Mezzogiorno: conferenza dei Presidenti delle Regioni italiane

Diamo la parola al rappresentante della che porta il suo saluto raccomandando sempre di rimanere in eterno volevo anche pregare se vi sono relazioni predisposte che vogliono essere consegnate perché ritengo che non avremo il tempo tra mutilare la parola tutti a quanti certamente vogliono partecipare la raccolta degli atti di porterà tutte le relazioni anche quelle che vengono consegnati all'atrocità la segreteria del compete
Grazie Presidente sono Gianfranco Maldini sono il segretario generale dal consiglio dei Comuni delle Regioni d'Europa comprende però anche le Province quindi alta tutto il mondo delle autonomie locali
Con
Con riferimento all'impegno che queste autonomie devono sempre più assumere non solo nell'ambito nazionale ma nella prospettiva europea
Io ha promesso al presidente contraccambia la sua cortesia di non parlare più di quattro forse cinque minuti ma comunque
Poi e lei mi fermerà quando è scaduto il termine quindi procederò per alcune indicazioni
Devo dire che la cosa che mi ha colpito di più anche leggendo il testo di quella proposta
Che i presidenti di Regione hanno elaborato in vista poi conclusioni di questo importante convegno e come viene considerato l'Europa ho l'impressione lo dico con molta franchezza ma credo che sia un contributo al dibattito che troppo spesso l'Europa viene considerato come uno spazio nel quale entrare nel quale operare
No no uno spazio da costruire
Cioè l'Europa è una una potenzialità ci sono elementi già esistenti
Dal punto di vista istituzionale dal punto di vista delle politiche economiche ma e soprattutto qualcosa che va democratizzare o che va potenziato allora le Autonomie territoriali quando dico attualmente all'interno le regioni in primo luogo ma naturalmente anche le province i comuni ieri D'Onofrio e giustamente ricordava il principio di sussidiarietà che significa appunto che i vari livelli istituzionali devono tutti concorrono ciascuno nel proprio ambito e con le proprie con Henze con i propri poteri a un obiettivo comune ecco che il problema è quello che le autonomie territoriali Copertino e si sforzi no
Di dare alla costruzione europea che è ancora embrionale e certamente insufficiente a reggere le Grandes ride e dell'oggi e dare una consistenza di natura politica e istituzionale che attualmente non ha avremo Maastricht il vertice europeo di Maastricht al venti mi pare di dicembre ho sentito stamattina televisione bene e si parla di un'unione politica bisogna arrivare a questa unione politica che non è un pallino dei fedeli visti o una specie di così inseguimento dell'utopia o di fughe in avanti è un'esigenza per poter dare poi anche agli aspetti di costruzione economica di uno spazio economico in uno spazio sociale gli elementi essenziali per poter realizzare certe finalità allora ieri dono appunto parlava di principio di sussidiarietà e contemporaneamente di principio di solidarietà senza il quale l'uno o l'altro non possono
Dare tutta le loro le loro possibilità ecco la solidarietà significa che Regioni Province e Comuni del nostro paese ma in particolare quelle del Mezzogiorno devono impegnarsi per superare gradualmente questi squilibri che ancora colpiscono in maniera estremamente negativa la nostra presenza in Europa
E qui proprio per procedere schematica me de sottolineo un punto sul quale io auspico che anche le regioni e gli enti locali del Mezzogiorno si impegnino fortemente bisogna che noi arriviamo ad una rappresentanza
Istituzionale
Degli enti Autonomie territoriali non solo in sede nazionale dove esiste la Conferenza dei presidenti di Regione il comitato di coordinamento dei presidenti dei consigli regionali dove esiste l'ANCI dove esiste l'UPI l'Uncem dove si stia può anche noi dove esiste la Cispel per alti aspetto ma il a livello europeo se oggi le decisioni importanti si vanno trasferendo dal livello nazionale a livello europeo è indubbio che e lì do dove risiedono e gli elementi nei punti di riferimento di queste decisioni che deve anche concentrarsi l'intero vento l'aspetto propositivo l'aspetto diciamo di di anche di verifica e di controllo delle Regioni delle Province e degli enti locali ecco a Maastricht probabilmente si approverà e concludo si approverà un proposta del governo olandese in questo momento a la presidenza di turno della Comunità europea
Una proposta di nuovo trattato comunque di nuova carta costituzionale in qualche maniera dell'unione politica che noi vogliamo costruire e c'è un punto che riguarda essenzialmente le Regioni e autonomie locali
Si propone e cioè la costituzione presso il Comitato economico e sociale della comunità di un comitato delle regioni e degli enti locali
E in questo comitato i membri saranno nominati dagli stati membri io credo che e le regioni e gli enti locali soprattutto il metodo devono reagire negativamente a questa proposta prima di tutto perché con tutto il rispetto per il Comitato economico sociale e e le categorie economiche professionale che ne fanno parte e che sono essenziali al lo sviluppo della comunità gli enti territoriali sono un'altra cosa gli enti territoriali sono istituzioni pubbliche con particolari poteri e i con particolare natura che non possono essere messi in un grande calderone insieme con altri elementi seconda cosa non possiamo credo accettare
Che una un organo rappresentativo tali quello comunitario delle Autonomie locali a che i suoi membri nominati dai governi nazionali
Perché il principio di autonomia ne viene ferito in maniera e estremamente forte e inaccettabile
Bisogna invece puntare a quello che l'onorevole Emilio Colombo nella sua veste di relatore al Parlamento europeo sul nuovo trattato dell'unione politica ha indicato come costruzione di un da consiglio di un comitato consultivo delle regioni e degli enti locali che sarà espressione attraverso varie procedure che poi saranno opportunamente studiate perché questi membri vengano e indicati ecco io credo che qui c'è un punto concreto vi è una battaglia che è al tempo stesso una battaglia italiana europea ma anche meridionalistica per far sì che Reggio ogni ed enti locali abbiano la voce in capitolo e siano ascoltati a livello comunitario grazie grazie
Sono previste nel ordine dei lavori relazioni lì alcuni presidenti del nel giorno
Ieri sera
Amore della relazione del presidente della Campania che
Dalla sua relazione fra poco dopo alcuni interventi quelli Ferrara evidenza cuoco dialetto lombardo
Io stesso proprio per attenermi
Ai dettati che all'inizio dell'all'apertura dei lavori ho voluto dare niente
Rinuncio alla relazione siccome pensavo
Ieri ma soffermo la mia attenzione solo su pochi passaggi
Che le due relazioni di ieri
L'introduzione del collega Boccia e poi la relazione le relazione di D'Onofrio ereditandone ci hanno sollecitato
Andando avanti solo con delle indicazioni molto schematiche
Proprio perché credo che noi per primi
Operatori a livello regionale abbiamo tanto desiderio dopo le sollecitazioni che ci sono venute di ascoltare molto che potesse trarre poi le conclusioni
Che saranno senz'altro molto utile
Questo incontro è avvenuto dopo quello che noi avremmo in Abruzzo nei primi del mese di settembre proprio subito dopo che era stato presentati approvato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge sul rifinanziamento della sessantaquattro
Vorremmo dare subito il segno della presenza delle regioni che infatti non erano state affatto sentite in quella occasione
E che
Analizzavano un disegno di legge di legge già approvato dal Consiglio dei ministri
Che per la prima volta passando in questa materia
Ignorava del tutto
Il ruolo delle Regioni al punto tale che nell'intera proposta addio la parola regione addirittura non compare
Ramo in un momento che sembrava veramente
Particolare e delicato per quella che era l'attenzione del Paese nei confronti del problema mezzogiorno
In una fase delicatissima della situazione nazionale nel momento in cui sorgono sommovimenti di carattere generale sconvolgeva hanno le teorie
E gli assestamenti di carattere internazionale in un momento molto delicato per
La politica del Paese nel quale momento si inseriva ancora più pregnante la situazione del Mezzogiorno
Con tutto quello che i mass media andarono divulgando
Molto spesso con esagerazioni che veramente danno il segno
Di una mancanza di sensibilità
Portata avanti da una Standa
Nazionale
Di fronte alla quale le regioni meridionali oltretutto sono impotenti e non hanno mezzi e strutture diciamo il riconosciamo noi stessi che non ci siamo attrezzati non lui del Mezzogiorno per avere una nostra voce a livello nazionale contrastare anche questa diffusione così denigratoria di fronte ad una condizione di alcune reti delle regioni meridionali
Che certamente non meritano un atteggiamento del genere ma anzitutto la preoccupazione mostra fu quella di ieri con tanta chiarezza il collega Boccia ha messo in luce
Di dimostrare di significa che il problema del Mezzogiorno
E anche da anzitutto il problema del Paese di un Paese che non si inserisce nella realtà europea
Con una divisione economica in particolar modo il sociale così profonda
Fra letture realtà
Del nostro paese Steps
Divisione che nonostante l'intervento straordinario che pure è durato in questi quarant'anni norma operato il Mezzogiorno quelle distanze che aveva negli anni agli inizi degli anni cinquanta
Nonostante dicevo nonostante interventi che non riconosciamo validi significativi opportuno
Abbiamo dovuto considerare che di fronte a quella che è l'opinione comune
Del penso che dal punto di vista di risorse a l'intervento straordinario ci è stato dato detto anche con cifre molto precise direi con un quadro sintetico molto chiaro ieri
Difatti tutta questa massa di risorse è solo parziale recupero compenso direi delle risorse ordinarie che invece non vengono destinate al Meridione
Diciamo pure che
Quanta parte dell'intervento straordinario è servito zero per realizzare strutture e servizi che facevano invece calibri
Che in altre regioni si sono realizzate con l'intervento ordinarlo basterebbe pensare a quella che è la viabilità
Pensate a quella viabilità che in alcune regione a rotto barriere isolamento reinserendo nel Circuiti nazionali della grande viabilità che sono state realizzate essenzialmente con l'intervento straordinario e che invece se non realizzate sono state sono ancor più di lei incrementando differenze oggi realizzate con i fondi ordinari in altre regioni del paese
Volevamo però dare il sì la sensazione chiara precisa di un ruolo delle regioni meridionali
Che
Prendendo atto della realtà e di quello che è stato in questi anni la condizione del Meridione la mettesse in in parallelo con la situazione di tutte le regioni d'Italia
Il discorso che significasse
Un contesto unitario delle regioni italiane di fronte a quella che è la sfida che stiamo correndo oramai nella integrazione europea
Cioè un discorso che non fosse solo il più meridionale ma un discorso per le regioni italiane con un respiro che superasse i limiti i soliti quelle tradizionali
Che fino ad oggi forse molti di noi avevano anche portato avanti come sistema di rivendicazione
Invece noi vogliamo superare tutto questo
Per significare la giustezza delle richieste
Che vanno fatto di fronte a quelle che sono anche ed essenzialmente le risorse ordina relazioni di ieri hanno stimolato e non poco
Credo tutti gli operatori
Regionali e non solo l'appello
Che hanno dato la possibilità e daranno significato e senza gli interventi della mattinata e della giornata perché
L'altro non ho
Spiragli senz'altro conosciuti ma con atteggiamenti che vanno delineandosi
In un momento in cui
La proposizione di un referendum
Certamente può creare condizioni particolare anche di di Sacchi è stato quintetto delle condizioni meridionali delle regioni meridionali nel assetto di carattere generale
La relazione dice D'Onofrio poi stamattina è stato già ripreso un poco quel passaggio molto delicato della sussidiarietà e della solidarietà
Ci fa ancor più riflettere di fronte a quella che può essere una situazione direi in un primo momento lo di impulso delle regioni di fronte ad una modifica del sistema regionale
Che sul piano istituzionale si sta oggi all'esame del Parlamento nazionale
Ma certamente non possiamo non essere preoccupati anche di fronte all'affermazione di principi per la condizione che potrebbe aggravarsi delle situazioni già meno avvantaggiate di fronte a un principio di sussidiarietà che potesse vedere consolidate alcune situazioni
Con la possibilità di una gravido
Nel momento in cui una solidarietà va a richiedere sia realtà europee molto differenziati e molto forte creando e aumentandolo svantaggi che già solo così evidenti
Eppure i passaggi della relazione di Danton certamente
Inizialmente hanno
Credo sollecitate non poche osservazioni
Anche se partendo da quella che è l'opinione
Diffusa sulla situazione sulle condizioni del Mezzogiorno
Che pesa e non poco come lo stesso D'Antonio dice nella realtà del Paese
è chiaro che la conclusione di un processo che doveva vedere diminuito superato lo svantaggio certamente non va attribuito solo ed essenzialmente io direi non va attribuita alle Regioni e
La regione meridionale ma anche alla nonna attivazione di una serie di meccanismi che la stessa legge sessantaquattro aveva previsto non l'abbiamo anche pensare questo valga per il futuro che i bus pagine da un momento da una normativa all'altra non avvengano in maniera così direi dirompente con dei vuoti ma ci siano momenti di passati oggi che non interrompono un prezzo un processo per iniziarne un altro creando fermi e creando quindi quei vuoti che poi si ripercuotono sulla reale attuazione sulla realizzati pone di uno schema che si è portata avanti cioè
Il passaggio dalla centottantatré a quella che era la seicentocinquantuno poi diventato sessantaquattro è stato un momento di Fermo che poi sia ripeto posso sulla realtà ma gestionale successiva parte e solo parte molto limitata come Borgia già detto e come sappiamo si è poi di fatto ha versato sulle regioni dobbiamo essere accorti pertanto nel momenti in cui andiamo a individuare confermando e questo credo che sia già risultato e noi riteniamo essenziale con Armando la necessità dell'intervento straordinario che riteniamo ancora peculiare ed essenziale
Nel momento in cui si vanno ad individuare forme diverso
Stimoli che sono venuti non pochi ieri dalla relazione D'Antoni come in cui si fanno ad esaltare in particolar modo alcune funzioni non creare ancora una volta una rottura che significa ancora un tempo nell'attività ripercuotendosi questo tipo di sono spariti nelle future gestioni per con un atteggiamento noi riteniamo delle regioni che deve essere molto prudente ma propositi
No nella maniera più decisa di coinvolgimento essenziale nel ruolo della gestione futura dell'intervento straordinario il ruolo delle regioni che deve essere partecipò a tutti i livelli e momenti non va ignorato
Quello che è stata la gestione degli enti strumentali dei quali noi non abbiamo cognizione non abbiamo partecipato alla elaborazione dei programmi non siamo stati chiamati nel momento in cui venivano destinate le risorse ed è Ivano utilizzato utilizzate tutto questo certamente lo riteniamo è superato e l'esperienza però
Julia spetti anche negativa che abbiamo fatto dovrà essere alla bassa alla base dei suggerimenti che noi riteniamo
Vogliamo dare che dovranno scaturire
Da questo incontro ed agli altri che noi stessi abbiamo programmate in questo Periodo
Che si verificheranno già nel prossimo mese io credo che ti stimoli alla discussione ne abbiamo tanti e a quelli già avuti si aggiungeranno quelli molto significativi che la mattinata
Ci proporrà con gli interventi di persone particolarmente esperte di operatori di presidenti di regione che hanno senz'altro vissuto in Libano l'esperienza meridionale con tutto il peso il carico la responsabilità che quest'la posizione ci impone pecche è senz'altro molto più pregnante molto più pesante di quelle di altre vie al tam molto fortunate che vedono anche gli operatori regionali una condizione di privilegio di fronda quel i lavori
Presidenti amministratori regionali regione che senz'altro non hanno apparato non hanno tradizioni significativo sulla realtà economica non hanno poi sì diritta e non hanno avuto possibilità di inserimento sui mercati più validi e più incisivi nella realtà economica del paese ed oggi diciamo dell'Europa
Allora io darei subito la parola al Leonardo cuoco per il suo intervento
Bene
E subito troppo
Ferrara Firenze Aldo Romano per passare dopo questi interventi interventi molto tecnici molto specifici alla relazione del collega
Presidente della Regione Campania
Collega Clemente il quale senz'altro ci aprirà nuove dimensioni della politica regionale meridionale in una realtà come quella che stiamo vivendo grazie
Ma io rispetto all'invito del professor Antonio simile
Di ascoltare in meno
Le ragioni del cuore
Per di più le ragioni del realismo voce astrologo
Tutto per rispetto all'invito deposito da Antonio sì di ascoltare meno le ragioni del cuore e di più le ragioni del realismo
Scelgo la strada dell'attenzione massima
All'elezione dei tempi lunghi chi della storia del Mezzogiorno
E alle ragioni dell'esperienza
Dell'attenzione cioè a ciò che è successo sotto anche la mia personali osservazioni quasi tre decenni coi capelli bianchi
Di cui due vissuti in nelle trincee della Basilicata e della punta
Delle molte opinioni che sono non andate maturando lungo questo arco di esperienza alcune sono ormai approva di dimostrazione storica
Avventore verificate in molte stagioni del meridionalismo
In molti tentativi di impostare e praticare politiche coordinate un un coordinate per intervento ordinario o straordinario
In cento enunciazioni di centralità dell'affissione di visionare o di prioritari nei cento aggettivi
Che sono stati dati ai cento e programmi progetti politiche straordinario ordinaria eccezionale certo
Tra queste opinioni quelle che resistono
Alla prova storica sono in sintesi le seguenti
La prima
Il modello di distribuzione territoriale portati in varie parti del Paese
Delle funzioni promozionali decisionali gestionali
Progettuali dello Stato inteso in senso lato e delle funzioni produttive di consumo che sia andato organizzando e consolidato a partire dal secondo dopoguerra
Grazie anche alla natura era e caratteristiche delle politiche generali territoriale dello sviluppo
Ah si risolve molte questioni molti hanno già parlato di questo ma non ha risolto i problemi del riequilibrio tra le regioni deboli ed i giorni non dei poli del Paese questa è una verità incontrovertibile
La seconda opinione e che in altri Paesi
Ora sviluppati quarant'anni sono stati sufficienti per garantire il pieno decollo deve comunque sottosviluppate
In Italia quarant'anni non sono stati sufficienti per ridurre gli squilibri o porta aria di Verdi sviluppati le parti più deboli del Paese
Se seconda verità
Terza la lunghezza del tempo
Trascorso il parametro il più attendibili per dare fondamento a questa verità
Perché non possiamo modificare il tempo
Quarto opinione che può essere avanzata alla luce dei dati oggettivi e soprattutto alla luce dei dati dell'ultimo decennio degli anni ottanta
E che verosimilmente il modello quali sia andato organizzando consolidando non può dare di più di quello che ha dato e quello che ha dato e insufficiente rispetto agli obiettivi dell'equilibrio del Paese
Quinto opinione
E che la giustificazione tecnica utilizzata nel passato
Per motivare i ritardi
O la permanenza degli squilibri
Gli investimenti infrastrutture su una produttività riferite da mesi di tante volte questo
Questo
Questa giustificazione tecnica al nella considerazione del tempo lungo in cui l'intervento si è esplicato non ha più valore perché tempo è stato sufficiente per poter dimostrare esattamente il contrario
Sesto opinione e che l'altro grande aridi
Che io ascoltavo quando vidi pantaloncini corti
E quindi molto tempo fa secondo cui occorreva prima rimettere in ordine la casa nazionale
E poi rimettere in ordine la casa meridionale
Oggi ancora volta riproposti gli si era riproposto per il professor Mario Antonio realmente sembra urgente sempre necessario
In termini di riduzione dell'inflazione di riduzione del deficit pubblica eccetera e un alibi chi ha sempre funzionato
Per rinviare sine die la soluzione del problema dell'equilibrio tra le varie parti del Paese
Incontrovertibile anche questo
Gli anni Ottanta offrono un'ulteriore dimostrazione per per uno l'occasione per dimostrare questo Pignone io uso limitato ma che devo fare la rivista il Progetto della CISL e ricordo perfettamente che gli anni del mini boom non aveva un documento
Ma gli anni del mini boom nazionali quello della riduzione dell'inflazione dell'isola mentre c'era e c'è ottantadue ottantasei sono state anni che avrebbero sì fosse punti se quest'alibi fosse fondato avrei dovuto funzionare per modificare la distribuzione dei gradini intermedi occupazioni invece filiali termini boom hanno generato
Un incremento di occupazione circa quattrocento quattrocentocinquanta mila occupati ricordo in quattro cinque anni
Ma nel Mezzogiorno di questo incremento di arrivato soltanto meno del dieci per cento circa venti trenta mila punita lavorativo
Quindi non è affatto vero che questo era impossessato deliziato in queste fasi della proprio premier
La settima opinione e che in realtà il giudizio di insufficienza e questa è un'opinione per l'altro che mi viene da un conforto di un professore che ha scritto subite pensieri Milano questa volta finalmente
Il giudizio di insufficienza del modello che si è andato organizzando e consolidando
Riguarda le questioni dello sviluppo delle regioni meridionali però ma non riguarda e questioni dello sviluppo le regioni del Centro-Nord che anzi poche perché sono partiti con desideri notevoli hanno aumentato notevolmente la loro dimensione qualitativa e quindi Sanza di entrare in Europa
Si può dire allora che le regioni del Nord sono prima delle regioni del Sud d'Europa grazie anche ai vantaggi di questo locale
Il modello in altri termini ha lavorato un giudice spesso io ciò all'articolo sopra ha lavorato a favore delle regioni del Nord non a favore del Sud
Una prova storica di questa affermazione ancora e che il divario dei tassi di disoccupazione oggi diciotto per cento e otto per cento diciamo per centosette per cento eccetera Secondo ricerche che i gruppi di lavoro che degli presso i territorio di Bari di Potenza che stiamo svolgendo
Corrispondono esattamente alla quota questo l'abbiamo anche un punto un po'dei passati ricca regione sviluppo della Basilicata corrispondono esattamente alla quota
Fra i trasferimenti di risorse dello Stato
Va detto in proposito di dopodiché detti trasferimenti alimentano le regioni meridionali proporzionalmente meno
Di quanto alimentino le regioni del centro nord prende settanta perché in questo le cifre che già vinte dove già si del documento
Questo significa che se le regioni meridionali producessero degni e servizi al netto questo non è diciamo parliamoci o di autonomia
Al netto quindi per importazione delle esportazioni interregionali e internazionali
In una misura corrispondente alla domanda resa espressa l'incremento di produzione avrebbe come effetto in chiave di Polcenigo risponde dalla domanda delle regioni meridionali avrebbe come effetto la riduzione dei tassi di disoccupazione
Ai livelli nazionali oppure ai livelli che si formerebbero stante la nuova redistribuzione delle funzioni produttive tra nord e sud del Paese
Questo significa anche che nelle regioni del Nord una quota parte del lavoro tra l'altro alimentato dall'Offerta meridionale di lavoro e impegnati esattamente al nord
Per produrre beni e servizi per le aree dei denari e questo mi sembra il carisma che distorta di questa operazione
Risulta
Risulta che questo sistema di opinioni c'è vero
Risulta comunque che con con con chiarezza che l'attuale modello di redistribuzione territoriale tra le varie parti del Paese
Di queste funzioni decisionali progettuale di amici attivi gestionali Ciad eccetera di ricerca eccetera contiene allora se sono vere tutte queste opinioni messi in fila
Contiene in sé da Comune vista strutturale i meccanismi di alimentazione e consolidamento del turismo se quarant'anni non sono stati sufficienti vuol dire che il modello contiene in sé strutturalmente meccanismi di auto alimentazione duri questo mi sembra un'altra verità incontrovertibile
Se è vero questo come sembra vera alla prova storica questa volta attenzione quindi magari di autonomia non è ancora lì sulla carta ancora abbiamo il modello centralistico ancora in funzione
E possibile trarre due ordini di conclusioni
La prima conclusione e che la continuazione di questo modesto
Quale che sia l'opinione dei suoi custodi
Significa automaticamente ammettere la permanenza degli squilibri se è vero tutto questo
Molte analisi avanzate in questo su questo modello dicono
Che questo non è senza senza vantaggi questo modello corrente i trasferimenti risorse per molti soggetti fare altrettanto vero che i vantaggi non sono distribuite per tutti i soggetti in questo caso il metodo
La seconda conclusione qual è allora e che le azioni che vengono dichiarate coerenti questo è un altro passaggio importante rispetta questo moderno
Da quelle dei grandi soggetti pubblici a quello dei grandi soggetti privati agli stessi soggetti sindacali imprenditoriali
Debbono essere considerate se sono coerenti rispetto a questo potere che produce squilibrio debbono essere considerate o insufficiente
O inadeguati o addirittura possono contrastare gli obiettivi viene equilibrato aveva riparte il Paese illogico
Faccio degli esempi
Tratti dalla valutazione degli architetti chi piuttosto che della valutazione dei progetti perché ne abbiamo la cultura dei progetti degli obiettivi non abbiamo la cultura della verifica risulta
Esempi di azioni insufficienti
O inadeguate
All'equilibrio e quindi allo sviluppo del Mezzogiorno
Sono le azioni di industrializzazione del Mezzogiorno che avvengono per decentramenti gli stabilimenti
Anziché per il rafforzamento dei sistemi di impresa operante nel Mezzogiorno questo ecco dovete anche questo la verità storica passiamo ma ve lo dimostro
Non deve sfuggire la profonda differenza tra stabilmente impresa però si fa confusione su questa su questi due termini
Allo stabilimento corrispondeva fase la meno intelligente del processo imprenditoriale
Il processo impedirà di impresa contiene invece questa sì fase
Ad alto contenuto professionale ad esempio planning laboratori di ricerca
Uffici finanziari uffici professionali uffici acquisti eccetera caso strano alle funzioni imprenditoriali non strettamente produttivi corrisponde una domanda di lavoro ad alto contenuto di istruzione
La disoccupazione del Mezzogiorno si spiega esattamente come l'effetto di un decentramento dis di di di di un decennio di stabilimenti che hanno bisogno di manodopera poco qualificata ma non di laureati
L'esperienza passata di decentramento di stabilimento ormai abbiamo una casistica lunghissimi anni quinta prova storica
Anche quando questi facevano capo
A gruppi top dell'industria pubblica o privata nazionale e internazionale
Ieri dal signor Montedison nani scivolare ce ne sono tanti basta prendi una uno absit iniuria verbis rispetto ad altri gruppi
E esperienza che gran parte dei diari di localizzazioni DT stabilimenti stanno vivendo in maniera drammatica vedi sì per tutti Taranto trenta mila nel momento a regime dello stabilimento dodici mila undici mila oggi con prospettive di ulteriore riduzione dell'occupazione il grande stabilimento facendo Karbala brandelli
Al contrario creare nelle quali si sono andato consolidando sistema di impresa locali
Penso ad esempio ad evoluzione recita contadine di anche a Barletta
Cannuccia Grazia sistema dedica le riprese
Queste are in casa Rama c'è soltanto rimesso George alla casistica anche questo una serie di studi queste aree suonare che pur con problemi
Risultano in espansione o comunque non presentano problemi paragonabili a quelli deviare nelle quali sono stati insediati stabilimenti per decidere di grandi gruppi
Con questo non si vuole indubbiamente criminalizzare una processo indiziario per decentramenti stabilimenti
Si vuole soltanto dire bisogna affermarlo con forza che la soluzione va ritrovata in una sana ed armonica politica di sostegno non solo della grande industria
Ma anche delle piccole e medie industrie e dell'artigianato
Che come tutti sanno e una deve ponti di creazione di impresa e quindi impone non si può chiedere una cosa voi subire oppure parata apparato nel nella recente articolo sul sulla Gazzetta dello giorno del viso Benito
Viene affermato che la competizione o ridere di leggo esattamente la competizione implicata dall'integrazione comunitaria
E dalla internazionalizzazione dei mercati impone una nuova espansione dell'apparato industriale del Paese in un confronto tra sistemi nazionali palanche mi amico oggetto peraltro questo
E non tra localismi
L'affermazione e indubbiamente fondata ma essa deve essere vivificata almeno da un doppio punto di vista
Se l'espansione dell'apparato industriale Siponto questa logica contiene almeno la prospettiva via
Condire o meno la prospettiva di realizzare di equilibrio tra le varie parti del Paese quest'anno dedica essere fatta
è un ministro per il Mezzogiorno non può ignorare di verificare quali sono gli effetti nel sulle regioni derivati questa affermazione già di questa politica
Se l'espansione dell'apparato industriale secondo logiche di competizione internazionale può essere evitata solo sostenendo le grandi imprese o invece sostenendo in maniera armonica i processi di integrazione tra grandi prese finanziariamente anche tra grandi imprese e piccole imprese operanti sul territorio perché queste da vendere azioni questo è vero sviluppo non il resto
Non può non destare sorpresa quindi lo squilibrio che si constata tra quantità di risorse finanziarie per grandi pesi via contratti di programma
E modestia però per aprire la legge sull'etica dell'impresa che comporta l'inalazione di polveri pessimi regione miliardi ma già a suo modo di anni questo è il dato del proprio e il caso il tipico di lei di un'azione coerente rispetto al modello corrente ma non coerente rispetto all'obiettivo dello sviluppo deviare meridionali
Da Antonio ieri sera ha ricordato come azioni incoerenti quei delegati alle politiche del lavoro
Quelle legata di politica per le esportazioni alle voci nel Surrey contenga queste politiche che sono ospiti Prandi dal punto di vista della loro distribuzione territoriale nord sud del Paese
Non si può tuttavia dimenticare fanno anche agli amici del bar gratis vesuviani
Perché è un problema e non si può nascondere nell'armadio la rilevanza degli effetti negativi sulle aree deboli del Paese
Derivanti dalle grandi contrattazioni sindacali
I
Osti del lavoro molte volte che spesso risultano adeguati ai livelli di produttività dei grandi apparati già consolidati del Nord molte volte costituiscono ostacolo
E è Leverano le barriere di ingresso per le imprese nascenti o non consolidate deviare meridionali questa verifica i soggetti sindacali debbono farla altrimenti anche loro sono incoerenti rispetto all'obiettivo per lo sviluppo del Mezzogiorno
Un'azione di tipo i materiali utili per Antonio
Che risulta incoerente rispetto all'obiettivo
E anche quella più scusate il termine
Di far giocare
I meridionali e di meridionalisti
Alla cultura dell'intervento straordinario
Visto il vento uomini ed energie dalla diffusione molto scarsa oggi
Di una cultura dell'intervento ordinario
Questo mi sembra un passaggio centrale
Alcuni dati
Molti sono stati già proposti dalla dalla piattaforma delle regioni
Mi limito soltanto a ma fare delle valutazioni
Il in Italia gli investimenti fissi esce ammontano a circa questa relazione economica del paese aprile mille centonovantuno presentato al ministro del Bilancio e Tesoro al Parlamento
Gli investimenti fissi lordi a Montreux duecentosessantaquattro mila miliardi pari al venti per cento del PIL nazionale
Le spese per investimenti diretti dei settori più allargato ammontano a sessantuno mila qualche cosa
Miliardi
Le spese per investimenti effettuati via agenti per investimenti via agenzia per mezzogiorno nel corso del mille centonovanta sono state tre mila settecentosette lato in aumento
Pari a poco più del cinque per cento delle spese dell'investimento pubblico
Tre mila settecentosette miliardi Milano centonovanta soldato qui della relazione
Le spese per investimenti attenzione perché si modo così con punta a spendersi per spese correnti via di insidie
Hanno superato la voce di investimenti di agenzia
Le spese di investimenti sanitari diciassette mila miliardi tenete conto sembra tre mila e settecento miliardi di investimento via agenzia interventi straordinari
Investimenti sanitari diciassette mila miliardi
Spese per investimenti a Denver sette mila novecento miliardi che il Polo quasi il doppio e qualche cosa sembra dell'investimento di intervento ordinario delibere Salinari quelle delle Province e dei Comuni
Cinque mila miliardi quegli atti enti ammise sui locali quattro mila miliardi l'Anas quattro mila miliardi cioè che tutte cifre superiori anche spese per investimenti dell'intervento straordinario
Tutte Cosimo dove tipi tra i programmi dell'intervento
La finzione una parte non è filmavano per investimenti
No no investimenti
E complessiva la vestaglia da idoli sociale non è un investimento
I programmi a carico dell'intervento ordinario
Sei punto l'elenco contenuto nella relazione sulla situazione economica del Paese
Questi programmi appare leggermente ordinario sono contenuti in ben otto pagine quindi con cento mila voci di spesa intervento ordinario
In otto pagine della relazione sulla situazione economica del Paese
Ci sono quindi saranno mille una cinquantina di vecchi d'intervento sanitario per quelle cifre che annualmente il porto d'armi a sessantuno liquida miliardi come investimento del settore pubblico allargato che ricordo tre mila settecento sessantuno mila miliardi a queste cifre poi sempre mille duecentonovanta
Gli investimenti fissi nel Mezzogiorno
Secondo le stime ultime questa volta della Svimez
Ammontano a settantuno mila miliardi di lire
Che sono esattamente il ventisei virgola nove per cento degli impieghi investimenti fissi nazionali
Un breve calcolo settantuno mila miliardi meno tre mila e settecento di spese di investimento via intervento sardina investimento
Portano a sessantasette mila trecento miliardi di lire cioè che estese dell'azione dei soggetti pubblici e privati al netto
Viene estesa per intervento sardina nella soggiorno solo esattamente il novantacinque per cento
E l'intervento sanitario il cento per cento
Quali conclusioni è chiaro tantissimo aboliamo non la vogliamo
Sostitutive cioè tutti gli aggettivi avete sentito lasciamo stare
Diamo la
Sì sì adesso arrivo forse un po'bisogna ancora cinque minuti e così via
L'intervento straordinario quindi non è stato tanto diversamente lasciamo stare questo questi problemi che già sapete ma alla luce di questi dati
Alla luce del peso della struttura degli investimenti pubblici della struttura degli investimenti pubblici l'intervento straordinario delle verdure ordinario della struttura sa territoriale dell'investimento complessivo
Beh il minimo che si possa dire e che nonostante una rilevanza che comunque e il prodotto di una sola cultura dell'intervento straordinario anziché di una cultura dell'intervento ordinario
Che dire sì o no ride veloce ordinarie quasi addirittura irrilevante si si pensa all'assoluta modestia perché evidentemente sono
La punibilità degli investimenti
Perché non rendersi conto questi sono i problemi di una cultura dell'intervento ordinario che hanno bisogno di esprimersi e di essere presenti nella cultura anche politica deve tenerne conto
Perché non rendersi conto che probabilmente una diversa distribuzione territoriale non su delle spese di investimenti o dell'Anas
Ode nel o delle o della SIP
O comunque
Problema riconosceva ripartizione
Delle su forniture
Tra i boulevard impresa e nord est del Paese
Nonostante il rispetto dei Bingo del quaranta per cento della spesa investimenti riconosce chi nelle varie regioni conosce esattamente qual è il pacchetto delle spese per supponi dure che vengono perché arrivano ai soggetti imprenditoriali delle aree meridionali
Se si pensa alla dimensione rilevantissima gli investimenti automaticamente c'è da dire che probabilmente gli effetti di sviluppo di una diversa distribuzione soltanto delle spese di forniture potrebbe essere molto maggiori tagli occupazione di sviluppo delle spese dell'intervento straordinario
La vera determinante e non giocare all'intervento straordinario resta è stata e resta la dimensione e la struttura dell'intervento ordinarie
Il modo di essere declinazioni Stato Regioni
Le scelte reali che vengono adottate a vivere di politica economica complessiva non ci facciamo prendere in giro perché verso la coerenza interna latitanti risiedette da Antonio tra le politiche settoriali la verifica degli effetti delle politiche settoriali rispetto agli obiettivi tediare nel grande per l'equilibrio queste prove
Fittizia
La polemica intervento straordinario del cardinale
Sì oggi il Mezzogiorno vive una condizione complessiva ancora di varie immutato questa condizione essenzialmente lo specchio dell'intervento all'Iran
Delle politiche economiche nazionali quasi quali sono andato tanto
E l'altra parte comprando Bettini ma lì c'è qualche anno fa non so chi mio uno dei miei maestri
Un grande obiettivo quali quelle limitazione del divario Nord e Sud del Paese
Non può essere realizzato chiedo scusa ancora per questo termine né con i fichi secchi dell'intervento straordinario
Ne con i fischi altrettanto secchi della CEE teniamo conto di queste di queste operazioni anche se comunque sono contributo rilevante c'era e c'è
Né d'altra parte senza una profonda modificazione degli atteggiamenti politici e culturali che hanno dominato l'organizzazione delle funzioni pubbliche e private dello sviluppo tra le varie parti del Paese
Di fronte a questi limiti si deve inevitabilmente ripartire da da considerazioni che solo una prospettiva di autonomia può pagare piuttosto che il Bilancio di un sistema che ha dimostrato di non essere in condizioni strutturali di riequilibrare
Il divora il paese di varie parti del Paese
Come interpretare questa fase di crisi come perfetto di stallo creato dalla circostanza che le forze espansive di Berat Ricci dell'autonomia che comunque sono presenti nelle aree meridionali
Non sono ancora non l'hanno ancora la forza necessaria per superare le forze frenanti del cesarismo
Che occorre accelerare non bloccare i processi di riorganizzazione e di modernizzazione sui tetti milionari
Che la sostituzione il principio di sussidiarietà e frenante di processi di crescita
Che i fenomeni di criminalità sono il risultato della debolezza dei soggetti pubblici e privato operanti nel Mezzogiorno e che quindi oltre che una diversa distribuzione faccia dello Stato il superamento deve ed economiche himyarita passa attraverso il rafforzamento delle centinaia e direi che il CDA di migliaia di soggetti coprirebbe un giorno e che sono non inquinanti
Non bisogna dimenticare che in quanto parte di un sistema il Mezzogiorno non è solo lo specchio di se stesso ma lo specchio del modo di essere dell'altra parte del sistema
L'ha detto ieri sera proprio il nord è stato sempre governo del paese
Ha detto ieri sera no
E in una condizione di assenza di solidarietà tra le parti perché questa di bisogna registrarsi fra la invochiamo ma di fatto non esiste
In cui l'impresa ho ripreso i soggetti dominanti pubblici e privati
Esprimono
Comportamenti che non possono essere che di confermate le loro posizioni dominanti e ingenuo da parte di noi meridionali chiedere
Che lo sviluppo del Mezzogiorno posso venire dai comportamenti dei soggetti pubblici tutori o dominanti del Paese sarebbe un comportamento irrazionale quello dei grandi gruppi di finalizzare il proprio comportamento agli obiettivi della perdita del peso delle loro posizioni dominanti mi sembra di razionalità di una lite di una richiesta
Il passaggio quinti e questo il documento che lo dice il passaggio da una citazione di sbilanciamento di responsabilità ha una posizione di riequilibrio di responsabilità e il passaggio obbligato anche se questo passaggio non può che essere conflittuale
Ripeto dei dei mettere rimettere rimettere un rimettere in in corsa una prospettiva di equilibrio significa rimettere in corsa una prospettiva conflittuale di interessi già predisposti
Chiudo
Se questa prospettiva quello del gruppo dell'autonomia prende forma
E possibili po'disabili prossimi anni una terza fase dell'evoluzione sociale delle regioni meridionali
Da una società dominata dal blocco agrario vitali cinquanta
Ad una società dominata dal CIPE lo confermo dovrà la si finse agli anni settanta e ottanta
Ad una sfida quella che noi dobbiamo in qualche modo contribuire a costruire dominata da soggetti istituzioni pubbliche e private che abbiano consapevolezza di risorse disponibili e che esprimono azioni di moltiplicazione di risorse
