Presentazione della nuova collana "I quaderni di CRTV" editi da Confindustria Radio Televisioni

No
Come tutti voi sapete
Confindustria dalle televisioni e l'associazione nata a meno di due anni fa che raggruppa e la presenza oltre il novanta per cento di tutto il settore
Televisivo nazionale sia tv pubblica tv private televisioni locali e radio sia nazionali che locali oggi presentiamo l'ultima iniziativa
In ordine di tempo che è un'iniziativa editoriale ed è il primo numero dei Quaderni
Di Confindustria radiotelevisione dedicato ad un'analisi generale di che cos'è oggi la televisione come è cambiata e come destinata a cambiare
In futuro cercando un po'di immaginare come sarà il futuro dei prossimi anni
Il titolo apocalittici e integrati cinquant'anni dopo doveva la televisione
E lo spunto giornalistico c'è venuto realizzando che lo scorso anno quando pensammo questa iniziativa ricorreva il cinquantesimo anniversario di apocalittici e integrati di Umberto Eco
Che sappiamo è stato pubblicato nel mille centosessantaquattro un libro che aveva profondamente influenzato all'epoca il dibattito culturale
Simili chiede allora toccando anche la televisione che lo ricordiamo nel sessantaquattro era veramente bambina anche se una bambina molto vivace
E partendo proprio dalle riflessioni di un grande come Umberto Eco abbiamo ipotizzato
Una serie di riflessioni
Di protagonisti
E di esperte di televisione ecco come è nata l'idea di questi quaderni
Che come leggiamo nel risvolto di copertina sono una collana editoriale che vuole affrontare il tema del rapporto tratti due società nel suo insieme attraverso le riflessioni gli osservatori autorevoli
Un ringraziamento particolare va
All'editore Rubbettino che saluto qui in sala c'è la presenza del che Florindo Rubbettino Presidente
Che ha accettato di pubblicare distribuire la nostra fatica editoriale
E a Sessa azienda satellitare che ha permesso col suo contributo finanziario ti sostenere ricorsi che ringrazio Pietro Guerrieri in rappresentanza dissesti qui da noi
Con una precisazione abbiamo scelto inevitabilmente di dare a questo primo numero di impronta più generale
Su dove va la televisione oggi per i prossimi numeri la scelta sarà più specifica
Allora
La Presidente della Camera Boldrini ci aveva assicurato la sua presenza
Per un saluto però ci ha appena comunicato l'impossibilità di essere a intervenire perché impegnati in Aula col Presidente del Consiglio Renzi nel dibattito in vista del vertice UE di domani
Quindi dare la parola per cominciare Giampiero Gamaleri coordinatore della collana
Grazie meglio Carelli
Io non c'era un intervento breve vi rassicuro in modo tale da potere poi avviene anche
Massimo scambio di idee tra di noi
Ma è stato affidato questo compito che è quello di pensare un Progetto anzi veramente è stato raccolto un progetto comune di cui avevo parlato con Presidente De Laurentis con lo stesso carrelli
E quindi io
Lo condivido con voi in modo tale che
Anche gli associati diciamo e oltretutto anche i presenti professionisti gli esperti eccetera
Possono vedere se è un può essere un modello che funziona
Ecco questo progetto si lega ha un ricordo personale che mi permetto di fare
Cioè quello degli anni in cui ho lavorato con un grande giornalista una del maestro di giornalismo
E anche di democrazia che è stato io a Riga Cobelli casualmente ricorre proprio in questi giorni decennale dalla sua scomparsa
Ricordo soltanto che è stato il primo a fare una radio libera di servizio dopo l'otto settembre quando si è trovato in Sardegna e si trova per le mani la radio della RAI e non sapeva
Come tutti gli altri dall'otto settembre che cosa farne
E arte incentivato un rapporto anche tra i parenti i soldati sono una cosa che veramente antesignana
è stato ha fatto non possiamo non ricordare non alla come questa oggi al Parlamento per decenni e decenni alla radio avvicinati i cittadini a questa istituzione
Ha fondato con Granzotto vecchietti Zatterin tribuna politica tribune elettorale
Ma
Questo va benissimo però perché ne parliamo oggi perché faceva un'altra cosa che poi era stata l'ultima che ha fatto gli incontri rissa intensa non so se qualcuno vi ha partecipato
E noi ci siamo ispirati a questa formula che così erano questi incontri sempre un santo
Erano praticamente degli incontri che lei faceva entrato in una località molto piacevole di una giornata condanna ventina di esperti di professionisti studiosi
Che attorno a un tavolo affrontavano tu una tematica
Con interventi strettamente regolamentati mi ricordo dodici minuti ciascuno e non di più
E con questi interventi affrontava temi centrali
Decorso qualcuno perché sono presi più doveva all'economia
Il futuro prossimo denti vigenza artificiale la comunicazione politica in Italia crisi informazione la pubblicità informazione o altro dall'analogico al digitale la svolta e tv la realtà del virtuale come vedete
Potremmo farne ancora adesso questi incontri perché temi sono praticamente visto che era erano veramente
Giocavano sul futuribile
Ma qual era il segreto di questi incontri era che ciascun partecipante doveva raccogliere il suo intervento immediatamente dopo in due o tre cartelline che diventavano un instant book
Prima presso l'editore Laterza e poi guarda caso ma non a caso presso l'editore Rubbettino che anch'io saluto lo vedo fare prime file
In modo tale che rimane esso si consolidassero non fossero praticamente a qualche passo sul vetro come spesso sono gli interventi come estemporanee che si fanno i tanti convegni
L'abbiamo pensato col presidente De Laurentiis in particolare di partire
Un po'alla rovescia cioè vale a dire non fare un incontro e poi
L'instant book ma partire da alcune le nel metto materiale importante quale una pubblicazione quello che avete tra le mani
Quindi
Una pubblicazione i quaderni Confindustria radio televisioni che hanno l'ambizione speriamo di riuscirci se ma perché ogni tipo di critica
Vi raccoglie contributi di studiosi e professionisti su temi strategici che certo fosse riecheggiano quali di quel tempo ma che oggi hanno avuto un'espansione ma sul futuro che tutti conosciamo
E quindi
Perché quindi il libro
Il libro perché siamo convinti che
Sia molto importante avere
In un momento di l'abilità perché il virtuale potentissimo ma è anche labile
Avere uno strumento
Che si consolidino la pagina scritta anche per i colleghi giornalisti un conto diciamo avete una cosa sul web e un conto è avere tra le mani una pubblicazione che
Compromette anche i chimici FAQ questi interventi a una riflessione magari no meno estemporanea più profonda
E poi secondo punto il libro non è fine a se stesso perché
Qui comincia qui finisce non serve a granché ma e l'attivatore cioè gioca alla rovescia rispetto alla formula Jacobelli e l'attivatore
Di un dibattito
Che può essere che per cui questo è il primo esempio quello di oggi e che poi potrà estendersi
Sia sul territorio sia nei diversi ambienti che vengono coinvolti dalla trasformazione
Di cui stiamo parlando quindi ecco i dei due componenti però alla rovescia primo il testo scritto secondo
Un dibattito una serie di dibattiti gli approfondimenti che ne consegue ma c'è ovviamente anche il terzo momento che sarebbe un'omissione grave se non ci fosse
Ed è quello praticamente del web cioè dopo queste due esperienze reali cioè la carta stampata e la e la presenza fisica di protagonisti studiosi o professionisti del settore
C'è il web come aria di circolazione di tutte queste proposte e quindi
Pina disseminazione praticamente che stiamo appunto studiando nel modo più efficace la disseminazione in internet via via della dello sviluppo il costo IVA è ovvio che
Questo
Vuole essere un primo numero è ovvio che penso senz'altro di poterlo dire anch'io
Che SIT si tratta adesso di studiare assieme quali sono le scadenze più importanti che dirvi chi si gioverebbero di approfondimento in questo tipo
Però e anche ovvio che
Noi ci muoviamo appunto su questo scrittrice tastiera e questo diciamo e Coppola fosse un po'grosse il progetto che abbiamo per le Marche
Questo primo numero e vado subito concludendo questo primo numero
Da letto Carelli con molta precisione
Dato ed è stata sua quindi non poteva che essere preciso e ispirato a Umberto Eco e quindi con santa pazienza ci siamo andati a rileggere apocalittici integrate
Non abbiamo riletto la fenomenologia di Mike Bongiorno che pure appassionante perentori un po'le pagine finali che sono quelle un po'più sistematiche e abbiamo
Ricavato cinque interrogativi
Cinque interrogativi
E
Abbiamo che citazioni ma ve le risparmio che sono stati formulati tra il mille novecentosessantaquattro
E meno centosettantasette perché poi ha avuto delle idee successive edizioni quindi le cose tratto da sessantaquattro settantasette sono enormemente cambiate basta pensare vedo Follini che è stato uno dei più
Testimoni di cliché poca per ragioni anche di presenza professionale
C'è stato un paio di cambiamento
In cui dico poco c'è stata la riforma della RAI dico poco ci sono state del l'avvento delle televisioni delle aree dell'emittenza privata radiofonica e televisiva però questi cinque interrogativi che io mi permetto di girare anche a voi
Il primo eh
Latte la TV questo testuale è pericolosa come l'energia nucleare
Siamo di fronte a una pompa c'è una bomba televisiva o teniamo conto che scrivono all'ora nel sessantaquattro significava scriverlo dopo Hiroshima e Nagasaki distanza di
Pochi pochi nelle due decenni no
E quindi insomma
Aveva un peso e che costui aveva la tv Ciappazzi a qualcosa come l'energia nucleare e come legge oppure nucleare può essere finalizzata solo sulla base di chiare decisioni culturali e morale
Ecco questo gravissimo sia molto importante in fondo è la ragione sta se questi quaderni fare in modo di fare una riflessione tra impresa
Cultura
Diciamo pure afosa parla un po'troppo grossa ma che non può non esserci etica in modo tale da
Vedere come gestire questo pezzo che tarato è un è veri grilletto perché se andiamo a vedere
Sì so che c'è il dibattito la televisione tiene attrice non tiene tutte queste cose però allo Stato e vogliono insegnare che se tutti specialisti del settore la televisione su base degli solito rapporto Censis e non solo UCSI compagnia bella
Tiene sempre intorno al novantasei novantasette per cento anzi applicato si permette presidi incrementare questi indici già totalitari e c'era c'è qui non è che non c'è sputati vedere come si accompagna con altre cose
E se effettivamente è un'energia nucleare
Diciamo così buona o cattiva se una bomba malefica oppure se diciamo così serve invece a farci fare passi avanti questa
è un interrogativo classico ma che credo non debba cambiare diesel deserto dentro una sua riflessione secondo interrogativo
E questo appartiene ad alcune pagine molto interessanti di apporti deficit federale i talk show sono un arricchimento la politica o la fucina dell'antipolitica
Perché dentro appunto pubblici integrati e costui aveva ha scritto delle pagine
E passaggi molto interessati guarda caso proprio su tribuna politica sul concetto era questo
Che anche se
A volte i politici mi permetto di dirlo in una sede insomma con un po'di riguardo né possono anche deluderemo chiamiamolo così posso anche che
Però il dialogo che si apre
Fa sì che il cittadino che la democrazia se ne ammantarci comunque della misura in cui i cittadini saranno messi al corrente
Anche con delle elezioni ha fatto del cemento divario proprio su questo tema cui quindi sappiamo
Quale tutta la problematica intorno perché Panucci assorto Cioce anche come se politica tutt'altro quale tutta la problematica però questo è un altro punto
Attuale realistico succhi che non possiamo eludere che guarda caso e comportano astensione terzo interrogativo
E questo soprattutto molto molto aziendale imprenditoriale
Intanto non ha risposto per dare una risposta ambivalente la domanda crea l'offerta o l'offerta stimolare la domanda o valgono tutte e due le affermazioni questo e non
Mercato come il nostro satura di proposte
Vic televisive e radiofoniche dei social media eccetera evidentemente è un interrogativo in cui
Bisogna chiedersi se nasce prima l'uovo o la gallina e da che parte prendere per la quota diciamo questa trasformazione
Quarto interrogativo stiamo concludendo esiste ancora l'uomo ma strade
Ovviamente un interrogativo
Di sempre o ci sono forme più sottile personalizzate
Di arricchimento ma anche di
Assoggettamento pensiamo Rappo rapporto tra web e le fasce più deboli minori e compagnia bella ecco già allora Picco sottolineava quel
Sto proprio con l'interrogativo sulla trasformazione dell'uovo Massa
E qui non mi citi lungo perché siete voi che assegnate qualcosa a me su
Riguarda i palinsesti Chiocchetti e tutte queste cose qui che tratto senz'altro saranno oggetto poi di successivi sviluppi né qua delle stesse
E infine l'ultimo interrogativo sono i cittadini cioè gli utilizzatori dei media oppure sono i professionisti dei media gli autori del cambiamento a che qui è chiaro che sono tutte e due però come si dose hanno diciamo questi due elementi
Ecco viene mettere non vorrà essere irriguardoso
Proprio
Nel campo presenta delle elezioni politiche la crisi un po'dei sondaggisti anche qui anche qui abbiamo le crisi un po'di lì
Di coloro che lì Auditel listi nel senso che
Alla fine si scopre
Che la gente chiamiamola così ha delle capacità reattive e di coscienza critica politica culturale
Ma a volte molto superiore a quanto ci si aspetta su ciascuna queste domande e costruito frasi attualissime che meritano oggi più che mai la risposta
Di donne e di uomini che sono insieme apocalittici e integrati nel sistema dei media
Io penso che la lettura di questo libro possa nessuno spunto perché non ci si ferma evidentemente cui
Lo spunto per
Approfondire questi aspetti che sono all'interno dalla cornice del rapporto tra impresa cultura perché a tutti ormai lo sappiamo che non si fa impresa
Senza cultura no perché bisogna diciamo così fare gli intellettuali e tutti i costi perché il quadro esige sempre una cornice grazie
Grazie a Gianpiero Gamaleri allora le immagini che vedete alle nostre spalle sono un esempio di quattro K una sorta di
Ultra h dieci vengono offerte
Da
Esse se stessa astratti Italia che è stata un po'l'azienda che ha sostenuto questa iniziativa editoriale la darei la parola alla direzione generale Pietro Guerrieri per un suo saluto
Grazie
Saluto tutti gli invitati ringraziamento in particolare al Presidente della venti che spero porti da di collaborazione a questa importante occasione di approfondimento che prende vita con il nuovo formato dei Quaderni di Confindustria radio televisioni
Per noi è stato sicuramente un'ottima occasione di partecipazione a questa iniziativa che abbiamo trovato da subito molto interessante molto Charlene cinque come si suol dire
Anche perché abbiamo sentito già prima che ci sono due spunti di riflessione sul quale
Sui quali noi da tempo siamo molto diciamo attivi o anche molto loquaci che il ventidue spunti di riflessioni che poi
Vi presenterò in questa diciamo
Disamina
Se
Fanno diciamo vogliono concentrarsi sui temi che sono stati affrontati che sono quelli un po'dell'energia e dell'offerta e la domanda è nel caso più particolare
Arrivare a
Fare una riflessione su quello che è l'uso delle risorse in questo momento e la capacità di fare sistema
