Presentazione libro di Luigi Manconi, Stefano Anastasia e Valentina Calderone "Abolire il carcere" (ed. Chiarelettere)

Unanimi diamo il benvenuto vi ringraziamo di essere qui questa sera l'occasione di questo incontro è gran presentazione del libro di Luigi queste morto da
è libero di Luigi Manconi abolire il carcere il libro è scritto da Luigi Manconi con altri autori che sono Stefano Anastasia credo si pronunci così
Valentina calderone Federica resta questa sera
Degli altri autori c'è con noi Valentina calderone a parlare di questo libro insieme a Luigi Manconi Ammaniti nel calderone eccezione Adriano Prosperi e Sergio Staino
Do per primo la parola a Luigi Manconi
Sì
Buona sera grazie a tutti di essere qui e così numerosi
Devo innanzitutto
Motivare l'assenza di Adriano Sofri
Impedito essere qui da ragioni familiari
E voglio salutare
Tre persone qui presenti
Tra le tante che ci sono care
Che
Ci sono particolarmente care è sicuro che sia più semplice visto che lo che sempre tunnel conferma perché c'erano
Innanzitutto
Innanzitutto voglio
Salutare e ringraziare perché si trova qui tra noi Guido Magherini
Padre di Riccardo Magherini
Vittima
Nel quartiere di San Frediano a Firenze
Di un
Fermo avvenuto commetto di legali e con modalità violente Kenya provocato la morte
L'iniziativa
Di Guido
E
Del fratello di Riccardo Andrea non presente qui stasera per ragioni di lavoro acconsentito che su quella tragedia non calasse il silenzio
Ma si sviluppasse una mobilitazione civile
Si attivasse una sensibilità anche politica e anche istituzionale
Chiesta sostenendo una battaglia davvero dura
Dall'esito incerto
E devo dire e lo dico con convinzione consenso di responsabilità
In qualche misura direi già
Pregiudicata quella battaglia da comportamenti e atti
Più alcuni esponenti della Procura
Che risultano suscettibili di molti dubbi molte perplessità e molte critiche
Ancora più importante quindi
Che quanto Guido il figlio Andrea fanno e faranno venga sostenuto
Dalla
Solidarietà attiva dei cittadini di Firenze perché davvero e in ciò co
Un principio fondamentale
Il diritto del cittadino a essere protetto
Il diritto del cittadino
Hanno
Essere indici di atto nella sua incolumità e nella sua integrità da coloro che per
Funzione e doveri istituzionali sono chiamati a proteggerlo
E ancora
Devo ringraziare con
Gioia addirittura
Claudia Franca Hardy e i reni SiSi
Due donne due signore
Punite da una tragedia
Una tragedia che ci ha colpito parlo innanzitutto di Valentina e me in maniera straziante
Claudia e la vedova di un carabiniere che mentre svolgeva la sua attività
Avendo fermato una macchina con dentro quattro giovani
Per rimasto ucciso
E il suo assassino aveva all'epoca diciannove anni
Da questa tragedia
E quindi da un dolore incancellabile e non le inibite
Nasce tutta via
Un percorso che non esito a definire straordinario di riflessione
Di
Con un vero assassino come
Nel senso autentiche antico della parola di dialogo
Tra
La vedova e la madre
Dell'assassino del marito che coinvolge
Il giovane ex Sindaco
E
Questo dialogo così terribilmente difficile che ha richiesto tempo sofferenza fattibilità a tutte e tre queste persone
Ha avuto un esito
Che io voglio qui dire con le parole di Claudia perché penso che siano le parole
Chiunque sante e dunque più intense dunque più profonde che potessero essere pronunciate
In questo percorso
Claudia ha detto
Comincio a trovare un senso al mio dolore
Penso che sia una straordinaria meditazione
Laica perché l'hai caro religioso perché religioso che viene offerto davanti al mistero della morte al la sofferenza che provoca
E queste due signore hanno voluto dar vita a un'associazione
Che affronta le questioni partendo da un'altra frase
Che
E le
Titolo giusto dell'incontro di stasera perché il dice Claudia Claudia
La vittima in questa vicenda il carcere come
Il carcere per Matteo
è
Vendetta
Matteo dopo
Un periodo trascorso
In comunità
Nell'aprile scorso entrato in carcere per scontare lì i vent'anni di condanna che gli è stato inflitta
Ecco io penso che questo
Ragionamento e quelle parole sono davvero il titolo giusto per questo nostro incontro
Ringrazio moltissimo Sergio Staino amico di decenni e soprattutto compagno di molte iniziative
Non so apprese definirle politiche culturali preferire immorali
Che conduciamo è erotiche no come finora non c'è stato ma non poniamo limiti alla divina provvidenza
Attorno al Palau e ringrazio Adriano Prosperi
Al quale io devo molto perché
I suoi studi sui saggi
I suoi libri per chi fa quella boro che noi facciamo su quei temi che noi affrontiamo
E credo il contributo teorico e storico più prezioso che si possa avere lo dico davvero con convinzione dico anche il più prezioso
Ce ne saranno altri venti ma questo è davvero il più prezioso
Adriano Parrella subito perché poi tenterà di arrivare non so in che modo alla stazione perché deve prendere un treno nonostante che tutto davanti a noi sia bloccato grazie ancora a tutti i presenti davvero per essere qui
Grazie per l'interesse che questo nostro libro impopolare sta suscitando ecco eh ora la parola Adriano Prosperi
Da nonostante la presentazione che vicino come ha fatto cercherò di dire qualcosa di ragionevole non sfidano l'immagine che lui ha inventato tiene la prenderò come contributo che l'amicizia che mi ha molto caro
Per questo che ho accettato di venire qui
Ed è diciamo anche per questa causa che a prima vista
Sembra la più impopolare la più disperata che si possa tentare in Italia cioè abolire il carcere ma come abolire il carcere diciamo in Italia l'idea del carcere
La prima istintiva idea che viene in mente a chiunque protesta contro l'ingiustizia protesta contro chi gli ha fatto un'ingiustizia l'idea è quella
Solita vero la battuta in galera e buttare via la chiave
Buttare via la chiave effettivamente evitare accade in Italia abbiamo una pena che è l'ergastolo né ci sono delle persone che stanno chiuse dentro delle celle e sulla loro scheda personale c'è scritto fine pena mai
Ora
Questo
Diciamo l'immagine più terrificante che venga la mente di chiunque vive una vita normale
E del carcere ha soltanto un'idea molto vaga ma trovarsi a immaginare la vita in prigione non con un ergastolo ma con un certo numero di anni davanti
è una cosa che dalla vertigine Deng mi vengono in mente illustri
Mi personaggi che hanno fatto la storia d'Italia che hanno vissuto in carcere anni anni dimostrando e capacità di resistenza eroi che da Tommaso Campanella da Antonio Gramsci
Vittorio Foa le mie prigioni sono un titolo che potrebbe
Figurare sopra un libro di storia italiano le nostre prigioni questo Paese a una tradizione carceraria
Addirittura antecedente all'invenzione del carcere moderno all'invenzione cioè di quella misura che sembra nel Settecento l'ideale
