Slow, collaborative, local and exported? Local food production. Collaborative agriculture. Slow food (good, clean, fair). But can it also be food for export?

Il professor Shea tipo hanno x si andremo Vezzalini cioè per la Regione si cambia promettente dal sei e qualità
Dia qualche politico importante Tiglieto diciamo
Vittoria ma voglio sottolineare
E lei è invece da una famiglia di imprenditori che operano in campo
Molitorio quando me l'ha detto la prima volta sono rimasta un po'così gli ho detto addio molitorio io
Sono una giornalista finanziaria non è che lui intende a tanto dell'agro alimentare nello specifico voi nella conversazione mi ha detto Mugnaioli allora acquisti ha illuminato il mondo
Da cento anni appunto imprenditori lei alla quarta generazione nella marzo due mila
Undici hanno rivesta rilevato la pastificio La Molisana che tutti conoscete che è stato
Fondato nel mille novecento dodici
Dalla novantacinque quando aveva una quota di mercato pari a quella di altri competitor mantenerti cioè non citiamo intorno al quattro virgola cinque per cento
Aveva cominciato il suo delimitino era arrivata vicino al fallimento con una quota di mercato che si è abbassata lo zero virgola due per cento
La famiglia della di Rossella Ferro ha deciso di raccogliere questa sfida di rilanciare questo marchio
E ha deciso in questo modo di presidiare tutta la filiera che va appunto da l'essere Mugnai alla arrivare invece al consumatore
E attualmente hanno riportato il marchio al quattro virgola cinque per cento di quota di mercato quindi diciamo questo già Statuto un successo quindi
Rossella ferro Martin darà Hector de La Molisana
Poi ecco noi Alessandro Marchionne che
Diciamo la quota azzurra di questa giornata io spero che si senta a suo agio sono molto contenta che
Sia qua con noi il Luglio essi o di generare Grid COLAP che del gruppo Assicurazioni Generali generi con la amministra un patrimonio fondiario io questo ammetto oppure se non mi occupata di generali non lo sapevo nello specifico
Di punto amministri patrimonio fonderie di generali dal mille ottocentocinquantuno e
Anche qui abbiamo una tradizione molto antica
Quando appunto il patrimonio di Generali iniziamo con un l'acquisizione di oltre mille settecento
Eh cari in provincia di Venezia oggi si compone di ventidue aziende agricole dislocate su tutto il territorio nazionale e altre due in Romania per un totale di quattordici mila ettari coltivati diciamo
Una bella rappresentazione del panorama italiano del settore gliene agricola rappresenta oggi ma la maggiore Società Agralimenta ritagliare in termini di esenzione delle coltivazioni e idee tra le principali di Europa quindi
Restando Marchionne si io di genere agricola di gruppo Assicurazioni Generali
Allora mia sinistra invece c'è Alessandra Ricci che cito dismessa officer di SACE
A sanzionare alta che forse non tutti conoscono mai gigantesca
All'interno del panorama italiano e accompagna le imprese italiane all'estero
Sembra una cosa da poco nel senso
Una cosa diciamo così detta con banalità ma in realtà le assiste proprio nel processo di crescita e di internazionalizzazione c'è stata una processo di privatizzazione di Sacile e se nel due mila e quattro aveva in portafoglio clienti che erano soltanto impresa prevalentemente PMI e erano un centinaio
Oggi sono invece venticinque mila e restano ancora prevalentemente PN di PMI attive in centottantanove Paesi al mondo
Fra le quali tra l'altro c'era molisana quindi cioè anche un legame che ci riporta all'inizio del nostro percorso
Io inizierei questa chiacchierata che vorrei del tutto informale fra i nostri tre speaker con alcuni numeri scusate la deviazione professionale io essendo
Della finanza del Sole ventiquattro Ore ho chiesto a chi ci poteva dare dei numeri sul settore
Se ci illustrava un po'il panorama perché così possiamo capire poi all'interno
Di quali ambito si inseriscono i discorsi che andiamo a fare più nello specifico pre Corissanti
Grazie a tutti
Funzione anzi grazie a tutti
Allora non so se avevamo qualche numero da proiettare o
Comunque pardon no e andiamo avanti così non abbiamo le slide no