Nella qualità tale da candidare il Mezzogiorno ad un ruolo produttivo cioè il ruolo corrispondente al suo potenziale allora rilevanza e vorrei pregare tutti di rimanere in tempi più limitate anche perché si comprende la impossibilità di chi presiede a interrompere nel momento in cui si aprono comunicazioni così interessante che sollecitano tutti quindi la difficoltà interrompere un discorso del genere mi rimetto pertanto al punto senza la capacità di sintesi grazie
Grazie presidente senza trascurare le considerazioni
Le considerazioni stringenti e per certi versi inquietante di dall'amico cuoco per evitare anche per evitare duplicazione per la parte che mi riguarda per il tema che mi sono proposto che quella dalla strumentazione operativa
Ebbene non dimenticare mai che il quadro di ieri sera la cornice del quadro è data dai due principi di sussidiarietà e la solidarietà confronto sottolineate da D'Onofrio la tela del quadro
è data dall'esigenza della compatibilità e dalle coerenza delle politiche nazionale con l'obiettivo lo sviluppo del Mezzogiorno e l'altro dalle dove esigenza di perseguire l'obiettivo della stabilità macroeconomica
Non dimentichiamo che obiettivo di stabilità macro economiche obiettivo e lo sviluppo dal Mezzogiorno vanno viste in termini interrelate
Mezzogiorno e inflazione mezzogiorno e politica dei redditi mezzogiorno e dinamica salariale Monk mezzogiorno e tutto
Che questo poi lo spirito di fondo che animami avviso il patto sociale pro distorta ha proposto dalla CISL che dovrebbe coinvolgere anche il sistema regionale
Poi c'è un atteggiamento di fronte a questi problemi cioè voglio sottolineare l'atteggiamento che molto responsabilmente ieri ha detto il presidente Bocci
Quello di critica costruttiva è quella di autocritica
Con questo atteggiamento io rassegno a voi queste mie riflessioni che ritornò il testo integrale lo lascio agli atti
Che sono il frutto è un'analisi qualitativa frutto di esperienza di studio e di ricerca ma anche di esperienze di lavoro diretto in diversi strumenti operativi territoriali è nazionale
Dico subito che sin dal suo nascere l'intervento straordinario ha registrato valutazioni opposte nella sua validità nella sua radice sulla sua validità
Quella sorta di male oscuro della nostra società
Per il quale di fronte a qualcosa che non va
Si è portata inverno darne un'altra più che a modificare subito e a rendere efficiente la prima ha trovato nuova questioni imparo l'una Polo una palestra per gli esercizi più acrobatici
Il clima determinato si anche in questo tema non è kafkiano
E pirandelliano
E per dirla con Ferrarotti perché nell'Italia di oggi dietro la teatralità di facciata cova la tragedia in cui riso e pianto si confondono
Ci si trova a tutti in questo magma indistinto pur compra vari gradi di responsabilità
Tutti classe dirigente quanti concordano nelle forme più diverse ha determinato e classe dirigente non è solo quella dei diversi governi nazionali o locali
E dei partiti alla vista nel complesso del quale della pubblica amministrazione i mezzi di comunicazione sociale dalla scuola di ogni ordine e grado alle organizzazione delle forze sociali ed economiche
E quindi con una critica costruttiva di autocritica vediamo le le situazione e questo critica costruttiva di autocritica mi ricorda un po'il monito
Di un mistico del terzo secolo che diceva quando punti il dito su una persona sta attento intanto oscurare le tre ditte che comunque si rivolgano adesso dite te ti chiamo ma comunque in cause ti interrogano
Il contratto il contrasto tra spinte centrifughe perde centrifughe e al limite dalla rottura
La convivenza civile gravemente minacciata l'economia cattiva
I soli sono di Centorrino nelle note troverete riferimenti si ramifica e intacca la buona ogni inerzia e letale il Carmine lunga non è agevole
Dobbiamo cogliere bene le lezioni del passato ricordo che dopo circa trent'anni dall'intervento straordinario ma allora Manlio Rossi Doria rilevava testualmente
Che sulla politica dell'intervento straordinario corrono giudizi quanto mai contrastanti con una tendenza verso i due opposti estremi il panegirico e la condanna totale
Dopo aver richiamato gli indubbi risultati positivi dalla prima fase aver comunque mostrato a quella insoddisfazione di fondo sul sul risultati complessivi
E dopo aver rilevato il pericolo poi per secondo me verificata sicché al blocco al blocco agrario di gramsciana dia diagnosi sia si viene a costituire nuove il blocco il blocco urbana come sorta di potere sociale e politica concludeva Manlio Rossi Doria
Tutte le politiche per il Mezzogiorno vanno nel prossimo avvenire nuovamente ripensate con coraggio con durezza e con fantasia
Il saggio è del mille novecentosettantasette
Lo stesso anno del notissimo decreto seicentosedici
Ed N i vuoti prima considerazione e nelle carenze di quel complesso di norme che vanno forse ricercate non poté cause delle attuali difficoltà dell'intero sistema nazionale
L'avevo messo allora una rigorosa analisi delle funzioni con le conseguenti decisioni portante sollecitate ha perpetuato e equivoci commistioni e spazi per tipo tiri alla fune
Richiamo alla prefazione di Giannini ai e nuovi poteri delle Regioni e commentare di barbiere Bassanini poco dopo scale alla legge centottantatré settantasei ma l'appello di Rossi Doria di tante altre non una risposta
Esso gli anni cioè seguono non la richiamo tutto c'è una lucida
Lucida valutazione di Antonio Maccanico che parla proprio dei deleteri sei anni di vuoto legislativo e di tante carenze non ultima la mancanza persistente endemica nel nostro Paese
Di una programmazione nazionale che tenesse conto in qualche modo dello sviluppo dualistico del Paese
Cosa viene fuori di sviluppo dualistico Saracino ricordata che l'esperienza italiana indica con certezza
Dobbiamo meditare accelerato come su questo fatto che non sembra più possibile correggere una situazione dualistica una volta che si è formata il più che può essere fatto e impedire che essi diventa adesso diventa a Coulthard
Per motivi che dovrebbero essere ritenersi conosciuti da tutti
E talmente assolutamente ineludibile l'esigenza di assicurare
Risorse finanziarie aggiuntive al Mezzogiorno nello spirito proprio di quell'articolo che si vuole abrogato il centodiciannove quando dice per scopi determinati
Quindi delle funzioni obiettive precise in particolare per valorizzare il Mezzogiorno e lei se lo Stato assegna singole regioni contributi speciali
D'altra parte son state richiamati diversi scenari internazionali e la lezione del passato impone il recupero della validità dell'unità del sistema
Nella valorizzazione delle risorse aveva delle diversa realtà territoriali in cui lo stesso si articola per l'indubbio fondamento economico che ha l'assicurare politiche diverse a realtà diverse
Anche per questo il dualismo anch'
Del nostro Paese e tale che rende il caso italiano singolare nella teoria economica non esiste un caso come quello italiano
Esistono casi di paesi sviluppati che hanno delle aree lo diciamo in difficoltà ma il passaggio dalle una le altre non dà mai la sensazione ripassare tra civiltà diverse come esistono Paesi interamente sottosviluppate
Ma non esiste alla stessa teoria economica la valutazione di un Paese tento la stessa maglia geopolitica a due sistemi economici
Poi viene la legge sessantaquattro ottantasei
Senza il sostegno di un progetto complessivo alla
Legge per tanti versi profondamente innovativa
Che però temo passare alla storia più per i suoi difetti e per i suoi indubbi pregi virtuale ettaro virtuali perché inattuati e inattuabili
E a tal fine richiamo
Richiamo
Quelle che per me sono le valutazioni più serena su questo fatto fatta da Giovanni Marongiu nel mille novecentottantotto quando dice
Residua come nuovo strumento legislativo vere e proprie vischiosità storiche da anello forte l'agenzia risulta nell'impianto della legge l'anello debole di tutto il sistema
Paradossalmente caricata di responsabilità e altrettanta povera di poteri in un rapporto comunque Foldi col dipartimento in cui prevale inopportunamente
O quasi per si potrebbe dire scorrettamente il criterio gerarchico sul criterio funzionale Marongiu ancora
Se l'intento politico era quello come sembrava di rafforzare il ruolo delle regioni tanto valeva fare false forse il passo decisivo verso una più autonome completa potestà di scelta delle regioni stesse
In ordine almeno agli investimenti e rientranti nell'interesse che ne ha la competenza di ciascuna regione
Poi per quanto riguarda gli accenti collegate ora Ente di promozione Marongiu pare dice che la disciplina lì arresti quasi schizofrenici
Una riflessione per tutte non è frutto tutto questo del citato male oscuro
Ed anche in questo caso non è forse mancato all'analisi delle funzioni per evitare con l'altro che la risposta mentito la funzione struttura non è prevalso forse il conflitto supplì deve operare rispetto al confronto sul per cosa fare
E allora vi propongo un'analisi senza trascurare l'ineludibile esigenza delle riforme
Vitali dell'ordinamento statale
Per la quale la sollecitazione deve essere forte soprattutto del Mezzogiorno
Visto che
Si va verso scenari più grande
Di sottopongo un'analisi qualitativa telegrafica a Flash
Sugli aspetti positivi e gli aspetti negativi dei due punti di raffronto le regioni e gli strumenti di e intervento straordinario
Aspetti positivi della regione
Possibilità di concorrere alla definizione degli obiettivi dalla programmazione nazionale
Possibilità di attuare gli stessi con strategie differenziate mi aveva già in relazione sia i problemi sia le suscettività di sviluppo delle diverse realtà territoriali
In tal modo il localismo ha una funzione più propria una corretta collocazione perché in Canada spinte fatalmente potenzialità in programmi e progetti dotati di senso
In quanto diretti anche a concorrere al perseguimento di obiettivi di vasta portata
La via delle strategie differenziate non sta a significare che tutti debbono fare tutto dopo dunque ma che ogni sottosistema coniuga il proprio sviluppo nella compatibilità con quello complessivo del sistema nazionale
Un'altra esigenza è coerenti e realistici i piani di sviluppo come per molta punti di riferimento imprescindibili em e inoltre la promozione Bongiorno la promozione delle specificità in un quadro di compatta
Tra gli aspetti positivi della regione
Capisco credo non lo era tra gli aspetti positivi delle regioni va detto che
Inserire la promozione delle specificità in un quadro di compatibilità
Mette lo stesso localismo al riparo anche dai limiti di miopia è di presbiopia
Tenendo presente che con l'allargamento dei grandi scenari e con lo stesso mercato unico la cosiddetta competitività non è tanto dalla singole unità produttive tra imprese ma tra sistemi complessivamente considerati
Abbiate ora la pazienza di ascoltare gli aspetti negativi della regione lire
Per quanto almeno risulta vi faccio l'elenco in via telegrafica molto vincoli ad attualizzare tutti gli aspetti positivi determinate da carenze normative su funzioni e procedure la stessa legge centoquarantadue novanta se non accompagnata subito dall'ammodernamento Reggio ammodernamento e della regione porterà ad aumentare i conflitti anche su scala locale
Mancanza di un confronto sistematico con lo stato supportato da strutture tecniche adeguate e altamente qualificate
Carenza di organizzazioni interne intesa come fattore di produzione con quadri e non punte isolate di alto livello e personale complessivo costantemente aggiornato
Carenza di una valutazione interdisciplinare dei diversi problemi
Difficoltà a varare leggi con logica di programmazione difficoltà determinata dal no vincoli normativi a porsi come centro di mobilitazione di energie professionalità esistenti nel territorio attraverso il coinvolgimento istituzionale delle università
Tendenza a formulare ma proposte varie sovradimensionate per l'impiego di risorse nazionali e comunitarie che di fatto sto la spedisce all'esterno molte decisioni finali non governabile a livello territoriale
Difficoltà ad assicurare un sistema formativo plessi bile
Ed ed efficace posto perché l'ho umane la risorsa per eccellenza e che anche per la mancanza di formazione adeguate si vengono a determinare i cosiddetti blocchi l'urbani di cui dicevo Manlio Rossi Doria
Tendenza a non far prevalere
La le funzioni proprie di programmazione legislazione coordinamento rispetto a quella della l'esercizio di funzioni amministrative
E sul piano territoriale carenza del coordinamento da parte del commissariato di governo delle funzioni esercitate dallo Stato rispetto a quelle esercitate delle regioni e peraltro Inter perorazione del coordinamento insieme
Di meramente di formale
Gli strumenti dell'intervento straordinario aspetti positivi accumulazione di un valido bagaglio di esperienze di competenza tecnica che comunque non va disperso
Per le grandi progettazioni di carattere interregionale forense
Questa per quanto riguarda questa capacità il mio pensiero va al progetto speciale quattordici sugli schemi idrici intersettoriale e a quello ventitré sull'irrigazione dell'ex Cassa per il Mezzogiorno
Che oggi opportunamente adeguati alla legge centottantatré ottantanove sul riassetto organizzazione funzionale dalla difesa del suolo si sarebbero rivelati preziosi anche per distinguerlo assegnazione finale di risorse finanziarie da quello straordinario
Possibilità di operare un'azione valide nel campo dell'industrializzazione soprattutto di con la contrattazione programmata vista nel senso coniugata nel senso detto da cuoco
Possibilità di quindi di a di allestire progetti strategici e concertare contratti di programma che vanno ridisciplinato il Parma prenderli macchinose
E possibilità il dieci assicurare strutture di servizio nel campo dalla formazione
Soprattutto dalla dei quadri dalla pubblica amministrazione è nel campo della diciamo attivazione dei canali dell'intervento sta comunista aspetti negativi subito
Tendenza a porsi come soggetti politici più che come strumenti tecnici di servizio
Mancanza di raccordo sistematico con gli organi statutari delle regioni e tendenza delle stesse strutture tecnica prevede Giare collegamenti di carattere per così dire personale tendenza a costruire autonomamente le ragioni dalla propria sopravvivenza più che a ricercarne raccordi col territorio mancanza di coordinamento tra gli stessi
E tra tutti i centri di una spesa pubblica e mancanza poi disponibilità a una mobilità nella capitale ma resistenza porsi irremovibile a trasferimenti sul territorio
Posto che le sedi di tali strumenti più che a Roma dovrebbero essere invece a Lecce Matera Campobasso o in altri centri del Mezzogiorno
Formulo subito concludo una proposta
Da questo quadro si evince che vanno comunque eliminati gli aspetti positivi negative per qualificare potenziare quelle negative
Ma se davvero si vuole risolvere alla radice il problema in esame
E di tutta evidenza che il primo intervento va subito operato sull'ordinario più che sulle leggi che disciplinano lo straordinario in quando la modifica di queste ultime deve essere logica e contestuale conseguenza
Sopprimere la strumentazione operativa straordinaria senza alcuna modifica del quadro normativo regionale
Oltre a provocare forse paralisi impensabile potrebbe schiacciare le regioni sotto un peso insostenibile d'altra parte mantenere inalterata la disciplina dello straordinario
O portare all'asfissia delle regioni oltre al perpetuarsi delle anomalie riscontrate da Marongiu è confermato dalla realtà tanto gli interventi straordinari su scala regionale le materie di competenza regionale non possono che appartenere alla Regione
Quelli riportati interregionale che comunque li vestono valore strategico possono pure essere gestita a livello nazionale in quest'ultimo caso comunque
Regioni e Stato non possono non operare consensualmente in armonia con gli obiettivi dalla programmazione nazionale e con quelle dei piani regionali
L'ente gli enti di promozione ritenuti davvero valide che non possono influire negli strumenti regionali come le finanziarie dovrebbero ben porsi come mere strutture di servizio delle regioni
è di tutta evidenza sola conclusione della strumentazione straordinaria
Deve essere comunque destinata a dissolversi a mano a mano che sia moderna l'intero sistema ordinario nazionale e regionale secondo sequenze da predeterminare tenta investiva mente nei tempi e nei modi energie capacità non mancano per individuare cosa decidere quando decideremo subito senza indugi con grande senso di responsabilità
Come decidere il referendum è in contrasto con la risposta subito e allora il Parlamento può e deve apportare modifiche legislative nel senso indicato innanzi che aveste il modo più corretto anche perché non strumentale dalla vita per evitare i referendum
Non sembri utopistica questa provocazione di conclusione che una formula a tutte le regioni lo stesso Parlamento può del resto essere investito in altro modo dalla questione il pensiero va ad una proposta di legge alle Camere d'iniziativa regionale potrà
Cioè di rinnovare se stessi diversamente è facile prevedere giorni bui
Un punto sul quale sembra compare sembrano convergere tutte le forze politiche è il decentramento sono le autonomie sono soprattutto come ho ricordato le regioni un'effettiva repubblica delle Autonomie sembra la strada possibile per riproporre una linea di rinnovata unità nazionale e qui si aprono questioni complesse con la riforma della finanza regionale oltre a quella istituzionale che richiederanno risposte difficili alle quali dobbiamo fin d'ora attrezzarci attraverso adeguate riflessioni è un confronto serrato perché è una riforma che si prevede realizzata attraverso il prelievo di quote dei tributi
Riscosse sul territorio rischierebbe di rendere sempre più forte legioni forte del Paese è sempre più deboli le zone deboli
è evidente che saranno necessari meccanismi di perequazione e questo non potrà non avvenire all'interno di una rinnovata solidarietà nazionale saranno necessarie misure di riequilibrio anche perché le nuove i nuovi compiti affidati alle Regioni assorbiranno le nuove risorse finanziarie che dovranno essere attribuite alle regioni
Torna qui quindi il problema di una quota di risorse aggiuntive da investire nel Mezzogiorno nell'ambito del ridisegno dello standard le sue articolazioni regionali e quindi in quella sede
Di ricerca del modo migliore per identificare gli strumenti modi le procedure d'intervento sono la soluzione è solo questo certamente alla soluzione non è nel rozzo egoismo localistico delle leghe che vanno combattute in nome dello Stato nazionale fondato sulle autonomie
Tanto meno è una soluzione il referendum sostanzialmente abrogativo della legge sessantaquattro
Se i referendum non sono mai una soluzione pecche spaccano in due le questioni bisogna accogliere che questo referendum non sarà più un referendum sul mantenere o meno
L'intervento straordinario nel Mezzogiorno ma si trasformerà in un vero e proprio referendum sulla unità nazionale spaccherà definitivamente in due il Paese
Motivo di più per riproporre il problema meridionale al centro dell'attenzione delle grandi forze popolari
Per essere pronti a riforme da adottare rapidamente dopo le prossime elezioni
Perciò colleghi delle regioni meridionali è importante alla nostra iniziativa che deve consolidare il nostro collegamento nell'unità delle regioni italiani
Per il breve periodo chiediamo con forza al Parlamento il rifinanziamento della sessantaquattro
Definiamo con chiarezza gli obiettivi ridefinirà soprattutto il ministro per il bene per il meglio Periodo che sarà poi anch'esso Breve perché le scadenze sono vicine sviluppiamo la nostra azione
In collegamento con le altre regioni
Consapevoli che i problemi del Mezzogiorno sono strettamente legati ai grandi problemi politici istituzionali che incombono sulla Repubblica
E che è nostro auspicio trovino soluzione in una rinnovata solidarietà nazionale il Mezzogiorno non alternative a risposta in termini di un rinnovamento di un rinnovato Stato nazionale fondato sulle autonomie e in particolare le regioni ma nemmeno l'italiano Lea
Ecco perché io voglio concludere ricordando la frase di un grande meridionalista e di un grande figlio di queste terre della Basilicata
Giustino Fortunato il quale disse l'Italia sarà ciò che il mezzogiorno sarà
Ringraziamo il presidente Clemente per alternare diamo la parola al professore dai bordi
Io credo che potrò permettermi di essere abbastanza breve anche perché sono stato un po'spiazzato dall'intervento del presidente Clemente che ha riportato
Tutta una serie di dati che io gli avevo dato non per non non pensavo che avrebbe verrebbe introdotto nella sua relazione quindi
Mi costringe ora fare un interessi si acrobatico per dire R&S ristudiare nello slang da quelle che il ministro pare nell'osteria comunque
Ecco
Diciamo diciamo che bisogna comunque darsi lire resti rimane comunque partire nel secondo me da alcuni elementi ed alcuni dati di base per poter poi sviluppare sulla base di quelle una serie di considerazioni di carattere anche qualitativo sulla su quello che è stato e su quello che potrebbe essere in futuro l'intervento straordinario quindi partiamo dalla famosa cifra del trenta per cento dispensa ripubblica in conto capitale che viene destinata al Mezzogiorno
è qui che la spesa per lo sviluppo per il Mezzogiorno diciamo la spesa per investimenti una cifra che è stata data in cui pare in parecchie delle relazioni e che sono state effettuate in particolare in quella di Mariano D'Antonio ieri sera
Quindi una cifra che è di gran lunga inferiore alla cifra della popolazione
Del Mezzogiorno c'è però un'altra cifra che va in senso inverso e che in fondo la giustificazione dello stato d'animo del fastidio che provoca il problema della spesa pubblica nei confronti del Mezzogiorno e della cifra della spesa corrente
Lì effettivamente la spesa il trasferimento è elevato
La scuola spesa corrente nel Mezzogiorno c'è il giro attorno al trentotto trentanove per cento del del totale nazionale di Pontoglio dice il quaranta per cento ma forse un po'meno
E quindi se la spesa cosiddetta assistenziale la spesa per la sanità e la spessa per cioè per la previdenza e la spesa per i salari e gli stipendi
E la spesa è una spessa che va al Mezzogiorno ma che non provoca sviluppo nel Mezzogiorno è questo che bisogna anche un po'per precisare perché gran parte di questa spesa poi in realtà rientra al centro nord o sotto l'acquisto
Di beni di consumo di certi tipi di servizi e quindi come diceva del resto non poco fa cuoco è una spesa che in realtà ha un effetto che in termini di sviluppo può essere considerati inversa alla sua destinazione ma comunque un fatto contabile che sta lì
E che provoca tutta una cosa con una serie di considerazioni anche politiche perché è evidente che in un momento in cui il problema della fiscalità diventa un problema nazionale che viene ha risentito pesantemente in tutte le aree del paese
Questi trasferimenti di risorse obiettivamente contribuiscono a creare degli stati d'animo
Che non possono essere sottovalutati perché sono dei soldi da anni mi qualche poi provocano delle conseguenze politiche importanti
Ma torniamo alla spesa per investimento e questo famoso trenta per cento nell'ambito di questo cioè trenta per cento cioè la spesa per l'intervento straordinario i centoventi mila miliardi dell'intervento straordinario io credo che mai al il Parlamento ha reso un camion con così cattivo servizio al Mezzogiorno quando decise di scrivere in una legge centoventi mila miliardi sono destinati al Mezzogiorno perché questa cifra ha avuto un effetto dirompente terribile
Non semplice non sia andato mai ad approfondire e analizzare i contenuti di questa cifra l'idea di questa enorme massa di risorse che andava verso il Mezzogiorno auto diesel di per sé
Un effetto assolutamente negativo per l'immagine del Mezzogiorno
In realtà
Ecco in realtà
Va bene io io non sono un Parlamento non non sono in grado di dire quello che è successo possono soltanto valutare l'effetto di quello che è successo che è stato precisamente quello in realtà questo
Questi centoventi mila miliardi ovviamente distribuiti come voi sapete nove anni in termini di prodotto interno lordo
Se qualora fossero tutti aggiuntivi
Sarebbero l'un per cento del prodotto interno lordo del nostro paese e quindi più o meno la percentuale di prodotto interno lordo che si intende destinare alleare in via di sviluppo secondo le indicazioni che dà
Che va all'ONU
Ma comunque sappiamo benissimo è stato ripetuto in parecchie delle relazioni che non è affatto aggiuntivo questo questo un per cento questi centoventi mila miliardi che sono delle che che c'è una larghissima fetta di sostituibilità anche se obiettivo ovviamente la distribuzione e la percentuali già azioni di queste stretto non può essere facilmente stimata si tratta comunque di cifre di programmazione in termini realistici in termini di spesa effettiva nei cinque anni che noi abbiamo che sono trascorsi dal dal momento dell'entrata in vigore della legge
La spesa effettiva è stata attorno ai cinque miliardi l'anno
Cinque miliardi gran cucina e questa è la sede è stata la spesa
Spesa che si è mi è stato sottoposto a due accusa in qualche modo contraddittorie
Perché da una parte è stata accusata di aver provocato degli sprechi enormi di avere contribuito allo sviluppo di attività criminose e via dicendo d'altra parte dando dall'altra parte è stata accusata di essere troppo lenta
I inefficiente in quanto lenta in quanto non sufficientemente capace di dare impulso al allo sviluppo del Mezzogiorno
Il diciamo tra le due accuse
Nella seconda ma in qualche modo diciamo corretta almeno per quanto riguarda negli ultimi tempi perché vero che sono cinque mila miliardi per hanno però diciamo c'è stata un'evoluzione siamo passati da
Cifre estremamente basse
Nei primi nel nell'ottantasette e l'ottantotto a cifre via via crescenti fino ad arrivare ad una potenzialità di spesa che nel mille novecentonovantuno è stata pari a circa nove mila miliardi ma che purtroppo non si è potuta concretamente estrinsecare perché per i limiti di cassa che sono stati posti dal Tesoro per cui noi finiremo il mille novecentonovantuno con un arretrato di pagamenti molto importanti
E come del resto è stato già detto drammatica sarà la situazione del prossimo anno tenuto conto di quelle che sono le dotazioni che la legge finanziaria proprio propone attualmente per me che prevedono delle riduzioni drastiche quindi una diciamo una messa in causa di tutti i programmi di tutti i progetti fino a questo momento diciamo impegnati
Diciamo l'effetto in termini di spesa comunque che i centoventi mila miliardi a questo punto non si distribuiscono più sui nove anni come era inizialmente previsto
Ma si distribuiranno su quindici o vent'anni quindi il loro impatto sia dal punto di vista della finanza pubblica sia dal punto di vista ovviamente purtroppo dello sviluppo economico
Saranno sicuramente molto inferiori a quello che si poteva prevedere
Vediamo comunque almeno in termini di programmazione che cosa significano questi centoventi mila miliardi il presidente Clemente ha fatto una disaggregazione della cifra io le vorrei fare un'altra un pochino differente da quella che ha fatto lui
Sostanzialmente
I seicentoventidue mila miliardi significano cinquantasette mila miliardi per le attività produttive sotto forma di fiscalizzazione degli oneri sociali di incentivi alle imprese dei contratti di programma
Delle esenzioni fiscali e tariffarie che sono previste per l'attività produttive
Poi ci sono purtroppo i venti mila miliardi dei cosiddetti completamenti vecchi progetti della casta che il presidente Clemente significa in mi inserisce tra la cifra da restituire perché effettivamente non c'è nulla di nuovo sono i pagamenti del vecchio delle progetti degli anni Settanta della cassa che devono essere completate
Poi ci sono quelli che io lo chiamo i cosiddetti scippi cioè le varie leggi assolve d'intervento assolutamente ordinario che sono state finanziate ricorrendo alla sessantaquattro come un fondo globale
E quindi non so le emergenze idrica leggi di vario tipo
Diciamo qualora
Pagine l'Adriatico tutta una serie di e leggi che diciamo mangerà anche quando riguardavano il territorio nazionale addirittura venivano divise in due la parte nel centro nord veniva finanziato ricorrendo alle normali risorse dello Stato e la parte del Sud veniva finanziata ricorrendo alla sessantaquattro quindi
Diciamo con un meccanismo diciamo che proprio
Diciamo una sostituti vita da manuale diciamo per quanto riguarda questi aspetti infine ci sono quelli che vengono considerati quella che viene considerata la pietra dello scandalo e trentadue mila miliardi che è stata destinata ad opere pubbliche questa la pietra dello scandalo
La la quale io sulla quale io vorrei fare almeno due considerazioni che mi sembrano importanti
La prima
E che io ho sentito con sorpresa
Questa serie ieri sera è anche stamattina
Questa accusa di la diretta la legge di centralismo di ritorno a un centralismo che io trovo veramente assolutamente ingiustificato questi trentadue mila miliardi che cosa sono
Sono per metà
Finanziamento dei programmi regionali di sviluppo e delle cosiddette piccole azioni organiche che vengono trasferite direttamente alle Regioni quindi per metà questi trentadue mila miliardi sono trasferimenti diretti alle regioni
Per l'altra metà solo del finanziamento delle famigerate azioni organiche frazioni organiche sullo sull'acqua le aree industriali delle il turismo le aree urbane e via dicendo
Ma che cosa c'è dentro queste azioni organiche queste lesioni organiche sono dei progetti che sono stati inviati dalle regioni
Selezionati dal dal centro dal Dipartimento per il Mezzogiorno e successivamente restituiti alle regioni
Per l'attuazione quindi sono comunque Progetti di origine regionale su che si possono essere contestati sul piano della della qualità anche se io ritengo che il mio e che che tutte queste accuse di cattiva qualità siano assolutamente infondate perché queste questi progetti sono dei progetti che noi riteniamo utili importanti
Il quaranta per cento nel settore dell'acqua nessuno può negare che l'acqua sia un problema ancora oggi a mezzogiorno il venticinque per cento e nel settore delle aree industriali quindi attengono direttamente alle attività che produttive arresto sono aree urbane
E beni culturali
Questi sono i grandi settori di di destinazione delle risorse certo dico questi progetti hanno in comune alcune caratteristiche che non sono necessariamente positive
La prima delle quali è che viene sento di origine regionale non hanno quella dimensione strategica che effettivamente sarebbe opportuna qualora si volesse in qualche modo diciamo daremmo un contributo forte alla riduzione delle diseconomie esterne del Mezzogiorno
Anche questa è un'accusa che va un pochino rimodulata perché spesso questi progetti sono dei lotti funzionali di progetti più ampi soprattutto nel settore dell'acqua e quindi si scrivono comunque in una programmazione di settore importante
Resta il fatto che effettivamente non hanno la dimensione che sarebbe auspicabile per poter veramente dare una scossa e in qualche modo sciogliere alcuni nodi strutturali dell'economia meridionale
Dire però che bisogna eliminare questo intervento nel settore delle infrastrutture è una cosa che dà dal punto di vista economico secondo me non ha senso perché se noi andiamo a prendere le analisi che fa la comunità europea o anche le analisi che fa la Banca d'Italia noi constatiamo che invece si mette l'accento proprio sulla necessità di e migliorare e potenziare il nostro sistema infrastrutturale che nel Mezzogiorno è ancora oggi fortemente sottodotato per rapporto al resto dell'Italia per porta presso dell'Europa
Noi siamo secondo calcoli che ha fatto la Confindustria come livello di infrastrutture economiche nel Mezzogiorno più o meno al sessantacinque per cento di quello diciamo che disponibile nel resto del Paese sia questo livello di sotto infrastrutturazione voi aggiungete la diseconomia obiettiva che deriva dalla periferia cita del Mezzogiorno che di per sé e una diseconomia
Dico che non è riguardo soltanto il Mezzogiorno ma riguarda tutte le aree periferiche basta guardare una gamba della Comunità europea
E si si evince facilmente che il lo sviluppo si concentra la parte centrale tutte le parti periferiche in un modo o nell'altro sono hanno problemi di sviluppo
Se siete scesi si mettono insieme questi due elementi bisogna constatare che l'idea dismettere o di una politica di info
Strutture nel Mezzogiorno è una cosa che non ha senso evidente che bisognerà fare una politica differente da quella che è stata fatta fino a ora per parecchie ragioni
Una di queste ragioni e che non c'è da farsi molte illusioni tenuto conto della situazione finanziaria complessiva le disponibilità diciamo nazionali per questo tipo di interventi sono destinati a ridursi nei prossimi anni allora bisogna operare attraverso due canali diciamo supplementari da meglio utilizzare per rapporto a quelli attuali
Il primo solo i fondi della Comunità europea
Che invece contrariamente ai fondi nazionali sono destinati a crescere nei prossimi anni e avere quindi un contributo più più importante allo sviluppo nel Mezzogiorno
Questi fondi debbano essere utilizzati in un modo più integrato e più razionalizzato per rapporto a quelli nazionali
Il secondo anche non se ne parla poco importante e l'utilizzazione del capitale privato
Per le anche per le infrastrutture e ci sono tutta una serie di infrastrutture che hanno delle possibile potenzialità di ritorni in termini economici sto pensando all'acqua su pensando ai trasporti sto pensando anche ad altri tipi di infrastrutture per esempio nel settore dei beni culturali
E del turismo ovviamente bisogna che per trovare delle formule che peraltro diciamo da un punto di vista
Tecnico esistono già che consentono di associare in modo più razionale il capitale privato alla costruzione dell'impiego dell'infrastruttura infine
Un altro aspetto importante è quello di modificare il nostro sistema di incentivazione
Che non è effettivamente adeguata ai tempi che risente un po'di quei vizi di cui parlava ieri sera Mariano D'Antonio troppo Stato troppo poco mercato
è un sistema che non è più adeguato ai tempi che bisogna quindi ridurre nella sua intensità e al tempo stesso rendere più efficiente in termini di tempi
Perché il costo che esso provoca in questo momento alla
Alla alla al bilancio dello Stato non è rapportato al vantaggio che ne deriva per l'investitore il quale appunto per le lungaggini per i burocratismi del sistema riesce a percepire
Diciamo il l'incentivo con molto ritardo rispetto ai tempi specifiche si può che sarebbero precisabili quindi modifiche anche del sistema di incentivo
Ma anche il ridisegno della mappa degli indipendenti della carta del Mezzogiorno
Perché il Mezzogiorno oggi non è più un'area di omogeneo sotto sviluppo è una un'aria differenziata all'interno della quale si riscontrano delle situazioni economiche
Molto differenti e di conseguenza anche il sistema degli incentivi deve essere rimodulato per tener conto dire delle situazioni economiche effettive
E perché no prendere in conto anche delle aree del Centro-Nord
Perché ci sono delle zone di riconversione industriale del Centro-Nord e quindi che che potrebbe esser ricompresi nel sistema degli aiuti unificando finalmente una politica regionale sul piano nazionale che potrebbe effettivamente contribuire a risolvere tutta una serie di problemi anche di carattere politico che esistono nel nostro Paese
Ultima considerazione che vorrei fare
Ed è una considerazione di di cauto ottimismo se voi mi permettete e che nonostante che non traspaia nemmeno in nei mezzi di comunicazione che sia un tipo di informazione che non viene mai fuori
Nel Mezzogiorno da un paio d'anni a questa parte alcune cose in positivo sottolineo in positivo stanno evolvendo
Questo tipo di informazione purtroppo è completamente sepolto dall'altra informazione di tipo criminale che domina tutto quanto riguarda i fatti del Mezzogiorno
Ma è un fatto che da due anni a questa parte noi noi constatiamo una riduzione del tasso di disoccupazione e due ed un aumento correlato con un aumento dell'occupazione le due cose non è che automaticamente debbano stare assieme
Ma stanno insieme in questo caso tra il luglio novanta e luglio novantuno se sulla base dei dati Istat c'è stato un aumento dell'occupazione del Mezzogiorno di centoquaranta mila unità
Da tre anni a questa parte si verifica un aumento dell'export delle delle produzioni meridionali
Da due anni a questa parte c'è un aumento dell'investimento nelle nel settore industriale dei in particolare nell'industria manifatturiera nel Mezzogiorno a tassi superiori a quelli del centro nord da due anni a questa parte c'è un tasso di natalità di nuove imprese nel Mezzogiorno superiori a quelli del Centro-Nord certo sappiamo bene quali sono i punti di partenza e quindi sarebbe assolutamente assurdo è illusorio
E che la vera indica ottimismi facili o in trionfalismi sulla base di questi dati però questi dati stanno a dimostrare che il Mezzogiorno non è quella landa desolata e senza speranza che troppo spesso a Paco come troppo spesso appare sulla base di un'immagine che noi stessi spesso contribuiamo a proiettare grazie
Grazie del sussultare deboli la parola al presidente della Regione Sicilia Leanza raccomandando brevità carrabile perché i tempi stanno saltando
Io sarò brevissimo anche perché consegnerò poi alcune considerazioni più specifiche agli atti di questo incontro
Limitando Mele così ad esprimere un mio pensiero e dare un mio contributo rispetto alla drammatica generales è oggetto di questo info
E facendo una considerazione probabilmente ovvia e chi sa quanti hanno fatto prima di me
Io credo
Che il momento che attraversiamo
E uno dei momenti in cui e la questione dal mezzogiorno e la tensione attorno a questa questione
Ha raggiunto il livello più basso
Perché
Non solo la grande stampa
Ma anche e soprattutto una forte corrente di opinione in fondo la richiesta del referendum
Su che cosa poggi se no non sulla sollecitazione di una corrente di opinione che certamente non è né a un fatto scientifico non è un fatto culturale ma probabilmente e anche il
La proiezione di alcuni interessi finanziari economici che si muovono nel Paese e nell'euro
Il tentativo di rimozione del problema meridionale è in atto ed è forte
E allora io credo che
Le regioni dal Mar soggiorno
Come stanno facendo da ieri sera stamattina come faranno nel pomeriggio
Lo debbono fare sentire non solo una voce forte
Ma una voce fortemente motivati
E credo che ecco i contenuti che è qua sono stati espressi sono contenuti estremamente vale c'è da porre a mio avviso un interrogativo di fondo
Al Paese probabilmente anche al di là del Paese all'Europa
è l'interrogativo di fondo
E se questo Paese
Vuole andare in Europa
A due terzi o a metà o vuole andare per intero
E se questa Europa
è così vuole essere l'Europa che nel solco dalla storia dalla tradizione
E che non lo spirito dei trattati per cui questa Europa è venuta fuori o vuole essere un'Europa dalle aree degli interessi forti
Ecco l'interrogativo di fondo a mio avviso è questo
Perché il tema
Nel Mezzogiorno
Del
Per deficit strutturale
Anche organizzativo perché no di queste regioni
Viene falsamente portato sul tema dell'intervento straordinario
Ecco io per quanto mi riguarda
Non solo tesi loro riaffermare
Con forza
Il pensiero del Governo dalla Regione Siciliana
E fortemente impegnato per nel sostenere la richiesta che l'intervento straordinario Contini
Ma
Credo che debba anche sottolineare come questo intervento
Deve essere straordinario tra virgolette
Perché l'ha esperienza che abbiamo fin qui vissuto come peraltro è stata detta da tanti altri e che l'intervento straordinario
E diventato straordinario solo nel senso che ci viene addebitato solo nel senso che ci viene rimproverato ma costituito probabilmente certamente un punto sussidiario i mancati interventi ordinari
E soprattutto di mancate politiche che recuperano la marginalità la inefficienza strutturale delle regioni meridionali in tema di assetto produttivo
Certamente
Non mi preoccupa ecco per dirla
In termini chiari
Un coordinamento nazionale razionale e partecipato delle politiche dall'intervento straordinario
Perché credo e siamo tutti consapevoli che dobbiamo anche noi Regioni rivederle il nostro modo per essere i nostri comportamenti le regole con la quale intendiamo investire nei problemi di allo sviluppo ed alla crescita
Noi siamo alla vigilia di scadenze importanti
Perché il novantatré un processo che abbiamo già in atti
L'obiettivo deve essere quello di arrivare a arrivare in fretta anche questa capacità di entrare nell'Europa e di entrarci non come parte residuale e marginale ma come fatti che possono concorrere in maniera significativa ed importante
Allo sviluppo del Paese e del Paese all'interno dell'euro
Dobbiamo rivedere il nostro ruolo la nostra organizzazione il nostro impegno è la nostra strategia fare una vera politica di programmazione cogliendo lo spirito quella il dato più importante del dalla delle dalla legge sull'intervento straordinario del Mezzogiorno che hanno creato metodi nuovi e tipo di atteggiamento nuovo costringendo anche le regioni laddove ecco la organizzazione interna non era dimensionata rispetto a questi problemi a trovare canali nuovi e diversi di organizzazione per utilizzare gli interventi straordinari in senso prodotti la finanziaria di quest'anno
Ci dice tutto
