Achille Occhetto incontra gli operai torinesi (Teatro Nuovo)

Diamo inizio a questa nostra manifestazione
In questa giornata nazionale di iniziative di lotta di mobilitazione sui temi del lavoro
Sono qui come avete già visto sul palco
Il compagno Achille Occhetto segretario generale del Partito democratico della sinistra
La
La compagna Silvana da Mary segretaria regionale del pare del PDS i parlamentari uscenti compagno Luciano Violante compagno Ugo Pecchioli
Angela migliaia sto che credo sia in sala la compagnia a Pinuccia Bertone che non può essere presente perché impegnato in un dibattito arrivo del compagno Renzo Giannotti
Il compagno Villar Manfredini sei in sala
Sono inoltre pre-serie compagno Piero Fassino io pregherei di salire al compagno Claudio Scarchilli e responsabile dei problemi del lavoro della federazione
E poi i compagni che porteranno le loro testimonianze sulle fabbriche che stanno conoscendo i travagli drammi della crisi in questi giorni Rita comincia dal compagno Rocco Larizza
Della FIAT Mirafiori la compagna Pelissero tenesse K F il compagno siciliano della Pavesi compagno Melchiorre della altissimo inoltre compagno Sergio Sardo Claudio Sabattini chiedo scusa
Segretario regionale della CGIL poi saluto con particolare piacere il compagno Massimo Salvadori che come sapete ha accettato la proposta di essere che gli è stata formulata di essere candidato nelle nostre liste per le prossime elezioni polittico
Come dicevo questa è una giornata di iniziativa sui temi del lavoro la difesa e la valorizzazione dei diritti e delle condizioni di lavoro rappresenta un elemento forte di continuità con tutta la parte migliore e più nobile e più grande che è stata del Partito Comunista Italiano di cui domani
Sarebbe ci si ricorrerebbe il settantunesimo anniversario della fondazione non è casuale che noi questa sera
Vogliamo fare questa manifestazione incentrata su questo tema la difesa e la tutela la valorizzazione delle condizione del lavoro perché il radicamento
Nel mondo del lavoro è dicevo l'elemento di continuità forte con quell'esperienza ma è anche un elemento
Forte
Strategico del futuro di questo nostro partito democratico della sinistra
La gli appuntamenti che aspettano nel nostro Paese sono tali per cui se non c'è un partito che sia capace di portare al livello del governo del Paese quelli che sono i bisogni
Delle masse lavoratrici dei lavoratori del della dell'impresa della fabbrica in primo luogo se non c'è questo i grandi appuntamenti di integrazione europea una politica industriale che consenta di superare questa la crisi industriale in cui il Paese ormai avvitato se non ci sarà un partito capace di fare questo
Il nostro paese questi appuntamenti gli mancherà ma su queste cose
Parleranno i compagni che porteranno le loro testimonianze parlerà il compagno Achille Occhetto io voglio dire due parole per completare questa mia brevissima introduzione su un tema che è d'attualità in questi giorni a Torino
Noi come sapete avevamo a Torino un sindaco che era salito sulla prima poltrona della città non senza un qualche aiuto da parte di un altro importante personaggio di questa nostra città
Un avvocato di nome Agnelli il suo impegno era stato quello dello sindaco Zanone il suo programma era di portare Torino in Europa come ha detto efficacemente più di una volta il compagno Domenico Carpanini
Invece di portare Torino in Europa è riuscito al massimo fare Luís ha utilizzato Torino come una giostra è appena riuscito sapete la giostra quella delle catene si prende lo sci Miotto al volo
Poi si scende non ha nemmeno fatto il giro premio ed è tornato
A Roma ora i partiti della maggioranza
Si sono
I partiti i partiti della fu maggioranza stanno trattando si litigando si guardano in cagnesco
In realtà di cosa stan parlando
Stan parlando da un lato di come mettere qualche toppa alla crisi di una maggioranza che ha una crisi politica che ne abbiamo denunciato fin dal primo momento
Dall'altra parte nel mentre mettono queste top cercano di metterla Sparta indossi le poltrone al meglio partendo sì le poltrone al meglio allora dato che i liberali devono cedere la poltrona i repubblicani vogliono in cambio
Dicono per ragioni di equilibri loro non non vogliono che si parli di mercato delle poltrone dice che siamo dei pro e di equilibri e vogliono in cambio il vicepresidente della Regione qualche presidenza di aziende municipalizzate
Mentre loro fanno questo noi abbiamo fatto un'altra cosa ne potrei dire tante ma ne dico una abbiamo preso l'iniziativa di bloccare la proposta di della delibera con la quale si volevano aumentare le rette delle mense delle refezioni degli asili nido delle materne e delle elementari portandolo da centotrentasei a trecento mila lire al mese
E l'iniziativa di fare ricorso al Coreco che ha obbligato la Giunta a che ha sospeso la delibera che obbligato la Giunta rivedere l'abbiamo la prese il nostro gruppo consigliare non la pre esche e soltanto dopo che noi siamo andati a chiedere al gruppo di Rifondazione al gruppo dei Verdi di firmare il ricorso al Coreco questi vanno fatti ecco quindi quando queste sono questo è
Questo è quello che noi abbiamo fatto in questa crisi è questo il modo concreto non ideologico non verboso col quale noi diciamo di stare dalla parte dei lavoratori rischiamo di stare dalla parte dei deboli
Ecco se
Come non è nemmeno escluso che succeda e come potrebbe succedere dopo le elezioni questi signori Sisto Ferrandi trattare sulle poltrone prenderanno atto che questa città se vuole davvero entrare in Europa
Ha bisogno di una maggioranza che sia capace di governare allora noi ci siamo ma deve essere una maggioranza diversa deve essere una maggioranza che non è una un metti un posto a tavola in più a una ma deve essere una maggioranza radicalmente alternativa nei programmi e nei contenuti nei metodi di governo a questi noi ci cercheremo su questa questione seria perché sta facendo regredire più di quanto non vorrei che le disse questa città su questa questione della crisi Dorino noi pensiamo di far bene attenendosi a queste linee che io qui ho cercato di dire
Dora la parola per nome
Far perdere altro tempo ma credo di non averlo fatto aprirei subito la nostra manifestazione diciamo entrando nel vivo
Facendo parlare facendo portare qui le testimonianze delle situazioni di difficoltà di crisi che vivono alcune delle più importanti realtà della nostra città e della nostra Provincia e inizierei
Da compagno Rocco Larizza delle meccaniche della FIAT Mirafiori al quale do la parola
Io proverò a dire brevemente il mio punto di vista futurista spero anche degli altri compagni della FIAT Mirafiori
Fu alcune questioni
Credo che tra le tante novità di questo fine legislatura dobbiamo considerare lo scontro aspro che si è aperto tra il governo e gli industriali
Si stanno rintracciando le colpe della crisi
Di una grave
Dunque la prima considerazione e che la crisi c'è e che non è una questione congiunturale come han cercato di spiegarci o l'inizio della cassa integrazione alla figlia
Se si è arrivati a questo livello di polemica le cose devono essere davvero gravi
Ma qual è la verità chi ha ragione
Io penso che l'industria del Governo hanno entrambi sì a torto che a ragione
Ma hanno soprattutto torto perché in questi anni questi lunghi anni dagli anni ottanta arrivare ad oggi hanno fatto tutto da soli
Io credo che
Non possa passare sotto silenzio neppure il tentativo meschino di pensare che questioni così gravi possono risolvere semplicemente intervenendo sul costo del lavoro o meglio cancellando la scala mobile
Come se fosse la causa di tutti i mali che hanno colpito l'economia nazionale nel corso di questi di questi lunga
Io credo che vada sostenuta con forza la proposta del PDS la proposta avanzata in Parlamento affinché le parti sociali possono fare davvero una trattativa
Pare una struttura del salario moderna che faccia giustizia anche di una situazione di bassi salari tra cui sicuramente si possono annoverare i lavoratori della figlia
Cresce tra i lavoratori ma non credo solo della FIAT la preoccupazione
Per il problema del posto di lavoro
E noi sentiamo ma mano che si sentono le cifre dalla messa in cassa integrazione del ricorso alla mobilità
Che i rischi di licenziamenti di massa si stanno avvicinando per questo è importante sostenere anche una iniziativa forte per adeguare gli strumenti di tutela dei lavoratori
Le cause della crisi io credo le spieghi bene Romano Prodi che non è certo un uomo dalla nostra parte
Che lancia un allarme per il rischio che corre l'industria italiana e afferma senza mezzi termini che tale rischio è nato
Da un infausto connubio fra un sistema politico del tutto incapace di comprendere le regole della società industriale e Unindustria che non ha indirizzato l'accumulazione degli anni ottanta verso l'innovazione noi abbiamo tutti presenti qual è stata la ricchezza accumulata dalla FIAT in quale uso ne hanno fatto per ridurre la fabbrica in uno Stato in cui è oggi se oggi la pietra ingovernabile questo non può certo essere caricato sulle spalle dei lavoratori che hanno incrementato come ormai riconosciuto la produttività a livelli più alti di quelli europei secondo i suoi solo al Giappone
Quindi siamo stati di fronte alla mancanza di una politica industriale del governo è una scarsa lungimiranza degli industriali italiani
La situazione della FIAT è stata a lungo sottovalutata ancora in questi giorni soprattutto nel giornale che mandano a tutti i lavoratori i dirigenti della FIAT minimizzano la crisi
E quindi non sono in grado di fare la giusta autocritica di affrontare fino in fondo le questioni che abbiamo di fronte
Questa è una crisi figlia degli anni ottanta
Si son volute fare delle scelte queste scelte hanno incrementato la produttività
Ma il fatto che i governi che si sono succeduti hanno elargito una quantità enorme di risorse alle grandi imprese soprattutto a partire dalla FIAT e queste risorse sono state utilizzate senza alcun controllo quindi nella totale assenza di una democrazia economica
Oggi questa assenza di democrazia economica vive e una delle cause fondamentali della mancata efficienza del mancato ammodernamento
Della dell'industria italiana
Certo investimenti ne hanno fatti anche nel processo produttivo ma i prodotti sul mercato non sono in grado di reggere la concorrenza
I ritardi l'abbiamo denunciati più volte io non mi posso fermare per ragioni di tempo
Ma i ritardi sulle questioni della qualità totale della fabbrica integrata ogni giorno di lavoro dentro la pietà né può verificare anche in una difficoltà oggettiva che oggi la gerarchia aziendale preparate formata per altri scopi non è in grado di misurarsi con i nuovi problemi di un'industria moderna