Va bene niente a cercherò diciamo di dare pochi numeri ma che così rimangano chiari
La prima domanda che ci siamo posti è ma ne sappiamo chi gestisce quello che mangiamo perché poi gli industriali diciamo del del cibo dell'agroalimentare alta è una filiera muta
E è una filiera molto lunga che va appunto dal produttore della del grano fino alla
Vendita della pasta per andare a prendere c'è un esempio come quello de La Molisana
In realtà complessivamente se ci fermiamo semplicemente sul mondo del settore agricolo ne parliamo
Seicentottanta miliardi di prodotti
Questi seicentottanta miliardi di prodotti parlo a livello mondiale sono di fatto appannaggio il la parte di di esportazione di circa quindici Paesi
I quindici Paesi
Coprono circa il sessanta per cento della produzione globale di prodotti agricoli
Questo cosa vuol dire che all'interno di questi quindici Paesi poi l'ulteriore fattore importante da da considerare che solo cinque di questi Paesi sono passate Paesi emergenti gli altri dieci Paesi sono Paesi cosiddetti sviluppati
Solo per darvi due nomi al primo posto ci sono gli Stati Uniti al secondo posto l'Olanda incredibile uno può pensare che all'interno del loro per maggior produttore esportatore di beni agricoli è non la Francia hanno l'Italia non la Germania e l'Olanda
E soprattutto in quale produzione eccelle forse nessuno immaginerebbe Manni prodotti caseari quindi stiamo parlando di latte e suoi derivati in un Paese che probabilmente
Diciamo a nord e non noto neanche per la produzione la qualità dei formaggi realtà è stato in grado di imporsi come produttore
Mondiale se andiamo a vedere anche dal lato di chi compra poiché i prodotti agricoli
Il nuovamente diciamo la produzione prodotte rigore Stella l'acquisizione prodotte agricole estremamente concentrate e nuovamente vediamo che
Nei primi cinque Paesi cinque in lista di importanza sono tutti i Paesi cosiddetti sviluppati
Per trovare il primo lo sviluppa dobbiamo arrivare la sesta posizione dove abbiamo la Cina che diamo abbiamo qualche difficoltà oggi a pensarlo come un Paese cosiddetta emergente o possiamo già classificarlo di fatto comunque se emerso
In ma l'Italia in tutto ciò come si posiziona panem nella nel settore dei della produzione agricola TA è al quindicesimo posto se vado errato quindi realtà non
Non brilliamo
Questo per un comparto magari poi saprà dire molto magnanimo lettori chi condivide con me questo qua questo parco
Il per una produzione che è estremamente frammentata quindi realtà la dimensione minima delle imprese che operano nel settore agricolo è tale che avere la capacità aggregativa di portarsi e di competere sui mercati esteri diventa difficile
Quando passiamo al settore alimentare nuovamente abbiamo dei punti di eccellenza
Grandissimi garante la pasta è tipicamente il prodotto dove l'Italia eccelle nel mondo e dove è il numero uno nella produzione nell'esportazione a livello mondiale
Diverso non può dirsi di altri settori quindi lì è dove dobbiamo continuare ad impegnarci
Soprattutto perché
Abbiamo identificato come Paese abbiamo una serie di prossimi i filiere di eccellenza che vanno tipicamente dalla l'olio di oliva alle con serve
Al vino dove potenzialmente andando a fare un piccolo sforzo saremmo in grado di incrementare la nostra produzione
E quindi la nostra capacità chiaramente anche l'indotto che abbia un po'successiva intesa sul pile di circa sette miliardi
Che se non sono poca cosa considerato il comparto se vi ricordo siamo parlando di seicentottanta miliardi a livello globale
Questo è per darvi un po'di numeri dove invece l'Italia per dirvi già eccelle è tipicamente il settore invece della produzione delle macchine agricole o la produzione dei cosiddetti
Impianti per la trasformazione e quindi tipicamente tra molisana deve produrre la pasta dovrà acquisire un macchinario che far sì che taglia la pazza il si cala passa diciamo in quel comparto siamo estremamente bravi
Siamo siamo insieme alla Germania numero uno al numero due macigni distacco fra l'Italia la Germania estremamente
Piccolo stiamo certo parlando di circa duecentocinquanta milioni di differenza per dire quanto siamo competitivi in quel settore
