Presentazione del Rapporto annuale dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale

Fine grazie in sala il Presidente della Repubblica
Buongiorno a tutti io a tutte benvenuti
Anche quest'anno l'onore il piacere di prendere parte in rappresentanza della Camera e a nome della presidente Boldrini alla presentazione
Del rapporto annuale dell'INPS che è sempre un momento importante di riflessione sui temi della previdenza dell'assistenza
Nel nostro Paese
Desidero innanzitutto porgere il mio saluto Presidente dell'intra professor Boeri nuovo Presidente dell'Istituto a quale formuliamo anche i migliori auguri per il suo incarico al Presidente
Del Senato Grasso al ministro Poletti che partecipa a questa presentazione e mi permetterete di dare a nome di tutti voi un saluto particolare al Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella che ci onora della sua presenza
La funzione dell'INPS di cardine del patto intergenerazionale su cui si regge
Il nostro sistema previdenziale a ripartizione il suo delicato ruolo di centro propulsivo del sistema assistenziale sono stati messi a dura prova
Negli anni della terribile crisi economica e sociale che il nostro Paese a attraversato e che sembra
Sia
Alle nostre spalle le difficoltà del contesto economico si sono sommate alle problematiche condizioni amministrative dell'Ente
Che ha visto un commissariamento e molti avvicendamenti ai vertici nello stesso periodo in cui veniva portata a compimento il delicato processo di riordino del settore
Con la confluenza all'interno dell'INPS di altri importanti enti previdenziali
Nonostante le difficoltà l'Istituto ha dimostrato di saper reggere l'urto il rispondere in modo efficace alle sfide che si è trovata a fronteggiare
Con la nuova Presidenza questo processo di rinnovamento delle strutture amministrative delle modalità operative dovrà proseguire e rafforzarsi
Puntando sulla valorizzazione delle professionalità interne il miglior uso delle tecnologie affinché il rapporto diretto con il cittadino utente acquisti sempre maggiore centralità
Ciò sarà tanto più indispensabile ove si consideri che è in atto un incentivo processo di riforma del mercato del lavoro iniziato con il gioco Satta
Che vada le politiche attive agli strumenti di sostegno al reddito incentrato sulla condizionalità e il coinvolgimento attivo dei beni Fitch ari il quale chiama anche l'INPS a fornire un rinnovato contributo per il buon fine funzionamento del nuovo sistema
Si tratta del resto di una direzione di marcia che l'intera macchina amministrativa del nostro Paese deve intraprendere con decisione come dimostra
Il ruolo fondamentale che la valorizzazione delle professionalità interne assume anche nell'ambito dei recenti interventi di riforma della pubblica amministrazione che ora occorrerà rapidamente implementare ad ogni livello
Altra questione sul tappeto troppo a lungo rinviata in passato che
Chiusa la fase commissariale ora
Occorre affrontare quella della governance dell'istituto il processo in atto di riorganizzazione delle strutture del personale che si preannuncia ancora a lungo e difficile richiede che l'INPS si doti di una governance stabile
Ciò che appare possibile solo con una rapida riforma degli organi collegiali
Le proposte formulate da tempo sono sul tappeto ed è giunto il momento che si traducano in atti normativi da questo punto di vista
Il Parlamento che non ha fatto mai mancare il proprio fattivo contributo è pronto a svolgere fino in fondo il ruolo che gli compete
In questi anni di crisi l'INPS ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per milioni di persone in stato di bisogno
L'incremento della povertà che si è registrato soprattutto tra i più giovani richiede un ripensamento della rete di protezione sociale
Tale questione si intreccia vari livelli con la con quella previdenziale carriere lavorative discontinue retribuzioni troppo basse lavoro nero evasione contributiva oltre ad un'insufficiente ricorso alla previdenza integrativa
Sono tutti fattori che generano profondo disagio nella vita di molti lavoratori accrescendo il rischio di un futuro di povertà per i pensionati di domani
Si tratta di una questione centrale nella vita sociale del nostro Paese rispetto alla quale la politica per prima deve fornire risposte credibili e sostenibili anche immaginando strumenti di intervento nuovi
Anche l'INPS tuttavia può svolge un ruolo importante per accompagnare i processi di riforma
è necessario che i giovani siano messi in condizione in modo trasparente e chiaro di comprendere quale sarà il loro futuro previdenziale al fine di attivarsi tempestivamente con certe informate e consapevoli occorre un progetto per l'educazione previdenziale che consenta di far comprendere le regole del sistema contributivo i suoi pregi e anche i suoi limiti
In tale contesto il rinnovato sforzo che l'istituto anche sotto l'impulso della nuova presidenza sta facendo per consentire a tutti i lavoratori di verificare le proprie posizioni assicurative
La cosiddetta busta arancione l'operazione la mia attenzione sicuramente muove nella giusta direzione e va convintamente incoraggiato
Il tema della trasparenza dovrà guidare anche il dibattito che si è aperto negli ultimi mesi sul versante previdenziale
Come è noto da più parti ci si interroga se sia opportuno superata la fase di maggiore difficoltà per il nostro Paese
Prevedere correttivi alla riforma previdenziale al fine di introdurre quegli elementi di flessibilità che non fu possibile prendere in considerazione nel due mila undici nella fase più acuta della crisi del debito
Vari progetti di legge di tutte le forze politiche sono da tempo all'esame del Parlamento su questo versante l'INPS avviato sul proprio sito istituzionale una campagna di informazione
Volta a chiarire il funzionamento di alcune gestioni previdenziali amministrate dall'istituto riferite a specifiche categorie di lavoratori anche al fine di fornire alla politica elementi di valutazione per eventuali interventi correttivi
Al di là delle letture che ne sono state date credo si tratti di un'attività legittima e utile anche laddove faccia emergere situazioni di criticità
Ad un ente delle dimensioni dell'importanza dell'INPS che gestisce circa il cinquanta per cento delle risorse del bilancio statale
Erogando prestazioni previdenziali al novantacinque per cento dei pensionati italiani non può non essere riconosciuto anche solo considerando la mole di informazioni che gestisce
E il suo peculiare il punto di osservazione su importanti fenomeni sociali un ruolo propulsivo propulsivo e di stimolo alla riflessione su ambiti
Su cui esercita quotidianamente le proprie competenze al di là dei compiti gestionali assegnati all'Istituto l'INPS può deve portare all'attenzione dell'opinione pubblica e quindi della politica
Le criticità che osserva nello svolgimento della propria attività ciò non toglie ovviamente che le decisioni finali in ordine ad eventuali modifiche dei regimi previdenziali e assistenziali
Vigenti spetti non sempre e comunque alla politica e quindi Governo al Parlamento
Concludo questo mio breve saluto chiaro richiamando l'attenzione su altre questioni previdenziali all'esame del Parlamento come le ricongiunzioni onerose o la vicenda esso dati sulle quali sono certa che l'INPS vorrà mettere a disposizione come del resto già assicurato dal presidente Boeri in una recente audizione