Quindi a cinquant'anni dalla pubblicazione del libro di Umberto Eco la domanda che ci poniamo e doveva la televisione e parafrasando lo slogan di allora semplicemente io direi integrati per non morire apocalittici
A poca l'ITC nel senso di un'eccessiva prudenza a volte quasi in mobilità nel cercare di percorrere i sentieri più battuti e che maggiormente conosciamo
Trascurando nuove opzioni che possono fornire le risposte necessarie le nuove sfide che dobbiamo di fronte a noi per i prossimi anni
Ed in particolare come dicevo vorrei soffermare questa breve riflessione su due temi che sono a mio avviso strategicamente molto attuali l'ottimizzazione delle risorse e la capacità di fare sistema
Siamo testimoni di un'incredibile fermento un vero e proprio sconvolgimento di quelli che sono i pilastri del servizio e dell'offerta televisiva per come li conoscevamo
La filiera della produzione dei contenuti è stata notevolmente accorciata la definizione dei palinsesti completamente rivoluzionata
Il modo di fruizione molto destrutturato la qualità dell'esperienza sensibilmente migliorata con il quattro K un ultrà caldi ad esempio si introduce un nuovo realismo nella riproduzione delle immagini televisive
Sono solo alcuni esempi di una lunga lista di caratteristiche innovative che stanno incrociando sì proprio sotto i nostri occhi nello sviluppo della televisione del futuro il servizio che verrà
Tanti elementi estremamente interessanti ma che ho l'impressione che in alcuni casi vengano subiti piuttosto che sfruttati come opportunità di crescita
E porto la mia esperienza per quello che riguarda le scelte di sviluppo delle infrastrutture
A un aumentato fabbisogno dei volumi dei contenuti video legati all'aumento alla qualità delle immagini si reagisce cercando di ottimizzare le modalità di trasporto dei contenuti senza tener gran conto nei fatti dei mezzi alternativi di trasmissione
L'ottimizzazione cioè viene pensata e ricercata ma lungo il solco di quanto già fatto e sperimentato finora per cui predilezione se non quasi esclusività e data l'utilizzo delle infrastrutture terrestri
In alcuni casi poi come quello di servizio Titti la diffusione del servizio si appoggia di infrastrutture già in debito di ossigeno e sviluppate per tutt'altri scopi
Il digitale terrestre come ha dimostrato il grande sforzo dello switch over del due mila dodici è una risorsa estremamente preziosa
Ma il digitale terrestre pur essendo la tecnologia di base per la televisione non nella sola piattaforma distributiva su cui broadcaster debbono fare per l'affidamento
Se guardiamo alle radio frequenze televisive e sappiamo che queste verranno sensibilmente riorganizzate nei prossimi quindici anni
Sembrano molti anni ma è forse invece questo solo un periodo congruo per cominciare a mettere le basi di un ulteriore ottimizzazione di questa preziosa risorsa una risorsa che diventerà scarsa già con la diffusione sull'arca scala dell'alta definizione
Quando l'H D diventerà lo Standard anche in Italia
Non basteranno infatti le ottimizzazioni previste dall'adozione del TG due e delle che dell'HIV cinque
Gli sforzi gli investimenti supportati dagli operatori nel due mila dodici sono ancora troppo recenti per cortese poter soltanto immaginare un secondo switch-off nei prossimi anni
Risorsa quindi scarsa ma essenziale paragonabile dire io ad altre risorse essenziali come l'energia e l'acqua
Ragionamento analogo bisogna riservare anche al perseguimento e alla protezione di un accesso universale al web e questo perché sappiamo bene quanto sia stretto il legame tra accesso la conoscenza e all'informazione e lotta alla discriminazione a livello economico e sociale
L'ineguaglianza sociale che si lega anche al mancato accesso universale sta cimentando un fossato che lascia oltre metà della popolazione mondiale nell'isolamento del digital device d'
Su questo tema Sessa Astra ha recentemente dato il via ad un nuovo servizio di connessione ad internet attraverso una flotta intera di nuovi satelliti dedicati a questo scopo
Per cercare di dare una risposta alle popolazioni nella zona torrida del continente quella cavallo dell'equatore
Progetto che ha preso il nome di Albert terribile non
Gli altri tre miliardi di persone completamente scollegate dal resto del mondo
Ma questo non basterà non sarà sufficiente perché mentre da un lato si cercano di creare le condizioni per una diffusione globale e capillare dell'accesso ad internet dall'altro cresce l'uso indiscriminato di questa risorsa
La diffusione della tv del futuro che è quella dell'ultrà H D viene pensata e realizzata in maniera significativa anche attraverso l'uso del web una stortura molto preoccupante
I network digitale che oggi utilizzato al settanta per cento per la diffusione di contenuti video
E in due anni questa cifra potrebbe superare l'ottanta per cento
Internet è la sua rete terrestre sono stati progettati per la comunicazione non per la distribuzione dei media con un tasso di occupazione in aumento da parte del video cosa accade accadrà i servizi di base che verrebbe da dire sono di interesse pubblico
Questo uso del web una forma di discriminazione perché impatta l'auspicata connessioni universali che traguarda obiettivo socio economici di lunga gittata
Obiettivi che sono quelli delle sfide globali la protezione dell'ambiente il risparmio energetico la riduzione della povertà la garanzia di accesso alla giustizia sociale l'istruzione e la libertà politica
Sono anch'sono questi anche i temi della cittadinanza le digitale e della internet Freedom che credo ricevano particolare attenzione soprattutto in questa sede
E riscontro in tema economico e anche più immediato nell'ultimo anno la tecnologia digitale alimentato l'economia mondiale con un fatturato di duecento miliardi di euro
Ha creato sei milioni di di nuovi posti di lavoro
Un dieci per cento di aumento degli investimenti nella digitalizzazione di un Paese porta un aumento di quasi un punto percentuale di PIL pro capite ed una riduzione di quasi un punto percentuale nel tasso di disoccupazione
C'è bisogno allora ora più che mai di un approccio integrato e di una visione a lungo termine dobbiamo cioè imparare a fare sistema ed è questo il secondo elemento da riflessione
Dopo essersi dovuto adattare alle evoluzioni imposta dalla digitalizzazione la televisione tradizionale ha dovuto far fronte ad una delle sfide più grandi che arriva dagli operatori over the top ed in particolare dei cosiddetti multi service video providers
Operatori mondiali con capacità economico-finanziaria sti estremamente importanti ed un portafoglio clienti già fortemente consolidato
Per arginare quella che sembra un'irresistibile integrazione verticale i broadcaster di altri Paesi hanno allora puntato ed investono su quelli che sono gli elementi di differenziazione che sono loro propri
Cercando di controllare il processo piuttosto che subirlo
In Germania ad esempio da sempre si investe sulla qualità e questo con il dichiarato intento di mantenere alte le barriere di protezione del business dei broadcaster tradizionali
Non è un caso allora che l'alta definizione sia così considerevolmente sviluppata in questo Paese
Gli investimenti dei broadcaster tedeschi nell'alta definizione hanno inoltro poste le basi per altri modelli di Bush di business
E qui mi riaggancio al discorso dello se la all'offerta di creare la domanda o viceversa modelli alternativi estremamente preziosi in questo momento per la televisione commerciale
Nuove opzioni che da un lato sostengono la redditività delle aziende dall'altro aiutano nella promozione del valore aggiunto della nuova offerta è il caso della piattaforma Ca'di più
Una sorta di modello di servizio FRIM mio ma che ha dimostrato l'assunto di partenza e cioè che i telespettatori sono disposti a pagare
Aree un canone ragionevole per guardare in alta definizione ciò che era e resta comunque disponibile gratuitamente
Anche in definizione Standard
In quattro anni il servizio di H di più ha raggiunto tre milioni di famiglie tedesche con la creazione di valore aggiunto per il cliente finale per i broadcaster i produttori di sé top box e rivenditori di apparati
Un esempio da seguire nel modo di perseguire unite creazione sempre più estesa
Integrazione tra i diversi Play e del settore dell'audiovisivo tenendo in grande considerazione il ruolo di aggregatore di volano tecnologico ed economico che può essere svolto da broadcaster pubblico
Ma l'integrazione anche a livello delle sinergie realizzabile tra le diverse tecnologie piattaforme a disposizione
Invero modello ibrido terrestre e satellitare potrebbe risparmiare fino a un terzo degli investimenti necessari e distribuire il doppio dei contenuti per ogni euro investito
Nelle connessioni punto multi punto che sono quelle della diffusione dei contenuti radio tipi il satellite offre un livello di costi e di investimenti che sono di un ordine di grandezza inferiore a quelli delle infrastrutture terrestri
Per i servizi mobilità l'infrastruttura dorsale satellitare e venticinque volte più efficiente di quella delle reti terrestri
Una soluzione ibrida può essere immediatamente operativa in una reale convergenza delle infrastrutture
Siamo davvero nel mezzo di un crocevia di importanti cambiamenti che tocca il nostro settore e che continuano ad incidere in maniera sempre più profonda sulla televisione del prossimo decennio
Abbiamo ora il tempo e l'opportunità per sederci attorno al tavolo e progettare assieme il futuro di un mondo che non potrà che essere sempre più integrato e solidale
Razze
A Pietro Guerrieri e
Vi ricordo anche quali sono gli autori diversi per formazione ed esperienza che hanno contribuito
A questa fatica editoriale innanzitutto Rodolfo De Laurentis Emilio Carelli Giampiero Gamaleri Luca Di Biase Aldo Grasso Maurizio giunco Giampiero Jacobelli
Mario Morcellini Gruber Zante Lorenzo Sassoli de'Bianchi Stefano Celly e Dario Edoardo Viganò
Noi dare la parola adesso al presidente di Confindustria e le televisioni Rodolfo De Laurentis che ha curato in particolare il tema è questo
Questo libro il
Le conclusioni con un saggio dal titolo verso la televisione apocalittica e integrata
Beh io innanzitutto voglio ringraziare
Tutti coloro che sono qui oggi con noia
A riflettere a discutere sul uscita di questo primo numero della della collana in Quaderni di Confindustria voglio ringraziare tutti gli associati gli autori del
Dei contributi che hanno reso possibile questo questo primo numero e vi voglio ringraziare soprattutto per
L'impegno lo rendono l'originalità
Del nel fornire spunti e riflessioni utili nella nella filosofia generale del del numero
Voglio ringraziare
Pietro Guerrieri che
E fa parte della della squadra di Confindustria televisioni ma voglio ringrazia
Perché lui ha voluto ha creduto in questa iniziativa e a concretamente
Contribuito a realizzarla ci auguriamo che possa essere
Un primo elemento di una collaborazione ancora più proficua nell'interesse generale del dell'intero settore
In realtà io ho fatto le conclusioni perché Emilio Carelli mia come dire intimato di fare le conclusioni e quindi io mi sono come dire viso non potuto non potuto fare altrimenti e quindi oggi mi dividerò a fare
Non avendo ricevuto altri ordini limiterò a fare soltanto alcune considerazioni di carattere generale
Innanzitutto partendo dalla dalla premessa che lui stesso faceva su quella su Confindustria io credo che
Da tempo l'industria televisiva nel nostro Paese
Attraversata da un profondo cambiamento non soltanto di tipo
Tecnologico ma anche di assetto di mercato regolamentare culturale
Aveva sentiva il bisogno di avere una casa comune dove
Poter elaborare approcci condivisi alle ai grandi temi
Strategici del del settore utilizzando proprio al suo interno quel patrimonio di esperienze di competenze che lo hanno arricchita e che poteva essere come dire strumento
Di successo per l'affermazione di alcuni
Principi alcuni obiettivi fondamentali per per l'intero per l'intero settore ora il
Approva all'inizio fin dall'inizio della dell'avvio dell'esperienza di Confindustria televisioni
Avevamo immaginato tra vari strumenti di lavoro proprio di
Lavorare all'ideazione di una collana di studi di una rivista che potesse come dire accompagnare il lavoro la quotidianità del lavoro delle aziende del dell'associazione
Di settore dell'intero comparto attraverso riflessioni puntuali precise tematiche e che coglie estero gli aspetti fondamentali del dei temi che sono come dei grandi temi che abbiamo che abbiamo di fronte quotidianamente e pro e i l'uscita della anzi il cinquantesimo anniversario dell'uscita di apocalittici e integrati di Umberto Eco ci ha dato lo stimolo per avviare questo progetto e porlo
Porlo a compimento il
è ovvio che il il primo numero non poteva che partire dalla TES di carattere generale Noorda una
Dalla necessità di inquadrare in termini complessivi nel suo rapporto tra società
E industria televisiva i temi che hanno come dire che si sono svuotati all'interno di questi cinquant'anni insomma cogliendo anche
E alcuni dei quali Gianpiero Gamaleri ha già sottolineato cogliendo quegli aspetti quelle peculiarità nel ragionamento di Umberto Eco che ancora oggi
Ne hanno fatto la fortuna del libro ma che risultano estremamente estremamente attuale
Quindi quaderni di Confindustria rappresenta una collana come dire all'avvio una collana ambiziosa perché a il pragmatica leggera anche nel formato abbiamo scelto di
Come dire di premiare la mantenne giovinezza del dello strumento una struttura una lettura agire la possibilità come dire che siano punto i quaderni non sia il solito libro
Inserito all'interno della propria libreria e che probabilmente niente prima soltanto gli spazi gli spazi vuoti ma abbiamo concepito invece un volume che deve essere
Un come dire un elemento appunto di approfondimento dei temi che consente anche
Nella quotidianità del dell'impegno lavorativo
Di
Avere un una visione una lettura di alcuni temi ed alcuni fenomeni più accurata più attenta il
Il primo numero quindi dicevamo delle scandagliare per forza il rapporto tra tv tra l'industria televisiva
E e la società ed è questo l'abbiamo fatto veniva ricordato prima grazie al all'impegno al contributo di osservatori privilegiati di professionisti di studiosi insomma
Che ci auguriamo ci accompagnino ancora coi nel nel nel ragionamento che
Un ragionamento che parte oggi che continuerà anche se non verrà
Casomai affrontando temi molto più tecnici forse più aridi meno come dire accattivanti
Però sicuramente utili e preziosi nella squadra nelle strategie di comunicazione del dell'intero dell'intero settore
Partendo da un presupposto cioè dalla consapevolezza che il
Che la tv che oggi si interroga attraverso questi strumenti sul proprio futuro
E e si guarda attorno a
Come dire la necessità di contaminare delle delle sue esigenze delle sue
Istanze il mondo gli interlocutori circostanti di fare in modo che il non sia soltanto un
Un contributo a sé stante ma che possa riaprire la breccia su alcuni e aspetti che richiedono e che poi
Sottolineo inseguito di che richiedono una particolare
Una particolare attenzione
Il dicevamo
Quindi di un della necessità di concepire quaderni come non soltanto un una collana comune alimento statico come uno ha un elemento da da scaffale ma soprattutto come un elemento dinamico che ci deve consentire