Anche nel settore della
Produzione di trattori quindi tutto ciò che sono le macchine agricole necessaria per
Lavorare la terra e trarne fuori tutti quelli che sono quelle materie prime tipiche utilizzate per questo comparto
Siamo oggi in buona posizione nuovamente però la Germania ci distacca in maniera sostanziale
Quindi dobbiamo sicuramente fare di più
Per fare di più
Cosa bisogna fare
Lo diciamo
Così almeno facciamo il passaggio anche con gli altri altrimenti
Punto quali rischiamo di anticipare tutti i tempi volevo darvi qualche numero mi dispiace che le slide appunto non siano a disposizione Stati Uniti i primi con l'undici virgola due per cento
Paesi Bassi sei virgola nove per cento l'Italia invece al quindicesimo posto come diceva Alessandra
Al con il due virgola uno per cento quindi la distanza è enorme e
Se io penso intuitivamente al territorio che hanno i Paesi Bassi al territorio e anche le possibilità che abbiamo come clima come
Tipo punto di di coltivazioni che abbiamo in Italia e così via mi stupisco che ci battano sono quasi sono più di tre volte
Quanto noi esportiamo
Allora
Volevo chiedere a Marchionne visto che voi avete una presenza sul territorio italiano così forte e così variegata e
Diciamo approntate
Questa realtà tutti i giorni quali su
O i nostri punti di debolezza e perché noi non riusciamo a scalare questa classifica e su quali sono i punti di forza invece sui quali dovremmo puntare
Benissimo
E parto a questo punto dai punti di debolezza
Nel senso che
Come punto di forza all'Italia la più grande biodiversità
Al mondo
Vice diversità vuol dire ridotta in numeri
Cinquanta Minari specie di animali diversi contro ventimila ma in via europea
Mille duecento vitigni autoctoni contro i duecento in Francia
Tremila tipologie di titolo Dini formaggi diversi contro i centocinquanta francesi
Va da sé il punto di forza è uno biodiversità vegetale produttiva e umana
La
Piemonte alla Sicilia noi siamo un coacervo culturale turistico spaventoso e Potì e poi iper potenziale
Mentre sul turismo le cose stanno andando avanti funzionano Nesi son partiti e già da tempo
Sull'agricoltura siamo
Anni indietro
Perché
Un milione seicento mila aziende agricole
Cont quando ampiezza inferiore mediamente agli otto ettari
Novantasei per cento di queste aziende agricole sono familiari
Rapporti tra
Università
E
Aziende
Pari a zero oggi ancora non
King chi ha imparato Siria studiato economia come me
Non ha mai fatto un corso di agraria io ben curato imparando aggettivi aziende agricole
Ma assolutamente non sapevo che cos'era un'azienda agricola
Il novantotto per cento di laureati riga agraria non sa che cos'è un conto economico
Questo è il punto assolutamente essenziale interno che deve far saltare la qualità
Della
Ci sono ovviamente ragioni culturali diceva bene grazie al calo questa è la storia però perché e perché non si fa
La cultura è questa e siamo in aziende in un nel settore agricolo che è sempre stato reputato la Cenerentola di tutti i settori
E tu economicità gli anni
Si parla di industria si parla dei servizi l'agricoltura pura rappresenta il due virgola due per cento del PIL e quindi è una Cenerentola
Però si fa un errore fondamentale cioè si pensa all'agricoltura pura senza pensare che dall'agricoltura fuoriesce tutto il settore agroalimentare che il primo settore per l'export del futuro
Quindi
Queste sono assolutamente aspetti centrali su cui
Riflettere esibito questi punti non tanto perché magari mi piacerebbe gruppo anche far delle domande
Non tanto come conclusioni P Lido come fotografie per dirvi perché ancora non ci siamo oltre per esserci magari basso al secondo alla secondo punto
Allora io adesso fare intervenire invece Rossella perno su questo
Tema perché La Molisana invece attentato l'internazionalizzazione a partire dagli anni Settanta partendo dal Giappone dal Canada quindi diciamo è qualcosa che fa parte del suo DNA
Da quaranta quasi cinquant'anni
Anche perché un altro dato che è emerso in una chiacchierata che ho fatto con Rossella ferro è che in Italia e a me questa stupito non so voi