Misura però ogni forma di pena commisurare cioè
Il reato col tempo di vita da trascorrere in prigione euro usare quindi una misura unica una misura del tempo
In questo Paese il carcere è stato inventato in chiave religiosa fin dai dalle prime diciamo forme di convivenza di tipo penitenziale di monaci dell'Alto Medioevo e da lì che deriva l'idea
Del carcere come luogo di separazione come il luogo in cui lo si ritira e nel silenzio nel nella macellazione fisica e morale nel Vito a pane e acqua
Ritmi conquista diciamo la sua dignità umana riconquista il diritto a essere perdonato rientrare nella comunità il carcere a questa storia lontana
Ne naturalmente questa storia lontana non gli ha impedito di diventare
La macchina micidiale che è diventato
E diciamo i dati che questo libro porta sono dati molto convincenti
Per mostrare che
Se all'idea del carcere si sostituisce una conoscenza ravvicinata della realtà del carcere in Italia in particolare non in Europa e vedremo perché
Allora la maledizione del carcere si ridimensiona quando si scopre che su cento carcerati
Sessantotto torneranno a commettere lo stesso reato per cui sono finiti in galera mentre coloro che sono colpiti dal pene non carcerarie non hanno assolutamente un tasso di recidiva di questo genere
Diciamo cominciamo cominceremo ad avvicinarci all'idea del carcere come luogo criminogeno come luogo dove
Dove le i i reati
Vengono seminati vengono moltiplicati vengono aggravati e forse dovremmo anche pensare a chi nel carcere vive per mestiere
Leggevo in questo libro che negli ultimi anni gli ultimi dieci anni sono stati ben cento gli agenti carcerari che si sono uccisi
Mentre leggevo questi dati statistici leggevo anche un romanzo
Un ragazzo che mi è stato molto bello di Maurizio Torchio cattivi dell'INPS che è la storia di un carcere la storia di un carcere su di un'isola fra l'altro l'Italia a moltissime isole straordinariamente
Belle le ha usate quasi tutte come luoghi di carcerazione allora una storia che si svolge in un carcere su di un'isola
E
è una storia di una vita coatta di carcerati con carceri neri
Dove i carcerieri siamo diventano dei delinquenti ottanta automaticamente ma soprattutto vivono delle vite disperate terribili in cui picchiare il carcerato sottoporla delle torture
è una forma di vie di violenza su se stessi
Ebbene tutto questo ci deve essere
Evidente nel momento in cui non per iniziativa del popolo italiano ma perché diciamo Lacan nella la Corte europea dei diritti dell'uomo a diciamo messo un faro sulla situazione italiana
A imposto intanto la norma
Dello spazio minimo di disponibilità per stare in carcere
E a diciamo sollevato tutta una serie
Di osservazioni che impongono il Governo italiano di procedere rapidamente magari caoticamente magari creando pareri azioni collettive diciamo davanti alla casualità di questi di questi interventi ai impone al Governo italiano di procedere ad una
Delicata Cerizza dazio
Pone dell'Italia all'esperienza cioè di quelle forme di punizione che comportano un recupero umano la cosa per esempio per quanto riguarda
Il diciamo del Tribunale di inorridire è già molto avanzata
Non siamo più nei tempi in cui dire i ragazzini puniti in carcere diventavano rapidamente degli esperti delinquenti subendo violenze preparandosi a farmi subire agli altri quindi
La nel questa diciamo campagna forse non è così disperata l'utopia che questo titolo suo diciamo annunciare un'utopia possibile anzi un'utopia necessaria che io penso che su questo bisognerà lavorare di fatto la prima cosa da fare intanto morire
Ciò non prendere atto che con questo libro
Si è costretti
A pensare al carcere come una realtà nella vita normale delle persone il carcere una realtà totalmente astratta la si immagina come un luogo
Come luogo terno sta sulla Terra d'altra parte come ci fa riflettere anche il titolo di questo romanzo che citavo cattivi
Per che indica i carcerati sono cattivi sono cattivi nel senso che sono prigionieri in carcere ma sono anche cattivi cioè schiavi del diavolo la definizione di cattivo echi etimologicamente corista cioè risale all'epoca in cui il male fatto dagli esseri umani
Era addebitato a un'entità esterna ha un diavolo in lotta con il buon Dio colui che commetteva un delitto salmone dei verbali delle delle delle sentenze veniva definito per l'appunto uno che era stato momentaneamente catturato dal diavolo presso cioè da una follia che era un essere esterno che entrava dentro di lui
Egli faceva fare cose che altrimenti non avrebbe fatto questa idea del cattivo
Abbandoniamo questa visione come dire che ho logica abbandono soprattutto l'astrattezza dell'immagine del carcere il carcere non è un inferno
Sterno annulli una realtà che sta con noi
Che sempre di più invade la nostra vita e che può essere
Allontanata
Anche se diciamo in questi anni che abbiamo alle spalle
Abbiamo avuto sottocchio una tentazione di kart Cerizza azione diffusa
Una tentazione che ha portato non soltanto nelle città ma in mezzo e i posti io ne conosco uno che è stato
Consiglio mese Bossi
Queste costruzioni strane che erano i CIE neuroni centri i centri di ci sono e ci sono che sono ma adesso mi pare che si chiamino centri di Norman essa temporale no no il contrario raccontare centri di permanenza temporanea ma era come erano erano i CPT centri di permanenza temporanea che coi abbandonato il temporaneo
Sono diventati diciamo luoghi dove si può rimanere
Per mesi e mesi e qualche volta anche per anni in attesa che qualcuno si ricordi dite
Chi si è ricordato di questi giovani chiusi
Assurdamente in questi luoghi sono stati normalmente diciamo persone generose c'è un mondo che hanno fatto leva su una su una qualità che
In Italia per fortuna non è scomparsa cioè la solidarietà umana quando la persona che diciamocelo trattata così
Contro i suoi diritti di essere umano lapidi e la conosce la incontri scatta qualcosa di completamente diverso dall'istinto che invita a dire mettetelo in galera e che si buttino via le chiavi
Io spero che questo libro scuota le coscienze principi permetta di
Rendere finalmente
Il nostro Paese e la Toscana con il solo
Degni della loro tradizione e vorrei anche dire visto che siamo a Firenze che c'è una legenda intorno la Toscana che la vuole e come la terra così mite nel carattere dei suoi abitanti Davide per prima al mondo abolito la pena di morte
Vero una data che coincide che viene ricordato ogni anno con la festa de la Toscana ebbene vorrei fare una piccola chiosa nel senso che la pena di morte in realtà fu abolita temporaneamente alcuni anni prima
In Svezia
Per una situazione particolarmente complicata che riguardava le donne che