Presso la Commissione lavoro della Camera dei deputati le proprie competenze al fine di giungere in tempi brevi a soluzioni soddisfacenti per i soggetti coinvolti e finanziariamente sostenibili ancora buon lavoro e cedo la parola al presidente Boeri per la relazione
Signor Presidente a nome dell'INPS e mio personale
Sentimenti di gratitudine per averci onorato della sua presenza
A tutte le autorità qui presenti ai rappresentanti delle forze sociali e a tutti voi in sala il mio sentito ringraziamento per l'attenzione rivolta a questo evento
Signore e signori
La grande recessione e la successiva crisi della zona euro hanno rappresentato vero e proprio stress-test
Per la cosiddetta Europa sociale per i sistemi di protezione sociale del vecchio continente
Uno stress-test non già fatto a tavolino come quello comminato ai sistemi bancari europea ma vissuto sulla propria pelle da milioni di nostri concittadini europee
In Italia poi la crisi è stata particolarmente lunga e intensa abbiamo addirittura fatto peggio che durante la Grande repressione depressione del mille novecentoventinove trentatré
Come illustra questo grafico dove la linea blu dimostra l'andamento della produzione industriale a frequenze mensili
A partire dal giugno del mille novecentoventinove e la linea rossa di far vedere la stesso in cui lo stesso indicatore a partire dall'aprile del due mila e otto
Ci vorranno anni per ricostruire attiene i meccanismi attraverso cui la crisi ha inciso sulla vita di milioni di persone
Ci vorrà forse ancora più tempo per capire fino in fondo il ruolo giocato da diversi tipi di prestazioni sociali nell'attutire i costi sociali della recessione
Ma non possiamo certo permetterci di aspettare
Che questi approfondimenti siano completati per cominciare fin da subito a rimediare I difetti più vistosi messi in luce da queste costruzioni
Cosa abbiamo imparato sin qui da questa dolorosa esperienza sulle proprietà della cosiddetta Europa sociale cosa abbiamo capito in particolare dallo stress testo sui difetti del nostro stato sociale
Chiariamo subito quali sono gli obiettivi dei sistemi di protezione sociale alla luce dei quali è possibile valutare il loro operato durante la crisi
Guardando alla struttura della spesa pubblica nei Paesi europei si deduce che l'obiettivo primario dello stato sociale e quello di contenere la povertà assoluta
Assicurando stante avvilita adeguati a tutti i cittadini questo significa non solo assistere chi si trova in condizioni di disagio
Ma anche assicurare chi vive al di sopra della soglia di povertà contro il rischio di forti contrazioni del suo reddito futuro
I rischi principali soprattutto durante una recessione provengono dal mercato del lavoro per molti europei la principale fonte di reddito
La perdita del lavoro è un rischio che incide anche sul periodo in cui ci si ritirerà poi dalla vita attiva
In quanto Carrieri infra Mezzato età ripetuti e per periodi di disoccupazione possono pregiudicare i redditi pensionistici futuri
Inoltre una vasta letteratura economica sui cosiddetti effetti cicatrice della disoccupazione documenta come la per
Intanto il lavoro abbia effetti di lunga durata sui salari e la stabilità del lavoro nel prosieguo della vita lavorativa
Se non sulla salute degli individui anche quindici vent'anni dopo
Alla luce di questi obiettivi un semplice modo di valutare il funzionamento dei nostri sistemi di protezione sociale consiste nel guardare
All'incidenza della povertà durante le crisi in rapporto all'intimità e alla durata della recessione
Da noi in Italia bastano a crisi di modesta entità per fare aumentare la povertà
La crisi due mila otto due mila e quattordici
Ha fatto aumentare di un terzo il tasso di povertà il numero di persone che vivono con meno di nove mila trecentottanta euro apprezzi due mila sette è aumentato di quattro milioni
Le persone in condizioni di grave deprivazione materiale secondo le definizioni Eurostat sono cresciute di un quarto in questo periodo
Il numero dei senza casa censiti nelle grandi città italiane e raddoppiato
In molti altri Paesi recessioni di comparabile intensità comportano incrementi molto più contenuti dei tassi di povertà e più in generale di questi indici del disagio economico
Queste comparazioni internazionali sembrano indicarci
Che la forte crescita della povertà era tutt'altro che inevitabile l'aumento della povertà è stato da noi nettamente superiore anche a quello che ci sarebbe potuti aspettare alla luce della crescita della disoccupazione
Come documenta questo grafico
In Italia l'aumento di un punto percentuale
Della disoccupazione si traduce in un aumento dell'uno virgola quattro per cento del tasso di povertà
Non ci sono altri paesi in Europa compresa la stessa Grecia in cui la povertà si accusi reattiva all'andamento della disoccupazione
Altri Paesi poi
Hanno visto la disoccupazione raddoppiare o aumentare di un terzo sei
Pensa che aumentasse la povertà
Il primo capitolo del rapporto che vi viene oggi presentato certifica come da noi la crisi non sia stata uguale per tutti
Si è concentrata sul dieci per cento più povero della popolazione che ha subìto mediamente riduzioni superiori a un quarto del proprio reddito disponibile
Il novanta per cento restante della popolazione ha visto il proprio reddito ridursi in modo significativo soprattutto in termini assoluti ma con perdite molto più contenute in termini relativi
Il dieci per cento più ricco della popolazione ha subìto mediamente un calo del proprio reddito disponibile del cinque per cento
Sorte analoga è toccata al cosiddetto ceto medio
A coloro che sono collocati esattamente a metà nella scala dei redditi
La CUP la crisi ha colpito molto di più chi era già più povero questo grafico però mostra in modo eloquente c'è come un precipizio quando si guarda nella parte più povera della popolazione
L'eredità più pesante della crisi e perciò in questa povertà diffusa ed intensa diffusa
Perché ci sono più persone al di sotto della soglia di povertà intensa perché la distanza di queste persone da quella soglia è aumentata
Oggi ancor più che in passato la povertà e il problema numero uno del nostro sistema di protezione sociale lo è molto di più delle disuguaglianze di reddito che rimangono elevate
Ma che non sono aumentate di molto durante la recessione
I tradizionali indici di disuguaglianza hanno subito incrementi marginali che spesso sfuggono alla significatività statistica
Questa diagnosi in un contesto in cui il debito pubblico il rapporto al PIL ai massimi storici impone un radicale miglioramento delle capacità del nostro sistema di protezione sociale di raggiungere cittadini più bisognosi
I vistosi limiti delle proprietà di cosiddetto targhettino della nostra spesa sociale sono stati ampiamente documentati da molti studi dati alla mano
Su cento Euro spesi solo tre vanno al dieci per cento più povero della popolazione che dovrebbe invece essere sopra rappresentato nei trasferimenti sociali
Anche quando ignoriamo la spesa previdenziale che a fine vita più assicurative che di tipo assistenziale la situazione non cambia di molto al dieci per cento più povero sono destinati solo sette euro su cento