Non si possono consumare più di ventotto chili di pasta all'anno
A me sembrano pochi nel senso che io ero convinta ne consuma siamo di più però
Lei diceva visto che il mercato è quello in Italia l'unico modo che un'azienda come la nostra per crescere quella di rubare quote di mercato altri marchi
Perché riesce Ray a livello di produzione bisogna guardare a mercati stranieri allora loro adesso attualmente hanno una distribuzione che copre sessanta paesi al mondo quindi
Diciamo hanno un arco abbastanza ampio io quello che volevo sapere da lei quali sono le difficoltà che avete incontrato come è stato operando in questa direzione e è possibile davvero espandersi in modo molto forte i in una all'estero per un'azienda delle dimensioni come la vostra perché per esempio parlando con dei compratori cinesi
La cosa che lamentano è che loro hanno bisogno di quantitativi che le aziende italiane non riescono a coprire
D'altra parte bisogna vedere anche quanto ce li pagano questi quantitativi allora per fare
Si Monica
Hai detto tanti hai toccato tanti i tassisti di assolutamente giusti e critici un po'del nostro mercato della pasta
Allora bisogna dire che la Molisana nel due mila quattordici ha realizzato il settanta per cento del suo fatturato in Italia e solo il trenta per cento di una all'estero
Il nostro obiettivo però questa e come dire un'affermazione forte e di invertire nel medio periodo questo rapporto
E questo perché il mercato nel della pasta in Italia è un mercato che è affetto da alcune criticità
Quindi non solo le problematiche a uscire nei mercati internazionali ma anche il mercato italiano nel mercato tale per cui noi player del settore vediamo nei mercati esteri un polmone
Diciamo sinteticamente possiamo dire che il mercato italiano
è innanzitutto un mercato saturo e qui
Ritorniamo a quello che dicevamo ossia ormai sono decenni che i consumi di pasta pro capite ci sono sono costanti che si sono attestati almeno una ventotto Marvin ti sei chili pro capite
E c'è il Venezuela che il secondo Paese che segue con appena tredici chili questo significa che non c'è possibilità per i prelievi il settore di poter incrementare le proprie quote e tanto meno per coloro i quali nuovi
Diciamo attori si vogliono interfacciare se non nella misura in cui chiaramente Rubino quote ad altri a colleghi quello che in gergo viene un po'chiamato cannibalismo
Inoltre il settore della passante caratterizzato da una estrema concentrazione cioè e molto competitivo negli ultimi trent'anni
Sì se si è avuta una riduzione di più del quaranta per cento del numero di unità si è passati se non erro da duecentotrentotto accento trentanove unità tant'è che oggi tocca Enna detengono il settanta per cento del fatturato
Ancora nel mercato italiano vi è l'egemonia della grande distribuzione del canale moderno della distribuzione
Che Sempre detta attrezzi che varie Tassotti mentali che nei confronti dei quali i piccoli ma non solo i piccoli hanno difficoltà confrontarsi
E infine e questo è un po'un problema globale
C'è un problema sul del sul prezzo della materia prima ossia il grande non grazie il grano è soggetto al pari di altre commodities a speculazione finanziaria
Oggi
Mi è piaciuto tantissimo visitare il padiglione zero perché c'era proprio una un ambito dedicato a quella che chiamiamo la chiamavano
La la tavola virtuale del cibo
Quindi ecco il grano occhi il cui costo incide per il cinquanta per cento sul costo della pasta è soggetto a continue fluttuazioni che non sono prevedibili dagli operatori perché sono indipendenti da valori
Reali ma sono dipendo appunto da leggi finanziarie tutto questo fa sì che chiaramente i vari il produttori debbano assolutamente guardare i mercati internazionali
Il con favore e questo grazie al fatto che e di questo che neanche siamo fortunati grazie al fatto che la passa al pari di un po'di tutto
Il comparto food made in Italy gode di grande apprezzamento in tutti i mercati sia in quelli tradizionalmente importatori di passare parlo di quelli in aria chiaramente