Di sviluppare di rafforzare di amplificare il dialogo serio continuo con il mondo circostante col mondo all'interno del quale vive
L'industria l'industria del radiotelevisiva cercando appunto di allargare quello che è il bacino di riferimento e di riflessione
Con
Con con quelli che sono altri interlocutori a cominciare
Dagli interlocutori istituzionali
Il nel mille novecentosessantaquattro quando uscì apocalittici e integrati
Beh la televisione era come dire molto diversa rispetto all'epoca c'erano
Due due reti televisive
E l'Italia era segnata da una spettato boom economico
E
Accanto alla come dire alla vocazione naturale vocazione pedagogica degli occhi V
Si affiancava si cominciava ad affiancare anche il gusto per e l'attenzione per l'intrattenimento come dire suscitando un grande interesse
Nel nel nel pubblico dalla parte nell'interesse del pubblico dall'altra una diffidenza delle forze politiche di allora che vedevano come dire
E nelle parole nelle parole di Diego lo troviamo in qualche modo
Che vedevano come dire le la potenza di di impatto della televisione sul sui consumi sulle modalità come dire di costruire dei modelli culturali sulla capacità di creare delle tendenze quindi un un effetto come dire molto molto forte
E che non e di cui francamente si vedeva la difficoltà di riuscire a a comprimere all'interno di precise di precise logiche
Ma era altrettanto fondamentale la consapevolezza che emerge nel libro della
Nella considerazione per il la televisione di come strumento di modernizzazione del Paese questo è un tema che
Secondo me è che noi ritroviamo che affiora
Continuamente nel e da qui l'interesse come dire che ha suscitato e l'avvio del dibattito che ha suscitato questo libro cioè il fatto che si riconosce
Anche in quel contesto storico socio culturale economico del Paese una grande funzione di modernizzazione di sviluppo di crescita non solo non solo culturale tante vero
Tant'è vero che che si parla proprio per quel periodo di un caso italiano
Cioè in nel senso che c'è un'inversione delle fasi di sviluppo e quello di sviluppo economico
Perché prima aumenta la la diffusione del mezzo televisivo
E poi successivamente aumento dei livelli di scolarizzazione c'è questo è un dato come dire è un dato interessante che ci consegna che ci Consagra il come dire la capacità di crescita e di sviluppo come dire di penetrazione dello strumento nel nel tessuto sociale economico economico del
Del Paese
Io credo che voi che l'altra probabilmente
La trova elemento su cui vorrei sottolineare come dire il il pensiero di Umberto Eco è quello
Che della sua forte considerazione nel nei confronti della divisione
Come uno strumento che consente una riflessione critica
E che non invita a una sorta di ipnosi c'è quindi lo vede in termini positivi come una come lo strumento che riesce a far sviluppare all'interno del tessuto sociale della società un una capacità di consapevolezza dei diritti dei doveri delle funzioni del ruolo
Verso un e quindi non soltanto dalla cittadinanza come dire acritica passiva ma soprattutto verso una capacità di costruire
Un un cittadino portatore di diritti anche di doveri e che ha come dire tutti gli strumenti
Per aprire questa finestra sul mondo non soltanto per aprire questa finestra sul mondo ma anche per come dire essere più partecipi e protagoniste nei fenomeni che avvengono e attraverso la società del del tempo
Oggi però
La tv che abbiamo che abbiamo di fronte non è quella che da cui parte origina il apocalittici integrati ad oggi abbiamo una televisione che è molto diversa Smart di connessa
Co internet le condivide nel due mila venti il televisioni connesse raddoppieranno nel numero
Un
Siamo nella convergenza che ha farvi fatto superato la semplice espressione guardiamo la televisione
E alla consegnato invece altri da spettatore come dire una sorta di mutamento genetico con la capacità di
Di essere protagonista nella sua organizzazione della visione del prodotto televisivo insomma quindi con
Un Diaz consegnato la nulla un'ampia gamma di opportunità di possibilità anni e differenti visioni
E la DG Rizzati e della digitalizzazione che è stata una stagione complessa a un
Venticinque mila impianti adeguati ha coinvolto tutta l'Europa a parte a parte la Romania insomma quindi una gang ha coinvolto risorse economiche importanti da dal dal punto di vista del
Del delle aziende che hanno partecipato
Che hanno dovuto adeguarsi alla digitalizzazione e ma ha consegnato che cosa una una un'enorme
Varietà una norme offerta siamo passati
Dalla revisione dove c'erano dieci canali e ad una
Televisione multipiattaforma multicanale dover centonovantatré e sono monitorati
Quotidianamente da da Auditel
Al con quaranta gruppi editoriali presenti nel nel Paese a cinquecento televisore cinquecento editori televisivi del territorio con oltre tre mila marchi e che di Canale oltre tre mila marchi quindi un'enorme varietà una norma di cambiamento
Che ha assicurato pluralismo nuovi linguaggi un approccio nuovo al
Al tema al tema della televisione
E questi numeri e non soltanto questi ma anche quelli che venivano segnalati prima benché consente di come dire di riconoscere la centralità della televisione anche nei nel nei consumi degli italiani
Quattro ore ventuno minuti il consumo quotidiano giornaliero della televisione che è aumentata rispetto all'anno all'anno precedente e il primo mezzo nella scelta degli investitori pubblicitari
Due miliardi investiti nella nella produzione indipendente cinematografiche o un film su tre e finanziato direttamente dalla televisione
E oltre e anche nel rapporto coi internet rimane centrale perché oltre il sessanta per cento dei contenuti che passa
Nel in internet e di origine televisiva frittelle oppure pilotati a seconda della del caso
Ma è evidente che questi numeri danno come dire l'idea di un industria che centrale
Forte che ha come dire una serie di però
Di questioni aperte di fronte e mi riferisco
E mi riferisco soprattutto ma immagino che poi
Chi interverrà dopo di me affronterà in maniera ancora più accurata il il tema e mi riferisco soprattutto al rapporto al tema
Di un mercato segnato non da condizioni
Come dire eque nella sua partecipazione nella sua nel suo accesso nella sua
Nella sua competizione e mi riferisco ovviamente soprattutto prima accennava Pietro Guerrieri al rapporto con
Con gli over dito che la tv ormai di fatto compete con questi operatori quali
Hanno evidentemente come dire un trattamento di favore lei regole che si sono stratificate nel corso degli anni
è valgono per
I competitors tradizionali non valgono per i nuovi
E mi riferisco al pluralismo alle quote di produzione alla pubblicità gli adempimenti fiscali sul diritto d'autore io credo che nelle parole del Presidente della Repubblica di ieri che insomma consegnano
Anche uno stimolo un impulso alle Giorgio datore italiano e quello europeo
Di adeguare e al la normativo nel quadro regolamentare ad un ad un Enforcement del sistema
Del diritto d'autore che consenta alla difesa reale e concreta di un patrimonio inestimabile e che rischia di essere depauperato proprio per l'utilizzo illegale improprio che ne viene che ne viene fatta cioè
Voglio dire il
Il tema e
E qua esattamente questo la quella questione aperta cioè quello di
Rispetto a un conto è un mondo che è profondamente niente è cambiato e che sta cambiando e di cui
E migrare i gruppi editoriali presenti sul mercato cercano di essere interpelli cogliere l'opportunità sì sì soci di Confindustria gli associati Confindustria sono impegnati uno sforzo di come dire di crescita di sviluppo del proprio marchio dal proprio prende sul sul mercato
Beh è evidente che noi in questo senso chiediamo un la possibilità che il quadro normativo
Passi anch'esso da analogico a a digitare cioè sia adeguato ad un ad uno un profondo cambiamento e al superamento di questa di questa simmetria normativa
Che purtroppo come dire
Atti impedisce un mercato libero e con concorrenziale e soprattutto limitato dei possibilità e le potenzialità
Di competizione da parte del della dei soggetti tradizionali del settore finisco corre
Facendo alcune l'ultime due riflessione nel suo contributo Emilio Carelli
Ci ricorda l'affermazione dire quasi la profezia di Hastings traditi
Divine Tricase con cui dice che nel il quale dice che nel due mila e trenta la televisione generalista rinviare sarà morta
Ora di fatto lui si stia tra gli apocalittici con questa affermazione però
Probabilmente nessuno di noi sa non siamo dei veggenti non abbiamo questa capacità divinatorie quindi non sapremo che cosa che cosa succederà io sarò io sono convinto invece che il l'industria televisiva sarà centrale sarà ancora più centrale sarà forte e riuscirai perpetrare un bisogno
I nuovi bisogni e del del mercato e del e dei cittadini quindi io
Mi iscrivo tra quelli e come dire che hanno una visione del futuro ottimistica
Perché vedo grandi competenze un passione impegno risorse esperienze che possono essere sicuramente elementi di successo all'interno del del mercato
Quindi i quaderni devono contribuire a questa a questa costruzione di una vision del futuro
Una diciamo che per quanto mi riguarda è come dire integrata cioè proattiva rispetto al futuro della televisione nel nuovo sistema ecosistema di internet ed è al tempo stesso integrata
Rispetto all'evoluzione di un mercato senza apocalittica rispetto all'evoluzione di un mercato senza regole eque
Per tutti gli attori in in gioco questa la storia che continueremo a raccontare ad approfondire
E a sviluppare nel ragionamento del diventa i quaderni di Confindustria io mi auguro che di trovarci qui a discutere casomai su altri aspetti avendo superati alcuni degli elementi di criticità che abbiamo oggi grazie
Grazie grazie al presidente De Laurentiis inviterei allora i componenti del primo panel a venire qui al tavolo e sono Marco Follini presidenti di APT Alessandro a RAI Uno
E di secco tifo va espressi del Discovery Southern Europe che Francesco Dini vicepresidente l'Emilia il gruppo editoriale L'Espresso
Allora come avete sentito gli spunti di riflessione sono numerosi inizierei con Marco Follini presidenti di APT
La presenza un po'i produttori indipendenti di contenuti televisivi per sentire un po'Daloui quale
Il contributo del loro settore alla televisione di oggi la televisione del futuro
Ma io la prenderei un po'un po'alla larga perché intanto c'è un fatto nuovo in questa discussione
Che il primo numero dei Quaderni poteva
Immaginare una appunto con uno sforzo di immaginazione forse troppo fantasioso e cioè che il Governo ha messo in campo sulla RAI un progetto disegno di legge
E che questo disegno di legge è destinato nelle prossime settimane non tantissime
A maturare una sua
Conclusione
Ora per stare al quesito posto da Umberto Eco mi pare che questo disegno di legge stia
Più sul versante degli integrati che degli apocalittici anche se al Governo piace molto rappresentarsi
Nella veste dei più apocalittici
Perché non trascuro alcune novità alcune suggestioni è importante la scelta
Di un amministratore delegato la individuazione nell'azienda
In quella che
Continuiamo a
Definire la più importante industria culturale del Paese la scelta di una sicura che somigli alle chief executive officer
Peraltro in questo caso dotato anche se leggo correttamente i meccanismi politici di designazione di una maggioranza precostituita dentro il Consiglio quindi destinato a fare meno fatica di quanto
Non sia capitato i suoi predecessori
Almeno gli ultimi
E questa è sicuramente una novità è un passo in una direzione giusta
Io che sono vecchio diciamo pronto Sauro di questo sistema penso che forse qualche
Elemento di intraprendenza in più poteva essere messo in campo
Penso che il tema
Della fondazione il tema cioè di creare una intercapedine tra la RAI e il sistema politico
Da risolvendo problema annoso
Quello delle fonti di nomina
Avrebbe costituito un passo nella direzione giusta
Così come io mi ostino
A ribadire siccome sono stato diciamo il primo a dirlo
Ho visto che ho trovato molti emuli perfino tra i Grillini cosa che mi
Sorprende mi delizia nello stesso tempo
Trovo che la permanenza di una Commissione parlamentare di vigilanza
Sui servizi radiotelevisivi sia
Una sorta di reperto brezneviana o dentro il nostro ordinamento politico
Oltretutto è come dire un indurre in tentazione la politica
E poiché di quella Commissione ho fatto parte quindi
Credo di sapere di cosa parlo
Trovo che in questo
Salto innovativo
Sarebbe stato appunto quello di
Individuare all'interno di Camera e di Senato una Commissione possibilmente la stessa nella Camera e Senato
Che
Fosse
Interlocutrice del sistema televisivo nel suo complesso piuttosto che questa frammentazione con questo di più della Commissione parlamentare di vigilanza che riguarda solo la RAI e che è un invito diciamo a
Entrare in media stress più di quanto forse sia appropriato
Infine sempre a proposito dalla RAI e poi su questo mi taccio trovo che un punto cruciale sia e resti quello della natura
Della società cioè decidiamo una volta per tutte se stiamo parlando di una società di diritto privato oppure no
E quali sono i termini
Che regolano questo diritto e quindi quali sono i confini entro i quali la burocrazia aziendale indotta a muoversi
Perché qui parlo nella mia veste di presidente dell'Associazione produttori
Noi avvertiamo un eccesso di spirito burocratico che trova nella
Presenza molto assiduo della Corte dei conti è nella
Mancata definizione del carattere appunto di
Azienda di diritto privato
Per qualche verso una giustificazione per qualche verso un alibi ma sicuramente un problema che va risolto e io mi auguro che il disegno di legge consenta di mettere un punto fermo su questo argomento
La RAI è stata per
Molti anni e noi la ricordiamo con
Una qualche nostalgie avendo
Tutti tutti noi che ci occupiamo di queste cose una certa età
La mia in particolare coincide con la nascita della televisione quindi sono diciamo per definizione un nostalgico la RAI ha avuto lungo periodo in cui ha esercitato come è noto il monopolio della trasmissione televisiva
Quel monopolio si è rotto in forme che sono state
All'inizio un po'rocambolesche
è rimasto come un residuo di una mentalità poi progressivamente spazzata via dalle esigenze della competizione dentro un sistema che è stato inizialmente
Duopolistico poi si è allargato si è complicato e tanto più è destinato
Ad allargarsi a complicarsi di qui in avanti
Io penso però che la RAI non possa avvenire
Chiusa molti molti anni fa la fase del monopolio della trasmissione non possa rivendicare una sorta di
Il monopolio della produzione televisiva
Non lo può fare perché l'esperienza di tutti i Paesi europei viene sempre segnalato quello inglese ma non è l'unico anche se è il più rodato
Ci dice che un sistema moderno ha bisogno di grande
Pluralismo anche imprenditoriale
E d'altra parte
Occorre immaginare la RAI come un'azienda perno comune azienda appunto leader
Ma come un'azienda che sta dentro un sistema e che alimenta con quel sistema produttivo una mosca ambio
Che reciprocamente vantaggioso rispetto ai due grandi obiettivi che ci dobbiamo porre come Paese
E cioè primo
Noi siamo un Paese che sul prodotto dell'ingegno deve fare una scommessa forte
E deve fare una scommessa forte non perché e fico fare così non perché fa simpatia
Ma perché è uno degli asset fondamentali del nostro Paese