Il tasso di povertà prima delle tasse dei trasferimenti in Italia e comparabile a quello di Francia e Germania
Ma diviene molto più alto quando il reddito è misurato al netto delle tasse e al lordo dei trasferimenti prova evidente del fatto che non solo alla nostra spesa pubblica ma anche il nostro sistema fiscale guardano a poco I cittadini più poveri
Da poco più di quattro mesi ho l'onore di presiedere il più grande istituto di protezione sociale d'Europa
Quando ci tenga conto del fatto che quasi il settanta per cento della popolazione italiana e direttamente coinvolta dalle sue prestazioni e che gestisce quasi un quinto del prodotto interno lordo italiano
Questa macchina ha una dotazione di risorse umane nettamente inferiore in rapporto alla popolazione assicurata rispetto ad altri istituti comparabili presenti a livello europeo come questa tabella di documento
Ha dovuto reggere su di sé in prima persona una parte molto rilevante della domanda di assistenza generata dalla crisi
I miei nuovi colleghi che ringrazio nuovamente e ancora di più per il loro impegno in questa fase così difficile hanno dovuto trattare con disoccupati che avevano terminato il periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali
E in cui non potevano essere prospettate nuove forme di sostegno reddito
Difficile spiegare a chi ha perso il lavoro in quell'età in pietre meramente e tremendamente difficile trovare un impiego alternativo che è stato lasciato solo
Difficile spiegare a queste persone che la loro pensione sia di molto allontanata e il periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali è stato accorciato
Purtroppo gli episodi di aggressione di dipendenti dell'INPS impegnati allo sportello sono tutt'altro che RAI
Come sempre durante i periodi di crisi aumenta la domanda di tutte le prestazioni anche di quelle che non hanno un carattere specificatamente di ammortizzatore sociale il rischio in questi casi
E che una domanda crescente a parità di risorse umane disponibili mette in evidenza tutti i limiti strutturali della macchina
Il pericolo è quello di ridurre la qualità dei servizi offerti ai cittadini
Allungando a dismisura i tempi di attesa agli sportelli l'accoglienza delle nostre sedi la capacità di risolvere in giornata i tanti piccoli problemi che quotidianamente vengono posti dagli utenti all'Amministrazione
Ebbene abbiamo sicuramente avuto situazioni di questo tipo e alcune tutti questi lo potete toccare con mano delle mie visite alle sedi di produzione
Ma le indagini presso gli utenti condotte regolarmente dall'istituto segnalano addirittura un parziale miglioramento delle percezioni della clientela rispetto al servizio svolto
Anche i dati sulla produttività dei nostri dipendenti sono piuttosto incoraggianti indicatore sintetico di qualità segnalo un progresso di quasi il tre per cento rispetto all'anno precedente
Importante soprattutto per il cosiddetto valore della produzione dell'INPS sia ormai prossimo a un punto percentuale del nostro reddito nazionale e sia Incostante aumento
Questo non significa certo che non si poteva fare meglio e che non si possa fare meglio al contrario le differenze di punteggi di queste indagini tra sedi diverse segnalano ampi margini di miglioramento fondamentale anche rafforzare la qualità del servizio offerto tramite call center
Dopotutto rappresenta coi suoi ventidue milioni di contatti annuali gestiti dagli operatori e quasi un milione di servizi erogati tramite risponditore automatico la sede virtuale più grande dell'istituto
Ci proponiamo anche di potenziare la comunicazione on line con la clientela
Siamo arrivati ad avere sedici milioni dipinta
Che permettono interagire più frequentemente con contribuenti e pensionati e in prospettiva ci offriranno la possibilità di avvisarmi in occasione di ogni cambiano do di normativa ad esempio potremo loro mandare un messaggio
Di posta elettronica ogni qual volta un'addizionale locale ridurrà l'importo della loro pensione
è una regola di democrazia prima ancora che di buona amministrazione i cittadini devono sapere chi è responsabile delle tasse che gravano sui loro redditi
L'INPS e con un salvadanaio vuole essere sempre più trasparente
Come un salvadanaio di vetro
Il rapporto che intrattiene con i cittadini non può per ciò che essere di tipo fiduciario e non potrà mai prescindere dal contatto personale
Obiettivo centrale della nuova gestione dell'INPS e migliorare ulteriormente e intensificare
I rapporti diretti con la nostra clientela estendendola soprattutto verso le aree a maggiore disagio sociale e ai giovani lavoratori sì vogliamo raggiungere sempre più giovani la previdenza richiede programmazioni lunghe
Con l'operazione la mia pensione di cui fornisco alcune statistiche relative ai primi due mesi
Di questa attività siamo riusciti a Sesto implicare gli accessi alle posizioni individuale da parte di persone con meno di quarant'anni
Crediamo che sia un risultato importante perché i giovani devono prendere in mano il loro futuro non si sentiranno certo più vecchi nel valutare fin dai primi passi di una carriera lavorativa quanto frutterà anni contributi versati
La pensione non deve essere vissuta come sinonimo di vecchiaia ma solo maggiore libertà di scelta verso la fine della propria carriera lavorativa
Nel disegno dell'ente che abbiamo in mente comporterà una radicale riorganizzazione dell'apparato centrale dell'INPS segnatamente della dirigenza
Che dovrà essere imperniata attorno ai principali servizi offerti ai cittadini anziché al disegno autoreferenziale di assorbire i dirigenti coinvolti dalla fusione fra INPS Inpdap ed ENPALS
Ci sarà di grande aiuto in questo una maggiore flessibilità gestionale e la riforma della governance dell'istituto
Ogni ulteriore ritardo nel dare all'INPS assetti di governo stabili processi decisionali snelli e al tempo stesso in grado di assicurare la supervisione da parte dei nostri principali stakeholders lavoratori e pensionati
Non può che ripercuotersi sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini
Rafforzare i rapporti diretti con la clientela significa anche
Evitare di affidare servizi di assistenza e consulenza all'intermediario esterni quali patronati CAF e consulenti del lavoro
Con questi partner dell'INPS vogliamo sviluppare intrattenere rapporti di complementarietà
Ponendo fine a quella logica di sostituibilità tra INPS
E centri esterni spesso localizzati molto vicino alle nostre sedi che i non pochi casi ha disorientato la nostra clientela
Rinviata per la soluzione di problemi al di fuori dell'ictus oltre che da un servizio all'altro
Come tutte le Amministrazioni che vogliono migliorare l'INPS non nasconde i suoi limiti
Al tempo stesso può rivendicare con un certo orgoglio di essere un puntuale ed efficace erogatore di prestazioni sociali che sta reagendo alla sta reggendo la durissima prova della crisi
Saremo ancora più efficienti nel pagamento adesso che abbiamo concentrato il versamento di tutte le pensioni al primo del mese lo abbiamo fatto per evitare I pensionati più poveri
Quelli con maggiori problemi di liquidità il rischio di vedersi spostare i pagamenti al dieci del mese
Lo abbiamo fatto anche nell'intento di semplificare la programmazione familiare