Europa sia di tutti i mercati emergenti grazie alle nuove Burgess di e che vedono nella pasta un prodotto di grande appeal perché è una sola una somma di valori gusto la genuinità la versatilità e non da ultimo l'economicità
Quindi tutti quanti noi operatori guardiamo i mercati esteri in maniera molto interessata e quindi cerchiamo di mettere in campo delle azioni di natura commerciale di marketing tali che ci consentano di studiare
E di poter penetrare in quei Paesi ora
Come lo facciamo noi di il normalmente e diciamo il binario tradizionale che si segue che seguiamo un po'tutti e quello di presidiare i luoghi di matching con i nonni diciamo gli stakeholder di interesse che sono appunto le fiere oggi le fiere sono sempre più copiose
Non ci sono più schiere soltanto in Europa parliamo del mio o in Italia al Cibus piuttosto che il sì alla Parigi nulla lunga in Germania oggi
Crescono s'diciamo veramente come funghi le fiere nel continente asiatico nelle Americhe sia nell'Africa del nord del sud nel Sudafrica
E quindi questi sono luoghi assolutamente di interesse dove
E necessario e utile incontrare
I famosi buyer internazionali ma ciò che noi facciamo appunto come molisana e questo un po'in controtendenza rispetto al nostro operare in un territorio ecco così piccolo
Così lontano dai crocevia fondamentali ciò che diciamo facciamo è quello di investire nell'incammini di questi il di questi buyer
Presso l'anno diciamo il nostro territorio in Molise e presso i nostri stabilimenti in quanto noi crediamo che un prodotto
Le diciamo per essere tale e per poter effettivamente
Entusiasmare debba essere raccontato quindi la fabbrica non diventa più soltanto un opificio messi negli uffici di addetti alla produzione ma proprio
Poi secondo una ladra una Muhammad logica di fabbrica porte aperte
è un luogo dove raccontare il nostro saper fare nostro autentico made in Italy un
Come dire delle volte omessi di antico che si è tramandato da generazioni solo in questo modo noi
Possiamo pensare come dire di
Il attraverso dei percorsi degli educational di formazione informazione pensare di poter orientare poi diciamo questi interlocutori
Sulle sugli standard qualitativi della nostra pasta orientarli quindi poi a scaffale perché sappiamo che nel momento in cui sì da scaffale ci sono tanti prodotti e nel nostro caso nel caso del food made in Italy e anche della pasta la passano si sottrae c'è tanta concorrenza sleale va sottolineato che il il diciamo il fatturato
Che si sviluppa con la contraffazione l'Italian sounding e più del doppio del fatturato che i produttori italiani
Realizzano all'estero e di due miliardi di euro quindi parliamo di quattro miliardi e mezzo di euro e quindi questa è una grande piaga significo a tutto un valore che e viene perso perché c'è una domanda effettivamente di prodotto italiano che evidentemente non viene evasa
E soltanto attraverso opere di alfabetizzazione e possibile
Educare i nostri interlocutori a quella che una qualità autentica medi militari
Tale che poi li possa orientare nel nostro caso alcun trasforma fondamentale che non è sempre mosti a mostriamo è il presidio dell'intera filiera presidiare una filiera non ha un valore soltanto da un punto di vista industriale quindi
Come dire le il la realizzazione di economie e sinergie di scala ma significa anche garantire chiaramente al consumatore
Un prodotto tracciabile e uno Stendhal qualitativo costante pertanto queste sono un po'diciamo le azioni che mettiamo in campo
E vediamo chi dopo che abbiamo accolto voglio presso di noi tutti questi interlocutori si stabilisce un rapporto che non è un mero rapporto commerciali e di
Fornitore cliente ma ad avere un rapporto di partnership in cui c'è una condivisione di obiettivi è un altro utilizzazione che è quella a cui noi oggi abbiamo molto e che sia tanto persa nel consumatore
All'inizio suo discorso poi nominato la grande distribuzione che è un po'una nota dolente italiana
Se vogliamo perché se noi avessimo dei player importanti nella grande distribuzione forti anche all'estero a livello internazionale forse anche tutte i marchi italiani avrebbero un beneficerebbero di un effetto di trascinamento