Ma la FIAT ha fatto di più in questi anni è stata il modello di una ristrutturazione industriale stata il modello di relazioni industriali inadeguati incapace di valorizzare chiuse capacità dei lavoratori detto loro potenzialità che la loro volontà di farsi carico anche dei problemi dello sviluppo
Noi credo posso dire tranquillamente la lezione l'abbiamo imparata
Non intendiamo farci mettere nell'angolo né intendiamo essere subalterni alle scelte dell'impresa
Quindi ci rendiamo conto che bisogna fare dei passi avanti anche rispetto alle nostre esperienze del passato
Noi riteniamo anche che non basti rivendicare più democrazia in fabbrica e nuove relazioni sindacali bisogna cominciare a entrare anche nel merito delle questioni bisogna anche essere disponibili dal governo dei processi
Che si stanno sviluppando all'interno delle aziende
Non deve però mi succede
Che all'interno di delle fabbriche italiane all'interno degli stabilimenti FIAT qualcuno possa impedire ai lavoratori per lunghi anni di eleggere persino le loro rappresentanze sindacali
La democrazia è il primo passo responsabilizzare i lavoratori e il primo passo per riuscire a fare de davvero una scelta e costruire una svolta nelle relazioni industriali
Quindi il rapporto con il tra sindacati e lavoratori deve essere
Rivisto soprattutto un punto di vista democratico e qui voglio dire una cosa
Siamo in una fase di polemiche
Anche di settarismo io ho potuto constatare in questi mesi il bisogno il bisogno dei lavoratori hanno di unità di fronte a una crisi pesante e di fronte a diritti legali
Quindi noi dobbiamo essere i promotori di una cultura della unità e dell'autonomia del sindacato all'interno dei luoghi di lavoro
Infine
Consentitemi una considerazione che spero non vi sembri retorica
Voglio riferirmi ai colpi che vengono dati in questi tempi alla Costituzione italiana
E noi sentiamo
E siamo preoccupati per quanto sta avvenendo ma io voglio riferirmi a un attacco che dura da tempo
Un attacco al principio fondamentale contenuto nel primo articolo della Costituzione
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
Il lavoro è stato delegittimato
è stato emarginato
E attraverso questi sono stati colpiti i diritti dei lavoratori
Ma ebbene che si prenda coscienza è stata colpita anche l'efficienza dell'impresa in mancata la motivazione di fondo dei lavoratori come produttori e noi ci chiediamo se può una repubblica fondarsi su qualcosa di marginale
E ci chiediamo proprio in un'Assemblea come la nostra di se non il PDS oggi potrà far rivivere la dignità del lavoro in questo Paese
La risposta compagne e compagni sta nella capacità autonoma e unitaria dalla nostra azione dei prossimi mesi
Dipende soprattutto da questo partito se nella Repubblica anche rinnovata chi lavora produce e paga le tasse avrà il ruolo che gli compete appunto da un in un paese moderno e avanzato
Grazie resa adesso compagno Lillo siciliano operaio della Pavesi di Cascine Vica
Grazie
Vi leggerò questo documento a nome del consiglio di fabbrica e di tutti i lavoratori di questa piccola azienda
Sicuramente finora non avete mai sentito nominare
Questa è un'azienda che in trent'anni ha prodotto noi la definiamo consultato con una frase gallina dalle uova d'oro
E che in questa frase c'è raccolto tutto sono accolti trent'anni di storia e trent'anni di profitti e trent'anni di nostri buoni stipendi
Il gruppo pavesi è formato dallo stabilimento di Cascine Vica dove si producono macchine e linee automatiche per la produzione visto attori per motori elettrici e però alternato
E dallo stabilimento di mappa specializzato nella produzione di sistemi flessibili per lavorazioni meccaniche
Impiega circa duecentocinquanta dipendenti centosettanta dei quali a Cascine Vica ed ha un indotto almeno pari al totale dei dipendenti
Utilizza propria tecnologia e propri brevetti industriali estesi in tutto il mondo per la realizzazione del prodotto che ha un alto livello di sofisticazione
Partecipa a livello al programma Eureka
Il prodotto viene per l'ottanta per cento esportato in tutti i Paesi del mondo in alcuni dei quali esistono rappresentanze e centri di assistenza locale
Il fatturato consolidato mille novecentonovanta del gruppo è stato di sessantaquattro miliardi
Mentre quello del novantuno e previsto in settanta miliardi
Per il novantadue vi sono ordini per circa diciotto miliardi
Con ulteriori possibilità in via di definizione ma bloccati dall'avvio delle procedure delle procedure di concordato preventivo cioè il passo precedente al fallimento
Nel mille novecentottantotto con la variazione dell'assetto azionario è iniziata una nuova politica aziendale
L'aspetto finanziario speculativo viene a prevalere su quello tecnico produttivo
Viene sostituito il gruppo dirigente
Si cerca di realizzare una struttura da grande azienda ed in seguito viene smantellato un intero reparto produttivo senza prevedere una riqualificazione del personale del
Viene nel frattempo modificata la ragione sociale e tentato una joint-venture con un gruppo tedesco
Esperienza che si conclude con il riacquisto da parte della vecchia proprietà
Il risultato che si ottiene è quello di determinare una perdita d'identità dell'azienda e l'interruzione di quei processi creativi e informali dei lavoratori che sono stati per anni quelli che hanno risolto i problemi e fatto la qualità del prodotto pavese
La crisi nei Paesi dell'Est e il venir meno degli ordini preventivati fa precipitare la situazione
In quanto le banche di fronte al portafoglio ordini acquisiti dichiarano la loro indisponibilità ad erogare i prestiti necessari in relazione a debiti accumulati e alla riduzione del venti per cento dei margini di rischio che le banche si prendono
Essendo questa un'azienda leader a livello mondiale ci sembra indispensabile sottolineare l'interesse strategico che essa assume in Italia ed in particolare nell'area piemontese
Ci chiediamo
Perché dovremmo fare un ulteriore regalo i nostri concorrenti esteri regalando loro cinquanta miliardi di fatturato di macchine coordinatrice all'anno
Perché disperdere un potenziale umano ad alta preparazione ed esperienza specifica in questo settore
Perché è permettere a qualcuno di impadronirsene per poche lire del lavoro creativo di centinaia di persone che si sono succedute in questa azienda in tutta la sua ormai trentennale storia
è possibile che la classe imprenditoriale di questa Regione e più in generale quella nazionale non trovi un minimo di orgoglio e intervenga dimostrando di essere classe imprenditoriale responsabile anche nei momenti meno favorevoli visto che ha detto della proprietà attuale si tratterebbe poi di una decina di miliardi una decina dieci miliardi
Oltre ad un periodo di l'azione del pagamento dei debiti
Noi crediamo che questa sentito azione riguardi tutto il settore dei beni strumentali si perdono i casi del Comau della Rambaudi e della Sandretto nell'area torinese
C'è un forte rischio che vi sia una fuga degli imprenditori fuga che rischia di compromettere il futuro produttivo dell'area torinese depauperando la di tutti quei prodotti ad alto livello aggiunge
Il consiglio di fabbrica insieme a tutte le maestranze ritiene che con la dovuta riorganizzazione rivalorizzazione del lavoro dei dipendenti pavesi
Sia possibile riprendere ed espandere la nostra attività
I mercati cinese su cui siamo già presenti
Indiano facilmente acquisibili nonché quello australiano offrono ottime prospettive senza trascurare tutti i nostri clienti europea subito e nordamericani
Che plaudire ebbero ad una iniziativa che continui ad assicurare loro assistenza parti di ricambio nuovi prodotti
Riteniamo indispensabile che si pervenga ad una soluzione in tempi rapidi proprio per impedire lo smembramento del tessuto produttivo e l'accaparramento da parte di concorrenti minori di quel numeroso nucleo di specialisti attorno al quale ruota l'intera azienda
Non dimenticando che tra i nostri concorrenti
In tutto il mondo sono tre di una certa importanza
Nonostante tutto grazie al prestigio conquistato negli ultimi decenni noi siamo in questa fase quelli con più ordine acquisiti
Come lavoratori stiamo mettendo in atto tutte quelle iniziative che nella ricerca di uno solo di una soluzione privilegi non quelle di una continuità e di una permanenza produttiva nella sede attuale che salvaguardino il maggior numero di culto di lavoro possibile
Ringraziamo i compagni del PDS Achille Occhetto per averci dato la possibilità di intervenire a questa manifestazione e chiediamo che il PDS si faccia carico della rappresentanza del mondo del lavoro a Torino e nel nostro Paese crac
Assicuro rassicuro accompagna il siciliano
E do la parola al compagno Melchiorre della altissimo di Moncalieri che come sapete dal nome ricorda anche il segretario di un noto partito non molto grande
Leggo questo intervento a nome del consiglio di fabbrica altissimo
L'altissimo un'azienda della componentistica auto si trova a Moncalieri in provincia di Torino fondata da Aimone altissimo padre dell'attuale segretario del Partito liberale italiano
è stata ceduta nel mille novecentosettantadue alla famosa ITT
Multinazionale americana che nell'agosto mille novecentonovantuno venduto l'azienda al gruppo Rigamonti
Una finanziaria con sede a Milano
Che controlla altre dodici aziende che occupano due mila seicento lavoratori contra centottanta miliardi di fatturato nel mille novecentonovantuno
L'altissimo produce fanali accendini rivelatori di benzina e occupa a oggi trecentonovantacinque dipendenti l'età media è circa quarantasette anni con il quaranta per cento di manodopera femminile
L'avvento di questa nuova proprietà è stato drammatico
Nel giro di sei mesi sono passati dalla promessa di massicci investimenti
I nuovi mercati garantiti dal più grande produttore d'auto italiano
Alla dichiarazione di un piano di riorganizzazione che ridimensiona drasticamente l'azienda fino a metterne in discussione la sopravvivenza
Ci hanno detto nessun progetto di rilancio ci sono duecentoquarantacinque lavoratori in esubero da cacciare
Su trecentonovantacinque occupati
Nel mese di dicembre impiegati tecnici e operai hanno iniziato un durissimo scontro che tuttora conti per la difesa della struttura produttiva contro un progetto che se attuato significherà la chiusura dello stabilimento e chiaro a questi signori non interessa la potenzialità dell'azienda in quanto a risorse umane professionalità tecnologiche
Al fatto che per anni l'esperienza dei lavoratori unità le capacità progettuali abbiano fatto di questa azienda una tra le più importanti del settore
La crisi degli anni ottanta ha avuto pesanti Riccardo ripercussioni sulla componentistica
In altissimo è stata superata grazie alla codeterminazione tra lavoratori e direzione aziendale
Su tutti i processi produttivi e organizzative
Questo ha fatto emergere un ruolo positivo dei lavoratori tutti
E ha liberato le capacità tecniche dal vincolo della gerarchia
In sintesi sia raggiunto in altissimo quel difficile equilibrio di interessi comuni tra lavoratori e azienda