L'Italia è messa male
Per tanti versi per tante ragioni
Ma un punto di forza nel fatto che nel resto del mondo è vista con certi occhi
è vista con una certa curiosità desta una
Ammirazione e questa ammirazione a anche qualcosa a che vedere
Con quelli che sono i nostri prodotti dell'ingegno
E dunque investire in questo campo per il nostro sistema vale di più di quanto non valga per Paesi che hanno altrove i propri punti di forza
E questo è diciamo un primo aspetto
Secondo aspetto è che noi abbiamo dati
Della nostra bilancia dei pagamenti del del nostro interscambio con l'estero che sono dati drammatici
Negli ultimi
Sei anni quelli dal due mila sei al due mila e dodici gli ultimi dati sui quali
Ci sono cifre certe
Non abbiamo avuto un drammatico abbassamento delle nostre esportazioni e un traumatico innalzamento delle nostre importazioni e se noi non portiamo in equilibrio questa bilancia dei pagamenti
Noi sacrifichiamo un altro pezzo dalla nostra sovranità nazionale quindi parliamo di cose che ovviamente stanno molto a cuore a chi produce questi programmi cerca di renderli possibilmente
Come capita qualche volta un po'raramente di venderle anche nel resto del mondo ma parliamo di un problema che è strategico
Per il nostro Paese
E da questo punto di vista io credo che
Lavorare su ripensamento del rapporto
Che che segnala un certo attrito
Tra chi produce un'opera e chi la mette in onda limare meglio
Il rapporto il confine che separa
Queste due realtà entrambe interessate alla buona riuscita della produzione sia un compito che questo Paese legislatore la classe politica gli operatori si debbono porre
Questo poi a un altro risvolto che non affronto qui ma
Per quanto mi riguarda è un tormentone noi poi abbiamo anche una legge che prevede
Il rispetto delle quote
E un'autorità che dovrebbe garantire il rispetto di quelle quote
E navighiamo invece totalmente al buio da questo punto di vista
Cosa che sconcerta
Perché pone contemporaneamente un problema l'economia ma pone anche un problema alla civiltà di questo Paese le leggi si fanno per cercare di rispettarle se poi non funzionano le si cambia se poi quelle quote sono troppo alte né si può anche rivedere
Però occorre dare agli operatori la certezza che quelle quote quei numeri che sono scritti nella legge dello Stato siano
Rispettate fino in fondo
Ultima considerazione io vado come dire un po'alla rinfusa perché il tema amplissimo e non c'è una traccia su cui
Come dire incamminarsi
Però c'è un'ultima considerazione che riguarda
I nuovi media
E che riguarda i nuovi media sotto due profili uno la straordinaria forza economica che i famosi operato top
Hanno accumulato anche in virtù di legislazioni qualche volta compiacenti di sistema di tassazione
Come dire non non proprio
Di in piedi che hanno consentito appunto di di mettere e togliere tasse a seconda
Di circostanze che variavano con il variare delle condizioni internazionale
Che questo è un punto su cui
Gli ultimi due Governi
Hanno detto come dire cose un po'contraddittoria
Ma c'è un punto
Più come posso dire
Ideale e culturale che riguarda questi media
Io penso che noi dobbiamo saperli interpretare in una chiave più critica
La televisione è stata accolta all'inizio dalla straordinaria diffidenza degli uomini di cultura Umberto Eco ha fatto eccezione perché appunto la fenomenologia di Mike Bongiorno
Che ha consentito di capire e far capire
Quanto
Quel mondo nella coscienza del Paese fosse più avanti di come i letterati un po'sussidi così di quell'epoca lo consideravano
Con la Rete
Si riproduce la stessa questione io non voglio dire se
Fino a che punto la Rete sia un progresso nella nostra capacità di comunicazione di accrescimento dalla conoscenza e fino a che punto non sia invece un veicolo di straordinaria diffusione di
Pregiudizi e qualche volta di vere e proprie sciocchezze chi frequenta i social network e anche abbastanza
Inclina rabbrividire di alcune cose che legge
Però
Poiché non c'è rimedio
Una volta concessa libertà di parola non si può pensare che come dire la parola sia destinata soltanto a coloro che hanno cose straordinariamente dense pensoso e da offrire alla riflessione collettiva occorre che questi mezzi di comunicazione siano accompagnati da uno spirito critico molto forte
Perché quello è il setaccio da cui dite si deve passare e se no
Si finirà per trovarsi nella condizione che uno in Rete mette delitto e castigo oppure mette un soggetto per dimostrare che l'uomo non è mai stato sulla Luna e le due cose sembrano avere pari dall'ore
E non c'è come dire la gerarchia
Che nasce
Non dall'plauso né antico nasce dallo sforzo di approfondimento nasce dal materiale di riflessione che essi
Mette in circuito nasce appunto da in merito
Che in qualche modo va riconosciuto non soltanto dalla quantità di follow perché essi
Offrono nel a rilanciare questa o quella opinione espressa rigorosamente in centoquaranta caratteri se si tratta di Twitter poco più se si tratta degli altri mezzi
Ma appunto
Nasce da uno sforzo collettivo più diffuso
Che bene o male intorno alla televisione con tutti i suoi difetti si è potuto produrre e intorno ai nuovi media è ancora da vedere se siamo capaci di produrlo altrettanto
Io
Se posso dare Rodolfo che non vedo più Consiglio di direi di spingere
Molto su questo versante perché
Il modo in cui noi accompagneremo la crescita dei nuovi media
Avrà qualcosa a che vedere non tanto con la capacità della televisione generalista dati di temere
De proprie posizioni anch'io sono convinto che
Paese auto
Una istintiva propensione a radunarsi intorno ad una sorta di caminetto quindi se dovessi fare una scommessa
Mi aspetterei che magari Festival di Sanremo tra
Nel due mila trenta non abbia
Gli ascolti verde degli ultimi anni ma
Comunque mi aspetterei che la televisione generalista battesse ancora molti colpi
Però accanto a questo c'è da fare i conti con
Una realtà produttiva molto variegata quella realtà ha bisogno di incrociare
Lo stesso spirito critico e forse anche più acuto che ha accompagnato la nascita della televisione e la sua differenziazione che ne ha in qualche modo determinato anche il successo e l'affermazione grazie
Grazie a Marco Follini dare la parola ad Alessandro Alaimo ed eseguiti Spice Preside di riscontri Southern Europe
Buongiorno a tutti innanzitutto grazie per l'invito a questa
A questa
Questo incontro che che sicuramente affronta un tema che che diciamo noi operatori ci troviamo a
Ad affrontare dire tutti i giorni
Peso che il il principale complice la prima difficoltà ad affrontare affrontare questo tema paradossalmente deriva proprio dal
Dalla definizione dei termini che si usano nel
Nel strutturare la domanda no nel senso che
è difficile parlare oggi di del futuro della televisione perché nella realtà che cos'è la televisione non
Il la scatola che abbiamo nel salotto il vidi il video le strutture Gerit contenuto che vengono distribuiti
Sono gli operatori del settore l'industria
è veramente complicato in questo scenario riuscire a categorizzare ogni tipo di riflessioni utilizzano delle categorie che ovviamente stanno cambiando estremamente rapidamente in particolare negli ultimi negli ultimi quindici anni
Le parole che mi son venuti in mente non nella nel ragionare un pochino alla alla domanda che ci poniamo oggi sono sono due non sono contaminazione e scelta
Quello che noi oggi ci troviamo affrontare un settore dove dove le contaminazioni sono in tutti le parti della catena del valore no lo citavamo all'inizio
Durante il lo spicce introduttivo particolare nella parte
Di di Astra in cui si parlava effettivamente di sistemi di distribuzione che devono essere integrate che desse liberi che non essere contaminate dove qui andiamo a contaminare una cattiva digitale terrestre con una catena satellitare
E questo lo vediamo però questo stesso fenomeno lo vediamo però in queste sì elemento del business che oggi noi gestiamo no nel senso che abbiamo un utente che nella sua fruizione del video è contaminato no nel senso che posso
Vedere il proprio figlio sulla televisione sul cellulare sull'iPad sul computer
E questo inevitabilmente va a modificare anche il modo in cui noi produciamo i contenuti o le distribuiamo perché chiaramente sappiamo che il nostro contenuto non ha più una funzione esclusivamente lineare
Dovevo contaminare il nostro modo di produrre il contenuto perché non sto contenuto deve essere un contenuto che deve essere in grado di viaggiare piattaforme diverse integrate e quindi torniamo anche al termine di integrazione
E
Deve essere ottimizzato utilizzabile è adatto ad una soluzione che può essere in due ore come i due minuti che può essere assunta Remo come sul salotto che può essere in ufficio come al parco con il proprio tablet
Questa contaminazione e figlia però anche di una scelta che il secondo termine che che ho utilizzato cioè il nostro utente oggi ha molte più scelte di quelle che aveva cinquant'anni fa
E anche di quelle che analizzasse all'epoca e quindi quindi Umberto Eco
Alla scelta di fruire nel momento in cui lui fruisce il contenuto del modello modalità in cui gli uffici il contenuto e soprattutto del contenuto di quegli lui di cui lui va a fruire
Questo fa sì che di fatto l'operatore televisivo punti il il il broadcaster il conto in prova ed era o il distributore deve essere in grado di Audi in in realtà
Servire il proprio cliente in in un mondo di scenari molto più ampio di quello che fosse cinquant'anni fa
Ed è uno show un mondo è una modalità che si è ampliata in maniera esponenziale negli ultimi quindici anni Fini è ovvio che i famosi nuovi media che ormai
Ahimè non soltanto nuove nel senso che sono in media perché ormai
è difficile sostenere che
Tra funzionalmente detto sul sul cellulare se qualcosa di
Drammaticamente nuove breakthrough in nel a livello di mercato mondiale
Fa sì che non ci dobbiamo porre in realtà una tematica
Chiave che quella di dire
Tra cinquant'anni come verrà fruito il contenuto video
O nel due mila e trenta
E quello sul quale
Come dire come come personalmente ma anche come gruppo stiamo stiamo scommettendo e il fatto che
Uno ovviamente contenuto rimarrà centrali cioè qualsiasi sia la modalità di fruizione
Alla fine un contenuto di qualità troverà il suo spazio sul mercato
Come io costruisco il contenuto di qualità non sarà più solo strettamente collegate collegato all'argomento e alla tipologia del contenuto che sto trattando manca la modalità in cui io la tratterò per adattarlo alle differenze modalità di fruizione
In termini di modalità di fruizione e quello che ci aspetteremmo sarà una dieta mediale sicuramente diversa da quella che è stata negli ultimi negli ultimi cinquant'anni che
Probabilmente sarà costruita intorno ad un mix di diverse modalità quindi è molto probabile che lineare e riduca la sua rilevanza sono d'accordo come un pochino
Mi sembra sia emerso dai degli interventi né interventi precedenti che la linearità non scomparirà la netta così come i e quindi anche il concetto stesso di di televisione generalista o di offerta generalista
Non scomparirà troverà e si costruirà una sua fetta di mercato più o meno ampia nella dieta mediare nostri utenti
Che integreranno ad una fruizione lineare una flessione non lineare nelle tipologie più disparate che che che tutti più o meno conoscente
Dimostrazione di questo grande di questa grande convincimento il fatto che che noi come disco veri come scopo il Gruppo come escono Italia in particolare porrà le stiamo investendo in generalista cioè
Stiamo investendo in in generale abbia investito negli ultimi anni
Nella televisione in rare lineare passando da un posizionamento per avente pay ad un posizionamento che realtà IP esprime ed in particolare nell'ultimo anno
Come sapete abbiamo investito nella sostanzialmente nel
Ricerca
E
Oggi nella pianificazione di una presenza importante nel
Nel mondo generalista
è chiaro che modo generalista ogni soggetto ogni conto in prova ed era lo vede a suo modo nel senso che generalista per definizione è un tema estremamente ampio e quindi è un termine che si presta a questi siti può
Ora ad ampi modalità di interpretazione nel cercheremo perché chiaramente siamo siamo nuovi nell'ambito del del mercato generalista di interpretarlo a nostro modo
In una modalità che cercheremo di di di fare il più contemporanea possibile
è evidente che anche pensando a quella che è l'offerta generalista e lineare ci chiederemo anche quale sarà la sua declinazione né sul mondo non lineare in coerenza con quello che ho appena detto
L'impressione e ripeto e che il
Concetto fondamentale sul quale noi stiamo lavorando e in non è più un concetto di canale ma un concetto che noi definiamo di destinazione nodi destini Jean
Dove con destini Sean noi identifichiamo un insieme di elementi
Che rappresenti erano qualcosa che l'utente andrà a cercare
Come dicevamo lo andrà a cercare nelle modalità più disparate
Ma dovrà avere dei punti fissi dei punti fissi che a nostro avviso sono sicuramente il punto fisso del brand c'è un brand che definiscono di sinistra né fondamentale da un punto di vista di dare una guida comunque al nostro utente
Ci dovrà essere una qualche tipo di chiarezza dal punto di vista del posizionamento comunque tematico
Più o meno ampio che avrà la nostra destini Jean e ci dovrà essere avente la possibilità per il nostro utente di potervi accedere in qualsiasi momento del su qualsiasi piattaforma quindi se oggi dovessi definirlo descrivere quello che poteva essere un ragionamento
Di che cos'è un canale generalista cinquanta anni fa definirlo definirei più che altro come cose una definisce generalista o tematica tra vent'anni
è un esercizio molto difficile sono molto d'accordo sul fatto più volte ancora volta emerso che
Questa questa
Contaminazione che vediamo in tutte in tutte le aree del dismesse deve portare a una maggiore collaborazione tra i vari operatori nel mercato
Che può essere vista devo dire in in maniera molto variegata
Resta il fatto che
Il nostro è anche un settore dove
Rispetto a diciamo alcuni decenni fa ampio
La commistione ancora una volta tra
Ambito nazionale e ambito internazionale completamente cambiata in questo senso sicuramente internet ha fatto emergere dei player globali che agiscono in maniera globale
E chi sostanzialmente da un punto di vista puramente di business quindi mi astengo corretto questo sì riflessione poi un ulteriore ma la potestà di business
Tendono ad avere un centro decisionale in qualche parte del globo e temono poi a declinare loro strategie
Su tutto su tutto il di su tutti i mercati locali questo ancora una volta ha un'implicazione
Perché chiaramente fa sì che
Tutte le parti debole deboli delle dei mercati domestici tendono ad essere ad essere ovviamente marginalizzate delle grandi player che arrivano e che possono far leva su investimenti globali per costruire quote di mercato su mercati locali
La televisione e un un ad oggi almeno è stata fino ad oggi un un una realtà leggermente diversa degenti festa perché il contenuto locale ha tuttora una rilevanza
Molto importante e in questo senso
L'esistenza di campioni nazionali e ne citava anche prima nell'intervento precedente e comunque rilevante si da un punto di vista di mantenere chiaramente una una forte una forte cultura