Per l'internazionalizzazione questo manca restiamo puntando al consolidamento del settore bancario il consolidamento del settore del lusso e così via ma la grande distribuzione e totalmente ferma
Non abbiamo al momento contezza di nessuno per azione che si sta muovendo in questo settore
Non rischiamo che arrivi un player internazionale a fare la voce grossa in Italia acquisendo magari una catena
Che
Posso dirlo
Norme senza al di là dei player che ci sono però ci sono delle catene senza fare nomi che vivranno un passaggio generazionale e si pensa in tempi diciamo non molto lunghi
E che coprono il
Gran parte del nord e centro italiana cioè se arriva un player internazionale e il
Acquista questa catena di questa parlando senza farne il nome
Cioè noi rischiamo di avere un competitor in Italia forte che schiaccia tutti gli altri
Concordo assolutamente diciamo il tema della filiera non si ferma alla produzione della pasta ma arriva alla grande distribuzione senza grande distribuzione
Puoi rimanere un'élite puoi sperare che quell'élite sia in grado poi di
Azionare quel volano di comportamenti e di educazione rispetto al gusto di una popolazione che poi gli arrivi alla massa ASP ricordiamoci che realtà senza un mercato di massa in realtà non abbiamo
La capacità di competere sui mercati internazionali
Non
Basti pensare e quindi cito un grande nome Ferrero cioè Ferrero è stato produttore
Che ha tentato che anzi ha tentato affatto prima una cosa sia assicurato come giustamente diceva Rossella la catena a monte ovvero il controllo della qualità dei prodotti e dei fornitori in quel caso delle nocciole
Perché non venissero utilizzati da altri produttori concorrenti ma sta facendo qualcosa in più ora diciamo con il cambio generazionale che avvenuta assicurarsi
Attraverso l'acquisizione
Anche la capacità di distribuire sui mercati esteri direttamente perché oggi diciamo se vedevamo un anello debole anche in un grande produttore come quello di Ferrero era esattamente la grande distribuzione quindi il dilemma
Andrà risolto perché altrimenti continueremo a produrre qualità estrema con il
Il tema di dover gestire l'Italian sounding che anche lì Litani un Sanni niente da una parte un'opportunità perché è vero che ci diciamo l'Italian sounding
Fa niente che il parmigiano non sia parmigiano l'importante che il consumatore americano tipicamente cominci a capire qual è il gusto del parmigiano della pasta e poi evolva successivamente verso quello che è più raffinato
Tuttavia se quell'evoluzione non potrà avvenire perché su quella grande distribuzione prodotto italiano non ci arriverà
E non sarà attraverso una gara di redistribuzione straniera che potrà arrivarci quindi io sono estremamente convinta che senza capacità e anche qui arriva ad un po'la miopia delle aziende italiane che bisogna dirlo in qualche caso
Ogni tanto mollare le redini prima per tentare di entrare in processi aggregativi
Di partenza facendosi fautori processi aggregativi piuttosto che essere poi vittime di acquisizioni da parte di capitali stranieri
E
Questa forse è anche una
Risposta da dare al mondo soprattutto dell'agricoltura che ve che di fatto l'esempio tipico della frammentazione estrema no perché se andiamo dal mondo in tutta la filiera
L'agricoltura è quella che è più frammentati tutte poi diciamo già all'Italia un ma un tema di frammentazione del mondo delle delle piccole e medie imprese che abbiamo sempre
In qualche modo
Rilanciato per capacità di innovazione capacità di sapersi né inventare
Hanno chiaramente un limite perché la dimensione farsi che di fronte a processi strutturati rispetto a quello che ti richiede il mercato estero molto spesso non sa in grado di metterli in piedi e solo attraverso un processo di aggregazione e per questo ben vengano
Quelle che sono le cosiddette esperimenti di reti di impresa o contratti di rete ovvero aziende che entro
Tutta la filiera quindi mettiamoci o non anche nella filiera progetti che siano complementari che vado dalla carne al vino si mettono insieme per avere
Centri espositivi in modalità di commercializzazioni condivise questo fa sì che raggiunge quel limite dimensionale che ti consente di affrontare una competizione estera con le spalle un po'più grosse
