Intervento di Gianfranco Dell'Alba sul processo di integrazione europea

Senta e a darsi terzo
Signora presidente
Tino con sino presente la Commissione e cari colleghi il gruppo dall'Alleanza Radicale europea aveva espresso come si ricorderà come ricorda il presidente Santer
Qualche dubbio all'atto dell'insediamento della nuova commissione invitandola a
A darci un sogno europeo una visione europea a RAI a a restituire alla Commissione quello ruolo motore dell'IMI dell'integrazione comunitaria che gli è conferito dai trattati
E abbiamo dovuto constatare
Che il programma di lavoro
Che voi ci avete presentato rispecchiava quei dubbi quelle perplessità che non avevamo intravisto già all'atto dell'insediamento una lungo elenco lungo Elenco di punti ma in un certo senso permettetemi
Senza il punto centrale senza la visione centrale di un obiettivo da proporre all'Unione da proporre all'insieme delle istituzioni
E quindi la risposta del Parlamento credo che su questo da questo punto di vista sia un po'la risposta adeguata a quello che voi ci avete presentato a nostra volta
Presentiamo una serie di contro puntino dibattiamo e seguiamo quindi la vostra logica
Non non c'è nel testo di compromesso che andremo a votare che anche il nostro gruppo
Sosterrà non c'è una parola diciamo di di
Appoggio di approvazione c'è
In qualche modo un
Un testo parallelo che sta emergendo è che fa l'elenco di tutte quelle cose che da da parte nostra il Parlamento vorrebbe che la commissione realizzasse quest'anno ripeto
Per mancanza di dis di spinta da parte della commissione il Parlamento non se l'è sentita di approvare incondizionatamente il vostro programma non se l'è sentita mi pare nel suo testo di fare propria una visione che manca
Nella programma di lavoro in particolare
La lacuna maggiore per quanto riguarda il nostro gruppo la ravvediamo della politica estera nella politica interna in cui in quei pilastri che già hanno la tendenza che già sono chiaramente di campo intergovernativo se la commissione guardiana dei trattati
Detentrice del potere di iniziativa a sua volta sì
In un certo senso si rifiuta
Di entrare nel merito di rendere prioritari quei settori col suo potere di iniziativa con tutta la panoplia di possibilità che la Commissione ha per esercitare il suo diritto dovere di influenza di stimolo sui campi della politica estera della politica interna la commissione prefigura già in qualche modo uno scenario che è uno scenario d'abbandono è uno scenario che nel novantasei ci condurrà a una sistematizzazione di un ruolo tecnico affidato alla Commissione e di un ruolo politico è unicamente intergovernativo affidato invece al consiglio dei ministri quindi su questo rischio e su questa paura noi invitiamo invece la commissione ha avere un soprassalto d'orgoglio e a rendersi conto che se non non mette al primo punto proprio quelle priorità e istituzionali la conferenza del novantasei le proposte perché finalmente si arrivi a una politica estera comune una politica interna comune e e in un quadro istituzionale unico questo sposti unificare a termine l'abbandono di uno schema
Qua a al quale la Commissione deve avere il ruolo principale do atto alla Commissione
Infine che invece sul codice di condotta i l'accordo avuto col Parlamento ieri è un accordo buono equilibrato
In cui la commissione ha dato prova invece di buona volontà e credo che su questo punto e un un segno di una comprensione diverso si fa luce spero che questo sia il segno di un cammino comune che vorremmo fare insieme grazie