Le regioni a statuto speciale possiamo dire che con la finanziaria e con le altre leggi si stanno svuotando tutte le Autonomie non tanto e non solo sul piano giuridico ma nella sostanza
Attraverso il definanziamento anche di cose ovvie e difatti previsti dallo Statuto dal dal dalla Costituzione italiana
Si stanno prosciugando le capacità delle regioni
E più ancora di quella della delle regioni alta tutto speciale ponendo orari impropri non solo ma non corrispondendo con la definizione dei rapporti finanziari
Il il corrispettivo per funzioni trasferite o decentrati
Io credo che su questo tema dell'intervento straordinario possiamo e dobbiamo costruire una azione forte lucida ed essenziale su tutti i temi che riguardano il Mezzogiorno che riguardano le regioni la loro organizzazione il ruolo un ruolo nel paese e nell'euro
Sono credo passaggi sui quali o le Regioni saranno capaci di esprimere una forte volontà politica e una grande capacità di iniziativa dimostrando al contempo di sapere di vedere anche i nuovi modi d'essere interni sia in relazione ai meccanismi di investimento che a quelli di programmazione di progettazione dello sviluppo e di capacità di attrazione di iniziative e di risorse private
Così come regole trasparenti
E metodi lineari e leggibili devono essere un punto fondamentale sul quale ecco combattere la grande sfida tra chi vuole il progresso di queste regioni e chi invece nel tentativo di criminalizzare me parla di soldi sprecati di interventi inutili e di impossibilità di redenzione da parte delle regioni meridionali e delle aree meridionali
Io credo che la società meridionale oggi è più che mai consapevole di queste difficoltà e della necessità di svolgere questa azione
Credo che le istituzioni e le regioni in particolare
Devono assumere questo movimento spontaneo che parta dalla Regioni questo autorganizzarsi per coglierlo a sintesi e portarlo su un piano di incisività politica
Diamo
Regolare poco
Per passare coi al pomeriggio agli altri interventi vorrei pregare i rappresentanti dell'ANCI dell'UPI dell'un giorno che sono qui impensabili per fare il lo saluto in termini di Saluzzo per consentire poi al collega Lazio un saluto con una brevissima considerazione e la parola al senatore barca che invece vogliamo ascoltare condivido vedremo nono sarà proprio questioni minuti credo quale rappresentante dell'Angelicum presidente sono venute
Minuti pesante perché saranno da intimarmi tutti
E il come
Io desidero portare signor presidente a tutti gli amici signor ministro una visione che non è una visione puramente formale a questa iniziativa
E naturalmente ci riserviamo in un'altra occasione di offrire quello che possa essere il contributo dell'Associazione dei Comuni italiani
Che è molto interessata ai lavori di questo convegno in relazione ai problemi del Mezzogiorno lei mi si consenta dire al tema che quello delle regioni meridionali d'Italia Europa
Credo che questo sia sia una serie di interrogativi che sono stati posti
E allora la testimonianza la nostra presenza qui è una testimonianza di attenzione ma vuole essere una testimonianza di partecipazione perché sia ben chiaro che i comuni italiani e in particolare i comuni del mezzo chilo
Che hanno salutato con profonda soddisfazione attenzione prima della riforma della legge cento quarantadue la stessa riforma dell'ordinamento e della legislazione per l'intervento straordinario nel Mezzogiorno
Che riconosceva un mutamento sostanziale
De offrendo al sistema delle autonomie e alle regioni il carattere di soggetti della programmazione del proprio sviluppo
Ebbene io credo che noi la riflessione che dobbiamo fare e se questo Effetto mancato e mi pare che lo abbia detto con molta precisione
Il dai nipoti nell'analisi che ha fatto ma lo ha detto anche l'hanno detto i molti interlocutori autorevoli di questa mattina contro relatori io credo che ci debba indurre ad una riflessione se abbiamo qualche cosa da rimproverarci nel momento in cui registriamo effetti che non sono soddisfacenti le cifre sono state ripetute più volte è stato detto con grande chiarezza come il Mezzogiorno sia stato penalizzato
Mi consenta Presidente una osservazione pensiamo e speriamo siamo estremamente preoccupati come tutto il sistema delle Autonomie e le regioni meridionali di fronte ad una legittima e opportuna manovra di risanamento della finanza pubblica
Ma che in particolare nel momento in cui c'è
Qualche cosa che non quadra parliamoci francamente i conti non quadrano mentre si imbocca che il un decentramento effettivo dello stato però i Comuni si me solo in condizioni di non operare e tu questa finanziaria e con la manovra di finanza pubblica
Si opera una riduzione della possibilità della capacità di intervento degli stessi sia Filocamo ma anche delle regioni perché credo che questo sia quindi mancano parecchi anelli e allora appartengo alla categoria come voi di operatori politici essendo consigliere comunale a Napoli e quindi in una città che credo che rappresenti la sintesi di tutto il malessere che oggi è presente nel Mezzogiorno d'Italia
Credo che dobbiamo fare uno sforzo presidente nel rivolgere un saluto a nome dell'Anci che e un saluto che vuole anche significare una testimonianza
Perché ci sia un rapporto maggiore tra le istituzioni che rappresenta alle associazioni che rappresentano questo sistema ore una migliore concertazione
Voi sapete bene non è che io scopro qui qualche cosa che e misteriosa che si avverte che il pericolo che al centralismo di una volta si possa sostituire una né una forma di invero centra noi lo dobbiamo denunciare questo Paese
E io credo che tutti insieme dobbiamo lavorare per operare affinché essi Possa veramente andare avanti nella verso una risoluzione dei problemi di fondo del Mezzogiorno che sono molto complesse
Io credo che il ministro per il Mezzogiorno che qui saluto a nome dell'Anci con nel grande attenzione per quello che egli ci verrà a dire questa sera io credo che il ministro dello debba sapere che l'associazione dei comuni italiani in questo momento molto difficile in questo momento in cui è una battaglia difficile signor ministro perché l'ha detto l'ho sentito poc'anzi molto citazione non è che abbiamo un'attenzione favorevole il l'amico Clemente ha citato quello che in questo momento l'attenzione verso i problemi del tutto
è una battaglia difficile ma sappia che anche i Comuni italiani come componente del sistema delle Autonomie
Vogliono essere protagonisti di questa battaglia per consentire che si possano aprire un orizzonte diverso di fronte a una situazione che vediamo molto complessa e difficile con questi sentimenti
E vi chiedo scusa
L'intervento
Proprio Rede per volendo essere ecco ringraziare la cortesia della presidenza il saluto di buon lavoro l'augurio che quei da questa da questo con pegno
In prosieguo di quello dell'Aquila possano venire veramente impegni concreti perché il Mezzogiorno mi si consenta essendo anch'io un operatore politico ha bisogno più di fatti che di parole grazie
Graziano il rappresentante dell'ANCI
Verso il quale manifestiamo tutta la nostra attenzione di Regione sapendo tutto in quale momento di grande esaltazione stanno vivendo le Autonomie locali dopo la legge centoquarantadue
Mi pare che non è presente il rappresentante del e denuncia per cui io
Darei la parola al senatore barca
Per il suo intervento grazie
Appare molto importante e positivo
Nel momento in cui è in atto contro il Sud una campagna denigratoria che va ben oltre la denuncia necessaria situazioni inaccettabili momento in cui il meridionalismo tradizionale fatica occorre dirlo a trovare risposte nuove e adeguate alla situazione che le regioni meridionali abbiano assunto iniziative
Di rilievo nazionale L'Aquila incontri a Roma in Senato questo convegno rivendicando un ruolo più attivo e diretto per lo sviluppo del Mezzogiorno
Se per decenni rimproverato al Sud una sorta di passiva delega data a Roma per l'assunzione dei propri problemi e sarebbe bene estrarre il singolare che nel momento in cui si rivendica da parte delle regioni il diritto di svolgere un ruolo attivo una rivendicazione che si ricollega violentemente
Al meridionalismo di don Sturzo del mille novecentoventi e alla battaglia dei grandi partiti di massa nel dopoguerra cc dovesse di questa richiesta e si insistesse sitter insistesse
Nella ricerca di soluzioni accentrate
Legame legate a schemi burocratici
E comunque a modelli che hanno fatto fallimento
Nessuno vuole negare nessuno nega le grandi trasformazioni che si sono avute nel Sud nel quarantennio trascorso e che il presidente boccia apri ricordato sta di fatto tuttavia che in questo quarantennio non solo il divario tra nord e sud non è stato colmato
Ma dal mille novecentottantaquattro nel momento della piena ripresa industriale del Nord del cosiddetto boom del nord è tornato ad aggravare
E il Mezzogiorno
Come apra ha ricordato il professor D'Antonio
Sì presente agli inizi degli anni novanta come un'economia dipendente
Sotto industrializzata
Sovraccarica di forza e di lavoro in cerca di occupazione e con un aumento costante di quote di risorse importate dall'esterno
Io non tornerò su cifre sulle quali hanno già ampiamente riferito i relatori gli e Sperti che hanno parlato questa mattina
Ricorderò soltanto che la quota massima della spesa pubblica destinata al Sud
E risultante dalla somma dell'intervento ordinario e dell'intervento straordinario
Non ha mai superato la quota del trentadue virgola due per cento della spesa pubblica complessiva
Con una spesa complessiva costantemente inferiore alla quota di popolazione del Mezzogiorno come avrebbe potuto il sud anche in assenza di furbi
Di tangenti di pizzi di mafia raggiungere il centro nord
Non si è mai vista una era macchina condannata ad una velocità inferiore superare una macchina dotata di un motore e di mezzi più potente
è evidente che tutto ciò è poi stato aggravato dalla qualità della spesa
Dalla povertà di molti progetti pervenuti all'esame del dipartimento dalla distribuzione a pioggia di fondi in chiave assistenziale da di trasferimento al Nord attraverso vie legali e vie illegali
Di somme destinati al Sud vuole sotto forma di investimenti perché questi me Investimenti andavano a consorzi
Dominati da imprese del nord vuol soprattutto sotto quello che è arrivato lo ricordava poco fa il professor dai Empoli sotto forma di spesa corrente
Ma quello che preme sottolineare in questa sede perché non è contestabile da nessuno a qualsiasi parte politica appartenga
è che la semplice lettura del bilancio consolidato dello Stato stati mostrare la verità di quello credere regioni denunciano l'intervento straordinario nel Mezzogiorno
Non è stato aggiuntivo ma sostitutivo
Io il cittadino del sud ha costantemente ha ricevuto il stanziamenti IMI Investimenti e in servizi meno di quanto hanno ricevuto
Il fondata sulle autonomie
Da ritenere da presumere che il Parlamento non potrebbe non apprezzarlo valutarlo ognuna con quanto già giace presso la competente commissione trovarle conseguente decisione dopo le necessarie modifiche e integrazioni
A conclusione per dirla con Gianfranco Pasquino del cittadino ombra ne sarebbe felice
Lo sarebbe più in particolare tutta la non velocissima cosiddetta gente comune
Cioè stanca di sentire ciò che non va
Stanca dalla protesta del rigetto
E attende con ansia proposte serio un vero progetto di vita della comunità e nella comunità che in questa fase si ponga come un'uscita di sicurezza per ritornare a respirare larga salvifica della speranza
Dalla
Abbiamo già salutato il ministro con un applauso prima è arrivato lo rifacciamo
Sottolineando aggiunto questa sensibilità
Che manifesta con questa presenza chiuderà i lavori questa sera
Io credo che avremo anche la possibilità al momento di sintesi un incontro apertamente faremo con il ministro
Per disegnare effettivamente il progetto dell'intervento straordinario del futuro Sandro raccomandando ad una sintesi che fino ad ora raccomandazione fino a Dubai non Tidei rispettata inascoltata sarà sarà la scarsezza del prestigio di chi presiede probabilmente diamo la parola al professor Aldo Romano
La ristrettezza dei tempi prego
Mi induce ad andare per flash e quindi a caricarmi del rischio
Di risultare impreciso delle affermazioni
Una prima affermazione
Che io vorrei fare
Riguarda la demonizzazione che viene effettuata sulle questioni del Mezzogiorno
Io credo che gli uomini di cultura
Che sono nelle condizioni hanno gli strumenti di analisi per capire la complessità dei fenomeni devono respingere queste forme di demonizzazione non alimentarla
Cercando di ricondurre l'analisi delle disfunzioni e l'analisi delle difficoltà nelle quali tutti ci troviamo a quelli che sono le cause vere reali strutturali che generano tali inconvenienti
E io vorrei subito mettere in evidenza e vorrei liberarmi così di un primo equivoco
La politica di sviluppo del Mezzogiorno cioè la politica di promozione di un'accelerazione nel recupero dei ritardi che un'aria importante del Paese accumulato
Non può che essere una politica strutturale una politica cioè che si svolge con precise strategie in tempi lunghi con solida stabilità politica
La politica del Mezzogiorno negli ultimi quindici anni è stata una sequenza di politiche congiunturali allora non si può richiedere ad una paese ad una società
Di potere giustificare un rendiconto un'analisi dei risultati
Di una politica strutturale che si è trasformata nel tempo una in una politica congiunturale
Dove le variabili politiche le condizioni di stabilità le condizioni di continuità che sono essenziali per una strategia di coerenza sono venuti fondamentalmente meno io credo che questo non può
E se ne una promessa da sottovalutare nel ritengo questo un fatto residuale rispetto al giudizio complessivo degli inconvenienti che noi stiamo denunciando ed analizzato
E direi che la politica strutturale oggi ancor più importante per il Mezzogiorno di fronte ai grandi mutamenti che lo scenario internazionale Cipro di fronte a quelli che sono i connotati
Specifici particolari di un processo di reindustrializzazione e se innescato nella seconda metà degli anni Settanta sia accentuato agli inizi degli anni ottanta e che si va sempre più
Colorando
Di una particolare caratteristica che non può non sfuggire all'attenzione di tutti coloro che il Governo le istituzioni del nostro Paese
E cioè la riproposizione di un sistema industriale che il risultato di una forte per l'evasione
Di un'economia della conoscenza e dell'informazione nella tradizionale economia della produzione industriale in quella dei ieri da Antonio ha simboleggiato nel con bella nel confronto tra l'economia del materiale e l'economia degli materiale e io credo che qui già per coloro i quali hanno la responsabilità politica
Nascono alcune prime conseguenze cioè il problema dell'arricchimento del quadro delle infrastrutture strategiche di sostegno allo sviluppo del Mezzogiorno
Nel passato l'economia della produzione industriale si reggeva sostanzialmente con le grandi infrastrutture dell'acqua dell'Energia
E dei trasporti per l'interscambio di persone e di merci oggi nell'economia che intreccia i fatti in materiali con i fatti materiali
Nuove infrastrutture si affacciano all'orizzonte che gradualmente assumono un peso sempre più rilevante rispetto alle infrastrutture tradizionali
E sono le infrastrutture dell'organizzazione dell'intelligenza le infrastrutture che consentono come all'acqua e all'Energia di potere circolare nel territorio al know how e alla conoscenza di poteri circolare all'interno del territorio e vedo che questo sia il dato di novità sulla quale tra l'altro l'intervento straordinario ha cercato e sta cercando di caratterizzare
Diciamo se volete un graduale cambiamento anche nell'impiego delle risorse
Di fronte a questi caratteri del processo di industrializzazione direi
Che è uno scenario sul quale la stessa Europa sta giocando la carta della sua competitività nel contesto internazionale direi che diventa fondamentale il problema della qualità dell'ambiente del contesto come vantaggio competitivo di un'area territoriale del paese
E questa qualità cioè degli attributi abbastanza chiari
Il primo tributo un'area territoriale deve crescere nella sua capacità innovativa
Capacità cioè di introdurre cambiamenti a livello organizzativo a livello economico a livello istituzionale a livello sociale
Un secondo attributo la propensione delle in paese ad internazionalizzare le proprie attività
Rispetto ad un contesto che cambia continuamente un terzo elemento
Una capacità dell'aria territoriale a produrre ad appropriarsi di tutte le conoscenze dei logici trasformarlo in valore economico in beni vendibili il ricchezza di un'area territoriale
Una imprenditorialità creativa un'imprenditorialità cioè che in grado di sapere cogliere dai processi di fertilizzazione dei settori tradizionali con i settori emergenti
Nuove opportunità per produrre lavoro e di lei è qui nasce un'altra indicazione
Sulla quale dei profondi cambiamenti dobbiamo tutti di fare uno sforzo introdurre nel passato i programmi per il Mezzogiorno avevano come obiettivo lo sviluppo
Dell'occupazione
Io credo che questo è stato un elemento distorsivo perché in realtà lei strategie devono essere legate allo sviluppo di imprenditorialità produttiva nella quale l'occupazione trova la costituzione di reale stabilità e credo che sono due filosofi è completamente diverso
Sono le Filosofia che oggi in campo europeo tendono a tenere distinte un processo di job Creation o da un processo di creazione d'impresa nella quale l'occupazione prova le condizioni di reale stabilita
Ma allora a questo punto e mi avvio verso la conclusione
Direi che almeno due elementi fondamentali discendono da questa analisi la prima oggi più che mai
Il processo di sviluppo avviene attraverso due processi concomitanti un primo processo e basato sulla capacità delle istituzioni locali e regionali
A mobilitare in chiave economica tutte le risorse locali
Tutte le capacità tecniche tutte le capacità organizzative dell'aria locali cioè lo SDI poi d'oggi meno una componente dello sviluppo complessivo di un'area territoriale e direi che su questo processo di sviluppo endogeno alla occorre porre grande attenzione perché è difficile
Determinare una crescita armonica è una forte coesione economica e sociale
Senza che tutte le istituzioni di un'area territoriali sia linee notte ai nuovi processi di cambiamento senza che tutte le risorse di un'area territoriale vengono utilizzate in chiave produttiva anche qui lo sviluppo endogeno però deve essere alimentato dal circuito di diffusione
Di conoscenze e di innovazione perché e la risorsa con la quale dobbiamo misurarci nella competizione internazionale
Ma lo sviluppo endogeno è una condizione necessaria ma non sufficiente
Perché non c'è dubbio che i processi di internazionalizzazione poco portano tutte le tutti i governi delle istituzioni locali
Regionali a cercare forme di integrazione di in Tibet interdipendenza con influssi esterni di risorse finanziarie
Tecnologiche industriali e produttive che concorre a determinare il quadro di sistema della realtà nazionale e quindi la necessità di coordinamento e di concertazione delle politiche regionali in una visione nazionale della politica dello sviluppo ovviamente questo è soprattutto determinato dal vincolo dell'internazionalizzazione che deve portare le regioni del Mezzogiorno a ricercare le forme di integrazione tra di loro e con la politica nazionale in generale
Io credo e un terzo punto ha bisogno anche di chiarimento negli ultimi tempi è ritornato diciamo una polemica
E direi alla fine degli anni settanta e tra gli anni ottanta e novanta se andare o sempre più accentuando sull'intervento straordinario personalmente devo dire che se per intervento straordinario
Intento
I programmi strutturali di un Paese finalizzati a rimuovere gli squilibri interni al paese direi che l'attualità dell'intervento straordinario è indiscutibile
D'altra parte sarebbe veramente strano e mentre la Comunità economica europea nella prospettiva del mercato unico e del nuovo atto del novantatré si pone il problema dell'aumento dell'impegno sui fondi strutturali cioè il problema di evitare che l'unità economica
Al appesantisca e aggravi la disparità tra le regioni dell'Europa e quindi aumentar impegno della comunità sulla straordinarietà dell'intervento dell'Europa
Per reale più svantaggiate noi veniamo meno a questa esigenza di confermare la validità dell'intervento straordinario il problema secondo me e il problema delle modalità di gestione dell'intervento straordinario ma allora io e questo è un altro problema allora sulle modalità di gestione i discorsi sono aperti rimane da risolvere è sciogliere un nodo io non sono né per il regionalismo tugurio
Né per il centralismo tout-court il problema non è fare una politica dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso anche le grandi aziende industriali oggi rinunciano rifiutano modelli rischierà Formia funzionali il problema invece oggi è quello di Cos
Lui lire i processi decisionali attraverso forme di circolarità di rapporti il problema è che le istituzioni vanno orientate coordinate concertate indirizzate è fondamentale che per un sistema organizzato per le azioni di intervento a sostegno del Mezzogiorno esista un centro di orientamento strategico
Di regolazione di coordinamento di promozione
Di verifica che tutte le risorse nel loro insieme siano compatibili con i risultati attesi
Allora il livello centrale diventa del livello di regolazione di questi flussi complessi e all'intervento straordinario
Deve attivare le regioni rappresentano l'elemento fondamentale di questo processo circolare e quindi partecipano attivamente sono coinvolte nella determinazione dei ricatti
Decisionali ma anche qui il discorso che faceva ieri Mariano D'Antonio importante occorre rafforzare il momento delle decisioni politiche ridurre invece il peso della gestione dei contenuti che spettano ad altre istituzioni ad altri strumenti ad altri apparati produttivi io dico concludo dicendo
Il Mezzogiorno perché si misuri con i problemi dell'Europa oggi
Vede aumentare la sua attenzione la sua capacità di proposta politica io credo che esista un problema di recupero di valori fondamentali
E credo che gli uomini di cultura oggi devono maggiormente impegnarsi perché il processo di rinnovamento del sistema mezzogiorno avvenga non intorno a temi di grande strumentalizzazione o di demonizzazione
Ma vengono intorno attendo irreali a proposte politiche e soprattutto ha capacità di prospettare progetti dei quali l'intera società civile del Mezzogiorno posso approvare una condizione
Di riscatto da i divari storici grazie
Ringraziamo produssero romana anche per la capacità di sintesi ha mostrato salutiamo il presidente Colombo dell'ultimo
Torniamo alla relazione
Del presidente Clemente che avrebbe dovuto esserci ieri che invece
Si preannuncia una relazione senz'altro molto Denzel se bisogna fare fu portato là qua Napoli signor ministro fatto di attualità colleghi delle regioni onorevole Colombo
Questo è un appuntamento che segue a un primo incontro che avemmo in Abruzzo
Dove cominciammo una riflessione comune delle regioni meridionali eravamo quasi tutte
Sulla condizione delle regioni da un lato del Mezzogiorno dall'altro fucile
Concordammo questo incontro
Organizzato tra l'altro impeccabilmente dalla Regione Campania dalla regione Basilicata
Ringrazio e saluto il presidente boccia per questo
E facendo questo con uno scopo preciso
Riparlare del Mezzogiorno
Per quello che mi è riuscito di constatare
Stamattina a te i giornali
Hanno parlato di questo convegno la Gazzetta il mattino il tempo
Ma per la verità ripensando al convegno di Venezia di qualche mese fa
Di tutte le regioni italiane
Dove tra l'altro prendemmo la clamorosa decisione di rompere con il Governo
Decisione che di per sé la ghiotta per i giornalisti
Credo che il conto dei ritagli
Anche a Venezia non fu di tanto
Superiore
Ciò non toglie che probabilmente questa è una ragione di più
Per continuare il cammino che ci siamo proposti di portare avanti
Come regioni meridionali
Riparlare del Mezzogiorno
Riparlare del Mezzogiorno per diradare
La nebbia di pregiudizi
E di ostilità
Che è stata costruita intorno ai venti milioni di italiani
Che vivono in queste terre
Quasi un terzo dell'Italia
Sul quale è ormai calato un giudizio negativo molto diffuso quanto ingiusto
Quasi senza appello e quindi quasi senza speranza
Dobbiamo riparlare dal Mezzogiorno
Con obiettività
Ma anche con quel tanto di passione civile
Che deve animare le grandi battaglie civili
Cercando di aprire una breccia
Nella cortina pressoché impenetrabile che i grandi strumenti di informazione hanno costruito intorno ad un mezzogiorno mafioso e sprecone
Questa idea di un Mezzogiorno mafioso e sprecone
è divenuta una sorta di acquisizione della coscienza collettiva
Mentre invece si tratta di un'affrettata confusa
E molto sono choccato narici di fenomeni profondi
Che attraversando tutte le strutture del Paese
Dovrebbero interessare porre in allarme non solamente chi vive nel Mezzogiorno
Da qui un'analisi tutt'altro che oggettiva
Verso le ragioni che determinano l'attuale situazione dal Mezzogiorno
Non di rado basata sul luogo comune
Che confonde le cause con gli affetti i problemi con le loro conseguenze
La quale sovente non riesce a percepire che uno spazio nazionale
è prima di tutto una realtà civile molto più complicata delle delimitazioni geografiche una realtà che coinvolge tessuti profondi fatti di rapporti se sottili e compressi
Dobbiamo riparlare del Mezzogiorno
Opponendo ragionamenti a giudizi sommari e superficiali
Dati a congetture
Fatti ad invenzioni
Nella speranza che la stampa la radio la televisione Dio non lo spazio dovuto anche alle nostre ragioni
Mezzogiorno mafioso
Certo
Nessuno più di noi magari in questa fortunata Regione molto meno
Nessuno più di noi
Conosce la difficile realtà della malavita organizzata nelle nostre terre
La mafia la camorra la 'ndrangheta
Sono ormai la prima è grave emergenza del Mezzogiorno
Ma nessuno più di noi
Sa che la stragrande maggioranza degli italiani del Mezzogiorno è fatta di gente onesta e laboriosa
Nessuno ha più di noi sa
Che sono migliaia e migliaia gli amministratori dal Mezzogiorno
Che operano con impegno e disinteresse in condizioni spesso difficilissime
Perché non dire anche questo
La battaglia contro la malavita sarà lunga e difficile
I recenti provvedimenti del Governo renderanno certamente più efficace l'azione di repressione che deve essere dura è implacabile
Lo Stato si sta attrezzando
Ma al tempo stesso indispensabile
Una grande mobilitazione di popolo
Che c'è
E sta crescendo
Dagli studenti ai lavoratori
Agli operai agli operatori economici così come è di fondamentale importanza
L'impegno degli amministratori pubblici specie nel Mezzogiorno per il buon governo
All'insegna della legalità che è questo il vero contributo che gli amministratori del Mezzogiorno possono dare alla lotta contro la malavita
Legalità alla quale qualche tempo fa proprio rispetto al Mezzogiorno ci richiamava il Papa nella visita fatta a Napoli ma in questa dura lotta deve essere impegnata l'intera nazione
I giudizi negativi sommari e generalizzati
Non sono sono ingiusti
Ma finiscono al collo scoraggiare le forze sane del Mezzogiorno
Che sono come ho detto la stragrande maggioranza quindi il cliché e costruito intorno Andoni oggettivamente non fa altro che gioco della mafia della camorra e dall'altra
Mezzogiorno sprecone
Nel Mezzogiorno cioè ci sarebbero stati troppi soldi e male sarebbero spesi troppi soldi e male
Questa un'autentica menzogna
Costruita ad arte che bisognerà confutare con forza soprattutto con la forza dei numeri avallata dall'Autore dall'autorevolezza delle fonti
Bastano poche cifre
La legge
Sessantaquattro
Destino
A mezzogiorno centoventi mila miliardi compresi trenta mila per la fiscalizzazione degli oneri sociali
Ne restavano novanta mila
Di questi ventuno mila sono andati all'incentivazione industriale
Ventidue mila trentadue mila alle azioni organiche ai progetti strategici e ai piani regionali di sviluppo
Gli altri ventisette mila sono stati letteralmente distratti
Per destinazioni che nulla hanno a che fare con gli obiettivi della legge ora non può esservi dubbio sulla utile destinazione di risorse alla incentivazione industriale
è un fatto questo che testimonia anzi una vitalità del Mezzogiorno nel settore che maggiormente le interessa lo sviluppo quello industriale
Che lascia più di una speranza a quello sviluppo autoproduce Ivo
Perché se ne cominciano a intravedere le condizioni soprattutto per quanto riguarda le medie e piccola impresa
Lo spreco dovrebbe riguardare i trentadue mila miliardi destinati alle azioni organica e progetti strategici ai piani regionali di sviluppo
Un'affermazione senza fondamento
Anche e soprattutto perché se si esamina la destinazione che hanno avuto questi trentadue mila miliardi si constata facilmente che almeno la metà di queste risorse è stata impegnata per opere che avrebbero dovuto essere di competenza della spesa ordinaria
Altra affermazione senza fondamento e quella delle regioni meridionali che hanno speso poco e male
Malgrado una serie di procedure derivanti da un percorso normativo disseminato di ostacoli la Spesal dopo l'indispensabile rodaggio dei meccanismi ha raggiunto a oggi una celerità soddisfacente
Al punto che le disponibilità di cassa stanziate in bilancio
Per assegnati all'Agenzia
Sono esaurite
Ed occorrono con urgenza almeno cinque mila miliardi per fra fronte agli impegni derivanti dalle decisioni assunte
Questa accusa di mezzogiorno sprecone
Di luogo cioè destinatario di risorse eccessive
Di regioni dove i miliardi vengono sprecati a profusione e soprattutto in quantità superiore a quanto sarebbe giusto attribuire al Mezzogiorno è letteralmente inventata
Viene qui il problema della distribuzione della spesa pubblica in Italia
La questione è grossa che richiederebbe un approfondimento adeguato
E sviluppato magari da altri che conoscono meglio di me la materia
Ma vi sono alcuni riferimenti alcuni documenti che possono supplire anche alle carenza di chi non è un tecnico di questa materia
La commissione bilancio accertato che alle regioni meridionali nell'ottantotto sono affluiti pagamenti complessivi dal bilancio statale pari al venticinque cinquantasei per cento
Contro una popolazione meridionale uguale al trentasei per cento del totale
Nel novanta secondo i dati della relazione economica sul Paese gli investimenti fissi nelle regioni meridionali sono solo il ventisei e otto per cento su del totale degli investimenti nazionali
Escludendo gli interni investimenti imputabile all'intervento straordinario il peso degli investimenti fissi scende al venticinque virgola quattro per cento
Rispetto a questo tentato a questa tendenza che ha tutti i caratteri dell'Upper vestita
Alla riduzione dell'intervento pubblico complessivo nel Mezzogiorno
Che determina un vistoso rallentamento nel processo di accumulazione del capitale e delle dinamiche dello sviluppo produttivo è necessaria una totale riconsiderazione della politica di ripartizione delle risorse tra le varie parti del Paese
è una questione essenziale
Che dovrà essere affrontata introducendo nuovi criteri nella politica della spesa pubblica
Ma nell'immediato essa rende ancora più forte è illegittima la richiesta che dobbiamo avanzare con forza
Dell'immediata approvazione del disegno di legge sul rifinanziamento della sessantaquattro e dopo vorrei chiarire a tutte lettere che cosa ciò non si richiedono nuove risorse per il Mezzogiorno
Ma soltanto la restituzione parziale delle risorse che il Parlamento ha già assegnato e che sono state sottratte oserei dire scippate al Mezzogiorno
Si può dire senza tema di esagerare che questa oggi nell'immediato e la seconda emergenza del Mezzogiorno
Perché queste risorse sono indispensabili per sostenere il processo avviato dalla sessantaquattro
Che se completato produrrà i risultati positivi se interrotto provocherà effetti gravemente negativi nel sostegno delle iniziative produttive che sono già partite e sono molte
E di quelle molte altre che sono in grado di partire rapidamente
Subito quindi la legge di rifinanziamento
Ma opportunamente emendata per la parte che riguarda le procedure
Che escludono completamente le regioni
L'intervento straordinario
Dopo il famoso voto parlamentare che abolì la Cassa per il Mezzogiorno reparti dopo dopo alcuni anni con la Reggina
Ma seicentocinquantuno
Che prevedeva un sistema molto snello imperniato esclusivamente sulle regioni
La successiva sessantaquattro
Ha costruito un'impalcatura complessa con la molteplicità di struttura di procedure che hanno richiesto alcuni anni perché il sistema potesse funzionare ed ora funziona abbastanza ma abbiamo la macchina e ci hanno tolto la benzina cioè le risorse e anche la sessantaquattro prima maniera riconosceva alla alle regioni un ruolo determinante
Modifiche prosciutto procedurali e di impostazione successivamente intervenute con la deliberazione del CIPE
Dettate dall'esperienza e concordate attraverso lunghi confronti con l'allora titolare del dicastero del Mezzogiorno riconoscevano ancora il ruolo delle regioni
Il disegno di legge di rifinanziamento non le nomina nemmeno e questo sia consentito dire non è accettabile
Anzitutto sul piano politico
Perché l'esclusione delle regioni non può apparire come una garanzia contro lo spreco offerto a quei settori parlamentari che sono oggi schierati contro il Mezzogiorno
E si alimentano delle critiche continue dalla stampa padana
Ma l'esclusione delle regioni e altrettanto inaccettabile sul piano istituzionale
Perché l'esclusione delle regioni dal processo decisionale degli interventi straordinari rappresenterebbe una forte involuzione rispetto al sistema introdotto dal spalla seicentocinquantuno confermata dalla sessantaquattro
E si muoverebbe in una direzione che è esattamente l'inversa della tendenza nazionale
Ci troveremo di fronte infatti ad una forte divaricazione
Però la tendenza confermata anche dalla recentissima riunione della conferenza stato regioni e confermata dallo stesso presidente del Consiglio
Dalla tendenza a portare in aula parlamentare le proposte della commissione Affari costituzionali dalla Camera in materia di regioni
Che come è noto sono profondamente e radicalmente innovatrici alcuni studiosi hanno parlato di queste modifiche come di una rivoluzione copernicana naturalmente proposte da discutere molto
Né è immaginabile che le regioni meridionali
Possano tornare a stare sotto la forma di protettorato qual era l'intervento straordinario antecedente la legge seicentocinquantuno e quale ancora per qualche aspetto ancora oggi
è stata una
Delle concause
Per la discussione
La debolezza delle regioni meridionali
Che io credo non dobbiamo avere nessuna difficoltà ad ammettere anzi allargando il discorso cari colleghi presidenti
Alla convegno di Venezia
La debolezza strutturale dell'intero sistema delle regioni italiani
In sostanza vale la pena di affermare che le Regioni così come sono non servono a nulla
Ho
Dissi restituisce il significato il ruolo che la Costituzione adesso attribuisce o tanto vale abolire
è vero che ci sono tante insufficienze ma vorrei dire ai facili critici del sistema delle regioni se essi sanno quale
Il sistema politico italiano e quali sono i suoi affetti sul piano generale
Immaginate questi difetti che tutti conosciamo un sistema che non regge più proiettati al mini livello delle regioni aggiungete a questo
I piani di settore
Dopo il seicentosedici è stata una continua corsa verso Roma
E i piani di settore hanno distrutto la possibilità della più piccola programmazione regionale
I piani di settore accompagnati dal fatto che degli sorse necessarie per impiegare nei settori agricoltura turismo e così via
Erano saldamente nelle mani dei ministri e i nostri assessori diventavano i terminali templi terminali periferici i bracci operativi di ministeri che per effetto dell'introduzione dell'ordinamento regionale dovevano addirittura sparire
Discorsi e dibattiti degli anni sessantacinque settanta
Ma quando l'assessore concorda col ministero si scontra poi con il consiglio il suo governo che è di diverso avviso
Qui nasce una contraddizione che porta alla conclusione necessaria di dover tagliare
Questo cordone qual è il senso di restituire tutto al centro o nel senso di ridare ciò che spetta alle regioni e questo è il senso molto forte molto avanzato per molti aspetti poco accettabile della riforma cosiddetta Labriola che il Presidente del Consiglio annunciato tenterà di portare in aula prima della fine della legislatura
Per aver acquisito un dato di riforma per la prossima legislativo no parliamo della legislazione nazionale
Leggi gravissime come la legge centottanta sette
Leggi ridicole non oso al non esito a dirlo come quella delle piste ciclabili
Per cui se i tram Maratea e non so quale Paese vicino Nord il presidente della Regione Basilicata ma il sindaco di Maratea vuole introdurre una pista ciclabile signori deve fare una domanda al signor ministro delle aree urbane che deciderà se quella pista va bene o no
Questo oggi è il sistema delle regioni in Italia quindi autocritica si delle regioni perché certamente non solo la perfezione
Ma Presa di coscienza della necessità di una riforma radicale del sistema che tra l'altro oggi è largamente diffusa in tutta Italia perciò se da una parte ripeto dobbiamo chiedere con forza e sostenere il nostro ministro per il Mezzogiorno nella dura e difficile battaglia che sta conducendo per il rifinanziamento della sessantaquattro al tempo stesso dobbiamo chiedere qua badate bene no l'inclusione mala non eliminazione che è la cosa più grave delle regioni dal sistema attuale dell'intervento sarà ordinarie
Se pensiamo che tutta la prospettiva del futuro
è imperniata su due cardini Europa regioni o siamo consapevoli di questo avvenire che ci aspetta o veramente ci troveremo imposizioni
Di retroguardia
Il rifinanziamento della legge però consente la saldatura di un ciclo
Mentre rimane aperta la con la grande questione di come affrontare ulteriormente i problemi del Mezzogiorno
Per far ciò sarà necessario prendere le mosse dal significato e dalla consistenza attuale del problema meridionale
Per chiedersi fino a che punto e in quale maniera l'intervento straordinario a concorso ad avviare assoluzione la questione
Non v'è dubbio che il divario fra Nord e Sud permane
Ma non vi è né anche dubbio che il complesso degli interventi realizzati attraverso l'intervento straordinario
Ha determinato anzitutto ripeto la frase di un compianto esponente politico di questa Regione carissimo indica bile mio amico Tommaso Moro vivo
Ha determinato la rottura della crosta dell'immobilismo era una frase che lui
Diceva continuamente
Che cos'è la rottura di questa crosta sono state strappate le cortine della separatezza sociale e culturale
Sicché i costumi e le forme di consumo e di organizzazione della vita sono da tempo ampiamente omogenei in tutto il paese in ciò determinante è stato anche il contributo dei mass media
Solamente essenziale di questa rinnovata dinamica è stato l'intervento straordinario
Che per le mete metodologie l'impianto organizzativo e gestionale e procedurale e per gli effetti prodotti nelle prime fasi della sua attività
è stato dovunque considerato come un'esperienza pilota trasferibile anche in altri contesti in via di sviluppo
Grazie all'intervento straordinario si è potuto impedire l'aumento del divario fra la situazione meridionale e il resto dell'Italia
Ed è stato possibile non solo consentire ad alcune aree del Mezzogiorno di raggiungere livelli di sviluppo paragonabili a quelli delle aree più avanzate
Ma di assicurare un sufficiente grado di coesione nazionale
Due sono oggi gli elementi essenziali del divario
I rapporti di produzione che vedono un mezzogiorno non ancora in grado di contribuire efficacemente alla competizione sui mercati internazionali i tessuti infrastrutturali
Dove permangono grandi e gravi problemi sia nelle situazioni fortemente urbanizzate dove sussistono gravi fenomeni di congestione
Sia in quelle parti del territorio dove al contrario restano presenti fenomeni di rarefazione
Sono nati inoltre problemi di squilibri tra aree zone a diverso grado di sviluppo all'interno del Mezzogiorno
E anche nel nord Italia
Ma mentre abbiamo assistito nel centro nord
A interventi dell'ordinario senza nessun bisogno di straordinarietà
Che hanno rapidamente superato questi divari che si creavano nella Società centro settentrionale dalle voi la situazione ancora assai assai difficile è complesso
Però al tempo stesso ci sono state creazioni di condizioni che hanno determinato la possibilità di grande positività
Esempio ultimo l'investimento FIAT proprio tra la Basilicata e la Campania che oltre alla grossa utilità economica e occupazionale in sé
Costituisce anche un importante segnale per la grande imprenditoria del Nord
In termini generali quindi il processo di trasformazione del Mezzogiorno non può dirsi concluso
Ma i passi fatti sono tutt'altro che trascurabili gli affetti conseguiti tutt'altro che secondari gli sviluppi possibili tutt'altro che ininfluenti ai fini di uno sforzo collettivo dell'Italia
Verso nuove dinamiche di assetto economico nella prospettiva europea
è anche certo però che nel Mezzogiorno o anche buona parte di esso è ancora necessario un flusso aggiuntivo di risorse a sostegno degli investimenti produttivi e dei servizi produttivi esco è esistono ancora e sono ancora necessari alcuni grandi interventi di carattere interregionale ai trasporti all'acqua ai grandi servizi array