Volendo morire cercando il suicidio e non volendo suicidarsi perché il suicidio le portava all'inferno secondo diciamo all'immagine cristiana di allora del suicida ricorrevano al sistema del suicidio per intermediario by proxy cioè uccidevano dei bambini bambini piccolissimi battezzati perché il bambino battezzato andava in paradiso dopodiché il l'assassina veniva
L'unica portata morire al patibolo e poteva morire confortata con i conforti della religione
Ebbene
Il sovrano decisi a un certo punto visti inutili tutti i vari espedienti tentati di sospendere la pena di morte di condannare queste donne all'ergastolo cioè l'invenzione del gas solo
Come sostituto della pena di morte la carriera
Inflitta inflitta alle donne inflitta alle donne alle alle all'infanticidio
Questo è un esempio storico che mostra come ci sia qualcosa di peggio
Della pena di morte la pena di morte è una soluzione la soluzione spesso desiderata si vuole anche morire ci vuole morire soprattutto da chi sta in galera ed ENEL o la galera il peggio della morte
A questo bisogna pensare perché se c'è un punto in comune in tutta la memorialistica carceraria è quello
Delle lento morire del carcerato c'è un'osservazione di Antonio Gramsci che mi sembra che alcune molto molto bella molto sbrigativo proporrei leggervela
Che dice che
Da
Osservando osservando i carcerati
Sia reso conto di come col passare del tempo ci sia
Una una lenta trasformazione una specie di trasformazione dice Gramsci molecolare
Per cui le persone che cessano di essere quello che erano
Abbandonano la volontà abbandonano l'attività di impulso ad agire e si trasformano bene questo Giorgio spettro che dobbiamo cancellare da questo Paese così in modo da avere una festa dell'Italia che sia riusciamo gemella della festa della Toscana
Grazie grazie mille ora la parola Sergio Staino
Sì ammantato il libro il titolo abolire il carcere altrove la boutade no i cosi così perché il bello come titolo intrigante quindi funzionava agricola sicuramente insomma proprio
Non non risponderà verità insomma un'esagerazione sicuramente
Qua invece leggendolo mi sono accorto che era
Un titolo vero perché questa questa frase era tutt'altro
Che utopistica tutt'altro che astratta insomma che c'era una possibilità reale concreto e soprattutto c'era un dovere
Importantissimo perché questa frase fosse preso in considerazione forse analizzato
Mi è piaciuto molto
Come questo libro
Che per la tua parte con una con introduzione deprime frasi molto divertenti quindi quella umana ma preso anche crescendo io un autore umoristico satirico eccetera appena parlato di Belem ha fatto
E sinceramente Cecere che mettesse le cose insuccessi le cose con un sorriso anche se posso rito che serviva molto giustamente a comprendere il resto ma la cosa più bella è che
Riesce alla fine a dimostrarsi la cosa più importante
A dimostrarsi l'inutilità del carcere questa è la cosa che sicuramente mi ha colpito di più cioè rispetta tutte
Le e gli obiettivi che si pone la carcerazione certo una carcerazione in base alla Costituzione italiana e tutto quel che ne deriva che sono con quei fini che sappiamo di rieducazione di riabilitazione così
Rispetta questi lui porto una serie di dati di elementi di storie e di statistiche che dimostrano inequivocabilmente
L'inutilità del carcere cioè rispetto a questi obiettivi il carcere non serve e da lì nasce una riflessione quindi sul come può essere sostituito cioè non nasce come pensavo io
Da un impulso di tipo pietistico e pur nobile insomma nuovo la situazione delle carceri in queste condizioni di vita di non vita come quello che stanno passando in moltissime situazioni spinge
Immediatamente come tale ha superato il problema
Eliminando il carcere no no io viene viene fatta invece in un forno alla forma molto analitica razionale dimostrando proprio che non sono non serve
Spesso si ottiene l'effetto contrario di quello che si dovrebbe combatti percettrici tiene l'effetto che invece di servire comodità deterrente
Per tutta una serie di chi DDT crimini
Questo questo carcere diventa a sua volta invece moltiplicativo di queste di queste cose cioè si passi si si compiono ancora più delitti utilizzando questo
Naturalmente
Le immagini che vengono fuori
Soprattutto nella parte iniziale del libro la tutta la prima parte del libro dove si parla più dettagliatamente della situazione delle carceri sono immagini molto dolenti molto forti che colpiscono assai la seconda parte
Più tecnica e più delicata sembra all'aspetto invece di comparazione contanti e Leconte contanti esempi esperimenti che sono stati realizzati o che sono in atto in molte parti del mondo e quindi si capisce poi
Praticamente come si può arrivare cosa si può inventare di alternativo al carcere a seconda del tipo di di crimine a cui siamo di fronte tipo anche di patologia qui siamo di fronte
E quindi
La prima parte
Mi ha preso molto direi dal nell'andante da un punto di vista proprio della pancia dell'emozione della cosa e non mi è stato possibile sganciare questa visione così
Assurda così terribile che ancora oggi noi viviamo nell'esistenza del carcere e nei comportamenti coi di tutte quelle
Autorità rappresentative delle istituzioni su come si comportano all'interno del carcere ci sono dei verbali o delle registrazioni insieme abusive all'interno di questi che sono agghiaccianti da questo punto di vista proprio come norma allora
Tali proprio consueta di di di dibattiti di di atteggiamenti che sono non solo sfiorano ma a mio avviso in certi momenti entrano proprio direttamente della tortura nelle cose
E mi è stato impossibile non pensare non fare una una una
Un accostamento importante con chi
Stand Monte di tutta questa mostruosa costruzione carceraria
Che è il sistema giudiziario italiano
E che è poi in particolare
Il tra i il
La magistratura all'interno di questo nostro dell'istituzione
C'è la magistratura nel suo complesso che è quella che dà l'avvio
A tutto un atteggiamento Gianni nemmeno di come si svolgono i processi come si svolge
Lei come si svolge le indagini Lelli
Le le le come si arriva a e individuare i colpevoli e poi come si portico che dall'inizio a un tipo di atteggiamento che a mio avviso poi si ritrova direttamente direttamente
All'interno dell'ordinamento giudiziario Giorgio carcerario
Non si può fare una divisione
Tra una parte della magistratura buona da una parte che arriva alla condanna in forma corretta e quello che succede dopo e soprattutto credo che loro non dovrebbero
Essere così ciechi da non accorgersi di quello allora un corpo separato dello Stato importante come la magistratura
Che si arrocca spesso dei diritti che non gli competono perché più spesso dal novantadue in poi da un anno più le mani pulite in poi abbiamo sentito giudici