Locale a livello televisivo ma anche a livello di società sia per garantire una ricchezza dei mercati domestici e non un appiattimento su una un un come dire una comunica coltura a livello globale
è chiaro che in questo senso un riflessione fatta da un gruppo internazionale americano come il nostro in particolare deve essere de ha necessità di essere chiarita nel senso che noi pur essendo come disco d'Italia parte un gruppo globale ci sentiamo anche i soggetti molto nazionali
Molto nazionale non solo perché mai investito molti soldi sull'Italia ma perché
Noi produciamo un rilevante ammontare di contenuto locale e lo facciamo uno perché la maggior parte modello il le il management della della struttura italiano e quindi il tema della cultura società italiana è rilevante
E due perché ovviamente dovendo fare dismesse in Italia in sul sito web e su canali che tendono ad essere comunque larghe generalisti
è inevitabile che per parlare alludesse italiani a si debba
Produrre contenuto locale
Quindi in questo senso riteniamo nel nostro piccolo di dare un contributo alla al rafforzamento
E speriamo soprattutto al rilancio del del sistema media italiano in un ambito e detto ed in cui
Stiamo vedendo che comunque da un punto di vista di integrazione delle diverse piattaforme piattaforme c'è
Sicuramente molta più attività di quella che si potesse vedere anche solo cinque anni fa ampi
Il che
Far disperare da un punto di vista di evoluzione del sistema
C'è un sorta di consolidamento di alcuni grandi come dire motori di questa di questa di questa evoluzione
è ovvio che il perdurare della crisi in particolare lato investimenti pubblicitari
Non più non permette al sistema nel suo complesso di investire probabilmente quel totale ammontare di risorse che sarebbero necessarie per fare l'ulteriore passo
E chiudo su un tema
Anche infrastrutturale nel senso che ovviamente tutto quello che il
La nostra industria e può fare per mettere a disposizione
Del contenuto adatto a al nuovo panorama di fruizione del da parte dell'utente
è solo una parte del gioco nel senso che chiaramente fin quando
Poi l'infrastruttura tecnologiche dico ancora volta si parlava anche all'inizio del del degli interventi non sarà adeguata per distribuire in maniera anche non lineare
Contenuti sempre più di qualità sempre più HD scompiglio quattro K quindi sentito necessarie di banda per essere istruiti a livello partitico accettabile
Questa evoluzione del sistema
Che per certi versi chiaramente a favore della linearità perché chiaramente se il non lineare non è performante lineare rimane più
Per tratti io però non potendoci chiudere ovviamente non è una scatola di vetro esperto quello che succede nel mondo è chiaro che fin qua questa infrastruttura come verrà ulteriormente
Tutti i ragionamenti che si potranno fare da un punto di vista di Nolli linearità saranno come minimo rallentate rispetto a quello che il il panorama internazionale
Grazie
Grazie Alessandro Alaimo i Ristori come avete sentito ciò ha portato l'esperienza di un player le emergente anzi già abbondantemente emersa nel panorama europeo italiano soprattutto anche per la lucidità con cui ha affrontato
Il tema della fruizione delineare non lineare che a mio parere
Resta uno degli aspetti più importanti
Della
Come conseguenza della
Rivoluzione digitale che sta cambiando completamente la fruizione da parte del telespettatore
Adesso sarebbe interessante sentire l'opinione la posizione di un altro importante player italiano parlo di che le mete gruppo editoriale l'Espresso attraverso le parole del suo vicepresidente
Francesco Di
A noi tanto ringrazio Rodolfo De Laurentis per questa bella iniziativa
Cercheremo di portare questo dibattito un'esperienza che non è di specialisti della televisione quali non siamo lavoriamo sulla radio che è un mezzo che è cresciuto
è nato prima è cresciuto insieme alla televisione a molte delle affinità e lavoriamo come è noto nostro core business sulla carta stampata che però oggi a ne parleremo
Fra poco delle declinazioni che l'hanno riportato molto vicino ai mezzi mezzi televisivi classici
Io
Prima di tutto
Volevo dire che mi fa una certa impressione ritrovare Marco Follini come
Rappresentante di una parte di una delle parti più brillanti e importanti della filiera
Produttiva dell'industria dei media italiani perché per tanti anni
L'ho trovato come validissimo interlocutore ed elaboratore di poco di porvi SIS
Sul lato della politica mi piacerebbe ma non credo che Marco sia disposto che oggi
Fungesse da supplente a questa inquietante
Assenza questo manifesto disinteresse
Da parte della politica pure in questa sala pure essendo in questa sala non credo però che Marco
Abbiamo voglia di prestarsi e al di là della battuta
Credo che sia
Dobbiamo fare una riflessione ecco su questo disinteresse che anche oggi si manifesta perché molte
Delle problematiche che noi abbiamo oggi non sono dovute e io non sono per niente un sostenitore
Di una crisi irreversibile strutturale del del settore dell'industria di nicchia sono dovute a carenze
Di policy se e di governance carenze
Manifeste sul
Per le quali hanno brillato su quanto la politica italiana ma devo dire
Fatto molto più drammatico preoccupante
Vanno bene brillato le massime istituzioni europea
Questo per dire che secondo me lato contenuti lato contenuti di qualità che sia informazione
Che se ognuno sbagliando la casta e televisione intrattenimento
Radio
Non abbiamo niente di cui preoccuparci il senza parlare del libro ne hanno già parlato altri meglio riprendo un passaggio di intervento di Marco Follini quando diceva
Intellettuali cinquant'anni fa non hanno accolto benissimo questo libro ossessiva rileggere una delle prime decisioni era Di Pietro Citati chi conosce
Questo autore può immaginare come avesse preso questo libro e al di là non lo criticò male ma insomma speriamo una forte preoccupazione
In estrema sintesi aveva paura che dei poeti inserisse ero nelle loro opere strofe di Celentano che soddisfo su una contaminazione poi tutto questo è successo ma è successo in modo virtuoso
E e non è andata male diciamo
Quel dopo quegli anni in quegli anni gli autori come Pasolini come propria iniziato a fare
Film è nata la multidisciplinari multidisciplinarietà artistica hanno fatto in televisione hanno fatto documentari scusate salto temporale ma per non essere lunghi oggi
In assoluto l'artista più quotato non solo portato per i collezionisti e nelle aste ma anche più seguito
L'esposizione del distretto che si chiama Jeff Koons Jeff Koons fa sostanzialmente quello che dico fa scritto cinquant'anni fa quindi
Non credo che ci sia stato un salto di paradigma su questo c'è stato purtroppo sul modello economico e adesso
Finito a questa parte che riguarda i contenuti vorrei soffermarmi un attimo su questo pur con dispiacere di
Constatata l'assenza di interlocutore istituzionale
Grasso scritto molto bene secondo me quello che io ho cercato di dire prima
Grasso scritto i giornali fatti di carta si continuano a comprare come uno due secoli fa per vedere un film su grande schermo è necessario uscire di casa e pagare un biglietto alla Cassa e all'interno delle mura domestiche la televisione resta il principale passatempo
Non voglio regionali non vuole la radio tantomeno muore la televisione con una massa enorme di intrattenimento di informazione che può
Offrire certo che cosa è successo ci sono più piattaforme quindi un articolo un
Un fai l'Aula un video sono sono fruibili su diversi dei vari disse
Non credo che si è cambiato il modello produttivo dei contenuti di qualità e dell'intrattenimento di qualità anche esso
Si sono avvicinati alle comunità all'evoluzione delle comunità hanno cercato di
Riconquistare di conquistare un pubblico giovane millenni Enzo di cui parla Carelli che sono nativi digitali ovviamente hanno più dimestichezza con un display che con un televisore classico
Però in tutto questo sinceramente non è non vediamo imminenti i funerali di nessuno anche perché e questi prodotti alla fine se vediamo l'esperienza quotidiana sono un po'
Adattati alle caratteristiche alle ritualità della piattaforma originaria e quindi io faccio l'esempio dei giornali che è più vicino a noi noi durante la settimana in ufficio lavora a casa
Leggiamo i giornali ancora di carta
Poi nel week-end quando andiamo via o quando le edicole purtroppo a causa della crisi
Spesso il sabato pur dovendo essere aperti e non sono aperti alla domenica verranno scoperte le edicole perché sono tutte chiuse al
Ora
Stiamo sulla versione digitale del giornale se andiamo in vacanza idem però poi
Ritorniamo utilizziamo il tablet sui mezzi di trasporto però per gli anni in ufficio utilizziamo
Il PC quindi ripeto anche la più antica delle piattaforme che il libro credo che avrà ancora lunghissima vita nonostante
Usciti ricordi questo sì non credo che nessun contenuto e nessun editore andrà a scomparire anche perché mi chiedo poi questi signore che chiamiamo pomposamente over the top perché sono fondamentalmente tecnologie di mezzo
Come campano se gli editori di contenuti informativi o di intrattenimento cinematografici
O di fiction scompaiono
E questo e qua arrivo al problema qua invece secondo me qua non parlo solo di Google Facebook secondo me è un discorso a parte perché Facebook è una piattaforma dove l'utente spontaneamente
Dal proprio consenso e offre i propri dati che poi ci sia una consapevolezza
Diciamo nei millenni anziani
Quello che questo vuol dire poi per nel proseguo della propria vita nei colloqui di lavoro che si faranno eccetera eccetera ho qualche dubbio però sicuramente è un mezzo assolutamente legittimo che raccoglie dei dati egli utilizza legittimamente a fini pubblicitari
E credo per gli investitori oggi non vedo nessuno di UPA
Sono soci se a Roma ma credo che sia
Anche una straordinaria opportunità e tornando alla nostra industria di cosa ha vissuto e di che cosa vive vive di diritto d'autore di Copyright e vive di pubblicità
E e qua noi dobbiamo fare una seria riflessione perché queste sono ancora indusse molto importanti sono forse
Se guardate al panorama italiano a quello che sta succedendo poste delocalizzazione l'industria dei media è forse l'unica industria italiana che ha una proiezione verticale
Verso le catene internazionali del valore ma mantiene anche un'espansione orizzontale verso la società e quindi e giochiamo un po'col fuoco queste sono industrie che sono state determinante nella crescita del consolidamento delle democrazie rappresentative occidentali
Inaridire queste due fonti o inserire un baco all'interno di questo e come sta succedendo sul fronte del copywriter vuol dire farle saltare far saltare anche il ruolo che questi hanno svolto
All'interno della società la riflessione sul diritto d'autore lo ricordava prima Rodolfo anche citando presidente la Repubblica
Non è più rinviabile e non sappiamo più come dirlo in questo Paese lo diciamo attraverso le nostre associazioni e tutti gli editori broadcaster in Europa
C'è una sorta di di di di boh non so come chiamarla di follia collettiva anche da parte dei policy makers
Europei fino alla passata legislatura
Oggi credo qualcosa sta cambiando grazie soprattutto riflessione nate in terra di Germania fra editori e policy maker non grazie all'Italia però qualcosa sta cambiando ma fino alla passata legislatura se nella passata Commissione
Non c'era non dico la consapevolezza di quello che stava succedendo sul terreno debilitata del copywriter della pubblicità ma anche semplicemente spiegando che approfittando di un regime fiscale unico al mondo
In America non serve non è assolutamente
Paragonabile gli over the top venivano a realizzare degli utili in Europa che certamente in parte andavano nelle tasche dei questi fantastici manager geniale creatori
Ma in grande parte siccome questi signori sono lungimiranti andavano a finanziare ricerca e sviluppo brevetti e tecnologie in California
Ecco anche un una cosa così semplice e banale e così strategica non tanto per la nostra piccola industria
Dei media ma quanto per l'Europa
Era difficile quasi impossibile farla capire speriamo che con con la nuova legislatura con la nuova Commissione qualcosa cambi però ripeto sul diritto d'autore della nostra patria non
Non mi dilungo mi ero appuntato più cose ma credo siamo tutti consapevoli che
Il presidio culturale sulla tecnologia mascolinità al passaggio dall'amico dall'analogico al digitale lo diceva anche nuova Sassoli che fa
Tutt'altro mestiere lo fa molto bene ma deve abbracciare tutte di vent'dimensione di innovazione deve tutelare il diritto d'autore all'interno di queste dimensioni altrimenti questo industrie finito perché di questo
Di questo vive
L'altro punto che la pubblicità allora io qua un vorrei essere ambiguo io anzi risalto il ruolo della pubblicità credo quando prima facevo riferimento alla
Strategicità democratica della presenza dei media nelle democrazie occidentali questo dovuto anche
A chi investe
In pubblicità perché senza questa risorsa
Noi non avremmo
Mezzi indipendenti così ricchi perché chi fa giornali dovrebbe basarsi solo su
I fatturati delle nostre delle copie
Venduti appagamento distribuite nei canali previsti dalla legge che ci sono ancora grazie a Dio
Ma ovviamente non sarebbero sufficienti per fare
Giornali così ricchi un tempo rapporto era metà e metà grossolanamente non è cambiato c'è la crisi sicuramente ha costretto a un ridimensionamento
E e incisioni profonde nella struttura dei costi però
Il rapporto è rimasto fondamentalmente è questo
Oggi la pubblicità si vende però diversamente negli anni Ottanta alle due figure l'editore che mette a disposizione degli spazi accompagnati da delle ricerche che dimostravano
Il non solo i numeri ma inizialmente sulle quote
Poi i numeri evitare che soprattutto dei veri e propri lettori dei propri ascoltatori per la radio per la televisione poi c'era l'investitore pubblicitario negli anni ottanta
Il gioco è si è allargato a tre si sono inserite le strutture dei Centri Media e che ottimizzando diciamo l'investimento pubblicitario lato
Investitore
E
Questo gioco a tre
Fatti i conti e cercando di di di fare una sintesi diciamo aritmetica voleva dire su cento di investimento pubblicitario settanta arrivava al all'editore
Scusate se vi do questi numeri ma tutto importante in rapporto i numeri che poi adesso vi farò per capire che cosa
è successo e dove sta la crisi strutturale di questo mercato non come tanti racconto nella disaffezione
Dei giovani alle chiuse
O all'industria dei media perché che cosa fanno forme che saranno tutto il giorno a passa del tempo e su Facebook fu Facebook ci sono anche i nostri prodotti ci sono i nostri mio spende sui nostri contenuti quindi
Non è questo il problema il problema è che oggi non so nel più un gioco a tre ma queste tecnologie di mezzo si sono inserite dentro
Scarsa andò il paradigma economico che ha tenuto in piedi questa
L'impresa di media fino ad oggi
E ve la faccio breve chiudendo all'ultima riga noi possiamo dire che dei dei famosi cento di cui parlavamo prima di investimento pubblicitario del
Del dottor Sassoli de'Bianchi presidente l'opaca dei bellissimi prodotti bellissimi marchi alla
Nel caso di nel caso in cui si tratti di forme di degenerazione pubblicitarie dove entrano le tecnologie di mezzo l'editore rimane trenta
E si perde settanta quindi una situazione dove da cento a reddito e rimane a settanta e distribuiva intermediari trenta le dei l'editore si trova con trenta e a perso fuori