Ma qui dobbiamo rispondere alla domanda di fondo sei necessario ancora
E non pretendo di dare io una risposta né penso che lo dobbiamo dare in questo convegno è il tema che dobbiamo approfondire
Se per realizzare questi grandi interventi è ancora necessario un intervento straordinario o non sia piuttosto il caso di rivoltarsi
Sull'intervento ordinario e avere quindi maggiori possibilità di concorrere alla a ripartizione della spesa nazionale questa esigenza di fondo torna a riproporre la questione meridionale come questione centrale dalla politica nazionale anche se nei termini in luoghi diversi in cui si presenta oggi
è evidente a questo punto che il Mezzogiorno può risolvere i suoi problemi solo in una rinnovata unità nazionale e che una rinnovata unità nazionale
è perseguibile solo attraverso quella radicale revisione istituzionale che appare sempre più come l'unica via
L'unica speranza di ricomporre lo Stato nazionale oggi in realtà messo in discussione
Perciò oggi il dibattito sulla prosecuzione o meno dell'intervento straordinario
E soprattutto sui modi e sulle forme che esso potrà assumere rischia di essere un dibattito astratto se non è strettamente intrecciato
Con i grandi problemi politico istituzionali che Travaglio è inevitabile
Finisco
Le difficoltà politica istituzionale del pub nostro Paese sono oggi veramente gravi
E inducono a forti a fortissime preoccupazione
Di fronte a crescenti fenomeni di disgregazione e a forti incomprensione nel confronto fra quelle forze politiche che dovrebbero già
A me non sembra che la soluzione possa essere cercata
Procedendo all'immediato rifinanziamento della legge sessantaquattro e rinviando a un indefinito il tempo futuro le radicali riforme da attuare
Si è fatto questo tentativo l'altro ieri
Da parte di commissari di tutte le parti politiche
Per operare sotto la pressione dei sindaci dei Comuni terremotati un rifinanziamento della duecentodiciannove sfuggendo alle precise indicazioni di modifica date dalla Commissione Scalfaro
Il tentativo è fallito
E ieri il Presidente Spadolini ha annunciato il ritiro della sede legislativa e che le il rifinanziamento della duecentodiciannove avvenga nel modo più trasparente nell'aula del Senato
Non è in discussione la necessità di stanziamenti aggiuntivi a favore delle regioni e delle aree meno favorite
Ciò che sono in discussione sono gli strumenti ieri
E i meccanismi finora utilizzati e che nessuna nessuno degli interventi questa mattina ho ascoltato o delle relazioni svolte ieri
E che mi sono state diligentemente trasmessi a Roma occhio letto ieri sera Acqui contestato
Presentarsi al Paese al Paese chiedendo di rifinanziare la legge sessantaquattro così come eh
Sia pure in nome della restituzione di somme sottratti al sud per usare l'espressione del presidente Clemente di San Luca che contiene una indubbia verità
è a mio parere un grave terrore tra l'altro non si può ignorare che nel Parlamento non esiste a mio avviso una maggioranza che accetti di rifinanziare la sessantaquattro senza introdurre immediatamente
Con la stessa legge di rifinanziamento almeno alcune delle modifiche essenziali che voi stessi richiedente
E che la Commissione bicamerale per il Mezzogiorno
Va sollecitando da almeno tre anni sia con documenti ufficiali in taluni casi votati all'unanimità
Sia con pare ieri redatti da membri della commissione per il Mezzogiorno che sono qui presenti e che saluto il collega dai mo'il collega col
Non è possibile dichiarare chiaramente obsolete
Sto citando testualmente le parole del presidente boccia le modalità le procedure e le strutture di gestione dell'intervento straordinario
O denunciare come è stato fatto efficacemente stamattina
Da presidente Clemente il silenzio sulle regioni e poi di chiedere che la legge sia rifinanziata così come sia pure in nome di future promesse di modifica
Le modifiche essenziali debbono essere immediatamente tradotto in concreti emendamenti e dovrebbero muoversi su due binari
Da una parte riconoscere finalmente che le Regioni sono soggetti primari nel processo di riequilibrio economico del Paese
Dall'altra garantire il necessario coordinamento senza tuttavia confermare procedure e strumenti che a volte costituiscono doppioni inutili e costosi
E senza protrarre
La vita di organismi centrali
Che non forniscono né alle regioni né al ministro il necessario supporto tecnico e non garantiscono il coordinamento tra l'intervento ordinario
L'intervento straordinario e quell'intervento comunitario di cui troppe volte ci dimentichiamo e che spesso abbiamo dimenticato di utilizzare
E solo in questo modo che si possono dare le concrete garanzie ai contribuenti italiani e agli elettori italiani di tutti i partiti
Che qualcosa cambierà ed affrettare e nello stesso tempo la necessaria transizione all'intervento ordinario al di fuori diciamo
Voglio esprimere con chiarezza un mio dubbio
Ietto se sarò smentito al di fuori di ciò ci sarà solo un risultato concreto
Quello di procedere allo stralcio
Degli stanziamenti per gli incentivi industriali e abbandonare ad un incerto futuro
Tutto il resto ma in tutto il resto Signori Presidenti delle Regioni c'è gran parte di ciò che le regioni richiedono quali correzioni operare
La risposta più semplice più volte data dalla stessa Commissione bicamerale per il Mezzogiorno è quella di aumentare la quota che va direttamente alle Regioni
Eliminare le cosiddetti azioni organiche che tutto sono sono fuorché organiche
Eliminare la doppia istruttoria per gli incentivi industriali che dovrebbero essere gestiti dal sistema bancario
Concentrare l'intervento centrale su due oltre Progetti strategici alla cui definizione siano associate le regioni questa risposta
Pur contenendo indubbie verità e indicazioni valide che a mio avviso andrebbero subito raccolte lascia tuttavia scoperte alcune questioni che non ci possiamo nascondere
La prima è quella di garantire comunque una migliore qualità dei progetti e dei programmi regionali
La seconda è quella di garantire un coordinamento tra un intervento ordinario che fa capo a vari ministeri e intervento aggiuntivo
Così come tra programmi e regionali e progetti strategici
La terza che va assumendo grande rilievo
Di fronte al crescente contenzioso tra l'Italia e la comunità europea siamo il Paese della Comunità che ha il maggior numero di vertenze a perde con la corte
è quello di garantire un coordinamento che finora è mancato con i fondi c'è e con i vari tipi di progetti in cui la cioè partecipa e che non interessa non soltanto il Mezzogiorno ma anche altre aree deboli
La quarta è quella che nasce dalla diversità di problematiche tra la gestione degli incentivi industriali gestione che potrebbe immediatamente passare alle banche e le banche sono d'accordo a partire dalla Banca d'Italia
E la gestione dei contributi in conto capitale che invece è molto più difficile trasferire al sistema bancario
La quinta e ultima è quella di aver riunito un organismo per l'istruttoria dei progetti strategici
Alcune di queste questioni soprattutto quelle del coordinamento potrebbero essere risolte modificando il ruolo e forse la denominazione stessa del dipartimento per il Mezzogiorno
Ma non ho qui il tempo e la pretesa di entrare nel merito di ognuna di esse anche se debbo ricordare che si tratta di questioni già da tempo istruite
E per le quali esiste un'ampia elaborazione compiuto dalla Commissione per il Mezzogiorno anche alla luce del lavoro di Esperti del contributo prezioso della Svimez
E del lavoro della commissione Manzella
Non è possibile che ogni ministro ne abbiamo avuti sette in pochi anni
Dimentichi quello che
La precedente gestione a elaborato e che si riparta Sempre da zero
Non voglio con questo muovere una critica al ministro Mannino perché non conosco ancora spero di conoscere questa sera le sue intenzione
Vorrei solo affrontare per ascoltare il parere dei presidenti delle Regioni la questione della qualità dei progetti e dei programmi regionali
E del supporto tecnico da garantire alle regioni meridionali per la loro elaborazione
Esistevano in proposito una proposta che è stata portata anche al voto del Senato
Sul mobilitare alcuni dei cosiddetti enti di promozione e organizzare con le forze valide presenti messe e con l'apporto di privati
Banche camere di commercio finanziarie organizzare sportelli regionali polifunzionali cui affidare un doppio compito
Garantire alle imprese e ai cittadini una serie di servizi e funzionare da supporti istruttori tecnici per le regioni
Ogni organismo politico che prende decisioni economiche dal ministro del Tesoro al Ministro della Sanità
Dal CIPE al CIPE
A un supporto tecnico non si vede perché non possono averlo le regioni e soprattutto quelle regioni
Che per motivi storici hanno uno organizza una organizzazione amministrativa ed un'attrezzatura tecnica interna più debole di quella del Nord
E del resto lo stesso problema
Che dovrà affrontare il ministro per il Mezzogiorno
Trasformando eventualmente l'Agenzia o affidando compiti nuovi al dipartimento se vorrà avere un supporto per istruire i progetti strategici
Oggi abbiamo troppi organismi che funzionano solo da sportelli di trasferimento
Di somme o di promesse di somme perché lo ius contabile del sud è diverso dal contabile del Nord
E la parola impegno significa nel Sud una cosa diversa dà la parola impegno nel centro nord non si vede dicevo
Perché una
Questi organismi non possono essere rivisti perché non una parte di essa non possa essere eliminata Forlani fornendo quadri agli sportelli regionali
Un'altra parte potrà essere privatizzata
Non meravigli che sia io a usare il termine privatizzazione
è la stessa commissione del Mezzogiorno che ha invitato a ridurre le quote pubbliche in tutti gli enti di promozione un'altra parte potrà essere privatizzata e spinta a finanziarsi se ne sarà capace con i servizi che dimostrerà di saper fornire accomuni regioni empolese con l'apporto di capitale privato la stessa Corte dei Conti ha denunciato l'assurdo degli enti che vivono solo di contributi pubblici e che accumula un deficit o in ogni caso sono doppioni visti tutte viste istituti che banche e privati hanno già organizzato non vedo perché dobbiamo aspettare il referendum attorno al quale possono pericolosamente coagularsi
Una serie di forze che fingono di dimenticare
L'apporto che il Sud ha dato per quarant'anni alla crescita del sistema industriale del Nord per tagliare rami secchi o poveri dei fiumi di frutti da dei quali da almeno due anni il Parlamento sollecita la radicale modifica o la soppressione grazie
Ambone la parola al collega falsetto del Lazio poi regoliamo l'intervento del presidente Como
Ma brevemente io credo che sia doveroso non soltanto per il dovere di ospitalità
Ma soprattutto per ragioni politiche
Dare un ringraziamento al presidente della Basilicata perché realtà quando ha immaginato quest'iniziativa
Credo che l'ha immaginata con qualche perplessità che ho qualche dubbio noi abbiamo collaborato allo svolgimento di questo confronto e credo che i lavori di questa mattinata abbiano dato ragione
Di uno sforzo di un impegno
Per riproporre al centro del dibattito e dell'iniziativa delle regioni nel loro complessa la questione la questione meridionale
Pochissime considerazioni è stato già detto
Che i problemi del regionalismo e non a caso questa iniziativa si colloca all'interno di una ripresa complessiva del ruolo e delle funzioni delle regioni del nostro Paese
Che il regionalismo è inscindibile dalla battaglia più generale per lo sviluppo del Meridione nel nostro nel nostro Paese
E non a caso queste iniziativa va assunta soprattutto sul terreno di una ripresa di ruolo di funzione di carattere politico
Credo che tutte le analisi ci portano ad una conclusione abbastanza univoca
Nel senso di sottolineare come di fatto le questioni che poneva questa mattina il presidente dalla campagna quali prese con molta efficacia dalla data Empoli ci dicono che sostanzialmente il dato che viene assunto dei centoventi mila miliardi ci porta a concludere che all'interno di quella complessiva risorsa
Quanto è arrivato alle Regioni quanta arrivato nei piani regionale di sviluppo ha ben poca cosa rispetto a questo complesso di risorse io vorrei Condi introdurre una considerazione che mi veniva dall'intervento dell'onorevole barca
Che non so se abbia introdotto l'elemento che l'anno di preoccupazione oppure di indicazione rispetto alle risorse che dovrebbero essere destinate prevalentemente in ragione soprattutto dalla politica degli incentivi cioè immaginando che le risorse da mettere in campo le poche risorse siano in realtà tutte destinate a gli incentivi per i processi di industrializzazione
Me mi pare di aver colto ecco un evento dubitativo in ordine a questa questione proprio perché il ragionamento che abbiamo sviluppato questa mattina
Ci porta a dire che una delle domande forti
Che nel Mezzogiorno c'è quell'appunto di infrastrutture quella di
Realizzazione di servizi all'impresa di processi di innovazione di processo e di integrazione di quelli che sono i centri soprattutto di elaborazione
E i centri legati alla ricerca scientifica all'innovazione di carattere di carattere tecnologico allora dobbiamo dire che questa iniziativa acquista il coraggio per averla assunta si colloca anche all'interno di un grave disagio di carattere finanziario delle Regioni stiamo predisponendo i bilanci di previsione per il mille novecentonovantadue predisponiamo questi bilanci sapendo che non avremo risorse aggiuntiva che avremo una riduzione nella politica degli investimenti soprattutto per lo scarico che avremo del dei disavanzi della della sanità dei disavanzi del trasporto e che quindi avremo una riduzione forte ed è la possibilità di realizzazione di infrastrutture soprattutto nelle regioni meridionali ma nelle regioni nel loro complesso
Il disagio di carattere istituzionale
Ci si dice
Che il testo elaborato dalla Commissione affari costituzionali entra finalmente all'interno del Parlamento sappiamo benissimo che sarà più una Consegna di indicazione di una possibilità reale di andare ad un mutamento nel rapporto e nella realizzazione soprattutto dello Stato regionalista abbiamo una situazione di carattere sociale preoccupante giustamente
Clemente questa mattina metteva al primo punto come obiettivo di politica complessiva delle regioni meridionali la lotta alla criminalità
Proprio perché in ragione di questo c'è un'esigenza forte che nasce dalla classe politica che non può essere assolutamente assunta dalla classe politica come elemento di rifiuto rispetto ad una criminalizzazione che ci viene a me dagli organi di stampa
E allora se merito a questo convegno e tanto quello di aver posto all'attenzione delle forze sociale anche delle forze imprenditoriali la questione meridionale
Ieri su Repubblica il Presidente della Confindustria voleva la questione meridionale in un articolo del presidente della Confindustria si proponeva la questione meridionale come questione importante rilevante
Io credo che lo sia
Da non sottovalutare non soltanto il fatto che ci sia questa presa di posizione da parte del presidente della Confindustria ma soprattutto per le tre considerazione che vi erano che vi erano contenute
E cioè quella di dire che occorre una ripresa complessiva di assunzione di iniziativa politica delle forze sociali delle forze imprenditoriali rispetti i problemi del Mezzogiorno che occorre continuare e aprire il confronto soprattutto con le forze sociali e quindi anche con le organizzazioni sindacali in ordine a questa questione terzo che il decollo del Mezzogiorno è interesse di tutto il Paese
E questa è la novità l'elemento di novità che è stato introdotto diciamo dello sforzo non soltanto che i presidenti delle regioni meridionali hanno assunto con l'incontro dell'estate scorsa ma soprattutto perché il Mezzogiorno parte fondamentale l'abbiamo visto questa mattina anche attraverso tre
Confronto il dibattito che si è avuto è problema centrale nazionale ed è il problema da collocare all'interno del contesto per contrasto europeo
Quali sono le questioni sicuramente quella di una saldatura tra l'esaurirsi della sessantaquattro
E questa fase intermedia alla ricerca di nuovi strumenti di intervento il completamento il completamento delle opere il ruolo e la funzione insostituibile delle regioni
Io qui non concordo con quanti certo ci saranno stati ci sono stati sicuramente dei ritardi nella predisposizione e nella qualità dei progetti
Ma credo che si sia arricchito da questa capacità di elaborazione e soprattutto di individuazione di quelle che sono i bisogni delle realtà meridionale attraverso lo strumento dei piani regionali di sviluppo
Non è vero non è vero
Lo diceva tempo di questa mattina che la maggior parte delle risorse sono andati in direzione del risanamento igienico-sanitario sappiamo essere questa una della domande più forti delle realtà del Mezzogiorno nel nostro paese aveva dei problemi biologiche per concludere rapidamente
La questione non è più soltanto quella anche perché non c'è una realtà indistinta io appartengo una regione che ha avuto benefici che ha potuto avere un grosso decollo economico le provincia di Frosinone di latino alle Province meridionali del Lazio hanno ho potuto in questo senza appunto non si può buttare a mare complessivamente l'intervento straordinario queste balzo per il Lazio
E il balzo per le Puglie balzo per Erba ampie zone della Campania per altre realtà
Abbiamo una situazione differenziate regione per regione abbiamo dentro a regioni che hanno avuto forti incrementi di recitare di grande debolezza beh questo riguarda anche la situazione al nord del Paese quindi l'intervento va riconsiderato per le aree deboli vince complessivamente intese al livello a livello nazionale e se questo è dobbiamo ancorare le ragioni di una ripresa di uno sviluppo all'interno della scadenza del novantatré una scadenza che poi nelle regioni soprattutto dopo la frammentazione dopo la crisi delle grandi concentrazioni di grandissima nazionale delle grandi aggregazioni da un punto di vista istituzionale il ruolo e la funzione delle dimensioni intermedi
Dobbiamo stare dentro questo processo guardando all'Europa come contenitore complessivo ma avendo un ruolo che faccio delle regioni uno elemento forte della programmazione nazionale e chi vorrà dire
Poi vorrei fare una sottolineatura c'è una politica è una politica soprattutto del bilancio nazionale che è la negazione di uno avrebbe una funzione della programmazione il ruolo e la funzione che il cibo assunto negli ultimi anni perché quando diciamo che all'interno di alcune interventi la politica
Il piano triennale per l'ambiente alcuna la sottrazione di Di Sanza dietro a questo c'è una politica del bilancio nazionale che da una parte la scena alterata formalmente diciamo lassù
è ora di centoventi mila miliardi ben dall'altra parte opera attraverso uno svuotamento annuale quelle che sono le risorse non cala non soltanto di carattere ordinario ma anche di carattere straordinario
Io credo che da parte nostra ci vorrà un'assunzione di iniziativa all'interno del comitato Stato-Regione rispetto alle politiche
Di bilancia rispetta come la politica del bilancio nazionale gli hanno portato alla e rispetta come lo strumento del Comitato interministeriale per la programmazione economica e ha gestito credo quindi che occorra da una parte accentuare questo nostro scuole questa nostra funzione sul terreno politico e dall'altra parte far sì che l'insieme
Della conferenza stato regioni e dei presidenti della Regione assuma questo comune uno degli impegni prioritari per il rancio la funzione soprattutto dello Stato regionalista grazie
Prima
Diamo la parola al presidente Colombo volevo solo nel dire comunque ci regoliamo per i lavori dopo chiude appunto il presidente Colombo questa mattinata
Nel pomeriggio il collega Salini dell'Abruzzo che oltretutto assumerà la presidenza
In questa parte d'l'incontro e avremo gli interventi dei rappresentanti nazionali dell'Unioncamere della Confindustria e della CISL oltre ai rappresentanti nazionali di tutti
I partiti è previsto per il movimento sociale onorevole Colucci per il pallino avvocato Benedetto per il primo l'onorevole Santoro per i presidi di Lazzari per il Psi l'onorevole di Biglio
Per il PDS il senatore Schettini e per la DC l'onorevole Leccisi ci sarà poi una breve sintesi del presidente Bellomo e quindi la chiusura dell'onorevole Mannino compatibilmente
Con questo programma esperanto che sia anzitutto l'avvio dei lavori puntuali alle sedici in punto ci saranno c'è una richiesta anche di altri interventi di alcuni parlamentari nazionali e di colleghi dei consigli
Regionali e questo il presidente di turno del pomeriggio lo regolerà allora la parola al presidente Colombo grazie
Io ringrazio di avermi dato la la parola al questore anche se in comoda credo
Allora tutti e anche per me
Oggi un altro impegno presso chiese lo stesso motivo
Devo dire che riconosco il merito di questa iniziativa
E devo anche riconoscere che
Forse la ragione del mio intervento è venuta meno
Qual era
Nonostante la grande stima che io
Anche perché poi gli ordinamenti relativi alle competenze regionali
Io sottoscritti formulati io come Presidente del Consiglio
Avevo però il sospetto che
Questo esame fatto dalle regioni qui a Maratea
Del problema dello soggiorno innescasse su questo problema ancora un'altra questione di competenze o di poter
Leggendo le relazioni seguendo la discussione
Riconosco che l'ho fatto un sospetto indebito
E che quindi devo dare atto a voi del modo come il problema e imposta no
Cioè voi nel discutere di questo problema come regioni articolazione dello Stato
E quindi nell'ambito dell'ordinamento e quindi con le responsabilità che sono proprie dello Stato tutto in
E
Comincio subito con un'altra battuta polemica problema del Mezzogiorno che confusione
Che confusione che c'è incidenza dappertutto
Eppure operativo
Anche su questo questa impostazione problema nazionale
Anche qui quanta diversità di interpretazione
Dove sta
La limpidezza
Ma intelligenza il senso veramente della nazione che c'è sotto
Il discorso è l'impostazione di Giustino Fortunato di Nitti di Guido dorso
Vi Salvemini
Di Sturzo
Quando
Vede attraverso le Regioni uno degli strumenti per la soluzione dei problemi nazionali non dei problemi del Mezzogiorno
Cioè fare emergere la ricchezza
Perché vi è
Nelle singole località nelle singole regioni la tradizione la pelle per arricchire e rafforzare lo Stato nazionale
Dove sta più se mi permettete questa polemiche poi dopo ma nel Mezzogiorno cioè nel pomeriggio
Potrebbe pure polemizzare mi dispiace solo che non ci sta dove sta lo spirito per esempio di Giordani
Saracino
Belliche del
Parlatore Morandi
Quelli che si riunirono immediato dopoguerra per creare la Svimez Svimez non come strumento di indagine ma come la semente il seme da cui sarebbe scaturita poi la politica per mezzo del guado che c'erano di tutte le forze politiche qua dentro
Beh romeni
Di grande apertura e di grande cultura capaci di superare anche l'angustia della divisione
Poi
Poi sa intorno a questa politica si ritrova De Gasperi
Gasperi come portatore della unità nazionale quella che oggi le le leghe tentano di infrangere perché rispetto a questo problema siamo sconfitti
Sia noi diciamo i cattolici democratici portatori della solidarietà sia la grande tradizione liberale
E risorgimentale sul problema della unità della nazione sono pastore che sono caduti che si sono disprezzo
Gasparetto La Malfa la diversità delle impostazioni valori Campitelli eccetera
Beh
A me pare
Che questa storia dell'ordinario dello straordinario ha messo in dubbio che ci sia ancora una questione meridionale
E questo è questo è l'elemento di base
Su cui bisogna dare una risposta mi guardo bene dal darla io in questo momento
Ma dico soltanto che
Benché modificata
I caratteri che fecero distinguere la depressione dall'arretratezza
Arretratezza come fondamento della questione meridionale oltre i fondamenti storici eccetera non quelli antropologici che sono state una diciamo un con la creazione fantasia
Se questa distensione sia pure non per tutto il Mezzogiorno sussiste la questione meridionale nella sua complessità sussiste eccome eccome questioni
Nazionale
Però
Se sussiste vuole la risposta
E la risposta non c'è
Sono dieci dodici anni a questa parte che non c'è risposta alla questione verifica
E dico perché
Ma perché
Adesso dicono i meridionale a cominciare da ogni ogni deputato e voce in Parlamento è forse le nostre voci o non sono autorevoli o non si fanno sentire
Ma perché
Ricondurre oggi la questione meridionale a questa polemica fra intervenuto ordinare io è intervenuto straordinari qui sta è una piccolissima cosa
Direi marginale in questa discussione
Il il problema e un altro
Abbiamo lasciato sì fax abbiamo fatto sì che le forze di potere le forze politiche
Si incentra solo su questo problema intervento ordinario intervento straordinario solo perché hanno visto il problema del Mezzogiorno sotto l'angusta
Angolazione di un problema di poteri
Però con la grande apertura degli uomini di cui ho parlato prima
E non c'è una politica
E prima ancora che per il fatto che il suo intervento straordinario siano zero sessantacinque io non ripeterò questi dati perché certamente saranno state ripetute da tutti per dimostrare la esiguità del problema
Ma dirò
Amici miei
Bisogna tornare a ricondurre la questione meridionale
Ah le grandi linee della politica Lazio
E credo che abbia merito in questo la relazione del professor D'Antona
Sono dieci dodici anni che manca quella stabilita nel sistema economico
E quella continuità nello sviluppo dell'economica e della finanza che sono i presupposti di una economie meridionale
Ogni tanto nella vita
Qualche piccola soddisfazione la sia accanto alle amarezze
E così ho visto che professor D'Antoni ha definito stagione d'oro della politica meridionale quella che va dal sessantacinque al settanta cinque
Periodo di stabilità e di sviluppo il periodo del compianto ministro del tesoro onorevole Colombo o del non compiamo
In compagnia dal senatore Carlo
Insieme
Ha deciso la Torre Canne Scala scelto cattive compagnie
Di alcune cose non gli riescono che pure sono nella sua nella lucidità della sua impostazione
Beh
I meridionali prima di tutto devono riprendere in mano e con forza in Parlamento prima ancora dell'intervento i dei soldi dei danari eccetera
La esigenza di rincorre rimettere in sesto l'economia nazionale naturalmente per la parte che dipende da noi poi c'è la parte che dipende dall'estro l'inflazione
Inflazione come ci può essere sviluppo
In presenza di inflazione però che siamo arrivati al quindici sedici diciassette diciotto per cento in altri tempi ma che siamo a sei a sette e conta l'inflazione comparata con il tasso d'inflazione dei nostri partner soprattutto i partners euro
E dissesto finanziario
Ma è vero o non è vero
Che sono parecchi anni
Che quando si fa il bilancio di cassa si dice una i diciamo i pagamenti per la Mezzogiorno non possono superare tanto
Quindi anche se ci sono progetti e non ci sono spesso
Si può dire tanto su questo ma insomma
Si dice no non si può andare
Una volta erano sette mila miliardi adesso io non so se in questo momento sono sette mila miliardi complimenti quasi quasi project bond di navigare raccontano paga cioè
Amici miei tutto questo è legato al riga sesto finanziario del Paese quali sono i meridionali che se ne occupano
E noi
Diamo a coloro che sono contro la politica per il Mezzogiorno e che in parte risiedono qui ma poi risiedono altrove in Italia perché in questo momento l'Italia è divisa non è un
Diamo l'alibi di parlare di interventi finanziari straordinari ordinari mentre molto spesso sono gli autori de di una politica economica sbaglia
La coerenza delle politiche eccolo
Ma
Quindi nel Mezzogiorno non c'è perché dopo il settantanove ottanta la fine della grande inflazione cosa è stata la ristrutturazione industriale italiana promossa da leggi finanziate dallo Stato
è stata la concentrazione nel nord di Investimenti perché la pur necessaria esigenza di ristrutturare ristrutturare l'industria Italia e mettere in grado di competere
Sarà necessario sarà una fatalità è giusto che sia così
Ma se non prendiamo presi in considerazione questi dati continuiamo ancora a far dire fra la Gran beh stampò e alle leghe che questo è il luogo della dissipazione dove non si fa niente non si costruisce mai niente non andiamo mai avanti
Era sta soltanto il nostro piagnistei
Politica del lavoro
Anche
Ma io parlo ai sindacati
E parlo veramente con grande libertà di chi non ha niente da chiedere e niente da
Ma ricordate
I discorsi di Giorgio Amendola
Non parliamo delle cose di oggi quelli di Giorgio a me
Sulla influenza che ha una certa politica del salario
Fatta dai sindacati ha avuto sul mezzo
E oggi
I contratti di formazione lavoro
Credo che sono un modo per far finanziare Allo stato una parte dei salari
Cioè che voi avete difeso
E forse è anche giusto che l'abbiate difeso
Però dovete riconoscere che questa è una politica che è in contrasto assoluto con una politica per il Mezzogiorno
Perché noi avvantaggiano per poche briciole mentre tutto il resto
Va hanno
E il costo del lavoro
Il costo del lavoro
Il costo del lavoro ancora oggi
Costo del lavoro non non se ne parla
Ma non riusciamo ancora a capire che il problema del costo del lavoro non è una questione anche qui
Di socialità
è una questione di sapere se i costi dei nostri prodotti possano essere comparati fatto pare tutto il resto e non sempre pare dobbiamo riconoscerlo comparati ai costi del nostro partners europei
Questo è il problema dell'Europa dei cui ci riempiamo la bocca
E questo è la via lungo la quale rischiamo ancora una volta di restare indica
I governi restano in piedi perché devono farle trattative internazionale internazionali regolamenti congiuntore internazionale il caso di questo dove e quando l'abbiamo fatto
E speriamo che la facciamo io sono uno di quelli che sostiene che si facciano poi
Come si mettiamo con questo sistema
E la Confindustria
Lo vuole
Fare
La contrattazione per il lavoro Marco
La vuol fare
Addossando
Con la fiscalizzazione degli oneri sociali altri giornali ad uno Stato che è così distante
E i sindacati camminano lungo questa strada amici miei è una strada di quei provvedimenti presi uno per uno uno accanto all'altro che poi portano alla distruzione
Di una politica meridionalistica la portano anche alla diciamo al raggiungimento di una ingovernabilità dell'economia sul piano finanziario sul piano
Eccolo
Ora
Questa politica meridionalistica avuto Bologna né permettere tanto non le ho dato la parola
Presidente allora
Pazienza
E anche
Capisco perché non voleva questione solo di te no ma se è una questione alimentando qualche altro può parlare dopo di me il subito io abbrevio immediatamente lo facciamo una querelle fra rimanga
Poi veniamo alle questioni più non c'è al cuore e lamentato della legge sessantaquattro
E prima
Ma perché
Anche questa buono sbaglia perché sia in fondo avuto una attuazione inadeguata
Perché l'apparato istituzionale di una politica del Mezzogiorno è stato visto
E su questo dico la mia opinione con molta chiarezza
E la distruzione senza sostituzione barca sta ma servì
è avvenuta quando durante il governo di solidarietà nazionale
Complici i democratici cristiani per la solidarietà nazionale
Il povero Gabriele Pescatore
Ha visto si è vista tagliata Lattes
Perché bisognava cambiare
Perché qui dietro questo problema c'è il grande errore della sinistra italiani estimi dalla come volete o poi voi capite
E cioè quella di dover fare la lotta al sistema di potere democristiano
La grande invenzione come si creano i fantasmi e poi si spara
Prima il potere democristiano erano le mutue
Abbiamo fatto la riforma sanitaria e continuano a votare per la Democrazia cristiana nonostante che la mutua non ci sono più
Voi distruggiamo la Cassa per il Mezzogiorno adesso volete tutto il resto continueranno a votare perché ci sono delle ragioni più profonde per cui ciascun partito si radica e anche gli altri possono radicarsi sei anni delle ragioni così profonde
E così pericolosi distruggere il sistema di potere via la Cassa del Mezzogiorno
Per anni si è discusso poi questa soluzione bicipite Da Empoli come qui in giro
Dai volevo dire non si può governare la stessa cosa in due persone in due organi
No io speravo che il ministro avessero
Che il loro potere si costruisce sull'esercizio del potere
Noi invece sulla capacità di risolvere i grandi problemi del Paese no vanno i soldi sul
Ma lei è testimone
Ma no per colpa sua
Lei sa che l'apprezzo la spinta e testimone delle controversie fra alla al vertice come hanno portato e portano alla difficoltà di dare soluzione ai propri
Be'c'è anche un altro problema
La lotta politica ha distrutto e sta distruggendo la politica per il mezzogiorno e il Mezzogiorno perché e perché sempre per questa storia del sistema di potere
Tutto quello che si fa del Mezzogiorno è soggetto ad una critica ingiusta iniqua spietata che fa di ogni erba un fascio siamo tutti criminali
Siamo tutti quelle che disperdono le risorse pubbliche
Siamo tutti quelli che a dirsi amministriamo bisogna ogni giorno cercare di lavarsi il viso per apparire diversi di fronte ad una società ed una stampa feticci giudica così perché e perché il Partito X il partito Y e non solo dell'opposizione deve dire che tutto è sbagliato
Che tutto e non ho sbagliato può sempre essere no che è iniquo che è criminoso perché altrimenti come fa la lotta agli altri partiti
Scusate questa è una cosa vera
è una cosa vera se e quando voi andate nel nord e un partito che ha una diramazione nazionale parla così della politica che salgono le leghe
Le leghe le facciamo sorgere no
Con questo tipo di polizza ma anche con l'altra quella riguardano il quando lo facciamo il nostro dovere quando veramente siamo colpevoli di una disamministrazione quando la politica delle tangenti si insinua dell'intervento dello Stato quando gli appalti pubblici non sono regolari
E quando intorno a questi ce la fa americani le mute di cani
Che corrono verso questi appalti super un'altra regione e non per
E ha detto
Ma passano
è colori diversi carità sedi artista deve avere se tu crei che io adesso non include in questa polemica pure il mio partito mai capito niente di me numero nove cambiare
Allora amici miei
Prima di tutto riportiamo la politica del Mezzogiorno alla grande politica nazionale
No che sia un problema nazionale ma che un problema si risolve attraverso la le grandi linee della politica nazionale
E io vorrei
Vedere
Quattro cinque sei sette dieci senatori deputati nel Mezzogiorno
Che si alzano in Parlamento e protestano contro il dissesto finanziario
C'è una legge finanziaria che io non approvo cioè voterò dobbiamo CIPE
Voterò ma dirò le ragioni per cui non l'approvo
Il Grand disagio che c'è intorno si chiude quando permettetemi di dirlo francamente quando l'onorevole Craxi
Riceve ho mille miliardi per l'aiuto al sottosviluppo mondiale figuratevi siluro bisogno di nuovo
Cioè bisogno di tutti ma solo quelli che possono fare di più rispetto a noi che abbiamo una finanza e così questa strada e i democristiani che quasi volessero l'aumento dei ticket si contemplano che aumenti fino al cinquanta per cento rispetto al quaranta che hanno detto di volere i socialisti verrà avrà un e però la sostanza delle cose da cui dipende naturalmente anche una politica meridionalista
Non si
Non si risolve allora è veramente tutto intervento straordinario intervento ordinario
Intervento straordinario vuol dire rimettere in sesto il bilancio e non dare più l'alibi che i pochi stanziamenti di bilancio vengono dati al Nord perché tanto al sud c'è l'intervento straordinari che e poi come sta perché questa e la piccola regola della cucina nell'esercizio del della fra certe avete ragione alloggio nelle regioni ex dicono potenziare l'intervento ordinario
E potenziarlo togliendo dall'intervento straordinario tutto ciò che legittimamente cioè secondo le leggi è stato messo dal finanziamento del pugno duro degli acquedotti salvo che non siano Grandin prese l'istruzione professionale ma perché l'istruzione professionale la deve fare il dottor l'intervento straordinario e non deve farlo il ministero del lavoro do la pubblica istruzione secondo quello che è la normalità con tutte quante le difficoltà che porta questo sistema e al quale io non voglio fare riferimento
Perché
In una in una finanziaria mi stupido tre anni fa che legata all'intervento del Mezzogiorno c'era una posta tanti milioni per
Il
Il barocco Lecce s'
Cioè queste cose che sono minuziose queste sì non solo il simbolo
Dell'intervento del particulare in una visione che vorrebbe essere l'università togliamo tutto qui
E l'intervento straordinario a mio avviso deve esserci
Si deve poter ripristinare ma diverso
Certo non è più come intervento straordinario dei primi tempi della politica per il Mezzogiorno
Non è più e non può essere l'intervento delle infrastrutture so
Ma direi solo quelle infrastrutture che possono liberare il mercato dalle Yugo l'azioni che ha per la mancanza di questa o di quella grande infrastruttura che impedisce poi lo sviluppo dell'economia del commercio eccetera
O i grandi problemi ambientali
O le grandi opere che non devono essere sottratte
Al se esercizio ordinario ma sono quelli in Dio che al Mezzogiorno si aggiunge per poter veramente contribuire a risolvere il problema io ho proposto una volta ma tra in Italia il problema è così che uno non ascolta l'altro l'altro non ascolto nulla uno non legge l'altro e l'altro non leggerlo
In un giornale
Settentrionale uscito Trabattoni poco tempo fa perché c'è tutta questa paura del proselitismo dei partiti della clientelismo ma non ci stanno oggi vivi
Qualcuno come Giordani qualcuno problemi che Menichella qualcuno come Paratore
E dall'insieme
Perché formulino
Il l'intervento mano con parole e non son concetti ma direi anche con obiettivi precisi un intervento straordinario e questo venga la tormenta salutarlo ritiene approvato dal governo sottratta alla manovra dei partiti e al clientelismo dei martedì è finalizzato invece alla grande visione dello sviluppo sarebbe un gran bel dello sviluppo
Meridionale e insieme con questo tutte le altre cose che oggi sono necessari come i i servizi come diciamo l'innovazione che sono i grandi temi
Restringere in questo riducendolo anche come come
Come fonte
E dare l'idea ho finito della della incidenza straordinaria dell'intervento straordinario
Ma se voi pensate che adesso adesso Mannino
Quando io via telefono
Bene
Vediamo di fare l'accordo di programma per la via per l'altro giorno finalmente l'hanno approvato e Vasile l'intervento di programma per la SMI
Come se fossero delle cosucce
Che dobbiamo andare a mendicare a destra e a sinistra per poter fare le infrastrutture necessarie per favorire questi investimenti finalmente l'industria la grande industria nazionale ha capito cosa deve fare il Mezzogiorno
E Mannino cosa dice Mannino RIS te
Alle tentazioni che io cerco di info
Meglio non lo so non posso fare l'accordo di programma perché poi ci sarà sempre qualcuno di questi bravissimi della sinistra italiana che dirà Mannino hai dato i soldi alla figlia quando ancora non c'era la legge
Ne indichiamo su questo che non sono le piccole cose
E allora così l'intervento stato
Ho sentito l'intervento di vario
Cioè soltanto per cento alle regioni
Intanto se si potenzia l'intervento ordinario per quello che deve essere le regioni ci sono lì in mezzo è questa la prima battaglia
E poi e perché no anche la delega alle Regioni però permettetemi di dire a voi e ho finito
Delega alle regioni per programmi regionale ma programmi regionali assimilabili all'intervento
Straordinario nelle regioni cioè opere complete non spezzone Dio
Opere finanziate integralmente
Che significano veramente una incidenza nella trasfigurazione di ogni singola regione e non la dispersione il frazionamento che lascia la utilizzazione di queste opere prorogata nel tempo magari qualche decimi
Certo bisognerà
Studiare ancora di più ma aiutiamo può ad eliminare questa confusione
A ripulire il viso del Mezzogiorno di fronte a questi denigratori aiutiamo ad eliminare le leghe
Anche facendo noi meglio quello che noi dobbiamo fare e a ricostituire l'unità nazionale non dando degli alibi a coloro che fondono la loro politica sulla in cultura sulla mancanza di senso
Della nazione e anche sull'affare sul facile gioco dal fisco dei vantaggi più vicini e più diretti e delle vi amo il tono della nostra politica nazionale
Ricci
Puntuali grazie
Però
Allora
Vi prego caldamente di prestare un pochettino attenzione o quanto meno di
Di stare un pochettino che all'inizio non saranno
è un voto non volendo questo Senato né
Grazie
A poco più di tre mesi dalla nomina alla presidenza dalla Camera di Commercio di Potenza mi è particolarmente gradito anche in qualità di membro in seno al Consiglio dell'Unione italiana rappresenta il sistema camerale razionale in questo importante convegno
Costituisce per me è un onore porgere il saluto del presidente Bassetti e trasmetterà questa insigne Assemblea del suo proprio personale compiacimento per l'iniziativa
Un appuntamento a cui il mondo camerale non poteva mancare sensibile come da sempre a quello che è senz'altro uno dei temi centrali della politica di sviluppo per il Mezzogiorno il ruolo cioè avere regione dell'autonomia locale nell'ambito l'intervento straordinario le diverse modalità di approccio al tema riscontrabile della legislazione che si è via via succeduto risultano determinate in gran parte dal sistema politica sociale dell'ultimo quarantennio