Considerarsi ricordate Davigo quando proprio agli inizi di alla fine degli anni Novanta disse chiaramente che fra tutti
Gli ordini avverbio degli stili corpi separati dello Stato l'unico che era profondamente onesto e ed è e per e capace di di di di di
Di Sanza sanzionare in modo determinante il tutto il malcostume alla magistratura
Arrogandosi il diritto addirittura di mettersi al di sopra del Parlamento cioè degli organi rappresentativi del popolo italiano
Ecco questo atteggiamento qui avessero una volta spostato nel guardare cosa sta succedendo accanto a loro in tutto il sistema penale italiano che bene o male dovrebbe riguardare a mio avviso no
Niente niente niente salvaguardano tanto la politica si sostituiscono la politica hanno una voglia alle norme di entrare il lavoro in politica di fare duri sindaci dovrebbe cosa
E e non azione scortano
Vincenzo scusa scappano conflitti
Sono sondato fuori tema o no so lo so no no però il tema è quello io soffro quando quelle queste cose io dal novantadue sono una situazione
Di separazione spaventoso io fino al novantadue ho avuto tra le canzoni preferite della mia vita una splendida canzoni di George versante
Tradotta in italiano da De André
Il gorilla dagli albori
Fine stavolta finiva splendidamente questo gorilla infuriato vera fuggito si trova in una stradina una vecchietta è un giudice
E
La vecchietta spera speriamo che che lavori lo faccia con metri che tanto tempo grosso però insomma è invece scende giù UDC e lì noi davamo improprio Giuggioli perché veramente fino al novantadue per me la magistratura da quanto di peggio si poteva immaginare in Italia
Improvvisamente nel novantadue diventa in
Esce la la la saggezza impersona gli unici che possono salvare l'Italia
No allora le le le le carceri le per non dire poi le ghigliottina e le manette diventano singoli rivoluzionari di un poeta di un potere che andrebbe che andava poi Alfa spazza via costruire
Il un futuro non so quanto rabbioso con quanto si può costruire io sapevo che il futuro radioso si costruisce con sole dell'avvenire per quanto ne so no con la colla con le forche collegato alle prigioni somale di ricredere societario
Ecco allora certo devo dire che è che è un
Un bel libro perché non è non è un libro che ti lascia
Fermo dentro un problema
Quindi di umanità di controllo di questo ma Mita di possibilità di intervenire su come su come si può togliere questa serie di ricatti terribili
Che che che esistono all'interno volendo igieniche lì quando uno un medico che pure ha
La la la laddove Anna netta sensazione che si sta compiendo una terribile ingiustizia e non altri la possibilità di agire di poter far qualcosa perché stalloni stesso incattivita Luigi stesse è chiuso in una in un meccanismo enorme ecco allora io vorrei che
Questo fosse fosse
L'elemento fondamentale da discutere insomma cioè c'è bisogno di una coscienza forte di nove lettore di noi popolo fra virgolette italiano insomma che che che si prenda coscienza
Ma soprattutto vorrei tanto che se stessimo perché i libri di questo tipo e questo tipo di problema fosse veramente preso
In mano anche da chi in questo momento si crede di essere la parte migliore delle istituzioni italiane
Altro che fuori tema per quanto riguarda la valutazione niente e di Valentina in pieno tema chiedeva Valentina conferma che ci fosse tra il pubblico come
Amico che il dottor Carmelo Cantone provveditore dell'amministrazione Parco
Penitenziaria della Toscana e quindi volevo salutarlo tutto qui
Adesso e servo se si crede un applauso queste necessità esatto
Presso vorrei dare la parola
A Valentina
Che non è solo
Autrice insieme a me a Stefano Anastasia e a Federica resta
Questo liberò
Ma è la persona che negli ultimi dieci anni ha collaborato con me poverina in maniera
Assidua intensa e quotidiana
Intorno a
Alcune questioni né più drammatiche per certi versi anche le più pensanti da affrontare persino sotto il profilo psicologico e dunque hanno richiesto molta molta Energia
Ha una persona che quando ha iniziato ad affrontare questi temi aveva appunto poco più di vent'anni e questi temi
Sono immediatamente identificabili attraverso alcuni nomi e cognomi
Che voglio ricordare perché fanno parte della storia recente d'Italia
La storia più dolente di questo Paese
La storia nostra la storia di a buon diritto l'associazione eccetera quella il
Che in questi anni ha lavorato perché ci ha visto
Impegnati
E che
Appunto evocano nei presenti
Immagini davvero strazianti sto parlando delle vicende relative a Federico Aldrovandi Stefano conchiglia Giuseppe uva Luciano antinazista
Stiamo parlando di Michele Ferrulli di Aldo di anzi no di Dino vudù Ronie di quegli ottanta
Persone morte oppure vittime
Vittime collisioni pesanti conferite
Spesso con conseguenze che hanno
Definitivamente colpito i loro corpi
E che appunto hanno visto Valentina in tutti questi anni di battersi intorno a questi temi che ci sono voi sintetizzabili in quelle due
Parole così impegnative così belle proprio bene
Il termine giusto io credo come verità e giustizia i denti questa lunga Timoria di nomi e cognomi
Che voluto richiamare perché appunto
Per quanto riguarda il lavoro che stiamo facendo c'è infine quel nome che all'inizio di questo incontro ho voluto
Richiamare salutando Guido Magherini ecco questo
Lavoro di dieci anni
Perché è proprio iniziato nel due mila e sei quindi siamo vicini con decennio
C'entra molto moltissimo come capirete col tema di questo libro la parola Valentina
Grazie buonasera io comincio spiegando
Perché a Sergio Staino faccia vedere la partenza del nostro libro
Allora
In realtà noi iniziamo il libro raccontando di una piccola vicenda piccolissima che ha come protagonista quella che per un momento è diventata una sorta di nostro maestro spirituale insomma anche a bella rubrica ex ante
Allora
Belén Rodriguez come immagino sappiate un po'tutti quanti ha avuto questa relazione abbastanza lunga con Fabrizio Corona
Fabrizio Corona che viene condannato ad una piena di carcere effettivamente molto grande quasi nove anni o qualcosa del genere
Per tutte le vicende insomma però anche fare con i ricatti e le truffe sul mondo dei di perché Belem perché è diventato un insomma un nostro punto di riferimento perché in una intervista rilasciata un settimanale
Lei usa queste parole
Fabrizio Corona non merita non meritava di aderenti assecondato una fila così pesante lui è un malato di soldi e meritava di essere colpito lì
Ecco perché secondo me questa frase è stata così illuminante detta data lei perché appunto
Come dire tutto l'assunto è tutto è il punto di partenza diciamo
Dal quale noi abbiamo preso spunto per il nostro ragionamento
Diciamo così
Abolire il carcere un po'di di come sono state dette sia