Interessi comuni dell'azienda in quanto tale e non della proprietà
Oggi la proprietà padroni tornano alla carica con violenza e ci vogliono ricacciare indietro nella storia assegnandoci il ruolo di cogestione degli esuberi ed è il licenziamento
Le esperienze da noi fatte ci hanno dimostrato che la difesa e il rilancio di una struttura produttiva non sono argomenti che attengono solo la proprietà
Anzi
Le scelte della proprietà non sempre coincidono con gli interessi dell'azienda
La volontà di concordare i processi organizzativi gli investimenti il cosa e come produrre sono la nostra forma di governo della fabbrica
Non siamo l'unica esperienza pur nelle rispettive diversità e peculiarità Olivetti Aster Ardea Liberti per citarne alcune hanno posto queste problematiche al centro della loro anni iniziativa oggi padronato tenta di ricacciare il sindacato al ruolo di subordinazione alle scelte del sistema
Democrazia non è solo il diritto al voto ogni volta che si è chiamati alle urne e poi basta
Democrazia e partecipazione e trasparenza e provare forme che ci permettano di conoscere le scelte e le strategie di un'azienda controllarle e codeterminarla
Avere a disposizione strumenti legislativi perché la codeterminazione non avvenga per subordinazione ideale o ideologica il capitale al padrone
Ma perché conosco discuto l'otto concordo e condivido
Da questa crisi la sinistra il PDS deve trovare questi spazi e proporsi questi obiettivi
Per uscire con nuovi e più avanzati strumenti legislativi di partecipazione controllo
Nella nostra zona sono due mila i lavoratori già dichiarati esuberanti solo tra le aziende metalmeccaniche
Il consuntivo novantuno mila novecentonovantuno delle aziende della nostra zona con più di dieci dipendenti novantaquattro aziende che occupano quindici mila trecentocinquanta addetti circa mille centonovantadue settimane di cassa integrazione
Sei mila tredici lavoratori coinvolti almeno una volta una settimana
Pari al trentanove per cento degli addetti
Questi dati ci fanno dire che altre centinaia di licenziamenti sono prossimi a essere denunciati
Il tutto è regolato da una legge la nuova legge due due tra alla quale tutte le aziende si appellano per cacciare dalle fabbriche i lavoratori dichiarati esuberanti
Usando lo strumento della mobilità che altro non è se non il trasferimento dei lavoratori dal posto di lavoro all'Ufficio di Collocamento
Una delle cause dell'inefficacia di questa legge è stata la lungaggine legislative che ha fatto sì che sia stata varata nel peggior momento possibile e non più al passo coi tempi
Non può prendersi rende sotto i quindici dipendenti inoltre lo strumento della mobilità deve essere una vera garanzia da posto di lavoro a posto di lavoro cosa che oggi non è
Come zona FIM FIOM UILM hanno rivendicato lo stato di crisi territoriale per far fronte con i prepensionamenti alle situazioni peggiori
è in atto una palese de industrializzazione della regione
Con trasferimento di risorse tecnologie capitali che se non fermati con un progetto complessivo di rilancio rischiano di portare la Regione Piemonte all'assistenza come una regione del Met mezzogiorno e non come un'area che guarda all'Europa
E necessario che il partito esca da questa situazione di discussione interni ma si attrezzi a diventare il partito che guida la sinistra nella lotta per la trasformazione della società
Siamo a te abbiamo adesso l'ultima l'ultima delle in degli interventi delle testimonianze di una compagna Agnese Pelissero operaia delle S Kft
Che come
Sapete è un'altra azienda chi sia per dove e sia per la proprietà ha molto a che vedere con un'altra importante famiglia della nostra della nostra città
Prego
Compagni
E con l'angoscia nel cuore che prendo parte a Pavona per esporgli la situazione lei avesse campane da oggi quattrocentocinquantaquattro come compagni di lavoro sono fuori dalla fabbrica
Le lettere di messa in cassa integrazione a zero ore sono arrivate sabato che qualcuno è stato avvertito soltanto con una telefonata
Questa volta nell'uccisione lesse K F giudiziarie dopo sole due incontri tra azienda e sindacato
Ed è una inaccettabile forzatura che tende a far passare le decisioni aziendali senza tenere conto delle proposte dei cavatori
Ma la linea aziendale è inaccettabile comporta la messa in mobilità dei lavoratori più anziani per i quali dopo una vita di lavoro vi sarebbero gravi conseguenza pensionistiche e per i più giovani circa cento vorrebbe dire quasi certa disoccupazione tutto questo fa parte di un'agenda che in questi anni ha già decimato i posti di lavoro
Che ha condotto una ristrutturazione sbagliata nei tempi nei mondi dagli strumenti che ha fatto finta di adeguarsi a delle nuove tecnologie trasferendo da uno stabilimento all'altro macchinari obsoleti un'agenda in cui per anni si sono verificati gli sprechi enormi
E cattive gestioni dovuti anche ad una politica dirigenziale di tipo clientelare
Che ha determinato perdita di professionalità e di attuazione al lavoro nonché a un eccessivo turnover mettendo i cd che non hanno trovato spazio nella politica restrittiva della S.p.A. perse
Le conseguenze sono le eccedenze che nelle intenzioni Vegas K F dovrebbero essere digerite solo dai lavoratori e dal territorio
Ma i lavoratori vedrai se K S territorio in particolare il Pinerolese in cui sono gli stabilimenti di Herat ska Pinerolo e soprattutto a Villar Perosa
Senta parte vuole tagliare trecento e tredici posti di lavoro
Non possono i lavoratori non possono digerire la perdita di altre occasioni di lavoro
Il Pinerolo rese il venti anni
Ha già perso circa quindici mila posti nel solo settore metalmeccanico in venticinque anni io sono stabilimento di Villar Perosa ha perso circa cinque mila occupati
Come Giovanna e in particolare come Val Chisone ci troviamo a non avere più prospettive perché non vi sono più investimenti
Perché da decenni constatato ignora il nostro bisogno di infrastrutture perché stiamo subendo la concorrenza nella vicina Francia del sud
Dove lo Stato ha creato condizioni ottimali per l'insediamento di nuove attività produttive
Sepolti ore tra presto stiamo assistendo anche al trasferimento di tre aziende Pina pavesi al Novartis scorta e si dice anche l'amante a nome dei miei compagni di lavoro voleva essere K F
Chiedo al partito
E ai nostri compagni presenti nei comuni in provincia Regione e Parlamento di aiutarci di non lasciarci soli perché la nostra battaglia era difficile non solo dai dati resi ed alle scelte aziendali
Ma anche da una decennale politica della S.p.A. appare essere tendente a indebolire e a spaccare il sindacato
La nostra battaglia Seedorf particolare su tre fronti
Nell'immediato dovremmo riuscire a fare cambiare la linea aziendale assicurando ai lavoratori ulteriori occasioni di prime posizionamento
Non ci bastano cinquanta casi previsti per il novantuno e non possiamo accettare cioè l'azienda si dichiara indisponibile rendere novantadue assommano centocinquanta aiutarci
Devo dire che stasera in televisione arriva al telegiornale del Piemonte
Ho sentito che c'era il ministro del lavoro Marini dieci prendiamo un certo impegno su gas da parte speriamo che non sia solo a parole
Inoltre per limitare i danni pensionistici e l'espulsione di coloro che ancora sono lontani dall'età pensionabile dobbiamo riuscire a imporre andasse K F il principio della cassa integrazione a rotazione
Questo anche per garantire maggior solidarietà tra i lavoratori e per consentirne il rientro a termine della crisi
Da subito e per il futuro dobbiamo ottenere dall'agenda maggior trasparenza non possiamo continuare ad accettare la navigazione a vista
Gli annunci drammatici di nuove eccedenze dobbiamo sta dobbiamo sapere boh con quali prospettive con quali volontari questo gruppo ha girato in futuro
Dobbiamo riuscire a tarda età trovasse K fare una questione centrale per il territorio tutto organizzato tese che sta soffrendo per la crisi di questa azienda
Dobbiamo batterci per ottenere dai assetata emette un maggior rispetto delle nostre esigenze come territorio ma soprattutto dobbiamo ottenere dallo Stato e dalla Regione maggiore attenzioni
Abbiamo bisogno di una politica di rilancio del territorio dobbiamo riuscire a realizzare nuove strutture e infrastrutture per consentano all'azienda che ci sono di rimanere e a quelle che si potrebbero insediare di farlo a condizioni vantaggiose
Il laboratorio assetata FI portano e vogliono lottare per difendere la loro fabbrica e dopo posti di lavoro ma la loro lotta e anche per il territorio ed è il superamento di questa crisi
Per del Pinerolese non diventi una riserva per detti delusi e disoccupati
Chiediamo aiuto ai compagni al PDS e a tutta la sinistra queste questioni vengono affrontate con la massima determinazione a tutti i livelli
Grazie allora prima di concludere questa nostra manifestazione solo due informazioni importanti allora una è che sabato venticinque gennaio a Milano c'è una manifestazione contro il razzismo
Il lo slogan il titolo meno clandestini più cittadini organizzata da varie associazioni fra cui la sinistra giovanile ed altri lei è prevista è possibile acquistare diciamo prenotarsi per parteciparvi pullman partono da Torino dalla solita piazzetta Reale alle dodici e trenta non è sospesa al pomeriggio il prezzo è di lire sette mila
La seconda informazione io nella mia introduzione l'ho accennato a questa questione delle rette per la refezione scolastica Torino c'è un comitato che sta continuando lo stato di agitazione su questo tema
Per le compagne e compagni del partito che sono interessati a diciamo a lavorare su questo vi è una riunione dopodomani c'è mercoledì alle ventuno in Federazione approfitto perché può è un tema che tocca da vicino molti della nostra città
Questi erano i due informazioni adesso concludiamo dando la parola al compagno Achille Occhetto
Care compagne e compagni
Questo nostro incontro si svolge in un momento come voi sapete molto difficile dalla vita nazionale
Il progetto politico del PDS
Affronta la verifica forse più ardua
Siamo ormai alla vigilia di una campagna elettorale la cui posta e assai alta
E la rifondazione democratica per la Repubblica
E grande il nostro allarme per la situazione del Paese per le sorti della democrazia in primo luogo ma anche per la gravità della crisi economica e sociale perché questa crisi investe i grandi gruppi come la piccola e media impresa d'altro canto proprio qui
Prima che io prendessi la parola avete avuto un saggio estremamente drammatico e vivo
Della situazione in cui versa il lavoro
In Italia
Infatti ogni giorno arrivano notizie che sembrano un vero e proprio bollettino di guerra cioè il pericolo vero di una deindustrializzazione
Una cosa per noi c'è
E questo non voglio dire a tutti i rappresentanti dei lavoratori che hanno chiesto la protezione e l'appoggio