Quest'arco temporale può essere visto in tre fasi
Inizio dalla politica di intervento e restituzione dalla Cassa per il Mezzogiorno il momento dalla cosiddetta regionalizzazione l'avvio dalla legge sessantaquattro ed alla nuova fase dell'intervento
Nel primo momento l'intera intelaiatura istituzionale dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno fa capo alla cassa anche nel secondo momento che ha caratterizzato gli anni settanta con la costituzione della regione al di là dei Paratici meccanismi di partecipazione di questi enti locale si ribadisce un intervento straordinario gestito esclusivamente dalla cassa come momento quasi del tutto sganciato da interventi programmatori regionali settoriale e intersettoriale
L'aspetto dei servizi della informazione dalla consulenza effettiva chiama in campo le organizzazione locale ed in testa questo il pezzo di Stato più vicino all'impresa cioè le camere di commercio
Le politiche regionali e locali in genere a favore dell'imprenditoria rallentando in ore vanno quindi ripensate alla luce di un necessario dice disegno di generale modernizzazione e qui da ricordare l'importanza può l'avvento dell'unificazione e cioè che ormai avevano qua alle Poste l'Europa non bisogna dimenticarlo considera il Meridione alla stessa stregua di altre zone sottosviluppate come leader ghirlande la gregge
Il Meridione in effetti ancora lontano dal resto dell'Italia dall'Europa i dati Eurostat confermano che il prodotto per abitante delle regioni del Centro-Nord allenata quello dei Paesi europei che gravitano nell'area del marco
Anzi se si escludono le Marche l'Umbria e Lazio essi registrano valori di reddito inferiore solo a quelle del Lussemburgo superando la stessa Germania
Posto uguale a cento il valore medio dell'Europa dodici il Lombardia si riserva un indice del prodotto per abitante di centotrentaquattro e dicendo per dei sette ed Emilia Romagna all'opposto i per vendere il prodotto pro capite delle regioni meridionali sono paragonabili a quelle dei Paesi c'è o meno avanzate
Ad esempio la Campania e la Sicilia registro rispettivamente quindici e del settantadue per la Campania e settanta per la Sicilia inferiore a quelle verità l'Irlanda e dalla Spagna ed superiori solo ai capelli del Portogallo e Grecia
Una rivalutazione dell'intero intervento straordinario pertanto non potrà non tener conto con l'imminente apertura del mercato unico di questa situazione così una rivalutazione delle dal vento straordinario non potrà non tener conto dalla necessità di un rifinanziamento dalla legge sessantaquattro lo stanziamento della legge fino al novantatré impatti sia ormai esaurito
L'inflazione e la trasformazione disprezza ordinario di spesa a carico dell'intervento straordinario hanno sottratto alla sessantaquattro ben quarantacinque mila miliardi vale a dire il trentasette per cento dallo stanziamento complessivo sonori basti così settantacinque mila miliardi che andavano spesi nove anni con una media di poco più di otto miliardi otto mila miliardi l'anno il sette per mille del prodotto nazionale degli anni di competenza che ci fregi Soria se si considera che essa è andata a finanziare per lo più progetti ordinati
E a questo proposito è importante segnalare quanto detto dal ministro per il Mezzogiorno onorevole Mannino al convegno sulle migliaia aree per gli insediamenti produttivi del Mezzogiorno organizzato dall'Unioncamere tenutosi in questa stessa settimana a Roma
Il ministro auspicato che attorno alle tante discussioni che si fanno circa i metodi e le strategie sul superamento dalla legge sessantaquattro emerge come necessità prioritaria il rifinanziamento dell'intervento
Se comunque la necessità di finanziare la sessantaquattro è un dato di fatto l'altro problema resta quello di programmare una politica economica coerente ed organica in grado di portare avanti lo sviluppo del Mezzogiorno tale punto cardine la base del per una ridiscussione dei carattere innovativo su tutto il sistema dell'intervento straordinario che se da un lato dovrà creare un meccanismo di coordinamento centrale dall'altro dovrà rivalutare la funzione del governo della Regione
In questo quadro le Regioni saranno le nuove protagonista di un intervento che da esse partirà per arrivare ad ogni singolo aspetto dello sviluppo locale in questo quadro il Mezzogiorno potrà diventare la palestra da cui partire
Per risolvere problemi che affliggono regione anche dal Centro-Nord nel nostro Paese grazie
Grazie signor Mitidieri ha chiesto di parlare il prese rappresentante della Confindustria l'ingegner mazzo che ne ha facoltà prego
Il presidente Pininfarina nel delegare mi riportare
Il saluto a questa riunione di presidenti
Delle regioni meridionali
Mia
Dato sicuramente un grande valore ma al tempo stesso mi ha dato un incarico
Denso di preoccupazioni
Chi come il sottoscritto
Ha sposato una regione meridionale quale la Basilicata
Contribuendo alla crescita industriale
E contemporaneamente muovendosi anche nel settore sociale
E purtroppo dovendo anche resistere nel settore della malavita
Sente una strana sensazione
In quanto in questo consesso soprattutto in base alle relazioni degli oratori che mi hanno preceduto
Si è evidenziato
Che il Meridione quasi viene a essere una parte che lentamente si sta staccando non solo dall'Europa ma dall'Italia stessa
Purtroppo
Questo è un fenomeno che corrisponde a verità
Come verità eh che a un certo punto come ha detto
Ieri sera il professore D'Onofrio
Il Nord e in Italia è passato all'opposizione
Opposizione nei confronti del Meridione
Ora noi
Abbiamo un dovere sacrosanto
Io avrei voluto che quasi fossero state effettivamente tutti i presidenti delle regioni meridionali questa ma come questa mattina
Perché in questo momento io sto portando
Il grido di dolore degli industriali del Meridione
Tanti anni fa nel secolo passato si è levato un altro grido di dolore
Dalla parte dell'Italia che è stato recepito è stato recepito con delle guerre che sono costate tante sangue in questo momento il sangue purtroppo lo stiamo versando non industriale
Esempio ne è stato
Grassi in Sicilia
Che hai mollato la sua vita per poter resistere auguriamoci naturalmente questi fatti non si debbano ripete
Fare le analisi
Di quelli che possono essere difetti pregi è perfettamente inutile perché in questi due giorni si sono dette delle cose molto profonde
Che devono averci colpiti tutti quanti
Però
Qua bisogna effettivamente arrivare a trovare la soluzione del problema ormai tempi non esistono più
Non possiamo più continuare a trastullarsi
Con dei congressi che indiscutibilmente sono molto interessanti focalizzano dei problemi però purtroppo ci siamo resi conti non portano mai a delle soluzioni
Gli uomini che
Producono
Sia a livello di settore industriale sia a livello
Di operai hanno bisogno di risposte certe
In quanto noi ci stiamo effettivamente avviando verso un traguardo di cui fin troppo si è parlato l'Europa del novantadue se ne è parlato troppo perché ritengo anche che pochi siano consapevoli quali possono essere i pericoli io quale industriale operi in Europa
E mi rendo conto tutti i giorni qual è la sfida che noi dobbiamo raccogliere per poter essere competitivi noi abbiamo bisogna anzitutto che l'apparato delle regioni
Diventi un apparato effettivamente al servizio dalla classe produttiva cioè che si crei quella professionalità che necessaria per dare agli imprenditori delle risposte in tempi reali in quanto le iniziative industriali
Non consentono tempi lunghi
Oggi è un momento nel quale bisogna
Battere la concorrenza giorno per giorno
Abbiamo purtroppo delle disfunzioni neppure delle disfunzioni abbiamo dei lati negativi nel settore dei costi costi della manodopera sul quale noi come Confindustria stiamo trattando e naturalmente non vogliamo che questi costi e poi si ribalti non sul successivi costi per lo Stato
Che si riflettono sulla società abbiamo costi anche nelle materie prime prendiamo ad esempio il settore dell'agricoltura nel quale noi ci troviamo di fronte ai prezzi delle nazioni europee con dei divari notevolissime
Naturalmente sarebbe facile parlare di necessità di infrastrutture sei eccessivi effettivamente le infrastrutture sono necessarie
Le soluzioni devono fare ancora morte però non è una questione di infrastrutture non è una questione di soldi
Questa mattina si è parlato molto si è dibattuto sulla intervento ordinario e straordinario
Il problema del Meridione è un problema che noi uomini del Meridione anzi Artaud punto dobbiamo accettare il nostro cuore al di là della barricata e saper lottare e sapere anche Arthur punto
Concorrere con le sfide che ci vengono imposte
Dall'Europa noi non possiamo continuare
Con il solito pianto greco che non serve assolutamente nessuno perché
A questo punto fine avemmo di perdere completamente di credibilità
Ritengo che non sia il caso di dire
Altre parole
Dato che
è arrivato anche il ministro del Mezzogiorno quello che mi ha colpito sono i due mila miliardi che alla fine dell'esercizio
Si troverà
A purtroppo non sapere come far fronte cioè sono due mila miliardi mandati
Per i quali mancano le coperture questo per un imprenditore
Un anni Tiziana veramente disarmante perché i veri imprenditori sono quelli che prima investano e poi naturalmente
Ricevano dallo Stato
Io posso esprimere il mio ringraziamento quale imprenditore lo stato italiano per avermi aiutato però io in prima persona ho sempre pagato con i miei soldi
Quindi logicamente quando l'industriale fa degli investimenti e poi si ritrova di non potere in tempi logici
Rientrare in Italia Investimenti e questo vuol dire la morte del Mezzogiorno
Io mi auguro
Che il referendum non porti a nessun risultato
Nel senso che il solo pura follia pensare di togliere l'aiuto straordinario al Mezzogiorno il Mezzogiorno all'assoluta necessità perché senza l'intervento straordinario nel sole industrie avrebbe potuto sorse nel Mezzogiorno noi abbiamo degli squilibri a cominciare dalla distanza
Rispetto i mercati stranieri per il quale bisognerebbe anche spendo una parola il settore dei trasporti per poter avere
Almeno qualche agevolazione
Perché noi abbiamo
Dei costi in determinati settori dove siamo costretti a porridge amarsi da materie prime dal Nord apportarle al Sud lavora le per riportarle al di là dei confini quindi logicamente ci troviamo in una condizione di completa disparità
Rispetto ai nostri concorrente
Io mi auguro che quella
Presa
Di posizione che esista verificando anche a livello Dello stesso popolo vada avanti qua noi abbiam bisogno di resistere noi abbiamo bisogno di scrollarci quella patacca anche portiamo attaccato alla schiena di essere una parte d'Italia che sono solamente succhiare soldi questo ve lo dicevo nello sentite dall'accento che non è nato nel Sud però io ho sposato il Sud
E ritengo forse di essere più meridionale di voi perché uno quando sposa una causa di come quando si innamora di una bella donna
A costo anche il trarre delle conseguenze non piacevoli va fino alla fine quindi io mi accorgo anche quando ritorno nella mia terra di origine che mi scontro perché io ormai di dove sono io sono un meridionale quindi in questo momento
è un invito e una preghiera che faccio a tutti voi
Perché non ci si debba trovare in pochi in pochissimi a dover resistere sia nel settore dei fenomeni malavitosi
E sia anche nel settore economico in quanto alla fine nostro malgrado saremo purtroppo costretti a tirare i remi in barca
Grazie buonasera ingegner maturo che io la ringrazio per l'intervento Nietzsche avendo in nome anche degli altri presidenti delle regioni meridionali
Raccogliere il suo grido di loro di dolore io credo che se stiamo qui come regione meridionale questo convegno non nasce come tanti convegni
Che poi magari non hanno un seguito concreto questo convegno nasce dopo l'incontro che noi Presidente della regione meridionale abbiamo avuto all'Aquila
Perché siamo convinti che il mezzogiorno è cambiato in termini strutturali è cambiato in termini di cultura e cambiato in termini di reddito per cui e riteniamo di potere esprimere la nostra voce a livello nazionale in un momento particolare della vita nazionale stessi quindi grazie
La parola al segretario confederale della CISL dottor Viviani responsabile delle politica del Mezzogiorno
Anch'io devo innanzitutto esprimere vivo ringraziamento
A nome della CISL
A nome in particolare del segretario generale D'Antoni che non ha potuto essere presente oggi
Per averci invitato a questo importante convegno in un momento così delicato della vicenda della politica meridionalistica
Anche noi avvertiamo
I problemi odierni e le difficoltà che si concentrano sulla politica del Mezzogiorno ed in particolare le critiche e le incertezze che gravano sulle sorti dell'intervento straordinario
A nostro avviso appesa sulle prospettive del Mezzogiorno un diffuso clima impotenza di fronte a queste difficoltà
La situazione di relativo benessere con insufficiente sviluppo
In cui il Mezzogiorno entrato da alcuni anni
E la criminalità organizzata con il suo carico quotidiano di imprese delittuose sembrano rappresentare per una parte è notevole della pubblica opinione del Paese vincoli dissuasive diede responsabilizzante i la comunità nazionale verso il Mezzogiorno
Elementi in qualche modo incompatibili come ogni ipotesi di sviluppo economico e sociale e di progresso civile dell'area meridionale
D'altro lato le crisi evidente in cui si trovano le idee le strategie e gli strumenti con cui si è operato finora
E l'incertezza che grava sul futuro della politica meridionalistica contribuiscono a consolidare questa situazione di stallo
Lo stesso richiamo forte dell'integrazione europea per il nostro Paese con i suoi vincoli e le sue sfide sembra quasi svanire quando si affrontano i problemi del Sud
Ma questi elementi di difficoltà non esauriscono l'orizzonte
In questi ultimi tempi in particolare la società meridionale fa sentire in modo sempre più forte la sua insofferenza del suo rifiuto di fronte ad una prospettiva di marginalizzazione del Mezzogiorno
Lo testimoniano tra l'altro la coraggiosa rivolta di tanti cittadini lavoratori imprenditori commercianti e le recenti grandi manifestazioni popolari in parecchie regioni del sud contro la criminalità organizzata e per lo sviluppo
Nella lotta alla criminalità a nostro avviso gli stessi provvedimenti del governo di istituzione di nuove strutture di iniziative di coordinamento centrale
Danno il segno di una nuova determinazione nel rendere l'azione dello Stato più adeguata alla spalla pezza della sfida persa
Inoltre nonostante le indubbie difficoltà e le incertezze che gravano sul futuro non è svanita nel Paese la volontà di investire al Sud i progetti di investimento definite nei contratti di programma si vanno concretizzando
Lo stesso cucina spumante elleniche pur mantenendo ancora alcuni limiti è stato due ben due volte ricontattato dal sindacato recuperando al suo interno un più marcato impegno meridionalisti
E poi ci sono tanti giovani meridionali fieri della loro terra desiderosi di lavorare e soprattutto di investire sul futuro della della loro comunità
In questa situazione così densa chi contraddizioni ma anche di potenzialità dobbiamo comunque porci alcuni interrogativi e lo dico in particolare
Collocando mi dall'atto delle esigenze delle regioni del sistema delle autonomie
Dobbiamo interrogarci sul perché nell'opinione pubblica interna e internazionale si sia diffusa la convinzione che esista una sorta di incompatibilità
Tra promozione di uno stabile processo di sviluppo nel sotto rispetto delle regole della concorrenza da un lato e le politiche meridionalistiche finora realizzate considerate ancora essenzialmente S assistenziale
Dobbiamo anche interrogarci sul perché nel sistema politico istituzionale nazionale sia consolidato ormai la convinzione testimoniata anche dalle vicende della finanziaria in corso delle insufficienze del inadeguatezza di una battaglia meridionalistica tutta incentrata sull'incremento delle risorse da investire
Data la constatazione della progressiva ostruzione di canali di investimento dovuti alla Ferranti inusitate le procedure e alla macchinosità degli strumenti di gestione
Pesa anche l'interrogativo sul perché
Diversi studiosi anche tra i più sensibili sulla questione meridionale oggi non solo non ritengono il sistema delle istituzioni pubbliche nel Mezzogiorno un soggetto che favorisca lo sviluppo economico e sociale
Ma anzi lo considerano forse uno dei principali ostacoli che lo impedisce
Infine dobbiamo anche interrogarci sul perché si sia arrivati alla scelta dello strumento referendario
Per abrogare la strumentazione istituzionale dell'intervento straordinario senta che al di là delle intenzioni dei promotori e destinata ad a vere come è stato sottolineato anche stamane
In caso di celebrazione del referendum un impatto antimeridionale e di lacerazione del tessuto civile del Paese
Crediamo che una risposta seria e rigorosa questi interrogativi ci porti a concludere in modo inequivocabile che un certo tipo di politica
Per il Mezzogiorno fatta di poche risorse stanziate e solo in minima parte tradotti in realizzazioni e giunta al capolinea e richiede innovazioni radicali
Crediamo anche che serva a poco la pura e semplice recriminazione sulla progressiva emarginazione del Mezzogiorno e dei suoi problemi nelle politiche governative nella coscienza collettiva del Paese
Senza creare anzitutto le condizioni venuti per un ruolo forte delle istituzioni locali meridionale e una mobilitazione particolare di tutte le risorse positive della società civile
Il sindacato la CISL in particolare credo impegnato senza incertezze sui fronti del regionalismo del meridionalismo ritiene infatti che l'unico sviluppo non non effimero
Possibile oggi nel Sud sia uno sviluppo avuto centrato frutto di un impegno concorde di istituzioni forze economiche sociali tanto a livello centrale che nelle singole realtà locali
Questo è il senso dell'accordo di concertazione stipulato nel marzo scorso con il coordinamento del CNEL da parte del governo delle organizzazioni imprenditoriali e delle confederazioni sindacali nazionali
Accordo peraltro che ho avuto a mio avviso una scarsa risonanza anche in questo convegno un'intesa che costituisce a mio avviso un importante fatto nuovo nella politica meridionalistica
Perché è per la prima volta che le forze economiche e sociali nazionali assumono direttamente l'impegno di scendere in campo e di assumere concrete responsabilità in ordine alla realizzazione della politica meridionalista
Il patto per il Sud non può restare però un impegno solo nazionale nel senso che coinvolga solamente le organizzazioni imprenditoriali e le confederazioni sindacali nazionali
è importante che esso arrivi alle realtà regionali e locali del Mezzogiorno che cioè la la un processo di concertazione
Tra i protagonisti dello sviluppo veda se vera scendere in campo i protagonisti locali laddove si determinò concretamente le condizioni di sviluppo delle diverse realtà meridionali
Questo accordo di concertazione ha dato come primi risultati in questi mesi
Lei lavorazione da parti di due gruppi di lavoro di due importanti documenti uno sulle modalità di riforma degli incentivi e l'altro sui cosiddetti pacchetti localizzativi che rappresentano credo acquisizioni importanti sia in termini di aggiornamento della politica meridionalistica
Sia soprattutto perché attorno a queste importazioni si è creato una nuova convergenza
Di tutti i principali protagonisti potenziali dello sviluppo meridionale
Questi documenti dovranno essere nel prossimo periodo tradotti in provvedimenti amministrativi iniziative regionali e locali oltre che nazionali
In modo tale da dare un significativo contributo una svolta concreta in termini di efficacia e di diffusione di nuove politiche meridionali nelle diverso nei diversi punti della realtà del Sud
Ma finché questo si verifichi oltre che una concreta assunzione di responsabilità dei diversi soggetti e necessario
E a realizzare nelle politiche nazionali e regionali e nei comportamenti degli attori sociali alcune condizioni
Innanzitutto da parte del governo centrale e necessario operare scelte chiare che consentano di superare la fase di incertezza che grava sulla politica meridionalisti
Nella quale mentre appare chiaro ciò che si taglia e che si vuole distruggere non si intravede ancora lungo quale strategia si intenda procedere gli un futuro non immediato
Le scelte coerenti
Con tale svolta a nostro avviso dovrebbero riguardare la rapida approvazione del rifinanziamento della sessantaquattro in modo da rendere disponibile una quantità di riso solo se necessarie a sostenere una ripresa forte degli investimenti produttivi al sud non solamente il completamento delle opere dei progetti già iniziati
In secondo luogo una modifica sostanziale dei meccanismi del e delle procedure e degli strumenti di incentivazione
Trasformandoli da sussidi ex ante a sostegno sposta legati più direttamente i risultati e corredandoli di necessari strumenti che oggi in larga parte uno ci sono o non hanno funzionato
Di monitoraggio di sorveglianza e di valutazione
Introdurre innovative misure di adattamento degli strumenti e delle procedure amministrative e dei poteri locali alle esigenze dinamiche dell'organizzazione dell'attività industriale produttiva attraverso la creazione di zone in cui vivono UE in regole coerenti con tale esigenza penso per esempio a ipotesi di zone franche
E i poteri locali orientati a controlli dei risultati avvalendosi anche di strutture specializzate più de di controlli di legittimità
La Borsa
Alla giurisprudenza ordinaria
Il superamento del ruolo del Parlamento delle altre istituzioni pubbliche in materia di contrattazione collettiva delle condizioni di lavoro dei dipendenti della pubblica amministrazione assoggettandola alla sola regolamentazione civilistiche
Così come il sindacato confederale sta contrattando in questi mesi nei confronti del governo
Si tratta ovviamente di misure di riforma molto impegnative Mannoni illuministiche e se vengono praticate in diversi Paesi europei con esiti positivi
Accanto a questo ci vogliono alcune condizioni da parte delle regioni
Noi riteniamo che giustamente le regioni devono richiedere più poteri più funzioni più risorse più spazio di autonomia
Ma accanto a questo bisogna che rendano la loro azione anche nella gestione e nell'amministrazione dei poteri e delle funzioni che già hanno oggi più adeguata allo svolgimento di questo nuovo ruolo che si rivendica sul piano dell'assetto istituzionale
Quando giustamente si rivendica un maggiore intervento ordinario nel Mezzogiorno dobbiamo anche capire che una buona responsabilità grava sulle stesse amministrazioni locali meridionale
Ci sono alcuni problemi
Che il riguardano funzioni essenziali delle regioni e che oggi presentano limiti e carenze e che sono e che determinano anche un'insufficiente stanziamento governativo dall'atto dell'intervento ordinario
Cito per esempio la formazione professionale che qua in relazione agli scenari indicati rappresenta un fattore strategico di sviluppo
Eppure la situazione della formazione professionale regionale nel Paese non solo nel Mezzogiorno ma anche nel Mezzogiorno e sicuramente inadeguata
Qua c'è un problema di ristrutturazione e anche di progettazione di iniziativa politica delle regioni
Tra l'altro c'è c'è in discussione al Senato un disegno di legge sull'innalzamento dell'obbligo scolastico a mio avviso punitivo del sistema di formazione regionale
E questo avviene in una insufficiente ruolo del coordinamento delle Regioni
Mi riferisco anche al ruolo delle regioni meridionali in materia di gestione dei programmi integrati mediterranei e dei fondi strutturali della CEE questo non sono fichi secchi come qualcuno ha detto stamane
Solo una parte significativa destinata ad aumentare di nuovi investimenti
E qua registriamo carenze di progetti ma soprattutto carenze di realizzazione di gestione e non basta a nasconderci dietro le difficoltà delle procedure comunitarie che peraltro a mio avviso sono migliori di quelle nazionali ne basta indicare le responsabilità del governo che non accompagna in termini finanziari e di sostegno la realizzazione di questi progetti
Penso poi per esempio al ruolo delle regioni non la gestione alla centoquarantadue per la parte che le riguarda più direttamente cioè la definizione delle aree delle città metropolitane
Diciamo chiaramente che su questa materia non si è verificato una vera interlocuzione forte delle regioni nei confronti dello Stato centrale e si è sempre piuttosto cercato di trovare delle soluzioni
Di minima che in tante realtà rappresenta una vera e propria illusione dello spirito della sostanza della centoquarantadue
Voglio dire cioè
Che una maggiore
Impegno anche dello Stato del Governo centrale nei confronti delle Regioni delle regioni meridionali dipende in buona parte dal ruolo concreto dalle battaglie politiche le regioni sono in grado di fare da ultimo e concludo voglio dire compete però una forte responsabilità sul futuro del Mezzogiorno da parte delle forze sociali
Noi ci attendiamo dagli imprenditori una più forte ripresa degli investimenti al Sud oggi al nord Nuovi Investimenti ogni allargamento dalla capacità produttiva incontra crescenti vincoli di mercato del lavoro di territorio di ambiente e quindi ci sono più concrete possibilità di investimento al Sud ma accanto al Investimenti dei grandi gruppi occorre soprattutto dalle organizzazioni imprenditoriali creare quella cultura imprenditoriale quelle imprenditorialità diffusa che rappresenta il vero fattore di successo di un nuovo di una nuova fase di sviluppo per quanto riguarda il sindacato
Devo dire anche tranquillizzando il professor cuoco questa mattina ha detto le contrattazioni sindacali sono contro il Mezzogiorno
Non da oggi noi abbiamo sempre detto che se c'è un problema di costo del lavoro e stiamo discutendo l'occulto una controparte riguarda essenzialmente la struttura e la eccessiva incidenza degli oneri contributivi e fiscali sul salario
E per quanto riguarda il Mezzogiorno abbiamo dichiarato disponibilità abbiamo fatto parecchi accordi in termini di salario d'ingresso di modulazione particolare della dinamica salariale di orari di lavoro di utilizzo degli impianti in modo tale da creare un differenziale in termini di migliori condizioni a favore delle imprese meridionali
Su questo non solo dicevo siamo disponibili ma abbiamo già fatto accordi e siamo pronti a fare fino in fondo la nostra parte
Come sindacato come ci ci rendiamo conto che il Mezzogiorno non è un problema particolare del paese un problema centrale che condizione tutto il futuro del Paese l'Italia entrerà in Europa si saprà risolvere
Adeguatamente il problema meridionale come condizione basilare per creare i livelli di efficienza di produttività di competitività nei mercati internazionali e di civiltà in modo tale da essere competitiva anche su questo terreno con il i Paesi più evoluti
Per quanto riguarda la CISL in particolare voglio dire che siamo e vogliamo essere soggetto di sviluppo lo siamo stati fin dall'inizio voglio ricordare solamente l'azione di pastore in termini di innovazione del sindacato meridionale la formazione dei quadri
Un ruolo militante del sindacato che è stato forse uno dei fattori principali se non il fattore decisivo nella realizzazione di quella fase di industrializzazione prestata concludo Presidente
Che è stata sicuramente la fase più esaltante dello sviluppo meridionale con la stessa tensione civile e con lo stesso impegno la stessa determinazione vogliamo riprendere il nostro impegno anche in questa nuova fase negli anni novanta grazie
Io volevo ricordare che noi siamo onorati e compiaciuti di ricevere il contributo da parte di tutti però abbiamo anche questione di tempo per cui raccomandiamo ancora una volta di stare nel tempo stabilito e precisamente vorrei raccomandare anche a l'onorevole Sabino che ha chiesto di parlare e ne ha facoltà
Unitamente Boy all'onorevole Sanza di stare nei cinque minuti perché diversamente
Sono costretto
Beh va bene mi sforzerò onorevole presidente con tutto con tutta la buona intenzione
Io
Sarò certamente anche
Attratto
Perché è stato un intervento estremamente significativo
Dalla emozione che mi ha dato l'intervento dell'onorevole Colombo
Ma prima di subire questa attrazione
Vorrei ritornare su un concetto che mi pare anche nell'ultimo intervento alquanto controverso
Il concetto di spesa ordinaria
Che non è la formazione professionale la quale ha tanti problemi irrisolti essendo una struttura di raccordo tra un mercato che non c'è è una scuola che non è riformata e che quindi non può non subire l'affetto di due crisi alle quali è costretta a riferirsi va speso ordinaria quella che è stata anche definita
Di importanza marginale è quella che fa la differenza di civiltà tra nord esso perché la spesa ordinaria è la spessa che fanno i comuni che sono lo Stato per i cittadini che sono l'unica dimensione di partecipazione alla vita civile politica da parte dei cittadini
E quindi la spesa ordinaria è la Spesal per una città per un ambiente civile dove ci siano i servizi e dove ci siano le ricadute
Sul capitale umano di questi servizi
Mancando questo scenario che è uno scenario di civiltà il Nord l'ha conquistato con una storia diversa dal sud non è il caso di fare riferimenti storici in cinque minuti
Però è un dato di fatto che oggi la differente additività è segnata nel nostro Paese dalla maniera in cui è spezza las pesa ordina quando sì Gala un intervento straordinario in una spessa ordinaria inesistente vasi Galli in uno scenario che ci amiamo la famosa desertificazione la cattedrale nel deserto
La mancanza di spesa ordinaria
è anche responsabile del modo in cui viene selezionata la classe dirigente
Perché se non ci sono quattrini da spendere un sindaco buono è identico ad un sindaco sciocco
Un sindaco onesto è evidente è la notte di hegeliana memoria in cui anche le vacche bianche sono neri
Questo concetto il presidente Colombo l'ha firmato perché Espresso in un documento firmato da Golo dame danzante da tutti i deputati dalla basilica di Valona in griglia mozione Basilicata
Che credo che qualcuno abbia letto che il Parlamento ha approvato con trecentosettantacinque voti a favore
E che il ministro dovrebbe dovrebbe attenuare se avessi poteri di coordinamento che gli prescrive la legge sei avesse i pro se avessi poteri di coordinamento sei avete ci sono scritti ministero
Per il coordinamento allora
La spesa ordinaria e quella che noi chiediamo per rendere efficace la spesa straordinaria quella che si riferisce ai progetti di grande respiro che non possono essere fatte a livello comunale
Io a livello regionale l'indiscreto dopo un'esperienza che ho fatto di dodici anni
Ci siano i programmi
Ma non le gestioni troppi vogliamo appaltare tutti vogliono apportare in questo Paese
Tutti vogliono fare lavori pubblici facciamo rifare in due posti soltanto la leggo comuni dove i cittadini possono controllare alle Province poi tutti no tutti i programmi anche gli sovrintendente
Ai beni culturali sovrintenda no controllino programmino Manon gestiscano perché in Italia abbiamo questo assurdo che per varare la Torre di Pisa
Avevamo Gendo miliardi Latorre pendeva e stava per cadere non riuscivamo a vararla perché c'era una diatriba tra il ministro dei Beni culturali e il ministro dei lavori pubblici OP dovesse gestire i cento miliardi
Abbiamo dovuto inventare udite udite
Abbiamo nominerà una commissione di scienziati che gestisce non solo il progetto il programma ma gestisce Filandia mento
Allora io mi ritrovo fatta questa precisazione in gran parte dell'analisi
Che ha fatto stamattina il presidente Colombo
E sono particolarmente toccato dallo spessore della sua testimonianza non è di tutti avere l'onestà
La chiarezza la passione che ha avuto con loro
Sentire dire rame che quando Colombera sul balcone a avevo i pantaloni corti le cose che ha detto Colombo qua accresce enormemente la mia stima perché Colombo non è uno qualsiasi
Ma è quello che
Ha fatto la Democrazia Cristiana fatto la Basilicata è quello per il quale la Basilicata diciamolo francamente ha avuto a livello nazionale anche forse una udienza è maggiore di quella che
Gli spettavano per i seicento mila abitanti dobbiamo dire la verità però la sua testimonianza è particolarmente significativa particolarmente importante
è particolarmente impegnative partiva perché perché quando Colombo dice
Certo
Non vorrei pretendere che Tolo voti perché
Voi ascoltate se poi ascolti il resto del mio discorso può darsi che dopo di me invece votare non
Ecco allora ascoltami approva io proverò in dando a convincerti
Quando Colombo dice al molta Nostalgia
Di Menghi inanella di persone rispettabilissime
Rispettabili si tratta di chiederci come mai da me in Lionello Colombo eccelle siamo arrivata bocciati Coviello acqua assaliti
Cioè com'è che poi da quel livello lì siamo passati qui cioè non basta leader non basta dire perché siamo caduti dando in basso bisogna cercare di capire perché
Bisogna cercare di capire perché è già stato questo calo persone rispettabilissime come lo erano quelli della Destra storica
La destra storica è rimasta famosa nei libri di storia perché era onesta aveva il senso dello Stato
Molto di più di quando ce l'hanno tanti Cha quindi che fanno la politica oggi che fanno la politica per vendersi lo Stato diciamoci la la la franchezza la verità dei fatti però dico qual è stato hanno avuto il senso questi personaggi di uno Stato accentrato nel quale il ministro per il coordinamento di fronte ad un voto massiccio unitario del Parlamento
E di certe cose però bisogna leggere quando uno firma a un certo punto mi dice ma io non Gordini niente
Se io devo chiamare la spesa ordinaria coordinarsi per il Mezzogiorno non mi risponde manco non ci vuol venire
Prendili Prandini ecco non ci va ma ha detto lui allora il problema che ci rimanga qui
Caro presidente Colombo non è il risanamento dall'economia sia dalla balistica o mia Emo no ma quella palate venti minuti sono sette no eh fammi venire ragionamento se non mi interrompo finisco prima
Allora il problema qual è non si tratta di scoprire l'acqua calda che ci vuole un risanamento dell'economia perché se no il Sud chilo saldo dove sui soldi
Il problema è come Risi amiamo l'economia con uno stato scassi altissimo con un Parlamento cominciamo dal Parlamento il quale vota il Bilancio fra le tante volta voglio dire il Governo
Ne approva il programma poi non di ritiene impegnato a discutere il programma del governo
Per cui sei deputati vogliono dare un contributo sui grandi Problemi del Paese su cui si è costituito il governo
Perdono tempo
Perché anche se tu fai una proposta importante sulla pubblica amministrazione
Va sotto l'amore dei sei mila atti camera che non verranno mai discusso lo stesso Governo può sfuggire agli impegni per il quale si è presentato è approdato perché quel governo
Poiché tutti devono essere d'accordo i capigruppo per fare l'ordine del giorno
Sicuramente non verrà chiamato a a fare le cose in Parlamento per le quali ha chiesto la fiducia un Parlamento così un Parlamento sciocco dobbiamo avere il coraggio di dirlo
Per non dire come si fanno le leggi e come si fa dribblare la partecipazione dei rappresentanti del popolo un un Parlamento che andava bene a Costantinopoli quando i tutti erano lontani non quando i turchi erano sotto casa
Un governo
Che è chiuso arroccato
Il reddito nell'auto Grazia
Vogliamo parlare di droga dobbiamo fare una legge con i soldi per combattere l'altro
Quarantanove combatto con la scorta la droga si combatte con l'urbanistica non facendo i quartieri come quello di Gadda laddove si combatte con un governo che sia in grado di coordinarsi di programma las pesa ordinaria quando vediamo Valtellina chiediamo un nuovo Stato perché è evidente che questo scassati stimo stato non è in grado di programma
Quando tenta di farlo il Parlamento il governo risponde non sono in grado di coordinare
Allora signora non la facciamo lunghi il punto che secondo me addolora il presidente Colombo è che ha dolori anche noi
Che finiremo per cadere come lui nella trappola che noi avremo noi stessi con nostre mani stesa
è il fatto che l'analisi si ferma alla economicità del problema ma non giunge al cuore del problema con uno stato che è ancora quello borbonico al meglio quello francese e noi abbiamo eredità delle prefetture e così via che strangola le autonomie locali Canon condendo con la spesa ordinaria programmata un livello adeguato di civiltà con questo Stato
Non diamo in grado nemmeno di spendere bene la spesa straordinaria mi pare prodigio estraendo
Non diamo Manin dati fare quell'allora
Io mi auguro che ci sia un'analisi più pagata che non si dica alla no ha detto che se la spesa ordinaria cade non c'è l'attesa straordinario mi sono
Diventa sostitutivo Manon brutta rango perché con una spesa straordinaria fai una classe dirigente di un certo tipo chi aggancia a dar Roma avrà la spesa straordinaria chi non è agganciata anche del più dritto non avrà la spesa straordinaria la spesa ordinari ma la spesa ordinaria sia
Se la programmazione è se eletti i cittadini in condizione di partecipare il problema e quindi è di democrazia e dista quando alla sinistra
Beh io questo non la posso accettare il resto lo quasi accettato l'onorevole Colombo che quasi quasi i guai del Mezzogiorno del Paese deriverebbero dal fatto che la sinistra disturbato il il manovratore ha dato fastidio alla DC che comandava
Come se ATC non comanda Senghore
Se il problema fosse quello della stabilità
è di una sinistra debole ci sono tutte e due c'è un regime stabile da quarant'anni e c'è un archivista è un liberal grondano niente possiamo essere contenti risolviamo il pronto al Mezzogiorno che con da questa sinistra
Il re edita finora in un rapporto dialettico strano con questo con questo ideale del comunismo trovammo vado amo fare un abbiamo partorito un'idea di Stato moderno in questo
Nostro versante del mondo chiuso e allora voglio dire io mi auguro che la sinistra perché da altre parti difficilmente può venire la rigenerazione da altre parti non viene recepito gli equilibri di potere e gli interessi
Anche se Martino s'arrabbi potremo la corte Gualdo riprendere sarebbe che non dà torto infatti civetta dove vuoi dietro il convento delle Carmelitane scale cioè sentirà arma ma che veniva
Fine pure pure pure nell'agire su come allora per concludere io mi auguro io mi auguro
Io mi ha eccetto Storia Geografia come voi B ma perché vi sentite Rizza e la colomba ha detto che i guai
Dell'Italia deriva dal fatto che la sinistra voleva colpire il monopolio democristiano io mi auguravo che la sinistra abbia la capacità di superarle in monopolio democristiano ma non a casaccio no non alla rinfusa non da Armata Brancaleone qual è oggi che non conta niente ed è per questo colpevole dalla situazione ma con un Progetto dista doppie faccia finalmente la partecipazione democratica è la rigenerazione di questo Paese diversamente ho concluso non si risolve non sono dei risolva la questione meridionale
Ma il Sud che ha imparato tutti i trucchi Vietti il Nord abbia imparato tutti tutti
Tutti
Fammi finire
Il nord ein Barak tutti i trucchi i nostri sulla spesa straordinaria sulla spesa emergenziale
Ha imparato financo il trucco borbonico forche farine feste tant'è che per la festa di Cristoforo Colombo tra Prandelli è il nostro parlamento andranno a Genova cinque cinque Linda miliardi per fare una festa non è poco certo anche il neosindaco mai non batte una questione di partito
Faccio una questione di cultura di mentalità e di sviluppo democratico la radice del problema anche questo nostro Illy
Nella partecipazione della gente grazie
Onorevole Franzoni prego
Tenda raccomanda
Ma io non sono
Per cortesia
Credo che a mezzogiorno e anche questo cavernicola
Perché rischiamo
Nel Mezzogiorno dove ancora le le che
Non sono attecchito
Di fare
Testimonianza
Di
Rifiuto delle istituzioni
Se le testimonianze
Autorevoli
Dei politici
Di chi ha responsabilità nelle istituzioni del Paese
Parlamentari consiglieri regionali
Fino all'ultimo consigliere comunale
Non concorre nel modificare il meccanismo che non funziona
Bensì
Denuncia la situazione
Di
Carenza di sfascio
Di disaggregazione
L'imprenditore che ha parlato oggi
La platea che fa opinione pubblica si chiede
Da chi devono venire le soluzioni per questi meccanismi che non funzionano
Io credo che noi abbiamo responsabilità riversa
Quando si apre il discorso
Maggioranza di ci
Governo coalizioni io credo che la battaglia di Nikolajewka sta nell'ambito del gruppo parlamentare socialista che deve
Volgere a rifiutare una coalizione con la democrazia cristiana se la democrazia cristiana porta avanti un meccanismo di governo che non governa
Io sono su queste attese per quando riguarda il referendum del resto è dato noto io credo che il parlamentare non debba sottoscrivere il referendum
Perché è deputato dalla dall'elettorato a modificare i meccanismi legislativi e costituzionale con il ruolo e che la democrazia dal parlamentare quello cioè di modificare nell'ambito parlamentare i sistemi che non funziona
Noi qui mi pare che son vertiamo tutto
Rischiamo di non avere più dialogo tra classe dirigente e paese
Che al nord e questo ha dato vita alle leghe