Adriano Prosperi che è stato Staino hanno detto è raccontato quello che sto per loro leggere questo nostro lavoro
In questo senso
Giù così il carcere un'istituzione che livella il carcere rende tutti uguali rende tutti uguali nella depressione e nella ingiustizia nella disumanità delle condizioni in cui si scontano una pena che tu sia
Un ricco Occhetto ossia un povero Cristo sia una persona malata on una persona che ha problemi di dipendenza il carcere
Non fa differenza il carcere eguaglia tutti e dei quali a tutti non non innalzando diciamo così appunto lo stato di uguaglianza ma abbassando tutti a una condizione quasi di disumanità di sotto umanità
E quindi appunto l'idea che Belén avesse così così brillantemente definito e centrato il punto s'è Corona probabilmente ancora l'avrebbe fatto molto più male la confisca dei beni
Come dire pensare di vivere da qui ai prossimi dieci anni con mille cento euro al mese probabilmente come forse buona parte di noi fa
Quindi insomma niente di
Di così di così tremendo di così traumatico naturalmente funzionale a
Fargli capire a farmi comprendere quello che lui aveva fatto no quindi questa sua abilità quella portato a fare delle cose che che non avevano senso
è una
E quindi insomma abolire il carcere non perché pensiamo di volere abolire la pena
Devo dire che quelle abile nel carcere significa che vogliamo abolire una parte di ingiustizia che è presente nel carcere una parte di ingiustizia che Air
Endemica presente nel sistema nel senso
Noi pensiamo che il carcere non possa essere riformato le pensiamo che il male che c'è dentro il carcere prima Sergio
Citava un pezzo del libro in cui noi
Parliamo Etra scriviamo un delle registrazioni
Fatte all'interno del carcere di Parma da un detenuto che è riuscito a farsi portare all'interno un registratore
E noi da registrare delle conversazioni Kharbouch avuto con
Di poliziotti penitenziari piuttosto che medici psicologi e praticamente soprattutto nelle nelle parti relative in cui parlava con gli agenti di polizia
Quello che che emerge mezzi pubblici lamentava e chiedeva questa gente non perché mi avete picchiato
Ma vi sembra giusto quello che avete fatto il loro
Come dire rispondevano rifacendosi so che ci ha picchiato però so anche che io in vent'anni di carriera non ho mai picchiato qualcuno che se lo merita che non se lo meritava
Quindi diciamo così
E non pensiamo sappiamo che esistono le violenze contiamo anche sempre in quella in quella parte del libro di fatti di Asti sono dei fatti avvenuti nell'intervenire quattro due mila cinque nel carcere nel carcere piemontese
In cui i due detenuti che hanno un diverbio con un poliziotto un certo punto lo aggrediscono
E
Questi poliziotti dopo due giorni organizzano una squadretta mettono questi del versano in isolamento per due mesi senza letto Sanza coperte Sanza cibo praticamente pane acqua per un mese entro senza vestiti senza vi tra le finestre
è un certo punto a uno di questi due istituti che aveva un codino fanno lo scalpo mano
E il senso di questo
Di di questo scalpo era che il il codino di capelli doveva essere il dono di Natale per il collega offeso da da quell'aggressione che avrebbe dovuto mettere questo così una sotto l'albero di Natale per quei fatti
C'è stato un processo qui tutto quello che vi sto raccontando a è stato accertato data un processo è e ci sono le prove di tutto questo ma non è stato possibile arrivare a nessuna condanna un po'per vizi procedurali un po'perché il giudice scrive in sentenza
Io non posso procedere perché questa tortura nel nostro Paese non esisterà più di tortura e quindi io non sono in grado con gli strumenti che ho io non posso fare niente per punire questa cosa che però sono successe
Stiamo parlando di cinquanta anni fa parliamo di dieci anni fa
Quindi sappiamo che come dire sappiamo che c'è questo e prima lo ricordava il professor Prosperi è anche vero che il carcere però ha portato a cento poliziotti penitenziari negli ultimi decenni a togliersi la vita quindi come dire
Il carcere fa male a tutti è il carcere crea al suo interno il male diciamo così quindi non è possibile pensare di dire facciamo un carcere diverso da un carcere diverso non si può fare ma bisogna semplicemente pensare a quali sono le alternative
Che possiamo utilizzare e ce ne sono di alternativa e diciamo così siamo un Paese in cui abbiamo un bellissimo ordinamento penitenziario
Abbiamo una bellissima una bellissima legge
Scarsamente applicata a volte ma diciamo così
Nel nostro Paese il tutto l'ambito insomma l'idea che se l'idea comune ma è anche poi l'idea nella maggior parte dei casi dei giudici
è che
L'unica appena possibile l'unica pena effettuabile sia il carcere solamente per fare un esempio in ordinamenti come quello francese quello inglese
Della di tutta la percentuale dei condannati solo il ventiquattro per cento sconta la pena in carcere in Italia quella cifra arriva all'ottantadue per cento questo vuol dire che praticamente tutto quello che noi facciamo è volto a pensare che la soluzione sia il carcere quando
Pag l'evidente ci dicono ce lo dicono a dire l'amministrazione penitenziaria i detenuti veramente pericolosi nel nostro sistema sono più o meno il dieci per cento quindi tra omicidi tra associazioni mafiose
E
Tutta l'altra operazione penitenziaria il restante novanta il novanta per cento perché composto composto stranieri è composto da poveri è composto da persone che hanno problemi di dipendenza
è composto da persone che avrebbero bisogno di completamento un altro percorso avrebbero bisogno di cure avrebbero bisogno di supporto avrebbero bisogno di altre opportunità
Cosa che qui non viene per niente contemplata
Come se il carcere fosse diventato ed è diventato effettivamente una sorta di discarica sociale quindi il nostro bel fare non è in grado di prendersi in carico è come dire stabilire fare dei percorsi per delle persone
E quindi valgono tutte prese e buttare dentro a queste norme contenitore che come diceva
Sempre Adriano Prosperi prima è
Completamente come dire e tolto dalla nostra vista tolto allontanato i nostri occhi quasi che noi non dovessimo e non potessimo vederlo perché guai a renderci conto e accorgerci che quella situazione quell'istituzione esiste
Invece esiste come e fa molto male a noi il sottotitolo del nostro libro è una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini e che proprio questo che vogliamo dire se
Una persona che sta in carcere sconta tutta la pena in carcere nel momento in cui esce ha una possibilità del settanta per cento di tornare dentro
Quale la sicurezza per noi è effettivamente il fatto di mandare una persona in carcere