Sì l'autentico partito di sinistra dei lavoratori quale quale vuole essere il nostro
Io voglio dire una cosa deve essere certa che il conto
Non può essere presentato ai lavoratori
E soprattutto non può essere presentato ai lavoratori un conto salato in termini di occupazione
Noi lo vediamo incombente sul Paese il rischio di una disoccupazione di massa e tocca ora anche le zone forti
Nel centro nord
Il Piemonte e Torino sono colpiti da un declino industriale
E poi determinare situazioni dirompenti FIAT Pirelli Olivetti
Gruppo finanziario Teksid ex Riva
Indotto dell'auto
Sono indubbiamente punti strategici dell'apparato produttivo italiano
Che rischiano oggi una ristrutturazione serva
Noi non possiamo accettare i licenziamenti di operai di tecnici ed impiegati
Non si può spargere al vento
Un immenso patrimonio di abilità
Di esperienza
Di capacità professionale non se poi lo si deve fare
Ed è necessaria quindi una oculata gestione del mercato del lavoro e degli stessi
Ammortizzatori sociali
C'è una forte richiesta di cassa integrazione dei prepensionamenti alle imprese cominciano ad attivare sempre di più le liste di mobilità
A febbraio decine di migliaia di lavoratori passeranno automaticamente
Dalla cassa integrazione alla mobilità extra aziendale
E per i più vuol dire passaggio dal lavoro al non lavoro e quindi disoccupazione nuda e cruda
Noi abbiamo proposto un'iniziativa immediata di revisione della legge sul mercato del lavoro per impedirne
Applicazioni catasto
Senza dimenticare i lavoratori generalmente meno tutelati i rappresentanti quelli della piccola e della mediazione
Per queste oggi tutti i dirigenti
Del partito democratico della sinistra
Si sono presentati davanti alle fabbriche
Ai luoghi di lavoro di tutto il Paese io sono andato davanti alla
E ci siamo presentati davanti alle fabbriche per affrontare temi centrali come quello della necessità di una politica industriale della qualità e del costo del lavoro
E la difesa del salario operaio
Dell'incremento della formazione e della occupazione
Ma ciò che chiediamo con grande forza e soprattutto una vergine seria una vera e seria politica economica e industriale
Infatti quando il deficit pubblico è costituito ormai soltanto dagli interessi sui titoli di Stato
Che come voi sapete superano l'incremento spesso della ricchezza
Ricchezza reale di questo Paese
Affidare il risanamento solo ai tagli della spesa e a nuove imposte
Significa in realtà come sta avvenendo distruggere l'economia
Di quale risanamento finanziario parlano i governanti in quanto quando continuano
A indebolire sostanzialmente gli investimenti propri
A ridurre il K al il capitale produttivo di questo paese in termini di impianti di fabbriche di tecnologie di capacità di impresa investimenti
E poi a fare pagare le tasse gli operai e concedere condoni agli speculatori e agli evasori
Ecco tra gli altri il tema centrale di questa giornata nazionale davanti ai luoghi di lavoro
Noi dobbiamo dircelo con estrema chiarezza non siamo più soltanto di fronte a una generica crisi
Economica siamo dinnanzi a una crisi industriale
E questa espressione non può non fare tremare qui nella capitale dello sviluppo industriale
Del Paese occorre quindi una vera e seria politica industria
Italia sta indietreggiando sia nei settori innovativi che in quelli caratterizzati da produzioni sente
E Confindustria e governo parlano genericamente di qualità dei prodotti e di costo del lavoro
Ebbene ciò che si chiede alle lavoratrici e ai lavoratori ancora una volta di non interferire minimamente nei processi di ristrutturazione
Si vuole cioè una zelanti e passività
E così si continua a non voler capire che la qualità dei prodotti nasce in primo luogo da una riorganizzazione dei processi produttivi
Fondata su un ruolo consapevole ed attivo di chi lavora
Non c'è qualità dei prodotti senza qualità
Tutti i livelli
E del
Tecnologia e quindi dell'investimento in questo settore così delicato delle società moderne
Invece si preferisce tacere sul fatto che il nostro sistema industriale in crisi
Anche in virtù del marasma della scuola e chi ne parla più
Della politica della lesina verso la ricerca scientifica e tecnologie
Ma una cosa chiara va detta anche sul costo del lavoro
Noi abbiamo proposto il prolungamento a tutto il novantadue della legge sulla scala mobile perché il negoziato sul costo del lavoro possa riprendere ad armi pari
Non siamo il partito che dice la scala mobile non si tocca
Siamo però il partito che dice il salario operaio non scritto
Perché quando parliamo di costo del lavoro dobbiamo sapere che se facciamo il costo del lavoro pari a duecento lire bene nelle tasche degli operai nella busta paga vanno son tanto ottanta lire le altre centoventi lire vanno a quello che io chiamo il costo del sistema di potere agli sprechi alle tangenti anzi schema di potere
Democrazia Cristiana
Io voglio dire agli industriali badate non andate a pescare lì in quelle ottanta lire il fondo del barile già stato rischiato bisogna andare a pescare nell'altra direzione
Il conto non va presentato ai lavoratori ma rappresentato alla Democrazia Cristiana il costo del lavoro si muove velocemente è vero ma secondo il paradosso di un costo pesante di una busta paga leggera ciò che va corretto e la struttura qualcosa
Il risultato congiunto quindi che abbiamo oggi di fronte badate
Della cancellazione della scala mobile
Degli effetti della Finanziaria a partire dai ricchezza vale sul salario
Di un metalmeccanico questa un milione trecento mila lire
Ciò vuol dire che nel novantadue dell'operaio di letteralmente scippato della tredicesima e questa è una vergogna
E voglio dirlo badate è una vergogna in un Paese in cui non si parla mai di corporativismo
Aumentano i soldi del pubblico impiego e nessuno fa scandalo aumentano i soldi dei magistrati
Verso il quale ne abbiamo il massimo dei RIS
Per l'opera
Che fanno ma non ci sono scambi rammenta lo Isolde deputati forse qualche scandali più ma è giustificato
Quando si parla di aumentare il soldo del metalmeccanico diventati
Quando mai qui si capovolge la dottrina economica cioè diventa corporativismo il salario la base su cui si fonda una società produttiva del Paese non lo è invece lo sperpero generando
Mi pare
Bene io dico questo perché questa non è politica dei redditi
Questa ingiustizia
Non è una politica dei redditi quella che comincia da salari e stipendi e poi si ferma lì
E voglio anche dire ed è questo l'acquisizione nuova di fronte alla quale la Confindustria ha avuto il torto di sbattere la porta in faccia noi siamo favorevoli a una politica di tutti i tempi
E lo sono anche i sindacati
Alla trattativa sul costo del lavoro il sindacato confederale si è presentato con una piattaforma di politica dei redditi
E la trattativa però è fallito
Ma davvero industriali pensano che la sola variabile indipendente del sistema Italia sia costo del sistema
Di potere democristiano noi il vero modo per diminuire il costo del lavoro
Senza colpire il salario degli operai e quello di colpire drasticamente come diceva il costo del sistema di potere clientelismo la lottizzazione malaffare infatti quel costo che crea quell'insieme
Di diseconomie esterne che gravano sia sull'impresa che sui lavoratori il conto quindi va presentato in quella direzione
Per questo la rissa dei giorni scorsi tra Andreotti e Pininfarina è stata penosa
E penose indecente che la Democrazia cristiana e la Confindustria finga hanno di non aver concesso spinto un sistema di potere un blocco sociale che è fondato sull'evasione fiscale sulla redistribuzione assistenziale della spesa pubblica
Ha forse Andreotti si è permesso di schiaffeggiare
Il Gotha dell'imprenditoria nazionale perché sa di che pasta è fatto abbaia ma non morde critica
Ma poi implora l'aiuto dei partiti di governo e mena fendenti solo sui lavoratori
Ebbene in questo dibattito tra imprenditori e governo io dico che hanno ragione tutti e due hanno ragione di imprenditori quando dicono che il Governo non fa una politica
Industriale allo Sasquatch santa ragione quando dicono questo
Anche ragione però il governo quando li becca dicendo voi fate grandi speculazioni grandi scalate molto interessato della produzione e poi ci permette a chiedere gli spiccioli per l'assistenza notturna cambiare tutto questo sistema
Se vogliamo far saltare il grottesco gioco delle tre carte
A cui assistiamo
Vedete la FIAT e Romiti nel mille novecentottanta
Hanno indubbiamente vinto uno sconto
Ma anziché utilizzare la vittoria
Per autoriformarsi
Per reggere la concorrenza internazionale con prodotti migliori
Romiti ha fatto solo propaganda
Si è fatto sovvenzionare
Ha compromesso le condizioni dei lavoratori
Anziché chiedere l'intelligente collaborazione democratica di cui sono capaci sul terreno dalla produzione dello scoop
Per questo io direi se ha senso mettere qualcuno in cassa integrazione oggi e proprio l'ingegner Romiti che non ha saputo fa
L'imputato
Cade e compagni e cari compagni
E ogni giorno più evidente e clamoroso il fallimento del vecchio regime del sistema di potere imperniato sulla democrazia cristiana delle coalizioni moderate che hanno retto il Paese
E la questione centrale della prossima campagna elettorale a cui tutti dovranno guardare con attenzione sarà questo
Il problema sarà se sorgerà
E se sarà forte nel Parlamento e nel Paese
Una sinistra degna di questo nome
Una vera e autentica forza di sinistra
Alternativa l'attuale sistema di potere
Ebbene noi ci batteremo con tutte le nostre forze
Perché si affermi un nucleo forte di una sinistra democratica moderna
Legata ai lavoratori
Con un'alta capacità di governo
Dopo che il Partito socialista ha gettato la spugna il PDS deve costruire noi dobbiamo costruire
Il principale polo di attrazione di tutta la sinistra che fiducia del cambiamento
Dobbiamo essere la principale forza della sinistra dobbiamo dar voce e rappresentanza agli operai al mondo del lavoro alla sinistra sociale nel Paese
Solo così si potrà rispondere al declino storico di una classe dirigente responsabile e largamente corrotta che per salvare ad ogni costo se stessa
E tutelare i propri privilegi e pronta a trascinare l'Italia in una crisi senza sbocco a compromettere ogni prospettiva futura noi denunciamo il grande inganno che i potenti di questo Paese ordinistico ai danni dei cittadini indichiamo come primo obiettivo del nostro impegno elettorale quello di combattere per ridurre l'area di governo e di maggioranza e badate queste un obiettivo possibile
Realizzati è un obiettivo per il quale vale la pena di riprendere fiducia
Bisogna che ritorni no in uno spirito vincente perché questo obiettivo non possiamo realizzare con le forze con i legami che abbiamo ed estendendo in questi giorni questi legami
La governabilità dell'attuale coalizione ha portato
La Repubblica sull'orlo del collasso democratico
E quel che ora cercano di fare ma schierandosi con qualche slogan