Nel Mezzogiorno probabilmente oggi ci fermiamo alla Babele
Ma le testimonianze di qualsiasi spessore essi siano
Devono essere finalizzati ad una proposto se no è meglio la dizione o una frase del Cancer che diceva che poi alla fine tutto si uniforma
Tutto muore
Ora nel Mezzogiorno stiamo fermi oppure acceleriamo il processo di disgregazione perché tanto tutto muore tutto Morra
Non lo acceleriamo se abbiamo comportamenti non costruttivi come pure qui alla appaiano in alcune nostre
Riflessioni
Amici miei io ritenga voglio essere propositivo perché voglio stare nei nei termini
Ma noi dobbiamo salvare lo stato del sistema democratico quello che a fare il confronto tra i partiti e chi ha idee diverse esponga in modo che verifichiamo quali convergenze ci sono quali divergenze ci sono
Beh un dato sulla questione Mezzogiorno importante mi pare che viene da alcune relazioni degli amici professori che si sono qui succede succeduto
Bisogna avere la capacità oggi prima di fare una proposta
Di leggere le tendenze le tendenze nuove e tendenze economiche anche con riferimenti istituzionali
Sul piano nazionale e perché no anche sul piano internazionale
Se noi non abbiamo questi riferimenti credo che anche la proposta qualunque essa sia che faremo per modificare l'intervento straordinario rischia di essere una profonda con una proposta
Minimale una micro proposto una proposta di provincia una proposta dal Sud una proposta che non ha un'idea forza come quelle dei padri fondatori dell'intervento straordinaria
Allora io dirò subito vado sinteticamente
Che il quadro economico direi meglio il quadro macro economico nazionale sta condizionando negli ultimi tempi e condizionerà sempre di più
La politica di sviluppo del Mezzogiorno
Sono stati richiamati qui dagli gli amici che più seguono queste vicende non so da Antonio ieri sera poi stamane
Aldo Romano Da Empoli e sono stati richiamati alcune politiche nazionali che hanno decisamente condizionato lo sviluppo
Dal Mezzogiorno la legge ottocentosessantatré quella che ha favorito l'ha detto bene Colombo stamane i contratti formazione lavoro sono state risorse che sono andate al centro nord del Paese
Io sono stato relatore alla fine degli anni Settanta della legge sei sette cinque mi di mese come uomo del Mezzogiorno per quella legge di politica industriale che veniva a rilanciare
Il processo produttivo del centro nord del Paese
Per quando riguardava la crisi istituzionale era congiunturale in quel momento
Ecco andati tutti al nord del nostro Paese ai colleghi le scelte macroeconomiche scusa Gerardo
Per scelte macroeconomiche condizionano fortemente la politica di sviluppo nel Mezzogiorno
Cioè abbiamo avuto la dabbenaggine aderire per nove anni al Mezzogiorno diamo cento venti mila miliardi
Quando abbiamo sofferto di questa città
Questi Gendo venti mila miliardi ce lo sentiamo ripetere tutti i giorni in ogni angolo del Parlamento no che abbiamo centoventi mila miliardi e poi sono serviti questi centoventi mila miliardi secondo i dati espresse qui da da Empoli stamattina presentati puntualmente la
I presidenti delle
Ed è chiaro che a Roma anni che tu incontrerai innumerevoli difficoltà oggi se vuoi rilanciare a bocce ferme dello scenario economico finanziario nazionale la politica
Dell'intervento straordinario la politica fare un intervento aggiuntivo nel Mezzogiorno
Perché se non ci sono riferimenti certi di economia nazionale se la legge finanziaria è quella che difficoltà di metterlo appunto a livello di governo stravolta nei passaggi
La parlamentari credo che un qualsiasi intervento finalizzato per il Mezzogiorno da questo scelte
è fortemente condizioni
Ma siccome questo è il dato e non è che lo possiamo modificare con la nostra riflessione
Allora vediamo se all'ATER possiamo in un qualche modo camminare per non aggravare il divario tra il Nord il Sud
Del paese
E allora io incominciò a dire che nove dobbiamo realizzare alcune innovazione nel nostro Mezzogiorno considerando anche sostanzialmente consumate due politiche che qualche effetto lo hanno prodotto dell'intervento straordinario
La politica degli investimenti pubblici le opere pubbliche
Al di là di come si sono gestite dico per questo è un discorso complessivo noi diciamo
Anche gli amici del nord che ci criminalizzano per l'intervento straordinario che anche l'intervento ordinario è fatto sostanzialmente con le stesse procedure allora non si capisce perché no non si devono dare i fondi dall'intervento straordinario
E poiché ci sono quelli dello non ci sono quelli dell'intervento ordinario quando poi il meccanismo dell'utilizzo di questi fondi e i tempi ma è un un modo come non dare disponibilità nel Bilancio dello Stato per provvidenze aggiunse vive
A favore del Mezzogiorno allo la politica delle opere pubbliche diventa residuale va completata probabilmente su questo il soggetto primario non non probabilmente certamente su questo sì certo primarie la Regione
Su questo quel discorso di completamente o di progetti che riguardano le infrastrutture residuo non le grandi scelte e anche la politica degli incentivi la politica degli incentivi non so chi lo ha proposto questo lo ha richiamato questa mattina puntualmente si ferma ancora a due dati fondamentali l'aiuto sul versante del credito il sistema creditizio è in un qualche modo l'agevolazione sul versante del lavoro
Gli incentivi veri se leggiamo gli scenari internazionali possono essere diversi e credo vanno letti incentivi diverse allora anche nel Mezzogiorno le realtà delle varie province
Non sono tutte uguali anche le distanze dai grandi mercati non sono tutti uguali
Tutte uguali perché per esempio tra incentivi non si considerano a aiuti le né nel settore dei trasporti aiuti in alcune realtà del software aiuti in su alcuni versanti di tecnologie avanzate
Non solo utilizzando anche se io esprimo una valutazione positiva l'azione organica numero due che ha portati in alcune realtà del Mezzogiorno
Innovazione e tecnologia
Ma anche sul dato proprio dell'impresa l'impresa
Come soggetto che produce è che deve conquistare i mercati non solo i mercati meridionale Acqui lo dobbiamo dire agli imprenditori che avvengono nel Mezzogiorno qualche volta
L'imprenditore viene qui perché pensa soltanto al processo produttivo no
Poi e col come devono vendere quello che producono essa affidano al politico questo non è compito del politico è compito dell'imprenditore che deve prima di intraprendere un'iniziativa conoscere
Qual è lo scenario del mercato è su quel mercato andare a calare i suoi protetti che devono costare a livello concorrenziale sul mercato allora perché quei prodotti siano prodotti di qualità
E abbiano o un prezzo concorrenziale lì dobbiamo fare delle politiche che siano delle politiche
Vincenti allora ci vuole ci vuole innovazione e ci vuole quella che scrive qui ha chiamato da Antonio correttamente immaterialità perché immaterialità è un concetto imprendibili vivo corretto che serve a dare spessore ai processi di sviluppo
Io credo che se noi mettiamo in cantiere uno studio di questo genere come innovare sul versante produttivo del nostro Mezzogiorno probabilmente cominciamo a capirci che cosa vogliamo fare
E per rinnovare capire che cosa vogliamo fare dobbiamo leggere perlomeno tre scenari e lo dico agli amici che mi ascolti
Uno scenario è di economico europeo della comunità
Uno scenario dell'intervento ordinario è un altro dell'intervento straordinario
Agli amici delle regioni bisogna dire questo è il dato che il recupero abbastanza puntuale della relazione di D'Onofrio di ieri sera che l'impalcatura istituzionale che viene a nascere
A livello comunitario supera di molto ormai i confini nazionali dei dodici Paesi della Comunità europea
è davanti a noi sarà più efficace
L'intervento regionale che promuoverà la Comunità economica europea
Di quando non sarà efficace all'intervento straordinario che porremo in essere attraversi mezzi finanziari del Bilancio dello Stato italiano ecco allora
Raccordare a livello romano un discorso più coerente terrà progettazione e programmazione regionale con la programmazione della comunità economica
Europea
Concludo per dire al ministro che abbiamo lo dico in termini di contributo finalizzato abbiamo Problemi immediati e problemi di prospettiva per dare anche un senso alto nostri lavori Carlo salito problemi immediati sono a mio avviso completare il programma della sessantaquattro e quindi a livello parlamentari colleghi sostenere la battaglia del ministro noi del Mezzogiorno in modo particolare per a vere
La disponibilità attraverso la nuova normativa dei miliardi che ci servono fino al novantatré per completare l'intervento previsto dalla legge sessantaquattro
Poi in prospettiva
Guardare e non confondere i due momenti
Guardare con attenzione a meccanismi nuovi che tengono conto dei cambiamenti istituzionali in essere nel nostro Paese letti in uno scenario internazionale con quelle che sono le risorse disponibile sul piano nazionale è infine terzo sul piano locale del Mezzogiorno un incontro serio tra forze politiche
Forse imprenditoriali imprendibile e mondo del lavoro per vedere se si può accompagnare un processo di sviluppo del Mezzogiorno d'Italia affidando al ministro in questo caso una considerazione che è doveroso fare
Ormai le realtà meridionali non sono più le stesse
Lì c'è una forzatura forze della del segnale rosso no è forse letta leggere no da leggere in termini demografici no allora avere tutto il Lazio le Marche a sostegno della politica
Del Mezzogiorno assenso però stiamo attenti che averli su questo versante
Poi significa anche pagare sull'altro versante dei mezzi né a mettere a disposizione
Ma la fascia adriatica è il mio concetto conclusivo non è identica alla fascia Tirrenica
Delle regioni del Mezzogiorno hanno oggi una capacità amministrativa e anche una capacità di struttura progettuale diversa da altre regioni della dello stesso mezzogiorno e se qualcuno dice
L'abbiamo Cile mani dell'intervento sto sull'intervento straordinario vediamo se le regioni sono in grado di camminare
Da sole in questo momento beh io avrei qualche dubbio non credo che tutte le regioni eccome il bambino che deve imparare a nuotare nella piscina lo votiamo sei nuota si salva S. va giù è morto
E questo potrebbe essere il caso il delle regioni meridionali le votiamo e nella SPES Cina ci sarà chi voterà ma ci sarà anche chi Morra
E io credo che questo discorso dividere per fortemente le regioni meridionali non mi pare che sia una scelta che possiamo sostenere mentre più correttamente ad avere un intervento straordinario ancora in grado di raccordare quell'esigenza residuale che ancora si denunciano sul territorio meridionale grazie
Ringrazio l'onorevole Sanza per il contributo che ha voluto portare non so cari amici se vi siete accorti le regioni meridionali si sono costituite in squadra io faccio parte di questa squadra mi tocca recitare
La mia parte lo faccio molto volentieri cercando di portare il contributo mio e dell'esperienza che ha vissuto la Regione Abruzzo per quanto riguarda l'intervento
Straordinario per il Mezzogiorno
In apertura però mi piace ringraziare l'amico Boccetti tutti quanti gli altri amici della Basilicata e che hanno organizzato questo incontro
Che fa riferimento un pochettino all'incontro che abbiamo avuto all'Aquila è che precede un incontro che avremo prima o dopo Natale
Signor libere in Abruzzo ma che poi seguiranno altri incontri dove discuteremo all'Aquila delle regioni
E della comunità economica europea come dovremmo noi attrezzarci
Dicevo prima rispondendo all'ingegnere Mazzotti perché ci siamo riuniti noi regioni meridionali in fondo poi anche il mio intervento fa riferimento a queste perché siamo consapevoli che noi come Regione Meridionale siamo siamo cresciuti che il Mezzogiorno non è più omogeneo
Che noi abbiamo la capacità la possibilità di dare il contributo al dibattito che si stanno sviluppando a livello nazionale e direi anche a livello comunitario per quanto riguarda l'assetto istituzionale normativo che ci vogliamo dare negli anni avvenire
E allora
Gli interpreti
Il Sud presenta ormai al suo interno notevole differenziazione ne parlavo prima anche con il ministro Manni a volte è più forte più profonde di quello che lo caratterizzano nei confronti con il resto d'Italia
Basti pensare alle molte zone dell'Est
In cui emergono sia pure con contraddizioni molte tratti del cosiddetto sviluppo modello di sviluppo Adriatico alle quali si contrappongono però un Ovest e spesso in profonda difficoltà
Troviamo quindi aree in cui sono falliti i programmi di industrializzazione ma anche aree di nuove industrializzazione e dare in cui prendono corpo
E si affermano iniziative del terziario avanzato
Troviamo ancora zone in cui il problema dell'ordine pubblico e assolutamente prioritarie
E zone di consolidata e civile connivenze infine grandi aree metropolitane aree di sviluppo rubare diffuse e darei ancora tipicamente rurale
Emergono insomma tante differenze e problematiche troppo spesso specifiche segno da un lato di una realtà il movimento dall'altro che non è più consentito ragionare ed operare come se ci si trovasse di fronte ad una entità omogenea
A questa prima considerazione segue naturalmente rari la riflessione che non è affatto vero per il sud va male
Che rappresenta come qualcuno afferma un posto ingoia miliardi incapace di offrire una qualche positiva risposta
Una sorta di palla al piede dell'intera economia italiana come sosteneva ieri sera il professore ad Antonio nelle considerazione che iniziale del suo intervento
Non si può non ricordare che in effetti ai segnali negativi che pure ci sono fanno da contrappunto trasformazioni importanti e positivi segnali di sviluppo
Ci troviamo di fronte ad un groppo prepotente alternarsi di specificità territoriali
Vi sono delle aree che indubbiamente hanno registrato notevoli progressi pur se tra luci ed ombre
I principali indicatori macroeconomici di queste aree descrivono una situazione socio economica che si avvia ad essere ormai prossima ai valori medi nazionali
In queste aree si è andato formando un tessuto di piccole e medie imprese anche con il con involge il mento di una imprenditoria locale
Vita i tassi di formazione di nuove imprese sono incoraggianti
Mostrando in sostanza una forte mobilità lo ricordava questa mattina il professor Dario emboli quando diceva che addirittura le regioni meridionali hanno registrato una crescita superiore alle regioni del centro nord
Qui voglio sottolineare la logica veramente innovativa di questo importante strumento dell'intervento straordinario
Perché si sono avuti buoni veri successi attraverso la legge mi riferisco alla legge De Vito sulla base di queste considerazioni e necessariamente sintetiche certamente non esauriente ritengo che non si possa parlare di successo dell'intervento straordinario pur se il processo di sviluppo avviato va portata a compimento
Esistono infatti elementi per ritenere che il segno di una realtà in evoluzione non venga reso dalle statistica ufficiale
Ma è riscontrabile il nascere l'affermarsi sia pure in aree circoscritte di una cultura imprenditoriale
Di nuove capacità gestionale anche nella pubblica amministrazione in uno di quei valori immateriali finora ritenute estranei alla tradizione economica meridionale
Questo non vuol dire che dobbiamo sottacere le troppe deficienze la continua instabilità normativa dirigenziale
Le enormi lungaggini burocratiche lei inutile dannose sovrapposizioni istruttorie che spesso hanno portato a colpevolizzare l'ente Regione divenuto cassa di risonanza delle contraddizione dell'ambiguità e delle deficienze che pure ci sono a carico delle Regioni ma spesse volte registriamo invece siamo rappresentiamo la cassa di risonanza di quelle manchevolezze che si verificano altrove
La riflessione le considerazioni che ho esposto e manifestano come forse siamo un po'tutti prigionieri di schemi ormai desueti di una certa accondiscendenza alla generalizzazione da posizione preconcetta
Una politica di riequilibrio di sviluppo regionale dunque quando mai necessaria
Diranno direi che anziché oggi in distanziarsi mentre registriamo i primi segni di una accelerazione del processo di crescita del Mezzogiorno nel suo complesso
Peraltro la necessità di politica regionale state anche di recente ribadita dalla gente
Che si accinge come il nuoto a riorganizzare l'intera materia non certo a cancellarla
E la politica di aiuti regionali
Velocemente perseguito da tutti gli altri Stati membri della Comunità prova ne sia l'elevato livello di utilizzazione dei fondi comunitari che Studies che tali Stati riescono a conseguire io effettui e in questo sono d'accordo con D'Antonio la politica economica non può essere più gestita attraverso strategie nazionali indipendente dal quadro comunitario
Non è più una questione di volontà politica ma di obblighi derivanti dal processo di unificazione
Anche dalla recente comunicazione della Commissione delle Comunità al consiglio e al Parlamento dell'Europa Europa due mila emerge chiaramente
Che l'Europa si muove nei suoi programmi e nelle sue prospettive di nuovi assetti istituzionali
Verso un'Europa delle Regioni ad elevata coesione sociale
Abbiamo respinto la proposta le proposte di un'Europa a due velocità il Paese e la sua credibilità impongono di rifiutare una crescita interna a due velocità
La linea da percorrere alla luce della posizione e dei nuovi indirizzi comunitari è quella di una riqualificazione dell'intervento
Di un tuo costante aggiornamento negli strumenti e nelle modalità attuative uno dell'azione alla profonda modificazione e dall'accelerate evoluzione da un lato dello scenario comunitario dall'altro e delle situazioni regionali
In effetti non è improponibile alle isole alle soglie del contenimento del mercato unico europeo una interruzione delle politiche di riequilibrio
Gli tanti sforzi che si stanno producendo in tante aree del Mezzogiorno per conseguire uno sviluppo autopromozione Ivo nel caso di una interruzione sarebbero vanificati
Rischiando così di perdere per questa via anni di duro cammino quella definitiva esclusione dal circuito delle economie avanzate
Pensiamo agli aiuti all'imprenditorialità ed al sistema produttivo al settore dei servizi alle imprese
Alle strutture per il trasferimento dell'innovazione tecnologica alla necessità di formazione di elevato di elevato profilo il famoso fattore umano alla riqualificazione dell'offerta turistica
Al completamento di alcune grandi infrastrutture di base si tratta dunque di promuovere nuovi obiettivi
Specifici si delle singole realtà regionali che non comportano necessariamente massicci trasferimenti di capitali essendo preminente lo sviluppo dei processi di qualità rispetto agli sviluppi meramente quantitativi
In questo contesto fargli affermato pertanto la centralità del soggetto Regione in armonia con le linee di riforma istituzionale ecco gli indirizzi della Comunità economica europea
Io ritengo infatti di scarsa importanza la denominazione dei nuovi strumenti di intervento
Siano essi progetti strategici o qualche altro ma di assoluto rilievo per il contenuto degli interventi risponda alla specificità e dalle esigenze per la programmazione dello sviluppo della regione
Necessario come pena approva
Le regioni meridionali
Onorevole ministro ritengono che la sua sensibilità e la sua formazione poco culturale spingeranno verso il riconoscimento di queste istanze di cooperazione di sussidiarietà di solidarietà
Diviene così preminente il metodo di produzione di gestione del nuovo intervento
L'un contro l'accordo di programma appare in questo caso lo strumento più adatto per realizzare quel necessario coordinamento quella indispensabile armonica quell'unione di forze e di intelligenze tra Regione ed enti ritorce entrare ma anche al PRA Energia pubblica d'imprenditoria le private
Uno strumento che le Regioni hanno positivamente sperimentato per l'attuazione del programma triennale per l'ambiente intatti attraverso l'accordo potranno emergere le specificità
Potranno coordinarsi gli interventi anche a livello degli altri Enti centrale dello Stato come sappiamo troppo spesso abituati a muoversi secondo e dannose logiche individualistiche ed aziendalistica potranno individuarsi soggette capacità trattorie strumenti e metodi di monitoraggio e controllo
Ed infine potrà essere definito il quadro delle responsabilità fatto questo indispensabile in uno stato di diritto
Io penso che non possiamo parlare di superamento dell'intervento straordinario di un'Italia che vuole pienamente integrarsi con l'Europa riproponendo una guida centralizzata assecondando interventi
Piani di gestione che presupponiamo validi per tutte le multiforme realtà trascurando quell'articolazione quella vivacità territoriale sociale che sono già oggi una positiva realtà
Nel ringraziarvi colgo l'occasione come dicevo all'inizio a conclusione del mio intervento per altri per annunciare
Le nel mese di dicembre o i primi di gennaio organizzeremo come regione meridionale un convegno in Abruzzo dedicato all'Europa all'Europa delle Regioni nella prospettiva del due mila che vuole approfondire
E sottolineare in particolare quei temi dell'integrazione europea e per il ruolo delle regioni per uno sviluppo armonico prepotentemente emerso nell'incontro nel corso di questo incontro
Alto preliminare anche un rinnovato impegno culturali che le regioni meridionali ritengono di volere pienamente testimonianza
Allora
Allora la parola all'onorevole Colucci in rappresentanza del movimento sociale destro nazionale
Signori convegnisti
Ma disse Tezza
Del tempo a disposizione
Mi consente solo
Di esplicitare
Qualche osservazione qualche annotazione a margine del dibattito che si è sviluppato in queste due giornate qui a Maratea
E che ha visto certamente indipendentemente dalla condivisibilità o meno procura delle tesi prospettate
Ha visto certamente dicevo interventi qualificati e di notevole spessore
Al punto in cui è giunto alla gravità del degrado civile
Politico sociale ed economico del Mezzogiorno
E necessario affrontare la situazione con crudo realismo
Attraverso una diagnosi anche impietosa al fine di poter proporre un programma adeguato
Alle necessità e lanciare un progetto di recupero dotato di forte rigore e di grande energia
Di forte un rigore di grande energie per andare in controtendenza
Per il conseguimento dei risultati sperati e finora mai raggiunti
Ma che costituiscono un imprescindibile compito storico dell'intera nazione
L'eliminazione del divario dello sviluppo delle regioni meridionali rispetto al resto dell'Italia e nei prossimi anni rispetto al resto dell'Europa
Anzitutto purtroppo è necessario prendere atto che in questi ultimi tempi la questione meridionale da tutti meridionalisti antiche e recenti percepito e non solo come non più attuale o di estrema rilevanza ma addirittura come una faccenda fastidiosa piuttosto da dimenticare che da affrontare
Nei confronti della politica per il Mezzogiorno si è andato sviluppando infatti negli ultimi decenni
Una generale sfiducia così estesa e profonda da coinvolgere non solo quanti gli hanno un interesse relativo ma addirittura purtroppo gli addetti ai lavori
Questa generale sfiducia a mio avviso ha una duplice motivazione
La delusione
Perché malgrado oltre quarant'anni di massicci investimenti è profusione di vaste energie non si è eliminato il dualismo differenziale della crescita civile ed economica italiana
E la convinzione della incapacità dell'attuale sistema politico di risolvere il problema dell'arretratezza di quasi metà del territorio e della popolazione nazionale
La generale sfiducia è ulteriormente cresciuta negli ultimi tempi in quanto alla alle non raggiunta emette di eliminare o almeno di Rutilio di ridurre la diversità dello sviluppo tra il centro nord e del sud Italia
Si è aggiunto il sostanziale abbandono da parte delle istituzioni intere zone al dominio della criminalità organizzata
Che ha imposto da un lato una costante ipoteca sul governo delle strutture politiche ed amministrative
E dall'altro ha creato una sua retta gestionale dotata di una sorte di sovranità istituzionale normativa a carattere malavitoso in deliberato e purtroppo efficiente antagonismo con le strutture del Paese legale
Mai era successo un fatto del genere
Salvo nei secoli bui quando però non esisteva né le attuali consapevolezze morali e civili nelle auto quali possibilità istituzionali e infrastrutturali
Bisogna insomma prendere atto che dopo quasi mezzo secolo di esistenza questo regime che pure ha operato nell'ambito di un generale trend ascendente dell'economia mondiale
Si trova prigioniere dei risultati della sua insipienza
Questo regime infatti è colpevole primo del più grande debito pubblico mai accumulato nei centotrenta anni di vita dello Stato unitario
Debito che ha già superato l'importo dell'intero prodotto lordo annuale della nazione e che è in continua crescita
Secondo della più completa confusione istituzionale e legislativa che provoca gravi conflitti fra gli organi centrali dello Stato tra questi e quelli periferici è tra lo Stato e le Regioni
Terzo della progressiva paralisi delle attività giudiziarie cui fa riscontro il montante deterioramento dei servizi infrastrutturali sanitario previdenziale dei trasporti e delle comunicazioni quarto
Del totale fallimento della politica meridionalista rivolta a creare condizioni civili ed economiche paritaria delle regioni del Sud e delle isole col resto d'Italia
In questa sede odio ci occupiamo solo di quest'ultimo aspetto anche se abbiamo ritenuto necessario inquadrare la situazione del Mezzogiorno nel quadro più generale della crisi del sistema se si volesse attualizzare
Amici convegnisti in termini di valore della mobilità oggi corrente in Italia si può calcolare che dal mille novecentocinquanta hanno di nascita della Cassa per il Mezzogiorno
Edizione della politica meridionalista del secondo dopoguerra
Per l'intervento straordinario sono stati stanziati non meno di dice di settecento mila miliardi di lire
Dico stanziati ma non spesi perché gli interventi in opere pubbliche incentiva industriali e servizi infrastrutturali nella realtà non sono stati nemmeno la metà
Ultimo nei fatti il caso dello stanziamento dei centoventi mila miliardi previsti nove anni dalla legge sessantaquattro dell'ottantasei
Esauriti da oltre sei mesi dei quali per ammissione concorda degli organi ministeriali nel Mezzogiorno e per i fini previsti dalla legge ne sono stati spesi solo ventiquattro mila ossia appena un quinto
L'incapacità congenita di condurre a termine un'autentica politica per il Mezzogiorno può essere rilevata dalle numerose modifiche di indirizzo di intervento
A portare nel tempo è caratterizzata nei quattro decenni trascorsi dal mille novecentocinquanta ad oggi dalla continua oscillazione tra la preminenza delle opere pubbliche è la priorità per la industrializzazione
Dalla incertezza nell'alternanza della scelta tra poche reti
Di sviluppo dai contrasti tra chi voleva interventi per singoli territori chi per progetti chi a pioggia chi a tappeto chi regionali Kinder regionale
Su tutto una detenzione una tendenziale improvvisazione a rimorchio degli avvenimenti delle calamità locali delle pressioni lobbistiche delle esigenze elettorali dei partiti delle correnti dei notabili
Le Sessa struttura della Cassa per il Mezzogiorno sono andata dopo pochi anni di valida organizzazione progressivamente deteriorandosi generando sempre più trascuratezza nella utilizzazione delle risorse tecniche e materiali
Ed il crescente avvilimento dei quadri dirigenziale dove latini basta pensare a proposito della ipocrisia Dellai responsabilità della classe dirigente al potere che nell'agosto del mille novecentottantaquattro
Dopo quattro proroghe annuali e dopo interminabili diatribe per la lottizzazione di una successiva struttura la legge relativa all'intervento per il Mezzogiorno fu fatta cadere senza render rinnovo nelle bare di altra legge e la cassa fu posta in liquidazione sulla base della legge sui cosiddetti temi enti inutile
Circa la situazione
Che sia andato creando due anni dopo con quella che fu detto la politica della nuova soggetto alita meridionale e dello sviluppo avuto propulsivo delle regioni dei consorzi degli enti locali del Mezzogiorno
Il centrale nella ricordata legge sessantaquattro
Basti pensare che l'allora che da allora ad oggi ossia in cinque anni primo al ministero per l'intervento straordinario per il Mezzogiorno si sono succeduti ben sei ministri ciascuno dei quali ha svolto una politica diverso dall'altro
Aggiungendo alla macchinosità e alle inefficienze prove della legge né contraddizioni delle personali interpretazioni
Secondo si sono aperte furibonde tensioni tra il Dipartimento per il Mezzogiorno
A vita socialista
E l'Agenzia a guida democristiana con compiti di sportello erogatore senza esplicita responsabilità di controllo
Terzo che i cosiddetti enti di promozione settoriale sono stati letteralmente usati dai partiti per dissipare nei fondi alle energie
Fino addirittura al fallimento di uno di essi su denuncia del movimento sociale unico caso di decozione giudiziaria di un ente a partecipazione statale
La critica del movimento sociale in questi anni di non politica del Mezzogiorno
è stata sempre puntuale e tempestiva avendo individuato nelle diverse fasi le costanti deficienze di principio e di attuazione
Ma il movimento sociale non si è limitato solo alla critica perché ha sempre avanzato inascoltato proposte alternative a volte sostitutive a volte migliorative sostanziale non governo del Mezzogiorno
Per quanto riguarda la nuova politica
La nuova politica per il nostro Meridione la nuova politica proposta dal Movimento Sociale Italiano mi limito a quanto espresso negli ultimi tre anni
Si tratta di indirizzi di fondamentale importanza tenendo conto che nel decennio in corso l'Europa si avvia all'unità e dei miti e dell'anima di cui il Mezzogiorno il punto centrale
Si avvia ad essere sempre più il decisivo crocevia
Fra tre continenti l'Europa l'Africa e l'Asia nel suo vicino rientro anzitutto bisogna passare dall'intervento straordinario disorganico e di mero sostegno ad un intervento ordinario programmato è finalizzato conta per ben individuate dichiarate da raggiungere ciascun in modo impegnativo
In secondo luogo far conoscere all'intero Paese e soprattutto al Nord i termini esatti del problema meridionale
Evidenziando che il degrado sociale ed istituzionale nonne dati ripulire alle popolazioni del Meridione ma è stato causato dall'attuale regime partitocratico
Che nel Mezzogiorno sono state investite risorse inferiore al proclamato e che la spesa straordinaria non è stata aggiuntiva ma è in gran parte sostitutiva dell'ordinaria per cui nel Sud o lo Stato certamente non ha speso di più di quanto ha speso per il Centro-Nord
Ed infine che entrare in Europa con un'Italia divisa in due tipi di velocità nello sviluppo significa far contare meno l'Italia intera rispetto alle altre nazioni del continente e penalizzare anche nel nord dell'Italia
Il suo paese civile ed economico infatti ne risulterebbe inevitabilmente ridotto
In terzo luogo il movimento sociale ha impostato un programma decennale risolutivo della questione meridionale sulla base di quattro punti fermi
Primo il Mezzogiorno italiano non deve essere considerata una regione marginale d'Europa
Nel nero ponte di transito con laser con l'Africa ma va evidenziata affermata e valorizzare la sua centralità geopolitica Egeo cono mica nel Mediterraneo
Perciò perseguito una politica di presenza civile e di espansione sociale produttiva dei confronti dei popoli di relax con particolare riguardo al Nordafrica e al Vicino Oriente
Secondo
L'eventuale sviluppo differenziato del Mezzogiorno
Fondato sulla mera erogazione assistenziale sarebbe un peso insopportabile per l'intero Paese oltre che offensivo per la dignità di una popolazione ricca di storia tradizione d'antica civiltà sarebbe irrazionale non utilizzare le capacità umana e le potenzialità territoriale presente oggi impedite ad esprimersi dall'attuale sistema di colonizzazione ai fini elettorali operario dei partiti di potere
è perciò necessario sviluppare in loco iniziative imprenditoriali a carattere innovative o comunque tecnologicamente avanzato terzo
è necessario denunciare l'erogazione massiccia di capitali ai grandi gruppi finanziari
Che spostano nel Mezzogiorno l'impianto di produzioni già mature con il grave rischio che nel volgere di un decennio saranno superate sia come processo sia come prodotto
Continuare a fare del Mezzogiorno la sede di attività in via di superamento farla con il danaro pubblico non può che suscitare ferma e deciso opposizione non solo del Movimento Sociale Italiano ma di tutto alle popolazioni del Meridione
Quarto raggruppare in un unico grande istituto per la parificazione del Mezzogiorno
Tutte le attività disperse nei vari organismi dipartimento agenzie enti di promozione tale istituto dovrebbe avere compiti di progettazione di programmazione
Sulla base di obiettivi specifici affiancando nelle materie di specifica competenza gli organismi dell'amministrazione ordinaria centrale e locale
Tale istituto dotato di mezzi adeguati potrebbe essere
Posto alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio oppure sotto la vigilanza del ministro del Bilancio e della Programmazione
Il movimento sociale italiano
Amici convegnisti inoltre al fine di dare una consistenza propositiva al ruolo mediterraneo nel Mezzogiorno
Nell'epoca che dovrebbe vedere un'accelerazione del processo unitario europeo di cui anche il Mezzogiorno deve far parte a pieno titolo ed in maniera paritaria ha avanzato alcuni però alcune proposte avanzato le linee di un progetto che promuova in aggiunta e di incentivi per un effettivo sviluppo della media e piccola impresa meridionale
Un sistema pluriennale di finanziamenti concordati anche in ambito c'è ai Paesi del Mediterraneo in via di sviluppo per l'acquisto di beni e servizi prodotto nel Mezzogiorno d'Italia
Ciò al fine di utilizzare la domanda estera come forza traente radicante dell'imprenditoria meridionale
Si tratta anche per questa via di garantire il pieno impiego ed adeguati reddito ai lavoratori delle regioni del Sud dove la disoccupazione continua ad essere più che doppia rispetto al Centro-Nord
Il problema in conclusione oggi non è più della esistenza o meno di un ministero per il Mezzogiorno
Il quale essendo senza portafogli già ore di tempi dipende dal ministero del Tesoro per la provvista e quindi non può fare alcuna autonoma politica di sviluppo
Il problema è quello di varare perseguire una politica di autentica programmazione produttivistica e partecipativa delle categorie imprenditoriali e lavoratrici
Guardando oltre il consueto orizzonte temporale e spaziale e bonificando dalla radice la società nazionale attraverso un radicale rivolgimento costituzionale
Una nuova politica programmata impegnativa è concentrata per il Mezzogiorno farebbe già parte di questo auspicato cambiamento in conclusione Amici convegnisti ci pare di poter dire che al di là delle divisioni
Delle differenze o delle eventuali coincidenze delle tesi
Che sono state prospettate in questa sede o in altre sedi una cosa è certa
Il Movimento Sociale Italiano Partito nazionale ma che vanta sin dalla sua nascita determinanti connotazioni meridionalistiche non si sottrarrà certamente alle nuove iniziative proposte
Perché la cosiddetta questione meridionale si avvii a soluzione nel nuovo contesto nazionale si avvia assoluzione nel nuovo contesto europeo grazie
Io vorrei pregare nuovamente chiedo scusa però calze andiamo avanti di questo passo io purtroppo debbo dire che alcuni interventi li dobbiamo spostare a dopo l'intervento del ministro perché il ministro alle sette deve andare via alla parola all'onorevole rinvio
Carriero cercherò di essere Bremen
Ponendo mi soltanto alcune riflessioni
E cercando quindi di porre un problema tanto un certo punto di vista
Quindi mi sottrarrò naturalmente
Dalle analisi sulla situazione del Mezzogiorno
Facendo soltanto riferimento al fatto che ci troviamo di fronte
Ha una logica dell'intervento straordinario che non dobbiamo dimenticare nato prima
E la formazione delle regioni
E ci troviamo quindi di fronte a un sistema
Che ha visto addirittura in una certa fase storica
Sotto l'aspetto anche costituzionale
Dovuto esami se l'intervento straordinario aveva una sua ragione d'essere una sua validità costituzionale nel momento stesso in cui si sono formate le regioni
Perché dico questo perché
Probabilmente un primo
Una prima analisi di tipo culturale rispetto l'intervento straordinario
Passa attraverso questa consapevolezza che ci troviamo di fronte
A una operazione di carattere di intervento che ha avuto indubbiamente una valutazione o positiva rispetto a quegli anni
Prego costituzioni Regione
Una valutazione di quell'intervento se ordinare che successivamente non ha avuto un approfondimento culturale forte nel momento stesso in cui sono state costituite le regioni sostanzialmente rimasta la vecchia impalcatura dell'intervento straordinario e abbiamo posto l'esigenza di dover raccordare questa visione di come poté dire autonomistica autonomistica che veniva fuori dalla Costituzione alle Regioni questa cappa questo potere delle Regioni dover mirare meglio un tipo di intervento se volete anche aggiuntivo rispetto l'intervento ordinario con la il mantenimento della dell'intervento straordinario tout-court
Questo approfondimento di carattere culturale se volete far riferimento poi ah divaricazione profonda che vi è tra l'aspetto del contributo dell'elemento Bing quantificato di carattere finanziario che l'intervento straordinario a nel Mezzogiorno ecco e di come si dibatte nel paese questo aspetto di intervento straordinario sto parlando dell'aspetto tecnico dall'intervento straordinario riferito alle quote aggiuntive rifinanziamento avvio ricordo le parole del dita Empoli
Vi significo gli aspetti Dina di carattere scandalistico che sono dietro a queste operazioni di finanziamento e ricordo soltanto a tutti quanti voi quanto costano le Colombiadi quando è costata la legge sui Mondiali novanta di calcio
Quando sostanzialmente e riduttivo l'aspetto della quantificazione della spesa da intervento straordinario nella sua nelle sue due aspetti l'aspetto dalla politica degli Jedi vetusti alle dalla politica di infrastrutturazione rispetto alla somma complessiva del Paese
Sappiamo benissimo che ci troviamo di fronte a unità a interventi che sì la guardano nella misura di circa cinque mila miliardi all'anno in termini concreti
Di cassa di cui abbiamo parlato
E allora
Qual è la considerazione immediata che che viene fuori da queste considerazioni che è vero che ci troviamo di fronte a delle analisi che fanno riferimento a questa difficoltà a questa esigenza di carattere politico di di saper tracciare una linea che sia innovativa rispetto all'elemento di intervento straordinario così come si è verificato come finora e se volete alla politica meridionalista nel senso più ampio della parola perché rispetto a come si è verificato per ora però dobbiamo affermare con molta franchezza che questo aspetto dica di ritardo politico beh e consentitemelo è un ritardo che anche uno sua la visione di carattere culturale
Del problema rispetto agli elementi che ci troviamo ad opera dico a dover affrontare ci troviamo di fronte sostanzialmente a una situazione nella quale gli aspetti dalla costituzione della Regione da una parte gli aspetti dell'intervento regionale gli aspetti de correttamente dell'intervento straordinario
I fatti innovativi di una politica europea generale
E quindi una politica finanziari anche dell'Europa rispetta le aree marginali e e vede un Paese che fondamentalmente è rimasto legato una vecchia concezione di struttura vede un Paese che fondamentalmente anche negli organismi istituzionali
Riscontra far è rilevabile una sua una sua debolezza una sua incapacità di saper prendere le menti di carattere decisionale e di carattere propulsivo rispetto ai problemi che abbiamo nel Mezzogiorno
E qui consentitemi con grande rispetto nei confronti per il i rappresentanti regionali o al di là della documento che ho visto che ho letto che parlava di critiche autocritica delle regioni ebbe e dobbiamo riconoscere che fondamentalmente un elemento di riflessione da parte degli degli organi delle degli enti regionali
Per gli enti locali territoriali sostanzialmente in senso lato è un elemento di riflessione sulla incapacità quella che batte ha definito la la il riscontro della qualità di carattere progettuale e programmatico per quanto riguarda il contributo da dover dare rispetto alla politica gelate Mezzogiorno beh è questa ma dichiarata in termini in termini di costi in responsabilità e non a caso dico di responsabilità perché quando ci troviamo di fronte a regioni che per tre quattro anni non fanno il piano di formazione professionale quanto ci troviamo di fronte a qualche Regione le quali soltanto l'ultima giunta ho saputo hanno deliberato per un per un progetto qui
E riguarda le scelte della Regione con la consapevolezza di dover passare attraverso AN
Una fase di transitorietà nella quale elementi di supporto di carattere assistenziale sotto l'aspetto progettuale sotto l'aspetto programmatorio sotto l'aspetto delle procedure sotto l'aspetto dei vincoli relative alle aggiudicazione dei lavori debba essere un elemento anche fuori dalla regione nella logica di una richiesta di produttività e la richiesta di garanzia che molto spesso la stessa Regione o gli Enti locali minori in questa fase storica non sono in condizioni di poter affrontare e di poter chiaramente enunciare queste una dichiarazione che non è fatta in spirito antiregionalisti Koba da Debbie
