che ci posso oggi trasmettere dei valori importanti a cui bisogna collegarsi ma anche dobbiamo essere capaci di misurare la differenza per poter andare avanti e in ultima easy andando avanti preservare anche quegli elementi di continuità di cultura politica di valori sociali che sono il nostro il patrimonio che noi abbiamo e che dobbiamo difendere grazie
Credo che sia molto tardi abbiamo chiesto molto a tutti ringraziamo tutti e salutiamo con con questo pensiero ultimo dieci Salvadori cioè se la nuova cultura dell'lavoro a che vedere con la famosa solidarietà che tanto viene invocata mi sembra anche grazie a tutti Bonassi
Gli ospiti tutti voglio avete voluto tirar tardi raccomanderei di non in questa serata
Modo di quelli che non sono tenuti non sappiamo di essersi perduti una delle parti più interessanti del dibattito di questa due giorni