Si potrà d'ora in poi contare su un giorno delle pensioni ma indubbiamente il fatto di avere concentrato le scadenze in un solo giorno del mese significante semplificare grandemente anche le nostre attività ci rende più efficiente
Alla luce di tutte queste considerazioni ci viene da concludere che i problemi incontrati dal nostro sistema di protezione sociale nel raggiungere le fasce più vulnerabili della popolazione
Sono solo marginalmente addebitabili alla macchina che gestisce le prestazioni sociali
Il problema
In verità e legato a regole che hanno scelto di privilegiare altre categorie della popolazione
Rinunciando a prendere come primo riferimento le persone più povere e quelle a maggior rischio di diventare più povere
Pensiamo ad esempio al caso del fondo speciale trasporto aerei questo eroga trattamenti di disoccupazione che arrivano ai venticinque mila Euro al mese per sette anni
Solo il due per cento di queste spese coperto dalle aziende e dai lavoratori del settore
Nel due mila e quattordici è stato finanziato con un prelievo di circa duecentoventi milioni sui contribuenti per lo più inconsapevoli di questo trasferimento
Si tratta di più di quanto stanziato in tutta Italia per il sostegno di inclusione attiva
La principale struttura operativa che gestisce ed eroga le prestazioni sociali può senz'altro migliorare a partire da già elevati livelli di efficienza
Ma questi ulteriori miglioramenti non potranno mai ovviare all'assenza di riforme delle leggi che presiedono allocazione delle prestazioni sociali
E delle istituzioni del mercato del lavoro in Italia
In un processo di riduzione del debito pubblico imperniato su piani di contenimento della spesa pubblica la riduzione della povertà non può che venire principalmente dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro
La questione sia di quantità che di qualità
Non basta creare più lavoro per abbattere la povertà bisogna che questi lavori siano relativamente ben remunerati e non siano intercalati da molti i periodi di disoccupazione
Durante la recessione è fortemente aumentata la percentuale di chi è povero anche se lavora i cosiddetti working Poor sono cresciuti quasi del cinquanta per cento dal due mila otto al due mila tredici
Per ridurre il rischio di povertà occorre
Che i lavori siano anche band ripartiti che ci siano meno copie in cui un solo membro della famiglia lavora
è un banale il principio di diversificazione del rischio che attribuisce sempre più valore all'occupazione femminile come antidoto contro la povertà di intere famiglie
L'aumento della partecipazione femminile non è solo una questione di pari opportunità
E anche una questione di prevenzione della povertà
Il Governo a negli ultimi sei mesi modificato in una certa profondità le istituzioni del nostro mercato del lavoro cambiando le regole d'ingresso dei nuovi assunti
Ah volendo alcune figure contrattuali precarie e aumentando il grado di copertura degli ammortizzatori sociali
Che possono così coprire anche carriere lavorative discontinua
è un passo importante
Verso l'armonizzazione delle regole tra diverse categorie di lavoratori e verso la riduzione del dualismo contrattuale quello che s'si farà i lavoratori che hanno dei contratti a tempo determinato contratti temporanei di varia natura e lavoratori cani contratti a tempo indeterminato
Il Governo anche fortemente incentivato l'assunzione a tempo indeterminato introducendo forti riduzioni del carico contributivo per i primi tre anni di vita del contratto
In un contesto di ripresa anemica queste misure sembrano aver avuto qualche aspetto nello stabilizzare il lavoro e nell'aumentare il contenuto di posti di lavoro della crescita
Nei primi quattro mesi del due mila e quindici la percentuale di nuovi assunti con contratti a tempo indeterminato rispetto al totale delle assunzioni all'indipendenza e quasi raddoppiata rispetto al dicembre
Mille quattordici lo abbiamo documentato nel nostro nuovo Osservatorio sul precariato
E più che raddoppiata anche la creazione netta di posti di lavoro alle dipendenze nel settore privato rispetto a un anno prima
Questi sviluppi incoraggianti
Non sembrano unicamente attribuibili ai potenti incentivi fiscali e la creazione
Di posti a tempo indeterminato introdotti da inizio due mila e quindi cito c'è stato infatti unicamente ulteriore della quota di assunzioni a tempo indeterminato a partire da inizio marzo due mila e quindici
Quando sono entrati in vigore anche i contratti a tutele crescenti
Questo è importante perché incentivi fiscali così potenti difficilmente potranno essere mantenuti in vita per lungo tempo
Sono molto forse troppo costosi col tasso attuale di assunzioni a tempo indeterminato e percentuale di contratti che godono dell'incentivo
Si può stimare che la perdita di gettito a regime di una decontribuzione triennale valida solo a partire dal due mila e quindi SIS sia di circa cinque miliardi
Se poi dovesse continuare anche per tutto il due mila sedici il costo salirebbe a dieci miliardi su base annua
La filosofia dei contratti a tutte le crescenti è quella di incoraggiare gli investimenti in formazione
I datori di lavoro in Italia avevano smesso di investire nel capitale umana
Nella formazione dei propri dipendenti e i giovani lavoratori temporanea per non smesso di investire tempo né migliorare le competenze specifiche legate al lavoro che stavano svolgendo
Convinti spesso ha ragione che quel lavoro sarebbe durato poco si era così messo in moto un circolo vizioso fatto di lavori stabili bassa produttività e bassi salari
è troppo presto per dire se i cambiamenti apportati al nostro mercato del lavoro non ha fatto aumentare la formazione sul posto di lavoro sappiamo solo che le assunzioni con contratti a tempo indeterminato sono aumentate
E che queste assunzioni senza una data di scadenza sono in genere associate ha molta più formazione ombre Jobs delle assunzioni a termine
Se le riforme del cosiddetto job sette hanno aumentato sensibilmente le assunzioni a tempo indeterminato possiamo perciò spie rare di avere cominciato a incrinare se non ancora spezzare invertire il circolo vizioso descritto in precedenza
Il cosiddetto precariato e comunque tutt'altro che debellato
Preoccupa
La forte crescita dei voucher per il lavoro accessorio che sembrano corrispondere in non pochi casi aprimi e unici impieghi piuttosto che assecondi lavori
Inoltre rimane alte la quota di assunzioni con salari inferiori a otto euro mentre l'introduzione di un salario minimo orario
Previsto dalla legge delega approvata a dicembre dal Parlamento italiano sembra essere stata derubricata dall'agenda politica
Peccato
Perché l'imposizione di mini rilette retributivi orari e anche la strada maestra per ridurre l'abuso di figure contrattuali in quello che rimane del parasubordinato
Sono molto più efficaci dei vincoli amministrativi e procedurali che aumentano i costi per le imprese e non tutela no di lavoratori
L'introduzione di un salario minimo orario non spiacerebbe minimamente la contrattazione collettiva
Che l'INPS sta sostenendo aiutando le parti sociali raccogliere i dati sulla rappresentanza
Al contrario l'esperienza internazionale dimostra che il salario minimo evita che le sempre più larghe maglie della contrattazione collettiva lascino senza rete in termini di minimi retributivi i lavoratori con minore potere contrattuale