Ma il fatto e qui io credo di aver discusso con questo nella Commissione bicamerale
E fatto nella logica della consapevolezza che una politica attenta riscontro alla fortemente allo spirito di una della del del del recupero e della e della di una visione fortemente autonomiste deve passare attraverso quella che è la teoria della responsabilità
Una teoria che in Italia non c'è più perché io non capisco come mai
E questo non vale naturalmente sia ben chiaro per quanto riguarda la le le regioni ma riguarda in sostanza tutta la struttura costata non si dividono maglie le responsabilità in ordine i processi fisici si verifica nel nostro universo e questo riguarda anche nelle localismi l'intervento studiare Mezzogiorno faccio riferimento per esempio all'Italtel
Vita altre voi sapete che cosa vede si è verificato quali sono i risponde che a darli dispersioni di sono avuti le aziende che si sono costituite i fallimenti che si sono riscontrati qual è la responsabilità
Esisteva un organismo di vigilanza
Esisteva una responsabilità politica di qualcuno
Viviamo invece una società nella quale vi è una pronta soluzione rispetto tutti i problemi perché è chiaro e forte il rilievo di una posizione di carattere istituzionale nella quale il riferimento di Caracciolo politico diventa l'elemento di controllo e talvolta l'elemento di immunità rispetto una politica e rispetto la gestione mi fa mi fa mi si fa riferimento all'esigenza di essere estremamente prima io
Sarò breve come ho promesso nel senso che italico parlato sul cinque minuti ne parlerò soltanto qualche altro normative sostanzialmente onorevole scusa Giorgio va bene allora concludo subito con una sua dichiarazione
Per quanto riguarda quindi questo aspetto relativo al problema gela un di una nuova politica meridionalistica
è chiaro che
Un senso di responsabilità ci fa passare attraverso la consapevolezza di dover percorrere una fase di transizione nella logica di una politica di un intervento straordinario attraverso una fase di una una fase di transizione che teme necessariamente vedere il percorso
Di una politica di innovazione rispetta alcuni determinati questioni la politica degli incentivi gestioni degli incentivi industriali modificata nei termini di una maggiore rapidità dispensa una politica di esemplificazione una verifica rispetto agli enti strumentali così come svolgono la loro funzione una politica che tenga conto di una elemento di concertazione con un rapporto con la funzione di governo forte che dia questo ruolo di coordinamento al ministro per interventi stagionali per mezzogiorno da un punto di vista reale una politica sostanzialmente che tenga conto di una responsabilità anche di partiti di governo soprattutto di essere consapevoli che questo processo che interpreta la politica meridionalistica deve passare deve essere percorsa in un'altra logica un'altra visione
Essere consapevoli che vi è una fase di transizione da dover affrontare essere consapevoli che questa fase di transizione richiede coraggio ma senso di responsabilità per non farsi che il Mezzogiorno possa trarne delle
Purtroppo delle conseguenze negative in termini reali di occupazione ed i responsabili e di impegno di carattere sociale
Grazie ha la parola il senatore quel clima
Questo non
Così mi hanno detto
Io
Ho l'impressione che vi comunico in maniera dialogante beneducata ma con franchezza che questo convegno o sia spiazzato per la tematica è anche per il clima pre elettorale che lo condiziona rispetto ai processi
Che sono in atto in Italia e nel mondo
Io sono convinto in effetti che il mezzogiorno è il luogo in cui in modo più evidente appaiono due interdipendenze che erano presenti nella relazione interessante del professore D'Antoni di ieri sera
Una interdipendenza il rapporto che non può essere a mio avviso mai smarrita non per fissazione ideologica ma per necessità
Tra politica società ed economia del Mezzogiorno
è l'altra interdipendenza che riguarda la ineludibile connessione con i processi internazionali e mondiale che sono in
Questa seconda connessione con i processi internazionali io credo che sia ineludibile perché soprattutto dopo il crollo dei regimi delle
Che solo una mente distorta ideologicamente e politicamente
Può rimpiangere o verso cui può avere Nostalgia così come io ritengo che molto temerario
Avere rimpianti
Per l'epoca degli zar a chiunque venga in mente
Credo che dopo il crollo di questi regimi proprio perché si è profilata un'economia mondo
I due poli dell'agire e del senso comune stiano sempre più diventando il mondo è la regione e questo non soltanto da parte dei pezzi forti
Nell'Europa dell'Occidente ma anche nelle parti più deboli del mondo penso ai patti dei paesi magrebini penso ai patti dall'America latina
E però questo processo di regionalizzazione io credo che vada molto governato
La chiusura regionale per il Mezzogiorno io credo che sarebbe molto grave
Perché come dire incoraggerà ebbe in modo subalterno
Quelle tendenze quei processi alla spaccatura alla gerarchizzazione che sono in atto nel mondo e in Italia
E che nel Mezzogiorno come nel resto del mondo dove si verificano hanno un Effetto oggi in uso
Cioè non tendono più soltanto a collocare in alto i porti e linde e in basso i dei calcoli
Ma anche attenere dentro il portiere fuori dei poli e per il Mezzogiorno e perimetro tono che non è porta anche The articolata la sua realtà
Essere fuori non significa essere fuori dai livelli di consumo
Ma significa essere fuori dai livelli di civiltà e significa consegnare molti territori del Mezzogiorno al dominio della criminalità organizzata delle mafie che non sono un'invenzione perversa dalla stampa
Non sono un'invenzione perversa dell'Atac
Ecco io credo che però la ineludibile convezione con i processi internazionale abbia anche una motivazione del materiale
Perché gli sconvolgimenti delle
E le spinte i bisogni che vengono dal Sud del mondo
Come dire intervengono e modificano le convenienze ad investire nelle parti deboli dell'Europa e del
E allora come guardiamo questi come guardiamo questi problemi le guardiamo come concorrenti ai problemi del Mezzogiorno nella gara di rivendicazionismo per non dire di accattonaggio
Verso le parti forte dell'Europa e dell'Occidente oppure li vediamo come occasione per tentare una nuova redistribuzione delle risorse dei diritti e dei poteri
A livello mondiali internazionale oltre che italiano io sono convinto che benché difficile
Benché forse già compromesso
Bisogna tentare questo secondo cammino anche qui
Non per una scelta ideologica ma perché è necessario se non si vuole creare una situazione di disordine mondiale
Ecco io allora
Sono convinto che
Questo è lo sfondo su cui dobbiamo temere
Il ragionamento sul Mezzogiorno
L'aver posto la centralità dell'intervento straordinario sia stato un profondo limite di questo compito
La centralità dell'intervento straordinario credo che abbia posto come è stato posto con la insistenza con cui è stato apposto anzi con la ossessione con cui è stata posta la questione di intervento straordinario credo che Spiazzi
Piatti rispetto ai processi che ci stanno di fronte questo questo compito
Ecco io ritengo che la relazione introduttiva anche il documento che ho letto attentamente
Sì è attraversato da contraddizioni
Ha una parte c'è come dire una difesa non storica perché sulla riflessione storica sull'intervento straordinario dobbiamo ritornare tutti è stato un primo tentativo di riformismo è stato un tentativo di trasferire in Italia anche come dire ammetto di ieri teorie keynesiane c'è un bellissimo saggio di Saracino a questo proposito che però qui in Italia si è incontrato come forse era inevitabile col trasformismo tipico del nostro Paese
Non è una riflessione storica quella che si fa nei confronti dell'intervento straordinario ma è una difesa politica in alcuni aspetti anche a critica
E di cui si chiede poi il rifinanziamento
è dall'altra parte si chiede una ristrutturazione dell'intervento ordinario giusta rivendicazione è però questa ristrutturazione dell'intervento ordinario non può più essere coniugata colla perché tenta l'intervento straordinario
Io credo che questo deve essere netto detto con nettezza e con chiarezza anche qui io non ho il tempo e non voglio nemmeno Agliardi non ce n'è proprio non bisogna farlo non bisogna abusare
Della paziente
Di chi mi ascolta ma non ce n'è bisogno ma io credo che l'intervento straordinario l'intervento ordinario non è più possibile tenerli insieme nel modo come sono stati tenuti insieme in questi questo io credo che su questo dobbiamo su questo che abbiamo ora ragione
A me sembra che ci sono
Come dire problemi dell'intervento
Straordinario che non possono essere difesi invocando la Corte dei conti
La Corte dei conti non può essere impiegata Allo scopo di rifinanziare la legge dell'intervento straordinario di tendere l'intervento straordinario letta bene la legge
La relazione a corte regolare la tela corte dei conti quanto meno avanza quattro ragioni è e usa questo termine la sostituzione dell'intervento straordinario
E dice che ci sono troppi soldi
Che sono scritti ma che c'è impossibilità di controllo
E che se aperti e prodotto un grande contenti o cocco contenzioso con l'accento
Per cui
Quadro
Do un esigenza che tutti noi avvertiamo
Non si può dire
Che lo Stato
Mostri in grado
Di efficienza non si può dire che complessivamente
La struttura pubblica
Brilli per efficienza
Anzi
Siamo in presenza di una crisi dell'istituzione o delle tre crisi alla quale faceva riferimento in un suo articolo il ministro Mannino
E quindi nel contesto di questo discorso
Che le regioni vedono la proiezione della iniziativa di intervento nel Mezzogiorno un'iniziativa
Che sia diretta
Con a guardare ai problemi dell'ammodernamento
Dello stato per arrivare tutti insieme in Europa giustamente nel nostro documento si afferma l'esigenza che non si entra in Europa in Europa per pezzi
Rifiutiamo come è stato detto recentemente l'Europa a due velocità
Tutti assieme a Rio abbiamo un risultato questo principio Sir darebbe un grande paradosso affermare il principio che si può entrare in Europa con un'Italia ad due velocità
Credo che invece
Il nostro Paese debba emigrare tutti insieme di un euro
Ed ecco il perché abbiamo posto in essere l'esigenza di contribuire a Risanamento della finanza pubblica non soltanto perché questo rilanciano espansione economica del nostro Paese a rendere competitivo il nostro sistema rispetto al sistema dei Paesi europei
Ma anche e soprattutto perché occorre occorre cogliere quest'occasione per riqualificare la riqualificazione
Della specie
Altro elemento che noi colleghiamo a problema del contributo al risanamento e la riqualificazione del sistema Italia riguarda il problema del riordino istituzionale dicevo poco fa
Il sistema non funziona necessità di un ammodernamento l'Europa va anche verso questa politica di ammodernamento delle proprie strutture
Superando rinuncio
La politica centralistica e anzi andando verso il decentramento Paesi di antica tradizione centralistica vede la Francia hanno operato una polizza politica del decentramento non parliamo come recentemente la Spagna non parliamo della Germania federale anzi la Germania Federale come giustamente osservava l'onorevole obiezione all'onorevole D'Onofrio addirittura fa un passo in avanti chiamando a raccolta le altre realtà regionali perché i compiti a livello nazionale siano di sussidiarietà rispetto alle competenze
Del regioni in questo senso
Il principio della sovranazionalità richiede una capacità forte
Dei governi centrali per governare i processi economici finanziari e di mercato esistenti oggi sul tappeto in sede europea e in sede internazionale
Ecco perché a noi sembra che questa linea vara perseguita e vada perseguita con forza i nella direzione anche di dare efficienza e trasparenza nella gestione della cosa pubblica si questo può ridare affidabilità
Alla pubblica amministrazione nelle sue diverse articolazione efficienza e trasparenza rappresento la domanda più forte oggi presente all'interno della nostra comune comunità
Due consapevolezze riceve al nostro documento voliamo che siano realizzate il Parlamento che deve operare la ristrutturazione e riqualificazione della spesa ordinaria
Con strategie economiche e programmi settoriali che riqualificano come dicevo la spesa nel nostro paese entrato di far crescere complessivamente il nostro paese a tale condizione
Riteniamo si accompagna l'attuazione
Di politiche in grado di terminare il riequilibrio tra creare deboli e le aree forti del nostro Paese in questo senso credo occorra recuperare atti il massimo di attenzione in questo senso ci rivolgiamo ai parlamentari meridionali perché si ha conservato la sostanza
Dell'articolo centodiciannove
Della costituzione
Per lavorare nella direzione degli interventi speciali da operare per creare deboli e svantaggiate del nostro Paese
Allora due cose
Cade in questo senso una risposta che come Regioni vogliamo dare nel saldare
Il cuore e la ragione alla quale faccio alla quale faceva riferimento il professor D'Antonio certamente il cuore sta nel principio della attuazione di un intervento di sviluppo autoproduttori corsivo che faccia perno sull'attività e sull'intervento
Delle regioni ma sull'anche capacità di coordinamento ed indirizzò che deve essere svolto a livello nazionale e per di progetti strategici che devono essere realizzate nel nostro Paese per le grandi infrastrutture che debbono essere realizzati nel nostro Paese per le politiche economiche e per le politiche settoriali che debbono essere realizzate nell'interesse del Paese in particolar modo per le aree svantaggiate deboli del nostro paese e in questo che il sistema delle Autonomie delle regioni che vogliono concorrere in termini di responsabilità nel processo di ammodernamento dello Stato soppiantò che in questa nuova fase in questa nuova visione
Anche le regioni e sistema delle autonomia debbono adeguarsi alla forte domanda di efficienza del sistema rispetto e bisogno la struttura produttiva e della comunità in Italia tesa
L'intervento straordinario lo diciamo con forza non si può fermare sarebbe proprio illogico che nel momento in cui ci troviamo in una fase doppiamente congiunturale
Di realizzazione del risanamento finanziario del Paese che riduce le risorse in una situazione Ttb corta
Nell'erogazione di interventi in grado di operare un'operazione di mantenimento e dischi recita delle aree più deboli del nostro Paese l'intervento straordinario si dovesse ferma noi crediamo che invece l'intervento straordinario debba continuare
E in questo senso chiediamo che gli incentivi siano diretti alle attività produttive
Ai progetti avente valenza strategica
Ai progetti ai programmi regionali di sviluppo Guido sottolineiamo non per fare tutto e ovunque ma destinati alla imposto sull'azione del territorio in sede regionale oltre che ai completamenti
Da realizzare perché qui si possono fare le opportune verifiche in ordine alla ricaduta degli interventi eseguito
E come vogliamo concludere ci rendiamo conto che esiste un'esigenza che vogliamo anche qui ribadire concorso diciamo al ministro
Mannino
Noi vogliamo compartecipare in termini di responsabilità
Al processo di programmazione e di attuazione
Degli interventi voliamo impegnarci e lavorare assieme
Per fare ogni sforzo nella direzione di rendere il più produttivo possibile gli interventi e perché gli interventi siano compatibili con la domanda che viene forte dalla realtà
Regionale
Vi è questa ultima considerazione che noi vogliamo fare ministro ma Mannino
Ci rendiamo conto e ci troviamo in presenza dell'emergenza criminalità anche se rifiutiamo anche qui con forza
La criminalizzazione
Del regioni meridionali e delle popolazioni meridionale
Lo ritiriamo
Che occorre lavorare con grande forza noi per primi facendo la nostra parte ma lavorando il collaborando con lo Stato
Perché si possano creare barriere immunizzare anti
Per vincere sconfiggere la criminalità che rappresenta una piaga fondamentale che in certa misura anzi importo in misura può essere il vero ostacolo al decollo della di prospettiva dello sviluppo delle realtà meridionale o intendiamo sottolineare che intendiamo utilizzare gli strumenti a nostra disposizione lo strumento certamente dalla conferenza dei presidenti delle Regioni
E la conferenza stato regione in quella sede in quelle sedi in dobbiamo portare il nostro orientamento il nostro pensiero perché si possono sviluppare fatto un sereno dibattito
Che possa condurre a recuperare quell'attenzione ideale perché di nuovo
Non perché richiesto da meridionali si guarda alla questione meridionale come una questione nazionale e non come una questione che appartiene ai G all'agenda del sud tra
Allora la parola dov'è lavoro l'onorevole ministro ringraziandolo per la grande disponibilità che ha dimostrato
Caro presidente boh
Ed illustri signori
Io credo che questo convegno quest'incontro abbia accumulato dei materiali di discussione in termini molto ma climatici
Tenterò di esercitare la mia riflessione in modo ordinato non senza aver detto grazie ai presidente delle Regione per questa iniziativa
Perché essa serve
A riprendere se possibile a rilanciare
Una discussione che tutti dobbiamo curarci costruttiva sul problema del Mezzogiorno d'Italia
All'interno però di un quadro oggi molto più complessa
Sotto questo profilo al notavo che la discussione ha accumulato dei materiali matematici infatti il problema del Mezzogiorno
Intreccia il problema del dell'intervento straordinario
Intreccia il problema delle regioni dell'ordinamento regionale
A sua volta questo problema intreccia il tema della riforma del nostro stato nostra restituzione
Ed ancora intreccia il più
Generale e più ampio problema della costruzione comunitaria
Cominciamo dal gradino più basso
Io ho il dovere di dire che al momento attuale
Ad oggi soltanto per gli incentivi industriali
Noi possiamo fare una programmazione degli investimenti al mille novecentonovantadue pari a quarantacinque mila cinquecentosessantaquattro miliardi
Dei quali dodici mila di già con istruttori a perfezionata
Istruttoria bancaria perfezionato
Diciassette mila miliardi con domande in corso di istruzione
Tredici mila cinquecentosessantaquattro miliardi per contratti di programma e di impresa di già definiti
Tre mila per contratti di programma di impresa e di impresa in corso di definizione tra questi nono inserito l'Enichem ancora non formalmente presentate
Gli oneri che per la sessantaquattro
Cadono sull'intervento straordinario
Ascenderebbero a venti mila seicentotrentanove miliardi
Di questi venti mila seicentotrentanove miliardi
Abbiamo disponibilità soltanto limitatamente a quattro mila miliardi
Se ne richiedono cioè almeno altri diciassette mila miliardi
Senza ignorare che nel mille novecentonovantadue sei prende molto positivo
Che si è affermato in questi ultimi anni
Dovessero essere presentate domande come per il mille novecentonovantuno circa quattro mila domande la esigenza sarebbe di ulteriori diciassette mila miliardi
Il fabbisogno finanziario tenderà sempre più a coincidere col fabbisogno di cassa
Dobbiamo
Ormai vincolare tutti i nostri ragionamenti sempre
Ad un rapporto molto stretto
Tra la dimensione del fabbisogno finanziario dalla previsione finanziaria la dimensione
E la previsione del fabbisogno di cassa
Il fabbisogno di cassa solo per fronteggiare
Questi impegni se ed in quanto all'assunti ma una parte già assunta al mille novecentonovantadue e sarà di diciassette mila miliardi
Se a questo fabbisogno
Aggiungiamo audizione diamo
Il fabbisogno che deriva dalla esecuzione di altri interventi di altre forme intervento
Quelle che derivano dalle azioni organiche sedi in quanto
Messe in attuazione quelle che derivano dai piani regionale
Credo che io posso responsabilmente stasera annunciare che l'intervento straordinario
Ancor prima del referendum viene già posto in liquidazione
è stato avviato al suo strangolamento
Per il mese di ottobre il ministro del Tesoro pone a disposizione dell'Agensud un plafond di trecento miliardi
Forse miracolosamente trecentocinquanta miliardi
Quando l'impegno è per sette mila miliardi nell'anno e quando gli impegni già maturati ci portano a dire che al trentuno dicembre l'Agensud dovrebbe effettuare pagamenti per nove mila miliardi
Si verrà a determinare una situazione caro presidente Salvini faccio riferimento a pezzi
Per la quale avendo stipulato impegno nella forma del contratto perché la pubblica amministrazione intervento straordinario introdotto questo istituto di tipo privatistico per esempio con la Texas Instruments
Ci troveremo ad essere delle condizioni nel soggetto inadempiente rapporto né questo esempio per indicarle molti altri soprattutto quelli relativi alla piccola e media impresa ecco perché ieri molto opportunamente il presidente della Confindustria
In un articolo che ho già richiamato su un quotidiano romano ricordava a tutti il rischio sotto
Ora
Presidente e signori
Qui vedo a fare un ragionamento molto semplice
Negli ultimi tre anni
Contro tutte le descrizioni catastrofiche
Del Mezzogiorno nel Mezzogiorno sono stati creati sostenuti dalle agevolazioni della legge sessantaquattro
Ben duecento undici mila e cinquecento posti di lavoro
Si è raggiunta una media cioè di settanta mila posti di lavoro per anno
Di questi duecentoundici mila posti di lavoro cento sette mila sono nuovi posti di lavoro centoquattro mila sono posti salvaguardati
Interventi cioè hanno Ri riguardato ristrutturazione industriale potenzialmente ed ammodernamento
Questo traguardo e molto importante
Ha determinato una crescita secondo i dati dell'Unioncamere che confermano che confermano il rapporto Svimez del mille novecento novanta
Che le regioni meridionali fatta salva la Calabria hanno realizzato nel mille novecentonovanta una crescita industriale del tre virgola sei per cento pari alla media nazionale
Io dico che è venuto il tempo di finirla col descrivere il Mezzogiorno come il luogo del peccato e del disastro non è ancora tempo per descriverla come il luogo del Paradiso e dell'Eden
Però sarebbe bene che innanzitutto la classe dirigente meridionale si sforzasse sempre di presentare le cose per quelle che sono
Questo risultato conseguito
Tuttavia non ci può appagare
Perché se abbiamo riguardo all'andamento del mercato del lavoro
Noi dobbiamo constatare che la disoccupazione al Sud ancora oggi è attorno al diciannove per cento
Nelle regioni
Del centro nord e
Si è portata a livelli molto fisiologici tutte le previsioni relativi all'andamento del mercato del lavoro ci fanno dire che le regioni del centro nord hanno raggiunto ormai un grado di saturazione
è che invece
Entro il mille novecentonovantaquattro mo'sto ponendo altre scadenze più lontane ben altri quattrocento mila disoccupati si presenteranno sul mercato del lavoro nel sud d'Italia
Sarebbe allora giusto
Programmare non dall'ottica del Mezzogiorno ma dall'ottica generale della politica nazionale del Paese
Una crescita dell'apparato industriale una sua diffusione e dilatazione al sud d'Italia
Una crescita e una dilatazione dell'apparato industriale
Pur necessaria anzi indispensabile
Se vogliamo andare incontro al mercato unico con forza competitiva così come si richiederà in forza di una prospettiva di grande internazionalizzazione della economia
Dovrebbe indurre allora tutto il Paese
Anche il paese in cui fioriscono le leghe
A riconoscere l'obiettivo
Della dilatazione dell'apparato industriale della base produttiva del Paese e della sua dislocazione al Sud come un obiettivo di tutta la comunità nazionale come un obiettivo di tutta l'Italia
Un obiettivo che in termini realistici dovrebbe portarci a fissare nel livello
Dei centocinquanta che vada ai centocinquanta e duecentocinquanta mila posti di lavoro non soltanto nel settore industriale intendo precisare subito
Perché lo sviluppo economico sempre più non sarà affidato esclusivamente al settore industriale ma voglio ricordare che non potrà mai prescindere quale che sia lo sviluppo del terziario
Dal fattore portante che lo sviluppo industriale
Bene se vogliamo darci questo traguardo io credo che senza entrare in anzitempo nella disputa referendaria ci sia da ribadire con forza
E non da meridionali o da meridionalisti ma da italiani
Che è una politica di sostegno allo sviluppo industriale
Dovrà essere continuata
Non vale qui invocare
Che con il mille novecentonovantatré
Per effetto di tutte le attuazioni che derivano dall'atto unico ci troveremo un quadro comunitario che vincolare a sempre più il principio della libera concorrenza
E non vale fare ricorso a questo ragionamento per una ragione molto semplice
Perché dopo il novantatré
Spagna Grecia e Portogallo continueranno con il consenso della comunità
Ah svolgerebbe le politiche di sostegno in favore
Dell'incendio della della industrializzazione
Ma io voglio far presente
Che negli ultimi
Anni
Politiche di sostegno di incoraggiamento e di incentivazione industriale
Sono state intraprese nell'Inghilterra della signora Thatcher in favore delle regioni del nord e negli ultimi mesi in modo accentuatisi mo'
Dalla Germania nei confronti dei territori o dei Länder che dir si voglia adesso della ex Germania orientale anzi vorrei ricordare perché la memoria a volte utile conservarla
Che mentre
Richiamo proprio il rapporto Svimez presentato a Bari quest'anno
Tutto l'intervento straordinario che sta al centro dello scandalo o di Giannini o di Bossi
In quarant'anni in valori attuali si può esprimere in duecento mila miliardi
I tedeschi pensano di investire il lire italiane traduco in marchi in cinque anni
Un mille un milione seicento mila miliardi di lire nella Germania orientale questa è la differenza tra l'Italia e la gente e la Germania
Chiusa questa parentesi perché io credo che
Gli uomini del Sud e gli uomini di buonsenso dell'Italia
Se occorre si debbano preparare ad affrontare la battaglia referendaria
Senza avere timore di affrontarla portando davanti agli italiani al di là dei condizionamenti di certi media di certi giornali e anche di certe televisioni i dati della realtà
Ora sull'intervento straordinario con giudizio storico e io non voglio qui aprire questa discussione
Si può dire quello che si vuole
Si può dire tutto il male che si vuole
Ma gentili signori
Non saremmo proprio qui in Basilicata e vorrei dire all'assessore liberale dell'Abruzzo non saremmo nell'Abruzzo che si deve preparare
In parte almeno per non dire larga parte ad uscire fuori dall'intervento straordinario se questa politica dell'intervento straordinario avesse fallito tutti i suoi obiettivi
La politica dell'intervento straordinario a consentito e questo lo dobbiamo dire ad alta voce
Al sud di rompere la crosta dell'immobilismo ripeto giudizio anzi e parole e parole altrui
Ha rotto un processo di stagnazione del Sud di oggi non è su tutte degli anni Cinquanta si è attivato un processo oggi
Di ammodernamento di sviluppo di sviluppo di tutti i comparti produttivi del sud
Oggi siamo in presenza proprio perché permane il dualismo della esigenza di ripensare semmai l'intervento straordinario
Di chiudere quella forma dell'intervento straordinario non compatibili con una strategia che sia tutta proiettata su due linee di obiettivi
La linea di Obiettivo già indicato della espansione dell'apparato industriale del Paese e voglio ricordarlo e voglio ripeterlo che non trova né spazi fisici nel Wyoming nelle regioni del Centro-Nord
Gli amici sindacalisti di Desio possono fare quello che hanno fatto ieri e la grande protesta contro la FIAT
Accusandola di avere preso la decisione da me ritenuta coraggiosa di andare a Melfi e di andare in Irpinia
Possono farlo quanto vogliono ma tutti sanno che oggi il mercato del lavoro nelle regioni del Nord in Veneto e Lombardia in Piemonte non è nelle condizioni neppure di coprire le esigenze del turnover
Il punto è che se si vuole al turnover si può provvedere soltanto ricorrendo a mano d'opera
Di extra comunitaria
Non ignorando però che la crescita qualitativa della struttura industriale italiana
Non poche volte non consente questo
E cioè i lavoratori extracomunitari specie quelli che vengono dall'Africa anche se oggi si è aperta
Un'altra prospettiva e cioè quella dei lavoratori che vengono dall'estero europeo possono occupare soltanto i gradini più bassi della Scala nella organizzazione dell'organizzazione del lavoro
Ed ancora al di là di questo c'è un problema che è quello degli spazi fisici ed allora non possiamo non ribadire ad alta voce lo faccio ancora una volta che è un intervento straordinario ci deve essere ho detto finalizzato a questo livello di Obiettivo è finalizzato poi alle condizioni
Che permettano un intervento straordinario quali sono le condizioni
Ce n'è una prima la devo richiamare ed è che l'intervento straordinario di sostegno allo sviluppo del Sud deve essere compatibile ed armonico con quello che il quadro comunitario del novantatré consentirà
Lo avevo già detto lo formulò più specificatamente questo concetto
Nel dopo novantatré
Noi
Non avremo una comunità a Bindi Rizzo liberisti dico
Noi avremo una comunità
Che partendo dal principio che cercherà sempre di tutelare con forza eccole le regia della libera concorrenza dovrà fare anche delle politiche attive
Non soltanto dovrà acconsentire delle politiche attive nelle regioni periferiche a ritardo sviluppa a ad viluppo ritardato ma dovrà fare delle politiche attive
E questo è già avvenuto perché con i fondi strutturali con la riforma dei fondi strutturali la comunità si è messa a questo o quel su questo piano
Ma la comunità si è già assegnata a un altro obiettivo quello di fare delle politiche attive per le Regioni di deindustrializzazione
E la comunità si assegna proprio in queste settimane con un dibattito che si va svolgendo un terzo obiettivo quello delle politiche attive per la realizzazione dei grandi sistemi a rete
E annunciato un pacchetto dell'orco è annunciata un'iniziativa Europa due mila
Tutto ci porta a dire allora che la comunità nel dopo mille novecentonovantatré
Ed è giusto che sia così
Sarà una comunità sul terreno dei principi lo dico subito non soltanto fondata come vogliono gli amici bavaresi oggi sul principio di sussidiarietà
Ma su qualcosa in più e cioè sul principio di sussidiarietà integrato dai valori della coesione economica e sociale
Che hanno rappresentato la conquista in sede di atto unico di un'iniziativa politica specifica quella dell'Italia e quella della Francia oltre che dei paesi mediterranei
E se la comunità che si verifica nel dopo novantatré non si fondo soltanto sul principio di sussidiarietà ma anche sul principio di coesione che non è ancora il principio di solidarietà ci saranno delle politiche attive
Queste politiche attive quali destinatari devono avvenire
Indubbiamente devono avere per destinatari
Innanzitutto le regioni a sviluppo ritardato le zone a sviluppo ritardato qui bisognerà ecco immaginare e predisporsi per l'organizzazione di uno strumento che sia il corrispondente delle politiche comunitarie
Ma dico subito con molta chiarezza
Che essendo io
Corrispondente abbia innanzitutto capacità esponenziale ed a questo punto
Devo introdurre un argomento reintrodurre nella serie delle mie riflessioni un argomento che sullo sfondo del convegno di oggi
Le regioni secondo il modello che si va definendo in Italia le ragioni cioè che verranno strutturate sulla base del capo svolgimento del centodiciassette
E una domanda con un punto interrogativo molto grosso che soprattutto le regioni meridionali si devono fare
Non perché le regioni meridionali oggi debbano attardarsi supposizioni attestarsi su posizioni retrodatate di lamentela o di richiesta di interventi assistenziali
Quanto perché proprio dalle regioni meridionali che oggi deve venire in Italia semmai un richiamo nella direzione di un indennizzo
Il rafforzamento della statualità
Perché soltanto il rafforzamento della statualità
Ci consente primo l'interlocuzione seria a Brussel
Io ho il dovere di dire una cosa che appartiene alla mia esperienza di ministro dell'agricoltura
La pendenza della comuni della commissione la pendenza del governo comunitario
E quella sempre rivolta a superare
Proprio l'arco dei rapporti con gli Stati membri
E tutto questo in una ipotesi di evoluzione dell'ideale della comunità quando la comunità sarà veramente sovrannazionale
Può avere un senso ma per giungere a questa soglia io non so quanto tempo occorra e nella fase transitoria probabilmente più lunga di quanto si immagina senza cadere nelle trappole del gollismo il ruolo degli Stati nazionali degli Stati membri è un ruolo essenziale è un ruolo imprescindibile
Vi sono politiche che non possono prescindere da questa dimensione la politica dell'agricoltura ma vorrei dire la politica dell'Energia la politica dei trasporti
La politica ecco degli interventi in favore delle ragioni delle regioni o delle zone a sviluppo Rita ritardato
Quindi occorre che dalle regioni meridionali
La grande tematica della riforma regionale venga gestita con quella prudenza semplifico il concetto che porti a preservare
Quell'arco di collegamento
Concettuale
Che legga l'articolo centodiciassette della nostra Costituzione all'articolo centodiciannove della nostra Costituzione
Fuori dal mantenimento sul piano ordinari ordinamentale di questo legame
Noi avremo una soluzione
Che non sarà apertamente federalista ma sarà una soluzione che non esito a definire para leghista della Unità d'Italia e chi vuole scegliere in questa direzione scelga se vi sono forze politiche che hanno smarrito
Avendo perduto la propria statua il proprio Santoro il proprio simulacro
La capacità di rappresentanza nazionale scelgano in quel senso io credo che oggi il confronto politico e proprio su questo punto di in presenza di un superamento delle ideologica che si debba riqualificare
Il sistema politico meridionale non è un sistema un sistema di potere
Il sistema politico meridionale ha detto molto bene ieri sera Francesco D'Onofrio
Si è andato costruendo con una compimento del cammino aperto con il processo risorgimentale in termini sempre più di adesione Allo stato certo non contraddice questa tendenza il fatto
Che oggi proprio nelle regioni del Mezzogiorno lo Stato conosca un aspetto di crisi della legalità e un aspetto di crisi della sua autorità determinata determinata dai fenomeni dei fenomeni criminali
è questa però la linea di tendenza che noi possiamo registrare nella realtà politica nella realtà politica italiana
C'è un rischio
Per lo dobbiamo riconoscere che il Nord e passi all'opposizione
Ma il Nord è
Passerà più facilmente all'opposizione quanto più noi ci lasceremo dominare o condizionare dalla tentazione dalla tentazione leghista
La risposta
Ai problemi
Anche di ordinamento istituzionale oltre che di governo dell'economia e della società la risposta politicamente utile è quella che parte da una riaffermazione dello stato come dimensione
Non del coordinamento formale
Perché chi vuole coordinare senza decidere non cordina nessuno vedo qui un ufficiale dei carabinieri e sa benissimo che la legge sul Dipartimento di Polizia in Italia non ha funzionato perché il coordinamento non ha stabilito purtroppo quella che una condizione inaccettabile per tre corpi di polizia e cioè che vi sia uno che abbia un primato sugli altri
E questo è un punto
Sotto al quale non dobbiamo prescindere
Noi dobbiamo prescindere nell'ipotizzare quello che debba essere il livello di organizzazione dello Stato italiano nel mille novecentonovantatré in forza del quadro comunitario nel mille novecentonovantatré dico dopo una consultazione elettorale
Che probabilmente introdurrà elementi di maggiore difficoltà negli equilibri politici e introdurrà spinte sempre più accentuate nella direzione della corte composizione
Dell'unità politica del nostro Stato dalla nostra società nazionale salvo che alcuni partiti
Specie quelli di maggioranza e quelli che all'interno della maggioranza hanno posizioni di maggiore responsabilità non abbiano la forza di riconoscere
Che il loro incontro non può essere un incontro transitoria provvisorio ma debba essere un incontro da stabilizzare permanentemente per l'arco di una buona legislatura per lavorare seriamente ai problemi del Paese e torniamo al Mezzogiorno
Io sono convinto caro presidente barca
Allora
Che dovendo scendere da una montagna al mare
Per una strada piena di curve volerne assaltare qualcuna ci fa saltare via tutto
Noi siamo
Alla fine del novembre nel novantuno ragionevolmente voteremo in primavera
Se vogliamo prendere il disegno di legge di rifinanziamento
è arricchirlo dell'ipotesi completa di riforma dell'intervento straordinario
Noi arriveremo alla fine della legislatura
Senza avere approvato il rifinanziamento
Questo da me
Per le ragioni io precisato
Viene considerato assolutamente negativo
Non assicurare il rifinanziamento della sessantaquattro
Significa
Creare le condizioni per l'interruzione di questo processo positivo che si sta dirigendo verso larga parte del territorio delle regioni meridionali questo processo di industrializzazione
Il disegno di legge di rifinanziamento così come è stato presentato in verità non punta soltanto a questo obiettivo
Io credo che si debba dare atto e do subito la mia disponibilità
Dentro questi limiti che ho configurato e cioè approvare tempestivamente il disegno di legge
Questo disegno di legge prefigura l'evoluzione del modello di intervento
E so di dire una cosa che adesso provoca la reazione degli amici Presidente della Regione
Proprio per superare la critica
Che molte volte viene fatta all'intervento straordinario il disegno di legge
Punta soltanto al finanziamento dei progetti strategici
Quali progetti strategici
Progetti strategici
Che abbiano rispondenza ad una esigenza
Dalla quale ancora oggi il Sud non prescinde
E la esigenza di una dotazione infrastrutturale
Diretti e primarie e privilegiate
L'acqua i trasporti le comunicazioni dico soltanto questo se ne possono aggiungere poche altre trasferimento delle tecnologie
Cioè gli stessi parchi tecnologici
Senza Dickie
Su tutte continuerà ad a vere difficoltà a raggiungere la velocità la velocità delle regioni del Centro-Nord
E quindi progetti strategici
Che superano la esperienza che io non intendo giudicare
Che non intendo giudicare per una ragione molto semplice
L'esperienza degli stessi e delle stesse azioni strategiche e dei PRS
Perché non intendo giudicare perché io mi rendo conto
Che le regioni fanno i conti e dovreste avere il coraggio di dirlo ad alta voce
Quotidianamente col fatto che la spesa ordinaria al Sud non copre
I bisogni perché lei necessità
Io non voglio far polemica perché oltretutto non devo farla nei confronti di colleghi di governo
Di nessun collega
Ma io devo fare soltanto qualche esempio
Primo
Lo stralcio Triennale
Della viabilità ANAS
è fondamentalmente concentrato oggi in Lombardia in Veneto
Io non le faccio le faccio un rimprovero al collega Fraulini
Collega Prandini a una risposta facilissima
Il compartimento l'Anas di Milano e quello del Veneto prepara dei progetti quello della Basilicata delle montagne delle Puglie della Sicilia non prepara il progetto
è vero
è vero nel senso che lo prepara nel compartimento e l'Anas della Sicilia della Puglia dalla Basilicata né quello della Lombardia
è che a Milano sotto l'usbergo di una banca privata
Le imprese hanno costruito hanno e di costruito proprio una società di progettazione che offre i progetti all'Anas se questa stessa cosa ammesso che si possano fare
Venisse fatta a Palermo al quattrocentosedici bis non sfugge neanche Nostro Signore
Questa è la verità perché non d'Irlanda
Secondo
Il collega dei trasporti
Giustamente
Ha predisposto e dato il via ai programmi dell'alta velocità
I programmi dell'alta velocità vengono presentati sotto il segno della partecipazione dell'impresa privata
Però si dimentica di lire
Che c'è un concorso dello Stato
C'è un concorso
Per cui si evidenzia anche qui una implicita intenzione di prorogare l'intervento straordinario la cui legge sessantaquattro scade il trentuno dicembre del mille novecentonovantatré in modo molto surrettizio
Per non dire di peggio
E quindi certo che ci sono deviazione certo che ci sono sospese che vanno in direzione diversa da quelle stabilite dalla legge ma ci sono anche problemi sia di capacità di spesa sia di responsabilità e qui io voglio essere quindi voglio essere molto chiaro qui è stato detto e si fa e si è fatto un discorso
Da molte parti su quello che è andato al nord
Beh io qui credo che dobbiamo essere tutti chiare mettere le carte in tavola io sono d'accordo con chi ha parlato
E con chi ha definito
Quello che è avvenuto in in Italia negli anni ottanta come io un colossale compromesso
Negli anno ottanta c'è stato un grande compromesso in questo Paese al centro nord ma ne liberali impresa sulla ristrutturazione industriale per cui la sei sette cinque i contratti di formazione lavoro di cui hanno parlato ieri sera Mariano D'Antonio oggi
Colombo e così
Quindi mano libera al Nord e al Centro Nord per la ristrutturazione all'impresa mano libera al mezzo nel Mezzogiorno diciamo così ai mediatori
E la spesa pubblica sulla spesa trasferita nel Mezzogiorno queste grande compromesso per cui nel Mezzogiorno poiché ha avuto quello che ha avuto