Da casa sua settanta ora evidente excusatio fatto questi numeri ludiche
Qua qualcosa è successo
Ed è qualcosa che dovrebbe fare il perché ma non mi voglio ripetere ciò dovrebbe far riflettere soprattutto alla politica e
E la politica europea questo non perché nessuno di noi chiedo alcun tipo di contributo esiste un servizio pubblico che
A un contributo per svolgere determinate funzioni
Si auspica ecco che utilizzi questo contributo per svolgere quelle funzioni e non per fare operazioni di
Tanti concorrenziale sul mercato ma questo era il più una credo maestri che ha dopodiché tutti gli altri operatori della filiera non usufruiscono di contributi pubblici
Giusto lo voglio ripetere perché spesso ritorna con superficialità ignoranza di giornali il diciamo quelli che rappresentano il novanta per cento non tra il centro della tiratura
E della diffusione nazionale non prendono o più un euro di contributo pubblico non hanno nessuna forma di rimborso
Ospedale per gli abbonamenti che peraltro è antieconomico fare perché le Poste in Italia non funzionano quindi non recapitano
Il giornale la mattina e non recapitare settimanali venerdì quindi non c'è nessun tipo di contributo pubblico che si vuole chiedere
Quello che si vuole chiedere e governance governance in particolare sui dati perché questa mutazione diciamo del rapporto economico di cui ho parlato adesso che cosa è dovuto al fatto che non si vendono più in gran parte dei casi
Degli spazi con con delle teste degli utenti sopra
Con dei target ma si vendono direttamente dei profili profili dei dei nomi più si profilo di Emilio Carelli e un altro profilo di Emilio Carelli che viene seguito a causa di questa sciagurata legislazione
Per come è stata recepita in Italia sui Cupis terze parti viene seguito anche
Non solo quando su un sito su un prodotto di qualità ma viene seguito nella sua vita su internet fra l'altro non capisco con quale interesse per l'investitore pubblicitario
Oggi si rende questo profilazione questo profilazione non la possiamo fare perché nella legislazione europea è vietata negli Stati Uniti questo profilazione assolutamente legale
Questo è un po'di acciaio ante
Basta avere una casella gmail basta che il sito su cui vai abbia aderito Google Analytic s'
E tu concedi tutti e due i dati
Dico solo nonno sentito anche qua la politica intervenire e questo riguarda anche il nostro Paese perché questi soggetti hanno
Sono fuori legislazione sono extra legem Sokoli giurisdizione
Con un tempo diceva pomposamente le Scarante della privacy
E
Ci sono due bellissime inchieste una che è stata fatta
Mai cinque sei mesi fa da una giornalista inglese di origine indiana sulla versione inglese di guardia e una
Più recente device che dimostrano come il novanta per cento delle esserci e che vengono fatte su malattie
Che su un medicinale dentro vengono profilate insieme agli utenti e per le hanno fatte vengono vendute a pacchetti alle industrie farmaceutiche
Basta
Non credo che ci sia nient'altro da dire non è un problema per fortuna dei media italiani però è il problema dell'assenza totale di governance su questo segmento
Un tempo esisteva una dimensione statuale Marco Follini poi chiudo
Ce ne potrebbe parlare per ore che garantiva una sintesi è un equilibrio fra
Lo sviluppo l'incentivo allo sviluppo le i diritti delle persone e le condizioni di effettiva concorrenza
Era una dimensione statuale fatta da grandi poliziesco poli SSIS a me pare che latitanti ormai da molti anni credo che il problema dell'industria ditemi che sia questo quindi non lo posso le scienze del prodotto perché
Mentre noi siamo qua a parlare sono bravissimi giornalisti bravissimi autori che lavorano su tutte le piattaforme che fanno dei prodotti incredibili che sono sicuramente migliori anche a livello di audiovisivo
Vi ricordo che c'è un'iniziativa di di i broadcaster e di editori italiani e che oggi mette sul mercato
Internet audiovisivi di qualità assolutamente superiore a quella che si può trovare su YouTube e quindi queste cose le sappiamo fare
Probabilmente i termini contenuti sappiamo fare molto meglio degli over the top e questo lavoro non fanno
C'è bisogno di governance la la la l'unica nota triste di questo mio intervento per il resto credo di avervi parlato di un'industria secondo me nel suo complesso
Molto sana e
La latitanza totale di chi la governance dovrebbe fare e di chi politiche possibilmente grande dovrebbe cercare di pensare grazie
Grazie
Grazie soprattutto anche per questo sottolineare questa mancanza di governance quando invece poi c'è tutto un settore che è proprio quello della televisione dove forse di governance e di regole né altrove diamo la parola ai componenti del secondo panel
E invito assalire qui
Sul al tavolo Marconi Vigliani amministratore delegato della sette
Maurizio giunco Presidente dell'Associazione TV locali e vicepresidente di Confindustria radio e televisioni
E Stefàno Celly
Direttore dei rapporti istituzionali Italia di Mediaset e vicepresidente di Confindustria radiotelevisione
Allora continuiamo con i contributi
Dei cosiddetti player esse e inizierei con La sette
Una realtà che sicuramente in questi anni ha stupito ma
Tutto il mercato è stata anche portatrice di di novità quindi la parola Marco Di gli anni grazie mille buongiorno a tutti anch'io
Ringrazio il Presidente De Laurentis credo questa iniziativa sia molto
Positiva perché da un un contributo di sistema soprattutto in una fase di grande trasformazione altre aziende che
Stanno delineando le proprie strategie per il futuro ma che una prima riflessione sul ruolo della
Nella televisione in questi cinquant'anni dalla
Uscita del volume apocalittici e integrati ovviamente
Le trasformazioni sono state
Tante profonde
E la televisione ha svolto
Un ruolo di di dispetti riflettente di questi mutamenti sicuramente si può discutere quanto
Fedele o meno ma certamente il ruolo della televisione di raccontare la realtà e sui mutamenti è stato
Mi è stato centrale anche oggi il ruolo che mantiene anche oggi anche di fronte
A questo flusso continuativi incontrollato di immagini di notizie che ci arriva dal tartan Werba esista gran l'accordo da ultimo da per ISCOP
Però la
La televisione svolge quel ruolo di
Mediazione di interpretazione delle immagini che secondo secondo me ancora un suo ruolo fondamentale
Ecco diceva che la comunicazione per immaginerà qualcosa è uno strumento radicalmente limitativo fossero però certamente adatto per
La crescita del Paese anche uno strumento uno strumento molto molto importante
Rollo lo citavamo anche negli interventi precedenti nemico parlava anche delle le tribune politiche sono state anche queste citate stamattina come
Elemento di di vantaggio per lo scambio di opinioni che compensano quella che il limite della proposta della della parte politica ecco oggi potremmo
Fare un parallelo con quelle che sono i
I talkshow di informazione politica
Sicuramente è un tema che
Mi sta a cuore lavorando in una in una televisione dove questo questo tipo di proposte molto e molto forte molto presente
Non voglio entrare nel merito della discussione annosa sul
Sulla crisi presunta Overa delle di questo tipo di proposta però certamente
è
Un un tipo di proposta che dà modo alla politica l'antipolitica di rappresentarsi di favorire
La costruzione di un'opinione
Di tale al pubblico quello che sono elementi di
Di valutazione ripeto anche
Di fronte un'offerta molto ampia che oggi ci arriva dalla
Dal dal web e dei sociale certamente i toccano premente un ruolo minore in termini di costruzione del consenso però e se è un ruolo sempre centrale di rappresentazione
Di tutte le diverse
Istanze tutte diverse posizioni
E le politiche e sociali
Certamente questo ruolo deve essere svolto da chi
Per essere veramente utile da chi l'attività di di mediazione la la sa fare da da professionista e questo è il ruolo delle
Delle
Delle aziende editoriali come la nostra che danno quelle valore aggiunto in tempi di qualità di qualità editoriale che hanno una
Componente giornalistica cui affidano grande libertà indipendenza di espressione a fronte poi però di un risultato
Molto molto positivo per
Per la comunità
Più in termini generali su su quello che è lo sviluppo della
Della televisione è stato sottolineato più volte che oggi bisogna ragionare sull'interazione tra
Le piattaforme le tecnologie quelle che sono
I contenuti e quindi le modalità di fruizione di questi di questi contenuti
Alessandro Alaimo descritto molto bene questo questo contesto quindi quello che oggi non è fronti amo che vediamo come minaccia l'ATV tradizionale si può intendere attive in tv tradizionale sia sotto il profilo
Dei contenuti quindi
La
Quello che è oggi la televisione di flusso generalista rispetto alle offerte
Tematiche alle offerte on demand piuttosto che in termini di device e quello che il televisore tradizionale rispetto a quello che
Ormai un'offerta molto ampia di
Di device che costituiscono il cosiddetto mondo del venisse con scritte quindi
I broadcaster tutti i broadcaster credo oggi si
Si interrogano su questi
Cambiamenti nelle modalità di fruizione ma avendo ben chiaro quello che è poi
Il valore
Del contenuto anch'io credo come altri
Colleghi che la televisione di flusso generalista
Avrà ancora la
Un ruolo importante nei prossimi anni evidente che ogni operatore di questo settore deve
Cercare di dare una forma
Molto
Precisa alla propria offerta di
Di contenuti a fronte di un
Uno offerte di canali di
Di piattaforma molto anche quindi anche qui
Trovo mi trovo d'accordo con l'analisi di
Di Alessandro su questo su questo sistema parlando di contenuti quindi di scelte di gestione di contenuti ritorno su un tema che
Terme per nulla sette centrale cioè quella della
Credibilità dell'autorevolezza della l'identità della Rete che offre questi contenuti è questo
A questo deve far seguito un lavoro molto rigoroso di selezione di analisi di
Di rappresentazione di questa
Di questo fa di affidabilità di questa profferta offerte che ovviamente si può
Perseguire solamente come una grande squadra di
Di professionisti e con un editore come come il nostro che crede in questo settore non lo sviluppo di questo settore
Alcuni interventi anche hanno anche citato il
Il tema del
Del targhette delle di come profilare segmentare quello che
Che poi il destinatario della nostra dei nostri contenuti anche
Anche qui stiamo assistendo a un cambiamento molto molto profondo nelle nelle modalità di
Di segmentazione quindi noi non abbiamo più di fronte dei canoni vecchi abbiamo un target
Liquido che è in continua trasformazione e ovviamente anche il sistema di di rilevazione e deve tener conto siamo di fronte come sappiamo tutti anche a un cambiamento
Piuttosto profondo nelle
Nelle modalità di rilevazione dell'alterità legge ad esempio quindi staremo anche qui a vedere
Quanto possa essere poi importante per rappresentare questo questo target
Quindi
La centralità della della televisione dell'offerta televisiva secondo me era
E rimarrà forte un altro indicatore eh
Nella quantità
Della presenza esorbitante la definisce Aldo Grasso nel suo intervento sui quaderni di
Televisione sul web quindi la televisione si commenta si guarda
Si critica si usa per riorientare anzi sul sul web l'impatto dei dei sociale su questo fronte è stato molto molto forte probabilmente con
Uno sviluppo che era anche
Imprevedibile imprevedibile
All'inizio quindi questa possibilità
Dissocia di garantire una una interattività molto forte da ultimo anche poi vediamo quanto si stia dissidi fondendo per riscoprono come come strumento di
Di eccesso fa sì che poi dissesti sociale siano
Sottotitoli di programmi televisivi siano oggetto di discussione in Rete e quello che
E quello che si fa interi che la televisione stessa sfrutti le le dinamiche dibattiti che che nascono sui social come proprio argomento da commentare quindi l'integrazione tra
Tra questi due mondi
Si sta sviluppando in maniera
Naturale e
Tutti i broadcaster ovviamente noi per primi stanno tenendo in considerazione questo tipo di
Di presenza La sette come La sette tra l'altro abbiamo per primi
Favorito la presenza dei soci all'all'interno delle nostre trasmissioni o anche utilizzati sociale come strumento di diffusione della
Dell'offerta televisiva
Da ultimo un riferimento sul
Sul mercato
Dini ha fatto un'analisi molto molto completa molto esaustiva vedi di questo di questo settore che
Che condivido
Di fronte questo scenario questo contesto competitivo tutti gli operatori siano
Si broadcaster pure creditori
Devono delineare e un proprio modello di business quindi fare i conti con le risorse a disposizione fare i conti con un mercato
Che ancora dà segni di difficoltà
Fare i conti con dei limiti normativi che venivano citati in apertura dal Presidente De Laurentis peraltro con alcuni soggetti
Che hanno anche partecipato oggi a questo tavolo come
Come discovery che sono player di livello di livello internazionale ma che giocano ovviamente una partita sul nostro mercato quindi
Il lavoro che devono fare gli operatori dobbiamo fare tutti intermedi innovazione dell'offerta sia da un turista di creatività proprio pura
Di di contenuti se da un punto di vista di
Di piattaforme e di tecnologia si basano solo se ci sono dei presupposti
Economicamente sostenibile quindi come
Per aziende soprattutto come come la nostra che
Si reggono unicamente
Sulla pubblicità come come fonte di ricavo sulla capacità lo citava
Nei Quaderni proprio Sassoli de'Bianchi di dare un valore di mercato a quella che è un'attenzione sempre più
Segmentata profilata del pubblico e quindi di saper mantenere vivo un rapporto
Con
Con gli investitori pubblicitari quindi questo quello che è una realtà commerciale
Come la nostra deve fare per continuare a far parte di un'industria culturale e quindi di andare avanti con cui i presupposti di
Di continuità di innovazione in un sistema televisivo ripeto La sette
A un editore che Cairo che crede in questo sistema che è molto focalizzato su questo mercato e quindi
La nostra intenzione di continuare a giocare questa partita anche per i prossimi anni quindi in termini di
Qualità dell'offerta di innovazione di autorevolezza sotto il profilo editoriale grazie buon proseguimento grazie
Marco Vigliani
Insomma io penso che questo primo numero dei Quaderni
Stia rappresentando essi e contribuendo attirare un terreno di confronto molto franco e schietto come avete sentito fra le diverse concezioni di televisioni e anche di futuro di televisione
Tutti naturalmente siamo partiti l'avete rilevato dagli interventi dei nostri panni liste dai grandi cambiamenti
Che la rivoluzione digitale dicevo prima apportato nella televisione
Il confronto devo dire leggendo poi i vari saggi
Del di questo quaderno si è fatto più serrato nel momento in cui
Si è affrontato un tema specifico che in qualche modo Alessandro Alaimo aveva già
Sollevato prima cioè il discorso della fruizione lineare non lineare
E all'uso al tema del palinsesto
Allora il palinsesto per chi conosce la televisione
Sa benissimo quanto sia importante per il successo di un canale e quanto sia importante per i telespettatori
Ecco ebbene
Mentre l'amico e collega Stefano Uselli al quale darò tra poco la parola in rappresentanza anche di media e sette