Quando gli altri dati sempre su questo sempre lo stesso studio dannose per il Ministero quindi non sono dati di associazioni indipendenti o di
Appunto gruppi umanitari che si occupano di questo
Il Ministero dice se invece un detenuto sconta la pena in misura alternativa alla possibilità di tornare in carcere il venti per cento dei casi e musica enorme
E per dire concludo qui prima Sergio pensando che nello stesso bacchettando per fondato fuori tema invece ha detto una cosa molto bella
Che
Parlando dei giudici è ricordiamoci che ne siamo stati sanzionati oltre che per la sentenza Torregiani in cui la Corte europea appunto ci ha condannato per il sovraffollamento nelle nostre carceri siamo condannati anche per eccessivo uso della custodia cautelare
Adesso
Un po'scesi dati ma fino ad un anno fa
Il numero di detenuti in custodia cautelare quindi persone che per la nostra Costituzione sono ancora
Come dire formalmente innocenti non fino a sentenza definitiva nel nostro ordinamento c'è la presunzione di innocenza erano più del quaranta per cento
C'era il quaranta per cento di persone nel nostro Paese che stava scontando una pena senza essere stati condannati che tutte le statistiche dicono che
Di quel quaranta per cento lametta di quelle persone saranno alla fine dichiarati innocenti
Allora nello slargo parliamo un po'della costituzione di alcuni padri costituenti a questa cosa non c'è invece un caso ricordarla perché mi volevo collega quello che è che diceva Sergio
C'è stato nomi non saprei dire chi insomma ma una proposta di appunto uno dei padri costituenti che che diceva
Perché diventa giudice antichi diventerà giudice una parte fondamentale dietro il percorso di studio di apprendimento prima di poter effettivamente
Sedersi dietro quell'aula di tribunale ed emettere una sentenza di condanna che almeno
Un mese forse si passerà un mese di tempo quello identificato dai in questa proposta
Almeno un mese del proprio della propria vita questo giudice passando il carcere il giudice che si permette e che essa che poi ha il potere avrà il potere i mandati qualcuno in carcere non può farlo senza alcun nascere che cosa il posto in cui stanno andando le persone ecco quello passa non è passata e probabilmente se
Quella proposta fosse passata avremmo
Come dire molti meno problemi di quello che abbiamo adesso che sicuramente avremo tutti quanti forse collettivamente una percezione di che aberrazione traccia
Così sono belle
Vorrei anch'io raggiungere qualcosa
Intanto affrontando proprio direttamente sfacciatamente
Quello che risulta il principale pregiudizio
Nei confronti dell'idea
Che il nostro libro intende trasmette
Ecco qual è il principale il pregiudizio
E
Un senso comune
Che appartiene alla gran parte dell'opinione pubblica
Ma che allo stesso tempo forma
Il linguaggio dominante
Nel sistema Dini dia e
In misura uguale all'interno del ceto politico e del ceto intellettuale
Se noi pensiamo che nell'ultimo quarto di secolo
In tutte le indagini
Demmo scopi che scientifiche quelle che hanno una base dunque di validità
Metodologica controllabile la questione della sicurezza
E imposta regolarmente
Dal campione rappresentativo intervistato o al primo al secondo al terzo posto
Nell'elenco delle preoccupazioni degli italiani
Ben si capisce perché il tema della sicurezza
Sia
Immediatamente considerato come il principale argomento contro l'idea di abolire il carcere
Noi
Spieghiamo nel libero che seppure
La sicurezza fosse il primo problema del nostro Paese il carcere sarebbe comunque fallimentare spetta a questo scopo e noi proponiamo ben altre più efficaci più utile misure
Ma
Intanto consideriamo quella classifica e proviamo
A
Analizzare semplicemente in maniera estremamente sintetica la plausibilità
Di quel primato della questione sicurezza all'interno del sistema divinità e di pensiero dei cittadini italiani
Utilizzando quell'arco di tempo quello stesso ultimo quarto di secolo
E
Prendendo in esame un dato che io ritengo fondamentale
Il dato relativo a quello che il delitto per eccellenza il crimine più limpidamente criminale se così si può dire tra tutti quello che attenta alla vita umana
Bene gli omicidi volontari questo
Il crimine più crimine che possiamo immaginare all'interno della nostra organizzazione sociale
Nell'anno mille novecentonovantuno sono stati mille seicentosessantatré
Tenete a mente questo numero mille seicentosessantatré
A quasi venticinque anni da quel mille novecentonovantuno nei due mila quattordici gli omicidi volontari sono stati cinquecentodue
Ciò è il numero di omicidi volontari nel nostro Paese si è ridotto di quasi tre quarti
E on Calò inaudito ora tutti sappiamo ne abbiamo parlato mille volte
Se n'è discusso in chiave occasionale ma anche attraverso indagini seri attendibili scientifiche che è un conto e la percezione è un conto è la realtà
Dunque un conto è la sicurezza percepita in un conto e la sicurezza reale un conto è il crimine percepito e un conto e il crimine reale ma atterra percezione in realtà
Deve esserci una qualche relazione questo il punto se sempre più negli ultimi cinque anni mentre il numero degli omicidi volontari
Crollava irresistibilmente anno dopo anno
La sensazione dell'insicurezza cioè
L'insicurezza percepita cresceva addirittura non siamo in presente semplicemente di una scissione terra
Criminalità reale e criminalità per scelta siamo in presenza di un'autentica Taranu gli atti
Cioè di un'autentica deformazione patologica nel nostro sistema di percezione di quel
Nemico che è diventato un termine
E allora forse e giusto molto giusto immaginare che il crimine sia all'oggetto sul quale si concentra hanno
Anzi collettive angosce sociali
Paura e per il futuro che hanno ben altra origine ovvero la crisi economica sociale e che questa insicurezza disse
Questa insicurezza sul destino proprio dei propri cari e soprattutto delle strutture del futuro dei propri figli trova uno sbocco
In un nemico
Immaginario
Che evidentemente a a
Anche un dato di realtà al suo interno sia chiaro
Anche una relazione con fatti concreti ma la cui deformazione
La sua alterazioni in questa misura abnorme rivela appunto il carattere paranoide di quel sentimento anche perché guardate una replica che poteva funzionare quindici anni fa non funziona più
Ovvero son diminuiti gli omicidi volontari ma
I cosiddetti reati di strada gli scippi le rapine furti d'appartamento non è vero
Nel due mila quattordici il tasso di delittuosità si chiama così scusate il tasso di delittuosità e calato ancora del quattordici per cento rispetto all'anno precedente
Allora ripeto massimo rispetto per queste sensazioni attenzione bias non Barmen guai a sottovalutarla guai a non cercare di decifrare le
E anche di capirle e anche di dare risposte però sappiamo che