E spartirsi le spoglie della prossima legislatura
Come se nulla fosse accaduto
Come se il nostro Paese non fosse percorso da una ondata di indignazione di rivolta morale
Prima ancora che politico
Badate questa ondate profondo per un verso è positivo per un altro e pericolosa ci sono stati momenti della storia in cui in da ondate di indignazione di rivolta non raccolte dalla sinistra hanno portato in direzione profondamente sbagliate ebbene Piero cioè questa ondata dobbiamo fare ecco
All'andata contro l'arroganza del vecchio potere contro la politica dei favori contro le ingiustizie
Contro l'esclusione che colpiscono duramente il più deboli in primo luogo in Giordania
Ebbene noi non dobbiamo consentire che ciò avvenga noi siamo nati
Per dimostrare che il crollo di regimi infamie autoritari non significa il crollo delle idee della CBS
E la sua capacità di lo
E che soprattutto non è venuta meno l'esigenza di una forza capace di rappresentare gli ultimi diseredati coloro che vivono del proprio lavoro dalla propria intelligenza delle proprie competenze dà la propria professionalità
Ebbene noi vogliamo essere questa qua
E io sono d'accordo con una lettera che ha mandato l'altro giorno alla stampa monsignor Bettazzi a proposito di quanto avviene Carlo rivetti quando afferma pur dichiarandosi
Favorevole è contento del fallimento di quei regimi autoritari
Perché opprime invano l'uomo
Afferma che tuttavia molti sono i mali del capitalismo
A partire dall'ingiustizia sociale
Come dimostra la vicenda operaia di questi giorni afferma in sostanza quello che anche in altri momenti è stato affermato da Bobbio che la crisi di quella strada lo crollo
Di quella strada però ha mantenuto aperti tutti i problemi per cui è sorto il movimento socialista
In Italia e nel mondo
Ebbene il per il PDS un partito democratico
Perché sa che non basta più definirsi socialista
Se non si comprende che il compito storico che sta oggi dinnanzi alla sinistra e spostare in avanti le frontiere della democrazia
Oltre i limiti fin qui conquistati dal movimento operaio ucciso
E per questa ragione che il vecchio statalismo della sinistra e anche il neoliberismo non hanno più nulla da dire
Ed è per la natura stessa della crisi che abbiamo detto che occorre in Italia ben più che una stagione di buon governo
E di ricambio del personale politico corro
Ciò che occorre un nuovo patto fra l'Italia
Non un assurdo generi compatto ai produttori e cancelli conflitto
Il quale per noi una grande risorsa democratica il problema è che nel corso dello sviluppo dell'umanità si auspica che questo conflitto avvenga sempre a livelli più alti più civili
Ciò che occorre un patto civile un nuovo patto di cittadinanza che modifichi le attuali gerarchie sociali che spezzi la Rete soffocante degli interessi e dei potenti che sposti risorse
Dal settore protetto a quello produttivo
Scelte questi impensabili senza una nuova collocazione del mondo del lavoro nella scala sociale senza dare adesso
Un nuovo ruolo politico
E la forza
La necessità dell'alternativa se non vuole essere anche se una formula politichese
Stanno proprio qui in questa esigenza nazionale
In questa esigenza della produzione
In questa esigenza di ridare un'armatura il blocco nazionale produttivo e a tutte le sue ramificazioni dal nord al sud del Paese
Stanno nel fatto che lo sviluppo il futuro dell'Italia dipendono in larga misura da nuove scelte sociali
E solo attestandosi su questo terreno la forza sociale e politica del mondo del lavoro non potrà essere estromesso dalla costituzione materiale del Paese come si cerca di fare ed è su questo terreno che potrà incontrare nuovi alleati
I movimenti che si battono per una diversa qualità della vita
E al tempo stesso coloro che esercitano attività creative nel mondo della scienza della cultura dell'impresa
E l'attenzione nuova che noi rivolgiamo all'impresa
Non discende solo dall'ovvia considerazione che essa non è soltanto il luogo dello sfruttamento
Neanche il luogo della produzione della ricchezza
E si tratta di non restare fuori da un universo fatto di alienazione ma certo anche di collaborazioni sociali umani intellettuale di spazi negati e al tempo stesso da conquistare all'iniziativa
E alle valorizzazioni
E le competenze da conquistare a una nuova padronali
Del lavoro umano tutto ciò non significa affatto abbassare la guardia di fronte al capitale ma comprendere che la lotta diventa più alta
E che al suo centro non c'è più solo lo sfruttamento operaio ma il dominio sociale la manipolazione delle coscienze dei bisogni
La partecipazione subalterno
E sono i processi reali che ripropongono l'esigenza di un'effettiva democrazia economica
Tema decisivo per il sindacato e per una sinistra che vogliamo governare il cambiamento
Ma la democrazia economica non vuol dire solo regolazione dei mercati e difesa del pluralismo economico significa oggi proprio per rispondere efficacemente alle strategie padronale della competitività globale affermare un diritto di controllo e di partecipazione consapevole
Che Poggi sull'affermazione nell'impresa dei diritti originari dei lavoratori
Ecco perché il PDS e necessario ai lavoratori e al Paese
Per riformare lo Stato democratico
E per spingere le e per spingere le forze di sinistra di protesta da rompere legate in cui sono stretti
Ed ecco il ruolo davvero di governo della nostra opposizione
Dell'opposizione di un partito che che vuole essere il principale partito dei lavoratori
Noi intendiamo raccogliere il messaggio di opposizione che sale dalla gente dei cittadini dei lavoratori dalle donne con un'intensità senza precedenti nella nostra storia nazionale quel messaggio
Che oggi corre riprendere e rilanciare come una sfida però non solo un no alla vecchia politica
E con l'altro punto con quale dobbiamo Carfì
Oggi sono tutte sul mercato politico capace di dire no
Compresi a se stessi come fanno i governi
Non basta dire del
E voglia di cambiare
E bisogna profondo di una grande politica per gli orizzonti del nuovo millennio e domanda di valori di libertà di giustizia di solidarietà e impegno
Per cambiare la sinistra
Per cambiare il sistema politico per rifondare lo Stato
E fede nella dignità della persona né la forza né la centralità del lavoro e del sapere
E il nerbo della nuova sinistra chiamata a misurarsi con i problemi e le sfide
Di un mondo sempre più complesso e difficile nell'epoca delle interviste
L'umanità oggi a disposizione gli strumenti della propria liberazione ma anche quelli della propria totale distruzione
Le speranze che dopo il crollo dei regimi dell'Est prendesse nuovo slancio la spinta
La riscatto degli oppressi l'edificazione di un mondo di pace il superamento delle laceranti contraddizioni tra nord e sud tra
Sviluppo ed ambiente la formazione di condizioni più favorevoli a un governo mondiale nel segno della democrazia e della non violenza bene
Tutte queste speranze appaiono oggi ancora fondate ma forse un po'meno salda il crollo del vecchio governo bipolare del mondo ha lasciato sul campo nuove drammatiche contraddizioni
Nell'insieme dell'Europa spira un'aria di dissoluzione e anche di destra
Assistiamo a gravi conflitti
La disgregazione della Jugoslavia
La nascita tra guerre sanguinose di nuovi soggetti nazionali le pensioni aspre tra la Russia e gli Stati sovrani formatisi sulle ceneri dell'Unione Sovietica dopo l'uscita di scena di Corbaccio
Tutto ciò è un potente fattore di instabilità degli assetti mondiali
Così come si fanno sempre più ardui problemi di regolazione dell'economia investite da ristrutturazioni gigantesche
Ben oltre i confini e le capacità di governo degli Stati nazionali
Un nuovo ordine economico comincia a delinearsi intorno ai protagonisti aggressivi e incontrollabili
Di una durissima guerra del mercato
Al prezzo di più profondi squilibri vero
Del destino umano e sociale di interi Paesi regione tassi di popolazione di migrazioni bibliche
Dall'estero
Hanno preso dal Sud al nord del mondo
Nuove povertà assegnano le cittadelle dello sviluppo e dell'oppure
Di qui la sinistra
Perché se non ci fosse tutto questo che senso avrebbe più parlare
No
è qui che nasce il problema grazie
Certo di una sinistra nuova certa di una sinistra che deve avere il coraggio di ripartire
Che deve riorganizzarsi che deve ripensare in grande
Che deve in sostanza riprendere il proprio cammino a partire dalla necessità di governare questi immensi tremendi project
Orientando
E orientando e dall'esigenza di fronteggiare la grande mole di sofferenza e disagio materiale e morale
Che hanno finora prodotto
Passa di qui la verifica stringente concreta del progetto di una nuova emancipazione in nome del quale è sorto il Partito democratico della sinistra
La verifica del suo programma che la verifica della sua stessa identità di forza riformatrice moderna
La gente vuole da noi un programma fatto di scene
Di scelte nette perentorio dal salario dal fisco
Dalle pensioni alla sanità
All'indirizzo di governo
Noi dobbiamo rendere più chiave popolare la nostra elaborazione che ha già raggiunto risultati importanti
Ma da noi dobbiamo saperlo nel corso di questa competizione elettorale di questo contatto di massa che avremo con il Paese con gli elettori
Da noi si vuole soprattutto sapere chi siamo
Che cosa rappresentiamo
Quale spazio politico ideale ci proponiamo di occupare
Certo non c'è dubbio siamo la novità di queste elezioni
E queste elezioni sono il primo appuntamento decisivo con l'opinione pubblica dopo un radicale mutamento del mondo
Siamo stati e siamo i più convinti assertori
Di un rinnovamento profondo della politica senza il quale la sinistra potrebbe essere irreparabilmente sconfitta
Ma certo molti si chiederanno chi siete
Usiamo questa brutta parola nel mercato politico italiano
E questa ridefinizione necessaria badate
Sarebbe stata comunque necessaria se non avessimo intrapreso la svolta
Perché quando la storia di un secolo giunge al proprio termine e improvvisamente ci troviamo di fronte a un mercenario in cui tutti gli elementi di quella storia non ci sono più
Ci si poteva anche chiamare Partito comunista italiano ma noi avremmo dovuto dire alla gente che siamo oggi nel mondo che cosa rappresentiamo
E proprio per questo dobbiamo dire che ciò non più con asserzioni dogmatiche ma interrogandoci interrogando imparando anche da quello che la gente vuole dallo
E proprio per questo giudichiamo che sia da respingere la contrapposizione astratte strumentale
Fra la società civile pulita
è una politica sport
Ci sono partiti e partiti ci sono uomini politici uomini politici
Noi non accettiamo che si indica quale utopistica mente
Che i partiti sono tutti uguali
E che si attacchino genericamente tutti i politici e la politica in generale
Dobbiamo respingere non dobbiamo concedere niente arrecato eversivo con il quale l'ente
Cercano una collocazione più vantaggiosa sul mercato politico e li ritroverete domani