Allora mi viene spontanea la domanda provocatoria cioè noi abbiamo settori come
Per esempio le bevande penso al gruppo Campanari che hanno fatto una serie di acquisizioni crescendo e quindi hanno aggregato dei piccoli
Dei dei marchi più o meno grandi di piccoli produttori e hanno creato diciamo un portafoglio prodotti che
Poi li rende unici e li rende più forti per andare sui mercati internazionali ma perché nella pasta e lo chiedo a chi
è imprenditore di famiglia non è possibile pensare a un gruppo
Che possa aggregare più marchi e quindi magari differenziali per fascia di disprezzo di di di di consumatore di qualità eccetera eccetera
E diventare più forti più conti impeditivi a livello internazionale e proprio impensabile come idea
Ad oggi il ritengo anche per la diciamo gli esempi a cui assistiamo che lui che sono presenti
Ritengo sia impossibile oggi quello che si vede che comunque sta dando diciamo tante tante risultati positivi l'aggregazione in distretti ad esempio noi abbiamo diciamo il più famoso
Il distretto della pasta di Gragnano
Allora in questo caso mettendo a frutto e valorizzando un territorio che tradizionalmente era bloccato
Alla pasta implicazione i vari i attori della diciamo del distretto si sono appunto uniti e hanno creato dopo la posizione del distretto anche uno IGP
Quindi questo disciplinare il consente come gli eredi dire a tutti quindi al di là dei confini raggira il regionali ma soprattutto nazionali di dire
La pasta di Gragnano è una pasta che presenta queste caratteristiche e la appunto assistita da questo disciplinare e il pertanto mantiene io predeterminati standards qualitativi
Già questo esempio di distretto apportata atto sì che
Si parlasse che si parli tanto della pasta di Gragnano oggi se voi vedete spesso
Qui questa è una cosa anche bella diciamo per loro nel momento in cui ci si siede a un ristorante
è possibile che si trovi sul menù non la pasta di
Non so divertivo Garofalo piuttosto che altri
Si Taro gentile diciamo delle cioè son tanti
Li conosciamo tutti come ente di Stato e di averli serviti come come Mugnai ma si legge pacche lo dico Gragnano
Quindi si è già fatto un passo in avanti in avanti si è spersonalizzare all'azienda che produce quel pacchetto e si parla di patto di Gragnano questa è una cosa molto importante perché oggi e questo lo dice anche porterà oggi sui mercati
Globali si compete non tre singole aziende ma si compete tra sistemi i sistemi di aziende tra territori
Adesso questa è una cosa che stiamo facendo ad esempio anche nel Molise del Molise abbiamo ossia creato il distretto della pasta
E quindi noi molisana come capofila
Stiamo cercando quindi di redigere anche noi un disciplinare e a differenza dei nostri vicini Garagnani ISI noi oltre a verificare
La tradizione anche perché la nostra è una Regione altamente boccata la cerealicoltura oltre a vedere la tradizione della pasta abbiamo anche la tramite la tradizione ebbi il della molitura quindi abbiamo l'intera filiera che invece in Gragnano non c'è ma
A Gragnano sono stati bravi perché e nonostante sia un se messa in più del sud spesso criticato perché
Spesso solista perché non capace di adeguarsi e invece è un esempio positivo
Ripeto anche i nomi poi stiamo mettendo in campo sarebbe stato bello metterlo in campo con il vostro Abruzzo perché so che tu sei originaria dell'Abruzzo
Ma riteniamo che qualche diciamo che ci sia ci possa essere qualche difficoltà perché i detrattori rispetto a determinati progetti che nascono chiaramente con le migliori intenti sono sempre tanti quindi per il momento noi siamo fermi
Al la creazione del nostro distretto nel nel Molise
Noi stiamo ospiti di una realtà ha origini francesi quindi tutto il rispetto però
Visto che voi siete dei porti produttori di vini possiamo dirlo che negli anni abbiamo sperato lei esporta francese e questo è già qualcosa una medaglia che almeno ci possiamo appuntare
Al petto
Ecco Menghini ci siamo riusciti e quello che mi è stato spiegato da persone che lavorano nel settore
E che forse è stato lo scandalo dell'allora metanolo a dare un po'una raddrizzata tutto il settore e