Non è la crescita abnorme della criminalità a pretendere la crescita abnorme del ricorso al carcere perché i dati negano in maniera inequivocabile tutto questo
Ancora
Anche qui solo
Un elemento come dire Hassen ma una nota che mi sembra importante dire perché abolire il carcere a mille ragioni di ragionevolezza
Perché potremmo dire non ce l'ha ordinato il dottore non ce l'ha ordinato nemmeno la Costituzione
Pensate che nella nostra Costituzione la parola carcere
Risulta una volta sola ma attenzione risulta
Solo ed esclusivamente
Laddove se ne ne è venne negare l'uso eccessivo e abusivo nell'intera nostra Carta costituzionale la parola carcere compare una sola volta quando si dice
Che la custodia cautelare in carcere non può eccedere un determinato limite
In tutte le altre parti della Costituzione la parola pena
Sanzione misure punitive
E questo importantissimo perché come diceva prima Valentina a
Redigere ancor prima immaginare elaborare la Costituzione e Stato
Una parte di classe politica che avveniva conosciuto il carcere
E come diciamo nell'apertura del libro utilizzando le parole di Raf Vallone in Riso amaro il carcere la concepito uno che non c'è mai stato
Quelli c'erano stati quando la rivista il Ponte Arche compiacere apprendo essere qui presente attraverso un suo redattore
Chiede
Ai nostri
Padri costituenti non tutti lo ero tra gli interpellati ma tutti erano stati leader dell'antifascismo italiano o del fuori ciclismo o comunque della Resistenza cosa pensassero del carcere
Le risposte in quel numero speciale del ponte dal quarantanove se non sbaglio sono straordinari
E due colpiscono
Quella di Vittorio Foa e quella di Altiero Spinelli
Vittorio Foa argomenta
Prima con una certa prudenza e poi con un supporto quasi
Di sollievo nel poter dire quello che voleva dire come noi abbiamo avuto un sollievo nel poter riaboliremo Itaca cere poterlo scrivere sulla copertina del libro
Lui dice il massimo alla pena tre anni
Negli anni ma guardate gli altri
Si muovevano intorno ai dieci dodici quindici nessuno superava il quindici come limite estremo Altiero Spinelli questo aspetto veramente
Singolarmente divertente Altiero Spinelli come si può dire il più eccellente Trai confinati italiani dice niente carcere il confino perché ne aveva assaggiato evidentemente
Il carattere comunque afflittivo ma non pensa a un'afflizione consumata dentro una cella chiusa pensa alcun fino qualcosa che essa anzi ormai come
è molto interessante in proposito centra poco però l'Associazione inevitabile che quando si parla in Italia di detenzione domiciliare sembra che non sia detenzione
Cioè si dice quello è agli arresti domiciliari oppure in detenzione domiciliare e se ne parla come si sia un privilegiato come se si tratti di qualcuno che sta conducendo a come dire la bella vita
E in detenzione si chiama detenzione se avviene dopo la condanna prima si chiama arresti domiciliari e poi si chiama detenzione perché è una forma è pesante di privazione della libertà dunque detenzione
Quello che
Voglio dire
In conclusione
E
Per incrociare un ragionamento fatto
Da Adriano Prosperi
Quando lui ha parlato
Del romanzo di Maurizio Torchio cattivi all'uso la parola attività all'uso al senso di o abolisco del commettere il reato barra peccato
Bene
Io penso questo
E lo voglio
Dire
In una forma
Che spero arrivi
Perché il frutto più
L'atto riflessione che in tutti questi anni collettivamente
Molti di noi hanno fatto
Parto da questo parto dal vocabolario della lingua italiana
E parlo da una
Parola che è un termine è un verbo
E la lingua italiana
Il termine rimozione
A molti accezioni una la più
Ordinaria la più quotidiana e l'atto che la Polizia municipale il vigile urbano come lo si chiama fa per
Trasferire altrove un veicolo collocato in sosta vietata
Esperienza di tutti non mia perché
Non perché su un cieco ma perché non ho la patente esterno non è male per
Perché se oggi invece cieco ma c'ha la patente quindi guardate di quando lo vedete uscire anche con la sua Torpedo blu alla dicevo
Questo è
La rimozione nessun senso ordinario quotidiano banale poi ci sono dura altri significati che tutti i presenti conosco il primo un po'meno rimuovere
Appartiene al linguaggio lo chiamerei così dell'edilizia
Nel linguaggio dell'edilizia dei capomastri degli impresari edili o edili dei manovali di muratori si dice rimuovere le macerie
Cioè quando si abbatto si sta per abbattere un fabbricato una costruzione un'abitazione qualcosa di costruito c'è il problema di rimuovere le macerie cioè i detriti gli avanzi
Di quella costruzione però come sapete
Rimozione poi nel linguaggio della psiche
Delle discipline della psiche
Significa
Altro
Ma lì c'è una singola Nissim Alha inaudita coincidenza che forse possiamo riconoscere tra queste due accezioni
La rimozione riferita alla sfera psichica
Dell'inconscio di ciascuno di noi
Attiene a quel lavoro
Che
Si fa
Nel profondo per
Rimuovere appunto i detriti
I rifiuti Viscardi ma anche gli incubi le fantasie
Della nostra
Finita psichica che cinghietta ci turba ci dà angoscia
Bene
Se ricordate le cose che ha detto Adriano Prosperi il carcere e il luogo del male lo deduco dalle sue parole e il luogo dove il male è prigioniero
Per il cittadino
In quel carcere ci sono coloro
Che non hanno resistito alla tentazione del male che hanno ceduto
Alla irresistibile terribile tentazione di uccidere usare violenza rubare rapinare aggredisce
Gli altri noi
A quella tentazione abbiamo resistito perché siamo stati beneducati perché siamo innamorati perché temiamo la punizione perché esiste il libero arbitrio perché a me ad una vita piena di soddisfazioni o perché temiamo la punizione
Però
Inconsciamente Illy
Nella nostra sfera psichica avvertiamo
Che quelle sperimentazioni bene
Anche sul noi hanno esercitato esercitano potrebbero esercitare un fascino potremmo cedere bene questa consapevolezza e
Terribile
E difficile
Da sostenere questa consapevolezza
Si fa troppo ma noi non possiamo
Accettare questa consapevolezza non possiamo immaginare che quelle tentazioni siano lì e che noi possiamo cedere uno dei metodi che usiamo
Per operare quindi la rimozione e cancellare
Il luogo del male laddove il male prigioniero e cancellare il carcere allontanarlo
Tant'è vero che i cittadini non ne vogliono sapere e
L'architettura penitenziaria
Qui abbiamo
Due grandi architetti che pensano a queste cose Giancarlo Pava il Luca Zevi l'architettura di regime dunque non la loro che pensa
Queste cose con un Sapienza maligna ha fatto sì che tutte le nuove carceri da venticinque anni a oggi siano state costruite fuori
Oltre lo sguardo dei cittadini oltre la
Le mura della città oltre la cinta urbana perché noi non lentissimo