Cioè il Parlamento nazionale sarà quello di Brescia gli a vendersi al primo offerente
Perché di questa pasta sono fatti i bossoli
E in genere la gente che non ha cultura badate cultura vera la cultura che hanno
Dall'intellettuale all'operaio che sa che cosa fa quando lavoro
E che si presentano con le buffonate del mercato politico
E gente di cui non fidarsi ne abbiamo già avuti dalla storia
Non fidare
Voi sapete vi ho parlato più volte quanto io sia convinto assertore
Ridefinire la diversità nostra rispetto al vecchio sistema politico badato una diversità non metafisica non dottrinaria non antropologi e non la vecchia diversità comunista e siamo uomini come gli altri
La diversità politica però che rivendichiamo di fronte a questo assalto generico a tutto e a tutti
E che la rivendichiamo con orgoglio è quella che ci viene assicurata dal fatto che noi non siamo mai stati in alcun modo
Compartecipi o complici del sistema di potere che ha portato il Paese dalla crisi attua
E lo se lo siamo stati non siamo stati indirettamente
Quando sto cercando di essere nobilmente conservatori siamo stati un ritardo sulla necessità di cambiare il sistema politico
Il nostro atto di nascita coincide quindi con la denuncia del sistema di potere consociativo a centralità democristiana
Che quello che affligge il sistema politico italiano e colpisce oggi in primo luogo il partito socialista
Ecco le beffe di agosto
Noi siamo la forza politica che con maggiore determinazione coerenza si opposta al regime appuntato a farle saltare impalcatura
Siamo il partito dalla questione morale della politica politica pulite
E punta la ricostruzione della funzione di governo
Così umiliante in questo Paese
Siamo il partito della ricostruzione democratica dello Stato e non delle picconate
Ebbene noi ci troviamo di fronte a due schieramenti che si fronteggiano oggi nel Paese
Da un lato sono quanti vogliono una Seconda Repubblica né autorizzabile è una scelta mio corporativa
Ne abbiamo sentito il preannuncio nei molti messaggi nei comportamenti del Capo dello Stato
Ma abbiamo voluto la messa in stato d'accusa di Cossiga non per le sue idee
Ma per lo stravolgimento delle regole che gli operato fuoriuscendo gravemente dai limiti e la Costituzione disegna per la massima magistratura della rete
E non saranno le sue recriminazioni a farci deflettere dal nostro canto
E le recenti ulteriori dichiarazioni nel corso del viaggio negli USA quelle di questa mattina
Sono per noi nient'altro che piena confermate le ragioni che abbiamo posto a fondamento della nostra iniziativa
Quelle affermazioni patate opera uno strappo lacerante nella coscienza civile e morale della nazione
Perché si disegna un quadro dal quale risulta che in Italia la democrazia la Repubblica
Non avrebbero fondamento in un processo certamente conflittuale
Ma che è stato capace di determinare convergenza decisive sugli ideali sull'istituzione della democrazia
Che sono state nel corso di questi anni concorda mente assuma
E quindi al posto di un vasto moto di popolo idee
A cui hanno collaborato la capacità di revisione del vecchio partito comunista il riformismo socialista il riformismo cattolico al posto di questo
Di questo popolo di queste idee viene collocato un groviglio di tre anni
E di gruppi volti unicamente alla reciproca sopraffazione violenza
La Repubblica la democrazia non sarebbero fondate più sulla Resistenza
Sulla lotta di liberazione su secondo Risorgimento
Ma sarebbe un risultato casuale precario frutto del caso e di condizionamenti esterni quasi imposto ad un'azione fiacca dispersa
Divisa
Non si tratta solo di una tesi storicamente discutibile
Si tratta di un messaggio che può avere effetti devastanti proprio nel momento in cui è necessario io dico che è necessario
Passare a una nuova fase della rete
Anche con coraggio anche attraverso riforme radicali ma proprio perché si vuole fare questo bisogna mantenere intatta la coscienza unitaria nazionale se no questa nuova fase non riesce
Noi lo diciamo non perché siamo del Conservatorio ma proprio perché vogliamo rinnovare radicalmente
Perché la democrazia dei repubblicani
Non potrebbero passare indenne da quest'altro
Per queste espresso la preoccupazione
Anche perché si continui a
Fare una campagna elettorale attorno a loro alle esternazioni del presidente La Repubblica l'ho detto questa mattina i giornalisti lo detto agli operai
E la FIAT che pure mi hanno fatto anche loro la domanda sul presidente della Repubblica dedica a che punto siamo giunti qui se uno vuole parlare
Della crisi industriale non può più fare
E avete forse avuto modo di vedere i telegiornali
Io oggi avrò parlato parlato cinque o sei volte
Nella parrebbe pensavo ci siamo avvicinati
Corso del quale ha parlato per un bel po'di queste questioni sociali pochissimo e presidente Repubblica sui telegiornali ovviamente ci sono la risposta alle questioni così
Possiamo fare una campagna elettorale così
Non è già questo un modo per cambiare le regole
Per impedire che i partiti possono fare tra di loro la loro dialettica naturale politiche gli elettori poi rispondono a chi ai partiti perché devono votare i partiti non devono votare il presidente La Repubblica altra cosa se fossimo in un regime
Di tipo presidenziale dove ciò sarebbe nato perché ne è responsabile il presidente che si presenta chiede i voti al popolo e poi paga o viene premiato da quel popolo che deve leggere ma così no così non va bene così non sono regole
Che si possono accettare non si possono fare
Le nuove regole truccando le
Perché non re che finiscono per reperire nuove non sorgerà
Ebbene io credo che dobbiamo parlare invece dei problemi irrisolte che angustiano la vita pubblica e
Su questi temi chiameremo a uno stringente confronto tutte le forze e tutte le forze sociale del nostro Paese
Grande oggi la responsabilità delle forze di sinistra di progresso di tutti coloro che puntano alla ricostruzione democratica delle basi delle
Ma grande anche la responsabilità della Democrazia Cristiana
Le vediamo la sofferenza di questo partito cogliamo soprattutto il disagio del mondo cattolico democratico
E al tempo stesso chiediamo ai gruppi dirigenti della decima fino a quando potrei tollerare questa beffarda aggressione ai valori e alle regole
E si viene facendo di questo Paese
La Repubblica non è vostra le cariche dello Stato non possono essere oggetto di parte di spartizione
Di contratti fra soggetti privati
Di decisioni dettate dal mio criteri di convenienza partitica
Di riunione in cui quattro cittadini privati perché la nostra Costituzione così sono i segretari di partito si riuniscono fanno sapere che poi hanno già deciso per il dopo elezioni
Un presidente la Repubblica che dà già adesso l'incarico al nuovo presidente del consiglio
Sì col fratello e Carlo
Nella foto
Ecco il quadro del confronto in atto nel Paese del quale la campagna elettorale e quindi dovrà diventare una tappa decisiva
Abbiamo posto al centro della nostra iniziativa come dicevo la riforma del sistema politico istituzionale
E la giudichiamo tale riforma decisiva anche per affrontare la questione della crisi sociale ed economica
Perché stiamo attenti a dividere le questioni sociali economiche di cui ho parlato prima dalle questioni sociali come se fossero un fatto di
Ingegneria istituzionale
Perché non si possono spostare grandi risorse da un settore all'altro
Perché è una riforma del fisco come quelle elaborate da Visco nostro deputato
Caduto l'apprezzamento dei migliori economisti da Modigliani ai tecnici della Banca d'Italia non può essere realizzata la quale prevede semplicemente di spostare
Le risorse
All'evento dagli sprechi
Dalla speculazione
Per migliorare le condizioni da un lato del salario e dall'altro dell'investimento produttivo e quindi di tutto il settore produttivo del Paese
Perché non si può fare
Ma perché fintanto che esisteranno coalizioni rissoso e dove anche un partito piccolissimo può porre il veto
Ho una lobby può intervenire su un gruppo di deputati e può creare le condizioni
Della crisi di governo
Anche un solo ministro che fa i capricci
Non si potrà mai fare una politica riformista perché una politica di riforme lo diceva giustamente Lombardi all'inizio del centro sinistra
All'inizio attiene pagata a dei costi e quindi
Se si smette appena uno incomincia a brontolare non si farà mai una vera politica di riforme la quale ha bisogno di una o almeno di una legislatura per colpire i prepotenti corrotti per aprire una strada nuova
Ecco perché noi diciamo che la questione sociale e questione democratica sono più che mai intrecciate
è il partito socialista dovrà servire
O si lascia dominare dalla sindrome conservatrice che lo ha fin qui consegnato al sistema di potere democristiano
E allora il suo declino come forza di sinistra sarà irreversibile
Ho affronta la sfida unitaria alla quale si è sottratto e contrapposto
E se saprà affrontare la sfida unitaria sarà per la sinistra in Italia un grande giorno
E la presenza qui i Massimo Salvadori che saluto
La devo fare
E la dimostrazione concreta è emblematica
Che noi vogliamo quel grande giorno
Che noi vogliamo unire tutte le forze della sinistra italiana
Anche partendo da posizioni diverse e da da dialettiche interno alla sinistra
E Craxi deve sapere tuttavia che non si avvierà questi nodi auspicando favorendo o promuovendo scissioni nel PDS
Perché tutto questo si ritorcerà contro di lui e contro il partito socialista ma anche contro la sinistra democrazia evoluta ecco la responsabilità pesanti che Craxi rischia di assumersi ecco il senso della sfida unitaria
Che noi intendiamo ribadire in un momento in cui il tempo delle vecchie formule pentapartito quadri partito centrosinistra infinito
Anche quello dei governisti mi che se hanno un significato vogliono solo dire assimilazione coinvolgimento del PDS nell'attuale sistema politico
Dai facciamo un'altra proposta diciamo al marciapiede Pietro
E tutte le forze democratiche che si sentono impegnate sul terreno delle riforme diano vita a una fase costituente
Si assumano la responsabilità comune di cambiare il sistema politico
Si determinò allora quel momento dei governi che siano non più i governi della rete a parte dalla Repubblica ma della fase che apre le alternative
Programmati
A destra con la destra sinistra con la sinistra
Occorre disegnare un nuovo patto di cittadinanza e dunque occorre puntare a un governo che faccia prima di tutto la riforma elettorale istituzionali
Ci stiamo avviando ormai verso una campagna elettorale fra le più difficile confuso del dopoguerra
Il sistema politico italiano è allo stremo fiaccato dalla corruzione e dalla lotta di tutti contro tutti
Il problema storico fondamentale che sta dinnanzi a noi è quello di ricostruire la spina dorsale della democrazia di questo Paese e noi siamo la forza al servizio di questo compito