Se la creazione stabilizzazione del lavoro
Rappresentano la strada maestra per ridurre la povertà ci sarà sempre e comunque bisogno di reti di protezione di base che raccolgano coloro che vittime di eventi avversi
Cadono tra le crepe del nostro sistema di protezione sociale
Queste vittime ci saranno sempre quale che sia la congiuntura anche se la nostra economia dovesse miracolosamente tornare a galoppare
Lo stato sociale di tutti i Paesi dell'Unione europea ad eccezione del nostro Paese e parzialmente della Grecia protegge queste persone a reti di protezione di base volta impedire che finiscano in condizioni di indigenza
Sarebbe davvero tempo il porre rimedio a questo difetto strutturale del nostro stato sociale
In Parlamento giacciono diverse proposte l'istituzione di un reddito minimo garantito in Italia
Come abbiamo avuto modo di rimarcare in recenti audizioni parlamentari queste proposte hanno il pregio di aprire il confronto sulla lotta alla povertà
Al tempo stesso hanno vistosi difetti di progettazione le rendono più oneroso del necessario e poco efficienti nel raggiungere i più bisognosi
In queste materie il diavolo e nei dettagli e piccoli aggiustamenti delle normative possono migliorarne grandemente le proprietà distributive rendendo questi schemi al tempo stesso meno costosi e più
Discorso analogo si può fare per molti disegni di legge in discussione al Parlamento che vorrebbero introdurre maggiore flessibilità in uscita verso il sistema previdenziale
Il fatto di essere passati se purtroppo gradualmente ad un sistema pensionistico di tipo contributivo permette di rendere questa flessibilità sostenibile
Ma i testi che ci sono stati proposti nelle audizioni alla Camera e al Senato sembrano per lo più allontanarsi dai principi del contributivo riesumato meccanismi propri delle pensioni di anzianità
Storicamente lo schema più insostenibile della nostra previdenza pubblica
In queste audizioni come in molte altre occasioni abbiamo formulato proposte di riscrittura di interi articoli dei provvedimenti
Cercando di interpretare il desiderio del legislatore e renderlo maggiormente le compatibile con i vincoli amministrativi e quelli di bilancio
Svolgiamo regolarmente questa funzione di supporto all'Esecutivo e al Parlamento nella scrittura di leggi oppure interveniamo ex post
In sede di interpretazione di norme già approvate scrivendo le circolari applicative il confine fra attuazioni di leggi decisa ed altri e contributo alla stesura di queste regole e molto molto labile
E in genere gli interventi preventivi sono più efficaci perché fanno guadagnare tempo ed evitiamo di alimentare il contenzioso
Non c'è perciò alcuna violazione di procedure e ancor meno vulnus della democrazia seri mettendo a frutto il capitale umano e le banche dati di cui dispone
Formula proposte volte a razionare quella selva di normative che porta i confini fra assistenza e previdenza che sono dopo tutto il core business dell'istituto
Servita servirà per dare un quadro unitario al confronto che dovrà poi avvenire nelle sedi opportune
Reagendo alle tante proposte scritte da altri si perde quella visione di insieme che invece è fondamentale per essere e qui ed efficienti al tempo stesso nel riformare il nostro stato sociale
L'ambizione anche quella di superare la malattia dell'ultima sigaretta
Da cui sembrano essere afflitte le interminabili riforme della previdenza nel nostro Paese una serie di aggiustamenti ben calibrati possono permetterci di non dover più intervenire in futuro
Dando finalmente stabilità normativa sicurezze ai contribuenti e ai pensionati
Con questo spirito abbiamo predisposto una bozza di riforma e l'abbiamo sottoposta all'attenzione dell'Esecutivo si tratta di proposte attuabili fin da subito
Alla luce dei pur stringenti vincoli di bilancio e amministrativi del nostro Paese vogliono nel loro complesso rendere il sistema più equo
Sono proposte formulate non per esigenze di cassa ma ricercando maggiore equità tanto tra generazioni diverse quanto all'interno di ciascuna generazione
Sono cinque i cardini della nostra proposta il primo è quello di offrire una rete di protezione sociale dai cinquantacinque anni in su
è il primo passo verso l'introduzione di quella rete di base di quel reddito minimo garantito che oggi manca nel nostro ordinamento
Al di sopra dei cinquantacinque anni è molto difficile trovare un impiego alternativo secondo lo le nostre stime solo uno su dieci e dieci
Dunque si sente molto meno di sull'odierna vi era un'Amministrazione che imponga forme di attivazione ai beneficiari
Al tempo stesso e proprio per via della lunghissima durata della disoccupazione PRA chi ha più di cinquantacinque anni che la povertà in questa fascia di età e triplicata durante la recessione
Stabilendo che l'assistenza sociale va fornita con regole uniformi
Tanto a chi si è ritirato dalla vita attiva che a chi e ancora saldamente in età lavorativa si riuscirà per la prima volta a separare assistenza e previdenza nei nostri conti previdenziale
Si tratta di una separazione vera
Di sostanza e non solo di natura contabile l'assistenza deve essere finanziata dalla fiscalità generale mentre la previdenza è una prestazione assicura IVA che prevede trasferimenti tra generazioni diverse che garantisce i diritti proporzionate ai contributi versati durante l'intero arco della vita lavorativa
Inoltre
Si potrà superare un vizio di d'origine del sistema contributivo introdotto nel nostro ordinamento nella metà degli anni Novanta
Quello di non prendere di non prevedere prestazioni minime per chi non ha altri redditi accumulato un montante contributivo troppo basso per garantirsi una pensione al di sopra della soglia di povertà
Il secondo principio delle nostre proposte quello dell'unificazione che riteniamo c'è anche il modo più giusto di interpretare l'integrazione tra INPS Inpdap ed ENPALS
Con il pagamento di tutte le pensioni al primo del mese abbiamo fatto un primo passo importante nella direzione dell'unificazione dei trattamenti pensionistici
Da giugno esista il giorno delle pensioni e questo come si è detto semplifica grandemente la pianificazione familiare oltre a quella dell'INPS
Ma molto ancora rimane da fare sulla strada dell'unificazione e della semplificazione l'INPS eroga oggi ventuno milioni di prestazioni pensionistiche a circa quindici milioni di pensionati
Per ogni tre pensionati vengono messi in pagamento mediamente quattro pensioni
La modifica normativa che abbiamo proposto consente agli individui di unificare la pensione tra regimi diversi
Compresa la cosiddetta gestione separata che forse
Dovremo più chiamare separata a quel punto il tutto senza oneri aggiuntivi
Non rende più necessarie le ricongiunzioni onerose che hanno
Penalizzato i lavoratori più mobili e quelli con vincoli di liquidità anche in questo caso si vuole porre rimedio ad una forma di iniquità che ha colpito alcune categorie di lavoratori
Quelli che magari avevano la sfortuna di avere contribuito un giorno di troppo
Per poter beneficiare del regime di cumulo gratuito delle prestazioni
Al tempo stesso si vuole promuovere una maggiore efficienza nell'allocazione del nostro capitale umano
Le ricongiunzioni onerose penalizzavano propri lavoratori più mobili quelli che presumibilmente