A darci la forza veramente di agire
Fortemente su un nostro punto di forza come diceva lei prima e di renderlo qua e di di tradurlo diciamo anche in termini economici visto che prima parlava di conto economico
Prima ha fatto il punto sui punti di debolezza e punti di di forza noi adesso a che cosa dobbiamo guardare per aver il successo che abbiamo avuto nei vini e soprattutto quali sono le trappole a cui dobbiamo stare attenti nell'internazionalizzazione perché ci sono dei costi ci sono delle burocrazie diverse
Ci sono dei sistemi legali diversi quindi non è che è sufficiente dire andiamo in un altro Paese e con cui stiamo sessanta
Mercati diversi come ha fatto la molisana
Perché
L'esempio del vino con siccome calza a pennello anche perché sono d'accordissimo con quanto detto adesso
Il vino è l'esempio lampante di come importante la produzione di qualità legata a un territorio
I consorzi del Brunello del Chianti classico consorzi sono delle macchine da esportazione
Indipendentemente dalla marca dal produttore che hanno
Tutto questo
Sembrerebbe tutto coro ma non è oro
Perché ritorno alla grande distribuzione
La grande distribuzione non è un'entità
Astratta non è francese e quindi se francese chi fratellini
Perilli prodotti francesi non ti i propri prodotti la grande distribuzione guarda alla qualità e margini e alle dotazioni di un prodotto
Quindi
Per esportare anche in grande distribuzione esiste un buyer
Il Bayer
Compra su cose e su uno dei identità di prodotto
Molto molto specifiche quindi uniti in settimana marchette venti chili diciamo che spesso
Nell'agricoltura tradizionale siamo anni luce indietro
Ma nel vino spesso
Purtroppo ci facciamo male da soli cioè andiamo a presentarci il gene agricola io mi presento con otto marchi diversi con otto prenota diversi con occhio territori diversi mi dice ma
Dopo andare
Quanto dove sei dov'è il tuo punto di forza
E allora bisogna passare da un'importazione di prodotto anche perché dal metanolo in poi non è solo
Migliorata la qualità di vini italiani il vino non esempio
Di come un prodotto così locale dal punto di vista produttivo così legato al territorio così ancestrale così agricolo
Una volta che viene imbottigliato diventa uno dei prodotti più globali del mondo il mio concorrente
Non è più il piemontese mio concorrente nuovo Joan Dese mio concorrente il sudafricano mio concorrente e il californiano
E devo andare lì dal Bayer di Carrefour
A pagina Parigi piuttosto al del Bayer della catena della California a dire che questo mio fine fatto nelle Langhe elegante sono fatte così e ti invito nelle Langhe ecco
La Commissione che condivido assolutamente
Cioè
Noi dobbiamo vendere i territori che in questo Paese
Il territorio l'eccellenza di questi territori ma il processo è fondamentale non è più sufficiente parlare di prodotto perché una qualità di prodotto sui vini
è eccezionale dappertutto non esiste più il vino italiano un più buono del vino né oggi né intese è una bufala
Ci sono pignolo genesi buoni uguali però noi poi dobbiamo parlare di processo produttivo innovare il processo e allora per essere rinnovare sul processo
Non dobbiamo legarlo esclusivamente al turismo ma parlare
Socialmente di processo organizzativo aziendale cosa vuol dire vuol dire prima guardavo rappresentazione di New Holland
L'agricoltura di precisione per noi è la nuova frontiera
Perché grazie l'agricoltura di precisione che poi crei la sostenibilità che con lei il dosaggio dei trattamenti da fare in un terreno perché fotografi tutte le tipologie di terreni
Quindi al processo aziendale che è fondamentale
Io la devo interrompere perché mi hanno
Patto vedere un cartello con su scritto stavolta
Quello è il tempo a nostra disposizione finito
Io ringrazio i nostri relatori per essere stati con noi credo che sia stato molto interessante
Avremmo dovuto a vera è un'ora in più probabilmente per approfondire tutti i temi di cui abbiamo parlato noi in privato e adesso lasciamo la parola Clara
Vi è in mano a Marta Dassù e Anna Zattoni che invece faranno gli onori di casa e quindi chiuderanno i lavori di questa due giorni grazie