Siamo una forza disponibile a raccogliere tutte le energie della democrazia italiana che vogliono per davvero
Impegnarsi per un simile progetto
Perché formule dicevo sono tutte crolla la governabilità di Craxi affidata all'asse di GE Psi badate dopo il voto non esisterà più
Né politicamente né numericamente
Il problema centrale dunque quello
Di dare nerbo una nuova fase della democrazia e della Repubblica Italiana per pareggiò sarà indispensabile una forza come la nostra che si batta
Per riforme profonde e che sia disponibile ad aprire una fase costituente a dare al Paese un governo degno di questo
Che si apre così una nuova fase della politica italiana
Ed è proprio per questo abbiamo presentato un progetto di legge elettorale che intende dare corpo
Al percorso costituente
Che è molto semplice ma io dico agli altri partiti troviamo anche altre soluzioni tecniche il problema centrale dare un potere in più ai cittadini
Il potere di decidere loro dei programmi del governo
Che possono governare per cinque anni
E poi non sono stati capaci
Edizioni successive vengono bocciati dai cittadini
E non dalle trame continua
E avere un Parlamento di soli quattrocento deputati che facciano le grandi leggi
E dare poi il potere vero di quelli di legiferazione a chi è più vicino ai cittadini alle Regioni prima di tutto dare nuove dei ai comuni a partire dalla capacità impositiva degli enti locali
Di avere quindi una sola Camera legislativa e una Camera delle regioni di avere una riforma della pubblica amministrazione in cui ci sia una netta separazione tra la politica e la gestione attraverso il principio che io indico con una frase sola i politici non devono toccare neanche una lira
Tutti devono fornire Progetti è il Paese ne hanno se non le hanno vanno a casa cambiano
Che come
La scrittura dell'articolo centodiciassette della Costituzione per cui si capovolge il principe dalla Costituzione solo alcuni compiti rimangono allo Stato centrale gli altri vanno alle regioni
Bisogna fare saltare il vecchio Stato centralista
Ne siamo i portatori di una nuova idea di Stato questo comporta naturalmente sia la
Eliminazione delle duplicazioni nazionali superflue sia una forte autonomia di imposizione tributaria
Ebbene per ritornare ad essere fatti nelle istituzioni
Occorre però oggi essere prima di tutto un partito servizio dalla società
La società civile
Ciò comporta un mutamento totale
Nel nostro modo di lavorare
Soprattutto se vogliamo che il ruolo del PDS sia quello di sostenere chi agisce resiste compatta abbiamo bisogno di un partito in grado di rispondere con immediatezza interessi vitali
Dei cittadini
Delle donne più preoccupate dell'avvenire dei loro il di più soggette alla disoccupazione più colpite dall'assenza di servizi sociali più estranea ad una cultura di violenza e di sopraffazione che hanno bisogno di una nuova definizione dei tempi
Nel lavoro nella città nel complessa della vita per potere esprimere fino in fondo la loro liberazione mantenere la propria identità e diversità
Di tutti coloro che sono mortificati dell'attuale situazione
Queste forze non devono essere lasciate sole devono sentire che il PDS al loro fianco nella società civile nella scuola delle professioni nell'economia nel settore pubblico negli ospedali
Ovunque vi siano gruppi che si formino e lottano per migliorare le condizioni di vita e di lavoro qui è possibile e necessario intervenire
Intervenire per rompere l'isolamento la rassegnazione da cui sono minacciati coloro che ancora si ostinano a mantenere ferma la volontà di combattimento solidarietà cooperazione
E sostegno a chi agisce resiste e combattuto
Ai giovani disoccupati innanzitutto
Ai lavoratori che oggi il rischio di essere duramente colpiti da una crisi industriale devastante
Ecco perché considero aberrante le campagne demagogiche della lente
Di quella lega che incombe atteggiamento tipico dei movimenti populisti di stampo conservatore cerca di addossare disoccupati meridionali che chiedono lavoro le difficoltà odierne dell'economia di questa circa
Voglio dire ai lavoratori del Nord per Gore
E quelli come lui stanno perpetrando il loro darmi un colossale
Imbroglio che loro sono rivolte di benpensanti per risotti
Gli operai che qui simpatizzano per la lega devono sapere che il loro nemico non è il giovane contrattista pugliesi o di martire
Che lavorerà nella FIAT di Melfi no il vero nemico dei lavoratori e quell'alleanza
Tra grande impresa del nord e un sistema di potere che consente al gruppo torinese di essere risarcito profumatamente con i soldi pubblici per i suoi investimenti manda
Che contemporaneamente
Vi lascia mano libera nel minacciare licenziamenti e chiusure di stabilimenti nel ridimensionare drasticamente le produzioni estromettere il sindacato dal controllo delle ristrutturazioni
Quindi è un partito meridionalista io questo lo posso dire a Torino come a Parma
Essere in merito
Non significa essere difensore d'ufficio del Mezzogiorno così come
Ho procacciatore di risorse pubbliche a destinazione incontrollato
Questi non sono i meridionalisti questi sono i sudisti
Essere meridionalisti significa essere impegnati per un'Italia economicamente e socialmente e moralmente più mite
Ecco perché il meridionalismo governativo
Fondato poi sulla mafia lo Sperto dall'acquirente
è un alleato oggettivo delle
Ecco perché dobbiamo fare a meno sia dell'uno che delle altre
Perché questi sì sostengono reciprocamente
Perché il modo con cui Cirino Pomicino Mannino Misasi
Gestiscono la spesa pubblica è chiaro che alimenta le leggi è chiaro che quando un leghista dice ma voi sperperati i soldi nel Sud penso tutti mascalzoni quei tessuti e c'è una parte di verità come
Sperto
Il problema è di vedere se si può
Finanziare progetti reali di sviluppo del Mezzogiorno in un altro modo
L'antimeridionalismo becera della lega alimenta invece il vittimismo rivendicativo dei ceti parassitari dominanti nel Mezzogiorno
Sostengono a Lecce
E bisogna quindi uscire da questo circolo vizioso che fa poi in sostanza del Mezzogiorno l'unica vera vittima combattere contro i leghiste contro i sudisti queste la nuova frontiera del meridionalismo democratico
Questa per noi è il senso del referendum sull'intervento straordinario dalla nostra proposta dico
Noi in generale siamo impegnati in un cimento aspro e difficile
Per la rifondazione del Recup
Ho riusciremo a farvi fronte o le prospettive della sinistra potrebbero essere seriamente compromessa
Cioè esige un salto di qualità nell'iniziativa del nostro partito
Significa renderlo più forte e più compatto
Più autorevole perché pluralismo non significa mancanza di compattezza
Dobbiamo sapere soprattutto ascoltare la società certo dobbiamo saperne intendere i bisogni elementari di sicurezza di giustizia di liberazione
Di crescita culturale
E a tutti questi problemi dobbiamo dare una risposta
Dico che
E non sorgesse elettorale del PDS della sinistra
Che apre la via di un'alternativa di governo e di programma che faccia accedere le forze di progresso la direzione del Paese
Per tutto questo dobbiamo impegnarci fino in fondo
Per tutto questo la campagna elettorale che ci attende decisi
Siamo non dimenticatelo una forza politica nuova dell'assegno
In una fase storica non solo italiana ma europea nella quale l'opposizione a tutto campo
Alle politiche di governo non tutta naturalmente orientata a sinistra
Ma egli emendata anche da spinte di destra o qualunquista
E in cui la decomposizione del vecchio sistema politico è compito corporativo degli interessi possono portare acqua al mulino di questa decomposizione
Indebolire la coscienza nazionale favorire sbocchi né autorità
Il potere profondo di questo Paese non rinuncia
Almeno una parte di esso ad evocare questi scenari
Ecco da dove nasce il compito della stilista in senso generale della sua impresa politica
Essa non è pura forza di riserva dello status quo democratico esso deve rispondere all'esigenza del cambiamento
La tradizione
Non reggono alle ipotesi patti politici che ricalcano una storia ormai consumata oggi occorre ridare unanime alla sinistra corre di fondarla di un collegamento
Tra i top con tutto il mondo del lavoro che è una straordinaria potenza sociale occorre una nuova alleanza a sinistra per questo lì siamo impegnati in una lotta che insieme
Di sopravvivenza e di innovazione senza precedenti
E la nostra ambizione questo è il nostro progetto
E giudico per queste ragioni che sarebbe un grande successo voglio dire Compay sarebbe un grande successo se il Partito democratico della sinistra
Si affermasse dopo le elezioni come la forza principale della sinistra italiana
Sarebbe dopo quanto è avvenuto in Italia e in Europa in Europa e nel mondo un fatto storico
Niente infatti può più essere calcolato secondo i vecchi parametri politici
Vedete un momento in cui si dice ha vinto l'Occidente la libertà il socialismo democratico cioè
Ma il vero problema di sapere perché
Avendo vinto in questa battaglia che è durata un secolo tutto ciò la Democrazia cristiana e difficoltà
E il Partito socialista in Italia non si è messo nelle condizioni di ereditare il meglio di tutta la tradizione di riforma e di rinnovamento della società
Perché né la DC né Craxi sembrano trarre benefici da queste che presentano come proprie vittorie mentre appaiono al minimo storico della loro legittimazione diretta
Perché
Eccolo il semplice anche se complicatissima
E che anch'essi sono parte di un sistema politico vissuto all'ombra del mondo bipolare
E dell'antagonismo piccato ed è molto difficile facile distruggere i muri quelli di pietra ma i muri che si sono costruiti nelle mentalità nelle teste nella cultura nelle coscienze più
Noi abbiamo fermamente voluto lasco
Un attimo prima
E poi tutto crollasse
L'abbiamo anticipato questo
Ebbene la rigenerazione della sinistra della discontinuità rispetto al vecchio modo ai suoi valori logorati era e rimane un fatto importante
Che qualche comunque qualcuno si dichiari poi soddisfatto
E ci richiami continuamente a svolte più radicali a programmi più rigorose a iniziative più nuove vecchi stupisce
Cosa volete di più da una leadership in due anni
Una svolta un impeachment che nasce una volta ogni secolo beh sono sufficienti dopo
Siamo attenti a non credere anche noi
Che la novità vera sia per esempio l'opposizione Partito Repubblicano intendiamoci ma che apprezziamo la unicità dei repubblicani dalla maggioranza di governo ma ricordiamo che
Anche Ugo la Malfa praticava la stessa politica per poi rientrare nella maggioranza se dunque Giorgio la Malfa va all'opposizione a corpo un'area laica
Preme sui democristiani ne siamo soddisfatti
Ma non fino al punto di pensare che tale scelta si sostituisca l'esigenza primaria di una sinistra forte in questo Paese
Senza una sinistra forte lo stesso la Malfa non farà molta strada
Per queste alziamo una barriera difesa del consenso che in molti vorrebbero sottrarci pretendendo di collocarsi a sinistra