Nel suo saggio né ha sancito una sorta di lunga vita lunga vita al palinsesto questo per dirvi come anche il confronto sia interessante io nel mio saggio sulle radici del futuro
Di fatto che celebravano una sorta di de profundis
Rilevando che la
La vera rivoluzione nella televisione
è la vera rivoluzione in atto in questo momento è proprio quella della fruizione
Che in futuro sarà sempre meno lineare
E qui si vende si nella schiera dei nuovi apocalittici della tv ride ASL Inge citato anche prima
Dal presidente De Laurentiis amministratore delegato di Petris ha detto recentemente probabile che intorno al due mila trenta la tv generalista
Lineare sarà morta ma io non
Non questo credo che loro che non sia vero non sappiamo però quanto questa previsione si avvererà
Sappiamo che però il più grande rivoluzionare cambiamenti indotto dalla tecnologia digitale non resta
Ho rappresentato dalle tante cose che si sono dette qui oggi l'avvento della multicanalità della dell'ente interattività della pay televisione delle mense tre televisioni
Previsione arricchita come si pensava solamente pochi anni fa ma la vera rivoluzione a mio parere resta comunque in questo momento quella della fruizione che si ognuno di voi fa un piccolo esame di coscienza e vedi come
Ogni sera accendendo l'apparecchio televisivo oppure
Aumentarle fece traguarda i contenuti audio-video della televisione si renderà conto come questa fruizione nel giro di un anno o due sia completamente è cambiata
Dicevo la fruizione
Un progressivo calo dei canali della visione dei canali televisivi come li vediamo ora strutturati in un palinsesto lineare con un susseguirsi di appuntamenti fissi della giornata
Tutte le recenti ricerche confermano
Che questa modalità di fruizione
Tipi della televisione è in grande
Diminuzione il tutto a favore di una visione personalizzata on demand sia che questo avvenga con lo strumento squisitamente televisivo attraverso la parabola un'antenna ossia che avvenga anche attraverso
La IP Television cioè internet ecco la risposta di Sky a questo cambiamento e seri disturbi risparmi e tutti i dati delle ricerche che sono state fatte da da questo punto di vista ricerca ricerche recentissime
A questa nuova tendenza risposte lista è stata molteplici e si è partiti qualche anno fa da e mai Sky HD
Per arrivare poi all'onde bande per
Arrivare poi in questi giorni recente accordo scarifica del comma per una a televisione che viaggi non più solo attraverso il satellite ma anche attraverso internet
Ecco allora detto questo vorrei sentire la posizione di una player importantissimo come media stesse un player e
Che
A suo tempo ha rappresentato
Un grande elemento di cambiamento di innovazione nella televisione parlo degli anni ottanta degli anni Novanta ma anche negli anni due mila perché
Con il lancio di premio anche Mediaset stava cavalcando queste tendenze la palla Stefano se
Ringrazio Emilio cercherò anche di rispondere un po'allo stimolo
Che viene dalle tue osservazioni riguardo proprio la struttura del servizio nell'offerta televisiva
Beh stiamo parlando in fondo il quaderni di Confindustria radiotelevisione su un esempio di di televisione di cui si discute si parla
La televisione riempie pagine di giornali oggi è sempre stato così non è un tema di oggi però oggi la televisione
è un po'come si diceva una volta c'è un calcio giocato c'è un calcio parlato oggi qualunque tipo di media
La grande analisi indagini valutazioni sulle prospettive della televisione ci sono programmi
Che fanno pochissime migliaia di ascolti che però occupano pagine e pagine di giornali occupa limiti ottimo diventano fenomeno sociale e culturale
Anche un certo mondo intellettuale che prima posteggiava un po'la televisione come ha sottolineato anche
Francesco Dini oggi vede in questa delusione spesso televisione di pochi di nicchia che per carità un prodotto di qualità ancora molto sensibile un prodotto elevato un qualche cosa di cui discutere di cui parlare
Da questo spesso rimane fuori il grande pubblico grande pubblico non c'è
Ci si stupisce delle volte guardando ascolti di grandi trasmissioni grandi eventi milioni di persone che hanno assistito a un programma
Ma sembra che questa grande massa di persone che poi forniscono di un'offerta assolutamente gratuita di un'offerta che è anche una funzione sociale
Perché non tutti hanno i mezzi le possibilità la capacità culturale di accedere a nuovi media anche di fruire tensione con nuovi mezzi
Per sembra che queste massa di persone
L'individuo di massa di cui parlava eco però in epoche storiche in contesti socio culturali e politici molto diversi da quelli attuali però c'era un'attenzione per individuare massa non conti non serva non ci sia
Si va sempre ad enfatizzare anche a parlare per carità sarà una realtà molto significativa importante di nuovi cotti tipi nuovi soggetti che entrano sul mercato della positività di poter furori di un'offerta
Libera più on demand e non più incanalata è strutturata nei palinsesti va però si vanno a vedere i dati si c'è un'offerta multicanale
Che riguarda anche l'adesione generalista c'è un'offerta molto ampia che riguarda tutta una serie di persone soggetti
Possibilità di accesso però coi la grande massa delle persone la grande massa degli e degli utenti continua a seguire la tensione generalista continua a servire latri dizione un esempio tipico
E l'informazione il
Riproporre l'informazione darne informazione Italia
In il il programmi su cui c'è più attenzione nell'informazione anche da parte di Regione sono i telegiornali ma attenzione telegiornali non dei canali all news mai vi è stata neanche uno suo possono profitto regionale strutturali strutturati quelli ad orari predefiniti
Lilli glieli il flusso di programmi che offre un palinsesto predefinito ancora un valore fondamentale parto se io credevo lavora per molto tempo nel nel nel mio scritto
Evidenzio un elemento molto significativo oltre all'importanza del palinsesto te la capacità di offrire una fare un evento indiretta
Che è un elemento di estrema significatività la diretta attenzione ci sono stesse lì identici programmi presente l'informazione con
Lo stesso la stessa struttura lo stesso presentatore
Lo stesso giornalista che esse vengono trasmessi indiretta hanno un ascolto se il pubblico sa che lo stesso programma il fondo programma informazione quantità andare in differita soprattutto se tratta temi
Di non attualità stringente hanno ascolti inferiori quindi c'è un fascino ciò se nel sensibilizzare ce ne voto ma soprattutto
Nessuno considera che comunque la grande disponibilità e tempo libero di capacità che oggi già alla gente spesso purtroppo legata anche a
Condizioni di lavoro diverso che anche quindi maggiore disponibilità di tempo e in alcuni casi non è un fenomeno certamente positivo
Beh da alla alla televisione è un un compito diverso rispetto al passato là dove c'era dunque ha una sua forza a la capacità come io dico nel mio saggio di spesso di un pirata generalista niente
Di la capacità del sud di riempire un tempo vuoto lasciandolo vuoto è quella meno impegnativa accompagna la nostra giornata scandisce anche addirittura i nostri orari sappiamo che le otto certe regionale perché vede quello della RAI che è una tradizione
Di molte persone e meno impegnativa non ci occupa
Ci dà la possibilità di di fruire di un di un di un programma senza però dover essere troppo attivi troppo imperativi ci lascia liberi di operare
è rassicurante ed è quello che ancora oggi nonostante quello che si dica tutti del metodo il mezzo di frizione più diffuso
è il modo di fruizione più concreto attivo della gran massa delle persone italiane certo se poi ci si rivolgere a soggetti forse più in grado di Capena di avere
Capacità economica come dicevo prima capacità anche di acquisire nuove tecnologie è un discorso diverso però noi non dobbiamo trascurare
E buttare tutto nel cestino come qualcosa che non esiste più come qualche cosa che
Ormai superata qualcosa che va a morire i tempi sono lunghi abbiamo visto anche le evoluzioni tecnologiche
E che cosa ci portano certo questa televisione generalista deve anche lei progredire offrire contenuti di maggiore qualità oggi
C'è anche una forma difensiva spesso la televisione generalista diventa ultra generalista assistiamo a programmi strani tipo Ital fascio politici con il comico dentro un'esasperazione di alcune e programmi di informazione o addirittura un'informazione molto attenta all'emotività
E e veri programmi che diventano venti quando una volta non sarebbe Roma diventati venti quindi c'è anche una forma difensiva
Che forse va concepite uno lo deve Gica diversa il discorso faceva Marco Follini sul sul contenuto e fondamentale cioè la capacità di poter offrire contenuti
Di qualità ma il contenuto di qualità attenzione non è il cuore e il contenuto in grado di raccogliere il favore il consenso di masse magari che di di masse che poi non sono masse di di un numero di persone che hanno un alto livello culturale
Il le le le le è importante certo creare prodotti in grado di
Essere internazionalizzati quindi avere né una vera platea più ampia però anche il nostro mercato provocando Messico
Fatto di programmi come presentato Matteo hanno ascolti straordinari alla gente piace
Non vanno considerati come un qualcosa che non c'è che non esiste o che se qualcuno lo vede sembra quasi che della debba vergognarsi
Mentre deve assolutamente vedere il grande programma che i media infatti Zano altrimenti rischia di essere escluso dal tessuto sociale dal dei dialoghi racconti
Delle scene tra amici o con la norma non deve essere così da tre del qualche cosa di diverso non dobbiamo
Certamente a Desio ad essere competitiva da un punto di vista tecnico tecnologia e lo stiamo vedendo
Questa straordinaria forma di fruizione dell'ISEE al quattro K B indubbiamente le televisione devono continuare per anni parlo anche quelle generaliste
Di potere avere la capacità tecniche quindi parliamo di frequenze per poter offrire questa tecnologia a tutti anche qui ha una grande massa di persone non deve essere un appannaggio di pochi
Che possano vedere la televisione questa maniera e gli altri a debbono vedere ancora con tecnologie che sembra una differenza tra bianco e nero e con ore
Questo non è giusto e non è possibile piccola divagazione personale su dove va il progresso il progresso nessuno può ostacolarlo
Forse neanche a parole si dibatte se
L'evoluzione il progresso certo
Oggi c'è tutto un modo diverso di accedere alle notizie l'informazione a quello che interessa c'è una di sentirmi Idis intermediazione che sempre più marcata
E questo ha comunque purtroppo riflessi anche sulla vita sociale forse per la prima volta il progresso anziché dare lavoro lo toglie
Sappiamo tutta una serie di attività di funzioni che stanno sempre più morendo leggevo questa mattina su Repubblica un articolo che parlava della scomparsa degli uffici
Le le scrivanie che si affittano il lavoro che si fa sempre più da casa con un computer condotta Brett non c'è bisogno più di relazionarsi di avere un certo tipo di relazione non c'è bisogno di ricevere anche il modo di è un bene questo non lo so quando io leggo che
Nel giro di vent'anni il quarantasette per cento di quello che il lavoro umano può essere automatizzato
E ci si chiede dove si vuole andare e anche questa cosa ma questo per carità ma divagazione personale perché in fondo però nel mondo della televisione e questo è un evoluzione straordinaria
Di possibile frizione beh se noi arriviamo a un livello talmente alto qualitativamente della visione per l'occhio delle persone
Un domani avremo la stessa immagine se non ce la facciamo dalla finestra vediamo un panorama vivo visivo reale e accanto abbiamo la televisione che con una telecamera dipende
Quel panorama tra un po'la perfezione la qualità la possibilità di Four trave di fare avere Misiti scoloriti direi in maniera diversa probabilmente la gente anziché guardare il panorama vero si sposterà sulla televisione guarderà la televisione
è un fenomeno positivo per certi versi sì però
Per esempio se fossi un soggetto che si occupa
Del settore turistico
In prospettiva tra vent'anni ma perché devo sobbarcare mi file problemi quando in televisione io mi posso vedere le armi Taj museo di San Pietroburgo offre una possibilità
Di vedere i quadri in maniera straordinaria li descrive perché a un certo momento qualcuno potrà chiedersi con televisione sempre più sofisticati
Io non possa vedere cose che invece mi impongono
Ecco questo è un discorso complessivo forse sono stato posso sembrare in una logica in cui oggi
Appunto la televisione parlata impone di riferirsi a situazioni e modelli che poi forse in altri Paesi
Per carità sono più marcati ma attenzione se noi prendiamo come riferimento gli Stati Uniti l'Ateneo la realtà è molto differente
Il mercato differente la tensione generaliste qualcosa di diverso la soluzione delusione è storicamente un qualcosa diversa rispetto all'Europa ma soprattutto l'Italia
Detto questo saluto e ringrazio
Grazie
Stefano Celly dare la parola adesso a Maurizio giunco in rappresentanza delle tv locali Moritz chiunque anche vicepresidente di Confindustria alle televisioni grazie
Bene innanzitutto vi farò immediatamente felici dicendo che farò un intervento estremamente breve
Massimo cinque minuti
Un saluto tutti un grazie alla Presidente Rodolfo De Laurentis che ha fortemente voluto l'avvio dei Quaderni di Confindustria alle televisioni perché io
Ritengo che sia giunto il momento che tutto il settore così come sta avvenendo in questo momento inizi una discussione
Una discussione qualcuno
All'inizio di questa di rendite di questa giornata ma detto va bene Insabato su un tema molto che avete voluto scegliere un tema su cui sicuramente siete tutti d'accordo
è probabile che sia così è probabile che in futuro
Come qualcuno ha detto si segnalano maggiormente le di le distinzioni fra tutte fra le diverse componenti come naturale che sia ma questo
Fatto all'interno di una casa comune è un fatto estremamente importante
Nel tema
Io
Ritengo che
Al di là dell'analisi cioè al di là del del del delle analisi necessarie di sviluppo del settore di quello che sarà
A monte debba essere fatta
Una considerazione preliminare la considerazione preliminare l'aveva già detto Umberto Eco l'aveva già fatta quando diceva che chi scrive
Liberi sulla comunicazione di massa deve sapere che i libri sono libri transitorio ci sono io dico che oggi
Anche le nostre idee
Anche
E nostre anche i nostri piani industriali non possono che essere transitori perché
Così come
Era immaginabile a suo tempo cinquant'anni di distanza l'avvento di quello che sta che la tecnologia oggi ha prodotto ritengo che
I cinquant'anni oggi si misurano
Dividendoli per dieci le modifiche del pensiero le modifiche tecnologiche e le esigenze del pubblico perché sono le esigenze della società e dell'uomo cambiano ogni cinque anni
Una volta un presentatore televisivo l'ha fatto un'osservazione giusta e diceva ma
Ai miei tempi la generazione duravano
Trenta quarant'anni adesso ogni ogni dieci anni c'è una nuova generazione ve io dico spesso che televisivamente
Le generazioni ormai durino anni probabilmente nel futuro dureranno durano mesi quindi
Non credo molto alle grandi previsioni Emilio prima giustamente ha citato una previsione di nel Philips
Che appunto dice nel futuro la televisione
Così come la conosciamo oggi di fatto non esisterà più io penso che questo sia