Avevano cambiato impiego cercando di mettere a frutto i propri talenti e le proprie vocazione
Il terzo principio e quello dell'armonizzazione
Come documentate come ricordava il vicepresidente della Camera da inizio marzo sul sito dell'INPS nella sezione porte aperte
Permangono ancora forti asimmetrie nei trattamenti previdenziali concessi a diverse categorie di pensionati queste differenze non sono fondate su diversi livelli contributivi
Al contrario riflettono differenze spesso macroscopiche né i tassi di rendimento garantiti
Ai contributi versati da alcune generazioni categorie specifiche di lavoratori
In un sistema a ripartizione questi trattamenti di favore si ripercuotono su tutti gli altri contribuenti
Molti fondi speciali sono confluiti nell'INPS con bilanci Gianni Rossoni avendo già bruciato il loro patrimonio hanno così finito per gravare pesantemente sul bilancio dell'istituto
Un ragionamento analogo può essere fatto anche per i vitalizi dei parlamentari che dobbiamo imparare a chiamare con loro vero nome si tratta di pensioni
Di vere e proprie pensioni che sono state sottratte alle riforme previdenziali degli ultimi venticinque anni
E auspicabile che Camera e Senato rendano al più presto pubbliche le regole che storicamente sono state la base della concessione di questi vitalizi
Oggi questa informazione non è disponibile
E questo impedisce a
Ogni valutazione del tasso di rigidità di rendimento implicitamente offerto a deputati e senatori impedisce di svolge le comparazioni con il trattamento riservato agli altri lavoratori
La trasparenza sulle gestioni speciali su tutte le gestioni speciali serve a cementare il patto intergenerazionale soprattutto se a questa trasparenza seguono atti di equità
Crediamo sia giusto chiedere a chi ha redditi pensionistici elevati in virtù di trattamenti molto più vantaggiosi di quelli di cui godrà i pensionati del domani un contributo al finanziamento di uscite verso la pensione più flessibili come quelle che passeremo un'ora riscrivere
Servirà anche per aiutare quelle generazioni di lavoratori che hanno avuto la sfortuna di imbattersi nella crisi sul finire della propria carriera lavorativa
Il quarto principio quello proprio della flessibilità sostenibile le regole del sistema contributivo consentono una certa flessibilità in uscita
Spalmano montante contributivo accumulato durante la vita lavorativa i pagamenti mensili in base all'età e alla speranza di vita residuo
Chi va in pensione prima deve spalmare questa cifra cifra su molti più mesi di chi va in pensione vietare
A parità di montante ogni anni meno di lavoro comporta una riduzione di questi pagamenti mensili tenendo conto della demografia ed è l'andamento dell'economia
Posto che le pensioni siano sufficienti a garantire una vita dignitosa senza comportare l'intervento dell'assistenza sociale questa è una flessibilità sostenibile che non grava sulle generazioni future in quanto non porta ad aumentare il debito pensionistico
Si può così
Permettere a chi ha in mente di dedicare meno tempo al lavoro verso
La fine della propria carriera di farlo senza per questo gravare sulle generazioni future
Questa flessibilità può essere anche molto utile durante le recessioni perché permette che parte dell'aggiustamento agli shock macro economici avvenga attraverso riduzioni dell'offerta di lavoro anziché generando disoccupazione come avvenuto negli ultimi sette anni
Un principio simile può essere applicato anche a chi andrà in pensione nei prossimi anni con regimi diversi dal sistema contributivo
Il quinto principio e quello che non si va in pensione ma si prende la pensione
Il rapporto fra contribuenti e pensionati è destinato ulteriormente ad abbassarsi dato l'assottigliamento delle Corti d'ingresso nel mercato del lavoro
Non basterà l'indicizzazione dell'età pensionabile alla speranza di vita a impedire questo andamento
Bene allora fare di necessità virtù anche i pensionati possono contribuire al finanziamento della previdenza di chi si è del tutto ritirato dalla vita attiva
Vogliamo offrire nuove opportunità di versare i contributi e farsi versare i contributi che poi diventeranno supplemento la propria pensione a chi sta già percependo un trattamento previdenziale
Bene che i datori di lavoro possono versare contributi aggiuntivi per permettere ai loro ex dipendenti di incrementare la loro pensione anticipata
Si potranno in questo modo gestire con più bassi costi sociali le ristrutturazioni di cui il nostro Paese ha bisogno e contribuire ad affrontare i problemi legati alla non autosufficienza
Che richiedono migliori politiche di conciliazione tra lavoro responsabilità familiari anche sistema compensi mistico può dare un contributo in questa direzione
Troppe volte nelle ultime settimane ci è capitato di pensare che l'Europa non c'è più
Lo abbiamo pensato vedendo le immagini dei migranti sulle scoglio di Ventimiglia che sono tuttora lì
Abbiamo tenuto una Europa abbiamo tenuto un'Europa mutilata della propria storia se non della propria identità al pensiero tutt'altro che remoto di una Grecia che esce non solo dall'euro ma dall'unione
Europea
La crisi si è accanita proprio sui Paesi che hanno i sistemi di protezione sociale più fragili questa esperienza è un monito per i Governi di questi Paesi a partire dal nostro a riformare rapidamente le loro istituzioni redistributive
è un monito anche alle istituzioni europee
Nessuna costruzione comune può reggere nel tempo arrivare così accentuati tra i Paesi membri nell'incidenza della povertà e nella disoccupazione
Questi divari sono ancora più sostenibili nell'ambito di unione monetaria che impedisce l'equilibrio attraverso l'aggiustamento dei tassi di cambio
Soprattutto quando ci sono ancora forti restrizioni alla mobilità del lavoro
Le regole fiscali europei servono impedire che alcuni Paesi facciano gravare sugli altri il costo di politiche di bilancio poche attenti agli equilibri macro economici
Se si vogliono regole automatiche ed è indubbio che ci sia un vantaggio perché in rete le regole automatiche queste regole appariranno a chi le deve rispettare delle regole stupide è un fatto pressoché inevitabile
Tuttavia non bisogna eccedere nella stupidità
Perché impedire una certa flessibilità nel prendere la pensione se questa flessibilità non incide sul debito pubblico dunque non grava sulle generazioni future
Si dirà che difficile assicurarci dal fatto che questa flessibilità sia davvero neutrale rispetto ai conti pubbliche ci sia a rischio di interventi successivi che poi cambiano le cose
Vogliamo allora lanciare una sfida i governi del patto di stabilità e di crescita
Documentate come da oggi farà l'INPS che il vostro sistema pensionistico è sostenibile come lo è in Italia
Fateci vedere non soltanto le proiezioni della spesa pensionistica fra venti trenta o cinquanta anni ma anche l'intera distribuzione per importi delle prestazioni pensionistiche in quelle date futuri
La sostenibilità di un sistema pensionistico è un aspro ma di sostenibilità sociale e quella sociale di sostenibilità conta non meno di quella finanziaria
Se condanniamo i lavoratori Chioggia pensioni da fame ci dovrà poi intervenire con altri trasferimenti per evitare i giovani di cadere un domani in condizione di povertà
Per questo ecco la sfida fateci vedere dimostrazione e distribuzione come quella che l'INPS metterà oggi sul proprio sito