Nel Nord e si punta Rocco su l'efficienza del mercato nel Mezzogiorno si è avuto un mercato dell'inefficienza
Queste è stato quello che si è verificato negli anni ottanta il nostro questo compromesso e io credo che sia arrivato se non al capolinea quasi così come l'ultimo è l'unico intervento delle opposizioni o vi chiedo due minuti perché questo convegno ha avuto una sua monotonia che io non pretendo di interrompere la pretendo di avere quanto meno la possibilità di concludere il ragionamento
Quindi questo compromesso glielo dico che è arrivato al capolinea
Ma è in crisi
Ed è questo compromesso de io penso
Su questo bisogna mettere la mano chi vogliono aprire
La sorte nel Mezzogiorno ha una certa prospettiva ebbene io credo che bisogna farlo anche però cercando di definire le responsabilità guardate quando in una democrazia i presidenti delle regioni del Mezzogiorno tutti democristiani
I parlamentari democristiani
Fanno a gara per esercitare l'opposizione
Spesso contorni che neppure l'opposizione USA e io mi auguro solo per una questione di buona educazione
Ebbene verso mini nel bilancio del tesoro del Mezzogiorno
Che sono i responsabili diretti
Di aver operato quella cosa di cui tutti lamentano cioè la sostituzione dell'intervento straordinario
All'intervento ordinario è bene significa che le cose non vanno bene
Ebbene significa che qui c'è una distorsione nella vita democratica di questo nostro Paese
In sostanza lo sappia
Ci manca una reale alternanza una reale alternativa è questo che determina anche questa anomalia per cui
Beh ci sono partiti che hanno al loro interno posizione maggioranza come oggi è ieri qui abbiamo avuto però testimonia e io credo che qui abbiamo
Ha avuto una testimonianza di una cosa da un un assaggio per parlare chiaramente di quello che può essere anche la campagna la campagna elettorale è di quello che può essere penso ancora di più di quello che può essere
E penso questo non perché a quello che può capitare al Mezzogiorno
Perché io credo che il Mezzogiorno se non se vogliamo questo compromesso se non re vitigni amo le responsabilità
Il Mezzogiorno non il PDS non l'opposizione il Mezzogiorno la sua Democrazia la sua civiltà può essere stretta tra il leghismo
è il sovversivi Isma'per usare un termine camici hanno il sovversivi Isma'delle classi dirigenti del Mezzogiorno
Ecco io credo che allora a questo punto dobbiamo
Operare una scelta che io ritengo debba essere una scelta netta detta francamente il superamento dell'intervento straordinario
E nonne
Anche qui per essere fedeli a vecchi in votazione perché mai come in questo momento conviene al Mezzogiorno anche per avere più risorse anche per avere più soldi oltre che per averli spesi bene
Come io ritengo che siamo al punto in cui le politiche nazionali le politiche nazionali
Debbo lunedì loro
Cioè i ministeri ripeta le amministrazioni e gli enti dello Stato nei loro piani pluriennali programmi pluriennali di testa
Debbono prevedere la realizzazione di obiettivi nel Mezzogiorno tali da adottare i territori meridionali disservizi
Equivalente certo progressivamente agli standard medi nazionali
Le telecomunicazioni i trasporti ma io vorrei capire perché il ministero delle Poste non deve prevedere nel suo e dei suoi programmi pluriennali
Quello che c'è da aggiungere lo si aggiunga ma sia il ministero delle Poste sia il ministero dei trasporti ma dove è scritto che l'alta velocità da per fermare a Napoli ma dove è scritto che l'Anas dopo che è arrivata a Roma non scende più del Mezzogiorno se non per il tre quattro per cento dei suini
E allora che siano le politiche nazionali
Appare le operazione che debbono fare per attrezzare il territorio meridionale meridionale di telecomunicazioni di trasporti
Il cuore di formazione e di ricerca così come si richiede certo ci sono
Delle cose che bisogna forse fare anche con interventi aggiuntivi ma sempre attraverso strumenti ordinari come per esempio l'ambiente l'acqua è la giustizia parte devono avere direttamente
Ma io ritengo che debbono essere le politiche nazionali non possiamo dice le regioni non ce la fa ma badate Cecchi ha detto era un grande scrittore che la democrazia e le Autonomie non richiedono apprendistato ma ha anche ammesso che le regioni abbiano avuto bisogno di apprendistato ormai un apprendistato che dura da vent'anni
E allora bisogna che questo apprendistato Fini è che le regioni se non ce la fanno cioè non ce la fanno ne risponderanno
Non possiamo sapere statuti speciali costituzione speciali per il Mezzogiorno il questo Paese già abbastanza staccato
Quindi io credo che bisogna avere una come dire pur riuscita da questa straordinarietà che peraltro componente le responsabilità
Determina una condizione favorevole a chi vuole pescare nel torbido di scaricabarile delle responsabilità
Le giunte regionali scaricarlo sul governo centrale il Governo centrale scarica sulle Regioni perché non sono capaci di investire questo balletto questo teatrino io credo che sia ora che finisca
Per finire o credo che dobbiamo avere anche risorse aggiuntive per questo tizio per gli incentivi delle attività produttive
Noi abbiamo una situazione del Mezzogiorno poi si si vede cosa bisogna fare per quanto riguarda l'oggetto i beni immateriali di cui ieri sera parlava da Antonio
Io ho letto un interessante saggio che fu scritto molto tempo fa ha tradotto in Italia era in America
Scritto in America una ricerca americana in cui si diceva e si dimostrava che ormai anche i prodotti i beni che produce venduta soltanto per il venticinque per cento sono legate a risorse materiale per il settantacinque per cento a beni materiali quindi io credo che bisogna avere una incentivazione delle attività produttive anche questa però non attirata una gestione straordinaria
Ma pirata una gestione ordinata affidata al ministero dell'industria
E quindi anche una riforma degli incentivi una riforma degli incentivi tenendo conto dico solo questo perché non ho tempo
Che gli incentivi certo debbono andare a compensare i deficit di ambiente che ci sono nel Mezzogiorno ma debbono anche compensare i deficit tipi diritti della lavoratrice dei lavoratori che c'è ormai tutto
E questo spesso non si è fatto compreso nei confronti della FIAT
Io ho concluso
Credo che noi
Dobbiamo su queste cose misurarci confrontarci spero confrontarci anche con un maggiore equilibrio di voci di quello che siamo infatti in questi due giorni qui
E perché non c'è stata la città è solo il primo che parlo della Costituzione accavallate presidente la commissione bicamerale abbiate pazienza e valore tragedia parla da presidente lago tant'è vero che ha portato le posizione correttamente com'è nel suo costume della Coppola della commissione bicamerale io qui sto esponendo tele posizione sono quelle del PDS che saranno formalizzate anche una proposta di legge
Io credo che io credo che quindi dobbiamo confrontarci in modo molto
Possibilmente costruttivo
Però con ed è l'ultima cosa che voglio dire
Avendo presente che se tutte le forze politiche tutte le forze politiche ma soprattutto le forze di maggioranza pretendere hanno di mantenere tutti i pezzi del loro blocco sociale
Strutturato intorno all'uso distorto della spesa pubblica non per il Mezzogiorno ma credo per la i livelli di civiltà nel Mezzogiorno non ci saranno tempi felici
Allora
Ha la parola l'avvocato Benedetto
Responsabile degli enti locali del Partito liberale italiano
Già promesso cinque minuti
Signor presidente
Questo caso presidente al doppio titolo signor ministro precari amici
Non so se
Fra le cattive compagnie
A cui si riferiva questa mattina
L'onorevole Colombo il riferimento al ministro Carli sono da annoverare che io ovviamente
In rappresentanza della Partito liberale ho avuto il sospetto dal ragionamento che l'onorevole Colombo ha sviluppato stamani rispetto
Alle iniziative del ministro Carli
Che fra queste cattive compagnie appunto anche che come il mio partito
In queste ore particolare sta conducendo una battaglia che io ritengo importante in favore delle Previti privatizzazione sia appunto da annoverare quello che so però per certo
E che questa politica del Mezzogiorno così come è stata condotta finora e non solo da questo governo ma dai governi che si sono succeduti non ha funzionato
Non ha funzionato in quanto
Se me lo consente in quanto per un malinteso senso di politica socia
Alle che si è coniugato nel nostro Paese però con una politica in verità più assistenziale che sociale noi abbiamo sperperato
In questi anni in questo nostro Mezzogiorno quote notevoli del bilancio di questo Stato
Altro che zone franche di cui parlava prima il rappresentante della CISL
Altroché assicurazioni contro le estorsioni
Di cui si parla sempre più
Nella mezzogiorno d Italia quello che noi abbiamo bisogno in questo mezzogiorno e quello che ho sentito poco ripetere da qui è la presenza dello Stato
Non dello Stato quello che fa i panettoni per capirci
Ma dello Stato quello con la S maiuscola che in troppe zone dobbiamo avere il coraggio di dirlo di questo nostro Mezzogiorno sostituito da un contropotere che il contropotere della criminalità
E non vi è alcun dubbio
Dobbiamo dirlo qui io faccio solo assessore al Bilancio nella regione Abruzzo regione del presidente Sali
Sono nato in un Paese che credo in questo momento per questa nostra nazione rappresenti qualche cosa non è un paese abruzzese è un paese siciliano ministro Mannino si chiama Capo d'Orlando
Un Paese
Dove per la prima volta in Sicilia
Qualche centinaio di commercianti ha avuto il coraggio di fare una cosa di parlare
I Pardi andare in tribunale e fare nomi e cognomi rischiando la propria vita
Ma proprio per questo noi dobbiamo avere qui
Il coraggio di dire che non ci può essere una soluzione generale e non dico per la classe di merito politica solo ma in generale Pelago se dirigente di questo Paese nel Mezzogiorno dobbiamo anche noi fare nome e cognome individuare le responsabilità
Perché la soluzione generale può esserlo solo quella che ci diamo qui
In una stanza fra addetti ai lavori ma non sarà quella che ci danno i cittadini
E comunque
E questo è un fallimento che è un fallimento quello che abbiamo fatto finora credo che lo provi una cosa inoppugnabile che in quarant'anni il gatto
Tra il Mezzogiorno d'Italia e e il Settentrione di questo Paese non mi pare che sia stato Procol matto questa e sicuramente prova inconfutabile queste sicuramente prova difficile
Difficile da contestare e allora noi liberali diciamo ancora sì alle privatizzazioni
Sia lei privatizzazione
Eh sì ad esempio anche all'abrogazione del ministero delle partecipazioni statali e si è anche e io sono molto stupito di quanto sentito qui nel pomeriggio ora mi riferivo agli interventi ad interventi precisi e sì anche all'abrogazione dell'intervento straordinario così come è stata strutturata fino a questo momento
Io ho ascoltato non so se è ancora in sala l'intervento del rappresentante della Confindustria con l'avvocato
Sono rimasto sinceramente allibito
Al momento in cui mi risulta ma credo risulterà anche a luglio che la Confindustria ufficialmente con il suo Presidente Pininfarina e con il suo e con il suo direttivo aderì
Alla alla
Alla a richiesta di abrogazione dei referendum intesi contabile prego eletto che vivono di Philip
Dicevo mi risulta ministro mi posso sbagliare ma mi risulta dalle noti dalle notizie che abbiamo che abbia aderito alla ai referendum
Gruppo
Così come a mio avviso
Anche quanto sta scritto conseguentemente quanto sta scritto per fortuna non nella stesura finale del documento che ho letto prima ma nella documento che era stato distribuito nella cartella proposito
Dale intervento straordinario dei referendum e cosa che non non condividono condivido da meridionale perché non condivido che la criminalizzazione indiscriminata
Scoraggia chi è impegnato in prima linea e dissuade quanti puri vorrebbero rendere un servizio alla fine questo oro fanno il gioco della mafia
Non condivido che il referendum e solo populistico e demagogico e non lo condivide il mio partito
E se vogliamo passare specificatamente alle regioni e vado proprio per temi presidente Salini tali dobbiamo prendere atto e dobbiamo dirci chiaramente
Perché l'esperimento Regioni le regioni a statuto ordinario così come sono nate nel mille novecentosettanta
Oggi rappresentano un fallimento
Che io vorrei sapere come definire un ente che oggi ha dal novantadue al novantacinque per cento del suo bilancio ingessato
Cui la Spesal sono spese di trasferimento allora io mi chiedo provocatoriamente
Se forse battaglia che i liberali hanno fatto allora con Malagodi
Nella Parlamento italiano o sia stata ancora una volta una battaglia profetica
E io ritengo e il mio partito ritiene che non ci troviamo oggi di fronte a un bivio
Dobbiamo ridiscutere questo istituto
E provocatoriamente chiederci se hanno un senso le regioni o vale la pena abrogarle
Se non forse risparmiamo qualche decina di migliaia di miliardi se torniamo al segretario comunale del paesello che andava alla direzione generale del ministero oppure facciamo la cosa opposta abbiano il coraggio però a questo punto non di piccole riforme per ma di rivedere l'articolo centodiciassette della Costituzione e di rivedere l'articolo cento diciannove della costituzione ciò di rivedere competenze riteniamo che si debba dare ha competenza esclusiva anche abrogando ci trova d'accordo questo qualche Regione si sta già muovendo in questo senso anche abrogando dei ministeri
Anche togliendo una delle migliori griglie che riusciamo a creare Prati il momento del governo e il cittadino
Rivedere con competenze esclusive allora alla Regione e dunque rivedere l'articolo centodiciassette
Così dove sono abbondantemente dei minuti così così come rivedere
Ad esempio l'articolo centodiciannove
Della Costituzione perché dovremo passare da una autonomia impositiva che come ad esempio il presidente Salini sai solo un'autonomia fittizia a una potestà impositiva invertendo esattamente il meccanismo
Che
In quel esistere il nostro Paese
Intanto il meccanismo stabiliamo cosa tocca alle regioni costava alle regioni e la quota residua la quota che ha prestato ma un governo centrale va al governo centrale per le politiche ma che devono essere chiare precisa del governo centrale
Cari amici
Non si può andare avanti pensando che noi dobbiamo tenere in piedi i ministeri che fanno fare i governi i programmi sulle piste ciclabili per poi decide tre quale piste ciclabili finanziare oppure no questa e la situazione che voi anche conoscete bene se le piste ciclabili può essere la patologia
Ma non mi pare che la Fisiologia di questo sistema sia tanto diverso da questo recente intervento che pure importante fondamentale ci sono le piste ciclabili
Che il governo ci ha chiesto allora
E mi avvio alla conclusione sperando di aver fatto qualche provocazione il coraggio di scegliere dico Baggio di fare una scelta o si torna indietro anche positivamente voglio dire per certi aspetti oppure si va avanti
In un sistema regionale effettivo questa oggi nelle regioni ripeto è una griglia ulteriore e che serve a poco nel momento dal momento di governo alla corrispondenza del momento di governo con la cittadinanza ma sicuramente quello diciamo di cui siamo consapevoli e che non è possibile restare nel sistema duale grazie
Onorevole Santoro
Io utilizzerò i pochi minuti che ci sono assegnati ma che sono comunque sempre troppi perché in realtà abituarsi all'Europa significa per me meridionali anche abituarci a parlare di meno
In Europa si parla dieci minuti e poi tolgo la parola autoritativamente quindi io utilizzerò rigorosamente i dieci minuti
Che ci sono stati accordati per fare con la sintesi necessaria un ragionamento uno solo Kant ma che mi pare il ragionamento fondamentale
Io ho letto il documento introduttivo non ho potuto partecipare ai lavori dell'intero convegno letto però il documento introduttivo di questo compresi
Documento introduttivo delle regioni
E debbo dire e che ho trovato singolare per certi versi la rivendicazione della centralità della questione meridionale
Che la questione meridionale si è rivendicata come centrale dalle regioni meridionali
Si direbbe che è una excusatio non petita e un fatto addirittura ovvio e naturale come mi pare lo dico con franchezza molto ovvio e per alcuni aspetti superato il documento la centralità della questione meridionale e realmente tale se viene avvertita come centrale al di fuori del Mezzogiorno
E c'è stata una stagione politica e culturale in cui questo è avvenuto
è stata la stagione di De Gasperi dei vanno Univela Mantova che erano talora meridionali e talora non meridionali ma che avvertivano come classe dirigente del Paese la questione meridionale come questione centrale del Paese
E combatterono allora in quegli anni una battaglia dura e stimolante voglio dire dall'una come dall'altra parte della barricata contro la destra liberista guidata da Giovanni Malagodi
Fu una grande stagione politica e il mezzo e fu la più grande stagione per il Mezzogiorno direi culturale innanzitutto oltre che politica e produttiva di F
Allora oggi dobbiamo chiederci perché la questione meridionale non viene più avvertita come la questione centrale al di fuori del Mezzogiorno
Perché c'è una caduta di interesse di peso di ruolo della questione meridionale
E non basta che lo rivendichi no le regioni meridionali la centralità della questione meridionale perché essa Siri collochi al centro del dibattito politico del Paese
Perché altrimenti ha ragione e chi ha detto che questo convegno rischia di essere spazzato rispetto ai problemi generali che si discutono nel Paese e fuori del paese
E allora
Chiediamoci chiediamoci perché c'è stata questa perdita se volete di solidarietà nazionale perché c'è stata questa perdita di peso della questione meridionale come momento centrale della solidarietà nazionale
Io credo che ne dobbiamo ben riflettere sul perché oggi nel Paese si sta discutendo intorno a tre referendum quelli del Comitato Gianni
Che tutti i sondaggi danno largamente vincente
Sono tre i referendum vediamoli bene nel loro insieme uno dei referendum è in realtà diciamolo con franchezza contro l'intervento straordinario nel Mezzogiorno
L'altro e contro il sistema dell'impresa pubblica perché non riguarda nei fatti la semplice soppressione del ministero delle partecipazioni statali
E l'altro e controlla parti di citazione delle nomine contro la lottizzazione delle nomine
Sono tre i fenomeni che montano nel Paese come elementi negativi all'interno della società nazionale piaccia o non piaccia
L'intervento straordinario nel Mezzogiorno il sistema delle partecipazioni statali la lottizzazione delle nomine e della vita politica del Paese
Perché tutto questo succede questo dobbiamo chiederci non possiamo rivendicare astrattamente la centralità della questione meridionale se al di fuori del Met soggiorno non la riconoscono e anzi ci rispondono con dei referendum che propongono la soppressione dell'intervento straordinario
La verità e che si è venuta per un verso rompendo un tipo di solidarietà nazionale come dicevo prima che ha caratterizzato alcuni decenni della vita politica italiana
E dall'altra parte ci sono state grandi delusioni dobbiamo dirlo con franchezza nell'intervento straordinario dopo la fase iniziale che aveva suscitato grandi entusiasmi
Intanto è venuta meno la solidarietà nazionale
E venuta meno perché si è rotto l'equilibrio politico su cui quella solidarietà si fondava e che era di fatto l'equilibrio consociativo
Risposta italiana ai blocchi contrapposti sono venuti meno i blocchi contrapposti sul piano internazionale in Italia si comincia a passare tre dalla democrazia consociativa la democrazia dell'alternanza come è giusto che sia in tutti i Paesi Democratici per l'Europa
E dall'altra parte è venuto meno lo strumento economico sociale cioè l'indebitamento pubblico continuo costante indefesso e illimitato
Oggi il bilancio pubblico non consente più margini di intervento su cui scaricare tutte le contraddizioni del sistema ivi comprese le contraddizioni del Mezzogiorno
Tutto questo noi lo dobbiamo sapere perché se non prendiamo atto di questo noi finiamo per muoverci controtendenza rispetto alle esigenze che agitano il resto del Paese e dell'Europa
Così come dobbiamo sapere cari amici che avete steso quel documento che non basta elencare puntualmente la quantità di spesa che è stata erogata verso il Mezzogiorno
Ma bisogna dire con franchezza quali sono stati i risultati concreti di quella spessa oggi il Mezzogiorno viene considerato e ha ragione
Una delle poche aree di socialismo reale che siano sopravvissute nel mondo
Dove il mercato libero e conculcato e scarsamente presente dove l'assistenzialismo fa largo premio sul mercato libero sul libero mercato sull'imprenditorialità su quelle che sono le caratteristiche sociali delle democrazie occidentali moderne
E allora vogliamo riproporre oggi né più e né meno che è uno schema politico uno schema di intervento rispetto al Mezzogiorno
Che finisce per proseguire la linea dell'espansione del socialismo reale cioè di una classe burocratico politico parassitaria
Che conculca la società civile la libera imprenditorialità e libero mercato per dare invece priorità all'assistenza e al parassitismo
Se questa e la linea politica io credo che destinata ha un chiaro insuccesso non per cattiva volontà dei meridionali ma certamente perché controtendenza rispetto alle esigenze del Paese nella sua interezza
Io voglio concludere con una battuta rispettando rigorosamente i tempi che mi ero dato voglio concludere con una battuta io apprezzo molto la pervicacia con cui il ministro Mannino ci sta riproponendo il rifinanziamento della legge sessantaquattro
Io ho già avuto modo di rally in un intervento alla commissione bicamerale per il Mezzogiorno che considero questa linea politica inadeguata per il Mezzogiorno e impopolare nel Paese
Proprio perché minimalista oggi c'è una linea di grande rinnovamento dell'intervento pubblico nel Mezzogiorno
Che ridia fiato al mercato e spezzi i cordoni che legano il Mezzogiorno lo imbrigliano nella rete assistenziale parassitaria o c'è questa grande linea di rinnovamento e allora è una linea forte e vincente
O se battiamo le linee dal basso profilo finiremo per trovarci con scarsa compagnia nel resto del Paese
Benissimo allora la parola per la relazione di sintesi e al presidente Belloni
Io
Cercherò di fare la sintesi della si caro ministro
Per farlo Michele
Le orecchie grazie no anzianità l'avevano
Allora la
Ancora dollari chiedo scusa Torno trovano bilanciare
Professore
Per cortesia e chiedo scusa ma ritrovo il ministro dovrebbe partire mi trovo cautamente adesso ultimo e quindi è un ultimo l'altalena di tutti i suoi predecessori
Cercherò di essere comunque saldando nella mia
Dopo quarant'anni
Di applicazioni spesso difficile e controversa
L'intervento straordinario per il Mezzogiorno sta vivendo una crisi probabilmente irreversibile
Non si può disconoscere che l'istituzione della Cassa per il Mezzogiorno ha costituito uno dei punti più alti del riformismo degasperiana
Anche senza condividerne appieno le finalità va riconosciuto che il suo primo decennio di attività può essere portata ad esempio per la limpidezza e l'efficacia degli interventi attuati
In seguito ed è storia anche recente intervento straordinario è andato progressivamente perdendo le sue caratteristiche originarie
E ha ben poco contribuito a rendere omogenea la situazione sociale economica ed imprenditoriale del sud rispetto al resto del Paese
Oggi c'è chi sostiene che l'intervento straordinario dello Stato nel Mezzogiorno è tale da costituire un obiettivo ostacolo alla creazione di un sistema unitario omogeneo con l'Europa
Un ostacolo che se per un verso attua discutibili trasferimenti di fondi pubblici direttamente alle amministrazioni a dall'impresa
Per altro verso operando in uno spazio in cui la realtà del mercato è ancora debole favorisce rendite di posizione e l'attecchire di organizzazioni delinquenziali
L'iter per il rifinanziamento della legge sessantaquattro ottantasei ha fatto registrare un altro piccolo passo dopo i mesi di laboriose trattative e di accesi contrasti che hanno portato il Consiglio dei ministri non lo scorso agosto a varare il provvedimento concernente le nuove risorse da destinare all'intervento straordinario per il Mezzogiorno
Il ventinove ottobre il Presidente della Repubblica ha firmato il testo governativo a garanzia della copertura finanziaria
Lo ha confermato recentemente anche il signor ministro Mannino
Che ha ricordato come nonostante la politica di rigore preannunciata dal Governo al rifinanziamento della sessantaquattro andranno tutti i ventiquattro mila miliardi previsti
Il ritardo di tre mesi né l'apposizione della firma sarebbe comunque date di punire alla necessità di raggiungere la certezza sulla copertura finanziaria oltre che al dibattito avviato contestualmente alla raccolta delle firme per il referendum
Promosso dal Comitato Giannini avente per oggetto proprio l'intervento straordinario
Nonostante la firma apposta dal presidente il futuro della disciplina organica dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno
Appare alquanto incerto tra le critiche riserve espresse di recente va registrata quell'autorevole alquanto significativa espressa dai vertici delle stesse regioni meridionali
I presidenti delle giunte riuniti in Abruzzo hanno ravvisato nel provvedimento elaborato dal Governo la volontà di escludere le Autonomie regali località alla gestione dell'intervento straordinario
Hanno pertanto concluso che quest'ultimo deve ritenersi superato esortando le forze politiche a rivedere i criteri di redistribuzione delle risorse nazionali
Va peraltro sottolineato che il disegno di legge di rifinanziamento nella sua stesura definitiva non contempla né implicitamente Nese rigidamente la temuta esclusione ma la polemica consente di mettere a fuoco i termini del bipolarismo governo Autonomie locali che nel contesto meridionale ha assunto connotazioni affatto particolare
Si confrontano a margine del dibattito sulla sessantaquattro da una parte il diritto dovere dei poteri locali di concorrere allo sviluppo economico e al progresso civile delle popolazioni
E dall'altra il primario ed irrinunciabile compito dello Stato di creare le condizioni generali e particolari perché sviluppo e progresso siano attuati in modo unitario e armonico
Si tratta di una questione che non si può ridurre al mero problema della revisione dei criteri di redistribuzione delle risorse nazionali
Né per altro verso si deve concludere
Che il virgolette complessivo ripensamento dell'azione meridionalistica chiuse virgolette suggerito di recente dalla Corte dei Conti costituisca un invito diretto ed esplicito alla soppressione dell'intervento
E ciò nonostante le critiche espresse dalla stessa Corte sulla capacità gestionali e sulle qualità della spesa delle amministrazioni meridionali
E ne infine si deve dimenticare che quello che impropriamente si continua a definire il rifinanziamento della legge sessantaquattro ottantasei
è in realtà poco più che un espediente necessario per formalizzare ed onorare precisi impegni assunti in merito al insediamenti industriali FIAT ENI e IBM
La valutazione del significato dell'intervento straordinario della sua prospettiva per lo sviluppo economico del Sud si colloca è bene ricordarlo in un contesto connotato da un tessuto socio economico assai particolare
Voglio qui ricordare la ricerca presentata nell'ottobre scorso dall'Istituto Tagliacarne
Pubblicata con il titolo intermediazioni finanziarie piccole e medie imprese si un'analisi dei comportamenti differenziati nel Mezzogiorno e nel centro nord
Conferma come al Sud e per le imprese sia tutto più difficile
Compreso il rapporto con le banche dai dati della ricerca emerge la fotografia di una realtà travagliata in cui i comportamenti e di costi specifici del sistema creditizio e finanziario
Derivano direttamente dalla diversità tra le realtà economiche delle due aree del paese
Ma al di là di queste considerazioni di aspetto fino agli aspetti finanziari e creditizi
Altra ricerca giovani periti luce ed è quella del presentata dalla Banca d'Italia
Sui bilanci delle famiglie italiane
Mentre le distanze tra Settentrione e centro vanno riducendosi progressivamente il meridione si allontana dallo standard di un Pines seri altrove consolidato
Pochi dati significativi
Il reddito complessivo familiare risulta di trentasette virgola sette milioni al Settentrione
Trentasette virgola cinque al centro e che appena ventotto milioni al Sud in termini pro-capite il divario ancora più evidente tredici virgola sette milioni al nord
Dodici virgola sette al centro e otto virgola sei al Meridione
A fronte di questo quadro la campagna referendaria recente menta avviata
Ha avuto tra i suoi diversi esiti l'anche l'effetto di innescare nuove ed accese polemiche
Che hanno coinvolto finanche direttamente i massimi rappresentanti degli organismi deputati alla gestione dell'intervento straordinario
è vero sinora l'agenzia ha speso circa venti mila miliardi soltanto per il completamento di opere pubbliche iniziati dalla ex Cassa e non ancora terminata
Per la verità gli stanziamenti recati dalla legge sessantaquattro pari a centoventi mila miliardi sono stati destinati trenta mila miliardi alla copertura degli sgravi contributivi per l'impresa avente sede nelle aree meridionali
Diciannove venti mila miliardi come ho detto al completamento di opere già avviate e per altri nove mila miliardi stornati per il finanziamento di interventi incardinati in altre leggi
I sessantadue mila miliardi che restavano disponibili per agevolazioni dell'attività produttiva e interventi in opere risultano tutti impegnati ma oltre cinquantotto mila miliardi stando al bilancio pluriennale dello Stato non ancora erogati
Al di là delle valutazioni di merito sulle singole regolazioni resta fondata la perplessità di un sistema che è un consentito una spesa tanto ingenti
Il che rimanda ad un antico vizio i costanti aumenti dei costi in corso d'opera che impongono nuove perizie di per sé assai onerose e portano ad incrementare sensibilmente gli stagisti a menti originari
Con ovvia soddisfazione sia delle imprese che acquisiscono ulteriori contributi sia del concessionario che percepisce maggiori percentuali per le spesi generale
L'atteso rifinanziamento dovrà inoltre essere oggetto secondo i più recenti disposti di una notifica preventiva alla scienza
Va a questo proposito rilevato che la comunità già manifestato nei confronti della legge sessantaquattro
Delle obiezioni
Che senza assumere il carattere dei reali censure avrebbero potuto e dovuto orientare l'attività legislativa del governo e contribuire alla ridefinizione delle finalità e delle strategie delle politiche economiche per il Meridione
Provengo all'iniziativa referendaria
Di cui tanto si va parlando e che si colloca dunque in una prospettiva generale di riferimento che già denuncia oltre ai noti squilibri strutturali all'alle più volte ricordate discrasie operative una scarsa coesione d'insieme
In tale quadro l'iniziativa di Massimo Severo Giannini nasce secondo quanto lo stesso promotore ha affermato con l'obiettivo principale della riduzione più ampia possibile dell'influenza della partitocrazia in questo settore
L'iniziativa intento principale dei promotori dell'iniziativa referendaria dunque
Non è quello di porre in discussione il sistema degli aiuti in quanto tale ma piuttosto quello di sottrarre la loro erogazione a strutture operative fortemente inquinate e comunque occupate dalla mano dei partiti
Si tratta di istanze che molte forze politiche vanno riconsiderando e in misura diversa facendo propri il partito socialdemocratico può a buon titolo di considerarsi in questo campo tra i precursori
Avendo tra l'altro promosso nel luglio novanta un convegno sul tema crisi dello Stato buongoverno e nuove regole del consenso al quale il professor Giannini ha portato un contributo originale e determina
Tuttavia nel concorso nel consiglio nazionale del partito socialdemocratico si dico tenutosi a Roma nei giorni quattordici e quindici ottobre è stato al Liber deliberato all'unanimità di accogliere le istanze espresse dal Comitato Gianni
Manifestando però contestualmente a promuovere in sede governativa le opportune iniziative che accogliendo in tempi premi le indicazioni emerse in merito ai grandi temi dell'intervento straordinario per il Mezzogiorno
Delle partecipazioni statali e delle nomine bancarie rendessero superflua la consultazione referendaria
In conclusione si è dell'avviso che una simile via
Cioè quella dell'intervento legislativo urgente serba anche ad evitare quel vuoto normativo che normalmente deriva dal processo abrogativo
E tutto detto ciò secondo una linea di intervento organico programmatico che al Cold Calleri serve le critiche sinora esposte
Senza disconoscere l'impegno che lo Stato deve far proprio per garantire al Paese strumenti idonei al conseguimento di uno sviluppo equilibrato e ad una crescita sia riduttivo economica non discrimina comunque
Allora indelebile alla fine al presidente Bellomo
Caro ministro
E amici
Credo che presumibilmente
Forse ci sarà data in certa misura la patente
Ingenui
Quando abbiamo cercato di costruire
Una ipotesi di lavoro che in definitiva rilanciarsi
La politica dell'intervento nel Mezzogiorno
E talvolta magari il sentirci dire
Che da qualunque parte si vede il discorso questo rappresenta una sorta di trappola
Per la rimozione in termini complessivi dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno o peggio ancora
Una sorta di
L'iniziativa tendente a superare la questione meridionale
Noi non vogliamo stare sul terreno della contrapposizione
E della conflittualità
Io non credo che i termini del problema siano queste
Essendo e con questo non
Con l'erre disconoscere la necessità di fare analisi
Sul come si ieri esplicato l'intervento straordinario nel Mezzogiorno
Non possiamo temere a base questo tipo di discorso due per rilanciare la iniziativa dell'intervento nel Mezzogiorno
Ecco perché
A nostro modo
Di vedere
Non è attraverso la politica dello scaricabarile che possiamo rinunciare alla nostra iniziativa e abbiamo voluto collegare
Iniziativa delle regioni meridionali qui a Maratea
Nella prossima
Ilario la Cassa depositi e prestiti non riesce non riesce a far rispettare
Il plafond del quaranta per cento a far rispettare asse spessa il plafond del quaranta per cento
Per una ragione molto semplice che non è quella soltanto che i comuni del sud e non arrivano puntualmente tempestivamente con le domande dei progetti è che i comuni del sud e non hanno margini di cespiti delegabili
Perché i provvedimenti della finanza locale del mille novecentosettantasei
Hanno fotografato la realtà storica del Paese per la quale per la quale un cittadino di Modena costa al bilancio dello Stato
Perché siamo in presenza di devoluzione di finanza pubblica quattro volte quello che costa un cittadino di Palermo è cinque volte quello che costa un cittadino riportano Pordenone e tutte quelle misure di finanza locale che sono state in questi anni nel quadro delle varie leggi finanziarie introdotte hanno portato hanno portato
La realtà del Centro-Nord a muoversi con maggiore elasticità
Rispetto alle regioni del Sud
è giusto è giusto allora ipotizzare il superamento dell'intervento straordinario
Ma è giusto è giusto anche dover constatare dover constatare realisticamente
Dover constatare realisticamente abbia per un attimo di pazienza perché questo concludendo
Che il sistema della spesa pubblica così come si è consolidato salvo a rovesciarlo e quinto l'uno con l'altro Servazio
La si può rovesciare soltanto in un modo decentrando alle regioni così come chiedono le ragioni del Nord
La totalità delle funzioni dello Stato fatta salvo come ha detto Donofrio
I quattro codici e cioè la polizia e il Ministero di Grazia e Giustizia
Però la conseguenza sul piano finanziario
è giusto registrare subito questa conseguenza è che il gettito tributario inevitabilmente venga destinato
Inevitabilmente venga destinato alle regioni con il che noi
Consolidiamo definitivamente
E irreversibilmente irreversibilmente
La diversità delle varie regioni d'Italia costruiamo la nostra unità nazionale
Sul principio di sussidiarietà interno c'è una scala per cui stiamo insieme solo perché c'è chi riesce a fare alcune cose
Che può farle anche sostitutivo a mente a chi non vuol parlare come se questo fosse il modello che l'Italia nel suo insieme può anche edificare nella comunità ho detto prima che non deve essere così perché per noi il principio di sussidiarietà dei resti essere temperato almeno dal principio di coesione nella realtà italiana nella carta costituzionale del quarantasei quarantotto c'è un altro principio che è il principio di solidarietà
E su queste cose nella fase costituente fra il quarantasei e il quarantotto ci fu una grande convergenza ricordava bene Emilio Colombo io ho sentito qualche polemica che forse per questo passaggio Colombo non meritava
Che gli uomini di cultura diversa
Di radice politica diversa costituendo un'area nella quale si stabiliva un confronto politico un confronto culturale un confronto ideale
Seppero animare le scelte di fondo con cui l'Italia democratica costruito poi questi quarant'anni di democrazia adesso si tratta di vedere se siamo capaci di andare avanti su questa strada o improvvisamente non per un recupero di Carlo Cattaneo che avanti a Mazzini e immaginava l'Italia federale e la sua intuizione la sua impostazione in quel tempo sarebbe stato apprezzabile
Ma per un rovesciamento delle stesse ragioni di Cattaneo vogliamo costruire una unità d'Italia diversa
Perché questo va detto con molta chiarezza è con molta franchezza lasciando a ciascuno scegliere quello che vuole scendere
Allora la conclusione
Io credo che con estremo realismo bisogna puntare alle cose possibili
La legge di rifinanziamento non restituisce all'intervento straordinario quello che doveva essere restituito all'intervento straordinario un intervento straordinario che sta sotto l'uno per cento del prodotto interno lordo un intervento straordinario che a momenti sta quasi alla pari con la spesa che sospendiamo il fondo per la cooperazione e non lo dico polemicamente nel metto in concorrenza al Mezzogiorno d'Italia con i Paesi in via in paesi in via di sviluppo ma che dobbiamo ristabilire il senso del corre delle
Delle proporzioni
Con il vincolo di cassa che abbiamo attualmente per il Sud si spendono sei mila miliardi che sono a poco più poco più di un terzo del deficit delle ferrovie
Allora mettiamo sotto processo il deficit delle Ferrovie oltre che mettere sotto processo il Mezzogiorno d'Italia ma concludo
Io non voglio essere difensore del Mezzogiorno così come
Io dico alla classe dirigente meridionale essendo di questa soltanto un frammento che per noi c'è un cammino molto difficile
Noi dobbiamo fare valere le ragioni della unità nazionale ma noi dobbiamo fare valere anche le ragioni per le quali la difesa degli interessi del sud non assume nei toni della lamentazione nei toni nei i caratteri della contestazione
Beh la contestazione degli interessi generali del Paese
E sotto questo profilo è interesse nostro interesse del sud
Che il Paese venga ed esca vittorioso nella lotta nella lotta per il risanamento alla finanza pubblica nella lotta all'inflazione nella lotta per la ripresa dello sviluppo economico nella lotta alla criminalità nella lotta per ristabilire l'autorità la forza delle delle leggi
è interesse nostro che lo Stato vinca queste battaglie queste battaglie dobbiamo con corone
E dovere nostro oggi fare delle scelte nonché riqualificherà o l'intervento straordinario che riqualifichi però il comportamento complessivo della classe dirigente del Mezzogiorno
Questa classe dirigente del Mezzogiorno non ha più colpe di quante ne abbia
L'altra parte che sta nel resto del Paese ma non è che omologante dolci che risolviamo o contestando c'è l'omologazione che risolviamo il problema
è che noi abbiamo un compito più difficile e lo dobbiamo sapere affrontare compito più difficile allora significa che dobbiamo rendere
Le amministrazioni delle quali siamo responsabili efficienti trasparenti certe nelle proprie scelte dobbiamo render le amministrazioni capaci di fare scelte oggettivamente oggettivamente sempre ritorno alla come ho detto che ho massima comprensione perché io stesso sono al centro della richiesta di dieci mila e un intervento
In questa fase non ce li possiamo consentire in questa fase noi dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi
Per la limitatezza delle risorse disponibile in un progetto che dimostri concretamente che il Sud non vuole vivere alle spalle del Paese
Che il Sud vuole fare tutti gli sforzi per dare al Paese il con proprio contributo anche in termini di formazione e di crescita della ricchezza nazionale
Dobbiamo dare la dimostrazione di porci sul piano della capacità e della valenza nazionale nazionale è una sfida enorme ma è una sfida che dobbiamo sapere vincere
Perché senza aver vinto questa sfida noi daremo tutti gli alibi ai Bossi quelli che si professano apertamente e quelli che si simulano e che si nascondono
Noi amici presidenti delle regioni meridionali avremo mesi difficili ma le posse Remo fronteggiare soltanto se noi Sud si creerà una ragione di collegamento ideale
Di collegamento politico
Sia forte della volontà di dialogare con gli altri ma egualmente forte nella volontà di rappresentare gli interessi del sud secondo una visione nazionale