Più che
Un'analisi sia un auspicio
Perché effettivamente
Come a riportato Stefano Celly i numeri fino ad oggi non dicono questi la televisione sempre più viva ma dicevo
è importante capire così come noi è come i ricercatori a suo tempo avevano visto immaginato la televisione ed importante capire
Che la realtà superato sempre l'immaginazione perché in questo momento noi dobbiamo fare un'analisi che superi la nostra immaginazione per riuscire
A ad a vere un un quadro che probabilmente si avvierà alla realtà
La televisione ha sempre avuto una grandissima grandissima capacità quella di
Adeguarsi e qui rispondo fosse se ci riesco anche a Gamaleri
Che avevo fatto vada posto cinque domande per carità non vi spaventate non rispondo neanche non rispondo quattro fu di rispondo dando la mia opinione su una su una quarta o la quinta
Che era quella è nato prima l'uovo o la gallina allora io ritengo
Se la gallina sono i gusti del pubblico l'uovo poi questo non l'ho ben capito però di fatto su questo un'opinione assolutamente chiara la televisione si è adeguata
Allenta nuovo pensiero delle nuove generazioni immaginiamo senza andare lontano nel tempo
Andiamo negli anni ottanta già in fine anni Settanta anni ottanta che dove c'è stata la nascita della televisione locale in primis e poi delle reti private nazionali
Beh ma
Non è che la nascita delle televisioni locale può vedere nazionali si è dovuta una particolarissima genialità di coloro che hanno creato a suo tempo la televisione
Parentesi io sono era uno di quelli quindi posso anche dirlo
Posso anche esprimere questo tipo di opinione ma semplicemente
Perché il pubblico non si riconosceva più nei mezzi di comunicazione di massa che vivevano altre epoche
Che non riflettevano nel modo più totale e quello che era il pensiero
Che ormai si era sviluppato dagli anni Settanta e negli anni consolidato diciamo negli anni ottanta che era il pensiero del comune sentire consentire della popolazione
Perché faccio questa considerazione
Perché in realtà ma se facciamo un altro un altro esempio di evoluzione del pensiero televisivo
Ci accorgiamo che per esempio dopo la nascita e lo sviluppo del trilioni locali che ci sono
Affermate come televisione
Popolare generalista
Che aveva un bacino diverso evidentemente per problematiche di tipo legale da quello nazionale
Con l'avvento delle reti nazionale queste ci sono hanno completamente trasformato con l'avvento del generazionale che hanno
E in qualche modo riproposto con gli stessi schemi in tre una televisione
Chiamiamola popolare che su questo credo di fare un complimento nel senso più vicina al pensiero della gente dove la gente si potesse riconoscere
Riprendendo quegli schemi hanno tolto sostanzialmente la capacità l'emittente all'emittenza locale di
Fare
Un prodotto di tipo generalista per cui la televisione locale altro non ha fatto che
Ritirarsi in buon ordine verso quello che la sua
Naturale
Mission che è quella di concentrarsi sull'informazione territoriale e questo ha determinato
Un a un grosso successo e a dato un un grande potere di penetrazione all'emittenza locale
E adesso si assiste ad un'ulteriore
Modifica della televisione
Che
Forse ancora noi rispettiamo capire ma di fatto c'è se noi guardiamo la televisione da coloro che
E quindi con questo concetto forse un po'contorto rispondo punto Gamaleri la televisione
Non morirà mai
La televisione
è sempre più viva facciamo un salto sulla rete per capire se la televisione vivavoce la televisione non arriva
Facciamo un salto sulla dei per capire di cosa vi della Rete di che cosa vuole vuole l'utente e alla base c'è sempre il prodotto televisivo
La capacità di
Adeguamento della televisione è una capacità che si è dimostrata co dalla caduta del monopolio che non è caduto perché qualcuno ha saltato una dirigenza con
Dei fucili Winchester o ha messo le bombe su un muro impenetrabile dice quasi è stato così sì però diciamo che
è
è caduto perché di fatto e che è caduto diciamo
Per volere più la magistratura che per volere politico ma è caduto perché di fatto
Quella momento quel pensiero era s'praticamente modificato la televisione avuto fino ad oggi la capacità di modificarsi
Seguendo sostanzialmente
Il pensiero chi l'evoluzione
Tecnologica indirei sotto questo secondo aspetto essendo né in molti casi anche protagonista
Teniamo conto che tutto questo
Che
Ho una considerazione forse banale ma che sicuramente va fatta è che la televisione ha perso la sua prerogativa principale con l'avvento della digitalizzazione della convergenza
Ha perso una prerogativa che era quella
Che faceva dalla televisione un elettrodomestico in grado di parlare a tutti in tutte le case di entrare parlare mostrare audio video
Ciò non è più così perché evidentemente è inutile che io lo spiega voi perché non lo spiegate voi a me oggi e la televisione
Multipiattaforma oggi la televisione viaggia sui tablet avviate sugli smartphone e quindi in buona sostanza il televisore su questa questa questa questo offre questo fatto importante determinante allora
Non trovo che questo aspetto sia banale
La televisione ancora viva e la televisione genera ancora questo interesse questi ascolti nonostante abbia perso la prerogativa madre
Della televisione che non era il contenuto ero era un aspetto tecnologico io solo sono in grado di entrare in casa io solo sono anch'sono in grado di pormi come tuo interlocutore
E non c'è nessun altro allora questo aspetto non ha solo creato un
Il problema sostanziale è un problema che cioè stava alla base la costruzione la televisione perché altre zone senza televisore non si poteva fare
Non solo ma ha creato un altro aspetto su cui credo occorra fare tutta una serie di riflessioni
Ha fatto crollare un altro muro
Cioè che è quello della differenza fra i diversi mezzi di comunicazione
Perché la televisione una volta era la televisione la carta stampata era la carta stampata il quotidiano era al quotidiano il periodico era periodico ognuno faceva il suo mestiere
Oggi sostanzialmente questo
Secondo elemento che premiava la televisione non esiste più
Perché sono card è è caduto anche questo anche questo elemento perché
Non esiste più una differenza fra insistette file fra i mezzi di comunicazione perché non esiste più
Una particolarità è una differenza tra i sistemi di comunicazione
Chiudo perché
Altrimenti ritengo che il discorso si faccia troppo lungo e poi non
Rispetto alla promessa che ho fatto iniziale nel dire che
Per due parole brevissime sul nostro comparto sul comparto che rappresento per quello delle televisioni locali
Io credo che
Anche noi
Sapremmo va a superare questo questo problema l'importante
è che tutti gli editori di televisioni locali non perdono di vista quale
La loro mission e qual è la loro funzione e quale è stata la loro importante
Di importanza storica di di di di di questo grande comparto che ha creato poi di fatto dato via la creazione di fatto dalla televisione dalla televisione privata
Perché non ho ancora dimenticare che al di là
Di
La della tecnologia che avanza al di là dei mutamenti di pensiero che vengono determinati dal dal dall'avvento delle nuove tecnologie al centro comunque resta l'uomo
E comunque quest'uomo questo cittadino
è comunque naturalmente legato alle sue tradizioni alle sue culture la globalizzazione non lo so non Tris sarà di Khalid sa dalla tua storia
La televisione locale a una funzione importante in un momento la Telecom in cui la televisione in quel momento nel momento in cui
Tra anche molte nuove offerte sono avulse
Dalla da da dalla cultura italiana ma sono
Maggiormente avulse da una cultura regionale da una cultura di prossimità ecco la tenera locale a questo ruolo
Non voglio entrare nel tema politico dico solo due aspetti e poi chiudo veramente
Territori locali ante digitalizzazione erano cinquecento un numero abnorme che tutto il mondo non voleva credere
Adesso sono
Tre mila duecento programmi di questi tre mila duecento a programmi solo novanta sono programmi che hanno una loro dignità
Questo non lo dico io ma lo dicono i dati di rilevamento Auditel e lo dicono i dati ministeriali
Evidentemente è molto difficile in una situazione non solo di crisi ma una situazione di mutamenti importanti epocali direi
Riuscire
A capire qual è la differenza tra il numero tre mila e due e il numero due
Quindi ritengo che
Se vogliamo che la televisione locale esista
Ancora e continui a svolgere la sua importante funzione sia necessario e non più rinviabile un intervento politico di revisione della normativa di sistema grazie per la pazienza
Grazie
A Maurizio giunco degli altri pane liste
In questa sessione allora come avete visto del programma erano previsti alcuni ospiti istituzionali ma fortunatamente il calendario politico di questo rigido di questo ne deriva dirà è stato particolarmente intenso anche
Coccoli connessa agli eventi sono caduti nei giorni scorsi quindi non abbiamo gli ospiti istituzionali io però colgo l'occasione perché vedo in sala Rupert calzante che è stato uno dei
Diciamo di scrittori dei saggi dei di questo primo quaderno lo inviterei
Qui al tavolo per una riflessioni finali insieme alle Presidente De Laurentis per un saluto finale a tutti gli intervenuti
Allora o verrà Zante lo ricordiamo al professore di diritto dell'informazione il diritto della comunicazione presso l'Università Cattolica di Milano e anche presso la Pontificia lateranense a Roma
Ma grazie innanzitutto della pazienza perché abbiamo
Intrattenuto qui
Una conversazione molto arricchente secondo me e abbiamo trattenuto invece in sala molte persone che hanno
Ovviamente molti impegni ma credo che
Ne valesse la pena e credo che con questi quaderni abbiamo in qualche modo realizzato un obiettivo che il Presidente dell'aura enti Stream ammesso
Acutamente in evidenza non un oggetto da scaffale diceva del Presidente ma qualcosa di dinamico una sorta di amplificatore di questo pensatoio che con
Se radio TV che quindi deve consentire a tutti di confrontarsi su temi che hanno mille sfaccettature mille risvolti e che possono essere trattati come dimostra questo primo numero dei Quaderni da diverse angolature visuali
Sarebbe troppo arduo ovviamente tentare una sintesi di tutti gli interventi fatti e quindi non mi dilungo da questo punto di vista anche per non abusare del vostro tempo faccio soltanto
Due riflessioni telegrafiche raccogliendo gli spunti che sono emersi soprattutto nella prima parte del dibattito mi ricollego a quello che ha detto
Il professor Gamaleri curatore della collana quando ha parlato della imprescindibilità dell'elemento della cultura rispetto all'impresa quindi non si può fare cultura assenza imprese non si può fare impresa senza cultura
E io credo che questo sia un leit motiv fare dominante in questo primo numero perché
Si dimostra che le
Trasformazioni tecnologiche e l'innovazione tecnologica che stiamo vivendo anche nel campo radiotelevisivo non può non essere tenuta per mano e accompagnata da robusti saperi
E quindi da conoscenze anche scientifiche solida in grado proprio di accompagnare questi cambiamenti epocali che non riguardano solo i broadcaster o gli operatori del settore ma vanno a impattare direttamente sulla vita
Dei cittadini e secondo spunto peraltro la offerto
Dottor ricevuti
Guerrieri mi scusi confondevo guerrieri perché
A molto diciamo chiaramente segnalato l'esigenza di imparare a fare sistema
Ed è proprio quello che credo Confindustria radio TV sta perseguendo cioè di valorizzare i differenti multiformi apportino le diverse sensibilità
Che si diciamo confrontano all'interno di questo mondo e quindi credo che nella filiera di produzione e di distribuzione
Delle notizia dei contenuti audio dei contenuti video
Sia proprio fondamentale individuare questa ricetta virtuosa in grado di fare sistema e di generare diciamo flussi e dinamiche a di segno positivo
E quindi
Tutti i temi che sono affrontati in questo primo numero meriti meriterebbero un approfondimento credo sia davvero cruciale quello che ha detto
Francesco Dini a proposito del diritto d'autore io ritengo che la sfida sulla protezione del diritto d'autore
Sia decisiva per la sopravvivenza di questa industria radiotelevisiva è stato messo in evidenza in più occasioni io ritengo che su questo
Si debba misurare anche la maturità della classe politica di chi ci
Amministra in questa fase storica cioè di individuare delle soluzioni rispettosi appunto della storia
Di ciascun operatore televisivo e anche di ciascun editore trovare delle formule in grado di salvaguardare proprio le potenzialità di questa filiera che certamente non possono essere
Diciamo soffocate non possono essere danneggiate da l'onda degli over the top che stata prima richiamata un'onda che rischia di travolgere la filiera e rischia di avere impatti devastanti sulla filiera stessa quindi
Credo che oggi abbiamo messo un tassello importante anche rispetto a questa battaglia proprio per tenere alto il livello e la sensibilità su questi temi spero che ci siano tante altre occasioni come questa anche a partire dalla pubblicazione dei prossimi numeri dei Quaderni terra tenere viva appunto l'attenzione su queste sfide che ci riguardano tutti
Grazie superlatitante
Presidente De Laurentiis però abbiamo scelto inevitabilmente di pagare
A questo primo numero un'impronta generale l'abbiamo detto su dove va la televisione oggi
Per i prossimi numeri ricordava anche adesso avanzante la scelta sarà inevitabilmente un po'più specifica l'obiettivo abbiamo detto offrire al dibattito una serie di posizioni ufficiali
Dell'industria televisiva sulle questioni più calde quelle che stanno più a cuore a questo settore quindi parleremo di risorse carente parleremo di tecnologia parleremo di rapporti con i nuovi media con gli ospiti
Parleremo di regolamentazione del settore ecco sono alcune delle
ICI fisiche affronteremo nei prossimi dovere dei Quaderni ma sempre nell'ottica appunto del confronto
Egli delle idee delle posizioni ma anche degli interessi anche degli stimoli
A te la parola per un saluto finale ma io io credo che ci sono due elementi su cui siamo tutti quanti d'accordo il primo che il ruolo la funzione la presenza della tv nel
Nel mercato sarà sempre una presenza da protagonista
Il secondo elemento è quello che
Oggi
Questo il in la competitività del settore è destinata parlamentare o a diminuire rispetto alla capacità
Della politica di comprendere la necessità di un adeguamento complessivo del quadro normativo in modo da consentire
Una competizione sana anche Vitta su un mercato libero concorrenziale
Quindi mi sembra che questi due elementi siano elementi su cui siamo assolutamente convinti per quanto ci riguarda poiché apocalittici di il primo numero della della collana di quaderni di Confindustria ci consentirà anche di portare questo dibattito che oggi abbiamo voluto in una sede istituzionale come questa
Alieni nel sede altrettanto importanti a cominciare dall'università dove sarà un momento di come dire che di di confronto di analisi
Ma secondo me anche di sensibilizzazione sui sui temi che sono temi le strategie che riguardano il futuro di questo
Di questo settore su questo continueremo quindi a fare un peregrino azione portando un po'le riflessioni che abbiamo raccolto questa mattina e che approfondiremo poi nel corso del tempo con con i vari numeri della collana
Grazie