Mostrano le pensioni di vecchiaia
Con data di decorrenza duemila e cinquanta
Sono basate sulla simulazione di carriera individuali degli attuali contribuenti a partire da estratti conto controllati dai diretti interessati nell'ambito dell'operazione la mia pensione
Si fondano su ipotesi conservative sulle interruzioni di carriera e sulla crescita futura
Guardate allora queste distribuzioni per valutare la sostenibilità di un sistema pensionistico e non solo alle stime aggregate che ci fanno vedere l'andamento della spesa pensionistica in rapporto al prodotto interno morto
Spesso troppo spesso ci si dimentica che dietro a queste linee a colori diversi alle godeva i posti di questi grafici ci sono le vite di milioni persone
Grazie
Ringrazio ancora il Presidente della Repubblica che ora lascerà la sala per impegni istituzionali
Seguirà l'intervento del ministro Poletti dopo il congedo dal Presidente
Buongiorno
A tutti
Ringrazio il presidente poveri per
Il lavoro fatto
E per la presentazione che c'è stata qui rappresentata noi
Sappiamo
Che
La presentazione annuale dal rapporto dell'INPS rappresenta sempre un'occasione per una valutazione di quello che accaduto
E anche per gettare uno sguardo sul futuro previdenziale e non solo del nostro Paese
Le entrate Iva a questo appuntamento dopo un passaggio importante nella sua governance abbiamo superato la fase dei commissari sia ricostruita la governance così come attualmente prevista dalle leggi
Questo non toglie che non vi sia un'esigenza di intervenire nella governance dell'istituto così come sul piano politico e parlamentare abbiamo ripetutamente affermato e quindi
C'è stato questo passaggio ma questo non elimina questa necessità
Soluto quindi qui Presidente Boeri
E il direttore ciò che che hanno assunto questi nuovi e importanti e incarichi e che collaborano attivamente con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Oggi
Abbiamo appunto una donna stabile ma dovremo affrontare il tema di una riforma della governance sappiamo ci sono proposte depositate in Parlamento c'è una posizione del Governo credo che questo sia il tempo per affrontare questo tema
Ci occupiamo oggi di un tema
La previdenza che
Particolarmente delicato e sensibile
Io credo che dobbiamo agire
E discutere con grande misura per evitare
Da una parte paura ingiustificate e dall'altra parte aspettative
Altrettanto ingiustificata
La relazione del presidente Boeri ci ha
Consegnato analisi
E posti di lavoro che derivano
Dalla grande mole dei dati delle conoscenze e delle competenze delle persone che sono presenti all'interno di un istituto
Che
Ci è stato ricordato in un percorso storico di oltre un secolo è diventato il più grande polo della previdenza europea
è un contributo quello che è stato offerto indiscutibilmente utile che verrà utilizzato dal Governo per la definizione delle proprie proposte in materia insieme alle proposte che sono già oggi presenti in Parlamento a quelle che sono avanzate dalle parti sociali
A quelle che sta elaborando il Ministero all'interno dei propri uffici io credo che questa sia una buona modalità per predisporre
Le condizioni per una buona decisione che naturalmente competerà al Governo e Parlamento
Come
Più volte
Abbiamo detto noi sappiamo che c'è bisogno di intervenire su molti versanti c'è un tema di efficienza di efficacia di cambiamento di regole
Ma insieme a questo io credo di poter dire che in questi mesi abbiamo fatto un lavoro importante e uso il plurale perché a farlo sono stati il parla con le proprie decisioni il Governo con la propria azione tutti gli istituti che hanno partecipato a modificare alcune infrastrutture essenziale nella nostra azione
Penso questi giorni al fatto che sia avviato il DURC on line
Sei milioni di certificati
Che oggi siamo in grado di consegnare a in maniera istantanea alle imprese italiane per io credo che questo possa essere considerato un segnale
Perché produrre questo risultato significa aver portato a coincidere a collaborare
Una serie importante di soggetti che hanno trovato il modo di dimostrare che se vuoi le cose si possono fare ma insieme a questo vorrei dire che stiamo es
Valutando misurando un'altra importante innovazione il nuovo ISEE
è partito all'inizio dell'anno a
Oggi ci consegna la possibilità di fare una valutazione rispetto ad uno strumento che
Assolutamente essenziale perché qualsiasi politica sociale che si voglia fare
Ha sempre l'esigenza di capire
Qual è la condizione di patrimonio e di reddito del cittadino a cui ci si riferisce perché è un dato sorprendente collegato i primi tre mesi io mi aspetto esperto di verificarlo nelle prossime settimane
Confermando l'impegno che ci siamo presi
Noi abbiamo cominciato a pubblicare un report sui dati ISEE a tre mesi continueremo ogni tre mesi a replicare questa informazione in maniera pubblica perché questo ci consentirà di comprendere
Quale
La situazione che si definisce attraverso questo strumento
Ma la cosa che è già evidente
In questo primo trimestre ci dice che con la vecchia formulazione dell'ISEE sul cento dichiarazioni
Settantacinque non prevedevano il fatto che quel cittadino avesse un conto corrente bancario o postale
Oggi nei primi tre mesi dell'anno il settantacinque per cento degli italiani dichiara di avere un conto corrente bancario o postale non è che al trenta dicembre successo chissà che
Molto semplicemente nella costruzione di questa strumentazione si sono implementati e fatico agire gli strumenti siccome c'è un'anagrafe
Dei conti bancari è possibile fare una post redazione dalla dichiarazione e andare a correggere quel punto
Qualcuno potrà pensare che questo non è particolarmente rilevante perché non cambiano le risorse disponibili per le politiche
Ma cambia la percezione del fatto che le politiche fanno a ricadere sulle persone che hanno effettivamente bisogno allora io credo che
Una delle
Osservazioni che faceva il Presidente Boeri intorno al tema della povertà la lotta la poi alta eccetera anche questo tipo di implicazioni o siamo capaci di costruire delle infrastrutture che ci consentono di fare le politiche oppure ci troveremmo di fronte ad una difficoltà perché anche qualora volessimo decidere
Di farle le politiche ci troveremmo di fronte al problema della infrastruttura inadeguato insufficiente incapace di garantirci l'efficacia quella politica ho citato questi due esempi solo per dire che c'è questo lavoro da fare che si sta facendo e che è dal mio punto di vista assolutamente apprezzabile
Noi l'abbiamo ribadito più volte in questo periodo e questo tema oggi è
In maniera forte all'ordine del giorno c'è
L'esigenza di procedere
Ad una modifica delle attuali normative in direzione della soluzione dei problemi sociali più acuti che abbiamo riscontrato
A partire dalla situazione che si determina per i lavoratori che perdono il lavoro in età avanzata e nonostante gli ammortizzatori sociali non arrivano maturare i requisiti pensionistici ma hanno difficoltà molte volte a trovare un lavoro
Così come sappiamo che si deve lavorare alla possibilità di modificare la legislazione attuale per consentire la maggiore flessibilità in uscita verso il pensionamento abbiamo poi
Un tempo ulteriore che è stato richiamato anche nella relazione che riguarda
Il