La nostra sfida unitaria Craxi non risponde o addirittura risponde con iniziative scissionista è come caso due mila nei confronti del quale io dico che tutto il partito deve reagire con lo spirito di appartenenza la lungimiranza strateghi
Sicché di una forza cerca di sede il proprio progetto della propria funzione generale nazionale
Ma lo stesso vale per la Rete
Quando respinge l'idea stessa di processo unitario
Essa giustamente si dichiara in competizione con la DG per la contesa del voto cattolico
E però poi agisce contro il PDS cerca di recuperare voti che non sono mai andati ai medici
Mette in campo candidati della tradizione comunista che non servono cento togliere voti ai mafiosi di Palermo
Dal momento che non mi risulta che i mafiosi sono le nostre file ma in quelle della Democrazia Cristiana
Torre dunque a muoversi contro il più intransigente impegno di innovazione politica e di lotta
Contro il vecchio regime
Perché se no questi super innovatori sono solo dei trasformisti agli atti
è il caso di Milano fa pensare questi verbi no che improvvisamente ma l'amante prima si avverte in poi
Sì scorci scolo riesce a quanto
E facendo la guerra noi e non al blocco moderato si cerca solo titoli per piazzarsi sul mercato fuori
Bene allora diciamolo con chiarezza gli elettori soprattutto a coloro che stanchi dei vecchi giochi di potere aspirano con maggiore forza a un'affermazione della sinistra un'alternativa vera a un mutamento profondo Non lasciatevi ingannare
Quanto a Rifondazione Comunista penso che dobbiamo distinguere
Un conto è l'atteggiamento da tenere nei confronti dei vertici e alcuni di loro sono poi la maggioranza del gruppo dirigente non so perché ho visto un comunicato
Cioè la federazione di Rifondazione locale si è offesa non ripeto io sono dell'idea che una parte di questi due
Una parte è stata filo sovietiche contro delle Berlinguer cioè contro l'innovazione
Che viene dai gruppi estremisti
Ed è sempre stata contraria la politica di Togliatti e di Berlinguer di Longo e Dinacci
Poi si presentano edicola mai diffondiamo il Partito comunista
Ma santo cielo lei mi era è un uomo i notevoli ingegno con profonde critiche Salvadori nel suo libro dimostra procurò uno dei più grandi uomini di questo secolo politici
Se ci si presenta all'Eur a Roma così in due giorni si rifonda il comunismo dopo tutto quello che è avvenuto
E magari poi serve soltanto a mettere in lista qualche compagno che ricordo con affetto ma che quando era nel Partito Comunista rappresentava l'estrema destra del partito comunista e riscoperta adesso la vocazione
Comunista
Quando dico è tutto questo che non so che cosa serve nel momento in cui bisognerebbe riunificare l'insieme della sinistra per combattere la democrazia cristiana per aprire
è un conto invece elettorato
La base assi poi ho detto questo fatto spendere poi ci sono uomini come di Bertini e che hanno fatto sette otto scissione ma questo no
è questa la verità storica
E non doveva farlo se si offende è passato in tutti i partiti della sinistra per pochi mesi poi ha fatto la scissione preparino socialista poi a Saragat e via così disse
E hanno cominciato da piccoli sì
Nipponico
E altro conto è
Elettorato la base strati popolari in buona fede pensano che la svolta ci abbia fatto smarrire
Il senso di una presenza di una funzione critica in questa società altra cosa se si discute sul
Regime comunista di quei paesi perché se io trovo uno di Rifondazione che mi dice io sono d'accordo con quella politica è stata fatta allora il Togo tanto di cappello bene hai ragione a stare in un altro partito
Ma quando vengo a sapere che mi fanno persino delle elezioni anzi sta lì inizia adesso
E poco dicono che invece il vero problema è che noi come al solito sanno venduti la deriva di testa siamo subalterni a Craxi
Ebbene io dico francamente costoro a questi compagni che hanno creduto in buona fede potevano avere pensare che tutti noi eravamo un gruppo traditore no
Che facevamo questo tra l'altro l'abbiamo fatto
Felice colpa prima
Invece in altri Paesi avvenisse quello che è avvenuto perché qui democraticamente con una passione democratica e degna di tutta la nostra strada
Storia uomini liberi hanno preso nelle proprie mani il proprio destino hanno trasformato il proprio partito all'all'anno chiuso
Ebbene
Posso credere che subito costoro pensassero che noi volessimo abbandonare le idee fondamentali della sinistra del socialismo della deriva di destra adesso ci sono i fatti
Chi è questa Partito democratico della sinistra
Chi è che lo combatte in questo Paese
Chi è che non vuole che venga fuori che esca vittorioso che possano incominciare il proprio cammino sono i conservatori di questa Italia e non vogliono che Cuesta
Disponibilità che noi abbiamo posto a forze che erano rimaste rinchiuse questa disponibilità potere cresce da collegarsi ad altre forze della sinistra da altre correnti di pensiero di un'opera feconda di trasformazione che togliesse definitivamente l'alibi alla democrazia cristiana bene
Fa paura ebbene allora chiedo anche a voi che non avete creduto in tutto ciò ripensate sì
Ripensarci prima di dividere diceva polare di frammentare le forze della sinistra italiana
Non è solo questione di propaganda di scienza politica noi dobbiamo sapere rispondere con una imponente diffusa iniziativa di ma sta con contatti capillari
Noi dobbiamo ricreare un forte senso di partecipazione
Usando prima di tutto un patrimonio di risorse umane che può diventare una macchina formidabile noi dobbiamo mettere in campo i vecchi compagni combattenti partigiani che sono nel nostro DNA
E sono con noi orgogliosi del fatto che siamo gli unici che sono riusciti a portare gli ideali per cui hanno combattuto al di là di quella tragedia
Bene il tema dominante della vita delle nostre organizzazione deve essere oggi questo come mobilitare i militanti a tutto campo per avvicinare soprattutto gli indecisi come realizzare un grande movimento di massa intorno alle nostre scelte riuscendo a parlare a milioni di persone parlare ed ascoltare
Un complesso di energie politiche umane di cui dispone questo partito deve essere organizzato occorrono piani di lavoro concreti e vincolanti
Si tratta di mettere in moto il partito di massa che nella società della comunicazione globale e ancora il principale strumento di comunicazione politica
Noi non siamo una forza protestatari siamo l'opposizione che costruisce
No e voglio
E qui c'è molto da imparare dalle esperienze migliori anche del mondo cattolico che non vive solo di una manifestazione unica protesta ma che fa che agisce per la società
Un partito è tale se essa svolge una funzione nazionale ma anche se risponde a bisogni elementari se tutela concretamente i diritti di tutti i bisogni fondamentali
Certo non il cliente di Isma'democristiano ma neanche con la supponenza ideologica di chi dice noi abbiamo in mente la rivoluzione quindi tu mi vieni vicino non ti par
Lo perché tanto ci sarà la palingenesi generale no ci sono gli uomini in carne ed ossa allora bisogna parlare dei loro problemi
Attraverso l'organizzazione efficace quotidiana
Se il partito insomma il luogo in cui si produce organizza la solidarietà in primo luogo per i più deboli
Dal suo partito quindi deve essere al fianco dei cittadini cittadini devono riconoscerlo come loro difensore garante questa certa un'impresa difficile gran dal suo esito dipende
Se riusciremo a portare a termine il compito di una ricostruzione della democrazia della Repubblica
E questo voglio dirlo qui da Torino dove forse oggi faccio il primo discorso che pregato i problemi dell'industria degli operai ma è già
Dalla campagna elettorale bene da Torino
Una città oggi umiliata dalle manovre di regime intorno alla Giunta
Poi giungere a tutto il Paese un messaggio importante
Torino è una capitale dell'economia
è una città nevralgica per la funzione di progresso culturale e civile che ha esercitato in passato tipo tornare a svolgere nel futuro
E la città storica del movimento operaio gentaglia
Mi Gramsci se confrontato con le sfide gigantesche dell'emancipazione moderna nell'Europa del primo Novecento
E domani parteciperò alla trasmissioni di Biagi che fra le sette e mezza che ha voluto chiamare ne sono contento di questo per affrontare l'anniversario del ventuno e del comunismo in studio assieme
A bocca
E ben ricordiamo non dimentichiamo che non aveva niente da rispondere
Nel non abbiamo buchi nelle bandiere non è questo
Di quel pensiero e di quella lezione noi abbiamo fatto tesoro ne siamo orgogliosi
Di ciò che è avvenuto storicamente in queste città
L'abbiamo sottoposto a critica confronto
Ma tocca a noi oggi in modo nuovo trovare dare risposte nuove
Anche per questo occorre che il mondo del lavoro in tutte le sue espressioni riacquisti un peso sociale e politico
Noi non se parliamo quindi le varie questioni sistema politico Società Democrazia
Soggetti sociali ipotesi ma
Soprattutto la questione generale fondamentale nuova della libertà
Dobbiamo sapere dunque che una nuova fase della Repubblica italiana non può nascere senza e contro i lavoratori contro le loro istanze di liberazione del
Importanza crescente dell'impegno di risorse intellettuali nel lavoro a livello dello sviluppo tecnologico lo stesso tema della qualità tu
Tale tutti questi elementi indicano che si apre una nuova frontiera un nuovo campo di lotta questa è la vera posta in gioco
La padronanza dei lavoratori sulla propria attività l'essere cioè padroni del proprio lavoro
Questo è il vero grande ideale socialista per il quale continuiamo e dobbiamo continuare a batterci
E si differenzia da tutti coloro che parla genericamente io onestà che è fondamentale ma introduciamo qualche cosa di molto di più importante di sinistra
L'essere padroni del proprio lavoro
Sono i lavoratori di oggi quelli che stanno nella fabbrica dell'ufficio nell'azienda nella scuola che portano sulle spalle il peso
Di un compito immenso restituire senso appieno alle parole democrazia e alla parola sociali
Siamo alla fine di un secolo in cui le due grandi parole di uguaglianza libertà sono rimaste separate da
Tra di loro a destra si è tentata l'uguaglianza senza la libertà e non si è avuta né libertà né uguaglianza
In Occidente la parola libertà pur nel quadro di regimi democratiche o democratici molte volte rimasta parola vuota se non accompagnata dei grandi ideali democratici del movimento operaio
Dalla tradizione socialista di cui il Partito comunista italiano è stato un comportamento componente importante in Italia
Ebbene noi vogliamo rifondere questa esperienza riceve parla non solo che è importantissimo nella storia Marie celebrarla congiungendo questi gran di fiumi della storia italiana nelle famiglie tra gli uomini tra le donne di questa città e di questo Paese
Ancora una volta i
Lo facciamo non solo per noi per i lavoratori