Perché il nostro sguardo non vedessimo quel male prigioniero e non è bellissima impatti
Ecco una buona ragione per parlare di carcere e per abolirlo non per rimuoverlo
Ovviamente Valentina
Anche io siamo a disposizione per eventuali domande il professor prospettica questa qui Sergio Staino fino a tardi figura
Dopo quattro Italia
Altrimenti
Nonché stati esaustivi grazie
Fisico D'Antona
Grazie
Marta approfondita
Probabilmente
E mi è molto vi hanno già raccontato i nostri ospiti pari se ammette delle curiosità in più una realtà importante che acquisti atte in Libano è che lo leggiate
Io a questo
Coordinati tra loro
Grazie aiutiamo
Organizzati Celant onesti
Allora io
Gradone quel signore che ha sempre assomiglia irresistibilmente Giancarlo Giannini in una delle sue migliori interpretazione
E a ringrazia questo punto i nostri ospiti e ringrazio Luigi Manconi ringrazio Valentina calderone ringrazia Adriano Prosperi a Sergio Staino
Il libro come dicevo lo potete acquistare
Fratelli
Sergio vuole aggiungere qualcosa
Senza entrare
Questo bisogno
Osservazione sostitutive
Ma anche cioè cioè una il primo previsto uno spettacolo in carcere sul primo più più mi dicono voto quello sull'approccio
Nonno
Faranno
Roberto
Intervallo ascolto ma lo rifanno del socio del
Comunque dovrà aiuole fanno tre vanno vorrei però come momento conclusivo no io svogliato il titolo ma
Più importante comunque sui gol mi hanno detto che ci sono poche produzioni
Ci si può prenotare
Dai documenti del gioco ed è un'esperienza comunque bello qui dell'uno per lo spettacolo e comunque il continuo sugli altri più da vicino Rigillo solo che fanno
England Journal
Astrazione
Ce ne faremo aggiungere una carotaggi io va bene per quello che sono i nostri appuntamenti reiterate il calendario che distorta dalla Cassa il calendario degli appuntamenti tra
Ne approvi Fitto per la
Presenza di Guido
Margheritini
Perché qui questa sera per dirvi che
Il trenta giugno sei non ricordo male la data il trenta giugno alle diciotto e trenta
Ci troveremo qui insieme a Guido Magherini probabilmente anche Ilaria Cucchi
Per presentare il libro di Matteo del giornalista Matteo Galli dal titolo Riccardo Magherini raccontata e la mia storia
è una casa che ne abbiamo fatta anche perché l'undici è iniziato traccia essa quei c'è anche l'autore Matteo cali che saluto
E quindi ricorda che questo appuntamento del trenta giugno prossimo alle diciotto e trenta
Diciamo segretario fa la proposta per il ponte anche se non sono un un redattore del ponte però appunto tutta la relazione molto interessato alla questione della però può se nel carcere e con la mia domanda molto semplice questa serbo voi qua fino a che punto diciamo sui no questo amore vi siete ispirati come
Al
Al magistero Pazzaglia qui alla grande esperienza
Avuto avanguardista italiana di abolizione dei manicomi poi c'è stata e soprattutto dalla
L'abolizione di ospedali psichiatrici giudiziari ma mi interessa anche dal punto di vista diciamo del del metodo cioè della negazione
Del carcere così com'era stata negoziato erano stati negati diciamo i manicomi idea era quella del del
Trovarsi di fronte a delle strutture infernali che avevano una storia tra l'altro l'Italia aveva un grosso ritardo rispetto a Paesi
Gli altri Paesi europei così come ora dal suo punto di vista ci si ritrova rispetto al carcere questo uso abuso il carcere che invece
Verso i Paesi europei non c'è
Ecco se questo diciamolo potrebbe rappresentare una sorta di vantaggio paradossale nel senso che
La talmente diciamo per verso l'utilizzo che si potrebbe innescare un movimento
Scusa un momento di di di di appunto anche popolare intimiditi negazione ecco co come avete utilizzato battaglia se l'avete utilizzato grazie
Grazie
Io finalmente finalmente posso
Dico grazie a questa domanda finalmente posso fare un'affermazione che
Come voi in me
Da alcuni decenni
In un parallelismo Arditti ISSI mo'suggerite aumenti da questa domanda
E dunque
Anche un po'grossolano perché lo sto
Improvvisando
Devo dire che
Abolire il carcere come abbiamo cercato di argomentare
Non significa in alcun modo né
Pensare
In una sorta di folle utopia che sia possibile abolire il reato mine
Che sia opportuno
Abolire l'antenna
Perché faccio questa premessa che io ritengo per lo studio che in questi decenni ho fatto dell'opera basa Liliana
Che la frase attribuita a Basaglia da letture superficiali onda avversari disonesti
Nella
Successione di parole che gli è stata
Diciamo assegnata è una frase falsa
Cioè arrivo a dire che Basaglia non ha mai detto la malattia mentale non esiste
Capisco tre possono saltar fuori base agli anni di tutte le generazioni a dire no l'ha detto
Quello che io so e che da una lettura approfondita che ho fatto in passato
Nel complessivo lavoro Anna di analisi sul tema questo concetto non emerge mai
Basaglia dice due altre cose fondamentali l'una tanto importante quanto l'altra innanzitutto
Non inventando incerto ma sulla scorta e sulla scia di altri precursori pone l'accento sulle radici ambientali della malattia mentale
Che si intrecciano si combinano affiancano le radici psichiche
Ed è la prima
Importante acquisizione valorizzare le radici ambientali la dimensione sociale
Seconda affermazione fondamentale
Quella che
Poi produce quello straordinario risultato
Il manicomio non solo non cura la malattia mentale
Ecco dove noi copiamo Basaglia ma la riproduce all'infinito la grava la peggiorerà
In questo senso possiamo dire davvero e non oso nemmeno per un secondo accostare la nostra povera
Trigoria alla nostra modesta riflessione quella di di un grande del pensiero non c'è nessuna forma di piaggeria nei confronti personalità come la somma consapevolezza dei nostri limiti non c'è da parte nostra nessuna tentazione di accostare
Il nostro lavoro quello ma sicuramente c'è in quel lavoro qualcosa per noi di fondamentale
E da questo punto di vista da questo punto di vista davvero
L'idea che il carcere
Di di se sei d'accordo Valentina e veramente una macchina che raid
Khalilzad prima e poi riproduce all'infinito il crimine è proprio
Una affermazione costruita su quell'idea base Agliana
Per cui il manicomio non solo
Radicalizza la malattia ma la riproduce all'infinito e dal manicomio non c'è salvezza come siccome noi diciamo dal carcere non c'è salvezza e non si può riformare il carcere così come non si poteva riformare
Il manicomio perché quella che abbiamo descritto nel libro
Con quelle registrazioni delle conversazione tra classe dei poliziotti per
Pensieri ma tutte le storie che conosciamo e di cui ho fatto i nomi e cognomi prima quelle storiche lì non sono la patologia del carcere
Sono la sua ordinaria fisiologica la sua normalità
Va bene grazie davvero a tutti grazie mille grazie grazie grazie