Superamento della frammentazione della pluralità
Dei percorsi previdenziali e del ricongiungimento oneroso anche qui con un problema di equità e di efficacia degli interventi che andremo realizzarle solo per segnalare al citato queste tre ma sono solo la segnalazione
Di problematiche rilevanti che sono all'ordine del giorno e su cui dobbiamo lavora
Ma sappiamo bene che queste esigenze vanno inserite nel quadro di una priorità generale per il nostro Paese che riguarda in primo luogo la necessità di promuovere investimenti per la crescita e per il lavoro
Senza un buon lavoro l'abbiamo sentito mai credo sia una verità assoluta noi non possiamo
Pensare che ci possa essere una prona previdenza
Conseguentemente il Governo lavorerà su questi temi che non potranno che trovare nella legge di stabilità la sede per la propria risoluzione per una soluzione che sia
Coerente rispetto alla scelta delle priorità e
Altrettanto coerente sul piano della sostenibilità economica e sociale perché abbiamo l'esigenza di fare i conti con entrambe queste facce del problema
Il nostro Paese dobbiamo sempre ricordarlo
Sta uscendo da una crisi perdurata approfondita e caratteristiche mai sperimentati prima
Gli effetti in particolare sul versante sociale del reddito dell'occupazione della povertà sono stati ricordati puntualmente dalla relazione del presidente è evidente che molte scelte mi verrebbe da dire anche molte mancate scelte
Del passato non sono sono state sbagliate o sono state inadeguate
Questo Governo assunto come proprio riferimento essenziale la necessità di un cambiamento profondo radicale in molte componenti dell'azione economica sociale istituzionale oggi
Che si discute molto di Europa e del suo futuro dovrebbe risultare più chiaro che la ragione delle nostre scelte di procedere decisamente velocemente sulla strada delle riforme strutturali
Non è perché lo chiede l'Europa ma perché sono indispensabile all'Italia
Un Paese che ha perduto pesantemente competitività e conseguenti ritmi di crescita molto prima dello scoppio della crisi
Ribadisco non può esserci una buona previdenza se non c'è un buon lavoro
Ma è strano che questa considerazione la facciamo ora
Dopo che per un lungo periodo di tempo di fatto
Coniugando una flessibilità che era pur necessaria ma una mancanza di tutele è un costo più basso siamo arrivati nel due mila quattordici dovere su cento ovviamente al lavoro quindici contratti a tempo indeterminato e ottantacinque contratti a tempo determinato co.co.co. o Co.Co.Pro associazione in partecipazione eccetera
Noi da questo punto di vista abbiamo fatto una scelta esplicita e radicale
Vogliamo che il contratto a tempo indeterminato torni ad essere il modo normale di assunzione nel nostro Paese perché non può essere considerato un modo normale
L'utilizzazione del quindici per cento di quella tipologia contrattuale e l'ottantacinque per cento l'eccezione la regola ci dice che di solito la norma e l'ottantacinque elezione quindici noi vogliamo che si torni alla norma
E cioè che il contratto a tempo indeterminato torni ad essere la maggioranza delle forme di assunzione per farlo abbiamo cambiato le regole e introdotto il contratto tutte le crescenti abbiamo incentivato le assunzioni a tempo indeterminato con il bonus
Per
Gli oneri previdenziali e l'abolizione del costo del lavoro stabile dalla base imponibile dell'IRAP
La nostra scelta da questo punto di vista è chiara e di intravedersi bile il contratto di lavoro a tempo indeterminato dovrà essere strutturalmente e significativamente più basso delle altre tipologie contrattuali
Così le regole per combattere l'uso improprio di forme di precarizzazione del lavoro che abbiamo adottato nei decreti di attuazione del job giacca dovranno aiutarci in questa direzione da questo punto di vista vorrei
Rassicurare il Presidente Boeri che ha segnalato una preoccupazione riferita all'incremento dell'utilizzo dei voucher
L'aumento che c'è stato prima che
Fossero introdotte le nuove normative quindi figlia della normativa che era in essere
E che oggi dovrà fare i conti e io credo che questo ci aiuterà molto
Ad una nuova norma che ha definito la tracciabilità per le imprese che decidono di utilizzare i voucher quindi da una situazione precedente dove questo utilizzazione era non tacciata ad una situazione di tracciabilità
E io penso che questo ci possa portare alla
Ricondurre i voucher alla loro originaria effettiva funzione naturalmente come per tutte le altre iniziative che assume
Io dico Ministero e attivo un sistema di monitoraggio che ci consentirà di valutare gli esiti di queste scelte correggerle se sarà necessario
Da ultimo
Qualche considerazione sulla
Un tema essenziale che sta a cavallo coinvolge le problematiche previdenziale le problematiche sociali assistenziali
Il nostro Paese ha indiscutibilmente bisogno di una strumentazione per la lotta alla povertà
I dati che ci sono stati presentati ci dicono inequivocabilmente che questo è un tema che va
Affrontato le politiche sociali del nostro Paese sono state costruite
Per così dire in maniera verticale o categoriale e in molti casi sono stati usati impropriamente strumenti come i prepensionamenti per affrontare problematiche di tipo sociale ed assistenziale oggi
Nel nostro Paese questa discussione si è aperta sono in campo diverse proposte recentemente abbiamo discusso con il no a importante rete di associazioni riunite nell'alleanza contro la povertà a
Del loro progetto di reddito di inserimento sociale per molte parti simile al Progetto sperimentato dal Governo letta del sia
Il sostegno all'inclusione attiva
Nei prossimi giorni è già convocato un incontro con il tavolo del partenariato sociale per discutere le linee del piano per la lotta alla povertà e per l'inclusione sociale
Su questo versante vorrei sottolineare
Come sia nostra intenzione non limitarci ad una azione di trasferimento monetario
O di sostegno al reddito
Ma alla necessità di promuovere politiche di presa in carico tese a far uscire le persone stabilmente dalle proprie condizioni di indigenza e riconsegnarle alla condizione di una vita dignitosa
Allo stesso tipo di scelta che abbiamo fatto sul piano della riforma degli ammortizzatori sociali della costruzione delle politiche attive per il lavoro
Il nostro Paese storicamente ha lavorato più sul versante dei trasferimenti monetari molto meno sulle politiche di presa in carico che sono oggettivamente più complesse perché hanno bisogno di costruire reti di responsabilità che hanno bisogno di coinvolgerle COMU vita che hanno bisogno di lavorare sulla responsabilità e l'impegno diretto delle persone nella loro progetto di uscita dalla condizione nella quale si trovano questo è l'impegno che noi
Abbiamo deciso di assumerci l'abbiamo scelto sul versante e del lavoro con le politiche attive l'abbiamo scelto sul versante della politica di lotta alla povertà proprio perché sappiamo che questa è
In qualche mal di misure il complemento di quella scelta server lavoro serve un buon lavoro serve avere una rete
Che sostenga anche il cambiamento che abbiamo di fronte questo è la scelta che abbiamo fatto io credo che questo sia una buona scelta e credo che sia quella giusta anche sul piano generale per garantire un buon futuro al nostro Paese vi ringrazio per la vostra attenzione